La situazione in Kosovo nell'ambito della Festa dell'Unità presso la Fortezza da Basso

Alla mia destra
C'è Alberto L'Abate che ora presentante della campagna però le soluzione non violenta nel Kosovo
La mia sinistra Valentina Piattelli una storica autrice del libro dal mito alla pulizia etnica la guerra contro i civili nei Balcani
Se arriverà la stiamo aspettando un esponente dell'associazione consumo di Firenze
Non c'è purtroppo il professor Luciano posto che per motivi di lavoro non è potuto intervenire
Due parole di introduzione
Sono d'obbligo riguardo a un tema che in questo periodo è molto è molto caro come anche in passato insomma non solo ad Amnesty International mano anche ad altri movimenti associazioni che fin da da decine di anni fa di anni si stanno occupando di questa di questa risoluzione di questo problema
Affronteremo il tema sotto l'aspetto della prevenzione del conflitto sotto l'aspetto diciamo storico del del problema e sotto l'aspetto più specifico dell'associazione che rappresento cioè che Amnesty International è quello delle violazioni dei diritti umani
Crediamo sia una situazione importante per quote ancora per poter ancora soffermarci meglio
Su quanto sta accadendo
Al di là dei insomma dal di là dell'Adriatico in un discreto e preoccupante Silenzio
Io darei comunque subito la parola Alberto L'Abate appunto rappresentante
A ora
Ma sembrano oggi d'accordo che vi do la parola Valentina piattelli che appunto vi ricordo che ha scritto il libro dal mito alla pulizia etnica la guerra contro i civili dei Balcani
Sì vorrei focalizzare questo mio intervento sull'uso distorto e spesso propagandistico che viene fatto della storia nei Balcani dagli opposti nazionalismi per giustificare le loro pretese geo politiche questa infatti è il tema centrale del libro che insieme a Cristiano Didi che stasera potuto venire perché in Russia
Ora insieme appunto abbiamo scritto che si intitola appunto dall'inizio alla pulizia etnica e che comincia proprio con l'analisi la situazione del Kosovo per denigrare quanto poi è avvenuto in Croazia in Bosnia
E quando si cerca di capire cosa sta accadendo in Kosovo come prima cosa ci viene proposta una spiegazione che cerca le origini dell'attuale conflitto in eventi vecchi di secoli
Per un pubblico come quello italiano che spezza il digiuno vedi fatti dei Balcani sembra una logico e normale introduzione storica in realtà spesso questa cosiddetta introduzione è già un modo di porre il problema in termini nazionalistici
Infatti a seconda dell'orientamento della fonte che consulteremo potremo sentì dire nel costume serbo perché nel mille trecentottantanove di avvenuta un'importante battaglia
In cui serbi furono sconfitti dagli e ottomani oppure perché ci sono santuari importanti della Chiesa ortodossa
Se da parte albanese invece potremmo sentir dire nel Kosovo concorso ova come si dice a puntare albanese
E allora perché sono le discendenti degli antichi Liri
Oro perché c'è stata la lega di crisi nel nel mille ottocento insomma il guaio di tutte queste affermazioni e che molte di queste sono vere e questo rende la situazione tragica ma l'interpretazione che ne viene data non è legata al passato storico ma al al presente politico
Questo modo di ragionare ovviamente tipico di tutti i nazionalismi in generale ma è una peculiarità dei nazionalismi balcanici
E il mito s'di ferie si differenzia dalla storia perché interpreta il TAR il passato in un senso metà storico nata temporale
E nella visione mitologica ciò che è stato e ciò che è adesso
Sono strettamente collegati e perché non l'interesse non è focalizzata all'aderenza alla realtà storica ma se mai appunto alla realtà simbolica riorganizzata secondo il proprio fine
Al sarebbe opportuno a questo punto ricostruire la realtà dei fatti fa presente che a Kosovo Polje combatterono insieme serve anche gli albanesi perché serbi combatterà anche nelle file gli ottomani perché all'epoca
I nazionalismi così come li conosciamo oggi non non erano ancora nati ovviamente e quindi ha poco senso fa riferimento a questi eventi però trovo anche insomma un discorso del genere potrebbe interessare forse una platea di storici medievali più che altro specializza nei Balcani
E ci porterebbe lontano invece dal dall'attuale conflitto attualmente il novanta per cento oltre novanta per cento della popolazione del Kosovo è di etnia albanese
E nonostante questo non le viene riconosciuta alcuna forma di autonomia né culturale né politica Manzi è sottoposta a danno delle repressione che attualmente sfociato in un vero e proprio conflitto
Dalla minoranza
In più che dalla finanza se proprio dalle autorità serbe
E ogni tentativo di giustificare simili violazioni dei diritti umani ricorrendo ad antiche battaglie medievali abbastanza ridicolo
Purtroppo a furia di fa riferimento a simili infatti appunto antichi veramente la storia finisce con il ripetersi
E proprio il Kosovo dove tutto ha avuto inizio sembra anche sia il luogo dove tutto deve concludersi
Infatti proprio in Kosovo è stata teorizzata per la prima volta la pulizia etnica
Già ha intenti della prima guerra balcanica e nel periodo fra le sue guerre da Ciccio Brivio vicine e non a caso poi dopo la seconda guerra mondiale un importante dirigente delle parti somministra jugoslavo
Va fatto notare che nel settantaquattro Tito aveva concesso una Costituzione che davanti autonomie
A alle varie Repubblica in particolare anche alle Province autonome di Vojvodina del Kosovo che erano assurda quasi a livello di o delle altre repubbliche costitutive con tutti i diritti culturali e politici
Autonomi tranne il diritto di secessione
Nei fatti questa costituzione finì per sancire il risveglio dei nazionalismi sloveno croato è anche albanese anche se il motivo non dichiarato con cui si titolo aveva fatto era quello di limitare l'egemonia serba
La la uno delle cose di cui vengono accusati gli albanesi già in quegli anni è di aver costretto la popolazione serba sotto non è il costo va ad emigrare e in realtà bisogna dire nel costume una delle regioni più povere dell'ex Jugoslavia che molte persone sono emigrate
Perché ovviamente per cercare lavoro
E però la motivazione mi veniva data era che c'era un tentativo uno ore organizzato proprio da parte degli albanesi di terrorizzare intimidire la popolazione intera serba per costringerlo all'immigrazione
Furono tirate fuori accuse che poi sono anche
Anche in questo caso appunto si sono avverate soltanto in seguito come per esempio quella degli stupri etnici assolutamente falsa per l'epoca ma di cui venivano accusati gli albanesi proprio per fomentare questo clima di di questa sindrome d'accerchiamento in cui vivevano
In cui si voleva far vivere questa minoranza serba nella zona
E la questo unito anche alla rapida crescita demografica della popolazione albanese ha fatto sì appunto che sempre più la bilancia etnica finisse per trasformarsi quello che attualmente ci appunto una stragrande maggioranza di popolazione albanese
La dopo la morte di Tizio quando la censura su certi fatti che finora aveva fatto sì che certe voci circolassero in modo incontrollato
Certe volte cominciano invece ad essere dette a voce alta
E questo esacerbato ancor di più la li opposti nazionalismi
Da un lato gli albanesi rivendicavano lo lo status di Repubblica al pari delle altre e invece da parte serba appunto nel mille settantasette CV l'elezione di di Milos dice
E a una data cruciale questa proprio perché Milosevic riuscì a essere eletto facendo leva sul malcontento popolare
Sul nazionalismo populista e riferivo
è uno dei dei dei dei punti del suo programma era quello di riaffermare il controllo serbo sul sulle regioni Conte soprattutto sul Kosovo
Questa scelta politica trovo un largo consenso in Serbia e vi furono molte manifestazioni gli slogan diverse manifestazioni danno un'idea di quale fosse il insomma l'ideologia imperante per esempio uno era non ti cediamo Volterra di Dušan facendo riferimento quindi all'antico impero medievale serbo
Sulla Milosevic veniva definito come il valoroso figlio della Serbia dove la parola Yu-Na c'è chi fa proprio riferimento agli canti popolari del folklore
Che rimandano appunto alle battaglia di Kosovo Polje così in quest'ottica ovviamente li mousse e gli albanesi essendo musulmani erano gli infedeli da da sconfiggere
Nel mille novecentottantanove nel seicentesimo anniversario della battaglia di Kosovo Polje Milosevic radunò una folla di oltre un milione di serbi proprio in Kosovo e durante la quale illustrò un po'qua e poi è stata la sua politica gli anni successivi non sono in Kosovo ma in tutta l'ex Jugoslavia in particolare annunciò che avrebbe eliminato ogni forma di autonomia per la per la Provincia
E dopo uno sciopero generale di proteste da parte da parte albanese furono introdotte misure speciali soppressi tutti i diritti fondamentali e nel marzo ottantanove il parlamento del Kosovo circondato dai carri armati
Fu costretto a provare i cambiamenti costituzionali per cui il controllo dell'esercito e la polizia della magistratura
E delle relazioni con l'estero e tutto quanto passava appunto alla Serbia e e ogni tipo d'autonomia veniva negata
Di fronte a queste depressioni
La risposta albanese guidata dalla lega democratica del Kosovo fu quella di intraprendere una protesta civile non violenta di resistenza civile istituendo una intera società parallela alternativa a quella appunto imposta dalle autorità serbe
E per mezzo dell'altro saltasse azione alcuno messo su un sistema educativo scolastico sanitario del tutto alternati quel parallelo che ovviamente veniva represso duramente dalla dalle autorità serbe
Non bisogna dimenticare questi sono gli anni della guerra nell'ex Jugoslavia bosniaca e e oltre a questa repressione costrinse molte per persone alla fuga anche la minaccia di essere arruolati nell'esercito federale jugoslavo fece emigrare centinaia di migliaia di di giovani
Appunto per non essere costretti a combattere poi in Bosnia
Si attuò quindi una forma coperta di pulizia etnica
Questo processi d'comunque questa resistenza passiva da parte albanese che la guerra calda immediata l'asino scoppiasse subito con gli accordi di Dayton che
Sono stati celebrati come un momento di pacificazione ma che in realtà hanno semplicemente sancito la conquista
Del quarantanove per cento della sede della Bosnia da parte delle de degli estremisti serbi e che sono totalmente falliti nella loro parte in cui promettevano il ritorno dei profughi e quindi di nuovo una una impose multietnica allora parve evidente che
Non ci sarebbe è stato una soluzione a breve termine per il Kosovo e questo fece sì che molte persone
Cominciassero a dubitare della linea insomma di resistenza passiva portata avanti da Rugova quindi nel mille centonovantasei si crea se nasce insomma da per la prima volta sente parla di questo UCK di questo esercito di liberazione del Kosovo che ha rivendicato alcuni attentati questo chiaramente ha dato un po'il via a lasciare una ulteriore repressione
Da parte serba che poi a degenerata nell'escalation di questi ultimi mesi e in una forma di vero e proprio conflitto questo insomma in grandi linee costruisce un po'un un'introduzione generale a quello che
Piazza attuale conflitto lascio a lui la parola appunto al professor la base Minicucci parlerà della prevenzione possibile
Che sarebbe stata possibile forse in attuare di questo conflitto
Allora dopo che tenta la lezione di Valentina
Ci siamo siamo arriviamo all'attualità attualità la vedete sui giornali rosa sulla televisione che finalmente si comincia a parlare del Kosovo però se ne parla per atrocità da una parte e dall'altra
Per morti cioè tutta una serie di elementi diciamo che non sono molto piacevole cioè la guerra così è scoppiata anche se sembra Mirasole dice ormai Cucci K
L'infinito però sappiamo che in realtà l'UCK non rappresenta altro che una forma di difesa
Odiato difesa degli albanesi che quindi sono due milioni gli albanesi e anche se ci Chiappa attuale fosse finito effettivamente ventidue milioni gli albanesi
Si riprodurrà hanno e praticamente diciamo la guerra con Itinera
Allora il problema di fondo
è quello ma diciamo ai danni che la nostra organizzazione un sacco di organizzazioni la Comunità di Sant'Egidio di Roma si danno da fare
Per prevenire il conflitto
Mai come in nessuna parte del mondo si è lavorato per cercare di prevenire il conflitto scritto due libri proprio su questo tradotti anche in serbo per in albanese inglese
E così e diciamo proprio sulla prevenzione
Diciamo era possibile prevenire questo conflitto personalmente sono convinto di sì se tra l'altro perché allora non si è evitato ecco devo dire che proprio recentemente è uscito fuori una relazione di uno degli organi degli studiosi più approfonditi delle delle conflitti della mitigazione dei conflitti è uno studioso svedese
Che appena è stato nel Kosovo in Serbia ha parlato con i dirigenti dell'uno e dell'altra parte caschetto è una relazione molto significativa
Sì ma il disco il conflitto del Kosovo non è stato prevenuto perché tutte le parti interessate aveva un interesse a fare la guerra
Talora vediamo sembra una cosa abbastanza provocatoria ma bisogna dire che effettivamente molte delle cose sostenuto da diciannove
Diciamo che questo studioso sono così e allora vediamo un po'da parte dei serbi e in particolare di Milosevic
Vitasevic era danni che sosteneva che la non violenza
Vedi kosovari era una facciata che in realtà erano dei separatisti e addirittura l'élite definiva dei terroristi ci sono delle prove
Diciamo abbastanza serie però è chiaro che non ci possiamo mettere la mano sul fuoco del tutto che addirittura i servizi segreti Serbia abbiano dato vita o un primo nucleo di gruppi armati
Che hanno poi diciamo son serviti poi a dar vita anche all'UCK cioè è chiaro che a Milano semplici interessava rompere questo mito
Questo mito questa popolarità anche essere acquisita la popolazione albanese del Kosovo con la lotta non violenta mostrandone invece che erano terroristi quindi c'è già sprovvisti serizzo
O altri persone hanno sostenuto che alcuni Capri
Tra cui uno è stato ucciso alcuni tempi sa chi erano proprio della sinistra facciano parte del gruppo di Mila oggi gli avevano dato vita a questi gruppi armati proprio per cercare di
Infatti Milano sedici e vedete c'è voi credevate che fossero non violenti invece vedete che usano le armi
Sicuramente anche se questa non fosse vera e ci sono molti elementi di ieri sicuramente che la conferma no
L'UCK l'Esercito di liberazione del Kosovo si è sviluppata in modo terribile Petri complicando cento duplicando i loro cose di cui alcuni tempi fa si parlava di cento duecento persone poi si parla di Cheney di di diciamo quindici mila cinquanta mila persone
Dopo i fatti di tre e mezza dopo i crimini infatti dai gruppi soprattutto da gruppi paramilitari che però sono apparati da da Milano servizi fanno parte della polizia speciale Milos Gruppi di Arkan Arkan è uno dei più famosi criminali internazionale e così cioè ricercato dalle polizie di tutto il mondo così se che però diciamo si salva sempre perché è protetto da Milosevic
Così ecco arcana commessi ai suoi le tigri famosi ti diranno commesso alcuni delle cose più tragiche in particolare a tre Nizza Adrienne sono state Mazzanti
Popolazioni intere cittadini insomma bombardati case eccetera e così via centinaia di albanesi sono stati uccisi in modo completamente ingiustificato
Sostenendo che erano terroristi in realtà molti di loro erano due bambini
O erano donne erano anziani erano persone che con i cosiddetti terroristi non aveva nulla a che fare
E questo è servito a diciamo a sviluppare sicuramente questo questa impostazione l'ultima ragione di Milosevic
Per diciamo volere la guerra era il fatto che voi sapete che di fatto la Croazia ha ripulito etnicamente in pochissimi giorni la Krajina
Diciamo con l'appoggio internazionale nessuno ha fiatato in quei giorni e ha spedito via centinaia di migliaia di serbi dalla Krajina
Era da parecchio che si sapeva che Milano jazz voleva fare lo stesso nel Kosovo cioè dice avete permesso che si facesse
Questi in Krajina
Allora dovete permettere anche a me di farlo nel Kosovo
Ed era stata scelta come tata dei treni sa proprio il giorno in cui gli americani avrebbero dovuto bombardare lire anche così mila oggi vi sperava che la cosa passasse
In secondo piano
Non c'è stato i bombardamenti in Iraq grazie all'intervento del segretario delle Nazioni Unite però praticamente lo avevano fatto lo stesso quindi Milosevic aveva interesse a far la guerra e l'ha fatta
Gli albanesi del Kosovo da albanesi del Kosovo abbiamo vizio ce l'ha detto anche Valentina che danni che lottavano con la non violenza
L'ottava l'hanno portata avanti delle lotte molto belle noi abbiamo fatto una mostra che Firenze al Centro la Pira
Dove si vedevano molte di queste fotografie sia dall'ottantanove novanta novantuno sì anche quelle recentissime telescriventi e delle donne del Kosovo
E così hanno fatto queste battaglie non violente però la loro senso di frustrazione era anche a livello mondiale crete non sono servite a nulla son serviti a nulla non è stato dato un loro pezzo non evitata cosa a livello internazionale diciamo assieme fregati completamente e allora
Queste la confessione fatta cita alcuni stessi qui no io e mia moglie siamo stati lì quasi due anni con a intervalli in una specie di ambasciata di pace cercando appunto di lavorare per la prevenzione del conflitto
E alcuni intellettuali ci diceva siamo saremo costretti a usare le armi allora ancora
Dal novantaquattro novantacinque ancora non era cominciati conflitto saremo costretti a usare le armi perché milanese Ricci la comunità internazionale non capiscono il linguaggio della non violenza
Non stanno assolutamente appoggiando la nostra lotta anzi praticamente la utilizzava per portare avanti i loro interessi
Quindi da parte albanese c'era una grossa stanchezza della lotta non violenta e diciamo c'era soprattutto i giovani
Erano diciamo favorevoli a uno sviluppo di una lotta armata sperando che queste servisse a rendere
Il Kosovo un problema del giorno
Da questo punto di vista bisogna dire che ci sono riusciti perché appena cominciate le esplosioni
Appena cominciati combattimenti se cominciata parate coso prima non se ne parlava colto e qualcuno qualche studioso ha detto c'è la congiura del silenzio sul Kosovo perché si voleva fare i propri commerci con Milosevic la cosiddetta comunità internazionale
Anche la parte la comunità internazionale non si è fatta assolutamente nulla per prevenire l'esplosione del conflitto
Per esempio
C'era presentato nel novantadue c'è stata la possibilità che Milosevic allora non era nemmeno più capo del governo era capo del governo
Panici che era un democratico che aveva un governo molto avanzato aveva fatto anche degli accordi con gli albanesi per un possibile diciamo aperture Risoluzione non violenta del problema del Kosovo la comunità internazionale non appoggiato assolutamente Panici e queste è stato interpretato da parte appunto popolazione serba con un appoggio
Diretto alla rielezione di Milosevic e difatti è stato eletto
Quindi in quel momento non ha fatto nulla per far poi secondo a di fatto avvallato quella dicevamo prima per la pulizia etnica
Della della Krajina così nella Croazia evitando perciò stimolando Milosevic a fare lo stesso nella
In nel Kosovo poi nell'accordo di merito diceva anche la Valentina
No andate niente prese in considerazione il problema del Kosovo anzi ha riconosciuta un'entità
IST storico-politica la Repubblica sette ska di Bosnia che non era mai esistita storicamente
Allora il ragionamento che fanno gli albanesi del Kosovo dice come Doi chi eravamo riconosciuti eravamo quasi un quasi scontato come diceva Valentina nella
Della costituzione del settantaquattro a noi ci dovete dire ci dite restate con la Serbia e avete riconosciuto invece la Repubblica serba che non è mai esistita storicamente
Quindi praticamente anche questo è un elemento diciamo negativo che ha stimolato la guerra invece prevenire altra cosa l'Unione europea da questo punto listati uniti d'America si differenziano perché non hanno mai riconosciuta la neo Jugoslavia ma l'Unione europea ha riconosciuta la la neo Jugoslavia cioè la la Serbia e il Montenegro e così al riconosciuta ballando di fatto quel colpo di stato di cui parlava Valentina
Avvenuto nell'ottantanove con cui con le armi e con la frode perché noi abbiamo una fotografia nel quale si vedeva che li votiamo Baffone erano solo cinquantotto mentre ci voleva per cambiare la Costituzione ce ne volevano centootto che non ci sono stati però non hanno contato i voti hanno dato per scontato la costi della Corte Costituzionale del Kosovo aveva annullato quella decisione perché era contro leggera in più istituzionale la Serbia ha eliminato alla Corte costituzionale e tutti gli organi di autogestione del Kosovo è la cosa è passata lì
Quindi sostanzialmente avvallato questo
Eccetera e così se la comunità internazionale è cominciata interessarsi effettivamente decoroso solo quando sono incominciati gli scontri armati UCK
Eccetera e così via e solo quando è cominciato il grande esodo
Degli albanesi del Kosovo in un momento guardate in cui invece la Germania la Svizzera la Svezia e anche l'Italia vece avevano preso accordi con Milosevic per rimandare indietro invece i profughi
Kosovari avvenuti in Italia quindi in quel momento a questa politica del rinvio è stata rovinata completamente da questo esodo massiccio della zona è questa messi in moto la comunità internazionale e l'Italia che cosa ha fatto dobbiamo dire che l'Italia ha la sua responsabilità molto forte anzi forte più forte anche di altri Paesi intanto con la Grecia è stato uno di quegli elementi che ha tutto sommato ha portato avanti una politica filo Milosevic perché era interessata a diciamo da una parte l'accordo della Telecom
Qualcuno sostiene e anche uno studioso italiano che ha scritto un libro
In questo senso sostiene che i soldi per l'operazione nel Kosovo di Milos che usati da Milano si sono venuti con i soldi della Telecom l'abbiamo data a babbo morto dei soldi per acquistare diciamo così le poste sistema poste comunicazioni
Della
Serbia e anche del Kosovo dando in un momento particolare in cui Milosevic aveva grosse difficoltà perché tutti i non poteva pagare gli stipendi quindi i soldi dell'Ater in Telecom
Mi son serviti a pagare gli stipendi anche delle pensioni statali delle del personale eccetera e così via e anche lì con la Grecia ha fatto degli accordi per l'uso delle miniere
Del Kosovo che sono ricchissime che sono la vera ragione per cui i serbi non vogliono cedere il Kosovo difatti quando parlano di
Di cedere parlava bene alla dividiamo il prossimo la zona ricca del Nord e ce la prendiamo noi e la zona povera possiamo anche diciamo a lasciarla gli albanesi quindi da questo punto di e poi d'altra parte l'Italia ha fatto un'operazione molto negativa nei riguardi proprio delle dei nostri amici perché fanno parte la nostra campagna anch'della della Comunità di Sant'Egidio la Comunità di Sant'Egidio ha fatto un lavoro notevolissima per cercare di arrivare a degli accordi tra Milosevic e Rugova per arrivare a un processo
Di te polarizzazione e di distensione e così via però invece di dell'Italia invece di utilizzare questi accordi per verificare che venissero portati avanti e poi per sulla base di questa verifica eventualmente portare avanti certi determinante anche ancora dell'Italia la presi per buone noi eravamo io e mia moglie eravamo a Pristina
Abbiamo sentito purtroppo alla televisione
Serba le voci di Dini che diceva ormai Milosevic ha firmato ormai vari ammessa e difatti quello stesso giorno che firmo l'accordo con Sant'Egidio diciamo gli è stato tolte le sanzioni di primo livello ed è stata riconosciuta praticamente
Dopo poco la la neo jugoslava è stata riconosciute cosa eccetera
Quindi diciamo non è poi quell'accordo non è stato portato avanti per un anno e otto mesi al secondo accordo
Così altra occasione per l'Italia per dire insieme con la Russia basta con le sanzioni eccetera e così è per ridurre quelle che avevamo già previsto le sanzioni Gruppo di contatto
Sul Tatti rimandate rimandate cosa mentre lo stesso giorno praticamente le truppe di di Mila oggi li attaccavano alla zona di Decio ed al nord mi hanno anche lui ucciso centinaia di persone facendo appunto scappare tutte le persone allora come mai questo scarso interesse verso la prevenzione
Ecco io su questo non voglio dilungarmi video le ipotesi che presenta Aubert questo studioso svedese e che secondo me hanno degli elementi
Molto vale di validità da una parte interessi politici
La divisione del Kosovo tutto sommato semplice perché l'unica soluzione possibile si continua questa lotta armata diciamo così interessa perché più divide et impera quindi le grosse nazioni più che si dividano
Le altre diciamo gli va bene quindi interessi politici interessi economici dicevamo
Che appunto l'Italia la Grecia ma anche altri Paesi hanno grossi interessi a fare gli accordi ma non conti non certo con gli albanesi con Milosevic e con i serbi interessi militari
C'è l'amato tutto sommato deve servire a qualche cosa ecco arrivare il non si è fatto nulla prego a Venezia ma ora arriva la NATO risolve tutto e quindi praticamente diciamo arriva Rambo se avete
Presente insieme di Rambo ecco Rambo Cervi vai così in realtà ne sappiamo è la Madonna nato è bloccata dal veto del
Della Russia e quando si parla di fare qualcosa si parla di fare soprattutto di a impedire dalla dall'Albania e la
Il Kosovo impedire che sbandano le armi nel Kosovo qual è questo qui sicuramente non è un appoggio
Neutrale è un appoggio perché i serbi le armi ce l'hanno di già
Sono gli albanesi che Siri Armano Perriand Marzi hanno bisogna andare a comprare le armi in Albania quindi questa qui sarebbe intervento neutrale ma sarebbe un intervento della NATO diparte a favore di di Milos non per nulla la Russia che alleata di Milosevic ha sempre lei stessa proposto queste quindi sulla NATO ci sono allora e io mi arriva alla conclusione perché se no non c'è tempo anche per gli altri interventi eccetera così ci sono ancora possibilità di una soluzione pacifica del conflitto
Sicuramente se si affrontava il problema seriamente come lo chiedevano tutte queste organizzazioni
Il diciamo non governative già qualche anno fa la cosa diciamo poteva andare avanti attualmente la situazione è molto più difficile perché quando cominciano i conflitti cominciano gli odi crimini queste quell'altro quindi
Comunque una delle proposte ancora possibili forse però non è accettata dai serbi è quella di una indipendenza del Kosovo
Come riconoscimento come è stato ma all'interno della federazione
E diciamo jugoslava è una soluzione che lo stesso Montenegro potrebbe favorire la voglia del Bernina
Che diciamo potrebbe vedere anche con favore perché potrebbe anche lei chiedere diciamo di essere allo stesso livello quindi c'è un incerto possibilità di appoggio così fatto da alcuni
Dei leader kosovari stata fatta
Se l'ha un'altra proposta ripetuta dalle donne in nero proprio recentemente fatto proprio da questa organizzazione di cui parlavo prima quello di opere svedese della trasmesso foundation
Per fucile il sergente specializzata nella mediazione dei conflitti appunto è quello di un protettorato dell'ONU per un certo numero di anni intanto per risolvere pezzi militarizzare
La zona per cominciare
A risolvere a rimettere in ordine superare la violazione dei diritti umani cominciare a far degli apporti però in una situazione di controllo e non come ora anche gli accordi Milano ce li può fare però con i suoi militari che son lì è chiaro che gli albanesi non possono accettare questa prima cosa dice prima porta via i tre militari e poi diciamo cominciamo alle trattative
E quindi petto del protettorato dettato ripetuto proprio recentemente cioè l'autorizzazione in Morgan tieniti Attila parlare sulla Palestina mi ha appena dato il documento fatto dalle donne in nero che di tutto il mondo disse non trovate non molto tempo fa della Boeing da e hanno fatto questa richiesta comune delle richieste importanti che sarebbe una possibile reale possibilità e l'alta richiesta ancora forse possibile e quella una conferenza internazionale dell'ONU non sul posto voi specificamente ma su tutti i Balcani del sud perché il problema del Kosovo è strettamente legata a quella della Macedonia
Certamente legata quello dell'Albania ad della Grecia e quindi e quindi tanta parte della Serbia non accetterebbe una conferenza solo sul Kosovo che dice in un suo problema interno mentre potrebbe accettare una conferenza di questo tipo
E così
Questa proposta è stata ripetuta dalle donne in nero è stata fatta da noi come campagna in una conferenza internazionale che abbiamo organizzato a Bolzano nell'Alto Adige per studiare appunto le forme di autonomia dell'Alto Adige che spesso vengano presentate come possibile soluzione del Kosovo
In realtà studiando le pene a fondo abbiamo visto che non è possibile perché per i kosovari sarebbe un ritorno indietro notevolissimo rispetto a quello che avevano già nel settantaquattro
Quindi non sono disposti ad accettarlo comunque in quell'incontro si era richiesto
A tutte le gli organismi politici del mondo anche il ministero
Degli esterni al gruppo di contatto eccetera si era richiesto quinta conferenza internazionale
Che anche emersa come richiesta dagli pochi incontri che ci sono stati di mediazione
Tra i serbi e gli albanesi How il PCI a Vienna noi abbiamo partecipato a tutti e due questi incontri praticamente io e mia moglie e praticamente
Cosa
E cioè da una quinta conferente tra l'altro il perché non si fa e si preferisce intervenire perché non diciamo è chiaro che praticamente quella va fatta collegato a un discorso tipo protettorato o una dei militarizzazione della zona però diciamo queste sono possibili soluzioni che potrebbero arrivare a un superamento
La cosa purtroppo non vanno avanti Gruppo di contatto va avanti con molte contraddizioni una parte fa la voce grossa dato bombardamenti in rete quell'altro e dall'altra come il topolino accetta che lei e la mediazione venga fatta senza il mediatore internazionale
Pensate ridicolo e mediatore internazionale è fuori della porta
Diciamo mentre i kosovari e Milosevic per il Milano si stanno a discutere e fuori della porta perché non può entrare dentro
Sicché è ridicolo perché in questa situazione o c'è un reale mediatore internazionale oppure non si arriverà mai una soluzione
Allora e qui sono alla fine
Diciamo c'è e introducono il nuovo intervento potremmo dire così del visto che è arrivata a Paola il problema dei profughi interni ed esterni non so se c'è anche Giancarlo Malavolti dettò specie so che voleva venire e così cioè praticamente diciamo sappiamo che uno dei problemi anche quello praticamente dei profughi interni oggi dei documenti che ho letto oggi dall'Albania dalla Kosovo si parla di trecento mila
Il profughi sia interni alla
Al Kosovo e sia Esterni Montenegro Macedonia Albania e molti stanno arrivando anche in Italia in questi ecco quindi c'è un grosso problema ci sono impedimenti continuità parte soprattutto di
Qualche volta anche le luci tappa però soprattutto da parte di Milosevic
Agli organismi internazionali a portare gli aiuti tre dei volontari di Madre Teresa sono stati uccisi proprio mentre facevano il loro lavoro da rapportare questi aiuti eccetera e così via quindi effettivamente diciamo
C'è una situazione di impedimento agli aiuti che va assolutamente superata te diciamo importante che questi vengano fatti c'è coste appunto ha presentato un progetto anche alla Toscana e anche al Comune alla Provincia e così via di anche alla Regione Alto Adige che ha adattato un primo finanziamento ah se c'è Giancarlo ne parlerà lui stesso appunto per l'aiuto un primo aiuto di intervento costi costruiti praticamente sopra quelli interni in più si sta occupando di quelli che vanno che sono andati in Albania c'è invece il problema dei profughi che arrivano in Italia
Su questo punto sono molto contento che sia il circa Amnesty International hanno gesto pubblicamente il loro documento tra l'altro avere praticamente così che diciamo venissero accettati in Italia non rispediti come invece si sta facendo e così via ma su questo lascio la parola
Parla
Presente
Sì
Lorenza
Ecco
No sì
Guerre una breve introduzione perché proprio oggi insieme a Paola siamo state a visitare i il cosiddetto campo nomadi
E appunto ovviamente false impressione vedere una una vera e propria fa bella sta nel mezzo insomma di Firenze e
Lo le persone che sono la sono tutte della ex Jugoslavia gran parte loro avrebbero diritto all'asilo politico mentre invece sono quasi tutti qua a come si suol dire clandestini cioè senza i documenti regolari
Gli ultimi arrivati tra l'altro sono tutti del Kosovo molti di loro disertori me rischiano anche insomma la fucilazione se tornare indietro e e appunto e non hanno hanno all'espulsione realtà perché ne quest'come accoglie del nostro Stato persone in fuga nonostante la convenzione di Ginevra e anche leggi fatte ad hoc come appunto la Cenci quanta mille centonovantadue preveda non è che queste persone debbano essere accolte addirittura esibendo sono stati stanziati dei fondi per questa accoglienza che in realtà sono stati spesi poco e malamente in testa una brevissima introduzione pezze Paola ci potrà dire di più
Dunque sono Paola ciechi sono una Fiorentina
L'ho fatto parte insieme Alberto L'Abate più al tavolo con noi della tenda per la pace e l'esperienza nel forse diretti dei presenti si ricordano in particolare durante la guerra del Golfo
In piazza San Giovanni
E all'epoca devo dire che con un non conoscevo quasi per niente i cosiddetti campi nomadi di Firenze che erano per la mia pochissima conoscenza c'era poche persone eccetera
Invece voi dopo Nenna nel novantatré novantaquattro cominciai a seguire cercavo di seguire come potevo quello che stava accadendo in ex Jugoslavia e iniziai a capire meglio chi c'era in questi campi nomadi ricordo che stavo per partire con la Croazia insieme ad altri della tenda per la pace quando mi resi conto che in fondo all'isolotto c'erano soltanto ex jugoslavi tutti
C'erano alcuni avevano un po'di luce qualcosa e c'era seicento senza acqua senza luce senza gabinetti
E
La strada credo del verso il pacifismo è una strada però ecco questo confronto con queste realtà che ci troviamo ai confini delle nostre cita e oppure vicino a me nostre case perché io tenni dispiace che stasera non vedo intorno
Del i ragazzi dell'associazione forse ci sono del Kosovo
Lui toscano perché poi possono essere appunto nostri vicini di casa io mi rendo conto di un argomento difficile in questi anni ne ho discusso molto domani sera intervengo a Brescia dove anche lì c'è un grosso
C'è una grossa baraccopoli diciamo che conosco
Credo però che bisogna cercare di fare un po'di chiarezza sia perché mi rendo conto che ci sono problemi di abitazione di lavoro eccetera degli italiani
Però credo che si deve fare anche uno sforzo di capire in ad accontentarsi di cosa ci racconta la nazione io avrei molto piacere se le persone che non conoscono questa realtà facessero un pochino quello che hanno fatto stasera
Valentine Paolo
Ho quello dei spesso varie volte quando sono a Firenze hanno fatto al petto la base Anna Luisa qualcun altro vengano a vedere con i propri occhi per rendersi conto
Che ci serve tutto io ieri sera parlava alla festa di Liberazione l'sms di Rifredi
E raccontava ad esempio non ragazzo del Kosovo non era potuto venire ieri sera con me perché non aveva scarpe c'è questo detto a Firenze fa sorridere
Però questa è la realtà ce ne abbiamo un piccolo problema che ora ci sono i bambini e grazie al cielo a Firenze sono iscritti nelle scuole perché invece ad esempio in Sicilia dove sono stata a visitare tra virgolette i cosiddetti campi d'accoglienza sotto Ferragosto Caltanissetta Trapani
Agrigento non è questa la sede adatta perché lì non c'era ex cordata di cera nordafricana per sicuro meno viste delle belle
Ecco ho visitato anche paterno
Vicino a Catania
Ho visitato posti particolari diciamo della Sicilia il campo dove spera di Serbia Agrigento eccetera eccetera
Per cui la cosa migliore venire a vedere con i propri occhi e vedere come il Parlamento italiano ma accennava prima
Valentina è riuscito nel mille novecentonovantadue a fare una legge per l'ex Jugoslavia ma state bene attenti io credo che il problema immigrazione rifugiati c'è queste trasmigrazione lì ci sono e noi italiani
Credo che qualcosa ne sappiamo mi pare sono partiti circa sessanta milioni di persone dall'Italia
E sono in tutto il mondo siamo presenti da tante parti
E dalla Sicilia racconti non a partire perché come sapete benissimo ma anche al lavoro ci sono Agrigento esso ho passato dieci giorni Agrigento cioè l'auto così reti della Germania
E la gente continua andargli anche ora perché non c'è lavoro però vorrei ancora Contardi
Cosa ho trovato lungo questo viaggio
Ad esempio questa legge se messo molta trovarla però è una legge pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale
Del mille novecentonovantadue di molti anni fa dove noi si dice che noi si deve garantire alle prezzi parla di profughi dell'ex Jugoslavia
Ricezione trasporto alloggio vitto vestiario assistenza igienico-sanitaria assistenza socio economica quella favore dei minori eccetera eccetera ora io credo che queste cose sarebbero estremamente interessanti garantirle
Anche a tutti gli italiani
Se di aiuto gli aiuti senza assolutamente discriminazione in particolare di carattere etnico o religioso ci dice sempre la legge
Ok il etnico questi comici entra nei pasticci perché in ex Jugoslavia noi chi andava in vacanza mi ricorda campeggio già da piccola con la mia famiglia con la sentinella rotte
Io la chiamavo jugoslava all'epoca era agli jugoslavi e basta poi via via si è capito meglio tutti presenti che lì c'erano i croati
Ci sono i bosniaci la sottoscritta ha fatto poi ci sono andata alla fine ha fatto l'ambizione di pace novantacinque in Bosnia Erzegovina Amato se tentato in duecento italiani di raggiungere Sarajevo e siamo stati fermati a trentacinque chilometri in malo modo dai croati
Però ci si è fatta ed assicura è stata dura però un'esperienza interessantissima
E quando ha detto un altro va nominato un'altra cosa fra questi ex jugoslavi ci sono pure i rom oppure zingari come si preferisce che da Tissot erano molto protetti
E lavoravano avevano le case non c'era tra virgolette un razzismo che invece in Italia purtroppo Graziano eredità un pochino diciamo fasciste simile e ancora purtroppo un pochino presente
L'altra differenza e non si deve fare e di carattere religioso va detto ad esempio che molti delle persone dell'ex Jugoslavia come sappiamo bene sono musulmane
Una un altro articolo interessante di questa legge è a questo punto il secondo disse
Dove non ci si impegna a garantire l'ingresso e l'ospitalità ai giovani cittadini delle Repubbliche della ex Jugoslavia che si alimenta di leva o richiamati alle armi e che risultino disertori obiettori di coscienza
Anche questo è estremamente interessante peccato però che questo si sia applicato abbastanza di reato
E la cosa diventa pericolosa perché se io Spello dall'Italia un immigrato fra virgolette
Ma serio butto fuori dall'Italia un disertore c'è una piccola differenza quello di poi succede nell'altro Paese
Il primo stanziamento che è stato fatto per questa legge è di centoventicinque miliardi per l'anno novantadue gli stanziamenti arrivano fino al novantotto
Se qualcuno di voi ha letto un'attenzione giornate d'agosto sono usciti degli articoli dove si continua a cercare duecento miliardi
Che non si sa che fine abbiano fatto demo anche come dire per raccontare tutte le cose tutto non potrei ma vede sintesi
Che Firenze è anche stato una città punta perché nel novantaquattro finalmente è venuto il consiglio di tenere rifugiati è una delle poche città che ha avuto un Censimento e dove sono stati riconosciuti in parte i profughi
E sarà fatto una differenza tra chi sono quelli che sono arrivati prima del giugno del novantuno per una circolare che era uscita e dopo il giugno del novantuno
Quelli prima arrivati prima sono stati messi sotto il nome storici e quelli dopo profughi
E una parte avuto la sistemazione secondo la fede novanta cioè sono stati sistematiche avviati a un'assistenza con rifugio qua e sono presenti in Toscana in varie realtà della Toscana
A questo punto io non voglio dilungarmi voglio soltanto dirvi che quando si guarda la televisione assire con articoli e presuppongo che si siede lì ad ascoltare di seguite da questione un po'dell'ex Jugoslavia
Ecco noi abbiamo delle persone che sono qua che sono del Kosovo che hanno lasciato tutto che spesso hanno i parenti io ad esempio ho una situazione di un ragazzo che potrebbe benissimo chiedere l'asilo aveva cominciato a chiedere l'asilo Luís alla moglie e sei figli in Kosovo
Se si chiede l'asilo con le leggi attuali a quanto pare anche se prima Paolo ma ha detto che forse c'è qualche possibilità ma per quello che io sapevo fino a stasera ti danno un po'e una permesso di soggiorno e non ti permette di lavorare
Non vieni assistito in nessun modo cioè mi da dormire né da mangiare né niente poi attendere dai sei mesi a un anno io mi domando a questo ragazzo cosa sta sta qui aspettare senza prendere una lira senza sapere alla fine se gli verrà dato non ha il permesso di soggiorno a quello che mi risulta in Olanda la decisione di pochi giorni settimana cotonati raccolto l'asilo
Io spero che sia un momento questo dove si comincia a parlare di questo problema anche qua da noi e si comincia io spero anche a fare un pochino di chiarezza
Però vi invito di nuovo se avete voglia divenire dall'ascoltare quello che si dice intorno venire a vedere con i vostri occhi e di venire a constatare con i vostri occhi quali sono le esigenze ad esempio le scarpe per i bambini per andare a scuola che sono una cosa minima
è vero la scuola obbligatoria per tutti i bambini
Perché ci sarà la scuola dell'obbligo però non è così semplice pure vorrei anche dire che la Madonnina del Grappa
Che anche altre cooperative della città si stanno dotando moltissimo e anche da questo punto di vista siamo veramente un pochino una città punta perché tanti stanno lavorando
E questo e stanno dimostrando quello che io so da diverso tempo che sono persone che basta dargli l'opportunità e ci possono veramente dimostrare chi sono i nostri vicini di casa ed invito davvero avvenire a vendere conoscevano i vostri occhi grazie
Sì
E proprio da questa esperienza che vorrei partire il mio Breve intervento a questo punto dall'esperienza di questo pomeriggio che abbiamo fatto con Paola che ho conosciuto oggi appunto grazie a Valentina in questo campo nomadi
è un'esperienza toccante sotto tanti punti di vista naturalmente non tutti affrontabili per il movimento che per esempio rappresento per Amnesty International
Che ha deciso di specificare il proprio lavoro su di opposizione di appunto di di di di di campagna soprattutto su alcune violazioni di diritti umani soprattutto sulla violazione dei diritti civili e politici mentre li promuove tutti tutti diritti sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo che proprio in quest'anno
Ricorre il suo cinquantesimo anniversario
Naturalmente si capisce anche in un'esperienza come quella di questo pomeriggio
Quanto i diritti umani siano universali e quanto sia universale il fatto che laddove vengano violati poi questi in qualche modo comunque ci riguardano
Sarebbe brutto dire sì riguardano perché poi ce li ritroviamo a casa ma ci riguardano perché è una nostra responsabilità è una responsabilità internazionale non responsabilità di tutta la comunità
Degli uomini del mondo accogliere una persona che rischia l'incolumità nel proprio Paese
Quello che è stato detto praticamente soddisfa già un po'quello che volevo dire questa sera cioè fare un intervento molto pratico su quello che sta accadendo sul Kosovo aiutare l'informazione aiutare il livello di sensibilizzazione se per quanto mi è possibile
Chi mi ha preceduto negli interventi ha già fatto un quadro sia nel contesto che per esempio pratico come Alberto L'Abate riguardo una campagna che credo da tanti anni va avanti per una soluzione non violenta del conflitto nel Kosovo
Che appunto Paola che opera da tanti anni su vari aspetti
Della situazione della ex Jugoslavia
A proposito di queste a proposito di prevenzione
Vorrei dire ma soprattutto a proposito di Conf dei conflitti che vari luoghi del mondo dobbiamo verificare che diventa sempre più importante
Il fatto che associazioni piccole e grandi che si possono specializzare che possono lavorare in uno o più abbienti che possono darsi un taglio piuttosto che un altro
Possono riuscirà lavo a lavorare insieme
Questo credo che più andiamo avanti più sarà una necessità per tutti per Amnesty International la prevenzione e il rispetto dei diritti umani questa secondo noi la più grossa garanzia di prevenzione degli conflitto
Il lavoro per esempio di Amnesty nel Kosovo è stato quello da dieci anni di di continuare denunce
Sopra denunce rapporti gruppi italiani hanno lavorato per tanti anni su casi di tortura maltrattamenti in detenzione esecuzioni extragiudiziali
Uso eccessivo della forza da parte della polizia serba dell'esercito jugoslavo in un primo tempo chiaramente contro chi faceva parte di quella rete parallela che formava perché era formata dal vanesi nel Kosovo soprattutto ma anche
Come dicevo anche uso eccessivo della forza anche altre violazioni come tuttora esistenti nella nella Repubblica federale di Jugoslavia quale l'incarcerazione per motivi diciamo nel di opinione c'è per esempio gli obiettori di coscienza
Questa serie di violazioni
Questa serie di cose hanno portato un già hanno fatto sì che amministri lavorasse nel Kosovo da tanto tempo negli ultimi mesi è stato come un desiderio e dare un colpo all'acceleratore il desiderio di affrontare anche un conflitto
Che
Che non la ricarica più schermi di conflitti di tanti anni fa un comun conflitto adesso è un insieme di violazioni dei diritti umani che riguardano il lavoro di Amnesty International e che sono affrontabili in modo molto difficili un colpo d'acceleratore che ha portato quindi tutti i movimenti tutte le sezioni
Del mondo di Amnesty International a lavorare insieme a chi lavorava nel Kosovo insieme ad Amnesty che ha lavorato sul Kosovo
Per affrontare una una gran massa di violazione dei diritti umani in un in un hanno stretto periodo di tempo quello che volevo dire quello che che possiamo fare che potete fare con amnestica potrebbe fare con con le altre associazioni per il Kosovo innanzitutto chiaramente anche qui a Firenze c'è un gruppo che si è prestato
Per lavorare in questo periodo e mi auguro in futuro su questo Paese quindi contattarlo
Per ricevere appelli petizioni da firmare
O quant'altro per poter lavorare insieme a noi anche anche in futuro
Naturalmente per portare avanti questa a questo sforzo ulteriore c'è voluto uno sforzo economico quindi anche una raccolta di fondi
Straordinaria è stata fatta per per questa causa
Poi c'è l'aspetto più importante che è quello più importanti ritengo molto importante che è quello della documentazione
Cioè documenti documentare nel modo più preciso i fatti così come sono accaduti Amnesty International messo un una serie di otto rapporti i primi cinque
E gli emessi tra giugno e luglio lo scorso e gli ultimi tre li ha fatti uscire
Il venticinque agosto scorso in un comune con un comunicato stampa che appunto Alberto L'Abate ricordava che è uscito su alcuni giornali
Nazionali i primi cinque rapporti
Che avete occasione di di recuperare se volete attraverso il gruppo di Firenze attraverso noi attraverso la rete internet per chi ne ha utilizzato nel sito della sezione italiana di Amnesty International riguardavano principalmente prima di tutto diciamo una specie di Belgrado su una crisi che tutto sommato era una crisi annunciata che non ha stupito
Chi
Conosceva più o meno le situazioni non ha stupito più di tanto un secondo rapporto che riguarda principalmente un'analisi dettagliata delle uccisioni arbitrarie delle sue
Mozioni extragiudiziali durante le operazioni di polizia dell'esercito serbo nel febbraio e marzo novantotto nella regione di treni CAF come ricordava anche Alberto alla parte prima
Un terzo rapporto che riguarda soprattutto un'analisi dell'uso diffuso della tortura dei maltrattamenti contro detenuti
E nelle strade Conte dimostranti pacifici
Con un dettagliata testimonianza appunto da parte delle vittime e alcune prove fotografiche un quarto rapporto che riguarda un altro aspetto che quello dei processi
Non è quindi appunto nei confronti soprattutto di kosovari ed è un'analisi appunto dei corsi di questi continui fallimenti della della giustizia soprattutto nei casi politici
Un quinto rapporto che riguarda uno schema ripetuto soprattutto ecco questo fino a giugno luglio lo schema della del distruggere comunque il villaggio anche dopo lo scontro che c'è stato tra l'esercito la polizia serba con il K e Lea che l'equivalente dell'UCK in albanese cioè l'esercito di liberazione alla fine di ogni scontro
Quando c'è uno scontro e quando appunto villaggi non vengono bruciati civili non vengono uccisi te persone non vengono cacciate espulse dalle proprie abitazioni solo per cercare magari una persona che è presunta prima sedici dicevano terrorista presunta militante della del del K Lea
Quando c'è appunto un conflitto in un villaggio alla fine di questo conflitto c'è proprio l'abuso su chi non non non c'entra niente del conflitto cioè sui civili quindi nelle case c'è ci sono esecuzione già stato stragiudiziali e è comparso il problema delle sparizioni e dei dispersi e soprattutto appunto dobbiamo annoverare questa gratuito a uso dalla violenza quando non diciamo non ce ne sarebbe mai bisogno quando mai non ce ne sarebbe bisogno
In violazione di qualsiasi convenzione riguardo al diritto umanitario per esempio la convenzione di Ginevra
In questo senso sono usciti altri tre rapporti che abbiamo pubblicato che abbiamo reso pubblici il venticinque agosto
In questa ottica
Tenti teniamo a sottolineare anche le violazioni proprio del diritto umanitario che è un po'al diritto che che dà delle garanzie minime anche in caso di conflitto cioè il minimo garantito il minimo umano garantito è molto inferiore
Al diritto dei diritti umani che è quello che noi ospiteremo possibile
E riguarda anche mettiamo anche le violazioni che questo esercito di liberazione c'è luccicava Paul K Lea compie nei confronti di civili
Nel rapporto numero due della nuova serie
Sparrow persone sparite s'e scomparsi dispersi non è e Lilli diversifichiamo nei termini per scomparsi intendiamo coloro che non hanno dato più notizie dopo essere stati arrestati dalle autorità cioè dalla polizia serba
E dall'esercito jugoslavo oppure ecco sono spariti e che non hanno dato più notizie dei loro per i quali noi temiamo che siano state eseguite delle esecuzioni extragiudiziali
Questi li chiamiamo dis disperso spariti scusate i dispersi sono coloro i quali hanno fatto la stessa fine nelle mani del gruppo del gruppo armato di opposizione c'è di questo di questo Kosovo Liberation Army
E i casi sono documentati
In questo rapporto anche a loro nonostante che la sua struttura non è così chiara
Per cui ci sia un controllo gerarchico in modo tale da poter dire da potersi riferire in modo in modo molto efficace come puoi fare con un governo come vuol fare con l'esercito come fare
Con una con la polizia per nei confronti del quale tu sai chi è il ministro dell'Interno il capo della polizia eccetera eccetera e dei riferimenti
Noi chiediamo comunque anche all'altra parte di rispettare la Convenzione di Ginevra cioè quella soprattutto la raccomandazione di non prendere ostaggi
Prigionieri di non uccidere civili che non entrino nel conflitto proprio come rispetto del diritto umanitario questo lo chiediamo forte documentiamo in modo fortissimo le violazioni della polizia dalla polizia serba dell'esercito jugoslavo ma teniamo a precisare anche quest'altro aspetto dalla questione che è un altro motivo per raggiungere in realtà una una vera pace se vogliamo una pace del rispetto dei diritti umani
Quello che volevo dire oltre a questo S sicuramente
Le richieste che che ha fatto Amnesty International naturalmente le maggiori richieste sono sono al governo dei Milosevic allora alle autorità che sono per noi le le le le le il
è per me l'entità principale di chi deve rispettare i diritti umani e i diritti umani devono essere rispettati da da un governo dallo Stato lo Stato deve rispettare i diritti umani
Il crimine contro i diritti umani diverso dal crimine comune proprio perché commesso da uno stato per questo noi in prima persona anche va bene e anche per le violazioni e per l'esito
Della della situazione nel Kosovo il primo riferimento le prime raccomandazioni sono al governo serbo
E all'esercito jugoslavo riguardo appunto tutte le violazioni che voi che vi ho detto tortura maltrattamenti esecuzioni extragiudiziali processi iniqui nei casi politici
Uso eccessivo della forza alle manifestazioni per questo chiediamo indagini controlli processi chiediamo che l'impunità per le persone che hanno commesso questa reati
Non sia tale
Altra cosa che chiediamo appunto riguardante le sparizioni che rispettino
Alcune cose fondamentali per esempio
Il fatto che narra nella Repubblica jugoslava ci sia uno stato di comunicato
Di tre giorni e che questo non venga rispettato addirittura i detenuti vengono tenuti vengono tenuti nei commissariati per più di tre giorni dando possibilità ai torturatori di compiere loro malefatte di sport di spostarli da destra a sinistra senza che i familiari avvocati ne sappiano nulla questa per esempio una richiesta forte che Amnesty fa con quattordici punti precisi da rispettare in casi sparizione gli ho detto che raccomanda azioni facciamo anche al K le ha UCK che vuol sentire un una cosa particolare
Riguarda un'altra entità un altro target di riferimento che c'abbiamo ed è quello chiaramente relativo alla comunità internazionale
Alberto Labate ha già parlato di comunità internazionale di altre situazioni in cui si è mossa in case di prevenzione
Io direi che appunto Amnesty ha chiesto ci fosse libero accesso per tutte le associazioni umanitarie non governative governative come la l'Alto commissariato per i diritti umani dell'ONU perché fossero documentata denunciate
E portata dinanzi al tribunale dell'Aja quello ad hoc per i crimini ex Jugoslavia i violatori
Ha chiesto all'Unione Europea il Gruppo di contatto di operare in questo senso ha chiesto a tutti gli Stati
Che fosse dato asilo a queste persone a tutte le persone provenienti dal Kosovo quindi non solo albanesi ma anche serbi Roma montenegrini che subito che possono
A buon titolo chiedere lo Stato s'di rifugiato questo l'abbiamo chiesto anche nell'ultimo comunicato stampa lo abbiamo chiesto non solo per le persone del Kosovo ma per tutti coloro che rischiano nel proprio Paese li abbiamo chiesti in virtù della convenzione di Ginevra sui rifugiati l'abbiamo chiesto in virtù della allo Stato italiano l'avevo chiesta in virtù dell'articolo dieci della Costituzione che sancisce questo principio
Che appunto di dare asilo le persecuzioni l'abbiamo chiesto e lo chiediamo
Alla voce a voce alta anche in relazione all'articolo quattordici di quella dichiarazione che per noi è sempre fondamentale che in quest'anno abbiamo voluto un pochino rinnovare abbiamo avuto rilancia rilanciare nei suoi principi fondamentali articolo quattordici e quello che punto sancisce il diritto di asilo nei confronti e le persecuzioni allo Stato italiano abbiamo fatto una richiesta precisa
Abbiamo scritto al ministro dell'Interni abbiamo scritto molti presenti
Abbiamo scritta parlamentari alcuni parlamentari ancora scambiano l'immigrazione
In tout-court con chi chiede asilo e questo stupisce se se detto da da da da parlamentari noti perché ci sembra che che gioca di giocare un pochino sulle parole speriamo che anche la pressione per una nuova legge sui rifugiati che si sta discutendo come come penso
Nelle Aule parlamentari
Sia l'occasione per regolamentare quello che per il momento eh regolamentata solo da un principio peraltro scarsamente rispettato che quello del non respingimento
Volevo dire un'altra cosa dell'ultima poi chiuderò questo intervento un'altra raccomandazione di Amnesty International quella relativa appunto al tribunale
Come sapete dalla Conferenza internazionale di Roma è uscito un tribunale che non avremmo voluto così
Avremmo voluto un tribunale con più compiuto non mia avremo avuto un tribunale che che veramente risarcisce le vittime delle violazioni dei diritti umani purtroppo
Nonostante gli sforzi di molti abbiamo un tribunale internazionale
Che deve chiedere il permesso
Agli Stati degli stessi violatori di di operare che deve chiedere il permesso o comunque che è sempre sotto la leggenda del del Consiglio di sicurezza dell'ONU che addirittura gli Stati che l'hanno firmato possono scegliere una una clausola per la quale per sette anni cittadini del paese del loro stesso Paese non possono essere incriminati e avere accesso venne in questo tribunale voi pensate che sette anni sono molti in sette anni di violazione di diritti umani sono tante
E
Questo questo sono alle veramente assurdo noi chiediamo comunque anche per il Kosovo per il tribunale che già c'è
Che sta funzionando nonostante l'ostracismo di molti Stati molti si sono ravveduti come la Francia che prima non faceva testimoniare i suoi ufficiali presso quel tribunale ora lo fa
Chiediamo questo tribunale funzioni e può funzionare per il suo mandato anche per il Kosovo spero di aver detto tutto ringrazio per l'ascolto a
Allora niente volevo dire l'ultima notizia di oggi poi c'è Giancarla Malavolti décolleté che ci dirà appunto del Progetto che hanno fatto loro solo il profumo
Ecco la notizia di oggi e purtroppo che gli studenti del sindacato studentesco
Di Pristina che c'è di Prizren che hanno un'organizzazione che ha organizzato bellissime manifestazioni nonviolente in tutto il Kosovo
Nove di loro sono stati arrestati e condannati a trentadue anni di carcere condanne con crimini mai diciamo dimostrati
Di appartenere all'UCK mentre invece praticamente loro se hanno sempre lavorato con le lotte non violente quindi detto ridire
Per dire insomma altre violazioni dei diritti umani che ogni giorno vengono fatti anche nei riguardi di gruppi tipo gli studenti che tuttora continuano a lottare con la non violenza tempio in questi giorni avrei dovuto andare proprio da loro e ci andrò a più tardi che avevano chiesto proprio di farli una formazione a una difesa non armata così proprio perché sono interessati a queste cose
Queste però vengono condannati come terroristi
Sì vi ringrazio di avermi dato l'opportunità di dire qualcosa il il costo è un'associazione che di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo con il sud del mondo
E lavora già da qualche anno con il in Albania soprattutto sulle problematiche
Dello dello sviluppo della crescita della democrazia interna e della tematiche anche di genere eccetera abbiamo ovviamente siamo sensibili al problema dei del Kosovo e insieme e ad altri associazione abbiamo richiesto la possibilità di intervenire in qualche maniera in Kosovo
E diciamo che la strada più concreta che si è presentato davanti a noi è stata quella di intervenire con i interventi umanitari
Che era più facile da finanziari
Che era più facile perché diciamo l'emotività dell'opinione pubblica più è più facile muove lassù problematiche umanitarie ma utilizzare lo strumento del del progetto umanitario per avere un'antenna per avere un collegamento per avere una possibilità di presenza nel Kosovo che consenta di operare
Per rendere il problema all'ordine del giorno diceva drammaticamente Alberto lavati
Che finché non sono state imbraccia Pelé armi sono cominciati il conflitto armato il problema non è balzato
Alla all'opinione pubblica internazionale le diplomazie internazionali non se ne sono occupate
Oppure se ne sono occupati semplicemente tenendo in conto i rapporti di forza internazionali e quindi calpestando ancora una volta i diritti delle popolazioni
Che diciamo non erano minoranza in Kosovo ma che non avevano la forza di farsi sentire al tavolo delle trattative per esempio di dedizione è questo il problema principale e cioè quello della informazione quello della documentazione quello della presa di coscienza
E purtroppo in Italia la nostra stampa nostra televisione è sempre disattenta sulle tematiche internazionali salvo poi lamentarsi quando le tematiche internazionali ci arrivano in casa
E quindi lo strumento del progetto in Kosovo è per noi appunto un momento di presenza momento di relazioni di coinvolgimento sia degli enti locali che ci aiutano ossia che ci hanno contribuiscono a questo progetto sia di tutta l'opinione pubblica
Perché solamente essendo uscì stando ci come ha fatto Alberto lavate come fanno gli altri solamente avendo una presenza in un paese sia al la forza le condizioni
Tecniche le condizioni logistiche per denunciare con la forza necessaria e con l'autorevolezza necessaria
La situazione di un di un Paese
Noi abbiamo avuto ieri la notizia che la provincia autonoma di Bolzano ha finanziato questo io il cinquanta per cento del nostro progetto
Che consiste appunto in un in aiuti umanitari in in in aiuti di prima necessità in termini proprio assoluti dice abbigliamento di prima necessità lenzuola cose che e purtroppo in Kosovo per tutti quelli che sono dovuti fuggire dalle case ma non lo hanno raggiunto altri territori internazionali sono assolutamente necessarie
Stiamo ora cercando di attraverso altri enti locali
Della Toscana e del resto d'Italia di raggiunge l'altro cinquanta per cento che abbiamo considerato un minimo necessario sono circa trecento milioni che stiamo cercando per potere avere un minimo di presenza significativa nella regione per quattro sei mesi
Ripeto quindi
Questo progetto comunque inizierà con il contributo della Provincia autonoma di Bolzano lavoreremo perché ciò avvenne perché si integri con gli altri fondi
Il nostro obiettivo è quello comunque di raggiungere e avere una presenza sul punto interessante acqua anche se a margine di questo cercheremo di produrre non di comprare
I prodotti sul mercato internazionale
O tanto meno dalla tarda nella Serbia ma dico un po'di far produrre questi prodotti a delle cooperative albanesi
Che già sta stanno nascendo di donne albanesi che stanno nascendo all'interno di progetti internazionali in modo che gli stessi albanesi
Possono avvantaggiarsi della spesa che ne facciamo
Per aiutare gli altri di altri albanesi che sono nel Kosovo ci saranno grossi problemi di trasporto perché non sappiamo se sarà possibile concretamente traversare la frontiera dall'Albania forse passando attraverso la Macedonia comunque sono ancora problematica che dobbiamo affrontare concretamente nelle prossime settimane nei prossimi mesi
Ma certo sarà una sfida che al di là del contenuto materiale che comunque ovviamente
Cercherà di risolvere in minima parte il problema rappresenterà secondo noi un elemento impolitico politico molto importante che si affiancherà alla campagna di Paci e di interessa internazionale che già stanno portando avanti agli altri ecco io credo di potermi fermare qui
Io direi che
Innanzi tutto volevo due comunicazioni
Al tavolino di Amnesty International che sta vicino
Al
Al tavolo che è lesbica lì in fondo potete trovare il libro dei Alberto L'Abate sulla prevenzione dei conflitti per chi lo vuole e livelli
Alla Libreria Rinascita se volete potete trovare il libro di Valentina Piattelli appunto dal mito alla polizia alla pulizia etnica la guerra nei Balcani ucciso uccisioni contro i civili
Beh io direi che
Visto che gli interventi sono stati tanti anche lunghi
Se
Se possibile possiamo anche aprire un dibattito con chi volesse intervenire tenendo conto che la struttura non non agevola
E il il colloquio però chiunque avesse delle domande da porre a coloro che sono intervenuti anche a Paola che ancora qua
Lo può fare salendo salendo magari qua sul sul palco in modo che lo possono ascoltare tutti
Finendo contro
Massimiliano
Io so Francesco Paolo Li Donni volevo fare una domanda professor larvata
Lei proprio punto sulla prevenzione in questi conflitti ha citato gli studi questo studioso svedese mi sembra
Sì
Mi dispiace ma anche il professor Bozotti avrebbe potuto darci qualche altro elemento tecnico proprio sulle questioni di prevenzione nelle zone di guerra o di conflitti però mi chiedevo l'esperienza di Jugoslavia
Ci ha insegnato semplicemente
Semplicemente che la comunità internazionale in particolare l'Europa
Ha dimostrato di essere incapace di intervenire concretamente in queste zone spesso soluzioni come quelle di Dayton o sono state semplicemente palliativi oppure delle soluzioni d'emergenza
Il protettorato che lei citava prima e secondo me e questo secondo era la domanda
Forse la il tipo di intervento che blocco potrebbe bloccare sul nascere questo tipo di conflitti o emergenze che poi i ci lasciano sempre vinte spettatori di esche Lai di escalation ma che vengono puntualmente
Narrate dalle cronache giornalistiche insomma mi chiedevo se prima di iniziare qualsiasi dibattito qualsiasi
Tavola rotonda sul problema dei Balcani non fosse meglio puntare veramente su una sensibilizzazione su
Una sensibilizzazione maggiore della comunità internazionale respingerla a intervenire direttamente in queste zone sono per bloccare sul nascere i conflitti quindi fare una vera prevenzione De Mita Lizza dei militarizzando queste queste queste zone
Troverà la prevenzione è un grosso problema è un grosso problema che purtroppo listati
Dicono di fare ma non fanno anche perché dietro listate spezza ci sono le interessi anche dei venditori di armi diciamolo chiaramente diciamo
Così diciamo l'Italia costruisce armi altri paesi costruiscono le armi e spesso diciamo queste armi sono promosse
Dalle stessi Stati che diciamo in qualche modo all'interno del quale sono prodotte quindi listati si sono occupati abbastanza poco a parole essi però di fatto non si sono occupati la prevenzione
C'è attualmente in atto
Una rete si sta creando una rete di organizzazioni non governative di cui credo che faccia parte anche Amnesty sicuramente coste noi come campagna eccetera
E così via Mani Tese se ne sta occupando prettamente cioè una rete di organizzazioni non governative che trovandosi a lavorare sempre su problemi di conflitti eccetera
Si stanno organizzando appunto per muove il dire e il fare questa prevenzione
è una rete in in fieri nascente e quindi ancora non possiamo vedere se diciamo avrà dei risultati ci sono varie centinaia di organizzazioni che fanno parte di questa rete
Ecco la speranza è che queste rette
Sì Robur Kiska diciamo così è cominci ad agire in modo concreto
La sensibilizzazione degli Stati dei politici e c'era è e diciamo che cosa stiamo facendo e danni che cerchiamo di avvisare di parlare al ministero degli Esteri siamo andati non so quante volte almeno sette otto volte
A parlare così però al ministero degli esteri per Prandelli si parla ma perché non organizzare perché non stimolate una conferenza del listati su questo problema tema non possiamo perché non andiamo d'accordo tra di noi
E la Conferenza verrebbe fuori che l'Americà s una posizione l'Europa sia un'altra
Noi all'interno dell'Europa
La posizione altri né altre cioè verrebbe fuori questo disaccordo però ci si mette d'accordo per la NATO ma non ci si mette d'accordo invece per una conferenza internazionale questo è un assurdo anche l'idea del protettorato dell'ONU e appunto
Un'idea dell'eterna esce nel foundation
Che ha fatto sapere alle Nazioni Unite affatto ha presentato dallo stesso mila oggi vi ha presentato agli albanesi e così via gira da vari anni
A livello internazionale hanno raccolto molto materiale l'hanno promosso ecco però è ancora lì sulla carta noi abbiamo fatto un'altra proposta come in campagna all'Unione europea in particolare al Parlamento europeo
Dico al Pd siccome Alex Langer al Parlamento europeo aveva promosso la costituzione di corpi non armati e non violenti di pace europei e questo è diventato legge
A livello europeo e quindi c'è un primo finanziamento
Per portare avanti i veti iniziativa abbiamo proposto siamo stati due volte al Parlamento europeo un'altra volta abbiam parlato partecipato a una commissione di lavoro su questo
Che questi corpi non armati di pace intervenissero appunto nel Kosovo perché è più facile ottenere la povertà
Da parte della Serbia la possibilità di fare entrare corpi non armati che chiaramente dei corpi armati disposti naturalmente a subire le anche i rischi di un intervento non armato di interposizione in una situazione tipo quella del Kosovo che chiaramente diciamo dove ci sono due parti che si combattono ecco
Ma anche Greta proposte arrestata a livello così diciamo di carta ecco non va avanti e così listati sembrano più muoversi invece solo armi nato gli altri cose così ma diciamo mi sembra con grosse contraddizioni interne per cui diciamo così ecco il discorso della prevenzione purtroppo ancora deve fare parecchio
Passa avanti sicuramente se voi pensate a quanto costano le guerre non pensate ai guadagni eccessiva sulle guerre perché quelli vanno in tasca di poche persone ma se vai andate a pensare ai danni sia in vite umane che di beni naturali beni economici eccetera che costano le guerre la cosa logico sarebbe dire cominciamo a pensare seriamente a prevenire i conflitti però allora dovremmo cominciare a fare seriamente i conti con le nostre industrie di armi e con tutti quelle che diciamo invece hanno interesse a diciamo alla guerra stesse ricco
Questo è un problema non sorsero rispuntano esattamente la domanda è comunque
Ci sono altre domande
C'è un'altra domanda
Come Movimento per dell'Est europeo abbiamo partecipato a molti incontri sul servizio civile europeo inteso come organizzazione non di volontariato ma officiale del dell'Unione Europea
Abbiamo detto miliardi promesse derivare Andreatta eccetera eccetera faccio allora c'erano perdere questi nomi importanti
Però fino adesso non c'è nessun nessun accordo lo sapere quale secondo voi l'utilizza e vi è un una concreta utilità
Del servizio civile europeo c'è veramente la differenza qualitativa rispetto al servizio civile internazionale che si organizza adesso c'è una possibilità da parte dei dei giovani del dell'Unione europea o dello spazio comune europeo di conterà il servizio civile lo presenti coscienza in territorio tipo il Kosovo e in maniera istituzionale non
Volontaria come succede adesso
Come insegna
Ma
Io invece penso avesse ma è interessante la proposta già in servizio civile europeo però sa dove deve essere su base volontaria
Non non deve innanzitutto non tutti i paesi europei hanno hanno la leva quindi già resterebbe difficile uno in proprio
No Lantella spesso bene
Ovviamente il servizio civile europeo sarebbe su base volontaria
Ma bisognerebbe dare le basi istituzionali per permettere a un giovane di passare dieci mesi in un altro Paese questi intendo nessuno vuole obbligare nessuno ad andare in corso va a fare il servizio civile sarebbe un'idea folle
Intendo il progetto è servizio civile europeo depositate daremmo un panino eccetera è quello di attuare su su base volontaria in servizio civile non solo in Italia mai nel in territori
Di quel
Intendevo queste non apra anzi i Paesi che non aveva non c'è nessun problema ecco sì sì e la nuova legge comincia a prevedere marcata dimostrativo
No io volevo dire che tra l'altro rispetto a questo c'è un'esperienza proprio il gruppo di Rimini dei praticamente Operazione Colomba
Di il il Papa Giovanni ventitreesimo un'organizzazione ha mandato proprio in questo periodo
A Pristina nella sede che era della nostra ambasciata di pace
E così quattro persone che sono obiettori di coscienza sono ex obiettori di coscienza
Proprio per studiare la possibilità sulla base della nuova legge italiana che è stata approvata che permette un servizio civile alternativo
Anche all'estero
Appunto di mandare diciamo degli obiettori
In questo
In questo senso d'altra parte diciamo effettivamente l'idea della creazione di un servizio civile a livello europeo è un'idea secondo me importante che supera diciamo
I singoli elementi e praticamente dare una possibilità riempiono voi la nostra avevamo proposto che questi corpi europeo di pace nascessero sulla base di una legge simile a quella anche prevede il servizio dei giovani nei vari paesi del diciamo europei anche extra-europei c'è un incentivo alle organizzazioni non sostituendo alle organizzazioni che lavorano ma aiutando le organizzazioni
Che già lavorano in questo campo mandando persone
Diciamo assicurate c'è nel senso che all'interno di un quadro
Europeo così che potessero dare un incremento a tutte quelle organizzazioni che si occupano di prevenzione dei conflitti
E cosa di questo genere e credo che sarebbe molto valido come sarebbe valido appunto se si estendesse a livello italiano questo utilizzo e non venisse dei degli obiettori in situazioni di conflitto
Per prevenire per fare un lavoro di prevenzione potere risoluzione dei conflitti è chiaro che però non va subordinato all'intervento militare mentre invece attualmente
Ai militari che dicono se ci possono andare cioè son loro che controllano le zone e quindi subordinata il servizio civile
Alle l'intervento militare il che è un controsenso ecco quindi si dovrebbe far riconoscere il diritto invece
Di muoversi in questo senso
Così comunque
Non so quanto tempo abbiamo ancora a disposizione
Magari un'altra un'altra domanda che potrebbe anche essere l'ultima
Ci può anche stare
Va bene allora visto che non ci sono altri interventi chiudiamo qui la ringraziamo
Noi ringraziamo tutti voi che avete ascoltato questo dibattito Amnesty International ringrazio Alberto L'Abate Valentina Piattelli
Insomma Giancarlo per la Giancarlo Malavolti Paola Cecchi per essere intervenuti