"Le citta' per lo sviluppo" seminario organizzato dalla CGIL (Roma, 19/20 febbraio) c/o il Centro Congressi Conte di Cavour

Hanno scusa per il ritardo qualcuno ha detto che è una pratica che ormai una mala pratiche che ormai si riscontra regolarmente solo in CGIL non solo sia così in ogni caso per noi purtroppo è quasi sempre così
Vorrei ringraziare innanzitutto i nostri molti ospiti Esterni
Per la loro disponibilità
Anche per la disponibilità di coloro alcuni poi vedremo in corso d'opera
Di coloro che avevano annunciato la propria presenza che alcuni almeno non potranno non potranno mantenere fede per impegni urgenti e particolarmente rilevanti d'altra parte con interlocutori di questo tipo la cosa inevitabile per ragioni oggettive in ogni caso tutti hanno dimostrato il massimo di disponibilità di ringraziamo in ogni caso i presenti e gli altri
Non perdiamo altro tempo io darei subito la parola Paolo Franco per la relazione generale introduttivi programmi dei lavori sono noti a tutti i presenti quindi non c'è bisogno di illustrarlo Paolo
Abbiamo voluto questa iniziativa
Perché in CGIL abbiamo sentito il bisogno di una riflessione
Non rituale
Non schiacciata sul
Gestione quotidiana ha proposto di Comuni ed enti locali
è un problema sicuramente per noi però è un problema crediamo per tutto il Paese e per le sue prospettive di crescita
Questa iniziativa nasce ed è già
Per chi conosce la macchina Fadel della CGIL già una cosa rilevante nasce
Come risultato di una collaborazione fra tutti i dipartimenti confederali
E con alcune categorie nazionali dicevo già una cosa è rilevante perché ma non è semplice ottenere il superamento dei compartimenti stagni ma che in qualche modo si creano
Sempre in queste occasioni
In questa fase
Le città
Rappresenta non sempre di più uno snodo di grande complessità attorno a cui vanno definendosi delle questioni di grande importanza
Per tutti per un verso infatti sono il punto più critico della nostra convivenza sociale
Dove più alte sono le preoccupazioni per la sicurezza dove più pesante si avverte la mancanza di lavoro
Più insopportabile la carenza di servizi
Più drammatica la solitudine della terza età sicuramente più difficile da governare
La tendenza ormai inarrestabile verso una società multietnica
In qualche modo anche le differenze fra nord e sud si avvertono in modo molto più drammatico ma nelle grandi città
Per un altro verso dopo il profondo riassetto dell'impresa del lavoro delle strutture di servizio
Che c'è stato nel corso degli ultimi quindici vent'anni qua l'intreccio fra globalizzazione telematiche
Va celebrando la ridefinizione del ruolo che le città stesse possono assumere spinge a profonde modifiche
Nella loro struttura sociale determina nuove polarizzazioni configura nuovi Poteri
Sicuramente apre grandi occasioni in grandi opportunità che vanno colte con il bassi mondi tempestività e di efficace
In qualche modo le città tornano ad essere un perno decisivo della crescita e dello sviluppo
E non è un caso mai che nel mondo ma sicuramente nella Comunità europea tutte le politiche
Di coesione di sostegno allo sviluppo puntano sulla valorizzazione dei sistemi territoriali a partire dalle competenze delle professionalità dalle risorse che esistono nel
Diversi territori e che sono concentrate in buona parte nei centri urbani
Ma ancora
Si accentua la tendenza a spostare nuovi compiti e nuove responsabilità e sui Comuni e sugli enti locali in rapporto alla riforma del Welfare
O meglio alla crescita di nuovi bisogni cui va data risposta con strategie innovative
Basta pensare per ciò che riguarda almeno gli l'Italia
Oltre alla nuova normativa fiscale per gli enti non compra Celli e per le Onlus
Al fatto che sono in fase di definizione sia pure con diversi gradi di avanzamento
L'istituzione del servizio civile nazionale la riforma del collocamento obbligatorio per i disabili
La legge quadro sull'associazionismo e quella sull'assistenza
Necessari complementi alle scelte fatte dalla finanziaria con l'istituzione del fondo sociale del fondo anziani non autosufficienti
Con l'apertura di una fase sperimentale per l'introduzione del minimo vitale
è stata approvata almeno dalla Camera la nuova legge
Sull'immigrazione sono in fase avanzata i confronti per definire quelle sul volontariato internazionale la riforma e l'obiezione di coscienza
La riforma della legge sulla cooperazione allo sviluppo la ratifica delle convenzioni dell'Ajaccio diverso i temi che comportano comunque quando una serie di responsabilità crescenti per gli enti locali e per il Comune
Eccetera ci sono molti altri capitoli la riforma delle camere di commercio lo sportello unico per l'impresa che si fa una serie di responsabilità che vanno a concentrarsi fa sugli enti locali in generale sui Comuni
In particolare non dobbiamo neanche dimenticare il fatto qualche l'elezione diretta fa del sindaco in qualche modo a spostato tante domande
Delle comunità territoriali e delle comunità locali spara sul
Giù
In questo senso noi abbiamo sentito il bisogno di una riflessione organizzata in tre
Sessioni naturalmente
Su temi e specifici lo sviluppo il Welfare
L'intreccio ci spara
Fra riforma della pubblica amministrazione ed efficienza della macchina amministrativa
Sono tre sessioni sono tre tematiche fa che sono i cui temi sono intrecciati fra loro ma che credo debbano avere una specificità
Nel confronto fra
In Italia l'insieme di questi problemi eh
Forse più complicato che in altri Paesi anche perché gli interventi che sono già stati decisi o comunque che sono necessarie
Su una pubblica amministrazione centralistica
Non sono di semplice razionalizzazione ma anche nella forma a Costituzione invariata dei decreti Bassanini divengono
Riforma profonda
Caratterizzata Spada lo spostamento di funzioni che dal decentramento di poteri rappresentano l'avvio di un processo difficile di semplificazione legislativa e di trasparenza dei procedimenti
Il successo di queste scelte non soltanto
Non è automatico
Ma dipende in buona sostanza dal modo in cui si sviluppa l'impatto proprio con i Comuni e con gli enti locali e con la loro tempestività capacità efficace
Nell'adeguare i ruoli professionalità funzioni
Ed è in questo senso ma indispensabile una riflessione complessi
Si delinea per molti aspetti uno scenario che vada ben oltre
Quanto immaginato dalle diverse amministrazioni anche quelle che hanno innovato di più
A cominciare dai primi anni novanta
E siamo molto al di là delle innovazioni tutte comunque di grande positività di grande interesse
Che sono state introdotte nei quattro anni di lavoro delle giunte
Delle nuove giunte sopra di quelle elette con il nuovo sistema elettorale
A nostra opinione qua e che deve essere riproposto fa un salto qualitativo nell'azione congiunta di tutti gli interlocutori cioè il la questione non riguarda soltanto fa i sindaci o le amministrazioni riguarda
L'insieme degli interlocutori forze sociali ma il Governo ma e le istituzioni tocca
Il salto che si richiede per tutti
E a tutti i livelli e per tutti gli interlocutori ma è di grande spessore le resistenze le difficoltà saranno consistente in ogni caso ma è ragionevole pensare che senza una sinergia senza una convergenza fra gli sforzi in Spagna dei diversi interlocutori molte
Delle cose avviate rischieranno paghi
Di bloccarsi di fermarsi
E tale alle resistenze bene annoverare anche le inerzie
La diffusa incapacità innovare a diventare protagonisti a misurarci campo aperto con un mondo che cambia
Molto velocemente
Lo snellimento ma
Della macchina amministrativa nella sua efficacia rimangono un fattore importante decisivo
Come si evidenzia proprio là dove sono stati fatti i progressi più significativi
Rimangono
Come una sorta di identità collettiva come il riconoscimento di sforzi comuni di intelligenza anzi
Fatti nel corso di questi anni
Un cittadino di Bologna lo devo delle varie città delle mini o delle città nelle quali c'è una carta
Ma con la quale è possibile fa
Usufruire Supa dei servizi non c'è dubbio Suppa che e e consapevole delle differenze
Che esistono qua con altre realtà del Paese
Queste
L'attenzione Spy problemi della macchina ormai però non è sufficiente deve saldarsi con la capacità di risolvere anche in modo originale e innovativo l'insieme delle nuove responsabilità ma che vanno concentrandosi ma sugli enti locali
Entra in ballo lo dico a passa ma entra in ballo da questo punto di vista anche il rapporto con con la politica che deve anche se cambiare in proporzione proprio alla crescita di autonomia e di efficacia
Nella struttura amministrativa
Una politica capace sempre di più di diventare progettualità e innovazione e francamente questo non capita sempre
Anzi in molti casi va
E in molte situazioni si stanno facendo dei passi indietro ma
La suddivisi la moltiplicazione degli assessorati parla loro suddivisione spara secondo criteri che non corrispondono a questa esigenza di progettualità
Il fatto che gli Assessori tornino Paggi estive il quotidiano piuttosto che preoccuparsi far rinnovare
Le difficoltà diciamo così ma complessivamente di tenuta delle diverse giunte da questo punto di vista un segno di
Difficoltà che vanno corrette anche su questo terreno e anche su questo ci vuole uno sforzo
Direi congiunto ma di più
Quali sono gli obiettivi e le priorità io qui mi limito Spy indicare pare
Alcune cose e poi
La discussione credo ci ci aiuterà fa molti dei materiali che abbiamo distribuito anch'essi ci aiuteranno a identificare le priorità
Intanto ci sembra indispensabile uno sforzo massiccio perché tutte le realtà tutti i Comuni
Senza che questo significhi eliminare specificità differenze
Si propongano in tempi stretti di realizzare un salto unificante nelle prestazioni fornite nella qualità dei servizi e magari anche nella loro articolazione complessità nella efficacia degli interventi
Esistono come accennavo prima delle differenze significative fra i diversi territori molte ce le trasciniamo da anni ma alla alla all'elezione diretta dei sindaci in qualche modo ci ha aiutato ma ad avviare il superamento di queste differenze francamente non si può però pensare di aspettare trent'anni perché si giunga a una uniformità ma nel livello dei servizi e delle prestazioni poiché riguardano l'insieme dei cittadini in tutte le realtà del Paese
Passare fa per un Paese come il nostro da un risanamento di straordinaria portata all'affermazione di strategie che devono essere altrettanto efficaci di sviluppo e di ripresa richiede per tutto e il Paese la moltiplicazione
Dei protagonisti ma quindi l'entrata in campo delle Autonomie locali e l'entrata in campo le autonomie locali a partire Spada le stesse condizioni che esistono nel rapporto
Con tutti i cittadini
La modellistica istituzionale la definizione di regole innovative sono un passaggio decisivo
Ma la costruzione di un protagonismo diffuso a molteplici soggetti sociali istituzionali è la condizione necessaria per innescare dei processi
Che siano forti consolidati e che reggano nel tempo o da questo punto di vista
Qui è l'altra sottolineatura che faccio non c'è dubbio che la preoccupazione della CGIL nel promuovere questa iniziativa è quella di sottolineare la importanza assolutamente decisiva a questo punto di scelte di merito di tornare a parlare di contenuti
Di superare una fase nella quale parliamo solo di contenitori vai non riusciamo ad arrivare ai contenuti e alle strategie e alle scelte alle cose che si devono fare perché è su questo che occorre recuperare
Ma il rapporto
Fra i diversi protagonisti
Sociali e istituzionali mai
Con l'insieme
Dei cittadini
Un'altra osservazione che io volevo fare inutili aperture queste
Che sovente si prende a modello ma
La ristrutturazione che c'è stata
Nelle impresa e nel sistema produttivo
Sicuramente deve essere conosciute
A destra si deve rispondere
Perché analoghe devono essere ma nel momento in cui si affrontano i problemi di riassetto degli enti locali alle esigenze di flessibilità di efficacia di trasparenza
Che si prendono a riferimento
Ma la riproposizione meccaniche di quel modello alla realtà degli enti locali e dei comuni e rischia di essere illusoria e al limite fuorviante
Specie laddove appare quasi esclusivamente coniugata ad una spinta verso operazioni di privatizzazione
Che in molti casi sembra derivare fa dall'assenza di una progettualità innovativa
Se non addirittura dalla impotenza o dalla incapacità risolve il problema concreti inzuppa digestione nettissima di recupero di efficacia delle diverse strutture o dei diversi
A volte sembra mancare lo dicono ma come una come un'affermazione paradossale ma
Anche dentro i Comuni e gli enti locali la consapevolezza che il riassetto e la gestione di un grande comune e incomparabilmente più complicato che il riassetto delle impresa
Per il gran numero di variabili che sono
Che devono essere sotto controllo ma per il fatto che non si possono eliminare responsabilità e ruoli stabiliti dalle leggi
O dalle scelte politiche
Per il fatto che tutto questo ma comporta un ragionamento sui corti che
Per fortuna dico io no fa però
Può portare alla moltiplicazione delle prestazioni fornite ma al miglioramento della quantità e della qualità dei servizi ma hanno porta a una riduzione strutturale dei costi come si dimostra un'esperienza decennale fatta in in in in gran parte dei comuni che hanno cominciato
Non dico dieci ma otto o giù di lì dieci anni fa insomma un processo di riassetto come quello di cui oggi stanno parlando
Tutti quanti e in questo senso ma
Tutti noi che siamo convinti nella BCE della necessità di di di abitare strumenti capaci di garantire il massimo di efficacia qua diciamo astensione a come vengono riproposti ma che gli obiettivi e certi ragionamenti diventa una forma di dietrologia
Diciamo così
Incapace poi di cogliere ma i processi
Reali
Non ci sono ma da questo punto dell'esistenza fasciste miracolistiche lavoriamo tutti quanti ma sul campo conta il tempo la pazienza
Nel rinnovo dei dirigenti nel ricorso a massicci processi di formazione sia dei dirigenti che di tutti i dipendenti con programmi che comincino a prefigurare esperienze
Sull'arca scala di formazione permanente di formazione dei confini
Per quello che riguarda i diversi
Le diverse diciamo così tematiche
Sono tutte molto complesse pare io
Non insomma non vorrei tagliare le cose con l'accetta ma insomma alcune riflessioni papà può alcuni suggerimenti qua perso
Che si possano fare per quello che riguarda lo sviluppo
Non c'è dubbio che gli lo sforzo esportato ed è tuttora molto importante
Specie per l'adeguamento delle reti di comunicazione di trasporto per la messa a punto della macchina comunale che nel settore
Specialmente dei lavori pubblici e dell'urbanistica
Nella gran parte dei casi non era propriamente un esempio
In tanti casi neanche di pulizia di trasparente quegli sportive torta agitazione per sicuramente importantissimo
Per la puntigliosità e per la tenacia con la quale diverse amministrazioni si sono districarsi attraverso una giungla di regolamenti di soggetti detti
Decisori tutti con voce in capitolo fa che hanno rallentato e che continuano a rallentare uscente
Di importanza vitale somma per le diverse città
Per la capacità di valorizzare e di difendere risorse del territorio produttive e di servizio
Di valorizzare le risorse
Museali archeologiche naturali esistono nei diversi territori su questo lo sforzo è stato sicuramente importantissimo
Però sappiamo anche qui entrando in una fase nuova
Ma non solo perché il riassetto del sistema produttivo non metter Pinato
Ma perché oggi anche per le piccole e medie imprese si è giunti a una fase
Di qualità ecco di
Diverso posizionamento in un più vasto rapporto Arrighetti
Nel quale si decente hanno progressivamente anche capacità di ricerca di progettazione di ingegnerizzazione
Si ridisegna l'intera struttura produttiva e si tratta di processi che vanno sostenuti e aiutati non con delle scelte
Lontane nazionali ma con delle scelte mirate
Che hanno radici sul territorio
Ovunque si parla di distretti di parchi tecnologici di parte scientifica
Per carità adesso però è arrivato ci sembra il momento di cominciare a discutere di che cosa ci mettiamo dentro
E di quali sono ma le politiche capaci di attirare Soggetti e interlocutori ma capace davvero di a a avviare i circoli o processi virtuosi di sviluppo
Non è più possibile pensare di fare delle scelte Ifil nobili di Aristide ma per quello che riguarda Oddo cosciente di suddivisione di potere io di competenze necessari
Progressivamente sfuma saldare ma queste decisioni sfasci ente di merito che richiedono anche ma delle
La finalizzazione di scelte sull'utilizzo del territorio di scelte urbanistiche capaci Zuppa di di offrire delle
Degli spazi effettivi
Penso soltanto non lo so
All'esigenza ingrandisce Italia vede i piani organici di risanamento delle aree industriali Paolo di sviluppo delle aree artigianali cosa che è stata fatta intanto in piccolissima sicuramente non è stata fatta in termini organici
Penso alla necessità fa in gran parte delle città del paese ma di discutere in modo organico paghi di
Degli spazi che necessario finalizzare ma lo sviluppo
Di ricerca e università
Cose che tutti dicono qua sono elementi fondamentali per lo sviluppo futuro del Paese per la qualificazione padre de de non solo del suo gruppo dirigente parla di di tutti quelli che del lavoro
E tutto questo Spagna non si fa interni
Organici diventa questo parte di scelte assolutamente dispersa
Non è possibile spaghetti in una città come Roma
Non ci si ponga il problema è ma di di far vedere che in pochi anni è possibile
Che studiare meglio di fronte pagare alta come quella sapienza ma questo vale per gran parte delle città o delle realtà universitarie a un delle città italiane
Più in generale fa scuola e formazione sono fattori prioritari di sviluppo
Ma anche qui se ne deve soltanto occupare ministero oppure
Anche il nome di quell'autonomia ma di cui che tutti vogliono valorizzare non sono forse opportune e necessarie scelte più mirate
Perché politiche efficaci di inserimento dei giovani al lavoro di formazione per farne ente di reinserimento dei lavoratori in esubero
Richiedono scelte percorsi costruiti in stretta sinergia con le varie forze realtà produttive del territorio a cominciare dalle impresa
La formazione non può essere intesa come un ripiego oppure come un modo per spillare quattrini Spada dalla Regione e dalla comunità dal governo deve diventare parte integrante di strategie industriali moderne
Strettamente integrate con le diverse fasi di riassetto dei vari comparti del sistema industriale produttivo dei servizi dei territori come già sta avvenendo in nel partito quando il nostro pari
E necessario pensare a percorsi da scelte capaci ma di qualificare progressivamente in questa direzione il ruolo di istituti di formazione superiore o di formazione tecnica che insistono sul territorio farli diventare parte integrante di un sistema moderno efficace di governo del mercato del lavoro
Strumenti che siano credibili
Nel rapporto con le impresa con le istituzioni e soprattutto con i lavoratori
Perché quando si parla squallidi formazione
Abbiamo bisogno ma di fare questo sarà
Così come di diviene indispensabile il decollo di scelte capaci di innovare profondamente a cominciare sempre dagli istituti superiori
La strumentazione la didattica per un'accelerazione dei progetti di alfabetizzazione informatica di massa
Abbiamo compiuto dal punto di vista l'estensione delle reti dei passi da gigante nel corso degli ultimi anni
C'è un'evoluzione delle tecnologie del trattamento delle informazioni che è straordinario non si capisce fa perché
La sinergia fra impresa e enti locali ministeri no consente
Ma un non possa consentire in tempi stretti di realizzare non in alcuni istituti mai tutti gli istituti superiori dei laboratori
Multimediali capaci di innovare progressivamente l'insieme del
Didattica
E l'insieme del modo come si coinvolgono anche di giovani
Per quello che riguarda mai tema in importantissimo del risanamento urbano
Non c'è dubbio ma che si è innovato profondamente nel corso ma degli ultimi anni e coscienza comune che l'espansione urbana non aveva più i caratteri degli ultimi trenta quarant'anni
Il risanamento richiede quaranta
Una profonda riconversione dell'impresa e dell'intera struttura produttiva del lavoro delle professionalità
Dei meccanismi istituzionali
Cioè dei passaggi delle procedure attraverso le quali per un verso si garantisce il rapporto con il cittadino che non c'ha interessi
Si misura si costruisce il consenso nelle diverse aree della città e per un altro verso ci costruiscono strumentazioni adeguati negli enti locali in primo luogo nei comuni
L'avvio di di diciamo di strumenti come ai contratti di quartiere sicuramente sì ma è indicativo da questo punto di vista lo spostamento di risorse nella legislazione nazionale in direzione del risanamento è un passo altrettanto
Importante
Una strategia complessiva però di risanamento urbano non non si innesca ma con scelte
Parziali
E temi e ed è una strategia vera deve corrispondere a una svolta di fondo di tutta la politica di governo del territorio
E occorre partire proprio dalla capacità di progettazione dalle competenze urbanistiche dalla capacità di cogliere i problemi bisogni
Nelle diverse gare
Ai rapporti necessari a individuare in per le interlocutori e risorse alla fattibilità finanziario badate che la questione della progettazione richiede ex fa una progettualità forte ma richiede una innovazione altrettanto forte per introdurre struttura capaci di reggere ma l'insieme di queste
Di questa sfida
Collegata a questo problema è un'altra questione che tardi annosissima
Anche attraverso la nuova legislazione nazionale che la questione del sistema abitativo problema non semplice da risolvere però non c'è dubbio che si tratta di varare un complesso di strumenti finalizzato alla liberalizzazione complessiva del mercato
Predisponendo anche un sistema di sostegno delle famiglie a basso reddito inteso non soltanto come strumento di assistenza comma come azione macro economica con la quale rendere più dinamico il mercato e la sua evoluzione
Per favorire la finanziarizzazione dei patrimoni immobiliari la formazione di nuovi soggetti che operino nel mercato delle abitazioni private in affitto e per creare anche in Italia un settore privato con prevalenti finalità sociali
Nel campo delle abitazioni Ivan Fino
è indispensabile questo passaggio per tutte spalle amministrazioni perché
I problemi della casa continuano
Anche se forse possono essere attualmente qua
Un po'defilati continuano a essere problemi di grande importanza per l'insieme
Delle città e per l'insieme dei cittadini
All'interno di questo scenario occorre utilizzare i progressi nella legislazione e nelle riforme
Del mercato del lavoro
Per unificare davvero tutti gli strumenti di conoscenza e di controllo delle realtà del territorio
La battaglia per la qualità del lavoro
Per il superamento di ogni forma di di precarizzazione sì salda sempre di più con la battaglia per l'intervento sui tempi e sugli orari di lavoro
Indispensabile cioè che lo sforzo fa per intervenire sul sistema degli orari pare e da questo punto di vista fa progressi importanti è proprio getti importanti esistono in tante città italiane
Deve saldarsi con una conoscenza Spy con un controllo più sistematico asma dei fenomeni che sono indotti da
Una progressiva moltiplicazione dei fenomeni di di subappalto a cominciare dall'edilizia senza dimenticare qualche ormai nuovi giovani che entrano fa lavoro per circa il settanta ottanta per cento sono proprio sotto forma di contratti atipici anche questo è un problema che riguarda spara
Non soltanto il sindacato riguarda l'insieme
Delle forze istituzionali e società
Un breve cenno ASPA sullo stato sociale io già all'inizio parlato con il gran numero di leggi provvedimenti che
Farà ricadere altre nuove responsabilità e nuovi compiti sul Comune
è una somma di provvedimenti di leggi notevole che tendono a modificare strutturalmente il ruolo dei Comuni
E degli enti locali
Nella fase di definizione prima e di gestione puoi del nuovo stato sociale Cohen contemporaneamente prefigurano un ruolo centrale delle associazioni del volontariato più in generale del terzo settore
Tutto questo però richiede la definizione di regole Criterium norme da assumere come riferimento per la valorizzazione delle competenze delle professionalità
Per la difesa dei diritti di quanti sono impegnati all'interno di queste nuove realtà e di queste esperienze per la garanzia della qualità delle prestazioni fornite a quanti sono assistiti
Parliamo
Anche qui di un nuovo protagonismo degli enti locali nella costruzione di un nuovo Guelfa
Non è pensabile deciderlo soltanto con una discussione nazionale occorre che crescano protagonisti
Nuovi e che crescano nei territori
Questa è la strada
Per il decollo ma di una economia sociale attraverso la quale rispondere alle innumerevoli esigenze degli anziani in primo luogo ma più in generale degli strati più deboli
Alla progressiva articolazione personalizzazione dei bisogni di assistenza di una società complessa in così rapida evoluzione
E non ultimo anche per soddisfare un bisogno di lavoro sempre più qualificato e sta
Anche qui occorre una nuova progettualità capace di attivare sinergie fra diversi soggetti pubblici dalle diverse articolazioni degli enti locali Figino alle strutture sanitarie
I Comuni possono assumere il ruolo di coordinatori promotori di iniziative sui diversi problemi per individuare soluzioni concrete operativamente praticabili
Che tengano conto delle competenze delle professionalità esistenti e dell'esigenza di valorizzarle opportunamente
L'integrazione delle prestazioni degli interventi l'unificazione degli sportelli la sussidiarietà nei ruoli delle istituzioni sono criteri in base da cui partire
Però le esibizioni da individuare anche qui richiedono progettualità innovative
Non solo per rispondere a un grado progressivamente crescente di personalizzazione che è implicito
In una strategia di progressiva integrazione dei diversi interventi
Ma anche e soprattutto per l'obiettivo ambizioso di aumentare in modo significativo il numero dei cittadini da assistere e di conseguenza per la necessità di strutture che non siano improvvisate
Per l'esigenza di un progetto formativo collegato per cioè scelte che sono capacissima di rendere credibile questa scelta se in una grande città ma si deve passare da cinque mila
Anziani assistiti a venti mila non basta aumentare progressivamente le risorse mantenendo le strutture le competenze attuali occorre sicuramente ridisegnare l'insieme della macchina e mettere in relazione a diversi
Sorge
Ma se questa è la direzione è indispensabile
Che si giunga alla costituzione di strutture di controllo tipo authority
Che diano certezze sulla qualità delle prestazioni fornite dei servizi svolti a cominciare dalle grandi città dalle grandi metropoli dove tutto questo oggi ancora non esiste e dove invece è necessario realizza
Perché si supplisce a queste esigenze con uno sforzo sicuramente importante sfama insufficiente delle associazioni del volontariato
Del cosiddetto terzo settore
L'insieme di queste trasformazioni collegato non solo alla crescita delle risorse destinate questi capitoli nei bilanci degli enti locali ma anche alla capacità di coordinare unificare la Spesal
Ed anche l'avvio di strategie innovative di finanziamento Aldo cominciare dal varo ormai necessario della legge sulle fondazioni bancarie
Che diventa uno strumento importante decisivo poter riuscire senza ma a svolgere scelte a realizzare ma rendere operative delle scelte organica su questo
Noi crediamo ma che da questo punto di vista sia indispensabile far maturare nei diversi territori e a livello nazionale le condizioni per riuscire a raggiungere tra i soggetti sociali i soggetti istituzionali il terzo settore è l'insieme Spagna dei protagonisti Diversi che possono essere interessati a questo processo
Ipotesi di protocolli non più
Soltanto legati in spalla questione del rispetto dei diritti Parma
In primo luogo legati spalla valore alla valenza di progettualità innovative
Da cui possono derivare strategie più efficaci per il rispetto dei diritti fa dei lavoratori cioè anche il sindacato
Come forza sociale che ha una sua progettualità che ha delle sue idee delle sue proposte deve essere coinvolto in prima persona nella costruzione ma di una nuova realtà e di un nuovo assetto dello stato sociale ivi comprese fa l'articolazione spara degli strumenti che sono indispensabili per raggiungere certi obiettivi problema definanziamento eccetera che
Che diventa
Tutto questo richiede ho finito fa una
Un salto
Qualitativo importante Spada parte di tutti
Sicuramente sì pari comuni gli enti locali che sicuramente il governo
Ma richiede un salto en che da parte spacca
Nella sua capacità nelle diverse realtà nei diversi territori di
Diciamo così di costruire nel rapporto con i lavoratori che rappresenta nel rapporto con l'insieme dei giovani con l'insieme delle realtà
Esistenti sul territorio parte
Le condizioni per accelerare i tempi e i riferimenti che rendano parte efficaci e rapidi
Le trasformazioni ma di cui stiamo parlando e che possono rendere credibile
Scelte
Che in tempi Brady consentano una ripresa de delle scelte di investimento delle scelte di sviluppo di riforma del welfare Teatro Rendano ma possibile un salto di qualità
Di cui anche noi ci sentiamo proiettato protagonisti per quello che riguarda fare in futuro fa degli enti locali fa in una prospettiva che investe l'insieme del Paese ecco e non soltanto la singola Giunta alla singola realtà amministrativo
Grazie Paolo
Ora a me compete coordinare questa sessione di lavoro coordinatore non deve essere invadente almeno io non vorrei esserlo quindi limiterò ora prima di passare rapidamente agli interventi dei nostri ospiti scorporare dalla relazione
Pochissime considerazioni e qualche quesito da rivolgere in maniera più diretta più compatta possibilmente ai nostri ospiti a coloro che interverranno
In realtà la relazione di Paolo e già avete sentito piena di quesiti
Io più che aggiungerne altri quindi vorrei trarne alcuni dalla relazione di accorparli attorno a tre tematiche
Il governo del territorio le politiche ambientali le politiche industriali e più in generale le politiche attive per lo sviluppo i servizi per l'impiego la formazione di governo del mercato del lavoro
Sono queste le tre istante dal programma infatti i temi a cui abbiamo inteso soprattutto finalizzare
Questa prima sessione dei lavori naturalmente
Senza schematismi eccessivi la pervasività di tutte le questioni che sono state poste dalla relazione tale per cui come dire saranno comunque contributi utili anche quelli che potranno più in generale portare considerazioni e approfondimenti
Allora una considerazione generale innanzitutto rapidissima due minuti
E passo gli interventori
Paolo ha detto che non è oggetto di questo convegno l'approfondimento delle questioni di assetto costituzionale istituzionale in senso specifico
E che piuttosto noi assumiamo come dire a premessa di queste considerazioni questi nostri lavori di oggi compie domani assumiamo come note condivise le tendenze in atto seppure ancora controverse in alcune loro come specifiche alla riallocazione di poteri e funzioni in senso federalista
Quest'impostazione però su questo vorrei attirare l'attenzione senza contraddire questo impegno avevano ad approfondire qui matematiche istituzionale questa Consip questa impostazione ricca di conseguenze rilevanti
Anche sul merito delle questioni che invece vogliamo affrontare
Infatti il passaggio da una pratica di governo propria di uno Stato centralistico a quella di uno Stato federale ho fondato sulle Autonomie
Implica nettare fondamentalmente tre grandi linee di innovazione la pratica del governo nelle culture di governo certo innovazione sul piano della riallocazione dei poteri e delle funzioni abbiamo detto non è oggetto questo di questo incontro specifico
Certo una profonda riforma e riqualificazione delle amministrazioni delle loro interconnessioni degli apparati e di questo parleremo si parlerà in modo specifico nella terza sessione domani
Richiede anche una nuova idea di governare al centro come in periferia anche nel governo delle città quindi il superamento della pratica settoriale assessorile
Tipiche invece della cultura del centralismo ecco queste rinnovazione fondamentali credo si richiede
Un superamento della pratica settoriale assessorile
Dell'intervento per filiere verticali di problemi e questo io credo di poter affermare che ancora oggi una questione di difficilissima soluzione e che provoca grandi tensioni nei rapporti politici
E nella pratica reale del Governo
Di tutti i livelli istituzionali vorrei dire e anche la come dire la la sperimentazione prima sperimentazione la pratica dei siti manager cogliendo qualche modo questa ispirazione questa esigenza mi pare non sia sufficiente si debba andare oltre anche nella definizione come dire delle competenze più politico-amministrative
Che squisitamente tecnico gestionale
Questo voluto premettere perché questa considerazione descrive un punto di vista è un approccio ai problemi che vale in generale per tutte le tematiche più specifiche anche che appunto intendiamo affrontare in questi giorni e certo vale questa considerazione
Il riferimento a quello che sono
Le questioni più specifiche dei nostri lavori di stamani vengo gli interrogativi che vorrei riproporre la discussione
Governo del territorio politiche ambientali diceva bene
Per i più evoluti in cui si producono culture e stili di vita nuovi
Comunque continuano ad essere il fattore trainante la testa del territorio di riferimento eppure la città non è meno spesso non è un luogo attraente per la vita delle persone nemmeno per insediare dire Attività produttive
E dunque poiché questa contraddizione con tutta evidenza di tale tende ad acutizzarsi piuttosto che sciogliersi
Come si può rendere appetibile competitiva la città redatta sia l'interrogativo fondamentale forse o volete dei riassume tutto
è proprio se questa è l'orizzonte in cui collocarsi e proprio ragionare di risanamento recupero tutela o è necessario ricorrere riceva la relazione al concetto al concetto di riprogettazione
E quali soggetti vanno resi protagonisti in questa opera quale rapporto pubblico-privato
Rendere appetibile competitivo una città può essere occasione conveniente per operatori economici piuttosto che un'immane costo per la spesa pubblica tradizionalmente piuttosto diamo a tutti voi viene in qualche modo inteso
Poi questi interrogativi pensando tanto alla qualificazione urbanistica in senso stretto quanto la codificazione risanamento ambientale la riqualificazione della dotazione di infrastrutture per le attività culturali sportive del tempo libero eccetera penso anche con questa logica e con questo questa impostazione alla stessa questione abitativa
La relazione dice liberalizzazione del mercato intervento di protezione per le fasce per le famiglie a reddito basso questa è la nostra impostazione il nostro approccio
Ora rendere corre quindi rendere economicamente conveniente anche gli investitori la la lobby questa questo tema anche per gli investitori privati renderli rendere convenienti anche per questi soggetti i programmi di edilizia popolare
Questa è la nostra nostra filosofia nell'affrontare queste questioni anche nel confronto col Governo proposta dalla discussione i progetti di legge di riforma su questo tema in discussione faticosa discussione in questa fase è possibile
Con quali procedure con quali soggetti
E sul piano del recupero cosa impedisce o rende difficile ancora la diffusione
Per la pratica dei contratti di quartiere iniziative importanti si cominciano a svolgere questo proposito uno è stata svolta ieri
Tuttavia noi pare nostra pratiche di relazioni col sistema quei sistemi istituzionali che si fatichi a concepire ancora da acquisire fino in fondo questa strategia di questo tipo questa ottica in questo modo questo modo di procedere per quanto riguarda le politiche attive per lo sviluppo politica industriale in senso proprio diceva la relazione
Anche per le piccole e medie imprese si è giunti ormai alla fase della qualità del posizionamento strategico
Si tratta di processi che vanno sostenuti e aiutati io esplicito due quesiti in particolare questo proposito
Come si configura nell'epoca del localismo e della globalizzazione un efficace sistema territoriale di servizi alle imprese
E i sistemi di impresa
Diceva la relazione occorre andare oltre la letteratura vasta la pratica e per la verità un pochino più stentato degli anni scorsi sui poli tecnologici di i distretti esita ma quale evoluzione quali integrazioni con università e centri di ricerca pubblici e privati
Quali soggetti di governo e di comando queste strade le strategie questo proposito una Volvo una moltiplicazione infinita di agenzia Authority
Che vi siano di complessi ficcare e poi il rapporto con la politica con un governo democratico del territorio o quali forme di integrazione tra come dire il ponte di comando politico e il governo tecnico progettuale
Delle strategie di sviluppo e inoltre ancora alcune innovazioni istituzionali in corso di definizione vedi i decreti attuativi della cinquantanove dalla Bassanini prefigurano a proposito delle politiche
Per il sistema per il sostegno al sistema produttivo
Lo sportello unico come dire definito sinteticamente e comunque una linea di semplificazione di coordinamento in tutto il sistema delle autorizzazioni delle procedure per gli investimenti produttivi io chiederei Ristich immaginare che anche per questa via si dinamismi effettivamente in tempi non storici il rapporto fra i soggetti economici le funzioni di governo nel territorio sconfiggendo le logiche dalla parte iper liberiste
A favore di sistemi locali coesi dialoganti trasparenti
Per quanto riguarda i servizi per l'impiego la formazione del governo del mercato del lavoro
Ciascuno ben comprende qui in questi ambiti di sedi in ogni caso una grande parte delle potenzialità di innovazione effettiva delle nostre collettività importanza
Che ha ovunque la questione occupazionale la questione del qualità dell'occupazione e del lavoro
E loro mi limito a tematizzare qualche aspetto specifico
Anche qui da alcune innovazioni legislative attuate in via di attuazione della legge centonovantasei la quattro sette otto la Pato sei otto che il decreto legislativo di attuazione sui temi delle politiche attive del lavoro della Bassanini
Alcune innovazioni legislative dicevo hanno già sancito l'effettiva affidamento
Alle regioni dei di poteri ampi di regolazione di re Redi finga ridefinizione pressoché integrale del sistema di servizi per l'impiego poteri di integrazione fra il sistema dei servizi per l'impiego con il sistema dalla formazione professionale poteri di regolazione
Delle integrazione pubblico privato in tutto questo ambito insomma poteri sostanziali per il governo complessivo delle politiche attive per l'impiego
La regionalizzazione in termini formali avvenuta
Tuttavia ancora dalla nostra pratica dei nostri rapporti in parte di questi di queste settimane con i nostri interlocutori istituzionali riscontriamo una difficoltà anche ad appropriarsi delle tematiche la l'importanza strategica di queste questioni come dire da parte dei nostri di molti nostri interlocutori istituzionali
Abituati a una pratica di intervento burocratico e discendente dalle direttive centrali
La la pratica alla preparazione delle leggi regionali in questo ambito che dovranno definire appunto comma con ampia margini di autonomia e con poteri originari propri dalle regioni che non definire nel concreto il sistema dei servizi per l'impiego una pratica è una è una elaborazione che ancora stenta a decollare
In alcune regioni ancora non riusciamo a interloquire con l'assessore al lavoro per cominciare a ragionare di qualche idea o di qualche bozza di lavoro su cui muoversi a questo proposito i tempi stanno percorrendo i poteri sono già stati formalmente affidati alle Regioni
Ho fatto riferimento alle Regioni a questo proposito è tuttavia in questa materia
In ogni caso il nuovo assetto dei sistemi dei servizi per l'impiego degli strumenti di politica attiva del lavoro vivranno in in sedi più decentrate nel territorio non è la dimensione regionale
La dimensione già regionale come dire il nuovo ponte di comando a questo proposito e però si richiede allora una partecipazione diretta del sistema delle Autonomie nel ridisegnare i bacini
Nell'interpretare i bisogni le priorità i profili fondamentali dell'effettivo mercato del lavoro di ciascun ambito territoriale
Costruire alla luce di questo delle conoscenza reali dei mercati del lavoro locali e delle loro possibile dinamiche anche gli strumenti di governo il sistema dei service
Ma quali vedere quali difficoltà ancora ostacolo non rendono difficile rendono lento anche il decollare di questa discussione anche il collare di questa discussione
Queste ecco sono alcune delle questioni peraltro tutte già contenute nella relazione che sì ma solo al solo scopo di richiamare l'attenzione ciascuno di noi le tematiche specifiche che vorremmo affrontare in questa sessione ho voluto riproporre rilanciare l'ho fatto schematicamente perché il tempo è assolutamente poco
Io ora passerei da
La gli interventi previsti
Propongo mi rivolgo soprattutto gli ospiti esterni questo
In questo modo di lavorare di tenere in conto la scaletta l'ordine degli interventi così come prefigurato nel programma
Fatto salvo che qualcuno dei nostri ospiti abbia esigenze particolari di intervenire anticipatamente in questo caso naturalmente
Credo con la benevolenza di tutti in Francia Remo l'ordine dello scalo
Cominciamo appunto con un'eccezione
Io darei la parola ora alla dottor Roberto Camagni capo dipartimento delle aree urbane presso la Presidenza del Consiglio invito tutti i nostri ospiti coloro che interverranno a contenere gli interventi possibilmente dieci quindici minuti perché insomma numero consistente i tempi
Sono poco
Grazie buongiorno a tutti
A me sembra che momenti come questi torsione estremamente importanti per costruire insieme una sorta di consenso
Culturale politico sul tema delle politiche per le aree urbane
Che in Italia non si sono mai fatte diciamolo chiaramente in senso coerente
Con un piano coerente
Eppure è stato detto molto chiaramente nella relazione di Paolo Franco le città sono estratto il perno dello sviluppo
E mai come in questo momento ciò è vero in particolare per quanto riguarda le grandi città
C'è un termine che forse ormai abusato nel convegno il termine della globalizzazione
Che
Ecco su quali io vorrei puntualizzare alcune cose
Provo per toglierlo dalla patina
Un po'un po'generica ecco dell'uso che se ne fanno i convegni i la globalizzazione chiama città e chiama grandi città perché
Alcuni dati brevissimi
Il commercio mondiale cresce al doppio del tasso di crescita del PIL mondiale
Il doppio da vent'anni
Il
Il tasso di crescita degli investimenti diretti stranieri cresce quattro volte
Il tasso di crescita del PIL ogni anno
Si dirà ma investimenti indiretti stranieri è roba da americani e giapponesi verso i Paesi in via di sviluppo
Bene attenzione questa è roba vecchia guardiamo i dati più del cinquanta per cento degli investimenti diretti stranieri mondiali originano dall'Europa
Non è roba da giapponesi ed americani
Più della metà degli investimenti diretti stranieri atterrano in Europa
Ma non Italia voglio dire
E questo è un e qualche cosa su cui dobbiamo riflettere perché troppo a lungo ci siamo cullati nella bellezza e nella forza dello sviluppo dal basso che è sacrosanto che è una delle nostre forze ma non è l'unica e non significa che lo sviluppo dal basso beva
Spiazzare o giustificare un disinteresse per tutto il resto
Ma c'è di più
Ormai se guardiamo gli investimenti diretti stranieri mondiali
Più del sessanta per cento di questa roba
Di questi di questa ricchezza che si muove
Appunto a livello globale riguarda non settori industriali ma settori terziari
Anche questa e qualche cosa su cui di nuovo la nostra cultura economica e territoriale deve tenere conto perché perché i settori terziari
I settori finanziario bancario assicurativo della grande consulenza internazionale sono settori che hanno una tournèe una naturale vocazione
Urbana atterrano nelle grandi città atterrano in questi grandi baricentri dei sistemi economici nazionali
Ecco perché le città sono al centro della trasformazione sono al centro dei processi di sviluppo oggi
Ecco dicevo
Questo tema
Sommamente sottovalutato
Non voglio dire nella politica soltanto ma anche nella cultura territoriale nel nostro Paese
Di nuovo le le le le investimenti esteri globali non sono solo sono prevalentemente ma non sono solo quelli delle grandi imprese sono anche delle medie imprese espresso anche delle piccole imprese
Più o meno consorziate attenzione
Ma tutti questi investimenti soprattutto quelli che si dirigono al settore terziario chiedono alle are in cui atterrano alcune caratteristiche fondamentali
Qualità urbana
Più accessibilità
Più
Disponibilità di localizzazioni di prestigio perché nature sono in genere centri direzionali eccetera che hanno bisogno che che vivono anche di visibilità di simboli gli elementi simbolici bene nelle nostre città
Talvolta possiamo trovare immobili di prestigio ma non troviamo contemporaneamente qualità urbana circostante non troviamo contemporaneamente accessibilità
In assenza di queste tre caratteristiche insieme
L'impresa multinazionale non viene nella nostra città se ne va a Monaco di Baviera se ne va a Stoccarda se ne va Lionello anche in città di di dimensione inferiore potenzialmente dei seconda Ester rispetto alla cui le nostre città ma non vengono nelle nostre città
Bene questo dal punto di vista dello sviluppo ma attenzione non è questa solo il la ragione per cui ci occupiamo di città
Essendo i luoghi della trasformazione come è stato detto sono anche i luoghi in cui si scaricano i costi collettivi della trasformazione e questo dobbiamo di nuovo capirlo più profondamente misurarlo prendere le contromisure e intervenire
I costi collettivi della trasformazione li possiamo individuare in tre ambiti
Costi economici
Il tasso di disoccupazione l'indicatore nato naturale
Costi sociali costi ambientali
Di nuovo solo qualche cifra per non essere vago
La disoccupazione giovanile nelle nostre città
I dati più recenti ci dicono che è superiore al trenta per cento al nord e superiore al sessanta per cento al sud
Con le pinze sempre con cui bisogna prendere questi dati sulla disoccupazione eccetera
Significano ben qualche cosa la disoccupazione complessiva
E comunque in alcune città del Nord ormai superiore abbondantemente al dieci per cento e andiamo al tredici per cento a Genova per esempio dodici sette per cento a Roma
Al sud
Superiamo il venticinque per cento Palermo Napoli
Ma emergenza sociale
Il problema della povertà
Anche qui le cifre sono molto difficili da raccogliere però
Indagini mirate sul problema dalla povertà e del disagio abitativo ci dicono che in Italia probabilmente ci sono un milione e cinquecento mila persone che vivono in condizioni di precarietà abitativa
Alle quali si aggiungono cinquecento mila persone in condizioni di esclusione abitativa di complesse
Perché non hanno casa
Emergenza ambientale
Lo sappiamo tutti lo lo lo vediamo giornalmente
Problemi di congestione il è il traffico e la mobilità il punto fondamentale
Non voglio scendere nel nel in tutta la problematica diciamo delle azioni settoriali in campo ambientale pensiamo questa che tipicamente intersettoriale e a che vedere con la sostenibilità dello sviluppo complessivo
All'OCSE si stima in fra l'uno e l'uno e mezzo per cento del prodotto interno lordo la quota perduta per problemi di congestione del traffico urbano
Dall'uno all'uno e mezzo per cento del PIL dei Paesi avanzati
Che cosa facciamo a o meglio scusate un coro una una una breve indicazione
Sulle modalità in cui il problema urbano si pone oggi
è stato detto le città
Cresceranno e stanno crescendo i modi completamente diversi dal passato ebbene sì attenzione non crescono più in termini demografici non crescono più in termini occupazionali ma crescono in termini fisici
Crescono secondo modalità differenti al passato secondo modelli di sviluppo insediativo diffuso a bassa densità se volete il modello americano che sta arrivando da noi dopo venticinque anni da noi attenzione non solo in Italia ma in Europa
Attenzione di questo problema di nuovo non solo la politica ma la cultura territoriale italiano non si è ancora pienamente resa conto
Ora realizzato due anni fa un uno studio in occasione della presidenza italiana dell'Unione Europea su le città in Europa
Avendo accesso alla Aire ministeri territoriali di quindici Paesi europei
Bene a un questionario molto mirato sui problemi delle città che
Entrato è stato recentemente pubblicato ed è disponibile
Quattordici Paesi su quindici hanno detto il primo problema urbano nazionale è il problema dello sprawl della diffusione della dispersione della città nella attraverso i processi di Peri urbanizzazione
Ecco di questo tipo di problematica di nuovo dicevo la cultura territoriale non è ancora in Italia nel nostro paese non è ancora sufficientemente avvertita
In altri paesi di questo problema si è preso coscienza da tempo e da tempo ci si è strutturati per affrontarlo
Perché questo non significa naturalmente che occorra necessariamente solo comprimerlo ma occorre sicuramente orientato perché un processo di diffusione urbana
Crea dei processi di irreversibilità soprattutto attraverso il circolo vinci il c.t. della mobilità che sono rischiosissimi
Un processo di dispersione chiama mobilità sul mezzo privato non è possibile pensare di rincorrere un modello diffusivo con
Mezzi di mobilità di massa
Per di più perché per definizione è un processo di tipo di tipo diffuso e quindi
Non orientare su alcune direttrici dove esiste
Infrastrutture su ferro per esempio
Lo sviluppo insediativo significa trovarci centri storici o o io o le città divenute immensi parcheggi Selvaggi di
Pendolari necessari
Bene che cosa stiamo facendo come dipartimento all'urbane per innanzitutto per decisione del ministro delegato che il ministro Costa che ministro ai lavori pubblici e delle aree urbane
Si è deciso di rilanciare il dipartimento il Dipartimento per tanti anni è stato solo una scatola su in su cui entro cui appoggiare gli interventi straordinari ma il Giubileo i mondiali di calcio tanto per per per le Colombiadi
Un e il ministro ha deciso iniziamo una riflessione una pratica di politiche per il sistema delle città
E mi è stato affidato questo compito che io molto volentieri sta svolgendo da tre mesi
Che cosa facciamo
Primo obiettivo e prima azione
Collegamento stretto con le istituzioni internazionali che si occupano di città e che finanziano gli interventi sulla città in particolare l'Unione europea
L'Unione oro europea recentemente a
Pubblicato un documento non ancora ufficiale ma che sarà probabilmente ufficializzato
Nell'arco di un anno circa forse meno che si chiama lo schema di sviluppo dello spazio europeo che è un documento territoriale non della Commissione europea ma del comitato dei ministri territoriali europei
Che da alcune grandi lime
Direttrici di intervento territoriale
E individua i punti caldi del sistema territoriale europeo e fra questi naturalmente in prima linea le città con i loro problemi di trasformazione fisica economica demografica eccetera
Bene proprio questo pomeriggio
Abbiamo incontreremo le regioni italiane per stabilire il contatto necessario fra
Diciamo del la corrente alternata
Fra le opzioni di sviluppo europeo e le opzioni di sviluppo delle singole regioni quindi come le regioni utilizzeranno le indicazioni
Dello schema di sviluppo e come le opzioni territoriali delle regioni attraverso appunto questo questo imbuto o prevalentemente organizzativo che il dipartimento
Possono per troveranno le opzioni regionali troveranno una
Esplicitazione nei documenti territoriali europei
L'Unione Europea voi sapete molto opportunamente nella cartelletta troverà trovati alcuni documenti dell'Unione Europea recentemente a dopo alcuni anni di riflessione introdotto la città come obiettivo di politica strutturale dell'Unione Europea
E con la riforma dei fondi strutturali due mila due mila sei le città saranno cioè i quartieri
In crisi i quartieri degradati
Delle grandi città saranno are eleggibili per i fondi strutturali è questo una riforma sicuramente rilevante ma attenzione è rilevante soprattutto per il cambiamento di ottica per l'introduzione per il principio
Che la città entra come obiettivo dei fondi strutturali europei
Europei
Il modo in cui questo questo principio è stato realizzato è abbastanza deludente francamente cioè la politica delle città non è solo la politica dei quartieri degradati
Ma questo è il primo passo
E in ambito europeo stiamo conducendo la battaglia perché questo principio venga pienamente assunto in ambito europeo e non solo attraverso questa piccolo tutto sommato elemento anche se
Importante e anzi fondamentale dei quartieri in crisi
E quartieri in crisi appunto la cui crisi è particolarmente evidente non tanto in Italia ma soprattutto in altri Paesi
Bene
E questo è il primo
Dei nostri dei nostri linee d'azioni
La seconda linea di azione
Abbiamo deciso di lanciare un programma strategico
Sulle aree metropolitane
E proprio la settimana scorsa giovedì scorso abbiamo firmato un protocollo d'intesa
Fra
Il ministro delle Aruba né il ministro dei Trasporti
E i sindaci delle quattordici grandi città
Metropolitane italiane
Un protocollo d'intesa per l'avvio di un programma strategico su naturalmente non potevamo partire a trecentosessanta gradi abbiamo scelto un tema e una problematica centrale che è quella della mobilità
Attraverso intervenendo sulla mobilità si interviene naturalmente
Sull'efficienza del tessuto produttivo del tessuto urbano ma si interviene anche sulla qualità ambientale sulla sostenibilità sulla qualità della vita dei cittadini quindi
Tanti piccioni con una fava sola
Fra una settimana perché questi sono i tempi che abbiamo dato fra una settimana ma naturalmente con i sindaci e per loro tramite con le autonomie locali quindi non tagliando fuori regioni e province
Ma individuando questo il Comune centrale nelle aree metropolitane come elemento motore per questo programma noi
Da tempo stiamo lavorando e diciamo non voglio essere troppo ottimista nel giro di una quindicina ventina di giorni noi avremo un pacchetto di progetti a diverso grado di maturità che porteremo al finanziamento pubblico
Naturalmente su questo pacchetto noi attiveremo le risorse alcune risorse che già esistono per esempio progetti-sponda
Dell'unione europea vi faremo diventare progetti-sponda per utilizzare le risorse che si rischiano di perdere per inefficienza della macchina amministrativa centrale e locale Amati
Ma anche altre provvidenze che sono già presenti in alcune leggi di spesa
Ma soprattutto chiederemo chiederemo che nella prossima finanziaria in particolare nel prossimo Documento di programmazione economica e finanziaria ci sia spazio serrato io potrei dire finalmente per un ritorno investire
Sul sui grandi sistemi di mobilità su ferro all'interno della delle nostre aree urbane
Voi sapete che la situazione è abbastanza drammatica per tanto tempo si è speso poco e si è speso male
E la situazione molto chiara ma
Non so darmi i numeri di come siamo indietro rispetto all'Europa su per esempio interni di dotazioni di sistemi di di mobilità metropolitana in sé in nel senso di sotto dotazione di parcheggi di interscambio eccetera eccetera
Terzo ambito di azione
Le chiedo di essere il vostro chiudo il programma dei parcheggi
Ecco sui parcheggi devo dire per tanto tempo c'è stato un'ideologia un po'un po'o ormai superata
Ormai i parcheggi soprattutto quelli di interscambio e i parcheggi residenziali in origine quindi non quelli che chiamano traffico ma quelli che tolgono le automobili dalla strada sono strutture e strumenti indispensabili per la qualità urbana
Ecco su questo tema noi abbiamo già delle risorse disponibili e stiamo lavorando a una Regolamento
Di chiarificazione della legislazione in materia la legislazione in materia purtroppo è abbastanza frammentaria complicata e soprattutto ha tenuto lontani gli investimenti privati dal settore
E non possiamo COO più permettersi questo lusso di tenere lontani investimenti privati dal settore infine in collaborativi cooperazione con il ministro dei lavori pubblici naturalmente noi diamo una mano alla definizione di programmi innovativi di riqualificazione urbana
E qui sono già stati citati proprio ieri sono stati presentati ufficialmente siamo il nuovo strumento di intervento
Che sono i programmi di quartiere i contratti di quartiere che consentono in interventi sull'edilizia pubblica residenziale accompagnati da misure innovative di partecipazione dei cittadini alla progettazione
Di questa di questi manufatti edilizi
Lavoriamo per la possibilità di continuare l'esperienza dei progetti dei programmi di riqualificazione urbana e di non interrompere purtroppo con il costume italiano di avviare una legge faticare per cinque anni per farla decollare vedere già di risultati estremamente positivi e poi smettere di finanziarla
Ecco ma anche qui occorre coesione occorre un consenso culturale politico che naturalmente cioè per poter continuare questi tipi di riorientare eventualmente nel senso giusto degli strumenti che hanno ben meritato e che rischiano di terminare no di non dare più il gli ulteriori risultati potenzialmente utilizzabili ai più qui dico sempre la in in nell'intervento anche politico e amministrativo su queste cose teniamo presente i processi di apprendimento amministrativo organizzativo che sono fondamentali per i primi cinque anni comuni
Devono capire come si fa quando hanno capito come si fa non dobbiamo portargli via i fondi dobbiamo continuare le politiche vi ringrazio
Grasso domani mi scuso per le sollecitazioni non abbiamo esigenze evidenti ciò resoconto dell'ordine non sarà per nulla rispettato quasi chiedo scusa a coloro che dovranno presentare di più spero di non far torto ne sono Riccardo Illy sindaco di Trieste
Buongiorno a tutti
Io affronto e questo tema della sessione di oggi di questa mattina Governo del Territorio vivibilità occupazione sviluppo da sindaco ma non dimenticando di essere anche un imprenditore
Ecco da sindaco di una città del Nord anzi del nord est che però noma le caratteristiche positive che hanno altre città del Nord Est soprattutto in termini di disoccupazione
Son più esplicito Trieste è una città che ha problemi di disoccupazione intorno al dodici per cento quindi abbiamo su una popolazione di duecentoventi mila abitanti
E circa sedici mila iscritti alle liste di Collocamento e quindi l'impegno dell'amministrazione comunale per risolvere questo problema
Veramente un impegno forte
Io farei prima due considerazioni più generali per poi entrare nello specifico del tema
Noi ci troviamo di fronte a un fenomeno importantissimo che è quello della globalizzazione di cui parliamo ormai quasi ogni giorno tante che forse non ci crediamo neanche più pensiamo che si tratti di una chimera invece la globalizzazione esiste davvero ci sono già diversi settori che sono assolutamente globali come quello della finanza
Internazionale o quello delle telecomunicazioni e delle comunicazioni multimediali ma quello che più importante della World Trade Organization in tempi piuttosto recenti
Ha ridotto i dazi praticamente a un massimo del tre e mezzo per cento solo pochi anni fa eravamo intorno al venti per cento
E dall'altra parte e strutture sovranazionali come l'Unione Europea hanno o stanno eliminando le barriere di tipo giuridico alla libera circolazione delle merci quindi la globalizzazione è un fatto reale e l'integrazione di sistemi sovranazionali come nell'Unione Europea portano alla riduzione della competizione tra sistemi Paesi
Che peraltro Paul Krugman e con un suo libro recente un economista americano
Tende a negare ora è vero che non c'è competizione o non c'è mai stata competizione fra sistemi Paese
In termini diretti come esiste fra l'inglese ma la competizione esiste
In termini di attrazione degli investimenti industriali di attrazione dell'impresa e siccome sono le imprese che fanno occupazione la competizione in questi termini è di fondamentale importanza
Una delle conseguenze della globalizzazione dell'integrazione di queste sovrastrutture nessuno e di queste strutture sovranazionali e la mobilità dell'impresa
Per un'impresa che è presente su molti mercati internazionali o addirittura sulla maggioranza dei mercati internazionali per quanto
Piccola di dimensioni sia
La conoscenza delle realtà di questi altri Paesi nonché la facilità di comunicazione a livello globale rende molto più facile quella che viene chiamata delocalizzazione
Quindi di fronte a questa situazione interessi la competizione si sta spostando dai sistemi Paese ai sistemi città proprio in termini di attrazione delle impresa a questo punto le amministrazioni comunali che son quelle che amministrano recita
Hanno un compito di fondamentale importanza che quello di creare le condizioni che servono a favorire lo sviluppo delle imprese quelle esistenti
Quindi per evitare la loro fuga la delocalizzazione ancora meglio dove possibile per favorire l'attrazione di nuove impresa e questo nei diversi settori
E soprattutto direi nel settore industriale
Che cosa può fare un'amministrazione comunale per raggiungere questo duplice obiettivo di favorire lo sviluppo e l'attrazione dell'impresa per anzitutto favorire i servizi alle imprese stesse in genere i Comuni o direttamente o attraverso le loro aziende speciali o società di capitali erogano tutta una serie di servizi luce acqua gas
Ha sporto di rifiuto i solidi urbani e quindi anche di rifiuti industriali
Provvedono inoltre al rilascio di tutte le autorizzazioni e le concessioni possono farlo in tempi più o meno Brady
Ed è chiaro che le imprese prendono in considerazione anche questi parametri per decidere dove crescere o dove realizzare i loro Nuovi Investimenti
Possono e devono poi erogare una serie di servizi
Ai cittadini stessi per andare
A fare solamente qualche esempio penso alle strutture di asili nido scuole materne che sono indispensabili per favorire il lavoro femminile piuttosto che al trasporto pubblico locale ma ci sono moltissimi altri
Servizi che possono essere o devono essere erogate dall'amministrazione comunale proprio per favorire la vita dei lavoratori e quindi indirettamente lo sviluppo delle imprese
Poi c'è un aspetto che riguarda la qualità della vita quindi in termini più ampi
E le imprese soprattutto quelle ad alta contenuto di di conoscenza che quindi utilizzano risorse umane più qualificate richiedono dalle città in cui vanno a a fare i loro investimenti un elevato livello di qualità della vita il che non significa solamente una buona e possibilità di circolare lì diciamo di favorire la mobilità all'interno della citano mobilità urbana
Ma significa anche realizzare una serie di altri servizi che non sono direttamente collegati all'impresa penso per esempio alle attività culturali nonché al all'assistenza ad altri servizi diciamo indirette
I Comuni fine possono lo prevede anche la legge centoquarantadue del novanta perché attribuisce ai Comuni proprio una competenza in termini di sviluppo dell'economia sul proprio territorio svolge l'attività di promozione anche se devo dire dopo aver provato per più anni a sviluppare questa attività non è ancora molto compresa e con il Comune di Trieste che si trovava nel novantatré con una industria da mille cinquecento dipendenti commissariata che rischiava la chiusura e con un tasso di disoccupazione come quello che ho indicato prima intorno alla media nazionale a affidato per tre anni un incarico di consulenza proprio per sviluppare questa attività di promozione questa portato a indagini della Corte dei Conti per fortuna concluse con l'archiviazione
E anche del
Della Procura della Repubblica che ha portato sia all'archiviazione ma con pesanti commenti addirittura sulla utilità o sulla piena legittimità di questi investimenti oltre che sulla loro consistenza
Quindi non è facile per le amministrazioni comunali sviluppare queste attività promozionale trovano mille ostacoli sulla loro strada
Vi sono poi due attività che non sono di di retta
Competenza delle amministrazioni comunali ma dove può essere utilizzata in maniera appropriata la loro influenza direi soprattutto l'influenza dei sindaci mi riferisco alle infrastrutture soprattutto dei trasporti quindi autostrade ferrovie
Che molto spesso a questo riguarda soprattutto il Nordest Italia sono carenti
E dove con una azione di pressione sui ministeri dei Trasporti lavori pubblici possono essere
Accelerate o avviate la realizzazioni delle infrastrutture che ovviamente sono indispensabili per favorire lo sviluppo economico e poi c'è l'attività di formazione quindi parlo sia di
Scuole superiori di scuole professionali dell'università e infine di corsi post universitari ecco Trieste alla fortuna del suo di avere addirittura tre master se tutto questo da un contributo allo sviluppo delle risorse umane quindi direttamente allo sviluppo economico
Stiamo pensando anche alla creazione di una scuole per imprenditori perché seconda promozione si può mirare all'attrazione di imprese già esistenti ma che operano su un territorio diverso con una scuola per formare gli imprenditori
Miriamo proprio a creare una nuova classe di imprenditori che nasca nella città stessa
Vi do un dato per tutti per spiegare quale il livello di carenza numerica di imprenditori e Trieste
E se la media nazionale del circa trentacinque per cento degli occupati nel settore industriale
E nel nord Italia per esempio a vicenza Treviso si supera largamente cinquanta per cento a Trieste appena il quindici per cento degli occupati lavora nell'industria
E di questi il cinque per cento opera in industrie a partecipazione statale e quindi l'industria privata occupa circa il dieci per cento di tutti gli addetti
Ecco perché riteniamo indispensabile realizzare questa scuola per imprenditori di nuovo non sarà un'iniziativa diretta dell'Amministrazione comunale
Ma degli industriali delle rappresentanze e sindacali del consorzio Mib che appunto gestisce il master International business
Ecco vi sono quindi
Diverse competenze che le amministrazioni comunali debbono svolgere in per quello che riguarda lo sviluppo economico
Inoltre vi è un interesse diretto delle amministrazioni comunali a favorire lo sviluppo dell'economia in quanto ormai e la media e nazionale due terzi delle entrate dei Comuni deriva direttamente dal territorio
Questo sia con tributi locali che con il pagamento di servizi erogati o ai cittadini o alle imprese quindi è chiaro che è meglio va all'economia sul territorio comunale più facile diventa realizzare queste entrate direttamente dal territorio che probabilmente nel tempo sono destinate a crescere ancora io credo potenzialmente per raggiungere il cento per cento delle entrate
Dei comuni che non si trova in una condizione disagiata
Come possono i comuni favorire il miglioramento dei servizi che erogano i cittadini all'impresa sostanzialmente con tre leve quella della riorganizzazione quella della formazione del personale infine quella della informatizzazione ecco su quest'ultimo punto noi ci stiamo muovendo su entrambe
Le linee presente infatti al convegno anche il direttore generale del Comune di Trieste il professore Andrea Viero siamo stati fra i primissimi
Comuni in Italia a dotarci di questa importantissima figura
E abbiamo in tre anni varato una prima riorganizzazione e una seconda molto più spinta pochi mesi fa proprio alla fine del del novantasette
Nel campo dell'informatizzazione abbiamo precorso quello che prevede la riforma cosiddetta Bassanini
Avviando lo Sportello impresa quindi un unico ufficio per tutti i problemi di tutte le imprese sia commerciali che industriali che artigianali il quale già informatizzato e prevede un collegamento sempre informatico con altri uffici come l'ufficio urbanistico per quello che riguarda le concessioni edilizie e con la riforma Bassanini presenta tutta una serie di possibili miglioramenti
Per le amministrazioni comunali ma io credo che sia oggi fondamentale puntare sulla riforma della Costituzione in discussione oggi al al Parlamento
Per realizzare veramente i principi del federalismo che ricordo sono due quello della sussidiarietà
Prevede questo principio di attribuire tutti i poteri tutte le funzioni che utilmente possono essere svolti all'ente che è più vicino ai cittadini o all'impresa quindi alle amministrazioni comunali e l'altro principio quello dell'autonomia dobbiamo superare l'attuale sistema l'attuale ordinamento giuridico italiano che prevede che praticamente tutti facciano tutto e dobbiamo invece chiarire quali sono le funzioni che vengono attribuite
Ai vari enti dei vari livelli soprattutto ai comuni lasciando poi a a questi soggetti la piena autonomia nello svolgimento delle funzioni che sono loro attribuite e così siamo ahimè veramente distanti da questo obiettivo la sensazione che il Parlamento non voglio in effetti realizzare una vera riforma federale è veramente forte
Ecco io credo invece che sia fondamentale arrivarci così come è fondamentale modificare anche la forma di governo oltre che la forma di Stato
Credo che la formula del semipresidenzialismo che è stata votata nella Commissione bicamerale sia quella più adatta al nostro Paese
Ma poi sarà necessario anche una riforma della legge elettorale che consenta
Ai futuri governi di avere una maggioranza e non solo consistente ma anche omogenea cosa che oggi non è e che non può essere garantita dall'attuale legge elettorale
Per arrivare finalmente alla quella che chiamerei la madre di tutte le riforme legislative nel nostro Paese che la riforma dell'ordinamento giuridico
Ecco su questo vorrei concludere
E finché in Italia avremo qualcosa come duecento mila leggi Sabino Cassese aveva denunciato
L'esistenza di più di centocinquanta mila leggi ma sono ormai passati quattro anni quindi credo che ci stiamo avvicinando pericolosamente al numero di duecento mila finché non riusciremo a approvare testi unici che sostituiscano in maniera chiara in maniera intellegibile univoca
Le decine o centinaia di leggi che oggi regolano soprattutto la vita delle pubbliche amministrazioni
Sarà difficile
Raggiungere gli obiettivi che ho indicato prima in termini di maggiore efficacia ed efficienza
Nell'erogazione di servizi per l'impresa e per i cittadini che consentono quindi non solo di rendere più vivibile il territorio ma che consentono uno sviluppo economico che fondamentale per la vita di tutto il Paese grazie
Grazie anche per la la concretezza e anche per l'assenza
Ora sempre per esigenze che comprendiamo con benissimo dare la parola al Carlo Callieri vicepresidente di Confindustria
Ringrazio vada per la pazienza
Voglio solo breve del mio intervento
Solutore più a questo
Questo importante dibattito organizzato dall'ONU
Su temi che condivido fortemente per dire molto brevemente che
Noi siamo tutti questo nostro Paese tutto figlio illuminismo idealismo
E di approcci che partono le soluzioni per andare poi
Ciò che è sbagliato assolutamente sbagliato in una società complessa
E in un mondo in cui la complessità cresce enormemente
Non è più possibile trovare soluzioni generali
Per tutti i problemi
Per occorre partire dai problemi per trovare soluzioni adeguate
Ed è questo il senso profondo del cambiamento
Così come il senso profondo delle resistenze che il cambiamento sta incontrando in questo nostro Paese
Perché combattente con dei fondamenti culturali
Che non partono dal problemi ma parto dalle soluzioni e cercano di calare le soluzioni su delle realtà che sono largamente distante
Dalle soluzioni o dalla concezione dei problemi che colui che definisce o coloro che definiscono le soluzioni hanno
E allora ritornare sulle Comunità decentrate
E ciò che sta avvenendo sostanzialmente e in questo Paese ma più in generale sta avvenendo nel mondo
Per passare da forme di sviluppo che non sono più in dote l'ha spinta
Ma solo generate da un tiro
Il tiro dei problemi il tiro dell'esigenza di trovare soluzione a quei problemi negli ambiti più vicini a dove i problemi si realizzano è una tendenza irresistibile
Favorirla significa portare
Il nostro Paese
Fuori dalle secche dei rischi
Che le comunità diventino generatrici di peste comunitaria cioè generatrici di isolamento
Generatrici di opposizione agli altri
Perché
Impossibilitato a trovare soluzioni alle loro esigenze
Scaricano frustrazione rabbia nei confronti degli altri
Beh e farle diventare elementi propulsivi dello sviluppo locale
Visti in
Un'ottica necessariamente poi integrati
Sì sì
Consente questo tipo di processo non nascono fenomeni di opposizione
Non nascono che parli di sviste di ma nasce orientamento alla soluzione dei problemi comuni
E come si verifica
Che i propri problemi sono problemi anche degli altri si riesce a trovarle Soyuz
Passare da uno sviluppo a spinta a uno sviluppo attivo e ciò che
Il sistema delle imprese ha dovuto risolvere questi ultimi quindici anni
Il passaggio per la produzione di massa
Alle soluzioni tagliate su misura ha comportato una rivoluzione di approccio organizzativa come tutti sapete ma prima ancora una rivoluzione degli approcci culturali
Dalla cultura del processo
Alla cultura
Della soluzione al problema
Dalla cultura del mezzo alla cultura del figlio
E questo che dobbiamo tutti insieme a riscoprire
E io credo che l'attenzione alle comunità di base la il Comune sicuramente la città e primo fattore e di aggregazione sociale
E di una certa dimensione
Fondamentale
Portare
Le soluzioni e le responsabilità di soluzioni ricercate soluzioni il più possibile vicino ai problemi
Il modo più intelligente e più funzionale perché i problemi vengono risolti
Perché le soluzioni ai problemi siano efficaci
E la soluzione del problema delle città
La vera soluzione ai problemi di mancato sviluppo
E diventerà sempre di più la soluzione probabili mancato sviluppo
Perché oggi i fattori della produzione sono mobili
I fattori di progresso sono mobili
E consistono nell'intelligenza fondamentali e l'intelligenza la conoscenza la competenza e la capacità di saper fare
Ciò che garantisce
Il potenziale di sviluppo il potenziale di progresso sia di un individuo che di una comunità
L'intelligenza una grande qualità
Che è libera
Non è appesantita da fattori materiali
L'intelligenza si muove
E va laddove trova condizioni più vivibili e piacevoli per manifestarsi
Se esaminiamo come l'intelligenza si muove oggi nel sistema sociale nel sistema organizzativo vediamo che ha enorme libertà
E andrà sempre più a stabilirsi laddove le condizioni di vivibilità sono meglio garantiti
E allora la capacità delle città di attrarre intelligenze diventa il fattore competitivo fondamentale
Generare condizioni invivibili e generare condizioni di sicurezza generare condizioni culturali e sociali
Tali da attirare intelligenza e la qualità crederà una città una comunità locale competitiva rispetto alle altre
E questo se guardiamo società più evolute più competitive delle nostre e ciò che sta avvenendo
Il rischio che
Condizioni
Di non vivibilità delle città
Generi poi inevitabili frasi invettive di regresso è un rischio molto forti
Noi abbiamo tessuti urbani e sistemi urbani
Fortemente decentrati che hanno dei potenziali straordinari da un punto di vista dell'attuazione culturale e e del potenziale qualità di vita investire su questi fattori competitivi e diventa fondamentale
Consentire alle Autonomie locali
Di poter operare
In vista della soluzione
è in funzione una soluzione dei propri problemi torno a dire uno dei fattori competitivi e che dal locale poi si sposta inevitabilmente a livello della competitività della comunità nazionale fondamentali
Questo tipo di processo va assolutamente incoraggiato
A questo tipo di processo però torno a dire si oppone la nostra cultura idealismo illuminismo che sono le matrici
Forti
Del del nostro delle nostre basi culturali
Normalmente
Propongono soluzioni in funzione dei problemi che sono prendi due atti in modo astratto e non in modo concreto
Il nostro Parlamento la nostra classe politica a me pare si muove secondo questo schema secondo questi concetti si muove quindi in maniera del tutto inadeguata rispetto alle esigenze presenti e in maniera come dire totalmente contraddittoria rispetto alle tendenze del c.t. richiamare questi concetti può sembrare banale ma credo che sia una ragioni euro radici della difficoltà di cambiamento e del ritardo di cambiamento al limite anche dei regressi che cambiamento sta registrato in questo nostro Paese
Grazie
Grazie Callieri
Ada Becchi docente di economia urbana all'Università di Venezia
Poi deve avremo la parola Ermete Realacci
Allora io volevo tempo a disposizione non è molto toccare solo tre punti
Di cui parlo a partire da un'esperienza soprattutto di ricerca
Che però è stata molto stimolata dall'anno che ho passato il primo anno dopo le elezioni del novantatré a lavorare a Napoli con Bossi con Bassolino
Allora il primo punto è se il quando bisogna stare in tempi brevi sia drastici Mary vi chiedo scusa in anticipo Saro drastica
Allora il primo punto è le città annoterei nato lo sviluppo economico italiano negli ultimi decenni no
Almeno dalla metà degli anni Sessanta salvo eccezioni lo sviluppo in particolare lo sviluppo industriale italiano è avvenuto indipendentemente dal ruolo di stimolo e di traino delle città e spesso contro le città la centralità cui le centralità a cui lo sviluppo doveva fare il ferimento sono state trovate altrove non nelle città
Di diciamo capoluogo locale e talvolta non delle città italiane più in generale sappiamo tutti che gli studiosi che hanno cercato di capire quali sono i luoghi delle centralità nel modo di oggi sostengono che ci sono tre luoghi di centralità in tutto il mondo certo
Questi sono i luoghi di massima centralità che sarebbero New York Tokyo e Londra un'unica città europea e piuttosto eccentrica rispetta durava appena anche rispetto ai processi di unificazione europea
Forse proprio perché città globali
Allora perché le città non hanno trainato lo sviluppo ma perché le città italiane si portano dietro più di altre più di quelle di altri territori una storia in cui il rapporto col territorio era un rapporto di di prendere più che evita
Perché le città si portano dietro dei conflitti con il territorio che le circonda quel famoso hinterland che non sono che la storia non ha risolto quasi tutte le città costiere italiane sono città nemiche del loro retroterra da Napoli a Venezia
Da Genova Ravenna ma non del tutto servirà venne per esempio
E la allora
Direi che le città devono essere anche da noi no ora si usa molto parlare di sviluppo endogeno
Di ruolo che recita devono avere nella valorizzazione delle risorse locali naturalmente tutto questo c'è del vero è però una cosa un po'di moda in questo periodo
Ecco allora noi possiamo riproporre questo schema perché appunto al suo interno c'è del vero ma consapevoli del fatto che non partiamo
Da una base che molto incoraggiante che bisogna lavorare molto per far diventare questa ricetta una ricetta che conti anche in Italia che abbia senso anche per l'Italia
La seconda questione è il secondo punto è quello delle capacità di elaborazione strategica delle comunità urbane
Le cose la che hanno detto canali Zaia quelli che mi hanno preceduto tutte
Convergono nel dire le altre città
Anche le altre città europee si sono modernizzate molto di più di quanto non abbiano fatto le città italiane quindi hanno cercato di rispondere alle varie sfide che il la situazione via via proponeva durante il percorso di crescente internazionalizzazione dei mercati
Condanna delle delle strategie in Italia ritrovare delle strategie è possibile perché sulla carta noi troviamo tante strategie dagli anni Ottanta in particolare sono stati anni in cui questo problema è stato posto il tema e spesso anche strumentalizzato per ottenere cose che poi con la modernizzazione avevano poco a che fare
Queste strategie sono state infatti sostanzialmente dominate nella loro diciamo definizione concreta da degli interessi che sono stati fondamentalmente gli interessi dei progettisti dei costruttori
Sono state strategie di contenitori non strategie di funzioni
E come tali non hanno spetta né in generale non sono neanche arrivate a produrre degli affetti no pensiamo a storie come quella dello slow aroma
O al piano di Gregotti per Torino
Ho allora le spie spalle vicende veneziane tra cui la vicenda delle spose
E lui
La le diciamo la capacità di elaborazione strategica si dimostra talmente inconsistente poi anche il fatto che qualcuno è entrato dentro l'attentato di trarne vantaggio per i propri disegni non è bastato a dare gambe a una cosa che poi partisse no al piano ritengo che l'amministrazione di Torino ultima lo ha rivisto scoprendo che tutte queste coperture di terziario
Che i progettisti avevano previsto erano completamente prive di senso l'avrebbero fatto la fine di tante altre speculazioni immobiliari tentate in altre città europee questa volta più che italiana europea hanno fatto di più ma spesso sono sbagliati
E allora secondo me noi dobbiamo tua tutte le cose che ha detto Paolo Franco non possono esistere se non a valle di una de la formulazione di una strategia la città deve venire un'idea dicono interagisce con lo sviluppo di se stessa e del territorio se non c'è la tutto il resto si può realizzare alla rinfusa ma non porterà risultati molto diversi da quelli a cui ha portato finora
Non sarà negli esiti radicalmente diverso di quanto non siano state poi cose sostanzialmente analoghe ma parte male nel passato
Ultimo punto la che cosa deve fare l'ente locale
Beh io credo che qui bisogna andare un po'forse a ritroso ma un po'più a monte rispetto alle cose che ha detto Paolo
Noi pensiamo che stiamo andando verso un sistema fiscale più decentrato di quanto non sia stato nostro sistema fiscale finora pari di sino alla linea di tendenza sempre essere quelle sembra siamo anche favorevoli a questa linea di tendenza
E se è così
Stare attenti e le città già Constable toccare adesso
Molto più Kharja del territorio diciamo loro a urbanizzazione leggera no perché ormai il territorio non urbanizzato in Italia sostanzialmente non ce n'è quasi più a parte quello disabitato
E
E noi vogliamo renderlo ancora più costosa e che tanti attori ma questo è uno dei modi base per favorire questa diffusione questo sprawl come dice Camagni questa diffusione della popolazione sul territorio perché se al quando avremo un sistema fiscale decentrato avremo anche il fenomeno che uno studioso americano ha chiamato si vota con i piedi
Cioè se non mi piace pagare delle tasse troppo elevate vado un po'più la
E allora non è forse vero che si pone anche per questo secondo me è il dramma dell'Emilia Romagna
Emilia Romagna statali della regione più efficiente in termini di organizzazione degli enti locali nella resto storia passata nel momento in cui il fatto che la redistribuzione la redistribuzione territoriale in Italia cosa dipendeva da b in parte era intenzionale no quella di retta verso le Regioni a statuto
Speciale e quella diretta verso il Mezzogiorno per il resto dipendeva dall'efficienza delle amministrazioni locali infatti il Emilia Romagna in quanto più efficiente era destinataria di redistribuzione a suo vantaggio
Se questo non ci sarà più perché sono le tasse locali che pagano le queste cose
Voglio vedere io come si mette francamente e mi sembra che i segni di questo già scorgono perché già quei quelli spostamenti che abbiamo fatto in questa direzione già hanno reso hanno posto il problema del votare con i piedi
A me capita spesso di trovare degli emiliani sui treni
Non credo che siamo tutti gli elettori della sinistra
Quindi sento tante versioni
Della crisi del modello emiliano e questo problema esiste ed è ovvio che esista quindi insomma cosa vogliamo che faccia l'amministrazione a partire dal fatto che poi dove non è efficiente come per esempio a Napoli
L'amministrazione fa una politica di coesione sociale che premia io credo che anche a Roma sia così anche se Roma la conosco meno bene che premia gli interessi più privi quelli che sono più contrari alla modernizzazione che no non s'non faranno più opporsi ora e domani alla modernizzazione questi interessi campano sul comune di Napoli nel caso finale perché il Comune di Napoli e ridistribuisce la grandissima parte della sua specie
Al di là di quella per i suoi dipendenti che possiamo considerare che in parte anche questa redistribuzione visto quello che dice briscola livello produttivo
Ottenuto allora
Entrare in queste cose secondo me se la CGIL vuole davvero porsi il problema che il comma degno propone e deve entrare in questo cose deve
Deve
Cercare di contribuire a un processo a cui sembra che nessuno cerchi di contribuire e cioè fare in modo che tutta questa legislazione
Sul settore pubblico che dal novantadue ad oggi ammucchiato non so quante norme cominci a dare qualche affetto non crei solo nuclei di valutazione commissioni di esperti e via dicendo
Ma produca un qualche piccolo perfetto per favore
Ecco io penso che i problemi delle città sanno fondamentalmente in queste tre
Nanni questa è la mia opinione è che pretende di imporre a nessuno sanno fondamentalmente in queste tre scansioni e che su queste bisogna dare una risposta seria se poi si vuol dire che le città devono fare più Webster che recitare può contribuire allo sviluppo non ricordo l'ultima cosa sì la qualità della vita comunque tutti obiettivi nobilissimi che tutti condividiamo ma per andare in quella direzione
Binari salvo che queste questioni che a me sembrano cruciali cioè prima grazie fin oltre anche gli elementi qui alle Pizzi chi ha proposto dunque abbiamo detto Ermete Realacci presidente Legambiente poi Francesco Garibaldo acché sui tracciati
No non sottovaluto le questioni degli atti strada becchi con Lita ma io voglio opere anche essere sintetico
Chiedermi in che fase spia del dibattito suscita stiamo vivendo perché ad non fosse altro contingentemente la CGIL
è stata coinvolta direttamente o indirettamente nel giro di pochi giorni in vari appuntamenti che poi intorno a questo tema andavano a votare c'è stato l'iniziativa importante della Fillea
Che
Andava poi a discutere sostanzialmente di temi analoghi per larga parte delle prospettive che quella categoria si propone c'è stata un'iniziativa ieri del ministero dei lavori pubblici in cui si presentava questa partita dei contratti di quartiere che in fondo è figlia anche di una spinta che c'è stata da parte del sindacato e di Legambiente in questa direzione c'è oggi allora io quello che voglio dire questo ho l'impressione che si sia di fronte per vari motivi a un momento relativamente favorevole per cercare di ottenere qualcosa un refolo intervento invece di carattere ottimista per così dire nel senso che mi sembra ci sono tre questioni che tendono a favorire la possibilità di ottenere un cambio di passo nella politica riuscita queste le questioni sono uno una relativa egemonia culturale di un punto di vista sui problemi della città che solo alcuni anni fa non era vincente per capirci io non sono convinto che ci sia convinzione profonda dei vari attori in campo ma oggi come oggi sicuramente la tendenza poi a concepire un'azione sulla città del tipo di quella che si pensava negli anni ottanta
è una tendenza apparentemente minoritaria quasi impresentabile in pubblico che sicuramente Cozza contro molti sensi comuni e anche molte condizioni materiali di base
Prima fra tutte il fatto che è finita la forte pressione sull'espansione edilizia
Si costruiscono meno case nuove e per ragioni demografiche per ragioni anche diciamo di interessino avevano cioè non non è un mercato più debole di quanto non fosse del passato e quindi quella bestiale coacervo di interessi che è stato il cuore diciamo delle politiche urbane delle città sempre ieri in questa iniziativa del Ministero dei pubblici qualcuno ricordava che questi cinquant'anni saranno forse ricordati
Fra qualche millennio come uno dei pochi periodi della storia d'Italia in cui che pure ha avuto alti e bassi in cui le città italiane sono state rese più brutte
Bene o male nella storia d'Italia sono sempre un processo di accrescimento della bellezza insomma non lineare insomma i palazzi romani sono fatti anche con le pietre sottratta al Colosseo a villa Adriana quindi anche Amici qualche passaggio passo falso sia stato anche nel passato
Però è sicuramente il primo periodo in cui se noi in prima battuta dovessimo provare indicare alcune cose belle
Fatte nelle città italiane avremo grandi difficoltà dal dopoguerra ad oggi
Allora c'abbiamo abbiamo questa prima concede base che ha invece un ragionamento diciamo che punta sulle questioni appunto legate alla recupero di qualità delle città alla manutenzione alla risposta a grandi questioni
In primis le questioni legate alla vivibilità la qualità della vita al al traffico all'inquinamento eccetera appare esseri leit motiv toghe tutti agiscono sulle città
Seconda questione nelle città si concentra una risorsa di consenso di partecipazione e una capacità di pressione politica molto più forte del passato
I nuovi sindaci sono uno dei soggetti istituzionali in campo c'è una risorsa di partecipazione nelle città in senso lato in senso esteso molto forte
Io non so i terminali della CGIL che sono più estesi dei nostri però noi quello che verifichiamo a che diciamo il tessuto connettivo del Paese tiene
Non nel senso che la società civile si aggira fenomeni tutti positivi sì c'è anche tanta robaccia nella società civile però diciamo c'è una spinta partecipativa nelle città
Che bene o male si aggrega intorno alla qualità del vivere urbano intorno alla solidarietà e alla vita di relazione che è una risorsa molto importante e che in qualche maniera può entrare in risonanza con l'esigenza anche politica desiderio di con termini brutali c'è come soggetti politici nuovi sindaci tendono a giocare la sfida recita comunale descrive in qualche maniera praticabile
Un terzo del Reno è quello delle risposte e delle prospettive economici occupazionali e degli strumenti istituzionali
Proprio divergono le occupazionali tutti mi sembra abbiamo detto questa mattina a cominciare dalla relazione di Paolo Franco che in generale il sistema città poi
A mio avviso ragionamenti interessanti posso fare anche per quanto riguarda la renderne per altri motivi però adesso lasciamo perdere sui servizi su una serie di altre questioni in generale in tutta la città si punta nel mondo e in Europa come aggregati intorno a cui costruire fatture anche di competizione economica per tutti i motivi che sono state dette che non sto a ripetere per ragioni di brevità direi che in particolare questo ragionamento ha un senso in Italia
Insomma volenti o nolenti l'identità di questo Paese nasce intorno recita
Nasce intorno all'aggregazione comunali il rapporto che c'è fra un cittadino palermitano veneziano a Roma è completamente diverso dal rapporto che c'è fra un un un marsigliese di Parigi o analoghi paragoni che possiamo fare e la qualità che si concentra nelle città italiane a un livello tale da rendere effettivamente questo uno dei fattori competitivi più rilevanti del nostro Paese
In aggiunta a questo
La linea che per la verità con una certa lungimiranza qualche anno fa i sindacati e Legambiente aveva indicato come una possibile via di commercio dedusse edilizia e anche come una chiave per leggere l'insieme degli interventi non solo quelli per capirci legati all'edilizia nella città ce la via si riunirà strutturazione ancora indispensabile penso in particolar modo al trasporto pubblico
E alle reti
Di comunicazione
Ma anche e soprattutto di una riqualificazione di una rimessa in ordine il recupero del patrimonio di un applicativo è una linea in cui i due problemi precedenti si incontrano con la possibilità di creare muove occupazione occupazione di qualità
E un'economia che sta in campo perché si intreccia fortemente anche che ha una sua autonomia adesso banalizzo ero cito sempre però indubbiamente oggi agire nel recuperare nel riqualificare gli immobili è una cosa vi conviene anche economicamente perché i vantaggi in termini di valore immobiliare che se ne ricava è superiore alla spesa
Sono condizioni oggettive favorevole allora se questa è la condizione che incomincia casualmente
Casualmente mi pare ad incrociarsi con alcuni provvedimenti governativi dico che sovente perché mi dispiace che Cavani sia andato via ma io non ho visto francamente un pensiero forte diciamo nelle insieme dei provvedimenti del governo però diciamo la somma dei contratti di quartiere da un lato degli sgravi sulla manutenzione i prodromi pallidi di un intervento sulle reti di trasporto pubblici rappresentata da questo protocollo è stato firmato una decina di giorni fa
Fra i sindaci delle grandi città e il Governo fanno pensare alla possibilità su questo terreno
Di concentrare una possibilità di strumenti d'intervento definanziamento che può essere incassata anche a breve termine a partire dalla prossima Finanziaria
Allora per finire a me pare che questo è il terreno su cui provarci in cui provare lo diceva anche ieri scherzando a fare effettivamente un pezzo della mitica conferenza d'organizzazione che sta diventando una specie di araba fenice diciamo che non so mai quando si farà se si farà e se servirà e anche aggiungo e termino su questo su cui collegare questo Tirreno con una capacità vorrei partire
L'occupazione
Allora dichiarazioni avallo così rimossa la la io veramente me la sono sentita da che io ricordi già cinque volte sull'agendina preoccupati dal no no non volevo suscitare tensioni la CGIL no e e e e aggiungo e qui concludo mi sembra che sia il momento in cui queste cose non è termini in cui se ne parla qua dentro perché erano in cui c'era l'acqua dentro e in cui sia parole come nei convegni sono termini esoterici
Provare a spiegare a un cittadino comune cos'è un contratto di quartiere è una cosa molto complicata nell'aprile non sia perlomeno in linea generale poi nel singolo quartiere uno riesce anche a pro a farmi capire di cosa si parla no
Però queste cose possono attivare forme di partecipazione e di sostegno a questa politica
Molto più estesa del passato faccio un solo esempio i sindaci delle grandi città
E invito la CGIL a darci un'occhiata seria questa cosa perché voi su una buona iniziativa oltre la manifestazione su temi analoghi che stiamo ragionando di organizzare il nove maggio su che idea di Europa e che d Italia abbiamo per l'entrata in Europa ma i sindaci delle grandi città per il ventidue marzo hanno indetto un blocco la mattina del traffico in tutti i centri storici delle quattordici città italiane
Molti altri se ne aggiungeranno perché hanno aderito una iniziativa di Legambiente nazional popolare che si chiama cento strade per giocare che chiude la campagna di malaria eccetera c'è è la prima volta che un'iniziativa del genere viene fatta dai tempi della sterilità perché ricchi no
Al di fuori degli allarmi smog allarme inquinamento ora è chiaro che l'iniziativa propagandistica è chiaro che l'inizio di asporto è chiaro che un'iniziativa estremamente parziale
Però il fatto che la facciano e il fatto che si realizzi
Indica che su questo terreno comincia a esserci una massa critica di consenso che può essere fatta crescere organizzata e spessa in direzione di una politica che credo condividiamo e che mi pare una delle politiche più utili per questo Paese
Grazie nazionali ora Francesco noi se lavoriamo fino alle tredici e trenta abbiamo tempo per gli interventi programmati di cui soltanto un paio di Rho
Sono Omo parteciperanno perché hanno avuto altri improrogabili impegni e anche per qualche interlocuzione qualche intervento per costruire un impegno che visto con ritardo irritato quelle amnistiato possiamo assumerci Francesco
Ma
Noi come istituto di ricerche lire esserlo abbiamo affrontato questo tema
Lo voglio dire perché questo rende anche più chiare una serie di cose che dirò partendo da all'inizio da interessi abbastanza differenti che hanno trovato nella città un punto di convergenza siamo partiti a questioni che riguardavano i criteri di localizzazione degli investimenti industriali rispetti i processi di globalizzazione
Siamo partiti da problemi legati alla questione della creazione di reti formati che telematiche sulle implicazioni di questa comportava
C'è chi di noi si occupava di di sviluppo sostenibile Gallinari disturbano
E per ultimo il problema della mobilità rispetto anche Ali scenari di sviluppo dell'industria automobilistica imita
Quindi quattro temi di ricerca apparentemente molto distanti gli uni dagli altri e al cielo punto mettendo a confronto queste cose
Abbiamo trovato una cifra interpretativa di questi fenomeni almeno un punto d'aggregazione forte che è quello del problema delle città quindi le cose che io dirò brevemente sono riferite a questo modo di guardare città come proprio un modo di rappresentare e di condensare un insieme di problemi che hanno anche ovviamente
Delle dimensioni poi che vanno oltre a quella della città ma che trova nella città un punto forte del Trio
E il primo problema che a me pare e importante e che questo convegno fin dalle prime battute incomincia a chiarire è un problema proprio di orientamento che alle pare si sia in qualche misura smarrito nel corso di questi anni e praterie tormento è quello di sapere se per usare l'espressione che usa l'auto
Una ricercatrice su questo su questo terreni se il territorio conta poco
E non è una cosa banale perché noi abbiamo assistito e stiamo ancora resistendo a una retorica pubblica della globalizzazione che dice che la globalizzazione significa per l'appunto la scomparsa degli a spetti rilevanti delle distinzioni territoriali perché la morte della lista sa la crescita delle reti tutte quelle cose che leggiamo tutti i giorni ci dicono che ci può stare qui si può stare dall'altra parte del mondo cosa cambia nulla è tutto uguale anziché il processo è un processo di infinite convergenze di omogeneizzazione per primo arriveremo tra breve a una situazione nella quale ci porta vivere in qualunque parte del pianeta senza alcuna distinzione
Questa retorica che è una retorica ovviamente priva di qualunque dimensioni analitica cieco corrisponde a nessun dato sorge non esiste alcun dato che dimostri che questa tendenza sia vera
Ho l'impressione che abbiamo nel l'impressione che sia stata in qualche misura anche una matrice culturale che spiega una serie di provvedimenti di orientamenti politici che e a livello da Comunità economica europea vive all'italiano altrimenti sono in fuga quindi a noi pare che una prima importante elemento di correzione del dibattito politico
Sì a reintrodurre l'importanza del territorio e cioè il fatto che il territorio è rilevante da tanti punti di vista si interviene ppm perché spiegare in tutte le ragioni per le quali ma non soltanto per un fatto politico o culturale
L'importanza del territorio dal punto di vista economico e da Podestà dalla costruzione del mercato da punti di vista del significato dello sviluppo cioè le distinzioni e le differenze territoriali da questo non è un micro calcolo che una parte consistente del pensiero economico
Degli ultimi anni si è avvolta proprio in questa direzione nel mettere in evidenza il fatto che se uno vuole spiegare le differenze di successo dal punto di vista economico tra due are U due diverse nazioni nei diversi territori le cose che spiega una differenza sono in genere il livello di organizzazione delle istituzioni l'efficienza amministrativa cui si faceva prima riferimento
La disponibilità di forza lavoro specializzata o meno la produzione culturale l'esistente via dell'accesso dei
Una serie di cose che quando verrà di
Quindi non è affatto vero che il processo di globalizzazione significhi che chi difende e si occupa di sviluppo locale ha una posizione retriva e conservatrice
Chi invece punta alla omogeneizzazione segue l'onda dello sviluppo storico è una pura sciocchezza io credo che questo messaggio che mi pare oggi comincia fonte a filtrare
Che richiederebbe una lunga riflessione per capire poi cos'è rilevante e che cosa non è rilevante questo punto di vista è un messaggio importante che noi dovremmo in qualche misura aiutare anche come organizzazione sindacale
Altri
Anche perché se poi uno va a vedere che cos'è che regge
Questo questo argomento trattata e tanti pezzi che regola questo argomento beh per esempio si apre un problema per noi di grande rilievo rispetto allo sviluppo economico e l'occupazione e che il fatto che dello ricordava prima qui Harada
Sul nel suo intervento si tratta di valutare
Il ruolo che cita possono dare oggi aiuta fa in una nuova fase di sviluppo e che l'unico ruolo possibile c'è l'unica scenario possibile e quello per l'appunto di rimettere al centro una delle caratteristiche della organizzazione urbana e che il problema della possibilità di realizzare enormi economie di agglomerazione come vengono chiamate c'è la possibilità quindi dichiarare una struttura articolata di produzione e che una delle interpretazioni forte del processo di riorganizzazione su scala internazionale
A cui si faceva riferimento a che dibattito per esempio nel nell'esistenza di città leader incita centrali parte proprio dall'idea che le città stanno tornando ad essere dei luoghi di produzione c'è la produzione che non è soltanto quella manifatturiera che un ciclo produttivo più complesso ma di ventuno un luogo privilegiato di attività economica
E che da questo punto di vista le scelte che si fanno sono rilevanti
Delle scelte che sostengono e selezione un certo tipo di sviluppo sono scelte che portano avanti contemporaneamente
La la la difesa e lo sviluppo delle città ed il territorio tra cui valgono appartengono scelti in altre direzioni corrono il rischio di essere scelte invece di tipo profondamente legati e faccio due Brady esce uno è quello che diceva dapprima sul quale io concordo completamente c'è una fortissima sottovalutazione dell'impatto pericoloso che può avere un'eccessiva articolazione del sistema fiscale e della locazione delle spese
C'è una dice ci sono degli esempi storici assolutamente illuminanti
Se uno studio a di utilità e negli ultimi vent'anni la dinamico barre negli Stati Uniti c'è il caso Grey proprio la scuola lo sai c'è di lettura proprio la ridefinizione dei confini urbani per ritagliare i quartieri che sono quelli a basso reddito da quelle dato è improprio con una operazione di Lima perché se tu fai un'operazione disarticolazione eccessiva viene fuori una cosa ovvia che quelli che si possono permettere
Diciamo di dire in corso in comuni ricchi perché hanno belle scuole dei parchi delle stecche costano Baldoni comuni ricchi e qui quelli che non se lo possono permettere Bargone convinto quest'operazione è un'operazione che inarrestabile se non sia una attentissima gestione di un'operazione di articolazione
Perché una volta che messi in moto la dirigenti storici dimostrano che una una una cosa di una tale potenza che è difficile Contini
Questo porta alla seconda considerazione
E cioè che io credo che non è possibile fare un ragionamento sulle città non prendendo in considerazione la dimensione del giornale
Per un insieme di ragioni una è una ragione che è stata ricordata già finora nel dibattito
E cioè che per fare una riflessione sulla città hanno ne abbiamo bisogno per esempio di una riflessione di tipo strategico
Questa riflessione che posta l'attenzione non è Manzoni filosofica è una riflessione operativa di tipo strategico
Non è pensabile che noi prendiamo una situazione come quelle italiane e facciamo carico alle comunità locali di riuscire avrei al produrre in una dispersione infinita l'emergere della selezione di scelti amministrative di scelte di sviluppo di scelte di pianificazione di programmazione all'altezza dei problemi
Perché è un compito impossibile ma io credo ma impossibili anche dal punto di vista proprio analitico
Dune che dimensioni in cui questo è possibile è una dimensione che data la struttura istituzionale storiche italiane grosso modo anche se non è vero da per tutto quello che ha reso
Perché solo a quel livello tu poi determinare i big quadri di riferimento che possono avere una valenza strategica che Nonda omogeneità articola una struttura territoriale ma l'articolo rispetto a delle scelte abbia a un piano di riferimento strategico
L'introduzione della dimensione regionale come un elemento di valutazione come un'unità d'azione della nostra possibili intervento politico sposta anche un po'il terreno di valutazione su altre cose perché se io introduco questa dimensione mi devo porre il problema se io posso considerare i confini storici delle città come non li abbiamo in Italia
Come un dato in più indiscutibile dal punto di vista dello sviluppo ti faccio un esempio per essere chiaro io prossimo in come noto Emiliano io sostengo al di come dire se abbiamo organizzato anche un su questo la ricetta convegno che abbiamo sviluppato
Dopo un anno e mezzo fa nella a Reggio Emilia
Su richiesta di organismi sindacali locali
Noi sosteniamo che se uno analizza così presente l'Emilia Romagna dal punto di vista dalla dinamica dello sviluppo e da Rosi meglio è vero ma è fatta di tre città
Non ci dice ciò che gli altri non contano sono proprio dette dette lei
Sono pezzi fra
Sono trenta da tutti i punti di vista anche rispetto a un criterio molto molto impiego chiusura molti studiosi per esempio il flusso di mobilità interno se uno va a vedere il bacino di mobilità identifica delle a delle grandi aree urbane
Queste grandi aree urbane non è che devono portare al fatto che c'è un solo il sindaco del del un mega sindaco che sta sopra non è questo il punto
Il punto è se tu prendi questo come riferimento analitico allora Candela presente alla Scala degli investimenti assimila interpreta prendiamo l'esempio di voto fuori molte che cosa la mobilità che uno dei problemi forse nella grande turba è chiaro che se io presento il Consiglio che quelle che fino a oggi considerato una rete extraurbana
La riclassifiche o con una rete urbana voi capite che i criteri di programmazione cambia completamente
Sì è quella che prima era considerato una rete di collegamento tra tre dal parterre diventerà realtà puramente vedo serata questo investimento nella programmazione della mobilità come ma aree metropolitane
Come un unico centro metropolitano io devo pensare proprio a una sistema di trasporto congegnato in modo completamente diverso perché tagliato su un altro tipo di questo significa cambiare profondamente la struttura e questo è vero per una serie di
Questo è vero per esempio di voci cito soltanto i titoli per ragioni di tempo
Per tutto quello che riguarda le politiche
Riguardo allo sviluppo delle reti telematiche
Noi siamo già oggi in alcune aree alcune realtà
Metropolitane e urbane italiane di fronte a un livello di servizi che vengono offerti che certamente tra i più elevati in Europa una formula più sfigurare rispetto a quello che sta accadendo a livello europeo
Che cos'è che non ci troviamo oggi al e verificare con un limite che siamo giunti a quello stadio nel quale o questa è cosa trovò un collegamento con gli elementi di sviluppo economico più tradizionali che caratterizzano oppure attuale semplicemente un uso uno slittamento e un pezzo di sapone che svetta
Su solido c'hanno mai nessun elemento l'effettivo di di collegamenti ecco ogni rischio che questo rimane un giochino per alcuni è un giochino per una parte della società italiana che lo ad opera con un segno distintivo di classe o di
Importanza gerarchica di un territorio rispetto a un altro e quindi creando delle nuove diciamo discriminazioni sociali
Oppure tu devi introdurre questo tipo di sinergia ma questo non lo puoi fare se non è una dimensione che di altro genere
Hai bisogno di un altro tipo di dimensione perché è di una strategia che si misuri con un con delle unità minime con le quali poteri fare questo calcolo e queste presepio certamente la dimensione regia ci sarebbe un lungo discorso da fare per ragioni di tempo accenno soltanto che quello relativo alla mobilità noi su questo abbiamo fatto una conferenza qui per citato anche il caso di io sono usciti gli atti in questi giorni finiti la volesse
La può avere gli atti di questa conferenza che riguardava proprio il problema della mobilità in ambito va
C'erano parecchi studiosi anche a livello europeo
Emerge da questa riflessione un punto forte gli analisti bisognerebbe provare da cioè che il problema della mobilità in ambito urbano
Va a non è più risolvibile nel di nella dinamica tra offerto di servizio pubblico per il servizio privato non è questo il il non sono questi i due corni del dilemma che va il problema che che ho va risolto in ambito urbano è quello di riuscire a ipotizzare un sistema di mobilità che abbia un livello di flessibilità
Paragonabile a quello che tradizionalmente è stato affidato al settore privato cioè al fatto che fu adoperato atto come ti pare
Perché quello è il tipo di domanda in mobilità che viene fatto ma questo non può più essere veicolato dalla tradizionale strumento dell'auto private che la gente allora in Europa ci stanno pensando delle istituzioni che stanno dentro a questo
Questi due linee
Queste soluzioni richiedono un profondo ripensamento nel modo con il quale la città e organizzate e un profondo ripensamento dell'offerta industriale di prodotti sono già chi si sta occupando di offrire prodotti industriali che hanno
Una valenza solo urbana sono per processi solo esclusivamente per garantire le reti mobili
Questo appello riflessione tema sul quale vi sarebbe io credo come organizzazioni sindacali passione Cooper
Ha delle conseguenze anche rispetto al settore industriale se questo è vero è possibile pensare a nuova gamma di prodotti quindi per chiudere con il delle note sparse quindi volevo presentare mi pare che se noi prendiamo le città come il come punto di riferimento e proviamo a tirare il filo che parte delle città dietro un evento una serie di questi questi io una è proprio il problema dell'ideologia che regge oggi questa fase ho e qui si approvi un po'lei politico interpretativo
E perché viene fuori che non non c'è nulla di dato cioè ci sono delle scelte che si possono articolare in direzioni tra di loro diversissime viene fuori un problema di coesione sociale
è una coesione sociale che non è più soltanto una coesione basata sulla distinzione di classe ma anche per tra il rischio di una gerarchizzazione dei territori con delle discriminazioni violentissime basta che guardiamo l'Inghilterra
E abbiamo un esempio chiarissimo di cosa voglia dire la Colli questo genere erano Italia dove abbiamo da sempre quella barriera ormai che cresciuti giorni tra nord e sud dell'isola chiaro chiaro cosa significa significa tirare questo filo significa ridiscutere quali sono le politiche
E che riguardano la gestione del territorio e significare ridiscutere anche io credo una certo tipo di impostazione sul piano istituzionale
Grazie Francesco ora la parola tre
Da tempo il sindaco di Roma
Francesco Rutelli vi daremo poi la parola quando sarà fra Dinoi degli interventi programmati hanno comunicato l'impossibilità a partecipare il sindaco di Milano Gabriele Albertini perché Alen visitare il sindaco credo di Los Angeles non ricordo bene comunque la bici Carboni suggeriscono chiedo scusa
Antonio Bassolino per ragioni di vicende di cronaca molto rilevanti che riguardano la sua città che vedete sui giornali il ministro Bersani perché inopinatamente System rinunciato all'estero per una
Appuntamento a rappresentare il governo la giornata di oggi
E il senatore Giovanelli perché già erano seduti in aula che non era prevista al Senato tutti gli altri l'avete visto hanno partecipato e ringraziamo ancora il sindaco Rutelli arriverà ora intanto Andrea
Sì cerco di spiegarmi
Ma io volevo partire da da una cosa sviluppare un po'la riflessione che facevo Francesco Garibaldo
Che io dico così nelle previsioni che vanno di moda rispetto a delineare gli scenari futuri indetti dalla globalizzazione dalla nuova tecnologia non è che la dimensione città abbia grande città centralità importanza
Le cose che vanno di moda che leggono i ragazzi ma che valgono anche di imprenditori di cantieri liberi da tenere sul comodino sono oggi Negroponte
E le sue previsioni rispetto a un futuro in cui la comunità reale progressivamente sostituita dalla comunità virtuale l'individuo libero perché sosta per conto suo e partecipa non è la città concreta in cui vive ma al villaggio Colomba
Oppure secondo me sostanzialmente nella stessa linea previsioni come quelle di rischi
Che prevedono la dequalificazione progressiva dal lavoro indetta dalle nuove tecnologie l'irrimediabile gerarchizzata sì dei saperi con un sei sette per cento che sa e tutti gli altri due qualificati precari
E con una città che non è più il luogo in cui si congiungono sapere produttivo diritti di cittadinanza sensi di appartenenza ma un posto in cui insomma
A produrre produrre ricchezza sono sempre meno contro tutti gli altri e la città casomai è un luogo in cui si consuma la stessa economia sociale di Soutine questa caratteristica oppure si ammortizzano di ulteriore sviluppo industriale e produttivo che di pochi diritta dei privilegiati è vero che c'è chi prevede anche al contrario da Barley in America Steve Reich in Italia Butera che prevedono invece un progressivo incremento delle conoscenze del lavoro
E identificano nel lavoro che la conoscenza il nuovo operaio massa del futuro credo però che sia un paradigma
Abbastanza in controtendenza rispetto a quel che leggono i giovani e come i giovani sentono un terreno tutto da conquistare
Cioè le cose che diceva cantieri che non ci sia la parte condivido
La competizione economica del futuro si baserà sulla capacità delle nostre città di attrarre intelligenze di attrarre saperi è un orizzonte culturale politico anche per noi da conquistare
Io non faccio previsioni
Non lo so chiara cioè io lo so sono ovviamente per la seconda tendenza quella che crede che che anche perché insomma facendo sindacalista se passa la prima tendenza non sapremo quasi più cosa fare perché no non avremo non avremo grande lavoro dovremo la vera per la seconda ma io sono convinto che in questo caso la previsione si baserà da quanto non dalle tecnologie e da un determinismo tecnologico ma si baserà su quanto sapremo investire ed ai progetti che sapremo fare sulla comunità e sulla persona
Cioè che il futuro ed aveva aperto e da quando sapremo investire in questi anni in risorse comunitarie e risorse sulla persona dipenderà il segno che avrà al futuro quale delle previsioni vincerà
La persona è che medio di individuano io credo che riscoprire finalmente culturalmente questo termine e che ritorni di moda anche fra i sociologi del lavoro e fra chi il lavoro lo studia sia un grande valore un valore importante
Però dire investire sulla persona spiega dire scuote sulla comunità significa dire scuola significa recuperare non solo scuola educazione e recuperare una visione della città come città educante attenzione difficilissimo difficilissimo
E uno dei libri più belli che ho letto negli ultimi tempi sulla città che è un libro di uno che lavora quei bambini la città dei bambini di Francesco Tonucci
Parte dall'immagine che mi ha fatto impressione
Cioè un tempo ai bambini si diceva guarda che ti porto nel bosco cioè il luogo delle streghe dalla paura del terrore da cui scappa da cui somma per paura la minaccia più forte era portarli nel bosco
Adesso ragazzi Bosco luogo di parcelle e di socialità e il terrore più grande è la città e stare lì in mezzo e vivere in mezzo a quell'automobile a quelle macchine come organizzato a come hanno organizzato la città di adulti
Riscoprire il valore educante della città ed aver una scommessa un impegno che vuol dire fare anche tante cose per recuperare un'idea della Città dei bambini e per i bambini che sono l'embrione
Della persona
Investire sulle persone sulla comunità investire sulla scuola e sull'educazione ma noi ci stiamo provando ci stiamo provando in un confronto serrato col governo il confronto serrato anche con le organizzazioni imprenditoriali
è il punto forse in cui abbiamo fatto il più grosso accordo di prospettiva anche con gli imprenditori sulla centralità dei processi educativi
E in questa direzione abbiamo individuato due parole due concetti che ci sembrano chiave e su cui dovremmo a partire da questi concetti ridefinire il ruolo della città e delle comunità territoriali ed concetti sono autonomia integrazione entrambi questi concetti a nord a che fare con il primato delle persone da riconquistare
Autonomia vuol dire costruire una scuola che parta dall'esigenza nei bisogni reali delle persone che che assedia davanti
Dal territorio dal fatto che ogni territorio di persone diversa una dall'altra
E costruire un progetto didattico che parte da lì superando un'idiozia che abbiamo vissuto anche come sinistra che farà scuola di massa se fare lo squalo quando tutti lo squalo uguale per tutti una scuola dell'iter che fissa nei parametri di programmi sulla base di quella selezione immediatamente in in in maniera inesorabile che non risponda quelle caratteristiche
Solo una quella prosa nuove l'ho imparata da don Milani questa cosa qui non da da da dalla discussione degli ultimi tempi degli ultimi tempi sui testi però una cosa nuova e che in Italia non è stata praticata difficilissima da praticare
Sapete perché perché
I l'intelligenza del cliente in Italia è molto più apprezzata dell'intelligenza del cittadino in Italia in tutto l'Occidente cioè sulla base del cliente come persona ci ha spiegato Callieri che si riorganizzano i processi produttivi il passaggio dal terrorismo al poste Loris ma poi a questa cosa
è la personalizzazione del prodotto i clienti sono diventati più intelligenti e più esigenti non ci si può darle macchine tutte uguali nei frigoriferi tutti uguali ne fa di mobili tutti uguali
Ma anche i cittadini sono diventati più intelligenti e io trovo un paradosso eccezionale
Che siamo che in investiamo risorse economiche organizzative e di pensiero per personalizzare i prodotti e non siamo ancora riusciti a investire risorse adeguate organizzative ed economiche di pensiero per organizzare i servizi che si danno alle persone a partire dal servizio scuola ad dal valore scuola che di tutti è quello prioritario
La seconda cosa è l'integrazione e anche questa integrazione di cultura scolastica e cultura del lavoro di cultura generale di cultura per lavorare e anche qua secondo me il discorso giusto sull'integrazione non può partire
Dal livello al ministero del lavoro ministero dalla Pubblica istruzione coordinamento delle Regioni
è un'esigenza che noi pensiamo alla persona in carne ed ossa che dentro il processo educativo o rischiamo di sbagliare di di fare grandi errori
Perché la persona chiedendo processo educativo da culto da bambino e il problema di farlo per gli adulti è un nostro problema centrale è davvero una persona unitaria
A un lavoratore che nelle liste di mobilità e che non ha la terza media con gli si vuol propone un corso di formazione professionale beh non ha senso se non anche un corso per l'innalzamento dalla propria cultura di base
Ha un ragazzo che non sa se suo futuro avrà un senso per cui magari in futuro e il buco nero in fondo al tram delle canzoni di Jannacci
è difficilissimo ritardi la prospettiva temporale il senso di riguardare indietro di studiare la storia se il futuro non ha senso
Se non a se non siamo in grado di proporvi nessuna prospettiva
Cadute le vecchie cadute quella dei mestieri che duravano tutta la vita caduta l'equivalenza fra titolo di studio occupazione se non siano in grado di ricostruire un rapporto tra distruzione e il lavoro del presente
E il lavoro e il lavoro del futuro
Sapendo che quando l'ha già alto discorso anomalia a promettere occupazione
Pensavo ritenta menta su cui grande la competenza il sistema degli enti locali basato sull'equivalenza fra titoli di studio passa e occupazione futura imbrogliare
La formazione oggi non è la costruzione di una condizione di occupazione la costruzione di una condizione di impiegabili ITA di occupabilità
Di poter stare dentro il processo produttivo che cambia come persona che impatta con quel processo produttivo con un suo progetto di vita che ha gli strumenti per imparare a cambiare continuamente
Quindi non è un la promessa ricostruì le tabelle di corrispondenza fronti fra l'ordine di studio l'occupazione futura è un'altra cosa e proprio per questo le tessere generale e deve essere per tutti
Il territorio è il luogo dell'integrazione
Ma allora scusate non sono fuori tema perché sono forse fuori tema perché casa diano diva non parlare di questioni istituzionali con il tema abbiano fatte nei allora qua c'è dei decreti delegati che ha fatto il ministro Bassanini e che parlano delle competenze da trasferire al sistema degli Enti locali sul terreno dell'istruzione della formazione che secondo me non tengono conto nega l'autonomia né dell'integrazione
Già che dividono semplicemente le competenze fra i soggetti fra i ministeri a prescindere dalle persone che sovrappongono alle persone una divisione di compiti che non è garantita dalla concretezza dei processi educativi
Se mi se non son fuori tema vorrei fare tre esempi
Che senso ha dire per esempio
Che Sider regala alle Province ai Comuni educazione per gli adulti per integrazione eccetera e poi si dice ai Comuni solo per la scuola elementare la scuola e per gli ordini inferiori di scuola alle Province per gli ordini di scuola superiore ma progettare un sistema territoriale significa far questo gioco qui è questo il gioco cioè e di questo devono essere contenti gli amministratori provinciali o comunali o non sarebbe più sensato ridefinire cioè perché di passante il potere
Basta ruolo sarebbe invece molto più sensato cominciare a ragionare su quali sono i bacini credibili dove organizzare l'offerta formativa dove programmare l'offerta formativa trovandoli quello che deve fare lo Stato
Quello che devono fare i Comuni quello che devono fare le Regioni quello che devono fare le Province per esempio arrivava di riforma dei servizi del lavoro stiam parlando
Dice unità
Che sono intorno alle cento mila persone
De non può essere un'idea sensata anche per riorganizzare gli organi collegiali e dentro gli organi collegiali potevi dare comune delle Province
Perché anche questa cosa qui che riproponiamo un'idea degli organi collegiali totalmente avulsa dall'idea di ridefinizione dei poteri non solo degli enti locali ma delle comunità locali rispetto alla scuola trovo un'altra cosa assurda
Perché se la riforma degli organi collegiali rifare il giochino fra insegnanti studenti e genitori no
E non si individuano quelli che devono essere gli stakeholder della scuola quelli che la sostengono a quella che l'attacco di che la tengono in vita il quale ruolo hanno nella definizione dei percorsi educativi deve aver fatto un giochino che non serve a niente a nessuno
E allora stranissima mente alla Provincia dei Comuni non si danno su un uomo su questo cioè non si parla di questo
è gli si danno un po'di vita di un po'di segretari amministrativi e straordinaria contraddizione con l'autonomia che dovrebbe essere un posto in cui
No
Il preside manager o come si chiama comunque a disposizione le risorse per avere la responsabilità del processo educativo de somma non so cosa c'entra con questa roba qui oppure la rincorsa per avere l'istruzione professionale
Il più per la scuola senza ragionare che il problema dell'istruzione non solo professionale ma di tutta l'istruzione del futuro sarà come tenere insieme
Di standard di obiettivi culturali che non possono che spettano allo Stato ed essere validi ed uguali in tutto il territorio nazionale in prospettiva di avere standard e obiettivi educativi europei
E quella che invece la funzione di raccordo con il mercato del lavoro con le professionalità concrete che salgono più non può essere che un compito che si decide sul territorio ma questo significhi integrarne le competenze
Non dividere gli ambiti istituzionali e fare una grande rissa non su come il decentramento di poteri serve a integrare ma semplicemente come serve a ridefinire consiglieri di competenza sul personale
Sugli ordini di studio eccetera eccetera eccetera io sono preoccupato perché siccome poi quello che va a scuola che entra in un circuito di formazione professionale è una persona in carne ed ossa
è uno è un giorno
Sarà molto difficile insomma capire come il suo percorso può e deve fare i conti no con referenti diversi che hanno diviso lui sulla base di criteri di di di di di competenze stabilite in questo modo
Lo dico perché stiamo vivendo da questo punto di vista una fase importante
E noi rischiamo di riprodurre la retorica alla cultura dell'innovazione che poi entra in rotta di collisione concreta con gli atti concreti che su questo terreno che su questo terreno sì producono vedremo se il fuori tema ma ormai fuori tempo finito io voglio solo indicare un terreno che mi dalla relazione di Paolo Franco quello dalla formazione tecnica superiore
Che trovo come uno dei terreni decisivi per costruire integrazione di sistema e l'utilità della scuola dentro il sistema territoriale l'innovazione formazione tecnica superiore vuol dire fare quella cosa che in Italia non c'è mai stata insomma oggi finita ASP a diciott'anni diciannove anni un ragazzo va all'università non va da nessuna parte
Poi magari università stola di fronte al numero chiuso ma un numero chiuso che prescinde dal fatto che l'unica possibilità di studiare data da cui non abbiamo bisogno davvero di organizzare i centri della formazione tecnica superiore non possono essere fatti sul territorio
Ma attenzione anche qua non riproduciamo il litigio sceriffa distruzione se rifare università o se li fa la scuola
O si fanno tutti insieme o non esistono o si promuovono consorzi che tengono insieme quest'uomo la formazione professionale regionale quando è brava in sistema dell'impresa
Il sistema dell'impresa i poteri locali oppure non si fa niente
Perché rompono Milan questo teneva assenso se è rottura di autoreferenzialità sentono dalla scuola persone con rapporti di lavoro a tempo determinato a prestazione d'opera che portano dentro la scuola la cultura sociale
E produttiva presente presente nel territorio perché se le nostre chi gioca a farla dentro di sé senza cambiare le regole del gioco se non ha un momento di rottura delle regole del gioco ed alla costruzione di soggetti nuovi dell'istruzione tecnica superiore in Italia non a fare
Noi ventitré fare ma Napoli una roba come CGIL che si chiama formazione e ricerca del Mezzogiorno lo faremo in un posto che si chiama la Città della scienza
Ve lo racconto in venti secondi perché mi piace ancora da capire più nel dettaglio come funziona saremo in quel posto lì perché è un posto in cui si fa ricerca didattica su come insegnare la scienza ai bambini e la mattina che ci sono andato cielo settecento bambini che giravano per i laboratori della della città della scienza
E lì nello stesso posto si fa ricerca sulla comunicazione si prova a fare formazione superiore formazione continua si prova a fare ricerca sulla comunicazione sul trasferimento tecnologico con un'idea dell'innovazione territoriale come innovazione di sistema ora non so se sia necessario che sia tutto non lo stesso posto
Ma l'integrazione di queste funzioni il capire che senza una fertilizzazione culturale diffusa nel territorio non ci ha nemmeno innovazione d'impresa e forse il compito più grosso che spetta a giocare alle città in questa prospettiva grazie grazie Andrea
Cosa diamo la parola da Francesco Rutelli sindaco di Roma poi il dottor Viero
Professore
Fatto
Vi ringrazio molto dell'invito e anche
Se sottolineo quando ho apprezzato
Che ha preso alloggio patrimonio comune a sé ha dimenticato un oratore cioè di Andrea
è troppo e troppo costoso ma senza il passaggio
Ringrazio anche
Massimo
Per la relazione che ho
Paolo fra la reazione che ho letto accuratamente pur non avendo ascoltata
E intervengo su due o tre argomenti fondamentali in modo sintetico vista anche l'ora
Vorrei sottolineare questo
Già dal titolo che voi avete dato questa vostra riflessione
Risalta un elemento che importante e acquisito non lo dobbiamo dare per scontato completamente il concetto di sviluppo è un concetto sul quale
Fino a qualche anno fa si litigava terribilmente entra cultura
Vogliamo dire cultura operaia mondo del lavoro sindacato e ambientalisti
Oggi è un concetto su cui è un obiettivo di fondo su cui si è raggiunta una certa pacificazione
E di cui però non si occupa più nessuno
Realtà siamo tutti d'accordo che ci vogliono sviluppo a partire da città tendenzialmente lo sviluppo deve essere sostenibile quindi lo sviluppo delle sere qui vibrato compatibile con le grandi questioni ambientali
Il governo del territorio
Che lo sviluppo di come l'abbiamo inteso negli anni sessanta settanta in parte ottanta
In chi contestato diciamo dal dal dal parte da sinistra dagli ambientalisti come un fattore quantitativo piuttosto e qualitativo condannato
Alla sconfitta anche a creare un po'di guasti non esiste più
Non solo perché è finita con la cultura industriale ma perché è finita quella cultura lo sviluppo
Il problema che vedo oggi e che obiettivamente noi non abbiamo mentre ci si è pacificata e tutti anche il più radicale degli ambientalisti
Conviene sul fatto che le grandi sfide nuove stile di sviluppo
E che le sfide sviluppo sono in imperniate sui contesti urbani
E regionali
Più ancora che sui confronti tra nazioni
Di fatto sostanzialmente l'azione per lo sviluppo che è il vero grande motore della trasformazione delle città non viene considerato
Da tutti noi
In maniera adeguate
è quello che facciamo da mattina a sera se io debbo riassumere il mio lavoro di sindaco di Roma di cambio come oppure lo sviluppo delle città
E cerco di promuovere politiche di sviluppo per averci
E tuttavia quello che è stato fatto penso ad alcune città dovremmo forse fare nelle nostre
Città con Bruno Trentin abbiamo parlato di questo
E poi però forse abbiamo lì due o tre anni fa però forse abbiamo riscontrato che non c'era una sufficiente consapevolezza al di là di quello che fa ad esempio l'amministrazione e alcune persone come lui che ci riflette
Tra i pochi
Da sempre particolarmente certi in questi anni questo incontro di oggi ne è una testimonianza non ce n'è una sensibilità
Adeguata ad esempio noi credo dovremmo fare le nostre città
Quello che ha fatto a titolo di esempio cito Barcellona
Che ha redatto un piano strategico per lo sviluppo la città dopo aver individuato i grandi assedi pianificazione di programmazione urbana proprio per creare le condizioni di un impulso concertato
Ma anche qui riprendo la espressione
Inevitabile e corretta della concertazione su cui Paolo Franco conclude la sua relazione
Concertata tra i diversi attori dello sviluppo
Io penso che anche se la denominazione non c'è in realtà alla competizione che è in corso tra le città italiane
E per la prima volta una competizione sana almeno parzialmente lo è
Poiché siamo tutti consapevoli appunto che
L'Italia cambierà davvero
Se saprà dare all'inizio del del nuovo secolo un panorama competitivo e non ha assistito di città che operano che agiscono per sviluppare le proprie vocazioni
Produttive
Organizzative sociali
Di convivialità
Ne parlavamo ieri in un incontro con
Prodi il ministro Costa in cui si parlava di c'era anche Cofferati di interventi riqualificazione urbana
Il valore della convivialità nelle città italiane un valore aggiunto che emerge alla fine di questo secolo non come residuale rispetto alle trasformazioni sbagliate che abbiamo avuto soprattutto nel dopoguerra in questo senso nel secondo dopoguerra
Alle crescite disordinate alla mancanza della pianificazione salvo poche aree del Paese urbanistica
Alla mancanza delle infrastrutture colpa gravissima questa dei governi centrali
E delle regioni che qui hanno fatto il loro più grande fallimento
Più grande fallimento
Gran parte di esse non tutte gran parte di essi però ecco il valore della convivialità è un valore aggiunto del città Italia perché le città italiane in fondo si presentano la fine del secolo soprattutto dopo questa nuova fase di nuove amministrazioni che hanno lavorato e che stanno lavorando soprattutto sulla ricucitura
Dei contesti periferici
Il vero lavoro e noi stiamo facendo
In città che non crescono più quantitativamente
Che hanno esaurito la lo sviluppo fisico perché è finito lo sviluppo della popolazione quantitativo anche se cresce il numero delle famiglie quindi c'è bisogno egualmente di fare le trasformazioni urbane fare da trasformazioni edilizie
Però di segno completamente diverso fatto importante salone che dà speranza nelle nostre città in molte nostre città è questo che
Fermata la crescita quantitativa i contesti urbani sono impegnati nella riqualificazione dell'esistente
Da qui secondo me concerto esaurimento di un Urban di uno urbanistici Isma'di uno urbanisti chiese visionarie lastra
è una più mercato perché diciamo le famose idee per altri leader per accettare così parrebbe trasferire questo demolire quello creare un asse dobbiamo avere molto chiare le grandi questioni di trasformazioni urbanistiche ma sapere che la convivialità ormai che il pregio delle città italiane da dal mille duecento ad oggi
Con epoche alquanto diverso diciamo questi otto secoli
Può trovare una nuova fase nuova stagione di Rinascimento
Attraverso la riqualificazione delle periferie cioè dei luoghi dove vive la stragrande maggioranza dei cittadini
Che si può fare perché non c'è più sviluppo a macchia d'olio non c'è più l'espansione nel territorio delle città e c'è una volontà amministrativa basata appunto sulla riqualificazione tessuti esiste
Questi sono valori che sono internamente nelle città positivi ed anche esternamente positivi perché postula una certa competizione che alla fine non poté sviluppare le vocazioni a utenti che non assistite delle diverse aree metropolitane soprattutto delle grandi città
Se io debbo dire in questo quadro qual è una le cose buone forse la più buona una le più buone non abbiamo fatto nei quattro anni passati dell'amministrazione di Roma
Che risponde forse la fisionomia
Delle sfide
Che tu hai
Paolo tracciato nelle nella relazione iniziale
è quella di avere sancito non deciso sancito perché sostanzialmente questo corrisponde al maturare tanti fattori economici e sociali l'esaurimento della rendita speculativa
Nella trasformazione urbana
Attraverso la salvaguardia del territorio non costruito e l'enfasi l'impegno sull'obiettivo strategico trasforma il tessuto esistente teso a Roma e cambiamento più importante che si potesse fare perché Roma è cresciuta per un secolo in ma modo totalmente aderente
Agli obiettivi di quello che era il più grande fattore di produzione di ricchezza e cioè la speculazione immobiliare la rendita
E se noi vogliamo finire questo secolo davvero di iniziare una stagione nuova in chiave di sviluppo reale dobbiamo sapere che lo sviluppo dell'edilizia lo sviluppo Della trasformazione urbana deve essere imperniato
Appunto su valori produttivi e non su valori speculativi questo forse il più grande cambiamento in una certa misura storico che noi abbiamo sancito cioè che abbiamo
No consacrato né i fatti e sorgerà prodotto da tante cose che mi stavano determinando e muovendo
E e rimarrà io penso come uno dei risultati più importanti delle amministrazioni di questi di questi ultimi
Cinque sei sette anni
Del del Novecento
Ecco parlavo di competizione sana tra le città e ci tengo a dire una cosa che è importante recita contano di più oggi
Conto il più perché ci sono dei sindaci eletti che dunque rispondono dicono che fanno non c'è una indistinta classe politica mediamente irresponsabile perché mediamente esprime
Di volta in volta il sindaco sindaco risponde cittadini mi deve rispondere
Fondamentalmente delle missioni di sviluppo dalla città
E questo fatto democratico un fatto positivo
Però io penso che quello che ci aspetta appunto in questo fine secolo
E negativo se noi abbiamo da una parte trasferimento fortissimo di poteri ad un'Europa che ha molti poteri e poca democrazia
E un'investitura al a livello alto e a livello basso se abbiamo l'investitura politica democratica molto forte per le città per il Super i loro amministratori senza poteri adeguati
E il rischio grande che corre che corrono istituti corre diciamo il il il relazione democratiche nel nostro sistema
Sta nella necessità di di combinare quelli poi erano i pilastri del federalismo
Da Cattaneo in avanti del del federalismo autentico anche il federalismo nato in Italia già alla fine Ottocento che era allo stesso tempo sovranazionale e Comunardo
Noi abbiamo una dimensione sovranazionale sempre più forte e sempre meno democratico
E abbiamo una dimensione civica sempre più forte nell'identità democratica e a rischio di avere scarsi poteri reale questa è una responsabilità anche dei governi governo italiano sta facendo una scelta importante forte seria
In chiave di trasferimento di poteri ai comuni e alle regioni e agli enti locali
Bisogna che accanto i poteri ci sono anche le risorse per esercitarsi
Perché i Comuni sono e saranno vanno benissimo legge Bassanini e considero uno degli dei dei punti capisaldi riformatori autentici di questa nuova esperienza di governo del dell'Ulivo
Non va solo naturalmente assieme ad altre cose importanti però se noi non avremo accanto a questo
Le risorse
Per esercitare queste nuove funzioni
Non credo lo Stato di calarsi in questo modo dall'impaccio
Della non aumento della pressione fiscale
E se il sistema è questo noi manteniamo il prelievo fiscale centrale a livello di prima
Perché trasferiamo le funzioni sui governi locali ma non gli diamo i soldi per farle
Abbiamo gli strumenti per assolverli
Allora toccherà ai Comuni aumentare la pressione fiscale
E questo è impensabile non accetteranno mai
Salvo aprire un conflitto in particolare i comuni
Siamo arrivati al punto limite i comuni in questi anni in questi ultimi cinque anni hanno fatto una parte decisiva del risanamento nazionale
Decisive
Potenziare il Comune di Roma è passato da un livello di autonomia finanziaria
In tre anni
Del trentotto per cento
Ad uno dei sessantacinque per cento
Questo lo si è fatto in chiave
Con di consenso di concertazione lo abbiamo fatto anche riducendo sprechi
Dispersione di risorse investendo facendo alcune privatizzazioni facendo alcune trasformazioni di funzioni chiave nella città
Valorizzando di Investimenti spendendo di più in infrastrutture cose prima non si faceva
E così via ma siamo all'impresa privata
Se si pensa di continuare a trasferire ai Comuni funzioni senza le risorse ripeto per farvi fronte sistema non regge ed è un punto che si porrà dall'inizio del novantanove quando il
Quadro dei trasferimenti di funzioni rientra operativo
è un punto fondamentale perché come dicevo prima un punto democratico
Di rapporti democratici nel sistema di equilibrio dei poteri nella rete
Quindi ma Gina questo vale specialmente per i guelfi far cultura e accenna
Vale per il welfare in chiave positiva perché non c'è il minimo dubbio che essi siano debbano essere le città
Il luogo in cui si
Realizza un welfare si dà corpo ad un welfare riformato
E riformatore
Perché le città sono più vicini cittadini perché nelle città anche i controlli sulle elusione gli imbrogli sono più facili perché
Anche qualche punto un rapporto più immediatamente democratico tra i lettori ed eletti spinge ad un rapporto di verifica della qualità dei servizi prestati molto più stringente
I Comuni non potranno che assumere progressivamente sempre di più funzioni come l'assistenza domiciliare
Usare anche le nuove tecnologie per assistere le categorie disagiate
Ed è bene che lo facciano i comuni e in parte che e che che svolgono l'indirizzo l'inquadramento programmatorio certamente le regioni sul territorio più vasto
Però ripeto se tutt'su tutti questi aspetti io cito recito Turci ne cito due Cheadle Guelfa da una parte cito l'infrastrutturazione la modernizzazione dei nostri sistemi urbani dall'altra
Ecco se non c'è un sistema di trasferimenti con competenze con risorse
In particolare in questi due settori
Il nuovo stato sociale lo stato sociale più snello più diretto più efficace ed efficiente
E la modernizzazione infrastrutturazione
Sostenibile dei nostri sistemi urbani
Non avremo un equilibrio in questo nuovo ordinamento più decentrato se non propriamente più
Federali
Ecco concludo provo dicendo che raccolgo in pieno quello che sempre nella nella sua relazione Paolo Orsi
Si richiamava cioè anche dei punti interrogativi tutti parlano di poli tecnologici cosa c'era dentro
Bisogna che che si sappia bene se non si fanno le scatole vuote ci sono molte esperienze delle quali
Ci sono successi e insuccessi studiare esperienze credo sia utile
La cultura
Lo snellimento amministrativo il problema delle fondazioni giustamente abbiamo una straordinaria
Un appuntamento straordinario forse non ancora abbastanza
Analizzato percepito e su cui non si sta facendo abbastanza e poi appunto il grande tema del Risanamento Gourmand io penso che tutti debbano partecipare all'innovazione in questo quadro dicevo all'inizio
Che è un quadro di competizione tra le città al servizio della nazione questa funzione di servizio la capitale da sempre
Più di tutte certamente non siamo stati per tanti anni
Additati come un luogo di
Parassitismo non era giusto ma c'erano elementi sicuramente vecchi da Seat da superare e il loro superamento si lega direttamente la nostra capacità parlo di Roma
Di essere percepiti come una capitale al servizio della nazione che migliore per svolge anche innanzitutto questa funzione generale in sintesi di servizio
E non certamente di superfetazione assistita del tempo che è finita non la rimpiange amo affatto abbiamo dato tanto dimostrato di di poter essere in grado di governare questa difficilissima transizione dico che tutti debbono essere parte dell'innovazione anche il sindacato
Perché c'è se in questi processi di innovazione il sindacato si batte per lo sviluppo
Nella differenza di funzione
E di ruoli
Che pur fanno parte della concertazione
Siamo alleati davvero qui la parola a patto che si di cui si fa tanto uso e abuso a nostro parere l'altro Paese e nel linguaggio politico
E più che mai appropriata
Azzeccata è un patto per lo sviluppo in cui la la dialettica il conflitto se necessario la concertazione ove possibile
Avvicinano
All'obiettivo di questa missione se naturalmente abbiamo un sindacato che difende gli straordinari
Anziché difendere innovazione non va bene
è un problema anche in casa vostra
Il e quindi io credo che giusto richiamare la parte politico amministrativo le sue responsabilità ma è anche fondamentale capire che
Nelle missioni urbana e di sviluppo
Anche il sindacato in alcuni casi deve sciogliere dei nodi che non sempre ancora sciolto soprattutto in alcune aree del Paese
E che talvolta tutela non la posizione di qualche decina di lavoratori ma fanno perde la prospettiva di aprire
Spazi
Che valgono molto di più anche per il lavoro per l'occupazione per un risanamento autentico prendere una competizione appunto che sia sana e non assistita questo lo dico consapevole che noi per primi abbiamo tanti difetti e tanti ritardi e tante carenze facciamo i conti
Come appunto dice giustamente Paolo Franco con macchine amministrative che è molto più difficile
Riformare quelle dei Comuni
E non le interessa
è vero veri
Pensiamo consapevoli della grande difficoltà del nostro lavoro però credo che tutti dobbiamo esserlo insieme perché diciamo queste missioni di sviluppo che non sono una scelta contro un'altra sono di città in competizione tra loro e dalle ATER tra loro per far funzionare
Un sistema nuovo
Vedono anche un ruolo importantissimo il sindacato io pronta appunto saluto questo vostro incontro perché leggo in questo questa riflessione che con Bruno Trentin state portando avanti
Il segno di una maturazione e di un concorso assai importante che la CGIL il sindacato italiano sono oggi in grado di dare vi ringrazio
Grazie ad altre volte anche Francesco Rutelli per la partecipazione per il contributo che ci ha portato il professor Piero direttore se chiedo scusa se erro direttore generale del Comune di Trieste intanto senesi così come ha detto fino alle tredici e trenta possiamo lavorare se qualche alta anche qualche minuto in più se qualche altra interlocuzione qualche intervento
Richiesto qualche spazio c'è prego
Marro entro i quattro minuti allora una promessa volevo portare un ulteriore spunto la riflessione che stiamo facendo oggi
Io sono un economista aziendale quindi vorrei invitare anche una detrazione dal punto vista micro economico oltre che da quello ma crescono amico che a lungo è stato dibattuto in mattinata e cioè molto sinteticamente recita possono giocare un ruolo per lo sviluppo se vi sono tre condizioni serie la progettualità se vi sono le risorse e di questi due punti si è molto parlato ma anche se vi è la capacità implementativa realizzativa sulla progettualità ci siamo a lungo va intrattenuti stamattina personalmente ritengo che di progettualità Venezia parecchie nel nostro Paese
Come percettori questa Bocconi o molto spesso occasione di elaborare piani di revisionare piani di leggere pianeti la progettualità in questo Paese non ma
Potremmo forse eccepire sul fatto che mancano risorse onestamente questo non lo credo neppure
Se noi prendiamo i bilanci dei Comuni italiani escludendo settantatré per cento dei comuni italiani che hanno meno di cinque mila abitanti voi vedete che nel piano delle opere cioè sul conto capitale mediamente la capacità realizzativa dei comuni
Si assesta attorno al sessanta per cento il che vuol dire che i comuni usano il sessanta per cento delle risorse che potrebbero attivare attraverso mutui trasferimenti eccetera
Quindi le risorse vero né alcuni casi mancano ma non è
Una situazione generalizzata anzi probabilmente contrario
Personalmente non credo minimamente che si possa in questo Paese votare con i piedi come diceva la la professoressa vecchi noi non siamo gli Stati Uniti la gente non si sposta perché paga cinquecento dollari in più o in meno
Dobbiamo tener presente che in questa in questo Paese la città che i servizi più alti che è una cita un capoluogo di provincia lombardo ai servizi più cari d'Italia ed è la città in cui la pubblica amministrazione meglio retata dei cittadini anche da quelli con livello reddito più basso
E per l'amor del cielo non fermiamo una riforma che timidamente si affaccia in cui a noi comuni e la pala possibilità di decidere quanto introitare
E finalmente di non aspettare l'ultimo momento la legge finanziaria per fare la nostra progettazione di bilancio e poi diciamo la verità in margine le forbici che si potranno applicare da città a città sono talmente rilevante non innescare fenomeni di migrazione interna
E quindi richiamo al terzo punto
Rimanere entro i quattro minuti ciò che manca alle nostre città per svolgere veramente un ruolo di leadership nello sviluppo economico sociale e culturale del Paese la capacità di implementazione
La capacità realizzativa di fare di tradurre i piani in cose concrete
E allora sono estremamente sintetico ci sono due problemi giganteschi uno lodigiana allora già evidenziato il mio segno la normativa io dico sempre la mattina quando arrivo in ufficio i miei collaboratori decidiamo quelle norme oggi infrange Remo facendo finta di non infrangere
Perché è un Paese che è retto da duecento mila norme occhi decide di non gestire inondare i servizi di non sostituire le persone che vanno in malattia di non seppellire i morti di non prende i bambini all'asilo nido oppure bisognerà vantarsi
Quindi noi li dobbiamo avere il coraggio di dirlo facciamo finta di seguire le norme ma facciamo finta perché se le cui seguissimo veramente tutte non faremo assolutamente mi e quindi il profondo bisogno di una revisione complessiva dell'impianto normativo di quest'opera al Comune di Trieste stiamo sbloccando ora dopo anni con un lavoro incredibile appalti per quasi trecento miliardi
E non perché vi sia stata a cattiva volontà non perché vi sia stato trascuratezza ma perché la normativa poneva problemi colossali
Bene semplificazione del quadro normativo ma la capacità implementativa realizzativa dei comuni e qui ben viene il fatto che organizzare questo incontro sia un'organizzazione sindacale risiede nelle risorse umane
Nelle persone
E allora
Ciò che io continuo a dire che mi sforzo di fare nel mio comune che dobbiamo fare investimenti colossali informazione
Noi come Comune di Trieste da quando il sindaco e gli è stato letto da quando io sono arrivato in quale sta investendo miliardi all'anno informazione di tutto il personale dal terzo livello all'ultimo dei dirigenti
C'è un aspetto che per me estremamente consolante quando sono arrivato il Comune di Trieste la maggior parte del pratiche veniva ancora gestita con la macchina da scrivere
Abbiamo inaugurato intranet
Ma non è tanto il fatto di avere a cura inaugurato interamente abbiamo portato il rapporto macchine personale uno a uno ma neanche questo mi consola mia grande soddisfazione che abbiamo persone di cinquantotto cinquantanove sessanta sessantuno anni che lavorano in comune e che hanno sviluppato un rapporto sereno con la macchina vi do un solo dato quest'anno grazie a questa grande integrazione delle banche dati della diffusione della tecnologia siamo riusciti ad avviare un'opera di recupero dell'evasione
Della parso della TARSU difensore tribali che ha portato nelle casse del Comune dieci miliardi prendendo il preventivo novantotto che ne porti quindici questi sono i risultati che si può conseguire formando il personale ovviamente motivando persone
E sempre l'appello sindacato semplificando anche la gestione del personale a nessuno di noi sfugge che la mobilità interno i Progetti Obiettivo la produttività l'applicazione decentrata di contratti nazionali è cosa tremenda
Per noi che ogni giorno dobbiamo gestire queste macchine piuttosto complesse quattro mila cinque mila dipendenti è una fatica di Sisifo e quindi io sottolineo quando formidabile veramente formidabile l'apporto che il sindacato può dare nell'agevolare questa fase di transizione dal mio punto di vista non vi può essere un ruolo trainante delle città per uno sviluppo se non vi è capacità realizzativa e non vi può essere capacità realizzativa se non vi è la capacità di valorizzare di liberare le immense energie che abbiamo all'interno dei nostri anche se il contesto normativo contesto economico e non di rado anche il contesto politico
Rendono quest'impresa veramente difficile
Sei minuti
Dato rigorosissimo è tuttavia ci ha portato quelle osservazioni interessantissime nel concreto
C'è qualcuno che chiede vedere qualche minuto possiamo darci e Lodi
No allora ci aggiorniamo alle quattordici e trenta con i temi della seconda sessione che vi sono che rivedersi
Anche sulla faccia del sindacato rispetto a questo nuovo ruolo dei comuni la seconda sessione come avete visto è dedicata al problema dell'assistenza
I Comuni tradizionalmente sono stati sempre i soggetti delle politiche assistenziali in Italia noi abbiamo una legge vecchissima non abbiamo legge
Leggi di coordinamento delle politiche sociali non esisteva non è mai esistita fino ad altri una vera e propria politica sociale e nazionale
I Comuni hanno supplito a questo con la la loro Fantasia ma soprattutto con il fatto di essere quelli che erano più vicini al bisogno che si esprimerà e che quindi non si potevano sottrarre perciò quando diciamo che oggi c'è un nuovo ruolo di comuni
Nelle questioni nella gestione dell'assistenza non intendiamo dire appunto e non riconoscere tutto questo lavoro
Che tra l'altro è stato fatto in alcuni posti anche in maniera eccellente perché voglio ricordare che se pure il nostro è un Paese con scarsi mezzi per le politiche sociali
E con una diffusione dei servizi sociali molto disomogenea e anche un paese che ha saputo esprimere politiche molto innovative nel campo sociale che ha saputo anche in qualche modo esportarlo e discuterle quindi un terreno diciamo molto variegato molto differenziato quando diciamo che oggi quindi i comuni si trovano anche loro di fronte a nuovi compiti intendiamo dire che siamo in una fase in cui tutti insieme stiamo ripensando le politiche sociali e il ruolo dei soggetti interessati alle politiche sociali
E che molte o di questo ripensamento di questa trasformazione dell'idea di assistenza
Da e e mento caritatevole ha invece elemento di diritto della cittadinanza
Quindi espressione della possibilità di esprimere il proprio diritto di di cittadinanza porta ad un nuovo coinvolgimento e noi speriamo anche ad un nuovo protagonismo dei comuni
Innanzitutto la stessa Teoria
Della cosiddetta o progetto personalizzato di promozione sociale che tenda a due livelli a dare autonomia del alle persone da una parte rafforzando l'individuo nel suo percorso sociale
Ma dall'altro anche riconoscendo includendo Irvine divido dentro una comunità una collettività quindi permettendogli un percorso di identità dentro una comunità riconosciuta è uno degli elementi che chiama in causa appunto la comunità più vicina e la comunità più vicina è la comunità territoriale quasi sempre in un'Italia che è fatta di piccoli e piccolissimi comuni è il Comune poi può essere il quartiere può essere e insomma può avere varie dimensioni territoriali e tuttavia appunto c'è questa dimensione territoriale che viene chiamata in causa da questo nuovo concetto
Di progetto personalizzato per l'autonomia delle persone e quindi dei cittadini e dei cittadini
La seconda questione è proprio il superamento dell'idea che le politiche sociali
Debbano innanzitutto essere politiche di tipo a risarcitorio e quindi esprimibile attraverso un indennizzo quasi sempre di trasferimento monetario
Noi abbiamo in Italia quel poco di politiche sociali nazionali che abbiamo fatte le abbiamo fatte nel campo del trasferimento monetario
Oggi si chiede di ripensare questa politica lei per annullare anche il ruolo della trasferimento monetario ma per metterlo dentro un progetto
Che abbia alla fine del Progetto appunto l'idea di restituire ad ogni soggetto la propria autonomia la propria capacità di scelta rispetto alla alla propria vita ai propri tempi e quindi di ridare soggettività forte a tutti quindi non un Progetto risarcitorio ma un Progetto di promozione
Che cosa può comportare in campo un progetto di questo genere se non anche qui l'insieme dei soggetti che vivono nel territorio
La concorrenza di più soggetti oggi a noi siamo convinti che una comunità deve esprimere molte cose deve esprimere l'impegno pubblico di quella comunità di quella collettività d'impegno istituzionale
Per la vita e la qualità della vita dei propri cittadini quindi una responsabilità del della istituzione del della comunità in questo caso noi pensiamo ai comuni
E però nello stesso tempo deve essere in grado di stimolare il protagonismo di tutti i cittadini
Deve essere in grado di stimolare non soltanto di organizzare la domanda come ha fatto fino ad oggi ma proprio di stimolarla in qualche modo di far crescere da una parte un bisogno ma dall'alto alcuna risposta
Auto organizzata dove autorganizzazione sociale sta per noi
E la capacità di controllare anche i propri processi di emancipazione dentro il territorio cioè in un'idea di democrazia partecipata attraverso le forme di organizzazione dei cittadini e delle cittadine che possono essere forme di organizzazione degli utenti ma quando io parlo dei vari soggetti penso prevalentemente oggi a questo nuovo fenomeno che è quello della del non profit dell'economia sociale dell'impresa sociale che si pone come un non solo si pone come uno dei soggetti nuovi dentro la discussione del web fare la possibilità di diversificare e moltiplicare risposte ai bisogni della gente
Ma soprattutto si pone appunto con l'idea di avere un protagonismo che anche qui tanto più è vero come protagonismo tanto più è forte può dare risposte quando più è legato alla sua al suo territorio ieri noi abbiamo fatto sempre in CGIL
Un seminario anche con i rappresentanti dell'impresa non profit i quali ci dicevano appunto questo
Che perché è un'impresa una cooperativa sociale sia veramente abbia scopi veramente socialmente utili è necessario che abbia un riferimento territoriale che si è radicato nel territorio quindi anche qui questo rapporto su come questo fenomeno del non profit può essere un fenomeno vitale per l'economia del territorio ma per la vita dei cittadini e delle cittadine è morto collegato a come la comunità
Sa entrare in relazione con questa nuova esperienza la sa governare lassa in quel chi sa dare regole
E soprattutto la riconosce come una propria risorsa e quindi stimola all'interno di questa impresa anche la valorizzazione del lavoro
Nelle sue forme la professionalità di queste brevi cioè le aiuta emergere anche attraverso questi due elementi
Quindi non si accontenta come ente locale di avere un uso strumentale scusatemi del non profit cioè un uso che ti aiuta a risolvere un problema economico
Ma ne fa invece uno uso di crescita della comunità nell'insieme e il qui anche della banalizzazione di questo lavoro
Che non può essere considerato un lavoro a diritti differenziati come diciamo noi
Quindi ci sono questi tre elementi che nell'idea di trasformazione dell'assistenza richiamano un protagonismo di diverso degli enti locali in questo processo di rivisitazione del guasto
Poi esistono elemento istituzionale oggi la dare Gabba Salini bene ed esplicitamente ai comuni alle Comunità montane le erogazioni di servizi e prestazioni sociali nonché i compiti di progettazione realizzazione della rete dei servizi sociali
Bisogna rispondere a a questa delega appunto organizzando questa realizzazione della rete dei servizi sociali quindi tutto questo richiede da una parte la presenza dei Comuni nella progettazione di un nuovo stato sociale che oggi richiama a definire entro una cornice nazionale le proprie politiche per la prima volta dopo tanti anni in Italia noi abbiamo così ho fatto un accordo che ha portato finalmente ad avere un fondo sociale nazionale poca cosa se vediamo in termini di soldi tanta cosa se vediamo in termini di un'autonomia istituzionale e della formazione di un principio
Importante che se esiste necessariamente un protagonismo a degli enti locali nella nelle politiche sociali altrettanto però deve esistere una responsabilità nello Stato
A dare regole organizzazione ma soprattutto a garantire omogeneità sul territorio per le prestazioni essenziali e quindi parità di diritti per tutti i cittadini del territorio
Oggi esiste una nuova cornice che è stata anche definita nell'accordo
Con con il sindacato che passa attraverso l'idea della sperimentazione del minimo vitale della costituzione del fondo
Del fondo per gli anziani non autosufficienti cioè per nuovi strumenti ancora embrionali strumenti che hanno bisogno di risorse finanziarie e di regolamenti quindi il cammino appena iniziato
Però c'è un cammino noi dobbiamo ragionare su come lo facciamo diventare efficace e con quali strumenti rendiamo protagoniste da una parte le comunità locali ma dall'altra anche il sindacato
Infatti credo che questa situazione chiama in causa anche noi
Ci chiama ha soprattutto al lavorare per utilizzare meglio la contrattazione territoriale per usare lo strumento degli accordi di programma
Per incentivare l'integrazione dei servizi che è il punto sul quale si può giocare non solo la qualità dei servizi
Ma ma la capacità di competizione tra servizi pubblici e privati
L'elemento che rende servizio pubblico competitivo rispetto al privato e la sua possibilità di dare risposte integrate noi non possiamo perdere questa specificità questa è una delle migliori menti su cui nei giorni futuri dovremo lavorare di più c'è anche la belga prevista dalla legge da legare la Bindi sull'integrazione dei servizi socio
Sanitari noi pensiamo che questa da lega debba essere utilizzate in armonia con quello che si sta elaborando al ministero delle delle politiche sociali abbiamo bisogno di avere certezze dei luoghi dell'integrazione come questa viene e quali prestazioni può dare per questo bisogna che ci attrezziamo anche noi cioè che facciamo una riflessione su che cosa significa oggi per esempio protagonismo delle camere del lavoro nella contrattazione territoriale questi conto è anche voluto perché insieme si mettano le esigenze del sindacato e le esigenze degli enti locali per provare a progettare il futuro del guai fa un poco le nostre mani grazie
Adesso capolista via Brera introduzione sul significato solo qualche altro bravi scusatemi non sono stata do la parola al primo a alla nostra prima ospite che è l'assessore di Bologna l'ala gol Fanelli
Presidente del Forum Italiano per la Sicurezza urbana che è stata delegata dal sindaco
Come sempre accade credo le cose sono spesso fortemente segnate dal punto di vista
E quindi dal luogo concreto in cui ci si trova ad operare dalle esperienze concrete che si fanno dal sistema di relazioni che ci si trova davanti che si contribuisce a costruire io credo che stante l'impostazione anche le domande che sono state poste è forse più utile per tutti che io parta da un punto di vista che è propriamente quello del lavoro materialismo in una città come quella di Bologna
Su un questioni che hanno a che fare con lo sviluppo del benessere locale e con la possibilità di un Governo partecipato della città accetto volentieri questa sfida relativa a percorsi di democrazia partecipativa anche se come dire pare essere diventato in questo ultimo periodo sufficientemente del Molde dal punto di vista della costruzione del discorso
Spesso anche in modo molto forte rispetto alla costruzione del discorso quando si parla di politiche sociali
Cioè più facile spesso parlare
Di relazione complesse fra parti che parlare di presenza e di connessioni
Forti di relazioni democratiche
All'interno di meccanismi di progettazione di Scelta io vorrei partire proprio de qua perché credo che abbiamo in un primo problema fra le mani che normativo nazionale la Bassanini ci viene incontro ma abbiamo un problema di di Fini azione di che cosa sono non solo le competenze dei comuni ma anche quali sono le grandi differenze che percorrono gli enti locali
Avendo il coraggio di assumerne da un lato la specificità e dall'altro la complessità perché vi sono alcune realtà locali che possono essere definite iper complesse che sono oggettivamente quelle metropolitane che vanno nominate in quanto tali
E per le quali non vale nessun elemento che porti a un tentativo di riduzione della complessità parlare e in termini di
Proposte relative al welfare locale
In ragionando come se è l'unico dato rilevante fosse la quantità popolar nazionale
O se volete la quantità popolazione Ale per data non considerando i diversi livelli di complessità è io credo una prima operazione che rischia di portare a un qualche disastro perché parto da qui
Perché noi in un Paese come sempre abbiamo dei beni possibili e delle difficoltà possibili
Io penso che le città storicamente materialmente siano entrambe queste cose un bene possibile un motore possibile
Ma anche un grande vincolo e potenzialmente anche un grande luogo di Dio dolori indizi individuali di difficoltà individuali se non abbiamo chiarezza su questo
Credo che potremmo proporre delle modalità che ancorché abbiamo buone regole di base o addirittura un ispettore un'ispirazione federalista
Se non tengono conto di questa specificità rischiano poi di fare diventare lecita dei luoghi da livello di governabilità particolarmente arduo
A partire da una realtà come quella di Bologna che credo possa essere definita una realtà che forse ancora per un po'si poteva accontentare di quello che aveva
E quindi poteva evitare uno spazio di innovazione spinta credo che invece proprio a partire da realtà che hanno non solo una qualità sociale ancora abbastanza buona una tenuta democratica decente un buon lavoro un buon livello di lavoro un tasso livello di ricchezza molto alto
Ci si potrebbe dire Perna quali sono i problemi in definitiva potrebbero essere considerati problemi di dettaglio credo invece che
Paradossalmente in città come la nostra noi possiamo misurare alcuni scarti che devono essere tenuti presenti quando si ipotizza una rivoluzione UE inferi noi ormai con una qualche di Fini è single puro offriamo termini come se fossero uguali parliamo di Welfare State oppure parliamo di Welfare Community oppure parliamo di voi il Bingo ma lo diciamo modo un po'cantilenante nonna
Entrando nel merito approfondito di ciò che stiamo cercando di dire e avvolta di volta in volta lavorando più su categorie istituzionali altre volte lavorando di più su cui categorie relazionali
E credo invece abbiamo bisogno di andare in profondità uso volentieri la nostra realtà per le difficoltà che presenta ma anche per le riferì quali domande in termini di benessere locale possiamo definirlo così forse il termine tutto sommato più neutrale si pongono atti governa
Una città come la nostra che alcune ricchezze e ha molte difficoltà e molti desideri il primo problema la prima questione in una città con una soglia di vita molto alta la notte certamente una città soglia alta
Dove la media della popolazione vive in una situazione di largo Preneste
In una città con una soglia molto alta noi abbiamo due ordini di problemi DiVersi da un lato
Una problema generale di empowerment per quelle persone tante e differenti ma non tanto in termini
Maggioritari ma minoritari
Che spingono per raggiungere quella soglia che avvertono come soglia generale quindi giustamente desiderabile quella soglia diventa un diritto sociale percepito non è scritto non è una declaratoria
Il livello di vita di una città e quella soglia vi è divento una specie
Di
Di linea di possibilità con la quale ci si raffronta rispetto alla quale si può essere cittadini inclusi ed esclusi felici o infelici usiamo in termini che preferiamo ma
Anche questo è abbastanza visibile quindi abbiamo una parte di popolazione che cerca strade per l'empowerment
E una parte invece di popolazione
Che ha paura di una parte ancora residuale di popolazione che spinge per entrare dentro la soglia fa uno in senso stretto
Perché comprende che questo questa spinta può mettere in discussione i livelli alti di vita di una città e poi fra questi insiemi popolazione anni
Noi abbiamo lo possiamo dire anche in una città molto socializzato come la nostra sempre più io lo chiamo così anche se è un termine molto femminile che non viene usato con tanta disinvoltura un grande bisogno di consolazione sociale
Cioè la molteplicità delle solitudini
Nelle città che non è solo una deriva di idee più o meno individualistica una solitudine materialmente
Porta a un bisogno che io chiamo di relazione ma anche di consolazione sul
In una realtà come questa ma io credo anche molte altre noi non possiamo più pensare di costruire politiche di welfare lo dico con molta tranquillità solo pensando a delle prestazioni Ferservizi
Al servizi e prestazioni ma dobbiamo cercare di pensare che una città ancorché non pensata comunque alcuni distinto ma come insieme di individui individui forti a l'esigenza di essere governata anche in senso fortemente relazioni e quindi pensata come una città che ha la possibilità di offrire un insieme di relazioni significative e che storce anche una parte del suo lavoro del lavoro delle amministrazioni comunali e delle richieste di relazione
Proprio nel senso più profondo dell'accoglienza
Per questo quando in termini generali tutti non ci poniamo i problemi delle soglie minime d'acciaio
Dal reddito minimo dal minimo vitale
Alla alle questioni relative all'autosufficienza o ancora di più a reddito minimo di inserimento la prima domanda che io mi pongo è se siamo abbastanza lucidamente pronti a costruire dei percorsi
Che non ci riportino dentro una logica nel quale definita un criterio di sopravvivenza economica sopravvivenza tout-court
Non ci possiamo in qualche modo disinteressare interessare in meno
Della qualità di vita delle persone guardate che non parlo solo di servizi perché ancora riterrei che nonostante questo sia problema nazionale molto forte la qualità dei servizi anche Generali nel nostro paese non è sempre stupefacente pensiamo alla sanità o pensiamo anche alla scuola ma abbiamo anni avviso un problema più fondo
Che è quello della ricostruzione di
Di pezzi di società o della Società tutta intera
Io uso tessile spesso un termine a re indiano che fare società costruire relazioni profonde che mi piace a volte di più di quello ormai un balzo del costruzione di reti comunitarie perché mi sembra meno povero più politico
Io credo che se abbiamo una lettura di questo tipo
Ha probabilmente possiamo capire meglio anche la possibilità dell'utilizzo di strumentazioni né innovativo anche capire meglio perché chi l'ha vista in un comune come il mio solitamente quando sente parlare di comuni che hanno una grande capacità di gestione dei servizi che fanno assistenza si irrita
Per che credo che la vocazione del governo locale debba essere propriamente quello di connettere governare e quindi anche fare servizi anche qualificare la rete dei servizi ma contribuire a costruire una rete sociale questo nelle città sta diventando io credo un problema prioritario e non ce la caviamo
E lo dico così seccamente con il vecchio rito dell'uguaglianza cioè non ce la caviamo col vecchio rito dei diritti
Non è sufficiente
Non è sufficiente perché ancorché e parlo ovviamente
Di di un mondo che non c'è
Noi dunque riuscissimo a garantire ad ognuno ciò che giusto e de o in generale dal punto di vista delle possibilità di vita comunque ci sconterà avremmo con un problema di relazioni e con un problema di costruzione di nuovo delle reti di città parliamo schietto
Le nostre città sono sempre più precoce da grandi differenze
Se noi pensiamo che il criterio omologa attivo
Sia un criterio utile probabilmente abbiamo già fallito perché è comunque un criterio miserabile
In città dove sempre più abbiamo presenze migratorie forti interne ed esterne comunitari e non comunitari di lavoratori e di studenti dove abbiamo persone molto ricche persone molto povere
Dove abbiamo stili di vita complessi filmiche si confrontano abbiamo un primo generale meccanismo di esclusione
Che ed esclusione di chi si considera portatore di una cultura generale di quella città agli autoctoni o comunque maggioritari
E tanti altri che maggioritari non sono più
Questo non è solo una questione di politiche partecipative ma è una questione di diritti sociali che si misurano anche con le differenze
E misurarsi con le differenze mette a durissima prova che come nuovo imitato in questo momento deve fare la tra le classiche due mosse in una volta sola garantire le soglie minime
La qualificazione delle soglie minime e quindi almeno la qualificazione dei servizi più essenziali almeno i redditi di ingresso ma contestualmente deve potere Mutu usare una serie di interventi
Che in qualche misura non escludano e non esploda non tenendo conto non solo del meccanismo dell'uguaglianza ma anche il meccanismo delle differenze
E credo che questo sia un lavoro straordinariamente difficile che da solo smonta l'idea del Welfare State nel modo più tradizione pensato tradizionalmente
Perché nessuna istituzione nel locale nato né nazionale
Può misurarsi da sola con questo doppio problema qualificazione soglia minima ma insieme meccanismi di empowerment che tengono fortemente conto delle differenze
Non solo dei punti di partenza mare delle differenze di aspirazioni delle differenze
Di complessità culturale delle differenze in Generali
Per questo credo che una serie di proposte che spesso vengono chieste più dal punto di vista dell'economia sociale e io concordo anche da questo punto di vista ma mi permetto di prenderlo dall'altro che forse più culturalmente segnato da storie che non sempre trovano cittadinanza nera piena nei ragionamenti sulla riforma dello Stato sociale
Credo che possono segnare in maniera ancora più ricca
Una serie di strumentazione alle quali spesso facciamo riferimento ma forse facciamo riferimento un modo un po'schematico
Proviamo a vedere quando noi ragioniamo in termini di welfare comunichi o di quel Bing di benessere di una realtà sociale non parliamo solo di reti perché ci sono delle possibilità di organizzazione di gruppi societari perché questi facilitano il compito perché fanno rete
Dobbiamo assumere il punto di vista ancora più forte che questo è necessario perché solo così
Riusciamo a rappresentare delle differenze che sono non riducibili in politiche generali neanche a livello locale
Pensiamo anche semplicemente a una cosa che può apparire minimalista
Partorire in una città come Bologna non è più così semplice come una volta perché può succedere che ci siano donne in più puntate che vanno a partorire in un ospedale di Bologna civilissima con dei buoni servizi
E che naturalmente vengono centralizzati perché nessuno nelle nostre città e in grado di attivare un servizio che dia una risposta seria questo tipo di problema
Al momento noi non abbiamo una risposta organizzata ma non abbiamo neanche dei pezzi di società che possono interagire con questo sistema in modo efficace per porre la domanda
E cioè abbiamo una difficoltà di canalizzazione
E di voce dei bisogni che sono già forti socialmente ma che non riescono a trovare un percorso significativo di autorganizzazione
Allora mi posso permettere di dirlo qui con conforta più che magari limitandomi a fare l'assessore al mio comune c'è un problema di alleanze sociali fortissimi a livello locale
Che ieri bianco forze voci a quelle potenze che ci sono ma che non riescono in qualche modo ad organizzarsi che spingono individualmente per percorsi ed empowerment ma che hanno bisogno di autorganizzazione
Quando parliamo
Per esempio di terzo settore è necessario che noi lo facciamo con questa infinita lucidità
Cioè misurando questo modello autorganizzati top anche con le differenze nuove non solo per prendere ricchezze che ci sono già ma per metterne in campo di quelle potenziali
Io vorrei dire ancora tre cose perché mi paiono di nuovo sufficientemente rilevanti tutti noi abbiamo a che fare con dei dati problematici e quindi che sono che nel momento in cui
Si mettono in moto meccanismi di innovazione
Nuove azioni perché ci sono situazioni socio demografiche che mutano per motivi di bilancio per motivi di riorganizzazione sociale oggettiva per motivi di nuove domande sociali perché muta il quadro nazionale
Molte possono essere le motivazioni per cui si procede all'innovazione
Nel momento nel quale noi procediamo a mettere in campo quella che io chiamo progettazione o innovazione creativa come enti locali abbiamo un primo debito
E il primo debito che abbiamo è quello non solo di costruire patti cosa indispensabile
Le formule sono molte ma insomma sono pattizie dal punto di vista sociale ma abbiamo questo debito già dal punto di vista della progettazione cioè del della mostra primaria non della mossa gestionale
E forse abbiamo un debito che non riusciamo fino in fondo a rendere attivo
Che è quello di attivare anche coloro che non hanno forme di autorganizzazione primaria e non sono solo persone che possono essere considerate poverissime
Ma persone che non hanno ancora percorsi di autorganizzazione questa è una quesito che interroga gli enti locali
Che interroga le grandi organizzazioni e che interroga fortissimamente tutto il Mac tutti
Il boom il puntiglio di organizzazione sociale
Ma può essere un elemento di forza se viene interpretato non come movimento in generale solo per i diritti o come autorganizzazione della domanda di tipo socio assistenziale
Ma propriamente comunque conto di creatività porte che propende per ridefinire quelli che sono i modelli di autorganizzazione della città
E quindi nel momento in cui noi progettiamo anche singole parti del welfare locale dobbiamo avere la consapevolezza che mettiamo le mani su un corpo sociale complessivo
Se no io li organizziamo i servizi degli anziani varo della cosa apparentemente
Come dire più autoctona che esistano che potrebbe avere una codifica sociale molto limpida in una città come la nostra dove gli anziani sono tanti ci troviamo di fronte ad alcuni semplici quesiti
Intanto che sono più donne che uomini
E questo primo quesito che forse potrà pari da poco ma dal punto di vista dell'organizzazione della risposta non è una cosina propriamente
Da ridere dunque che le solitudini hanno molte questioni che ci interrogano tre che insieme ci sono bisogni e i non solo risorse ma anche diverse potenzialità che possono essere messe in campo e che hanno a che fare S.p.A. con potenziali utenti
Ma anche con potenziali attori del processo che intrecciano profondamente con altri attori che possono essere attori di forme di lavoro altre forme di volontariato eccetera che tutti chiedono normazione
Ma che spesso trovano elementi forti di conflitto gli uni con gli altri e che possono essere solo ridotti se li si attiva nel momento della progettazione proviamo a dare un nome alle cose
Per riprogettare dei servizi per gli anziani uso questo esempio perché uno dei meno difficoltoso in apparenza noi possiamo costruire reti e patti che riguardino dipende pubblici dipendenti di variare dipendente
Dipendenti di diverse forme associative
Profit non profit volontari di diverse aree volontari di diverse età
Volontariato familiare
Modalità di relazione complessa pensiamo al servizio civile
Fra queste diverse funzioni
Ci sono possibilità di coesione nella progettazione
Ma c'è anche una possibilità forte di conflitto di interessi che va nominato e che ha come base un elemento di conflitto che può essere quello del lavoro cosiddetto produttivo e dell'attività ma una serie di altre elementi di conflitto possibile
Che va fino in fondo interrogati
Quando anche noi pensiamo alla normazione dobbiamo tenere ben presente questo se noi abbiamo come ora abbiamo una normativa fiscale sulle Onlus
No che è puramente una normativa fiscale
E contestualmente non abbiamo qualcosa che ci aiuti per i lavori socialmente utili e degli anziani uso di uno degli esempi molto semplici apparentemente già molto codificati un abbiamo una definizione anche in sede locale
Del modello relazionale generale
Fra
Lavoro profitti lavoro non profit e volontariato e lo spazio che noi vogliamo dare in questo meccanismo a ciò che è lavoro lavoro
E ciò che invece attraverso le attività diventa empowerment per gruppi sociali complesse gli anziani o magari giovani nel servizio civile ci poniamo delle domande troppo sempre
Io credo invece che dobbiamo avere il coraggio di porci delle domande in qualche modo più complesse per evitare di codificare irrigidire ciò che chiede invece la costruzione di percorsi di grandi attenzione consapevolezza in qualche modo la domanda che ci dobbiamo dopo ore quali bene vogliamo garantire davvero
Quali beni vogliamo garantire davvero non solo quali diritti per le persone non solo quali prestazioni
è un bene
Restare attivi dopo la pensione
Io penso che sia un bene
è un bene per fare attività sociale prima di andare a lavorare o anche mentre si lavora è un bene maggiore il lavoro produttivo o l'attività sociale
Queste domande che possono apparire ingenuo e però non ce le poniamo in continuazione nelle sedi locali in verità anche nelle sedi nazionali e sappiamo tutti che spesso gente erano se sono sporte e in qualche modo costrette solo nelle tematiche gestionali
Prokhorov grandi conflitti
Se invece troviamo gli strumenti per la pattuizione il progettuale a livello di città
Allora questi contratti contrasti possono essere ridotti all'inizio e possiamo in qualche modo porre al centro
Questa grande questione della cittadinanza
Che ripeto sempre più io credo debba essere intesa come possibilità concrete di avere un posto nel mondo un posto un su un proprio posto sentirsi in qualche modo dei cittadini all'interno delle città
A questo spesso fa contrasto un dato elementare che è strutturale ed è che noi invece diamo valore profondamente diverso alle cose che nominiamo come beni non è vero che diamo a tutte le cose lo stesso valore valore
E
è giusto che ci sia una definizione di valori differenti
Ma è anche utile che noi in qualche misura costruiamo una patiti pattuizione nel momento in cui parliamo di riforma dello stato sociale faccio addirittura fatica a pronunciare questo nome perché inviso di Perseo
Stabilendo con cura non solo una declaratoria di diritti ma una declaratoria di beni ai quali aspirare con dei percorsi
Con dei percorsi non solo con una declaratoria di diritti e con un insieme di prestazioni
Io credo che in tutti questi anni l'Italia avrebbe avuto un problema colossale aveva chiari quali potevano essere i diritti potenziali
C'era un insieme di prestazioni economiche categoria Rizzante
In molti comuni non certo solo in quello di Bologna c'erano un insieme di servizi significativi ancorché spesso prestazioni di cioè da una parte cittadino dall'altro l'operatore e un servizio una specie una cosa confezionata che veniva distribuita
Rimettere in discussione questa struttura in qualche modo ci obbliga ad abbattere alcuni punti di priorità
Io credo molto Aris piccoli segnali l'altro giorno sono passati congedi parentali credo che in molti qui sappiamo che sono stati messi fortemente in discussione in tensione
Porsi delle domande semplici come perché i congedi parentali possono fare scandalo quando sono congedi parentali maschili e femminili
Probabilmente perché sono uno di quegli strumenti una specie di leva che mettono in cori in discussione una modalità generale mettono in discussione la fissazione dei ruoli femminile e maschile
Mettono in discussione la certezza per gli imprenditori di potere come dire scartare le donne in quante legate a dei rischi di maternità perché potrebbero essere a rischio persino gli uomini che è piuttosto interessante
Ma mette in discussione soprattutto un'organizzazione sociale
E ammette
Che si possono mettere delle delle leve che producono profonda modificazione e che spostano per questa stessa via non solo questioni di diritto ma aprono per questa via tre nuove opportunità
Se voi chiedete a una giovane donna che fa dei colloqui difficili di lavoro
Qual è la paura che ha che aveva fino a ieri che forse da un po'di meno
Nei confronti del datore di lavoro che la interroga dall'altra parte la fatidica domanda
Ha intenzione di fare dei figli da quanto tempo sei sposata questa è una domanda stabile a chi faceva specie colloqui alti magari noti andata l'operaio la cosa era entrata più nel senso comune allora
Trovare dette
Che producano in qualche modo uno spostamento oggettivo
Delle dinamiche che hanno reso impantanato complessivamente tutte le nostre prestazioni welfare Ristich ma non continuando semplicemente a segnalare ciò che tutti noi in qualche modo sappiamo già
Ma che non nato avvolto fino in fondo ed esiti
In che senso non ha avuto fin in fondo esiti non è vero non è vero per gli enti locali non è vero neanche per le proposte nazionali neanche per quelle sindacali che siamo completamente liberi dall'idea
Che vada a priori usato il soggetto lavoratore rispetta soggetto cittadino io lo dico qui perché il posto migliore dove io lo posso dire e lo dico al maschile perché sono ancora convinta che anche ora stiamo correndo dei rischi
Il sindacato giustamente ha chiesto che come dire come viatico alla mancata riforma fiscale scusate l'insolenza si ragionasse di questa cosa che si chiama Carta sociale redditometro riccometro a seconda delle passioni individuali
Bene questo che potrebbe essere utile strumento tecnico niente secondo me è di più eccezionale dietro di sé può portare una una specie di trappola
Che la trappola del privilegio per quelle famiglie che riescono a mantenersi in una situazione di reddito medio-basso
Eventualmente evitando che alcuni dei suoi componenti attivino possibilità di produzione di reddito
Questo è una delle questioni che si possono proporre con un'idea di reddito familiare specie se si pensa seccamente diviso pro-capite
No perché una delle battute più ricorrenti è che la scala di equivalenza certificati ovviamente la divisione pro capite ora questi sono meccanismi che celano dietro un tentativo di normalizzazione
E questo tentativo di normalizzazione ora vediamo vedremo che cosa ne esce
Rischia di portarci a contraddire per eccesso di buona volontà lo dico in questo modo
Un problema che non è solo quello dell'equità
Neanche quello della produzione e con questo finisco di percorsi che tirino fuori tutta la potenza delle differenze
Perché sempre più nella nostra realtà illecita già adesso impattano su questo
Hanno una ricchezza nascosta che teme per riuscire ad avere un posto al sole
Che viene invece spesso compressa perché non sta dentro le strade tradizionali e ha bisogno di trovare nuovi modi per esprimersi e per avere un punto di forza del sociale economica e democratica le questioni degli anziani le questioni dei più giovani ma le questioni degli immigrati sanno tutto dentro questo non lo risolviamo con risposte di welfare tradizionali socialdemocratico se lo vogliamo dire
Non lo risolviamo probabilmente neanche corrisposte di tipo relazionale stretto il Welfare Community ha questa caratteristica
Lo risolviamo di più se abbiamo il coraggio di pensare contestualmente
Ha un'idea di opportunità che stia dentro quello che io chiamo spesso la diga dei diritti avere chiaro che cosa sono i diritti avere chiaro qual è la garanzia della sopravvivenza ma in mezzo lasciare che molto influisca questo per questo i Comuni possono essere una grande potenza non tanto perché si individua la loro autonomia la loro capacità di stare vicino alle persone certo anche per questo ma per avere questo livello di libertà
Questo livello di libertà fa paura fa paura a molti ma io credo che sia l'unica cosa che si può veramente agire fino in fondo se non vogliamo avere delle città dove prima o poi abbiamo un do di un doppio rischio una grande tristezza le città che si chiudono in luoghi sempre più piccoli e comunitari minori con basso tono di preoccupazione di di di relazione oppure città nelle quali in fondo vivano bene non solo e non tanto i più forti certo questo sempre
Ma soprattutto quelli che sanno già in anticipo conformarsi rigidamente ad alcuni riti
Che sono e possono essere anche i riti del welfare tradizionale questa è una preoccupazione che noi avvertiamo molto forse per questo abbiamo e stiamo spingendo moltissimo su ipotesi di tipo innovativo e sulle grandi fortissimi che tengano insieme
Quattro cose
Gli enti locali e gli altri livelli istituzionali di di governo le organizzazioni più forti e certamente le organizzazioni sindacali sono fra le organizzazioni più forti ma ci sono anche le organizzazioni datoriali alte organizzazioni forti
Le organizzazioni che abbiamo chiamato del terzo settore in generale una che si differenziano mo'proprio ancora molto ma anche la capacità di trovare i fermenti della società civile non Ancona ora autorganizzati
Cioè cercare davvero di produrre innovazione ma soprattutto di produrre insieme innovazione economica sociale istituzionale se non si fa insieme di nuovo ci ritroveremo con qualcosa che vecchio prima di nascere e questa è una preoccupazione che ho è che non piccola
Ringraziamo lavare il suo contributo appassionato diamo la parola Raffaele Minelli segretario generale dello Spi Cgil
Questo grado di libertà ce lo permettiamo
Brevemente naturalmente
Dove come sindacati dei pensionati da tempo stiamo attivando un tipo di riflessione che non è soltanto teorica per la verità
Che ha al centro una questione vale a dire la scommessa che ci sia un rapporto stretto
Pera sviluppo economico e contesto sociale e ancora di più che ci sia un relazione molto stretta
Tra fattori relazionali tra beni relazionali diffusione dell'innovazione sviluppo economico del contesto della struttura urbana
Ed è sulla base di questa scommessa che per la regale che sia originale che abbiano inventata noi ovviamente come sapete ci sono tanti studiosi che da tempo stanno addirittura cercando di misurare tali fattori per verificare le connessioni e anche i pesi specifici di vari beni relazionali
Ecco noi però su questo scommettiamo
Scommettiamo naturalmente per una questione che come del immaginate è abbastanza semplice può essere considerata come dire egoistica corporativa tra virgolette nel senso molto positivo
Nel senso che è una delle questioni che constatiamo con una frequenza crescente come livello di malessere della condizione anziana e proprio qui visto la carenza delle relazioni il livello di solitudine una questione naturalmente che attiene ormai a numeri crescenti della popolazione il problema della solitudine vi è una questione
Ore ma centinaia di migliaia di persone e in questa situazione in particolare come è facile immaginare troviamo particolarmente gli anziani particolarmente gli anziani
Nella parte più complessa più difficile della loro esistenza che quell'appunto attorno all'età terminale del settantacinque anni in su
Ed è una condizione che come anche qui è facile comprendere riguarda prevalentemente in maggioranza le donne anziane sole piuttosto che gli anziani soli non che non ci sia un problema di solitudine per certi aspetti ancora più dura
Per quella quota più bassa degli anziani soli
Ecco ma contemporaneamente appunto la nostra scommessa in linea da questo punto di vista con l'impostazione più generale delle confederazioni
è di coniugare questa situazione appunto con lo sviluppo economico cioè partire da uno stato di malesseri da un bisogno duro come quello appunto di aumentare il livello delle relazioni
Per verificare se dall'aumento delle relazioni dei contatti interpersonali del capitale civico come sapete ormai questa è un'espressione che viene utilizzata da vari studiosi se dall'aumento appunto di questo capitale civico negativi e noi siamo convinti ne derivi anche sviluppo dell'innovazione sviluppo economico
Molti studi molte analisi dimostrano che questa equazione corretta questa è una la funzione della produzione in effetti è strettamente legata specialmente nei settori innovativi
Appunto a livello dei beni relazionali
Noi su questo naturalmente stiamo investendo
Stiamo investendo confrontandoci come è facile comprendere con la situazione che è estremamente differenziata nel territorio
Con capitali sociali estremamente differenziati da regione a regione da provincia a provincia e da realtà di quartiere ad altre realtà di quartiere la situazione
Enormemente complessa in una situazione naturalmente che oggi vede un agente territoriali del sindacato dei pensionati che è parziale
Chi è non che non può continuare ad essere in sul solo a rivendicare l'aumento del capitale sociale tenendo conto che da questo punto di vista significa anche a vere possibilità di sviluppo
In particolare di distretti industriali di strutture economiche secondo noi che hanno molto a che fare con quei processi innovativi
Che pretendono appunto contorno sociale e ambiente particolarmente influenzato da queste reti sociali da questi scambi che possono essere non soltanto di tipo interpersonale ma che hanno a che fare anche con livelli qualitativi degli scambi tra impresa e degli scambi con il sistema formativo degli scambi con le regole sociali che presiedono i rapporti tra impresa territorio tra impresa Enti locali e quant'altro
Ma siamo anche convinti naturalmente che dovremo verificare che stabile degli indici
Per constatare in sé le nostre piattaforme le nostre rivendicazioni hanno delle delle ricadute verificabili se aumenta anno se aumenta il livello delle relazioni
Naturalmente ci sono degli indici che facile commisurare se aumentano il numero delle associazioni locali
Se aumentano le capacità di rapporto con le persone che stanno più soli se aumenta la capacità di organizzare ad esempio i parenti di coloro che vivono negli istituti di ricovero cioè esistono
Dei parametri che consentono di verificare non voglio considerare soltanto quelli più facili da immaginare l'adesione alla alla al voto elettorale
Quello che è semplice no nelle vogliamo stabilire alcuni che sono in grado di misurare se il numero delle relazioni va aumentando e contemporaneamente stabilire verificare se insieme a questo
C'è la corrispondenza di questa linea che secondo noi già verificabile alcune realtà di sviluppo economico complessivo
Dicevo naturalmente c'è di c'è oggi una situazione estremamente differenziata e una situazione che pretende la scesa in campo della compete le confederazioni della struttura complessiva del movimento sindacale non posso naturalmente essere soltanto a richiedere e a mettere in campo come dire questa scelta fortemente collocati connotata dall'esigenza di aumentare il patrimonio di beni relazionali soltanto il sindacato dei pensionati
Una situazione
Che peraltro l'aumento del fattore cd con l'aumento delle reti secondo noi è fondamentale anche per immettere un sovrappiù di partecipazione di richiesta democratica funzionale anche un ruolo diverso gli enti locali e di servizi complessivamente un basso livello associativo
Un basso numero di relazioni interpersonali una bassa vitalità democratica naturalmente funzionale al perpetuare una modalità di erogazione di servizi che autoreferente che non è sensibile non sente quale è il livello quali sono le richieste differenziate della domanda
Naturalmente da questo punto di vista secondo noi è importante anche la individuazione
Di livelli adatti a fare esprimere la domanda non a caso da tempo noi pensiamo ad esempio che sia il distretto sociale l'ambito in cui meglio che altrove si può verificare una capacità di la domanda di interferire con l'offerta dei servizi così come viene fatto questo è particolarmente necessario
In una realtà come quella italiana connotata per molti aspetti da grande concentrazione in pochi centri urbani invece la grande diffusione in piccolissimi comuni che non sono in grado in questa dimensione
Per quelle che sono anche le ristrettezza di carattere finanziario di corrispondere il modo più ottimale alle esigenze complesse nel territorio si verificano
L'ultimissima questione perché naturalmente cerco di essere
Conseguente a quella alla premessa
Ecco io voglio dire anche che non è che stiamo soltanto però oggi ad un livello di partenza teorico perché negli ultimi quattro anni
E tenete presente ripeto che siamo un soggetto debole per certi aspetti no forte dal punto di vista quantitativo ma debole come capacità contrattuale negoziale insomma un nostra un soggetto sociale atipico
No il la sua capacità di pressione tutta legata alla forza di mobilitazione alla capacità di presenza di visibilità sociale
Addirittura di definizione però di progettazione sociale in grado di interferire con esigenze degli enti locali non certo di bloccare
Per scelta nostra servizi perché questo potremmo anche farlo se fossimo ville se avessimo adottato altri schermi
Naturalmente non volendo noi utilizzare la terziarizzazione del conflitto anzi vedendola con elementi di degenerazione naturalmente abbiamo minori capacità di incidenza se non quella legata alla nostra capacità di progettazione di autorganizzazione in qualche modo addirittura di risposta autorganizzati ha non a caso abbiamo anche voluto promuovere l'associazione degli anziani l'house ancheggia in grado non soltanto di di di leggere i bisogni come facciamo noi ma in qualche modo dalla lettura specifica del bisogno già di dare una risposta in termini di autorganizzazione a quella
Domanda senza attendere naturalmente risposte codificati come non possono più venire da una struttura con lo Stato sociale che naturalmente noi pensiamo come vada velocemente superato non è più adeguata o non può essere più adeguata per tutte i nuovi bisogni che vanno nascendo nel territorio ecco dicevo questa contrattazione territoriale
Negli anni che vanno dal novantatré al novantasette quella che ha l'ho fatto le organizzazioni dei pensionati è praticamente esplosa non voi nel novantatré
Facevamo avevamo certificato
Un numero di contratti territoriali che sono di vario applichiamo contratti adesso per per sintetizzare ma sono una serie di molto ampia di documenti specifici protocolli specifici protocolli
Delibere provinciale concordate e quant'altro insomma noi avevamo nel novantatré c'è a livello nazionale centoquaranta accordi di questo tipo
Affine novantasette e questi sono diventati due mila centotrenta e questo già fa comprendere quanto sia in crescita il livello della nostra capacità di influenzare di incidere non ancora a livello di mare non ancora corrispondente a quanto secondo lei l'ha fatto
Su questo campo
Così come credo che sia interessante verificare come in molti casi tranne un punto che quello sì riguarda la condizione economica che quello relativo alla concertazione e la contrattazione
Delle tasse delle tariffe amministrate la maggior parte
Delle richieste degli accordi riguarda appunto l'aumento delle capacità di risposta dei servizi e complessivamente l'attenzione all'aumento delle occasioni di rapporto sociale
Può sembrare minimale per certi aspetti e neppure situazione è stato anche un elemento goduto superare ma ad esempio la richiesta del centro sociale che sempre meno è centro sociale degli anziani
E che nelle situazioni più avanzati sempre più invece tende a diventare centro sociale dell'insieme della cittadinanza
Con degli spazi a disposizione anche dei giovani per fare ginnastica per fare movimento per fare il dialogo sociale per assistere a film in molte situazioni c'è questa nuova realtà
Del centro sociale noi abbiamo una classificazione che appunto vede ai primi posti le reti dei servizi
L'assistenza domiciliare la richiesta di lavanderie di mense
Piani sarnese i piani sa socio sanitarie le scelte di spese vari insomma un complesso di richieste Stahl primo posto di questa graduatoria che abbiamo definito in questi giorni
Che essenzialmente legata appunto all'aumento Dead beni relazionali
Che è una scelta naturalmente e questo è un po'la scommessa che intendiamo fare stiamo facendo in questo momento la nostra Assemblea annuale dei quali a Chianciano aprire insieme alla Confederazione
Se è vero chi è importante per il livello di sviluppo economico il livello dei beni relazionali alto
Mentre è negativo quello dei mali relazionali che deve essere basso pensiamo al male relazionale per esempio collegato e vivere di criminalità e quanto questo incida del mezzogiorno e non a caso intendiamo quest'anno aprire Nori la nostra rivendicazione sulla sicurezza delle grandi città sulla base di una lettura molto attenta delle situazioni
Questo è come dire lo specchio possono il bene relazionale secondo noi funziona lo sviluppo economico specialmente della nuova impresa
Così come va oggi articolandosi al territorio nettamente contrastante questa tendenza il male relazionale vale a dire la lì la disgregazione la rottura delle relazioni
Le gli interventi complessivi che tendono a is
Fare e niente di più mi sembra emblematico può essere quello appunto del livello di criminalità e quindi l'importanza da questo punto di vista ad esempio la nostra piattaforma che abbiamo provato recentemente del problema sicurezza abitativa sicurezza degli anziani in sicurezza delle città che ripeto
La faccia
Nascosta
Dell'altra sulla quale invece ormai già siamo in grado di avanzare delle proposte più specifiche da questo punto di vista ripeto c'è una scommessa da fare insieme le confederazioni non possono essere soltanto i pensionati non debbono essere soltanto i pensionati sempre più deve essere l'organizzazione nel suo complesso
Un'organizzazione che peraltro se vuole incontrare questa una grande questione c'è tra di noi i lavoratori nuovi così come sono fatto dovrà verificare sempre più le categorie che diventano confederali
Perché altrimenti io li incontreranno ma essi Benedetti lavoratori così come sono fatti oggi e così come lavorano oggi e che secondo lo voi dovrà rappresentare devi rappresentare come dire la novità per certi aspetti sul versante organizzativo
Che delle rivendicazioni per quello che ci riguarda peraltro ripeto è su questo versante che abbiamo definito una piattaforma che ha come linea di fondo una lotta alla all'esclusione l'aumento delle relazioni a partire appunto da dagli interessi dei bisogni che rappresentiamo
Ringraziamo minarne la parola adesso ad Alfonsina Rinaldi del ministero della solidarietà sociale
La ministra Livia Turco si scusa di non essere con noi ma c'ha un impegno in Europa quindi è fuori Italia Oggi comunque Alfonsina Rinaldi la cui competenza nella materia nota a tutti ci dirà alle politiche del Ministero grazie
Desideravo riprendere nello breve tempo ho a mia disposizione alcuni elementi generali che hanno guidate sorretto la stesura da parte del governo della sua proposta di legge per un sistema integrato di interventi i servizi
Sociali che è attualmente al concerto col ministro del Tesoro e quindi dovrebbe essere formalizzato quanto prima nel Consiglio dei ministri mi riferisco al Progetto di legge che
In atto da parte del governo del rapporto anche all'accordo governo sindacati che prevedeva fra sui punti questo della presentazione di una legge quadro sulla sull'assistenza
Credo che non non c'è tempo mi sarebbe giusto a ripercorrere i punti salienti della legge credo sia meglio invece sei percorro alcuni riferimenti generali
Il primo al quale anch'io voglio fare riferimento e quello ripetutamente oggi ripreso
In ordine alla riflessione che le politiche sociali possono essere anche nel nostro Paese un investimento per lo sviluppo
Mi piaceva ricordare una parola d'ordine passata che credo sia stata proprio cognata
In ambito CGIL
Le politiche sociali come occasione di nuovi lavori
Di sviluppo e di nuovi consumi con un'articolazione ricca io credo che questa affermazione scontata in questa sede non lo sia assolutamente nella vita politica di governo e anche nella vita culturale di questo Paese
Penso che ancora per larghi partì l'approccio politico ossia un approccio che punta a misurare gli elementi di redistribuzione della ricchezza certamente anche questo va valutato
Punta a leggere dal punto di vista della di come si utilizza in termini qualificati o no vecchio no la spesa pubblica anche questo è un punto di riferimento
Molto meno noi abbiamo il riferimento dell'investimento sociale del servizio
Sociale come un investimento che aiuta la qualificazione complessiva e il renderci anche competitivi in questo momento in cui lo scenario competitivo se allargato a livello globale e a livello mondiale
Dico questo perché faccio subito un riferimento molto concreto che ci interessa molto da vicino
L'anno scorso sono stati già finanziati se ricordo bene quattro fatti territoriali quest'anno il mille novecento
Novantotto prevede che altri patti territoriali altri contratti d'area vengano finanziate con rilevanti risorse pubbliche pur concertate con i partner con i partner privati con i tavoli di concertazione sconosciamo sono stati messi in atto ed ENEL dai dati che io conosco e che sono stati rilevati anche datata punti ovviamente ufficiali
Mi risulta che sia i patti territoriali approvati e contratti d'area approvati sino a quell'istinto avanzato scarto di elaborazione anch'essi censiti
Non prevedono al loro interno nelle impostazione degli interventi per lo sviluppo delle singole sedi dove sono stati progettati battuti con le forze
Che hanno concertato non mi risulta ci siano
Interventi interventi a carattere di servizi di servizi sociali di servizi alla persona in questo campo preciso per quello che conosco io c'è solo una realtà il patto territoriale che si sta costituendo a Cuneo
E i per tutto il resto
Paradosso è che i patti territoriali monitorati invece e seguiti dalla comunità europea prevedono l'esplicito vincolo in questa in questa direzione come già diversi documenti hanno hanno richiamato
Propongo questo problema per dire come appunto lo scarto sia ancora ampio e come una politica è stato detto stamani di conflitto di concertazione e di incontro di diverse componenti dei diversi soggetti rispetto le città Rispetto lineare
Urbane in un debbano prevedere un intervento abbastanza ammirato perché qui siamo già appunto in fase di elaborazione avanzate abbiamo questo scarto in questo vuoto che volevo sottolineare l'altro l'altra riflessione alla quale volevo brevemente fare riferimento era quella Rispetto l'identità della città stamattina è stato c'è stato un dibattito almeno per me è molto stimolante molto
Interessante e anch'io volevo ripercorrere alcune riflessioni che hanno strettamente a che fare con le elaborazioni di un sistema integrato di interventi e di prestazioni sociali
Credo che sia scontato che nelle città assumono sempre più rilevanza gli aspetti materiali
Ruolo della conoscenza scientifica le sue applicazioni le nuove possibilità di trasferimento e trattamento a distanza dell'informazione e così via
La cosa che almeno stamattina mi è sembrato di rilevare una piccola osservazione è che l'attenzione si è appuntato sulle grandi aree urbane che ovviamente hanno un peso
Con caratteristiche qualitative certamente da considerare però se noi guardiamo alla rilevanza degli aspetti materiali alla trasformazioni che già inducano nelle città italiane
A me pare di rilevare che già oggi nel nostro Paese anche in tante piccole e medie città italiane
Queste tra trasformazioni sono già in atto e Zarate trova non simultanea niente ferimento
Anche le piccole e medie città in una pluralità di scale dimensionali prima si ragionava in termini di centro periferia certo questo ancora un riferimento ma già oggi ne possiamo parlare anche di una rete di piccole e medie città italiane che sono inserite nella rete europea e internazionale per gli scambi e commerci le le relazioni
Sono partecipi a un sistema metropolitano e sono vissute e usate come rete locale
Se questo è vero
Forse nel dibattito dovremmo ragionare maggiormente sulla avrete locale che viene vissuta dai cittadini e dalle cittadine
In una dimensione qualitativa che non diciamo mette il più uno Rispetto la scala globale mondiale
Poi a scala metropolitana e poi la scala locale quasi una sorta di gradini gerarchici di importanza ci sono livelli DiVersi
Che convivono in una città e che devono essere tutti altrettanto qualificati perché alla fine il sistema città regga e sia e sia qualificato
Mentre stanno già succedendo questi questi problemi insomma basta girare per l'Italia faccio gli esempi
Contemporaneamente nelle città
Secondo me si può forse al guardare un'esemplificazione complessiva dicendo
Che si presentano sempre di più per una serie di gruppi omogenei che si configurano come un mosaico che non comunicano fra di loro
E badate l'equilibrio di questa nube comunicazione dei vari gruppi sociali sempre più ristretti
L'equilibrio molto precario perché quando rischia di saltare la non comunicazione
Salta innanzi con un processo positivo di relazione ma può saltare attraverso lo scoppio dei conflitti delle contrapposizioni molto aspre
E molto molto pesanti che badate che la non mescolanza come la chiamano certi Esperti di questi gruppi che a mosaico vivono in una città non riguarda solo i gruppi crescenti di esclusione sociale
Inteso nella ricchezza dell'articolazione di questo termine ma riguarda anche i gruppi eccellenti forti
Che comunque sono vivono nel loro gruppo nel nella loro parte di Mosaico e non comunicano e non relazione hanno e non danno una possibilità di ricchezza e di comunicazione
Alle altre
Alle altre
Alle altre parti per cui senta scusate velocissimamente che cosa vorrei tentare di leggere insieme a voi
Che si stanno sono già in atto dei processi nelle città
Per cui e possibile dire che da una parte
Per gruppi di abitanti a possiamo prefigurare un'élite in comunicazione e in relazione con i processi internazionali i cui processi metropolitani
Dall'altra parte abbiamo un aumento di escluso di aumento di gruppi che possono essere esclusi e l'hanno comunicabilità
Lo sanno bene
Le parti dei gruppi forti che magari hanno relazioni
Che un tempo erano di vicinato di censo consolidato nelle nostre città e che oggi invece sono magari dislocate Rispetto la Rete Europea allo la Rete internazionale e non vivono più il contesto
Il contesto locale
Noi abbiamo questo problema noi abbiamo questo questo problema
Con una frase potrei dirlo così il senso di appartenenza e di identità date nelle relazioni appunto di censo di vicinato di organizzazione
Gerarchica dello scatto della cultura non sono più scontate c'è proprio un cambiamento velocissimo che è in atto nei modi di produrre e ne sappia mi sapete molto più di me ma anche nelle relazioni famigliari individuali nei fenomeni di immigrazione
Abbiamo tutti dei processi rilevanti di cambiamento perché ho fatto queste riflessioni e mi sono anche un po'perso ricorre il tempo soprattutto perché allora
Quando parliamo di un sistema integrato di interventi e di servizi sociali
Pensiamo di dovere passare da singole leggi di settore pure importanti che hanno visto anche l'azione del governo in questo momento gli interventi per
Per i bimbi no con la nuova tentativo di legislazione oppure per i congedi
Parentali oppure le singole leggi che non vi sto a citare ma il tentativo è di passare dalle leggi di settore a una legge di standard essenziali di servizi e di prestazioni nel nostro Paese cosa difficilissima e complicatissima non solo nella stesura nella definizione ma nel reperimento delle risorse e torna alla riflessione
Iniziale che vi facevo ma tutto il mio ragionamento sulla città era riferito al fatto che oltre a degli standard essenziali nel nostro Paese per i servizi alla persona
Per i servizi sociali non possono essere pensati e realizzati come singole prestazioni
Ma debbano essere pensate su dei progetti che si sviluppano nella città
Che io esprimo così che diano il senso a quella comunità a quell'ambito locale e voglio dirlo esplicitamente anche al ceto forte anche alle forze che sono già parte di quell'élite che corre e non solo ai ceti esclusi che sia un progetto che riesca a unificare queste diverse componenti e Pierre riesca attraverso interventi sociali mirati e scelti da questi protagonisti diverso e con esigente diverso e riesca a costruire anche quegli ingredienti basilari di memoria di identità di comunità di intenti dissenso di appartenenza io credo che questo sia uno dei problemi grandi che attengono alla cultura alle classi dirigenti di questo paese nonché nuovo modo di governare che vede
Essere inserito in questo paese il mio tempo è finito quindi lascio da parte tutti i miei appunti per per dirvi solo un'ultima un'ultimissima riflessione nella legge quadro si ragiona come ha richiamato anche Betty leone
Sul principio dello stato regolatore
Uno stato che nonna non è chiamato sulla misurarsi sul terreno della produzione della prestazione dei servizi ma a regolare gli interventi per la cittadinanza sociale ivi compresa l'attività di mercato
Questo lo dico in questa sede è ovvio non già per limitare la libertà di iniziativa ma per tutelare i diritti fondamentali di cittadinanza e della e della e della persona
Nella legge quadro sull'assistenza certa è stato un problema di confronto diffuso nel Paese che mi ha dato una percezione che non è poi così scontato che nel ridisegnare i Circuiti istituzionali finanziari gli assetti organizzativi Lucchetti controllo della qualità
Che non si possa contro proporre in Italia uno schema rigido che andrebbe a suo duro a sovrapporsi a una realtà invece che fortemente differenziate che rischierebbe di rendere inefficace la politica sociale attiva il criterio che sia seguito nella dare dei poteri e comuni che vanno oltre la legge cinquantanove Bassanini che qui è stata citata che inventa c'è prevalentemente decentra le regioni che poi a loro volta che poi a loro volta il concetto che si è seguito e che cos'è che si deve puntare ad aderire alla realtà per affrontare i temi cruciali del territorio e per valorizzare le risorse in loco
Questo modo di ragionare però non non è assolutamente
Non non è assolutamente scontato c'è nel dibattito almeno che io ho seguito una forte volontà
Di pensare che il disegno analogo uguale per tutto il Paese non dei criteri nei principi nelle indicazioni nei criteri ma che un modello unico per capirci modello che è stato applicato per la sanità possano essere con variazioni riprodotto riprodotto per i servizi
Io dico attenzione perché anche la discussione di oggi intorno alla valorizzazione delle risorse locali
Mi riconduce a un meccanismo di flessibilità e di responsabilità Moggio ore del governo non solo degli dei comuni
Perché che vorranno associarsi e questa è la vera sfida e la vera cosa che va incentivata secondo me ma di tutte le forze sociali che dovranno far fronte a questo il quesito col quale voglio concludere questo uno stato però non deve solo regolare delle anche promuovere
Promuovere per ricomporre quella rete locale quel senso di identità al quale cercavo di richiamarmi
Prima e quando dico promuovere penso anche a un'azione promozionale non solo delle città e dei Comuni ma penso anche di tutti i soggetti sociali a cominciare dai
Dai sindacati ai sindacati penso a un'azione di promozione appunto nelle in per l'impresa
Non profit e e e anche impresa che devono esercitarsi su e le materie sociali
Penso alle reti RAI di relazione alla vita comunitaria alle azioni di reciprocità che sono fondamentali conoscete tutti le banche del tempo inutile che io insista
E due quesiti che li voglio proporre sono questi cioè che saremmo Spiro tutti i protagonisti
Attenzione perché dire promuovere promuovere significa per esempio proporsi il quesito se in tutte le città la mia risposta è no oggi Rispetto i soggetti che sono in campo siano esse di prese siano essi di interventi pubblici era siano essi di volontariato di reti di relazioni e di interventi di economia sociale di diverse forme sia hanno sufficienti se noi ci possiamo affermare a registrare l'ho sentito che stamattina giustamente si è parlato anche di fondazioni quindi abbiamo giustamente allargato il campo ma attenzione secondo me il primo compito che ci si deve proporre e di regolare ciò che c'è di mettere in campo tutto quello che c'è
Ma di promuovere promuovere in questo campo a tutti i livelli
Le due la parola d'ordine
Interventi sociali come nuova occasione di sviluppo di interventi e di consumi su questo terreno io non sento non vedo non non non sento neppure il dibattito di questa di queste esigenze la seconda questione che voglio proporvi viene capacità da parte del Comune di attuare le politiche è stato molto immediato il dirigente ricco del comune di Trieste c'è un problema di Offerta ma c'è un problema anche di domandarmi
Quanto riusciamo a fare in modo Enti locali comuni e forze sociali variamente intese di fare in modo che la domanda che cambia
Che cambia continuamente viene accorta come una di quelle risorse che ci consente di far muovere il volano dello sviluppo sulle politiche sociali grazie
Passiamo ora dagli attori istituzionali a quelli del terzo settore diamo la parola Nuccio Iovene del Forum del terzo settore e poi a Ivano Barberini della presidente la lega delle cooperative
Ho trovato spunti molto interessanti nella relazione di questa mattina di
Paolo Franco ovviamente
Particolari richiami frequente al ruolo e le funzioni del terzo settore che sono le cose che più conosco e più mi stanno a cuore
E del resto partirei subito da una domanda da farci
A tutti noi
Costo sarebbero già oggi le nostre città senza la fitta rete delle associazioni del volontariato della cooperazione sociale
Quelle migliaia di esperienze nate e cresciute a partire dagli anni ottanta e gli anni in cui ricorderete tutti
L'idea era
Sostanzialmente un'altra
Che la solidarietà non era
L'ordine del giorno che individualismo rampa antismog fossero invece i valori su cui a cui riferirsi
Beh certamente sarebbero non solo più povere più tristi ma anche più complicate faticose da vivere anche da da governare
Quindi l'acquisizione che vive diversi attori sociali sono fondamentali
Per la coesione sociale per costruire la partecipazione per dar vita a servizi innovativi mi pare un passaggio decisivo nel delineare nuove politiche
Di welfare
Lo ricordava Betty leone introdurre questa sessione se pensiamo concretamente alle politiche sociali e livello locale così come sono venute avanti pensata al campo dell'immigrazione dell'inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati o le tossicodipendenze o recupero dei detenuti
Alle varie forme di lotta all'esclusione sociale beh le poche cose innovative che son venute avanti è son venute avanti grazie all'esperienza di realtà ha vinto di terzo settore alla felice combinazione che molti casi si è determinata tra queste e
La Rete delle autonomie locali la capacità di far proprie poi queste
Spinte queste
Scelte
Innovative
Di qui quindi l'idea che a noi sta molto a cuore
Del welfare mix municipali cioè il costruire un nuovo sistema di protezione sociale integrato in cui ci sia una
Forte
Un forte intreccio tra il pubblico è le realtà di terzo settore costruito molto sulla l'esperienza radicamento locale responsabilità
Locale e
Diciamo facendo leva su una
Su un aspetto
Fondamentale innovativo si è molto parlato anche nel convegno di oggi
Di diritti uno dei diciamo delle delle parole d'ordine suggestioni che ne proviamo a mettere in campo come Forum Permanente del Terzo settore quello della responsabilità sociale dei cittadini
Il diciotto aprile
Di quest'anno faremo Padova la convention della solidarietà
Il titolo che vogliamo dare a questo appuntamento di confronto col governo che vogliamo concludere con vere pop proprio patto di legislatura
Il futuro del del Paese nelle mani dei cittadini quindi anche il contributo di responsabilità sociale che
Sia viene assunto
Attraverso diciamo questo questo ruolo
Ora sui contenuti della delle nostre proposto rispetto alla riforma del Guelfa dal nonno non mi dilungo molto visto che la nostra piattaforma la piattaforma del forma è stata inserita nei materiali che se vi sono stati distribuiti questo mi mi consente di evitare insomma di di dilungarmi
Però voi
Voglio solo centrare due tre questioni
Prima questo quest'idea di welfare mix municipale quest'idea di forte intreccio e collaborazione
Tra pubblico e privato sociale scomoda principi di fondo principi rilevanti uno di questi è quello contenuto
Nella stessa discussione la commissione bicamerale e oggi all'esame del Parlamento che riguarda il principio di sussidiarietà
Anche su questo articolo cinquantasei della nuova stesura del
Testo della Bicamerale
Noi ci siamo impegnati proprio basandoci sull'idea che
La sussidiarietà non può essere intesa unicamente diciamo tra i diversi livelli istituzionali
Ossa
In un qualche modo già in cammino positivamente attraverso
Le leggi di Bassanini è
Punto
Di segno di riforma costituzionalista determinando il federalismo ma
Che questo principio debba contenere in sé anche nel
Diciamo una forma di regolazione del rapporto con
Con le le realtà della cittadinanza attiva con le realtà
Dell'associazionismo del volontariato le formazioni sociali previste dall'articolo o diciotto della della prima parte della Costituzione in qualche modo
E in questa diciamo
La scrittura di un principio che finora non era inserito nella nostra costituzione
E che non ci soddisfa neanche diciamo nell'abituale pienamente neanche nell'attuale formulazione noi combattiamo due due impostazioni opposte che
In un qualche modo ci vengono somministrate
La prima quella tipica del liberismo sostanzialmente dice lo stato si deve ritrarre il mercato ha le sue regole regole proprie
Non non modificabili tutto questo ha ovviamente dei costi sociali
Ben venga se c'è qualcuno che si occupa di questi turco sociale purché non ci intralci diciamo non intralci il mercato non richieda lo stato di fare più di quanto non è strettamente indispensabile
Quindi una visione di supplenza e marginale e subalterna di terzo settore che noi rifiutiamo ovviamente
Un'altra diciamo opposta a questa è quella un po'da
Statalismo camuffato cioè a dire oggi lo Stato per condizioni particolari per perché non ma più tutte le risorse
Sufficienti o necessarie deve in un qualche modo ridimensionare ridisegnare il proprio sistema di protezione sociale
Facciamo conto che per far quadrare i conti risparmiare così via
Esternalizziamo una serie di servizi di attività
Tenendo comunque diciamo saldamente in mano non solo la regia
Ma anche diciamo
Rubinetti meccanismi crescente dei di queste di queste politiche in un qualche modo diciamo delineando un terzo settore un po'longa manus dello Stato
Anche questa non non non ci convince noi puntiamo ad un'idea che è quella di una soggettività propria
Del terzo settore
Che punta concorrere insieme
Questo caso
Pubblico nulla coprogettazione del rete dei servizi delle scelte da fare campo locale che abbia quindi piena
Dignità
Piena riconoscibilità
In questo quadro
In questa ottica c'è un
Pacchetto legislativo consistente Paolo Franco lo ricordava anche nella sua relazione in particolare diventa fondamentale
La riforma del sistema di protezione sociale la cosiddetta legge di riforma assistenza ne ha parlato pena adesso Alfonsina Rinaldi rispetto alle due proposte in campo quella che si sta predisponendo a parte del governo è quella
Di cui è relatrice l'onorevole
Signorino
Certamente all'interno di questo ragionamento
C'è un punto fondamentale
La spessa per la cosiddetta assistenza e oggi al di sotto della media europea
Del nostro paese c'è un problema quindi in questo caso di
Semmai puntare a incrementare il livello di spesa possibile
C'è un problema che riguarda le destinazione di questa spesa veniva ricordato anche da Betty leone la gran parte circa il novantadue novantatré per cento di questa spesa consiste in trasferimenti monetari
Solo restante parte in servizi c'è da riconvertire in maniera ovviamente non so
Brusca nonno non non ponderata
Una parte di questa spesa riqualificando la quindi e
Funzionari Zandonà sia servizi di qualità sia alla creazione in questo campo di nuovi occasione nuove possibilità
Di nuovo
Ma oltre a questi aspetti diciamo
Più di fondo di di riforma processi di riforma che richiedono comunque tempi ecco procedure legislative ci sono per esempio una serie di provvedimenti più ravvicinati che sarebbe possibile
Ottenere sia scala nazionale sia scala locale ne cito due per tutti
La deducibilità fiscale delle spese sostenute in capo ai singoli alle famiglie per quanto riguarda l'assistenza domiciliare agli anziani o o l'assistenza ai bambini o persone non autosufficienti e così via
C'è una parte consistente dei cittadini che nonna servizio pubblico a disposizione deve ricorrere a un mercato privato e questa diciamo possibilità consentirebbe al tempo stesso anche di allargare da un lato la base imponibile
Fare emergere una quota di lavoro nero saltato tutta la baby sitter
Che oggi lavora in nero e così via e consentirebbe in un qualche modo di potenziare una domanda sociale di che oggi è
Assolutamente presente ma non sostenuta in maniera positiva oppure la vicenda annosa che in alcuni posti si sta in un qualche modo affrontando per legare al massimo ribasso per
Da parte degli enti locali per la gestione dei seri dei servizi anche qui spesso viene agitato il terzo settore come possibile anticamera di precarizzazione del lavoro ma il dato è che mentre sì i contratti delle cooperative sociali
Per esempio parlano di venticinque mila lire l'ora per la retribuzione del personale delle cooperative sociali la spesso vengono fatte gare da parte degli enti locali
Con base da sta quindici sedici mila lire loro la qui c'è un problema che
Questa situazione rischia di essere vittima il vero per settore rischia di essere marginalizzato buttato via a favore di realtà corsare che diciamo in un qualche modo intervengono e poi spariscono Hallo costruiamo anche qui un meccanismo in grado di tutti insieme rivendicare criteri diversi come ricordava in un'altra occasione
Assessore vuol fare lì per esempio individuando
Punteggi coefficienti diversi una parte dedicata al costo una parte dedicata alla qualità la all'accreditamento del soggetto che partecipa alle gare positive
Se ne potrebbero fare di tanti questi esempi non voglio sta in Cardine
All'interno di questa strategia comunque ci sono sicuramente alcuni passaggi alcune conquiste fondamentali da fare come venivano ricordate
I patti territoriali che devono assolutamente essere aperti diciamo alla dimensione
Sociale paradossale che punto una parte di quei giacimenti occupazionali previsti dal dal Libro bianco di tra loro
Di quei soggetti che ne sarebbero protagonisti sono tagliati fuori oggi dalla discussione sui patti territoriali qualche passo in avanti in questa direzione viene è stato fatto ieri è stato presentato non so se se ne è parlato
Questa mattina questo programma sperimentale con il ministero dei lavori pubblici dei cosiddetti contratti di quartiere si tratta di una ovviamente di una misura limitata ma nella sua diciamo capacità innovativa molto importante
E che dobbiamo assolutamente
Valorizzare
Infine prima di concludere un solo passaggio rispetto alle fondazioni bancarie perché relazione di di di Paolo appunto me ne offre il destro e perché considero assolutamente
Decisiva questa partita ne abbiamo un terzo settore in Italia che ha delle peculiarità fondamentali
Che io ritengo debbano essere
Per Chivu
Ce l'ha a cuore ovviamente fortemente tutelate e valorizzate suo carattere popolare il suo radicamento territoriale
Beh la l'entrata in scena delle fondazioni bancarie può modificare sostanzialmente questa scena
E finora non si è prestata adeguata attenzione a questo processo ne è stata fatta una battaglia significativa per imporre delle scelte
Della di nella dimensione fondazioni bancarie
Dato che si tratta di un provvedimento legislativo che sta discutendo in queste ore in queste settimane io ritengo assolutamente importante
Tenere aperta diciamo l'attenzione e possibilmente
Lavorare per un esito positivo
L'attuale proposta di legge non sceglie
In maniera
Netta sul carattere
Operativo o di erogazione delle fondazioni lasciando a
Quest'ultime la possibilità di scegliere
Noi abbiamo chiesto che siano nettamente Fondazione di erogazione e l'ottanta per cento Fondazione americane e di questo tipo
Questo darebbe una missione un mestiere una professionalità specifica alle fondazioni
La tentazione che le fondazioni oggi hanno invece in larga misura di costruire un non profit a propria immagine e somiglianza
è sempre più di finanziare diciamo progetti gestiti direttamente da esse stesse io credo che questo sia un problema serio
Secondo punto riguarda gli organi di indirizzo gran parte di queste fondazioni non hanno organi di indirizzo e il problema è anzi dicono per cooptazione
Il problema è chi ci sta in questi organi di indirizzo se le varie realtà sociali hanno possibilità di stare dentro gli organismi indirizza in qualche modo rientrare quindi le scelte delle fondazioni
Terzo punto il management è indubbio che management le fondazioni eh residuale rispetto al mestiere di banca che fin qui avevano fatto
Ma mestiere di banche messi Rifondazione sono sostanzialmente di versi e si tratta di professionalizzare o acquisire
Professionalità dall'esterno in grado di inventare diciamo un mestiere che all'estero è presente da anni si è costruito nel corso del tempo che in Italia è stato introdotto surrettiziamente
Attraverso l'ingegneria diciamo istituzionale
In maniera diciamo assolutamente residuale l'idea era privatizziamo le banche le fondazioni son venute fuori come cassaforte dove collocare quelle aree quelle risorse non si è pensato che bisogna fare le fondazioni e per questo si è costruita in un certo modo
C'è un problema ancora più drammatico che riguarda la dimensione locale e le responsabilità nazionali delle fondazioni
Si parla nei prossimi anni di capacità di intervento sui due mila e cinquecento tre mila miliardi l'anno ma già dal prossimo anno per esempio Buzzetti presidente la Cariplo
Sostiene che la sola Fondazione Cariplo avrà disponibilità tra i seicento e gli ottocento miliardi di investimento
Da realizzare l'anno
Bene l'ottanta finora ottanta per cento dei degli interventi sono andati al nodo
Diciotto per cento al centro solo il due per cento al sud col paradosso quindi che lì dove il tessuto sociale è più debole
Ha più difficoltà di costruire proprie reti di protezione provvisto momenti propri servizi dove lo stato sociale in generale è stato più in difficoltà
Sì anche minore possibilità di utilizzazione di queste nuove risorse infine ci sono altri due punti che cito semplicemente la trasparenza la responsabilità sociale del intervento vernissage delle fondazioni è
L'organismo di controllo che in un qualche modo dovrebbe vigilare diciamo sulla loro attività una volta che avranno dismesso il controllo delle banche quindi non avranno più il controllo del ministero del tesoro ha fatto parte della Banca d'Italia
Ecco
Concludo scusatemi questa digressione sulle fondazioni ma la considero appunto un pezzo decisivo quando parliamo del fondo sociale conquistato nella finanziarie per le parliamo di alcune centinaia di miliardi
Quando parliamo del coprono oggetto contratti di quartiere parliamo di trecento tra i due trecento miliardi vedo potermi abbiamo diciamo delle risorse che rischiano di non essere in un qualche modo né guidate né controllate né
Adeguatamente diciamo o gestite
Che hanno diciamo entità più consistenti quindi capirete anche la l'attenzione che
Che noi abbiamo per per questo problema celibe
Nel concludere io volevo ricordare solo solo un
Un passaggio insomma
L'Italia e l'Italia delle cento città in particolare il Rinascimento italiano fu caratterizzato da un'idea da uno slogan che era l'aria delle città rende rende liberi e ovviamente a quel tempo l'aria non era solo quella che si respirava era l'idea che essi
Appunto la possibilità di
Dar vita
Modo
Nuovo diverso diciamo di organizzare la comunità ora negli ultimi anni questa questo lo slogan che che appunto sono proprio del nostro paese è stato meno vero sempre meno vero io credo che l'impegno che noi dobbiamo darci anche rispetto alle tante cose che ci siamo detti in questa giornata di lavoro è proprio ridare un senso a quello slogan quel motto ringrazio
Grazie non ce la farà variano da Rebellin presidente ricariche operative
è indubbio che il tema che abbiamo
L'ordine del giorno è estremamente vasto io cercherò di concentrarmi brevemente su tre punti il primo è quello del delle linee di confronto tra pubblica amministrazione soggette impegnate nell'organizzazione presa sono di servizi il secondo la collocazione dell'economia sociale in particolare delle imprese cooperative in questo contesto il terzo un accenno alle condizioni di sostegno dell'economia sociale ora credo che se parliamo di confronto tra o di concorso tra pubblica amministrazione e soggetti impegnati nell'operazione persone di servizi ci sia intanto da vedere il terreno comune principale valoriale se volete sul quale agire che poi in treno anche concreto
Che quello dell'impegno comune a contrastare la crescita parallela di sviluppo economico e di esclusione sociale cioè al fondo della contrastare la crescita delle diseguaglianze con diritti differenziate fenomeni di emarginazione
Che che molti o voi per prevalenza si attribuisce al fenomeno di globalizzazione che un un economista americano Krugman ha chiamato ha definito pericoloso sessione ora un terreno comune di confronto
Credo debba vertere sulla ricerca di una peggiore di progettualità innovativa per quanto riguarda la salvaguardia e salvaguarda e le garanzie dei cittadini e lasciava che la configurazione del gesto del nuovo stato sociale guardando alle esperienze migliori nostre come terremo a cui attingere anche
Punto esempi positivi
E esperienze di altri Paesi credo che se guardiamo a quello che avviene in altri Paesi per la Danimarca l'Olanda e così via beh intanto possiamo riscontrarono scarto negativo
Nostro uno svantaggio comparativo del nostro Paese rispetto agli altri sia per condizioni di operatività di molte amministrazioni locali sia per condizioni nelle quali per anche per mancanza di un progettualità coerente con gli obiettivi che si vogliono fissare che ci riguardano
Ci sono ritardi interna sono molte amministrazioni locali che preoccupano che vanno rimossi e preoccupano anche in vista proprio di una del decentramento fino al federalismo io credo che se guardiamo lo stato di molte amministrazioni locali effettivamente conosciamo tutti negli esempi più più luminosi più positivi che abbiamo sentito anche oggi ma ci sia in effetti da preoccuparsi sulle capacità effettive di gestire una complessità di questa natura
Terreno di confronto attiene a un'attenta valutazione delle modalità quindi di disarticolazione tra vari ambiti di interventi dell'assistenza sanità servizi sociali previdenza formazione scuola politiche del mercato del lavoro salvaguardia ambientale
Questione abitativa del territorio quindi un insieme di questioni che attengono punto al modo come e i soggetti interagiscono in modo come l'amministrazione pubblica è in grado di intervenire
Un ruolo dell'ente locale che non è più sono in termini di prestazioni non deve essere tanto configurato in termini di prestazione di servizi ma quanto
Di presidio di osservazione controllo dei fenomeni di prevenzione e interpretazione dei vari fra i vari livelli di intervento e gli attori chiamati intervenire
C'è un'importanza delle regole in tutto questo contesto è importante che vi sia regole fissate dall'ente locale che vi sia un presidio dei rapporti con coloro che sono chiamati appunto prestare i servizi
Perché Attraverso questa costruzione osservanza delle regole d'accesso gestione mantenimento di livelli di rito si possono garantire livelli di retribuzione dignitosi garanzie verso coloro che lavorano in questi settori
Evitando che vi siano esclusioni
Ho margini delle tutele previdenziali sentivamo prima
Appalti fatti a sei mila cinquecento lire l'ora credo che se ci mettiamo su questo terreno se queste l'ottico con la quale ammise sono locali guardano al problema credo che sia un ottica
Che mal si presta non solo alla tutela di chi lavora ma anche alla qualità del servizio Miracoli credo che non li fa nessuno che ci sia effettivamente bisogno
Di creare condizioni fissare regole del gioco perché i servizi alle persone il territorio si sviluppino dando spazio a un'occupazione di qualità e non basate su precarietà sfruttamento auto sfruttamento
Io credo che questo problema di regole per l'affidamento di regole del mercato del lavoro coinvolgono nella loro responsabilità agli enti locali coinvolgono i soggetti interessati coinvolgono attualmente il sindacato in tutta questa vicenda
E dopo un primo dato basilare su cui intenderci sia una netta distinzione tra volontariato lavoro retribuito
Intendendo per volontariato e gratuito
Che è sicuramente un valore di recupero degli anziani e quello che si vuole è un valore il gratuito ma deve essere del tutto d'istinto
Dal lavoro retribuito questa confusione creo credo crei elementi dannosi in senso generale così come bisogna superare le precarietà personalmente ho potuto riscontrarne parecchie
Guardando al modo come cooperative sociali nel sotto forse ancor più che al nord ma comunque il nostro Paese si trovano operare quando chi ha in affidamento malati di difficilissimo recupero o bambini in affidamento per maltrattamenti in famiglia e si vedono scadere l'appalto ogni anno questo crea una ha proposto di sicurezza un'insicurezza sia negli utenti che nel per delle persone che si che investono su se stesse intermedi milione mentre profeta o meno che era del tutto indenne inaccettabile
Quindi superare la precarietà stabilire delle regole corrette dove gli appalti e così via in qualche caso voglio dire si è il superamento di queste situazioni dico che siamo ma insomma sono situazione che non si prestano a a una attenta considerazione dei servizi
Dopodiché la stessa cosa vale per i pagamenti quando lo Stato paga a giovani che si mettono in cooperativa magari per investire su se stesse darsi un lavoro e così via
Disco attorno a mesi e mesi di distanza non è che hanno risorse accumulate per potersi permettere di vivere
Sul su una sorta di rendita che ci sono delle cose che costituiscono un sistema di regole in base alle quali sviluppare un tessuto ventre S e di risposta e quindi alla alla gestione dei servizi localmente territorialmente nel territorio che devono essere misurato sulla bontà sulla qualità e non solo sul risparmio di costi
L'ottica del risparmio di costi indubbiamente importante ma non può essere l'elemento sulla quale l'ente l'ente pubblico misura il proprio il proprio approccio il proprio modo di decentrare i servizi affidare il servizio a sviluppare una rete di servizi che creino tutela e sicurezza e così via
C'è una quindi in questo contesto ci possiamo fare si deve sviluppare una collaborazione tra la cosiddetta economia sociale o terzo sistema o terzo settore troveremo puro di queste volte una definizione che ci soddisfi tutti
E operatore pubblico con l'obiettivo checché rappresenta di per sé è già un obiettivo primario che è la stessa Unione Europea a fissato perché alla base degli strumenti di programmazione contrattati proprio in questa chiave
Qui ci sono dei punti di sviluppo e qui vengo secondo aspetto il ruolo della parte di economia sociale in questo contesto
E di risposte che devono e possono essere date dalle dalle esperienze cooperative dal le conoscenze della capacità imprenditoriale delle imprese cooperative che si trasferisse mi prese sociali che possono esso un patrimonio spendibile anche in tre set dell'economia sociale in senso più lato
Se si sanno stabilire quei collegamenti opportuni anche qui come alcune chiarezze non abbiamo un'idea dell'economia sociale con un patto marginale interstiziale nel mercato residuale deve essere parte del mercato deve agire per concorrere affare direbbe il mercato una sede idonea non solo a produrre profitti ma produrre emessa da produrre ricchezza
Che seguono quindi una serie di efficienza e di protezione sociale una collocazione del mercato un radicamento nel territorio
E quindi una impossibilità di esprimere il meglio in termini di competenze di nuova di impegno che queste realtà possono possono dare si è che parliamo di organizzazione di utenti chieste una formula in chiave cooperativa ci può anche sviluppare secche parliamo in chiave di lavoratori organizzati c'è un ruolo della cooperazione sociale credo che si sta sviluppando in modo interessante in vari campi dalla dall'organizzazione dei di soggetti handicappati ordine son di lavoratori per la gestione per la la tutela la l'assistenza alle famiglie e così via ecco c'è una io vorrei ecco vedere sempre in quest'ambito perché il rischio quando parliamo di questo è di stato sociale di di welfare o che dir si voglia
Finiamo per circoscrivere nella migliore delle ipotesi alla cooperazione sociale
C'è un ruolo che riguarda i soggetti economici in senso generale ma c'è un ruolo che riguarda in modo specifico se volete la cooperazione l'impresa cooperativa il sistema cooperativo nel suo complesso
Perché la vastità del tema welfare se parliamo di prevenzione se parliamo di tutela dell'ambiente e della salute se parliamo di sviluppo dell'occupazione di coesione sociale e così via direi che forme di impresa
Come quella cooperativa nell'insieme nella nella varie articolo sensoriale hanno potenzialità e meritano di essere ampiamente valorizzate proprio in un'ottica di interesse interesse generale
Mettendo a frutto punto questa interrelazione queste sinergie
Fatte prime tutto il trasferimento di conoscenze oltre che di risorse che possono essere trovate all'ultimo aspetto brevissimo ne ha parlato io ove mio mi metto a sottolinearne l'importanza che è quello appunto di creare un sostegno adeguato alla crescita del tasso sistema della palla Sperto risorse umane sicuramente fondamentale creazione di conoscenze tutto raggi messi in Rete utilizzo di questa rete
Di di che può essere può essere molto proficua ma c'è l'aspetto finanziario che è una uno dei mali pesanti di questo mondo e la fonte fondazioni bancarie in effetti costituiscono un una realtà diventa forse di recente generale scoperta
Per il modo come sono amministrate per la casualità anche l'avviso per il ruolo nuovo che ci viene viene affidato pelle per l'ingente quantità di risorse cinquantacinque mila miliardi patrimoni
Nelle fondazioni bancarie c'è una ingente quantità di risorse che appunto possono essere almeno signor qualche destinazione utilizzato ai fini di cui stiamo discutendo e qui c'è il problema delle banche etiche in prospettiva ci possono e si fondi pensione ecco voglio dire anche qui si tratta di avere un'ottica
Di insieme il più possibile il quadro di riferimento che permetta di ragionare in termini di obiettivi da perseguire soggetti da attivare politiche di sostegno anche mezzi di sostegno
Ringraziamo benemeriti e adesso in Austria Spini ministeriali diciamo così la sinistri scusate al confusione
è non sono ancora lì allora lei ed è l'apparato a Bruno poi se i nostri ospiti che hanno confermato la loro presenza arrivano ovviamente Epifani parleranno
Ma io condivido molto
L'approccio polemico che ha avuto l'intervento di
Di Callieri
Questa mattina salvo naturalmente poi
Constatare che negli sviluppi di merito esistono com'è naturale
Delle divaricazioni notevoli ma lui insisteva molto
Sulla necessità soprattutto a partire
Da una
Valorizzazione
Delle politiche del territorio
Sulla necessità di di di rovesciare vecchi primo Rita che hanno
Presieduto e che presiedono ancora molto spesso
Le logiche le metodologie dell'intervento pubblico
Nell'economia e nella società
Rivisitando
A partire da una verifica dei problemi sul campo e non dando per scontato la loro esistenza e la loro natura
Rivisitando le finalità
Da perseguire
Fuori da soluzioni precostituite
Effettivamente il governo della complessità che soprattutto
La politica delle istituzioni locali nel territorio deve poter assicurare
Comporta proprio questo grande sforzo ecco di associare
Una la constatazione della necessità di diversificare l'intervento di personalizzare addirittura l'intervento nel territorio
Con quella di realizzare una nuova sinergia fra una serie di fattori
E fra l'intervento di una molteplicità di soggetti fino adesso
Presenti in modo assolutamente dissociati
Nel territorio parlo dell'istruzione pubblica e parlo dei sindacati devastazione l'imprenditore dell'associazione di volontariato delle nuove realtà delle imprese non profit
E siamo chiamato effettivamente a a rovesciare vecchie priorità
Quelle che ci hanno condotto molto spesso e fino adesso ancora per esempio in un settore in un campo di intervento come vuoi feste
Alla ricerca affannosa di soluzione univoche e preconfezionate
Da realizzare magari con approcci settoriali a compartimenti stagni
Per cui
Immaginiamo sempre delle soluzioni globale univoche
Al problema della prevenzione della previdenza ed assistenza nel campo dello stato sociale
Che
Si tratta si cerca di perseguire con approcci che vedo singoli segmenti dello stato sociale assolutamente operanti a compartimenti stagni
La previdenza non premia assolutamente in conto
I problemi della prevenzione
E dell'assistenza ai problemi del governo del mercato del lavoro non ha nessun rapporto con i problemi della previdenza ed assistenza
E si potrebbe continuare così
Allora mi pare che tutta la relazione di Paolo Franco muove da questa rivisitazione problematica del governo del territorio ripartire
Da una ricognizione dei problemi
Nelle loro spesso inedite interconnessioni non dare nulla per scontato
Per poi indicare
In questo a seguito
Prima di Callieri ecco le sue indicazioni mitologica alcuni banchi di prova
Di una possibile nuova progettualità in territori
Non più concepito come un punto d'arrivo di una politica di sviluppo costruita a livello a livello nazionale ma anche quanto meno come impulso ad una ridefinizione
Di questa politica da parte delle istituzioni nazionali e comuni
Questo sforzo che contenute nell'azione di Paolo comporta ecco due
Due orientamenti riformatori
Di cui non bisogna certo sottovalutare l'ha portata in grande difficoltà di realizzazione
Ne abbiamo avuto conferma anche in tutti gli interventi che si sono succeduti
Da un lato raggiungere questi obiettivi vuol dire
Produrre uno sforzo di riorganizzazione insieme di semplificazione procedurale
Nell'utilizzo di alcuni strumenti fondamentali di di promozione per
Nel governo del territorio
Questo implica uno una profonda riforma delle normative esistenti
Senza le quali ed è questo l'interrogativo che avrei dovuto rivolgere proprio al ministro senza la quale la legge Bassanini che resta secondo me forse il capitolo più importante sul fronte riformatore dell'esperienza di questo governo rischia di rimanere paralizzata nei suoi effetti
In secondo luogo presuppone una capacità di coordinamento degli interventi
Nel territorio facendo una scelta coraggiosa che secondo ma è stata fatta a metà anche
Nel nella legge Bassanini
Quella che identifica unità territoriali omogenee sulle quali è possibile realizzare una politica sine die questo non può essere la Regione e questo non può essere la provincia almeno io mi schiero
Sino alla creazione di nuove cabine di regia
Capaci di realizzare sinergie imprescindibili oramai e di fare massa critica per un intervento che abbia qualche effetto positivo
Nella promozione di un nuovo tipo di sviluppo del territorio
Ora io vorrei in questo quadro
Io mi avori più brevemente possibile soffermarmi solo su tre questioni già evocate almeno in parte della relazione di Paolo Franco
E a proposito delle quali mi permetterò soltanto di sottolineare
Le implicazioni estremamente
Rilevanti in termini di riforma semplificazione coordinamento degli strumenti amministrativi a disposizione
Assumendo anche qui una
Un orientamento che tutt'altro che consolidato soprattutto nella legislazione
Nazionale cioè l'individuazione del vaccino all'Inter
Che può essere certamente in alcuni casi il Comune
Può coincidere con il Comune comunità amministrativa
Nei centri metropolitani non può non implicare delle articolazioni più sofisticati
Nel quartiere o nel gruppo di quartiere
E presuppone mi per i piccoli centri invece
L'entrata in campo di consorzi di Comuni minare relativamente omogenee ma con una struttura istituzionale molto
Ro se tre tipi di questioni partono
Da un tema
Sul quale il sindacato si è più volte soffermato anche
Negli accordi realizzati in sede bilaterale o tripartite con i governi a partire dal novantadue al novantatré
Che il governo nella domanda
Come strumento di promozione di orientamento qualche passo avanti minimo si è fatto in un solo settore e per quanto riguarda la ministra pubblica amministrazione
Che fa capo al governo centrale
Poco o nulla si è fatto a livello di territorio da parte delle amministrazioni
Locali anche avvolte e in ragione della
Estrema frammentazione e delle competenze amministrative e e verifiche ente disprezza
Ma qui ci troviamo di fronte a una lezione decisiva appare
Per potere dare anima ecco al funzione promozionale
Dell'ente locale nel governo dello sviluppo
La domanda pubblica attraverso il suo governo coordinato
E per quanto riguarda la tipologia dei prodotti e il prezzo
Centrali Zattin unità
In un'unica unità di Stresa
Diventa un fattore decisivo per una politica di sviluppo nell'industria in servizio in territorio
Per favorire accompagnare anticipare processi di riconversione di ristrutturazione
Per la costruzione contemporanei di un tessuto sociale
Fondato sul dialogo e la cooperazione io penso a dei settori precisi penso
Alla sanità
Ai trasporti collettivi
Alla reti di telecomunicazione all'informatizzazione dei servizi interesse collettivo nel territorio
Oltre naturalmente quello a cui ci si è riferito di più in questo dibattito
Al settore dell'urbanistica e dei lavori di interesse collettivo
Laddove davvero
Il coordinamento sinergico nel territorio di tutti gli interventi che rientrano in questo campo
Da quelle di amministrazioni centrali a quelli degli enti locali
Potrebbe avere un un effetto estremamente rilevante
Nel promuovere
Nuove forme anche di insediamento
Peso l'esperienza che mi pare interessante ma che è tutto informazione su del contratto di programma nel distretto di Prato perse
Otto mila imprese coinvolte che sono associati in un confronto con il sindacato con gli Enti locali e con le pubbliche
Con i pubblici ministeri amministrazioni centrali
Nel definire nuove aree di insediamento i servizi dai servizi all'impresa ai servizi alle persone forme nuove di organizzazione del lavoro reggini di orario
In relazione anche alla creazione di nuovi ponti sia tecnologiche formativi nel territorio
Allora questo un orientamento in questo campo vuol dire cost creare dei centri unici di spesi
Che siano coordinati nello attività con altre istruzioni locali
E capace di programmare nel tempo non solo dell'Inter degli investimenti produttivi
Da parte dell'impresa
Ma anche la stessa attività di ricerca della progettazione
Io ho in mente per esempio l'esempio le esperienze che abbiamo vissuto che è rimasta assolutamente Montella
In occasione di una vertenza FIAT sui problemi dell'occupazione che i uccidevano in modo particolarmente serio
Sul destino del dello stabilimento Alfa Romeo vera situato nella zona
Di Arese a Milano
Una tese
Che ha avuto molte molte ricadute ha trovato poi degli interventi e degli ammortizzatori sociali
Per i lavoratori in cassa integrazione e immobilità
Ma che a un certo momento ha introdotto alcuni temi
Di riconversione industriale
Uno di questi era direttamente collegato con un programma che sulla carta
Si è definito con alcune grandi amministrazioni locali
Di in promozione di trasporti collettivi non
Non inquina
Privilegiando anche la sperimentazione di
Di autobus
Contrazione dei
è stato un mezzo fallimento tra
Ognuno cioè ha proceduto per conto su
Anche se avevamo aperto un confronto con l'amministrazione comunale e regionale in Lombardia comunale di Milano con l'amministrazione comunale di Torino
Con Roma qualcuno ha fatto qualcosa ma in assenza totale di una programmazione dei processi di ammodernamento eccetera del struttura del trasporto collettivo nei nei grandi centri urbani
E in questo modo secondo me le amministrazioni comunali sono anche primate di uno strumento fondamentale ecco di coordinamento e di orientamento anche di politica industriale e non solo non solo nel loro territorio
A me pare che questo questa conquista di uno strumento di governo nella domanda pubblica delle amministrazioni locali
Potrebbe rappresentare quell'elemento motore che spesso manca ancora nei patti territoriali nei contratti di programma
In cui il Comune si presenti non solo come centro di coordinamento ma anche come centro di acquisto come attore in prima persona
Attraverso appunto la sua possibilità di programmare nel medio lungo periodo
La sua domanda
In beni fondamentali come quelli che io ho ricordato
Consentendo una una programmazione tecnico temporale degli investimenti delle
Dell'impresa e degli investimenti in infrastrutture e servizi
Ivi compreso il risanamento e restauro abitativo delle aree degradate
Ecco io credo che si può considerare anche da questo punto di vista dell'istruzione locale
Come un soggetto non solo promotore ma attivo e fruitore dei poli tecnologici che dovrebbero insediarsi attento
Un secondo gruppo di questioni secondo me correlata
All'obiettivo
Di un welfare governato nel territorio
Che abbia al centro cosa che fino adesso
Non è stato
Una riforma profonda del sistema formativo
C'è bisogno
Tutti quelli che sono intervenuti ma a partire dalle azioni Paolo lo hanno sottolineato una nuova modulazione degli interventi
Assieme ad un loro decentramento coraggioso nel territorio
Che consenta da questo punto di vista un urlo sinergica delle norme sia legislative e contrattuali
Sulla previdenza
La promozione di occasioni di lavoro e il governo del mercato del lavoro la sicurezza nel lavoro e nella vita quotidiana la prevenzione e l'assistenza sanitaria la ricostruzione di un equilibrio ecologico
Un urlo sinedrio con un sistema formativo
Non ripeto le cose di Ranieri
Coordinato
Nei suoi strumenti e personalizzato sempre più nei suoi servizi capaci di incidere sulla qualità di ognuna di queste attività di servizi
E di anticipare quindi alcuni cambiamenti
Assolutamente prevedibili in campo economico e sociale mi riferisco alle
In modo particolare ecco all'obsolescenza sempre di più accelerata
Delle nuove tecnologie
E quindi all'obsolescenza assolutamente prevedibile delle competenze che si assumono professionalità che essi accumulano a livello dell'impresa di produzione servì
Qui nascono nuovi problemi enormi invia assestamento istituzionale
E mi limito a segnalarne due
Perché questo sia possibile
Occorre costruire a livello di territorio una cabina di regia
Degli investimenti sinergici che possono realizzarsi in un welfare promozionale del
E dell'inclusione
E contemporaneamente che possa attivare nuovi rapporti con i soggetti gli operatori dell'intervento le strutture pubbliche le imprese non profit ettaro
Che ci sono e poi quelle che sono a metà
Come a volte qualche cooperative
Il volontariato
I sindacati gli assessori imprenditoriale le associazioni dell'utero
Questo comporta degli enormi problemi di natura istituzionale se vogliamo chiamare così
Carte di definire davvero regole
Che ispirano tutte le convenzioni che si stabiliscono fra questa cabina di regia
Evidentemente di eretta dall'autorità municipale
E gli operatori e gli utenti
Si tratta di definire le questioni delicate di rappresentativi
Di tutte le associazioni
Che entrano in campo
Anche per accertare la credibilità voglio dire e la deontologia dello comporta
Si tratta di definire le regole generale che devono ispirare i rapporti di lavoro
Che questi associazione a questi enti praticano rispettando leggi conta e di garantire l'entrata in campo di un controllo di qualità sulle loro prestazione che non sia soltanto affidato a un'attività puramente amministrativo
Ma che vede entrare in campo un'effettiva partecipazione tutte
Qui siamo confrontati con un enorme ritardo
Come siamo confrontati lo sappiamo nel territorio con una giungla di situazioni che vanno dalle imprese più benemerite e più straordinari e di volontariato
A forme di attività
Sammy imprenditoriale che sono al limite della delinquenza organizzata
L'aver il coraggio di dire le cose come stanno
Avere il coraggio anche gli riconosce che in questo Prato per esempio la legge Zamagni che ha degli aspetti interessanti non basta certa
A introdurre trasparenza e entro due regole
Secondo quest'seconda questione fra le tante di ordine istituzionale che si che insorgono riguarderà questo è
In modo particolare la sua attitudine che oggi è totalmente inibito di produrre davvero un sistema di formazione continua
Fino adesso badate bene le le esperienze e qui
L'Italia che pure ha enormi ritardi rispetto all'Europa si trova nelle stesse condizioni degli altri paesi tra comunità
Le sole esperienze che hanno in qualche modo com'camminata
Sono state quelle di un produrre
Momenti di prima formazione
All'inserimento al lavoro spesso anche qui però prive dell'acquisizione una cultura problematica di base
Per quanto riguarda
L'aggiornamento l'adattamento alla riconversione delle competenze
Siamo invece all'anno zero
Quando questo diventa e diventerà sempre più la questione cruciale
Di una politica di
Anticipazione del cambiamento
La parte veramente carenze del sistema formativo guardiamo anche almeno al nostro è proprio che esso è totalmente incapace
A produrre impiega abilità ne parlava Ranieri
Di fronte all'obsolescenza sempre più rapida delle competenze
E di fronte all'importanza sempre più rilevante assunta da una formazione di base di tipo problematiche consente una data al mento che consente una riconversione professionale fanno questo
Qui non ci troviamo di fronte
Ad un Coni
Ne possiamo scommettere ma ci sono degli studi molto seri della Comunità Europee fra dieci anni si sa che il novanta per cento degli attuali professione sarà supera possiamo sapere benissimo che in alcune prestazioni collegate a tecnologie di relazione come l'informatica e TLC bene ogni sei mesi si pongono dei problemi di aggiornamento
Sappiamo benissimo che nelle competenze meno qualificati
Quelle che per esempio nell'industria metalmeccanica possiamo dire di fine di secondo il terzo livello
Bene a quaranta quarantacinque anni sì varca una soglia di basso rendimento
Il lavoratore a catena in montaggio che ha quarantacinque anni non rende effettivamente come un ragazzo di diciotto o un modo di fare
Ma queste forze e a quel punto che a quell'età sono destinate non soltanto a lui alla disoccupazione ma all'immaginazione al mercato del lavoro
E ripescati che soltanto in piccola misura in attività di carattere precari bassissima qualificazione
Questi sono fenomeni parrebbe di vicini rivedibili
E che possono essere effettivamente scongiurato con una politica di modi di intervento di riconversione professionale di riqualificazione di adattamento
Che diventa poi per
Gravose io penso a tutti quelli che sono usciti da un rapporto di lavoro formale di di di tipo salariato
Al mondo delle partite Iva ai collaboratori coordinati e continuativi per i quali il problema della formazione e dell'aggiornamento della riconversione professionale è un problema che si devono gestire da solo
Con risorse che sono pari
Generalmente all'ammette ad un costo del lavoro
I lavoratori pari con il
C'è infine il problema molto complesse
Della formazione come inserimento un buon reinserimento di cittadini che sono stati per una serie di ragioni
Momentaneamente lontani dal da un'attività di lavoro penso non soltanto agli anziani penso a quelli che sono stati questione di invalidità
Ho altri handicap momentaneamente esclusi da un'attività produttiva spesso per periodi non breve
Penso al rosso e complesso problema del dei lavoratori immigrati
Dove la formazione si complica delle dell'intervento di altri fenomeni di accompagnamento
Che consentono appunto di acquisire una padronanza o una nuova padronanza delle conoscenze necessarie
Ad una ad un'occupazione che non sia precaria perché non sia destinata rapidamente anni alla alla discontinuità allora questo vuol dire che da un lato ne dobbiamo immaginare e secondo me coraggiosamente proporre perseguire un riaccorpamento
Di un sistema scolastico che a pezzi
E che mantiene marcati segni di classe
Penso alla dissociazione che permane fra il settore disastrato della formazione professionale dove accade di tutto
La scuola secondari e l'università
Non è possibile Marina una politica moderna di formazione continua che mantiene questa segmentazione addirittura anche in termini di competenza istituzionale
Vuol dire immaginare un coordinamento effettivo a livello nazionale
Fra dicasteri che oggi procederò assolutamente come se l'altro non esistesse penso all'educazione ministero dell'università della ricerca
La ricerca scientifica teso al ministero del lavoro e al ministero dell'industria
Noi non siamo riusciti neanche a trovare uno straccio di coordinamento fra il lavoro e le e è la politica scolastica del del stia eccetera
E in questo campo
Per approdare però e questo è il salto di qualità più difficile alla costruzione di un'unica cabina di regia nella formazione
Nel territorio
E qui lo ha già detto Ranieri ma io vorrei insistere vedo il più grande limite della legge Bassanini cui ho già detto prima tutto il bene possibile
Non è possibile ricadere ecco in una divisione dei compiti esperta citare
Le varie amministrazioni alla Regione la formazione professionale con i risultati stupendi che ne abbiamo constatato negli ultimi dieci quindici anni con i miliardi buttati via buttati
La
La scuola secondaria la faccia dell'autonomia alle Province
E al al Comune la scuola materna gli asini
Questo è veramente un non senso questo vuol dire rinunciare a una politica della formazione continua
Ecco per
Con costituire
Una una cabina di regia anche qui che utilizzi i vari strumenti con dei progetti pero sinergici bisogna riaccorpare questa proposta
Tutto nel comune
Dall'altro lato si tratta di costruire in cui
E anche questo pone i problemi di carattere zone non piccoli nuovi rapporti fra scuola da un lato industrie e servizi
Cioè fra scuola e sistema del impresa
Per conseguire un obiettivo realistico di impiega dignità
Nel migliore dei casi una scuola moderna così come oggi costruita arriverà dieci anni dopo nella padronanza delle nuove tecnologie da trasmettere attraverso un sistema
Ed è questo il che che fa sì che molti diplomi
Sono contemporanea al mantenimento di stati di disoccupazione per lunghi periodi per i più
Perché nel mezzo c'è proprio la formazione l'acquisizione di competenze che su possono essere costruite soltanto in un'esperienza di impresa
Con un costo rilevante quando non è una presa in giro come spesso non stati contratti di formazione lavoro
Con un costo rilevante che urta
Con la crescente flessibilità e mobilità del mercato del lavoro gli a fare fronte a questo problema
Le norme problema
E difficile chi era un'impresa ecco
Che ieri di fronte all'occupazione molto più stabile continua si è si sono sempre rifiutati di investire sul fattore umano se non per una ristretta élite di tecnici chiedere oggi è un'impresa di investire
Creare condizioni di effettivi impiegabili ITA di lavoratori
Che avranno magari fra sei mesi un altro occupazione altresì
C'è un ruolo sociale dell'impresa
Che va promosso anche con il sostegno della collettività ma evidentemente attraverso l'altra creazione di rapporti trasparenti fra le istituzioni e l'impresa nel svolge di questa funzione vuol dire immaginare degli Stati dei formatori anche della scuola pubblica
Nell'impresa
Vuol dire immaginare degli insegnanti che provengono dal sistema dell'impresa e che per contratto insegna no nei vari segmenti della scuola pubblica
Vuol dire una politica di formazione e di aggiornamento e di trattamento di riconversione di competenze svolta nell'impresa e nel territorio e nel territorio per
Tutta l'area
Di lì delle delle delle delle piccole e medie imprese e tutta l'aria dei lavori
Che non rientra in un rapporto di tipo subordinato
Li possiamo ritrovare però alto un rapporto vero dei i funzionale con il mondo delle partite Iva con
I lavoratori a contratto di collaborazione coordinata
Certo finanziato pubblicamente
Ma con forme di controllo trasparente da parte degli enti da collettivi
Questa è una
è un problema enorme nella sua portata
Il c.t. io non sottovaluto per primo le grandi difficoltà le resistenze che prima di tutto nel mondo della scuola probabilmente incontrerà
Ecco perché io dico che va condotto una battaglia coraggiosa in questo campo
Ma fanno anche promosso
Coro di sperimentare
Esperienze di laboratorio penso ad accordi fra istituti scolastici e singoli impresa
Con il patrocinio delle istituzioni locali dei sindacati dell'assessore industriale degli enti bilaterali che si sono costruiti nel territorio per esempio fra le associazioni industriale i sindacati
Tentare di sperimentare in alcuni istituti e in alcuni prese
E delle forme di di formazione continua egli e di riconversione e di riconversione di competenze
Per poter aprire la strada ecco ad una riforma di cui non mi nascondo le difficoltà infine un un accenno eccentrico ma questo è uno dei punti che Paolo a un possono vola credo che come sindacato possiamo
Non possiamo ignorare nera consiste
In quale misura noi assumiamo veramente sono spese molte parole anche questa mattina su questo tema il territorio come microcosmo nel quale ricostruire
Condizioni appunto ottimale sinergiche sito di accesso di mobilità
Di funzionalità dei servizi alle persone all'impresa
Ma anche di sicurezza
Che diventerà sempre più una condizione fondamentale perché viva la convivialità
E la solidarietà comunitaria
Nel quartiere nel territorio
Ora
Nel sappiamo che anche qui la balcanizzazione degli interventi di prevenzione e repressione
Favorisce non solo segna l'impotenza molte volte nella repressione della grande criminale
Ma assoluto favorisce l'espandersi
Difforme di microcriminalità
Verso le quali siamo stiamo diventando lentamente
Assuefarsi
Ma che e
Oltre a costituire un polo di cultura performer molto più devastanti delinquente
Rappresentano di per sé un fattore di disgregazione la vite comuni
Alimentando l'insorgere di forme di autodifesa nell'illegalità
Il proliferare di forme di razzismo
Di corporativismo violento
Disse partenza nel tessuto comunitario a quel punto lì anche lì discorsi faccia uno stato sociale sui servizi di prossimità e alla persona aperto molto consiste
Io faccio sempre l'esempio del mio quartiere Trastevere comunque
In cui tra l'altro si gli abbastanza bene ma ci sono fenomeni di appunto micro micro molto micro finiani
Non ha mai tollerati ma tollerati
Nel senso che ognuno si organizza difendersi
Dall'imbrattare i muri alle alle CBS informe avvolte fiorente
Di alcolismo praticato ai piccoli furti ecco di fronte a questo cos'era nella comunità alla collettività
Sono delle
Alfa Romeo che arrivano di corsa
Un giorno e la polizia vista
Poi se ne vanno un altro giorno arrivano i carabinieri
Qualche volta anche quando c'è la polizia di Stato perché li sorveglia un terzo volt soli Guardia di Finanza verso le undici per prenderlo
L'ordinario arrivano i vigili urbani con un'altra ma
Cioè c'è un pattugliamento vento della piazza in questo allucinante
Allucinante dura così Meggiorini Moro non c'è Cristo di poliziotto difficile che
Conosca la gente del quartiere che posso parla che possa prevenire davano scappa ciò otto un ragazzo che
Da
Muri parlare con la famiglia
Caso e cooperare con una politica di intervento nel territorio con gli assistenti sociali io credo che sia una lezione fondamentale ritenerci problema di coordinamento delle forze di polizia di uso sinergico c'è il problema di un governo del territorio nel quale l'istruzione municipale levare una voce una parola
E gli oggetti talmente piccole Tata si occupa dei vigili male spesso non riesce a intervenire in questo coordinamento operativo
Ecco io credo che
La repressione sistematiche anche con pene relativamente blande e l'attività di prevenzione soprattutto
Della microcriminalità da parte dell'operatore di polizia come inteso come operatori sociali capaci di coordinarsi con altri operatori nei servizi di prossimità
Faccia par
Arte faccia parte di questa riconquista del territorio da parte dei cittadini mi faccia parte della lotta contro le forme decide
Chimiche Giannoli per
Di risorgere di forme di razzismo vero di logiche di autodifesa meno vicina esperienze di vigilanti che abbiamo conosciuto in altri Paesi anche così ecco io credo si delinea una nuova concezione del governo del previsto
Bene a questo punto il ministro Bassanini ci ha fatto sapere che è bloccato uno con la discussione di Bassanini ter l'onorevole Bolognesi non ci ha dato notizia e quindi noi a sta votando in aula quindi agli ha dato notizia anche lei e si scusa per cui l'appuntamento è a domani mattina per la terza sessione qualità efficacia nuove identità delle amministra
Se ogni
Bene cultura