"La giustizia possibile" dibattito organizzato dall'Istituto Italiano degli Studi Filosofici

Mariano
Abbiamo
Terra appena proprio tempo buono
Ma debbo Bagarella
A
Casa
Non devono
Allora
Risponde
Una
Allora se gentilmente fatti accomodare ne possiamo dare iniziò la nostra riflessione
Innanzitutto buona sera
Subito una primissima riflessione
Nell'ordinamento civile la tensione
Alla solidarietà del cristiano ispirata alla carità nel senso più alto può essere esaurita da un complesso di norme giuridiche
Che in molti casi specialmente nel campo penale rappresentano la traslazione in regole normative del minimo etico non del massimo etico ecco partendo da questo interrogativo promuovendo d'intesa con l'associazione napoletana e la stampa e l'unione dei giornalisti cattolici questa riflessione questa sera
Ci siamo chiesti quale contributo potevamo dare da giornalisti da cronisti di una società che oggi più che mai Annella giustizia uno degli snodi fondamentali a riformare
Dove sia quel di più del cristiano in termini di solidarietà di dignità della persona umana di riconciliazione sociale che non può essere tecnicamente profuso in norme astratte
Rimane questa una sorta di utopia della speranza io sono partito da questa considerazione per spiegargli anche frammentaria menti perché di questo invito che prende spunto da un modestissimo block notes saggistico
Una sorta di viaggio veloce tra nuovo e antico Testamento tra le norme e le statistiche e record della giustizia oggi
Che l'Istituto per gli Studi filosofici e ringrazio qui l'avvocato Gerardo Marotta che e influenzato questa sera l'anima di questo istituto in particolare poi Antonio Gargano che è proprio il vero e proprio motore dell'istituto
Istituto che ha voluto pubblicare questo volumetto prendendo anche spunto dal dibattito in corso nel Paese lo spunto per riflettere su che cosa sulla giustizia possibile oggi
Con l'angolazione propria di operatori del diritto di ispirazione cristiana
Ma consentitemi subito un altro ringraziamento grazie per la presenza del cardinale Michele Giordano l'arcivescovo di Napoli un grazie particolare
Sono giornate tristi queste per la chiesa di Napoli c'è una sedia vuota stasera e quella di monsignor Luigi Pini ATL un amico che voglio ricordare questa sera
Un amico dei giornalisti napoletani la presenza del cardinale nonostante questa tristezza che pervade tutto il mondo cattolico di Napoli in queste ore e motivo di grande gratitudine e grazie tre lustri ospiti idonei chiudano lì oggi direttore generale la Caritas
Italiana un sacerdote di frontiera l'ho conosciuto vent'anni fa nella frontiera del carcere di Poggioreale
Con i primi gruppi italiani di animazione carceraria oggi l'ho ritrovato nella frontiera del terremoto dell'ottanta in quella della guerra in Eritrea oggi e nella frontiera di Sud del mondo
Penso solo alla vicenda curda o albanese
Grazie al senatore Ortensio Zecchino che nella sua persona che ho sempre ammirato per lo stile un po'anglosassone sintetizza
E docente di diritto penale grande spessore culturale concreta visione politica degli avvenimenti e grazie al professor Lucio D'Alessandro prorettore Soros sola Benincasa e docente di Filosofia del diritto che mi ha incoraggiato il seguito in questa avventura il suo Russolo anche grazie alle sue capacità e oggi una polo di grande cultura europea in Italia ringrazio tutti voi mi conseguito ringraziamento tutte le istituzioni in particolare al presidente della Giunta regionale della Campania Antonio Rastrelli
Grazie perché nome dell'amicizia avete raccolto l'invito a riflettere su si sia oggi possibile la giustizia e che giustizia possibile le pagine dei giornali sono piene in questi giorni del tema giustizia da Scalfaro i pentiti
Dalla riforma del dibattito in Piquet marea in Bicamerale ai diritti negati alla carcerazione preventiva al ruolo riso Salizzato ante del carcere
La condizione della speranza e quella di avere coscienza del peccato mi hanno insegnato ma la riflessione attuale sulla condizione della giustizia oggi per un cristiano
Interroga su quello che molti commentatori laici in queste ore propongono la giustizia dicono le norme applicazione della norma non può basarsi su una soprassalto etico e così la questione del carcere dell'espiazione della pena della umanizzazione del carcere e della sua possibilità di struttura
Riso ci aizzano ante dicono appartenere a quel dibattito sul tra virgolette garantismo peloso scrivono alcuni commentatori
In queste giornate
Intriso nei decenni di cultura cattolica un garantismo alimentato dalla questione morale loro pongono interrogativi credo che questa sia da qualche
Risposta seppur d'
Ovviamente parziale potesse data la certezza del diritto ha detto giorni fa il procuratore generale della Cassazione
Deve essere innanzitutto assicurata dal legislatore ma si avverte oggi una sorta di impotenza o meglio non c'è il rischio ed è questa la domanda fondamentale che giro agli ospiti che un tecnicismo senza anima rischi di sterilizzare da visioni etiche profonde che esistono eccome
Che investono la concezione dell'uomo della sua esistenza del suo essere in mezzo ad altri uomini la questione giustizia
Basti solo pensare mi riallaccio sinteticamente a qualche pagina della mia modestissima riflessione alla questione carceraria insomma gli anelli da dare ai pentiti fanno notizia e colore
Ma quando si potrà parlare ad esempio di conciliare legalità ed esecuzione della pena di eticità del trattamento ed efficienza delle istituzioni esterne
Di riabilitazione e di reinserimento sociale quando veramente la parola il concetto di depenalizzazione potrà avere un significato reale nessuno alla bacchetta magica ha detto recentemente il ministro di Grazia e Giustizia ma la questione carceraria quella di lavoro dei suicidi in carcere delle malattie dell'isolamento sociale da un lato e dall'altro quella di un così il Codice di procedura penale già da di vedere basti pensare al discorso delle amnistie degli indulti credo che il dibattito e le discrasie esistano ma sono anche forti questioni reali
Ineludibili insomma certezza del diritto e certezza della pena ma dove contemporaneamente i risultati concreti al centro del sistema giudiziario fondato su un'espiazione
Ma che dovrebbe anche svolgerà una funzione rieducativa di reinserimento dell'uomo del contesto sociale chiedo e giro i nostri ospiti oggi nel carcere rischia di essere una sorta di fabbrica dei e socializzante
Si interrogano gli operatori magistrato gli operatori del diritto docenti avvocati si interroga anche la Chiesa credo e oggi studi l'etica penale in una prospettiva di riforma nel senso di una nuova funzione riconcilia attrice della pena e solo utopia
Mi ha scritto un detenuto dal carcere di Secondigliano qualche mese fa non so come abbia avuto questo mio di Bretto la mia personale opinione scrive il detenuto sarà irrilevante
E opinione di chi soffre sulla propria pelle situazioni giuste o ingiuste che siano ed è cosa ben diversa da chi può raccontarlo altra verso altre fonti e anche se c'è un nesso logico tra il mio personale modo di vedere ha scritto questo detenuto il suo volumetto rimango nella mia convinzione che da vera unica giustizia sia quella di Dio non quella degli uomini
Può rimanere e rimane questa affermazione una sorta di utopia e quello che ho tentato di proporre frammentaria mente
In questa riflessione grazie ancora a voi e do la parola al professore
Lucio D'Alessandro prorettore del Soros ora grazie
Grazie naturalmente Massimo Milone io ho ho anche
Il compito per me gradito
Di dare una parola il saluto ai presenti perché purtroppo l'avvocato Gerardo Marotta che avrebbe tenuto molto essere con noi questa sera
In questo momento indisposto e quindi mi incarica
Di fare a ciascuno di voi diciamo di dare a ciascuno di voi una parola di benvenuto naturalmente a cominciare da sua Eminenza il cardinale dal presidente alla Regione ed autorità tutte che sono qui contenute in questo momento
Io ho ringraziato inizialmente Massimo villone
Per le cose dette
Ma adesso credo di dovergli un altro ringraziamento lui ha detto questo libero lo ha detto
Adesso pubblicamente lo ha detto a me in più di un'occasione di conversazione personale
Per me questo libro eccome una piccola provocazione e come un altro modo
Per intervistare questa volta proprio le coscienze la riflessione delle persone
Perché essi si interroghino che rispondano
Su un tema così importante così centrale apparentemente così esterno al sociale
Quanti carceri abbiamo costruito al di fuori della cinta muraria
Ma quante città non sarebbero possibili senza il loro carcere
Non c'è città che non contenga al suo interno questo dentro e questo fuori la tragedia del carcere questo contemporaneamente
E
Quindi io gli sono grato di questa provocazione ma che non è soltanto una provocazione
è una provocazione che suscita risposte è una provocazione ragionata
La prima osservazioni io l'ho anche scritto nella breve prefazione che ho avuto l'onore di fare con Davoli al testo
La prima è questa
Siamo tutti un po'vittima di un equivoco che non cessa da circo di circolare da da molti secoli a questa parte nel nostro immaginario collettivo per la cultura
Comune quella che in fondo ci sia una qualche parentela tra la pena giudiziaria che spetta a chi ha commesso un reato
E la piscina a che spetta a chi ha commesso peccato
La prigione si dice
è l'inferno dei diritti è una sorta di anticipazione di qualcosa d'altro
Nel Medioevo questo elemento era molto forte pensiamo alla visione dell'Inferno di Dante in cui certamente gli elementi del supplizio
Tipico del mondo medievale nei confronti di chi si era posto al di fuori della società ritornano come elemento della pena cristiana della pena per il peccato c'è questo elemento di sovrapposizione tra appena e peccato
è una sovrapposizione che Milone nel suo testo
Trascorrendo dall'antico anche dall'Antico Testamento la cui interpretazione è stata sovente di questo tipo il dio Punitore il dio in qualche modo lontano
Luglio individua soprattutto come il dio del patto implicito
Quindi io
Che riconosce l'altro non si fa nessun patto se non attraverso il riconoscimento dell'altro e che parte da un iniziale riconciliazione che non cessa di ripetersi fino al dio del Nuovo Testamento che certamente è un dio
Che mille volte
Ci dimostra
Come dire
Che non è dalla pena che si attende la redenzione mille volte viene incontro a Zaccheo mille volte viene incontro
Alla Maddalena
Il problema della punizione in quanto elemento estrinseco è estraneo in un certo senso è estraneo alla morale cristiana come fatto originario
La punizione per il cristiano e dentro l'uomo
E nell'allontanamento dalla comunità nell'allontanamento dalla verità e dentro di lui che si svolge
Questo questo elemento di pena
Quindi la pena è un fatto di difesa sociale è un fatto della vita anche politica e ho fatto della morale pubblica non è un fatto che si riferisca direttamente non c'è sovrapposizione di letta tra morale cristiana e Pina giudiziario
Questa è la prima riflessione che viene che credo che sia una riflessione di estrema importanza così come diciamolo con grande chiarezza non ci può essere nessuna sovrapposizione
Tra l'abilità quella grande parola che noi usiamo che la verità giudiziaria chi ha pratica del mondo del diritto sa bene che la verità giudiziarie una verità nell'ordine delle leggi è una verità nell'ordine di certi percorsi non può non è l'abilità la verità è un un qualcosa di molto più complesso che dovrebbe non tener presente i fotogrammi era il campo le carte di un singolo processo
Ma la complessità che certamente non si presta al giudizio la la complessità e qualcosa difficilissima giudica non si presta al giudizio degli uomini almeno così anche la giustizia quello che noi cerchiamo noi anche operatori del diritto in qualche modo noi cerchiamo qualcosa che riguarda la difesa sociale in qualche modo qualcosa che diciamo un riguarda la protezione del resto della della società del resto la stessa origine della prigione
La prigione
è recente
Di cui si parla del testo recente l'origine della prigione è qualche in qualche modo coeva alla nascita di una società industriale preoccupata
Di un certo ordinamento della vita degli uomini qui non sto dando un giudizio positivo ma quando si avverte il bisogno Durkheim in sociologia avverte il bisogno della divisione del lavoro sociale ognuno deve stare al suo posto ecco che nasce il posto per il deviante allungo il deviante è stato in qualche modo ai margini della vita civile ma ai margini del villaggio ai margini
Ma non è stato il chiuso all'interno della prigione con la società industriale nasce la prigione
Nella tradizione cristiana casomai la reclusione a una a votazione completamente diversa e il luogo che si circa e il luogo direi quasi dei migliori e il luogo nel quale si cerca se stesso
Non è un luogo che viene inflitto dall'estero è il luogo della scelta
Questo naturalmente
Questi apparentamenti sono molto frequenti pensiamo per esempio a una termine come la confessione presente in entrambe
Abbiamo detto verità abbiamo detto giustizia possiamo dire confessione termine che è presente in entrambi potremmo dire i codici linguistici possiamo dire anche pentiti per fare riferimento ad un tema oggi di grande attualità io l'ho scritto nella mia abitazione
Il l'uso del termine pentito è quanto mai in proprio
Si tratta di un'operazione di ragion di Stato che può avere anche le sue ragioni di una spregiudicata operazione di ragion di Stato che può avere anche le sue ragioni ma che nulla a che vedere con il pentimento nel senso cristiano del termine
Cioè sicuramente questo tipo di distanza
E questo naturalmente non significa che la distanza tra la pena giudiziarie la pena come intesa come pentimento e come fatto intimo proprio del cristiano non debba imporre al cristiano una presenza non debba imporre al cristiano il bisogno di essere vigile abbiamo qui proprio a questo tavolo e non solo a questo tavolo attualmente persone che testimoniano del loro essere cristiani nella realtà difficile della vita degli esclusi nella realtà difficile del mondo della politica nella realtà del mondo delle scelte
Quindi questo non significa che bisogna escludersi da questo discorso significa che bisogna portare in questo discorso una testimonianza consapevole che prima di ogni altra cosa per il cristiano viene un'innocenza che si può sempre e in qualsiasi momento ritrovare che forse è stata già ritrovata forse c'è sempre stata in cui la persona che avverte aggiustavo cattiva ragione il tintinnare poiché il tintinnare delle manette perché non sono soltanto quelli
A cui si è fatto riferimento recentemente sono tutti i detenuti a cui bisogna fare riferimento
Ebbene
Forse forse
L'innocenza da per queste persone c'è sempre stata parlo del caso delle persone che non siano state ancora giudicate e comunque anche quando non c'è sempre stata può essere sempre ritrovata sì che queste persone ricordava Milone hanno costantemente il diritto alla loro dignità di persone queste sono le riflessione deprimente che mi nascono dalla lettura del bel libro di Massimo Milone libero intelligente provocante suadente
Sentito che io credo che tutti coloro i i quali hanno incontrato
Hanno avuto occasione di riflettere di pensare su uno degli argomenti che più da vicino riguardano il la società nel suo complesso grazie
Grazie alluso ad Alessandro Elio D'Amuri questo mondo l'ha conosciuto lo conosce molto bene per circa oltre dieci anni credo è stato cappellano
Vent'anni è stato cappellano nel carcere più difficile d'Europa io ringrazio vedo nella fra tanta gente anche direttore nel carcere di Poggioreale stasera ringrazio per la sua presenza è stato nel carcere più difficile chi più di voi può forse oggi rispondere a una domanda che poi e la provocazione iniziale se il sistema giudiziario così come e fondato oggi sull'esplicazione svolge o no una funzione rieducativa di reinserimento dell'uomo nel contesto sociale Alessandro dato ovviamente è già una risposta quella vita morì
Credo che entrerà
Poi nel cuore del problema con un vissuto tutto particolare grazie
Grazie a Massimo
Prima ancora
Perché mi ha invitato per avere avuto il coraggio
Di offrire
Una provocazione
In questo momento che con il tuo libro quanto scritto
Con il passaggio in questo momento direi che in un momento storico una società
Che a mio avviso più contraria che favorevole
Alla riconciliazione quello che tu chiami utopia possibile
Che è più contraria
Che è favorevole
Alla perciò la detenuta e più favorevole al carcere a moltiplicare le carceri
Per rimuovere il problema della propria coscienza
Quindi credo che questo ci aiuti aiuti in questo momento a riprendere un po'questa riflessione non soltanto sul tema della funzione della pena
Che
La lettura del tuo saggio mi ha fatto riprendere a ricordare tante esperienze e tanti anni di esperienza
Mi è diventata in molti punti mi diventa problematica quando parli la funzione della pena
Si intende l'azione cioè l'efficacia della pinna l'efficacia della pena ovvero gli effetti che produce qui mi ci ritrovo un po'di più secondo gli intenti voluti dallo stato di effetti che produce quali sono negativi
Negativi
E fa sono negativi anche tante volte perché
Più che positivi
Perché vista come pena repressiva
E vista come penne repressiva anche direi lì dove si cita il dettato della Costituzione che l'articolo ventisette le pene non possono essere considerate
Con non posso consistere in trattamenti contrari al senso di umanità
Che devono tendere alla rieducazione del condannato ecco non possono consistere in trattamenti contrari è molto bello molto interessante molto interessante ma parte già da una concezione negativa
Parte da una concezione negativa io credo che un padre una madre per non possono partire da una concezione repressiva negativa nell'educazione del figlio
Quindi
Che già alla partenza non possono essere credo che sia molto limitante molto direi una concezione prima parla dei
Della certezza del diritto e del certezza della pena della certezza della pena io credo che dobbiamo introdurre un altro discorso la certezza dell'uomo della persona della dignità
E qualora che se interpreto questa la la funzione la concezione della pena in una dimensione diversa cioè
Il detenuto è una persona è una persona
Non possiamo limitarci non si può esaurire il dettato costituzionale o la riforma penitenziaria in non possono essere
Ma allora io lavorerei sul termine rieducazione rieducazione che significa ricostruire una personalità
è limitante ancora la risocializzazione direi
Perché
La risocializzazione può essere l'adeguamento alle norme o i valori correnti e se l'adeguamento alle normative o ai valori correnti vediamo che la normativo i valori sociali oggi ce ne sono tanti negativi
Mentre invece penso che dobbiamo trovare un un conforto direi negli articoli due tre della Costituzione da dove la Costituzione detta
Propone percorsi positivi positivi di solidarietà dove richiamare il dovere dello Stato sociale della solidarietà dove richiama il dovere dello Stato dell'attenzione alla dignità della persone e dove promuove promuove lo sviluppo della persona
Cioè il valore supremo della vita sociale non ne
Non è il non consiste nell'assetto sociale ma il valore supremo è la persona la dignità della persona
Alla quale anche l'assetto sociale quindi la legge anche la pena sarà finalizzata cioè dà dignità della persona umana la persona umana che quindi non va annientata
Ma deve essere integrato vorrei integrata nel tessuto comunitario
E rare integrata nel tessuto comunitario
Direi Reed comperando inizialmente se stesse e il primo passo è quello di rende la cosciente della propria dignità
Ogni uomo quindi anche se carcerato ha una sua dignità
Una sua dignità umana che va rispettata dicevi prima che ho fatto un'esperienza di vent'anni nel carcere di Poggioreale
Credo che ne sono convinto se non avessi avuto queste certezze questa convinzione
Non l'avrei fatta
Non l'avrei fatta
Cioè la convinzione che ogni persona umana può e deve essere reintegrata e a tutte le possibilità le capacità
Per farlo ha tutte le potenzialità e vanno aiutati in qualsiasi detenuto qualsiasi alle potenzialità basta che noi sappiamo cogliere era strappiamo attivare
Allora e sempre l'impegno della comunità della società quale sarà
Sarà quello di rimuovere il dettato della Costituzione tutte le condizioni negative che di fatto condizionando l'esplicitazione della per e lo sviluppo della persona umana
Quindi non esiste
Una che direi
Umanità una società
Di uomini e di sotto buoni
O una società di uomini e non uomini
Ma secondo anche la Carta costituzionale
Esistono uomini in è una società in cui tutti hanno pari dignità
Pari dignità e qualora il termine rieducazione
Rieducazione per aiutare il detenuto
Il condannato il condannato array inserirsi con piena dignità nella società io credo che commi sottoscritto nel molti operatori penitenziari
Molti Gray tutti gli operatori penitenziari ecco non farebbero questo
Tra virgolette mestiere perché non è un mestiere
Non è un mestiere
Se è una vocazione per me come prete come cristiano come credente credo che sia una scelta vocazionale anche lavorare nel carcere con queste direi motivazioni con queste finalità anche
Nell'operatore penitenziario a tutti i livelli a tutti
Quel rieducazione che per me come cristiano datiamo riconciliazione e Massimo ne parla molto bene
Quando nel suo nel suo testo
Parla dell'uomo nella visione cristiana
E ed è molto interessante quello che tu dici quando parli della dell'alleanza
Dove la dignità dell'uomo come cristiano la trovi nell'alleanza
Dio che crea l'uomo a sua immagine e somiglianza e non è tanto la creazione dell'uomo immagine somiglianze Dio che diventa alleato dell'uomo e dentro nell'uomo Duomo che si ritrova e si riconosce in Dio
Ricordo quando a Poggioreale facemmo una serie di tavole rotonde molto belle molto interessanti molto interessanti con la Facoltà teologica di Napoli
Che facevamo dei dibattiti mensili per qualche anno ne abbiamo fatti
Uno dei dibattiti è stato una tavola rotonda sul tema dell'Alleanza Biblica
Quale interesse sera in tutti e c'è stato l'asse sempre una grande partecipazione di parte dei da parte dei detenuti
Questo dell'alleanza un Dio che alleato dell'uomo un Dio che con l'uomo
Che non mi allontana non mi condanna mai con me e dentro di me per accompagnarmi per aiutarmi a risollevarne mi
In fondo in fondo è il dio di Caino
Che non condanna
Non mette il marchio della delinquenza o il marchio della condanna
Ma il segno perché chiunque ti vede non ti uccida
Dio che entra in tempi in Caino per proteggerlo
Per proteggerlo che suscita in Taino tutti quei sentimenti che poi lo porteranno a redimersi a rieducare assi riduca arsi lasciandolo libero
Ti è un padre che lascia libero e Massimo sviluppa
Questa identità del della dignità dell'uomo e quindi anche del detenuto con questo bellissimo tema con questo bellissimo tema dell'alleanza tema dell'alleanza
Che poi
Diceva così l'uomo dell'alleanza è un uomo libero
Di ritmo della chiamata può essere espresso nell'assioma chiamata di Dio libera risposta dell'uomo
Chiamata di Dio libero risposte dell'uomo la fedeltà caratterizza la figura di chi avesse entri in questa alleanze
La fiducia che Dio ha nell'uomo ricordo quando abbiamo iniziato
A portare all'esterno alcuni gruppi di detenuti
Con il direttore qui presente in una
Abbiamo la legge ce lo permette la prima volta che mi fu affidato un gruppo eliportuali per due giorni a Fiesole a una festa dove loro è una era un
Una due giorni
Un convegno di musica
E ieri il gruppo dei cantori che venivano il gruppo dei di detenuti aveva ricordo quando uscimmo
Da Poggioreale giudici loro guardate
Finora quante volte siete usciti
Va be'sempre con le manette tintinnio di manette
Sempre con le manette ben dico guardate adesso le rette no i curati che avete le manette molto più forti
Le manette che mi metto io dico in questo momento che viviamo messe sono molto più forti
Solo per i ritardi la fiducia
Vediamo se siete capaci
Dir rompere di di liberarmi da queste manette
Siamo andati il giorno successivo da domenica siamo tornati siccome o che il pool ma aveva corso volutamente un po'di più
Siamo arrivati presto mancavano ancora quattro cinque ore a rientrare a Poggioreale
Io dico guardate faccio un'interpretazione aveva andate a casa
Alle undici ci troviamo tutti a Poggioreale
Alle undici pone mancava nessuno
Non è mancava nessuno
è un fatto sono piccole però io credo
Che sia al detenuto alla persona chiunque a chiunque diamo fiducia e diamo le condizioni le condizioni
Per re vivere da persona da un uomo da sua dignità di persona credo che abbiamo delle risposte ora e qualora il
Termino
E il saggio di di Massimo vi ha dato molti molti spunti ci sarebbe il discorso della Montagna interessantissimo il discorso della montagna
Come trattare il detenuto come vedere la situazione del detenuto del carcerato
Discorso l'utopia del discorso della montagna
E qui viene citato
Il perdono
Alla violenza la vendetta
Non solo il perdono ma l'amore
Perché siate in fili di quel padre che fa piovere sui giusti e sugli ingiusti
Fa sorgere il sole sui buoni sui cattivi
Recitativi
Una delle cose che ho imparato a Poggioreale sinceramente è stata quella di capire il Vangelo capirlo di più non c'è no e di non giudicare quindi non giudica
Perché quell'insieme ripeto che Dio ha messo dentro di noi in ciascun uomo certamente certamente cresce se noi creiamo le condizioni adatte per crescere
Ecco allora l'impegno direi nostro della società una delle cose più difficili
Che io ho dovuto sopportare direi delle pene più grosse è stato quello di trovare
Di trovare e Massimo lo sa molto bene quante volte ne abbiamo parlato
Una società una comunità anche cristiana Esterna non favorevole contraria
Perché la concezione era quella della vendetta era quella dell'isolamento era quella di liberarsi dalla paura
Era quella del disimpegno e quella del disimpegno ecco allora direi alcune figure cardine
Alcuni momenti Cardini una chiesa che non può essere soddisfatta se ha il cappellano presente nel carcere
Ma il cappellano che sia ponte cerniera con una chiesa
Esterna perché tutta la comunità cristiana deve essere sensibile attenta a questo lavoro di riconciliazione
Siamo verso il Giubileo io spero che
Il termine lo dice anche Massimo di la e rieducazione la risocializzazione dovrebbe coniugarsi Congo riconciliazione che in fondo è il mistero della chiesa
Perché ciascuno di noi
Deve riconciliarsi innanzitutto Condi occorse spesso con gli altri
Con gli altri e perché io allora non aiutiamo chi è in difficoltà maggiore a compiere questo percorso di riconciliazione
Una chiesa allora una società esterna che esprime esprime questa volontà attraverso il volontariato
Attraversa sull'impegno attraverso l'accettazione la collaborazione che direi il il coinvolgimento nell'attuazione delle misure alternative
E quanto mai impressionante e preoccupante direi per i nostri politici prima di tutto di lei
Vedere se farlo se si fa la storia di questi ultimi quindici anni troviamo una riforme vent'anni ormai la riforma penitenziaria che apre alla speranza
La riforma Guzzini
Che non è una riforma ma è il completamento direi che riconferma questa apertura questa speranza con le misure alternative
Nello stesso tempo credo che non ci sia e tema tematiche in Italia che abbia avuto come la legge sulle celle la la come il carcere una seria di lei una serie di leggi restrittive
Credo venti o venticinque
Come quest'ultimo periodo questo che cosa significa che nonostante ci sia l'utopia c'è un freno enorme perché non c'è una cultura c'è una comunità una società che non è preparata che non è preparata le misure alternative non sono state accolte
Quando mi si parla di pene alternative come verranno accolte credo che
Se non c'è questa cultura della Poli Enza se non c'è questa cultura della polizza forse né faremo ancora dei grossi fallimenti
Termino
Con un'affermazione che feci nella mia prefazione dove dicevo
Ma finora né Stato né chiese sembra ci siano compromessi con l'utopia della riconciliazione che si esprime nel perdono nella polizia e nella risocializzazione è una norma una domanda che faccio a me faccio a voi
Faccia a me faccio voi
è un'utopia la riconciliazione però se non ci compro mettiamo se non iniziamo
Se non crediamo se non crediamo che si può essere un carcere diverso
Che direi carcere così come va eliminato
Perché è ancora un carcere chiuso non è ancora il nostro carcere non lo sentiamo nostro
Non lo sentiamo nostro
Perché perché manca da nostra partecipazione non possiamo delegare non possiamo delegare agli operatori agente qualificata specializzata gente che ci soffre che muore dentro
Questo lavoro di tutta la società che appartiene a tutta la società quello per il lavoro della rieducazione e della risocializzazione del detenuto è un compito di tutta la società
Delle istituzioni e anche dei privati
Della chiesa dello Stato e della chiesa quale risposta diamo noi credo che su questo ci dobbiamo interrogare
Moriero ringrazio in particolare lui è arrivato oggi dalle zone del terremoto dell'Umbria e stasera tornerà lì la Caritas è un presidio in queste giornate posso terremoto molto importante come sempre nelle emergenze
Senatore Ortensio Zecchino uno dei protagonisti
Sul versante per giustizia i lavori della Bicamerale che dovrà tentare faticosamente di riscrivere le regole del gioco allora io giro a Luís quello che poi l'ultima provocazione di don Elvio d'amor di siamo utopisti
Come cristiane o la legislazione e moderna può recepire la strada della riconciliazione senatore Zecchino
Domanda complessa io voglio innanzitutto dire che ho accettato molto volentieri
L'invito a dare mio contributo a questa riflessione corale
Su un tema che resta centrale
E ho avuto piacere non soltanto
Per la simpatia e l'amicizia verso l'autore
Ma anche perché reputo questo agile libretto di estrema utilità proprio per le cose che ha detto adesso don Emilio D'Amuri
Perché il primo la prima difficoltà che tutti insieme dovremmo cercare
Di capire e quindi di risolvere e proprio la difficoltà che c'è tra questo tema e l'opinione pubblica
Poi ci sono una serie di altre difficoltà che vedremo ma la prima difficoltà la grande difficoltà
Perché ci sia un rapporto tra società e istituzioni deputate come si dice alla garanzia dell'ordine
E occorre che ci sia un rapporto diverso da quello che storicamente si è venuto determinando
Se mi è consentito fare un un piccolo riferimento ad una esperienza diretta
Io ho avuto il piacere qualche mese fa di partecipare in una università di New York alla presentazione di una edizione inglese per il nostro dei delitti e delle pene di Beccaria
E tra gli interlocutori di questa di questo dibattito c'era Mario Cuomo
Che tutti sapete quale ruolo avuto ma tutti sapete credo anche quale sonora sconfitta abbia subito nelle ultime elezioni per la carica di governatore dello Stato di New York e la sconfitta lunga partita
Per la sola ragione che era propugnatore dell'abolizione della pena di porte
E ha ricordato come invitato dal suo avversario vincente
Questo Pataki che ha fatto della pena di morte la ragione stessa della sua campagna elettorale invitato dal suo avversario nella cerimonia inaugurale in un grande stadio
Parlava faceva questo discorso dell'investitura nella quasi indifferenza generale
Quando però ha ricordato il problema della pena di morte e il suo impegno sempre più forte su questo tema allora il pubblico è esploso in un grande applauso questo la dice lunga d'altra parte tutto quello che avviene in America metà abbiamo che l'America perché lì tutte le cose diventano a colori più forti e tutto quello che avviene nel suo mai in tema di di pena di morte e di vincolo oggettivo che i governatori finiscono per a vere
Nell'esercizio del potere di grazia con vincolo dal punto di vista dell'opinione pubblica la dice lunga e allora questo libro di Massimo Milone e in un libro di grande utilità
Perché è un libro scritto da un giornalista le cose che dice Massimo in questo libro
Sono cose come dire ma Turate nella nelle sfere della cultura della cultura filosofica della cultura
Biblico teologica della cultura giuridica ma non hanno avuto finora
Stentano a permeare
Complessivamente l'opinione pubblica e allora questo è un grande merito del contributo di Massimo Milone che in sette capitoletti e uso il diminutivo per sottolineare l'agilità in sette capitoletti è riuscito ad offrire una sintesi storica una sintesi teologica
La prospettazione di una tesi di fondo forte
Che se dovessi sintetizzare
La sintetizzerei con una frase del suo lavoro quando dice la riconciliazione biblica mente intensa e un vero e proprio elemento di diritto non un semplice accessorio quindi non siamo soltanto sul piano della carità
Non siamo soltanto sul piano come dire di una una carrellata storica ma la riconciliazione
Come elemento di diritto in una visione penali Istica moderna e questo indubbiamente vero però questo questa è una verità come dire enunciata nei testi normativi
Nel Massimo nostro testo normativo che la Costituzione è stato ricordato l'articolo ventisette della Costituzione badate bene la nostra Costituzione pone una sola funzione come specifica della pena pur essendo ormai pacificamente acquisito del dibattito
Sull'argomento quello che si dice l'approccio polifunzionale la pena assolve ad una serie di funzioni
Prevenzione prevenzione generale prevenzione speciale la Costituzione però la nostra Costituzione menziona sono la funzione rieducativa
Non perché immagini posso immaginare abbia voluto immaginare che le altre non abbiano rilievo ma perché questa è quella che in qualche modo doveva essere caricata a legislatura è ordinario agli operatori come quella che più difficilmente può essere realizzata perché la prevenzione
Generale o speciale insomma
Hanno una facilità di attuazione maggiore nell'ora l'impegno vero e questo come fare di questa funzione che centrale
La
Centrale nella nella speculazione come renderla centrale anche nell'attuazione e qui registriamo
Non solo
Un distacco ma direi un progressivo distacco perché tutto sommato non riusciamo con
L'accrescimento della dimensione anche del fenomeno criminoso dal punto di vista quantitativo e qualitativo
Nelle carceri italiane attualmente mediamente c'è una popolazione di cinquanta mila ospiti i detenuti
Con una
Analisi poi di questo dato che ci spaventa ancora di più perché come ha ricordato nel suo ultimo capitolo Massimo il sessanta per cento sono recidivi
Il che significa che c'è una specie di di di circolo chiuso e c'è questa condizione c'è il trenta per cento di tossicodipendenti
Significa una condizione di emarginazione allora il problema della prima si si si si lega al problema
Della Società di questa società
Che conosce non a caso i numeri si ritrovano un settanta per cento si dice di ceto medio ormai
E poi il trenta per cento di abiezione e di emarginazione totale
E allora questi sono numeri che rendono estremamente difficile ogni ogni approccio
E poi c'è il problema
Che è un po'tutto nostro del nostro sistema del nostro sistema della giustizia penale
Che
Ci offre un dato
Un brutto dato
Di questi cinquanta mila ospiti delle carceri il trentotto quaranta per cento sono cittadini non ancora condannati in attesa di giudizio
Questa è un dato insopportabile anche se nell'ultimo anno c'è stata una leggera flessione eravamo al quaranta per cento di incarcerati in attesa di giudizio adesso siamo al trentotto per cento e una e una piccola diminuzione la prendiamo come una speranza
Più che come un fatto in sé rilevante
Che apre tutto il discorso che è stato oggetto di grandi polemiche anche come appendice al discorso del capo dello Stato che ha ricordato questo dato che non fa onore al nostro Paese noi abbiamo in Europa dopo la Cecoslovacchia
Che paese
Di troppo recente nascita alla democrazia perché la comparazione ci possa far piacere abbiamo insieme alla Cecoslovacchia il record in Europa della carcerazione preventiva
E allora vedete quanti problemi a questa nostra giustizia quanti problemi a questa pena che bisognerebbe applicare in modo da garantirne la sua capacità e la sua forza rieducativa
Io proverò a dire soltanto poche cose in termini informativi avete sentito
Il professore D'Alessandro che offerto l'approccio filosofico don Elvio Dammolin l'approccio della carità io posso offrirvi l'approccio delle notizie su ciò che si immagina di fare sul proprio si sta facendo sul proprio si spera
Di poter fare intanto registrando un dato noi rispetto a questo problema che ha una dimensione chiaramente non nazionale perché non non è che gli altri Paesi non abbiano questo problema
Gli altri Paesi con i quali noi amiamo i possiamo comparato Cini realmente la Francia la Germania Inghilterra
Non parliamo gli Stati Uniti sistema diverso noi però abbiamo come sempre capita delle condizioni particolarmente difficile negative perché tutto il nostro impianto del sistema punitivo
E un impianto che ormai il fatto di una specie di edificio pieno di rattoppi e di incoerenze noi siamo partiti come Stato unitario con un codice penale il Codice Zanardelli che era un buon Codice
Un buon codici che aveva trovato un punto di equilibrio anche nelle tende nel senso che non erano giudicate in eccessiva mente severa eccessivamente miti e poi abbiamo avuto l'annullamento di questo codice per il
Per l'approvazione del Codice Rocco che è un codice approvato sessantotto anni fa
Nell'accelerazione straordinaria che questo tempo nostro ci fa conoscere sessantotto anni è un tempo sconfinato sia Molini re diverse e non li abbiamo ancora questo Codice Rocco il Codice Rocco
Grande impianto dal punto di visto sistematico ma ispirato non soltanto a valori che sono desueti superati
Ma anche un impianto sanzionatorio che ha fortemente aggravato l'impianto del Codice Zanardelli
E allora il legislatore repubblicano nella incapacità di riformare questo codici perché la riforma di un codice penale richiede io mi hanno il se dovesse andare in porto la Bicamerale la prima vera grande riforma che si dovrà fare sulla giustizia la riforma del codice
Del codice penale la riforma di un codice penale richiede tempi di tranquillità o almeno di relativa tranquillità sociale o almeno di identità di vedute
E invece il legislatore repubblicano di fronte a questo codice che aveva esasperato eccessivamente le pene ha cercato di di ovviare all'inconveniente con una serie di interventi che sono complessivamente incoerenti disarmonie sci e hanno creato un una condizione di invivibilità in questo edificio della giustizia penale perché per un verso si è tentato in molte occasioni
Di alleggerire la forza di questa sanzione attraverso sistemi che hanno finito per accrescere fortemente il potere discrezionale della magistratura
Anche da questo deriva la acquisizione di un ruolo diciamo pur politico della magistratura ci sono tante altre ragioni perché abbiamo si è data alla magistratura un compito si è dato un compito
Un carico di discrezionalità non soltanto tra il minimo e il massimo ma sono state create sono stati creati sistemi per esempio quello della comparazione delle circostanze per cui noi abbiamo che da un'astratta appena alla pena che concretamente può essere applicata e questo è lo stupore di tutti pur esserci una distanza assolutamente in impensabili nessun'altra realtà poi c'è il momento esecutivo dove ci sono altri margini di discrezionalità sì che tra la prima astrattamente scritta nel Codice la pena che concretamente si può
Attuare si può insomma
Pagare si può valere questa brutta espressione del PPP e circo di cancellarli subito
E c'è una differenza enorme eppure restano fermi
I tre grandi punti che Beccaria aveva segnato le tre grandi caratteristiche la pena per essere efficace deve essere diceva Beccaria mite certa ed immediata noi non abbiamo nessuna di queste nessuna in assoluto di queste tre
Siamo riusciti a creare un meccanismo che si è avvitato in questo tentativo di alleggerimento ma poi in improvvisi tentativi di appesantimento delle sanzioni perché pressati come siamo stati dalle grandi emergenze
Della criminalità organizzata del terrorismo della corruzione pubblica
Non si fa altro che rispondere alle spinte emotive dell'opinione pubblica caricando queste in queste contingenza in queste emergenze caricando ancora di più il dibattito che si fa sul terrorismo
E che non era diciamo a delle ragioni fondate del ritorno cioè alla normalità perché sulle la c'è chi prospetta il ultimo altre forme
Però la verità è che oggi c'è un carico di sanzione rispetto a fatti che se non fossero stati diciamo posti in essere nel contesto terroristico avrebbero una sanzione molto minore noi registriamo che ci sono tanti
Condannati per fatti di terrorismo che oggi continuano espiare pene che oggettivamente non sono più percepiti come un fatto
Come dire giusto perché la proporzione che la prima ragione della giustificazione
De la Pena della sua stessa efficace da questo edificio che noi gli abbiamo ed è un quadro negativo concludo subito
E allora lungo quali chine rari ci stiamo muovendo per cui non posso dire quattro sono le i temi che noi in Parlamento abbiamo toccato in questo anno o poco più un anno e mezzo di questa legislatura
Un primo approccio è quello verso la depenalizzazione
Perché non si può far
Corrispondere non si può rendere effettiva la funzione della pena si non si crea una
Una limitazione non possiamo
Tutto affidare alla
Alla sanzione penale
L'efficacia
E e come la medicina deve essere selettiva non si può per ogni piccolo momentaneo o anche malore ricorrano a Medicina e specialmente le medicine potenti
Hanno un effetto salvifico ma anche benefico un po'il carcere a questa potenzialità di poi
Assolve a tante funzioni ma purtroppo assolve anche alla funzione di educazione al crimine
Che è una di quelle non previste certamente il cui previste certamente non auspicati e allora questo noi non si può non tentare di affrontare di mitigare questo questa negatività
Alleggerendo il carico della
Delle sanzioni penali dal punto di vista della loro come dire irrogazione rispetto a fatti che non richiedono in modo assolutamente indispensabile la sanzione penale il diritto penale si dice come estrema ratio
Una espressione
Accettata pacificamente che noi stiamo cercando di attuare toglie il diritto penale
La pena detentiva a sua volta come estrema ratio perché ci sono tante altre pene
Che possono colpire interessi interdizioni di attività
O addirittura rivolgere in in termini positivi obblighi assunzioni di obblighi verso la società obblighi di fare obblighi di dare e non soltanto di perdere la libertà che che comporta
Problemi sconfinati allora depenalizzazione è in corso un potente se posso positive
Penta attivo di depenalizzazione
E questa è una molto importante
Poi c'è il discorso sulle misure alternative
Ha ragione don Elvio le misure alternative agli la riforma penitenziaria aveva aperto grandi speranze
Non c'è stato un assecondamento delle grandi speranze ma questo perché son capitate le cose che io sinteticamente detto queste emergenze penali hanno
Hanno rafforzato i contrari perché ci sono in giro i contrari cioè come dire c'è il filone
Degli scettici su questa
Capacità su questa funzione della pena e e le emergenze che abbiamo vissuto nel nostro Paese rafforzano sempre le posizioni le posizioni dure
è un dato
E allora le misure alternative che pure ci sono state e ci sono non hanno intanto hanno finito per essere una pura e semplice
Come dire alternativa al fatto di restare privi della libertà
Ma non hanno costituito un momento di aiuto perché l'attività di supporto di coloro che sono sottoposti a misure alternative e quasi nulla
Non c'è un'attività di supporto vero e ci sono problemi anche di bilancio perché ci sarebbe bisogno di un servizio sociale che non c'è forte e organizzato
E allora le misure alternative nella migliore delle ipotesi finiscono per essere i il non carcere ma non quello di più di aiuto che avrebbero dovuto comportare e comunque c'è anche un dato che abbiamo registrato tra tanti altri che
I più poveri
Che finiscono per non avere
Neppure l'avvocato di fiducia ma hanno il classico avvocato d'ufficio che insomma non sempre
E in grado in condizioni di seguire non vengono neppure avvertiti della possibilità di poter chiedere la misura alternativa che
è consentita per le condanne non superiore a tre anni
E lo hanno intanto abbiamo molte entrato di modificare questa norma
Ponendo la sospensione di queste condanne l'obbligo per il Pubblico ministero di avvertire il condannato che ha questo potere perché molto diffusa statisticamente questa condizione di non utilizzo per ignoranza
Ignoranza del del condannato e non adeguato a un figlio della difesa
E quindi su questo tema delle misure alternative
Si è lavorato si sta lavorando il Senato lo ha licenziato questo testo del sole e alla Camera
E adesso noi come Senato stiamo lavorando sulla depenalizzazione provvedimento tecnicamente molto complesso che il ma io ho forte la speranza che entro la metà del mese di febbraio
Si possa completare questo che è un provvedimento di
Di grande importanza che poi noi in Senato abbiamo anche
Approvato in commissione ma soltanto in commissione un altro provvedimento che non incrocia il favore dell'opinione pubblica l'abolizione dell'ergastolo
L'articolo ventisette
Se fissa come finalità rieducativa della pena crea l'oggettiva incompatibilità del gas loro la Corte costituzionale chiamata sul più volte su questo punto ha finito per accettare
La tesi che il consigliere Gastone o non è incostituzionale perché è consentita la liberazione condizionale
Del anche del condannato all'ergastolo sicché in in assoluto non si può dire che chi entra con la condanna all'ergastolo non possa non possa uscirne ma insomma e è un argomento un po'forzato e naturalmente non abbiamo immaginato di di sguarnite completamente
I fatti che meritano una sanzione così grave di sguardi completamente perché la pena
E e quella di di trentadue anni
Discorso vero è quello che ho tentato di di accennare prima il problema della certezza della pena il problema della della immediatezza è il problema
In questo senso della maggiore mitezza ve la speranza più forte che non può essere legata soltanto la liberazione condizionale ecco questi sono i provvedimenti sui quali ci stiamo muovendo ma concludendo chiedendomi scusa di qualche
Tempo in più ti ho finito per prendere
Io credo che a questo tema debba partecipare più attivamente l'opinione pubblica debba esserci un più forte coinvolgimento
Delle classi dirigenti anche perché finisce per esserci continua ad esserci rispetto a questo tema quello che ha detto don Elvio una condizione
Se tutto va bene di distacco se non di accanimento perché quando viene fuori vedete anche recenti fatti insomma che hanno sconvolto questa stessa area la Campania
Per fatti di una atrocità senza pari hanno finito per fare esplodere una una risposta ed una
Ed una ed una protesta che non è razionale perché la vera riflessione che noi dobbiamo fare e che la riconciliazione non è soltanto come dire non deve essere il frutto di un empito di carità ma deve essere anche un'intelligente scelta
Di politica
Legislativa di una politica legislativa laica nel senso della sua non diciamo del suono un condizionamento alle ragioni che possono essere forti
Per chi alla fede e per chi ha un clima ecco
Io credo che il libro di Massimo Milone ci ci costringe a queste riflessioni e per questo io credo che sia un contributo importante del quale tutti dobbiamo essergli grato
Grazie al senatore Zecchino che con la sua profondità d'analisi autorevolezza ci ha anche fatto capire dove va nel nostro Paese nei prossimi mesi rispetto a questo tema
Tre angolazioni tre chiavi di lettura ovviamente il discorso complesso non voleva essere soltanto una provocazione una piccola provocazione non ha ricette credo che se eminenze cardinale Giordano voglia dirci qualcosa una parola conclusiva ci voglia il illuminare con il suo pensiero perché abbiamo visto anche la Chiesa rispetto a questo tema si è interrogata e si intende droga Elio D'Amuri ha parlato da operatore dell'emergenza
Carceraria giudiziaria il cardinale ovviamente a una visione d'insieme complessa articolata io stessa grazie
Stasera dirò qualcosa
Che ha già detto se dottore zecchino con molto più cotto debolezza e competenza antenne noi meravigliate che io parli dal punto di vista non religioso sconti ma tecnico giuridico amministrativo
Torno domani io sono in carcere ecco quinti parlano diversamente
Domani domenica evitando alle carceri di Secondigliano dove non farò questi discorsi ma cercherò di incontrare
In maniera
Calda for
Le singole persone nell'ordine in cui diceva Don perdiamo
Così come l'altro domenica prossima sano nel carcere di Poggioreale come vedete anch'io sono un carcerato
Almeno a scadenza
E allora vorrei fare qualche osservazione
Che erano maturati
Meravigliando mia anche come io conosco massimario di voglio bene siamo amici navigando a me anche dal ricchezza prospettica del suo libro che tocca tanti aspetti
Filosofici teologici biblici tutti andranno approfondite faremmo una bella biblioteca ecco su questo e poi lo facciamo un pubblicare alla Caritas magari davvero dunque
Tutti abbiamo rilevato che
Le carceri detenuti vivono una situazione penoso
Rappresentano una delle emergenze croniche
Nel nostro Paese il problema se da un lato rientra per la complessiva grave crisi della giustizia italiana
Tra l'altro
Scusatemi lo specchio dell'evoluzione sociale in atto che vede espandersi quotidianamente
Le fasce dell'esclusione
In effetti
Per chi vive in condizione di emarginazione
Senza realistiche possibilità di riscatto
Diventa drammaticamente facile cadere per le fitte reti della microcriminalità
E a volta dalla grande criminalità e intraprendere così una strada senza uscita che spesso ha come il punto di arrivo proprio il carcere
Questo di conseguenza
Da necessario strumenti o di controllo di Ricupero
Dei soggetti socialmente pericolosi
Va sempre più diventa tutto anche una sorta di centro di accoglienza per molti soggetti
Pensiamo anzitutto agli immigrati extracomunitari per i tossicodipendenti
I quali prima ancora che responsabili di reati sono da considerare
è stato già detto vittime dell'esclusione sociale
Avessi la società incapace di rispondere adeguatamente in termini di integrazione e di prevenzione risponde prevalentemente in termini politici
Il dramma del sovraffollamento degli istituti penitenziari
Saltuariamente denuncia al tono dei mass media
Non può dunque essere affrontato con un approccio puramente
Architettonico diciamo così
Ad esempio costo provento nuovi per il per iniziare il o ammodernamento degli attuali
Poiché esso rappresenta piuttosto
Una preoccupante spigliata
Di problematiche
Sociale sociali
Ben più
Radicate
D'altra parte
E sento la sproporzione tra capienza delle carceri e numero di questo
E numero di presenze la causa primaria di tutti quei disagi che costituiscono la quotidianità di chi vive in cella
Partiremo di qui per fotografare sinteticamente l'attuale situazione del sistema carcerario italiano
Il sovraffollamento è stato accennato io ho delle cifre
Qui quarantotto mila seicento e ventuno detenuti nel novantasei
La posizione giuridica dei detenuti
Ed è una delle principali cause del sovraffollamento delle carceri cioè
Diceva senatore Zecchini e la lentezza con cui il sistema giudiziario provveda alla emissione della sentenza definitiva
A sua volta questa lentezza è indubbiamente legata oltre che la cronica inefficienza
Alla complessità e lunghezza dell'iter previsto dal nostro ordinamento
Ricordiamo infatti
Che chi ha ricevuto una condanna di primo grado può presentare ricorso per due volte Prim presso la Corte d'appello e in casa di confermata la sentenza in Cassazione
L'istituto dalla carcerazione preventiva è stato oggetto dalla legge
Per riforma novantacinque la quale però aveva come principale obiettivo quello di tutelare i detenuti sottoposti a custodia cautelare
Che si trovassero in gravi condizioni di salute
è evidente che pur costituendo un necessario atto di civiltà
Questa legge non può contribuire a dare una risposta risolutiva ai problemi di fonto della giustizia italiana
Che principali conseguenze del sovraffollamento
La sproporzione tra Poste disponibili carceri nel numero di detenuti effettivamente presenti
Pur essendo un fenomeno
In leggera attenuazione
Continua a rappresentare una drammatica emergenza nell'apparato penitenziario portando condusse numerose inevitabili conseguenza
In carcere in un carcere sovraffollato diventa anzitutto il più difficile
Tra le forze dell'ordine garantire la sicurezza
Fughe
Scontri fra detenuti episodi di auto professionismo
Sono fenomeni che trovano dell'eccessivo affollamento
Un comodo alle atto è un fattore scatenante
Condizioni igienico sanitarie carenti decongestionamento dalle strutture carcerarie ovvie conseguenze sulla qualità della vita dei detenuti
Ai disagi propri dalla condizione di carcerato se ne aggiungono espresso altri
Che configurano situazione di vero e proprio trattamento disumano
Non a caso l'Italia è stato ufficialmente riprese
Dal Comitato per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti
Inumani degradanti
Organo del Consiglio d'Europa che nel mille novecentonovantadue nell'ambito di un'indagine a livello europeo ha visitato quattro carceri italiane il rapporto pubblicando nel mille novecentonovantacinque
Riferendosi ai complesse di San Vittore Regina Coeli
Osserva tra l'altro
Lo stato di manutenzione vigili ne
Nelle celle
Non erano soddisfacenti per il programma di attività offerte ai detenuti era molto limitato
è opinione del CPT che sottoporre i detenuti a un tale insieme di condizioni detentive equivalga a un trattamento
In un anno
Del Carannante
Altro che riconciliazione
Ricupero
La forzata convivenza tra i detenuti costituisce un fattore scatenante
Per la diffusione delle malattie infettive
Oltre ai rischi legati alla presenza di persone affette
Dal virus HIV si sta delineando soprattutto in relazione
Sempre più consistente
Presenza di detenuti stranieri provenienti da paesi del terzo mondo una nuova emergenza
Quella della tubercolosi
TBC
Si tratta se il conto diversi operatori di un problema sinora sottovalutato
Di una bomba che potrebbe esplodere al più presto in mancanza ti adeguati
Provvedimenti
Problema altrettanto grave anche se maggiormente monitorato e quello per l'epatite virale sapete
Più o meno la percentuale di circa il venti per cento risulta infettato dal virus
E tale prevalenza sala sessanta tra i tossicodipendenti
Sistema inoltre che il tasso di diffusione dell'infezione all'interno delle carceri si aggiri intorno al venti per cento hanno
Qualche considerazione conclusiva che coincide quasi in toto con quella del
Proposta dal senatore Zecchino
è in corso da tempo a livello politico tra i giuristi fra le associazioni di volontariato un vivace dibattito sul ruolo e sull'efficacia del carcere sulla natura stessa della pena
E un dibattito di cui evidentemente non possiamo qui dare conto ma nel quale ci sembra emerge
La sottolineatura di una necessità di fonto
Recuperare rivalutare la natura
Rieducativa interna appena
Più facile dire
Che fare tre
La rottura di educativa per la pena nella convinzione che la semplice detenzione non nati per sei alcuna capacità riabilitativa
Aspetto oggi sostanzialmente trascurato per l'accento posto sull'aspetto
Punitivo afflittivo
Per la prima
In questo senso è forse possibile tracciare alcune linee di direzione
Che nel medio periodo sembrano percorribili per un approccio costruttivo che si differenzi da una sempre diventa un semplice atteggiamento di reazione all'emergenza
Fra
Gli altri alcuni interventi potrebbero essere utilizzare il carcere solo per i reati più gravi
Ci dobbiamo arrivare a questo
Se mettono in carcere anche quello di rubano le caramelle persone incapaci di intendere e di volere
Be estendere ricorso a sanzioni diverse dalla restrizione della libertà
Come sanzioni amministrative o pecuniarie
Terzo
Affidare al giudice la facoltà di ristabilire la pena alternativa nel momento stesso delle miss dall'emissione della sentenza
Quarto
Ripensare l'organizzazione dei servizi sociali
Cui accennava in parte torna in via Carandente ohimè sia la competenza necessaria per assolvere un compito
Ecco allora si attuassero le modifiche sopra richiamate dovrebbe certamente
Diverrebbe certamente più impegnativa
In particolare sembro spicca ambite
Che gli attuali centri di servizio sociale adulti del Ministero di Grazia e Giustizia
Vengono riconosciuti come uffici per le soluzione per penale esterna
Attribuendo ad essi la responsabilità della gestione di tutte le misure alternative al fine di eliminare l'attuale sovrapposizione di più figure istituzionali
Se siano senz'altro positiva
I segnali di attenzione
Provenienti ultimamente
Dalla classe politica come abbiamo ascolta no
Riteniamo che anche le leggi migliori
Non potranno mai risultare veramente
Efficaci se non troveranno riscontro
Nei valori Contini si e praticanti nella società
In cui perse
Devono essere applicato
Allora il problema
E qui
In questo senso appare decisivo
Il ruolo della società civile
Il cui tutto è specchio
Tutto il riflesso ce la prendiamo con Tizio con Caio il consultorio eccetera ma poi si va a vedere che la società civile
Ecco
L'origine
Che viene specchianti tra
Come sottolinea
Provoca però provocatoriamente
Direttore delle carceri milanesi di San Vittore Luigi Pagano
Dice così e chiudo mi chiedo
Ma la società civile
Esiste
Ma è in grado
Ha voglia d'intervenire
De rivendicare il ruolo per terminante
Che la legge attribuito in ambito penitenziario
Può l'indiscriminata delega
Che ci ha concesso e soltanto
De negazione di responsabilità
Io domani andrò in carcere
I giornali diranno imparavo il cardinale
Carcere
Va a trovare il carcerato
Va bravo il cardinale che gira ecco
Ma gli altri
Dicono
Ci valloni
Ci va a qualche altro ci sono dei cappellani
E tutto questo devo dire a Massimo veramente che ha posto una serie
Di
Problemi accenno
Tutti punto di vista fitosanitarie dal punto di vista biblica
Ed è stata concepita come
Posizione eppure nell'Antico Testamento mai sempre perché il peccatore si convertisse e Vitesse S i tuoi peccati
Sì come scarlatta come scarlatto ecco io non fa tre io mi farò abbia
Che come
Questo
Hanno detto il testamento non parliamo nel Nuovo Testamento
Non c'ero di
G io ho scherzato un po'con le sue armi stamattina che si lamentano sempre che nella piazza di non di ci sta sempre e qualcuno che si data fa
Qualche mestiere
Come dire
Do lega
Con
Nella piazza che si presta ed esporre che stanno lì a parlare contro i napoletani e ho detto l'avete sentito il Panchen rovistava di esso che chiama
Sì il pubblicano il pubblico peccatore e poi chiama tutti peccatori a pranzo dato Ettore suore qualche fra qualche giorno io vi invito a pranzo contro tutta questa gente che sta qui
Donna Regina nonché a il Vangelo che facciamo lo leggiamo non semplicemente
Tanti queste battute
E sia
Uno che si possa richiedere
E si possono
Per questa necessari
Rei
Ma credo che finché ci sarà il peccato originale in questo momento non potremo mai abolire sperando due partendo dal dei buoni cappellani che poi sappia no
Io adesso forse
Titti pesante Mark contributi
Ecco perché il vero significato e questo la contrizione
Era il signor
Che siano dei contro
Sì
Per il Titti perché pentiti poi parola greca che significa campi
Ho mi e ci ha provocato i secondi
Per importanza che noi tentiamo qualche volta per considerare marginale
Ma che forse tre e lo specchio per la società in cui noi diffidiamo grazie
L'autore presenza e l'amicizia degli ospiti intervenuti la mia provocazione e andata certamente al di là dei meriti io ringrazio in particolare il cardinale Giordano senatore Zecchino non ebbe ad ammonire professor D'Alessandro il presidente della Giunta regionale Antonio Rastrelli e per la prova d'amicizia di queste due ore a riflettere su un argomento non facile lo abbiamo sentito per i nostri ospiti per due ore d'amicizia grazie