Sono stati discussi i seguenti argomenti: Antifascismo, Cultura, Fascismo, Gobetti, Gramsci, Storia.
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9:00 - Roma
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Per il sacrificio di Cristo bene
Va
Bene
No abbiamo fatto
Sostanzialmente fascisti temevano
La difesa dell'Ordine Nuovo quindi non hanno mai pensato di fare una salto perché sapevano che ne sarebbero usciti certamente male
L'ordine nuovo quindi non è stato mai occupato dei falsi se non dopo la polizia
Dopo la marcia su Roma immediatamente la polizia
A occupato l'ordine nuovo l'occupazione
Avvenuta con imponente
Spostamento di truppe
Cioè novantuno fanteria mandato un battaglione tutte il primo cortile era occupato dei soldati io sono stato chiamato alla porta
Dalla guardia
Avevamo un corpo di guardie ho detto la guardia partire quella che viene ricamata la Guardia Rossa insomma
è stato chiamato al corpo di guardia dicendo me cioè qui la polizia che vuole entrare
Io naturalmente ho cercato di tergiversare soprattutto per dar tempo
A chi si occupava di armamento di nascondere eventualmente dalle armi insomma poi dovuto aprire allora la polizia non ha troppa la polizia è entrata nel secondo cortile che era il vero cortile dell'ordine nuovo del giornale insomma
Ed è cominciata una sommaria perquisizione
Sono state trovate delle dei dei fucili degli dei cala mai delle rotative
Perché erano state buttate in quel quarto d'ora in cui io discutevo aggiornata de Maistre lenta la maglia rosa attive
Che son dei grossi serbatoi adatti a riceverà anche dei fucili insomma
Ma ha notato trovato niente insomma di armi importante
La perquisizione durata parecchi giorni con quello finito all'Ordine Nuovo perché
è avvenuta poi una finta invasione fascista
Cioè finte ormai vera invasione con finta resistenza dalla polizia la quale li ha lasciati fare e l'Ordine Nuovo è stato devastato dai ribelli sì
Buonasera quarta puntata di sotto la Mole questa sera la puntata e dedicata alla stampa in camicia nera
Abbiamo appena visto una testimonianza di di Longo dove raccontava la chiusura di ordine nuovo con la chiusura di ordine nuovo finisce a Torino la stampa operaia
Però non c'è ancora il regime non ancora messo il bavaglio alla stampa c'è ancora libertà di stampa
Pavia parleremo questa sera di questo argomento con la signora Luciana Frassati Gawronski con il professor Mario Attilio levi e con il giornalista Ernesto cambiando
Alla signora Frassati che abbiamo invitato intanto perché si è occupata si è occupata molto con scrivendo
Dei libri sul giornale del padre sul giornale la stampa del senatore Alfredo Frassati ecco vorremmo chiedere alla signora se si ricorda
La stampa di quegli anni
La stampa di quegli anni cioè da stampa prima del fascismo pesa
Sì certo non me la ricordo e essendo stata soprattutto mi pare sempre fedele al proprio motto vero Franca avevano fretta
E poi secondo me l'importanza grande enorme della stampa di quel tempo è stato la sua neutralità
E attraverso l'autorità naturalmente anche la conoscenza di Mussolini come direttore del popolo di canaglie come
Fautore della guerra
Ecco lei invece si ricorda quali furono i motivi per cui ci fu un passaggio di mano c'è il giornale la Stampa passo
Da suo padre agli Agnelli come Miami quando avvenne questo avvenne nel novembre del mille novecentoventisei
Ma inutili e
Erano dal punto di vista fascista abbastanza chiari vero no avevano cercato di non so su cinque o sei sequestri sospensione di trenta giorni della stampa
E e erano motivi che era in fondo contrari perfettamente contrario è quello del Bubble quale
Aveva detto e io ripetuto che il avrebbe chiuso la stampa che la stampa non esisteva più
A in inattesa
Invece Mussolini non hanno non hanno risposto che non era impossibile che un giornale di una tale Potenza e di una tale importanza rimanesse etica rimanesse come morta vero
Allora Mussolini a
Arci ha scelto
Agnellini quali
Si è piegato in russo perché come a prendere la stampa
Come e papà non ha nemmeno potuto volevo salutare il pubblico non era stato permesso nulla vuole passare così silenziosamente dalle mani suo è che l'aveva create creata
Alle mani facili professor Attilio levi lei si ricorda la stampa di quegli anni che stampa ere
Un giorno Maldini indirizzo fondo di un liberalismo moderno ma un giornale con individualità ben marcata che aveva una certa reputazione una certa fama per essere stato un giornale molto vicino all'onorevole Giolitti per per aver condotto una un po'campagna molto energica
Controllo l'intervento dell'Italia nella Prima guerra mondiale campagna della quale alla mia amica Luciana
Frassati ed io abbiamo dei ricordi personali perché nel nostro piccolo ambiente scolastico producevamo la lotta provare gli interventisti neutralista i di quel periodo era o indubbiamente per quanto io posso ricordare perché come ho già detto eravamo dei vicini visti in quel tempo
Era un giornale realmente in Asia leggina ginnasiali era eravamo era un giornale realmente a un livello internazionale credo
Io ho cominciato anche troppo presto legge regionale lo ricordo ancora quella regionale veramente un tipo di giornale
Che aveva un un solo competitore in Italia cioè il Corriere della Sera
E
Divenuto fin dal mille novecentoventi il secondo quotidiano italiano dopo il Corriere della Sera la stampa di Alfredo Frassati segue nel mille novecentoventisei le sorti del giornale dei fratelli Albertini
Il cambio di proprietà e imposto dal fascismo si traduce in un immediato allineamento politico alle ragioni e alle sorti del regime
Allontanatisi più autorevoli rappresentanti della vecchia redazione a cominciare da Luigi Salvatorelli e Luigi Ambrosini il nuovo proprietario Giovanni Agnelli chiama alla direzione Andrea Torre già capo dell'ufficio romano del Corriere della Sera
Ma questi si rivela fautore di una linea di piatto ossequio a regime che fa perdere lettori al giornale e non soddisfa la più duttile impostazione di Agnelli
Eloquente e quanto quest'ultimo gli scrive nella lettera di licenziamento
Io avevo avuto dal capo del governo l'ordine di mantenere al giornale una linea che lo rendesse bene accetto ai lettori specialmente del ceto operaio e soprattutto si volevano acquisire al fascismo
Tale ordine io mi credevo in diritto di trasmettere a lei che pur dichiarandosi commenta accordo in linea di principio
Operava poi in modo da abbassare il giornale al livello di quelli che vivendo di Lodi i di plagi perdono la loro autorità i diminuiscono la diffusione senza rendere utilità alcuna al regista
In questa ottica Agnelli affida l'incarico con un gesto che non manca di sorprendere gli ambienti politici più ancora di quelli giornalistici a Curzio Malaparte
Già capo figlia del fascismo intransigente degli arrabbiati ma la parte gode una fama di intellettuale estroso relativamente indipendente provvisto di alte protezioni politiche che lo hanno portato pochi mesi prima a capo della redazione del Mattino di Napoli
Sulla sulla stampa di Malaparte contro se ricorda bella stampati ma la parte diciamo in un certo senso bisogna dire che
Penso che che certe atmosfere rimangono nelle mura del giornale cambia regime cambia direzione certe cose rimangono voi intanto c'erano ninna ancora al tempo di Malaparte nella stampa alcuni elementi una certa importanza che erano ancora versati redattore ricco
Con l'ambasciatore Frassati era realmente la routine del giornale che obbligava a un certo tono etereo che ma la parte individuo con carattere con una personalità
Troppo tipica
Per non cercare di influire sul giornale cinturina indubbiamente però quell'atmosfera di indipendenza quella tendenza a differenziarsi
La stampa conservata pienamente
Ancora al tempo di Malaparte e avrà un giornale di in fondo di opposizione interna al fascismo
Pur essendo diventata un giornale fascista come ordinava i servizi Malaparte per esempio i servizi in Russia lei se lo ricorda me lo ricordo il come e il perché
Uno io ero alla stampa come editorialista e anche un po'inviato quando capitava
Un bel giorno Malaparte mi dice che dovevo fare dodici articoli dalla luce sovietica
Dice ma li voglio in fretta di comma vicina avere il visto avere il passaporto per il visto i permessi eccetera disse ma perché tu credi che io voglia mandarti davvero in Russia con Anna probabilmente abbastanza di romanzi russi ed i libri sulla Russia e se non eletti mettiti a leggerli subito
No mai nessun bisogno di andare russe per farli dodici articoli più che altro di colore che che desidero io
Parla della Russia come se se ne parla negli ebrei di Andrea di Dostoevskij di Tolstoj naturalmente piuttosto i più recenti che sono più vicini a nord
Con atto non c'è mi sono rifiutato ma la parte non capiva perché lui stesso faceva degli articoli che metteva di fondo nel giornale in cui diceva che il viceré delle Indie scendendo da cavallo dopo una rivista l'ha salutato e gli ha detto così così eretico ma quando è successo al non son mai stato in India
L'attenzione della stampa ma la perché analoghi non è sovietica risponde a precisi interessi economici che la FIAT coltiva già da tempo
Esprime anche però sia la curiosità culturale che direttore sia un furbo ammiccare al lettore operaio particolare mi io conoscere piani sì
Scopo di Malaparte in sintonia con lo stesso Giovanni Agnelli e di fare del quotidiano torinese un organo di regime con aperture abbastanza spregiudicate da renderlo più appetibile di altri ma sufficientemente ortodosso per evitare guai
Il gesto più clamoroso dell'anticonformismo di Malaparte è senz'altro la chiamata al giornale di Mino Maccari alla parte NI che hanno
Simulando chissà quale ordine e il consiglio ricevuto dalle dai dirigenti della stampa
Lega Nord
Facendogli balenare la possibile sconfitta del mio avversario
Di Colle Val d'Elsa era un certo Baiocchi
Io fazioso come tutti i toscani mi precipitai a Torino
E qui trovai
Colomba il contratto di lavoro al giornale rasta fu uno dei tanti trucchi di una parte piacevoli trucchi ma trucchi
Credo
Io mi trovai benissimo perché io non avevo nessun altro impegno e poi mi piaceva
Uscire
Da un reti di falsità di buffonate che era allora il fascismo
Mi faceva piacere trovare un biologo luogo
Il pool di tutti pulito luogo senza silenzio odiosi senza senza
Minacce
Sebbene svolto piuttosto in sordina il ruolo di Maccari in accoppiata con l'iniziativa del dinamico direttore vale a smuovere le acque non soltanto all'interno del giornale ma della stessa città
Ma nel decisa accelerazione che il regime va imprimendo alla politica di educazione degli italiani c'è sempre meno spazio per iniziative individuale
Compito dei giornali secondo lauro detto di Google Yeti doveva essere non quello di informare i lettori bensì di formarli
Accade così te ma la parte Maccari con pretesti diversi vengano licenziati il re riceveva i notabili
In occasione del convegno nel l'anno nuovo
E non è allora aveva punto un po'di serbo un po'di dignità diciamo no
Invitava i giornalisti
Considerati razza Pitozzo equivoca è inferiore brillante ma inferiore cioè ma come una volta gli attori erano sì sì ha ammirato esigui ma alla larga insomma in casa mia non Cirielli queste
Allora e non invito e la mattina dopo che cosa successe che il il redattore e il nostro informatore che si chiamava il ricco Mattei per essere il resoconto dell'anno prima e lo spedì al alla stampa
Io come redattore capo chiude chiuso il giornale consegnando la la tipografia
La mattina stesse alle direttive detti emerge quei cento svegliare
E convocare davanti al la Alice Nicola al Senato del del
Ma in serata
Perché erano apparsi presenti nel ricevimento almeno due illustri personalità morte nel frattempo
La cosa non mi impressiona perché Simoni ritenuti quelli erano morti attivo certo senso e lo aveva fatto e librerie perché io avevo avuto il censo oppone dell'umorismo asserita cos'è una grave ma insomma perbacco
Io dovetti dare le dimissioni elegante con vero piacere
Potrebbe potrebbe
Intanto a Torino sono falliti i tentativi del fascismo locale di dar vita propria quotidiani tra il mille novecentoventitré il venticinque infatti nascono e muoiono il Piemonte e il regno
Viene meno la possibilità di sopravvivere anche per gli organi cattolici
Alla chiusura nel mille novecentoventisei prima democratico Corriere farà seguito nel mille novecentoventinove tranquilla del fascistizzando momento
Professor Levi perché fallirono o non riuscirono i tentativi del fascismo di creare delle testate giornalistiche alternative a quelle esistenti
Ma se lei si riferisce lungo com'è ovvio alle testate torinesi
Conosco meglio conosciuti benissimo tutte e due il regno diretto da Orazio Pedrazzi e il Piemonte diretto da Ottorino Afragola
Io credo che sono fallite tutte e due anzitutto per un motivo totalmente comune cioè
Che queste due testate si richiamavano apertamente al fascismo e la città non garantiva un un un giornale che fosse il dichiaratamente fascista
Tecnicamente poi
I motivi per cui hanno durato poco tutti e due i giornali
Sono essenzialmente questi il regno era troppo intellettuale troppo teorico ragionava troppo di di egli di questioni Cindy filosofico politologi che eccetera e la gente lo trovava lucidissimo
Il Piemonte
Eva un giornale della sera
Una e a Torino per quanto so il giornale della sera un'immensa fortuna non l'hanno mai fatta poi aveva una impostazione di formula
Che iniqui in Piemonte non è probabilmente molto indicata cioè era voleva essere
Come nel titolo un giornale regionale siriana Frassati il regime tentò di appropriarsi invece della stampa cattolica
Soldi da mio fratello dalle dalle testimonianze di Piergiorgio
Che lui era molto protettore vero del momento per esempio
E a un certo punto andò ad un ad appiccicare di manifesti Suso proprio via via Parini rinfacciano sto D'Azeglio alla redazione del momento direzione al momento dicendo non comprato il giornale
Che era cambiato completamente
Lo sforzo del regime si concentra tutto sui due grandi quotidiani la stampa della Gazzetta del Popolo
La loro concorrenza sorretta da ingenti mezzi finanziari quindi FIAT per la stampa e quindi della società idroelettrica piemontese per la Gazzetta costituisce un elemento di reciproca stimolazione che consente il raggiungimento di traguardi notevoli
Per i nomi dei collaboratori l'impiego delle più avanzate tecnologie la diffusione raggiunta Gazzetta e stampa divengono due dei più autorevoli e prestigiosi quotidiani italiani
Alla stampa di Malaparte fa seguito dopo la parentesi normalizzata dice affidata all'ex segretario del partito fascista Augusto Turati la lunga gestione d'ordine di Alfredo Signoretti
Più travagliate sono le vicende della Gazzetta
E sarà differenza del suo diretto concorrente aveva assunto ancor prima del mille novecentoventidue un atteggiamento nettamente favorevole al fascismo rivelando una volta di più
Le tendenze reazionarie insita in larga parte del liberalismo piemontese incarnato nella figura di del finora sì
Ciò non sarà comunque sufficiente
E anche la Gazzetta dovrà subire una più impegnativa fascisti trazione con Raffaello Nardini Saladini e mafia Maffi fino ad essere affidata nelle mani di uno dei più intraprendenti giornalisti di regime Ermanno Amicucci
Quali ovato da Giulio De Benedetti ed Eugenio Bertuletti che nel trentanove riceverà le consegne
Ernesto Gaballo quali erano gli elementi su cui si fondava la concorrenza fra stampa e che a Zeman all'universo che
Questo a nascere ad esempio di tutte queste infinite eccezioni io dico infiniti perché nomina SuperG ora ma letterario di cui bisogna parlare un po'a parte
Ma dico di piani forme colorita la parte critiche all'arte pensando come allora si facesse la critica d'arte in Italia e anche in Europa
E in Italia la si faceva come si faccia acqua dello sport sulle in quattro righe esenzione Simona mostrano
Si veda lo spettacolo mi pare che si chiamasse
Mi si chiamasse radio
Radio
Palcoscenici e Schena
Poi la sezione dei piccoli sia nei piccoli che ha avuto la sua importanza perché ha avuto dei bravi disegnatori
Non so
Nasceva poi accanto costruzione dei piccoli anche il fuori sacco
Che era un modo in un tempo proibito come allora
E di fare in un certo qual modo alla caricatura naturalmente si potevano Aspesi e dei dei personaggi stranieri ma non sempre Novarello del proprio io parlo di Novello io parlo di Caretto Olimpio
Come in tutto questo sistema
E la stampa ha risposto da quel che seguivo io con dell'iniziative o analoghe oppure
Ci è sempre stato fra stampe Gazzetta questo senso di scambi
Alla luce del giorno il nuovo dell'epica no delle firme
Noi vediamo che parecchi nomi che figurano sulla stampa figura sulla Gazzetta l'anno dopo un po'intorno alla alla la stampa cioè questo mercato infine perché sapevano che torinese in piemontese voleva leggere fidandosi di di di di una firma in tutti i campi nel campo letterario nel campo scientifico compassione dovesse fare una graduatoria
Fra la stampa e la Gazzetta quali erano i settori che funzionavano meglio in un giornale e nell'altro e qui dico non è settore diciamo dell'alba riunita
E certamente la Gazzetta aveva ogni semestre ogni anno una sorpresa
Per la stampa era forse le informazioni se concreta proprio certo che
Il prestigio che ebbe finché rimase Salvatorelli
La vendetta non poteva vantati questi questi nomi rispecchia
I collaboratori in politica Coppola Balbino Giuliano parole stanno mi par di ricordare
Non avendo un'eco come invece avevano scrittori della stampa fino al ventisette fino al ventotto
Però la Gazzetta poteva invece contare su una terza pagina che si chiama a sua Yokohama che era la più bella forse no dirama letteraria che è stato dimensioni di
Di anche Amicucci naturalmente ma specialmente di Lorenzo Gigli e di Massimo Bontempelli il giramento è diventato dieci anni dal trentuno al trenta nove con una breve parentesi brevi parentesi del
Della campagna d'Africa che lariano sospetta e diventato veramente un punto obbligato anzi abbiamo fatto delle delle inchieste u una subito il trenta trentuno
Sulla poi inchiesta mondiale sulla Tunisia ci vorrà un un gran coraggio Angelo
Però ha già risposto anche conto anche Vallericcia risposto parecchi stranieri tutti i poeti di allora che hanno cittadinanza ancora oggi da Ungaretti a Montale
A a Quasimodo a Saba
A a tanti altri
Sono sono apparsi muoversi la ringrazio Capello io volevo leggere un un
Un giudizio di Croce che era Meana proprio in questi anni di cui stiamo parlando dice dice questa hanno potuto misurare nervi tentare di leggere
I giornali di Torino
Il giornalismo italiano è diventato quindi illeggibile
Sì stupì dito ecco voi siete d'accordo su questo giudizio o si può dire che invece
Il giornalismo italiano di quegli anni qui a Torino era un grande giornalismo come qualità di giornalismo indubbiamente come indipendenza di spirito io non non posso pronunciarmi
Sulla Gazzetta del Popolo perché non non ho mai letta monto
Ma io trovo che
Non
Per quel periodo in cui ci sono stato dentro anch'io
La stampa era un giornale relativamente relativamente indipendente relativamente non conformista
Poi io dopo Copernico breve periodo in cui Augusto Turati è stato direttore della Stampa devo dire che come dire torturati non esisteva
Non non faceva assolutamente niente come direttore della Stampa e e quindi la struttura del giornale è rimasto pressoché immutata
Lei le scelte che aveva fatto ma la parte di persone e di metodi non non erano cambiate dove la stampa cominciato a sentire il conformismo di regime e stato piuttosto nel periodo che comincia con la direzione di Signoretti e allora a poco poco la stampa si è appesantita anche preclusioni in terza pagina quindi i giornali si impoverito di firme
Di maniera che effettivamente giornale ha cominciato a perdere interesse
Cavallo come fu il giorno e come si comportò il giornalismo torinese in quegli anni fu un buon giornalismo
Tutto sommato malgrado che tutto cadesse già cotto nel giornale di tutti i termini obbligati sbagliati
Penso che
Si sia formato un giornalismo che poiché si è preparato per il dopo
Dando prova essersi preparato bene
Finisce così questa quarta puntata di sotto la Mole dedicata ai giornali in camicia nera
Io ringrazio la signora Luciana Frassati il professor Mario Attilio levi e giornalista Ernesto Cabal grazie buonasera
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