"Riforma dell'assistenza e nuova imprenditoria sociale" convegno organizzato presso la Sala del Cenacolo

Possiamo
Sì
Chapare già
Sì sì
Sì va bene quando esattamente
Giovedì uguale
Green
Da mezzogiorno alle due
Molto bene d'accordo
Allora se prendete posto
Ma
è
Grazie grazie
A poco cominciamo quindi siamo tutti a posto
Se vuole può metterlo anche quegli enti se vuoi quei è uguale come vuoi
Però non so se poi alla cambiarono comunque come per come preferisce
Quei quest'opera che così si sente meglio
Registra meglio e ha posto
Fallo partire fallo partire
Cominciamo subito
Esatto proprio così
Perfetto
Allora care signore cari signori
Possiamo cominciare questa intensa giornata di lavoro
Io vi ringrazio innanzitutto
Della partecipazione anzi mi compiaccio che
La folta partecipazione ci conferma in quello che noi avevamo pensato e cioè un un interesse
Attorno ad un tema che come vedremo
Nella giornata di oggi è importante non solo per i contenuti che deve affrontare ma anche per i tempi nei quali la riforma dell'assistenza e io mi scuso fin da oggi fin da ora sì
Continua a chiamarlo così anche se il termine improprio ma l'onorevole signorina voluto dare la legge
Un titolo molto lungo
Anche se molto preciso agli o per comuni per condita di
Comunicazione e Contino a chiamarlo con un termine improprio riforma dell'assistenza
Io solo voglio avere solo il compito di
Coordinare a nome del tavolo di consultazione permanente con il terzo settore questa importante giornata
E quindi soltanto pochissimi minuti per tematizzare le questioni
Che oggi
Pensiamo debbano essere al centro della nostra riflessione
La prima
La Commissione affari sociali della Camera ha lavorato molto
Le la mia opinione anche che ha lavorato bene
Giungendo grazie al contributo determinante dell'onorevole signorino relatrice della commissione
Ad un testo base che voi trovate in cartella
Che il frutto del risultato di molti mesi di intenso lavoro all'interno del Parlamento ma anche di una interlocuzione tra Parlamento
E la realtà e i soggetti le associazioni e le organizzazioni che
Hanno da dire hanno a che fare con questo problema
Nella cartella troverete anche uno schema di disegno di legge
Elaborato dalle ministero delle politiche sociali in prima persona dal ministra Livia Turco
è uno schema perché queste lavorazione dovrà essere sottoposto
Sottoposta all'attenzione all'approvazione del Consiglio dei ministri
Ci auguriamo entro pochi giorni entro un mese
In modo da poter avere anche il contributo del Governo
Nella discussione
Che proseguirà intensamente nella Commissione affari sociali della Camera
Questo schema di disegno di legge il risultato anche di quell'intenso colloqui a confronto che c'è stato
In previsione della legge finanziaria
Sulle problematiche della innovazione della riforma dello stato sociale
Voi potete quindi disporre già stamattina di questi due importantissimi contributi
E l'augurio che ci facciamo è quello di poter far sì che anche questa giornata il vostro contributo
Sia tale da aiutarci in questo difficile compito
Non dobbiamo mai dimenticare
Che parliamo di una riforma la riforma dell'assistenza
Il cui primo capitolo questo è il secondo capitolo
è stata fatta qualche decennio fa nientepopodimeno che da Francesco Crispi ora non voglio fare
Nessun parallelo ma insomma la Signorino c'ha una qualche responsabilità direi persino tra virgolette storica
Che Dio gliela mandi buona e che c'è il Dio ce la mandi buona tutti noi
Lo sforzo è quello di
Per elaborare una proposta di riforma radicale
Delle politiche sociali politiche sociali attive per cercare di realizzare oggi il massimo di
Tutela universalistica
Un sistema di protezione sociale
Come è scritto definito bene nell'articolo primo le finalità
Capace di garantire pari opportunità
Per prevenire eliminare ridurre le condizioni di bisogno e di disagio
Legate sia alla inadeguatezza del reddito che alle difficoltà o umani e sociali che alle condizioni di non autonomia
Per realizzare questo obiettivo
Il secondo tema che penso emergerà oggi dalla discussione
Per realizzare questo obiettivo di allargamento della protezione sociale
Occorre lavorare ad un concetto nuovo ad una nozione nuova di cittadinanza
Non solo o direi persino non più cittadini titolari di diritti e lo Stato la pubblica amministrazione che opera che cerca che pensa di soddisfare
Ma anche cittadini titolari di diritti ma cittadini anche titolari di responsabilità
Nel senso di un pubblico che anche promuove stimola sollecita la capacità di iniziativa dei singoli cittadini e delle loro associazioni
Capacità anche di impresa
Di farsi impresa un'impresa improntata alla solidarietà
Perché i corpi intermedi dello Stato
La autorganizzazione della società siano in campo per agire nell'interesse collettivo in questo caso per produrre e gestire servizi alla persona
Questo sforzo abbiamo cercato di fare e cercheremo di farlo nei prossimi giorni
In Parlamento discutendo
Della riforma della Costituzione
Anche operando con la modifica di quell'articolo cinquantasei della Costituzione laddove si definisce il rapporto tra pubblico e privato
Il tavolo di consultazione
Permanente con il terzo settore ha presentato anche degli emendamenti perché nella piena affermazione del principio di sussidiarietà in quell'articolo
Siano davvero esaltati il ruolo dei cittadini e delle loro formazioni sociali
In questo senso vorrei chiamare qui la vostra attenzione
Il terzo settore anche se so bene che la il termine stesso di terzo settore
E stato figli ed è figlio ancora di una grande letteratura di una lunga letteratura si può chiamare in diversi modi ma con una volta per comodità voglio dire di comunicazioni chiamiamolo terzo settore
Il terzo settore possa diventare davvero una dimensione civile economica e sociale
Per riprendere
Una bella espressione di Passuello
Di Franco Passuello in un bel libro
Una nuova frontiera il terzo settore
In modo tale disse appunto Franco Passuello
Che il terzo settore così intenso
Ossa davvero dare forma politica ad un radicale mutamento della cittadinanza sociale
Il decreto sulle Onlus il decreto quattrocentosessanta del novantasette approvato dal Consiglio dei ministri
Quello che contiene le facilitazioni fiscali e contabili per i soggetti del non profit
Sia il riordino della normativa fiscale per gli enti non commerciali
Che l'istituzione della nuova figura della old blues organizzazione non lucrativa di utilità sociale
è un grande passo in avanti
Innanzitutto verso la parificazione del trattamento fiscale per tutte le associazioni e le organizzazioni che operano nel terzo settore
Ma io e noi ci auguriamo anche verso il superamento di leggi settoriali
Per il elaborare invece una legge quadro una legge cornice una legge di finalità generale che sia tale da definire bene missioni compiti e finalità di questi nuovi soggetti sociali
Il comitato che si è istituito ad hoc
Nella Commissione affari sociali della Camera
Un comitato che ha incominciato i lavori attorno ad un'indagine conoscitiva
Sul terzo settore in Italia al Fini appunto di essere propedeutico all'elaborazione di una legge quadro sul terzo settore a me sembra che vada assolutamente in questa direzione naturalmente questo presuppone il fatto
Che questa stessa old blues su questa stessa soggetto che il decreto del governo ha creato sappia crescere sappia svilupparsi
Per essere non solo braccio operativo che gestisce braccio operativo dalla pubblica amministrazione ma che sia titolare appieno campo di progetti di elaborazioni appunto idee e di proposte e di programmi di radicale innovazione dell'Uefa dello stato sociale
In questa direzione vanno anche alcuni importanti progetti
Uno già elaborato già diventato leggi
Il piano d'azione per l'infanzia e l'adolescenza insomma incominciamo a vedere come alcune lavorazioni alcuni principi stanno diventando realtà e questo è merito del lavoro che parlamento e governo hanno fatto in questo anno e mezzo
Cioè finalmente si passa voglio dire alla concretezza delle risposte
E io mi auguro che
La legge che spero il Parlamento sarà in grado di approvare non dobbiamo darci scadenza illusoria ma penso che il mille novecentonovantotto può essere l'anno
Decisivo anche perché non lo abbiamo presente questo dato questo fatto questo questo anche arco di tempo temporale
Il Parlamento ha chiesto al governo di potere proseguire
Sulla propria Autonomie lavorazione ed ha chiesto al governo come avvenuto di presentare una sua autonoma proposta perché riteniamo che anche grazie alla modifica dei regolamenti della Camera
Ci siano le condizioni perché questa legge possa essere approvata entro pochi messi altrimenti e lavoreremo voglio dire comunque un ricco lavoro
Una ricca proposta ma io mi auguro che non sia così perché poi il governo possa eventualmente trovare le strade anche di maggiore speditezza insomma vorrei dire questo che questo anno deve essere l'anno in cui questa riforma deve trovare appunto ragioni desse ragione di essere approvata deve diventare opera
Ecco con questi intendimenti io passo la parola l'onorevole Elsa Signorino chi ha il compito appunto di fare il punto
Sullo stato della elaborazione e anche introdurre
Riflessioni sollecitazioni in merito al tema più complessivo di questo convegno che non è solo già riforma della assistenza ma e anche il guardare a che cosa significa i polsini Figari oggi
Il nuovo soggetto nuovi soggetti dell'imprenditoria sociale proprio nella nel quadro nuovo di regole di leggi che stiamo cercando con successo devo dire di portare in porto prego pensa signori
Io vi prego di perdonarmi ma per una fastidiosa affezione alla con la che di cui sono vittima dovrò bere frequentemente questo interromperà il le riflessioni che vorrei e che voglio invece proporvi
Diceva già il collega Giannotti introducendo il nostro dibattito come noi si sia mantenuto con una qualche esitazione nel titolo dato alla nostra giornata di lavoro il termine assistenza lo abbiamo mantenuto ben consapevoli del carico di ambiguità ed anche di significati problematici che quel termine si porta appresso nella tradizione italiana
Ci è parso però che mettere l'uno accanto all'altro due termini come assistenza e nuova imprenditorialità sociale
Potesse essere utile a rendere massimamente evidente se mai ce ne fosse bisogno
Quanto grande e lo scarto fa ciò che permane nella legislazione la gloriosa legge Crispi ma non solo
E ciò che è venuto prepotentemente mutando nella realtà
Penso a nuovi bisogni alle nuove aspirazioni delle persone ma penso naturalmente anche agli straordinari processi di autorganizzazione dei cittadini penso ai nuovi processi di assunzione di responsabilità in capo alla società
Di cui il terzo settore la nuova imprenditoria sociale sono espressioni emblematiche
Dunque proprio perché permane uno scarto grande fra gli strumenti legislativi che abbiamo alle mani e ciò che è venuto mutando nella realtà
Ha ragione l'onorevole Giannotti quando dice che il compito che sta dinnanzi al Parlamento non è quello di metter mano ad una pura e semplice legge di riordino
Noi siamo chiamati a fare una vera e propria legge di riforma
Al termine del nostro cammino che ancora lungo anche se noi ci auguriamo non lunghissimo io credo che poi che i nomi non sono irrilevanti rispetto agli oggetti che si nominano e che si vogliono normare il titolo della nostra legge dovrà essere un altro
Poco importa che non gli si è arrivati a nominare la legge di riforma legge di riforma del sistema di protezione sociale
Come io preferisco oppure si chiami rilegge per la realizzazione di un sistema integrato di servizi e prestazioni sociali come preferisce il ministro Turco
O ancora si chiami legge di riforma per un sistema integrato di servizi alla persona come ci suggeriscono alcuni colleghi ma anche il pregevole lavoro di elaborazione
Della fondazione Zancan poco importa quale sarà il titolo che alla fine sceglieremo certo è che anche nel titolo noi dovremmo segnare lo stacco netto radicale da ciò che abbiamo ereditato per volgere lo sguardo verso ciò di cui c'è bisogno a fronte dei mutamenti già in essere
Naturalmente proprio perché il problema non è formale ma è di sostanza per essere all'altezza di tanti titoli o di tanto il titolo
La legge alla quale stiamo lavorando dovrà assegnare io credo in radice il superamento la messa in discussione
Dei fondamenti categoriali su cui ancora oggi si regge il sistema delle prestazioni socio assistenziali
Per essere all'altezza
Di attese già più che mature la legge dovrà assegnare il passaggio dall'assistenza luogo di bisogni che possono essere discrezionalmente assunti e soddisfatti
Alla protezione sociale
Luogo di diritti di cittadinanza concretamente esigibili
Il tutto secondo un'accezione di moderno universalismo selettivo che punta a mettere in campo un sistema integrato di servizi e prestazioni
Un sistema ha più attori
Caratterizzato da livelli essenziali accessibili a tutti in particolare ai fragili sociali un sistema finanziato per il tramite della fiscalità
Ma anche partecipato nei costi ai cittadini secondo principi di autentica equità e secondo principi di correlazione cui i mezzi di cui quegli stessi cittadini e le loro famiglie sono in possesso
Il Parlamento anche questo lo diceva già Vasco Giannotti primetime ha lavorato in questi mesi in questa direzione
E sta lavorando
Noi ci siamo posti l'obiettivo di portare a sintesi in un testo unificato le molte proposte depositate
Questo obiettivo non è ancora compiutamente perseguito in cartella voi avete una bozza di testo unificato
Chi vi prego di considerare come il contributo del relatore al lavoro
Della commissione un contributo sul quale ancora in atto il confronto con i colleghi del Comitato ristretto
Non siamo arrivati in questi mi sia un punto di approdo definitivo cioè alla definizione conclusiva di un testo base
Perché abbiamo concordemente tutti i colleghi del comitato ristretto ritenuto utile necessario attendere le conclusioni del confronto governo sindacati sulla riprogettazione del welfare
Ed inattesa che quel confronto si chiudesse noi abbiamo lavorato ma con l'obiettivo dichiarato di non pervenire ad un punto di approvato
Perché il punto di approdo a cui vogliamo pervenire ad essere un punto d'approdo che tiene in massimo conto le conclusioni dell'intesa
Intervenuta tra governo e sindacati
Peraltro cui sindacati perdonatemi tra governo e parti sociali e la dizione più opportuna perché nel confronto un ruolo importante hanno giocato come era giusto le organizzazioni sindacali ma il ministro Turco ha voluto che ha tavolo di quel confronto si sedessero anche lei mille espressioni della società l'imprenditoria sociale il terzo settore le associazioni di rappresentanza
I di tutela di interessi delle categorie più fragili e quant'altro
Da quell'intesa che non è tutta la riprogettazione possibile e necessaria dello stato sociale
Emergono alcuni punti d'approdo straordinariamente significativi per il lavoro che ci attende li cito per titoli il primo necessario al nostro lavoro di legislatori nella materia specifica e la definizione compiuta della separazione tra assistenza e previdenza
Una innovazione strutturale storica necessaria per metter mano con spirito di riforma alla materia della nostra legge
La seconda innovazione anche questa io credo di grande importanza e quell'innovazione che si è tradotta nella sperimentazione in legge finanziaria del fondo sociale
Sto parlando di un fondo sociale che era presente in via del tutto sperimentale un primo tentativo di riportare ad unità una parte della spesa sociale tradizionalmente dispersa e settorializzato da ma siamo appunto di fronte a un primo tentativo di portare a unità che è altra cosa
Giallo a sfondo sociale prossimo venturo quello che istituisce Remo con la legge
E pur tuttavia il fondo sociale prossimo venturo può essere straordinariamente alimentato nella sua definizione dall'avvio sperimentale di quanto è previsto in legge finanziaria
Aggiungo che la legge finanziaria introduce a seguito di quell'intesa la sperimentazione di misure di contrasto della povertà anche questa un'innovazione importante
Le politiche socioassistenziali nel nostro Paese hanno declinato molti temi si sono misurati con molti bisogni
Non hanno affrontato mai con peculiare intenzionalità il tema della povertà che non fosse legato a te Towa disabilità
Oggi con la sperimentazione del reddito minimo di inserimento come misura di contrasto della povertà si copre un vuoto
Aggiungo perché anche questa è una delle conseguenze dell'intesa
Che quell'intesa mette in opera crea le condizioni perché si sperimentino nel nostro Paese strumenti
Di valutazione per il tramite dell'autocertificazione
Del relitti dei redditi e patrimoni di cui le persone sono in possesso il tutto ai fini dell'accesso alle prestazioni sociali agevolate
Questo sono tutti gli elementi di importante novità io vorrei riflettere con voi e sul complesso di questi elementi rende ancora più necessario il cammino della riforma
Sperimentare il fondo sociale o le misure di contrasto della povertà a ragion d'essere se si creano le condizioni per la messa a regime di un moderno sistema di protezione sociale
Altrimenti restiamo nell'alveo delle sperimentazioni emblematiche che suscitano aspettative ma non potranno mai corrispondere fino in fondo a quelle aspettative
Per altro verso i nuovi meccanismi di selettività
In relazione all'accesso alle prestazioni sociali agevolate sono meccanismi importanti
Ma in assenza di una legge che disciplini un sistema di protezione sociale misto fatto di emolumenti disservizi
Possono tradursi in difformità dalle intenzioni del legislatore non in strumenti di riqualificazione della spesa sociale ma in sto i non pochi strumenti che spostano risorse per nuovi investimenti in servizi
Possono anche trasformarsi in puri e semplici risparmi
Ciò che accadrà ad esempio sul versante delle integrazioni al minimo per effetto dei nuovi meccanismi di selettività è già stato in parte quantificato
Queste risorse che si liberano noi dobbiamo volere fermissimamente con assoluta determinazione che si trasformino in luoghi servizi
Per questo è necessaria la legge di riforma qui ed ora
Non fra qualche tempo altrimenti possiamo correre il rischio in difformità dalle intenzioni del legislatore che non si producano risparmi e non processi di riqualificazione della spesa
Io ritengo che sia molto importante
Che al percorso parlamentare già avviato giunga l'apporto decisivo di una proposta autonoma del governo
è una proposta quella del governo che dà forza la prospettiva della riforma certo lo diceva anche questo già con molta nettezza gli onorevole Giannotti i tempi non sono irrilevanti
I tempi sono una variabile importante significativa
Questa diciamo avventura chiamiamola così non è la prima volta ma insomma questa avventura della legge di riforma a senso ha ragion d'essere se si chiude in tempi ragionevoli
Altrimenti davvero i pezzi che vengono modificandosi per effetto dei misure le più diverse sul versante fiscale sul versante delle leggi finanziarie ed è e finiscono per procedere senza un quadro organico di riferimento
E di quel gran quadro organico di riferimento come credo tutti voi chi opera nel sociali chi opera nelle istituzioni cioè assoluta necessità
Dunque io mi auguro noi siamo in attesa del ministro Turco che verrà aprile il ministro Turco possa oggi sentire non solo dalla viva voce dei parlamentari lo ha già sentito a lungo ma anche dalla viva voce di tutti voi
Che c'è bisogno di fare in fretta e dunque anche il governo che ha voluto io credo giustamente ed opportunamente segnando in questo un investimento politico che noi apprezziamo
Mettere in campo una propria proposta fogli a definire quella proposta nei tempi più rapidi possibili
Questa è la condizione perché il lavoro parlamentare possa arrivare ad un approdo conclusivo
Aggiungo
Che la presidente bolognesi la presidente della nostra Commissione che qui con noi
Proprio la scorsa settimana inserito nel programma trimestrale dei lavori della commissione l'obiettivo di concludere entro marzo in via definitiva
I lavori del comitato ristretto e poi che oggi ci siamo dati nuove regole di lavori parlamentari porre questo obiettivo significa porre le condizioni perché di qui alla primavera
Il Parlamento possa discutere il Parlamento scusate
Questa Camera possa discutere in via definitiva della legge
Detto questo vorrei uno venire al tema più specifico della nostra riflessione che appunto è legge di riforma del sistema di protezione sociale e nuova imprenditoria sociale
Noi abbiamo scelto questa correlazione e io vorrei adesso molto brevemente tentare di declinare
Questa correlazione oggi pertanto mi perdonerete se altri aspetti della legge di riforma non vengono compiutamente sviluppati io affido anche al confronto al dibattito per lo sviluppo di questi temi a me pare che per sviluppare questa correlazione riforma del sistema di protezione sociale e nuove imprenditoria sociale Trains siano in ordine più rilevanti che la legge di riforma devi affrontare il primo nodo e il nodo istituzionale Noè anche ai fini della declinazione nuovo sviluppo dell'imprenditoria sociale
I moderni sistemi di welfare mix
Orientati alla cultura della cittadinanza capaci di mettere in campo percorsi flessibili personalizzati
Che assumano la centralità della persona e della famiglia all'interno della quale quella persona vinte
Possono reggersi e conseguire gli obiettivi che si prefiggono solo si sviluppano una ricca io dico intensa interlocuzione
Fra istituzioni pubbliche autonome formazioni sociali
Ma la dimensione alla quale è possibile sviluppare quella interlocuzione tra pubbliche istituzioni autonome formazioni sociali non può che essere la dimensione del governo locale
Se
Una rapporto molto stretto inscindibile
Fra attribuzione hippy nipotini di governo alle istituzioni locali nel sistema di protezione sociale e sviluppo del terzo settore la correlazione davvero stringente
Per questo io credo che la legge debba Reed declinare in i poteri pubblici di governo del sistema di protezione sociale anche per questo in un'ottica autenticamente federalista
E in sintonia con quanto sta emergendo dai lavori della Bicamerale sulla riscrittura della seconda parte della Costituzione
Certo badate che il nostro compito che quello di legiferare ora non è semplice da questo punto di vista perché noi dobbiamo legiferare
In armonia con quanto già c'è ed è legge
Penso alle leggi Bassanini ma dobbiamo farlo anche con la capacità di guardare a quanto di nuovo sta emergendo dalla riscrittura della seconda parte della Costituzione
Da questo punto di vista declinare in un'ottica autenticamente federalista i pubblici poteri di governo del sistema di protezione sociale
Deve poteva anche dire come molti colleghi mi chiedono mi suggeriscono
Come suggerisce in particolare
La proposta di legge elaborata dalla Caritas Duncan per altri versi autorevolmente la proposta di legge elaborata dal ministro Turco deve significare anche il capovolgimento no formale e la declinazione dei poteri istituzionali non più dallo Stato a cascata vero sui poteri locali ma dai poteri locali da comune
Partire dai poteri locali in tal comune non è un capovolgimento soltanto formale
è un capovolgimento come è del tutto evidente di sostanza che comporta l'attribuzione anch'comune di un autentico potere come dire
Direi GR il governo pieno del sistema di protezione sociale alla scala locale
So bene che questa mia insistita sottolineatura sulla centralità del Comune il ruolo di governo del comune nel sistema di protezione sociale
Suscita anche dubbi e perplessità
Ma i dubbi e le perplessità che pure hanno ragion d'essere perché lascia
Non debbono come dire
Guardare a ciò che comuni sono oggi ma ciò che i Comuni possono e devono diventare già oggi per effetto delle leggi Bassanini dei domani per effetto della computer riscrittura della seconda parte della Costituzione
Il Comune con pieni poteri di governo a scala locale su un sistema di protezione sociale e il Comune che emerge dai processi di riforma della legge bassa mi e in comune che ha adottato per corrisponderà pieno alle nuove funzioni di governo le forme associative disciplinate dalla legge Bassanini
Non a caso nella legge di riforma noi dovremo supportare questa assunzione di potere in capo ai comuni con forti strumenti di incentivazione all'associazione fra comuni
Giacché si tratta di attribuire Poteri e di operare affinché ci siano le condizioni perché quei poteri vengano assolti al livello adeguato
Nell'ambito del ridisegno dei poteri istituzionali non c'è dubbio che vanno liberate le amministrazioni provinciali da ogni restino compito gestionale
Così come non c'è dubbio che vanno riconosciuti i pieni poteri di programmazione alle amministrazioni regionali
Questa Rin declinazione dei utili pubblici di governo del sistema di protezione sociale per il tema a cui oggi vogliamo dedicare le nostre attenzioni
Non deve essere
Concepito solo secondo un'accezione di sussidiarietà per così dire ove il verticale
Ma deve poter essere affrontato secondo un'accezione di sussidiarietà orizzontale
Uno dei cuori della legge io credo debba consistere nella capacità di sviluppare normare quadri più avanzati rapporti più appartati piccola operazione concertazione fra istituzioni locali nella pienezza dei loro poteri e terzo settore nuova imprenditoria sociale più ancora di quanto voi non trovate nei testi in cartella noi abbiamo bisogno al termine del nostro cammino di una legge di riforma che parli di veri e propri rapporti di partnership tra pubbliche istituzioni locali nella pienezza dei loro poteri e nuova imprenditoria sociale terzo del settore
Intendo dire che quando parlo di rapporti di partnership penso ad una partnership che non confondevo non nega anzi esalta le diverse peculiari responsabilità evocazioni
Il pubblico che garante della cittadinanza non può come dire non essere titolare i poteri di programmazione così come non può non essere titolare i poteri di regolazione
Badate che noi invece abbiamo introdotto anche nel sociale io credo opportunamente tutta una serie di strumenti di regolazione l'autorizzazione l'accreditamento
Qualcuno mi ha suggerito si tratta prevalentemente di strumenti di regolazione ex ante abbiamo bisogno anche di strumenti di regolazione ex post sui risultati
Questo credo sia una delle chiavi per sviluppare la partnership tra pubbliche istituzioni
Terzo Settore nuova imprenditoria
Così come credo che il pubblico debba nell'ambito dei rapporti di partnership che vanno intensamente sviluppate altrimenti non c'è possibilità di costruzione di un sistema di protezione sociale di welfare mix
Così come credo che il pubblico non debba dismettere alle proprie peculiari responsabilità così credo che quei rapporti abbiano bisogno di un terzo settore che non nega le sue peculiarità ma lei esalta massimamente
La partnership aggiunte essere se il Pubblico sette se il terzo settore se la nuova imprenditoria sociale mettono in campo fino in fondo tutta la capacità che posseggono che nella loro natura e nella loro vocazione
Dico un gene da moltiplicatori di risorse
Di risorse comunitarie di risorse relazionali di nuove risorse di solidarietà questo anche a livello finanziario
A ragion d'essere la introduzione in legge di quadri anche in via sperimentale i quadri più avanzati di concertazione se il pubblico diventa prevalentemente un pubblico capace di regolare in modo secondo e di mettere in campo regole condivise di spostare l'attenzione della a garanzia della cittadinanza da ciò che deve essere definito prima i risultati di ciò che si fa
Ma questa la sperimentazione di rapporti più avanzati di concertazione e di partnership sono possibili se anche il terzo settore non rinuncia alla sua vocazione
Non cessa e non diventa di essere soltanto modalità altra di produzione di servizi per essere invece in ragione della sua peculiare vocazione uno straordinario volano di moltiplicazione delle risorse di una comunità che tutta insieme diventa pure della costruzione di un moderno sistema di protezione sociale
Concludo su questo punto dicendo che ai fini della partnership e dello sviluppo di rapporti di partnership
Poi lo segnalerò anche al ministro Turco quando arriverà noi abbiamo bisogno di fare in legge delle scelte ma anche dei piccoli passi avanti
Noi abbiamo disciplinato lo scorso anno nella legge finanziaria tutta una serie di strumenti per lo sviluppo locale si chiamano sono strumenti a vario titolo di programmazione negoziata
Nessuno di questi strumenti prevede che nelle strategie di sviluppo locale sia strutturalmente inclusa la qualità sociale e le in prese che operano nel sociale
Non c'è sviluppo locale senza qualità sappiamo come la coesione sociale sia un elemento costitutivo dello sviluppo locale anche un fattore di competitività e di competitiva ove vari decapitò di competizione
è necessario che anche ciò che è già normato legge finanziaria strumenti di programmazione negoziata assuma questo elemento di novità
Naturalmente in questo assetto fortemente federalista resta rilevante ciò che lasciamo in capo i poteri nazionali
Noi stiamo parlando di diritti di cittadinanza sociale noi non possiamo nasconderci che su questo versante resta assolutamente come dire imprescindibile un'esigenza
Poiché stiam parlando di diritti sociali di cittadinanza dobbiamo creare le condizioni perché indipendentemente da dove
A Scanno e da dove vivono i cittadini abbiano pari opportunità di fruizione di quei diritti sociali
Per questo nella in perfetta sintonia con un assetto federalista dei pompieri noi dobbiamo porci il problema e dobbiamo in questo senso normare la legge
Di lasciare in capo il potere in azione in capo alle autorità nazionali quei pontili
Pochi ma decisivi per garantire pari opportunità di fruizione dei diritti sociali io penso che in capo ai livelli istituzionali nazionali debbano restare poche cose
La determinazione del minimo vitale dei livelli essenziali di prestazione il riparto del fondo sociale secondo criteri pesati di risultato pochi poteri assolutamente selettivi poteri che sono dirimenti ai fini della e effettiva fruizione in condizioni di pari opportunità dei diritti sociali di cittadinanza
C'è un secondo nodo rilevante su questo verte su questo terreno che il nodo dell'integrazione tra sociale e sanitario ma per ragioni di brevità
Io vi rimando ai testi poi siamo in attesa del ministro Bindi che credo a questo modo dedicherà particolarmente il suo intervento
Voglio venire alla seconda questione rilevante ce n'è una terza e poi chiudo
Seconda questione rilevante che si presenta nel nostro lavoro di legislatori è una questione che attiene alla natura la struttura del attuale sistema di prestazioni socio assistenziali
Noi siamo chiamati ad intervenire con una legge di riforma su un sistema che a tutt'oggi fatto per l'ottanta per cento di trasferimenti economici
Attuale sistema delle prestazioni socio assistenziali così e tanto
Solo trasferimenti economici variamente legati all'età e alla responsabilità ovvero alla mancanza di mezzi all'impossibilità di provvedervi in ragione dell'età e della disabilità
Sono trasferimenti ordinati con elementi di differenziazione in Terna secondo un principio fortemente legato a criteri di tipo categoriale
Una legge di riforma
Io credo debba ricercare e proprio un imperativo categorico
Un equilibrio più avanzato tra servizi e trasferimenti
Non possiamo pensare di delineare un moderno sistema di protezione sociale
Spingendo a questo noto moderno sistema di prestazioni di di di di protezione sociale è un sistema nel quale a disposizione delle persone e delle famiglie
Sono in campo trasferimenti servizi detrazioni fiscali per le spese di cura cioè una cabina di opportunità da combinare variamente secondo i che di percorso personalizzato
Quando penso alla ricerca di un equilibrio più avanzato tra trasferimenti e servizi
Penso ad un obiettivo chi guarda la necessità di accrescere l'efficacia delle prestazioni
Per altro verso penso e qui in tema della nostra giornata nuova imprenditoria sociale penso ad un sistema di protezione sociale che può sviluppare fino in fondo le valenze che vi sono oggi proprie
Sistema di protezione sociale deve essere non può più essere concepito come esperienza
Ho soltanto
Complesso di queste Valente più efficace nelle prestazioni più opportunità di sviluppo di nuove occasioni di lavoro e di occupazione e più ingenerare più opportunità di sviluppo delle comunità
Badate però che lo dico per gli amici che rappresentano le storiche categorie della disabilità
Io i colleghi che stiamo lavorando a questa legge il ministro Turco sappiamo bene che a differenza di quanto accade in altri apparati di Welfare
Cui e difficile
Anzi non si deve proprio farlo parlare di categorie di garantiti perché le categorie di cui parliamo qui sono categorie che rappresentano e tutela no persone che vivono condizioni di grandissimo disagio per questo qui più che altrove e necessario riordinare e riformare ma è necessario farlo con assoluta gradualità
Con grande attenzione a chi nelle categorie di rappresentanza del disagio ci pone problemi questioni
Dobbiamo sapere proprio perché le categorie di riferimento sono categorie di persone che vivono condizioni di grande disagio che si può riformare solo con gradualità ricercando tenacemente il consenso
Chi si può farlo solo facendo Salvi in maniera netta assoluta incontrovertibile i diritti acquisiti
La Filosofia ti ci devi guidare nella riforma degli emolumenti economici la traduco in una battuta noi dobbiamo riformare non per togliere
C'è già troppo poco in prospettiva dobbiamo dare di più in questo settore noi dobbiamo riformare per ridistribuire
Per stabilire una correlazione più stretta tra prestazioni e intensità dei bisogni noi dobbiamo riformare per riconsegnare agli emolumenti economici che sono un fattore determinante nei percorsi di Prost di di protezione sociale dobbiamo restituire agli emolumenti economici la missione che è loro propria
E da questo punto di vista io mi permetto di ribadire qui un'opinione che io che sono né essere universalmente condivisa io non credo che quella missione sia il risarcimento
Credo che la missione degli emolumenti economici
Sia per un verso il contrasto della povertà
E penso a emolumenti
Altri rispetto agli ammortizzatori sociali penso dei momenti specifici di contrasto della povertà dei monumenti che non possono proprio perché di contrasto alla povertà che essere correlati all'accertamento dei mezzi che le persone posseggono
Penso per altro verso che l'amo nulla la missione degli trasferimenti economici debba essere quella di funzionare come misure per migliorare l'accesso alla vita sociale
Dei disabili ovvero misure di supporto alla dipendenza laddove si riscontrano condizioni di totale non autosufficienza
Se la missione quella di migliorare l'accesso la vita sociale o di supportare la dipendenza beh allora davvero noi dobbiamo credo dismettere l'idea che è l'unico strumento da mettere in campo possa e debba essere quello dei trasferimenti anche strategie di mix di scambio tra trasferimenti e servizi possono corrispondere efficacemente io ritengo più efficacemente questa missione certo è un problema di equilibri di misure nel testo che una bozza che io elaborato c'è un tentativo di riforma degli emolumenti molto radicale
Da una parte le misure di contrasto della povertà dall'altro il reddito minimo di inserimento pensato in condizione di non grati grave non autosufficienza
Nella proposta del governo la declinazione degli strumenti e più ampia
Si può discutere discuteremo nei prossimi giorni su quanto ampia debba essere la declinazione degli strumenti
Discuteremo nei prossimi giorni se stante la complessità dei problemi si debba scrivere tutto in legge o si possa procedere con delega
Il problema delega non in bianco delega con principi direttivi molto precisi e tempi certi di attuazione altrimenti non ci mettiamo lei anche nell'impresa
Ciò che io chiedo oggi ha poi punto sul quale io mi interrogo sul quale non sono ancora giunti ad una soluzione per il punto sul quale oggi io credo possiamo e vogliamo insieme discutere e se è così impossibile
In certe condizioni
Proporrei ad esempio uno scambio fa parte degli emolumenti e i servizi
Naturalmente per operare questo scambio bisogna che ci sia assoluta contemporaneità tra emolumenti e servizi
E bisogna anche e qui entra in gioco la nuova imprenditoria sociale il terzo settore
Che le persone a cui si propone lo scambio siano persone che possano scegliere sulla base di un rapporto fiduciario
Quali e quanti servizi ecco l'importanza della nuova imprenditoria sociale del terzo settore come attore della costruzione di un sistema di protezione sociale
è impossibile
Vogliamo discuterne
Quello che io posso dire qui e credo interpretando anche tutti i colleghi che proprio perché questo è uno dei punti dirimenti della legge
Noi non siamo ancora pervenuti ad un punto d'approdo vogliamo discuterne oggi continueremo a discuterne
Noi siamo disposti io personalmente sono disposto a mettere in discussione le mie opinioni chiedo anche a chi so bene
Rappresenta condizioni di disagio e ha combattuto battaglie storiche per tutelare quel disagio di affrontare il problema con animo aperto sgombro
Sapendo che nessuno vuole togliere ma l'obiettivo comune è quello di dare di più e meglio ricerchiamo insieme le soluzioni per conseguire questo obiettivo
Perché davvero non è nell'interesse né di nessuno mantenere un sistema di protezione sociale fatto su uno di trasferimenti
La possibilità di mettere in campo i servizi è legata non ha molte variabili una di queste la trasformazione di una parte degli emolumenti in servizi
L'altra alla quale io tengo molto in legge e che si introduca finalmente il principio della deducibilità delle spese di cura sostenute dalle famiglie
Anche questo è un modo per sostenere la domanda di servizi e per aprire nuove possibilità nuove opportunità di investimento della nuova imprenditoria sociale vengo rapidamente al terzo punto e chiudo facciamo una legge di riforma
è una legge di riforma senso
Adesso il nuovo regolamento della Camera ce lo impone se fa i conti fino in fondo
Con il nodo delle risorse della sua fattibilità noi ci siamo dati un Regolamento della Camera che dice non si fanno più leggi senza analisi costi benefici
Non si fanno più leggi manifesto che è un produco si fanno leggi con analisi costi-benefici
Per la materia di cui ci stiamo occupando il nodo delle risorse noi crediamo debba essere affrontato con l'istituzione di un fondo sociale
Che porta unità tutto ciò che oggi esiste sul versante della spesa ed è fortemente parcellizzato e disperso
Badate che il fondo sociale a cui pensiamo riportato unità una Spesal che trae la sua origine dalla fiscalità
Dunque la riqualificazione del fondo sociale la sua destinazione ad emolumenti e servizi è una condizione di sviluppo del sistema di protezione sociale
Ma non c'è dubbio che noi oggi non possiamo affidare i destini dello sviluppo di cui il sistema su uno alle risorse tradizionalmente pubbliche alimentate dalla fiscalità
Certo il complesso processo di riprogettazione dello stato sociale messo in atto
Di cui la finanziaria di quest'anno è solo un primo passo
Prevede negli anni che si spostino la spesa sociale da un comparto all'altro così come prevede nelle intenzioni del governo dell'Ulivo che concluso il risanamento
L'ingresso in Europa nel sociale si investa di più non di meno
Quindi anche sul versante delle risorse pubbliche di tradizionale derivazione della fiscalità il fondo sociale è uno strumento che noi dobbiamo pensare in progress deve aumentare la sua incidenza sul PIL
E pur tuttavia io non credo realisticamente che noi possiamo affidare solo un fondo sociale di questo tipo i destini dello sviluppo del sistema di protezione sociale
Ci sono nel sociale risorse straordinariamente ricche e a tutt'oggi non compiutamente utilizzate
Collega Giannotti si è occupato in altre occasioni con molta e intenzione con molta puntualità delle fondazioni
Non ne parlerò perché non è materia che possiamo normare questa legge verrà normate in altre leggi ma è decisiva ai fini del destino del sistema di protezione sociale
No in questa legge abbiamo il dovere di fare uscire da quella zona grigia in cui hanno finito per niente
Essere confinante una grandissima risorsa dello stato sociale un'antichissima risorsa dello stato sociale che sono le IPAB
Noi abbiamo il dovere di riordinare lei che sono oggi un universo molto complesso e diversificato in alcuni casi da lei papà promanano aziende di produzione dei servizi di servizi efficaci
Promanano aziende di promozione dei servizi chiamo saputo affini i produzione dei servizi riconvertire efficacemente i loro patrimoni
Ma nella zona grigia delle IPAB ci sono c'è anche altro ci sono patrimoni inutilizzati sotto utilizzati
L'obiettivo della legge io credo debba essere quello di mettere in atto tutte le trasformazioni necessarie e indispensabili
Dei lei fatta
E tutte le aste dei strategie necessari indispensabili perché ci sia piena e totale utilizzazione degli immensi patrimoni delle IPAB ai fini della costruzione del sistema di protezione sociale
Io vedo in questo la possibilità di un'alleanza strategica tra i papà Before
Ma in istituzioni in fondazioni fa strumenti di messa in valore dei patrimoni delle IPAB sono i fondi investimento vedremo quali e il terzo settore la nuova imprenditoria sociale
Mentre chiediamo che le risorse pubbliche siano adeguate non come dire per servire richiamo nel delitto di mantenere tante risorse inutilizzate questo è uno degli obiettivi della legge
E può essere uno straordinario veicolo lo strumento di un'alleanza strategica tra i va be'nuova imprenditoria sociale
Ma io credo che anche i patrimoni delle IPAB non siano sufficienti
Perché noi vogliamo che la nuovi per vittoria sociale sia un attore
Un attore protagonista della costruzione del sistema di protezione sociale perché io credo che nella vocazione del terzo settore nel tratto peculiare che lo caratterizza quello di istituire relazioni fiduciarie
Ci sia la possibilità di produrre
Processi nuovi di mobilitazione di risorse non tradizionalmente
Io cito un solo esempio che quello degli anziani non autosufficienti in tutta Europa si sta discutendo su come misurarsi col problema della non autosufficienza su quali meccanismi mettere in opera per come dire
Attivare protezioni dal rischio della non autosufficienza che è il problema che non riguarda qualcuno ma riguarda tutti noi potenzialmente
Voi sapete che in Germania è stata adottata una soluzione
L'istituzione di un'assicurazione obbligatoria contro la non autosufficienza
Che va studiata con grande attenzione perché a meccanismi interessanti
Ad esempio quella è un'assicurazione che garantisce agli assicurati prestazioni economiche ma quando gli assicurati scendono prestazioni di servizio da prestazioni maggiorate questo in una logica di incentivazione
Dei servizi rispetto alle prestazioni e molto interessante purtuttavia a una modalità di costruzione che è molto legata all'esperienza tedesca anche alla struttura del servizio sanitario tedesco
In Inghilterra si sta discutendo su meccanismi di assicurazione privata
Con logiche di mix
Se il privato ci mette una sterlina il pubblico ci mette una sterlina e mezzo
Come affrontiamo questo mondo Novi nel nostro Paese
Scendendo il fondo sociale con riferimento ai meccanismi tradizionali della fiscalità questo è un modo temo un modo inadeguato rispetto all'ampiezza del problema che abbiamo di fronte
Facciamo un'assicurazione obbligatoria
Valutiamo nei risvolti sull'aumento del costo del lavoro che è un problema
Significativo nel nostro Paese istituiamo una tassa di scopo ci sono problemi di tolleranza della pressione fiscale
Io continuo a pensare che per un problema di questo tipo noi dovremmo sperimentare anche gli strumenti della mutualità integrativa
Mutualità verticale ma anche mutualità territoriale
Cito un esempio della mutualità
Perché so che su un tema come la non autosufficienza noi potremmo ragionare e disciplinare in legge strumenti ad alta integrazione socio sanitaria
Non penso ad una mutualità sul versante dell'assistenza che è altra cosa dalla mutualità di cui si cominciano a sperimentare in termini normativi le applicazioni in sanità
è davvero così possibile pensare ad un po'ad uno strumento misto socio sanitario per la non autosufficienza
Uno strumento che nasce da come dire una filosofia poi chi già oggi le famiglie spendono
Lasciate alle regole di mercato
Poiché già oggi
E si ripropone il principio categoriale le categorie di lavoratori più forti per il tramite delle norme contrattuali si danno fondi integrativi
è così tra virgolette scandaloso affrontare il tema della mutualità integrativa e territoriale ad esempio a fronte di uno dei grandi rischi che si prospetterà hanno nel prossimo futuro
Che il rischio della non autosufficienza con strumenti adeguati incentivazione da parte dello Stato
Per il tramite della fiscalità e della deducibilità io credo di no
Se vogliamo parlare di mobili sviluppo della nuova imprenditoria sociale noi dobbiamo pensare che quello sviluppo non potrà essere legato in prospettiva alle sulle risorse pubbliche
Ma dovrà fare affidamento anche sulla capacità di mettere in opera nuovi strumenti di mobilitazione informe solidaristiche anche di risorse private
E questo credo sia uno degli altri punti rispetto ai quali declinare la correlazione assistenza terzo settore
Come vedete io
Vi ho proposto dei nudi su cui stiamo riflettendo su molti di questi nodi non abbiamo raggiunto punti da Proto la giornata di oggi pertanto non è un appuntamento rituale
In cui vi presentiamo ciò che abbiamo pensato a una giornata nella quale vi chiediamo un contributo vero di sostanza quello che vi posso assicurare anche a nome dei colleghi della Commissione e che la nostra intenzione
E ferma ed è l'intenzione di concludere il nostro lavoro prestando massimo ascolto a tutti coloro che per investimento nel sociale siano essi imprese sociali o siano essi associazioni di categoria
Hanno non solo titolo ma noi lo prendiamo davvero di farci sentire fino in fondo la loro voce grazie
Graziella SARS signorino
Ho già ringraziato tutti voi che siete presenti mi preme ringraziare in particolare alcuni parlamentari che sono presente
Oltre noi che siamo alla prefigge la presidenza all'onorevole Battaglia
L'onorevole Scantamburlo
Battaglie della sinistra democratica Scantamburlo del del gruppo dei popolari l'onorevole Alemanno
Del gruppo di Alleanza Nazionale e anzi prego questi colleghi oltre che tutti gli altri
Quando se e quando lo vorranno di potere prendere la parola
Io
Procederei subito con una regola
Che sono i dieci minuti perché vedo che c'è molta partecipazioni già molte richieste a parlare
Credo che sia interesse di tutto che ci ascolta di tutti che ci ascoltiamo
Quindi sarò un po'San non certi inflessibile ma insomma attento al tempo intanto è arrivato il ministro Livia Turco e la salutiamo prego
E
E quindi possiamo subito incominciare il dibattito ripeto dieci minuti
La parola al a Maria Fortuna incostante assessore al comune di Napoli
Seguirà Paolo bene speri dunque vediamo come fare mettiamo nell'ultimo
Esatto
Mobile
Dunque cercando di stare rapidamente nel tempo vorrei fare alcune considerazioni generali e qualche riflessione in particolare sull'articolato della legge
Io credo che questa legge di riforma dei servizi e della protezione sociale o legge se vogliamo dell'olio riforma dell'assistenza come è stato detto anche precisando il perché dell'uso di questo titolo
Arrivi in un contesto in cui ormai siano già mature moltissime condizioni per raccogliere in qualche modo quello che già sul territorio attraverso l'azione dei comuni
Del terzo settore del privato sociale in generale e comunque attraverso una vivacità che si era espressa in questi anni
Impone in qualche modo una regolazione una messa in discussione di quello che è il sistema del welfare che d'altra parte sotto i nostri occhi per una serie di condizioni storiche si è andato via via sgretolando
Credo che nel contesto alcune cose siano molto importanti la maturazione di questo processo
L'attenzione di un Governo che in particolare su questo appuntato grande attenzione per una serie di connessioni
E la consapevolezza anche da parte delle istituzioni locali di giocare in questo quadro un ruolo completamente rinnovato
Questo ci aiuta tutti a far sì che in questo momento si mette il piede sull'acceleratore io sono molto convinta sull'affermazione che si faceva che i tempi non sono indifferenti
E quindi diciamo una accelerazione una spinta rispetto alla discussione della proposta
Ho qui unificata di quella del governo mi sembra un elemento importante perché altrimenti rischiamo di creare tutta una serie di precondizioni che poi possono essere non in sincronia col discorso che stiamo facendo appunto sulla legge
Io la ritengo inutile dirlo si diceva un poco parafrasando Crispi Signorino Crispi turco potremmo dire ma insomma
Il discorso veramente rivoluzionaria in qualche modo per il nostro Paese è una svolta storica parlare della riforma in questo settore e parlarne nel modo in cui questa legge ne ha parlato in cui anche la stessa roba troppo ossa del ministro le parrà raccogliendo peraltro con l'ascolto tutta una serie di contributi delle varie realtà
Una cosa che mi sembra molto importante è appunto il ruolo dell'ente locale e la stretta sinergia tra ruolo dell'ente locale e sviluppo del terzo settore
A verso anche l'imprenditoria sotto l'imprenditorialità sociale c'è una connessione molto forti io credo più il Comune gioca un ruolo di governo di regia di coordinamento di capacità di attivare di promuovere queste forze più queste forze possono svilupparsi e più pezzi di queste forze possono andare anche verso il discorso dell'imprenditorialità sociale
Credo che questo percorso sia in capo ai comuni e che se i comuni non riescono ad attivare può sviluppare anche nei territori dove non c'è una forte presenza
Può sviluppare invece un percorso è un'espansione
Di quello che possiamo chiamare in generale terzo settore ma in particolare anche un'espansione di quella che possiamo definire in particolare imprenditorialità sociale con tutte le connessioni a cui si accennava tra anche sviluppo economico
E in qualche modo tenuta della collettività della comunità noi molto spesso abbiamo parlato anche il nostro Paese di uno sviluppo economico quasi che le ragioni dello stare insieme dei soggetti una collettività o il benessere sociale di una collettività
Non possiamo che questa parte essenziale di lo sviluppo economico di un Paese dello sviluppo economico di una collettività se potessimo misurare anche in termini economici
Cosa vuol dire esclusione sociale cosa vuol dire intervenire a valle di certi percorsi e non a monte potremmo non vorrei esagerare ma addirittura a quantificare quali pezzi
E con quanti soldi si paga un processo invece appunto di esclusione di non connessione
E quindi in qualche modo di non diffusione di una rete di servizi sul territorio in un certo modo
Perché è importante il ruolo del terzo settore già si diceva non mi voglio troppo dilungato
Ma io credo potenzialmente se avessimo la bacchetta magica e potessimo avere risorse massime
E buttarle sul mercato dal punto di vista del privato tra virgolette soltanto io credo che non raggiungeremo lo stesso obiettivo una rete di diffusione diciamo una rete diffusa di servizi perché il terzo settore perché oltre a realizzare un protagonismo una cittadinanza ad un allargare le reti di solidarietà sul territorio
Rappresenta anche una cittadinanza attiva secondo me in termini di progettazione di concertazione di vera e propria partnership come accennava appunto la signorina o non quindi braccio operativo e gestionale dell'ente locale ma soggetto che in termini di partnership
Si confronta con l'ente locale al quale certamente restano in capo le funzioni di responsabilità e di definizione e di regia
Ma appunto in un discorso dico parafrasando per capirci con le parole che non è più quello della consultazione no io penso poiché ascolto tu mi dici mi suggerisci cambiamo anche le ipotesi però diciamo sono io che penso che elaboro questo non vuol dire abdicare a ruolo del Comune non vuol dire abdicare anzi ad un forte ruolo di regia
Ma solo convinto siccome fa sono convinta e siccome parliamo di soggetti
Che rappresenta le interessa cittadinanza e
Una peculiarità specifica
C'è appunto la necessità di porsi in un ragionamento di partnership e di costruzione con e di concertazione
Queste sono alcune delle riflessioni più generali per cui mi convince naturalmente molto l'impianto della legge e lo spazio che da a questo tipo di percorso in particolare sulla legge vorrei dire alcune cose che
Un po'diligentemente mi sono andato a guardare anche rispetto agli articoli penso che questa sia la sede opportuna magari poi un po'più nel dettaglio potrò fare pervenire anche qualche qualche cosa più
Più precisa
Io credo che quando la signorina dice appunto compiti chiariamo i compiti in capo allo Stato restano alcune funzioni generali di indirizzo le regioni programmazione i comuni gestioni io credo che questo sia molto chiaro nell'enunciazione delle attribuzioni mi appare un poco meno convincente per esempio quando andiamo a individuare il piano nazionale diciamo le gli elementi del piano nazionale
Vanno bene i livelli essenziali di prestazioni vanno bene naturalmente gli standard degli indirizzi eccetera quello che meno mi convince
è per esempio le priorità degli interventi rispetta la diffusione dei servizi le azioni da coordinare con l'intervento sanitarie con le politiche e la scuola
Questo se rimane nel campo degli indirizzi va bene però è chiaro che sul territorio si leggono determinati bisogni che sul territorio si riesce a definire quali in qualche modo possono essere le priorità le prestazioni il mix anche delle prestazioni a cui si accennava che si possono che si possono realizzare
Mi preoccupa un poco la logica del piano
Se non appunto la definiamo come lignee generali di indirizzo e non appesantiamo un po'il percorso burocratico che si fa il piano nazionale poi dopo otto otto giorni si deve fare il Piano regionale poi so
Vorrei che anche dal punto di vista diciamo della semplificazione del percorso noi lasciassimo concretamente un'agibilità
All'ente locale territoriale di agire in un quadro in una cornice ma con un percorso abbastanza agile l'altra questione che volevo porre è rispetto a diciamo la definizione del fondo questo può darsi che non l'abbia ben compreso
Però il fondo nazionale e su questo sono d'accordo con le ultime considerazioni a che faceva la signorina cioè non credo che non ci possiamo affidare al fondo nazionale così diciamo come pensato occorrerà naturalmente pensare anche dalle ricche di investire delle risorse su questo anche tenendo presente tutte le difficoltà a cui si è accennato
Però non ho compreso bene nella ripartizione per esempio le Fondazione Ale
Secondo alcuni parametri si ripartisce alle regioni poi non comprendo se c'è un altrettanto meccanismo automatico per il quale le Regioni ripartiscono i comuni o se invece nell'ambito di una discussione secondo me anche in questo caso non molto precisa rispetto ai compiti delle regioni
La Regione dovrebbe addirittura poi avere una discrezionalità nel decidere su progetti magari dei Comuni o sui Piani dei Comuni quanto eccome ripartire le risorse questo credo che sia il contrario del discorso delle facciamo sulla capacità dei Comuni di leggere diciamo i bisogni di organi di organizzare di dare delle risposte
L'altra questioni anche era relativa all'articolo va be'all'articolo tre relativa alla commissione all'osservatorio mi sembra molto giusto che questi due percorsi in qualche modo si incontrino trovino trovino un punto d'incontro anche nell'elaborazione delle delle linee generali anche del Piano nazionale
La la cosa invece che meno mi convince è il discorso sempre rispetta i trasferimenti si parla appunto e le regioni trasferiscono ai comuni
E possono trasferire ai soggetti del terzo settore sempreché est d'intesa coi Comuni abbiano definito determinati progetti o che siano di gradimento insomma c'è un'espressione particolar io eviterei proprio questa possibilità da parte delle regioni di trasferire risorse se non ai comuni
Per appunto non avere un doppio canale di gestione che mi sembra un po'contraddittori da questo punto di vista l'altra questione riferita all'articolo sei la consultazione cioè le regioni appunto definiscono alcune linee di programmazione si dice attraverso la consultazione dei cittadini e delle organizzazioni eccetera eccetera io ritengo che invece la funzione di consultazione da parte delle Regioni dovrebbe essere più rivolta agli enti locali
C'è più rivolta alle Province qualora le Province assumano un ruolo intermedio rispetta i comuni ho ai comuni stessi non mi sembra che sia una prerogativa della regione chiamare al tavolo i cittadini o le associazioni perché questo dovrebbe essere invece fatto in sede locale dovrebbe essere una peculiarità diciamo dei comuni
E non non si comprende questa consultazione a livello regionale se non è sviluppati articolati invece a livello locale
E in particolare all'articolo sette quando si dice che la Regione intesa con i Comuni definisce gli ambiti intervento eccetera
Io credo che ne dovremmo precisare di più questi discorsi di intesa consultazione cioè definire delle procedure un po'più stringenti non vorrei che perché di intesa con un comune non si definisce cioè si blocca tutto il piano regionale non ci sono cioè non soltanto enunciare ecco la filosofia della concertazione e della consultazione ma stabilire norme stringenti perché gli enti siano vincolati a determinate procedure
Perché credo che altrimenti la farraginosità alcune volte dei meccanismi di consultazione di concertazione di audizione e così via rischiano di bloccare poi i piani dei comuni le azioni concrete che dobbiamo mettere in campo
Del dette queste considerazioni poi magari in modo un po'più preciso alle fornirò anche all'onorevole Signorino ma credo che siano importanti perché in alcuni punti noi rischiamo diciamo di enunciare principi che sono sicuramente condivisi e poi di non mettere in campo le procedure altrettanto opportune perché questi principi
Possano essere invece possono invece realizzarsi senza intoppi grazie
Grazie
Paolo open Hesperia assessore alle politiche sociali alla Regione Toscana seguirà Felice Scalvini
E vorrei fare tre osservazione o riflessione come si vogliono chiamare attenendomi strettamente al tema del convegno fra l'altro fra parentesi
Debbo dare atto agli organizzatori del convegno di averlo collocato per tema e per tempo al momento giusto al momento giusto che allora la preparazione della legge di riforma del farsi anche di un di alcune iniziative non solo a livello nazionale e così via io naturalmente il mio intento è di dare un piccolo contributo
Allora le tre osservazioni sono le seguenti prima osservazione di carattere generale
Che però ha delle conseguenze
Stringenti nelle stessa definizione della legge
Nel nelle relazioni io condivido molto
Sono state citate molto spesso alcuni concetti
Il concetto di prevenzione
La questione delle opportunità
Il tema della promozione e così via l'asse del ragionamento e naturalmente quello in qualche modo di spostare le politiche sociali da le politiche assistenziali tradizionali tra virgolette a politiche più complesse appunto di promozione di prevenzione che il rilascio di opportunità eccetera questo è il senso
La cosa ovviamente assolutamente corretta il problema è ma di strumenti come concretamente operiamo questo passaggio
Allora io penso che dal punto di vista del principio nella legge secondo me qualcosa dovrebbe essere detto noi dobbiamo come si può dire incrociare questi concetti prevenzione re lascio di opportunità per mozioni con il concetto di integrazione nel senso cioè che
Insomma politiche sociali
Coerenti con questi principi hanno da essere
Come si può dire politiche molte integrate che riguardano anche ambiti di attività di governo
Che tradizionalmente non sono compresi nelle politiche sociali c'è qualcosa sia nel testo Signorino sia nel testo turco d'ora in poi più è chiaro parla ad esempio delle Poli poi oggi per carità delle politiche la formazione politiche del lavoro delle politiche del diritto allo studio delle politiche dell'abitazione eccetera eccetera
Cioè vi sono molti canali attraverso i quali occorre passare per formulare politiche sociali di promozione e di opportunità
E naturalmente questo si può fare solo se questi canali interagiscono
Trasse e e dunque se sul territorio si depositano un inizia si deposita un insieme di iniziative che collocano e crede che dialogo e che complessivamente
Nell'ambito sociale in senso stretto ma anche nell'ambito della formazione del diritto allo studio del lavoro eccetera eccetera rilasciano appunto opportunità allora
Questo concetto ha due conseguenze
La prima conseguenza e che o meglio hanno due livelli di in più implicano due livelli di integrazione un primo livello di integrazione lo abbiamo all'interno delle politiche sociali in senso stretto
La domanda che in qualche modo onorevole Signorino apposto all'interno del fondo sociale si possono prevedere campi riservati privilegiati io erogazioni finanziarie predeterminate e questo è il tema proposto quando ha parlato
Delle degli anziani non autosufficienti io penso di no io penso che il fondo sociale
Debba essere un fondo come si può dire
In come raffigurazione di politiche sociali complesse
Sicuramente di politiche assistenziali e dell'integrazione tra le politiche sociali e le politiche sanitarie non suddiviso però rigidamente per ambiti
So se sono stato chiaro l'infanzia gli anziani Azul sufficienti eccetera eccetera e già non c'ho dieci
Perché l'integrazione implica una grande elasticità di decisione a livello di zona a livello di territorio e siccome il Paese
Non dico di simile ma insomma rappresenta bisogni diversi nelle diverse zone questa elasticità secondo me eccetera integrazione della schiscetta del fondo sociale ci deve essere
Poi c'è un secondo livello di integrazione quell'appunto tra le politiche sociali sia pur con queste estensione che ho detto e le politiche che che anche che ho citato diciamo degli altri settori tradizionali parlando un linguaggio tradizionale
Appunto quello della formazione e quelle del lavoro eccetera eccetera eccetera rinasce naturalmente un concetto che per molti aspetti è stato dimenticato nel corso del che che è quello della programmazione io penso che sia allora della riscoperta della programmazione
E nella legge ovviamente con la legge sul sociale politica seria
Naturalmente questo problema non può essere completamente risolto ma accennato eccome e indicato questo sì
Seconda riflessione
è stato detto dell'impalcatura istituzionale funzione di programmazione statali e regionali le prove delle funzioni primarie di competenza dei Comuni è stato detto la questione te della dispersione degli ottomila rotto comuni eccetera
E quindi di politiche di incentivo a piani di zona naturalmente sono completamente d'accordo
Devono essere politiche di zona socio sanitarie almeno socio sanitari e dunque c'è il problema con la zonizzazione se della relazione coraggio iniziazione sanitaria devono essere sulle zone ancor più complesse ma insomma
Io farà sarà il problema quale
Nel rapporto fra pubblico privato o tra pubblico e terzo settore il problema
Di una partecipazione naturalmente del terzo settore o del privato all'elaborazione dei piani di zona o dei piani regionali che si sia naturalmente
Concertazione con le parti sociali chiamiamola pure così
Però vi è un secondo problema e cioè il problema per il quale che il seguente se le proposte di realizzazione e gestione di servizi presentate dal privato in particolare dal terzo settore hanno o meno dignità
Hanno meno la stessa dignità nell'ambito dell'attuazione dei piani di zona rispetto alle proposte strettamente pubbliche
Cosa voglio dire voglio dire sostanzialmente questo poi un piano di zona per l'attuazione di un piano di zona vengono messe a disposizione finanziamenti pubblici
Come si attribuiscono questi finanziamenti pubblici c'è una priorità alle proposte progettuali pubbliche magari anche laddove se la loro gestione sia convenzionata con il terzo settore questa sarebbe già un passo in avanti
Oppure stanno allo stesso livello di dignità
E di possibilità di accesso all'erogazione del finanziamento pubblico le proposte pubblico in senso stretto convenzionate ma anche quelle proposte dal terzo settore
Proposte per la realizzazione e per la gestione anche del privato o del terzo settore
Questa questione della pari dignità è fondamentale per incrociare per incrociare le politiche l'assistenza con il il titolo insomma del del contegno
Perché se il se l'opzione quest'ultima allora non è tanto il la tipologia giuridica del soggetto che conta è la qualità del Progetto
E io penso che questa sia la giusta scelta nell'interesse pubblico
Pubblico di chi ha bisogno ma nello stile l'interesse anche come si può dire di fare politiche che incentivano l'autonomia della società che è poi il vero problema del rinnovamento delle politiche sociali
Terza o poi da questo punto di vista stiamo attenti alla questione patti territoriali
Se amate ed io ho capito il senso di questa affermazione
L'ho con New Gata dicendo che ai piani di zona c'è necessità della partecipazione eccetera eccetera e poi con quello che ho detto
Perché e se nella ci fosse anche in insomma in qualche modo nei piani e nei patti territoriali attuali questo versante della qualità sociale sarei d'accordo sarebbe un arricchimento
Presento le patti territoriali oggi non entra nemmeno la formazione ed è una la cura sono assolutamente però i patti territoriali vanno intesi come provvedimento temporaneo provvedimenti temporanei
Situazioni eccezionali la norma deve essere quella della programmazione del piano nazionale del piano regionale dei piani di zona dei piani di zona
Con l'articolazione istituzionale che abbiamo detto questo deve essere a regime
Il patto territoriale è un fatto eccezionale e temporaneo e ben localizzato che ha canali di finanziamento Diversi dall'ordinarietà io penso naturalmente in un periodo temporaneo questa ricchi mentre dei patti territoriali sia giusta però intendendola come fatto temporaneo no a Richie
Terza ed ultima questione
è stato detto noi parliamo al politico e sociale parliamo di fondo sociale parliamo di interventi pubblici
Ma uno dei problemi sociali più grossi che oggi abbiamo nel nostro Paese credo che insomma c'è dovremo fare i conti per molto tempo è naturalmente il lavoro
Il lavoro allora in un ragionamento complessa di politiche sociali noi dobbiamo pensare alle strade per la creazione di lavoro
E naturalmente riflettendo su quest'argomento ormai a letteratura la questione del terzo settore dei servizi alla persona è emerso con forza
Per il problema dell'occupazione bisogna incentivare molto la realizzazione di servizi alla persona nuova bacino occupazionale
Come soggetto il terzo settore un un un soggetto più interessanti però il problema che noi abbiamo è il seguente
Ma con diciamo con la legge sulle politiche sociali
Quest'aspetto e con i meccanismi di cui abbiamo parlato si può affrontare anche questo obiettivo o no
Io penso che per affrontare quel
Quella lettera
Io penso che ci sia un di più da aggiungere
Cioè un di più di strumenti da mettere in campo per la realizzazione di un mercato dei servizi alla persona
E nella creazione del mercato un forte ruolo del terzo settore naturalmente un mercato di questo tipo deve essere incentivato non si crea spontanea spontaneamente
E allora per incentivarlo oltre al lo strumento fondo sociale il piano sociale piano di zona sociale eccetera eccetera io penso che bisogna mettere in campo tutti gli strumenti finanziari propri delle attività economiche e ne abbiamo voglio dire gran conoscenza
Per dire per esprimere proprio estremizzare questo concetto è e termino io vorrei vedere ad esempio le cooperative sociali l'associazionismo e anche il volontariato
Vorrei che queste gente del terzo settore potessero utilizzare gli strumenti finanziari di incentivazione ieri
Da gli strumenti finanziari di incentivazione il credito agevolato l'altro così come qualunque impresa
Nel settore manifatturiere o di altri settori usufruisce nell'ambito delle politiche per l'attività produttive o per il lavoro allora io penso che in parallelo agli strumenti delle politiche sociale del fondo sociale
Si debbano mettere in campo a disposizione del terzo settore
Per la realizzazione di servizi da collocare in un mercato anzi per creare un mercato gli strumenti di incentivazione finanziaria tradizionali oltre che poi gli strumenti di incentivazione della domanda
Ma questa è davvero questione di politica sociale nella forma del PON i servizi di cui ha ambedue le proposte parlano questo il suggerimento
Grazie
Qui riscesi Scalvini a nome del Forum
Del terzo settore seguirà Marco Ghetti essi
Ma questa rappresentanza del Forum è stata attribuita
Niente
Al volo da Nuccio che stava Nuccio Iovene stava partendo
Quindi forse per in relazione al al lavoro che abbia fatto insieme nel nella pre Podil'posizione delle proposte del Forum per la riforma stato sociale
Devo dire che cercherò più che altro destare su sul tema specifico dell'imprenditoria sociale perché
Con permettetemi però un
Un considerazione preliminare di metodo
Relazioni parallele magari con un lavoro di preparazione preliminare tra parlamentari governo voi
Studiosi o rappresentanti delle del del terzo settore perché altrimenti a fronte di una relazione ampia e già della discussione sul testo di legge
Proposto dalla dall'onorevole signorina un po'difficile centrare l'obiettivo si possono dire molte cose però anche dieci minuti
Sono pochi per fare un discorso argomentato
Perché
Io devo dire che su questi disegni di legge parli tutti e due
Sono un po'perplesso cioè per la diversi ricorsi dovrà ancora acerbi
Avrei bisogno di
Di un po'di tempo per argomentare questo perché sia convinto che il discorso delle politiche sociali attive debba prendere altre strade richieda un altro approccio però non entra nel dettaglio faccio solo un'annotazione emblematica
Quando come forma abbiamo proposto gli emendamenti da discutere in Bicamerale
Ne abbiamo proposto non solo gli emendamenti al cinquantasei abbiamo proposto anche un emendamento al cinquantacinque esatto
Tende che poi non è stato che già in sede di gruppo parlamentare di di intergruppo parlamentare non è stato accolto
Mi sembra che ha dato esso sia uscito un no cioè mi sembra è uscito un un un acuto articolo di di cotture dove dimostra che poi un po'quel guazzabuglio che alla fine è uscito sul cinquantasei
Sia in qualche modo da riconnettere al fatto di non aver accettato la nostra proposta sull'articolo cinquantacinque per uscire dal linguaggio criptato con l'avevamo proposto sull'articolo cinquantacinque della Costituzione
Avevamo proposto di introdurre tra i soggetti che devono garantire la copertura dei bisogni sociali anche i cittadini
Non solo gli enti locali non solo lo Stato ma anche i cittadini considerando che quello è il punto di aggancio per un reale principi per la declinazione poi di una struttura sussidiaria
Secondo il principio di sussidiarietà
E io questo discorso lo rifaccio per ambedue dischi disegni di legge
All'articolo uno sia nell'uno che nell'altro i disegni di legge
E viene detto molto chiaramente invertendo secondo una gerarchia che non so bene da una parte si parte dallo Stato Regioni Comuni l'altro Comune Stati Regioni però qua dove si parte dai Comuni non si parte dei cittadini e dove si parte dallo Stato lo si arriva ai cittadini nel dire che la programmazione e la gestione di interventi e servizi sociali
Affidata cioè diciamo a parte Regione lo Stato cioè
Su questo poi non mi dilungo ma mi sembra che sia un punto cardine un punto cruciale
O noi inseriamo i cittadini e l'articolo uno sostenendo che i cittadini e le loro formazioni intermedie le loro forme di autorganizzazione ovviamente sulla base che devono esprimersi trovare i principi di solidarietà se l'eccetera sono titolati
Alla partecipazione a partecipare alla programmazione alla gestione le due di sintesi leggendolo sostanzialmente le stesse le stesse
Le stesse parole oppure
Onorevole Signorino qui non facciamo una riforma
Facciamo una buona riorganizzazione dell'esistente
Perché il punto chiave della riforma
Punto chiave della trasformazione e inserire secondo me all'articolo uno i cittadini tra i soggetti titolari insieme secondo il principio di sussidiarietà secondo un'organizzazione efficiente eccetera eccetera
Tra i i soggetti a cui ed è mandata la programmazione e la gestione della rete di interventi e servizi sociali a partire da questo ci sarebbero tutta una serie di considerazioni che non svolgo perché cerco di stare nei tempi
Che ha previsto l'onorevole Giannotti
E passo a alcune considerazioni recepire specifico sul tema della imprenditoria sociale
Qui abbiamo
A mio modo di vedere ci sono alcuni problemi
Prima di tutto che oggi in Italia abbiamo una sola forma giuridica l'imprenditoria sociale e io mi riaggancio alla l'intervento precedente dell'assessore
Toscano
Per dire che non addirittura in questo momento stiamo usando sempre di più il termine PMI S piccole e medie imprese sociali proprio per evidenziare che questa è una forma giuridica che è e un'esperienza imprenditoriale che del tutto simile del tutto e che fa agganciata alle forme di piccola media imprenditoria ordinaria
Però in questo momento noi abbiamo solo la cooperazione sociale come forma di imprenditoria sociale
Se vogliamo usare giustamente queste categorie che il mondo dell'imprenditoria la la tradizione della legislazione in materia di imprenditoria ci consegna
Sono delle aziende le altre cose sono però si muovono tutti secondo la prospettiva erogatori e anche la legge sulle Onlus stiamo attenti
è stata una legge non per le imprese sociali ma per le non imprese sociali
Nel senso che laddove si fonda sul principio ha come riferimento sostanziale l'istituto degli enti non commerciali
E sostanzialmente una legge per le non imprese sociali con l'unica in clausura
All'interno della legge rappresentata dal riconoscimento automatico di Onlus in capo alle cooperative sociali
Perché per essere impresa non basta fare delle cose
Non basta gestire dei soldi
Deve avere una struttura organizzativa di avere un principio di responsabilità le forme di impresa nel nostro Paese sono adatte e allora qual è il problema che abbiamo di fronte è di allargare
La platea delle imprese sociali nel nostro Paese dal punto di vista normativo perché demente rischiamo tra l'altro io figurate
O
Speso buona parte un bel pezzo la mia vita promuove l'imprenditore cooperazione sociale ma l'ultima cosa che desidero e che tutto diventi cooperazione sociale
Però se non creiamo altre forme di imprenditoria sociale
E finisce finiamo per scaricare
Sulla cooperazione sociale anche situazioni giuridiche forme di aggregazione di proprietà e forme di gestione che hanno poco a che fare coi principi partecipativi
Specifici della della cooperazione
E e per fare questo che cosa bisogna fare perché altrimenti non la riforma assistenza se non a questi elementi di contorno e di parallelo finisce per non riuscire a strutturarsi in ordine all'in palla all'imprenditoria sociale
Ma credo fare una scelta di imprenditoriali Tzara e scusate il termine poco elegante sicuramente le IPAB
Io noi nel fu come forma abbia fatto la proposta molto precisa
Seguire la strada delle fondazioni bancarie
Quindi laddove ci sono patrimoni
Che non danno luogo a gestione di servizi favorire la concentrazione di questi patrimoni in grosse in diciamo in più grosse
Fondazioni magari anche accorpandoli con alcune fondazioni bancarie sicuramente la Fondazione Cariplo non ha bisogno di essere arricchita di patrimoni mobiliari
Ma probabilmente la Fondazione della Cassa di Risparmio di Fabriano probabilmente può darsi anche che potrebbe diventare il punto di integrazione dei patrimoni immobiliare di qualche qualche Ipab sei quelle il Papa non hanno non svolgono attività di di di gestione ci sembra che sia che il successo che sta tutto sommando
Dimostrando la la legge riforma sulle fondazioni bancarie perché io sono meno preoccupato di quanto fosse l'onorevole signorina ho partecipato la settimana scorsa un interessante convegno dove c'era Tancredi Bianchi
Dove c'era barca dottor dove c'era tutto serie dove c'era la Bankitalia ho notato che i rappresentanti delle fondazioni bancarie non hanno ancora ben chiaro cosa faranno da grandi però hanno chiaro che non debbono più fare banca
E e quando si determina questo scollina mento psicologico strategico comportamentale dopo le l'evoluzione ruzzolare abbastanza rapidamente si va in discesa mentre prima bisognava convincerli a non fare banca adesso
Sì sentono addirittura proprio nelle relazioni avverti che questa storia della banca si bisogna sistemarlo aveva sistemando nel miglior modo possibile perché comunque son dei patrimoni vanno gestiti sono equilibri di potere però ormai sono proiettati altrove e quindi sono piuttosto ottimista
Io credo che questo tipo di operazione vada fatto per litro e dall'altro canto le attività di gestione
Vanno anche quelle privatizzati
Perché attenti
Per e batte ma per privatizzare bisogna creare una forma giuridica adeguata
Non si possono far diventare l'IPAB per la loro parte gestione delle cooperative
Devono diventare comunque devo rimanere comunque e devono uscire comunque dalla sfera pubblica che in questo momento le caratterizza e allora facciamo delle fondazioni di natura imprenditoriale
Però questo badate bene crea grossi problemi dal punto di vista della governance crea grossi problemi
Dal punto di vista della tutela patrimoniale dei terzi crea la bisogna portare il diritto
Far funzionare il diritto commerciale in ordine alle fonti alle fondazioni se vogliamo dà loro una dimensione territoriale oppure bisogna fare al più presto la legge di riforma dell'imprenditoria sociale
Prevedendo che ci possano essere S.p.A. a finalità sociali S.r.l. a finalità sociale cioè che possano nascere una forma di impresa sociale non la dimensione personalistica come per le cooperative perché non tutte le imprese anche nel terzo settore possono avere una dimensione patria personalistica ci sono esigenze esigenze che portano a vere imprese a base capitalistica no tra controllo dove dove il controllo del patrimonio del capitale sociale quello che determina maggioranze e credo che questo possa diventare il l'elemento di evoluzione per questo noi come foro siamo convinti che all'atto e a stralcio della riforma sull'assistenza bisogna avviare rapidamente la legge di riforma sulle IPAB e la legge di riforma sull'imprenditoria
Sull'imprenditoria sociale che introduca accanto alla cooperazione sociale altre due tre quattro for tanto tenete presente queste leggi non sono leggi
Della complica e presentano la complessità estrema ecco della di una legge col tipo quella vera riforma dell'assistenza sono leggi di dieci articoli non di cinquanta articoli dopo questo significa che le cicche le leggi con pochi articoli siano più facile a fare sul piano politico ma sul piano tecnico sicuramente sì
E abbiamo il precedente da un lato dalla legge sulle fondazioni bancarie dall'altro di alcune legislazioni Bailey materie straniere soprattutto bene ma che l'impresa sociale
Seconda e ultima questione in materia di
Di imprenditoria sociale che riforma l'assistenza io sono assolutamente d'accordo con quello che veniva detto nell'intervento sempre intervento precedente
Se vogliamo parlare di imprenditoria sociale dobbiamo introdurre nell'assistenza una parolaccia ed è politiche industriali
Caro ministro del ministra della solidarietà sociale
Se vuole fare sviluppo l'imprenditoria sociale ministero della solidarietà sociale deve fare un un attimo deve sviluppare una propria politica industriale
Politica di sviluppo d'impresa nell'ambito delle imprenditoria sociale
E qui capite gli strumenti non sono le convenzioni non è contratti Nava incontrati in auto e lo lo strumento per fare politica industriale nell'ambito dell'imprenditoria sociale già creare ai fondi di sviluppo
Forse bisogna creare anche delle finanziarie
Delle delle finanziarie nazionali o regionali per lo sviluppo dell'imprenditoria sociale più a creare strumenti di capita di di capitalizzazione cioè bisogna prendere il bagaglio
Per alcuni versi pregevole per altri versi meno pregevole ma questo tutto sommato un vantaggio del ministero dell'industria
Forse anche del ministero dell'agricoltura che da questo punto di vista comunque qualche qualche esperienza di di sviluppo
Sì però la per esempio la finanziaria di sviluppo del del la finanza e la la la riduzione tutto sommato è un'esperienza che cioè persone rientra non dobbiamo fare la fine far fare la finalità della Federconsorzi trova infatti però esiste una esperienza di politiche industriali nel nostro Paese cose buone
Molte cose meno buone nei diversi settori però se vogliamo affrontare in questa chiave la questione di fondo e assistenza nella riforma dell'assistenza ci deve essere uno spazio per queste politiche
E credo che da questo punto di vista sia necessario in qualche misura una certa forma di centralizzazione almeno su questo fronte delle risorse della gestione perché non vedo una grande maturità sui territori in ordine a questo ecco a queste a questi posti di lavoro non ho la sensazione che ci siano regioni pilota che in qualche modo possono fare da sperimentatrice di queste di queste linee d'azione probabilmente lo ha fatto a livello a livello centrale con strumenti adeguati credo di aver già usato in dieci minuti e quindi non vi tedio con altre considerazioni grazie
Forte grazie la parola
Dottor Marco chiede se il vicepresidente Consiglio Superiore di Sanità
Seguirà professor Paolo Barbetta
Rassicuriamo
Amico ce l'hanno rimettendo nuvoloso sott'occhio
Io le mie riflessioni riguardano solo punto che
Rilevante indubbiamente su cui che sono state già qua vi è stato da qualche accenno la questione dell'integrazione e servizi sanitari e servizi sociali
Riflessione che Porto anche come assessore al comune al Comune di Firenze
E lo dico perché contestualmente a alla discussione regge
Sull'assistenza cosiddetta semplificando il titolo di la legge delega di revisione del cinquecentodue cinquecento cinquecentodiciassette e io ho una preoccupazione che non tanto le due cose vadano se attratti dalla crisi due ministri sono ovviamente allo stesso tavolo le cose sono all'attenzione del parlamento ma perché qualche sapeva pizza è insita nei soggetti che vengono consultati in maniera abbastanza ovvio quindi voglio sollecitare più l'attenzione della platea che che sì del tavolo anche perché poi i la integrazione sanitaria e sociale un elemento che viene a concretizzarsi nella legislazione regionale nei comportamenti nella normativa e non l'organizzazione di servizi e nei criteri di definizione del territorio delle zone dei distretti
Che e se non tengono conto di questo problema delle due normative di riferimento possono non facilitare non facilitare l'integrazione
Dato che l'integrazione è necessaria ovviamente veramente intendo sottolinearlo ma si parla di integrazione partendo da forti diversità per i servizi sanitari sono intestate alle aziende nei e la gestione resta giustamente e correttamente la testimone una gestione aziendale il punto di riferimento anche gestionale dei servizi sociali del sono di comuni altro l'altro elemento di diversità è che l'uno i servizi sanitari sono sostanzialmente gratuiti
I servizi sociali si prevede una partecipazione dimensionata dimensionata su un reddito e questa questione di che cos'è sanitario e sociale è una questione che non si determina ovviamente in in un ambito in un ambito di legge
O due brevi considerazioni la malattia mentale un un problema strettamente sanitario strettamente ospedaliero fino alla fine degli anni sessanta
Diventa un problema del tutto diverso e una valenza sociale con una trasformazione evidente nel corso di alcuni alcuni decenni cose analoghe in termini più rapidi si sono verificate nella i DS un tratto di ai DS è un malato terminale nel ottantasei ottantasette di tipo strettamente sanitario
Le attuali livelli di sopravvivenza
Che di di qualità della vita ne fanno un problema sociale di occupazione di casa di reinserimento lavorativo eccetera eccetera eccetera
E queste variazioni verso nuove reazioni di storia della sani della sanità storia dell'assistenza sociale sono variazione si ritrovano anche nell'itinerario della singola del della della persona
E su queste cose senza riferimento a alle situazioni di altro tipo crescenti gli interventi della magistratura sono frequenti anche all'estero a dimostrare come ci siano ovviamente interessa i contrasti che un comparto rispetto all'altro per problemi dispensa la famiglia che tende o il soggetto e tende a vedere l'intervento come sanitario piuttosto del sociale anche per motivi di compartecipazione alla spesa o problemi analoghi di e quindi che non si definiscono per legge ma che all'interno di uno coordinamento Colletto hanno più facilità di tranquilla adeguata integrazione allora due punti e e concludo un punto è è molto chiaro il uno sputo lo strumento base di integrazione sanitario sociale è si è detto più volte il il District e devo dire che su questo vi sono a mio parere almeno due questioni uno che il distretto allora hondista detto socio sanitario e come tale diventa strumento anche del Comune non solamente una articolazione aziendale e credo che su questo la a normativa di legge sull'assistenza debba forse porre qualche elemento di maggiore identificazione e e chiarezza
L'altro punto è che cos'è il distretto per la sanità perché qui vi sono due valenze ma ci proiettiamo storicamente dietro il distretto come il l'articolazione dei servizi alla persona dei servizi di base dell'America e sanità quindicinali base di comunità e bella
Convenzionata e luogo di integrazione con il sociale
Oppure l'altra interpretazione di valenza il distretto il distretto è da sanità territoriale per dirla in termini sotto cattivi è è il nono ospedale
Ora le due definizioni e le due valenze non sono indifferenti perché nella valenza di un'articolazione
Dellas sanità del territorio nel suo complesso l'integrazione a mio parere può trovare maggiori difficoltà perché diventa una struttura sanitarie atto talmente sanitaria prevalentemente sanitaria una struttura nella quale vi sono attività che non hanno motivo di integrazione con il sociale ci sarà la medicina veterinaria ci sarà igiene pubblica una dimensione certamente che si riferisce a un comune capoluogo di provincia quindi una dimensione non distrettuale
Ecco questo non è indifferente quindi qualche riflessione sull'articolato poiché viene fuori dalla legge delega sulla sanità sulla riorganizzazione la sanità credo debba essere debba essere pensato e ultima questione il problema è il problema delle zone la zona ai piani di zona sono puntualmente previsti nella legge
Qui che qui esaminiamo diventa la zona la dimensione associativa la dimensione associativa dei comuni ecco io credo che a quel punto bisogna in qualche modo chiarire qual è l'Inter fasce a livello a livello sanitario
Perché od interface è l'azienda sanitaria che ha una dimensione simile analoga uguale sostanzialmente il che vuol dire probabilmente ripensare e ridefinire in misura rilevante la dimensione delle attuali aziende con una dimensione non più provinciale ma più più consumate la residenza per i piani di zona di quell'epoca o comunità montana corrisponda un comune capoluogo di provincia eccetera
Oppure vi è a livello di interfaccia il distretto ma le dimensioni distrettuali e anche la sua valenza una valenza di luogo di erogazione di servizi nome una valenza Total così fortemente totalmente istituzionale o si pensa anche a un articolazione delle aziende sanitarie in zona e che diventano l'interfaccia istituzionale delle zone delle zone sociali permettendo Hill Accordo di programma è il il momento di programmazione di verificarne fra Comuni e d'azienda che facilita poi l'integrazione sociosanitaria articolata nell'ambito dei distretti
Io credo che e qui concludo che questa inversione non sia facile forse le i i disegni poi non sono univoci
Che però bada bene accordata fra sanità e sociale per avere né in entrambe le normative nazionali punti di ancoraggio che permettono una adeguata integrazione grazie
Grazie
Noi andremo avanti purtroppo senza interruzione fino alle tredici e trenta
Dopodiché avremo una balena relativamente breve interruzione pere continuare i nostri lavori e terminali entro le ore diciassette perché poi ho sentito che da molte parti giustamente si vuole anche rientrare a casa
Allora la parola al professor Paolo Barbetta dell'Università Cattolica di Milano seguirà Marina Sereni
A
Io vi ringrazio dell'invito nel breve tempo consentito vorrei fare un paio di considerazioni
La prima riguarda direttamente il tema del convegno la seconda uno degli argomenti che è stato accennato dall'onorevole Signorino nella sua relazione
Il tema del convegno assistenza o protezione sociale e imprenditoria sociale
Mi sembra un termine maturo mi sembrano termini maturi da discutere ma non ancora sufficientemente mature nella riflessione
Mi sembra che dobbiamo confrontarci con la necessità di un sovrappiù di riflessione attorno alla possibilità di coniugare maniera seconda protezione sociale l'assistenza e imprenditoria sociale
Un conto è
Dire che si sono maturi i tempi per un sistema di welfare che va nella direzione del contratti in auto nella direzione di affidare ad alcune organizzazioni private
L'erogazione di una certa serie di servizi nell'area dell'asta sanità e dell'assistenza
In questo caso stiamo parlando ancora prevalentemente di risorse pubbliche che anziché essere spesi direttamente attraverso la pubblica amministrazione vengono in qualche modo dirottate a soggetti privati
Risorse pubbliche che sono al più integrate con alcune risorse private gli schemi di compartecipazione
Questo ci garantisce senz'altro
I principi di redistribuzione della ricchezza dei redditi delle opportunità che un sistema di welfare tende ad affermare
Ma questo è un conto
Un altro conto è parlare di imprenditori associati cioè scommettere sulla possibilità di in paese in senso proprio che siano in grado di erogare servizi su operando su mercati e quindi in un certo senso diminuendo in maniera drastica la propria dipendenza da i quattrini della pubblica amministrazione
Il primo tema è senz'altro maturo è stato dibattuto in questo Paese abbastanza a lungo sul secondo secondo me è necessario riflette ancora un po'non è automatico non è scontata la possibilità di mettere insieme i due terzi
La seconda considerazione che riguarda un po'di più le cose che sto facendo in questo periodo riguarda le osservazioni sulla sulla base delle risorse che l'onorevole Signorino metteva in evidenza nella sua relazione in particolare la coesione delle fondazioni bancarie questione di cui mi sono occupando dal punto di vista professionale
Io credo che ci siano alcuni problemi alcuni rischi nel rapporto tra assistenza sanità non profit in generale e fondazioni bancarie
Dedicato solo brevemente il contesto italiano delle fondazioni il contesto italiano è abbastanza noto il novanta per cento delle fondazioni italiane costituito da cosiddette fondazioni operative cioè da fondazioni che gestiscono una biblioteca un museo una casa di cura qualunque altra attività solo la parte residua è fatta da fondazioni cosiddette Granta Making cioè fondazioni che per mestiere distribuisce quattrini e non fa altro non gestisce altro per la distribuzione di quattrini
Negli Stati Uniti in Germania i rapporti sono in versi novantacinque per cento le fondazioni americane sono fondazioni che di mestiere distribuiscono soldi che arrivano dalla gestione di un patrimonio
Da cosa deriva cosa segna questa differenza secondo me segna un dato evidente il dato che il nostro settore non profit è un settore ancora molto immaturo è un settore ancora fortemente ed è specializzato in cui più o meno tutti
Fanno tutto dalla raccolta di fondi alla gestione dei servizi alla gestione del personale eccetera
La mancanza di fondazioni grandi Making di funzioni che erogano è in un certo senso una causa dell'arretratezza di questo settore
C'è una possibilità ora perché vi sono fondazioni bancarie e sono ricche di patrimonio che debbono trovare una una vocazione che cosa fare da grandi un sospetto
Io credo che su una opportunità molto importante per creare anche nel nostro Paese organismi che senza avere vincoli di redditività Brad cioè senza doversi preoccupare di remunerare un azionista una serie di azionisti
Possono perseguire cause di pubblica utilità
E per seguirlo con la struttura dell'organizzazione privata quindi senza quei vincoli a cui spesso la pubblica amministrazione è soggetta
E quello che manca in Italia dicevo la mancano Soggetti che sono in grado non di sostituirsi allo Stato o alle imprese o a Lorenza e non profit ma dico aiutare ciascuno di questi tre soggetti a fare meglio il proprio mestiere
Perché non è pensabile un'attitudine sostitutiva e quindi perché non si può guardare alle fondazioni bancarie come ad una risorsa che potenzialmente possa integrare o sostituire i fondi pubblici
Dentro il mercato dell'assistenza ma io credo per una ragione molto banale
Sostituzione in generale non ci può essere tra i quattrini non sono commisurati
Se prendiamo le risorse che arrivano alla più grande di queste fondazioni la Fondazione Cariplo ad esempio dalla gestione del proprio patrimonio
E cerchiamo di usare questi quattrini per finanziare l'assistenza siamo in grado di finanziare i servizi per i primi dieci giorni dell'anno
Dall'undici di gennaio e poi in poi i fondi sono finiti
Ma se usiamo i redditi del patrimonio
Se mettiamo insieme le l'insieme delle fondazioni siamo in grado forse di moltiplicare per cinque arriviamo a cinquanta giorni siamo verso la fine di febbraio ma poi chi ci pensa
Se pensiamo scusare i patrimoni anziché i redditi consumando l'ICI va un po'meglio possiamo pensare di usando solo la Fondazione Cariplo finanziare la spesa sociale assistenziale di metà anno e usando l'insieme le fondazioni forse andiamo avanti per un paio d'anni ma poi i soldi finiscono io credo che sia più sensato pensare a queste organizzazioni non semplicemente come vacche da mungere se mi consentite l'espressione cioè come luoghi dai quali estrarre quattrini
Affidando compiti e
Vocazioni che sono stabilite altrove ma come il luogo in cui finalmente in questo Paese si può fare sperimentazione di politiche innovative di integrazione tra pubblico e privato in una maniera diversa e più flessibile rispetto a quanto è stato possibile fino ad ora
Allora non pensare alla espropriazione delle risorse delle fondazioni semplicemente perché queste risorse sarebbero poca cosa di fronte ai bisogni
Prima considerazione seconda considerazione non porsi nei confronti delle fondazioni con l'idea di attribuire di assegnare loro compiti specifici
La gestione di un ospedale piuttosto che di una IPAB di un insieme di servizi eccetera io credo che in questo modo queste organizzazioni non diventerebbero altro che Pezzi di pubblica amministrazione organismi privi di autonomia con pochi incentivi a innovare e a gestire con cura
Le proprie risorse
Mentre credo che io ruoli che le fondazioni possono esercitare derivano in maniera molto stretta credo dalle loro caratteristiche dal fatto di non avere un proprietario dal fatto di non avere vincoli di redditività dal fatto di non avere soggetti a cui rispondere
Sono caratteristiche che le rendono ovviamente degli animali estremamente rischiosi
Possono essere il luogo in cui le risorse nella maniera più assoluta e senza nessun controllo sono sprecate buttate via
Dall'altra parte possono essere un'occasione fortissima una potenzialità molto grande per svolgere un ruolo di se mi consentite l'espressione laboratorio di innovazione sociale
Un'occasione attraverso la quale grazie a patrimoni si gestiscono progetti innovativi
Si possono prendere quei rischi che la pubblica amministrazione o i soggetti privati non sarebbero disposti a correre perché gli ultimi cercano una redditività perché la prima ha bisogno di servire la cittadinanza comunque risultati più o meno garantiti allora la Fondazione può essere un laboratorio di innovazione sociale
La Fondazione può essere il luogo della progettazione partecipata perché avendo sottratto risorse fondi che molto spesso possono innescare nuovi progetti
è il luogo ideale dove convocare risorse attori pubblici e privati
La pubblica amministrazione le organizzazioni non profit i cittadini le organizzazioni devo degli utenti per pensare insieme per progettare collettivamente la società civile che nelle sue diverse espressioni si trova attorno a problemi e agisce
Terza caratteristica credo possa essere quella di fare delle fondazioni il sostegno del settore non profit no semplicemente con l'idea di dare quattrini a piè di lista cioè di obbligare le fondazioni a finanziarie piedi vista qualche tipo di organizzazioni ma di chiedere loro
L'esordio in un certo senso il ruolo il ruolo del mance Merchant Bank del settore privato cioè dell'organizzazione che è in grado di selezionare e premiare le organizzazioni e i progetti più meritevoli
Che cosa fare allora e vado a chiudere
Rispetto a queste organizzazioni io credo che ci possono essere due attitudini una è quella che dice siccome sono organizzazioni senza proprietario senza vincolo di redditività e con nessuno a cui rispondere vanno fortemente controllati
Ma io credo che se scegliamo questa strada
Era meglio non farle le fondazioni era meglio decidere che una tantum i cinquanta mila miliardi patrimonio si restituiva un paio di milioni a testa a ciascuno dei cittadini
Io credo che la linea debba essere quella dei pochi vincoli diretti
Alla correttezza amministrativa rispetto ovviamente delle leggi a rispetto per la diversificazione del patrimonio Mancini
Ha dei vincoli minimi di distribuzione che erano in una vecchia versione del disegno di legge che non ci sono più
Quindi pochi vincoli relativi e molti obblighi di trasparenza
Io credo che alle fondazioni bancarie debba essere chiesto di pubblicare annualmente l'elenco dei beneficiari a chi vanno i soldi quanti soldi e per fare che cosa
Chiedere la Fondazione Cariplo di affittare sei volte due volte all'anno due pagine del Corriere della Sera e mettere l'elenco organizza Lezza preso tanto per fare questo
Non sono dei progetti e delle organizzazioni finanziate ma anche dei progetti dello lezioni rifiuta
Perché si è deciso di finanziare certe cose nell'assistenza e non altro
Credo che si debba chiedere a queste organizzazioni di pubblicare linee guida sulle erogazioni
Cioè che gli obiettivi generali di benessere della collettività siano declinati in programmi specifici le fondazioni si concentrano su questo piuttosto su che su questa credo che debba essere chiesto loro di essere trasparenti dal punto di vista delle procedure di erogazione i tempi le modalità di valutazione dei progetti eccetera
A me sembra che questa a questa condizione
Da questo soggetto possono arrivare risorse interessanti per la riforma dell'assistenza del sistema di protezione sociale
Perché soprattutto questo può essere soggetto che consente di effettuare esperienze esperimenti innovativi
Se pensiamo alle fondazioni esclusivamente come fonte di quattrini ahimè ci accorgeremo che questi quattrini finiscono molto in fretta
Grazie
Grazie la parola Marina Sereni Assessore alle politiche sociali della Regione umbre seguirà Tommaso Daniele
Anch'io molto rapidamente intanto devo giustificare l'assenza del collega storie che aveva garantito di essere qui e di parlare a nome del Coordinamento delle Regioni ma per problemi nella sua regione oggi
Non può essere qui d'altra parte come l'onorevole signori non hanno ministri qui presenti l'onorevole Giannotti sanno e anche la presidente la commissione le regioni hanno inviato uno dei propri documenti
Sia nella fase di Brescia di presentazione dei disegni da parte dei gruppi
Parlamentari sia oggi alla vigilia della presentazione di una proposta di legge del governo e hanno espresso una disponibilità è anche una richiesta ad essere parte
Di un confronto costante fino alla stesura definitiva diciamo così della legge quadro di riforma del sistema di protezione sociale
A me interessa intanto fare alcune sottolineature la prima un grande una grande importanza alle Regioni assegnano a questo percorso di riforma e mi permetto di raccogliere la sollecitazione che la stessa Signorino faceva all'inizio sui tempi abbiamo bisogno che la riforma arrivi in tempi congrui con quanto sta già avvenendo e nel nostro Paese
Ci sono leggi regionali nuove in molte parti della nostra del nostro Paese i primi piani sociali che vedono la luce successivamente a queste nuove leggi
Ci sono in corso le sperimentazioni che le stesse normative nazionali hanno introdotto l'attuazione della due otto cinque ci porterà a sperimentare delle modalità nuove di relazione anche con il territorio
C'è la le innovazioni importanti contenute in finanziaria in finanziaria che sono qui state ricordate è evidente che tutto questo ha bisogno di una cornice forte in tempi congrui però non in tempi tali da rendere poi inefficaci le sperimentazioni che si stanno facendo le innovazioni che in molte regioni italiane stiamo cercando di fare ovviamente rimanendo nell'ambito delle competenze che le attuali normative nazionali ci assegnano
Nel merito di alcuni dei nodi che sono stati qui citati moltissimi quindi anch'io le prendo dalla mia ottica di amministratore in una regione come l'Umbria
Una questione sugli assetti istituzionali io penso che entrambi i disegni di legge le proposte di legge che noi abbiamo avuto modo di conoscere in questi mesi abbiano un impianto giusto unna
Distinzione delle competenze tra Stato Regioni enti locali in particolar modo comuni che corrisponde alle aspettative alle esigenze della della Rete degli enti territoriali di fronte appunto a un percorso di riforma un processo di riforma come quello delle politiche sociali
Non ci spaventa e anzi qui io mi voglio soffermare che ci sia una autorevole livello centrale di direzione di Indirizzo delle politiche di protezione sociale e anzi credo che ci sia da sottolineare l'esigenza di una forte unitarietà di questo punto
Che per un verso deve ricondurre a sé una serie di competenze frantumate sulle sui livelli centrali sui livelli delle amministrazioni centrali
Peraltro verso deve studiare delle modalità non occasionali di integrazione da questo punto di vista non siamo più abituati a parlare di integrazione tra sociale e sanitario materia difficilissima importantissima sulla quale peraltro è stata istituita una commissione che sta al lavoro già in diciamo in anticipo rispetto alla legge però sono d'accordo con quello che diceva il collega De Gasperi poco fa e cioè quando noi parliamo di integrazione e parliamo di una nuova generazione di politiche sociali dobbiamo guardare a un livello di integrazione anche con tutta un'altra parte di politica dello Stato che sono quelle distruzione della formazione professionale ed il lavoro e le politiche attive del lavoro altrimenti
Rischiamo di vedere soltanto quella diciamo necessità difficoltà di integrazione in un ambito più tradizionale che è quello della sanità
L'altro punto sul quale credo che nessuno di noi anzi non ci aspettiamo che dal livello statale statuale ci venda un contributo importante un ruolo importante quello della definizione di diritti uguali
Ha bisogno uguali comunque di risposte
Adeguate ai livelli di bisogno siano essi espressi al nord al sud dal centro del paese nelle zone più ricco in zone meno dotate finanziariamente perché è evidente che mentre noi spingiamo per una strada che va verso il federalismo nella aumento delle Autonomie spingiamo anche perché questo federalismo coerente ha tradotto in termini di uguali diritti di cittadinanza sul territorio nazionale
Sempre in termini invece per quanto riguarda i contenuti della legge mi soffermo su due questioni che mi pare fossero c'entrate nella relazione introduttiva in una delle due diciamo comunicazione introduttive
La legge
Deve riuscire a fare più in termini diciamo non solo in termini di principio ma anche in termini di indicazioni metodologiche di lavoro un salto vero affermare la promozione attiva rispetto a un a percorsi assistenziali in senso puro
Protezione attiva promozione quindi inclusione inserimento autonomia dei soggetti e delle comunità
Se questa è un po'la chiave di lettura adesso lo detta molto rozzamente molto
Banalmente è evidente che da questo deve discendere un nuovo mix di risposte età trasferimenti monetari e servizi la in uno dei documenti delle regioni hanno offerto all'attenzione del governo del Parlamento abbiamo specificato che per quanto ci riguarda è un problema di efficacia delle risposte
Il Micca un mix più spostato rispetto a al alloggi nella direzione dei servizi
E che veda la persona titolare di diritti di cittadinanza come un tutt'uno e quindi non come destinatario di interventi segmentati
E incoerenti tra di loro
è una delle condizioni per una maggiore efficacia delle risposte per una maggiore efficacia degli interventi da questo punto di vista mi sento di condividere tutte le considerazioni anche rispetto alla cautela la gradualità
Che dobbiamo vere presente per quanto riguarda il riordino degli emolumenti economici ma a me pare che questo tema sia sia nel nel proposte di legge che conosco sia Bella presente si tratta di trovare il punto di equilibrio più convincente per i soggetti coinvolti non può esserci
Una disattenzione su questo nodo perché da questo nodo appunto deriva la capacità poi di tradurre con coerenza un passaggio da un sistema non solo categoriale ma per molti versi di pura assistenza
Ad un sistema di protezione attiva ad un sistema di promozione
Delle autonomie e della integrazione delle persone dei soggetti
L'ultimo punto quello diciamo che il titolo di questa di questa giornata ci metteva all'attenzione quale nesso tra la riforma della la riforma nazionale e l'imprenditorialità sociale
Certamente un po'si potrebbe tradurre con la domanda quale privatizzazione anche se so che poi tra che poi questa parola ci ci crea almeno le crea in qualche occasione delle delle difficoltà però insomma quali mercato sociale
E quale ruolo le istituzioni poteri pubblici pensano di giocare nel disegnare un mercato sociale che non c'è
Da qui non so se ho capito bene nelle la cautela e le sottolineature di Barbetta mi pare però che questo sia un punto effettivo
Mentre noi abbiamo acquisito che non c'è un ruolo esclusivo dei pubblici poteri per quanto attiene la gestione ed erogazione di alcune prestazioni non credo che noi abbiamo acquisito il dato che occorre in qualche modo creare disegnare un mercato sociale
Penso anche che ci sia non in questa stanza veemente ma fuori di qui qualcuno che pensa che il mercato sociali si debba creare da sé
E cioè che non sia un ruolo delle istituzioni e che non debba esserci questo nostro interrogarci sul fatto di come e di con quali regole con quali modalità si debba si possa creare un mercato sociale nel nostro paese allora se questo è il tema ecco io apprezzo molto l'occasione di oggi forse dobbiamo chiedere ai nostri amici parlamentari o a chiunque altro voglia prendere l'iniziativa di ritorno mare su questo punto specifico della nostra riflessione e quindi diciamo in in qualche modo dell'IMI delimitare di più il tema che è già molto grande diversi
Perché è chiaro che nei due testi nelle nei testi finora offerti alla nostra discussione
Noi abbiamo presente che stiamo parlando di un terreno sul quale il ruolo dei pubblici poteri aumenta e non diminuisce
Si carica di nuovi compiti che fino a oggi non abbiamo diciamo considerato annoverato tra i compiti delle istituzioni
Per esempio quello della definizione dei criteri di qualità degli standard delle modalità di accreditamento dei soggetti perché è chiaro che stiamo parlando di un mercato ma stiamo parlando anche già un mercato nel quale i servizi che si vendono si vendono alle sono sono servizi molto particolari sono servizi alle persone in molti casi perso servizi alle persone con maggiori di saggi quindi è evidente che il ruolo di regolatore del pubblici pubblici poteri aumenta in qualche modo di intensità anche perché stiamo pensando dei beni ed dei servizi molto particolari
Nella legge riusciamo a trovare noi io sono tra quelli che ha suggerito tra l'altro diciamo l'ipotesi di per
Soluzione questo mi pare il punto più delicato però
Perché è evidente che se io sono l'assessore regionale e l'assessore regionale deve programmare di fare x e non più residenze protette
Se arriva il capitale dire la risorsa finanziaria non pubblica sia essa non pubblicò profitto non pubblica il non profit come si colloca questa risorsa privata appunto se l'obiettivo è quello di mobilitare risorse non pubbliche
Nella programmazione di una regione o nella programmazione di un territorio ecco qual è il grado di quindi con quali sedi con quali regole noi possiamo dare spazio appunto ad una coprogrammazione che però mantenga a mio avviso in capo al pubblico la selezione di alcune priorità di alcune scelte
Fondamentali lo stesso vale ad un gradino diciamo immediatamente successivo per quanto riguarda la progettazione degli interventi la progettazione degli interventi che certamente anche su questo mi pare non non siamo ancora preparati se vedo se penso alle esperienze che conosco di più della mia regione di interrelazione tra l'universo del terzo settore e gli enti gestori gli enti locali
Le Autonomie locali certamente siamo ancora molto lontani da aver stabilito dei percorsi e delle serie delle regole di coprogettazione degli interventi questo groviglio ecco mi mi pare che questo sia un punto sul quale i patti territoriali ovviamente danno solo un altro tipo di risposta quella che da ultimo diceva bene speri e cioè considerare che nell'ambito di un piano di sviluppo diciamo di un territorio
Con finalità quello di aumentare l'occupazione ci possano essere al tavolo delle impresse che si candidano a creare nuove iniziative imprenditoriali anche le imprese
Sociali le imprese del terzo settore ecco questo è l'unico aspetto ovvio diciamo per alcuni persi che ci può dare il Papa il patto territoriale non ci risolve certamente tutta l'altra questione delle sedi delle regole della confronto per la programmazione degli interventi grazie
Grazie la parola
A Tommaso Daniele presidente dell'Unione italiana ciechi seguirà monsignor Nervo
Innanzitutto desidero dire che considerò
Una grossa opportunità
Poteri ESP esprime il mio punto di vista di fronte due ministeri di fronte a una parte così qualificata dalla Commissione affari sociali e di fronte a tante autorità dico subito
Che i ciechi ritengo di poter dire tutti i disabili
Non sono contro
Questa riforma
Come potrebbero esserlo
Quando si progettati creare una rete di protezione
Per i più deboli quando si progetta di creare un sistema integrato di servizi sociali
Alla persona
Soprattutto ai più deboli
E l'idea di massima
Fatte salve alcune forme di salvaguardia siamo d'accordo anche con i principi ispiratori della riforma la separazione tra l'assistenza e la previdenza l'istituzione di un capiti un fondo sociale
Il contrasto alla povertà
E trasferimento delle responsabilità dallo Stato
Agli enti
Locali e e tutti i principi che sono alla base di questa di questa riforma
Eppure abbiamo delle preoccupazioni abbiamo delle grosse preoccupazioni la prima domanda che ci poniamo è se
Questo stato nostro a questa realtà
Nel nostro Paese i ministeri le regioni e le province
I comuni sono pronti per una trasformazione così così radicale
Non è che stiamo tentando di portare
Di trasferire in Italia
Una riforma che altrove si è consolidata piano piano se realizzata piano piano questa è una delle grosse preoccupazione che abbiamo la seconda
Abbiamo consapevolezza dei tempi che per stare in forma così profonda così radicale
Richiede
Noi abbiamo esperienza in Italia
Di leggi molto meno complicate molto meno complesse
Che hanno avuto un iter attuativo assai faticoso
Ancora oggi
Il governo non riesce lo Stato non riesce
A rispettare i tempi di certi decreti attuativi
Di alcune leggi si dice ne vedo una certa legge sarà emanato un decreto nel termine di trenta giorni o di sessanta giorni e bisogna aspettare sei mesi otto mesi per ottenere questi decreti attuativi
La riforma Bassanini aveva previsto dei tempi a breve non credo che i decreti previsti siano stati già attuati e tuttavia noi riteniamo che bisogna andare
In questa direzione e quindi ci collochiamo tra coloro che vogliono questa riforma
Però come disabile
Noi abbiamo delle osservazioni da fare ecco ci tengo a precisare che non ci poniamo
In contrasto con né con il governo dei con il Parlamento
Ci poniamo in una posizione di collaborazione come persone che debbono essere sentite
Come persona che debbono esprimere il loro punto di vista che devono far chiarezza sulle preoccupazioni che hanno magari si tratta di piccoli dettagli nel contesto di una riforma così globale ma dettagli per noi fondamentali perdoni vitali entro un po'nel merito
Per le osservazioni
Che intendo fare rispetto al alla al problema dei disabili innanzitutto il ruolo delle associazioni questa riforma
Mi pare che sia limitato
Alla consultazione
Ecco noi
Non siamo d'accordo sul ruolo così limitato
Vorremmo poter essere laddove si decide
Non intendiamo delegare a nessuno la rappresentazione dalle no dei nostri bisogni la rappresentazione dei nostri dalle nostre esigenze
L'abbiamo visto anche recentemente il sindacato ha deciso per noi
Le abbiamo grande rispetto per il sindacato ma io i nostri problemi riconosciamo meglio noi perché li viviamo direttamente sulla nostra pelle quotidianamente e quindi vorremmo avere noi titolo a rappresentare i nostri bisogni in questa legge
Non si parla dell'associazione sono in termini di consultazione noi salutiamo con soddisfazione la presenza del terzo settore
Nel processo di sviluppo dell'assistenza dei servizi sociali ma non intendiamo delegare a nessuno quelle che sono i i nostri diritti di rappresentare
Gli invalidi primo punto il secondo punto abbiamo sentito l'onorevole Signorino la sua brillante lucida e organica relazione
Prospettare l'esigenza che scompaiono le categorie degli invalidi
E si riferiva agli storici andava soprattutto le associazioni storiche
Io credo che la preoccupazione non sia soltanto dalle associazioni storiche sia un po'di tutti coloro che portano dei bisogni particolare onorevole potranno scomparire
Le associazioni potranno scomparire i gruppi come come entità di persone ma non potranno mai scomparire
I bisogni i bisogni degli invalidi che sono DiVersi
I bisogni dei ceti rispetto al problema per esempio dall'istruzione dell'istruzione sono totalmente radicalmente diversi dai bisogni
Di uno che sta in carrozzella o da da un sordo ogni tipologia di è handicappata alla base un bisogno che ha una natura diversa quindi potranno scomparire le categorie delle associazioni ma Tom potranno scomparire i bisogni che sono diversi e noi per dare una risposta non possiamo che attenere non possiamo che tener conto le differenze che esistono tra bisogno e bisogna è la nostra preoccupazione è che in questa riforma si possa andare verso qualcosa di indistinto verso qualcosa in cui tutte per dirla col filosofo in una notte in cui tutte le vacche sono nere dove siamo
D'accordo a creare una una forma di assistenza globale
Ma secondo la logica per Croce L'Unità nei distinti bisogna conservare le distinzioni perché dietro le distinzioni ci sono ci sono i bisogni che sono DiVersi
Un altro punto quello che io considero il punto cruciale dalla nostra osservazione è il riordino delle indennità
E degli assegni ci troviamo di fronte a due proposte
A una proposta di di forma
Farlo perdendo lega o farlo attraverso la legge ordinaria noi abbiamo molto riflettuto e quando dico noi mi riferisco all'intera Consulta perché su quel su questo tema
Ci siamo confrontati
Tutti insieme
E abbiamo riflettuto a lungo perché abbiamo un rapporto magnifico ottimo fiduciario
Con il ministro turco però abbiamo approfittato della libertà che il ministro strette il ministro ci ha lasciato in un incontro al ministero
Al dipartimento ci ha detto decidete se volete
Risolvere questo problema del riordino attraverso una delegai al Governo o attraverso una legge ordinaria
Ebbene noi dopo aver a lungo riflettuto riteniamo che questa materia non può essere delegata
A meno che non si pongano altri paletti
All'interno dei principi e dei criteri perché i principi e i criteri attualmente per attualmente presenti nel disegno di legge governativo non ci danno la garanzia che quando quanto noi abbiamo conquistato duramente nel tempo attraverso motti attraverso sacrifici sia conservato anzi abbiamo la sensazione diversa e direi che questa mattina l'intervento dalla signorina trasforma il signorino ha trasformato la nostra sensazione incertezza
Perché ha parlato dall'esigenza di dare un equilibrio avanzato tra trasferimenti e e servizi e ha detto chiaramente che una parte dei servizi dovrebbe essere finanziato dalla dalle prestazioni economiche adesso in atto onorevole Signorino onorevoli ministri io credo che non troverete mai il consenso dei disabili su questo tema
Non soltanto perché queste prestazioni economiche sono irrisori fru
Todi grossi sacrifici e di grossa notte abbiamo lottato cioè cinquant'anni per conquistare certe cose ma anche perché stiamo parlando di cifre irrisorie
Stiamo parlando di cifre stiamo parlando di settecento mila lire al mese per l'indennità di accompagnamento la maggior parte dell'indennità sono sono di settecento mila lire che cosa vogliamo togliere
A chi ha settecento mila lire perché l'invalido dovrebbe rinunciare a una parte di questa di questa indennità per metterlo a disposizione dei servizi che potrebbero non essere di sul gradimento l'invalido preferisce
Pagarsi con i propri soldi il servizio si sceglie la persona che ritiene idonea che sia professionalmente preparata PD
Dobbiamo parlare di servizi aggiuntivi
Alla alle prestazioni economiche e non finanziari servizi con prestazioni economiche già esistenti noi non vorremmo che questa operazione
Servisse a risolvere il problema dalla disoccupazione in Italia in Italia a finanziare il terzo settore che pure sono cosa notevoli cose importanti ma è altrove che bisogna trovare il finanziamento ecco io credo che su questa materia gli invalidi sono molto determinati sono molto molto molto decisi non vogliamo anticipare Mozzano vogliamo anticipare niente vogliamo soltanto discuterlo vogliamo soltanto di erogare d'altra parte etico esiste un esempio il Parlamento il Parlamento da a ogni parlamentare un'indennità
Per i collaboratori
Volgarmente detti portaborse un'espressione che non mi piace
E tuttavia dico non è che il Parlamento assegna il collaboratore da un'indennità affinché non parlamentare si sceglie il suo corsi se il gas proprio collaboratore mentre
Sì no no io credo di aver esaurito più o meno il mio tempo
Non ho avuto non ho avuto sollecitazioni però credo di avere il senso del tempo onorevole Giannotti quando mi manca un minuto convenuto a lo utilizzo per dire che noi abbiamo anche noi i cechi in modo particolare i ciechi e i sordomuti hanno anche un'altra preoccupazione
Hanno già sperimentato sulla propria pelle il disposto dalla legge centoquarantadue quando fu soppresso Lalla Colbert soppressa la competenza delle amministrazioni provinciali in materia di assistenza
L'assistenza scolastica per i cioè che per i sordomuti siamo stati due anni senza avere il minimo di assistenza abbiamo dovuto lottare duramente per ripristinare questa competenza la legge quadro ha previsto gli accordi di programma
Credo che dopo cinque o sei anni sono stati fatti soltanto poche unità o qualche decina di accordi di programma ecco e su questa materia noi vi chiediamo di procedere con molta prudenza pur riconoscendo la validità di questa riforma
Vi chiediamo di muovervi con la con la prudenza che nella circostanza richiede un filosofo francese ci insegnava in termini di morale ne parla valori che prima di scacciare la morale vecchia la morale tradizionale per la introdurrà la nuova quindi quindi prima di andare in una nuova prima di distruggere la vecchia casa bisogna procurarsi una nuova casa noi non vorremmo che nel frattempo rimanesse in rimanessimo esposti alle intemperie grazie
Grazie la parola
Monsignore Nervo della fondazione Zancan seguirà l'onorevole Scantamburlo il professor Piperno e concluda la mattinata il ministro Rosi Bindi
Io vi chiedo scusa ma i nostri lavori hanno bisogno di
A concentrare un certo un grosso numero di interventi prego Cosimo io ringrazio anzitutto l'onorevole Signorino per l'apprezzamento che Espresso per il contributo che va cercato di dare per lavoro comune
Una consultazione come questa
Ok è ovviamente una consultazione
Politica più che tecnica e d'altra parte il tempo inevitabilmente limitato nei nostri interventi
Impone di limitarci a indicare mi pare una vista di temi o sottolinearne qualcuno
Che a mio avviso andrebbero approfonditi
Però ecco devo dire che la relazione dell'onorevole signori io che ho seguito con molta attenzione stamattina mi ha già spianata almeno su alcune cose e su alcune preoccupazioni
Ecopass due premesse
I media amici con cui mi son preparato per questo incontro mi dicevano che andrebbe anzitutto chiarito come si collegano ma fosse una curiosità perché non sa chi non è dentro
E come si collega a me come si armonizzano tre documenti fondamentali cioè il testo unificato Telese quattro riforma proprio signorina lo schema di legge disposizioni per da Reggio azione di sistema integrato eccetto il ministro Turco
E il disegno di legge quarantadue trenta delega al governo per dare frazione di citazione del servizio sanitario nazionale presentato dai ministri Bindi Ciampi Bassanini
Procedono integrandosi armonicamente armonizzando sì
Che reciprocamente pure panno da corse che arriva prima nel caso che parte in una maniera più va che va avvantaggiato Cecco come avviene questa perché ci sono dei in materia di integrazione molto forte
Ecco da seconda premessa
La legge di riforma dell'assistenza va a sostituire da ormai più che centenaria legge Crispi del ottocentonovanta che deve essere data anche una legge robusta di costituzione robusta se riuscite a vivere per tanti anni
Nei punti chiave essenziali hanno deve saper come legge di riforma recepire gli elementi nuovi emersi nella cultura e proiettarsi nel futuro sviluppo della società
E in questo senso deve parte le scelte porti la mediazione che sarà inevitabile io sistema democratico può riguardare mi sembra i tempi e i modi ma non la direzione
Allora io vorrei richiamare alcuni punti chiave di di direzione che mi sembrano espressione della nuova cultura
E che io ritengo fondamentali
Se noi mettiamo al centro le persone che questo mi pare che lo spirito fondamentale del radenti
Il diritto ai servizi alla persona è uguale per tutti
La società organizzata con le sue leggi e con le sue istituzioni cioè lo Stato deve garantire i servizi fondamentali e tutti i suoi membri
Il primo posto l'avranno i soggetti deboli
Chi ha risorse parteciperà se necessario la spesa ma lo Stato deve garantire i servizi fondamentali
E questa chiarificazione di fondo è importante
Per molte cose sia per la cultura corrente perché nel nostro Paese in questo momento sia di fronte al terzo settore
E mi sembra
Un po'strana io non so se sia stata detta così ma mi era stata riferita a un'espressione di un autorevole parlamentare in seno alla Commissione affari sociali della Camera
Che avrebbe detto che che non teme che darle ritorno resistenza non deve ricordare per forma dello stato sociale
Sì ha detto cose io non sarei molto dal corto perché io credo che è strettamente connessa con la riforma dello Stato sociale
E che non possiamo accettare in base agli articoli due e tre della Costituzione uno stato sociale residuate perché questa è la tendenza di molti oggi nel nostro Paese
E questa è una linea di direzione molto chiare
In modi poi dirà ritarda i tempi potranno essere discorsi ma la direzione presa chiare
Seconda cosa seconda idea chiave
Una legge di riforma fatta nel mille novecentonovantotto speriamo tenendo conto del principio di sussidiarietà e diede a prospettiva ormai per fortuna inevitabile Caretto per federalismo solidale deve rovesciare la piramide non partire dallo Stato per scendere del regioni e i comuni ma viceversa a partire dai Comuni e salire alle Regioni ero stato capisco che non sarà una cosa facile
Ed è evidente ora da proposta mi sembra del ministro Turco Oropa ma poi non sempre coerente nell'applicazione del principio mano mancia il testo unificato non ancora fatto questo salto però per le cose che ho sentito questa mattina son tutte in questa direzione dirti questo sono molto contento
La proposta di indizi con l'accentuazione delle competenze dei comuni rovescia di patto il modello centralista regionale delle cinquecento due
Che aveva espropriato i Comuni della competenza dell'assoluta salute dei cittadini per trasferire le aziende sanitarie alle regioni
E questa è una rivoluzione
Che evidentemente non si para Cuna vecchi partirà con una legge ma dopo ha bisogno c'è tutto un processo di cambiamento istituzionale culturale organizzativo eccetera importante però è che parte con chiarezza
Tetto idea chiave il nuovo modello di stato sociale basato su tre pilastri Stato mercato terzo settore di pari dignità
In libera e Dialettica collaborazione tutti e tre necessari per realizzare il bene comune mi pare che questa è la cultura che sta venendo avanti
Mi sembra però scarsamente presente non è questa mattina sono molto contento di quello che è stato detto questa mattina ma nei testi perché c'è mi sembra ancora l'idea del terzo settore considerato in funzione dei servizi statuali e allora integrazione
Come del resto è stato per la legge del volontariato da duecentosessantasei che concepite in quella maniera lì e questa mi sembra che ormai sia una cultura del passato anche se questo cambiamento avvenuto molto rapidamente
Al mercato poi c'è soltanto un cenno molto pudico della proposta del ministro Turco all'articolo uno con il termine soggetti privati
Che nell'elencazione si distinguono degli organismi duttilità associate non lucrativi per le altre componenti del terzo settore
Nel testo unificato le articolo undici sui piani di zona c'è un cenno anche di molto generico le ante risorse della comunità
Ora quale posto avrà il mercato del sistema dei servizi previsti dalla legge quadro
C'è chi sostiene che la logica del mercato non dovrebbe entrare nei servizi sanitari assistenziali me lo diceva l'altro giorno un mio carissimo amico un direttore sociale molto bravo
Di una delle più grandi aziende sanitarie d'Italia e io sarei tanto quindi per il raccordo con voi se aprendo gli occhi nato messe constatare che il mercato ha già in mano ampi settori della sanità dell'assistenza
E chi sostiene trastullarsi la tesi dello stato sociale del residuate pensa di lasciare al mercato tutta da polpa dei servizi alla persona sfidando lo Stato i residui sociali cioè le persone che non hanno i soldi per pagare
Allora se mettiamo al centro la persona perso dignità i suoi diritti sarà pur necessario che prevediamo delle garanzie che son sempre necessaria
Anche lì fra quando operano allo Stato terzo settore ma che forse sono ancora più necessarie quando il movente per organizzare i servizi nome della solidarietà sociale ma la ricerca del resto del Pgt ma del profitto
Anche per il mercato si entra nella gestione dei dei servizi deve valere la qualità sentire imprenditori associati
Private atte ad interessi
Il profitto
Detta accentuarsi queste le società deve garantirsi di queste una quarta idea chiave mi pare ed integrazione dei servizi sociali sanitari nel tratto parlato sempre se il desiderio di tutti l'obiettivo di tutti però e detto che chi può vittime delle potenti mezzi
Allora d'integrazione per essere effettiva ed efficace dica venire me pare tutti i livelli istituzionali
A livello di ministero e molto bello che siano qui ministri insieme ad affrontare questo tema ma non dovrebbe essere soltanto sul piano di buona rapporto personale dei ministri ma dovrebbe essere istituzionalmente cioè a livello di Ministero si parla del piano associate nazionale si parla di piano sanitario nazionale
Non potrebbe esserci un unico piano socio sanitario concertato tra i due ministeri ma istituzionalmente concia del colore concertato dove vi sono le parti parti comuni e le parti specifiche
A livello regionale non dovrebbe venire la stessa cosa
Qualche regione si è già arrivata sin qui dentro
Che ha una unico piano socio sanitario qualche altra Regione andata esattamente per la strada opposta
A livello locale dei piani di zona gestiti in collaborazione tra Comuni e aziende sanitarie potrebbe essere lo strumento ideale vera integrazione ambedue i documenti padre o di distretto di base come ambito di integrazione l'uno però pub di distretto associabili di base lato di distretto sanitario di base
Intendo non è la stessa cosa
Se si sarebbe meglio quello dicessero
Perché se no d'integrazione salta
Una quinta l'idea chiave la formazione ambedue i documenti e ne parlano con venduta ai tre livelli del ministero per indirizza delle Regioni per la programmazione dei piani di zone di stecche per l'attuazione
E questo è fondamentale perché da formazione non dovrebbe però limitarsi a di operatori ma dovrebbe partire dagli amministratori e dei quadri dirigenti
E l'unica strada per rendere l'impatto possibile la programmazione di integrazione tra valutazione che son tre passanti indispensabili per attuare la riforma a me pare che la formazione e il punto strategico sia per qualificare il terzo settore
E sia per aiutare i Comuni gli amministratori locali ad assumere le enormi responsabilità che dovranno affrontare se si rovescia la tirannide
C'è anche un altro aspetto si parla di risorse ma teniamo poco conto mi pare che dapprima risorsa di tutte le istituzioni ma anche degli enti pubblici sono le persone
Da qualificare da sostenere decenti valida prima risorsa
Dove si risparmia ci deve cominciare a risparmiare
Culturalmente siamo lontani da questo perché quando si tardi e si comincia a tagliare sulla formazione per la formazione non c'è mai non si sono mai soldi
Forse sarebbe Derrick comperare quello che era stato fatto per la legge ottocentotrentatré e cioè di prevedere che ci siano dei fondi vincolati
Per una indicizzati quanto che percentuale
E poi vincolati alla formazione
Però perché non si ripeta quello che è venuto con le centottantatré che ci è stata data entry ma poi le corse non hanno fatto la formazione bisognerebbe anche introdurre sistemi efficaci di controllo ed eventualmente di supplenza
Un'ultima riflessione concluso a proposito di IPAB tutti e due i documenti prevedono
Tra le altre cose lo scioglimento delle istituzioni qualora risulti necessaria il piano del coordinamento della funzionalità del controllo della spesa accorparne deposizioni ai servizi ai comuni e delle aziende unisce allora spegniamo presente da sentenza raccolti con Corte costituzionale che dice che le IPAB perché hanno prevalente caratteristica più carattere privatistico hanno diritto di richiede da più di ventilazione
Molti erano già chiesta e ottenuta altre no
Si pensi ad accorpare anche questi ai servizi dei comuni degli USA ciò che equivale a sciogliere
Io ho già avuto occasione di segnalare ministro turco che il problema dei vip arrestato lo scoglio che nelle varie legislature da trent'anni a questa parte attaccato al prestito ma al mio ha impedito che giungesse importo la legge quadro sull'estremità allora stiamo attenti tener conto di questo scoglio in modo da poterlo guidare e governare opportunamente grazie
Molte grazie onorevole Dino Scantamburlo del gruppo dei popolari seguirà Aldo Piperno
Facendo parte della Commissione affari sociali ecco più che intervenire sugli aspetti
Specifici degli articoli delle proposte di legge vorrei solo fare alcune considerazioni di carattere generale be'anzitutto ricollegandomi anche a una riflessione di monsignor Nervo
E serto che il nostro studio il nostro lavoro
è il fatto e non può che essere tale nel contesto della riforma dello stato sociale
Del quale deve essere uno dei riferimenti forti in piena sintonia con tutto quello che sta avvenendo e deve avvenire negli altri negli altri settori diciamo che riguardano il lavoro il fisco la formazione e che tutti insieme concorrono a delineare un modello di stato sociale
Allora mi pare doverosa rubare che abbiamo avuto le anticipazioni della legge finanziaria per quanto riguarda ad esempio il fondo per le politiche sociali per il reddito minimo di inserimento il raggruppamento di interventi previsti da singole leggi
Abbiamo avuto il disegno di legge o la proposta del ministro per la solidarietà sociale abbiamo il disegno di legge sulla riorganizzazione del servizio sanitario nazionale con importante aspetto dell'integrazione socio sanitaria
Per cui potrebbe quasi venir da dire che tutti questi elementi stiano riducendo notevolmente l'entità il corpo della legge spessa che stiamo e lavorando sulla riforma dell'assistenza
E potremmo anche chiederci cosa facciamo di questa legge ce n'è bisogno a questo punto
Ecco io credo che certamente ci sia bisogno di una legge quadro di principi che definisca contenuti e obiettivi degli interventi in materia sociale e che ne attribuisca esattamente le funzioni
L'urgenza di questo intervento ha determinato anche dal processo di trasformazioni istituzionali e organizzativo che è in corso in modo non sempre coerente a decorrere ancora dal DPR seicentosedici
E che ha comportato la in questi anni l'adozione di leggi regionali in larga parte più avanzate della vigente legislazione regionale
Legislazione nazionale
Nel corso delle audizioni che come Commissione affari sociali abbiamo avuto con tantissime rappresentanze istituzionali e sociali e molte anche sono qui presenti
Abbiamo verificato come la quantità la qualità il tipo di interventi erogati nelle varie regioni e città
E evidenziano un'estrema variabilità sia formale che sostanziale degli interventi socio assistenziali a livello locale
E ciò dipende ci è parso più che da condizioni socio economiche diverse da una differente visione dei sistemi di garanzia di un livello di vita dignitoso per ciascuna persona
Abbiamo verificato diversità di livelli di erogazioni riferimento ai soggetti titolari a volte le aziende sanitaria volti comuni singoli specie comuni associati nei distretti addirittura le circoscrizioni e i servizi sociali di quartiere
Abbiamo visto la diversità dei soggetti beneficiari le diversità delle soglie di reddito per essere ammessi a particolari benefici
Allora una compresenza di realtà molto avanzate e innovative specie in certe aree geografiche ed è realtà più tradizionali
Una compresenza resa possibile ci pare dalla mancanza di una legge quadro aggiornata e quindi di un contesto legislativo di riferimento omogeneo
Sì pare quindi che gli obiettivi della legge nuova debbano riguardare da una parte il superamento di una concezione riparatoria dell'assistenza
E dall'altra la promozione dell'effettiva autosufficienza della persona e della solidarietà fra i gruppi
In linea anche con le tendenze fortemente emergenti nella società all'interno della quale come sappiamo si sta rafforzando potentemente la presenza del privato sociale
Mi pare anche di poter dire che questo argomento sia cresciuto come cultura politica e amministrativa anche nei comuni medio piccoli
E che sia divenuto ambito importante anche se non sempre facile da gestire da parte dei Comuni e delle ULSS
Tale cultura Badiu Tata crescere ad affinarsi e deve stabilire elementi coordinati omogenei di riferimento tra le diverse realtà locali
Due principi vorrei dire poi chiudo il primo quello della sussidiarietà credo sia opportuno ritornare su questo perché si colgono i bisogni partendo dalla base e dai sassi inizia e si sviluppa il sistema dei servizi
In prosecuzione della ispirazione dei contenuti del decreto seicentosedici della centoquarantadue allora il Comune deve recuperare le sue titolarità politiche
A dispetto all'assistenza ai servizi sociali di programmazione di indirizzo di controllo nei sanitario anche di gestione nel sociale
Anche all'interno della nostra Commissione nell'elaborare questa proposta
Stiamo gradatamente passando anzi credo siamo passati tutti da una visione che era ancora in parte centralistica ha una visione che valorizza rafforza il ruolo e le funzioni dell'autonomie locali
In sintonia anche con le proposte della commissione bicamerale credo che pure in questa ottica il nuovo ministero da istituire che credo opportuno non dovrà accentra rizzare responsabilità
E non gestirà quegli interventi e quei fondi che possono competere all'autonomia delle regioni e dei Comuni
Il secondo concetto la rete dei soggetti istituzionali coinvolta interessata non può non avere connessioni trasversali pubblico privato
E se un soggetto vorrei fermarmi un attimo la famiglia
Singolare associata che ha titolo per partecipare come tale sia la formazione della domanda e al controllo dei servizi offerti sia l'Offerta di interventi e servizi sociali previsti dalla nuova legge
Credo che dovrebbe essere prevista alle famiglie disponibili la pari opportunità rispetto alle strutture pubbliche o solo professionali di servizi per interventi e servizi a sostegno delle funzioni genitoriali e di cura dei propri familiari
E pari opportunità anche nella possibilità di ricorso diretto di famiglie singole o associate per prestazioni riconosciute al concorso di risorse finanziarie pubbliche
E ciò per due motivi per un riconoscimento dei diritti di partecipazione di controllo e di autotutela dei cittadini utenti e dei loro portavoce in alcuni casi e per dare porta a questo istituto sociale ha riconosciuto e tutelato dalla Costituzione
Che non è unità di coabitazione di individui
Neppure unità di coabitazione alla quale comunque siano assicurate garanzie per i diritti individuali la donna il bambino l'anziano
Perché verrebbero così frantumate le identità di relazioni nella pluralità dei bisogni individuali
Ma sostegno alla famiglia in quanto tale cioè soggetto che riceve il soggetto che offre se partiamo dalle comunità locali la sussidiarietà osserviamo che si potrebbero meglio promuovere e gestire tutta una serie di servizi certo quelli domiciliari
Collegando l'interventi pubblici e con quelli attivati dal privato sociale
La stessa assistenza di anziani i Comuni o meglio le associazioni di Comuni e quando questi sono piccoli potrebbero forse assegnare gli stessi assegni erogati a tale scopo dalle regioni con maggiore competenza e celerità
Sostenendo in maniera più mirata ai genitori che si spendono per i figli i figli che sostengono i genitori anziani non autosufficienti
Forse si potrebbe ottenere meglio un uso proporzionato delle risorse economiche dei servizi per la popolazione intera del Comune con presente nelle diverse fasce di età all'interno della famiglia stessa
Ad esempio se un comune impegno a somme di denaro per i soggiorni climatici per gli anziani come spesso accade dovrebbe investire altre risorse per gli anziani non autosufficienti che non fruiscono di tale servizio e per i disabili affinché possano essere assistiti in casa
E poi il discorso si allarga perché rispetto le risorse impegnate per gli anziani altrettanto in sussidi ai servizi dovrebbe andare l'infanzia
Ci sono certamente altri aspetti l'integrazione istituzionale e gestionale e professionale dei servizi sanitari di quelli sociali credo ne parlerà anche il ministro Bindi fra poco
L'erogazione di servizi in prevalenza rispetto a trasferimenti monetari credo anche con le riflessioni puntuali parte e proposte in modo opportunamente anche problematico dalla collega signorino
Ma credo che alla base di tutto noi dovremmo ammirare come legislatori a che ci sia una forte ispirazione solidaristica
Di fronte a una mentalità che oggi è molto rivendicazioni spicca
E quindi una solidarietà che vuol dire poter confidare nelle persone prima di tutto
Ma anche poi nelle istituzioni che sono parte di persone istituzioni nelle quali ogni persona sia trattata come cittadino io ho diritto a fruire della spesa sociale non in quanto lavoratore
E se non sono lavoratore un qualcosa di beneficenza ma ho diritto a fruire della spesa sociale in quanto cittadino una forte ispirazione solidaristica e una forte ispirazione partecipativa
Per rinsaldare il senso di responsabilità nella persona del cittadino per rinsaldare le relazioni sociali e forse anche la stessa efficacia finale dei servizi tra grazie
Professor Piperno ha poi il ministro Rosi Bindi per l'ultimo intervento della mattina
Il fatto che non solamente toccherò solamente alcuni punti io ho letto tempo addietro il disegno di legge
Di quelle radici l'onorevole signorino ho scorto solamente stamattina perché l'ho avuto solo stamattina quello del ministro Turco di la mia impressione la mia valutazione molto positiva
Nonostante si sia discusso molto in passato di queste problematiche
Finalmente comincia ad apparire qualcosa di organico è un disegno di legge che si fa carico di disegnare accuratamente con razionalità un impianto istituzionale e dare contenuto anche uno alcuni istituti e priorità di intervento quindi come tale
La mia motivazione per quello che vale una valutazione e non politica di osservatore tecnico di questi problemi
Veramente positiva e quindi piuttosto che parlare degli aspetti positivi vorrei soffermarmi però secondo me su alcuni punti che potrebbero essere oggetto di ulteriore riflessione e di ulteriore elaborazione
Molto rapidamente e senza grande ricchezza di argomentazioni primo punto entrambi i disegni di legge assumono la programmazione come strumento di governo del settore assistenziale
Si prevede un piano nazionale un piano regionale un piano comunale un piano di zona e via dicendo
Ecco su questo punto io vorrei essere veramente certo che tutto il marchingegno funzionerà
Perché ogni qual volta pubbliche amministrazioni a vari livelli di governo sono chiamate ad interagire ad intersecare le loro attività in un attimo in pista Sica molto rigorosa dal punto di vista formale a volte c'è il blocco burocratico il blocco degli adempimenti
Mi chiedo ma non ho una risposta se nell'attuale ordinamento italiano non fosse consigliabile sempre recependo la programmazione come strumento di governo pensare a un qualcosa all'inglese e cioè che c'è un documento generale di carattere programmatorio una sorta di White space Pardi libro bianco nella quale vengono definiti obiettivi diritti doveri e responsabilità e via dicendo
Concertato con parti sociali coro organizzazioni del terzo settore con rappresentanze degli enti locali
E
Dopo questo documento di carattere generale di carattere di orientamento generale poi così non si sia spazio alla dinamica amministrativa degli enti locali per evitare che se entro cento trenta giorni poi la Regione non fa questo conseguì intro centoventicinque giorni un'altra cosa
Finisca col bloccarsi tutto
Ecco io non sono un profondo conoscitore della realtà locali ma penso che in campo sanitario dovrà logica dalla programmazione
Come dire ha una storia più antiche al servizio sanitario nazionale esiste dal punto di vista formale duecentosettantotto ecco la programmazione intesa in questo senso ha avuto un qualche suo problema facciamo tesoro diciamo dei come dire degli insegnamenti che ci vengono da dalle problematiche la programmazione sanitaria per inventarci
In questo settore una proprio una programmazione che si è implementata pile praticabile usufruibile ai vari livelli di governo
La questione del finanziamento sollevo rapidamente solamente alcuni punti
L'onorevole signorino aveva e enunciato un problema un qualcosa ancora da approfondire da dirimere che era il rapporto tra trasferimenti emolumenti e produzione di servizi citava che in questo settore circa l'ottanta per cento
Della specie rappresentato da emolumenti e trasferimenti ecco io tendenzialmente dal sotto il profilo professionale
Sono come dire propenso al trasferimento più che al servizio
Ciò nonostante pro quota di lo squilibrio che esiste nella situazione italiana non vedrei male un maggior approfondimento anche se non ho soluzioni del rapporto che devo opportunamente intercorrere tra trasferimenti emolumenti partendo proprio dalle con diciamo dalla dalle condizioni date ad esempio e qui lancio solamente come dire
Una sorta di provocazione ma laddove il trasferimento è diretto al sostentamento
Si chiama trasferimento ma non si fa nulla ma laddove il trasferimento ha una sua razionalità una sua logica
Una sua motivazione e che quella diretta l'acquisizione di un servizio perché non poter immaginare che qualora il servizio venga comprata in forma associata possa costare di meno possa esserci qualcuno che controlla la puntata in servizio possono esserci delle economie di scala
Come dire dei modelli organizzativi di erogazione di quei servizi che sono sicuramente migliori di quello che
Vi sarebbe come dicevo ampio spazio in Italia per ripensare di progettare un attimo mix di che soluzioni istituzionali a questo proposito queste legata ad un altro argomento che quelle ho finalmente suscettibile di maggiore approfondimento che il seguente
Il disegno di legge sicuramente ricordo che lo dice quello di pure la diceva signorino non ho fatto in tempo a verificare se ce l'ha anche quella di quello del ministro parla di voucher di servizio e via dicendo no ecco io a questo proposito vorrei di una cosa le risorse sono pubbliche lo stato le raccoglie le trasferisce alle Regioni che la trasferiscono ai comuni normalmente i Comuni ci pagano i loro operatori quando forniscono direttamente il servizio oppure che fanno ricorso ad organizzazioni esterne di privato un profitto di privato o di privato tout-court ecco però sempre come dire una sorta di trasferimento che parte da soldi della gente che vanno allo Stato che li ridistribuisce
Ma quand'è che l'assistito decide dove portare questi soldi cioè è mai possibile che non si possa pensare non si possa pensare anca tutto nuovo del cittadino assisti dire o di un'organizzazione di terzo settore gru rappresenti sulle modalità
Secondo le quali si può veicolare la risorsa ma quando dico modalità secondo si può vincolare la risorsa intendo proprio dire
Il cittadino assistibile che compra il servizio che compra il servizio perché ho sentito come dire in vari interventi parla di coinvolgimento di organizzazione di terzo settore e via dicendo ma un conto è il coinvolgimento nei dibattiti per la partecipazione nei pareri sulle i vigili nella concertazione in queste cose che sicuramente un coinvolgimento della cittadinanza importante però al di là di questi coinvolgimenti laddove il cittadino dispone di risorse e pagato Congo ha sicuramente un potere contrattuale verso chi eroga il servizio di gran lunga superiore allora questo è per promulgare però io può dire vorrei problema drizzare un aspetto che il finanziamento del del servizio sociale dei servizi sociali del blitz dell'assistenza non sia sei gol sempre secondo la trafila
Collettività Stato Regioni Comuni e via dicendo e i soldi vanno all'erogatore un un qualche momento in cui interviene la assistibile che colui per il quale debbono essere spesi poi questi soldi sul dire li porti la riporti la o non riporti la ma lo dica in base all'esperienza che fa e cioè in base al fatto che portandoli sempre fra questa persona che tiene a casa presenta pure lui la casa non ci viene mai o se ci tieni cibo la pulisce i mari tanto per per prese per esemplificare questa potrebbe essere una sfida perché fu forse come dire pensando proprio al discorso delle quote capitarie no il disegno di legge lo schema di legge prevede che queste quote capitarie siano redistribuite su criteri di popolazione ponderati eccetera eccetera eccetera ma non si può aprire pensare ma carichi a sperimentare che sia quella quota capitaria che il cittadino non che se la porta a casa e la mette in banca ma che decida chitarra cioè
Dico non ci sono in questo ambito parte dell'intervento sufficienti argomentazioni ce l'ho nella mente si trovano in letteratura si loro nell'esperienza di dice anche di altri Paesi ma sarebbe un qualcosa effettivamente da pensare anche per anche per l'Italia un ultimo punto molto brevemente se il disegno di legge se uno di questi disegni di legge oppure il loro insieme si fa avviene che in Italia vi sarà
Una grande razionalizzazione di questo settore normalmente le razionalizza Simoni portano all'aumento della domanda e all'incremento della spesa quindi non solo le risorse che oggi oggi esistono sono insufficienti non solo se queste risorse si relaziona Lizzano saranno insufficienti
Il processo di redistribuzione infra settoriale un pochetto più di là un pochetto più di qua non potrà mai colmare l'esigenza di risorse complessive ora io ho provato a fare quattro calcoli solo su un settore che quello dell'anziano non auto vicente Rocco quattro calcoli così molte elementari molto Luzzi per una serie di ragioni unanimità Didier dice innovare il tempo ma insomma anche scontando che l'anziano non autosufficiente prenda tutti il Cirque inizio del quali ha diritto dall'ente pubblico ciononostante rimane scoperta un bisogno finanziario enorme proiettato sul numero degli anziani non autosufficienti nei prossimi dieci anni necessita di un ammontare di forse che in questo momento si dice che non ci siano oppure sono destinate ad altri settori dell'intervento pubblico a mio parere occorrerebbe ripensare qui il problema è parallelo a quello dell'assistenza sanitaria a un morto
Di utilizzare intelligentemente quello che i cittadini e le famiglie già spende in questo settore a questo proposito io non ho la soluzione istituzionale ma ride lei lo aveva accennato la signorino alla fine del suo intervento che in qualche modo si potrebbe rimettere in campo con opportuni vincoli controlli tutto quello che volete e la cui la mutualità integrativa lo si è fatto per il servizio sanitario nazionale e si aspetta che il ministro Bindi ne faccio il Regolamento luce pensò dato anche per l'assistenza sociale potrebbe essere un effettivo strumento ma io non lo vedo come strumento come dire che Barcaccia chissà di quali risorse uno strumento che soprattutto razionalizzi i modi in cui gilet famigli oggi
La grave carenza di risorse pubbliche le carenze del servizio pubblico in integrare sapientemente e laddove esistono più risorse un modo per ricercare e un modo anche per farli condividere in modo solidaristica tutta la collettività
Date non è un caso che in Germania per questo problema se si è ricorso all'assicurazione obbligatoria non è che i tedeschi sono pazzi o meglio sono un po'pazzi tra virgolette per le assicurazioni obbligatorie in quanto se lo sono inventati ma in questo settore l'assicurazione obbligatoria
Che permette di spalmare su tutto un Paese su tutta la collettività le spese molto elevati per questo tipo di problema solo la soluzione ideale ora ovviamente occorrerebbe esaminare si limita Agli oggi in questo contesto è possibile introdurre un'altra assicurazione pubblica ben pensando che la nostra assicurazione sanitaria un'assicurazione che il nostro servizio sanitario nazionale se dice che copre tutte le prestazioni
Quindi se non si può ricorrere all'assicurazione pubblica che sarebbe dal punto di vista finanziario lo strumento migliore occorrerebbe pensare sei date certe risorse pubbliche esistenti dato una disponibilità delle famiglie appagare oggi già spenderà non sia possibile ridisegnare un un un profilo istituzionale di misti risorse pubbliche o private di cui si può veicolare qualcosa anche attraverso la mutualità integrativa che tra l'altro parte delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale secondo il decreto recentemente approvato e quindi come dire dare una mano a questo alla soluzione anche di questo problema grazie
Grazie ministro Rosi Bindi per l'ultimo intervento la mattina
Miazzo però avete proceduto
Sì prego prego così processo proceda
Come preferisce no che non riesco a vedere tutta la sala allora sempre un po'di difficoltà quindi preferisco parlare in piedi
Giustamente
Darmi la parola Giannotti si è corretto perché in un primo momento mi aveva un po'preoccupata quando ha detto le conclusioni della mattinata giustamente l'ultimo intervento della macchina e non certamente
L'intervento con nessunissima
Diciamo obiettivo ottanta in meno tantomeno velleità di di conclusioni è un piccolissimo
Contributo a a questa riflessione a questo confronto del quale ringrazio
Gli organizzatori
Non solo per l'invito ma soprattutto per l'occasione preziosi sofferta
A quanti stanno faticando a questo alla riforma di di questo settore così così import tante
La prima parola la volevo appunto spendere proprio su questo cioè io ritengo che
La riforma della dell'assistenza
Meriti un intervento normativo
Organico
Siamo ben consapevoli del ritardo e siamo anche tutti credo ben consapevoli della
E e a conoscenza soprattutto di quelle che sono state le le vicissitudini di altre fasi della vita del nostro paese di altre legislature
Ma a me pare che oggi ci siano condizioni che non c'erano negli anni precedenti condizioni rappresentate anche dai dal percorso che comunque
La realtà ha seguito anche in assenza di una riforma della normativa
Complessivo
Perché
Anche là dove il legislatore non arriva
La realtà procede va avanti
Se non c'è una legge quadro sull'assistenza ci sono leggi su vari settori dell'assistenza
Se non lo fa il Parlamento lo fanno le regioni
Se
Per mancanza anche di un quadro normativo
Non c'è una sufficiente autonomia del settore assistenziale vi si provvede attraverso le varie fasi della riforma sanitaria
E credo allora che la prima cosa da fare e appunto prendere coscienza nel momento in cui sembrano maturare le condizioni per mettere una parola ferma in questo settore credo che il primo impegno si è appunto quello di prendere conoscenza e consapevolezza dell'evoluzione che la realtà ha avuto nonostante i ritardi del legislatore
E tentare di
Uniformare o quanto meno coordinare regolare quello che esiste
Quello che c'è
Prevederne la sua evoluzione senza ignorare evidentemente
Quel
E linee di tendenza Massa prendo usare discernimento nelle linee di tendenza che comunque si sono realizzate in questi anni
E non ignorare il contesto nel quale oggi avviene
La possibilità di una
Regolamentazione di questa materia e il contesto è oltre che il percorso storico di questi anni
La riforma dello Stato sociale
Assistenza è stato uno
Ed è a pieno titolo uno dei capitoli
Che condizionerà determinerà la riforma e il futuro Stato sociale
E aggiungerei anche
Quanto sia siamo siamo andati maturando nella sanità
In quanto tale e nella zona di confine di integrazioni con le politiche sociali con l'assistenza e che ha appunto portato alla presentazione di una disegno di legge delega che non vuole essere un'ulteriore riforma della sanità ma rappresenta sicuramente un modo per intervenire dentro il processo di riforma della sanità
Per chiarire per completare per orientare alla luce dell'esperienza di questi anni ecco mi sembra che questa sia come dire la prima fatica di metodo che in fondo dovremmo tutti insieme cercare di fare che sicuramente ha fatto la commissione ha fatto la relatrice cioè hanno fatto i vari gruppi politici ha fatto sicuramente il ministro Turco con il testo che ci ha fatto pervenire in questo periodo e sul quale
Dovremo lavorare prossima
Mente insieme
Detto questo io facendo anche se vogliamo tesoro un po'dell'esperienza sanitaria
E manifestando dal versante sanitario alcune esigenze
Provo a
Usare alcune parole che io ritengo fondamentali e che potrebbero a mio avviso aiutare anche a chiarire alcuni elementi che mi sembra rappresentano ancora
Oggetto di discussione di approfondimento e anche ascoltando gli interventi di visioni diversificate tra di noi
Ma la prima io direi
Distinzione
Distinzione
Di ambiti di rispose di responsabilità di funzioni
E questo lo dico alla luce del percorso che è stato fatto soprattutto una riforma sanitaria distinzione per esempio Chiara
Tra indirizzo politico e gestione
Tra
Indirizzo di programmatorio ed esecuzione
E modello organizzativo di gestione quindi tra responsabilità istituzionali
E
E modelli organizzativi per la gestione
Così come distinzione tra i vari attori del sistema
Il pubblico
Le professioni e l'autonomia delle professioni e dei profili professionali delle figure professionali larga parte anche da inventare se vogliamo
Distinzione tra
Pubblico non profit privato con funzioni e con scopo di lucro e volontariato
Siamo un tavolo
Del terzo settore
Io credo che anche voi avvertiate questa esigenza
Che nel momento in cui si esce dal
Anche qui su questa materia dal provvisorio dal
Quasi da certi punti di vista dal clandestino perché ormai c'è
Una legge importante decreto legislativo importante come quello che riguarda gli aspetti fiscali di questo settore
è evidente che ormai la
Parola pubblico privato non profit volontariato sono parole che anche nel settore dei servizi sociali incominciano ad a vere
Rispondenza realtà tra di loro molto diverse che a mio avviso devono essere rispettate nella loro distinzione le loro vocazioni pro
Non non non approfondisco perché non non non ci sono i tempi e non è neanche la competenza ma credo che questo sia un un un aspetto in questo momento sul quale serve ancora profondi
Quindi la parola distinzione
Altri unità questa la parola unitarietà
Perché se è necessario distinguere
Le funzioni
Istituzionali dell'indirizzo politico della gestione anche importante a mio avviso poi recuperare l'unitarietà perché questa distinzione non diventi conflitto reintroduzione di modelli impropri
Allora unitarietà nel momento dell'indirizzo politico tra i vari livelli istituzionali non facciamo gli errori fatti dal dalla sanità in questi anni benché io ritengo errori
O quanto meno mancanze per certi punti di vista
Per quanto attiene al momento centrale a quello regionale quello del sistema delle Autonomie
Quindi unitarietà nell'indirizzo politico e programmatorio ma unitarietà anche nel momento gestionale proprio con la sua distinzione con la sua autonomia
Per recuperare
Credo
Quella risposta quella preoccupazione che che alcuni hanno molto ben evidenziato negli interventi di questa mattina cioè
Il film nell'Obiettivo poi è la persona e quindi tutti i servizi alla persona devono avere quest'
Tipo di preoccupazione che non può essere ignorata neanche nel modello organizzativo nell'ambito che si prevede
Corre qui fa riferimento al fatto che sicuramente i modelli di alcune regioni sono da questo punto di vista esemplari altri a mio avviso molto meno
Io non credo che possiamo esimersi da quest'opera di discernimento
Nei confronti dei modelli che ci sono attualizzato in questi anni bisogna avere il coraggio di dire quale a nostro avviso risponde meglio alla riforma dell'assistenza che in questo momento varia Liz data nel nostro Paese essendo anche pronti come dire a chiedere una sorta di previsione di uniformità pur nella autonomia a organizzativa che le Regioni hanno in questa materia
Che non è neutrale il modello organizzativo anche su questo io richiamo l'esperienza
Della sanità e e del perché si sente e si è sentito l'INPS la necessità di chiarire alcuni passaggi della cinquecentodue della cinquecentodiciassette trovandosi di fronte alla possibilità che non prima ma dopo nel percorso di attuazione di questa legge le Regioni diano vita a modelli organizzativi diversi che in qualche modo vanno ad inficiare gli stessi obiettivi del servizio sanitario nazionale bisogna avere il coraggio di riconoscere che qui in questo caso forse è successo
Prima e che allora bisogna avere la forza di anche di di fare una sorta di tabella sinottica delle varie esperienze sapendo dire
Dove il non in maniera neutrale ma entrando nel merito delle questioni il modello organizzativo della legge nazionale intende collocarsi chiedendo anche
Una collaborazione con il livello istituzionale regionale
L'altra parola che io userei
Eh accreditamento
Io credo che questa parola e questo strumenti
Che timidamente si cerca di realizzare nel settore sanitario
E che sia ben chiaro creano a molti interrogativi esso stesso la delega sulla cinquecentodue prevede un chiarimento anche su questo proprio alla luce dell'esperienza di questi anni
Però io ritengo che sia
Un ma un modello dal quale tutti i servizi alla persona il quale tutti i servizi alla persona possono ispirarsi per chiarire il rapporto pubblico-privato
Perché chiarire che cosa significa libertà di scelta del cittadino
Se vogliamo anche che cosa significa
Anzi soprattutto che cosa significa qualità dei servizi e qualità delle prestazioni professionali
Forse e qui mi riferisco a un passaggio di monsignor Nervo potrebbe anche essere
Lo strumento per non incappare in questa volta nella difficoltà della riforma delle IPAB perché preoccuparsi tanto
Di questo soggetto e della sua natura giuridica e della sua organizzazione
Quando il realtà
Con il sistema dell'accreditamento come si accredita una struttura pubblica o una struttura non profit è una struttura di volontariato si potrebbe accreditare un'IPAB
Verso la quale forse c'è bisogno di fare interventi all'interno per la sua organizzazione per la sua semplificazione
Ma non non non è pensando di semplicemente modificare l'organizzazione di un soggetto che si risolve il problema della sua partecipazione al sistema complessivo della della del dell'organizzazione dei servizi sociali
Io inviterei a a far questo anche perché questo questo tipo di di Processo
Forse riuscirebbe anche in qualche modo a chiarire quello che mi sembra un un elemento di non può conto ascoltando gli interventi questa mattina che passa in quella che potremmo dire l'espressione dalle prestazioni ai servizi
Mi sembra di aver capito ma leggendo i testi ma anche ascoltando di questa mattina
Che è impensabile di abolire i trasferimenti le prestazioni
In denaro o altro ma al tempo stesso credo che sia impensabile che un futuro moderno sia sette ore delle politiche sociali e dei servizi sociali non punti su un'organizzazione complessiva di una rete di servizi messi a disposizione delle famiglie
E anche su questo dobbiamo con Livia quando né l'abbiamo ritenuta una vittoria quando siamo riusciti nel rapporto con il lavoro e il ministero del Tesoro
A al via ad una sperimentazione per l'accertamento dell'invalidità utilizzando il meccanismo della legge centoquattro l'abbiamo ritenuta una vittoria nostra che i nostri due ministeri no perché proviamo a sperimentare in alcune parti significative del Paese se accertare l'invalidità con il metodo con il quale si accerta con la centoquattro l'handicap
Aiuta a dare maggiori servizi anche a razionalizzare la spesa puntando non sulla misurazione di ciò che manca ma invece sulla misurazione di ciò che c'è e sullo sviluppo delle potenzialità della persona
Questo passa sicuramente attraverso la presa in considerazione dei trasferimenti dei delle prestazioni ma innanzi non può non puntare alla creazione di una rete di servizi per la persona
Allora la sintesi di questo elemento che tra l'altro è anche la sintesi che passa sulle persone nel passaggio dal passato al futuro ecco a me pare che col sistema dell'accreditamento potrebbe consentire anche il superamento di questa difficoltà che non credo presso sentite un credo che meno che non riusciamo a spiegarle applicano davvero bene passi attraverso il cosiddetto buono
Che introduce un meccanismo che introduce un meccanismo del che in qualche modo scarica sul singolo alla una responsabilità che a mio avviso deve prima di tutto essere ricitata dalle istituzioni nell'accreditamento dei soggetti erogatori del servizio
E il tipo dei servizi che si rendono alla perfezione ecco questo era un un punto sul quale richiamerei l'attenzione non ho è la soluzione era era come avevo detto Don contributo molto aperto l'altra parola che se credo si debba ci debba guidare quella dell'integrazione
Integrazione e in relazione alle cose già dette ma soprattutto per quanto mi riguarda integrazione socio sanitaria
E cioè io credo che la contestualità infondo
Della dell'esame da parte della Commissione affari sociali della Camera del disegno di legge delega per la riforma della cinquecentodue che prevede esplicitamente fa esplicitamente riferimento alla modifiche alla riforma dell'integrazione sociosanitaria e l'esame
Del testi normativi il testo unificato in quanto poi il governo presenterà credo che ci consente di evitare
Appunto dicendo un'unica parola sull'integrazione socio sanitaria un'unica parola
Che ci CNT dirvi di ci impedisca di di ci consenta di evitare il rischio della creazione di un sistema di servizi sociali in un certo senso parallele
Ai servizi sanitari ad altri servizi alla persona
Ma il motivo se posso dirlo il motivo principale per il quale io
Insomma mi sono impegnato a esercitare un elemento di raccordo tra lo Stato le Regioni i Comuni
Nella in in in materia di competenza sanitaria
In materia di competenza sanitaria uno dei motivi principali età duca di realizzare l'integrazione
Che non si realizza dicendo per la sanità tutto resta così come e diamo ai Comuni un potere forte sul sociale
E alcune regioni hanno e ha meritato il problema facendo questo ce li accontentiamo così
No li accontentiamo così poi vediamo se questi due sistemi riesco tradito da comunica non comuni perché questo comporta che la sanità che non è in un certo senso costretta a confrontarsi con l'integrazione socio sanitarie si sanitarizza sanitarizza i problemi e medicalizzate risposte sentite in una breve parentesi le vicende di questi giorni
Tra le tante cose che ci insegna ci hanno anche insegnato queste costa molto semplici
Che ho la sanità si fa carico anche
In termini di ricerca e di costi dell'assistenza della qualità della vita del malato
Oltre che della cura della malattia
Poco è costretta a passare alla verifica
Anche molto direi da cercherà punti di vista inquietante di questi giorni alla quale stiamo assistendo
E non si può pensare che questo sia un capitolo da affidare ad un altro settore perché questo finirebbe per lasciare lo spazio ad una ulteriore medicalizzazione sanitarizzazione della risposta sanitaria
Il futuro della sanità italiana non potrà fare a meno di prendersi cura del malato terminale
Non soltanto nei suoi risvolti propria propriamente assistenziali anche propriamente Sanità non potrà non fare i conti con il costo della cronicità e viola non-autosufficienza chi è sicura ente in parte da attribuire a al capitolo dell'assistenza e dei servizi sociali ma chi ha un una componente propriamente sanitario che in quanto si integra con il momento sociale
Dà una risposta alla persona
Allora
Distinzione unitarietà integrazione significa anche trovare se posso trovarci accordo sul luogo e anche dello strumento della gestione
Dei settori a forte integrazione socio sanitaria
Ecco perché dico la contestualità dell'esame di questi testi forse ci consente di evitare la creazione di sistemi paralleli e che tra di loro resterebbero in comunità
Pena i servizi alla persona pena se posso dirlo anche ormai la qualità della risposta degli stessi sistemi
L'ultima battuta volevo farla sui fondi integrativi anche qua due due sottolineature soltanto il primo è chiaro che se si introduce il fondo integrativo nell'assistenza
Bisogna anche altrettanto siano chiari i livelli essenziali di assistenza è lo stesso identico ragionamento che abbiam tentato di fare in sanità il fondo integrativo a senso in quanto ci si fa carico con il servizio sanitario nazionale dei livelli essenziali efficaci appropriate di qualità dell'assistenza perché altri enti il fondo integrativo diventa un modo surrettizio per creare
Più sanità e anche più politiche sociali giustamente Scantamburlo diceva
L'assistenza spetta a tutti i cittadini e bisogna stabilire quali sono i Fori livelli ed è il uniformi essenziali di assistenza sociale come di assistenza sanitaria allora ha senso parlare di fondo integrativo una raccomandazione
Laddove perché tra l'altro prevalentemente i fondi integrativi credo che rivedranno proprio quei settori a forte integrazione socio sanitaria allora diventa ancora più delicato questo perché altrimenti ci potrebbe attraverso il fondo per le politiche sociali andare quasi ad intaccare il principio fondamentale del servizio sanitario nazionale e allora assolutamente fondamentale che si prevedano
I livelli essenziali anche dell'integrazione socio assistenziale in quelli che sono i servi sì ad alta integrazione socio assistenziale dovremo definire quali e che anche il fondo integrativo sia un fondo integrativo unico che prevede la parte sociale la parte sanitaria perché altrimenti il cittadino paga due volte questo bel meccanismi no per aiutare per dare un contributo non indifferente al sistema assicurativo di questo Paese che certo ci sta a cuore ma non credo che dobbiamo essere noi ad avere questa prima preoccupazione invece la prima fondamentale preoccupazione prevedere il gli essenziali di assistenza ad integrazione socio sanitaria penso al malato psichico all'handicap non-autosufficienza la tossicodipendenza tutti quei settori la i livelli essenziali e l'integrazione tra l'Italia e il fondo spesso fondo là dove è previsto unico perché altrimenti creammo un carico al al cittadino o quanto meno un tipo di di di diciamo di di vasi con i tanti che in questo caso sarebbero non non non
Non positivi non benefici ecco al fine della della chiarezza del sistema
Ecco io non aggiungerei altro so di non aver dato risposte agli interrogativi io ho dato ho ho manifestato la preoccupazione e e anche la diciamo il punto di vista di chi di chi lavora da uno dei settori che che che sono destinati ad avere molte relazioni con con la riforma della del dell'assistenza del nostro Paese
Grazie al ministro Rosi Bindi i lavori riprenderanno tassativamente alle quattordici e quarantacinque con l'intervento del professor Hanau tassativamente
Perché alle cinque dobbiamo concludere va bene
Al professor Anaao
Essi un
Allora
Diciamo di
Prego sì
Chi desidera Lucaroni Malavolti
Ecco io desideravo dare alcun dare alcune indicazioni riguardo il tema
Riguarda il tema che è stato offerto alla discussione oggi
Intanto concordo pienamente con quanto detto dal ministro Bindi sulla necessità di dare una definizione a questo terzo settore no profit al profitto al volontariato ciò ormai bisogna arrivare con laicità definire le caratteristiche ruoli sia del volontariato che degli altri
Siamo ormai in presenza di una legislazione dal punto di vista delle agevolazioni finanziarie che riguarda tutto egualmente il terzo settore benissimo almeno però che resti una definizione precisa di chi fa che cosa fa e chi è per esempio ecco per quello che riguarda il volontariato si parla tanto di assistenza domiciliare integrata di inserimento del volontariato in questa assistenza domiciliare integrata facciamo attenzione che nell'assistenza domiciliare integrata ciò che viene particolarmente richiesto le famiglie e ci vuole la famiglia perché altrimenti l'assistenza domiciliare integrata non si può fare e soprattutto l'apporto di un tecnico di un tecnico che si chiami infermieri di un tecnico che si chiama fisiche Nesi terapista di un tecnico si chiama anche se culturalmente medico e specialista
Bene
In questo campo dobbiamo qualificare benissimo i ruoli perché non possiamo pensare di fare assistenza domiciliare integrata col volontariato ci sono delle bellissime cose che indici volontariato fa per esempio il servizio di assistenza alla persona
Esiste una centinaio di persone che si dichiarano disposte disponibili a portare i ragazzi handicappati il pomeriggio
A fare a fare qualche cosa di Rick attivo il sabato pomeriggio benissimo però c'è un dipendente che regola
Questo giro di duecento centocinquanta duecento volontari perché se non c'è un dipendente che sta lì dalla mattina alla sera a coordinare il tutto le cose non posso andare avanti
Quindi di cerchiamo di dare una definizione precisa e un ruolo un ruolo specifico
Se da una parte il volontariato ha la freschezza la vivacità inventi vita proprio che derivano da dal fatto di essere dei volontari e quindi che
C'è un volontario parlo di volontari veri non quelli sottopagati insomma come diceva appunto il presidente repubblicano di volontari veri son quelli dall'altra parte però non possiamo dimenticare che per esempio l'assistenza domiciliare integrata all'ospedalizzazione a domicilio ancor di più altre formule di assistenza di cui abbiamo parlato in questa sede cioè nei confronti di malati socio sanitarie quindi hanno bisogno assolutamente bisogno di tecnici e tecnici vogliono dire persone che sanno fare il mestiere ma anche sanno organizzare investire degli altri ecco non possiamo assolutamente pensare a risolvere queste cose con una tecnologie organizzativa improvvisata altro che volontariato qui occorrono dei veri professionisti che sappiano fare queste cose e che garantiscano
Che ciò che è scritto nell'accreditamento e nella certificazione venga fatto davvero
Questo propria è assolutamente indispensabile
Dovremmo anche definire prima o poi ciò che profitti e cosa non profit senza santificare la divisione degli utenti ma soprattutto la divisione e che c'è quando si tra virgolette demonizza no il profit in quanto si è visto stamattina che vi sono delle attività che esigono un forte afflusso di capitale
E quando c'è bisogno di capitali si avvicini qualcuno che ce lo metta e allora come si diceva stamattina bisogna stare attenti a non fare in modo che le cooperative
Debbano Soldera questo ruolo che originariamente non era proprio il loro possono farle come che possono farlo ci sono le cooperative soprattutto nella mia regione che all'Emilia Romagna piano fortissimi capitali da investire ma non sempre così non non può esser sempre così ovunque
L'utilità sociale anche stava definita richiamo una cosa che un mio amico che adesso fa volontariato l'associazione nazionale tumori dice sempre quando facevo le solette Luís ha fatto un per una vita all'onesto artigiano quando facevo le solette mi ritenevo egualmente di utile di utilità sociale che adesso che faccio volontariamente l'associazione nazionale tumori
Ancora va definito assistenza sociale e sanità
Con onestamente la proposta di legge presentata una signorino lo dico qui perché qui siamo in una sala nella quale abbiamo fatto incontri con molti dei qui presenti dall'ottantasette ottantotto quindi ormai son dieci anni che c'incontriamo e a volte qui avvolte nelle altre sale più grandi del Parlamento
Per parlare di queste cose ecco la proposta e le zone del signorino mi sembra che abbia questo difetto cioè se c'è una condizione di miglior favore che quella della sanità dove c'è il cittadino che ha un diritto soggettivo perfetto
Ah riceve la prestazione mentre l'assistenza si tratta solo di interesse legittimo paura che con la proposta di legge signorino e vengano declassati tutti a condizioni di maggior sfavore non di maggior favore cioè tutti i denti verrebbero secondo a questo letto
Un po'visti nell'ottica dell'assistenza beneficenza cioè io chiedo al Comune il Comune dopo aver fatto la valutazione guida se vuole se non vuole non posso andar dal pretore a fare come abbiamo fatto noi con tanti amici qui presenti
La denuncia per ottenere la prestazione
Ecco fino ad ora non dobbiamo dimenticare che la causa di malattia davo un diritto soggettivo perfetto la prestazione compreso il risarcimento e io ci tengo a dire che
E siccome ha pagato per una vita appunto questo tipo di assicurazione malattia ci terrei ad avere lo stesso trattamento
Non è un ragionamento da tecnico che faccio un ragionamento umano da politico tra virgolette da uno che vive in mezzo agli altri io pagato per una ditta per aver l'assistenza e malattia non vorrei che nel momento in cui mi tocca
Dovesse andare a chiedere per favore ciò che io di fatto pagato per gli altri
Son d'accordo a continuare a pagare per gli altri nel momento in cui verrà il mio turno desidero che per diritto mi venga data questa assistenza compreso quella domiciliare
Credo invece oggi in molte parti d'Italia sembra un'opzionale condizionata al fatto che ci sia un'associazione di volontari
Ecco l'universalismo dello Stato io ci tengo mi piace è una cosa è un'opzione politica che da tecnico posso dire quello che non costruito con l'otto tre tre nel mille novecentosettantotto legge per la quale io mi sono battuto la bellezza di dieci anni
Ecco l'universalismo selettivo non è universalismo cioè o è selettivo o e universalismo altrimenti faccia in come le parallele convergenti no le parallele non si toccano mai ecco e la selezione contrarietà universalismo
Quindi abbiamo un paradosso oggi incredibile che abbiamo costruito noi con le nostre mani abbiam fatto un legge lotto trattare settantotto
Che ai minatori mutui oggi siamo il popolo fra tutti i Paesi industrializzati che paga di più di tasca sua cioè direttamente dalla tasca come dicono gli americani le prestazioni sanitarie perché noi abbiamo abolito la mutualità
Il raccordo per abolire la mutualità ma per un servizio sanitario nazionale oggi come oggi ci troviamo nel guado tra virgolette dove l'otto tre tre viene ridotta come universalismo e dall'altra parte non c'è un meccanismo neppure quello mutualistico che c'era una volta
Quindi è una situazione molto particolare andiamo a vedere cosa succede
A livello di soldi son cento mila miliardi qualcosina di più che dal servizio sanitario nazionale e quaranta mila miliardi ufficialmente il calcolati che vuol dire che ce n'è sicuramente di più da parte dei privati
E quasi tutti di tasca propria la mutualità copre soltanto due mila due mila miliardi circa
Ecco allora facciamo un confronto con l'Olanda che è un Paese dove effettivamente si è fatto il si è scelta la l'ipotesi della mutualità
Al di là del mito della riforma de che che non è mai stata applicata ed è stato soltanto un mito sui giornali
Di realtà l'ottanta per cento della Spesal sanitarie viene coperta le mutue sociali o private i dieci per cento con fondi dello Stato meno del dieci per cento viene pagato di tasca propria i pazienti noi paghiamo quattro volte tanto
Di tasca nostra
Sono dati che possono trovare in uno studio per il quale ho collaborato che è stato fatto dall'Assago per il ministero della Sanità non ancora pubblicato questo non impedisce in Olanda che i Comuni le Province abbiano il ruolo di programmatore e non solo ma addirittura di esecuzione della sanità
All'interno della del loro Paese poi ci sono i quali costi non so come si dicano ma sono praticamente le organizzazioni non governative che fanno valere la loro presenza e alla grande
Quindi si erano quaranta mutue obbligatorio e settanta assicurazioni private ma l'assicurazione per i rischi gravi
Per la cronicità quindi restava e resta di competenza di una assicurazione che si chiama a doppio pubbliche zeta che vuol dire tradotto in italiano assicurazione generale per i dischi gravi
Sono i fattori sono i grandi rischi che in tutti i sistemi compreso quelli più liberisti tra virgolette vengono comunque coperti dal servizio sanitario o dalle mutue o comunque dal pubblico in tutti i Paesi nel dieci per cento che viene dalle orario notare bene ci sono addirittura degli investimenti per le residenze sanitarie assistenziali
Quindi attenzione oltre a questo per la cronicità si vanno anche i soldi che direttamente vengano dati
Bene facciamo due conti Lapo la doppio VB dritta in Olanda valeva sul totale della sanità per il quarantacinque per cento
Notare che fino agli anni Novanta valida solo per il trenta per cento già nel novantatré era passata al quarantacinque per cento del totale delle spese sanitarie sarebbe come dire qui da noi s'rimanendo solo nel pubblico quarantacinque mila miliardi
è un'assicurazione di tipo universale c'è per chi paga e anche perché in e anche per chi non paga perché non ha redditi comunque quelli che hanno redditi paga la bellezza di cinque otto per cento fino a un reddito
L'anno di sessanta milioni di lire cinquantotto mille cinquantotto mila Fiorini
Oltre i sessanta milioni di lire l'anno pagano i sette tre per cento in più c'è una quota fissa di centotrentatré Fiorini centotrentatré mila lire per gli adulti quarantaquattro mila lire per i bambini una quota fissa annua
Ecco questo dà l'idea dell'importanza della cronicità
Nell'ambito della sanità in generale ovviamente loro danno anche in questo in questi soldi danno ovviamente
Assistenza domiciliare protesi Pharmaceutical praticamente coprono tutta la sanità per i cronici di tutti i tipi cioè mentale non mentale tutto quanto
Allora
Che cos'è che posso dare come soluzione Spallato già ad un minuto da questo tipo di situazione occorre fare la valutazione scientifica del bisogno del singolo
Del tempo richiesto e delle perché le risorse richieste per per dare una risposta al bisogno del singolo quindi occorre la valutazione della persona non si può fare una cosa generica
Faccio riferimento così me la cavo con poco all'ultimo numero di politiche sociali della fondazione Zancan
Sul quale abbiamo presentato un una nota ad opera del dell'onorevole Giannotti e di altri fra cui il sottoscritto
Che dice quanto si potrebbe risparmiare se si facesse l'assistenza domiciliare integrata quando c'è la possibilità di farlo
Ci sono molte migliaia di media qui non quattro soldi
E allora che cos'è che si deve farsi deve farlo analisi costo efficacia non costo benefici mi raccomando che quell'una cosa brutta che in sanità non si deve neanche parlarne
Ma costo efficacia e bisogna farla bene per farla bene i costi di cui bisogna prendere conto non sono quelli che si trovano a Bilancio perché io ogni volta che faccio l'assunzione di una persona che io metto come servizio
E questi serviti di cui parliamo sono tutti servizi di persona persone
Ogni volta che io faccio questi conti se costa mille il salario che va direttamente a lungo i mille cento costa per tutto il resto
In questo modo se io faccio l'errore di far la contabilità dei costi nell'analisi costo efficacia prendendo i costi globali quelli al Bilancio dimentico che mille cento di quelle due mila cento lire ritornano nelle tasche lo Stato
E con questa idea lasciò il pubblico sa bisogna fare i conti dei neri facendo i costi netti e non i costi lordi perché altrimenti si fa l'errore che di di valutare l'autoconsumo quello che la famiglia da sola fa
Assolutamente sempre e comunque
Molto più conveniente che qualunque tipo di servizio che viene erogato ad altri perché è chiaro che se io do settecento mila lire per inventare accompagnamento quella persona su quel settecento mila lire non si paga le tasse non si paga
Il gli oneri parafiscali ovviamente quel settecento mila lire vanno molto ma molto più lontano di qualunque altra settecento mila lire che passino attraverso il meccanismo degli oneri previdenziali assicurativi e dell'IRPEF quindi noi dobbiamo fare la valutazione bene facendo i costi netti non i costi al lordo elementi in poi Sultan fuori le cose piacevoli tipo quella che quando comprò una Rolls pago meno tasse in proporzione
Che quando mando
La ragazzina a fare e la vacanza per gli handicappati in proporzione costa di più compie come tasse al contribuente
Che deve pagare il servizio mandare un ragazzo handicappato a far le vacanze piuttosto che comprare una proposta
Grazie
Malavolti Carlo ASPI seguirà
Trincea
Dunque un intervento che mi propongo Preve per
Dichiarare il l'apprezzamento del i sindacati dei pensionati
Rispetto alla distinzione che nel titolo uno del progetto di legge viene fatto tra il ruolo dei gli organismi di utilità sociale
Che concorrono all'offerta di servizi
E le organizzazioni sindacali e sociali nonché di tutela dei diritti dei cittadini che in altro modo concorrono al raggiungimento dei fini istituzionali di cui al comma uno
Ora io questo testo di legge non ho avuto questa stesura non ho avuto modo di di vederla se non stamani quindi non so se poi e qui queste indicazioni di carattere generale trovano una adeguata arrivato riscontro nelle indicazione dei compiti delle funzioni
Sarebbe stato importante probabilmente come fatto di di di chiarimento raggiungere oltre tutto il tre di cittadini e dei consumatori
Perché in effetti il l'elemento che si vuole evidenziare in questa differenziazione di ruoli
è che rispetto alle associazioni che concorre all'offerta dei servizi c'è una sfera che è più propriamente di tutela dell'autonomia del consumo
In questo senso il il sindacato concorre non la so non nella sua veste tradizionale di agente di contrattazione vede delle condizioni di remunerazione e e di lavoro nell'ambito lavorativo
Ma come parte come un un momento di espressione del bisogno della domanda nella sua autonomia rispetto ai momenti della produzione
Questo elemento del dell'autonomia della domanda faccia
Tanti risvolti che lo caratterizzano in negativo autonomia domanda non è induzione del consumo autonomia della domanda non è autoreferenzialità dei servizi
Autonomia della domanda
Non è
Infinity Inc impossibilitati del del consumatore isolato di contribuire a far sì che l'Offerta sì costruisca in un modo piuttosto che in un altro
Autonomia domanda infine è una questione di principio di grandissimo rilievo che la non riducibili Italtel consumo a consumo produttivo e cioè l'affermazione che la riproduzione sociale
Rispetto al sistema economico un fine piuttosto che un mezzo
Se si considera una cosa a questo riguardo e ora stringo il ragionamento perché poi le munizioni ci portano ha delle considerazioni molto generali oltre un certo limite non non posso in questo momento sostenere
Quello che si evidenzia però parlando appunto di
Sfera della riproduzione sociale è che qui entra in gioco come fattore connesse all'autonomia della domanda tutto nelle forme di auto organizzazione che sono connessi alla spera dei del lavoro di cura del lavoro familiare
E io ritengo noi riteniamo che non si possa pensare a una prospettiva di riforma dello stato sociale adeguatamente sostenuta semplicemente dalla sostituzione di servizi pubblici è un servizi privati o obbligo di privato sociale ma che piuttosto a riforme lo stato sociale passi attraverso un profondo una pausa ristrutturazione
Dei tempi di lavoro e di vita che è anche una ristrutturazione del lavoro di cura nell'ambito di una rete di servizi che evidenzi un modo nuovo di è essere comunitario della Seat la riproduzione sociale
Da da da cui
Sì effettivamente si può attendere un Fattori di innovazione dell'organizzazione del consumo così come incrementi di apporti aumento di qualità dei servizi e quindi infine anche maggiore disponibilità
Dei cittadini a pagare le tasse
Per quello che è necessario grazie
Dottor trincea
Non c'è
Querce l'Ordine degli assistenti sociali
Qui io vorrei portare il saluto del consiglio nazionale dell'ordine degli assistenti sociali
E inizio in particolare del suo presidente Paolo Rossi che non è potuta intervenire perché impegnata in atti impegni precedentemente assunti
L'ordine gli assistenti sociali ovviamente ringrazio dell'invito e e conferma la massima attenzione della professione dell'assistenti sociali verso il processo di rinnovamento nel sistema dei servizi sociali o di protezione sociale
E offre assolutamente in tutte le sedi istituzionali l'apporto che l'esperienza professionale perché l'esperienza professionale maturata dagli assistenti sociali in decenni di attività all'interno dei servizi tra l'altro il Consiglio
Nazionale dell'ordine anche prodotto un documento che ha messo a disposizione dell'allenatore signorino
Dario giudice Signorino e in particolare però mi preme
Sottolineare alcuni punti che ci sembrano molto importanti
E al di là del del fatto generale di una valutazione positiva del dei delle proposte che sono state
Portate
Lì è il discorso della prevenzione fa parte del nostro lavoro da da da sempre e il fatto di poter prevenire l'insorgere di di saggio è una una pratica di lavoro hanno hanno i consueta
La prevenzione punto fondamentale ricordo la la la ministro amministra Livia Turco alla rete alla nella sua relazione
Alla conferenza nazionale sul sulla droga ripetere tre volte con forza
La parola prevenzione
Adesso lo direbbe dieci volte poi in particolare in una assemblea così grande così Crimi gremita come è stata quella di Napoli
In cui si parlava di tossicodipendenza certamente il discorso della prevenzione ha però bisogno di essere perseguita da personale qualificato ed è ed ha bisogno e questo è un problema molto grande di poter essere verificata in tutte le sue fasi
Certamente per cui gli interventi economici che certamente non possono essere comunque eliminati dovranno comunque ove possibile puntare all'eliminazione delle cause dei disagi e non ed a cercare comunque di non instaurare una dipendenza
Da e in questo senso il discorso centrale sulla famiglia e anche il nostro discorso di imporre fondamentale sul quale noi abbiamo basato anche il nostro e il addirittura il titolo della nostra proposta che abbiamo presentato alla signorino come poi
Il centrale nel comune il l'ente locale del primario per per l'erogazione e la l'amministrazione della dei servizi sociali è una altrettanto nostra importante punto qualificante
Certamente bisogna coinvolgere nella progettazione e né dell'iniziazione la gestione dei servizi tutti soggetti presenti nel territorio che devono essere comunque rispondente a requisiti di qualità e su questo andiamo ha avuto modo di sottolineare con forza a questo punto
Il sistema dei servizi sociali deve essere ovviamente correlato con le politiche del lavoro della casa della scuola privilegiando certamente integrazione sociosanitaria
Questo richiede un rafforzamento e una chiarezza sull'identità del servizio sociale
Che vi era una mela medesima dignità del settore sanitario anche a un livello finanziario
Comunque bisogna che anche i servizi sociali assuma una loro identità ben precisa
Che siano per cui il quello sanitario e quello sociale due settori ben ho ben delineati e che poi siano poi ovviamente funzionalmente integrati
Abbiamo visto come molte regioni come è stato detto hanno già legiferato su questo la Regione Lazio
Nelle nel settembre del novantasei ci sono regioni che hanno già proprio fatto dei delle Variazioni su delle leggi che già avevano
Portato li abbiamo visto come
Quando si parla di comune noi dobbiamo andare a calare questo discorso del Comune nella realtà dei comuni
Soprattutto dei piccoli comuni
Dove la nostra esperienza ci ci insegna anche di politiche socialista a volte anche quasi gli interventi sociali vengono effettuati da assessori che con soprattutto con la gran buona volontà cercano di di dico di portare avanti anche divide quasi gli interventi le il fatto che lei che i comuni debbano trovare delle forme
Di collegamento tra di loro soprattutto di quelli comuni piccoli è un è un è una cosa che noi riteniamo fondamentale anche perché attraverso questi Consorzi comuni poi si possono dotare di personale qualificato che possa portare avanti
Il discorso della realizzazione degli interventi ed è di servizio sociale
Naturalmente il ci preme tantissimo a il discorso del personale
Il personale
Deve essere definito nei vari profili con precisione
E naturalmente quando si parla di una di un dei servizi sociali che debbano tra l'altro instaurare un rapporto di relazione un rapporto di relazione significativa dagli utenti cittadini e gli operatori si sottintende che ci sia una capacità professionale da parte degli operatori a instaurare questo tipo di rapporti che si è che siano dei rapporti significativi di aiuto
Per cui gli operatori devono essere qualificati devono essere aggiornati e devono essere motivati
E su questo noi come consiglio abbiamo espresso già diverse volte la nostra perplessità su quel su quanto diceva poco prima della pausa alla alla ministra Bindi
Riguardo all'invenzione di nuovi profili professionali
Di nuovi profili professionali e
Prego prego
Prego sì
Dire dei dei dei nuovi profili professionali e di perché questo sì che su questo si può rischiare predichi di creare anche della dello sconcerto forse della confusione proprio nell'utenza comunque anche perché qui nel mio tempo vorrei per ribadire che il Consiglio nazionale l'ordine ha sentito Charlie disponibile a qualsiasi
Collaborazione a portare la la propria esperienza e in questo campo
è pertanto ringrazio per l'invito
Grazie
Grazie
Che Bertolini che all'IPAB
Non c'è per Follini
Dov'è avanti
Si prepari Costanza fa nel Fanelli Pardo
Francia
Ma iniziando vorrei fare una considerazione partendo da dall'intervento introduttivo che l'onorevole Giannotti ci ha
Posto e ci ha posto un problema credo che c'è un problema che debba fa riflettere tutti e soprattutto debba in un qualche modo rientrare
In termini più organici in questi due progetti di legge
Quando si parlava di nuova cittadinanza di diritti del cittadino di nuova responsabilità
Cioè nella sostanza di sussidiarietà
L'onorevole Giannotti mi pare che concludesse ponendo un problema anche è anche un problema che oggi del legislatore di andare sulla vicenda protezione sociale
A d'una quadro una legge quadro fiscale che cogliesse un po'complessivamente organicamente interventi già adottati ma anche quelli potenzialmente futuri io mi ricollego a a queste indicazioni iniziale perché ritengo assolutamente come il problema almeno di ciò che rappresento
Giungere o inserire in questa proposta di legge un coinvolgimento diretto attraverso anche una delega al governo perché si giunga celermente ad una riordino per la la politica di protezione sociale o un riordino di delle normative fiscali
Per tre ragioni ritengo la prima posto che questo impalcatura nuova legislativa pone una pluralità di soggetti alla operatività di protezione sociale
Credo opportuno che il fisco non differente ulteriormente le diversità tra i soggetti ma cerca in qualche modo di porre pari condizioni iniziali ai soggetti operatori stessi solo così credo ci può avere non solo una sussidiarietà orizzontale verticale ma soprattutto una pari condizione operativa dei vari Soggetti certo
Che il quadro normativo fiscale nuovo deve ovviamente
Dicembre delle condizioni particolari dalle ONLUS dall'IPAB riformata anche dal privato commerciale non vi è dubbio però che oggi assistiamo ancora ad un scollegamento di iniziativa fiscale sapendo purtuttavia che questo è uno dei fondamentali
Strumenti moderni
Che i governi hanno per determinare delle scelte di strategia politica una seconda ragione
Credo che all'interno di questo nuovo quadro normativo fiscale vi debba rientrano ancora più organicamente un quadro di incentivi certi rivolte alla famiglia che si approccia
Alla servizi all'accesso dei servizi qui c'è un richiamo di un articolo e ad una delega al governo per questo
Non riesco a comprendere bene se è per alcune parti o comunque è una azione generale rivolta alla famiglia
Perché anche essa attraverso questa politica fiscale riesca in qualche modo sempre meglio ad avere accessi alla ai servizi infine lo dico non solo perché mi interesso in quanto io sono testimone di un grande patrimonio ma queste anche in prospettiva per tutti gli operatori credo che debba reinserirsi un'incentivazione ai lasciti privati
Perché dai lasciti privati che storicamente si è creata nel tempo la assistenza alle persone prima beneficenza non va però sottolineato questo aspetto che mi pare abbastanza dimenticata
Quindi un primo nodo una prima riflessione vorrei sottolinea all'in questi termini sui nodi presentate dalla dalla onorevoli signorino
Non v'è dubbio che il nuovo disegno istituzionale coglie nel segno coglie nel segno perché i livelli di responsabilità istituzionale
Credo così concepiti gli escono da un lato ad essere chiari
Responsabilità certa ad ogni livello
Ma se questo avviene
A livello territoriale cioè a livello dell'ente locale
Sorgono
Credo ulteriori due problemi
La prima più volte richiamato ma io lo risottolineo perché questo è strategicamente fondamentale
Proprio nel nel territorio laddove c'è la delega operativa dell'assistenza l'ente locale occorre andare anche in questo testo di legge ad una certa integrazione tra sanità e sociale nel territorio quasi sempre il sociale nel territorio sfocia confina ma si addentra nella sanità le esperienze sino ad oggi adottate laddove soprattutto nelle regioni che hanno creato la rete dei servizi socio assistenziale abbiamo notato che la integrazione tra sanitario e sociale e difficoltosa e laddove avviene non sempre paritaria posto che la sanità avendo anche totalmente alla capacità di spesa pubblica
Generalmente riesce fortemente a condizionare undici equilibri anziché un equilibrio tra le due parti
Ma ancora io credo che il ruolo dell'ente locale
Sia fondamentale
Mi stupisce che solo la il ministro Bindi nella sua anzi nel suo intervento abbia sottolineato un ruolo fondamentale che viene assegnato all'ente locale l'accreditamento cioè la svolta la linea di svolta nel momento in cui si crea
La pluralità dei soggetti operatori il pubblico assume questo valenza di controllo e di promozione
Di un mercato controllato allora io vorrei che oltre a ciò che già è inserito in quanto responsabilità dell'ente locale in termini di accertamento di accreditamento ci vada oltre l'accenno con sinonimo lo ha fatto credo che sia necessario inserirlo ufficialmente decisamente nel testo di legge e che all'accreditamento deve seguire anche da parte dell'ente locale il controllo dei risultati
L'accreditamento non è sufficiente perché rischia di divenire una situazione è amministrativa burocratica
Legame l'accreditamento
Alla controllo di risultato credo che sia la parte fondamentale credo anche la più difficile ma questa è la scommessa
Che il riordino istituzionale Hashemi ha fondamentalmente al ruolo dell'ente locale
L'altro mondo
Enrico sulla sulla riforma delle IPAB
Non abbiamo voluto quell'articolato quel nei due nei due testi di legge articolato che riguarda la riforma delle IPAB è uguale questo mi fa piacere perché denota una consonanza di visione al Parlamento e il Governo certo che anche su questo
Dobbiamo immediatamente chiarirci
Noi vogliamo una riforma delle IPAB che mantenga
Una autonomia
Vera a delle IPAB e quindi abbiamo scelto o l'approfondimento della natura
Che riguarda le fondazioni ma a le fondazioni tempo cioè ma le le fondazioni ovviamente non abbiamo chiesto di approfondire un sistema di fondazione che mantengono la caratteristica di natura pubblica non tanto nella gestione ma quanto di rilevanza patrimoniale noi abbiamo assegnati patrimoni
Che sono come dire vincolati ad un obiettivo l'obiettivo quello dell'assistenza quindi l'altro aspetto da chiarire S in questa riorganizzazione delle IPAB la risorsa IPAB è solo una risorsa economica quindi patrimoniale da mettere a disposizione per la lo sviluppo della rete dei servizi questo può essere a condizione che siano le stesse IPAB riformate che pongono parte dei loro patrimoni al servizio di uno sviluppo della parete dei servizi
E d'altra parte io credo che da subito e qui mi rivolgo Nanni all'anno alla ministra
L'esigenza di andare velocemente ad una Censimento delle IPAB non le conosciamo neppure noi quindi quando parliamo di potenzialità e nome patrimoniale
L'urlo conoscevamo loro solo perché ci pare che sia così non conosciamo complessivamente la consistenza
Conosciamo ancora comunque certamente meglio qual è l'azione assistenziale o di intervento territoriale presso le persone delle IPAB e questo credo che sia una patrimonio da salvaguardare quindi nella sostanza noi ci collochiamo all'interno di questa
Riordino legislativo in termini assolutamente
Positivi propositivi vorrei rassicurare
Chi ha detto che non costituiamo un problema da parte nostra non vogliamo assolutamente sano un problema ma certamente abbiamo la condizione di poter vivere nella riforma la nostra autonomia istituzionale in collegamento con gli altri soggetti verificando e qui l'approfondimento in che termini anche con il pubblico bene grazie Costanza Fanelli seguirà il professor Ranci il ricorso io mi raccomando
Venti
Grazie per questa occasione di confronto di grandissimo interesse
Grazie se mi permettete non c'è la relatrice riesce non so perché volevo dare atto come dire in questi tutti questi mesi del paziente e testardo lavoro che ha prodotto io credo una capacità anche come dire di
Messa a punto di punti di che anno sviluppato un confronto non facile per la complessità dei soggetti e dei problemi che la tematica dell'assistenza ha prodotto e
Da questo punto di vista e volevo partire da alcune considerazioni generali molto veloci
Credo che sia giustamente importante come dire cogliere di questo grande sforzo alcuni punti fondamentali di innovazione e io vorrei diciamo in questo sforzo come dire di comunicazione dei punti forti caratterizzanti di questa grande riforma
Che ha poi tutta una serie di implicazioni forse meno o meno immediate cioè come dire ma che di cui dobbiamo delineare anche tutto un percorso operativo e non solo fatto per principi per sommi principi definiti una legge io credo che una delle dei punti più più importanti che questa proposta ecco e l'insieme le tematiche questa proposta contiene
è quella sostanzialmente di vedere come in mettendo mano finalmente con una riforma questa partita
Noi e sviluppiamo e non intacchiamo noi diminuiamo ma sviluppiamo in termini nuovi queste ispirazioni solidaristica che ha la caratteristica del nostro Paese se mi permette io
Vorrei anche in relazione a una serie di dibattiti sono detti stamattina a riprendere
Questo punto perché anche tutta la discussione della concertazione
Se non si dimette al centro il valore cioè questo sforzo di ricondurre e o anche di creare nuove modalità per rendere concreta questa ispirazione solo di rischi che ha che nelle intenzioni ma forse di poco nella pratica i guai fare italiano a vedere messo come patrimonio
Anche tutta la questione della concertazione e quindi del rapporto pubblico e privato diciamo può a dare anche adito ad alcuni problemi che qui anche sono
Tenuti fuori allora
Cosa significa sostanzialmente sviluppare questa ispirazione
Sì solidaristica e qualcuno giustamente oggi lacci e mette mette l'accento su quest'altro termine partecipazione sì solidarismo e partecipazione come come dire due voci importanti di questo sistema
Allora io credo che il primo punto su cui credo che sia giusto di affermare questo significa che tutto il sistema deve riuscire a favorire e promuovere
Una modalità e quindi un sistema anche di modalità di relazione tra soggetti che accrescono i livelli delle aree di responsabilità assunte
Questo vale per i pubbliche per il privato primo punto cioè io ritengo noi riteniamo che questa parola di assunzione di responsabilità anche da parte del del pubblico oggi significa qualcosa di molto diverso e a questa accezione noi intendiamo costruire io penso un rapporto fortissimo di con responsabilità di responsabilità sociale nel rapporto anche tra il pubblico il privato sociale in sostanza uno dei nobili interessanti innovativi di queste riforme come noi sapremo costruire questa famosa integrazione pubblico-privato in termini di assunzione di responsabilità e di modalità con cui questo rapporto pubblico privato sociali o privato intende realizzare questa nuovo livello di assunzione di responsabilità
Ora qui io credo che sono venute fuori nella proposta dei punti fondamentali che danno concretezza
La per esempio la l'affermazione di una chiamata responsabilità individuale accanto all'affermazione forte dei diritti cioè questo bilanciare continuamente questa io credo giusta anche il richiamo ad una nuovo modo di collocare la famiglia come soggetto di responsabilità
Questo nuovo richiamo un protagonismo dei cittadini-utenti io qui credo che dovremo anche da questo punto di vista sapere lo sappiamo
Che la collocazioni in questo disegno che ed è che ha come punto fondamentale poi quel principio di solidarietà qui e quell'affermazione concreta
Di tutela dei diritti dei cittadini tutti gli dette richiede certamente in Italia un percorso molto innovativo
Sulla terza gamba come dire del terzo settore che questo del modo con cui i cittadini utenti più che consumatori o cittadini Soggetti
Partecipano a questa a questo nuovo sistema di responsabilità ora noi sappiamo che l'Italia su questo è uno dei punti probabilmente che deve di più
Recuperare anche una storia che malgrado anche una presenza forte di alcuni organizzazione di cittadinanza che hanno posto con forza questo problema
Ma sappiamo anche questo sarà uno dei punti anche per la come dire di di caratterizzazione di questa più pieno sistema di integrazione solidale di responsabilità
E che dovrà riguardare io credo diciamo sia dei sistemi nuovi condivisi di controllo qualità nella rete di servizi sia a fine aprile fino ad arrivare fino come dire a anche a nuove forme innovative rispetto a quelle di oggi di forme con cui gli utenti e i cittadini partecipano alla gestione facendosi anche promotori di soggetti nuovi del terzo settore
E poi come dire tutto questo io credo trova concretezza se non mettiamo al centro di questo sistema di responsabilità all'ente locale come punto perché è l'unico che può attivare questo sistema
Allora io credo che se questo è il disegno
E io credo che sia molto importante e e qui la la la la proposta della Turco forse rifà ritornare un pochino meglio l'attenzione qualcosa che era i primitivi disegni poi che io credo che sia giusto collocare con forza questo principio del concorso attivo
Agli obiettivi di protezioni sociali di quei soggetti che hanno natura e finalità sociali
Concorso attivo in questo senso che dicevo primo concorso anche delle responsabilità che cosa ben più ampie diversa dal definire poi vanno definiti ambiti regole soggetti chiamati a gestire dei servizi cioè io credo che se molto giusto anche richiamo stamattina della Bindi anche da questo punto di vista io credo che nella costruzione della concertazione anche per quanto riguarda i soggetti del terzo settore va data una grande attenzione alla strumentazione dell'appoggio
Come strumentazione capaci di portare nei nei diversi livelli individuazione dei bisogni programmazioni verifica la voce
Di questi soggetti che cosa molto diversa invece dall'altra partita su cui io vorrei insistere molto perché un sistema di responsabilità condivise
Richiamo automaticamente a un sistema ben molto forti e di regole chiare
E qui io credo che la la questione dell'accreditamento è un'indicazione molto importante e nuova ma io non abbandonerei una serie di altre come dire esigenze di portare in regole pensiamo alla questione anche della pratica degli appalti regole specifiche che introducono chiarezza e forza senza paura anche di alcuni
Problemi cioè di alcuni gestioni di competizione che anche il terzo settore deve assumere fino in fondo
Io credo che quindi una un richiamo forte che questa e questa parte della concertazione richiede un sistema di regole ancora più forti debba trovare compreso quelle io credo che devono essere definite per quanto riguarda tutta la partita delle regole che attengono al lavoro in questo settore
Che una partita importantissima noi come cooperazione sociale ci siamo come vi abbiamo intrecciato continuamente le regole vedi questo mercato con l'affermazione di regole del lavoro di questa mi consentite una ultima cosa ha dato il via fu ristretto che riguarda queste benedette imprenditoria sociale io credo che se noi dove la parola sì come dire si presta parecchie considerazioni anche perché per fortuna
Non c'è un unico modello un unico soggetto che si può definire impresa sociale ma io non dimenticherei per prima cosa che la cooperazione in particolare
Ha costruito questo profilo perché attentato
Di collocare cioè di fare esercitare sostanzialmente la professione di operatore sociale con una accezione di responsabilità e di sensibilità maggiore cioè voglio dire che il la prima accezione richiesta impresa sociale
Insieme
Insensibilità
E a questo punto riviste e qui chiudo l'accomuna cooperativa insieme ad altri fu a queste o valori acquista coi Nisso fa e Chrysler Cizio di professionalità conosciute qualifiche esercizio di responsabilità in questo senso lei molto cauta come dire nelle rimettere
La parola impresa sociale come se ci possano essere come dire equivalenze duraturi ma invece definiamo molto bene chiamiamo i compiti
Le attribuzione di compiti anche le qualifiche di qualità sociali che intendiamo oggi evito oppure all'impresa sociale io credo che qualità sociali sono moltissime vanno anche in sé meglio ridefinì
Professor Ranci io mi scuso con voi ma chi prende più tempo ruba spazio agli altri interventi costanza mi ha rubato il cinquanta per cento ad un'altra mi dispiace
Sì seguirà Augusto Battaglia dieci minuti secchi per favore lo i tempi abbiamo obbligato
Allora
Una prima annotazione
Quasi di carattere culturale antropologico velocissima
Mettere il cittadino al cento come è stato sottolineato e come tendenza anche delle due proposte a una dimensione che vorrei sottolineare cioè e anche quello di riconosce gli assistiti non solo come assistiti USA apposta la parola assistiti ma come persone come Soggetti con non solo loro risorse ma anche strategie di vita
Questo mi sembra estremamente importante nel campo per la sanità dove da acquisire rispetto al paternalismo medico ma anche nel campo dell'assistenza
Allora il discorso della centralità della persona e riconoscerlo nelle sue strategie di vita nei suoi valori e non sovrapporre
Quelli di chi interviene
E da qui poi si dedica tutto il discorso ovviamente di partire dalla società che è stato detto da altre in questo senso anche il oggetto della ministero che parte dalla società dai livelli locali ha una sua suggestione che fosse potrebbe essere recepito
Un punto mi pare che è stato toccato più volte nel dibattito perché è un punto chiaramente che il picco è quello dei riforma dei trasferimenti monetari
Ci sono chiaramente sicario è comprensibile la cosa anche alla luce spense passate molte ansietà di categorie
Che sono oggi destinata ai trasferimenti monetari e che temono situazioni di vacanza
Vacanze i trasferimenti non vacanza loro ovviamente e quindi su questo va dato il massimo di garanzia e mi pare anche nella relazione del di questa mattina dell'onorevole signorina veniva dato però io dico francamente che a mio parere non c'è una riforma senza una riforma dei trasferimenti monetari questo è una componente essenziale senza dalla quale un processo di riordino molto riduttivo rispetto ai problemi e ci si trova di fronte
Del resto nei tempi apporti sull'assiste sulla spesa pubblica assistenza in Italia che come istituto per la ricerca sociale abbiamo fatto da dieci dodici anni in qua
Abbiamo sempre evidenziato come anche nei confronti situazioni estera situazioni italiana sia squilibrata nel rapporto proprio fare insorse investiti in trasferimenti monetari e risorse trasferite in dedicate a attivazioni di servizi lo ha questo non è solo una questione di immagino la questione sostanziale perché il servizio tende in qualche modo deve tendere a una progettualità quindi ha un inserimento e quindi a una valorizzazione di tutte le risorse del soggetto nel contesto sociale il trasferimento anche se alcune volte e tutto quello che necessita lascia la persona nelle situazioni consentendogli sopravvivere non di uscire dalla sua situazione allora
Se è tutto quello che necessita o se c'è una prospettiva di l'inserimento di valorizzazione lo si può valutare non a livello centrale ma solo nel contesto locale
Allora non si può non far realizzare anche qui un serio federalismo trasferendo tutto queste risorse dal livello centrale a livello locale e sarà il livello locale in grado da un lato di sviluppare più servizi
Dall'alto di valutare correttamente su Paul centralità relativa al singolo individuo la singola famiglia eccetera dove c'è un'azione di servizio di reinserimento sociale dove invece tutto quello che necessita è un trasferimento di carattere monetario
Del resto io ho avuto occasione di partecipare parecchi anni fa ormai all'Alvaro dall'esperienza francese sul reddito di reddito minimo d'inserimento sociale
Questo c'è anche un patrimonio di esperienza quesito che ha dato dei risultati abbastanza soddisfacenti e quindi credo che allunga distanza di tempo possiamo anche rifarci prevedere queste esperienze confortarci nel seguire quindi questo si lega questa riforma un discorso di personalizzazione degli interventi e di prospettive quindi preventivo reinserimento prevenzione insediamento eccetera e anche l'altro aspetto di responsabilizzazione la comunità sociale
Io temo fortemente che la sanità date le aziende a dimensione sempre più ampia
Qualche ragione che ha tentato e chiede le aziende si mila quali sanitarie con espropriazione degli enti locali la gran massa delle risorse
Assistenziali gestite dal livello centrale c'è una crescente deve responsabilizzazione comunità locale che poi sono l'interlocutore significativo delle esperienze che nascono nella società
E quindi non si può pensare che il sì una riattivazione di tutte queste energie iniziative
Eccetera del sociale se non c'è un interlocutore credibile significativo a livello locale
Credibile significativo io qui scusate è un altro punto su cui che è chiedo allora l'accento quarantadue in ordine
Al edificazione di un interlocutore di un soggetto politico credibile significativo a livello locale finora è stato un fallimento completo
Cioè questo soggetto non sarà realizzato
E la frammentazione comunale di del nostro paese impedisce se non si affronta seriamente ma con una certa decisione con tutto il coinvolgimento la sensibilità l'autonomia comunale ma bisogna è un certo punto arrivare a da una dimensione Secondo è la carenza di dimensione anche è stato uno dei fattori della espropriazione delle stagnazione di tutto sistema Autonomie locali dalla dal Governo dalla gestione dalla sanità
Che è stato fatto anche di buon grado a un certo punto e con una certa connivenze io credo agli enti locali allora
La che di villa il costituire un ente locale associato eccetera dimensione adeguata vale in questa dimensione balli in alto è un punto cruciale l'alto punto cruciale che fosse non è stato sufficientemente toccato e che bisogna mettere poi le risorse pubbliche condizioni di agire efficacemente
Allora quando si parla di aziendalizzazione per la sanità e l'aziendalizzazione in salita non è ancora stato adeguatamente si dice bisogna portarlo avanti permettiamo anche i servizi sociali in condizioni di agire
Sottraendo sì a le logiche ai vincoli eccetera del sistema tradizionale di carattere burocratico se no avremmo dei servizi allora io credo che questo sia un punto forse da considerare in maniera più specifica creiamo delle forme ripigliamo anche delle forme che a centoquarantadue ci sono ma non l'istituzione che non serve a niente per sottrarsi e ai vincoli e sistema burocratico
Più di una forma di aziendalizzazione che consenta l'ente pubblico associato nelle situazioni uguali decentrato meno le situazioni grandi città eccetera di avere uno strumento operativo
Realmente efficiente un po'tutti ti invita per flessibilità eccetera
Non tutto è dato dal pubblico qui giustamente è stato sottolineato il tema del creare un mercato eccetera
Qui chiede questo discorso si raccordi molto anche ai livelli essenziali di assistenza che io credo sia un punto importante
Perché questo è un settore molto sfumato
Allora c'è tutta una serie di cose che se vengono date se vengono offerti a condizioni socialmente favori al mercato eccetera
Va benissimo che occupazione che asservite pochissimi teche a questo però ci sono delle cose che devono essere assicurate da una signora assicurate da chi dall'ente che è responsabile allora
Abbiamo diversi soggetti tento questo mercato
Ho futura spiccato mercati i soggetti che sono responsabili delle finalità del perseguimento della finalità che non può essere che l'ente pubblico
Dei soggetti erogatori di prestazioni sul finanziamento pubblico dei soggetti erogatori di prestazioni soufflé risorse private quindi appagamento o dei soggetti erogatori di prestazioni gratuite sostanzialmente volontariato da allora abbiamo già visto io credo stiamo toccando con mano rispetto al mercato sanitario i problemi che e i vinti e i limiti del mercato sanitario al nostro Paese da molti troppo a mio parere fai Tolosa mente magnificato
è una situazione in cui non c'è una reale situazione di mercato perché lo squilibrio tra domanda e offerta no stop esso dilungarmi in questo discorso
Se il mercato sanitario è un mercato esplorato nella letteratura il mercato dei servizi socio assistenziali potevamo aspettarci certe cose qualcuno le ha previste che si sviluppa sono determinati rischi anche in ordine alla Spesal
Nel campo dei servizi socio assistenziali siamo mercato molto poco studiato molto poche analizzato ma in cui si porrebbero lei potus sì quel po'cessi di induzione
Nel conferire in Wella lasciare mano libera ai soggetti erogatori delle prestazioni soprattutto se queste pagate da un terzo pagante
Che il soggetto pubblico che si renderebbe o toccherebbero questo questo mercato lo renderebbero espansivo nella spesa e poco controllate efficace nei suoi risultati
Quel costo efficacia che veniva richiamato prima ad Hanau
Quindi credo che sia molto importante sapere quanto è già stato detto anche da alte dobbiamo analizzare che tipo di mercato vogliamo creare in questi servizi sociale può abilmente
A seconda del tipo di prestazione o di Ghino di bisogni a cui si fa fare a Fonte paterno anch'essi a dei tipi i mercati in parte riverse con regole diverso
Però occorre una consapevolezza sapendo anche che non è la semplice natura diversa dei Soggetti
Pubblici non posti dopo i dati che che è un correttivo adeguato alle di eventuali disfunzioni a meccanismi premianti devianti di questo tipo di mercato
In America si è visto che gli ospedali non può che non è che abbiano alloggi compattamento molto diverso dagli ospedali profitti est mi pare che anche in italiano sia molto diversa almeno se guardo dall'Osservatorio lombardo quindi credo molto importante approfondire
Questa tematica del mercato delle Diversi sta pezzi di mercato può abilmente diversificato da le regole e collegarlo anche poi al tema dei Soggetti sapendo che non sempre è l'abito che fa al Monaco
E che la natura di non porti non sempre garantisce soprattutto Sopa venendo vantaggi di ordine fiscale eccetera una effettiva priorità di finalità sociali e di correttezza nei rapporti di lavoro eccetera
E qui mi richiamo anche poi al problema che è stato adesso non mi di fondo
Del potere degli appalti e quindi di non andare in un mercato in cui venga premiato solo al massimo ribasso perché è stata la distruzione delle cooperativa del volontario del più seria eccetera in tanti contesti locali
L'integrazione ciò ancora due minuti in cui un minuto un minuto anzi oltre ma insomma un minuto grazie
L'integrazione io vorrei partire da un'osservazione un po'brutale in questi anni l'integrazione Italia sta facendo passi indietro non avanti
Dal cinquecentodue e cinquecentodiciassette quindi dalla strada che ha preso la sanità delle forme di lavoro integrato di équipe integrate eccetera che c'era non solo sta si vanno via via dissolvendo agli enti locali vanno recuperando le deleghe
Sì crea una parallelismo fa due servizi che stentano ad operare in maniera integrata allora
Dedico a questo un'ultima che io credo che qui dovremmo cercare di fare una riflessione più approfondita di quella che stiamo forse ancora facendo ciascuno Dinoi e anche un po'le riparato almeno in una fase iniziale
Dalle preoccupazioni o dalle competizioni dei diversi livelli di governo fare Gioni enti locali eccetera
Io credo butto lì è una provocazione lo so ma vorrei che ci si pensasse le ragioni per cui nel mille novecentottantacinque c'è stato il decreto Craxi di sottrae lo Stato che pagava a piè di lista la spesa sanitaria al dovere pagare a piè di lista anche la spesa socioassistenziale
Oggi ci sono molto meno perché spesa sanitaria spero socioassistenziale si gioca con essenzialmente fra il livello regionale livello locale fa la Regione il Comune comune che oggi viene riconosciuto una possibilità per Finardi integra anche la spesa sanitaria pena aveva Emilio qualità di servizi sanitari
Allora mi chiedo siccome questa faccenda della spesa è veramente un grosso difficoltà in ordine all'integrazione dei servizi
Assenso so che si solleva un problema enorme ha senso mantenere
Le logiche vecchie quando il sistema di finanziamento sta cambiando radicalmente e quando quindi forse le ragioni che stavano dietro antiche distinzioni vengono sempre meno
Non ha senso artico in un sistema articolato definanziamento Stato Regioni Comuni in cui Comuni partecipano anche al finanziamento per avere una certa soglia di qualità di servizi poi cede a un ripensamento di un sistema integrato definanziamento perché va benissimo dire che i servizi sociali si rifanno poi con i servizi scolastici con i servizi di formazione eccetera è correttissimo però purché questo non sia evadere il problema che io credo Cuccia le del rapporto determinante fa sistema sociale dei servizi sociali sistema sanitario dove evidentemente però se si va a un sistema più integrato devono essere dati al comparto sociale
Delle garanzie scusate sono rapidissimo delle garanzie di non sopraffazione dalla parte sanitaria
Per la maggiore da entità delle risorse per il maggior prestigio delle figure o riconoscimento diciamo così delle figure professionali eccetera
Quindi andare verso l'integrazione in queste non sono sono qui in condizioni di approfondire significa anche dare più peso all'ente locale nel compresi queste cose all'ente locale a una dimensione adeguata significa garantire le figure e il comparto sociale da essere subordinato sul piano dei ruoli dirigenziali sul piano di aver adeguati riferimenti sul piano della spesa eccetera però a me sembra che questo tema debba essere adeguatamente affrontato è stato anche ha richiamato al discorso zonizzazione distretti accettata Guides eccetera mi ci ritrovo estivo totalmente in quei problemi e smetto perché se no va a Como grazie
Augusto Battaglia si accettano anche rinuncia agli interventi e magari una nota per il onorevoli signori no
Augusto Battaglia coi di Erminia e infine
Ma io credo che noi abbiamo divenuto un percorso che ci deve portare a una legge
Che
Deve rispondere a bisogni vecchi e nuovi soprattutto deve tenere negli anni
E per tenere gli anni credo che abbia bisogno di un assetto istituzionale ben definito
Debba erede gli strumenti per rispondere ai bisogni nuovi ai bisogni del futuro
E deve avere essere ispirata a criteri di compatibilità
Con le risorse con quelle che sono le disponibilità reali di un Paese
Ora da questo punto di vista credo che una prima grossa sia quella di apprezzare
Lo schema l'impostazione del lavoro fin qui fatto si va verso la regionalizzazione si va verso un servizio più vicine ai cittadini
Naturalmente in questo processo credo che dovremmo fare una particolare attenzione a seguire i diversi soggetti che stanno lavorando in questo campo perché dico questo perché se leggo lo schema di disegni di decreto legislativo
Della funzione pubblica attuativo della legge cinquantanove
Credo di alcune perplessità alcuni passaggi le sollevino
Perché in alcuni passaggi mi sembra che ci sia un'impostazione che non va a rafforzamento e al superamento del seicentosedici ma addirittura per certi versi ad un rischio di arretramento rispetto al seicentosedici per esempio nel ruolo dei comuni laddove mi pare che e si individui nella regione non tanto diciamo l'istituzione che ha il compito di organizzare legiferare programmare quanto un istituzione che a la competenza complessiva degli interventi anche amministrativa anche operativa alla quale poi da parte sua può verifica come delegare alle Province ai Comuni che vedo che bisogna seguire bene questo passaggio
Perché poi una volta attuato il decreto legislativo attuativo della cinquantanove c'è il rischio che poi si reclutano spazio comunque che si creano delle situazioni che rendono difficile invece procedere sul piano della riforma
Ma altra cosa che voglio segnalare che mi sembra che in quello schema sia in qualche modo trattato con una certa superficialità il problema del personale laddove tra le competenze diciamo delle regioni a un certo punto si dice che è compito delle delle regioni l'istituzione organizzazione il coordinamento dei soggetti delle strutture operanti nella ma dei servizi sociali e si elenca tra cui la professione di assistente sociale
Quando invece noi sappiamo che invece l'aspetto del personale non può essere liquidato così genericamente
Sarà e dovrà essere uno io aspetti più significativi del processo di riforma
Perché non lo siamo parlare di enti locali dei comuni di terzo settore di volontariato di tutto quello che vogliamo ma poi l'ossatura su cui si incardina il processo di riforma è il personale
E il servizio sociale professionale sono quelle professioni che avranno la responsabilità e dovranno avere la competenza e quindi si dovranno individuare le professioni profili professionali bisogna ristudiare
La formazione che deve rispondere a criteri uniformi su tutto il territorio nazionale perché saranno quegli operatori che poi saranno chiamati a realizzare a far funzionare la Rete a creare le condizioni nel territorio che consentono di intervenire sulle situazioni e più complesse
Deve essere un legge diciamo che tiene nel tempo anche perché tiene conto di
Dei processi in atto e di quelle che saranno le emergenze che noi dovremo affrontare nei prossimi giorni i prossimi anni io voglio qui citare un dato uscito fuori in questi giorni alla presentazione della indagine sullo stato di salute italiani dell'Istat l'ultima indagine
Gli anziani non autosufficienti con più di sessantacinque anni sarebbero un milione ottocento mila con diversi gradi di autosufficienti non-autosufficienza però mi pare che la la quota diciamo il numero era un numero significativo e se proiettiamo questa cifra da qui a vent'anni andiamo verso i tre milioni di anziani non non autosufficiente
Io credo che noi dobbiamo riflettere su questo dato perché è chiaro che questa è una delle grosse emergenze che dovremo affrontare nei prossimi anni
E credo che si presenta con caratteristiche tali per cui difficilmente con gli strumenti degli interventi tradizionali lo si diceva anche stamattina nell'intervento
Di Elsa Signorino poi interventi esterni entrare tradizionali difficilmente si riuscirà affrontare questa questione come rispondiamo a oggi oggi rispondiamo condivido avari
Anche qui c'è qualcosa da dire perché è sempre più ci arrivano denunce c'erano mi pare qui da Torino stamattina non so se ci sono ancora Santana era è uno dei punti io usi che denuncia
Questa questione di tanti anziani mandati fuori dalle strutture sanitarie anche quando il nucleo familiare o familiari non si fanno carico della loro della loro cura e quindi con rischio di che avvenga meno quel diritto alla salute il diritto alla cura di un diritto fondamentale stabilito non dalla Costituzione ma dalla legislazione in atto si risponde con un po'di rimborsi di natura fiscale sullo Suzette quaranta e si risponde con l'indennità d'accompagnamento che solo per gli anziani ultrasessantacinquenni ormai proietta quel proiettata come spesa verso i sette mila dichiarati
Quindi se noi consideriamo quello che succederà nei prossimi anni ci rendiamo conto la della dimensione non soltanto sociale della complessità di questo fenomeno ma anche della sua dimensione economica
E allora noi dobbiamo essere certi che il nuovo sistema
E capace di affrontare quel tipo di bisogni sociali perché altrimenti se noi trasferiamo questo problema alle regioni ai comuni senza aver deciso come rispondiamo
Anche in termini finanziari a quel bisogno rischiamo di gravare gli enti locali di una responsabilità che rischia di far crollare gli enti locali
E con essi anche la riforma del sistema di sicurezza del sistema di sicurezza e sociale e quindi
Da questo punto di vista credo che nei prossimi mesi noi dobbiamo essere capaci di scelte coraggiose
La via tedesca la via francese la via inglese la via italiana originale però il terzo settore il la mutualità però credo che una decisione da questo punto di vista ormai sia matura e del resto e quanto ci viene indicato dal decreto
Di programmazione economica e finanziaria quanto si è discusso anche in termini della recente legge finanziaria ma credo che quella una direzione di marcia sulla quale credo che bisogna marciare assumere delle decisioni
Decisioni è perché
E l'altra caratteristica credo del sistema verso quei andiamo e la capacità di rispondere ai sì Jensen che sono diversificati
Io credo che sarebbe un grave errore se non semplificarsi immobile troppo dire
Bisogna ridefinire il rapporto tra interventi economici e servizi è un fatto sicuramente che condividiamo che condivido però poi bisogna capire che all'interno di questo bisogna capire cosa c'è che è una cosa e l'assegno l'intervento per un minore per il mantenimento do minore
Una cosa è l'assegno l'intervento economico sul nucleo familiare
Che vive una situazione di precarietà momentanea ma che si supera per una cosa e il bisogno assistenziale do anziano una cosa sono le esigenze di un handicappato grave di una famiglia che questa vi cioè non è l'handicap parla vive dal primo giorno all'ultimo giorno della propria vita e rispetto al quale individuato una certa condizione non è che si può pensare che si rimette in discussione ogni volta
Diciamo in un discorso con servizio con l'assistente sociale
Con questo e con quell'altro quindi all'interno bisogna guardare saper distinguere saper distinguere dove c'è il reddito familiare dove c'è il reddito individuale
Cosa dobbiamo riconoscere al titolo Della minorazione e cosa in base ad altre esigenze perché dobbiamo rispondere a una situazione che è estremamente diversificata ed anzi devo dire anche che la spinta oggettiva ma mano che noi andiamo a intervenire sempre più
Sulla famiglia sull'individuo con l'assistenza domiciliare sarà sempre una spenta che porterà sempre più l'utente a dire va bene ma il servizio ma lo contratto io so io qual è il mio bisogno
Cerco di trovare una soluzione adeguata Alenia reali necessità e le mie negli anni settanta e posso discutere certo male stabilisco in primo luogo in primo luogo io
E allora credo che noi dobbiamo fare una dobbiamo essere da questo punto di vista prudenti evitare le semplificazioni ora il problema lo sentito stamattina l'intervento di Daniel non è tanto delega non delega il problema è capire dove vogliamo arrivare e come possiamo Sale a rizzare per esempio nel campo degli Amor degli emolumenti una riforma che è necessaria ma una riforma della nell'all'interno della quale non vengano meno alcuni principi alcune risposte e alcune conquiste e delle delle categorie
Ora in questo quadro e finisco mi pare no ci son stato e cioè la questione del terzo settore
Io devo dire con molta sincerità e in alcuni interventi sento un po'alcuni passaggi che fanno pensare così a un a un falso obiettivo
La riforma non è che se la riforma deve servire a far sviluppare il pezzo sotto
Il terzo settore che deve essere capace di rendersi utile agli obiettivi della riforma perché noi possiamo le istituzioni possano rispondere meglio e più puntualmente al bisogno del cittadino che l'obiettivo della riforma
E allora io credo che noi dobbiamo fare uno sforzo se vogliamo che e il nuovo sistema sì contenga questi elementi di novità di partecipazione di solidarietà diffusa noi dobbiamo fare uno sforzo diciamo in qualche modo di uscire
Dalla genericità e cercare di vedere come concretamente la mutualità come concretamente la cooperazione sociale in che settori eccone può intervenire attraverso delle proposte che ormai devono essere proposte concrete perché ritorno e finisco al discorso di prima
Perché al momento in cui dentro un nucleo familiare c'è una persona anziana non autosufficiente che ha bisogno di cure
E per la quale il e lo Stato adesso nelle forme che troveremo sarà l'assicurazione obbligatoria sarà il e buono servizio sarà quello che sarà Mita lo strumento anche finanziario per affrontare quel bisogno e so che qualcosa mi darà lo Stato
Proprio la collettività è qualcosa ci dovrò mettere io perché la famiglia sta dentro questo sistema e alle sue e alle sue responsabilità
è chiaro che io tenterò a scegliere la soluzione più adeguata alla mia famiglia alla mia cultura familiare a mio modo di vedere le cose ai miei bisogni particolari al mio tipo di vita al posto dal luogo dove e quindi e chiaro che sarà sempre più il cittadino alla famiglia
Che tenderà ad individuare le soluzioni più conveniente sul piano economico e sul piano sul piano qualitativo allora questo è il campo in cui il terzo settore credo debba sviluppare la sua iniziativa e la sua proposta perché nella misura in cui vengano digitare
Alle famiglie e ai cittadini
Delle soluzioni qualitativamente adeguate e anche economicamente compatibili allora sarà G si aprirà di fronte un'autostrada di si aprirà uno spazio enorme se questo non verrà poi la famiglia si fa i suoi conti
E se gli conviene invece avere diciamo la colf per rispondere al bisogno assistenziale diciamo lago collaboratore o lago Bologna collaboratrice familiare e Piero magari utilizzando un'indennità di accompagnamento e delle risorse familiari e in quel modo rispondere al determinando fabbisogno io credo che poi la la la la la la famiglia sceglierà quella che è la soluzione
Che ritiene più conveniente per il suo sistema per il suo sistema di vita quindi si apre diciamo
Credo Onna o un un campo di
Riflessione importante noi dobbiamo cercare diciamo di trovare le soluzioni più equilibrata e più adeguati
Grazie
Erminia e impegno
Seguirà l'Ambrì lì
E io vi porto in primo luogo le scuse dell'onorevole Maura Cossutta che è stata trattenuta a Torino per ragioni indipendenti dalla sua volontà
E venendo al merito della discussione di oggi vorrei provare ad accogliere l'invito dell'onorevole signorina quindi a ragionare su contenuti che ci sono stati proposti anche sul dibattito così come si è articolato
In particolare
Mi interessava sviluppare tre argomenti che hanno attraversato alcuni interventi anche a partire dalla relazione introduttiva
La funzione dell'assistenza sociale
Non perché io ritenga che il provvedimento di legge quadro debba restringersi al settore dell'assistenza ma perché ritengo che anche nell'ambito di una legge quadro più articolata e complessa di riordino di un sistema di protezione di sicurezza sociale complessivo dovremo fare chiarezza su che cosa è per noi l'assistenza sociale prima ancora di andare a definire quali sono i soggetti e qual è il livello di integrazione dei soggetti
E cioè quali sono le finalità
Perché abbiamo parlato e credo che su questo siamo tutti d'accordo ti una finalità di riduzione delle condizioni di bisogno quindi riduzione del bisogni individuali e riduzione generalizzata delle condizioni di bisogno
Credo che questa si realizzi attraverso due modalità e cioè la promozione della massima autonomia dei soggetti destinatari degli interventi lo dico perché ho sentito e in alcuni interventi che ci hanno preceduto
Proporre all'attenzione l'autonomia dei soggetti fornitori dei servizi allora siano essi soggetti di natura pubblica siano essi soggetti di natura privata siano essi direttamente soggetti pubblici credo che dovremo fare molta attenzione al fatto che in ogni caso permanente una i terroni mia una differenza fra il soggetto prestatore e soggetto destinatario del servizio
E quindi quando parliamo di autonomia
Dobbiamo avere presente o lettere alle Autonomie degli enti all'interno del sistema oltre all'autonomia dei nuovi soggetti che si affacciano
Sul fronte dell'allargamento la sfera pubblica dovremmo tenere sempre presenti io credo l'autonomia dei soggetti destinatari dei servizi anche nell'ambito familiare molto l'associazione lo propongono anche in relazione alla famiglia ma anche in relazione alle associazioni
Il secondo argomento quello della prevenzione e cioè quello della promozione di un corretto utilizzo delle risorse sociali
è stato toccato qui con approfondimento rispetto all'integrazione tra il sole sociale e sanitario
Credo che abbia a che fare anche con il lavoro con le pensioni con la casa con la formazione con la scuola con i trasporti e cioè con tutto il complesso del sistema del welfare
E cito questo fatto della promozione di un corretto utilizzo perché venendo alla definizione che ci era stata data l'onorevole signorino io condivido questo passaggio che lei ci proponeva dell'assistenza dal luogo di bisogno che possono essere discrezionalmente assunti al luogo di realizzazione della cittadinanza sociale
Però penso anche che questa descrizione dell'assistenza come luogo di bisogni che possono essere discrezionalmente assunti e più una descrizione
Di come nei fatti si sia fatta l'assistenza nel nostro Paese che del quadro giuridico istituzionale che invece avrebbe dovuto presiederla
E lo dico perché ritengo non per per cultura come dire tecnico giuridica ma per cultura politica perché condivido la cultura politica però promosso io credo che in in tema di assistenza sociale
L'articolo trentotto della Costituzione debba comunque restare un elemento visto che non è stato né si intende modificare un elemento fermo all'interno della ricostruzione del sistema di assistenza
E lo dico in relazione a questa proposta dello scambio cioè questa
Situazione sicuramente di squilibrio era i trasferimenti monetari servizi
E credo però appunto discenda in primo luogo dal fatto che non si sono fatte e si continua a non fare corretti e adeguati politiche settoriali io cito l'esempio sempre e banale ma vorrei che ci capiscono per non restare su di un piano di astrazione dell'abbattimento delle barriere architettoniche
Ma voglio dire sono trentadue anni
Che si fanno leggi sull'abbattimento delle barriere architettoniche sono trentadue anni che si continua a costruire
Nell'assoluta ignoranza manico ignoranza proprio nel senso latino del termine continuando ad ignorare le normative tecniche che presiedono all'abbattimento di barriere architettoniche
In primo luogo in secondo luogo le risorse allora ci sono soluzioni che a livello di singoli Comuni sono state adottate e di destinazione di una quota fissa degli oneri di urbanizzazione per l'abbattimento delle barriere architettoniche e per un'urbanistica che le rispetti io credo per esempio che questa possa essere una strada un'indicazione
In mancanza dell'abbattimento delle barriere architettoniche non abbiamo un aggravio delle spese di assistenza sociale proprio dei trasferimenti monetari in termini di assistenza
Perché ci servono le indennità di accompagnamento perché ci servono i trasporti speciali perché ci servono tutta una serie di servizi dobbiamo fornire proprio perché non si fanno le le adeguate politiche e non si forniscono i necessari servizi nei settori di competenza dico questo per dire che appunto il riequilibrio tra i trasferimenti monetari e i servizi deve e può avvenire anche con l'offerta di quei servizi che è necessario rendere almeno quelli previsti a normativa vigente
Fermo restando che sicuramente è opportuno poi arrivare a un miglioramento dell'offerta dei servizi rispetto a quella però minima necessaria secondo secondo il mio punto di vista ma deve anche secondo quadro normativo che attraversa tutti e due i provvedimenti di legge
Ed è la la seconda il secondo interrogativo che volevo proporvi è quello perché mi sembra che su questo non ci sia una grande una grande identità di vedute al di là del fatto che usiamo termini
Assai spesso molto simili
Quali che abbiamo della funzione pubblica
Perché se la funzione pubblica e come io credo che sia almeno sul piano dell'assistenza sociale così come va inquadrata l'articolo trentotto la Costituzione un soggetto passivo di diritti soggettivi perfetti
Se questo la funzione pubblica allora le compete compete all'ente pubblico pur nell'ambito del principio di sussidiarietà così come lo abbiamo definito di garantire l'uguaglianza e l'efficacia dei servizi
Quando si parla di efficacia e viene spesso usato questo termine popolo o lo è stato negli interventi che mi hanno preceduto
Per contrapporre all'efficienza io vorrei metterne in luce un altro aspetto che mi sembra fondamentale e che credo debba attraversare la nostra idea di riforma dello stato sociale in generale
E cioè per efficacia si deve intendere non solo l'efficacia in Terna al sistema già in atto e cioè la nostra capacità di dare delle risposte adeguate ai soggetti che sono già dentro che sono già inclusi nel sistema dei servizi sociali
L'efficacia è invece la capacità di cogliere la domanda sociale emergente di conoscerla e di fornire risposte adeguate anche quella che in questo momento non è inclusa nell'ambito dei servizi
Perché altrimenti per l'appunto noi forniremo dei servizi qualificati ma continueremo a produrre le condizioni
Per nuove forme di inclusione o di esclusione dei servizi e soprattutto per il mantenimento di forme di esclusione dei servizi
Lo dico rispetto in particolare tutti i discorsi sulle politiche sulla povertà
Perché credo che la povertà
Debba e siete ritenuta come un processo l'esito di un processo non montato con il quale ci misuriamo e se l'esito di un processo
Sicuramente ci sono dei percorsi di uscita dalle povertà e sicuramente questi percorsi hanno a che fare con il sistema di assistenza sociale
Però ci sono anche i percorsi di entrata nelle povertà
E allora sui percorsi di entrata nelle povertà si interviene per l'appunto con quelle politiche di prevenzione che prima dicevo e che devono essere adeguate corrette politiche
Sia della sanità e del lavoro che della casa che dell'istruzione
L'ultimo l'ultimo argomento se se ho ancora un minuto di tempo e quello della dialettica che si apre tra la funzione pubblica così come come a me sembra di dover la definire e il il cosiddetto terzo settore che secondo me abbiamo usato troppo genericamente un po'tutti
Qui questo oggi perché terzo settore è una cosa variegata e complessa
Vorrei almeno distinguerlo in due elementi e cioè le forme di autogestione sociale e le forme di controllo sociale che il Terzo settore può mettere in campo
E quindi per un verso tutto quel sistema per attraverso il quale si arricchisce l'offerta e si arricchisce la sfera pubblica nei rapporti con il privato cittadino attraverso forme autogestite di servizi io ho sempre a mente anche perché sono una donna questa differenza mi mi piace di nominarla quando ne ha l'occasione l'esperienza dei consultori familiari che le donne hanno autorizzato autogestite poi imposto servizio pubblico e che forse oggi dovremmo andare a rivedere immettendo nuovi elementi
Credo di di autogestione
Ecco e quindi questo è un primo ambito ed è importante ma c'è un secondo ambito che non ho sentito citare in alcun modo qui oggi che è quello del controllo sociale ho in mente qualche cosa di simile all'associazionismo di promozione sociale
E alla relativa legge perché in discussione e cioè che tipo di raccordo fra le associazioni di tutela di autotutela e di promozione sociale e il sistema complessivo dei servizi
Che si vari definendo dell'offerta dei servizi ripeto siano essi pubblici o privati perché mi interessa il rapporto tra soggetto prestatore del servizio e soggetto che riceve il servizio
Prima ancora che trasferimenti né Naro ecco che tipo di meccanismi abbiamo per immettere un forte controllo sociale non solo a livello centralizzato ma anche a livello territoriale di base
Da parte dell'associazionismo un ultimo cenno allieve
Al problema della rappresentanza che è un problema che non attiene alla riforma ma che secondo me importante perché c'è il rischio per l'appunto
Che la pretesa di una rappresentanza e che poi diventi esclusiva attraverso le associazioni e che quindi secondo me dovrebbe trovare forme
Anche
Attraverso singoli cittadini nel rapporto con i soggetti prestatori di servizi nel controllo dell'efficacia dei servizi stessi evidentemente deve passare anche per i singoli cittadini
Perché altrimenti andremmo a qualificare un associazionismo che diventa un associazionismo di esclusione se non mi associo non ho capacità di rappresentanza
Vi ringrazio
Grazie
Attilio non brilli presidente dell'ambiente
Credo che i tempi l'orario non consentano di fare lunghi discorsi
E credo che di materia e di materiale ne abbiamo avuto tanto
Da studiare ancora per qualche mese
Quindi mi limiterò esclusivamente fare dei flash su argomenti che ritengo essenziali ai fini di queste riforme
Intanto
Vorrei ringraziare presidente Giannotti mio conterraneo lui ad Arezzo e chi a Nino mai io sono maremmano e quindi iniziamo iniziamo visti siamo vicini nonché la ministra ovviamente
Per l'attenzione la costanza
E la sensibilità che ha dimostrato non è la prima volta in queste lunghe serre bande che appunto si fanno su questi argomenti tanto complessi
Mi dispiace che non ci sia quella onorevole signorino
Ecco come ha Cece
è un saluto quindi anche alleghi ovviamente
Ho intanto vorrei dire così per inciso che non per meriti personali ma per meriti di tutto il corpo sociale che oggi è rappresentato dagli invalidi di tutte le categorie
E di tutte le associazioni esistenti che hanno trovato per la sensibilità della ministra
Voce nella Consulta nazionale
Come dire che
Il passaggio che ha accennato notevole
Tra la legge crisi provvedimento che attualmente si va discutendo
è un po'troppo lungo perché da quell'epoca molti passi sono stati fatti specialmente nel settore degli invalidi civili
Dove mancava fino al sessantadue mancava una legislazione appropriata eravamo i figli di nessuno oggi in campo internazionale ci dicono a Chiari note che noi abbiamo una delle legislazioni più avanzate d'Europa anche se come spesso ripeto là dove mi trovo a discutere che noi abbiamo le leggi ma non abbiamo i servizi loro hanno poche leggi ma hanno multiservizi
E quindi io credo che adesso ci stiamo incamminando verso una ristrutturazione del sistema che ci porterà finalmente in Italia anche ai servizi e non è poca cosa
Quindi da leggeri ispidi novità soppiantando con la legge del sessantadue
Perché mi ricordo quando io ho cominciato nel sessantacinque
E gli invalidi civili si trovavano sugli scalini delle chiese chiedere Morosina perché bisognava andare ai famosi ECA per mettere il bollo della questura e andare poi a ritirare l'obolo perché non altro era non era assistenza era l'obolo
Molti passi sono stati fatti e oggi come dicevo abbiamo una ricca legislazione certo questa ricca legislazione va riordinata e siamo sulla strada di questo riordino
Io ho cercato attraverso anche l'ufficio
Legislativo dell'associazione di seguire più che ho potuto sia la sua proposta di legge numero del suo lavoro
E quello o della ministra che si voterà verso la Consulta
Io credo che se
Molti germi di quelli che sono insiti nella legge nella proposta insomma del governo
Verranno ben distribuiti nella suo nel suo lavoro io credo che si possa fare un buon salto di qualità e andare verso una
Formata integrativa dell'attuale sistema legislativo che non è poca cosa perché per esempio l'indennità di accompagnamento che io ne do atto ormai si è stabilito sia detto in più
Ma certamente non è tutto è stato detto anche da chi è intervenuto che ci vorranno
Del delle del dei supporti ancora economici o non o di servizio ma certamente ci vorranno del delle integrazioni per rendere autonomo un disabile che ha veramente un'infinità di problemi
E anche di questo io debbo dire che sin dal primo momento quando la Consulta ha presentato il documento alla ministra
Già c'era questa convinzione che questo aspetto del problema
Era un problema ormai codificato e non si sarebbe ovviamente toccato questo credo che è andato o è stato meglio condiviso da tutte le associazioni piccole grandi storiche non che vedevano in questo aspetto del problema una minaccia notevole perché dall'ottanta dal Governo Spadolini per arrivare ad oggi noi non avevamo fatto altro che ogni anno con le finanziarie ad andare in venti mila in trenta miglia davanti al Senato Palazzo Chigi o alla Montecitorio per difendere questo aspetto che era appunto importantissimo
Detto questo
Io sono anch'io debbo dire che sono preoccupato
Per quanto e mi sembra anche tutte le gli amici e le amiche che qui in questa sala ci sono numerosi
Dico che la prevalenza in questa sala sono i rappresentanti delle associazioni dei disabili sono tantissime e credo che questo questa preoccupazione mia Hello sentita dappertutto
E anche di tutti i loro e noi vogliamo appunto dire che in questo momento riteniamo che ci siano troppi provvedimenti troppi uno dietro l'altro non dietro l'altro io avevo anche manifestato la ministra
Perché non abbiamo tempo di di valutarli attenta mente sono quattro cinque sei provvedimenti uno dietro all'altro e per esempio sembra una una cosa da niente ma per esempio in in questo provvedimento che riguarda riempio la finanziaria a un certo punto
Si parla di assistenza a favore praticamente dei disabili si parla dei disabili fisici e va bene ciclici e va bene
E altri assistiti e si è dimenticato i sensoriali
è e questo è nella finanziaria quindi ormai è passata e potrebbe creare i già questo sì va bene per direi per direi assist per a per analogia sì per analogia si può potrebbe anche superare questo però le leggi sono sono leggi serie
E ogni volta si va a discutere per fare applicare una norma che non è chiara e diventa difficile veramente e non vorremmo appunto che queste leggi che vengono una dietro l'altra
Non debbono essere praticamente seguiti attentamente e da chi ha speso una vita intorno a questi problemi
E mi pare che una conferma celata ma la stessa ministra della sanità quando ha detto che in questi giorni in questi giorni che è stata al centro di quella famosissimo umana storia del del del Di Bella
Delle cure ogni cancerogene eccetera è debba far riflettere che lei stessa ha detto abbiamo in questi giorni ha avuto questa esperienza che c'ha aperto praticamente la mente ci ha fatto capire cose che non avevamo capito e che invece seguendo le vivendo le così come abbiamo vissuto eccetera quindi questa diciamo schiera di leggi che vengono avanti ci preoccupano non poco
Una delle ragioni che noi riteniamo anche fondamentali est quella del controllo
I controlli rigidi serie
Senza pietà per nessuno Dinoia di quelli che che che lavorano nel settore sociale in generale perché perché insomma non è che noi vediamo bene per esempio le raccolte a partire da Telethon per arrivare a quelle piccoline che si fanno nei piccoli paesi
Perché insomma questi soldi dove vanno a finire che ci si fa ecco ci vorrebbe un controllo per dire sì tu lo puoi fare raccoglie i fondi fai quello che ti pare però devi dimostrare dove questi soldi li metti
Perché molte volte abbiamo avuto la sensazione che non sempre sono finalizzati al recupero dei disabili o all'assistenza dei disabili
Barriere architettoniche è stato che mi ha preceduto ne ha fatto cenno
Ecco noi abbiamo per esempio in campo nazionale
Una infinita di domande di invalidi gravi Simi che dicono ma come mi avevano detto che c'era il contributo per fare l'ascensore io abito al quinto piano
Non ho possibilità eccetera sono carcerato dalla mia abitazione privata
Devo avere il contributo ma non ha detto che la legge tredici non è stata rifinanziata
Ecco ministra io non sì in Finanziaria la legge tredici non c'è
Cioè viene dal fondo
Estrapola
Faccio ammenda mi fa piacere ne prendo atto ne prendo atto con piacere perché è una chiesta pressante che viene veramente da tanta gente da tutte le parti d'Italia
Si è parlato di Regolamento
Costi-benefici da cordone ha parlato lei nella sua appunto costi-benefici
Ecco qui vorrei spendere una parola chiara
Fermo restando che in un periodo di crisi tutti quanti oramai diciamo che non si può dare più tutto a tutti
Ecco io voglio porre una domanda
Chi ha fatto i conti
Di quello che lo Stato andrà a impegnare
In tutta quella serie di disposizioni contenute
Nella legge che si porta avanti da parte sua da parte del parlamento e anche del governo
Perché io ho la vaga impressione che se oggi si spende dieci
Per questo nostro settore domani si spenderà sicuramente cinquanta
Siccome già il dato del sarebbe meglio certo sarebbe meglio però in un periodo di crisi non vedo come lo stato possa affrontare un discorso ampio di questa natura se si pensa che solo nel settore delle pensioni nostre lo stato impegnato per sedici mila miliardi
E poi c'è la riabilitazione poi ci sono le protesi si va nell'ordine delle migliaia di miliardi e poi ci sono tante altre cose voglio dire tutto bene noi approviamo il minimo vitale il il minimo di inserimento
Tutto quello che nelle nella programma della appunto legge che si sta approntando
è previsto
Però io ho forti dubbi perché quando per esempio non vorrei che si ripresentasse così come si è presentato per la indennità di accompagnamento
Quando praticamente si è fatto la nel dice nell'ottanta la la la battaglia per la legge diciotto si è fatta perché lo Stato già allora si diceva che spendeva una barca di miliardi
E si è detto no portiamoli in famiglia perché in famiglia
Si risparmierà infatti eravamo nell'ordine mi ricordo di trecento mila lire negli ospedali all'ora per un grave e che praticamente sì sì sì sì si dava una una contropartita di poche migliaia di lire che poi via via sono aumentate ma che hanno dimostrato che dando questo contributo alla famiglia gli invalidi gravi rientravano nel nucleo familiare
E lo Stato veniva risparmiare migliaia di miliardi
Perché li toglieva fuori dagli su Comi
Ecco non vorrei che una riforma sbagliata potesse portare a queste conseguenze cioè mettere lo Stato in condizioni mi di dire non possiamo più erogare somme capaci di poter dare autonomia integrazione ed altro perché abbiamo superato ogni confine in quanto e secondo noi non si dovrebbe toccare la legislazione esistente pur rivedendo la in alcuni i settori che alcuni particolari
Ma partire da lì per poter poi ovviamente è dare fare le le le opportune modifiche ed integrazioni
Mi pare che non ho altro il discorso è lungo io ringrazio del a vince match era rimasto per cortesia lanci il nella nel testo della della legge
Anche il governo si dovrebbe a prestare a preparare quindi ad presentare
Vi è un aspetto o del problema nella sua interezza che rispecchia esattamente il documento che la Consulta ha dato alla ministra
C'è solo una differenziazione sulla questione della delega però io ritengo l'ho già detto agli amici
Che la dea lega sarebbe bene lasciarla
Al ministro cioè dal governo perché attraverso proprio la valutazione che la ministra può fare attraverso la Consulta per equilibrare un problema che è veramente delicato
Grazie
Grazie
Mariangela Bastico presidente della Commissione affari sociali
Dell'Emilia Romagna seguirà Betty leone
Un sì convinto all'impianto di fondo della progetti di legge che credo sia anche l'impianto di fondo di tutta la riforma del Welfare in sostanza un sistema universalistico
Di protezione sociale che garantisca l'accesso a tutti i cittadini e che quindi abbia come punto di riferimento primario il cittadino i suoi bisogni
Ma anche le risorse che questo cittadino la sua famiglia
E la rete della solidarietà diffusa può attivare in ciò esprimo già una prima valutazione che questo tema che è stato posto al centro della nostra discussione rispetto alle categorie sia un tema che non può essere messo al centro della nostra legge
Non tanto per non dare per cancellare le associazioni che tutelano i cittadini invalidi o altro anzi queste devono esistere e svolgere continuamente il loro ruolo di stimolo e degli sollecitazione
Ma è la risposta che le istituzioni insieme con tutta la società civile che debbono dare i bisogni
Che non può avere come riferimento il soggetto in quanto categorizzato
Ma la persona lo ripeto che porta bisogni ma porta anche risorse differenziate e che deve essere sostenuta messo ai percorsi di autonomia
La seconda cosa sulla quale volevo esprime la mia valutazione questo tema conseguente del mix tra erogazioni economiche e servizi io credo davvero che l'obiettivo dell'uso ottimale delle risorse
Che purtroppo le risorse che destineremo al preesiste ma di protezione sociale saranno abbastanza stabili nel tempo non possiamo pensare ad una grossa espansione magari la vorremmo però non è oggi nella nostra prospettiva ebbene bisogna valorizzare al meglio il sistema delle nostre risorse
Allora questo secondo me può essere fatto concentrando
Erogazione economiche e servizi in uno stesso sistema di governo cioè in sostanza noi dobbiamo avviare le leve dello Indirizzo criterio e obiettivo che vengono date rigorosamente dallo Stato
E debbono essere concentrate nel fondo sanità nel fondo sociale dal punto di vista del punto dove si concentrano le risorse dobbiamo a vere il livello della programmazione concentrato nelle regioni che di una chiara individuazione di obiettivi programmi priorità e modalità di governo il governo che ha come centro il Comune ebbene questo sistema istituzionale secondo me correttamente delineato dal disegno di legge deve potere governare insieme erogazioni economiche e servizi
Creando un sistema Amex dove scusate la grossolanità ma vorrei dire sostanzialmente questo l'obiettivo primario dell'erogazione economica è l'integrazione al reddito e in particolare la lotta alla povertà
In sostanza quello che consente alle persone che momentaneamente hanno un'insufficienza di reddito o purtroppo a volte permanentemente di Avvenire un livello di vita dignitoso
Il sistema dei servizi integrati
Deve invece dare una risposta al bisogno delle persone in termini di tutela per la sostegno alla nona autosufficienza e in particolare attenzione il servizio deve essere sempre inferiore rispetto all'entità dei bisogni in modo da stimolare la risorsa verso la della persona verso la autosufficienza
E poiché nessuno si stima che garantisce qualità di vita cioè formazione inserimento lavorativo la vita delle persone e questo deve essere a accesso universale io credo che se questo è il disegno che riusciamo a mantenere
Davvero ci si possa vedere anche le erogazioni economiche dentro il sistema dei servizi ma livello locale come giustamente diceva il professor Pier Ancelotti cosa cioè in un sistema che integrato rispetto ad un progetto individuale
Un altro sottolineatura sull'assetto istituzionale ho già detto che sono d'accordo sull'impianto il Comune come centro di governo ma attenzione non pensiamo che il sistema non posso avere lo sviluppo dei tra i livelli nazionale regionale e comunale
Comunale intendo comuni associati che intendo secondo una metodologia di o organizzazione che può essere governata programmato un po'dalle Regioni ma deve essere anche abbastanza autonoma dei Comuni perché io credo che i livelli
Di ambito territoriale possono aderire una appena ampia flessibilità perché non è detto che devono essere standardizzati in tutto il territorio regionali io credo che sociale voglia dire creare Progetto collettivi in un certo territorio e quindi non è necessario garantirsi sempre lo stesso ambito di carattere territoriale mentre ritengo che la sanità abbia la necessità di una maggiore rigidità di criteri anche organizzativi
E di distribuzione territoriale
Dicevo quindi questo assetto istituzionale su tre livelli e non pensiamo che lo scalzare un libello sia un elemento che favorisce il disegno
Competenze chiare ma complesse perché sociale è sistema complesso e non si può pensare di governare Sistemi Complessi conforme istituzionali sempre eccessivamente semplificate
Rapporto delle istituzioni con il cosiddetto terzo settore un altro punto molto importante io credo d'aver sentito così oggi da molti siamo convinti che se ognuno svolge il proprio ruolo
Ognuno è più in grado di fare meglio il suo cioè non è che le istituzioni debbano fare dei passi indietro per lasciare più spazio al terzo settore o viceversa il terzo settore deve svolgerlo un ruolo sostitutivo delle istituzioni
è nel lavoro congiunto ognuno secondo il proprio ruolo
Fortemente portato che secondo me si costruisce un disegno Sergio perché l'abbiamo anche visto qualche tentativo di liberarsi da propri compiti scaricandoli su altri delegando impropriamente c'è stato ma non ha mai dato dei risultati positivi
Dalla forza delle istituzioni nasce la forte del terzo settore e viceversa per un disegno in avanti e io credo che su questo ormai per ciascun settore ci sia fino in fondo con una considerazione però concertare insieme non vuol dire che ci sono dei soggetti che hanno un ruolo marginale o che fanno solo certe cose
Concertare significa programmare innanzitutto definire insieme quali sono i bisogni prioritari
Che c'è di meglio del volontariato del terzo settore che ha le antenne nel sociale per stabilire quali sono i bisogni prioritari anche della gente che non ha voce che non ha la sua categoria perché badate che i più poveri più emarginati davvero la loro categoria non ce l'hanno
E quindi non hanno difesa allora volontariato Terzo settore che danno voce anche agli ultimi e quindi indicano alle istituzioni anche delle priorità nuove programmazione definire quali sono Puglie modalità con cui andare ad affrontare questi bisogni quali risorse dobbiamo destinare gestione terzo settore può fare molto nella gestione insieme con le istituzioni
E ancora creare sedi dove si definiscono le modalità di controllo e di verifica anche qui è ecco quando io dico concertazione io dico su questi quattro campi io vorrei che fosse la legge fosse un po'più precisa su questo c'entrasse un po'meglio
E vero che una legge del è regola più le istituzioni ma può regolare anche i rapporti tra le istituzioni e il terzo settore non avendo paura di invadere magari l'autonomia e l'indipendenza di altre
Un il tema di come si lavora concretamente patti territoriali a me convince molto cioè tavoli di concertazione molto radicate sul territorio altre due considerazione se mi consentite
Si è discusso molto sull'imprenditoria sociale c'è non c'è io vorrei a monte avviare un concetto comune almeno noi che siamo qui
L'aria di servizi alla persona oggi e Area considerata assistenziale cioè stiamo ancora vivendo di una sorta di marginalità
Io credo che dobbiamo essere convinti fino in fondo che è stiamo invece affrontando lari avvera della occupazione e dello sviluppo futuro
Cioè a dire noi stiamo lavorando in un settore che sarà uno dei pochi che nel futuro consentirà nuova occupazione occupazione qualificata per delle persone e darà risposta a bisogni nuovi ma questo settore io ve lo dico dall'esperienza dell'Emilia Romagna non è estraneo al sistema economico in un momento in cui la competizione vera è una competizione globale
Cosa sta succedendo nel mondo che competono non più solo singole imprese perché non è più così competono territori e perché ad esempio in alcune zone prendo l'Emilia Romagna per l'accusa che la conosco più di altre hanno avuto una grande capacità di investimento le imprese alle dei estere
Perché l'Emilia Romagna a un polo di attrazione perché è un sistema integrato di impresa di formazione e di servizi alla persona
L'Emilia Romagna sono venute dell'impresa e selezionando quali erano i territori dove c'era più formazione dove c'è uno più servizi gli asili nido i trasporti le scuole per i bambini la Tetra Pak è venuta a Modena per questo motivo non perché non peraltro allora rendiamoci conto che è un settore che produce
Produce anche ricchezza direttamente oltre che qualità di vita delle persone
Se questa riflessione vera io chiederei al Parlamento al Governo di ragionare meglio sul tema del terzo settore andando verso una unificazione bella legislazione mi sembra che Giannotti nella sua apertura accennasse a questo io vedrei bene una legge quattro di principi unitaria che però differente non è che il volontariato su quale la cooperazione sociale o l'associazioni ma mettiamo dei principi comuni
E facciamo il modo che
Le associazioni e soggetti operino con la struttura giuridica che gli è più propria e non con quella che gli dà più vantaggi cioè non cerchiamo di forzare le vesti solo perché la normativa è più vantaggiosa per gli uni e per gli altri una legge quadro da questo punto di vista credo che ci aiuterebbe a una chiarezza e una trasparenza molto positivi
Ultimissima davvero riflessione flash sulle risorse è stato detto molto quindi papà non ripeto
Direi sul sociale essenziali sono le riforme le risorse umane
Quindi volontariato cioè quando parliamo di imprenditoria cioè teniamo presente il milione dei volontari che lavorano su questo settore
E ancora io spenderei una parola su una sollecitazione al Parlamento a discutere sulla legge sul servizio civile
Perché l'idea di potere a vere
Centinaia di migliaia di ragazzi all'anno che danno dieci mesi della loro attività sulle aree sociali
Credo che sarà un grande impegno per le istituzioni di impiegare il bene ma sarà anche una grossa opportunità di formazione e per tutto il sistema
Grazie
Betti Leone non mi sembra CGIL seguiranno a banche
Io parlo qui a nome del sindacato confederale quel sindacato che ha recentemente siglato un accordo con il Governo che contiene alcuni punti anche innovativi sulle questioni dell'assistenza sociale
Ne siamo però molto consapevoli che questi punti innovativi potrebbero nonna a bere nessuno è perfetto se non vengono inseriti dentro una cornice complessiva cioè se non si supera quello che è
Precisamente l'handicap della politica sociale italiana quella di essersi mossa
Per provvedimenti sovrapposti senza mai una riorganizzazione della materia che in qualche modo tendesse a dare il proprio un quadro delle politiche assistenziali in Italia quindi ne siamo molto attenti all'iter della legge
Noi stessi abbiamo sollecitato che ci fosse anche un disegno di governo a accanto a quello parlamentare convinti che questo avrebbe potuto dare autorità al percorso e velocizzarlo
Perché lei pensiamo che questo percorso debba essere il perché un percorso il più rapido possibile anche se mi rendo conto che tanti sono i soggetti interessati e che tanti sono quelli che vorranno interloquire con questo disegno credo però che dobbiamo accettare la sfida
Di in qualche modo confrontarci con una legge quadro che affronti alcuni nodi della novità delle politiche assistenziali e che ci permetta anche poi di ragionare in progress
Di eventuali eventuali modifiche cioè io avrei rispetto a questa legge
Un atteggiamento quasi sperimentale si tratta
Di vedere cosa siamo capaci di mettere in campo tutti insieme
Con le cose che abbiamo imparato in questi anni con l'esperienza che abbiamo fatto perché non va dimenticato che nonostante la mancanza di una legge quadro per Alitalia un terreno di fortissima innovazione
Sociale dove qui dove quindi convivono tante cose io credo che dobbiamo affrontare anche con questo orgoglio di avere strumenti poi per poterci muove per questo io trovo particolarmente interessante che tutti i due disegni di legge si muovano su un concetto
Che è quello del superamento delle politiche standardizzate per passare alla politica del Progetto personalizzato
Perché se è vero io condivido come è stato detto qui che l'obiettivo è l'autonomia dei soggetti non si può che passare attraverso l'accettazione di bisogni fortemente diversificati
Io credo che nelle politiche sociali mentre ci deve essere una forte garantismo e quindi un forte centralismo delle politiche che garantiscono il diritto di cittadinanza tutti
L'erogazione dei servizi è la risposta al bisogno deve essere fortemente differenziata perché sono differenziati bisogni per territorio per storia
Per realtà cioè che vanno messe insieme queste due cose
Che universalismo e federalismo due parole chiavi nella discussione che stiamo facendo sul sociale vanno coniugate per le politiche sociali in maniera un po'diverso che per le politiche istituzionali
Cioè da una parte deve essere chiaro che siccome le politiche sociali sono volte a garantire i diritti di cittadinanza
Devono avere dei forti indizi univoci e quindi che ci deve essere un governo nazionale un coordinamento nazionale d'un governo che sia in grado di definire quali sono i livelli essenziali di assistenza da garantire su tutto il territorio quali sono i progetti
Priorità rischi quali investire anche le risorse emotive della comunità e della collettività
Ma dall'altra parte dobbiamo costruire un sistema di governo programmazione e fruizione dei servizi che sia il più decentrato possibile cioè che ci sia questi intreccio
Allora in questo senso io condivido l'accentra Lita del Comune perché il luogo più vicino al cittadino che è in grado di fare un progetto ed un progetto personalizzato
Ma in Italia ci sono i Comuni sono dispersi sicuramente va fatto una politica che incentivi l'associazione dei Comuni tuttavia io vorrei anche e stimolare invece abbiamo ragionato un po'assente nel sindacato
Tenendo conto anche della difficoltà delle della centoquarantadue che qui qualcuno ricordava se l'ora è possibile immaginare unna partecipazione
Ad un livello che definiamo come livello territoriale
Integrato dei servizi che il distretto socio sanitario che agisce su un accordo di programma dei Comuni che fanno riferimento a quell'ambito territoriale
Questo potrebbe in qualche modo dare risposte ai comuni grandi e piccoli
Perché l'ambito territoriale del distretto può essere poi in coniugato assecondare i comuni di riferimento l'accordo di programma
Permetterebbe a ciascun comune un protagonismo a partire dalle sue possibilità del suo territorio
Io ragionerei molto su questo perché questo ci permetterebbe anche di dirimere l'annosa questione se il distretto socio sanitario deve essere un distretto
Che fa riferimento all'otto tre tre quindi prevalentemente sanitario o un distretto
Sociale io credo che l'accordo di programma ci permette di dire che è un distretto integrato in cui esiste la responsabilizzazione della sanità e del sociale e degli enti locali
Con una capacità di mantenere non solo autonomia di bilancio ma anche governo perché sono convinta che l'esperienza dei distretti socio sanitaria può pure noi del sindacato abbiamo lavorato tanto
è fallita perché c'era un sanitario forte ed un sociale senza non solo senza autonomia ma senza profilo senza identità io ragionerei in questi termini per superare la difficoltà
Della da una parte appunto della parcellizzazione anche del sistema comunale italiano però ridando alla comunità locale protagonismo
Certo la comunità locale non è soltanto l'istituzione
La comunità locale ci permette di mettere in sinergia anche tutte quelle forze della società civile di cui qui abbiamo parlato in questo senso io penso che sia vero dire che la legge sull'assistenza
Può dare forza al terzo settore lo può stimolare perché se è vero che ragioniamo i no nell'ottica di dare alla comunità locale un suo protagonismo beh quelle il luogo in cui ci può essere appunto il protagonismo delle istituzioni del volontariato del non profit e e trovare appunto
Dei progetti comuni sono d'accordo con l'ultimo intervento quando diceva definiamo meglio
Quali sono i punti su cui si costruisce una un progetto comune tra pubblico e privato non mi ripeto perché sono sono proprio d'accordo su quella impostazione leader la definizione di priorità della programmazione
In cui anche il terzo settore a un compito progettuale sapendo che ovviamente il controllo e la programmazione spetta al pubblico cioè a chi deve governare poi le scelte complessive del territorio
Credo che se noi ragioniamo così sarà più possibile anche superare quelle che sono le diffidenze che da tempo esistono tra sindacato e terzo settore di cui voi avrete anche avuto sentore che nascono soprattutto da due problemi
Il primo problema è che non c'è un governo di questo mercato
E che se non abbiamo regole per questo mercato spesso è possibile che la competizione si svolga attraverso il blues lo strumento degli appalti al ribasso attraverso altri strumenti
Una competizione che si gioca su in qualche modo sulla sui diritti dei lavoratori
Noi riteniamo questo modello sbagliato innanzitutto per il terzo settore per cui ci siamo battuti contro che non significa che vogliamo per il terzo settore come qualcuno ci accusa il contratto del pubblico impiego sappiamo che il Terzo settore altre flessibilità ma anche noi siamo interessati che queste flessibilità si vengano mantenute perché se abbiamo se abbiamo ben presente che il Terzo settore può avvenire
Un compito di integrazione rispetto al pubblico e proprio perché pensiamo che nel terzo settore ci possano essere modalità più libere di lavoro il pubblico impiego è per sua definizione sottoposto alle procedure a un lavoro proceduralizzato
E quindi può essere tra secondo me deve essere anche il lavoro sociale del pubblico impiego
Deve essere reso più flessibile deve essere reso però ha dei limiti oggettivi rispetto alla proceduralizzazione lavoro del pubblico impiego
Non siamo interessati che invece ci sia una festività non in negativo ma in positivo rispetto al terzo settore
E flessibilità di professionalità di Progetti di tempi insomma siamo interessati che ci sia una un diverso approccio ma questo non può significare che non ci siano regole
Perciò noi diciamo regole per il mercato regole per il lavoro e quindi contatto
E soprattutto valorizzazione del lavoro anche nel terzo settore perché tutti abbiano la loro dignità e perché si possa lavorare su un terzo settore qualificato che allora diventa veramente un il lievito di una comunità sociale pensano che questo sia post più possibile farlo proprio se c'è questo rapporto diretto in cui si conoscono le reciproche convenienze altrimenti rimangono soltanto i sospetti che non ci servono ultima questione
La riforma dei trasferimenti monetari noi del sindacato diciamo da tempo che è necessario fare in qualche modo una riorganizzazione naturalmente riorganizzare non può significare lasciare tutto come significa anche trovare nuovi principi nuove regole di organizzazione noi siamo abituati ad uno Stato sociale che si è mosso prevalentemente attraverso i trasferimenti monetari qui qualcuno diceva stiamo attenti
Perché e siccome noi non abbiamo una tradizione i disservizi in realtà il passaggio da trasferimenti monetari e servizi potrebbe essere l'assenza
Di ogni politica io credo che noi questa è un'altra delle sfide che dobbiamo affrontare naturalmente dai come sindacato siamo molto interessati
Al passaggio da trasferimenti monetari e servizi perché lo vediamo come uno degli elementi che porterà occupazione su un terreno nuovo
Ma non è solo questo noi siamo convinti che appunto l'autonomia dei soggetti passa anche attraverso la capacità di correlarsi con un sistema integrato sociale quindi non è solo il problema dell'occupazione
Ma anche l'idea di che cosa è l'assistenza perché ne condividiamo molto questa impostazione
Che l'assistenza non può essere carità ma deve essere anche se un diritto di cittadinanza
Non è un'impostazione semplice lo dimostra la discussione che si è fatta sul reddito minimo di inserimento in Italia
Noi in Italia non siamo ancora abituati a considerare l'assistenza un diritto di cittadinanza credo che la legge ci deve servire soprattutto anche a questo passaggio culturale grazie
Bene grazie
Fra interventi per finire però vedo che ci sono difficoltà
Quindi la Livia Turco prende la parola alle cinque e venticinque venticinque
Raccomandato ai tre interventi cinque minuti ciascuno insomma in modo tale che tutti coloro che sono presenti possono ascoltare le conclusioni di a allora Anna banchieri poi Sergio Rossetti e Giampiero Asimo
Prego
Sì data la brevità io avevo delle tabelle da poter da vedere ma data la brevità credo che
Ciò che poteva essere visto può anche essere detto a voce idiomi collego alle ultime cose che ha detto Betty leone
Sull'aspetto del
Della quantità
Di denaro di servizi che inserita all'interno di un sistema sociale io credo che non si possa parlare di una legge di riforma se non si parla anche di modello di sviluppo sociale perché le due cose sono simmetriche
Allora non possiamo pensare di intervenire oggi
Ancora con una misura che è tipica dell'assistenza beneficenza perché la riparazione del danno e che al trasferimento monetario fatto senza alcuna indicazioni senza alcuna
Impostazione del del dell'intervento sulla persona
Ci stiamo avviando ci siamo già avviati negli anni Settanta ad un sistema di servizi sociali
E non possiamo pensare che un sistema di servizi sociali per diventare un sistema che risponde ai diritti di cittadinanza possa essere un sistema che ha una Spesal
Era le tabelle che avevo preparato del sei virgola otto per cento rispetta un investimento del settantuno virgola sette per cento che è quello della previdenza e del ventuno virgola cinque che quello della sanità
L'Europa a questo proposito è collocata al cinquantadue per cento della previdenza più o meno al ventidue per cento ventiquattro per cento della sanità e al ventuno per cento dell'assistenza
Quindi non ci troviamo con una a simmetria che il ventuno per cento la media dei Paesi europei noi siamo al sei virgola otto e di questo sei virgola otto
L'ottantadue e tre per cento sono esclusivamente dei trasferimenti monetari
Io vorrei darvi alcuni dati sulla spesa dei servizi perché credo che al di là delle espressioni sentimento e delle cose che ognuno di noi appartenendo a uno a un'altra attività nel mio ruolo è quello di essere un osservatore presso una Regione
Proprio sul problema dei servizi socio sanitari
Allora devo dire mi fa piacere proposta sentire anche il ministro che la spesa media lo saprà meglio di me
La spedì a media la spesa media nazionale sui servizi sociali è di ottantacinque mila lire pro capite cioè vuol dire che per ogni cittadino in servizi si spendono ottantacinque mila lire
Con un gap che vada duecento cinque mila lire all'anno della provincia di Trento
Pub ventun mila e novecento lire della regione Calabria io mi chiedo se questo è un sistema di pari opportunità e di diritti di cittadinanza perché non credo che si possa parlare di pari opportunità di diritti di cittadinanza ad una persona che vive in Calabria è una persona che vive a Trento
Allora per arrivare ad un equilibrio però è necessario investire sul settore dei servizi
L'hanno detto in tanti l'hanno detto in molti che sono troppi sedi tra i trasferimenti monetari qualcheduno si è spaventato della paura che questi trasferimenti monetari
Potesse o togliere dei benefici che aveva e che ha acquisito con tanta fatica anche allora io credo che qui bisogna disegnare il sistema che noi vogliamo e come possiamo disegnarlo questo sistema questo sistema dobbiamo disegnato innanzitutto andando ad individuare delle configurazioni territoriali le associazioni di comuni su cui di cui si parlava ma poi andando ad individuare una fascia di prestazioni essenziali ed è lì che i bisogni comuni a tutti quando si tratta di misure di contrasto alla povertà
Devono trovare risposta se poi a questi bisogni comuni si aggiungono degli altri bisogni che sono specifici o dell'anziano non autosufficiente o dell'invalido del tossicodipendente o dalla persona con disagio psichico sociale allora ci sarà qualcosa in più
Ma questo qualcosa in più non va dato senza una logica senza un progetto sulla persona
Va dato secondo un programma quindi a nessuno viene tolto nulla ma viene dato con maggiore razionalità e con maggior precisione rispetto al suo bisogno
Lo stesso intervento socio sanitario se noi lo andiamo a collocare nella sua maniera corretta
Noi troviamo che è una buonissima parte di interventi che oggi qualcuno l'ha detto stamattina io sento quando sono arrivata
Solo a carico dei servizi sociali che sono per esempio gli interventi nei confronti dei non autosufficienti io dico allettati però adesso non è solo nel corso delle persone allettate devono essere inseriti giustamente collocati per la parte che gli compete all'interno della sanità non si può buttar fuori una persona da un ospedale non si può però neanche tenere una persona in un ospedale e molto meglio creare una struttura un'assistenza domiciliare che possa servire a questo
Ho sentito qualche serpeggiare delle paure sulle trasferimento diminuiamo i servizi monetari e dall'altra parte non riusciamo a coprire i servizi è vero come minimo un'amministrazione pubblica anche lì avevo una tabella manovella mostro ve la dico ci mette sei mesi per pensare di fare qualcosa e un anno e mezzo
Per riuscire ad attivare un servizio ecco che io vedo molto bene qui ruolo del terzo settore con delle regole però li ho sono andata anche a precisarlo ho finito
Credo di essere spesi per con delle regole con delle regole che devono essere date
Delle regole che sono che il comune devi assumere sempre di meno il ruolo di gestore primario del servizio sempre di meno perché c'è un bar un'auto negli operatori c'è una stanchezza questi sono serviti i servizi alla persona sono servizi pesanti e allora è molto meglio che ci siano anche dei ricambi e che ci sia anche la possibilità
Che
Si possa utilizzare manodopera fresca o comunque della manodopera che in grado di sopperire a questa tutela così pesante allora il Comune e gli operatori presso i Comuni devono avere un'altra professionalità mi sta molto bene l'assistente sociale ma mi sta bene un assistente sociale che si è specializzata nell'amministrazione dei servizi che capisca che cosa vuol dire creare una rete perché è molto meglio che per l'assistenza domiciliare
Per esempio quella che facciamolo in Liguria di tipo fra virgolette pesanti utilizziamo rispetto a un operatore il comunicato venerdì a mezzogiorno prende e se ne va a casa perché è finito il suo turno utilizziamo presente le integrazioni con le cooperative
Ma questo che cosa significa significa che non dobbiamo trovarci di fronte a un gruppo di operatori che devono avere quanto meno la stessa qualificazione si devono integrare su un piano operativo e quindi è necessario che chi ha la regia e in questo caso il Comune
Il Comune da un punto di vista politico ma al Comune anche da un punto di vista amministrativo gestionale sia in grado di regolare tutto questo gruppo di operatori che confluiscono in uno stesso programma
E allora come andare a governare questo tipo di concessioni che vengono fatte all'esterno
Intanto è necessario che l'ente pubblico sappia precisare bene l'Offerta che vuol fare soprattutto là dove questa sintetica con servizi che sono propri da parte dell'organizzazione devono essere definiti fattori umani
E strutturali che mette a disposizione il personale che ha reclutato deve essere personale non raccolto
Qui siamo di fronte a una concessione di servizio quindi a un pagamento non profit non un pagamento di servizio
Spesso vengono dati dei subappalti anche qui tutto questo va fatto con una serie di rigori noi abbiamo fatto due provvedimenti regolamentari del consiglio come Regione Liguria
Ed infine è una cosa che appena toccato Betty leone ma che per noi è una croce quotidiana è il discorso del contratto c'è che cosa ci viene detto ci viene detto che il non profit si approfitta lo dico tra virgolette questo si approfitta delle persone perché le sottopagato
Allora il problema che anche queste strutture di di carattere cooperativistico o di altro tipo debbano seguire un contratto nazionale che non è detto sia poté la sanità non è di Tokio e con gli enti locali non è detto sia può essere quello dell'univa della vasta e ce ne sono moltissimi contratti a carattere nazionale ecco ma debba seguire una contrattazione e non è una sorta di pagamento a cottimo come diciamo cita una garanzia anche della pariteticità
Della Spesal per costruire un servizio ed infine io credo che dobbiamo chiedere anche al non profit di produrre una certificazione di qualità noi la chiediamo
Una certificazione di qualità che vuol dire io ho lavorato cinque anni in un posto a Torino a Milano a Roma e questo è il mio
Il mio curriculum ciò che io ho prodotto e ciò che mi hanno e e ciò che le persone all'esterno mi hanno detto che sono ecco mi sembrano molto importante molto importante salvaguardare questi aspetti perché nello stesso momento che salvaguarda l'amministrazione salvaguardia dell'utenza
Grazie
Le nostre giornate di lavoro è stato molto ricca e ci sono ancora e gli interventi dell'assessore Rossetti di Giampiero Resinelli
Ed è il presidente Mattarella che ringrazio per essere qui con noi io vorrei poter dare all'anni ministro Turco la parola tornare dicesse che il trenta per consentire a tutti voi
Di essere presente ai conclusioni pertanto mi scuso con chi interverrà ma sono costrette a pregare di stare nei tempi più brevi possibili avremo altre occasioni mi auguro e chiedo Colombo l'occasione poi devo bilanciare la carissima Anna banche eroiche e di parola lunga dico solo una cosa voi non prometto memorie scritte problema arriva a casa non ci riesce più io credo che ci sia stato un interrogativo posto dall'onorevole signorino all'inizio del della mattina cioè e che era quello se volevamo meno insomma
A rifare ad un percorso di trasferimento tra i trasferimenti economici ai servizi
Io credo che non si possa immaginare
A fronte delle situazioni di diversità nazionale cioè vivere al nord e in certe regioni del Nord vuol dire una cosa molto diversa quando si è in stato di bisogno che vi verrà assunta considerata la necessità di a rendere soggetti forti Soggetti e locali comuni rancio Ticosa dato alcuni punti che potrei sviluppare grazie alla mia esperienza di comune cioè raramente i Comuni riescono ad essere i Soggetti così come noi di forre ma anche quando dagli stessi impegnati in prima persona Foglia
Pecorella da un sistema moderno in considerazione di questa situazione e la famosa coperta
Che forse non è nemmeno così corta ma è così sbilanciata tra presidenza e servizi sociali e però che si debba avere il coraggio di rispondere sì a questa domanda
Beh dobbiamo andare ad una trasformazione dei trasferimenti economici ai servizi
Io credo che una MOC una modalità sia quella della delega
Però scoprendo un gioco che mette in crisi chi deve legiferare chi governa
Oggi il cittadino che gode di un trasferimento economico e terrorizzato perché non crede della capacità organizzativa degli enti locali questo fa ha detto a a al ESA
E io credo che d'altra parte come ente locale ci sono quattro nodi li cito non ci entro uno è il ruolo del rapporto con la sanità
Uno eh eh il fatto
Non soldi
Cioè come dire o giochiamo su grandi volani economici e quindi grandi investimenti a partire anche dei trasferimenti economici oppure è chiaro che questo dato non si riesce a colmare
A me ha aumentato le gli anziani non autosufficienti nella tre giorni una città più anziana d'Europa e mi si riducono le risorse sociali sanità quest'come se questo rimane il rapporto libero domanda e offerta è chiaro che chi oggi gode di un trasferimento economico inevitabilmente ha portato a sostenere che questo trasferimento che scattare venga mantenuto
L'altro elemento di ruolo e di rapporto ecco le fondazioni bancarie con le IPAB che hanno risorse finanziarie congelate
Che quando le scongelato spesso sono più al servizio di soggetti come dire legati ai rapporti e agli investimenti a pioggia allora i grandi macchinari nell'ospedale piuttosto che in un altro vado quindi di cose legittime interessanti ma che fuori da un quadro il sistema non regge
La la politica ecco che da una parte si debba riscoprire las la la Sorbi mento o comunque il concerto di Comuni rinforzare gli enti locali e sciogliere questi noti perché credo che quando onorevole dice tempi progressività e modalità forse lo strumento della delega la cosa migliore in rapporto di concertazione che non è mai che non è mancato né con i ministri nel con la il gruppo della Camera nella Commissione parlamentare e credo che su questa cosa come dire ci si dovrà confrontare solo noi io come ente locale di corsi al fatto che si abbia il coraggio di trasformare quella che è stato una politica di welfare con tutte le sue contraddizioni trasferimento economico a una politica disservizi
Grazie all'assessore Rossi il Cantinone simili
Io devo dire solo una cosa e poi fare un commento
Intanto i testi legislativi che ci sono stati proposti mi pare che vadano in una direzione positiva
E innovativa
Rimane un esigenza di approfondimento di discussione
E di verifica sui molti punti che sono stati affronta la cosa che devo dire questa stamattina
L'onorevole signorina diceva che c'è stato ed è vero un importante accordo tra governo e sindacati
Che nel mezzo del discussione del negoziato sulla previdenza a diciamo implementato
L'iniziativa parlamentare legislativa su un terreno della riforma della dell'assistenza
Qui si è parlato di impressa sociale si è parlato diffusamente il terzo settore io spero e chiedo che quando diciamo si apre la discussione in Parlamento sul progetto di riforma della protezione sociale vi sia l'occasione di un tavolo di discussione con tutti gli organismi di terzo settore in modo che li posso venire questo approfondimento questo
Ulteriore verifiche e chiarimento sappiamo che da questo punto di vista c'è come dire uno scarto nella trasparenza negoziale diciamo nei confronti della realtà ancora debole nascente del terzo settore del nostro Paese credo che sia un fatto importante non eliminabile
Il fatto che la costruzione di queste leggi possa diciamo avvenire anche con il concerto e con il consenso con quest'area
Di questa di soggetti e che questo possa essere un viatico positivo per costruire quelle necessarie forme di partenariato locale senza il quale diciamo l'impianto che qui è stato presentato va c'è un mancherebbe del del futuro fondamentale
Quindi basta su questo punto una richiesta precisa il commento invece di questa natura che è stato anticipato da questi ultimi due interventi
Presa nel suo insieme questa materia credo che ci ponga l'esigenza a di pensare ad una capacità diciamo di innovazione riqualificazione del pubblico
Sia inteso come ruolo funzione di garanzia sia come capacità di coprire le prestazioni fondamentali sia come capacità di coprire queste prestazioni fondamentali in termini innovativi
Sia come ruolo e funzione di Indirizzo di controllo della relazione tra la il
Potere programmatorio la capacità ordinatoria diciamo
Di Indirizzo del pubblico con l'attività dei soggetti plurimi diciamo che qui sono stati sono stati evocati
Poi si tratta come dire di immaginare la costruzione di una pluralità di apporti
Alle politiche di protezione e aggiungo io di promozione sociale
Che essa stessa diciamo esigenza che determina come dire un mi un'attività un'iniziativa un investimento
Poi si tratta di immaginare un problema che diciamo è stato detto diffusamente in questa discussione che io esplicito con maggiore semplificazione o brutalità come come preferite
Siamo in una fase nella quale diciamo le aspettative e le esigenze i diritti reclamati ma non non soltanto non si riducono ma si ampliano notevolmente
Sia per l'identificazione di diritti sinora non
Tutelati o non completamente tutela
Sia per il fatto che si determinano modificazione di carattere sociale demografico di varia natura
Sia per il fatto che
Noi siamo di fronte all'esigenza di operare una manovra che nello stesso tempo modifichi comportamenti aspettative consolidate o sinora frustrata
Allora il commento è questo mi pare che noi siamo di fronte comunque
Ad una forte esigenza di investimento
Su una nuova generazione di politiche sociali a partire dalle politiche di protezione sociale
Perché vedo che qui come dire il meccanismo a suo tempo previsto
Dalla Commissione Onofri che adesso però non voglio valutare nel dettaglio perché si diciamo occupava intanto di una parte di queste di queste questioni tra credo che quel meccanismo in qualche modo si debba ragionevolmente immaginare che venne invertito
C'è qui c'è la necessità di un vestire un maggior numero di risorse per ottenere poi un equilibrio se ci sono due tempi vanno investiti da questo punto di vista
Questo problema della spesso un problema serio
Che deve diciamo far carico la nostra riflessione perché come dire ma stiamo viaggiando in questa fase per un'operazione decisiva importante per il Paese
Che il risanamento finanziario che l'aggancio all'Europa
Ma quando guardiamo a questo tipo di realtà dobbiamo immaginare anche un secondo tempo dopo questa farsa
E dobbiamo immaginare che la discussione su questa su questa legge su questi su questo insieme di provvedimenti legislativi e sui monti che qui sono stati evocati che sono inscindibili da una prospettiva del tipo di quella delineata da queste bozze legislative
Penso innanzitutto per quel che mi concerne all'insieme dei provvedimenti inerenti la regolazione la stimolazione l'orientamento positivo della crescita del terzo settore del nostro Paese
Oppure la capacità di leggere appunto in modo nuovo e promozionale diciamo i bisogni e diritti che emergono dalla società io penso che il problema della spesa si ponga concretamente e che noi lo si debba affrontare e allora dico alle varie categorie ai vari soggetti
Se visto in questa maniera e e noi non possiamo non misurarci con un problema di riordina Nizza azione di riorganizzazione dell'esistente perché l'esistente che c'è
Non funziona anche per quel che tutela ma soprattutto non funziona per ciò che non tutela
Noi non possiamo chiedere
E non possiamo diciamo proporre alla società italiana di perdere i diritti acquisiti dobbiamo investire per un riequilibrio dei diritti e delle risposte che lo Stato in questa sua dimensione di funzione pubblica allargata come vedo con piacere che diciamo finalmente si comincia
A descrivere perlomeno nel rapporto tra pubblico del terzo settore pubblico privato sociale
E penso che questo tema noi dobbiamo metterlo al centro della nostra riflessione perché è un tema non facile io penso che sia il tema fondamentale dal quale dobbiamo trarre poi le indicazioni di merito per comporre un pacchetto di provvedimenti legislativi che facciano compiere una svolta nella direzione di un risultato che quello come è stato detto di implementazione della qualità del nostro modello sociale e del nostro modello di sviluppo della nostra capacità di crescita complessiva come Società italiana come
Capacità di soddisfare le esigenze che dalla sua città vengono come capacità di creare lavoro occupazione economica grazie
Nel senso la parola al presidente una cabina per l'ultimo intervento
Ma io tolgo dalle spine sta signorino perché ho due motivi e prepara soltanto tre minuti il primo e che non ha partecipato al ai lavori sarebbe arbitrario
Vuole reinserirsi nella nel dibattito scossone senza avere partecipato aver ascoltato
D'altronde a un partner è intervenuto ciechi del mio gruppo intervenuto in questo in questo dibattito neppure ascoltato sorprende riconoscere in quanto ha detto
Che altro motiva che la realtà non devo intervenire nel vivo dei problemi una recarono testimonianza politica impegno politico
Credo che sostanzialmente sia questo il mio ruolo è un altro
Ed è
E de e questa la faccio volentieri a un convinzione altronde
La nostra convinzione radicata quindi o sulla cultura dell'incontro tra strutture pubbliche privato sociale
E quindi su una attuazioni impegnativa di quant'era norma conto dall'articolo trentotto dalla Costituzione
E quindi la convenzione far presto la legge è una convenzione che abbiamo e l'impegno a farla presto lo ribadiamo con molta forza
E pur avendo tante volte il Parlamento affronterà questo tema questo se nel momento in cui ci si riesca
Anche per una però un problema che abbiamo a che pro il sintomo che siamo alle soglie del decidere
E il problema è che vi sono commesse certamente si sarà detto quest'oggi quattro iniziative da raccordare
C'è quella delle proposta di legge parlamentari del testo della relatrice signorino
C'è l'iniziativa del governo pannolini l'Annunziata signor già il governo del ministro Turco
C'è il
Vi sono gli studi gli schemi di
Decay delegati del ministro Bassanini ed il disegno di legge delega della sanità sui ordinanze ma sanitaria
Sono quattro iniziative vanno raccordate fra loro
Certamente tra quello del gol del mito tutto quello della parlamentare il testo signorino di raccordo fisiologico perché ora poi redasse in commissione Mata tutte e quattro questa iniziativa ha fatto questo raccordo la spese sono il sintomo della convergenza di volontà perché si affronti in maniera risolutiva e il problema
E questo e questo aspetto vie però l'esigenza di raccordare per evitare da un lato che vi sia che vi siano sor non dico contraddizioni ma qualcun'anche soltanto sovrapposizioni e per garantire che non per far prevalere l'uno o l'altro di queste iniziative
Per fare in modo che ciascuno nel proprio ambito
Si combina in maniera Monica avendo quindi un quadro d'insieme degli interventi e del loro combinato disposto
Un altro impegno e procedurale per quanto riguarda maggioranza e governo
Di vedersi sollecitamente per decidere un quadro complessivo in cui queste iniziative devono collocarsi che fa loro raccordarsi armonizzarsi
E questo ha fatto con non velocemente ma dire con immediatezza
Un'altra udienza e tener conto e l'ultimo minuto tener conto della del quadro istituzionale in cui si collocano questi interventi
Da quelli meno in così almeno rilevanti normativamente venti native altrettanto come il l'amo diceva centoquarantadue quindi le modifiche di quadro normativo ordinario a quelle più elevate come rango normativo ce le modifiche della Costituzione i compiti e le regioni già anche soltanto come indicati dai per i decreti e degli ulteriori decreti Bassanini
Ora questo e questo questo è un altro elemento su cui raccordare velocemente coordinare velocemente atteggiamenti parlamentari e scelte
Questo mi contraddico soltanto una cosa
Una parentesi ma vorrei non vorremmo farne a meno
Sul piano delle riforme che riguardo nome di cui molto si è parlato e molto si parlerà nelle prossime settimane per l'articolo cinquantasei della della costituenda del nuovo progetto di seconda parte della Costituzione Pedio soltanto la cosa è molto parlato Tom con timori contrapposti conduce spinte contrapposte
Quello che si è inteso fare con la norma che sia approvata
Ecco da un lato evitare
La l'ipotesi che nessuno spera come coltivato nota quelli che l'hanno votata di come dire abbandonare a leggi di mercato
Il rapporto pubblico-privato o centro enti il enti di di governo locali questo settore così come qualunque altro settore e dall'altro evitare di fotografare in maniera immobile il confine
Che viene quanto della Fabi volte pubblico
Sapendo che questo confine mobile e qui a norma di questo genere voglio cinquantasei va
Andava indicate va indicata paralizzata configurata disegnata con un elemento di dinamismo interno
Che sia con che consenta cioè poi di a raccogliere in le modifiche mutamenti che vi sono nelle capacità di espressione tessuto sociale
Perché il confine che viene tra capacità del salto sociale sotto il pubblica un confine mobile nel corso del tempo non si può ridire una volta per tutte condono così rigida costituzionale
Tra questo è quel che volevo dire e questa Monte sta concezione credo che sia quella che giustifica spiega l'atteggiamento che mi pare raccogliere grandi consensi
Non soltanto preminenza il centenario della Jarreau dalla persona del sistema
Ma anche di un di un accordo pubblico privato
Come dire agile sperimentato sul campo e quindi anche con un confronto del metrò dorme da fare come in questo momento sta avvenendo questo qui in questo in questo incontro
Non aggiungo altro volevo tutte le cose che volevo sulle ma soltanto una vorrei dire perché e non per stile perché sapeva lei ministro Turco ma c'è un problema ulteriore che devono affrontare maggioranza e governo sarebbe incompleta la normativa di cui parliamo se non pensassero contestualmente ai robusti le sensibilmente il dipartimento
Degli affari delle degli affari sociali
Si rischia altrimenti di fare una normativa di difficile posti vuoti illusoria attuazione ecco anche questo impegno politico per quanto ci riguarda sogna
Presidente Mattarella la parola al ministro Turco per le conclusioni
Ma io credo che la discussione di oggi almeno per quanto mi riguarda è stata di il straordinaria utilità
Io vorrei anzitutto ringraziare Elsa Signorino perché
Ha seguito questo lavoro non soltanto perché c'è un offerto questa opportunità insieme
A Giannotti le altre
Gli altri componenti insomma della Sinistra democratica ma perché
C'ha proposto ecco fin dall'inizio della legislatura
Di riflettere su una delle riforme fondamentali del
Una delle riforme fondamentali di questa legislatura il
Lo ha fatto con la sua grande competenza e anche con molta pazienza io questo che voglio e con capacità di ascolto
Questo voglio dargliene atto
Credo che
Sia chiaro dalla discussione di oggi che c'è tra il testo di legge
Unificato il testo di legge del governo un impianto come dire che a
Che ha fortissimi elementi di convergenza anzi è qualcosa di più
Credo che la discussione di oggi anche su alcuni punti più controversi come quello del riordino dell'invalidità abbia consentito di fare dei passi in avanti
Io insieme addensa signorina voglio però ringraziare voi che siete qui che avete seguito tutta la discussione dando un forte contributo soprattutto i componenti
Delle diverse associazioni
L'intento dell'incontro era proprio quello dell'ascolto
E vorrei
Ringraziare per ultimo l'intervento
Di Sergio Mattarella perché
Per per ma il fatto che si è venuto qui abbia trovato il tempo di venire qui
E le cose che ha detto sono politicamente molto rilevanti e anch'insomma un po'anticipato alcune cose
Che intendevo dire e quindi
Pongo in avanti il nodo politico ancora nella mia scalette mi ero scritta che
Insieme alla discussione di merito
C'è un nodo politico e il nodo politico è esattamente il raccolto tra i vari provvedimenti questione che stamattina è stata posta sia del ministro Bindi chieda altri interventi Scantamburlo monsignor Nervo Campos appunto l'esigenza di un raccordo tra i vari provvedimenti
Ma insieme a questo io vorrei dire anche il posto che questi temi queste riforme delle politiche sociali occupato nell'agenda
Politico e parlamentare
Perché
Nel possiamo anche portare avanti dei provvedimenti far approvare dal governo se poi questi provvedimenti appunto non giungono
A non hanno un non aggiungo dal termine
Lavoro resta fatto a metà e quindi quesito politico però la sul suo intervento la sua sente
Il fatto stesso che sia qui come dire dando una risposta
Allora a questo problema risposta che però deve venire da tutta la maggioranza e io ho chiesto ma il
Al ministro dei Rapporti con il Parlamento di a vere un incontro governo e maggioranza esattamente sul su questo tema raccordo tra i vari provvedimenti
Legislativi ma anche capire di fronte all'agenda parlamentare molto complessa obiettivamente molto complessa qual è il posto ti questi provvedimenti occupato nell'agenda parlamentare
Così come il
Quando si parla di fase due del governo simpatizza molto giustamente
La necessità di avere forti investimenti
Per la scuola per il lavoro ecco io vorrei dire che o questi forti investimenti ci sono anche per le politiche sociali e per le politiche familiari
Oppure noi non costruiamo un nuovo stato sociale quindi anche di questo credo che dobbiamo fare un'azione il concertata ci deve essere un impegno del governo
E ci deve essere un'azione concertata tra governo Parlamento quindi ringrazio molto Sergio Mattarella per avermi consentito di esplicitare adesso questo nodo politico così come
E e
Sono molto non soltanto per questioni di carichi di lavoro ma l'aver posto elemento sulla riforma del ministero della solidarietà sociale un punto mi questo un po'dirimente perché
No ossia una riforma cui anche degli strumenti oppure
Si rischia poi di di vedere delle delle riforme un po'così appesi ecco
Ma penso che l'aver fatto anche riferimento a questo dato del notti una sensibilità di cui voglio sottolineare che voglio sottolineare
Mi pare che il
La discussione abbia evidenziato appunto come
Ci siano tra il testo del governo il testo del
Diciamo così unificato che però come
Con la la stessa relatrice detto che questo testo sulla base di questa funzione di ascolto sarà ulteriormente arricchito
Rivisto denotino una forte
Coincidenza
Per quanto riguarda l'impostazione
L'ho già fatto altre volte voglio ribadirlo qui perché allora al disegno di legge del governo quando io stessa in Commissione Affari Sociali presentando
Il programma di lavoro dissi che essendoci iniziativa parlamentare
Il governo avrebbe presentato un suo disegno di legge ma avrebbe avrebbe interloquito ecco con un Documento di Indirizzo e con eventuali emendamenti con il testo
Del Parlamento semplicemente perché come è stato ricordato ricordava Betty leone c'è stata e non ricordava il signorino nella sua introduzione
C'è stata una vicenda che
Importante che è stata la trattativa
Su sullo stato sociale che ha visto se ha visto impegnato in modo particolare sindacati e parti sociali tradizionale visto però
Coinvolti anche altri soggetti la Consulta dei disabili la discussione che abbiamo fatto con il no profit la discussione con gli enti locali
E passo doveroso a quel punto al ministro della solidarietà sociale
Fare in modo che tutti quei soggetti che come è stato detto che la discussione hanno già sperimentato un delle innovazioni per quanto riguarda lo stato sociale le politiche sociali
Possono avessero voce fossero presi in considerazioni fossero ascoltati ed a questa funzione di ascolto che appunto poi il governo non poteva a quel punto non fare un suo disegno di legge quindi ecco
Lo preciso va detto essa signorina ma lo ribadisco è stato proprio questo fatto importante della trattativa
Che ha
Consentì ha messo in campo ha messo in gioco in modo che possono come dire non compiuto come avremmo voluto però ha messo in gioco altri soggetti enti locali il costo dei disabili no profit che e
A quel punto era necessario che il governo raccogliesse questa discussione in un suo disegno di legge che si affianca quello del Parlamento io voglio qui ringraziare
Il la Consulta dei disabili per il documento che mi ha fatto pervenire
E col quale appunto discuteremo per il modo più ravvicinato rispetto alle proposte di emendamento che mi paiono però molto
Come dire molto accoglibili all'interno dell'impianto della legge salvo lasciamo da parte il momento la questione della delega
Così come abbiamo avuto il documento delle IPAB Pinto dei sindacati della fondazione Zancan molti documenti dall'Osservatore volontariato
Che sono all'attenzione dei in particolare di Alfonsina Rinaldi io vorrei ringraziarla della funzione Rinaldi
Per conto poi del Governo ha svolto una funzione preziosissima ecco nella nella siccome io nel nell'aiutarmi a portare avanti questo elaborazione di questo testo di legge
C'è un testo di legge provvisoria che è andato al concerto dei ministri quindi dovremmo avere perenne dei ministri io ho chiesto in tempi brevi perché tra le pazienza
è la capacità di ascolto e di S. signorino e della commissione c'era anche quella di aver colto l'importanza di una
Trattativa dello stato sociale e di averne sospeso ecco comunque rallentato l'attività parlamentare chiaro però che questo iter parlamentare non più di tanto può essere rallentato quindi il governo deve portare rapidamente questo suo provvedimento
All'attenzione del Parlamento per consentire la ripresa forte dell'iter parlamentare
Penale questioni ecco che dobbiamo risolvere tutti disegno di legge del parlamento dice legge del Governo prima di tutto il governo ma credo anche il Parlamento e poi il finanziamento di questo disegno di legge che come è stato detto
C'era la Brilli non ultimo è un provvedimento che ha
Che non se vale soltanto in azioni di razza irritazione della spesa ma che comporta risorse aggiuntive e quindi siamo impegnati nella individuazione di queste risorse aggiuntive
Io mi voglio fare carico qui però della
Importanza della massima importanza del disegno di legge di riordino dall'assistenza ed è l'assoluta urgenza
In questo modo e per ribadire importanza e urgenza vorrei
Partire dall'interrogativo che stamattina l'onorevole Scantamburlo ha esplicitato a voce alta mi sembra giusto che prende la perché la risposta a questo interrogativo
Mi consente di dire perché urgenza e l'importanza della legge quadro perché come lui diceva
Molto è il motto
Di riforma delle politiche sociali abbiamo le leggi regionali
Abbiamo Disetti le il decreto relativo alle Onlus
Il disegno di legge Bassanini che sarà un pezzo applicativo delle della riforma delle politiche sociali per quanto riguarda l'assetto istituzionale
C'è liti se la l'iniziativa del ministro della sanità importantissima per quanto riguarda proprio la riforma delle politiche sociali sul punto su un punto della riforma delle politiche sociali che l'integrazione socio sanitaria
Voglio dirvi che con il Ministro della Sanità stiamo lavorando molto bene su questo punto l'integrazione socio sanitaria
è stata prevista nel disegno di legge in nel disegno di legge finanziario il l'istituzione del fondo per le politiche sociali
Quindi sono pezzi molto importante che sono
In campo però manca l'essenziale manca l'essenziale che motiva un disegno di legge quadro delle politiche sociali e cioè mancano queste quei ieri
Come dire quelle norme di indirizzo Indirizzo senza le quali
è noi non risolviamo quello che è il punto fondamentale delle politiche sociali in Italia che è quello di avere appunto norme di Indirizzo che definiscano i livelli essenziali delle prestazioni sociali e quindi ci consentano di superare la situazione attuale che invece di forte squilibrio per quanto riguarda gli standard e non c'è bisogno che approfondisca questo tema perché lo sapete quando la commissione povertà di dimostra che si è esposti a rischio della povertà a seconda della realtà in cui si vive nel nostro Paese proprio perché c'è l'assenza di una normativa nazionale che indichi
I livelli essenziali delle prestazioni sociali
E detto tutto credo
Allora
è vero che c'è molto in moto di cambiamenti di riforme di politiche sociali e necessario come diceva il presidente Mattarella che questo si coordini fortemente
Però a questo molto in moto manca essenziale per questo io ritengo urgentissima è assolutamente fondamentale
Il
La legge di riordino degli assistenti
Sono poi d'accordo sul fatto che punto è sottoposto questa mattina da Scalvini poi adesso anche dalla Bastico sulla necessità che questa legge poi si accompagni
Con altre leggi di riforma penso sicuramente alla all'impresa sociale alla riforma delle IPAB io ringrazio
L'associazione delle IPAB per il contributo che ci ha mandato mi pare che ci sia una ballo gli indirizzi del loro contributo e sono per terra impegnati
Sia nella costruzione immediata di un gruppo di lavoro operativo per poi dagli indirizzi della delega passare alla stesura poi delle proprie della delega ma questo bisogna primavere
La come dire il placet del parlamento ma nel frattempo utile costruire questo gruppo di lavoro così come penso sia da raccogliere la richiesta che già ne era stata fatta di avere un censimento di attivare una qualche forma di censimento delle IPAB
Così come penso che un'altra legge importante di riforma che completerà c'è padre assistenza perché dice la Bastico del servizio civile non c'è dubbio che questa la grandissima importantissimo opportunità
Per quanto riguarda il merito io non credo io sono credo che questa signorina questa mattina dalla sua introduzione abbia in modo molto limpido detto quali sono gli obiettivi della riforma
E poi dalla discussione sia venuto un forte arricchimento
Io quindi non voglio entrare nel merito con l'entrata in metropoli di una questione fondamentale che e queste del riordino dell'invalidità
Però voglio riprendere soltanto per titoli
Alcune questioni di merito allora vogliamo il riordino dell'assistenza perché vogliamo passare dall'assistenza al sistema ad una
Definizione di cittadinanza anche per quanto riguarda le politiche sociali
Superando l'impostazione categoriale e per riconoscere i diritti fondamentali dei singoli cittadini a partire da quelli che vivono in situazioni di maggiore difficoltà
E vogliamo a partire da questo presupposto migliorare il sistema delle prestazioni sociali in Italia soprattutto per quei cittadini che vivono in condizioni di dipendenza
Pensiamo che per fare questo sia necessario dare risorse certe al sociale
Quindi aumentando le risorse per le politiche sociali scuse questo discorso dobbiamo dire chiaro perché altrimenti non intervento deve dell'assessore di Genova ultimo è stato chiarissimo dal punto di vista come pensiamo di poter
Pare che il riequilibrio
Tra trasferimenti monetari e servizi quello su cui sono d'accordo lo riprenderò senza tempo non si dice però che lei le risorse per le politiche sociali devono essere certe e quindi evitare che i comuni debbano
Affannarsi a cercare risorse qua e là certe ed è interesse certe devono
Perché guardate che le le risorse per le leggi di settore lasciamo perdere i trasferimenti dell'invalidità
Per le leggi di settore del sociale quando ci siamo trovati a impostare il fondo per le politiche sociali con il
Il Tesoro siamo andate a fare un'azione molto certosina
Di di quali sono le leggi del sociale e di quante sono le risorse alcune leggi fondamentale del passato maneggevole centocinque sui consultori e a Mila quarantaquattro sugli asili nido si sono perse dei ministeri non sono più state rifinanziato
Mettendo insieme tutte le risorse si arrivava a quattrocento mila
Più o meno trecentocinquanta quattrocento
Queste sono le risorse delle leggi di settore
Non e quindi questo dimostra come quando si dice che bisogna investire sulle politiche sociali cioè sulle leggi dei che promuove servizi sociali si dice una cosa
Come dire molto Momo autonomia assolutamente urgente perché
L'attuale bilancio l'attuale bilancio dice che nel campo assistenziale abbia un tot di risorse dicevo l'ottanta per cento per trasferimenti monetari le leggi di settore leggi nazionali riguardanti i servizi sociali
Quando abbiamo cominciato a fare impostare ed ha dovuto impostare attrattiva per lo stato sociale impostare quindi andare con le cifre per discutere di fondo per le politiche sociali e queste risorse arriva un tre per cento cinquanta per cento
Con tutte le leggi attualmente chiediamo che questo Governo ha presentato e che sono in discussione al Parlamento si è arrivati a circa mille miliardi
Però la discrepanza
Notevole il resto sono state risorse attivate dagli enti locali
Quindi ecco io mi insisto su questo punto perché non c'è dubbio che se non non non ma non c'è un salto in avanti significativo su questo aumento di risorse per le politiche sociali chiaro che
Continuiamo estendendo l'azione di razionalizzazione che può alimentari insomma le preoccupazioni di alcuni soggetti particolari
L'altro punto perde l'omogeneità degli standard essenziali l'assetto istigazione istituzionale chi fa che cosa lavoro regia il lavoro avrete e la programmazione ruote no profit una forte valorizzazione delle professionalità del sociale mi pare che questi sono i punti su cui di merito su cui ci troviamo d'accordo
Qui si è discusso molto su un punto sul quale io vorrei un attimo soffermarmi anche se siamo tutti stanchi ma per
Che è la questione riequilibrio servizi emolumenti
Dica il signorino dice per ricercare un equilibrio più avanzato io credo che questo punto che esso sia Dio ci propone debba essere accolto senza indugi
Noi se vogliamo migliorare il sistema delle prestazioni sociali dobbiamo riuscire a costruire un equilibrio più un appunto un equilibrio tra trasferimenti qualità del servizio in equilibrio se più apparenza
E cioè che
Metta di sportelli anzi potenzia rende anche più articolata la rete dei servizi e delle opportunità messe a disposizione delle singole persone
Io credo qui
Professor Ranci si ha detto delle cose molto interessanti
Circa i servizi che possono hanno analogie incorpora una logica di progettualità e quindi di uscita dallo stato di tendenza da trasferimento monetario e che è utile e importante ma rischia poi di inchiodare uno stato di dipendenza
Quando si dice questo io credo che ha detto essa signorina molto chiaro lo voglio ribadire dire ricercare un equilibrio più avanzato stato trasferimenti monetari e servizi
Significa però altrettanto cioè fare questo discorso a partire da alcuni paletti
Lei li ha detti io li ridicoli dico forse ancora confluenza asimmetriche
Perché ci credo davvero perché questa è un po'l'ottica della legge con cui sta lavorando
Primo e non si toccano i diritti acquisiti delle persone
I diritti acquisiti e qui parliamo sapendo del delle
Degli animali di età disabilità non si toccano i diritti acquisiti non è possibile
Vorrei dire che in molte leggi che la lei che l'Italia a sul tema dell'invalidità sicuramente le leggi più avanzate va ricordato questo Danielle Ambrì è vero
In vorrei dire di più vorrei dire che in quelle leggi c'è la battaglia protagonismo delle associazioni
Ma quelle leggi le consideriamo parte del movimento democratico di questo Paese quindi non vorremmo noi consideriamo iniziative legge corporative sentiti no leggiti contenga dei principi importanti
E
L'altro punto fermo
E che questo lo dico dopo averci molto discusso
L'abbiamo molto approfondito l'abbiamo presa da un punto di grande discussione all'interno del governo poi i vari ministeri
E dopo queste grandi discussioni Miss non ci sentiamo di poter dire
Che non si risparmia sull'invalidità
Non si risparmia sulla
No no non pensi a noi non è che essi vuole mettere mano al i forti di monumenti perché si pensa di risparmiare si è pensato anche questo
Si è pensato anche presto cioè che nell'azione di analisi dei comparti della spesa che che la spesa dell'invalidità comportasse
Come dire un esubero un'eccedenza di quindi bisogna smetterla a regime di e che nel mettere a regime la spesa la spesa pubblica se dovessi risparmiare sulla spesa assistenza
Non è così
Perché è necessario fare sulla spesa assistenziale
E soprattutto sui trattamenti per l'invalidità ciò che noi riteniamo essere opportuno è quello di introdurre elementi di maggiore equità
Per esempio è vero o no che nel mondo della disabilità
C'è un pezzo di disabilità che non è sufficientemente tutelato dall'attuale sistema dei trasferimenti economici perché dei servizi e che sono quelli che ne hanno più bisogno c'è di handicappati gravi
Quelli per i quali
Assistenza e tutti i giorni tutte le ore tutti i giorni dell'anno e allora
Noi pensiamo questo siamo arrivati a questo punto che sull'insieme della spesa assistenziale per invalidità
L'obiettivo è quello di tirare più equità più equità non pensare che si possano liberare delle risorse e anche va detto battagliero riprende anche permettere per tutelare alcune conquiste del movimento democratico e delle associazioni
E cioè che ci sono come dire
Delle misure di i trasferimenti monetari che sono a titolo della migrazione
Se vogliamo difendere alcuni di questi principi e non possiamo non vedere i cambiamenti che sono in atti e vedere gli abusi che vengono fatti perché non ci sono altri istituti
Per esempio dell'indennità di accompagnamento se se l'indennità di accompagnamento al titolo dell'innovazione se viene data in indistintamente e se l'unica come dire l'unico strumento è chiaro che poi di fronte per esempio all'aumento degli anziani non autosufficienti
è chiaro che quella misura così come sarà difficile poi sostenerlo mantenerlo
Allora
Di qui dall'esigenza di
Introdurre elementi di maggiore equità io credo che su questo siamo d'accordo si tratta di introdurre elementi di maggiore equità non di fare di risparmio premette se poi dalla donazione di equità deriva dei risparmi
Questo è però il nell'intento è e questo
C'è un interrogativo che giusto esplicitare chi l'esplicito non perché ho capito essere l'elemento che è alla base per una preoccupazione della scienza dei disabili ma perché vi sono posta anch'io facendo ha visto che la solidarietà sociale
Per rendere credibile l'eventuale scambio prestazioni emolumenti nel senso per costruire quel pacchetto individualizzato
In cui
Insieme di momenti economici possono essere servizi o rispetto ai quali puoi fare anche uno scambio trasferimenti
Si dice un conto è farlo in realtà
Agra a servizi sociali consolidate articolata sofisticati come l'Emilia Romagna altro conto il farmaco dell'alta del Mezzogiorno anche nel centro nord
Io credo che questo sia una preoccupazione reale reale è inutile star lì a nasconderci dietro un dito l'Italia è segnata da forti disomogeneità per quanto riguarda il livello delle prestazioni sociali
Allora se si vuole che questo discorso appunto tranquillizzi non deve cioè sia sia un discorso
Vero vero noi dobbiamo e sapere che oggi abbiamo un'assoluta priorità che quello di investire fortemente della rete dei servizi investire fortemente risorse nella rete dei servizi
Come dire per poter rendere omogenea questa rete di servizi e quindi credo che bisogna lavori avere iniziative immediate
Per migliorare la qualità dei servizi soprattutto per quanto attiene inserimento lavorativo l'insegnamento scolastico i servizi per la riabilitazione di servizi a sostegno servizi domiciliari
Questo bisogna farlo immediatamente fa alcune cose stiamo facendo una legge in Parlamento che discusse la commissionatagli sociale per l'handicap grave alcune misure
Se stesso disegno di legge per quanto riguarda la riforma del collocamento mi pare che vanno in questa direzione certamente bisogna potenziare
Questa chiarezza
Io poi sono poi molto d'accordo sul fatto che noi dovremmo avere un sistema di di
Trasferimenti economici i disservizi
Che siano calibrati sull'intensità e la peculiarità dei bisogni
E che quindi siano in grado appunto di
Vedere ti mettono a fuoco appunto la peculiarità di trattamenti essenziali per acquisire l'auto io penso che questo sia l'altro punto che ci pone che c'è posta signorina io mi sento proprio di accogliere
Per questo per questo insieme da alla l'investimento per una rete di servizi che sia omogenee sul territorio nazionale
Che sia molto articolata
Insieme a questo noi dobbiamo avere un riordino degli emolumenti economici
Che sia differenziato e tenga conto del grado dell'autonomia episodio
In questo senso non ci siamo mossi nel progetto di legge del governo
Cioè di ecco tenere conto tenere conto
Della diversità i bisogni connessi diversi grati dipendenze
Voglio dire che il punto cui siamo pervenuti nel testo del governo discutendo molto con associazioni ma non solo con loro
Io lo considero un punto di equilibrio importante quindi Huss mi permetto appunto di segnalarlo alla relatrice del testo di legge come un punto di equilibrio
Lei approfondirà eccetera perché mi pare che appunto tenga conto da un lato di quelle che sono
Nella legislazione vigente i punti di forza acquisite le registrazioni genti punti anche culturali e valoriali fu
E nello stesso tempo cerca di all'interno della legislazione vigente d'introdurre quegli elementi di equità di razionalizzazione che credo sono necessari proprio anche per rendere sostenibile poca spesa assistenziale
Perché se non vogliamo risparmiare sulla spesa assistenziale bisogna però poi rendano sostenibile del futuro e trenta soffrire futuro bisogna misurarsi con le novità che sono intervenute nella società italiana
Sul punto della delega e della non delega questa è
Su questo punto ulteriormente discutere
Mi sembra
Anche su questo grave
Associazione diretta al
Io voglio subito però di Roma
Cioè lo strumento d'
E ci siamo
Effetti suggerire ci permettiamo di suggerire
Lo dico qui di fronte la relatrice di maggior
Ha un presidente di un gruppo parla
Tre perché essere così
Possa
Dall'iter parlamentare la delega in cui sono scritti chiaro
Valorizza la l'azione tra con
è uno strumento che valori
Attenti istituzionale non lo dico perché
E di contare di nel momento in cui si sceglie sì sceglie lo strumento della
A dire delle invalidità
Di punti molto chiare
Discorsi e condiviso dal
Significa come
Governo
Quindi io
E se nel momento in cui volete far molto
Le associazioni
Quello che impedisce di meno questo
Così come
Metto di dire che l'
Che può consentire
Restituita in più su una materia
Come punto di riferimento mi pare che su questo sia diverse anche molto chiara
Articolazione
Sono queste le non
Tre e quindi
Alla luce di questo
Infine per vorrei dire che dalla discussione sono emersi anche poi molti contributi di Mad
Da raccogliere per
E dell'articolo uno sul fondo per le politiche sociali
Queste che dice a De Gasperi
Il l'importante attribuire alla
Io ne su cui si è molto
Ecco i temi e quindi tutto te
Per attori perché poi una
Legge di riforma cammina se ci sono le forze sociali ma poi se ci sono competenze quindi se c'è un vuole importare
Pare che queste non punti discussione me