"L'economia della partecipazione fra opportunità e rischi" organizzato dal Centro Italiano per l'Azionariato dei Dipendenti (CEIAD) e dalla Fondazione Cesar

L'atto in collaborazione con la Fondazione Cesare con il centro italiano per l'azionariato dei dipendenti rappresentati qui rispettivamente dei presidenti Enea Mazzoli che fungerà anche da moderatore di questa serata e da Benito Penati e presidente della CEI appunto ospiti graditissimi oltreché onorevoli e autorevoli monsignor Fernando Sherry presidente
Della commissione episcopale per i problemi sociali del lavoro e Innocenzo Cipolletta direttore generale di Confindustria a dire il vero la tentazione ritrovandoci qui stasera con gli amici
Della Fondazione Cesar potrebbe essere quella di chiedersi
Dove eravamo rimasti per dove eravamo rimasti non foss'altro perché
Anche lo scorso anno qualcuno di voi ricorderà avevamo cercato
A proposito di un tema arduo ma credo affrontato egregiamente dai nostri ospiti
Di capire se fosse ancora possibile un bilancio dell'economia dal punto di vista del lavoro e dell'uomo ci aiutarono in quel l'approfondimento Giuseppe De Rita e Stefano Rodotà anche in quell'occasione con la presenza DNA Massaro
E cercammo allora di percorrere la via virtuosa anche se inevitabilmente angusta
Fra capitalismo e democrazia per l'appunto fra capitalismo e democrazia la ricerca dell'uomo era il titolo di quella nostra conferenza e a ben vedere anche allora in qualche modo cercammo di anticipare il tema che sarà più esplicitamente affrontato questa sera perché nel dire alla ricerca dell'uomo non a caso stasera potremmo parlare qualcuno non a caso parla di fondazione teologica dell'istanza partecipativa che rinvia proprio al concetto di uomo ricorrente in quell'occasione come riflesso come immagine di Dio chiamato a partecipare
Alla sua stessa vita prolungarmi in qualche modo l'azione creativa per la trasformazione del mondo e della storia
E se così è io credo che in qualche modo il mio compito stasera oltre che agevolato dall'autorevolezza degli ospiti possedeva bah semmai risolversi il in un qualche semplice spunto di riflessione se me lo permettono gli amici in qualche spero utile provocazione
E cioè a dire
Nel deserto che in un qualche modo è rimasto dopo la crisi della partecipazione della politica e forse l'economia il terreno fertile per la realizzazione di nuove stanze partecipative
E giusto parlare e che significato attribuiamo al di là di luoghi comuni giusto parlare di economia della partecipazione
Quale partecipazione quella come dicono taluni sociologico di tipo idilliaco oppure quella istituzionale oppure quella conflittuale ancora sostanzialmente imperniata sull'istituto del contratto
Quelli di Lia che intendendo una partecipazione che di fatto poi a ben vedere prende le mosse da una determinazione tipicamente imprenditoriali
E ancora una partecipazione intesa come momento di integrazione sociale
Tutta imperniata sulla tesi
Della corregge utilità del neocapitalismo oppure un tentativo faticosa talvolta anche contraddittorio di modifica culturale e istituzionale degli assetti di potere vigenti dentro e fuori dell'impresa per non parlare ancora
Di istante partecipative tutte orientate in senso alternativo al al sistema
E dico questo perché è di tutta evidenza che è facile non potendo dare invece nulla di scontato sconfinare dal tema della partecipazione all'interno dell'impresa ai diritti di cittadinanza nei luoghi di lavoro per arrivare a trattare di forme più o meno nuove di democrazia economica ma non è tutto così pacifico non è un caso greche riferimento in qualche modo d'obbligo che già nella famoso incipit dica
Di Leone tredicesimo la Rerum Novarum che risale a qualcosa come al mille ottocentonovantuno si auspicava in termini certo e che oggi potrebbero far sorridere alcuni ma debbono essere situati in quel contesto in quel tempo certificava che il Governo cito testualmente si interessasse dell'operaio
Facendo sì che gli partecipasse in qualche misura di quelle richieste che esso medesimo produceva per non parlare di successivi messaggi conciliari delle encicliche prima fra tutte la quadrati esimo anno quella appunto promulgata
Da Attilio undicesimo nel trentuno
Fino ad arrivare ai nostri giorni all'incidente di Giovanni Paolo secondo penso alla la bora in mente esercenti in cui si richiamano senza mezzi termini
La comproprietà dei mezzi di lavoro la partecipazione dei lavoratori alla gestione fino ai profitti delle imprese il cosiddetto azionariato del lavoro e simili allora va da sé che e dobbiamo Pieretti chiederci se sia questa dell'azionariato dei dipendenti la strada veramente maestra per costruire anche nuove forme di democrazia economica
O non è piuttosto come qualcuno criticamente insinua una delle tante esperienze sicuramente utile ma una delle tante esperienze
Per il superamento di fenomeni e alienanti della condizione operaia oppure di tensioni di conflitti interni all'azienda
Al pari in un qualche modo di altre esperienze per esempio esperienze di tipo tecnico come la divisione l'automazione del lavoro oppure di tipo psicologico la grande attenzione che come giusto viene rivolta alle relazioni umane alle relazioni industriali e sindacali all'interno dell'impresa e non solo all'interno
Oppure altre esperienze di tipo
Così potremmo dire più strutturale come la partecipazione alla gestione dell'impresa alla democrazia ambientale fino all'autogestione o qualcuno insinua anche un preteso superamento della proprietà privata dei membri di produzione
E come si concilia tutto ciò con il carattere in qualche modo sovversivo lasciatemi usare questo termine
Della democrazia democrazia suo modo sovversiva non dico nulla di nuovo nel senso più radicale della parola perché dovunque arriva sovverte in qualche modo la tradizionale concezione del potere secondo cui il potere compreso quello economico è fondamentalmente naturalmente si diceva una volta un potere che discende dall'alto verso il basso e non viceversa come si può quella fine conciliare tutto ciò mi avvio a concludere non è che privilegiando la causa dell'azionariato dei dipendenti
Tiriamo in un qualche modo la volata una sorta di nuova classe media a scapito di chi è fuori dei processi produttivi di chi è fuori dal mercato del lavoro di chi nulla nulla può pretendere reclamare e tanto meno contenere non rischia c'è un certo tipo di partecipazione se non ne chiariamo positivamente tutti i contenuti le motivazioni e le finalità
Di restringersi a questi nuovi una specie quasi di nuovi beati possidente no come si diceva una volta
E lo dico anche il riferimento all'esigenza di chiarire alcuni temi e soprattutto le loro connessioni
Per esempio si fa un gran parlare di questi tempi ne abbiamo parlato anche a San Domenico col contributo
Per esempio di Stefano Zamagni a proposito del fondamento etico dell'economia per esempio il mondo del non profit che sicuramente tutto da scoprire con enormi potenzialità
Nel campo della ricerca della cultura dell'istruzione dei servizi alla persona ma sicuramente da valorizzare senza ambiguità senza invasioni di campo perché penso che anche alcuni di noi avrebbero da ridire
Qualora le imprese sociali fornissero dei beni e dei servizi in concorrenza con quelli tipici delle imprese commerciali
Come scongiurare allora ho veramente concluso
Il rischio che
Dietro
All'economia della partecipazione
Poi sostanzialmente si celi un disegno di lasciare tutto inalterato
Senza andare alla ricerca di quell'uomo di cui
Così mi ripromettevo di parlare in apertura non si celi la pretesa insidiosa di ridurre approfittando del deserto della politica dal troppo della politica niente della politica in un nuovo rapporto fra politica ed economia ridurre la politica semplice amministrazione rappresentando in maniera molto interessata
La politica come solo come un momento oppressivo o repressivo della società oppure ancora per celebrare indistintamente tutte le politiche tutte le ideologie
Come un qualcosa di ingannevole di cui si potrebbe fare a meno ritorno al punto di partenza come pensare che possa da sola l'economia essere e il terreno oltre che fare le quasi esclusivo qualcuno pensa per nuove forme di partecipazione
A questo tipo di interrogativi
Risponderanno senz'altro i nostri che oratori io mi auguro che l'impostazione di questo
Nostro Rosario starei per dire che si sgrana ormai da tempo penso anche alle conferenze con Romano Prodi ha proposto in stato e mercato nell'Italia che cambia ho citato quella col professor Zamagni sui fondamenti etici dell'economia con lui c'erano padre Lorenzetti il moralista qualcuno di voi lo ricorderà senz'altro Gavino banca il responsabile economico della Pirelli oppure Lorenzo Sacconi sarà pelle di Milano che allora quell'incontro non a caso era presieduto da Guidalberto Guidi allora a capo della Confindustria
Regionale ma per dire che cosa se vogliamo dare un senso a questo nostro ritrovati senza eccessive ambizioni ben si intende ecco io credo che oltre a penetrare
Nel merito queste nuove forme
Veramente disattese nel nostro Paese non sto a dilungarmi su tutti gli aspetti e positivi già illustrate anche nel notiziario che avrete ricevuto relativi al significato dell'azionariato dei dipendenti che non costituisce solo una scelta economica
Ma che è senz'altro uno stile di conduzione di un'impresa e filosofia aziendale visione democratica della società civile ecco come fare però perché questi elementi vengano sempre più diffusi all'interno oltre che delle imprese e della società civile
Per dare a queste stanze partecipative un finalismo che sia autenticamente democratico e si traduca in una crescita civile dell'intera collettività
Ai gli oratori l'arduo compito è ora all'amico Enea Mazzoli il compito di moderare questa serata grazie
Se e dottor Lancioni io credo che
Sentiremo anche l'illustre personalità che mi seguiranno
Credo che l'economia della partecipazione sia naturalmente
Posizionata fra opportunità e rischi rimanenti
E aggiungo anche
Nell'economia della partecipazione sono possibili mistificazioni
Per celare interessi che non si vogliono palesare poi nel corso della gli atti produzione credo che potrò chiarirmi meglio ma e non voglio mancare di ringraziare il centro San Domenico per aver accettato di organizzare assieme a noi del c'era già cento europeo ricerca dell'economia sociale dell'assicurazione c'è agli atti
Questa questa serata e ringraziamento stendo in particolare padre che le casalinghe
Oltre le sue ben note sensibilità sui problemi religiosi spirituali
Manifesta Sempre suo interesse per i problemi acuti dell'uomo e della società
Particolarmente grato
Come Cesena Verceia da monsignor Fernando Jeannie vescovo di Alessandria presidente commissione episcopale per i problemi sociali del lavoro
La sua presenza critici o no non voglio dichiarare
E poi personalmente sono sicuro che saprà indicarci dopo averci ascoltato percorsi molto elevati
Nel nostro tentativo di andare verso la formazione di principi tecnici che sono alla base della semina s'intende
E poiché ringraziamento al professore Innocenzo Cipolletta
Di cui è nota l'autorevolezza
Con tre attraversa studioso scritto
Oltre all'esperienza di studio operativo in quanto direttore generale della Confindustria per essere qui fra noi
Su un tema che potrebbe essere anche un po'scottante dal punto di vista istituzionale insomma
In ogni caso egli ha titolo per esprimere pareri di grande peso
I principi di Indirizzo proprio per il ruolo che ricopre per la conoscenza poi effettiva che rinvia
Del mondo dell'impresa italiana settore industriale che assolutamente multiforme
Vedo anch'io tutto Lancioni una sorta di percorso
Inizia primo marzo novantaquattro con l'allora professor a Romano Prodi oggi presidente del consiglio
Sembra che venire qui fa le conferenze porti bene è stato detto
Dopo dopo quell'episodio oltre quello recitato c'è capitalismo democrazia contusa preferite Stefano Rodotà cui ha pure portato bene
Quella serata
Nordico scherzato anche per alleggerire un po'fra di noi non no non lo so adesso quei San Domenico avrebbe diritto qualche titolo insomma alle royalty
Ecco
Ma noi siamo arrivati qui questa sera partendo da quella convegno facemmo Monte avverrà Imola proprio poi nel territorio di moda proprio sui temi della della economia dalla partecipazione
Argomento importantissimo ma assolutamente nuovo starei per dire sconosciuto tranne che a pochi iniziati
Abbiamo pensato si matematiche era tempo di riaffrontare e il tema degli ESU cioè dei piani per la distribuzione di azioni da parte delle imprese ai loro dipendenti che non è l'azionariato popolare cioè non è l'azionariato
Nell'azionariato migliorato ai dipendenti territori
Questa anche perché il nostro Paese sta riacquistando dignità nazionale rivista nazionale sicurezza
Nei confronti dei principali Paesi europei che a mio giudizio sono anche un po'troppo Saccenti nei nostri confronti
E ce ne convince ma anche per le notizie ulteriori che provengono dagli Stati Uniti
Circa le norme crescita Deaglio implora il luogo nel sito Plains cioè dei piani di azionariato dei dipendenti
In questo caso la crescita quantitativa è già un giudizio che no su cui su cui si esprimeranno coloro che debbono parlare la crescita quantitativa è un buon misuratore del successo dell'idea delle sue concrete applicazioni
Nel mondo delle imprese statunitensi anzi per me è una delle carte vincenti di quel mercato nella sua competizione globale non voglio alluvionali di cifre
Ma posso dirli questo
Che sono rilevazioni statistiche non sono opinioni
Ci sono approssimativamente nel mille novecentonovantacinque negli Stati Uniti dieci mila settecento piano di azioni gratuite agli Stati Uniti che coprono otto virgola sette milioni i partecipanti
Si stimano che ottocentocinquanta Pianerino stati messi in piedi nel cinquantaquattro e altrettanti nel cinquantacinque
E quel trenta se lo misuriamo novantasette forse sta Conti
Attenzione quando parliamo di queste cifre dobbiamo tenere ben presente che parliamo di uno Stato che a duecentocinquanta milioni di abitanti e che la prima potenza industriale del mondo quindi non possiamo fare dei paragoni semplicistici rispetto all'economia e lo Stato italiano però però il peso questo pelle questo senza poi ricorrere a anche le semplificazioni nel nel cartoncino d'invito accentuato
Stati Uniti il Giappone
Allora se è vero che fra fra i compiti per Cesar c'è quello ambizioso di far capire a chi ci segue chi ci ascolta
I problemi veri che la società italiana deve affrontare
Anche per aiutare il mondo politico quell'imprenditoriale quello sindacale ad operare al meglio loro funzioni
Se è vero che noi diamo a questo scopo questa funzione tanto più utile se ci riusciamo in qualche occasione come questa di stasera
Tanto più che
Alberto avvertiamo che viviamo in un sistema mediatico che non sempre non sempre ma abbastanza spesso calpesta a mio avviso
Buon gusto principi etici
E financo regole deontologiche il nome dello scoop e dell'audience
Il risultato è che secondo lunedì si comprime non a cancellarlo ma un po'da piattello verso il basso ogni contenuto formativo civico che gara dell'informazione allora
Questo riguarda molto la televisione
Ma se questo è vero
In un mondo sempre più dominata dall'effimero dall'immaginario dalla comunicazione
Allora nella società postindustriale
Questa questo tipo di civiltà questa non etica a competizione globale è è quella vincente
Allora non c'è più speranza per nessuno
Insomma c'è solo il mercato che col solo metro del successo giudica sanzione premia
E molte volte punisce duramente inappellabili mentre per ciò che dipende da noi
Bisogna lasciar fare alle forze così come si esprimono
Io non lo so ma per non sbagliare la Fondazione Cesar segue una strada che spesso di denuncia ma sempre di proposta e dunque nelle intenzioni almeno educativa e formativa
E tipico ad esempio delle nostre innumerevoli iniziative con i giovani assieme a loro per esempio contro le stragi del sabato sera
Io non voglio farla lunga succede ma e per spiegare anche la ragione della nostra presenza qui questo nostro percorso
Finisce che in molti casi si congiunge con il percorso che diceva il dottor Manzoni del prestigioso circolo di San Domenico e con i suoi martedì
Ecco come ci si va ad incontrare positivamente e basta vedere come presentato l'argomento nel cartoncino d'invito per capire che evidentemente
Si deve fare qualcosa per porre un limite o a a a processi
Di esaltazione
Di di certi disvalori insomma è per consentire all'uomo di esprimere
Altri valori di cultura insomma entrare nel suo intimo se cioè
Fare in modo che uno sviluppo economico sulla globalizzazione si accompagni perché no
Ha un minimo di solidarietà e di etica
Molti imprenditori italiani
Non solo del movimento cooperativo delle coop sociali credono in questi dobbiamo sostenerne così come debbano farla le associazioni gli stati le amministrazioni
E dentro ancor più del tempo
Non togliere spazio ma per aiutare chi mi segue
E noto che la maggior parte delle aziende industriali italiane ed alcune
Poche fra le maggiori ma la più parte delle minori è posseduta da imprenditori di prima o di seconda generazione qualche volta di terzi
In generale si tratta di aziende medie e piccole
Descrive un mondo che proprio Cipolletta
Conosce molto meglio di me nel mondo fondato spesso questi queste piccole e medie aziende tra tecnici o operai
Che dopo l'apprendistato quale dipendenti si son messi in proprio o per libera scelta o perché costretti negli anni delle ristrutturazioni dei licenziamenti dell'impresa
Legate alla produzione bellica negli anni cinquanta alla fine degli anni Quaranta
Molti operai e tecnici si improvvisavano che diventano marchigiani
Di loro parecchi crebbero fino a livelli industriali e questo processo in scala minore poi cerchiamo tutto niente
Siamo alla terza generazione dei fondatori
E alla morte
Della terza generazione
O anche
Nell'entrata in scena della terza generazione molte di quelle in paese sono costretti a cambiar di mano
Passiamo agli eredi di pace ma i manager
E qualche volta non si trova chi vuol rischiare per cui spesso si vende scippo dell'impresa è un processo già un po'iniziato
è stato già identificato anche da da taluni mi riferisco per esempio ad articoli apparsi sul Corriere della Sera insomma sul Sole ventiquattro Ore
Perché no che non sto a citare per per non appesantire
Cioè che ha scritto che in questo passaggio generazionale
Si modificano gli assetti industriali
E si va
Forse pensando non siamo piatta dei dipendenti verso una una nuova graduazione di democrazia economica e di partecipazione
In sostanza questa sarebbe un'occasione di ricambio dalla classe dirigente
Come aiutarlo nel senso giusto questo ricambio
Io dico cupo che non è solo un'occasione di cambio dell'esigenza industriale
è un passo in direzione non sia pure sia ben chiaro parziale e particolare cambiamento degli assetti della società industriale
Vogliamo assecondare aiutare certe possibilità
Si tratta di creare un clima culturale e politico che in Italia ancora non c'è
E di creare strumenti giuridici e finanziari che favoriscono l'acquisizione delle aziende a certe condizioni da parte del manager ma anche dei tecnici degli impiegati e dei lavoratori al di là della loro appartenenza a una classe sociale e possibile
E certamente non solo negli Stati Uniti e non solo in Giappone
Qualche esempio
Io cito perché sono un cooperatore conosco questo mondo il caso dei Cantieri Orlando di Livorno
Proprio
Questa importantissima impresa Cantieri Orlando con centinaia di dipendenti una delle colonne portanti dell'economia dell'occupazione di Livorno
Ha potuto evitare il fallimento con l'intervento
E finanziario del movimento cooperativo da un piano di rilancio impostato sull'azionariato dei dipendenti sul loro impegno operai impiegati e dirigenti
Cannes impegnato parte delle loro competenze diverse
Senonché in generale questo un caso nella diffusione della partecipazione dell'azionariato facili pendenti delle imprese siamo in Italia piuttosto in arretrato sul piano culturale su quelle giuridico su quello politico e sindacale
è un giudizio ingenerose mio non lo so io io lo avanzo
Tant'è che poi ci sono altri esempi dove per esempio per far crescere la cooperazione sociale significa impostare una banca etica insomma
Si sono secondo me in Italia potenziali concreti di sviluppo
Che poi diventano sviluppo esigono sviluppo economico una difesa dell'occupazione
Per me è un passo avanti
Ci sono moltissimi aspiranti imprenditori proprio in chi lavora nelle attività di base
Potrei portare anche i dati richiesti son cioè e e la la la
Ho una scheda al proposito come con centotrentuno miliardi di investimenti
Questa società ha creato fra partecipazioni capitale prestiti ottantanove
Nuove imprese e tre mila seicentottantatré nuovi posti di lavoro sono dati statistici non clamorosi
Ma di un fatto iniziale che se incoraggiato potrebbe espandersi se riconosciuto potrebbe espandersi
Allora vogliamo dare spazio a queste eccezionali nuove possibilità di lavoro
Far crescere il numero dei delle mille e mille piccole imprese che sono alla base la forza dell'economia italiana di oggi
è un grande problema
Che però ha un vantaggio che non richiede grandi risorse Investimenti che mettono a rischio il riequilibrio dei conti dello Stato
Così faticosamente raggiunto in quest'anno e mezzo
Il governo italiano ha fatto molto imponendo sacrifici perché negarlo per rimettere a posto questi conti
Ma oggi è tempo di pensare all'occupazione di assumere nuovi utenti
C'è bisogno di solidarietà e di responsabilità per combattere la crema in età giovanile la mancanza di reali
I corporativismi di categoria di settore perché no
Per gli egoismi territoriali che portano a devianze scissionisti
E insomma fra le tante componenti tanti problemi
Abbiamo bisogno di nuove aree di ottimismo e di fiducia quali quali misurarci fra queste
Quella quella della azionariato dei dipendenti
Sulla Sole ventiquattro Ore
C'è un servizio anche la pagina sui piccoli azionisti
Si parla in generale
Della dell'azionariato minuto
Ma come problema rivestimenti
Non come impegno partecipativo verso quei dipendenti che comprano azioni della società
Considerare la questione come come un fatto di convenienza rivestimento e non considerare il problema della sana dipendente
Si cita importante che trenta mila lavoratori azionisti sono nell'heavy
Che novantaquattro mila cinquecento sono in Telecom Italia
E che nelle imprese privatizzate in questi anni i dipendenti soci che hanno tenuto in portafoglio i titoli acquisiti
A a alle offerte vivente si contano ormai decine di migliaia
Tutto ciò va bene
Ma non è questo il problema come vogliamo
Non si tratta tanto è soltanto di un buon piccolo investimento
Ma si tratta di mettere in condizione il lavoratore che compra azioni della sua impresa di potersi organizzare intermedi partecipativa
Alle scelte strategiche dell'impresa perché no dei bilanci perché no dei gruppi decisionali farli sentire in assemblea
I fatti i giochi che citando gli Stati Uniti succede che l'azionista che compra queste azioni viene poi raggruppati nella società
Che da sola in assemblea rappresenta tutti piccoli azionisti dipendenti talché si fa si coagulano un Forti azionariato e di minoranze in grado di influire o anche azionariato e di maggioranza questo è il problema che noi vorremmo sospeso super e che perito Penati poi prenderà ancora più che male
Serve un po'di coraggio circolano sempre rischi quando si tentano nuove strade e nuova opportunità certo che occorrono due cose almeno una legge di incoraggiamento
è una nuova cultura
La prima noi la sollecitiamo la seconda cerchiamo di incoraggianti
Io credo che questa sia una strada da percorrere
E anche per questo che il tempo di andare oltre le vecchie proposte
Diciamo dell'economia sociale del mondo che cui appartengo per indicare un tema invece che di sicura prospettiva sotto l'aspetto della forzamento dei sistemi industriali sotto l'aspetto della raggruppamento di forze importanti sul piano della responsabilità della democrazia economica
E anche della maggior produttività una ricerca fatta parlo di una ricerca e negli Stati Uniti dimostra e per i piani di azionariato che hanno consentito all'organizzazione della presenza degli azionisti in assemblea e quindi negli organi ha fatto aumentare la produttività di quelle aziende dal sette all'undici per cento ovviamente
Nella responsabilizzazione ciascuno si sente impegnato di più
E allora dico anche
Alle industrie nostro amico Cipolletta
Proprio nel suo ruolo
Nella settore industriale non c'è solo il tema della Corporate Governance anche il tema di questo a ma ammodernamento complessivo
Io sono molto interessato sentire l'opinione sia di Penati che poi di Cipolletta su queste questioni
Spero che la nostra iniziativa al di là del successo della serata
Vada a suscitare interessi e concetti io con questo ho finito quella che era
La mia parte
E invito ora a parlare Benito Penati presidente da cent'
Signore e signori buonasera
In apertura di questa mia presentazione
Che cercherò di contenere in tempi il più possibile ristretti
Desidero rivolgere un sentito ringraziamento al centro San Domenico
E personalmente i suoi animatori
Per avermi offerto l'opportunità di illustrare a nome del Centro italiano per l'azionariato dei dipendenti il tema cosiddetto della partecipazione
Ad un pubblico così attento è interessato
Nel nostro Paese i temi in generale della partecipazione dei lavoratori alle fortune delle imprese ove si sono occupati
E quello più particolare
Dell'azionariato dei dipendenti
Non sono ancora riusciti ad imporsi all'attenzione
Del dibattito politico sociali in atto
Nonostante l'esistenza di una serie di pregevoli studi che hanno cercato di diffondere anche in Italia la conoscenza di esperienze assai interessanti realizzate in altri Paesi
Il nostro centro ritiene che il tema della partecipazione dei dipendenti
Al capitale
Ma i risultati e alla direzione dell'impresa ove si sono occupati
Sia da un lato un problema morale
Di equità e di dignità della persona umana
Ma al tempo stesso rappresenti nell'attuale momento storico e sociale
Una necessità della stessa impresa
La quale può trovare in un corretto legame il proprietario con il dipendente azionista maggiore stabilità
Efficienza e produttività
Uno degli aspetti che ci sembra da un lato maggiormente ingiusto
E dall'altro lato gravido di pericoli
E disfunzioni per la stessa economia di mercato
è l'assetto proprietario
La ripartizione del potere
E la destinazione dei profitti all'interno dell'impresa
Ai nostri occhi appare del tutto inaccettabile che i lavoratori i quali sono oggi nelle economie più evolute
Il fattore strategico decisivo dello sviluppo aziendale e coloro che assicurano con il loro lavoro le fortune dell'impresa
Siano tuttora confinati in un ruolo marginale
Senza il diritto di godere almeno in parte
Sia pure in forma mediata
Dei profitti da essi generati e senza una sostanziale voce in capitolo
Nelle decisioni strategiche adottate dall'azionariato
Che condizionano il futuro dell'impresa e quindi il futuro della loro vita e quello delle loro famiglie
Per questi motivi
è nostra convinzione che in avvenire l'economia di mercato non potrà correttamente funzionare
Se non affronterà questo nodo cruciale
E se il capitale dell'impresa continuerà ad essere costituito dal solo capitale finanziario
Escludendo il capitale e lavoro
Apportatore di intelligenza creatività e efficienza gestionale
A nostro avviso è questo un passo necessario
Per salvaguardare l'economia di mercato dei difetti e dalle tendenze totalizzanti del capitale finanziario
Difendere l'economia di mercato ed il suo corretto funzionamento comporta la necessità di intervenire con regole correttivi
Ogni qual volta l'applicazione senza vincoli delle cosiddette leggi di mercato
Interi in contraddizione con lo sviluppo della società
E con una corretta gestione del sistema economico
Il problema di una diversa partecipazione dei lavoratori alla vita dell'impresa
Non solo come forza lavoro subordinata
Ma anche come artefici dei processi dichiarazione che la governano
è stato da tempo e in più occasioni organicamente affrontato dalla Chiesa cattolica
Con documenti e prese di posizioni di grande rilievo culturale politico e sociale
Fra di esse
Citiamo il contenuto del punto numero quarantatré delle encicliche a Centesimus annus il quale aderisce con particolare puntualità al tema che stiamo affrontando
La chiesa
Riconoscere cita l'enciclica
La legittimità degli sforzi dei lavoratori per conseguire il pieno rispetto della loro dignità
E spazi maggiori di partecipazione nella vita dell'azienda di modo che pur lavorando insieme con altri e sotto la direzione di altri possono in un certo senso lavorare in proprio esercitando la loro intelligenza e libertà
L'integrale sviluppo della persona umana nel lavoro non contraddice ma piuttosto favorisce la maggiore produttività ed efficace del lavoro stesso anche se ciò può indebolire assetti di potere consolidati
L'azienda non può essere considerato solo come una società di capitali
Essa al tempo stesso è una società di persone di cui entrano a far parte in modo diverso e con specifiche responsabilità
Sia coloro che forniscono il capitale necessario per la sua attività
Sia coloro che vi collaborano con il lavoro
Per conseguire questi fini
Conclude questo punto dell'enciclica
E ancora necessario un grande movimento associato dei lavoratori
Il cui obiettivo è la liberazione e la promozione integrale della persona umana
Le autorevoli riflessioni che abbiamo citato ci hanno rafforzato di
Nella convinzione
Che nel presente momento storico sia maturo anche nel nostro Paese
Il tempo per porre al centro del dibattito e dell'azione politica un grande obiettivo
Quello di una riforma dal suo interno
Del sistema capitalistico
Per modernizzare uno e mantenerlo al passo coi tempi
In relazione alle profonde modificazioni che gli ultimi decenni hanno apportato all'interno della società in generale
E della impresa in particolare
Uno degli elementi maggiormente rilevanti di questo processo di riforma riteniamo debba essere la partecipazione dei dipendenti al capitale ai risultati
E alla direzione dell'impresa occorre si sono occupati
Attraverso la promozione e l'incoraggiamento di forme adeguate
Giuridicamente regolamentati favorite
Di azionariato dei dipendenti
L'esperienza degli Stati Uniti d'America
Dove un capitalismo tecnologicamente altamente evoluto ha avvertito la necessità di introdurre nel suo ordinamento legislativo
Una normativa lucidamente riformista
Qual è quella degli Strokes
Dovrebbe essere per le autorità di Governo del nostro Paese
Un utile elemento di analisi e di riflessione
La normativa alla quale facciamo riferimento che ha consentito finora quattordici milioni di lavoratori americani
Di divenire azionisti delle imprese ove si sono occupati
Appare ispirata ad un lucido progetto di riforma dell'economia capitalistica
In senso maggiormente e poi democratico e costituisse come scrive il professor Giovanni Tamburi in un suo libro
Un esempio di concretezza coerenza e determinazione per qualsiasi governo intenzionato a regolamentare l'azionariato dei dipendenti nel proprio Paese
Al fine di introdurre il nesso un elemento al contempo di democrazia economica e di efficienza imprenditoria
I dati resi noti lo scorso anno in occasione del convegno dei centri americani per l'azionariato dei dipendenti svoltisi a Chicago
Occorrono elementi di riflessione assai interessanti sulla entità e sulle tendenze allo sviluppo dell'azionariato dei dipendenti degli Stati Uniti d'America
Le aziende che hanno adottato
Ma le aziende che hanno introdotto gli Sox
La forma più diffusa di azionariato dei dipendenti sono oltre dieci mila
In due mila cinquecento di essi dipendenti detengono la maggioranza del capitale mentre nelle altre la partecipazione mediamente si colloca attorno al trenta quaranta per cento
I lavoratori in diversa misura e nelle varie forme coinvolti sono oltre quattordici milioni e rappresentano il quindici per cento dell'intera forza lavoro degli Stati Uniti e si possiedono un lavoro un valore azionario di seicento miliardi di dollari pari ad un milione e ottanta mila miliardi di lire corrispondente all'otto per cento dell'intero capitale azionario dell'economia statunitense
L'ottantacinque per cento delle forme partecipative
è attuato in società non quotate in Borsa mentre elemento anch'esso assai significativo il cinquanta per cento di soccorso nasce per superare problemi di successione e trapassi generazionali
E noto
Come la rapida evoluzione dei processi economici in un mercato ormai interamente globalizzato
E le crescenti sfide in termini di costi di produttività
Provenienti principalmente dall'Estremo Oriente dal Sud-Est asiatico pongano in particolare alle imprese europee
Problemi crescenti di flessibilità efficienza e riduzione dei costi
L'impresa non può certamente pensare in una società evolute erette dai principi democratici
Di risolvere questi problemi senza avere i lavoratori dalla propria parte
Consapevoli coinvolti e partecipi dei destini dell'impresa
Come scrive Ruggero Pagotto
In un recente volume edito da Telecom Italia
L'azionariato dei dipendenti sembra avere le carte in regola per soddisfare le istanze di flessibilizzazione dei sistemi retributivi
E le esigenze di coinvolgimento motivazioni e partecipazione dei dipendenti
Una impresa ove si realizzi con successo l'azionariato dei dipendenti si presenta come una organizzazione più aperta sensibile responsabile ed integra
Particolarmente significativo ed interessante appare l'impatto dell'azionariato dei dipendenti sui risultati economici dell'impresa
Veronica ma insomma
Direttore dei progetti internazionale del pensiamo al Center for in poi i nomi usciti Oakland California e nostra collaboratrice scrive in un recente in una recente relazione presentata ad un convegno organizzato dal nostro centro al Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro
Negli studi condotti nel corso degli anni
Circa l'impatto dell'azionariato dei dipendenti sulla performance economica delle aziende
è emersa una chiamata e via deputati le correlazione tra coinvolgimento diretto dei dipendenti nella gestione e organizzazione del lavoro e una positiva performance economiche
Le ricerche concordano sul fatto che quando la partecipazione azionaria si accompagna a forme di coinvolgimento attivo dei dipendenti
Specialmente a livello delle singole posizioni lavorative ossia laddove indipendente all'opportunità di prendere parte alle decisioni riguardanti il proprio lavoro
Allora le ripercussioni sulla pro forma societaria sono sostanziali e talvolta stupefacenti
Ciò avviene in particolare quando le aziende intraprendono profondi cambiamenti culturali che permettono lo sviluppo di forme di management partecipativo
I dati raccolti dimostrano che i risultati migliori vengono colti dall'impresa è aventi gli sci Sox più partecipativi
L'azionariato dei dipendenti sembra dunque fornire l'elemento culturale necessario
A tenere unite le parti sociali interessati nonché a mantenere viva la partecipazione dei lavoratori alla vita delle imprese mentre quando alla partecipazione azionaria si accompagnano
Anche tecniche di coinvolgimento partecipativo l'impatto economico è decisamente positivo
I risultati delle esperienze realizzati in circa vent'anni dagli Sox negli Stati Uniti
Non che gli studi e le indagini sia di diverse istituzioni sia di prestigio di economisti
Sembrano concordi nell'indicare al di là di ogni ragionevole dubbio
L'azionariato dei dipendenti come uno strumento di aumento dalla produttività di miglioramento dell'efficienza aziendale di maggior legame fra l'uomo d'impresa
Nonché di maggiore equità e giustizia sociale
Secondo il professor Luigi Prosperetti
Occorre tuttavia essere prudenti e non considerare l'azionariato dei dipendenti in misura superiore a ciò che può dare
Esso non deve essere considerato quale soluzione di tutti i problemi ma piuttosto essere valutato con un anello importante
Della lunga catena rappresentata da e quel cambiamento gestionali organizzative culturale dell'impresa
Che appare necessario per la modernizzazione e la trasparenza e lo sviluppo del nostro sistema imprenditoriale
Visto anche nell'ottica di una sua necessaria integrazione e competizione con sistemi più moderni e trasparente
L'azionariato dei dipendenti e richiede tuttavia un completo
Considerare l'azionariato dei dipendenti uno strumento di riforma e di Montero modernizzazione del sistema economico del Paese
Una strada è necessaria quindi ma anche difficile la quale accanto a vantaggi che appaiono sia ragionevoli sia collaudati da esperienze sufficientemente ampie significative
Presenta rischi e sfide di portata non trascurabile
Per i sindacati
I quali dovranno imparare a misurarsi con problematiche nuove
E a gestire un tipo di lavoratori è diverso dal passato che nella prospettiva sarà portato a contrapporsi sempre di meno all'azienda
A comprendere i problemi e a condividerne gli obiettivi
Per gli imprenditori i quali dovranno abituarsi ad una maggiore trasparenza e a più ampie rese di conto del loro operato
Che dovranno ricercare un rapporto più idea dialettico e democratico con i lavoratori
Sempre meno da dottore a dipendenti e sempre di più da azionista da sinistra
Che dovranno abituarsi infine a considerare sull'impresa l'esistenza di interessi e di aspettative da parte della comunità
Per i managers
Che dovranno attuare uno stile di direzione più partecipativo
Che dovranno diffondere cultura di impresa
Che dovranno essere capaci di governare e di meno con l'autorità e di più con l'autorevolezza
Per la politica infine
Che non dovrà strumentalizzare per opposti interessi questo ospitato poco accesso
La partecipazione non è né di destra né di sinistra
Ma lasciare libero gioco agli attori chiave del sistema Paese il governo l'impresa i sindacati
Nel rispetto delle regole e nella separazione dei ruoli e delle funzioni che sono propri di una moderna economia di mercato
Per favore questi processi abbiamo fondato nella scorsa primavera i Licei e al centro italiano per l'azionariato ai dipendenti
Il centro si propone lo scopo come si legge nel suo statuto
Di favorire la diffusione in Italia di tutte quelle forme di attività economiche che indipendentemente dalla loro natura giuridica
Prevedono la partecipazione dei dipendenti alla gestione ai risultati economici delle imprese ove si sono occupati
E sotto terra proseguì ancora lo statuto idonee iniziative intese a favorire lo sviluppo di una cultura della partecipazione
Nonché la creazione di un coerente quadro legislativo il quale nel pieno rispetto delle regole e dei principi dell'economia di mercato realizzi attraverso la partecipazione dei dipendenti azionisti
Un ammodernamento del sistema economico italiano
Ed una maggiore efficienza delle imprese nel contempo valorizzando la centralità del lavoro stimolando la crescita culturale e professionale dei dipendenti nonché il loro contributo allo sviluppo del sistema economico del Paese
Sono programmi certamente ambiziosi ma ci sembra chiari e condivisibili
Siamo fiduciosi che la preziosa opportunità offertaci dal Centro San Domenico di far conoscere i nostri obiettivi in una sede così prestigiosa
Sarà di aiuto importante per il nostro lavoro
E ci auguriamo che durante il nostro cammino ci accompagnino il vostro rapporto e la vostra spersonalizzo simpatia grazie
Ora la parola il professore Innocenzo Cipolletta direttore generale Unindustria
Innanzitutto ringrazio tutti coloro che hanno voluto che io sia qua oggi a fare questa riflessione insieme con voi e in particolare fra capitali ammettere Casalecchio
E ha cercato cercato volti convincermi mi fa piacere che ho potuto accettare
Una riflessione a più voci su un argomento che come è stato detto
O anche creare qualche scabrosi datate le istituzioni che ciascuno di noi rappresenta
Ieri è anche e soprattutto qualche difficoltà per i conformismi che un argomento di questo genere
In genere tocca per i luoghi comuni ai quali noi finiamo per essere risucchiati per forza di cose da parole estremamente evocative
Che a volte senza la necessitanti essere dimostrate vengono lanciate nel discorso della partecipazione come se avesse un valore a se stanti e quindi qualche volta cercare di fare un ragionamento
Io ritengo anche più concreto questo qui e quindi lasciando da parte alcuni aspetti evocativi
è un rischio è un rischio di essere fraintesi un rischio
Di non seguire la corrente
Prevalente
Ma io credo che la riflessione
Comporta il dubbio dialogo comporta le diverse posizioni e la crescita si fa con la sana e l'onestà contrapposizione delle idee piuttosto che con la ricerca di parole evocative che ci sembra portarci tutti alla stessa direzione fai magari ognuno fa i cinque minuti dopo torno a fare
Quello che faceva prima perché tanto quello che ha detto valido per l'una per l'altra cosa credo che l'approccio della partecipazione sia opportuno
Evitare gli approcci mistico ideologici e soprattutto mi riferisco a quella frase citata
Da Prosperetti
Che non esista un modello una soluzione che risolva tutti i problemi anzi invito diffidate tutti coloro che vi dicono che col modello li hanno risolto tutti
Dalla democrazia alla disoccupazione e all'equità c'è qualcosa che non va se hanno questo modello in tasca e non ve l'hanno tirato fuori qualche cosa da qualche parte non funziona
Forse non è totalmente vero
E qualche volta l'eccesso di bontà e di buoni risultati nasconde proprio l'insufficienza delle idee l'insufficienza del ragionamento
E si finisce per buttare come dice il proverbio il bambino con l'acqua sporca perché poi quando gli promettono o quando ci promettono con un modello un paradiso su terra
E questo modello invece ci risolve qualche problema fondamentale ma solo qualche problema speriamo che rigettarlo credo non c'è stato tutto quanto
E questo è un errore
è un errore quindi io penso che occorra
Anche su questo tema restare solitamente con i piedi per terra vorrei fare una piccolissima premessa
Di metodo
Ci sono tentazioni di conciliare tutto e tutti i modelli che risolvano tutti quanti i conflitti per carità
Ci piacerebbe a tutti quanti penso vivere in questo mondo ideale dove una strumentazione un'architettura una serie di legge ci consentono di vivere senza più conflitti
Io personalmente non credo che questo esista ma non lo credo non per uno scetticismo legato a diciamo l'insufficienza della persona umana a trovare questa soluzione no no
Non lo credo perché ho un'alta altissima reputazione delle persone e una bassa bassissima reputazione dei modelli e delle leggi che stecca nel gestire le persone
Io credo che ciascuno di noi nella nostra vita personale di tutti i giorni e sempre più in questo mondo moderno viviamo contraddizioni abbiamo ruoli completamente diverso stare nel nostro tema
Ciascuno di noi lavoratore dipendente risparmiatore e quindi azionista di qualche cosa in un senso o nell'altro
è piccolo imprenditore se stesso oggi altrove
L'idea di trovare una leggero un quadro giuridico o economico che mi concilia le diverse figure io credo che sia impossibile mentre ho una enorme fiducia che la persona nella sua intelligenza del mistero
Che ci consente di essere esseri umani e non macchine non modelli e non prototipi noi sì siamo capaci di fare quella sintesi quella conciliazione
Che ci consente di ragionare con dei modelli conflittuali perché conflittuali sono gli obiettivi che si pongono sapendo poiché ciascuno quando opera nella effettività della sua operazione opera come persona e non opera più come soggetto economico stereotipo che non esiste
Un imprenditore deve fare
Quello che fa e fare per un'impresa se noi prendiamo lo stereotipo dell'imprenditore così come il lavoratore deve cercare di guadagnare il più possibile lavorando il meno possibile e se lo fa come lavoratore ma sono persone
Sono persone che capiscono anche le esigenze degli altri capiscono il valore dell'insieme devono operare per loro questa sintesi immaginare che esista
La legge superiori un modello appunto che calato dall'altro ci obblighi e improvvisamente ci trasformi in soggetti che non hanno più questo tipo di conflitto io credo che sarebbe un pochettino come cercare la pietra filosofale e la soluzione di tutti i nostri problemi senza metterci d'impegno
Che ciascuno di noi ci deve mettere in qualsiasi cosa fa tutti i giorni perché tutti i giorni dovrà risolvere un problema di questo tipo senza sperare che ci sia un qualche d'un altro che glielo ha risolto ma con la responsabilità ma anche con la soddisfazione di essere capace ogni giorno di trovare questa soluzione
Mi scuso di aver fatto una introduzione un po'all'ateneo dal problema per affrontare ma perché io vi volevo parlare della partecipazione come un tassello e non comunque otto
Mentre invece un pochettino lo confesso i discorsi che mi hanno preceduto vanno presentato poco puntuto invece che comportasse io ve ne parlo Kurt Russell
E vi dico
Che gli italiani è un popolo di partecipato ori perché noi siamo un popolo di risparmiatori
Il tasso di risparmio il nostro Paese è il più alto fra quello che tutti quanti i Paesi industriali ne siamo un popolo che risparmiamo
Popolo che risparmia è un popolo che partecipa alla gestione del suo futuro
Perché il risparmio senza scomodare i testi di economia altro non è che il consumo differito delle persone ciascuno di noi mette da parte i soldi perché gli serviranno nel nel suo futuro questa la impostazione del nostro risparmio poi nasce tutta l'economia della finanza tanto disprezzato economia della finanza ma che fa altro che gestire questa nostra speranza del la finanza altro non è che l'attualizzazione cioè il far
E oggi di impiegare oggi quello che poi ci servirà domani affinché sia disponibile domani al momento in cui ne abbiamo i nostri bisogni chi risparmia
E uno che partecipa alla costruzione del suo futuro e qui diamo un'attitudine noi partiamo quindi cominciamo a dire che come italiani partiamo relativamente bene perché se siamo un popolo di risparmiatori più che non esiste gli americani
Di cui abbiamo sentito parlare con le loro formule che che vanno bene sono un ammiratore degli americani però tra noi di a questo punto di vista ne siamo superiori dal punto di vista la nostra capacità di risparmio come abbiamo utilizzarli stando a Lecce stato qualche problema
Perché però bisogna dire oggi sta in via di soluzione quindi lo possiamo guardare non più come il problema che ci paralizzare ci impedisce di operare a con un problema
Forte che giustifica certi tipi di atteggiamenti che abbiamo del passato ma che sta in via di soluzione
E problema è banale perché l'avete sentito su tutti i giornali su tutte le conferenze in tutti i talk show televisivi o quant'altro
E si chiama debito pubblico e si chiama sistema di previdenza a ripartizione obbligatoria molto alta che non ci siamo creati nel nostro Paese
Il debito pubblico con gli alti tassi di interesse ha fatto sì che una gran parte del risparmio degli italiani
Fosse affidato di fatto dallo Stato
Il quale ha costruito poco per il futuro degli italiani Marri Munerato molto questo risparmio
Perché lo remunera va a livelli altissimi che probabilmente qualcuno di voi in questa sala farà parte di coloro come mia madre che si lamenta perché
Prima botte gli davano il dieci dodici per cento e ora li danno soltanto cinque sei è un bene evitando soltanto il cinque sei è un bene per il nostro Paese però per chi ha messo i soldi lì dentro magari
Che ci guadagnava qualche milione all'anno un pochettino si lamenta tra quella è stata una droga
è stata una droga perché quel risparmio non era un risparmio partecipativo finiva nelle casse dello Stato che serviva per pagare stipendi e quant'altro e non costruiva il nostro futuro
E quindi abbiamo una qualche maniera paralizzato questa capacità di partecipare noi avevamo abbiamo un sistema come dicevo di previdenza obbligatoria
La quale è un sistema a ripartizione molto alto rispetto a quello degli altri Paesi alto non soltanto tanto per le prestazioni che ci dà perché le pensioni che riceviamo non sono gigantesche
Data poi
Diciamo l'esigenza di vita che ciascun Dinoia ma in modo generoso perché ha consentito per anni e anni e consentirà ancora per anni e anni a dei giovani perché io mi considero ancora un giovane Elio tranquillamente oggi potrei andare in pensione
E vivere di pensione perché già ho accumulato secondo il nostro regime abbastanza anni abbastanza contributivo è andato in pensione io
Lo trovo questo qui scorretto perché non c'è nessuna ragione che una persona che ha capacità di continuare a lavorare alla fare una pensione per poi dopo magari mettersi a lavorare in nero
Da qualche altra parte B
Non mi dilungo su questo perché non è il tema nostro questi due problemi stanno in via parziale di risoluzione debito si è fermato di crescere noi continuiamo conferma il ministro del tesoro poterlo ridurre la riforma delle pensioni non è quella che noi avremmo desiderato anzi lontana dall'esterno però qualche cosina
La sta facendo e comunque la consapevolezza che bisogna intervenire su questo tema ma è talmente diffusa che è molto probabile che si continuerà a intervenire
Ecco allora che si stanno aprendo anche da noi gli spazi perché questa massa di risparmiamo e quindi questa lasciatemela chiamare così voglia di partecipazione al proprio futuro degli italiani si possa trasformare anche in strumenti di partecipazione e questi quali sono stanno avvenendo
E sanno ben più importanti che le stock option sono altrettanto importanti che esistano sarà il le previdenza integrativa e quelle che si chiamano i fondi pensione integrativo questi sono gli strumenti di partecipazione per eccellenza che nelle economie avanzate si stanno portando avanti sanno benissimo il venti di partecipazione perché attraverso il sistema di previdenza integrativa direttamente individuale a capitalizzazione per cui ciascuno si aspetta in funzione di quello che ha versato starà attento e lo darà un gestore
Del risparmio finanziario il quale investirà nelle azioni delle obbligazioni e questi investitore è quell'elemento
Scomodo anch'io e mi dispiace questa parola alla scomodo per assonanza con quello che è stato detto prima di democrazia economica perché questi fondi
Pensione sono gestiscono masse consistenti hanno fanno l'interesse dei lavoratori che le hanno versate cioè voglio il massimo rendimento delli dei soldi che sono stati dati alloro per essere ben investiti
Siccome sono strutture
Forti sviluppano delle professionalità capaci sì di andare a vedere le aziende sono governate bene corporativo
Sono loro che tutelano i piccoli azionisti sono loro che tutelano i dipendenti e quant'altro perché loro mettendo i soldi ed è necessario che rimettano
Dopo condizionano i gestori e ormai chi lo sa chi è in una azienda dove questi fondi sono entrati
Lei presidente e l'amministratore delegato questa azienda
Passa una gran parte della sua giornata lavorativa a parlare con gli esperti di questi fondi a spiegare tutte le strategie che ha fatto e questi fanno le pulci su tutte le sue azioni e queste costretto avere una gestione trasparente
E corretta perché se no questi fondi ormai sono diventati stanno diventando sempre più importante ritirano i loro capitali dall'azienda e appena gli azionisti si rendono conto che un fondo d'investimento ha ritirati capitali tutti gli atti scappano
L'azienda il valore dell'azienda crolla e quindi il management per evitare un disastro di questo genere è costretto a tenerseli buoni equina dalle tutte le informazioni e a fare una gestione a più trasparente possibile e così in questa maniera si tutelano i piccoli adatte fondo
è una pia illusione
Quella di pensare che in un consiglio d'amministrazione di quindici persone il diritto che delle minoranze o dei dipendenti mandino una soggetto a sedere al consiglio di amministrazione
Che ha di una persona che si sente poi gratificato perché sta seduto con tanti capitalisti sta lì e tutela chi che cosa con quale professionalità e dove
Sì abbiamo fatto il piacere a quella persona che sarà contenta di stare seduto in quel consiglio di amministrazione
E magari fare anche qualche intervista ai giornali e la televisione per carità io ne faccio tante quindi so che gratificante non vedo perché dovrei vietarlo di far agli atti però non nascondiamoci dietro la tutela della minoranza del dipendente
Dell'azionista o di quant'altro perché obiettivamente lui non ama capacità intellettuale perché non la conosce non è un professionista non ha Lete di potere non ha complesso politico mette fondo
Niente il fondo pensioni ha un peso perché anche se manda lì una persona stupida quello ci guarda non ho capito cosa vedi io domani crisi investo
Lì il suo peso politiche fortemente quell'altro ci va in rappresentanza dell'un per cento con un voto di lista obbligato per legge a stare lì dentro alla fine finisce per essere per obbligarlo a dire sempre di sì oppure se dice di no fa solo del documento all'azienda ma senza costrutto che poi
Alla fine non ha un suo controvalore allora questa è una struttura
Nella quale si sta andando e nella quale ci si sta in una qualche maniera portando verso la partecipazione perché in in Italia i fondi pensione stanno crescendo adesso sono stati costituiti da alcuni contratti di lavoro
E c'è una predisposizione forte proprio perché in mano mano che si riduce il sistema pensionistico obbligatorio c'è una desiderio vi accede al sistema pezzi
Abbiamo poi le formule di distribuzione delle azioni ai dipendenti che hanno un livello molto più limitato nel nostro Paese anche soprattutto perché noi non abbiamo aziende molte aziende quotate
E obiettivamente nelle aziende non quotate bisogna avere dei mercati finanziari molto statistica
Io se fossi un lavoratore dipendente di un'azienda non quotata
Sarei un tantino preoccupato se una parte del mio remunerazione mi fosse data in termini di azioni dell'azienda anche non è quotata quindi non è certificata quindi non è in una qualche maniera
A visibile
Mentre invece sulle aziende quotate
Io credo che questa sia un'operazione importante e anche questa sta andando avanti su questa qui occorre
Che ci siano delle leggi D'Anna che favoriscano come dicevo prima la a partecipazione del dipendente ai consigli d'amministrazione o quant'altro
Perché credo di aver già detto abbastanza quello che ne pensa quanto piuttosto che favorisca fiscalmente contributi veramente questo tipo di remunerazione e lì c'abbiamo un problema finita in Italia
Nel tentativo di tassare tutto tassabile
Si è assimilata la distribuzione di azioni al dipendente alla retribuzione il che significa che se viene da un azione dipendente
Non solo bisogna pagarci le tasse ma ci si venga pagati i contributi sociali sopra ci si costruisce una pensione e quant'altro e voi
Capite che a questo punto dare un'azione a un dipendente significa spesso ridurli lo stipendio perché questo qui deve pagare
Delle contributi delle tasse per un valore che non è disponibile in termini monetari ho subito perché ha un senso alla restituzione azionaria se dipendente riesce a tenerla e ne guadagna il termine di guadagno in conto capitale oltre dei dividenti Chiesa stessa può portare io qui credo che ci sia un'azione o importante da fare e la stiamo cercando di fare come Confindustria
Per far sì che questi piani di distribuzione delle azioni siano favoriti fiscalmente consecutivamente
E questo non perché sia un'incentivazione
Noi non riteniamo che sia l'incentivazione perché il risparmio del dipendente generale del reddito quando questo verrà monetizzato e quindi è quello il momento in cui uno cui pagherà le tasse
Oggi può benissimo non pagarle le tasse perché non verso fluisce e quindi ci sembra un sistema corretto di portare avanti questa questo tipo di di favore
E io credo che se il nostro Paese va terzo questo tipo di economia di partecipazione
Noi possiamo avere alcuni vantaggi e questi vantaggi sono essenzialmente vantaggi io li li penso
Di
ASS di Mib miglior sicurezza da parte dei lavoratori sul loro futuro
Io francamente con tutta onestà non ci vedo dietro questo tipo di partecipazione una condivisione di valori dell'azienda non ci vedo o una riduzione della conflittualità
Non ci vedo tutti questi aspetti ci vede in invece una possibilità di restituzione di responsabilità agli individui nel nostro Paese nella gestione del loro futuro
Gestioni responsabilità anche nel nostro paese è stata completamente cancellata dalla equazione lo Stato ti prende tutto quello che serve per assicurare tuo futuro stai tranquillo quando non potrà più lavorare ci penserò io su tutto quello che ti serve ecco questa equazione non tiene più deresponsabilizza porta a delle utilizzo sbagliato delle risorse se invece noi utilizziamo le persone verso una gestione del loro futuro
Più corretta queste persone avranno una capacità di gestione del risparmio
Che sicuramente una gestione
Più
Sicura e consentirà loro una vita più tranquilla e sono convinto che una vita più tranquilla fa anche dei lavoratori
Più collaborativi ma non nel senso di condividere per evitare appropriazione
Vada giù perché casi di questo genere esistono ma riguardano piccolissime aziende dove si sono fatti dei salvataggi attraverso un management buy out cioè l'acquisto dell'azienda dai propri dipendenti che sono soluzioni importanti e significative ma obiettivamente limitate come numero come quantità eccome eccome significa vorrei quindi concluderemo
Cercando di
Di di lanciare un'esortazione
Quando si parla di questi temi
Spesso ciascuno di noi poi finisce per una conclusione che molto italiana quelle dire bene il tema vale la pena facciamoci una bella legge e questa legge serve a tutelare questi obiettivi io vi prego nel fondo del vostro pensiero di cominciare a dubitare di questo ragionamento
Se una cosa è fallita se una cosa e giusta se è una cosa riteniamo che debba essere portata avanti
La legge spesso la uccide perché la legge la classifica la la l'ala la limita crea degli interessi che sono piuttosto limitati ai piccoli benefici che dalla legge ma non all'insieme di beni rigenerati
Sappiate che sappiamo che vale molto di più la convenzione di ciascuno di noi il discorso che facciamo ciascuno di noi con tutti quanti gli altri i comportamenti che ciascuno di noi fa e che ci portano a cambiare i modelli esistenti su cui noi viviamo piuttosto che le leggi quando arriva una legge spesso vuol dire che quell'obiettivo
Più morto che vivo grazie
La parola a monsignor Fernando sarebbe
Vorrei iniziare dicendo di che cosa ho capito del problema
E quali domande e da UDC rimangono
Ho capito che è un problema culturale
Prima ancora che coi nomi coi politico
Culturale e cioè un modo di vedere e di pensare la propria vita e la vita della società
A seconda di come si parte da questo e dai grandi valori che ciascuno di noi ha nel cuore comunque la pensi o comunque pensi di risolvere il problema
E cioè della centralità dell'uomo nell'attuale società e alcune altre scale di valori su cui spenderò qualche parola tra non molto
Dipendono l'organizzazione della società
Le leggi
I comportamenti
Quindi non possediamo fare un salto di qualità pensando
Che
Questo il nodo o questo anello nella catena che è quello culturale possa essere immediatamente saltato
Che cos'è la partecipazione la domanda che ci facciamo forse qui tra di noi verrebbero fuori come sono venute fuori anche dal tavolo stasera delle visioni diverse
Non siamo univoci nel modo di pensare eccetera perché probabilmente non siamo univoci più a monte
Cioè sulla vittima dignità della persona umana
Se ne avessimo in mente che è un uomo vale più di tutto l'universo
E che tutte le leggi sono sottomesse all'uomo
Che sopra l'uomo non c'è nell'economia nella politica nel progresso nel lavoro né niente ma son tutti a servizio dell'uomo
Probabilmente ci sforzeremo di più ad a vere società di tipo diverso
Faremo quei cambiamenti intelligenti
E possibili peraltro verso per cui ci troveremo in una società in cui questa discussione
Che pure proficue che bisogna fare perché qui si fa cultura in realtà
Cioè ci si confronta sulle visioni diverse che si hanno si potrebbe progrediti
Però per fare questo io credo che abbiamo bisogno
Come dire di maggior dialogo di maggior confronto
Mi pare che sovente ciascuno parli dalla propria parte
Ascoltando poco gli altri che parlano da un'altra parte
E questo è vero nel campo politico Tevere nel campo economico è vero nel campo sociale
è vero qualche volta anche direi più a basso livello della nostra realtà sociale con il dialogo interpersonale o cose di questo genere
Se questo avvenisse allora le compatibilità cultura le compatibilità sociali le compatibilità economiche politiche e fate voi tutto l'elenco probabilmente le troveremo
Altrimenti penseremmo sempre che l'altro ha esagerato su quello che ha detto perché ha tirato l'acqua dal suo mulino al suo mulino e non in realtà operato perché l'acqua andasse
Ad far girare direi i volani di quella Società che noi tutti desideriamo e vogliamo
Operai e imprenditori
Organizzazione economica che finanzia organi azione politica nazionale o internazionale
No a me pare che se ci sia un tutte pale della società che gira un per conto loro e qualche volta direi anche alla rovescia dono dal per quale ragione
Certamente a me tocca di
Non entrare nelle compatibilità economiche o tecniche non è compito mio il colletto che portò lo dice
Io debbo annunciare un tipo di Profezia che Rita che parlare a nome direi dell'uomo alla luce della visione che noi abbiamo dell'essere intelligente libero creato a immagine e somiglianza di tiglio
Che dovrebbe essere il cammino da percorrere nella fatica della costruzione di una società e di una civiltà
E tutto questo è a mio avviso programmazioni salita e quindi fatica
Secondo questi valori non raggiungeremo mai certamente il paradiso terrestre
Ma certamente l'uomo è capace di corregge le cose o le realtà che non vanno o noiosi
Alla luce di quali valori e su questo io vi posso
Parlare ma alla luce di alcuni valori fondamentali che non tocca a me dire copre hotel Pizza ma toccherà ai tecnici nei vari ambiti il poter dire se son d'accordo su questa visione indubbiamente culturale
E qui il problema diventa grosso
Come si costruiranno la Società di donna
Siamo tutti convinti del primato del bene comune sul verde privato
Io ho sentito delle campane un po'differenti stasera
Siamo tutti convinti e del primato dell'uomo sul lavoro
Anche qui
Alcune cose mi paiono che debbono essere discusse
Siamo convinti e del primato del lavoro sul capitale
E sono principi fondamentali
E forse non trovate
In libri di economia o non li trovate sovente ma che li trovate nel libro della coscienza dell'uomo chiesta al di sopra dei libri dell'economia perché l'economia sarà ben una scienza umana
La scienza che ha una sua parte matematica e due Lucan quattro no fanno tranne il cinque
Ma al servizio a mio avviso Luo
Se cominciamo ad essere d'accordo su queste cose allora agganciando troviamo le strade e allora troviamo che la partecipazione prende un suo modo di essere che va sulla dignità della persona umana e chiama sulla realizzazione della dignità della persona umana
Poi in quanto il come
Questo sarà direi una costruzione storica che si fa adagio adagio
Nelle varie epoche certamente della ditta
Io mi chiedo se in realtà siamo convinti che il mercato della vita dell'uomo non è tutto come dice il numero trentaquattro della Centesimus Annus e che molta parte della di per l'uomo non è soggetta a mercato
E se questo è vero allora il mercato lo mettiamo nel suo opposto limitato della vita dell'uomo
E non facciamo in modo che sia il dominatore dell'universo
Ma qui non è più così
Se il il dollaro ballava in su vai giù il marco la sua in giù allora sono le prime notizie che si danno sulla televisione eccetera allarmando la gente delle cose cioè in realtà qualcosa qui sia scombinato a mio avviso
Anche perché in questo modo si monetizza anche l'uomo spesso il quale diventa poi il soggetto
Di queste cose o no certamente non diventa assoggettato in realtà del prestito
E questo principio messo a fondamento e studiato
Da chi dirige un'azienda da chi opera nell'azienda per parlare solo dell'azienda o nella società dovrà essere ha ritradotto riformulare
è il più confacenti
Magari gradualmente ma guarì con difficoltà a questo riguardo
Oggi ricordiamo dello stesso numero dieci
Richiama il problema che e qui mi pare che siamo d'accordo
Che un'azienda è una comunità di persone
Che tendono ad un fine
Ma una comunità di persone
Che hanno responsabilità forse diverse
Ma che hanno la medesima dignità
Acquistammo per un altro principio siamo convinti che e il lavoro che dà dignità all'uomo o siamo convinti che l'uomo che dà dignità al lavoro
è certamente questa seconda
L'uomo per qualsiasi cosa faccia e ci mette nella sua grande dignità
E poi che dicevamo è un uomo vale più di tutto l'universo ci mette questa dignità
Che per un credente come me è l'immagine e somiglianza di Dio però non corra dente sarà quella dignità dell'uomo perché essere intelligente libero capace
Di giudicarsi di auto giudicarsi di autopromuoversi
Li diamo queste possibilità perché cammini a questo riguardo
Si dice la in quel numero e il profitto
è certamente uno degli indici della Rambo mandamento di un'azienda e chi di noi venderebbe in piedi un'azienda che vada in perdita ci perde l'UDC perdeva Società ma non è l'unico il criterio più grande l'altro se rimangono qui principi di cui dicevamo prima
Poi vedremo come queste cose possono essere tradotte
Altrimenti diventa
Un qualcosa che non ha un fondamento noi chiamiamo fondamento medico ma che diavolo prontamente urbano
Fondamento che che critiche che rispetti la dignità di ogni uomo
C'è una formula nella Centesimus annus che mi pare riproduce bene tutto questo son poche parole che sono però onnicomprensive e qui bisognerebbe articolarle
Poi magari specifica non tocca a me stasera
Noi dobbiamo avere una società del lavoro libero
Dell'impresa e della partecipazione
Che vuol dire
è il numero trentasei
è una cosa che è stata pensata e ripensata alcuni economisti con persone impegnate in questo per dare un senso è un significato
Di cui viene il problema della qualità di cui parla ancora la Centesimus annus facendo accennò che la prima qualità dell'azienda è la persona che ci lavoro
Di qui viene l'altro problema della
Nuova concessione della proprietà che non è solamente più quella del denaro del potere ma è quella della conoscenza nella scienza della tecnica che si può uscire
Se queste cose avvengono accettate allora io credo che si possa fare un cammino e queste cose si fanno quando con tutta sincerità ci si confronta su queste idee senza demonizzare l'uno nell'altro
Ma cercando di domandarci severamente affondamento ci sono queste nostre riflessioni forse in realtà gli è qualcosa
Per venire proprio al tema specifico a cui io non ho fatto alcun cenno perché
Il tema dell'azionariato
è un tema direi molto molto ampia e molto vasto insomma ed credo che sia dal mille settecento e novantuno giù di lì
Che se ne parla indubbiamente negli Stati Uniti e poi nel Regno Unito e poi nella Francia e si son messe in piedi delle cose poi la cogestione poi non andava bene poi altri problemi qualcuno non lo voleva perché diceva che allora l'uomo sì immedesima nella fabbriche non può immedesimarsi in questo in questo io son d'accordo indubbiamente ma però non ha però partecipazione ci son tante tesi che sono state dette tante cose scritte
L'idea che noi le acquisiamo per poterne valutare praticamente le cose ma io vorrei concludere perché è tardi e mi pare che sia una crudeltà mentale infierire ancora su di voi con la mia voce stasera ecco
Credo che guardando a questo problema della partecipazione vista nel suo dalla sua realizzazione più ampia piacque anche una sua specificazione nell'azionariato all'interno della fabbrica perché io credo che qui ci sia anche questione di potere di poteri in senso buono in senso positivo
Il sei uno uno che non ha non conta insomma il problema della cittadinanza e del lavoro se n'è parlato anche l'abbiamo sentito e in realtà è un problema grosso a mio avviso ma è un problema grosso anche dell'uomo che Conte dell'uomo che non conta l'uomo che non conta niente che solo l'esecutore in realtà non è pienamente un uomo non si ritrova accuse
La dal comando di io oltre sette moltiplicate vi assoggettate la terra non voleva dire loro speziate dei robot li avrebbe fatti se prevaleva dei robot poneva in essere degli esseri intelligenti e liberi capaci di
Gestirsi IPB crearsi e ricrearsi se voi volete anch'
Bene incerto ci sono problemi però molto grossi oggi a questo riguardo
Che qui non sono stati tirati in ballo perché altrimenti si sarebbe parlato dell'universo mondo di qualcos'altro ancora ma
Io credo che in realtà il problema della partecipazione oggi come oggi debba fare per esempio anche il direi come dire il confronto con il problema della globalizzazione
O del del superamento del vede del parametro fordista all'interno del dell'azienda bisogna benché faccia conto anche di nuove realtà che noi abbiamo
Io immagino che oggi come oggi sia aumentata l'incertezza
E non mi stupisco che allora da parte direi di chi nella Confindustria cammina certe cose pone queste incertezze dinnanzi a noi ciò non vuol dire che viene distrutta l'idea di una partecipazione ma vogliamo guardarci dentro
Un tantino di più
Cosa voglia dire oggi la flessibilità
Coniugata poi ad una partecipazione all'interno dell'azienda perché anche flessibilità potrebbe diventare direi un oggetto di potere all'interno non solo salariale ma anche funzionale son problemi che abbiamo dinnanzi
E che vanno proprio a toccare i danni o di quella quella formula che noi pensavamo molto più semplice in una società non di questo tipo che era quello di un azionariato del del del del del l'operaio il quale può partecipare così ma in questa situazione
Come si pone il problema
Ma io ho anche un altro problema
Poiché vediamo che oggi come oggi il rapporto uomo lavoro e lavoro Società il problema della disoccupazione
Allora che cosa possiamo fare questo può dare una soluzione può esercitare direi un pungolo ulteriore etc
Può veramente creare quella imprenditorialità diffusa di cui si parlava e che mi pare sia estremamente necessaria per il domani
Può tutto questo dare o fare in modo che l'uomo diventi veramente
E qui del dottor Cipolletta ci ha detto una cosa che e e vera in parte indubbiamente io non posso solamente dire io gestisco il mio futuro vogliamo spiega Dio presente perché mio mio futuro dipende dal mio presente di oggi
Ho bisogno oggi di avere qualcosa di sicuro e dichiaro come uomo a questo riguardo
Ma anche qui problemi domande dobbiamo parlarci di più se vogliamo risolvere questi problemi
Vogliamo anche fare direi una riflessione chiara
Un azionariato sei certamente di questo tipo
Ma non dovrei essere invece più che giudicato livello generale giudicato più a livello di singole aziende delle specificità che le singole aziende hanno e quindi un problema e sono d'accordo che non cammina per legge perché la legge dovrebbe essere già quella che riterrà Duce
Richiamando i principi Pili fondamentali un voto di camminare che la gente ha già acquisito anche nella cultura sua altrimenti diventa un problema perché poi noi italiani lo sappiamo insomma no
Poco le per centocinquanta mila leggi che abbiamo insomma
Va be'
Perché ci rimandano indietro indietro fino al mille novecentosei qualcuno tra mille ottocento e e cinquantadue abbiamo un bel da fare indubbiamente quindi abbiamo grosse cose e tutte queste leggi da insomma
Sono belle le due statue era da dire di piazzale Flaminio romano
Dove ci sono i due i due santi Pietro e Paolo uno con la spada che dice Qui si fa le leggi e l'altro con la manovra che diceva la lascia osservano
Vedere il problema però insomma no questo bisogna se lo diciamo perché è vero anche questo avviene
Io credo che vorrei concludere con questo
Voi avete capito che non ho seguito lo schema che mi ero preparato perché sono state troppe le suggestioni che mi son venute per cui ho buttato giù su un pezzo di carta mentre si parlava per poter rispondere ma vorrei fare un'ultima osservazione
E non prendete anche le mie parole in modo apodittico perché è il mio modo di parlare questo il prendetelo come tanti punti interrogativi che vi ho detto in realtà però una cosa la vorrei dire in modo quasi un po'di io credo che tutti i sistemi di partecipazioni
Possono incarnarsi possono vincere
La dove il modello di relazione tra gli uomini è fondato in realtà sulla fiducia reciproca e non solo sulla conflittualità
E non mi pare che noi siamo giunti a questo livello è un grande problema culturale
Fin quando ci sarà direi questo conflitto che abbiamo creato tra di noi per interessi diverso e non abbiamo la fiducia nell'uno e nell'altro
Immaginate che fiducia abbiamo noi dello Stato
Lo Stato ha poco fiducia nei suoi dei suoi cittadini dei suoi contribuenti e li carica di tasse
E i cittadini ho poca fiducia dello Stato è certa di non pagarlo indubbiamente non si può andare avanti in questo modo insomma non siamo più i cittadini non c'era più una nazione se agiamo così
Ma ecco
Riusciamo noi
A creare questa cultura di reciproca fiducia in modo che si possa instaurare una vera partecipazione non solo all'interno di un'azienda ma all'interno del nostro convivere civile
Se questo avverrà
E allora indubbiamente le cose saranno più facili e probabilmente non sentiremmo
Voci un tantino discordanti o comunque di perse
Ma assenteremo delle voci univoche che per strade diverse però portano
All'unico fine all'unico scopo
Costruire se questi incontri che voi fate vengono moltiplicati non solo nell'ascolto ma nel dialogo e nella ricerca comune
Consultandomi col presidente Lancioni vorremmo chiudere in alcuni minuti la serata già per me è interessantissima presidente Lancioni no a nome della del centro deve dare un avvertimento poi
Interventi non le possiamo fare perché è tardi ma una domando due se c'è e poi alcune battute non repliche vere e proprie ma alcune battute più su la
Per coronare degnamente questa interessante serata Coppa approfitto non solo di questa breve pausa per anticipare che riprende
Bene il CIC lo sul significato che i comandamenti divini possono avere oggi non solo per i credenti ma anche per la società e la cultura in genere quindi
Il tre il dieci e il diciassette marzo ci saranno tre distinti martedì di San Domenico dedicati a questo ciclo in particolare vi preannuncio che il tre marzo
Per quanto riguarda il Quarto comandamento onora il padre e la madre interverrà no Alberto Sermoneta Pietrostefani e l'amico Maurizio Malaguti condurrà il dibattito e si tratterà soprattutto degli aspetti più propriamente teologico filosofico sì di questo quarto comandamento onora il padre e la madre successivamente poi gli daremo comunicazione per gli altri due incontri oppure grazie mi sembra che professor Gaudino avevo fare una domanda prego
Possiamo circa ecco velocissima perché mi rendo conto del tempo
L'ultimo intervento di monsignor sciogliendo la mente e molto illuminante per anche chi vive una realtà di studio oltre che di cittadino mi chiedo in uso in un sistema economico in una in un tipo di sviluppo come quello che si è manifestato in questi ultimi con un intestate uscente in questi ultimi decenni soprattutto a partire dall'inizio degli anni ottanta
Non mi sembra non sa non mi sembra che gli spazi e le condizioni oltre che le tendenze per una riduzione anziché un ampliamento
Tutto della di una reale partecipazione o democrazia economica sia in atto con lavoro l'aumento e la e la rinforzo delle oligarchie economiche finanziarie non solo nazionali ma anche internazionali antico interrata reale significa una un me
O dei punti decisionali dei poteri economici una un maggiore equilibrio con poteri e contropoteri non mi sembra che questo sia soltanto una una a una Spoon a questa che è stata manifestata precedentemente una vaghe aspirazioni in un tipo di sviluppo come questo mentre invece in nella nella nei paradigmi connessi allo sviluppo sostenibile probabilmente uno spazio maggiore per una reale democrazia economica ci dovrebbe essere allora dobbiamo entrare in un altro campo volevo sentire un loro parere se possibile di questo tipo perché dobbiamo mantenere i piedi per terra altrimenti rischiamo di tutti di ha una grande di entrare una grande illusione di partecipazione mentre invece capacità decisionale reale
Sta diminuendo anziché crescendo in ogni parte del mondo cosiddetto ad economia di mercato grazie
Professore
Poco
Ma la green o vuol fare la domanda
Sì io
Due brevissime a al limite dell'ingerita possono sembrare la prima rivolta amazzoni ciò che è un esperto dell'economia sociale regole chiedeva l'la definizione dell'economia sociale visto che molto spesso sci nella nel nel discorso discorre delle di questi argomenti
Si parla e si mette insieme il volontariato le ONLUS e le cooperative sociali il sistema cooperativo e qualcuno si spinge fino al sistema bancario delle casse di risparmio
La seconda invece è e rispetto sul sistema di partecipazione è stato ricordato che non c'è un modello specifico fare riferite certo che però pensando al sistema
Azionariato ai dipendenti e mi viene da pensare come coniugare i sistemi di partecipazione che derivano dal dalle relazioni industriali dei diversi Paesi pensiamo Svezia e Germania oneste sistema le stesse esperienze italiane il sistema che ha proviene invece dal moderno operativo azionariato popolare accedevate dei dipendenti sono tutta una gamma di sistemi che prevedono quindi una forma di partecipazione del lavoratore e in che modo metterli in relazione
Tra di loro all'interno di un ciclo unico sistema economico
Allora potremmo Kirov
E così
Io so Cipolletta
Relazione Mosino ciarliero alle domande o di qualcosa voglio brevemente non è che posso farla sintesi ma due parole commento prego professore
Sì come spunti e ce ne sono tanti ciascuno di noi ha trattato imposta un angolo riviste credo che monsignor sceglie abbia fatto ricordarci tutti quanti oltre che ad aprile all'epoca anche aprile origine ascoltare quello che viene detto e quindi questo è sicuramente un elemento credo che sia importante per tutti noi specie per noi che abbiamo parlato e anch'io farò tesoro di alcune delle cose le
Un unico commento vorrei fare in fondo
E riguarda l'affermazione sulle quali credo che tutti noi siamo d'accordo e l'uomo al di sopra di tutto sicuramente che l'economia da una parte minoritaria nel nostra del nostro essere e allora c'è da domandarsi se qualche volta nell'affermare questa affermazione poi non la chiamo in senso opposto cioè quello di pur aver detto che dell'economia al di sotto dell'uomo poi vogliamo modificare l'economia per modificare l'uomo ma non c'è contraddizione in questo tipo di affermazione che non è più giusto cercare di modificare l'uomo affinché l'economia si è modificata la società prodotte nell'ordine e le persone quindi se non cerchiamo di verificare la solidità per due che alle persone noi mettiamo la Società sopra persone se noi cerchiamo notificare l'economia per modificare le persone
Noi riteniamo che l'economia più importante di persone tante che sufficiente modificare l'economia permette alle persone invece io credo che sia la più importante le persone se le persone hanno una consapevolezza ma il loro dovere dell'ordine
Allora il sistema economico funziona in una maniera diciamo e gregge funziona per qui figli cioè perché è uno strumento Griffini pericoli l'uomo lo ha in una qualche maniera creato se no rovesciarlo rendiamo comunque sempre l'uomo schiavo di un modello del sistema o quant'altro
Giusto una piccolissima osservazione su una persona che ha parlato di un riduzione dei dei processi decisionali e di sistemi oligarchici che si stanno formando obiettivamente francamente non credo io credo che nella storia dell'umanità cominciato da molto lontano avviando fino a oggi continuando poi successivamente ne stiamo andando verso sistemi di maggiore partecipazione continuamente
I nostri sono migliori di quelli cent'anni fa e quelli che verranno cent'anni dopo di noi saranno migliori di no io in questo fiducia nell'uomo se questo non fosse alzando molto piccoli momenti in cui certamente ciò
Non abbiano abbiamo avuto nella storia rivoluzioni non ci stanno dubbi alle evoluzioni sono più incidenti della nostra storia e non processi perché se no per dire che non avremmo fiducia nelle persone e nuovamente il al discorso che abbiamo più fiducia uno dei modelli nelle strutture mettiamo le strutture sopra le persone cosa che a me francamente non m'
Grazie un bene ho chiesto di capo non solo per dire che la ringrazio professore perché mi ha rubato il mestiere e questo mi fa piacere perché tocca i laici fare queste affermazioni che l'uomo è al di sopra di tutto e quindi
La conversione dell'uomo dobbiamo convertirci
Io ci ha fatto il possibile tutti di conversione quindi con vertiamo c'è anche noi
In realtà io credo che non siamo all'anno zero credo che abbiamo dei larghi spazi di partecipazione per venire alla domanda
Però non fermiamoci se noi perdiamo di vista l'obiettivo finale che il più perfetto possibile come sulla Terra perderemmo direi anche la strada quindi stiamo attenti a questo ecco guardiamo sempre molto in alto
Toh anche se poi non ci arriveremo mai ma sappiamo che noi costruiamo una civiltà mattone per mattone dopo di noi ci saranno altri che continueranno in questo se rompiamo la catena in realtà creeremmo qualche guaio
Per chiudere questa interessantissima serata lungi da me l'intenzione di
Cercare puntigliosi precisazioni
A giugno aggiungo e preciso alcune cose
Vorrei dire professor Cipolletta che nella sua sfiducia nei modelli risolutivi si trovava anche mia compagnia
Se no non avrei pensato avvenuto Simoni nei campi in cui mi son trovato e adesso all'azionariato dei dipendenti non esiste modello ricevuti
Bisogna avere e io credo anche quando si è un po'scossi fiducia nell'uomo
Viviamo in un periodo governo Championship la fiducia nell'uomo però bisogna sforzarci che Bennati ed io non abbiamo voluto presentare un tutto per piacere no assolutamente anche noi abbiamo presentato con l'azionariato dei dipendenti un tassello che concorre a essere
Ben chiaro questo appello
Che però insomma in questo tassello c'è chi si spinge più avanti chi tira più che ecco io questo colloca proprio polvere
Perché se proprio non dà fastidio il consiglio d'amministrazione qualcuno caratterizzanti i lavoratori metta a me
In qualche consiglio vedrà vedrà che succede
Qualcosa in quei consigli soprattutto se vado a rappresentare non l'un per cento dell'azionariato ora il trenta per cento della se andavi a tratti dei dipendenti o anche cinquantuno il caso di allarmarsi per la dove tanti piccoli azionisti riuniti insieme fanno la corte
Con con ciò al di là della insegnamento di monsignor Fernando Charlier
Sfogo un può sul sul quotidiana sono stati ha un respiro storico vada avanti
Come nello stile della chiesa nei decenni e nei secoli noi diamo più
Il il quotidiano però debbo anche dire insomma che
Se è vero collettore aiuta su alcuni punti insomma sono d'accordo
L'azionariato dei dipendenti dava vantaggi di responsabili dell'esazione dunque per il futuro
Perciò anche riduzione di conflittualità insomma
Qualche cosa mi pare su qualcosa si può convenire
Attenzione non è che la grande leggi di riforma che la l'azionariato nasce però l'ha detto lei una legge attraverso vari altri dipendenti che tolga i limiti fiscali ci vorrebbe fino accanto al parole ed era questo onorevole e Benatti e quando
Come capire questo accusa
Ecco
E poi c'è qualche altro valore diciamo di Carate etico e morale Lancioni insistito sul valore se dalla partecipazione addetto in un certo modo ma quando
Monsignor scenari e ci dice
Che il tutto in fondo è un problema culturale e bisogna vedere sì è davvero vogliamo la centralità dell'uomo nella società in cui pensiamo
E insomma
Nasce dal dall'insieme della discussione per me la convinzione che questo
Sia un percorso va seguito
La partecipazione può incarnarsi se c'è fiducia
Evidentemente
Cipolletta un po'meno bruciati ma insomma che stava dall'altra parte però io credo che culturalmente dobbiamo proseguire per questa strada
In ogni caso è stato una serata bellissima ringrazio in particolare societarie Cipolletta e padre Michele che sembra che non ci sia mai invece leggio riesce a creare dopo tutto