I giornali italiani e la loro scarsa diffusione; La questione di Radio Parlamento; La dicotomia tra televisione e carta stampata

Siamo a Parma nostro microfono abbiamo il direttore del quotidiano Italia Oggi dottor Pierluigi Magnaschi direttore
Il tema di questo convegno qui a Parma la televisione quando Spalletti revisione i riflessi per quanto riguarda che ha avuto sulla stampa sia quella quotidiana periodica sia quella li pesca ed è chiaramente interessa quella quotidiana e periodica una situazione di concorrenza irrimediabile c'è il secondo lei non c'è possibilità tra di
Di conciliazione tra televisione stampa sarebbe come parlare di concorrenza tra le motociclette le automobili o fra le biciclette e motociclette ogni strumento ha un suo ambito evidentemente quando escono delle novità tecnologiche vedi la televisione ma adesso l'ora potrei aggiungere che c'è internet crea problemi e la televisione è chiaro che i vecchi mezzi quelli che erano presenti debbono interrogarsi su che cosa fare per affrontare questa nuova concorrenza la crisi che incontra la stampa periodica in particolare anche la stampa quotidiana in miglior misura i metal è una crisi dovuta a questo mancata autocritiche questo non interrogarsi e questo non voler cambiare dopo che la televisione è uscita comunque faccio un caso che dimostrano l'esistenza di questo fatto dove spesso i quotidiani che leggiamo il giorno dopo danno né da prima pagina lastre sotto ed stessa struttura informativa del TG uno a che titolo dovrei acquistare un giornale che guida delle notizie che io ho già ascoltato gratis e con la stessa gerarchia la sera prima guardando il telegiornale allora evidentemente bisogna diventare complementari al mezzo terribili sì vivo arricchenti il mezzo televisivo diversi dal mezzo televisivo se si realizzano queste tre circostanze evidentemente il pubblico ritornerà a leggere ci sarà non tutto il pubblico perché ad ammassare una massa televisiva non pubblico qualificato un pubblico inquieto un pubblico giovanile tutto quel pubblico che adesso si interroga se valga la pena o meno acquistare un giornale e che determina quello stranissimo fenomeno per cui i lettori non diminuiscono ma le coppie ben per diminuiscono questo vuol dire che molta gente sì accontenta di sbirciare il giornale di guardare un po'di titoli vuol dire quindi conclusione che facciamo i giornali che non interessano al pubblico acqua in lista testi sono destinati ecco qui
La concorrenza all'interno del mondo editoriale specialmente quello periodico quotidiano
D'Italia vive una situazione un po'particolare in pochi sono i giornali e testate le poche almeno quelle a non a non grandissima diffusione tutte controllate da
Non editori puri cioè che hanno interesse nel attività quindi industriali è questa un'anomalia tipicamente italiana per legge i giornali posseduti dall'affiliato da De Benedetti faccio due nomi che si riconoscono facilmente e dei quali ci si
L'acqua dei giornali fanno capo pure sicuramente costituisce un'anomalia i giornali nascono come contropotere quindi si dovrebbero porre al sistema politico si dovremmo però porre al sistema economico finanziaria induce viale ma se uno di questi vedi la RAI che posseduta dei politici al Corriere della sera o repubblica che sono prostitute nel seriali il loro mestiere si fa con molta più fatica desse loro debbono fare delle polemiche delle accuse che tra queste vedono la luce ma attenuato e addomesticati e non allo stato naturale come si potrebbero fare se i giornali fossero liberi cioè trovassero i loro stessi la Regione della loro esistenza economico ecco oltre
I grandi giornali c'è una serie di giornali locali alcuni però parte civile fanno parte di gruppi di ricordare cioè che poi si rifanno ai a quelli più grandi altri giornali come esempio quello che lei dirige invece sono
Indipendenti sembra strano che un parlarne in Italia noi abbiamo
Creduto che in questo Paese ci sia spazio per fare dei giornali indipendenti abbiamo creduto sulla nostra pelle mettendoci a far breccia costituendo non una cooperativa ma una vera e propria società per azioni la cui maggioranza ed è tenuta del capitale dei giornalisti che lo fa l'impresa dieci anni fa sembrava disperata adesso a dieci anni dopo è un'impresa riuscita siamo l'unico editore in aggiunta il Corriere della Sera che ha contemporaneamente quotidiani e periodici allo stato di salute ottimo stiamo già meditando di arrivare alla quotazione in borsa questo vuol dire che l'Italia è cambiata e che l'Italia è pronta
L'accettare delle novità editoriali se queste non non sorgono col dire che c'è colpa dirà classe giornalistica dal Barça vittoria
L'Italia è pronta ai lettori forse sono pronti qual è allora cos'è che impedisce c'è un diffuso una diffusione maggiore di quotidiani la possibilità di da parte i quotidiani dei giornali dei periodici in genere Didier di essere svincolati dal potere industriale comunque primo perché rifacciamo ad esempio dei giornali
E se nella nostra la nostra fortuna la nostra abilità è stata quella di concepire i giornali di nicchia quindi se nei dieci anni fa avessimo voluto fare con una S.p.A. di poco capitale come potevamo disporre i di Corriere della Sera avremmo fallito l'obiettivo è chiaro che si riesce facendo Plaza facendo campus facendo casa incantesimi facendo Italia Oggi Milano Finanza e via dicendo
Affrontare invece la sfida dei grandi colossi è un'impresa che esegue grandi risorse ne cito una cifra sola la politica di sostegno ma lo specchio della stampa che un settimanale è costata alla stampa l'anno scorso
Ma miliardi lordi Turchia trenta miliardi da destinare al sostegno di un supplemento allora è chiaro che la platea si sbriciola d'altra parte voi come Radio Radicale siete una testimonianza della difficoltà ma non della impossibilità di fare informazione senza avere grandi mezzi ecco a questo punto Lamela meno strappa proprio da così dal microfono a domanda su Radio Radicale nella situazione in
La conosce sicuramente bene li apprezzo e avete dimostrato in questi anni che si può essere al
Nativi sulla base dell'entusiasmo non sono necessari grandi mezzi cioè io sono fiducioso perché le nuove tecnologie vedi internet mettono a disposizione di gente che ha idee
Iniziative degli strumenti a bassissimo costo e ad altissimo potenziale quindi il gioco dei prossimi anni sarà veramente interessante palacio mi pare che la sua domanda fosse un'altra no per quanto riguarda la radio
Radio radicale lei sa che c'è un disegno di legge depositato alla al senato che prevede entro l'anno una gara pubblica
Tra per chi dovrà fare le dirette parlamentari
Questo disegni di legge è stato dichiarato non conforme per per quanto riguarda la concorrenza dall'autorità Antitrust perché avvantaggerebbe la Rai rispetto ad altri piccoli concorrenti tra cui anche radio radicale
Com'
E fare intuendo un servizio come etichetta parlamentari a rispettare la concorrenza il libero accesso al servizio la domande complicate io tecnicamente non sono in grado di darle una risposta non posso esprimere però un nelle
Di speranza e di fiducia cioè che finalmente in Italia ci sia un organo come l'Antitrust che sinora non è brillato per le sue iniziative che finalmente osa prendere una posizione contro un Moloch è un sistema di potere come la RAI TV e questo mi fa ben per passare per questo Paese che soffre soffre soprattutto nel campo della stampa e dei mezzi di informazione di scarsa concorrenza club veramente da antitrust a un set vorrei straordinario nel quale poter esprimere per il suo mandato mi auguro che l'episodio che mi riguarda sia l'inizio di una serie di episodi ecco c'è da parte
Della Lista Pannella che è poi l'editore di Radio Radicale ci sono mille e cento quasi mille cinquecento militanti quest'anno dice Nando per la libertà di informazione la legalità nell'informazione che non riguarda come diceva lei solo la stampa ma anche la radio e tv una sua riflessione in ultima analisi
Proprio sulla sistema televisivo sistema televisivo italiano è un sistema abnorme nel senso che io non ritengo assolutamente non ritengo che sia compito e lo Stato direttamente o indirettamente attraverso la RAI di fornire appagamento quatto perché il canone sostanzialmente assimilata un'imposta dalla quale non si può sfuggire se si detiene un apparecchio che magari riceve altri programmi non credo che sia compito dello Stato quello di assicurare in formazione e tanto meno divertimento di italiano al diritto di andare prendere l'una e l'altra dove vuole con i suoi soldi e se lo vuole quindi il la Rai TV è un episodio che nasce da una scelta di violenza a favore del diritto dei cittadini mi auguro che scompare questo gesto di violenza e la RAI se ha voglia e capacità e mezzi si metta sul mercato come qualsiasi altro operatore senza esigere preventivamente l'abbonamento perché a questo punto il tre menti allora che titolo non fare abbonare tutti gli italiani Italia Oggi che avremmo risolto tutti i problemi
Ringraziamo il dottor Pierluigi Magnaschi direttore di Italia Oggi
Abbiamo al nostro microfono qui a Parma il critico televisivo di della Repubblica Gualtiero Peirce il
Dottor perse le chiediamo televisione lei è un critico scrive per la carta stampata quindi c'è subito questa dicotomia tra televisione e carta stampata c'è veramente questa concorrenza
Incolmabile fra questi due mezzi di diffusione di informazioni i due mezzi si rincorrono importante che secondo me che i giornali non subiscano una dipendenza psicologica la televisione altri pare che questa sia una stagione in cui un po'di riscatto cioè si è separata questa attenzione dei giornali i confronti della tribù o riscatto da parte della stampa sì direi di sì nel senso che la televisione mi pare meno presente fino opprimente e
Confronti e le pagine dei giornali questo viene vissuto come una maturazione da parte del consumatore di informazione come mai
Sì quindi si intenderebbe a
Squalificare la televisione rispetto alla stampa io non voglio fare discorsi su che cosa è meglio che cosa è peggio di come le due cose sono diverse ed è importante che è una cosa non condizioni l'altra e soprattutto io credo che sia importante che i giornali non sentano il peso
Della televisione giorno per giorno la situazione televisiva invece della carta stampata
Nonostante abbiano le loro differenze però si fa notare che entrambe hanno dei problemi di quantità c'è c'è una scarsa
Originario ne siamo certi Sivori anche la televisione che sembra sia viva una stagione Florida in realtà afferma nel suo mercato da un po'di tempo perché in realtà è arrivata dove poteva arrivare piazza Turato il suo mercato
I problemi della carta stampata immagino siano più credo siano altre probabilmente non riguardano soltanto il rapporto con la televisione la televisione vive però nel mondo può l'oligopolio di pochi gruppi come secondo lei questo è deleterio chiaramente poi intorno al problema c'è questo problema centrale di questo paese perché finché la previsione sarà fatta sotto
Da due grandi industrie una commerciale è una pubblica che però rincorre la Commerciale esso stesso data e non usciremo mai da un
Non su una situazione di omologazione di conformismo e quella di cui soffrono tutti parlava della RAI che rincorre
Come cioè pre fa pubblicità e si comporta come un soggetto commerciale privato e però riscuote anche il canone soluzione qual è solo pubblicità o solo cambi
La soluzione soluzioni se nota
Anche questa è l'argomento di cui si discute da anni secondo me il punto di fondo è uscire dall'equivoco cenni d'avere una missione industriale precisa e non mista non equivoca senta visto che si parlava di servizio pubblico una domanda sono
La nostra radio fatto radicale che fa fatto finora un servizio pubblico almeno così mi è stato riconosciuto da moltissime persone anche qualificate nonostante fosse un
Soggetto privato
Io dico che la più radicale in questi anni ha coperto un turno ricoperto un ruolo importantissimo determinante perché ha fatto ha fatto cose che altri non faceva e ha fatto cose che dovevano spettare al servizio pubblico
E credo perciò che siccome radio radicale la radio di un partito o comunque di una parte politica che si è battuta semper ottenere dei risultati si arriva al momento in cui il servizio pubblico si rende conto di dover prendere questa lezione e di fare quello che radio radicale ha fatto in questi anni fossero deve considerare una conquista per una sottrazione e non pensa che
è una battaglia vinta se la RAI fa quello che radio radicale ha fatto fino ad oggi non è una battaglia persa perché lo fa perché la la l'ha spiegato l'italianità della teca soggetto privato secondo lei non può svolgere correttamente seguendo anche dei termini contrattuali un servizio pubblico
Svolgerlo come l'ha svolto senz'altro in questi anni radio radicale ma credo che le regole civili non possa essere basate sulla fiducia devono essere basate e su dei principi codificati e i principi codificati stabiliscono che per definizione radio radicale malati o di parte un contratto non un punto potrebbe supplire a questo un contratto credo che non cambi la natura voi siete nella psiche legittimamente nella vostra posizione la dovete difendere cioè io da cittadino voglio che la di radicale resti radio radicale che non diventi servizio parlamentare di questo Paese perché non voglio perderla di radicale e perché voglio bene della televisione per cui pago le tasse faccio il servizio parlamentare grazie alle battaglie radio radicale come si può supplire sa benissimo mezzi finanziari sono scarsi per un attimo una tv che qua fuori mercato come quella naturalità dico che voi dovete continuare a esserci perché avete un punto di vista di che io non voglio perdere io come cittadino se però le vostre battaglie di questi anni fanno sì che oggi di i la televisione pubblica debba
Impegnarsi a fare quello che fino a oggi avete fatto voi a cui non era richiesto di farlo questa è una conquista civile che voi avete ottenuto per noi tutti non è una cosa che perde tempo ringraziamento un referendum
Ringraziamo il quartiere più di La Repubblica