XII Congresso della Uil "... più sindacato" presso il Palazzo dei Congressi

E il fatto di essere stata designata ad aprire i lavori di questo dodicesimo congresso della UIL
Un congresso che essi prefigurata come carico di significati storici
Sia per le date
Che esso evoca
Ricordo che tra meno di due anni ricorrerà l'anniversario della fondazione della UILM e tra meno di due anni vasche Remo alle fatidiche soglie del terzo millennio forse un po'mitizzata
è vero è vero che
Le date hanno anch'esse un senso convenzionale
Valore simbolico perché l'evolversi degli eventi e senza soluzione di continuità
Tuttavia certi momenti acquistano un signore significato particolare e direi che questo dodicesimo congresso della UIL lo acquista
In virtù delle complesse tematiche che esso dovrà dibattere e della situazione nazionale e mondiale in cui il dibattito si svilupperà
Per questo motivo ritengo di dovere immediatamente esprimere la gratitudine il saluto della UIL
A tutti prestigiosi ospiti che hanno accolto il nostro invito e a tutti i delegati che faranno il congresso dell'Audi
Sono presenti autorità istituzionali e saranno presenti anche nei prossimi giorni
Autorità politiche
Rappresentanze sindacali nazionali ed europee
Persone di cultura
Sono saranno presenti e sono presenti settantuno delegazioni straniere sono stati accreditati sessantasei giornalisti e a questi ultimi
Raccomando di svolgere la loro preziosa insostituibile attività
Con la massima chiarezza trasparenza e professionalità possibile
Noi affronteremo nei prossimi giorni
I grandi temi che dominano lo scenario mondiale
La globalizzazione dell'economia dei mercati e del lavoro
Le prospettive di una delegificazione e flessibilizzazione del mondo del lavoro che indubbiamente un fatto fortemente evolutivo che spettò alla tradizione
Affronteremo una reimpostazione del Guelfa
Che dovrà conciliare l'esigenza di servizi efficienti
E che diranno la sicurezza ai lavoratori come le disponibilità finanziaria del Paese sono problemi dell'Italia ma sono problemi mondiali
Così come sono problemi dell'Italia e problemi mondiali gli impegni che dovremo sviluppare rispetto all'istruzione che probabilmente l'unico e fondamentale strumento perché le difficoltà degli anni che verranno possano essere dignitosamente affrontate da tutti
L'obiettivo come è logico per in un'organizzazione sindacale l'attenta preoccupazione di mantenere intatti e alzare i livelli occupazionali
E questo è particolarmente importante detto da una donna perché se il ventesimo secolo è stato letto il secolo in cui le donne si sono affacciate
Al mondo della politica conquistando quella pienezza di diritti doveri e responsabilità che danno il senso della pienezza dell'essere umano
Ciò è dovuto in grandissima misura al fatto che se hanno superato
La angustia del lavoro domestico con l'assunzione di un impegno nel mondo del lavoro è stato il lavoro Esterno ci ha dato dimensione pubblica
E prospettive di impegno anche conflittuale alle donne e questo direi che il messaggio che noi affidiamo
Al terzo millennio
Perché
Le ancora presenti discriminazioni vengano meno e quindi c'è la preoccupazione nel sindacato e ci sarà sempre più di conciliare tutti gli elementi del problema
Perché la presenza delle donne sia conservata e non si debbano registrare arretramenti in che modo affronteremo i nostri problemi
Secondo la natura della UPI questa è un'organizzazione sia come dire nella sua nel suo patrimonio genetico
Una scelta laica forte una forte scelta riformista una forte vocazione europea
Con questo spirito intendiamo affrontare tutti i problemi con questo spirito in senso intendiamo camminare verso il due mila
Noi pensiamo che l'obiettivo sia una utopia di felicità pensiamo che il futuro debba essere dominato dalla dignità di ciascuno essere umano e dal suo diritto di essere pienamente cittadino direi che con queste parole possiamo
Ritenere aperti
In altre che l'hanno
A questo punto
Propongo al congresso
La nomina della presidenza effettiva leggo i nomi proposti
Rosanna Benazzi Pier Luigi Bertinelli Tiziana Bocchini Enrico Cardillo Amedeo gocce Sandro degni Graziana del piede Guglielmo Noemi Claudia Menghi Denis Merloni Silvano Miniati Anna Rea Ethel Serravalle Stefania Sidoli Raffaele Vanni Donatella Vercesi
Questa e la presidenza effettiva che viene proposta al Congresso
Bene ritengo che l'applauso rappresenti un consenso e pertanto lascio
Il pasto
Al Presidente effettivo
Funzione
Bene prima di entrare
Prima di entrare nel merito dei lavori desidero invitare alla presidenza l'amico Cofferati segretario generale della CGIL
E l'amico
E l'amico Sergio D'Antoni segretario generale dall'accesso
Non è ancora arrivato
In arrivo è in arrivo e quando arriverà potrà prender posto presidenza invito inoltre la presidenza
Scusatemi
Invito i noterà la presidenza Emilio Capalbio segretario generale della cesso sindacati Confederazione europea dei sindacati
Presente
De il Jordan segretario generale della CISL Internazionale
John Evans segretario generale delle Trade Union
E il sindaco di Bologna Walter vitali
Do lettura del testo del messaggio
Che il dodicesimo congresso confederale della UIL in via al presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro
Signor presidente
I partecipanti al dodicesimo Congresso nazionale della UIL
Le inviano un deferente saluto unitamente al sentimento di stima per l'equilibrio e la grande sensibilità sociale con cui esercita il suo alto mandato la UIL ha fornito il proprio contributo
Per risolvere i più rilevanti problemi economici e sociali anche in vista dell'ingresso dell'Italia nell'Unione monetaria europea
Un contributo a sostegno di fondamentali interessi dell'Italia che deve mantenere un ruolo primario nella nuova realtà europea che si sta costruendo
L'Unione Europea offre sicuramente grandi opportunità ma contemporaneamente pone con estrema urgenza
L'assoluzione di problemi che si stanno trascinando da troppo tempo
Il primo di questi apparire della UIL è il problema del lavoro
Il lavoro che manca soprattutto ai giovani e dalle donne del Mezzogiorno
Ci vogliono condizioni che favoriscano la creazione di impresa de capaci di produrre nuova ricchezza e lavoro ci vogliono però anche atti politici capaci di rimuovere gli ostacoli che rendono più difficili gli investimenti per lo sviluppo
Signor presidente
Lei già da tempo ha denunciato la situazione paradossale in cui ci troviamo
Ci sono i soldi ci sono i Progetti eppure i cantieri non si aprono
E decine di migliaia di giovani e donne del Mezzogiorno non solo non hanno un lavoro ma stando stanno perdendo la speranza di averlo in futuro
Queste vischiosità che ci impediscono di utilizzare tempestivamente i mezzi di cui disponiamo hanno un nome preciso burocrazia
Il nostro Paese
è letteralmente soffocato
Da un numero smisurato di leggi e norme con un apparato burocratico che svolge la funzione di custode sia nello Stato che nella pubblica amministrazione
Noi pensiamo che l'Italia abbia tutte le condizioni umane culturali produttive per esercitare un ruolo di primo piano in Europa e nel mondo
Non occorrono grandi mezzi ma radicali scelte di riforma a cominciare da quella dell'organizzazione della vita civile
Restituendo alla persona tutti i diritti di cittadinanza e la massima libertà di impresa e di lavoro
Ci rivolgiamo lei
Perego per esprimere questi nostri convincimenti
Perché conosciamo la sua grande passione civile e la sensibilità che nutre verso i diritti della persona primo fra tutti quelli del lavoro
Noi continueremo a batterci
Con tutta la nostra Energia per l'attuazione di questo diritto primario
Con la sicurezza di averla sempre vicino e partecipe alla vita del sindacato
Impegnato nella promozione sociale dei lavoratori dei pensionati dei giovani delle donne ed ai disoccupati
Con questa certezza
Il dodicesimo congresso dalla UIL le rivolge i più cordiali saluti
Procediamo con l'approvazione delle commissioni
Congressuali vi con vi propongo la nomina
Dell'approvazione dell'ordine del giorno dei lavori ordine del giorno che avete nelle vostre cartelle è tutto già stato distribuito quindi lo dò per letto ma vi chiedo una formale approvazione che è d'accordo alzi la mano
Alzi la delega
Chi non è d'accordo
Astenuti
All'unanimità
Vi propongo la nomina della commissione verifica Poteri nelle persone di Paolo Aleandri Gilberto De Santis e leopoldo Luccioli
Che è d'accordo
Contrari
Astenuti
Approvato all'unanimità
La commissione elettorale
Emanuele Ronzoni Federico Tempestini Tonino Ascenzi
Che è d'accordo
Che è contrario
Astenuti
Approvato all'unanimità
La commissione verifica Statuto
Prima di legge binomi voglio ricordare che le proposte di modifica allo statuto deliberate dai congressi delle strutture
Saranno sottoposte alla commissione verifica Statuto la quale l'ultimo giorno del congresso
Lei per po'svolgerà una relazione illustrerà queste queste proposte e il Congresso adotterà le decisioni che riterrà opportuno quindi vi propongo i nomi
Franco Lotito
Giovan Battista aiuto Giampiero Bonifazi
Mario Castellet dico Alfonso Cirasa Antonio Correale Giorgio Manieri Francesco Paroli Tonino Regazzi Antonio Spedicati
Paolo Piselli Rino Zuliani
Che è d'accordo alzi la mano
Chi non è d'accordo
Astenuti
Un astenuto
Approvato
La Commissione per il documento finale
Luigi Angeletti Carmelo Barbagallo Romano bellissima
Tiziana Bocchi Salvatore Bosco Fabio Canapa Enrico Cardillo Floriano Cervini al polso Cirasa Amedeo Croce Sandro degni
Graziana Del Piero Dino Fasciani
Luigi Ferrando Giancarlo Fiordaliso Antonio Foccillo Aldo Fognani Walter Galbusera Franco Lotito Guglielmo voi Fabrizio Lucarini Lucarini Stefano Mantegazza
Franco Mara Bottini Gino Mereu Dennis Merloni Silvano Miniati Antimo Mucci Adriano Musi Nirvana Nisi Fabio Ortolani Osvaldo Pagliuca Paolo Pirani
Ennio Porrino Aldo Pugliese Anna Rea beh è importante la commissione documento finale perché ha deve tener conto di tutto il dibattito e dà l'indirizzo futuro dell'organizzazione Lamberto Santini Piero Serra Ethel Serravalle stendi Stefania Sidoli Paolo Tullio Raffaele Vanni Donatella Vercesi Luca Visentini Rino Zuliani
Chi è d'accordo alzi la mano
Che non è d'accordo
Astenuti
A un astenuto
Un voto contrario bene
Non ne vedo altri
Care delegati e care delegate
Da questo momento in poi
Tutti i poteri decisionali della UIL sono trasferite al congresso
Dovremo adempiere ad alcuni obblighi previsti dalle norme e quindi dopo vi chiederò di votare secondo le indicazioni dell'ordine del giorno che vi è stato consegnato
Il primo atto
Vuole essere però di ringraziamento
Per le numerose presente di ospiti straniere e italiani hanno città accettato l'invito settantun delegazioni dei sindacati di trentanove i Paesi venuti da tutto il mondo per stare insieme a noi
Sono presenti al congresso
Le rappresentanze dei sindacati dell'Europa comunitaria dell'Europa dell'Est
Degli Stati Uniti della Repubblica popolare cinese della Russia dal Giappone del Centro America dell'America del Sud dei paesi dell'area del Mediterraneo
Con loro sono presenti gli ambasciatori e gli addetti sociali di numerosi governi
Sono inoltre presenti diciotto rappresentanti delle organizzazioni e delle istituzioni internazionali a vostro nome saluto tutte le delegazioni estere
A nome dal Congresso
Rivolgo un caloroso saluto ai ministri presenti
Ai presidenti dei gruppi parlamentari alle delegazioni dei partiti ai dirigenti dell'Associazione nazionale magistrati
Alle delegazioni delle associazioni imprenditoriali ai presidenti degli enti e delle aziende ai dirigenti dallo Stato a tutti i presenti esprimo il saluto del congresso
Siamo sicuri
Che il nostro congresso e le proposte che saranno discusse daranno un contributo utile per affrontare i problemi del presente e del futuro del sindacato e non solo del sindacato
Secondo il programma dei lavori sono previsti interventi di grande interesse di dirigenti sindacali internazionali e di esperti che il Congresso sicuramente apprezzerà
Il Presidente del Consiglio ha comunicato che interverrà il giorno sei venerdì
Pomeriggio
Tra poco
Con la relazione del segretario generale
Daremo avvio i lavori partendo dalle analisi e dalle proposte che abbiamo affidato alle tesi che sono state discusse nei vari congressi a partire da quelli dei territori
Avvieremo una discussione sulle questioni più importanti che riguardano il futuro del sindacato e del nostro Paese Italia e l'Europa
La globalizzazione la questione centrale del lavoro lo sviluppo dell'unità sindacale e le riforme necessarie
Di fronte a questi problemi
Di fronte a così formi da formidabili cambiamenti
Prezioso sarà il sostegno dei valori tradizionali della UIL in particolare della sua autonomia dai partiti o dagli schieramenti
Autonomia che soprattutto la UIL ha dimostrato di saper praticare concretamente con la relazione del segretario generale
Apriremo il dibattito su questi temi
E a partire da domani ascolteremo i contributi che verranno dei nostri amici sindacalisti che operano nel negli organismi internazionali Emilio
Gaballo bijou Beale Jordan e giorno IBAN
Avremo un importante contributo di esperienze
Da quattro dirigenti sindacali che operano in aree geografiche ed in contesti socio politici diversi tra loro
E in particolare Bertil Johnson Presidente Dellai you dalla sindacato svedese Amir Peretz presidente dell'Istra Dude Israele
Works Yank Chang vicepresidente del sindacato cinese
Luis Antonio de Medeiros presidente dalla forza sindacale Brasil
è un particolare contributo di studio ed esperienza sulla realtà e sugli affetti del capitalismo lo avremo dal professor Edward Luttwak
Che interverrà ai nostri lavori
Sabato infine ci sarà il contributo prezioso di conoscenza sulla libertà dei mercati da parte di Renato Ruggiero direttore generale dell'Organizzazione mondiale del commercio
è superfluo sottolineare l'importanza la grande importanza
Che il Congresso attribuisce agli interventi che domani e dopodomani Sergio Cofferati e Sergio D'Antoni porteranno ai nostri lavori
Da presidente
Dal presidente del Consiglio che ripeto interverrà il sei pomeriggio
Ci aspettiamo risposte concrete per l'avvio rapido di un programma di riforme senza le quali non potremmo svolgerà un ruolo vota canonista in Europa
Avremo quindi tre giorni di discussione che sarà come al solito ordinate molto impegnata da parte di tutti i delegati sarà quindi un congresso di analisi e proposte per affrontare i grandi cambiamenti dei prossimi anni
Discuteremo delle opportunità che si offrono al nostro Paese ma anche dei rischi che si intravedono se non si attenua se non si attuano le necessarie riforme sarà un congresso quindi che traccerà le fondamentali linee di un progetto per il sindacato del futuro
Per rappresentare e tutelare i nuovi lavoratori
Un progetto sul quale misurare i nostri e gli altrui comportamenti le scelte le scelte che uniscono e quelle che possono dividere come al solito
Saremo molto chiari
Nell'esporre il nostro punto di vista e ci attendiamo la stessa chiarezza dagli amici della CGIL ed allacci di questo ne siamo sicuri perché ripeto noi diamo grande importanza a questo dialogo sincero leale fraterno
Senza i senza nessuna riserva e questo porta ad aiutare i lavoro di Tutino
Naturalmente il dibattito le conclusioni
Riguarderanno noi tutti delegati e dirigenti
Che ci ritroviamo insieme dopo un lungo incontro e confronto con oltre cento cinquanta mila delegati che hanno fornito un prezioso contributo a partire da i congressi provinciali di categoria
Abbiamo alle nostre spalle un lungo percorso congressuale che ha fatto emergere grande unità interna fiducia e impegno per il lavoro che ci attende
Questa realtà si riflette oggi nel nostro dodicesimo congresso quindi avori fraterni a tutti voi a tutti noi buon lavoro congressuale dalla parola
Al sindaco di Bologna Walter vitali per il saluto
Rivolgo un saluto cordiale affettuoso a tutti voi e a tutti voi delegate e delegati al dodicesimo Congresso nazionale dell'auto
Bologna è lieta di ospitare questa vostra assise
Perché Bologna e città che riconosce il lavoro che crede nella
Nella responsabilità e nella dignità del lavoro
Nello spirito di solidarietà e nelle aspirazioni di uguaglianza sociale che provengono dal mondo del lavoro
Nelle lavoratrici e nei lavoratori come protagonisti attivi della vita dell'intera comunità
Le stesse nostre tradizioni civili democratiche amministrative di questa città e di questa regione traggono alimento dal mondo del lavoro cadesse continuano incessantemente a far riferimento
Siamo consapevoli del mutare dei tempi ma anche del valore insostituibile dell'attività umana consapevole come fondamento della vita della Società interi in queste ore
Il nostro pensiero va alla tragedia Del Monte Cermis
Una tragedia spaventosa orribile ma non inevitabile
Il frutto di una logica quella militare che non è più tollerabile sia sottratta qualunque controllo da qualunque regola
E non basta a spiegare ciò che è successo
La scelta scellerata di un pilota perché la verità e che ci sono regole che non tutelano sufficientemente la comunità intera dai voli militare
Si è parlato in queste ore di Ustica
Ebbene nel mille novecentottanta quel DC nove partita Bologna
E si è parlato anche di una scuola una scuola di Casalecchio di Reno un comune vicino a questa nostra città vicinissima questa nostra città il Salvemini dove otto anni fa morirono dodici ragazzi
Dodici ragazzi che morirono
Per la caduta di un aereo che il pilota aveva condotto sulla città
Per otto anni i familiari e la comunità intera ha chiesto incessantemente giustizia per le vittime e sicurezza per tutti
Per otto anni abbiamo chiesto insieme ai familiari che vi siano regole diverse per i voli militari che tutelino l'intera comunità
Giustizia non è stata fatta
Poco tempo fa pochi giorni fa abbiamo avuto la notizia che la Corte di Cassazione aveva convalidato il giudizio di appello di secondo grado che assolto il pilota di responsabile di quella tragedia
E le regole purtroppo non sono state cambiate tant'è vero che è stata possibile un'altra gravissima tragedia come quella del Cermis ora credo che la cosa più importante sia che l'emozione
Che ha colpito l'opinione pubblica
Non si spenga
Che rimanga viva il raccordo di questa tragedia di quelle vittime di quella del Salvemini di otto anni fa e che finalmente ci sia un sussulto di queste nostre istituzioni democratiche
Tale da poter mettere sotto controllo
Queste regole militari che minacciano tutti e di poter dare finalmente come per tanti anni abbiamo chiesto una legge che tuteli tutti e che fissi nuove regole per quanto riguarda questi voti
Vedete delegati e delegate al dodicesimo congresso della UIL
Io credo sia molto importante ciò che voi vi proponete nelle tesi a questo vostro congresso
Riprendendo un termine usato dalla vostra organizzazione in tutti questi anni parlate di sindacato dei cittadini
E guardate quindi oltre che ai lavoratori dipendenti e pensionati ai giovani ai disoccupati
Credo sia molto importante questo in una società così cambiata così trasformata come l'Italia di questa fin e secolo
Dove la tutela dei diritti dei lavoratori
Si deve ormai misurare con nuove figure che magari lavoro non ce l'hanno e si deve misurare con una società il cui assetto e spesso organizzato per creare ostacoli all'ingresso delle nuove generazioni
E quindi un concetto moderno nuovo di rappresentanza quali quella a cui voi vi ispirate in quelle tesi credo sia davvero di grande importanti il sindacato questo sindacato italiano
Ha svolto nel corso di questi anni una funzione insostituibile
Per contribuire al risanamento di questo nostro Paese ci viene ormai riconosciuto da tutti che questo sindacato è stato uno dei pilastri fondamentali dell'azione di risanamento dell'Italia
Bene
Abbiamo insieme raggiunto un risultato importante
Quel risultato pone le premesse per raggiungerne altri ancora più importante
Per modernizzare definitivamente la struttura portante di questo Paese e per creare per tutti e in modo particolare per il Mezzogiorno e per i giovani nuove occasioni di lavoro così come è stato in passato
Quando come italiani abbiamo saputo indicare un obiettivo il risanamento e raggiungerlo oggi dobbiamo indicare un altro obiettivo altrettanto importante quello del lavoro
E indicandolo tutti insieme e attraverso questa azione fondamentale delle organizzazioni sindacali sono certo che si potranno raggiungere risultati importanti
Su questa strada dovete sapere che incontrerete
Amministratori locali sindaci pronti a costruire una nuova grande alleanza tra le città e il sindacato sui temi del lavoro della crescita e dello sviluppo
Ci sono
Molti temi
Sui quali possiamo insieme lavorare contribuire alla definitiva modernizzazione di questo nostro Paese a consolidare gli importanti risultati raggiunti in questi anni
In primo luogo una nuova organizzazione dello Stato che sia autenticamente autonomista e federalista
Voi sapete che come sindaci associazione dei comuni italiani e presidenti di regione abbiamo nei giorni scorsi presentato proposte alla commissione bicamerale l'accoglienza positiva
Che ad essi è stata data dalla commissione dal suo presidente onorevole Massimo D'Alema è per noi conforto e speranza che i risultati della commissione bicamerale possano essere su questo punto positivo
Il tema del fisco che voi avete giustamente nelle vostre tesi sollevato
Che vuol dire un fisco giusto a differenza di quello che purtroppo ha oggi spesso accade un fisco vicino ai cittadini un fisco che sia quindi fortemente incentrato sull'autonomia delle comunità locali
Il tema dello stato sociale
Che deve essere profondamente rinnovato ma che può vedere nelle esperienze locali contributo molto importanti e infine il tema delle città della loro organizzazione come uno dei volani dei motori più importanti per creare nuove occasioni di lavoro in queste settimane stiamo discutendo con il governo di un piano straordinario di investimenti per l'infrastrutturazione delle aree metropolitane di questo Paese piani di questo genere in altri paesi europei sono stati realizzati nel corso dei decenni precedenti e ora che anche l'Italia si dia un piano di questo genere e attraverso questo piano si creino nuove stabili occasioni di lavoro
I temi non mancano d'interesse nostro di cittadini e di sindaci per questo congresso è forte vi auguro pertanto buon lavoro e via Ugoni Moioli successi per questo dodicesimo congresso nazionale
Ringrazio avendo dal Congresso il sindaco di Bologna
Walter vitali per il contributo che ha portato do lettura del messaggio che ci ha inviato il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro
Indirizzato al segretario generale della UIL
Pietro Larizza
E recita quanto segue
Ringrazio sentitamente lei e tutti i partecipanti al dodicesimo Congresso nazionale della UIL
Per le cordiali espressioni e di gradito saluto
I temi posti a fondamento del dibattito
Confermano la tradizionale sensibilità del sindacato sui problemi del lavoro
Dello sviluppo della giustizia sociale dell'ingresso dell'Italia nell'Unione monetaria europea in condizioni tali da Porter trarre vantaggio di stimolo a superare antichi ritardi ed efficienza ed inefficienze
Il difficile ma ineludibile impegno a ridurre in modo consistente la disoccupazione
Costituisce il principale obiettivo non solo per la UIL ma anche per l'intero movimento sindacale per le autorità di governo per tutte le forze politiche
L'articolo tre della Costituzione proclama
Che è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana
Non vi è dubbio
Che l'ostacolo primario è la non occupazione soprattutto per i giovani
In queste decisive sfide
Per il progresso civile dell'intera collettività nazionale
La Wiley chiamata ad offrire un contributo essenziale nel suo impegno in favore dei lavoratori
Dei pensionati dei disoccupati e per il pieno rispetto dei diritti della persona
In tale consapevolezza ricambio a tutti un caloroso saluto ed un fervido augurio di buon lavoro
Ora prima di dare la parola al segretario generale per la relazione
Desidero ricordare a tutti che i lavori che riprenderanno domani mattina
Puntualmente alle ore nove abbiamo già molti iscritti a parlare invito caldamente tutti i delegati a osservare la puntualità
Perché alle nove domani mattina riprenderemo i nostri lavori e quindi inizierà il dibattito ora la do la parola al segretario generale della UIL Pietro Larizza
Care delegate e cari delegati
Compagni gli amici della UE
Ogni congresso e un appuntamento decisivo nella vita di un'organizzazione ed in ogni congresso
C'è l'obbligo del consuntivo del lavoro svolto
Dal maggio del novantatré ad oggi
Cioè dall'undicesimo Congresso ad oggi
Ogni anno è stato segnato da grandi iniziative sindacali e da sommovimenti politici ancora più grandi
Che hanno cambiato e cambieranno profondamente l'Italia
Due mesi dopo il nostro precedente congresso
C'è stato l'accordo di luglio del novantatré con il Governo Ciampi poi il Governo Berlusconi il successivo scontro sulla riforma pensionistica e l'accordo che con quel da averne abbiamo fatto prima della crisi prodotta dalla lega
C'è stato quindi il governo Dini nel novantacinque
Ed il primo accordo diventato legge di riforma delle pensioni
Poi ancora nel novantasei il governo Prodi il Patto per il lavoro e settembre
E la grande manovra finanziaria per l'ingresso in Europa
E infine e siamo nel mille novecentonovantasette
Il duro confronto e poi l'accordo
Sulla riforma dello Stato sociale
Nel novantadue
Anno d'inizio della politica dei redditi e della concertazione
Avevamo l'inflazione sopra il cinque per cento il deficit rispetto al PIL di quasi l'undici per cento
Il tasso ufficiale di sconto oltre il dodici per cento
A fine novantasette
Il nostro rapporto deficit PIL inferiore al tre per cento abbiamo toccato il record di un'inflazione reale sotto il due per cento il tasso ufficiale di sconto intorno al sei per cento
Un avanzo primario unica in Europa i costi che gli interessa il debito pubblico fortissimamente rido
Questi risultati non sono piovuti dal cielo e non sono stati indolori
Senza questo sindacato
Senza l'enorme contributo del mondo del lavoro l'azienda Italia avrebbe dichiarato bancarotta
Queste
Questi
Questi sono gli episodi maggiori
Che hanno accompagnato lunga difficilissimo impegno sindacale mentre in tutto il Paese cambiava radicalmente lo scenario politico all'interno del quale le tre confederazioni avevano svolto per decenni il loro lavoro
Oggi siamo presente al nostro dodicesimo congresso un congresso normale impegnato come sempre
Siamo pienamente consapevoli della nostra forza organizzativa dei nostri consensi del ruolo positivo svolto nelle vertenze nelle situazioni difficili
Questo è un bene
Se vuol dire volontà di proseguire con lo stesso impegno
Sarebbe invece un male se avessimo rimosso dalla mente questi anni passati
Perché esso significato di questi anni
Che mi voglio soffermare brevissimamente
Voglio spendere poche parole
Su un consuntivo meno conosciute meno vissuto da tutta l'organizzazione
E il consuntivo di una stagione politica lacerante
Durante la quale i vecchi e nuovi avversari
Ci consideravano come reduci degli eserciti sconfitti
La cancellazione dei partiti di cui eravamo militanti è stata giudicata come la fine di un ciclo politico
Che aveva che avrebbe coinvolto e travolto tutto ciò che in quel mondo trovava ispirazioni ideali origine storica e militanza politica
Riguarda la UIL alla nostra Will
In ambienti imprenditoriali politici e forse anche sindacali
C'erano i profeti interessanti che davano per scontata la nostra dissoluzione
Oppure
Nel più benevolo dei casi un esaurimento Rabito della nostra funzione sociale
E nelle prime elezioni delle RSU che abbiamo avuto
Qualcuno sussurrava che il voto per i nostri candidati poteva essere un voto inutile
Alcuni opinionisti famosi o famigerati su cui non esprimo commenti l'hanno anche scritto
Non siete nessuno non avete potere non avete futuro
Di recente o le tante altre cose
Siccome uno dei temi centrale questo L'Unità
E il dibattito per l'unità per non sarebbe condizionato dall'angoscia
Di essere stritolati
Fra la CGIL e la CISL
Ora io non credo di essere non chiedo di essere creduto sulla parola
Ma io vorrei assicurare che a questi limoni all'esterno dalla UIL
Te ne abbiamo tanti difetti enormi difetti meno due
Non siamo afflitti dall'angoscia e non abbiamo paura di nessuno
Annovera
Per noi
Sui commenti dice riguardavano verranno disposti lavoratori pensionati
Con il voto libero e segreto per i nostri rilegate con l'iscrizione alla UIL e credo di poter dire che in tutta la sua storia la UIL non ha mai avuto tanti voti come in questi anni
Mai
Mai tanti consensi come in questa fase in cui i trasformisti gli opportunisti
A cui bisogna aggiungere un nuovo esercito dei conformisti mostravano la faccia feroce verso quelle che consideravano i perdenti i reduci di un mondo scomparso
Voglio essere chiaro sto citando solo fatti
No non ci sentiamo per nulla vittime e non abbiamo nemmeno lamentele da fare
Oggi guardando noi stessi
Avremo ragione motivi andar via abbiamo vinto
Abbiamo vinto contro gli avversari controlli scettici Contri catastrofisti
Abbiamo vinto contro l'odio che si diffondeva a piene mani
Nel suo mondo politico che era anche nostro
Abbiamo vinto anche per coloro e non sono pochi che ci stimano e ci manifestano fiducia dentro e poi il mondo al lavoro
Il nostro
Il nostro stile la nostra sobrietà non ci consentono di celebrare Vittorio
Per di più sapendo che dopo un ciclo di incertezza e instabilità non siamo ancora arrivato ad un punto conclusivo ad una condizione di normalità politica sociale istituzionale
In questa pace non ci sono più le stesse condizioni degli ultimi anni eppure continuiamo a essere un Paese stressato e insicuro
Mente che socialmente
Con il rischio che nascano anticorpi inquietanti egoismo qualunquismo sfiducia ribellismo
Care delegate e cari delegati a volte sembra di vivere una dimensione irreale come se fossimo senza passato nemmeno il passato prossimo
Ogni giorno
C'è un evento nuovo che cancella quello di ieri per essere poi archiviato da quello di domani
Eventi eventi costruite con parole che durano un giorno
Lusinghe dall'apparire e anche parole senza futuro in cui purtroppo
Anche noi sindacalista ogni tanto ci prestiamo a fare gli attori
Da questa realtà partiamo per la riflessione in questo congresso
Ci vogliamo preparare bene perché ha per il lavoro che possiamo e dobbiamo compiere passando dall'Italia all'Europa e con l'Europa nel mondo
Una riflessione senza concedere nulla al nuovismo e dai clamori
Ci limiteremo ad una lettura ordinata dei fatti che ci interessa né ci riguarda
Non siamo mai appartenuto e non apparteniamo alla categoria dei sindacalisti che consideravano il capitalismo l'avversario da battere
Abbiamo sempre pensato che il capitalismo il libero mercato la concorrenza hanno prodotto e possono continuare a produrre benessere per i lavoratori
Avendo accettato la sempre l'economia di mercato ci poniamo da tempo due domande la prima
Quali regole sono necessarie per rendere veramente libero questo mercato la seconda
è possibile concordare tra gli Stati
Una disciplina sulla circolazione dei capitali e per impedire o perlomeno limitare
Gli effetti violenti della globalizzazione finanziaria
C'è una tale massa di capitali libera circolazione che nessuna azienda Stato può dirsi al sicuro da speculazione sui titoli
Cioè sul valore della sua monete quindi sull'organizzazione del suo sviluppo
A differenza del capitalismo della produzione che si basa sull'amore riconosce le persone che producono il capitalismo finanziario impersonale non ha un volto né confini
E non è nemmeno una sede fisica di riferimento
Sono capitali nomadi che sugli impulsi che provengono da tutto il pianeta si muovono ventiquattro ore al giorno da una moneta all'altra
Io movimento spietato di capitali per generare altri capitali e poi succedere
Che la pensione di un cittadino in qualche paese del mondo venga pagata da un disoccupati in più in un'altra parte del mondo
La globalizzazione finanziaria è oggettivamente antagonista di tutti i sistemi di protezione sociale
Che hanno come fondamento la solidarietà la coesione diritti sociali del mondo del lavoro
Definitiva la globalizzazione finanziaria attenda imporre l'obbligo di revisione e riduzione di tutti i modelli di sicurezza e sostegno sociale nei termini in cui sono stati realizzati in Europa
Questa globalizzazione finanziaria senza limiti e senza regole
Rappresenta oggettivamente il virus più potente
Che può fare dei generale nei singoli stabilimmo dell'Europeo che era ed è ancora il continente dei più allevata civiltà sociale e di tutela dei diritti del lavoro e di cittadinanza
La moneta unica
Sarà un antidoto non dico per guarire ma almeno per evitare gli effetti dei devastante di questo virus finanziario
Ma soprattutto l'Unione europea avrà una condizione politica tale una propria forza politica per realizzare accordi internazionali in grado di contenere la portata di queste valanghe
In definitiva oltre alla moneta ci sarà un soggetto politico chiamato Europa
Europa è stato uniti
Che debbono restare concorrenti amici
Possono fare molto perché dare ordine e disciplina
In un mercato delle valute che si regge presentando perito periodicamente il conto da pagare a qualche Paese nel mondo
L'Europa sarà una grande opportunità per tutti
Secondo introduzione la moneta unica saprà rispondere anche a queste grandi rischi presente
L'Europa delle opportunità
E il dividendo Europa dei dubbi di cui tanto si parla in Italia saranno fatti veri solo quando i maggiori problemi troveranno risposte anche nella dimensione continentale
L'occupazione e il più importante di questi problemi
L'occupazione giovanile e il problema incombente addirittura sulle democrazia in euro
Il lavoro che manca il primo problema
Di questa disoccupazione conosciamo quantità e localizzazioni
Il lavoro che cambia e l'altro grande problema
Lo conosciamo poco
E non sappiamo come governarlo conosciamo invece la direzione dei cambiamenti e gli effetti che può produrre sulla coesione sociale
Il sistema produttivo
Continua a cambiare rapidamente e profondamente coinvolgendo pesantemente il lavoro sia come quantità che come qualità
Lo sappiamo da tempo lo sappiamo tutti che la tecnologia aumenta la richiesta di professionalità
Diminuisce la quantità di lavoro riduce l'aria del lavoro meno qualificato
Sappiamo anche che in presenza di cambiamenti così profondi e continui sulla forza lavoro
Scattano naturalmente meccanismi di difesa esasperata dei diritti sociali
E nessuno nessuno si può sorprendere se anche il sindacato diventa antagonista intransigente
Così è stato e così sarà
Finché il non si creeranno nel nostro Paese
E nel continente europeo condizioni credibile prospettive credibili di nuovo sviluppo e nuovo lavoro
Non dobbiamo ripeterci una verità
Che vale per oggi ed avrà molto valore per domani
L'azione sociale
Ma anche il futuro politico
Ruotano intorno alla questione centrale della Moro
Che importa e non produce conoscenza e tecnologia diventerà un Paese di trasformazione a bassa capacità di ricchezza un paese di trasformazione con sempre meno lavoro
Un Paese che si prepara grandi conflitti sociali
Perché in queste condizioni la lotta per il lavoro assumerà i contorni della lotta per la sopravvivenza con possibili dimensioni di massa
Nonostante le tante parole le belle intenzioni non abbiamo superato la soglia delle tavole rotonde sul problema continentale dell'occupazione
La disoccupazione e ancora considerato un problema nazionale che ciascuno deve risolvere in proprio
La giusta ambizione europea ed i vincoli dei parametri di Maastricht ci hanno indotto ad essere virtuosi fino al sacrificio
Ed è stato un bene per tutti quanti noi
Ma questo percorso vistoso virtuoso
Si trasformerà in un boomerang se da domani ripeto da domani non si avvierà una forte iniziativa riformatrice e con la stessa determinazione non si fermerà per lo sviluppo e per l'occupazione
Sono già passati diciotto mesi dal Patto per il lavoro ed ancora siamo al punto zero proprio sulla questione centrale dell'occupazione
Ed allora ciascuno europeista convinto devi porsi una domanda e darsi una semplice risposta
Potrà sopravvivere l'Unione europea senza impegnarsi per una risposta coordinata e continentale sull'occupazione
Dietro questa domanda c'è una prospettiva dirompente
Una bomba effetti multipli che si chiama disoccupazione questa è una bomba innescata in Europa
La disoccupazione approntata a livello nazionale
O in parte generali o sicuramente produrrà insanabili conflitti di interesse
Ed anche divisioni profonde
Tra gli Stati che oggi stanno costruendo l'unione europea
C'è un rischio non ancora percepito nella sua gravità
Se non si risolve il problema occupazionale con certezza matematica entreranno in crisi anche i i livelli di integrazione europea già raggiunti
Senza occupazione
Non si potrà finanziare allo stato sociale
Si innescherà hanno tensioni sociali
Che ripeto potranno incidere non faccio il profeta di sciagura sulla stessa tenuta democratica
Parliamo di occupazione del continente il continente Europa dove si parlano molte lingue ci sono grande competizione interessa ancora divergenti
Un contenente gli Stati indipendenti che però ha una sua connotazione specifica peraltro assai omogenea proprio
Sul sistema sociale sui diritti del lavoro
La prima responsabilità dei governi a cominciare dal nostro governo
E perciò quella di battersi per fare assumere questa priorità quale condizione di stabilità e crescita dell'Unione
Il vero grande patto di stabilità europea
E la convergenza per lo sviluppo e per il lavoro
Il nostro governo
Giustamente si attribuisce il merito di aver puntato tutte le sue carte sull'Unione europea
E di aver conseguito il risultato a cui pochi credevano
Una scelta vincente
A cui abbiamo tutti o quasi tutti collaborato e primi fra tutti e più di tutti hanno collaborato i lavoratori pensionati italiani
La politica dei redditi di tutti i redditi
Si è dimostrata la più efficace terapia per la salvaguardia del potere d'acquisto delle retribuzioni e delle pensioni
L'abbattimento dell'inflazione la riduzione del costo del denaro e degli interessi sul debito pubblico
Con più di due milioni di miliardi di debito pubblico
Secondo noi o si continua su questa strada o ci sarà il collasso
Questo rigore finanziario
Deve essere però chiaramente deve essere lo strumento non può essere il fine
Deve essere la condizione e non l'alternativa agli investimenti nei settori più redditizi che sono a scuola la formazione la ricerca
Le infrastrutture l'ambiente il territorio
Siamo impegnati in una sfida che non consente più il solito rituale domestico tra riformisti senza riformatori liberisti senza liberale
Le nostre prospettive
Non dipendono dal confronto fra imitatori di seconda fila dei Clinton Blair Jospin occorra
La nostra scelta deve essere molto netta nella conferma dei politiche direi dalla politica dei redditi di tutti i redditi
E quindi anche il controllo della dinamica salariale
Come dato strategico dell'azione sindacale in un contesto di regole nuove anche per noi
Un Paese
Che come diciamo ecco
Dicono tutti
Tende vuole essere rock male
E a cogliere la grande opportunità europea
Non possono esserci i soggetti sociali
Che per tutelare il bene prezioso lo sviluppo e quindi del lavoro presente e futuro
Assumono la linea della responsabilità ed altri
Che invece conducono guerriglie corporative operando riga ricatti verso la collettività agli stessi lavoratori
Sarebbe poi un elemento distruttivo delle regole di convivenza civile ed è la stabilità sociale la solo ipotesi che il ricatto venga premiato
Nel sistema politico
E purtroppo anche il sindacato
Ci sono persone
Che continuano a confondere la libertà con l'Anarchia
E confondono il movimentismo con il progresso
I paesi liberi
I Paesi sotto progrediti
Sono quelle che hanno regole semplici democratici
Riconosciute soprattutto rispettate
L'Italia in Europa ha bisogno di nuove regole anche in campo sociale
Non regole liberticide
Ma norme capaci di garantire i diritti fondamentali come quello dello sciopero
Senza farlo degradare in tante piccole sette corporative che dividono e danneggiano gli stessi lavoratori
Bisogna prevedere e prevenire diciamo noi
La nostra società
Come in tutti i Paesi ad economia di mercato tende a dividersi non hanno unirsi
La coesione sociale si sta allentando dappertutto
La crisi della quantità di lavoro la rapida riduzione dell'aria del lavoro stabile la maggiore possibilità e remunerazione del lavoro altamente specializzato
Tendono a scomporre gli interessi
Con il rischio già presente di scivolare verso una società disarticolata
Con manifestazione diffusi di egoismo personale ma anche di gruppo
L'accettazione d'un modello sociale in cui sotto l'insegna solenne della libertà ogni gruppo di mestiere
Tende a riconoscersi incorporazione
Questa realtà conduce ad una divisione tribale degli interessi
E corrode RAI inesorabilmente alla coesione sociale
E cancellerà il concetto di solidarietà tra classi e generazione
E vi aggiungo che secondo noi è vero
Profondamente vero che lo stesso sindacato se non avrà il coraggio di scegliere rischia di rappresentare un'aria sempre più piccola il sempre più chiusa del mondo del lavoro
Stranamente molto stranamente questo concetto di libertà corporativa
Trova molti sostenitori anche a sinistra
Nessuno sembra rendersi conto che diede tanti rivoluzionari professionali
Dietro i contestatori organizzate del moderatismo con l'integrale c'è la disfatta dei lavoratori che in altri Paesi c'è già realizzato
Il ministro Bassanini
Ha prodotto alcune riforme tanti importante quanto necessaria
Per i diritti dei cittadini e per attuare le prime regole di civiltà giuridica e sociale
Per aver introdotto anche regole sulla rappresentanza e rappresentatività si sono organizzate proteste in nome della democrazia
Non solo proteste di gruppi ma anche purtroppo proteste politiche
Anche per la norma del commercio
Ci sono state proteste politiche e delle corporazioni eppure si tratta delle due più europee fra le riforme approvate fino ad oggi
Per progredire
E diffonderà le conquiste fondamentali del mondo del lavoro ci vogliono nuove regole basate sulla responsabilità
E le nostre tesi ci sono proposte di merito
Che discuteremo naturalmente con i compagni di amici della CGIL della CISL regole
La democrazia è fatta di regole in Europa esistono e sono Paesi libere democratici come noi con sindacati e porte autorevoli
E dipendono benissimo il mondo del lavoro
Ma vogliamo conservare i valori e superare i pregiudizi ideologici che ancora resistono
Tra queste c'è anche l'osso ASS l'ossessione della contaminazione tra la classe lavoratrice col sistema produttivo e con il mercato
Ne abbiamo a disposizione uno strumento importanti fondi pensione
Un diritto ma anche una necessità per i lavoratori uno strumento fondamentale per avviare in concreto i primi elementi di democrazia economica
Con l'impianto normativo attuale
E con le nostre timidezze contrattuali non andremo lontani e comunque arriveremo in ritardo
Creando un danno soprattutto e il mondo era speciale ai lavoratori più giovani
E se vogliamo essere usate fino in fondo
Non parlo di un danno potenziale non danno che stiamo già creando in questo preciso momento
Qui si tratta di capire
E decidere su una questione semplice importantissima
I fondi integrativi di pensione sono fondi dei lavoratori sono benefici contrattuali destinato a questo scopo sono complementari non sostitutivi e sono volontario nascono con i contratti che noi stipuliamo
è un circuito sociale esclusivamente privatistico in cui noi dobbiamo sentire la responsabilità di assegnare i fondi integrativi una dignità contrattuale che fino a oggi non hanno avuto
Debbono perciò diventare il punto qualificante
E non più il punto marginale delle nostre scelte salariali
Le confederazioni la funzione confederale dovrà necessariamente rapidamente superare molti degli attuali recinti
Dobbiamo promuovere direttamente nove campi di azione di rappresentanza e di tutela
Ben prima ritrovarci in presenza di nuove forme di disagio sociale
Le ultime esperienze sullo Stato sociale ci debbono essere d'insegnamento
Ci siamo dibattuti tra i vincoli al risanamento finanziario e le ragione diritti fondamentali del lavoro
E abbiamo raggiunto un accordo importante per il governo e positivo per la stabilità dello stato sociale
Ma anche quella riforma
Esclusi il capitolo pensioni che per noi è chiuso e lo ripeto e chiuso
Anche quella riforma ha dei punti in continua evoluzione possibile perfezionamento
Tra questi c'è il capitolo sanità che sicuramente importante quanto quello pensionistico
Nelle scelte di riforma come quella sanitaria abbiamo sempre avuto un grande limiti siamo stati sempre costretta a muoverci in difesa
Ogni volta siamo in trincea per impedire danni economici e lavoratori pensionati
E quindi incidiamo pochissimo o quasi niente sulle scelte capaci di migliorare le prestazioni sanitarie
Ai cittadini ai lavoratori e pensionati
Migliorare le prestazione soprattutto ai più bisognosi che spessissimo sono anche i cittadini anziani
Il nostro modello sociale
Giustamente condanna una concezione mercantile della sanità
Non accetteremo mai ripeto mai di subordinare la vita delle persone al possesso dalla carta di credito o della polizza di assicurazione
Per questo
Per questo
Siamo tenore cd tenace difensore del diritto generale alla alla salute
E sosteniamo il valore insopprimibile della sanità pubblica
Riconoscendo un ruolo positivo ma solamente complementare a quella privata
Ma non è sufficiente
Non basta a finanziare il sistema pubblico
Se non sarà anche efficiente diventerà un servizio a cui si rivolgeranno soltanto i poveri ed i cittadini a basso reddito
L'idea anzi il progetto proposto da Giuliano Amato nel mille novecentonovantadue di essere noi stimolatore dell'efficienza tramite un nuovo sistema mutualistico
Secondo noi una possibilità che dobbiamo cogliere
Possiamo farlo organizzando senza fine di lucro le mutue con le quale avviare una competizione fra strutture
Sales selezionando la migliore qualità per gli iscritti
Essere quindi nuovi soggetti promotori della qualità
E tramite le mutue garantire una competizione positiva sull'efficienza del servizio sanitario nazionale
Come vedete c'è un grande lavoro da compiere grandi temi economici e sociali da affrontare tra governo e parti sociali impegno
Ed ancora impegno per le riforme necessarie
Cara delegate e cari delegati e lo diciamo a voce alta proprio perché non siamo pentiti per quello che abbiamo fatto
I miracoli italiani secondo noi sono già stati compiuti e sono esaurito
Con il consenso sociale abbiamo realizzato riforme inimmaginabili qualche anno prima
Nessun altro Paese europeo ci è riuscito
E quelli che hanno tentato di attuare le riforme senza il consenso non le hanno realizzate nel piccolo N grande
Per dare forza a una politica europee
Ciascuno degli Stati membri è obbligata a migliorare se stesso
E naturalmente comparire measure for maggiore forza all'Unione
In Italia l'impresa non è semplice
Sia perché ci sono incrostazioni storiche da rimuovere sia perché partecipiamo all'appuntamento dell'Unione
Nel momento in cui la lunga transizione persino Massetti istituzionale tutt'altro che conclusa
Il dibattito in corso sulla mediazione raggiunta in una commissione bilaterale aggrava l'incertezza sulle stesse proposte
A cura delle quali non brillano per chiarezza
Le riforme debbono servire innanzitutto per migliorare il modello di democrazia
Nel funzionamento delle istituzioni nel ruolo ogni potere riconosciuto ai cittadini
La commissione bilaterale ha svolto un lavoro difficile anche qua in cui pochi credevano
Un lavoro da concludere assolutamente perché risponde ad un interesse fondamentale del nostro Paese
Un lavoro complesso da migliorare
Per rendere chiare comprensibile per tutti noi il modello di Stato quello istituzionale su con voi dovremo esprimerci con il referendum
Un approdo
Che deve restituire i diritti fondamentali ai cittadini
Il voto alle persone anziché alle liste di partito
Il controllo dei propri contributi
La pienezza dei poteri decisionale al loro territorio una giustizia che funzioni il riconoscimento della loro Mini dignità di cittadini verso i poteri pubblici
La scelta di un asse l'assenza di una scelta
Che noi della UIL lavavamo sollecitato per trasferire in Parlamento la possibilità di una legge ordinaria ordinaria e non costituzionale
Sulla concertazione
Dimostra oltre ogni dubbio pene due schieramenti si accetta o forse si subisce questo modello ma non si fa nulla per codificare
Non vorremmo venisse considerato un prodotto stagionale
Di questa stagione politica non ancora stabilizzata
Questa mancata scelta e per noi un vuoto di cultura politica
Un buco progettuale che ci allontana dal riformismo europeo un limite da superare se si vuole l'Italia protagonista non vado a dimensione continentale
Guardate la politica dei redditi
E poi la concertazione sono parti essenziali della storia d'amore
Si può dire che per un lungo tratto di storia sono la cui
La UIL che dalla sua nascita avuto sempre una forte componente sociale impegnata per questa scena
La UIL che nel mille novecentonovanta ottantatré
Assunto con voto unanime la politica dei redditi del modello concertativo quale elementi distintivi de la propria strategia
A parlarne oggi di questa storia non si avverte nessuna emozione
A quell'epoca mille novecentottantatré invece è stata una scelta rischiosa e molto coraggiosa
Io dico solo una cosa io commenta i più benevoli di pronta quella scelta che abbiamo compiuto politica dei redditi e concertazione
I commenti più benevoli anche da CGIL CISL erano vicino la scomunica alternati al sarcasmo
Ora
Ora
Ora la politica dei redditi del modello concertativo ci sono purtroppo però continua a vivere come prassi e possono sempre essere revocate
Sono cioè scelta e volontarie del Governo non sono ancora un modello con una procedura vincolante
Ancora una volta per ragioni esclusivamente politiche siamo in equilibrio precario ed esistono difficoltà non piccole cento il rapporto tra governo e Rifondazione da una parte e Governo e sindacati dall'altra
Un lungo tragitto patto di negoziati che prevedevano Rifondazione nel ruolo di corte d'appello prima durante e dopo ogni negoziato
Questo percorso a ostacoli si è interrotto con la trattativa sullo Stato sociale
E segnatamente sul capitolo dalla previdenza
Il rifiuto del Governo e dei partiti dell'Ulivo di effettuare una trattativa parallela quella sindacale
Ha interrotto un metodo che di fatto tendeva a condizionare limitare e controllare l'azione di governo nei rapporti con il sindacato
E quando la rottura è diventata il ufficiali in sede parlamentare
Emersa con forza l'addizionale ideologica del contrasto che si era creato
Cioè la concertazione
Considerata da Rifondazione l'alternativa reale alla sua concezione antagonista e conflittuale della rappresentanza degli interessi
E in effetti queste la concertazione
Un modello in cui è il confronto e non il conflitto che la rendono producente con i soggetti istituzionali
Che non sono e non possono essere considerati le controparti del sindacato
Istituzione non assimilabili agli imprenditori che sono la naturale interfaccia del sindacato nella tutela di interessi di parte
La concertazione è materia delicata e anche materia deperibile
Non basta a praticarla ci vuole convinzione per capirla
E anche conoscenza per esercitare
Ci vogliono oggi certezze sulle procedure
E chiarezza sulle materie del confronto
Lo dico francamente
E spero senza polemica l'accordo politico sulle trentacinque ore e fuori da questa logica
Per evitare equivoci
Per evitare equivoci chiarisco subito un punto
La politica degli orari
E la tendenza alla loro riduzione del tempo è parte integrante della strategia di ogni sindacato Uyl compresa naturalmente
Ma non è ma non è di questo che si discute
Stiamo parlando invece di un patto politico governativo che prevede la quantità di riduzione degli orari e di tempi per realizzarlo
Su c'è sicuramente
Si indicano le condizione le verifiche per renderla esecutiva
In definitiva
C'è un impegno per la riduzione accompagnato secondo noi
Da una clausola di dissolvenza
Ecco quindi il primo chiarimento necessario che il governo deve fornire
Conoscere cioè la scala delle priorità dalla riduzione e la valutazione dei suoi effetti sul sistema economico
C'è inoltre il problema di gran lunga più importante
De la coerenza con l'accordo di luglio del novantatré che vincola tutte le parti ad avere comportamenti Tina Rizzati alla riduzione dell'inflazione
Allora vediamo di ragionare un poco con pacatezza chiarezza e senza polemiche
Con un'inflazione sotto il due per cento come oggi in Italia gli incrementi salariali reali e quelli nominale di fatto coincidano
Una operazione di riduzione degli orari a scadenza determinata ed a quantità prefissate
Se inserita nei prossimi contatti diventerebbe automaticamente alternativa alla tutela dal salario reale
Anche una modesta compensazione
Contrattuale tra orario e salario inciderebbe immediatamente e concretamente sul potere d'acquisto dei lavoratori
Cadrebbe con questo il principale pilastro dichiara anzi a dalla politica dei redditi il nostro pilastro di garanzia di una politica dei redditi
Se è possibile ragionare laicamente e senza dogmi
Poniamoci una domanda elementari
La riduzione all'orario di lavoro a parità di salario e un'operazione a costo zero
Oppure
Se non c'è un terzo soggetto che paga
Produce un aumento dei costi del lavoro per unità di prodotto
Poi deve dire che la risposta la lasciamo la quinta elementare
Da qui una considerazione ovvia
L'accordo di luglio ha prodotto i risultati attesi
E realizzati perché c'è stata l'autodisciplina ripeto l'autodisciplina dei tre fattori della dinamica inflattiva posto al lavoro i prezzi letali
Domanda
La riduzione dell'orario una variabile indipendente oppure è uno dei fattori centrale posto al lavoro
Anche questa è una risposta lasciamo alle elementari conclusione secondo noi
Una eventuale legge prescrittiva della riduzione di orario a parità di salario sottrae alla gestione sociale la dinamica del costo del lavoro
Che trascinerà con sé la rottura del patto di autocontrollo degli altri due fattori i prezzi e le pari
Se il problema si potesse risolvere lo io un grande franchezza come nel nostro stile
Accusando gli imprenditori di essere brutti sporchi cattivi non avrei motivo di essere preoccupati per come invece siamo
E aggiungo se gli imprenditori su questo punto per una volta hanno ragione
Non è corretto utilizzare i sacri Sant'i sacrosanti diritti contrattuali
Per dimostrargli e con la forza che hanno torto
Non abbiamo avanzato alcuna proposta sugli orari per due semplici ragioni
No perché non abbiamo idea
Perché secondo noi il governo ha inserito una clausola di dissolvenza di cui deve precisare l'incidenza
E poi perché è del tutto evidente che le trentacinque ore sono il titolo del Re il quale c'è la conferma o la negazione dall'accordo di luglio
Ed è di questo
Cioè che la possibile crisi l'accordo di luglio che dobbiamo discutere nel sindacato
Il sindacato sicuramente non pone pare nemmeno immaginare lo sciopero contro le centotrentacinque ore
Ma cosa deve fare il sindacato di fronte a una possibile crisi dell'accordo di luglio questi è una domanda che ci poniamo è che il problema tutti cosa dobbiamo fare in presenza di una crisi generata da questo accordo
Un'ultima considerazione
Si possono usare gli incrementi di produttività per ridurre gli orari
Con la contrattazione delle categorie sicuramente possibili in questo caso però sono chiarissime due condizione non può esserci una legge di riduzione generalizzata degli orari
Le quantità i tempi settore o le aziende in cui è possibile debbono essere lasciata alla libera contrattazione tra le parti
Qualità dei giusti non lo sappiamo bene e giusto chiedere che i fatti vengano rispettate
Ma quando contengono i germi di un errore o peggio di un rischio
è segno di grande autorevolezza politica rileggervi interpretarle gestirli con buonsenso e laicità
Un obiettivo di programma
Realizzano la riduzione sicuramente gestibili un obiettivo di programma un vincolo Luigino emittente nelle quantità
Escluderebbe qualsiasi ruolo delle parti sociali
E secondo noi al di là delle tante cose che si dicono si realizza si realizzerebbe una sola situazione
Cioè l'intera materia
Verrebbe restituita la competenza diretta ed esclusiva dal Parlamento e Governo
Con motivazioni risibile non lo sappiamo bene siamo stati accusati di invasione di campo riguarda le prerogative del Parlamento
Nei fatti invece la politica che interferisce sistematicamente sul confronto sociale
Ed è sempre dalla politica
E si manifestano segni vistosi di insofferenza verso la concertazione
La verità che produce tanto nervosi me probabilmente una sola
Il presente viene giudicato guardando ad una lunga stagione di governi tecnici in qualsivoglia Kato Della concertazione è stata assegnata per necessità
Una funzione elevata di ordine politico
Non un volo partitico negli schieramento ma un ruolo politico per alcuni aspetti sostitutivo
Per esigenze fondamentali di politica economica e per mancanza di una maggioranza stabile di governo
Questo passato e questa lunga transizione
Hanno prodotte purtroppo producono ancora attacchi e comportamenti che sono figli di questa storia
Una storia
Che non ha preparato i dirigenti politici alle lunghe marce di governo e di opposizione
Il governo di legislatura è considerata ancora oggi quasi una stranezza
Se non una sofferenza intollerabile per l'opposizione
Ma paradossalmente a volte sembra un problema anche all'interno dei partiti della maggioranza
Con tanti leader politici a tempo pieno
E dura molto dura mantenere la visibilità
E valorizzano la propria specificità per diversi anni
In altri Paesi con una lunga esperienza nella democrazia dell'alternanza l'anomalia è la crisi
Non è la durata del governo
Per la politica dei redditi questo deve essere molto chiaro e per il modello concertativo sono invece fondamentali sia la stabilità che la durata e naturalmente la qualità dell'azione di governo
La qualità
Dell'azione del governo e la sua stabilità sono le due condizione essenziale per avviare a soluzione i problemi da cui dipende il futuro dell'Italia
Un futuro legato direttamente
Alla sua capacità di realizzare le riforme necessarie
Le scelte che non si compiono peste il nostro punto di vista avranno un peso enorme sul nostro futuro
Nel sistema avanzati non si entra non si resta e non si progredisce continuando a scommettere sulla capacità del signor Brambilla
Il signor Brambilla un bene necessario che dobbiamo tenerci caro ma non è una risorsa sufficiente
Il confronto fra sistemi Paesi già da oggi ha come punto di riferimento il livello di conoscenza l'attivo o passivo della bilancia tecnologica
Non si misurano in quantità finanziarie ma segnano la crescita o la decadenza di un Paese
Le riprese di fondo fra primo secondo terzo e quarto mondo
è una differenza di mezzi di ricchezza di capacità produttiva di tenore di vita ma la premessa
Il metro di classificazione dell'esistente e le stesse possibilità di evoluzione
Passano dal livello di conoscenza
Che ormai e la lega e la vera linea di demarcazione tra ricchezza e povertà dei singoli Stati
Siamo ormai vicino alle non europea
Oggi più di ieri ci sentiamo cittadini europei
Il ventisei marzo prossimo ci saranno le prime indicazioni sui Paesi
Che dal primo gennaio novantanove potranno accedere alla moneta unica e il due maggio tra pochi mesi i capi di governo ha dette l'hanno la decisione definitiva
Siamo certi che ci saremo anche noi
Saremo undici Paesi elitaria sarà agli uffici
No manteniamo questa certezza
Nonostante non passi giorno senza che ci sia un tedesco un olandese che non la mette in dubbio
Il governo quaestor governo
Forse parla poco su questo punto
Io credo noi crediamo che debba assicurare invece grande dignità per l'accesso dell'Italia in Europa
E soprattutto assicurare iniziative per dare corso alle riforme necessarie senza le quali in Europa non ci resteremo
Il numero attuale e futuro dei diplomati e laureati
Il peso della burocrazia
I tempi decisionali della politica e dell'amministrazione la qualità della pubblica amministrazione
Le condizioni della formazione della ricerca l'efficienza dei servizi
Le dotazione di infrastrutture
La dimensione e organizzazione del credito il numero di leggi e norme
Che reggono in un paese lavoro e attività umana
Queste cose
Rappresentano gli indicatori fondamentali del livello di un di efficienza ad ogni singolo Paese
Questi indici di efficienza fanno la differenza nella competizione tra sistemi Paese
Sul ciascuno di questi indicatori noi ci troviamo nei punti più bassi della capacità competitiva
Se restiamo come siamo
Se non ci sarà una ampie porte disegno riformatore progressivamente e inesorabilmente e lo possiamo affermare con certezza matematica perché le cose stanno già scritte
Progressivamente e inesorabilmente saremo collocata ai margini l'Europa progredita
Sì abbiamo scelto la grande opportunità strategica dell'Europa
Allora dobbiamo muoverci prendendo a riferimento questa dimensione
Anche nell'Europa si può deperire
Se non ci si attrezza per la sfida
Questo è il punto di svolta
Lo spartiacque che deve segnare questa legislatura questo governo questi imprenditori ed anche questo sindacato
Dovremmo avere l'onestà di smetterla
Con le parole deformanti la realtà non è vero che siamo integrati nell'economia di mercato europea non è vero
Chi vuole creare una nuova azienda
Invece Spagna Irlanda Germania ed altri paesi comunitari
Da noi si compra quello che già c'è
Al momento siamo soltanto un interessante mercato all'aperto
Siamo circondata da una folla di piazzisti casarecci
Ma non troviamo un investitore che impiantino agendo in Italia
Guardate molti paesi in Europa
Dopo un mese ti dicono sì o no
Per investì per un investimento da noi dopo almeno un anno di solito rispondono mi
E poi spiega che manca qualche bollo perché la pratica imperfetta
Ai nostri
Ai nostri governanti ed ai nostri parlamentari noi chiediamo con modestia con voce sommessa
Un atto risolutivo
Voi che avete la responsabilità di dirigere il Paese nel governo e nel Parlamento
Rompete l'assedio
Riacquistata la responsabilità del vostro ruolo
Liberate l'Italia liberate l'Italia da questa montagna smisurata di leggi norme e circolari che tra le tante cose limitano la libertà e sicuramente proibiscono la crescita in Italia
Bisogna
Bisogna
Intervenire con Energia determinazione tempestività
Rispondendo kosher tediare i problemi maggiori
Se l'istituzione governo dovesse dall'ad Abido corso ad una strategia riformatrice per questi scopi
Noi crediamo che il sindacato ed i datori di lavoro debbano essere sostenitori attivi
Potremo confliggere son mille altre cose ma su queste riforme il nostro sistemi o per realizzarle dovrebbe essere senza Riserve
Saremo un sindacato amico dal Governo saremo accusate di scarsa autonomia io c'è un solo giudizio cretinate sono tutte cretinate BPER di giorno dalla politica
Noi come sempre guarderei mai fatti
Ai fatti e sui fatti in assoluta autonomia decideremo i nostri comportamenti
Noi abbiamo la necessità abbiamo l'urgenza di capire cosa si farà domani
Noi chiediamo vogliamo dobbiamo pretendere una porta ed estesa azione riformatrici
Senza la quale non saranno possibile programmi di sviluppo
E continueremo a veri il piombo sulle ali dentro eppure l'euro
Sono riforme che non costano non costano una lira ma anzi fanno risparmiare migliaia di miliardi alla traduzione dai cittadini italiani
Non si capisce perché non si possano fare
Ci sono poi riporre più impegnativi
Che richiedono forti motivazioni politiche capacità di scontro tra interesse pubbliche gruppo organizzati
Ne cito solo due
La riforma delle riforme sicuramente quella dell'amministrazione finanziaria
Quante più leggi fiscale minacciose si producono tanto più si perde nella lotta all'evasione
Quanto più si tenta di rimettere in moto la macchina dall'amministrazione
Tanto più ci si rende conto che è stata costruita per stare ferma
Il ministro
Il ministro Visco
Secondo noi si sta muovendo nella direzione giusta non solo introducendo il riccometro che ha chiesto la UIL piena cosa pure importante
Ma anche per aver attuato una prima riforma che oltre a ridurre gli adempimenti portarli condurrà dimensione umana al l'elusione e l'erosione fiscale
Quindi il processo di riforme già innestato bisogna continuare e andare oltre
E secondo non è andare oltre significa superare la logica burocratico ministeriale
E costruire un'agenzia autonoma di servizio pubblico fiscale decentrata nel territorio al servizio dello Stato e dei soggetti che hanno qua avranno poteri impositivi
Una macchina nuova con una missione di civiltà fiscale oggi il Prisco e temuto molto temuto da tutti ma non rispettato da nessuno
Non vorremmo un fisco che fosse rispettato da tutti e temuto soltanto dagli evasori
Altrettanto importante è la riforma del funzionamento dalla giustizia
Siamo alla bancarotta del processo civile
E la giustizia del lavoro si muove ormai in tempi biblici
Il mondo del lavoro e coinvolte fortemente penalizzati in questa situazione
è il primo che paga
Per la giustizia negata
Che è la più perfida delle ingiustizie
Si deve investire
Per riconoscere i diritti civili e si deve investire illegalità e sicurezza
Aumentando magistrati e forze dell'ordine per riconquistano larghe piena sovranità dopo Stati italiani in alcune regioni in cui la criminalità e più diffusa anche queste un investimento economico produttivo sociale e civile
L'avarizia di investimenti
E la modesta creazione d'impresa nel Mezzogiorno sono dovuti anche a questo deficit di legalità
Investire in sicurezza e quindi un dovere primario verso la collettività ed è uno dei punti di passaggio per realizzare una parola forte unità produttiva in Italia
Un sindacato
Il nostro sindacato il sindacato dei cittadini
Non può e non si deve rassegnare
La consapevolezza della necessità delle riforme si sta diffondendo nel Paese più di quanto si pensi
Nessun lavoratore nessun pensionato
Nessun Giovanni
Potrà più accettare di essere libero in Europa è subalterno in Italia
Con una società dominata dalle burocrazie imbrigliata dai che ragnatele normative
Condizionale in alcuni settori
E dove ce n'è più bisogno dalle bande criminali
Anche il sindacato deve fare la sua parte
E superare i limiti che ancora distinguo la nostra azione alla nostra strategia
Anche noi siamo di fronte al bivio tra passato e futuro
Il nostro slogan in più sindacato
Non è solo un atto di volontà per andare oltre i compiti che già svolgeva
Ma l'unica risposta seria e concreta per affrontare le nuove sfide che attendono il nostro Paese
Che si vincono anche tramite il sindacato che devo uscire fuori dai recinti
Per avviare un dialogo e un confronto con un mondo che sta crescendo senza di noi
E che si sta misurando con i problemi del lavoro dei tanti lavori
Dai contenuti del tutto nuovi
Io non penso ad un sindacato che essi traghetta in un mondo del lavoro alternativa quello che conosciamo e rappresentiamo non confondo la realtà di uomini e donne con nome e cognome Conone donna ancora sconosciuti o virtuali
Parliamo di tanti e problemi concreti
Il più importante dei quali ci sembrano questi
Cosa deve fare il sindacato
Per rappresentare gli interessi del mondo del lavoro le cui caratteristiche e prospettive sono assai diverso dal suo passato
Cosa deve proporre
Sindacati in un sistema di interessi in cui tra datori di lavoro dipendente sempre più spesso ci stanno continenti che li separano
Quale prospettiva dare al sindacato
Di fronte a tanti nuovi lavori che si colla non può si collocano tra dipendenti e autonomia
Se non rispondiamo a queste domande la stessa concertazione diventerà un recinto chiuso per il solo occupati ed i pensionati che già conosciamo
Ma anche quelli che già da presentiamo
Creeranno e creeremo dei problemi
Se ne vogliamo che la concertazione venga vissuta positivamente dal mondo del lavoro dobbiamo farla conoscere avvicinarla alle persone
Dobbiamo fissare procedure che assicurano il massimo dalla partecipazione conoscenza dei nostri atti e poter dell'intervento critico sui nostri comportamenti
Il problema non si risolve assicurando i lavoratori e pensionati che non firmeremo accordi senza il loro voto o il loro consenso preventivo
Diciamoci la verità stiamo facendo convivere forzatamente ed in maniera contraddittoria
Due procedure molto diverse di democrazia
Nelle fasi negoziali si attua la democrazia delegata nelle conclusioni quella diretta chiedendo un voto referendario un sì o no
Non su una domanda su documenti complicati e ponderosi
E di partito
Sullo stato sociale abbiamo avuto un vuoto di consenso sulle pensioni ed una delega fiduciaria su tutto il resto l'accordo
Un esercizio di democrazia
Con procedure che sono la sua negazione
Con il voto diretto non li sappiamo i delegati proprio nella fase in cui debbono esercitare il diritto oltre che il dovere di rappresentare i loro elettori
Per la nostra credibilità non possiamo più continuare convivendo ed attuando un ibrido tra sistemi democratici
Il sindacato deve avere due lettere
Innanzitutto e soprattutto gli iscritti che legittimano la sua esistenza e la sua funzione
E quindi
Ecco
E quindi delegare
Espressione unitaria del voto degli iscritti e di tutti i lavoratori
Queste sono le due strade maestre valorizzare il ruolo degli iscritti e procedere celermente alla generalizzazione delle RSU in tutti i settori
Assumendo questo primo livello di democrazia delegata come base di riferimento e verifica nelle grandi scelte di tipo
Generalizzare significa anche individuare le forme che consentano questa rappresentanza delegata ai pensionati che peraltro già dispongono delle loro leghe e soprattutto a quei settori che hanno una forte parcellizzazione del territorio
Del resto queste anche la procedura più coerente per dare corso ad una legge di sostegno attuativo all'articolo trentanove della Costituzione
Care delegate e delegati stanno cambiando molte cose
E non sempre ce ne rendiamo conto innanzitutto dobbiamo rispondano domanda
Il sindacato della partecipazione della concertazione della democrazia economica
E il sindacato che tutti quanti vogliamo realizzare
La costituente per l'unità
In qualunque momento la si collochi sarà il grande appuntamento costitutivo di questo sindacato
La concertazione e la porta d'accesso alla democrazia economica e deve valere per noi e per le imprese
Il sindacato dalla concertazione della partecipazione della responsabilità
Deve porsi obiettivi precisi per realizzarle senza timori e soprattutto senza ambiguità
La costituzione rapida e generalizzata dei fondi pensione deve essere il punto prioritario dalla prossima tornata contrattuale
La partecipazione azionaria dei dipendenti l'azionariato popolare del voto di lista dobbiamo assumerli come punti qualificanti dell'azione sindacale
La costituzione del sistema duale non solo negli enti ma anche nelle imprese e l'essenza della partecipazione
Su questo percorso
Gli enti bilaterali debbono evolversi ed estendersi e per le piccole realtà produttive costituire la sede propria di rappresentanza negoziale di secondo livello nel territorio
Il mercato del lavoro cioè la gestione dalla domanda e offerta di lavoro deve passare totalmente alla gestione privatistica
Ancora dal territorio ed il sindacato deve essere uno degli attori assieme alle imprese la formazione professionale
Deve diventare un fattore permanente dei processi di trasformazione di preparazione al lavoro e svolgersi tutta nell'ambito un rapporto bilaterale il sindacato associazione di impresa
Anche sul lavoro interinale
Dobbiamo abbassare la guardia
E dopo le preoccupazioni iniziali ora che c'è dobbiamo considerarlo un'opportunità in più
Ed essere attori anche in questo campo
Queste scelte in piena modello concertativo realizzano il passaggio formale e sostanziale dall'antagonismo alla democrazia economica
Concertare vuol dire anche trovare soluzione ragionevole problemi che ci vengono posti tra questi c'è la flessibilità sulla quale occorre ricercare unitariamente un punto per noi conclusivo
La flessibilità salariale innanzitutto si chiama flessibilità ma la sostanza vuol dire per l'impresa assunzione a salario ridotto sotto i minimi contrattuali
Insistere su questo punto e sbagliato scorretto ed anche controproducenti
Da noi da noi ci sono due problemi il costo del lavoro alto ed i salari bassi questi sono due problemi storici dell'Italia
La struttura la struttura del costo del lavoro e la porti incidenza degli oneri sociali
è un problema non solo dell'impresa ma anche nostro
Secondo noi e proprio su questo aspetto che bisogna trovare soluzione
Qualcuno di voi lo ricorderà lo abbiamo proposto all'Assemblea nazionale la UIL l'anno scorso e lo ripeto oggi al congresso
Nel Mezzogiorno si può attuare le solo per due o tre anni dalla contribuzione a carico dell'impresa e per i giovani assunti prevedendo per loro una contribuzione figurativo
Questo esonero riduce notevolmente il costo al lavoro non danneggi il lavoratore non comporta oneri di finanza pubblica
Invece del salario d'ingresso dobbiamo puntare alla contribuzione d'ingresso
Noi siccome ci possiamo sbagliare chiediamo una cosa semplice a tutti facciamo IPO
Calcolano calcolate quanto costa un disoccupato quanto pesa la contribuzione figurativa quanto guadagnava società con un nuovo occupato quanto il Papa incassa il fisco con un nuovo contribuente
Facciamo il comma
Se veramente si vuole comprarmi sforzo possibile per facilitare la creazione di imprese nuovo lavoro i patti territoriali e soprattutto i contratti Italia debbano diventare qualcosa di diverso e più importante per il decollo delle attività produttive specialmente nel Mezzogiorno
Se posso variabile localizzate di sviluppo accelerato del Mezzogiorno
Se queste aree possono sottratta alle normative e burocratiche ancora le condizionano pesantissima mente
Se diventassero come era previsto aree di Porto opportunità per la creazione d'impresa
Se in queste aree si con c'entrassero agevolazione fiscale pare aver fiscali ed i primi investimenti e di contrasto alla criminalità
Potremmo attuare anche altre possibilità
C'è già una bozza di documento unitario se unitario che si ama un documento c'è con alcune previsioni
Che studiando le e discutendo lo possono diventare proposta del sindacato
Ma dall'Italia
Ne parliamo continua a essere divisa in due esattamente in due
Lo sappiamo tutti
E tutti ne parliamo ma ancora non c'è nessuna iniziativa programmata per tentare la riunificazione economica sociale produttiva e purtroppo anche civile
Ne possiamo sperare in una migrazione spontanea di imprese Capitani
Dal Nord o dall'estero verso il Mezzogiorno
Noi siamo perfettamente d'accordo con chi sostiene che il mezzogiorno e la grande opportunità dell'Italia
Ma la nostra tese più radicale credo di poter dire anche più veritiera
Lo sviluppo del Mezzogiorno e la vera grande priorità nazionale
La priorità del Mezzogiorno è la carta vincente per l'Europa
Se non si capisce questa verità vuol dire che si ignorano le condizioni necessarie per la competizione europea
Dobbiamo insistere su queste priorità e farci capire dal Governo
Purtroppo
Ci sono troppi ministri che non capiscono e non conosco nel Mezzogiorno parlano solo il del dialetto e spesso pensano nel loro dialetto
Per capire
Per capire
La priorità e l'opportunità del Mezzogiorno
Secondo noi bisogna conoscere la lingua italiana e oggi non basta più bisogna conoscere anche quelle europee
Bisogna creare condizioni di miglior favore per le imprese e recuperare come scelta di primario interesse nazionale
Il divario infrastrutturale
Che all'anziana ancora di più il Mezzogiorno dal testo di tale dall'Europa
Infrastrutture essenziali che hanno nome e cognome sono elencate nel patto per il lavoro che abbiamo stipulato con il governo nel novantasei
Tra queste
Se non turba la coscienza di Sergio Sergio Cofferati
Insisto per il ponte sullo Stretto che è un'opera essenziale che è un'opera essenziale
Essenziale secondo le valutazioni che non abbiamo fatto per l'economia dalle due sponde
E noi siamo convinti che possa finanziarsi con capitali internazionali
Non abbiamo una forte motivazione a cui dobbiamo aggiungere una fortissima determinazione
Per fare emergere queste priorità nazionali
Obiettivi per cui vale anche la pena di lottare
Impegni che possiamo realizzare se concepiamo tutte le nostre energie sulle ruggente sulla urgenza delle riforme di sistema
Dall'insieme dall'analisi e delle proposte che ho elencato è del tutto evidente che per realizzare anche solo una parte di questo obiettivo ci vuole un sindacato unitario e forte
Un sindacato che oltre ad essere unito si Singles problemi
Si attrezzi per il futuro
Dotandosi finalmente di un progetto politico comune che non c'è mai stato nella nostra storia
Il dibattito sull'Unità
Compagna Alice concluso da tempo
Siamo nella fase in cui dobbiamo misurarci con noi stessi per rispondere ad una precisa domanda
Siamo in condizione di costruirla
Una domanda che richiede risposte positive sulla volontà capacità possibilità
Crescere
Nella nostra capacità progettuale nell'unità
Diventa oggettivamente una condizione nutum traguardo
Noi intendiamo realizzare l'unità
Con questa sincera volontà aggiungiamo con grande franchezza che conosciamo un solo modo costruirla con gradualità
Fissare punti di passaggi revocabili farla vivere da protagonisti innanzitutto ai nostri iscritti e a tutti i lavoratori e i pensionati
La la UIL
Esplicitamente si dichiara favorevole all'unità sindacale non siamo e non saremo invece favorevole ad un decreto sull'Unità a tempo prefissato
Che è il modo scelto
Che è un modo che è un modo certo per programmarla senza mai realizzato
Siamo stati accusati ingiustamente di essere contro l'unità per avere sempre chiesto di bissare prima le ragioni gli scopi il ruolo il modello
Insomma l'anima
E non soltanto il corpo del nuovo sindacato unitario
Procedendo alla costruzione unitaria scopriremo
Che è una sommatoria di storie e culture non vanno unità
Senza un progetto che le comprenda e le valorizzi nella nuova prospettiva senza il progetto ciascuno sarà portatore della propria storia sarà titolare solo del proprio passato e su questo passato si potranno concordare al massimo i termini dalla semplice convivenza
Ecco
Perché secondo noi ci potrà essere unita senza progetto
Io non ho mai creduto Hanzo sempre escluso
Che il problema del mondo del lavoro forse quello di cancellarlo l'esilio e dalla UIL della CGIL dalla CISL
Queste sigle esprimo la storia del lavoro italiano
Queste sigle sono vite vissute personali e collettive
Sono molto spesso scelte di appartenenza diversità politiche culturali
Donne e uomini
Hanno avuto problemi e anche scontro all'interno del mondo al lavoro linciaggio né delle loro scelte che li mettevano in competizione con altri creando a volte divisioni profonde tra persone all'interno degli stessi luoghi di lavoro fatti antichi ma anche fatti recenti e recentissimi ne sono la testimonianza
I gruppi dirigenti hanno il dovere oltre che la facoltà
Di avviare il superamento di queste divisione indicare la strada dell'unità da percorrere costruire insieme
Non hanno invece il diritto e soprattutto non hanno il potere di ignorare queste realtà
Con un decreto degli stati maggiori che sarebbe poi la condanna e la sconfitta dei più leale tra i nostri sostenitori
Non vogliamo arrivare all'unità con gli scritti della UIL dalla CGIL della CISL per questo occorre innanzitutto discutere a partire dagli iscritti
Dobbiamo evitare l'errore di presunzione dell'Unità visti degli stati maggiori dando per scontato che come diceva lei vuole l'intendenza seguirà fedelmente i generali dobbiamo costruire ripeto costruire l'unità
E per quanto ci riguarda siamo già pronta a lavorarci da domani con scelte serie e concrete
Con l'unificazione monetaria europea e con la necessaria unione economica
Non solo i governi ma anche noi perderemo pezzi dalla nostra sovranità nazionale
Spostando poteri decisionali e possibilità negoziale dall'Italia all'Europa già oggi è così
Ma domani lo sarà in misura molto maggiore
Per tutti noi tutti
Si porrà il problema di capire e decidere quanto della nostra azione sarà più redditizia Brussel anziché a Roma
E quanto più avanzeremo nell'uno mettono nell'unione economica e la prospettiva dell'unione politica
Tanto più concertazione conflitto allargheranno i campi di azione interlocutori ed anche destinatario
Questo dunque il primo e più importante campo di iniziativa unitaria
Per questa unità
Noi siamo pronti a superare gli uffici internazionale di organizzazione
Per costruire una sola struttura sindacato unitaria
Con una sola politica internazionale e dura rappresentanza unitaria del sindacato italiano in Europa e nel mondo
Un solo organismo
Guidate gestito da un gruppo dirigente tre confederazioni con un proprio bilancio di prove funzionali anche per la cooperazione internazionale siamo pronti a procedere alla chiusura del nostro Ente
Per costituirne uno solo collegata alla struttura internazionale che proponiamo
A livello nazionale
Possiamo compiere scelte con un vincolo le unità per ogni decisione
Costruirci organismi decisionali non paritetici
Con delega su alcune materie essenziali sulle quale l'Organismo unitario avrà il potere di decidere a maggioranza senza diritto di veto per nessuno
L'unità si deve costruire per crescere i consensi nel ruolo anche per questo proponiamo nove campi di azione squagliamento unitari ad esempio possiamo partire valorizzando ed estendendo l'esperienza degli enti bilaterali
Estendere questa esperienza a realizzare una gestione esclusivamente unitaria
Non più rappresentanti di organizzazione che stanno registrando forti limiti di azione e di presenza
Sempre in forma unitaria
Possiamo estendere la nostra funzione al territorio e rispondere con cioè i tanti problemi del cittadino lavoratore pensionato
L'azione sociale che stanno svolgendo i pensionati collego l'associazione per i diritti degli anziani sarà infinitamente più efficace se realizzata con una sola struttura unitaria
Egli attività che pure dovremo svolge Niceto Lino protette e Del Bono intere volontariato potranno partire direttamente in forma unitaria
Con l'accordo sullo Stato sociale
Abbiamo garantiti i diritti fondamentale dirigendo dei lavoratori e dei pensionati
Sappiamo però perfettamente che ancora per molti anni non ci saranno benefici da ripartire
Dobbiamo perciò realizzare un mostro dividendo sociale fuori dai benefici per salariali
Che può valere quanto e forse più dei soldi
Questo dividendo oltre all'occupazione può realizzarsi tutelando al meglio i diritti di cittadinanza
Dobbiamo renderci conto che il riscatto dei bisogni a oggi ha una sua componente immateriale
Qual è quella del riconoscimento della cittadinanza che allo stesso spesa sociale dei beni materiale
Il territorio
Come punto centrale dell'approccio unitaria dei diritti di cittadinanza ed ancora il territorio per sviluppare iniziative ed essere un riferimento credibile per le nuove generazioni
Sempre nel territorio
Potremmo organizzare un forma unitaria alcuni importanti esperienze mutualistiche in campo sanitario
Un'altra porte scelta di unità può essere quella dell'informazione e comunicazione
Un solo grande strumento unitario di informazione quotidiano settimanale al posto delle decine di pubblicazioni che producono quando i grandi coste modestissimi risultati
Ho
Ho indicato alcune tappe per avviare la costruzione del sindacato unitario punti di non ritorno
Che potremmo definire per segnare il percorso concreto verso l'unità
Oggi questa unità ha già un nome CGIL CISL UIL
Press sigle storiche
Che sono l'espressione più rappresentativa del mondo del lavoro e fanno parte in termini unitari della coscienza civile e democratica del nostro Paese
L'unità
L'unità sindacale una cosa seria molto seria troppo seria è troppo carica di effetti esterni per essere gestita come uno spot pubblicitario
Non servono le scorciatoie
Nel diventa più concreta dichiarandola realizzata
E poi subire un forte danno di credibilità
Dalle continue polemiche sulle varie ed eventuali
Non ci siamo per nulla interezza interessati e francamente lo diciamo francamente come al solito non abbiamo capito la disputa a futura memoria sui gruppi dirigenti
Se proseguirà
Noi continueremo a starne fuori
Peraltro non potremmo in alcun modo partecipare alla competizione in alcun modo
Anche perché nella UIL io ancora non ho conosciuto un solo candidato né per il numero uno né per i numeri successivi
Al momento
Al momento siamo solo candidata a gestire le nostre idee per la costruzione dell'unità
Il sindacato è un soggetto politico può essere un soggetto politico autonomo subalterno per sua scelta per errore o per vocazione noi tutti
Abbiamo scelto sinceramente credibilmente senza esitazione l'autonomia più completa
Ciò significa che i nostri passi dobbiamo calibrare le sul mondo del lavoro in da jeune degli interessi che ci hanno delegato a rappresentare nel contesto nazionale ed internazionale
Fuori da questo ambito le scelte sono politiche e non più sindacale
E non sappiamo perfettamente
Prettamente
Che nel mondo politico ci sono interessi molto forti
Che si esprimono con il consenso o il contrasto proprio sulla materia specifica dell'unità sindacale
Con la gestione autonoma dei nostri tempi e delle nostre procedure
Dobbiamo dimostrare che sbagliano sì che il sia chi ci spera sia chi la teme
Su queste nostre valutazione proposta ascolteremo con grande attenzione gli interventi
Di Cofferati e D'Antoni
Noi ci siamo impegnati e ci impegneremo per la costruzione dell'unità questa è una decisione che assumiamo e che manterremo nei tempi che saranno necessari in ragione delle tappe che sceglieremo
La CISL di insiste da diversi anni sull'avvio dalla fase costituente
Mentre la CGIL ritiene oggi necessario dare la precedenza alla legge sulla rappresentanza e rappresentatività
Le priorità della UE sono priorità di contenute di contenuti sono conosciute anni e non sono cambiate
Cosa facciamo
Cominciamo la costruzione dell'unità continuando con le polemiche sul metodo
La legge Bassanini per noi va benissimo
E la consideriamo una base corretta per una legge generale sulla rappresentanza e rappresentatività
Le risposte che ciascuno di noi deve dare sono però altre siamo pronti a disponibile per iniziare la costruzione e se siamo pronti c'è accordo dissenso sul gradualismo nella concretezza e se c'è accordo accordo sul metodo ci sono obiezioni sulle tappe
Cari Sergi
Caro Sergio e Sergio
Nonostante
Nonostante quello che si è detto e scritto voi sapete bene
Che non ci siamo mai sognati di considerare questo congresso la sede decisionale per la CGIL e per la Cina
Non solo non abbiamo mai
Non solo non abbiamo mai avuto questa ambizione ma con spirito amichevole se siete d'accordo
Diciamo a voi di essere decisivi per le nostre scelte
Il nostro
Il nostro congresso
Il nostro congresso si svolge oggi
Ed all'ordine del giorno c'è la decisione di procedere alla costruzione dell'unità
Non c'è all'inizio
E non ci sarà alla fine alcun documento sullo scioglimento da una abbiamo
Abbiamo
Abbiano abbiamo
Vi assicuro
Vi assicuro
Che anche io sono riscritta lo vediamo il patriottismo della UIL quindi non c'è bisogno che ci diciamo cose che già sappiamo e a un confronto
Fra soggetti che hanno le idee chiare
Su quello che sono e quello che possono diventare il nostro congresso si svolge oggi abbiamo le idee chiare su ciò che vogliamo
Ma solo dopo i vostri interventi avremo le idee più chiare su ciò che insieme potremo fare
Ed in questo congresso alla fine noi decideremo solo sul possibile
Non voteremo l'ennesimo atto di fede sull'Unità
Di una cosa siamo comunque certi di una cosa siamo con te certi per quanto alto e fermo possa essere il nostro grado d'autonomia
Il nostro futuro si intreccerà inevitabilmente con l'evoluzione del sistema politico istituzionale
Patto istituzionale esterni potranno influenzare i nostri destini
Ma anche le nostre scelte probabilmente avranno una certa incidenza sui processi politici
Credo che le commissioni siano evidenti
Ma qui mi fermo per evitare che apre un altro capitolo che darebbe voce tanto ai pochi che presumono di poter c'è spiegare tutti i giorni quello che possiamo o che dobbiamo fare
Care delegate delegato partecipata al molti congressi che hanno richiesta con grande impegno fisico
Questo lungo giro d'incontri con la grande famiglia UIL ha confermato senza ombra di dubbio la consistenza la forza la fiducia
Nel ruolo che insieme svolgiamo
L'Unità il confronto il contributo costante della nostra direzione alla direzione nazionale la UIL
Hanno consentito alla segreteria confederale di compiere un buon lavoro tutti i dirigenti delle strutture delegate della UIL sono stati il nostro vero punto di forza
Un lavoro collegiale
Che ha prodotto grandi risultati
Ed un grandissimo orgoglio Hui
Abbiamo ancora molti problemi da risolvere
E anche ritardi da colmare
A cominciare dal rapporto ancora assai carente con le donne ed i giovani che sempre più numerosi si avvicinava a voi
Dal giorno successivo a congresso dobbiamo lavorare su queste ritardi per superare
Come ricordavo all'inizio il nostro congresso si colloca nel mezzo di una fase di grandi cambiamenti
Che segneranno i destini dell'Italia ed anche quella delle tre confederazioni
Nelle fasi di grande cambiamento è la prima regola e avere dei punti fermi
Esprimere e conoscere le proprie certezze
Cominciamo a ricordarci chi siamo
Da dove veniamo
E soprattutto dove vogliamo andare
Stiamo cercando di costruire l'unità nella consapevolezza consapevolezza di dover recuperare la divisione della storia
Siamo tutti figli delle scissioni
Anche la CGIL di allora e di oggi il risultato della scissione
Prodotta prima dai sindacalisti cattolica e democristiana che hanno creato la CISL
E poi dalla corrente dei Socialisti Autonomisti dei repubblicani e dei socialdemocratici che hanno fatto nasce dalla UE
Certamente l'allora oggi il mondo è cambiato è cambiata la UIL
è cambiata l'Italia
E anche noi crescendo abbiamo avuto grandi cambiamenti
Non sono però cambiate la nostra collocazione ideale e la nostra cultura politica
Non ci siamo mai dimessi dalle nostre invece non siamo a Follini
Non siamo a Follini
Nel sistema politico
Siamo un'organizzazione che non rinuncia a nulla della propria storia e dei propri valori siamo abbondantemente immunizzarsi contro le interferenze sulla nostra autonomia
Ma non siamo per nulla neutrali o indifferente rispetto ai programmi dei valori espressi dalla politica
Ogni persona
Ogni persona che aderisce la nostra organizzazione
Alla garanzia assoluta che non c'è né potrà esserci alcuna forma di disciplina politica per iscritto alla UIL
Quale che sia il livello di responsabilità
In politica ciascuno di non risponde solo alle proprie libere convinzione
Nessuno
Nessuno nella nostra organizzazione deve essere promosso o rimosso per aggregazione politica
Le componenti politiche fanno parte della nostra storia
Anche una stola dolosa ma è una storia conclusa chiusa per il presente e per il futuro
Nell'organizzazione si chiedo una sola disciplina l'impegno e il lavoro sindacale
Un rapporto costante con gli scritti e lealtà verso la cui
Il primato degli interessi e dei diritti dei nostri scritte una legge morale e deve valere per tutti noi nessuno escluso
La stessa chiarezza dobbiamo aver la sulla collocazione leale il sistema organizzato UIL
Siamo nati e cresciuti come soggetto sindacale collocato nella sinistra sociale
Questa è l'identità storica ma anche attuale della UIL
L'espressione
L'espressione
L'espressione sinistra sociale forse non è ortodossa
Ma il modo più semplice per dire la verità
Questa è la UE
Nessuno dei nostri iscritti ci ha mai chiesto di essere da versi diversi da quelli che siamo
Nessuno ci è chi chiede di essere politicamente anonimi
Tutti
Indistintamente ci chiedono giustamente pretendono
Di vedere rappresentati i loro diritti i loro interessi in assoluta autonomia dei partite dagli schieramenti
Ciascuno di noi
Ha il diritto all'esercizio pieno trasparente pubblico dell'impegno politico perché contemporaneamente garantiamo a tutti i nostri scritte dal mondo del lavoro
L'inflessibile difesa dell'autonomia De Laurentis
Con la forza del nostro passato di cui ci sentiamo continuatori
Vogliamo proseguire ad essere protagonisti nella costruzione dell'Italia moderna
L'Italia che nel nome Lenno ha deciso di parlare la lingua dell'euro
Non essere spettatori nelle trasformazioni politiche
Ed essere protagonisti nella modernizzazione sociale e sindacale questo è il grande impegno che vogliamo assumerci
Care delegate e cari delegati se non fossi stato abbastanza chiaro
Cercherò di farmi capire meglio con poche parole
Tutta la relazione tutte le analisi e le proposte
Puntano ad un obiettivo altri impegnativo su cui concentrate la nostra iniziativa
Essere noi
Dentro e fuori il sindacato dentro e fuori i luoghi di lavoro
I protagoniste portatori degli viale del di populismo moderno
Alternativa al liberismo selvaggio
Essere noi
Essere noi
Essere noi i più attivi sostenitori di un modello di società basato sulla responsabilità e sui diritti dei cittadini lavoratori
Essere ancora noi
I promotori di un modello di relazioni sociali in cui concertazione e partecipazione sia nel motore dell'azione sindacale per l'emancipazione del mondo del lavoro
Ci vogliamo noi ci vogliamo assumere Lone
Di una grande battaglia ideale
Presidiare la frontiera di civiltà della libertà delle regole
Delle riforme per crescere della modernizzazione per il lavoro
Vogliamo essere l'alternativa in campo sociale
Al nuovismo senza cultura al liberismo senza regole al massimalismo delle sconfitte
Abbiamo l'ambizione di essere rappresentare le tradizioni migliori e più autentiche dalla sinistra sociale
La sinistra dei valori delle riforme della politica dei redditi e la concertazione
Una teoria una prassi che hanno una lunga storia europee ed italiane
Una linea di separazione netta tra destra e sinistra
Ed una chiara linea di demarcazione tra le diverse tradizioni alla stessa sinistra
La UIL sinistra sociale riformiste dei valori
Che deve fare emergere la sua specifica del specificità
Verso ogni forma di conservazione o massimalismo anche sindacale
Il filo conduttore
Che nella relazione lega analisi e proposte
E il nostro DNA
Politico sociale programmatico
Un elemento distintivo
Nelle varie anime dalla sinistra sociale
Come ha sempre distinto l'ancora distingue i soggetti della sinistra politica
Nei termini possibili per un sindacato e con i limiti del nostro campo d'azione
Ci sentiamo fortemente determinati a sostenere una grande sfida sui valori
Una volta per il primato progettuale per l'evoluzione modernizzazione del sindacato italiano per il suo ruolo in Europa
Questo
E non solo orizzonte strategico questo e gli impegni e l'impegno che ci vogliamo dare
Se le parole non creano equivoci
E spero che non li crea
Potrei aggiungere che questa sfida quasi biologica
E il percorso più alte appassionante per dare vitalità e porte motivazioni ideali all'unità sindacale
Non sarà un compito facile ed è assai probabile che ci saranno contrasti incomprensioni
Anche in questi poche tumultuosi anni passati ci siamo scontrati con incomprensione e ostilità iniziale
Molto spesso poi i fatti ci hanno dato ragione
A volte siamo stati soldi completamente soli e da soli abbiamo sostenuto le nostre proposte e poi ci sono afferma
Avevamo
Avevano un solo punto di forza la nostra profonda convinzione sindacale
Autonomi e motivate convinzione Garau
In questo congresso stiamo continuando su questa strada
Diciamo sinceramente quello che pensiamo sul presente cosa proponiamo di fare per il futuro il futuro del mondo del lavoro e dell'Italia
Un paese non lontano non ancora economicamente unito
Ma anche una comunità assolutamente indivisibile di persone siamo cresciuta acquisendo alcuni valori che ci accompagneranno sempre sempre il cittadino militante UIL si è formato alla scuola libertario la passione politica dell'autonomia
Nel nostro patrimonio genetico ce la teoria e la prassi del diportismo
Oggi questo riformismo per essere moderno deve essere funzionale al nostro ruolo in Europa
Un grande impegno ed una grande lotta sindacale per le riforme questo deve essere il vincolo ideale di appartenenza la cui questo deve essere il cemento per progredire nell'unità
In ogni sede di partecipazione
Ciascuno di noi sarà portatori di questa cultura politica e sociale
E sposteremo la nostra unità e la nostra passione civile il dispetto per le persone di valore umano del garantismo il culto votare dalla libertà dalla democrazia l'impegno costante per i più deboli la solidarietà del mondo del lavoro
In tutta Europa queste stessi valori costituiscono i caratteri stabili
Della sinistra laica liberale e socialista socialdemocratico la sinistra di governo distinta è spesso antagonista dalla sinistra comunista
Questi sono anche i valori fondanti della UIL che non è non sarà mai un partito politico Keren resterà un'organizzazione sociale
Una grande comunità di donne e uomini
Che sono autonomi da tutti meno che dei propri ideali questa è la nostra unica
Una forte autonomia organizzativa sindacale che continuerà ad impegnarsi per mantenere meritare i tanti consensi e sostegni che ci vengono dal mondo del lavoro
Lo faremo anche in questo congresso per le riforme per l'Europa per la costruzione dell'unità
Il nostro congresso
Un lavoro collettivo per essere domani più porti di ieri
Porsi ecco forze e consensi alauita questa e la nostra via maestra per l'unità
Care delegate e cari delegati ho concluso
Ricordiamoci questi congressi questo congresso e questi hanno
Io vi dico ricordiamoci tutto tutto quello che è successo
Si aprono scenari nuovi nuove sfide nuovi impegno
L'Italia ha tutte le carte le potenzialità per essere protagonisti in Europa ed oltre i confini europea
Il sindacato il sindacato
Deve essere all'altezza di queste sfide
E lo saremo se ci sarà più sindacato una porte stagione di riforme per l'Europa con un forte e impegnato sindacato riformatori
Il nostro futuro dipenderà in gran parte da noi stessi
E potremmo migliorarlo solo con il nostro lavoro e la fiducia
Parere legata e cari delegati cari compagni amici
Ho concluso sul serio
Le mie parole crinale
Per le conclusioni della relazione sono parole di fiducia
Di fiducia
Fiducia motivata per l'Italia
Fiducia sul futuro del sindacato italiano soprattutto fiducia su noi stessi
Fiducia
Riduciamo per non vuol dire più sindacato fiducia il massimo della fiducia Perna vuol dire più viva Laura
Azioni scusate invito tutti i delegati che non l'abbiano ancora fatto a ritirare il materiale e presentarsi e sostituire la delega provvisoria seconda cosa all'ingresso
Sono in vendita i biglietti della lotteria di beneficenza a favore dell'Associazione italiana ricerca cancro
Vi prego di provvedere alloro a questi raccomando domani mattina la puntualità alle ore nove alla ripresa dei lavori grazie