Applicazione, rilancio e revisione della Legge di difesa del suolo n. 183 org. dalla Legambiente (c/o la Sala del Refettorio)

Buongiorno iniziamo prostrato e la discussione sulla centottantatré
Partendo a da un assioma quasi proporrà centottantatré è una delle più importanti leggi
Ambientali così il Parlamento ha prodotto una cosa di sette anni
Dalla sua approvazione
Appunto appunto siamo fra coloro che la difenda riprenderanno Sampras
Con una grande acquisizione legislativa sul piano ambientale siamo però ovviamente tra quelli che sono del tutto insoddisfatti nella sua applicazione o meglio nella sua nell'applicazione
Che ci sia una continuazione di bacino alti in Italia difficile soluzione loro banalizzando
Il Consiglio
Quindi siamo qui per discutere compare il poi tutti i soggetti o almeno una parte di quelli più importanti interessati quali modifiche da apportare
A questa legge il TAR farla funzionare
Voi trovate in cartella documento di carburante su quali sono Franco la nota di Giuliano Cannata
Aveva reso organizzato straniera proclamarono l'introduzione sarà Massimo Serafini poi maturano a quelli di Legambiente sono pesanti di sacrificarsi
Rinunciare almeno in partenza nuovi interventi per far parlare gli altri
Pronti degli altri
Che cosa ama dire quale sarà proposta da fare
Etiopia cercheremo di essere molto lustra insinuanti nei tempi non più di dieci minuti dell'intervento che non ce la facciamo perché sono tanti quelli ottenuti questo diciamo il programma dei lavori quello che vogliamo discutere e badate punti subito la parola Massimo Serafini se cambiamento
Buongiorno
E parte integrante di questa relazione il documento che trovate in cartella frutto di uno sforzo collettivo
Io a cui hanno contribuito in particolare l'ingegner Trezzini del comitato scientifico di Legambiente Lucia Venturi della segreteria nazionale dell'associazione anche la sintesi dell'intervento dell'ingegner Cannata è frutto di una discussione collettiva e quindi le proposte in esso contenuto sono parte integrante della proposta che prima l'anziano
Il titolo del nostro incontro pare applicazione rilancio la revisione della centottantatré la successione dei propri domini non è casuale per Legambiente la legge di difesa del suolo va in primo luogo applicata e rilanciata
E per ottenere questo risultato è necessario apportarvi poche ma significative correzioni
Per noi quindi l'impianto della legge e all'altezza dei numerosi problemi che travalicano il territorio e le acque
Ci auguriamo che questo nostro contributo sia anche utile alla Commissione d'indagine sulla centottantatré commissione d'indagine parlamentare
I risultati di questa Commissione sono molto attesi perché grande e l'urgenza di dotare il Paese di strumenti efficaci per far fronte a una situazione del territorio delle acque a dir poco drammatica
Sia dal punto di vista della sicurezza dei cittadini difesa dalle accuse che da quello della qualità delle risorse difesa delle acque
La difesa del suolo e del mille novecento ottantanove la legge in questi quasi otto anni il nostro Paese ha subito ben sei alluvioni gravi che hanno interessato la Liguria il Piemonte la Toscana in Versilia la Calabria la Campania e la Puglia innumerevoli sono gli allagamenti di minore gravità così come quasi quotidiani sono nel periodo autunnale e invernale gli eventi franosi gravi
Le conseguenze in termini di vite umane di queste cosiddette calamità naturali sono pesanti
Così come sono grandi le dimensioni dispensa che hanno comportato visto che oltre centocinquanta mila miliardi sono stati spesi dal dopoguerra ad oggi per risarcire le vittime delle catastrofi
E pochi spiccioli invece per tentare di prevenire le catastrofi ecco perché Legambiente con lui numerose forze il gruppo centottantatré delle organizzazioni sindacali numerosi competenze professioni fanno appello al parlamento e al governo che in queste settimane sta provando la finanziaria affinché immesso si inserisca
Il problema della soluzione del dissesto territoriale come la più grande opera pubblica di cui questo Paese ha bisogno nel rivolgere questo appello Legambiente ha un occhio rivolto anche a una grande emergenza italiana ed europea la disoccupazione giovanile
Da tempo noi siamo convinti che riuscire a soddisfare il bisogno di sicurezza e di acqua di qualità può creare molto lavoro qualificato e duraturo
Più volte in questi anni la stampa tecnici interessati e spesso corrotti
Ministri e politici incompetenti hanno cercato di spiegare agli italiani per i continui disastri ed allagamenti erano causati dalla eccezionalità e imprevedibilità delle piogge
Qualcuno arriverà arrivò ad attribuire la responsabilità delle guglie dall'alluvione provocata dal Tanaro alla mancata pulizia degli accumuli di inerti
Quando è assolutamente provato dai continui rilievi topografici che l'alveo del Po e dei suoi affluenti sono in fase permanente di erosione
Per quanto riguarda l'eccezionalità
Io vorrei qui ribadire un pensiero molto radicato in Legambiente l'unica cosa eccezionale che si è verificata nei vari eventi calamitosi e la risposta idrologica dei vari bacini idrografici
Emerge infatti che chi oggi è di poco superiore alla norma causale ormai disastri sempre più pesanti
E questo perché negli ultimi trent'anni
Si è drasticamente colpevolmente ridotta quella parte di pioggia che riesce a infiltrarsi nel sottosuolo o serve per bagnare le piante o riempire le buche del territorio
Mentre è notevolmente aumentata per differenza quella che scorre o defluisce sul suolo e nei fiumi
Solo un interessato a Forlì e ingegneristica poteva pensare di arginare contenere queste onde di piena
Pochi dati lo dimostrano l'Italia la parte boschiva del nostro Paese copre ormai per disboscamenti e incendi estivi neanche il venti per cento del territorio a fronte di un trenta quaranta degli altri Paesi occidentali
E inoltre questo venti per cento ha una bassissima efficace idrologica a causa del taglio frequente del bosco ceduo
La parte impermeabile negli ultimi trent'anni è più che raddoppiata consentendo all'Italia di vincere negli ultimi dieci anni l'Oscar annuale del consumo di cemento
Infine anche il terreno agricolo è stato trasformato dall'agricoltura intensiva pieno campo che ha raso al suolo ogni siepe ogni terrazzo ogni solco e lascia il suolo completamente privo di vegetazione a novembre
Badate non voglio dire questo con nel dire queste cose non voglio sottovalutare il contributo che i mutamenti climatici possono dare al deteriore al determinarsi di certi eventi
Ma è inaccettabile l'inizio stupri su questi temi la politica e che si copre gli eventi le i mutamenti climatici per coprire spesso e occultare le cause esclusivamente antropiche delle crescente vulnerabilità del nostro territorio
L'approvazione della centottantatré si era pensato avrebbe segnato una radicale inversione di tendenza di questa situazione
Molti passi avanti si sono fatti soprattutto si è affermata una nuova cultura Idraulica
Che ha messo in evidenza che la difesa del suolo e delle acque e realtà un problema di uso e gestione delle acque della terra più che un problema di appalti e di opere
Una traccia evidente di questa nuova cultura c'è ad esempio nel Piano stralcio sulle fasce di pertinenza fluviale
Elaborato dall'autorità del Po subito dopo l'alluvione disastrosa del novantaquattro ma a sette anni dalla sua approvazione non possiamo dirci soddisfatti dei risultati finora conseguiti
Poche cifre possono spiegarlo le uniche autorità che hanno operato ed elaborato piani stralcio organizzi emanato direttive norme viveva salvaguardia sono
Si contano su un dito ed Unione oggi c'è una Palma d'una sono autorità del Po e in misura minore quelle dell'aereo e del Tevere e recentemente qualcosa si è visto nell'autorità del Liri-Garigliano
I bacini interregionale in un attivati sono dieci su diciotto mentre quelli regionali sono attivati solo nel Lazio Basilicata Emilia e Liguria
Dentro questi ritardi badate le cose non sono ferme neutre ma continuano ad operare gli avversari di sempre che la difesa del suolo
Ecco quindi che nel decreto occupazione approvato recentemente vengono distribuiti fondi ai consorzi di bonifica tanti fondi per opere inutili e spesso dannose
C'è dunque un problema di interventi che migliorino l'efficacia e l'operatività della legge diffuso consumo
Prima di avanzare le nostre proposte consentitemi di ribadire ciò che invece va salvaguardato e rilanciato Nella centottantatré Primo
Noi ribadiamo che non va messa in discussione la dimensione delle decisioni di piano Bazzo è salvaguardato il concetto di bacino idrografico il piano di bacino non è certamente uno strumento completo con un piano regolatore la pianificazione può avvenire per stralci locali o settoriali ma in un'ottica unitaria da aggiornare continuamente
Secondo che questa scacchi a questa scala delle decisioni di pianificazione mamma confermato il meccanismo decisionale cooperativo fra Stato regione terzo che va ribadito chiarito ed esteso il potere delle autorità di bacino di procedere appunto per piani stralcio ed emanare direttive e norme di salvaguardia vincolanti
Per quanto riguarda la parte non applicata dell'azione soltanto a tre Legambiente vuole qui mettere in evidenza un nodo fondamentale la mancata riforma e rafforzamento dei servizi tecnici
Il primo atto di rilancio della centottantatré che chiediamo al Parlamento
è mettere mano al profondo disordine istituzionale amministrativo in cui sono lasciati i servizi tecnici oggi privati dell'autonomia operativa
Questa è la prima scorsa che vogliamo che si faccia si avvii questa riforma dopo un'ampia consultazione degli operatori del settore
Un segnale positivo e che sia stato insediato il Consiglio scientifico dei comitati tecnici
Vengo infine le principali modifiche che però che che Legambiente propone che mirano a realizzare tre obiettivi
L'unicità della pianificazione superare il carattere centralistico che la centottantatré aveva
Terzo certezza certezza del finanziamento e rapidità della Spesal
Queste proposte sono contenute in modo molto diffuso nel documento io mi limito a ricordarle per brevi cenni
La prima questione l'assetto politico istituzionale
Che noi vogliamo rendere per così dire più federalista
Signor eliminando io ormai inutili compiti operativi dello Stato che vanno ricondotti e possibilmente riqualificati alle dipendenze delle autorità di bacino delle regioni
Sia riducendo il numero dei ministri e quindi il peso dello Stato nelle autorità di bacino e quindi nella pianificazione la nostra idea eliminati i compiti operativi dello stato e che la presenza che continua ad essere necessaria
Una presenza dello Stato nelle scelte di pianificazione ma che dovrebbe essere garantita da un unico ministero
Possibilmente attuando il più volte invocato dalla lega ambiente ed altre
Forse come il gruppo centottantatré lacche nascita di un ministero dell'ambiente e del territorio che superi anche la dicotomia fra i due ministeri oggi presenti nelle autorità di bacino
Badate nel fare questo non ci sfuggono a fare questa proposta non ci sfuggono i limiti profondi delle regioni nella gestione del territorio anzi molte volte hanno fatto peggio dello Stato
Ma siamo convinti che nelle politiche territoriali il centralismo non paghi determinante infatti per l'affermarsi di una nuova cultura
E di un nuovo uso del territorio e delle acque è la costruzione del consenso e quindi più il decisore vicino al territorio e ai cittadini più il consenso è possibile organizzarlo
Siamo convinti che una corretta pianificazione di bacino non può essere imposta né per decreto né con ordinanza e nell'affermare questa scelta federalista noi pensiamo però che debba anche finire il doppio ruolo dei rappresentanti delle Regioni
Nell'ambito delle autorità di bacino che sono insieme rappresentanti di e prendono decisioni che non sono mai vincolanti perché rimesso in discussione appena l'Assessore torno a fare l'assessore in Regione
Questo stato di cose io credo è un elemento che deve finire che rappresenta uno dei processi di snellimento
Nei nelle decisioni operative dell'autorità di bacino
Il secondo punto su cui a nostro parere la legge centottantatré entrate in difficoltà riguarda il mancato coordinamento fra diversi livelli di pianificazione presenti nei bacini
Vanno cioè coordinate perché era nel tira e una reale unicità dei processi di pianificazione le leggi centottantatré la per intero trentasei sulle risorse idriche la centoquarantadue il piano triennale del ministero dell'Ambiente
Correlando fra loro i diversi piani
A livello locale come a livello nazionale prevalgono invece tuttora le attività di settore risolvi volte a isolare risolvere lo specifico
Provvedimenti di legge strumenti di piano sui rifiuti le attività estrattive i servizi idrici il turismo il commercio l'agricoltura le attività produttive i parchi tutti accomunati dalla facoltà di derogare gli altri piani e di autoreferenziale siccome l'unica pianificazione possibile
Anche gli interventi di protezione civile e spesso si sovrappongono la pianificazione noi siamo perché le strutture della Protezione Civile vengano liberate dai vincoli delle prefetture
Ma la protezione civile non può essere ente di pianificazione del resto dell'ente in grado di organizzare l'allerta rapido sulla base delle previsioni di piano elaborate dall'autorità di bacino
In particolare vorremmo dire che determinante sarà accollerà aveva centottantatré con la legge sulle risorse idriche la trentasei
Con la creazione in base alla pregi e tre quattro quattro delle autorità d'ambito è necessario ribadire e queste autorità hanno sì il compito di organizzare il servizio idrico e di fare il piano economico finanziario
Ma tutto ciò andrà fatto sulla base di una pianificazione degli usi della risorsa idrica che resta attributo fondamentale dell'autorità delle autorità di bacino
Non c'è dubbio che l'abbondante spesso contraddittoria produzione legislativa di questi anni renderebbe auspicabile l'aberrazione di un testo unico sulle acque
Infine per quanto riguarda la certezza delle risorse e lo snellimento delle procedure nono molto da aggiungere alle proposte contenute nel documento che considero quindi parte integrante della mia relazione
Consentitemi solo una nota per quanto riguarda la distribuzione delle risorse
Noi pensiamo che debbano essere finanziati interventi interventi previsti da un piano da piani stralcio e non più interventi disorganici
Senza dubbio da questo punto di vista è necessario mettere mano ai continui finanziamenti che investono con i consorzi di bonifica e numerose altre strutture
Senza dubbio non è più pensabile che sul territorio siano attivati tanti centri di spesa al di fuori del controllo delle decisioni delle autorità di bacino
Inoltre andrebbe studiato un meccanismo che consenta di valorizzare le regioni che sanno lavorare che lavorano
E vengano invece penalizzate le risorse e le regioni che non operano e che non attuano e non applicano la legge
Ho detto all'inizio che l'intervento dell'ingegner Cannata e parte della Proposta di Legambiente mi sia consentito di dire due parole sulla proposta di una nuova autorità nazionale
La proposta intende affrontare un nodo assai complesso e cioè il particolare in ritardo nell'applicazione della centottantatré nel Mezzogiorno
Non c'è dubbio che l'attuale tripartizione dei bacini si è dimostrata inefficace sull'insieme del territorio ma in particolare nel Mezzogiorno
Nel sud inoltre molti bacini sono difatti collegate tra di loro per i trasferimenti da in particolare quello su cui noi vogliamo intervenire e quindi di fatto è già stata modificata la struttura dei bacini artificialmente
L'autorità che noi proponiamo è che riguarda i bacini
Del Candeloro del suo padre bidello dell'olfatto del Bradano del Basento del Cervone Dallari e del Sinni appartenenti alla regione Campania Molise Puglia e Basilicata potrebbe essere promosso attraverso le in un accordo di programma promosso tra le Regioni dei bacini interessati
Io chiudo con alcune proposte immediate che sono anch'esse contenute nel nostro documento
In particolare mi preme sottolineare la proposta che noi avanziamo inattesa appunto del processo di revisione di revisione della centottantatré sia compiuto dal Parlamento di un piano triennale di manutenzione idraulica e forestale
Da aggiornare sistematicamente su base annua
La via di un progetto del genere cioè di interventi di manutenzione idraulica e forestale
Più semplici da progettare realizzare a forte incidenza in manodopera potrebbe migliorare sensibilmente la situazione di rischio di molte realtà del territorio italiano
Io ho terminato la Legambiente raccoglierà gli spunti e suggerimenti che verranno dalla discussione fatta qui oggi che certamente arricchiranno il documento di base da con cui siamo partiti indicendo questo convegno ci auguriamo infine che la discussione di oggi possono anche tradursi
In un impegno comune di iniziativa e di vertenza nel territorio che ci consenta di impedire nuovi scempi
E in particolare quelli che sono stati già programmati anche nel recente decreto sull'occupazione che finirebbero per aggravare pesantemente la già precaria vulnerabilità del territorio italiano grazie
Io ringrazio Massimo partirei a nostro discussione appunto visto diciamo la nostra posizione è quella di tutelare l'interesse legittimo lo stana pianificazione perché appunto dal dal governo quindi all'onorevole calzolaio sotto sulla messa nell'ambiente di iniziare chieda anche a Luino riuscì a rimanere
C'è un microfono qua fa diceva nei dieci minuti se possibile
Io assumo dalla logica consentiva di Legambiente di Assad in Siria di ricerca di scambio di opinioni e quindi farò semplicemente cinque brevi osservazioni formali Flash
Premettendo soltanto che condivido l'impianto
Le discriminanti le priorità e anche gran parte delle proposte della ottima relazione
I Massimo Serafini che ho visto anche poi contenuti e riprese nel documento in cartella i cinque osservazioni integrative quindi in qualche modo o di adesioni che vuole arricchire il quadro di ragionamento la prima io ho la sensazione che dovremmo di più vedere le connessioni tra la legge italiana
E il contesto internazionale
Non solo nella forma di la diciamo così comparazione con altre legislazioni nazionali e anni ha colpito ieri che leggere che in Spagna si è svolto presso la commissioni Infrastrutture del Senato si chiama così
è interessante
Una iniziativa che punta a coordinare le leggi sull'acqua sull'impatto ambientale
Sul suolo in via di ridefinizione e il gruppo popolare fatto significativi Spagna ha proposto che le aree a rischio di esondazione venga proibita l'urbanizzazione
E quindi probabilmente e di dare uno sguardo a quanto avvenuto a livello internazionale diciamo
In quest'ultimo decennio può essere utile ma non a questo prevalentemente volevo riferirmi nel dire colleghiamoci alle vicende internazionali
Volevo riferirmi principalmente alle convenzioni globali ambientali
Io ho la sensazione che Roma prima Conferenza delle parti sulla desertificazione un mese e mezzo fa Kyoto terza conferenza delle parti sui cambiamenti climatici fra dieci giorni centrino abbastanza con la legge centottanta sulla difesa insomma
Da una parte
Quella sui cambiamenti climatici perché
A differenza del passato mi sembra la molto pertinente la riflessione fatta Serafini su cui presunti eventi eccezionali e imprevedibili che sempre abbiamo contestato giustamente
In realtà gli eventi imprevedibili eccezionali siano in crescita
A causa di altre attività antropiche non sono soltanto quelle della cementificazione dell'uso sbagliato del suolo ma tuttavia siano in crescita e che una riflessione attenta si emendamenti climatici ci aiuta anche a riflettere sul futuro della difesa
Del suolo a livello anche lì Italia di mediterranea
Sia perché la principale stretto secondo gli dissi all'Enea di questi mutamenti climatici in Italia è un effetto chiamato desertificazione diciamo così anche la loro e qui si connette
L'attuazione della convenzione sulla desertificazione che appunto richiama la crescente aridità dis dei suoni e una minaccia di desertificazione che interessa oramai ventisette per cento del territorio italiano
Molto del quale concentrato nelle aree dove la centottantatré più che altrove non ha funzionato ha trovato difficoltà a essere attuate
Quindi questo riferimento diciamo così alle politiche ambientali internazionali
Ci aiuta non soltanto a vedere modifica ma limita vedere lo strumento delle modifiche che potrebbe essere come vi sarebbe sempre l'ambiente sta ipotizzando il ministro non più annunciata
Conferenza sul clima energia e trasporti si è svolta a pochi giorni fa un disegno di legge sulle misure dia attuazione in Italia ha detto protocollo che sarà firmato a Kyoto e che potrebbe connettersi anche
La legge centottantatré in generale ai problemi del ciclo delle acque e del suolo seconda osservazione
Io se dovessi dire qual è lo strumento che manca
In parte nella legge o che non ha funzionato e che in parte c'è
Io chiamerei così manca una sorta di CIPE del territorio in Italia cioè come esiste il Comitato interministeriale per la programmazione economica sì come sapete ha assunto dire più ruolo in questi decenni e che è una sorta di filtro la mai per tutte le scelte di politica economica finanziaria
Se fosse esistito
O se prevedessimo in futuro un comitato interministeriale diciamo perigliosi del territorio per le proposte di utilizzo del territorio per il sole per le acque possiamo vedere come chiamare questo ovviamente non è alternativo alla proposta di Ministero Ambiente e Territorio detto senza Tiziano come voi ovviamente condividete pensate mister mia del territorio
Indispensabile anche secondo me non risolve la questione
Che gran parte degli interventi del ministero dei Trasporti del ministero degli Interni dibattimento la Protezione civile di molti ministeri italiani finiscono per avere impatto sul territorio dovrebbero avere
No non me la valutazione di impatto ambientale ecco diciamo questa è la logica che sembri Italia allora facciamo la Valutazione impatto ambientale su ogni infrastruttura
Ecco non mi per zelo da superare questa logica ovviamente a rotazione batta mentale è un'attività c'è in corso una riforma sta avanti al Senato del tutto utile ma è una logica parziale dovremmo ripensare le tesi del territorio in un'ottica un CIPE del territorio a mio avviso c'è nella legge centottantatré Unidea che prefigura il CIPE il territorio e che comunque sulla quale da tempo insisto dovremmo attestarci tra il comitato dei ministri
In base alla legge presieduto dal Presidente del Consiglio dal Presidente del Consiglio Fini non da un singolo ministro o in una logica che dovrebbe presiedere indirizzare tanto più quanto l'attività dello Stato si sposta una logica di Indirizzo
Perdendo delegando tutte le funzioni operative anche ripartizione delle risorse tanto che il Comitato inizia sede giusta
Ovviamente va integrato penso a Dipartimento protezione civile il pollice tutto parla di riforma comuni il comitato e visionato come comitato interministeriale di indirizzo e di
Pianificazione degli usi
E che consenta anche di
Il CIPE del territorio comitato dei ministri cominciare a spostare
L'utilizzo delle risorse
Dentro la legge centottantatré dall'emergenza
Alla prevenzione io questo diciamo lancio
Ponte e un appello
Qualche modo al sottosegretario Barberi ovvero presente Coppari tanto spesso erano qualora di questi mesi di darci un programma comune per cui
La quota di risorse a difesa del suolo due terzi che viene utilizzata oramai sempre per l'emergenza e per le ordinanze sia gradualmente l'uno per cento l'anno diciamo poi se c'è un piano straordinario di Governo e c'è uno scatto di più
Ma trasferita la prevenzione
E al riassetto idrogeologico lentamente perché sappiamo che questo e anche l'utilizzo l'emergenza e la ricostruzione sempre più sia caratterizzato da norme da regole
Non contingenti
Terzo
Punto
Io sono molto convinto della scelta è stata
Proposta lo stato indirizzato io mi auguro che l'indagine parlamentare sulla domanda che si concluda
Con un impegno al Governo in particolare nell'attuazione della riforma Bassanini diciamo così a limitare
La pur utile attività centrale in materia di difesa del suolo
A le caratteristiche proposte stamattina da da Legambiente e sempre più responsabilizzare autorità di bacino e regioni
All'utilizzo e all'operatività rispetto alla gestione delle risorse
Anche ripensando le risorse che ovviamente non so sa adoperare giocando da Brema molte altre cure prescritte anche nel documento
Che in qualche modo influiscono su la difesa del suolo e anche inventando
Sul piano locale la responsabilizzazione delle comunità quando si parla la revisione dei canoni quando si discute sull'utilizzo delle tariffe c'è diciamo un mondo sul quale ripensare il ruolo dello Stato il ruolo
Delle regioni dell'autorità di bacino
Da parte nostra
Il ministero dell'Ambiente abbiamo cercato di Abbiati su questa strada perché noi anche
Abbiamo all'interno dello stesso ministero finora una sovrapposizione talvolta astrusa di competenze
E il coinvolgimento di troppi servizi Gianni della messa della mia non solo rispetto agli altri ministeri
C'è un problema di riordino le competenze di semplificazione delle procedure questo deve farlo anche ministero dell'Ambiente
Stiamo pensando insieme al ministro né il riordino del ministero ha una specifica direzione suolo acque
Che riordinare e diciamo
Semplifica finalmente tutta la madre in un'unica direzione oggi le competenze sono distribuite fra sei direzioni diverse del solo ministero per l'Ambiente
Per intanto è stato istituito un gruppo di lavoro coordinato dall'ingegner Pezzini che gli unifica con le nostre competenze punta per la prima volta a dare anche un indirizzo univoco ai rappresentanti del ministero dell'ambiente nelle varie autorità di bacino che è un problema che che esiste esiste
Per le associazioni ambientaliste per il ministero dell'Ambiente medie Tire gli enti parco per fare un parallelo Esiste probabilmente anche per quanto riguarda le autorità di bacino
Quarto punto
Allora nel novantotto
Tematizzare
Il riordino della materia del ciclo delle acque e della difesa del suolo è possibile
Cioè darsi questa scadenza il novantotto
Allora togliere varie occasioni che ci sono il ministero dell'Ambiente sta scrivendo il decreto di recepimento della direttiva due sette uno novantuno sulla depurazione delle acque che si incrocia con molte attività l'autorità di bacino e molto spesso con i problemi legati alla difesa del sole anche la stessa legge centottantatré c'è un problema nel novantotto del decollo della legge trentasei
Essenziale
C'è un problema di finalmente cominciare attuare la legge trentasette quella diciamo così
Le adiacenze ai fiumi la cosiddetta legge Cutrera c'è il problema dell'applicazione di lancio revisione condivide il tre i termini della legge centottantatré
Se vogliamo tematizzare lo però al di là delle modifiche legislative la riforma Bassanini io credo che io ho mandato dovrebbe essere l'anno dei piani stralcio
Bisogna che nella sede del comitato dei ministri il prima possibile si faccia il punto sullo stato di avanzamento
Dell'approvazione definitiva dei piani stralcio libereremo allora che sono meno sono più di quelli detti
Oramai molte autorità di bacino hanno per esempio il avviato le procedure per il piano salame notiziabilità allo stato dei rischi gravi problema che stanno venendo fuori dagli stati anche molto diversi l'uno dall'altro
Anche talvolta sulla base di principi giusti ma carenti per esempio su sotto il profilo ambientale forse diciamo così avere una direttiva unica no che entra nel merito ma che uniforma
In modo tale che tutti i bacini idrografici principali abbiano le stesse regole per quanto riguarda la difesa di scandali che si mettano anche in Rete per tutto quello che riguarda la prevenzione ci sono anche varie indagini come sapete il tavolo dei sulla pompa servizi tecnici ministeri
Può essere una importante scadenze vedere anche quali sono gli altri Peloritani piani stralcio
Io credo che il novantotto può essere l'anno cioè in cui se mezzi colleghiamo tutti i guasti di queste occasioni normativi in via di definizione possiamo davvero puntare al piano nazionale del riassetto idrogeologico nel DPF Nova novantanove e nella Finanziaria novantanove cioè dire
Nel documento in un'azione economica finanziaria di maggio in età finanziare novantanove ci eresse nel collegato alla finanziaria un blocco gli articoli
Costruito attraverso innanzitutto queste normative che vengono riviste dedicate dedicati alla diciamo difesa del suolo e alla riorganizzazione violi una magari anche al finanziamento di interventi di quel programma
Come sapete è una mia vecchia idea triennale
Avanzato anche la relazione quindi ultima osservazione
Uno dei difetti a mio avviso della legge nelle sottolineato di più più che della legge perché la legge di come non la necessitano percepita eh la non chiara che invece ho visto in parte nella intervento di Cannata ripresa correttamente
Il mio non chiara nella eccessiva sovrapposizione fra piano il bacino
Cioè io non credo che la questione essenziale sia quella dei piani di bacino
Ma io credo che la questione essenziale posta dalla legge è e per il futuro ossia quella di alla pianificazione a livello di bacino
Che cosa dire il piano di bacino così come rischia di scriverlo la legge è una sorta di piano economico finanziario del territorio non ce la fa la tema date serrande veri riflettete tuta tutta la prova la pianificazione economica divi
Altra cosa è il dire che il piano dei rifiuti della regione che il piano nelle cave della regione
E non soltanto i piani strettamente ambientali devono avere questa dimensione di bacino come la dimensione ambientalmente più sensata in base alla stessa legge centottantatré questo è solo due cose parzialmente diverse
è tipica la questione presente sulle discariche diciamo così vai scariche vengono messe a ridosso dei fiumi
Più vicino possibile al confine di un altro comune non so se è etilica Paolo perché l'Aloisio non è quella del bacino e ambientale ma logica è un'altra diciamo dev'essere amministrativo burocratiche quindi questo elemento la pianificazione a livello di bacino e come gli autori dare uno furtivi gli elementi fornire elementi alle Regioni e lo Stato che a chi ha questi compiti ai Comuni per la pianificazione in una logica di bacino idrografico però non ci fossero tre milioni o se è stato quasi niente
Grazie alla rete alla quando il comitato di ministri che ne individuiamo anche noi nel documento individuato come un po'il punto di snodo tra l'altro poi le cose che nel quadro eliminiamo in maniera teorica
Cercare di dare una sistemazione teorica voi figli incrociano con la politica vera avrà la radio ha fatto l'esempio che a me terrorizzante parte che è quello del due mutamenti climatici
Perché se è vero qual è il ruolo del ministro dell'ambiente del ministero dell'Ambiente territorio d'azione andando a delineare dal punto di vista poi di peso nelle politiche governative
Perché sono sempre quelle mutamenti climatici io sono terrorizzato perché lì c'è una proposta è un ministro dell'ambiente che poi e il ministro dell'industria praticamente diciamo far finta che non esiste nel momento in cui la doveva andare applicare allora si tratta di capire qual è avviamento che andiamo a vedere quale se al comitato dei ministri una scelta intelligente Loggia questo utilizza si intrecciava con la politica vera delle delle in quel caso del ministro all'industria intermedi climatici qui ho l'impressione di tanti altri
Pezzi del Governo tra cui tribunale pezzi importanti del governo agirà anche Valerio è quello al Dipartimento Protezione civile
Che da una parte da nell'insegnamento diciamo anche al documento liberato
Una serie di vincoli che oggi ha per esercitare invece la sua funzione al meglio dall'altro la sua funzione si intreccia con la pianificazione diceva alla fine Valerio quindi io darei subito la parola al professor Franco Barberi che istruttore dalla Protezione civile
Ma io intanto vi ringrazio per l'invito a questo
Convegno
Non ho sentito la relazione me ne scuso
Diciamo era impegnato alla Camera sulla quale poi però avevo sostanzialmente grazie alla corte cortesia avuto la possibilità di vedere il documento preparatorio immagino che più o meno
E allora io devo dire come dichiarazione preliminare che sono sostanzialmente d'accordo
Con l'analisi contenuta nel nel vostro documenti ecco detto questo vorrei forse utilizzare questi pochi minuti
Per far presente le problematiche la difesa del suolo sotto un'ottica della protezione civile
I quali problemi abbiamo incontrato e quali secondo noi sono le priorità che peraltro in buona parte sono con già contenute previste nel vostro documento
Quello che noi constatiamo
E che si è costretti ad intervenire per emergenti se di dimensioni grandi o piccoli con una frequenza francamente eccessiva
Nel senso che qui non è solo questione gli eventi eccezionali
Ma basta diciamo un po'di pioggia più alta del normale che settori del territorio vanno immediatamente in crisi
Che si tratti di una alluvione di piccole dimensioni o che si tratti come anche più frequentemente avviene di smottamenti di terreno di frane
Diciamo mai ne vediamo che veramente non c'è bisogno di un evento meteorico eccezionale per avere il territorio settori territorio in crisi
Se noi ci caliamo nelle realtà di questi interventi ovviamente facendo conto anche delle delle opportune dice Ezio perché poi qualche evento eccezionale anche oggettivamente c'è si verifica tipo l'alluvione del Piemonte nel novembre novantaquattro anche quello della Versilia del giugno dell'anno scorso con i sono effettivamente venti Alari dal punto di vista della quantità di pioggia che cade in un determinato settore del territorio cioè con periodi ritorno molto
Molto larghe
Ma per il resto invece noi abbiamo una frequenza di fenomeni
Eccessiva
Allora se ci caliamo nel territorio quello che vediamo sono le cose diciamo che ormai andiamo ripetendo voi in particolare ripetete non so quanto tempo
No ai non ex Alimena gran cioè io ecco posso farvi come esempio clamoroso ma poi nemmeno troppo la frana di Niscemi in Sicilia della quale forse avete letto qualche tempo fa
Suo verificarsi adesso la frana e gli scemi se uno va a Niscemi veramente dice ma che in che Paese si vive perché in realtà Niscemi è un centro storico della Sicilia una parte del Paese fa con un piccolo con una piccola falesie a picco su un versante e in questo versante si scopre che
Di terreni argillosi marnosi quindi molto suscettibili a fenomeni franosi si scopre che tutti i sistemi di discarica acque chiare e acque scure
Vengono lasciati scorrere alla fine del paese e disperdersi in superficie in questi terreni ovviamente si infiltrava nel suo quindi lì non c'è neanche bisogno di un evento meteorico neanche particolarissimo
Va be'è avvenuto in occasione di una pioggia neanche particolarmente gravi ma poi ci si interroga su che cosa c'è dentro si scopre che più del novanta per cento di tutti gli insediamenti a partire dalle stradelle poderali intercomunali
Insediamenti produttivi artigianali case private sono abusi
Totalmente abusi cioè questo veramente h è una fotografia magari un poco spinta di quella che è la situazione del nostro del nostro Paese allora un altro aspetto sotto sotto il profilo della Protezione civile che ovviamente ne abbiamo il dovere di cercare di prevenire l'accadimento di fenomeni calamitosi e può essere pronti primo compito è quello diciamo di una organizzazione per gestire l'emergenza la più efficiente possibile
Non ci rendiamo conto che primo la pianificazione dell'emergenza
Di fatto non esiste
Non esiste quasi nessuna struttura nel territorio nazionale che abbia un piano di emergenza degno di questo nome
I piani di emergenza che dovrebbero essere elaborati per legge dalle prefetture
Intanto hanno un limite queste cose le abbiamo a lungo dibattuto e nella conferenza nazionale di Protezione Civile giugno scorso hanno un limite territoriale che in molti casi non ha senso
Perché la pianificazione del dell'emergenza deve essere fatta la dimensione dell'area nella quale in cui insiste un determinato tipo di rischio
Io dico queste cose ancora perché ci sono degli aspetti paradossali
Nel appena vi fu nominato sottosegretario nel marzo del novantacinque propone fu tenuto a battesimo nel giro di cinque giorni da una piccola Lione che traffici qualche morte nella Sicilia orientale in provincia di Catania
Questa alluvione interruppe tutte le vie di comunicazione autostrada strada ferrovia che sono lungo la costa ionica della Sicilia
Allora parlando con il prefetto
Questa interruzione era all'interno la provincia di Catania quindi da un lato e dall'altro c'è la provincia di Terni
Prefetto mi diceva siamo nei guai perché non riusciamo a mandare nei vigili del fuoco né nessuno le forze di soccorso dall'altro lato dell'interruzione
Scrissi scusa perfetto ma e li faccia venire da Messina
Perché dalla da Messina l'interruzione non c'era non ci avevo pensato cioè io dico questo perché non era particolarmente imbecille il prefetto di Catania
E che hanno una mentalità burocratica legata al confine della provincia nella quale opero e non gli viene nemmeno in mente diciamo che in realtà diciamo la gestione del territorio la cessione emergenza deve essere fatta
Con
Criteri di altra dato
Comincia adesso alla
Si comincia si è cominciato già da un po'di tempo s'cominciamo a vedere i traguardi della di una pianificazione dell'emergenza vera e propria che significa
Avere come base uno scenario serio scientificamente attendibile dei fenomeni che si possono verificare sul terreno sul territorio e sulla base di questo pianificare le misure
Le misure preventive le misure che devono essere attuate quando e laddove sia possibile un preallarme
Comunque scattino al momento dell'emergenza questo è possibile dove il lavoro delle autorità di bacino
Ha consentito di avere diciamo un bell'avanzamento verso appunto la fornitura di uno scenario dei rischi
La mappa delle zone soggette a rischio di alluvione evidentemente
Così come la mappa delle aree soggette a rischio di Ferrara evidentemente il documento assolutamente indispensabile per la pianificazione emergenza così come è indispensabile per tante altre misure di intervento
Diciamo questi documenti cominciamo ad averceli per alcune
Bacini nazionali rilevanti Pacino del Boeing tratti significativi l'autorità di bacino ha prodotto questi documenti e quindi adesso mi pare che su questo ci sia la possibilità di una pianificazione significati ma molta strada deve essere fatta il secondo problema ma anche questo è un problema notorio
E che una volta che si si si è riusciti e dovremmo però moltiplicare gli sforzi perché questi dati di base cioè la identificazione delle aree a rischio
Con criteri omogenee standardizzati venisse fatta veramente su tutto il territorio nazionale questa è una grandissima priorità
Dicevo a questo punto la seconda il secondo elemento fondamentale che quello che questi dati questi dati conoscitivi questa cartografia di rischio
Assolutamente diventare s'
Dodici e comunque
Ecco da questo punto di vista sì resisteranno da un lato
Pochi casi in cui questi documenti conoscitivi di base sono stati lavorati e dall'altro significative resistenze
Da parte degli enti territoriali alla lottare poi questi vincoli ad accettare questi questi vincoli
Significativo resistenze anche laddove c'è una memoria recente
Di una catastrofe
Che dovrebbe diciamo aver fatto capire a tutti quanto rilevante importante sia invece modificare gli strumenti di uso del territorio
Non ne parliamo laddove pur avendo anche occasioni di ricorrenze decennale pluridecennale di clamorose alluvione del passato veri Firenze
Però i trent'anni che sono passati addirittura hanno fatto attenuare ancora di più la memoria
Allora dal punto di vista del dell'esame della situazione sul territorio Noemi la conclusione di carattere generale che possiamo tirare ma una conclusione che tutti
Tiriamo insieme
E che quello che è avvenuto negli ultimi decenni in Italia è certamente un aggravamento del rischio
Un aggravamento del rischio
Generalizzato in qualche caso più grave in qualche caso meno ma comunque valido per tutto il territorio nazionale proprio perché diciamo questi strumenti di conoscenza e poi di pianificazione del territorio non sono mai stati calotta
Ma io vedo con preoccupazione
Il mantenimento di grossissime resistenze andare in questa direzione
Stiamo adesso vedere in Parlamento
Che fine farà un emendamento che abbiamo presentato d'inchiesta con il ministero dei lavori pubblici scrivemmo insieme con Mattioli poi relatore lo lo accetto nella quale si tentava di introdurre uno strumento per cercare di accelerare questi processi
Cioè
Quale abbiamo riflettuto sul quale poteva essere lo strumento in un certo senso coercitivo
Per obbligare questo percorso
E diciamo questo emendamento prevede un meccanismo molto semplice
Cioè il fatto che il comitato dei ministri a difesa del suolo o il ministero dei lavori pubblici d'intesa con ministeri ambiente la Protezione civile male le direttive
Per la stesura rapida al di fuori delle aree di competenza dell'autorità di bacino nazionale
Di criteri per la elaborazione in tempi Perelli delle mappe di rischio
E poi c'è un periodo di tempo anche questo prefissato nell'ambito dei quali in queste zone vengono vengono posti vincoli
Di inedificabilità totale di qualsiasi tipo di intervento di struttura
Diciamo il terzo punto è che chi non rispetta queste regole viene automaticamente escluso da qualsiasi provvidenza futura in caso di calamità quindi sono automaticamente esclusi da qualsiasi intervento risarcitorio sotto qualsiasi forma da parte dello Stato
Diciamo che questo è uno strumento di emergenza per cercare in qualche modo di tamponare la situazione che a regime invece dovrebbe essere ricondotta
A una gestione ordinata del territorio in funzione di tutte le cose che voi avete scritto nella vostra relazione e che abbiamo anche sentito dire da Cazzola
Ecco dal nostro punto di vista
Due sono poi le altre questioni la necessità qualche progresso in questi due anni è stato fatto
Di andare a un riordino potenziamento razionalizzazione di sistemi di monitoraggio partendo da sistemi di monitoraggio meteorologico fino a quelli calati sul territorio
Mi sembra di poter dire che nell'Italia centro settentrionale cominciamo ad avere un sistema citabile siamo invece in condizioni pietose nel nel resto d'Italia
Pensiamo che ci sono delle regioni intere dove non c'è neanche la stazione telemetro rata non c'è un primo metro collegato via radio non c'è un micrometro collegate via radio inserisce avere nessun dato di questo tipo credo tempo e lì mi pare che la strada è certamente come discussa nella Conferenza nazionale di giugno e di un rapporto organico fra servizi tecnici nazionali lì e le regioni è una strada che dobbiamo assolutamente in bocca
Diciamo e poi diciamo da tutto questo nasce la pianificazione Protezione civile un ultimo flash
E quello relativo anche Calzolaio ci faceva riferimento
Agli interventi della Protezione civile qualche volta nascono anche piccole polemiche soprattutto con il ministero lavori pubblici la Protezione civile molto invadente vale competenze Miss lavori pubblici e così fu allora intanto vi voglio dare due dati
Se noi guardiamo di interventi della Protezione civile prima di questa ultima gestione di cui porta la responsabilità politica
Interventi erano puramente risarcitori dei danni provocati dalle calamità naturali
Gli interventi utilizzati per un risanamento del territorio in termini di risorse finanziarie non arrivavano al venti per cento globale delle risorse stanziate
Abbiamo invertito completamente questa situazione e adesso se fate la somma dei provvedimenti leggi ordinanze o altro di protezione civile
Il sono il sessanta per cento delle disponibilità stanziate sono quelle che fanno invece interventi sul territorio
Per quanto riguarda gli interventi sul territorio stiamo attentissimi
A che questi abbiamo tutti i vincoli non solo per cercare di rimuovere il pericolo ma per fare opera di prevenzione cioè uno degli obiettivi è quello che gli interventi rimuovono le cause possibilmente non riproducano le difficoltà
Da questo punto di vista devo dire che per la prima volta si sono anche cominciati a introdurre degli elementi di prevenzione che sono sempre mancate in interventi normativi precedenti
L'alluvione della Versilia l'alluvione del giugno novantasei nel Friuli-Venezia Giulia e tutte quelle che si sono succedute
Nel erogazione attraverso le leggi dei contributi per la ricostruzione o per la riparazione di infrastrutture sono stati lì per legge messi vincoli di inedificabilità
E e anche divieti di ricostruzione nelle aree a rischio cosa che lei di provvedimenti precedenti non facevano per quanto riguarda la zona del Piemonte interessata dall'unione del novembre novantaquattro per la prima volta una legge dello Stato prevede misure
Per delocalizzare fuori dalle aree a rischio le attività produttive
In crisi quindi voglio dire che la politica della prevenzione almeno per quanto mi riguarda cioè fa parte del mio bagaglio cromosomico cioè io credo che la Protezione civile funds dovrebbe funzionare
Bene meno N è necessario che intervenga quindi l'obiettivo di fondo è certamente quello che la prevenzione allora abbiamo io condivido le cose che calzolaio diceva cioè noi abbiamo bisogno in conclusione di incidere sugli strumenti urbanistici attraverso un percorso serio ma dobbiamo incidere sugli strumenti urbanistici e poi prevedere anche un meccanismo di controllo al limite di poteri sostitutivi in caso di inadempienza ma se non interrompiamo quel circuito infernale che ognuno continua a fare
Attraverso l'abusivismo tollerato in maniera eccessiva quello che gli pare sul territorio non interferiamo mai questa tendenza secondo bisogna che capiamo tutti insieme e noi rappresentanti del Governo abbiamo il dovere di farlo capire ai nostri colleghi soprattutto a quelli che detengono i cordoni della borsa
Che la difesa del suolo la prevenzione dai rischi
Non solo quello idrogeologico ma da tutti i rischi è forse la infrastruttura
Principale del nostro Paese quindi diciamo che l'esigenza della manutenzione tutte le cose che voi stessi avete detto io credo che quella è la linea poi ci si arriverà anche certa attraverso il riordino delle competenze la crisi viste azione l'accorpamento dei ministeri capire la Protezione civile futura che cosa deve esserci più questo va benissimo
Però i due percorsi fondamentali sono maggiore attenzione maggiori risorse però in un percorso rigoroso e serio
Che incida soprattutto sulle norme di gestione del territorio nel futuro grazie
Io sono però freddato dai Berliner Paul professor persino perché quella abbiamo detto anche a banche scritto al documento è un'autorità che diciamo ha dimostrato che può funzionare contro il cui risultato importanti li ha ottenuti
Allora diciamo partiamo da un'esperienza positiva volta tanto io chiedo all'amico di non prendere come modello dei tempi professor Barberi e ha sforato potrà essere più risale miti discriminante allenamento
Senta
Beh venti secondi di vorrei dedicare ringraziare Legambiente posso Rohmer Itaten più ufficiale no io invece lo voglio fare perché apprezzo molto l'iniziativa soprattutto il modo con cui è stata assunta e i contenuti delle proposte di cui Legambiente si fa fa l'attrice perché
Sono provocazioni
Utili e potenzialmente capaci di modificare il metodo secondo cui si pone mano a questo problema della centottantatré della difesa del suolo in generale
E prendo spunto da questo per
Comunicare vi ai presenti il convincimento maturato anche in questi anni di lavoro
Che la gravità dei problemi risieda più spesso nel metodo che non nel merito
E rispetto a questa considerazione vorrei fare
Alcune alcune valutazioni
La prima riguarda il metro di giudizio
Sulla applicazione Della centottantatré dal mille novecentottantanove a oggi
Io credo che qui si faccia una confusione
Tra
Quello che la legge centottantatré avrebbe potuto fare
E quello che viceversa può determinare insoddisfazione in relazione alle aspettative cara centottantatré aveva determinato e allora si pone il problema se per caso non fossero errate le aspettative
E io credo che in molti casi fossero date le aspettative e mi spiego
Generare l'aspettativa che un piano di bacino indipendentemente dalla definizione dei contenuti
Possa essere compilato in un arco di tempo relativamente breve e secondo me è un'aspettativa sbaglia
Perché è un'aspettativa figlia della vituperata cultura degli appalti
Cioè di quel modo di pensare a un piano di bacino che consiste nello scrivere un pochino di cose convenzionali e banali
Mettendo poi come parte sostanziale del Piano di bacino
Nelle ultime pagine un elenco di opere pubbliche da Phil da funzioni da finanziare al quale naturalmente fa seguito la famigerata
Catena degli appalti
Non è così
Questa è la parte più facile
Più cambiabile perché io non sarei d'
Pace di fare una lista di interventi che non meriti una continua revisione anche cambiamenti facilmente adottabili nel tempo
Mentre trovo molto più difficile
Avere a disposizione il quadro conoscitivo che consenta di conoscere i fenomeni processi e quindi fare un piano che come diceva Franco Barberi sia correlato al livello di rischio accettabile e non alla mendace garanzia della protezione assoluta del rischio perché si protegge si promette la garanzia di protezione dal blu dal rischio quando non si conosce il meccanismo del rischio la probabilità del rischio quando si mente quando si imbroglia
Quando quindi si conoscono i processi sui quali si vuole influire e qui non sono soltanto i processi fisici quelli del territorio sono anche i processi connessi allo sfruttamento del territorio
Allora qui veniamo alle scelte da fare come pianificazione
Selezionate a loro volta pure essendo scelte in base alla previsione della loro fattibilità
Io ringrazio quando mi si dice che l'autorità di bacino del Po ha fatto un buon lavoro facendo il piano fasce fluviali però io vi dico che il piano fasce fluviali inizia adesso perché il problema è attuarlo
Quali sono i problemi dell'attuazione provenire l'attuazione sono coinvolgere nella attuazione un numero di soggetti elevatissimo dove l'unità soggetto e il sindaco del singolo Comune
Perché senza la partecipazione convinta del sindaco
E Barberi annuisce perché insieme abbiamo avuto un'esperienza Fertile secondo me in Piemonte ma conseguente alla severissima lezione dell'alluvione del Tanaro perché se no ci avrebbero mandato a quel paese dieci volte come peraltro non è che non abbiano fatto anche in questa occasione
C'è un discorso di incrocio tra Piano stralcio fasce fluviali e strumentazione urbanistica locale che non è normata neppure in modo corretto
Per cui molti problemi oggi sono risolti sul piano della buona volontà ci sono contrasti di interesse alle ai quali corrispondono a valori economici oggettivi che devono essere rispettati
Allora il primo passo che si è fatto lo si è fatto con un comma di un articolo di una legge di Parigi contro gli incendi laddove si stabilisce l'incompatibilità delle realizzazioni
Delle attività economica delle realizzazioni strutturali nelle are incompatibili eh sì inizia finalmente si attiva finalmente un meccanismo di compensazione economica dei diritti lesi perché sono diritti lesi
Esiste un problema di compatibilità e di rispetto di diritti
Necessario per consentire le modifiche relativamente alle concessioni
Alle grandi concessioni e alle piccole le grandi son poche importanti le piccole sono importanti ma nel loro insieme sono importantissime è un problema irrisolvibile
Perché le modifiche
Alle concessioni alle attività economiche ai diritti d'uso del suolo e delle risorse in generale ledono diritti oggettivi che nella legislazione italiana fortunatamente giustamente sono protetti
E quindi bisogna trovare un modo per
Farlo
Di qui il problema si sposta su un'altra questione di metodo
Credo che noi stiamo vivendo in questo momento una fase caratterizzata da grandi opportunità ma anche da grandissimi rischi
Le grandi opportunità sono o quelle legate all'attuazione della legge Bassanini è quelle legate alla presenza di un comitato paritetico Camera Senato che al presso il Senato sta esaminando
Se come modificare la centottantatré
Quali sono i rischi che io sono grandissimi
Beh i rischi sono che mi si perdoni per quello che sto dire che sto per dire
Nel parlamento di oggi non c'è sulla difesa del suolo l'attenzione che c'era stata nelle legislature precedenti
Il Comitato paritetico esistere funziona però per chi come me come altri presenti qui in aula frequentato
Lei udienze a pranzo ha fatto il numero dei membri del Comitato presenti il dieci per cento
Quindi se il comitato si riduce
Alla solerte e intraprendente coordinatore e presidente non è un comitato è un senatore x che al Senato con una segreteria di volontari porta avanti il lavoro quindi c'è una disattenzione del Parlamento
In Parlamento giacciono degli ordini del giorno importanti significativi pieni di contenuto che danno indirizzi al governo che non viene calendarizzato da sei mesi otto mesi dieci mesi non mi ricordo forse un anno
Al tempo di un Governo precedente c'era l'accordo tra Governo e Parlamento per perché il Parlamento sta non prendesse iniziative legislative ma
Approvasse in ordine del giorno che servisse da orientamento al governo e consegnarsi al Governo l'iniziativa per proporre un disegno di legge organica tutto questo non è stato poi c'è il discorso della Bassanini
E qui io spavento il Martini manicheismo il manicheismo Romano se mi consentite cioè tutto questo devo dire e lo dico con
Con molta schiettezza
Viene dibattuto alla romana
Cioè lontano dai problemi perché di questi per di queste questioni si occupa un un sistema di persone di uomini che i problemi non li conosce perché non li vive
Ieri tanto vale dirlo cioè io non faccio parte di quella consorteria che le cose le pensano le dico non le dice dico le cose che penso
La ricco barberia nella sua sfortuna una fortuna che problemi li conosce perché ne risucchiato
Allora siccome dire più in elicottero che in automobile tanto mi par di capire nel senso che ogni volta che c'è la frequente emergenza di lutti e di di cui lui parla è chiamato sul problema quando torna a Roma lo conosce
Ma Dio ci salvi da questa fase fa una stanziale romana se parla di cose che non conosce
Fatta di gente che sul territorio non c'è stata mai
Cioè benedetti i tempi in cui i funzionari ai quali venivano affidate responsabilità arrivava una responsabilità romane per così chiamarli così dopo aver fatto un giglio
Per l'Italia ed essersi confrontati con la gente e quei problemi della gente nei modi più diversi così conoscendo lì ed essere in condizione di gestirli a livello della massima responsabilità a Roma quest'oggi non accada
Per cui francamente vengono tentazioni di tipo di tipo secessionista perlomeno in termini culturali e ideologici se non politici e amministrativi
La terza questione ho letto il cartellino del tempo e chiudo e quella della della gradualità
Cioè figlio di questo manicheismo e fondato sull'ignoranza dei problemi
E
La convinzione che i problemi si risolvono tutti d'un botto
Partendo dal modello di arrivo invece che dalla situazione di partenza e quindi non a non facendo nascere un sistema che cresca gradualmente in tutte le componenti che lo costituiscono uomini e strumenti amministrativi e anche materiali
Questo è un rischio forte di questo momento che mi auguro che riusciamo ad evitare
Augurandovi anche che il conflitto delle competenze non diventi come è stato frequentemente in passato il conflitto delle incompetente
Grazie
Grazie cercando di appunto cioè i tempi o sulla durata di Ortega violini che responsabile del gruppo in turbante dove in cui cambiamento essa lavorando ecco condividere molte delle cose che appunto sanno di dare documenti Lorella non solo come
Effettivamente
Concordando largamente
Con concordando comparazione Serafini perché possiamo farà una prima constatazione
C'è un reticolo di
L'azione di analisi
Sempre più diffuse
Che intanto a uno la prima acquisizione una cultura sempre più diffusa non ancora sufficientemente incidente
Sulle scelte di governo di un governo che deve essere Poli arcaico
Centrale e decentrato tre questa è la fase che stiamo vivendo
Questa
L'estensione di questa cultura comune che considero il primo patrimonio
Adesso delle opportunità
E dei passaggi importanti obbliga che e quindi anche dei rischi
La commissione Veltri che sta finendo i suoi lavori
Per tutti e due i rami del Parlamento anche questo un fatto positivo
Due
Il progetto che sta definendo il ministero dei lavori pubblici
Sulla direttiva comunitaria sulle acque in via di definizione molto importante perché introduce propone di scala come diceva il sottosegretario Calzolaio che introduce per tutte il territorio dell'Unione Europea il distretto di vaccino e quindi un rafforzamento della dimensione di governo di ecosistema
A cui
Collegare a cui subordinare anche le scelte le normative gli indirizzi ma anche i finanziamenti
Contemporaneamente c'è in situazione di governo dell'Ulivo una attenzione però ci sono delle contraddizioni in corso non citare due in questa sede perché lavori in corso non sono univoci
Il decreto è stato detto salva cantieri
Mantiene non la corsia riservata una corsia parallela ma una corsia riservata del vecchio regime in cui il ministero dell'agricoltura
Discrezionalmente attribuisce ai consorzi di bonifica fondi per i grossi impianti al di fuori e al di là di meccanismi di logica non dico di ecosistema ma di meccanismi concertati
Due devo dire anche il ministero dell'Ambiente
Nel decreto nella legge trecentoquarantuno recente
Riprende comprensibile dal punto di vista delle necessità oggettive meno comprensibile fondista logica di ecosistema di governo decentrato quello cioè di fondi gestiti larga per la depurazione gestiti largamente al centro
E di cui si parla poco ma che sono rilevanti e che come tutti i fatti e quando si distribuiscono risorse è molto importante vedere come si gestiscono come vengono istruite le scelte in maniera da farne un elemento che aumentar a come dire sensibilità la credibilità dell'operazione complessa che stiamo vivendo
Terzo elemento cioè una situazione dinamica in diverse realtà del Mezzogiorno si è parlato giustamente calati del senatore non viene applicata e mezzo non attenti
Se la guardiamo dal punto di vista dell'angolazione nazionale o romana come sia professor Passino dei i dati sono insufficienti se guardiamo proviamo sforzarsi
Dal punto di vista del movimento che partendo dalla necessità degli usi parlo delle acque soprattutto nel Mezzogiorno abbiamo più di una regione che stanno mettendo insieme accordi programmatici tra loro
E si rendono conto partendo dagli usi che la logica di governo per gruppi di Mazzini è una necessità
E quindi con una proposta e questo davvero un paradosso di estensione della centoquarantatré su tutto il territorio nazionale deve puntare
Sul non dico sul consenso e quindi sono esposti sulla sostituzione panamense esercizio di responsabilità ma ci sono delle novità che sono più avanti è il nostro modo di ragionare
Non sono univoche non sono vistosa però ci sono e quanto sono stati attese per non essere valorizzati
Quarto elemento cioè e qui il documento di Cannata offre a una proposta interessante
Quarto elemento c'è un passaggio immediato di questi mezzi in corso l'attuazione del decreto legislativo Bassanini
Che è lo strumento principale
Di redistribuzione dei poteri a legislazione
Costituzionale vigente che può fare molto può fare molto soprattutto in relazione a alla semplificazione dei alla distribuzione delle responsabilità e di indirizzi vincolanti e quindi di sostituzione
Qui c'è da fare una scelta netta poi ci sarà la gradualità ma in questa sede
In una riunione di lavoro come questa io considero importante da questo punto di vista c'è da fare una scelta nettissimo
E la scelta è nettissima e quella che viene avanti anche nel disegno di legge nelle proposte della riforma costituzionale puntare sul
Distribuzione delle responsabilità territoriale e dunque
è solo chiamiamo federalismo per intenderci
In questo in questo
Il rischio principale che si proceda con la Bassanini ad una redistribuzione delle
Delle competenze istituzionali Regione-Autonomie locali il Parlamento governo
Prescindendo dall'ecosistema di bacino queste rischio concreto
Immediato per rendere esplicito
E se non facciamo uno sforzo per capire perché è questo ecosistema è necessario dal punto di vista dell'efficacia oltre che della tutela ambientale per efficacia di governo questa è un'occasione persa
E quindi novizie torneremo a fare ritorneremo a fare gli affezionato e dei lamenti postomi che non servono come no
L'ecosistema di bacino
Non solo non a caso diventa sta diventando spiega una direttiva comunitaria come dicevo
Ma è la sede è la sede corrette proprio di una lettura unificata
Di un monitoraggio delle aree dei problemi dei rischi come diceva sottosegretario professor Barbagli ma è anche la sede unica
Di regolazione di conoscenze e di regolazione compatibile delle risorse acqua e suolo a questo ruolo anche perché dalla erosione all'escavazione ce lo stesso tipo di logica lo stesso tipo di me si sta è una necessità di governo di governo efficace quella dell'ecosistema non è uno sfizio di ambientalisti isolati
è una necessità di governo moderno civile ed efficiente anche di diminuzione degli sprechi di risorse statali locale pubbliche e private
Da questo punto di vista allora la scelta deve essere netta
Se gli diamo la distribuzione del potere
Territoriale in capo alle regioni e i governi locali Mina anzitutto alle regioni e le autorità di bacino siano le espressione della responsabilità delle regioni siano le regioni
Dove distingue nettamente il momento tecnico per rafforzare la sua autonomia rispetto al momento istituzionale di indirizzi finisco di indire il sì di indirizzi il consiglio d'amministrazione voglio dire e di di responsabilità di governo in questo senso ed indirizzi nazionale queste il passaggio
Principale da cui viene il resto allo smantellamento di strutture centrale che non servono più alla responsabilità del rischio della democrazia e dell'autogoverno finisco con una osservazione
Qui si parla sempre tra amici e sostenitore della centottantatré associazione Legambiente WWF nostro gruppo cioè non potrà le istituzioni parlamentari
Parte estensive del governo benissimo quello che finora non entra in campo sono gli interessi degli utenti
Secondo l'esperienza francese io credo che nel momento maturo come sta si sta provando in sede denutrita del Po di riconoscere formalmente di alimentare entrata in campo degli utenti e degli interessi contrastanti
Per ogni a sede di bacino in cui misurare la lettura unificata delle condizione dei rischi e delle risorse e quindi dell'assunzione degli altri anche finanziari oltre che delle coerenze di pianificazione
Grazie
Rivolgendo discorso sul al Governo abbiamo sentito il frutto dell'ambiente produzione civile che allora Gianni Mattioli suo punto d'osservazione
Dal insomma
Beh io dirò alcune cose con molta discrezione
Perché mentre quando ero un un ambientalista
Avevo molte sicurezza e delle cose da dire all'amministrazione e che dovevano essere fatte
Entrato nell'amministrazione
Che in ho dovuto prendere atto della il giorno e complessità della macchina amministrativa
E quindi
In con
Molta attenzionare cose che dicono gli altri più che con certezza di il bis sulle cose che penso io che partecipo a queste a questi incontri e innanzitutto io ringrazio Legambiente perché il materiale fornito
Fin dalla relazione preparatoria e poi anche si contributi che in parte conoscevo di Cannata sono delle cose
Molto utili
Si intrecciano anche con una volontà del ministro di riuscire a almeno ad arrivare a selezionare degli elementi di priorità in una strategia altrimenti si viene sovra proprio sopraffatti dalla fare argillosità degli adempimenti istituzionali
E della impostazione di Legambiente superfluo osservare che
La scelta di sostenere e difendere la centottantatré scelta non da poco appena si rifletta a quanti veramente fuori di questa Sala invece mettono fanno il possibile
Non non solo quelli che lo fanno per sciatteria
E scarso senso del dello Stato ma anche per chi vuole effettivamente paralizzare urla in nome di tutti gli interessi che passino ricordava
Nel suo intervento quindi non è rituale che qui si dica e che Legambiente
Faccia una presa di posizione forte a sostegno della me leggi nei materiali presentati forze c'è solo qualche la Cuna
C'è una certa disattenzione che però Cannata colmato nei confronti del di quello che è stato negli ultimi tempi il lavoro del bacino dell'Arno
Molto importante quello che è stato fatto per il bacino del Po
Tuttavia il l'essere riusciti con Nardi a fare altrettanto un disegno
Del gli interventi prioritarie della cultura di quegli interventi
Per il bacino dell'Arno ed essere
Riusciti a mettere vincoli su duecentocinquantaquattro chilometri quadrati credo che questo sia o atto degno di menzione sia per dispetto della di quello che è stato fatto dal bacino verranno ma anche dalla Regione Toscana
E
A parziale correzione non non
Richiamo l'attenzione sulle stesse cose ma parziale correzione della disattenzione che denunciava passino
In questa legislatura
Voglio dire che non è da poco che in una situazione di vacche super magre
In cui ogni legge finanziaria è stata segnata da tagli sanguinosi
Be che la finanziaria dell'anno scorso e la finanziaria di quest'anno abbia hanno messo mille quaranta miliardi l'anno scorso e settecentonovanta a meno di colpi dell'ultima ora
Su la difesa del suolo non è da poco concerto se uno li confronta con le cifre dei singoli piani di bacino sono sorse limitasse
Ma se quel se uno le confronta con la spesa aggiuntiva dello Stato nella legge finanziaria che zero su quasi tutto
Il queste eccezioni nell'ordine di due mila miliardi
Nelle due finanziarie io credo che siano state cose importanti
Così come nell'atmosfera di innovazione
Io aggiungerei altri due aspetti
Vedo qui interlocutori del sindacato con cui in altre sedici siamo confrontati ho l'impressione che gli unici quattrini veri gli unici posti di lavoro veri
Su cui non
Non giurerei che si venda fumo come in molti altri settori dell'accordo del quattro novembre
Io penso che siano in tutti questi settori che hanno a fare a che fare con l'ambiente
E cioè risorse idriche difesa del suolo riqualificazione urbana
Resto questo la mia opinione
Fontolan oltre a sostenerla anche fuori di qua tutti i quattrini su cui ci sono firme e felicità di Bertinotti in settori produttivi tradizionali pura vendita di fumo
Perché inventarsi
Espansione in settori su cui sappiamo benissimo che l'innovazione tecnologica e l'aumento della produttività del lavoro il mercato globale
Non danno niente di più che boccate d'ossigeno tipo la rottamazione dell'alto è pura vendita di fumo
Mentre in questi settori soprattutto se non manterremo manterremo l'impegno sottoscritto con il sindacato di un monitoraggio continuo
Che gli impegni assunti poi si traducano secondo i tempi stabiliti mille novecentonovantotto
In realizzazioni
Effettive io credo che lì c'è molta concretezza e può essere sorprendente che in definitiva il veri settori in cui si produce occupazione siano proprio quelli in cui per anni ci siamo sentiti dire che l'ambiente è questione che riguarda solo la pancia piena questi mi sembrano segnali positivi
Per quello che riguarda invece la grande tema di questo seminario le correzioni da apportare alla centottantatré
Ci sono molte sollecitazioni importanti ma ho l'impressione che lo stato del dibattito a parte
L'ultima parte del documento di Legambiente molto puntuale ma per quello che riguarda le trasformazioni di carattere soprattutto istituzionale ci sono molte sollecitazioni importanti sollecitazioni nel senso identificato il problema
Le soluzioni ancora mi permetto di dire non ci sono in quella complessa struttura che è l'autorità di bacino in cui sede siede un'autorità quindi un che ha un ruolo in qualche misura inevitabilmente un ruolo politico
E che deve dialogare con altre autorità politiche governo regioni e quali si debbono spogliare di sopra sovranità
Io penso che è stata diagnosticato il problema la soluzione mi sembra che ancora non ci sia ma soprattutto e qui vengo al dunque
Poi si risolvono alcuni elementi di estrema precarietà istituzionale che sono a monte oppure noi continueremo a vendere aria fritta
Ormai sono alcuni anni che noi ci rimpalliamo il problema della trasformazione e dell'assetto istituzionale di vertice è possibile che ancora questo resta chiacchiera di salotto di
Di comunicazioni ufficiose il problema della nascita di un ministero del territorio ecco è ciò che sta bloccando tutto quanto sic finché non ci sarà un contesto chiaro
In cui possa finire questo rimpallo di responsabilità
Competizione non virtuosa tra ambiente lavori pubblici Protezione civile fintanto che non ci sarà un chiaro con un testo unificato di gestione del territorio noi prendiamo aria fritta
Perché rimpallo delle responsabilità sarà sempre possibile e questa io il più dono di un'occasione
Apparirà in qualche modo singolare questa richiesta ma io ho chiesto a Legambiente per il prestigio che ha per il fatto che sia un contesto fuori dalle istituzioni evidentemente
Che diventi il Tirreno di in cui questo confronto sino alla maturare della proposta vada avanti il più possibile perché lasciato al dialogo istituzionale continuerà a non fare un passo voi avete la possibilità perché vi siete conquista ci siamo conquistati questo prestigio e questo diritto di essere la sede in cui leggo Roland di linee di questa unificazione di questo riassetto istituzionale prendono alla luce fuori delle commissioni fittizie
Molto rapidamente le altre cose da indicare come indice
Noi stiamo mandando avanti come
In linea di indirizzo la veloce accelerata regionalizzazione delle strutture e non non mi interessa il fatto che evidente che rischiamo di passare da uno sfacelo all'altro lo sfacelo non è sì localizzabile né l'autorità centrale o nelle amministrazioni regionali
Lo sfacelo e lo scarso senso dello stato della pubblica amministrazione italiana non diventerà peggiore perché noi responsabilizziamo maggiormente le regioni
Noi assumeremo sempre di più quindi il lo sforzo del controllo e dell'indirizzo che da questo punto di vista e ci sono due iniziative la prima vi chiamerà tutti a un gruppo appuntamento con liberati della legge finanziaria un appuntamento al quale stanno lavorando hanno prodotto idee sono state sollecitate molte delle persone che sono qua dentro cominciamo a parlarne con passino con Barberi con Costanza Pera consigliano Callas
Di riuscire a identificare un terreno che a monte degli adempimenti delle istituzioni del loro ruolo
Fattuale che è quello della nuova cultura della difesa del suolo quella che sceglie le il rispetto delle aree di pertinenza e gli interventi di rispetto della natura fisica dell'asta fluviale
Questa cultura deve tradursi in un atto di indirizzo in un atto di governo io penso che riusciremo nei primi settimane
Del prossimo anno ad a vere come istituzioni
Questo importante momento culturale politico dal quale scaturirà l'Atto di Indirizzo di governo che dica questa è la priorità questa è la cultura del governo dell'Ulivo e infine atti di controllo
La agenda che la difesa del suolo insieme a il il segretariato per l'edilizia residenziale per altri elementi sta preparando e partiture invito a tutti i presidenti delle Regioni
Finita la legge finanziaria uno al giorno noi incontreremo tutti i presidenti delle Regioni con i loro assessori di materia per sapere delle enormi risorse che sono state trasferite alle Regioni non parlo dei dodici mila miliardi di bassetto dell'edilizia residenziale pubblica
Parlo dei mille ottocentosessantacinque miliardi novantuno novantacinque e difesa del suolo spesi duecentocinquanta miliardi parlo di tutto quello che è stato trasferito alle Regioni
Regione dopo regione noi vogliamo no chiedere conto ma vedere quali sono state le difficoltà perché queste risorse sin qui non sono state speso perché la legge trentasei ancora un paio il sogno anzi ma e non si riesce a fare
Questo Indirizzo è il seminario controllo questi atti questo è il poco che finora c'è venuto in mente andare un pochino avanti
Ancora al San Giovanni
Io credo che sia ovviamente importante essenziale la questione del delle competenze navigazione compenso lo scriviamo anche ritengo anche che però diciamo c'è un problema politico che dicevo dopo sentito Valerio qua non è che possiamo far finta diceva Gavioli parliamo fra i difensori della centottantatré e va benissimo che opere di interessi che ventotto andata in qualche maniera hanno ostacolata l'hanno sabotata
Ed sono gli interessi diffusi c'è un problema di risposta politica questo io condivido pertanto credo che dice Gianni sequestro del dell'occupazione
E delle cose ma il problema è dov'è la qual è la politica nera del governo Ulivo delle forze politiche anche su qua adesso tese non risolviamo questo nodo mi sembra parliamo ne parliamo metà affrontano cinquanta cento problema quindi credo che sia utile adesso
Ascoltare in successione due interventi
Di due rappresentanti delle forze politiche della
Ma trenta secondi devo perdere per spiegare il sottosegretario Mattioli qua nel senso che l'accordo che è stato fatto tra Rifondazione Comunista governi sole fai parte del governo prezzi saperlo in cui il tema dell'occupazione affrontato in termini di riduzione dell'orario
E in termini di promozione di politiche alternative io vorrei capire quali sono gli atti di Rifondazione Comunista intesi a una logica dell'occupazione legata a una visione quantitativa dello sviluppo Gianni siccome sono tre volte no non siglare industrializzazione lei io la difendo all'industrializzazione per favore ecco da su questo possiamo discutere
Certamente gli incentivi alle auto non sono stati richiesti da Rifondazione Comunista certamente l'altro pilastro della politica l'occupazione che noi proponiamo è quello di lavori socialmente utili su cui ora dobbiamo ragionare anche proposito legge sulla difesa verso per cui pregherei una volta per tutte di prendere atto di quelle che sono le posizioni anche perché più utile per un confronto tra Rifondazione e il governo e anche credo che Rifondazione
Tra Rifondazione e i veri ma torniamo la questione difesa del suolo io credo
Che noi ci troviamo di fronte a una legge buona
Molto buona sono particolarmente affezionato a questa legge quindi cercherei come dire rivedere il più possibile come lavora la sua attuazione
Prima ancora che prendere in considerazione gli elementi di riforma che questa legge che pure possono essere presi in considerazione che venivano avanzati da gli amici di Legambiente
Io credo che noi dobbiamo essere consapevoli del fatto che contro questa legge sono messi in campo grandi forse nel senso che questa legge contrastata da le forme reali dell'economia che vuol si muovono in direzione diversa Partia erotiche infrastrutturali anche su questo credo che ad esempio sesto sottosegretario debba ragionare sul tipo di operazioni porta davanti a volte misero e lavori pubblici penso a tutta la logica infrastrutturale che riguarda ad esempio sistema di trasporti
Variante di valico eccetera e credo che dall'altra parte anche il livello istituzionale pensa a quello che si è fatto in Commissione bicamerale non abbia intrecciato questo ragionamento che pure l'ha proposto dalla legge per la difesa del suo cioè nel senso che questo schema di agire per bacini in un rapporto tra le competenze regionali e le competenze nazionali io mi sono d'accordo perché dobbiamo andare a uno
Ha una capacità di sfrondare competenze nazionali l'idea del Ministero dell'Ambiente e Territorio penso che però un rapporto dalle competenze nazionali le competenze regionali sia utile e non vedo nello schema federalistico uscito fuori dalla Bicamerale
L'idea forte appunto come quella della della struttura per bacino come dire che ha una capacità unificante laddove lo schema federalistico a mio avviso ha una tendenza invece divaricati Ricci io credo che non abbiamo il problema per quanto riguarda la difesa del suolo ma non solo penso anche la legge sui parchi
Non solo e non tanto di rimettere mano al testo perché rischiamo anche di finire dentro vicende defatiganti cosa che si può fare se c'è un accordo largo ma dobbiamo mettere in campo una politica cioè come si fa in modo che questa legge venga attuato non c'è dubbio che questo è possibile se l'ambiente è veramente come chiedeva adesso da ultimo sedeva Legambiente
Al centro di una posizione del Governo e della maggioranza che lega questa questo dell'ambiente alle politiche di sviluppo e di occupazione e credo che quindi dobbiamo capire che tipo di politica costruiamo perché questo si verifichi io dico che a mio avviso la difesa del suolo come legge la centottantatré deve avere un carattere ordinativo e prevalente rispetto all'insieme delle altre ordinamenti territoriali economici che ci sono dentro la legislazione Italia sia dal punto di vista delle scelte nazionali che dal punto di vista ricette regionali
Cioè io dico e sostengo che la difesa del suo è l'elemento che abbiamo presentato anche nella mozione che abbiamo presentato in Parlamento da questo punto di vista deve essere il reticolo intorno al quale si ordinano appunto sì da una gerarchia tutte le altre funzioni a partire dalle scelte territoriali
Segnalo che manca una legge sulla sul regime dei suoli che è una vera e propria come dire
Cartina di tornasole di una capacità riformatrice che sarebbe fondamentale insomma delle scelte urbanistiche di insediamento dai rifiuti
E così via le scelte stesse economiche che si fanno ivi compresa prevalente rispetto alle incendiabili lo dico esplicitamente l'abbiamo discusso anche la forza di maggioranza perché c'è una tendente a a una mercificazione della della risorsa a qualche contraddice anch'essa appunto la possibilità di far vivere con forza la legge distesa del suo possiamo discutere come mettere mano a una più facile attuazione di questa legge io penso che però la l'elemento fondamentale sia quello di come aggiriamo una politica c'è una dibattito parlamentare in questa direzione
Nessuno di questa discussione parlamentare deve dare indicazioni chiare su come agire questa politica quindi propone mi permetto anche di avanzare un suggerimento proprio in tema di occupazione lo faccio anche Gianni se riusciamo a confrontarsi faccia Kakà Nada che insomma come dire ha avuto prima piacere interrompermi ma io penso che noi dobbiamo vedere come in conosciamo questa cosa della difesa del suolo con le politiche attive per il lavoro che si fa
Lei ci sa nel pacchetto Treu tante cose che non ci piace o da lavoro interinale al alle grandi occhi che abbiamo combattuto
è diverso a quella giudizio sulle politiche industriali non siamo per una reindustrializzazione che mi pare che significhi un'aggressione all'ambiente ma questo è non è materia di oggi
Io penso che dobbiamo ragionare come va questione della difesa del suolo incrocia ad esempio tutta la questione dei lavori di pubblica utilità che sono stati messi in campo anche dal pacchetto
Ci sono
Duecento mila occasioni di lavoro per il Sud che sono ben che che sono state messe in campo io ho non ho visto i progetti sole dichiarazioni di Antonio di Tiziano del sotto segretario al al lavoro che dice gran parte di questi progetti sono intrecciati proprio con la questione ambientale
Provi a dire che invece come dire proprio su un terreno che su cui noi ci siamo spesi molto anche come Rifondazione comunista questo incrocio con le questioni ambientali cioè è possibile visto che poi andremo a un regime e definitivo anche attraverso i lavori socialmente utili che avrà una nuova legge quadro
Che questa questione della difesa del suolo incroci Vertigo la mente ti Calmette come scelta nazionale e territorialmente come scelta
Ad esempio delle regioni dei comuni e dell'Autorità dei bacini queste politiche per l'occupazione cioè che si metta in campo una leva di giovani che anche attraverso un periodo di formazione e anche a lavori purtroppo sono ancora pieni entri dentro
Una la formazione di un esercito del lavoro per la per la costruzione di un risanamento sorte del territorio italiano
La la metto la è possibile pensare che le stesse autorità di bacino
Siano soggetti capaci di presentare progetti in questa direzione considerando che detto l'autorità di bacino ci sono le regioni ci sono gli istituti gli enti locali che già sono nella condizione di poterlo fare in base a pacchetto Treu
E possiamo dare un input da questo punto vista sia a livello nazionale che a livello locale credo che questo sia una sfida forte cioè nel senso mettere in campo una economia vizio oggetti in carne ed ossa di giovani i portatori conoscenza un grande senso del lavoro proprio per riassetto del perito l'Italia
Penso che da questo punto di vista è vedere che né i fatti ci incontreremo
Che non ci sarà mai una proposta di fondazione costano comunista per così l'autostrada in più ma sicuramente per costruire un pezzo di difesa del suolo in più ci incontreremo e potremo dare
Uno spunto riformatore più forte a questo governo da ultimo concluso certamente al suo i servizi tecnici
Io uscirei un po'dalla guerra tra i vari ministeri anche su questo a un certo punto c'era stata proprio da centottanta b la collocazione la Presidenza del Consiglio proprio per rappresentare l'idea che questi servizi dovessero essere al servizio complessivamente lo Stato come ordinamento sia tornato in parte in piedi così via credo che un certo molto lo dobbiamo superare in avanti uno scontro istituzionale e vedere come complessivamente appunto lo Stato inteso come Stato centrale come autonomie regionali
Possa usufruire di queste capacità tecnico-scientifiche che devono essere potenziate e diventare un triangolo fondamentale l'attività di programmazione dell'economia del territorio italiano
Grazie allora sua Sergio Giunti del PDS
La ringrazio Roberto per i tempi che stava procedente tempi
Intanto anch'io voglio non formalmente ringraziare Legambiente Massimo Serafini vere
Avere costruito questa vera e propria iniziativa politica
Non è una provocazione questa regione a me sembra che questa riunione è molto importante proprio perché riesce a mettere insieme forze politiche governo
Soggetti
Che stanno operando come operano da anni su queste questione
Io credo che non è un caso guardate che proprio noi PDS tra gli altri che ha sempre come dire fatto della legge centottantatré un punto di iniziativa avanzate di difesa della legge non è un caso che proprio queste forze oggi stanno ragionando per come come dire per andare avanti
Chi non è interessato la legge centottantatré come dire sulla sponda della liquidazione della legge
Quindi il modo con cui nel lo discutiamo riflettiamo avanziamo proposte deve essere un modo come dire attento
Perché le forze che non sono come dire disposte
Passatemi questa questo termine propagandistico come alla difesa del suolo
Sono quelle forze insomma che sono tante nel nostro Paese per tanti motivi culturali interessi economici ma sono sono tante
Forse sono anche più di noi
Quindi l'azione con cui noi ci muoviamo per rilanciare questo tema e per dare degli strumenti più sciolti di deve essere un'azione come dire molto attenta anche alle motivazioni politiche
Intanto la prima forte motivazione politica sta nel fatto che per la prima volta da quando insiste la legge centottantatré abbiamo un governo che sta lavorando per attuale intervento di Mattioli è stato preciso puntuale ma ricognizione delle cose che si stanno facendo che dovevano essere fatti prima e non è che stiamo facendo di Sacchi dovevano essere fatte prima
E non sono state fatte
Dico questo perché dobbiamo essere tranquilli almeno tra di noi che un'azione di rinnovamento la stiamo conducendo tutti insieme e voglio dire a Roberto che era preoccupato se non ho capito male di questo punto che la centottantatré per noi diventa una una soglia da cui andare avanti però bisogna andare avanti
Perché i risultati che abbiamo di fronte sono risultati largamente insufficienti largamente insomma
Una motivazione politica generale
Lo detta quindi una responsabilità come dire di fondo
Di chi era governato il nostro Paese fino a qualche tempo fa
E allora stanno nel fare i passi successivi
Ora io dico che intanto da questa prima discussione come PDS possiamo raccogliere alcune proposte
Vogliamo dirle anche perché ci stiamo ragionando da diverso tempo in abbiamo fatto diverse iniziative in vari punti d Italia abbiamo ragionato soprattutto
Per il Mezzogiorno la proposta Cannata di questa idea di organizzazione della centottantatré per il Mezzogiorno annunci sembra un punto da cui partito e il mille novecentottantotto io direi insomma
In tempi utili
Deve essere però l'anno che segna
Almeno questo un punto come l'altro punto deve essere questa programmazione triennale per quanto riguarda la manutenzione la forestazione anche qui credo che il mille novecentottantotto
Indipendentemente da come sta andrà alla discussione i tempi dell'ascolto discussione sulla centottantatré debbono essere punti
Come dire di governo che aiutano che segnalano un'ulteriore passo in avanti poi dico che l'impressione con voto da questa discussione molto positiva e chiede delle responsabilità alle forze politiche senza confonderli con il governo
Anche se sosteniamo il governo
Ne abbiamo avuto qui te sottosegretari che hanno esposto delle posizioni nella sostanza indicano una volontà politica generale di fare della difesa del suolo una grande priorità nazionale del Governo
Nella sostanza come dire dell'azione di governo ancora non ci troviamo di fronte come dire a una linea politica per organica complessiva di questo governo le forze politiche dei che sostengono il governo di centrosinistra si debbono assumere credo la responsabilità di rilanciare anche loro
Per lavorare per un accordo politico delle forze politiche sostenute come dire dall'elaborazione anzi più che sostenute confortate in termini dialettici
Dalle associazioni di tutti i soggetti che stanno lavorando perché anche le forze politiche debbono fare come dire il proprio il proprio ruolo ora noi abbiamo di fronte una discussione dicevo non semplice la possiamo condurre bene sì intanto lavoriamo fino in fondo per applicarla e se facciamo queste due tre
Proposte se realizziamo queste due tre proposte esiste una noi come PDS
Non è che abbiamo le soluzioni crediamo che insomma che la discussione si sta avviando vogliamo partecipare con molta semplicità umiltà insomma questa discussione noi ci sembra che insomma alcune grosse questioni stanno venendo avanti la prima questione di fondo è questa
Insomma chi alla responsabilità politica ed istituzionale in questo Paese della programmazione nazionale di difesa del suolo e delle acque
Qui c'è un primo problema che come dire il senso comune potrebbe dire a me è ovvio il governo la legge centottantatré pago andiamo a vedere nel meccanismo dello scempio della centottantatré vediamo che in quel meccanismo questo nodo non non è solido non F
Un altro aspetto del ragionamento è questo ma di fronte alla situazione di dissesto idrogeologico che nel nostro Paese i danni dello Serafini ne ha richiamati puntualmente
Possiamo di questa questione come dire farmi un una cosa tra le altre o abbiamo bisogno che forse per un periodo di tempo non lo so quello che che occorre che il il Paese intero le sue istituzioni nazionale
Di programmazione generale assumano questa questione come una grande priorità di Indirizzo generale di pianificazione collettiva del Paese
Io credo che noi abbiamo bisogno di più di questa cosa qui abbiamo bisogno di questa di questa cosa qui abbiamo bisogno cioè di avere chiaro chi
Alla responsabilità della programmazione abbiamo bisogno di avere chiaro chi in questo Paese nel Parlamento accoglie approva lavora su determinati indirizzi e e opera qui ci faccio questa riflessione perché Mattioli ha fatto una proposta come dire ha sostenuto una proposta che noi riteniamo giusta che è quella di sciogliere questa questione del Ministerro prendiamo atto di una posizione come dire che va in questa direzione
La facciamo nostra vedremo come facciamo non sono cioè è nostra nel senso che l'abbiamo pensato anche a Monza ma vediamo come andare avanti
Dall'altra parte l'idea che avanzava calzolaio c'è un'idea di come dire mobilitare lui diceva una sorta discinte
Io direi disse se riuscissimo a fare come dire nei momenti alti della discussione nel nostro Paese che purtroppo si siano solamente con la legge finanziaria ecco il piano di programmazione economica e finanziaria
Triennale e se noi riuscissimo in quella sede organizzare le scelte di fondo
Le scelte di fondo intorno alla programmazione per la difesa del suolo e delle risorse idriche credo che forse questo aiuterebbe
Una legge di Indirizzo sicuramente andrebbe bene ma avere puntualmente collegato a un momento di riflessione economica finanziaria del nostro Paese anche un momento
In rapporto alle risorse ambientali alla difesa del suo credo che forse potrebbe essere uno spazio una idea su cui su cui lavorare e poi appunto dice o avere un mini un ministero preciso un ministero che non fa tutto io sono d'accordo con le cose
Che hanno qui detto diversi sinché non fatto che non gestisce
Non deve gestire deve come dire indirizzare pianificare e dare criteri e poi fare dell'autorità di bacino insomma quella cellula diciamo così di programmazione
Che diceva Gavioli insomma che sono non un ritorno per brevità fare l'il cuore però di tutta questa questa partita perché ora quello il cuore il cui si definisce come dire sulla base di indirizzi generali dati da uno il governo da un ministero si definiscono cosa concretamente bisogna fare
O è quella la sede che poi deve ritornare
A livello nazionale deve come dire andare ad essere assunta adottata dalle dalle regioni in quanto sono dentro il processo di pianificazione dell'autorità di bacino ma anche perché debbono operare degli atti sovrani
Perché altrimenti persino ha ragione ma come si fa a fare un piano se bisogna andare a parlare con tutti i sindaci ma però questo significa che le istituzioni italiane come dire a un certo punto sono state stravolte
Sono stati stravolti allora noi dobbiamo ritenere il diritto dobbiamo tenere l'ordinamento del nostro sta per cui le regioni il modello federalista debbo di come dire deve svolgere come di un po'un ruolo di propria autonoma
Pianificazione programmazione e la gestione delle cose da fare si da terzi si dà pubblici o privati ma attenersi ad altri anche lo stesso piano io ho detto delle piano di manutenzione forestazione Triennale diamo atto un'altra emergenza
Che è quella della applicazione della legge centottantatré trentasei
Ora la legge trentasei se non dispone
Di una come dire di un bilancio idrico
Quanta acqua sia che qualità
E di che qualità è questa
Risposte ho terminato
A cosa serve a chi si
Se non amiamo questo strumenti diventa complicato anche per le
Per gli organi per le regioni e per le autorità d'ambito
Organizzare quello stesso servizio allora io credo che il piano di bacino forse bisognerebbe si è parlato di piano stracci però di organizzarli questi piani se sapete sapendo che serve presenta un grande piano stralcio per la manutenzione e la forestazione
Serve un grande piano stralcio per redigere per il bilancio idrico e questi piani stralcio debbono essere approvate debba per forza di Piano mille lentamente se sono tutti insieme no indipendentemente se abbiamo tutta la casistica che ci dice
No dieci anni sono troppi doppiamente dieci anni sono troppi bisogna ma no ma sono troppi anche tre anni guarda dopo dopo no su questo punto non non possiamo essere disarma
No non sto parlando di due settimane ma non sicuramente non penso a dieci indocianina parenti sono anche passati tra tra un po'e non abbiamo piani non mettono su questo è un punto serio abbiamo invece bisogno di una legge che dia dei tempi
Diabete non è possibile avere organismi che lavorano questo non è più sopportata perché fallito insomma questo strumento ormai e fra gli altre questioni la gestione e l'ho detto cede aprire un ragionamento intorno alle questioni del controllo che ovviamente
Aperto
Grazie adesso la parola d'architetto Costanza Berra
Gli ultrà del generale Anders lavoro con la discesa del suolo
Jennifer arriveranno scusa
Tra l'altro il fronte ma io dell'intervento del sottosegretario mia Mattioli mi aiuterà spero a essere abbastanza sintetica anche se non è facile un cercando di seguire un ordine anche quello del documento di Legambiente
Sul piano della dell'assetto politico istituzionale attualmente è una grande entropia molti soggetti che operano su un fondo si sovrappongono in comitato dei ministri Presidente Consiglio due ministri la Protezione Civile
Altri organismi gelosi Autonomie
Questa è una questione da risolvere
La io credo che un po'di concorrenza anche all'interno amministrazioni pubbliche sia utile
Perché comunque lo strumento assenza del però ecco quando sposi che assorbe confusione infatti ci sono le autorità per la disciplina del concorrente per mettere ordine anche grezzo e quindi ci vuole un po'da decisamente un intervento di e riorganizzazioni in questo settore
Quello che mi addolora come direttore generale per la difesa del suolo e che la competizione più che farsi sui contenuti delle cose cioè allora la competizione sul chi presenta per primo una proposta di indirizzo e coordinamento tra polizia idraulica sui minimi del tuo sull'Italia e sui criteri di spesa
Si fa invece sulla competenza
Chi deve fare cosa devo dire che l'unica vera occasione nella quale siamo riusciti a avere un rapporto stretto e proficuo tra amministrazioni centrali anche se ha comportato un processo lunghissimo per certi versi snervante è stato in occasione del decreto di riparto dei fondi a centottantatré è durato venne io l'ho trovato questo decreto che era
Così languidi ma abbiamo convocato il sottosegretario Mattioli è dovuto intervenire alla fine permettere lo stop a questa discussione preparatorie comitato dei ministri credo che ci siamo riuniti sei o sette volte ad amministrazioni centrali del Comitato anziani del suolo però voglio dire è stata si è sviluppata sono sviluppati una serie contributi utili realmente
E il l'atto di riparto che sta per andare in Gazzetta Ufficiale e dalla ventiquattro ottobre alla corte dei conti dal ventiquattro luglio è andato in Consiglio dei ministri speriamo che esca in fretta contiene alcuni principi i nuovi tra cui introduce tenta di introdurre quello che richiedeva chi mi ha preceduto nell'intervento
Cioè cerca di dare qualche tempo
Proprio perché ci siamo resi conto come amministrazioni centrali che una serie di attività contenute nella centotrentatré non avevano un orizzonte temporale eravamo arrivati al punto che i poteri sostitutivi e confronti alleggerite adempienti più pur previsti nella centottantatré
Non si potevano di fatto attuale perché
Non era associato a nessuna delle non è associata nella legge a nessun adempimento della stessa legge un scadenza a meno che non si intenda che la scadenza per il Piano di bacino sia la
Scadenza del mille novecento novantaquattro
In quanto al novantaquattro con la Finanziaria novantaquattro si doveva preparare il piano degli interventi sulla base dei tre piani triennali intervento redatti dalle autorità di bacino ma siccome abbiamo abbondantemente sfondato questo termine evidentemente diventava un po'difficile interpretata in questo modo e quindi certamente tempi i tempi io credo che si possano concordare concertare nelle sedi migliori e una di queste sedi è ormai certamente la Conferenza Stato Regioni
Va però detto nei confronti dell'assetto istituzionale che le regioni in cui ci accingiamo ad evolvere
Una parte rilevante o forse tutto addirittura delle funzioni che oggi sono riservate allo Stato ogni qual volta si parla loro
Di rendicontazione sullo stato di attuazione di interventi di fissazione di termini di fissazioni di meccanismi di penalizzazione o di subentro sostituzione PRI in caso d'inadempienza
Proprio per cercare di avere un meccanismo che diciamo sia autonomamente funzionale senza interventi esterni le regioni e questo si sottraggono te nel dibattito
Sullo schema di riparto cessato poi un'altra fase in Conferenza Stato-Regioni in cui di fatto è stato chiesto di togliere tutto quello che comportava dei meccanismi per esempio di
Diversione i finanziamenti su altre regioni eccetera per le Regioni che non spendevano o non forniva determinate comunicazioni questo è un punto secondo me di riflessione
Meriterebbe di essere approfondito
Per quanto riguarda l'insieme di questi problemi è credo abbastanza noto che stiamo lavorando a uno schema di proposta di legge di fatto è prontamente su di me
Presidenziali
Il ministro dovrà decidere le forme e poi di presentato all'estero
Devo dire noi siamo piuttosto soddisfatti del lavoro che è venuto fuori
Veniamo a qualcosa
Agli seguendo sempre la traccia il vostro documento
Qualcosa di Pippo più specifico le questioni della pianificazione oltre il problema dei tempi devo dire che ho molto apprezzato la
Il concetto di calzolaio cioè espresso dal sottosegretario Calzolaio cioè che il punto oggi rilevante da diventa la pianificazione a scala di bacino
Nel senso di considerare il bacino o il sotto persino come L'Unità ecosistemi che ha di riferimento per i vari tipi di pianificazione in questo senso non sono molto forse non ho capito ma non sono d'accordissimo sul fatto sulle osservazioni che vengono fatti qui c'è documento circa i problemi di relazioni tra i piani e il Hitler
E la necessità di rimetterci mano almeno del senso che io ho capito esserci questo documento è è probabilmente proprio ai stringatezza dello stesso documento ma io credo che vada sottolineata e rivendicata
Alla difesa del suolo vadano sprecati rivendicate due caratteristiche uno che è un problema la difesa del suolo di cultura generale cioè nel senso che è un approccio nuovo secondo principi e criteri
Che diciamo conosciamo non siamo a definire qui l'altro è un problema di applicazioni specifiche di concreti atti quindi una specificità una specialità della pianificazione idrogeologica della pianificazione per l'assetto idrogeologico
Credo debba essere comunque mantenuta per riconosciuta
Stiamo lavorando venendo ai problemi delle attività operative che vengono citati nel documento all'atto di indirizzo e coordinamento sulla polizia idraulica
Ne sorgono ne derivano mille problemi gli incroci con
Le attività che sta svolgendo la Protezione civile le attività che sta svolgendo
Che stanno svolgendo le attività le autorità di bacino c'è un problema gravissimo di mancanza di personale
Che qualcuno dovrà pure affrontare perché oggi sulle aste
Di interesse nazionale la polizia idraulica viene svolta dagli uffici decentrati del ministero dei lavori pubblici non si facciano illusioni e nessuno che con un eventuale decentramento troverà il personale
In quantità e qualità idonea a svolge le quest'attività personale eh pochissimo
Anche solo dedicandola quello non c'è il presidio territoriale per fare queste queste cose io credo che su questa attività potrebbe essere molto utilmente coinvolte il corpo forestale dello Stato
Poi Barberi ha detto ha fatto un'affermazione interessante basta una precipitazione superiore alla media che si presentano emergenza
E questa la spiegazione del perché la Protezione civile opera nel settore della difesa del suolo praticamente dappertutto
E
Noi abbiamo fatto un accurato rendiconto di tutte le informazioni che avevamo e non che eravamo disponibili al comitato misto
L'istituto a Veltri
Anche sui fondi e sui rendiconti che ci arrivano dalle regioni
Mi permetto di integrare un'informazione data qui dal sottosegretario Mattioli i duecentocinquanta miliardi sui due mila sottosegratario usato per brevità spesi duecentocinquanta no rendicontati duecentocinquanta fa una certa infatti qualche differenza c'è nel senso che stiamo cercando di di di ai aumentare quel rendiconto e quindi avere cioè avere più soggetti che rispondono al rendiconto anche di le regioni
Talora sono assolutamente il ritardo allora
La Protezione civile
Io amerei aveva mi spiace che il sottosegretario Barberi sia andato via amerei Atene un resoconto così come abbiamo cercato di farlo noi al comitato misto
Di tutte le attività della Protezione civile nel settore difesa del suolo perché confesso che il direttore generale della difesa del suolo
Non le conosce
Non le conosce due legge sulla Gazzetta
Cioè di alcune resta sostanzialmente molto meravigliato
E tornerò tra qualche minuto su questo tema anche sì ho praticamente finito il tempo e allora non ci tornerò peccato perché poteva essere di qualche tempo
Nell'ambito della frammentazione del sistema i servizi tecnici sono uno degli elementi che non si riesce a portare a a a programmi comuni almeno per quanto riguarda il ministro dei lavori pubblici lo stesso sapevo che era l'ambiente quando sono Terrevoli pubblici Etò finalmente troverò un buon rapporto con i servizi tecnici operativo e concreto
Non l'ho trovato nemmeno il in otto mesi non siamo riusciti avere collegamento col sistema informativo dei servizi tecnici
Sì vedo che si dedica molto spazio al giustamente altro prescrizioni inerti
Abbiamo da tempo pronto un decreto per e puntualizzare e garantire le procedure di escavo di inerti di competenza degli organismi misti e lavori pubblici qui di nuovo si crea un problema di sovrapposizione con le varie pianificazioni in corso
Che questo decreto ormai da sei mesi non non si riesce a chiuderlo ma bisognerà assolutamente chiuderlo certezza delle risorse finanziarie il sottosegretario Mattioli ha già sottolineato che questa è la prima legge finanziaria in cui vi è stata scusate
Il gesto poco elegante una inversione di tendenza
Per quanto riguarda i fondi della difesa del suolo nel senso che la prima legge finanziaria e qui questi fondi sono aumentati
Per il novantotto novantanove e il due mila abbiamo fatto una resistenza furibonda
Pronta alla richiesta che proveniva
Alla richiesta di trovare i fondi per delle frane in Umbria a causa del terremoto delle successive precipitazioni sui fondi era centottantatré non so come andrà a finire ma fino ad oggi questa è la prima volta che i fondi di un'emergenza
Non si sono presi sulla centottantatré e questo ha chiaramente scatenato dei fulmini sulla testa del direttore generale suolo che si è visto insultare di ogni tipo di
Perfidia e via dicendo ma io credo che sia nostro dovere difendere quei fondi per le attività di prevenzione
Già c'è adesso una nuova richiesta di aumentare i fondi per la regione Marche Regione Umbria in termini generali andando a raschiare lì dal gli alle altre regioni la questione verrà discussa in Conferenza Stato-Regioni io ritengo che quei fondi vanno trovati altrove
Arrivo alla conclusione peccato perché avrei tante cose da dire devo scegliere cosa dire
Beh una la devo dire
Il sottosegretario Barberi ha parlato di della frana di Niscemi
A me spiace molto che non sia qui Barberi moltissimo
Perché grande è stata la meraviglia del direttore generale difesa del suolo nel leggere sulla Gazzetta Ufficiale
Che il Dipartimento e la Protezione civile aveva stanziato trecentocinque miliardi in agosto
Per interventi difesa del suolo in Sicilia
Grande è stata meraviglia perché il direttore generale di vivere suolo aveva proposto a proprio ministro di non dare nessun nessun fondo
Alla Sicilia
Sulle risorse
Messi a disposizione dal CIPE per la difesa del suolo in quanto c'era arrivato un elenco di interventi assolutamente scommesso privo di logica
Quando ho letto l'ordinanza sulla Gazzetta Ufficiale ho scoperto che esisteva dal novantasei un comitato seguito da protezione civile insieme la Regione per individuare gli interventi perché quell'ordinanza
Del Novara nell'agosto c'era figlia di questo Comitato quindi evidentemente questo Comitato aveva messo insieme delle informazioni che la Regione non è stata in grado di trasferire al ministero per lavori pubblici perché altrimenti avremo usate principe
Cioè quelli quando c'è stata la frana di Niscemi
Sì ho accertato se la Regione Sicilia ci aveva mai segnalato questa cosa
C'è un visto che
C'era un cento milioni da qualche parte in qualche forma voglio visto che nell'ambito degli interventi della protezione civile
C'era un finanziamento di alcune centinaia di miglia di milioni per una frana su una provinciale di Buscemi
E non per la frana di Niscemi il che vuol dire
Se la situazione era evidente
Come ci è stata descritta io non sono mai andato a Buscemi
Che è la commissione che è andata girando per la Sicilia a individuare immagino che l'abbia fatto perché ha lavorato un anno a individuare le priorità siciliana non sia resa conto di questa enormità
Oppure se se ne rese conto ho avuto indicazioni diverse alla Regione allora qui è assolutamente necessario che noi ci mettiamo d'accordo su come si procede
Perché se poi facciamo provvedimenti da trecento miliardi a colpo che nonché
C'entrano gli obiettivi prioritari evidentemente rischiamo di non essere di non dare un contributo importante alla soluzione la prossima volta che Legambiente organizzerà un seminario su questi argomenti
Mi riferirò su cosa stiamo facendo per fermare sdemanializzazione Cibaldi su Vialli cosa stiamo facendo sui minimi sferra vincolare le rilascio delle concessioni ai minimi dei flussi legali
Che ormai una clausola
Permanente in tutti i decreti di concessione che vengono sottoscritti dal ministero per il trasferimento dell'acqua Ka regioni meridionali e per evitare che si finanzino opere da parte del ministro dei lavori pubblici
Che stiamo cercando di fare in modo anche da parte del ministero Agricoltura con concessioni di derivazione in disordine grazie
Grazie
Anzi sarei contento e senza aspettare il prossimo seminario il direttore generale di perdere solo ci va ambasce queste carte per prima ancora arrivato dalla Giuliano Cannata però ben tornato ancora una battuta
Sulla questione del personale che pure è un problema grave e che va affrontato altrimenti non non si risolverà a livello del suolo
Per quanto riguarda gli organi decentrati dello Stato nel passato alcuni casi dobbiamo ringraziare il fatto e mancanza del personale perché io e mia quello che voglio deve fare il personale perché con più personale corsi d'anni fa abbassare i più bravi allora è chiaro che a me
Sì io sono molto contento che vada prendendo consenso questa proposta di l'istituzione di una nuova autorità di bacino nazionale nel nel Meridione
Che sulla quale già da tempo andavamo ragionando e che era stata poi lanciata così in modo un po'estemporaneo dal convegno di Matera del PDS
Quindi visto che il consenso sembra generale non ci spendo altre parole dirò soltanto una cosa chiaro che questa autorità a scopi più profonde più ampi che non soltanto quello di intervenire nel nodo spinoso dell'Ente autonomo acquedotto pugliese però almeno una cosa devo ricordare guardate che il trasferimento d'acqua
Dei Baccini campani e Lucania alla Puglia e dell'ordine dei due miliardi di metri cubi all'anno
Guardate che un cittadino pugliese oggi consuma mille cinquecento litri al giorno che il periplo del massimo sconosciuto in dalle dalle statistiche mondiali ecco quindi Eva non non pensiamo trasferimenti precise sono tanti se ne saranno sempre Montedomini preferisce una quota d'acqua sta bacino del del Tevere a quella dell'anno centootto mila centottanta milioni metri cubi l'anno centootto milioni qui parliamo di due miliardi il problema è talmente macroscopico talmente schiacciante che merita un intervento di questo tipo
Torniamo invece i discorsi generali
Sì esiste esisterà sempre questa problema di unificazione del ministero eccetera eccetera io però francamente non mi lascerei paralizzare andiamo avanti facciamo le cose che devono essere fatte
Oltretutto poiché siamo in un clima in cui i tre sotto segretari son presa intelligenti oneste ed erano fra loro su questo problema delle contrapposizioni del del della guerra per bande fra vari enti che vogliono arraffare soldi grazie al cielo speriamo che sia finita che appartenga al passato allora se non è così stringente questo problema di risolvere a monte ore ministeri risolviamo invece quello delle della riattivazione della legge difese adesso
Legiferi sarebbe ritirarsi a bisogni pochissime cose se siete d'accordo con le cose che io ho scritto allora il il riattivare si passa per questo nodo della Bassanini del decentramento del federalismo Cece io sono d'accordissimo quanto diceva gli avevano detto anche altri il federalismo è per altri dati
Bacino in questi campi d'Italia è una federazione di oltre l'Italia bacino scrive a mano
Costituzione
Allora ecco è allora non moltissimi moltissimi dei nodi anche oltre oltretutto surrettizi dietro ai quali ci si ci si nasconde in questi giorni non avrebbero senso dato che il tempo è pochissimo vado per flash
Un'altra cosa sulla quale siamo stati un po'zitti dall'ottantanove in poi macchine avevamo chiarissimo in testa nell'ottantanove era compiono di bacino paragonabile a un PRG non esiste e non esisterà mai non c'è senso
E che la vinificazione bacino era una una attività costante aperta io me ricordo quello che diceva Massimo Serafini opere dice
Per esempio
Però
Angelini per amare agire o quello che diceva Hunter Cederna quando si discoteca questa legge l'attività di pianificazione è un'attività aperti e continua che si concreta e che diventa cogente effettive per stralci
Se noi se qualcuno avesse avuto più coraggio ho più possibilità o più fortuna nell'applicare la legge quattrocentonovantatré del novantatré che ha dato potere cogente agli stralci
Avrebbe potuto forse infischiarsene delle controdeduzioni del comune della regione il decreto che disegnava alle fasce di pertinenza fluviale era immediatamente cogente come lo sarebbe stata un piano Pacino quindi è a chi è chi
Ha detto ci vogliono dieci anni no per fare stralci del questo tipo veramente in diversi bacini italiani bastano poche settimane ma veramente bastano pochi settimane per fare stralci di questo tipo sugli sul tipo di stracci già stato detto molto non voglio ancora intervenire io
Ho sul fatto che si sarebbe potuto esercitare i poteri di surroga per quell'atrio autorità regionali che non sono esistite non è che non hanno funzionato non sono esistite io continuo a credere che questo articolo sei dava potere allo stato di intervenire subito così come poi il ministro Costa ha fatto per la regia trentasei dietro del degli ambiti territoriali laddove regna Lombardia non hanno costituito dagli ambiti ex lege coinciderà ambito col provincia punto e basta
Ecco siccome poi sì sì sappiamo le surroghe sul
Difficile improbabili cioè eccetera nella nostra proposta di legge abbiamo ma o nelle nostre piccolissima modificare leggi son d'accordo con gentili quanto meno si tocca quanto meno si modifica meglio però con questa piccola modifica
La le autorità di bacino regionali accorpate rafforzato con un minimo di partecipazione centrale dello Stato potrebbero potrebbero mediamente mettersi in marcia gestito da nessuna parte che non debbano fare
Io a me sempre mi è stato detto che boh Monti
Prese di posizione radicali provocatorie c'è eccetera per me non so provocatorio sono con che ha poi a me è successa una cosa strana dopo tanti anni che ma è stato detto che prese deposizione sono provocatorie mi son trovato a far l'assessore e quello che più era stato interpretato come provocazione lo fatto quindi non è provocazione se l'ho fatto
Ecco allora queste cose che abbiamo detto sul sul riforma del autorità non mi sembra ci sia niente di provocatorio sono proposte terra-terra ragionate misurati pesati contrastate che si possono fare subito ma si devono far subito
Lei
Sul fatto che sul fatto che i piani di baci il funzionamento delle autorità bacino ha bisogno di un esercito di professionalità di un esercito di nuova occupazione naturalmente non sono d'accordo amichevolmente Musacchio questa nuova cooperazione non è reindustrializzazione queste sono professioni immateriale il governo dell'autorità di
Beh il governo di detto bacini l'esercizio delle o tritati bacino molto di più un esercizio di uso del suolo che non una serie di progetti di
Investimento
Calzolaio parlava del PPI in Spagna che propone a un governo che per la prima volta di destra tanti anni un intervento di questo tipo io lo vissuta un po'perché ero consulente totalità e persino del Duero il Duero ai tempi socialisti pietra vorrei c'aveva un pranzo idrologico che questo signore fra ammoniti Hamas che è un famoso etero
Geologico però idrogeologo che però è anche fratello laico del l'Opus Dei in questo senso consigliere prediletto del PPI e del lui che sta rifacendo per il PPI il piano chiamo prima idrofilo Chicco questa frase bastò per demolirlo a livello del l'opinione pubblica era un piano di investimenti cinquanta mila miliardi bacino del due libero ecco il doppio del pone comunque sia cinquanta mila
Miliardi pensato come diceva passino prima il piano di bacino è una serie di quattro cinque pagine debole intenzione poi una bella lista
Interventi
Non a caso nell'anno novantuno del Prandelli per dove ero unica volta negli ultimi venticinque anni l'Italia fu battuta dalla Spagna nel consumo di cemento per capitali restò di tre o quattro chili all'anno sotto alla Spagna
La Spagna consumo nel novantuno ottocento tre chili per capita italiane consumo quell'anno settecentonovanta immediatamente dopo si è riprese il suo primato e lo conserva saldamente grazie
Cade nel novantuno il fabbro tenuto nascosto
Allora la parola al professor Paolo Urbani e poi devo dire prima aveva suggerito che è giusto dirlo sulla vicenda siciliana la richiesta USA supera questa tenterà il giorno è quella ordinanza proveniva da un'indagine la Commissione quantomeno leggera quantomeno
Io vorrei dire solo pochissime cose
Perché naturalmente stiamo parlando ad addetti ai lavori
Dalle cose che ho sentito stamattina le questioni sono
Su sempre più complesse sempre più complicate
è vero che c'è sicuramente un nuovo interesse
Un interesse forte su questa centottantatré
Secondo me sbagliato parlare di centottantatré dimenticando la trentasei ma lo dico dopo
C'è molta c'è molto fermento
Ma a mio avviso c'è anche molta confusione e la confusione secondo me non giova
Io sono un giurista e quindi di questioni istituzionali devo parlare
E vi segnalo segnalo a una sede come dire politica con
Il razzismo
La prima
La Commissione territorio della Bersani dove io ho l'onore di
Partecipare e di lavorare
Che sta lavorando su questo pesantissimo schema di decreto legislativo quello più importante dei tre settori servizi sociali attività produttivo questo
Questa Commissione territorio ambiente infrastrutture si occuperà parte più importante della cosiddetta regionalizzazione
I lavori vanno avanti
Ma non credo che per la fine di quest'anno il ministro Bassanini potrà portarli in Consiglio dei ministri
Poi c'è la commissione del Trigno
Che ha svolto e sta svolgendo una preziosa indagine conoscitiva
Come dire le indagini conoscitive sono quelle indagini che far Parlamento per dare indizi
Per dare indirizzi su quali sono le soluzioni migliori da
Prendere rispetto a una come dire a una normazione che va in qualche modo rivista
Mi risulta
Che anche il ministero dei lavori pubblici
Sta lavorando a un testo di riforma
Della centottantatré io ero stato coinvolto al tempo di del ministro Baratta nelle nelle modifiche della centottantatré da quello che ho potuto vedere la modifica il testo preparato dalla Commissione
Potrei era se non vado errato è un testo considerevoli importante
è un testo complessivo
Allora qui i problemi sono questi possiamo dibattere su tutto
Ma qui ci sono una serie di persone di addetti ai lavori di persone che sono impegnate istituzionalmente quotidianamente su queste cose voi come consulenti vuoi come responsabili di partito gol come soggetti che si impegnano su questi problemi
Non è possibile a mio modesto avviso
Lavorare su tavoli separati in questo modo
Perché e importante capire che ci sono anche tempi di passaggio di questi provvedimenti
Al di là dei contenuti sopra o di metodo
Come faccio io a farmi carico di una serie di esigenze in Commissione territorio perché è probabile che il testo
Dello schema di decreto legislativo che conferisce poteri a Regioni ed enti locali che può rivedere procedimenti amministrativi
In materia come faccio io a farmi carico
Delle necessità al di là della posizione di esperto se non conosco cosa succede su gli altri camorristi
Probabilmente proprio perché lo schema di decreto legislativo passerà prima perché nel marzo che deve passare si potrebbe travasare alcune importanti intuizioni o elaborazioni nello schema di decreto
Ma non lo so non lo sappiamo
Nello stesso tempo a mio modesto avviso devo dire che oggi pensare oggi pensare che possa passare una legge che non è un ritocco della centottantatré io ho avuto il modo grazie all'amico d'Cutrera di vedere il testo e condivido molti degli aspetti
Non ha importanza avete voi lo schema di decreto legislativo che è uscito dalla commissione Territorio o a me risulta che il Senatore Cutrera aveva lo schema di decreto legislativo il malato consegnato da uno dei membri della Commissione
Io credo che lavorare su questi tavoli separati sia sbagliato che invece occorra un momento scusami Pera abbi pazienza sia importante lavorare insieme su queste cose
E finisco di dire permettimi finisco di dire che un testo di legge della centottantatré
E il suo contenuto non entro perché in parte lo condivido
Di fronte a un Parlamento impegnato a far passare gli schemi di decreto legislativo della Bassanini a mio modesto avviso
Non avrà una corsia preferenziale come oggi è ferma la riforma qualcuno diceva sulla disciplina dei suoni sulla riforma organistica come può un Parlamento oggi occuparsi di leggi di principio ammesso che ancora ne esistano di leggi di principio
Alla luce della Bassanini esistono ancora leggi di principio col conferimento di poteri alle regioni è un punto è una riflessione su questo dobbiamo andare alla riflessione
E allora se mi scuserete perché mi scaldo
Il problema è sicuramente quello dell'assetto organizzativo un grande giurista Massimo Severo Giannini diceva attenzione occuparsi solo dell'attività il problema è l'assetto organizzativo e la struttura
E perché lo dico perché il problema oggi è sicuramente una legge che funziona funziona bene o male né che però ha dal punto di vista organizzativo delle strutture
Cioè Adele autorità di bacino
A cui sono stati conferiti dei poteri che sono incardinate nell'ordinamento
Io penso modestamente al di là dei tutte le questioni che si possono affrontare che l'autorità di bacino devono essere messe in condizioni di camminare e di funzionare
Ho sentito con terrore permettetemi al CIPE del territorio cioè tutte le volte che non si affrontano i problemi organizzativi esistenti si sposta in alto il problema
Come se avessimo bisogno di una riforma del ministero del territorio per far funzionare la centottantatré come se ci fosse bisogno di un CIPE per far funzionare le autorità di bacino
Le autorità di bacino hanno problemi di poteri di mezzi finanziari e di assetto organizzativo chiaro
In un modello cooperativo che non discuto non entro nel merito a me non interessano i problemi di conflittualità tra soggetti a me interessa il risultato ma l'organizzazione è fondamentale perché si possano porre in essere le attività e quindi vengo al secondo punto che mi premeva
La questione della pianificazione io credo che male e Bene
In una situazione di grande incertezza le autorità di bacino hanno cominciato grazie a quella sacrosanto articolo della quattrocentonovantatré del novantatré che introdotti piani stralcio a far piani
I piani sono stati fatti
Hanno inciso sul territorio incidendo sulle posizioni soggettive dei privati perché i piani sovraordinati questo devono fare dettano prescrizioni
E possono come dire inevitabilmente pregiudicare interessi
Ma su questo si è aperto un grande dibattito
Sulla capacità del Piano di bacino uno stralcio di incidere sulle posizioni sulla pianificazione io capisco che qui ci sono grandi interessi ma io mi permetto di fare solo un'osservazione
Mai mai e qui parlo in una sede propria mai il piano del parco
Mai un piano del parco ha sollevato tante conflittualità come un piano stralcio sia esso del pop del Tevere o di quali altri soggetti lo stanno facendo mai ci si è domandati se un piano del parco poteva come dire incidere sulle pianificazioni sottostanti
Evidentemente gli interessi sono molti le conflittualità sono molti ma se non c'è un un'autorità c'è non c'è un ente che è dotato di poteri autoritativi forti il piano si sbriciola
E secondo me il problema fondamentale che nella pianificazione del territorio sempre di più si sta siamo di fronte a questioni di discrezionalità tecnica non politica
Se l'autorità di bacino qualunque essa sia ci dice che c'è un'esondazione
Ci dice che c'è una ricco di piena di un certo tipo sulla base di dati tecnici noi dobbiamo credergli e di conseguenza dobbiamo evidentemente dare delle prescrizioni sul territorio che tengono conto di questi aspetti non sono questioni politiche
Non sono questioni da rimandare alla Regione al comitati sul sono questioni di carattere tecnico molte volte e oggi noi sappiamo che le questioni di carattere tecnico sono fondamentali di supporto alle decisioni politiche
E sono fondamentali non se ne può puoi fare a meno
Ma sulla pianificazione si va avanti faticosamente
Però il problema è un altro e nessuno oggi passino è andato via ma chi sta dentro le autorità di bacino
Forse se ne rende conto il problema è che l'autorità di bacino finito
Che l'autorità di bacino a
Questioni relativi alla disciplina delle risorse idriche
Oh buon Dio non è un problema di come dire usi plurimi delle acque
Non c'è un problema di bilancio idrico tanto evocato e lasciato lì a marcire dal novantaquattro almeno non c'è un problema di minimo deflusso vitale garantito dalla legge
Ebbene su questo le autorità di bacino stanno cominciando a marciare
Ma lentamente ma in un quadro come dire nebuloso dov'è il catasto delle utenze la legislazione conta almeno quattro da trentatré fino alla trentasei ogni tanto legislatore dice ma facciamo il catasto delle utenze
E noi sappiamo come dire il lo stato delle concessioni
Siamo in grado di dire quali scuole lo stato delle concessioni derivazioni d'acqua pubblica assolutamente no nessuno è in grado di dircelo
E allora il punto
Secondo me importante
Perché l'autorità di bacino deve entrare a piene mani sul problema del controllo delle risorse idriche se no a che serve
A che serve
E quindi in un'ipotetica Bassanini
Ben venga il trasferimento delle funzioni all'autorità di bacino sul rilascio delle concessioni derivazioni d'acqua pubblica
Ma non ha più importanza se siano il piccola derivazione di grande derivazione il legislatore fino adesso si è spinto del dire diamo un parere facciamo che l'Autorità dia un parere sulle concessioni derivazione non parlerei con addirittura un silenzio assenso dentro
Ma non ha senso
Ma ho quasi finito ma il problema degli definitivo conoscitivo porta con sé il problema di poter incidere sulle concessioni ma le concessioni hanno una convenzione sono contratti
E sono concessioni che difficilmente possono essere smantellate solo secondo un principio di autotutela dell'amministrazione che ha rilasciato l'atto concessorio si potrebbe andare a rivedere come dire le concessioni per rivedere i canoni per rivedere le quantità erogate sono questioni che vanno affrontate altrimenti il piano rimane
Sulla carta
Ma l'ultima cosa che voglio dire questa e quindi non se ne è parlato io mi sono dovuto assentare quindi non ho visto nemmeno molto marcato nel documento quest'arte nata distinzione tra trentasei e centottantatré che demenziale a mio avviso noi abbiamo attuato una separatezza nell'uso delle risorse idriche
I consorzi di bonifica irritano ma sono sorge sottratti al mercato perché come dire danno l'acqua all'agricoltura ma senza un corrispettivo adeguato
Il servizio integrato va per conto suo e guai se non cito mandassimo con l'autorità di bacino dovesse controllare come dire il regime del SerT del servizio idrico integrato
Chiudo dicendo che nell'udienza più fatto alla Commissione Veltri
Prima di me c'era il presidente Mazzi
Il quale ha presentato una corposa memoria presidente dell'autorità di vigilanza in cui sostanzialmente al mille novecentonovantotto se n'è venuto dicendo ma signori bisogna separare accorda suolo non esiste è un falso problema hanno Vivacqua e all'autorità di bacino il suolo e si chiude il cerchio
Allora io ho segnalato i problemi ho segnalato la necessità di tavoli comuni indipendentemente da la qualifica di Tizio o di Caio la direttore generale Pera se n'è andata io sono rimasto molto scandalizzato perché il testo del decreto legislativo girava per il ministero ce l'avevano tutti e io sono stato costretto a dire a Senatore Cutrera scusami ma almeno aggiornati quelle un testo vecchio ci si lamenta perché il testo del ministero dei lavori pubblici come dire venti viene portato a conoscenza di chi di parti avverse di nemici o di persone che lavorano insieme io non credo francamente che in un governo dell'Ulivo questa situazione possa essere più oltre tollerata se no facciamo un ragionamento di scatole cinesi e non arriviamo a nessuna soluzione di carattere positivo vi ringrazio
Viaggio dalla parola all'Ulivo Ferrone CGIL
L'ultimo intervento dello riesce per definizione quello più breve io cercherò in qualche modo diventerà non è posso parlare mezz'ora un'ora
Sarò breve comunque usare soltanto due assenze tra le tante cose dette su cui sono d'accordo che non riprendo l'opera prima l'assenza sul lavoro che stiamo facendo con il ministero dei lavori pubblici a cui faceva riferimento il sottosegretario Mattioli e qui vorrei ricordare lo faremo nei prossimi giorni che nell'accordo del quattro di novembre ultimo il governo si è impegnato alla costituzione di una Consulta per la difesa del suolo da costituire presso il ministero dei lavori pubblici
Noi riteniamo che questo strumento debba vedere la partecipazione delle forze produttive delle forze sociali e funzionale d'accompagnamento la riforma dalla centottantatré perché la seconda citazione che voglio fare
Sul mentale sotto questo profilo noi siamo profondamente d'accordo con quella parte dell'intervento del professor Passino quando richiamava il problema del modo degli interessi
Perché lì ci sono la precipitazione in una serie di cose Gavioli ricordava che quando abbiamo organizzato come centottantatré una volta un seminario ma ho fatto una lunga discussione perché al primo posto a nostro avviso dovesse esserci non giurista ma un economista tra le altre cose faccio notare in qualche modo che questa rappresentanza degli interessi in quella fa una romana cui faceva riferimento passi al Circolo tipiche della difesa del suolo dell'acqua della casa su cui ci dobbiamo intanto mancano sostanzialmente rappresentanza delle forze produttive e sociali senza le quali leggi concertate che siano realmente attuate
è difficilissimo fare in questa fase storica in questo Paese
Sotto questo profilo non riteniamo che alla Consulta possiamo presentare uno schema di ragionamento su quale abbiamo provato a riflettere e che qui vi propongo in maniera estremamente sintetico il nostro giudizio è questo
La centottanta ha reso l'ha fatta nel mille novecentottantanove in un anno cioè in cui è venuta a cadere radicalmente l'ipotesi regionalista e ancora non si era fermato un'ipotesi federalista
Morto il regionalismo non fatto il federalismo il risultato è stato a nostro avviso l'impianto di una legge che una legge uguale
Sospese in qualche modo tra Stato e regioni con una serie di rimandi basta farsi raccontare dalla dottoressa Vera
Che cosa significa fare la destinazione degli impegni a settembre quando a giugno è stato fatto il DPEF che comincia a riprogrammare le risorse l'anno successivo una catastalmente un affastellamento di competenze eccetera su cui bisogna in qualche modo mettere mano i quattro punti di riferimento a nostro avviso sono quelli che sono sapete la direttiva
Europea
Il decreto Bassanini è un'esperienza utilissima legge il decreto Bassanini con a fianco la centottantatré e provando a mettere dentro il decreto Bassanini quelle che sono le oggettive esigenze di modifica dalla centottantasei
L'ultimo punto di riferimento che io credo vada richiamato qui perché essenziale come punto di partenza dell'intera riflessione e l'articolo cinquantotto del prodotto della Bicamerale perché nell'articolo cinquantotto che hanno è un esempio è fortissimo di federalismo la difesa del suolo non è tra le competenze assegnate allo Stato
Se questa cosa è vera a nostro avviso la conseguenza abbastanza semplice la difesa del suolo e una materia di competenza ordinaria delle regioni
E allo Stato devono rimanere rigorosamente soltanto fu su con compiti di indirizzi di coordinamento e di controllo qui
Non entro naturalmente della materia
Se si accetta questo schema di riferimento per noi in qualche modo abbastanza semplice ragionare semplice relativamente professor Urbani
Pensacola didattici le indicazioni che ci sono dentro ma abbastanza since in qualche modo ribaltare un po'lo schema di ragionamento che certe volte si fa perché il punto di partenza e definire questo ordinarietà delle regioni
E scommettendo sulla necessità delle regioni facciano fino in fondo e molto spesso non sono in grado di farlo soprattutto nel Mezzogiorno questo passo ma indicativo anche pensare che il federalismo solidale gli accordi di programma per l'attuazione della centottanta non sono nati non sanno nascendo al nord ai se paradossalmente non so se Chicco De Bernardinis senza ala sanno ma scenda proprio per recuperare quel concetto di filiera qui faceva riferì do Paolo Urbani nel Mezzogiorno sulla base di un'attività che a nostro avviso è estremamente interessante e sulla quale andrebbe fatto una approfondimento allo stesso modo diventa abbastanza semplice ragionare sulla autorità di bacino che sono lo strumento cooperativo dell'attività delle regioni e degli enti locali
Il principio di sussidiarietà distinzione dei soli ed introdurre alcuni meccanismi che vadano in direzione dell'assunzione dalla questione del mondo delle delle degli interessi
Io ritengo in altre parole che questo meccanismo possa comportare un meccanismo di parallelismo tremenda seicentottantatré in particolare in riferimento alla questione della introduzione della tariffa di adduzione della risorsa idrica idrica per tutti gli usi idropotabili industriali e di lì
Andando a definire gli schemi decorativi dell'insieme dei mercati
Dice per vizi ambientali così come in qualche modo sono delineati dalla trentasei con tutte le opportune necessità di di variazioni che sono evidentemente necessaria
Questo potrebbe produrre anche una semplificazione che l'altro nodo fondamentale dell'attività per per pianificatore che è un'attività richiamo Processo
Qui sono d'accordo con tutto il le cose che sono state dette ma poi sono i spiega anche e soprattutto che cosa significa la riduzione delle competenze dallo Stato
Credo che possa essere gestita all'ipotesi di soppressione della magistratura delle acque per esempio
Provvedere se si fa il questo benedetto ministra del territorio dell'ambiente su cui non mi pare che ci sia o no coerenza costituzionale né da parte del ministero dei lavori pubblici dettando meno
Cosa mi sembra più grave da parte del ministero all'Ambiente che dovrebbe fare di più su questo piuttosto che occuparsi i lavori di pubblica utilità consentirmi di esprime la mia opinione e
è possibile concepire perché vanno aboliti tutto quella caterva
Di vari diverse nazionale Consiglio superiore dei lavori pubblici e così via debito di fare mettendo delle singole cose l'ultimo punto è che questo schema di ragionamento
Attenti abbastanza rapidi e sono quelli indicati appresso rubano noi riteniamo cioè che l'attuazione decreti legislativi della cinquantanove
In visione con questo meccanismo a cui facevo riferimento posso a produrre e debba produrre secondo
Disposizioni normative vigenti un risultato entro febbraio marzo dell'anno successivo
In ultimo credo che vada posta questa questione della semplificazione delle normative c'è una legge che prevede la presentazione annuale
Di meccanismi di semplificazione e credo che questo debba stare dentro questo processo di
Di forma perché diventa un punto assolutamente essenziale per tutte le cose conosciamo accanto a questo l'ultimo punto il testo unico ma io su questo credo che bassi la parola
Grazie
A Fabio Trezzini che il massimo alla fine all'inizio ha collaborato
Alla stesura questo documento
Ma questo punto dalla discussione non è che ci sia più molto da dire se poi ognuno infatti Zarcone i punti sui quali è più sensibile dà importanza ad altri
Il
è vero che il il dissenso rispetto a queste proposte ai ragionamenti e abbiamo fatto oggi sembra essere
Quasi completamente fuori di quest'aula però io una riflessione sul fatto che oggi importante associazioni importanti forze politiche importanti esponenti istituzionali ma insomma una parte significativa del Governo
Sostanzialmente concordano attorno a una serie di problemi e anche sia pure non nel dettaglio attorno anche alle soluzioni beh c'è da chiedersi allora domani che cosa succede che cosa deve succedere domani
Quindi si parta dalla Bassanini si parta dalla Commissione Cutrera si parta
Da dal Comitato Veltri
Non lo so prendiamo la dà di questi tre angoli però prendiamo
Quindi condivido anche le osservazioni fatte anche da questo punto di vista dal in merito a
Una vischiosità nel sistema che rischia di essere quasi un soggetto politico a sé stante e che e quasi indefinibile o o di difficile identificazione
Volevo quindi solo puntualizzare alcuni punti che pure sono stati discussi circola
è evidente da dalla avessero fatto che non credo che ci si possa paralizzare appunto per la mancanza del ministero unico perché espone alcune cose
Possono e debbono essere fatte subito
Anche se non si vuole toccare
Il sistema di ripartizione delle competenze e
E quindi non rinfocolare i conflitti appunto in termini di di competenze che ci possono essere tra vari pezzi dell'amministrazione centrale l'amministrazione centrale quelle locali
Mi riferisco in particolare al fatto che indipendentemente appunto da questi rilevanti problemi di
Distribuzione delle competenze noi comunque abbiamo una legislazione tecnica
Sulla materia la difesa del suolo che è strade e che potrebbe essere aggiornata anche solo dal punto di vista tecnico
Mi riferisco a tutte quelle norme che definiscono i Franchi dall'alveo come si mi pulisce come non si pulisce come si interviene come non si interviene che poi guarda caso vengono sempre utilizzate
Da quei soggetti pubblici locali o centrali che fanno cattiva politica di difesa del suolo e quindi fanno l'elenco degli interventi spesso legalizza e non anche
In termini di
Responsabilità di procedure di norme che comunque obbligherebbero a una politica e interventi tampone sulla difesa del suolo che poi ormai esperienza cultura comune servono ben poco insomma
Abbiamo sentito Bardelli abbiamo poi esperienza di tutti noi ormai consolidato ciononostante si continua
Sostanzialmente finire nello stesso modo
C'è un problema stato anche sollevato molto importante secondo me relativo al consenso e alla partecipazione del pubblico
Non le so dire solo assistiamo a una
Edizione rivisitata della sindrome membri nel senso che sembra di capire che le comunità locali dalle regioni in giù
Rivendichi no e giustamente la
Il diritto di disporre del proprio territorio e poi chiedono al governo centrale il risarcimento dei danni
Che gli eventi su quel territorio su quella gestione su quel Governo del Territorio coi determinante
è però anche vero che
Una moderna politica di difesa del suolo è stato detto
Comuna mondo moderna politiche Andy pianificazione e gestione delle aree protette senza il consenso delle comunità locali non si realizzi
E quindi bisogna inventarsi il popolo rivitalizzare o consolidare strumenti di consultazione partecipazione di composizione dei conflitti
Che oggi di cui oggi abbiamo qualche esempio embrioni al embrionale ma che in altri Paesi in Europa e non solo
Hanno già del applicazioni significative anche se poggiano suoi su tradizioni anche diverse dalle nostre dal punto di vista della distribuzione del potere democratico eccetera
Un'ultima
Ultima considerazione sulla
Sui piani
E sull'essenza del piano in qualche modo
Spesso si è detto e scritto che da uno dei difetti della centottantatré quello di prevedere controlli ridondanti procedure macchinose duplicazione di di di
Di verifiche sullo stesso argomento enti organismi che si pronunciano a ripetizione sul sullo stesso oggetto
E che questo avrebbe in qualche modo
Rallentato l'applicazione della legge
è stato anche detto che la legge aveva soffriva quasi un delirio di onnipotenza nell'immaginare un piano così completo così onnicomprensivo diceva Fassino primarie
Una delle aspettative sbagliate era quella di pensare che in in poco tempo sì avrebbe avuto il piano di baci
Benissimo se però il piano di bacino ci fosse fosse stato fatto e fosse stato fatto in tutti i bacini nazionali interregionali regionali oggi noi avremmo un fabbisogno finanziario percorre diciamo
Coprire gli interventi che da questi cani sarebbero stati definiti assolutamente insostenibile cioè avremmo oggi un fabbisogno conclamato diciamo così italiani detto parecchie decine di migliaia di miliardi
E a quel punto avremmo dovuto se avessimo fatto tutti i piani dovuto ritornare indietro e inventare qualcosa di diverso
Apprezzabili è stato detto le esperienze le prime esperienze dell'autorità di bacino che cominciano a ragionare in termini di misure di salvaguardia di vincoli di fasce
Però dobbiamo capire che
Duecentocinquantaquattro chilometri quadrati vincolati sono una un'inezia
Da questo punto di vista dei dobbiamo cominciare a capire che l'unica alternativa non è solo quella di vincolare le aree a rischio ma l'unica alternativa è quella di imporre di affermare una diversa
Concezione del governo del territorio che è l'unica che ci consente di migliorare le condizioni di rischio
Del nostro Paese perché non avremo mai se non a scapito di altri investimenti decine e decine di migliaia di miliardi per fare questi interventi ammesso che servano
Non basterà vincolare le fasce di pertinenza fluviale occorre imporre una diversa un diverso governo del territorio
Da qui diciamo in qualche modo va recuperato come è stato detto diciamo il e e consolidato il l'elemento di solo ordinamento del della pianificazione di bacino della difesa del suo e quindi vanno uniforma anche all'esigenze la difesa del suolo lo sviluppo urbanistico lo sviluppo produttivo lo sviluppo e la politica agricola
Non mi dilungo adesso sulla ovvietà del del problema ma occorre capire che questa è l'unica e e consolidare questa questa riflessione anche questa è l'unica strada per poter ottenere risultati concreti e in tempi non
Non non
Non per per altre generazioni ma per la nostra
La politica di vincolo che si sta facendo oggi è bene ricordarlo serve solo a non peggiorare la situazione e però è già ampiamente compromessa grazie
Biasuzzi ringrazio tutti io belle conclusioni passando punto dando questo compito Massimo sottovalutato produca spettacolo diceva Trezzini garante anche Giuliano credo nel suo intervento via questa sala delle competenze necessarie compensa è importante anche se dietro lo schermo per non fare nulla non fare quello che se un diventa diamo non è accettabile come scusa per non far nulla ci sono tutte le possibilità di comunque di agire l'altra che è altra cosa che un po'aleggiava acqua e che noi dobbiamo rendere evidente per fare uno sforzo con ulteriore
Di capire
Diciamo la loro lo accennava anche prima i nemici da centottantatré cioè il troppe volte facciamo già venti tra difensori conosciamo quali sono invece quelli che sono stati in questi anni i sabotatori per ragionare in maniera manichea anche se è così non è giusto però fare uno sforzo ulteriore lo dico come Legambiente mangiare come diamo questo gruppo che difende centottantatré di andare è interloquire a maniera più o aggressiva è comunque modificando alcuni comportamenti di questi altrimenti
Diciamo rischiamo il rischio di avvitarsi su meccanismi di competenza e dicono che non va bene vanno affrontati vanno superati Anna Giussani nazionalizzati ma non può essere quello
Il nostro unico compito spiega cedo la parola a Massimo Saraceno
Pochissimi minuti perché mi pare
Che da un lato siano venuti dei contributi molto utili
Nell'ambito di un accordo abbastanza diffuso che abbiamo registrato con le proposte del nostro documento che avanzava la relazione
Quindi spunti trame ha molto convinto ragionamento del professor Urbani
Che dovremmo fare un grande sforzo sia da da dal punto di vista delle istituzioni sia dal punto di vista di associazioni come la nostra
Di tenere insieme i vari tavoli che stanno lavorando sulla centottantatré
Di riuscire quindi a creare un canali di comunicazione
Proprio per non arrivare a conflitti che sono inutili dentro i quali poi
Si insinuano coloro che hanno lavorato assiduamente per l'affossamento
Di questa importante innovazione legislativa
Come la legge centottanta tra di difesa del suolo
Io vorrei sottolineare che Legambiente vuole offrire un punto di vista un po'particolare che non è un punto di vista tecnico non è che ci siamo certo ci siamo anche un po'rotti le paga insomma il gruppo di lavoro con le varie modifiche così noi volevamo portare all'attenzione anche un'esperienza sociale fatta sui fiumi
Di gente in carne ed ossa i nostri piccoli modesti ma aggressivi circoli che hanno seguito vissuto le alluvioni parlato con la gente si sono difesi da quegli interessi di cui parlavo urbani
Quando coltivatori inviperiti ci dicevano che il TAR non era uscito perché la lega ambiente aveva impedito la rimozione degli accumuli di detriti ecco questo è il punto di vista con cui varchi colata la revisione della centottantatré perché io di questo resto convinto non c'è pianificazione anche se strappo eremo
Il dato che tutti quanti vogliamo strappare cioè a vere dei che le disposizioni dell'autorità di bacino i piani stralcio sono vincolanti e sovraordinati rispetto agli altri piani territoriali
Anche se noi abbiamo scritto questa cosa ma non è vissuta e capace di governare gli interessi potenti che va a scalzare
Be'non se non costruiamo uno schieramento sociale ha un'idea nuova del territorio
Che la faccia finita con l'unico pensiero fisso di qualsiasi amministratore
E cioè che il territorio in periodi di crisi siccome l'industrializzazione non occupa più e l'unica valvola di sfogo per occupare qualcuno e quindi l'unica idea che viene manco son le fogne ma è quella di fare delle nove che si vedano
Ecco se non passa una cultura nuova
E governa anche e mette in moto delle forze vive io credo che noi possiamo strappare tutte le innovazioni istituzionali che resteranno sulla carta io di questo sono convinti non ci sono commissari ad acta in grado di imporre nel bacino del Po
Il fatto che dato umani nelle fasce fluviali laddove è arrivata l'acqua l'alluvione del novantaquattro non si fa più niente che non sia appunto quello di una gestione ambientale
Di quelle fasce io credo che questo sia importantissimo
Vorrei aggiungere ho finito che invieremo noi rifaremo il testo di questo documento io Trezzini Venturi Cannata
Lori scriveremo sulla base di tanti questi spunti cercheremo di noi invieremo le sedi di competenza nel senso che la commissione Veltri e alla commissione Cutrera
Invieremo questo punto di vista con questa caratteristica sociale
Vorrei aggiungere che a gennaio questo documento che faremo lo faremo vivere nell'Operazione Po a Parma
Cioè in attività direttamente sul Po quello che passino rivendicava cioè non è solo un problema di consultazione è un problema proprio di mettere in moto una domanda dei cittadini di forestazione di difesa idrogeologica
Di quello che qui ci siamo raccontati che io spero sia l'ultima volta dato che siamo tutti ci conosciamo a memoria
La discussione fra gli addetti ai lavori spero per una volta la prossima nostre sapeva la faremo appunto sul Po di parlare anche diciamo con un po'di cittadini già ah con quelli che abitano appunto attorno i fiumi vi ringrazio e grazie del racconto
No
No