"Moneta unica e poi... Quale Europa, quale capitalismo?" convegno organizzato dai Giovani Imprenditori della Confindustria nei giorni 3 e 4 ottobre 1997

Per cortesia ricominciamo
Poi Presidente cameriere scure
Poi scaduta di Albert
Siamo
Partenza in ritardo cercherò di velocizzare il tutto
Ringrazio vivamente gli organizzatori dell'odierna prestigiosa manifestazioni ed in particolare il presidente dei giovani imprenditori riuniti a Marcegaglia
Per avermi consentito di esprimere il punto di vista del sistema camerale della Campania
Sul tema oggetto di dibattito mi preme far rilevare peraltro che da molti anni l'Unioncamere Campania non fa mancare il suo contributo al buon esito dell'iniziativa che si è rivelata periodica
Utilissima occasioni di confronto fra i rappresentanti degli industriali delle istituzioni delle forze politiche il tema di quest'anno abbastanza scontata siamo alla vigilia auspicabilmente la cautela è d'obbligo visto alla turbolenza che investito le forze politiche che corregga doveva ma che Torre che la maggioranza di governo
Della conclusione della lunga vicenda sulla moneta unica e gli imprenditori si interrogava in terra con i propri naturali interlocutori su una serie di temi
Quale Europa quale Italia quale capitalismo meno scontate appaiono le risposte perché ad esempio i modelli di capitalismo in Europa ce ne sono molti più o meno rispondenti alle esigenze di sviluppo dei vari Paesi coerenti con le filosofie politiche ed economiche espresse dai diversi governi
Si va dal neo liberismo dei laburisti inglesi all'invecchiata socialdemocrazia dei paesi scandinavi sino alla curiose collaudata economia sociale di mercato della Germania
E per evitare qual è la via allo sviluppo e quale quella per l'Europa a tale quesito è ancora più difficile trovare una risposta plausibile convincente
Per un complesso di ragioni e direi di risotti il problema è che qui visse video provo ad elencare il bipartitismo imperfetto
Il modello istituzionale malandato e rinvia di faticosa e problematica riparazione la stessa povertà riuscita è disomogeneità delle forze politiche tutto ciò finisce per rendere quasi in presso potrà bile il futuro del nostro capitalismo le linee di tendenza che verranno ad affermarsi
Allo stato delle cose possiamo solo ribadire alcune caratteristiche ed alcuni limiti che non riusciamo a superare ecco di quale anzi si ha spesso l'impressione che si giochi molto pericolosamente
Mi riferisco innanzitutto al nanismo della struttura capitalistica italiane che si traduce oggi nella concentrazione del ministero del Tesoro di potere articolate ad amplissimi in parte giustificata dall'esigenza di realizzare le privatizzazioni
Attraverso variazioni ingegneristiche rese complesse proprio da quella debolezza strutturale oltre che dalla filosofia adottata dal governo
Mi riferisco in secondo luogo all'ampiezza del debito pubblico complessivo era tutto il carico aviatore che accompagnerà di conseguenza il nostro ingresso nella moneta unica
Infine non mi sembra il caso di passare sotto silenzio
Anche se si va affermando una volta minimalisti Gannon giustificata dai fatti
La frattura più netta fra nord e sud del Paese ma a questo punto sarebbe più giusto parlare di frattura fra Sud nord est era il resto del Paese
Sia per le caratteristiche strutturale alleare territoriale che per il processo eversivo che va maturando nella zona oggi più giovane ricca e dinamica del nostro capitalismo
A tutto ciò va sicuramente aggiunta un sistema di relazioni industriali cui pregi sono ben noti è che tuttavia pur come si è andata consolidando a partire dai primi anni settanta
Non può ritenersi adeguata alle esigenze di crescita del capitalismo meridionale
Il nocciolo del problema proprio queste le regole dell'Unione europea in materia di concorrenza nonché gli Effetti della stesse unioni in termini di innalzamento dei livelli competizione da un lato e quel sistema di relazioni industriali dall'altra stanno schiacciando il Mezzogiorno in una morsa mortale
Espongo qui di seguito
Moderazione più immediate di questa situazione ormai insostenibile
Il costo dei fattori nel mezzo del fiordo assolutamente irrealistico almeno quanto commisurata a livelli di produttività delle imprese locali
Gli standard di infrastrutturazione sono inadeguati rispetto alle esigenze delle grandi imprese
La pretesa è che tutta la precedente strumentalizzazione meridionalistiche
Relative risorse possano essere sostituito dall'invocato l'attivismo delle regioni meridionali è pericolosa ed oggettivamente ingiusta e talvolta rappresenta un albino
Urgono Aurora interventi strutturale innanzitutto in materia di costo del lavoro perché la legge centonovantasei è insufficiente da comunque altri obiettivi
Si colpevolizza il Sud dicendo che non c'è e spirito di iniziativa
Non è vero indagini recenti evidenze dallo sviluppo di una nuova imprenditoria attenta a cogliere le opportunità offerte da due eventi la parziale liberalizzazione dei paesi dell'est europee
E la crisi del mercato di lavoro meridionale e ha creato di fatti e non una segmentazione ma una scissione netta fra le forze del lavoro tutta latte in maniera tradizionale e quelle direttamente sposta al gioco dell'offerta e della domanda effettiva
Oggi si enfatizza il fenomeno del lavoro nero del sommerso ma nel Mezzogiorno questo fenomeno era presente anche negli anni Sessanta essersi formato oggi per il realismo del costo del lavoro Pellin da adeguate sia del sistema delle relazioni industriale Pelley caratteristiche del sistema tributario
Si può stigmatizzare il fenomeno si può ricordare ad esempio che essa produce concorrenza sleale ed effetti controproducenti sull'introduzione dell'innovazione tecnologica merceologiche
Ma non si può disconoscere il testo è un modo indotto dalla disperazione per rimettere in movimento il processo di accumulazione come lo è del resto sia pure con altre caratteristiche anche in Paesi ben più evoluti come gli Stati Uniti attraverso l'utilizzo produttivo dei fenomeni migratori
In questo clima di confusione ed io milioni o peggio di negazioni pretestuosi di difficoltà oggettive
è di problemi ormai ineludibili le organizzazioni e le istituzioni preposte a rappresentare gli interessi economici locale
Sono chiamati nel Mezzogiorno a svolgerle un ruolo nuovo e diverso
Mi riferisco innanzitutto alle organizzazione datoriale e dalle Camere di commercio
Non si può continuare a fare tranquillamente il proprio mestiere
L'Arcella contrattazione la promozione di servizi estorceva riscritte mentre l'apparato produttivo si sbriciola o si rifugio nel sommerso o semplicemente non cresce più
E non è quindi in grado di dare risposte concrete alle nostre popolazioni
Non è questo il momento di adagiarsi nel pensiero debole
E nella routine il Mezzogiorno ha bisogno di un po'goffo balli di posizioni forti e chiare fuor di diplomazie è di equilibrismi politici
Deve venire fuori progetti di grande respiro
Che obbediscano a precisi istanze degli operatori e degli utenti come quelle che sto portando avanti nella mia quasi in qualità di Presidente dell'Unione regionale e della carne di commercio di Salerno in collaborazione con l'Unione regionale in perfetto sincronismo con la regione Campania
No per fare opera di supplenza né per occupare spazi impropri ma anzi quelle svolgete sino in fondo i compiti assegnatici dalla legge
E per non tradire la fiducia le aspettative e le attese create sì intorno ai innovati enti camerali frutti della legge di
Di ordine
Per quanto mi riguarda le organizzazioni dato reale a cominciare dalla Confindustria l'ente Regione tutte le istituzioni locali saranno sempre considerati interlocutori importanti attesi necessarie ai fini dello sviluppo economico delle camere di commercio della campagna
Più veloce dei golosi
Bene lo invito il presidente della regione Campania Antonio Rastrelli ha previsto interventi
Credo innanzitutto che sia mio dovere Revolver il più cordiale saluto tutti i convegnisti
Con me rappresentante dell'istituzione pubblicato da campagna a regione
Dichiarare l'apprezzamento per questo convegno
Che è sempre qui a Capri quindi in Campania assunto un valore particolare
Ma che in queste circostanze in questo momento storico in questa condizione politica a me pare assuma ancor più importanza maggiore
Sarà molto interessante nel prosieguo vedere lo sviluppo attraverso il massimo esponente le forze politiche
Le prospettive anche della politica italiana a breve termine
Gli indirizzi
E fare una riflessione complessiva
Sul tema molto interessante che ci ha proposto alla base di questo convegno perché a me pare è parso ne sono convinto che fino a questo momento nella logica della politica virtuale cioè della politica dei messaggi
Il problema della moneta unica Leo l'ingresso dell'Italia in Europa sia stato per così dire il messaggio forte che dovrebbe coprire tutta la gamma dei problemi
Viceversa il tema che avete posto il logo
Da scontato un'acquisizione che forse nell'ordine cose
Ma pone la propria riflessione sull'argomento di fondo
Una volta che si è raggiunto questo traguardo iniziale cosa succede
Eh va be'dall'inflessione è proprio questa
Cioè quella che può sembrare che in fondo pacificamente riconosciuto
Una tappa importante un primo traguardo può essere l'inizio di una profonda
Con tubazione di un momento di difficoltà enorme peritale per l'Europa sei tutti i valori tutti gli episodi tutte le circostanze
E tutte le decisioni non siano conformi a questa nuova realtà che nasce dal momento in cui andiamo in Europa
Io credo quindi che bisogna subito comprare il campo dalla prima favola virtuale cioè che il parametro monetario sia un valore in sé
Parlando comunitario neo non è un valore in sé è solo uno strumento
Per realizzare una politica euro meno veramente europea veramente intesa
Entrano poi in funzione una serie di ulteriori valutazioni di ulteriori fattori
E quindi bisogna analizzare con grande senso di responsabilità quello che la condizione dell'economia Italia la quale non viene compensata per così dire un sostenuta dalla introduzione dalla moneta unica viene addirittura nelle sue contraddizioni potenziali esacerbata
Cioè quello che il meccanismo reale dell'economia in Italia e in Europa attraverso il meccanismo della moneta unica tende ad esasperare le contraddizioni e quindi sulle contraddizioni che bisogna guardare
Io non voglio in questo momento entrare né inventare per così dire una funzione di esperto in economia bollo solo prospettare tra le varie difficoltà che sorgeranno e sulle quali occorre subito approfondire
La particolare situazione dell'economia nazionale così come viene vista peraltro da una posizione quale quella che mi occupo
Per nel meccanismo complessivo costituzionale del nostro Paese
Presidente di una regione nel merito del Meridione d'Italia presidente alla Campania o perché con per chiarirsi mi sento la percezione di quale sarà
In un meccanismo europeo unificato
Il dramma della condizione di regioni che sono sotto di Luttwak
In un Paese dove atto mettere altre circostanze si aggiunge una profonda diversità tra zona e zona del Paese
E dove l'economia del Mezzogiorno non può essere neanche lontanamente paragonata all'economia dello
Pertanto i voti
Penali sì solo state tutte quante approfondite non c'è più da discutere
Il deficit di infrastrutture il costo del danaro la criminalità
Che pure esiste nelle nostre zone la difficoltà per l'imprenditore di trovare qui un terreno sociale favorevole al Polo alle proprie iniziative l'assenza di una cultura dello spirito
Più imprenditoriale sono realtà anche esistono
Nelle nostre zone del Mezzogiorno d'Italia
E quando la competizione si baserà su questi valori quando la competizione aveva bisogno di un Capaldi capitalismo avanzato culturalmente forte quelle differenze che esistono e che oggi sono coperte
In parte dall'assistenzialismo riparte per così dire dalla
Dallo sfuggire all'analisi concreta saranno esaltate di diventeranno esplosi
Allora riflessione la domanda che io pongo qui responsabilmente credo questo sì un mio dovere
E questa avvolta che si entri in Europa con questo sistema delle colonie differenziate nello stesso nostro Paese che cosa successe
è un vantaggio per l'Europa
Si aiuta l'Europa a realizzarsi o non si creano le condizioni perché anche questo grande meccanismo nel quale crediamo e che poi appartiene per così dire alla logica del futuro può essere
Brutta ha detto può essere
Viziato alla fonte alla base può essere una scommessa impossibile
è la scommessa impossibile
Bisogna passare invece si abbia nuovamente la volontà di costruire l'Europa a un'analisi a rimedi più
Essenziale
Io credo che anche la formula di stati inventata trovarsi inventano formule come alibi per rimuovere il problema cioè che il Mezzogiorno d'Italia non sia soltanto un problema sia anche un'opportunità
Fissata anche
Modo autorevole sostenuta e una formula che ha bisogno di contenuti
Bisogna fare di è questa opportunità diventi una potenzialità Concorezzo
Mancando la quale non esiste l'opportunità del Mezzogiorno rispetto all'Italia
E quindi l'Italia si presentato è un affronto il problema è mezzogiorno in condizioni di non poter essere qualificata
Quale Paese
Allora dalla nuova Comunità europea di fare una serie di problemi io non posso qui illustrata perché il mio compito in fondo e di dare un saluto
Ma una politica industriale seria per la campagna viceministro Bressa
Noi abbiamo preparato tutti gli atti ministro perché il Polo aveva un'auto in come riterranno si faccia in campagna
Proporrò la questione al ministro Prodi al presidente Prodi perché nel tempo più breve con l'intesa di programma Regione governo si realizzi questa realtà si comincia a creare una struttura di base politica industriale
Una forte presenza industriale articolata peraltro su un meccanismo europeo di divisione dei compiti del delle armi varie aree geografiche in un campo di un segmento molto importante per l'economia con il settore aeronautico può dare un aiuto atti quella opportunità sui servizi
E poi questo il mio personale convincimento sul piano politico riflessione di affido ai leader politici più presente è quello di agevolare subito uno federalismo forte
Federalismo reale
La speranza delle regioni d'Italia meno progredite meno forti
è proprio nell'autonomia
Della gestione di un proprio territorio dal pub risorsa
Io credo che se
La Bicamerale e se il Parlamento
L'usciranno a varare subito una riforma federale forte autentica nell'acqua nella quale riforma alle responsabilità per così dire istituzionale conseguono il potere necessario
Per cui ciascuna Regione Possa dopo un momento perequativo sviluppare il proprio modello di sviluppo secondo le proprie autonome
Possibilità beh a queste condizioni di una scelta perequativa forte non meccanismo istituzionale modificato in senso federale
Una responsabilizzazione la classe dirigente questi possono essere per così dire i parametri su cui articolare una possibilità reale speranza
Perché se questo non avviene vitali d'Europa entra attraverso la moneta unica ma non ci rimane
Questa è la visione realistica
Che sulla base anche di una serie di esperienze una serie di responsabilità che abbiamo dovuto affrontare
Porta ad un convincimento
E il convincimento che il giudice io vendo è un convincimento che appartiene alla responsabilità
Se mi dà soltanto fare uso all'untore dire tutto va bene forse potrei avere un applauso in più
Ma credo che non compiere il mio dovere invece voglio compiere il mio dovere
E dire che bisogna passare dalle formule alla politica virtuale alla politica reale
Questo convegno a questo scopo
Avrà un grande merito se è riuscita a mettere il dito nella piaga
Perché i discorsi servono ma talvolta finito finiscono per alterare la realtà dei problemi
Io credo invece la situazione politica italiana la situazione peraltro ben regioni del sud
La valutazione complessiva della condizione del nostro Paese rispetto ad altre economie
La cultura capitalistica tutto particolare l'Italia che si differenzia peraltro tra nord e sud
E che oggi è la base del meccanismo fondamentale sul particolare un processo di sviluppo della competizione europea il poi come Europa nella compiti competizione rispetto al mondo beh questa considerazioni questi parametri queste valutazioni vanno affrontate un grande responsabilità e secondo il principio la verità
Io sono convinto che questo convegno porterà queste considerazioni messaggio di speranza rimane sempre l'uomo guai se cessasse però le speranze bisogna che si facciano anche conseguire atteggiamenti concreti politica Concorezzo
Realtà operative che mancano
Nella visione reale
Delle posizioni politiche posizioni governative delle posizioni istituzionali
Lo stesso gli ho vissuto diverse esperienze so qual è la differenza
Tra il valutare infatti nei palazzi romani
E valutare infatti nelle posizioni di frontiera
Che a questa esperienza sa perfettamente che qui si gioca col fuoco
è che il Mezzogiorno può essere una mina vagante
Sulla base di questa considerazione occorre che ciascuno assume le proprie responsabilità
Per la parte che ci riguarda abbiamo fatto un programma l'abbiamo presentato riteniamo che sia valido per lo sviluppo ci siamo preoccupato delle varie componenti che appartengono istituzionalmente alla responsabilità dell'ente regionale
Abbiamo sollecitato il Governo centrale assumere per quanto riguarda l'ordine civile
Provvedimenti molto più forti e incisivi di quelli che non sono stati assunti e che non servono a niente
Abbiamo disegnato un modello di sviluppo che consentirà forse alla Campania di sollevarsi ecco la campagna tutto il Mezzogiorno
Abbiamo però bisogno di tutti i comportamenti istituzionali siano siano coerenti e l'ultimo punto che vorrei trattare perché è una materia molto delicate queste
In un momento di così grande trasformazione
Della politica economica ma anche sociale e quindi la politica in senso complessivo che sta verificando in Italia ed Europa qui valgono ancora i meccanismi istituzionali da prima Repubblica
Il comportamento delle forze di opposizione in consiglio regionale è un comportamento da prima Repubblica
Si arriva alla formula della interdizione istituzionale
Un vecchio Regolamento acconsente a qualunque dei consiglieri di parlare quanto tempo vuole tutte le volte che vuole sullo stesso argomento
Abbiamo quindi questa profonda discrasia
Tra la responsabilità chi di chi deve operare e i meccanismi istituzionali bloccati
Per cui in nome di una polemica politica senza significato rispetto ai problemi e secondo me i senza significato reale che rispetto all'acquisizione del consenso
Si realizza un blocco che in definitiva da luglio danneggia tutti
Allora la presenza anche del mondo industriale la presenza delle categorie sociali la presenza del mondo del credito la presenza delle componenti della classe dirigente complessiva del Paese
Devono in questo momento essere se non si sensibilizzate perché ci sia uno sforzo comune
Che appartenga prima per così dire a un bagno cultura
Che possano modificare gli atteggiamenti degli uomini dei corpi sociali delle categorie e poi una politica reale
Che consenta di affrontare la vita d'Europa la nuova Europa con la responsabilità la qualità e la coscienza c'è questo grande disegno comportano come esigenza fondamentale
Auguro a tutti buon lavoro e vi ringrazio
Grazie
Allora dall'Europa delle monete all'Europa dello sviluppo Sergio Romano editorialista della Stampa
Signore signori Secondo una delle critiche più diffuse al Trattato di Maastricht questa Europa non ha un'anima
E l'Europa del denaro è l'Europa dei ministri del Tesoro dei governatori delle banche centrali dei burocrati di Bruxelles non è l'Europa della cultura dei cittadini del consenso democratico
Impone sacrifici ma è incapace di giustificare se stessa in termini culturali in termini spirituali
Insomma è una banca non è una nazione
Per timore di andare controcorrente di assumere posizioni impopolari gli uomini politici non fanno nulla o quasi nulla
Per contrastare questa tesi vorrei provarci io
E vorrei farlo anzitutto con qualche richiamo storico alle ragioni politiche ideali dell'integrazione europea
Il federalismo europeo è nato dalla constatazione che tutti i Paesi europei avevano perduto la seconda guerra mondiale
Dopo due grandi guerre civili in Europa nessuno stato neppure la Gran Bretagna era in condizione di avere un'influenza sulle cose del mondo
Non è vero quindi che l'unità dell'Europa fu concepita contro la minaccia sovietica
L'unità dell'Europa fu concepita anche se nessuno ebbe il coraggio di dirlo esplicitamente contro il rischio che l'Europa tutta intera cadesse sotto l'egemonia degli Stati Uniti
I primi europeisti capirono che l'Europa avrebbe contato qualche cosa nel mondo lo stesso non sarebbe stata semplicemente una un prolungamento dell'influenza americana soltanto se si fosse unite
Ma anzitutto correva perché questo accadesse una forte riconciliazione franco tedesca e questo è il significato del trattato per la Comunità europea del carbone e dell'acciaio
Che fu firmato nel mille novecentocinquantuno
La cieca non fu una istituzione economica anche se l'accordo naturalmente si propose di regolare l'accesso al mercato del carbone e dell'acciaio per i sei Paesi fondatori
Fu una istituzione politica fu una istituzione dirette a sanare le ferite che si erano aperte in Europa dopo tre guerre nel corso delle quali Francia e Germania si erano duramente combattuti naturalmente la guerra fredda mise all'ordine del giorno il problema della difesa dell'Europa
E fu questo il momento in cui gli europeisti decisero di affrontare il problema dell'unificazione politica e militare dei sei Paesi che avevano sottoscritto il Trattato della cieca
E naturalmente ragionavano in termini ottocenteschi l'unità dello Stato comporta una bandiera comporta un esercito e inevitabilmente in prospettiva una politica estera comune
E fu questo l'obiettivo della Comunità europea di difesa che venne firmata costituita nel mille novecentocinquantadue
L'iniziativa si scontrò contro le resistenze di gelosie di alcune nomenklature politiche militari nazionali contro la particolare situazione
Della Francia in quegli anni e fallì nel parlamento francese del mille novecento
Cinquantaquattro fallita ad accendere Chamonix propose che si ripartisse dall'economia
E che i sei Paesi membri creassero un grande mercato comune ma ancora una volta non si trattò di una iniziativa esclusivamente o prevalentemente economica l'obiettivo era politico
Aggirare l'ostacolo delle gelosie nazionali
Creare una comunità di interessi e di sviluppo
Gli interessi avrebbero creato le istituzioni
E le istituzioni a loro volta avrebbero creato una nuova entità politica mai neppure per un momento di negoziatori del mercato comune
Persero di vista il loro obiettivo politico e ideale erano convinti che l'economia avrebbe avvicinato gli Stati che li avrebbe costretti ad abbandonare gli schemi tradizionali con cui avevano valutato sino a quel momento
I loro interessi nazionali e così comincia una grande parabola storica che si sta concludendo in questi giorni proviamo a riassumerla questa parabola storica per grandi linee
I Trattati di Roma firmati quarant'anni fa prevedevano l'abolizione delle tariffe doganali fra i paesi membri
Della del mercato comune questo processo si concluse esattamente undici anni dopo nel mille novecentosessantotto ma negli anni seguenti ci si accorse che le barriere doganali
Erano state sostituite da una serie di impedimenti non tariffari che avevano di fatto ricostituito la sovranità dei mercati nazionali
I singoli stati disponevano di di tutti i mezzi legislativi e amministrativi
Per proteggere il loro mercato nazionale dalla concorrenza
Degli altri paesi del mercato comune gli avevano spregiudicatamente adottati la constatazione divenne evidente grazie a una sentenza della Corte
Di giustizia delle Comunità europee del mille novecentosettantanove
La quale constatò che a dispetto dei Trattati di Roma
Esistevano molti ostacoli alla libertà degli scambi
E che questi ostacoli erano andati progressivamente aumentando nel corso degli anni in numero e in varietà
Per eliminarli occorreva
Naturalmente unificare le legislazioni nazionali ma unificare le legislazioni nazionali era reso difficile da un articolo del mercato comune che prevede per l'unificazione delle legislazioni nazionali e l'unanimità
Ogni iniziativa della Commissione in questo senso si scontrava contro l'articolo cento del trattato comune
Insomma la comunità era finita in un vicolo cieco
Avevamo abolito le barriere doganali
Ma le avevamo sostituite con una giungla di leggi e di regolamenti finanziari professionali sanitari che erano fatti apposta per impedire che i mercati si fondessero in un grande mercato unico e così comincia da quel momento la lunga marcia verso l'abolizione delle barriere non tariffarie
E verso nuove tappe di integrazione economica finanziaria e politica un grande impulso venne dalla nomina di latte allora alla presidenza
Della commissione agli inizi del mille novecentottantacinque
E dal Consiglio europeo di Milano del giugno dello stesso anno fu in quel Consiglio che metterò con le Craxi riuscirono a convincere la signora Thatcher
A superare le sue resistenze e a creare le condizioni per un nuovo trattato europeo l'Atto unico europeo
è entrato in vigore dopo le varie ratifiche nel luglio del mille novecentottantasette
E di tutti gli obiettivi del trattato della del trattato firmato a Milano quello che fu perseguito con maggiore coerenza fu il mercato unico
è entrato in vigore come sapete il primo gennaio del mille novecentonovantatré sta gradualmente trasformando le nostre economie nazionali
Le sta trasformando in una grande e unica economia integrata questo significa tra l'altro che ogni imprenditore
Europeo nel momento in cui lancia un Progetto avvia una produzione può contare su un mercato potenziale di trecentocinquanta trecentosessanta milioni di consumatori e significa tra l'altro che ogni consumatore
Può liberamente scegliere grazie al gioco della concorrenza tra le merci e i servizi che gli verranno offerti
Un solo esempio fra molti il mercato unico prevede tra l'altro che tutte le aziende di edilizie dell'Unione
Possano partecipare alle gare d'appalto
Per i lavori pubblici forse se questa regola fosse stata valida Justin dagli anni ottanta
L'Italia si sarebbe risparmiata la corruzione gli scandali
E incidentalmente l'onere aggiuntivo di cui le tangenti hanno caricato il bilancio dello Stato
Ma si fa strada naturalmente nel frattempo la convinzione che una grande area economica come quella della Comunità europea
Non possa dipendere per i propri scambi
Da una Monica di riferimento il dollaro
Il cui valore a sua volta dipende dalla politica estera e della politica interna degli Stati Uniti
Sono gli anni della guerra del Vietnam
Sono gli anni in cui Nixon sgancia il dollaro da loro e seppellisce trattati di Bretton Woods
L'Europa comincia a porre il problema della propria moneta
Il primo passo è un rapporto di un gruppo di esperti
Presieduto da Pierre Werner primo ministro del Lussemburgo
Commissionato il sei marzo del mille novecentosettanta e allora che comincia la strada dell'euro
Ma il cammino della vomitava unica è infinitamente più complicato
Di quello del mercato unico anche e soprattutto perché gli anni settanta furono caratterizzati da due grandi shock petroliferi
I quali ebbero effetti contraddittori da un lato dimostrarono una volta di più che l'Europa aveva bisogno di una moneta unica
Diversa dal dollaro
Dall'altro però accentuarono le differenze fra le economie dei Paesi membri
Che furono caratterizzati da quel momento per un lungo periodo da tassi di inflazione
Diversi fu creato un serpente monetario
Europea all'inizio del mille novecentosettantanove fu creato un sistema monetario europeo
A cui participò faticosamente anche l'Italia ottenendo per la lira dei margini
Di fluttuazione particolari
Tutti erano d'accordo sull'utilità di una moneta unica
Tutti constatavano a quanto fosse difficile tenere insieme in uno stesso fascio monetario
Economie che obbedivano a diverse logiche politiche economiche e sociali ed ecco farsi strada l'idea che la creazione di una moneta unica dovesse andare di pari passo con la convergenza delle economie
Verso gli stessi parametri debito pubblico deficit di bilancio
Tasso d'inflazione tassi d'interesse
E le ultime tappe quelle decisive furono toccate verso la metà degli anni ottanta e coincidono con l'accelerazione della marcia verso il mercato unico occorre una moneta unica proprio perché l'Europa si appresta ad avere un mercato unico
è logico credo perché questo sia necessario vi è uno stretto collegamento fra mercato e Monica il mercato unico nasce nel momento in cui l'Europa comprende la necessità di abbattere tutte le barriere non tariffarie
Che impediscono la libera concorrenza delle merci
Ma l'abolizione di queste barriere avrebbe scarsa importanza se ogni Paese
Conservasse per sé il diritto di fissare a proprio piacimento il valore della propria moneta acquistando in tal modo vantaggio competitivo indebito sulle altre monete ed è quello che è accaduto
Nel mille novecento novantadue anche se la decisione italiana non fu intenzionale dette in effetti all'Italia un vantaggio competitivo che altri paesi considerarono indebito
Ma ecco
Profilarsi sempre più evidente
Un altro fattore che esercita sul processo di integrazione europea un'influenza decisiva e che contribuisce inevitabilmente ad accelerarne questo è la globalizzazione dell'economia mondiale
E anche in questo caso le prime avvisaglie del fenomeno risalgono agli anni
Settanta eravamo stati naturalmente abituati al grande sviluppo dell'economia
Giapponese ma pensavamo che il Giappone forse per certi aspetti un pezzo d'Europa trapiantato in Asia e fummo sorpresi quando negli anni Settanta cominciamo ad assistere alla crescita tumultuosa delle piccole tigri
E poi naturalmente nel mille alla fine degli anni settanta inizio degli anni ottanta un uomo politico cinese
Lancio ottocento milioni di uomini perché tanti erano in quel momento i cinesi sulla più straordinaria strada di modernizzazione che sia mai stata intrapresa
Da un paese del mondo con le quattro modernizzazione comincia l'ingresso della Cina
Nei mercati mondiali e pochi anni dopo nel mille novecentottantaquattro la Cina conclude con l'Inghilterra un accordo che prevede la restituzione di Hong Kong alla madrepatria
A partire dal mille novecentonovantasette ma con clausole che permettono a Hong Kong di conservare per cinquant'anni
La sua totale autonomia economica e legislativa ed allora Ponton cresce vertiginosamente
Negli ultimi vent'anni le dimensioni dell'economia di non Congo
Sì sono quadruplicate il suo prodotto interno lordo aumenta ogni anno mediamente del sette virgola cinque per cento
Nel mille novecentottantacinque il reddito medio
Di un cittadino di Hong Kong
è superiore a quello della Gran Bretagna della canna da dell'Australia
E poi non basta la fine del decennio anche l'India dopo avere perduto il suo cliente
L'interlocutore Partanna tradizionale l'Unione Sovietica si affaccia sui mercati mondiali e comincia a crescere a un tasso di sviluppo del sei per cento hanno insomma in meno di vent'anni
Due miliardi di consumatori
Produttori consumatori si affacciano sul mercato e modificano totalmente i termini del problema
Anziché produrre materie prime e consumare semplicemente un po'di cotto Nina di Manchester come era stato il caso
Per tutto l'Ottocento
I cittadini dell'Asia producono consumano
In una prospettiva sempre più simile a quella dell'Occidente
Non basta grazie alla natura dei loro sistemi politici e sociali affrontano il mercato con prezzi nettamente inferiori a quelli dei loro concorrenti europei e americani
Naturalmente potremmo difenderci
Potrebbe innalzare di fronte all'esposizione alle esportazioni dell'Asia delle barriere tariffari certo che potremmo farlo
Ma se vogliamo che diventino consumatori dobbiamo permettere che si arricchiscano
E se vogliamo che si arricchiscano dobbiamo permettere loro di esportare
Ed è questo il clima in cui comincia il grande Uruguay Round per il rinnovo degli accordi Gatt sul commercio mondiale
L'accordo si è finalmente concluso dopo due mila seicento e quarantatré giorni di negoziato con la costituzione di un'Organizzazione del commercio mondiale diretta da un italiano Renato Ruggiero
Ed è quello il luogo in cui si va nei prossimi anni a
Pattuire negoziare la liberalizzazione del commercio mondiale
Perché occorre fare gradualmente su scala mondiale quello che noi abbiamo cercato di fare ancora stiamo cercando di fare su scala europea ma attenzione questo negoziato sarà molto duro perché ogni Paese soprattutto se grosso e importante
Cercherà di ottenere che gli altri leader Aligi no e cercherà di conservare per sé il massimo di protezione e il massimo di garanzie e ciò che hanno cercato di fare e cercano di fare gli Stati Uniti
E quindi l'Europa vincerà la sfida della globalizzazione soltanto se saprà affrontare il negoziato da posizioni unitario
Figuratevi sei Paesi europei andassero al negoziato per la liberalizzazione dei mercati mondiali in ordine sparso
Persino la Germania sarebbe spazzata via figuratevi l'Italia e vi ricordo che soltanto la Commissione di Bruxelles
In questi anni ha saputo difenderci dalla legge Carlsberg ton su Cuba
Dalla legge D'Amato sull'Iran e sulla Libia dalle pretese monopolistiche dell'industria aeronautica americane
Sì abbiamo potuto parlare agli Stati Uniti da posizioni di parità lo dobbiamo alla Commissione agli nostra unità
Se l'obiettivo originale dei fondatori dell'Europa
Fu quella di evitare che l'Europa cadesse sotto l'egemonia degli Stati Uniti ebbene io penso che la Commissione di Bruxelles si sta muovendo nel solco dell'ispirazione dei padri fondatori
Quindi lei euro non è soltanto una moneta è il punto di arrivo di scelte che furono fatte negli anni Cinquanta
Con forti motivazioni politiche e ideali
Certo tutti vorremmo che l'Europa avesse una politica estera e militare
Certo tutti vorremmo che negli scorsi anni essa fosse riuscita a fare da sola con mezzi propri in Bosnia senza ricorrere all'intervento degli Stati Uniti una politica europea
E certamente tutti vorremmo che al Consiglio di sicurezza l'Europa e gli europei anziché litigare fra di loro
Per un seggio in più
Si mettessero d'accordo per chiedere e ottenere un seggio in nome dell'Europa
Ma attenzione nel ragionare in questi termini siamo tutti condizionati ancora dalla convinzione che è uno Stato unitario è anzitutto una bandiera una uniforme un esercito un corpo diplomatico ebbene non è vero ogni epoca ha i suoi problemi e le sue priorità
Se in alcuni momenti della storia un'entità statale Nuova deve difendersi ricorrendo alle armi della diplomazia
O alle armi delle armi
Vi sono momenti in cui deve difendersi soprattutto con una grande ventata di rinnovamento e di modernizzazione
Le maggiori minacce al futuro dell'Europa oggi non sono politico militari
Le maggiori minacce vengono dalle sue strutture antiquate la sua innata resistenza a qualsiasi processo di modernizzazione che rimetta in discussione gli interessi consolidati delle corporazioni
Dalla rigidità del suo mercato del lavoro dalla sua assurda pretesa di regolare dall'alto la vis la ridistribuzione del reddito nazionale
O di fissare per legge la riduzione dell'orario di lavoro settimanale
Maggiori
Le maggiori resistenze vengono dalla conservatorismo di tante sue forze politiche sindacali dalla sua incapacità di prepararsi alle grandi trasformazioni tecniche sociali dei prossimi anni
Se il grande obiettivo dell'Europa e la modernizzazione lei è uno ci offre una straordinaria occasione grazie all'Euro
Vedremo ciò che la pluralità delle monete e la fluttuazione dei cambi
Ci impedisce oggi di constatare vedremo tra l'altro che la differenza tra i prezzi per uno stesso bene all'interno dell'Unione europea può anche essere del quaranta per cento
E costate Remo che vi è una larga parte dell'economia europea che vive ancora di rendita e nazionali
Lei è uno costringerà a migliaia di imprese a rinnovarsi o a scomparire
L'europa un effetto determinante sulla nostra società sulla nostra cultura sulla nostra intraprendenza soltanto un vecchio politico o un vecchio sindacalista possono restare indifferenti io di fronte a tale prospettiva
O credere che dietro questa operazione si nascondano soltanto l'egoismo e la rapacità degli imprenditori
Soltanto i conservatori della sinistra o della destra sociale
Possono non avvertire quanto questa operazione sia coraggiosa e profondamente rinnovata dice soltanto loro possono pensare che questa non sia nel senso migliore della parola
Un'operazione di cultura
Vi sono situazioni storiche
In cui l'iniziativa e la responsabilità sono nelle mani dei diplomatici e dei generali
E ve ne sono altre in cui le responsabilità storiche sono nelle mani degli imprenditori
E degli omini d'affari ascoltate per cortesia queste parole
Una classe dirigente e tale soltanto se è coraggiosa
In qualsiasi
O della storia
Le classi dirigenti si sono formate con il coraggio e la consapevolezza e trazione del rischio
Coraggio per l'imprenditore significa spirito d'impresa
Rifiuto di ricorrere allo Stato
Per il tecnico significa rifiuto di venire a patti con la qualità
Per il direttore di personale o per il direttore dell'azienda significa difesa dell'azienda e nell'azienda difesa dell'autorità della disciplina e dell'ordine
Vi sono senza dubbio padroni che si divertono
Ma ciò che vogliono anzitutto quando sono veramente padroni e vincere
Ve ne sono molti che accrescendo la loro fortuna non aumenteranno il loro piacere in un acquisto comunque pensano sono felici quando possono fare un dell'inventario un bel bilancio
E dire se stessi che la loro pena non è andata perduta
Che da tutti i rischi è uscito qualche cosa di positivo e di tangibile che la loro potenza di azione si è accresciuta
Queste parole non le ho dette io le ha dette più di un secolo fa un grande leader socialista francese
Giorgio Ress
Credo spero che parlasse di voi grazie
Bene adesso è previsto un intervento registrato del ministro della Repubblica federale tedesca Bunte ex otto ministro dell'economia prego mandiamo in onda il filmato
Stimata Asinio a presidente Marcegaglia stimato ministro ove Hasani Siniora e signori
Sono molto lieto di potervi parlare oggi in occasione del convegno annuale dei giovani imprenditori italiani a proposito del tema monetario
Come tutti noi sappiamo il conto alla rovescia procede e sono convinto che la scadenza europea del primo gennaio mille novecentonovantanove arriverà al momento giusto e porterà a una moneta stabile ed invidiabile
L'Europa e le imprese che vi operano verranno rafforzate in maniera efficace
L'euro permetterà di avere in Europa un marco stabile così come avviene al momento solo negli Stati Uniti
Il prodotto interno lordo dell'Unione Europea ammonta oggi a più di sette mila trecento miliardi di dollari statunitensi
Signore e signori voi imprenditori potete quindi valutare quali sono le chance di crescita per le imprese nel momento in cui in questo mercato vengono meno le fluttuazioni di cambio
L'istituto tedesco di ricerca economica stima che le imprese possono risparmiare annualmente in Europa beh novanta miliardi di marchi tedeschi grazie alla moneta unica
Cosa significa ora la moneta unica per la politica monetaria tutti gli Stati devono prendere atto che nella terza fase dell'Unione monetaria non si può più usufruire della politica di cambio e della politica monetaria nazionale per ammortizzare i problemi strutturali
Non esistono quindi altre vie che esulino dall'attuazione delle riforme strutturali
Le strutture del nostro mercato del lavoro si trovano sul banco di prova così come il nostro sistema pensionistico sanitario fiscale e la nostra organizzazione amministrativa
Prima di ogni altra cosa dobbiamo chiederci questi sistemi sono ancora validi ed efficienti in Europa
Sostenete la competitività internazionale delle nostre imprese e promuovete le forze innovative nella nostra società
Però signore e signori vorrei precisare inoltre che queste riforme possono essere presentate anche in assenza della riforma monetaria
Noi europei possiamo fermarci nella concorrenza globale ma solo nel momento in cui eliminiamo i problemi strutturali
Il progetto dell'unione monetaria dovrebbe tuttavia rappresentare un impulso aggiuntivo e molto conveniente per varare le riforme necessarie in Europa
Il progetto dell'unione monetaria dovrebbe tuttavia rappresentare un impulso aggiuntivo e molto conveniente per varare le riforme necessarie in Europa
Signore e signori negli ultimi anni il governo federale ha varato un vasto programma di riforme strutturali
In molti settori nel valutare i cambiamenti necessari ci siamo imbattuti notevoli contraddizioni arrivando ad intaccare lo stato patrimoniale
Tuttavia in Germania si è riusciti ad apportare innovazioni in vari settori
Questo dato di fatto viene spesso dimenticato in Italia nei dibattiti pubblici o nelle relazioni
In Germania abbiamo sviluppato maggiore competitività e senso di responsabilità ad esempio nel sistema sanitario
Abbiamo alleggerito la legge sulla protezione contro i licenziamenti ingiustificati abbiamo privatizzato le poste e le telecomunicazioni
Ma accanto a queste citate riforme non nego che ve ne sono altre importanti per le quali non abbiamo ancora raggiunto i risultati auspicati
Tra queste e da annoverare la grande riforma fiscale che prevede un sensibile alleggerimento netto per i cittadini e per le imprese come anche la riforma delle pensioni è stata avviata ma ancora non ha raggiunto i traguardi desiderati
Se consideriamo l'unione monetaria ed economica sappiamo però che gli sforzi compiuti per le riforme sono doppiamente convenienti
L'Europa raccoglie già adesso i frutti della politica della stabilità
Nel mille novecentottanta il tasso medio di inflazione in Europa ammontava a circa il quattordici per cento mentre nell'ultimo anno si è attestato sul due virgola quattro per cento
Oggi l'Italia dopo ventotto anni registra il tasso di inflazione più basso
Le chance che l'Italia di partecipare sin dall'inizio all'Unione monetaria sono sensibilmente aumentate grazie ai provvedimenti di stabilizzazione del governo italiano
Io non posso che salutare questa evoluzione non solo perché l'Italia è un importante partner politico in Europa ma anche perché è uno dei più significativi partner economici della Germania
Un'unità monetaria comune creerà nuove possibilità di scambio e nuove occasioni di cooperazione proprio per le imprese medie importanti per l'economia tanto in Italia quanto in Germania poi che la moneta unica offre una sicura unità di calcolo per i contratti stipulati nei diversi paesi
Signore e signori i successi raggiunti dovrebbero incoraggiare tutti noi a proseguire sulla strada delle riforme strutturali e a fare appello a tutte le forze per adeguarci ai criteri di Maastricht
In questo momento nulla è più dannoso delle discussioni di rinvio
Che purtroppo anche in Germania si riaccendono continuamente
Un rinvio potrebbe nuocere alle valute ai mercati finanziari
Inoltre chi si batte per il rinvio rischia di ricadere nel protezionismo politica che favorisce l'inflazione e tale atteggiamento non porterebbe altro che ad una corsa alla svaluta azione
In questo modo vengono compromessi successi dell'integrazione degli anni quaranta e la stabilità di tutto il nostro continente
Questi sono i pericoli che dovremmo temere
Al contrario reputò infondata la paura da parte di molti tedeschi di perdere la stabilità del marco
Anche la moneta unica e di questo ne sono profondamente convinto sarà una moneta stabile
I criteri di Maastricht il patto di stabilità e lo statuto della Banca centrale europea garantiscono un euro forte
Signore e signori e per me motivo di soddisfazione sapere che i giovani imprenditori italiani si occupano con interesse dell'unione monetaria ed economica
Soprattutto nell'economia niente e più importante che orientarsi per tempo verso l'euro
Signore e signori vogliate in futuro scrivere molte cifre in attivo con la moneta unica europea
Vi auguro inoltre di avere molti successi imprenditoriali e da ultimo
Molto successo il su correremo
Graziano ovviamente Rex lotta per l'augurio nel pregare i fotografi e cameramen
Nel compiere al più presto il proprio lavoro invito il ministro Franco Bassanini atteri che il suo intervento grazie
Emma Marcegaglia tracciato ieri
In modo brillante piuttosto convincente un quadro di ciò che dobbiamo fare per restare in Europa
Per garantire le condizioni della crescita della competitività del nostro sistema
Alcune di queste trasformazioni e riguardano le imprese la modernizzazione del sistema capitalistico italiano e considero importante che sia stato posto l'accento da Emma Marcegaglia su questi aspetti non solo ciò che lo Stato le istituzioni devono fare per le imprese
Ma anche ciò che le imprese devono fare per il Paese e per loro stessi
Altre cose riguardano però le istituzioni
Ci sono cose di competenza dei miei colleghi che mi hanno già parlato ne parleranno la riforma fiscale la riforma del welfare la flessibilità del lavoro
La liberalizzazione e la competizione e le regole del mercato
Io vorrei sottoporvi Brady riflessioni su un solo punto la modernizzazione delle istituzioni e del sistema amministrativa
Cercherò di argomentare brevemente tre affermazioni
Che questa modernizzazione è uno dei fattori decisivi per la competitività del nostro Paese insieme agli altri che abbiamo detto
Che il prêt
Esso di modernizzazione è ora partito
E ci sono le condizioni per accelerarlo
Che una crisi politica naturalmente lo rallenterà ebbe in modo consistente e che tra le responsabilità di chi la provoca va considerata anche questo
Primo
Nonostante isole di eccellenza il nostro sistema istituzionale amministrativo come sapete non regge il confronto con i nostri principali partners europei
Non lo regge in termini di stabilità politica di rapidità e coerenza delle decisioni
Di semplicità e snellezza delle regole
Di carico burocratico per le imprese in termini di adempimenti vincoli
Procedure
Di qualità dei servizi e delle prestazioni delle pubbliche amministrazioni
è evidente che con l'apertura dei mercati
La globalizzazione dell'economia il procedere dell'integrazione europea questi costi
Del nostro sistema istituzionale amministrativo si traducono in svantaggi competitivi in coefficienti negativi della competitività del nostro sistema
Rappresentano uno dei fattori negativi
Per la crescita dell'economia del nostro Paese
Sia direttamente perché scoraggiano le attività e gli investimenti delle impressi
Sia indirettamente perché rendono lento macchinoso e costoso l'investimento pubblico nelle infrastrutture necessarie per la crescita e per lo sviluppo del Paese
Di stabilità politica fa sì che anche riforme modernizzazione sui quali c'è l'accordo perché sono ritenute necessarie dalla grandissima parte delle forze politiche delle parti sociali
Non giungono in porto o vi giungono con pesanti ricca
Secondo
In questi mesi
Qualcosa sia mosso
Sull'instabilità politica delle amministrazioni locali
Ha giocato un ruolo estremamente positivo la legge ottantuno la legge per l'elezione dei sindaci e dei presidenti delle Province
Che ha sicuramente garantito condizioni di stabilità assai migliori
Non abbiamo ancora una legge altrettanto buona per le regioni
Anche se comunque meglio della proporzionale precedente
E lo si vede in termini di relativa maggiore stabilita poi condivido altre cose che ha detto il presidente Rastrelli prima no
Non le ripeto
Abbiamo soprattutto il lavoro della commissione di camera
Io non voglio entrare nel merito
Il progetto a aspetti discutibili dei quali per l'appunto si sta discutendo
E tuttavia la bicamerale a incardinato il tema del consolidamento del bipolarismo
Delle istituzioni della stabilità politica delle istituzioni di una democrazia governante
Della riforma dello Stato secondo il modello federale
E anche il tema della alleggerimento dello Stato e delle istituzioni da compiti non propri e non necessari
Questo è sicuramente un importante passo avanti
In una strada che è ancora da percorrere ma di cui sia iniziato il primo pezzo
Nel contempo
Parlamento e Governo
Hanno messo in moto su un versante non meno importante
Che è quello delle riforme che non richiedono
Modifiche costituzionali o che si collega una modifica costituzionale in itinere
Processi di riforma molto rilevanti dei quali non si misurano ancora gli effetti se non per una piccola punta dell'iceberg
Perché sono misure in itinere
Sono misure che non sono ancora entrati in vigore se non per una piccolissima parte
Sono misure che si stanno adottando sulla base di delega del Parlamento con decreti delegati e con regolamenti però importano le scelte di fondo
Che Parlamento e governo hanno segnato
E che sono peraltro coerenti con le scelte di fondo che per suo conto la Bicamerale ha cominciato a fare
La prima scelta
Credo molto importante e uno stato più legge e quella di uno Stato più leggero e più snello uno Stato che si concentra sul suo core business
Uno Stato che fa meno cose uno Stato nel suo insieme
Sistema delle istituzioni pubbliche
Fa meno cose
Per farle meglio
Rinuncia a gestire dove può regolare
Rinuncia regolare in modo invasivo intrusivo dove gli interessi della collettività possono essere Meglio assicurati da una regolazione più snella
Meno invadente che lascia più spazio
Alle energie e alle iniziative dei privati
Uno Stato che compra beni e servizi invece di produrre direttamente quanto costa meno comprare beni e servizi sul mercato
Uno Stato che quindi dismette una serie di non solo impresa
Ma anche una serie di attività amministrative che possono essere assai meglio a costi inferiori stabilendo le regole assicurate dal mercato
Ho fatto altre volte esempi dal collaudo degli ascensori all'escavazione dei porti che credo siano incontestabile
Fatto sul mercato consentono di assicurarle
In condizioni di migliore efficienza e a costi molto inferiori
Quindi uno Stato più leggero e più snello
Secondo una diversa distribuzione dei compiti e delle responsabilità tra le istituzioni e tra le amministrazioni
La Scelta federale basata sul principio di sussidiarietà questo significa
Non fare al centro in sede nazionale ciò che può essere assai meglio più flessibili mente in maniera più aderente ai bisogni e alle esigenze con la possibilità dei migliori sinergie
Con la società civile con i privati che può essere fatto dalle regioni e dalle Province e dai Comuni dalle Camere di commercio
Dagli enti dalle amministrazioni sul territorio
E così anche unificare semplificare le responsabilità
Ridurre la complessità dei procedimenti
Ridurre drasticamente le forme di cogestione di decisioni tra diverse istituzioni che allungano enormemente i processi decisionali e non danno certezze agli operato
La terza linea
Stato più leggero
Federalismo
Delegificazione e semplificazione delle regole dei procedimenti dei centri di decisione di responsabilità amministrativa
In parlamento ha dato al governo una delle Gaddi notevoli dimensioni a questo riguardo
L'abbiamo usata in questi primi mesi per otto regolamenti di semplificazione
Che sono al parere
Non vincolante
E vincolato da termini di tempo precisi delle commissioni parlamentari il lavoro di semplificazione e di delegificazione e però immenso
E va affrontato come ho detto altre volte con la collaborazione di tutti
Anche delle forze sociali della società civile
Che conoscendo sulla loro pelle i problemi che derivano dall'eccessivo carico burocratico dalla complessità delle procedure
Dalla dai le perdite di tempo e di denaro che derivano da procedimenti amministrativi non necessario obsoleti sono più di altre in grado di indicare al governo dove bisogna intervenire
E io direi anche come intervenire
Il quarto punto
è la riorganizzazione della pubblica amministrazione la reingegnerizzazione dei processi
La legge le legge di delega approvato quest'anno qui ha fatto una scelta io ritengo storica per il nostro paese anche se quasi nessuno ne ha parlato ha cancellato dopo centocinquant'anni il principio per cui vi è un modello fondamentale
E in genere uniforme di organizzazione modello organizzativo e gestionale per le pubbliche amministrazioni che quello
Tradizionale nei ministeri
Piramidal Buratti burocratico gerarchico voi sapete che le imprese scelgono il proprio modello organizzativo e gestionale secondo le proprie esigenze nelle pubbliche amministrazioni no
Quel modello valeva per tutti poi leggi hanno introdotto eccezioni ma si trattava sempre di eccezioni e poi Tare il Consiglio di Stato ridimensiona vanno le eccezioni riportandolo al più possibile all'elenco per la prima volta noi abbiamo detto legislatore ha detto adesso il governo deve e le amministrazioni devono attuarlo
Il modello organizzativo e gestionale libero si sceglie secondo la propria missione ci si confronta con le esperienze di ingegneria organizzativa e gestionale delle aziende private
E una rivoluzione da attuale ma di cui è stato stabilito il principio
Abbiamo liberato le amministrazioni dalle catene di questi vecchie regole di cento cinquant'anni fa
Quinto punto e il completamento della riforma del rapporto di lavoro pubblico la piena uniformizzazione delle regole del rapporto il diritto di lavoro pubblico a quelle del diritto privato
Quindi la possibilità di
Licenziare
Di regnare la professionalità e i risultati
Di licenziare i fannulloni e gli incapaci perché le pubbliche amministrazioni non possono essere istituzioni di beneficenza
Il
Diamo facoltà
Il la disegno di legge di accompagnamento della legge finanziaria
Fa un'operazione di supporto a questa scelta importante
Da assai poco per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego che scadono il trentun dicembre
Nel novantotto solo lo zero virgola quattro per cento
A fronte di un'inflazione dell'uno virgola otto
Nel novantanove l'uno virgola cinque per cento del tasso di inflazione programmato
Badate che nel quadriennio degli scorsi contratti non è vero che i contratti del pubblico impiego hanno sfondato
Sono rimasti due punti sotto nel quadriennio dei contratti rispetto al tasso di inflazione
Però abbiamo chiesto
Questa ulteriore abbiamo imposto questo ulteriore moderazione salariale
Compensando la con una serie di istituti che incentivano l'innovazione i risultati e la produttività traendo dai rapporti della Commissione Gore degli Stati Uniti alcuni elementi innovativi per esempio stabilendo che cinquanta per cento dei risparmi che ogni amministrazione riuscirà a realizzare rispetto al novantasette con innovazioni razionalizzazioni eccetera andrà di incremento
Dei fondi per la produttività e per l'incentivazione dei risultati dei dirigenti
Per esempio stabilendo che la le pubbliche amministrazioni
Possono possono
Ma
Vendere servizi aggiuntivi
Tariffa Handley e conservando una quota di ciò che
Incassano e che comportano lavoro aggiuntivo
Per incentive per aumentare i fondi per la produttività e per le indennità dei risultati dei dirigenti
Abbiamo oggi gli strumenti per introdurre perché il Parlamento ce li ha dati
Indicatori di qualità e di risultato delle attività delle amministrazioni
E per arrivare a parametrare una quota consistente delle retribuzioni su cui risultati è possibile anche nelle pubbliche amministrazioni non è impossibile in altri Paesi più avanzati forse del nostro lo sia stato
Sesto
Stiamo accelerando al massimo il Progetto fondamentale di costruzione della rete informatica unitaria delle pubbliche amministrazioni
Come sapete abbiamo già approvato
La il Regolamento che entrerà in vigore tra pochi giorni
Che consente ai privati
Di formare contratti negozi
Atti con strumenti telematici senza la carta e senza la compresenza fisica che consente alle pubbliche amministrazioni
Di formare provvedimenti e di archiviare provvedimenti con mezzi telematici e informatici
A regime non oggi tra qualche anno
L'Aipa calcolato che questo per le pubbliche amministrazioni comporterà un risparmio complessivo di venti mila miliardi
Di procedure archiviazione e quant'altro
E consentirà un forte snellimento delle attività sia dei privati che delle amministrazioni ma collegare tra loro tutte le pubbliche amministrazioni in una rete informatica unitaria significa anche
Con dare ai cittadini e alle imprese di sportelli unici cioè la possibilità di rivolgersi a qualunque terminale del sistema amministrativo per fare qualunque pratica
Ricevendo la indietro in tempi sufficientemente brevi se non in tempi reali
Nel contempo sono stati stanziati circa mille miliardi per la educazione informatica nelle scuole
Che cosa assolutamente fondamentale è inutile che lo dica in questa sede
Per poter utilizzare le nuove tecnologie che devono avere una diffusione Dimas
L'ultimo punto
Di vorrei sottoporvi è un impegno straordinario per la formazione e la riqualificazione professionale dei dirigenti e dei dipendenti pubblici sui quali chiediamo la collaborazione del sistema delle imprese
è vero che spesso i dirigenti e i burocrati non capiscono le esigenze dell'impresa
Non hanno la cultura dell'impresa non sanno quello che serve all'impresa
Però proprio a questo fine dobbiamo costruire ci stiamo ragionando un sistema di schegge di rapporti di contatti che consenta alle pubbliche amministrazioni di acquisire questa sensibilità
Queste esigenze
Abbiamo triplicato
Per nella nel Bilancio del mille novecentonovantotto i fondi per la formazione e la riqualificazione professionale dei dirigenti e dei dipendenti pubblici
Di questo devo ringraziare il ministro del Tesoro
Abbiamo fondi europei cospicui da utilizzare potendo cofinanziabili come siamo in grado di fare forse quelli che criticano questa Finanziaria non conoscono neppure questo piccolo uno dei tanti ma questo piccolo significativo aspetto
La moltiplicazione per tre delle risorse che finora erano destinate
Ad a vere nelle pubbliche amministrazioni dirigenti tecnici e personale più qualificati
Terzo e ultimo punto
Tutto questo lavoro che partito
Che è in corso che sta accelerando perché ormai abbiamo tutti gli strumenti le deleghe legislative la delegificazione
I gruppi di lavoro
I rapporti anche con Confindustria una collaborazione che sta dando risultati molto notevoli
Nell'elaborazione
Dei regolamenti di semplificazione delle deleghe
Solo per la redistribuzione di funzioni tra stato Regioni Province e Comuni già tre provvedimenti sono stati definiti anche se non sono state ancora attuate materia di agricoltura foreste caccia e pesca di trasporto locale
E di mercato del lavoro il provvedimento che tra l'altro apre ai privati l'attività di Collocamento di mediazione tra domanda e offerta di lavoro
Tutto questo lavoro in caso di crisi politica sì ferma
E in alcuni casi come la riforma costituzionale riparte da capo dopo le elezioni
Chi si assume in questi giorni la responsabilità di una crisi politica dovrebbe
Si ragionasse
Periodo ipotetico che lascio a voi qualificare dovrebbe tener conto anche di queste noi e ho finito non abbiamo tempo
In questo lavoro di modernizzazione della struttura istituzionale amministrativa del nostro Paese dovevamo farla venti o trent'anni fa altri l'hanno fatto venti o trent'anni fa oggi noi dobbiamo correre il rischio anche di sbagliare su molte cose
Per fare in due anni quello che altri hanno fatto intenti o trent'anni
Cui un fermo
Anche solo di alcuni mezzi
Rischia di portarci fuori carreggiata
Rischia di essere uno di quegli incidenti di percorso
Che magari non ci impedisce di entrare in Europa ma poi ci ributta fuori dall'Europa nei mesi successivi
Il momento di Pierluigi Bersani ministro dell'industria
Anche io dirò poi qualcosa sull'attualità ma forse il momento di proprio questo momento è il caso di ricordarsi che se qualcosa anche di più importante l'attualità esattamente comunque il più importante la nostra attualità
E che il cambiamento è fatto di una costruzione
Anche lento di un lavoro di medio periodo da un'attitudine alla coerenza
E questo appuntamento di questa marca primi mi pare orientato mostrare almeno io interpreto così la relazione via la Marcegaglia la connessione fra l'ingresso in Europa
E le esigenze e le opportunità di riforma del capitalismo italiani
Io credo che questo ragionamento questa Commissione sia una tema preziosissimo da non dispersi
E io quindi piuttosto che diciamo elencare i lavori che sono in corso vorrei rapidamente indicare la luce l'esperienza che abbiamo fatto in questi mesi qualche punto critico di questo cambiamento
Cambiamento il quale comunque siamo chiamati se vogliamo adesso essere all'altezza dei risultati che abbiamo sì e me raggiunto
è che io sceglierei questi punti il primo punto
Si potrebbe battezzare quello esser quello delle istituzioni del cambiamento forse anche della flessibilità del sistema purtroppo la parola flessibilità risulta ormai espropriata dai temi del lavoro stemmi certamente importantissime cruciali ma non esclusivi in questo in questo ambito in poche parole noi stiamo attrezzando una grande area regionale l'Europa alla sfida della globalizzazione abbiamo ben chiaro che la globalizzazione crescita
Ruggiero Romano ci ricorda sempre che ci sono miliardi persone che sono messi a mangiare o mangiare di più
Chi si affaccia lo sviluppo importa più di quello che esporta quindi bisogna incrociare una quota di questa crescita bisogna quindi tenere una traiettoria alta qualificata di competizione e bisogna anche uscire o da prodotti o da settori entrare in nuovi prodotti nuovi settori
è chiaro quindi è questo è il tema europeo per eccellenza oggi che accelerare la nascita del nuovo e più importante di rallentare la morte Del Vecchio
Ecco noi tendiamo svolgere questo tema cioè del della capacità possibilità di avere istituzioni adatte a sostenere questo cambiamento questa
Flessibilità
Prevalentemente solo che sono le regole del lavoro degli ammortizzatori sociali importanti ecco io mi limito a dire voglio essere rapido che non sei solo questo noi abbiamo dei ritardi su altre questioni fondamentali voglio citarne due una eh
Il fatto che il luogo concreto in cui si giochi il rapporto fra nuovo e vecchio
Sono il territorio
Quelle il luogo concreti in cui i mutamenti anche produttivi possono avvenire con quell'equilibrio sociale che in una società avanzata non è eludibile non è aggirabile
Noi non abbiamo ancora modelli standardizzati di intervento
Che regolino la competizione fra il territorio da un lato e sistemi che portino sul determinato territorio agibilità a processi di riconversione di mutamento siamo stati ieri in Franzo Chambery abbiamo potuto notare ad esempio l'iniziativa
Effettivamente anche non essere esterofilia
La capacità in pochi anni di trasmutare o situazioni presenze industriali capo militare una situazione di allestimenti Poli per piccole e media impresa ecco è più efficace più efficiente no naturalmente ultime si traumatizzante dove abbiamo la questione territoriale per eccellenza in euro
La questione del del Mezzogiorno
Secondo tema il tema citato lezioni mazze cari della cultura imprenditoriale e manageriale traiettorie competitiva altra vuol dire pressione c'è questa crea pressione come dite voi stress
La questione dei fattori forme e cioè noi adesso abbiamo bisogno di urgenti riforme
Riforma del fisco Ford non so se avete sentito ora Exor che diceva perché questo anche questo è un tema europeo Rizzi abbiamo fatto alcune riforme ma siamo qui che abbiamo problemi a fare un altro paio quest'altro Paesi chiamo riforma del fisco a dir niente riforma delle pensioni abbia niente
E quindi non è che c'è tutto questo tema
Viene portato al fatto che con la stabilizzazione è chiaro che e le le chance competitive Silas proprio sul sulle sedi strutturale quindi c'è questa pressione
Però in casa nostra c'è anche una pressione sul fatto che tenere quattro core competitiva significa mettere più intelligenza dentro quel saper fare che ha la caratteristica di un grande Paese di trasformatori
è un grande Paese di di di di trasformazione è che qui si innesta il problema è l'occasione
Sì tate io sono molto contento per su temi giorno striati lo lo sollevi sperperi lo ritengo Cuccia Levissima del passaggio generazionale e o manageriale
Nel corpo anche un nostro sistemi Pretoria
Non ne parliamo spesso ma genericamente in realtà siamo di fronte i prossimi anni a scelte di migliaia o decine di migliaia di imprenditori e quindi di impresse
Si mette in gioco qui una caratteristica profonda del capitalismo italiano un tal di una caratteristica dell'imprenditore italiano qui io credo che dobbiamo sapere queste decisioni le prendono uomini in carne ed ossa che hanno le loro incertezze hanno i loro dubbi anch'e e non sanno forse sempre con esattezza qual è la cosa diciamo ottimale da fare
Allora bisogna riflettere bisogna discutere
Fare l'analisi dei casi vedere cosa significa concretamente la possibilità oggi per un sistema di piccoli perché una piccola e media impresa
Di far da sé ma di fare anche assieme prima era abituata a fare assieme a un altro gruppo di impresa in logiche territoriali se tua adesso assieme a un azionista assieme a un manager assieme a un'altra impresa e quale e perché
Questi temi sono molti importanti dobbiamo organizzare credo una riflessione discussione un'iniziativa anche il profilo di un manager
Per la piccola e media impresa italiana non è una cosa che trovi sul
In commercio diciamo e lo colpì con ci sarà un'esigenza eccezionale bisogna riflettere come fare come aiutare questo tipo di process altro tema dopo l'istituzione del cambiamento diciamo la flessibilità altro tema
Per me cruciale è il rapporto fra risanamento e sviluppo nel senso con quali misure con quale ritmo il risanamento il nostro Paese si traduce in sviluppo questa domanda ben posta
Non il tema che è stato uno dei cose più rischiose di questi mesi almeno visto da noi del governo
Il tema c'è una strada risanamento c'è uno Stato e lo sviluppo quest'estate il punto più delicato il passaggio delle auto e spalle che poteva essere un fatto disastroso Pinochet
E o adesso la coppia un risanamento del quale la sua e l'economia va bene la società sta male
Quando noi siamo per la prima volta in presenza di un processore distributivo positivo dopo dieci anni o quindici di redistribuzione negativo dovuto all'andamento debito pubblico dei tassi e così via
Ecco però lo diceva anche Rex se avete se avete ascolta è chiaro che tutte le operazioni sanamente i stabilizzazioni stabilizzano monetari e così via tolgono
Interessa la rendita speculazione finanziaria riportano l'impresa al centro dell'attenzione come soggetto al quale affidare risorse
Ecco noi qui abbiamo effettivamente una cassetta degli attrezzi non adegua
Abbiamo Cindy e di trasmissione non adeguate qui basterebbe rifarle lento voglio dire no da dei temi della Borsa dal corpo e governance del sistema del credito ai fondi di fondi chiusi fondi pensione e così via dicendo
Bisogna che mettiamo al primo posto questa esigenza di riforma con qualche obiettivo concreto e potabile diciamo da subito
Per esempio noi in un processo che sapremo di essere essere lento quello dei fondi pensione bisogna che riusciamo a dare fra amministrazione forze sociali tutta l'asseverazione cessare
Così come nel sistema del credito che sarà sottoposto nei prossimi mesi bossiani quotate l'euro ha una forte
Stimolo alla ai processi di di di di riduzione dei costi qualificazione di ricomposizione appoppamento privatizzazione
Ecco
Penso che noi dobbiamo fare in modo che questo mutamento avvenga producendo un rapporto più amichevole col sistema delle imprese più
Produttivo terzo punto secondo me critico è questo quali spazi offriamo a questo diciamo un nuovo capitalismo che nella relazione di Marcegaglia veniva quindi individuate cioè il tema della liberalizzazione
Abbiamo avuto un partner a Crotone un'interessante dialogo perché Galli
Diceva a me perché non vi chiamate ministero per la concorrenza che si è visto le industrie io trovo molto interessante questo tipo di di di di affermazione ecco io allora sottolineavo ribadisco qui questo un tema cruciale is in questo Paese
Insomma si è un po'una vulgata e la quale tutto questo tema si riduce a un fatto pure di aver altissimo della distorsione dovuta la presenza pubblica in economia questa importante è un tema quindi le privatizzazioni su un tema cruciale determinante
Ecco però io ho l'impressione che portato il tema solo lì ecco qui ci si un'astuzia un po'conservatrice detto questa cosa
Perché io parto dal presupposto che per ragioni anche obiettive con maggiore o minore tardo le privatizzazioni si fanno per motivi molto semplici che possono essere
Alla portati qualsiasi considerazione per esempio che ormai si viaggia su mercati finanziari internazionali
E la la proprietà pubblica di per sé alla dimensione nazionale oppure che gli stami su un bilancio stato mai condizioni capitalizzare esigenza di nome ripresi Società e così via dicendo quindi io credo che ci sia insomma una tendenza scoop problematica in questa direzione e impressioni di ritorno indietro eccetera sono cose che secondo me non hanno e che invece la liberalizzazione con corretto questo è
Un tema molto importante sul quale diciamo c'è un'esigenza di nuovo regolazione e qui noi abbiamo una lista che non è solo a questo dei monopoli legali dei Monopoli di fatto
Ma abbiamo il problema di mercati liberate ormai da vincoli amministrativi ma che in realtà non funzionano in termini concorrenziali non hanno pressione sui costi socializza hanno dei costi
Abbiamo corporazioni ordini
Abbiamo arretratezze dal punto di vista proprio
Del del anche dei dei dei comportamenti di comportamenti che sono già nel gioco fra l'impresa spesso comportamenti e tenore sui comportamenti di dominanti ora io qui non non può voglio chiudere quindi non posso svolgere il tema della sua articolazione dico una sola cosa
Alla luce l'esperienza di questi mesi mi sento di dire che un processo di questo genere
Ho trova delle forze motrici
Ho non è in condizione di svolgersi utilmente
Perché quando per farla norme di liberalizzazione ancorché banalissima a guardare da fuori perché odiano e abbiamo ordinamento Repubblica de delle libere professioni che assolutamente fuori dall'Europa questo è indiscutibile
Beh però voglio dire tu o il Fai di notte una norma che cose no non è che ci sia una grande diciamo così discussione adesso colgo l'occasione per dire abbiamo introdotto queste norme per la liberalizzazione mercato i carburanti
Ci sono reazioni che dicono esproprio eccetera io invito alla calma ne discuteremo del merito possiamo unificare comico però non si può pensare che le riforme siano un trucco per far sì a tutte le cose come primi so bisogna che noi cominciamo adeguarsi allo schema allora dico
Questo tema però mentre l'estate sulla benzina c'erano titoloni per un mese poi questo qui finirà diciamo nel disinteresse peso pure questo un po'la nostra allora forze motrici fosse Motegi Tissot il sistema della piccoli medi imprese dell'impresa concorrenziale
E un il cittadino lavoratore che anche utente e che deve essere rappresentato anche sotto questo profili se noi troviamo una spinta organizziamo spinti mediazione possiamo anche vincere
Questa questa questa sfida
Poi potreste dire naturalmente ma intanto lo Stato potrebbe far di più perché Zard azionista può rendere più plurale il mercato e qui c'è il tema se il tema della delle privatizzazioni come occasione per creare pluralità del mercato e quindi le polemiche anche che ne conseguono
Anche qui approfitto per dire diciamo proposte le cose di oggi
E è chiaro noi non usciremo come siamo entrati dal punto di vista gli assetti capitalistici do dopo tormenti potersi privatizzazione
Tuttavia è chiaro che queste grandi privatizzazioni sono un po'anche lo specchio seppur dinamico del capitalismo che sia e quindi pochi grandi gruppi natalizie tre una pletora di soggetti industriali separati
Divisi e
Ora si dice ma perché non portate all'altezza di questa platea
Il modo di privatizzare no perché come si dice dalle mie parti non fatto di più i bocconi a misura di bocca diciamo così io non disprezzo studi per ragionamento
Se è compatibile con logiche industriali
E quindi io mi aspetto che noi in in alcuni falli non riusciamo a fare questa operazione se è compatibile con logiche industriali perché se tutto il mondo va ad una concentrazione industriale la convergenza tecnologica industriale fa telefonia fissa telefonia mobile
Mi pare abbastanza ultroneo che noi in nome di questo ragionamento andiamo a fare un danno di natura industriale ecco quindi
Dico ragioniamo torno quel a questo tema però avendo chiaro anche che il nostro compito è il DAR Massetti industriale che si è credibile sul piano del
Della compie la competizione
Ecco io ho finito dico solo siamo in giorni particolare che voglio fare un commento situazione che stiamo vivendo siamo in giornate particolare
Mi pare che siamo un po'in una sospensione questi questi diciamo cinque giorni sono da qui a martedì mi sembra di ricordare che fossero nella nella civiltà azteca che se una sospensione rituale di cinque giorni
Così di riflessione di di sospeso
Con la gravità dell'appuntamento che abbiamo di fronte ma dobbiamo anche avere fiducia nella possibilità e nel nel diciamo nella realtà di quello che abbiamo costruito noi abbiamo fatto alcune conquiste solide
Profonde che non credo possono essere spazzate via facilmente abbiamo i numeri per l'Europa
Ci sono
Elementi e segni di ripresa non ci sfuggiranno si stanno muovendo non credo che saranno facilmente dispersi l'inflazione
Riteniamo sotto controllo e non sarà le aggiustamenti
Gli adeguamenti sull'IVA credo a fare ritornarvi inviato questo processo
Ecco io dico come avete sentito anche da altri ministri noi diciamo più o meno ragione o torto ci sentiamo Corvo José per il servizio che abbiamo svolto in questi mesi che cerca di tener fermo una linea tenerla ferma con diciamo lavorando con con concordia e anche lì Pardi dirà che con disinteresse però ecco sappiamo anche bene cosa ci sarebbe da fare meno ci sembra di vederlo ma tutto questo però non ci fa vero ecco io voglio dire che siamo credo che siamo pronti tutti ad un compromesso programmatico
E a fare uno sforzo in questa direzione occupassimo romantico serio il nome delle imminenti esigenze del Paese non siamo tormenti disponibile a buttare a mare una coerenza
Di fondo il credo che tutti la pensiamo così quindi caso
Malaugurato esattamente negative molto negativo che nessuna crisi io credo che in ogni caso questo paesone forse per per affrontarla con le attitudine che hanno i cittadini europee
Soluzioni rapide mette e il Paese riprende positivamente su Terme questo mi pare indicazione del dottor prese
Grazie signor ministro è un momento molto delicato per il Paese la tavola rotonda e gli interventi successivi coordinati dall'ottimo Bruno Vespa sono sicuramente siccome tra centro lega attenzione oggi
Per cui nella sala siamo moltissimi vi invito per cortesia ad ascoltare gli interventi degli oratori nel massimo silenzio grazie dunque Bruno Vespa invito a salire sul palco Franco Bernabé
Pier Ferdinando Casini Antonio Marzano Federico Pepe
Vittorio Merloni
Rainer vai
Quindi invito anche i ministri Bassanini al ministro Bassanini
Ministro Bersani può accomodarsi
Faccio due domandine poi ci lascia
Allora
E ci sono tempi in cui i programmi dei convegni andrebbero stampati la mattina
Moneta unica e poi e ci ritroviamo a discutere invece di moneta unica prima
Allora io comincerei da Vittorio Merloni che è capitano di lungo corso della politica industriale italiana
Per chiedergli di commentare due sondaggi abbastanza discordanti che sono sui giornali stamattina
Uno su Repubblica fatto che a Capri dice che Teresa giovani imprenditori su quattro
Ritengono che la cosa migliore sarebbe un governo tecnico
Invece Milano Finanza ha fatto un altro sondaggio tra centocinquanta operatori non meglio identificati se ho capito bene
La quale invece risulta che il campione diviso esattamente in tre parti un terzo governo tecnico un terzo elezioni anticipate un terzo invece sarebbe favorevole a mettere una pezza insomma e a trovare un accordo con Rifondazione ecco allora lei che più o meno insomma l'aria assente Nusa da tanti anni secondo lei l'anima degli industriali da che parte sta
Ma io farei due considerazioni
Premetto Tino andai a parlare né agli industriali
Nei lavoratori
Io partirei dai consumatori perché se l'Europa la facciamo c'è un vantaggio per i consumatori
Dopo l'industriale si adattano quello che vogliono i consumatori
Quindi il sondaggio lo cambierei anche in un modo diverso
Vogliamo prima risolvere il problema dell'entrata nell'euro popoli hanno risolto il problema politico se vogliamo risolvere il problema dell'euro son sicuro che il sondaggio fatto sui consumatori va all'ottanta per cento a favore perché nessuno pensa abbiamo visto la bellissima Mercedes qua fuori credo che nessuno vorrebbe tornare a vedere esposta una bellissima tanta anziché una Mercedes allo stesso prezzo tutti quanti vogliono il miglior prodotto la migliore scelta la libertà di scelta
Quindi se noi entriamo dentro un euro c'abbiamo queste quindi facciamolo scegliere siamo favorevoli all'euro e poi viene problema politico e soluzioni politiche son secondo piano quindi io considero questi sondaggi
Stravolta perché non non vanno al cuore del problema allora premesso che la campata parte forse Nerio Nesi per tutti quanti sono favorevoli all'Euro
Come arrivarci attraverso una crisi governo pilotata attraverso elezioni anticipate attraverso un accordo rinegoziato con Rifondazione qual è
Io personale suggerimento che adesso non voglio credo che prima dobbiamo votare andare in Parlamento e votare chi è favorevole che non è favorevole all'euro
E poi dato risolviamo le proprie le le problematiche politiche ma penso che se ne vogliamo post poveri prima fare il dibattito politiche potrà dell'euro probabilmente non facciamo in tempo non vorrei penso che sia un problema non va be io credo che l'economia in questo momento ci abbia la priorità sulla politica
L'anno scorso c'era non dibattito all'asta andasse Moritz si discuteva quale sarebbe stato il problema negli Stati Uniti Chicco e come sarebbe stata la politica in Stati Uniti secondo che vinceva le elezioni
è assente il problema economico che vinceva sul problema politico in tutto il mondo ormai è questo qui
Quindi il problema economico vince è prioritario sul sulla di abiti Tribeca politiche che ci sono già sostanzialmente qualunque soluzione si prenda non può compromettere i risultati un po'come mettere i piedi allora ministro Bersani
Giacomo Vaciago che è un economista apprezzato ed è anche sindaco esattamente aggiunto suo sindaco a Piacenza di una Giunta centrata sulla sul suo partito sul Sole ventiquattro Ore di ieri ha detto che cedere alle pressioni sostanzialmente di di di di Bertinotti ci porta in una direzione opposta quella dell'euro
Qual è il suo giudizio
Ma a mio giudizio è che i temi i temi che pone
Bertinotti che sono come si sa tutte nel Mezzogiorno l'occupazione del lavoro dei tempi e così via
Sono temi sui quali si può discutere su temi
Che sono diciamo nell'agenda di questo governo e sui quali
Questo governo e cantieri sempre aperti
E quindi questo ci fa dire che se la possibilità disponibilità ad un dialogo che porti diciamo un ragionevole compromesso
Noi però ragioniamo o sulla base
Dell'esperienza che abbiamo fatto
Esperienza che siamo gli abbiamo fatto ci dice
Che per conquistare risultati le politiche devono avere gravi adeguati di coerenza
Questo l'abbiamo imparato
E quindi anche questo è un punto che vogliamo tenere in equilibrio
E allora si discute
Si può tronco come sono tutti presi naturalmente
E nel caso questo non fosse possibile
Certo un tema che adesso non tocca certo me svolgevo spogliare abbiamo istituti istituzione le persone
Evoca recarsi di una situazione del genere ecco io rifletto semplicemente sul fatto che interpretando punto la logica che possiamo presumere per i sensazioni che abbiamo
Dei consumatori del cittadino e così via del lavoratore
E noi riteniamo che oggi il problema sia quello di Sting non disperdere le conquiste che si sono raggiunte le opportunità che abbiamo ottenuto in queste conquiste per esempio c'è anche una conquista di tipo politico
O di cultura politica
E cioè un assetto bipolare del sistema come condizione per un avanzamento strategico del nostro sistema
Sussurrare politico economico io credo questo concetto sia molto radicato
Negli negli italiani più forse di quello che pensiamo normalmente quando abbiamo discussioni interne questo per questo lo figuriamoci se questo aspra questa indiscutibile però queste cose Bertinotti sa conosce il programma di governo conosce le vostre aspirazioni
Riconosce credo anche la vostra buona volontà
Ma quando lui mi dice se si toccano le pensioni di anzianità approvato dal suo governo Pd anche con il suo voto si va alla crisi lei per evitare la crisi torna indietro o no
Ma io ritengo impensabile che arrivate un punto nel quale sul tema rimettere mano riforme lo stato sociale un punto nel quale noi abbiamo aperto una discussione con l'insieme del soggetti sociali del mondo del lavoro
Temo su quale
Nell'organizzazione sindacale c'è stato un confronto un avanzamento delle posizioni beh noi abbiamo la strada maestra che abbiamo segnato cioè quella di arrivare un confronto col POR sociali che porta un accordo su riforme dell'UE questo è il un punto e credo che da questo punto da questo percorso noi non possiamo
Astrattamente del flirt quindi non siete disponibili a ritoccare
Quello che avete stabilito sulla riforma delle pensioni d'anzianità ma ritoccare a dir la verità non è che abbiamo stabilito su pensioni e sanità ne stiamo discutendo sulla questione sanità con un confronto che ci pare avere segni di assunzione di responsabilità i segni anche positivi
Quindi noi non abbiamo oggi in mano il punto di caduta appunto fino al punto di poter dire parlar di ritocchi
L'invito credo
Certamente noi dobbiamo fare questa riforme lo dobbiamo farle dialogo e conforme forze sociali e del dialogo anche cucito di lavoratori lo ricordo come discussione sindacate quella di andare a chiedere il consenso dei lavoratori
E questo si interessa anche come governo discutere il consenso i lavoratori che ci parla di un contratto che qui c'è un punto di svolta c'è stato quando l'Actl quando Cofferati ha detto
Le pensioni di anzianità non sono intoccabili
Io credo che quello sia stato un momento determinante di tranquillità per il governo comunque di copertura del governo e invece di malessere per Bertinotti
Allora è immaginabile che l'accordo con Rifondazione porti ad un arretramento da queste posizioni
Ma io francamente non penso e non la metterei neanche così
Ma certo Romano citando usura esercizio ricordava cosa significa avere coraggio quando si hanno funzioni dirigenti lo svolgersi e così etica prendersi le proprie responsabilità Cofferati ha fatto l'ha preso ha fatto un'assunzione di responsabilità
Noi dal da alcuni anni abbiamo fatti progressi che abbiamo fatto
Non dico prevalentemente ma insomma sostanzialmente in nome di un modo di a di un approccio delle politiche del governo
Alle al relazioni con le forze sociali fondamentali politica dei redditi l'inflazione gode eccetera eccetera noi non possiamo ribaltare uno schema che viene osservato in Europa e nel mondo
Come un una delle chiavi del nostro percorso di successo il nome di pur gravi diciamo intemperie dal punto di vista qui siamo del della torta politiche sapranno dico un qualcosa di fondo che in questo Paese non può disperde
Quindi credo che noi continueremo a discutere con lui si mette quindi la strada maestra tracciata le conversioni non si fanno
Per dovere di le conversioni a uno si fa onore conversione uno su non si fa vorrei
Onorevole Casini
Allora io intanto vorrei così tranquillizzare i nostri ascoltatori sul ruolo del CCD
C'è Mastella che dice che deve staccare il telefono per quante telefonate riceve dall'Ulivo per dar voti sottobanco è vero non è vero quando è successo come è successo non lo so se direttamente l'onorevole D'Alema che magari preferisce telefonare a lei non so chi chiami Mastella
Ciò che è sta storia
Cosa
Una cosa un po'singolare mi sembra cioè voi non siete disponibili a fare funzioni ortopediche
No
Direi che abbiamo tante vocazioni ma non questa
Mi sembra che discorso si è un po'diverso
Come siamo in uno schieramento
Debbo dire che abbiamo anche aperto nel centrodestra un dibattito serio
Che non è che adesso si è concluso
E appena incominciato un dibattito serio che dovrà culminare
Nel momento in cui noi ci presenteremo alle elezioni politiche prossime a dire il vero prevedevo che fossero un po'in tempi più lunghi
Ma comunque questo fa parte della quante probabilità ci sono secondo lesiva da adesso alle elezioni
Mi sembra che se c'è la crisi ci siano molte probabilità di andare alle elezioni però contrariamente a quanto diceva
Il presidente Merloni
Io non ritengo che il cui esito che dobbiamo porci è quello se vogliamo entrare nell'euro o se vogliamo risolvere il problema politico perché a mio Pereira e le elezioni immediate non ci fanno entrare nell'euro e non ci fanno risolvere il problema politico
Questo è il punto
Cioè non ci fanno entrare nell'Euro per le note ragioni che Merloni ha sottolineato e che io assolutamente condivido
Non ci fanno risolvere il problema politico con grande probabilità
Abbiamo un processo di riforme istituzionali di cui in questo momento sembra essersi dimenticato anche il presidente della Bicamerale picche francamente la dice lunga sul fatto che
Questo strumento
In qualche modo sulla considerazione noi abbiamo abbandonato l'idea della costituente perché credevamo alla commissione bicamerale
Debbo dire che questa crisi anche la cartina di tornasole sui propositi e sugli investimenti politici che nei confronti della Bicamerale sono state fatte perché ovvio che se finisce là
Legislatura non ci sarà
Una nuova una quarta commissione bicamerale la prossima prenderà il via parallelamente col treno delle lezioni anche il treno dell'Assemblea costituente perché i cittadini non affideranno più
Nessuna ragionevole possibilità di successo a un'eventuale quarta commissione bicamerale ma soprattutto le elezioni politiche oggi rischiano di compromettere definitivamente bipolarismo io la penso in modo diametralmente opposto l'onorevole D'Alema
Capisco il suo ragionamento
L'UI teme che un eventuale pasticcio ma il vero pasticcio è stato l'accordo di desistenza
Possa portare alla rinascita difforme confuse di grandi centri che io a bordo esattamente come Luís perché per me il centro deve essere solo alternativo alla sinistra non ci può essere un grande centro equivoco
Che non sceglie tra i due poli ora
Il bipolarismo una volta che si facessero elezioni politiche in cui abbiamo la lega e Rifondazione Comunista oltre che i due poli che si confrontano rischierebbero con grande probabilità di non dare un'autosufficienza politica uno dei due porti
A quel punto state sicuri che il grande centro nella concezione peggiore
Che può in qualche modo essere ad essa attribuito salterebbe fuori il bipolarismo sarebbe un processo del tutto compromesso io ritengo invece che se ci sarà crisi
Questo è un problema che riguarda in gran parte il dibattito che è in corso in queste ore e temo che se non c'è la crisi ci sarà lo spostamento dell'asse a sinistra del governo perché non vedo in altro modo come Bertinotti potrebbe non fare una crisi
Se non ci sarà fra se ci sarà la crisi noi dobbiamo porci il problema di andare in Europa con un atto di responsabilità
E un governo di garanzia europea nelle forme e nei modi che si potrà in qualche modo approntare e poi porci il problema di un tragitto prese di riforma istituzionale che posso in qualche modo garantire la risolutivi TAC delle lezioni prossima ecco perché francamente non mi porrei davanti a questo falso
Falsa alternativa tra andiamo in Europa voglia risolve problema politico l'acqua non andiamo in Europa e non risolviamo il problema politico l'ultima cosa
E in risposta alla provocazione di B di Vespa
Io credo che
Molti hanno una comodità e per la perseguono e questa è una comodità trasversale ai due poli anche all'interno del nostro popolo poiché le critiche che noi abbiamo formulato danno fastidio si vuole liquidare il tema che la DC apposto impedì che il CCD ha posto in ordine a La sette un lapsus
Io noto io contrariamente se vuole parlare con la persona per cinquant'anni quella fine io contrariamente ad altri non mi devo vergognare di essere stato democristiano lo sono ancora per cui il problema è un problema che
Si vuole liquidare il problema che il CCD ha posto in ordine alla setto all'identità e alle prospettive del Polo dicendo ma tanto questi poi andranno no il problema non è così
Questa crisi dimostra che noi siamo legati a un patto di fedeltà coi nostri lettori che è sacrosanto
E questo non ci limita rispetto a un dibattito nel Polo che si deve rafforzare perché noi non possiamo accettare l'idea di costruire un bipolarismo di comodo all'interno del quale la sinistra vince sempre magari con forme equivoche imbarcando chiunque da Di Pietro a Dini
A ieri Bertinotti domani chissà chi e noi siamo destinati perennemente a perdere questo è un bipolarismo falsato è un bipolarismo Emiliano che chi a cuore un bipolarismo reale deve in qualche modo a combattere
Vi si sentono le
Le sofferenze d'origine territoriale ideali allora
Veronica ci vediamo se ho capito bene lei non mi sento né sulle migliore sulla DC insomma ecco
Allora vediamo se ho capito bene lei dice attraverso la risposta Merloni agli industriali se voi vi illudete che noi approviamo la Finanziaria gratis vi sbagliate ma noi possiamo fare un atto di generosità e dobbiamo farlo verso il Paese
Ma non è che possiamo fra fra intendere l'atto dicembre sta adesso il Paese con l'atto di generosità verso Prodi che coincide con le di reazione del Polo francamente con tutto l'altruismo che abbiamo con spocchia non so se Fini la pensa diversamente ma non crea no Pili stava applaudendo quindi non la pensa diversamente
Allora premesso che non la non approvare la Finanziaria gratis se Prodi sì dimette
Lo scenario cambia io credo che se ci se succedesse questo ciascuno di noi sarebbe indotto a ragionare con grande senso di responsabilità perché non possiamo essere un'opposizione si fascista
Dobbiamo essere un'opposizione responsabile ma non ci possono essere equivoci le dimissioni di Prodi sarebbero l'atto di chiarezza
Che obbligherebbe noi come centrodestra l'assumere responsabilità
Serie nel nome di quello che interessa il Paese cioè l'Europa
Ma questo scusi in previsione di un governo che sia quasi presente noi possiamo fare la crisi non avverrà di notte si mette d'accordo con D'Alema riduce l'orario di lavoro abbiamo finito il discorso è probabile questo racconto lei non lo so non non faccio previsioni però volevo volevo capire questo Prodi si dimette e voi dite dobbiamo essere responsabili prestato che si dimetta non si capisse ipoteticamente inattese Prodi si dimette
Rimane sul tavolo un problema che non è un problema secondario e il problema è la legge finanziaria
Questa legge finanziaria lo dirà Marzano a noi non sta bene ma con aggiustamenti sostanziali
Io credo si possa trovare una piattaforma
Per assicurare comunque una legge finanziaria nei tempi previsti senza dover ricorrere all'esercizio provvisorio consentendo in questo modo l'entrata in Europa del nostro Paese però credo che il massimo di disponibilità che possiamo dare e questo al Polo con tutti i difetti che ha e che io tante volte constato debbo dire che questa volta proprio
Di responsabilità non ne ha alcuno ecco onorevole Marzano quindi voi sareste nel caso di dimissioni di Prodi sareste disponibili ad approvare una Finanziaria diversa da questa
Naturalmente se col innanzitutto scusi quindi qui tutti si riempiono la la bocca di Europa
Le parole sono una bella cosa ma guardiamo ai fatti chi sta mettendo in questo momento in crisi
Leo
Rifondazione comunista
Che apre una crisi
E però si sapeva che Rifondazione Comunista aveva un certo programma di politica economica
L'Ulivo è l'Ulivo che l'alzato il patto di desistenza con Rifondazione Comunista
E poi si chiedono elezioni anticipate che secondo giudizio sentito anche qui stamattina sono un problema dal punto di vista dell'euro
Quindi qui è tutta la sinistra che si riempie la bocca di Europa ma coi fatti i comportamenti quelli che contano sono nel senso di mettere in dubbio l'obiettivo per loro cominciamo col dire
La finanziaria vi piace questa finanziaria la mia domanda è scusi ma quale finanzia perché io non ho capito bene
Che finanziaria abbiamo di fronte quando a proposito di riforma dello stato sociale si scrive solo la cifra
Che ci si propone
Di realizzare come economie sullo stato sociale non si dice come e questo è un terzo quasi un terzo del tutto
Allora dove si va a chiedere a lui vi piace questa Finanziaria quando li vediamo un capitolo non scritto e solo una cifra
E tante altre cose non ci piace questa finanziaria
Peres ma questa è una Finanziaria per da perché nasce da una concezione di politica economica che noi non condividiamo
Prendiamo la storia della riduzione dell'orario di lavoro che si vuole incentivare con oneri a carico dello Stato io devo dirvi francamente mi dispiace forse suscitano qualche dissenso io personalmente
Sono favorevole alla riduzione degli orari di lavoro ad una condizione però ricominciato dal mio
Forse riducete il mio orario di lavoro e questo lo dicono
Quando si mette questa inconcepibile
Idea
Che riducendo l'orario di lavoro momentino i posti di lavoro
Che contro ogni evidenza
Perché i Paesi che hanno una minore disoccupazione hanno un'ora di lavoro più lungo è nei dati
E quando tutt'al più si possono ridistribuire i pochi posti di lavoro esistenti riducendola l'orario ma non aumenta
E penso ancora quando si pensa che lo Stato debba sopportare in bilancio degli oneri per la indurre l'impresa a ridurre l'orario di lavoro questo significa se lo Stato deve supportare degli organi che si vuole tassare chi lavora per consentire ad altri di lavorare meno a me pare una concezione così incredibile della politica economica che non è che noi possiamo accettare
Una concezione del genere e a questa uditorio di oggi
Io vorrei rivolgere una piccola esortazione sue deduzioni
Non condividete una finanziaria solo perché ci sono un po'di sussidi alle imprese
Bisogna ricordare sempre che la politica di susciti statali alle imprese è una politica figlia di una concezione statalista dell'economia
è l'equivalente verso le imprese esce dell'obolo che si dà ai giovani con la storia di lavori socialmente futili Illy
Io ne chiedo il coraggio di una proposta
Chiedete la riduzione graduale dei trasferimenti all'impresa e la contemporanea riduzione della pressione fiscale sulle imprese
Anche perché
Fin quando è lo Stato che distribuisce sussidi all'impresa il Governo i ministri direttori generali possono discriminare fra chi avrà e chi non riavrà
La mia sensazione è che non saranno le piccole e medie imprese poi alla fine ad avere
Possiamo
Chiedete invece una riduzione equivalente ai trasferimenti della pressione fiscale così sarete sicuri che di questo beneficio Galbraith e tutti
Dopo aver
Io so che Forza Italia soffre nello stare all'opposizione ma dei piccoli momenti rari di refrigerio altrettanto accertare la sentenza se li Doda onorevole Racco versa
Dunque io invece adesso vorrei parlare non tanto con il ministro Bassanini quanto con l'uomo politico Bassanini che pure lui è su piazza da da un po'di tempo
Forse sarò pessimista ma non mi pare che alla luce di quello che ha detto Marzano sei come credo la sua posizione rispecchia quella del Polo non mi pare che poi le probabilità di approvare una Finanziaria con il loro contributo siano molto elevate perché se non la ristrutturate per Bertinotti dovreste ristrutturarla per il Polo
è immaginabile questo
Ma intanto
Vorrei dire che
Marzano ha detto
In modo molto efficace
Alcune cose vere
Alcune cose molto ingenerose
E alcune cose che aveva già detto Visco ieri
Se questo non se lo perdonerà mai probabilmente italiana
Le cose
Le la cosa ingenerose Vespa mi consenta
Quando si dice che l'Ulivo
Non ha e l'Ulivo che non ha l'obiettivo euro ma insomma l'Ulivo governa da sedici mesi e mezzo
Sedici mesi
Che cosa abbiamo fatto in questo sedici mesi e mezzo
Fino a qui con il voto faticosamente contrattato anche di Rifondazione Comunista che cosa ha fatto in questi sedici mesi mese e mezzo
Questo
è un dato
L'abbiamo fatto ce lo ricorda Veltroni ogni giorno almeno Donati ed era anche l'abbiamo fatto diamo per letto io vorrei dire a Martena l'abbiamo fatto
Potevamo benissimo dire se è vero quello che dice Marzano che l'obiettivo Europa non è nostro potevamo benissimo fare
Una politica di bilancio è una politica fiscale meno rigorosa
Prenderci gli applausi di quelli a cui davamo benefici fiscali agevolazioni e riduzioni ridurre la la pressione fiscale non riduce ramo di quattro punti il fabbisogno dello Stato non avremmo avuto l'effetto positivo sul sull'inflazione non saremmo rientrati nello SME saremmo fuori dall'euro abbiamo fatto esattamente contraria
E l'abbiamo fatto tra mille difficoltà con notte con risultati che ci riconoscono tutti e
Finora è qui è il punto con il voto anche di Rifondazione Comunista
C'è c'è un punto su cui non c'è dubbio tendo a dare persino più ragione Casini che non ammazzano su queste
Abbiamo vinto le elezioni con Rifondazione comunista ma non c'era un programma comune con Rifondazione Comunista
C'era qualcosa in più diciamo rispetto all'alleanza costruita da Berlusconi nel nel novantaquattro perché almeno come dire c'era il riconoscimento reciproco di essere alleati mentre in quell'occasione Bossi non riconosceva l'alleanza con Fini e e forse e forse viceversa però non c'era un programma come però su questo io vorrei dire una piccola cosa che forse non serve a nulla perché quando subentra hanno ragioni come dire ragioni non ragionevoli non serve
Rifondazione Comunista votato il documento di programmazione economico finanziaria
Che il programma
Per la manovra finanziaria del novantotto e del triennio novantotto due mila questa legge finanziaria
E migliore dal punto di vista delle misure per la crescita e per l'occupazione per creare posti di lavoro di quella di Rifondazione mi scusi seccato che non abbia c'abbiamo dato una e non votata l'altra significa guardare comunque la rottura
Io ed è difficile dirlo non sono io che discuto con loro però certo c'è una dose di irragionevolezza
Nel votare un documento di programmazione economico finanziaria che contiene alcune precisi scelte e vinco
E poi
Aprire lo scontro su una legge finanziaria che per effetto degli miglioramenti inaspettati maggiori del previsto intervenute nelle nelle Nenni fondamentali economici e finanziari nei quattro mesi consente di
Strumentare misure di sostegno alla crescita e all'occupazione maggiori c'è una in grado di ragionevolezza che fa pensare che ci sia una volontà comunque di rottura la seconda osservazione che volevo fare Marzano
Meno meno permette
Anche e Visco ieri ha presentato e lo hanno sentito tutti
Un disegno
Di e riforma fiscale che certamente va nella direzione della riduzione dei trasferimenti e della riduzione della pressione fiscale sulle imprese
Dopodiché nella fase di passaggio in cui sia non dobbiamo porci il problema
Del
Agevolazioni e delle misure di sostegno
Per quelle zone del paese come il Mezzogiorno
Che altrimenti non riescono a far partire il processo di crescita
è una cosa questa improponibile
Beh io questo lo avrei capito nella bocca di Bossi non lo capiscono e la bocca di Mazza
Mi scusi può rispondere ad un'altra osservazione di Marzano cioè avete stabilito dei fondi cioè avete stabilito il contenitore ma non sarebbe chiaro il contenuto
Detto questo la risposta a questo credo che sia
Abbastanza abbastanza semplice veniva accennato prima anche da Bersani abbiamo stabilito un metodo
Un metodo che il confronto con le parti sociale
Questo metodo di confronto e di concertazione difficile faticoso e quello che ci ha consentito
Non solo per merito del nostro governo e per merito del Paese dell'impresa delle delle organizzazioni sindacali che ci ha consentito tra il novantadue e oggi di uscire
Dalla crisi
Tutti sappiamo e prima di tutto quelli che trattano quotidianamente con i sindacati
Che certe volte i tempi per costruire una soluzione sono un po'più lunghi de previsto però mi pare
Che proprio dall'intervento di Cofferati ieri risulti che ormai siamo vicini
E saremo in grado
Saremo in grado naturalmente se ce ne saranno le condizioni politiche saremo in grado di riempire i questa parte della Finanziaria che sono cinque mila dei venticinque mila miliardi
Di correzione di contenuti coerenti con le premesse con quanto è scritto nel documento di programmazione economico finanziari quindi lei concorda con Bersani indietro certe scelte fondamentali non si torna credo proprio che
Sarebbe come dire distruggere quello che abbiamo costruito in questo anno e mezzo di lavoro molto duro è molto faticoso non solo nostro ma anche dei cittadini italiani dell'impresa dei delle organizzazioni sindacali dei lavoratori del Parlamento
Io mi scuso con gli altri ospiti non politici se verranno un pochino sacrificati di storico di Gesù richiederà dottor Bernabé
Ieri lei ha dato un'intervista importante al Sole ventiquattro Ore dicendo ci sarà sempre meno italiana nell'ENI e quindi un grande sviluppo internazionale
Questa situazione cioè quando voi decidete di di allargarvi di di guardare all'estero di avere questi rapporti una situazione di questo genere come quelle storie di questi giorni di crea delle forti difficoltà
Il il problema che io avevo affrontato è quello della liberalizzazione dell'apertura del mercato io credo che accanto ai processi di privatizzazione vada aperto il mercato in modo che si creino soggetti forti che amplino la pluralità
Della del mondo imprenditoriale italiano questo è quello che noi abbiamo fatto nel corso degli ultimi anni non abbiamo venduto duecento in prese di queste duecento in prese circa centocinquanta sono andate ad operatori italiani
Molto spesso medio piccoli che hanno potuto così allargarsi io credo che questo sia un contributo che noi abbiamo dato al rafforzamento del sistema imprenditoriale italiano e su questa linea noi continueremo ad andare in questo senso io dico che c'è meno ENI nel per l'Italia nel senso che al dall'ENI dalla privatizzazione dell'ENI devono nascere altri soggetti imprenditoriali forti
è chiaro che il problema che si pone oggi che è un problema di stabilità del quadro politico è un problema che condiziona soprattutto le aspettative degli operatori esteri perché non dimentichiamoci che il la finanziaria di oggi è di venticinque mila miliardi grazie al fatto che gli investitori stranieri hanno regalato in qualche modo alla credibilità hanno contribuito al Paese attraverso l'aumento di credibilità che si è verificato in questi ultimi anni trenta mila miliardi in in assenza di questa finanziaria avrebbe dovuto essere di sessanta mila miliardi e questo è stato realizzato tramite la riduzione dei tassi di interesse che negli ultimi diciotto mesi si è verificata quindi noi abbiamo una Finanziaria più leggera perché c'è credibilità se queste accredita sparisce perché si apre un momento
Di crisi politica un momento di confronto è chiaro che i sacrifici che noi andremo a dover fare nei prossimi anni saranno molto più forti
Di quelli che abbiamo fatto fino adesso quindi va mantenuto secondo me questo quadro di stabilità che si è realizzato in questo modo proprio perché in questi in questo periodo proprio per consentire di passare da una fase di sacrifici a una fase di rilancio tra l'altro devo dire
Che questi in questi mesi stiamo verificando che la ripresa che prima era molto debole sta dando segni concreti di rafforzamento proprio negli ultimi giorni io vedevo i dati i dati indicano da tutti i punti di vista
Che la domanda si sta facendo più forte a domanda si sta facendo più forte grazie al fatto che la pressione fiscale sia in qualche modo ridotta almeno nelle aspettative almeno nelle aspettative
Beh centoventicinque mila miliardi di di finanziario porta i sessanta mila determina aspettative positive in prospettiva quindi le aspettative delle famiglie sono più positive questo sta rilanciando la domanda
Nello stesso tempo ecco io direi che il problema del del della stabilizzazione quindi va ad ogni costo difeso proprio per difendere la
Il processo per il momento ancora diciamo deboli di ripresa in corso però si sta rafforzando quindi lei condivide quello che ha detto Merloni Finanziaria comunque insomma
Ma io direi di sì
Dottor Pepe amministratore delegato del Banco di Napoli dogana dette ricordava i benefici che ci sono stati al sistema dalla riduzione dei tassi
Quale delle soluzioni sul tappeto produrrebbe un aumento dei taxi
Questo evidentemente diciamo una conseguenza che si ribalta su tutto il sistema economico nazionale in maniera estremamente negativa
E dire come esponente sistema bancario
Vorrei dire quanto apprezzato diciamo le aperture che ci ha fatto l'ambasciatore Romano l'attività bancaria mette naturalmente in contatto con il mondo le persone che presto non la loro opera in esso
E quindi si è particolarmente sensibili a dare valore a quello che succede in tutto il mondo e che è una conseguenza di fattori profondi la tecnologia le comunicazioni i trasferimenti di persone e di capitali di merci che ormai rendono il mondo diciamo un villaggio globale quindi avvicinano gli uomini fra di loro e in questo contesto che diciamo la situazione che stiamo attraversando
Diciamo non presenta diciamo tutto sommato delle alternative
Ecco quindi un andare nei confronti di una situazione che potrebbe far percorrere a ritroso
Il percorso che faticosamente il Paese ha fatto ma che anche il sistema bancario
Sta facendo diciamo sembrerebbe assolutamente scusi tanto per capire qualche giorno fa con una iniziativa assolutamente inedita il governatore aveva anticipato una riduzione dei tassi par di capire che cercano scordata
Per io direi che in questo momento una pausa di riflessione il minimo che ci possiamo aspettare anche perché sono poi i mercati monetari che intervengono diciamo a limitare le possibilità di scelta però io vedo delle cose antiche vanno al di là di questi elementi che certamente toccano gli interessi immediati e sono gli aspetti strutturali
Io direi se lei consente io farei un piccolo squarcio diciamo un flash in questa direzione se manca l'italiano non è stato diciamo tutto sommato dotato di un particolare dinamismo per molti anni ma si è messo in moto si è messo in moto con una capacità di fronteggiare nuove prospettive diciamo piuttosto notevole e si possono fare diverse considerazioni forse quelle più importanti sono quelle verso verso i clienti
Cioè come bisogna comportarsi nei confronti dei versi segmenti di clientela ecco se ne possono citare alcuni per esempio le famiglie
Cosa sia sporcizia spetta dal sistema bancario in un quadro di evoluzione positiva evidentemente sorpassa le difficoltà politiche del momento come nelle speranze di tutti ci si aspetta vero l'accesso da parte del risparmiatore una massa di di di di titoli di di o di possibilità di impiego dei risparmi assai più vaste per le quali per esempio ci vuole una preparazione molto più ampia di quella che normalmente disponibile nelle banche italiane questo mi sempre un fattore che porta alla concentrazione delle banche perché solo banche di grandi dimensioni possono affrontare temi di questo tipo
Parliamo per esempio dell'estero
Ecco io chiederei allora dottor verrebbe dove lui veramente opera da un punto di vista bancario non opera più in Italia perché il suo sistema il sistema internazionale
E non trova nelle banche italiane Furci nulla ma nemmeno forse in quella una forza tale che gli consenta di risolvere i suoi problemi
I suoi problemi sono al massimo livello ma che oggi diventano i problemi di moltissime altre aziende nel quale devono rivolgersi a mercati allarga
L'allargamento dei mercati diciamo la maggiore competizione che ci possiamo aspettare incide poi sul regime dei costi la macchina operativa della banca deve essere fronteggiata con criteri che nell'industria sono normale
Bisogna essere capaci di dominare due fattori fattori informatico quello telematico insomma l'organizzazione con sistemi diversi del passato che sono diretti al contenimento dei costi ed è possibile
Bisogna gestire le persone con una tendenza alla qualità che sia diversa da quella del passato ed è possibile queste cose sono in marcia anche se li si tratta di attraversare presso la testa di tanta gente e poi il rapporto per l'impresa che credo sia la cosa più importante
Bene quindi mi par di capire che in cui per tornare a questo momento pausa di riflessione con una chiamata lei
Un arretramento di di posizioni una turbolenza politica potrebbe portare ad un aumento ad un ritorno verso l'alto le tasse io direi che il danno maggiore sotto il profilo sistema bancario è un arresto di un processo virtuoso nei
Abbiamo un ospite tedesco Rai verbale
Che è il direttore del del centro studi dei dolci banca
La prima cosa che vorrei chiedergli è questa per voi operatori tedeschi eight ascoltato è scontato sarebbe scontato l'ingresso dell'Italia nella moneta unica
Non era lui alla domanda eccesso mette toglie cioè cacciarsi nei guai Haddon spicchio ma immersa Piscium
Occorre Spitz nove x Horwitz nonno
E Europe auspicio dei polpi Alipour fonda i film come il signor Palmieri chiesto Theophilus sul merito il fuoco mostrano emolumenti Ortenzi
E se mi ami concedente e giovedì dopo il non tutto found him preso degli orobici il sottotetto obeso Consales Cosimo Pizza
Poi sei peggiori dirigersi al Mindel signori si riassume io affresco ossia stimmate Muriel Spark certamente ENI appaiono pimpante processo
And ad apporre dico il protrarsi Es May disporrà su cui per singoli aggiunge a mani o donne buon segno
Molti poi Petrobras nido politico lui Fonds va speso accennavo giù
Con leggi giuste Tocci somme in guerra in giorni tassi lordi avanti e o economico proprio anzi Collins no indicava nel suo ufficio think consentito Jas
Dunque sulle spettro spaccio Fonds anche sul sesto talune checks laccetti allacci controlla i promoter psichiatrici in giorni esulta emittente da mezzo iniezioni
Quattro missili impiccioni assicurava esempio mani Spi poi contea per Gino cinque del soul sul piano pratico Faccini
Da Des Knaben senza essere un grande ci può legittimo cioè checks pensarci S. J. cinesi abbiamo in via Duccio giù o del politico il sesto
E c'è quasi sono onesti offra di prodotti Polo checks padre che entro io quasi cinque e c'è un rinvio non sto io rotti o degli horror allora bellissimi mo'Moggio anzi accumbens oppresso
Lei è centri ricevute e ciaspole Cefis
Samp o Dante proprio adesso Mons vetusti altrui Yates test France NBA and Dance Wireless patema un vide Tissone settarismo Benetton stufo annotazione sul
Visto che lei ha citato Bertinotti
Quando lei deve spiegare i suoi colleghi di chi è Bertinotti
Come io racconta
Verso se veramente quasi cento
Hanno
Avvolse in mezzo a dare il proprio destino o l'eccesso cupa forse un santo fammi onesti Pato adesso applauso c'è ugualmente in paura chiunque ONPI pre pratico contromano in sessanta in su ad esso
Following the sfasciano chiesto e penso che sfata il responso Dubois François istituti a canoni e sei al solito dopo Lecce sul sia veste un cioè a Bujumbura puntuali sette impaccio Times voi acqua consentendo date compro Moni è sia un western lumi in quell'epoca in sé scrisse Ohtsubo Marcial Dubai
Di opacità non ci enti Ischia alzi un po'i jet zero il vero ricuce suoi in e stime i cinque Detomas osservarsi impeccabilmente tentava manifesti o in e Six Senses ma minimo anche fai miss ex sente spaccio mai richiamo ASPI avvenuti c'è Clinton Pecos al proprio cent'degli euro Moni Moschetto mais o luogo Europe ottanta
In Kreis
Degli ordini chiamiamo animate in fretta un ex ceo guardi formando insistenze ex sempre spezzetta palmenti altri ormai pessimi insicuro un inciucio essendo Cdp Quetta Cascinelli Spencer specie Mills per rispetti scavo
Oddo Prodi Tavan mangio fuori compro mostro del Comites MT Venom Walter spaccio io a una borsa spettava al vento
C'è un omaggio e piazze quasi
Grazie a i nostri i nostri giovani amici adesso si diverta quando si parla di Bertinotti ma a Santa Margherita Ligure l'avete festeggiato come se fosse Ronaldo è non ce lo siamo dimenticato non ce l'avete portato l'avete portato
No non è vero e manca un po'di no va be'insomma diciamo che Bertinotti però tipo affascinante
A dalle a D'Alema non va giù che a noi piace perché c'ha l'erre moscia negativa dice Latella è dell'Est impari ad Atene simpatica vale o prima quando Marzano parlava di sussidio c'è stato un fremito da parte di Merloni per quale ragione
Però al momento non posso sempre solo rispondere alle domande voglio dire perché ero venuto qui corrisponda che questa questa mi pare una buona una corrente schiavi avevano otto quei perché noi oggi torna a parlare della via italiana all'Europa
E eravamo sicuri di dover parlare in futuro
Invece ci troviamo a riparlare del condizionale questa mi sembra che sia un punto molto importante perché pensavo la discussione
Fosse stato tutto su che cosa dobbiamo fare di che cosa stiamo a preparare stiamo parlando del condizionale se ci andiamo non ci andiamo cosa succede questa questa io sarò fosse focalizza
Focalizzata come ogni imprenditore perché ogni ambiente ho impedito che c'è un'obiettiva fin quando raggiunge quell'obiettivo non cambia da quel punto lì allora e qui viene fuori il discorso di Marzano
Cioè noi abbiamo un asse dei tempi
La sette che è importantissimo perché le cose che si possono fare oggi non si possono far più domani
Non c'è la possibilità di traslare i tempi
E quest'asse dei tempi diventa sempre più rapido per tutte le tecnologie dell'informatica trasmissione il tempo reale
Probabilmente oggi avremmo già nelle aziende fortune mercati chiuso sono del mangiare le azioni sul mercato di cosa stiamo discutendo in questo momento qui io quello che discute l'incontro la telefonata tra una persona all'altra
Allora noi abbiamo un punto fermo che il punto di chiave di ritornare dal condizionata dal condizionale al futuro che l'approvazione della legge finanziaria del mille novecentonovantotto è il punto chiave
Chi la vuole chi lavori di segnare chi lavora di vedere rivista tutto qua
Io dico non dobbiamo fare niente credo che questo lo dirà anche Fossa tese presidente Fossa quando parlerà dopo farà a questo punto io non voglio spendere a parte la Confindustria sono un imprenditore associata a Confindustria ma due presidente lo dirà lui
Però voglio sostenere voglio dire
Che io approvo questa Finanziaria
E sono uno di quelli che non c'ho i sostegni anzi lo rifiutati perché quando è stato detto mettiamo dentro il settore anche degli elettrodomestici Nordio vogliamo perché è un altra droga in questo momento non ci fa comodo e sono invece favorevole al contributo che è stato dato per recarsi perché è veramente un utile però dico che noi la questa è una finanziaria che è stata fatta per rispettare un tempo quello del trenta settembre sicuramente è il risultato migliore
Non è sufficientemente chiara non è perfettamente definita ma questo è un punto e se non ci mettiamo troppo tempo a discutere volerne ridisegnare parlare perdiamo l'occasione del tempo che è diventato fondamentale
Ecco ma non dicevo prima stiamo parlando tutto da finanziare però è questo il punto oggi credo che interessi più imprenditori
Quindi
Però Casini gli ha detto che loro la finanziaria la prova non soltanto è anche Marzano soprattutto la provano soltanto se alla finanziaria una finanziaria diversa
E allora come la mettiamo
No ho tentato di farla Merloni ma due fatto finta di non capire la
E mi pare complicata allora vediamo un quinto avviandoci alla chiusura quali prospettive realisticamente dei dei casi
Molto difficile fare dei ragionamenti tutti impostati sul se
Sono tutti i ragionamenti virtuale
Certo allora comincia un Prodi bis è possibile uno scenario Prodi si dimette perché ormai lo scontro è arrivato un forse non è forse no ma disattento quando ho fatto la promessa no no questo per riassumere
Questo più sei di questo ragionamento concerne francamente devo dire io credo che oggi ci sia da vivere quello che vediamo vediamo se fanno l'accordo con Rifondazione
Ebbene che questa platea come tutti gli italiani sappiano che se c'è un accordo con Rifondazione
Questo sposta sinistro ulteriormente l'asse del governo per cui tutti quelli che sono ragionamenti che per noi erano timidamente avanzati in questa finanziaria e che Marzano giustamente ha contestato da un lato evidentemente l'opposizione li contestano ancora di più perché dalle riduzione dell'orario di lavoro e il tema della disoccupazione che Bertinotti vorrebbe risolvere mettendo trecento mila persone nel Liri non so forse facendo in una sorta di gigantesco a Fabrica di lavori socialmente utili
E tutto il resto finirebbe inevitabilmente per compromettere da un l'altro lato l'ingresso dell'Italia in Europa perché evidentemente già si contesta una timidezza di questa finanziaria per la finalità europea se la carichiamo
Della onere di un raccordo politico e sociale con Bertinotti io francamente non vedo quale prospettiva
Il Paese rispetto all'Europa può avere se l'accordo non c'è beh se l'accordo non c'è si tratta di capire se la sinistra e l'onorevole D'Alema che sentiremo
Tra tra poco minuti è così preda dalla sindrome di Chirac che lo porta a vedere solo le elezioni qualsiasi probabilmente perché pensa di vincere perché sapendo che non è un filantropo immagino che lui riterrà
Di di volere le elezioni subito perché le vince per cui non esiste più niente riforme istituzionali finanziare pista quella persona che sta toccando ferro onorevole D'Alema nel prospettare mi auguro mi auguro che anche l'esito sia questo
E allora se se evidentemente io credo che se il segretario del maggior partito di governo e il Presidente del Consiglio oggi si sono messi in testa parlando in termini proprio chiari di fare le elezioni al più presto sia in Valle sino al più presto ed evidentemente questo sarà lo sbocco poi spetterà loro i la valutazione se tutto quello che è avvenuto questo gran Mega pasticcio spie si è prodotto e è un mega pasticcio che si ecco prodotto per le responsabilità di qualcuno piuttosto che di qualcun altro la nostra risposta come polo mi sembra che sia chiaro
Il pasticcio è dovuto a un patto di desistenza io ricordo lo segnaleranno segnato qua per questo dibattito mi ricordo una frase di Prodi detta in un certo giorno cioè
La e il patto di desistenza è immorale dopo un po'sia stato il patto di desistenza
Debbo dire che dal loro punto di vista noi tutti oggi diamo la croce addosso a Bertinotti ma Bertinotti dal suo punto di vista disegna una sinistra antagonista
E credo che si sia scelto il terreno che politicamente per lunghe più adatto a Giappone pagato il prezzo di una manovra da cento mila miliardi di yen tenente non può se vuole tenere ferma l'identità del suo partito pagare oltre questo prezzo per cui possiamo scaricare finché vogliamo su Bertinotti chi va ma il problema era che dovevamo sapere prima
Che non ci poteva essere che questo soffio allora se Lassini
Se la sinistra ci ha scaricato questo frutto avvelenato e oggi non vede altro che il problema delle lesioni a dicembre andremo a votare evidentemente l'unico augurio che io mi faccio e quello che
Si confermi quel vecchio adagio che dice che chi vuole lezioni sette
Ministro Bassanini ieri il governo Chambéry e ha fatto un accordo che lascia immaginare questa riduzione
Dell'orario di lavoro a trentacinque ore
Per Bertinotti era un mitomane momento oggi qualche giornale dice che se anche infastidito di questa di questa cosa
E lui dice va be'con le trattative si fanno in Italia si sono infastiditi sindacati sono infastiditi gli imprenditori che insieme quel che abbiano detto queste cose si fanno nei contratti e non è la legge ma chi gliel'ha fatto fare
Guardate io non ero a scendere in nero a Bari al congresso dell'ANCI e poi qua insista dissociato dal presidente no no no no no no non ma non mi pare no le dico perché
E dico perché le cose bisogna leggerle e come sulla Finanziaria io ho l'impressione che mentre
Rainer fai la finanziaria e la netta
Tanto è vero che ha notato che è stata costruita coscienziosamente
Prudentemente e io vorrei dire non c'è solo l'elemento che due giustamente notato
Abbiamo prudentemente utilizzato soltanto in parte la riduzione dei tassi e quindi della spesa per interessi perché prima deve consolidarsi
E perché è un Bertinotti può anche farcela saltare per aria la riduzione dei tassi
Ma voglio dire un'altra cosa abbiamo coperto gli incentivi alle ristrutturazioni edilizie il quarantun per cento l'abbiamo coperto integralmente in bilancio come se non portasse nessun'incremento delle attività edilizie e come se non portasse nessuno emersione del sommerso mentre è evidente che forse tanto forse poco comunque porterà queste cose ma e queste cose porteranno maggior gettito ma non l'abbiamo considerato quindi come sulla finanziaria sarebbe bene discuterne come ne fanno i mercati finanziari internazionali che infatti la valutano Pro pomposità il Gemma Zanello vada letta da Interfax così io credo che anche questo accordo diciamo deriva da letto
Non c'è scritto nell'accordo di Chambéry che
Per legge si riduce l'orario di lavoro
è vero che l'erario per di lavoro per legge non si può ridurre e che se si riducesse per legge l'orario di lavoro non si produce occupazione però tanto per dirne un'altra cosa sa è anche vero che in paesi che dove si sono stati realizzati risultati sul terreno dell'occupazione della crescita migliori dei nostri come l'Olanda e gli Stati Uniti
Il tasso di lavoratori a tempo parziale è molto più alto che in Italia e allora vuol dire che elementi di flessibilità
Vuol dire che elementi di flessibilità
Aiutati anche da un'opportuna modulazione delle politiche delle contributive e fiscali sono utili allo sviluppo e pensare un ipotetico orario di lavoro a trentacinque ore
Farebbe diminuire la disoccupazione io penso di no io penso di no io penso che non si debba introdurre per legge io penso che abbiano ragione da questo punto di vista sia Cofferati che la Confindustria penso tuttavia che invece si debba pensare a misure che possono
Facilitare e stimolare la flessibilità nell'organizzazione dell'impresa e anche nei rapporti tra le imprese e i lavoratori
Io mi occupo ormai a tempo pieno da un po'di tempo solo di pubblica amministrazione io penso che nella pubblica amministrazione le misure di flessibilità del lavoro che a costo zero
Perché utilizziamo soltanto di incentivazione ai risparmi la razionalizzazione che abbiamo introdotto che incentivano anche il part-time e qui e la riduzione dell'orario di lavoro dei dipendenti pubblici siano estremamente utili
Naturalmente non possono essere imposte per legge
E bisogna tener conto ovviamente che ci sono molte regioni del nostro Paese in cui il problema
E di trovare lavoratori don di ridurre l'orario di lavoro dei lavoratori esistenti momento solo che Bernabé volevo fare una battuta su questo la battuta riguarda fatta passati sulla
Sulla flessibilità e parta io credo di ricordare le statistiche sul part-time in Italia ripartendo inutilizzato dal sei virgola quattro per cento della forza lavoro
In Europa abbiamo utilizzato dal venti per cento tra forza lavoro e negli Stati Uniti è ancora più elevato
Il che significa che il problema della riduzione dell'orario di lavoro non è sentito dalla forza lavoro e quindi non è sul lato della domanda e non sull'Offerta quindi voglio dire da questo punto di vista è la richiesta di Bertinotti se ma è contraddittoria perché la forza lavoro evidentemente non richiede una flessibilità di questo tipo
è chiaro che un mercato del lavoro flessibile poi è un mercato del lavoro nel quale progressivamente le ore di lavoro si modificano aumentar diminuiscono oggi il problema tra l'altro è anche dal dalla parte della offerente del lavoro ma la parte del datore di lavoro
Il problema del dei che si riscontra nelle economie avanzate dove c'è flessibilità dove noi abbiamo grossi investimenti
è che la flessibilità e al contrario cioè è l'azienda che va a ricercare la rigidità pari cercare la fidelizzazione
Della forza lavoro offre dei pacchetti di incentivi alla forza lavoro per rimanerci c'è capitato un episodio lo cito perché è una cosa molto interessante in un mercato del lavoro che viene citato come uno dei grandi esempi flessibilità in Inghilterra noi avevamo la sede dell'Agip UK localizzata vicino la stazione della metropolitana di vittoria
Abbiamo spostato la sede dell'ATP ok dalla stazione d'amore vicino alla stazione metropolitana ha un posto più distante
Per risparmiare sui costi fissi e abbiamo perduto di colpo un gruppo professionale che per noi era estremamente rilevante
Ecco quindi il problema della flessibilità va visto sia dal lato della domanda e che dal lato dall'offerta e forse probabilmente la flessibilità che vuole Bertinotti non è la flessibilità che richiede un mercato del lavoro
Vorrei vorrei chiudere con una domanda sottovoce all'analista politico Bassanini ma ha ragione Casini quando dice che che D'Alema e Prodi hanno deciso ormai chiedere le elezioni
Io c'ho una breccia a Palazzo Chigi io e a Tirana io c'è una vecchia contesa che dura da un anno e mezzo
Con i giornalisti italiani con poche eccezioni anche D'Alema che non riescono a capire non riescono a capire che per legge i ministri non fanno gli analisti politici scrivono dall'Espresso estri scrivono sulle zone sono i protagonisti costringono sull'Espresso lo salirono sul presso noi ministri non fa non fanno gli analisti politici allora quindi questa domanda può accettare come per noi è il campionato varando nel Kakà abbia una domanda
Il governo e pronto alle elezioni
No
Non deve essere il governo ha pronta una lezione sulle forze politiche che devono essere pronte resezioni si presentano lezione con i loro programmi e naturalmente tra di argomenti che gli elettori discuteranno ci sono anche i risultati dell'attività di governo dai grazie mi dicono di pregarvi di rimanere qui l'onorevole Fini credo che tocchi a lei
Sì sì
Io avevo intanto ringrazio Emma Marcegaglia per avermi nuovamente invitato l'altra volta veniva ricordato da Vespa seppur di sfuggita ci trovavamo in una condizione politicamente delicata per altre ragioni la Bicamerale aveva appena votato
A favore del presidenzialismo e poi come è stato ampiamente riportato dalla presenza concomitante nel convegno di Santa Margherita di alcuni personaggi politici tra cui anche chi vi parla nacque una soluzione che al momento era difficile prevedere non so se oggi saremmo altrettanto fortunati però grazie comunque dell'Egitto
E avevo diligentemente preparato avendo avuto il piacere di leggere prima la relazione della presidente qualche osservazione di merito così come del resto era doveroso fare
Qualora il convegno si fosse svolto nel clima che era previsto nello stesso momento in cui è stato organizzato
Ha ragione Vespa quando dice non solo i titoli bisognerebbe farli alla mattina ma quindi anche gli interventi in qualche modo bisognerebbe farli all'impronta cosa che cercherò di fare per cui chiedo scusa la platea se non entro nel merito di quella che è stata una relazione
Bensì avendo qualche responsabilità almeno per il futuro cerco di dare una risposta alla quesito che aleggia è che è stato del resto anche ripreso durante tutto il dibattito relativo al che cosa può accadere
Almeno per quel che mi riguarda alla che cosa dovrà fare l'opposizione qualora vi sia la crisi di governo
Rapidissimamente perché non mi sembra questo il punto voglio sottolineare che hanno ragione coloro in particolar modo ovviamente gli amici del Polo che dicono che questa crisi sicuramente imprevista anche per me
Sicuramente folle come dice il Presidente del Consiglio ha però delle radici lontane
E delle radici in qualche modo ben definite notte
Nell'accordo di desistenza nella mancanza di un minimo comun denominatore di carattere programmatico tra l'Ulivo Rifondazione
è vero che Rifondazione ha votato il DPEF ma è altrettanto vero che tra Ulivo e Rifondazione in particolar modo sulle questioni connesse alla economia
Vi è da tempo e non è mistero una netta divisione e una netta separazione sia nei giudizi che vengono dati sia nelle terapie che vengono indicate
Il ministro Bassanini ha ricordato e in per certi aspetti ha detto cosa vera che si ripete in qualche modo un'anomalia del bipolarismo italiano
Che era già stata riscontrata quando nel novantaquattro le elezioni furono vinte dal centrodestra dal poco
è cosa vera e al tempo stesso è cosa per certi aspetti inesatta perché
L'accordo di desistenza tra Ulivo e Rifondazione
Presupponeva due programmi diversi
L'accordo di cartello che fu fatto da Forza Italia la lega al Nord Alleanza Nazionale al sud
Partiva anche solo dall'assenza di un programma comune
Però ed è qui la differenza il governo che nacque dopo il novantaquattro vedeva ministri tanto di Alleanza Nazionale quanto della Lega oltre che ovviamente del ci sia di Forza Italia e il governo nato dopo le elezioni
Non ha visto ministri di Rifondazione per scelta o per necessità e quindi non vi è stata la possibilità di dar vita ad un identico programma ma al di là di questo aspetto che poi tutto sommato poco interessa
Io credo che occorra essere coscienti che se per due elezioni consecutive
Sì ripete in qualche modo una realtà è evidente che vi è qualche cosa nel meccanismo che non funziona
Se non funziona al di là della buona volontà delle formazioni politiche al di là dei buoni intendimenti con cui si dà vita agli accordi di desistenza o nel caso che ci riguarda ai fatti elettorali
E il problema di una riforma del nostro sistema
Di polare che renda il bipolarismo autenticamente tale e quindi basato su quali sionista programmaticamente omogenee è un problema che la crisi che sta per scoppiare ammesso che scoppi pone con una forza ineludibile
Il che pone
Un quesito almeno in termini teorici
Alla possibilità che terze elezioni in perduranza di una determinata legge abbiano di per sé un effetto risolutivo
Lo dico non perché abbia già automaticamente scartato l'ipotesi ne parlerò bensì perché ritengo corretto porre in particolar modo a coloro che insieme a noi avranno
Sulle spalle l'onere di una scelta la domanda circa la consapevolezza o meno che al di là delle buone intenzioni
Non sempre con questa legge elettorale si determina un assetto che sia per da dello stabile garantendo governi di legislatura
Una delle ragioni per le quali
La Bicamerale al di là del giudizio diverso con cui le forze politiche l'hanno salutata all'inizio del suo incedere è poi giunta ad una intesa è anche nel fatto che da parte di tutti si ravviso
Non solo ma anzi si Tati rafforzare l'esecutivo
Con la forma di governo scelte a tutti noti ma anche la necessità di dar vita ad una nuova legge elettorale che in qualche modo rendesse non solo l'esecutivo stabile ma rendesse il governo di legislatura o comunque tale da poter disco disporre col premio di maggioranza di una solidità
E di un margine certo
Se questa è come è stato detto una delle ragioni per le quali la crisi impreviste la crisi imprevedibile è alle porte B risulta evidente che la soluzione alla ipotesi di crisi è tutt'altro che semplice
Io non voglio anche perché sarebbe fuor di luogo tentare qui un'analisi politica che
Dia alle varie parti della maggioranza una quota maggiore o minore di responsabilità lo faranno quando saranno chiamati a farlo gli elettori però ritengo che sia tutto sommato giusto ricordare che l'anomalia dell'attuale maggioranza non è soltanto nell'accordo di desistenza che portò alla impossibilità di un programma comune
E anche nel fatto che all'interno dell'attuale maggioranza si è collocata fino a ieri una forza politica che al pari della lega e l'unica forza politica dichiaratamente anti sistema
Io ho una certa come dire
Mi viene mi viene da sorridere quando sento dire con tono anche preoccupato giustamente preoccupato a volte anche con enfasi
A Bertinotti ma devi renderti conto del fatto che noi non possiamo mancare l'aggancio con l'Europa
I viene da sorridere perché Bertinotti è il politico che in Italia non ha votato la ratifica del Trattato di Maastricht
Ed è evidente che ha una concezione non solo della autarchia in termini economici ma anche del rapporto tra l'Italia e gli altri Paesi europei che in totale rotta di collisione seppur strategica con le altre forze dell'Ulivo
E allora che cosa può accadere io ovviamente non lo so
Sarebbe del tutto ridicolo se tentasse di capire dal di fuori quelli che sono i meccanismi all'interno della maggioranza
Credo che l'onorevole D'Alema se lo vorrà
Dirà a tale riguardo qualche cosa di assai più convincente di quelle che potrebbero essere le mie previsioni
Ma ho il dovere di dire che cosa l'opposizione o per la precisione Alleanza Nazionale ma mi ritrovo in pieno le parole di Casini e di Marzano farà qualora dovesse essere ufficializzata la crisi tutti hanno compreso che l'apertura o meno della crisi non dipende da noi
Perché la crisi è un fatto tutto interno all'attuale maggioranza da noi ed il peso e penso possa essere rivendicato come piccolo titolo di merito il fatto di aver portato in Parlamento e accadrà martedì e quindi di fronte alla pubblica opinione l'ora della verità
Ma se martedì
Dovesse essere confermata la inesistenza di una maggioranza per approvare la Finanziaria
Io credo che innanzitutto occorrerebbe la massima assunzione di responsabilità evitando quella che viene formulata come un'ipotesi forse non la più realistica ma tra le tante una ipotesi che circola vale a dire quella di congelare la crisi
Poiché come tutti sanno la Finanziaria in discussione al Senato dove Rifondazione non è determinante
Potrebbe anche essere che di fronte ad una crisi oggettivamente grave qualcuno possa pensare di direbbe andiamo avanti al Senato
Anche perché nel momento in cui al Senato passo la finanziaria senza che Rifondazione sia costretta a votarlo o qualora voti contro senza che il governo vada in minoranza poi arrivati alla Camera
Si mette l'opposizione di fronte alla ultima assunzione di responsabilità se non viene approvata alla
Camera l'Europa per davvero rischia di sfuggire e quindi può qualcuno furbescamente pensare tiriamo un po'le cose in avanti andiamo a vedere che cosa farà l'opposizione nel momento in cui l'opposizione sarà determinante
Beh se qualcuno lo pensa
Io lo dico subito se lo tolga dalla testa
Sono state la testa perché non sarebbe serio se martedì
Viene confermata la inesistenza della maggioranza io credo che per correttezza istituzionale il Presidente del Consiglio debba rassegnare le dimissioni
Perché non si può pretendere che una divisione all'interno dalla maggioranza venga poi scaricata in qualche modo sull'opposizione
Solo perché al Senato per le anomalie della legge elettorale Rifondazione determinante mentre al contrario alla Camera lo è
Ciò premesso e quindi ufficializzata ammesso che nasca la crisi
è evidente che le preoccupazioni sono in tutti almeno tre
E sono preoccupazioni che difficilmente possono essere fugate
Con certezza di raggiungere tutti e tre gli obiettivi e mi spiego in modo più chiaro c'è una preoccupazione che quella che è risultata chiaramente anche in questa assemblea e vista l'assemblea non può che essere così
Evitiamo che la finanziaria non venga approvata perché se la Finanziaria non viene approvata il rischio di mancare l'aggancio con l'Europa diventa reale
C'è altra preoccupazione altrettanto forte almeno in coloro che hanno contribuito al lavoro in Bicamerale
La preoccupazione il rischio di rimandare ancora una volta in alto mare quella nave faticosamente partita faccio notare tra parentesi che quando dico forze antisistema lega e Rifondazione
Lo dico anche perché non a caso si tratta delle uniche due forze che in qualche modo si sono chiamate fuori dal processo riformatore avviato in Bicamerale evidentemente perché hanno una impostazione che strategicamente di tipo diverso
La terza preoccupazione è quella espressa da più parti di evitare
Io ho usato l'espressione di uccidere il piccolo bipolarismo nella culla altri hanno usato espressioni sostanzialmente analoghe nel contenuto direi che la preoccupazione è quella di non far venir meno il principio di una democrazia basata sul sistema bipolare e sulla logica dell'alternanza per cui al governo deve stare chi vince le elezioni e compito dell'opposizione quella di controllare di stimolare di presentare altre proposte
E allora come conciliare le tre preoccupazione questo sarà se scoppia la crisi il motivo
Del contendere e o è oggi oggettivamente difficile dire che cosa accadrà io non ho però alcuna difficoltà a dire come mi comporterò mi comporterò innanzitutto partendo da un presupposto
Che se per davvero necessario approvare la Finanziaria
Beh non si può chiedere all'opposizione di fingere che la finanziaria presentata al Parlamento sia stata scritta non solo senza alcuna preventiva consultazione il che più che doveroso logico se c'è una maggioranza con l'opposizione deve
Ma al tempo stesso non si può chiedere all'opposizione di fingere di non sapere che prima che la crisi diventasse l'evento traumatico era già stata quella finanziaria da noi giudicata negativamente
Io capisco quando Confindustria o in questo caso i giovani industriali dicono approvate la così come
Perché altrimenti rischiamo per davvero di determinare un disastro per l'economia nazionale ma dovette anche capire che il rispetto che ogni formazione politica deve avere per se stessa
Ancor prima che per gli avversari comporta per il Polo la richiesta obbligata all'Ulivo di discutere quelle parti della finanziaria che prima che Prodi decidesse di fare la crisi ammesso che la facciano avevamo giudicato come negative
Anche perché è una finanziaria che si presta a giudizi positivi ma si presta anche a giudizi negativi se io mi trovassi oggi non nella assemblea che voi qui rappresentate
Ma mi trovassi in un'Assemblea di altre categorie produttive penso in particolar modo le proteste durissime per la Confcommercio della Confartigianato della casa riceve Ray da quelle assemblee richieste non identica le vostre approvate la così come ma richieste forse opposte alle vostre modificate la perché è indigeribile perché sempre la finanziaria essendo atto squisitamente politico di politica economica di un governo si presta a dei giudizi che non sono univoci
E allora c'è la disponibilità lo ha detto Casini lo ha ricordato Marzano della opposizione per rivalutare nel merito la finanziaria ma non mi sfugge
Che se ciò dovesse essere in qualche modo accettato dall'Ulivo
Vi sarebbe per l'Ulivo una situazione paradossale perché Bertinotti pretende per il voto di rinegoziare la finanziaria e per certi aspetti di stravolgerla ma contemporaneamente il Polo è costretto per dare il consenso
A chiedere all'Ulivo di rinegoziare la finanziaria e per molti aspetti non dico di stravolgerla ma di cambiarla e allora credo che sia oggettivamente difficile chiedere al Governo Prodi
Di non dico ritirare la sua finanziaria che non vuole ridiscutere alla radice con Bertinotti per poi farlo con il Polo ma credo che sia oggettivamente difficile pensare che la finanziaria così come è stata conosciuta
Dall'opposizione in Parlamento possa essere approvata senza nemmeno pretendere dei cambiamenti o altrettanto difficile pensare che possano essere accolti quegli emendamenti
Che noi presenteremo perché qualora ciò dovesse accadere avremmo un governo che non solo cambia maggioranza ma che fa con l'opposizione ciò che si rifiuta di fare con una componente determinante dalla sua maggioranza e questo è oggettivamente un dato
Dal quale è difficile se non impossibile prescindere
E
Tra parentesi dico soltanto a ai ministri e ai leader politici della maggioranza e anche ai gli autorevoli membri dell'imprenditoria qui presenti
Che non si tratta di giudicare positivamente o meno il metodo della concertazione che da tempo il metodo che viene seguito
Per
Giungere ad accordi relativamente a questioni di forte impatto ed in particolar modo alle questioni attiva la riforma dello Stato sociale
Perché non è questa la sede per dire se il metodo è uno ne l'unico metodo se l'Europa in qualche modo è o non è anche essa
In sintonia col metodo che in Italia viene scelto è adottato da anni da tempo
Il problema per l'opposizione è un'altra
Non di giudicare se il metodo è o non è l'unico metodo bensì di conoscere e al tutt'oggi ha ragione Marzano non lo conosciamo
Che cosa prima che saltasse il tavolo governo e parti sociali avevano posto al centro della ipotesi di accordo per la riforma dello Stato sociale quando si dice cinque mila e cinquecento miliardi se non ricordo male
Per quindi si stabilisce la cornice
Di minori spese derivanti da riforme nell'ambito lo stato sociale ma non si fornisce perché non è stato dato al Parlamento il contenuto perché a tutt'oggi io non so e l'opposizione non sa e credo che non sappiano nemmeno gli uomini della maggioranza in quanto il tavolo con il governo con il sindacato
è saltato dopo l'impennata della crisi se si interviene per rallentare le pensioni di anzianità si si fissa a quota novanta come qualcuno diceva se al contrario si stabilisce come era stato avanzato una terza e ulteriori ipotesi non si può dire all'opposizione
Be'chiudi gli occhi sul giudizio relativo alla bontà o meno del metodo e poi più bianche gli occhi sul fatto che
Accertato il metodo non si conosce nemmeno il contenuto dell'ipotetico accordo non si può oggettivamente chiederà l'opposizione di votare a scatola chiusa
E allora per tentare di arrivare al termine del mio ragionamento se scoppia la crisi se viene ufficializzata e si vogliono tenere insieme le preoccupazioni non ci sono molte strade
Perché o c'è la ragionevole ipotesi di sciogliere le Camere di andare al voto e di avere un governo con maggioranza stabile in tempi talmente Brady da ritenere che tutto sommato la
Dissoluzione della legislatura non sia un fatto traumatico per l'Europa e mi pare che questa sia la crisi legittima espresse dall'onorevole D'Alema oppure se l'altra ipotesi che quella di una
Ridiscussione della finanziaria e di una riscrittura in qualche modo dalla medesima perché come ho cercato di spiegare non si può chiedere a noi
Di negare le critiche che noi abbiamo fatto nello stesso momento in cui non pensavamo che Bertinotti decidesse di staccare la spina al governo Prodi
E altre vie io oggettivamente non ne vedo perché non ritengo che sia al momento possibile
Tentare di salvare non solo la finanziaria d'Europa ma anche il disegno delle riforme avviato con la Bicamerale in quanto quel disegno a un tempo è un respiri che ci porrebbe in una logica non di emergenza non di intervento in extremis per non mancare l'aggancio con l'Europa ma in una logica di diciotto ventiquattro mesi
Oggettivamente immaginate che sia in Italia possibile con le divisioni che ci sono sull'economia
Perché si sta nel centrodestra e centrosinistra non solo per valori di riferimento ma anche perché quando si danno delle risposte ai problemi economici si danno delle risposte diverse
Marzano ha detto una cosa che io condivido in pieno la filosofia dell'attuale manovra non ci piace così come in altri momenti la filosofia delle manovre economiche della mano per cui nomina fatta dal governo Berlusconi non piaceva a tutti coloro che in qualche modo si rifacevano alle idee e alle impostazioni culturali problematiche economiche di quello che è diventato dopo il centrosinistra
E allora siccome non è oggettivamente pensabile un governo che dura diciotto ventiquattro mesi per portare a termine anche il progetto riformista e che ha una maggioranza che non è quella espressa dalle urne bensì il risultato di una larga intesa per salvare l'Europa per salvare l'economia e per salvare anche le riforme io credo che tutto alla fine e concludo si ridurrà ad una
Scelta per molti aspetti obbligata o si va a votare subito nella speranza perché è una speranza che
La maggioranza esca dalle urne che non sia inficiata dalla peso delle forze antisistema ricordiamoci che Bossi sbagliò i conti nel momento stesso in cui penso al pareggio Polo Ulivo
E forse magari qualcuno pensa di non aver paura delle elezioni perché al pari di quel che fece Bossi immagina riporterà anche gli essere l'ago della bilancia
Se però tutto ciò non dovesse essere ben altra che non può che essere quella di ridiscutere la finanziaria di approvarla in tempi molto molto brevi i tempi previsti ma subito dopo ritornare all'EUR
Perché se si rompe la maggioranza uscita dalle urne almeno per quel che mi riguarda l'unica via è quella di tornare laddove nasce la sovranità popolare
Come l'onorevole D'Alema
Un applauso onorevole
Veniva fatto di dire scherzando che abbia avendo risolto il problema sul chi vuole le elezioni posso parlare d'altro che siamo a questo punto diciamo l'argomento mi sembra sia stato affrontato in modo molto efficace stringente dal punto di vista logico dall'onorevole Fini
Ma io vorrei forse così
Che perché questa vicenda politica così complessa per molti aspetti dolorosa che stiamo vivendo
Non sappiamo bene come andrà a finire quindi sarà in difficoltà a parlarne a lungo vorrei fare un attimino un passo indietro e introdurre se mi consentite una nota di di ottimismo
Io credo che il nostro Paese
Ha percorso in questi ultimi anni dal mille novecentonovantadue ad oggi
Un cammino per molti aspetti straordinario in
Eravamo un Paese sull'orlo della bancarotta
Quando la lira fu estromessa dal Sistema monetario europeo sotto il peso di una speculazione
Per reggere alla quale si bruciarono quaranta mila miliardi e fummo sconfitti fu una Caporetto
Noi non sapevamo se il mese dopo qualcuno avrebbe sottoscritto il botto nella misura sufficiente per pagare gli stipendi dei dipendenti pubblici
E cioè questo Paese si è trovato
Cacciato dall'Europa
Sull'orlo della bancarotta privo di una classe dirigente Parlamento era nella disperazione del parlamento degli inquisiti
Era sufficiente non un avviso di garanzia Spezia
Una voce
Che uscisse dall'anticamera di un palazzo di giustizia
Portata da un commesso e trasmessa ad un giornalista di cui si sapeva che era bene informato era sufficiente questo a dissolvere un partito
E a mettere in crisi un governo
Oggi noi siamo un paese
Rispettato
Noi no a volte non ci vogliamo bene come italiani IVA
In Europa come capita di girare anche per ragioni del mio
Lavoro politico
Più spesso che nel passato perché i miei colleghi sono i primi ministri di quasi tutti i Paesi della comunità europea e colleghi segretari dei partiti come il mio partiti socialisti europei insomma più i ministri quasi tutti i Paesi europei
E
C'è
Una certa emozione
In questi giorni ho ricevuto tante telefonate ho incontrato molte personalità
Ieri era a Roma il segretario generale della NATO Salustro da colazione insieme ha detto cercato di salvare quello che avete fatto
Perché
Oggi in Europa
Nessuno dubita che l'Italia sia parte dell'Europa
C'è ammirazione verso un Paese che in un tempo relativamente rapido
Arrestato la crescita di un debito che sembra inarrestabile
A ha battuto l'inflazione come se non si vedeva da vent'anni
Ha ottenuto una riduzione dei tassi di interesse così rilevanti ha riconquistato credibilità ha saputo condurre con efficacia una missione internazionale
Negli Stati Uniti dice davano per scontato il disastro italiani alta getti in Albania in quella situazione
Hanno saputo condurre con efficacia una missione internazionale di pace somma queste l'Italia
Io credo che se noi non partiamo da questa considerazione
E in questo momento difficile poi vedremo come si può affrontare la difficoltà che forse meno drammatica di velocità
Ci liberi precipitiamo diciamo nel cortile nel pollaio e perdiamo l'orgoglio che non è di una parte
Non è né di una parte politica né di un solo ceto sociale ma è l'orgoglio di tutti d'Italia di destra di sinistra che hanno concorso da posizioni diverse
A questa rinascita nazionale
Io credo che noi facciamo un gravissimo errore
E penso che dobbiamo partire da qui io penso che il governo
Criticato posizione c'è apposta perché legare il governo accrebbe alto
Bipolarismo è questo
Il governo non ha avuto demerito in questa vicenda la vogliamo ridurre a questo ecco pare difficile pensare che il Governo non abbia avuto parte
Foss'altro un governo che capaci di scrivere le finanziarie in modo da essere apprezzato nelle banche internazionali perché c'è chi sa tenere la penna in bagno schede nulle
Che anche la qualità della classe dirigente conta in un grande Paese europeo e
Allora
Io dico
Io qualche giorno fa non sapeva ancora scontri ultime trovate del compagno Bertinotti
Divenuto fatto di dire be adesso che il Tirreno e solido
Possiamo spiccare il salto
Ed è precisamente questo il paradosso di questa crisi
Perché questa crisi colpisce il paese in questo momento no no un momento dei soliti diciamo no ma nel momento in cui avendo assodato il terreno del risanamento avendo persino avviato il dialogo con le parti sociali che certo non è ancora
Ma dove in Europa un sindacato che dice sì discutiamo le pensioni ma dove
Poi ci vorrà un po'più di tempo ma dov'è non c'è
In Germania sulla riforma delle pensioni si sono fermati nella Grande Germania si sono fermati
Certo ad un sistema pensionistico meno sgangherato del nostro ma anche esso non è in equilibrio
Quindi anche qui
Anche
Noi eravamo nelle condizioni di su un terreno più robusto di spiccare il salto e il salto la ripresa salto è giustamente come dire allentare le briglie
Sulla capacità creativa sulla forza delle del di questo mondo imprenditoriale italiano piccolo medio io mi sentirei di dire che questo era il momento di dire abbiate fiducia investite arricchito il rito dice
Nel senso anche di fare arricchire il Paese di creare lavoro e
Questo è il momento e la finanziaria
Questa Finanziaria è chiaramente una senza di passaggio non è più la finanziaria dei sacrifici e la finanziaria che comincia a guardare allo sviluppo comincia
Ancora nel passaggio che comincia quando si può fare di più e meglio si io per esempio avevo lanciato una proposta io il coordinamento io invece il vecchio però non minaccia la crisi diciamo
Che la finanziaria non ha raccolto a piedi perché nella finanziaria ci sono tante misure per lo sviluppo alcune sono efficaci Mario oltre le polemiche facciamolo sulle cose è vero che gli incentivi
Però ci sono incentivi la quattro otto otto e automatico rapida non è discrezionale ed è andata la piccola impresa cioè ci sono leggi che funziona a regime non funziona non si può fare una polemica
Indiscriminata che ci riporta indietro consente ma io Exor resto dell'opinione che per il Mezzogiorno si poteva fare di più
E anche raggruppare i semplifica io temo la complessità delle procedure di cose interessantissime patti territoriali e contratti d'area a un certo punto uno dice queste risorse le metto tutto insieme di chi investe
Un abbattimento fiscale ma cosa si è chiaro semplice ti investe e crea lavoro non paga le tasse cinque anni fa una cosa
Diciamo fare detta
Raggruppare le risorse raggruppare le risorse io penso al sud del no no badate non è un discorso che non è affatto un discorso demagogico è un discorso di politica economica io penso al modo in cui
Tanto penso al modo in cui in alcune aree sottosviluppate europea si sono fatte terapia d'urto di di sviluppo
Non siamo in un momento in cui c'è la ripresa in una parte del Paese c'è una situazione di mercato del lavoro stressato cioè
L'intento ci sono alcune aree del Paese in cui l'imprenditore che vuole investire a questo punto si domanda se deve andare in Slovenia e in Croazia diciamo la vero per non dico una cosa così assurdamente
E allora si in questo momento
A quell'imprenditore non gli mettiamo sul tavolo una forte convenienza per andare nel Sud d'Italia può darsi che ci va se no andrà in sloveno questa è la mia preoccupazione non è discorso astratto
Se noi mettiamo nel sul tavolo degli imprenditori italiani medio piccolo delle aree più ricche del Paese in questo momento una forte offerto allora bisogna concentrare sicurezza incentivo fiscale io mi domando anche perché può darsi che non sia possibile ma anche forti del
Riconquistato prestigio noi non possiamo riaprire un discorso in sede comunitaria
No un per eliminare ma per rallentare i tempi dell'accordo Pagliarini Van Miert diciamo che forse non so perché negoziato da Pagliarini non era particolarmente a favore del sud d'Italia
Perché io vedo con preoccupazione i tempi di quell'accordo che eliminare hanno che determineranno un rilevante aumento del costo del lavoro nel Mezzogiorno proprio in questa fase così dedicato può darsi che si possa rimediare io dico per il Sud vedo questi due grandi temi una una incentivazione fiscale forte per i nuovi investimenti
E una nostra iniziativa in sede comunitaria per rallentare il processo di liquidazione degli sgravi contributivi e quindi per contenere il costo del lavoro
E se fossimo in grado di fare queste due cose qui io credo che noi possiamo dare una spinta al Mezzogiorno che io avverto come la vera grande
Con tutto il rispetto per il Veneto per le loro proteste ma io penso che la protesta di chi sta bene va rispettata ma la protesta di chi sta male è un'emergenza alla quale bisogna rispondere prima
Mi condizionato
Da
Sono un uomo del Sud sono deputato del Salento diciamo non per io quindi giusto ma
Detto questo detto questo detto questo che uno dice ma di che parla adesso c'è la crisi Bertinotti non si farà niente non ci può darsi vedremo ma io ritengo che noi anche nell'affrontare questo passaggio politico così delicato
Ora potremmo fare la polemica la colla desiste noi abbiamo fatto noi abbiamo costruito in questi anni un un bipolarismo fragile rozzo
Tutte e due le volte diciamo la legge elettorale ha funzionato al fine di garantire un vincitore e non ha funzionato al fine di garantire una maggioranza di governo
Molto
Onestamente Fini ha ricordato poi possiamo studiare le differenze tra il doppio Pato di Berlusconi e la desistenza resta una cosa da politologi diciamo la sostanza è che questo questo roso bipolarismo
Produce abbiamo un sistema che produce maggioranze ma non produce maggioranza in grado di governare io aveva avuto un'idea diciamo su come affrontare questo problema mi hanno messo in minoranza cioè perché io continua a pensare che la risposta a questo problema si chiama doppio turno che non è
Soltanto una tecnicalità disfatto ma è un modo per selezionare le forze e per incentivare maggioranze omogenee perché quando si vota a turno unico diciamo c'è poco da fare la paura di perdere
Fa premio e quindi spinge ad aggregare tutti disponibili ma la logica della gregarie tutti
Ti fa vincere ma poi quei tutti spesso o come accaduto non sono in grado di governare doppio turno consente di selezionare maggioranze omogenee torno diciamo sommessamente a proporre questo tema alla vita politica italiana dopo che l'ultima volta che l'ho proposto mi hanno messo sotto abbiamo votato perso
Tutti gli altri hanno votato contro tutti che ha Rifondazione Partito popolare foto tutti
Ma detto questo che è chiaro che questo problema
E adesso non si dice adesso non si può improvvisare doppio turno questo siamo qui e ora in un passaggio dedica
Io credo che
è evidente che non si possono fare le cose che chiede Bertinotti sospetto persino conoscendolo per uomo in fondo ragionevole che le chieda perché vi si dica di no perché onestamente notizie test cioè c'è un irrigidimento tutto politico no non può pensare che noi adesso rilanciamo Lili decidiamo per legge che assumerà trecento mila persone a parte che in tutto questo esaltare il centro il governo Fanfani ho visto l'intervista di Nesi vivi eccetera mi domando se vogliono rifondare il comunismo la democrazia cristiana ma a parte questo dubbio diciamo che a volte mi sorge
Ma
è chiaro che non si può è chiaro che in un grande Paese europeo in un'economia di mercato aperta non si può decidere per legge che si assuma le Chiellini assume trecento mila persone
Ho neppure che si fa la riduzione per legge uguale per tutti anche se io penso che il tema della riduzione dell'orario di lavoro è un grande tema e che il problema vero è come si governa un processo che è largamente un processo reale e che deve combinarsi con la flessibilità che comporta incentivi disincentivi e che deve essere governato
Dalle parti sociali rispetto alle quali il governo può soltanto fornire un sostegno un aiuto un quadro di riferimento non imporlo per legge
Però è un vero tema allora se i temi sono occupazione Mezzogiorno orario di lavoro se ne può discutere
Noi siamo pronti per costruire risposte in chiave riformista risposte compatibili con una scelta europea
Risposte diciamo del tipo di quelle che si danno dei grandi Paesi europei non risposte inventate qui che non funzionano che non sono compatibili e che non sono accettabili
Tra queste la nostra risposta piena disponibilità a discutere i problemi
A ricercare soluzioni anche più avanzati e più incisive rispetto a quelle contenute nella Finanziaria nel quadro di politiche compatibili con il riformismo europeo e non con scelte che ci allontanano rispetto la strada maestra
Posizioni attenta unitaria ma anche diciamo che ha dei limiti che sono quelli della compatibilità con la strada che abbiamo scelto
Non sarà accettata non so
Ancora in queste ore continua a sperare che prevalga il buon senso la ragionevolezza e vero che Bertinotti ha detto c'è ma è anche vero che poi c'è una vischiosità l'elettorato di Rifondazione non credo che voglia la crisi la rottura insomma
Continuo a sperare non lo so
Non è difficile fare una previsione
Abbiamo avuto altri momenti drammatici colpi di scena sfiducia che dovevano essere date alle nove del mattino anche alle undici notifichi ricordi ci ricordiamo tutti abbiamo e purtroppo si vive pericolosamente in questo Paese verrebbe ed ecco
E quindi adesso io
Io vorrei dire una cosa vorrei dire anche a Casini eccetera non diciamo cose che non sono vere io sono stato a dire vedete Fini che vuole lezioni che non c'è chi vuole le elezioni io tutto posso volere meno con le elezioni ne abbiamo vinte giunte le stiamo governando il Governo sta andando bene
Stiamo facendo le riforme costituzionali come sarà limato di Chavez altra rabbia vuole elezioni no io non ero non voglio la crisi non voglio le elezioni
Siamo di fronte a un fulmine a ciel sereno a un colpo anche al Paese c'è qualcosa che contro cui mi ribello perché si gioca con i risparmi degli italiani con le conquiste di tutti persino Bossi aprì la crisi dopo la Finanziaria
Dopo passi nazionale e dicono tutto diciamo è e quindi c'è veramente qualcosa di c'è dati
Però io sono un uomo politico come come voi che mi devo porre il problema che può accadere può accadere perché prima nel furore di l'ideologia perché prevale una scelta politica fredda determinata
Che noi ci troviamo ad una crisi di governo allora rischia di come dati il problema
E di io lo voglio dire perché è la verità in questa verità e percepita da tutti e le verità bisogna dirle il problema non è elezione surrettizia il problema è crisi o no che
Perché se si apre una crisi di governo
In questi termini in cui siamo qui nonché cioè ecco con questi dissensi di merito politici e si apre una crisi di governo a metà ottobre
La citazione colta mentre un SS si fanno non si fanno le elezioni
La finanziaria per l'Europa non si farà non si farà nei tempi previsti
Si aprirà un un un balletto confuso Fini è un uomo lucidissimo eppure diciamo nel descrivere quello che succederà se smarrito anche lui a un certo punto non si capiva più perché
Diciamo la verità
Si aprirà una situazione talmente confusa perché ci sarà il Polo dirà benissimo negoziamo la Finanziaria Bertinotti dirà perché non la negoziate commercio aperti aprirà un mercato generale nel frattempo non c'è governo
La lira va giù non si sa con cosa succede al certo punto dopo un giro di consultazioni si dà un mandato esplorativo
Io però che a questa scena
Diciamo così antico credo che noi proprio perché noi abbiamo fatto dei passi in avanti
Abbiamo imparato a non demonizzare c'è più abbiamo imparato a parlarci a rispettarci pure nella distinzione delle posizioni
Ci siamo messi persino a fare insieme le riforme costituzionali
La responsabilità è di vedere ci sono i margini c'era possibilità di una scelta io io non la chiedo perché capisco se la chiedo dice una cosa che non chiedo nulla c'è la possibilità di una scelta che dice bene
Cioè la misura la Finanziaria Micheli che così si può correggere il Parlamento c'è per discuterla per correggerla ma accetta un margine per dire si fa la finanziaria quindi non si fa la crisi di governo che questo è il problema vero poi discutiamo se c'è io non voglio nulla
Ma se si apre una crisi di governo
Io mi domando se sia più europeo casi più conveniente per gli interessi del Paese non quello del PDS perché ti posso dare una garanzia io non sono affatto sicuro di vincere alcunché
Ma io mi domando un'altra cosa mi domando si si apre una crisi di governo
Se sia
Più Europee che comincia coi mandati esplorativi
E con le convergenze parallele con i negoziati paralleli e stiamo lì fino a Natale oppure che decidiamo votiamo il trenta novembre decidono gli italiani poi si riprende il cammino
Il capo chi vince vince poi si riprende il cammino che abbiamo percorso insieme cinque questo è l'interrogativo ti assicuro non risponde ha un interesse di parte
Ma muove da una considerazione su come una grande democrazia europea può affrontare un passaggio di questo tipo
Ci sono le possibilità di fare la finanziaria e allora questo vuol dire non fare la crisi di governo
Se non ci sono queste possibilità e io rispetto io rispetto chi dice no non si può fare io mi domando a quel punto cioè innanzitutto chiedo una cosa prima di domani io chiedo che la crisi duri poco
E che in pochi giorni si verifichi se c'è la possibilità di fare qualcosa oppure se conviene andare a votare perché già questo dura poco e non tirarsi la calzetta sarebbe un segno di modernità c'è
E poi si dice agli italiani
è possibile a queste condizioni e si fa non è possibile decidete voi e poi riprenderemo il cammino non muore nessuno
Bene allora invito Giorgio Fossa presidente della Confindustria per il suo intervento grazie
Prego
Il ministro Bersani questa mattina iniziando il suo intervento sia ricordato che c'è qualcosa di più importante dell'attualità
Questo è giusto
Vero mai in questa attualità che stiamo costruendo il futuro
Allora in questo mio intervento più che guardare alle euro come una scommessa che può riflettere fortemente sul punto sul nostro futuro dobbiamo guardare e capire fino in fondo che cosa significa partecipare alla moneta unica
Proprio in un momento come questo
In cui la situazione politica rischia di pregiudicare il traguardo e sembrano acquisire cittadinanza idee balzane e confuse
Occorre dunque verificare su argomenti realistici il senso di responsabilità della classe politica e dell'intera classe dirigente e di responsabilità in questo Paese ne abbiamo certamente bisogno
In questo convegno abbiamo sentito le voci del governo della maggioranza dell'opposizione e del sindacato
Da tutti è venuta chiara l'indicazione che l'obiettivo per l'Italia resta quello di entrare in Europa
Che questo obiettivo non può e non deve essere compromesso
E invece la strana crisi politica cui assistiamo è una crisi che sa di vecchio
Una coalizione
Politica precaria sin dall'inizio si è disgregata perché uno dei suoi componenti ha ritenuto che fosse arrivato il momento di riscuotere un vantaggio di immagine
Forse anche elettorale prima di affrontare gli ultimi nodi che ancora lega nord il nostro Paese
Non è un senso di responsabilità presto ma opportunismo reso possibile da un sistema elettorale che premia le posizioni ambigue e favorisce la frammentazione politica
Proprio per questo ribadisco le nostra la nostra raccomandazione di sempre
Nella prossima riforma elettorale occorre pensare alla governabilità
Ed essenziale dunque eliminare la quota proporzionale e di meccanismi artificiosi su cui prosperano i professionisti della ragioneria elettorale
Purtroppo a questo punto non possiamo aspettare che la Bicamerale si tragga d'impaccio
Responsabilità e oggi quella di risolvere con le regole esistenti la crisi politica aperta da Rifondazione Comunista
Abbiamo già detto che questa legge finanziaria no non è un compromesso eccellente ma è quanto si può tuttofare in un clima politico e sociale instabile
Abbiamo apprezzato il mantenimento degli obiettivi individuati nel Documento di programmazione economica e finanziaria e la definizione quantitativa dell'intervento sullo Stato sociale
Che comunque deve quanto prima essere specificato nei contenuti in modo tale che gli Effetti siano duraturi e crescenti nel tempo
Avevamo però anche espresso il timore per il rialzo forte dell'IVA e per l'incertezza di molti provvedimenti di contenimento della spesa pubblica
Tuttavia
Pur con queste ecco carenze è necessario che questa legge finanziaria sia approvata senza alcuna mediazione al ribasso perché questo è il rischio vero che abbiamo presente da martedì
Essa
Questa Finanziaria infatti e il minimo necessario per partecipare all'unione europea
Responsabilità allora significa che quale che sia il percorso per risolvere la situazione di stallo politico occorre approvare rapidamente in Parlamento questa legge finanziaria
E siccome questo è un passaggio irrinunciabile per rispettare i nostri impegni con Maastricht occorre che tutte le forze politiche esprimano su questo punto il massimo di coerenza
Saremmo invece molto preoccupati se si dovessero fare accordi pasticciati volti solo a salvare questa maggioranza e che peraltro non ci porterebbero in Europa
Certamente la stabilità di governo è un valore se può dare una stabilità di rotta politica
Se invece si cambia direzioni ad ogni protesta di una minoranza solo per evitare una crisi allora non c'è vera stabilità
E senza stabilità non potremo partecipare alla moneta unica perché in Europa si va con i parametri a posto ma anche e soprattutto con le capacità
Di mantenere saldo un indirizzo di equilibrio economico e finanziario
Che garanzie potremo dare ai nostri partners europei se per tenere in piedi una coalizione dovessimo continuamente cambiare le nostre politiche
Non è compito nostro individuare soluzioni politiche in questo frangente e francamente non vorrei commentare la confusione del momento aggiungendo nuove ipotesi alle molte già esistenti
Mi limito quindi a ribadire il punto che per noi essenziale mantenere salvi gli obiettivi della finanziaria per non penalizzare il Paese vanificando i sacrifici fatti dagli ultimi da tutti gli italiani negli ultimi anni
Operare per il Paese significa oggi non vendere il futuro per un approccio politico immediato il futuro è fatto di nuove professioni nuove attività nuove esigenze
Invece ho la sensazione che alcuni stiano guardando molto indietro in un passato che altri Paesi hanno dimenticato
Mi domando e domando a voi in quali Paesi del mondo si sta parlando tanto di riduzione di orario di lavoro
La risposta è semplice solo da noi ed in Francia ove la disoccupazione cresce per le rigidità con cui abbiamo bloccato il mercato del lavoro
Nei paesi dove la disoccupazione è bassa non si è praticata alcuna riduzione generalizzata di orario di lavoro e questo tema non interessa nessuno
Invece Francia Italia hanno firmato un documento a favore di una riduzione dell'orario di lavoro
Potrei essere cinico e direi
Visto che l'accordo non prevede una legge né una direttiva ma solo una forte sollecitazione alle parti sociali per trattare
Con qualche finanziamento pubblico ebbene facciamo pure l'accordo se questo serve a tener buoni le velleità mediatori e di qualche ministro o ad alimentare l'immagine di qualche partito politico
Ma sarebbe pura ipocrisia
La realtà come ha detto anche il consigliere economico di Jospin e che la riduzione del tempo di lavoro è la conseguenza della crescita e del benessere ma non può esserne la causa con lo sviluppo si possono ottenere riduzioni di orario di lavoro perché si occupano anche persone disponibili a lavorare solo a tempo ridotto
Con la riduzione dell'orario di lavoro per legge sia solo povertà e disoccupazione
E poi stiamo attenti a non riempirsi troppo
La bocca di questo discorso riduzione per legge o riduzione trattata per le parti sociali perché io non mi dimentico
E durante la trattativa cioè il patto del lavoro del settembre novantasei arrivati ad un certo punto di quasi rottura
Tra noi e il sindacato sul passaggio allora dalla quarantotto alle quaranta ore per legge fumo sostanzialmente minacciati dal Governo di appunto porre per legge senza ascoltare le parti sociali
Per l'Italia anche la riduzione dell'orario di lavoro oltretutto è un controsenso anche tenendo conto della disoccupazione territoriale della distribuzione territoriale della disoccupazione
Riducendo per tutti l'orario di lavoro si penalizzerebbe il nord ove non si trovano più lavoratori e non si risolverebbe alcun problema al Sud dove anzi verrebbero duramente colpite
Le troppo poche aziende esistenti
A meno che qualcuno
Paradossalmente non voglia rilanciare non una fisiologica mobilità ma massicce migrazioni dal Sud al Nord a meno che a qualcuno non stia bene incrementare fortemente lavoro nero sommerso
Non c'è serietà in queste proposte così come non non è serio direi che la riduzione dell'orario di lavoro va bene in Italia ma dovrebbe riguardare non va bene in Italia ma potrebbe essere diverso se riguardasse tutta l'Europa
Chi dice queste cose credenti e l'Europa sia isolata dal resto del mondo e sia forte e competitiva
Proprio il contrario di ciò che oggi
Il vecchio continente è ormai integrato nell'economia globale ma stare spiando pericolosamente perdita di competitività dalle troppe rigidità che lo bloccano
Per l'occupazione purtroppo non esistono scorciatoie
La via del benessere e del lavoro e la via della responsabilità di una politica che sa attuare le scelte che una società aperta alle regole della competizione impone per questo occorre anche un capitalismo più trasparente che si accrediti sempre di più nel Paese per l'innovazione e lo sviluppo che sa creare
Concordiamo con quanti ieri qui hanno richiamato l'importanza del problema della trasparenza
Questa è la nostra battaglia trasparenza e legalità in cambio di una riduzione di prelievo fiscale che soffro che che soffoca gli onesti
Poche regole semplici ma fatte rispettare in maniera severa da tutti legalità e sicurezza dei cittadini e delle imprese
Mai come in questo momento ciascuno deve confrontarsi con la propria responsabilità
Non saranno le trentacinque ore a settimana che ci porteranno nel futuro non saranno come peraltro è ormai dimostrato le borse di lavoro non sarà di ieri reinventata per rifare quello che ha già fatto male nel passato
Non faremo certo molta strada e non riusciremo a guidare il Paese nel ventunesimo secolo se si continuerà a tenere lo sguardo
Fisso sullo specchietto retrovisore prima di lasciare questo parco
Però vorrei ricordare
All'Inter Viotti di stamattina
Alcune alcune cose
Il ministro Bassanini ha fatto bene a segnalare che cosa comunque questo Governo ha fatto in quali difficoltà negli ultimi quindi Sinesi in questi quindici mesi però io voglio ricordare a voi
Che cosa avrebbe potuto fare il Governo se non avesse avuto al suo fianco Rifondazione Comunista probabilmente lo stesso lavoro in tre mesi
Per quanto riguarda il discorso del professor Marzano più o meno tasse meno incentivi meno
Meno incentivi alle imprese credo che una risposta di massima l'abbia già data Vittorio Merloni
Ma non posso non ricordare a professor Marzano che comunque questa posizione noi la teniamo da molti anni e l'abbiamo tenuta con molti governo e purtroppo certe situazioni si ripetono ci sono ripetute da troppi anni
Ed infine all'onorevole D'Alema
è vero quando dice che l'Italia oggi è un Paese credibile
è vero che però in ventiquattro ore i mercati internazionali possono togliere la fiducia al nostro Paese
Perché gli investimenti finanziarie non sono come gli investimenti nelle imprese e per muove da una parte all'altra del mondo hanno necessità di un certo lasso di tempo il ventiquattro quarantotto ore ci potrebbe essere quel crollo e noi non vogliamo ma quello che ancora importante e col quale vorrei chiudere
E che il grande problema e io vedo e che non so se in questo momento l'Italia rischia di più sinceramente nei confronti dell'Europa o rischia di più al suo interno
Perché gli aggiustamenti che sono stati fatti probabilmente una soluzione
Che non trasparente fino in fondo ci può creare problemi nei confronti dell'euro notevole la più grande probabilmente lo avremo all'interno vita dell'Italia perché questo clima di sfiducia e attraversato il Paese per molti anni ha finalmente toccato il fondo e ha incominciato la l'ascesa positiva
Sicuramente non c'è ancora una fiducia forte ma qualche cosa di importante si sta incominciando vedere piccoli passi ma non più a macchia di leopardo piccoli passi che si stanno ormai aprendo a macchia d'olio per cui il richiamo a tutte le forze politiche e quello attenzione il Paese potrebbe non seguirli o non seguirci più grazie
Bene siamo all'atto finale ad Emma Marcegaglia le conclusioni compito non certo facile a tutti voi giovani e non convenuti quest'anno a Capri appuntamento all'anno prossimo grazie
Grazie
Innanzitutto vorrei porre un ringraziamento sentito
A tutti i nostri relatori presidente Fossa che come sempre è stato presente fin dall'inizio nel nostro convegno ai politici e ai ministri a tutti i relatori ovviamente ai giovani imprenditori che sono stati numerosissimi credo che come o almeno mi auguro e auspico che come tradizione nostra tradizione dei convegni e John imprenditori anche quest'anno in particolare in questo nostro convegno abbiamo dato vita insieme nostri relatori a un dibattito franco vero aperto che oltretutto il dibattito interviene in un momento come è stato ricordato da tutti particolarmente serio particolarmente drammatico particolarmente come dire importante
Non abbiamo voluto porre all'ordine del giorno di questa nostra Costituzione tequila di questo nostro convegno il tema dell'Europa perché lo riteniamo un tema importantissimo noi crediamo nell'Europa l'abbiamo detto nelle nostre tesi dei di ieri crede amo che l'obiettivo il traguardo dell'Europa per noi se un traguardo fondamentale che non possiamo mancare per nessun motivo non c'è spazio per l'Italia non c'è spazio per le imprese italiane per i lavori taglia per i lavoratori italiani per gli italiani fuori dall'Europa
Non c'è spazio se non in una logica di comunque declino e di una posizione competitiva che si va sempre più come dire indebolendo quindi questo è un punto importante lo vogliamo ribadire in queste nostre conclusioni anche se ovviamente
Come ricordava prima anche l'onorevole Fini il tema dell'Europa del capitalismo ovviamente sono stati posti un po'in secondo piano è normale però vogliamo ribadire questo concetto che l'Europa è un tema è un traguardo per noi assolutamente importante vogliamo anche dire che Europa significa per tutto il Paese una grande modernizzazione
Certo alcuni risultati importanti sono stati ottenuti lo ricordava prima l'onorevole D'Alema non v'è dubbio noi l'abbiamo riconosciuto anche ieri dal punto di vista dei risultati ma macro economici l'Italia di oggi non è più l'Italia di un anno fa non è più certo l'Italia come abbiamo detto lire degli anni Ottanta abbiamo un'inflazione tedesca tassi di interesse molto più bassi un disavanzo al tre per cento meno speriamo ma per il momento lo è un debito che sta che sta calando quindi abbiamo sicuramente ottenuto grandi risultati in termini macroeconomici
Ma dal punto di vista della modernizzazione dal punto di vista delle riforme strutturali vere questo Paese ancora moltissimo da fare siamo ancora all'anno zero
Lo siamo dal punto di vista delle riforme istituzionali è stato avviato questo processo in Bicamerale e ci auguriamo che non venga bloccato e quello che è stato fatto fino ad oggi
è sicuramente ancora poco abbiamo detto che dal punto di vista delle regole del connubio ancora tra affari e politica delle regole in generale della trasparenza come ricordava anche prima
Il presidente Fossa c'è ancora molto da fare e soprattutto per quanto ci riguarda come imprenditore le vere riforme strutturali per passare da un modello di economia che ancora un'economia non moderna non veramente di mercato ha invece no non è una una economia vera di mercato sono ancora tutte da fare sono ancora lì e c'è ancora molto da fare quindi
Dobbiamo proseguire per questa strada e questa crisi o questa minaccia di crisi
Come dicevamo ieri capita proprio in un momento in cui stavamo andando verso la strada di alcune riforme importanti e in un momento in cui il Paese nonostante mille difficoltà dopo tantissimi sacrifici stava per riprendere un po'di fiducia di Cynthia spesso l'abbiamo detto ieri stava illudendosi di poter diventare un Paese normale questa è forse la gravità maggiore di questa minaccia di crisi di crisi d'Italia ne ha ne ha vissute moltissime questa viene proprio in un momento in cui piano piano con difficoltà dopo tanti sacrifici fatti da tutti dagli italiani dagli imprenditori
Per i lavoratori si stava cercando di andare sulla strada appunto di una modernizzazione ed è per questo che la crisi è gravissima ed è per questo che la crisi basso brutalmente come dire
Considerata con gravità perché oltretutto è una crisi che arriva nel momento in cui noi abbiamo a portata di mano questo traguardo dell'Europa
E voglio ribadire l'ho detto ieri ma lo voglio ribadire che questa crisi succede proprio lo ricordano anche Fossa
Per una atto di assoluta totale inconcepibile per noi in responsabilità di un partito anti-sistema che per affermare la propria identità ma per fermare il proprio peso politico sta veramente rischiando di buttar via i sacrifici degli ultimi cinque anni fatti da tutto il Paese dagli imprenditori dalla gente
E sta veramente come dire minacciando tutto il Paese i più deboli che lui dice di volere invece come dire aiutare a a un futuro di emarginazione ET povertà quindi questo è un fatto gravissimo
Questo è un fatto di in responsabilità l'abbiamo fatto ieri lo rifaccio adesso noi vogliamo proprio da qui fare un appello di responsabilità a tutte le forze politiche e sociali di questo Paese
La finanziaria è vero non è la migliore finanziaria che si poteva fare
Concordiamo con quanto diceva Marzano ancora dei dei fare delle delle cose che sono rimasti assolutamente non chiare presente tutto il capitolo delle pensioni
Poteva essere più coraggiosa dal punto di vista dello sviluppo ma è quell'ultimo passo che ci permette di andare in Europa allora la finanziaria secondo noi va approvata assolutamente senza nessun tipo di è tentennamento questa cosa va fatta
Però io vorrei anche fare un accenno l'ho già fatto ieri poi si può aprire la crisi poi possiamo andare a votare ma vorrei risottolineare che il Paese non può permettersi di affrontare un'altra lezione e ritrovarsi a causa proprio di questo sistema elettorale è frutto di vecchi compromessi clientelari su Ordine non può ritrovarsi in una situazione di assoluta totale ingovernabilità questo sarebbe gravissimo il Paese non soffrono se lo può permettere quindi credo che sarebbe è opportuno prima di andare a votare pensare di avere un sistema che ci permetta di a vere delle maggioranze che possono governare dei governi che possano fare il loro mestiere
Non vogliamo che per sondaggi di qualche tipo per ipotesi appunto come si diceva prima di qualche partito che per pensa di poter vincere le elezioni mandiamo al Paese le elezioni e poi ci ritroviamo una situazione di assoluta ingovernabilità allora facciamo quei la finanziaria approviamola non spetta a noi dire come ma ne vogliamo dire che va approvata e riapriamo immediatamente il tema della riforma e le orale questo fatto di questi ultimi giorni rimette in assoluta evidenza il fatto che questo sistema elettorale che abbiamo non va assolutamente bene
Basterebbe no si potrebbe fare un accordo sul sul sistema elettorale anche fuori della Bicamerale anzi non è oggetto di trattativa nella Bicamerale basterebbe qui facciamo un richiamo ancorati responsabilità le forze sociali basterebbe che le forze sociali più significative più importanti in questo Paese trovassero un accordo e varasse lo veramente un sistema maggioritario che permettesse veramente all'Italia di diventare un Paese moderno è un Paese governabile
Su questo ne vogliamo richiamare l'attenzione vogliamo richiamare l'attenzione sul fatto che il Paese non può buttare via questa occasione fondamentale di andare in Europa non può buttare via questa occasione di modernizzarsi non può buttare via cinque anni di sacrifici che sono stati fatti dagli ti italiani non può buttare via la credibilità che con grande fatica è stata riconquistata allora noi ci auguriamo che questo convegno possa servire a qualcosa nel cercare di appunto far capire che noi come imprenditori siamo pronti ancora una volta a fare la nostra parte abbiamo fatto molti sacrifici così come i lavoratori pensiamo di averne fatti molti anche noi per contribuire a rafforzare questo Paese a fare uscire questo Paese
Dalle sabbie mobili di un disavanzo di un debito che continuava a salire oggi però crediate chiediamo alla classe politica in particolare ai partiti più significativi di non lasciare andare il il Paese verso una deriva che in questo momento sarebbe drammatica quindi approviamola via facciamo una legge elettorale maggioritaria e poiché sia quel che sia ma non buttiamo via questa occasione straordinaria di modernizzare il Paese non c'è più tempo l'Europa intanto va avanti l'abbiamo detto ieri il treno dell'Europa sta andando avanti noi abbiamo un biglietto di prima asse allo possiamo buttarlo via allora chiediamo di alla classe politica di essere classe dirigente di aiutare questo Paese a uscire da queste sabbie mobili e di fare dell'Italia un Paese moderno un paese che può finalmente guardare al futuro con maggiore speranza rispetto al passato grazie