Generazione sviluppo. Imprese familiari: crisi, mutazioni e futuro di un modello di successo

Inizio ai lavori del trentacinquesimo convegno di Santa Margherita Ligure subito sul palco il presidente di Confindustria Liguria Ricardo Genta
Grazie presidente autorità colleghi signore e signori a nome di Confindustria Liguria vi porgo il benvenuto al trentacinquesimo trentacinquesimo convegno dei giovani imprenditori di Confindustria Santa Margherita Ligure festeggiare oggi con voi la trentacinquesima edizione del nostro convegno è un risultato che riempie di orgoglio e di soddisfazioni tanti giovani imprenditori liguri
Lombardi e piemontesi che nel corso di questi anni con intelligenza impegno dedizione non saputo consolidare una punta
Presenza di rilievo non solo nel dibattito associativo quindi a casa nostra ma anche nello scenario culturale politico del nostro Paese
Il convegno dei giovani imprenditori di Santa Margherita Ligure e le Confindustria di Piemonte Lombardia e Liguria sono nate contestualmente questa cosa che ho scoperto anch'io da poco
Ed hanno sempre trovato una forte saldatura nei contenuti nelle proposte al centro del dibattito che di volta in volta si stava definendo nel nel Paese
Negli ultimi anni a questo nucleo iniziale fondativo hanno aderito anche i giovani imprenditori della Val d'Aosta e della Toscana che stanno dando un grossissimo contributo
Passando a ad oggi il tema del nostro appuntamento incentrato sulle imprese familiari crisi mutazione e futuro di un modello di successo
Tutti noi abbiamo presente casi di impresa e nomi di imprenditori che operano nella realtà per l'impresa familiare e che danno un contributo importante al sostegno allo sviluppo dalla nostra economia tutti noi siamo consapevoli che il capitalismo familiare costituisce l'asse portante del tessuto imprenditoriale di questo Paese
Tuttavia la letteratura economica la ricerca su queste tematiche non hanno forse delicato gli stessi spazi gli stessi approfondimenti che sono stati riservati ad altre problematiche imprenditoriali
Da qui l'importanza di queste due giornate di discussione e di approfondimento e soprattutto di presentazione da parte del presidente dei giovani imprenditori di Confindustria Matteo Colaninno che saluto al a quale ho trasmesso a Locri ma gli auguri di buon lavoro naturalmente
Per la presentazione delle tesi dei giovani imprenditori su questo tema queste tesi ci aiuteranno a meglio comprendere e spiegare le modalità di sviluppo della dell'azienda familiare
Ed è importante che nell'attuale fase di difficoltà il messaggio dei giovani imprenditori di Confindustria sia sintetizzato nello slogan del convegno generazione sviluppo questo slogan tra l'altro riprenda con forza ed efficacia l'affermazione del presidente Montezemolo
Formulata recentemente in occasione nostra Assemblea che gli imprenditori sono consapevoli del loro ruolo ma anche le loro responsabilità e che negli ultimi mesi si sono veramente rimboccati le maniche
Concludendo le aziende familiare costituiscono un indubbio fattore di forze di continuità eppure la delicatezza dell'ASP dall'assetto istituzionale che le caratterizza presente Tano possibili criticità soprattutto nel passaggio generazionale
Del resto questa fase non è solo italiana in tutta Europa
E rappresenta un momento di attenzione per la crescita e lo sviluppo delle piccole imprese
Piccole e medie imprese stesse
La Commissione europea stima infatti che nei prossimi dieci anni quasi un terzo dell'impresa dovranno essere trasferiti a nuovi assetti societari l'Italia è parte di questo trenta e quindi la gestione di questo fenomeno rappresenta una strategico opportunità che noi dobbiamo cordiale
Auguro quindi a tutti voi a tutti noi buon lavoro rimango con attenzione qui ad ascoltare le attese grazie
Chiamo adesso Guido Poli podio che ha lasciato il podio pochi secondi fa Presidente Regione industriali liguri
E leader di questo di questo convegno tanto grazie per il lavoro e a tutti quelli che ancora grazie
Autorità signore e signori colleghi ed amici buona sera vi do anche il mio benvenuto la trentacinquesima edizione del convegno di Santa Margherita Ligure
Come project leader di turno del Comitato si regionale dei giovani imprenditori di Confindustria
Ho l'onore quest'anno di fare gli onori di casa nostra nuovo presidente nazionale Matteo Colaninno che desidero ringraziare per il sostegno e per l'apporto fattivo collaborativo che ha voluto dimostrare al nostro storico comitato grazie Matteo in questi due giorni parleremo di capitalismo familiare un tema estremamente attuale e concreto cercando di soddisfare quel desiderio che aleggia nel nostro movimento
Che deve essere sì capace di guardare avanti ma che deve saper trasformare la visione in azione
Movimento il nostro che mi auspico continuerà ad essere insensibile al vizio tipicamente italiano di rincorre l'immediato me che da l'immediato e sull'immediato ponga le basi per costruire il nostro futuro
Concretezza in un momento in cui la cultura dell'innovazione e della tecnologia devono essere obbligatoriamente allargata all'intera società
Abbiamo oggi diverse imposte diversi uffici diversi apparati burocratici che necessitano indubbiamente Vieste rinnovati decisamente più dei nostri prodotti decisamente più dei nostri sistemi produttivi
Noi oggi viviamo in un Paese regolamentato da oltre centocinquanta mila leggi quando i nostri colleghi francesi si rapportano con un sistema che prevede dieci mila e mi di terra sono previste poco più di quattro mila leggi
Concretezza facendo soprattutto molta attenzione ai mercati alle variabili finanziarie che li regolano e dai competitor competitor che oggi spaventa no per la loro forza lavoro intraprendenza
La stessa che forse abbiamo smarrito noi con le nostre imprese
Le nostre piccole e medie imprese che costituiscono il sistema la spina dorsale del nostro sistema industriale
Imprese che spesso forse troppo spesso sono la prima scuola di educazione civica
Di valori morali di integrazione etnica
Imprese che possono e devono sapersi rinnovare nei propri modelli organizzativi rispettando la forza e la capacità di adattabilità che le hanno rese vincenti negli ultimi quarant'anni di storia del nostro Paese
Il Colle medie imprese che però oggi percepiscono una politica che pare ignorarle un sistema bancario che pare temere le più che sostenerle
Ed un picco pesante puntuale preciso nell'esigere
Ma lento se non inesistente nel rispondere invece a quelle che sono le nostre necessità
Capire quindi capitalismo familiare o meglio personalistico tipico dell'impresa nel nostro Paese affrontare da analizzare nodi cruciali quali passaggio generazionale
O evoluzione della governance interna può e deve stimolare un dibattito un dibattito che coinvolga le imprese le associazioni ma anche la politica affinché si lavori per ridisegnare le nuove regole per le sfide che attendono le nostre realtà
In un mondo quello di oggi in cui scienza e tecnologia hanno raggiunto livelli tali da consentire l'eliminazione dei vincoli di spazio e di tempo
Consentendo nuovamente alla persona di confermarsi vero fattore di successo o di insuccesso
Dobbiamo contribuire a costruire il futuro dalla nostra società sentiamo l'esigenza di scelte coraggiose
Spesso nell'immediato anche impopolari
Su temi dai quali è un possiamo più prescindere infrastrutture emerge pressione fiscale finanza a tutela del credito sono alcuni dei temi che vanno affrontati con rigore decisione ma soprattutto tempi certi
Tempi che ci diano la possibilità di programmare l'inevitabile cambiamento che stiamo affrontando delle nostre imprese
Ad esempio qui nel nostro territorio saper affrontare e risolvere il tema delle infrastrutture una storia infinita
Da oltre cent'anni oggetto di grandi dibattiti e poche decisioni che permetta di offrire al nostro attualmente inesistente sistema dei porti
Quale piattaforma logistica strategica per il Mediterraneo
Il Mediterraneo è un'opportunità noi viviamo in un Paese che ha oltre sette mila chilometri di splendide coste ma anche venticinque porti proprio in questo Mediterraneo che centro strategico dei flussi di scambio che collega né collegheranno l'Europa il mondo
Un paese che può in quest'ottica diventare lo snodo delle nuove culle della produzione un'opportunità che permetta al nostro sistema di rimanere al tempo stesso competitivo e strategico poniamo lo sguardo sull'alta medicine città quali Barcellona operano indiano o interi paesi quali l'Irlanda hanno saputo programmare la propria trasformazione
Hanno saputo rinnovarsi e rendersi altamente competitivi attraverso forti patti territoriali fra tutte le componenti della società
L'auspicio è quindi che le tesi di questi due giorni di lavoro frutto dell'importante contributo di qualificati relatori dei giovani industriali e del nostro presidente nazionale non vengano vanificate da tentativi trasformazioni slogan per la politica postume derivazione da parte del mondo dalla comunicazione ma vengano prese dalle nostre imprese quale ulteriore strumento per rinnovarsi e continuare a credere teme giovane o che abbiamo davvero che fare impresa in questo Paese non sia una missione impossibile
Avrei voluto parlargli dato dà fiato alle spalle una splendida fotografia
Di cosa vedono di cosa guardano di cosa sognano le gli uomini e le donne che sono raffigurati in questa fotografia
Ma ha promesso al nostro presidente e non avrei fatto vedo quasi mantenuta anche la promessa Matteo
Vorrei concludere passando la parola Presidente nazionale ma prima desidererei fare un particolare augurio oggi di pronta guarigione
All'amico Matteo fora pane ed un caloroso abbraccio a Maria Pia oltre che ovviamente un ringraziamento a tutti i colleghi giovani imprenditori del telegiornale
Che hanno lavorato molto e molto bene per l'organizzazione di questo convegno come ricordato in apertura siamo giunti la trentacinquesima edizione e rappresentando il nostro spirito questo convegno sono sicuro sarà in grado di garantirsi altrettanta prospettiva
Grazie
Invito ora il nostro presidente nazionale Matteo Colaninno ai lustra le tesi
Cari amici
La fabbrica dei primi del Novecento
Il suo spirito imprenditoriale di frontiera i suoi uomini che le sue donne
Sono all'origine delle fortune del nostro Paese
Sono i protagonisti del miracolo economico e sociale
Che ha trasformato l'Italia da terra di sola agricoltura e artigianato impotenza economica mondiale
Sono l'immagine simbolo del trentacinquesimo convegno di Santa Margherita Ligure
La fotografia di una comunità che crede nella forza del cambiamento investe nell'innovazione progetta un futuro migliore
Quella fabbrica con i suoi successi e le sue contraddizioni è definitivamente alle nostre spalle
Siamo di fronte ad una curva della storia
Ad un'altra rivoluzione industriale tecnologica che sta trasformando la geografia delle produzioni
Ma lo stesso coraggio la stessa passione la stessa capacità di costruire il proprio successo devono animare la nostra generazione di imprenditori nel momento in cui è chiamata ad affrontare la sfida più difficile
Indicare un nuovo senso di marcia un nuovo futuro di produzione e di sviluppo
I principali indicatori economici segnalano che oggi il nostro Paese sta attraversando una crisi se precedente
Lui metà maggio economia stagnante imprenditori sfiduciati riforme moribondo
Negli ultimi quattro anni abbiamo perso il venticinque per cento della nostra competitività cartina di tornasole della capacità della capacità dell'Italia di stare nel mercato globale
Siamo in recessione
Ma le difficoltà italiane non sono un fenomeno congiunturale
Affondano le loro radici nelle scelte pubbliche e private compiute negli ultimi vent'anni
Scelte all'insegna della conservazione del tirare a campare
Sarebbe però fuorviante e pericoloso certificare il declino dell'Italia industriale e imprenditoriale
Il nostro paese ha un patrimonio di imprenditorialità unico al mondo
La voglia di intraprendere il coraggio di rischiare sono le più alte d'Europa
Il diciotto per cento degli italiani è imprenditore o lavoratore autonomo il nostro tasso di natalità imprenditoriale si colloca ancora oggi a livelli record in Europa
Età la l'Italia può vantare soprattutto un nucleo di circa quattro mila medie imprese capaci negli ultimi dieci anni di realizzare brillanti performances di crescita internazionalizzazione e redditività
Dopo il lento ma inesorabile tramonto della grande industria queste imprese a controllo familiare sono i nostri veri campioni nazionale il sistema produttivo italiano tuttavia si trova oggi ad affrontare il momento più difficile della sua esistenza
La maggior parte delle nostre imprese figlia del boom economico degli anni sessanta ma nell'ultimo decennio è entrata in una fase storica di profondissima irreversibile trasformazione
Che colpisce l'Italia più che ogni altro Paese del mondo avanzato
Siamo passati da un mondo di orologi ad un mondo di nuvole amava ripetere Popper dal regno della razionalità e della sincronia a quello della imprevedibilità e della complessità
Dalle rendite di posizione all'assenza dei recinti
è impressionante in un mondo così profondamente cambiato l'immobilismo del nostro sistema industriale la cui specializzazione produttiva è rimasta inalterata negli ultimi vent'anni
Nonostante la rivoluzione tecnologica che ha investito il mondo a partire dagli anni Novanta continuiamo a produrre beni ad alta intensità di manodopera e a basso valore aggiunto
Beni che abbiamo la certezza di non poter più produrre in modo competitivo nel futuro prossimo
Come hanno fatto gli Stati Uniti negli anni ottanta dobbiamo rivitalizzare oggi la nostra industria manifatturiera dopo i danni causati dalla crisi dell'ultimo decennio che ha privato l'Italia di buona parte dei grandi gruppi imprenditoriali e ha portato lo scompiglio nella piccola impresa
Partendo da due consapevolezze fondamentali che devono diventare i pilastri di ogni strategia politica imprenditoriale e finanziaria per il rilancio del sistema Italia
Anzitutto è impensabile in Italia a fare a meno dell'industria
Delle sue economie Desk di scalate dei suoi investimenti in innovazione ricerca sviluppo tecnologico perché su di essa si regge in realtà anche lo sviluppo dei servizi e dunque dell'intero sistema produttivo di un Paese avanzato
Allo stesso modo è impensabile in Italia fare a meno dell'impresa familiare
E sarà presentato anzi un modello di successo nel panorama dell'impresa mondiale del ventesimo secolo e costituisce negli anni Duemila la principale ancora di fronte ai rischi di deriva del capitalismo italiano
Contrariamente a quanto è stato detto e scritto finora l'impresa familiare non è affatto un'anomalia del nostro Paese
A livello mondiale secondo le stime più accreditate le imprese di famiglia rappresentano tra il sessantacinque e l'ottanta per cento del totale
Paradossalmente il paese delle public companies è quello a maggiore diffusione delle imprese familiari
Se in Italia rappresentano il novanta per cento delle imprese negli Stati Uniti raggiungono addirittura quota novantasei per cento
La particolarità italiana consiste piuttosto in un dato essenziale nel nostro Paese è molto più che negli Stati Uniti e nel resto del mondo avanzato impresa familiare non è affatto sinonimo di piccola impresa
Tra i primi centocinquanta gruppi italiani per fatturato il quarantaquattro per cento è controllato da una o più famiglie
Ma dobbiamo avere il coraggio di liberarci di un altro feticcio
La cultura economica internazionale ha considerato per decenni la famiglia come elemento di disturbo rispetto ad un'efficiente gestione dell'impresa
L'impresa familiare è stata per decenni una realtà senza volto una straordinaria ricchezza economica privata della sua identità culturale
Nella convenzione che fosse destinata a scomparire nell'era del turbo capitalismo globale
Il capitalismo dinastico destinato al tramonto scriveva nel sessantasette uno dei più apprezzati economisti del pianeta Jungle Bright
Mai Profezia sbaglia
A partire dagli Stati Uniti le imprese familiari sono state oggetto di una forte rivalutazione culturale
Rispetto ad un capitalismo manageriale nel quale la mancanza di un controllo della proprietà sul management a talvolta danneggiato le imprese
Guidati da professionisti preoccupati soprattutto di massimizzare i risultati a brevissimo termine a discapito della sopravvivenza e dello sviluppo delle aziende stesse
Nel mondo imprenditoriale nella comunità scientifica tra gli opinion maker si sta facendo largo l'idea che creare valore per gli azionisti non sia l'unica strategia possibile di un'impresa
Le nostre aziende familiari sono state capaci nei decenni di creare anche e soprattutto valore per le aziende stesse
Crescita Investimenti Occupazione
E come dimostra il professor Faini non è possibile sostenere da un punto di vista teorico né sotto il profilo empirico che il modello della public company garantisca performanti crescita superiori a quelle dell'impresa familiare
Come imprenditori giovani e come giovani imprenditori dobbiamo avere l'orgoglio e il coraggio di affermare che le famiglie imprenditoriali sono oggi il motore primo dell'economia italiana e che lo saranno ancora nei prossimi decenni
è giunto il momento dunque di mettere gli oltre cinque milioni di imprese familiari al centro dell'agenda politica e delle strategie del sistema Italia finora incredibilmente non è stato così
L'Italia ha vissuto nei decenni la Trust da la trasformazione da paese agricolo a sesta potenza industriale del mondo in modo spontanei mistico
Confidando esclusivamente nello straordinario intuito dei suoi imprenditori e nella solidità delle loro famiglie
Quasi ignorando la sua vera ricchezza o forse dandola per scontata
Una ricchezza non solo economica ma sociale capace di costruire uno sviluppo economico equilibrato attento la coesione sociale alla qualità della vita
Gli imprenditori familiare diceva l'avvocato Agnelli sono imprenditori non solo in un paese ma per il Paese
Il nostro tessuto di piccolissime piccole e medie imprese familiari
Rappresenta ancora oggi una via originale di capitalismo un modello finalizzato analizzato dalle università ed ai centri di ricerca dell'intero pianeta
Ma nonostante i successi del passato dobbiamo riconoscere che questo modello potrà sopravvivere nel mercato globale solo a condizione di profonde mutazioni
L'unica strada percorribile è quella tracciata da Luca di Montezemolo nel suo discorso di insediamento alla presidenza di Confindustria
La famiglia resta il fulcro dell'imprenditoria ma la famiglia imprenditrice non può essere una famiglia come le altre essa deve avere la capacità di distinguere quando parla come proprietà e quando parla come gestione dell'impresa
E deve conquistare una cultura manageriale che è necessaria per crescere
Intuito leadership intraprendenza e sacrificio
I valori base dell'imprenditore che crea dal nulla un'azienda
La rapidità delle decisioni delle attività di negoziazione con sindacati e fornitori la personalizzazione del rapporto con i dipendenti
A tutto ciò si aggiunge negli ultimi anni anche una sorta di orgoglio di famiglia
Come ha dimostrato lo studioso di family business Zocchi la famiglia che fa impresa è percepita oggi da consumatori e risparmiatori di tutto il mondo come un valore positivo
Come una garanzia di affidabilità e qualità dei prodotti e della gestione aziendale
Ma oggi non è più sufficiente solo istinto imprenditoriale
è finita l'era dell'impresa elementare che non ha più diritto di cittadinanza in un mercato globale caratterizzato dalla fortissima mobilità di tutti i fattori produttivi
E così la grande maggioranza delle nostre imprese sia scoperta vulnerabile
Oggi le dimensioni delle opportunità globali e lì per competizione mettono molte aziende di fronte ad una drastica alternativa
Crescere specializzarsi diventando soggetti di primo livello nella propria attività
O uscire di scena
Per vincere la sfida globale dobbiamo superare il nostro limite più grande
è un limite culturale
L'imprenditore della piccolissime e piccole aziende italiana e ancora troppo spesso il dominus assoluto della sua impresa
La gestione la proprietà sono concentrate nelle mani di una o di poche persone
E vi è un forte coinvolgimento emotivo che rischia di falsare la gestione dell'azienda
Privandolo della possibilità di percorre tutte le strade per la crescita dell'impresa a causa della scarsa managerialità della gestione e delle difficoltà
Di valorizzare il talento dei giovani manager che non appartengono alla famiglia
Dobbiamo avere il coraggio di ammettere che in un'impresa che voglia crescere le forze della famiglia possono risultare insufficienti
Almeno rispetto a due fattori strategici la capacità gestionali e le risorse finanziarie
Quando ciò accade la natura familiare diventa un freno allo sviluppo te la singola impresa e dell'intero tessuto produttivo
Ed è proprio ciò che è accaduto in Italia negli ultimi vent'anni
Questa identificazione assoluta dell'azienda con la figura dell'imprenditore e anche la causa delle difficoltà di sopravvivenza delle aziende familiari nel passaggio generazionale ciò che hai ereditato dal padre riconquista lo se voi possederlo davvero scriveva Goethe abbiamo voglia di far crescere le nostre aziende di entrare in nuovi mercati di innovare
Ma dobbiamo avere il coraggio di compiere scelte difficili che non possiamo più rinnovare
Ritiene
L'innovazione richiede innovatori
Secondo una ricerca realizzata dalla sta Bocconi tra gli imprenditori italiani che sono stati in grado di realizzare per forza
Santa e settantacinque protagonista protagonisti di un ricambio generazionale decisivo per le sorti del nostro sistema industriale
Innovare e dunque la strada obbligata della nostra generazione di imprenditori ma potremo farlo solo se avremo il coraggio di adottare la strategia dell'apertura
Aprendo le porte delle nostre imprese in manager e ai capitali esterni sviluppando nella nostra famiglia la cultura dell'azionista
Cresce di più l'impresa che si dota fin dal momento originario di una struttura organizzativa da grande impresa perché finalizzata allo sviluppo della produzione e alla conquista di nuovi mercati
Tuttavia la strategia dell'apertura delle nostre imprese deve essere diversificata a seconda della dimensione aziendale
Le medie imprese possono crescere solo aprendosi all'esterno e quindi investendo negli strumenti tipici della grande impresa
Ampio ricorso ai manager forti dare che operative allunga allargamento della base azionaria coinvolgimento delle banche e di realtà finanziarie specializzate
Presidente Vittorio Merloni ci spiegherà la sua esperienza un'esperienza che vede un'azienda pensate con nove amministratori indipendenti su tredici membri del consiglio di amministrazione
Le piccole invece dovranno adottare strategie di apertura rivolte soprattutto al proprio interno investendo in consulenze creando consorzi utilizzando lo strumento delle fusioni
Ma non si tratta naturalmente di ricette della felicità valide per tutti e per tutte le imprese in ogni contesto nell'innovare i nostri modelli gestionali e organizzativi e finanziari non dobbiamo però disperdere i valori e lo stile tipici del capitalismo familiare
In particolare il rapporto strettissimo con il territorio in cui opera l'azienda e la sua comunità
Solomeo dopo sentiremo che dà vita quell'antiche naturale responsabilità sociale dell'impresa italiana che oggi costituisce la nuova frontiera della moderna cultura d'impresa
Quella responsabilità sociale così così gara ai giovani imprenditori nel loro patrimonio straordinario di valori che hanno portato avanti in vent'anni e più di loro esistenza in Confindustria
Quella strategia dell'apertura e decisiva per raggiungere quella dimensione minima per competere sui mercati internazionali che le nostre imprese oggi non hanno in pericolosa controtendenza con quanto sta avvenendo in tutti i Paesi industrializzati come rileva nella sua analisi professor Faini la dimensione media dell'impresa italiana
Tende a diminuire negli ultimi anni e le sue performances di crescita dopo la nascita sono inferiori a quelle che si registrano a livello internazionale
In realtà non tutte le piccole imprese debbono necessariamente diventare più grande è essenziale però che raggiungano la dimensione ottimale per competere su scala europea
Ma crescere è in Italia un percorso ad ostacoli che l'impresa di famiglia è costretta a compiere spesso in splendida solitudine
La leva più importante per lo sviluppo delle nostre aziende risiede nella finanza d'impresa ma è un terreno sul quale siamo in forte ritardo
Ancora oggi la struttura finanziaria delle nostre PMI è meno evoluta rispetto ai concorrenti europei minore l'offerta di capitale di rischio molto meno diversificati gli strumenti a disposizione
In realtà le banche impresa e per le imprese manterranno anche in futuro un ruolo centrale nel finanziamento delle nostre aziende
Per questa ragione sono opportuni una maggiore concorrenza nel settore affinché tariffe e servizi siano in linea con gli altri sistemi avanzati e un maggior supporto degli istituti nell'internazionalizzazione delle nostre piccole imprese
Non possiamo tuttavia limitarci a questo dobbiamo diventare protagonisti di un nuovo rapporto tra banche enti e aziende oggi finalizzato in gran parte alla gestione quotidiana delle nostre imprese
Ciò dipende dall'approccio tradizionalmente passivo dei nostri istituti di credito ma anche dalla tradizionale diffidenza degli imprenditori nei confronti di occhi esterni capaci di esaminare l'andamento dell'azienda
Se vogliamo che le banche diventino il grande alleato dello sviluppo delle piccole imprese italiane
Dobbiamo condividere i nostri progetti di crescita cercare di rendere più visibile nuove opportunità di business accanto alle tradizionali garanzie
è illusorio tuttavia pensare che il peso del deficit di credito che strozza lo sviluppo dell'impresa italiana possano essere risolto solo mediante un rapporto con le banche
Occorre attrarre in Italia il capitale che si muove a velocità vorticosa
Sui mercati della finanza mondiale in cerca della locazione più redditizia per ampliare fortemente l'offerta di capitali a disposizione delle PM in crescita
Spesso l'impresa minore non ha la possibilità concreta di scegliere tra diverse fonti di finanziamento penalizzata dalla scarsa presenza viva in cerca Petăr e Private equity
I soggetti finanziari che possono investire sullo sviluppo delle nostre imprese
Dobbiamo aprire il mercato a questi nuovi strumenti incentivando il loro arrivo dall'estero e aprire l'approccio delle culture dei nostri imprenditori
Perché possano iniziare a percorrere queste strade alternativo alternative di finanziamento
Ma non possiamo lasciare sole le imprese italiane nel momento più difficile della loro storia abbiamo un fortissimo bisogno di politiche industriali su scala europea e nazionale
Dopo i clamorosi esiti dei referendum francese e olandese
L'Unione Europea sembra aver smarrito il coraggio e l'entusiasmo del suo straordinario progetto di integrazione eppure le imprese e i cittadini italiani hanno bisogno di un'Europa più forte per guidare la rapide difficile trasformazione delle economie del vecchio continente
L'Europa ha dato il meglio di sé nei momenti di maggiore difficoltà
La capacità di reazione dell'Europa è sempre stata la più efficace la più efficiente sotto i momenti è sotto i cieli più scure più plumbeo speriamo che in questo momento ci sia questa altrettanta reazione
Ma il bilancio comunitario sembra ancorato ad un'Europa che non c'è più
Perché investe risorse molto più ingenti sull'agricoltura che sull'economia della conoscenza
Non dobbiamo lasciar cadere la proposta della commissione di raddoppiare le spese in ricerca nel bilancio comunitario e di sostenere l'innovazione nelle imprese
In particolare realizzare uno spazio europeo per la ricerca sarebbe la risposta migliore dell'Unione alle sfide del ventunesimo secolo
Il driver decisivo per rilanciare il nostro sistema industriale rimane in ogni caso lo Stato nonostante la lista le ristrettezze di bilancio è necessario recuperare risorse
Per finanziare una politica nazionale capace di accompagnare questa trasformazione delle nostre piccolissime piccole imprese che ha un'importanza vitale per la economia italiana per il futuro del nostro Paese
è necessario premiare gli imprenditori che crescono in innovano internazionali Lizzano
Non solo per rendere più conveniente lo sviluppo ma anche per suscitare un effetto imitazione da parte di altri imprenditori sul piano culturale ed operativo
Nel decreto competitività il governo ha dato una prima è positiva risposta a questa esigenza
Ma è una risposta parziale
Se rimanesse l'unica rispetto rispetto alle sofferenze dell'economia italiana il decreto sarebbe come un'aspirina somministrata ad un malato grave
Sottolineo questo punto però voglio anche aggiungere e credo che sia una notizia un fatto importante
Il ministro dell'Economia domani sarà qui con noi
Mi ha appena
E con cui ho appena parlato mi ha appena ribadito l'intenzione sua e del Governo di procedere con nuovi interventi a sostegno della competitività
Serve invece una terapia d'urto è urgente è necessaria una strategia molto più articolata e incisiva sulla scia dei provvedimenti già adottati in Francia e Germania
Perché non creare anche in Italia un'agenzia per l'innovazione che finanzia i progetti di sviluppo nel settore hi-tech
Favorendo Panda CP tra pubblico e privato
La Francia oggi a una politica industriale capace di selezionare settori e strategia di intervento l'italiano
Non è un caso che il prodotto lordo d'Oltralpe cresca in misura più che doppia rispetto a quello italiano
Non basta accompagnare la crescita l'innovazione delle nostre imprese è forse ancor più importante supportare l'uscita delle nostre aziende dai confini domestici nel tentativo di trasformare la crescita globale in una leva di sviluppo
Confindustria sta investendo energie e risorse in questo ambito per guidare i nostri imprenditori nel mondo
Ma l'Italia non ha una strategia Paese per Cina India Brasile Russia ovvero i mercati che nei prossimi anni guideranno lo sviluppo mondiale
Chi sarà dentro questi mercati correrà con loro beneficiando del loro tumultuoso sviluppo chi stava fuori sarà destinato ad un inevitabile declino economico perché le economie occidentali non perdano questa straordinaria occasione di crescita è fondamentale tuttavia che le nostre imprese
Possono affrontare una competizione internazionale de basata su criteri di reciprocità rispetto ai concorrenti dell'Estremo Oriente
Dobbiamo essere consapevoli al tempo stesso che la Cina rischia di non essere un'opportunità per tutti noi
Ma solo perché chi riesce a riconvertire la produzione spostandola verso i settori a più alto valore aggiunto e a qualificare il brand ad innovare
Come giovani imprenditori abbiamo il compito di spingere l'Italia voltare pagina a monte di ogni strategia di politica a favore dell'impresa va completamente ripensata e rapporto tra rischi e ricompense all'attività di impresa
L'assunzione del rischio di intraprendere andrebbe premiato e non punito
è giunta l'ora inoltre di innovare il tacito patto su cui l'Italia si è fondato a partire dalla seconda guerra mondiale il rapporto tra Stato e impresa
Dobbiamo avere il coraggio di lasciarci alle spalle
La simpatica la simpatia ideologica che la classe politica italiana ha sempre nutrito per la piccola impresa e per l'idea di di un'imprenditorialità diffusa e parcellizzata
Un approccio che si è tradotto nella costruzione di un mondo normativo fiscale lavoristico che ha incoraggiato finora il mantenimento di dimensioni ridotte e non ha evitato il dilagare del sommerso tollerato come leva di competitività
Di chi non rischiava di chi rischiava capitali propri
Invochiamo oggi una mobilitazione per lo sviluppo delle nostre imprese familiari come strada per la loro sopravvivenza nella giungla globale
Chiediamo alla politica anzitutto di porre rimedio ad un grande paradosso nella patria dell'impresa familiare non esiste una normativa ritagliata sull'esigenza di questa diffusissima realtà
Ad esempio in tema di successione di fiscalità o di accesso al credito
Abbiamo un fortissimo bisogno di un fisco che stimoli la crescita di una burocrazia di livello europeo di un forte ampliamento del credito insomma di un Paese capace di costruire lo sviluppo
E al tempo stesso di costruire un sistema imprenditoriale finanziario più trasparente capace di distribuire in modo più equo il carico fiscale disincentivando l'evasione
Il primo passo
Il primo passo ma è un passo molto importante è la riduzione dell'IRAP sul costo del lavoro in modo diretto e proporzionale senta discriminare le imprese industriali
Secondo l'OCSE questa sola misura pensate potrebbe consentire fino ad un punto di PIL percentuale in più di crescita
Il contesto normativo non distingue oggi in base alle dimensioni delle imprese gli oneri burocratici gravano quindi in modo sproporzionato sulle piccole imprese alcuni Stati membri dell'Unione hanno introdotte deroghe amministrative per le PMI
Perché non pensare a meccanismi di questo tipo anche nella patria della piccola e media impresa
Anche la qualità della legislazione
In Italia come in Europa è deficitario
Inoltre manca nel procedimento legislativo una valutazione dell'impatto sulle imprese del provvedimento che si intende adottare
Non possiamo dimenticare però che il vero punto debole del sistema Italia è la prevalenza della rendita sul profitto
Il recente check-up sulla competitività elaborato dal centro studi di Confindustria conteneva un dato clamoroso
Negli ultimi vent'anni la quota di reddito nazionale destinata lavora sia ridotta dal cinquanta al quaranta per cento mentre quella della rendita è aumentata dal venti al trenta
Se la rendita prevale sul profitto la società si ammala e le forze dello sviluppo declinano a vantaggio degli interessi parassitari
La lotta alle rendite dunque deve divenire la bussola del ceto dirigente del Paese
E di qui chiunque voglia ricostruire l'economia e la società italiana per renderla competitiva e dinamica premiando il rischio il merito l'innovazione
è necessario mettere in campo meccanismi che diano all'Italia più industria e meno finanza speculativa
Ma mentre chiediamo alla politica
Un impegno coraggioso a favore dello sviluppo
Siamo consapevoli di dover dare per primi il buon esempio mostrando in modo chiaro ineludibile la volontà di abbandonare comode e pratiche del passato
Per costruire una società che attribuisca il giusto valore allo spirito imprenditoriale è necessario avere il coraggio di guardare anche in casa nostra
Dobbiamo combattere anche al nostro interno l'evasione fiscale e il sommerso
Il sommerso il nero sono di fatto competizione sleale al nostro interno
Fenomeni comuni ai paesi avanzati ma che in Italia continuano ad avere proporzioni gigantesche e rappresentano il freno più rilevante alla crescita economica del Paese
Solo per questa via
Avremo titolo per invocare una nuova etica pubblica che costituisce premessa indifferibile di qualsiasi strategia di rilancio del sistema Italia nella fase più difficile dal dopoguerra
Dobbiamo in ultima analisi dire no al capitalismo rapace che crea profitto nel breve ma non costruisce sviluppo duraturo
Vogliamo essere gli imprenditori della crescita la generazione sviluppo è questa la missione la responsabilità che ci è stata affidata non soffriamo del Complesso del figlio di papà
Crediamo come ha ricordato di recente il presidente della Repubblica la soluzione dei problemi della crescita sta soprattutto a noi alle nostre decisioni siamo impegnati a creare nuove imprese e soprattutto a trasformare la successione in leva strategica per rendere più competitive le aziende dei nostri padri
Siamo convinti che la crisi del nostro tessuto produttivo possa preludere ad un nuovo inizio per il made in Italy
Far crescere le nostre imprese significa anche come afferma in un recente saggio Cipolletta dar vita ad una nuova borghesia ad un ceto dirigente capace di farlo favorire l'innovazione sociale
Di promuovere il merito di valorizzare i giovani siamo convinti infatti che il futuro del nostro tessuto produttivo risiederà nell'umanesimo produttivo delle nostre imprese familiari che si fonda sull'idea di una produzione fatta bene
è la prospettiva del nuovo Rinascimento che lancia hanno a Capri due anni fa
In ogni caso è il fattore uomo in ultima analisi la vera leva per garantire il futuro delle imprese familiari
è la sua intelligenza che fa scoprire le potenzialità produttive della terra e le multiforme modalità con cui bisogni umani possono essere soddisfatti ci ricordava il grande Giovanni Paolo secondo nella sua Centesimus annus
Solo la disponibilità di un capitale umano eccellente e il ricorso ad un management esterno potranno trasformare l'intuizione originaria dei padri in innovazione continua e trasversale
Un alto livello di capitale umano consente di spostare le produzioni verso settori a più alto valore aggiunto aumenta la produttività favorisce la crescita delle imprese
Proprio il deficit di capitale umano infatti spiega perché il nostro sistema imprenditoriale abbia colto meno di altri le opportunità offerte dalla rivoluzione tecnologica e dalla globalizzazione dei mercati
Ma questa consapevolezza non si è tradotta in priorità dell'agenda politica
Il sistema Italia anzi concentra le risorse pubbliche disponibili
Sulle generazioni più anziane su impieghi passivi dando vita come denunciava Anna Maria Artoni lo scorso anno da questo stesso palco ad una piramide rovesciata
L'importanza del fattore uomo non è ancora sufficientemente diffusa neanche nella teoria economica ed è assente nelle valutazioni della vecchietta di un'azienda
Perché non creare dunque un sistema di valutazione del valore l'uomo delle imprese definendo anche un parametro che possano influire sui rating delle nostre aziende
Cari amici
L'imprenditore è in fin dei conti un sognatore
Così ambizioso da cercare di tradurre il suo sogno in realtà
Ed è il sogno l'unica vera motivazione capace di spingere un imprenditore a dedicare all'impresa tutta la sua vita ed un gruppo di collaboratori a seguirlo
Siamo giunti alla fine di un'era straordinaria del nostro capitalismo familiare
Ma non dobbiamo avere paura del futuro
Al contrario dobbiamo pensare in grande
Partendo dal vero punto di forza del nostro tessuto produttivo
L'impresa familiare è in realtà un'impresa generazionale
Perché come scriveva a fare il che nella sua lettera testamento ai figli è come se ogni generazione che arrivi in azienda creasse una nuova impresa
Le imprese familiari sono oggi il vero banco di prova della nostra generazione di imprenditori non è importante solo creare nuove impresa è ancor più importante oggi sviluppare le nostre imprese per portarle sui mercati del nuovo boom economico in questo modo riscopre diremo l'orgoglio del fare impresa in Italia l'orgoglio di produrre beni e servizi che hanno qualcosa in più
Perché sono figli della straordinaria osmosi tra l'impresa il suo territorio e la sua comunità
Sono i moderni i moderni eredi di un patrimonio di cultura arte e creatività unico al mondo
Ma in un Paese stanco e sfiduciato gli imprenditori devono farsi carico di una responsabilità in più
Dobbiamo ricostruire la speranza nel futuro la voglia di rischiare forse la stessa identità italiana e per essere credibili non possiamo solo chiedere
Dobbiamo dare l'esempio da seguire
Unendo ac mentre la politica si divide sfidando i mercati del mondo mentre la società sembra ripiegarsi in un illusorio provincialismo
Grazie
Che allora sul palco il professor Riccardo Faini dell'Università Tor Vergata di Roma
Perché ci fa farà la sua analisi sul capitalismo familiare le strade per la crescita
Grazie mille grazie mille ai giovani imprenditori cercherò di completare l'approfondita analisi Di Matteo Colaninno
Guardando come il problemi il tema e le opportunità delle imprese familiari si inseriscono oggi nella situazione dalla nostra economia
E vorrei cominciare con una riflessione a carattere quasi personale ricordando che molto forse troppo spesso gli economisti sì avventurano in petizioni
Anni fa Karl Marx
Josh compete economisti famosi
Sì a vent'
Anni
Avanzarono la previsione che il processo di concentrazione capitalistica avrebbe portato alla scomparsa della piccola impresa
Qualche anno dopo economisti forse non altrettanto famosi ma altrettanto influenti
Their la mensa formulare un un'altra previsione secondo cui d'impresa familiare e a destinata a scomparire a vantaggio dall'impresa a d'azionariato diffuso
Le ragioni dagli economisti erano abbastanza semplice possiamo ricordarle sulla piccola impresa
Si ricordava come questa forse meno in grado di sfruttare l'economia di scala avesse meno potere di mercato e quindi meno accumulazione e avesse in ultima istanza un incentivo minore ad innovare
Sull'impresa familiare si metteva in luce come esistesse o forti vincoli finanziari alla crescita di quest'impresa che dipendeva in larga misura dalle disponibilità dell'imprenditore che è un'impresa in cui era la proprietà fosse del tutto concentrata presentava una minore diversificazione del rischio e poteva fare meno uso di manager specializzati
Voi tutti leggete le previsioni degli economisti giorno per giorno e sapete che talora forse spesso sono smentite dalla realtà dei fatti
Se andiamo a vedere quanto successo alla previsione sulle piccole imprese avete qua il dato sull'Italia e sull'Unione europea
E vediamo che se definiamo per piccole imprese quelle con al numero di addetti compreso fra uno e quarantanove in Italia il cinquanta più del cinquanta per cento dell'occupazione e compresa dalle piccole imprese anche in Europa
Il dato è superiore al trenta per cento
La previsione non sia realizzata
Se andiamo a vedere il dato sulle imprese familiari un pochino più complessa vediamo come la percentuale di imprese familiari sul totale dell'impresa
è pari al minimo nel sessanta per cento nel caso della Germania in Italia raggiunge l'ottantadue per cento se anche ci concentrassimo sulle imprese
Dello Standard & Poor's cinquecento vedremo che il trentacinque per cento dall'in questi imperiese sono a carattere familiare
Abbiamo visto come l'Italia abbia più piccole imprese e più imprese familiari
La domanda che ci poniamo e se questo è stato un handicap alla crescita dell'economia italiana guardiamo i dati vediamo che tra il mille novecentocinquanta al mille novecentottantotto il reddito procapite dell'Italia aumenta
Dal trentacinque per cento al sessanta al settanta per cento del reddito americano ed al settantacinque per cento del reddito europeo al cento per cento si compie il processo di convergenza rispetto all'economia europea
La risposta quindi non può che essere negativa nel passato una presenza di piccole imprese di in creta familiari non hanno influito negativamente sulle prospettive di crescita della nostra economia
Le intese hanno le loro ragioni
Guardiamo alle piccole imprese
Metteranno in luce come e piccole intese hanno tratto vantaggio da un minore rigidità nell'uso della forza lavoro da una maggiore flessibilità in risposta ai mutamenti della domanda
E attraverso lo strumento dei distretti industriali sono anche riusciti a sfruttare pienamente le economie di agglomerazione
Passiamo alle imprese familiari
Ho poco da aggiungere a quello che già ha detto Matteo Colaninno con grande dettaglio decisione abbiamo minori conflitti fra proprietà e management conflitti che si sono spesso rivelati esiziali per le grandi corporation
Abbiamo un autofinanziamento che nel passato si è rivelato del tutto adeguato per finanziare la crescita di molte di queste imprese e abbiamo una struttura di gruppo
Che è riuscita a rispondere a quelle che potevano sembrare le carenze più gravi delle imprese familiari ovvero a diversificare il rischio e contestualmente a scegliere un management altamente specializzato all'interno del gruppo
Vorrei ricordare che secondo alcuni studi la valutazione a parità di condizioni da parte del mercato azionario dalle imprese familiari è più favorevole di quelle nomi familiari
Potremmo concludere qua sarebbe stata una storia indubbiamente positiva indubbiamente piacevole ma purtroppo dobbiamo fare un passo avanti per ricordare quanto è successo negli ultimi dieci dodici anni gli avevo parlato prima del processo di convergenza dell'economia italiana rispetto all'economia europea e all'economia dagli Stati Uniti da questo grafico rosso vennero i colori non sono casuali
Vedete
Che l'Italia a partire dal mille novecentonovantacinque attente rapidamente terreno Rispetto sia l'Unione europea sia agli Stati Uniti il problema dell'Italia non è il problema dell'Unione Europea che anzi e cresciuta in termini pro-capite allo stesso tasso delli Stati Uniti abbiamo perso terreno e parecchio
Stiamo parlando di cinque punti in otto anni
Rispetto sia agli Stati Uniti sia all'unione europea
Il dato forse più preoccupante e dato sulla produttività la produttività per ora lavorata
L'Italia all'inizio degli anni Sessanta aveva una produttività che cresceva molto più rapidamente degli altri paesi oggi vedete questa curva rossa che declina
E si colloca a livelli molto più bassi che non negli altri Paesi
Senza crescita della produttività non è possibile crescita dei salari e senza crescita dei salari consumi sono destinati a fare a straniere
Senza crescita della produttività esiste un limite anche alla possibilità di profitti elevati
Senza i quali l'accumulazione Elisa molto più difficile
Se questo elemento dovesse perdurare
Le prospettive per l'economia italiana sarebbero estremamente preoccupanti
Andiamo a vedere i nodi strutturali dell'economia italiana quella che io chiamo la litania del declino perché la ritrovate
Quasi ogni giorno sugli iscritti dei miei colleghi anche miei sulla stampa sulle riviste specializzate io diviso in tre parti
Nel primo gruppo includo la scarsa concorrenza e la scarsa flessibilità nel mercato del lavoro
Qual è l'elemento di questo primo gruppo e che sono è comune a tutta l'Europa e per alcuni aspetti forse minore in Italia e non negli altri Paesi
Nel secondo gruppo invece trovate quella che io ritengo essere l'anomalia dell'economia italiana ovvero un modello di specializzazione molto spesso sbilanciato verso i settori tradizionali
Una spesa in ricerca e sviluppo molto più bassa per gli altri Paesi è un processo di crescita dell'imperiese molto più ridotto Rispetto anti alle Altemps agli altri Paesi
Aggiungerei ma non mi ci soffermerò l'inadeguatezza della regolamentazione che come giustamente diceva Colaninno colpisce soprattutto in quanto costo fisso le piccole imprese
Qual è il denominatore comune di questa anomalia italiana e la carenza di capitale umano
Il fattore umano di cui Colaninno
Metteva sottolineava l'importanza nelle sue considerazioni finali è un fatto che influisce sul modello di specializzazione sulla capacità di crescita delle imprese sull'investimento in ricerca e sviluppo
Infine sul processo di internazionalizzazione
Vediamo andiamo
Per ordine
L'Italia e sempre più specializzata nei settori
A bassa intensità di manodopera qualificata e questa l'anomalia dell'Italia rispetto agli altri Paesi
La Spagna che partiva da condizioni molto simile a noi dieci anni fa oggi si specializza molto meno esattamente in questo tipo di settori l'Italia perde
Posizione nei settori ad alta intensità di ricerca e sviluppo ed è ovvio senza capitale umano senza al fattore umano è difficile pensare che possiamo avventurarci in settori ad altissima intensità di ricerca e sviluppo
La Francia
Ne guadagna
Il dato di fatto perché il nostro modello sta divergente o rispetto a quello europeo
Andiamo avanti
Il capitale umano è un fattore fondamentale nella crescita dell'impresa vedete qui come al crescere della dimensione di impresa aumenti
Il capitale umano misurato come anni medi distruzione degli addetti
Senza capitale umano e più difficile per l'impresa e crescere
Le imprese più piccole possono ricorrere a strumenti ad modelli di gestione più semplici che non sono possibili né alle imprese più grandi ed è necessario investire in capitale umano
Allo stesso modo è necessario investire in capitale umano per potere esportate per poter avere una presenza stabile e continua sui mercati internazionali
Questi dati tratti dall'indagine di Capitalia ci dimostrano come le imprese esportatrici hanno una maggiore domanda alimentano una maggiore domanda di capitale umano
Anche per delocalizzare
Parola
Che dovrebbe essere rivalutata
Perché troppo spesso anche trema e colleghi ha un'accezione estremamente negativa e che invece dovrebbe essere vista come simbolo come esempio di competitività di capacità di competere in un mondo globale
Anche nel la delocalizzazione
Dall'indagine di Capitalia scopriamo e la scelta di d'non delocalizzare e attribuita dal ventotto per cento dei casi ha difficoltà di ordine e logistico e nel quindici per cento alla mancanza di professionalità adeguate possiamo pensare che anche le difficoltà di ordine logistico siano in larga misura legate alla mancanza di capitale umano
Teniamo c'è un secondo e poniamoci un quesito
Anzi poniamoci nel due
Il primo quesito ma siamo veramente una nazione poco istruite e il secondo
Ma come mai gli affetti della carenza di capitale umano posto la risposta positiva al primo quesito si manifestano solo adesso quando negli anni sessanta settanta ottanta non si erano manifestati anzi eravamo cresciuti più degli altri Paesi
Passo
Partiamo dal primo quesito la popolazione
Mi concentro solo sulla popolazione con titolo di scuola media superiore e vorrei rilevare due elementi primo siamo indietro nella classe di età tra i venticinque e i sessantaquattro anni
Ovvero la popolazione in età lavorativa è un dato preoccupante ma molto più preoccupante il secondo dato siamo indietro anche nella classe di età
Tra i venticinque e trentaquattro anni a dimostrazione del fatto che il divario di istruzione non è prossimo a colmarsi
Lo stesso troveremmo se guardassimo a i dati su la popolazione con titolo universitario molti si consolano dicendo sì forse siamo un po'meno istruiti alla qualità dell'istruzione in Italia migliore
Da qualche anno l'Italia partecipa al teste Pisa in tre nasce maschio dentro Assessment che valuta le capacità matematiche scientifiche di lettura
Questi sono i dati per l'altro Paese per gli altri Paesi i dati per l'Italia ci collocano in fondo alla classifica anche rispetto alla Spagna e soprattutto rispetto alla media dell'OCSE
è un dato strutturale che penalizza la nostra economia e che deve essere affrontato
La seconda domanda e alle ragioni dell'obsolescenza
Beh gli anni Novanta sono diversi dai decenni precedenti abbiamo perlomeno due sciocchi importanti il primo sciocca tue Schott dichiara come li chiamano gli economisti ma in realtà sono due opportunità
L'integrazione dei tagli nei paesi in via di sviluppo nell'economia mondiale la presenza di nuovi attori che erano rimaste ai margini dell'economia mondiale e le nuove tecnologie dal settore informatico nel settore delle comunicazioni
Ebbene la sutura settoriale e dimensionale dell'economia italiana arreso difficile l'aggiustamento a questi sciocca ha reso difficile sfruttare le opportunità di queste due grandi novità
Nel passato quando producevamo
Beni
Tradizionali a bassa intensità di ricerca e sviluppo a bassa intensità di manodopera qualificata
Potevamo vendere le avevamo una situazione di monopolio poteva movente gli agli altri Paesi industrializzati con l'apertura ai paesi in via di sviluppo sierosa una rendita
Una rendita di posizione e a differenza di altri paesi non siamo ancora riusciti a
Spostare il nostro modello di specializzazione
In dubbio poi che la mancanza di manodopera qualificata una struttura dimensionale di imperiese ancora troppo sbilanciato verso la piccola dimensione ha reso più difficile sfruttare la globalizzazione dei mercati
Ha reso più difficile sfruttare le nuove tecnologie
Nel passato si potevano importare beni capitali nei quali erano incorporate le nuove tecnologie oggi è necessario capitale umano per adattarle alle nostre esigenze alle esigenze dell'impresa
Il modello quindi è in larga misura obsoleto
Qui vi faccio vedere un solo grafico
Che più o meno cerca di riassumere come si posiziona un paese più
Alto l'indicatore medio la specializzazione del Paese
Per sfruttare la crescita degli dei mercati mondiali delle esportazioni vedete come Regno Unito la Francia si sono hanno migliorato la loro posizione dell'Italia
Italia qua negli ultimi anni l'Italia si posiziona sempre più nei settori in cui la domanda la dinamica della domanda mondiale e meno pronunciata
Le piccole imprese italiane torniamo al settore delle utenze stentano a crescere se guardiamo alle intese esistenti poche in paese riescono a bucare la soglia dimensionale in cui si sono attestate
Solo il dodici per cento dell'imperiese con meno di sei addetti aveva superato la soglia dei dieci addetti
Stessa cosa per l'intesa tra i sei e nove ma non è solo un problema dell'impresa esistenti anche un problema delle nuove in paese
Le nuove imprese italiane non nascono necessariamente piccole ma crescono quelle che sopravvivono relativamente meno trenta per cento in sette anni
Paragonate questo dato a cui lo dagli Stati Uniti cento quaranta per cento le nuove imprese americane
Riescono a di individuare settori dinamici e dopo aver testato attivamente il mercato riescono a crescere
Dando un contributo eccezionale alla crescita dell'occupazione alla crescita della produttività e all'innovazione tecnologica
Le imprese familiari sono però cresciute
Se guardiamo a questo dato vediamo che le imprese in cui la prima quota inferiore al cinquanta per cento quindi
In cui più diffusa è la proprietà sono soprattutto le medie cinquanta impianti imprese con più di cinquanta detti più le imprese diventano grandi più la proprietà concentrata le imprese familiari quindici su uno contrariamente a quanto si sostiene sono in larga misura riuscita a crescere
Ma anche per loro
La sfida della globalizzazione impone un ulteriore salto dimensionale una maggiore spinta all'internazionalizzazione
Maggiori investimenti in ricerca e sviluppo e quindi vorrei
Sopra il mare un secondo ricordando che la formazione il capitale umano non è solo un problema di offerta
Non basta semplicemente aumentare il numero di iscritti all'università
Non basta semplicemente aumentare l'offerta di ingegneri per risolvere i problemi del l'economia dell'industria italiana
Quello che serve anche e che il settore dell'impresa e comincia ad esprimere una domanda
Il capitale umano di manodopera qualificata e cominci soprattutto ad investire come ci ricordava con Lanino nel fattore umano nella formazione è un dato di fatto che le imprese italiane investono meno che non le imprese in altri Paesi nella formazione dei propri lavoratori
Un'apertura del proprio capitale che su questo ricordiamoci che capitali oggi non mancano forse un periodo in cui la liquidità e capitali sono stati estremamente abbondanti mai come oggi
Ed ancora
Un momento in cui l'impresa deve sapersi aprire nel momento in cui ha individuato nuove prospettive al capitale Esterno
Non ho parlato del passaggio generazionale generazionale come ricordava collanine un momento importante per le imprese vorrei ricordare in generale soltanto due cose che è un passaggio
Importante
E rilevante per molte imprese ma che non risulta più difficile
Per le imprese italiane rispetto alle imprese in altri Paesi
E soprattutto che dà i dati e la Banca d'Italia forse il dottor Rossi ci dirà qualcosa o successivamente dai dati della Banca d'Italia emerge come
Le imprese familiari
Si stanno preparando molto bene investendo pesantemente nel capitale umano dalle nuove generazioni di imprenditori per prepararsi a questo passaggio generazionale
L'ottimismo dell'azione
Io credo che da quanto ci siamo detti padano messe
In evidenza tutta una serie di riforme che sono indispensabili per rilanciare economia italiana il sistema delle imprese abbiamo parlato del di un Paese più istruito
Abbiam parlato del settore finanziario
Parleremo dei servizi all'impresa le famiglie dal carico fiscale Corey in questa sede dire solo due parole sul mercato del lavoro
E sulla necessità di una contrattazione decentrata che risponda di più alla situazione dei mercati del lavoro locale cosa che in Italia non succede o succede molto poco
Una contrattazione decentrata costituirebbe un incentivo poderoso alla crescita e all'emersione dell'imperiese soprattutto nel Mezzogiorno non si tratta di tale
Non si tratta di gabbie salariali le gabbie salariali sono la negazione della flessibilità la contrattazione decentrata è uno strumento di flessibilità il sistema degli incentivi
Consentitemi di dire due parole anche su questo abbiamo un sistema di incentivi paradossalmente per un verso
Che scoraggia la crescita nel momento in cui Peligna troppo spesso le piccole dimensioni e penalizza le imprese che crescono abbiamo parlato molto si è discusso molto in Europa in Italia sugli incentivi alle nuove impresa li start-up ma dovremmo forse oggi parlare anche delle agevolazioni delle semplificazioni per le imprese che vogliono ampliarsi e che sono costrette a procedure burocratiche che sono altrettanto penalizzanti se non di più di quelle le nuove imprese
L'internazionali
Stazione scusate un passo indietro sulla crescita il nuovo il decreto a competitività fa dei passi avanti
Sull'internazionalizzazione
Che è un altro strumento fondamentale per la crescita del sistema l'Internazionale il decreto sulla competitività purtroppo fa un passo indietro
Quando penalizza le intese che attuano una delocalizzazione giudicata non virtuosa ma sulla base di quali parametri ancora non ci viene dato sapete
Sul settore finanziario ma a questo punto mi avvio a chiudere ho già detto parecchio vorrei ricordare i progressi che sono stati fatti
Che alle imprese finanziarie le imprese bancarie va dato il merito di aver avviato un processo di ristrutturazione ma va anche ricordato che m'progressi ulteriori sono indispensabili nei settori che più
Sono importanti per le imprese la finanza aziendale le banche di investimento e l'aiuto all'internazionalizzazione
Sull'il settore dei servizi
Vorrei ricordare che i settori dei servizi oggi pesa
In maniera poderosa
Nella struttura dei costi dall'in paese
Manifatturiere non dobbiamo guardare solo a quanti servizi ciascuna impresa acquista ma anche considerare che quando acquistiamo Bini intermedi da altre imprese questi beni incorporano valore
Occultisti da parte dei servizi
Il quaranta per cento dal valore aggiunto se facciamo i calcoli e non si tratta solo di servizi finanziati
Si tratta di servizi professionali di servizi a rete e di commercio e su questi elementi e necessario come ci ricorda quotidianamente l'Antitrust e avviare il processo di liberalizzazione
Il carico fiscale
Carico fiscale c'è un argomento difficile e io credo che oggi
Più a parole che forse non risulteranno completamente gradite ma credo che oggi l'esigenza primaria dell'equilibrio dei conti pubblici
Alcuni possono essere orgogliosi che aveva sforato il tre per cento ma altri sono preoccupati
E i dati per l'anno scorso ci indicano che il disavanzo supera il quattro per cento e potrebbe pericolosamente avvicinarsi al cinque il debito riprende la sua corsa dopo che per dieci anni era sceso non sono le ritorsioni delle tinte la Commissione europea che debbono preoccuparci soprattutto la preoccupazione maggiore viene dalla ritorsione dei mercati e su questo vorrei ricordare che un aumento dei tassi si ripercuoterà ebbe non solo sul debito pubblico ma su tutto il sistema italiano quattro anni fa l'Ispra dall'Italia erano identici a quelli della Spagna oggi lo spread italiano e di venti punti base più alto di quello spagnolo venti punti base sono il costo del l'eliminazione di una buona parte dell'IRAP sul costo del lavoro
Prendiamoci conto che la disciplina fiscale il rigore fiscale sono lo strumento che può aiutare le imprese e che il settore dell'impresa il mondo delle imprese deve sapete difendere fino in fondo
Io vorrei in conclusione ricordare come questi siano stati anni veramente eccezionali ho qui il dato sulla crescita dell'economia mondiale
Vedete come la recessione del due mila il rallentamento del due mila uno sia stata piccola cosa rispetto a quanto era successo negli anni precedenti vedete come la crescita del due mila quattro sia stata la più elevata negli ultimi trent'anni
Possibilmente
Sappiamo anche che in questo periodo l'economia mondiale è stata trascinata dalla crescita della produttività dagli Stati Uniti
Era poco più dell'un per cento nella prima parte degli anni novanta
Ed è salita al quasi al Sud a quasi al due per cento dal due mila e il due mila tre
Io non credo credo che sarebbe sbagliato per un economista che passa molto del suo tempo
Nei banchi di universitari a studiare e a leggere fornire indicazioni a chi come voi opera e decide ogni giorno nell'impresa e nei mercati
Quello che però
Fuori posso fare quello che vorrei fare e sottolineare come oggi resiste un'economia mondiale in cui le occasioni le opportunità sono abbondanti sono importanti e se riusciremo a coniugare il realismo dell'analisi con l'ottimismo dell'azione anche l'economia italiana riuscirà a sfruttarle
E ora invito a salire sul palco il vicepresidente della Commissione europea Franco Frattini
Grazie in primo luogo per questo invito al presidente Colaninno e a tutti voi
Come potrete immaginare gli eventi degli ultimi giorni mi inducono a rinunciare alla intervento e al discorso che avevo preparato per spendere un po'di tempo a riflettere con voi sulle prospettive dell'Europa esso alcuni spunti
Che la lezione del referendum in Francia e in Olanda
Ci può dare
Lezione che ovviamente ha conseguenze immediate conseguenze dirette ed indirette sul sistema delle imprese sull'economia e anche direi sulla voglia degli stati membri di camminare davvero verso quel processo di integrazione europea che fino a pochi germi giorni fa
Sembrava assolutamente fuori discussione
Tanto che qualche volta si sentivano affermazioni totalmente a critiche circa le prospettive di sviluppo dell'Europa oggi al contrario
Sembra che la dinamica sia tutta in caduta
C'è chi dirittura dubita della possibilità di continuare il processo di integrazione c'è chi nega persino l'opportunità che le ratifiche con referendum o meno possano continuare
C'è chi azzarda soluzioni improbabili come quella di sollecitare il ritorno alle valute nazionali
Io credo che il primo punto di partenza e mi perdonerete se la prendo un po'alla larga che questo risultato è una lezione ed una scossa importante per tutti non possiamo pensare che quando si dà la parola alla gente quando si dà la parola ai cittadini quando si chiede ai cittadini di approvare oppure no
Una scelta importante a mio avviso condivisibile
Come quella di un trattato costituzionale per l'Europa poi sì posso anche solo pensare di rimproverare i cittadini di dire vasi non avete capito voi c'è stato un difetto di comunicazione il progetto è giusto ma voi non lo avete capito
La lezione democratica deve essere imparata imparata in fretta
Questa scossa all'Europa è uno sport è una scossa che mette al nudo vorrei dire un'Europa che deve ritrovare del nuovi ideali dei nuovi valori
Non vi sembri un'esagerazione ma quello che emerge dal voto di due grandi Paesi fondatori dell'Europa
La Francia e l'Olanda
Non è il pensiero di donne e uomini che hanno votato contro l'Europa
Ma è il pensiero di donne e uomini che non hanno apprezzato questa immagine questo modello di Europa
E quando parlo dei grandi ideali ritorno per un attimo soltanto
Ad una storia dell'Europa
Che poi è stata la storia dei due straordinari benefici
Dell'integrazione europea e del processo di integrazione che si fondava su due pilastri ideali due pilastri ideali uno diciamo così politico un grandissimo valore la pace
E la stabilità e l'altro un pilastro economico il benessere
Noi avevamo scommesso
Quando i padri fondatori lanciarono l'idea e cominciarono a realizzarla
Che l'Europa
Avrebbe dato a tutti
L'assenza di guerre mai più il disastro della Seconda Guerra e della prima guerra mondiale la pace quindi e la stabilità che ha come precondizione la pace e il benessere
Cioè uno sviluppo che porti alla prosperità dei popoli oggi questi due ideali sono stati messi in discussione dalla gente
Non dalle confuse e rozze azioni degli euroscettici
Non dalle proteste di coloro che in molti paesi d'Europa e anche purtroppo nel Parlamento europeo ritengono che l'Europa sia comunque un concetto che toglie qualcosa ad ognuno di noi non è questo
è la voce sincera
Di donne e uomini che hanno democraticamente detto come la pensavano e allora il primo grande ideale la pace
Diciamolo un po'francamente noi l'abbiamo data in questi cinquant'anni sempre un po'troppo per scontata
Ci siamo dimenticati via via che questo valore era un valore da difendere da rafforzare da stimolare e non basta più quando affrontiamo il processo di allargamento che porta da seri a venticinque con una prospettiva ulteriore i paesi membri dell'Unione europea
Non basta più pensare alla pace come assenza della guerra nel senso della guerra mondiale
Abbiamo forse
Perso in questi anni l'occasione di imperniare questo grande ideale di pace come grande ideale di un'Europa che promuove e difende i diritti fondamentali della persona
Abbiamo un po'dimenticato forse che tra questi ideali al centro c'era la persona umana
Quando
Non abbiamo voluto prendere sul serio la sfida che le grandi minacce internazionali hanno sferrato contro di noi il terrore
Della grande attacco terroristico la paura
Non abbiamo forse saputo reagire con coraggio dicendo che quell'ideale di pace che aveva fondato l'Europa cinquant'anni dopo può e deve essere un ideale di Europa portatrice non solo al suo interno geografico ma nel mondo di valori
Non relativi ma assoluti il rispetto della vita la dignità di ogni persona il principio del dialogo ecco questo è un ideale che dando per scontato il grande bene della pace che abbiamo avuto senza costi per cinquant'anni questo è forse un ideale che i cittadini europei ci hanno domandato dicendo no a una Costituzione che accusano di essere e in alcune parti hanno ragione
Un grande insieme di norme che forse non ha messo in luce magari enucleando lei queste ragioni ideali dello stare insieme cinquecento quasi milioni di abitanti e venticinque Paesi e l'altro ideale che un po'non dimenticato ma questa volta ha messo in crisi è l'ideale del benessere
Voi ne parlate ne avete parlato ne parlerete
Un ideale che non si può realizzare solamente tracciando alcune righe nei documenti della strategia di Lisbona
La strategia di Lisbona deve essere e può essere un progetto vivente
Che si articola in delle iniziative concrete che si traduce come la commissione ha cominciato a fare presentando a gennaio il suo programma di revisione della strategia di Lisbona che si traduce in azioni concrete
Da realizzare in tempi certi e soprattutto con un sistema di monitoraggio credibile
Delle azioni degli stati membri perché noi parliamo spesso di sviluppo di competitività
è il momento di dire con azioni concrete che l'Europa può coordinare e armonizzare che l'eccessivo costo del lavoro l'eccessivo peso delle procedure un sistema sociale che non riesce a bilanciare da un lato la vera solidarietà come un la competitività
Una mancanza un deficit di investimento in quei settori ha grande valore aggiunto dico per tutti
La ricerca l'educazione in altri termini l'Europa della conoscenza sei non riempiamo di azioni concrete ed è questo lo sforzo che noi stiamo compiendo difficilmente quell'Europa del benessere che era l'ideale vincente negli anni cinquanta sessanta e successivi sarà oggi
Credibile
Mandati a bocca guardando un Europa che sulla carta ai lavora regia ambiziose
Che sta cerca
Messo in che hanno
La rassegnazione prevale
Dov'è la democrazia richieda
Che i Paesi nei quali un referendum si svolgerà può è stato deciso che si svolga
Abbiano la possibilità di chiamare i loro cittadini a esprimersi
Questo ci permette
Un quadro più ampio che oggi non abbiamo
Ma sarebbe altre
è successo qualcos'
è successo che si sono messi in discussione alcuni pilastri della solidarietà europea
è successo che si sono messi in discussione alcuni momenti sono quelli più importanti diverrà
Europa
Se avesse come reazione
Un irrigidirsi delle posizioni nazionali
Un irrigidimento sì della difesa di interessi contro gli interessi degli altri
Se avesse come
E finanziarie
Che forse si negozierà hanno in via definitiva al prossimo Consiglio europeo
Be se questo accadesse vorrebbe dire davvero che la risposta è stata un passo indietro grave
E dannoso doppiamente dannoso per i cittadini d'Europa
Io credo che la risposta non possa essere quella di bloccare la voce dei cittadini e che non possa essere nemmeno una risposta
Di reazione egoisti di chiusura di negazione del fatto oggettivo che l'Europa è una realtà che esiste che insisterà e che crescerà
è una realtà che può fare la differenza nella vita dei cittadini in modo concreto che può aiutare la vita quotidiana dei cittadini e delle imprese
Io posso trarre degli esempi dalle giornate difficili che stiamo attraversando
Ma che sono esempi tratti ancora una volta
All'armonizzazione della giustizia
Nessuno credo possa pensare
Che la lotta al crimine organizzato al terrorismo si possa fare sulla base di politiche nazionali
Nessuno credo possa pensare che senza una adeguata armonizzazione di alcune regole
Anche nel campo della prevenzione del processo penale della giustizia civile della tutela dei creditori come possiamo immaginare che
Stato pestato ognuno si faccia le proprie politiche e come possiamo pensare che queste politiche siano davvero utili quindi c'è uno spazio immenso perché l'Europa possa davvero camminare
E la prova concreta di tutto questo
Arriva dal fatto che ed è un ottimo esempio attualissimo solamente tre ore fa io ero a Lussemburgo
Il Consiglio dei ministri dell'Interno e della giustizia
Cinquanta ministri di venticinque Paesi
Hanno approvato la proposta della commissione di un piano di azione europeo che individua cento iniziative o forse più
Che nei prossimi quattro anni renderanno concreta la strategia dell'Europa
Per la cooperazione tra le polizie
Per l'informatizzazione di tutti i controlli alle frontiere esterne d'Europa
Per combattere la criminalità organizzata per governare a livello europeo l'immigrazione legale e illegale per rispondere alla domanda di armonizzazione nella giustizia penale e civile soltanto i grandissimi titoli allora questa approvazione all'indomani del fallimento di due importanti referendum dimostra che quando le proposte sono concrete che quando le azioni sono mirate
L'Europa è più che mai indispensabile e vedete
Anche ancora una volta oggi in una difficile
Giornata di lavoro
I ministri europei hanno approvato la mia proposta di riaprire o di aprire forse un negoziato con la Libia sulla cooperazione mediterranea per prevenire e per contrastare l'immigrazione illegale risultato tutt'altro che scontato
I colleghi ministri di Malta
E della Finlandia hanno insieme detto avendo interessi e priorità totalmente diversi
Che l'immigrazione illegale la minaccia del traffico di esseri umani è un problema europeo
E se noi dobbiamo governarla come Europa la commissione deve avviare un negoziato con un Paese
Nostro vicino
Fonte di preoccupazioni e comunque il paese di transito di una gran parte dei flussi dell'immigrazione clandestina questi sono risultati concreti
Che dimostrano come l'Europa cioè come le risposte politiche si possono dare come un consenso anche nelle difficoltà si può trovare e ancora
Qualche esempio forse
Di vostro interesse
Il libro verde sull'immigrazione legale
Era ed è l'iniziativa appresa dalla commissione di governare forse per la prima volta
A livello europeo l'immigrazione economica io ho visto il vostro documento presidente Colaninno il documento dei giovani imprenditori
Una decalogo se non ricordo male non solo dieci
Proposta
Che vanno nella direzione che l'Europa sta seguendo
Una armonizzazione delle regole per l'ingresso la ricerca e la valorizzazione delle professionalità più qualificate utili al tessuto economico sociale dei Paesi un governo
Della immigrazione legale economica che non si basi su decisioni nate a tavolino dentro gli uffici ma che sia il risultato di un confronto con tutti gli attori
Interessati irresponsabile
Io ho pensato che fosse il momento di farlo a livello europeo pensate che da gennaio ad oggi ho raccolto oltre centocinquanta contributi
Contributi di ventidue Paesi europei
E cento trenta contributi di impresa associazioni sindacati organizzazioni non governative
Ho raccolto in altri termini proposte e idee che permetteranno il prossimo quattordici giugno tra qualche giorno di esprimere dinanzi al Parlamento europeo
Delle prime conclusioni e delle prime linee guida sulla armonizzazione delle regole europee sull'immigrazione legale perché voi sapete perfettamente che da qui al due mila venti l'Europa avrà un estremo bisogno
Visti i fattori demografici in corso di manodopera più o meno qualificata proveniente da Paesi non comunitari
Bisogna governare ora i processi piuttosto che i processi tra Voltiano con i loro flussi inarrestabili quelli che non hanno previsto e non hanno delineato strategie e l'Europa sta rispondendo
Ancora un esempio che può essere interessante per voi
Il dibattito che c'è stato in Francia ha fatto emergere forse per la prima volta in modo
Chiaro
Distinguendo diciamo così tra il protezionismo che non possiamo sostenere e difendere
E la legittima tutela di settori economici rilevanti rispetto alle regole della concorrenza che esistono e che vanno applicate
Il grande tema del come l'Europa provveda
Dinanzi alla sfida forte lanciata da grandi attori internazionali sia la Cina sia esso all'India Paesi emergenti in altri continenti
Abbiamo messo a fuoco dalla domanda e poi dalla protesta e poi dal no
Della Francia
Ed è evidente che anche in Italia molte voci si erano levate nella stessa direzione
Che la reazione dell'Europa non può e non deve essere l'indifferenza se esistono delle regole nessuno ha il diritto di definire l'applicazione di quelle regole come protezionismo nessuno ha il diritto di definire l'applicazione di quelle regole una chiusura e la creazione di muri e barriere quelle regole devono essere applicate e tra quelle regole c'è
Una azione in cui finora l'Europa
è mancata
L'armonizzazione delle regole contro la contraffazione
è un aspetto che è stato affrontato solamente in alcuni ambiti è mancata una regola europea sulla definizione sulla punibilità
E sulla introduzioni di sanzioni penali e non penali nei confronti delle falsificazioni che toccano e spesso colpiscono severamente settori produttivi
Entro questo mese io presenterò una proposta organica una proposta europea
Volta a incoraggiare o meglio a chiedere agli Stati membri un'armonizzazione anche per questa parte della strategia anti contraffazione che non può ancora una volta rimanere materia solamente degli Stati nazionali
C'è consenso anche intorno a questo e questo mi di mostre mi conferma una volta in più che c'è un grande spazio per far camminare l'Europa
Da ultimo io credo che la reazione alla oggettiva dura lezione che abbiamo ricevuto il debba essere quella di ricostruire o meglio di stimolare un nuovo consenso sull'Europa
Non possiamo pensare che l'Europa venga vista come un'imposizione che viene da Brussel noi dobbiamo stimolare incoraggiare un'Europa amata dai suoi cittadini non vista come un'Europa che minacce che accusa ma è un'Europa che aiuta che può fare la differenza come fa
Se adottiamo delle iniziative che migliorano la sicurezza che stimolano l'investimento per la ricerca che permettono di contrastare la concorrenza sleale l'Europa è un valore aggiunto deve continuare ad esserlo nuovo consenso per l'Europa
Vuol dire non abbandonarsi alla rassegnazione
Vuol dire dare una risposta politica una risposta strategica e una risposta rapida sarebbe un grave errore
Se l'agenda della politica europea fosse determinata dare regole e procedure deve essere determinata da decisioni e da ideali io ho detto che è un grande ideale può essere quello dell'Europa che si fa attore sulla scena internazionale per promuovere i valori dell'uomo i diritti fondamentali
Ma certamente l'Europa può essere attore nel ricercare un equilibrio accettabile tra la competizione e la competitività e la vera solidarietà
Non possiamo oscillare a ondate
Ogni cinque anni si parla di un'Europa che pensa solo ad una parte della problematica e cinque anni dopo l'Europa che si preoccupa solamente dell'altra questo andamento a ondate nuoce anche alla comprensione da parte dei cittadini
Credo che il contributo delle in prese e delle imprese del nostro Paese sia un contributo indispensabile
Un contributo di esperienza di qualità
Ma anche un contributo per mantenere alto il peso ed il valore di un Paese che è stato ed è Paese fondatore dell'Europa
E dal quale debbono provenire messaggi di incoraggiamento forte per l'Europa
Ma per un'Europa
Di valori di principi che risolva i problemi della gente questo è il nuovo consenso rispetto al quale dobbiamo lavorare se ci fermiamo
In questo momento anche soltanto un attimo alla rassegnazione credo che l'ideale europeo possa veramente subire una battuta d'arresto e non è interesse di nessuno grazie
Si terrà o alla prima delle due tavole rotonde sul tema l'Italia che vince nel mondo
Invito Antonello Piroso moderatore a salire sul palco e acqua grazie a chiamare i nostri intanto ecco
Buongiorno a tutti grazie per il privilegio dell'opportunità io non perderei altro tempo ringraziando Franco Frattini per il suo intervento grazie
Chiederei dunque subito a Vittorio Merloni
A Marco Tronchetti Provera Bongiorno presidente di salire sul palco e di raggiungermi così
Adesso credo dobbiamo essere microfono anzi
Sì
Sì credo di sì
Dunque
Perfetto va bene
Scusate riempiamo questo tempo morto ma perché dobbiamo essere micro forati adesso ci tolgono tutto
Poco fa subito
Tutto a posto
Dunque alla luce siamo amplificati sì alla luce della bella relazione le tesi di Matteo Colaninno poi parleremo subito dopo
Di che cosa significa essere fare impresa familiare oggi in Italia però mi consentirete
Data la presenza delle persone che sono uno la mia sinistra tranne adesso di fare un piccolo preambolo
Partendo se volete da cerchi concentrici cioè partiamo un attimo dall'Europa poi arriviamo Alitalia poi arriviamo alla microeconomia anche perché c'è stato il pertinente intervento del del vice commissario Frattini
Dove questa mattina
Tutti noi che abbiamo aperto i giornali
Avremmo credo abbiamo letto con con interesse una dichiarazione di un ministro della Repubblica
Io sono solo una persona che vive benissimo alla Seconda Repubblica ma sono cresciuto nella prima per educazione e per formazione culturale per cui quando un ministro della Repubblica parla parla un ministro della Repubblica
E allora se un ministro della Repubblica dice di fronte o da ad un ammonimento dell'Unione Europea in presenza di un deficit del tre per cento sforato di già in maniera strutturale
Replica bene lo abbiamo fatto con orgoglio lo rivendichiamo perché stiamo tagliando le tasse stiamo tagliando l'IRAP stiamo spendendo per fare investimenti
C'è di che fermarsi a riflettere anche perché il Corriere della Sera in prima pagina per la firma di Dario Di vico che vicedirettore che si occupa delle questioni economiche dice che le stime parlano di un deficit colma il viaggio al cinque per cento il che significa tradotto in euro
Sessantasette circa miliardi di euro e se preferite traducendoli in lire parliamo di centoventi mila miliardi delle cosiddette monete del vecchio conio direbbe Bonolis
Se accompagniamo questo dato con quello che leggiamo dell'intervista che al ministro Maroni viene chiesto su Repubblica
Dove lui dice credo che sia arrivato il momento di fare un referendum consultivo per vedere se tornare a usare le lire
E all'obiezione dell'intervistatore ma si dice che se torniamo alla lira c'è davanti a noi l'obiettivo è
Ultima fermata Argentina dice no all'Argentina ci arriveremo comunque è il momento di invertire la rotta forse proprio tornando alle vecchie lire
Presidente Tronchetti Provera prego ma io credo che a caldo le reazioni sono emotive e talvolta non tengono conto di una circostanza di fondo che l'Europa
Ha certamente costituito per l'Italia
Come per altri Paesi una ragione di stabilità per tutte le ragioni che ha illustrato prima ministro Frattini non è riuscita a trasferire in una fase anche di crisi economica dove è più difficile crisi economica strutturale non congiunturale cioè di grande cambiamento dei rapporti economici fra le diverse aree del mondo non è riuscita a costruire un suo modello vincente
Attenere i cittadini in una fase anche di allargamento dell'Europa vicino sentimento europeo estremamente difficile
Quello che è avvenuto anche in questi anni invece parlare di monete locali o meno non si è fatto quello che era necessario fare
Tutti uniti nel percorso verso l'unità monetaria europea
Totti abbiamo dimenticato che senza quelle riforme strutturali che rendono l'Europa competitiva non siamo in grado di dare più benessere cittadini quindi la fiducia dei cittadini che dall'Europa possa nascere una qualità della vita migliore per sé e per i propri figli è venuta meno questo è il tema di fondo se noi non affrontiamo
Anche la nel Breve quello che può essere una discontinuità che produce delle reazioni se vogliamo corporative nel cambiamento noi non riusciremo mai a fare nulla di buono dall'Europa non possiamo avere la burocrazia che abbiamo nei singoli Paesi
Non possiamo avere la struttura di leggi che abbiamo nei singoli Paesi e soprattutto in Italia dove non si capisce nulla e per avere un processo
Giunto alla fase finale ci vogliono sette anni non possiamo vedere una struttura di rapporti sociali rigida come quella che abbiamo non possiamo avere una struttura fiscale con quella che abbiamo allora l'Europa per essere competitiva deve affrontare un cambiamento
Avendo anche la capacità di prendere nel Brehme quelle critiche che la classe politica la classe dirigente si deve prendere nel momento in cui affronto grande cambiamento quindi il tema non è quello che a sollevato il ministro Maroni di dire
Ebbene perché si sfora no ebbene se si cambia
Se questo è un monito per dire che loro padre creare maggiore passione maggiore fiducia cambiamento queste cose non ci sono state allora perché bisogna credere in un'Europa che va alla deriva mentre gli altri due aree del mondo crescono e questo la ragione per cui i cittadini si sono ribellati almeno è quello che io penso
Grazie
Presidente allora ma sono abbastanza anzi molto vicino a quello che ha detto Marco Tronchetti perché chi avrei detto le stesse cose
Io parto da un punto che se l'Europa assolutamente non è possibile se no se dovesse disintegrare peggio di come adesso allora la nostra sfida di italiani dove andiamo a fare Conti conti contenenti una nazione conto contenente però io penso invece non pensa non sono contento di quello che è successo
Però è stata una scrissi è importante spero che si fermi anche subito che faccia capire che anche tutto il Parlamento europeo tutte le nazioni versano collegate con l'Europa che una mutazione un cambiamento è necessario anche per loro quel parliamo di crisi mutazione futuro del modello è successo se vogliono aveva modelle successo dobbiamo cambiare di come si sta cercando di fare l'Europa
è stata una duplicazione di quasi tutte le leggi europee come Assonime abbiamo seguito questo proliferare di legge sopra leggi con quale vantaggio abbiamo tenuto fino adesso penso che dovremmo farlo affrontato in un modo più pragmatico più semplice e più snello e fare considerare il papà di farla funzionare in modo da poter essere competitivi con i continenti no con una con l'Italia conto gli alcun continente una faccia conto Conte io non sono stati mi dispiace moltissimo ed è quello che è successo ma è un segnale che dobbiamo prendere in considerazione per farlo fa un pochettino diverse e meno burocratica
L'Italia arriva comunque in questa fase in cui alla luce dei risultati elettorali francesi Olanda c'è un problema oggettivo appunto di stabilità l'Unione europea perché questo è tornato a essere in discussione arriva con dei fondamentali scusate se ancora siamo in ambito diciamo così macro economico a riva con dei fondamentali che sono quelli che sono e che sono negativi spesso si fa il confronto con la realtà francese con la realtà tedesca la realtà francese si dice che non è non è positiva sul fronte delle esportazioni ma ancora una buona dinamica di consumi interni
La realtà tedesca sconta una fatica sul sul fronte dei consumi interni ma e molto forte sul fronte delle esportazioni l'Italia per non farsi mancare niente somma le due cose negative
Prego presidente
Facciamo avrebbe già delle posizioni che potevamo dire comunque però c'è io
Allora premesso che per fare l'imprenditore uno deve essere ottimista perché se non è ottimista smette subito a fare l'imprenditore
Non credo che mi diverta se mi diverte molto lavorare mi diverte molto avere successo risultati però un po'tutti mista c'era da un potente vista devo essere quindi se ne vogliamo dire vitale che vince nel mondo
Dobbiamo non possiamo partire sempre dal solito mondo di sviluppo del mischiati ad imprenditori che andava in giro per il mondo a promuovere l'Italia perché è cambiata anche la la competizione esattori dei e Traité della competizione sono cambiati non basta più intende fare un prodotto e venderlo prodotto spuntava un po'tutto oggi qualche volta il set il valore del marchio e il valore dei servizi valgono più del prodotto quindi non stiamo cambiando stiamo in una fase di passaggio molto importante da dove pensiamo sempre alla produzione produzione dove ci sono i fattori logistici fra nei servizi di assistenza alla dal l'importanza del macho faccio un esempio che a me mi ha impressionato molto perché un diretto concorrente teniamo alla LG nella si chiamava postale un certo punto ha deciso e cambia il nome ha cambiato il nome ha speso solamente in Europa tra i cento settanta milioni di dollari per fare il lancio del macho senza vendere un pezzo senza fare niente
Sopportato pienamente dal governo coreano
E io dico se potesse vere non trecentosettanta milioni ma un appoggio per lo meno un sistema anti governativa sul sistema bancario in giro per il mondo sarebbe più facile no ecco questa gli scompensi Piero che abbiamo e e questo è un po'però su allora c'è il ci fermiamo no andiamo avanti scopo gli altri tre pacchi come diceva Bonolis io vado avanti vado a scoprire cosa c'è dentro di te pacchi quindi non prende la telefonata che arriva dalla no no è una telefonata novena telefonata Padova va avanti benissimo
Potete sempre sottolineare con un applauso se volete abbiano è una nota di ottimismo visto che è offerto ed è una prospettiva in grigio e nero lei ha proferì ha preferito vedere come dire la chiave invece ottimistica presidente
Ma e io credo che è giusto in questo Paese cercano intanto di dire quali sono le cose che vanno bene come ha sottolineato adesso Vittorio Merloni e poi guardare perché certe cose vanno bene perché certe cose altre cose non vanno bene
Perché se noi cominciamo a partire dalle storie reali poi costruiamo un mondo teorico in cui riuscì affondiamo tutti nella logica della decadenza
Io credo che il nostro Paese a dei cambiamenti strutturali che vanno fatti non c'è via d'uscita perché è giusto richiamare alla nostra responsabilità di imprenditori perché si faccia quanto è necessario nella ricerca nella valutazione degli uomini
è giusto non scaricare solo sugli altri le responsabilità quindi noi dobbiamo guardare in casa nostra e voi che siete giovani
Fortunatamente per voi è molto più giovani vive è un po'più giovane di Vittorio voi dovete assolutamente guardare
Dava per me è un esempio finché regge Luigi Croce speranza che per comunque in questo mondo in questa realtà bisogna guardare quello che funzione bisogna però non anche autoflagellazione perché mentre ci dicono che non siamo capaci di fare nulla ossia capaci di fare poco come imprenditori N riteniamo in fondo di non essere proprio così male dobbiamo domandarci il perché il flusso di capitali dall'estero per investimenti in Italia è molto più basso di quanto non sia no dico all'Inghilterra dove hanno liberalizzato tutto
Di quanti sono esplosi verso la Francia verso la Germania verso la Spagna queste sono le cose di cui noi dobbiamo anche chiedere conto agli altri mentre è giusto fare autocritica in casa nostra è giusto domandarsi perché è il Paese più bello del mondo
Almeno per noi ma credo anche per gli altri dove dicono ci sia il sessanta per cento del patrimonio culturale e artistico il mare lo vedete
Non le montagne le conosciamo perché il turismo va più in Francia che non in Italia allora c'è qualcosa di strutturale che se non l'affrontiamo insieme con il riconoscimento che per vent'anni non è da ieri per vent'anni fa hanno si son fatte le cose giuste allora tutto diventa più facile diventa più facile per noi imprenditore più facile anche per coloro i quali dovrebbero vestire investire in Italia perché un Paese non diventa ricco attraverso l'autarchica
Sembra quasi in certi giudizi che ogni tanto si sentono un richiamo a un regime autarchico di tutela dei propri confini distinta interno la spinta interna cioè io sono sicurissimo che l'Italia è un Paese dove si è ognuno di noi viene da
Per l'occasione siamo capaci di far ripartire questo paese il dottor Vittorio Merloni è riuscito in un settore difficilissimo a creare un'azienda
Che Lori malgrado l'età continua a seguire non gravissima attenzione e gira per il mondo a promuove la sua azienda
Nel mio piccolo ai pneumatici Pirelli sono oggi considerati al mondo quelli che dieci anni fa erano al fallimento i migliori come qualità e apriremo in Cina preme Bulgaria e in Romania faremo tutto quanto è necessario fare è certo che investire di più nel nostro Paese è davvero una scommessa legata alla fiducia nelle nostre capacità le nostre risorse
Dobbiamo a una parola su abusata detta e ridetta dobbiamo fare sistema dobbiamo smetterla di fare dei giochi dove l'Italia se qualcuno ha successo si cerca in qualche modo di trovare il punto debole per indebolirlo
Cercando poi di favorire magari qualcuno che è amico anche se è successo non è basato sul lavoro che ha fatto il dottor Vittorio Merloni tanto per essere chiaro quindi bisogna davvero valutare chi lavora seriamente e cerca di capire perché avuto Successo l'ho avuto successo perché ha lavorato perché ha fatto ricerche ha perché è andato in giro per il mondo e purtroppo Luís
Come sottoscritte come tanti altri quando dobbiamo scegliere dove fare certi investimenti
Nella mappatura degli investimenti facciamo fatica attenere all'Italia all'interno di questa mappatura questo è un fatto oggettivo per noi che viviamo in questo Paese con grande dispiacere
Per coloro i quali dagli altri Paesi potrebbero investire qui come scelta razionale dobbiamo lavare lavorare tutti insieme perché questo torni a essere ancora un Paese attraente grazie
Siccome ha parlato di critiche
Io ho una domanda che la devo fare però come già l'anno scorso anche quest'anno dopo il discorso del presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo la la politica si è sentita molto punta sul vivo e ha detto voi imprenditori siete bravissimi a criticare ma voi che cosa fate
E che cava credo che abbiamo fatto una cosa molto seria da parecchio tempo abbiamo cercato di aprire un dialogo sulle banche con le banche
Abbiamo cercato di sottolineare quanto le ricerche in Italia sia stata utilizzata in modo non adeguato abbiamo cercato di aprire con i sindacati un dialogo abbiamo cercato di trovare fra di noi quali sono le priorità
Per cercare al nostro interno partendo da un'autocritica perché quello che si può dire
DVD in termini negativi lo si può dire sempre e comunque ma negare che Confindustria sotto la gestione Montezemolo non sia partita da un'analisi autocritica dei non sa è falso questo deve essere estremamente chiaro non abbiamo cercato di guardare che cosa non funziona in casa nostra
Proponendo agli altri di costruire insieme cioè noi non vogliamo lo scontro né con la destra né con la sinistra né con la Banca d'Italia le cose indagato sappiamo che bisogna cambiare perché se non cambiamo
Quelle questioni strutturali abbiamo parlato prima il pensare con fiducia al futuro diventa impossibile e allora prevale la guerra fra bande prevalgono coloro i quali all'interno del sistema cercano quello che non funziona per avere un loro spazio prevalgono tutti si e sentimenti negativi
Noi vogliamo come ha detto Merloni prima pensare in positivo e agire impositivo chiediamo aiuto nel farlo
Sentito come è diventato per mi chiama dottor Merloni non me l'ha detto ma in tutto
Perché è la prima volta poi ne guarda con quella faccia così
Riscaldata chi mettiamo e passione penetrata teorema verrà meno ore che possiamo mica fare patti ma dobbiamo spostarci Spagna quarta Trenitalia affidabile se volete fatto
L'ultima domanda sulla strettissima attualità presidente Merloni tutto quello che a pagamento no perché ha ha citato Rapporto voi
Ha tacitato i rapporti che politici con i sindacati allora lo dico a chi è stato alla guida di Confindustria dotato data quattro e ha firmato l'accordo per disdire la scala mobile
è una novità che c'è un problema con il mondo della politica con il mondo del sindacato del lavoro in tema di relazioni industriali
Ma
Cioè c'è un elemento nuovo distorsivo e qual è no non credo che ci siano grandi elementi
Gli elementi sono stati sempre gli stessi
Non è vero che il sindacato è sette contrario il sistema industriale il sistema industriale è contraria al sindacato proprio per l'esperienza che ho avuto da ottanta ottantaquattro e adesso si sta ripetendo si è ripetuto anche negli anni successivi c'è stato sempre una possibilità di collaborazione di fare eccetera
Certo e poi sulle parti strettamente collegate a agli interessi dell'impresa gli interessi e lavoratori ci sottopongono un livello superiore e di pressione politica
Senta è successo successo nel passato è successo sta succedendo forza cadesse non lo so Rio de me ricordo perfettamente quando siamo riusciti a dare dati rispetto alla scala mobile
Come ci siamo riusciti facendo un incontro molta petto anche con l'il più grande partito quella volta al Partito comunista con Berlinguer porto invitandolo a Firenze c'è una bellezza di tre mila imprenditori abbiamo parlato abbiamo spiegato loro cose
E guarda caso pochi mesi dopo siamo stati in grado e potentati spetta quindi ci vuole sempre una corporazione perché se facciamo sempre la guerra non andiamo avanti nessuna parte
Io penso che ci sono delle cose che si possono fare insieme meglio risparmiando
Ora vediamo un attimo alla realtà dell'Indesit che quest'anno ha com'era lo slogan della pubblicità
Segretari la convince l'abbiate comincerà a trent'anni di per me essere fatta se è per lui cominciata rimaniamo sempre in ambito anagrafico capito va bene ma è
Guardando alla storia della vostra azienda ci sono sicuramente due momenti che segnano e poi con l'attinenza proprio al tema dell'impresa familiare
Che segna lo in momenti che segnano la storia della dell'azienda l'ottantasette con la borsa e il novantasei con la decisione di affidarsi a un management che non fosse quello della famiglia prego
Esattamente sono i punti che lo segnata che io quindi non ci siamo fatti
E dato sovrapposte Moretta che ha navigato su interno avete un bellissimo sì noi e quindi si era scoperto tutto cioè lo sa che l'ha letto che noi vendiamo in Italia solamente quindici per cento del nostro fatturato
Sì mi sono segnato anche tanti e tre miliardi di fatturato lo tante non autorizzato all'esame dei vertici
E dove il dieci bis M batte sempre facciamo il sette
Fare è una gara fra eccellenze mettiamola così allora allora partiamo dall'anno di detta di cambio cioè la nostra società e è cresciuta
Per i due punti principali per lo sviluppo intende per l'acquisizione
E questa iniziato dal settantacinque diciamo oggi sono trent'anni trent'anni siamo cresciuti moltissimo perché eravamo il nel settantacinque il nostro fatturato è la più basso del margine operativo della Zanussi
Poi non siamo riusciti a prendere la Zanussi perché ci hanno stoppato le sono state mandate ancora più avanti ma quello tenuto che cosa è cambiato di perché da settantacinque l'ottantasette cioè quando siamo entrati in borsa io voglio dire che non è stata una scelta molto felice per me non è stata non è stata una scelta felice no no molto felici su una rupe perché è stata fatta proprio non andare in resa familiare che c'è vantaggi dalla famiglie vantaggi dell'impresa una necessità di ricorrere alla Borsa per dare un valore certo le azioni e una divisione tra rapporti fra i tre fratelli perché tutti e tre abbiamo lavorato indipendenti Francesco il più grande di Antonio poi io sono il più giovane abbiamo lavorato qualche volta in sinergia qualche volta in concorrenza tutti e tre abbiamo lavorato e tutti e tre abbiano avuto successo quindi questo è un fatto positivo però se col se riusciva a portare non si voleva accettare detto potiamo ci borse facciamo
E prende le azioni quindi sono ricchi
Devo dire che è stato un un errore di prestiti hanno no per una mancata preparazione andare in box è stata fatta troppo veloce è stato un fatto negativo
Con questo siamo contenti di essere quotati perché specialmente sono società familiare vuole essere gestita da management immane ci mette deve avere riscontro deve controllare il valore dell'impresa devono essere responsabile questo
E questo è molto importante essere quotata perché vedano anche loro il valore nella società quanto hanno creato dicono società quindi è positivo
Secondo punto ma detto il passaggio del novantasei dell'amministratore delegato
Dopo novantasette sette anni forse otto nove anni
L'abbiamo detto dieci anni dopo mettiamo un amministratore delegato forse abbiamo appaltato ritrovano anticipare i tempi
Abbiamo preso scelto ogni volta persone completamente al di fuori del settore che non devono portare nessun esperienza che ho se questo so fare penare
Perché volevamo esperienze nuove preparazione nuove cultura nuova il primo amministratore delegato era Kai Francesco Caio veniva dalla MacKenzie non parte da Mackenzie deriva dalla telefonia concorrenza sua
E sempre e e quindi cervello ci ha portato un modo di affrontare Dipro di lavorare in in società completamente diverso
Quindi è stato positivo c'è stato tre anni perché poi ritornata e telefoni oggi è l'amministratore delegato della che volevo anch'essi inglese cantante società mai fatto successo per lui
Il secondo amministrativo è stato Andrea Guerra il più giovane amministratore delegato di una società quotata in Borsa per aspettare giovanissimo
Veniva dall'interno nostro entrato nei sistemi informatici veniva da un esperienza informatica
Una preparazione molto buona scolastica è un grande comunicatore è stata anche lui tre anni e mezzo circa quattro anni che il teste amministratore delegato che c'è adesso è un ingegnere che è cresciuto tutta l'interno nostro
E molto bravo tecnicamente molto valide quello che fa impressione è che in in nove anni abbiamo cambiato tre amministratori delegati però c'è uno studio da Pozzallo e né che è molto peggio di questo capisco io perché l'ha fatto Stern calcolando nove uscita di votazione di amministratore delegato a livello mondiale
Molto molto rapido e questo è una difficoltà ma tenerli in quelle posizioni perché sono stressanti sono difficile sono molto soggetti al critica dagli analisti finanziari
Presidente Tronchetti Provera dunque lo riassumo per me perché così vediamo se ho capito impresa familiare
Proprietà management coincidono può certo punto l'impresa cresce perché questo l'obiettivo deve fare più profitti delle creare valore deve crescere dal punto di vista delle dimensioni questo significa però anche far crescere le capacità gestionali
E quindi bisogna affrontare il problema a chi rivolgersi a quale management e l'altro bisogna anche trovare le risorse il che significa o ti indebiti oppure trovi dei nuovi soci oppure va in Borsa
Poi c'è tutta la tematica dei patti sociali para sociali patti di sindacato non la voglio tirare anche qui sulla polemica quotidiana io so però che questo argomento
O ne ho trovato in un libro di Roberto Napoletano su tonalità non è che sia un argomento che la suggestione a più di tanto cioè lei ha detto testualmente
Guardate non esiste alcuna via italiana
Tutte queste discussioni sul capitalismo familiare contrapposto a quello delle public company lasciano francamente il tempo che trovano nessuno è mai riuscito a dimostrare che una public companies ma di un'impresa a controllo familiare ad azionariato concentrato e viceversa
Ma se io ne sono convinto le aziende sono gestite bene o sono gestite male questo e la premessa
Il dovere azionariato qualunque struttura esso abbia quello di fare delle scelte affinché l'azienda sia gestita al meglio se ci sono degli azionisti di riferimento delle famiglie dovrebbero avere a cuore il buon fine
Delle attività che vengono svolte e quindi una famiglia sana ha tutto l'interesse a far funzionare l'azienda
Qui si impongono delle scelte di fondo ci sono dei passaggi generazionali che richiedono degli strumenti adeguati e la fiducia sul funzionamento di questi strumenti
Gli strumenti sono evidentemente quelli di selezione del nome all'interno della famiglia e ci sono le famiglie la prima è stata la famiglia Costa che aveva scelto
Di selezionare negli anni Cinquanta i membri di una famiglia che poteva entrare in azienda in funzione qualità non dell'età e non del possesso azionario ci sono altri che scelgono di avere una partecipazione esterna di terzi altri che purtroppo scelgono di vendere io credo che non c'è sia la formula magica credo che però ci voglia una struttura di mercato che aiuti quello che manca all'Italia
è una struttura di fra rete equity da un lato e diventi del capitalismo dall'altro con i relativi benefici fiscali che facciano sì che l'imprenditore che affronta un passaggio generazionale opera che affronta un passaggio di management
Abbia la possibilità di attrarre capitali per garantire che no aziendale Possa continuare a essere sviluppato senza per questo rinunciare alla creazione del valore all'interno di aziende senza per questo entrare in una crisi familiare senza strumenti per poter uscire perché col prete che e The equity poco invece il capitalismo è possibile
Beh c'è il capitalismo più nella fase iniziale dell'impresa
Fra rete equity in una fase più stabilizzata dell'impresa è possibile far sì che anche le liquidazioni all'interno delle famiglie che spesso sono un'esigenza perché le aziende crescono e non tutti vogliono vivere la loro qualità della vita legata all'andamento dell'azienda
Perché chi lavora all'interno e qui c'è un elemento importante che io continuo a sottolineare chi lavora all'interno di un'azienda familiare
Molte volte dagli altri e visto con invidia dagli altri componenti la famiglia perché allo stipendio perché
Ma nella sostanza deve vivere compassione
Per vivere con passione di avere delle libertà di azioni e del controllo il controllo e la libertà d'azione sono legato al fatto che chi li controlla si sentano liberi liberi anche di andarsene se non vogliono
Quello che noi dobbiamo fare per aiutare le famiglie a continuare il loro percorso perché poi non è solo in Italia ma date che l'azienda familiare esiste anche negli Stati Uniti ogni tanto noi ci beviamo riguardare l'estero di guardare
Dicendo no alla sono tutte Public Company è una grandissima falsità
E in Inghilterra in America tempi Francia e Germania ci sono le aziende di famiglia
Scusate ci sono le aziende familiari non è affatto vero che ci siano solo in Italia
In Italia sono state particolarmente efficienti questo e quello che è successo in passato quindi la criminalizzazione dell'azienda familiare
è un falso problema latina familiare deve avere quegli strumenti per poter garantire la continuità perché il seguire compassione un'attività secondo me dato il valore aggiunto ci vuole ovviamente professionalità trasparenza eccetera quindi i passaggi generazionali
Vanno accompagnate l'Italia meno strumenti che altri paesi per accompagnare
Presenta Merloni un dato caratteristico dell'Indesit è che intanto Ballestrero
Ma tiene un forte radicamento nel territorio
Io ho trovato per l'appunto un suo intervento al Teatro delle Muse di Ancona dell'anno scorso dove parlava della via Adriatica allo sviluppo
Anche se non mancava di sottolineare come poi se uno si affaccia sui binari ad Ancona trova delle tratte con un binario unico che risale a quando lo Stato Pontificio allo Stato Pontificio ecco allora come si riesce a tenere insieme il radicamento nel territorio quando il territorio per un punto a alcuni aspetti che risalgono non al secolo scorso ma quello precedente e poi però si riesce a mettere in piedi una strategia che non è vero che non porta al resto lo porta all'estero con successo
Siccome le abbiamo parlato di finanza in patria questo punto posso posso prima di una cosa sulla finanza e poi torniamo cioè all'ambiente in cui le società si sviluppa
La società è nata nel settantacinque capitale ridicolo cinquecento milioni che sono attualmente oggi potrebbe essere cinque milioni di euro non di più
Valore in Borsa vale mille trecento miliardi ottocento milioni quindi ha avuto un successo quello che è importante che non è stato mai fatto un aumento di capitale siccome abbiamo parlato di Tradate equity dei finanziamenti
Perché abbiamo sempre gestito in molto molto economica attenzione all'indebitamento attenzione lo sviluppo
E ci siamo sempre autofinanziate
E ogni anno investiamo l'ottantacinque per cento del Caspio generato dalla società quindi questo è un copiato dalla Toyota e non è che Sogema qua dobbiamo ho letto per la Toyota dall'ottantacinque per cento reinvestita in una società in questa è stata una grandissima forza che ci ha permesso di passare non sullo sviluppo soltanto con l'innovazione ma anche con le acquisizioni abbiamo fatto quindici acquisizioni tra cui alcune molto grandi come nella società inglese della General Electric che che ci al controllo del mercato inglese il trenta per cento ma cresce l'abbiamo la Società illustri sono adatte abbiamo colto abbia avuto il coraggio di Petrini andare nei Paesi dell'Est
Allora dico la parte finanziaria
L'abbiamo sempre la seguita molto dentro la intercity prima Merloni Elettrodomestici potente ora investite
Però noi abbiamo un Società sopra che la società finanziarie della famiglia da fine la finendo ecco queste due le volevo fare questi due distacchi perché sono completamente diversi
Se io devo cent la Fineldo
Appartiene alla famiglia e se deve qualcuno vuole uscire voleva andarsene e c'è la possibilità di poterlo dare questa possibilità invece non può uscire da dentro la società fonde portata è molto più difficile
Questo è un po'come c'è Colli Feller FIAT se vuoi sono voci ed al gruppo dalla famiglia esce dare ai file non esce dalla FIAT
Questo è un
Discorso finanziario
La seconda domanda chiesto perché lavorino come conciliare lo sviluppo sui mercati esteri fino alla Cina compresa c'è mantenendo il radicamento nel territorio
In un settore che lei mi insegna già vent'anni fa si diceva eh ma accesa e maturo ed è saturo allora non c'è nessuno dentro la nostra società che prenota la Padania sappiano arrestato per dieci anni a Fabriano perché dato sempre detto la società ma girato tutto il mondo
Perché Massimo tre anni potrà anche devono fare esperienze conoscenze del mondo in giro perché non puoi tenerlo sempre detto una provincia la seconda cosa è una filosofia che il punto portate di nostro padre che diceva non c'è valore del risultato economico se non c'è anche la crescita dell'ambiente in cui le società si sviluppa e questa qui l'abbiamo sempre portata avanti
E letti circolava il manager mente non è tenuto a Fabriano o andata all'ufficio di Milano Ufficio di un'altra parte un tutti andati tutti andati invece cioè tutti hanno girato il mondo e questo è stato molto molto importante
I tre punti d'altra parte è venuto fuori anche oggi qual è che contano e Nava ci mette la formazione del management perché il prendi laureati quanto brava Lizzie abilità di dover più grandi scuole Murder inseriti nell'azienda
Il secondo è il grosso investimento che fai tutte le ricchezze che crei generi le metti dentro la società il terzo punto il grande uso delle tecnologie cioè noi credo che siamo uno delle poche società che presente in trentasei Paesi diversi siamo collegati on line in tutte trentasei
E con un sistema che diciamo deruba un single Company perché l'amministrazione fatte non solo a parte gli acquisti fatto non sono parte e fatti in Cina dalle contro somma e la Cina collocata all'Italia come collegata con la Russia con Bettini collegata con la Turchia
E questo qui è stato un investimento fortissimo nel campo dell'informazione tecnologica tanta parte io
Ero molto appassionato di questo venivo delle PM è stata consigli amministrazione PMI e non l'OPA in Italia in America quindi ho spinto molto su questo sistema
E e questo qui è oggi c'abbiamo i vantaggi
Cioè poi programma una in Romania accetto non ottiene due secondi dopo aver programmato perché passa tutto il sistema unico Once single compagnia è una vantaggio no
Presidente anche dei pneumatici si diceva che fosse un settore maturo saturo
Però aggiungo un dato così se lo vogliamo commentare perché non riguarda prettamente la Pirelli però ho trovato se non era la relazione il governatore Fazio lo Stato ha destinato alla ricerca lo zero virgola sei del PIL a fronte dello zero virgola otto destinato da Francia e Germania
Ma i privati in Italia
La quota destinata e lo zero virgola cinque dei piloti mentre in Francia e Germania rispettivamente l'uno virgola sette uno virgola quattro
Questo significa che altrove gli industriali beh è stato il triplo di quanto fanno in Italia
è un'analisi che prende
Diciamo dei dati in modo
A mio giudizio parziale
Perché ci sono aziende avanzate che hanno una percentuale competitive che hanno percentuale del fatturato in termini investimento che assolutamente in linea se non migliori di quel le altre aziende paragonabili nel mondo
Da noi abbiamo un problema diverso che abbiamo molte aziende che lavorano ancora con in settori a basso valore aggiunto da basso contenuto tecnologico allora questo deforma tutta la visione del quattro a si è dimenticato anche di dire che tutti gli enti pubblici che si occupano di ricerca hanno l'ottanta per cento il personale che si occupa di amministrazione il venti per cento di ricerca
Quindi qui se si va a fondo si scopre che le aziende competitive investono in linea se non più degli altri
Io faccio l'esempio di Pirelli e di Telecom Telecom investe in tecnologia il settanta per cento dei propri investimenti che sono cinque miliardi di euro l'anno
Quattro anni fa investì nel trenta per cento in prodotti ad alta tecnologia il resto era prodotti media bassa tecnologia perché è cambiato il mondo perché arrivata a banda larga
Ma siamo quelli che hanno costruito la Rete più avanzata in un mondo che in tre anni è cambiato radicalmente
Trasportava voce oggi trasporta video adatti il traffico in tre anni dopo che è stato costruito in cent'anni
Per cento miliardi centoquaranta miliardi minuti in tre anni è diventato trecento miliardi di minuti tutto il resto roba nuova la Rete per costruirla e tutta alta tecnologia
Pirelli investe più le sue concorrenti in tecnologia ai processi più avanzati abbia spostato tutta la segmentazione del prodotto verso l'alto oggi il settanta per cento è alto di gamma non abbiamo cercato la dimensione abbiamo cercato la qualità la tecnologia
Investendo più degli altri oggi siamo quelli che crescono più degli altri non abbiamo cercato di lentamente andare sul prodotto di massa
Il prodotto di massa una crescita dell'uno per cento all'anno lato richiama cresce del dodici tredici per cento l'anno e lì ci siamo messi e li abbiamo spostato la produzione
Per competere bisogna guardare il mercato in cui si è capire se la produzione
In quel mercato è possibile mantenere la in Europa o in Italia se non è possibile quando si vive all'interno dell'azienda bisogna avere la capacità di fare scelte anche di spostarsi fuori dal Paese
Se se c'è una caduta presiede quando dice spostarsi poi presente andare delocalizzare bisogna avere la capacità quando è necessario delocalizzare
E segmentare sempre il mercato vedere se c'è un una parte di gamma alta quella può essere prodotta anche in paesi ad alto diciamo costo del lavoro sempre che ci sia un tessuto di ricerca
Un tessuto diciamo di formazione adeguato
Purtroppo le aziende che funzioni in Italia
Il loro tessuto di ricerca di formazione se lo fanno molto all'interno o con rapporti che hanno saputo costruire con le singole università e istituzioni
Cioè se abbiamo scarsa capacità di fare sistema questo è una responsabilità di noi tutti
è una responsabilità certamente del sistema della formazione
In senso lato abbiamo i professori in cattedra che sono a vita per l'ottantacinque per cento il quindici per cento del mobile
Parlando delle università quando andiamo fuori dall'Italia scopriamo che non negli Stati Uniti in Francia la mobilità c'è il fatto che uno non rimanga la stessa università tutta la vita
Paragonabile
Diciamo è tre volte quella dell'Italia il quarantacinque per cento degli insegnanti successi possano donne vestite all'arte
Negli Stati Uniti l'ottantacinque per cento ruota il quindici per cento è stabile
Quindi noi abbiamo bisogno di creare un sistema più flessibile più competitivo però quando l'impresa si muove guardando i fattori diciamo di competizioni in modo chiaro riesce anche nei settori maturi
Ad avere successo cioè anche l'azienda italiana può avere successo in settori maturi bisogna in certi casi fare anche delle scelte
Razionali andando fuori dal Paese questo è
Non è nulla di cui vergognarsi
Bisogna mantenere le intelligenze bisogna creare in Italia che un Paese ad alto costo evidentemente il terreno adatto perché si sviluppino quelle capacità che abbiamo più di altri paesi di avere delle individualità che nella ricerca nello sviluppo sono in grado di fare cose meravigliose
Perché non è diffusa da noi
Qui lo stiamo dicendo a persone che poi operativamente tutti i giorni hanno a che fare con questi problemi la cultura uso un'espressione orrenda brevettuale io so che Pirelli intero insomma depositate negli ultimi cinque anni ho letto almeno una novantina di brevetti l'anno quindi sono parecchi
Ma solo Pirelli fa novanta brevetti all'anno adesso anche Telecom che ne faceva trenta ne sta facendo cento all'anno a racconto un aneddoto Breve
Per dire come non c'è la cultura il brevetto in Italia nel mila centonovantadue in Pirelli
Io avevo come interlocutore come ministro della ricerca e il professor Colombo e un giorno ci incontrammo e mi disse che era stato molto molto contento perché ha premiato ricercatore al Pirelli che ha fatto una bellissima pubblicazione su un laser foto amico e a torna in ufficio con qualche preoccupazione andrà a vedere se c'era un brevetto su questo
Laser scoprì che nessuno aveva brevettato niente che questo bravo ragazzo che aveva ventisei anni era andato aveva fatto la sua bella pubblicazione tutti l'avevano applaudito e ministro gliel'ha dato un premio e noi c'eravamo
Fumati come dicono un brevetto questo e quello che succedeva in Pirelli non in un'azienda abbiamo creato un un sistema proprio l'avete brevettato
No era fatta un'altra cosa pubblicata è dedicato cioè del non c'è più niente da fare ognuno può accedere al presepio dorato fare un'operazione e a fare nulla ormai era pubblica era di tutti senza il brevetto era di tutti
Il palco tonico urlato totale così primo laser fu della Pirelli a quel punto creando un ufficio brevetti avevamo le competenze
Clamore Ufficio Brevetti che s'ha seguito la formazione delle persone all'interno per cui il know how perché prima si era solo di no a ogni Italia un Paese che fa molta più ricerca di quello che si crede cioè i numeri ufficiali molte volte non corrispondono al vero perché le piccole e medie imprese non hanno un metodo per immagazzinare la proprietà intellettuale delle cose che fanno ogni giorno bisogna educare la gente a far sì che questo patrimonio aziendale
Venga protetto e venga protetto in modo tale che venga utilizzato per poi sviluppare altri brevetti Pirelli alla società che in assoluto ha fatto più brevetti negli ultimi dieci anni in Italia abbiamo brevetti attivi sono cinque mila ne abbiamo brevettati sette mila livello mondiale quindi è un bambino Totò siete riusciti a vendere americani a li abbiamo venduti non solo ne abbiamo venduti ma oggi siamo liberi perché son passati cinque anni tutti ricercatori che avevano fatto quei brevetti sono tutti in Pirelli
Cioè gli uomini sono rimasti con noi i brevetti diciamo la non compito è scaduto e ne stiamo facendo la seconda generazione di fotonica
Questo serve come risposta qualcuno pensa che noi abbandoniamo l'industria stiamo facendo la seconda generazione di fotonica ad altissimo valore aggiunto con gli stessi ricercatori che sono riusciti
A fronte di un mondo come quello americano che aveva nello stesso settore
Ventisette mila persone che lavoravano ma abbiamo lavorato con qualche cosa come centoventidue persone
E abbia fatto dei brevetti che in America non erano stati capaci di fare
Quindi quando si ha immettono ha dato delle persone giuste Italia in grado di competere con chiunque laddove ci sia qualità dove ci sia ricerca dove ci sia pensiero organizzato grazie l'ho interrotta presidente Aprea ammette lotta
Stavo pensando a quanto lui ci ha venduto bene questa trasmissione dati della fonia dei dati e che io cerco di non pagate
Perché e perché anche noi c'abbiamo un sistema di trasmissione dati che si chiama powerline che non passa tramite telefono passa tramite la linea dell'elettricità quindi appena le Società rete brevettato sì sì cioè
Altro che l'attore portoricano breve dato subito il Califfo perché prego no no brevettatori e pensiamo di prendere delle voialtri essere testata retrodatazione parti perché meritiamo nera prescrisse di corrente elettrica Treccani
La Can Play
Beh attacchi l'apparecchio che la il discorso grande l'ingresso dentro le case cioè noi vogliamo entrare dentro le case per comunicare no per la voce ma solamente per i dati degli apparecchi
Perché c'abbiamo mai una tutta una gamma di apparecchi digitali che possono interloquire sia tra di loro e sia con eccetera si spezza fuori
E passando tramite il contatore digitale fin quando non le società e le case italiane non avranno il contatore digitale non si può entrare dentro la squadra ha detto che ci può aiutare a ebbe rivoleva appena settantatré cosa sette
Poi se intraprendere l'ultima spinta no allora questa qui dicevo è un da
Abbiamo un laboratorio Duel parlava tante persone siamo molto più piccoli tutto quanto però ci sono quattrocento persone in ricerca che non son poche
Dico c'è un laboratorio Clapp super organizzato come proprio per questo test per questi apparecchi colma diventano tutti digitali tutti Maciocco le più che di Shelley programma apprendimenti dentro la vite riconosce il tessuto riconosce tutto quando la fine che sporco e poi finito
Andavo un momento sulla delocalizzazione perché mi sembra un po'un punto una parola molto brutta Panariti delocalizzazione da io non parlo nono facciamo mai la delocalizzazione noi se necessario andiamo a produrre nel paese dove vendiamo no spostando dall'Italia come facciamo Italia in quel posto lì andiamo ricerche chiamo e produciamo per loro
A questo punto ci abbiamo per con vantaggio perché persona di siamo più i prodotti le domande l'esigenze dei consumatori locali presente l'Inghilterra completamente diverso dalla Russia la Russia vuole basso costo l'Inghilterra più sofisticato ecco
Questo poi
Quando dicevo prima era importante che non è più soltanto il produrre e il servizio se pensa che in Inghilterra del trenta per cento del personale e dedicata al servizio
Cioè mille ottocento persone con tanto di camioncini assistenze vanno in giro a fare l'assessore las del servizio al cliente
Devo anche ammettere che c'è un palco di macchine di cinquanta milioni di macchine in Inghilterra quindi Safa nell'assistenza
Ecco quello che noi stiamo passando molto abbastanza il più possibile dalla semplice produzione al servizio viceversa per combattere contro i cinesi acconto i turchi c'è un altro progetto che abbiamo detto noi dobbiamo potuto lo stesso posto che producono loro in modo che non siamo in concorrenza siamo riusciti e tu che c'è Satchel costa quattro quattro dollari nuova in Cina ne costa tre dollari l'ora audace costa sedici no sedici euro l'ora quindi peggio ancora
Diciamo bene etrusche ci mette un'ora quattro dollari
Dolce mettesse indici di dollari Metis D&D Euroma diviso due però perché dato diciamo le stesse loro ci mettono più di un'ora anche dal produciamo in venticinque venticinque minuti una una macchina quindi va a metà del prezzo andiamo a finire ci costa otto euro
Otto Evoli devono trasportare portarli su quindi siamo il progetto specifico per la Turchia che hanno ci deve costare quanto possono e tutti in Italia a quel punto lì c'abbiamo il marchio c'abbiamo il servizio una volta e perché abbiamo fatto può più un progetto specifico di contrattacco a questi Paesi poi per intanto tu nipote dalla Cina Pagnacco molto trasporto
E allora da una parte e lavoriamo per essere competitivi sul prodotto puro e semplice dall'altra parte perché percepiamo il servizio maggio scusa ritorna polacco
Anch'io non parlavo in questo senso delocalizzare vuol dire non produrre in Italia per l'esportazione dei prodotti che non possono essere esportati perché non sono competitivi si è che le manteniamo produzioni in Italia ma andiamo in Turchia
Per produrre per il mercato turco in Egitto per quello africano piuttosto che in Cina per la cena celeste amo finalizzando un accordo per poter attaccare il mercato cinese dalla cena è chiaro che non lo possiamo fare cosa è ovvio che è il percorso è quello c'è una cosa però sui prodotti alto di gamma stiamo facendo un processo opposto per quanto riguarda le telecomunicazioni cioè in Italia come Telecom Italia noi stiamo chiedendo aziende come arcate
Senza intatte Pirelli stessa
Di tenera ed è il diciamo unità di ricerca in Italia per rimanere nostri fornitori perché abbiamo bisogno che la ricerca di Telecom lavori insieme alla ricerca di Alcatel dissi immense
Di Pirelli di tante per poter creare un network che ad oggi ha permesso alla rete di Telecom Italia di essere per riconoscimento internazionale cioè l'ultimo sul fatto da Morgan Stanley la rete più avanzata in Europa siamo riusciti applicare il protocollo internet non solo alla rete lunga distanza ma anche la rete d'accesso
Grazie alla collaborazione fra di Telecom Italia l'ex e tutti i loro fornitori collaborazione avvenute in Italia fra ricercatori italiani e la ricerca di queste aziende cioè questo è un modo di fare rete in modo intelligente e questo si può fare in Italia malgrado tutti i vizi e i limiti di cui abbiamo parlato prima
Quindi ci sono delle cose che si possono fare
è chiaro che sono quelle a maggior valore aggiunto cioè quelle a più basso valore aggiunto evidentemente non si possono fare Presidente però lei prima scusi torno un attimo al suo intervento precedente perché ho colto un passaggio
Come potremmo perdere ha detto tanto per farlo capire a chi parla di Meo pensarne come un uomo
Dedito solo alla finanza però è un problema è un problema è un argomento di dibattito cioè un eccesso di finanziarizzazione
Dell'economia italiana si sente chiamato in causa c'è questo dato oggettivo e se vuole come rovesciata la medaglia Cocer famoso rapporto ne ha parlato il presidente Colaninno in un passaggio che non esauriva lo dico per le agenzie non esauriva tutta la relazione il rapporto fra banca e impresa
Ma credo che se c'è un esempio che un gruppo perse basato sull'impresa sull'industria sulla ricerca e Gruppo Pirelli quello che ha fatto negli ultimi anni ha spostato i propri investimenti da quello che erano are a più basso valore aggiunto come i prodotti cosiddetti diversificate che erano prodotti per l'industria automobilistica
Li ha spostati verso servizi ma servizi ad altissima tecnologia come le telecomunicazioni o modelli di business nuovo per come l'immobiliare dove impieghiamo mille duecento persone non è che abbiamo un ufficio lo facciamo del trading immobiliare c'è da zero abbiamo costituito un'azienda di mille duecento persone
Che gestisce fondi americani non performing loans servizi di vario genere che sul trading immobiliare base un terzo del proprio bilancio
Quindi abbiamo creato dei modelli di business
Che sono più a contenuto di maggior tecnologia di quanto lo fossero quelli che abbiamo lasciato siamo rimase pneumatici perché siamo riusciti a salire
Come tecnologia nell'altissimo di gamma rimaniamo della fotonica dove abbiamo una capacità di ricerca siamo entrate a telecomunicazione perché avevamo esperienze dirette attraverso la fotonica sviluppato intuire che in Pirelli che ci sono servite
Per sviluppare una rete siamo stati i primi grandi operatori europei ad andare a competere sulla rete fissa in Francia e in Germania ce ne abbiamo trasferito il nostro know-how tecnologico contro France Telecom ed estetico
Questo è il mondo in cui noi ci muoviamo la ricerca e al centro la tecnologia al centro
E al centro del centro ci sono gli uomini e la formazione degli uomini cioè uomini e tecnologia spostando l'asse
Laddove si può dare del valore aggiunto e oggi crediamo che il nostro me la Spezia gravi danni grande valore aggiunto al mondo telecomunicazioni al mondo immobiliare come lo diamo nella fotonica nell'ambiente o in un'industria tradizionale come quella dei più amati
Sul rapporto fra banca e impresa le ricordo una sua affermazione
Non è un meccanismo sanno quello di cui giunge finisce questa relazione come un'occasione per uno scambio di favori questo hanno
Diciamo lo ribadisco
Quando io sono entrato in Pirelli avevamo un predominio riusciamo di una banca su sul mondo Pirelli naturalmente la precede questa banca si è ridotta a un terzo da azionisti privati e industriali sono la larghissima maggioranza nel cosiddetto nucleo centrale
Solo noi rappresentiamo come famiglia come il ventisei per cento quindi torna alla famiglia con i suoi valori positivi
Di cui abbiamo detto prima e a fianco a noi ci sono famiglie con Benetton come Moratti accusa giovane banche ma la larga maggioranza e fatto da non credere gente che alla tradizione industriale
Ritengo che le banche possano accompagnare in un mercato come il nostro dove non esistono i fondi pensione purtroppo dove tra avete equity non è abbastanza sviluppato possano accompagnare certi momenti della vita aziendale
Come pure le stesse banche sono state accompagnate le privatizzazioni da fondazioni ed altri organismi quindi il nostro mercato in via di transizione non esiste una formula era ottimale esiste tra una cosa importante
Che al centro ci sia la trasparenza la qualità del risultato alla qualità della gestione aziendale se guardiamo la storia degli ultimi anni
Possiamo essere soddisfatti come azionisti privati che hanno partecipato a questo cambiamento se guardiamo al mondo di Mediobanca che ha subito una trasformazione con un aumento di efficienza che riconosciuto
Dallo stesso fanno accertante risolto non è tenero con le aziende italiane se guardiamo alla Rizzoli sono venuti dei cambiamenti che hanno portato al miglioramento di efficienza e gli azionisti hanno garantito in piena trasparenza questi passaggi
Quindi credo che questo passaggio verso l'efficienza verso la trasparenza sia voluto
Dalle forze sane del paese
E che queste stesse forze sane devono continuare questo percorso all'interno del proprio aziende e laddove
C'è bisogno e ci sono risorse necessarie per poter aiutare aiutando quell'impresa che fanno fatica ad avere un azionariato stabile perché al nostro
è un Paese dove purtroppo un flusso di capitali normali non c'è il fondi pensione non riescono a decollare
Questo è una realtà vorrei solo aggiungere che con le banche si sono apporto estremamente costruttivo che è stato creato da dalla Confindustria quando il presidente Montezemolo si è rotto quella confronto basato sullo scontro si è cercato il dialogo è un dialogo ancora troppo di vertice che deve scendere
Verso la base perché si trasformi in una maggiore efficienza e minori costi per il sistema delle imprese
Io credo fermamente al dialogo fra le parti sociali al dialogo fra imprese credo che il dialogo Banca Impresa essendo anche la banca stessa un'impresa sia fondamentale per poter dare più efficienza assisteva bisogna ricordare che abbiamo anche delle buonissime banche in Italia che molto è stato fatto noi
Siamo presi dalle polemiche quotidiane e talvolta
Devo dire che più facile per tutti
Così rifarsi alla cronaca e occuparsi delle cose negative guardiamo anche alle cose positive molti passi sono stati fatti in avanti
Oggi Mediobanca alla banca che ottiene risultati
Molto migliori che in passato che lavora per una moltitudine imprese oggi vale ciò che è un'azienda che era molto meglio che in passato oggi la stessa Pirelli l'omicidio che passato Merloni va bene cioè io credo che dobbiamo continuare a cercare di non farci fermare da chi lavora in negativo ci
Prego
Poter
No era quella fatta il territorio se ne era geloso no no no no non è che non mi interessa la l'applauso d'interesse più risultato che otteniamo se c'è se otteniamo
Cioè
Sei un caso eccezionale perché molto grande gruppo molto grande e quindi c'è tutta l'attenzione Mediobanca che non c'era ecco il più piccolo e medio piccoli siccome ne parliamo ai giovani imprenditori molti giovani prenditori sono media metri grandi o piccole società
E l'esempio più concreto è che quando l'abbiamo detto me abbiamo bisogno di capitale per crescere per per pagare le acquisizioni ne abbiamo fatte quindici mica una quindi soltanto una dietro l'altra in in trent'anni uno ogni due anni
Abbiamo trovato i soldi molto rari che gli investimenti capitali ha molto più bassi entrambi uomini Italia negli Stati Uniti
E fino al punto che la Banca Europea degli Investimenti che doveva finanziare per lo sviluppo per l'innovazione siamo andati a trattare c'è sempre costava più Carlo di quanto abbiamo pagato di rispetto uniti Conte ha fatto un po'di sciocco il Fondo Investimenti
Due mesi dopo oltre e il crack di di Parmalat
Quindi siamo stati i primi italiani andare in America con no primo nuovi non servono per combattere no no com'è crollato a me sembrò come un azione dividendi esemplare
Va be'basta secondo sollevare datata lo vediamo perché tocca sempre il primo a ciel sereno deve essere
La terza cosa non c'è stata aspetti questo ti frega apposta catene perché
Acquisisce adesso problema dell'ambra e ottocento per quello perché lo Stato dalla metà dedite a far data dai sporte di cose e è sempre giovane Fazzi dice a me che son vecchio matto poco dirà che vecchia ma a tratti
Vorrei conoscere divenne cambiamento di cui accennava di Mediobanca buona parte del suo bilancio oggi è fatto tra lo sviluppo e credito al consumo
Cioè quello che una volta era il finanziatore del cosiddetto salotto buono ad abbattere sta sul mercato del portare a casa i risultati
Quindi sono questi cambiamenti a cui possiamo partecipare tutti
E credo che se noi spingiamo tutto il sistema bancario come stiamo facendo insieme hai fatto tu bene come al solito aveva fatto noi come Confindustria essere più vicino al sistema delle imprese sviluppando quegli strumenti che sono utile al nostro diciamo mercato
Io credo che facciamo un'opera costruttiva ed abbiamo un sistema di banche
Che oggi è più sensibile di quanto non lo fosse in passato a queste tematiche per questo citato nelle banche elvetiche e Mediobanca oggi si dedica credito al consumo come si sta dedicando mi pare un passaggio positivo
Posso aggiungere un'ultima nota io vorrei presidente posso fare due domande ancora nel senso se non anche tre no ma niente affatto straordinari
A a me o al Presidente Tronchetti cachi ha parlato di a pezzi e allora Presidente Tronchetti prima lei poi presidente Merloni
Siccome siamo in abbiamo parlato di finanza Zanchin prese c'è un passaggio di una bella conversazione che il presidente Montezemolo fatto con Repubblica due tre settimane fa in cui a un certo punto dice una cosa piuttosto precisa
C'è oggi in Italia una cospicua massa di ricchezza tutta finanziaria e speculativa
E denaro bloccato non ha ricadute sulla produzione e sull'occupazione sullo sviluppo e legittimo porsi il problema di come rimettano in circuito almeno una parte e questo è un tema molto serio
Un tema molto serio nuovi parliamo di un mercato asfittico dal punto di vista del mercato di borsa parliamo rivestimenti bassi nel Paese
Parliamo di carenza di fondi d'investimento detrarre tempietti quindi il timore secondo me non c'è finché questa massa cosiddetta finanziaria fa verso attività in piena trasparenza e quindi questo non ognuno è libero di mettere il denaro che ha guadagnato alla dove gli pare e piace
Il tema è solo quello che la trasparenza è proprio il denaro può essere usato molto bene quello che voi che siete giovani dovete chiedere sempre costantemente a chi sta intorno a voi
Di avere prima di tutto passione e mi è piaciuto molto richiamo che ha fatto nel suo documento Colaninno
Richiamando la passione di fare l'imprenditore perché questo evidentemente l'elemento fondamentale secondo elemento certamente la professionalità perché per fare l'imprenditore bisogna farlo con professionalità il terzo è la trasparenza
Il gioco del non essere trasparente in questo Paese ha fatto tantissimi danni mi ha bloccato lo sviluppo tante volte ha prodotto tante deviazioni la trasparenza in una diciamo società civile è un dovere
L'uso delle regole uguale per tutti è un dovere questo è quello che credo che voi che siete giovani dovete pretendere da noi che siamo più anziani di voi prima di tutto da voi stessi in un futuro perché un Paese in cui ci si dicono le cose come stanno in modo civile si affronta la realtà senza mettere nei reni per cui uno e trattato in modo diverso non altro
Per ragioni non trasparenti e questo non lo dovrete mai accettare questo è un auspicio io faccio a tutti voi presidente Merloni
Prego
Aperta oggi Matteo Colaninno quando ha detto facciamo passiamo irretito tassiamo la vendita
Qui questa passo qui è andata a finire propria rendita e quelle discorso
Trasparente questo cioè Tor preso dei soldi la portati via dal mercato perché poi dopo fa costare più stuprati Ottilia grande quantità del mercato perché cosa fare per fare un'altra scalata alti dove non c'è nessun lavoro solamente
Se si questo questo sono cose lì non è strano ho sbagliato corregge nesso sbagliato
No allora vincitore dato della relazione di Colaninno la prevalenza da indios sul profitto dice dai dati degli ultimi vent'anni la quota di reddito nazionale di serate l'amore passa da cinquanta a quaranta per cento mentre quella rendita dal venti al trenta corretto corre
Sentite nel due mila cinquanta Presidente Tronchetti Provera risorgere proprio il ruolo in prima brava nel due mila e cinquanta
Credo vi vi preparerà età passaggio del testimone in America una famosa rivista che ho trovato citato anche qui l'Harvard Business Review ha aperto il dibattito su come passare il testimone
Qui abbiamo imprenditori di prima generazione di seconda di terza eccetera allora come si fa ma io dico soltanto quello che è successo da noi perché Cernaia Paolo Alli che
è molto interessata si vedono anche che sono sempre perché John ha caricato Francesco Caio società visto dice che c'è qui dei figli della famiglia Merloni
E c'erano chi faceva una cosa ne faceva un'altra delle chiamate tutte le queste domani tutti licenziati tutti fuori e hanno fatto tutta l'esperienza fuori che bene chi meglio chi peggio però è è una società no poi essere gestita da da una mail se c'è un amministratore delegato che è un professionista Esterno professionista non può averci sottogruppo dare ordini a un azionista non funziona il gioco l'azionista sta sopra sta nel Consiglio partecipa al Consiglio provinciale presentarsi alla famiglia dicevo prima e questa mattina parlando con Matteo il consigliere dipendenti di Kobe nove su tredici c'abbiamo undici di indipendente il Consigliere son tutti professionisti testé e quattro membri sono dalla famiglia collegati come l'amministratore delegato permanente tendente ecco
Io
Penso è un problema grande non non lo so purtroppo minima solo riproporre al due mila cinque no nel due mila e cinquanta forse settanta Meghnagi presentata da vent'
Presidente negativa che è sempre una questione di di professionalità sono d'accordissimo con quello che ha detto Vittorio Merloni
Non si può aveva non ha sentirsi responsabile lasciare dell'impresa in mano qualcuno che sia in grado di gestirle
Evidentemente garantire quello che è il risultato per le persone ci lavorano dentro degli azionisti per i fornitori per i clienti quindi è chiaro che l'impegno di un imprenditore è proprio quello che ha un genitore cioè io credo che il maggior successo in un genitore sia quello di riuscire
A lasciare dopo risse un ambiente sereno dove non ci siano liti in famiglia la cosa difficilissima è una cosa non facile l'impresa alle stesse caratteristiche
Deve
L'imprenditore deve garantire che seduto e diciamo non è in grado deve averla lucidità anche di tirarsi indietro nel momento o portone che non è non è così facile
Deve riuscire a garantire che in sua assenza ci siano dei meccanismi per decidere chi deve gestire l'azienda che funzionino nell'interesse dell'azienda
Certe volte non si può pretendere di determinare quello che avviene dopo risse quello che si può fare però a creare dei meccanismi che nei limiti umani garantiscano che il sistema di Scelta sia il più logico il più sano nell'interesse di tutti
Questo va nell'interesse evidentemente l'azienda come ho detto prima
Ma anche l'interesse di chi ci è vicino perché se mettiamo sulle spalle dei nostri fornire parenti dei nostri figli delle responsabilità che magari non sono in grado di sopportare evidentemente fanno danni a se stessi e non solo l'azienda quindi il meccanismo per la selezione credo che sia un elemento fondamentale
Fa parte dei doveri dell'imprenditore lasciare dietro di sé e dei meccanismi di scelta che siano i più adeguati l'interesse grazie
Benissimo io li ringrazio lei con un applauso
Vi chiedo scusa ringraziando ancora dottor Meroni noto Tronchetti Provera per il loro contributo ma non è finita qui nel senso che c'è un'ultima parte di confronto con altre realtà di eccellenza e di Italia che sa vincere nei dentro il perimetro nazionale ma anche all'esterno
E quindi chiamerei sul palco a farmi compagnia Brunello Cucinelli che il presidente Della Brunello Cucinelli cachemire
Il dottore Mario Moretti Polegato dovrei dire meglio il cavalier Moretti Polegato perché è notizia di questi giorni Buongiorno presidente della Geox
E poi Salvatore Rossi che è capo servizio celebrazioni della Banca d'Italia Bongiorno Rossi
La Renault mi allontano ma che sono legato alla sedia
Aspettiamo che finisca
La cosa più tecnologico
Questa
Siamo a posto
Allora io comincerei dalla
Dal dottor Moretti Polegato perché intanto ho scoperto finalmente una cosa che ignoravo
Cosa significa Geox
Perché uno dice sarà qualcosa che ha a che fare con la scarpa con le suore insomma con il prodotto è invece no Geox significa terra dal greco antico Geo che mi giro perché geometra geografia significa terra
A cui oggi contro il termine x che sinonimo della tecnologia e quasi una provocazione perché è la migliore Scarpa serve quella di camminare a piedi nudi Nella terra ciò che è possibile e quindi ho voluto quindi provocare tutti gli usufruito delle scarpe
Quanto quanto è stato importante partire con largo anticipo
Sul terreno dell'innovazione delle nuove tecnologie
Ma io rappresento un po'
Quello che molti economisti definiscono un sogno americano realizzato in Italia
Un'idea che è venuta a me che tra l'altro io non provengo da una famiglia di operatori del settore della moda ma provengo da settori dell'agricoltura e un giorno così soffrendo con i piedi e ha avuto l'idea di trovare la tecnologia
Per far respirare le le suore di Goldman Vietti un buco gloriosa però non sia sbrigativo si trovava negli Stati Uniti
Ma è una storia che penso che molti di voi la conoscete i simulacri la volata però e dire cioè giorno così mi trovavo negli Stati Uniti esattamente Rino il paese dei cowboy
E mi trovavo a a per partecipare una un wine convention cioè per promuovere i vini che quell'anno questa riunione organizzata in quel Paese in quella regione dell'America finito al momento da lavoro decisi di visitare le Montagne Rocciose così perché non è mai stato mi ricordo di aver preso un valzer all'entrata dell'albergo
E poi di di avermi cambiato sapete d'America si lavora in maniera formale nel cambiarmi presi in mano questa un vecchio paia di scarpe atletiche con la suola di gomma
E mi chiesi perché tutte le volte che deve usare le scarpe con suole di gomma devo soffrire primitivi e così senza minimamente pensare successe quello che sarebbe accaduto cercato un coltello fatto un buco nella sua destra e un buco della sola sinistra
Ah sì chiede buttare via dopo un paio di scarpe bucate perché scarpe bucate si buttano via
Tornato in Italia ho studiato la tecnologia che da quel buco non entrasse a quando pioveva così ho trovato materiale speciale che veniva definito membrana e questo materiale fatto da milioni e milioni di piccoli canali nei più piccoli da goccia dell'acqua
La coppia cioè non passa il nostro popolo e che generiamo le piante dei piedi e settecento volte più piccolo dall'acqua per cui li abbiamo che il proporre Passalacqua no e questo materiale impermeabile e traspirante praticamente con due elementi ma sono di gomma bucata e nella parte interna questa membrana
Ora Rizzato per la prima volta al mondo la sua di comma capaci di respirare
E questa è la creatività la creatività che ecco una mente potrebbe essere definita la creatività italiana l'Italia il Paese della fantasia della creatività ma io subito ebbi l'idea di registrare
Questa tecnologia e ottenere un brevetto in più di cento Paesi del mondo questo mi ha permesso di creare un'azienda
Fondata dieci anni fa in provincia di Treviso mi ricordo quando siamo partiti eravamo cinque persone oggi siamo in cinque mila
Un'azienda che oggi vende calzature in sessantotto Paesi al mondo cresce ha un tasso di crescita che supera il trenta per cento all'anno è divenuta la prima azienda di calzature in Italia siamo il quarto al posto al mondo
Nelle calzature conforto rapporto c'è la Clarks come se in inglese ce la Timberland la ecco possiamo nove
Ma la considerazione più importante e forse anche impressionante di questo progetto è che il novanta per cento dell'umanità oggi scarpe con suole di gomma il dieci per cento USA scarpe con i suoi ricordi
Le usano i bambini gli USA hanno i giovani e gli adulti i militari gli atleti
E a mio giudizio molte di queste persone e oserei dire tutte debbono cambiare le scarpe noi siamo gli unici a usi realtà utilizzare questa tecnologia perché perché è stata protetta con i brevetti
Ora esperienza Geox io penso può essere un modello replicabile in questo Paese il momento così di difficoltà
Perché perché l'Italia che da sempre è considerata il mondo uno dei Paesi più ricchi per la fantasia e la creatività spesso si trova a produrre idee e e poi cederle gratuitamente agli altri
Abbiamo Trolese Pin banalissime di aver creato un caffè espresso oggi al mondo vediamo dieci mila caffè espresso che sono idee utilizzate dagli americani ebbero creato la pasta e la pizza forse noi ci servono cose banali ma nel mondo ci bisogna anche di questo
Ora se tutte queste indegni
Avessero seguito l'iter io utilizzato cioè la proprietà intellettuale e il brevetto probabilmente sarebbero rimaste italiane
Cioè per questo lei ha detto in un'intervista dico ai giovani imprenditori agli imprenditori tout-court brevettate tutto persino la cucitura un Asola brevettate tutta coprite perché così al non avete problemi neanche con i cinesi ha detto
Secondo ma vede in Italia la cultura di creare ce n'è anche troppa ne creiamo troppo forse non ci manca la cultura di utilizzare la nostra cultura di chi è questa responsabilità certo questa responsabilità socialmente e di chi ci ha educato
è qui anch'io sono rappresentante di Giunta di Confindustria però tutte le associazioni di categoria hanno la loro responsabilità
I politici
Perché perché non basta creare e in un momento così di difficoltà dove vediamo una grande competitività dovuta al processo della globalizzazione alla concorrenza dei cinesi ci rendiamo conto che una delle poche vie per poter uscire sarebbe questa
Io dico spesso che i cinesi possono copiare e clonare le nostre fabbriche possono comprare in Italia in macchinari non solo per far le scarpe ma per le piastrelle per tutto però difficilmente possono clonare la creatività
Italiana però noi dobbiamo fare educazione di questo quindi io vorrei che non solo si parlasse di innovazione così a tanti imprenditori che oggi si attendono di contributi dallo Stato per rinnovare ma di spiegare che cos'è l'innovazione che poi finì Conti Ceraulo momento il ma secondo me l'innovazione deve essere spiegata nel suo intero Complesso perché non noi spesso parliamo di innovazione compriamo un vestito vediamo che c'è un'etichetta costruito con materiali innovativo questa prima innovazione
L'ovazione fatta di tre passaggi ce la creatività che può nascere da una riflessione anche fuori dell'ambiente universitario lo butta fuori comuni degli studi agrari che non c'entra nulla con l'ingegneria queste naturalmente deve essere subito protetta dalla proprietà intellettuale e poi esiste un terzo passaggio fondamentale che la sperimentazione di un idea del brevettata
E questo è molto importante perché se questi dei non hanno questo passaggio si possono bruciare
Ora il piccolo imprenditore l'inventore spesso non ha né cultura e né soldi per poter far questo però abbiamo degli istituti eccellenti nelle università che ci possono aiutare
Il settimanale francese L'Express parla di lei come un genio italico dice attenzione perché c'ha almeno un'altra quarantina di brevetti nel cassetto è così io
Ma quando in un'azienda
Si viene a creare una forma mentis che quella di far la ricerca e di proteggere l'idea è di far la sperimentazione
Si incomincia istaurare un feeling con tutti quanti collaboratori che viene spontaneo fare questo forse fatica questo Consiglio vi vi dico che i colleghi incominciare
Perché perché ci sembra che cos'è un brevetto quanto costa un Bravetta e spesso mi trovo l'università la mia specialità la proprietà intellettuale e incontro giovani ingegneri che si stanno laureando i parlo dei brevetti sembra di parlare in qualcosa di mostruoso questo è molto grave
Io dico questo
Abbiamo tanti
Depositiamo tutte le nostre idee
Lei possiamo avere in mille cose se non giriamo la bottega di un artigiano se se coesistono gli artigiani in Italia del falegname o di chi lavora il ferro vediamo un torneo per esempio una pressa una piana vediamo il novanta per cento lui ha messo un cerotto in una puleggia ha modificato quella macchina lussi accordato
In maniera empirica che ha modificato e ha fatto un improprio mentre su una macchina depositata da una catena di genieri magari giapponesi o tedeschi
Ecco non basta però a fare questo bisogna fare la cultura adesso mi sta portando un esempio
Insegnare a a questa persona che ha lui deve registrare questa idea perché perché la ditta costruttrice può benissimo per bisogno di quell'idea e lo si fa un diritto
Ora se questa esperienza fosse diciamo estesa come esiste in America sarebbe veramente bella questa Italia perché alla fine noi vedremo gli stranieri che verrebbero l'Italia non solo per visitare Venezia e il Colosseo mi avrebbero a comprare tecnologia e anche qualcuno di voi che povere certi dei e che può chiedersi come faccio io poi farmi conoscere nel mondo oggi il mondo è cambiato
Perché perché se una persona un'idea e la registrata può attraverso internet navigare comunicare non esistono pregiudizi o parlare con chiunque e strada facendo trova un cileno piuttosto un americano
Un tedesco o un qualsiasi cittadino del mondo l'azienda che lo segue
Quindi alla fine si viene a creare tutto il sistema di produrre idee di registrare idee e di vendere le idee e valutare soprattutto questo grande capitale umano e l'Italia che la creatività e che oggi sogna costituite
Non viene fatto
Grazie potete so che è stato un bel racconto
Appassionata partecipato
In realtà c'era più di un consiglio come è un'altra storia
Sicuramente particolare quella di Brunello Cucinelli
Che arriva nella maglieria nel settantotto anche se poi arriva a Solomeo che non è una questione a suo marginale ma rappresenta quasi il fulcro in corno al quale ruota la sua azienda del mille novecentottantacinque quando prima anche il presidente Colaninno nel passaggio della sua delle tesi della relazione parlava del radicamento nel territorio
Cuce lei dice Cucinelli Solomeo sono la stessa cosa
A sapere
In realtà io avevo un grande sogno
Io volevo rendere il lavoro dell'uomo più umano ho sempre pensato
Che lavoro eleva la dignità dell'uomo questo chiaramente di deriva da una mia storia io avevo una quindicina d'anni fa auto da una quindicina d'anni quando vivevamo in campagna con i miei genitori ma non ho visto mai i miei genitori istigare pensate che bello
Poi a un certo punto mio padre vana la classica fabbrica in città attiva farlo operaio
E spesso tornava la sera era abbastanza abbastanza triste e diceva che cosa ho fatto io a Dio per essere così umiliato
E questo devo dire la verità a me a me creava un po'di un po'di dispiacere un po'di disperazione da quel giorno detto qualsiasi cosa io farò nella vita la faccio per migliorare le condizioni dell'essere umano
Io in realtà in questa impresa volevo coniugare etica morale e dignità vera vera c'è una bella cosa di San Francesco no scusate mi son per oggi non lo devo sostenere come San Benedetto lui dice se tu li prendi un tuo amico
Fino a un certo livello lutti ascolta se tu lo Fendi hai creato un nemico questo per me era un è una cosa importante quindi in questa impresa io volevo coniugare grandissima artigianalità grandissima qualità ma con grandissima creatività questo era il problema no
In realtà ho sempre pensato diciamo trecentoventi persone ho pensato che siamo trecentoventi anime pensanti
Trecentoventi geni di bande intensità
E io volevo essere in qualche maniera l'organizzatore di questi geni
Questo per mera importante perché come si può essere creativi
Se tu sei costantemente offeso
Non credo per essere creativo ci deve essere una quantità di umanità e di tolleranza vicino molto molto forti
E io speravo in questo e poi devo dire la verità vi vorrei dare un piccolo cenno siccome c'è una marea di giovani io trovo questo momento bellissimo per l'umanità
Trovo questo momento come se fosse un arrivo un'aurora di un mondo migliore no se io fossi il padrone dell'umanità adesso come dice il mio amato Sant'Agostino eccellentissimo reggitori dell'universo come faccio ad aver paura del mondo io vedo questo mondo che sta crescendo quindi non abbiate la dico la sincerità ma tanta paura
Dobbiamo essere uomini speciali vorrei che fossimo creativi geniali unisce questo sta il problema possiamo esserlo io penso di sì però dobbiamo avere un grandissimo rispetto dell'uomo dobbiamo avere come dice l'imperatore Adriano grande rispetto per le bellezze del mondo non è non è nostra impresse
Vedete i nostri grandi maestri antichi avevano progetti per le loro impresse forse cinque o dieci anni e poi avevano i progetti che chiamavano a cinque secoli
Io volevo tornare a progettare a cinque secoli il teatro che stiamo costruendo nel paesino un progetto cinque secoli quello i progetti a cinque anni sono quelle che normalmente viva per l'impresa
E poi vorrei fare un'ultima veramente raccomandazione che le grandi idee dei grandi idee partano dal cuore perché se è vero che è la mente che le genera ma se passano per l'anima avranno un successo speciale
Quindi se è vero che abbiamo uomini illuminati
Che Dio illumini il nostro cammino vi dico la sincera verità io sono super ottimista
Abbiamo bisogno di veri reali abbiamo bisogno di idealisti veri i rivoluzionari di pace scusa teorico ma siccome ho avuto un sacco di giovani ospiti al mio paesino e abbiamo fatto tre ore insieme è stata bellissima
Abbiamo bisogno di gente di qualità perché tanto da una parte c'è l'impresa per essere competitiva le lastre creativa innovativa si ma da un'altra parte c'è l'uomo e non credo che se che per per aprire rapporti verso l'uomo stima verso l'uomo de di aver cultura degli hacker conoscenza saggezza
Noncredenza giornaliera ci credo molto scusate la mia però volevo trasmetterà anche un po'di
Di positività
No come l'ha fatto venisse
No no no io cioè sarei in debito con la mia funzione se non facesse la domanda successivamente che però detta così suona malissimo dopo no del vento perché tutto questo qua come si concili
Con una impresa comunque capitalistica d'avanguardia che fa Casimiro deve vendere in Italia all'estero
Non so si riesce a tenere chiusi ma io credo che l'impresa di fondo sia capitalistica non dobbiamo aver profitti a me piacerebbe se fossimo dei capitalisti illuminati
Se noi fossimo governati da principi illuminati se fossimo governate il professor avete mi mi guarda da un omino illuminati a questa differenza o perché non si può fare impresa perché non possiamo avere il nostro conto economico chi l'ha detto basse investiamo sull'uomo questo sicuramente torna guardate c'è una bella cosa
A un certo punto io sono anche a mantenersi ritualità dice San Matteo
Realizzate la giustizia mi vien da ridere il resto sarà vi sarà dato in sovrappiù io alla fine penso che se noi seminiamo qualche so cosa ha di speciale possiamo averlo come cambio questo son sicuro
Se semi di vento raccoglie tempesta
Questo è il secondo
Dottor Rossi trovo quasi ieri l'imbarazzo a citare il suo libro sulla nuova economia infatti dietro il mito ma
Siccome ho letto che in questo studio del due mila e tre voi avete fatto un'indagine su mille cinquecento imprese con oltre cinquanta addetti
E a proposito della innovazione delle tecnologie avete raggiunto tre conclusioni il primo è che la dimensione dell'impresa determinante per decidere il sei il quanto e il come introdurre in che misura le nuove tecnologie e fare innovazione
Il secondo dipende anche dal livello del capitale umano che ha in azienda a Praga a seconda della scolarità delle loro distruzione l'introduzione di nuovi macchinari dove tipologia sarà più faccio meno facile
Il terzo è la stessa capacità da parte dell'impresa di sapere e di poter portare a compimento un processo di ordinanze di riorganizzazione perché se introduco nuove tecnologie faccio innovazione è ovvio che mi cambia l'iter produttivo standard prego
Poi capite tutti la difficoltà in cui mi trovo in questo momento perché a chi fa il mestiere dell'economista come me
Tocca usare toni bassi e di cose prosaica dopo che il tono siete così innalzato per di più che qualche nascondere le mie suore di cuoio agli occhi di Moretti Polegato
Fare suole di cuoio
Offensiva rispondere alla sull'uomo domanda
Noi siamo qui a dibattere di capitalismo familiare di imprese familiari
Perché
Non perdiamo di vista
La concatenazione degli argomenti che ci porta a dibattere di capitalismo familiare e lo dico proprio per rispondere alla sua domanda anche se
Può sembrare che la prenda da da lontano
Gli argomenti stanno in questo ordine il Paese non cresce più
Il suo sistema produttivo è entrato in crisi in particolare entrato in crisi il suo cuore industriale
E sono le industrie quelle che sopportano l'onere della competizione internazionale questo cuore industriale del Paese soffre in questo momento una crisi strutturale di competitività internazionale
Perché perché ci sono due formidabili mutamenti di scenario che sono accaduti in questi dieci quindici anni nel mondo il vento è girato e la flottiglia dei barchini italiani non lo ha percepito
Parlo di sistema in generale naturalmente poi come vedremo c'è un'ampia differenziazione di situazioni tra impresa e impresa
I due formidabile mutamenti di scenario sono l'emersione dei nuovi protagonisti del commercio internazionale la Cina innanzitutto e il mutamento di paradigma tecnologico del primo mutamento di scenario si parla moltissimo e sappiamo moltissimo
Cinema campeggia su tutte le prime pagine dei giornali ed è giusto che sia così perché è un problema formidabile lo studio impresa è ormai da da qualche anno e vado in giro e parla con gli imprenditori
Faccio sondaggi indagini eccetera e mi rendo conto di quanto drammatico sia il problema della concorrenza cinese per una serie di imprese Italia
Però nel secondo mutamenti di scenario si parla meno del fatto cioè che nel mondo è radicalmente cambiato il paradigma tecnologico
A causa dell'irrompere delle tecnologie dell'informazione della comunicazione ascoltavo prima Vittorio Merloni parlare
Della della sua azienda
E del modo in cui attraverso queste nuove tecnologie che loro hanno incorporato nell'organizzazione di quell'azienda è completamente cambiata
Questo è quello che si intende che si dovrebbe intendere per nuova economia non il fenomeno effimero delle dot com su questo è ciò che sta succedendo nell'economia americana che succede meno in Europa che succede meno ancora in Italia
Perché succede meno ancora in Italia noi abbiamo individuato due caratteristiche morfologiche
Di antica tradizione del sistema industriale italiano che sono la sua specializzazione più orientata verso le produzioni tradizionali e la bassa dimensione media delle sue imprese
E abbia detto bene queste due caratteristiche morfologiche che non sono cattive di per sé
E che anzi sono state fattore di successo e di grandi avanzamenti nel passato adesso confliggono
Tendono a confliggere in molti casi non voglio mai generalizzato
Tendono a confliggere con il mondo che è cambiato a causa di queste due ragioni che prima che prima citava e questa è la ragione che ci induce a ritenere che bisogna far qualcosa per esempio per innalzare la dimensione dell'impresa e questo ci porta a parlare il capitalismo familiare simile ancora un minuto
Aggiungerò questo
Innalzare la dimensione di tutte le imprese ma naturalmente no in Italia ci sono quattro milioni di ripresa
Di questi cinquecento mila sono industriali in senso stretto
Di queste le imprese con più di cinquanta addetti
Che è la soglia minima oltre la quale si può cominciare a parlare di impresa che che possano sostenere un po'di competizione internazionale solo dodici miglia
Di queste le imprese con più di duecento cinquanta detti cioè quelle che cominciano a entrare in una fascia media sono mille cinquecento
Che cosa noi dovremmo porci come obiettivo porre commi obiettivo nella politica economica porre come obiettivo della platea di imprenditori che c'è qui davanti
Che nell'arco di dieci anni cinque anni
Quelle dodici mila imprese diventino venti mila quelle mille cinquecento imprese diventino tre mila questo è il problema
Non è un problema di quattro milioni di imprese quei quattro milioni di imprese cioè tre milioni di negozietti che resteranno negozietti felicemente per la felicità di chi li possiede e dei loro clienti
Questo è il problema
Possiamo dottor collegato individuare per la platea di coloro che ci stanno ascoltando in questo momento tre cose che devono essere fatte nel momento in cui uno decide come ha fatto lei oltre a cimentarsi nel di nella creazione e poi dei brevetti
Cioè nel momento in cui deve devo fare impresa devo stagione in un momento difficile a lei è qui dall'inizio ha seguito tutto dibattito di oggi sentito sia a livello di questioni europee
A livello di mercato italiano di crisi competitività di rapporto fra banca e impresa come ricco trovare le forme di finanziamento nell'ambito di un'impresa familiare che però decide di aprirsi a un management esterno e così via
Cioè concretamente tre slogan da offrire come viatico per il dopo convegno
Ma io vedrà il azienda del futuro a tutti i livelli la piccola la media che la grande azienda fondata su tra concetti Q quattro concetti fondamentali
Il primo la figura che ogni azienda devi lavorare col concetto di mendace
Più difficile interpretare questo concetto nel piccole e medie aziende perché spesso in questa tipologia esiste la figura del padrone ora dovrete ci conto che la figura di un singolo soggetto ha dei limiti
Perché perché penso che non abbia una cultura sufficiente oggi nella globalizzazione del mercato
Nel confrontarsi anche con i cinesi per esempio di a fare ricerca di fare marketing di fare tutto quindi per forza di cose
Le aziende anche le aziende familiari devono introdurre questo concetto
Il secondo
Abbiamo parlato di ricerca ma quando parliamo di ricerca devono rendersi conto che le ricerche dovesse reale quindi bisogna che ognuno nel proprio settore anzitutto reca ricavi le risorse economiche per poter fare questa
Secondo sia abbia un gruppo di persone questo è a discrezione della dimensione dell'azienda ma che comunque studiano giorno per giorno i processi del prodotto che l'azienda fa io sono sicuro che troveranno mille cose innovative da fare
Naturalmente seguendo come ha spiegato prima il processo della tecnologia che poi deve essere prestata che poi deve essere sperimentato eccetera quindi insistere come secondo punto dell'innovazione
Il terzo punto Trattato fondamentale e sapere che la battaglie nel futuro la vinceranno le imprese che investono il capitale umano
E qui abbiamo dei problemi perché perché molto spesso la scuola ci sfornati i ragazzi molto bravi molto preparati però non preparati per poter essere inseriti nel mondo del lavoro
E molti di questi ragazzi hanno quasi uno shock un volano troppo forte fra il distacco fra la scuola e mondo del lavoro
C'è una impresa è come la nostra che hanno creato delle scuole di formazione interna che cercano o altro se ne abbiamo quattro i muscoli per i tecnici per Imerese PRIT attualmente delle scuole per i neolaureati eccetera
E sostanzialmente per cercare di ammortizzare questo grande choc che i ragazzi hanno dal passaggio da scuola al mondo del lavoro
Anche perché l'economia del futuro si baserà solo attraverso questi concetti che non penso che le aziende in Italia si possono rilanciare la competitività del costo dei prodotti storia della delocalizzazione che abbiamo avuto intelligente e che si è verificata in Italia continuerà la competitività nel futuro c'era un'entrata ancora di atto al cento per cento quindi dobbiamo aspettarci tutti nel futuro
Una guerra commerciale ancora più forte e la vinceremo solo se riusciamo punire questi fattori e per ultimo una truffatore per tanto importante e il marketing
Noi forse per l'educazione cattolica forse per educazione nostra CD non sappiamo vendere beni i nostri prodotti soprattutto all'estero
Pensiamo per esempio i francesi che vede una bottiglia d'acqua minerale un valore superiore una bottiglia di vino italiano
Qualche giornata giorno fa stato riportato un esempio che ho citato ci portano a Parigi a visitare fisico che sono le fogne francesi e non magari non si trova neanche portali e vedere il Colosseo il grande patrimonio culturale che abbiamo
Questo non è colpa nostra
è che ancora io vengo dal Veneto esistono ancora delle radici che essere ricco dobbiamo vergognarci
Invece non penso questo perché se come diceva il mio collega prima il denaro è frutto di un lavoro chiaro trasparente è giusto che sia una richiesta
A favore di tutti perché perché il denaro porta una ricchezza assoluzioni posti di lavoro e soprattutto ricchezza del Paese
Quindi secondo il mio punto di vista i tre concetti quattro concetti fondamentali per creare l'azienda del futuro sono questi vi ripeto lavorare di gruppo continuare a fare ricerca vera
Investire molto nelle persone
E per ultimo fare marketing stesso
A Napoli nella cosa bisogna chiedere o che cosa bisogna aspettarsi dalla politica dobbiamo aspettarsi tutto fuori che i politici che vengono risolvere il problema nostri io non ho mai creduto che la politica può se risolve i problemi di casa nostra
è l'imprenditore che si deve risolvere
E nessuno meglio di noi conosce i problemi reali certo la politica ci può dare una mano ci può aiutare
A protegge le nostre idee protegge i nostri prodotti del mondo ma io non penso che nessuna coalizione né di destra né di sinistra può aiutare sia noi
Fare impresa
Quindi noi ci aspettiamo che la politica soprattutto quando oggi parliamo di pulizia degli apparati all'Europa stanno vivendo il momento così traumatico
Prima parlato Frattini che oggi si discute addirittura se l'euro è valido o no ci auguriamo tutti che sia valido e che continuiamo andare avanti questo processo
Perché ritengo che da soli l'Italia già è difficile lavorare in Europa ma non ce la faremo grazie cucinare le quattro flash hanno anche meno
Io credo che la prima cosa allora l'impresa non si eredita non abbiate paura possiamo essere degli uomini speciali anche se non facciamo industria e l'altra è sempre un po'la stessa possiate o condurre la vostra la vostra impresa con il cuore del filosofo e con il coraggio di un grande imperatore questa grande augurio che vi faccio
Grazie stato più sintetico ricavato
Sarò ieri sicuramente meno sintetico ripresi
Io mi sono fatto questa idea sulla situazione presente delle imprese industriali italiani che ci sono fondamentalmente in questo momento tre categorie di qui il tre ci sono quelle che hanno un vantaggio tecnologico acquisito sono prevalentemente grandi sono spesso nel settore di tecnologia medio-alta meccanica strumentale avanzati eccetera
Queste sono redditizie non tengono affatto la concorrenza cinese anzi vengono della Cina è una straordinaria opportunità di conquisti un altro mercato
All'altro estremo c'è una categoria Erin prese prevalentemente piccole prevalentemente operanti in settori puramente tradizionali che invece in questo momento soffrono la concorrenza cinese come una questione di vita o di morte
Queste imprese in molti casi devono delocalizzare uso appositamente questa parola lo devono fare perché l'alternativa e la morte dell'impresa
Dal punto di vista dell'interesse collettivo del benessere collettivo e quindi dell'interesse generale e quindi gli obiettivi di politica economica questo è un second best come si dice non è
Non è l'ottimo ma è comunque meglio di una situazione in cui quella impresa muore perché
Quelle imprese sopravvive felicemente sposta sia pure il novanta per cento della sua mano d'opera in Albania o in Romania non mantiene comunque in Italia i creativi commerciali eccetera e comunque che risultato da portare a casa
Poi c'è
Ed è questa la categoria più importante in questo momento una fascia intermedia di impresa
Medie e medio-piccole che operano in settori
Che sono a cavallo fra i tradizionali non tradizionale
Queste imprese pure soffrono moltissimo la concorrenza degli emergenti
E sono alla ricerca di una via d'uscita tecnologica e questa è la cosa che devono fare cioè la soluzione sta nel fatto per quest'impresa di trovare il modo di fare uno sconfinamento settoriale cioè di innalzare un poco un po'non tantissimo perché bisogna essere realisti
Il contenuto tecnologico del loro prodotto
E spostarsi nel settore immediatamente adiacenti a più alta intensità tecnologiche riacquisire un vantaggio tecnologico di tre quattro cinque anni nei confronti degli inseguitori
Ora in questo momento sulla base della mia esperienza di osservatore di di analista e di studioso delle imprese alcune imprese ci stanno riuscendo
Altre che potrebbero riuscirci no perché magari non vedono l'opportunità non vedono il modo o perché sono un po'troppo piccolo
Non hanno un laboratorio di ricerca e sviluppo per esempio sia pure piccolo al loro interno
Prima il presidente Tronchetti diceva beh
Facciamo un sacco di ricerca certo grazie prese sa cerca fanno anche bene
Problema per cui poi nelle statistiche aggregate uno si ritrova e la spesa in ricerca e sviluppo del settore privato e molto bassa in Italia rispetto al confronto internazionale appunto questo
Che molte imprese industriali italiane sono piccoli al punto da non a venire da noi però giudicare conveniente avere un laboratorio di ricerca e sviluppo porta le imprese fanno un sacco di innovazione magari sulla linea innovazione che non viene colta nelle statistiche a volte però non è quella l'innovazione che conta per riuscire a fare quello sconfinamento settoriali per trovare quella via d'uscita tecnologico che un popolo che ha fatto Moretti Polegato Jeux
Bisogna avere una dimensione tale che consente a riavere una capacità di ricerca e di sviluppo e di innovazione
E ripeto non non non possiamo immaginarci che chi fa
Cachemire si metta a fare computer
Sarebbe cioè irrealistico è pazzesco però possiamo immaginarci che chi fa serrature meccaniche
Si metta a fare la meccatronica cioè si metta a fare serrature con un cuore elettroni faccio un esempio fra i tantissimi che potrei fare
E per questo bisogna è per questo che bisogna innalzare un po'la dimensione di alcune impresa
Ed è per questo che diventa poi rilevante la questione del del controllo familiare che
Molti lo hanno detto di nuovo non è affatto un male in sé anzi probabilmente è un bene
Però dobbiamo chiederci se in qualche caso non faccia da ostacolo alla necessaria al necessario innalzamento della Scala dimensione dell'impresa in qualche caso
Bene io ringrazierei sia il neo Cavaliere io continuo a dirlo le fa piacere che venga ricordato da lo dice come se fosse un non sono sono fiero questi anch'io credo in me il Paese come lo crediamo tutti tutti lavoriamo
Oltre che per le nostre aziende per lanciare e mantenere questo Paese sempre sono un livello che merita ecco nel momento difficile però io sono ottimista
Sono ottimista perché c'è una certa economie basate soprattutto sulla economia delle produzioni eccetera vedi la Germania la nostra invece potrebbe essere un'economia basata sulla creatività
Ed erano quel mia che se mi permette un termine anche rapido non ci frega nessuno sono oltre non bisogna scherzare sulla capacità che ne abbiamo nelle mani del gestirla
E quella che noi ci ma anche in Italia secondo il mio punto di vista è quello che io ho potuto fare e quello di capire bene come autogestirsi PT fantasia e creatività in Italia ce n'è anche troppa
Ne ho parlato per esempio della tecnologia tecnologia non è soltanto l'innovazione su processi tecnologici
Ma si può benissimo pensare a proteggere anche tramite i brevetti di ornamentali di proteggere anche la moda per esempio in America ci sono le grandi aziende ti fanno le collezioni nel campo delle confezioni
Le quali prima di immettersi nel mercato depositò tutti i loro modelli questa per rallentare quel momento così critico che i Paesi che sappiamo tutti che ci copiano
Possono agire certamente che se noi scriviamo e percorriamo questa strada abbiamo uno strumento valido da dare a chi ci governa per difenderci ecco la necessità di fare una politica che cosa serve la politica
Però noi tremula piangere ma andremo al signor Berlusconi vi riguarda quindi proprio no questo al mio brevetto
Adesso devi prevedere tutto a difenderci bene grazie grazie procedere grazie
Domani mattina ci vediamo alle otto con l'intervento del preside alle otto no no
Setter Mezzana ecco un po'prima con l'intero con resto Delta la con la seconda giornata di questi lavori imperfette grazie a tutti