"Gli ebrei in Italia" presentazione dei due volumi omonimi, curati da Corrado Vivanti e pubblicati nell'ambito della "Storia d'Italia" dall'editore Giulio Einaudi organizzata presso il complesso monumentale di San Michele a Ripa

Per esprimere in maniera più un
Il mio ringraziamento ai partecipanti a coloro che sono venuti assistere e a quelli che si sono impegnati a discutere a presentare quest'opera così importante così rilevante noi non ci siamo messi d'accordo sulla distribuzione
Dei compiti
Tra i vari relatori
La ragione è molto semplice la grande complessità e vastità della materia e la diversità degli interessi
Dei relatori fanno sì che spontaneamente secondo me poi vedremo se nella realtà le cose corrispondono a questa mia idea che spontaneamente si sarà un'articolazione diversificazione
Presentazioni delle varie relazioni quindi
Rispettando l'ordine alfabetico parentela parlerà per primo il professor oboe svolga obbligo il presente
Seguirà poi monsignor Clemente Riva
L'amico e collega Pietro Scoppola
Il vecchio amico collega Giorgio
Alla fine ecco questa nella la nostra l'ordine l'ordine del devo dire una cosa per eliminare dal a quel tipo di organizzazione la presenza
Sarà alle dodici e il Presidente della Repubblica noi dobbiamo rigorosamente rispettare i tempi abbiamo molta possibili
L'Elastic quindi alle undici trenta undici e trentacinque si dovesse interruzione dico prima parte dei lavori del convegno
Sul sull'opera
L'intervallo ai alle dodici poi verrà
La seconda fase
Do per ciò subito la parola
Hip hop comma
Ordine alfabetico
Sono molto consapevole dello Moretti inaugurare questa conversazione storici intorno ai due volumi della storia gli ebrei in Italia
Chi fa parte dalla grande storia d'Italia e della casa Einaudi
Non solo perché abbiamo davanti a noi curata dal mio amico Corrado invitanti
Un monumento collettivo di dizione storica ma anche e soprattutto perché l'impostazione di quest'opera impressionante mi pare storicamente giusta
In questi volumi la storia degli ebrei e visto nel suo contesto più largo
Dalle tocca della Babilonia fino ad oggi gli ebrei sono sempre stato finora nonostante l'esistenza dello Stato di Israele sono sempre rimasti una diaspora cioè un popolo minoritario per definizione sparso in cui ridimensioni più o meno modesti fra le maggioranze scenette IACP quasi tutto il mondo
E condividendo con loro
Parliamo versioni delle lingue del nostro ambiente passato presente mangiamo versione della cucina del paese a pur modificata per le esigenze il rituale insomma l'esistenza stessa delle librerie
Simboli già simboleggia questa convivenza dei
Quindi un separatismo della storica Libreria non è possibile
Tanto meno possibile
Quanto come sottolinea abitanti citando hai già e Aldo e cito e divenuto difficile definire gli ebrei alla luce di concetti quali nazionale razza associazione religione ho con altri termini ci servono comunemente a descrivere i gruppi come i venti di un certo tipo ereditario e tradizionale
Oggigiorno nel passato distinto
Non c'è dubbio sulla presenza io dove la specificità anzi autocoscienza ebrea nel mondo IRI nell'i singoli stati nazionali
Ma gli intrecci amento fra ebrei e non ebrei impedisce dei semplici classificazione binario soprattutto nel secondo Novecento
Impedisce anche una storia degli ebrei scritta troppo strettamente in termini di qualsiasi Stato nazionale
Tuttavia ogni paese ha una sua storia specifica delle convivenze fra libri maggioranza
Che sono gli specifici siccità lite la storica ebrea in Italia
La specificità la più evidente me pare e la continuità millenaria della loro presenza in questa previsionali
Alda Arnaldo Momigliano piaceva raccontare lady l'episodio di una petizione degli ebrei di Mantova il patto
Non erano colpevoli della morte di Gesù Cristo scrissero libri di Mantova non potevano essere colpevoli al momento dalla Costituzione erano già stabiliti a Mantova
Non ho mai usato controllare l'eruzione di un grande
Storico il grande amico Momigliano ma se la storia non è vera e ben trovato
Doni in modo non si poteva raccontare in nessun altro Paese Dell'Oro la barzelletta come quella di Emilio Sereni citato dello stesso di tanti nella sua prefazione
Quando i romani avevano rapito le sabine diceva Severini andarono indetto dai antenati serenità contrari vestiti di rinnovo del questo se una specificità diciamo di questo Paese che non non non ha paragone in altri
Quindi una enorme impressionante continuità della storia degli ebrei nella penisola
Ma anche una certa coerenza storica
Nonostante tutti gli sconvolgimenti
Il bellissimo studio demografico del Sergio Della Pergola per esempio mostra una minoranza
Di dimensioni modeste in cifre assolute e in relazione alla popolazione totale che italiani degli ebrei nel mondo idee tutto Dominita
Un gruppo chi rimane in gran parte fuori delle drammatiche trasformazioni demografiche interi ottocento dell'Ottocento
Tanto fra italiani quanto trovare altri libri
Gruppo che non partecipa o partecipa in modo molto modesto a ahimè grande ondate di immigrazione ne come emigranti né sconvolti da una massiccia immigrazione permanente come quella chi ha trasformato e come piatto la comunità ebrea in Francia esempio
Piuttosto i brand italiano hanno servito come un punto di passaggio fra Est e Ovest soprattutto nell'epoca dopo l'espulsione degli ebrei
Della città
Inoltre occorre non dimenticare la situazione start Fegica degli ebrei in Italia e soprattutto quelli romani in relazione alla Chiesa cattolica cioè alla massima autorità della religione dominante nell'Occidente cristiano
Troviamo in questi volumi studi di valore inestimabile al rispetto tanto per il Medio Evo quanto Perego Otto e Novecento
Speriamo mi auguro personalmente che almeno uno di questi studi i la la amorevole analisi del professore Miccolis su Santa Sede questione ebraica e antisemitismo tra Otto e Novecento sia pubblicato informo di un volume separato più accessibile ai lettori
Finalmente fra le specificità della storia ebrea in Italia
E proprio la transizione inaspettato improvvisa quasi da un giorno da un anno all'altro
Dalla un'unica civiltà liberale veramente assi mila Ricci che aveva quasi eliminato il antisemitismo all'estremismo Geno ciliare narcisi
E davvero in questo contrasto subito un caso limite anche nella storia
Mi sia permesso una ultima osservazione
La storia dei veri ebrei nel Novecento Breve e anche l'autocoscienza i tre è stato dominato da due elementi il tentato genocidio con tutte le sue conseguenze sottoprodotti
E la formazione dello Stato nazionali Israele
Non vorrei occuparmi in questa sede del fatto di Israele a
Invece sì di vorrei sottolineare la situazione paradossale degli ebrei in questa e straordinario secco
Il Novecento è per noi letta delle catastrofi le persecuzioni senza paragoni
Ma allo stesso tempo letta della più straordinaria fioritura del talento ebrei e di uno contributo assolutamente sproporzionato tanto alla scienza e alle cultura mondiale quanto alla vita pubblico dei tanti Paesi simboli
Un contributo tanto più impressionante considerando che nell'ultimo mezzo secolo non ha smesso di diminuire la quota ebrea della popolazione mondiale
Già esigua primo del genere cc
E una delle tante il roaming ieri alla storia che proprio il genocidio tedesco ai indebolito il mondo maschi in modo massiccio il antisemitismo occidentale
E perciò ha fatto cadere le barriere di esclusioni rimanenti in tali Paesi
Per esempio la ebbra intensa passione di tante faculta delle università americane non divenne possibile prima del mille novecentoquarantotto hanno della china apertura di a volte con lunghi alla agli insegnanti ebrei senza numero Sclavo
Inoltre diamo aggiunge che in questo riguardo proprio nell'Italia liberale anticipo la situazione attuale del mondo occidentale
Forse sì dovrei formulare riserva azioni su questa opera direi che ha un po'trascurato il problema della situazione di una comunità ebrea non solo assimilato ma accettava
Cioè una situazione quando non sia potuto dedurre quasi nulla sull'ebraismo di una persona dalle sue attività Poli pubblici
Letta liberale fu una carezza poteri per identificare ma in questa storia non c'è studio complessivo della problematica ebrea in questa epoca di assimilazione a bah questo una critica modesta
La situazione di oggi piatto Mare e distinto perché nel nostro secolo Geno CdA dimenticare Hans non essere consapevole delle sue origine il fatto quasi impossibile per una persona ed è
Non è più possibile la dissoluzione totale delle identità e delle Elia nelle varie identità nazionale religiose geologiche o altre auspicata da tanti nell'epoca libera
Ciò che certo impicca nessuna versione di nazionalismo libri
L'identità plurale e oggi il destino universale noi tutti non solo dei
Ma e anche un fatto in trascurati che gli stucchi arresti inutili questo dei missili al massimo il zero virgola tre per cento della popolazione umano hanno nel mondo del secondo Monti novecento un rilievo storico come mai
è un paradosso
E una situazione senza precedenti
Come spiega come capire la strana coincidenza fra la più splendida epoca adoro e la Nerra epoca nella storia Milena delibere
è una questione che non spetta solo agli storici
Ma certo che spetta anche ai settori
E soprattutto con l'aiuto di questi volumi pieni di eruzioni pieni di intelligenza e un ed elemento culturale scientifico del primo piano
Ringrazio
Ringrazio molto Enrico proprio per la sua relazione
Per la chiarezza indica precisa indicazione dei temi non richiede sottolineatura da parte mia d'altra parte non è possibile fare commenti perché non abbiamo tempo a disposizione quindi passo subito la parola chiedo all'monsignor Clemente Riva di svolgere il suo intervento grazie
Mi pare ovvio che io dica che quest'opera gli ebrei in Italia sia un lavoro di grande importanza per la storia d'Italia
E di grande valore culturale sociale e religioso
Ma mi rendo conto anche di una grande complessità di questa realtà ebraica presente nel nostro Paese
Questo carattere di complessità mi impegna ad operare alcune distinzioni
Anzitutto affermerei l'identità propria di un popolo fondato nella sua origine che non ha perduto la fisionomia di stirpe propria lungo tutti i secoli
Pure in una presenza in una convivenza in un paese in cui partecipano a tutti gli aspetti della vita civile e istituzionale
Sono un popolo con proprie caratteristiche ma sono anche cittadini a pieno titolo del popolo italiano con cui partecipano a tutte le vicende
Buone e negative dell'esistenza sociale
Purtroppo lungo i secoli hanno subito sofferenze indicibili
Una caratteristica degli ebrei italiani è condizionata dalla presenza della Santa Sede cioè degli responsabili supremi della Chiesa in Italia ciò che non esiste in altri Paesi e questo è significativo è già stato messo in risalto per cui era lo studio dei rapporti della storia degli ebrei non può prescindere da questo rapporto soprattutto col papato e con la Chiesa di Roma
Devo confessare di non essere d'accordo con l'affermazione di Benedetto Croce quando afferma
Sono sue parole la necessità per gli ebrei diffondersi sempre meglio con gli altri italiani
Procurando di cancellare quella distinzione e divisioni nella quale hanno persistito nei secoli
Non sono d'accordo
Per quanto dicevo prima ossia che un popolo partecipi
Per non sono d'accordo perché e c'è un popolo partecipe e coinvolto nel popolo italiano
Non sono d'accordo coi anche perché la civiltà attuale di un Paese viene arricchita da un pluralismo di esperienze
Più che da un appiattimento mono forme in una società oggi si apprezza il pluralismo come fattore civile culturale
E l'opera che abbiamo qui davanti sta a dimostrare
L'apporto civile culturale che gli ebrei hanno arrecato all'Italia
Vorrei aggiungere anche l'apporto religioso
Che hanno offerto sia per la religione ebraica in se stessa sia per gli stimoli e le provocazioni alla religione cristiana e forse anche ad altre religioni
A rivedere a ripensare a se stessa e i rapporti con l'ebraismo
Cristianesimo con l'ebraismo ha un rapporto strettissimo gli ebrei possono vivere senza cristianesimo noi cristiani non possiamo vivere senza libere le prime sul
La storia degli ebrei in Italia è antica
Più antica della storia dei cristiani i quali venendo nel nostro Paese si appoggiavano agli ebrei e alla comunità ebraica
Prima di distinguersi da essi
è vero che la geografia degli ebrei in Italia e confusa
Ma quest'opera prevalentemente storica ne chiarisce meglio i luoghi di residenza delle famiglie delle comunità ebraiche
Quest'opera è così vasta e documentata che mi riesce difficile fare una relazione particolare su tutte le vicende storiche degli ebrei in Italia
Del resto questo non lo avverto come compito che mi è stato assegnato
Gli autori e i temi trattati sono numerosissimi e apprezzatissimo mi fermo allora su alcuni aspetti alcuni punti di questa storia con alcuni temi specialmente attuali dei rapporti ebraico cristiana
Che mettono in risalto anche gli aspetti negativi e comportamenti dolorosi corresponsabilità dei cristiani
La storia degli ebrei costellate di sofferenza e di persecuzioni in questo non si devono ignorare le numerose responsabilità fino all'evento massimo della Shoah
Che non deve essere ignorata né dimenticata la perdita di me di memoria rischia un ritorno
La memoria provoca la coscienza di tutti ad evitare anche i minimi fatti e atteggiamenti di antisemitismo
I due volumi che abbiamo qui davanti
Qui davanti a voi immaginate qui davanti non so
Sono un richiamo storico culturale e morale per tutti individui e istituzioni
Troviamo i nessi e venti e comportamenti negativi ma anche fatti ad atteggiamenti positivi
Sono rimasto colpito dall'atteggiamento benevolo per esempio di Sisto Quinto
Dopo una serie di papi e responsabili ecclesiastici che hanno operato male provocando sofferenze persecuzioni
Sisto Quinto un Pontefice Touré combattivo nei confronti degli ebrei viceversa emana una burla cristiana pietas con una serie di disposizioni favorevole agli ebrei
Usava molta severità scrive un autore Berliner Storia degli ebrei a Roma volume molto importante molto interessante
Scrive usava molta severità nei confronti di quei cristiani che maltrattavano voto pendevano indebitamente un ebreo
Parecchie volte a Roma fu testimone stupefatta e incredula il proprio dello spettacolo di cristiani che per aver insultato gli ebrei venivano fustigare lungo tutto il corso durante l'ora della passeggiata
Un Lucky del principe conti che aveva gettato nel Tevere il cappello di un ebreo fu fatto fustigare nel quartiere ebraico
Così abbiamo altri esempi di benevolenza
Qui otto da il la la bolla cristiana pietà spie sarebbe interessante leggerla è interessante anche perché è stata scritta in italiano di solito i documenti pontifici venivano scritti in latino invece venivano scritti nella in italiano
Dove
Venivano ricchi affermati i dubbi i diritti degli ebrei e la presenza e la possibilità di aprire anche una loro vita le loro feste senza essere costretti a al battesimo e senza amministrare o predicare una catechesi che molte volte venivano fatte nelle nelle chiese
Attacca proprio per via Perego una cosa curiosa è questa a proposito delle banche e dei prestiti
Sisto Quinto detto delle regole
E le autorizzo a chiedere l'interesse non più del diciotto per cento
Per la all'anno
Cifra abbastanza curioso
Nel mille ottocento gli ebrei gradualmente a livello civile acquistano più i pieni diritti e una equiparazione
Ma non tutti gli autori sono sulla stessa linea
Si accenna tra gli altri a Rosmini Lambruschini Giorgini Tommaseo eccetera
E io chiedo un
Possibilità di fare un accenno a Rosmini perché Rosmini di nel testo viene indicato come uno che concedeva tutti i diritti naturali fondamentali agli ebrei però non i diritti
Sociali e civili
E ci si riferisce alla filosofia del diritto di Rossini
Viceversa
Nella Filosofia del diritto io non ho trovato un accenno a queste cose anzi fa la critica Bossi qui perché boh sui impostava lo Stato
Cristiano cattolico sul modello dello Stato teocratico ebraico
E Rosmini nega che lo stato possa essere che io pratico arriva addirittura a criticare il lo sfogo l'articolo dello Statuto Albertino dove si diceva che la religione cattolica e la religione dello Stato
Rosmini nega presto e non può essere direi afferma perché il gruppo dei diritti politici che fu attribuito con essa i cittadini cattolici andò pagando secondo i tempi
E afferma
Che è un impiegato ebrei Agata aggiunte esempio intervenga una messa punte di un non è solamente sconveniente e immorale ma è una derisione delle religiosi credenze una presa prostituzione delle coscienze autorizzata comandata dalla legge
Meno male sarebbe che la nazione si facesse rappresentare da delle statue
La libertà di coscienza deve essere inviolabile non si deve dunque fare violenza alla coscienza di un impiegato ebreo il quale segretario deve sentire un'assoluta ripugnanza ad associarsi agli atti del culto cattolico
Questo obbligarli ad infrangere con la forza queste con le leggi con atti del governo e intolleranza e persecuzione ed è dispotismo
E nel mille ottocento non ottocentoquarantotto quando vengono conferiti i diritti da Carlo Alberto ai valdesi agli ebrei lo Simini stende un progetto di Costituzione
E in questo progetto di Costituzione c'è un articolo interessante
Gli eleggibili devono essere italiani di età maggiore maggiore
Non essere interdetti né operati nei state condannate crimini Criminal mente e sale furono per materia politica essere stati amnistiati
Finalmente non debbono avere contemporaneamente un impiego incompatibile
E commenta se si trattasse del diritto elettorale altamente protesterà il che non debba essere escluso dal medesimo alcuno benché infedele o a Cattolica che paga lo Stato qualche imposta diretta le esclude lo sarebbe secondo i principi adottati un'aperta ingiustizia
Quindi Rosmini si presenta
Recentemente alla fine di agosto c'è stato un convegno un congresso Rosignano per il bicentenario della nascita di Rosmini a Stresa e una relazione del professore tedesco Carlo Enzo
Menti affrontava il tema la teologia ebraica dello Dole Loca un sto e la teologia rosminiano della storia sottolineando esplicitamente come Rosmini
è l'unico grande teologo del Novecento
A sottolineare la continuità più che la discontinuità fra Israele definito antica chiesa e il nuovo Popolo Digilio
L'intera storia del popolo ebraico
Culmina tuttavia in Gesù Cristo oggi diciamo che il cristianesimo trova la sua radice nell'ebraismo
Anzi in un discorso importante di Giovanni Paolo secondo del dodici aprile di quest'anno novantasette ricorda come la chiesa ha respinto all'errore di Marcione che sosteneva la separazione del Nuovo Testamento dall'Antico Testamento
L'Antico Testamento secondo Martone proveniva da un dio indigno di questo nome perché vendicative sanguinario mentre il Nuovo Testamento rivelava il dio riconcilia attore e generoso
La Chiesa respinto con fermezza questo errore ricordando a tutti come la tenerezza di Dio si manifesti già nell'Antico Testamento
Ciò però
Più frequentemente si verifica anche oggi con l'ignoranza dei rapporti profondi che lei con il Nuovo Testamento l'Antico Testamento
Ignoranza dalla quale deriva in alcuni ambiti in alcuni l'impressione che i cristiani non abbiano niente in comune con gli ebrei
Secoli di pregiudizi e di opposizione reciproca hanno scavato un profondo fossato che la Chiesa si sforza di colmare spinta in tal senso dalla presa di posizione del Concilio Vaticano secondo
Con ricordando ancora Rosmini
Aveva scritto un catechismo secondo l'ordine delle idee e ci sono alcune domande
Curiose vi sono dunque due chiese cioè la chiesa antica la Chiesa Nuova
Così mi dice sì vi sono due chiese cioè la Chiesa antiche alla Chiesa Nuova poiché furono fatte da Dio due alleanze o due patti con gli uomini e promulgò loro due volte solennemente le sue leggi
Ma queste due crisi hanno tuttavia un solo spirito
Ed un solo campo che è Cristo il Salvatore e perciò si può dire che in sostanza formino una sola chiesa spesso dal punto di vista cattolica
Secondo versetto dice quando promulgò in avvio solennemente le sue leggi ai membri della Chiesa antica dio promulgò solennemente le sue leggi e i membri della Chiesa antica quando sul Monte Sinai fra Formigoni e tuoni dieta gli ebrei per mezzo di Mosè le due tavole di pietra sulla quali erano scritti i comandamenti
E in un testo postumo pubblicato recentemente di Rosmini sulla nella più vicina
Parla del mistero del popolo di Israele non che è chiamato anche dopo la nascita di Cristo ad essere il mezzo e strumento per la salvezza di tutti gli uomini
Questo è un'affermazione grave importante perché Dio non rinnega la sua promessa e non rinnega le sue leggi e sì al popolo di sarebbe stato assegnato
Anticamente il compito di portare alla fede in Dio questo compito lo a a e lo mantiene anche oggi
Sarebbe interessante vedere alcuni testi di qualche teologo
Ebreo dove si parla di alcune consonanze tra la teologia ebraica la teologia cristiana
Per sostenere come il l'ebraismo assegna al cristianesimo questo compito di portare gli infedeli alla figlia indica ciò che poi comune a tutti
Perché Dio monotelismo eccetera è comune a tutti ecco allora la svolta storica del concilio Vaticano secondo che presenta i rapporti ebraico cristiani in una nuova luce
A questi due volumi manca probabilmente una riflessione ulteriore dopo il Concilio Vaticano secondo
Concilio Vaticano secondo avuto direi un grande impulso da Papa Roncalli ed altri Isak l'incontro che hanno gusto questi due personaggi è stato decisivo anche per il Concilio
è una lacuna che potrebbe essere colmata con un altro direi capitolo di questo testo
è un mio grande desiderio per il bene del popolo ebraico del cristianesimo e della Chiesa cattolica la quale è impegnato in una riflessione che segnali accolga le colpe del passato
E realizzi col popolo ebreo un avvenire di reciprocità fecondati bene di giustizia e di pace di solidarietà
Ci sono alcuni eventi che sono ricordati nel testo ma altri che non sono ricordati
Per esempio l'incontro tra Giovanni ventitreesimo e Jules Isaac poi la visita del Papa la sinagoga di Roma che è stato un evento straordinario storico poi in Italia abbiamo istituito già
Circa otto anni fa una giornata di riflessione comune tra cattolici cristiani ed ebrei per approfondire i rapporti e per capire di più
Le situazioni diverse e questo direi
Modifica alcune affermazioni del testo dove si dice che i rapporti ebraico cristiani sono dovuti solo a un'élite è vero siamo partiti da gruppi di è lite ma oggi attraverso questa giornata che viene prescritta tutte le comunità cristiane e uno sforzo per potere diffondere questo nuovo spirito conciliare dei rapporti cristiana ebraica
Attualmente non nego che ci possono essere incidenti di percorso
In questa storia e anche avvenire
Quando rabbino Toaff scrive il sua Autobiografia verso la fine dice monsignor Riva dice che ci saranno sempre dei incidenti di percorso
E allora dice però io mi permetterò di segnalare questi incidenti di percorso perché possono essere limitati e direi eliminando
Grazie
Ringrazio monsignor Riva
Nel quale come avete sentito ha messo in rilievo gli aspetti della convivenza
E in momenti positivi dei rapporti
Tra ebrei e cristiani facendo riferimento al concilio Vaticano secondo a proposito del quale bisogna dire che il Concilio Vaticano secondo rappresenta una grande svolta
Nella storia della chiesa
Monsignor Riva anche indicato interessantissimi precedenti facendo riferimento a Rosmini effettivamente interessanti rimane comunque il fatto che
Concilio Vaticano secondo è stato una svolta è stato cioè un cambiamento rispetto al cosa che precedentemente aveva per chi non lo sa sontuosi negli anni logica si è capito ora dopo la parola a questo punto al professor Pietro Scoppola ego
Al centro di questa opera a me sembra vi sia il tema delle identità ebraica un tempo una identità sempre compromessa sempre conservata sempre perduta sempre ritrovata
Compromesse ritrovata
All'interno della comunità stesse per la dialettica che si sviluppa nella comunità nel rapporto con la realtà esterna nell'acquario di questa realtà su cui otto marzo ha posto l'accento della diaspora
Gli ebrei sono cittadini del mondo né i nomi stessi di alcune famiglie ebraiche
C'è il segno di questa varietà di provenienze di questa storia di continue migrazioni di Sarfatti Todeschini
E questo genera diversità di culture di lingue di mentalità di condizioni economiche l'opera mette in evidenza senza alcun dogmatismo senza alcuna preoccupazione diciamo apologetica
La difficoltà della convivenza all'interno stesso delle comunità di quest'anno complessità esperienze umane
Il tema della identità e affrontato nelle pagine finali del saggio di Amos Luzzatto autocoscienza identità ebraica e l'Authority amare diversi testi la prima tradizionalista
Indica il fondamento dell'identità nel dato religioso originario la rivelazione sine ittica
La seconda che genera il sionismo la quale considera gli ebrei come un gruppo nazionale
La terza che accentua l'elemento del culto ma conclude Luzzatto nessuna di queste letture può pretendere di monopolizzare la rappresentanza dell'ebraismo
Che al contrario si esprime attraverso il confronto costante fra tutte le sue componenti potremmo dire che l'identità degli ebrei e la loro storia nel suo insieme in tutta la sua complessità nella sua ricchezza delle sue contraddizioni
Naturalmente a motivo dell'identità si lega dialetticamente quello delle integrazioni gli ebrei sono parte attiva della società in cui vivono e la loro identità è sempre posta il rischio sottoposta come dire alla prova di resistenza della spenta all'integrazione appena pezzi delle società in cui vivono monsignor Riva ricordava le parole di Benedetto Croce che invitava gli ebrei a rinunciare ad essere se stessi per diventare semplicemente nazionale
Il tema è in tutta l'opera nella parte che si riferisce anche ribatte che le medievale al periodo più antico mi limito a richiamare qui le pagine di Airto asta dedicata alla comunità di Roma nei primi secoli dopo il mille un'idea di come era la più importante in Italia
Anche perché aveva il ruolo di portavoce degli ebrei questi pontefici
Secondo la testimonianza di un raggio di un viaggiatore spagnolo da tutela che risale alla metà del dodicesimo secolo un ebreo era funzionario e amministratore pontificio
I beni contribuivano alle spese dei giochi di Carnevale e partecipavano i giochi in forme solenni con una loro rappresentanza
Ma era decisiva e rimane poi nei secoli successivi fino alla Controriforma la partecipazione degli ebrei alla vita finanziaria dello Stato Pontificio nello scontro fra ceto mercantile romano
E nobiltà feudale che tendeva al controllo delle strade di accesso a Roma per imporre tagli
Gli ebrei si inseriscono con un ruolo attivo a fianco in concorrenza con i mercanti toscani entrano i meccanismi di finanziamento della Stato della Chiesa sono fra i banchieri della Curia papa Alessandro quanto Linzi Michelle è il titolo di
Mercante S
Con le verso non accedono a qui il scusate
Non ho non ho segnato esattamente la citazione
Da Roma l'influenza della comunità ebraica sistema si estende nel territorio circostante Terni Perugia e queste comunità si integrano socialmente
E quindi rischiano la perdita della loro identità e qui le pagine di questi saggi ne ricostruiscono lo sforzo la reazione che dall'interno delle comunità di ENEL sparisse
Per mantenere ritrovare questa identità sulla base di una koinè culturale che si chiama tradizioni oltre Gravity usi al dialetto giudeo romana
Ecco alla luce di questa dialettica di fondo integrazione diversità che io vorrei soffermarmi su alcuni aspetti della parte dell'opera che si riferisce all'Italia risorgimentale e unitamente
E ci tutto potrei dire che il motivo che ispira i provvedimenti di emancipazione nel periodo giacobino
E l'assimilazione e l'integrazione dell'ebreo nella categoria del cittadino
Considerato perciò come singolo più che come appartenente ad una comunità
Paradossalmente vieni provvedimenti di emancipazione così come sono concepiti dalla cultura rivoluzionaria
Una potenzialità antivento Italia
Destinata ad agire a lungo come vedremo nel periodo successivo
C'è una forte spinta in questa concezione alla assorbimento all'omologazione
Dopo la fiammata il cosiddetto triennio giacobino novantasei novantanove il processo di emancipazione riprende più tranquillo nel periodo napoleonico e favorisce una progressiva integrazione interrotta poi dalla restaurazione
L'esclusione degli ebrei dalle proprietà immobiliari nuovamente sancita dai governi della restaurazione è giustificata dal piemontese Francesco Gambini
In uno scritto del mille ottocentoquindici delle Baio possidente con l'argomento che gli ebrei erano una nazioni diverse
Spinta da un lato all'integrazione dall'altro giudizio
Dei non ebrei che vedono gli ebrei come una nazione ecco gli elementi dialettici questa complessa problema
A questa l'idea degli ebrei in azione diversa si opponeva si oppongono Mazzini e Cattaneo Mazzini con argomenti di principio
Valori di libertà e di uguaglianza Cattaneo con un argomento economico che mi è sembrato di grande interesse particolarmente suggestivo
Il capitali volanti scrive Cattaneo non in piombati al suolo
Come le ricchezze poi viali fuggono davanti agli eserciti o li seguono che spalletta ingrassa anzi nei magazzini e negli ospita sì che la cui edizione del possesso di beni immobiliari per gli ebrei d'analisi che ne fa Capitanio
Impoverì vale di colture la privava dei finanziamenti necessari al sugo di sviluppo e poco cave effetti contrari a quelli voluti arricchendo gli ebrei con investimenti finanziari più redditizi
Eccola la la risposta che Cattaneo da al alla diciamo volontà della restaurazione il tornare a questa emarginazione degli ebrei dalla proprietà immobiliare l'emancipazione portata dagli istituti del quarantotto
Con qualche limite peraltro nello Statuto Albertino questo poi superata ripropone dal punto di vista del rapporto dialettico integrazioni identità il problema già apposto dai provvedimenti napoleonici
Ossia questa spinta anti identitaria che c'è nella riduzione delle Valeo a individuo cittadino senza alcuna attenzione al dato comunitari
Dopo quei provvedimenti nota Fabio Levi nel suo studio sugli ebrei nella vita economica italiana dell'Ottocento D by rappresentano un gruppo sociale dei contorni sempre più sfumati a causa della progressiva integrazione nell'ampio universo della società circostante
Favorito proprio dalla caduta delle antiche interdizioni di cui appunto poi l'invito che Croce rivolgere a questa spinta il mondo ebraico reagisce sul terreno della cultura e con un impegno al collegamento fra le diverse comunità e alla organizzazione in un organismo centrale delle diverse comunità
E tuttavia il processo di omologazione tanto spinto alla fine dell'Ottocento
Da far scrivere a Tullia catalane nel suo saggio che compare in questi volumi molti giovani cito si sentivano cittadini a tutti gli effetti di uno Stato laico e liberale
E consideravano ormai la fede religiosa un fatto assolutamente privato
Quindi la perdita del senso della comunità ebraica in quanto tale potremmo dire che le potenzialità anti identitarie presenti nell'impostazione originaria ed emancipazione
Hanno prodotto i loro frutti
Il tessuto un'Italia che nel mondo ebraico notasse infatti è sempre meglio donne a contenere i percorsi dissi ebbrezza
Un elemento forte di reazione verso la fine del secolo è rappresentato dall'affermarsi del movimento sionista
Nel quale Alberto Cavaglion ricostruttivi alle costruito gli albori e Simonetta Della Seta con Daniel Carpi gli sviluppi successivi
è un movimento marginali vitali e tuttavia dominato dal tema dell'identità del quale diventa in qualche modo il teste ha rivelato l'idea che si afferma con il sionismo l'identità ebraica vi sia anche un elemento nazionale territoriale agisce nelle comunità italiane come un obiettivo mentre la borghesia medio-alta nota Cavaglion dilaga e nella borghesia medio-alta di la Cava il panico di incorrere nell'accusa di doppia fedeltà
Fa la borghesia degli insegnanti dei commercianti minuti delle comunità dove esisteva un proletariato ebraico di incongruenza non era percepita come tale quegli stessi timori di una doppia fedeltà
Abbagliati dalla speranza di una palingenesi sociale passavano in secondo piano
Baglioni insiste sulla distinzione fra sionismo movimento il sionismo istituzione mentre la storia dell'istituzione assai marginale si riduce alla storia della federazione
Ciclistica italiana nata nel mille novecento un uno alla storia del periodico L'i tempi di azionisti che qui viene recuperato mille l'elemento che il movimento il sionismo come movimento come aspirazione ammali generazione del mondo dalla cultura ebraica
Un cambiamento dello stato economico del mondo ebraico che porti alle rifiuto dei commerci al ritorno alla terra alla riscoperta l'agricoltura al lavoro manuale l'aspirazione alla nazione come condizione per questo cambiamento e per questo intorno all'ispirazione originaria mojito assume forti coloriture sociali
In Enzo Sereni giunge in alcuni casi come tra i fratelli Rosselli al superamento dell'identità ebraica in favore di una scelta universalistica per la libertà e la giustizia che diventa poi messa di antifascismo
Ma vi è anche il movimento sionismo ha un'anima intensamente religiosa presentata a Firenze D'Alfonso pacifici e dal suo ebraismo integrale
Questo è questo equilibrio fra il
Le identità le due patrie diciamo diventa difficile quando si afferma con il nascente nazionalismo all'inizio del nuovo secolo un'idea di nazione che non è più quella ottocentesca d'ispirazione mazziniana
Do la loro specifica missione ma diventa rivelazione sciabola scritto su questo famose pagine splendide pagine aspirazione al dominio che esclude si contrappone ad ogni altro sentimento di nazione
E con l'impatto con il fascismo va visto nel quadro di questa complessa dialettica interna al mondo a Bari
E le ricerche ricava Ione di Sarfatti sono lucide e spregiudicate è un merito di queste pagine
La spregiudicatezza il rigore scientifico la la mancanza di ogni preoccupazione apologetiche
Nel ricostruire anche momenti e linee di convergenza di convergenza Mussolini pensò inizialmente di utilizzare il sionismo in senso anti inglese alcuni documenti pongono in luce un tentativo di esponenti ebraici di convincere Mussolini
Assai uscito passi presso Hitler perché attenuarsi la sua campagna di odio antisemita
Passi che se fossero sì furono fatti è rimasto evidentemente senza frutto ma l'episodio da tuttavia la misura delle illusioni sul fascismo non tradite nel mondo ebraico e dei legami che di fatto si stabilì
Alcuni ebrei chiaramente fascisti dettero vita a Torino al gruppo della nostra bandiera che aprì una dura polemica contro i sionisti proprio per il rifiuto dell'idea della doppia partita da parte massone deve restare una sola Farmitalia
Molti ebrei alcuni ebrei furono favole della guerra di Etiopia traggo queste notizie dal dagli studi che sono qui raccolti il ventisette per cento della popolazione ebraica risultava iscritto al Partito nazionale fascista proprio alla vigilia dell'adozione dei provvedimenti anti diatribe Graziani da parte delle leggi tanto più drammatico dopo questi episodi di compromesso e collaborazione con il regime fu il risveglio di fronte a una svolta che portò Mussolini dall'opposizione dichiaratamente contrarie ad ogni forma di antisemitismo all'adozione della politica razziale
Non mi soffermo sulla ricostruzione attenta documentata delle misure adottate dal regime contro gli ebrei e sulle loro motivazioni il nesso spesso richiamato fra problemi posti dalla conquista dell'Etiopia le unioni miste
E avvio della campagna di serpenti semita questo nesso non colpo in nessun modo la realtà della dipendenza dal nazismo la scelta della politica si sta da parte del fascismo eh
Essenzialmente esclusivamente dovuta questa dipendenza non c'è nessuna ragione
Specificamente italiani misure antisemite furono attuate con durezza crescente
Anche se all'inizio come si sa in Italia le misure non prevedevano l'eliminazione soltanto dopo l'otto settembre si arriva ad adottare gli a collaborare al
Alla allo sterminio programmato dal nazismo la durezza come accade spesso a me per nella storia il fascino italiana assume anche tratti Franceschi i senatori i senatori del regno ebbene ce ne erano non potevano essere dichiarati decaduti perché nominati dalle però fu data a disposizione i portieri del palazzo Madama che li dissuade is dall'entrare nel palazzo
Sarebbe interessante sapere che effetto ha avuto questa discussione su questi senatori questo dà l'idea la misura di queste meno falsi scarrella la logica delle quote di sangue che venivano studiate stabilite per decidere chi è belgi no con un tribunale della razza che doveva sciogliere i casi controversi questa è la realtà che viene fuori da questa ricostruzione
Veramente questa sta tragico il bilancio finale circa ottomila ebrei far deportati e uccisi sui poco più che quaranta mila classificati grazie by sembra poco perché le cifre totali sulla base ma è un quinto immaginate otto milioni di italiani su quaranta milioni
Distrutti di uccisi un quinto significa questo
Sud su venti e ventuno rabbini del capo facenti funzioni di rabbini capo nove sono stati scissi quasi la metà immaginate che in Italia più di cento vescovi fossero stati vittima di una persecuzione
Bisogna vedere queste cifre che in se stesse sono esigue dal punto di vista diciamo relativo
Solo secondo le cifre che portasse infatti solo per quarantadue bell'aiuto avuto dall'esterno sarebbe stato determinante per la loro salvezza ma è evidente che è difficile la definizione di aiuto determinante e molto salomonicamente Sarfatti osserva
Che nel novecentonovantanove per mille degli italiani definiti ariani
Vi sono stati i delatori gli acquiescenti i noncuranti e d'altra parte i soccorritori i caritatevoli i solidali i giusti
E che non è possibile perché ciò qualificare la popolazione nel suo insieme in nessuna delle due direzioni
Non si può dire Italiani brava gente gli italiani Marge ci sono stati italiani del natante da negli aiuto agli ebrei perseguitati Sarfatti pone in testa i cattolici e ricorda l'opera dell'arcivescovo di Genova Pietro Boetto e del cappuccino Benoit navi hanno ed è sulla base di questa affermazione che non è mia ma che cito qui nel testo che io vorrei passare del secondo tempo sul quale se mi è consentito vorrei dire qualche cosa corre poi a questo perché abbiamo vediamo a questo fondamentale saggio centrale nell'opera sul quale già postuma richiamato l'attenzione Giovanni Miccoli Santa Sede questione banche antisemiti
è un libro ah se poi vie nell'opera
Non solo per la per il volume perché esso duecento pagine per l'ampiezza Centocittà ma perché supera i confini italiani allarga l'orizzonte come il tema del resto imponeva fino a comprendere l'antisemitismo dei cristiano sociali austriaci alla fine dell'Ottocento le polemiche dette luogo e tutta la grande questione dell'atteggiamento dei calcoli c'è da fare due fissi in Francia e poi ancora le sollecitazioni dei cattolici inglesi e la Santa Sede perché condannasse
La la credenza dell'omicidio rituale espressioni che non furono accolte dettero luogo a un nulla di fatto da parte del Sant'Uffizio
Il problema che Miccoli affronta mi spiace che non ci sia l'Autore perché sarebbe stato interessante il confronto su questo si può riassumere in maniera necessariamente semplificato in questa domanda
Fondata la distinzione fra la tradizioni anti ebraica cristiana
Legata a motivazioni religiose
E il moderno antisemitismo razzista che ha portato alla Shoah c'è un fondamento oppure le due cose alla fine si fondono e confluiscono in un unico antisemitismo questa è la domanda intorno al quale ruota il saggio Di Micco
La ricerca svolta con una documentazione ingente dalla corrispondenza rinunzia al materiale delle congregazioni romane ad un'amplissima pubblicistica cattolica ed è impossibile naturalmente viola segua qui in tutti i suoi passaggi
Ma cercherò di dire qualcosa sulla linea di fondo
Nella polemica della cultura cattolica anti rivoluzionaria inizi dell'Ottocento gli ebrei non sono indicati fra i cospiratori
Gli artefici della rivoluzione che portano alla alla immaginazione della chiesa anche se gli sconvolgimenti rivoluzionari hanno portato alla loro emancipazione quindi sono beneficiari della rivoluzione ma non sono gli artefici di quella rivoluzione contro cui si scaglia la cultura intransigente per intendersi la cultura della restaurazione ma secondo la ricostruzione di Miccoli a me sembra convincente lasciateci una svolta si verifica nel corso degli anni settanta nelle difficili condizioni creata la Chiesa dalla questura di Roma e dal suo isolamento sul piano internazionale dopo quegli eventi
Nella letteratura cattolica il scrive Miccoli di ebrei diventano l'espressione vistosa il segno distintivo
Prima c'è il segno distintivo di quella nuova società secolarizzata che si contrappone agli atti alla Chiesa di Abbey possono diventare emblema il simbolo di questa nuova società
Da beneficiari
Della rivoluzione
Diventano alleati dalle attivi promotori ecco questa è la lo sviluppo che c'è nella cultura intenti gente nel giudizio che si dà degli ebrei
La figura la configurazione del rapporto degli ebrei con la rivoluzione presenta un lineare crescendo in poco più di mezzo secolo il percorso è compiuto la cospirazione anticristiane diventa così l'opera eminente degli ebbene la polemica raggiunge toni esasperati sulle pagina Civiltà Cattolica alle quali mi Miccoli attinge largamente di risparmio citazioni ma sarebbero interessanti la sinagoga
La moderna sinagoga di Belzebù sono espressioni che si leggono nel nelle pagine della rivista dei gesuiti che come si sa apparirà molto accreditata è una voce semi-ufficiale della Santa Sede
Quindi l'antiebraismo assume religioso all'inizio assume una dimensione anche politica diventasse antisemitismo diventa elemento costitutivo caratterizzante dei movimenti cattolici che poi danno vita ai partiti cattolici di fine Ottocento
L'antisemitismo diventa elemento in varia misura caratterizzante
Dei movimenti e partiti cattolici in quanto cito strumento efficace per ridare capacità di penetrazione e forza di attrazione alla presenza sociale della Chiesa
Poi subisce la tentazione di avvicinarsi al nuovo antisemitismo razzista che nasce con il nazionalismo
Per la comunanza di bersaglio nell'illusione di ricondurre questo ultimo all'antisemitismo razzista alla visione dottrinale cattolica ma avverte che nel nuovo razzismo vi erano cito temi e argomentazioni che colpivano il cristianesimo stesso e le sue radici ebraiche
Lo stesso Miccoli dunque riconosce che la parabola di questa evoluzione che porta l'antiebraismo religiosa diventare antisemitismo e antisemitismo politico
Non può svilupparsi senza incontrare i punti insuperabili di resistenza Magistero della Chiesa può colpire condanna l'ideologia e la massoneria liberalismo il socialismo non un popolo intero
Il rifiuto dell'odio della Guerra di Lars è un limite invalicabile ed espliciti e leone decimo terzo persecuzione violenta librerie disapprovato e Pio decimo si pronuncia contro i programmi scoppiato in Russia nel mille novecentocinque
Io direi in sintesi ma qui interpreto il contributo così importante di Miccoli che l'anti sismiche l'antisemitismo cattolico
Che indubbiamente assume queste valenze anche politiche effigie dell'intransigenza del suo noto sillogismo sulla rottura dell'ordine cristiano che del libero esame di tutela scende attraverso l'illuminismo il liberalismo il socialismo fino al presente
Del merito di Miccoli aver sottolineato e documentato questo legame
Questo antisemitismo è legato diciamo ad un ad una subcultura sculture intransigente ragione monsignor Riva che richiama i consumi insomma che la Svimez quando si parla di almeno si parla di cultura cattolico abusiva dell'intransigenza
Ci sarà una sub cultura cattolica vero
La cui importanza è stata forse troppo infatti Zanata dalla storiografia del secondo dopoguerra dopo il silenzio mantenuto su di essa tra cultura conosciamo
Non ci può identificare la cultura intransigente anche sia radicata negli ambienti di Curia con la Chiesa cattolica nel suo insieme non solo perché c'è dell'altro la cultura cattolica
Così mi ma perché c'è la realtà complessa di un popolo fedele proprio per questo legame con intransigenza cattolico all'antisemitismo così come si delinea del mondo cattolico ai tunisini duo
Nel passato intransigente
Distinto dalla novità della razzismo che si sviluppa sul ceppo del nazionalismo di fin e secolo
E qui mi sia consentita un annotazione non si può collocare la rassegna nazionale come si legge in un altro saggio
Fra le voci del nazionalismo aggressivo alla rassegna sanare la voce dei cattolici concilia turisti che si occupa del Comune la nazione ma non si può certo collocare collocare nel clima del nazionalismo aggressivo
Non a caso l'antisemitismo cattolico si attenua quando si attenua la polemica antiliberale nel nuovo secolo e poi sopravvive nei primi decenni del nostro secolo in quegli ambienti integralisti
L'hashish Benigni nomi citati che ho ritrovato qui
Che offriranno a Mussolini un punto di riferimento per collocare informatori e spia in Vaticano non è un mistero che le spie in Vaticano che informavano Salvini venivano dal gruppo transalpini dal gruppo dell'integralismo organizzato che aveva condotto la battaglia contro il modernismo dei primi anni secco
Tutto questo certo è storia e nella storia della Chiesa ma non è la Chiesa cattolica e non si può fare della voce di Benigni dà voce
Del mondo capi sono voci cattoliche che meritavano forse maggiore attenzione in riva richiamato giacque negli ultimi che già fa ottocento e novecento esprimono una condanna dell'antisemitismo come quella di Semeria di Bonomelli
Ma il vero che la chiesa non giunge ad una condanna dell'antisemitismo nelle sue forme violente che non sia accompagnata
Dalla denuncia delle offese che la presenza ebraica che i cattolici e questa distinzione che a Miccoli mette in luce che dai conosciuta vaniglia sopravvive anche al di là dell'avvento di Hitler al potere
Il gesuita punta che sarà uno dei consiglieri teologi consiglieri di Pio decimo secondo
Nel trentasei distingue fra un antisemitismo a Cristiano che combatte l'impeto e la loro diversità razziale e un antisemitismo permesso
Trentasei che combatte liberalismo per la sua eccessiva influenza in Germania
In Italia all'indomani della pubblicazione del libro di Paolo Orano gli ebrei di in Italia del trentasette che segnò l'avvio dalla campagna si Ale la Civiltà cattolica scrive il cattolico deve rimuovere dal suo cuore dalla sua lingua dalla sua condotta ogni forma di antisemitismo
Non fare causa comune con i banditori e promotori dell'antisemitismo ma ammette l'opportunità di misure atti ad arginare le due preponderanza e Jude anche per il tour batterici
La preponderanza materialistica finanziaria
E la preponderanza rivoluzionari
Dunque l'ampio saggio di Miccoli
Ha il merito di mettere in luce questa questo limite
E nelle ultime pagine ricostruisce la vicenda della cosiddetta in civica mancata di Pio decimo poi qui negli ultimi anni si sa Pio decimo prima aveva capito e aveva intuito che il nazismo ancor più l'inconciliabile con il cristianesimo del comunismo e aveva pensato questo in circa l'enciclica non se ne fece nulla sopravvenne la morte e il progetto fu abbandonato dal successo
Il saggio di Miccoli ha un suo possedimento ideale nello studio che Miccoli dedicato a cosiddetti silenzi di Pio decimo secondo furono reali
Non c'è dubbio che non ci fu la condanna esplicita della Shoah dello sterminio questa contestato buttati interventi non c'è stata la condanna esplicita
Quindi ha ragione Miccoli quando sottolinea che questi atteggiamenti contribuivano a far sì che la campagna antisemita scatenata dal nazismo restasse priva di alchimia adeguati ma mi sembra eccessivo affermare che cito una trama continua che varia solo nello stile nei toni nell'intensità unisce la propaganda antisemita che inonda l'Europa negli anni Trenta
Eh sì una trama continua aggiungo io ma una trama nella quale il filo della distinzione fra l'antisemitismo cattolico e l'antisemitismo razziale rimane pur con tutte le contraddizioni che ho sottolineato visibile
E si esprime in comportamenti
Di cattolici e della Chiesa in favore degli ebrei perseguitati che non possono essere dimenticati e che in queste pagine non sono dimentica
Ma la ricerca di Miccoli sull'antisemitismo neo invia e ci fa tornare la stemma sul quale concludo subito dal quale sono partito Polo dell'identità l'analisi di Miccoli e condotto sul filo dell'ideologia
Ma c'è da chiedersi quale Tressa hanno avuto questi ideologia queste posizioni antisemite
Sul popolo sulla gente Melis picchiavano una spontanea sensibilità
Uno anno o l'hanno forma
Più in generale l'ostilità popolare agli ebrei che la quale c'è traccia nei saggi raccolti in questi volumi
C'è un'ostilità popolare agli ebrei è un dato che del fenomeno che va studiata
Che ha avuto un'eco anche nei movimenti socialisti a quale esperienze vissute a quali motivazioni attingeva
Ostilità popolare anche di esponenti della classe politica la il leader laica liberale noto l'episodio dell'opposizione di alcuni liberali alla nomina al ministro dell'ebreo Isacco pensiero
Ma ho buone
Vi è un problema delle identità ebraica per così dire allo specchio l'identità ebraica cioè quale era vista e sentita dai non ebrei
Si trattava spesso di un'immagine negativa legata micetti popolari al fatto che la condizione sociale degli ebrei
Superiore a quella media
Fra i laici liberali legata alla questione della doppia cittadinanza
Vorrei ricordare che la polemica analoga aveva investito i cattolici inglesi dopo il settanta tema della doppia cittadinanza le accuse di Velezzo nella risposta di Newman nella dette dal duca di Norfolk
Ove non si tratta di distribuire responsabilità e colpe ma di capire fino in fondo un fenomeno nel quale il mondo ebraico è coinvolto e del quale è stato consapevole al quale ha reagito il sionismo è una reazione
Ad una situazione che genera questi sentimenti di ostilità popolare verso il mondo ebraico nel sionismo c'è anche questa reazione
L'esclusione della probità fonda Fondiaria e alla base del circuito in cui l'identità ebraica vista dai non ebrei rimasta chiusa Cavaglion ricorda la pagina fai
Voi cristiani mi avete escluso da ogni possesso fondiario scrive fare da ogni guadagna professionale non lasciandomi altra via che il commercio degli affari di cambio spietati Dalla Chiesa e mi avete condannato legalmente adesso ricco odiato e ammazza
Questa la citazione diario che pone il nodo sfida e l'identità ebraica nel suo rapporto con la società circostanti
Su questo tema la ricerca è stata e due mila pagine non sono sufficienti a esaurire il problema degli ebrei come sono stati visti
Non c'è non si può fare la storia dell'integrazione o delle rifiuto se non sia ATO e anche un orizzonte su questo aspetto del tempo
Il processo di piena rivelazione sembra compiuto sia sul terreno civile istituzionale sia su quello religioso sul terreno religioso il Concilio ha tagliato in radice le premesse teologiche di ogni atteggiamento antiebraico da venditori beneficio
Sul piano civile gli sviluppi più recenti della politica della Repubblica sui temi religiosi hanno segnato mi sembra non solo il consiglio INPS consolidamento effettivo del fondamentale principio di eguaglianza dei diritti
Che era stato in parte disatteso nei primi anni di attuazione della Costituzione prima del cosiddetto disgelo costituzionale ma consentono oggi di superare quel limite individualistico che come ho ricordato era implicito nella concezione giacobina dei diritti di libertà
Oggi il diritto di libertà religiosa si esprime anche di una sua dimensione comunitaria intesa fra lo Stato italiano le comunità ebraiche
Mancherebbe solo è un auspicio che ha fatto Giuseppe Dossetti
Il superamento della distinzione fra l'articolo sette articolo otto della Costituzione perché il processo fosse veramente
Conclusi
Ma guai a immaginare una conclusione garantita e irreversibile
La storia lunga millenari che arrivino al Naga ricostruite in queste pagine ci ammonisce i mostri possono sempre tornare sono tornati stanno tornando in varie parti del mondo anche se nel nostro Paese sono solo mostriciattoli
E perché negli affari non la ragione deve vegliare e la ricostruzione critica del passato è un esercizio alto il secondo per la Regione l'opera che presentiamo in questo senso qualcosa di più di un contributo alla conoscenza storica è un contributo alla civiltà del nostro paese grazie
Molte grazie a Pietro Scoppola evidentemente le nostre previsioni sulla spontanea l'articolazione della presentazione si sono hanno funzionato entra nel senso che ognuno degli intervenuti affrontato un settore importante di un'opera assai vasta che affronta
Quasi tutti i grandi problemi della presenza ebraica nella storia italiana
Credo che
Spini che prego di svolge il suo intervento
Darà un giudizio complessivo su su quest'opera così basta così completa anche
Considerando l'ampiezza cronologica
Della trattazione aveva dalla all'Alto Medioevo ai giorni nostri
Grazie ai quali ad esempio si sente sì sì va bene
E gli ebrei vitale è un'opera veramente imponente non solo perché la pagina è articolata in due grossi volumi ma perché frutto della collaborazione di una schiera l'esponente di specialisti guidata poi da uno studioso di così alto prestigio come Corrado Vivanti
E sa spazia per un arco di secoli che va al primo Medioevo al tempo presente ma una sua chiara unità divisione
Che la mette al riparo dai pericoli di discontinuità e di internet contraddizioni che gravano spesso sulle opere di molti Autori diversi
E non vi è dubbio che e questo pregio fatta merito soprattutto al valoroso curatore
Si tratta di un pregio comune all'intera opera ma con una rilevanza particolare per ciascuno dei due volumi che la compongono il primo abbraccia i secoli dal Medioevo al Settecento e il secondo e tratta più in particolare degli ultimi duecento duecentocinquanta anni
Volume primo si apre con una sorta di grande affresco interi quadri in cui David Abulafia sintetizzava la tragedia degli insediamenti ebraici mi regni di Napoli di Sicilia di Sardegna
Un tempo piovra enti e poi distrutti barbaramente dalle espulsioni decretate pari greca tonici
Nell'Italia meridionale mille cinquecentoquarantuno in Sicilia mille quattrocentonovantatré
Continua poi il volume con un'altra sintesi dedicata agli ebrei dell'Italia centro settentrionale e alla loro condizione giuridica nei secoli tredicesimo
Sedicesimo di Simonson e con più un uomo grazie relative sempre al Medioevo e all'alba dell'età moderna
Tra cui mi sembra spiccare il rigore storiografico quello di Michele Luzzati su banca insediamenti ebraici nell'Italia centro settentrionale fra tardo Medioevo e inizi dell'età moderna
Il tema
è uno di quelli su cui maggiormente si è lavorato durante i cento e più anni ultimi con opere generali con monografie particolari da parte di specialisti italiani o stranieri ma direi che non si esagera dicendo che tanto sforzo di ricerca questo secolo
Di ricerche non poteva trovare coronamento più degno di queste limpide e avvincenti pagine dello storico Pisa
La parte dedicata al Medioevo si chiude con un bel saggio Joseph davanti la cultura ebraica nell'Italia medievale filosofia etica e misticismo
Simmetricamente quella dedicata al Rinascimento si apre con il saggio sull'umanesimo italiano della cultura ebraica per maestro per antonomasia degli studi italiani rinascimentali Eugenio Garelli
Seguono più altri contributi importanti intorno agli ebrei in Italia
Dei secoli quindicesimo sedicesimo tra cui è importante e rilevante in particolare l'ampia monografia che Fausto parente a dedicato a la chiesa e il Talmud
Cioè la caccia scatenata dal clero cattolico in Italia contro uno dei monumenti più venerando dei della cultura ebraica
Ma caccia la cui brutalità resa ancor più devastante dall'ottusità e dall'ignoranza dei suoi promotori e che abbia effetti sinistri in particolare sopra Rita in certo modo questa monografia fa da introduzione all'ultima parte del volume relativa alla crudele offensiva anti ebraica della Controriforma
Potremmo dire emblematico di questa parte il bel saggio di Renata Segre intitolata appunto la controriforma espulsioni conversioni isolamento anche se per la verità vi compagne venti ancora più brutto così come i luoghi di Ancona su cui inquisizione cresce perire venticinque ebrei tanto uomini che dopo
Si inaugurò così quella età dei ghetti che durò finì bene ha dentro al secolo dei Lumi
Nel saggio di Sergio Della Pergola sulla popolazione ebraica in Italia nel contesto ebraico globale con cui si inizia il volume secondo dell'opera
Viene stimato che gli ebrei diventi in Italia attorno al mille cinquecento fossero cinquanta mila su una popolazione di nove milioni
Quelli viventi intorno al seicento fossero venti mila settecento
Da cinquanta mila a venti mila settecento
Su una popolazione totale tredici mila poi risalgono a ventisei mila ottocento attorno al mille settecento su una popolazione di tredici milioni seicento mila e dunque si constata che letta dei miei l'età della Controriforma portò a una falcidia della presenza ebraica in Italia quasi della metà
Cioè qualcosa di paragonabile a quella degli anni della persecuzione fascista e dello sterminio finale nazista quanto i quarantacinque mila settecento ebrei presente nel mille novecentotrentotto vero diventa amore quarantacinque ventotto mila
Quasi re minore
Si può anzi dire che la falcidia della Controriforma attraverso l'emigrazione la conversione forzata e altri mezzi
Inutile dirlo terroristici
Ridusse a circa metà la presenza ebrei in Italia vera fu certo senza quasi più grave di quella nazista sono cifre agghiaccianti che parlava solo
E viene da chiedersi quanto l'Italia
L'Italia abbia pagato questa brutale compressione
Di una presenza ebrea che certa era numericamente esigua ma bene attiva e vivace sul campo economico e quantomeno fortemente stimolante anche sul piano intellettuale
Lo si può intuire è contrario
Dall'incremento portato a Pisa e Livorno minuscola parentesi si parla sempre delle leggi livore mine però ricordiamoci che
La prima apertura Pisa Hui Point deriva quella delle leggi sul Livorno
L'incremento portato a Pisa Livorno da quelle leggi me dice che alla presenza ebraica dettero libertà e impulso
Oltre a ciò a questo saggio che direi veramente magistrale Sergio Della Pergola il volume seconde aperto dono al gruppo di contributi dedicati ancora alla vita ebrea alla fine dell'età dei diritti
Comprendente anche due il contributi illustri studiosi non italiani Antony mollo ebrei e Marra nel fra Italia e levante ottomano espropria filippini la nazione ebrea di Livorno
E poi culminati con il momento cruciale dell'emancipazione trattata attaccante storico del Risorgimento quale appunto Franco Della Peruta
Degli ebrei nell'Italia liberale
Dal Risorgimento al fascismo questo volume secondo ricorda solo l'attività economica
Le istituzioni religiose o culturali e l'organizzazione comunitaria in quest'opera prevale infatti su ogni altra considerazione
L'intento di fare storia della specificità ebraica
La parte avuta da ebrei nella storia politica culturale artistica eccetera della nazione italiana per quanto imponente gloriosa sia stata non rientra nell'ambito di questa rigida visione unitaria
Che come si è detto caratteristica saliente che ambedue i volumi sempre in coerenza con questa scelta storiografica
Hanno ampio spazio nasce per lo sviluppo del sionismo di cui si occupa con esemplare competenza Cavaglion oppure il processo della lo sviluppo dell'antisemitismo
Di cui si occupa con esemplare competenze obiettività di giudizi Giovanni Miccoli nelle quasi duecento pagine del suo seggio del suo saggio
Santa assenti questione ebraica e antisemitismo
Com'è ovvio ampiezza pari alla sua tragica importanza la vicenda dell'ignobile persecuzione degli ebrei da parte del fascismo
E del loro massacro efferato durante l'ultima fase dalla seconda guerra mondiale
Grazie fra l'altro alla raccolta di immagini fotografiche di Giulio Lopes alla limpida sintesi di Michele Sarfatti gli ebrei negli anni del fascismo che trovo ammirabile
Soprattutto per la servita pacata con cui riesce a trattare un argomento così sanguinoso e vigoroso penetrante studi e Salvatore mozzo avuto ebraismo e diritto dalla prima emancipazione all'età repubblicana chiude infine il volume
Una pensosa riflessione su autocoscienza e identità ebraica di Amos Luzzatto ricca oltretutto anche di preziose informazioni
Sui dibattiti interni all'interno dell'ebraismo negli anni successivi dei tempi successivi alla fondazione dello Stato d'Israele allora un interrogativo si pone alla fine della lettura di questi due dance imponenti volumi perché proprio l'Italia ha avuto una presenza ebraica così antica ininterrotta come in nessun'altro Paese occidentale ma cala malgrado eventi così terribili come quelli rievocati nell'opera
La vita nei ghetti come quello di Roma nel tardo Cinquecento e Seicento non doveva essere piacevole davvero
E perché tanti ebrei romani sono rimasti qui anziché emigrare Paesi più tolleranti come l'Impero ottomano
Ma alla fine dopo la fine della seconda guerra mondiale alla nasce per lo Stato israeliano nessuno impediva agli ebrei di tale emigrare tutti garanzia per o magari più prosaicamente e gli Stati Uniti
Perché la maggioranza degli ebrei d'Italia ha preferito restare e condividere con gli italiani Going
Le vicende spesso dure tempestosi del dopoguerra e della ricostruzione anzi in quest'opera è mostrato anche c'è stato una certa
Immigrazione di Bray specie libici egiziani in Italia e alcuni questi prima di stabilirsi in tale avvampa Roatta stabilirsi in in Israele e da Israele sono rimbalzate in Italia
E allora ci si domanda perché datteri proprio dal Cairo
Son venuti a stabilirsi pro a Milano o a Roma anziché appella vinto per Gerusalemme
I fattori economici certe spiegano parte questo fenomeno ma
Io direi che
Questo legame fra ebraismo Italia
Va studiata più a fondo che con fattori economici insomma che in Campidoglio Choir Valle lati
Che ricordano i romani caduti
Nelle lotte del Risorgimento resta colpito dall'alta proporzione di cognomi per lei
Che c'è fra questi caduti
Perché questi ebrei di una Roma che era sempre stato a loro assai più matrigna che madre
Non se ne sono stati in disparte
Lasciando che indicò in Italia leggo i Papalini sa ammazzassero fra di loro
Che ha vinto il centro io ebreo con questi voi invece no si sono identificate con tanto trasporto o a causa di Mazzini e Garibaldi da farsi ammazzare Perex addirittura
Speriamo vivamente che dalla lettura di un libro così valido come gli ebrei in Italia venga lo spingono a dare risposte adeguate a questi interrogativi
Naturalmente ora è tempo di concludere questo faceva troppo lungo intervento
Ma prima di chiudere mi permetterei almeno un'ulteriore riflessione
Degli ebrei liberale oppure socialisti dell'Italia liberale quest'opera
Si astiene in genere dal trattare per motivazioni sulla cui serietà non tocca un voi come disco
Certo se Ernesto Nathan
E Luigi Luzzatto
Claudio Treves Emanuele Modigliani
Carlo Rosselli e Umberto Terracini in questi volumi
Sono trattati con poco
Poco Urso vivamente
Ci saranno stati dei buoni motivi per carità Isacco Artom non è nemmeno nominato ci saranno stati dei buoni motivi per carità però come non vogliamo contestare il pieno diritto altrui di fare certe opzioni storiche pensiamo che nessuno posso contestare il diritto a un Gori
Di tributare
A questi grandi e Bray tutta l'ammirazione altre convinta cui essi a lì
Si può essere di convinzione diverso però chi vi parla è assolutamente convinto che senza quegli ebrei questa casa
Chiamata Italia
E in cui piaccia o dispiaccia ebrei Gori e continuiamo ad abitare insieme sarebbe stata molto peggiore molto più che monta molto più disumana
Ebraismo come specificità ebraismo come universalità di valori
Ecco una pagina di Amos Luzzatto medita abbonda veramente affascinante su questa dialettica così drammaticamente attuale che si chiude l'opera
E Luzzatto giustamente introducendo la sua chiusa una citazione da un grande esegeta di testi come lei di Nas
Città del noi abbiamo il grande compito di enunciare in greco i principi che la Grecia ignorava la singolarità ebraica attende la sua filosofia
Sia consentito di chiudere anche queste note con una citazione che spero si ammetta specificamente ebraica
Citazione dal libro del profeta Isaia
Da uno dei capitoli del prodotto in serie non dovrebbero o del triste ammise promosso in serie A diciannove versetti ventitré venticinque
In quel giorno
Giorno dell'eterno
Giorno messia
Vi sarà una strada
Dall'Egitto in Assiria
Gli Assiri andranno in Egitto e gli egiziani in Assiria e gli egiziani serviranno l'eterno con gli assi
In quel giorno Israele sarà terzo con l'Egitto e l'Assiria e tutti e tre saranno una benedizione in mezzo alla terra
L'eterno degli eserciti di bene dirà dicendo Benedetto siano l'Egitto mio Cuocolo Passiria opera delle mie mani e Israele mia creatura
E sempre in proprio del proprio Isaia Capitolo secondo versetti due quattro
Avverranno negli ultimi giorni
Che il monte della casa dell'eterno si ergerà sulla vetta del monte
E sarà elevato al di sopra dei Colli
E tutte le nazioni affluiranno adesso
Molti popoli accorreranno e diranno venite saliamo al Monte dell'eterno alla casa dell'invio di Giacobbe
Egli ci ha mai sterrata intorno alle sue vie e noi cammin eremo per i suoi sentieri
Poiché da Sion uscirà alla legge
E da Gerusalemme la parola dell'eterno e li giudicherà fra nazione nazione sarà l'arbitro fra molti popoli ed essi delle loro spade fabbriche era Pommery baratro e del loro pance Roncola
Una nazione non la vera più la spada contro un'altra nazione e non impareranno più la guerra
Lasciatemi dire con molta umiltà ma anche con molta fermezza che abbiamo tutti oggi un grande bisogno di una sorta di Alia spirituale un ritorno ideale
Al Monte luminoso dell'eterno che il profeta di Israele ci addita di labbra e secco vede mille ne abbiamo bisogno tutti ebrei Goin'
Sì ho visti non sionisti
Ringrazio molto Giorgio Spini per il suo intervento dell'ultimo di questa parte della nostra riunione
Il compito che mi è stato assegnato non mi consente di intervenire in questo momento di pretende di concludere da discussi negli interventi che ci sono stati oggi perché
Potrò esporre il mio punto di vista anche tenendo conto di quello che è stato detto stamattina
Quando al momento in cui sarà presente qui il capo dello Stato
Non abbiamo neppure il tempo per degli interventi da parte del pubblico
E quindi mi non mi resta che sospendere per il momento questa riunione secondo quello che è previsto nel diario della nostra attività
Siamo
Loro
Lavori di questo incontro che abbiamo cominciato stamattina
Polo Roma per saluto
Alla al presidente dell'Unione delle comunità ebraiche il pubblico
Nel porre tre saluto dell'Unione delle comunità ebraiche italiane desidero esprimere apprezzamento e gratitudine innanzitutto al Capo dello Stato
La sua presenza qui oggi
è una ulteriore testimonianza della sua fervida attenzione verso tutte le componenti della società italiana qualunque siano le loro dimensioni e l'ambito in cui operano
Apprezzamento e gratitudine a di studiosi che hanno contribuito a Cova corna compose quest'opera fondamentale sulla presenza ebraica finita antica e da suo curatore Corrado Vivanti
Apprezzamento e gratitudine infine alla giudia Inaudi editore per avere promosso questa pubblicazione nell'ambito complesso e variegato dagli annali in cui si articola la sua storia d'Italia e per l'impegno pluridecennale
Nel diffondere la conoscenza dei vari aspetti della storia e della cultura di un elemento numericamente esiguo ma forse non del tutto irrilevante tra quanti concorrono a comporre la realtà italiana
Nata artiglio Milano della sua storia degli ebrei in Italia pubblicata dall'Einaudi nel lontano sessantatré
I sta sia l'isola della rugiada di Cristina
Il Paese su cui il signore hai versato per l'abbondanza una delle definizioni che Isacco invoco sulle terre di suo figlio Giacobbe dall'Olgiata ristoratrice
Viene tramandato dice Mila no che gli ebrei italiani dei tempi remoti morendo di cercare donde scaturisse il paesaggio della loro una fortuna dove trovassero proprio nel nome del paese dove abitavano e che ad essi appariva ricalcato sulle tre parole ebraiche
Tant'via un'etimologia ancor più immagino USA delle molte altre proposte per nome d'Italia
Anche se notte Milano nonostante l'auspicio non si può dire che l'esistenza del nucleo ebraico sul suolo italiano sia trascorsa in ogni tempo come se divorata da conta ma quello che si può dire conclude è che questa vetusta piante Branca che prese da ridisegnare in Italia Denton secoli fa dallo abbia dato germogli costanti un anno appresso all'altro senza una sull'interruzione
Circa trent'anni separando le due storie degli ebrei dell'Einaudi Pupo fondamento è diverso è l'impostazione ed elaborazione dei fatti e degli idee sono tuttavia animate dal comune intento di guidare il lettore nella conoscenza dell'ebraismo italiano delle sue caratteristiche essenziali
Il professor Onida anche nella sua presentazione definisce il volume del Milano una sintesi pionieristica che dà piuttosto che esalta le differenze con l'ambiente intorno che non alle attività più ai contrasti che per noi in un'ottica che aveva allora la sua cornice un benessere quando sulla memoria personale di ogni ebreo gravata in modo così insopportabile la tragedia della Shoah
L'impegno collettivo dell'opera attuale nota ancora Corrado Vivanti parte dal presupposto di non ricostituire invaso chiuso le vicende di una minoranza densi di studiare e per quanto possibile entro l'ambito in cui si erano svolte in modo che la storia degli ebrei in Italia potesse diventare una pagina chiarificatrice della stessa storia d'Italia
A conferma delle osservazioni debilitante vorrei evocare brevemente la sofferta gestazione lungo un arco di quasi trent'anni per l'opera di appunti Attilio Milano
Esule dal regime fascista e razzista del mille novecentotrentotto nella sua nuova patria Israele aveva abbandonato la professione di avvocato e dedica ogni giorno allo studio e piazza scrittura le ore antelucane prima di iniziare il suo quotidiano lavoro imprenditore di una piccola impresa artigianale
Lo guidava ne sono certa oltre alla sua autentica passione per gli studi storici la volontà di superare la disperazione lo smarrimento degli ebrei d'Europa di imparare e a convivere con quella che si suole chiamare la sindrome della Shoah e così facendo di non concedere a Hitler una vittoria postuma
Ebbene pur così differenziate le tue storie con corone concordano nel valutare il singolare destino di questa nostra antica comunità che fine Weitzman soleva chiamare una miniatura si meravigliava il primo presidente dello Stato d'Israele che è una militanza così piccola immense sparsa tra una popolazione che a confronto di altre gli appariva tollerante benevola verso gli ebbe non si fosse totalmente assimilata dissolta nelle acque forse meno agitate e più sicure di un vivere maggioritario questa minoranza ha resistito al logorio del tempo e il suo lungo divenire replica sì i segni violenti delle ferite inferte dai e allora anzi e pregiudizio da umiliazioni e persecuzioni tendevo degradano più chi le infligge che chi le subisce ma è anche ricco di fermenti e di ruoli vivace nelle aggregazioni contrasti punto d'incontro fra ebraismo autoctono quello se per dite quello askenazita e luogo di dialogo fra diverse filosofie e religioni ponte economica e culturale tra nord e sud fra Est e Ovest
Una minoranza che anche nei momenti di maggiore marginazione non ha cessato mai di avere un rapporto simbiotico è vitale con il resto della popolazione e di tessere in positivo i figli della sua storia
Alla dinamica di questa arricchimento reciproco fra la società italiana nel suo insieme la sua minoranza ebraica e dalla conoscenza del la sua specifica identità dà un contributo prezioso l'opera che oggi viene illustrata ad un qualificatissimo pubblico
Un tributo un contributo che si arricchisce di significati ancor più profondi se considerato nel contesto di un'Europa pervasa sì da inquietudini e minacce
Ma che si vuole e che tende a diventare sempre più pluralista e multiculturale
Sempre più integrata in sempre più grazie
Rivolgerà ora il suo saluto il presidente dell'Associazione parlamentare per l'amicizia Italia Israele onorevole Valdo Spini
Signor Presidente autorità presente signorine e signore e vero prendo la parola in questa circostanza nella mia qualità di presidente dell'Associazione parlamentare di amicizia Italia Israele
E di cui il primo Presidente è stato proprio il presidente La Repubblica Oscar Luigi Scalfaro cui voglio rivolgere un affettuoso e deferente omaggio
Ho avuto tra l'altro l'onore di accompagnarlo come sottosegretario agli Esteri nel pellegrinaggio al campo di sterminio nazista di Mauthausen che il volle effettuare sotto una fittissima nevicata durante la sua visita di Stato in Austria del ventotto gennaio mille e novecento novantatré
E traggo spunto da questo episodio per un primo punto non dimenticare questo deve essere infatti il primo monito che scaturisce da questa importante organica ricostruzione storica sugli ebrei in Italia di cui dobbiamo essere grati alla casa editrice agli autori un'occasione di riflessione di altissimo valore non solo culturale ma civile e spirituale e dati i tempi diciamolo francamente anche nazionale non dimenticare né a sessant'anni di distanza delle leggi razziali rimuovere le nostre responsabilità in nome di consolatorie assoluzione ma ricordare per costruire su solide basi il nuovo e il futuro
Vorrei ricordare un episodio ormai lontano nel mille novecentottanta venne inviato come delegato al congresso del partito laburista israeliano fu così che poté conoscere di persona per la prima volta Ytzhak Rabin e la sua vigorosa personalità
Alla sua memoria di vero e proprio marchio del processo di pace nel Medioriente vorrei dedicare queste poche parole
Anche perché guardiamo con grande partecipazione e con grande preoccupazione alla crisi che ha colpito il processo di pace dopo il suo assassino e consideriamo invece la sua riprese il suo successo come vitale per tutti i popoli del Mediterraneo per il popolo d'Israele e anche per il nostro
Ma in quell'occasione poteri effettuare una visita al kibbutz intitolato Enzo Sereni
Il fratello del noto dirigente comunista Emilio Enzo Sereni era invece sionista come ricorda molto bene la storia anche Amos Luzzatto
Seguiva cioè quell'ideologia da cui scaturì la costituzione di uno Stato sovrano ebraico sulla Terra d'Israele come ricostruzione di un focolare per la diaspora
La durissima spaccatura che si verificò in questa famiglia ebrea italiana è stata mirabilmente descritta dalla scrittrice Clara Sereni in un bellissimo libro intitolato il gioco dei regni Enzo Sereni era andato in terra di Israele durante il fascismo
Ma era voluto tornare a combattere in Italia nella brigata palestinese dell'Ottava armata britannica per la liberazione del nostro Paese
Ma questa forma di partecipazione alla guerra non gli bastava si fece paracadutare Luís ebreo al nord dietro le linee nemiche
Catturato dai tedeschi nonostante i documenti falsi in suo possesso ben individuato internato in un campo di concentramento riuscì e ucciso a Dachau
Tanti anni dopo nel mille novecentottanta nello Stato di Israele gli ebrei di origine italiana il kibbutz sereni
Gente che hanno dovuto abbandonare l'Italia a causa delle leggi razziali ci accolsero con un calore veramente commovente e che mi impressionò profondamente in uomini e donne che tanto avevano dovuto soffrire anche a causa del nostro Paese
Considero la storia del sacrificio di Enzo Sereni il sionista tornato a combattere e a morire per la liberazione dell'Italia e anche questo episodio del kibbutz a lui intitolato come paradigmatico per il discorso che dobbiamo fare oggi
Per quanto sia stato fatto da italiani nel corso della storia per sradicare gli ebrei dall'Italia questo rapporto non è mai venuto meno
Gli ebrei italiani sono rimasti tenacemente legati al nostro paese e anche al suo significato universale
Ed oggi quel cosmopolitismo degli ebrei a volte tanto temuto quella tenace fedeltà alla propria etnia tanto avversata quella fede religiosa tanto combattuta sono tutti i valori che costituisca una ricchezza per il nostro Paese
Certo la strada per la libertà religiosa non è stata facile e qui forse posso metterci anche un sentimento di personale partecipazione
Perché mi sono di parallelismi che interessante ricordare quella degli ebrei e quella dei valdesi e preparandosi al cammino di battaglie necessaria conseguire l'unità d'Italia e il Piemonte sabaudo meglio il regno sardo volle concedere libertà e diritti civili agli ebrei valdesi ai primi il diciassette febbraio del mille trecentoquarantotto e secondi poche settimane troppo
Ancora successiva avente vi è stata contemporaneità nella battaglia per l'applicazione di quel bellissimo articolo della Costituzione che suona così
Tutte le confessioni religiose sono ugualmente libere di fronte alla legge i loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze si tratta dell'articolo otto che venne applicato a partire dall'ottantaquattro prima per i valdesi poi per gli ebrei erano problemi tecnico-giuridici più complessi a tanti anni di distanza dall'approvazione la Carta costituzionale
Mi permettete di fissare a questo punto un punto storico costruzione dell'unità d'Italia prima costruzione della nostra Repubblica poi sono due grandi momenti inestricabilmente connessi alla realizzazione delle condizioni di piena libertà per il popolo ebraico per la sua religione nel contesto dell'affermazione piena dei diritti di libertà e di un pluralismo religioso per tutti
Democrazia e rispetto dei diritti degli ebrei sono quindi un tutt'uno nella storia del nostro Paese quando questo viene a mancare come tragicamente vergognosamente avvenuto anche quella e perdute
Ma l'Italia in cui viviamo l'abbiamo costruita insieme in tante battaglie con tanti protagonisti ebrei o provenienti dalle comunità ebraiche
Come non ricordare la famiglia Rosselli tre figli il primo morto da Prima guerra mondiale in sé gli altri due morti della riconquista della libertà contro il fascismo come non ricordare che Giuseppe Mazzini e morto a Pisa sotto falso nome in casa degli antenati dei Rosselli nata vi sono delle peculiarità delle tradizioni ebraiche a cui l'Italia deve guardare con una sua ricchezza
Intanto l'amore per la cultura
Che proviene dalla obbligo dal precetto dello studio la Torah la tensione morale all'osservanza dei precetti del libro la tesa di derivazione messianica per un mondo migliore il rispetto delle istituzioni delle leggi l'esigenza di solidarietà derivante dal comandamento che è vecchio testamentario oltre che del Nuovo Testamento ama il prossimo tuo come te stessa
Insomma chiunque conosca l'Antico Testamento e qui c'è naturalmente che lo conosce meglio di me si rende conto di come da quel libro possano scaturire tanti precetti per una partecipazione attiva del cittadino dire di non ebraica alla vita della sua comunità nazionale per una politica eticamente motivata vissuta come proiezione nell'azione della propria coscienza e dei propri valori
Questa tensione etica può scaturire da tanti diversi impulsi religiosi ideale e loro confronto risulterà fecondo
Naturalmente a patto che si eviti ed è un pericolo immanente il fondamentalismo una concezione confessionale dello Stato da qualsiasi provenienza da qualsiasi derivazione e sarde
E allora
Trasformare le diversità in pluralismo svilupparle tutte le potenziali implicazioni positive anche questo significa andare in Europa provincializzato sì con la volontà di costruire una società italiana sempre più aperti e più ricca culturalmente e moralmente
Allora gli ebrei italiani non solo hanno avuto un ruolo nella maturazione democratica del nostro Paese ma sono chiamati ad esercitarlo ancora di fronte nuovi traguardi che ci aspettano
Vogliamo pertanto trarre spunto da questa storia degli ebrei in Italia che viene qui presentata per concludere con questo invito
Costruiamo insieme l'Italia del terzo millennio l'Italia che va in Europa lo dobbiamo a tutti coloro che sono caduti vittime dell'intolleranza e del pregiudizio
Lo dobbiamo a noi stessi alla nostra ricerca di una vera pace e di una vera giustizia come tanti secoli fa invocata il profeta Isaia
Signor presidente sono certo di interpretare il pensiero del curatore degli autori e dell'editore dei due volumi negli annali della storia d'Italia dedicati agli astri alla storia degli ebrei
Esprimendo le la più viva gratitudine per l'attenzione che ha voluto dedicare a quest'opera
E per aver voluto onorare con la sua presenza l'iniziativa della presentazione
Credo d'altra parte che l'opera sia meritevole di attenzione e di interesse per la materia che tratta che per la qualità e ricchezza nella trattazione
Nella forma di una grande raccolta di saggi essa offre un panorama generale della presenza ebraica in Italy
Dall'alto Medioevo ai nostri giorni e dei problemi storici che ad essa si riferiscono
Gli studi sugli ebrei in Italia non sono certo mancati negli anni più recenti ma sono stati dedicati in gran parte a momenti e problemi particolari e a singole aree del territorio nazionale
A parte le magistrali pagine di Breve sintesi iscritte da Attilio Momigliano nel mille novecentottantaquattro
Soltanto il libro di Attilio mila citato poco fa da Tullia Zevi che risale al mille novecentosessantatré ha tracciato un profilo di carattere generale rispetto a questo libro
Pubblicato anch'esso dalla casa editrice Einaudi la nuova opera presenta un carattere molto più problematico ed una sostanziale differenza d'impostazione
Insieme allo studio più approfondito e specifico delle comunità ebraiche nella loro identità nel loro modo di essere operare sul piano culturale e religioso
Ed insieme all'analisi del loro rapporto con le istituzioni pubbliche del nostro Paese gli Stati la Chiesa i comuni
La nuova opera affronta un problema più complesso difficile e controverso il rapporto delle comunità ebraiche con la nazione italiana cioè a dire
Con le varie popolazioni della penisola con il Co il plesso articolato e differenziato ma fin dal tardo Medioevo non privo di tratti comuni della loro cultura
Delle loro tradizioni degli interessi e sentimenti collettivi
La novità appare subito evidente
Oltre che per l'esplicita dichiarazione fatta dal curatore Corrado Vivanti nella premessa anche per il collegamento editoriale di questi volumi con la Storia d'Italia Einaudi una impresa di grande rilievo in cui il tema della nazione italiana e dei suoi caratteri storici e indubbiamente centrale ricordo che la presentazione del progetto complessivo della storia d'Italia e del primo volume che s'intitolava i caratteri originali avvenne ad Oxford nel nel settantadue nel mille novecentosettantadue
La parte italiana dei presentatori era costituita da Italo Calvino da Franco Venturi e da me oltre che dai curatori i nostri interlocutori stranieri furono Trevor Roper Francis Yates già leggo diamo le trottole
Studiosi che per un un verso o per l'altro si sono occupati molto della storia del nostro Paese fu un incontro problematico nel corso del quale vennero in luce insieme ad un giudizio largamente positivo
Alcuni interrogativi sull'impostazione sul progetto che ebbero un'eco in resoconti articoli che furono pubblicati successivamente
Non voglio attribuire nessun merito ai presentatori di allora ma credo di poter sostenere che già allora cominciò a profilarsi l'idea di affrontare in modo specifico è autonomo alcuni temi
Che nel progetto dell'opera principale non avevano trovato spazio l'appendice ebbe inizio qualche anno dopo nel settantotto colpito col titolo di annali appunto il titolo della collezione in cui si pubblicano oggi
Pubblica oggi la storia degli ebrei con la pubblicazione di un volume dedicato al passaggio dell'economia italiana dal feudalesimo al capitalismo che era un uno degli argomenti
Se non ricordo male che trattati in questa presentazione di Oxford e giunge ora all'undicesimo volume in due tomi con la pubblicazione di una nuova storia degli ebrei
Molto probabilmente nessuno aveva allora in mente l'idea che per completare il quadro della storia d'Italia così come era tracciata
Nel progetto
E nella successiva realizzazione fosse necessario un volume a un saggio specificamente dedicato a questo argomento
In quegli anni
Era diffusa la convinzione a mio avviso abbastanza fondata che l'Italia repubblicana era riuscita a risolvere in maniera esemplare seppure non senza sacrifici e sofferenze il problema delle minoranze e delle spinte centrifughe che si erano manifestate in varie parti del territorio nazionale sul finire della guerra e questa convinzione contribuiva a non far sentire l'urgenza di affrontare questo genere di questioni sul piano storiografico
Sono stati altri quindi e più specifici i motivi che hanno fatto riemergere l'interesse per il mondo ebraico e per la sua presenza in Italia sollecitando al
Anche un riesame storico generale alcuni di essi risultano direttamente o indirettamente ma con evidenza anche dalla lettura di queste pagine
Un punto va indicato innanzitutto
Non c'è dubbio che la percezione via via più netta e diffusa
Delle enormi dimensioni della Shoah lo sterminio degli ebrei operato durante la seconda guerra mondiale abbia sollecitato oltre la riflessione politica e il movimento di comprensione di solidarietà umana anche l'impegno è la domanda di memoria storica
Nello stesso tempo
La nascita e il consolidamento dello Stato di Israele con tutto quello che ci va significato sotto l'aspetto dell'organizzazione interna di uno Stato moderno nel Medio Oriente e i conflitti che ne sono nati e dei suoi collegamenti internazionali hanno esteso notevolmente il bisogno di conoscenza più approfondita dell'identità ebraica
Una spinta in questa stessa direzione è venuta anche
Dal raffreddamento dalla o dalla caduta di alcune illusioni che un tempo erano piuttosto diffuse e che appartennero anche come stamattina è stato ricordato Benedetto Croce
Sulla facilità o addirittura inevitabilità dell'assimilazione delle comunità ebraiche nella compagine delle altre nazioni infine le novità emerso nel mondo Christie
Ma soprattutto le aperture ecumenica le modifiche del pensiero della chiesa cattolica sugli ebrei promossa dal Concilio Vaticano secondo Chelini e le iniziative che ne sono derivate
Sono anch'essi all'origine di una ripresa e di un ampliamento di studi e di ricostruzioni storiche facilmente riscontrabili
Nel nostro panorama editoriale in questo quadro deve essere a mio avviso collocata anche la pubblicazione di questi
Pur non essendo uno specialista di questa materia che credo abbia bisogno di una certa specializzazione
Ritengo di potere rilevare alcune peculiarità di questa nuova fase ho già accennato all'inizio all'impostazione generale più ampia alla tendenza ben definita ad andare oltre gli aspetti istituì c'è una
Aggiungerei anche il maggiore equilibrio tra la ricerca dei momenti di rottura e di contrasto
E quella della convivenza comunanza vita civile e di civiltà
Il problema del rapporto tra la difesa dell'identità e lo scambio con le culture la vita civile delle altre componenti della comunità nazionale è stato sempre presente nella cultura ebraica italiana
E questa discussione pur con una certa varietà di accenti e di posizioni si è sempre accompagnata alla convinzione dominante che in nessun caso
Deve essere attenuata l'attenzione verso l'antisemitismo e la memoria delle terribili manifestazioni che essa ha avuto nel corso della storia fino alla grande tragedia della Shoah
Ritengo che sia più che giusto tenere ferma questa convinzione tuttavia
Proprio l'ampliamento degli orizzonti della ricerca come quello che si è realizzato in questi volumi rappresenta la via non solo per superare l'interpretazione Lacrimosa del passato
Attenta come si legge nella premessa soprattutto alle sciagure e alle persecuzioni che colpirono nei secoli della diaspora gli ebrei ma rappresenta anche la via per caratterizzare meglio l'identità ebraica nel suo dinamismo e nella sua evoluzione storica e nello stesso tempo per dare una visione differenziata come giusto è necessario
Dei conflitti delle persecuzioni degli scambi che li le comunità ebraiche hanno vissuto ho subito in Italia entrando dunque nel merito considerando nella sua dimensione plurisecolare
La storia degli insediamenti ebraici in Italia è facile constatare che in essa a partire dal Medioevo non mancano certo gli episodi di tensione e di conflitti
Sul piano giuridico e istituzionale lo sforzo di mantenere i singoli e le comunità in condizioni di inferiorità è stato costante
Tuttavia
Malgrado l'oppressione i conflitti e le discriminazioni la convivenza tra gli ebrei e le altre popolazioni degli Stati e delle comunità della penisola
è rimasta per lunghi secoli in vigore
E ci furono anzi in quegli splendidi centri ebraici che furono fino all'inizio del sedicesimo secolo il Regno di Napoli e la Sicilia periodi in cui le comunità i singoli esponenti del mondo ebraico
Come per fare un esempio la famiglia Abravanel ebbero posizioni e funzioni di grande rilievo nell'amministrazione dello Stato e nella vita sociale tanto più grave appare quindi
E forse la sua gravità è l'ampiezza delle sue conseguenze non sono state messe nel dovuto rilievo neppure in questa opera
L'evento che in tutta questa complessa vicenda assegnata una svolta profonda e devastanti
Questa svolta è avvenuta quando l'Italia ovvero una gran parte di essa anche a causa della sua frammentazione politica ha perduto la sua indipendenza e caduta sotto il dominio di una potenza straniera allora infatti negli stati caduti sotto il dominio della Spagna furono definitivamente interrotti con una drastica e radicale espulsione
Che avevamo dello quello che era avvenuto in Spagna nel mille quattrocentonovantadue quelle forme di convivenza sia pure conflittuale fra cristiani ed ebrei che si erano mantenute nel corso del Medioevo
Non è possibile esaminare adeguatamente in quest'occasione la grande portata di questa svolta
Basta dire che fu profonda e che le sue conseguenze ebbero durata più che secolare se guardiamo infatti la carta degli insediamenti ebraici in Italia alla vigilia del Risorgimento circa tre secoli dopo
Vediamo che tutta l'area delle isole dell'Italia meridionale e in parte anche del centro e priva di insediamenti ebraici
Soltanto in Lombardia dopo la fine del dominio spagnolo si sono ricreate delle isole di piccole nuove comunità ma per lungo tempo anche qui rimase il vuoto
Aggiungo rapidamente due considerazioni la prima è che le scuse l'espulsione degli ebrei dai territori che erano sotto il dominio della spy ebbe ripercussioni negative anche negli altri Stati indipendenti come la Repubblica di Venezia Genova la Toscana
La seconda e che l'offensiva dell'antisemitismo spagnolo venuta a coincidere con l'opera dalla Controriforma resi più fragili discontinui i tentativi fatti all'interno della chiesa come avvenne per esempio nel Periodo insisto quinto che ha ricordato
Stamattina viene precedente parte della nostra riunione
Il
Monsignor Riva
E lì nel periodo di Sisto Quinto dicevo di attenuare la discriminazione anti ebraica
Di solito nella valutazione delle conseguenze dell'espulsione sono stati presi in considerazione prevalentemente o esclusivamente i gruppi di popolazione ebraica che ne furono direttamente vittime
Sono stati invece trascurati tranne qualche interessante eccezione gli effetti e le ripercussioni che quell'operazione ebbe nella vita delle popolazioni cristiane del mezzogiorno e della Lombardia
Come anche le influenze e gli scambi reciproci che si verificarono prima che si arrivasse alla rottura fino al Periodo umanistico e rinascimentale
Il fatto che l'entità numerica degli ebrei allora e poi fosse poco rilevante il loro numero non superò mai come è stato già detto
Di molto le cinquanta mila persone non toglie nulla all'importanza dal problema
A prescindere dalla quantità della loro presenza furono proprio le diversità e specifiche attività degli ebrei la peculiarità della loro cultura e civiltà quando furono accettate e comprese come tali a suscitare interesse negli altri e a dare un insostituibile apporto alle città ai Paesi a cui tutti apparteneva ci sarebbe parecchio da riflettere sul nesso
Tra condizioni delle minoranze in indipendenza e libertà del nostro Paese non solo nel senso negativo e tragico a cui ho accennato
Ora ma anche nel senso opposto perché in effetti se è vero che ci fu qualche tentativo di reazione contro l'antisemitismo spagnolo durante i secoli che seguirono l'espulsione
E in qualche caso si manifestò anche la volontà
Drasticamente punite di richiamarsi al patrimonio di cultura e di esperienze degli ebrei espulsi un reale movimento per l'emancipazione degli ebrei in Italia per il riconoscimento dei loro diritti giuridici civili per il superamento di uno Stato millenarie di inferiorità sorse soltanto come è stato ricordato nell'ambito dell'azione del pensiero del Risorgimento
Iniziativa anticipata già dal pensiero riformatore per la seconda metà del Settecento fu poi assunta pienamente tra i protagonisti principali del Risorgimento
Da Mazzini Cattaneo D'Azeglio da cattolici liberali come Gioberti e Tommaseo e da tanti altri che insieme ad essi elaborare unico Gran mi e promossero le attività per l'unificazione l'indipendenza e la libertà dell'Italia la fine delle interdizioni
La garanzia dei pieni diritti politici e civili degli ebrei fu proprio uno degli obiettivi del Risorgimento la causa della rigenerazione israelitica scrisse appunto D'Azeglio
E strettamente unita con quella della ricca di generazioni italiane perché la giustizia è una sola e della medesima per tutti in quel grande movimento del resto
Gli ebrei non furono
Degli spettatori passivi come ha ricordato spinte furono protagonisti
Al punto che Momigliano ha potuto sostenere in uno scritto del trentatré che come dal diciassettesimo secolo al diciannovesimo secolo a prescindere dalle tracce anteriori
I piemontesi e i napoletani si sono fatti italiani così nel medesimo tempo gli ebrei abitanti in Italia si sono fatti italiani
E non c'è bisogno di ricordare i nomi di coloro che hanno avuto un ruolo eminente nell'organizzazione e direzione dello Stato unitario
Le mie considerazioni non possono andare oltre l'indicazione di alcuni momenti di una storia assai complessa quale quella che risulta dalla lettura di questi volumi
Ma avendo accennato alla voragine
Che l'espulsione aperto nella vita civile dell'Italia spagnola ed al risarcimento fatto a distanza di tre secoli dalle forze risorgimentali
Non posso fare a meno di rilevare fatte le debite differenze un'analogia con la perdita della libertà interna dopo l'instaurazione del regime fascista
Come tre secoli prima la perdita dell'indipendenza aveva rovesciato su una larga parte del Paese una ondata di antisemitismo che non aveva eguali nella storia precedente
Così il fascismo ebbe come sbocco la persecuzione e lo sterminio degli ebrei che erano rimasti avevano continuato ad esistere nel nostro Paese
In questo secondo caso l'antifascismo al quale tutta la comunità ebraica ad un certo momento ha aderito resiste in sa e la Costituzione hanno ricucito più rapidamente grazie anche alla solidità delle basi risorgimentali dello Stato
Il tessuto sociale e civile lacerato dall'antisemitismo la pubblicazione di questi due volumi può essere intesa al di là del significato strettamente storiografico
Come il suggello di questa ricucitura
Ed anche come un avvertimento che viene dal passato e che è indirizzato a tutti maggioranza e minoranza
Quando vengono meno i valori dell'unità dell'indipendenza e della libertà che sono strettamente legati l'uno all'altro viene meno inevitabilmente anche il rapporto creativo fra i diversi gruppi etnici religiosi e culturali e compongono la nazione
E costa grandi dolori e fatiche avvolte secolari ricostruirlo grazie
Non so se
Presidente
Se Presidenza della Repubblica si vuole onorare di un suo
Anche breve intervento
Allora a questo punto dobbiamo considerare conclusa la nostra riunione un ringraziamento a tutti al presidente ancora una volta alle autorità e a tutti gli interventi
Va bene va
Be'
Alla sua