"Federalismo, Mezzogiorno, sviluppo" convegno organizzato dalla Provincia di Avellino presso la sede centrale della Banca Popolare dell'Irpinia

Ad essere
Io oggi pomeriggio presenti sono un tantino emozionato a questo convegno federalismo Mezzogiorno sviluppo convegno sulle leggi di riforma che la pubblica amministrazione
Voi abbiamo rivolto l'invito dell'amministrazione provinciale che organizza l'incontro a centinaia e centinaia di amministratori
Ma cordolo che questo invito è stato accolto e ve ne ringrazio di cuore
Come avete avuto già moto di osservare
Siamo di fronte ad un indù convegno quanto mai importante e per la qualità
Il suo argomento del suo oggetto e per la autorevolezza mutevole
Chi coloro che daranno vita al dibattito
Tra questi mi scusino gli altri io ovviamente ho il dovere ma anche il piacere
Di richiamare all'attenzione vostra due presenze estremamente autorevoli significative quello dell'onorevole Franco Bassanini ministro della funzione pubblica
E in questa sede mi permetto di dire con grande riguardo e ancora maggiore rispetto
Che si tratta per la verità di un intellettuale di raro valore di un riformatore prestato alla politica
Mi consentirà onorevole Bassanini in nome della comune militanza politica di dire non so
Che non so quali siano i suoi natali quali siano i suoi Natale ma francamente per gli spiriti rinnovatore riformatori che lo animano
Egli meriterebbe di essere un meridionale un napoletano di appartenere a quella scuola illuministica e del mille settecento novantanove
Che forse ha rappresentato e rappresenta ha costituito e costituisce una delle pagine più Furci tre
Dell'Illuminismo ma perché hanno dell'orizzonte di senso e di riforma e di incivili mento e avanzamento del romane ingenti che sia stato costruito nel secolo dei lumi
Spesse volte si parla a mio avviso husky over
Soltanto e semplicemente dell'Illuminismo francese e si scorda che forse Napoli lo ricorda Guido dorso però nelle prime battute della rivoluzione meridionale come capitale intellettuale e culturale dell'Europa non fu da meno comunque non fu molto da meno alla Parigi settecentesca Saletti era ed intellettuale
L'altra presenza ovviamente di estremo rilievo
Per noi graditissima non meno di quella del dell'onorevole Bassanini
è la presenza dell'onorevole Nicola Mancino Presidente del Senato della Repubblica
Che stamattina abbiamo avuto già modo di ascoltare in una serie puntuale riflessione sui problemi noti dello sviluppo e del lavoro della Provincia nostro
Io voglio cogliere quest'occasione con affetto presidente e senza piaggeria
Per dirle che lei e parafrasa un po'una frase di Aniello Coppola con verso su Aldo Moro
è una mente nobilmente pensante
Delle sorti del mezzogiorno e dell'ISPI attende sollecita io gliene sono grato come presidente di questa provincia
Ed è un degnissimo figlio di questa terza perché o Nomura il la italianità che sento dello Stato nella guida
Del Senato della Repubblica svolgendo appunto il ruolo di seconda carica dello Stato
Chiusa per dir così un mondo al non volentieri ma un po'a malincuore questa cerimonia dei ringraziamenti io mi permetto molto telegraficamente di fare pochissime osservazioni
Tra l'altro i chiamando tutti gli intervenuti
Al di fuori ovviamente dei due già nominati ed è professore Scoca
Un altro nostro conterraneo quale io sono legato non soltanto da grande stima
Intellettuale e culturale ma anche da un interesse interessato che si chiama Avellino di Ronnie lo tornata Rocchetta Sant'Antonio nel coppette
Il grosso la Scoca fa parte del consiglio di amministrazione delle Ferrovie dello Stato ci siamo capiti epica litri gli vogliamo tutti bene ma non solo perché fa parte consiglio amministrazione dicevo al di fuori di questi tre interventi tagliamo corto
C'è necessità che da parte nostra abbiamo iniziato con un qualche ritardo si sia Brevi
Io mi permetto di fare così delle osservazioni disordinate disordine attivissimi appena in coatte
Che tenterò di sviluppare in modo più organico sei le mie deboli competenze me lo consentono allorquando pubblicheremo di questo convegno onorevole Bassanini Chiatti
Dopo che lei Presidente Mancini e dopo mesi e mesi di patemi d'animo spero sia così ci avranno fatto pervenire c'avete fatto pervenire alle porte del vostro intervento
La prima osservazione che è la seguente
Oggi c'è una novità negativa nel nostro Paese questa novità negativa durata anni cioè accanto all'esistenza di una questione ad una questione meridionale si aggiunge una questione settentrionale
Che non ha la morfologia o meno non ha soltanto la forma che stamattina D'Antone il segretario della CISL in un convegno interessante tenuto sempre qui ad Avellino da riconosceva
Non si tratta cioè del saldo lavoro nero che ha assunto e sotto salario al nord e Supersano attorno la questione del nord e oggi cari signori amici e consentitemi il termine compagni
E ti qualità morali io prendo il termine in prestito da Benedetto Croce per dire che è quella che è oggi in morte vive e una questione morale
Chi facilmente anche si affermò a ragione Kruscev detti ori economicistiche valgono poco allorquando si perse la coscienza morale della libertà
E la dignità degli uomini dal loro valore
Sì del valore imprescindibile degli ordinamenti democratici
Quando una società come quella settentrionale ritiene di espungere con una sorta di psicologia del profondo di cattiva elaborazione del lutto
Il suo se cattivo identificandolo in una parte e in una popolazione i meridionali vuol dire che qualcosa si è infranto
Nel sentire collettivo nella costruzione la Costituzione dell'orizzonte di senso di significati delle idealità
Che animano ed hanno una prospettiva d'un accento
Dall'altro lato però noi abbiamo dinanzi ancora il perdurare
Di una questione meridionale che mi fa dire troppe volte che noi siamo una realtà per più versi non totalmente e questo confortante che rassomiglia all'età di un uomo che è stato nell'incubatrice
E poi presidente Mancino nel girello
E poi ha preso le prime poppate in e poi ancora non ritroviamo in una casa di riposo
Quest'uomo che non riesce mai a camminare con le sue sole gambe che non conosce ancora bene l'Ortopedia dell'essere evento che non ha autonomia
Bossi indubbiamente uno straccione
Io sono convinto e moralmente uno straccio io lo dissi Steve
Io non il segretario del partito allorquando dita troppo come dire confidenza
Che però D'Alema ha ragione
Quando afferma che l'italianità l'amor di patria patriottismo e senso della nazione è divenuto un valore residuale
Nel momento in cui qua ciò che contano sono i fatti economici ecco poi abbiamo bisogno di un nuovo significativo forte creduto
Protagonismo il soggettivismo della realtà meridionale
Pepe onorevole Bassanini
Noi abbiamo intitolato il convegno nostro
Federalismo Mezzogiorno sviluppo
Perché non dico
Sarei sciocco consapevolmente o inconsapevolmente ma con la sua raffinatezza intellettuale sensibilità politica
Lei non ha potuto non percepire che le sue due leggi di riforma sono una vera e propria rivoluzione di significato meridionalis Chico
Noi sì avevamo scimmiottare
Copiato
Non avevamo una tradizione storica unitaria
Avevamo dovuto introiettare il modello francese del Codice del mille ottocentosei
Noi che nel Mezzogiorno d'Italia a torto dorso che siamo poco Piemonti stizza siamo diventati poco calvinisti quell'etica del lavoro quell'ascesi tramontana
Noi che siamo tutto questo oggi siamo di fronte ad una sfida
La sfida mondi un autogoverno che quello della certificazione o della rapidità di una prestazione no
Ma è la sfida della costruzione di soggetti di sviluppo e di responsabilità
Quali debbano essere gli amministratori vedete
Lo dico agli amici sindaci assessori consiglieri
C'è molta più immoralità
Nelle prassi apparentemente prefetto Strangers massimamente garantiste pecchiamo della legge sugli appalti
Che non nell'auto nella decisione e nell'assunzione di responsabilità da parte di un sindaco o di un presidente di amministrazione provinciale
E ripeto spesse volte io stasera voglio citare un sindacalista della CISL a cui voglio bene Acquate
Risparmio molte cose dottori Emilio cresciuti io voglio dire ad Emilio Piscitello una cosa stasera che ripeto spesso e la voglio dire pubblicamente
La questione meridionale oggi è la questione della pubblica amministrazione
Quante volte gli ho detto a Natale a Pasqua Capodanno giacché il lusso uno modesto di ingegno e poi monotono e ripetitivo sappiate
Che quando voi
O l'altro o gli amministrativi
Di Avellino di Paternò Polito o Di Cairano di Napoli ritardano
L'approvazione di una pratica
L'apertura di un cantiere centinaia e poi migliaia
Mettere insieme tutti questi ritardi
I persone non lavorano soffrono la disoccupazione
Soltanto così si spiega l'apparente mistero enunciato in forma quasi erratico sacramentale all'onorevole Sales a Napoli allorquando ha detto me abbiamo una Regione con il maggior numero di disoccupati è simultaneamente con migliaia di miliardi non spesi
è vero dorsi alla mente parlando che la questione meridionale è questione di classi dirigenti
Ma è vero che lama Ventimiglia la capacità operativa
Non soltanto quella di pensiero delle nuove classi dirigenti si misura
Sul terreno a spread impervio della costruzione dottore Bianchino avvocato Pennetta di un apparato amministrativo sollecita e combattente perché hanno capiamoci al nord e nella società civile che informa di sé
Della sua capacità della sua velocità
L'amministrazione qui è l'opposto
Abbiamo ancora una società civile lenta dipendente affaticata non ancora messa nelle condizioni di esprimere la sua il potere la sua pone anzianità il suo coraggio i suoi spiriti imprenditoriali
Ecco perché io dico e questo il nodo del Mezzogiorno
E da questo punto di vista e concludo
Onorevole Bassanini
Ciò che lei ha fatto che lei saprà spiegare
Che io ami e amici intenderanno e mi spiega
Ha un grande valore meridionalisti
Democratico e riformatore
Perché qui al momento in cui porta il potere vicino alla gente aumentar no gli spazi di libertà della persona
Di questo ne abbiamo bisogno
Nella mondializzazione dei mercati
Nel mercato globale
Noi siamo aggrediti e l'ho detto tante volte da mille eserciti
Cioè l'esercito dei prodotti delle multinazionali
Che vengo dal Giappone e dall'Inghilterra dall'Irlanda da dove volete voi
Che stavano costrette però vendono i loro prodotti a San Martino Valle Coutinho Rocca brucerà
Di questo si tratta come reagì amorose
Il capitalismo era ancora una cosa umana quante volte l'ho spiegato ai compagni
Perché era il mercato secondo una regola territoriale che delimitava il darwinismo la violenza il bellum omnium contra omnes dal mercato
Oggi noi abbiamo bisogno e qui concludo per davvero di utilizzare in positivo
Quei sentimenti accomunanti quasi per certi versi dal neo Medioevo che di fronte all'universalismo della ratio tecnico e del mercato si vanno affermando quel ritrovamento delle radici della memoria
Dico i tedeschi della che manciate di un senso comunitario di una forte appartenenza di un mondo proprio che noi vediamo risorgere di fiorire
Di fatto dipanarsi in centinaia di Ray persino migliaia di iniziativa
Ecco agli amministratori compete una funzione nuova non si tratta finiamola con le sciocchezze idiozie che assume il pascolo di elementi critici
Non si tratta del protagonismo di questo di questo o di quello si tratta di essere all'altezza del proprio computer da Avellino
Che stamattina discusso con la CISL dello sviluppo
Stasera discute
In questa iniziativa
Delle leggi Bassanini Avellino dimostra di non essere una figlia infedele o impedisce del novantanove e dimostra ancora che nel suo passato cioè molto futuro
Cedo subito la parola al dottor Antonio Di Nunno Cinco di Avellino
Il maldestro tentativo di tornare allo sport mi ha creato qualche problema muscolare vi chiedo scusa se non mi alzo e io dico poche cose perché capisco che c'è un'attesa dei quando poi si comincia tardi è preferibile molte dover parlare quindi è preferibile sintetizzare al massimo le cose che si vogliono dire
Del resto per chi mi segue da due anni sa che su questo tema da quando è iniziata la campagna elettorale non da quando sono diventato sindaco o sembra il posto
La questione fondamentale secondo me per noi meridionali e per nuovi amministratori e per noi cittadini di città meridionali
La riforma della pubblica amministrazione una coraggiosa restituzione delle Autonomie effettive agli enti locali
E quindi una una trasformazione del nostro stato che cose che poi sembra che chissà perché debbano essere concesse soltanto sotto la spinta di eventi un po'paurosi e non per scelta consapevole a differenza devo dire di questa iniziativa del ministro Bassanini
Al quale bisogna dare atto di una corsa peraltro devo anche ricordare signor ministro che io o l'onorevole Stefano Vetrano utilizzando in dandomi
Mi consegna ai i testi dei degli interventi alla Camera quindi quando c'era questo tentativo
Di far passare questi provvedimenti io seguivo le cronache e rimasi colpito dalla osservazione da un'osservazione che fece l'ex sindaco di Torino di Torino Novelli
Il quale diceva nel presentare questa questi decreti c'è la prima volta che un ministro diventato ministro mantiene la parola su certi temi perché dice diceva lui pensate neppure Camillo di Cavour che era tanto nomine aveva sempre predicato che vede si doveva dare alle amministrazioni comunali il più ampio potere
Divenuto primo ministro si guardò bene dal farlo fece tutto il contrario anzi costruiti in effettivo stato centralista anche se moderno dal suo punto di vista il ministro Bassanini ha mantenuto la parola io giusto l'anno scorso di questi tempi con la delegazione della lega delle autonomie locali
Sono entrato nello studio del del ministro Bassanini e allora l'undici anticipo quelle che erano tutte le le indicazioni le linee guida sostanzialmente ci siamo abbiamo ottenuto queste grandi questa prima grande riforma
Che secondo me e l'inizio di una grande riforma deve venire il resto adesso io non entro nel merito non voglio farlo
L'autonomia degli enti locali deve essere più completa
Devo ripetere per l'ennesima volta che bisogna rovesciare la logica per cui dalla IATA l'avvento della Repubblica in poi abbiamo tenuto le autonomie locali
Allaccio
Quindi come una concessione dello Stato non e non come una un riconoscimento di uno spazio proprio dei comuni delle città siano grandi o piccole o delle Province
Adesso si aggiunge a questo problema di un conflitto evidente con le regioni conflitto che si acuisce in questi giorni
Quando le Regioni avendo un notevole potere riescono a discutere a contrattare a Roma
Anche fanno sentire il loro peso nell'ambito della Bicamerale si parla di Stato federale
Nel senso regionalista ebbene va be'guardate tutti i Comuni anche dove le Regioni ci dicono funzionano abbastanza bene
Tutti i comuni a partire dall'Emilia Romagna la Toscana tutti inorridisco no
Inorridisco davanti ad una ipotesi che possa vedere l'istituto regionale così come oggi protagonista di una riforma cioè tutti capiscono e questa sarebbe la fine delle autonomie locali
Perché l'istituto regionale
Un po'perché storicamente tranne in qualche in qualche parte del Paese non coincide con un'area culturale con un senso di comunità propria noi stessi siamo campani ma tra il sangue e il napoletano c'è tanta differenza cenetta altrettanta tra noi siamo più simile ai cilentani magari ma lo siamo meno con i napoletani e via dicendo
Quindi già queste sono state forzature dell'epoca repubblicana però ecco se tutto questo dovesse poi essere supportato da un potere enorme che dovesse essere dato alle Regioni e B io credo che per i sindaci ci sarà ben poco spazio
Peraltro noi operiamo qui in Campania con la Regione Campania è stata costruita da determinate forze politiche oggetti vestita da altre forze politiche
è stata costruita malissimo è stata l'epicentro di fatti non proprio corretti
è andato al potere una nuova maggioranza ci aspettavamo nasca uno scossone alle strutture una riforma anche per quanto possibile dall'interno dell'istituto le cose non sono andate così
La regione Campania e le altre regioni meridionali un po'tutte le Regioni sono un nuovo superministero perché quando andate a Roma andate tra i vari ministeri a Napoli c'è di tutto cioè tutto lì dentro il contenitore
Si perdono pratiche hai voglia di aspettare sembra perché c'è il concetto che la Regione debba poi approvare questa è la è la è la cosa deve approvare il ministero deve approvare la Regione
Sui finanziamenti ognuno ci mette il cappello sopra e quindi c'è l'asfissia poi della dire la operatività a livello locale
Sul federalismo mezzogiorno e sviluppo
Nuove amministrazioni oggi si dice dopo le ultime elezioni nuovi sindaci hanno dato uno scossone non lo so se è vero se non ebbero vedremo poi alla fine certo è che gli enti locali i comuni possono secondo me di essere soggetti capaci di una politica locale forte autorevole proprio nel settore dello sviluppo
Per far questo hanno bisogno però di nuovi poteri di nuove possibilità di nuove capacità e lo Stato le deve riconoscere qui non si tratta soltanto di finanziamenti si tratta anche di capacità di intrapresa
Ci sono settori nei quali si può intervenire si può rischiare
Prendete oggi quello dei rifiuti problema centrale in Campania visto che qui siamo in aperta crisi ebbene in questo settore noi potremmo intervenire direttamente come fare ecco questo è il è il problema bisogna semplificare al massimo le leggi purtroppo la la riforma della pubblica amministrazione non è mai avvenuta nel nostro Paese i primi i primi colpi di accetta vengono con i decreti Bassanini
Io devo ricordare lo ricordavo poco fa con il senatore Mancino
Badate che il primo venissero dalla riforma burocratica in Italia è stato il padre del professor Vescovi che siede dall'altra parte si tratta di tantissimo tempo fa naturalmente dove siamo arrivati dove siamo riusciti ad approdare da nessuna parte
Una paura incredibile di ridisegnare un nuovo modello ci ha sempre bloccato
Tutti i partiti chi più e chi meno tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione non hanno mai accettato l'idea che con la scure bisognasse proprio distruggerà l'apparato che c'era e farne nascere un altro io in genere per farmi capire lo lo dissi in una scuola
Bisogna staccare la spina l'attuale sistema l'apparato burocratico in Italia non è riformabile così come non è riformabile
Ogni punto allenterebbe un processo di innovazione e allora bisogna ridisegnare uno daccapo noi abbiamo ancora il nostro bravo
Concetto l'apparato napoleonico le questure le in tendenze tutta terminologie che ci viene dai primi dell'Ottocento non abbiamo prodotto niente altro da Roura allora bisogna cambiare qui non c'è la la storia
Sei o non sei contro le prefetture tutte queste sciocchezze nove a cosa e completamente diversa
E che lo Stato deve disegnare la sua presenza sul territorio in maniera nuova semplice una struttura agile snella per far produrre per per produrre attività se non l'apparato Mangia se stesso
Cioè noi alimentiamo l'apparato che c'è che è fine a se stesse non produce grandissimi fatti
Devo dire che purtroppo su questo terreno non si trovano molte adesioni vediamo del resto in seno alla Bicamerale cosa sta accadendo sul sui principi generali sui grandi concetti sulle grandi forma che bisognerebbe dare allo stato né io noto una cosa da cittadino tutti quelli che dicono no ha le idee degli altri lo dicono con l'aria di sapere dice adesso ti faccio vedere io come si fa
Poi vai a vedere non hanno non producono quasi niente in alto in alternativa e questo è il primo e il primo difetto il secondo difetto e la sensazione che questa classe dirigente questo apparato questo Paese non riesca a produrre meccanismi per cambiare se stesso
Questa è la ed è del fatto che più ci fa arrabbiare da cittadini perché vediamo che ci siamo incamminati in un vicolo cieco allora bisogna assolutamente produrre bisogna sperare che e le novità in questo campo non vengono poi da un decreto vengono sul piano politico nasce qualcosa o qualcuno che capaci poi di di produrre davvero questi affetti di fare di fare avanzare questi cambiamenti questa è la era era speranza
Agli enti locali noi degli Enti locali noi sindaci non ci rimane che attendere noi sindaci e ai presidenti di provincia non ci rimane che attendere questa rivoluzione che non può non venire dall'alto
Io giorni fa eravamo a Modena un convegno di di amministratori mi permisi di dire insieme ad un altro sindaco per la verità mai eravamo e come dire in schiacciante minoranza ma se tutti ricatta no se tutti dicono questo sì più non si fa perché io non te lo faccio fare eccetera se dovesse nascere uno Stato nuovo ma che non deve gli assolutamente niente agli enti locali
Sì queste autonomia che pure nella Costituzione hanno un loro respiro sono sancite sono previste questi autonomia non dovessero trovar posto in queste riforme poiché bisognerebbe pure pur andare ad un referendum potremmo dire ma allora noi non partecipiamo ad un referendum dal genero verremo per dire di no
La cosa sembra una così una trovata giusto per uscir fuori da una discussione ma ne abbiamo la sensazione che oggi in Italia molte grandi idee poi in effetti dimostrò di avere il respiro corto e di essere soltanto delle trovate
E poi abbiamo trovato grandissime difficoltà non siamo riusciti a produrre niente
Siamo imballati questa la sensazione che riceviamo evidentissima
Dobbiamo decidere cito qualche cosa del delle più elementari delle riforme una sola Camera anziché due
E come si fa se dovranno essere due le camere a dover decidere
Il Senato della Repubblica qui abbiamo il nostro il nostro presidente del senato c'è chi ne vuole fare una terzo dice l'onorevole Gargani
Certo ma quanta confusione sarà il Senato sarà la la Camera delle autonomie locali eccetera e poi tutti vorranno starci dentro ma abbiamo bisogno di una terza Camera ecco questa queste sono le cose
Quello che si nota e questo credo non lo farò scopro di certo io
Che certamente non c'è quel grande spirito che ha leggi sulla nazione sulla che dico sul Parlamento sulla Bicamerale che probabilmente qualcuno avrà avvertito in qualche modo quando i padri della repubblica hanno appunto fondato la Prima Repubblica è scritto le regole
Per la prima Repubblica
E oggi abbiamo tutt'altra sensazione questa la è l'aspetto più brutto è negativo che che che in questo momento affligge chi fa riflessioni su queste cose
Il Mezzogiorno e quello che di più nel Paese ha bisogno di queste riforme perché ha bisogno di essere libero perché davvero ha bisogno di misurarsi con le sue stesse forze perché non accetta più di essere umiliato da considerazioni troppo generiche che vengono da altre parti del Paese
Stamattina diceva D'Antoni all'altro convegno in genere la parte debole che se ne va si vede maltrattata dice armi e bagagli io lascio a me ne vado questa volta la parte forte o per lo meno una parte forte e sana che dice
E voglio andare che sarebbe il secondo caso perché mi pare che in Cecoslovacchia caduta
De sia accaduta la stessa cosa
Questo non deve accadere ma non dipende soltanto da noi io chiudo con una riflessione
Qualche amico che mi ha sentito a Cervinara l'altro sabato io devo ripetere una considerazione si sta decidendo tutto
E il soggetto principale il sud cioè l'elemento che condiziona tutto Gomez affetto come rabbia come delusione il Nord ragiona in questi termini devo vedere in che modo regolare questa questione
Tra chi è più civile al Nord e lo vorrei volare in maniera corretta eccetera chi invece risponde con l'egoismo della secessione eccetera
Tutti hanno di fronte questo problema ebbene si sta decidendo tutto in nome e per conto nostro ma proprio noi siamo gli assenti da questa grande discussione che sta accadendo e non mi riferisco naturalmente alla presenza dei di parlamentari del meridionali all'interno dalla Bicamerale noi lo stiamo producendo niente
Le nostre città si parla tanto del Nord Est questo mitico nord-est poi nasce il Piemonte ha poi arriva la Valle d'Aosta
Ebbene non c'è una città citata perché da qualche parte stia maturando una capacità di di incidere una fosse pure un urlo di di rabbia di dolore di grida venire andate a quel paese neanche questo nasce dall'Italia meridionale o siamo davvero consapevoli che non accada assolutamente niente
O stiamo per lasciarci costruire un'altra K sopra di noi per l'ennesima volta e questa sarebbe la più grave sconfitta del sud
Io scherzando a qualche amico detto
Prova a dare una risposta a questo quesito
Questi dal nord in qualche modo se ne vanno riescono ad ottenere qualcosa ad una una formula e ci abbandonano
Noi meridionali che cosa facciamo rimaniamo con quello che resta dello Stato uno i meridionali in quanto tali poi dovremo dare una risposta
Io quando pongo questa domanda qualcuno mi ha detto ma se succede questo è la fine di tutto allora la domanda non porrà proprio ed è un modo di non rispondere
E sembra uno scherzo ma così non è se succede questo noi meridionali saremo doppiamente sconfitti perché dovendo rimanere come si dice con Roma
E noi purtroppo dovremo mantenerci questo stato questo apparato dirigente queste questa questa costruzione che abbiamo ottenuto costruite alimentato e negli ultimi anni e questo sarebbe micidiale noi dobbiamo invece porci il problema di un Sud che Olbia esce a far sentire la sua voce e a proporre fatti veri
Per parlare davvero del suo sviluppo oppure sei succede qualcosa deve dirlo già da adesso
Amici bisogna chiarire che sei si sfascia il Paese il Sud dovrà trovare e saranno allora si dolori una sua strada per una sua vera autonomia
Solo sembrano sciocchezze appena due anni fa nessuno avrebbe avuto l'ardire di pensare che ne avremmo dovuto parlare oggi di queste cose
Noi meridionali continuiamo a non parlarne ma la realtà e questa altrove oggi in questo momento
Al nord stanno parlando di altre cose
E ad un convegno di donne che per una loro associazione dissi tutta bella parole care signore ma la vostra associazione di Varese i colleghi e le colleghe di Varese
Di Trieste di Bergamo dicono le stesse cose universale che stessimo esprimete gli stessi concetti gli stessi valori che esprimete voi qui
Amato dobbiamo ritenere di si dissero io ho l'impressione che così non siano le cose
Mi dispiace ma le cose non stanno affatto così ecco perché il Sud deve svegliarsi attraverso le città io non so la sua cultura le sue università a sua parte migliore
Se la politica arretra si faccia avanti qualcun altro ecco questa è la risposta che l'Italia meridionale deve dare quando parliamo di federalismo mezzogiorno e sviluppo dobbiamo pensare a questa cosa perché se no sono soltanto argomenti da convegno e oggi non è più questione che a porvi maniere posso rimanere all'interno di un contegno grazie
Bene la ringraziamo il sindaco di Como salutiamo
Piacere il presidente della provincia di Salerno eletto tuttora Pozzo Ambria che anche componente della presidenza nazionale dell'UPI
E do subito la parola sua Eccellenza il prefetto di Avellino il dottor Renato Strangers
Ora no io vi chiedo scusa se rimango seduto anch'io ma per un motivo tecnico perché se mi alzassi siccome è troppo corto quindi il il microfono dovrei piegarono il e con un po'di artrosi lombo sacrale che ortodosso quarto posto
Resistere
Quindi chiedendovi scusa rimarrò seduto Primaro seduto e sarò estremamente Bremer perché tra l'altro nel calendario di questo convegno è previsto che il prefetto porga un saluto
Dopo l'intervento di apertura del presidente Anzalone quello che poi succeduto per l'ex sindaco di Avellino credo che sul tema del convegno ci sia poco poco da dire quindi io
Mi permetto innanzitutto di salutare
Li illustri ospiti illustri convegnisti innanzitutto il presidente del Senato il ministro Bassanini
Tutte le autorità convenute le signore ed i signori che sono su questa Sala anch'io in maniera disordinata
Farò qualche li vissi ma notazione
Il prefetto oggi che molto in imbarazzo quando si parla di federalismo o chi altro
Soprattutto perché lo si Thatcher Dina di parve ex potessimo parlare di Borbone direbbero i Borboni Isma'no ma forse un'accusa ancora peggiore quella di essere napoleonico
Ma il prefetto napoleonico in Francia ancora oggi è il cardine di quell'Amministrazione
Può darsi che poi con l'andar del tempo anche lì la struttura dello Stato assumerà diversi aspetti
Da noi diciamo che la crisi che ormai ricorre da un po'di anni a questa parte ha messo in discussione tutti
Va messo in discussione soprattutto alcune figure particolari
Che sono emblematicamente l'espressione di concerto modo di intendere l'organizzazione amministrativa
E allora ecco le accuse
Di viceré di longa manus e via discorrendo
Io mi permetto di fare qualche considerazione che non vuole essere assolutamente una difesa d'ufficio
Mi limito a riportare i concetti e le parole che si sono udite anche ad Avellino dalla bocca di una persona che credo tutti riconoscono al di sopra di ogni sospetto e il professor De Rita
Che tra l'altro oggi è stato stamattina ricordato dal presidente Anzalone come persona estremamente illuminata nei fatti sociologici
Professor De Rita ha riconosciuto che nei fatti l'istituto prefettizio in Italia almeno da vent'anni a questa parte non volle andare al di là
Si è profondamente trasformato in maniera silente io confermo da questa mia prima esperienza
Lo dico perché probabilmente il ministro Bassanini non sa che questo è il mio primo incarico dal prefetto in sede
Dico che ho riscontrato nei fatti esattamente tutto quello che è stato riportato in questo
In questo ultimo lavoro un recente lavoro del Censis a proposito dei prefetti e della socialità
Mi permetto di aggiungere che avendo avuto con il professor De Rita uno scambio di qualche battuta così en passant
Ha convenuto con me che è la migliore definizione oggi di un prefetto è quello di essere un mediatore sociale
Il prefetto esercita poteri autoritativi direi pochissime volte e soprattutto a richiesta non tanto per sua iniziativa
Ma la maggior parte del suo tempo
Lo dedica e ben volentieri devo dire almeno per la mia esperienza personale propria questa attività di mediazione sociale
E di direi aggiungo che una forma di questa mediazione sociale e la concertazione istituzionale
Quante volte intorno al tavolo del prefetto
Si riuniscono rappresentanti di più istituzione soprattutto l'istituzione locale
Per cercare di trovare una soluzione accettabile ai problemi concreti
Problemi concreti
Che derivano soprattutto dalla direi
Congestione di tipo legislativo che oggi c'è nel nostro ordinamento amministrativo
E da questo punto di vista ciò che nel l'onorevole Bassanini ha fatto come ministro dalla pubblica
Della funzione pubblica con le due leggi la cinquantanove del centoventisette io dico e opera meritorio
Forse
Non tanto con la centoventisette che vuole essere un discorso di immediatezza di semplificazione di procedimenti ma quanto con la cinquantanove che è una legge di principi
Una legge di principi
Che dovrà mettere un po'd'ordine
Nell'amministrazione italiana come si suol dire a Costituzione invariata
Se poi interverranno delle riforme di tipo costituzionale
Beh poi si vedrà
Se quanto nel frattempo fatto per dare esecuzione soprattutto alla legge cinquantanove sarà valida o dovrà essere la legislazione poi secondarie dovrà essere mutata
Parlando sempre di legge cinquantanove
Io dico che è un quadro estremamente accettabile
Si stabilisce per un principio di razionalità e di semplificazione
Che lo Stato debba occuparsi di quelli che sono
Le materie di interesse vitale perché un certo territorio possono definirsi Stato possa definirsi paese possa definirsi nazione
Il resto il resto e ordinamento ordinamento interno di questo Stato quindi nulla vieta e non c'è da scandalizzarsi che ad un modello ne possa subentrare un altro che ritenuto più confacente che più adeguato e più moderno alle esigenze attuale non a caso si parla in questo momento di modernizzazione dello Stato e di semplificazione
E allora mi piace così per curiosità storica ricordare a me stesso prima che voi che allorquando la sinistra storica nel mille ottocentosettantotto se non ricordo male o settantasei
Prese il posto della destra
Giustifico
Questa il suo modo di governare come esigenza di morte di modernizzazione dello Stato
Quindi guarda te come lo stesso concetto ritorna a distanza di circa centotrenta
Quindi
La modernizzazione dello Stato non è io dicono una tantum la modernizzazione dello Stato e un divenire continuo
Io mi permetto di dissentire un attimino quando si dice che negli ultimi anni non ci sono state riforme amministrative io dico che ce ne sono state ma purtroppo nessuna di tipo decisivo
E soprattutto forse delle mezze riforme
Per quanto concerne in fin dei conti i risultati e gli obiettivi
Chiudo perché non vorrei stancare anche perché nel nell'Elenco dei relatori ci sono tante persone ma soprattutto sarà estremamente interessante sentire dalla viva voce dell'onorevole Bassanini
Qual è il disegno strategico che si intravede da queste due leggi
E soprattutto
Capire da quello che ci dirà che in questo momento sulle sue spalle grava un una terribile una tremenda responsabilità
Perché da dall'applicazione della della riforma prevista dalla legge cinquantanove
Deve uscire fuori fuori poi nel dettaglio la nuova struttura in un certo senso il nuovo tessuto istituzionale di questa nazione
E non è cosa da poco anzi
Se l'onorevole Bassanini mi perdonerà io lo dico da credente che il signore accenda sulla sua testa una fiammella di Spirito Santo perché ne avrà bisogno
E lo dico con estremo rispetto
Il seme avendo dato al mio
Nostro convegno questo sono un po'ieratico
Io passerei subito alle relazione
No Presidente mi deve perdonare un attimino soltanto
Chiudo
Avremo vorrei anche dire tante altre cose ma mi rendo conto che forse il tempo non è sufficiente e poi la vostra attenzione certamente andrebbe a ramengo
Chiudo dicendo mi fa piacere di essere intervenuto di essere stato invitato addirittura apporre porgere un saluto agli illustri
Ospiti agli illustri relatori perché vedete anche plasticamente in questo momento
Un sindaco un Presidente della Provincia un prefetto un ministro il presidente del Senato
Perché dico plasticamente perché dico che in fin dei conti poi le virtù taumaturgiche non sono nella parole della legge ma sono nell'attività degli uomini che devono esercitare queste leggi che devono usare queste leggi applicate
E allora se non c'è armonia come io dicono i fatti almeno per la mia esperienza si è verificato in questi due ultimi anni di lavorare insieme
Con questi signori
Io dico allora il concetti di federalismo di autonomia e compagnia bella saranno parole vuote anzi saranno parole pericolosa
Perché e in questo mi rifaccio ad un'espressione del Capo dello Stato autonomia non può essere contrapposizione allo Stato
Ma deve essere e questo forse un'espressione che ruba l'onorevole Bossi idem sentire da parte di tutte le componenti dello Stato
Perché dal sindaco presidente dalla Provincia presidenza la Regione agli assessori e ai consiglieri anche circoscrizionali devono intendere tutti di essere parte integrante dello Stato
E di a vere loro per primi il senso dello Stato che per me non è parola vuota o concetto residuale
Perché e una idea etica un'espressione etica un un imperativo categorico etico per me che ho sacrificato trentanove sacrificato dato volentieri trent'anni della mia vita di lavoro al servizio dello Stato
Cosa di cui sono fiero
In maniera estrema vi ringrazio
Possiamo subito lozione dondolo Corolla lo scooter otto o no netto dovuto al Partito popolare al consiglio provinciale e come si dice in gergo si preparava il dottor Mario piattino pregherei il relatore del suo amici mi di controversie tra quindici e venti minuti
Parlavamo prima con il professore scocca della difficoltà di parlare insidie di dico questo microfoni cioè oggettivamente allora avendo risolto il problema immagino il problema del senatore non Ciro
E la seconda difficoltà è contenere nei quindici minuti nonostante il tema mi ricorda
Un tema che mi diedero la prima volta che bar Cai la soglia dei salesiani nell'ora di religione
Il tema era brevi cenni sul creato sviluppi l'alunno alle sue considerazioni e qui siamo un po'a questa onnicomprensività del tema anche se cerco di darmi una scaletta nel tentativo di sottolineare un dato positivo ministro Bassanini
Che tante volte si è discusso di rivoluzioni annunciate e mai realizzate oggi invece molto più modestamente
Ma molto più concretamente parliamo di passi in avanti che la pubblica amministrazione
Ha compiuto grazie a questi due Bassanini verso il tempo della modernizzazione allora lo sforzo di tutti è quello di consentire e dissentire per lo sforzo di tutti in positivo
Per accelerare l'andatura uno sforzo per allungare il passo probabilmente per anticipare i tempi della riforma che vedo posti un poco
Più villa anche perché il problema è un problema antico il problema aveva ragione il prefetto Strangers
Il problema della modernizzazione della pubblica amministrazione è un problema coevo all'esistenza degli Stati moderni
Era un problema di Cavour era un problema di Ricasoli era un problema di Minghetti è stato un problema finanche di Giolitti e dello Stato fascista
Ed è stato un problema del costituente che ha fatto delle scelte precise nel quarantotto sapendo i pregi lucidamente ma sapendo anche quelli che erano i possibili difetti
Ci sono in sala degli autorevoli sostenitori della proporzionale
Quando venne varato il sistema proporzionale i costituenti erano consapevoli dei grandi pregi
Cioè la capacità di censire tutte le grandi intelligenze le grandi sensibilità del Paese ma erano anche consapevole onorevole Gargani di quelli che potevano essere i i limiti del sistema proporzionale
Cosicché né in sede di costituzione diedero una grande spazio alla forma di governo centrale trascurando un pochino però il sistema delle Autonomie locali e del regionalismo in modo particolare
Basterebbe rileggere uscì accuse violento di Sturzo dopo il varo della Costituente
Per rendersi conto come una forza popolare fosse insoddisfatta dello sforzo compiuto in Costituente sulle Autonomie locali e in modo particolare sul regionalismo vera un sistema che ha retto
Ha letto per i primi trent'anni perché era un sistema che faceva affidamento su una combinazione intelligente istituzioni deboli ma politica forte ed è una delle poche costi costituzioni che costituzionalizza alla fine il ruolo dei partiti
Cioè questi partiti che svolgono una funzione di tramite intelligente di trama sottile ma produttiva fra all'esigenza della collettività e la risposta delle istituzioni
I primi trent'anni della nostra Repubblica sono state caratterizzate da questo circolo che è stato un circolo produttivo interessi bisogni di una collettività che crescete che mutava hanno partiti che ne interpretavano in profondità le esigenze e li traducevo dei proposta istituzionale
Negli anni cinquanta sessanta e settanta la nazione cresce molto di più di quanto è cresciuta negli anni ottanta
E i partiti adeguano di volta in volta la risposta delle istituzioni a quella che era il bisogno mutato della collettività
Ed era un pareggio sia della maggioranza che dell'opposizione non era solo un pregio della vecchia Democrazia cristiana era un pregio anche del vecchio partito comunista
Che in un momento di potenziale rivoluzione incanala in un alveo democratico quella che era una massa popolare operaia in Italia
Vai in crisi il sistema non perché i costituenti l'avessero pensato male
Ma perché vai in contatto il circuito interessi della collettività rappresentanza dei partiti risposta delle istituzioni
E lì che va in corto circuito negli anni settanta questo sistema delicato che avevano varato il costituente non è dai debita rende alla debolezza delle istituzioni né al sistema proporzionale
Nella da addebitare al fatto che uno dei tasselli che aveva fatto da trama intelligente sottile quotidiana fra la collettività e le istituzioni viene completamente meno della sua funzione principale
E guardate
I partiti si accorgono di questo negli anni settanta e anche all'inizio degli anni ottanta
Ma anziché invertire la rotta Varano quello che De Rita chiama un sistema perverso del Governo per accondiscendenza
L'accondiscendenza tutte le richieste a tutti gli egoismi a tutte le categorie al al sindacalismo e via dicendo che dilata il benessere ma ampia in maniera spropositata la spesa pubblica le cui conseguenze le paghiamo ma anche all'inizio degli anni Novanta il legislatore si pone il problema e da una prima risposta con la centoquarantadue e poi con la legge ottantuno ma dà una risposta molto diversa da quella del costituente del quarantotto
Perché allora la mediazione collettività esigenze della collettività risposta delle istituzioni era una mediazione tutta affidata ruolo intelligente e alla trama sottile ricucita dei partiti
Nel novanta e nel novantatré il legislatore non dà a questa risposta
E le istituzioni recuperano un rapporto con la collettività non tramite i partiti ma tramite l'investitura diretta del popolo
è solamente all'ora che recuperano le istituzioni locali il rapporto con la collettività non più mediata come una volta attraverso i partiti ma tramite l'investitura popolare della collettività a favore del soggetto che la investe
Ma anche quella risposta conteneva in sé due limiti uno la parzialità
Non collegava la riforma delle autonomie locali a quello che era il problema più complessivo della riforma dello Stato e la seconda senatore Mancino la so attento e so che la la sua idea sull'argomento
Risolve la legge ottantuno il problema politico cioè la velocità della decisione politica
Ma non risolve il problema annesso è consequenziale e cioè la velocità della decisione amministrativa
Cioè il sindaco e messo in condizione di decidere dighe gestire un appalto di decidere di realizzare una casa comunale la Palestro il campo sportivo
Ma non è messo in condizione di gestire i tempi di attuazione della decisione politica
E ancora forte la disgrazia fra i tempi della velocità della decisione politica e i tempi di attuazione della decisione amministrativa
Questi due incompiute su queste due incompiute si innestano le due Bassanini
Perché da una parte si recupera il il ruolo delle Autonomie locali nell'ambito di una Rihaku riorganizzazione più ampio
Non ha senso riorganizzare la camera da letto sei il resto della casa non è più organizzata in modo in modo moderno e allora ecco il problema della riorganizzazione delle dei rapporti fra il centro e la periferia fra l'auto
Ita pubbliche il cittadino tra quella che è l'istituzione il territorio e la seconda parte della Bassanini probabilmente più o meno ambiziosa ma probabilmente più utile che cerca di velocizzare i tempi della decisione della risposta amministrativa non ci sono più dei nostri comuni i tempi delle mediazioni biblici pure
Delle degli Inter pare il PTCP per decidere una volontà politica ma ci sono i tempi ancora BPCO da Mozambico da Terni a per realizzare la decisione amministrativa
La Bassanini si fa carico di questo
Perché e moderna
Sì la Ferrari prende Schumacher ma se non c'è la macchina che consente di esaltare le doti del guidatore anche Schumacher diventa un boomerang nella scelta
Bassanini si rende conto che l'elezione diretta significato l'acquisto di Schumacher cioè di un'investitura diretta di una legittimazione forte da parte dei primi cittadini
Ma non sono in condizione di realizzare in tempi altrettanto rapidi la loro decisione la loro volontà politica
è qui che si innesta ma si innesta anche con due peculiarità estremamente positivo
La vive il Parlamento come un l'unica risposta possibile e praticabile
Fra la crisi dell'ordine costituito e quello che è il suo punto di rottura
L'unico interspazio che può insistere oggi fra la crisi di un sistema generale e il suo momento di esplosione per ragioni interno e non la vive come la rivincita leghista o la rivincita rese separatista rispetto allo Stato centrale ma la vive tutta in positivo la sfida ed è la sfida a favore del governo delle Autonomie locali
Io non credo che Bassanini abbia molto intenzione di battezzare la sua riforma come il fodera lirismo di stampo tedesco di stampo una nordamericano
Io invece lo vedo come una sfida del governo delle Autonomie locali a gestire la complessità di una società moderna opposto moderna ed è così che vive con vengono fuori queste due passioni
La semplificazione dei rapporti tra l'autorità e il cittadino la semplificazione del procedimento a favore di efficace capacità decisionale
La ridefinizione dei rapporti fra il centro e la periferia ma soprattutto fra lo Stato le Regioni le autonomie locali sapendo e consapevoli che noi abbiamo i nostri confini cari amici
Due modelli esattamente opposti fra di loro ed esattamente funzionanti
Abbiamo una Francia centralista come diceva il prefetto Strangers
Tutta centralista e che sperando in mente funzionante e abbiamo una Germania invece federalista
E altrettanto funzionante il nostro è un sistema ibrido il cosiddetto sistema binario un po'centrale e un po'autonomistico
Ma che si somma in sei difetti non si somma in sé i pregi perché il sistema centralistico non hai il pregio del potere centrale dell'efficacia della decisione
E il sistema delle Autonomie locali che non è dotato di una tale autonomia per avvicinare quanto più è possibile il momento della decisione al momento dell'amministrato
è su questo che si innesta la Bassanini uno
Potremmo quasi dire forzando la mano che la Bassanini professore sta al diritto amministrativo un po'come il Codice civile sta al diritto privato una legge di principi una legge che comprende uno spirito e che indica un principio la sussidiarietà si dà dei tempi per realizzarlo fissa un obiettivo quello del decentramento
è un decentramento molto diverso da quello giolittiana è molto diverso da quello dei primi anni Cinquanta
Non è il trasferimento del personale dal centro alla periferia e non è neppure il trasferimento della semplice competenze un trasferimento molto diverso
è il trasferimento di competenze che servono ad avvicinare l'istituzione al cittadino
Cioè si inaugura essi giuridici sa una qualità completamente diversa dalla pubblica amministrazione
Non più la pubblica amministrazione che guarda al suo interno ma una pubblica amministrazione aperta verso la periferia e le istanze del cittadino sapendo che c'è un'esigenza dei congestionare i centri decisionali romani
Qual è il metodo per decongestionare trasferire i Pooh menti decisionali laddove sorgono gli interessa
Laddove gli interessi prendono consistenza e prendendo consistenza agli interessi hanno bisogno di una disciplina locale
E in quella stalla rivoluzioni arietta del principio di sussidiarietà le decisioni spettano a livello istituzionale più vicino al cittadino
E necessario avvicinare quanto più possibile il centro della decisione amministrativa alla agli amministrati e soprattutto i soggetti destinatari della decisione
E lì il momento del controllo più democratico che esista in una democrazia occidentale ricordiamoci Tocqueville
E ricordiamoci il dispotismo democratico quanto più l'allontani la decisione dal momento del cittadino tanto più il cittadino non partecipa in un controllo e allora non è un problema di cuore ecco non è un problema di legittimità sulle procedure il vero soggetto che esercita il controllo in una democrazia rispetto al sindaco il popolo sovrano
E lì e in quel rapporto sinallagmatico di fiducia che si espleta quella che è l'interessenza di tutta quanta la democrazia ed è lei la vera inversione
Non è il capo portare l'articolo centodiciassette della Costituzione ma è ancora più rivoluzionario
Cioè vengono definite prima alla base quello che è la delimitazione di tutte quante le competenze del potere periferico delle Autonomie locali
E poi con un metodo ascensionale assalire noi sappiamo quali sono i compiti residuali della Provincia della Regione dello Stato
Ma anche qui con un metodo diverso rispetto al passato
Non c'è più nulla gerarchia
Non c'è più assolutamente il potere commissariale e il punto è il potere tutori
Gino Anzalone cercava la parte la la parola data
C'è un sistema diverso del cooperativismo istituzionale
è la base dell'autonomia locale che decide gestisce gli interessi della collettività
Ma quando non ce la fa c'è la provincia che poi in suo aiuto
E guardate l'intervento che è un intervento cooperativo non è un intervento tutorio ma è un intervento ausiliario non è un intervento di supplenza ma è un intervento di aiuto
Non è definitivo e temporaneo e non serve ad espropriare o a commissariare
Ma serve ad aiutare l'autonomia locale a recuperare tutta la propria capacità decisionale rispetto a un momento in cui l'aveva perduta
è in questo senso la rivoluzione del principio di sussidiarietà
Che noi avevamo introdotto nello stato sociale che avevamo avuto introdotto nello Stato europeo e che oggi ci troviamo codificato nell'ambito del diritto positivo
Secondo me la grande rivoluzioni e questa al di là della riforma
Costituzionali dall'altra parte la Bassanini si preoccupa
Di proseguire sulla strada della duecentoquarantuno e della legge centoquarantadue
Da una parte giuridici Zandonà principio di imparzialità buon andamento trasparenza accesso ai documenti
E dall'altro fornendo ai sindaci gli strumenti per poter attuare le decisioni politica la capacità di scelta dei collaboratori e la capacità di poter contingentare dei tempi per la realizzazione della decisione politica
è un grande è un grande affrancamento
E anche qui vorrei affrontare il problema del controllo
Ministro Bassanini siamo in una provincia in cui oggettivamente potremmo andare fieri
Sia di un comune e sia del Coreco gli unici nella regione Campania a non essere stati sciolti a non essere stati commissariati per immoralità e per illegalità ma questo non basta
Ci rendiamo conto che il controllo che era esercitato una volta era un controllo che non ha assolutamente garantito nelle che alita n efficienza
Le uniche due forme di controllo da una parte il controllo democratico della cittadinanza
E dall'altro è una verifica di quelli che sono gli obiettivi che la pubblica amministrazione con i costi si è dato e in questa verifica di efficienza rispetto ai presupposti agli obiettivi che noi ritroviamo la grande rivoluzione un'ultima considerazione
Sul federalismo
Io ritengo che mentre il decentramento è incanalato lungo un discorso è una riflessione estremamente corretta
Corriamo invece un rischio serio di cedere a determinate parole di cui noi pensiamo che abbiano un particolare contenuto ma nella pratica attuazione hanno un contenuto completamente diverso
Guardate c'è stato un epoca in cui l'Italia avrebbe avuto bisogno di federalismo
Ed era all'epoca sotto Cavour
Guardate allora lo Stato sabaudo rispetto allo Stato borbonico è avevano le stesse fraternità che aveva a Toro seduto rispetto agli ori stoccati ci Kennedy
Allora venne superato
Il problema del federalismo e c'era qualcuno che lo propugnava come Gioberti che voleva il Papa capo della federazione
Viene superato il laccio interramento poi della amministrazione fu giustificata nel tentativo di rafforzare e consolidare l'unità dell'Italia
La frase che noi leggevamo una volte che oggi è piena di significato fatta l'Italia bisogna fare gli italiani sta a significare questo
Che c'era un'unità di carattere politico ma non c'era un'unità di carattere culturale di carattere valoriale soprattutto da questo punto di vista ma oggi negli Stati moderni il federalismo è utilizzato per una o l'opposto dell'esigenza italiani viene utilizzato in America per esaltare le qualità delle autonomie locali
Cioè per rendere vicino alla decisione all'amministrato e per cercare di sfruttare al meglio quelli che sono i pregi della grande unità di uno Stato
Marcel casi cerca con il federalismo
Di ridurre ad unità ciò che è diverso presidente Anzalone
In Italia viene utilizzato esattamente per l'opposto per cercare di dividere ciò che è unito sotto il profilo lungo mistico dei valori soprattutto sotto un profilo religioso e tutto il profilo istituzionale ma anche qui c'è un ritardo di una classe politica
Perché se non avessimo sottovalutato la questione settentrionale non l'avessimo fatta coincidere con quella leghista
E avessimo capito che al fondo c'era una richiesta a vela
Il federalismo cioè di ridiscussione dei rapporti fra il centro e la periferia cioè di concepire in modo nuovo come diceva Di Nunno il rapporto fra lo Stato e alle Autonomie locali
Avremmo dato per tempo probabilmente una risposta molto più adeguato
E siamo oggi in condizioni di dire è venuto meno la funzione dello Stato nazionale
Siamo noi alle porte di un Medioevo posto moderno dove io lo Stato nazionale deve cedere ai tribalismo i oppure a quelli che sono gli egoismi linguistici religiosi o non è vero l'inverso cari amici
E cioè che è venuto meno la funzione dello Stato nazionale nella variante napoleonica che noi abbiamo conosciuto
Cioè di uno Stato nazionale che accentra di uno Stato nazionale che avoca a sé i poteri della periferia
Non per aumentare l'efficienza della risposta
Ma nel tentativo di gestire una fetta di potere in più questo è entrato in crisi e secondo me questo si risolve non con un federalismo esasperato ma solo ed esclusivamente con un buon decentramento con un buon principio di sussidiarietà che stabilisca qual è la funzione della periferia delle Autonomie locali rispetto allo Stato centrale
Ed è in questa tutta la validità della questione meridionale
Io sono rimasto colpito dalla relazione di Fazio
Per la prima volta evidenzia che la questione meridionale non è solo più una questione di credito
Non è solo più una questione di legalità non le sono più cari amici una questione di infrastrutture e anche e soprattutto una questione istituzionale dove per questione istituzionale si intende che la pubblica amministrazione non è solo più funzionali a garantire il diritto del cittadino
L'efficienza e la capacità di risposta non è solo più io funzionale ad ampliare lo spazio di cittadinanza ma è funzionale a un processo economico
Qui è il punto di svolta del mezzogiorno e della rivoluzione
Meridionale la pubblica amministrazione non è più lo sportello erogatore di finanziamenti ciò era funzionale rispetto alla vecchia casermetta
Ma non è più oggi funzionale rispetto alla proposta dei Rita oggi le istituzioni locali sono sempre più fattori strutturali di sviluppo economico io azzardo un parallelismo ministro Bassanini
è un fatto positivo che dal novantacinque ci siano state due rivoluzioni uno dal punto di vista economico e l'altro dal punto di vista istituzionale
Da una parte dell'Italia
Che ritiene giustamente non più trasferibile dall'alto e dal centro lo sviluppo
Ma uno sviluppo tutto avuto centrato tutto ha avuto propulsivo tutto a patto di concertazione fra istituzioni locali e parti imprenditoriali associazioni sindacale
E dall'altra lei che vara questa rivoluzione che avvicina sempre di più il momento della decisione al momento del cittadino con un controllo democratico
Vanno di pari passo il principio della sussidiarietà istituzionale e il principio dell'autogoverno e soprattutto dell'autoproduzione di verità guardiamoli patti territoriali in questa ottica cari amici
E allora ci renderemo conto che non è la questione dei cento miliardi o dei novanta
Ma è il tentativo di un'istituzione locale che si rende conto che non basta più per risolvere la questione meridionale fare bene il rattoppo delle strade provinciali
Ma si rende conto che misura tutta la sua ospite tutto il suo successo
Nella capacità di muovere insieme Corbelli imprenditore le associazioni sindacali un processo interrotto che ha bisogno di una risposta diversa rispetto al passato
Allora ci rendiamo conto come vedete Bassanini probabilmente mettono in condizione il Mezzogiorno di dare la vera risposta alla questione istituzionale
E in questo siete molto come Salvemini come Sturzo che riteneva che la vera sfida non era accentrando ma la vera sfida era per il periziando il potere e allora ministro Mancino a un errore commesso negli anni Ottanta del Governo per accondiscendenza
A questa complessità noi non risponderemo con il presidenzialismo
Io non sono uno che lo demonizza ma guardate quanto più diventa complessa in periferia la società quanto più si moltiplicano i centri di interesse i centri di decisioni tanto più è sbagliata la risposta
Pensando che un unico capo carismatico a Roma o a Milano possa risolvere il problema della complessità delle periferie e degli interessi per i tempi esattamente l'opposto
La risposta che lo Stato deve dare non il Governo per accondiscendente
Ma un governo che De Rita ama chiamare un governo dell'accompagnamento che le istituzioni accompagnano i soggetti locali in questo processo difficile di sviluppo
Alla ricerca di strategie alla ricerca identità alla ricerca di alleanze
E allora la sfida della complessità e del Mezzogiorno
Noi l'avremo vinta non con il capo carismatico del centro ma con il modello autonomistico in cui le Autonomie locali caro Presidente
Cercano di gestire lo sviluppo insieme cercando di accompagnare questi soggetti imprenditoriali lungo il difficile cammino di una riconquista di un ritardo ormai atavico
Io ringrazio l'avvocato Pennetta mi sono un po'commosso sui patti territoriali doveva do subito la parola al dottor Mario Bianchino segretario generale l'amministrazione provinciale di Avellino Hong essendo Coty Montoro Inferiore
Signore e signori convenuti
è un'occasione preziosa tenere un incontro con l'onorevole signor presidente del Senato senatore Nicola Mancino del signor ministro della Funzione pubblica onorevole Bassanini
Ed altre autorità che hanno profuso tanto tempo ed energie del loro impegno pubblico nella ricerca di una riforma adeguata in senso democratico dello Stato unitariamente inteso nelle sue vitali articolazioni territoriali
Anche per questo voglio ringraziare il presidente l'amministrazione provinciale di Avellino
Che si sono resi promotori di questa iniziativa
Per onorare questo appuntamento importante significativo nella nostra provincia ritengo di non poter dare spazio alla retorica io a discussioni di Udine teoretico che si fermano alla generalità delle questioni
E puntare sulle difficoltà che viviamo nell'attuale transizione che si aggravano allorché si legano ad ogni inutile ritardo determinato dall'inconsapevolezza e dalla strumentalità su quello che nasconde ogni momento di di circa di un nuovo ordine istituzionale
I testi del ministro Bassanini sul federalismo amministrativo
La delega al Governo a trasferire funzioni compiti alle Regioni agli enti locali
Riaprono in termini più metti il processo di riforma del sistema organizzativo dello Stato
Che nel nostro Paese ha già vissuto momenti di parziale novità il sufficienti a determinare una reale modernizzazione del Paese e più segnatamente del Mezzogiorno
Adeguata alla realtà degli apparati burocratici esistenti alla necessità di trasferimento i poteri reali ai soggetti deputati ad esercitarli
Il federalismo nel nostro Paese è una necessità non procrastinabile
Che deve vivere nella coscienza nazionale nel segno del rafforzamento dell'unità e non per l'utilizzo di laceranti nuove opportunità di alcune aree geografiche rispetto ad altre il federalismo italiano lo fu non esaltare l'elemento tipico della storia della struttura istituzionale del nostro Paese i comuni la tradizione municipale istigare presente radicato nel nostro Paese ed il ruolo dei Comuni in questo contesto deve essere esaltato
Non appare adeguata l'idea che lo Stato unitario si articoli regioni e che poi questi si articolano in Provincia e Comune
è auspicabile una definizione di pari dignità costituzionale fra tutti i soggetti istituzionali che rappresento la sovranità nazionale Comuni Province Regioni e Stato centrale
Prefigurare un federalismo nel quale le regioni federate rappresentino lo Stato nazionale e le comunità locali federate
L'articolazione delle regioni può essere sbagliato
Meglio immaginare un federalismo equilibrato di tipo cooperativo basato sul principio di sussidiarietà inteso nella forma più completa possibile sussidiarietà vuol dire pari dignità costituzionale
Lo Stato è l'espressione dell'unità nazionale e le Regioni le Province e i Comuni sono gli enti esponenziali delle rispettive comunità territoriale
Un elemento importante dell'articolazione del sistema Italia potrà essere il livello provinciale
Le Province possono avere il governo dell'area vasta
Quindi una serie di competenze riguardanti specificamente il concetto di area della dimensione delle piccole e medie realtà che possono diventare un elemento importante anche per quanto riguarda il decentramento amministrativo
Ritengo che il principio della stabilità dei governi quello centrale e quello periferico sia la prima delle questioni da affrontare
Non può attuarsi una forma accentuata di federalismo e di autonomia Isma'senza rafforzare e rendere più stabile l'esecutivo come non può rafforzasse l'esecutivo senza pensare a un pasto decentramento di potere per evitare rischi di carattere autoritario
Abbiamo già vissuto il periodo storico della lunga instabilità e dello squilibrio istituzionale
Con la Costituzione repubblicana fu costituito uno stato di ordinamento regionale e poi si impiegò a venti anni per tentare un'attuazione
Non è stato solamente una questione di ritardo
Il problema va ricercato nel fatto che non ci sono stati momenti autentici di discontinuità nel lento processo riformatore
Per cui si è presto ricostituito uno Stato fortemente centralistico ed al momento dell'istituzione delle Regioni queste sono apparse come un corpo estraneo
Che si inseriva in un tipo di Stato che era dato ed aveva affermato già una sua logica ad un suo equilibrio
Sono fortemente preoccupato
Della possibilità del ripetersi di questa esperienza
Per cui ritengo che la riforma vada condotta contestualmente nelle due direzioni stanato ed autonomia locale
Il nostro Paese estremamente differenziato
E dobbiamo stare dentro questa caratteristica tenendo conto dei territori e delle popolazioni
Queste sono ricchezze del nostro Paese e della nostra storia che conducono all'unità e non alla separazione
Bisogna evitare la sovrapposizione dei vari livelli di autonomia
Che avrebbero come naturale conseguenza un neo centralismo di parte regionale
La preoccupazione è che a questo ordinamento piramidale che tutti vogliamo modificare si sostituiscano venti piramide più piccole
Non si deve pensare che il soggetto dell'autonomia Comune e Provincia una volta lasciato libero svincolato da controlli assurdi e soffocante soffocanti posta sbagliate
Ritengo vada rigettato fermamente il concetto di tutela
I Comuni e le Province non possono essere organi sotto tutela di chicchessia il controllo generalizzato dei loro atti rappresentava un'oggettiva ingerenza nelle decisioni concernenti l'autonomia comunale e provinciale
E una sostanziale modifica è un primo fatto positivo
Peraltro i sindaci di presidente la Provincia sono sempre soggette alle leggi amministrative a quelle contabili e al limite a quelle penali qualora dei travagli
Esistono temi e questioni urgenti ed esterne due testi Bassanini
Mi riferisco alla riforma amministrativa e al funzionamento quotidiano della macchina amministrativo abbiamo troppe leggi signor ministro
E bisognerebbe lavorare per toglierne tante veramente inutili per formare i testi unici semplici e per materia
Occorre lavorare per creare una coscienza pubblica e lavorativa nella pubblica amministrazione
Affermando la cultura del risultato e ponendo fine alla logica assurda degli atti quale mero fatto cartolare
Ecco perché anche la questione del segretario comunale diventa un falso problema rispetto all'impellenza della riqualificazione del personale nella direzione della cultura del risultato
Tra l'altro non serve creare martiri nella burocrazia
Il problema specifico è di ordine funzionale il regime dei controlli residuali esistente è ancora per certi aspetti opprimente per l'attività di governo e adesso non corrisponde un potere reale esercitabili in modo semplice e chiaro
Da chi è portatore dell'unico vero potere quello che risiede nella volontà popolare
I rapporti interorganicità dovranno subito essere definiti con atti semplici di attuazione di questa importante legge la centoventisette in maniera direzionale forse signor ministro servono ancora regolamenti per dire come deve comportarsi la burocrazia per l'assolvimento dei propri doveri al suo interno nei confronti del cittadino
Sono sicuramente utili corsi di formazione e qualificazione del personale ma quanto costano
Perché non attivare la prima delle riforme necessarie nella pubblica amministrazione che è quella della coscienza pubblica del servizio
Che non deve appartenere alla responsabilità soggettiva ma deve essere patrimonio pubblico diffuso aprendo una fase nuova di riqualificazione istituzionale
Che trasformi tante burocrazie
Da piatta promanazione del potere tradizionale inconsapevole volano della necessaria crescita culturale del Paese che sta fuori dai palazzi aspetta senza cedere ulteriori sconti temporali
In uno Stato federale equilibrato non è concepibile una visione gerarchica tra i livelli istituzionali
Le Regioni attualmente sono il frutto di una inutile sovrapposizione
Le Regioni devono assolvere a funzioni di legislazione di programmazione mentre la gestione amministrativa spetta ai Comuni e tra queste funzioni la distinzione deve essere netta
La riforma in senso federale dello Stato deve puntare a fare delle sue cellule vitali gli enti locali dei soggetti pubblici competitivi nell'erogazione dei servizi efficienti
E qualitativamente capaci di percepire i bisogni in una società che si è notevolmente trasformata
E di orientare in una impellente dimensione umana una logica di sviluppo complessivo e di crescita economica
L'istruzione iniziale costituisce solo una componente dal processo di accumulazione del capitale umano
Processo che deve protrarsi per tutto l'arco della vita
Il nuovo concetto di Società dell'apprendimento rafforzerà la competitività le strutture dall'approvazione si trasformano in modo talmente rapido da richiedere una maggiore flessibilità dei ruoli lavorativi
Il loro adeguamento non riguarda solo i disoccupati ma deve riguardare quote sempre maggiori della popolazione adulta questo ancora oggi non è possibile attuarlo nella pubblica amministrazione perché i poteri reali quelli derivanti dalla volontà popolare non possono far leva su strumenti conosciuti per funzionalità e cultura produttiva si rischia di favorire la cultura del cambiamento senso che adesso si dia veramente luogo è questo il rischio che si corre quello di non adeguare la realtà amministrativa alla domanda della società
Se ci si affida alle sole forze del mercato si ottiene una versione debole della società dell'apprendimento ne è un'economia sana può essere basata solo su isole di eccellenza
La capacità della struttura pubblica è alta e qualificata se riesce ad orientare e definire i termini dello sviluppo sottraendo alla spietata logica del mercato la creazione dei bisogni di massa
Questa grande scommessa della società moderna in uno stato equilibrato nella sua organizzazione è vitale per la formazione della stessa dimensione umana dei ritmi della vita
Ecco perché credo in atti di vera discontinuità
Che portino la riforma dello Stato al di fuori del processo avviato che pure tante amarezze ha creato e crea in quando sono impegnati nei ruoli pubblici nei diversi livelli istituzionali
è necessario creare e lo può fare solamente un soggetto pubblico autorevole e credibile nel Mezzogiorno
Un'alleanza fra mondo del lavoro mondo della cultura intelligenza sociale e quel mondo dell'imprenditoria aperto e sensibile alle ragioni della modernizzazione e di una integrazione europea che non sia subalterna
La crisi sta la crisi che si vive non riguarda solo il cambiamento delle regole e dei meccanismi di funzionamento dalla cosa pubblica
Il vero problema è quello di un nuovo spirito pubblico
Il nostro sistema purtroppo è strutturalmente resistenti a forme di cambiamento incisive e sostanziali del modo di essere della pubblica amministrazione
è una realtà
Però noi siamo impegnati a modificarla ma dobbiamo necessariamente tener conto di questo fatto per queste ragioni non può accusarsi alcun ritardo nell'azione ulteriore di riforma delle istituzioni
Pura avviati con legge significative di rinnovamento
Va bene la ringrazio ovviamente anche il dottore biondino do subito
La parola al dottor Alfonso Angelo come vi ho detto Presidente l'amministrazione provinciale di Salerno che ringrazio per la sua presenza
Veloce
Aveva esordito anche io con una battuta sul microfono perché sono abituato per caricarmi a parlare impiega invece seduto mi sento abbastanza costretto poi preceduto dal collega Anzalone
Che ringrazio per per l'invito che aveva destinato microfono non funzionante quindi cerco di di venire subito al dunque perché legittima l'attesa delle testimonianze
Finali così autorevoli saluto innanzitutto signor presidente del Senato il signor ministro della funzione pubblica
Credo che sia
Importante questo appuntamento di oggi perché ci consente di fare un punto sulla situazione di ascoltare dalla viva voce dell'artefice di questa importante riforma delle considerazioni
Certamente attese
Tutto il processo di snellimento dell'attività amministrativa dei procedimenti di decisione e di controllo
Era estremamente atteso da parte degli enti locali
In questi giorni ultimi abbiamo vissuto come Province in particolare una condizione di grave disagio che poi felicemente fortunatamente abbiamo superato c'è stato un momento nel quale ne faceva in qualche modo scendo il segretario generale
Della provincia di Avellino che stato dice il momento nel quale si è temuto che in capo alle Province venissero a mancare le cosiddette garanzie costituzionali quando cioè si è parlato della organizzazione della forma stato qualcuno aveva improvvisamente direi un po'inopinatamente tentato di ridurre il ruolo delle Province al rango di un ente strumentale della Regione ritengo al di là di una reazione certamente giustificata da parte delle province d'Italia che sarebbe stato veramente un errore impostare in questo modo il ragionamento di alcune risposte delle abbiamo proprio dall'impianto normativo più recente è anche connesso alle due leggi Bassanini
L'esaltazione in qualche modo del ruolo della funzione della provincia soprattutto su questo è per pochi momenti vorrei soffermarmi come punto nodale nell'ordinamento delle autonomie locali
Come entità cioè in grado di rappresentare quel momento di collegamento
E anche di servizio ai Comuni soprattutto ai più piccoli comuni di collegamento poi con la Regione con lo Stato con il governo
Credo che in questo ci può aiutare anche una parte diciamo del titolo della riflessione di oggi
Quando ci si sofferma sul federalismo mezzogiorno e sviluppo vorrei riferirmi più che altro alla terza parola quella dello sviluppo per cercare di definire proprio attraverso le Province una funzione alta che esse possono esercitare come stanno esercitando in funzione dello sviluppo
è stato fatto più volte scendo nel corso degli interventi precedenti per esempio lo strumento dei patti territoriali
Uno strumento che ha visto anche in questo territorio complessivamente della Regione Campania
Il collega Anzalone con la provincia d'Avellino noi a Salerno abbiamo cercato di restituire alla Provincia questo ruolo propulsore ed ordinatore di quello che può essere il modello di sviluppo del territorio quel modello di sviluppo che procede per politiche concertative che ha la capacità di far salire dal basso determinate esigenze di coniugare tra loro più momenti di porre in relazione Inda interlocuzione gli enti locali con il mondo dell'imprenditoria con le forze sociali con il mondo del sindacato ciascuno perché ridisegni il proprio ruolo e vada a definire anche quello dell'altro tutti insieme perché individuino un modello di sviluppo che sia capace di raccordarsi alle esigenze e alle reali vocazioni del territorio quindi una politica di sviluppo che sappia salire dal basso che sappia anche innestarsi in un ragionamento più ampio
Che vita più e meglio riferito all'area vasta alla quale la Provincia deve saperla presiedere proprio come organismo che sia in grado di concertare lo sviluppo che sia in grado anche di pianificare lo sviluppo noi abbiamo inteso in questo senso come province l'occasione che la centoquarantadue ci ha fornito con l'articolo quindici affidando proprio a questi enti il compito della pianificazione territoriale il Piano territoriale di coordinamento provinciale
Noi l'abbiamo inteso più che come uno strumento di riordino urbanistico
Più che come una sorta di piano regolatore dei piani regolatori
Come un momento invece di sviluppo socio economico allora saper mettere insieme questi pezzi del ragionamento può servirci ancora una volta se ce ne fosse necessità
Ad esaltare il ruolo la funzione dall'ente Provincia a collocarlo nella giusta posizione di centralità all'interno dell'ordinamento delle Autonomie locali
E del resto anche quando qualche altro faceva riferimento mi pare il collega Pennetta all'elezione diretta del presidente della Provincia
Sì ecco nel momento in cui mi pare facesse un colorito esempio della Ferrari e di Schumacher verso nel momento in cui
Si è deciso
Credo sapientemente
Di dare agli enti locali stabilità governabilità certezza di riferimenti ma anche una nuova credibilità una nuova visibilità attraverso un azione che poi deve essere tanto più incisiva quanto più sia stabile e il Governo
Dell'ente locale lo si è fatto attraverso una legge che ha fissato l'elezione diretta del sindaco come del presidente della Provincia
E allora
Attraverso questo momento forte di presenza si deve essere in grado di esercitare poi a livello amministrativo quella funzione cioè di dotare questi enti di una funzionalità che probabilmente fino ad oggi hanno avuto piuttosto limitata ecco perché per tanto tempo per anni addirittura gli amministratori locali hanno invocato un processo di semplificazione amministrativo
Ed oggi non possono che salutare con grande favore anche con una con una sorta come dire di tensione ideale di preoccupazione nella migliore accezione in questi termini queste nuove leggi
Le quali vanno appunto nella direzione della semplificazione da una parte io direi
Semplificano il rapporto verso le amministrazioni da questo profilo vorrei sotto questo profilo vorrei sottolineare tutto quello che riguarda la materia di organizzazione degli uffici e del personale anche la fissazione di poteri in capo al consiglio o all'esecutivo asseconda
Delle questioni con un rischio per la verità con un rischio
Dal quale intelligentemente dobbiamo sapere salvaguardare i nostri enti il rischio che si approfondisca in qualche modo è sempre di più una sorta di separatezza
Tra l'organo assembleare quello esecutivo rischio che va certamente fugato rischio che era presente già con il precedente impianto normativo e che deve comunque tenerci band allerta rispetto a questa tensione che poi fatalmente si crea all'interno delle assemblee nel momento in cui si accentua sempre di più ed esclusivamente io aggiungo per ragioni funzionali e per ragioni relative alla responsabilità
Dell'organo esecutivo che ha la appunto il il compito di svolge nell'azione di governo di un ente ecco nel momento in cui si accentua questa separatezza cioè in qualche modo qualche rischio tutto sta a sapere interpretare intelligentemente questo segnale quindi ricevo due categorie se si volesse semplificare una quella della semplificazione verso le amministrazioni l'altra grande categoria di norme che semplifica verso il cittadino
E allora le norme sulla documentazione amministrativa alle norme in materia di stato civile di certificazione anagrafica e quanto altro non mi soffermerò naturalmente rivolgendomi ad una platea prevalentemente costituita da addetti ai lavori e da specialisti non do mi soffermerò certamente nella elencazione di questi provvedimenti dico soltanto che c'è
Chiaro un immediato o miglioramento della funzionalità
Del delle amministrazioni locali delle amministrazioni sia centrali che periferiche nonché del sistema degli enti territoriali attraverso l'introduzione di queste di queste nuove norme ecco anche nel momento in cui si pone l'accento sulla questione dei controlli
Io credo ed è stato anche qui efficacemente riferito da altri relatori io credo che si svolga un'opera certamente meritoria dal passo con i tempi per troppo tempo
Anche se il tempo del quale io parlo si riferisce a soli due anni di questo primo spezzone di consiliatura amministrativa ma per troppo tempo abbiamo subito
Una sorta di esercizio strumentale
E poi ti dico
Del potere di controllo da parte dei Coreco questo devo dirlo molto poco equilibrato molto spesso poco
Equilibrato
In nella regione Campania
E credo che attendevamo anche per questa ragione
Un momento che restituisse la parola al cittadino che fosse anche la conseguenza di tutti i presupposti normativi che sono stati in qualche modo incardinati nella precedente normativa
Ora quando parliamo del programma elettorale
Ne parliamo poi del programma di governo di un ente e che è il primo strumento di controllo nelle mani del cittadino quando parliamo del diritto di accesso
All'atto amministrativo di tutti i problemi connessi alla trasparenza della duecento
Quarantuno proprio l'altro giorno abbiamo celebrato con l'intervento di grandi personalità del mondo giuridico ed istituzionale un convegno sulla trasparenza della pubblica amministrazione
Presso la Provincia di Salerno il relatore di base è stato il professor Feliciano Benvenuti
E credo che di queste cose anche abbiamo bisogno per porle noi amministrazioni provinciali all'attenzione dei sindaci degli amministratori locali dei piccoli comuni
Soprattutto per offrire anche questo strumento
Di servizio attraverso queste riflessioni in un tempo nel quale c'è bisogno di questi approfondimenti per riqualificare la classe dirigente rispetto al tutto il nuovo Processo
Di carattere normativo ed ordinamentale che si sta facendo
Strada nel paese che trova questo momento di grande sottolineature ed esaltazione
Attraverso il complesso di norme che va sotto il nome di leggi Bassanini e poi ancora come strumento di controllo delle mani del cittadino come momento cioè utile ad accorciare sempre più le distanze che per troppo tempo sono esistite tra il cittadino e l'istituzione il controllo di gestione allora se ci sono questi strumenti ed altri ancora perché tenere in vita un Coreco che non sì soffermi soltanto come invece finalmente Bassanini disporre alla ad un esercizio di controllo relativo a materie estremamente limitate
Ad
Determinati atti del Consiglio che restano sottoposti a questo controllo e che riguardano gli statuti regolamenti di competenza del Consiglio e poche altre cose naturalmente gli strumenti contabili i bilanci annuali e pluriennali
E ovviamente i conti consuntivi ma la eliminazione del controllo sugli atti della Giunta in luogo invece di tutto questo complesso di strumenti che il cittadino ha a disposizione per potere arrivare
Al
Ad esercitare attivamente il controllo è realmente ad esercitare quel diritto di partecipazione quella forma di protagonismo da Volta in questa stessa aula il presidente Mancino disse che del il il potere bisogna avvicinarlo il più possibile al cittadino perché possa poi realmente esercitare questo diritto di partecipazione è profondamente vero ed è stato ripreso questo concetto anche oggi molto utilmente credo che felicemente viaggiamo in questa direzione vorrei spendere una parola semplicemente conclusiva per la questione molto spesso di battuta perché qualche volta anche posta in modo secondo me errato relativa alla posizione dei segretari generali né ci siamo preoccupati dicono voi per individuare l'Unione delle Province d'Italia
O l'onore di sedere del dell'ufficio di presidenza dell'UPI e abbiamo tra l'altro articolato recentemente di concerto con le altre associazioni dell'ANCI e dell'Uncem un documento articolato in alcuni punti
Rivolto alla signor ministro della funzione pubblica con cui abbiamo cercato
Di
Indicare alcuni caratteri requisiti
Lungo i quali si dovrà articolare il processo successivo quello che governerà in qualche modo è e che dovrà preoccuparsi in qualche modo di mantenere una unitarietà una organicità
Una coerenza rispetto al all'intero processo di attuazione
Del delle norme contenute Bassanini ecco dicevo per la questione del segretario generale
Noi eravamo preoccupati comuni e province
Di raggiungere rispetto alla definizione del ruolo e dei compiti dei segretari generali sostanzialmente due obiettivi da un lato la rottura di quel collegamento tra il segretario generale del ministero dell'Interno
Che invece oggi si esplicita attraverso il collegamento e la dipendenza funzionale dei segretari dal capo dell'amministrazione dall'altro la trasformazione del ruolo
Da garante della legittimità e coordinatore
Dei dirigenti
A consulente dell'amministrazione in ordine alla legittimità è soltanto eventualmente dirigente generale con con compiti di coordinamento ecco io ritengo che rispetto a queste innovazioni
Rispetto ad innovazioni talmente direi epocali per cui finalmente possiamo noi i pubblici amministratori scegliere direttamente anche se per periodi di tempo determinati alcuni determinati i nostri collaboratori credo che se si intende il federalismo come una parola articolata alla a traverso la quale si possa puntare appunto ad una migliore distribuzione dei poteri e delle funzioni all'interno dei diversi
Organismi beh credo che siamo sicuramente andando verso una grande innovazione che non è soltanto dovuta
Come dire alla sensibilità e alla lungimiranza di chi ha saputo tradurre questa condizione di bisogno che serpeggiava da troppo tempo delle Autonomie locali in provvedimenti legislativi ma la capacità nostra e per un verso come amministratori locali e del Governo per l'altra si misurerà soprattutto nel momento in cui dovremo andare rapidamente all'attuazione di queste norme dovremo cercare di rendere sempre meno
Strumentali certe iniziative c'è un grande pericolo che io francamente vedo nella nel momento presente quello di passare e lo diciamo spesso delle nostre riunioni dei nostri convegni
Da un centralismo dello Stato ad una sorta di neocentralismo regionale
Ecco di da questo pericolo non soltanto pensando ad un quadro di riferimento interno quello che viviamo quotidianamente nella regione Campania ma ad un problema istituzionale più complessivo e generale
Da questo pericolo io
Vorrei che ci salva guardassimo pur tenendo in grande considerazione tutta l'articolazione delle Autonomie locali ma sempre pensando alle Autonomie locali
Come ha ad enti che abbiano ciascuno la propria dignità e ciascuno pari dignità rispetto a quell'altro UI per questa ragione io dico noi amministratori locali anche della Campania in una zona nella quale soffriamo particolarmente
Momenti
Di disagio per i problemi ben noti connessi Allo sviluppo alla disoccupazione ma in cui diamo quotidianamente conto del nostro operato per cercare di sconfiggere queste queste grosse resistenze di operare il riscatto che le nostre popolazioni attendono da troppo tempo per questo noi guardiamo con grandissima attenzione al processo che è in atto e ci impegniamo dal dai nostri enti a governarli nel nostro piccolo con la migliore e possibile sensibilità
Pene signore siamo arrivati agli interventi conclusivi io
Mi permetterei non perché siamo in un clima di rilassatezza dionisiaca ma insomma un po'il strazio un
Il calore la stanchezza c'è
Di richiamare la vostra attenzione
In un'ora un'ora e mezzo siamo realisti ce la caviamo
Do subito la parola al professore Franco Gaetano Scoca ordinario di Diritto amministrativo della LUISS al quale seguirà credo sia molto atteso l'intervento del ministro Bassanini
Io parlerò ovviamente da tecnico perché questa è la mia qualifica
E quindi diciamo pur conoscendo il ministro Bassanini da ventisette anni da quando cioè entrambi andavamo su e giù per i corridoi del ministero del Tesoro quando si preparava la legge che poi fu detta la legge sulla casa
Non posso fare il processo di beatificazione
Cioè non posso dire per esempio come ha detto Pennetta che le Bassanini stanno altri vitto pubblico come il Codice civile al diritto privato questo ovviamente non significa che non siano leggi importanti
Sono leggi molto importanti con i loro pregi e i loro difetti anzi direi che c'è una legge importante che la cinquantanove
Dove c'è uno schizzo effettivamente per linee generali di un quadro complessivo dell'amministrazione
E poi c'è macchie di colore
Ti completamento del quadro nella legge centoventisette che probabilmente non hanno la stessa organicità che alla legge
Cinquantanove
E visto che siamo in questo clima di pregi e difetti cominciamo con un difetto
La tecnica legislativa
E qui mi riferisco ovviamente soprattutto all'ultimo articolo della legge centoventisette l'articolo diciassette che contiene circa un centinaio di commi
In cui si parla di tutto si parla delle conferenze dei servizi si parla del Consiglio di Stato si parla della magistratura si parla del controllo sugli atti
Si parla del segretario dei comuni si parla del direttore generale e così via
E questa è la tecnica legislativa delle finanziarie
Cioè esattamente il contrario di quello che e viceversa richiamava come un fatto essenziale della tecnica legislativa
Il dottor Bianchi no e cioè quello di a vere dei corpi legislativi che siano semplici e costruiti per materia
Naturalmente questo non è un appunto al ministro ovviamente però devo dire che i rapporti tra governo e parlamento risultano in qualche modo modificati
Se all'attenzione del Parlamento all'approvazione del Parlamento si porta un unico articolo qui qui dentro c'è di tutto
Cioè evidentemente le assemblee parlamentari non possono dare un giudizio separato per singoli argomenti ma devono avere per forza un giudizio unico
Vediamo un po'in che cosa consiste queste queste due leggi Bassanini soprattutto la prima io direi che ci sono quattro filoni fondamentali
Cioè la promozione delle autonomie locali
Cioè la riorganizzazione dell'amministrazione centrale
Cioè la semplificazione dell'azione amministrativa e la delegificazione
E poi soprattutto nella centoventisette ma non solo in essa c'è un consistente contributo al riordinamento degli enti territoriali minori cioè in particolare comuni e provinciale
Ora è chiaro che il primo filone quello più importante su cui si sono soffermati gli oratori che mi hanno preceduto ed è certamente un disegno ambizioso
è un disegno che precorre la riforma costituzionale poi vedremo che pone anche dei problemi di costituzionalità cioè viene raffigurata
Immaginata schizzata perché poi come vedremo la riforma non è fatta dalla legge ma sarà fatta dai decreti delegati dei regolamenti che vengono previsti
E sono il numero notevole viene prefigurato un modello di organizzazione amministrativa che è profondamente diverso da quello tradizionale l'ha detto già Pennetta noi siamo passati dal centralismo inteso in senso rigoroso
Poi a un centralismo moderato dal centralismo moderato siamo passati a un policentrismo anch'esso moderato adesso viceversa si tende a passare da un policentrismo motivato a un policentrismo che potremmo ritenere un policentrismo spinto io non mi pongo il problema se qui si passa dallo Stato regionale allo Stato federale
In realtà quello che è importante rilevare e che le Regioni e gli enti locali saranno a tributari ti funzioni amministrative le funzioni normative le funzioni Thuile EDGE restano almeno per il momento e d'altronde non poteva che essere così allo Stato centrale e quindi ci sarà un apparato burocratico periferico ma un apparato normativo che resta ancora un apparato centrale
In una situazione di questo genere certamente non si può parlare di Stato federale bisogna continuare a parlare di uno stato semplicemente decentrata
Il decentramento avviene attraverso due operazioni diverse cioè c'è un conferimento
Insisto nel sottolineare la parola conferimento perché è una parola che non si trova nei precedenti testi legislativi e non si trova nella Costituzione
Ma è un termine generico che viene usato
Espressamente viene detto nell'articolo uno della legge cinquantanove per intendere cose diverse
Cioè può essere un trasferimento di funzioni una delega di funzioni o attribuzione di funzione nuova agli enti minori agli enti territoriali minori
Ora accanto a questo con ferimento costituisce la prima operazione di funzioni dello Stato
Che possono esca è un conferimento che va sia le regioni sia agli enti locali c'è poi un conferimento nelle materie di competenza legislativa dell'ENEL della regione di fare Matei elencate nell'articolo centodiciassette
Ti funzioni regionali agli enti locali quindi c'è un decentramento statale è un decentramento regionale questo mi sembra molto importante per evitare quello che Squinzi è ritenuto un pericolo e cioè il regionalismo
Cioè la la scena di una centralità regionale in realtà a me sembra che viene fatta una volta ancora in modo molto più organico ovviamente di quanto fu fatta nel settantasette la stessa operazione che fu fatta con il PPR
Seicentosedici
E non per caso il ministro Bassanini è stato uno degli autori
Della legge o per lo meno a un membro della Commissione Gianni
è esattamente questo è il punto A ma con le stesse armi torna sul luogo del delitto
E lì c'è stato effettivamente le regioni sono state by passata se noi andiamo a leggere e il DPR seicentosedici ma non è vero che c'è stato un forte una forte attribuzione di funzioni alle Regioni
è vero viceversa che sono s'è stata esaltata stato esaltato il ruolo proprio degli Enti mio in particolare ovviamente dei Comuni perché allora
La Provincia era ancora in quel limbo lo si sapeva
Se dovessi addirittura sopravvivere osé dovesse essere soppressa è esattamente la stessa cosa si fa adesso cioè non c'è un pericolo di centralismo regionale
Il principio di sussidiarietà che l'unico principio vero su cui si fonda il decentramento tutti gli altri sono numerosi che sono elencati per i vari articoli del legge cinquantanove sono dei principi che fanno da cornice
Al principio di sussidiarietà l'ha detto Pennetta che cos'è il principio di sussidiarietà le decisioni vanno prese a livello che più piccino al cittadino questo che significa che siccome il principio di sussidiarietà è quello che deve ispirare il conferimento
Diffusione
Sì alle regioni sia agli enti locali
è evidente che tutte le funzioni che possono essere svolte a livello locale saranno dovranno essere attribuite appunto alle al ai livelli locali cioè al Comune alla Provincia e non dovranno viceversa essere conferite alla Regione
Anche le funzioni regionali dovranno essere conferite agli enti locali questo naturalmente
Nelle aspirazioni della legge questo fatto non è avvenuto ne ha seguito della Costituzione ne ha seguito del DPR seicentosedici del settantasette
Se andiamo a rileggere l'articolo centodiciassette e centodiciotto della Costituzione la Regione viene individuata come un ente di normazione di programmazione ma non un ente operativo anzi tutte le funzioni della Regione avrebbero dovuto essere esercitate tramite i Comuni e le Province o la ragione avrebbe dovuto avvalersi degli uffici dei Comuni e delle Province
Appena sono state istituite le regioni sono dotate di un'ampia burocrazia
Hanno ritenuto più utile e probabilmente sul piano politico e più utile esercitare loro in prima persona queste funzioni anziché limitarsi a scrivere le norme e a formare i programmi di sviluppo
Un elemento positivo di questa riforma e che forse per la prima volta non ci si limita al conferimento delle funzioni
Ma sì da non sto spazio al contemporaneo
Conferimento
I mezzi finanziari e di personale
Ora questa è stata sempre una pecca delle nostre riforme amministrative ti fanno riforme per trasferire funzioni ma ci si dimentica e poi le funzioni possono essere esercitate
Soltanto se c'è personale preparato personale che già ha fatto quel mestiere
E adeguate mezzi finanziari
Una riforma che voglia essere una riforma efficace della pubblica amministrazione non può essere altro che una riforma formale globale cioè non può altro che considerare insieme tutti gli aspetti quindi sia gli obiettivi sia soprattutto i mezzi per raggiungerle
Presto
Nuovo disegno costituzionale questo decentramento spinto corrisponde al disegno costituzionale
Ci sono cioè dei problemi di costituzionalità in questa vicenda
è chiaro che se fosse passata la Bicamerale problema non si porrebbe ma alla Bicamerale ancora non ha dato i suoi frutti quindi problema da vedere oggi
Che cosa succede
Ci sono due profili che secondo me vanno analizzati esiste un disegno o un uomo ho una posizione della pubblica amministrazione
Che sia cogente nel disegno costituzionale
Questo è il primo profilo il secondo è questo esiste un disegno della regione in particolare
Nella carta costituzionale che possa confliggere con quello che esce fuori dalla dalle tredici Bassanini
Sul primo profilo io devo dire che non c'è un condizionamento costituzionale
Anzi
Professor Nigro che purtroppo ci ha lasciato
A
Direi con molta acutezza
Osservato che nella nostra Costituzione ci sono ben tre disegni Pete pubblica amministrazione
Tra i disegni che sono anche confliggenti tra di loro per esempio la pubblica amministrazione come apparato esecutivo del Governo
O la pubblica amministrazione che esce dal principio di imparzialità e quindi si contrappone al all'apparato di governo che per sua per sua natura
Per la funzione che esercita non può essere una non può esercitare una funzione imparziale o neutrale mentre invece la pubblica amministrazione dovrebbe essere un apparato neutrale
Ecco siccome non abbiamo un disegno costituzionale cogente di pubblica amministrazione ma anzi abbiamo delle norme costituzionali che sembrano configurare
Un disegno generale di pubblica amministrazione in sé contraddittorio noi non possiamo dire che ci siano problemi costituzionali sa sotto questo profilo probabilmente il problema non è così semplice quando si esaminano gli articoli centodiciassette e centodiciotto della Costituzione a proposito della regione
Quale il principio del primo comma dell'articolo centodiciotto
Spettano alla Regione le funzioni amministrative per le materie elencate nel precedente articolo
Cioè le stesse materie in cui la Regione ha potestà legislativa quindi c'è il principio di corrispondenza tra funzioni legislative e funzioni amministrativa
è vero che il secondo comma dell'articolo centodiciotto stabilisce che lo Stato può con legge delegare alla Regione l'esercizio di altre funzioni amministrative
Ma proprio qui viene in rilievo l'uso del termine conferimento
Se fosse stato usato il termine delega probabilmente problemi non ne sarebbero sorti
Perché quello che succede nella legge Bassanini e che comunque alla Regione potrebbero venire assegnati compiti amministrativi che fuoriescono dalle materie di cui all'articolo centodiciassette della Costituzione
Ma non semplicemente attraverso delle anche attraverso un vero e proprio trasferimento che a questo punto potrebbe confliggere convertiti al tifo centodiciassette e centodiciotto della Costituzione
Bassanini o costituzionalista certamente questo problema
Se l'ho il posto ma Bassanini o un ministro uno uomo politico essa che comunque anche se il problema ci fosse non sarebbe drammatico
Perché o viene riformata la Costituzione o comunque la nostra Corte costituzionale che è abituata a fare salti mortali lo faremo anche in questo caso non è una valutazione negativa della corte costituzionale piccolo che quello che Enzo
Quello che mi sembra importante è che questo disegno di riorganizzazione delle funzioni ai diversi livelli di governo comporterà finalmente la necessità di fare una scelta che fino adesso è stata sempre rinviata
Qual è l'ente intermedio
Noi abbiamo gli enti di base che sono i comuni abbiamo poi le regioni e lo Stato ma qual è l'ente intermedio
E la Provincia dovrà essere la Provincia certo in questa sede dobbiamo essere dobbiamo dire che sarà la Provincia perché altrimenti i due presidenti presenti potrebbero aver se ne ha a male a potrebbe anche non essere
In realtà però questa incertezza che dura dall'inizio degli anni settanta
Ricordate il vecchio la Malfa quando gridava contro le Province voleva l'abolizione delle Province finalmente dovrà essere risolto ci dovranno dire non soltanto quale l'ente intermedi chiamaci dovranno raffigurare l'ente intermedio stabilire sì sarà esso la Provincia non sarei sorpreso a quali compiti soprattutto programmatori potrà avere questo questo questo ente interventi
Pensiamo soltanto al territorio
Al governo del territorio alla pianificazione territoriale
Ci sono regioni che hanno affidato tutto alle Province sono altre regioni che hanno mantenuto i poteri di pianificazione ci sono regioni che addirittura hanno scavalcato perfino le Province hanno dato lo stessa possibilità non soltanto di adottare
Ma anche di approvare i piani regolatori al ai comuni ecco il queste non sono cose che non incidono sul modo come vengono fatti i piani i piani urbanistici solo cose che cito enormemente perché è chiaro che il Comune ha un'attenzione privilegiata per i centri abitati così come è chiaro che le Province hanno una attenzione probabilmente privilegiata viceversa per gli spazi intermedi tra i centri abitati ma allora appunto bisogna vedere in quale moto possa essere configurato il processo di pianificazione per arrivare a una pianificazione equilibrato
E questo è un elemento estremamente importante che non entra direttamente con i Passerini perché nel frattempo si sta rifacendo anche una legge urbanistica ma che deve essere tenuto presente
Perché altrimenti il disegno che appare razionale al momento potrebbe perdere questa razionalità
Che attualmente le riconosciamo
Ci sono poi degli aspetti problematici
Vediamo un po'quale può essere la effettiva consistenza del decentramento statale
Anzitutto ci sono delle esclusioni dal decentramento ci sono i commi tre quattro e cinque e sei dell'articolo uno che contengono una serie non non non non non non inconsistente di esclusione
Sono tutte effettivamente ragionata
Sono tutte indispensabili
Ci sono poi ben centododici regolamenti che devono essere approvate in base all'articolo venti della cinquantanove anche questo rientra in quello che dicevo prima cioè tutta l'attività normativa resta allo Stato
Quindi e una decentramento amministrativo ma non è un decentramento completa il Comune non potrà farsi i suoi regolamenti se non attuativi di quelli fatti dal dal dallo Stato
Non potranno cioè amministrare come intende fare l'unità e amministrare secondo le regole sostanziali e procedurali che saranno stabilite dallo Stato
C'è ancora la disciplina del pubblico impiego
Che non è commessa agli enti datori di lavoro ma è riservata allo stato anzi all'Agenzia che se ne occupa in in
Ormai da qualche anno
Su un punto mi vorrei soffermare
Si dice
Al quarto comma
Dell'articolo uno della legge cinquantanove sono esclusi dal conferimento di funzioni statali a Regioni ed enti locali tra le altre cose
I compiti di regolazione e controllo già attribuiti con legge statale
Ad apposite autorità indipendenti che io sappia è la prima volta che è un testo legislativo si usa questa locuzione autorità indipendenti
Ma nessuno sa quali sono le autorità indipendenti a quali ci si è voluto riferire
Alla Consob all'autorità Antitrust ai vari garanti o anche alle varie agenzie che ci sono e secondo la dottrina
Ci sono delle opinioni diversissime perché alcuni ritengono che tutte quelle autorità che fuoriescono dal dallo schema ministeriale che non sono rapportate ad un ministero
Devono essere definite con le autorità indipendenti ci sono delle opinioni e per medie c'è un'opinione autorevole che vede l'unica autorità indipendente nella autorità antitrust
Quindi quando si fa riferimento alle autorità indipendenti si dice una cosa diciamo che non ha un contenuto rigido stretto certo
Molto probabilmente dei decreti delegati saranno indicate specificamente quali sono
Quali saranno considerate autorità indipendenti e questo può essere un utile chiarimento per anche per la dottrina la quale si dibatte tra una concezione funzionale è una concezione organizzativo strutturale
Te le autorità indipendenti e quindi e evidentemente le difficile sul piano teorico raggiungere dei risultati chiari mentre ovviamente legislatore con un colpo di penna
Può chiarire la situazione
Prima razionalità del disegno
A mio avviso è un disegno razionale
Sono piuttosto scettico sul fatto di avere indicato secondo un vecchio disegno di modifica della legge del della Costituzione
Le funzioni dello Stato come funzioni tassativamente indicate con il che significa che tutte le funzioni
Residuali cioè la cosiddetta competenza residuale non spetta come oggi dallo Stato aspetterà probabilmente alle regioni
Presto molto probabilmente introduce nel disegno razionale di uno Stato decentrata sempre uno Stato regionale un elemento di liberalismo ora che sia un bene comanda questo ovviamente non spetta a me dirlo
Però molto probabilmente c'è un elemento incongruo rispetto al disegno generale
Vorrei però porre l'accento sul fatto che mi sembra importante
E su cui tornerò alla fine nel mio intervento
Badate bene che il decentramento però non è non può non entrarci nulla con la efficienza dell'amministrazione è stato qui detto
Ci sono amministrazioni centrali inefficienti ma ci possono essere e ci sono delle amministrazioni regionali
Comunali provinciali inefficienti
Quindi non è fa non è non sa non si deve aspettare dal decentramento un miglioramento della efficienza dell'amministrazione
Potrà avvenire o non potrà avvenire ma il decentramento con l'efficienza ed efficienza non solo la stessa cosa
Passiamo al secondo profilo cioè la riorganizzazione dell'apparato ministeriale e il completamento della riforma del pubblico impiego
Io cercherò di essere piuttosto rapido perché poi il primo profilo era quello più importante visto qui ci sono due filoni appunto si tratta di ridisegnare l'apparato di governo viene completata la riforma del pubblico impiego
Ovviamente anche la riorganizzazione dell'apparato il Governo non nasce con le leggi Bassanini
Ci sono dei precedenti ad esempio il Rapporto Giannini nel settantanove la legge quattrocento dell'ottantotto
Ma ci sono dei principi nella legge Bassanini che vanno sottolineate per esempio la distinzione tra le funzioni e la Presidenza del Consiglio dei ministri che devono essere funzioni di impulso indirizzo e coordinamento
E le funzioni dei singoli ministeri e degli organismi autonomi che non devono essere funzioni di questo gene ma viceversa funzioni operative e gestionali
Secondo me questo è una distinzione estremamente opportuna perché attualmente non è così
Nonostante lo sforzo che si fece nell'ottantotto la legge quattrocento le funzione sia di carattere sia di indirizzo e coordinamento sia operative e gestionali sono mischiate tra presidenza del Consiglio e ministeri
C'è il riordino la soppressione la fusione dei ministeri sempre che si riesca a fare
Cioè una cosa importante che riguarda gli enti pubblici nazionali cioè la fusione la soppressione la privatizzazione la trasformazione ed enti pubblici economici
Di tutti quegli enti ad alto indice di autonomia finanziaria e questo è un criterio che diceva anche poc'anzi al ministro
Estremamente condivisibile
Noi credo che facciamo un'operazione time era affacciata se non addirittura confusionale quando trasformiamo in enti pubblici economici cioè enti che operano come imprenditori o addirittura in società per azioni
Degli organismi pubblici che non sono in grado per la lotta in modo modo per il loro modo di essere
Funzionale non per il loro modo di essere organizzati ma per le funzioni che esercitano per i servizi
Pubblici di cui sono tributari dire aggiunge anche teoricamente il pareggio di bilancio non ha senso cioè che lo stato contribuisca per esempio le Ferrovie dello Stato o ad altri enti di questo genere
Quando le Ferrovie dello Stato sono diventate società per azioni cioè enti privati era molto meglio conservarle come enti pubblici come aziende a partecipazione statale perché questo riflette meglio la loro sostanza economica viceversa è molto giusto
Che si arrivi a ritenere a qualificare come imprenditori voi come imprenditori pubblici voi come imprenditori privati quegli organismi che possono funzionare come imprenditori cioè quelli che per lo meno sul piano teorico possono raggiungere
Il pareggio il bilancio
Un'altra cosa e direi
Se mi permette il ministro io origine dottrinale e la differenza che negli uffici ministeriali nella riorganizzazione uffici ministeriali si fa tra funzioni di staff fa e funzioni di Line cioè si riprende che riprendono le concessioni sull'organizzazione derivazione americana ma che certamente ormai sono molto molto affermate anche tra noi e comunque corrispondono ai due modi di essere dell'organizzazione
Ti una qualsiasi organizzazione sia pubblica o privata cioè la differenza in rialzata funzioni operative
E funzioni di supporto
è bene che questo sia introdotto con legge la nostra organizzazione pubblica la quale viceversa ha sempre confuso le due funzioni magari negli stessi uffici così come un'altra cosa che voglio sottolineare perché mi sembra importante
E la norma che riguarda gli uffici di diretta collaborazione con il Ministero cioè praticamente gli uffici di gabinetto oggi gli uffici di gabinetto sono in realtà la testa operativa del ministero
E questo è giusto che cessi
Cioè il ministero
Sul piano operativo deve essere gestito dai dirigenti il gli uffici del ministro non si devono preoccupare della gestione devono essere e rimanere uffici di collaborazione del ministro
Sul piano del pubblico impiego
Poi abbiamo anche qui il completamento di una riforma che è iniziata tanti anni fa
Pensiamo quando il Pubblico impiego era diviso ingrati poi il passaggio alle qualifiche formali o il passaggio alle qualifiche funzionali l'enucleazione della figura del dirigente nei primi anni settanta e poi le modifiche varie che sono avvenute fino agli anni Novanta
La individuazione dei comparti di contrattazione la sindacalizzazione la contrattazione collettiva
La distinzione delle fonti tra legge e contratto e così via ora arriviamo finalmente alla conclusione di questo lungo percorso
La privatizzazione per il rapporto di impiego che già era nella decreto legislativo ventinove viene spinta oltre il anche i dirigenti generali avranno un contratto di diritto privato viene creato anche questo secondo me è opportuno un volo unico di tutti i dirigenti
Viene indicato finalmente con una data precisa il momento del passaggio dalla giurisdizione amministrativa alla giurisdizione ordinaria
Viene imposta la disciplina privatistica anche per ciò che fino adesso viene era rimasto fuori da essa
Due sole domande al ministro
Perché quando si parla di giurisdizione ordinaria si fa riferimento alla disapplicazione di provvedimenti amministrativi
Quando ormai da sempre la Corte di Cassazione giustamente direi parla disapplicazione quando si tratta di provvedimenti che incidono in rapporti di diritto pubblico
Ma quando si tratta di rapporti di diritto privato e il rapporto di impiego
Con gli enti pubblici sarà un rapporto di diritto privato non c'è ragione tic limitare il potere giudice ordinario alla semplice disapplicazione che poi è un istituto che ha dato luogo a una serie enorme di problemi
Ma necessario stabilire che il giudice ordinario avrà tutti i poteri anche quello di annullare i provvedimenti amministrativi che ovviamente siano in contrasto con i diritti del lavoratore
Questo sul piano processuale seconda domanda sul piano sostanziale
Sono d'accordo comunque di opinione non è importante
Di spingere la disciplina sostanziale rapporto di lavoro alle sue estreme conseguenze cioè di applicare per intero il codice civile
Ma mi domando questo vale anche per l'articolo due mila centotré cioè vale anche per le mansioni superiori cioè vogliamo anche in questo campo che il campo più delicato è quello di cui sempre le amministrazioni hanno cercato di superare i limiti delle norme
Anche in questo campo vogliamo applicare il principio privatistica il problema è grave
Secondo l'articolo due mila centotré se un dipendente privato
Ma per tre mesi
Mansioni svolge mansioni superiori alla sua qualifica deve essere inquadrato nella qualifica superiore
Questo nel pubblico impiego è sempre stato negato
Perché questo non per una cattiveria nei confronti dei dipendenti ma perché questo poteva consentire di superare tutti i sistemi formalizzati di progressione in carriera bastava che il capufficio
Facesse fare mansioni superiori a un dipendente che gli era simpatico perché poi questo acquistasse il Tirinto alla qualifica superiore
Ora io mi domando vogliamo introdurre anche in questa delicatissima funzione tenendo conto che il datore di lavoro non è pubblicò non è come il datore di lavoro privato che poi paga di persona
E viceversa uno che amministra soldi della collettività quindi vogliamo anche in questo caso introdurre questo principio
Mentre invece è molto importante e differimento al Codice di comportamento
Perché secondo me non c'è nessuna riforma amministrativa che possa fermarsi alle disposizioni legislative una riforma amministrativa siccome
Amministra
Un elemento qualificante di tutto questo discorso inerente alla riorganizzazione dell'apparato Pubblico e quello della separazione tra politica e amministrazione articolo undici comma quattro ma come vedremo tra qualche momento questo è un principio che da un lato si afferma e dall'altro si nega
Prima di arrivare però a dire questo passiamo al terzo profilo cioè la semplificazione dei procedimenti e la delegificazione sul delegificazione non dirò nulla
è una cosa che va di moda
Ma questo non significa che abbia solo pregi c'è anche difetti
Cioè delegificazione poi non significa che certe attività private non siano più sottoposte
Ad autorizzazioni o provvedimenti amministrativi o che certe attività amministrativa non sia più regolata da norme che sarebbe assurdo ovviamente
Significa soltanto che cambia la fonte normativa
Cioè si passa dalla legge Regolamento e questo c'ha i suoi vantaggi perché il Regolamento si può modificare più facilmente nella legge Mancia i suoi svantaggi
Perché che che possono connessi proprio con il fatto che il Regolamento si può modificare più facilmente a Lecce quante volte in giudizio noi troviamo un'amministrazione che perde cambia il suo Regolamento
Per avere comunque ragione
Quando ha violato dalla norma regolamentare precedente la modifica
Ora è ovvio che e questo potrebbe succedere e il peso che qui si parla di regolamenti governativi e le amministrazioni che dovranno attuarli non sono Ammini non sono per lo più amministrazioni per lo stacco però il problema si potrebbe porre
Molto più importante la semplificazione dei procedimenti questa e la vera riforma dell'amministrazione
Sono previste la riduzione degli incombenti procede procedurale
La riduzione dei termini e anche la riduzione della concentrazione dei procedimenti
In realtà io credo che accanto alla semplificazione dei procedimenti ci vorrebbe un'altra operazione che era stata introdotta nella legge duecentoquarantuno della notte del novanta e cioè la riduzione del numero degli interventi delle amministrazioni pubbliche
La riduzione cioè dei provvedimenti che devono essere acquisiti dal privato per poter esercitare una qualsiasi
Attività
Questo amplierebbe la sfera di libertà per il privato il privato può fare tante cose
Potrebbe fare tante cose che oggi non può fare se non si è votato prima di un numero indeterminato di provvedimenti amministrativi chiunque svolga un'attività imprenditoriale ma anche chi detta costruirsi una casa sa quanti provvedimenti ci vogliono per poter poi finalmente iniziare a costruire la casa o esercitare l'attività industriale o anche l'attività commerciale
Quindi secondo me accanto alla semplificazione ci vorrebbe una riduzione dell'area in cui l'amministrazione deve poteri ampi intervenire
Quali sono gli elementi qualificanti di questa parte del della legge Bassanini
Ce ne sono secondo me tre
Uno Pirelli è molto importante la previsione di un indennizzo automatico è forfettario periti i ritardi dell'amministrazione l'amministrazione bisogna cominciare a concepirla non come autorità
Vista l'azione deve smettere di considerarsi una costellazione di autorità la la l'amministrazione e servizio qui noi dobbiamo partire dal principio della sovranità popolare
La sovranità non sta in alto sta in basso
Coloro che stanno in alto sono al servizio del popolo
L'amministrazione soprattutto nella notifica della Comunità europea
E un operatore nel mercato
è un operatore che potare
Vantaggi o svantaggi ma nell'ambito del mercato deve rispondere alle esigenze di un mercato e quindi la tempestività dell'azione amministrativa
è un elemento essenziale quanti miliardi si sprecano per i ritardi burocratica
Ora l'idea dell'indennizzo automatico forfettario e in realtà un'idea intermedia
Tra la situazione attuale in cui non c'è possibilità non solo di indennizzo ma neanche di risarcimento dei danni che l'amministrazione come i suoi ritardi proprio ed è appunto non si arriva poi al punto di considerare l'amministrazione responsabile dei danni che provoca
Perché ritengo che sia ragionevole una soluzione intermedia
Perché da un lato non espone l'amministrazione a e nemmeno gli utenti dell'amministrazione cioè i cittadini a dei praticanti
Controversia di risarcimento del danno
E dall'altro ottiene lo stesso
Il risultato che anche risarcimento del danno che badate bene esiste in tutta Europa
Risarcimento del danno beve
Deve ottenere e cioè quello di responsabilizzare gli operatori pubblici ovviamente l'operatore pubblico se l'Amministrazione pagare l'intero danno se paga un indennizzo è sempre esposto al dover rifondere all'amministrazione
Quello che l'Amministrazione ha pagato sei ritardo ovviamente e colpevole cioè dipende da una scarsa dirigenza del del e quindi il lì importante che siano responsabilizzati i gli operatori pubblici non che siano integralmente risarciti Ida
Questo direi che sposta il modo di essere dell'amministrazione l'amministrazione viene azienda Lizzano tra proprio per rispondere alle esigenze del mercato e risponde tutto sommato alla stessa idea che era la alla alla base pelle grandi leggi del mille novecentonovanta cioè la centoquarantadue
Sulle sul sugli enti locali duecentoquarantuno sui principi del procedimento
Volete un esempio importante
Lo traiamo dalla centoventisette cioè dalla seconda legge Bassanini e sono le società di trasformazione urbanistica che sono confinate nella del comma cinquantanove dell'articolo diciassette cioè se uno non legge Pini cinquantotto come non si accorge che pone a cinquantanove c'è una cosa estremamente importante
Queste società di trasformazione urbanistica sono in realtà quello che in Inghilterra
Ha consentito di non amene i problemi dell'organizzazione cioè sono società che acquistano i terreni
Fanno le opere di urbanizzazione elettive
Cioè in realtà sono esattamente un modo ragionevole e razionale modo intelligente di gestire il i problemi urbanistici e i problemi della edilizia non soltanto pubblica ma anche i privati
Ecco sempre che funzioneranno ovviamente però voglio dire il disegno estremamente importante
L'altro elemento estremamente importante nella semplificazione dei procedimenti e la nuova disciplina delle conferenze dei servizi che poi finisce per essere il perno quando più autorità si devono occupare i tanti aspetti che riguardano poi una sola un solo risultato
Visto dalla parte del cittadino è bene che non succeda quello che succede adesso e uno va dal sindaco però dire la concessione edilizia poi però si accorge che deve andare
Dalla dalla Regione per a vere l'autorizzazione ambientalistica e poteva andare dalla Soprintendenza se ci sono altri problemi questo genietto c'è il vincolo idrogeologico e poi ci sono il vincolo di parco eccetera eccetera
Ognuno ogni amministrazione parla per sé non colloquia con gli altri chi ci va di mezzo ovviamente il cittadino la conferenza di servizi serve proprio a questo a mettere tutti insieme in modo che in una visione globale degli interessi pubblici possano dire se quel povero cittadino può realizzare quello che intende fare e non viceversa non può realizzarlo ma l'importante che lo si dica
Una volta per tutte
Vediamo un poco il quarto e ultimo profilo cioè gli enti territoriali minori qui mi vorrei soffermare soltanto su due argomenti lascio perdere tutto quello che già è stato detto sui controlli di legittimità
Probabilmente anche qui non è altro che completamento di una riforma che era già stata iniziata prima
Quello che mi interessa sottolineare e questo c'è finalmente la differenziazione delle funzioni
Secondo le dimensioni territoriali associative e organizzative taglienti che le devono gestire questo è il problema che riguarda soprattutto i piccoli Comuni come si può pensare che funzioni di pianificazione territoriale possono essere affidate accomuni trecento abitanti che non hanno nemmeno il geometra
Come si può pensare che le scelte fatte dal Comune di trecento abitanti e magari a un territorio vastissimo possano condizionare le scelte relative a tutto il territorio che sono scelte non soltanto di aumento
Del dell'abitato che sviluppo e l'abitato ma sono scelte che interessano tanti altri interessi pubblici ma che finiscono per essere condizionate dal piano regolatore che fa il piccolo comune di trecento abitanti
L'altro profilo e quello a cui già accennavo della separazione tra la direzione politica alla direzione amministrativa
E qui per quanto riguarda gli enti locali mi sembra che questo principio sia stato fortemente annacquato
Ora io ho sentito naturalmente Presidente Provincia di Salerno che ha detto finalmente possiamo scegliere cd ricette lo credo bene che questo è un vantaggio per il presidente per la Provincia
Ma è un vantaggio per chi è posso oggetto all'azione amministrativa della Provincia
Qui abbiamo due fatti importanti
Il sindaco o il Presidente della Provincia può scegliere i dirigenti che sono dirigenti del sindaco o dirigenti e il presidente della Provincia e poi cena gli uffici per il sindaco
E gli uffici del presidente della Provincia
C'è anzitutto il direttore generale ci sono i dirigenti a contratto che hanno una durata del loro periodo uguale a quella per il sindaco
C'è il depotenziamento del segretario comunale segretario provinciale che viene nominato per la durata del sindaco o del presidente della della Provincia ci sono poi gli uffici al sindaco che sono anch'essi ovviamente e questo è un ottimo della stessa durata del si
A me sembra che certamente questo aumentar la possibilità per il sindaco il proprio il presidente della provincia di fare la loro azione politica e amministrativa riportarle cioè ad effetto
Diceva Pennetta
Schumacher non potrebbe vincere sono adesso la Ferrari certe ma c'è anche Paris che aveva spaccare con la macchina e quindi questa è una cosa che bisogna tener presente badate bene ma cerchiamo io direi con una certa tosse di probabilmente ottimismo di ritenere che una legislatura di un comune o di una provincia sia un fatto assai staccato da tutta la vita
Amministrativa dell'ente comune o dell'ente Provincia noi parliamo del programma
Elettorale parliamo del programma delle opere pubbliche che ha la stessa durata della mandato elettorale
Adesso si parla di fare il poi il programma urbanistico temporali Ytzhak o soltanto per i cinque anni che dura l'amministrazione comunale o l'amministrazione provinciale
Io credo che sia uno sbagliato secondo me sia sul piano funzionale per quanto riguarda questi atti sia sul piano organizzativo per quanto riguarda i dirigenti e gli uffici non bisogna vedere questa visione frazionata della vita delle amministrazioni
Se cambia un sindaco certamente può cambiare troppo cambiare l'indirizzo politico ma la indirizzo amministrativo con la direzione amministrativa alla gestione delle cose amministrative perché dovrebbe cambiare
Qui a me sembra che invece del sistema che è tipico delle democrazie dell'Europa occidentale cioè la separazione tra politica e amministrazione ricordiamo Minghetti
Sì è stato ricordato la sinistra storica settantasei ricordiamo Minghetti ricordiamo
Scialoja ricordiamo questi nostri grandi Inessa spaventa soprattutto hanno hanno dedicato la loro vita a questo principio della separazione tra politica e amministrazione qui secondo me si è costruita la organizzazione comunale e provinciale e lo dico in modo provocatorio così poi Bassanini risponde con il sistema americano che viene detto dello sparo o il si stanno cioè arriva il nuovo presidente piccolo cacciati tutti i dirigenti dei degli uffici precedenti vengono messi i nuovi è questo certamente è un fatto di efficienza il presidente può fare esattamente quello che vuole però in America c'è il congresso
Il nostro consiglio comunale al consiglio provinciale è in grado di fare quello che in America fa il congresso
Osservazioni finali il disegno e ragionevole razionale ambizioso
Si inserisce certamente in una stagione di grandi riforme
Ma badate bene la riforma non è fatta la riforma è tutta da fare
E non solo sul piano normativo pensiamo all'umore dei decreti delegati devono essere fatti
E il numero dei regolamenti governativi il numero delle leggi regionali che ci vorranno il numero dei regolamenti agli enti locali ci vorranno molti anni perché questa riforma possa essere effettivamente una riforma attuata sul piano esclusivamente normativo
Ma anche qui pensiamo che quando saranno fatti tutti questi atti normativi il problema sarà finito mano assolutamente no
Perché ministro Bassanini è è il primo a sapere quali sono le resistenze delle ampie le burocrazie nei confronti delle nuove norme
Quindi sul piano effettuale non basterà la riforma normativa ci vorrà una riforma che potrà essere effettiva soltanto quando sarà cambiata uso un termine grosso ma è così è per capirci la cultura per l'amministrazione è soprattutto il rapporto tra l'amministrazione cittadino
Però non c'è dubbio che questa è il vero problema la riforma dell'amministrazione il vero e unico problema del nostro del nostro tempo badate bene qui si è parlato di questione meridionale di questione settentrionale
La questione settentrionale c'era un'unica base seria che è questa qui della inefficienza dell'amministrazione
Che poi loro hanno convogliato in un modo probabilmente irrazionale ma che è molto utile sul piano politico cioè quella che efficiente soltanto l'amministrazione centrale di Roma mentre invece le altre amministrazioni non si sa se sono efficienti e non efficienti ma non vengono dichiarate inefficienti
E ne era questa
Perché noi meridionali non l'abbiamo messa nello stesso verso ma per un elemento storico fondamentale non non ci siamo mai fidarsi dello stato non abbiamo mai avuto confidenza con l'amministrazione come non ci siamo mai aspettati nulla
Dall'amministrazione pubblica diciamocelo queste cose trattino e proprio per questo che oggi siamo meno arrabbiati con un'amministrazione che non funziona
L'amministrazione ha sempre avuto nella nostra tradizione un diritto speciale
Ci siamo mai chiesti perché l'amministrazione che ha un credito lo può esigere in modo rapidissimo con sistemi dei quali non c'è tutela
Per esempio il sistema di riscossione esattoriale
E se il privato un credito nei confronti amministrazione posare lo stesso sistema
Questo è un fatto che secondo me e civile cioè il diritto dell'amministrazione dev'essere il diritto comune di tutti gli operatori del dell'ordinamento giuridico
E chiudo dicendo augurando al ministro coloro che dovranno essere gli attuatori la riforma chiarire insuccesso che le leggi meritano grazie
Preme noi chiediamo ancora non molto di pazientare ringraziamo il professore Scoca
Capovolgiamo un po'l'ordine degli interventi conclusivi dando subito la parola al presidente e senato Nicola Mancino per riservarmi il piacere finale di ascoltare il professore scova palo consentita
Quelle che comunque per me e l'autore di una evoluzione copernicana la pubblica amministrazione per altri o credo proprio moltissimo nella nomina dei dirigenti nello smantellamento che la burocrazia prego presidente
Un po'di alleggerimento tra l'intervento del professore scocca e e l'intervento del ministro professore Bassanini mi è sembrato anche opportuno perché
Noi ci troviamo di fronte a due provvedimenti
Che possiamo definire complessi
E nello stesso tempo semplifica attori rispetto
All'andamento generale della amministrazione
Sia se la guardiamo sul versante centrale sia se la guardiamo sul
Versante periferico regioni comuni province
E io mi limiterei a tanto nonostante nel collegato Bassanini si faccia riferimento anche ad altre ad altri enti locali
Il problema più serio
Che ci troviamo dinanzi
è l'anticipazione di una riforma che tutta da discutere in sede di Bicamerale
E e successivamente credo a partire dalla fine di settembre perché i tempi sono questi
Non quelli previsti dalla norma costituzionale istitutiva della commissione i ma i tempi politici sono sono questi
Beh c'è un problema di completamente o di natura
Riformista che riguardo all'ordinamento nel suo insieme e l'ordinamento del potere
Più specificamente
Io credo che
Le sorti della degli uomini politici
Sono spesso affidate alla
Al governo vent'del tempo
E mentre
Il presidente della Camera più volte giustamente
Ha sottolineato la esigenza di una trasparenza del procedimento
Legislativo
Si è trovata a dovere gestire una fase di polemica tra la maggioranza di governo e l'opposizione
Fino al punto che i i cento commi che sono stati indicati dalle professore Scoca sono storicamente non ha nessuna importanza ma dal punto di vista della conoscenza
Delle procedure sono figlie della difficoltà del rapporto tra maggioranza e opposizione anche quando si tratta di riforme di grande rilievo come riforma di grande rilievo
Solo i collegati Bassanini
Del resto una certa furbizia il mestiere non soltanto di diciamo di esperto per lunghissimi anni ma una certa furbizia di mestiere Bassanini l'ha utilizzata
Non fosse altro perché a collegato alla legge finanziaria provvedimenti che gli solo parzialmente dipendono anche dalla legge finanziario o attuano
Manovre funzionali al risanamento dei conti pubblici previsti dalla legge dalla legge finanziaria
Io devo dargli atto
Della determinazione posta
Nelle seguire
Procedimenti di formazione delle leggi che sono assai complicate sul piano parlamentare
Perché non è facile andare in una Commissione dove le le teorie dello Stato sono tantissime e i teorici
Proliferano di giorno in giorno poi si interscambi hanno le presenze nelle stesse Commissioni affari costituzionali essere andati prima la casa prima al Senato poi alla Camera
Poi di ritorno al Senato e e avere avuto un impatto difficile certo ha provocato qualche diciamo problema soprattutto di natura estetica possiamo dice perché tanti commenti sono una grande difficoltà di lettura soprattutto da parte diciamo del non addetto ai lavori per non dire che gli addetti ai lavori
Trovo complicazioni e registrano disattenzioni perché non è facile leggere tutti insieme cento cento commi che potevano essere magari trenta quaranta cinquanta articoli legge
Io vorrei
Trattare due questioni e poi chiudere perché la vostra pazienza poi
Trovare
Ostacolo nel tempo lungo che noi abbiamo dedicato un provvedimento che ha stimolato molta attenzione molto interesse e io Picanto ringrazio il presidente Anzalone dell'amministrazione provinciale di Avellino perché più volte ha voluto che questo convegno si venisse e più volte ha sottolineato l'esigenza che fosse il primo convegno di un certo rilievo che commentasse i collegati Bassanini diciamo oggi le leggi le leggi Bassanini
Io personalmente sono stato sempre convinto
Ma urtando contro la realtà
Contro i comportamenti che quel normalmente che contenuto nel terzo comma dell'articolo centodiciotto della Costituzione
Poteva significare il trattenimento delle funzioni amministrative in via eccezionale da parte delle regioni
Perché questi avevano l'obbligo in via normale ipnotizzare la delega in favore dei clienti locali
E se le regioni non hanno approfittato di una previsione costituzionale
Per anticipare la stessa riforma delle Autonomie locali che hanno dovuto attendere fino al giugno del mille novecentonovanta beh se non hanno approfittato e ci sono guadagnati anche quella diffidenza
Che non è sprecato conservare inattesa che possono anche determinare con legge
Alcuni trasferimenti o alcune deleghe di funzioni così come mi sembra mi sembra necessario ma quel normalmente attraverso la tecnica delle funzioni amministrative agli Enti locali è diventato soltanto eccezionalmente l'hanno fatto alcuni in via istruttoria l'hanno fatta alcune altre regioni
Parzialmente ma affidando allenta intermedio soprattutto all'ente intermedio una possibilità di interlocuzione con l'operatore l'operatore regionale
Beh questa legge ribalta
E dicevo anticipa che perché riavere sottolinea conformemente alle conclusioni dei lavori della Bicamerale novantadue novantaquattro
E a vere ribaltato le competenze attribuendo quelle generale alle regioni e agli enti locali e quelle specifiche allo stato è una rivoluzione se non di trecentosessanta grati certamente dicendo ottanta gradi
Perché gli altri centottanta dovranno essere completati mi auguro con un lucidità e lungimiranza superando le resistenze da parte della commissione bicamerale
Io vorrei sottolineare
Che all'interno di uno per la nostra esperienza
E mancata la funzione cosiddetta di indirizzo e di coordinamento
E mancata perché è stata ormai utilizzata
E anche nella fase discendente a livello di Regione mai la Regione ha esercitato una funzione di indirizzo e di coordinamento nei confronti degli enti locali
Questo che cosa significa
Che per quanto gelosa di una autonomia costituzionale
Le regioni e gli enti locali si devono attendere una valutazione complessiva da parte del Governo centrale nella sua collegialità
Perché se determinate attività non vengono svolte tempestivamente
E
Il ritardo e a scapito degli interessi della popolazione governato o amministrata il Governo centrale si sostituisce
Alle amministrazioni inadempienti che è un problema questo che non siamo riusciti mai
A portare avanti il perché ognuno è stato geloso della sua autonomia e ognuno ha ritenuto che la sua autonomia
Benché i soltanto affermata potesse significare divieto di interferenza da parte di un'amministrazione che deve pure tenere conto di interessi interessi più generali
Io
Porto l'esempio dei fondi strutturali per dire che cosa che se è una amministrazione regionale come solo quelle del Mezzogiorno utilizzano le risorse
Senza
Quelle atte pesti vita che richiesta
Ci deve essere qualcuno che si deve sostituire la Campania non proprio o la popolazione campana non posso offrire per il semplice fatto che l'amministrazione regionale e inadempiente
E così di converso la regione Campania non può rimanere inerte di fronte a determinati inadempienze che si hanno attraverso un'attività di cooperazione fra la Regione e i livelli di auto autonomia territoriale
Questo è un
Diciamo averlo previsto è una rivoluzione rispetto ad una cultura e qui il professore Scoca ragione quando sottolinea che una buona amministrazione
O è figlia di una cambiamento di un mutamento della cultura oppure rivendicare l'efficienza dell'amministrazione
E come desiderare una cosa che irraggiungibile perché non c'è una cultura amministrativa adeguata ai tempi moderni contemporanei che sono che richiedono una velocità pari alla dell'uscita velocità del privato
Ecco perché credo che per quanto si possa
Lo dico al Presidente Anzalone che se ne dimostrava entusiasta per quanto si possa ritenere
Che nel nostro Paese si possano arrivare
Ad un regime di tipo statunitense per cui modificata si un'amministrazione si cambiano interamente il verde dici
Beh nel nostro Paese dobbiamo fare i conti con una osservazione che io mi sento di condividere cioè noi dobbiamo realizzare essendo occidentali essendo ancora di cultura napoleonica
E per quanto si ci stiamo sforzando di decentrare tuttavia la pubblica amministrazione deve essere deve essere mantenuta imparziale rispetto alla parzialità del Governo
Perché è un'amministrazione che non è imparziale corre il rischio di seguire l'andamento della politica poiché la politica nevrotica poiché convincente poi che non sembra a quei requisiti di stabilità e di durata
La politica non può interferire sulla amministrazioni che è avvenuto in tutti questi anni
Perché spesso le amministrazioni sono rimaste paralizzate per il semplice fatto di governi entravano in crisi
Mentre l'amministrazione deve poter continuare la propria opera sei e e e organizzata in maniera da corrispondere in parzialmente agli interessi della della popolazione
Credo che queste cose vadano vadano dette sottolineate
Per quanto nella diciamo nella legge Bassanini tuttavia ci sono
Delle affermazioni di principio che meritano di ieri trovare conferma nei comportamenti che avranno non soltanto le regioni ma anche di amministrazioni provinciali e le amministrazioni le amministrazioni comunali
Io
Riconosco
Al ministro Bassanini
La sua sensibilità verso il Governo nei confronti del governo degli enti minori
Aveva detto dell'accento quarantadue che bisognava Attraverso interventi regionali di natura prevalentemente finanziari attentare il superamento della frammentazione B e che
Ci siamo trovati di fronte al risultato chi semmai alcuni comuni mobili sono stati creati ma mai in un comune sia pure di piccole e piccolissime dimensioni si è unificato ad un altro per diventare
Diventare un tutt'uno e questo è
Un problema che noi ci portiamo avanti ci trasciniamo e senza risolvere il quale troveremo continue difficoltà perché delle due l'una
O l'ente Provincia sarà così capace di corrispondere agli interessi per gli enti minori in una condizione anche di imparzialità indipendentemente da chi amministra gli enti gli enti minori e la Provincia
Assolve un compito certamente importante
Oppure la Provincia finisce colle essere indicato come un ente cerniera ma depotenziato di quei pontili che invece vengono attribuiti anche
Diciamo soprattutto attraverso il collegato collegato Bassanini
Eccetto che in io vorrei concluderei perché vorrei dare al proprio alle ministro Bassanini la possibilità di
Ampliare il suo intervento
Anche perché credito che molte risposte si appendono soprattutto gli affetti ai lavori coloro i quali fanno i conti tutti i giorni lo dovranno fare i conti tutti i i giorni con una situazione
Che molto complessa e che in itinere perché questo è un processo che si apre ma che non finisce con la pubblicazione dei delle leggi sulla Gazzetta gazzetta ufficiale
C'è una Commissione parlamentare bicamerale
E c'è una cosa c'è un quindi teme che dai esercitare l'esperienza metterà in condizione non solo il ministro
Ma anche alla Commissione bicamerale di potere stemperare o di potere accentuare rafforzare alcune strategie che sono contenute complessivamente
Complessivamente nell'impianto io
Vorrei soltanto augurarmi
Per che la commissione bicamerale
Faccia propria alcune considerazioni che hanno formato oggetto di dibattito in occasione della discussione dell'approvazione
Delle della legge Bassanini o delle leggi Bassanini
Cioè che significa che
Lo Stato centrale cioè il governo e Parlamento hanno competenze tassativamente indicate e tutto il resto va invece in direzione delle istituzioni territoriali
Significa che che o c'è una attribuzione piena di competenze
Alle regioni e ai comuni e in questo modo noi abbiamo anche semplificato la presenza di numerosi ministeri oppure il condominio come è avvenuto fino ad oggi
Fra il Parlamento e il governo da una parte e le amministrazioni che si riferiscono alle istituzioni autonome
Territoriale con dureranno ad aprire questo condominio continuerà ad avere una sua incidenza del tutto del tutto negativa io mi aspetto dalla Bicamerale
Che alle regioni siano attribuite non soltanto le competenze
Sul piano delle materie
Ma anche una
Legislazione
Prepara primaria se non addirittura primaria
Facendo perno per allo Stato centrale qualunque competenza nella legiferazione salvo leggi quadro le leggi col cornici che sono obiettivi indicazione di obiettivi anche di strategie anche di priorità
Da tenere presente perché l'interesse generale è un interesse che non non si misura sulla per infelicità
Delle valutazioni dei singoli livelli istituzionali ma si misura soltanto a livello a livello centrale
Il problema più serio della riforma è il problema finanziario perché tutto è rimesso
Ad una valutazione delle leggi finanziarie i Molteni volta
Certo a venire un insieme di attribuzioni e non aveva e le necessarie riforme è un grosso rischio anche ai fini della valutazione del successo
Di una innovazione profonda di grande significato che acquisito ormai all'interno del nostro ordinamento io ho avuto già occasione in Senato quando si è discusso della legge
Di ringraziare il ministro Bassanini perché non sempre i disegni di legge del governo sono seguiti dalla presenza anche fisica molto importante dei ministri a vere voluto
L'approvazione dei due ecco poi legati con una diciamo tenacia con una determinazione possiamo dire anche con una caparbietà che
Diciamo
E spiega anche l'impegno che ha posto per una riforme importante significa venne acquisito allarme
Diciamo alle Autonomie un patrimonio ruolo ma anche un impegno un impegno diverso
Io voglio approfittare della sua propria funzione che è quella di ministro della funzione pubblica per dire che probabilmente ci dobbiamo interessare della formazione dei quadri
Sarà difficile non soltanto i quadri degli amministratori ma il quadro della burocrazia
E naturalmente poiché attraverso i fondi strutturali si può accedere proprio per la preparazione della burocrazia io non voglio essere meridionale fino al punto da ritenere che soltanto nel Mezzogiorno tutto questo occorre perché occorre anche nel resto del Paese
Ma dico principalmente nel Mezzogiorno dove i ritardi sono spesso dovuti a non conoscenza delle leggi e dove i ritardi sono dovuti anche a diciamo ad una ad un clima e ad una di diciamo a una impotenza di carattere storico che bisogna superare se tutto questo potrà avvenire con la celerità
Che è stata impresso alla proprio nell'approvazione dei due dei due collegati probabilmente c'è
Diciamo da richiamare la alla responsabilità delle amministrazioni locali i sindaci i presidenti delle amministrazioni provinciali i Presidenti delle
Per amministrazioni regionali questo è un momento di grandi riforme ma le riforme bisogna averle acquisite dentro
Senza più
Più
Fare denunce di tipo esigenziale ma comprendendo che molte volte denunce di tipo esigenziale hanno trovato già una risposta nei due collegati del gol diciamo del ministro Bassanini grazie
Serve per le conclusioni la parola al ministro avvocato no poi
Un un vangelo apocrifo
Diceva
Beati gli ultimi se i primi sono frugali presidente Mancino e Dio ci siamo trovati nella condizione di dovere
Ovviamente a questo punto è a quest'ora
Selezionare per i nostri due interventi di chiusura solo alcuni argomenti
Io non risponderò a tutte le domande del professor scoccare che credo se interpreto bene abbia dato sette meno alla riforma
Che è già qualcosa che è già qualcosa che è già qualcosa
No no io sono soddisfatto di questo non risponderò ma per una ragione di tempo sono li Otto e mezzo quasi e nonostante il presidente del Senato
Abbia compresso anche il suo intervento
Credo di dover contenere anche il mio
In modo da finire comunque entro le nove
Vorrei sgombrare subito il campo da una serie di questioni lo dico in quattro battute il giorno dopo l'approvazione
Della legge cinquantanove della legge più impegnativa la legge di riforma di delega per la riforma dell'amministrazione il cosiddetto federalismo amministrativo poi tornerò su questo termine
Tecnicamente del tutto stravagante naturalmente
Io ero a un congresso della CISL
E io usato questa espressione noi non abbiamo la riforma
La riforma non c'è
Abbiamo il parlamento ci ha
Baratto
La nave
Per attraversare l'oceano ma la riforma
La si raggiunge una volta che si attraversato l'ulcera non ci saranno burrasche ci sarà il rischio di perdere la rotta ci sarà anche
Probabilmente qualche tentativo di ammutinamento della ciurma
Tutto questo lavoro ancora da fare
L'altra settimana Bologna in un convegno invece non delle accise ma organizzato da amministratori locali dicevo in realtà noi finora che cosa abbiamo con l'approvazione di queste leggi e grazie a un lavoro duro intenso del Parlamento
Abbiamo aperto il cantiere
Abbiamo accumulato alcuni materiali
Neanche tutti
Alcune di questi materiali sono stati accumulati un po'alla rinfusa
Disorganica me
Abbiamo un progetto di massima la legge cinquantanove
Adesso dobbiamo fare primo il progetto esecutivo
Secondo costruire l'edificio
Quindi su questo credo che vorrei dirlo subito professor scocca
Su questo non c'è alcun dubbio il lavoro è tutto da fare e come dirò tra un momento anche se la delega al governo il governo non è in grado di farlo da solo
Non è in grado
Tanto meno
Il ministro della funzione pubblica e degli affari regionali
Sarà necessariamente un'opera collettiva
Alcune di queste materiale sono stati accumulati alla rinfusa sì
Fin dall'inizio lo avevamo detto la legge centoventisette nata da anche questa per fortuna da un lavoro collettivo
Io posso dire che vi hanno contribuito molte amministrazioni locali
Molti comuni a molte province che hanno mandato fax proposte suggerimenti
Che è servito assai sono serviti assai di le assemblee di amministratori locali che col ministro dell'Interno
E i suoi più stretti collaboratori abbiamo fatto in giro Tebe per l'Italia a giugno e luglio dell'anno scorso per acquisire
Problemi questione idee suggerimenti
C'è stato un apporto delle grandi organizzazioni imprenditoriali dalla Confindustria alla Confcommercio la Confartigianato scende Ara Confesercenti c'è stato un apporto di idee di proposte delle grandi organizzazioni sindacali
Il tutto si è tradotto in una anzi in due
Anzi in tre
Leggi organiche perché accanto alla cinquantanove c'è la legge novantaquattro sulla riforma del bilancio dello Stato che ha un'importanza molto notevole per poter strumentare come dirò
La distinzione tra politica e amministrazione la legge Ciampi di riforma del bilancio
C'era la legge di riforma della centoquarantadue che purtroppo non è stato non è ancora legge
Atto senato mille trecentottantotto
Ma che è essenziale nel quadro complessivo in particolare permetterà i piccoli comuni come diceva il presidente del Senato giustamente in condizione di a vere
Strumenti flessibili agili di associazione di collaborazione fra loro
Visto che le operazioni di aggregazione forzosa
Non riescono
Non riuscirono a De Gaulle che era dico
Che come vi ricordate partì con un programma di aggregazione dei grandi Comuni
Partì con trentotto mila comuni finì con trentaquattro mila noi ne abbiamo otto mila in un Paese che ha le stesse dimensioni demografiche della Francia
è evidente che Bassanini certamente non ed è gol è evidente che conviene seguire la strada
Del del previsione di strumenti agili flessibili liberi di associazione di collaborazione e di cooperazione RAI piccoli comuni e naturalmente come giustamente rilevava introverso scocca sta già nella legge cinquantanove lo strumento incentivante derivanti derivato
Dal fatto che i i conferimenti quindi trasferimenti vede in legge e le attribuzioni di funzioni saranno differenziati in relazione
Alle capacità operative degli enti singoli o associati
I ci troveremo di fronte nel corso dei tre anni di concreta applicazione di concreta attuazione della della riforma
Tra questi ragioni di disorganicità e di confusione non c'è per la ragione già accennato dal presidente del Senato
Un vizio di tecnica legislativa non vorrei dire sommessamente ma fermamente il Governo ha presentato dei disegni di legge che erano ben distinti per argomenti inerti
Poi c'è l'iter parlamentare
Poi c'è l'iter parlamentare i regolamenti parlamentari sono da riformare i presidenti delle Camere lo hanno detto più volte ma naturalmente non possono essere riformati per editto del Presidente del Senato del presidente della Camera
Siamo di fronte in questa legislatura
Ad un rapporto non semplice
Tra la maggioranza ed un'opposizione che anche quando come è avvenuta su queste leggi dichiara di condividere gli obiettivi e le finalità di fondo e dà un contributo come ha dato l'opposizione
Alla costruzione all'arricchimento di queste di queste riforme perché l'opposizione ha dato un contributo di emendamenti e di idee
Indubbiamente importante
Non rinuncia tuttavia
A azioni di tipo dilatoria
Di fronte a queste azioni di tipo dilatorio non al Senato
Ma la Camera
Non su tutte e tre queste Superquattro queste leggi ma per ora nessuna sovrana centoventisette è stato necessario ricorrere allo strumento che certamente devastante dal punto di vista della lettura delle leggi del maxiemendamento
Ma se non si fosse fatto così
Oggi la centoventisette non sarebbe legge e forse non lo sarebbe stato neppure
Nel prossimo autunno visto che poi i calendari parlamentari sono quello che sono
Ora badate un punto fondamentale
Per cui almeno io
Ma mi par di capire dai che anche il presidente del Senato condivide questa
Questo punto di principio e che noi oggi non possiamo prescindere dalla questione dei tempi vere riforme
Dei tempi delle riforme è finita l'epoca nella quale era possibile discutere per anni
E come dire attendere che si fosse creato da un lato un consenso larghissimo e dall'altra che si fosse come dire perfezionato
Il testo
Ed evitato il rischio di errori di contraddizione di incongruenza è finita quel
è un'epoca che sta alle nostre spalle abbiamo accumulato molti ritardi
Rispetto ad altri grandi paesi
Proprio per le il nostro vizio di perfezionismo
Giuridico
E per
La del seguito questa regola di costruzione del consenso fino al punto di abbracciare tutti prima di fare riforme necessaria oggi non ce lo possiamo più permettere perché oggi incombe la concorrenza internazionali nella competizione globale come tutti sappiamo
La l'efficienza l'efficacia
Di un sistema amministrativo di un sistema di amministrazione pubblica
La qualità dei servizi resi dall'amministrazione pubblica
All'impresa e ai cittadini
I tempi delle procedure amministrative
Il carico di adempimenti che il sistema amministrativo impone
All'impresa e agli operatori economici sono un fattore rilevantissimo
Positivo o negativo per la competitività di un Paese
Per la competitività del sistema amministrativo possono essere una palla al piede
Oggi non possiamo più permetterci di ed è meglio rischiare di sbagliare
E poi correggere questi errori
E sicuramente ci sono cose da correggere in queste leggi tanto siamo consapevoli che ci sono cose da correggere che nel documento di programmazione economico finanziaria
Nel
Rivendicare come una delle operazioni strutturali importanti
Che il nostro Paese sta facendo questa grande riforma del nostro sistema amministrativo come una delle condizioni delle riforme strutturali importanti accanto alla riforma del sistema fiscale
Nel e nel rivendicare questo noi abbiamo anche scritto che il Governo si riserva di proporre nel addirittura nel collegato di finanza pubblica
Un articolo contenente correzioni o ritocchi che sulla base delle prime esperienze applicative si riveleranno necessarie alle legge cinquantanove centoventisette e novantaquattro
E quindi questi convegni e anche relazioni come quelle del collega scocca serva no anche a queste
A raccogliere
Critiche ed esigenze di correzioni perché rivela che le leggi escano perfette ed alla testa del governo del Parlamento forse non è mai stato vero
Tanto meno lo è oggi quando bisogna riformare in fretta perché altrimenti il rischio che noi abbiamo
è di fare tutti noi
Sacrifici
Enormi che nessun Paese europeo fra per risanare i conti pubblici
E stare con i primi
Nella costruzione
Monetaria ma poi anche economica e poi politica e sociale dell'Europa e poi ritrovarci sbattuti ai margini dell'Europa
Perché continuiamo ad a vere un sistema
Di regole di procedure di organizzazione amministrativa di cultura dell'amministrazione perché Ance anche quello che non regge al confronto con Paesi più avanzati e più moderne che sono però insieme i nostri partner ma anche i nostri concorrenti
Sullo scenario internazionale anche nel costruzione europea
A questo punto di vista io credo che sia vero quello che il presidente Anzalone diceva all'inizio la questione meridionale e la questione della pubblica amministrazione fosse non bastano
Riformare la pubblica amministrazione per risolvere il problema del Mezzogiorno ma comunque
è necessaria la riforma dell'amministrazione anche per affrontare il problema del Mezzogiorno
Ma vorrei dire che anche sotto questo profilo la questione europea
Per il nostro Paese e la questione della pubblica amministrazione e la questione della crescita e dello sviluppo
Quindi del lavoro dell'occupazione vorrei essere chiaro tutti noi sappiamo che
La crescita non basta a garantire occupazione e lavoro però sappiamo anche che senza crescita
Che senza crescita non si risolve il problema della disoccupazione è una condizione non sufficiente ma necessaria la crescita
E allora la crescita e in modo particolare
La crescita e lo sviluppo del Mezzogiorno
Dipendono anche da questo io ho avuto voglio raccontarvi ero
Un'esperienza che mi ha molto colpito un mese fa poco di più
Sono stato a Londra perché la London School of Economics come sapete una prestigiosa istituzione universitaria inglese mi aveva chiesto di introdurre con una mia conferenza un seminario di sei mesi che si tiene lì alla London School
Sulla legge cinquantanove sulla riforma dell'amministrazione federalismo amministrativo
Andando a Londra
Un gruppo di
E i dirigenti i massimi vertici europea e di alcune delle più grandi banche più grandi istituzioni finanziarie del mondo
Che come sapete hanno loro capitale europea in alcuni casi la loro capitale mondiale a Londra me l'ha chiesto un incontro
Questo incontro si è trasformato in una specie di interrogatorio
Su la riforma dell'amministrazione sulla legge cinquantanove
Sapevano perfino cosa che molti credo in Italia ignorano credo anche nel governo che il Senato con un ordine del giorno ha imposto al governo di ragionevolmente dico
Di attendere la conclusione dei lavori della Bicamerale trenta giugno prima di cominciare a mandare al Parlamento decreti delegati in modo da raccordare
Per quanto emerga essere necessario i contenuti dei decreti delegati con gli orientamenti gli indirizzi della Bicamerale
E mi chiedevano se questo non avrebbe comportato ritardi rispetto la tempistica prevista dalla legge
Oltre a una serie di questioni molto anche di di dettaglio
A un certo punto sono stato io a chiedere la ragione di tanto interessa
è evidente che avevano messo
Degli uffici delle persone a lavorare su questi temi
La risposta è stata queste dice vede noi
Ogni mese orientiamo gli investimenti dei nostri clienti per migliaia di miliardi
I problemi dell'Italia
Non sono più della comparazione internazionale ormai problema non è più il costo del lavoro certo ormai rispetto a quello che c'è in Korea o o o in Cina ma è chiaro che
Dei tagli al sistema economico che si confronta con i sistemi economici gli europei
C'è un problema
Di flessibilità del lavoro
Che è stata il cominciando ad affrontare c'è un problema di riforma fiscale infatti seguiamo con altrettanta attenzione la riforma fiscale del suo collega Visco poi c'è un enorme problema che riguarda
Diciamo la pubblica amministrazione
Che vogliono dire le regole le procedure
Il carico di adempimenti l'incertezza sui tempi
Delle
Procedimenti amministrativi delle autorizzazioni
L'efficienza e l'efficacia
La qualità dei servizi e degli interventi dell'amministrazione
Se noi abbiamo la ragionevole certezza che nel giro di due-tre anni
Questi problemi si risolve
O per dirla con una battuta
Chi ci dicono ha usato lei
Signor ministro
Un sindaco in Italia impiega mediamente a fare una cosa
Per un'impresa che legittimamente glielo chiede
Lo stesso tempo medio che impiega un sindaco francese inglese e svedese o finlandese
Allora noi pensiamo che investire in Italia torni ad essere un fatto molto raccomandabile
Perché il vostro Paese si si risolvono questi problemi a grandissime
Offre grandissime opportunità
Privo altro Paese finora e vissuto con Dragon le che come dire rendevano molto difficile
Gli investimenti e la crescita
E ciò nonostante
è vissuto
Vissuto con un con uno sviluppo ineguale con uno sviluppo come dire mal distribuito Corno sviluppo molto
Difficoltoso però vissuto se si risolvono questi problemi le opportunità in Italia
Sono rilevantissime allora io ragiono in questo modo e do ragione al presidente Anzalone anche nell'aver pensato che la riforma della pubblica amministrazione posso stare sotto un titolo
Che oltre al federalismo indica mezzogiorno e sviluppo
In realtà noi risolvere questo problema vuol dire
Accetta risolta
Comunque andare verso una soluzione di questo problema vuol dire
Rendere possibile
In tempi certi e molto più rapidi due cose che sono essenziali
Per la crescita
Lo sviluppo del Mezzogiorno
Uno sono
Gli investimenti pubblici in infrastrutture
Compreso quelle innanzitutto quelle che usano fondi dicono fonti europee i fondi fondi comunitari
Cui c'è un problema di formazione tornerò su questo punto importantissimo detto dal presidente del Senato poco fa
Che stiamo affrontando
Ma c'è molto un problema di procedimenti amministrativi e di organizzazione amministrativa
Ora gli investimenti pubblici servono non solo e non tanto a creare lavoro e a trainare crescita ma soprattutto a superare il deficit di infrastrutture
Infrastrutture per la crescita di infrastrutture per lo sviluppo che è uno degli eh
Che è uno dei dei dei dei dei coefficienti negativi
Per la crescita delle regioni del Mezzogiorno
Ma poi
Affrontare questi problemi serve anche a creare condizioni favorevoli agli investimenti privati
Se si somma se si sommano le due cose insieme
Un'accelerazione degli investimenti pubblici in infrastrutture e quindi
Un
Recupero in prospettiva del Gatto di dotazione dell'handicap di dotazioni infrastrutturali delle regioni del Mezzogiorno
E condizioni favorevoli agli investimenti privati allora si cominciano a creare condizioni favorevoli allo sviluppo
E alla crescita del Mezzogiorno
Per far questo
è importante lo diceva bene il professore scocca è importante tenere insieme
I diversi i diversi profili di questo insieme di riforme
Definito dalle leggi che
Chiocchio ricorda
Vuol dire
Che è assolutamente centrale questa operazione di
Non solo e non tanto scocca ragione di delegificazione
Ma c'è di più perché nella legge c'è un'operazione di deregolazione
Non sempre cioè
Non ideologica
Non ideologica e non si tratta di dire che senza regole
Un Paese un'economia uno Stato funzionamento
Ma un eccesso di Recco
Con regole contraddittorie confuse certamente non serve né a far funzionare le amministrazioni pubbliche né a creare condizioni favorevoli per le attività dei crea
Quindi
Deregolazione
Delegificazione
Per le le regole che non non richiedono una forma della legge semplificazione dei procedimenti
La legge prevede anche questo vorrei dire
Dando su questo punto una risposta in secondo me importante a un punto del redazione di scocca
La legge prevede la riduzione anche la
L'abbandono
Di Pezzi di procedimenti amministrativi e anche di interventi amministrativi della pubblica strazio
Vorrei dire di più non si dimentichi che la legge che alcuni di questi procedimenti sono stati abrogati dalla legge centoventisette
Faccio un esempio che il le autorizzazione agli
Accettazioni di donazioni
Legati acquisti o vendite di immobili dei che come sapete gravavano solo su tutte le amministrazioni locali di tutti i generi ma anche sulle persone giuridiche private
Deprime derivavano addirittura delle leggi Siccardi
E infatti abbiamo assistito ad un singolare acclamazione della Conferenza episcopale italiana che si è vista finalmente gli enti ecclesiastici come tutti gli altri soggetti liberati da disposizioni anacronistiche che
I salivano all'epoca nel quale la lotta contro la mano morta era
Esigenza è un obiettivo primario Guagliardi
Ma nella legge cinquantanove c'è un principio più generale
Che andrà
Attento a mente analizzato
Che è quello che prevede che non soltanto sia Corpo nove si semplificano i procedimenti
E si
Accorpando le responsabilità di decisione
Quindi riducendo il numero degli atti che sono necessari per
Poter re compiere determinate attività perché si riducono il numero dei soggetti e dell'autorità pubbliche che intervengono nei procedimenti con le quali questi vengono autorizzate permesse concesse o quant'altro
Ma si prevede anche la dismissione
Be attività funzioni e i compiti pubblici non più necessarie
Il che significa che in questi casi
Il procedimento che è espressione di una certa funzione o compito viene puramente semplicemente soppresse
Naturalmente questo non lo si può fare con la ruspa
Deve essere fatto con con
Il cesello o il bisturi
Perché sappiamo tutti sarebbe troppo semplice dire
Ciascuno fa quello che vuole
Ma a questo punto non avremmo un
Uno stato di diritto dentro ordinato
Avremmo soltanto raggiunti
Purtroppo
Questo lavoro è particolarmente complicato e gravoso
Perché diciamo così per cento cinquant'anni
è prevalso
Il la linea direttrice
Dell'accumulazione di sempre nuove norme sempre nuove complicazioni procedurale
Che non la linea della semplificazione e della
Ma relativa per quanto possibile concentrazione delle responsabilità amministrative di decisione
In capo al medesimo soggetta
Però questa è la linea verso cui questa pilastro questa parte fondi questo profilo fondamentale della riforma va e io credo che sia estremamente importante capire che su questo terreno noi possiamo realizzare
Delle condizioni migliori
Per la crescita
E anche per migliorare il rapporto tra le amministrazioni e cittadini
La semplificazione non consente solo alle amministrazioni di essere più efficienti
Perché come dire
Allevia in carico delle procedure che che so io un'amministrazione comunale deve seguire per arrivare
Dalla
Rilevazione del bisogno sociale della necessità di un provvedimento fino al momento in cui questo può essere attuato
Ma da semplificazione serve anche sul versante dei cittadini e per questo era importante
Fare arrivare subito una legge come la centoventisette disorganica ma che da subito una serie di messaggi indiretti
Ai cittadini e alle imprese
Una serie di messaggi dire
L'amministrazione italiana può cambiare sta cambiando
L'amministrazione non era non ha come scopo quello di vessare i cittadini
Incatenarmi di punirli
Certo uno stato un'amministrazione deve stabilire delle regole
A tutela dei diritti degli interessi di tutti
Della libertà di ciascuno degli interessi generali però
Dove certi vincoli certi adempimenti certi i controlli certe procedure non sono necessarie
Cominciamo a smantellare
E questo è importante ed è importante che queste che queste semplificazioni siano realizzate
Con spirito aperto
E con immediata coerenza perché migliorare il rapporto tra i cittadini e le amministrazioni tra le imprese e le amministrazioni è una condizione per il successo della riforma
La riforma avrà bisogno di consenso la riforma avrà bisogno di sostegno
E già si vedono voglio dire il fatto che l'altro giorno
Il presidente Tognana
Della terribile Unione industriali di Treviso
Una delle punte
Del rivolta del Nord-Est
Abbia detto c'era sul Sole ventiquattro Ore nella sua relazione all'assemblea annuale
I punti folle nostra rivendicazione sono fondamentali sono tre
Sono tre
Che la riforma fiscale questa è ovvio tutti Allevi il carico fiscale sulle impresa in modo sostanziale
Che sia applicata che siano applicate rapidamente le leggi Bassanini e che la Bicamerale introduca un modello Edipo federale beh insomma rispetto a quello che questi signori dicevano
Alcuni mesi fa io ho giudicato questo anche se detto con l'aria aggressiva di chi dice vi vogliamo vedere alla prova di queste richieste l'ho giudicato un fatto sostanzialmente molto prego positiva
Secondo
Profilo fondamentale della riforma
Comincia
A riorganizzare
Riorganizzare propria reingegnerizzare
Il a riformare il modello organizzativo delle nostre amministrazioni pubbliche
Prima scocca notava con molta intelligenza alcuni dei principi innovatori che certo non sono stati inventati da noi voglio dire la
La dottrina gli aveva già
Ampiamente proposti ma alcuni principi innovatori che sono contenuti
In questa parte delle leggi di riforma
E che segnano soprattutto una svolta perché perché per la prima volta
Noi abbiamo abbandonato un modello in base al quale le riforme si facevano
Tutti dal centro
C'era qualcuno va a Palazzo Chigi o a Palazzo Vidoni
Che stabiliva
Il modello organizzativo
Quello che abbiamo ereditato dall'Unità d'Italia era il modello amministrativo
Gerarchico centralista di tipo sostanzialmente piramidale
Appunto modello napoleonico ministeriale sì certo c'erano le eccezioni ma erano eccezioni
Quello che questa legge fra sono su questo punto principalmente due cose
La prima
Le riforme non si fanno più dal centro ciascuno avrà il diritto e i poteri per riformare la propria amministrazione Governo e Parlamento riformeranno alle amministrazioni dello Stato e degli enti pubblici nazionali
Ma poi Regioni Province Comuni che università Camere di commercio comunità montane
Ciascuno avrà
Perché il conferimento non è solo di poteri amministrativi l'articolo due della cinquantanove estremamente importante
Certo
Non si potevano trasferire poteri normativi primari questo è un compito fondamentale ed essenziale come diceva il presidente Mancino
Della Bicamerale e poi della riforma costituzionale
Ma
Potere normativi secondari
Che ormai sono in base all'articolo due della legge cinquantanove i relativi decreti delegati
Poteri che consentano la autoriforma delle amministrazioni questi sono previsti
E nell'alto riforma dell'amministrazione si potranno adottare modelli differenziati la centoventisette sotto questo profilo ha introdotto già una prima importante correzione della legge cinquantanove
C'è già una novella della legge cinquantanove che non riguarda soltanto la sede della commissione bicamerale che non è più presso la Camera ma segue le regole generali
Ma è che
Introduce due modifiche fondamentali che non vorrei sfuggisse la prima che apre completamente il danno il ventaglio dei modelli organizzativi che possono essere adottati nella riorganizzazione delle pubbliche amministrazioni in relazione ai compiti e alle funzioni e alle missioni proprie di ogni amministra
Qui naturalmente un mare aperto
In cui ciascuno deve fare le sue scelte
La seconda innovazione e che allarga la delega al governo prevista per il completamento della riforma del rapporto di lavoro pubblico ad una delega per la riforma degli strumenti di formazione
Dal momento che come diceva il presidente Mancino
In questa fase l'attività di formazione diventa stretti
E rilevantissima
Tanto che vorrei ricordare nel patto per il lavoro pubblico stipulato tra il governo e le organizzazioni sindacali l'undici marzo
C'è l'impegno reciproco
Ad arrivare nel giro di tre anni a destinare alla formazione almeno l'uno per cento del monte salari
Delle pubbliche amministrazioni tenete conto che oggi in Italia siamo allo zero virgola ventisette quindi si tratta praticamente di quadruplicare
Quadruplicare l'ammontare delle risorse informazione l'uno per cento e quello che la Francia destinata alla formazione qui non è un obiettivo come dire
Non è un non è un obiettivo irraggiungibile
Per un Paese che chiude la Francia oggi ha bisogno
Anche in relazione alla riforma di riqualificare le risorse umane del proprio sistema del proprio sistema amministrativo
Terzo
Punto che però
Qui è stato molto discusso io non vorrei aggiungere niente e
Questo federalismo amministrativo la parola l'hanno usata i giornalisti
è assolutamente evidente che la riforma federale lo si farà con gli strumenti della riforma costituzionale assolutamente evidente
Quindi non lo si fa con leggi a Costituzione invariata
Tuttavia
Io vorrei dire in questo mi rifaccio anche cose che proprio il presidente del Senato ha detto più di una volta
Ma guardate
In realtà
Un pezzo importante di quello che la gente da gente sente come federalismo c'è una ricerca di Mannheimer interessantissima questo articolato
Mannheimer ha constatato che ormai non solo al Nord ma anche al Centro e al Sud una
Quasi tre quarti degli italiani vogliono il federalismo poi quando si va ad analizzare che cosa chiedono come federalismo si scopre che c'è ci sono queste cose semplificazione burocratica
Appunto semplificazione burocratica amministrazioni efficienti
Alleggerimento della pressione fiscale e naturalmente
E ultima cose ultima cosa più autonomia e più autogoverno locale
Lo a me è capitato più di una volta la Confindustria sta seguendo con molta attenzione e anche collaborazione come le altre organizzazioni del mondo dell'economia e del lavoro queste riforme guidato più di una volta di partecipare a seminari con i presidenti delle associazioni regionali eccetera e loro mi hanno detto
Mi hanno detto attenzione
Noi siamo assolutamente d'accordo con lei non si fa nessuna riforma federale
Saltando le regioni il livello regionale essenziali
Però sul concreto
Noi rapporto migliore ce l'abbiamo con le amministrazioni comunali
Le cose che funzionano possono i patti territoriali
Che possono funzionare naturalmente che secondo noi possono funzionare
Con le amministrazioni comunali perché lo e locali in genere e poi con le amministrazioni statali il problema giorni ce li abbiamo coro quello che si regge
Questo è un altro dato
Allora e che cosa cominciamo altra noi cominciamo a fare né in margine di elasticità consentiti da una Costituzione che come ricordava prima anche professor scocca di Mancini nera
Consistenti
Finché non si tocca il potere legislativo primario
Cominciamo a realizzare un modello di distribuzione dei compiti e dei poteri amministrativi enti governo
Che adotta il principio di sussidiarietà
E che riporta la Regione io condivido l'interpretazione che dava il presidente Mancino prima anche se lui stesso ha riconosciuto che
Non è suffragata perché per il momento da allora prassi dalla realtà costituzionali e riporta la Regione al ruolo che a mio avviso può avvenire nel federalismo
Italiano
Che noi dobbiamo costruire che terrà dovrà tener conto delle esperienze straniere
Voglio dire delle esperienze straniere gli stati federali che funzionano
Non come vorrebbe Miglio
Di esperienze di Stati che non si definiscono e che non sono federali
Ma dovrà anche tener conto del fatto che nella storia nella realtà del nostro Paese nella tradizione e nell'effettività del funzionamento delle istituzioni amministrative
Le autonomia e più radicata
Nella cultura e nella coscienza dei cittadini sono le autonomie locali
Sono le amministrazioni locali
E allora la scelta di partire
Dal principio di sussidiarietà è talmente ovvia
Chi poi a quanto mi par di capire anche la commissione bicamerale
L'asta adottate
Anche la Commissione bicamerale lo Stato
Poi in Commissione bicamerale ci sono ancora incertezze
Io devo dire con molta nettezza che l'idea che si possa costruire uno Stato federale con una sorta di bricolage
Attraverso contratti federali tra le singole Regioni e lo Stato sui poteri ma quindi inevitabilmente sulle risorse non mi convince in un Periodo di scarsa o insufficiente coesione nazionale come quello di oggi perché farebbe partire una corsa alle rivendicazioni di poteri e di risorse
Dove molto facilmente ci potremmo trovare al punto in cui le regioni più ricche e più prospere oggi
Ci pongono di fronte al ricatto occorsi oppure no voi
C'è nebbia
Nessuno Stato federale è stato costruito in questo modo nessuno
Però mi pare anche di capire che questa ipotesi in Commissione
Ho letto per esempio
Le ultime dichiarazioni del relatore sulla forma di Stato che quest'ipotesi verrà superata per così dire dalla dalla commissione dalla Commissione bicamerale mentre mi pare che non sarà superato
Il principio di sussidiarietà come criterio fondamentale per il riorganizzazione delle competenze dei compiti tra amministrazioni locali
Regione-Stato
E allora questo noi possiamo cominciare a realizzare avendo
Riuscendo a realizzare così un risultato estremamente importante perché vedete se noi mettessimo tutto in serie
Allora
Lavora la Bicamerale
Poi Sheva Camera e Senato doppia lettura preferendo
A quel punto entra in vigore la riforma costituzionale
E si devono fare le norme di attuazione
Inevitabilmente leggi di delega per attuare secondo il modello costituzionale la ridistribuzione delle competenze dei poteri amministrativi secondo il principio di sussidiarietà
Per noi tra
Sei o sette anni saremmo temo
Forse cinque voglio dire al punto
In cui siamo ora
Noi ora siamo in grado di procedere su quella strada
Usando
L'elasticità della Costituzione vigente e coordinandoci con le parti non contestate Di di largo di larga unanimità che stanno emergendo dal lavoro della bicamerale
Dopodiché è chiaro che
La legge costituzionale la Costituzione prevarrà su tutto
Se ci saranno dei ritocchi da fare nella legislazione ordinaria li faremo come naturale una volta definita la riforma costituzionale ma intanto possiamo muoverci in questa in questa direzione
Ultima
Ultima osservazione per non venir meno
Al no penultima a ancora due mi scuso ma rappa Pd sicuramente
Come dicevo prima
Il governo e il delegato
Qui poi si alle leggi si mettono come le barche i nomi di persone ma è il Governo e già queste leggi sono un'opera collettiva
Il Governo è delegato ma il governo non farà la riforma da solo non è in grado di far non solo perché come ricordava prima il presidente del Senato la legge prevede
Che ci sia un confronto
E una collaborazione tra governo e parlamento innanzitutto ma poi anche tra il governo e regioni nella Conferenza Stato-Regioni e tra governo
E Enti locali
Comuni province comunità montane la conferenza stato città autonomia
E questo confronto sarà un confronto vero lo sarà nei pareri all'ultimo sui decreti iberica
Devo dire che persino nel decreto legislativo che abbiamo dovuto fare in stato di necessità
Fuori sacco
Con procedure rapidissime quello di riordinamento delle competenze
E in materia di agricoltura foreste caccia e pesca persino in quello il confronto è stato un confronto vero
Cari amici tanto vero che cosa che non è stata messa in luce dalla stampa
L'avvocato delle regioni proponenti il referendum è andato all'ufficio centrale del referendum in Cassazione ha sostenuto che il referendum era assorbito
Cioè che i proponenti erano le regioni proponenti erano soddisfatto
Vi restava a un punto di dissenso sulla ristrutturazione del Corpo Forestale dello Stato ma lo consideravano
Come dire
Non preclusivo di un giudizio complessivamente positivo
Confronto è stato reale vero
Però io vorrei dire che la questione va oltre
La collaborazione e il confronto con il Parlamento e il con le istituzioni regionali e locali
Scendo in questo lavoro di riforma non riusciremmo a condurlo in porto in modo soddisfacente vorrei dire qui molto sommessamente guardate
Se non riuscissimo se se dovessimo fallire non è un'opportunità che ci si ripresenta a Tokyo
Allora non riusciremo a condurlo importo se non avremo anche una
Colori fondamentali
Le amministrazioni
I dirigenti e i dipendenti delle amministrazioni non solo dello Stretto
Che come dire di cui ha
Della cui collaborazione abbiamo bisogno in termini di idee di proposte e di esperienze e di e anche di impegno vi impegno oggi
Per quanto possibile sulle riforme parziali che intanto si stanno attuando a far vedere che queste cose funzionano a far vedere alla gente che l'amministrazione cambia che l'amministrazione in nota
Il successo che ha avuto quest'anno alla seconda edizione dei cento progetti al servizio dei cittadini un successo tra moroso
Io ho voluto quest'anno nella giuria dei cento progetti inserire i rappresentanti di alcune delle organizzazioni che sono più critiche
A torto o ragione nei confronti delle amministrazioni pubbliche e quindi c'erano Sergio Billé presidente di Confcommercio Ivano Spallanzani presidente di Confartigianato e Emma Marcegaglia presidente John industriali di Confindustria
L'unica condizione che ho posto la divenire sempre alle riunioni delle giurie e di leggersi tracce
Beh abbiamo fatto una premiazione la Fiera di Roma giornata inaugurale del Forum Pubblica amministrazione
E i tre hanno pubblicamente dichiarato di aver trovato enorme difficoltà a scegliere tra il mille quattrocento sei progetti
Che venivano da scuole ospedali prefetture
Questure
Intendenza di Finanza comuni province regioni comunità montane a scegliere i cento vincitori
E di avere un tocca ampliato le loro idee forse allora nell'amministrazione italiana ci sono anche risorse ci sono
Allora forse è vero che il primo problema è liberare queste energie dalle catene di leggi procedure bizantine controlli ripetitivi ossessivi
Questa idea che ha ispirato in passato i nostri legislatori per cui le amministrazioni non lavorano
Al servizio dei cittadini ma innanzitutto lavoro a rompere le scatole ad altre amministrazioni perché sappiamo che un poi così insomma poi controlli ci vogliono naturalmente però guardate
Un certo tipo di controlli non editato Tangentopoli
E ha finito per paralizzare spesso l'attività dell'amministrazione e allora è giusto ripensarci
Allora ecco ci sono le risorse nell'amministrazione bisogna mobilitare
Per dare il segno che le amministrazioni cambia e anche per darci idee
Poi canalizzato che analizzate le attraverso le associazioni degli enti locali per esempio che avranno col Governo un confronto continuo
Canalizzate anche idee esperienze e proposte
Noi siamo nel col nella necessità di fare un grande concorso di idee vorrei dire così altrimenti non ne usciamo da questa da secondo collaborazione che noi abbiamo chiesto e devo dire sostanzialmente già ottenuto sono le grandi organizzazioni del mondo del lavoro dell'impresa
Io non so se è vero ma il presidente di Confindustria e mi ha detto due terzi dell'ufficio studi di Confindustria adesso sta lavorando per voi
Poi ci assumeremo noi la responsabilità ovviamente di quello che c'è avremo tutti i confronti
Però è utile
Che ci venga a dire il mondo dell'impero puramente non solo Confindustria anche le altre
Che le altre abbiamo chiesto di lavorare c'hanno fatto delle promesse anche le organizzazioni sindacali dei lavoratori però è utile che ci arrivano idee proposte anche testi
Di bandiere
Ma sono gli utenti qualificati no una parte degli utenti qualificati delle pubbliche amministrazioni
E infine c'è la comunità scientifica
Noi abbiamo bisogno in questa fase di una grande chiamata a raccolta
Noi abbiamo nel mondo soprattutto del
Scienza giuridica amministrativistica
Abbiamo voglio dire una posizione di leadership insomma
Certamente abbiamo risorse riconosciute
Universalmente
E io conto spero che
Sotto questo profilo ci sia un apporto critico deve essere critico
Ma deve essere un apporto costruttivo critiche costruttive
Noi per primi voglio dire abbiamo detto abbiamo riconosciuto in partenza che
Ci sarà dal correggere anche nelle leggi
Io penso non negli indirizzi di fondo non mi pare negli indirizzi di fondo
Mazza però
Abbiamo bisogno di questo apporto solo se riusciamo costruirla comun opera collettiva che va molto oltre le responsabilità e le sorti di un governo poi i governi cambia
La macchina del sistema istituzionale e amministrativo resta
I governi Presidenti del Consiglio sono quelli che sono chiamati dalla volontà degli elettori come se invece ci ha giustamente scocca a guidare quelle macchie
Se le macchine non stanno insieme
Non serve
A nulla vere dei bei programmi decidere di andare a Trieste piuttosto che a Palermo perché la macchina dopo un chilometro si ferma cosa col motore arrostito e con la carrozzeria che va a pezzi
Ero a questo dovrebbe essere inteso come un compito collettivo
Io cercavo di spiegarlo anche ai colleghi di
L'abbiamo molti colleghi anche dell'opposizione molto seria e ragionevole cerchiamo di spiegarlo professor Urbani professor Fisichella in questi termini proprio in questi termini dichiaro che poi cambiare il motore cioè la testa del sistema spetta la Bicamerale in questo momento
Ma poi nella macchina c'è ci sono l'impianto elettrico i freni del sospensioni
Anche la carrozzeria importante i fari eccetera questo è il lavoro
Più oscuro ma altrettanto importante che sta che tutti insieme dobbiamo fare per la riforma del sistema delle amministrazioni pubblico
In questo lavoro dovremo affrontare la questione
Della separazione di come si struttura e si strumenti alla separazione fra politica e amministrazione queste ultime
Io penso anch'io come il presidente Mancino che non ci siano in Europa le condizioni
Per l'adozione di un sistema di spoglie di spoil-system
Diciamo all'americana anche se poi andando a vedere poi di Isidro spoil system americano è un po'diverso dall'immagine un po'stereotipata che se nera segna sul continente euro
Credo e lo abbiamo ribadito ed è un principio della legge cinquantanove ed essendo un principio della legge cinquantanove voglio dire prevale sul resto che la distinzione fra politica e amministrazione sia uno dei principi organizzativi fondamentali del nostro sistema amministrativo
Tafi è anche vero che questo da strumentata riorganizzata
Da un lato occorre garantire l'autonomia e la responsabilità dei dirigenti delle amministrazioni
Che non possono essere rimossi ad arbitrio del politico e soltanto perché non sono amici suoi
Ma dall'altro tuttavia occorre stabilire quali sono gli strumenti per l'esercizio della funzione della responsabilità di direzione di indirizzo politico
E tra questi strumenti
Che ci sia la responsabilità della scelte dei dirigenti delle amministrazioni
Della fissazione del loro mandato
E di una verifica che deve avere strumenti io oggettivi
Dei risultati ottenuti
Da chi dirige le amministrazioni con le risorse che gli sono state date esercitando la sua autonomia
Nell'organizzazione di queste risorse questo a me pare alto altrettanto altrettanto necessaria la legge cinquantanove fondata su queste e per questo prevede tra le cose più compra complesse che dobbiamo fare e che si metta a punto
Che si mettono a punto criteri e parametri di valutazione dell'attività delle amministrazioni
Dell'efficacia del rendimento delle amministrazioni e strumenti relativamente per quanto possibile oggettivi per la rilevazione dei risultati dell'attività amministrativa
Su questa strada io credo si può conciliare
La responsabilità del politico che risponde di fronte agli elettori
Per la realizzazione del suo programma e di avere gli strumenti per poter rispondere perché se no il famoso meccanismo della democrazia che meccanismo della responsabilità politica davanti agli elettori non funziona
Con la necessaria autonomia dei dirigenti e imparzialità delle amministrazioni
Lo so che non è una fa una una cioè che è un sentiero stretto
Ma probabilmente io almeno ritengo nei paesi europea Elia e con la storia dei Paesi europei questa è la strada da percorrere
Su questa strada io credo che alla fine si possono conciliare
Le diverse esigenze che questa sera sono state prospettate
Ma con ci
Jarl ecco non così facendo un compromesso al ribasso ma trovando invece una soluzione che le armonizza
Che le armonizza in un
Sistema che ma una sua logica e probabilmente probabilmente un rendimento anche migliore dello spoil system all'americana grazie