Sono stati discussi i seguenti argomenti: Movimenti, Pace, Pacifismo, Partito Radicale.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 10 minuti.
L'Almanacco del giorno di radio radicale
Molino
Buona giornata da Radio radicale la Bracco di quest'oggi cinque settembre e dedicato all'intervento di Marco Pannella su un movimento Pace vista ospitato da notizie radicali nel settembre del mille novecentottantatré con il titolo aiutare Andropov Fo o costruire la pace
L'intervento di Pannella era centrato sul ruolo aggressivo ed espansionista del potere sovietico giudicato come il maggiore pericolo per la sicurezza e la pace di fronte a questo pericolo il movimento pacifista occidentale non aveva saputo esprimere una sua politica di Angri signore non violenta ma aveva seguito lo stesso percorso di partigiani della pace anni cinquanta vogliamo proporvi per l'Almanacco di questo g il commento all'editoriale di Pannella del massimo esponente ed interprete di questo pacifismo d'annata Luciana Castellina
Ma a me mi sembra che questo giudizio di Marco Pannella
Che un giudizio o non
Tutto e non giusto per varie ragioni è evidente che in un grande movimento della pace è un grande movimento di massa che coinvolge grandi strati di opinione pubblica anche diciamo nelle mi sento della paura sempre un elemento è una componente è una componente soprattutto diciamo delle frange meno politicizzate del movimento però mi pare che sia il nato a dire che il movimento della pace che presto soltanto con una politica di no di paura e con proposte puramente negativa perché che cos'è che ha caratterizzato le posizioni del movimento della pace Italia
No ed europeo da questo punto di vista penso per esempio alle posizioni che sono emerse anche alla convenzione di Berlino che è stata l'ultimo grande appuntamento europeo dei movimenti della pace e quindi lo prendo come un momento di una testimonianza di una embrione di linea politica perché di più non si può parlare
Potrei questo embrione di linea politica e l'idea innanzitutto che la il richiede la deterrenza secondo le quali la pace e difendeva attraverso un equilibrio degli armamenti da una parte e dall'altra non hanno più senso e lo stanno finiti non stanno più in piedi non solo per le ragioni sempre perché quando si accumulano molte armi si finisce per usarle ma non hanno però spento per delle ragioni nuove perché ormai caratteristiche tecniche di queste armi
Sono tali che possono dare un sicuro vantaggio maschili usi per prime e dunque tutta questa teoria cade carta per terra quindi neanche tutta una grande polemica sul concetto di geisha che viene avanzato di una difesa affidata all'equilibrio degli armamenti e olive e invece chiude il nuovo tipo di sicurezza è un nuovo tipo di sicurezza che si fonda su molti dichiarato Di Carlo unilaterale anche come primo passo per in per cercare una la corsa al riarmo cioè siamo più portieri più umidità indicibili da un qualsiasi possibile evento invasione attacco immune al mondo che diviso tra due grandi potenze incominciamo atti innescare un pezzo di Europa tale confronto armato è una posizione di subalternità al blocco sovietico io non credo affatto fra l'altro perché credo che il pericolo di guerra nata soprattutto dalla divisione
Il Europa fra le due parti del mondo e dell'Europa in particolare fra le due grandi potenze e credo che l'inizio di una denuclearizzazione innanzitutto come primo partner militarizzazione di un pezzo di Europa diventa l'unico elemento di reale pressione per innescare un meccanismo anche nell'altra parte l Europa la ricerca di contatti attivi con i movimenti della pace non ufficiali quelle perché loro portano una componente importantissima nel momento euro la parte europea e mi pare che attraverso questa linea politica questa posizione Civate enucleando mentre ma io credo un'idea molto forte che quella innanzitutto di una però dell'Est e dell'Ovest annunciata dei blocchi fuori dai blocchi fuori dall'influenza delle grandi potente vale a dire un tentativo di dire usciamo in via oltre le colonne d'Ercole di Yalta capace non più come come tenta pacifica e dato stabile fra due grandi potenti armate ma come invece
Via cominciamo a mettere in discussione Grandi potenti network occhi cominciamo quindi a indebolirli a mettiti nel cercarli e quindi un'idea anche di un ruolo dell'Europa con l'Europa autonoma mio una linea con l'idea del non allineamento dell'Europa mi pare molto importante
E anche che su questo si innesta il discorso al nord e sud e mercato conforta il movimento della PAC europea per soltanto l'Europa non allinea ma da fuori dei due blocchi può essere in qualche modo come elemento di un punto di riferimento positivo il rapporto con i paesi non la linea nati del terzo mondo e solo così può avere la forza di combattere sia per l'una che l'altra grande potente che sono la causa prima non solo del pericolo di guerra che oggi è concentrato soprattutto nel Sud del mondo Senago
Ora verrà verrà come risultato diciamo di una scintilla di guerra che scopre nel Terzo Mondo ma può essere anche lo strumento positivo per un tentativo di soluzione anche sul terreno dello sviluppo
Dello sviluppo il Terzo Mondo malata indicati in più orari di gattini intuitivi non ancora una linea politica ma mi pare che ci sia note le cose molto muove in questa politica del movimento della pace anche molto divertire dalle così e che li sinistre le varie sinistre europea hanno finora ad oggi assunto perché mi pare che invece appunto serpente le posizioni diciamo tradizione ali delle sinistre europee siano state tutte molto Walter ne è un'idea di pace come frutto di un accordo fra le due grandi potenze noni invece questa idea diciamo una un'ipotesi la pace come risultato di un processo Tina Amico che facciamo saltare le più grandi potenze e che reality appunto questo di un terzo polo diciamo paesi del terzo mondo e un'Europa autonoma dei due blocchi come terzo polo capace di scardinare il potere
Località Opel
Si chiude qui l'Almanacco di quest'oggi cinque settembre che abbiamo proposto il commento di Luciana Castellina il massimo interprete del pacifismo dal nata del pacifismo anni cinquanta all'editoriale pubblicato da notizie radicali a firma Marco Pannella parto nel settembre del mille novecentottantatré dal titolo aiutare Andropov Fo o costruire la pace una buona giornata da Bruno Luverà
Di radio radicale
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