"Federalismo amministrativo: prima tappa del federalismo Costituzionale" org. nell'ambito dell'ottava edizione del Forum P.A. '97 (Fiera di Roma 6/10 maggio)

Accademico è finito
Io direi di cominciare perché gli
Quali i puntuali non devono essere penalizzati e ai ritardatari quindi io proporrei di cominciare
Quarto d'ora è un margine di flessibilità sufficiente
Io penso che
Queste sia una platea dei
Qualche modo addetti ai lavori cioè di persone competenti e informate
Quindi penso che questa
Tavola rotonda non abbia bisogno di introduzioni
I riferimenti normativi che conoscete tutti
Il dibattito che accompagnamento nell'applicazione di queste leggi o quasi leggi
Lo avete presente io penso che sia più utile ai nostri lavori dare immediatamente la parola ai partecipanti
Alla tavola rotonda riservandomi eventualmente qualche commento in sede di conclusione della tavola rotonda sì ce ne sarà bisogno poi può anche nascere io
Condivida puramente e semplicemente credo che verrebbe
Per ragioni di impegni non dipendenti dalla sua volontà
Rispetto all'ordine degli interventi anticiperei il presidente dell'Unione delle Province Marcello panettoni
Che poi ci dovrà purtroppo lasciare poi per il resto seguiremo
L'ordine previsto dal programma anche anche l'ordine alfabetico la parola quindi a Marcello panettoni
Presidente dell'Unione delle Province italiane
Ma io ringrazio intanto il ministro per la cortesia in gli ha fatto consentendo di parlare all'inizio
Io cercherò di ripagarlo di tanta cortesia essendo Brera in maniera da non né annoiare unito l'uditorio né tanto meno sottrarre spazio a un dibattito che in materia io credo
Sarà ricchissimo sicuramente già nella giornata odierna credo che sarà
Un dibattito e un confronto di Matteo di natura politico istituzionale che
Ci farà lavorare tutti
Povero Parlamento rappresentanti delle istituzioni e regioni Comuni e Province
In maniera molto consistente nei mesi a venire
Perché non ho dubbi la cosa sarà stata detta già altre volte ma queste il Forum della pubblica amministrazione una sede ufficiali io voglio riprendere un giudizio
Molto sinteticamente che come associazione non diamo della legge cinquantanove cioè di una legge che a nostra vita a nostro avviso sicuramente destinata a segnare un'epoca nella struttura
Amministrativa e istituzionale del nostro Paese
Il federalismo amministrativo come è stato in qualche modo credo a ragione
Detto che la legge ha prego
Nella sostanza può avviare in attesa degli esiti del mago del lavoro della Bicamerale prima e del parlamento poi può avviare in maniera straordinariamente consistente una riarticolazione complessiva di tutta la struttura pubblica dello Stato così come delle amministrazioni regionali e locali
E io credo che sia questo il primo grande elemento di giudizio ma dal quale poi far discendere anche alcuni ipotesi organizzative e di lavoro
Cinque non ci dobbiamo soffermare perché se il peso della legge
E di questo livello
Sia per quella che è la struttura istituzionale del nostro Paese sia per quelli che sono i settori del rapporto cittadini pubbliche amministrazioni
Che saranno sicuramente coinvolti da questo processo
Noi dobbiamo partendo da questa consapevolezza
Avere la chiara percezione della necessità di incrociare e questa è la prima cosa che voglio dire
Con grande evidenza
I problemi legati agli assetti di merito delle materie volta a volta trattati auspicabilmente in maniera organica
Con degli assetti istituzionali complessivi del Paese così come li vorremmo di segnare
Adesso io non mi soffermo su quella che è la distinzione che la legge fa circa le materie del centodiciassette i cui perché sono oltre al centodiciassette che pure cosa di grande rilievo
Di cui dobbiamo tener conto
Ma credo che in primo luogo la sottolineatura che appunto voglio ribadire noi dobbiamo avere ben chiaro è che volta a volta nel momento in cui noi andremo ad affrontare le materie più disparate dai trasporti alla pubblica istruzione dal lavoro ai all'ambiente
Volta a volta che noi tratteremo questi temi dovremmo avere la capacità di intanto analizzare adeguatamente le questioni di merito
Ma partendo da queste e in associazione a queste ricollocare nella maniera più opportuna nell'interesse dei cittadini naturalmente in primo luogo e poi della funzionalità del lavoro delle amministrazioni cosa che è strettamente congiunta
La maglia istituzionale che in questa in con questo procedimento noi andremo a scomporre per un verso e a ricomporre per l'altro
E io credo allora che
Sarà opportuno che il governo pensi alla istituzione io suppongo che l'abbia già fatto anzi so che lo sta già facendo
Ma che sia rapidamente formalizzata una sorta di cabina di regia ministro
Che abbia il quadro complessivo della situazione che noi andremo ad affrontare perché sì dai vari ministeri dalle varie dei vari settori della vita pubblica e dell'amministrazione possono venire le proposte di merito
Ma che ci sia una cabina di regia che dal punto di vista istituzionale riconduca ricondotti i temi e le materie volta a volta trattate in un quadro che sia il più possibile unitaria armonico
Il fatto che io dica unitari armonico non significa che tutte le volte schematicamente si debba volta a volta trasferire una materia dallo Stato alle Regioni alle Province ai Comuni sempre e comunque
Perché è pur possibile che il merito talvolta ci dica
Che una determinato settore è più opportuno ricollocarlo tra Regioni e Comuni altra in altro caso potrebbe essere tra Regioni e Province e così via dicendo
Ma l'importante che si abbia questa chiarezza di struttura istituzionale che noi partendo dalle regioni del merito possiamo poi ridisegnare complessivamente
Dando per acquisito un altro elemento che
è troppo evidente che noi abbiamo la necessità di ridisegnare un sistema istituzionalmente e Fitto
Ha avuto esperienze di un lontano o più recente passati in cui talvolta le competenze venivano trasferite o delegate
Non sempre però al di là del livello di soddisfazione che ne potevamo esprime in rapporto alle competenze trasferite o delegate
Non sempre eravamo messi nella condizione di operare come risorse strutturali e finanziarie adeguati al soddisfacimento
Di queste competenze siano i venivano date e credo che un processo di questa natura invece non possa in alcun modo essere ipotizzato
Se non ci sia un concerto chiaro fra tutti questi momenti dell'ordinamento così come delle strutture tecniche così come delle risorse finanziarie necessarie a a consentirci l'esercizio di queste funzioni
Quindi cabina di regia
Per esame del merito organicamente compreso che non accada più come accaduto talvolta che
Regioni ed autonomie locali siano messe nella condizione di esaminare pezzetti di amministrazione
Ma invece settori di organici
Io non so se sia riproponibile in questa sede
La vicenda del Seicento sedici
Se cioè noi possiamo ripensare a un decreto omnicomprensivo come seicentosedici
Ma tra un decreto onnicomprensivo e la frantumazione estrema credo che noi possiamo e dobbiamo almeno chiedere
Che i decreti legislativi racchiudono almeno materie in organicamente esaminante e trasferite alle competenze amministrative
Di regioni di autonomia locale in maniera che ci sia anche la percezione materiale
Dall'opinione pubblica i cittadini agli amministratori della qualità della riorganizzazione complessiva che noi ci apprestiamo a compiere e infine la
Capacità di interconnettere nell'attribuzione delle materie le funzioni già esercitati oggi dalle regioni dalle autonomie locali con quelle che verranno trasferiti
Cioè a dire che si avvia la percezione precisati
Come oggi è concretamente organizzata a livello regionale locale l'amministrazione pubblica non già per assumerla come un qualche cosa di modificabile ma come punto di riferimento anche perché poi si possa avere l'interconnessione più agevole tra quelle che sono le materie già oggi amministrate a livello locale con quelle che dovranno essere trasferite dai decreti legislativi
Io credo che se noi dobbiamo chiedere una cabina di regia del Governo lo dico ad alta voce pensando a
Enzo Bianco presidente dell'ANCI all'assessore sorrisi Mariuccia il come drappi durante la Conferenza delle Regioni che ci sia anche un interesse a che il sistema delle autonomie regionali locali
Si presenti a questo confronto in maniera unitaria perché credo che
Anche questo può agevolare una migliore trattazione e una migliore composizione delle nostre esigenze complessive come rappresentanti delle pubbliche amministrazioni
Unitarie che non significa necessariamente che saremo d'accordo su ogni singola questione ma che ci consenta di averi ognuno il ruolo che ci compete per quello che rappresentiamo nella materia dell'amministrazione a livello regionale e locale
Come rappresentare delle province e questa è l'ultima cosa che voglio dire molto brevemente è troppo evidente che non ci attendiamo che l'occasione impediva anche dal cinquantanove
Anche per i meccanismi legislativi che sono previsti dal cinquantanove stesso penso all'ultimo comma dell'articolo quattro che il comma cinque l'articolo quattro che fa riferimento appunto ad adempimenti delle regioni riferite agli articoli tre nel nostro caso quattordici quindici della centoquarantadue
Non c'è dubbio che noi come Provincia e ci attendiamo che l'insieme dei provvedimenti derivanti dall'attuazione del cinquantanove dal livello nazionale specificamente detto ed a livello regionale indotto e collegato posso consentirci di raggiungerà pieno quella funzione di ente di governo e di amministrazione degli ambiti territoriali
E non a caso io dico degli ambiti territoriali non già dell'ente intermedio c'è un livello di governo territoriale dei problemi che compete naturalmente a un'istituzione come la nostra
E se non ripercorriamo con la memoria perché ormai talvolta tocca far ricorso a questa a quanto è scritto negli articoli tre e quattordici e quindici da cento quarantadue
I feriti appunto alle competenze attribuite sia pure con la mediazione di leggi regionali da emanare alle Province
E italiane
E facciamo riferimento a quella che è la struttura amministrativa periferica dello Stato
Così come oggi noi storicamente la conosciamo anche qui io voglio evitare ogni ipotesi di meccanicistico trasferimento dalle dalle strutture provinciali dell'organizzazione dello Stato
Alla istituzione Provincia meccanicismo in questi casi non servile spesso richiamato la necessità di partire dall'esame oggettivo dei problemi
Ma non c'è dubbio che ci sono ampi settori nei quali partendo dal merito e ricconi mettendo queste strutture per le materie non riservate dalla legge cinquantanove esplicitamente allo Stato
Partendo quindi da queste strutture periferiche dello Stato alle competenze che gli articoli quattordici e quindici indicano per le Province
E
Il richiamo generale dell'articolo tre fatto nella centoquarantadue l'insieme di queste connessioni disposizioni legislative a mio avviso consente di
Individuare finalmente giunco in maniera compiuta organica
Un livello del governo territoriali che su tutta una serie di settori dico da quello dei servizi
Trasporti sanità
Assistenza organizzazione dei servizi reali alle comunità
Da quello della programma pianificazione programmazione territoriale a quello della scuola un ambito di amministrazione delle province
Che sarà di amministrazione di aspetti delicati di concorso alla programmazione regionale depositarie fondamentalmente di questa responsabilità oltre che a quella legislativa
Però io tutto questo lasciarlo alle Province uno spazio opportuno e necessario aggiungo di funzioni amministrative positive concretamente da mettere al servizio
Delle nostre comunità per tutti i livelli di ed esigenze di amministrazione che non siano quelle riferibili per ampiezza e per qualità
Le due cose dico per ampiezza e per qualità alle regioni
Ma che al di là di alcuni eccezioni riferibili in primo luogo alle aree metropolitane sono immediatamente al di sopra degli ambiti comunali e perciò stesse disegnate e riferibili agli ambiti provinciali
Io credo che questo sia il lavoro che noi dobbiamo compiere
Riferito al percorso che la cinquantanove cinica e nei rapporti tra livelli istituzionali nazionali e locali il lavoro insieme siamo chiamati a compiere alle prossime settimane prossimi mesi vi ringrazio
La ringrazio
Presidente panettoni e do la parola al Presidente dell'Associazione Nazionale dei Comuni
Enzo Bianco
Io vorrei anzitutto dire che esso trova cosa che quasi banale e ovvia vero
Vale la pena di egualmente di sottolineare
Cioè io vorrei che ci si rendesse conto
Pienamente e consapevolmente che l'argomento di cui si discute oggi in questa tavola rotonda
Una delle questioni decisive per
è riuscire a dare competitività al sistema Italia nella grande
Competizione che in questo momento c'è tra le grandi democrazie
Sono consapevole e convinto come non mai lo sono sempre stato diciamo da studioso lo sono molto di più da operatore da amministratore
Che noi potremo fare forse io spero che sia così
Una buona riforma della Costituzione
Magari
Acquisendo stabilita rappresentatività
Flessibilità del sistema Italia
Potevo fare una buona riforma elettorale che consenta ai cittadini di riconoscersi più direttamente nelle istituzioni che leggo
Ma tutto questo sarà largamente incompleto se non riusciremo a porre mano seriamente in modo approfondito alla questione della riforma della pubblica amministrazione
E qui le due cose io devo dirlo coincidono
Sono convinto anche qui più che mai che l'idea che qualche volta avuto anche dei sostenitori di assoluto ridendo
Dal punto di vista scientifico e promette anche dal punto di vista della capacità di disegnare
Sistemi coerenti di organizzare e di porre in essere una riforma della pubblica amministrazione che passa che parta con un disegno di ingegneria amministrativa dall'alto magari dalla Presidenza del Consiglio dei ministri poi ai vari ministeri e poi ma locali ai livelli più bassi questa riforma congegnata così non partirà mai
Perché le resistenze più forti si annidano nel cervello del sistema che non vuole cambiare l'unico modo di riuscire a innescare meccanismi di cambiamento reale della pubblica amministrazione e quello di un progetto diffuso in cui determinare forse volontari liberare energie che spingono verso un progetto di cambiamento
Ecco perché l'idea che chi organica non è stata con la Rotonda definito del federalismo amministrativo
Secondo me coincide con l'idea stessa
Di riforma della pubblica amministrazione
E cioè ci tengo a dire anche qui un po'forzando non è possibile riforma dalla pubblica distrazione che non preveda nel contempo una capacità di rendere più flessibile il sistema amministrativo scatenando le risorse dal basso perché questo processo determina il cambiamento a tutti lire dicevo la parola federalismo amministrativo come corrente avete intuito suscita in me un certo una certa diffidenza mentre capisco perfettamente dal punto di vista voglio dire del diritto costituzionale diritto pubblico ovviamente la parola federalismo anche se poi su questo dovrà metterci d'accordo no
Quale tipo di federalismo perché evidentemente non ce n'è uno solo è dietro la parola federalismo si nascondono opinioni anche molto diverse anche le opinioni
Tendenti a mantenere lo Stato centralista quale l'abbiamo avuto addirittura accentuare lo talvolta vengono rappresentate del dietro la bandiera della parola
Federalismo
Mentre capisco questo dal punto di vista del federalismo del sistema costituzionale o qualche diffidenza verso la parola federalismo amministrativo in realtà io diciamo ritengo che probabilmente l'espressione e il canone ordinatorio attorno al quale organizzare la riforma della pubblica amministrazione
Sostanzialmente debba essere il principio della sussidiarietà che assumerei come Carone ordinatorio come principio di riorganizzazione dell'apparato amministrativo del nostro Paese
Io sono anche qui convinto che in questo momento l'attenzione i riflettori dell'opinione pubblica e probabilmente anche delle forze politiche qui mi correggerete
Bassanini Frattini sette se dico una cosa inesatta ma la sensazione che ho e che in questo momento l'attenzione è fortemente concentrata sulla forma di governo e sulla legge elettorale la vera trattativa in essere nel confronto tra le forze politiche essenzialmente sulla questione
Così per lo meno la percepisco sulla questione della forma di governo e probabilmente sulla questione della giustizia dove viene un rilevante interesse dell'opinione pubblica dei mass media e probabilmente anche di una parte delle forze politiche
E dovete tra l'altro è una questione ovviamente rilevante non intendo affatto sottovalutati
La mia sensazione che la questione relativa invece alla forma di Stato
Nel
Diciamo nella il nel nostro Paese e sia in questo letto quasi relegata
A livello di confronto prevalentemente al dibattito che nel recente passato è stato anche molto acceso tra le regioni e comuni e province o tra questi enti e Autonomie
Il livello centrale e probabilmente diciamo non ha coinvolto il grande livello appunto di interesse che c'è nel Paese sono viceversa convinto che certamente la forma di governo corrisponde ha un bisogno vitale del Paese darsi un assetto in grado di assicurare stabilita all'esecutivo capacità di avere progettualità e un elevato grado di rappresentatività in un rapporto articolato e corretto col sistema legislativo ma la mia sensazione è che
Anche la domanda di flessibilità che il Paese ha sprigionato
Fortemente negli ultimi anni debba trovare una risposta
Qui io avanzo una preoccupazione lo dico brutalmente e non vorrei che come dire la crisi gravissima
Politica ed elettorale della Lega
Possa fare in modo che le maggiori forze politiche del Polo e dell'Ulivo facciano cadere o abbassare la tensione sulla questione del federalismo battaglia che dalla lega è stata abbandonata
Aime a vantaggio di uno stupito diciamo irrealistico e tutto sommato anche mi si consenta masochistico secessionismo e che viceversa
Come dire nel suo momento rigirare c'è quello di liberare risorse realizzando un sistema flessibile in cui l'elemento delle diversità
Costituissero e fossero valorizzate come una vera e propria ricchezza del sistema Italia tutto questo naturalmente oggi non venga sostanzialmente abbandonato
E non vorrei anche che qualcuno pensassimo si chiudesse per un solo attimo che provando a sollecitare
In qualche misura potenziale o anche reali conflitti di interesse perché no anche reali nell'ambito del sistema delle Autonomie tra chi pensa a un federalismo che valorizzi prevalentemente o esclusivamente il ruolo delle regioni
E chi pensi viceversa che il federalismo italiano non possano tenere conto della grande tradizione dei comuni e naturalmente di una presenza importante significativa delle Province
Mettendo Armando contro gli uni contro gli altri possa difendere una visione centralistica dello Stato questo è clamorosamente sbagliato abbiamo tutti in mente l'idea che bisogna andare verso un sistema che ripeto esalti al massimo le diversità
Nell'ambito ovviamente di un quadro di ovvio ed evidente di solidarietà e che quindi sia possibile articolare un sistema che liberi le risorse in questo senso
Qual è il federalismo a cui noi pensiamo dal punto di vista costituzionale lo cederò soltanto perché non è questo il tema il federalismo a cui i Comuni italiani pensano è un federalismo di tipo cooperativo
E cioè non è per usare un'espressione che ormai sta entrando nel linguaggio un federalismo di tipo competitivo basato cioè su una rigida differenziazione di competenze da assegnare a livello centrale a livello regionale e a livello locale
Io ritengo che questo e probabilmente possibile in materia legislativa laddove certamente si può e si deve delimitare una
Questione
è un ambito legislativo da riservare al potere al Parlamento nazionale un ambito legislativo viceversa da lasciare alla competenza del livello regionali
Ma questo secondo me non è più possibile quando si parla di questione amministrativa di questione cioè di governo sono pochissime le materie sulle quali è possibile andare a una separazione netta di una competenza in uno specifico ambito
Facevo la qualche tempo fa l'esempio delle dei beni culturali come potremmo fare proprie della sanità in ognuna delle grandi questioni che inimmaginabile che vi sia una livello di competenza amministrativa che sia lasciato solo ed esclusivamente a uno degli enti e cioè allo Stato centrale alle regioni o alle comunità locali
Perché la mia sensazione viceversa è che su ciascuno di questi argomenti concorrano e debbono concorrere livelli di competenza amministrativa diversa
Ecco perché accennava poco fa al principio di sussidiarietà la nostra idea è che a livello legislativo una parte rilevante di competenze vengono cedute dallo Stato centrale alle regioni
E dall'altro viceversa cade nell'amministrativo l'organizzazione avvenga sulla base del principio di sussidiarietà e cioè che venga trattenuto il livello gestionale a livello più vicino possibile ai cittadini
E che quindi la gran parte delle questioni che riguardano le comunità locali siano affidate alla gestione dei comuni che tra l'altro hanno una grande tradizione
E normalmente una buona capacità amministrativa almeno potenziale nella realtà del nostro Paese
Che vengono ceduti alle amministrazioni provinciali alcuni ambiti di competenza importanti sulle aree vaste e che le Regioni trattengono livello amministrativo solo ed esclusivamente in materie di capacità di indirizzo e di controllo o di questioni amministrative che interessino l'intero ambito regionale e naturalmente che lo Stato abbia una competenza amministrativa sulle materie di stretta pertinenza nazionale
Non è facile realizzare presto
Mi rendo conto perfettamente che le tentazioni delle burocrazie talvolta spingono nel senso di acquisire il massimo di potere possibile
Devo anche dire che se guardiamo ai me alla triste esperienza delle regioni a statuto speciale io provengo da una di queste purtroppo devo dire quello è un modello da non seguire nella organizzazione diciamo di uno Stato moderno perché purtroppo siamo a livelli effettivamente esattamente all'opposto di molte volte rispetto a quella che la realtà che noi andiamo a immaginare ecco in questo quadro naturalmente si colloca il lo sforzo che il Paese sta producendo in questo momento
E io concludo dicendo che le iniziative che sono state promosse in questi in questo periodo a livello legislativo o con semplici atti amministrativi sono di reale profondo cambiamento del nostro Paese
Sotto questo profilo i disegni di legge
Il parlamento uno ha già provato quello
Diciamo sulla decentramento delle funzioni amministrative e quello che si accinge ad approvare il Senato speriamo in termini rapidissimi quando passata come dire
Il confronto politico acceso e aspro con il turno di ballottaggio il Senato approvi il più rapidamente possibile una riforma che tutti gli amministratori locali d Italia
Ci tengo a sottolinearlo ancora una volta quelli di destra come quelli di sinistra quelli delle grandi città sono solo delle piccole città quelli del Nord come del Sudan hanno fortemente voluto e hanno voluto fortemente Franco Frattini lo ricorderà quando egli era ministro della funzione pubblica
Quando una serie di queste cose sono state già diciamo varati in termini di progettualità e che se il tondo soltanto una stolta stupida arrogante
La posizione di conservazione di una parte della burocrazia statale prima ancora della classe politica ha impedito io voglio Franco voglio ricordare per tutti la vicenda la conferenza stato città la vicenda compresa è stata citata nasce da una richiesta dell'ANCI quando il Presidente del Consiglio era Dini e Franco Frattini era ministro della funzione pubblica
Eravamo tutti d'accordo il presidente del Consiglio il ministro delegato lanci Lupi da realizzare tutto questo la cosa non parte perché una parte della burocrazia ministeriale di un ministero sostanzialmente temendo di essere spogliata in una qualche competenza in materia di autonomie locali sostanzialmente la mette su un binario morto
E questa cosa si realizza soltanto con questo governo per una ferma determinazione del ministro Bassanini e devo dire del ministro Napolitano che hanno fortemente spinto in questa direzione noi correremo il rischio
Anche con l'attuazione nella fase di attuazione dei due disegni di legge che il Parlamento ripeto
Spero che approvi molto rapidamente perché avremo delle resistenze forti nella tradurre in realtà questo processo di decentramento amministrativo che realtà libera delle grandi risorse
Non siamo molto preoccupati di questo ma naturalmente siamo molto determinati ad andare avanti con coraggio determinazione
Convinti come siamo che nel sistema Italia
Una grande capacità di risorse già a Costituzione invariata possono essere liberati con provvedimenti di carattere legislativo come quelli che re col nome di Bassanini e come quelli amministrativi che sono stati improntati l'esperienza delle amministrazioni comunali elette
Con il sistema dell'elezione diretta che oggi al suo sa a suo secondo esperimento lo dimostra chiaramente italiani tarato la grande quantità di risorse che stanno faticosamente aggredendo quanto vuole mantenere inalterato
E antiquato un sistema che è in grado viceversa di portare l'Italia verso un livello di alta competizione grazie
Prima di dare la parola l'onorevole Frattini vorrei intanto direi a Enzo Bianco che probabilmente agli organizzatori del Forum sono sfuggite due virgolette le parole federalismo amministrativo dovevano essere poste tra virgolette
Perché è ovvio che non si tratta di federalismo nel senso proprio della parola si è usata questa espressione perché giornalisticamente ha sembrato a indicare proprio una riforma della struttura complessiva del sistema dell'amministrazione pubblica basata sul principio di sussidiarietà come Bianco dice
Consentitemi nel dare la parola Franco Bertini dire due parole Franco Bertini è stato il mio predecessore come ministro Funzione pubblica degli affari regionali lo conoscete tutti lo scorso anno al Forum
Era luglio a fare per così dire gli onori di casa
E io prima di dargli la parola devo come ho fatto anche in altre sedi darli un pubblico riconoscimento
Le vicende della politica comportano che si alternano governi tecnici governi politici governi che hanno la possibilità di condurre in porto
Speriamo certi disegni di riforma altri che invece per le vicende per i tempi per l'incertezza della maggioranza non sono in grado di farlo
Su questa materia però c'è una continuità io il vantaggio che ho avuto devo dire rispetto molto i miei colleghi che io ho avuto alcuni predecessori del grande valore di grande competenza di grande capacità da Cassese a Frattini
E in qualche misura mi è stato consentito di ereditare il loro lavoro
Io non sto con questo cercando assolutamente come dire di coinvolgerei Frattini nelle responsabilità di quello che il governo ha proposto e di quello che il parlamento ha poi approvato giusto solo rilevando un dato
Poi il governo ha fatto le sue scelte in Parlamento ha fatto le sue la maggioranza parlamentare
Dialogando col governo e con l'opposizione ha fatto le sue scelte però nella formulazione di molte di queste riforme bianco ricordava la conferenza stato città autonomia e noi abbiamo preso e
Corretto solo marginalmente il testo di un decreto del presidente del consiglio dei ministri che era stato predisposto da Frattini nell'impostazione di queste leggi di riforma in particolare della legge cinquantanove ma anche di molte parti delle altre abbiamo raccolto molte idee suggerimenti e testi che ci venivano dal lavoro di Frattini e e notevolissimo e questo è un dato che credo non sia contestabile è stato il contributo che Franco Frattini ha dato anche nel corso dell'iter parlamentare sotto forma di emendamenti non sempre ovviamente accolti dal Governo e della maggioranza spesso accolti dalla maggioranza
Col parere favorevole del governo in qualche caso accolti dalla maggioranza parere contrario del governo
Io vorrei
Io vorrei nel dire questo che solo riconoscimento poi dicendo che nessuno naturalmente ciascuno si assume la responsabilità delle scelte che ha fra e ci sono come vedrete puntiglio e come ha ha constatato che ha seguito i lavori parlamentari punti anche di rilievo su cui sono emerse divergenze di opinione credo mai sugli obiettivi di fondo ma certo sul merito di soluzioni specifiche che sono ovviamente opinabili legittimamente discutibili e contestati
Vorrei dire
Per evitare equivoci anche perché quando ci sono presenti i giornalisti gli equivoci sono facilità possono capitare
Vorrei dire che questo mio riconoscimento non può essere preso come la però una prova generale di larghe intese
Vorrei o di inciuci vorrei che fosse chiaro che sta è un organo cimento punto e basta
In una materia sulla quale lo diceva già lo dicevano già bianco i panettoni Prina
Una materia che in qualche misura in qualche misura sfuggì
Alle contrapposizioni tra maggioranza ed opposizione
Io uso spesso un
Paragone che mi scuso con quelli che hanno già sentito
è il paragone quello con un automobile la macchina del nostro sistema istituzionale delle nostre pubblica amministrazione è una macchina molto scassata
Molto scarsa
Tanto che chiunque viene eletto dai cittadini per guidarla
E per portarla alla destinazione Daloui prescelte prescelta dalla maggioranza dei cittadini si trova ad avere molto difficoltà
Perché la macchina non funziona sia Berlusconi ossia Prodi
Ossia Amato ossia Ciampi ossia Dini e poi vedremo in futuro chi c'era chi è chiamato a guidarla si trova oggi una macchina scassata ex
Poi ci sono delle eccezioni e oggi ne abbiamo premiate stamattina alcune
Rilevantissime e meritevoli Issime proprio perché complessivamente la macchina è così scassato
Tra la macchina scarsa
Bisogna cambiargli il motore la testa del sistema è questo il compito della Bicamerale
La riforma costituzionale necessaria per cambiare il motore la forma di Stato la forma di governo
La seconda parte della Costituzione è un motore da cambiare
Se non lo si cambia anche resto servirà a poco
Poi però non basta cambiare molto bisogna cambiare di freni e sospensioni bisogna aggiustare i freni né sospensione l'impianto elettrico la carrozzeria
E questo sono queste riforme di cui stiamo parlando oggi
E interessa di tutti
Chiunque
Domani sarà eletto a guidare questa macchina
Aggiustarla oggi
Si chiami però di Berlusconi D'Alema Fini chiunque altro
è interesse di tutti oggi del paese di tutte le parti politiche di tutti i cittadini italiani
Riuscire in fretta ad aggiustare questa macchina cambiare motore aggiustare la carrozzeria
Perché così noi potremo in un domani
Consegnare agli elettori cioè noi stessi
Il potere di scegliere
Un governo un Presidente del Consiglio che si troverà in mano uno strumento per attuare il suo programma per andare a Milano se ha deciso di andare a Milano a Palermo se ha deciso di andare a Palermo con una macchina che funziona che risponde ai comandi che cammina
E questa è anche la ragione per cui
Io sono grato a Franco Frattini di avere impostato nella chiarezza dei rapporti tra maggioranza e opposizione il rapporto dialetti
Ma anche costruttivo che c'è stato in questi mesi su questa riforma sulla base di questo principi
Dialettica chiarezza delle posizioni ma anche
La capacità di capire che siamo di fronte a problemi che richiedono l'impegno di tutti è il concorso di tutti per trovare le soluzioni migliori nell'interesse di tutti
Questo ripeto è comprensibile ed è del tutto su un piano totalmente diverso io vorrei dire più ardito
Di quelle della politica quotidiana
Sulla quale si confrontano formule di governo diverse formule di maggioranza diversa la parola Franco Frattini
Grazie il
Io
Ringrazio molto il ministro Bassanini per avermi voluto qui oggi a questo tavolo a parlare con lui di riforma della pubblica amministrazione alla presenza della presidente dell'associazione dei comuni di un autorevole esponente di una regione che
Tra quelle più attive nella proposta di riforma costituzionale del presidente delle Province
E del presidente l'Unioncamere in altri termini tutti coloro che nei lavori della di preparazione di quella che poi è diventata la legge cinquantanove quella che si prepara a diventare la seconda legge che riguarda lo snellimento delle procedure sono stati gli interlocutori principali del nostro confronto io lo ringrazio anche al di là della delle parole di stima personale perché voglio dire a Luís ma lo dico pubblicamente che in in affetti la mia attività la mia opera il tornare e il continuare ad occuparmi di pubblica amministrazione è stato in questa vicenda
Il voler raccogliere la sfida che io colto nella proposta nelle due proposte del governo in altri termini svolgendo un ruolo politico non più da da ministro tecnico
Nella opposizione io credo ho creduto e credo che fosse che sia mio dovere preciso
Concorrere a realizzare nel modo migliore l'obiettivo in cui pure io credo e cioè l'obiettivo di una riforma vera dalla pubblica amministrazione
Allora questa è stata per me la misura di una sfida possibile che in alcuni casi ha portato a quelli che a mio avviso sono dei miglioramenti rispetto ad un progetto originario
Proposti sotto forma di emendamenti dei lavori del parlamento
In altri casi a discutere a confrontarsi anche criticamente con le proposte del governo rispetto a
Proposte e iniziative che il Governo non ha condiviso perché io continuo a ritenere dirò due parole su qualcuna di queste che debbano prima o poi essere prese in considerazione ma in ogni caso per aver consentito al Parlamento con un contributo di maggioranza e opposizione
Un esame che io non ero riuscito a a portare all'esame del Parlamento ma che ritenevo e ritengo che fosse assolutamente improcrastinabile perché dico questo
Dico questo partendo da una ecco da una prima considerazione di fondo
Io non soltanto i dubbi della professor Bianco del sindaco Bianco sono assai più pessimista di Luís sulla andamento dei lavori nel comitato che si occupa della forma di Stato in Bicamerale
Lo dico perché tutti voi che siete addetti ai lavori e che avete quindi potuto prendere conoscenza di quello che sta accadendo leggendo vi resoconti beh e vi siete resi conto se lo avete fatto altrimenti vi dico solo qual è la mia impressione
Che sulla forma di Stato si affermi sulla forma di Stato in Bicamerale per preoccupazioni più o meno condivisibili io ritenevo e ho detto laddove mi è stato consentito di dirlo che la discussione della sulla forma di Stato deve precedere quella sulla forma di governo e sulla giustizia perché la griglia all'interno della quale ogni forma di governo ogni modello di giustizia si possono inserire ma se noi non abbiamo un'idea su quale sarà la forma dello Stato venne vogliamo riformando la Costituzione tutto diventa un po'più complicato e allora quando io vedo che si ostacoli si pongono alla via di una modifica della riforma di Stato per ragioni che incidono talvolta sulla non assoluta chiarezza sul modello di riforma federale perché il sindaco Bianco parlavo di federalismo cooperativo ma ci sono altri modelli sul campo e di questi modelli io vedo con preoccupazione non si sta discutendo affondo
Ci si ferma certe volte
Sugli ostacoli che dovrebbero essere superati più facilmente quello che nella nostra Costituzione debba esistere una Camera delle Autonomie
Eh io credo che sia un punto che in ogni Stato federale deve esistere una Ka una delle due Camere che è una camera espressione delle realtà territoriali e bene qui
Come molti di voi sanno ci sono per ostacoli ostacoli che da alcuni sono individuati in ragioni meritevoli comprensibili di ordine scientifico e quant'altro da altri maliziosamente come il rischio alla sopravvivenza di alcune posti di alcune posizioni diciamo di alcune poltrone al Senato della Repubblica che oggi il senatore Bassanini non me ne vorrà valori ovviamente fautore di una riforma di tutt'altro tipo e con tutt'altro respiro quindi io ovviamente parlo di quelle opinioni che purtroppo non emergono né i resoconti parlamentari ma che costituiscono al fondo uno degli argomenti ed è triste dirlo ma io con molta franchezza lo debbo dire uno degli argomenti che stanno facendo
A rallentare troppo la definizione di un nuovo sistema di forma di Stato che veda le Autonomie come momento propulsore di una delle due Camere del futuro Parlamento
Difficoltà di capire quale sia la forma di Stato
Allora a parte le virgolette sul termine federalismo amministrativo ecco qui entriamo alla sfida vera la sfida concreta perché da questa legge e da quella che arriverà tra Breve
Non si conclude un percorso ma si inizia un percorso ed è un percorso difficile è un percorso irto di ostacoli perché l'impegno che tutti quelli che credono alla riforma hanno speso per costruire questa legge per cercare di costruirne una seconda
Ecco poca cosa in confronto alle difficoltà agli ostacoli e alle e ai tentativi di un rallentamento che io già immagino potranno emergere da qui in poi e quindi questo richiederà
Non soltanto una fermissima volontà di chi ha la responsabilità di Governo di non cedere a coloro che ritengono che una pubblica amministrazione si possa riformare ritoccando da un lato e salvaguardando rendite di posizione dall'altro
La pubblica amministrazione
O si fa
Avendo di mira esclusivamente l'interesse del cittadino che ha interlocutore e cioè costruire una pubblica amministrazione di servizio oppure noi continueremo a naufragare come finora si è naufragati nei tentativi di riforma
Questo lo dico senza volere troppo pessimistica mente fotografare il futuro ma per richiamare tutti coloro che sono qui e che sono persone interessate immagino e spero che la riforma si faccia davvero a una cooperazione fatta dall'interno delle amministrazioni nessuna riforma si cala
Sulla testa degli apparati amministrativi perché nessun nessun'autorità di governo sia pure del valore del ministro Bassanini è in grado da solo di costruire un modello di farlo planare sopra le pubbliche amministrazioni e pretendere che le pubbliche amministrazioni
Sì allineino a questo modello quello che occorre è cambiare la cultura che alligna nelle pubbliche amministrazioni come cultura ancora lontana da un modello di servizio e allora quando la cultura si rinnova quando la consapevolezza che una pubblica amministrazione che non funziona è un fattore occulto di concorrenza sleale al nostro sistema delle impresa per dirne una perché i nostri imprenditori che commerciano nel mondo
Hanno soltanto in Italia un fattore occulto di concorrenza sleale che all'estero non si trovano e questo ovviamente
Crea tanti e tali disincentivi ad uno sviluppo ad esempio degli insediamenti produttivi ad esempio in alcune aree nel nostro Paese che francamente soltanto per questo
Varrebbe la pena di impegnarsi a fondo dall'interno per fare una buona riforma
Allora
Quattro punti sfiorando lì soltanto ovviamente su cui credo che si debba nel raccogliere questa sfida concentrare davvero l'attenzione di tutti
I due aspetti della sussidiarietà li ha ricordato il sindaco Bianco io li tocco soltanto per dire che questa sussidiarietà
Io la vedo ramificata in due momenti una sussidiarietà verticale e cioè un decentramento di funzioni dal centro alla periferia
Secondo un modello che dovrebbe cercare di diventare l'inverso di quello che fino ad oggi ha dominato i decentramenti
Il decentramento ancora una volta io non lo vedo come una pioggia di competenze che calano sulle periferie
Magari una pioggia non assistita dalle risorse da i mezzi necessari
Quindi una pioggia di competenze che rischiano di rendere più difficoltosa agli enti territoriali la vita e la gestione amministrativa per poi rimproverargli di non essere in grado di gestire le competenze decentrate
Io la il decentramento e la sussidiarietà verticale la vedo come un percorso inverso
Tutti l'abbiamo detto mille volte in tanti convegni la sussidiarietà parte dal basso cioè se non siamo in grado responsabilmente e qui è una sfida agli amministratori locali di dire quali funzioni
Loro si sentono di svolge le sul posto e quali non ce la fanno e ritengono che le debba svolge la Regione o prima la Provincia o magari le debba svolge lo Stato nell'interesse di tutti
Allora noi facciamo una sfida anche qui diciamo noi rinunciamo alla decentramento calato dall'alto ma vi chiediamo un atto di responsabilità
Non chiedete non dite che siete pronti a fare tutto Dieter responsabilmente quali livelli di governo vi volete conservare per loro per voi e su quei livelli noi vi assicuriamo l'autonomia questo dovrebbe essere un percorso dirà diciamo ottimale difficilissimo di sussidiarietà verticale
Ma la mia idea di Stato leggero è anche quella di sussidiarietà orizzontale
Cioè non rischiamo di decentrare l'inefficienza non rischiamo di mandare in periferia competenze e compiti e funzioni che la mano pubblica è bene che lasci che lasci del tutto all'iniziativa privata non rischiamo di fare l'errore di conservare in enti pubblici territoriali
Quelle funzioni che al centro hanno dimostrato di non meritare la mano pubblica ma di essere più responsabilmente più utilmente da affidare alla competizione
In questo campo vedete io credo che si debba un po'passare dalla vecchia dicotomia privato pubblico pubblico privato la vera dicotomia del domani è la sfida tra il monopolio e la competizione
Allora una funzione pubblici e privati la possono svolgere in competizione fra di loro privati e privati la possono svolgere in competizione tra di loro
La stella cometa è sempre l'interesse del destinatario non può essere mai l'interesse di chi rivendica per sé funzioni e se le tiene gelosamente ora al centro domani in una periferia
E allora ecco questo è un punto su cui ad esempio con il ministro Bassanini io che ho ripreso come i miei emendamenti lau rigida AIAF formulazione che il governo aveva introdotto nella sua ipotesi di delega e che durante i lavori parlamentari
Era stata modificata al Senato in un modo che a me sembra troppo debole in questo senso allora io credo che almeno nell'applicazione nell'attuazione di questa legge
Questo aspetto della sussidiarietà orizzontale vada rafforzato e potenziato perché le potenzialità ci sono ci deve essere però la volontà di tradurle almeno con i decreti delegati
Il secondo punto secondo punto è un punto di metodo che forse doveva essere detto per primo ma io ritengo che a questo punto invece lo si debba posporre alla visione della sussidiarietà
Il punto di metodo è quello del coinvolgimento delle realtà dei destinatari nell'attuazione della riforma lo ha detto il sindaco Bianco me un'esigenza imprescindibile
Noi non possiamo più assistere a una Conferenza Stato Regioni che prende atto di schemi formati dal governo discussi tra ministeri che magari hanno tra di loro litigato perché ognuno rivendica le proprie competenze
E portare quindi all'attenzione delle regioni io me lo ricordo da ministro degli affari regionali
Non c'era ancora la Conferenza Stato Autonomie ma il problema sarà analogo
Il risultato di una difficile mediazione in ambito governativo su cui il governo avrà ragionevolmente estrema difficoltà a recedere anche di poco e allora le Regioni si dovranno o i Comuni o le Province
Trovare con un testo difficilmente modificabile ecco invertiamo
Presentiamo le Autonomie uno schema che ancora non è diventato proposta costruiamo la proposta insieme e poi inizierà la difficile mediazione che il ministro Bassanini dovrà fare con i ministri di settore che continueranno a non voler lasciare quasi nessuna delle competenze che oggi continua ad esercitare si è visto già in talune materia questo è un problema di metodo ma io lo segnalo perché lo ritengo di grande importanza perché se fallisce questo metodo fallisce uno dei delle linee guida di questa riforma è chiaro
Terzo tema su cui richiamare l'attenzione la separazione tra responsabilità politica e scelte e responsabilità amministrativa
è un tema su cui la legge arriva ad un potenziamento io steso concorso ad introdurre delle norme che in questo caso sono state pienamente condivisa dal governo io credo che la responsabilizzazione del personale pubblico a cominciare dalla dirigenza che è ancora troppo poco
I mezzi per affrontare per esercitare i suoi compiti quindi io vorrei che si dessero più responsabilità e più responsabilizzazione alla dirigenza pubblica ebbene questo è un altro snodo fondamentale
Noi non possiamo assistere più a dirigenti che volenti o nolenti continuano a ripararsi dietro gli atti dei ministri gli atti dei ministri sono atti di indirizzo politico non possono essere atti di gestione me di cogestione e qui osservo un punto il DPS tra poco dovrà essere presentato dal governo già oggi c'è una discussione che si presenterà abbastanza animata sulla cosiddetta manovrina
Noi abbiamo presentato un ordine del giorno ma in questo ordine del giorno tra le tante altre cose
Io segnalo perché è un tema d'interesse qui a questo forum un aspetto la spesa delle pubbliche amministrazioni voi tutti sapete che il meccanismo di incremento della spesa delle pubbliche amministrazioni è un meccanismo di quasi automatismo hanno peraltro c'è un incremento automatico che si riferisce più o meno
Al tasso di inflazione programmata poi c'è qualche manovrina correttiva che toglie a pioggia qualche cosa qualche altra manovra che da qualcos'altro è un metodo sbagliato ecco io credo che la Spesal delle pubbliche amministrazioni dovrebbe essere predeterminata ogni anno all'inizio dell'esercizio sulla base di una stima di fabbisogno variabile anno per anno escludendo per sempre gli automatismi
E solo allora
I dirigenti che saranno e dovranno essere i responsabili del Budget dovranno essere chiamati a dire lealmente
Di quanto hanno bisogno per raggiungere il loro obiettivo
E lì si verificherà sul campo se quell'obiettivo richiesto era eccessivo e hanno provocato la necessità di chiedere magari nuove tasse ai cittadini per aumentare il fabbisogno perché hanno chiesto stanziamenti esorbitanti
Ovvero se hanno chiesto stanziamenti insufficienti insomma una previsione di bilancio io vorrei che venisse dalle strutture amministrative come griglia di decisione per il decisore politico se questo mancherà
Noi continueremo a riparare ac sugli automatismi degli incrementi automatici dello stanziamento annuale e questo non è bene perché poi ci si esporrà
Al taglio altrettanto indifferenziato che arriva con le manovrine dove non sapendo dove tagliare si toglie lo zero virgola uno a tutti i ministeri e chi si è visto si è visto è questo
Deve responsabilizzare proprio quella dirigenza che o non è credibile ma allora si abbia il coraggio di dirlo siccome io ritengo che sia credibile ritengo che però debba dire
Credibilmente se quello stanziamento è vero allora di quello stabile stanziamento c'è bisogno fino in fondo se quello stanziamento non è vero
Quella persona non è in grado di dirigere una struttura di fare un obiettivo lo dico brutalmente ma credo che questo in sostanza sia ultimo tema
Anzi penultimo
C'è una grande sfida ulteriore qui dentro una grande sfida alle organizzazioni sindacali lo voglio dire anche qui senza polemiche e senza ma con franchezza
Io non ho condiviso la norma con la quale si prevede una dovere di consultazione mi si dirà non è concertazione ma il pericolo la china pericolosa di consultazione dei sindacati
Ai fini preventiva ai fini dell'adozione di tutte le misure di riordino organizzativo io ero e sono convinto che le riforme organizzative rientrano nella responsabilità esclusiva dell'amministrazione e di chi la dirige
Non possono essere in materia
Non men che meno di scambio ma neanche di un confronto condizionante io ho il timore che se non vi sarà una energica sfida con le organizzazioni sindacali si correrà il rischio perché sarà facile
Appoggiarsi ad una consultazione che rischia di diventare concertazione per ottenere il consenso su proposte di riforma che saranno dirompenti perché questa legge ne ha le potenzialità io penso solo ad una lo sportello unico dello Stato in ogni provincia italiana vuol dire accorpare
Cinque o sei terminali periferici di altrettanti ministeri
Ma se per caso dal metodo della consultazione si passasse ad un qualcosa di più
Quale organizzazione sindacale
Non sfidata adeguatamente come io ritengo darebbe via libera ad un'operazione che inevitabilmente porterà al sacrificio di rendite di posizione ma e questo non è questa la riforma che vogliamo se queste l'organizzazione sindacale dovrà rendersi conto che ho coopera nell'interesse del cittadino
O non coopera e privilegerà una rendita di posizione forse eccessiva franchezza la mia ma è un pericolo che vedo perché si parlerà di mobilità magari concordata
Si parlerà di un piano di riordino del personale sul territorio
Si parlerà di premiare il merito io figurate quanto io tengo ai progetti ai cento progetti per il cittadino ci tengo moltissimo
Ma il merito delle amministrazioni e dei funzionari che collaborano alla riforma non può essere soltanto il premio di cento progetti
Dobbiamo anche qui e qui è una sfida al ministro Bassanini
Le direttive dei ministri all'Aran penale i rinnovi contrattuali che avverranno
Non potranno relegare il premio di incentivazione individuale al margine del quindici per cento che è oggi
Dovranno allargarlo dovranno riconoscere più spazio al merito individuale nella contrattazione collettiva e quindi dare un segnale tangibile che la cultura della riforma è una cultura che premia
E allora è chiaro
Che il merito individuale sarà un incentivo formidabile a produrre di più e a collaborare dall'interno
Senza calare dall'alto dei modelli punitivi di una riforma perché la riforma della pubblica amministrazione non può essere vista come una punizione per chi opera dentro le pubbliche amministrazioni
Deve essere un grande vantaggio anche per loro perché in questo modo coro collaboreranno davvero l'interesse di tutti
Ultimo tema ultimissimo
Io tengo moltissimo ad un tema che oggi ho visto toccato dal da un'iniziativa del ministro Bassanini su cui come iniziativa io non posso che dire la mia favorevolmente la moralizzazione della pubblica amministrazione
Io mi sono battuto in tante piccole otto o meno piccole iniziative ecco
Io vorrei dire questo le iniziative per moralizzare davvero la pubblica amministrazione ancora una volta debbono essere iniziative che partono anzitutto dalla applicazione delle leggi che ci sono su questo io vorrei essere chiaro
Troppe volte ho assistito io e avranno assistito tutti quelli che hanno avuto e avranno responsabilità di governo in questo settore
Che le strutture che ora esistono gli organi disciplina che già ci sono le norme che vigono e che quindi potrebbero essere applicate non sono state applicate perché svolgerà un procedimento disciplinare nei termini senza farsi scadere i termini più o meno maliziosamente è possibile farlo anche adesso
Destituire con un provvedimento disciplinare in modo rigoroso una persona condannata con sentenza passata in giudicato per avere commesso reati contro la propria amministrazione possibile anche adesso non è impossibile
Basta volerlo fare ma questa è una responsabilità dirette e personale di ogni ministro che governa la sua amministrazione non del ministro della Funzione pubblica ovviamente
Ed allora benissimo fare delle riforme che dicano in modo chiaro anche quei tentativi di automatismo che la corte cancello qualche anno fa
Ma dobbiamo concentrarci sull'applicazione delle leggi che ci sono perché è chiaro
Che quando nel novantacinque io appresi da una indagine conoscitiva fatta
A quattro mani con la Corte dei conti che una percentuale del trenta per cento circa dei dipendenti condannati con sentenza passata in giudicato altro che il maggiore della Guardia di Finanza il trenta e più per cento torna a sedersi proprio nella scrivania dove ha commesso il reato perché di questo si tratta se il reato è stato commesso in danno della propria amministrazione tornare le funzioni significa né più né meno che questo allora questo vuol dire applicare leggi che ci sono io vi dico subito che sono contrario a una centralizzazione verticistica di organi carismatici che facciano una a tappeto una lavoro di punizione di terrorismo nelle pubbliche amministrazioni di questo si tratta
La moralizzazione un dovere diffuso che sta in tutte le pubbliche amministrazioni non ci possono essere organismi ai quali viene affidato il compito esclusivo
Di curare di essere depositari della cultura della legalità nell'amministrazione questa è una cultura di tutti che deve essere di tutti
C'entra Lizza la e darla ad altri vuol dire abdicare ad un dovere preciso che tutti i ministri hanno di curare nella propria amministrazione che la moralità e la legalità siano la legge siano la regola del comportamento allora
Dimentichiamo per favore questi modelli che sono modelli che servono soltanto a non realizzarla una moralizzazione vera
La moralizzazione parte dal basso parte dagli apparati partì dai funzionari partite ai dirigenti che dovranno essere i primi ad aiutare i ministri a smascherare le illegalità io di questo sono profondamente convinto e quindi credo che iniziative del genere debbano essere guardate con timore con preoccupazione perché chi conosce la vita delle amministrazioni pubbliche sa che non può essere una agenzia verticistica a diventare Galante a dare la garanzia ai cittadini che la lotta all'illegalità che è uno dei punti fermi possa essere vinta sono altre le strutture sono altri gli strumenti ovviamente dobbiamo concentrarci c'è una commissione istituita al ministero c'è una commissione parlamentare che sta lavorando ma la direzione credo dovrebbe essere questa e concludo
Dicendo che la sfida per riformare la pubblica amministrazione
Era implicito nelle parole che ho detto in apertura ma lo voglio dire anche adesso è una sfida di tutti è una sfida che non ha colore politico perché è fuori discussione che chi governerà il Governo centrale i governi sul territorio potrà essere di uno schieramento di un altro se la macchina non funziona riprendo la metafora del ministro Bassanini tutti avremmo delle difficoltà
Ed è anche certi talk e lo voglio dire ancora una volta che i primi interessati ad una riforma vera sono propri dipendenti pubblici sono i dipendenti pubblici perché non si debba mai più
Rappresentare il Pubblico impiego come una accolita di scansafatiche i dirigenti pubblici come gente che pensa soltanto al doppio lavoro magari nero
Ma allora io dico una grande sfida è anzitutto a voi a quelli che operano dentro le pubbliche amministrazioni per aumenti per aiutare chi ci crede a fare questa riforma grazie
Ringrazio l'onorevole Frattini credo che col suo intervento abbia dimostrato anche che era vero quello che io dicevo
Presentando lo
Dirò poi nell'intervento conclusivo ma ho poco da
Replicare a quello che ha detto Salvo qualche punto qualche aspetto marginale perché come avete visto poi c'è effettivamente un larga spettro di convergenza e di lavoro comune pur nella normale e fisiologica dialettica delle posizioni politiche
Do adesso la parola al presidente dell'Unioncamere Danilo Longhi che e rappresenta qui in qualche modo
Oltre che
Le camere di commercio e l'Unione delle camere di commercio un altro degli interlocutori fondamentali dei protagonisti di questo processo di riforma e di rivoluzione dal basso del nostro sistema di amministrazione pubblico che sono il sistema delle autonomie territoriali funzionale
La legge cinquantanove contiene norme che e riguardano in questo processo di riorganizzazione basato sul principio di sussidiarietà
Anche le autonomie funzionali hanno un ruolo uno spazio per svolgere una spazio non secondario la parola a Danilo Longhi
Grazie siano lei ministro
Anticipo subito che le Camere di commercio italiane considerano la legge cinquantanove che va sotto il nove il suo nome ministro Bassanini
Una prima razionale efficace risposta
In termini di semplificazione amministrativa e di riorganizzazione della forma di governo
Di tutto ciò avete mente a Costituzione invariata ovviamente
Le camere che sono un'istituzione di snodo tra lo stato e il mercato avevano avvertito per la verità da tempo l'esigenza di un riallineamento
Tra la società civile
Le e istituzioni e il mondo dell'economia per questo avevamo sostenuto la proposta Bassanini io ricordo il convegno di Torino prima della presentazione del disegno di legge
Le Camere avevano anche sostenuto la proposta e la legge delega che era stata data al ministro Frattini a suo tempo questo perché il mondo era profondamente cambiato
Tra il momento della organizzazione statuale quando nel nostro Paese c'erano poche in prese elitarie e i nostri giorni
Se consideriamo che oggi sono iscritte nel sistema delle camere di commercio cinque milioni d'impresa
Cinque milioni di imprese che chiedono alla pubblica amministrazione
Una semplificazione di procedure una riduzione di vincoli
Chiedono di veder pesare meno quel due per cento circa di costi suoneria amministrativi di costi aziendali per effetto degli adempimenti amministrativi stata di somme enormi
Che talora impediscono di fatto la possibilità di gestire una impresa
Quindi
La stessa riforma delle camere di commercio verrà del resto era un segmento significativo riteniamo del di questa semplificazione di questo riallineamento tra società civile e istituzioni e mondo dell'impresa
Confermato sicuramente dalla legge cinquantanove che non conti che considerava finalmente che in terra ci sono più cose di quante forse le stesse leggi e non ne prevedevano
Nel senso che
Nel senso che la legge
Sulla sposta decisamente riteniamo
L'asse amministrativo
Dal centro al territorio
Che non è ancora sicuramente è questo federalismo ma sicuramente è un anticipo amministrativo sicuramente di largo significato
Quindi sistema camerale favorevole a un'architettura federalista
Che veda la valorizzazione delle Autonomie
Ma sicuramente il federalismo è un sistema di principi che deve essere poi attualizzato sul territorio
Riteniamo che un federalismo giocato soltanto sulla scala territoriale
Regioni province comuni sia sicuramente un decentramento necessario ma non sufficiente per poter conseguire alcuni obiettivi di fondo di riorganizzazione del nostro paese della pubblica amministrazione particolarmente per quanto riguarda le imprese
Ossia è stato introdotto nel decreto Bassanini e questa è stata la nostra profonda richiesta
Anche la sequenza non solo territoriale ma anche quella di prevedere gli enti funzionali appunto come le camere di commercio e l'università
Non legate specificatamente a un territorio ma che possono conciliare il locale con il globale
Che possono superare quindi il limite del territorio
E che possono introdurre quella ricchezza di istituzioni nel Paese non fermandosi peraltro al momento istituzionale pubblico ma coinvolgendo istituzioni specifiche diremo anche
Attori sia nel settore sociale sia in quello delle istituzioni vere e proprie
Così il tema per esempio della riforma della forma stato
Vede il sistema camerale ancorato su alcuni principi il primo dei quali è quello della sussidiarietà
E quindi
Che coinvolga appunto istituzioni come le famiglie le associazioni le comunità cioè chiunque in grado di esprimere un'autonomia amministrativa e quindi l'auto-governo
Di molte delle istituzioni legate a servizi per la comunità per il cittadino e e per le imprese
Insomma l'esercizio di funzioni pubbliche non deve essere necessariamente riservato allo Stato o alle regioni
Ma può essere benissimo colto come lo dimostra la comunità europea anche ad altre e istituzioni dati alcuni principi
Il secondo aspetto è quello della omogeneità
Qui forse la nostra richiesta diverge leggermente da quella del sindaco bianco ossia riteniamo che l'affidamento delle competenze deve esser dato per facilitare e semplificare l'azione amministrativa
Ossia il cittadino o l'impresa deve poter rivolgersi ha una sola istituzione bere una sola istituzione di riferimento
Perché la ripartizione di competenze significa di fatto introdurre più uffici e quindi con il rischio di vedere allungare le pratiche quindi le competenze non sono più finite quindi
Il principio della omogeneità che mira a garantire il più possibili funzioni omogenee esercitate da una stessa istituzione questo uno di principi sul quale abbiamo e particolarmente insistito l'altra quello che non è forse un principio ma che è alla base di alcuni principi devono della collaborazione e della complementarietà fra istituzioni
Credo che la collaborazione la complementarietà quello che è stato definita la cooperazione consenta di raggiungere l'efficienza
E quindi di sopprimere talora compiti superflui
Anche lasciandoli eventualmente all'autonomia privata
Collaborazione e e complementarietà quindi
Che del resto
Eh già in atto in alcune realtà io qui potrei ricordare moltissime intese tra il sistema camerale le Province sistemata parare i comuni non solo nei patti territoriali ma in moltissime iniziative sul territorio
In moltissime collaborazioni ecco tra Regioni province comuni camere di commercio
Che è andato di risultati sicuramente di grandissimo rilievo sul territorio i patti territoriali di accordi di programma hanno rappresentato sicuramente un punto importante allora riteniamo in sostanza che riallineare la società civile il mondo delle autonomie
E il mondo delle istituzioni sia obiettivamente l'obiettivo di forma di fondo della riforma della forma stato ma diventa anche la precondizione per poter costruire d'Europa
Il tema quindi della federalismo fiscale non è visto dal sistema camerale come una ripartizione di poteri e di competenze
Tra Regioni Stato enti locali ma come una modalità
Per migliorare l'efficienza e di livello dei servizi per il cittadino e e per le imprese
E quindi federalismo amministrativo federalismo amministrativo tra virgolette federalismo costituzionale
E secondo le camere di commercio vanno colti come sfida tra diverse comunità
Per una sana competizione tra istituzioni sicuramente nella solidarietà la condizione di pari opportunità in termini di partenza fra enti territoriali collocati Terme diversi ovviamente deve essere alla base di tutto questo
Io qui cito un esempio
Del sistema camerale che dopo la sua riforma
Vede una presenza in tutto il territorio nazionale non vi è differenza di livello qualitativo dei servizi tra le grandi camere del nord e le più piccole camere del centro del sud del Paese
Perché è stato introdotto Traverso intrinseche Oronzo della rete territoriale quindi della qualità dei servizi ma anche attraverso il principio della sussidiarietà per cui il cinque per cento delle risorse di tutte le camere sono destinate a
Perequare le entrate quindi il livello dei servizi finanziando progetti volti al recupero dell'efficienza degli stessi e non è un problema nord sud del Paese
Se è vero che e cinque camere su sette del Piemonte ricevono contributi e quindi sicuramente un tema che riguarda l'intero territorio nazionale credo non si possa prescindere quindi
In una diversa forma di governo in una diversa forma di Stato da questo principio della sussidiarietà della solidarietà
Senza della quale credo ogni riforma rimarrebbe vanificata grazie
C'è un attimo di
Allora
Sì
Io cogliere questa occasione per acquisire subito il potere centrale facendo un'alleanza con le regioni diamola la parola l'assessore Luigi Marinucci che assessore
Regionale
Dell'Emilia Romagna per le questo istituzionale ma è soprattutto dei qui in questa veste il responsabile delle questioni istituzionali della Conferenza delle Regioni
La sono già state dette molte cose dato anche il caldo umido un po'opprimente della sala vedo che il pubblico
è sufficientemente provato quindi
Io cercherò di essere molto sintetico e il popolo di riprendere alcuni elementi di valutazione che sono stati qui presentati ieri anzi cercare di offrire al ministro qualche spunto ulteriore per le sue conclusioni
Si è parlato anche oggi non a caso lo si fatto a anche questa mattina in occasione della presentazione dei cento progetti
E di una certa venatura di pessimismo nei confronti del processo che ci sta davanti
Io non voglio stare a questo gioco fa l'ottimismo e il pessimismo dichiarato tuttavia
Dall'angolo di osservazione della della mia posizione come responsabile della Conferenza delle Regioni sulle materie istituzionali un certo grado di preoccupazione
Perché io temo che questo percorso virtuoso chi è indicato dal titolo
Della discussione di oggi
Il federalismo amministrativo come prima tappa del federalismo costituzionale
Temo che questo processo virtuoso Possa interrompersi
E Possa in qualche modo
Incartarsi
Io credo invece che la sequenza sia corretta anche dal punto di vista concettuale
Del resto è questa la posizione che
Le Regioni hanno assunto da tempo
Anche nei documenti che consegniamo al precedente governo al governo Dini quando allora era ministro della Funzione pubblica gli affari regionali Franco Frattini pallavolo di questo cioè della necessità di combinare
Al disegno di collegare al disegno di riforma costituzionale un insieme di riforme di provvedimenti a Costituzione invariata
Quello che sta appunto sotto l'espressione federalismo amministrativo perché necessaria questa cosa
è necessaria almeno per due ragioni
La prima sta nel fatto che il federalismo
Non è un atto
Ma è un processo
Sarà necessariamente un processo lungo graduale Complesso
Non è che questo cambiamento lo si fa perché d'un colpo si cambia una norma in Costituzione
Lo si fa perché si avvia appunto un processo di ridisegno dell'insieme della macchina pubblica
E quindi è assolutamente necessario sperimentare avviare misure di alleggerimento dello Stato centrale di rafforzamento delle Autonomie periferiche in direzione appunto di un disegno di riorganizzazione in senso federalista dello Stato
In secondo luogo io trovo non riduttiva ma invece forte la stessa espressione federalismo amministrativo che altrove si chiama federalismo d'esecuzione
Sento a volte lo sento anche nel dibattito parlamentare un certo atteggiamento dispregio nei confronti di questa figura appunto come si è dire federalismo amministrativo federalismo di esecuzione fosse una cosa minore ma attenzione
A non giocare con le parole
La cosiddetta riforma federalista dello Stato in Italia coincide largamente con il problema della riforma amministrativa e burocratica perché questo cosiddetto federalismo lo facciamo per governare meglio
Per semplificare la vita ai cittadini per rendere più efficace la nostra azione amministrativa per alleggerire il nostro parato burocratico
Quindi non c'è dubbio che questa direzione come denunciata dai provvedimenti promossi dal ministro Bassanini dalla stessa legge numero cinquantanove la direzione giusta
Naturalmente
Lo ha fatto dal suo punto di vista l'onorevole fatti in un attimo fa
Noi stessi potremo fallo dal nostro punto di vista si muovo si possono muovere la stessa legge numero cinquanta noto alcune osservazioni critiche
Si può osservare ad esempio che l'elenco delle materie escluse si è alquanto allungato nell'iter governativo e parlamentare rispetto alla proposta originaria dello stesso ministro Bassanini ma stando alla alla sostanza delle cose
Che cosa è condivisibile di questo di questo impianto di questo meccanismo de di questo meccanismo legislativi
Soprattutto alla la diciamo
La tecnica dell'impostazione
Da due punti di vista intanto appunto che siamo andati oltre dispiace che Frattini sia si è andato via e siamo andati oltre rispetto a quel tentativo che poi si bloccò
Collegato alla legge finanziaria del
E manata al tempo del governo Dini no perché qui non ci limitiamo a individuare un processo di decentramento differito ad alcune materie tassativamente identificati ma si fa l'operazione inversa
Quindi salvo le materie escluse lo spettro dell'intervento dal punto di vista il trasferimento di funzioni dal centro alle periferie potenzialmente molto ampio
Molto ampio molto più ampio di quello che è una lettura diciamo statica delle norme non
Non possa indurre a pensare in secondo luogo l'operazione giusta perché appunto non si tratta di puro e semplice trasferimento di decentramento dell'esistente
Che sarebbe operazione sciagurata insomma no quello semplicemente di spostarli alla base alla periferia le cose che al vertice al centro non funziona ma si tratta di un processo di decentramento il trasferimento di funzioni e collegato a un processo di riorganizzazione della macchina amministrativa a partire dalla riorganizzazione accorpamento fusioni dei ministri quindi l'impostazione di questo intervento è molto e molto corretta ecco tuttavia come dice il titolo
E io so che ne è convinto anche il ministro Bassanini è altrettanto folte l'esigenza la necessità che questo processo
Appunto di avvio del cosiddetto federalismo amministrativo Toni un punto fermo nel disegno di cambiamento costituzionale
Badate che questo essenziale per moltissime ragioni
Siamo una regione se volete anche empirica nessuno riuscirà mai ad avere la forza di realizzare un processo di trasformazione di questa portata il quale implica dai dalle prime valutazioni che si sono fatti lo spostamento in qualche modo di cento mila dipendenti statali
Nessuno avrà la forza di misurarsi con le resistenze degli apparati burocratici che sono connaturati alla alla natura delle burocrazie non solo un fatto di malvagità umana basta
Di leggersi in classici
A cominciare da Max Weber nessuno riuscirà ad avere questa forza
Se questo processo non si incardina in una visione della Repubblica freccia questo è il senso della norma costituzionale la visione dello Stato il disegno che abbiamo in testa di paese
Un fatto simbolico ma è un fatto anche poi diciamo di forza delle cose
Quindi il disegno costituzionale di funzioni il sistema fiscale la pubblica amministrazione il sistema parlamentare
A partire però da una decisione sulla natura sui caratteri di questo processo federalista che vogliamo avviare e qui io trovo
In questo mi sento molto in sintonia con quello che ha detto il sindaco Bianco all'inizio che anche con quanto affermato l'onorevole Frattini e qui io trovo
Indizi forti di preoccupazione
Per il modo in cui si sta svolgendo il dibattito nella Commissione bicamerale
Io credo che da un in corpo come questo proprio perché il titolo che abbiamo dato a questo incontro Vallardi federalismo costituzionale debba uscire un messaggio
Noi lo dico per le regioni ma so che questo vale anche per i Comuni e le Province siamo fortemente preoccupati
Del fatto che non soltanto non sta accadendo quello che per l'appunto Frattini diceva un attimo fa
Cioè che si ragiona prima della forma di Stato no del modello di Stato che vogliamo costruire e poi della forma di governo dei sistemi elettorali così non soltanto non sta avvenendo questo
Ma stai venendo esattamente il contrario
Lo diceva bianco un attimo fa la sensazione che qui
I partiti
Il ceto politico nazionale la classe parlamentare quelli che stanno alla Bicamerale insomma siano concentrati sul la questione del sistema elettorale
E sulla questione
Della giustizia e considerino il tema della forma di Stato come una variante del tutto subordinata
è un indizio in questo senso viene dal fatto che secondo un certo orientamento che
Io mi auguro
Prevalga oggi nel letto dichiarazioni di esponenti della Bicamerale ma che non prevalga ancora in termini di effettivo di talento
Appunto si liquida l'ipotesi del cosiddetto federalismo cooperativo come se fosse una ipotesi avete fatta
è di ieri una dichiarazione del presidente del Senato
Onorevole Mancino
Dice la Camera delle Regioni delle autonomie è una proposta arretrata Europa da anni settanta
Un Paese moderno invece ha bisogno di un sistema bicamerale con due camere
Le quali danno entrambe la fiducia al governo cioè esattamente quello da cui dovremmo uscire
Ballate qui non è un punto diciamo relativo al fatto del modo in cui
Si componevano si compone la seconda Camera questo è una questione cruciale dal punto di vista dell'assetto di Stato che vogliamo costruire
Ma perché non vogliamo dare retta alla gente come il sindaco Bianco i presidenti delle Regioni quando questa gente che governa oggi i Comuni e le Regioni italiane
Dice attenzione a non scherzare col fuoco
Attenzione a dire che dobbiamo fare un federalismo competitivo
Salvo lasciare la solidarietà di nuovo un Parlamento nazionale sovrapposta alle Regioni e Comuni
Ma vogliamo capire che se il sindaco di Catania il sindaco di Bologna il presidente della Regione Emilia-Romagna il presidente per la Lombardia anche qui a prescindere dal Colombo dal colore politico dicono tutti la stessa cosa
E cioè che il problema di questo paese è un regolare la competizione affaretto le procedure della cooperazione attinenti il paese si sfascia
Vogliamo intendere che questo viene da un'esperienza di governo ma insomma senza federalismo competitivo io sono stato ad un essere interessante dibattito
A Palermo una settimana fa
Registro che la Regione Sicilia che ha un milione di abitanti più della Regione Emilia-Romagna
Che è più del doppio di quello della regione Emilia Romagna
Ed esistono il fatto che se noi avessimo una piccola percentuale di compartecipazione all'IRPEF la Sicilia quasi tutta lì per fare non li avremo risolto per sempre il problema della sanità in Emilia Romagna vogliamo fare la competizione
O vogliamo cento a vere una diversa forza delle Autonomie mai in un quadro diciamo di regole della solidarietà questo il punto
Questo il punto
Cioè la solidarietà la cooperazione che si evoca
La si costruisce con determinati meccanismi quindi è fondamentale che in questo disegno di riforma dello Stato ci sia un luogo chiamiamolo come ci pare
Senato federale Camera federale che sia il luogo delle Autonomie territoriali il luogo in cui trova espressione la compartecipazione determinati processi decisionali delle Regioni dei Comuni delle Province
Questo ha effetti a cascata sull'intero sistema
E qui ritorno alla alla alla legge Bassanini
Ci sono state discussioni fa le regioni i comuni certo che ci sono state ma insomma il sale del federalismo che ci sia un po'di discussione anche qualche conflitto
Ma attenzione a confondere diciamo
E le divisioni
Su singole materie da un conflitto di carattere strategico
Non può esserci conflitto strategico fra il sistema delle regioni il sistema dei comuni poche tutti sappiamo ciò di cui parliamo
E se andiamo a vedere in materia di sponda in questo senso al presidente di Unioncamere ma certe che noi dobbiamo avere una divisione più razionale fare competenze perché oggi siamo di fronte ad un caos assoluto no basta vedere cosa succede quando c'è un terremoto un'alluvione
Siamo arrivati al punto che siccome non si sa bene chi debba fare che cosa si fanno ordinanze per nominare
Commissario ad acta il presidente di Regione eccetto che ci vuole una maggiore chiarezza nella divisione dei compiti mai inevitabilmente una società complessa come la nostra
E una società attenzione che affronta questo processo di trasformazione delle sue istituzioni a risorse pubbliche calanti
No quindi non stiamo pensando a un federalismo dei vinti in una fase di espansione della spesa pubblica contrario a un federalismo che si fa a fronte del debito pubblico
In una società complessa c'è un limite all'Italia delle materie
Insomma pensiamo a alla pianificazione territoriale
Non ci deve essere il primo livello di competenza dei Comuni ci mancherebbe atto ai piani regolatori che mi fa
Non ci deve essere un ruolo dell'ente intermedio della Provincia
Noi nel mille abbiamo fortemente investito sul ruolo delle Province ma deve esserci alcun ruolo della Regione quindi c'è una distinzione di competenze a un certo momento alle distinzione di competenze non può essere fatta in maniera rigida
E di comincia un livello di cooperazione regolata però
Non dichiarata
Questo è un punto decisivo badate che riguarda non solo la questione federalismo istituzionale riguarda il tipo di un Paese che non saremo capaci di costruire perché l'obiezione più forte che viene fatta conto le proposte di tipo cooperativo cioè quelle proposte che puntano a meccanismi di integrazione fare istituzioni sapete qual è
L'obiezione è qui torniamo al vecchio consociativismo politico
E questo è un punto di cultura insomma cioè o veramente noi
Rimaniamo per sempre l'Italia dei partiti delle fazioni dei guelfi e dei ghibellini in cui i partiti fanno premio su tutto
E la politica il primato su tutto oggi tentiamo una moderna democrazia in cui i partiti sullo strumento delle istituzioni e il primato il primato delle istituzioni
Io ho incontrato una settimana fa il governatore del mio lanciai
Credo una delle più vecchie colonie
Dei padri fondatori americani
Stato americano da sempre governato dai repubblicani
Che in polemiche in lite perenne con il Massachusetts Stato democratico che loro chiamano taxa Chaucer
E gli operatori delle non sai mai detto che quando il governatore degli Stati americani si incontrano con il governo federale non si nota la distinzione fra governatori repubblicani democratici
L'altro giorno abbiamo avuto un incontro con rappresentanti del governo dell'Assia
Di fronte alle obiezioni e io gli ho riportato contro il modello Bundesrat e cioè che appunto una rappresentanza degli esecutivi nella nostra proposta degli esecutivi regionali e locali diventa un modo di produrre la consociazione politiche e il potere di blocco politico partitico
E rappresentanti dell'asse mano detto ma questa politicizzazione del Bundesrat non c'è perché nel Bundestag discutiamo delle questioni nostre il sistema fiscale le questioni amministrative e quindi le divisioni hanno altra natura questo il passaggio
Questo il passaggio perché altrimenti noi di questo Paese non non lo rimettiamo in sesto ma abbiamo in questi giorni le elezioni amministrative in alcune importanti città italiane
Allora noi pensiamo che i rapporti fra la Regione Lombardia la Regione Piemonte
E cita come Milano e Torino debbono cambiare in relazione al fatto che se eletto Sindaco uno del Polo uno uno dell'Ulivo
Partiti delle aggregazioni delle coalizioni al governo istituzionale ma è altrettanto evidente che il tema istituzionale deve avere pure la firma la sua autonomia
E qui ci sono due punti molto rilevanti su questo un un uno spunto per per il ministro per quello che riguarda il rapporto Regione enti locali
Due punto due spunti molto significativi ma legge cinquantanove che dobbiamo essere molto attenti a riprendere nel modo giusto
Io mi riferisco per quello che riguarda le funzioni delle Regioni di ripartizione delle funzioni amministrative nelle materie del centodiciassette
A questo richiamo all'esistenza di organismi di rappresentanza degli enti locali a scala regionale
Questo è un punto molto importante
Perché noi il meccanismo della riorganizzazione delle funzioni non lo possiamo vedere soltanto al cento dobbiamo vederlo anche alla dimensione regionale
Alla Scala dei laghi governi te territoriali perché a dimensione regionale e questo non sono le regioni come sono oggi che sono ormai un residuo di un'esperienza fallita e regioni sono un luogo di governo territoriale
Allora le situazioni sono diverse da territorio a territorio
E quindi bisogna ricreare i meccanismi non di competizione sulle funzioni chi fa che cosa perché poi quando si va al merito non crediamo che ci sia tutta questa cosa vuole fare cose in più
Quindi meccanismi di integrazione anche a quel livello in un modo di rendere le regioni strumenti di governo integrati con i governi regionali non apparati sovrapposti ai governi locali perché le regioni con apparati sovrapposte come i locali sono finite L'esperienza chiusa meglio meglio eliminarne le regioni si devono essere una una una tesi
La seconda cosa molto rilevante Talato con un termine diciamo abbastanza ravvicinato è quella del riorganizzazione della conferenza stato deciso nella Conferenza Stato Città
Noi abbiamo avuto la polemica al momento in cui fu istituito dalla conferenza stato città
Come io sono stato protagonista di quella polemica non voglio né rinnegare né smentire ma affermo che il nostro punto è sempre stato questo
No non è diciamo
L'atteggiamento dimmelo prestigio istituzionale di chi vuole essere l'unico riconosciuto al centro non è stato mai questo ma è stata la richiesta dei non si crea solo livelli separati non comunicanti
Quindi questo punto riavere
Certo livelli funzionali differenziati sulle materie specifiche ma poi un livello diciamo unificato in particolare da mettere in gioco in relazione ai pareri da dare sui decreti di attuazione del è un punto molto importante dobbiamo credo lavoraccio bene anche perché su questo può evasione Frattini
E va ripreso qui un richiamo fatto da pallettoni all'inizio è chiaro che il momento finale di questo processo di confezione dei decreti legislativi saranno il Palmieri che daremo a quel punto nella stato regioni città ma quello Sasso il momento finale dovremmo avere evidentemente un lavoro in comune fatto già in fase di già già già in itinere quinto l'idea della cabina di regia è un'idea che la ripresa d'altra parte come conferenza delle regioni non ci siamo già organizzati in questo senso lavorando appunto sui blocchi di materie e su questo avremo presto un lavoro congiunto con lanci lunghi
Chiudo con un ultimissimo riferimento a un tema che è stato sollevato dall'onorevole Frattini
Che credo che vada attentamente e considerato di cui il ministro perfettamente consapevole di quanto assomma le due competenze
Questa questione del rapporto con i sindacati del decentramento anche dei sistemi di relazioni contrattuali
Punto chiaro insomma no perché è evidente che il limite del DL del decreto legislativo ventinove Bassanini stava nel fatto che era legato alla visione casse sia no
Limite centralismo bene c'è tuttavia un rischio
Il rischio è che noi muoviamo qui un processo di decentramento
Della stessa contrattazione collettiva un rafforzamento dalla contrattazione decentrata come diciamo filtro ai fini dell'assunzione delle decisioni in materia di gestione delle risorse umane non avendo tuttavia regolato la rappresentanza sindacale badate che questo diventa un punto decisivo
Diventa un punto decisivo perché noi rischiamo avendo da un lato diciamo un rafforzamento della logica maggioritaria nella composizione dei governi di dovere poi incontrare concessi di blocco di stallo delle decisioni a seguito di processi di frantumazione sindacale in periferia che sono mai incontrollabili
Sono ormai incontrollabile quindi io che sono un vecchio teorico e sostenitore della contrattazione collettiva come modo efficiente di regolare i rapporti di lavoro vedo oggi questa esigenza comunisti formidabile
è tempo che si metta mano a una riforma del rappresentanza sindacale proprio se vogliamo continuare a credere al metodo contrattuale come metodo di regolazioni efficaci retrocessa
Io spero che ridurre le
Riflessioni conclusive
Diciamo ad un tempo non superiore alla metà di quello dell'intervento che il mio amico
Marinuzzi ma questo per evitare che la sa una faccia fino in fondo il suo effettuai come si sa nelle saune possono anche succedere
Qualche volta cose non opportune
Innanzitutto rilevavo prima che forse le parole federalismo amministrativo andavano messe tra virgolette
Credo che fosse chiaro il senso non era affatto una sottovalutazione della portata di questa riforma che peraltro il governo ha fortemente voluto
Ma nasceva proprio direi in coerenza con quello che mi pare sia stato sottolineato prima da Bianco poi da Frattini ora da Mariuccia
Dalla inevitabile e necessaria correlazione
Politica innanzitutto
Ma sostanzialmente anche istituzionali
Tra la riforma che sicuramente è molto importante
Della sistema
E i poteri amministrativi delle regole nell'organizzazione del sistema delle amministrazioni pubbliche nella riforma della forma di Stato per la forma dello Stato che è compito di chi oggi a l'incarico di proporre il progetto di riforma costituzionale quindi della commissione bicamerale la scelta del titolo del di questo seminario di questo confronto di apertura del Forum è esattamente queste e fin dall'inizio abbiamo sottolineato l'esistenza di questa connessione
Io ricordo che in una dei nostri primi incontri fosse presidente bianco lo ricorda feci anche un paragone alpinistico ciascuna tornasse nei suoi luoghi di elezione
La le quella che poiché esso della legge cinquantanove l'insieme di queste riforme
Come dire proietta Proietti
La macchina nel nostro Stato complessivamente intesa
Proietta di farli fa aprire le gambe per scavalcare il crepaccio
E arriva a un certo punto nel quale non è più possibile tornare indietro bisogna saltare dall'altra parte se no si finisce dentro se no si finisce dentro
Se uno a un certo punto stavi rischia di finire dentro
Ci vuole la riforma costituzionale
Nel contempo queste riforma accelera evidente necessaria la riforma costituzionale
Come dicevo prima non a metafora che mi sembra Frattini abbia pienamente condiviso
Per far funzionare questa macchina scassata bisogna cambiare il motore compito della Bicamerale la testa del sistema istituzionale
E poi bisogna cambiare anche i freni la carrozzeria l'impianto elettrico se no
Questa macchina non andrà da nessuna parte chiunque sarà chiamato a guidare
Ma naturalmente è vero che si ripariamo la carrozzeria e non il motore la macchina sta ferma ugualmente
Come varia da città
Allora il governo non è direttamente impegnato nella Bicamerale
Peraltro il Governo non può come ha sempre fatto il presidente Prodi non seguire con molta attenzione
Che non auspicare che la Bicamerale abbia successe da questo punto di vista io non direi
Marinucci e non credo neppure che Bianco intendesse questo non è importante
Se la riforma della forma dello Stato è sotto gli occhi dei riflettori come la riforma della forma di governo la riforma delle norme costituzionali sulla giustizia
La questione sostanziale
Voglio dire
Il federalismo amministrativo la legge cinquantanove
Per molti mesi non sono stati sotto gli occhi dei riflettori
L'importante è che si siano fatti come dirò poi non è che sono fatte parte il cantiere di lavoro cinema
Così questo vale anche per la Bicamerale
Il problema è che logicamente istituzionalmente Frattini ha ragione anch'io l'ho detto più volte si parte dalla riforma della forma dello Stato
Poi si può anche all'esterno parlare d'altro ma sta partendo la Bicamerale dalla riforma della forma dello Stato
E nella riforma della forma dello Stato si affronta alla radice il problema della revisione
Verso un modello federale poi naturalmente
è giusto discutere in quella sede il quale modello federale
E come adattare i modelli di federalismo conosciuti
Alla
Alla peculiarità
Di un di un paese di una nazione che è l'Italia delle mille città e io uso sempre il termine mille perché se uno dice cento
Qui non è come i cento progetti che abbiamo premiato stamattina si è uno dice cento
Si trova e non insuperabile imbarazzo della scelta l'Italia delle medie città che hanno storie questa è la grande risorsa del Paese
Noi dobbiamo costruire un sistema federale adattato alla realtà dell'Italia delle tradizioni municipali dell'Italia delle mille città
Dell'Italia che ha tante storie culture e tradizioni amministrative esperienze realtà diverse
Questa è una grande risorsa
Se ci mettiamo in condizione di saperla valorizzare questo naturalmente non significa dire che il federalismo sia il federalismo delle città il federalismo inevitabilmente il federalismo delle regioni e delle
Poi anche di degli altri soggetti della Rete del sistema
Delle delle autonomia e non è certamente possibile bypassare il livello regionale preme naturalmente quale ruolo attribuire alle Regioni quale ruolo attribuito ai comune sapere che questo ruolo è diverso
E che non raggiungeremo l'obiettivo se noi confondesse il mo'
Il ruolo delle regioni con quello dei Comuni e servì mettessimo in una concorrenza impropria e la
I ruoli sono entrambi fondamentali la distinzione di questi ruoli eppure altrettanto fondamentale
Noi abbiamo bisogno della riforma costituzionale come la riforma costituzionale ha bisogno di questa che chiamiamo riforme amministrative federalismo amministrativo per
Per semplicità
E
Da questo punto di vista io temo che abbiano ragione quelli che hanno detto qui che se la riforma costituzionale dovesse fallire ma io sono
Continua a essere ottimista bicamerale ha davanti ancora ai duri due mesi decisivi
Del suo lavoro
E poi e poi si pronunceranno o le assemblee della Camera e del Senato ma certo se la riforma dosare dovesse fallire allora anche la strada dell'attuazione della riforma dell'amministrazione sarebbe più difficile
Sarebbe più difficile
In questo caso le supplenze non sono facili anzi rischieremmo di avere
Un esperto un effetto negativo che peserebbe sulla stessa attuazione
Di quanto è stato già deciso dal Parlamento provando le proposte del governo
Incerto
Ha ragione il presidente Bianco quando sottolinea che sarebbe cattiva politica
Anzi sarebbe una scelta irresponsabile per il Paese
Trarre argomenti dalla crisi della lega o meglio dalla Scelta
A mio avviso del tutto sbagliata ed il responsabile del vertice della lega di abbandonare il progetto federalista
Per cavalcare invece un assurdo Progetto separatista e indipendentista trarne argomento
Per le altre forze politiche per le forze politiche democratiche che hanno messo progetto di riforma federale alla base dei loro programmi elettorali di riforma del sistema istituzionale per abbandonare
Il modello la frontiera del riforma federali e non credo che lo faranno
Non credo che lo faranno quindi penso che questi timori siano ingiustificati e però dobbiamo aver chiaro questa connessione così come lo diceva bianco l'ho ripetuto anch'io molte volte
Dobbiamo aver chiaro la connessione che sia tra il cosiddetto federalismo amministrativo è la riforma della pubblica amministrazione la riforma dell'organizzazione delle procedure e delle regole
Dei i modelli di il funzionamento della pubblica amministrazione che pure contenuta nella legge cinquantanove non sono separati
Il la prima fondamentale scelta di radicale innovazione compiuta con la legge cinquantanove
E
La scelta di decidere che senza anticipare sul terreno della redistribuzione dei poteri e dei compiti amministrativi la riforma della forma dello Stato
Sulla base del principio di sussidiarietà noi non avremmo fatto in modo convincente neppure la riforma dell'amministrazione
Anche perché l'avremmo costruita su un terreno friabile l'avremmo costruito un castello sulla sabbia nel momento in cui è in discussione la forma dello Stato
E almeno i programmi elettorali
Presentati agli elettori e votati dagli elettori si orientano verso il modello federale saranno poi discutere su quale modello federale pensare di riorganizzare l'amministrazione dello Stato come se
Questo tema della riforma della forma dello Stato non fosse ormai sul tappeto sarebbe stato una certa mio una certa ingestibile
Di fronte a questo noi avremmo riorganizzato un'amministrazione senza sapere quali sono i compiti e le funzioni
Il lavoro di questa Amministrazione deve fare
Peraltro nel merito io resto assolutamente convinto
Che
La scelta del per usare uno slogan giornalistico del cosiddetto Stato leggero e oggi anche una scelta inevitabile sta bene
è stato leggero vuol dire
Anche qui la convergenza negli obiettivi mi sembra totale
Esattamente quello anche per noi è esattamente quello che Frattini ha sottolineato con parole che si possono trovare anche in relazioni e interventi
Che anch'io ho svolto in questi in questi mesi
Significa sussidiarietà orizzontale
Significa cioè restituire alla società civile e al mercato
Funzioni e compiti che il sistema delle istituzioni pubbliche può limitarsi a regolare
Lasciando che le attività di gestione si svolgono
In regime di concorrenza sulla base delle iniziative delle attività di soggetti privati
Sì l'escavazione
Di un porto
Costa
Ai privati e la pubblica amministrazione che si convenziona coi privati
Un decimo un dodici un dodicesimo di quello che costa farle svolgere da un'amministrazione pubblica io penso che entro il problema che deve porsi un'amministrazione pubblica che voglia far funzionare nell'interesse dei cittadini
La macchina dello Stato
Sia quella di valutare l'opportunità di dismettere queste attività come attività pubblica
La stessa cosa vale per attività come il Collocamento che nel resto d'Europa si svolgono in regime di competizione e non di monopolio pubblico ed è sulla base della legge cinquantanove con uno dei decreti delegati lei
Elaborazione
Noi lui organizzeremo secondo il modello prevalente in Europa e del resto richiestoci dalla unione europea
Ma poi c'è l'altro aspetto della sussidiarietà che la sussidiarietà verticale
E che consente di concentrare l'attività dello Stato e delle amministrazioni dello Stato sul suoi sui loro compiti essenziali
Quelli che in ogni caso e quindi anche negli Stati federali richiedono di essere gestiti unitariamente sul territorio nazionale
Allo stato non siamo in grado di realizzare in poco tempo
Una riforma estremamente incisiva solo se facciamo con nettezza di questo devo dire non sono convinto solo io ma molto chiaramente due
L'ha constatato anche personalmente il Presidente del Consiglio solo che se facciamo con nettezza la scelta
Di limitare
L'attività dello stato a queste funzioni essenziale lo Stato centrale fa molto meno
Per farlo molto medici
E si limita le attività essenziali
E il resto deve essere
Devoluto
Sul territorio
Alla Rete delle istituzioni territoriali fondamentale certamente ai comuni perché come diceva anche Frattini si ricostruisce dal basso la mappa dei poteri e dei compiti pubblici secondo il principio di sussidiarietà
Questo consentirà di far partire la riforma generale dell'amministrazione con una forte rotture
Che necessari
No forte e necessaria rottura dato da questa consistente ridefinizione dei compiti e delle funzioni di ciascun livello di governo
E nel contempo di accorciare fortemente la infinita spesso bizantino kafkiana filiera delle responsabilità
Delle colpe della cogestione
Di poteri di decisione tra diversi livelli autoritario organismi di prove
Perché l'effetto di questo processo di devoluzione in applicazione del principio di soci e di a di sussidiarietà sarà anche
Di avviare in modo consistente il principio di concentrazione chiarificazione delle responsabilità decisionale riducendo
Drasticamente la complessità di procedimenti
Che in alcuni casi certamente richiedono l'intervento di soggetti pubblici diverti a tutela di interessi generali Diversi intestati appunto a diverse istituzioni pubbliche ma questo non può essere la regola deve essere l'eccezione
E soprattutto non può diventare
Un meccanismo paralizzante
Della funzionalità dell'efficienza e della produttività delle amministrazioni pubbliche come succede quando sono decine e decine i soggetti coinvolti in un procedimento di decisione
Vorrei sottolineare che anche ai fini della trasparenza e della moralizzazione della attività della pubblica amministrazione la semplificazione dei procedimenti decisionali essenziale
Perché è negli angoli bui
Nei quali essi e annidati un potere di veto senza responsabilità pubbliche
Che possono più facilmente
Che possono più facilmente costruire
Gli strumenti della corruzione della concussione dove si può paralizzare una decisione senza di questo assumersi pubblica responsabili
La
Quindi sicuramente sussidiarietà verticale e sussidiarietà orizzontale Frattini lamentava
Che il testo finale della legge cinquantanove non è così esplicito com'era al testo del governo
Ed è vero su questo punto è vero tuttavia
Una lettura attenta
Delle quattro
Diverse disposizione
Che hanno sostituito il testo iniziale del governo sul tema della sussidiarietà orizzontale consente di dire che alla fine alla fine il mandato al legislatore delegato è lo stesso noi ricostruiamo il sistema
Basandosi sul principio di sussidiarietà verticale sul principio di sussidiarietà orizzontali
E vero invece
La seconda osservazione di Frattini ma anche
Di Mario uccide il bianco e degli altri che sono intervenuti
è vero invece che
Non a caso la legge indica un processo complesso
Di elaborazione dei provvedimenti di attuazione della legge cinquantanove che coinvolge molti diversi interlocutorio
Un procedimento che impegna il sistema delle Autonomie regionali e locali
Attraverso le due conferenze
E a questi fini appena l'apposito decreto delegato sarà entrato in vigore anche in una sede unitaria le conferenze restano due badate sulla base della legge cinquantanove le conferenze restano due anche se a a a nel esame di questioni di interesse comune e anche nel lavoro di confronto con il governo per nell'elaborazione dei decreti delegati
La
Le due Conferenze potranno sedere come un organismo unico quindi c'è una geometria variabile percorsi
Di questo questo organismo unico sarà per la prima volta
Una conferenza a cui partecipano tutte le istituzioni di governo del paese
Dove non nazionale governi regionali
I governi locali
Da questo punto di vista quindi assumerà un rilievo un'importanza politica e istituzionale rilevante
Io spero che in quella sede avvenga quello che Marinucci diceva riferendosi al suo viaggio nel New Hampshire
Spero
Devo dire che oggi in Italia
Almeno per quanto riguarda la mia breve esperienza di governo mentre ho trovato i sindaci la Conferenza Stato Città autonomia
Comportarsi direi in modo non condizionato dalle loro appartenenze politiche
E con lanci con Lupi con l'Uncem con ai rappresentanti del sindaci e dei presidenti delle province nella conferenza stato città Autonomie
Il rapporto è stato rapporto di di confronto e in genere per la verità di convergenza e di collaborazione
Costruttiva nel quale era effettivamente difficile distinguere
I componenti a seconda dello schieramento politico che ne viene letta che rappresentano questo non sempre succede oggi nella Conferenza Stato-Regioni
Talora si
Talora no
Io però col malato dello Stato io però accolgono anche nella Conferenza Stato-Regioni io comunque colgo il rilievo di Marinucci con un auspicio
Vadrucci spesso ha detto che nell'ambito di questo processo di riforma tutti dovranno cambia
Deve cambiare in maniera
Radicale lo Stato
Governo Parlamento commissione bicamerale ma anche i comportamenti
Amministrazioni statali devono cambiare anche le regioni e le parole di Mario ci sono state molto
Precise e molto coraggiose a questa riguardo
Se non fossimo ciascuno capace di rimetterci radicalmente in discussione la riforma fallirà
Perché cari amici da riforma non c'è
Quando qualcuno dice la riforma cosiddetta Bassanini perché ormai come le barche bisogna sempre dagli nomi di persone anche quando facciano lavorate in tanti ma insomma
La riforma non c'è
C'è il disco verde del Parlamento
Su alcune strumenti di questa riforma che parte
Età
Il disco verde del Parlamento avvenuto su due leggi di riforma sta per avvenire sulla terza manca ancora sulla quarta non vorrei dire per ricostruire il quadro
Anche se qui si parla di federalismo amministrative saluto di legge cinquantanove una seconda legge fondamentale la legge Ciampi sulla riforma della struttura del bilancio
La semplificazione e soprattutto la riforma della struttura del bilancio per unità per centri di responsabili di spesa
E fondamentale per potervi costruire l'amministrazione sulla base del principio della autonomia e della responsabilità dei dirigenti delle amministrazioni nel rapporto tra le risorse a loro attribuite e gli obiettivi e risultati da conseguire
Questo è assolutamente fondamentale assolutamente fondamentale anche per attuare quel principio che ricordava Frattini su cui come lo ha ricordato c'è stata piena convergenza tra il Governo e l'Opposizione Daloui rappresentata quindi opposizione seria più costruttiva più ragionevole
Che riuscire finalmente a strumentare
La separazione fra responsabilità politica responsabilità amministrativa
Senza mettere la dirigenza alla merce delle scelte politiche e senza privare
I gli eletti
I responsabili politici sindaci ministri e quant'altro e del potere di attuare i programmi
Sulla cui base sono stati eletti dagli elettori questa separazione fra politica e amministrazione richiede strumenti la legge cinquantanove e ne indica alcuni anche grazie alla collaborazione di Frattini
La riforma Ciampi del Bilancio ne indica altri che sono essenziali
Poi c'è la legge sullo snellimento belli procedimenti di decisione di controllo
Io spero che il Senato la approvi la prossima settimana ringrazio Enzo Bianco e panettoni per avere portato ancora una volta
Il sostegno e di de unanime dei sindaci e dei presidenti delle province la richiesta di
Concludere l'iter legislativo un iter che dura da luglio
E io vorrei qui dire al di fuori da ogni polemica che se il governo quindici giorni fa ha dovuto mettere la fiducia
Per concludere l'esame di questa legge alla Camera era perché altrimenti avremmo finito in autunno non prima dell'autunno la situazione del calendario parlamentare era questo
Mancavano ancora diciannove artico
Trecento emendamenti
E dopo duecentottanta ore complessive di Esame di questa legge tra Commissione comitato dei nove a una non eravamo al quinto giorno nel quale veniva fatto mancare il numero legale togliendo le schede
Da interi gruppi parlamentari che pure stavano Ina allora il problema non era approfondire il confronto che già era durato duecentottanta ore ma il problema era
Rinviare e insabbiare dilazionare
Quando vedete e qui vorrei anch'su questo punto anche fare un chiarimento che ci ha fatto altre volte ma la legge sullo snellimento delle attività amministrative
Anche se contiene una congerie relativamente disorganica non ho nessuna difficoltà ad ammetterlo e fin dall'inizio l'abbiamo messo di è misure di provvedimenti di semplificazione dello burocratica di snellimento delle procedure di ampliamento delle Autonomie
Di di di di ieri eliminazione di alcune delle più bizantine procedure che rompono le scatole ai cittadini all'impresa e alle stesse amministrazioni
Anche se contiene una congerie di misure di questo genere è però
Essenziale
Per rimuovere da subito una serie di ostacoli alla migliore funzionalità delle amministrazioni
Per mettere le amministrazioni locali in condizione di cominciare da subito a fare quel salto di qualità che sarà necessario per prepararsi al nuovo ruolo che presto con l'attuazione della legge cinquantanove
Gli sarà richiesto per certamente colto altri strumenti con nuovi strumenti sia finanziari che di risorse umane ma intanto per prepararsi a questo c'è bisogno
Di disporre di questi strumenti anche per cercare di modificare il rapporto tra cittadino e amministrazione per questo servono anche i cento progetti e speriamo il loro fallout sulle amministrazioni ma per questo serve anche rimuovere alcuni voglio dire i provvedimenti urgenti
Che anche qui sono frutto di una collaborazione molto larga per esempio con le Autonomie locali
Io gli equiparo a
Al
Come dire noi tagliamo le catene le nostre amministrazioni e partire le amministrazioni locali sono come dei maratoneti che corrono con una di quelle catene da motocicletta avvolte intorno alle caviglie
Noi dobbiamo cominciare col tagliare qui cattivo
Poi dopo
Penseremo al resto penseremo a l'allenamento il professor Conconi l'alimentazione ma intanto tagliamo gli quelle catene siamo possono neanche allenarsi
No non possono neanche allenarsi
E allora questa legge necessaria purtroppo ci ha messo in Parlamento un tempo molto più lungo del previsto
Molto più lungo del previsto siamo ormai in dirittura finale speriamo che settimana prossima si metta fine e che al Senato non venga l'idea di cambiare ancora qualcosa di rimandare alla Camera perché
Sì certo Mariuccia avremmo un'ulteriore prova h se no come funziona male il bicameralismo italiano che era cambiare però insomma preferirei preferirei che ci si basasse sulle esperienze già acquisite in passato invece di
Aggiungere una volta ma più che sufficiente come dice Bianchi
Poi c'è la legge di riforma della centoquarantadue da Napolitano anche quella è necessario
è necessaria per i piccoli comuni
è necessaria Pier dare un un minimo di maggiore razionalità allo status degli amministratori locali
è necessario per l'assetto delle aree metropolitane necessario per l'organizzazione dei i servizi pubblici locali
Il governo insiste perché il Parlamento procede rapidamente anche nell'esame di questa legge sono quattro strumenti collegati fra loro
Diciamo ti quindi siamo ammette a tre quarti della strada dell'iter parlamentare della riforma dell'iter parlamentare poi però e questo riguarda in primo luogo la legge cinquantanove analitici antiche però
Presenta difficoltà minori noi abbiamo l'attuazione la riforma
In attuazione della riforma a due livelli
Del secondo l'attuazione amministrativa non voglio parlare ne parleremo nel forum dell'anno prossimo Aspenia
Il primo è l'attuazione in via normativa perché il Parlamento è importante estremamente importante secondo me è un fatto
Così
Quasi clamoroso che il Parlamento abbia deciso di dare il via libera a un complesso di delle idee di questo ampiezza di questa dimensione abbia fatto alcune scelte di direttive di Indirizzo molto rilevante
Perché io lo voglio dire anche a gli amici i colleghi della Bicamerale
Approvando la legge cinquantanove il il Parlamento ha già scelto modello federale
E ha scelto all'interno del modello federale è un modello che
Mette in equilibrio
L'autonomia delle città con il ruolo delle regioni secondo il principio di sussidiarietà
Ha già scelto il modello dello Stato leggero
Ha già scelto la strada di una radicale riorganizzazione della nostra amministrazioni ha già scelto la strada di una completa privatizzazione
Per dirla tra virgolette rapidamente del rapporto di lavoro pubblico
Ha già scelto
La strada della delegificazione della semplificazione dei dei procedimenti
Però tutto questo fa attuato e essenziale attuare in modo coerente quello che la legge stabilisce per quanto riguarda il procedimento
Di elaborazione dei decreti negli atti
C'è un coinvolgimento della Conferenza Stato regione conferenza Stato-città autonomia e che non è
E non può essere soltanto l'espressione di un parere alla fine del procedimento
Noi non abbiamo impostato così nostro rapporto Mariuccia bianco ne sono testimoni
Perché si fosse ridotto a questo noi non avremmo un contropotere sufficientemente forte Rispetto alle resistenze culturali e burocratiche che ci sarà no
Nonostante la riforma sia condivisa dalla parte migliore della dirigenza pubblica e dei dipendenti pubblici neanche dalle principali organizzazioni sindacali dei lavoratori pubblici mi spiace che Frattini
Non ci sia sentire su questo punto che l'unico vero punto di dissenso con lui ma gliel'ho detto prima che si allontanasse per andare a votare alla Camera e quindi lo sa
Questo coinvolgimento del sistema dell'autonomia un coinvolgimento significativo e forte del Parlamento per questo si è passato dal parere delle singole Commissioni parlamentari all'istituzione di una apposita Vitamia le apposta bicamerale
Che dovrà seguire e partecipare a tutto il processo di riforma
E chi anche in questo caso auspico che possa configurarsi come un contropotere
Nei confronti
Di resistenze di ritardi di ostacoli del prevalere della vecchia cultura centralistica e burocrati
Infine
Mariuccia ragione e tuttavia vorrei sottolineare anche una parte della risposta Frattini su questo punto che la legge cinquantanove contiene due importanti innovazione per quanto riguarda
I rapporti di lavoro
E la prima è che contiene Gigi il delega
A alla riforma delle norme sulla rappresentanza sindacale
Nel settore
Il noi eravamo rientrati in passato all'inizio della vita di questo governo a prevedere un'unica legge sulla rappresentanza sindacale
Sì colta
Che la legge generale sta incontrando
Noi potremmo scegliere la strada dell'esercizio di questa
Proprio per le ragioni che Mario C sottolinea la seconda è che riforma il sistema della contrattazione non solo allargando nell'ambito anche ai dirigenti generali anche prevedendo sul modello del settore privato una contrattazione articolata e decentrata che dovrà per l'appunto come auspicava Frattini
Consentire
Di premiare l'innovazione la produttività il merito
Il miglioramento della qualità dei risultati delle pubbliche amministrazioni
Questo è una indicazione che c'è che va solo attuata attraverso la riforma del decreto del decreto ventinove
Infine
Ed è l'ultima osservazione non commento le considerazioni di Frattini su
Come dire la moralizzazione della pubblica amministrazione peraltro c'è
Convergenza su questo punto anch'io come lui sono critico
Verso proposte di centralizzazione
Chi rischiano di costruire
Una sorta di procura Tura
E di andare controlla lo io temo che una centralizzazione di questi aspetti finirebbe per rendere difficile anche
Quella
Pilastro fondamentale della riforma
Si è
Consentire di adottare modelli organizzativi e modelli di funzionamento molto differenziati
Tra le varie amministrazioni in relazione alla diversità dei loro compiti delle loro funzioni delle loro attività e anche alle scelte che vengono effettuate diversamente sul territorio
è vero lo osservava prima Marinucci che una delle innovazioni più forte di questo complesso di leggi di riforma e di avere per la prima volta dopo centotrent'anni
Abbandonato definitivamente il modello dell'uniformità amministrativa
Che la vittoria dei piemontesi
Ha portato nel nostro sistema
Amministrativa
E avere scelto invece quello che oggi è salvo
Salvo encomiabili eccezioni difficile accoppiare come quella francese quella che oggi è la regola però degli Stati
Che funzionano meglio salvo encomiabili eccezioni ma di fronte all'eccezione bisogna sempre chiedersi se siamo in condizioni di coppia e cento quarant'anni hanno dimostrato che non siamo in condizione di copiarli con
Eguali livelli di efficienza e di efficace
Per finire
Io penso e credo che anche questa tavola rotonda introduttiva del Forum lo abbia dimostrato con voi abbiamo punti di vista esperienze diverse quella di Longhi non è ovviamente quella di bianco non è la mia non è quella di Mariuccia di panettoni ma
Io penso che dobbiamo sempre aver presente quello che Enzo Bianco diceva sia pure giustamente molto in sintesi nel suo intervento
Noi stiamo affrontando con queste riforme è un problema decisivo per il nostro Paese
Decisivo sotto tutti i punti di vista
Noi rischiamo di noi governo di chiedere ai se e ai cittadini italiani durissimi sacrifici
Per il governo significa avere rischiato anzi più che rischia è corso il rischio dell'impopolarità
Per rimettere apposto i nostri conti pubblici per entrare in Europa ma in Europa non ci resterei
Se non riusciremo molto rapidamente
A rivoluzionare il nostro sistema di amministrazioni pubbliche
Per arrivare sia pure con le scelte peculiari che sono propri del nostro Paese a cadere livelli di efficienza di snellezza di rapidità di qualità dei servizi che sono propri degli altri più grandi paesi europei
Perché se questo non faremo condanne Remo il nostro sistema
A correre nella competizione globale con un handicap insuperabile
Un handicap insuperabile che non metterà fuori dalla competizione
Entreremo in Europa per essere poi ricacciati ai margini dell'Europa questo è il compito che abbiamo davanti
E il compito a cui concorrono lei centinaia di operatori delle pubbliche amministrazioni che abbiamo premiato questa mattina perché ciascuno nel loro piccolo hanno dato un contributo importante dal basso
A riformare innovare e migliorare la qualità delle nostre amministrazioni ma il compito cui dobbiamo concorrere anche con questa riforma
A cui dobbiamo concorrere parlo in prima persona plurale perché il governo da solo non ce la può fare ripeto qui quello che ho detto in tutte le sedi ieri a un'assemblea dell'Associazione industriali di Mantova c'era il presidente di Confindustria di Confcommercio di Confartigianato
Solo con una grande mobilitazione collettiva all'interno delle pubbliche amministrazioni come diceva Frattini giustamente
Ma anche all'esterno delle pubbliche amministrazioni
Con un concorso di idee di progetti di esperienza di contributi che vengono da tutti quelli che nelle pubbliche amministrazioni hanno capito che la riforma è necessaria ed è indifferibile
Ma anche con un concorso di idee di proposte da quelli che al di fuori della pubblica amministrazione
Non giocano al tanto peggio tanto meglio
Cioè al declino del Paese ma penso ma che sia necessario affrontare il problema della riforma da me stazione solo con questo possiamo faccio
Il governo su questo può cercare di essere solo il punto collettore
Collettore poi fare come dire un minimo di taglio
Di idee proposte
In fondo quello che ha fatto la commissione Clinton Gore negli Stati Uniti negli ultimi quattro
No io credo che da quelli che stanno dietro a questo tavolo io già raccolto già sperimentato in questi mesi un impegno che credo
Sia benaugurante anche per il futuro
L'ho sperimentato anche da parte delle organizzazioni imprenditoriali e delle organizzazioni sindacali più di quello che l'amico Frattini ha potuto considerare forse l'epoca in cui lui è stato ministro è stato un'epoca in cui grado di maturazione
Delle stesse organizzazioni sindacali era meno avanzato
Oggi anche nelle grandi organizzazioni sindacali dei dipendenti pubblici c'è la convenzione che la valorizzazione del lavoro pubblico passa inevitabilmente attraverso la riforma insuccesso della riforma
E quindi c'è la convinzione che bisogna battere resistenze corporative nicchie di il privilegio nicchie di conservazione che sono ancora molto diffuse
Insieme ce la possiamo fare
Ma si è viceversa per questo io vedo anche anche le parole che oggi ha detto Marinucci molto apprezzamento e con molto interesse ci sono stati momenti in cui tra religioni da una parte Province comunità dal dall'altro c'era si rischiava un una contrapposizione uno scontro frontale
Ce la possiamo fare solo insieme che naturalmente non significa non confrontare liberamente anche opinioni e soluzioni diverse ma sapendo che poi i successi
Poi gli spiriti costruttivi la volontà di
Cambiare ammodernare il nostro sistema istituzionale e amministrativo sulla difesa di pur legittime ragioni e convinzione di parte grazie
Savona
Evasione