Pensioni e flessibilità: la situazione della classe 1952 e la questione dell'Ottava salvaguardia

Allora Filippo dei figli inizi
Bene buongiorno a tutti a tutti
L'argomento
E quello delle pensioni
Naturalmente se ci sono domande
Anche di altra natura sempre sul tema le farete io mi fermo mi soffermo con l'onorevole
Nicchi ringrazio l'onorevole maestri Giacobbe e incerti per la loro presenza
Tutti della Commissione lavoro su
Mi soffermo su due questioni
La prima
E quella relativa
Hai nati nel mille novecento cinquantadue
Perché abbiamo deciso di parlarne
Perché abbiamo ascoltato gli interventi anche del Presidente del Consiglio
A proposito del tema della flessibilità delle tensioni
E vorremmo chiarire che
Quando parliamo di mille novecento cinquantuno si tratta di persone che nel due mila diciassette
Se la flessibilità dovesse partire avranno
Già sessantasei anni di età
Mancheranno queste persone sette mesi per stare
Nelle regole forme ero
Quindi
Sarebbe un anticipo
Molto modesto
Per i nati nel cinquantadue c'è già la regola è vero che vale solo per il lavoratore dei settori privati non riguarda né gli autonomi né i dipendenti pubblici
Questa regola con l'onorevole Gnecchi
Mi rivolgo a lei perché eravamo assieme al tempo l'abbiamo strappata
Nelle notti
Di discussione con l'ex ministro fornirò e abbiamo
Portato una flessibilità
Di anticipo di due anni rispetto alle attuali regole esclusivamente per le persone nate nel cinquantadue che compiono sessantaquattro anni dieta quest'anno
Naturalmente se sempre a calcolare dalla data di nascita
Sette mesi di aspettativa di vita si può andare in pensione sempre che si abbiano i requisiti
Contributivi è ovvio
La quota dell'epoca era a quota novantasei
E quindi vorremmo che il Governo e l'INPS
Rendessero nota questa possibilità cioè che si
Rendesse noto i cittadini italiani nati nel cinquantadue che
Avendo i requisiti pensionistici ante Fornero possono fare domanda per andare in pensione
Quindi il loro problema settori privati e già risolto poi vedremo i lavoratori pubblici gli otto
C'è però un problema che l'INPS
A
Con una circolare precisato
A nostro avviso al di là dell'intenzione del legislatore
Che un'ulteriore requisito è richiesto il ventotto dicembre del due mila e undici bisognava essere al lavoro
A noi pare che questa precisazione sia priva di fondamento perché stiamo sempre parlando di persone che oltre all'età anagrafica hanno i requisiti contributivi
Ci domandiamo ma
Se disgraziatamente quella persona un mese prima si è licenziata è stata licenziata deve soffrire ti un doppio svantaggio
Non ero al lavoro nero disoccupato e in più
Non posso andare in pensione quindi noi chiediamo che non solo si dia un'informazione ma che venga rimossa questa clausola io mi fermo qui poi l'onorevole Gnecchi naturalmente sarà in grado di andare nel profondo
Seconda questione quella delle salvaguardie
Noi abbiamo la certificazione riepilogativa dell'INPS sulle prime sette salvaguardie
Dico un dato che secondo me essenziale abbiamo liquidato novantotto mila pensioni quindi quasi cento mila persone
Grazie alle salvaguardia hanno in tasca alla pensione questi son proprio andati in pensione
Abbiamo il diritto di mandarne altri settantanove mila perché il totale cento settantadue mila quattrocento sessantasei
Abbiamo centoventicinque mila certificazioni accolte e quindici mila domande giacenti anche se dovessimo sommare centoventicinque mila quindici
Arriveremmo a centoquaranta mila non sarà così perché come si sa le domande da giacenti non vengono tutte accolte ma se arrivassimo pure come sette salvaguardia certificate a centoquaranta mila
Poi c'è il tema dei lavoratori in mobilità avremmo comunque a nostro avviso uno spazio
Di trenta mila posizioni che ci consente di fare la cosiddetta e conclusiva ottava salvaguardia
Naturalmente poi nel merito interverrà l'onorevole Gnecchi per spiegare nell'ottava salvaguardia quali sono le posizioni che intenderemmo
Recuperare noi vorremmo come si dice senza gravare ulteriormente sui costi
A spese dello Stato ma attraverso i risparmi certificati delle salvaguardie fin qui avvenute mettere una parola fine al tema dei cosiddetti lavoratori soldati
Perché il numero complessivo deve
Può diciamo così arrivare fino a centosettantadue mila ricordo anche che abbiamo accantonato undici virgola sei miliardi di euro
Con diciamo anche l'attenzione di blindare fra virgolette il fondo punto pesano due questioni valeva iniettivo adesso completerà il quadro poi voi farete le domande che riterrete più opportuno
Noi ci teniamo veramente a sottolineare che questa unica gradualità
Per in atti nel cinquantadue perché avrebbe perfezionato quota novantasei entro il trentuno dodici due mila dodici
è stata questa unica gradualità conquistata nel salva Italia
Nelle sale taglia l'area la relazione tecnica prevedeva cinquantacinque mila soggetti per un importo medio di diciassette mila quattrocento euro di pensione noi ovviamente all'epoca
L'avremmo voluta anche per il pubblico impiego e anche per i lavoratori delle lavoratrici autonome anche perché
La crisi ha colpito anche i lavoratori autonomi e le lavoratrici autonome
Avevamo provato anche a metterli nelle salvaguardia e non siamo riusciti quindi almeno pretendiamo che per il settore privato
Tutti con loro e tutte con loro che rispettano questo requisito possano andare in pensione è assolutamente inaccettabile
Che
Venga richiesto lei essere al lavoro il ventinove dodici due mila undici anche perché
A maggior ragione noi avevamo pensato questo unica gradualità
Anche tenendo conto di tutti e tutte coloro che avevano perso il lavoro negli anni di crisi perché già dal due mila sette due mila otto la crisi
C'era
Quindi questo lo pretendiamo oltretutto non è la prima volta che questa circolare trentacinque
Pone dei limiti oltre la legge e quindi ci teniamo veramente una volta di più a dimostrare che
Il legislatore deve anche essere più rispettato e le circolari non devono andare oltre la volontà del legislatore
Oltretutto noi vorremmo che l'INPS si occupasse veramente dei compiti istituzionali dei quali si deve occupare perché
Il Presidente dà Miano ha già detto che
Le prime sette salvaguardie avevano previsto fino a centosettantadue mila quattrocentosessantasei
Persone da salvaguardare se andiamo a vedere il report anche dell'ultima salvaguardia in cui per esempio i familiari dei disabili si sono ridotti come requisito
Solo ai genitori dei disabili è stata valutata dall'INPS su una platea di duemila soggetti e se andiamo a vedere quante sono le certificazioni emesse a oggi sono sessantatré
Allora ci piacerebbe che
Questo duemila
Come soggetti previsti
Sessantatré come certificazioni accolte
Settantaquattro non accolte inviate solo ventuno ci piacerebbe che nella sostanza ci si impegnasse di più nel rispondere a quelle che sono
Le
Situazioni veramente previste dal legislatore senza inventare situazioni aggiuntive che limitano le le arterie
Oltretutto ci teniamo veramente a sottolineare che già la sesta la settima salvaguardia sono state fatte quei risparmi
Quindi noi ci teniamo a dire questo oggi che siamo prima dello stava salvaguardia che vogliamo come salvaguardia definitiva
Per annunciare che sui prossimi numeri che ci verranno dati per l'ottava salvaguardia
Vogliamo che ci vengano veramente dimostrati nella realtà almeno delle previsioni perché fino a oggi quello che possiamo dire è che già la seconda salvaguardia fatta ancora
Nel due mila e dodici quindi fatta ancora con
Lex ministra Fornero
Ministra prevedeva cinquantacinque mila lavoratori da salvaguardare e poi dentro ventimila di quella salvaguardia l'abbiamo usata per la sesta
Quindi ovviamente noi se dobbiamo fare una valutazione complessiva
Sui dati che ci sono stati forniti
E sulle risorse che ci sono stati chieste per le sette salvaguardie dobbiamo assolutamente fare un bilancio negativo
Ma negativo perché ha fatto perdere due anni di tempo anche al legislatore oltre all'ansia alle preoccupazioni alla disperazione
Di tutte le persone che aspettavano di essere salvaguardate
Quindi noi vorremmo veramente che per questa ottava salvaguardia e definitiva ci si mettesse un tono alta a un tavolo e si dessero i numeri giusti
In modo da dare una garanzia a tutti i lavoratori e le lavoratrici
Dopodiché è evidente che quello a cui noi miriamo è la flessibilità in uscita perché è ovvio che la crisi è ancora andata avanti che lavoratori e le e lavoratrici hanno bisogno
Di poter andare in pensione e le aziende hanno bisogno di poter assumere giovani quindi questa misura
Chi è il comma quindici bis dell'articolo ventiquattro
Della manovra salva Italia destinata a chi avrebbe perfezionato del settore privato i requisiti entro il trentuno dodici due mila dodici
Quindi i sessant'anni per le donne per la pensione di vecchiaia
Con i vent'anni di contributi o il quindici se Cristo a Lizzano atte
In base al decreto legislativo cinquecentotre del novantadue e quota novantasei per tutti coloro che uomini e donne che avrebbero maturato quota novantasei
Entro il trentuno dodici due mila dodici oltretutto ci teniamo molto perché le quote erano state
Una proposta legislativa è una norma dei di Cesare Damiano ministro e quindi almeno quello che già abbiamo conquistato a conferma di quello che secondo noi di meglio era stato fatto né i Governi precedenti
Vogliamo che venga assolutamente rispettato e quindi non rimanga fuori neanche uno anche perché alla luce delle esperienze salvaguardie se cinquantacinque mila erano stati previsti magari sarebbero trentamila ventimila quindici mila
Quelli in particolare al lavoro al ventotto dodici due mila undici siamo veramente esasperati dal fatto che quando dobbiamo approvare una norma
I numeri vengono molto dilatati
Con fiati mi verrebbe da dire le risorse vengono molto dilatate gonfiate mi verrebbe da dire pretendiamo che i cinquantacinque mila previsti ma comunque tutti coloro che rispettano questi requisiti
Possano nel due mila sedici due mila diciassette andare in pensione cui sessantaquattro anni e sette mesi
Bene ci sono delle domande
Vi abbiamo stesi stesi abbiamo esaurito la vostra
Carica energetica
Attorno incidenti
Tuttora felicemente rotta
Dei