"Le fonti dell'europeismo italiano" lezione di Sergio Romano prima lezione di un corso dedicato alla Storia d'Europa organizzata presso la Sala dei Congressi della Cassa di Risparmio di Firenze

Le vostre domande sia oralmente per iscritto infine Bettino desiderasse è possibile prenotarsi Terna registrazioni io singola lezione grazie
Signore e signori come sapete questa è la prima lezione di un corso dedicato alla storia del d'Europa per ragioni per cui l'Europa e
Rappresenta ormai l'obiettivo il traguardo di molti stati euro io ho pensato che sarebbe stato utile dedicare questa prima lezione alle origini alle fonti dell'europeismo italiano
Mi è parso che in questo particolare momento quando Alitalia è alle prese con una delle scadenze più importanti della sua vita politica
Sia giusto e interessante ritornare alle origini cercare di capire perché abbiamo scelto l'Europa e cercare di capire soprattutto quale contributo l'Italia abbia dato all'idea d'Europa
E ho pensato che sarebbe stato utile parlare in questo contesto di quattro persone che a mio avviso sono state determinanti
Nella concezione dell'europeismo italiano non soltanto italiano mi riferisco a Luigi Einaudi
Altiero Spinelli
Alcide De Gasperi e Carlo Sforza
Due di essi Luigi Einaudi e Altiero Spinelli furono soprattutto intellettuali e studiosi anche se ebbero una partecipazione alla vita politica
Alcide Degasperi e Carlo Sforza furono invece essenzialmente uomini politici cominceremo quindi con Luigi Einaudi grande economista liberale rappresentante della destra storica senatore sin dagli inizi del secolo collaboratore del Corriere della Sera
Ho detto uomo della destra storica ma un uomo della destra storica che a differenza di altri rappresentanti di quel grande partito politico
Credeva particolarmente nelle virtù del mercato e nelle virtù della libertà economica ed ebbe tra l'altro con Benedetto Croce una straordinario scambio polemico
In cui lui e in altri sostenne che libertà politica e libertà economica erano complimentati ecco non poteva esservi libertà e politica se non vi fosse stato contemporaneamente libertà economica e viceversa mentre Benedetto Croce riteneva che libertà politica si fosse indispensabile per un movimento liberale non altrettanto la libertà economica le prime riflessioni i Luigi Einaudi su temi europei risalgono alla prima guerra mondiale era Inaudi come gli ho detto collaboratore del Corriere della Sera
Di Luigi Albertini ma nell'ultimo anno di guerra scrisse una serie di lettere firmate con lo pseudonimo di un grande polemista inglese del Settecento Giuni Russo
Giulio serviva scritto lettere sullo speditezza
Einaudi firmò Giuni Russo una serie di lettere che apparvero sul Corriere della Sera del mille novecentodiciotto e furono poco dopo nel mille novecentoventi se non sbaglio
Pubblicate dall'editore Laterza come lettere di Giuni Russo
Qual era il grande tema all'ordine del giorno in quel momento
La Società delle Nazioni che vuol promosse un presidente degli Stati Uniti aveva suggerito ai suoi alleati e che era diventato ormai il principale obiettivo di guerra De Leo potenze
Ebbene con molto coraggio e molta lucidità intellettuale Luigi Einaudi e comincio a spiegare quelle lettere che una società delle nazioni così come l'aveva concepita gusto non l'avrebbe mai risolto i problemi dell'Europa e della Società internet
Ma perché in realtà sarebbe stata una pura e semplice Confederazione di Stati
Nessuno di quegli Stati sembrava disposto a rinunciare alla propria sovranità la Confederazione sarebbe stata club di potenze animate da buone intenzioni e per meglio spiegarsi
Luigi Einaudi trasse alcuni esempi dalla storia americana agli inizi del processo di indipendenza
Ricordò che l'America aveva avuto una sua prima
Costituzione quella che era stata adottata dal Congresso nel mille settecento settantasei
Ratificata dagli stati nel mille settecentottantuno
Una costituzione di tipo confederale Turoldo dieci anni grosso modo e sì comprese immediatamente
Che degli stati membri di quella confederazione intendevano conservare la loro sovranità che gli Stati Uniti con quella Costituzione non avrebbero mai potuto agire come potenza sulla scena internazionale adottare una linea politica
Coerente e i fatti qualche anno dopo nel mille settecentottantasette fu adottata una nuova Costituzione quella che è tuttora valida una Costituzione federale con cui si mette al Governo centrale gli Stati Uniti
Una serie di Poteri economici politici commerciali finanziari e la Costituzione americana quella che ha garantito convolti emendamenti naturalmente
Il progresso lo sviluppo la crescita di una grande potenza mondiale ebbene Luigi Einaudi già dal mille novecentodiciotto
Diceva una Società delle Nazioni fondata su principi gli esclusivamente confederali assomiglierebbe alla prima confederazione americana
E quella che fallì clamorosamente dopo i primi dieci anni della sua vita se volete davvero modificare la struttura della società internazionale
Occorre che gli Stati europei in particolare stringano fra di loro un patto di tipo Pedrale
Riconoscono a un governo centrale il diritto di agire in campi con quell'economia il commercio e la finanza e naturalmente la politica e gli affari
Einaudi in altre parole cominciò sin dal mille novecentodiciotto sostenere che la vera soluzione del problema europeo consisteva nella progressiva rinuncia degli Stati ha una parte importante della loro sovranità nazionale
Fu io credo molto influenzato dagli avori di un capita
Sentite va bene
Meglio forse adesso
Fu credo molto influenzato dai lavori di un comitato che si era costituito a Londra nel corso della guerra per il coordinamento dello sforzo bellico fra i Paesi alleati e soprattutto per la distribuzione delle materie prime vi era stato cioè in guerra durante la guerra all'ombra
Una sorta di governo economico dei Paesi alleati che aveva gestito lo sforzo bellico con particolare riferimento ad alcune fondamentali risorse come le materie prime la manodopera
E vi segnalo incidentalmente che di quel comitato londinese faceva parte un giovane francese
Figlio di un commerciante di cognac a Londra per gli studi allo scoppio della guerra norme vale a dire l'uomo che divenne molti anni dopo il padre fondatore uno dei padri fondatori dell'Unità europea
Ebbene Einaudi fu in altre parole fortemente influenzato sia da alcuni episodi storici che gli sembravano determinanti
Ai fini della sua analisi sia dall'esempio di ciò che era accaduto nel corso della guerra quando gli Stati per vincerlo alla guerra avevano effettivamente rinunciato a una parte della loro sovranità economica
Le lettere di Giuni Russo furono pubblicate come gli ho detto dalla terza nel mille novecento e venti e caddero qualche anno dopo nelle mani di un giovane comunista non più comunista peraltro Altiero Spinelli Altiero Spinelli Ernesto Rossi confinati a ventottenne nel corso degli anni Trenta lessero casualmente le lettere di Giuni Russo
Furono fortemente colpiti dagli argomenti di Einaudi presero contatto Collina gli scrissero ricevettero taluni altri libri altri suggerimenti di lettura ma chi era Altiero Spinelli
Altiero Spinelli era entrato nel Partito Comunista nel giugno nell'autunno del mille novecento ventiquattro pochi mesi dopo l'assassinio del deputato socialista Giacomo Matteotti ma la sua scelta la sua scelta comunista
Ma non fu determinata tanto da una spiccato sentimento antifascista certo presente Spinelli è quanto dalla la seduzione internazionalista che il Partito Comunista rappresentava per lui
Come giovane sia pure adolescente Altiero Spinelli aveva visto la prima guerra mondiale si era convinto che all'origine della prima guerra mondiale vi fosse un concetto esagerato spasmodico patologico di sovranità nazionale
Gli stati se avevano esasperato il loro nazionalismo si erano combattuti e distrutti a vicenda e quello che fece grande impressione su Spinelli fu per l'appunto il concetto internazionalista che gli sembrò essere in quel momento alla base del Partito Comunista Italiano
Divenne un esponente delle gioventù comuniste Lazio e nel mille novecento
E ventisei fu inviato a Parigi come rappresentante come membro della delegazione delle gioventù comuniste italiane al congresso della gioventù comunista francese
Delle settimane immediatamente successive venne
Espulso dal governo francese estradato verso l'Italia entrò in clandestinità nell'aprile del mille novecentoventisette fu arrestato il due giugno anzi per la verità del mille novecentoventisette fu arrestato e un anno dopo fu condannato a
Sedici anni di carcere uscì dopo dieci anni di carcere per un condono di una parte della pena e fu confinato prima a Ponza poi a Ventotene dove può Nobel per l'appunto questo giovane radicale economista Ernesto Rossi
E qui appunto dalle conversazioni di Altiero Spinelli con Ernesto Rossi dalle loro letture dalla loro corrispondenza con un grande liberale della destra storica
Luigi Einaudi nasce la concezione del Manifesto di Ventotene
Vale a dire questo grande manifesto per l'unità dell'Europa che fu scritto in quegli anni e pubblicato per la prima volta a Roma agli inizi del mille novecentoquarantaquattro vale a dire pochi mesi dopo la costituzione del Movimento federalista
Europeo nato a Milano nell'agosto del mille novecento e quarantatré
E all'origine dell'analisi nell'analisi del Manifesto di Ventotene vi è la la forte convinzione
Che gli Stati nazionali siano stati i responsabili della prima guerra mondiale che alle origini dei mali della prima guerra mondiale vi sia per l'appunto questo concetto esasperato della sovranità nazionale lo Stato nazionale secondo Spinelli Ernesto Rossi Ernesto Colorni che scrisse la prefazione al Manifesto di Ventotene doveva considerarsi responsabile dei mali
Devo che quindi i mali d'Europa potevano essere curati soltanto attraverso il superamento dello Stato nazionale è Spinelli ragionava ormai in termini di io e rivoluzione europea senza rivoluzione europea era sosteneva Spinelli che fu maggior redattore del Manifesto di Ventotene
Ebbene senza rivoluzione europea L'Europa la fine della guerra sarebbe diventata prima o dopo teatro di contrasti altrettanto aspri altrettanto sanguinosi di quelli che avevano provocato la prima guerra mondiale quale avrebbe dovuto essere il soggetto politico di questa rivoluzione europea in movimento federalista
Vale a dire un partito al di sopra dei partiti o se preferite preferite un partito trasversale composto da intellettuali da operai da studiosi da borghesi tutti animati da una stessa profonda convinzione l'Europa e la costruzione dell'euro in questo senso Spinelli e portava con sé una parte del proprio retaggio comunista questo partito di avanguardia per così dire
Era per certi aspetti un partito leninista ma anziché prospettarsi come obiettivo la rivoluzione proprie Paolo proletaria la rivoluzione socialista avrebbe lavorato per la rivoluzione europea
E torniamo ora all'altro grande personaggio a Luigi Einaudi
Nell'autunno del quarantatré e dopo la caduta del fascismo
Spinelli Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi andarono in Svizzera dopo incontrarono finalmente Luigi Einaudi la persona con cui avevano frequentemente corrisposto negli anni precedenti
E gli chiesero di aderire al Movimento Federalista Europeo
Einaudi aderì e non soltanto ha diritto al Movimento federalista europeo ma che c'è qualche cosa di più
Detti al Movimento federalista europeo il contributo di uno straordinario studio di un saggio scritto negli anni svizzeri e pubblicato a Capolago nel mille novecento e quarantaquattro un saggio intitolato il problemi economici della Federazione europea mentre spinelli
Rossi Colorni
Immaginavano un'Europa politica immaginavano gli strumenti politici con cui creare quell'Europa ebbene Luigi Einaudi in questo testo
Gettava le basi dell'Europa economica spiegava perché l'Europa economica era essenziale era fondamentale
E partiva anche l'ultimo come Spinelli dal concetto che lo Stato nazionale era la causa delle maggiori malattie del secolo
Sul piano economico perché come è stato mercantile chiuso era inevitabilmente destinato a sviluppare in se stesso
Una sorta di deriva autarchica
Lo Stato nazionale era destinata inevitabilmente secondo
Einaudi ad assumere caratteristiche di Stato autarchico
Occorreva così privarlo gradualmente della sua sovranità economica
Per trasferire questa sovranità economica ad un potere superiore e creare un più grande mercato in cui le leggi sarebbero state per l'appunto quelle dell'economia liberale
Una vera libertà economica come condizione di una vera libertà politica
Del vi segnalo che questi personaggi che lavoravano lontano l'uno dall'altro Spinelli da un lato Einaudi dall'altro insieme costruirono una le i due volti complementari di una stessa
Realtà Luigi Einaudi era senatore naturalmente ed ebbe un ruolo politico anche importante agli inizi del
Del primo del secondo dopoguerra tra l'altro ebbe un ruolo importante al momento della ratifica del trattato di pace e quello è un episodio che merita di essere ricordato perché di tutti gli esponenti della classe politica pre fascista
Luigi Einaudi fu il solo che si alzò in Parlamento e sostenne la necessità di ratificare il trattato di pace
Uomini come Vittorio Emanuele Orlando come Benedetto Croce erano profondamente scioccati dalle umiliazioni del trattato di pace sostenevano la necessità di non approva di non ratificarlo
Meglio un tic tac meglio una imposizione dall'esterno piuttosto che una libera accettazione di un trattato ingiusto
Il trattato entra ingiusto Luigi Einaudi ne era profondamente convinto ma era anche altrettanto convinto che occorresse guardare oltre il trattato
Per una reale verso una realtà diversa e la sua grande ansia era quella di liberare il più rapidamente possibile l'Italia dalle pastoie della guerra perduta
Per metterla in condizione di operare liberamente e autonomamente in Europa per la costruzione di una Europa umiltà era così profondamente convinto che tutti gli Stati avrebbero dovuto rinunciare a una parte della loro sovranità che non gli sembrò per nulla scioccante che l'Italia accettasse in quel momento
Il trattato di pace
Einaudi sostenne anche in quell'occasione che l'Italia sarebbe rimasta in tal modo fedele ai principi del Risorgimento
Il nuovo Risorgimento a cui l'Italia avrebbe dato un contributo fondamentale sarebbe stato per l'appunto secondo Einaudi il Risorgimento che l'Europa
Naturalmente tralasciamo gli accenti retorici che sono per molti aspetti
Provocati dal carattere particolarmente il motivo della situazione in cui si dibatteva ratifica del trattato di pace
Ma nelle parole di Einaudi viene il concetto che l'Italia poteva salvare una parte della sua storia la parte migliore della sua storia
E trasferirla per così dire in uno sforzo nuovo lo sforzo per la creazione di una Europa unità
Io credo che possiamo così
Per fare un parallelo tra Einaudi e Spinelli
Mentre Altiero Spinelli approda all'europeismo
Dopo un'esperienza deludente
Quella del comunismo
Di cui si era da cui si era staccato nel corso degli anni soprattutto negli anni del carcere
Einaudi approda all'europeismo dopo avere constatato per così dire il fallimento dell'ideologia nazionale
Ciascuno ha compiuto una strada un percorso
Dal comunismo verso l'europeismo dal liberal nazionalisti di nuovo l'ideologia del Risorgimento
Verso l'europeismo ciascuno dei due abbandonava una parte della propria matrice culturale
E trovava l'Europa in fondo alla sua strada e trovando l'Europa trovava anche punti di contatto
Con persone che provenivano da Orizzonti culturali Diversi in altre parole Spinelli poteva continuare ad essere rivoluzionario
Rivoluzionario europeo
Cessando di essere comunista
è in atti poteva continuare ad essere risorgimentale di Sorgi mentale italiano
Purché Santo di essere liberal nazionale o se preferite nazionalista
Ecco perché
Inaudite Spinelli furono così importanti importanti per noi perché dettero all'europeismo italiano la sua
Spina dorsale la sua sostanza il suo nucleo intellettuali importanti anche per l'Europa in assoluto
Quando molti anni dopo Altiero Spinelli divenne deputato del Parlamento europeo
Uno dei suoi primi compiti in fu quello di preparare la carta costituzionale della nuova Europa quella Carta costituzionale non venne mai adottata ma molte delle
I principi contenuti in questo straordinario testo redatto da Spinelli e dai suoi amici è stato effettivamente applicato
E Luigi Einaudi d'altro canto con il suo saggio del mille novecentoquarantaquattro pubblicato a Capolago anticipa per molti aspetti il mercato comune ancor di più il mercato unico
Vi ricordo che fra le persone
Che euro forma chiamato intorno a sé esserne consigliata
Viene Riccardo Perissich fu direttore generale della commissione per molti anni
E fu il pupillo di Altiero Spinelli allevato da Luís nella nel culto di determinate convinzioni dello stesso tempo formato dalla scuola dell'europeismo pragmatico e pratico della Commissione di Bruxelles
Quindi i primi due personaggi Einaudi Spinelli dettero soprattutto un contributo intellettuale
Gli altri Alcide De Gasperi e Carlo Sforza dettero un contributo prevalentemente politico
Alcide De Gasperi nacque nel Trentino
Fece i suoi studi universitari via Vienna Vienna era allora alla città universitaria anche degli italiani dell'impero austro-ungarico non vi era università lei attraente nei a Trieste e negli anni universitari di Vienna Alcide De Gasperi
Aveva per così dire familiarizzato con un nuovo movimento politico cristiano sociale nato a Vienna negli anni precedenti di cui era il leader Carrel l'UE gara
Poi borgomastro della città
Tornato a Trento aveva fatto le sue prime armi politiche nel consiglio comunale della città aveva diretto un giornale diocesano
Era stato successivamente eletto per il Partito popolare
Alla al Parlamento di Vienna poi anche nel mille novecento quattordici
Alla dieta che sporca
Nel momento in cui scoppiò la guerra con l'Italia quindi Alcide De Gasperi era deputato al Parlamento di Vienna deputato alla Dieta di Innsbruck consigliere comunale di Trento
Direttore di un giornale locale vicepresidente della Cassa di Risparmio
Era indubbiamente la personalità più eminente della della regione del Tirolo italiano così com'era allora chiamato divenne italiano italiano di cittadinanza di nazionalità nel mille e novecento i diciotto alla fine della della
Prima guerra mondiale ma rimase sempre molto fortemente legato a questo contesto multinazionale in cui era cresciuto in cui si era educato in cui si era formato culturalmente e politicamente quando giunse a Roma come deputato nel mille novecentoventuno deputato del Partito popolare di don Sturzo molti si chiesero se questo nuovo arrivato fosse stato negli anni precedenti irredentista o Austria Cantet
In realtà non era stato nell'uno nell'altro era stato italiano e Osbourne Chico perché quello era il contesto in cui aveva imparato a fare politica
E ripeto al contesto multinazionale in cui si era politicamente formato de Gasperi rimase sempre molto legato intellettualmente
Quando divenne presidente del Consiglio
E dovete affrontare i problemi della collocazione internazionale dell'Italia
Einaudi fu certamente molto attratto dalla prospettiva dell'unità europea anche e soprattutto perché vide dell'unità europea un modo di ricostituire su altre basi
Su basi più democratiche il meglio dell'impero austro-ungarico di cui lui era stato cittadino
Credente anche molto fortemente che l'Italia non potesse restare neutrale negli anni della guerra fredda che avesse un forte interesse nazionale ad allearsi
Con le maggiori potenze democratiche dell'Occidente gli Stati Uniti la Gran Bretagna la Francia nell'ambito di un'alleanza che si stava per l'appunto negoziando in quel periodo a Washington l'alleanza atlantica
E firmo il trattato dell'Alleanza atlantica o piuttosto dette ordine a Carlo Sforza ministro degli esteri di fermarlo
Ma quando quel trattato giunse in Parlamento si scontrò con l'opposizione trattato dell'Alleanza atlantica si scontrò con l'opposizione comunista socialista e di una larga parte della Democrazia Cristiana
Di tutta quella parte della democrazia cristiana che faceva capo a un uomo morto recentemente Dossetti allora vicesegretario del partito e il leader per l'appunto dell'ala di sinistra della Democrazia Cristiana
Quindi De Gasperi si trovò all'interno del suo partito se non in minoranza certamente in grosse difficoltà e per di più molto fortemente contrastato dal Partito comunista e dal partito socialista
Vinse la battaglia dell'Alleanza atlantica grazie alla sua tenacia grazie alle all'all'alleanza
Dei partiti liberal democratici di centro la visse anche e soprattutto perché riuscì alla fine a convincere Lalla dissidente della Democrazia Cristiana
Che l'alleanza atlantica era il contesto in cui sarebbe stato più facile costruire l'unità dell'Europa
L'argomento europeo fu l'argomento di cui De Gasperi maggiormente si servì in quel periodo per far passare l'alleanza atlantica ma soprattutto per mantenere vivo di fronte agli italiani questo traguardo
Quindi l'europeismo di De Gasperi fu al tempo stesso culturale forse per certi aspetti nostalgico anche molto fortemente pragmatico
E adesso Carlo Sforza Carlo Sforza viene dalla diplomazia
Le sue prime armi in diplomazia furono a Pechino durante la guerra fu un rappresentante
Del governo italiano a Corfù perché Corfù era allora la sede in cui si era rifugiato il reti Serbia esilio la Serbia era stata occupata
Danelli delle potenze centrale l'Austria
La Germania
Terminata la guerra fu alto commissario a Costantinopoli per un certo periodo per un periodo relativamente breve e poi fu chiamato al ministero degli esteri come sottosegretario danni Tinelli breve il Governo che vada diciannove
Al dente
Quando Giolitti divenne ministro degli esteri del mi divenne presidente del Consiglio nel mille novecento e venti volle con sé
Sforza in quanto quanto il quale ministro degli Esteri
Sforza credeva molto fortemente della Società delle Nazioni era soprattutto convinto che la Società delle Nazioni non soltanto rappresentasse una formula pratica efficace per l'organizzazione delle relazioni internazionali nell'Europa del dopoguerra ma era altresì convinto che potesse essere un Buono utile strumento della diplomazia italiana se l'Italia pensava Carlo Sforza
Avesse giocato con intelligenza con abilità la carta della Società delle Nazioni si sarebbe imposta soprattutto ai Paesi dell'area danubiano balcanica come un Paese leader
Democraticamente leader e in questo spirito
Sforza persuase
Peraltro senza difficoltà a Giovanni Giolitti a firmare il trattato di Rapallo del mille novecento venti con cui viene chiuso il contenzioso Italo jugoslavo
Ebbene
Carlo Sforza rimase sempre anche negli anni dell'esilio molto fedele a questa idea che il destino dell'Italia potesse realizzarsi al meglio
Nell'ambito di una grande organismo internazionale destinato a facilitare nelle relazioni fra gli Stati
E quindi era certamente molto predisposto per così dire ad assorbire il meglio
Della lezione europea Sforza era un uomo intelligente simpatico cordiale vanitoso molto vanitoso
Molto convinto dalla propria superiorità intellettuale si diceva di lui che portasse questa sua bella testa ornata da una barba
Che la portasse come su un ostensorio
Certamente molti per questi suoi difetti virtù non lo amavano gli inglesi ad esempio lo amavano poco perché ritenevano di essere stati Daloui traditi
Rientrando in Italia passò da Londra veniva dagli Stati Uniti e pare che promise agli inglesi che avrebbe sostenuto Vittorio Emanuele terzo non appena arriva in Italia
Divenne repubblicano e questo gli inglesi non glielo perdoneranno mai non glielo perdonano al punto che non li vollero permettere di diventare ministro degli Esteri
Nel periodo in cui ancora esisteva in Italia una Commissione alleata di controllo costituita dagli alleati vincitori della Seconda guerra mondiale
Ma non appena
La Commissione alleata di controllo si sciolse le forze di occupazione alleata lasciarono il territorio nazionale
De Gasperi con un gesto di grande
Lungimiranza volle Sforza ministro degli esteri e il tandem De Gasperi Sforza divenne veramente la locomotiva europea dell'Italia in quegli anni
Sforza capì subito che l'europeismo non soltanto rappresentava in sei un obiettivo importante storicamente importante per tutti i Paesi europei
Ma rappresentava altresì il mezzo con cui l'Italia sarebbe uscita dalle umiliazioni della sconfitta
Vi è uno straordinario discorso di Sforza all'Università per stranieri di Perugia il diciotto luglio del mille novecentoquarantotto straordinario per la qualità dei concetti per la lungimiranza delle idee e straordinario anche per la sua straordinaria immodestia
Sforza paragonò se stesso a tale erano ministro degli Esteri
Di Napoleone non soltanto di Napoleone anche dopo la restaurazione borbonica e disse che Luria avrebbe salvato l'Italia al modo in cui tallero aveva salvato la Francia
Al congresso di Vienna fra il mille ottocentoquattordici mille ottocentoquindici
Tale Roma aveva salvato la Francia imponendo a tutti i Paesi vincitori
L'osservanza di un principio
Il principio della legittimità
Legittimità dinastica naturalmente ebbene Sforza avrebbe salvato l'Italia imponendo a tutti il principio della europeista
Cioè disse siamo disposti a rinunciare a una parte della nostra sovranità nazionale purché tutti siano egualmente disposti a farlo
Ecco vi leggerò questo passaggio del discorso di Carlo Sforza perché credo che conservi ancora ora una forte attualità bisogna che tutti sappiano che l'unico modo di salvarci da una terza guerra mondiale
E l'unico modo di acquistare il cd il solo primato che alla lunga conta quello delle idee
E gli divenire araldi di un'Europa aperta a tutti
Di un'Europa abbastanza generosa e chiaroveggente da persuadere ognuno dei piccoli Stati che la compongono anche la Germania anche la Francia sono divenute piccole di fronte alla tecnica moderna a rinunciare a una parte della propria sovranità
Come i nuovi Stati nordamericani abdicare o no a una parte della loro sovranità e come due generazioni dopo fecero i cantoni svizzeri
E la sola soluzione politica che si presenta Nouri e quella federativa
Lieti come italiani che essa sia stata maturata anni orsono anche nello spirito di pionieri fratelli nostri
Nelle solitudini del confine di ventottenne
Quindi vi è in Sforza sia il richiamo alla rivoluzione americana caro a Luigi Einaudi sia il richiamo al Manifesto di Ventotene redatto da Altiero Spinelli
Io credo che siano queste le quattro colonne portanti dell'europeismo italiano
E da qui naturalmente comincia il lungo viaggio dell'Europa il lungo viaggio dell'Italia attraverso l'Europa un viaggio che i conferenzieri di euro forum rievocherà hanno per tappe
E in queste tappe e nei progressi fatti in questi ultimi anni io credo che voi ritroverete le intuizioni di Einaudi
La fede federalista di Spinelli la genialità diplomatica di sforzo il pragmatismo di De Gasperi
E credo sia utile questa circostanza ricordare che questa Europa in cui vogliamo restare e anche l'Europa Nostra
Che abbiamo noi stessi contribuito e concepire a immaginare
Qualche considerazione per concludere sulla situazione italiana
L'idea dell'unità d Europa questa idea di cui ripeto è uno Forum ci aiuterà a ripercorrere la strada
Ha avuto per l'Italia sin dal primo dopoguerra un valore particolarmente positivo
Sul piano politico e morale le ha consentito di colmare il vuoto della disfatta ha dato un nuovo significato al suo sentimento nazionale
Le ha proposto degli obiettivi per cui valeva la pena di lavorare di compiere se necessario
Dei sacrifici insomma ha dato al Paese e alla sua classe dirigente il sentimento di una grande missione storica
Sul piano economico naturalmente ha dato alle sue aziende e ai suoi prenditori imprenditori la sterzata di cui avevano bisogno
Per mettersi a lavorare in un contesto più grande per rischiare di più per mettere se stessi alla prova per uscire in altre parole dal cerchio ristretto dei confini di uno Stato tattico
Sul piano istituzionale ebbene sul piano istituzionale l'Europa costretto l'Italia ad adottare forse lentamente forse in modo imperfetto ma i modelli politico-amministrativi delle maggiori democrazie occidentali
Per molti anni dopo la fine della guerra la classe
Politica italiana ha dimostrato di capirlo
Ha dimostrato di capire il valore Europa e si è comportata di conseguenza con molto impegno e con molta coerenza
Più tardi dopo la formazione dei governi di centrosinistra inizio degli anni sessanta
E dopo la formazione dei governi di solidarietà nazionale seconda metà degli anni Settanta
Mi sembra che i partiti governi abbiano cominciato professare una specie di europeismo di maniera
Un europeismo convenzionale ortodosso
Uno lungo europeismo in altre parole in cui si intravedeva Bolt apparenza molta forma e poca sostanza gli obiettivi europei sono diventati molto meno importanti per la classe politica
Della conservazione del potere
L'ingerenza dei partiti nelle istituzioni i patti che i partiti concludevano per spartirsi il potere la mancanza di una qualsiasi distinzione tra maggioranza e opposizione la continua ricerca di compromessi e di consenso hanno indebolito l'esecutivo hanno reso l'esecutivo sempre meno credibile e rispettabile
Nel contesto europeo insomma hanno ridotto fortemente ridotto la capacità dell'Italia di agire con efficacia
Nelle sedi europee l'episodio del latte di questi giorni non è che una mezza otto nella lunga sequenza e Teoria di episodi che potremmo ricordare
L'accumulazione del Veneto d'accumulazione del deficit durante gli anni ottanta e l'inevitabile risultato del lungo degrado di cui le istituzioni italiane sono state vittime durante gli ultimi trent'anni
Mentre si avvicina la scadenza prevista dal trattato di Maastricht primo gennaio mille novecentonovantanove
L'Italia credo comincia finalmente a misurare la distanza che la separa dall'Europa
E scopre di essersi
Progressivamente allontanata
Dagli standard economici e civili che prevalgono nei paesi di cui vuole condividere il destino
La creazione dell'unione monetaria diventa in tal modo per il Paese una sfida storica
Per farne parte deve risanare i propri conti
Con tutti i sacrifici che l'operazione comporta ma deve anche soprattutto modificare il proprio sistema politico
Per rimuovere le cause profonde dell'inefficienza e della corruzione dell'apparato politico amministrativo
Non basta deve anche liberarsi dalle incrostazioni assistenziali che hanno baciato l'economia e hanno appiattito Invest la società distruggendo quel fondamentale criterio di sopravvivenza delle società umane che il merito
L'adeguamento ai parametri del trattato di Maastricht la riforma delle istituzioni la revisione dello stato assistenziale tutti questi sono aspetti complementari di una stessa operazione di una stessa operazione di grande respiro
Il fallimento di questa operazione priverebbe l'Italia dei benefici del mercato unico
La lascerebbe ai margini dell'Europa e il la costringerebbe probabilmente a tentare la strada disperata del protezionismo commerciale valutario
Io credo che il risultato sarebbe un'Italia provinciale e mediterranea in cui le regioni settentrionali tenderebbero inevitabilmente a ricostruire da sole i propri legami con l'euro
Per la sua unità e per la sua modernità l'Italia quindi ha bisogno dell'Unione Europea
I governi che terranno conto di questo obiettivo e agiranno di conseguenza
Otterranno tra l'altro è il risultato di restaurare la fiducia dei cittadini nelle loro istituzioni
Uno Stato che abbandona i suoi cittadini sulle soglie dell'Europa e pregiudica in tal modo il loro futuro non meritano lo stile
Uno Stato che spiega l'importanza del traguardo
E dei sacrifici che esso comporta merita la stima e la fiducia dei suoi cittadini e dei suoi pattuglia
Credere dell'Europa e nella sua integrazione anche un modo per restituire fiducia all'Italia
Il generale de Gaulle diceva che i popoli ogni tanto hanno bisogno di una gran querelle Etna grande contesa di un grande impegno
Ebbene io credo che gli italiani apparentemente stanchi apparentemente scettici abbiano in realtà ha bisogno di una grande contesa di un grande impegno di una grande battaglia da fare insieme e credo che le conferenze di euro Forum si propongono proprio questo
Di dimostrare che questa battaglia vale la pena di farla e vale la pena di vincerla grazie
A o un microfono per chi vuole prendere la parola
Prego se lei
Vuole un microfono dovrebbe
Avvicinarsi
Ringrazio per l'occasione grazie questa Mazzotta lezione dall'ambasciatore Romano mi ha riportato indietro
Io almeno quarant'anni di quando
Molto giovane facevo parte di quel comitato centrale del Movimento federalista europeo
Presieduto proprio dal filo spinato
Avevo venticinque anni
Così Luca Ruffin Clough sui flussi per questo russi
E tanti altri
Personaggi che non nomino perché oltre ai vertici Ater qualcuno Lovino venti
Creativi e fatidici dell'Europa l'accento era stata bocciata
Lure o era stata
Approvata c'è erano in procinto i trattati
E spiega di aver preoccupa molto preoccupato
Proprio di questo tentativo
Economico di cercare di fare questa Europa attraverso dei postulati economici lui che invece postulata assieme a noi un'Europa dei popoli quello che è stato il risultato lo stiamo vedendo tutti quanti l'abbiamo un'Europa delle patrie
Dove c'è qualche patria che prevale qualche pazzia che prevale di meno ambasciatore Romano allora chiaramente chiaramente detto posso ora certo tornare indietro non si può
Anche se mi ricordo in un intervento io dissi che pur condividendo le perplessità di Spinelli conveniva tentare perché da ogni fallimento
Si può
Trovarci si può trovare un punto di partenza per nuovi per nuovi traguardi per nuovi oggi comunque non si può più tornare indietro cioè il Trattato di Maastricht che sono questi tentativi l'ambasciatore lo ha già detto purtroppo un po'come dire approssimativi dei nostri governi per tentare di portarci a un certo livello certamente siamo un po'la Cenerentola di queste cose allora
Altra considerazione e vengo alla domanda
è che noi forse siamo un po'la Cenerentola di questa roba mentre pensavamo di essere messo italiani sono certamente europeisti e federalisti
In maniera concreta in maniera veramente vitale pranzare questo visto che in Italia non completamente ancora la coscienza di nazione si è radicata nel nostro pensiero e ancor meno che vivono in Europa la coscienza d Europa o di popolo europeo si è radicata credo che occorra uno Forum al quale formulo veramente
Auguri
Di proficuo lavoro ecco bisognerebbe sollecitare chi ci rappresenta in Europa perché primi passi per arrivare questa integrazione delle coscienze europee e avere una unicità nella definizione di cerchiamo di dire ai nostri rappresentanti di avere un unico codice civile europeo un unico codice penale europeo un unico codice amministrativo
Rivedere o cessò copiare delle teorie economiche
Europeista di tipo quella rifare dei costi comparati vecchi ricordi di scuola che se non sbaglio risalgono a Davide viziato forse da lì si comincerà veramente a automaticamente ad elevare una certa integrazione europea dove non ci sono non ci siano confine non ci siano steccati principalmente specchiati perché oggi noi ci troviamo a difendere per risolvere i nostri problemi
Di quello che può fare qualche paesi con il suo tasso di sconto o il fatto dell'altro e ce lo insegna vedere come certe nostre economie radicate tradizionali che risalgono anche assai proprio dietro a generazioni addietro vengono ma non è se vengono e viene impedito a questa gente se non altro il giovane il sostentamento in tutto questo quindi non sono gli accordi economici secondo me che formano la coscienza europea deformano l'Europa il manifesto di Ventotene
Il monumento di quella Europa individuata da Spinelli da Rossi da tanti altri così come vorrei ricordare un altro manifesto quello che temono filo alias Alcide De Gasperi nel luglio del quarantatré definì ricostruttive della democrazia cristiana e anche quello è stato un monumento che ha determinato le scelte politiche e organizzative della nostra Italia vedi mi auguro che da qui possa venir fuori una spinta ai nostri rappresentanti perché perlomeno dai preliminari dalla routine delle Costituzioni abbiamo la Bicamerale e da questi codici che disciplinano i diritti umani i diritti dei cittadini servirà ad avere un unico sistema legislativo del riconoscimento dei diritti e dei doveri dei cittadini in tutta Europa allora ci sentiremo veramente
Grazie
Un attimo
Un attimo per cortesia
Le persone che hanno delle domande scritte possono lasciarle a Gianandrea qui accanto a me
E poi ci sarà l'ambasciatore Romano a scegliere di volta in volta la risposta da dare al momento c'è una signora che vuol parlare di Perego di essere presi così tante persone possono parlare
Cassano essere siamo Landini insegna presente
Insegna a stare affidata a FIAT tassare l'azione
Mi ha mi ha anche casa riflette ne sa tante cose complesse via ma la domanda che volevo fare Messina non ha fatto alcun riferimento è un pochino se questa ha influito anche sulla
Praticamente europea griffata del formarsi e due notturno contrapposti già negli ultimi anni della guerra
E si erano formati in due blocchi contrapposti intraday
Se devo
La guerra fredda rappresentato naturalmente contesto da cui non potevano prescindere la minaccia sovietica era una minaccia reale contro la minaccia sovietica era necessario organizzarsi ma l'organizzazione che fece fronte alla minaccia sovietica fu l'alleanza atlantica
Non fu l'Europa se non indirettamente è vero che De Gasperi nel mille novecentoquarantanove riuscì a servirsi dell'idea di Europa per far passare l'Alleanza atlantica ma si trattò a mio avviso di un argomento dialettico politicamente utile in quella particolare
Circostanza non storicamente fondato dico questo anche perché ho sempre considerato con molto sospetto l'argomento di coloro secondo cui l'unità dell'Europa non è più necessaria a partire dal momento in cui la guerra fredda è finita
Vi è una corrente di opinione la quale negli ultimi anni ha sostenuto per l'appunto questo
Credo che sbagli credo che commettano un grosso errore storico l'Europa non è nata in funzione anti-sovietica nata eccome riflessione spontanea
Di alcuni Paesi che indipendentemente dalla guerra fredda avevano riflettuto sul loro passato ed erano giunti a conclusioni sostanzialmente analoghe vede se l'Europa è nata contro qualcuno
La mia osservazione le potrà sembrare paradossale e nata contro gli Stati Uniti
Cioè è nata come tentativo di far vivere a quanto meno a fianco degli Stati Uniti una realtà capace di essere partner degli Stati Uniti e non semplicemente soggetto di una potenza egemone
Quindi se l'Europa ha un fondamento di politica internazionale e questo desiderio di tenere testa in prospettiva alla inevitabile Potenza degli Stati Uniti nel mondo
Non in funzione antisovietica lo so che altri pensano
Diversamente ma questa è la mia convinzione
Una brevissima domanda lascia gradirei conoscere il suo parere
Circa il futuro della moneta europea
Cioè
Particolare
Ha messo che entro il novantanove decolli l'unione monetaria europea
Quanto potrà resiste alla prova dei fatti
Se non si realizza a breve tempo anche la rinuncia alla sovranità degli Stati nazionali
Certo
La lei ha perfettamente ragione a porre la domanda la moneta europea è una scommessa un rischio e io credo sono profondamente convinto del fatto che questo rischio è un rischio necessario e inevitabile parto da questa osservazione
Nel mille novecentocinquantasette noi firmammo degli accordi per la creazione di un mercato comune negli anni ottanta noi cominciamo a concepire un mercato unico che venne realizzato il primo gennaio del mille novecentonovantatré qual è la differenza fra il mercato comune e il mercato unico
Nel mercato unico scompaiono le barriere tariffarie le dogane in altre parole
Nel mercato unico non scompaiono soltanto le barriere tariffarie scompaiono anche le barriere non tariffarie
In altre parole i paesi si impegna hanno all'interno del mercato unico
Ad abolire non soltanto le dogane quelle erano già stati abolite ma ad abolire tutti quegli intralci di carattere giuridico di carattere amministrativo molto spesso subdolo che listati utilizzano per proteggere il loro mercato da interferenze esterne pensate al modo in cui gli Stati proteggono la loro industria sanitaria
La loro le loro compagnie d'assicurazione le loro banche le loro compagnia dei trasporti mercato unico significa l'abolizione di tutto ciò che costituisce intralcio
Alla liberazione dei traffici
Del denaro e delle persone all'interno di un grande spazio economico
Il mercato unico e qualche cosa che tutti desideriamo ne abbiamo fatto l'esperienza sappiamo che disporre di un grande mercato alle spalle significa naturalmente conferire alla propria azienda prospettive dimensioni
Respiro molto maggiore
Ma mercato unico presuppone una moneta unica
Se lei vuole fare il mercato unico lei non può lasciare a ogni Stato il diritto di manipolare il valore della moneta
Perché se lei gli permette di manipolare il valore della moneta lei gli acconcio stesso permesso di rintrodurre un intralcio subdolo alla liberazione dei traffici
Quindi è necessaria la moneta unica come complemento del mercato unico il giorno in cui non riuscissimo a creare un Hummer la moneta unica
Inevitabilmente rimetteremo in discussione il funzionamento del mercato unico
Che cosa significa questo che la moneta unica è destinata ad essere un successo
No io l'ho detto prima è una scommessa
Una moneta non è un una equazione matematica c'è qualcosa di intangibile vi è un rapporto di fiducia con la moneta bisognerà vedere come i mercati reagiscono
Bisognerà vedere soprattutto se tutti i Paesi all'interno dell'Unione adotteranno i conti dovranno da adottare dei comportamenti coerenti e accetteranno di sottoporsi a quella unità di Indirizzo fiscale e finanziario che complementare della market moneta unica
E credo che se poniamo il problema in questi termini capiamo benissimo perché l'Europa esita prima di accoglierci nella l'Europa di Maastricht il problema non sono soltanto i parametri i parametri sono per così dire l'aspetto esterno l'epifenomeno illa il segno il sintomo di una politica ma non possono essere significativi
Se non vengono sostenuti da politiche che ne garantiscono anche in futuro la continuità e la stabilità
Allora spostiamoci un momento con lo sguardo anziché guardare l'Italia dall'interno che guardiamola dall'esterno così come appare alla maggior parte degli osservatori internazionali oggi
L'Italia non sta ancora dando in questo momento le garanzie necessarie per far parte del Trattato di Maastricht perché non promette ancora con i suoi comportamenti con suo sistema politico con la sua cultura politica
Di avere capito
Le fondamenta per così dire concettuali diciamo filosofiche della del concetto di mercato unico di Monica unica quindi
Chi ha a cuore la moneta unica dice attenzione voglio soltanto i Paesi che non mi credo il giorno dopo dei problemi
La scommessa tutti sanno che l'euro è una scommessa naturalmente tutti cercano di ridurre l'allegra e di rendere la scommessa la più principi le possibile
La domanda che si pongono è
Evincibile con l'Italia dentro
Credo che sia solo l'Italia è un problema
Vede il la rinuncia alla sovranità è stata occorre ammetterlo riconoscerlo progressiva graduale e progressiva nel corso degli ultimi quarant'anni
Guardi che quello che è accaduto a Milano negli scorsi giorni il per il problema delle quote del latte è già abbastanza indicativo si può avere su quel problema tutte le opinioni possibili e immaginabili però su un punto credo occorra tutti essere d'accordo il Governo italiano non è libero di agire in quella materia e non soltanto il governo italiano nessun altro governo europeo
Può darsi che le regole fissate a Bruxelles e siano state prese grazie alla prevalenza degli interessi di alcuni Stati su altri ma una volta prese sono le regole di tutti quindi Hunday perdita di sovranità economica si è già di fatto verificata e continua a verificarsi
Nel mille novecento e novantotto fra il novantotto e il novantanove noi assisteremo alla liberalizzazione del traffico aereo in altre parole una compagnia aerea europea potrà fare la rotta Firenze Milano
Senza chiedere permesso nessuno che cosa significa beh questo cioè significa che ciascun Paese europeo si è spogliato di una parte della propria sovranità
Naturalmente non di tutta siamo ancora a metà strada siamo a metà del guado problema naturalmente evitare di tornare indietro se ci si ferma si torna indietro
Bonhams buona sera sono Roberto Rocca e di Radio Radicale
Una domanda di carattere istituzionale
Premessa tradizionalmente gli italiani sono il popolo più europeista tutti i sondaggi per decenni ci fanno apparire e lo stiamo davvero magari più rupestri tedeschi francesi per non parlare degli inglesi i maligni sostengono che questo dipende dal fatto che uno fa il confronto con il governo nazionale che ha e magari gli italiani non contenti proprio per Nantes il hanno visto tradizionalmente Nereo Rocco un modo per sfuggire in qualche modo alle miserie della politica nazionale
I tedeschi sono più fortunati e quindi preferiscono forse il Governo nazionale così come magari preferiscono il mare con l'euro
Mi sembra però che ci sia il rischio che questo localismo posso venire a mancare o comunque a calare prossimamente non solo perché alle Teodoro qua si stanno associando penso nuove forme di tassazione per esempio
Ma anche perché via via che l'Europa diventa sempre più importante per la vita quotidiana di ogni cittadino sorge il problema non taxation without representation cioè come lei accennava professor Romano
Il problema delle quote latte nessuno Stato nazionale in grado tutti risolvere il problema perché
C'è una imposizione diciamo così una legge europea che obbliga ciascuno Stato nazionale ad adeguarsi
Ebbene nessun cittadino europeo ha votato per il governo europeo purtroppo ha votato per un Parlamento che ha dei poteri ben molto poco noti insomma abbastanza essere d'altro canto anche il puro autorevolissimi ministri europei come i cosiddetti commissari a cominciare anche da quelli italiani
Non sono certa investiti direttamente da un voto popolare imitare se sta parlando di arrivare all'elezione diretta secondo alcune del capo dello Stato secondo alcuni del primo ministro una designazione
In modo da avvicinare il Paese lei ha legale al Paese reale in Europa però mi pare ci sia in qualche modo onde freccette come può essere risolto questo apparente almeno mi pare The FCT e di democrazia
Grazie grazie della sua prima osservazione certamente corretta via è in Italia un europeismo diffuso questo apparentemente entusiastico in realtà abbastanza probabilmente tiepido superficiale
Perché italiani appaiono così europeisti molto probabilmente perché l'europeismo e
Per così dire l'altra faccia della medaglia di un sentimento nazionale che si è andato gradualmente il pallide endo
Col passare degli anni comunque quello che lei ha detto a proposito dell'opinione pubblica italiana vale sia pure con dimensioni diverse anche per gli altri Paesi
Anche gli altri Paesi sono sostanzialmente europei se lei pone loro la domanda volete d'Europa
Lo diventano molto meno naturalmente nel momento in cui l'Europa viene presentata nei suoi termini reali naturalmente corredata di tutti i sacrifici necessari
Forse i governi hanno in questo una certa responsabilità forse i governi avrebbero dovuto maggiormente coinvolgere le opinioni pubbliche coinvolgerle responsabilizzare le e probabilmente è anche vero che questo è il momento in cui qualche cosa in quel senso va fatto intendiamoci in un senso che Spinelli aveva già per certi aspetti anticipato
Io rimango tuttavia convinto e in questo non sono Spinelli hanno che l'operazione Europa sia stato lui un'operazione fondamentalmente illuministica
Cioè una
Il risultato di uno sforzo di grandi ellittico europee
élite e tecnocrazia europea
Le quali hanno deciso qualche volta nel segreto dei loro conciliaboli
Di perseguire un obiettivo che loro ritenevano fondamentale e per il quale era molto difficile coinvolge nelle opinioni pubbliche se non in termini di generico adesione di generica entusiasta
E credo che sia stato così per molti anni non sono convinto che avremmo potuto per esempio adottare il mercato unico negli anni ottanta
Se avessimo spiegato con chiarezza le pubbliche opinioni che cosa rappresentava in termini di rifacimento delle strutture industriali e finanziarie nazionali
I sindacati si sarebbero allertati le singole imprese avrebbero preso paura in altre parole avremmo rischiato a un certo punto
Ciascuno di noi voglio dire ogni governo europeo di fare una guerra civile all'interno di se stesso per convincere tutti che occorreva farlo
Credo che l'unico modo fosse quello di farlo senza spiegarlo
Lo so che non è divertente dirlo ma credo che funzioni
A naturalmente non funziona sempre arriva poi il momento in cui lei deve spiegare edere coinvolge della pubblica opinione perché se un'onda coinvolge
Allora l'operazione tecnocratica che fino a un certo momento le ha funzionato poiché si rovescia addosso come un boomerang così andò tra l'altro al povero
Metro nel mille novecentonovantadue volle il referendum lo vinse grazie al cielo ma lo visse per un filo che lei si ricorda che il referendum francese sul Trattato di Maastricht in Francia fu vinto per un pelo letteralmente quindi probabilmente siamo giunti al momento in cui l'opinione pubblica fa coinvolto
Va coinvolta io credo attraverso un rafforzamento dei poteri del Parlamento di lì bisogna passare non credo a in materia di Europa la democrazia diretta credo che la democrazia indiretta
Per il momento almeno sia indispensabile il Parlamento ha bisogno di essere molto fortemente rafforzato questo sì credo che il Parlamento ne abbia anche voglia in questo momento nel senso che a disagio si sente in un abito stretto
è chiamato a ratificare delle norme che non ha mai discusso alla cui elaborazione non ha partecipato credo che di lì occorra passare
Vi preghiamo di perdonare Shima come accade frequentemente simili circostanze abbiamo il microfono mobile non in funzione quindi pregheremo il pubblico di avvicinarsi perché queste domande da rivolgere all'ambasciatore credo di sentire anche senza microfono non lo so l'assenza e ci sono provi
Ho visto prima Libardo stesso signore
Ci sono due persone c'è uno dietro di lei esposizione cominci lei
Grazie
E
Scusate siccome Euro Forum ci tiene tantissimo registrare anche gli interventi i vostri
Per cortesia e stasera venite parlante qui altrimenti non rimarrà negli registrato niente di quello che avete detto grazie questo in questo caso farò io il sunto di quello che ha detto lei così avremmo la registrazione su Euro Forum
Lei ha mi sembra deplorato il fatto che la classe politica non parli al Paese con sufficiente franchezza che non dica al Paese con sincerità quali sono gli obiettivi da raggiungere e quali sono se necessario i sacrifici da fare
E credo che la sua osservazione sia molto giusta io spiego tutto questo con il fatto che il sistema politico italiano così come non favorisce l'assunzione di responsabilità coraggiose
è un sistema politico in cui tutti amerebbero andare d'accordo con tutti
Credo che ci siano invece circostanza in cui occorra con franchezza dire al Paese che cosa lo aspetta
La franchezza può naturalmente indispettire una parte del Paese colpire degli interessi ma alla fine io penso sia sempre pagante
Grazie lei aveva una domanda dovrebbe venire a parlare quattro grazie
Oltre alla necessaria integrazione economica di cui si parla tanto i popoli possono veramente integrarsi senza un grande sforzo culturale cosa si può fare in quel campo
Niente
Ma
No percento se non mettiamo dentro la Cappella Sistina obiettivo OSCE
è sufficiente come si fa oggi
C'erano
Oppure c'è la lingua la religione e la cultura
Se non facciamo questo qua e facciamo invece perché Firenze sul tedesco dice per soltanto il cinquantaquattro per cento che ora accetta l'Europa dato quarantaquattro per cento come lo convinciamo
Bisogna dire che il quarantaquattro per cento che esprime oggi dis di
Diffidenza o sospetto timore per l'Europa probabilmente lo fa sulla base di considerazioni molto concrete il timore che il marco venga
Scacciato dal mercato vede lei ha posto un problema reale L'Unità deve essere anche un'unità culturale
Ma a questo punto vi sono due considerazioni da fare prima di tutto esiste già una cultura europea
Esiste perché questi popoli hanno vissuto insieme per secoli perché si sono conosciuti ci sono frequentati si sono limitati e copiati
Una delle caratteristiche fondamentali dell'Europa è che ciascuno di noi ritiene di potere liberamente utilizzare modelli idee concetti che nascono dall'altra parte della frontiera
Hanno e non verrebbe mai in mente di andare a copiare ciò che fanno i cinesi perché avremmo sempre in qualche modo il timore che fra la loro cultura e la nostra vi sia uno scarto che le rende in qualche modo intraducibile in una nell'altra
Mentre invece ciò che si inventa in Italia può facilmente essere applicato e adottato in Francia
Viceversa è lo stesso accade per i rapporti che sono tra l'altro culturalmente molto importante tra Italia Germania e quindi esiste una cultura europea
Si è costituita coi secoli non dobbiamo certamente inventarla noi oggi debbo osservare poi che in questi ultimi anni molte circolazione della cultura vi è stata se lei va a vedere l'apporto degli architetti italiani per esempio al risanamento del centro di Berlino
Constaterà che senza gli architetti italiani molto probabilmente il centro di Berlino avrebbe un'altra caratteristica
Mi trovo è stato estremamente liberale generoso nel far nell'aprire le porte della Francia studiosi intellettuali registi
Registi cinematografici e teatrali europea e quindi la circolazione della cultura è nelle cose possiamo favorirla e facilitarle
Forse sì possiamo favorirlo e facilitare la io debbo dire che non so come si facciano queste cose perché mentre credo di sapere come si cambiano le costituzioni
O come si intensificano gli scambi commerciali mi è più difficile programmare la cultura dipende da un'infinità di variabili che non sono programmabili
E debbo dire anche che ho una serie non ha una certa diffidenza per i governi che si occupano di cultura Dio ne guardi e allora non vorrei che parlare di cultura dell'Europa significhi in realtà parlare di un ministero europeo della cultura
Se dovessimo parlare di un ministero di culto europeo della cultura io dico che faccio senza cultura dell'Europa
Va bene no no no
Posso immaginare cioè non me n'ero nemmeno accorto
Sono mamma si se avrei alcune cosa l'amore maggiore domanda che altrimenti non tagliamo agli altri la possibilità menestrelli se leggo velocissimo
Due minuti rischia di fare un suo intervento allora no non volevo fare l'intervento però volevo dire proprio la percentuale di europeismo degli italiani ufficialmente la maggiore paesi europei
Vi è una cultura europea di ostilità per i sacrifici che singoli popoli provento noto per fare per loro
La figura di Alcide De Gasperi che era un semplice figlio di un gendarme austriaco di Pieve Tesino del questo è già ancora contrassegnato con targhetta della vecchia nella vecchia camera il Parlamento di Vienna
Interessantissima se andiamo a vedere i suoi innumerevoli anche dichiarazione europee
La grande qualità come volontà con cui propugna un ideale europee fino alla costituzione con il trattato di Roma del fulcro della primo oro
Interessantissimo la cultura mitteleuropea da cui proviene più venuto esempio De Gasperi non non è insieme dove erano presenti molti gruppi etnici e linguistici e probabilmente da qui su questa base che ha iniziato
I
So pur essendo sotto il dominio asburgico
Hazel volendo ha utilizzato un credo un capo della burocrazia che era un ex vincitore di Napoleone buona parte era un principio ostie anch'io il per organizzare la sua burocrazia l'errata impostazione di molte politiche della scena a avuto
No io intendo volevo volevo diversi no siccome ad esempio la peste della pressione della Comunità europea se uno affatto prima uccidere le mucche ad esempio poi le ha fatte ripristinare dando un premio
Stessa cosa per gli olivi stessa cosa per le viti faccio alcuni degli esempi è chiaro che e è stata un'errata valutazione della politica così come ora è stata dell'atto che non avevano valutato in Italia
Il tipo di consumo
Il discorso del Trattato di Maastricht noi vediamo le statistiche vediamo che molti dei paesi non entrano nel Trattato di Maastricht
Ad esempio la Germania se vogliamo che ha assimilato cinque Laender dell'oste Oropa
Con diciassette milioni e mezzo di abitanti Allo stato attuale io credo che difficilmente con una situazione paragonabile a quella del nostro Mezzogiorno potrebbe rientrare nell'indici del Trattato di Maastricht
Quindi voglio dire sì prima di fare delle regalie come sono state fatte sempre in Italia con il Credito Italiano e la Banca commerciale italiana sarebbe il caso di valutare è un discorso di attesi da oppure magari di innalzamento di certi indici visto che neppure la Germania a mio avviso ci riesce tra
Per la verità il tasso di deficit Pubblico in Germania pari al tradurlo visto le ultime statistiche al tre virgola quattro tre virgola sei la politica finanziaria del governo tedesco ha per obiettivo la riduzione al tre per cento entro il mille novecentonovantasette non credo che possiamo dare per scontata la possibilità che
I Paesi maggiori siano impreparati al momento dell'appuntamento
Vi ricordo tra l'altro che la scadenza è il primo gennaio mille novecentonovantanove ma nella primavera del mille novecentonovantotto vi sarà una sorta di esame di passaggio
Verranno presi in considerazione i risultati finali del mille novecentonovantasette e sulla base di quei risultati finali si constaterà quali paesi sono in condizioni di aderire e quali no
Credo che Germania Olanda Austria Francia
Saranno a quel punto in condizione di aderire
Può anche darsi che lei non abbia torto e che lungo la strada poi si constati che non lo sono
Credo che un Paese come l'Italia commetterebbe un doppio errore se desse per scontata e le carenze degli altri
Dare le scope scontate le carenze degli altri sarebbe una manifestazione di piccola furbizia e probabilmente in questo caso di furbizia suicida
Politica agricola comune non bisogna dimenticare che la politica agricola comune con tutti i suoi evidenti difetti con le sue tutte con tutte le sue storture
è stata la prima politica veramente europea perché abbiamo gestito le risorse agricole del continente europeo su scala multinazionale
Lo abbiamo fatto in modo tuttavia non liberale lo abbiamo fatto secondo criteri di protezionismo europeo
E questo è per così dire il peccato di nascita il peccato capitale il peccato di origine della politica agricola comune
Lo abbiamo fatto naturalmente perché ogni Paese ha ritenuto che la componente agricola della propria società andasse tutelata e salvaguardata
Per considerazioni in parte elettorale in parte culturali in parte anche strategiche perché si è pensato che ogni Paese dovesse conservare una aliquota per così dire di capacità di produzione agricola
Io credo che quella politica agricola comune sia invecchiata
E debba necessariamente subire nei prossimi anni
L'impatto della liberalizzazione non dimentichiamoci che il giorno in cui ci esponiamo al l'impatto della liberalizzazione
L'Italia diventa un Paese di boschi
Perché di molte culture non vi sarà più letteralmente bisogna basterà la Polonia basterà il l'Ucraina se mai entrasse un giorno anche l'Ucraina o comunque il mercato internazionale
Allo stato attuale delle cose i governi hanno deciso che vogliono tuttora conservare la politica agricola comune la quale ripeto nonostante i suoi molti inconvenienti i suoi obiettivi li ha raggiunti che erano quelli di conservare livello di vita delle componenti agricole delle Società nazionale per un periodo abbastanza lungo
Grazie sono ancora domande
Se prego
Si sono mi chiamò in piena Mosca lei ha parlato di una parziale rinuncia già in atto alla sovranità nazionale per quello che riguarda le questioni economiche ha fatto qualche esempio
Mi sembra che però abbiamo recentemente avuto esempi invece di una mancata rinuncia in toto a questa sovranità nazionale per quello che riguarda la politica estera europea ne abbiamo avuto esempio per esempio
Vedendo come in Europa non c'è riuscita a trovare un'intesa comune una posizione comune per quello che riguardava la guerra nella ex Jugoslavia
Io vorrei sapere
Da lei che cosa prima di tutto
Perché di Maastricht si parla quasi esclusivamente in termini di moneta e in termini economici e sappiamo pochissimo di quello che è previsto proprio rispetto alla questione della della possibilità di trovare un atteggiamento comune
Sulla politica estera europea e che cosa invece qual è la sua valutazione il suo giudizio resto aspettativa ricco riguarda questo se ritiene che questa anche quella della politica estera sia una sfida che può essere vinta così come forse può essere vinta quella sul terreno economico
Grazie alla sua prima domanda perché si parli quasi esclusivamente di moneta e poco del resto credo che si debba semplicemente rispondere con il fatto che vi è un errore di informazione errore d'informazione dovuto al fatto che la moneta
Naturalmente acquista un valore simbolico importante intorno alla moneta si negozio ma alcuni sacrifici che sono poi che incidono sulle nostre sorti economiche di ciascuno di noi insomma la moneta effettivamente occupato l'intero spazio cacciando nelle quinte e tutto il resto mentre come lei sa il Trattato di Maastricht prevede
L'Unità giuridica giudiziaria
Politica e militare del continente in prospettiva alla domanda politica estera quando la mia risposta è
Sono convinto che la politica estera verrà per ultima
Verrà cioè quando il processo di unificazione di graduale eliminazione della sovranità
Sarà molto avanzato in qualsiasi altro settore però una cosa vorrei dirla e non è vero che noi abbiamo rinunciato alla nostra sovranità soltanto in materia economica e finanziaria
C'è un altro trattato di cui non si parla quasi mai in Italia né del trattato di Schengen
Il trattato fu firmato in questa piccola città al confine fra il Lussemburgo e la Germania
Fra alcuni Paesi dell'Unione europea e che con quel trattato si impegnarono a abolire le frontiere per i loro cittadini in altre parole i firmatari i cittadini dei Paesi firmatari del trattato di Schengen possono circolare liberamente
All'interno del trattato senza bisogno di passaporto l'Italia ha firmato quel trattato ma non è ancora in condizione di rispettarne le clausole di rispettarne le condizioni
Il ministro degli Interni Napolitano ha detto che sarà in condizione di rispettare le clausole del trattato nell'ottobre di quest'anno nell'ottobre del mille novecentonovantasette
Se lei riflette un istante alle condizioni necessarie per l'applicazione del trattato di Schengen si rende probabilmente si renderà conto del modo in cui noi stiamo gradualmente rinunciando alla nostra sovranità in altri settori
Una di queste condizioni la creazione di una centrale operativa di polizia a Strasburgo
Con un grande computer nel quale verranno riversati i dati di polizia
Di tutte le polizie nazionali dei Paesi membri del trattato di Schengen
L'Italia non può ancora aderire al Trattato tra l'altro perché non è in condizione di allacciarsi con i suoi con le sue procedure informatiche al computer di Strasburgo ma il compiuta di Strasburgo esistenti
E nel computer di Strasburgo hanno già riversato i loro dati la polizia tedesca la polizia francese la polizia olandese la polizia belga la polizia austriaca
Che cosa significa beh significa che le polizie hanno rinunciato alla gestione sovrana dei loro archivi
è un fatto molto nuovo molto importante della storia d'Europa un ministro un cervello di polizia comune inevitabilmente comporterà dei comportamenti comuni delle decisioni comuni
Una collaborazione come non si era mai vista
A livello di Interpol negli anni precedenti
Un'altra delle condizioni
Che l'Italia non ancora non è ancora stata in grado di onorare
E per così dire il controllo del proprio territorio che cosa significa Schengen significa che le frontiere esterne della comunità diventano le frontiere di tutti noi
Un albanese che arriva a Bari è arrivato a Parigi
Nel trattato di Schengen perché non c'è più fra l'Italia e la Francia una barriera di polizia
E allora ciascuno di noi deve gestire la propria frontiera nazionale con la diligenza e la cautela che gli sono imposte dal fatto che quella frontiera è diventata la frontiera di tutti
è giusto
Questo significa che lei non soltanto deve controllare alla frontiera ma se qualcuno la passa illecitamente lei lo deve prendere e metter fuori nel giro di quarantotto ore
Perché se non lo mette fuori nel giro di quarantotto ore lei non ha soltanto mancato a un obbligo nei confronti della nazione italiana ha mancato un obbligo nei confronti dei francesi dei tedeschi
Dei lussemburghesi degli olandesi e dei belgi perché quel signore gli può arrivare a Parigi in ventiquattro ore
Questo l'Italia non è ancora in condizioni di farlo gli altri lo hanno fatto
E che cosa significa questo beh significa che si sono adeguati ad un'impostazione politica comune significa in altre parole che hanno rinunciato a gestire il territorio nazionale come se fosse totalmente ed esclusivamente sovrano
Quindi progressi europei se ne stanno facendo in molti settori
Sono quelli di cui si parla meno perché sono meno come diretti e leggendo il chief foto J. Ricci meno attraenti sul piano mediatico ma esistono
A sono altre domande dell'ambasciatore romano
La prego di avvicinarsi o che non ho capito la domanda la domanda il mio parere sull'eurotassa
Io credo che se si debbono fare dei sacrifici si possa fare anche quello perché no
Credo che i sacrifici soltanto però quando vengono adottate in un quadro che mi garantisce che i soddisfa sul piano della continuità e della stabilità
Io non posso chiedere ai cittadini italiani un euro tassa una tantum una volta all'anno perché si richiede a un euro tassa una tantum una volta all'anno o a un certo punto il diritto ad aspettarmi che si stanchi no
Gli debbo invece mettere in condizione di capire che quel particolare sacrificio glielo chiesto in un determinato contesto insieme a tutta una serie di altre misure destinate a ridurre il debito a ridurre il deficit su base permanente non voglio girarle troppo attorno in altre parole l'eurotassa la pagherei più volentieri se il governo si occupasse di pensioni
Nessun altro vorrei porgere domande al all'ambasciatore
Se non ci sono altre domande
Ringrazio ringrazio per l'attenzione e soprattutto credo ringrazio per evocare
Così numerose e questa è la prima lezione della libera