Assemblea nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori del PDS (Roma, 1-2 marzo '96)

Allora iniziamo questa seconda giornata dell'assemblea nazionale dei lavoratori rapisce anzi dei lavoratori
Proponendovi questo ordine del giorno che vi leggo l'Assemblea nazionale della radice dei lavoratori del PDS Rita a Roma l'uno due marzo novantasei
Esprime piena adesione alla manifestazione nazionale indetta dalle confederazioni sindacali CGIL CISL e UIL e da un vasto arco di associazioni laiche e religiose perché sabato sedici marzo a Roma sul tema
Affermare i diritti degli immigrati e costruire la convivenza di tutti
Conferma sempre l'assemblea l'impegno del partito ha deciso di tutti i parlamentari per rafforzare la portata sociale ed assicurare le garanzie costituzionali sulla parte riguardanti le espulsioni dal decreto Dini
Terzo ritiene necessario lavorare per superare la logica dell'intervento emergenziale
E creare le condizioni interne istituzionale al Pirelli definire una politica sull'immigrazione che abbia la sua base
La programmazione dei flussi migratori il coinvolgimento dei paesi di provenienza con accordi precisi che definisca le condizioni d'ingresso favorendo ingressi legali e tutelati e scoraggiando la clandestinità nelle forme di non trasparenza e di regolarità del lavoro
Il pieno riconoscimento degli immigrati come una risorsa necessaria per il Paese attivando politiche di accoglienza e di inserimento che pendono integrarli nella società
La definizione di un chiaro status giuridico con diritti e doveri certi degli immigrati che entrano sul territorio nazionale al fine di dare vita a una definitiva cittadinanza di residenza
Ciò significa godimento pieno dei loro diritti dei lavoratori sicurezza del soggiorno scuola assistenza sanitaria ricongiungimenti familiari fino al diritto di voto amministrativo per quelli che risiedono da più al mi sembra che il testo sia questo allora vi sono osservazioni proposte
Su questo testo
Possiamo considerarlo approvato al vostro consenso va bene poiché significa che aderiamo alla manifestazione poi ovviamente dovremo anche contribuire a questa
Poi allora una comunicazione logistica nel GP ha messo a disposizione la stanza numero tre mila centouno per il deposito dalla valigia la chiave si trova nell'atrio della ricezione quindi questa può essere una notizia
Utile
Allora possiamo riprendere la discussione il primo iscritto a parlare con Pangea Giorgio via Antonio dell'Alenia Spazio di Roma cioè di Antonio
Non lo vedo
E qui oggi suggerisce che poi nello spazio
Allora
Dolce del patriarcato
Che piaccia o no siamo
Delle forze e più razionale allora visto che mi dicono che il compagno Vincenzo Barbato e in sala che comincia proprio paglia Barbato che c'è compagna Barbato dell'Alfasud di Napoli
La parola al compagno Barbato
Non ci sono le compagnie abbiam padre compagnia Barbato
Allora vedevo sapevo più opportuna con il terzo il compagno Giovanni Moretti segreteria della Camera del lavoro di Como in sala
Perché gli alberi di uno l'applauso particolare compagnia Moretti segreteria la cava nel lavoro di Como
Ma io volevo portare un quadro molto sintetico
La situazione è un po'diverso da da quella che appare dai dati nazionale sull'occupazione
La situazione è quella di Como
Di una zona di confine di cerniera
Connotato d'Europa
Che apparentemente può sembrare un'isola felice visto che abbiamo un tasso di disoccupazione
Di appena il cinque per cento
Dove addirittura l'Unione industriali comasca ha sentito
Il bisogno di fare una lettera esplicita ai propri associati per invitarli a non rubarsi annusato esattamente questa parola hanno rubarsi manodopera un'azienda con l'altra a suon di forti aumenti salariali
Perché mancano le qualifiche
Le procedure figure professionali più qualificate e specializzate del lavoro operaio
Le tessitrici Da Rin Bettini capiterà agli stampatori Tintori i manutentori sono delle figure nella nostra zona che sono rare e sono molto ricercato da parte dell'azienda
Se ci si fermasse a cogliere questi dati di superficie uno direbbe va be'voi siete una realtà a parte rispetto ai problemi che si discute nel resto d'Italia purtroppo non è così
E Dio sinteticamente il perché
Ed è importante cogliere chianche situazione così sviluppate ci sono problemi contraddizioni molto serie
La prima innanzitutto dipende dal fatto che noi abbiamo avuto un boom
Enorme di produzione
Ma non perché abbiamo recuperato competitività rispetto ai concorrenti stranieri ma semplicemente perché il cambio del marco il cambio del dollaro hanno fatto tornare alle nostre merci competitive
Da noi si produce il sessanta per cento dicono che si produce viene venduto all'estero
O Nordamerica o verso l'Europa
E tenente la svalutazione ha dato una spinta enorme ma il giorno in cui dovesse modificarsi rapporto di cambio tra lira tra lira dollaro e tra lira e Marco evidentemente i problemi
Ritornerà ebbero in modo drammatico problemi di competitività non con la Germania con la Francia ma problemi di competitività con la Corea del Sud
E con la Cina
Secondo dato e quindi siamo in una situazione che è una situazione di sviluppo ma precario fragile
Il secondo elemento che emerge la situazione comasca e che è vero che la situazione o disoccupazione Ale bassa ma noi abbiamo avuto un aumento in cinque anni della disoccupazione molto accentuato
Triplicata in cinque anni il numero delle persone iscritte alla alle liste di disoccupazione
Sono passati da sei mila cinquecento a sedici mila cinquecento e in particolare le figure che sono rimaste più colpite sono i lavoratori adulti dei qualificati
Perché quelli qualificati sono richiesti ma quelli qualificati non trova lavoro e gli impiegati
Perché questo è un è un terreno sul quale sta colpendo in modo sempre più ampio
La ristrutturazione
Si dice
Che la novità dello sviluppo e questo è il terzo dato che la perizia fra realtà
Che il la caratteristica attuale dello sviluppo è quello di non creare più occupazione
Beh a Como e questo dato è macroscopico
Milano centonovantaquattro Milano centonovantacinque la produzione industriale che rappresenta la maggioranza della dell'economia comasca ha avuto una crescita in termini di volumi produttivi dell'otto per cento annuo qui siamo di fronte a riti dei greci perché credo sia tra i più alti del Paese
Nonostante questo la disoccupazione complessiva è aumentata e addirittura l'occupazione industriale guardando i saldi tra assunzioni le dimissioni è calata di tre mila cinquecento e quindi siamo di fronte al fatto che altro che il tre per cento di cui si parlava ieri che il il limite necessarie per far crescere l'occupazione
Noi abbiamo registrato tassi di crescita dell'otto per cento all'anno dei volumi produttivi nonostante questo la produttiva occupazione industriale è calata
E quindi c'è la necessità di mettere a fuoco meglio
Misure più precise di
Di sostegno alla all'occupazione
Il quarto dato
Della nostra realtà è un dato che non è comune solo a noi
è una caratteristica purtroppo di alcune aree del profondo Nord assieme a noi Bergamo Brescia su una situazione analoga
Ed è il dato della del fatto che siamo ricchi ma ignoranti
Il tasso medio di scolarizzazione è tra i più bassi esistenti non non solo in Europa ma in Italia ne abbiamo una situazione che era seguente
Se in Germania nostri diretti partner
Economici i diplomati sono il sessanta per cento della popolazione e in Italia somma investita per cento da noi sono il venti virgola uno per cento se i laureati in Germania sono il dodici per cento
Mediamente e in Italia solo il sei per cento da noi raggiungono a malapena al due virgola nove per cento
E la cosa più drammatica è che questa situazione non fotografa solo una situazione storica
Giustificabile visto che lametta presenza di piccole in paese che caratterizza la nostra realtà quarantotto mila imprese con un occupazione media di cioè poco più di tre addetti ciascuna poi giustificare il fatto che serve di più la pratica de la grammatica per villa che si teme cioè che un giovane può entrare a lavorare a quindici anni e poi quello che contava IRA l'apprendimento
Ma oggi in una fabbrica che cambia in continuazione con la tecnologia si modifica a ritmi molto elevati evidente che il l'apprendimento non è più sufficiente a metterti in condizione di potere stare al passo
E quindi questo livello basso di scolarizzazione e il fatto che permanga una dispersione scolastica
Però inventato alla quale il sessantacinque per cento dei giovani si ferma dopo la terza media
Ho abbandona dopo il primo secondo anno delle medie superiori ecco questo rappresenta un elemento che è un handicap terribile per
Innovare e per mantenere il posizioni di primato che fino ad oggi la nostra realtà ha mantenuto
E qui però c'è un appunto che vorrei suggerire
Alla presidenza
Non si tratta solo di rivendicare giustamente l'elevazione dell'obbligo scolastico
A sedici anni a diciotto anni
Si tratta di usare anche strumenti che già esistono
Questo ovviamente riguarda più il sindacato che il partito
E mi riferisco a quella formidabile conquista che i metalmeccanici hanno strappato dal mille centosettantadue
E poi si è generalizzata in tutti i contratti di lavoro per il diritto allo studio le centocinquanta ore diritto allo studio dove trentini rispose al rappresentante la Federmeccanica che meravigliato chiedeva ma voi pretendete che noi paghiamo il lavoratore che frequenta un corso di clavicembalo e gli si rispose sì pretendiamo anche che l'azienda paghi il lavoratore che frequenta il corso di clavicembalo ebbene così come fu molto importante allora quel tipo di conquista per recuperare quel diritto allo studio dell'obbligo gara che pesava Mehemete sulla sulla classe operaia d'allora
Del resto è stata completamente abbandonato noi regaliamo miliardi perché sono dieci euro all'anno per dipendente retribuite verso il monte ore regaliamo miliardi ogni anno di ore di permessi retribuiti per lo studio alle aziende basterebbe usare queste sono questa risorsa
Per garantire quella formazione continua per cui sa altrettanto si parla certo bisogna preparare le risorse per organizzare i corsi all'esterno però per lo meno c'è una risorsa c'è un obbligo contrattuale che
Sbagliano a non annusare si può partire da qui per aggredire con efficacia
Questo tema
Un ultimo punto del motivo per per cui io avevo chiesto di di parlare
Noi siamo una realtà di confine
Un pezzo dal nostro occupazione e questo non riguarda solo Como ma riguarda tutta la Regione supplica la regione dei laghi del Nord che vada a Verbania a a Como
Intanto dall'altra occupazione non è occupazione comasca mai occupazione Svizzera
Abbiamo erano quaranta mila i lavoratori di questa di questa Regione
Nel novantuno che re Siviero abitavano in queste zone e si recavano quotidianamente nel vicino Canton Ticino a lavorare oggi per effetto della crisi che sta investendo Canton Ticino sono scesi a trentadue mila
Rimane comunque un'area molto consistente di lavoratori in tre province
Che per i quali il il diritto al lavoro dipende dalla situazione esistente nella vicina Svizzera e il le loro condizioni di lavoro e di diritti concreti dipendono dal come vengono trattati gli ci sono dei problemi seri che e vanno affrontati non solo sul piano sindacale con per il quale abbiamo attrezzato un organismo misto
Sindacale italiano svizzero ma ci sono dei problemi che vanno affrontati a livello politico
E questo è un tema ci pare opportuno che il partito intervenga e intervenga anche nel corso di questa campagna elettorale per evitare di lasciare che stare a importante di lavoratori
In mano ha la la lega in mano al Polo
Al Polo di centrodestra
Gli aspetti che riguardano sono essenzialmente due il primo è che
Questi lavoratori hanno certo il vantaggio oggi
Di essere retribuiti in franchi in franchi rivalutati che non valgono più le ottocento lire di cinque o sei anni fa ma valgono mille trecento lire quindi hanno la situazione del relativo privilegio rispetto ai compagni di lavoro
Che fanno gli stessi mestieri in Italia
Però hanno lo svantaggio di non usufruire tu una serie di diritti
Non hanno il diritto a un trattamento al trattamento disoccupazione che hanno i loro colleghi svizzeri però pagano contributi esattamente come i lavoratori svizzeri ma non hanno questi diritti
Se sono ricoverati in un ospedale svizzero non hanno diritto all'assistenza mentre lavoratore svizzero che lavora a fianco la macchina a fianco a questo tipo di diritto e lo stesso vale anche per la previdenza non hanno tutta una serie di agevolazioni
Così come le tasse che loro pagano
Ritornano nei comuni di origine sono a misura quaranta per cento per fare una serie di servizi a sostegno della
Dei frontalieri ecco credo che questi due terreni di questi due temi siano due temi che possono richiedere una intervento specifico da parte del partito voglio citare l'ultima
Cosa molto veloce forse perché sempre scarsi no volevo citare questo noi stiamo vivendo ieri si parlava sì però del fatto che se la crisi è opportuno che facesse le crisi non facciano altro mi pare si era riferito alla politica giustamente
Io voglio riportare portare un esempio un po'atipico viviamo a Como di un sindacalista che fa l'imprenditore
Apparso anche su qualche settimana fa sull'inserto del di Repubblica il venerdì
è fallita una fabbrica tessile
Una fabbrica tessile storica la nostra provincia la FISAC
Non nessun imprenditore si è fatto avanti per prendere un'azienda che comunque ha un po'mercato valido è un marchio valido di lavoratore han deciso di auto gestiva prendendone in affitto dalla tribunale
E un sindacalista ha fatto il presidente consiglio amministrazione l'azienda funziona produce reddito produce profitto in sei mesi
Hanno accumulato crea qualche centinaio di di di milioni di utile
Il il problema è che adesso seta per capire che sbocco hanno personale è noto gestione atipica non è un'autogestione polemicamente contro poi il padrone noto gestione per cercare padrone
Varrebbe la pena che il movimento delle cooperative ci facesse un pensierino
Perché c'è però per operativo di fronte l'azienda che costa trenta miliardi ci pensa su dieci volte certe volte prima di fare un passo del genere
Però è una realtà
Che sulla quale varrebbe la pena di riflettere e quindi io invito
Magari di fare un approfondimento non so se Marguerite che segue questa partita piuttosto qualcun altro ma prima che si vada all'all'asta decisiva di questa azienda varrebbe la pena di valutare se non ci siano le condizioni per un'iniziativa che anziché lasciarla qualche avventuriero di carattere finanziario invece non ci sia invece l'operazione
Che cambi il segno pretese se si fa un'operazione del genere per cambiare anche il segno dal punto di vista politico e la e la sinistra
Da quel dieci per cento circa che rappresenta in un'area come questa forse con iniziative di questo tipo potrebbe riuscì raccontare un po'di più grazie
Allora il compagno volete essendo stato il primo ovviamente ha usufruito di un certo margine di tempo aggiuntivo essa rientriamo rigidamente nei tempi ecco informa il compagno Francesco la Mura ci ha fatto avere questo portafoglio che sta ha rintracciato che dal bar io mi sono permessa di guardare se c'era un documento che consentisse identificarne proprietario che il compagno Umberto Sironi
Di Cernusco sul Naviglio che serviva verso portafoglio
Non approva qua
Allora sì sì ci saranno anche dei questi li ho visti non li ho contati per visti ci sarà capisaldi oltre al documento sì
E quindi deve sopra tutte le righe porta voglio ringraziare la Mura che la ritrovata allora è arrivato a Giorgio di Antonio
Dal sei divisi
Dunque Vincenzo Barbato mi dicono che c'è quindi pregherei Vincenza Barbato prendere la parola
Compagnia Vincenzo Barbato dell'Arpa a sud di Napoli
Evidente che ci troviamo di fronte ad un passaggio politico molto
Importante e decisivo per il Paese per il PDS nel mondo del lavoro
La sfida apertasi con la destra nonostante le scelte di Dini e di Maccanico è tutta da giocare
Il timore che oggi in Italia possono prevalere culture e potere antidemocratici semplificazioni plebiscitario egoismi sociale molto forte
Per evitare questo occorre innanzitutto un Parlamento che funzioni un governo del Governo
è interesse prima dei lavoratori e dei cittadini onesti che questa barca
Abbiamo fatto bene perciò ad o no a non arretrare ad accettare fino in fondo la sfida delle riforme solamente una sinistra non chiuse settaria ma protagonista di innovativa sul terreno delle riforme istituzionale può legittimamente candidarsi a governare
Sappiamo bene però che solo questo non basta è indispensabile aprire uno una nuova fase politica caratterizzate da profonde riforme economiche e sociali che portano all'equilibrio fra nord e sud del Paese
Ad una crescita capaci di creare lavoro a perseguire una redistribuzione fiscale tale da cosa consentire il varo di politica sociale a sostegno dei sardi ai redditi più bassi
Ebbene se vogliamo che questa avvenga è necessario ed urgente che il mondo del lavoro nel suo insieme ritorna ad essere protagonista della battaglia politica dice sta sviluppando nel Paese e questo credo deve essere il senso di questa nostra iniziativa qui abbiamo d'altronde se nei prossimi mesi non ci saranno misure credibili pedanti ed efficaci in grado di rispondere al dramma della disoccupazione meridionale sarà proprio dal Sud
Sarà proprio dal Sud che potranno venire seri rischi per la nostra democrazia
Cioè al sud dove vecchie nuove emergenze si ripropongono in tutta la loro drammaticità
Vedi il tragico scoppio direi di Secondigliano e la sanguinaria violenta ripresa della criminalità organizzata che getta pesanti ombre sulla possibilità di riscatto del Sud sulle sue speranze di ripresa civile produttivo
Occorre una reazione immediata è compito dello Stato sul piano dell'ordine pubblico per sondare sul nascere questa nuova ondata criminale
Ma è necessario soprattutto in impegno più vasto un impegno più vaste unitarie che modifichi radio radicalmente il contesto che rende possibile la riproduzione di tali fan fenomeni malavitosi
Ecco perché da Napoli che in un messaggio di unità ma soprattutto la necessità di porre al centro del confronto politico elettorale le drammatiche questione sociale da affrontare in un ottica completamente nuova lontana da ogni logica assistenzialistica
Non possiamo non avvertire sulla nostra pelle di operai disoccupati studenti giovani le crescenti diseguaglianze che Marisol che emergono nel nostro Paese
Se questo trend negativo dovesse neppure un prossimo futuro condivido continuare non ci sarebbe alcuna speranza di riscatto per il Mezzogiorno per il lavoro per il gioco
E necessario dunque uno scatto di orgoglio effort iniziate fortunatamente non partiamo da zero oggi a Napoli nel Meridione vi sono tanti semplici a partire da Bassolino
Che si stanno a volte in condizioni difficili prodigando per invertire la tanta si sta tentando di trasformare dal basso abitudine postumi di far nascere un nuovo spirito pubblico un senso civico moderno
Sono occasione ed esperienze inedite da non sottovalutare da non perdere
Un patto per creare occupazione e sviluppo deve essere il nostro obiettivo sapendo coniugare bene la spinta dal basso con le nuove iniziative dall'alto e quindi il ruolo di indirizzi e di governo del Paese vorrei dire a Bertinotti diventa indispensabile in tutto questo l'Ulivo il PDS deve assumere la funzione di organismi proporsi il motore e per queste che parola d'ordine forte chiare di questa nostra Assemblea quale lavoro per tutte per tutte devono diventare però le chiavi in questa campagna elettorale
In altre parole o credo che il Mezzogiorno la sinistra l'ulivo non possono più accettare come è stato detto giudici vincoli da porre alle politiche ed economiche
Per devono essere quella della moneta e del Bilancio
Un lavoro per tutte e per tutti nelle italiche cambia deve dunque diventare il tema di una grande campagna politica il motivo dominante della nostra campagna elettorale a questo proposito va bene
Non dimenticare Berlusconi quello che significò il suo milione di posti di lavoro nella campagna elettorale del mille novecentonovantaquattro
Come credo non vadano sottovalutate le iniziative su questi temi della destra sociale nel Mezzogiorno
Lei è strumentalizzazione sulla tragedia di Secondigliano la comparsa di volantini di comunicati di iniziative nei luoghi di lavoro non più sponsorizzati solo CISNAL madre rettamente siglate dai nel partito politico
Fanno presa in giro l'eventualità concreta
Che la destra seppur con come sappiamo in modo demagogico e qualunquisti go stia tentando di utilizzare il malessere il disorientamento presente
Inconsistenti Francia di lavoratori di disoccupati di emerge in aree di giovani per accreditarsi come referente di parte del mondo del lavoro
E delle fasce più debole meridionale
Questo avviene particolarmente con l'avvento di Rastrelli alla presidenza della Giunta regionale della Campania
Evidente visibile il tentativo di costruire un blocco sociale non solo parassitaria e in parte diverso dal passato contro la Napoli democratica contro il Mezzogiorno democratico
Non si vuole elevare inutile al allo specimen ma sollecitare una forte iniziativa politica in presenza di un rischio reale che sarebbe fatale per il Paese per tutta la nostra strategia anche per questi motivi vanno sottolinea alcuni problemi immediato del lavoro prima e quello dei contratti che vanno a scadenza sono già scaduti pubbliche in piedi ma metalmeccanica eccetera
Rispetto a queste dove tutto è chiaro che la destra
è una parte degli imprenditori stanno accarezzando l'idea di stravolgere l'accordo di luglio novantatré tra governo e parti sociali
Nonostante che i lavoratori e sindacati abbiano fatto con grandi sacrifici fino in fondo la loro parte deve essere chiaro che non bisogna permettere nessun stravolgimento di quell'accordo
Semmai eventualmente migliorarlo aggiornano nella direzione in cui si stanno muovendo le forze le forze sociale il governo in Germania su queste che si ciononostante va ribadito con nettezza che il recupero salariale tra inflazione programmata e quella reale va recuperata per intero
Da questo punto di vista per quanto ci riguarda ci appaiono inutili le drammatizzazione sulla prossima finanziare sulla situazione dell'impresa che vanno facendo gli imprenditori che vanno facendo gli imprenditori davvero questa volta la misura ecco di sacrifici i lavoratori mi hanno fatto tanti troppi che nemmeno il rinnovo contrattuale e nessuna piattaforma il decreto Iva tra l'altro quella quella del gruppo FIAT che è arrivato a un punto delicato e si sta delineando in tutti i sensi come un'occasione mancata
Comunque si concluda questa vicenda della vertenza FIAT noi dobbiamo ricostruire un potere contrattuale all'interno di quella grande azienda che oggi non apriamo ma dicevo di sacrifici i lavoratori mi hanno fatto tanti troppi che nemmeno il rinnovo contrattuale nessuna piattaforma integrativa riusciranno a risolvere il grande problema del basso salario
E in modo particolare il salario che riguarda milioni di famiglie monoreddito degli operai impiegati soprattutto i meridionale ormai sotto la soglia della povertà
L'altra richiesta urgente quelle di concretizzare politiche nazionale
Pubbliche di qualità di d'ordinaria amministrazione che lo del Mezzogiorno a fare da sé favorire nove novembre editoria le piccole aziende
è tempo ormai che dopo la fine degli interventi straordinari dei quali non avvertiamo alcuna nostalgica di mettere mano intervento ordinario a partire da un programma di investimenti in infrastrutture avventizi potrebbe cominciare della Ferrovie dello Stato dalla star
Che nonostante la grande amplificazione degli interventi annunciato sostanzialmente Pairetto lento cioè prevede investimenti naturalmente al di sotto della necessità della traccia
Un'altra questione che è una forza di sinistra la più grande forza della sinistra deve porre quella della riduzione dell'orario di lavoro
Su questo siamo in enorme ritardo
Giustamente Prodi ieri diceva che soprattutto per quanto riguarda il Mezzogiorno questo non è il problema che risolva i problemi l'occupazione nel Mezzogiorno e questo è bello nel Mezzogiorno c'è bisogno soprattutto di creare lavoro ecco se no
Ma noi sappiamo bene
Che peplo dove le quantità di beni e servizi attuale anche con la futura crescita possibile con le nuove tecnologie accorreva sempre una minore quantità di lavoro
Nei fatti noi discutiamo di una riduzione del discutiamo di una riduzione degli orari di lavoro invece mi pare aumento la fino arrivare a quarantaquattro ore settimanali con ricorso con il ricorso agli straordinari
Che per i lavoratori molto spesso rappresentano un luogo l'unico modo di recuperare un salario pause pesantemente falcidiato
E si stima in un rapporto sempre più stretto tra orario e salari ed è per questo che se vogliamo essere credibili e batte le dell'esistenza quando parliamo ai lavoratori di riduzione d'orario dobbiamo puntualizzare con decisione anche la difesa del salone
Penso e miagolii del mille novecentonovantasei debba essere non solo l'anno della nostra vittoria elettorale
Ma anche l'anno di una data l'inversione di tendenza per la condizione del Mezzogiorno e dei lavoratori l'anno di una seria battaglia
Contro il lavoro nero el sotto salario per un lavoro protette regolare e non è che ce ne ricordiamo soltanto quando leggiamo poi via Mortise giornale
Non ultimo l'anno di una matta battaglia contro l'usura e lo strozzinaggio vera proprio supersconto mente dimostri ciò che strangola che strangola le imprese lo sviluppo facciamo come la camorra forse più della mafia
Ho finito visto volevo dire però in quella questione che riguarda il partito che mi pare che si è discusso poco e nell'estremo dovremo cui riprendere sta in questione
Che riguarda soprattutto con un partito oggi ci troviamo oggi che ci troviamo di fronte a una difficile ha però prova è bene non dimenticare soprattutto perché anche nel PDS si comincia a porre qualche problema
Sul suo radicamento di forza politica organizzata nei luoghi di lavoro che dobbiamo pasto e possiamo superare e chiare
Molto dipenderà dalle scelte dei circensi ama fare dei segnali che col PDS Ulivo lanciando da questi altri iniziative da come daremo condivido a queste sempre
Il problema è soprattutto quello di motivare la nostra presenza le nostre strutture neutri di base nell'ovile poste di stabilire quale ruolo quali potevi quali contributo di partecipazione dare e richiedere ad un partito di sinistra come il nostro
Quale errore quali potere assegniamo al Consiglio Nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori ed infine quale spazi assegnamo al rapporto visti dizione e mondo del lavoro
Guarino è più diretto i canali di comunicazione creiamo tra luoghi di produzione nel luogo della decisione politica istituzionale a partire da queste elezioni del ventuno aprile
Dalla discussione emersa nell'assemblea di preparazione questa assise nazionale si è evidenziato un gatta che va eliminata e cioè la carenza di presenza di vasti settori del mondo del lavoro di competenze reali
Impegna Dalla Riva a dare il loro contributo di esperienza di conoscenza concreta nelle istituzioni
Un fattore che si stabilì vile vale rilevando sempre più necessario nella capacità di legiferare compiutamente sui problemi dello io ho finito
Io ho finito però voglio dire questo
Che la questione del rapporto
Tra parti nel mondo del lavoro è una questione che va vi discusso non possiamo illuderci che la rappresentanza del mondo del lavoro o parte di essa
Possa essere delegato esclusivamente al sindacato o peggio a qualche altra forza politica di sinistra io credo che su questi temi su queste questioni
Da parte del partito e da parte di tutti non c'è bisogno di una seria riflessione perché c'è ancora nei luoghi di lavoro un un un grande una grande volontà di partecipazione di speranza
Dino Estensi che ci può che vogliono partecipare insieme a noi al PDS annuiva questa battaglia di cambiamento del paese per governare l'Italia
Io mi scuso ma naturalmente richiamare al tempo perché abbiamo molti scritti
E e spiacevole e perché i parlamenti e spiacevole perché deve richiamare ve l'assicuro quindi raccomanderei un po'di autodisciplina
Allora adesso la parola al compagno candida salvato che le officine meccaniche Stanga di Padova dopo parlerà alla compagna Marina costa
Cioè sabato sì
Allora candido Salvador vigile meccanica Stanga a Padova
Pongono dubbi
Ritengo che sia importante su questo tipo di assemblee anche in occasione appunto dell'elezione che vadano colate
Diciamo che siamo un po'alle solite perché
C'è grande attenzione per i big e per quelli che fanno le relazioni poi c'è sempre su quel solido con la solita dire terra
C'è poca attenzione
Mentre da parte mia
Credo che se sa fare critiche se servo insegnare niente a nessuno
Sarebbe più opportuno ascoltati tra di noi
Soprattutto per noi che veniamo dal padre che
Comunque sono un po'emozionato cercherò di essere coccolati
Mi è piaciuto soprattutto il relatore il primo relatore perché detto secondo me è una cosa importantissima
Che è molto importante proprio adesso quando lui diceva
Bertinotti
Quando ha fatto l'ultima la manifestazione
Ha speso più tempo a fare lo slogan
Contro i compagni del PDS
Che noi diciamo guardando bene a quali sono il proprio avversario
Secondo me nello interpretata così
Prima di caricare il fucile prima di puntare fuggire bisognerebbe parlare bene chi chi sono i propri nemici
E questo può servire perché da generazioni la sinistra sta Sastre dando le generazioni prima di me
Sta aspettando qualcosa di nuovo e con questi atteggiamenti
Che sono profondamente sentiti dalla gente non credo che si faccia il bene della sinistra questo non è un criticare tanto così per criticare però siccome le parole hanno un loro peso e i fatti hanno un loro peso questo non mi sembra il momento per stare attenti e per fare appunto attenzione a chi è il nostro nemico
E Veltroni soprattutto mi ha colpito per una cosa
Ha cominciato la sua cioè il suo intervento dicendo
Le morti bianche nel nostro Paese sono tantissime e ultimamente tutti i giorni vediamo che muoiono soprattutto i modi Giori
Cioè ultimamente alla sei e ventisei che mi sembra sia stata un po'cioè nel relazioni probabilmente perché appunto non si può parlare di tutto è stata un po'trascurata
Secondo me la serie ventisei viene continuamente ha provocato a mano in fa dobbiamo soprattutto per quanto riguarda la CGIL
E soprattutto per quanto riguarda anche come si può dire i movimenti e i lavoratori nelle fabbriche dove non esigere che venga applicata appunto perché questa può essere uno strumento per fermare per battere per o impedire lo sfruttamento o tout court o basso i giovani e per fermare una volta ha battuto il lavoro nero ma soprattutto per creare sicurezza nei cantieri
Perché nella cantieristica e quasi un'altra di tutti i giorni per cui io invito le Rsu soprattutto anche naturalmente se lo della CGIL invito la GR a far applicare perché una cosa fondamentale a far applicare la sei A ventisei in tutti i luoghi di lavoro perché questo porco costituire un senso di avanzamento di civiltà all'interno dei posti di lavoro
Non sono sicuro di esprimere il concetto perché adesso voglio dire un concerto
Noi diciamo che c'è una grande disoccupazione l'Italia
Però secondo me nella relazione senza nessuna produzione con le sono sembrati operaio c'è una contraddizione di fondo che non viene espletata
Siccome c'è una grandissima disoccupazione io credo il lavoro a tutti i livelli sia una forma di vita oltre a pensare o il mezzo per sopravvivere è una forma di vita
Io vedo che molti giovani qualche importanza e che Veltroni abbia vinto abbia detto che la formazione alla scuola ma cosa importa medesima
Però secondo me la flessibilità la possibilità ci sarà anche sulla nostra testa
Io dico che ci sono se abbiamo le mani una grandissima immigrazione e non c'entra niente grassi non solo acqua
Abbiamo parlato insieme emigrazione eliminati farlo culinario e questo non è aggiunto Paolo però fa non lavora più umili
Io dico che se c'è cioè c'è la necessità di studiare c'è la necessità di formare c'è la necessità dei chi più sa più si salva il posto di lavoro ma c'è anche alle necessità la flessibilità mentale di lavorare perché e secondo me anche pulire i gabinetti è sempre un modo corretto serio
E il titolo per avere qualcosa per essere occupati per cui dobbiamo sviscerare che se c'è la disoccupazione il lavoro di se stesso è un valore
Non ha importanza dichiara valore sia certamente uno alle sue aspettative deve migliorare la deve fare un lavoro finalizzato alla sua professione però c'è anche la flessibilità mentale se uno lavora il lavoro perde solo qualora non avveniva
O sono solo altre due cose da dire primo posso fare la storia del mondo non sono capace
Noi diciamo che il progresso scientifico e tecnologico ha portato diciamo che la produttività la produzione viene fatta in maniera come si può dire eclatante
Si produce molto però non ci sono non c'è il il ritorno di occupazione
Allora io sono non capisco oppure non sono informato
Vorrei una volta per tutte l'ho già detto qualche volta alle piccole assemblee che facciamo nei luoghi di lavoro
Perché il
Si sono sottacere ha il fatto che mille contratti o almeno negli ultimi tre quattro contratti
Solo è stato detto che le quarantotto ore deve essere fatto a livello nazionale ma soprattutto siccome loro un problema europeo deve essere fatta una legge di apportare almeno quaranta ore allora come facciamo discutono dal mondo di portare a trentacinque ore quando ancora noi discutiamo cioè abbiamo legislazione di quarantotto ore
Oggi parliamo per il cumulo non vogliamo fare con l'opera sarà Pato
Cioè portare a trentacinque ore para siano lo spaccio quarantotto ore vuol dire che io comincio a parte tutte le tasse che se adesso dicono deve mettere per quanto riguarda farlo al lavoro straordinario utile che io parlo da trentacinque ore per spara quarantaquattro siccome che
L'accordo di tre luglio non è stato ho confermato l'uomo è stato rispettato ma Patrizia dei prenditori vuol dire da Padova trentacinque ora per prendere qualcosa di cui al Salario operò mandava le volevo fare o si dicono le cose fino in fondo oppure parliamo del mondo però poi in realtà non vediamo mai ha posto tre cose
C'è un'altra cosa di fondo
E alla cioè molte volte palloni ai compagni di lavoro alla Stanga che faccia e che fa parte del Firema della sala dove la preda
E mi scopro aderire ma lo stato sociale via che lo vuole
Lo stato sociale lo vuole chi ha meno sicurezza e vuole avere un futuro migliore
Si parla di vivere sessanta sessantacinque settanta anni e si costruisce la possibilità con uno dei più capaci di stare in piedi lavorare o quando segno porno mo'di avere una vita dignitosa
Lo stato sociale costa allora se c'è una etica siccome non ce lo può promettere il mondo certamente la sinistra sono stata se si presenta con la creme de Rosales non può proprio fare proprio per la CDL non sono iscritto alla serie B
Però lo stato sociale dobbiamo partire da un punto dovrà essere una etica le o siamo un popolo
Che crede in giada Cogliati valori facciamo meno che parlava dell'Europa parliamo dell'Italia e Dabo Elli Faresin sono fra nord e sud ma lo stato sociale al di là
Appunto dall'etica morale che ci sia l'opera sempre messo in discussione sarà una lotta che dovremo cioè non sarà mai luogo questa cosa voglio dire diciamo così lo so ma è una conquista certa perché appunto quando ci saranno presi adesso non lo so
Se ce la faremo ma quando ci sono crisi economica e occupazionali ogni volta ma verrà messo in discussione
Perché non venga messo in discussione o c'è un'etica o siamo un popolo che avrà mente crede che almeno sulla cosa sostanziali siamo d'accordo
Oppure sarà sempre una battaglia e naturalmente la stilista la bara ma sono sempre una battaglia che dovremo condurre in eterno
Perché lo Stato sociale costa e lo vuole appunto chi lavora tutti i giorni e chi ha il dubbio o ai problemi di poter viva dopo che ha terminato succedono motivo pago il verbale non raccontiamoci dei perché comunque sia lo stato sociale avrà sempre messi in discussione dalla destra o noi abbiamo la cultura profonda che dobbiamo tenerlo poi si discuterà assenti
Come fa come distribuire e le risorse che vengono su Sam meglio pago come si può ritenere una sanità con meno piegate
Se è meglio aver siederà nel secchiello trenta quaranta cinquanta deputati è meglio queste materie mettono risorse sulla sanità poi si discute di come distribuire ma c'è il fatto che il fondo dello stato sociale si c'è e dovremo sempre Patrizi partiti sia
Cattaneo con l'ultimo argomento
Lo ultimamente non è stato dato grande risalto al trasporto pubblico io lo dico per lo costruiamo l'ETR cinquecento non facciamo qua passata paga una cosa dalla FIAT però noi come Firema Breda e Ansaldo abbiamo vissuto una ricaduta tempo è scaduto descrive la ristrutturazione che c'è stata è stata profondissima Cesare è stato fallo e poi fatto il polo italiano per il materiale rotabile però ancora non stanca
Allora se la qualità della vita rispetto per l'ambiente e anche trasporto pubblico non capisco perché vendono fatto deporre delle politiche mirate per il trasporto pubblico perché sia reale
Allora inquina meno le autostrade e le stalle come minimo hanno carreggiate di dieci venti metri o su un terrapieno anche l'ETR cinquecento può correre sonde era pieno di circa otto dieci metri
E naturalmente in cui o meno
Allora anche questo modo che era restata per la vita anche questo è un modo di portare avanti le politiche e la sinistra sul trasporto pubblico antiracket penso che tutto il programma che è stato fatto sia ben mirato ma questo è un modo di vivere
Tanto solo dicendo
Mi sembra che la vita sia una cosa che va prova cioè la vita siano cosa buona la cosa bella
Ma soprattutto io credo che la sensibilità che alla sinistra adesso non lo sono proprio per la per lo sopra che non abbiamo ancora catturato ma la sensibilità che alla sinistra può soltanto esaltare
E fare in modo di dare tutte le Ponza potenzialità al lavoro agli individui solo la sinistra lo può fare non prendiamo fumo dicendo ma la vita una cosa bella ma si ritrovano ancora più bella diciamo che ha potuto insieme
Se ci sarà l'evento positivo tutti insieme possiamo contribuire a fare qualcosa di migliore è non diciamo che la vita sarà meravigliosa se comanda la serietà ma sarà certamente un po'un po'più bella espongono tra case
Allora adesso la parola alla compagna Marina costa che presidente delle cooperative sociali di Torino dopo parlerà Corrado Cavanda
Sì non non presidenti di tutte le componenti essenziali di inferire naturalmente la strada di un po'la stanza di cooperative statali recentemente
Credo che appunto l'appuntamento di questa assemblea naturalmente coincide anche se era stata tra preparato precedentemente coi l'imminenza della scadenza elettorale
E il PS quindi si candida a governare questo Paese
Fa bene e ha fatto bene il nostra compagno Angius quando Cesar età comunque a dire nel suo modo
In modo molto chiaro molto tranquillo ma anche molto forte è alla fine della sua relazione che dobbiamo vincerlo questo confronto elettorale
Perché questo è l'unico modo per poter portare gli interessi bisogni dell'allora governo ecco io voglio iniziare proprio da queste parole perché ritengo che sia momento importante queste cose le dobbiamo dire con forza
Sono in tanti tramontate le ipotesi siglare l'accordo fra le forze politiche per la costituzione di un governo che fosse in grado di avviare
E sa che caratterizza il sistema politico italiano
E Teramo per avviare il processo di conclusione di quella fase di transizione democratica avviata dalle consultazioni referendarie che con il suo polo potrà protrarsi ha messo a dura prova la tenuta complessiva del nostro sistema istituzionale
L'incertezza che caratterizza il rapporto fra le diverse istituzioni la tensione fra il potere politico e la magistratura il problema delle regole delle garanzie e di una chiara definizione dei ruoli dei compiti
E delle funzioni di governo vede delle funzioni dei diversi organismi istituzionali non era facile io credo ricercare l'accordo ma era giusto comunque portarlo avanti ho sentito un intervento di ieri e non sono d'accordo sul fatto che portare avanti le riforme istituzionali volesse dire trascurare invece altre questioni sociali altri problemi sociali anche quelli relativi presenta alle quell'occupazione ha fatto bene anche D'Alema che però ha ricordato spesso che un conto erano le regole
E le garanzia un conto era al governo re le regole infatti devono essere di della notte fare per fare tener l'attenzione per tutti
Il governo e la responsabilità invece e nei confronti del Paese
Un accordo sui fondamenti e sulle regole dicevo quindi indispensabile per un corretto confronto democratico in grado di consentire l'introduzione di un sistema di alternanza politica ed un nuovo principio di responsabilità nelle scelte del governo del paese
Elezioni anticipate loro risultato lascerà io credo parte irrisolta comunque questa questione di fondo
E relativa all'assetto politico anche se mi auspico che farà parte proprio del programma di governo il confronto elettorale dovrà prescindere quindi assolutamente dalla proposta che le forze politiche metteranno in campo ecco quindi più che mai attuale
L'appuntamento di oggi il PDS con l'Ulivo come forza responsabile che si ricandida per il governo di questo Paese era già un tema discusso e dibattuto durante il congresso tematico di luglio del PDS e
E credo che questa Assemblea rafforzi comunque i contenuti che dovremmo portare avanti in questo durante questo confronto elettorale
Nella relazione introduttiva che ha caratterizzato i lavori del dell'assemblea a Torino
C'era stata da parte del compagno Buglio sotto la sottolineatura di alcuni aspetti che caratterizzavano la questione del nord e del Settentrione nel senso che è vero che c'è una questione meridionale ma credo anche che ci sia una questione del Nord per l'occupazione
E la mentalità in anche nella nella sua relazione la difficoltà che il partito incontra nella sua funzione di rappresentanza era e di radicamento sociale appunto nel nord del Paese su quel anche sulle questioni che dicevo prima
Occorre infatti confrontarsi con processi di modernizzazione di trasformazione della realtà sociale dal carattere impetuoso
Con un generale accrescimento della complessità e con una progressiva frammentazione della struttura sociale dell'organizzazione degli interessi occorre tenere presente un quadro di crisi che non è risolto da una fase di relativo sviluppo economico
Che non assume comunque significato
Significativo rilievo sul piano dell'incremento dei livelli occupazionali la relazione di Angius ha inquadrato molto bene il tema di queste due giornate di lavoro nella rete nella relazione infatti secondo me contenuta una risposta che io ritengo posso venire soltanto sul terreno della proposta politica nell'assunzione di un atteggiamento non ideologico ma serenamente
Laico di fronte alla complessità e la progressiva diversificazione e differenziazione della domanda sociale
Articolazione aggregazione degli interessi politici continuerà ad essere una delle funzioni fondamentali affidate ai partiti un compito forse sempre più difficile ma ineludibile io credo che di questo dobbiamo continuare a farci carico
Fermi restando quei valori ispiratori di fondo
Della sinistra che io voglio rammentare sempre la solidarietà la giustizia sociale le ragioni degli ultimi che restano fonte di ispirazione irrinunciabili dal nostro impegno politico
Il materiale essenziale di una costruzione per la costruzione di un'identità politicante
Mentre fra gli interessi diversi sono sempre possibili negoziazione compromessi sul piano dei valori queste pratiche risultano improponibili come improponibile una logica di scambio non possiamo infatti pensare di proporci la rappresentanza di tutti gli interessi ma soltanto di quelli compatibili
Con la nostra più profonda ispirazione ideale e non ideologica badate bene
E nella coerenza di questi valori che ne possiamo replicare a quanti ci accusano di una scarpa scarsa attenzione per la questione sociale
Rifiutando appunto una chiusura faziose ideologica ma noi ci accusano appunto magari ci siamo stati accusati da parte della City una certa sinistra
Di aver svenduto determinati temi credo che siano solamente speculazioni di carattere decisamente elettorale quindi non non le vorrei neanche tenere in considerazione devo anche dire con chiarezza che proprio rifacendomi alla questo e dell'identità politica io la volevo sottolineare perché ho qualche dubbio anche se so che comunque me ne rendo conto che non non ci sia alternativa oggi
Comunque a concorrere a queste elezioni anche con questo centro rappresentato da Dini nel senso che io sono una donna di sinistra
Sono socialista e faccio sempre un po'fatica poi a riconoscermi un po'in questa sinistra che si sta delineando oggi o o riconoscermi
O riconoscerla ecco come sinistra
Dicevo comunque che la ripresa economica e la crescita dei fatturati e dei profitti per l'aziende non risolvono più in modo automatico
La crescita dei livelli occupazionali anzi questa relazione messa fortemente in crisi dai dati disponibili sull'andamento della situazione economica
Ecco dunque sul merito della proposta
Io ritengo utile rileggere il contenuto del piano dell'orco all'occupazione nella parte dedicata all'economia sociale a ruolo di stimolo che le forze di governo dovrebbero assumerlo assumere per la creazione di nuove forme di imprenditoria nel settore
Anzi nel cosiddetto terzo settore o settore non profit
Ieri finalmente ho iniziato a sentirne parlare io sono molto contenta perché quando mi sono iscritta io ho incominciato a fare i politiche scrivendomi al PDS e leggevo questioni che riguardavano la riduzione dell'orario del lavoro la questione dei tempi e degli orari delle città o o combattute in questi anni perché queste questioni comunque venissero portate avanti all'interno del nostro partito e quindi sono molto contenta che finalmente il Pd essa abbia fatto propri questi temi e e la relazione di ieri e tutti gli interventi che ci sono stati mi confermano che si va in questa direzione quindi sono e e molto positivo questo
Nuova occupazione sia nel settore dei servizi alla persona sia nella tutela e la valorizzazione del patrimonio ambientale nei lavori socialmente utili investire nella qualità della vita nelle città nel miglioramento della qualità dei servizi pubblici
Sviluppare capacità di accesso a questi ultimi sa che pendo che tutto ciò rappresenta soltanto non rappresenta soltanto un costo ma anche una ricca una risorsa la scuola la formazione sono certo un costo per la società
Ma come dice Prodi no sono anche un modo per progettare il futuro
Sulla questione della riduzione degli orari e della riorganizzazione dei tempi di vita e di lavoro
Appunto se ne starsene in parlava prima solo in alcuni settori più avvertiti del sindacato ora iniziato questo dibattito che ne dobbiamo portare avanti con forza un progetto che non coincide in nessun modo con una semplice richiesta di una generalizzata
Senta generali richiesta di una generalizzata riduzione dell'orario di lavoro o con la mitizzazione degli accordi che sono stati siglati presente in Germania il PDS deve affrontare nel dibattito con la proposta politica anche questi temi
Possiamo Ling lamentare l'impietosita dei processi politici e delle trasformazioni in che interessa la società italiana ciò da cui non possiamo esimerci dal tentativo di impresa interpretarli e di guidarli
Infatti le imprese non aspettano i tempi della politica e anche in Italia e nel Nord nel nord est in particolare gli accordi aziendali stipulati tra i datori di lavoro e le maestranze vanno proprio in questa direzione tentando di favorire costituirsi di nuove forme e modelli di rapporto del lavoro e di impiego
Modelli che hanno riferimento canna riferimento regole e condizioni che abbiano a riferimento regole condizioni in grado di assicurare competitività de all'impresa sui mercati internazionali ma che prefigurano come si diceva anche nuove forme di rapporto parlare di una seria politica industriale di politica dei redditi nell'ambito delle leggi del mercato ma non nell'assenza di ogni regola significa com'intarsi seriamente su queste questioni avanzare proposte di governo dei processi in atto così anche come parlare dei diritti di cittadinanza e di solidarietà
Significa oggi innanzitutto misurarsi con la necessità di una riforma in senso efficientissima e di razionalizzazione nell'utilizzo delle risorse da Pulp da parte del Welfare State
Se non si intende consegnare alle sole leggi del mercato le regole dei rapporti economici e sociali e quindi della proposta di riduzione dei tempi di lavoro si può aprire uno sbocco per i giovani ma non solo liberare tempo significa poter fare altre cose
I dati che abbiamo sul settore del non profit ci disegnano una realtà che occupa che Occupy crea circa quattrocentoventi mila posti di lavoro retribuiti
Che rappresenta l'uno virgola otto per cento del totale dell'occupazione dei servizi possiamo sommare a questi circa trecento mila volontari tra cui anche gli obiettori di coscienza ricavandone una forza lavoro complessiva disponibile di circa settecento mila unità circa il tre per cento dell'occupazione nazionale
Sono cifre certamente molto inferiori rispetto agli Stati Uniti per esempio che al sei virgola otto per cento manca rispetto al resto dell'Europa la la Francia quattro virgola due la Gran Bretagna quattro la Germania il tre virgola sette il terzo settore quello che io amo chiamarlo non profit
Ci lavora da tanti anni e credo che sia fondata la preoccupazione del professor Zamagni di Bologna nonché spiega sempre che non profit non può dire comunque non fare profitto anzi bisogna guadagnare ma il vincolo e la non distribuzione la mondare distribuzione degli utili
Mi scuso se a volte il ho finito il settore comprendo appunto associazioni cooperative sociali che operano nel settore dei servizi sociali e sanitari e ieri si parlava appunto del lavoro come valore e proprio in questo settore io credo che si coniuga gli aspetti economici e quelli proprio dei valori del valore del lavoro è una carta vincente
è un settore che io credo debba essere sperimentato soprattutto nella ridiscussione anche del Welfare State perché è un'opportunità che si offre proprio alla sua riformulazione il passaggio da un Welfare State infatti a un welfare mix
Un settore non profit infatti crea trova i bisogni e si inventa le soluzioni per questi bisogni scova come abbiamo detto anche opportunità di occupazione
C'è bisogno di normative più forti però io credo che sia un settore su cui possiamo sicuramente lavorare concludo dicendo solo che comunque e ricordo anche che questi temi i temi dei tempi del degli orari di lavoro delle banche del tempo comete sono state citate anche ieri sono stati portati avanti con coraggio anche dalle donne io credo che se no
Proprio di fronte a una campagna elettorale imminente siano temi che comunque dovranno continuare a portare avanti con grande forza e con grande coraggio
E e anche poi per essere verificato in nel futuro grazie
Allora una comunicazione
Jerónimo Nicola chioma di Bari è cercato da Muzzi non so de per le risulta un po'misterioso questo messaggio evidentemente per gli interessati no quindi penso che compaia già nulla si possa rivolgere in segreteria per rintracciare Muzzi
Allora adesso alla parola il compagno parata Cavanna dell'Ansaldo di Genova da parlerà Fulvia Bandoli
Ma io credo che sia estremamente utile in questa fase ormai campagna elettorale che si ritorni a parlare di cose
Che siano molto chiare per la gente per la per la nostra gente per il popolo a cui facciamo
Ricevimento e soprattutto che sia utile che tornino i temi del lavoro legate a quelli dell'economia è una maniera un po'più chiara di quanto non sia avvenuto nel recente passato in cui tutto sembrava affidato all'esasperato tatticismo
Alle presenze televisive o altro parlare di fatti reali vuol dire parlare al Paese vuol dire riuscire a dare risposte
A quell'insieme di lavoratori e lavoratrici che a vario titolo hanno avuto anche comportamenti e giudizi diversi rispetto agli accordi era
Zatti da luglio novantatré a venire in avanti sulle pensioni e così via giudica sostanzialmente cercare di fare riferimento all'insieme dei soggetti che trovano nel lavoro e nelle difficoltà del lavoro o nell'assenza di lavoro e nelle drammatica difficoltà che ne derivano comunque un loro essere un loro stare nel Paese un loro riconoscersi
Come ruolo sociale e così via
Rispetto a questo noi dobbiamo bisogno di parlare con più chiarezza con più determinazione delle cose che erano contenute le relazione le compagno anche così
Abbiamo sostanzialmente il bisogno di non affidare semplicemente alla contestazione un po'disperata che ho per Rifondazione Comunista comunista rispetto alle prospettive ma dare il senso dell'impegno
Che in qualche maniera può venire per discutere di temi su come si potrà forma l'economia e come in questa trasformazione dall'economia al concorso libero autonomo dei lavoratori può essere un fattore importa in questo dobbiamo combattere non solo l'avversario politico che non ha proposte ma anche le tentazioni di parte di parti forte del padronato
Nel nostro Paese che dopo gli accordi di luglio riconoscono ai lavoratori alle loro organizzazioni sindacali partirà a sinistra quindi fa riferimento un elemento come si può dire di coraggio di sostegno di essere stati forzatamente protagonisti dell'avvio di una fase di risanamento dell'economia ma dove gli stessi padroni poi non intendono e non rispettano quelle stesse intese
Cioè dove sostanzialmente la scelta di un'economia prospera che in qualche maniera corre in maniera anche contraddittoria però sembra più avviata a dare delle risposte sul modello economico che sono quelle del sud est non del nord est del Paese ma del Sud-Est asiatico forte compressione dei bisogni
Bassi salari
Forte portamento l'intensità ed intensità lo sfruttamento individuale
Quindi questioni come si può dire non nuove che sono però un punto di snodo un punto di svolta
Questioni che ci pongono in una situazione assolutamente nuovo va rispetto alla quale la nostra capacità di fornire risposte non è indifferente sugli esiti finali di questo confronto
Concertare pre definire costruire grandi patti sociali ha un grande valore
Ma di fatto questi patti funzionano solo se tutti i soggetti di rispettano
Solo se ognuno fa la sua parte con coerenza solo se tutti insieme ci si proietta verso uno sforzo di ricostruzione nuova così oggi non pare non tanto per le tensioni che sono intervenute dopo gli accordi di luglio sul contratto su questa o quella contrattazione integrativa
Vespri semplicemente perse sembra affermarsi una linea continua di messa in discussione per vedere se si può prendere ancora qualcosa senza nulla da fare
Nasce da qui un problema salariale un problema da sicurezza del posto un problema che riguarda la stessa certezza di avere un futuro che pervade in maniera forte
Il mondo del lavoro sia di non di chi il lavoro lo ha sia di chi lavora spera di averlo sia chi il lavoro lo pratica in maniera assolutamente precari cotti in qualche maniera assoggettato sempre di più a ricatti Contini
E vero
Che esiste un problema salariale a cui va data uno risposta facciamo bene a dirlo ma mi pare che rispetto alle questioni corriamo il rischio che questa corsia un po'una voce nel deserto abbiamo bisogno di sostanziare questi fatti non tanto dal puro
Versante sindacale perché è bene che le organizzazioni sindacali tengano la loro autonomia dal quadro politico tengano loro autonomia dai partiti perché è una ricchezza
Perché una ricchezze anche una libertà ma perché sostanzialmente noi abbiamo bisogno di dare risposte
Diciamo così alle tante domande inevase sono accumulate nel tempo sia disponibile a fare sacrifici a pagare dei prezzi solo se questi sacrifici si possano concretizzare nella certezza di futuro per il domani
Nasce anche nei grandi progetti di ristrutturazione riconversione nostra economia il problema dell'istruzione e la formazione
Tutto sommato si dice che questo potrebbe essere un aperta un costo io dico che questo investimento condivido fortissimamente le cose che non contenute nella relazione
Il nostro Paese ha bisogno di un salto di di un salto tecnologico ineludibile e questo o passa
Appunto per l'innalzamento dalla cultura pernottamento la capace di progettare fare o ne saremo costretti sempre di più a subire diciamo così un'invasione di altri le altre culture alle alte tecnologie le altre capacità di fare quindi aveva sempre più destrutturato nostra Prata economico quale che sia sia che esso riguardi le parti produttive sia che esso riguarda infatti dei servizi la forzare però il meccanico da istruzione dalla formazione della formazione permanente significa anche appunto considerarlo come un investimento che il Paese deve fare perché non possiamo essere in presenza di una scuola dell'obbligo
Per accedere alla quale occorre al cinque per cento del reddito di metalmeccanico non è possibile
La scuola dell'obbligo e scuola d'obbligo se condizione di dare risposte di poter essere utilizzata dei figli dei lavoratori
Se in condizioni potrà essere utilizzata dei figli della società se non non è è un'altra cosa
Si va a scuola perché se obbligati andare a scuola ma ne subì nessun interesse tentando di sfangare la tentando di andare oltre senta sostanzialmente metterne su una condizione di competere con se stesso per capire se è in grado di formarsi s'ingrandì dal qualcosa progettata in grado
In qualche moda in qualche modo a fermarsi quindi ripensare fortissimamente aperta cosa un fatto positivo stando attenti diciamo così come con la come sono collocate
Le questioni del Paese in ultimo
Siamo in presenza di un grande di Pato che tutto ideologico
Che viene usato molto spesso come una clava nei nostri confronti
Il PDS sarebbe quello del direi gli altri sarebbero quelli delle la mercato libero
Il PDS sarebbe conservatore rispetto come si può dire all'aspetto le privatizzazioni Mark altri sarebbero i fautori del mercato che regola tutto dall'assistenza sanitaria ai bisogni della gente alla questione quattro nuovi posti di lavoro da questo di costruire nuove imprese nuove fabbriche
C'è un problema forte nel nostro Paese che riguarda il ruolo dell'aziende pubbliche che ancora grande
Riguarda la grande tematica delle privatizzazioni a questo o che noi accediamo con lo spirito libero
Da vincoli appunto ideologici o che ne corriamo il rischio di essere perdente succubi rispetto impostazioni altrove
La questione privatizzazioni non è il fatto di quante banche si rendano o di quanto io si vendano o di quante fabbriche si vendano anche perché poi è difficile trovare capitali che comprino da questo punto di vista
C'è un problema un pochettino più serio di come viene posto dei nostri avversari politici che quello se in questo Paese
Da aziende pubbliche possono e debbono ancora giocare un ruolo io sono convinto che sarebbe utile privatizzare vendendo la stragrande maggioranza delle aziende pubbliche
Non fosse altro per sottrarle al permanere lì dentro di un organico oligarchia vecchio de vetero democristiana se vogliamo chiamarla così che è presente resiste si rafforza sempre più non sono d'accordo però nel dire che questo deve avvenire senza regole senza un intervento dello Stato regolatore dell'economia non per le imposizioni vincoli lacci e lacciuoli ma semplicemente per dire con la politica industriale nazionale occorre perché o c'è una politica nazionale
Di carattere industriale o noi continueremo paese il Mezzogiorno dell'Europa
Noi non potremo dare nessun contributo dal punto di vista tecnologico dal punto di vista innovativo dal punto di vista competitivo a questo continente
Nel non daremo nessun contributo per superare il gatto che c'è tra il nord e il sud del nostro Paese cioè sostanzialmente rivendicare il fatto che è giusto e necessario privatizzare un fatto eticamente corretto
E altrettanto giusto deve essere che ciò dire che ciò debba avvenire in presenza di regole che appunto intervengano sul mercato
Pensare che ad esempio per quanto riguarda se tre grandi infrastrutture settore trasportistico le questioni che riguardano Energia e così via con la telefonia semplicemente con un modello del vendere per fare cassa e ripianare ad esempio i debiti dell'IRI è una cosa che non funziona porta i disastri
Noi ci siamo trovati a Genova a fare i conti con due modelli privatizzazione un modello che riguardava come si può dire un intervento di privati penso alla siderurgia che era molto mordi e fuggi
Acquisto la vecchia Italsider questo il modello Riva massimizza i profitti chiedo addirittura lo stato di fatto di pagarmi
Quello che ho fatto chiede la città di Genova per questo sta accadendo che per chiudere quelle fabbriche sono inquinanti presenti nel cuore della città mi deve dare più soldi di quante ne ho spesi per acquisire quelle impresa
è sostanzialmente quindi un meccanico di intervento di tipo finanziario che funziona finché rischi e così via
Oppure abbiamo assistito a un altro modello quello delle privatizzazioni di partite perché parato pubblico appunto senza regole né i pezzi cosiddette o che si consideravano decotti affidati a questo e quell'imprenditore che apparentemente veniva presentato come nominata ma poi l'operazione è stata chiudo
Con centinaia e centinaia di lavoratori in mezzo alla strada
Senza una prospettiva certe sostanzialmente quindi al di fuori di un quadro di regole di piani di intervento tutto questo avviene nel nostro Paese e scarica sulla collettività costi che sono propri invece dell'incapacità mi dirigenti industriali d'intervenire
Da questo punto di vista quindi l'andamento delle regole non è solo una questione di tutela dei lavoratori e dell'economia
Ma di tutela anche di un intervento serio dello Stato all'interno appunto delle normali regole di convivenza sociale che guardano anche alla distruzione del lavoro comunque allora negativo e non come un valore politico
Faccio un esempio banale ma per farmi comprendere recentemente è stato è stata data un'interpretazione dalla legge duecentoventitré sulla cassa integrazione che proroga
Per un certo numero di anni ancora la situazione pregressa rispetto ad aziende che non ci sono più
Noi potremo leggere un lavoratore che lavorasse in quell'azienda leggi ed è questo tipo di soluzione comunque rande successo perché lui avrebbe garantito di fronte a prospettiva della disoccupazione comunque una situazione della quale per un certo numero di anni almeno un milione cinquanta mila lire al mese si porta a casa
In verità la distruzione di quelle risorse porta al fatto che la cassa integrazione sarà sempre di più utilizzata soprattutto dei grandi gruppi come un elemento di regolazione flessibilizzazione del rapporto di lavoro al di là anche qui di regole di contratti
Gli altri
Non sarebbe forse più ragionevole che di fronte a queste distruzione di ricchezza noi potessimo pensare utilizzo finalizzate lavori socialmente utili e da questo quadro a far partire un grande una grande occasione per costruire da lì le aziende no profit
Perché non pensare ad esempio che lavorino socialmente utili per i grandi comuni del danno come per i piccoli comuni del sud
Siano un'occasione irripetibile per utilizzare risorse che sul pure sono presente
Togliendole dal grande prospettiva dalle Mosino la fine del mese per sopravvivere e invece assegnandogli un ruolo di ricostruzione di quel tessuto sociale ricco di valori dico di solidarietà che si è andato via via distruggendo una società sempre più egoista
A questo punto di vista quindi credo che il compito sia pesante sia gravoso
Ritorno alla parlare oggi di queste Cosenza Buontempo è stato sì ritornare a parlare oggi queste cose ci assegni un grande compito l'ultima cosa che voglio dire è che io credo che abbiamo bisogno
Come Partito Democratico della Sinistra di affrontare questa campagna elettorale sapendo distinguere il nostro ruolo di sinistra anche rispetto adatti perché resta un problema di rappresentare
I valori della sinistra le necessità e i bisogni quella gente a cui facciamo riferimento ma soprattutto quello che parlando di queste cose si può mettere in moto un meccanismo nuovamente politico di relazioni di discussione
L'intervento dei soggetti anche sul piano individuale che sia più forte delle televisioni
Adesso la parola la compagna onorevole Fulvia Bandoli e come sapete responsabile delle politiche ambiente del PDS
Dopo di lei parlerà Katia bolognesi
Sono passati tre anni dalla precedente Conferenza dei lavoratori e delle lavoratrici del novantatré in questo periodo molti modi allora meno chiari si sono via via chiariti
La crescita produttiva e gli investimenti non producono più lavoro
La crescita produttiva e gli investimenti non producono più lavoro l'innovazione tecnologica tende a ridurre l'occupazione e come si è detto anche ieri la flessibilità e prestata molta anche essa non ha inciso sull'occupazione
Il contenimento dei salari è oramai insopportabile bisogni usare questo aggettivo e non è stato controbilanciato da una diminuzione dei prezzi su questo punto l'impresa e non hanno fatto il loro dovere
Il sistema bancario e creditizio è ancora largamente indisponibile e il deficit pubblico grazie al rigore accettato dai lavoratori è stato sicuramente contenuto ma anche questo elemento non è bastato a far riprendere l'occupazione
Del resto anche la Germania che ha un deficit minore del nostro ma pur sempre una percentuale alta dei disoccupati si trova in una situazione analoga alla nostra
Ho richiamato questi punti per dire che mettendo mano solo a questi problemi
Il nodo strutturale della disoccupazione resta tutto intero davanti a noi e infatti né Ciampi né Dini
Pur con politiche di rigore anche condivisibili hanno saputo risolvere la questione dell'occupazione
La politica fatta finora non basta è una moderna forza di sinistra di governo quale noi siamo deve proporsi di fare qualcosa di più
Guardando come diceva ieri Prodi alla Germania ma soprattutto ai Paesi del Nord Europa nei quali oramai tre elementi di fondo sono tenuti sempre più in relazione tra loro
Perché è sicuramente vero che non ci sono ricette miracolistiche o un'unica strategia per risolvere il nodo della creazione del lavoro
E i tre elementi di fondo sono questi la riduzione dell'orario che da sola non risolve ma può aiutare molto
La riforma dello Stato sociale
Nella direzione di creare uno Stato sociale con un'alta e non più bassa erogazione di servizi pubblici e privati come ha detto ieri la compagnia Pennacchi nel suo ottimo intervento è un terzo elemento la qualità ambientale dello sviluppo l'ecologia io poi una cosa brevissima su questo ecco battere insieme questi tre tasti
Può significare uscire dalla tendenza al calo di lavoro innovare sul fronte delle professioni alzare la qualità dello sviluppo non è un'economia di serie B
Non esiste più oggi un'economia primaria un'economia secondaria che stai il margine i settori che ho indicato sono il futuro per l'economia nazionale
A me pare che la più forte differenza tra la destra sinistra debba stare oggi proprio sulla proprio riposi proprio sul tema è sul punto che la concessione dello sviluppo tre anni fa nella prima conferenza propone ma anche al loro un patto per il lavoro è un piano per il lavoro
Io penso che oggi un piano per il lavoro si possa riproporre solo a condizione di rendere più chiara l'indirizzo più chiaro l'indirizzo verso il quale vogliamo porre orientativo la piena occupazione è un obiettivo importantissimo
Forte
Ma deve cominciare ad invertire la tendenza al calo del del lavoro altrimenti rischia di essere soprattutto per i giovani per quelli del sud in particolare il miraggio che lascia intatte tutte le loro frustrazioni
Insomma il tema del lavoro e del modello di sviluppo è la sfida più grande che abbiamo di fronte a noi come partito e forza di governo un tema che non si scavalca che non si risolve invocando solo il rispetto dei parametri di Maastricht
è aperta una discussione sulla ricontrattazione dei tempi e dei modi e noi dobbiamo essere parte di quella discussione non è solo da destra
La non è solo la destra antieuropea ed italiana a farlo
Sono forze di sinistra in Europa e in Italia che era mai si interrogano su quei tempi troppo accelerati che imporrebbero un altro taglio serio alle spese sociali un altro taglio non sopportabile
Prodi ieri ha richiamato le sente con amiche della Germania del Nord Europa sono d'accordo
Ma in quelle culture di governo non tra i Verdi ma nelle socialdemocrazie europee è sempre più forte sempre più forte l'opzione ambientalista
Consumi meno consumi energetici recupero e manutenzione rilancio dell'agricoltura sostenibile sviluppo più diffuso ma leggero più piccola e media impresa
Hanno questi titoli i grandi progetti economici della Germania delle democrazie europee
Piano Nazionale decennale per la coibentazione per rilanciare l'edilizia di manutenzione recupera ambientale del bacino della Ruhr
Recupero delle periferie urbane delle Germania dell'Est manutenzione urbana trasporti pubblici ferrovia salvaguardia del territorio agricolo questi sono i titoli
Di un paese come la Germania o le democrazie nord europee a me non pare che i titoli
Della piano di sviluppo del nostro Paese dell'economia italiana siano simili a questi certo abbiamo fatto alcuni passi avanti ma dobbiamo accelerare
E sulla riconversione ecologica così come sul nuovo welfare che noi possiamo far leva per un nuovo modello di sviluppo
Si è detto ieri lo dicevano Veltroni e tante compagnie nei loro interventi la più grande industria materiale e il materiale del futuro
Sono i servizi al territorio alla persona alla città
Quando nominiamo queste parole noi parliamo di un grande settore non di un settore marginale ed è vero sono fabbriche particolarissime
Non hanno la caratteristica fisica delle fabbriche conosciamo producono beni materiali o infrastrutture civile primarie
Producono acqua al Sud reti del gas metano trasporti riassetto idrogeologico Veltroni le ha chiamate fabbriche di natura disservizi vi voglio ricordare solo un numero i dieci parchi nazionali oggi in Italia danno un'occupazione diretta e indiretta di circa quaranta mila posti di lavoro
Fabbriche per dire lavoro ma non per dire fabbriche tradizionali e forse neppure figure professionali tradizionali il compagno D'Alema
Ha recentemente affermato in una trasmissione televisiva e anche con un certo coraggio perché i politici di solito non arrivano a scegliere
Dettagli di questo genere che l'opera pubblica più importante oggi in Italia è il riassetto idrogeologico del territorio
E l'abbiamo scritto anche nel programma dell'Ulivo sta scritto chiaramente dentro il programma
Per esempio sarà chiaro ci sono qui tanti compagni del Piemonte tre alluvioni in cinque anni non è questo
Compagni e compagne del sindacato delle imprese degli enti locali non è questo il nodo principale per lo sviluppo del Piemonte non siete convinti anche voi che non potete sopportare tre alluvioni in cinque anni
Che distruggono e devastano anche molti posti di lavoro ma io vi chiedo
Suo nuovo Governo del Paese come noi ci auguriamo ci sia dopo le elezioni decidesse di spendere trenta mila miliardi perché tanti ne servirebbero in cinque anni per riparare il territorio dal dissesto idrogeologico
Risparmiando le venticinque mila per indennizzare gli alluvionati
Se il governo di centrosinistra proponesse questa priorità quante imprese dire oggi sul mercato avrebbero le professionalità le tecnologie
Per vincere appalti simili per Rina turare i fiumi ristabilire le aree di esondazione riportare i fiumi nel loro altro intervenire a monte di foresta are
E non tombinare i fiumi col cemento chiudere i torrenti arginare
Gli argini cementificando scavare i fondali per togliere la ghiaia
Pochi prese dicono le statistiche quasi nessuna impresa sarebbe in grado di fare questi lavori a proposito di mercato se i parametri dello sviluppo non buttassero molte impresa si troverebbero fuori mercato
Insomma compagni e compagne fino ad alcuni decenni or sono la sinistra storica pensava che l'ecologia fosse la passione di alcuni per la natura una mania
Poi abbiamo pensato che fosse addirittura un inciampo un ostacolo per lo sviluppo
Adesso dobbiamo cominciare ad accettare finalmente la realtà introdurre stabilmente nella nostra cultura politica il fatto che la risoluzione delle norme contraddizione ambientale è una delle occasioni forse la principale per creare lavoro
La contraddizione ambientale a nomi precisi si chiama rifiuti trasporti pubblici urbani a questi sistemi idrici in suolo aria agricoltura beni culturali tutela delle coste per il turismo di qualità
Sono le voci di una nuova economia ecologica non marginale ma primaria
Quella del futuro senza la quale non possono trovare risposta le tante inevase domande di lavoro elaborazione delle donne di quelle donne italiane che i dati ONU dicono essere quelle che lavorano di più in tutto il mondo
L'elaborazione delle donne sullo stato sociale sull'orario e quella degli ambientalisti del PDS dovrebbero mescolarsi di più con le vostre buone idee le vostre proposte
Solo così io credo su queste basi orario welfare economia ecologica noi potremo costruire un piano per il lavoro più credibile ed efficace grazie
Adesso la parola la compagna Katia bolognesi che è responsabile dei problemi del lavoro del PDS di Bologna dopo parlerà il senatore Umberto Carpi
Care compagne e cari compagni
Prima di leggervi l'intervento che insieme ai compagni del consiglio del lavoro e la federazione di Bologna ha preparato per dare un contributo a questa interessante discussione
Mi preme esprimere un giudizio positivo
Sul documento sulla relazione di Angius sia sul contenuto della relazione sia sul dibattito svolto ieri finalmente parliamo di un programma per il lavoro
Di proposte serie che possono dare risposte alle tante domande che i lavoratori cibo rivolgono
Ogni giorno
A tutti noi
Penso però che dopo oggi lo sforzo che dovremo fare
Ne dovremo fare tutti
E quello di portare nei luoghi di lavoro queste proposte
Abbiamo bisogno di coinvolgere
Tutto il mondo del lavoro per farle conoscere e sostenerle
Saliamo quindi alcune
Parole d'ordine chiare comprensibili e realizzabili senza vendere fumo
E andiamo in mezzo ai lavoratori in mezzo alla gente
Detto questo per dare un contributo bisogna partire
Con il quadro politico ed economico a cui necessariamente dobbiamo fare riferimento
E oggi presenta motivi di profonda inquietudine e preoccupazione mi scuso ma sono molto emozionata
Riprendere però i temi che caratterizzano la campagna elettorale in corso pure importanti non è stato l'obiettivo delle assemblee delle assemblee provinciali svolte
Il nostro intendimento è stato invece quello di fissare solo alcuni punti di riferimento su cui riflettere e aprire un confronto che partendo dalle realtà aziendali ci desse il quadro d'insieme sufficiente a redigere il documento che presentiamo
Questo per dire che vale la pena riprendere uno a uno i fili per ricostruire la matassa delle nostre conquiste dei nostri diritti delle ragioni per cui negli ultimi anni si sono fatti passi indietro
E inoltre per riproporre oggi il PDS come principale punto di riferimento di un tessuto composito e molteplice la cui saldatura sarebbe la prima grande battaglia democratica vinta
Per questo dobbiamo tornare a dare la parola ai lavoratori a cominciare a dare risposte convincenti smettendo di esercitarci in pochi solo sui grandi ed ambiziosi progetti che fatalmente rimangono sulla carta
Senza il coinvolgimento dei lavoratori non si riforma nulla si subisce soltanto rivalutiamo quindi valorizziamo le queste intelligenze queste risorse umane quale strumento essenziale per aprire nuove prospettive
La nostra risposta è la nostra proposta devono essere quindi chiare credibili condivise e di indicare il soggetto lavoro come depositario strategico del pino out e delle regole per la qualità e la produttività in definitiva dobbiamo costruire la nostra strategia politica rivendicando una compiuta democrazia industriale come terreno dove può crescere la libertà e il potere dei lavoratori
E già questo mi sembra un primo discrimine tra destra e sinistra
Ma lo era anche lo stesso tema di questa Assemblea un lavoro per tutti
E non è banale o demagogico se pensiamo che terrorizza una disoccupazione strutturale come tipica del capitalismo avanzato
è necessario che il PDS
Il lavoro per il lavoro sia un valore e che coerentemente nella colite coalizione con cui ci presentiamo le elezioni non si perda la rappresentanza storico di un mondo che in campate con Lori
Non sogniamo un grande partito democratico siamo per un forte partito laborista
Ma forse questo vuol dire anticipare il dibattito congressuale
Sulla base di queste considerazioni preliminari
Vogliamo soffermarci su alcuni punti in particolare
Riforma dello Stato
Pensiamo ad un Paese normale
Pensiamo allo Stato in grado di ridare speranze uno Stato autorevole che fa applicare le leggi in modo uguale per tutti che fa rispettare le regole che ritrova valori
Serietà trasparenza onestà e moralità
Non vogliamo pensare a una seconda Tangentopoli
Pensiamo a uno Stato che rinnova le sue istituzioni adeguandole alle mutate realtà ma soprattutto che riforma la pubblica amministrazione rendendola efficiente e moderna
Si tratta di lavorare per affermare una cultura politica amministrativa il cui obiettivo sia quello di far sì che le amministrazioni detti non le regoli le regole e non gestiscano il servizio
Venti ai servizi pubblici o non siano sempre più una leva decisiva
Per accrescere la competitività del sistema gestire l'inflazione interne per migliorare la qualità della vita non si può dire che fino ad ora la modernizzazione del settore abbia guadagnato il centro della scena
Qui sta infatti l'anomalia italiana nella debolezza dello Stato come regolatore e nella conseguente invadenza politica nella gestione
Anche nella pubblica amministrazione e dobbiamo tendere alla qualità totale che banalizzando si potrebbe dire realizzata dando l'utenza il meglio del servizio nel tempo dato allora il problema vero stando agli strumenti che ci diamo per concretizzare tale qualità
E nella consapevolezza di che cosa tutto questo comporta in termini in termini di responsabilità e di sanzioni
Occorre ad esempio ricostruire una dirigenza pubblica composta di poche centinaia di professionisti magari anche esterni capaci e ben retribuiti e inoltre quadri intermedi a livello di master tedeschi
Non capì gerarchici ma figure con nuove e diverse professionalità
Ma è altrettanto importante la definizione di legge quadro nazionali da completare con una legislazione regionale
In tutto in sostituzione delle centottanta mila leggi oggi esistenti che rendono ormai impossibile lo svolgimento delle più normali attività
E delle ma in modo insostenibile il contenzioso legale oltre che di conseguenza soffocare ulteriormente un sistema giudiziario dal collasso
L'Italia e l'Europa
Non è in discussione la nostra partecipazione a costruire e quindi essere parte integrante dell'Unione Europea vogliamo però per dirla con uno slogan un'Europa dei popoli e non della sola moneta unica
Così come non vogliamo che l'adeguarsi e di uniformarsi alle regole e normative europee sia di fatto una moda e significhi mettere in discussione aspetti legislativi che ci vedono l'avanguardia ad esempio la legge sulla maternità
Non dobbiamo entrare in Europa come un Paese noi dobbiamo entrare in Europa come un Paese che ha molto da dire e non a rimorchio di Germania e Francia e della loro arroganza
Passi per la Germania che può permetterselo ma la Francia hanno dobbiamo entrarci con un governo che non esprima per perché non basta la proposta di difendere i più deboli e il mondo del lavoro genericamente inteso se così fosse significherebbe dichiarare Subert a metà all'offensiva sociale altrui ed essere solo la ricerca viene e di emendamenti difensivi
Dovrà essere chiaro invece che il lavoro l'occupazione e la promozione sono il fondamento della nostra politica di governo non dobbiamo avere timori
Riverenziale nel proseguire questo disegno ed eventualmente nel mettere in discussione gli accordi di Maastricht per migliorarli e adeguarle alle mutate realtà
Non dimentichiamo infatti che dalla data della firma di questi accordi è caduto il muro di Berlino e si è combattuto una guerra in Jugoslavia sono cambiati nel mentre gli equilibri politici e militari nel mondo e può essere cambiato anche mastri
Occupazione e Mezzogiorno
La disoccupazione soprattutto al Sud è uno dei grandi problemi nazionali ed è già diventato uno dei principali punti di programma del PDS dell'Ulivo
Creare occupazione al Sud vuol dire però premi INAIL mente dispiegare una forte volontà politica per sconfiggere la criminalità la criminalità organizzata e la mafia
Intendendo considerando questi fenomeni non solo dal punto di vista criminale ma anche e soprattutto come consistenti realtà interagiscono con il mercato
In secondo luogo e politicamente importante dimostrare che promuovere sviluppo al Sud con le opere pubbliche non è più un circuito di correzione di corruzione e che la nostra dirigenza eletta sarà responsabile e garante di ciò che avvenga
Dobbiamo altresì dimostrare che il tanto decantato libero mercato toccasana di ogni male economico non deciderà mai su scelte di civiltà quali quella di portare l'acqua la luce e il metano in ogni casa
E necessario che per il Sud si tratteggi un'opzione di sviluppo i cui non ci sia separazione tra le azioni di sostegno e quelle di qualificazioni o il conflitto tra rivendicazione e proposte
Un nuovo indirizzo dunque fondato sulla programmazione la cui attendibilità derivi dalla integrazione dei diversi ruoli di tutte le componenti sociali
Nell'autonomia derivante dalle proprie competenze così come si possono individuare in filoni collettivi di intervento e di proposta politica e si possa creare una rete di interazioni positive basata sulla converge sulla convergenza dell'azione di governo dello sviluppo sociale dell'andamento della struttura economica
Va attivata una modalità di relazione politica che ponga al centro l'impresa
Che è prende per prevalentemente medio-piccola come soggetto economico da valutare correttamente
Il cui sviluppo e condizionato degli aspetti dittatura fattoriale che vanno analizzati e con cui è necessario misurarsi consacrato il tempo ho quasi finito io
Anzi mi ama i paletti da dire
In questo quadro essenziale affronta
Mercato delle regolamentazioni vanno contrapposte adeguate misure di servizi articolati e puntuali strumenti idonei ad affrontare i mercati e regole di mercato sempre più difficili misure di sostegno organizzativo e finanziario
In questo quadro è essenziale affrontare quel vero e proprio vincolo che ho rappresentato dalla mancanza di offerta nel Sud dei servizi finanziari a costi accessibili
In un contesto di rapporto impresa banca caratterizzato dalla sclerosi col di quest'ultima inefficiente pavida verso il sistema imprenditoriale
La cui drammatica difficoltà di accesso al credito e la concessione dello stesso solo su base patrimoniale e non su progetti e prospettive di impresa è sicuramente causa del fenomeno di usura
Maggiori incentivi agli investimenti e a rischio non possono essere quindi disgiunti
Dallo superamento dello svantaggio sul differenziale dei tassi di interesse
Ma anche dall'affermarsi di strumenti di politica finanziaria
Che rendono possibile alle piccole e medie imprese un accesso rapido e garantito il credito in questo senso ed a indicare l'importante esperienza dell'Emilia Romagna in cui le cooperative di garanzia stanno consentendo di ottenere prestiti in tempi rapidi in tempi rapidi a tassi contenuti
Fornendo sono del novantacinque garanzie proprie sono oggi per un credito bancario aggiuntivo che supera i mille miliardi
L'orario di lavoro
è ormai ampiamente noto che nel nostro Paese i tassi di incremento di produttività sono più alti che in altri ma non si tratta producono in occupazione
Tre cresce quindi la necessità di riprendere a parlare di riduzione dell'orario di lavoro
Pensiamo che non sia sufficiente lasciare questo tema i contratti di lavoro crediamo debba essere invece varata
A tempi brevi una legge che fissi a trentanove ore l'orario settimanale senza peraltro penalizzare i salari già bassi e chiaramente tenendo ben distinta l'ipotesi di contratti di solidarietà
Ed applicazione di situazioni di crisi aziendali dell'insistente bassi puniscono subito sulle privatizzazioni crediamo che questo processo vada visto molto bene
Crediamo di non poter liquidare il problema dando tutto per scontato perché molti sono ancora gli aspetti non chiare e a volte controversi sto ovviamente tagliando sui salari sulla politica dei redditi
Crediamo che l'accordo del ventitré luglio debba essere rispettato da ambo le parti quindi non solo dei lavoratori che hanno già fatto la loro parte è necessario ovviamente ragionare sul futuro di un federalismo fiscale indispensabile nell'ambito della riforma dello Stato
Crediamo però che i salari ad abbiano diritto di essere rivisti anche perché la pulp le condizioni della vita dei lavoratori sono sicuramente cambiate
Se noi operiamo una svolta più do in questo modo anche se mi viene tagliato buona parte del documento se non operiamo una svolta se non invertiamo questo modo di restituire la ricchezza prodotta crediamo che il processo in atto verso la Società dei due terzi non sia più da considerare una tendenza ma una triste realtà
E si parlerà molto dei nuovi ricchi ma molto meno dei nuovi emarginati e delle nuove povertà
Questa è la sfida che il PDS la sinistra l'Ulivo non possono non raccogliere questo è il banco di prova per manca per mancare comunque per marcare con coerenza la nostra diversità di impostazione e di approccio ai problemi questo in definitiva dovrà essere il nostro modo di governare sì ma ci auguriamo per questo Paese grazie
Io mi scuso ancora con calde con tutti i compagni che devo proprio dovuto richiamare spero di non dover richiamare ma vogliamo far parlare tutti e gli iscritti sono molti
Però adesso la parola senatore Umberto Carpi e come sapete presidente della Commissione industria del Senato
Dopo di lui parlerà Maria Antonelli
Compagne e compagni
Stiamo
Avviando
Una campagna elettorale più si preannuncia difficile
Ma che mi pare segnata in partenza
Da un dato storico per il nostro Paese
Per la prima volta la sinistra democratica la sinistra di governo
è riuscita diciamo oppure ad imporre a convincere diciamo
Una parte del centro moderato e quindi i settori della società
A noi storicamente ostili
Ad una Alleanza per il governo
Un fatto nuovo ed è in questa cornice a mio parere che noi dobbiamo impostare lo stesso asse centrale del nostro dibattito qui
Perché io credo che commetteremmo un grande errore se il problema della conquista del consenso al centro
Se il problema della credibilità il centro noi lo lasciassimo soltanto alla presenza nell'alleanza dei moderati alla presenza di Dini alla presenza dello stesso partito popolare
Io credo che tocchi in primo luogo alla sinistra sa per convincere della nostra capacità della capacità della Sinistra democratica e dei lavoratori di governare il Paese
Di sapersi assumere il compito di risanare il Paese
La sinistra democratica ha già dato ampia dimostrazione
Ora occorre coniugare il governo del risanamento finanziario con il governo dello sviluppo economico e produttivo nel quale la crescita dell'occupazione sia funzionale allo sviluppo spesso della democrazia
Democrazia sviluppo produttivo occupazione
Cioè il governo del Paese non sono semplici formule
In una situazione si chiama si dice ormai lo dicono tutti e quasi una formula di globalizzazione
Non c'è alcun dubbio che è essenziale sia la capacità competitiva del sistema Paese nel suo complesso
Senza questo dato di fondo tutte le bellissime cose che ho sentito ieri sulle quali sono su quasi tutte d'accordo
Su una soltanto vorrei comprendere meglio ragionier finalità l'idea dell'incentivo di trenta milioni a in partenza
Il prestito questo prestito d'onore di partenza che certamente a mio parere richiede e un come dire una sua precisazioni complessiva almeno per mezz'ora i capire meglio ma io sono d'accordo su quello che le ho sentito
Ma tutto quello che si è sentito
è possibile soltanto dentro questa consapevolezza la competitività di questo Paese in primo luogo la competitività di questo Paese la si gioca ho detto democrazia
Sulla capacità di una profonda riforma di questo Stato delle sue strutture
Dalla stabilità dell'esecutivo alla funzionalità del Parlamento a una profonda opera di innovazione di tutto l'apparato statale amministrativo di decentramento è questo il primo punto
Ma questo ma una pesante una fortissima ricaduta sulla capacità competitiva del paese nei sentimenti della globalizzazione in cui esso è presente e deve essere concorrenziale
Ho detto per non posso che citare dei titoli perché i minuti sono pochi e non voglio andare oltre il dieci per rispettano c'è
Si dice apparato produttivo sviluppo della base produttiva su questo punto noi dobbiamo avere ben chiaro un punto una questione noi partiamo da un dato drammatico
Noi partiamo da un dato per cui in questo Paese
Se non c'è una capacità reale di coniugare il rientro dal debito
E lo sviluppo produttivo noi ci troviamo con un Paese spaccato in due non da Boso non dalle farse di Boso
Ma dal rischio che nel giro di un paio d'anni una parte del Paese faccia i contratti in Euro un'altra parte del paese li faccia in lire
Che i tassi di interesse siano radicalmente divaricati e allora per la spaccatura di questo Paese non c'è bisogno non c'è il pericolo polso ma diventa un fatto strutturale
Allora sul processo di privatizzazione ebrei non lo dovremo saper governare
I lavoratori dovranno essere in grado per primi
Di saper imporre un processo di privatizzazione che sia non semplicemente un fatto di cassa ma la base per una grande espansione produttiva per una capacità concorrenziale del mercato ma nello stesso tempo fatta con regole e di regole nuove che tutelino in un nuovo quadro democratico gli interessi collettivi
E allora da questo punto di vista non c'è alcun dubbio che una delle carenze maggiori oggi per noi sentiamo
La mancanza di un grande piano nazionale di un nuovo piano nazionale per lo sviluppo industriale lo sviluppo dell'apparato produttivo
Senza questo quadro il processo di privatizzazione è fatto proprio in quella logica dicevo tutta passiva tutta di cassa
Mentre non c'è alcun dubbio che invece questo processo deve essere elemento di incentivazione e allora io credo che questi problemi e ci sarebbero tante altre cose da dire ma io voglio chiudere semplicemente dicendo
E non c'è alcun dubbio che tutto quello che ho sentito ieri la sicurezza sul lavoro la situazione drammatica dei giovani che non lavorano tutto questo è vero
E benissimo quello che ha detto ieri il compagno senatore Larizza giustamente
Quando ha detto anche se saremo noi a governare
Il sindacato il nostro sindacato deve fare il suo mestiere Debré dialetticamente dialetticamente porsi nei confronti del nostro governo ebbene io dico però per questo è vero ma è vero anche il contrario
Noi voi
Non potremo essere al governo come dire come portatori delle istanze semplicemente di parte del mondo dei lavoratori
Dovremmo essere in grado al Governo di porci dialetticamente verso queste istanze
Jospin sacrosante ma comunque parziali
Nella consapevolezza che noi dobbiamo governare complessivamente sul terreno delle riforme democratiche e sul terreno di una grande riforma economica a questo Paese unica base credibile
Per un grande sviluppo dell'occupazione altrimenti non ci credo
E se mi resta un minuto
Vorrei chiudere in questo minuto con un esempio pratico che diviene dall'esperienza delle nostre zone in Toscana
Ho sentito dire ieri che mai lo sviluppo produttivo e di investimenti nella grande azienda producono occupazione questo è vero quando leggerò è falso quando il fax
Per esempio devo dire che è una grande azienda come la Piaggio motori ma la Piaggio odori negli ultimi due anni con grandi investimenti
E arrivata in due anni tra Piaggio e indotto a tre mila posti di lavoro dei poteva Iran
Non solo lei si è posto un problema tre mila posti di lavoro a fronte di una contrattazione che richiedeva flessibilità Pietro uso delle nuove tecnologie
Devo dire che c'è stata anche tra i lavoratori tensione è forte discussione è passata di poco la linea che accettava la contrattazione su questo terreno che ha accertato la modificazione
Degli orari di lavoro la piena utilizzazione degli impianti
E passata di poco ma ottenuto poi grande consenso di fronte a questa grande ondata di assunzioni
Va detto però che la cosa non può essere vissuta soltanto come fatto interno aziendale
A mio parere irreversibile
Su questo su questo trend di sviluppo tecnologico il problema è un altro come noi governiamo quei territori intestata all'intelligenza dell'amministrazione locale di non porsi soltanto come fornitrice disservizi all'impresa che innovava
Ma l'amministrazione locale
Che insieme all'azienda cerca di governare uno sviluppo del territorio organico e armonioso sul terreno degli orari
Sul terreno della urbanizzazione sul terreno dei trasporti sul terreno della spesso della stessa cura ambientale produzione di energia da discariche
Il una interazione per cui in realtà l'azienda l'amministrazione le popolazioni il nuovo produttivo riescono a integrarsi nel buon Verro complessivo del territorio
Io credo che sia un buon esempio anche perché con questo esempio devo dire che alle elezioni politiche di due anni fa i progressisti avevano preso il quarantasette virgola sette con Rifondazione
Bene alle comunali senza Rifondazione
Che era contrario a questo tipo di accordo il sindaco del PDS ti aveva capito interpretato tutto questo è stato eletto con il settanta per cento grazie
Ci fanno presente da qui non si sente un osservatorio privilegiato con lo dico la compagnia storico dalla sala che c'è un eccessivo brusio del fondo che ostacola chi vuole ascoltare quindi raccomandiamo
Un po'di silenzio se possibile
Allora adesso la parola compagna Maria Antonelli che della segreteria della Camera del lavoro di Bari dopo parlerà il compagno Giuseppe Basso
Io non vorrei aprire questo mio intervento sembrando polemica devo però dire alcune cose
La prima mi sembra che questa Assemblea
Rimetta in piedi le persone
Con la testa
E loro cervello abbiamo discusso e questo partito discusso moltissimo sulle riforme istituzionali attenzione io non sono per dire che non servono servono de importantissimo
Questa Assemblea questo lavoro che il PDS questi documenti che ha prodotto il PDS
Credo che ripeto ci permette di andare alla campagna elettorale di mettendo al centro della discussione di questo partito e mi auguro anche dell'Ulivo le persone in carne e ossa il valore del lavoro
Il lavoro che c'è il lavoro che non c'è i lavoratori che a quarant'anni perdono il posto di lavoro lavoratori diventa disoccupati di vent'anni che cercano un lavoro che non si torna
Io sono là dentro la compagnia tedesco sono di varie
Rappresento in qualche modo quel territorio diciamo eccetto che anche lei è considerata Bari e provincia e in generale la Puglia un po'diverso diciamo così del territorio meridionale in qualche periodo della nostra vita è stata considerata la Puglia e dare in particolare la California del sud devo dire che da molto tempo a questo non c'è più anche nella nostra analisi riconosco però che diversità anche territoriali nel panorama del Mezzogiorno ci sono
Credo che in questa campagna elettorale ma devo dire e non si vinca che questo valore che l'Ulivo vinca o e cosa naturalmente che mi auguro moltissimo
Macché
E nella ipotesi che dovessimo andare all'opposizione che credo che questo sia il lavoro centrale di un partito come il PDS e di una aggregazione quale l'Ulivo
Mi rendo conto lo diceva il senatore Carpi prima di me che non c'è
Solo questo sono d'accordo
Per un partito però come il nostro
Non è vero che la rappresentazione è quella di una volta dove c'erano gli operai meno gli impiegati oggi la rappresentazione di questo partito è sicuramente non più quella classica e tradizionale
Però si mette al centro della ipotesi di governo anche nell'eventualità di un'opposizione questo lavoro
Il valore del lavoro
La creazione di posti di lavoro che non ci sono attraverso un una programmazione è un governo del territorio che veda dentro le diversità
E anche qui
Anche nella nostra analisi del del nell'analisi del PDS le e analisi che sono fatte dai diversi territori e credo che è un esempio lampante lo sia stato stamattina la compagnia che si occupa del lavoro del della del del lavoro a Bologna
Premettere cosa importante ripeto premettere che ho si risolve la questione della criminalità nel Mezzogiorno
Attraverso varie garanzie ho
Un problema che riguarda la creazione di nuovo lavoro nel territorio del Mezzogiorno non trova
Consenzienti territori di quella natura io la capisco così
è opportuno che dentro il PDS ci sia in qualche modo la coscienza e la conoscenza in tutte le strutture che la questione drammatica del lavoro che non c'è nel Sud o diventa lo è sul serio
Una cosa nazionale
E ne diventa una priorità per tutti può diversamente le solidarietà se questo diventa una questione nazionale per tutti che si Matt potrebbero mettere in piedi diciamocelo francamente che non ci sarebbero e in questa direzione io ritengo che sia opportuno anche qui
Dire
Che nel Mezzogiorno d'Italia in Puglia in particolare per quanto mi riguarda esistono diverse cose coesiste
Tecnopolis o va in crisi grande la provocatorio di scienza e ricerca
Come esiste una questione in lingua che è vecchia di quarant'anni probabilmente e continua a non essere risolta
Può sembrare oggi che discutiamo
Dell'internet lo diceva ieri Prodi io sono d'accordo ci sono questioni che riguardano le infrastrutture essenziali
Per un Paese per un territorio che permettono di creare lavoro e permettono agli investitori
Non solo privati anche qui ma anche accompagnata della strutture pubbliche di poter investire nel Mezzogiorno e anche qui uno sforzo di fantasia la relazione di Gavino Angius lo faceva
è opportuno capire che non basta soltanto la politica
Industriale Segre che crediamo strutture per il turismo
Il territorio sia appetibile per la presenza dei grandi investitori nazionali ed internazionali
Che sia una presenza nel territorio che renda possibile
E a Petite vile investire nel Mezzogiorno grande questione centrale la criminalità certamente ma questa non non può essere che o si azzera la Poli la la la criminalità e ci sono gli investimenti questa contrapposizione io non la non la capiscono la vedo
Non può essere che ci sia un uno sviluppo nel Mezzogiorno che abbia come riferimento ripeto il proprio territorio
Noi abbiamo avuto in qualche modo nella regione Puglia i lavoratori espulsi dal dal mercato del lavoro dalle aziende dal tetti hanno licenziato
Che sono stati ricollocati quasi in grande numero sui lavori socialmente utili
Tra l'altro molti di loro stanno scadendo sarebbe opportuno e qualcosa si facesse
Il lavori socialmente utili mi chiedo e pongo una questione e possibile che sia non soltanto per recuperare lavoratori che sono usciti dal ciclo produttivo soltanto non è possibile nel prossimo futuro ma anche con strumenti legislativi di sostegno e divengano i lavori socialmente utili uno strumento utile anche utile anche ai giovani disoccupati in qualche modo e non è possibile
Tentare di evitare quello che nel sud in particolare io non non non so nelle esperienze degli altri territori sta capitando che le stesse amministrazioni pubbliche sui progetti socialmente utili
Anche loro stretti in qualche modo da esigenze di risparmio pensano di sostituire la mano d'opera già precaria che esiste e che quella degli appalti di tutti gli appalti dell'amministrazione pubblica
Sostituire questa mano d'opera già così precaria con lavoratori
Recuperati emessi nei progetti socialmente utili facendo un'operazione di sostituzione di lavoratori precari con altri ancora più precarie ritengo anche qui che sia opportuno
Che
In qualche modo anche con strumenti legislativi precisi si dica che i lavori socialmente utili sono necessari
E possibile utilizzarli non soltanto collaboratori decuplicati dagli amministrati dagli Ambra ammortizzatori sociali che ci sono ma che sia aperto anche ai giovani questo strumento e però sia sui progetta il e che sia in aggiunta a quello Lecce il rischio è dicevo questo di prima
Per quanto riguarda
Le ultime due questioni finisco perché non voglio rubare tempo agli altri interventi
Credo che nel Sud ci sia bisogno di rovesciare in qualche modo la logica che ha visto il finanziamento e la Cassa per il Mezzogiorno
Buttare fiumi di denaro
In in in incentivando diciamo tra l'opinione pubblica non solo del Nord ma anche del Sud di uno spreco esagerato delle risorse di questo Paese
Io credo che questo concetto debba essere in qualche modo ai meridionali l'hanno già modifiche ed modificato non c'è possibilità di creare nuovo lavoro lasciando solo al mercato anche se c'è l'interesse di investitori privati
è indispensabile che l'economia pubblica in qualche modo accompagni questo sviluppo è che ci si dia una programmazione nella quale è possibile
Dare una speranza
Ai milioni di giovani e meno giovani
Che hanno perso il posto di lavoro ci sia una speranza concreta di trovare un posto di lavoro anche se non più come prima di otto ore di tutti i giorni di fino al sabato di lavoro fino al sabato e per quanto riguarda anche qui
La riduzione dell'orario
Essa è la questione salariale inutile ribadirlo credo che sia presente nella testa di tutti noi
Nel Mezzogiorno la questione salariale CEE
Anche nel Mezzogiorno perché molto spesso le famiglie sono monoreddito
E la questione salariale si pone anche per il Mezzogiorno sapendo e tutto il parlare che si è fatto strada Antonella Rizza e altri sulla flessibilità del salario nel Mezzogiorno che potrebbe essere una strada per creare nuova occupazione
Non è possibile
Io le sale Lario nel Mezzogiorno è di gran lunga inferiore tranne perché per pochissime eccezioni è di gran lunga inferiore a quello medio nazionale i dati ci sono basta leggerli
Credo che sia questa questione della riduzione dell'orario accanto però ad una riduzione degli straordinari questo deve essere chiaro
La possibilità di modificare i tratti il lavoro di quelli che già ce l'hanno zero tentando tempo ho finito tentando di fare un operazione solidale anche di modifica
Del lavoro di chi già c'è la pubblica amministrazione
Altri finisco dicendo questo mi auguro naturalmente che la nostra la del partito il PDS e l'Ulivo vincano queste elezioni mi pare opportuno che a ognuno di noi si è augurato buon lavoro
Raccomanderei
In questa zona dalla platea più più silenzio come il compagno basso parlerò nel pomeriggio adesso la parola alla compagnia onorevole Fiorella Ghilardotti parlamentare europea dopo di lei parlerà Giorgio Nicola
Grazie
In tutte le economie avanzate
Nuove tecnologie pratiche manageriale mettono fuori gioco la forza lavoro creando un esercito di riserva di lavoratori occasionali allargando la frattura fra ricchi e poveri e generando livelli pericolosamente levati di tensione
Nei Paesi dell'OCSE trentacinque milioni di persone sono attualmente disoccupate e altre quindici milioni hanno smesso di crearmi cercare una nuova opportunità
O in parte si sono arrese al part-time ignora qua ci dentale ogni lavoratore su nove attualmente disoccupato e il fenomeno riguarda tutte le nazioni europee in Francia i disoccupati sono l'undici virgola cinque per cento in Gran Bretagna il dieci virgola quattro in Irlanda superano il diciassette virgola cinque
Mentre in quasi tutti gli altri Paesi Belgio Italia e Spagna Danimarca il tasso di disoccupazione oscilla intorno all'undici per cento
Percentualmente ha un'incidenza minore in Germania anche se ormai ha superato anche in questo Paese la soglia dei quattro milioni dei disoccupati e gli esperti che avevano previsto che il numero totale dei disoccupati avrebbe raggiunto i diciannove milioni nel novantacinque in Europa sostengono che il fenomeno continuerà a crescere per tutti gli anni Novanta
Ancora più allarmante è il fatto che più del quarantacinque per cento dei disoccupati europei sono senza lavoro da più di un anno
E per avere un termine di paragone negli Stati Uniti solo il sei virgola tre per cento i disoccupati non ha lavoro per più di dodici mesi
E questi dati ci segnalano che siamo in presenza di non di una delle tante crisi ma della progressiva scomparsa di un sistema che è quello della società industriale salariale fondata su un contratto sociale nazionale il sistema di welfare
Che ha garantito relativo equilibrio fra redistribuzione della ricchezza occupazione crescita della produttività rapporto Stato mercato democrazia rappresentativa coesione e integrazione sociale
Se questa è la diagnosi possiamo dire che mentre un sistema scompare
La creazione di un sistema nuovo e socialmente economicamente e culturalmente difficile e costosa
Perché nelle situazioni di crisi i meccanismi del dialogo e della trattativa fattori sociali funzionano sempre peggio mentre invece sono fondamentali per creare un sistema nuovo che abbia queste caratteristiche
Esistono poi molte incertezze anche fra gli e Sperti sugli elementi chiave in gioco sulle loro relazioni e combinazioni ottimali
Sia che si tratti dei rapporti fra costo del lavoro e occupazione fra riduzione del tempo di lavoro e creazione di posti fra efficienza economica solidarietà e giustizia sociale
Alcune cose però le possiamo sostenere con ragionevole certezza la prima riguarda il fatto che secondo un rapporto OCSE non è assolutamente corretto che bassi livelli di considerazione del lavoro
Cioè bassi salari debole protezione sociale ampia precarizzazione dei contratti di lavoro contribuiscano a maggiore risultati economici globali e alla creazione di posti di lavoro
I dati alla con dati alla mano si può tranquillamente sostenere che è vero esattamente il contrario
I Paesi che registrano i tassi più alti di crescita della produttività del lavoro sono quelli caratterizzati da una maggiore coesione e giustizia sociale
Cioè si può legittimamente sostenere che solidarietà e giustizia sociale vanno perseguite non solo per sensibilità politica della sinistra ma anche perché sono alla base del progresso economico e della creazione di ricchezza
In Europa si è molto discusso si discute ancora del modo ottimale per uscire dalla crisi di sistema e sono emerse sostanzialmente tre soluzioni che riassumo brevemente
La prima affidare tutti gli aggiustamenti necessari al mercato ipotesi sostenuta apertamente dal programma del della destra anche in Italia
Seconda stabilire obiettivi di piena occupazione con la riduzione generale o con la riduzione generalizzata il tempo di lavoro con un rilancio di uno sviluppo sostenibile fondato sulle nuove tecnologie
Terzo stabilire un reddito di cittadinanza separando almeno il Papa a me almeno in parte il rapporto fra accesso al reddito e lavoro pagato
Tra le tante ipotesi un libro bianco di dell'orchestrato richiamato anche ieri e che ridiventato punto di riferimento nel dibattito
Privilegia come noto quello di una prospettiva di Piero occupazione legata prospettive di sviluppo fondato sulla rivoluzione tecnologica caratterizzata in particolare dalla cosiddetta società dell'informazione
La riflessione che questa scelta deve comportare a tutti i livelli e relativa al fatto che l'impresa dei paesi che controllano le rivoluzioni tecnologiche saranno più competitivi
In grado di controllare la mondializzazione dell'economia e quindi di trarre i maggiori vantaggi in termini di crescita e di creazione di occupazione
Ora però tutto questo non avviene se non si decide di dirottare forti investimenti sia pubblici che privati sulle innovazioni tecnologiche campo nel quale sembra essere abbastanza indietro anche la fortissima Germania
Gli investimenti pubblici e privati dovranno puntare molto sulle economie locali
E su una politica urbana dell'occupazione significa investire molto nell'eliminazione del degrado delle periferie delle grandi città utilizzando questo occasione per rinnovare tecnologicamente la qualità della nostra comunicazione urbana
è un po'è un programma cui noi dobbiamo mettere mano puntando anche ad un suo cofinanziamento da parte dell'Unione Europea
Un altro settore innovativo sul quale concentrare le risorse quello delle politiche ambientali tema centrale nelle riflessioni del libro bianco di Delors
Tale settore viene citato perché capaci di produrre un modello di sviluppo e Coco ecocompatibile di intrecciare i grandi emergenze ambientali e crisi occupazionale
Si tratta di una risposta alle mie e ne quater inadeguatezza dell'attuale modello caratterizzato da un sotto utilizzo della risorsa lavoro e dallo sfruttamento eccessivo della risorsa ambientale con il risultato di un deterioramento della qualità della vita
Dell'altro spetta sia la necessità di una politica micro economica volta scoraggiare un uso inefficiente delle risorse
Anche da parte dell'Unione Europea sia strumenti di politica macroeconomica in particolare detrazioni di imposta per attività economicamente sostenibili sia azioni a livello settoriale il piano della punta a valorizzare le pratiche ambientale per uscire dalla recessione economica e rimettere appunto una manovra di defiscalizzazione degli oneri sociali per le imprese la cui portata non è solo in termini di ricadute occupazionali
Ma soprattutto in termini di ridefinizione del futuro modello economico
I tre settori cui ho fatto riferimento cioè Società dell'Informazione risanamento delle periferie politica ambientale sono quelle più significative sulle quali concentrare le risorse per una trasformazione
Qualitativa e quantitativa di offerta di nuova occupazione qualificata
A questo vanno aggiunti anche scelte di flessibilità organizzativa meccanismi di formazione continua che debbono essere però ripensati in modo in modo molto innovativo
La materia non può che essere unificate gestita unicamente unitamente io penso al nord al governo del mercato del lavoro in modo efficace a livello regionale e locale
E sulla formazione in particolare voglio solo dare un dato e proprio il punto
Forse più debole che noi in Italia abbiamo se consideriamo ad esempio che in Germania l'ottantacinque per cento dei diciottenni e diplomato e in Italia
Circa il cinquanta per cento e lo lo ricordavano ieri gli interventi ma anche ieri sera nella tavolo tondo è stato è stato richiamato
E
E bianco sulla formazione contino quest'anno è l'anno europeo della formazione continua recentemente pubblicato dalla Commissione europea dalla commissaria Cresson
Dice che questo è la scommessa che noi abbiamo di fronte la politica delle risorse umane parte da una politica di formazione continua
E Cresson sostiene che se i giovani di oggi non sapranno almeno per esempio tre lingue parlare correttamente tre lingue straniere saranno necessariamente o tendenzialmente tagliati fuori dal mercato del lavoro futuro quindi davvero
In Italia è una scommessa straordinaria un ultimo gruppo di considerazioni e termina voglio dedicarlo al problema del lavoro femminile qualche arrivo è scaduto allora concludo dicendo
Cito il lavoro femminile per dire che è un altro dei temi nei problemi lavoro femminile lavoro giovanile e concludo facendo due considerazioni
Credo che sia veramente giunto il momento non è più rinviabile di non solo dichiararlo ma renderlo operativo nelle scelte concrete concrete che parlare di politica del lavoro significa non significa parlare di politiche settoriali
Ma significa che in tutte le politiche che vengono definite dai singoli Stati e a livello europeo
L'approccio con cui si affrontano queste politiche deve avere al centro l'obiettivo dell'occupazione da un lato è l'obiettivo della della applicazione del principio delle pari opportunità
Queste a quanto finalmente si dice anche in tutti i documenti dell'Unione europea che ha dichiarato Santer in aula la settimana scorsa
Ed è il punto centrale è la scommessa vera che sarà al centro della conferenza intergovernativa che si aprirà al fine di marzo a Torino così come io credo sarà al centro
E ed è come dire
La scommessa che sulla quale noi puntiamo alle elezioni per il ventuno aprile la la posta in gioco è proprio questa la posta in gioco è il mantenimento anzi il miglioramento del modello sociale europeo e queste cioè ciò che c'è in gioco io credo che queste questi riferimenti questi obiettivi la posta in gioco è veramente alte qui che dobbiamo fare di tutto perché il ventuno aprile rappresenti finalmente una svolta nel nostro Paese la capacità di misurarci nel governo
Per applicare queste cose che sono state dette ieri che sono state dette e che sono come dire il senso della nostra impegno della nostra militanza grazie
Ho chiesto la parola il compagno Giorgio Nicola che tecnico dell'Olivetti di Ivrea dopo parla la Francesca Santoro
Devo confessare il mio imbarazzo di Olivetti hanno iscritto al PDS delegato della Olivetti
In questa sede come in altre quando si tratta di discutere soprattutto dall'azienda in cui lavoro
C'è un'azienda che un'azienda partito un'azienda capitanata da un signore che dispone giornali chi fa opinione che influente
Pepe per per il quale occorre fare molta molta attenzione
Dico questo perché nella storia delle iniziative del nostro partito di questo e di quello che aveva un altro nome prima io non mi ricordo una iniziativa che sia iniziata con una relazione non sia finita con una conclusione che riprendeva solo in parte le cose che si diceva all'inizio
Molte volte ho assistito a un grande imbarazzo trattare i problemi dell'Olivetti perché non si è mai riusciti fino in fondo in casa nostra a fare una netta separazione
Pregiudizio positivo o negativo sul capitano d'industria e un giudizio che invece si poteva dare in modo ci sono dalle questioni della proprietà sull'industria stessa
Bene
Io
Mi ricordo che le stesse difficoltà l'abbiamo avuta anche all'interno del movimento sindacale in parte l'abbiamo risolta e penso che sia giunto il momento di risolvere anche all'interno del nostro partito
Mi ricordo un imbarazzo altissimo Cofferati
Nel novembre del novantatré quasi sospinto a prendere certe posizioni sull'Olivetti in una iniziativa regionale della FIOM in cui gli si chiedeva
Di dire dillo tu che occorre capitalizzare questa azienda Cofferati fece un bellissimo intervento non ebbe il coraggio di porre una questione che era sul tappeto che forse ci sarebbe potuta dire rifacendo anche
Buona propaganda sulla capacità di analisi che i compagni avevano lì
Ma mi ricordo tanti tanti interventi di cui dicevo prima si diceva nella relazione
Tutta una serie di cose sull'azienda e poi chi doveva concludere invece aveva molto imbarazzo perché perché non siamo mai riusciti a definire i pregi dell'ingegner De Benedetti
A scindere le stelle questa questione dal questione dell'azienda e non siamo mai riusciti anche sovente ci siamo censurati a dire all'ingegnere tutto quello che e invece lì andava detto perché una serie di errori li ha fatti e sono anche grossi qual è oggi la situazione del dell'azienda
è una situazione che reclama da parte nostra delle prese di posizione l'ultima iniziativa ripartito ai premi ha visto partecipare anche il nostro segretario è stato abilissimo ha trattato di tutto
Però anche se quella anche se quell'intervento di fronte a una platea nazionale e ottimo di sicuro quell'intervento non ha centrato il punto non ha detto le cose che si aspettavano quadri operai dirigenti impiegati in quel consesso lì
Perché non si pronunciate poi ci torno dopo su due questioni perché aveva di fronte un piano dell'azienda è un piano sindacale
E non era obbligato naturalmente a sposare l'uno dell'altro ma delle due l'una o c'era un terzo piano oppure qualche presa di posizione sui due piani doveva prenderla se l'avesse presa avrebbe fatto chiarezza
In una situazione in cui per fare un esempio sindacale noi siamo messi così
Il sì la CGIL e la FIOM prende il settantadue settantatré per cento tre tra gli impiegati e l'ottanta ottantuno per cento tra i quadri la maggioranza dei dirigenti ci appoggia ci aiuta Cia aiutato molto a costruire un piano e sovente ci capita che anche quelli che stanno dall'altra parte al tavolo della trattativa quando pensano di essere stati troppo bravi a convincersi che ha ragione l'ingegnere si pigliano nel corridoio si ricordi ma non credo che sia riguarda siamo tutti riteniamo tutti famiglia abbiamo tutti bisogno di di fare il nostro mestiere però guarda che la situazione l'azienda veramente grave in due parole buone oggi la situazione dell'azienda
La situazione di un'azienda che vive in un mercato in crescita in un Moscato turbolento che ha avuto sovente come sempre una grande capacità di visione e di comprensione dei fenomeni dell'informatica che ha avuto una scarsissima capacità di implementazione
E che per la disattenzione del suo proprietario si trova ahimè in acque tempestosi insieme
Ricordo a tutti che alla vigilia delle elezioni in cui visse il signor Berlusconi l'ingegnere dichiarò mai più finanza sempre e solo con l'industria si fece dare dai mercati finanziari mille miliardi investì perse circa duecento miliardi
E naturalmente incomincio di lì Unasca
Un'accelerazione della spirale che negli ultimi quattro anni ha portato l'azienda per due mila duecentocinquantatré miliardi a cercare di risolvere la situazione coi tagli occupazionali per trovarsi nel mille novecento e novantacinque dopo aver perso ripeto che mi ero centocinquantatré miliardi con una perdita secca di mille cinquecento miliardi
E oggi qual è la città si persone che ci troviamo davanti ma è semplicissima si ripropone c'è un piano aziendale che ripropone la stessa cura ripropone di tagliare personale di risparmiare e che accelera rompendo un patto che aveva stabilito anche col sindacato
Che cosa la transizione verso le telecomunicazioni che cos'era questo patto stabilito di alto profilo nel mille novecentonovantaquattro con il sindacato
Era un patto che prendeva atto condivideva all'evoluzione del mercato cioè l'informatica a un'evoluzione si cresce i personal computer o mentre il trenta per cento
Questa è la crescita a livello europeo ma quello che cresce di più è un mercato che la confluenza tra informatica e telecomunicazioni ci si deve buttare
Il patto che si fece nel mille novecentonovantaquattro con l'azienda di alto profilo definiva le tendenze del mercato definiva cosa si poteva fare in Olivetti i faceva pagare dei prezzi e ai lavoratori condivisi e doveva rilanciare l'azienda anche verso le telecomunicazioni vanno all'intesa solo come servizi di telecomunicazioni
Quello che sta succedendo
è molto chiaro
L'Olivetti accelera rompe tocca quel patto accelera la sua transizione verso le telecomunicazioni le telecomunicazioni le vede come il solo e mero servizio di telecomunicazioni non come competenza
Di costruire un'offerta gli aggeggi hardware e software che sono appunto quel mercato che vi dicevo che confluisce tra le due tecnologie per all'informatica appunto delle e delle comunicazioni
Quella sì cercato ricostruire né un piano sindacale con l'aiuto di quelli che sanno con l'aiuto di quelli che qualche volta lavorano anche per l'Olivetti e sono molti
Analisti che ci vedono con molta simpatia con l'aiuto di una buona parte dei quadri ne abbiamo l'ottanta per cento scritto proprio questo lo ripeto è un fatto importante poi anche di moltissimi dirigenti
Di a questo piano sindacale si è opposto un piano aziendale noi siamo andati in sede governativa e quello che abbiamo misurato
E vado rapidamente alle conclusioni e l'assenza la latitanza da parte del governo quel successo in questi mesi è successo che la situazione dell'azienda è tale per cui pare che il problema occupazionale sia quasi risolto perché la gente cosa fa se ne va
Io mi chiedo se non siamo colpevoli anche un po'noi
Se potevamo impedire che ci fosse una latitanza per un politico un periodo così lungo da parte del governo e se sapendo che adesso profezia momento delicatissimo perché è importante i giornali faccio una certa campagna e scontando che nel nostro partito non potrà addentrarsi troppo in questa questione
Io mi chiedo se però non ci poniamo
Studiando il caso Olivetti come un po'un caso emblematico questa questione e se non ne traiamo anche delle conclusioni
Oggi cosa dice Olivetti cosa dice l'ingegnere dice che la liberalizzazione nelle telecomunicazioni fa bene e chi dice di no
Quella ci dice l'ingegnere
Ci dice che
Quello che tratta l'informatica un ferrovecchio va abbandonata non è vero ci sono cresce del mercato che supera il trenta per cento ma noi non dobbiamo assolutamente confondere un giusto ragionamento sulle rive liberalizzazioni e i suoi contributi alla concorrenza Litta complessiva del Paese che ne possono derivare con una situazione Olivetti con la situazione dell'informatica oggi quel che succede e che per
Liberalizzare ma gestendo solo un servizio noi introducendo tecnologia nuova nelle telecomunicazioni oggi
L'informatica nazionale va a ramengo questo il problema
E allora dobbiamo fare un tarlo per quello che altrimenti dobbiamo dire che non è così perché è anche possibile chi lavora in Olivetti si è talmente condizionato sia un passo per cui vede delle cose che non esistono
Se così è occorre che si intervenga occorre che si intervenga in fretta perché ancora un paio di metri e l'Olivetti sarà arrivata a un punto di non ritorno
E poiché chi lavora in Olivetti ha capito che da solo non ce la fa e cercato alleanze
Insieme si è messo insieme un piano per tutta l'informatica si è capito che bisognava sollecita il governo non partendo da una tenda sola ma partendo da altri enormi grossi problemi che attengono al fatto che c'è un accordo tra IBM e STET che tutti i compagni conoscono e questo accordo una sua particolare applicazione e la situazione l'Olivetti si possono regalare sì sì la liberalizzazione delle telecomunicazioni con gli italiani che non contano più un cavolo e la sparizione delle industria informatica nazionale
E entrando dentro questi problemi e concludo davvero io credo che noi dobbiamo anche in questa campagna elettorale assumere le questioni del lavoro
Cosa possiamo fare rispondere
Che Berlusconi è un demagogo e con una richiesta generalizzata di riduzione d'orario oppure dobbiamo invece fare un altro tipo di campagna e spiegare che se nel nostro Paese non si tengono in piedi pezzi che conta nel Paese crolla
E fare fino in fondo questa va questa questo
Industriali iniziativa dello stato di aziende che stanno in piedi oppure dottor Minna esattamente l'opposto del risultato cui tende perché oggi c'è prima una serie iniziative oppure se si riduce soltanto l'orario voi sapete che il risultato è che l'orario continua nella pratica ad aumentare io credo che questo dobbiamo fare se il PDS c'è
Su queste questioni sulle questioni del lavoro e la politica deve dare un colpo se vuole dando deve darlo forte se volevano forte deve scegliere un legno nodoso sappiamo tutti che l'Ulivo è un legno particolarmente duro che in certe condizioni ha persino un per un vero specifico superiore a uno e quindi apprestiamoci a dare questo colpo
Ha la parola Francesca Santoro che della segreteria confederale della CGIL dopo di me parlerò Superchi
Cari compagni cari compagni
Anche io come ha fatto ieri Angius nella sua introduzione come molti altri compagni voglio partire soffermarmi dalla dalla messa in discussione dal del rapporto lineare
Così come lo abbiamo conosciuto negli anni passati tra occupazione in sviluppo
E voglio sottolineare questo aspetto non solo per la sua obiettiva rilevanza
Ma anche perché credo che mentre per quanto riguarda le distorsioni
Del nostro sviluppo che non ha consentito di superare i profondi squilibri territoriali il divario Nord e Sud con i dati che conosciamo sull'occupazione in generale l'occupazione in particolare femminile e giovanile
Credo però che su questi nodi strutturali tutti italiani delle distorsioni del nostro sviluppo nei fatti se pur con opinioni diverse con analisi diverse e però ci sia un consolidato
In sostanza ci misuriamo con un terreno che abbiamo arato in cui c'è una consapevolezza una iniziativa della da parte diffusa da parte delle lavoratrici e dei lavoratori nel nostro paese e anche che noi rappresentiamo
Mentre invece io ritengo che sul fenomeno inedito
Che si manifesta ormai da anni in Italia ma anche in tutta l'Europa industrializzata
E che appunto e della crescita economica e produttiva non più legata che non crea più nuovi posti di lavoro meno ne crea o meglio ne crea meno di quanti di quanti mi se ne distruggano io credo che sia ancora insufficiente il livello di analisi ma soprattutto di consapevolezza
Sui motivi che sono alla base di questa rotta Due di questa rottura di questa vera e propria rottura tra sviluppo che occupazione spesso non va molto oltre una sorta di semplificata e parziale verità
Quella che le macchine sostituiscono le persone
Ritengo in sostanza che l'attendeva che la tendenza in atto in tutti i Paesi industrializzati che vede in graduale crescita la produzione di beni immateriali
Fino a superare la produzione di beni materiali sul complesso dell'attività produttiva
Ecco credo che su questo non ci sia la necessaria consapevolezza anche se sono molto confortata dagli interventi più ho sentito ieri e questa e questa mattina ma ovviamente questo non basta
Per costruire una consapevolezza di massa così come dobbiamo dire
Che questa centralità non è stata una centralità da noi praticata
In questi in questi anni questo a mio parere invece non è certamente l'unico non è certamente l'unico ma è certamente un terreno decisivo di una strategia per il lavoro
Ed è decisivo anche per aggredire i nodi della disoccupazione femminile che sono l'elemento più eclatante che connotano guidato della disoccupazione generale del Paese su cui con molta efficacia si sono confermate ieri Laura Pennacchi e Betty leone
Questo ritardo di analisi di consapevolezza ampia rischia di non faccia affrontare i nodi veri della disoccupazione perché siamo in realtà di fronte ad una tendenza irreversibile
Negli ultimi anni analizzando le trasformazioni economiche avvenute nei tre settori lavorativi
Tradizionali l'Agricole estrattivo il manifatturiero i servizi
è emersa e questo è un dato
E acclarato
L'avanzata progressiva dei servizi nei confronti degli altri due settori
Ma a mio parere c'è un dato più interessante e che rappresenta meglio i mutamenti che si sono prodotti analizzando l'oggetto dell'attività lavorativa del settore invece nell'analisi del settore
Si vede che nei tre settori si sta appunto verificando danni una costante diminuzione dell'attività caratterizzata dalla manico dalla manipolazione dei beni materiali
Mentre aumentano
Quelle caratterizzate dal trattamento dei beni immateriali
In queste ultime attività sono coinvolte lavoratrici e lavoratori distribuiti in modo trasversale nei tre settori tradizionali e si riferiscono a molte diverse e nuove professionalità
Tutte queste lavoratrici e questi lavoratori pur facendo parte ripeto dei tre settori tradizionali
Svolgo un'attività molto simili
Soprattutto se si considerano gli strumenti che normalmente utilizzano per aumentare la loro produttività
In genere si tratta di mezzi e servizi informatici e di telecomunicazioni
Ancora
Se dovessero permanere gli attuali ritardi
Come giustamente diceva la Ghilardotti
Rischieremmo di non cogliere in tempo le opportunità offerte da quella che il libro bianco di del lavoro più che mai valido ha definito una vera e propria rivoluzione in atto pari alla rivoluzione industriale che abbiamo conosciuto
Ed è una rivoluzione di sistema non di settore spinto dall'innovazione tecnologica che ha portato alla convergenza come sottolineava il compagno dell'Olivetti che mi ha preceduto fatte le comunicazioni informatica che televisione
Mi riferisco in sostanza alla Società dell'informazione
Opportunità che a ben vedere proprio perché parliamo di una rivoluzione non di settore ma di sistema
In quanto tende a modificare complessivamente tutto il funzionamento della società compresi il modo di lavorare e compreso il modo di produrre
Offre strumenti nuovi anche per ridurre il divario Nord Sud
L'organizzazione e la localizzazione dello spazio economico infatti è stata fin qui condizionata dai vincoli naturali del territorio ed è stata definita dalle infrastrutture tradizionali ferrovie strade vie fluviali eccetera
Invece il nuovo spazio economico realizzabile con le nuove tecnologie della comunicazione non è più condizionato dei vincoli posti dalle caratteristiche geografiche
In questo caso le distanze non sono più valutabili con la lunghezza del percorso da un punto ad un altro punto ma dalla natura delle reti di comunicazione
E voglio dire per inciso questa caratteristica evidenzia tra l'altro il profondo anacronismo
Nel considerare le nuove reti di comunicazione alla stregua delle tradizionali infrastrutture
Intendiamoci
Non sto sposando il determinismo tecnologico proprio di chi indica la prospettiva delle tecnologie della comunicazione in base alle sole potenzialità tecnologiche
Di chi prefigura in modo perentorio automatico scenari fantastici
Non dimentico che la comunicazione è innanzitutto un rapporto sociale
Non dimentico che l'uso dei mezzi tecnici non è neutrale
E non è che un processo così complesso non può a vere un andamento lineare
Ma ritengo che se si vogliono accogliere fino in fondo le potenzialità importanti offerte dalle nuove tecnologie dell'informazione
è necessario realizzare quanto prima un sistema aperto alla competizione di più soggetti superando le condizioni di mercato protetto dominato dal monopolio legale
Perciò sono necessarie scelte strategiche piani industriali è necessario e l'intervento del compagno dell'Olivetti sottolinea l'importanza di questo aspetto
Avviare una fase di crescita per i tre settori coinvolti attualmente in una situazione matura mi riferisco all'informatica alle telecomunicazioni e all'audiovisivo
Piani industriali quindi definiti all'interno di un adeguato quadro normativo e istituzionale del settore della comunicazione nel contesto comunitario
Le recenti dichiarazioni del presidente dell'IRI sulle privatizzazioni
Sono a dir poco sorprendenti
Considerare le privatizzazioni come è stato già detto
E mi riferisco in particolare qui a quella della stecca solo come un mezzo per superare il deficit dell'IRI
Ventidue denota uno sconcertante disinteresse su una rilevanza che il settore delle comunicazioni assunto in Europa e nel mondo
Rilevanza che impone a tutti i livelli di responsabilità tanto più all'IRI di collocare la privatizzazione della STET
Nel contesto di una strategia economica e industriale adeguata ai nuovi scenari
Non si tratta di sollevare dubbi sull'esigenza di pervenire in tempi brevi alla privatizzazione della STET
Ma sul come lo si intende fare
Ferme restando le attuali normative e gli attuali assetti istituzionali il risultato sarebbe il mantenimento di una situazione di monopolio in un mercato protetto con la non esaltante novità che il monopolio passerebbe dalle mani pubbliche a quelle private
Si renderebbe così più arduo il già difficile compito
Delle commissioni parlamentari impegnate nella definizione di un progetto di legge
Sulla liberalizzazione dei servizi delle infrastrutture di rete oltre che sulla istituzione dell'Authority per l'intero settore della comunicazione Francesco scusa del tempo bene sono in assenza di atti che diano certezze sulla regolamentazione del settore delle comunicazioni
Chiaramente orientata all'apertura del mercato alla competizione fra più soggetti condizione tra l'altro per riaprire occasioni di o di sviluppo e di occupazione
Aumento e rende l'attuale stato di confusione incertezza allontanando i potenziali investitori della stessa privatizzazione
Con buona pace dei monopolisti di oggi e di domani sostenuti dalla destra statale populista
Che si è rappresentata al Paese come liberista e come portatrice di efficienza
Voglio solo accennare
Che quanto sta avvenendo nel servizio pubblico radiotelevisivo non è che l'altra faccia di questa stessa di questa stessa medaglia per concludere
Per concludere
Ritengo che questo ammodernamento democratico del sistema della comunicazione
è decisivo è decisivo per consentire la competizione sui mercati globali e anche per costruire occasioni che l'opportunità di nuovo lavoro
Certamente certamente deve essere sostenuto da un da una deve essere parte rilevante di un disegno alto di riforma dell'economia dell'istruzione
Deve essere parte rilevante di un programma di governo e sottolineo con piacere quanto sentito ieri negli interventi di Veltroni Veltroni e di pro
Questa strada è necessità però inattesa di coscienza diffusa della centralità e le questioni di cubista ragionare si tratta di un cammino certamente Complesso Dino Meneghin io no che richiede un coraggioso e attento con Eno dei processi
Molto delicato anche per le organizzazioni sindacali perché si tratta di governare una delicatissima fase di transizione
Ma su questa strada c'è la possibilità di rompere
Quel rapporto negativo tra sviluppo e occupazione
Sui tradizionali terreni filoni di intervento non si può interrompere
Quella rapporto negativa
Allora la parola l'onorevole Alvaro Superchi deputato dell'Alfa di Arese dopo di lui parlerà Gianfranco ricco
Beh compagni
Io cercherò di essere breve anche nel mio intervento anche perché sono correrà il rischio dei ripetere
Altri interventi che mi hanno preceduto quindi da me condivisibili e condivisi in gran parte quasi tutti gli interventi che ci sono stati sul ragionamento del dibattito che ci ha visto in questi giorni io dico benvenuto a questa Assemblea
Benvenuto perché ne sentivo come credo ognuno di noi sentiva l'esigenza di una discussione in tal in tal merito per quanto riguarda il nostro partito chiedere a credere io credo deve essere quel contributo che è stato sottolineato anche da diversi interventi o un contributo da mettere dentro poi nel programma dell'Ulivo e quindi la nostra campagna elettorale che ti amo affrontando perché se vogliamo dare coerenza le cose che abbiamo detto anche alla nascita del PDS io credo è nato con la la simbologia ecco come primo punto la questione del mondo del lavoro io dico ben venga Prodi perché ne sentivo l'esigenza anche voglio dire in questi due anni
Che di esperienza mia parlamentare ne sentivo l'esigenza più
Più forte ogni giorno che passava perché eravamo in difficoltà perché c'era tutta una serie di di ragioni che ci mancavano anche noi io credo delle proposte che andavano nella direzione che ho accolto negli interventi e nella relazione dal compagno D'Avino Angius che guarda in avanti e proponendo come poi pare uscire noto il Paese dalla questione
Crisi occupazionale la questione lavoro nel suo insieme
La cosa che mia è noto qua a ripetere tutta una serie di chetoni che erano dentro alla relazione ma anche negli interventi coniugare poi anche alla questione economica
E lavoro io credo che sia fondamentale anzi io dico che deve diventare strumento anche di battaglia di battaglia culturale in mezzo
Al mondo al mondo del lavoro perché perché dico questo perché anche dal mondo dove io provengo che era quello tradizionalmente la classe operaia
Difficilmente si riesce a far passare questo tipo di ragionamento coniuga mento tra economica e lavoro si è parlato di un'economia che riguardare non solo l'Italia
Ma all'aspetto europeo oltre a quello europeo se riusciamo a far passare che tutti i propri
Ragionamento in mezzo alle classi lavoratrici nel suo genere io credo che facciamo vogliamo comparso per guardare con grande attenzione al nostro al nostro futuro
L'altra cosa che volevo dire quindi l'altra analitiche ho colto nel dibattito e che si coglie il cambiamento che c'è nel nostro Paese per quanto riguarda la questione lavoro quindi ben vengano le proposte che ci sono ci sono stati
L'altra esigenza che sento in questo momento mi sentivo ma credo non solo io anche altri parlamentari e abbiamo lavorato sulla rete del mondo del lavoro era proprio la l'esigenza di poter essere in grado da domani in avanti in campagna elettorale e poi
Poter rilanciare questo problema con delle proposte che ho colto fino in fondo dentro nel dibattito nel dibattito di questi di questi due giorni la cosa che mi è
Cavaliere che virtuosi ragioni sull'Abetone dalla quantità del lavoro ma della qualità in particolare abbiamo ragionato troppo in questi ultimi anni di quantità per far fronte diciamo alla concorrenza che arrivava dai paesi ai Paesi al di fuori la nota l'azione la concorrenza che si diceva se no ci batte in Corte e quindi si crea disoccupazione io credo che le ha conseguenze sia sotto gli occhi di tutti Noemi ha parlato da anni e se ne parla da anni sulla questione del della della riduzione dell'orario di lavoro ma non riuscivamo accogliere più che dire o come slogan bisogna ridurre l'orario di lavoro creiamo più occupazione
Questo era uno slogan che poteva andare bene ma non pagava in termini in termini quindi qualità e quantità del lavoro io credo che si devono coniugare quantità quando parlo di quantità non significa sfruttare più chi è già sfruttato usare un termine forte credo che la quantità sia dovuto a utilizzare ben all'utilizzo degli impianti nel suo insieme allo sfruttamento del dall'impianto da quello tradizionale a quello più moderno che abbiamo che ci sono oggi
Nel mercato del lavoro perché
La riduzione dell'orario di lavoro così detto perché quelli abbassiamo io sento ancora troppo in parte della sinistra questo tipo di ragionamento noi dobbiamo invece portava avanti portano avanti con le proposte che ho letto
Ho sentito anche ieri nell'interventi anche da parte del di diciamo di Romano Prodi quando faceva l'esempio l'esempio dalla dalla Germania
Riduzione dell'orario di lavoro ben venga organizzato in modo diverso da come qualcuno lo intende quale sfruttamento degli impianti è frontale molto qua ripeto a me pare che nei vari interventi compreso la relazione il paragone che faceva a Prato Prodi ieri nel suo intervento qua io credo sì posso suddividere riduzione dell'orario di lavoro significa anche non voler ridurre il salario perché io ho sentito anche nei dibattiti sindacali
A questo tipo di ragionamento da parte di alcune componenti sindacali bisogno se si fa come si è fatto uso sempre il termine Germania in alcuni settori
Di quelli significa riduzione anche del del salario per poter fare competizione io la butto lì con loro io credo che chi è dipendente chi lavora nelle fabbriche chi lavora anche negli uffici il suo salario sia già talmente ha ridotto che non ci sia più possibilità io dico che non si può scendere sotto la soglia già a rischio che ci siamo a oggi io
Voglio anche sottolineare
Un aspetto che
Anche Milano la Lombardia la la cosiddetta regione ricco abbia delle difficoltà e siamo alla ricerca è scritto in un documento in cui noi abbiamo fatto come Milano
Di proporre un paio di proposte che vada nella direzione credo della ricerca dal nuovo e a Milano e in Lombardia avanzato e che però noi facciamo fatica a penetrare immediato questo tipo nuovo modo di lavoro perché le grandi fabbriche sono chiuse chi non è chiuso e in via di chiusura molto farfalla lento ma ce ne sono tante
E fabbriche fa perché tradizionalmente storiche ricevano il nome la difficoltà che incontriamo a ai a contattare diciamo a questi soggetti che sono entrati nel mondo del lavoro ma che sono fuori dal controllo sia quello sindacale che quello che quello politico la difficoltà che incontriamo credo che nelle analisi sia fatte qui sia fatta anche nel documento milanese vada nella direzione di un dobbiamo farlo diventare diciamo cultura nostro e cultura non di propaganda ma di impegno politico nel vero senso dalla parola cito soltanto alcune questioni
Riguardano i giovani che sono entrati nelle nostre aree nel mondo del lavoro mancano i suoi gol non riusciamo a farli diventare i soggetti vicini a voi
Non a caso anche nelle ultime elezioni politiche quelle del novantaquattro i voti migliori sono dati o alla lega o sono andati a Forza Italia nelle nostre nelle note ragioni per scarsità di incisività nostra propositivo a non si sono illusi che l'idealismo è il fai da te che Berlusconi diceva in quella campagna elettorali e anche la parte non solo di Berlusconi ma anche dall'allora alleato di Forza Italia che era che eravamo per a Bossi
Ha pagato ha pagato in termini eludendo le allora sì che io credo che si siano disillusi parecchi di questi soggetti
Noi Dorian trovarla formula non propagandistico ma concreta per andargli incontro e a recuperare un consenso questi giovani dicevo che sono inserite nel mercato del lavoro stanno ricercando
Qualcosa che si possano si possono avvicinare si possono di sentirci anche loro lavoratori protetti io ne conosco diversi di critica lavorano in condizioni inumane lavorano sotto la minaccia è al ricatto ce lo fai così guarda che vai a casa
Ci sono i lavori discontinui che ti precari che lavorano tre mesi sei mesi otto mesi e poi sono lì messi all'abbandono e difficilmente noi riusciamo ad agganciarli con proposte anche non solo in idee nostre come si dice
Politiche ma anche legislative sotto che dal terzo
Altro concludendolo perché non voglio farla lunga altrimenti
Altrimenti tolgo anche spazio a magari ad altre altri compagni che hanno il diritto di poter
Una delle difficoltà che dicevo e che ho trovato in questi due anni di parlamentare e che abbiamo dovuto rincorrere
Provvedimenti in continuazione tampone in uso questo termine che sono i famosi ammortizzatori sociali questi non voglio dire che bisogna eliminare i vanno mantenuti credo che dobbiamo fare
Il più possibile per utilizzarli il meno possibile e qui mi rivolgo in particolare alle espulsioni dalle grandi aree industriali dalle grandi fabbriche di lavoratori cinquantenni che non trovano più
Collocazione nel mondo del lavoro
Trovano soltanto con gli ammortizzatori sociali che che li ha l'accompagnamento alla pensione con il prepensionamento la e tutti gli strumenti che ci sono dentro la domando
Che mi pongono ecco io vorrei lavorare ma come faccio lavorare se non ne trovo più ripete non la troviamo solo al Meridione la troviamo al Settentrione
Sono dalle mine vaganti anche questi lavoratori piano con la vogliano grandi esperienza e non riescono più a lavorare questi producono anche un effetto doppiamente doppiamente pericoloso uno che sono espulsi e hanno l'esperienza da poter da poter utilizzare in un modo che lavora che magari non era più sua fabbrica ma in altri in altri siti in altri settori o in altre induttori via di seguito l'altro assetto è quello che parecchi di questi qua fanno un lavoro comune
Un lavoro fuori da ogni regola se il famoso di lavoro nero perché non si sentono non perché hanno anche un'esigenza se vogliamo economi ma questa credo che sia una ragione secondaria ma anche quello di non fare il così detto
Vagabondo casalingo a girare per tra un bar
O divertimento ma cinquanta gente che ha voglia di lavorare che non riesce più quindi ho citato e ribadito l'esigenza di un uomo dopo di lavorare che va ricercato nei soggetti deve l'altra cosa che vado anche in Svizzera a sua volta la creazione pensavo senza nemmeno aver via sarà economia deve comunque vado brevemente concludendo la cosa che condivido e deve diventare cultura compagni
La questione di di coniugare deve diventare cultura io dico non solo e trasmetterla nei giovani ma non solo negli home cultura italiana di collegare la scuola al mondo al mondo del lavoro detto questo io parlavo di lavori nuovi non va dimenticato anche questo compagni la classe operaia però ragioniamo molto in termini di ricerca e quindi condivido non dimentichiamo la grande affetto dalla classe operaia che è ancora lì che guardano il con difficoltà io lo dico con grande sincerità con difficoltà ma continuo guardarci
Quindi lavoriamo e non dimentichiamo anche che età classe che la classe che ci ha permesso nel nostro Paese ieri lo stop immediato molto bene il compagno Rizzo lo voglio sottolineare che io ci ha permesso comunque di fare la riforma della pensione con sacrifici enormi da parte in in particolare al al Settentrione io questo lo voglio dire la la riforma delle pensioni io l'ho condiviso e lo so tenuta fino in fondo scontrando mi diciamo anche con settori
Molto ampi per quanto riguarda termino veramente in un minuto c'avevo concede una carenza che io ho trovato i visi questo dibattito cari compagni sulla questione dalla sicurezza posti di lavoro
Le difficoltà che noi abbiamo incontrato anche in commissione lavoro
Per poter far passare la seicentoventisei punto questo numero perché credo sia conosce siate a conoscenza di tutti che la famosa legge sulla vita della sicurezza nei posti di lavoro e non solo allora sei anche qua coniughiamo a coniughiamo economia e lavoro batterebbe venuto qua fa le cifre dei morti dei feriti
Quanto costa al nostro Stato non fare una legge che vada nella direzione non solo dalla salvaguardia che è la al primo punto ieri Veltroni ha aperto il suo intervento citando alcuni dati seguite si qua a far da tempo di quanti morti ci sono tre Paesi ogni anno e quanti feriti quanti sono i miliardi che vengono spesi quindi coniugare infortuni ed economia io credo che sia uno dalle cose piede vietare immediatamente
Programma del governo dal governo che noi spero andremo a a formulare a formula dopo il ventuno aprile
Deve diete coniugare lavoro sicurezza credo sia in due temi
Di grande rilevanza e noi dobbiamo trasmetterli alla società e convincere anche coloro che anche a me
Pressioni più di una volta mi sono arrivate per dire guardate che se passa questa legge chiuderemo parecchie fabbrichette perché abbiamo dei forti noi dobbiamo trovare quell'equilibrio mano sottovalutarlo e in tempi brevi approvare quella legge in modo definitivo per l'applicazione
Più totale nel nostro Paese
Adesso c'è Gianfranco ricco e che è responsabile Area lavoro e impresa del PDS di Eugenia dopo parlerà Carlo Smuraglia
Se io vengo da Reggio Emilia una piccola città un piccolo territorio
E quindi da un punto di vista piuttosto interessante
Per vedere gli affetti le questioni che ci pone un problema qui giustamente discusso anche con degli spunti interessanti che riguarda la globalità dell'economia la mondializzazione dell'economia
Nella nostra regione abbiamo da statistiche certe un'impresa ogni dodici abitanti
Ecco perché come si può spiegare quel fenomeno di grande ricchezza della piccola imprenditoria che con un fatturato
Molto modesto di quattro cinque sei miliardi
L'anno
Si consente di poter esportare in decine e decine di Paesi di tutto il mondo
Ed è qui che si nota una prima
Enorme differenza
Tra piccoli imprenditori piccoli impresa i loro staff tecnici piccoli ridotti anche numericamente
Che per dirla in modo figurato hanno il mondo in mano e una grande moltitudine di lavoratori che il mondo se lo immagina solo
Ecco io mi chiedo
E possibile che i lavoratori americani europei asiatici africani un domani non troppo lontano riescono a dialogare tra loro per discutere di quella parte di diritti indisponibili
Sui quali comunque far convergere il consenso
E non renderli e mercificare quindi per la competizione economica io credo che la politica e il nostro partito e lo schieramento dell'Ulivo
Hanno per l'appunto un interrogativo del genere al quale dare risposte
Sulla questione del salario procedo per punti per brevità
Mi trovo molto d'accordo con l'impostazione che ha proposto Angius
E ormai siamo largamente al di sotto della soglia delle necessità di reddito per molte famiglie di lavoratori non voglio insistere su questo punto che tuttavia molto importante
Noi abbiamo bisogno di percorrere un sentiero molto stretto
Che passa per l'appunto se vuole far reggere i presupposti di un patto per il lavoro
Abbiamo bisogno di percorrere un sentiero molto stretto che preveda una pressione fiscale in diminuzione io vi voglio dare solo due dati che ho raccolto parlando semplicemente con degli operatori fiscale
E dal mille novecentottantatré
Che la pressione fiscale aliquote fiscali sul TFR sulle liquidazioni è bloccato
E dal mille novecentottantatré ad esempio che si è triplicata la pressione fiscale sulle liquidazione dei lavoratori
E dal mille novecentonovantadue che noi abbiamo le aliquote IRPEF bloccate
Questo vuole dire che tutti gli incrementi inflazionistici ad esempio determinano un'erosione del salario reale
Allora il salario va difeso certa non solo con la diminuzione la pressione fiscale su questo non c'è dubbio
E giustamente bisogna e insistere nell'applicazione dell'accordo del luglio del mille novecentonovantatré poiché vi sono degli spazi anche di contrattazione aziendale
Sugli incrementi di produttività ad esempio
Tuttavia su questa prospettiva del Patto per il lavoro che veniva anche riproposta ieri da Veltroni con la questione si pone ma la Confindustria ad esempio per citare non l'unica ma certa la più importante organizzazione degli imprenditori con questa linea e d'accordo a me pare che questo accordo ancora non si intravvede ha poi che credo che da molti anni
Voglia praticare con una una certa radicalità poi di comportamenti di fatto una linea di abbassamento continuo del costo del lavoro dimodoché
Dopo che le imprese l'economia è stata per così dire risanata dopo che sono stati fatti enormi sacrifici lavoratori ancora non potrebbero godere di alcuni risultati senza parlare delle questioni dell'occupazione che qui sono state giustamente
Indicate come questioni non risolte sulla pubblica amministrazione vorrei dire questo
Sui lavoratori della pubblica amministrazione
Credo che siamo molto indietro come lavorazione
Oggi proponiamo giustamente non da oggi per la verità il federalismo cooperativo e questo è un cardine di una politica che riguarda anche il lavoro della pubblica amministrazione però noi abbiamo bisogno di avanzare una riflessione sul lavoro della pubblica amministrazione
Che sia secondo me è un poco più radicale nei cambiamenti proposti ad esempio c'è chi giustamente propone l'abolizione del diritto amministrativo in Italia che è un non senso che dà dignità ad una ragnatela burocratica che sottrae
Risorse tempo mezzi
Per esempio c'è chi discute giustamente dell'abolizione anche del limite dieta per essere assunti nella pubblica amministrazione
C'è chi propone giustamente l'abolizione dei concorsi per le assunzioni nella pubblica amministrazione io credo che noi abbiamo bisogno di andiamo a fondo a questi aspetti perché non sono una volta premessa la scelta politica del federalismo questione di secondaria importanza
L'ultimissima cosa il lavoro nero
Io sono convinto
Che
Esista un enorme problema dell'occupazione in Italia con livelli qualitativamente diversi tra territori e territorio è già stato detto
Però sono anche convinto comunque una curiosità che ho e la propongo quindi a questa Assemblea che noi abbiamo dei dati statistici non del tutto corretti
Per esempio ieri Veltroni diceva
E che è il lavoro nero in Italia assommerebbe al diciassette per cento di tutta l'attività lavorativa
Io ho altri dati che provengono da fonte sindacale addirittura sarebbe secondo questi dati del ventiquattro per cento peggio insomma
Se comunque questa realtà del lavoro nero e vera è chiaro che le statistiche sui livelli di occupazione andrebbero leggermente modificate perché dico questo
Perché in molte realtà non c'è dubbio la questione del lavoro nero almeno per una parte del lavoro nero che molto contiguo anche attività di tipo criminoso e ne conosciamo in ogni parte d'Italia ormai
A che fare con il tessuto democratico della società civile
Dei partiti delle organizzazioni sociali dei sindacati delle organizzazioni sentivo l'altro giorno per televisione un sindacalista di Napoli che diceva a proposito di Frattamaggiore sedici chilometri a Napoli ci son moltissime piccole imprese
Bene ci sarà dicevi sessanta per cento dei lavoratori che lavorano al nero
E quindi il problema dell'occupazione propone anche questioni di carattere qualitativo dentro le quali occorre andare altrimenti
Una politica che in generale richiede incrementa di occupazione punto e basta non fa i conti con gli aspetti qualitativi della crescita della Società e dell'economia e del lavoro ma questo ha molto a che fare anche con la funzione della politica bene io penso che posto che il lavoro nero ha purtroppo sulla prospettiva di crescere anche in Italia
Per effetto di enormi migrazioni che e poi passano attraverso anche qui a volte attraverso i canali anche delle organizzazioni criminali
Noi abbiamo bisogno di proporre questa questione del lavoro credo che sia giusto nel prossimo Parlamento proporre una Commissione parlamentare d'inchiesta sul lavoro ed in particolare anche
Per lo studio e l'analisi del lavoro nero
Che ci descriva esaurientemente il profilo sociale occupazionale ed economico della nostra realtà nazionale
Cioè abbiamo bisogno di aggiornare la nostra analisi per potere presentare delle proposte più incisive nel segno dell'unità nazionale dell'euro ha punito
Con una buona politica del lavoro credo noi possiamo creare anche buone premesse per avere un confronto elettorale che ci veda anche vincenti grazie
Ha ora la parola il senatore Carlo Smuraglia e come sapete e presidente della Commissione lavoro del Senato della Repubblica parlerà Palmar ieri
Io credo che facciamo molto bene
A porre al primo punto con il problema dei problemi quello della occupazione
E delle prospettive dell'occupazione
E credo che da questo punto di vista le cose che già sono state dette abbiano un grande rilievo ha una grande importanza
Dovremmo anche dire con chiarezza che questo discorso è un vero programma di governo
Perché certamente una tematica di questo tipo è una di quelle sulle quali dovremmo sperimentale ci a lungo
Perché ricette facili non ce ne sono occorre mettere in campo una strategia globale dobbiamo dirlo fin da adesso
Per individuare tutti gli strumenti e i mezzi per arrivare a due mila in una condizione ben diversa da quella in cui attualmente il nostro Paese come altri si trova ma io non voglio tanto insistere su questo punto sul quale molte cose sono state già dette quanto su un aspetto che io ritengo di particolare rilievo che è quello relativo alla condizione del lavoro
C'è un pericolo grave sempre nei momenti di crisi di occupazione che problemi della condizione di lavoro passino in seconda linea quasi come se fosse una fatalità
E allora ci si dice di volta in volta le donne vengono espulse dal lavoro o vengono pagate meno e ma c'è la crisi cosa volete aspettarvi
Muoiono dei lavoratori sul lavoro c'è la crisi non è il momento di porre il problema della sicurezza
C'è poco lavoro e se c'è lavoro nero al lavoro illegale un fenomeno quasi inevitabile ecco noi dobbiamo porre tra i nostri temi fondamentali dalla nostra battaglia non solo nella campagna elettorale ma anche dopo quello che non c'è nulla di fatale in tutto questo e che anzi se c'è un momento in cui la condizione di lavoro deve essere difesa questo è proprio nel momento in cui c'è una crisi economica grave perché allora tutti sono esposti i più che in qualsiasi altro momento
Ai rischi
Di una coalizione di lavoro che progressivamente sia bassa io non posso considerare in questo momento tutti gli aspetti che riguardano la posizione di lavoro vorrei evitare che si parlasse soltanto quando si pensa alla condizione di lavoro
Alle problema retributivo e al problema del salario sul quale molti si sono intrattenuti e si intratterranno per cui io voglio concentrare l'attenzione su altri due o tre aspetti che non sono meno importanti
Uno di questi l'ho già accennato è il problema del lavoro femminile sul quale debbo dire che la Commissione lavoro del Senato ha fatto un'indagine sullo stato di attuazione della legge centoventicinque sulla pari opportunità
Per constatare alla fine che se c'è una legge in Italia che non è stata applicata per nulla questa è proprio le duecentoventicinque
Se c'è una legge per la quale bisognerebbe ingaggiare una grande battaglia perché finalmente fosse attuata è questa e io mi auguro che da ora
Noi diamo questa parola d'ordine che nel prossimo Parlamento
Si ricrei quella compattezza quella solidarietà fra tutte le donne anche di orientamenti diversi che si è creata per la legge sulla violenza sessuale perché finalmente questa legge venga attuata
Finalmente questa legge possa entrare nella sua operatività perché abbiamo avuto la prova con certezza da una serie di indagini che si è potuto compiere non solo che addirittura è utopistico parlare di pari opportunità
Ma che vergognosamente ancora non si può parlare di parità se è vero che in molte parti d'Italia
Sistematicamente le donne prendono
Il venti per cento in meno dalla retribuzione maschile quindi siamo ancora a livelli incredibili e sostanzialmente inaccettabili
E mentre continua ancora il fenomeno della segregazione continua il fenomeno dell'esclusione dal lavoro continua cioè la mancanza di quella che doveva essere l'attuazione di principi fondamentali consacrati in una legge fondamentale mi auguro che questo sia uno dei temi che noi mettiamo in campo con forza per farne oggetto poi di tutte le battaglie che dovremmo condurre il seguito
Procedo per schemi per non occupare più del tempo necessario un altro aspetto che si collega a questo è stato accennato più volte a su questo vorrei fare anche un'indicazione
Anche più precisa delle cose che diciamo abitualmente e quello che la sicurezza del lavoro io credo che sia schizofrenico che si continui a dire
Che muoiono gli operai sul lavoro
Che ci sono un numero notevole gli infortuni e io aggiungerei un numero notevolissimo di malattie da lavoro che non vengono nemmeno conosciute e tanto meno classificate e indicate nelle statistiche
E poi sostanzialmente si faccia così poco per ovviare a questo fenomeno
Noi abbiamo una scadenza fra pochi giorni il diciannove marzo scade l'ennesimo termine che il grano sia dato per attuare definitivamente otto direttive comunitarie in materia di sicurezza del lavoro ebbene io propongo
Senza fare ordine del giorno l'altro che si dia mandato alla presidenza di questa Assemblea perché esprima il governo
L'indispensabile necessità che prima del diciannove marzo questo provvedimento venga attuato senza ulteriori proroghe perché se così avvenisse
Se ha così avvenisse io che sono convinto che basterebbe in qualche modo già il complesso di leggi attualmente esistenti per evitare una quantità enorme degli infortuni e le malattie che si verifica forniremmo un alibi a coloro che vanno in giro dicendo
Che c'è una grande incertezza non si capisce più qual è la legislazione allora che ci sia un punto chiaro
Basta con le proroghe cibi attuazione anche agli ultimi provvedimenti e alla fine si dica che non è la legge che manca in Italia per la sicurezza del lavoro ma è la volontà politica di applicarla di farla applicare e di farla rispettare
Voglio aggiungere ancora un ultimo aspetto da questo punto di vista
Compagno che ha parlato un momento fa ha parlato di lavoro nero
E ha fatto molto bene a introdurre questo tema io credo che bisogna andare un passettino più villa abbiamo recentemente fatto un convegno in Lombardia che è stato concluso darà Cofferati
Al quale è stato dato un titolo diverso il lavoro illegale
E i lavori legale un'altra formula che si aggiunge alle tante che abbiamo usato in questi anni il lavoro nero poi si è parlato del lavoro irregolare poi del lavoro informale la verità è che c'è una quantità enorme di lavoro
Che non vede viene classificato come lavoro nero
Ma che non è nemmeno lavoro accettabile perché passa sotto vari profili qui bisogna stare attenti a non cadere nelle trappole
Quando ci parlano per esempio dei lavori nuovi dei lavori atipici
Sta bene occuparsi delle nuove forme di lavoro
Ma bisogna anche capire se parliamo di forme nuove di lavoro diverso da quelle tradizionali
Sulle quali è giusto riflettere e individuare gli strumenti e i mezzi o se parliamo di forme camuffate di lavoro tradizionale che invece hanno perso ogni garanzia
Perché
Quando parliamo per esempio della famosa collaborazione continuativa e coordinata io vorrei che cominciassimo a distinguere tra quella che è veramente la collaborazione e quella che invece lavoro subordinato camuffato da lavoro autonomo solo per non pagare i contributi e per evadere le norme che sono
Applicabili anche in questo caso allora estendiamo la nostra pressione anche su questo punto contro ogni forma di irregolarità contro ogni forma di illegalità
Anche perché noi non abbiamo veramente la possibilità di accettare che si crei questa massa sterminata di precari
Che a un certo punto pagherebbero in cerca di un lavoro ne avrebbero uno temporaneo e che sul piano politico sono estremamente preoccupanti non solo perché
Cala con loro il tasso di sicurezza il tasso di garanzie
Ma cala paurosamente anche il tasso di sindacalizzazione perché questo popolo di precari che non ha un lavoro sicuro che non ha un rapporto con una fabbrica una struttura consolidata
Finisce anche per credo nemmeno al sindacato per non trovare un punto di riferimento e allora è un passo indietro che tutta la Democrazia del lavoro fa contemporaneamente allora
Mettiamoci sul serio a ragionare sui lavori nuovi e le trasformazioni che il progresso tecnologico ci impone ma ricordiamoci che un livello di garanzie il lavoro lo merita sempre e che comunque non possiamo accettare
Che siano camuffate sotto questo profilo forme che invece solo di vera e propria illegalità concludo dicendo che quindi
Ho indicato solo alcuni aspetti se ne potrebbero indicare diversi altri che riguardano la complessiva condizione di lavoro consideriamo che questo insieme col problema dello cupa azione
è uno dei temi fondamentali che dobbiamo mettere in campo anche perché qui non c'è da riflettere elaborare ancora molto già domani possiamo spendere questi argomenti per avvicinarsi alle problematiche
Che i cittadini sentono come proprio perché ognuno vive questa complessa realtà
E quindi facendo sentire
E ci mettiamo anche alla testa di questo movimento perché sia rispettato il valore del lavoro e la condizione del lavoro noi acquisiamo rapporti che qualche volta si sono assottigliati e che invece hanno bisogno di essere fortemente incrementati
Alla parola Andrea Marguerite che come sapete responsabile politiche industriali e PDS dopo di lui parlerà Livia Turco
Il messaggio che deriva nella relazione di Angius del dibattito che c'è stato dei contributi che ci hanno portato ieri Veltroni e Prodi
è che alla base del progetto di governo dell'Ulivo
C'è un patto tra il lavoro
Per il mondo del lavoro il mondo dell'impresa le istituzioni democratiche per una nuova frontiera del lavoro per assicurare il lavoro a tutti tutti come si diceva ieri un patto che fondato sul metodo della concertazione
E che necessariamente collegato a un processo di riforme istituzionali
Bene
Dentro questo patto
Per realizzare questo patto
Ci sono alcune scelte da compiere molto precise
Che saranno le cause profonde di molti dei conflitti elettorali dei conflitti nella campagna elettorale
Che ci sta davanti e che sono le cause profonde di conflitti ancora più generali che andranno a oltranza hanno la formazione del governo andranno all'attività del Governo che nascerà dalle prossime elezioni
Quella principale
Della scelta che ci sta davanti della causa profonda
Del
Il
Paradosso del nostro Paese
Il paradosso della società industrializzate in generale del nostro Paese in particolare
La globalizzazione del mercato e avvenuta storicamente in modo tale attraverso la globalizzazione dell'impresa imprese diventate multinazionale transnazionale
Anche ma anche con l'intervento dei governi testimoniato dalla formazione di grandi aree continentali in competizione tra loro
L'integrazione europea è uno di questi grandi processi storici verso l'unità quindi un intero continente ma il processo di liberalizzazione dominato da questi due elementi l'internazionalizzazione dell'impresa insieme
Gli accordi tra i governi produce necessariamente al di là delle particolare storia dell'economia mista italiana e dell'impresa
Pubblica italiana
Produce necessariamente una esigenza di liberalizzazione
Diffuse di ogni protezionismo di fine di ogni strumento che può diventare protezionista
Questa spinta che in Italia ha preso forma in vario modo ma che ancora è fortemente contrastata
Il quadro entro cui può svilupparsi nostro pubblico
Non c'è un altro orizzonte storico se non quella quello di un processo qui liberalizzazioni
Del rispetto delle leggi del mercato
E tuttavia all'interno del rispetto dell'affermazione piena delle leggi del mercato
Noi ci troviamo di fronte a delle risposte diverse al problema di questa esigenza di liberalizzazione risposte che segna no i diversi schieramenti politici
C'è addirittura una risposta che in media l'esigenza di liberalizzazione ed è quella di AN e della destra
La quale invece ritiene che nel nostro Paese esposta sino Parsi di nuovo una forma di protezionismo e di assistenzialismo
Che offre ai problemi del nostro Paese occupazione Mezzogiorno una risposta protezioniste assistenzialista ammiccando al fatto che potremmo essere invece che ultimi in Europa i primi del Mediterraneo e questa mica mente tradizionale di una storia di AN che viene da lontano in cui corpo tanto il corporativismo protezionismo e imperialismo avete si erano fusi in una visione rigidamente nazionaliste accentratrice che ha diciamo così prodotto una cultura una cultura che è sopravvissuta nei decenni e che oggi si esprime in un atteggiamento protezionista
Di difesa dei grandi dei dei dei dei dei del di di di certe strutture economiche del passato
E accentuatamente assistenzialista io devo dire che questa strategia di AN potrebbe tradursi in slogan che potrebbero anche colpire alcuni strati popolari particolarmente colpiti dalla situazione Italia
Bisogna vigilare e rispondere con grande per mezzo
C'è una seconda risposta quella degli ultra liberisti io non dico liberiste come un elastico ultra liberisti cioè di coloro che si collocano su una posizione di pura e semplice laissez faire lasciate fare lasciate fare al mercato
Gli ultra liberisti hanno due varianti quella di Forza Italia thatcheriana
Lasciate fare al mercato e lasciate che il Sud
Resti della sua condizione lasciate che il mercato faccia aspettare i disoccupati che l'innovazione tecnologica crei le nuove condizioni storiche i nuove professioni e nuove occupazioni cosa sicuramente non certi cosa proiettata nel tempo altro che un milione di posti di lavoro in questo momento un atteggiamento ultraliberista significherebbe l'aumento del disagio di grandi regioni italiani e l'aumento delle contraddizioni all'interno dell'apparato produttivo
C'è una seconda variante che io voglio citare perché cuore della questione settentrionale
E la variante ultraliberista di chi dice lasciate che sia il mercato a decidere e appoggiandosi a quelle forze di mercato che già si stanno integrando in un mercato più ricco del mercato italiano nel mercato del marco nel mercato tedesco
Lasciate che una parte dell'Italia il Nord Est che esporta guardi da sola ai traguardi europei e ai traguardi della globalizzazione
Il mercato nazionale che abbiamo costruito con Risorgimento non ha più ragione di essere
Questo atteggiamento ultraliberista che sposa il secessionismo è tipico di una gran parte della lega è un rischio mortale per il nostro Paese spezzare il mercato vuol dire distruggere la condizione dell'unità nazionale
Qual è la nostra risposta
Se capisco bene noi ci siamo
Schierati su questa risposta
Noi vogliamo risponde
Alla sfida della liberalizzazione non solo facendo una giusta politica di privatizzazioni dei vecchi monopoli delle vecchie partecipazione statale di liquidazione delle partecipazioni statali una giusta politica vuol dire guardando agli orizzonti del mercato internazionale e non solo agli orizzonti del mercato nazionale
Ma noi rispondiamo al processo di globalizzazione soprattutto chiedendo allo Stato di fare il suo nuovo mestiere e qual è il suo nuovo mestiere il suo mestiere quello di fissare le regole le regole di un mercato liberalizzato
Cioè l'abbiamo detto abbiamo operato in questo senso nascono le Authority che vigilano sulla qualità dei il dei servizi pubblici è nata l'Authority che vigilerà sulle regole della concorrenza potremmo andare oltre nel fissare regole e garanzie per il mercato il mercato non è la legge della giungla è un'istituzione regolata
Governata ma io credo e dobbiamo dircelo con tutta chiarezza che se guardiamo all'esperienza degli altri Paesi industrializzati dire Stato che fissa le regole le fa rispettare non basta
C'è un'altra domanda
Lo Stato è in grado di applicare il metodo della concertazione per una moderna politica industriale cioè qualcosa che supera le regole
E gli strumenti per farle rispettare e che diventa capacità di indirizzo strategico capacità di fissare obiettivi strategici da raggiungere nel patto tra imprese
Mondo del lavoro e istituzioni democratiche riusciamo a indicare quello che in altri Paesi hanno fatto non hanno fatto in Inghilterra ma vanno fatti in Germania per unificare la Germania dell'Ovest dell'Est cercano di farlo in Francia
Cioè sappiamo dire il nostro governo si impegnerà in una moderna politica industriale
Che non è mai stata fatta del nostro Paese neanche nelle pure l'economia mista il primo paradosso italiano fu quello di possedeva molte molte imprese come Stato italiano però molte imprese pubbliche ma nessun strumento di moderna politica industriale
Una moderna politica industriale che vado rapidamente alle conclusioni significa questo primo politica estera politica internazionale
La capacità di accordi con gli altri governi soprattutto i governi dove c'è lo sviluppo i governi dell'ansia secondo una costante cura per la ricerca e la formazione sulla formazione permettetemi velocissimo una battuta cerca noi diciamo formazione
Come riforma della scuola ma ricordate ci ricordiamoci di farci una piccola autocritica riformare la scuola
Vuol dire oggi autonomia della scuola e capacità di spazzare la scuola accentrata e burocratica cosa su cui il movimento dei lavoratori ugualmente la sinistra forse non ancora tutte le carte in regola
Ricerca e formazione e ricerca con coordinamento pubblico-private formazione
Creando la formazione laddove si realizza la produzione nei grandi sistemi locali che hanno orizzonti globale mani le radici nelle nelle regioni del territorio perfino l'industriale hanno scoperto che sistemi produttivi devono avere profonde radici nel territorio
Terzo una politica di riforma del sistema finanziario delle banche perché le banche corrispondano
Esattamente all'esigenza di questa moderna politica industriale di uno Stato che non gestisce le imprese ma crea l'ambiente dello sviluppo e ultimo una politica industriale che sia fatto da vari poteri dello Stato ecco perché è interesse del mondo del lavoro un processo di riforma profondo perché bisogna piantarla con una politica industriale fatta da un ministero impotente che sta a Roma
La politica industriale lo fa lo Stato nel suo complesso i poteri locali le comunità locali le città i sistemi locali lo faccio è uno Stato federale nel senso che noi abbiamo dato questa parola
Ho una moderna politica industriale o per garantire l'occupazione
Per fare la battaglia sull'orario e sui tempi per fare la battaglia per nuove occupazioni del terzo settore non ci saranno le risorse necessarie perché l'apparato industriale non sarà competitivo una riforma istituzionale
E qualcuno che pensa come correggere lo storture dello sviluppo o non ci saranno le risorse necessaria per fare quel patto per il lavoro che ne è alla base del nostro progetto di governo
Allora adesso alla parola la compagnia Livia Turco che come sapete ha assunto di recente la presidenza della commissione governativa per le pari opportunità tra uomo e donna
Io credo che sia molto importante che il PDS avrà la di fatto la sua campagna elettorale con la Conferenza dei lavoratori e delle lavoratrici
Mettendo cioè al centro il tema del lavoro
E chiamando in campo in una battaglia che sarà molto importante per la vita democratica di questo Paese i lavoratori e le lavoratrici
Certo il problema è il come dare continuità come ad una iniziativa come questa come il tema del lavoro e la condizione di vita dei lavoratori e delle lavoratrici diventa un aspetto costante della attività del nostro partito
Il documento preparatorio la relazione di Angius collocano il tema del lavoro in un modo molto convincente e adeguato alla fase che stiamo vivendo
Cioè dicono quando si parla di lavoro
Ci si riferisce alle condizioni materiali di vita di milioni di persone
Ma bisogna saperlo oggi il lavoro
Il lavoro che cambia il lavoro che manca
Sono aspetti fondamentali della nostra società cioè parlare del lavoro significa parlare dell'assetto della nostra società e dei suoi valori di fondo
E Angius ha messo in relazione in evidenza come non ci possa essere contrapposizione tra le politiche per creare lavoro ed interventi per migliorare la condizione lavorativa e sta matrona ripreso sia Superchi che Smuraglia prima
Io sono molto d'accordo su questo aspetto e questo veemente richiede una precisa agenda politica
Sono molto d'accordo perché il peggioramento delle condizioni lavorative i bassi salari l'intensificazione dei ritmi
La flessibilità senza contropartite sono la stessa faccia di un modello di sviluppo che anziché puntare sulla qualità dei prodotti sulla valorizzazione del fattore umano punta fondamentalmente sulla riduzione del costo del lavoro
Così come sono d'accordo con le linee prospettate nella relazione circa le strade nuove necessarie per creare lavoro
Ritrovo sì nel documento che nella relazione un'elaborazione una proposta una battaglia che è stata fatta in prima persona in modo particolare dalle donne del PDS e mi sembra molto significativo che questo venga riconosciuto in una sede importante come questa
Io vorrei riflettere soltanto sottolineare soltanto un aspetto
Della relazione di Angius e poi vorrei richiamarmi richiamare la vostra attenzione su alcuni aspetti molto concreti con cui vengo in contatto anche nell'esperienza che sto facendo
Oggi la questione del lavoro
Attiene alla sfera della libertà e non soltanto a quello della giustizia redistributiva
Questo mi sembra un elemento da mettere in grande risalto
Non soltanto perché se non sia un lavoro non sia un reddito e quindi viene meno la condizione primaria nell'esercizio dell'autonomia individuale
Ma perché siamo di fronte a un paradosso si riduce il tempo di lavoro necessario la produzione di beni e di ricchezza
Ma anziché ridursi il tempo di lavoro aumentare il tempo perse aumenta la disoccupazione ma soprattutto si accresce per molti lavoratori per molti lavoratrici
Il tempo di lavoro stesso e il tempo di lavoro diventa più costrittivo più condizionante più invasivo degli altri tempi di vita penso alla al lavoro sempre più frequente di notte al sabato la domenica
A quelle forme di lavoro precario e saltuarie a quegli orari di lavoro forti intermittenti variabili
Ed esse queste forme di lavoro anziché aumentare la sfera della libertà la riducono appunto il tempo di lavoro dipende più costrittivo condiziona di più gli altri aspetti della vita
Sono gli effetti del cosiddetto modello snello di orario che sostituisce sempre più quello standardizzato proprio della fase fordista e taylorista
E voi sapete meglio di me che la spinta la trasformazione dei tempi di funzionamento dell'impresa e degli orari di lavoro nasce da una duplice esigenza aziendale
Assorbire sul piano temporale gli elementi di incertezza e di variabilità provenienti dal mercato e dalle modalità di funzionamento dell'apparato produttivo e dall'altra a ridurre il surplus di tempo nell'apparato produttivo spesso
Il punto che abbiamo di fronte
è il seguente questi cambiamenti nell'ambito del tempo di lavoro che vanno nella direzione della variabilità Dell'Atte standardizzazione della società permanentemente attiva devono per forza comprimere la libertà nell'organizzazione della vita delle persone questa flessibilità deve essere così punitiva della libertà individuale e della vita familiare
La flessibilità deve essere solo il lavoro straordinario lavora il sabato e la domenica fasi più intense di lavoro
O non può essere intesa anche come flessibilità sul ciclo della vita
In cui ci possono essere fase in cui il lavoratore lavoratrice concede molto all'esigenza di produttività delle imprese
Ma poi in compenso può prendersi delle pause può vedere ridotto l'orario di lavoro può utilizzare dei congedi
O passare da un tempo pieno ad un orario ridotto così come viene in molti paesi europei lì siamo nel semestre europeo abbiamo spesso di Europa ed ENEL confrontiamoci con questi aspetti della legislazione dell'esperienza europea anche della contrattazione europea
E da questo punto di vista vanta esperienze molto avanzate
Credo che il problema cruciale sia quello proprio allora di proporre all'impresa delle forze economiche e sociali la costruzione di un patto di un patto per il governo della flessibilità per costruire una modulazione del tempo di lavoro e politiche del tempo che si snoderà lungo il ciclo della vita e che consentano certamente la crescita e l'incremento della produttività
Ma che poi redistribuiscono tale interamente tra capitale e lavoro e la redistribuzione a favore del lavoro sia anche maggiore professionalità crescita professionale e maggiore libertà nell'uso del tempo
Ciò significa molto concretamente cento calendario annuo Periodo di intenso lavoro lavora il sabato allora la notte io credo che su questi siano specie per le quali non si può tornare indietro
Ma in cambio riduzione di orario congedi possibilità di prendersi delle pause di poter optare per una certa fase del del proprio tempo del proprio ciclo di vita ad un orario ridotto per poi poter ritornare al tempo pieno
Badate queste sono questioni o sulla questioni tecniche
O soltanto questioni interne alle aziende al tempo di lavoro sono questioni che definiscono le condizioni complessive di vita l'assetto di una società il come si vive la qualità della vita familiare
E io credo che questo sia il tema dell'oggi e del futuro
Individuo famiglia impresa vale a dire le tre misure del tempo bisogna farlo diventare amiche bisogna costruire tra di loro un legame virtuoso e io credo che questo anche la cultura imprenditoriale
Poteva in qualche modo assumere perché non è in contrapposizione appunto con le esigenze di efficace efficienza di incremento della produttività
Altrimenti aumento erano le diseguaglianze e per molti si ridurrà la libertà individuale
Ed allora è molto importante che PDS la sinistra la CGIL sul tema dell'orario di lavoro del tempo di lavoro abbiano fatto un grande passo in avanti sul piano dell'alto elaborazione della proposta della proposta anche molto puntuale
Il punto è definire fare un passo in avanti cioè come questa proposta questa come elaborazione diventa una strategia concreta che riesce ad ottenere dei risultati
Come si su questo tema si esce da una fase difensiva per poter acquisire appunto risultati concreti che contano molto della vita delle persone
E legati a questi aspetti ci sono degli elementi che appunto riguardano commi la vita quotidiana delle persone in un modo molto preciso faccio un esempio quindi
Alla faccio alcuni esempi
Alla Commissione parità arrivano ogni giorno lettere di donne
Che denunciano la mancanza di lavoro la ricerca di lavoro
Questo tema del lavoro per la donna ragione Smuraglia è un problema grandissimo io penso che il PDS e l'Ulivo in campagna elettorale rivolgendosi alle donne ponga al primo posto il lavoro perché riguarda tutte le generazioni nord del centro sud
E io son d'accordo con Smuraglia che occorra fare una battaglia nella prossima legislatura per fare applicare pienamente legge centoventicinque ma credo anche per mettere appunto nuovi strumenti legislativi
Ma insieme a queste le denunce che ogni giorno arrivano sono di donne
Lavoratrici che venga messo in discussione il loro posto di lavoro perché rientrano dalla maternità questo tema della maternità e si lega al rapporto tra tempo di lavoro gli altri tempi di vita guardate sta diventando non uso la parola esagerata sta diventando esplosivo riguarda tantissime donne io penso che sia necessario dire e nel nostro Paese ora costruire ricostruire una vertenza per paresi che tra tempo di lavoro era il tempo della maternità ci sia un legame positivo
Riguarda e lavoratrici dipendenti questo Marida riguarda anche le nuove professioni quei lavori cosiddetti atipici e precari riguarda le imprenditrici le artigiane e c'è un elemento immediato che io voglio porre l'attenzione del del partito e che debba essere oggetto di un iniziativa parlamentare oltre che sindacale si dovrà discutere la legge delega sulla contribuzione figurativa
C'è un'interpretazione restrittiva dell'INPS per la contribuzione figurativa che prevede che dal gennaio del novantaquattro l'astensione facoltativa o per periodi assimilati
Non siano più accreditabili figurativamente ma possono essere è soltanto riscattati lì
E voi capite come questo comporti un costo oneroso per le lavoratrici
Ecco un esempio concreto di quanto per rapporto tempo di lavoro tempo di vita tempo di vita familiare incide appunto nella quotidianità di moltissime persone così qui ho finito credo che sia necessario per per la sinistra e per l'Ulivo guardare a quei nuovi lavori
Per definire tutele per definire diritti penso per esempio al telelavoro ma facciamo attenzione
Insieme ai nuovi lavori e Dabo e a volte dietro l'impressione di nuovi lavori
Sì c'erano vecchie forme di sfruttamento e qui voglio parlare per esempio delle della realtà del lavoro a domicilio presente nel nostro Paese diffuso nel nostro Paese
Che coincide troppo spesso anche in realtà come pesa la Toscana con situazioni di vero e proprio sfruttamento che riguardano soprattutto le donne
Ecco io credo quindi che sia giusto che sul tema del lavoro ci ci si attrezzi con una proposta di governo ma insieme avendo grandissima attenzione al come si vive quotidianamente come le persone vivono quotidianamente e io credo che sarà molto importante parlare di queste campagna elettorale
Penso cioè che in campagna elettorale sia importante far tornare in primo piano la vita delle persone
Noi dobbiamo contraddistinguerci come quelli che pongono molta attenzione che hanno molto rispetto per la vita delle persone e che scuotono di come si risolvono i problemi della vita di tutti i giorni in questi mesi è stata in campo una grande politica
Ed è stata proprio nascosta forse più taciuta la vita concreta delle persone ma sarà questa vita concreta che conterà molto nell'orientamento elettorale nel voto del ventuno aprile
Noi siamo dentro un'ampia coalizione e questo è un fatto di eccezionale rilievo e premia una politica lungimirante portata avanti con grande lucidità e tenace che credo si debba riconoscere prima di tutto dal nostro segretario
Dentro questo schieramento noi siamo la sinistra ed io credo lo dobbiamo essere fino in fondo
Parlando di governo del paese certo
Ma facendoci carico di coloro che non parlano perché non hanno potere contrattuale dobbiamo essere fino in fondo sinistra facendoci carico della giustizia sociale dei più deboli perché sono tanti in questo nostro Paese
Dobbiamo essere fino in fondo sinistra sapendo che si vince davvero soltanto con i laboratori e con il mondo del lavoro io credo che questa sia l'esperienza per non è uno snodo propaganda e giusto è fondamentale appunto costruire un patto una grande alleanza
Ma dentro questa grande alleanza ci devono stare fino in fondo i lavoratori e le lavoratrici in tutta la articolazione che questa realtà oggi conosce dicevo questo non è uno slogan questa è l'esperienza che ci consegna la sinistra europea una stilista una pena che appunto ha saputo vincere manca né mantenendo un forte radicamento nel mondo del lavoro
Io credo che questo debba essere l'impegno di questa nostra conferenza
Per l'ultimo intervento della mattinata ha ora la parola il segretario generale della CGIL il compagno Sergio Cofferati
Credo sia molto importante
Ridare con la forza che serve attenzione dignità ai temi che riguardano l'assetto economico di questo Paese e le sue ricadute sociali
Credo che ciò sia importante non soltanto nella campagna elettorale per una forza che ha grande radicamento
Nel lavoro dipendente
E in quella parte di società che in ogni caso
Produce
E contribuisce in maniera così rilevante
Alla definizione delle sorti dell'intero Paese
Ora è importante farlo
Ed è importante che una forza come il PDS misuri le sue proposte
Con l'insieme
Delle altre forze politiche con le rappresentanze sociali
Intendiamoci non sfugge a nessuno men che meno nei
Quanto sia importante
Oggi definire ipotesi di riforma istituzionale
Stabilire quali sono le regole alle quali condizionarla rappresentanza politica il suo libero esercizio
E però del tutto ovvio non foss'altro
Per la responsabilità che mi tocca
Pretendere che insieme a questa grande attenzione ai temi istituzionali
Non venga mai considerato come marginale
Il problema dall'assetto economico
E le sue ricadute sociali
Poi bisogna lavorare tutti
In autonomia dal versante del quale si opera quotidianamente perché davvero un processo di riforme istituzionali venga avviato avvenga rapidamente reale sa
Questo Paese ha bisogno di stabilità
Ha bisogno di stabilità istituzionale ha bisogno di stabilità politica e la stabilità è una precondizione perché ci sia davvero la possibilità concreta imboccare la strada dalla crescita dello sviluppo senza contraddizioni
Ed è altrettanto ovvio che le regole non si possono definire attraverso
Colpi di mano
E nemmeno attraverso soluzioni basate sull'opinione di una maggioranza risicata hanno bisogno di largo consenso hanno bisogno del coinvolgimento di una parte rilevante ampiamente maggioritaria della stessa rappresentanza politica
Quando si importante la stabilità istituzionale politica lo sanno benissimo le compagne e compagni che lavorano nel sindacato
Coloro che hanno dovuto fare i conti con rischi grandi di ricaduta
Negativa dell'instabilità sugli assetti economici basterebbe guardare a quel che è capitato nel mille novecentonovantaquattro è stato forse l'anno dopo il quale il conflitto sociale è stato più alto dell'ultimo ventennio
Grandi iniziative grandi mobilitazioni contro un'ipotesi di legge Finanziaria iniqua che avrebbe stravolto lo stato sociale
Ebbene in quell'anno si sono corsi seri pericoli per la nostra economia e per la nostra moneta
I momenti di rottura non si sono mai determinati quando il conflitto sociale era così dure così aspro
Ci sono realizzati invece
E siamo arrivati in prossimità di un tracollo dalle ricadute davvero preoccupante se si fosse determinato quando le forze che stavano al governo
Confliggeva no tra di loro la crisi di agosto lontana dallo sciopero generale del mese di ottobre le difficoltà di dicembre a valle della conclusione di una vertenza per noi molto importante e significativa che aveva già sancito però la sua conclusione
Alla fine di novembre ecco perché la stabilità istituzionale la stabilità politica e necessaria anche per l'economia
E per la definizione di un assetto sociale Equo
Giusto
Ed è per questa ragione che sarà indispensabile le forze politiche ritornino a discutere tra di loro di come realizzare l'obiettivo delle riforme di come dare concretezza alle tante ipotesi in campo edicole offrire per questa via
Un punto di riferimento stabile all'economia alla società
E però le questioni dell'economia
Le questioni sociali devono ritornare ad essere argomento che si connette ad un'idea di riforma dello Stato
Di riassetto delle istituzioni ed un partito con il PDS fa bene
A prospettare delle soluzioni dell'ipotesi serve un progetto per il lavoro un progetto che sia asse di una politica economica è necessario per una forza politica io credo che sia necessario per quella parte di società italiana che guarda a questi temi con l'interesse e l'attenzione che gli è dovuto
Ci sono create condizioni nuova nel corso di questi mesi
Sono condizioni a volte importanti positive che offrono certezze a molti lavoratori
E che però non sono prive di contraddizioni hanno grandi potenzialità al loro interno
E ci espongono però anche dei rischi consistenti se alcuni processi non verranno concorrenza completati e portati ad assetto stabile
Per questo dobbiamo discutere tutti
In autonomia di un progetto per il lavoro
Di un progetto che abbia basi realistiche senza
Assumerà obiettivi miracoli spicci e soprattutto che abbia il carattere necessario grande articolazione grande dettaglio perché le condizioni che dobbiamo confrontare sono spesso diverse tra di loro
E creano sensibilità attenzione i bisogni non sempre uniforme
Anche la gerarchia
Dei diritti dei valori
Nella testa di molti lavoratore di molte lavoratrici è cambiata cambiata radicalmente a volte in funzione delle condizioni diverse che si sono via via determinate nell'arco degli ultimi anni
Abbiamo per la prima volta di fronte una ripresa una ripresa consistente
Favorita dal risanamento dei conti dello Stato una ripresa che ha generato risorse nuove
Una ripresa che ha risolto alcune delle emergenze negative degli ultimi anni
Ma è una ripresa che ha purtroppo nel contempo accentuato il carattere duale di questo Paese
Ha dato risposte consistenti importanti ad una parte della società italiana da alcuni territori ha lasciato esattamente dov'erano o ha peggiorato le condizioni
Stante l'inevitabile doppia velocità di molte realtà soprattutto quelle meridionali
Io credo che questa condizione nuova debba essere esplorata con attenzione così come è stato fatto
Anche nella relazione
E di questa Assemblea e bisogna per questa ragione trovare risposte tra di loro diverse in grado però di connettersi in un unico progetto
Io vedo una sorta di precondizione
Alla definizione di una nostra ipotesi l'assunzione di alcuni vincoli
Che sono credo importanti senza dubbio per il sindacato oso sperare che lo siano anche per una forza politica come il PDS
Il primo apparentemente più lontano dalla nostra
Abitudine ragionamento dei temi sociali e quello che riguarda il completamento del risanamento abbiamo fatto così importante demo contribuito noi
Per lo intendo i lavoratori dipendenti e pensionati a favorire il processo di risanamento ora questo risanamento ma completato guai a considerare questo aspetto come marginale ho risolto
Poi bisognerà essere coerente con l'assunzione di questo obiettivo
Il secondo elemento
E quello che riguarda le condizioni date e la ripresa non basta la ripresa deve essere trasformata in un vero e proprio sviluppo in una crescita costante dell'economia in grado di riattivare ovunque i meccanismi di accumulazione
Contemporaneamente bisognerà discutere di come utilizzare redistribuire la ricchezza che si produce
Perché questa è la terza condizione la ricchezza prodotta va utilizzata per dare solidità l'apparato produttivo in un Paese nel quale parlare di produzioni
O di attività industriale sembra essere diventato non solo desueto
Ma attività destinata a pochi e con scarsa attenzione da parte dei molti bisogna dare solidità ad un apparato produttivo che resta il centro motore di un'economia anche se le risposte all'occupazione soprattutto quelle per i giovani non potranno più essere cercate lì e bisogni utilizzare questa ricchezza per superare il dualismo che si è determinata
Risanamento dicevo il risanamento presuppone una riduzione ulteriore del debito
E una lotta decisa coerente contro l'inflazione
Senza questi due obiettivi realizzati sarà difficile un ingresso stabile
Non soltanto nell'Unione monetaria europea
Ma complessivamente
Nella futura Europa politica e sarebbe un errore grave
Non pretendere il rispetto anche delle condizioni che sono state in precedenza definite per il nostro ingresso nell'unione monetaria
E per la costruzione di un'Europa che abbia il carattere utile per milioni di lavoratori di pensione
Non è il caso per questa ragione
Di soffermarsi più di tanto sulla discussione che rischia di essere sbagliate pretestuoso
E che vuole la rimessa un campo di ipotesi mirate a cambiare i parametri con i quali si dovrebbe costruire l'unione monetaria abbiamo detto più volte che sono parametri insufficienti
Hanno bisogno di essere integrati con vincoli che riguardano i temi del lavoro dell'occupazione e della redistribuzione del reddito se si vuole davvero che questo groppa abbia una dimensione sociale
Questo dobbiamo pretendere e dobbiamo però farsi che sia compito assolto positivamente da parte di coloro che saranno chiamati a governare questo Paese dopo la consultazione elettorale
Quello che ricordavo prima il completamento della riduzione del debito è una lotta coerente all'inflazione
Non c'è alternativa
Positiva utile e credibile per i lavoratori dipendenti e per i pensionati alla politica dei redditi
La politica dei redditi può essere uno strumento importante di redistribuzione equa della ricchezza che si produce
Attraverso un uso sia pure parziale la politica dei redditi abbiamo dato un contributo importante risanamento per questa ragione abbiamo oggi titolo e voce per pretendere che gli altri facciano la loro parte e se gli altri faranno la loro parte coerentemente e se cioè le dinamiche delle tariffe le politiche dei prezzi verranno contenute all'interno dei vincoli che la politica dei redditi impone sarà possibile ridurre l'inflazione regole tassi d'interesse e arrivare a rispettare alcuni dei vincoli più difficili per il nostro ingresso in Europa la polemica di questi giorni
Alimentata non casualmente da una parte della destra economica sul carattere sui valori della manovra finanziaria da attivare prima dell'estate dovrebbe dire molto alle compagne e compagni che ancora si attardano a riflettere sul come bisognerebbe intervenire cambiare aggiustare
Rimettere in discussione alcuni dei vincoli previsti per l'ingresso nell'Unione monetaria europea chi ragiona di una manovra di sessanta settanta mila miliardi
In verità pensa di non cambiare nulla
Non pensa di dover utilizzare la politica dei redditi per gli obiettivi e con lo spirito per la quale è stata concepita
Ritiene anzi di poter speculare
I benefici di un'inflazione che tende a crescere dimenticando che il valore attuale dell'inflazione sarebbero essi stessi elemento di esclusione dall'unione monetaria e in ogni caso il nostro interesse è opposto confliggente con chi la pensa così
Noi abbiamo bisogno di coerenza avendo fatto più di altri la nostra parte avendo gestito le dinamiche salariali
Avendo sempre
Assunto nel rispetto dei valori che erano stati programmati come vincolo della nostra politica
Ora nessuno nega al movimento sindacale
La sua coerenza in questi anni nessuno nega il valore che questo avuto nell'avvio del processo di risanamento per questo dicevo prima abbiamo titoli voce per poter pretendere che gli altri facciano la stessa cosa ma guardate
Che l'alternativa in verità l'unica alternativa data e la distruzione di un sistema di regole
Che penalizzerebbe enormemente
Le fasce più deboli
I pensionati e i lavoratori primi di un potere contrattuale adeguato ecco perché non esiste alternativa per noi se davvero crediamo che l'esercizio della solidarietà rispetto dei diritti sia un punto
Un vincolo importante per il movimento sindacale sviluppo dicevo
Sviluppo superando questa fase pure importante di ripresa che genera effetti positivi per alcune aree per alcuni settori
Per coloro che sono collocati in attività orientate prevalentemente all'esportazione per coloro che lavorano nelle aree del Nord
E chi lascia invece indeterminato il futuro
Di volte
Realtà meridionali soprattutto in queste realtà delle giovani generazioni
Io credo che sia indispensabile per questa ragione il completamento del risanamento e che sia poi del tutto ovvio pretendere che venga accompagnato da politiche per lo sviluppo esplicite
Credo anche che sia utile riflettere su cosa sta capitando nelle aree a piena saturazione nelle realtà del nord i fenomeni che abbiamo incrociato nel corso di questi ultimi mesi sono spesse volte contraddittori e non sempre positivi
Il ritorno al lavoro delle giovani generazioni sulla base di una capacità individuale assai limitata
Intervenire nei processi caratterizzati da una crescita così rilevante delle tecnologie la presenza di lavori precari
Non delle flessibilità più volte richieste ma di una vera e propria struttura di precariato che cancella i diritti
Forme di illegalità diffusa
In alcuni territori sono elementi che andrebbero guardati con molta attenzione e combattuti con grande decisione
Perché dove è ripreso il processo di accumulazione dove lavora è tornato ad essere per fortuna disponibile non tutto è oro quello che luccica
Alcuni processi possono avere ricadute nel medio periodo nient'affatto positive per gli interessi che rappresentiamo e per i diritti che vorremmo
Difendere peraltro sarebbe bene non dimenticare come proprio in una fase di ripresa di crescita anche in questi settori le risorse da destinare all'innovazione dovrebbero essere consistente spesso non ve n'è traccia
C'è una sorta di adesione passiva ai vantaggi che il mercato pone senza guardare al medio periodo e senza prendere oggi le decisioni necessarie a consolidare gli effetti positivi della ripresa così come in questi territori come negli altri andrebbero definite risorse materiali da offrire
Al sistema produttivo queste risorse sono insufficienti basta pensare alla ricerca e formazione ma le cose che sono state dette qui prima
Con tanta precisione calore dei compagni che sono intervenuti sono problemi che valgono per tutto il Paese ma paradossalmente sono presenti in forma rilevante anche laddove l'economia ha ripreso cresce
E poi del tutto ovvio che il nuovo lavoro nascerà da uno sviluppo costante
E dalla redistribuzione
Continua del lavoro che in quel momento dato esisti
Dobbiamo per questo connettere collegare alle politiche per lo sviluppo ad uno sviluppo possibile rispettoso dell'ambiente delle condizioni di vita di milioni di persone
Dobbiamo collegata a queste politiche per lo sviluppo una pratica coerente di intervento sugli orari
Una pratica in grado di tenere insieme modelli e forme di redistribuzione del lavoro basate su un utilizzo diverso degli impianti delle strutture esistenti sull'individuazione di forme di flessibilità che siano funzionali non soltanto alle esigenze delle imprese ma anche ai bisogni delle persone che lavorano
E dobbiamo considerare la riduzione degli orari come una prassi costante e fisiologica in un processo di crescita dell'economia d'altro canto di riduzione degli orari si parla molto quando la crisi investe questo o quel settore è una riduzione obbligata
Che si gestisce attraverso l'uso degli ammortizzatori sociali e con le forme di solidarietà possibile sarebbe paradossale fuori luogo inconcepibile
Che di riduzione degli orari non si dovesse discutere con le articolazioni le gradualità del caso quando l'economia torna a crescere quando cioè la ricchezza prodotta consente anche di compensare i costi della stessa
Riduzione
Poi evidente che in tutto ciò esiste per noi una priorità e il Mezzogiorno
Superare il dualismo è un'esigenza economica e sociale contemporaneamente
Bisogna però rimuovere i limiti strutturali che hanno penalizzato il Mezzogiorno
Bisogna mettere in campo un'iniziativa in grado di produrre effetti consistenti e concreti anche a breve
Di rimozione di quelli che sono oggi gli elementi che penalizzano le realtà meridionali e una parte delle stesse strutture deboli del centro e del nord
Si tratta di tifo compiere forse qualche passo in avanti anche dalla nostra capacità di analisi si tratta di assumere obiettivi che non neghino nella flessibilità nella mobilità del lavoro
Ma che li traducano in pratica contrattuale sempre vincolata al rispetto dei diritti quando si parla di flessibilità
Se non si vuole davvero scadere nelle attività precaria
Nella distruzione di di del rispetto di diritti elementari per le persone che lavorano
Occorre ridare visibilità a questo obiettivo e questo vale per il Mezzogiorno dove il bisogno può portare allo scambio
Iniquo
Tra il reddito il superamento dei diritti ma guardate che vale anche per le aree del Nord anche per le Arapi una saturazione quelle aree nelle quali come dicevo spesso la precarizzazione dei rapporti di lavoro e di legalità la fanno da padroni e poi la mobilità non esiste un'ostilità concettuale da parte nostra i processi di mobilità in un Paese normale la mobilità dovrebbe essere considerato un fattore fisiologico ma la mobilità anch'essa una precondizione
La possibilità per le persone donne e uomini di scegliere del loro futuro del loro destino e quando in questo Paese
Un ragazzo del Nord potrà andare nel Mezzogiorno a lavorare e una ragazza del Mezzogiorno potrà trasferirsi al Nord potendo scegliere però tra tante occasioni diverse saremmo arrivati alla normalità oggi non è così
Oggi dietro la mobilità si nasconde spesso l'idea dell'attivazione di processi migratori
L'idea di vincoli di scelte che non sono assegnate alla volontà soggettiva delle persone
Ma sono determinate dalle condizioni televisore
Ecco perché i limiti strutturali del Mezzogiorno sono quelli dei quali partire le reti le infrastrutture l'efficienza della pubblica amministrazione il costo abnorme del nel del denaro la legalità certa anche la lotta alla criminalità
è un grande fattore economico sono questi gli elementi centrali della nostra iniziativa sono questi i temi ai quali progressivamente cercare di costruire il consenso utile a reggere un impatto che non sarà semplice e che vuole nella flessibilizzazione
Interpretata come riduzione dei diritti del potere contrattuale delle forze sociali l'unica chiave di risposta ai problemi meridionale
Io credo che
Sì e per questo utile e importante anche spendere qualche parola chiara
Intorno al carattere della rappresentanza sociale avere degli obiettivi avere un progetto è senza dubbio fondamentale questo progetto deve avere consenso
Deve rappresentare un punto di riferimento
Credibile affascinante per le giovani generazioni non soltanto per loro
Ma chi lo propone decadere
Attenzione alle modalità con le quali costruisce questo consesso al suo carattere di rappresentanza di interessi generali
Vedo a rischio pericolo costante il carattere confederale della relazioni sindacali
I processi di frammentazione
Della nostra società gli interessi qualche volta confliggenti
Alcuni dei fenomeni che sono insiti nel dualismo nel quale ho sommariamente parlato possono mettere a repentaglio
Il carattere confederale la capacità di rappresentare tutti donne e uomini i loro bisogni e di mediare tra questi bisogni che storicamente il sindacato italiano pur e un'ostilità forte da parte della destra politica e di quella economica mira proprio a mettere in crisi questa idea di rappresentanza sociale noi la dobbiamo difendere
Io penso che questa esigenza sia senza dubbio
Un'esigenza forte del sindacato ma debba essere considerata con attenzione anche da parte rappresentanza
Politica della sinistra
Poi il resto lo dobbiamo fare noi
E decisivo per questo la credibilità il carattere dei soggetti in campo
E per quanto concerne la rappresentanza sociale
I temi della democrazia e dell'autonomia sono risoluti
Non basta avere consenso bisogna avere a disposizione regole per costruire e gestire questo consesso
Non sempre le grandi organizzazioni sociali sono organizzazioni
Le cui regole democratiche appaiono agli occhi di molti cittadini sufficienti non soltanto dei lavoratori ma anche di una parte dell'opinione pubblica che ci guarda ecco perché dobbiamo fare qualche sforzo in più
Assumere vincoli coerenti definire con precisione chi siamo come vogliamo rappresentare le esigenze dei lavoratori e dei pensionati non è immaginabile che venga riorganizzato il sistema istituzionale che cambino le forme della rappresentanza politica e che nulla succeda nel campo della rappresentanza sociale e poi la rappresentanza sociale
Deve ancorare la sua capacità di essere a vincoli a principi espliciti di autonomia io credo che l'autonomia sia un grandissimo valore
Un valore per le operazioni Saccani
E per autonomia intendo oggi la distinzione di ruolo netta
Tra le organizzazioni sindacali e le forze politiche
Spero che questo valore non sia soltanto nostra
Ma sia anche considerato con attenzione come parte importante del loro modo di essere di operare anche dalle forze politiche
Poi davvero voglio tranquillizzare mio amico e compagno Rocco Larizza
Qualunque sia la conclusione della campagna
Elettorale e dalla consultazione
Che ne seguirà
La CGIL
Non verrà meno ai suoi principi di autonomia
In qualsiasi ipotesi anche in quell'auspicabilmente che vinca lo schieramento di centro sinistra
Per noi questo è un modo di essere che non può essere messo in discussione che non può essere considerato come valore che cambia che si trasforma poi c'è lui non è convinto e lo dimostreremo in concreto
Allora interrompiamo per uno ora i nostri lavori Pdci ritroviamo in questa sala alle quattordici e quarantacinque perché abbiamo ancora vari interventi
Io per comodità degli interessati e di tutti
Annuncio ci sono i primi degli iscritti a parlare pomeriggio c'è il compagno Giuseppe Basso poi il compagno fortunata Bellamacina
E poi il compagno Salvatore Buglio e poi numerosi altri arrivederci alle quattordici e quarantacinque
La presenza sarà ancora scarse
Sì ecco i Tanzim avrebbe stanze della procedura che cominciando
Però intanto alcune comunicazioni abbiamo ricevuto un telegramma di salutava dal senatore Corasaniti che presidente della Commissione affari costituzionali del Senato
Le giacche delle orche come sapete era annunciato dovrà essere presente ci ha mandato invece anzi ha mandato in verità ad Angius
Questo messaggio cari compagni e cari amici
Purtroppo non posso essere presente come arrivo lutto alla vostra assemblea nazionale
Dare risposta alla domanda di lavoro che viene portato a milioni di giovani Didone di disoccupati di oggi la priorità essenziale con cui si devono misurare in Europa i governi le forze politiche le forze sociali
Dare lavoro significa garantire ogni individuo un futuro sicuro è una società che non sia capace di dare certezze per i cittadini e destinata a vivere l'instabilità e l'insicurezza
Naturalmente sappiamo tutti come l'enorme crescita di produttività l'applicazione di nuove tecnologie la globalizzazione dei mercati abbia messo in crisi la strategia più investimenti più occupazione con cui staticamente in Europa sia data risposta alla domanda
Ma anche investimenti dalla formazione della modernizzazione delle infrastrutture in settori tecnologicamente innovativi dei servizi utili alle persone e alla qualità della vita
Ed è altrettanto importante una radicale riorganizzazione dei tempi di lavoro e dei tempi di vita graverà interpretata da Livia Turco
Tutto questo impone alla sinistra di ridefinire obiettivi strategie forme di organizzazione per conseguire effettivamente una progressiva riduzione della disoccupazione e per offrire alle donne ogni uomo un'opportunità produttive
I socialisti europei sono perciò chiamati a misurarsi una grande sfida da cui dipenderà il futuro del nostro continente dell'intero pianeta
Sono sicuro che il PDS
Uno dei principali partiti e movimento operaio e socialista europeo contribuirà con originalità dalla propria esperienza politica e culturale a vincere questa sfida un caro saluto a tutti i partecipanti all'assemblea piombato Jacques Delors li dobbiamo ringraziare
Sciacca a loro
Per questo messaggio in cui come avete ascoltato entra nel merito dei temi
Che qui noi abbiamo proposto e nello stesso tempo fa anche un bel riconoscimento al nostro partito definendolo uno dei principali partiti del movimento operaio e socialista europeo credo che poi in realtà possiamo corrisponde alla verità attraversa fa piacere che questa verità venga sale verrete pubblicamente riconosciute allora possiamo iniziare la discussione e il primo estinto il compagno Giuseppe Basso dell'Oto Melara di la Spezia
Seguirà poi la propria capacità di Genova
Gli applausi a scena aperta
La marca
Pro
Ok no no la claque anche perché
Siccome la sintesi un la sintesi è un grande pregio ma non è il mio per cui a compensare con il
Prego parte Fabio l'invito all'ottavo minuto a darle qualche sberla sul microfono breve
Dunque
Sarebbe stato meglio che questa in Assemblea nazionale si fosse tenuta non in prossimità di elezioni politiche non ovviamente che ora non serva anzi contribuisce certamente ad impostare con maggiori elementi i cinquanta giorni che ci attendono
Ma speravo erano tra quelli che sperava che nell'interesse del paese del mondo del lavoro soprattutto anche per le giovani generazioni
La costruzione essa questa questa Assemblea coincidesse con la costruzione in atto nel Paese
Una costruzione seppur non priva di rischi di un nuovo impianto dello Stato impianto dello Stato che derivasse quindi prima delle elezioni da tutta quella serie di cose non sto a ripetere per brevità
Bene si è fatto per tentare fino in fondo il raggiungimento di una impostazione simile o per scoprire le possibili carte del baro
Aumentare fortemente le condizioni di governo e di stabilità significa voler affrontare con maggiori possibilità anche le questioni del lavoro e dell'occupazione io ne sono perfettamente convinto questioni che costituiscono i qualificano i principi fondamentali della democrazia e della libertà stabiliti con forza e valore proprio nella nostra Costituzione
La cui completa ed effettiva applicazione avrebbe costituito e costituirebbe ancora una delle più grandi rivoluzioni democratiche nel mondo senza voler enfatizzare da qui la difesa strenua della privata
Questa fase è stata vissuta con interesse anche se producendo contrasti nel mondo del lavoro
Nel Paese è aumentata però via via io credo la consapevolezza della posta in gioco e delle responsabilità di chi in ogni modo ha impedito una soluzione più utile più razionale
Ma al di là delle legittime contrastanti opinioni ci mancherebbe altro espresse sul metodo soprattutto sui vari contenuti
Della materia elettorale ed istituzionale
Si sono rilevate lampanti e incredibili dichiarazioni strumentali motivazioni di lapidari giudizi di negatività e di inutilità di quello sforzo solo perché invece ne veniva recepito all'importanza sostanziale
Tesa a creare appunto più solide prospettive per un Paese europeo che ne ha assolutamente bisogno
Il fatto che questo Paese continui a rischiare di non essere governato con una strumenti e poteri democratici più adeguati fa comodo ancora diverse parti e per miopia politica e soprattutto per continuare ad inzuppa il pane come si dice
Nei diversi aspetti di debolezza culturale sociale economica
Politica presenti nel Paese che da tempo ne minacciano la convivenza civile
E se la consapevolezza da la posta in gioco è aumentata del tessuto democratico forte rimane l'impressione la sensazione la cultura anche nel mondo del lavoro anche e delle masse popolari più deboli che tutte le questioni sia istituzionali che economiche si possono risolvere con l'arrivo dell'uomo forte di quello che appunto dice ci penso io
è un pericolo fortissimo
Che a mio parere verrà ulteriormente alimentato dalle prossime settimane che solo l'unità dei valori delle idealità democratiche diffuse sulla base di contenuti realistici potrà respingere con efficacia e per questo lo voglio sottolineare ora io credo che sia stato molto giusto rimettere al centro del nostro della nostra attenzione ma anche per contribuire alla sostanza programmatica dovrà elettorale dello schieramento dell'Ulivo e del centrosinistra le sue insieme la complessità e diversi aspetti del lavoro dall'occupazione
Abbinate al realismo delle regole delle riforme occorre rilanciare con forza le motivazioni delle idealità i valori che devono sostenere
Una nuova cultura del lavoro provocare una nuova consapevolezza dei lavoratori dei giovani circa le trasformazioni in atto della a concezione del lavoro e del fondamentale processo rapidissimo di mondializzazione del mercato
Del lavoro stesso con tutte le ricadute le conseguenze le debolezze dei singoli Stati soprattutto se non riorganizzati come il nostro in fretta
Ora vedi Prodi ieri su questa cosa è stato molto secondo me illuminante da questo punto di vista ma proprio anche per questo operare perché avanti sempre più l'idea che il mondo dei lavori possa tentare risposte di governo e di rappresentanza dinamica in tal senso contrastando nel confronto anche serrato bionico Dinoi sicuramente a tutti i giorni
Posizione di radicalismo sociale che sono vuol dire eliminare ogni forma di conflittualità o di o di conflitto quanto necessario quando non è più sufficiente la mediazione o la codeterminazione
Per tolto a parte
Contrastare risposti disgregato risposte bis Greganti egoistiche del neo corporativismo delle rinchiudersi a riccio di settori più forti a discapito di quelli più deboli
In mezzo ci sta io credo o ci può stare il pericolo di un aggravarsi del conflitto sicuramente non voluto ma a mio parere anche alimentato da una debolezza dalla coscienza individuale e collettiva della solidarietà tra generazioni gli occupati e generazioni intere di disoccupati figli in gran parte come si dice dal popolo
Il modo con il quale sta riprendendo la fase di crescita economica e produttiva in diverse realtà del Paese al di là delle delle cause che l'hanno che l'hanno determinata e che possono anche essere temporanee
Rischia di contribuire in tal senso in questa divaricazione
Ed è giusto anzi giustissimo sollevare ripetono straordinario della rimessa nel ciclo produttivo di prepensionati qualificati che hanno abbandonato la grande industria
E dopo parlo nel tessuto produttivo stesso spesso il posto di giovani la diffusione del lavoro nero della precarietà goduto le conseguenze che ne derivano
è giustissimo e condivisibile sostenere con forza un processo di riduzione dell'orario di lavoro su base annua settimanale mensile che porta alla diffusione alla scusate alla definizione delle trentanove ore per legge e soprattutto attraverso la contrattazione articolata alla processo di diminuzione a trentacinque ore delle di lavoro
Questa questione né bene hanno fatto le donne secondo me orientano sempre di più oltre che a contribuire ad una suddivisione del lavoro a favore dei non dei nuovi occupati utilizzando al massimo gli impianti e gli aumenti già definiti di produttività
Rappresenta una grande occasione io credo anche se non da sola in un'unica per impedire quelle nuove forme di schiavitù moderna
Di dipendenza eccessiva della vita di ciascuno
Dinoi dal lavoro che alimenta
Un distacco sempre più improprio del lavoratore dal vivere sociale delle comunità dall'attività culturale familiare ricreativa ed allo stesso modo di intendere concepire la politica come noi per primi stiamo giustamente sostenendo ma la questione salariale
è un problema reale molto grave al quale collegare tutte queste questioni una realtà mo'una questione molto grave per gran parte dei lavoratori occupati delle molte diverse categorie soprattutto nell'industria nei servizi repubbliche impiego negli edili
E se non si affronta un tema decisione chiarezza la rivalutazione del salario e del potere d'acquisto anche e soprattutto attraverso misure di carattere fiscale che larga parte tolgano ripreso l'idea dello e dall'altra
Prendano comunque attraverso questo non c'è dubbio che un conflitto tra le categorie ma attraverso un coinvolgimento
Delle dei lavoratori dipendenti e dei lavoratori autonomi e dell'impresa per concepire insieme questa necessità della riforma nel contempo ricostruendo la credibilità dello Stato ora sa se ne è difficile il tempo autorizzatoria richiamo finisco subito scusate
Ora su questa cosa sono sempre o minuto benissimo sarà sempre più difficile su questa questione qui che su questa questione giustamente mettiamo al tavolo
Del confronto con i lavoratori parlare con lavoratori guadagna un milione trecento milioni e cinquecento mila ottocento mila mese questo è un problema serio molto serio e se non ci pensiamo noi a puntuali sono ci pensano altri da tutt'altre sponde
Ora io sono assolutamente convinto che il problema vero e creare nuove forme di lavoro l'abbiamo detto e dopo il no profit quindi attraverso là fuori che non producono Potito immediatamente per far questo io credo che un'altra riprova lo Stato estremamente determinante questo fino a questo fine e nelle attività di carattere autonome iniziative rigato imprenditoriale e nella gestione del territorio dello Stato e nella gestione risorse finanziarie locali sia il federalismo e io ricordo spesso con drammatica situazione la gestione l'utilizzo del patrimonio terrestre marittimo che dovrà abbonda nelle nel nel Paese e che gestito governato e metà diversa pensate quale potenzialità potrebbe potrebbe dare naturalmente legato a altre cose al credito alle ecco potrebbe dare nella nell'incentivare nuove forme di occupazione però io che non riesco
Concludo
Che al di là di queste queste di queste cose sostenendo questa visione la questione della della della politica industriale della necessità di dare vita ad una nuova politica industriale colmando
Vuoti che vi sono stati sia assolutamente determinante politica industriale verso la la il prodotto di qualità verso l'alta tecnologia che dia modo di da una parte di accrescere il prodotto e la qualità del della proprio possesso e dall'altra di cambiare anche le forme di sviluppo vi sono avuta in diverse parti del Paese io qua volevo continuare portano l'esempio sua diversificazione la provincia di Spezia
Che va in questa diritto perché di fronte alla crisi strutturali che c'è stata si tende a diversificare l'industria per uno sviluppo diverso con tutte le organizzazione identità locali presenti proprio per diciamo così garantire quello che si può garantire e incentivare quello che si deve incentivare grazie
Darà numerosi compagni mi hanno chiesto come intendiamo procedere
Io voglio precisare questo gli istituti sono ancora numerosissimi ma numerosi dove ci siamo andati giù un tetto ecco di orario cioè di dare senz'altro la parola al compagno D'Alema per le ore sedici al massimo diversa significa che forse non tutti
Gli iscritti a parlare di Schiranna parlare questa ampiamente accentua la necessità del rispetto dei tempi vecchi è chiamato alla tribuna allora adesso si accompagna fortunata Bellamacina Sangiorgio pagella va segue Salvatore Buglio
Non c'era la macchina
Allora Salvatore Buglio accessi ecco Salvatore Buglio ai operaio della Liberty è responsabile delle attività del lavoro a Torino al PDS titoli segue Giulio Calvisi segretario della Sea stagionali
Ma questo
A differenza
Di quanto pensano molti giornalisti potrà qualcosa in merito
E mi è stato dibattito molto serio
Con lavoratori tenuto sono uno che non mi muovo mai dal posto per cui ascolto tutti perché credo che anche dall'ultimo l'ultima persona che parla si può imparare qualcosa credo non vedo che mi hanno insegnato nel vecchio Pci e lo applico regolarmente si impara molto secondo me dicevo questo è stato un dibattito serio
Con lavoratori le lavoratrici che si sono impegnati con serietà riflettente facendo riflettere lavora dice dicevo lavoratori in carne e ossa che hanno dimostrato di avere idee strategie Progetti
Che i mezzi di informazione in generale non se ne siano accorte non me ne scandalizzo
Loro hanno bisogno
Per far salire gli indici di ascolto dei clown della politica come Sgarbi e Pannella
A me dispiace però che il manifesto
Ci definisca definì sta definisca questa sala una sorta di sala sorda e grigia purtroppo dico che il Feltri misuri plettri Nismo ha contagiato anche in giornata una volta glorioso guardate guardate come sta seguendo non solo questo dibattito ma anche dibattiti passati facendoci passare per neo fascisti una cosa che mi amareggia tra le altre cose che ci deve far riflettere
E quella sinistra giornalistica che solitamente ma con molto orgoglio alla sconfitta
L'unità deve capire però anche per il nostro giornale vorrei dire qualcosa
Deve capire che non esistono solo i leader
Guardare la cronica di oggi speriamo che recuperano domani vi sono quei lavoratore quelle lavoratrici che hanno parlato qui che hanno detto cosa intelligente e che meritano di essere sottolineati
In un giornale che ancora oggi mi auguro sia un giornale che rappresenta gli interessi di tutti i lavoratori e le lavoratrici
Questo è un primo una prima questione che mi volevo dire proprio perché io seguo tutte le tutto il dibattito riterrà opportuna che ci fosse questa valorizzazione
Nella solo alcuni punti
Nella relazione del compagno Angelo se vi sono stati dati vi sono dei dati sul sistema scolastico
Italiano che mi hanno colpito quei dati dicono sostanzialmente che ha la licenza media accedono il settantasei per cento dei figli di operai io lo voglio ripetere perché guardate che sono cifre drammatiche
Al diploma di scuola media superiore a cedere il trentatré per cento dei figli di operai
E alla laurea il tre per cento di figli di operai
Ecco al di là di tante chiacchiere l'immagine di un Paese più diseguale meno solidale
E da questi dati che io giudico drammatici che bisogna partire affermando con forza che la politica dell'educazione
E la miglior politica economica che esista
Corale uno sforzo vano baloccarsi con le tradizionale politiche di sostegno all'occupazione certo ce n'è bisogno ma non bastano
L'unica cosa che lo Stato può fare di mettere le nuove generazioni in grado di ottenere livelli di educazione adatte alla società che li aspetta
Ha perfettamente ragione l'ha ripetuto anche qui il premier dell'Ulivo Romano Prodi quando afferma vi è un'incompatibilità di partenza su cui il nostro Paese non ha riflettuto a sufficienza
Ed è l'incompatibilità tra il nostro livello di diffusione della cultura
E delle tecnologie e nostro livello di ricchezza
Questo credo che sia uno dei dati che noi dobbiamo assolutamente approfondire l'Ulivo deve spendersi fino in fondo in questo tema
Capendo che che avrà la duttilità intellettuale per i nuovi lavori che la rivoluzione tecnologica introduce destinato tra qualche anno a scivolare
In una sorta dell'un bel proletariato con la sola speranza di ingrossare la fila di chi per trovare lavoro precario finisce a cucinare hamburger da McDonald
La disoccupazione di massa dei prossimi anni sarà composta da persone che non hanno la qualità per accedere ai lavori di alta sofisticazioni
O che non sono in grado di cambiare lavoro agevolmente
Vi è un'altra ragione per questa scelta
L'unificazione culturale di un Paese sempre più diviso e frammentato ma non solo per la questione lavoro
Un Paese diviso e frammentato al suo interno
Riprendendo per questa via quel discorso di solidarietà che resta la differenza sostanziale tra destra e sinistra
Oggi il sapere il sapere critico diventa il fattore fondamentale la leva principale dell'eguaglianza
Le conoscenze acquistano una funzione di stimolo alla mobilità sociale quella mobilità che stagnante anzi regredisce quei numeri sono ripeto drammatici
Ed è un modo attuale una nuova politica della sinistra una forte azione di governo per la formazione e per la qualità scientifica delle infrastrutture una nuova fase dello sviluppo
Basati sui nuovi processi di mobilità sociale come dicevo prima su una nuova uguaglianza delle opportunità
Di partenza al contrario di una destra che non dà risposta alle nove esclusione se non è la versione arrangiatevi del fai da te
Profondamente classista ma anche
Scarsamente produttivo quand'è risultata a medio termine
In un Paese abbassa formazione culturale scientifica e tecnica la competizione spontanea
Sia fronda prevalentemente a livelli bassi e non è affatto certo che famiglie individui e imprese possono risolvere con i loro mezzi il problema di una maggior qualità della formazione allora qualche proposta molto sintetica
Primo investire sulla ricerca fondamentale nell'ultimo anno sono state detratte il venti per cento alla ricerca fondamentale
Secondo investire l'uno per cento del prodotto interno lordo della formazione superiore come d'altronde fanno in Germania e in Inghilterra
Terzo elevare l'hanno detto in molti compagni l'obbligo scolastico
Quattro per la cosa fondamentale credo che il professor Prodi che sul modello della Germania a molte conoscenze ed è molto affezionato applicare la formazione duale che permetta la formazione permanente
Non continuo contatto tra scuola e impresa
Queste credo siano alcune proposte che noi dobbiamo assolutamente portare avanti vorrei puoi toccare per punti proprio perché il tempo
Poi non è a nove quando aveva nove minuti per piacere un po'pettine così mi ricordo
Allora la guardia la questione della del la riforma dello Stato cruciale
Dobbiamo affrontare vi pregherei un po'di attenzione perché è importante questo argomento perché una se è una sorta di dove affrontare con serietà e superando retaggi ideologici la riforma dello Stato sociale
La sinistra deve lavorare pena uno stato sociale residuale come avviene negli Stati Uniti che sono i dannati della terra sono cautelare garantiti
Pena dice uno stato sociale residuale per uno al nuovo patto che così possiamo sintetizzare come giustamente ha sottolineato D'Alema quando gli è stato il congresso tematico dal SAP risarcimento alla promozione
è una rivoluzione profonda della stessa concezione di Stato sociale che abbiamo conosciuto e difeso che porte lavoratori da soggetti subalterni a protagonisti da proletariato a una promozione sociale
E su questo milione di cittadini chiedono al PDS alla sinistra l'ulivo e gli strumenti per diventare come dicevo di io i protagonisti del due mila questo è il futuro un futuro dove cresce la democrazia economica
Non concentrando più il controllo dell'economia nei soliti nelle mani dei soliti noti
Se questa è la scelta il primo banco di prova saranno le società da privatizzare dove lavoratore abbiano un ruolo nelle strategie e nei dividendi
Entrando nei consigli di amministrazione
Il discorso che si è fatto nei passati mesi del nocciolo duro della e dell'azionariato popolare per far questo diario vivo ci vuole un accordo per lo sviluppo
E fondamentale un accordo tra l'impresa le professione l'intellettualità il mondo del lavoro per sostituire l'alleanza tra profitto e rendita con quella tra impresa e lavoro
Noi siamo disponibili ma ad una condizione questo deve essere un accordo tra è uguale
Questa ad oggi non è avvenuto dobbiamo dircelo pensa l'accordo del ventitré luglio
Diceva Cofferati che un accordo virtuose vero maglia corde virtuoso rogo sono quegli accordi che si rispettano
I lavoratori con senso di responsabilità hanno dato un grande contributo
Per battere l'inflazione e rendere più competitivo il sistema Italia
Gli altri contraente il Governo e le imprese hanno dato via libera a prezzi e tariffe facendo lievitare inflazione ed ora de erodendo la busta paga dei lavoratori
Sia chiaro o si rimborsano
E qui non sono d'accordo con Modigliani dove dice scordiamoci passato lasciano pappa lasciamo da parte questi problemi così rimborsano le giuste spettanze previste nell'accordo con la sinistra partiti e sindacati non stringono altra corde
Possiamo e dobbiamo essere responsabili ma non credo che possiamo essere Ternana indefessi
La questione salariale credo che altre l'hanno trattato soprattutto il compagno che ha parlato prima lo lascio perdere perché venuti sono quelle che sono ora parla di un'altra questione daremo un minuto sulla questione della sono venuto perché il tempo è una cosa reale
The blocco sociale ce l'abbiamo perso lo sappiamo benissimo perché il nostro blocco sociale fatto dalla grande impresa sindacato con la garanzia dello Stato agli occhi di molti soprattutto dei non garantiti e delle piccole e medie imprese non era non era diciamo così un accordo che li coinvolgeva per cui mi sono rivolta ad altre noi se vogliamo vincere al di là degli accordi partitici con un centro moderato dobbiamo far le proposte serie alla piccola la media impresa
E ve lo dice uno che all'interno dell'impresa ma che non vede la politica come una come con una questione di amico nemico io penso che la piccola e media impresa che assumono devono essere ma questo l'abbiamo detto molte volte aiutati pensiamo che i cittadini che vuole intraprendere l'avventura e saranno in molti nei prossimi anni imprenditoriale non debbono essere strozzata in ma in sinergia con le istituzioni locali con le banche devono avere aree risorse per creare distretto industriale qui per parlavo sulla questione tecnica la lascia da parte prima che arriva un altro colpo di Campanella
Ma distretto industriale sono uno strumento fondamentale fondamentale per un rapporto serio e qui ripeto l'istituzione locale hanno ruolo forte e del tutto evidente che nella nascita del consolati Mendo delle aziende le banche
Hanno un ruolo essenziale
Un governo di centrosinistra deve porsi il problema di un sistema creditizio che non faccia dell'usura istituzionalizzata oggi
Per uno e nove imprenditore andare a chiedere dei soldi è peggio che andava a chiedere allora a quelle che fanno dell'usura perché qualcosa di incredibile i tassi di interesse sul prestito dei soldi questa è una delle prime cose che bisogna assolutamente fare
Con un ruolo delle banche che dove come fanno negli altri Paesi pensava Germana alla Germania rischiano di aiuto no o partecipò alla vita della realtà produttive
Lascia la questione fiscale anche se ritengo sia una questione essenziale
Immagino che non ho il tempo ma ritengo che la questione del fisco con i suoi centocinquanta mila miliardi di reazione l'anno si possono avviare lo abbiamo detto in molti programmi concreti per l'occupazione
Ma dobbiamo appostarci alla questione del fisco non vuole ci descriva la destra come quelli che il fisco la usano come una clava
Mai Visco è un modo per premiare chi rischia e chi lavora bene questo dobbiamo dire alla destra quando ci accusa quando usa quest'arma che userà ancora oggi la userà domani noi riteniamo che il Visco
Possa premiare li vedo il rischio di impresa e possa premiare debba premiare quei lavoratori che hanno già dato questo deve essere uno dei punti nodali della nostra politica perché allora ci fregano dei no guardate
E in tutti i casi nell'Ulivo nell'Ulivo ci deve essere una parte proprio in questa logica che dicevo prima una parte che riguarda questo problema non faccia possiamo far finta di niente per la paura di perdere qualche moderato noi perdiamo la credibilità all'interno di un mondo che ci guarda con attenzione che al mondo dei lavoratori
Care compagne e compagni finisco ci avviamo verso una campagna elettorale difficilissima
Una da un bagno difficilissima io ritengo che l'Ulivo alla competenze però non le vediamo l'errore delle ultime elezioni politiche no non batto una battaglia elettorale contro qualcuno non evochiamo spettri del passato questo sarebbe un suicidio politico
L'Ulivo ha le competenze le intelligenze necessari deportare livello di scontro sulle questioni programmatiche e gli interventi che ho sentito qui loda le hanno dimostrato diciotto una competizione difficile ma non impossibile se si verificherà baby verificherà soprattutto una condizione
L'unità dell'Ulivo che vuol dire in buona sostanza che noi dobbiamo spogliarci del se ve lo dice uno che da molti anni che nel partito dobbiamo Sports spogliarci del senso di appartenenza al PDS vestire questo nuovo abito dell'Ulivo
Vogliamo vincere le elezioni e possiamo farcela solo se tutte le componenti saranno capaci di fare un passo indietro noi per primi
Care compagne e compagni e la coalizione vi sono stati momenti difficilissimi adesso dobbiamo guardare avanti
Lo dicevo prima il nostro simbolo e l'Ulivo
E il premier Romano Prodi se affronteremo la campagna elettorale con questo spirito senza la boria di gramsciana memoria
Sono convinto che per la prima volta nella storia del nostro Paese i lavoratori e lo meritano se permettete saranno alla guida del governo grazie
Allora Giulio Calvisi è segretaria nazionale della Sinistra giovanile dava una mano Bellini
Buonasera a tutti
A me è piaciuta molto la relazione di di Angius perché mi pare che abbia un forte messaggio contenga un forte messaggio peggiore Angius dice
E finita o sta per finire
La fase dei sacrifici dei lavoratori italiani ed è possibile oggi impostare delle politiche naturalmente con la gradualità necessaria che permettono di ridurre l'orario di lavoro risolverà la questione salariale
Approntare nuovi strumenti per creare occupazione ridurre le tasse e quant'altro e quindi contiene un grosso messaggio di fiducia
Sul futuro
Ed è possibile anche come diceva ieri Betty leone pensare immaginare ad un progetto di profonda trasformazione della società
E mi pare che l'elemento più positivo di questa discussione che stiamo facendo in questi giorni sia proprio questo cioè capire che in questo Paese
è aperta
Una questione generazionale molto forte
Perché si parte dalla considerazione che sostanzialmente questa è una società che non pensa ai propri figli che non riflette non riflette a sufficienza sul futuro dei propri finti lo diceva Prodi ieri
La politica negli anni ottanta si è giocata sul contingente sull'immediato
La politica ha avuto il fiato il respiro corto
è stata il ritardo rispetta le trasformazioni della società e del mondo del lavoro e con esso è stato il ritardo pesante la scuola italiana e questa generato anzi incertezza insicurezza sul futuro molti miei coetanei che sono definiti dalla stampa come lontani dalla politica eccetera parte giustamente
Vivono un'incertezza profonda sul futuro
Noi non sapremo se avremo un lavoro che tipo di lavoro avremmo sì avremo uno Stato sociale c'è un sistema di protezione universale per tutti
Se saremo in grado di avere diritti garantiti nel mondo del del lavoro se avremo un sindacato cui fare riferimento
E allora c'è un discorso che vede questa mia generazione un po'schiacciata sul presente sull'immediato perché non riesce ad immaginare il futuro nel settantasette ad un giovane disoccupato di vent'anni del Mezzogiorno lì si poteva dire
Tranquillo la crisi passa e poi tu troverai il lavoro
Oggi per quello che abbiamo definito disoccupazione strutturale
Perché si erano si è rotto il nesso fra crescita occupazione ed è una tecnologia che aumenta la produttività ma distrugge il lavoro oggi quasi si è detto scordati del posto fisso e forse adesso vista per dire scordati del posto
E disoccupato poi punito due volte
Prima perché mortificato perché non lavora perché non ha dignità perché non riesce a staccarsi dalla famiglia ma poi perché non usufruisce di nessuna tutela contrariamente a chi magari è stato nel mondo dell'occupazione Puy supplici però liste mobilità della cassa integrazione eccetera
E allora mi pare che noi in questa conferenza è questa se invertiamo compiendo uno sforzo per organizzarci quei volti invisibili che non parlano perché disoccupati tale non parlano non riescono ad organizzarsi
E mi pare che alcune indicazioni siano emersi in questa direzione prestito d'onore che è stato citato da anche secche qualche compagna criticato come carte per esempio
Non serve ad aprire un'industria non serve ad aprire una fabbrica però può servire per esempio ad aprire a società che permetta di intraprende l'attività su cui si detti servizi materiali o materiali queste punto importante e può parlare ad una parte della Generazione disoccupata può parlare a quell'incertezza di cui dicevo prima
Un'altra cosa nel mille novecentosettanta il quindici per cento della popolazione italiana aveva più di sessantacinque anni nel due mila e dieci il trentacinque per cento la popolazione italiana avrà più di sessantacinque anni
E allora quello stato sociale che è stato costituito negli anni questo se grande lezione di questo secolo chi lo paga quando poi sappiamo che lo stato sociale in Italia si è sviluppato perché basato sul lavoro dipendente
E possibile su questo allora dire come si può riformare come è possibile pensare ad altro tipo di stato sociale
Un'altra cosa c'è una generazione di lavoratori è stato sottolineato da molti non in mani non abbiamo demonizzato mi pare da questo palco la nessuno per il relatori che si sono che hanno parlato da qui ha detto questa cosa c'è anche un'offerta non c'è solo un'offerta da parte le imprese di flessibilità ma c'è anche una domanda di flessibilità da parte dei laboratori
C'è comunque una moltiplicazione di contratti atipici che spesso nascondono solo forme di precariato e di sfruttamento ma c'è un problema in sé c'è un problema in sé come contratto atipico
Perché spesso sono diritti per spesso mancano liti liti per contratto non ci sono per contratto non è che nascondono altro non ci sono sono stabiliti
E allora c'è una generazione o genitale che corre il rischio di vivere il lavoro senza ferie
Senza assicurazione infortuni senza gancio la pensione senza gancio che meccanismi tutte le garanzie che un'altra generazione ha conosciuto in precedenti
E anche nell'industria varato il turnover che rappresenta la l'ingresso di una generazione nuova nel mondo del lavoro che sostituisce l'altra spesso ha comportato che contratti a lavoro di lavoro a tempo indeterminato siano stati i costi
Sostituiti da contratti a lavoro a tempo determinato questa caduta la Piaggio era caduta media caduto in altre parti d'Italia e allora chi lo rappresenta questo mondo di del lavoro diceva oggi Smuraglia
Non c'è porsi il il rischio che la sinistra storica quella politica ma anche quella sindacale si chiude a riccio nella protezione di quella cittadella protetta del lavoro a tempo indeterminato
E allora il punto che mi pare di aver colto nella relazione di Calvino sia stato proprio quello di trovare la giusta misura tra flessibilità e sicurezza la flessibilità ci può essere ma deve essere anche sicura deve offrire una garanzia devo deve offrì una valorizzazione del
Della dignità del del lavoro e allora affermare i diritti
Affermare i diritti e legare la Thema de la flessibilità in modo forte al tema della formazione poi dico alcune cose sulla formazione però c'è un punto su questa cosa vogliamo dirlo a chiare lettere che è vero che le imprese non fanno formazione
E quindi possiamo lanciare un l'atto di accusa nei confronti del mondo industriale italiano su questo punto però è anche vero che la formazione professionale
Quella che spesso anche noi il nostro mondo ha gestito
Per così come adesso non serve a niente e va cambiata perché spesso la formazione professionale in Italia serve più agli interessi delle società che organizzano i corsi che l'interesse degli allievi che devono essere preparati per per il mondo del lavoro perché questo ma viene quasi mai
L'altra cosa è possibile trovare un nuovo punto d'incontro fra domando per darvi lavoro e allora dire che la sinistra non esita in modo chiaro a parlare di riforma di cambiamento di stravolgimento dell'attuale Ufficio di Collocamento che non serve più a niente così come e che spesso fonte di di ineguaglianza spesso fonte di ineguaglianze che non risponde più ad un mondo del lavoro che si è trasformato l'altra cosa e finisco il tema della formazione ma diciamo una cosa
La tecnologia distrugge la loro però la tecnologia siccome bisogna inventarla si può creare lavoro Traverso l'investimento nella tecnologia
E allora diciamo investiamo nella tecnologia mi pare che questo sia il punto forte quindi investiamo per avere tecnologia bisogna studiare bisogna sapere bisogna conoscere allora investiamo nella scuola mettiamo nell'università investiamo nella formazione professionale
Qui dice va bene adesso il compagno Buglio e qui c'è un problema però nella scuola non basta investire sulla scuola italiana quella che c'è adesso basta migliora ma occorre fare lo dobbiamo fare noi da sinistra una risposta noi da sinistra
Quanto oggi sia esclusivo unità del nostro sistema formativo lo diceva un compagno però intervenendo stamattina per
La porta per la formazione superiore quella del del liceo cioè le spese si mangia un terzo dello stipendio metalmeccanico che che ci arriva a laurearsi
Con queste condizioni dov'è quel processo di democratizzazione attribuito con enfasi al sistema scolastico visto l'istruzione ancora la carta per Cambria per cambiare la propria posizione sociale un veicolo di mobilità sociale oppure invece lo strumento di conservazione
E di riproduzione delle distanze sociali è vero i figli degli operai che si lavano sono pochi perché è impossibile che gli operai si laurea in questo Paese
E allora lì non basta dire investiamo sulla formazione ma bisogna investire sul diritto allo studio permettere a tutti di avere l'opportunità di accedere alla formazione perché è questo il punto
Io che provo fastidio quando vedo Sgarbi da un mese a questa parte in televisione che dice
Propongo l'università gratuita per tutti
Noi diciamo e demagogico va bene ma non basta dobbiamo dire allora che la sinistra fa un grande programma di intervento per garantire a tutti cinquecento mila borse di studio un terzo degli studenti in Italia non devono pagare le tasse universitarie devono avere la possibilità di studiare questo il punto
Perché la mobilità sociale oggi ad un rispetta un giovane meridionale anche a che cosa tirata al gratta e vince la lotteria di Putignano qualche altra cosa perché non c'è la non c'è la speranza non cede la possibilità di pensare ad altro
Chiudo con una cosa una volta poi le prime volte che ho conosciuto Massimo D'Alema lui mi ha consigliato una lettura di un libro
Che si chiama l'elettore sconosciuto
è un libro che analizza comportamenti caratteri visioni del mondo dell'elettorato dei rispettivi partiti io me lo sono studiato colletto diligentemente
E c'era una tabella che evidenziava una cosa il nostro elettorato quello di sinistra
Compreso anche quello di Rifondazione risultava essere quello che aveva più paura del futuro
Cioè meno speranza meno ottimismo sul futuro ecco io penso che questa Assemblea abbia due grandi meriti primo perché si è fatto un appuntamento dove gli operai sono i lavoratori sono protagonisti di questa campagna elettorale è stato già sottolineato secondo perché tramite una proposta di governo forte un grande si dà un grande messaggio di futuro e lo diamo a noi stessi
E c'è la consapevolezza mi pare che non abbiamo la forza l'intelligenza per governarlo questo futuro
E allora speriamo di ritrovarci tutti insieme facendoci un augurio a tutti
Dopo il ventuno aprile per governare questo futuro e io aggiungo sperando che il centro sinistra parla di tante competenze che sta acquisendo in questo momento quando in questo momento dove anche qualche discussione ma anche di dibatto sulle candidature si ricordi anzi
Si ricordi sempre che è sempre utile sempre opportuno sempre cosa buona e giusta portare un operaio o più di un operaio in Parlamento grazie
Scritta Romano Benini collaboratore del Gruppo progressisti federativo alla Camera dei deputati dava parlerà Francesca Mazza
Qualche giorno fa ho visto un sondaggi abbastanza recenti e di dei giovani di Confindustria la domanda di questo sondaggio era abbastanza chiara quali sono i riferimenti per creare occupazione per soprattutto le nuove generazioni e la risposta era da sorprendere
Buona parte degli intervistati non erano soltanto giorni ritengono che innanzitutto al primo posto ci se la famiglia e gli amici
Poi gli enti locali poi governo buoni ultimi i partiti e ultimissimi le organizzazioni sindacali questo è un dato ovviamente su cui riflettere un altro dato su cui riflettere il seguente da qualche tempo alcuni sondaggi alcune ricerche chiedono che tipo di di attività professionale può interessare le nuove generazioni soprattutto se le nuove generazioni sono disponibili
Alla prole attraverso forme non canonizzati di rapporto di lavoro il famoso rapporto di lavoro atipico di cui sia giustamente parlato in questa in questa sede
E la disponibilità del nuove generazioni ad affrontare il lavoro attraverso le forme non abitudinari e del della subordinazione a tempo indeterminato
Se rivelato abbastanza sorprendente all'incirca l'ottanta per cento bene questi due elementi mi pare siano significativi di come negli ultimi dieci anni abbiamo assistito ad una profonda trasformazione non soltanto del modo attraverso cui si organizza il lavoro
Ma anche la cultura del lavoro del modo di percepirlo nel modo di collegare il rapporto tra il lavoro la formazione ed il tempo libero mi pare che soprattutto le nuove generazioni sono pronte a concepire
Un lavoro diverso rispetto a quello su cui buona parte della sinistra si è rafforzata essere consolidata nel corso degli anni un lavoro che non vede una netta separazione da un lato la subordinazione dall'altro in modo dell'autonomo
Dal lato il lavoro full-time e dall'altro il Pantani da un lato il capitale da un lato il lavoro forse probabilmente queste distinzioni storiche su cui si è rafforzato nel sistema fordista il nostro lavoro sono in buona parte da rivedere
Chi li vede come le si rivedono beh mi pare che in questo senso purtroppo noi dobbiamo fare la nostra parte e molte cose ancora siano da da chiarire
Io sto Paese un paio è un Paese probabilmente come qualcuno ci ha ripetuto le Cornelle nei mesi scorsi non è normale per diversi motivi
Non abbiamo servizi per l'impiego all'altezza non abbiamo strutture per la creazione di impresa all'altezza non abbiamo probabilmente un'organizzazione del mercato del lavoro che è in grado di recepire queste potenzialità facendole diventare occasione per nuovo lavoro e non occasione per nuova precarizzazione
Diceva bene Smuraglia stamattina attenzione alla precarizzazione nascosta attenzione a quei rapporti che in qualche maniera rischiano di essere considerati per un qualcosa che non è esattamente ciò che sono questo è vero ma è anche vero che quando centinaia di migliaia di lavoratori
Lavorano
Si rappresenta in qualche maniera cede la vita sulla tutela e sono completamente fuori dall'organizzazione sindacale tradizionale dal lavoro territorialmente percepito dalla sinistra forse c'è un deficit di comprensione anche da parte del nostro uditorio
Un vertice di comprensione che riguarda soprattutto le nuove generazioni
Io di sollecito quindi ad una maggiore attenzione nei confronti dei processi di trasformazione che hanno riguardato la sinistra
E che soprattutto ha riguardato il mondo del lavoro per quale motivo perché la vostra capacità di includere i nuovi soggetti che gravita nel mondo del lavoro e dell'impresa è fondamentale per poter dare a queste persone delle risposte
E le risposte che attendono da noi sono risposte concrete e non ideologica
Parlare di
Di cose che mancano significa anche renderci conto di come i servizi per la creazione di impresa alle strutture siano fondamentalmente da rivedere in buona parte da ridefinire
La Gepi la Gepi costa centinaia di miliardi dovrebbe fare auto impiego dovrebbe realizzare quell'anello di congiunzione tra aprì collocazione dei lavoratori delle aziende in crisi e l'auto impiego non lo fanno lo fa bene
E noi dobbiamo essere in grado di dire come lo deve fare con quali strumenti legislativi
Romano Prodi diceva che l'imprenditoria giovanile può essere un buon esempio può anche essere un buon esempio ma così come è uno sportello finanziario per figli di imprenditori non va bene
Abbiamo anche da rivedere gli strumenti per la creazione di impresa che costano centinaia di miliardi che devono fare molto io credo che una sinistra che sappia progettare che sappia intervenire nelle trasformazioni
Ponendo Simoni interni aprioristici e ai ideologici nella definizione di regole e di un sistema che non c'è ma contribuendo invece a costruire un qualcosa che possono diventare un riferimento nuovo
Qualche tempo fa in dibattito televisivo
Fini proponeva la divisione del Paese in in blocchi sociali da un lato un blocco sociale formato da capitale e lavoro assistito che saremo noi a rappresentare dall'altro lato un capita un un blocco sociale formato invece dalle imprese libere dal dal lavoro autonomo io non credo che questa rappresentazione sia veritiera e credo che ognuno di voi la debba rifiutare a priori
Non soltanto per quello che si vuol dire forse questa rappresentazione va bene a Fini per vincere fa bene magari voi fare anche Bertinotti d'accordo con questa rappresentazione magari per perdere
Ma il punto è non credere alla divisione in blocchi sociali non credere a priori al fatto che sia possibile mettere una parte dei produttori del Paese contro un'altra parte di produttori del Paese
è una vecchia abitudine anche di un'impostazione culturale che probabilmente si è rivelato assolutamente anacronistica negli ultimi anni distinguere
Per blocchi ci sono interessi che vanno tutelati che vanno rappresentati
Interessi che cambia che si trasformano che hanno oggi bisogno di forme di rappresentanza in buona parte ancora da costruire questo non significa che i riferimenti siano riferimenti utili per situazioni diverse
Le situazioni magari che ci sono state molto importante di riferimento nel passato dobbiamo costruire riferimenti nuovi e realizzare maggiori condizioni per l'inclusione noi non siamo la sinistra dei blocchi sociali contrapposti il nostro desiderio è quello di unire e di rappresentare ciò che cambia grazie
Adesso la parola Francesca Mazza che CGIL scuola di Catania
Da un po'alla parola e compagnia fortunata Bellamacina
Il suo do è stato posto nella relazione di Angius su e negli interventi di ieri al centro delle questioni come la prima questione da affrontare
Progettando il lavoro per battere lo squilibrio esistente tra chi non produce perché senza lavoro e che lavora troppo
Io condivido in pieno questa lucida propositività della relazione di Angius come meridionale vorrei dire alcune cose leggo su un valore scuola nell'articolo nell'articolo di Mimmo su Daniele una alcune cifre e una triste lista
Diminuisce il numero di studenti con un diploma pari a quello dei loro genitori pari o superiore a quello dei loro genitori e poi ancora
Che oltre la metà dei giovani al di sotto dei venticinque anni sono privi di qualsiasi tutto privi di qualsiasi titolo di studio era residente nel Meridione e allora ho ripensato a un'altra distante questa volta Tristan
Una lista di carni di una arsenale scoperto nelle campagne di San Giuseppe Jato nel palermitano la scorsa settimana
Un lanciamissili bazooka kalashnikov suo telecomandi a distanza Puccini con Bersani di precisione bombe a mano migliaia di proiettili
E quest'elenco pubblicato dai giornali e visto in tv io l'avevo letto sulla Sicilia il quotidiano pubblicato a Catania e la città da cui provengo
Una bella dotazione per fortuna nelle mani degli organi di polizia allora io mi chiedo e che la storia la cultura i talenti umani le risorse naturali ed ambientali della Sicilia e del Meridione tutto ci sono sì e come se non ci sono ma sono senza via libera
Non sono cioè spesi con rischi degenerativi solo capitali non investiti e noi ce la faremo con la solidarietà sì
Ma soltanto se questo valore Saras sinonimo di attenzione permanente al sud perché quest'ultimo spenda i suoi talenti nel territorio nazionale
E per far ciò devono finire i tranelli secessionisti ICI
Perché tutta la nazione deve capire finalmente e senza il Sud non ce la potrà mai fare a rinascere a risorgere
Occorrono perciò fermezza e determinazione perché quei progetti della relazione di Angius su si traducano in atti di coraggio prima di tutto
Ognuno dovrà fare la propria parte lo diceva benissimo per Sergio Cofferati
La gente del sodo per prima la sua senza me e accantonando indifferenza timore
E adottando anche le cautele come si dice per non finire e non cacciarsi nella tana del lupo
E il resto della nazione dovrà fare la propria senza distrarsi nemmeno un momento allora io ringraziando
Quell'articolo lucidissimo che Enrico Deaglio a pubblicata domenica scorsa su un'unità evito all'erario a proposito dei due dei due tremendi delitti
Avvenuti a Bronte Maniace
L'ultimo a quello di Maniace nella penso a fine di febbraio il fratello che uccide il fratello il cugino che uccide il cugino
Delitti avvenuti nell'ambito della famiglia
Allora Maniace non è una frazione di bevande Fania Maniace oggi che è un comune autonomo lo è dagli anni Settanta allontanato a questo comune per la propria autonomia
Dopo dopo e affrancando sì da una da uno selvaggio uno selvaggio che risaliva al mille settecentonovantanove quando Ferdinando
Da uno che è stato un CEA ha messo in cambio imparato della impiccagione di Caracciolo
Per soffocare la rivoluzioni partenopea
Al Maniace quindi l'atto di nascita del feudalesimo sembra strano ma è così paradossalmente risale a duecento anni fa
Contro contratto i la durata europea del feudalesimo settecento ottocento anni circa molto tagliare comunque la gente di Maniace perciò si è ribellata al Signore dopo centocinquant'anni lottando per la sua autonomia
E aggiungo la sua autonomia amministrativa che il Comune di Bramante
Era molto restio a riconoscere la storia quindi è sempre diversa mantenete su Bronte su Maniace su Catania come su tutta la Sicilia e il Meridione evitando un altro bassa Nacci
Quella della criminalità organizzata
Allora la chiamiamo Cosa Nostra chiamiamo camorra chiamiamo 'ndrangheta a chiamiamo sacra corona unita che usa tutti i mezzi tutti per riappropriarsi del territorio
E allora e della sua nelle sue anime anime come diceva giustamente Enrico Deaglio l'ultima trovata sapete qual è è quella della dissacrazione della religione della famiglia con quei due delitti il fratello che c'era il fratello davanti ai genitori che non intervengono e tutto è ripreso da una telecamera e perché la mafia ha dato questo ordine pena di allora la religione della famiglia e una coltura che ha lontane origini risale al sesto secolo avanti Cristo
E celebrata non so proprio e l'Antigone per esempio e momento in cui lei chiede anche le onde
Di poter seppellire i fratelli Eteocle e Polinice che hanno tradito la Patria macché Ignone della Reggiana famiglia passano essere sepolti dentro le mura dite
Ecco concludo se permettete citando i resti di un poi un poeta che tutti conoscete certamente Ignazio Buttitta
Questo sono soltanto poche pochi versi
Nella piantata contro la mafia
Invece non si prima di venga letto allora un Papa insiste in Italia
Ah sì Siria e a mafia Soddu bassi moltissimo Como direi Spini e Rossi Dubai si differenti blindatura Amati affetti e a Sicilia odore
I mafiosi non sono siciliani sono Razza bastarda Como i cani non sono oceanici e né parenti è in comune non avemmo niente hanno
Là sì sì alla mafia sono
La la spesso come dire come dire spine Eros
Duetto se discendenti per natura dice scrive il poeta Ignazio Buttitta la mafia Pozza e la Sicilia profuma
Il cattivo sì non sanno siciliani Solazzi abbastanza comica non sono nostri amici nettamente e incolore non abbiamo niente allora che usando questa seconda serata si può dire
E l'abbiamo sì non sono siciliani anche se hanno Visco no ambiscono in Sicilia e anch'predominio nel territorio
Tanto Kennedys allora i valori come nel cassone la religione della Carnia copiando né le forme
E adegua all'organizzazione stessa e ai suoi Fini criminali
Ecco e anche
Allora adesso alla parola il compagno ha parlato per la nascita San Giorgio di Braque Genova colloqui d'arrivo dopo di lui parlerà Stefano Caroselli dell'opera di roba
L'ultimo intervento guarda
Tanto confidiamo sul fatto che sia dalla marcia e caroselli saranno brevi
Benissimo
Voglio portare un contributo a questa Assemblea
Toccando il punto sulle privatizzazioni dico questo perché noi come San Giorgio però l'abbiamo già subito due per due volte
La prima negli anni settantadue settantatré
Con il gruppo privarsi di Verona tenete presente che la nostra azienda
Del settore riscaldamento quindi fa calda
Calorie Ferré per appartamenti ad uso civile quindi industriale
Subendo la prima privatizzazione
Al capitale Finmeccanica
Gruppo prego privato Biasi al cinquanta per cento
Lo scopo di questa privatizzazione era quella mascherato delle mie dare un concorrente del settore dal gruppo Biasi quindi e neppure prendono tutto il mercato che la San Giorgio Merlo
Cosa con le nostre lotte l'abbiamo sconfitto questo obiettivo siamo ritornati in Finmeccanica fino al mille novecentonovanta
In quegli anni sono stati spesi miliardi per ristrutturare riorganizzarono azienda renderla competitiva automatizzare tutto il processo produttivo quindi spendere fior di miliardi per poi arrivato al mille novecentonovanta raggiunto quasi l'obiettivo del pareggio del del bilancio
Ce ne parla al privato
Il privato che si è presentata da acquisire l'azienda il Gruppo Belleli
Tristemente famoso a Genova per Piaggio ha chiuso un'azienda là dove erano adesso fatto la stessa cosa con le Fonderie Officine San Giorgio tra questo per dire che noi non abbiamo mai demonizzato il privato l'abbiamo accettato con lo scopo di migliorare la nostra azienda cercare di farla rendere competitiva ma questo purtroppo non è stato l'obiettivo di che ci comprava quindi sulle privatizzazioni io credo per l'Ulivo non può permetterselo di fare gli orrori che hanno fatto altre
Nel senso di dare le aziende risanate ristrutturato e a privati senza scrupoli il quale poi finirlo esordito dello Stato perché questo signore ha preso anche dei soldi dallo Stato per acquisire l'azienda
Quindi gli hanno comunicato idealizzato la società gli hanno dato dei soldi per investimenti mai effettuato il a distanza di tre anni con l'impegno della società che doveva controllare
Che il la situazione delle privatizzazioni andasse in porto e quindi risolvere sui problemi di duecentoventicinque famiglie oggi come allora Rava contro centoquarantotto persone che lavoravano alle fonderie o sottosopra
Quindi è questo finiti i soldi dello Stato al chiuso le aziende perché nel frattempo finirà Tangentopoli il suo gruppo il Gruppo Belleli tirato in crisi finanziaria e quindi adesso dice che la colpa
Del controllate che sarebbe settore del riscaldamento cosa non vera
Perché i documenti in nostro possesso ci dicono che non è così per quanto riguarda
Questo per quanto riguarda tutte le battaglie che abbiamo fatto
Proteste
Su questa vicenda adesso ci stiamo ponendo il problema di come riattivare l'azienda
Attraverso gli enti locali
Le associazioni sia quello industriale il sindacato banca locale gli enti locali e Regione Comune e Provincia stiamo cercando di costituire pensiamo ai lavoratori
Una società di minoranza che posso partecipare insieme ad un privato del settore possa riprendere l'attività
Questo è quanto ci siamo posti come obiettivo nove lavoratori delle fonderie o San Giorgio tra per poter riprendere il vostro diritto al lavoro questo è quanto ci stiamo adoperando a fare
Naturalmente affrontando disagi a non finire ma comunque siamo convinti di una cosa
Che lotteremo fino in fondo per il nostro posto di lavoro grazie
Adesso per l'ultimissimo intervento il compagno Stefano Caroselli che ha della segreteria del PDS dell'ATAC di Roma cioè caroselli sì
Che sicuramente sarà brevissimo vero verissimo
Io ringrazio i compagni per questa questo spazio che mi è stato offerto vengo subito al sodo
La relazione di Angius di tanti compagni più volte è stato citato il combinato disposto di un impianto progettuale per il rilancio di un ruolo valoriale del lavoro
Del suo apporto stabilizzante nelle società contemporanee in termini solida solidaristici e democratici
Molto molte di queste idee forza scaturiscono dalle direttrice segnate dall'esperienza storico-culturale e politica del socialismo democratico europeo
E si dispiegano nel libro bianco per il piano erogato l'occupazione scritto ispirato da più parti ma realizzato ed esternalizzato nel quadro delle politiche economiche finanziarie
Al cospetto dei grandi blocchi economici internazionali di cui ci parlava ieri il professore Prodi
Gli USA Giappone divide asiatiche e quindi come dire realizzato da Jack dello uno degli architetti di Maastricht
Fra le varie idee forza un importante capitolo e dedicato alle alla realizzazione di infrastrutture del trasporto transeuropee
Da realizzarsi in integrazione intermodalità che garantiscano un solo il raddoppiato afflusso di trasporto è mobilitata delle merci ma anche di uomini e di donne un flusso infra comunitario che riguarderà tutte le grandi capitali europee
E anche questo no forza d'urto compagni causata dalla liberalizzazione dei mercati e dalla globalizzazione dell'economia che non si concentrerà ho scritto io Scredo Rizzo era seconda dei casi solo sulle merci e le traslazioni produttivistica
E ancor meno influirà nelle vecchie e arcaiche concezioni trasportistica e che se non saranno adeguate in tempo a misurarsi con l'avanzare impetuoso concorrenziale di questo nevralgico settore dei servizi delle con Enìa
Sicuramente non reggeranno l'urto il trasporto non solo appunto come veicolo di merci e di uomini ma come si blocco dei tempi individuali e di ulteriore occasione di libertà
Temi che sono stati più volte affrontati da molti compagni credo che se è questa la realtà che ci si prospetta le capitali europee debbono essere al centro di una particolare attenzione da parte anche del Parlamento europeo e in particolar modo dalla sinistra democratica europea
Nell'albo di un forte progetto che contemperi insieme al diritto della mobilità dei cittadini europei un complessivo progetto un progetto di costruzione per lo sviluppo che aiuti con tecnologia con risorse
Che prevedono appunto intrinsecamente meccanismi anche rimpianti societari
Diversi con i mostri con il misto pubblico e privato che contribuiscano a debellare le piramidi piramidali concezioni monopolistiche tra l'altro già minate
Da un'attuazione smantellati da un'attuazione smantella Trichet del servizio pubblico perché appunto generate
Da commissioni politica affaristiche del privato clientelare che già dei brillava queste il servizio pubblico come mosca cocchiera affaristica che ha contraddistinto anche le più recenti vicende nazionali che vanno sotto il nome di Tangentopoli
Quindi precise linee progettuali che con Corinna mettere in corsa con le sfide della concorrenza dei mercati il trasporto pubblico locale delle città europee
A tutto vantaggio di valori di vita
Più volte citati in questa Assemblea adeguare i tempi di vita certezza dei tempi della mobilità certezza dei finanziamenti redistribuite con le dinamiche di una regionalizzazione del trasporto
Un'attuazione federalista che trasversalmente attraversi gli enti locali i quali dovranno essere i massimi garantivo rigide normative che garantiscono risultati produttivi e servizi certi l'evoluzione del trasporto integrato intermodale i suoi sottosistemi ricchissime variegati
Sedimenti della mobilità aprono di fatto un vasto orizzonte di opportunità occupazionali se calcolato che Risanamento dell'aziende per esempio laziali dove io opero Atac Cotral svilupperanno tra il settore l'indotto circa venti mila posti di lavoro
Ovviamente queste contemperato anche da da una politica contraddistinta dal segno della sinistra
Non meno importante anche per i a provarci di una più consapevole ruolo nella società una identità un orgoglio non certo corporativistico vi è poi un'analisi ecologica ambientalista
Da valorizzare ulteriormente rispetto ai vantaggi a tutelare la salute dei cittadini cioè la realizzazione pratica che il trasporto pubblico locale offre dell'integrazione di un cordone sanitario
Che argini gli effetti devastanti
Dell'inquinamento atmosferico del degrado ambientale che questo comporta le paralisi dell'energia e delle città le sue risorse nel traffico appunto che condiziona che mina l'assetto psicofisico degli operatori dei cittadini degli anziani dei bambini
Credo che tutto questo
E anche dentro il coraggio di stabilire precise politiche sovranazionali che per cominciare non considera il trasporto del suo nucleo solo con una strategia una dimensione asfittica economicistica solo per i massimi sistemi del trasporto e tutto il resto appunto come trasporto pubblico locale
Solo sottosistema e centro di costo la modernizzazione infrastrutturale del trasporto deve estendersi anche nelle città europee nelle sue capitali stabilendo al limite una griglia di priorità verità ambientali urbanistiche economiche
I novantuno miliardi di ECU centoquarantuno miliardi di lire insomma stanziati per il comparto trasporti
Stabiliti dal piano che sono persone del megaprogetto per l'occupazione il consiglio del unione europea di essenze
Sono quattordici progetti in cui proprio tre riguardano l'Italia il primo è la linea FS alta velocità Lione-Torino il secondo era doppio del traforo del Brennero il terzo il potenziamento della linea FS Merano Bolzano Como
E forse dico forse l'ampliamento del aeroporto Malpensa bene noi auspichiamo e mi avvio a concludere una inversione di tendenza di questa filosofia imperante che ancora non tiene conto appieno di tutto il tessuto nervoso
Capillari compresi appunto dell'economia rappresentata dal trasporto pubblico locale auspichiamo la tendenza di una subalternità non sole grandi sistemi ma l'assioma informa l'assioma culturale del pubblico come sinonimo di inefficienza del privato gestito dalla cultura manageriale
Che come efficienza slovena almeno per quanto ci riguarda cena dimostra da poca tra cui appunto Roma e Milano si è tradotta come sappiamo in prepensionamenti a danno della armatura sociale ed è uguale il far così come diceva ieri la compagnia lavorabile Pennacchi
L'incomprensione di carichi di lavoro per i lavoratori specialmente del personale viaggiante per soprattutto e qui è la cosa più grave inefficiente mediocri livelli accettabili di servizio
Quindi Grandi Progetti piani urbani antitraffico ammodernamento delle reti dei mezzi e dei mezzi imprigionati nelle pastoie arcaiche burocratiche di un'amministrazione che anche questa deve si deve rinnovare speriamo chissà Fazi vengono chiusura
Se la produzione politica parlamentare europea potrà imporre la valorizzazione autentica del trasporto pubblico locale in termini di crescita economica e civile delle città europee diciotto all'occupazione di migliore qualità del lavoro
Io credo di sì perché la modernizzazione di un Paese non può tralasciare specie specie se ci si avvierà ad un modello costituzionale federalista un settore che se efficiente regolari bio Ritmo delle città il sistema regolato il circolatorio delle città la cultura della socialità di grandi metropoli moderne funzionali e vivibili grazie
Allora dato che pensa possa interessarvi con questo ultimo gli interventi sono stati complessivamente trentotto viaggi
Oltre ovviamente alla relazione esatte contributi alla tavola rotonda di questi trentotto quindici sono stati compagnie
La maggioranza assoluta gli interventi come avete visto è stata di compagni direttamente impegnati in attività produttive quindi penso che possiamo essere
Soddisfatti sia della qualità che dell'ampiezza della discussione ora per le conclusioni la parola al segretario generale del nostro partito e compagnia Massimo D'Alema
Alle compagnie che aveva un po'
Come voi come voi sapete come voi sapete questa Assemblea non è stata pensata e programmata come un'iniziativa elettorale
Era prevista indipendentemente dalle elezioni
Perché sentivamo il bisogno di tornare a discutere con voi
Dei problemi e delle prospettive del mondo del lavoro e della funzione dei lavoratori nella vita politica italiana è nella lotta per un nuovo sviluppo del nostro Paese
è accaduto
Che questa Assemblea si sia collocata all'inizio di una lunga importante campagna elettorale
Questo ha comportato qualche che danno per esempio ha impedito a media si spera di una giornata di lavori perché
Sono già entrata in campagna elettorale
Ma a mio giudizio nona alterato il significato e il valore di una discussione
Molto seria
Che non ha avuto un carattere elettoralistico
Che ci ha consentito anche di misurare
Direi la forza la consistenza
Dei collegamenti che il Partito democratico della sinistra con il mondo del lavoro
La qualità
Dei lavoratori dei tecnici che militano nel nostro partito
Conoscenza dei problemi
La maturità della discussione
Tutte cose che riflettono assai bene il grande peso che ha il mondo del lavoro nella vita politica del nostro Paese
E il livello della sinistra che oggi si candida a governare l'Italia
Spero che qualche giornale se ne accorga mano
Bisogna aver pazienza ma non è neanche importante
E penso che se ne accorge il Paese diciamo così e
Se noi dovessimo giudicare il nostro partito la sua politica attraverso il racconto che ne fanno certi giornali
Risulterebbe totalmente incomprensibile il fatto che usciti dal travagliata la drammatica crisi del PC con il sedici per cento dei voti novantadue noi siamo diventati nel novantaquattro partito avuto il venti per cento dei voti poi il ventiquattro per cento elezioni regionali governiamo quasi tutti i Comuni le Province la maggioranza delle regioni siamo la più grande forza politica del Paese
Ecco questo ecco questi risulterebbe una stravaganza insensata cioè una cosa totalmente incomprensibile per un partito che non fa che sbaglia
Che non ha un'idea
Che è diretto da una banda di traditori diciamo così sarebbe totalmente e invece non è così la forza delle cose diciamo mille volte superiore rispetto alla miopia la faziosità Kim di chi non vuole vederle
Qui c'è una grande forza politica profondamente radicata nel mondo del lavoro
E nello stesso tempo capace di candidarsi proprio per questo
E non in contrasto con il suo legame con i lavoratori
A governare unità
Tutte le grandi questioni di cui qui si è discusso e che io non non potrò riprendere
Dalle questioni della qualità e della dignità del lavoro alle questioni della lotta per l'occupazione ai problemi della politica industriale
è molto difficile che possa riprendere se non per alcuni spunti
Tutte queste grandi questioni sono strettamente legate
Nella loro evoluzione all'esito della sfida per il governo del Paese
C'è un rapporto strettissimo fortissimo
E questo in questo passaggio della crisi italiana
Tra
L'esito che avrà
La lunga transizione che il nostro paese sta vivendo
E il destino del mondo del lavoro e dei problemi che voi ponete questa transizione ha messo in causa due punti essenziali
L'organizzazione della democrazia quindi
Direi la natura stessa del compromesso democratico
E le classi dirigenti del
E a queste due questioni le elezioni dovranno cercare di dare una risposta
Da una parte
Gettando le basi perché si avvii finalmente una legislatura costituente capace quindi di ridisegnare le nostre istituzioni
E dall'altra parte facendo sì speriamo malgrado una legge elettorale abbastanza inefficace
Che dopo le elezioni vi sia una maggioranza in grado di governare il Paese modo stabile
Una nuova classe dirigente
Per cinque anni
Capace di affrontare i problemi del nostro paese della sua trasformazione nella sua modernizzazione le riforme che sono necessarie
Con la tranquillità e con la forza di cui c'è bisogno
Dopo una lunga e burrascosa fase di instabilità
Di caduta della classe dirigente e anche io direi di
E chissà della politica anche se poi spiegherò che c'è stata un'azione politica importante nel corso di questi anni
Ora noi vogliamo dare una soluzione all'uno e all'altro problema
Anche per questo non è stato inutile avere ricercato fino all'ultimo un accordo per le riforme costituzionali
Fatto che la più grande forza della sinistra abbia accettato questa sfida ci ha dato più forza non meno forza nel momento in cui entriamo nella campagna elettorale
Rende molto più difficile presentare il centrosinistra con una coalizione conservatrice
Come una pura espressione della Prima Repubblica
E noi abbiamo anche chiarito
Che questo patto fra gli italiani che vogliamo che ricerchiamo
Passa attraverso un dialogo con i nostri avversari
Questo è un punto fermo non di cedimento alla destra
Ma di sfida la destra
E la sfida tra due culture tra due visioni della democrazia e della convivenza civile
E la sfida tra chi pensa che il vincitore delle elezioni possa comandare anziché governare come legittimo
E la sfida tra chi pensa che il problema delle nuove regole democratiche
Sia in buona sostanza debba essere messo nelle mani del vincitore
E chi pensa che invece le istituzioni di un grande Paese sono la casa di tutti i cittadini ed esse debbono essere regolate sulla base di un patto democratico fra tutti
Sono due modi diversi di affrontare questo problema
Questa è una sfida
Non è un pastrocchio non è un accordo di poter ed è una sfida che la destra non ha saputo raccogliere
Rivelando nel momento decisivo la sua debolezza la sua immaturità democratica
Il suo volere essere soltanto l'espressione di una parte del Paese
Io rispondo a quelli che sono contro la sinistra ha detto Fini noi possiamo dire noi ci rivolgiamo a tutti gli italiani
Sono due modi molto diversi
Di esercitare una funzione politica nel vivo della crisi italiana
E la collocazione che abbiamo scelto noi ci rende più forti nel momento in cui aspiriamo a governare il Paese
La seconda cosa che abbiamo fatto su cui tornerò
Noi abbiamo cercato di mettere in campo una grande proposta di governo
Un'alleanza politica e sociale che non soltanto per le sue dalla sua ampiezza quantitativa
Ma per la qualità degli interessi e delle culture
Che cerca di unire in sé
Possano aspirare a governare vita
Da vent'anni credo la sinistra italiana non si poneva a questo livello il problema del governo verità
E siamo impegnati nel più poderoso sforzo di portare la sinistra al governo del paese che si sia compiuto da molti anni
E di portare la sinistra al governo del Paese non in un compromesso con una democrazia cristiana più forti di noi come avvenne nella metà degli anni Settanta ma una sinistra che parte largamente maggioritaria del blocco che si candida a governare
Altro che subalterni come qualche fresco nei corsetti si ostina racconta
Si tratta di un tentativo molto ambizioso è molto difficile
Che può essere vinto soltanto da una sinistra ben consapevole della sua funzione nazionale
Libera da schemi ideologici e da vecchi settarismo
Una sinistra europea e di governo come quella che noi vogliamo rappresentare
Che tuttavia
Riconosce l'esistenza nel nostro Paese anche di un'altra sinistra
Laicamente non abbiamo l'angoscia
Di un vecchio integralismo che non voleva nemici a sinistra
C'è una sinistra che non vuole governare questo Paese
Che ritaglia per sé un ruolo di opposizione di protesta di stimolo critico con questa sinistra noi manteniamo aperto un dialogo
Un confronto ci siamo sforzati di
Di non ha vere anatemi reciproci comunque non da parte nostra
Abbiamo cercato e cercheremo di avere un ascolto guai se non si ascolta anche una Sinistra critica
Chiediamo un sostegno di questa sinistra nel momento in cui puntiamo al governo del paese
Altra operazione limite del miracolo decente puntare al governo del paese
Nel quadro di un patto io spero si stringa presto per cui l'Ulivo offre a Rifondazione una voce più significativa nel Parlamento
E Rifondazione aiuta l'Ulivo ad avere una maggioranza per governare
Una maggioranza autosufficiente perché non possiamo vivere col patema d'animo di quello che potrà fare Bertinotti domani mattina e noi nei paesi
Un patto chiaro
Il fatto è chiaro
Ora io sono convinto che in questo passaggio la parte migliore più avanzate assai più grande del mondo del lavoro sarà con noi
Consapevole cioè che arrivato il momento di misurarsi con la sfida del governo
E noi vogliamo vogliamo che questo mondo del lavoro sia protagonista rimasta sì
Noi vogliamo tentare l'impresa difficile con la quale si misurano le grandi forze della sinistra europea
Di costruire il mondo che verrà cioè di impegnarci nella inevitabile ricerca di strade originali
Attraverso cambiamenti coraggiosi e profondi
Di alcuni paradigmi che hanno plasmato l'identità della sinistra nel corso di questo secolo
E con la cui crisi ci misuriamo rapporto fra crescita e occupazione
Fra
A compromesso sociale è stato nazionale
Quindi lavorare a costruire un nuovo orizzonte per la sinistra
Camminando insieme a quel mondo antico eppure vitale del lavoro
Che noi vogliamo continuare a rappresentare
Noi vogliamo una sinistra di governo che non rompa con le sue radici
Qualcuno dice che è impossibile e difficile
Ma noi siamo impegnati in questo sforzo
E la costruzione di questo equilibrio tra passato e futuro rappresenta in qualche modo la strettoia nella quale si trova si trova il Paese
Un passaggio difficile per tutti
E che noi abbiamo affrontato forti di una peculiarità della sinistra italiana
Direi persino di qualcosa che rende la sinistra italiana più viva
Più ricca per certi aspetti anche nel confronto con altre forze della sinistra europea
Fatto che noi abbiamo una peculiare tradizione politica che ha collocato la sinistra italiana al di fuori di un orizzonte ristretta mente classista
Che ha cercato sempre di fare della sinistra in Italia una grande forza nazionale attenta ai problemi dello sviluppo nazionale della costruzione della democrazia e dell'identità del nostro Paese
Ed è questo che ci ha consentito di conquistare il via via nel corso di questa Francia transizione una funzione di primo piano
Guardate che non era scritto da nessuna parte
Che la forza politica che traeva origine diciamo dai lombi del PC
E chi poteva essere travolta dal doppio crollo del movimento comunista della Prima Repubblica diventasse la forza principale protagonista della transizione del nostro Paese
E questa è stata una grande dimostrazione della vitalità delle nostre radici culturali
Del fatto che la funzione della sinistra non era in Italia di questa sinistra che noi rappresentiamo non era inscritta soltanto dentro al ruolo che essa svolto per tanti perché in fondo diciamo la nostra storia originale a partire da Gramsci conteneva in sé
Le potenzialità di questa evoluzione non mi scuserete c'è un tanto di determinismo in questo io ne sono convinto
Cioè che Cera
Nella nostra tradizione culturale in qualche modo compresso dai simboli del ruolo
Eravamo venuti assumendo la potenzialità di una grande forza democratica nazionale in grado di durare al di là del suo tempo storico di definirsi di ricostruire una funzione
E di fare questo
Misurandosi anche con questa grande questione il lavoro
Il lavoro nello stesso tempo problema dramma che investe milioni di individui di famiglie ma anche lavoro come straordinarie opportunità di liberazione individuale di affermazione de la propria personalità
E intorno a questo tema che si vanno riorganizzando ristrutturando le società contemporanee
Questa è la sfida per le società più avanzate
Le quali tutte ce lo ricordava nel suo messaggio Jaques Delors si misurano con la crisi del modello fordista in tutte le sue diverse modulazioni
Questa è la sfida di fronte alla quale le ricette del liberismo appaiono impotenti
Per questo non perché sia Berlusconi non ne cattivone bugiardo noi diciamo così al di là di qualche battuta che
Mi sfugge inevitabilmente anche per allietare le platee la campagna elettorale non la faremo contro Berlusconi anche perché diciamo la sua figura esce
Clamorosamente ridimensionata dagli eventi politici di questi due anni
Ma e per questo che il milione di posti di lavoro non è nelle possibilità di Berlusconi
Perché l'idea di società da cui trae origine quella parola d'ordine non non è non regge più perché l'idea che sia sufficiente lo sviluppo lasciar fare all'impresa
Togliere lacci e lacciuoli diciamo così ridurre le tasse e quindi crescerà il lavoro perché come diceva son tanti imprenditori ognuno ne assume uno
Questa visione non corrisponde più ai caratteri dello sviluppo delle società capitaliste che contemporanee
Lo hanno capito i grandi statisti conservatori né un lo ha capito Colt
Di qui nasce noi abbiamo purtroppo una destra diciamo che non conosce le lingue straniere sacra destra
Tragicamente
Sentito dire che i ragazzi devono conoscere almeno tre lingue aiutavano noi abbiamo una destra che al massimo conosce qualche dialetto regionale del nostro Paese questo è il limite culturale di questa destra anzi di queste destre Italia
Poi però anche su questo punto per smentire questa idea che da una parte ci sarebbe il Polo e dall'altra parte un'armata Brancaleone
Dare una risposta a questo grande problema del lavoro comporta lo sforzo di ripensare l'organizzazione sociale in profondità
E quindi un intreccio
Tra
Ciò che compete all'impresa e ciò che compete alla politica
Progettare una società che offra possibilità di lavoro è un grande compito politico
E che la politica deve sapere svolgerà insieme alle forze migliori della Società e dell'impresa questo il problema
Che fa sì che soltanto una coalizione in cui ci sia la sinistra può affrontare questo problema
Nel nostro Paese questa grande trasformazione che pone questi problemi profondi strutturali
Si deve misurare con una questione nostra
Che dà una connotazione del tutto particolare
E che rende assai più acuto e drammatico nella società italiana un problema che ormai si pone in tutti i Paesi europei
Io ricordo
Che nel uno degli più recenti riunioni del gruppo dirigente del partito socialista europeo perché abbiamo discusso la relazione il veloce su questi problemi
La sua previsione era che posto il mantenimento dell'attuale tasso di sviluppo in Europa
Tasso di sviluppo quando se ne parlava allora ai tempi del vertice di essendo piuttosto sostenuto anche se oggi conosce
Un rallentamento le previsioni sono di qui al due mila dieci una disoccupazione strutturale del sette per cento
Parliamo della Germania e della Francia torniamo dei paesi più sviluppati
Che cosa significa questo in Italia dove oltre a questi problemi c'è il dramma del Mezzogiorno
La questione italiana vedi appunto il sovrapporsi
Del problema di una disoccupazione strutturale propria
Dei Paesi
Che sono protagonisti dello sviluppo moderno con la questione del mezzogiorno un problema di dualismo territoriale che non ha avuto eguali in Europa
Con la sola eccezione in questi ultimi anni che è stata la vicenda tedesca
Che resta secondo me un'esperienza significativa per vedere come in uno Stato federale
Si sia affrontato con una ricetta molto diversa rispetto alle politiche meridionalistiche fatte in Italia il problema dello sviluppo di un'area di sottosviluppo
Cioè con una straordinaria terapia d'urto diciamo che ha puntato a creare le condizioni perché rapidamente la Germania dell'est potesse camminare sulle sue gambe
E anche ponendo il problema dell'Est tedesco come una grande questione della politica estera tedesca cioè grande ponte verso l'Est europeo
La Germania ha affrontato il problema della Germania dell'Est guardando a destra e io penso che la questione meridionale non troverà una soluzione se l'Italia e l'Europa non hanno una politica verso il sud cioè verso l'altra sponda del Mediterraneo
Se noi guarderemo soltanto se l'Europa guarda soltanto al Nord e Mezzogiorno sarà sempre una palla al piede
Altrimenti può diventare ad essere quello che che la storia è stato un crocevia di civiltà
Un luogo di sviluppo e di ricchezza
Problema del lavoro è questione meridionale non sono degli aspetti che si possono tenere distinte
Il riproporre la centralità della questione del Mezzogiorno è un compito della coalizione democratica che vuole governare
Guai se noi dimenticassimo questo
Ed è anche questa una battaglia che dobbiamo fare per conquistare la parte più avveduta e consapevole del mondo del lavoro del Nord
Io ho raccontato più volte dottor Romiti vocale avuto occasione di conversare qualche tempo fa
Fatto una lunga disquisizione sul grande ho parlato allunga del dramma del mezzogiorno ero stupito modo accorato perché
Non è un uomo diciamo sentimentale storni
E a un certo punto di questa sua accorata esposizione mi ha guardato e mi ha detto sa onorevole non si vende più un'automobile
E capito anche diciamo motivo di questa sofferenza che se li segnava il volto però vedete adesso al di là del quello può apparire cinismo io apprezzo questo modo di ragionare e così così è è la consapevolezza di un mondo produttivo del Nord che capisce che lo sviluppo non potrà reggersi all'infinito
Sulla possibilità di esportare i nostri prodotti sulle ali della svalutazione della lira sui mercati europei che a un certo punto questa fase si concluderà e a quel punto ho questo paese ha un mercato interno questo Paese nel suo complesso un Paese moderno oppure il dramma del Mezzogiorno
Colpirà
Anche lo sviluppo del North
Più un vera sullo sviluppo del Nord c'ha un effetto boomerang e anche il Nord pagherà il dramma del Mezzogiorno
Non soltanto perché se va in cancrena un pezzo del Paese è inevitabile e inevitabile e lungo mille canali che la malattia degli al nord come arriva la mafia la criminalità il denaro sporco
Siamo in un'Europa senza confini figuriamoci all'interno dello stesso paese
Ma anche perché
Lo sviluppo italiano si è retto sul rapporto fra la fra l'industria del Nord
E il Mezzogiorno
E se si spezza questo rapporto che non bisogna riproporre nelle forme tradizionali ma in forme nuove ma se si spezza questo rapporto anche il Nord sarà più debole
Io credo non sarà non credo che sia per la suggestione di di questi di questi giorni questo viaggio in Sicilia pure
Che lascia emozioni forti
Non soltanto per il l'acutezza dei drammi sociali
Ma anche per la vitalità di una società che vuole reagire
E che non dobbiamo assolutamente considerare consegnata alla destra
Hanno votato per la destra perché hanno visto nella de criteri la Sicilia la Sicilia è un luogo emblematico di questa transizione italiana
Sicilia è stato un punto è stato per il sistema di potere democristiano per la DC quello che l'Emilia ha rappresentato per no
Regione è stata travolta dalla crisi democristiana
Che è andata alla ricerca di una nuova classe dirigente di un nuovo punto di riferimento ha votato a sinistra
Ricordate Orlando il settanta per cento attuale Santa
Hai letto sindaci progressisti ha cercato poi ha votato a destra
Nel novantaquattro in modo travolgente
Sensazione di un'oscillazione drammatica di una società che cerca un nuovo approdo che cerca una classe dirigente
Che cerca chi è in grado di costruire un nuovo patto
Beh io penso che questo mezzo giorno
Oggi può tornare a guardare ad una coalizione democratica perché quel nuovo che voleva non lo ha trovato a destra
E che noi possiamo vincere se siamo in grado di dare una risposta
A quella stessa domanda di riforma liberale del nostro Paese alla quale
La destra non ha saputo rispondere dopo averla invocata
Di un Paese nel quale conti di più
La professionalità e l'intelligenza dei singoli
Di un Paese che si liberi non dallo Stato che questa sarebbe una sciocchezza anzi tante zone del nostro Paese si attende lo Stato non foss'altro sotto la forma della sicurezza della lotta alla criminalità
A che si liberi dalle pastoie della burocrazia del dominio partitico sugli apparati dello Stato
Dalle lentezze delle procedure
Borboniche
Intorno alle quali si sono costruite rendite
Pensiamo quanti vivono in quali ceti interessi parassitari dicono intorno alla lentezza e alla complicazione della burocrazia
Nel nostro Paese
E e noi abbiamo interesse a liberare l'Italia dal peso di queste rendite
Che soffocano le forze produttive moderne del Paese
Questo è un interesse convergente del mondo del lavoro
E del mondo dell'impresa
Questa è la questione
Certo questa questione non elimina le ragioni del conflitto sociale
Ma noi abbiamo gettato le basi nel corso di questi anni di un nuovo blocco sociale al governo dell'Italia ed è il punto cruciale della politica dell'Ulivo del senso dell'UPI
Prima ancora che non l'alleanza di partiti di culture che pure cosa importa
Noi abbiamo gettato le basi di questo patto di questo blocco di questa alleanza sociale nel momento in cui di fronte ad un passaggio drammatico nell'asta vita nazionale
La fine di un sistema politico di una classe dirigente
E insieme una grave crisi economica in un Paese oppresso da un debito pubblico schiacciante come l'Italia poteva travolgere il nostro Paese diciamo la verità
Dal novantadue ad oggi
Siamo passati attraverso una strada ferrata alla l'Italia poteva volare nel dirupo
Questa è la verità
E invece fortunatamente era agganciata diciamo ad una corda solida
è stata rappresentata dalla sinistra dal movimento sindacale dal Movimento dei lavoratori nessun'altro può dire di avere contribuito alla salvezza di questo Paese quanto possiamo dirlo noi
Anche con scelte dolo voi lo sapete meglio di me diciamo la sappiamo insieme che cosa ha significato queste in termini anche di sacrifici
Di prezzi pagati in termini di riduzione dei tuoi
Allo stato prende più consistentemente più di quello che da in beni servizi
Ma questo ha gettato le basi
Del vero miracolo italiano non è quello di cui raccontava diciamo così in modo favolistico all'onorevole Berlusconi ma il fatto che questo Paese nel momento più acuto della crisi della sua classe dirigente delle sue istituzioni politiche ha saputo avviare il risanamento
Avviare le privatizzazioni
Gettare le basi di una forte ripresa economica
Incerto no non arriva in tutta Italia ma è una forte ripresa economica
Dare una straordinaria manifestazione di vitalità
Che contrariamente a quei commentatori che dicono che l'Italia ce l'ha fatta nonostante la politica
Quelli che hanno sempre da ridire diciamo tutto questo è avvenuto perché c'è stata la politica
E per quella originale esperienza politica che è stata rappresentata diciamo da dal fatto che i governi tecnici che si sono succeduti salvo la breve indimenticabile e disastrosa parentesi del governo Berlusconi
E quindi governi privi di una legittimazione democratica hanno trovato una legittimazione democratica nel rapporto con la sinistra
Non solo con la sinistra ma fondamentalmente nel rapporto con la sinistra
Ora
Io credo che questa scelta che abbiamo compiuto e che certamente non ha scelto estremamente rischiosa
Estremamente rischiosa
E quando noi decidemmo di sostenere il governo Dini sa sarà una cosa ben bizzarra diciamo che l'abbiamo sostenuto il governo Dini cioè il governo
Costituitosi dopo la crisi del governo Berlusconi con un capo del governo indicato da Berlusconi perché così fu che poi lui non ha sostenuto e noi abbiamo sostenuto
Certamente hanno ragione quelli che dicono che è stata ben curiosa l'evoluzione politica nel nostro Paese
E però a quel bivio diciamo così la destra
Ha scelto la via del populismo più becero e del disinteresse per i problemi del nostro Paese
Noi abbiamo scelto la via della governabilità della difesa dell'interesse nazionale
E avevano previsto che su quella strada non saremmo stati schiacciati dalle responsabilità hanno già fatto i conti tutti i voti che dovevamo perdere diciamo
E invece la sinistra ne è uscita più forte
Io credo che lì si sono gettati le basi
Di una possibile prospettiva di governo per uno
Una possibile prospettiva di governo che appunto quella fondata su un'alleanza
Un'alleanza
Fra il mondo del lavoro
Il mondo dell'impresa e il mondo dalla cultura
Alleanza tra le forze più avanzate più moderne del nostro Paese
Questa alleanza è senza alcun dubbio la vera novità storica perdita far ridere vince la sinistra è conservatrice la destra il nuovo bizzarro che la sinistra
Ci sono certi professori diciamo che
Che quando la sinistra e diciamo così settaria la critica ma perché se tale quando la sinistra si propone come forza di governo dice ma questa non è una vera sinistra questa è la logica di Tecoppa cioè circa quattro infilzare smerigliatrice
E adesso scoprono che il vero nuovo e a destra ma basta riflettere un momentino alla storia del nostro Paese
Per rendersi conto che la vera grande novità che l'Italia non ha mai conosciuto è appunto il formarsi di una alleanza sociale di questo tipo il governo del nostro sottopeso è stato governato da un patto tra il profitto e la rendi
Per profitto tra la grande industria e mondo della rendita
E la rendita agraria della rendita urbana della rendita parassitaria finanziaria della rendita diffusa parassitismo clientelismo l'assistenzialismo
Questo è stato il blocco sociale che ha governato l'Italia
E la spesa pubblica è stato il collante di questo blocco sociale per cinquanta
Ed è esattamente quel blocco sociale che è entrato in crisi
E io non vedo un'altra prospettiva di governo per l'Italia se non quella fondato sull'alleanza fra il lavoro
Mondo della cultura e l'impresa
E anche gli imprenditori più intelligenti non possono che devono capire recenti capiscono che senza un patto con i lavoratori con la intellettualità
Questo Paese non entri in Europa e siccome chi rappresenta largamente i lavoratori e la parte migliore dell'intellettualità italiana siamo noi senza di noi non si governa l'Italia
Non si entra in Europa
Non è affatto vero questa è l'unica proposta forte organica di governo centrosinistra e questo non è un mucchio selvaggio di tutti quelli che sono sulla destra
Centrosinistra esprime politicamente questo patto
Nelle sue forme politiche la sinistra democratica i moderati cattolici laici certo da questa parte viene una parte degli uomini una parte degli uomini degli interessi che hanno retto il governo del Paese per cinquant'anni naturale che sia così
Se non fossero venuti da questa parte una parte degli uomini che hanno rappresentato il potere in Italia noi non potremmo puntare al governo potremmo puntare a rimanere qui l'opposizione che siamo stati
Il vecchio blocco centrista che ha dominato il Paese si è spaccato in due
Una parte viene da noi
Dini Maccanico oggi qualche ex presidente dell'IRI viene diciamo così
Dalla sinistra estrema a parte di quel mondo viene si allea con la sinistra un'altra parte
Mastella
Publio Fiori Learco Saporito si allea con Berlusconi confini
Poi giudicheranno giudicheranno gli elettori chi ha preso la parte migliore diciamo noi abbiamo puntato ad allearci con le persone con rappresentativi di una cultura cattolica e laica democratica e rappresentativi della parte più moderna più moderna della borghesia italiana
Quella che conosce le lingue quella che ha un prestigio internazionale sì diciamo così è una metafora per sì quella che ha un prestigio pensate che conti poco questo sapete che se diciamo l'Europa guarda queste elezioni basta che esca un sondaggio che dice che la destra avanti di uno zero uno perché ci sia una flessione alla Borsa di Londra diciamo dico non è la stessa cosa se si forma un governo in cui c'è una classe dirigente cui l'Europa riconosca i Ciampi Dini Maccanico noi risparmiamo due punti da si interesse per questo solo fatto
Il centrosinistra vale quaranta mila miliardi di interessi meno per l'Italia se viene Tatarella al governo del Paese
Una classe dirigente
Io voglio insistere su questo è un punto di questo confronto elettorale queste è la più grande menzogna che sono riuscite a mettere in circolazione e che sta prendendo piede grazie alla pigrizia di qualche operatore dell'informazione vide che ha da una parte c'è il Polo
Unito e dall'altra parte un assemblaggio vario
Il Polo non è un mito
In Italia ci sono due destri
Profondamente divise culturalmente politicamente dal punto di vista degli interessi che rappresenta e che insieme non fanno una prospettiva di governo perdita
Basterebbe che vincendo la pigrizia qualche giornalista vada sfogliare non i pensieri D'Alema se non è obbligatorio ma gli atti parlamentari dell'ultimo anno
Per scoprire che non c'è un solo provvedimento economico importante sul quale Forza Italia e Alleanza Nazionale abbiano votato nello stesso modo nel Parlamento della Repubblica
Non c'è sottolineo un solo provvedimento economico importante L'Unità del Polo è una palla clamorosa diciamo così che sarà bene togliere da questa campagna elettorale
Divisi sulle privatizzazioni
Divisi sulla riforma delle pensioni
Semmai se uno va a vedere i voti diciamo così finiamo taroccati sempre con Bertinotti ma naturalmente e da posizioni estreme avverte
Divisi sulle questioni essenziali che si sono discusse in Parlamento
La riforma delle pensioni è passata con l'astensione determinante che è un modo ipocrita di votare a favore
Lo dico perché anche noi non sappiamo ecco è passata con l'astensione determinante di Forza Italia e con l'opposizione ai limiti dell'ostruzionismo Alleanza Nazionale dov'è che dove qual è la proposta di politica economica del Po
Berlusconi ha avuto la leggendaria trovata di dire che Dini ha copiato il suo programma ora per quanto Dini sia un uomo diciamo così appunto è difficile copiare una cosa che non c'è non è scritta diciamo non risulta essere
Ci voglia ancora gli occhiali ai raggi infrarossi per andare a individuare il programma della non esiste
Ci sono due destre in Italia c'è una destra forte compatta e una destra nazionalista corporativa
Statalista
Che ha ereditato un pezzo del vecchio blocco non a caso diciamo così una parte degli apparati ministeriali romani di quella vecchia Democrazia cristiana vuole spiegare a Galli della Loggia qui studia meglio
Dov'è finito l'Andreotti istmo romano diciamo così la vecchia Democrazia cristiana
Del sistema di potere statalista
Una parte dei boiardi di Stato i boiardi di Stato dice che sono un accenno ai boiardi di Stato di Valona cercare Alleanza Nazionale perché quantità impressionante di boiardi di Stato che sono passati da quella parte
E poi c'è una destra nordista liberista all'Italia quello che chiamo il liberismo all'italiana diciamo italiana del dell'onorevole Berlusconi che diciamo un liberismo senza regole senza legalità
E che però e tutt'altra cosa nelle sue ricette nella sua cultura
E chi ha avuto anche diciamo questo questa destra liberista è riuscita persino a sembrare liberale in un certo momento della vicenda italiane ad avere anche il fascino della della grande innovazione
Ma poi la sua fragilità
Nella sua fragilità ben presto ha dovuto soccombere al predominio dell'altra teste
E questo lo abbiamo visto nel modo più chiaro
Nei giorni in cui si è discusso della possibilità di un patto per le riforme nel nostro Paese
Provvisto diciamo chi poi a il diritto di decidere in ultima istanza da quella parte
Ma la somma di queste due destre non fa una proposta di governo per il nostro Paese le dobbiamo molto insistere da questo punto di vista non fa un nuovo blocco sociale
Ma una somma di spinte corporative
Una domanda di assist di nuovo assistenzialismo dal Mezzogiorno la difesa dei privilegi di ceti parassitari impiegatizia romani
La domanda di mano libera di una certa imprenditoria del Nord messi insieme non fanno un'alleanza in grado di governare il nostro Paese
Il rischio è grande il rischio di essere spinti ai margini dell'Europa
Privi di una classe dirigente di un disegno di un progetto
Ecco perché io credo che in questo momento noi dobbiamo sentire fortemente la responsabilità che poggia sulle nostre spalle
Ora
Io credo che
Proprio per l'esperienza che abbiamo compiuto in questi anni e proprio per l'avvio che si
Realizzato di un processo di risanamento
Oggi il centrosinistra può guardare con fiducia all'Avvenire prospettarsi come una forza di governo
Per trasformare il Paese
Questo tema è stato posto giustamente anche a partire dalla introduzione questa nostra Assemblea
Noi guardiamo d'una nuova frontiera per il nostro Paese
Noi non ripeteremo le l'errore diciamo di opporre alla favolistica di Berlusconi soltanto diciamo così dei professori
Che promettono lacrime e sangue persone carissime diciamola
Perché penso che si possa e si debba promettere ragionevolmente e realisticamente altro a questo
E cioè che la sinistra
Deve coniugare risanamento a obiettivi di sviluppo e di elevamento qualitativo
Altrimenti una pura politica di risanamento è una politica che rischia di soffocare le energie produttive del Paese
La sinistra in quella forza che può collegare il risanamento ad una diversa visione dell'Europa
Non puramente legata agli obiettivi monetari
Ai vincoli alle proibizioni e alle ristrettezze che impone
Noi dunque indichiamo una prospettiva
Di profonda trasformazione dell'Italia di innovazione di miglioramento della qualità della vita per i cittadini
Una prospettiva realistica
Io voglio riassumere qui alcuni punti che si sforzano di dare una risposta ai problemi che voi avete sollevato
Certo ripeto in termini realistici che certo noi non possiamo opporre alla demagogia sfrenata della destra e direi persino vero con una sua vena
Favolistica che è la con l'aspetto più affascinante della personalità di Berlusconi quale quando non è contrastato da nessuno diciamo così
Libera le sue parole al di là di ogni limite imposto dalla ragionevolezza dalla coerenza logica e quindi capace di snocciolare insieme che si possono togliere le tasse aumentare le pensioni diciamo
E come un cane o che si e se non c'è nessuno lì che si trovi a passare che gli dica scusi mi può spiegare come si può fare video e allora questo canto può essere seduttivo soprattutto su quelli che
Vivono la società e la politica soltanto attraverso la televisione
Ora io non credo che noi possiamo porre un altro canto come sarebbe a dire che da domani si riduce per tutti l'orario di lavoro alzando contemporaneamente i salari diciamo perché in questo modo qui sarebbe il Festival di Sanremo diciamo non sarebbe confronto tra forze che vogliono governare il Paese però certo noi dobbiamo indicare obiettivi realistici
Obiettivi realistici che rispondono ad alcune fondamentali esigenze io in questi giorni vado dicendo che la prima questione
Primo grande
Prima grande frontiera nuova per l'Italia
Prima ancora delle parole alle quali pure mi riferirò
Lavoro dignità del lavoro prima ancora noi dobbiamo parlare della necessità di un più elevato grado di cultura distruzione e di civiltà nel nostro Paese
E questo è uno grande decisivo obiettivo per l'età
E non soltanto per una ragione che pure io considero essenziale
E cioè che un alto grado di cultura e di conoscenza è la condizione per vivere meglio per essere più felici per realizzare meglio la propria personalità
Obiettivo che resta centrale per una grande forza di sinistra noi facciamo politica per organizzare la società al fine di offrire a tutti l'opportunità di una vita più dignitosa e più felice altrimenti faremmo a sinceramente ecco e un più alto grado di cultura e di conoscenza e oggi condizione essenziale
Perché ci sia questa possibilità
Ma questa è anche una condizione per affrontare le nuove sfide del lavoro e dello sviluppo
Le nuove sfide del lavoro e dello sviluppo e cioè di una professionalità che abbia basi più solide
Per certi aspetti anche meno esclusivamente specialistiche perché la rapida evoluzione tecnologica richieste basi culturali forti sulle quali si possa innescare diciamo si possono innescare gli specialismo in continua evoluzione e trasformazione
Questo significa investire nella scuola nell'università nella ricerca scientifica
Nella valorizzazione del grande patrimonio culturale del nostro Paese che ne rappresenta la principale ricchezza e che anche può essere una grande fonte di lavoro
Che le frontiere del creare lavoro diciamo vanno molto oltre i confini dell'industria diciamo naturalmente in un Paese in tutti i Paesi più avanzati
E io considero questa la veramente il primo grande obiettivo strategico noi abbiamo guardato con interesse per esempio al dibattito della sinistra europea al modo in cui anche suggestivo Toni Blair ha saputo tradurre no
Nelle sue parole d'ordine questa idea
Di un nuovo rapporto tra lavoro cultura un computer in ogni strada ogni classe io penso che noi ci dobbiamo porre gli stessi obiettivi
Non soltanto per aiutare ingegner De Benedetti a rilanciare la un'identità
Volevo io non mi sento affatto in bar non mi sembrava di essere imbarazzato diciamo in quell'assemblea voglio dire compagno che controvento molto intelligente
Io penso proprio sono proprio d'accordo con lui diciamo che penso che ingegner De Benedetti abbia sbagliato impegnare il suo gruppo prevalentemente in una strategia finanziaria o verso i servizi trascurando un po'aspetto decisivo che proprio sono le basi industriali dell'informatica
Io ho posto un altro problema che si lega al tema di cui stiamo parlando e cioè che
La crisi di una grande azienda come l'Olivetti richiede anche lì misura la mancanza di una politica nazionale
Verso l'informatica che è la condizione per affrontare crisi di settore di questa portata
E non c'è dubbio che con tutti i meriti che hanno anche avuto il succedersi dei governi tecnici di questi anni diciamo così ha spinto l'Italia continuare a vivere largamente in una logica dell'emergenza che è incompatibile
Con una visione strategica ha bisogno di un governo forte capaci di affrontare anche attraverso il rilancio di grandi scelte di politica industriale
Grandi scelte di politica industriale che devono guidare le privatizzazioni si fa chiudiamo questa parentesi
Perché queste sono le ragioni per le quali io penso che la primo grande obiettivo di sviluppo che noi indichiamo al Paese quello di avere più cultura nel nostro Paese
Una diversa centralità della scuola delle istituzioni culturali anche come condizione per una più elevata qualità del lavoro
Per una diversa organizzazione del rapporto tra tempi di lavoro tempi di vita
Le questioni che qui sono state poste e che devono essere governate questo è un grande processo che deve essere governato che deve essere governato incentivato su scala europea e non soltanto su scala nazionale
E che non risponde soltanto all'esigenza di creare maggiori opportunità di lavoro ma anche all'esigenza di progettare la società più umana e più giusta nella quale diciamo perché una società scissa tra una parte che ha il privilegio del lavoro e anche poi prigioniera di un meccanismo sociale dominato dalla competitività dall'egoismo dalla vere
E quindi sicuramente produttore di infelicità
E una parte che è esclusa ed emarginata dal lavoro e una società ingiusta ma Società Di Summa
Noi ci poniamo il problema di progettare una società più umana in cui sia possibile costruire diversamente il rapporto tra vita e lavoro tra tra maternità o paternità e lavoro
Sappiamo che questo è un processo deve essere perseguito con gradualità con scelte non soltanto nazionali perché siamo inseriti dentro il quadro di una competizione globale per cui non possiamo pensare di fare scelte che portano fuori mercato le nostre imprese ma questo grande processo è secondo me un obiettivo della sinistra
La seconda questione riguarda la dignità del lavoro
Il tema della dignità del lavoro si deve misurare con il tema della remunerazione del lavoro
Se la sfida è la sfida della qualità e difficile pensare che possa esserci qualità senza una remunerazione dignitosa del lavoro
Questo problema c'è
Comincia a pesare
Anche se i lavoratori italiani
Lo hanno affrontato con grande senso degli interessi del Paese a questo tema c'è e comincia a Pesaro
Io sono quindi d'accordo con chi dice bisogna rispettare i patti
Non soltanto laddove i patti prevedono un vincolo anche là dove i patti prevedono un recupero
Ma bisogna cominciare a lavorare sulla vera questione di fondo che riguarda la remunerazione del lavoro nel nostro Paese
E cioè il rapporto ab norme tra costo del lavoro e salario reale
A Porto abnorme rispetto alle medie europee
E su quel rapporto incide tutta l'iniquità di un sistema di finanziamento della sanità che è una tassa sull'occupazione di un sistema fiscale che grava prevalentemente sul lavoro dipendente
E queste iniquità devono essere progressivamente combattute rimossa
Una sinistra che va al governo devi avere questi obiettivi nel suo programma
Progressivamente è che si può pensare di colpo progressivamente bisogna combattere e rimuovere questa iniquità
Noi da tempo proponiamo un altro sistema di finanziamento della sanità che non sia una tassa sul lavoro
Da tempo ci battiamo per un recupero del fiscal drag e per un sistema fiscale che investendo tutti i redditi
Di una misura equa e combattendo l'evasione consenta di alleggerire il peso sul lavoro
Sul lavoro dipendente autonomo perché anche lavoratori autonomi quelli che pagano le tasse pagano caro
Io credo che da questo punto di vista noi dobbiamo stare molto attenti
A non dare spazi ecco io sono sempre stato convinto che nelle battaglie pure giuste del sindacato contro l'evasione fiscale e qualche volta si è finito per incoraggiare una spaccatura corporativa del mondo del lavoro che non è nostro interesse non è nostro interesse
Per spingere fasce del lavoro autonomo verso destra noi invece dobbiamo aiutarli anche capire loro raggio forse anziché fare le manifestazioni contro i commercianti gli artigiani e più utile semplificare il sistema fiscale per vedere che perché una delle ragioni le pieghe dentro le quali passa l'evasione fiscale anche l'estrema complicazione di balzelli di tasse di ordini Ciardi
E cioè di un Paese nel quale vengono torturati i cittadini che vogliono fare il loro dovere invece di essere aiutati diciamo dallo Stato a fare il loro dovere
Quindi io sono convinto che questa questione è una questione
Questa della dignità della remunerazione del lavoro della riforma della struttura del salario dell'alleggerimento degli oneri che gravano sul lavoro
è una grande questione che ci si deve porre e non soltanto nel campo del lavoro privato del lavoro industriale ma anche nel campo della pubblica amministrazione
Anche qui se noi vogliamo una e noi vogliamo una pubblica amministrazione più efficiente vogliamo una pubblica amministrazione al servizio dei cittadini
Vogliamo combattere le incrostazioni corporative
E la logica di un patto non limpido tra pubblico impiego vecchio ceto politico
Cioè l'idea che l'impiego pubblico fosse una sine cura privilegio in cambio di un legame politico
Vogliamo combattere quelle sacche non solo di corporativismo ma anche di arroganza e disprezzo dei cittadini che ci sono i settori della pubblica amministrazione
E questo è un grande problema di civiltà e di efficienza del Paese
E lo vogliamo fare non contro i pubblici dipendenti
Ma
Alleandosi con quella parte rilevante del pubblico impiego che vuole fare il suo dovere e che sente anzi una frustrazione della propria professionalità della propria intelligenza dentro un'organizzazione che non valorizza questi aspetti anzi che premia vecchie logiche di fedeltà di anzianità
In un Paese che in generale non premia il merito e la professionalità e che quindi un paese chiuso alle nuove generazioni la sinistra dei riavere questa impronta anticorporativa
Noi vogliamo una società più aperta
E naturalmente anche qui se vogliamo un'amministrazione responsabile efficiente altamente professionalizzata
Bisogna poter fare una politica della remunerazione del lavoro che diciamo accompagni una riforma di questo tipo
In tutti i campi dalla scuola agli altri settori della pubblica amministrazione altrimenti diciamo così noi avremo un deperimento un avvilimento progressivo dalla pubblica amministrazione
E questo secondo me porterà poi avrà dei costi per il Paese
La terza questione è terza parola ho finito quasi terza questione alla quale voglio fare riferimento
Come obiettivo nostro
è quello che apparirà appare forse un po'strano diciamo dire da sinistra
è l'idea che noi vogliamo governare per liberare il mercato in questo Paese
Io sono rimasto colpito da una ricerca non so se questa ricerca sia riservata se riservata chiedo scusa per ma io non c'ho a volte non mi ricordo ma una grande organizzazione sindacale del Nord territoriale del Nord ha fatto una ricerca fra i suoi scritti
Lavoratori dipendenti sindacato CGIL la Grande Camera del lavoro dell'orto
Per sapere quanta parte degli scritti erano interessate ricevono un bollettino di consigli su come investire risolti
Consiglieri leghisti danno società specializzate eccetera
C'è la crisi e tutto risposta è stata sorprendente Richard nel senso che un'altissima percentuale degli iscritti a questa grande cava lavoro dichiaravano di avere interesse
Caso strano un servizio utile quello di avere un bollettino sugli investimenti per le proprie risorse
E mi è venuto in mente diciamo la nostra precedente campagna elettorale quando io girando per i Paesi poveri del basso Salento diciamo richiede che protestava il lavoro il nipote eccetera
Finite queste drammatici dibattiti di drammi sociali non manca mai la vecchiezza pigliava sodo baci e mi dicevo però onorevole Assad il botto no eh
Che e diciamo ci penso sempre quando penso che se noi siamo stati gli unici che hanno pagato la tassa sui Bot un milione di voti per cui questa volta speriamo diciamo che compagno Bertinotti denuda Benigni che lo ha chiamato bottom-up Canada
E che ha già ha detto
Gotti Manduca la vendetta questa non ci sarà insomma non ci Walter
Ma ne siamo in questo racconto che poi è un modo lieve perché parlo da un'ora di di dire una cosa verissima sul nostro Paese
Si capisce che strano Paese l'Italia diciamo Cecchetti strano Paese l'Italia dove convive la miseria la disoccupazione il risparmio dove il risparmio costituisce una parte così in niente del tessuto connettivo della società
E un integratore di reddito perché per tante ragioni badate persino per ragioni complesso sono passati cinquant'anni dalla guerra
Sono passate le generazioni
Un Paese che ha un rapporto tra città e campagna la gente accusa
Lascia qualcosa ai figli ai nipoti teste la realtà dell'Italia persino nelle aree più povere così
E allora il grande problema
Di come si costruisce in questo Paese un un mercato
Delle regole delle garanzie con una trasparenza
Che aiuti il risparmio a incanalarsi verso gli impieghi produttivi
Che sottragga al dominio di una ristretta oligarchia la vita economica di questo una ristretta oligarchia
Un paese questo credo che le privatizzazioni diciamo così sono rischiose perché
Cioè c'è il rischio che sono sempre tre quattro personaggi che manovrano che senza uscire una lira naturalmente pigliano il controllo di una banca pubblica e attraverso i i soldi che trovano dentro la banca pubblica comprò l'azienda pubblica
Il fatto che il mercato e competizione
E quindi selezione di qualità in un Paese nel quale l'intreccio tra politica ed economia ha creato un sistema una un sistema di potere oligarchico Tangentopoli aveva soltanto un gruppo di politici corrotti era un sistema di potere oligarchico
Io penso che questo è un grande Obiettivo per un paradosso dalla storia italiana e che richiederebbe un lungo discorso che non posso fare in Italia questa grande riforma liberale non si può fare senza la sinistra
Di prego di di esentare mira a dare delle spiegazioni ma credo che questa sia una di quelle verità chiara ed evidente per conto proprio Jacques
Cioè che la borghesia italiana non è stata capace di compiere questa grande trasformazione
E ancora oggi se guardiamo alla destra
A destra ci appare dominata da visioni e preoccupazioni protezionistiche anti europee che nulla hanno a che vedere con la visione liberale
E questo mi porta l'ultimo tema
Che caratterizza il centrosinistra e l'anno la sinistra che noi rappresentiamo questo è il tema dell'euro
Perché tutto quello che noi diciamo ha senso soltanto in una prospettiva europea
E questa sfida può essere vinta soltanto da una sinistra che abbia una dimensione europea e mondiale
Tra l'altro io non riesco a pensare la sinistra al di fuori di una dimensione europea e mondiale cioè la parola sinistra secondo me Contini ma Europa mondo
Per questo io penso è stata seconda la scelta che l'abbiamo compiuto per portare la parte più forte della sinistra italiana dentro al socialismo europeo
Per questo al di là di dei giudizi sulle sui singoli atti politici diciamo secondo me non ha prospettiva cioè non ha orizzonte l'idea pure nobile di della rifondazione del comunismo non paese solo diciamo
Non a prospettiva non autorizzo tutte quello è un vicolo cieco nel quale avremmo portato la grande tradizione del Partito Comunista Italiano noi invece la l'abbiamo portato diciamo in una strada petto
Con tanti problemi buchi ostacoli difficoltà
Ma dentro un grande cammino quello di una sinistra democratica che
Oggi ha il compito di ripensare l'Europa la sua unità non perché come dice l'Europa bisogna rinegoziare come dice la destra bisogna rinegoziare Maastricht che secondo me in questi termini è una sciocchezza
Problema non è questo
Bisogna bisogna essere al tavolo delle decisioni politiche con autorità quando si deciderà perché badate
Io sono persuaso che non perché noi chiediamo di rinegoziare ma quando si arriverà alle scadenze se ci si renderà conto che la moneta unica la possono fare soltanto a Germania e Lussemburgo l'Europa deciderà diversamente che ed irragionevole diciamo fare
Quindi problema per l'Italia è arrivare a quel momento con l'autorità di un Paese che sta compiendo uno sforzo di risanamento
Ed è soltanto secondo me è un segno di provincialismo mettersi a fare la polemica contro Maastricht oggi
La questione è veramente un altro
Io spero sacche sia uno dei grandi temi della prossima Conferenza intergovernativa cioè quali altri obiettivi e quali altri vincoli si pone all'Europa oltre quelli della politica monetaria
Cioè se questo piano dello esce dai cassetti e diventa programma dell'Europa
Se l'espansione dei diritti sociali diventa programma dell'Europa se cioè i criteri dell'unità europea cessano di essere esclusivamente quelli monetari i vincoli di bilancio
Questa è la sfida nella quale la sinistra si deve impegnare
E vedete questa è una grande prospettiva per l'Italia L'Ulivo coincide con questa grande prospettiva capita
Dall'altra parte non c'è un'altra prospettiva onestamente né un'altra classe dirigente il che non significa affatto che noi abbiamo già vinto
Ma significa che abbiamo la responsabilità di voler vincere cari compagni perché una sinistra che non vuole vincere secondo me
Non serve oggi all'Italia voler vincere significa affrontare questo confronto in modo civile
Con la forza dei nostri argomenti con un grande spirito unitario
E non abbiamo il problema e tira l'acqua al nostro burino anche perché nostro mulino funziona benissimo restano staremmo Lincoln stima ingrandendo
Noi dobbiamo far vincere l'Ulivo perché la coalizione che vince
E quindi mettere a servizio della coalizione la forza alla alla legami di massa la passione politica di un grande partito
E questa sfida la dobbiamo vincere tra i lavoratori innanzitutto
Tra i lavoratori delle fabbriche grandi e piccole del nord del Paese quelli che l'altra volta hanno mutato per la destra tale
La dobbiamo vincere tra i disoccupati meridionali
Noi questa sfida la vinciamo al nord che al sud
Ma in mezzo c'è un'Italia civile dove si vive bene e inespugnabile quella conosce può arrivare chiunque avesse
Le due grandi frontiere diciamo delle grandi frontiere e noi dobbiamo dislocare le nostre forze anch'io lo dico basta
Una squadra che vuole vincere non mette i suoi campioni in area di rigore cioè non ricandidati tra Gubbio Casalecchio sul Reno a Brescia riporta a Milano e in Sicilia diciamo
Con l'aspirazione a volere rappresentare anche una nuova unità del paese
Io credo che
Stavolta siamo abbastanza vicini alla possibilità di diventare una forza di governo e questo passo che ci separa deve essere compiuto con cautela e con intelligenza e con una grande forza
Perché chi è forte anche la serenità necessaria per vincere grazie
Vede