"Referendum e democrazia diretta" prima iniziativa di un ciclo dal titolo "Seminari sulla revisione della Costituzione", con cui l'Associazione CRS (Centro di studi e iniziative per la riforma dello Stato) intende seguire i lavori della bicamerale

Allora cominciamo
I lavori di questo pomeriggio di questo seminario con
Due brevi parole che dirò sul senso
Di queste iniziative CRS
Anzi apprezza appare in questa fase diciamo così che accompagna i lavori della
Della commissione bicamerale con seminario di oggi appunto a parte questo ciclo di iniziative che abbiamo in cui chiamare seminari sulla revisione della Costituzione
Proprio per dare il senso dell'intervento di un centro convincendo che la riforma dello Stato su tutta in tutto in questa fase del processo costituente
Quindi partiamo dalla considerazione che il lavoro di questi mesi insomma di riscrittura delle regole non si può esaurire le stanze della Bicamerale
C'è tutta una trama di questioni più complessiva che va approfondita che batte martirizzata e sulla quale è necessario secondo noi uscire da tecnicalità è da formule che pure sono importanti ma ed è importante anche dare respiro costruire connessioni costruire senza diciamo così
Alle cose che vengono discusse quindi una riflessione la nostra che sarà distesa lungo tutto il periodo della fase costituente
E queste queste iniziative ne abbiamo pensate un certo numero cominciano appunto oggi lei faremo assieme ad altre organizzazioni assieme ad altre Autori autonomia di progetto
Assieme ad altre organizzazioni le più significative che vogliamo McCain metteremo in campo nel mese di aprile sono insieme alla CGIL qui presente Riccardo Terzi responsabile la riforma istituzionale da CGIL dove affronteremo le questioni della riforma dello Stato dal Sud al Nord quindi collegando le questioni del federalismo alla questione settentrionale e alla questione meridionale
Questo per dire un insieme di iniziative su su queste questioni come altre iniziative sui limiti possibile processo da autoriforma delle delle istituzioni identificando
Alcuni nodi centrali come sembra la questione della seconda Camera nel nella nella nella riformulazione nella nel ridisegno dell'istituto parlamentare di questo il senso diciamo così di queste iniziative di questo ciclo di seminari sulla revisione della Costituzione che inizia oggi
Due brevi comunicazioni presidente Pietro Barcellona impegnato con il congresso del PDS a Catania quindi si scusa di non poter essere qui
Mauro Volpi ha telefonato che influenzato Pietro Ciarlo al senato accademico a a Cagliari e quindi impossibilitato a venire
Comunque adesso diamo la parola a Ugo Spagnoli per l'introduzione di questo di questo pomeriggio
Azione
Questo incontro
Estremamente utile e tempestivo
Non possa prescindere
Da una considerazione delle recenti vicende referendario
Non possiamo discutere del referendum in astratto le potremo anche discutere ma non si può non partire da una valutazione di questa
Tornata
Che vi è stato e che a mio avviso ha assunto deprimenti assumerà ancora
Un rilievo particolare rispetto alle precedenti tornate
Sotto il profilo politico istituzionale non solo per quanto riguarda e attiene all'istituto del referendum
Per tempo per questo ritengo che il dovermi soffermare brevemente
Sembrando inopportuno mettere in luce alcuni aspetti che non possono costituire a mio avviso materia di riflessione
Anche sotto il
Profilo scientifico
In primo luogo dato ovvio
Non è certo una novità
Va ancora una volta sottolineato
Il numero dei referendum che erano sta sono stati proposti all'attenzione a giudizio di ammissibilità da parte della costituzionale
Superiore a quello di ogni precedente tornati
Vi sono stati a questo proposito dinanzi alla presentazione di questo numero cospicuo
Veramente cospicuo di di referendum
Le consuete reazioni che seguono tre volte che avvengono tutte le volte che c'è un numero i referendum molto elevate occorre argomenti argomenti profondamente diversi alcuni di grande importanza minore importanza
Su batterie del tutto particolari
Reazioni che si ripetono nel mille novecentosettantotto da quando cioè per la prima volta comparvero gli otto referendum
Che segnavano una svolta rispetto alla consuetudine che era stata che sia iniziata in termini assai più corretti
Con me
Il divorzio e con le ecco l'aborto
Anch'in questa occasione si è parlato di abuso di abusi che distorcono l'uso del referendum che metto in difficoltà i cittadini che sono chiamati a votare
Su un numero rilevante di quesiti nelle materie più diverse e talora scarsamente sconosciute conosciute
Ancora una volta è riapparso l'orizzonte
L'immagine del traino costituito dai quesiti più importanti pubblicamente
Così come è accaduto in precedenza
Traino nel senso che il voto dato a questi
Referendum
Di maggiore rilievo
Finisce di influenzare anche gli altri quesiti di di minore interrex
La reazione a questo proposito come in altri casi è stato che abbastanza questa volta più sostenuta che nei negli altri casi
Beh insomma ci sono stati vicende anche abbastanza offro folcloristiche anche indicative
Che so io dalla da quella poste in essere da cuore che ha fatto quella raccolta
Biglietti referendum sulla provetti senza senza farli sottoscrivere ma a dimostrazione che ormai si era arrivati ad un punto limite
Che rasentava il paradosso
Oppure
Da allora si era posta anche il problema sorto dall'iniziativa di alcuni giornalisti
Di rifiutare il voto
Come atto di protesta dinanzi a questo uso distorto una fesseria
Ma
Il problema è che la massa acquisti DOCUP di questi referendum e soprattutto
I loro la diversità dei loro contenuti
Apposto alla Corte costituzionale
Una serie di ingerenza
L'esigenza di trovare una via d'uscita
Attraverso una innovazione della propria giurisprudenza in materia di emissioni referente
Si è colto cioè dalla parte da parte della corte costituzionale il fatto che si è arrivati ad un punto limite
Al di là del quale il il referendum rischiava rischiava e rischia di entrare in una crisi irreversibile
Il tutto determinato non soltanto del numero dei referendum e tutto quello che ne consegue
Ma dal
Dalle
Dagli aspetti che nascevano da una giurisprudenza
Che via via si era appalesata sempre meno chiara
Sempre meno valida
Sempre più avvitata in se stessa
Sempre più incapaci di fornire elementi di certezza
Ai criteri con i quali la corte giudica dell'ammissibilità dei referendum
E l'esigenza la necessità di trovare una via d'uscita
Cioè dico una via d'uscita che non fosse la vera ripetizione dei criteri che fino ad allora erano stati seguiti
E in questo senso la Corte ebbe un'iniziativa interessante quella di
Convocare un seminario
Uno dei tanti seminari che la Corte collocato lei uno all'anno quando ha bisogno sente il bisogno di vere dalla dottrina elementi di che di chiarezza di di di di appoggio di sostegno di indicazione su determinati problemi che le si presentano davanti
Si sapeva quindi che il al la Corte avrebbe dovuto affrontare questa questa partita dire Federico
Così rilevante dal punto di vista numerico ma anche sotto un certo profilo dal punto di vista qualitativo e la Corte
Si è posto il problema se avesse dovuto continuare
Secondo i metodi consueti
Referendum per referendum
Abbattere attuando riferendosi agli insoliti con normali criteri
Di ammissibilità oppure sei avesse dovuto potuto seguire un'altra strada avere diciamo così un colpo d'ala
Riuscire cioè sostanzialmente a dare una svolta alla propria giurisprudenza
In termini tali da porre le questioni del giudizio di ammissibilità sul referendum sul piano profondamente diverso da qui fino a seguito
Nel dibattito alcuni sede qui presenti sono stati interventori lucidi estremamente utili
Appare innanzitutto direi così il la la china adesione da parte della dottrina cardiologia giuridica
Sulla necessità di avere qualcosa che salvasse in sostanza l'istituto del referendum
Da una strada che a Pavia da ormai senza senza senza uscita senza senza via d'uscita non solo ma esponeva costituzionale
A attacchini figli si sarebbero basati sulla scarsa credibilità dei criteri giurisprudenziali usati
E dal fatto che quei finti giurisprudenziali ormai direi privi di incertezza aprissero nella sostanza la strada a soluzioni di carattere essenzialmente o prevalentemente politico
E quindi il dibattito emerse con forza l'esigenza di
Una razionalizzazione
Della propria giurisprudenza
Con un riconoscimento che questa giurisprudenza era stata negli anni
Ondivaga
Con mutamenti non sempre sostenuti da solide argomentazioni
E che aveva consentito senza peraltro nessuna
Resistenza di un di un di un qualche rigidi un qualche contenuto
A far sì che il referendum abrogativo si trasformasse con le manipolazioni il referendum propositivo
E che è la mancanza di criteri solidi
Avesse finito di ampliare in una maniera abnorme la discrezionalità dei giudici
Così nel dibattito si si è venuta affermando in qualche modo
La esigenza l'ipotesi che la corte dovessi assumere iniziative
Fortemente correttivi della propria giurisprudenza
Per fondare una nuova giurisprudenza riscrivendo si disse
La nota sentenza numero sedici del mille novecentosettantotto quella che segnò in qualche modo una scuola svolta
Alla giurisprudenza della corte con una modificazione dell'articolo settantacinque della Costituzione e con la previsione di nuovi criteri
Di
Di valutazione ai fini dell'ammissibilità del del re sì disse in sostanza viso riscritto la sentenza femminile edotti sempre
Si prospettò in quella sede anche qualche iniziativa più UDACE
Di fronte al numero dei referenti ad esempio sollevando la corte dinanzi a sé stessi è una questione di costituzionalità della legge trecento le cinquantadue per introdurre un contingentamento nel numero di referente
In sostanza si ritenne che allo stato delle cose
Anche queste iniziative diciamo così audaci sia per quanto riguarda il problema della manipolazione sia per quanto riguarda il problema della
Del numero
Dovesse essere affrontato che la Corte non potesse far finta di nulla e continuare così come aveva fatto in precedenza
Direi che in qualche modo allora era ancora forte lo sdegno e la preoccupazione dei giuristi e dell'opinione pubblica rispetto a questa
Strana ondata semplifica i servizi che era divenuta sempre meno accettabile largo dell'opinione pubblica che dovesse esserci una risposta forte da parte della
Nel contempo tuttavia a fronte della portata del numero dei referendum e delle direi come ho detto delle di dei delle conseguenti proteste
Erano nate
Però avvenuto fortemente emergendo
Un interesse rilevante politico
Ai referendum elettorali
Un interesse politico i referendum elettorali che andò via via via ad oscurare a rendere più flebile la protesta per la
Così la la la paradossale diciamo pure iniziativa referendaria
Per quanto riguarda la qualità e la
Cioè in sostanza da più forze politiche da più organi di stampa
Il referendum non fu certo più oggetto di né di derisione nei né di protesta ma fu oggetto di grande attenzione
Nel senso cioè che si colossi che l'ammissibilità di quei referendum elettorali poteva essere la strada
Per risolvere alcuni nodi politici
Che sono nell'orizzonte della vita politica
Del nostro del nostro Paese
E quindi
Questa cambiamento diciamo di indirizzo
Pensò in modo particolare nel Periodo in cui la Corte furbi si riunì in camera di consiglio
Lunga camera di consiglio per decidere
Sull'ammissibilità o meno dei referendum e che si tradusse anche in non pochi intimidazioni
Che nel momento delicato in cui si discute della delle decisioni da prendere non ebbe per il vero
Neanche una reazione di protesta da parte di chi chi pur non poteva non valutare del tutto è assolutamente inaccettabile che Xi pesasse così sui giudici in un momento così critica
Così la protesta contro l'abuso di re dei referendum si è fatta sempre più flebile
Mentre invece da parte di molti iniziativa referendaria venne sempre di più considerata utile e provvidenziale perché l'emissione di referendum elettorale avrebbe sarebbe calata nel mezzo dalla vita politica italiana
Con degli affetti
Parecchia rilevanza
Come d'altra parte la vicenda della legge Rebuffa chiaramente sta nostra
Io credo che questo clima che si è creato
Abbia avuto i suoi effetti sulla corte
Cioè mi è parso che e quel quei propositi oppresse non propositi quell'attenzione alla necessità di intervenire con una nuova giurisprudenza forte
Con una sua nuova svolta giurisprudenziale con una razionalizzazione della propria giurisprudenza con iniziative artistiche
Che queste che erano propagate d'acquisto dibattito con la dottrina con largo suffragio e persino stimolo da parte della dottrina giuridica
Sì a doppia lamenti e via dicendo
Piano piano
Assottigliando
Sì che per quei perché mi risulta di risulta nulla dei propositi diciamo così insomma incisiva
Che erano venuti nel corso di quel dibattito furore concreto realizzi o raccolti concretamente parte della
Il che non significa
Che non vi siano stati dei mutamenti nella giurisprudenza della Corte quest'ultima in queste ultime sentenze
Io non le ho lette
Ma credo quel che ho sentito dire che per esempio in materia di manipolazione
Vi sono stati dei direi di di di
I processi di avanza mento
Delle modificazioni una visione diversa da quella da quella del passato
Però in sostanza si può dire che questo può essere un segnale valido
Per il futuro
Ma siamo ancora a livello
I piccoli passi
I quali gradualmente si può pensare di andare avanti
Se noi non avessimo una sensazione che la corte in quanto riguarda il problema della missione di referendum
Non ha più molto tempo davanti a sé
Se è stato così io ritengo che la Corte abbia perso un'occasione
L'occasione di dare un con determinazione una sorta di fare una svolta Perù ricostruzione della propria giurisprudenza
E direi per Red Rain per replica rispondere anche ad aspettative che da tempo erano in atto
E che a cui nulla si è opposto per molto tempo volta per volta lasciando che le cose continuassero come prima e direi in qualche modo finendo a cui per avvelenare sempre di più una situazione
Che non era difficile prevederlo avrebbe portato certamente ad attacchi violenti nei confronti della era meglio affrontare con coraggio una certa situazione dire io rinnovò profondamente la vigilia giurisprudenza e la pongo su basi diverse piuttosto che lasciare il terrorismo fattibili a chi ha ha potuto dire con qualche ragione che la giurisprudenza della Corte
Per la sua
Tutti franchezza per la sua incertezza lasciava degli degli Alti Spazi alla politicità delle sue decise
D'altra parte perché dico che i tempi sono Coco sono sul coro
Perché c'è già il preannunzio di uno l'ho raccolta di firme su argomenti scottanti
Che fa ritenere che la corte conti era trovarsi a distanza di breve tempo dinanzi a
Ai soliti problemi ma in condizioni sempre peggiori
In condizioni domani sempre peggiore rispetto a quella di oggi cioè rispetto ad un periodo nel quale da la la corte state lo dirò
Per la prima volta attaccata massicciamente sino ai limiti della delegittimazione
Chiunque sia stato
In una camera di consiglio io ci sono stato
Sui referendum
Ha sempre considerato che il giudizio di ammissibilità e il giudizio mensilità come
Un caso del tutto speciale
Con
Regole ambigue incerte
Con una pressione
Che si avverte
E che è estranea al normale giudiziario
Chi giudica dei referendum giudica di una materia profondamente diversa da quella di cui normalmente giudica
Un giudice costituzionale
Cioè la politicità e presente fortemente presente
E diresti che Imola la stesse apoliticità di ogni giudice perché più l'ambiente sinte avente di politicità è più direi in qualche modo protestino ora la politicità di ogni giudice
I rischi
Che la Corte
Perciò potrà potrà scorrere sono notevoli è il segnale è chiarissimo
Segnale chiarissimo per quello che è successo
Bisogna che la corte capisca che non è più l'isola felice
Che può Dalco dal Colle guardare il resto Roma e tutto il resto con distacco con il distacco della ragione e della ragionevolezza
Bisogna che capisca che la fase di transizione politica non la risparmia
Nulla risparmi e bisogna che sia attrezzi adeguatamente per potersi difende per difendere la istituzione di garanzia principale che è un elemento fondamentale della nostra della vostra democrazia
La serietà di questa situazione per me è confermato dal tipo
E dal più ancorata al tipo e dal tipo e più ancora dalle chiacchiere più ancora che dalla intensità delle reazioni dei promotori
Siamo ben mandati Bengasi la delle consuete folcloristiche reazioni di di Pannella
Lei la storia della cupola mafiosa è una cosa da ridere rispetto si è sentito in giro
Non viene anche lontano paragone per quanto io ricordi con le critiche che erano state critiche di dottrina soprattutto alla sentenza del mille novecentosettantotto
Niente a che vedere neanche con le grida di Craxi
Arrabbiato col presidente Elia
Per la sentenza sulla sulla sulla
Sui punti di contingenza ora avviato non c'era più il presidente Elia contro chi ha ammesso il referendum elettorali
Che si diceva solo costituzionalisti
Non vieta del nulla lampade da paragonare chiesto io con la Rosa Filippini arrabbiata perché lo si era messo il referendum sulla caccia
E che c'era qualificato pagati da Berretta
No qui siamo arrivati al conflitto tra istituzioni
Come è avvenuto con alcune regioni
Ci siamo dove l'avete curioso
Con attraverso le pubblicazioni sui giornali
Sì siamo
Arrivati a qualcosa che
è a un livello di di dichiara delegittimazione
Cioè il fatto che la Corte non abbia assecondato
I desideri
Di proponenti
Le aspettative delle forze politiche che dietro i proponenti si nascondevano oppure non si nasconde c'erano
O di diversi organi di stampa è stato considerato come comportamento esclusivamente politica
Senza nessuna
Neanche lontana valutazione delle ragioni giuridiche che potevano sottostare o sostenere le decisioni della corte che in questo caso tra l'altro limpide perché
Null'altro c'era stato se non il fatto di avere seguito come giurisprudenza almeno pericolo per i referendum elettorali una giurisprudenza subita
In sostanza un attacco che atteso chiaramente a non rendere più credibile la Corte costituzionale
Non renderla farlo apparire come un organo non più di garanzia
Ma su come di altre autorità dello Stato
Ho tout-court di forze politiche di maggioranza
E vedo che
Mai
Sì sì a posto come in questa tornata un obiettivo di delegittimazione della Corte costituzionale
La Corte Costituzionale considerato un istituto che può costituire che costi poco istituire uno stato un ostacolo all'affermazione della strategia referendaria
E quindi deve apparire non credibile non imparziale e deve essere squalificato e TTT intimidito
Ma in caso di ricordarsi che per la corte il grande cruccio
è stato sempre quello della legittimazione
Fin dalle origini quando nacque come figlio non voluto
E contestato da magistratura e Parlamento
Che hanno sempre in qualche modo reso difficile cammino per conquistare una legittimazione alla Corte costituzionale
E il segnale è chiaro
Il segnale è quello di abbandonare
La giurisprudenza che la corte ha costruito per per questi anni e di ritornare sostanzialmente alle
Alle origini al contenuto del dell'articolo settantacinque per quanto riguarda
I principi di
Di ammissibilità deve essere
Così crisi del referendum e delegittimazione della Corte costituzionale sono così scoppiati contemporaneamente
E sono scoppiati contemporaneamente negli stessi giorni nei quali si stava per insidiare la commissione
Bicamerale per le riforme
E ovvio
Che ne è conseguita da parte di molti dinanzi a questa situazione
La speranza che la riforma dell'istituto del referendum venisse Presa subito in considerazione in sede di commissione bicamerale
Enzo Cheli sulla stampa
Ha scritto la prospettiva di giungere ad una razionalizzazione di conseguenza ad una riforma dell'istituto referendario si presenta ormai come una esigenza urgente ed indispensabile
Da iscriversi tra i primi punti dell'agenda bicamerale
E mi è parso che anche alcuni uomini politici che ritenevano non opportuno inserire nell'agenda della Bicamerale dato il numero già di argomenti esistenti e lo scarso tempo a disposizione
La questione del del referendum abbiano cambiato idea
E abbiamo pensato di accrescere numero delle quaestiones c'è anche tra sezione del delle leggi elettorali anzi la questione
D'altra parte bisogna anche dire che il buona parte direi che le proposte soprattutto di gruppi politici
Maggiore peso presentati alla alla alla Bicamerale
Considero sulla riforma del dell'istituto referendario
Io debbo personalmente
Ritenere che certamente
La soluzione di di guardare alla Bicamerale Chrome il tocca saranno riservati problemi sia nella mente degli uomini scrivere grandi speranze soprattutto dinanzi agli istituti in crisi come quello del
Ma devo anche confessare
Tutti i miei dubbi
Sul fatto
Che l'istituto del referendum possa essere tranquillamente riformato in sede di Commissione insieme
Non solo per ragioni di tempo che pure sono molto importanti perché io non riescono non per me è ancora dire tutto da capire come si si possa riuscire
In quattro mesi e qualche giorno a risolvere questo Massa sterminata di questioni quali quelle che appariranno poi a mano che si andrà avanti in sede di commissione bicamerale
Ma è anche e soprattutto per gli ostacoli che in vario modo troverà nel suo cammino e che non saranno ostacoli interni di terzi perché ha preferendo non è che sia particolarmente interessante per le forze politiche ma pr Iannuzzi cinque le forze politiche che non voglio in alcun modo che il referendum sia toccato rispetto alla situazione attuale che sul referendum come nella situazione attuale hanno fondato le proprie fortune politiche le proprie fortune politiche che giocano a mantenere in piedi
Di lettere nonché dal fatto che come la storia insegna ma le forze politiche a voluto riformare l'istituto
Basta infatti ripercorrere brevemente la storia dei tentativi che si sono succeduti a partire dal mille novecentosettantotto
Cioè dal momento in cui si comincia ad attuare
La strategia radicale
Dei programmi antagonisti al sistema dei partiti
Con la richiesta dei dei degli otto referendum
Fu quella innovazione ce lo ricordiamo tutti una grande innovazione discutibile fin che vogliamo ma certamente una un atto di di di coraggio di determinazione
Discusso ma un punto che si è aperto
E che si è aperto ripeto con un elemento di di forte pericolosità e e dovuta al fatto che la discrezionalità che veniva concessa la corsa sede di ammissione di referendum
Avrebbe potuto portare come ha portato ha delle forti tensione con il potere politico
Se ne accorsero i redattori della sentenza del settantotto
I quali si preoccupano per esempio subito gli direbbe
Va be'che la decisione di ammissibilità a ridosso
Dopo la raccolta delle firme
A ridosso dei referendum
Senza spazio tra cui momento nel momento in cui il sì al referendum si sarebbe celebrato senza spazio per consentire al Parlamento di potere validamente gli interventi avrebbe portato la corte ad una situazione di tensione con le forze politiche avrebbe portato la corte a ridosso della politica
Aneddoto sauté la politica l'avrebbe intrisa di una politicità e l'avrebbe fatta oggetto certamente di attacca nel settantotto si compì sì sì sì sì sì comprese tutto questo ma settantotto in avanti nessuna mai neanche proposta venne fuori in Parlamento perché questo problema del resto relativamente esigua potesse essere supera
Perché
Perché nella sostanza ai partiti politici interessava armiere all'ultimo momento un organo che potesse risolvere ottanta cavare le castagne dal fuoco dinanzi ai referendum che batteva la porta e che in qualche modo il Parlamento non può non era stato in grado di risolvere e che le forze politiche non volevano celebrare
Ed è così che è rimasta la situazione del
Una situazione che sembrava impossibile adesso vengono fuori tutti avviarsi facciamo la prenotazione via perché è giusto farlo divertente tutto vero
Ma allora ci fu sostanzialmente nonostante la la la la la la la la giusta preoccupazione la previsione da parte la preveggenza da parte della Corte non ci fu nessuna risposta positiva
E perché è chiaro che diventa assai difficile
Non avvertire il peso di respingere un referendum quando si sono già raccolte se cinquecento seicento settecento mila firme dicendo ama inquisitore piano
Diventa un dato che è diretto criticamente pesantissimo nella coscienza del giudice
Non avendo neanche la possibilità di dire coi ai promotori del referendum cambiate per favore il referendum che poi la questione si pone sicuri sono
Ma non soltanto per questo
Aspetto
Bisogna dire che
Tutti i tentativi che vengono fatti dopo il mille novecentosettantotto
Per cambiare il referendum in tutti quanti i suoi aspetti
Furono
Tentativi senza senza senza successo
Già dopo i settantotto
Le forze politiche reagirono
Perché i rischi le le ondate di referendum in qualche modo avevano creato non pochi problemi non pochi problemi non fosse altro che per dare una risposta sul terreno parlamentare ai vari alle varie questioni che venivano
E furono presentati da se stessa settantotto in avanti
Una serie di progetti di legge anche interessanti
Che ripeto le cose che adesso ripetiamo ancora adesso ripetiamo vuole adesso senza speranza ripete ancora adesso
Però dall'aumento del numero delle firme per dire più semplici
Quello del recepimento legislativo dei criteri dettati dalla corte per inammissibilità
La questione della pluralità dei referendum
La regolamentazione del numero delle richieste esperibile nell'anno
Adottando magari a riguardo il criterio cronologico della priorità di presentazione al quello del maggior numero delle sottoscrizioni la riforma della disciplina dei periodi in cui tu non può essere presentato il re le richieste referendum aggiungendo anche il premio i due anni successivi all'entrata in vigore della legge che s'intende sottoporre a referendum
Per la procedura si provvedeva oltre l'ampliamento del contraddittorio nei giudizi di ammissibilità e di legittimità è un prolungamento del termine per la indizione del referendum in modo da consentire al Parlamento di avere a disposizione almeno sei mesi per poter intervenire
Legislativamente
E qui aumentare a novanta giorni termine per la produzione degli effetti abrogativi del del referendum altre ipotesi vennero avanzati addirittura quella reti di restringere fervente o il referendum abrogativo alla sola ipotesi di abrogazione totale di una legge
O di un atto avente forza si legge per potere superare la questione
Dei ricavi e della manipolazione
Per quanto io ricordi queste proposte non andavano al di là di comitati ristretti
Dove tutto venne regolarmente affossato
Gli stessi prova gli stessi disegni ancor di più anzi di ai confini mi crede come quelle
Di post
Vennero presentate nel ottantadue ottantaquattro nell'ottantadue
Fino a che non si darà luogo alla commissione Bozzi
Che portò a qualche risultato modesto
L'articolo settantacinque venne modificato ma intanto ottocento mila il numero delle firme
Prevedendo un'anticipazione del giudizio di ammissibilità allorché fossero state raccolte almeno duecento mila adesioni la previsione di un referendum consultivo su questioni di alta rilevanza politica su richiesta del governo di un terzo di parlamentari
Mentre venne escluso il referendum deliberativo per l'approvazione di proposte di legge d'iniziativa popolare non considerate recepiti dalle Camere questo
Il progetto fu totalmente direi condiviso dalle varie forze politico qua
Ma come sapete la commissione Bozzi fallimento
Ci fu un tentativo di recuperare tutte quelle norme dalla commissione Bozzi che aveva avuto il consenso delle forze politiche per poter almeno varare un principio di riforma
Tra queste venne inserito anche quel testo che Dio le ha appena letto del sul sul referendum ma anche di questo
Non si fece assolutamente assolute
Le cose sono andata avanti così per gli anni delle delle legislature successive non c'è stato assolutamente in nessun modo nulla che ha fatto
In qualche modo a che abbia reso concreta la possibilità la prospettiva di una riforma dell'istituto depressione
Non se ne parlò neanche nella commissione
Iotti De Mita
Le rispettive proposte che vennero in quelle legislature fuoriporta proposte che si
Accompagnava sostanzialmente lo seguivano
Le indicazioni della della della commissione Bozzi a perché si è arrivati
Alla fine
Da questo ricapitola rapitori epilogo di questa vicenda più brutto legge perché
E ci sarà stato dentro un motivo in questa l'esistenza delle forze politiche a cambiare cambiato il referente
Emerso primo il ricorso al referendum è continuato dal mille nel mille centosettantasette in avanti regolarmente contornate quasi sempre plurime a distanza di due tre anni
Effettuate per iniziative non solo dei radicali ma anche di altri promotori da soli o insieme ad altri
Secondo che soprattutto le tornate con molti referendum sono regolarmente state seguite dalle proteste degli intendimenti del partito forze politiche di riformare l'istituto
Terzo che le iniziative legislative sono diventati ancora e sempre più rare
Io credo che se vogliamo dare una
Spiegazione
A questa indifferenza delle forze politiche in caso mi pare di averlo di averlo letto aveva riscritto tutto in un'azione caso del referendum consultivo del mille novecento ottantanove
Che fu considerata buona norma derogatoria fosse fatto la legge derogatoria mentre sarebbe potuto fare
Concordo sulla modifica del del verde delle risaie dimostra chiaramente che il Parlamento in assoluto il più distante cambiate
L'istituto del referendum soprattutto per parte costituzionale ma anche nella nella nella della parte della della legge trecentouno trecentocinquanta
Comunque
Io ritengo che la ragione fondamentale lo scarsissimo interesse delle forze politiche
Ha rivitalizzato e a dare credibilità all'istituto
Dall'altra il fatto che nei giorni la giurisdizione della corte lasciava i referendum uno spazio tutto sommato abbastanza negativo
Ma terzo il fatto che in un modo o nell'altro le forze politiche potevano trarre interessa è dai iniziative di carattere referendario perché queste risolve uno dei problemi che in sede di Parlamento non si sarebbe riuscito a risolvere o perché in qualche modo politicamente potevano essere utili del nell'ambito di un indirizzo politico piuttosto
Se no davvero non si riesce a capire questa totale indifferenza dinanzi riforme che avevano avversari sì ma avvio certamente direi almeno su dei punti che erano fondamentali una partecipazione
Vastissima di forze politiche è una non difficoltà dal punto di vista tecnico di dare un ospizio
Ecco perché dico che ho dei dubbi sul fatto che l'istituto del referendum possa trovare una soluzione
Io ho letto
Poco perché arrivano a spizzichi le i progetti di riforma
Ci sono stati presentati alla Corte costituita alla alla Bicamerale
Non
Capitolo a spizzichi sorgente otto ma io sono uscito alle zero e quarantacinque più
Ed evitando un'occhiata ad alcune proposte di legge quelle vede delle forze politiche più importanti
Certo ci sono dei delle
Delle proposte interessanti
Lei che gran parte però ripetono quelle che erano state le iniziative che erano state assunte in precedenza
L'aumento delle firme innanzitutto
Ottocento mila un milione
L'anticipazione del giudizio di rami di ammissibilità dopo duecento milioni cento mila firme
La previsione di un referendum deliberativo chiuso e questa è la più bella più interessante la più nuova in qualche modo anche se era stata già direi presentata da da altri in in registrazioni precedenti
Di un progetto d'iniziativa popolare presentato con un numero di firme di cento mila di centri di di di cento mila persone o secondo cui alcuni soltanto il numero delle delle delle è previsto l'articolo settantuno o secondo altri da di un milione
E su cui entro un certo termine il Parlamento non si è pronunziata
Il numero chiuso delle prove referendarie
Alcune proposte escludono dal referendum e leggi elettorali
Altre leggi da cui abrogazione o approcci un'approvazione comporta costi oneri
E mi chiedo davvero cosa deve diventerebbe il lavoro della commissione della del del della della Corte Costituzionale semiseria emissione dovesse per esempio sta stabilire se l'abolizione di un ministero del ministero dei Trasporti comportavano io non comporta oneri
Ho per esempio che so io no referendum pure quelli Elia della del del del punto di contingenza sarebbero assolutamente aboliti perché ci sarebbe pur sempre un onere a carico dello Stato perché l'indennità integrativa speciale di turismo impiego rosso bene quali idee brillanti abbiano potuto suggerire un'ipotesi di di di di questo di questo tipo
O altre proposte che escludono i trattati internazionali salvo quelli che riguardano le armi nucleari chimiche batteriologiche
E escludono i referendum abrogativi che assumono sarà
Propositivo quelli questi sono i punti che sono riuscito alleggerire
Ora io
Ritengo che quale che sia il destino della commissione
Bicamerale la la corte non bevuta in nessun modo cessare dall'idea di
Modificare profondamente la propria Giorgio
Devi andare avanti per una strada che avrebbe avuto la possibilità di percorrere affondo e che nulla fino adesso voluto per Conte
Io ritengo che
Le proposte che sono venute fuori anche in sede di Commissione bicamerale non sono certamente esaurienti ad esempio manca ogni riferimento al referendum consultivo di indirizzo
Ma anche ad esempio quell'elemento che da più parti è stato rilevato della necessità di trasparenza soprattutto in materia di referendum che legata strettamente alla ammissione dell'opinione dissenziente
Manca il fatto della possibilità di integrare o di modificare i quesiti per renderli chiavi e omogenei cercando di vitale che si perdano raccolto di firme già già in numero cospicuo ottenuto
In sostanza anche sulle questioni che sono emersi per quanto riguarda la la la la commissione bicamerale mi pare che siamo o abbastanza mite
Evitare che siamo abbastanza lontani perché non vi è stata nessuna nessuna riflessione
Sulla funzione del referendum oggi sulla funzione del referendum in una democrazia maggioritaria sul rapporto oggi tra democrazia diretta e democrazia rappresenta se non si arriva ad una valutazione ad una riflessione su questo punto inutile elencare ipotesi questi ricco ipotesi riforma saranno più o meno con certamente allevieranno di guai che si sono determinati renderanno meno pervertito perverse le le soluzioni che attualmente esistono la legislazione che esiste ma certamente non sarebbe sufficiente a dare una risposta una risposta seria e naturalmente non c'è dubbio che questo porta anche se deve essere ancora ci deve essere ancora un giudizio di ammissibilità cosa di cui molti discutono se ci deve ancora essere il giudizio di ammissibilità si pone si pongono anche dei problemi per quanto riguarda direi l'assetto la struttura la capacità della Corte costituzionale di affrontare questo delicato questo delicato dedicato
Io quindi ho voluto soltanto sottolineare questo complesso di problemi guardando in avanti cioè guardando a quello che ci attende oggi di fare perché dobbiamo fare dinanzi alle sfide della della commissione bicamerale erano esistite ad affrontare seriamente i problemi del referendum non come un un dato puramente residuale non come un un fatto da tanto per accontentare qualcuno tanto per toglierci via un un grattacapo
è un punto essenziale nella costruzione del complesso dello stadio
E credo che il compito nostro sia quello di stare molto attenti quello che era di stare molto attenti sia sul terreno anche essendo critici nei confronti della giurisprudenza della Corte costituzionale si riterremo che la giurisprudenza che l'ultima giurisprudenza sia
Non si è soddisfacente sia su questo soprattutto sul terreno della commissione della commissione non possiamo rimanere puri e semplici spettatori
Ma dobbiamo essere il più possibile anche noi per la nostra parte degli attori
Ringraziamo Ugo Spagnoli all'ampia articolata
Introduzione che attraverso un po'anche tutte le tematiche trattate che tratteranno successivamente gli altri relatori che può consentire anche a loro diciamo così di stringere contenere il loro intervento tra il quarto d'ora e venti minuti
La parola Marta Cartabia degli istituti di democrazia diretta nella costituzione e nella giurisprudenza
Il tasso passare referente sarà stato e però si nostro ordinamento
Il mio obiettivo è molto più modesto cioè quello di sollecitare di attirare l'attenzione su alcuni elementi di novità
Che gli istituti di democrazia diretta stanno vivendo nel nostro ordinamento
E mi concentrerei anche per rispettare il suggerimento che mi è stato rivolto di essere sintetica al massimo strutture degli istituti che poi sono sempre stati al centro della vita del nostro sistema della democrazia diretta nel nostro sistema vale a dire il referendum costituzionale
E il referendum abrogativo cercando di evidenziare immobili vuoti che questo mostra dopo le pronunce della Corte costituzionale rese note pochi giorni orsono
Sul primo punto quello cioè del referendum previsto nel procedimento di revisione costituzionale
Mi pare che significativa sia il cambiamento introdotto dalla legge istitutiva della commissione bicamerale ecco cosa nota tutti e detta varie sedi dalla dottrina che il referendum costituzionale previsto dall'articolo centotrentotto a un significato essenzialmente oppositivo
Ed ha un carattere potremmo dire doppiamente eventuale doppiamente eventuale perché non è certo un elemento essenziale della procedura di revisione dal momento che qualora si raggiungono i due terzi nella seconda votazione non si dà luogo a questo referendum eventuale anch'perché anche nell'ipotesi in cui la maggioranza ha raggiunto in seconda votazione sia solo quell'assoluta non elemento necessario della procedura
Ma solo attivato da parte di un'opposizione o di una minoranza parlamentare o dei cinquecento mila elettori consigli regionali
Di qui strettamente collegata all'eventualità dell'IST del ricorso al referendum il carattere oppositivo
Ora nelle procedure di revisione viste dalla legge istitutiva della commissione bicamerale in verità qui si riprendono delle delle impostazioni già presenti nella nella Bicamerale del novantatré
Il referendum è previsto pone necessario il procedimento di revisione che scaturirà sei scaturiva dai lavori di questa commissione bicamerale sarà oggetto necessariamente di una pronuncia popolare
Evidentemente questo fatto questo passaggio dalla natura meramente eventuale facoltativa quel necessaria comporta un profondo cambiamento di significato perché evidentemente qui si tratta di una parte necessaria della della procedura
Il referendum anziché natura il valore oppositivo sollecitato da chi vuole in qualche modo ostacolare le riforme le le riforme
Come previsto nell'articolo centotrentotto acquisisce natura approvativa quasi a voler attribuire una maggiore legittimazione alle riforme che si stanno per intraprendere
Detto questo sulla referendum costituzionale qualche parola in più forse meritano di cambiamenti introdotti dalla Corte costituzionale con le precedenti sentenze in ordine al referendum abrogativo
Condivido pienamente l'opinione del professore spagnoli che manifesta una delusione rispetto alla mancanza di una sentenza rifondarsi va dell'istituto referendario questa sentenza per qualche aspetto annunciata non è arrivata
Ma giudicare la giurisprudenza della corte del mille novecentonovantasette a partire da questo dato
Oppure come è stato fatto in varie occasioni a partire dagli esiti che hanno ricevuto i referendum elettorali
Dal momento che la sentenza di quest'anno segue dirette disse equamente quella del novantacinque sarebbe a mio avviso fuorvianti perché questi due dati ci porterebbero a pensare che nessuna novità è stata apportata dalla corte mentre ad un'analisi più approfondita potremmo dire che qualche novità anche di rilievo c'è stata
E qui mi preme sottolineare che si tratta di novità che si muovono a mio parere più sulle affermazioni di principio che sulle singole applicazioni
Le singole applicazioni di dei criteri forgiati ori modellati dalla corte in quest'occasione come spesso è accaduto anche in altre occasioni come la dottrina sempre prontamente sottolineato danno adito
A qualche spunto critico non spesso ci sono delle contraddizioni tra quello che la Corte afferma in linea di principio quello che la corte
E il criterio utilizzato poi su singolo quesito ma lasciando a margine questo tipo di considerazioni credo che almeno tre elementi di novità possano essere evidenziati consapevolmente valorizzandoli in questa tornata referendaria del mille novecentonovantasette
Il primo riguarda uno dei criteri più discussi dalla dottrina e quello del Credit criterio della completezza del quesito
In occasione del seminario di studio in altre occasioni già ricordate la dottrina chiesto spesso di alla corte di rivedere questo quesito perché questo criterio scusate perché si ritiene ragionevole sovraccaricare il promotori del compito di individuare nell'ordinamento tutte le norme
Collegate affini analoghe a quelle di cui si richiede l'abrogazione specie in considerazione delle tecniche legislative così spesso
Che rendono così spesso difficoltoso questo compito
Questo criterio diciamo che ha subito a mio parere netto ridimensionamento andava ad opera delle sentenze della del novantasette
E
Perché la corte pur mantenendo l'esigenza che il il quesito
Identifichi tutte le norme o la maggior parte di essi in modo da rendere chiaro autore la volontà referendaria ha ritenuto però che qualora il quesito non ricomprenda e qui uso le parole della Corte
Norme di rilievo marginale per la comprensione del quesito ciò non ostili alla mesi di di all'ammissibilità del referendum
La Corte ritiene che compito poi dell'interprete ritenere ad esempio attraverso l'istituto dell'abrogazione tacita implicitamente abrogate le norme che originariamente non erano ricomprese nel quesito questo fatto e questo questa precisazione in realtà era già stata accennata in alcune precedenti sentenze della corte del novantatré tuttavia in questo caso in questa tornata referendaria essa questa correzione
Ha consentito di salvare diversi referendum che altrimenti sarebbero stati secondo un'applicazione rigorosa perché del requisito dall'incompletezza
Sarebbero stati dichiarati inammissibili e in particolare questo avvenuto sul contrari controlli sugli atti amministrativi regionali
Per la referendum sui segretari comunali per il referendum sul cosiddetto golden share e per il referendum sull'ordine dei giornalisti
Quindi l'esclusione che sia motivo di inammissibilità la dimenticanza di norme marginali
è un cambiamento che ha avuto un'importanza anche quantitativamente è significativa per gli esiti di questi referendum un certo il criterio non è sparito tanto è vero che almeno due dei quesiti quello sul ministero dell'industria quello sulla Guardia di Finanza sono stati dichiarati inammissibili proprio perché mancava il requisito una serie di norme che rendeva non comprensibile all'elettore il vero intento referendario questa può essere una modifica
Marginale una novità marginale nella sentenza della Corte ma non è l'unica e forse non è la più significativa mi pare che invece decisamente più innovativa sia la Corte nell'affermare
Un è ritornare ad affermare la natura meramente abrogativa dell'istituto referendario
è a tutti noto che il referendum previsto dall'articolo settantacinque nato come strumento abrogativo approvi subito in seguito a una serie di evoluzioni un cambiamento anche significativo Espresso in Brema anticamente nella vicenda dei referendum elettorali anche con l'avallo della corte in cui tramite la soppressione
Di parti di di norme di parole di singole espressioni del sei mila Sicali
Si arrivava alla riscrittura di una norma
Questo la Corte ha ritenuto fosse possibile nel caso delle leggi elettorali anzi fosse necessario proprio perché
Occorreva che al referendum lasciasse una normativa di risulta operativa per non pregiudicare il funzionamento degli organi costituzionali
Mi pare che una svolta abbastanza decisa ripeto almeno nelle affermazioni di principio ci sia stata in questa giurisprudenza sul punto dell'ammissibilità del referendum hanno abrogativi
E in particolare questo è evidente nei referendum sulla pubblicità nella televisione
Il quesito in quel caso proprio come avveniva nel caso dei referendum elettorali mirava alla riscrittura di una norma immediatamente operativa autosufficiente che non avrebbe necessitato di un ulteriore seguito legislativo
La Corte dichiara inammissibile quel referendum proprio per il suo carattere manipolativo
Testualmente la pronuncia numero trentasei la Corte afferma che il quesito ha un carattere propositivo
Perché tende ad abrogare mere locuzioni verbali in espressive di contenuto normativo
Tale che si fuoriesce dallo schema tipo dell'abrogazione parziale proprio perché non si propone intanto al corpo elettorale una sottrazione di contenuto normativo
Ma si propone piuttosto una nuova norma indirettamente costruita
Queste stesse affermazioni sulla natura
Originariamente
Abrogativa del referendum
Ricorrono anche in altri punti pronunce in particolare quella sul ministero della sanità e quello sulla Guardia di Finanza
In questo modo la Corte sembra far propria un'indicazione che era stata sollecitata da varie parti della dottrina
Circa la necessità di ricondurre lo strumento referendario la sua propria natura
E per far questo occorreva richiedere che il quesito referendario riguardasse una parte di testo sino norme normativamente significativa cioè
Non già la singola parola non già da singole espressioni e frasi o parti di frase ma una norma perché il referendum sia abrogativo corretto il suo oggetto sia una una vera e propria norma giuridica
Ripeto questa è un'affermazione di rilievo a mio parere soprattutto come affermazione di principio resta il dubbio sul fatto che qualcuno forse degli altri referendum sottoposti all'esame della Corte potesse incorrere nel mentre nella medesima censura
Non rilevata invece dalla corte ma questo mi pare un problema di ordine diverso volendo valorizzare i principi che forse anche per il futuro saranno vincolanti questo mi pare meriti una sottolineatura particolare
Soprattutto mi pare che questo
Questo cambiamento possa con portare una decisa riduzione dello spazio di ricorso al referendum abrogativo la svolta in senso restrittivo che
Emerge a mio parere in modo abbastanza inequivocabile anche da un altro dal terzo punto di novità che mi pare odiare nella sentenza della Corte e che consiste in una dilatazione del criterio di ammissibilità delle norme a contenuto costituzionalmente vincolato
Molti dei referendum regionali
Oltre a quello sull'aborto e mia
Ricordo rapidamente quali Cindy quale si tratta del Ministero della Sanità
Il referendum sull'indirizzo e coordinamento quello sui poteri promozionali all'estero delle regioni quello sui rapporti tra Regioni norme comunitarie
Quello sui poteri di direttiva per le funzioni delegate amministrative delegate delle regioni
E appunto quello sull'aborto sono dichiarati inammissibili
Perché questi comporterebbero una violazione del limite delle norme contenuto costituzionalmente vincolato
Così la soppressione di alcune funzioni del ministero della Sanità verrebbe a incidere sul diritto alla salute la funzione di indirizzo e coordinamento
Le norme che la pongono le norme generali che la pongono anche se qui ci sono considerazioni anche in ordine alla completezza del quesito sono affermate come essere equivalenti a norme costituzionali
I poteri dello Stato nelle attività promozionali delle regioni sono considerati necessari
Per la leale cooperazione il principio di leale cooperazione fondato sull'articolo cinque della Costituzione analoghe considerazioni si possono fare per gli altri referendum
Ora mi pare che la gli effetti combinati della
Della riaffermazione della natura abrogativa del referendum e quelli riguardanti la dilatazione di questo limite
Comporti una deciso ridimensionamento degli spazi lasciati all'istituto referendario
In molti casi questo limite delle norme contenuto costituzionalmente vincolato sembra mascherare in realtà
Vuoi un giudizio di costituzionalità anticipato sulla normativa di risulta nuova invece un diverso limite che la corte in realtà aveva usato solo nei referendum elettorali cioè quello delle norme necessarie
Quando la Corte dice che le norme sull'indirizzo e coordinamento ostruire i poteri dello Stato nei confronti delle Regioni possono essere modificate ma non soppresse
Sembra alludere esattamente a un'espansione di quest'altro criterio delle norme costituzionalmente necessarie che permetterebbero al legislatore anche ordinario di modificare delle norme ma non già referendum in virtù di questa natura abrogativa che gli è stata restituita dalla corte
Dunque mi pare novità non certo tali da rifondare l'istituto nel nostro sistema ma questo forse non era nemmeno esattamente il compito della corte
Ma non Vitra che potranno sull'avere delle conseguenze anche significative sulla possibilità di ricorso a questo istituto in futuro
In particolare mi preme svolgere qualche ulteriore considerazione mi accingo a concludere
Riguardo a la posizione espressa dalla corte sulla natura meramente abrogativa dell'istituto
Certo su questo punto la corte riceverà sicuramente il plauso della dottrina perché ha operato esattamente nell'ambito dei suoi limiti cioè quello di riportare alla significato originario un istituto che aveva subito nel frattempo
Un'applicazione diversa
E forse non del tutto prevedibile o compatibile con il disegno costituzionale
Ciò nonostante c'è da chiedersi che impatto potrà vedere in questa drastica riconduzione del referendum alla sua natura abrogativa di fronte ad una prassi
Che ha portato al referendum a svolgere una natura
Se non propriamente legislativa sicuramente propositiva anche con l'avallo della Corte costituzionale che in più degli un'occasione ha consentito questo
E di segnali
I segnali che denotano questo sviluppo in senso propositivo del referendum sono a mio parere molteplici ovviamente mi riferisco al caso del referendum manipolativo in cui più palesemente l'istituto di democrazia diretta viene a svolgere un ruolo parallelo a quello del legislatore
Ma non si tratta solo di questo
Ci sono altri segnali che possono essere colti nella dottrina nella Degis l'azione nella giurisprudenza
Che denotano uno sviluppo in questa direzione e mi riferisco innanzitutto alla valorizzazione dell'intento del Comitato i promontori che attratti
Emerge nella giurisprudenza nella dottrina e nella legislazione non ultima nella legge di riforma
Della legge del settanta numero centosettantatré del mille novecento novantacinque con la quale si è attribuito all'ufficio centrale il compito di attribuire una denominazione
Al a ciascun referendum certo non si tratta di oggettivizzare il fine dei vari comitati promotori ma in qualche modo valorizza l'elemento positivo del referendum
Si potrebbe anche richiamare tutto il dibattito sul cosiddetto plusvalore degli Effetti dei referendum dibattito che non è rimasto circoscritto alla dottrina ma in qualche modo cercato un'espressione anche istituzionale da ultimo con il conflitto proposto davanti alla Corte costituzionale in relazione alla legge sul finanziamento dei partiti da parte di un comitato promotore
Dichiarato manifestamente inammissibile per carenza di legittimazione del comitato in questa fase ma comunque sintomo di
Un bisogno di di arricchita rafforzare il valore propositivo e positivo del referendum
Ma soprattutto mi pare che è sintomatico di questo tipo di sviluppi sia quello che potremmo definire in fenomeno del referendum in progressione
Vale a dire referendum
Attraverso il quale comitati promotori perseguono la realizzazione di un preciso disegno normativo
Proponendo a più riprese dal referendum abrogativi sul medesimo tema attraverso i quali gradualmente viene costruita in positivo una determinata disciplina
Ad esempio il caso dei referendum elettorali in cui dapprima si introduce un sistema misto e poi attraverso la riproposizione
Si tende a raggiungere un obiettivo più ambizioso più compiuto che quello di un sistema maggioritario compiuto compiuto analoghe considerazioni valgono sulla soppressione di alcuni ministeri
La soppressione del ministero a cui viene fatto dato seguito con una per esempio l'istituzione di un dipartimento non accontenta le regioni e queste ripropongono un referendum per
Ottenere un risultato sempre più vicino all'obiettivo perseguito
Tutti questi segnali referendum manipolativo i la valorizzazione dell'intento il dibattito sul plusvalore democratico delle decisioni referendarie quest'ultima dei referendum in progressione mi pare
Che siano sintomi né quindi inequivocabili
Che è la nostra società sta esprimendo
Un bisogno di legislazione popolare
Intendendo con questo una capacità di del
Attraverso istituti democrazia diretta di porre veri e propri atti legislativi
Ipotesi originariamente contemplata nella proposta Mortati del costituente che prevedeva un'iniziativa legislativa ben più forte dell'istituto ora comprese nell'articolo settantuno della Costituzione
E che poi
Non ha avuto seguito non ho avuto spazio certo questo non è compito della Corte costituzionale a rispondere
Modificando la fisionomia dell'istituto dell'articolo settantacinque ma forse una riflessione in sede politica e di riforme a questo proposito sarebbe necessaria grazie
Grazie anche abbia per la puntuale relazione ora una piccola inversione dei lavori do subito la parola al professor Massimo Luciani che per impegni universitari si dovrà allontanare
Intorno alle diciassette e trenta per svolgere la sua relazione sintetizzabili in questo quesito nuovi istituti di democrazia diretta nella Costituzione italiana
La parola
Turbine appunto mica si impersona il mio compito è quello di vedere quali sono le prospettive di riforma
Degli istituti di democrazia diretta da questo punto di vista io parto premesse che volutamente sono meno cupe di quelle che ci ha tracciato prima
Ugo Spagnoli cioè parto dall'idea che qualcosa si possa fare
Dicevo parto dall'idea che qualcosa si possa fare e prima di arrivare però alla analisi dei progetti che sono stati depositati alla commissione bicamerale
Devo fare necessariamente qualche premessa teorica
In particolare le premesse teoriche sono sei ma saranno molto sintetiche le enuncerò senza praticamente argomentare ma qui riprendo praticamente testualmente cose che ho già detto in una relazione un convegno che era stato organizzato a Bolzano dal Comitato più democrazia in Alto Adige ne abbiamo capito tutti col
Relazione alla quale rinvio anzi colgo l'occasione per dire che
L'idea di questo incontro era nata proprio con gli amici della comitato che democrazia in Alto Adige che per un disguido organizzativo
Lamenta dire nessuno di loro ecco tutto intervenire
In questa occasione
Prima premessa anzitutto la constatazione che oggi si scontrano in Italia due tradizionali concezioni della democrazia che mi sembra esemplare dalle posizione tradizionale dichiarazione di Schmitt
Che sembrano radicalmente opposte la prima concezione quella che viene fondata sul principio che la rappresentanza del parlamentarismo
Questo principio viene apprezzato per la sua intrinseca capacità di generare accordo diciamo facilitare compromessi rispettosi allo stesso tempo delle prerogative della maggioranza
E dei diritti delle minoranze
L'altra concezione viene poggiata invece sul principio dell'identità e per questa concezione la decisione democratica in senso proprio finisce per essere soltanto quella che viene assunta dal popolo riunito in assemblea quando questo non sia possibile come quella in realtà dei cosiddetti grosso le capacità rinuncia dei dei grandi Stati la decisione assunta nelle forme più vicini a questo ideale
Seconda premessa oggi mi pare che tende a diffondersi l'idea che la vera democrazia sia la democrazia diretta e che la democrazia rappresentativa sia soltanto un succedaneo di quell'ideale
Insomma in altri termini la democrazia rappresentativa sarebbe la realtà
In cui bisogna accontentarsi frutto in via
E la democrazia diretta sarebbe l'ideale ideale però al quale si dovrebbe comunque tendere o comunque
Ecco mi pare che in Italia siano esemplari di questa posizione di questo indirizzo le posizioni dottrinali e politiche che reclamano la legittimazione in via referendaria di qualunque modificazione del disegno costituzionale della forma
Terzo punto fra le due posizioni che ho descritto prima mi pare che il costituzionalismo democratico abbia ormai da tempo scende sotto e ha optato per la prima posizione
Posizione che sembra l'unica davvero compatibile con ideale di questo movimento di azione di pensiero cioè del costituzionalismo democratico
Ideale che è quello della massima limitazione del massimo contenimento del massimo controllo del potere
Per questo mi sembra che la democrazia nella sua attuale forma storica non posso anche fondarsi sul principio rappresentativo
E questo a mio avviso ha determinato quella che ho chiamato ripetutamente una vera e propria inversione dell'ordine di priorità assiologica fra democrazia diretta e democrazia
Quarta premesse ogni forma di governo e ogni tecnica decisionale comporta una mediazione
Infatti una scissione fra il popolo la manifestazione della sua volontà non manca mai
Questo è evidente anche nel caso delle pronunce popolari dirette
Perché Primo la formazione dell'opinione pubblica e comunque immediata almeno dei mezzi d'informazione
Secondo il quesito sottoposto i cittadini è comunque frutto della mediazione dei soggetti che l'hanno formulato terzo l'agenda politica e cioè la scelta che
Ovviamente delicatissima qualche volta addirittura decisiva del momento in cui il popolo deve pronunciarsi e seppure frutto della mediazione di soggetti altri diverso
Ancora è oggetto di mediazione l'interpretazione della volontà popolare una volta che questa si è manifestata questo punto delicatissimo la cui importanza mi pare un italiano debba essere sotto lo del resto anche nel caso di iniziative dal basso è chiaro che la stessa organizzazione strutturazione del popolo ha bisogno di una necessaria mediazione perché occorre sempre un medio
Strutturante in forme molteplicità sociale
Quinta premessa oggi come oggi però
E questo però fondamentale le democrazie fondate sul principio della rappresentanza non possono funzionare cent'in modo adeguato se non riconoscono un qualche elemento plebiscitario
Ora uso qui il termine elemento plebiscitario così come lo usava la tradizionale dottrina tedesca e senza quella valenza negativa della quale si è caricata questa espressione
Nel nostro sistema
Queste cose sono state chiarite secondo me decisamente da Ernest Frank in un saggio degli anni cinquanta che molto noto non ha bisogno di essere citato
E Frankel ricordava che sia le forme di governo fondate sul principio della rappresentanza che quelle fondate sul principio plebiscitario corro rischi di risoluzione però per ragioni assolutamente antitetiche
Allora mentre la forma di governo plebiscitaria si ponti so perché al suo interno si scatenano spinte tentazioni tipo autoritativo
La forma di governo rappresentativa si può dissolvere perché la sua connotazione che naturalmente elitaria deborda e c'è si trasforma questa forma di governo in un sistema legale
Questo fenomeno accade quando la forma di meno rappresentativa si irrigidisce degli arrestati
La rappresentanza non serve più da canale di trasmissione delle domande provenienti dal basso ma si trasforma in strumento di auto di produzione la classe politica
Ora però le forme di governo democratiche non non possono essere confuse con forme di governo oligarchica e quindi la torsione oligarchica da democrazia rappresentativa non può essere sopportata
Cioè non è sopportabile che la classe politica diventa anziché diventi anziché medio di trasmissione a domanda sociale dovrebbe essere una componente sistemica Della struttura politico-istituzionale legata a una logica tutta sua tutta autoreferenziale
Quindi per evitare la stasi di cedimento la sclerosi
L'ingessatura democrazia rappresentativa mi sembra che sia assolutamente indispensabile un elemento titanico
Questo elemento dinamico appunto l'elemento plebiscitario ripeto per l'ennesima volta utilizzo questo termine
Depurando significativi negativi che assunta non saprà
Che in particolare il referendum può esso strumento utile a fare sì che questa autoreferenzialità John Gambino
Perché può scompaginare le carte che gli attori della rappresentazione politica si sono già visti
In questo modo preferendo funziona da contrappeso a quello che il possibile vizio di fondo dalla forma di governo rappresentativa
Cioè la sua naturale diciamo così tendenza
Sesta premessa se tutto questo è vero la soluzione migliore di questo problema trovare la forma di governo sta nella costruzione di un solido tronco democratico rappresentativo
Questo è il principio sul quale secondo la democrazia con moderna
Sul quale però occorre innestare rami ricchi diretto plebiscitarie lo scopo di di marmi zarina rappresentanza impedire la sua degenerazione
Allora da questo punto di vista mi pare che la Costituzione non tracci un disegno molto soddisfacente perché come è stato evidente anche nelle interventi che mi hanno hanno preceduto il mio
Lo strumento più forte di democrazia diretta che è previsto in Costituzione il referendum abrogativo che ha dell'insufficienza evidenti
In effetti la caratteristica negativa di questo istituto principale sta nel fatto che l'interpretazione della volontà popolare che si manifesta con il voto sulla richiesta di referendum di questo tipo estremamente complessa
Si presta alle letture più varie insomma chi vince un referendum abrogativo può estendere un restringere quasi a proprio piacimento la portata della vittoria
Come è stato dimostrato in modo clamoroso dalle vicende del referendum elettorale
Del novantotto
Soprattutto quando il referendum manipolativo e difficilissimo definire con precisione il contenuto della volontà popolare specie quando favorevole all'abrogazione nessuno può dire quale sia la vera interpretazione la lotta popolare
Al contrario né in quella che la iniziativa legislativa la iniziative legislativo chiuderla pochino riunisce più
Quella di cui ha parlato Marta Cartabia prima sul suo intervento
Gli operatori del diritto dopo il voto hanno disposizione il testo della legge di iniziativa popolare e quindi possono lavorare così come fa normalmente cioè lavorando su un testo normativo interpretarlo secondo le regole dell'interpretazione giudice quindi mi pare che dovrebbero essere evidenti le ragioni d'intervento riformatore che spinga introdurre nel nostro ordinamento l'iniziativa popolare
Intendendo per iniziativa popolare ciò che si intende in Svizzera o in californiana non reggono insomma gli Stati Uniti
Invece paradossalmente tutto questo non non è stato proposto con forza
Men che meno da
Da chi doveva essere teoricamente maggiormente interessato a questo passaggio e cioè dai promotori dei referendum passaggi
In realtà tutto questo è accaduto perché l'ambiguità degli esiti referendari è stato una risorsa preziosa perché non si è voluta perderemmo risorsa contra costituzione che però non si è voluto abbandonarlo
Proprio l'ambiguità dell'esito referendario ha consentito ai promotori di gestire il risultato referendario secondo discrezione
Cosa che invece la iniziative Baudelaire lo consente di fare allora che cosa si può fare invece per
Attivare un adeguato intervento riformatore
Ma e qui le ipotesi sono moltissime i io mi soffermo sulle e cose che sono state proposte adesso in Commissione bicamerale occupandomi non solo delle questioni attinenti alla
In le proposte di introduzione di iniziativa popolare ma anche alle proposte di riforma del referendum abrogativo seguo l'ordine delle proposte che vi è stato che contenuto nel
Nel dossier che dovrebbe essere stato distribuito
Non è un ordine arbitrario insomma seguo l'ordine casuale del dossier
Allora la prima proposta che viene menzionata nel dossier e quella villone e Salvi ed altri
Allora questa proposta si segnala scusate sarà un po'noioso ma sarò sicuramente molto sintetico
Per questi aspetti primo questa proposta viene mantenuto il referendum abrogativo
Previsto l'articolo settantacinque della Costituzione ma si modifica
L'articolo settantacinque in questo senso anzitutto l'unità minima che si possa provocare e l'articolo
Questa scelta e condivisibile ovviamente perché mira evitare i referendum manipolati
Ovviamente la scelta di limitare i referendum manipolativo intanto si tiene in quanto si introduca l'iniziativa popolare e logico
E io ho l'impressione che non si possano introdurre l'iniziativa popolare per arrivare a questa limitazione perché altrimenti il referendum ci deborda tutte le parti è difficilissimo riuscire a tenerlo
Non mi pare però che convinca l'idea che l'articolo possa essere la minima unità abrogativa
Immaginiamo
Una situazione come quella in a mio avviso incredibile della legge seicentosessantadue del mille novecentonovantasei cosiddetto collegato alla Finanziaria che come sapete ha tre articoli che però sono composti di duecentosessantasette duecentoventiquattro e duecentodiciassette commi
Ora se di unità minima abrogativa fosse l'articolo voi abrogheremo contemporaneamente la bellezza di centosessantasette gol cosa priva di senso perché mantenendosi il principio della omogeneità delle richieste abrogative delle due l'una o salta il principio dell'omogeneità e allora io posso richiedere l'abrogazione di chissà che cosa oppure mantengo il principio dell'omogeneità e a questo punto al legislatore e basta infilare in un articolo le più svariate
Materia e più svariati soggetti oggetti per poter impedire qualunque richiesta di reference
Quindi l'unica scelta razionale è quella della disposizione come minima unità abrogativa
La disposizione un'unità linguistica obiettivamente identificabile e la sorte del referendum non dipenderebbe dall'arbitro del legislatore o dal cattivo uso della tecnica legislativa
Seconda modifica si eleva il numero delle firme a un milione
è chiaro che questa proposta mira a ridurre la proliferazione dei referendum ma e qui punto importante il problema secondo me non è il numero eccessivo dei referendum insomma in California gli elettori votano tranquillamente sul tantissime questioni
Il problema vero è quello del monopolio del dibattito pubblico che potrebbe essere conquistato da gruppi anche molto piccoli che però sono capaci di inondare l'opinione pubblica di decine di referendum
Sottraendo l'attenzione
Popolare alle richieste magari più serie di gruppi meno disinvolti che si concentrò su un solo questo
O su due
Da questo punto di vista mi sembra che sarebbe più convincente anche se mi rendo conto che pone dei problemi l'ipotesi della fissazione di un limite al numero di iniziative popolari che il singolo elettore potrebbe sottoscrivere nel corso della in questo modo si impedirebbe che relativamente piccoli gruppi organizzati mono Polizzi no proponendo iniziative a pioggia la discussione dell'opinione
Terza caratteristica di questa proposta vengono aggiunti alcuni limiti e le richieste di referendum fra questi proprio l'omogeneità
Ma qui sarebbe necessaria qualche specificazione come ha detto prima Marta Cartabia non si sa bene cosa sia e quello delle leggi di spesa qui già Ugo Spagnoli intervenuto un limite improponibile questo perché precluderebbe referendum una molteplicità di casi assolutamente incontrollabile
Oltretutto se c'è un settore nel quale le democrazie contemporanee hanno bisogno di dibattito pubblico procuro dell'allocazione delle risorse insomma
Sembra cosa vide e non non comprendo perché questo settore dovrebbe essere sottratto al referendum
Ricordo poi che sin dalla sentenza numero due del novantaquattro la Corte ha sottratto al referendum in tutte le province quindi previsioni normative che caratterizzano la manovra economico-finanziaria di bilancio pure importanti
Quindi i rischi che ampiamente eccessivo non sussistono io preciso questa giurisprudenza non la condivido però cioè e quindi mi pare che non si corrono rischi eccessivi e non ci sia bisogno di introdurre il limite delle luci
Ancora il giudizio di ammissibilità designato come un giudizio di costituzionalità anticipato e viene situato al momento in cui viene superata la soglia delle cento mila firme
Sul primo punto mi pare che sì
Lo si faccia altro che anticipare o si è fatto altro che anticipare ciò che la corte in realtà Fantola esso perché le ultime sentenze mi sembra che abbiano esattamente fatto questo cioè per molti in molti casi si è trattato di un giudizio di costituzionalità anticipato io condivido però questa
Questa ipotesi di riforma per questo aspetto non condivido invece l'ipotesi di anticipare il giudizio raccolta di cento mila firme mi sembra troppo bassa
Si introduce poi l'iniziativa popolare
Allora liquido iniziativa è prevista nella forma così detta indiretta cioè col previo passaggio parlamentare e questa forma e sicuramente preferibile alla iniziativa diretta cioè quella
Del voto popolare immediato sulla proposta presentata da un gruppo di promotori
Mi sembra anche condivisibile la premessa
Che l'introduzione di iniziativa popolare sia indispensabile per ricondurre il referendum abrogativo la sua logica originaria l'ho detto
Mi lascia invece perplesso l'abbandono dello schema classico dell'iniziativa indiretta
Questo schema è semplice deposito in Parlamento di un progetto d'iniziativa popolare se le Camere lo approvano senza modificazioni o con modificazioni che non alterano il suo contenuto essenziale la procedura si ferma
E il progetto viene promulgato e pubblicato se invece non viene approvato o viene approvato con modificazioni che incidono sul contenuto normativo essenziale della proposta originaria sino alla consultazione referendaria quindi è chiaro o miss soddisfi la mia iniziativa oppure si va al voto
La proposta il villone e Salvi invece propone prevede che il referendum sia indetto solo qualora il Parlamento non si sia pronunciato intro il termine che mi sembra peraltro un po'lungo di diciotto mesi
Ma non prevede il referendum se il Parlamento ha respinto o modificato una proposta di iniziativa popolare che però mi sembra incompatibile con la logica del di questo istituto
Il problema semmai è che cosa significa respinge quand'è che un progetto di iniziativa popolare si intende respinto
Da questo punto di vista basta prendere le la sentenza sedici del settantotto la Corte costituzionale lei è la sentenza sessantanove ovviamente una legge modificativa di di quell'oggetto per richiesta di referendum
Rende improcedibile operazioni referendarie quando altre il suo contenuto normativo essenziale ecco quindi quando il il Parlamento si è alterato il contenuto normativo essenziale della proposta popolare a questo punto si va
Salto alcune cose sempre sulla iniziativa vengono previsti limiti e controlli che sono analoghi a quelli gravanti sul referendum abrogativo e quindi valgono le considerazioni che ho già fatto prima
La seconda proposta sull'avviso firma la proposta salvato ed altri queste due proposte in una con la proposta Mattarella sono quelle più elaborate poi farò decenni molto più brevi su quelli sulle proposte successive
La proposta salvato si segnala perché primo mantiene referendum abrogativo
E che cosa fa come siccome la proposta precedente assume come minima unità abrogativa l'articolo i però valgono
Le stesse critiche che ho fatto prima ritengo che l'unità minima unità abrogativa debba essere a disposizione ma una stima Secondo si amplia la possibilità di referendum in materia internazionale relativamente a leggi di autorizzazione alla ratifica di trattati da cui deriva limitazioni alla sovranità nazionale
Questa mi sembra la scelta più opportuna e che in linea con la recente pratica costituzionale delle maggiori democrazie europee
Poi introduce questa proposta limiti ulteriori omogeneità delle richieste e qui non ripeto cose già dette
Leggi necessarie per il funzionamento di organi costituzionali e di rilevanza costituzionale evidente e l'intento di bloccare i referendum elettorali leggi a contenuto costituzionalmente vincolato qui io ho qualche perplessità su questa categoria perché è una categoria che ha un'identità molto scura
E del resto ormai sembra sostituito affiancata nella giurisprudenza più recente dalle leggi a contenuto costituzionalmente necessario di cui ha parlato prima carta carta
Viene anche qui introdotta giustamente l'iniziativa popolare
Che ha queste caratteristiche anzitutto è indiretta e qui mi sembra di poter commentare favorevolmente questa scelta così come favorevolmente ha commentato la scelta dalla proposta villone e Salvi
Qui però si prevede il referendum anche in caso di modificazione sostanziale la proposta popolare il che per le cose che ho detto prima è ovviamente preferibile
Tuttavia si fa riferimento alle finalità dell'iniziativa si dice si va al voto qualora non siano state rispettate le finalità dell'iniziativa questa formula devo dire
Con i promotori sull'interpretazione delle finalità io preferirei restare alla formula più stretta il contenuto normativo essenziale
Non viene previsto un controllo preventivo dalla corte che forse potrebbe essere essere problematico
Terza proposta la proposta Mattarella
Anche qui viene mantenuto il referendum abrogativo ma non si introduce l'iniziativa popolare e qui devo dire che ho le perplessità già espresse precedentemente perché ritengo che non si possa razionalizzare l'istituto del referendum abrogativo se non si trova un altro canale di indirizzo delle delle spinte democratico deve
Qui ci sono varie novità si eleva il numero di firme a un milione
Ma questo non mi pare una soluzione del problema che abbiamo evidenziato prima e cioè del monopolio dell'opinione pubblica da parte dei piccoli corsi piccoli gruppi problema tavola
Si introduce il limite delle leggi elettorali diciamo si torna originario testo della Costituzione fra l'altro sapete
Geriatra che sparito perché
E il giudizio di ammissibilità delle trasformate in giudizio di costituzionalità anticipato ma anche qui la corte praticamente parte non ce la fa
Il giudizio di ammissibilità viene situato al momento della raccolta di duecento mila firme e questo limite mi sembra un po'più congruo di quello di cento mila lire la proposta di non
C'è poi un rinvio per i giornali che la definizione di condizioni e modalità risponde in un'altra versione
In estrema sintesi sulle altre proposte la proposta Speroni
Propone di mantenere il referendum abrogativo senza molte innovazioni e introduce il referendum consultivo e quello approvativo però sic et simpliciter non diciamo praticamente ciò non ci spiega che cosa intenda per referendum consultivo per referendum approvativo me dice altro sulle caratteristiche dei controlli e sui limiti di questi referendum devo dire la verità che in queste condizioni personalmente non sono in grado di valutare
Questa proposta
La proposta crema poi si segnala perché
Ma grava in parte
Il procedimento referendum abrogativo in razza ottocento mila le firme ma non contiene norme contro i referendum manipolativo e che contraddittorio col fatto che si voglia introdurre l'iniziativa popolare nella stessa propone
Se c'è l'iniziativa popolare non ci può essere fra
Abbastanza
Si prevede questo è pericoloso che la Corte costituzionale
Possa differire di tre mesi l'efficacia abrogativa di referendum avente ad oggetto leggi costituzionalmente obbligata
Questa previsione molto criticabile perché se per legge costituzionalmente obbligatoria si intende a me sembra che così si intende una legge necessaria per il funzionamento di un organo costituzionale questo differimento di tre mesi non serve affatto a coprire il vuoto a colmare il vuoto
è una previsione inutile
Così come era inutile la previsione a mio avviso proposta rebus
E su questa proposta poi scarica la responsabilità della scelta del differimento sulla Corte costituzionale e questo è un rischio mortale per la corte poveretta
Poi vi sono una serie di altre gli altri previsioni devo sintetizzare la proposta Scalia
Introduce il referendum consultivo mondo iniziativa popolare e questo mi sembra riduttivo sinceramente io preferisco l'altra
La proposta Giovanardi
Mantiene il referendum abrogativo
E introduce il referendum per acquisire il parere del corpo elettorale formula devo dire un po'stravagante perché il corpo elettorale insomma non d'affari
E si introduce il referendum di indirizzo anche qui però come nella proposta Speroni mancano specificazioni sul contenuto di questi referendum sui limiti sui controlli quindi difficile valutare poi ci sono le proposte cento e Olivieri che seppure
Toccano questi problemi ma non ci segnalano che particolari novità
Mi pare che in queste proposte restino accantonati alcuni problemi e alcuni opportunamente anzitutto il fatto che non si siano regolati i rapporti tra leggi di iniziativa popolare e leggi parlamentari chiamiamole così ordinario
E che si è venuto immaginare di dare alle leggi di iniziativa popolare una forza attiva o passiva superiore alle altre e come te invece secondo me questo non non deve essere fatto leggi diciamo parlamentari legge diciamo popolari debbano essere collocate sullo stesso identico piano se si vuole rispettare il principio fondamentale dal quale secondo me bisogna muovere quello che ho detto prima cioè che gli istituti di democrazia diretta non possiede un plusvalore giuridico politico che li renda superiori agli istituti della democrazia sette
La questione del quorum strutturale quasi tutte le proposte lo prevedo la fanno bene
Infine mi pare che in nessuna di queste proposte
Tra i limiti al ai progetti di iniziativa popolare identifichi quello dei diritti delle minoranze
Forse mi sbaglio ma nessuna di queste proposte città i diritti delle minoranze tra i limiti di contenuto alle iniziative popolare questo però mi sembra pericoloso perché la dottrina
Costituzionalistica politologi che ha dimostrato che se c'è un istituto nel quale il principio di maggioranza si dispiega in modo pieno troppo intenso è proprio l'iniziativa popolare
E allora molto delicato non prevedere un limite di contenuto che salvaguardi i diritti delle minoranze di fronte iniziative di questo tipo il principio di maggioranza in casi di questo genere mi sembra debba cedere di fronte al principio del rispetto
Delle prerogative delle minoranze che è un principio un valore costituzionale assolutamente intangibile grazie
Grazie al professor Luciani anche per la sinteticità relazione la parodia sta ricevendo Turri dicendo che la democrazia diretta nel sistema politico italiano
Vista giustamente
Il il percorso
Che nel sistema politico italiano
è stato seguito e attraverso cui emersa questa figura del potere popolare da un punto di vista diverso da quello delle relazioni fin qui svolta
Non sono le problematiche giuridiche ma diciamo proprio gli aspetti di sistema politico istituzionale la collocazione del mio intervento a questo punto può essere inteso potete essere come dire
Il punto di partenza è analitico oppure in questo caso un modo di rileggere interpretare anche il dibattito e le differenze Poli sottolineature che sono state fatte dai vari relatori perché Rezza dico subito che io sono assolutamente d'accordo con le indicazioni che dava intanto nel suo intervento il collega Cartabia l'indicazione finale il modo di leggere la problematica e poi ovviamente con alcune cose dette sia da spagnoli che Gasp perché da Luciano non riprenderlo il taglio che ero adottato mi porta a distinguere voglio dire questo desiderio tra Rousseau del referente tutte le discussioni che si possono fare giustamente critica a l'uso e l'abuso a legge storture i limiti Lara la forzatura del referendum diciamo legislativo approvativo e tuttavia gli effetti che la concreta vicenda della esercizio popolare diretto a a nel nostro sistema che io giudico invece in larga misura benefici
E sollevano problemi con i quali ci stiamo confrontando della messa a regime della ricostituzione di un sistema che tenga conto della comparse di un un soggetto che non può essere considerato un convitato di
Se dovessi usare una metafora diciamo così che il genio della lampada il genio uscito dall'altra il soggetto popolare e non c'è latino che lo ve lo posso riportare
Il problema quindi è ore come interloquire con questa presenza in quelle cornice di comunicazione per capirci
Mi pare Dio e sottolineare che nelle sue prime manifestazioni esservi tale forza da indurre le forze politiche a seguire l'indicazione di indirizzo al e che invece la difficoltà è quelle le complicazioni che sono state ricordate referendum legislativo positivamente legislativo introduce problemi
Che portano poi il Parlamento le forze politiche a interagire non seguire pedissequamente ma problema attizzare indicazione immediata immediatamente abrogativa del referendum
Esempio può essere materia dei ministeri arduo abrogato un certa del ministero il problema del coordinamento di una serie di martedì tra il livello sovranazionale europeo a livello regionale si sta in qualche misura Barney affrontato abolito il finanziamento pubblico al partiti il problema del finanziamento della politica e di forme democratiche non possono essere come dire negate
Rimandate alla capacità economica dei soggetti più forti esistenti né una delle materia inclusivo vedere come si stia cercando di creare una discussione una dialettica una interazione fra formati espressione popolare diretta e manifestazione
Della sovranità tramite le sue forme rappresentati detto questo io credo si possano scandire tre periodi molto netti e distinte nella vita dell'istituto referendario diciamo il primo quindicennio dagli anni Settanta cioè dall'anno settanta anni in cui la legge traduce fino all'ottantacinque
In questa fase è sostanzialmente il referendum e diciamo una prosecuzione delle logiche di scontro frontale si muove nella dimensione e nella modalità della politica Parlamento il quinquennio alla fine degli anni ottanta dall'ottantacinque al novanta sono anni molto confusi di spinte contraddittorie in cui il potere popolare manifesta una sua vocazione delegittimante verso la politica e le istituzioni delle rappresentanze del Governo e tuttavia manifestanti e le controindicazioni contraddizioni interne rischia di soccombere asse spesso mancanza di partecipazione al voto nel novanta
E questo decennio in corso in cui il potere diretto in qualche modo riprende va a regime direi esprime con grande forza una cultura anti partitocratica discutibile ma il segno diciamo anti partitocratica e poi anti istituzionale certe punte e del tutto vi si mostra in ogni caso di non poter più stare nei limiti originari dell'istituto meramente abrogativo
Io consegnato la relazione scritta credo che posso rinviare tranquillamente per non far purtroppo tempo faccio qualche sottolineature rispetto a questa privatizzazione al senso che Cilento
Sul primo periodo mi sembra evidente anche nel modo stesso in cui è nata la legge nacque da una situazione di difficoltà parlamentare della DC messa in minoranza sulla legge del divorzio
Che si volle garantire la prosecuzione in un conflitto appunto
Popolare tuttavia ci fu un'oscillazione uno cinicamente da un scioglimento anticipato e anche un insuccesso
I conflitti intragovernativo di non venivano risolti a favore del promotore fosse esso pure una forza di maggioranza relativa al Parlamento
Ricordo anche che il Pci di Berlinguer subito dopo l'esito di quel referendum ossia il problema di una riconduce l'intasamento nel baricentro del sistema
Alzare il numero delle firme creare una disciplina cose prodigo ancora discutiamo non fu praticabile questa strada perché tanti ormai evidente credo di essere offriva spazi ad altro tipo
Di iniziativa politica che così riuscite scrivere nell'agenda comizio settantenni che la rappresentanza tradizionale non registrava a cui si mostrava chiusa
In ogni caso in tutto questo periodo il referendum non conseguì il mare i suoi effetti abrogativi cioè non vinse il sì all'abrogazione
Settantaquattro settantotto ottantuno ottantacinque si potrebbe ritenere che questo fosse il segnale di una corrispondenza
Che il parlamento avesse sostanzialmente quelle capacità di specchio del Paese il Paese rispondeva conferma crescente parlamentare io credo che questo è un eccesso di interpretazione il sostegno alle istituzioni rappresentative nel suo complesso vera da chiaramente
Revocato darà un campanello di allarme nel settantotto il referendum per l'abrogazione del finanziamento pubblico ai partiti
In controtendenza con l'indicazione che dettero tutte le forze politiche raggiunse il quarantatré virgola sei per cento sì e quel campanello d'allarme ove venisse per lunghi anni ancora le forze politiche si tante perfino ad adeguarsi il contributo pubblico lo facevano alla chetichella magari nei giorni di prese vacanza estiva
E d'altro canto però questo esito del segno anche gruppi minori DP fu promotrice di alcuni referendum i radicali che di fronte a questa centralità confermato nel ruolo parlamentare iniziarono a parlamentari ZAS esse stesse iniziando anche perché così si accedeva all'avviso finanziamento pubblico non cancellata iniziarono col percorso di dentro favoriti e poi conosciamo che ha tanti aspetti discutibili nella vicenda
Io conclusivamente credo che il significato più forte di questa esperienza non sia dunque nel attestare che c'era un Parlamento trova corrispondenza che la comunicazione etica Parlamento corpo popolare fosse come dire non ostruita non deviata chiara penso che invece il fatto l'aspetto più significativo sta nel fatto che pur non conseguente effetto giuridico abrogativo i referendum furono intesi nella loro significato sostanziale gli effetti delle pronunce dal punto di vista politico e le forze politiche registrarono anche di fronte alla non riuscita dell'iniziativa il valore di indirizzo legislativo indirizzo legislativo nelle mantelli ricorda tutti che dopo il referendum sul divorzio passo Parlamento finalmente una legge sul diritto di famiglia e così successivamente quello sull'interruzione di maternità eccetera
Si affermò quindi nel sistema politico un potere popolare di Indirizzo concreto questo aspetto concreto della legislazione per materia persecutore registra un salto di qualità è un passaggio nella vita politica da logiche puramente di schieramento di conflitti pro o contro il governo alloggi che di intervento concreto informato
Su quesiti lo dico perché
C'era un altro aspetto che emerse nell'ultimo di questi referendum nell'ottantacinque allora fu sottovalutato
Era il fatto che il numero dei partecipanti iscritti al voto era però andato non partecipanti al voto di chi non andava neanche nell'urna era andata sensibilmente aumentando dal settantaquattro settantotto
Ottantuno ottantacinque
E pochi anni dopo nel novanta va a vuoto una consultazione sui quesiti
Era un dato politico
Che ha due facce uno suonava evidentemente una risposta di di rilevanza ai quesiti sollevati o di fastidio nei confronti dell'iniziativa del promotore ma nella misura in cui il governo aveva accettato di fare della questione posta sto parlando della scala mobile della punti di contingenza una questione cruciale e di tenuta della stessa alleanza di governo voi ricorderete che l'onorevole Craxi presidente del Consiglio preoccupato per l'esito della pronuncia arrivò a mettere in discussione con i suoi partner di governo la prosecuzione della alleanza di governo della rispetto della collaborazione governativo ecco nella misura in cui il governo accetta questa sfida beh e Fardella pronuncia popolare una sorta di pronunciamento di fiducia extraparlamentare alla indirizzo di governo e la mancata risposta il ritiro di partecipazione suona critica anche al governo Sextiae fra le due parti in conflitto ma astensione la non partecipazione
Per un colpo alla bottiglia colpo al cerchio e un segnale politico ma c'è un aspetto che poi riguarda e arriva fino ai nostri giorni un aspetto di di forma perché se il provvedimento contestato
Non era drogato non fu approvata dal precedente non poteva nemmeno dire avere dietro di sé la maggioranza del Paese
Per dispersione del voto in conflitti così aspri
E minime in quel caso fu del tre virgola due per cento cioè pochissima per schede nulle schede bianche tutti quelli che andarono a votare dissero la loro ma erano quei nove milioni novecentoquarantacinque mila elettori che non andarono pare un peso enorme rispetto e non il ventidue per cento
Ai quindici milioni e tre e Di Serio sì e diciotto milioni e quattro che dissero no nuove di dieci mila nove milioni no dieci milioni a nove milioni novecentocinquanta mila eletto in quell'occasione la fossa promotrice vicino al referendum sulla scala mobile non solleva questo problema e non retail minori ma qualche anno dopo
Referendum sulla responsabilità dei giudici il direttore di Repubblica Scalfari
Che risultò tra gli sconfitti nei suoi convincimenti su quel referendum feci un editoriale su questa andando puntigliosamente a contare schede bianche schede nulle non partecipa dicendo che aveva vinto ma non aveva vinto
Ora al di là delle polemiche lì si sollevava una questione che io voglio sottolineare cioè che se c'è una materia di fiducia se non c'è uno scontro sugli indirizzi di governo e non in un solo campo sul ma sì sì politicizzati conflitto la mancanza di legittimazione democratica di governo che su un provvedimento data la propria e non riesce a spiegare dietro di sé la maggioranza del corpo elettorale e si può sostenere il risvolto tecnico formale del problema evidentemente con dodici criteri di contabilizzazione del volto
Gli astensione non partecipazione
Io credo che la questione diventa più chiaro se rovesciando la questione si anziché riflettere sul caso di un pronuncia abrogativa riflettiamo come siamo invitati a fare e sul caso di una linea pronuncia approvativa di nuova legislazione riterremo che sia passata una legge che non ha dietro di sé la maggioranza effettiva del corpo popolare
Nessuno sollevo questo punto e non fu elaborato nell'ottantacinque però io credo che le forze politiche nei pressi ero
A Tom intesa con la portata politica del problema quelle infatti fu l'ultimo referendum in cui mostrarono di contrapporsi esplicitamente tra loro
In occasione di mobilitazione referendari l'ultima volta anzi in cui le forze politiche si contrapposero frontalmente l'iniziativa referendaria ad esempio più tardi quando lo stesso onorevole Craxi ha perso il referendum sulla preferenza unica sistema elettorale lo fece appellandosi proprio all'astensione degli elettori invito come ricordate ad andare a
Il quinquennio già detto nella seconda metà degli anni ottanta e a pieno di contraddizioni questa consultazione dell'ottantacinque è uno spartiacque
Io credo che appunto era la prima l'ultima in cui non c'era l'effetto abrogativo ma la prima in cui con forza dirompente si prospettava un rapporto stretto tra Indirizzo popolare maggioritario e questione dico
Io credo che in un certo senso lì anche al di là delle consapevolezze delle intenzioni furono gettate alcune premesse politico-culturale della svolta di sistema verso modelli maggioritari
Nell'ottantasette si veto su cinque quesiti
C'erano pensioni intra governative anche tra maggioranza e opposizione eppure politicamente le questioni centrali erano quelle sollevate sulla responsabilità dei giudici conflitto giustizia politica e quelle sulla Commissione inquirente
Eppure questi contrasti le forze politiche non leggevo Carrano sul terreno imposto per via referendaria Tesser o a evitare un'esposizione politica diretta quindi tutte tatticamente dettero le stesse indicazioni con un via libera all'abrogazione pensando così di neutralizzare diciamo piuttosto tra di loro le iniziative che c'era o i sei e i disegni politici che c'erano dietro l'iniziativa l'esito non può sorprendere strada grande insuccesso grazie all'abrogazione dal settantadue per cento
Che riguardava né partecipazione dell'ENEL nucleari all'estero all'ottantacinque per cento su di sino all'approvazione dell'inquirente
Pena tuttavia falso e così le forze politiche avessero complessivamente salvato il loro potere di orientamento dell'ombra lettorati ne ha facoltà appariva chiara l'impasse la tacita dichiarazione d'impotenza
Si erano se erano tutti d'accordo infatti perché non si faceva un anno una nuova legge invece di dare nuova merito scontato e dispendiosa di consultazione popolare l'argomento fu largamente sollevate discusso
La delegittimazione che ciascun attore partitico aveva cercato di scansare da sé finiva così col investire l'insieme delle istituzioni delle rappresentanze il lavoro parlamentare il suo senso alla sua credibilità
E beh teso nel fare emergere questi risvolti un nuovo attore
Nuovo vecchio provocatorio coerenza e la volontà di giocare questo ruolo cioè i miti
Che complessivamente acquisirono in quel passaggio consapevolezza delle proprie potenzialità rinfocolare una propria vocazione sostitutiva rispetto al sistema dei partiti che peraltro era Gianni
Non trassero lì subito il vantaggio ma ed hanno diciamo gettate le basi culturali e pratiche di un movimento dell'opinione pubblica
Che nelle oligarchia dei gestori di testate carta televisione avrebbe provato elaborare il nucleo di una nuova classe dirigente
Vi erano però delle contraddizioni in questo tipo di vicende di sviluppo essenziale è una modalità referendaria del fare politica un'attenzione costante
Il soggetto popolare invece non era ancora pienamente convinto e conquistata questa modalità del fare politica diciamo così la nuova ginnastica referendari
Come ogni appello alla mobilitazione politica permanente induce anche controspinte
Fastidio per l'eccesso di politicizzazione di tempo richiesto al comune cittadino accendere il conflitto in termini di principio e tra l'idea stessa di democrazia diretta con i suoi elevati costi individuali e collettivi di partecipazione la più riposante
Democrazia minata
Io credo che una parte anche del successo della cultura del decisionismo in quegli anni era riflesso dico anche di questi umori di queste contraddizioni
In pratica questa contraddizione si manifestò con un salto dell'astensionismo nell'ottantasette al trentacinque per cento degli aventi diritti dell'volte nella consultazione successiva l'ho già detto novanta servili tre quesiti ambientalisti
Fino al cinquantasette per cento dei non partecipato per la prima volta non ci fu un quorum di validità e si temette che l'istituto stesso referendario potesse chiudere lì la sua ora io credo che sull'insieme di queste esperienze soprattutto sull'insuccesso dei referendum del derby sia stata condotto una riflessione che ha colto degli elementi questi elementi stanno alla base della ripresa negli anni novanta
Anzitutto non basta una buona causa
E attraverso questo non si può conquistare una legittimazione che altrimenti non si raccoglie l'esiguità dei successi parlamentari degli steroidi e riflessi di un limite di consenso a queste forme di organizzazione non alla materia
Forme di organizzazione per l'azione politica che lo strumento referendario non può colmare la cosa era già evidente per l'esperienza radicale
Il successo di certe campagne può anche essere grande talvolta vincente ma ciò non si traduce in consenso e poi generalizzato alle formazione promotrici perché la crisi del principio di rappresentanza su cui queste formazioni ed iniziative referendarie insiste
Si ripercuote sulle sue stesse frustra ogni tentativo di convertire l'appoggio a una iniziativa in una nuova dei detto in un altro modo il soggetto nuovo che viene inesistenza il genio della lampada attraverso la pratica di democrazie villette costitutivamente refrattario all'essenza della rappresentanza che consiste nel legittimare più o meno stabilmente determinate Eric democrazia e di libertà e democrazia popolare sono alternative tra loro tendenzialmente si esclude il referendum insomma contiene una valenza politica generale in sé che si realizza al di là del contenuto concreto dei quesiti a questa finalità negativa delegittima il principio politico che presidia bene e rappresentanza
E quindi quando si colloca un quesito un'iniziativa sul terreno mondi buone cause pedagogiche verso l'elemento popolare ma nel fuoco fritto di potere radicale quando riguarda la natura stessa dei poteri sociali legittime in quel caso esso rivela tutte le sue potenzialità
Di rompere questo nell'ottantasette ho ricordato inquirente giudici cena diciamo il succo politico
E quelli del novanta no negli anni successivi i promotori dei referendum ebbero sempre cura di agganciare l'effetto tra tesi di minore impatto politica uno due questioni cruciali nella lotta per il potere e così la partecipazione abbiamo visto ritornare molto alta e questa è la sostanza della lotta che si è consumata negli anni ottanta la politica rappresentativa diretto in generale le istituzioni costituzionali hanno visto progressivamente
Restringere il loro ciclo lezioni di vario tipo quasi tutti gli anni hanno strutturalmente reso impraticabile una pulizia politica intesa come ciclo di progetto programma voi realizzazione quel verifica del consenso
Il senso stesso della responsabilità politica si è vanificato
Di suo il ceto politico ci ha messo le plateali fughe di responsabilità il non decidere gli scioglimenti anticipati la resa alle spinte referendarie ma il fondamento della questione a mio giudizio è profondo delle struttura
E poi la corruzione il decadimento dei partiti aggiungo non solo diciamo Bonet argomenti danno occasioni armi polemiche
Molto efficace ma la questione e che il sistema politico parlamentare non corri collocare al proprio interno il baricentro del sistema politico insensata quando stabilmente si manifesta in questo un potere tanto più ampio e diffuso cioè il potere popolare diretto io mi rendo conto dell'invito ma non è che per l'atto più degli altri relatori vorrei dire alcune cose le cose più importanti riguardano sì ho detto che avrei fatto l'inviata dell'azione ma diciamo la questione che essi impone nella ripresa degli anni Novanta dell'uso del referendum e se al di là del potere di indirizzo noi possiamo avere nel corpo elettorale un vero e proprio corpo legislativo legislatore riformista
L'occasione si colloca nel quadro del dopo ottantanove nei fermenti nel fatto che molti soggetti si muovono gli imprenditori che vogliono liberarsi non c'è più la paura
Benito interno l'imprenditore vogliono liberarsi di un
Sistema di partiti governi che diventato Mina metastasi va bene modi leciti e illeciti
Vi sono gruppi e forme di localismo politico e vuole rompere con le mediazioni di Roma dicevano gli uomini della comunicazione che vogliono misurare il loro potere nel conformare orientamenti politici di massa si vogliono l'immobile
Liberare di quelli che li vogliono lottizzare
Movimenti autonomi di cittadini funzionari onesti dello Stato e che pensano che si possa giocare la partita di liberazione
Io credo che c'è non c'è un unico disegno quella che si chiama rivoluzionari italiani in realtà è un'ombra in cui tante soggettività
Si sono mosse gli sbocchi saranno tanti non tutti brevissimi sicuro non sono contro controllabili riconducibili al governo delle tradizionali rappresentante
Ci sono un po'delle prove generali di questa nuova Pippo essi attorno alle iniziative di Cossiga picconatore si cerca di costruire opinione pubblica attorno al caso Mani Puliti al giudice giustiziere c'è l'idea che i mezzi di comunicazione torna persone
Credibili
Cariche di capacità di comunicazione ma anche di valore simbolico ci si possa diffondere un consenso di tipo plebiscitario
Il ruolo del popolo non è marginale
Anche in questo proposte e questo corrisponde alle intenzioni dell'esercizio prolungato del potere referendario introdotto nel Paese perché le vecchie forse convinta Ludovico di poter ancora o inutile o contenere con ma si tratta di un mero potere di corrispondere a input spie altri diciamo con una vecchia formula sono ancora forme di corruzione passi
E invece la cosa è più complessa perché nell'esercizio concreto per l'esigenza di operare la riforma nel caso delle quesiti
Elettorali
Attraverso iniziative da referendaria bensì introduce un elemento molto curioso molto difficile ma che introduce di fatto la contraddizione con l'eventuale sbocco di tipo plebiscitario di questa fax perché su una materia così complessa si deve dimostrare che attraverso referendum si può praticamente ciò che le forze parlamentari non possono politicamente tra cioè una riforma del sistema
Di più direi il referendum atteso a colpire l'obiettivo di interdire ai politici l'autorizzo l'esito del voto abrogativa cioè deve avere una sua opera abilità pratica diretta la legge foto
Si è messa alla prova la stuzzica la fantasia né capacità di tecnici dei giuristi ma io credo che al di là della e questioni tecniche pure ovviamente hanno fatto discutere l'uso del referendum per un'azione popolare diretta di legislazione positiva e approvato uno degli approdi possibili di un processo che ha messo in discussione il ruolo del principio stesso della rappresentanza politica la domanda sottesa
Forse in forma ingenua Emma servono e a che cosa ancora quelle architetture il loro modo di funzionare
C'era qualcosa del genere già nella filosofia ingenua diciamo radicale
La società non ha bisogno d'altro che di liberarsi liberalizzato si conservano i governi non servono le regole però direi che nell'esercizio del referendum in materia elettorale si è data un'edizione più credibile o comunque almeno ingenuo e quindi meno schematica di questo problema diciamo che come un pazzo una sorta di metafora quella dello scultore
La materia legislativa nel nostro ordinamento e sovrabbondante un po'come i blocchi di marmo cui si applicò l'arte la forza di Michelangelo e quindi si può svolgere anche un compito e creativo fondendo materiale superstar così comparvero le figure michelangiolesca e così dalle sistema elettorale proporzionale consortile fuori il maggior il maggioritario tenui
Non pensa a una società non ordinata non si pensa a persone o ciechi o con ruoli di governo ai posti di comando l'ingegnere istituzionali io credo che comunque si voglia giudicare io non giudico molto bene questa strategia non l'ho fatto in passato però essendo otto di fatto perciò distinguo tra le intenzioni e gli F a un salto di qualità sia dal lato del soggetto popolare che dei gruppi promotore perché vede un popolo che deve pronunciarsi no come l'ostracismo a ma condividere una regolazione quindi un diverso progetto un disegno una politica beh deve acquisire informazioni capire i congegni fare un salto di cultura armarsi di convinse di motivazioni convincente
E questo che contraddice al pura ispirazione di tipo prego plebiscitario diciamo alla semplice democrazia che demagoghi come direbbe Zagrebelsky
E alla crescita culturale richiesta allenamento popolare fa da interfaccia la necessaria ridefinizione del ruolo e del modo di proporsi dei promotori
Devono elaborare un discorso dare coerenza al pacchetto proporsi come autentica nuova leadership eccetera
Salto rapidamente ricordo l'importanza che neanche in Libia nel scegliere questa strategia e investire essi la leadership sceglierla
Si arrivò fino al punto che nel novantatré pronunciato l'esito abrogativo del sistema elettorale tutti i direttori dei maggiori quotidiani italiani il giorno dopo
Ritengono di avere acquisito il potere di fare alla designazione del premier indicarono
Senti a candidato alla presidenza del Consiglio e mi si registrò che le cose sono un po'più complessa che il mondo istituzione politici dei partiti ma anche il mondo dell'impresa
Contrastavano questo tipo di invasione di campo la storia ha non ha visto segni Presidente del Consiglio
Però e con questo che il referendum arriva ai nostri giorni è carico di una spinta di riforma della politica che ancora non trova risposte adeguate io credo che ce lo spiega sia il fatto che la carica di delegittimazione del referendum quindi tavola anche oltre l'obiettivo politico
Cioè i partiti di governo
E se investe tutte le istituzioni ricordato prima il fatto che ormai
Sì che le abrogazioni misteri lo chiedono regioni
E poi investe la Corte costituzionale che appare un ostacolo ma anche in una situazione critica nel contrastare o confrontarsi con questa vocazione lo diceva spagnoli e io da questo punto di vista ritengo che per esempio lo sforzo coerente le recenti citato da
Dalla collega di ricondurre Cartabia scusa alla natura abrogativa il referendum in realtà non sono non nega il problema ma finirà con una con da qui
Perché lo rilancia le forze politiche indica evidentemente una questione di riforme e non è un caso che la tematica referendarie venga ora agganciato alla tematica delle proposte di iniziativa popolare di legge e questa materia che è emerso il popolo come legislatori
Ricondurre un una forma di espressione popolare a fa compiti e prerogative non esaurisce lo diceva anche Luciano nella portata di questa presenza e la sua valenza verso tutte le questione del sistema politico
Ricordo confermargli questa interpretazione attraverso la lettura di quello che è successo mi dieci quesiti del novantatré ma soprattutto nei dodici quesiti del novantacinque perché qui succede qualcosa
Per la prima volta questo il numero massimo nel novantacinque di quesiti ammessi alla pronuncia
Per la prima nel novantatré vincono su tutti si e come si un elemento trainante avesse orientato non ho paura di sbagliare ma in realtà anche in quel caso lì dove il dato non è vero neanche questo c'è una differenziazione si dà misure diverse di consenso di astensione dicotomia
Ma nel novantacinque questo è molto evidente per la prima volta il voto si articola ci sono decisioni abrogative e decisioni di conferma della legge sette quesiti vince novantacinque Vincenzi io pronuncio appaiono assai chiare negli indirizzi
La questione trainante e la televisione in questa materia quella ritenute o a torto o ragione quella più sentita politicamente si registra il massimo di schede ritirate votate
Il minimo di botto disperso tra nulle e bianche cioè dati equivalenti ai casi in cui la consultazione su un solo quesito per i tre quesiti sulle televisioni private commerciale il dato di voti bianco nulla cioè l'elettore non ha dispersivo ha voluto dire da sud e altissimo cioè il minimo la dispersione
Categorie diffuse penso ai commercianti riescono a far valere le loro ragioni trentacinque per cento divisi sì all'abrogazione non passa e invece organizzazioni confederali
Organizzazione che sono espressione del principio generale di rappresentanza sono sottotitolo
Il clima generale del decennio tocca lambisce anche le confederazioni i sindacati a stento difendono solo diciamo si difendono solo sul quesito massimale
In cui non passa l'abrogazione del diciassette per tredici mila cinquanta e cinquanta per cento tredici mila settecento lotti fanno tutta la differenza per cui non passa con l'abrogazione su tutti gli altri più del sessanta per cento di sì all'abrogazione colpiscono diciamo un'istituzione della rappresentanza nel lavoro
Ora a l'insieme di questa consultazione smentisce a mio giudizio quanti asseriscono che l'elettorato non regge prove troppo complesse che non può essere usato come corpo legislativo
La prova dice che gli elettori in un numero molto grande sanno essere elastici si muovono con scioltezza su un territorio diritto di ostacolo e tuttavia danno chiare indicazioni di merito cominciano a fare uso per la prima volta e mai come prima del rifiuto della Schena nel novantatré le persone che hanno rifiutato alcune schede non sono state superiori a settanta mila
Nel novantacinque le persone che hanno rifiutato un certo numero di schede sono quattrocentosettantacinque mila quasi mezzo milione dieci volte quella del turno precedente
E poi è stato molto marcato l'uso della scheda bianca per differenziare le risposte gradimento dei quesiti
Questo tocca direttamente
Questioni di validità del consultazione
Ho fatto dei conti avevamo presentato delle tabelle badate che mentre la sfida nulla resta costante del due per cento in tutti i venticinque anni di uso del referendum in tutte le consultazioni anche in quelle pluriomicida la scheda bianca se si tratta di un solo quesito non supera il due tre per cento appena sono più insulti sale leggermente ma la cosa
Rilevante in quanto i quesiti sono molti e c'è un'oscillazione enorme che arriva dal fra il due per cento e l'undici maggio
Fece un otto nove dieci per cento dei cittadini attraverso una scheda bianca in quella materia oltre quelli che invece non la ritirano esprime il proprio giudizio di rilevanza della consultazione su queste io credo che la questione si ponga perché se noi togliamo i tre quesiti nel novantacinque
Della televisione commerciale in cui ho già detto la scheda bianca non supera il tre per cento se togliamo le schede bianche non dico le schede nulle perché li hanno tentato di lotta intitoliamo soltanto le schede bianche nessuno degli altri nove quesiti avrebbe raggiunto il quorum di validità
E questo è un problema che dobbiamo assumere perché se passiamo dal referendum meramente indicativi al referendum approvativi la sostanza del problema di qual è la maggioranza popolare effettiva va esplicitata non basta dire che perché c'è una contiguità tra chi non va a votare chi va a votare rifiuta alcune schede e chi va a votare e accettando le tutte per una serie di Schede in modo elevato dice no mi interessa non volto ho indicato quindi questo come uno dei temi di riforma mi fermo qui l'altra questione molto rilevante di riforma non dal punto di vista soltanto quindi negli aspetti giuridici ma proprio del sistema politico già stata sollevata dal Luciani riguarda il fatto che il potere dei promotori le forme delle iniziative vanno riviste e diverso raccogliere un frontone abrogativo dove diciamo i firmatari ma anche i voti possono avere differenti motivazione ma si sommano nell'indicazione finale di indirizzo sino ma quando si tratta di dare bassi a una nuova regolamentazione
Contraddizioni giochetti le raccolte di firme si scambiano il fatto che ci sono alcuni cittadini che non le vogliono firmare alcune però vengono neutralizzati e conta il numero si annullano le contrarietà e uno dei problemi dare più potere al firmatario e renderlo più responsabile verso l'iniziativa è una delle questioni alla già sollevata Luciano rinvio qui fermo la mia relazione
Parte dedicata conto alle relazioni si apre adesso la seconda con dedicata agli interventi
Riapriamo
Questa fase c'è qualcuno che vuole intervenire
Prego
Lei è a Viggiù
Adesso
Mentre pensavo che appunto coloro che erano cartoncino
Chiamati
In ordine alfabetico infine
Ad ogni modo
Però tutto
Ringrazio di essere Statuto messo fra l'Inter lettore come avevo detto appunto a cantare pensato di fare l'intervento
Sarebbe puntuale
Sul referendum
Qui ha fatto cenno
La collega Cartabia previsto dall'articolo centotrentotto della Costituzione così come è stato stravolto diciamo così per la legge costituzionale numero uno di questo
Di di di quest'anno istitutiva della bicamerale
Innanzitutto voglio affermare due punti e il primo che riguarda specificamente appunto questo referendum ma
E che adesso il referente unico del centotrentotto e che esso a evidenza era stato pensato dai costituenti per le leggi costituzionali ottimi revisione della Costituzione che come è capitato finora avessero un oggetto specifico
Non certo per una legge omnibus come potrebbe essere quella che dopo il lavoro referente della bicamerale potrebbe essere varata dal Parlamento
Con il senno di poi possiamo osservare che una disciplina del tipo di quella del titolo decimo della Costituzione spagnola
Che modula il procedimento di revisione a seconda della sua ampiezza e sarebbe stato più
Fermare e quello esattissimo nel dibattito di questi ultimi tre anni riguardante il quorum previsti dal centotré
Quorum ma anche essi ai tendenza previsti dalla costituzione sul presupposto di un sistema elettorale di tipo proporzionale e quindi con formula blandamente distorsiva nella trasformazione dei due sei
E beh come sappiamo non si è stati in grado di adeguare dopo le leggi elettorali dell'agosto del novantatré il quorum di rigidità di garanzia previsti per la revisione della Costituzione e per la preposizione a determinate cariche al nuovo contesto elettorale
Con la conseguenza di trovarsi ora con una costituzione con un tasso di rigidità e di garantismo nei confronti delle minoranze depotenziato rispetto al suo livello
Originario
E composti in questi due ponti d'altra parte ben noti io ritengo che sia ad una che all'altra situazione cui ho fatto cenno la legge costituzionale del gennaio scorso avrebbe potuto ovviare
Cioè una volta scelta la strada di non seguire le regole del centotrentotto ma di pretendere delle regole Haddock per procedere alla riforma della Parte secondo della Costituzione e chiaro che l'alterazione del procedimento centotrentotto non nega certo armi obbliga
Si dice una strada ma se ne poteva scende
A me sembra questo contenuto
Pochi minuti che
Ancora
Prenderò che se c'era una lastra strada peggiore
Cioè la scelta della legge numero uno è stata innanzitutto incredibilmente giudizio
Di depotenziare ulteriormente la garanzia dei due terzi che già di fatto era depotenziata
Ho appena detto dei nuovi meccanismi elettorale
Escludendo come sappiamo tutti la necessità che la legge costituzionale debba essere approvato in seconda lettura da quella pur sempre considerevole maggioranza dei due terzi e prescrivendo
Come sappiamo come sufficiente la maggioranza
Assolto
Ora il risvolto sistemico di questa scenetta a me pare evidente
Quello cioè e quello cioè di eliminare la necessità un incentivo attillati accordi in sede parlamentare
In modo da poter procedere a colpi di maggioranza presumibilmente variabili riducendo se necessario
Al ruolo testimonianza l'eventuale dissenso dei partiti
Medio piccoli
Nella logica tutta da rifiutare il mio giudizio della legge numero uno di quest'anno questa diminuzione di garanzia nel procedimento di approvazione parlamentare
Troverete un incontro bilanciamento nel rendere necessaria e non solo eventuale come prevede centotrentotto la sottoposizione al referendum del testo varato dal Parlamento
E nel richiedere poi un quorum di partecipazione a questo referendum cosa che notoriamente non è prevista la centotrentuno
Questo sarebbe nella logica della legge il contro bilanciamento ma a me sembra ma a me sembra trattarsi fin troppo il via facilmente smascherare dei
Una lettura appena attenta della legge convince che essa si propone di stringere in una doppia mossa l'intero procedimento decisionale
Nella fase parlamentare costringendo le camere a un voto unico cito la legge sul complesso degli articoli tutti i progetti
Nella fase referendaria sottoponendo a un unico voto l'intero preferibilmente Complesso testo varato dal Parlamento
E il trionfo a mio giudizio della democrazia del mondo sindaco sì o no
Prendere o lascia
La saldatura fra democrazia maggioritaria e democrazia referendaria attiene sul terreno di quella che definirei la democrazia binaria e cioè la democrazia delle scelte sì o no tre ore o lascia che ormai accomuna che la democrazia maggioritaria cilindrata democrazia rappresentativa di tipo maggioritario e la democrazia diretta di tipo referendum
Soffermandomi un po'più distesamente in sintonia con il titolo di questo di questo seminario sulla fase referendaria mi sembra forte osservare
Per il primo
Di poter sottolineare tre punti il primo approfittando del fatto che il referendum inserito nella procedura di revisione e esente dal giudizio di ammissibilità della Corte
Si è travolto il requisito che ormai perfino Pannella a accettato come il e cioè quello della omogeneità dei questo
Sottoporre al corpo elettorale una legge che sarà magari intenti venticinque articoli non lo so
Che spazierà dalla forma di governo alla forma di Stato
Dalla struttura del Parlamento ammaccare la magistratura magari il referendum visto che ci sono queste proposte fiducia CIA illustrato significa imporre all'elettore
Un tipo voto sinora sconosciuto a livello referendari
Il voto strategico
Cioè l'asceta indivisibile del meno tecnici la scelta su un complessivo indirizzo direttore non può più scendere
No la grande differenza tra la democrazia rappresentativa e dire e che nella democrazia era presente si scelgono grandi indirizzi politici e quindi si possono anche dare punti strategici soprattutto se la democrazia rappresentativa di tipo ma maggioritario e invece
La democrazia interna e una scelta su misure su provvedimenti
E quindi è una scelta che strutturalmente dovrebbe essere sempre sincera e non strategici
Invece si impone richiesto un voto
Di tipo strategico nella democrazia
Direi
Ma
Il voto strategico
Avrebbe acuti di su complessivi indirizza sulla complessiva diciamo coerenza
Di un testo in legge
Di quel voto strategico avrebbe avuto un senso questa circostanza della riforma punto dalla Costituzione
Se si fosse potuto esercitare fra due ottimo alternative possibili
Anche ammesse le difficoltà che tanto sono state sottolineate
In sede di dibattito parlamentare dall'onorevole sopra
Tanto son state sottolinea intesa generale
Dico anche ammesse le difficoltà di sottoporre affronti separati le singole questioni
Dato il rischio di risultati contraddittori e incoerenti in inerente al voto disgiunto per cui è chiaro che si potevano vere effettivamente delle situazioni puniti disarmonie anni risultati finali
E poetico anche ammesse queste difficoltà e si sarebbe sempre tutto preghiere di sottoporre al referendum al giudizio popolare
Due ok testi
Elaborato in sede parlamentare
Assicurare la cui coerenza interna a quel punto sarebbe stato responsabilità oltre che interesse precipuo dei proponenti
Così come invece previsto dall'articolo quattro della legge costituzionale numero no il voto strategico richiesto all'elettore consiste nello scegliere fra un testo di riforma lungo cioè dire no a questo testo di tipo non poter scegliere e questo è il secondo punto che volevo sottolineare non potrà scegliere fra inviteremo a scegliere fra egli con
Ora dato il tipo di alternativa che si propone al al all'elettore questo appunto che ho sottolineato sono alte le probabilità che il referendum previsto dalla legge istitutiva della bicamerale
Svuotato Salvatore contesta attivo di cui ci parlava Cartabia insisto in quello previsto dal centotrentotto Assumma una valenza diciamo così acclamato via o volendo citare la parte una valenze di tipo pro e genitori
è quello che fra l'altro è stato detto molto bene io
Mi sono letto gli atti parlamentari senatrice Salvato a fatto degli interventi molto molto precisi e che hanno
Trovato riscontri positivi anche
Il teen altri partiti penso per esempio al senatore Illy
Per chiudere
A me sembra che l'Ulivo
Per ottenere insuccesso evitare cioè l'assemblea costituente
Che avrebbe rappresentato una vera rottura della continuità dell'ordine pubblicato a avallato o nel migliore dei casi subito o sono interessantissimi per legge
Gli interventi soprattutto tutti popolare che non hanno avuto il coraggio come Rifondazione di portare nomi hanno fatto del
Interventi fortemente diciamo tormentati
Più bello è sicuramente quello di edilizia dico l'Ulivo ha per ottenere quello che indubbiamente insuccesso validità della costituente a avallato nel migliore dei casi subito soluzioni non lontane dallo spread go di Migliarina Memmo
Potrebbero quindi basta maggioranze del cinquanta per cento più uno dei parlamentari
E che il venticinque per cento più uno degli elettori
Per riformare a dispetto della rigidità della Costituzione le strutture fondanti del nostro assetto costo
Senza contare che la vera accettato il termine capestro del trenta giugno rende il tutto un innaturale corsa contro il tempo
E si sa bene basti pensare ai sessanta giorni previsti per la conversione del dei decreti legge
Quale fonte di pressione può costituire nei processi decisionali il fattore tempo
Adesso il giovine
Fa
Anzi dice
Voglio innanzitutto ringraziare e l'invito e della opportunità di riflessione
Che ha avuto fino a questo momento a mio avviso l'importante carattere di approfondimento
Personalmente
Il ringraziamento è ancora più sentito perché e nelle istituzioni e più in generale nei luoghi della politica da troppo tempo non ci diamo laggiù di approfondimento e di riflessione innanzitutto collettive
E non è che siamo in Bicamerale sì qui anche il collega senese
Credo che e avvertiamo fortemente l'esigenza di un
L'accordo forte che possa sostenere anche il nostro lavoro dentro la Bicamerale con soggetti come appunto quelli che hanno promosso questa iniziativa ed altri soggetti
Dico questo perché
Voglio ascrivermi anch'io alla categoria dei pessimisti
Non lo sono fondamentalmente per il carattere
E però dentro di me in questa fase molto inquietudine
Il lavoro della Bicamerale è appena iniziato
Insieme alle cose che qui un attimo fa ci sono state egregiamente ricredere cementa ricordate rispetto alla tagliola dei tempi a quel carattere che io ho definito definisco plebiscitario del referendum finale confermativo
C'è e innanzitutto una difficoltà secondo me tutta politica
Anche in questa fase iniziale la Bicamerale al di là del clima apparentemente sereno e della volontà da tutti dichiarata di un lavoro che innanzi tutto parte da un dialogo vero da un confronto vero
Bene saperlo
Forza Italia ha innanzitutto posto con grande forza la questione giustizia
Che è il vero e proprio macigno innanzi a questa bicamerale
Ma insieme a questo secondo me c'è una difficoltà più generale
Che può essere ancora
Più densa di rischi
Rispetto poi al prodotto scusate mi della rozzezza di questo termine
Che consiste nel non darsi lavaggio anche di un approfondimento analitico rispetto insomma le ragioni ai contenuti alle crea la crisi stessa delle istituzioni
La giuramenti a mio avviso essenziali da cui partire per costruire poi risposte efficaci ad una domanda che io sento essere forte nel Paese
O almeno ancora forte che quell'appunto della partecipazione
Un attimo fa alcuni giornalisti mi hanno
Ha chiesto un'opinione sull'iniziativa di Forza Italia che voglio sociali insomma la cui conoscenza voglio qui socializzare
Che la dice lunga anche su come lì dentro possiamo lavorare su come siamo costretti a lavorare un'iniziativa tesa cancellare dal lavoro parlamentare tutte quelle leggi tutte quelle materie che hanno una attinenza con i lavori della Bicamerale
Un'iniziativa che io giudico non sono improvvida ma fortemente provocatoria
Tesan ad accreditare anche un'immagine la Bicamerale in realtà la e la Costituente il luogo della politica tutta quanta
Ma anche e soprattutto a porre con grande forza ricatti su terreni fondamentali dei quali dovremmo occuparci
Mi hanno detto che ci sarà perché c'è stato l'intervento presidenti di Camera e Senato perché si decida in questa direzione
Io sono indignata
Dal fatto che si sia avuto a pensare una cosa del genere anche se era già nell'aria chi senese quindi vuol dare atto spero però appunto che ci sia una non una resistenza passiva Mouna resistenza attiva ispettor provocazioni come questa ho voluto insomma dire di questa appunto mia preoccupazione
Perché è bene che sappiamo tutti quanti appunto della necessità di un lavoro o molto forte
Di sostegno anche rispetto a quello che dobbiamo fare in Bicamerale ma soprattutto della necessità degli approfondimenti e vengo rapidamente anche alla discussione di oggi condividendo molte delle cose che sono state qui dette
E ringraziando tutti in modo particolare anche luce anni che poi in modo puntuale sui disegni di legge presentati ha fatto delle osservazioni che personalmente io mi sento già di eccepire perché mi sembrano osservazioni molto forti ma credo che anche lì i colleghi degli altri gruppi particolare la Sinistra democratica ma anche altri gruppi che hanno presentato proposte di legge in materia insomma possano su questo riflette ragionare
La cosa che io voglio sottolineare
E il dire quindi anche le ragioni della mia convinzione nel pensare alla referendum propositivo
E che e io leggo in questa o anche una delle risposte certamente non esaustive
Ad un dilemma che in questa fase di transizione ma insomma in questa fase diciamo della vita politica ma anche sul terreno istituzionale io sento molto forte
Perché i rischi del maggioritario se non si quanti davanti a noi tutti
Molti gli togliamo previsti siamo stati dei buoni profeti ma questo non ci consola
E però anche chi oggi ragiona su questi rischi non tenta risposta in avanti per superarle
Ma sa molto spesso invece la risposta che vengono avanzate sono ancora più dense di contraddizioni
Perché cercano di i accreditare come unica panacea
Una risposta forte sul terreno della governabilità e quindi viene avanti presidenzialismo semipresidenzialismo vengono avanti risposte che in una certa misura illudono il problema dell'oggi rispetto alla crisi della sovranità e la crisi della rappresentanza che proprio in che modo con quali strumenti
Attraverso quali forme democratiche e c'è la possibilità di una partecipazione sia possibile da soggetti di contare a pieno titolo allora il referendum propositivo
Attraverso appunto la proposta di iniziativa popolare con tutti quei accorgimenti che appunto anche Luciani suggeriva ma che alcuni già sono presenti le nostre proposte di legge mi sembrano uno degli strumenti
Utili efficace una strada da percorrere dico questo anche riflettendo coi leggerò con attenzione tutta la relazione di cottura ma anche su una delle suggestioni che Cutuli portava qui nel nostro dibattito su
Come portare avanti un ragionamento o anche sul referendum abrogativi cosa hanno significato rimasto l'esperienza di questo Paese e quello spartiacque dallo segnato ottantacinque in poi
Benissimo sono tutte cose che in parte larga parte ritrovano convinta ma io voglio fare un esempio concreto cotture ha ricordato il referendum quello sulla rappresentanza sindacale
Le organizzazioni sindacali che dietro a malapena perso per una manciata di voti riescono a mantenere gli insomma la rappresentanza così come e però Coturi sa bene come me che l'altro quesito quello minimo né auto invece una risposta positiva
Da allora ad oggi il Parlamento italiano non è stato capace di fare una legge sulla rappresentanza sindacale
Non solo ma credo che ma mano che son passati mesi le settimane questa materia è caduta nel dimenticatoio a io lo dico autocriticamente anche rispetto all'iniziativa politica diciamo ad ad esempio di un partito come il mio ma
Misura forse minore rispetto ad altri insomma
Questa materia
Non è oggetto almeno all'interno dell'istituzione di un confronto serrato proposte di legge sono state ripresentate ma stanno lì eppure da allora ad oggi non è che quello che era stato denunciato con quel referendum in termini appunto di denegata rappresentanza sia stato affrontato e risolto anzi in molti casi condizioni di vita di lavoro di saggi e si sono andate addensando come grumi molto pesanti
Quindi insomma queste o e sento come altri potremmo farne dovremmo farne su altri terreni mi fanno pensare che la strada della legge di iniziativa popolare e qua venga sottoposta a referendum può essere uno strumento utile ed efficace non solo perché dice appunto una sola proposta gli elettori saranno chiamati a decidere sulla proposta
Ma soprattutto perché ci sarà la possibilità di una soggettività
A pieno titolo che
Possano esplicitarsi anche attraverso questo strumento
Ripeto senza insomma presumere molto anche rispetto a questo strumento guardandolo come a uno degli aspetti
E però mi sembra che CDA una possibilità di porre la questione che oggi davanti a noi anche in in Bicamerale cioè come troviamo come costruiamo un equilibrio tra quelle che per molti ormai sono le uniche ragioni della democrazia tant'è che si costruiscono per la democrazia definizioni che io ho definito anche contraddittorie che non mi convincono come la democrazia competitiva
E si pensa soltanto a rafforzare la governabilità
Ed efficace l'efficace va benissimo del termine come l'abilità si addensano spesso anche molte contraddizioni e invece l'altro corno della questione della querelle e che la rappresentanza viene tralasciato viene dimenticato allora io credo che davanti a noi c'è la ricerca di questo equilibrio dobbiamo volere che dobbiamo tentare delicato difficilissimo
Che non è dato così immediatamente ma che è l'unico secondo me il terreno di ricerca vero per dare oggi un senza una sostanza dalla democrazia
E in questo senso vi tornano attuale cose su cui stiamo riflettendo e ragionando ormai da qualche decennio quali strumenti una democrazia di diretta e in questo senso secondo me e dobbiamo tentare anche di capire implica che i ritardi le reticenze dei silenzi per ragione spagnolo dobbiamo augurarci
Che la corte riesca a sottrarsi ad una delegittimazione soprattutto modificando essa stessa alla e fondamenta la propria giurisprudenza
Però visto che c'è la Bicamerale che siamo lì e al di là appunto del pessimismo su quale potrà essere l'esito e affermano invece appieno la volontà costruttiva rispetto anche alla Bicamerale stessa io penso che su questi terreni dobbiamo forse avere un punto dall'impiego ma dobbiamo veramente muoverci con grande coraggio e con grande innovazione il fuggendo dai rischi del Plebiscito arrivismo
Ma io credo che rischia il plebiscito a ritmo siano soprattutto innanzitutto in questa visione appunto di democrazia competitiva
Che fa proprie soltanto il teorema della governabilità e che in realtà figura sperimentato soltanto pratiche liberisti che anche rispetto al modo stesso Vieste dove la politica dei partiti
E che può continuare a sperimentare se non invece vengono avanti altre possibilità e altre risposte
Io
I congedi si può così gli strumenti di democrazia diretta non come una panacea rispetto a tutti questi rischi ma sicuramente come alcuni degli antidoti che possono sviluppare una certa efficacia
Nascosto Chiappetti
Ecco
Allora conforme
Proviamo sconfitto
Non ci sono
Perché oggi
Trovava mi scuso compere Negri trattamento che lavori e voglio anzitutto ringraziare dell'invito forse mente rivolta dal centro che desidero in primo luogo chiarire la mia posizione perché è importante
Motivo per il quale in fondo sono stato invitato io difendo tre dei referendum
Quello sul Consiglio Superiore Magistratura per il servizio sanitario e quello sulla caccia
Difesa che mi è stata chiesta più che altro Lavinia cosiddetta competenza tecnica materie diverse
I ai referendum
Io mi sono avvicinato in tempi lontanissimi
E me ne sono allontanato
Alla luce di una sorta di distacco da quello che è stata la giurisprudenza della Corte costituzionale
Rifare il quadro dopo trent'anni di quello che l'istituto referendario dal momento in cui è venuto a nasce con la legge settanta ad oggi da un'impressione veramente di completa modificazione del quadro costituzionale ed è proprio di questo quadro costituzionale che io desidero parlare in questo momento
Anche perché l'interessantissima relazione che mi hanno preceduto e in particolare diretto l'introduzione qua non è stata un'introduzione è stata una
Completa dire anche esauriente relazione gli spagnoli sul referendum sulle vicende del re
Hanno nelle degnata immediatamente il convincimento che l'istituto del referendum sia e lo è sempre stato uno degli istituti più complessi e più difficili da inserire nel quadro delle democrazie rappresentative
E che può essere visto da appunti
Di osservazione completamente opposti l'uno all'altro
Ciò che è verità per qualcuno da un determinato punto di vista esattamente il contrario perché parte da un punto di vista diverse
E questo è così evidente proprio in questo contrasto abbastanza duro che noi abbiamo riscontrato in questi giorni è stata fatta un'analisi Nonda spagnoli di questa reazione violenta alle sentenze della Corte ed è stato visto questo probabilmente voi pure in parte il prodotto di un gioco politico di una scelta politica però io sarei a starei un po'più nel chiudere le motivazioni di quella reazione in queste scelte di una conduzione politica di chi ha utilizzato certamente il referendum un meccanismo per allo svolgimento di una determinata azione
C'è pure dietro
A molte di queste posizioni il convincimento che il re che la Corte costituzionale e le forze politiche abbiano fatto del referendum un'attuazione assolutamente in contrasto con i principi costituzionali
Ossia se noi poniamo in dubbio e questo è lecito farlo comunque in una democrazia
I criteri interpretativi dell'uso del referendum che la Corte costituzionale ha dato sulla base di una propria giurisprudenza sulla base di criteri logici che essa stessa si è data ecco che certe soluzioni che possono sembrare convincenti
Indiscutibili tanti indiscutibili tutti anche le proposte di legge di legge costituzionale oggi pendenti dinanzi alla Bicamerale sono tutte proposte che partono dalle scelte della Corte Costituzione non tendono a stravolgere le scelte la Corte costituzionale
Ma tendono semmai approvare soluzioni per
Ridare alla partecipazione legislativa del corpo elettorale quella valenza che il costituente virgolettare all'inizio perché riproposto oggi pendenti del referendum propositivo serva
Proprio
Ad evitare che lei che i buchi di tira gravi lacune all'uso referente derivano giurisprudenza costituzionale
Possano qui un fatto impedire l'esercizio di questa partecipazione popolare nostro costituente
Il quadro per la vita è molto complessa non sto qui per esempio annegare che ci sono alcune situazioni che si sono venute a modificare che hanno determinato un cambio del quadro del referendum qual è oggi lo Stato terre
Lo stato del referendum nasce deriva dalla nostra Costituzione vigente alla quale noi collochiamo certamente tra i primi motivi di deviazione quella che noi potremmo chiamare l'archiviazione pannelliano cioè la creazione di un partito referendario
Un partito cioè che ha visto il referendum come strumento di l'azione politica di un di un partito anche se o il movimento cioè quindi infrazione poiché le previsioni dell'articolo quarantanove consecutio che ha comportato oppure l'aumento del numero dei referendum che ha portato alla individuazione e quindi pensa anche quello che ha detto cavalcavia prima a una serie di referendum che hanno una finalità politica nel loro complesso
I referendum a cascata i referendum collegati tra di loro certamente punite Gatti referendum che nei bei tempi andati dei primi referendum sul divorzio sull'apporto al limite anche sul costo del lavoro eccetera non non si aveva insomma ecco si reputava che referendum malissimo un'altra voce
Però
Anche questa analisi negativa se vogliamo deluso referendum referendario degli da parte di Pannella e come la mettiamo di fronte chiamiamolo così alla rivolta regionale dei referendum di questa
Ecco
Si possono usare gli stessi temi di valutazione questa massa di referendum il dodici referendum regionali un complesso di richieste di scelta per cui si è arrivati perfino a parlare di una sorta di rivolta delle Regioni o non è piuttosto che cioè uno sbocco voluto dal costituente
In questo caso per le regioni che hanno dovuto ricorrere all'istituto del referendum per poter operare i loro nel loro campo di azione politica a livello nazionale che il costituente ha previsto che però in realtà non ha mai potuto operare fino ad oggi
Quindi certamente ci sono delle distorsioni dell'uso del referendum che nascono da un assetto costituzionale completamente diverso
Ma avuto in questa cosa c'è ma innanzitutto non dobbiamo dimenticarci perché
Appuntare tanto la nostra attenzione sul referendum quando tutto il sistema della forma di governo italiano è stato totalmente un tetto modificato dalla Costituzione vigente in cui tutto il sistema costituzionale come era stato congegnato è in crisi in cui le istituzioni non rispondono più ai figli e al le attribuzioni che la situazione stessa aveva previsto dalla magistratura
Alle forze politiche al Parlamento alle regioni
Il referendum ovviamente risponde a questa logica essere mutato il meccanismi si sono mutati i meccanismi del sistema rappresentativo ecco che il il referendum di per sé
è spiazzato
Se non potrebbe aver vita
Se non avrebbe avuto quella partecipazione popolare che poi in fondo anche se sempre più ridotta perché certamente l'attività fra negli anni ha avuto un costo sull'immagine sull'accettazione dell'istituto referendum certamente appunto la sua valenza ha avuto la sua funzione da nell'attuale sistema
Proprio perché sono cambiate le liste
La stessa Corte costituzionale in fondo a obiettivamente operato secondo la logica costituzionale no
O piuttosto la Corte costituzionale non ha seguito anche nei confronti di referendum un suo Indirizzo generale la Corte costituzionale è servito per anni assunto un atteggiamento anti regionale
Nessuno se ne è meravigliato
E ha assunto anche un atteggiamento antireferendari
Ha fatto una scelta di campo ovviamente non una scelta politica voglio chiarire quando io faccio queste analisi che non mi riferisco ha una valutazione di Scelta di Campo unico una valutazione strettamente comica ma nell'interpretazione della Costituzione noi sappiamo
Facciamo sempre comunque delle scelte politiche la scelta interpretativa interpretativa della Costituzione da parte dalla costante col Corte costituzionale è stata sempre
Pro istituzioni in un mondo o
Per il sistema delle istituzioni significò oggi non lo sappiamo essere per il sistema dei partiti e multe delle distorsioni del referendum
Derivano proprio nei limiti imposti dall'assemblea dalla Costituzione dalla Corte costituzionale al referendum ci si meraviglia oggi che c'è un gran numero di referendum ma il numero dei referendum
è dovuto sì a una scelta da parte delle forze politiche li hanno voluti proporre ma deriva pure dalle scelte della corte costituzionale che ha limitato a limato lo spazio di definizione dell'oggetto del referendum obbligando spesso e volentieri la proposta e ai proponenti di proporre più di un referendum mentre forse sarebbe bastato un solo referente
Quanti referendum ci sarebbe di quanti referendum ci sarebbe stato bisogno se non ci fosse stata la giurisprudenza Corte costituzionale per avere il inchiesta di abrogazione che volevano le regioni dodici ne dubito seriamente
D'altronde che non ce ne fosse una necessità ce l'ha ricordato appena adesso Digione pensiamo al referendum finale sulla proposta che deriverà dalla riforma istituzionale che tra l'altro ricordo di giovani previsto pure sotto forma di varie
Leggi di costi costituzionali congiuntamente riunite solo e considerate un unitariamente nella votazione finale e poi per il referendum popolare quindi il numero dei referendum che deriva da queste scelte dalla Corte costituzionale che spesso e volentieri deriva anche dai precedenti dirigenti della corte costituzionale
Sì Enzo creato una sorta di colloquio tra Corte costituzionale proponente il referendum per esempio sul servizio sanitario non era una riproposizione dovuta in fondo la decisione della scorsa volta
Della corte costituzionale che aveva escluso referendum perché c'era la previsione di abrogare anche le disposizioni sul contributo obbligatorio ecco che poi ritorna il referendum corretto e così via ce ne sono diverse
E in fondo anche quelle semplificazione che ha fatto Cartabia Cartabia prima sono questa dei referendum a seguire derivano da che cosa perché il referendum sul dipartimento dell'agricoltura perché era stato chiesto
Ed era stata ottenuta la prorogatio le della legge sul referendum sulla ministero l'agricoltura e così via quindi stiamo attenti prima di dire
Che c'è un eccessivo numero di referendum abrogativo e lo stesso discorso di questo cambio della situazione della situazione come sia riguarda anche le forze politiche la loro incapacità di formarsi
La loro tendenza specialmente delle più piccole di sopravvivenza di rifiuto
Di accettare il referendum di fine dell'Italia
E da quando è nato era apparso su volume
Una mina vagante nei confronti del sistema rappresentativo ma questa è una tesi rigorista questa è una crisi che deriva forse dalla tendenza direbbero i francesi degli italiani di drammatizzare il mezzanino dramma Rizzello assente il teatro allora e chiaro che ogni referendum diventa nella stampa in primo luogo ma anche tra le forze politiche
Così una mina vagante pericolosissima che rischia di rompere gli equilibri tra le forze politiche ma questo chi lo ha mai detto così tanto non l'ha mai pensato
Il costituente apposto il referendum all'articolo settantacinque immediatamente dopo l'articolo settantadue dopo cioè il procedimento legislativo dopo l'esercizio della funzione legislativa da parte del Parlamento proprio e che l'ha visto come una qualsiasi meccanismo per introdurre normativa in Italia punto e basta
Non comunemente come un fattore di rottura politica e se guardiamo bene e questo mi rivolgo anche al Barbara
Allora spagnoli poi conosce bene le vicende della corte se prendiamo analizzare bene tutte le richieste di referendum prendiamo ad esempio quelle del CSM attuali ce ne sono sempre tendenzialmente richieste di
Attuare normative costituzionali o di ritornare verso il rispetto dei principi costituzionali non sono mai anche se negli intenti che loro promotori possono avere una valenza politica nella loro sostanza azione politica di stessa
Questo è chiaramente ha portato
La come possiamo descrivere la situazione odierna certamente la vicenda del referendum del novantasette costituisce un momento di crisi certamente di crisi anche grave se vogliamo di questo processo di e di di riforma istituzionale certamente la vicenda degli ultimi referendum specie con la loro drammaticità a
Convinto ancora di più della necessità della riforma istituzionale
Certamente referendum in tratto in pieno diritto tra gli istituti vari formati in sede Bicamerale convengo chiaramente sull'idea che
Sarebbe un grave errore fare oggi una riforma del referendum senza avere prima chiaro qual è il sistema al quale noi tendiamo se veramente maggioritario meno perché non si può pensare neppure lontanamente ad iscrivere
Una serie di istituti democrazia diretta come referendum senza avere prima
A monte chiaro quale sarà il sistema politico maggioritario pieno un un maggioritario promozionali comunque cosa esso sia perché gli istituti di democrazia diretta hanno una valenza totalmente diversificata a seconda del sistema politico nel quale si inserisca
Ma non è solo la crisi del referendum è la crisi della corte costituzionale molte cose sono state dette prima del mio intervento quindi nostro assalto un pochino ma certamente la Corte costituzionale è stata messa in discussione
Non certo dalle sguaiate reazioni di Pannella
E dei i suoi più vicini assertori direi proprio che la Corte costituzionale ha dimostrato la corda della di questa sua giurisprudenza sulla a sud di referendum ponendo in luce certamente un dubbio dice certamente è tornato alla mente ma perché il costituente non ha previsto tra le attribuzioni della Corte costituzionale
Quella dell'ammissibilità del referendum abrogativo ce ne sono state dette e mi sembra che spagnole nebbia individuati di molto precise questo rischio che corre la corte nell'affrontare la tematica dell'ammissibilità dove la politica è forse la scelta politica e forse perfino preminente nei confronti della scelta giuridica della valutazione giuridica fino appunto di porre il problema probabilmente insormontabile ma è giusto lasciare questa attribuzione alla Corte costituzionale
Oppure non sarebbe più opportuno individuare dei paletti più precisi al referendum in modo tale che non sia necessario coinvolgere un giudice così importante un'istituzione così fondamentale per la vita democratica qual è la Corte costituzionale
E anche qui
Possiamo anche notare che la Corte Costituzionale risulta anch'essa in fondo coinvolta in quell'atteggiamento complessivo degli organi politici dalle nostre forze politiche il rifiuto complessivo delle istituzioni nei confronti del referendum
Non escono anche sconfitte le forze politiche i partiti politici da questa vicenda
Brutta indù dell'ultimo mese brutta in tutti i sensi di fondo che cos'è questo rifiuto del referendum non si viene ad aggiungere a una lunga catena di rifiuti esso al rifiuto delle forze politiche di di avere l'assemblea costituente
Di fare la di fare la riforma in sede sembra così cioè consentire al corpo elettorale di partecipare alle scelte sulla riforma istituzionale in sede di elezione di partiti in aumento in cui si presentano come partiti della futura Assemblea costituente non è un secondo rifiuto l'accordo che in fondo c'è stato per raggiungere la maggioranza dei due terzi sulla legge di revisione costituzionale per l'introduzione bicamerale
Non è un rifiuto del delle forze politiche nei confronti corpo elettorale il meccanismo che il giovane ha ricordato molto bene in questo momento della televisione di un referendum solo a cose fatte di un unico referendum
Non è un rifiuto del corpo lettura nella recente trecento rigetto della legge Rebuffa
Non è un rifiuto del corpo elettorale la vera evitato uno scioglimento anticipato quando è caduto il governo Berlusconi
In realtà
Quest'ultima vicenda a dimostrata ancora di più il corpo naturale questo lo sentirà lo sente fortemente il solco tra istituzioni
E corpo elettorale e popolo aggravato dal solco che si è venuta da a creare tra Regioni e istituzioni dopo rigetto dei referendum regionali che veramente costituiscono costituiscono l'elemento più impressionante di quest'ultima vicenda giustamente ci si dirà ma la giurisprudenza corte costituzionale proprio dei
A queste scelte però la Corte costituzionale aveva aveva degli spazi ce l'ha dimostrato che appena
E lo sappiamo pure noi però per esempio per referendum
Sul sul sul in materia sanitaria la Corte costituzionale si è inventata perfino qualcosa di più
Perché la Corte Costituzionale del referendum sul servizio sanitario nazionale dove il quesito era diventato più semplice perché la proposta di referendari che sa di referendum e aveva escluso la la parte del relativa al contributo sanitario la volta scorsa la Corte costituzionale in due parole aveva eliminato dichiarato non ammissibile
L'ignoto cosa affatto raccolta notizia nel mondo Rita sin qui si vuole la proroga
Al servizio sanitario nazionale però ha inventato un marchingegno non so se l'ha notato questo la comunità dell'esito non c'è perché in realtà il sistema nel suo complesso del sistema del servizio sanitario nazionale è un sistema per l'assistenza per
Ragion per cui l'abrogazione luce
Questo veramente incredibile entrato aggiunte accertamento per esempio l'articolo diciannove che prevede lei degli iscritti al servizio nazionale tra l'altro non è stato neanche richiesta l'abrogazione quindi vedete che c'è questo servizio che vale per ma innanzitutto se fosse stato inserito l'articolo diciannove fra le disposizioni da provare i referendum sarda diventato inammissibile perché non doveva prendere in considerazione la disposizione che riguardano il disco
Qui abbiamo un inammissibilità perché dopo l'abrogazione esistente un sistema non esiste una norma che sopravvive esista un sistema normativo pesano invenzione spesa una cosa nuova ma questa è una cosa di una gravità inaudita perché cosa ci dice la Corte
Ci dice che l'effetto apro del referendum non è vero effetto abrogativa
Anche qui le leggi esplicitamente abrogative è sempre poi completato dall'abrogazione implicita derivante dal contrasto fra la volontà manifestata dal Parlamento con la legge abrogativa
Un atto campo esattamente tutte le disposizioni potrebbero
Abrogate unitamente all'abrogazione espressa quindi qui abbiamo la a che non viene soltanto differenziato il referendum sulla base dei limiti di ammissibilità ma avviene proprio negata l'equiparazione dell'effetto abrogativo del referendum con l'effetto abrogativo delle leggi
Come vedete non è che
Tutto quello che si sta dicendo oggi supera con tutto ciò che in fondo la problematica della sul costituisce la prova che la sopravvivenza dell'istituto deriva necessariamente da un l'uso del referendum da parte di qui CIPE colpe sono tutte le parti interi uno più che altro dal nuovo assetto del sistema politico cento chiaramente
La domando cinque questi accumuli
Bicamerale che nasce dopo un rifiuto così duro così preciso così ripetuto della partecipazione popolare a monte
I giovani ci ricordava che questa partecipazione finale sarà di tipo non certamente ratio perché complessivo nel suo insieme che direi plebiscitaria è stato venne utilizzato il termine plebiscitario di fu con queste premesse che possibilità ci sono vero la commissione bicamerale di fare vere riforme istituzionali se è stato rifiutato quell'intervento del corpo elettorale chi avrebbe potuto sì risolvere a monte i veri nodi della riforma istituzionale cioè togliere e qui lo accennava appunto spagnoli precedentemente togliere dal
Dal
Paolo delle questioni più controverse quelli che rischiano di non far nulla dice veramente sostanziale alla Bicamerale nei pochi mesi che le sono a suo avviso perché sono a sua disposizione a far nulla di concreto e con quali premesse se parte la vita dopo questi quattro o cinque rifiuti questo il vero nodo cioè tendere ma soltanto delle piccole riforme e in quella sede ben vengano anche queste piccole modifiche sul referendum istituzionale cioè questi correttivi alla giurisprudenza con perché io sono convinto che il referendum propositivo è proprio il modo per ridare quel giusto spazio referente unico prodotti e nulla sono d'accordo in questo senso spagnoli finché non sia chiarezza sul sistema futuro non si possono toccare gli istituti grazie grazie
Prende la parola
Luigi Ferrajoli
Ma
Prego no no no no viene
Ho poco fuori vorrei dire due cose una sul referendum sulle G. costituzionali e l'altro sul referendum in generale io sono molto d'accordo con di giovedì sulle preoccupazioni che espresse in materia di referendum su appunto disposizioni non omogenee in materia di revisione costituzionale a proposito della revisione costituzionale peraltro mi pare che sia opportuno fare anche un discorso più di carattere generale anche se non ha a che fare con la no tre con il tema del nostro convenga io trovo tutto sommato abbastanza apprezzabile gran parte delle comunque in particolare alla proposta del PDS certamente la norma sulla revisione costituzionale e quella più è certamente una cosa che assolutamente inaccettabile netta
C'è una prima norma ma faceva osservare versante Salvatore Senese che prevede che le leggi costituzionali
Che modificano i principi fondamentali del patriota costituzione sono approvate con due successive deliberazioni di cui una due terzi di cui
A maggioranza di due terzi alla seconda deliberazione questa una regressione assolutamente inaccettabile rispetto alla giurisprudenza dalla Corte costituzionale i principi fondamentali sono inviolabili i nessuna maggioranza Lippo modificare e e la logica del costituzionalismo che ci dice qui estratti i principi fondamentali possono essere al massimo allarga certamente se si prevedesse che possono essere introdotti appunto attraverso leggi costituzionali ovvia ente e nuovi diritti ma detta così cioè la possibilità che una legge costituzionale riduca un modifichi la diciamo sistema di principi fondamentali i diritti fondamentali e questo sarebbe assolutamente in diciamo in contrasto con la stessa tradizione del costituzionalismo democratico italiano volesse restano le pronuncia la Corte costituzionale gente naturalmente tutto questo ancor più grave in quanto il referendum viene previsto nella forma diciamo
Che nella quale previsto attualmente in generale mi pare che se c'era una delle prime cose da cambiare della Costituzione vigente
Forse secondo me la prima cosa comunque la cosa più reggente in presenza di un sistema maggioritario era per l'appunto il cuore un per richiesti per la revisione viceversa qui benché siamo in un sistema maggioritario anzi tutti auspicano si sta
Maggioritaria viene ripetuto lo stesso quorum dell'attuale quindi con un passo indietro punta sentito tra l'altro assolutamente incomprensibile perché abbiamo scoperto proprio in questa
In questi anni di dibattito e di scontro sulle questioni costituzionali che la nostra Costituzione è una delle costituzioni che ha la garanzia più debole in tutti gli altri ordinamenti la garanzia appunto delle Costituzioni contro i colpi di mano delle maggioranza sono molto più rigidi e molto più forti molto più efficaci per cambiare le costituzioni ci vuole praticamente procedure molto complesse quali coinvolga
Limita dei consensi e oggi che stiamo cambiando la Costituzione esponiamo la Costituzione compresi sui principi fondamentali a ma revisioni appunto
Che naturalmente potrebbero essere e anzi
L'esperienza ci insegna che potrebbero essere fortemente regressiva naturalmente poi sono le bolle volevo le opinioni sono diverse sul cratere che siccome le due Regioni costituzionale ma certamente almeno per quel che riguarda la la parte possiamo sicuramente dare per scontato che i diritti fondamentali sono vincoli alla maggioranze possono dunque essere ampliati ma non certamente ridotti questo almeno che la costruzione lo dica e riprenda cioè il la massima della Corte Costituzionale sulla inviolabilità dei diritti che sono diciamo Stati Uniti per cui si possono aggiungere Pintor violare
I nuovi diritti l'altra questione a che fare hanno fornito un quadro molto sul discorso in generale sui referendum aumentare e che il referendum
è vero io mi diceva Tour il referendum a ha segnalato e comunque è stato più che una noi in più come causa Hannes
Sintomo diciamo della crisi del sistema politico dalla crisi di rappresentanza e certamente i referendum il referendum in un istituto di democrazia
Che di per sé non può essere svalutato
Non può essere svalutato proprio perché uno strumento di diciamo di manifestazione del così TTT istanze popolari e la Costituzione del quarantotto attentato di realizzare un equilibrio fra democrazia diretta e democrazia rappresentativa che peraltro non è stato poi in concreto realizzato presto completamente
A quanto sostenuto nell'ultimo intervento io penso proprio
Per
A causa del degli abusi che è stata fatta di questo istituto cioè l'inflazione dei referendum non enorme quantità del referendum il carattere confuso dei requisiti per cui anche quanti di noi fanno per le
Sì dei giudizi non sono in grado neanche di capire che cosa su che cosa si va a votare hanno trasformato i referendum in richieste che impongono logiche di schieramento assolutamente diciamo
Contrario comunque che nulla a che fare con il senso del referendum referendum un istituto di controllo di di pressione e attraverso il quale appunto si e e sostituisce le alle carenze del Parlamento la volontà popolare su quesiti che devono esser omogenei in modo che non ci sia il rischio di manipolazioni come peraltro mi pare che sistematicamente stia avvenendo in questi ultimi anni e dunque mi pare che la nell'intervento la Corte costituzionale quanto meno un minimo di garanzia e io credo per esempio che insomma io trovo molto giusto va trascritto spagnoli un articolato
Ricordava che la Corte costituzionale è una corte che in questa vicenda non ha fatto altro che ripetere diciamo di uniformarsi alla vecchia giurisprudenza
Ho letto che il Potenza in cui si dicevano delle cose assolutamente ovvie appunto all'omogeneità delle disposizioni superiorità per fare Dom che un requisito per rendere diciamo credibile la manifestazione dalla volontà popolare e dai
Che la mancanza di vuoti
Istituzionali che potrebbero
Consentire a un referendum abrogativo e allora direi che queste due cose per esempio dovrebbero essere inserite direttamente nelle nei testi di revisione costituzionale cioè prevedere come condizioni di ammissibilità precisamente l'omogeneità delle disposizioni su cui richiesto referendum
E il il e il fatto che non è ammesso il referendum qualora l'abrogazione appunto comporti
Un impossibilitati DTT di di funzionamento delle istituzioni
E ai quali Deffenu si riferisce insomma di prendere questi criteri che sono criteri mi pare assolutamente di buon senso e questo se vogliamo dare fare dei referendum quel che mi pare legittimamente i referendum possono essere e non farne ciò che il legittimamente tendono ad essere e cioè degli strumenti di pura e semplice propaga ambedue pura e semplice diciamo spesso di strutture semplice
Così drammatizzazione del confronto e dello scontro politico tra tra Parlamento e Società insomma molti di questi referendum si svolgono acquisti insegna e l'altro elemento che mi pare che dovrebbe essere affrontate s'interroga il numero il numero non è una questione che può essere insomma il ricordo che i referendum presenta
Non solo se lo ricorderà Franzoso ricorderà se non Salvatore Senese forse Ugo Spagna il primo referendum la storia la Repubblica fu promosso da noi da noi io allora facevo parte di Magistratura democratica del giudice contenere dati d'opinione nel mille novecentosettanta promuovendo un referendum contro i reati d'opinione naturalmente all'indomani sì della legislatura il referendum che ci sembra una grande con piste e un referendum così era un referendum chiaro appunto si faceva l'elenco dei reati d'opinione si proponevano appunto al voto popolare la cosa poi non andò perché non avendo non avevamo i mezzi per per non ci fu un sostegno da parte delle forze politiche c'era un grande trionfalismo a sinistra queste come le faremo in Parlamento e via dicendo ecco il referendum serba qui il divorzio l'aborto anche eventualmente la questione
Diciamo sulla sanità o anche la questione minore ma purché si è che a
Pare che non sia additata come un elemento puramente e semplicemente di diciamo per produrlo ma una logica dischi e mento comunque al di là del merito dalla vicenda questo è diventato il referendum e questo finisce per svalutare e squalificare come il ruolo di di diciamo di strumento di democrazia diretta allora se se vogliamo restituire diciamo
Valore democrat api quel comunque strumento di manifestazione della volontà popolare area referendum dobbiamo garantire la volontà popolare contro le manomissioni che della volontà popolare possono essere fatte in sede
Di promozione del referendum cioè c'è una garanzia non è vero che i promotori sono tutt'uno con la volontà popolare i promotori sono cittadini come gli altri come altri che appunto hanno magari una particolare abilità nell'Italia rivestì di legge che presentano appunto all'aria la firma di cittadini cose spesso incomprensibili che però vengono firmate se c'è un
Se c'è un
Accetta capacità di mobilitazione dopodiché quando si arriva a referendum si va a votare in generale Rizzi per il no io mi ricordo non so referendum come quello sul sulla responsabilizzi UDC Vespucci sforna un referendum che erano all'insegna
Anche della disinformazione all'insegna così della vera e propria o di schieramento allora la la a me pare che in queste proposte dovrebbe essere previsto il limite dovrebbe essere proposte i limiti di contenuto e anche la voce del numero mi rendo conto che sul numero ci sono delle difficoltà perché quali sono i criteri
Per escludere supponiamo se si presta venisse che i referendum si svolgono al limite stabilendo un giorno dell'anno in cui referendum comunque si
Svolgono i referendum previsti eccetera senza tante storie per cui non sono il primo marzo si svolge referendum proposti e ogni anno se ne Fossano fare supponiamo cinque ma quale e non so quelli che hanno avuto un maggior numero di firme o quelli che hanno avuto dichiara trovare qualche criterio perché se andiamo a votare sul trenta referendum francamente il voto più ragionevole il non voto e questo non voto
Dal voto bianco mi pare che lo ricorda la couture i dovrebbe però a questo punto avere il significato di un voto negativo cioè aumentare e
Se vogliamo fare del referendum uno strumento di democrazia diretta e non elemento puramente e semplicemente di causa istituzionale dobbiamo appunto trovare il modo per garantirne la funzione garantire la funzione questo si potrebbe si potrebbe fare visto che queste per revisione della Costituzione appunto uno delle cose alla fine che è stato il più rilevando
Politicamente in questi anni è stata presa in mente il referendum e ripeto anche se non abbiamo avuto mai un'esperienza in proposito vis
Cioè la tendenza a mettere in questione la Costituzione che seppure si manifestata in questi anni io credo che diventerà d'attualità
Anche il problema delle revisione costituzionale quindi anche il problema del referendum costituzionale
Intervenire
Va bene allora dunque parole per chiudere innanzitutto mi scuso per la limitatezza degli interventi nel senso che abbiamo sacrificato
Molto tempo diciamo così a svolge relazioni ampie diciamo così e complesse e però ecco credo che se il diciamo così le di quello che è venuto fuori da questo seminario ossia un po'l'esempio del taglio che noi come CRS vogliamo dare a questo ciclo di seminari sulla revisione della Costituzione credo che insomma la cifra un po'ecco della della della nostra iniziativa sia un po'è venuta fuori nella nei lavori di questa di questa serata abbiamo riflettuto sull'evoluzione dell'istituto referendario no da correttivo alla forma di come hanno parlamentare come diceva Luciani a strumento di di battaglia politica strumento di strategie diciamo così politiche l'abbiamo visto anche dal punto di vista abbiamo avuto leggere anche dal punto di vista del del mutamento del comportamento elettorale nelle fasi referendarie le sue diverse evoluzioni l'atteggiamento delle forze politiche dei media e ce lo ricordava così Turri l'evoluzione la giurisprudenza costituzionale molto articolata sfaccettata non sempre immediatamente e il leggibile nella stessa maniera nelle stesse tornate elettorali insomma
Diciamo abbiamo poi tematizzato anche questa questione dei referendum in stretta connessione con la crisi della di un un altro istituto come la Corte Costituzionale l'intervento di spagnoli che come dire insomma aveva dietro di sé l'idea di un l'esigenza di una corte forte con uomini forti in una fase di questa di questa natura quindi io credo che il suo intervento vada letto anche in questa maniera insomma
Quindi in questo un po'diciamo così quello che abbiamo voluto fare inquadrare dopo il referendum tra gli istituti di democrazia diretta quindi con un forte accento sull'iniziativa popolare quindi le cose che non abbia avuto dire sono nel senso di razionalizzare ed arricchire questo questo Strub vinto accettando secondo me la sfida per la proposizione di iniziative che vengono dal di fuori del circuito istituzionale razionalizzando le e cercando di considerarle come strumenti della partecipazione e non come diciamo così Ca'navi per eventuali esiti per ricitare questo mi sembra un po'il senso delle cose che ci siamo detti questa sera le relazioni è una sintesi del interventi con le proposte
Che sono state fatte le manderemo alla commissione bicamerale l'appuntamento per il diciotto febbraio con il secondo di questi referendum leadership rappresenti seminari scusate leadership rappresentanza politica alle ore sedici nella sala del Manifesto grazie buonasera