"Palermo città di cultura" dibattito organizzato nell'ambito della Festa de "L'Unità" della federazione di Palermo del PDS presso il Padiglione Enel della Fiera del Mediterraneo

Ci scusiamo intanto
Per il ritardo con cui iniziamo questo nostro incontro
Mi hanno spiegato che sono questi microfoni neri
Cercava ci arriva ma mano che
Dicevo ci scusiamo per il ritardo con cui iniziano questo lusso incontro
Ecco però in attesa che arrivi e ci raggiunga
Michele per Riera
Io direi intanto di iniziare poi Michele per lui era si potrà inserire nel la nostra discussione
Il tema dell'incontro è
Palermo città di cultura a ecco mi
E adesso siamo siamo al completo
Palermo città di cultura all'incontro come vedete parteciperà o l'assessore Francesco Giambrone
Assessore alla cultura del comune di Palermo si sente sì no
Si affaccia
L'assessore Giambrone diceva Assessore alla cultura Comune di Palermo
Roberto Guicciardini
Direttore artistico del Teatro Biondo Marco Betta direttore artistico del Teatro Massimo Eliana calando dal soprintendente all'archivio comunale e Michele per Riera
E non c'è bisogno di presentare esponente della cultura
Palermitana razionale
Scrittore regista
Che noi tutti conosciamo
Lo scopo della del dell'incontro
Io credo no non sia tanto quello di
Affrontare una sorta di bilancio dell'attività culturale delle manifestazioni culturali della vita culturale della città
Io credo che
Per dire brevemente di questo io credo che il giudizio che non mi tutti diamo
O su quanto si sta si è fatto e si sta facendo a Palermo e un giudizio positivo
Positivo perché è cambiato qualcosa io credo tra il governo della città
Le forze gli operatori della cultura il rapporto tra il governo della città e le istituzioni culturali
Che qui solo stasera abbondantemente rappresentata
E questo è il re è cambiato qualcosa migliorato secondo lui questo rapporto si è fatto molto in questi anni
Però c'è ancora molto da fare
Guai ad accontentarsi dei risultati che si raggiungono
Noi crediamo che vada fatto un ulteriore sforzo per costruire un Progetto e sicché è perché abbiamo più caratteristiche di globalità rispetto al progetto che fino adesso si è riusciti a mettere in campo
Ecco per fare questo io credo che bisogna
A Palermo ci sia una nuova sinergia tale forse delle istituzioni che il Governo le grandi istituzioni per BMW
Rappresentanti del Teatro Biondo al Teatro Massimo nell'archivio storico comunale
Ma gli altri ancora che qui non solo rappresentate e l'insieme delle forze degli operatori culturali della città
Ecco dicevo uno maggiore sforzo sinergico
Non credo che sia più il momento di poter affrontare il tema dalla cultura della sulla specie accezione più ampia attraverso una ciascuno rinchiudersi dentro le proprie cose
Le proprie le proprie
Questioni da affrontare e da risolvere anche con difficoltà io credo che sia giunto il momento di mettere in campo un Progetto per Palermo
In cui tutta questa forza siano esse avesse istituzionali se esse non istituzionali e operano nella società
Riescono a quegli a costruire a dare vita a questo progetto ecco questa credo che sia un'idea
Un'idea da cui partire per guardare al futuro dalla cultura Palermo
Al futuro di Palermo che deve come dire essere collocato anche
In qualche modo dal punto di vista geografico perché se si è parlato molto di Palermo città europea si è parlato molto di Palermo città mediterranea il rapporto con gli altri Paesi e io credo che
Palermo come abbiamo visto Cia
Le risorse e le potenzialità le intelligenze
Perché diventi un grande crocevia culturale tra l'Europa e i Paesi mediterranea cioè assumendo magari un ruolo che nel passato forse ha avuto e chi ha perso ma molto da moltissimo tempo da parecchi secoli e che oggi forse si può riproporre sotto una veste nuova
Dove credo ciascuno di noi deve deve poter dare contributi
Dicevo delle risorse culturali di cui dispone Palermo innanzitutto dei luoghi perché credo che se c'è stata una una grande novità nella impostazione culturale di questi anni
Questa novità sta proprio nell'avere riscoperto
Una serie di spazi di luoghi
Della città in cui è possibile
è possibile sviluppare cultura produrre cultura produrre cultura vorrei fare qui il lungo elenco bastano bastano due esempi che sono emblematici da una parte lo spasimo di cui abbiamo già parlato tanto l'opinione pubblica ampiamente informata dall'altro i cantieri Zezza
Ancor di più forse Cantet Rizzi in sala se mi è consentito fare questa piccola notazione personale perché i cantieri di Sarra presentò da questo punto il punto di vista in un luogo dove è possibile produrre
Cioè non solo fare cultura rappresentare Futurama produrre cultura almeno questa è la velleità
Che è un po'l'amministrazione tutti noi abbiamo quando abbiamo avviato questo progetto dei cantieri tris
Ma credo che spazi a Palermo spazi per la cultura e per la produzione di cultura ce ne sono tanti ce ne sono tanti
Di nuovi eccesso tanti anche di vecchi che spesso nel passato erano stati posti in un secondo in secondo piano nella vita della città
Penso per esempio le quattro grandi istituzioni
Culturali comunali in cui qui abbiamo stasera la rappresentanza dalla dottoressa Calandra
L'archivio storico comunale la Galleria d'arte moderna
Il museo P tre la biblioteca comunale cioè grandi contenitori che hanno all'interno una grande ricchezza dal punto di vista storico culturale
è una ricchezza che potrebbe benissimo essere meglio utilizzata
Percorsi per far parte di questo grande progetto della cultura della cultura Palermo quindi dicevo i luoghi i luoghi e gli spazi che sono diciamo il passaggio obbligato è fondamentale per potere per potere
Sviluppare produrre cultura
Poi i ci sono anche
Lei le alte istituzioni cultura
Teatro Massimo il bio
Sentire adesso quando daremo la parola e i direttori artistici di questi due enti
La
Loro ipotesi di lavoro la loro proposta ecco però io credo che se mi è possibile se non mi consentito fare una una provocazione
Credo che queste due istituzioni sia Teatro Biondo che il Teatro Massimo
Debbono anche a loro come dire costruire un rapporto diverso con loro il Progetto cultura della città
Nel senso che sia Teatro Massimo vietato Bondo commi e la difficoltà perché poi sappiamo che tutto questo va inquadrato in un difficoltà di ordine economico di risorse di uomini viene ristrutturazione c'era
Credo che sia voto non solo tra tutte queste da tutti queste cose questi problemi che spesso affliggono queste nostre istituzioni culturali però io credo che sia al Teatro Massimo e Teatro Biondo devono fare appunto questo ulteriore passo in avanti cioè non costruire
Il loro il loro fare cultura allora essere presenti culturalmente alla città
In maniera ecco spesso distaccata da quello che poi succede all'esterno anche se devo dire devo dire già un primo passo è stato fatto attraverso appunto questo festival novecento che è una grande manifestazione di grande rilievo internazionale io credo in cui
A cui hanno partecipato non solo
Teatro Biondo al Teatro Massimo anche attenti altre istituzioni ecco io credo che è un po'questa dovrebbe essere la formula la chiave per cominciare a ragionare attorno appunto ai Pontresina Progetti che mettono insieme appunto queste risorse
Queste forze di cui nuovi
Disponiamo
Ecco ma per che un'ipotesi di questa natura Enzo dalla costruzione di un Progetto dalla riscoperta dei luoghi
Di Palermo Crocevia appunto di rissa colti culturale
Tra l'Europa e i Paesi del Mediterraneo io credo che sia essenziale essenziale lavorare attorno aula eh io la definirei
Non ricostruzione ma fosse costruzione perché forse
E ma qui il discorso sarebbe lungo e complesso ma io pecco parlare di costruzione di una nuova identità tra i cittadini e la propria città
Cioè
Riscoprire
Le tradizioni il passato la storia della città
Rafforzare i legami tra i cittadini e la propria città
Credo che questo sia la base di quasi Progetto che voglia insomma produrre cultura fare cultura
E questo è sicuramente anche la chiave del potere avere anche un confronto culturale con le altre culture
Cioè io sono convinto della necessità che è sempre più dovremmo lavorare alla costruzione per esempio ecco faccio questo esempio che molto particolare per perché ci si capisca sulle cose vere
Bisogna fare per costruire la città multietnica
No accettabile delle delle delle tante culture che si incontrano che dialogano
Che prendono qualcosa e danno qualcosa ecco ma tutto questo non può avvenire senza che la grande comunità come la comunità palermitana costruisca una propria identità
Non tanto dal punto di vista
Diciamo culturale forse anche quello ma quanto una identità è una identificazione tra i cittadini e la propria città
E credo che questo debba essere diciamo il passaggio attraverso cui
Tutti dovremo lavorare
No una sorta di di di di come di tema obbligatorio su cui io da questo punto di vista ciascuno ma deve essere un uno sfondo
Entro cui
Operare perché ecco qualcosa possa possa possa avvenire possa essere fatta
Io concludo
Dicendo facendo una notazione che
Esplicitando sembra un dato di fatto il dibattito questa sera vede la partecipazione
Di una presenza notevole di rappresentanti istituzionali forse soltanto Michele per vivere non è qui
Rappresentante di una qualche istituzione
Ecco e quindi probabilmente nel nel dibattito a lui affittiamo il compito di fare un po'la coscienza critica
Del
Dalla nostra discussione del dei temi delle questioni che sono state affrontata in questi anni dal modo come sono state affrontate delle ipotesi futura che si intende mettere in campo
O ecco però ciascuno credo potrà da questo punto di vista dare il contributo che ritiene opportuno io concludo darei a questo punto la parola
All'assessore mi pare topico senso che lui detiene il massimo della responsabilità
Sotto certi punti di vista del del degli indirizzi generali che si intendono dare alla cultura al settore la cultura qui a Palermo
Ecco quindi subito la parola Francesco Giambrone
Aspettano segue omicidi
Tre tre microfoni tre perché detengo il massimo della responsabilità allora forse la la sfida io sono assolutamente d'accordo con quanto ha detto adesso Franco Miceli credo che lui abbia colto il il nocciolo
Del così dell'argomento dal nostro dibattito
Voglio provare ad accettare la sfida di essere meno istituzionale possibile perché se no visto che siamo in maggioranza quelli istituzionali vediamo vediamo se ci riusciamo
Qualche mese fa proprio per tornare a quello che dicevi tu
Io sono stato invitato a un convegno che l'Assessore alla cultura delle giunte progressiste
A Milano
Sul tema della cultura della città e mi era stato mi è stato affidato l'argomento più bello credo quello più bello tra tutti gli altri gli argomenti erano il teatro la città il museo della città
E così via
A me è stato affidato di parlare della cultura come rinnovamento delle città che esattamente quello di cui ha parlato Franco Miceli la città la cultura e rinnovamento dell'Aci delle città per l'anno scorso eravamo sempre la festa dell'Unità seppure in un'altra sede
In un dibattito simile parlavamo della speranza di un cambiamento di Palermo dell'utopia di un cambiamento possibile di questa città io credo che oggi noi possiamo sono d'accordo con Franco Miceli possiamo rilevare che la città cambia formare in maniera definitiva militare sta cambiando ma la città e già cambiata è cambiata nei nei luoghi ci tornerò anch'io sul tema della cultura dei luoghi
è cambiata nella maniera divisi per la stamattina
Avevo in ufficio Adriana Kirkuk ascritto
Pochi mesi fa pubblicato sull'ascolto libero la Palermo Palermo ritrovato titolo così Palermo ritrovate credo di questo libro e di una possibile presentazione di questo libro abbiamo parlato con Adriana Chicco Allo spazio il giorno dell'inaugurazione del chiostro dello spasimo e già ci accorgevamo che questo libro era un momento indietro rispetto al cammino alla città
Ne abbiamo riparlato oggi lei mi ha detto che le copie sono andate Rupert sino a dover fare una seconda edizione che comunque questa seconda edizione era ormai indispensabile perché nel frattempo sono passati nove mesi
La città è già cambiata
Perché in questo libro bisogna raggiungere tante tante altre cose che ci sono nella città
Io penso che il dato più forte di questi ultimi due anni sia il cambiamento radicale nella maniera di vivere e di sentire la città o lecita
Perché quello che accade a Palermo accade anche in altre città d'Italia
E questo ci ha indotti un po'enfaticamente a parlare di un nuovo rinascimento delle città
C'è un nuovo rinascimento di Napoli c'è un nuovo rinascimento di Palermo io credo che ormai siamo nelle condizioni di potere dire che c'è un nuovo rinascimento di Napoli e di Palermo il riferimento alle grandi metropoli del Sud
E voluto perché questo io credo che si senta particolarmente nelle grandi metropoli del Sud d'Italia
E il fatto veramente a lungo e che questo cambiamento delle città questo questo Rinascimento parte dalla cultura
Fatte dalla riscoperta di luoghi perché se ci pensate
Un attimo noi alla fine ci stancheremo di parlare sempre dello spasmo però è un dato di fatto non possiamo neppure nascondercelo
Questo nuovo rinascimento di Palermo e iniziato con la riapertura vola apertura forse dello spasimo
E se ci pensate il nuovo rinascimento di Napoli è partito da piazza del Plebiscito sono due luoghi di due città un luogo che non c'era più o che c'era e nessuno se ne accorgeva un luogo che invece c'era ma era vissuto in un modo assolutamente diverso da quello di ora è bastato a Napoli ha chiuso una piazza al traffico la pedonalizzata e poi l'ha vissuta con eventi di cultura Palermo a per lui trovato uno spazio che c'era una di cui nessuno di cui nessuno aveva più notizia dalla riappropriazione di questi luoghi è partito il questo un modo diverso di sentire di vivere la città
A Palermo forse i germi erano iniziati già con Palermo apre le porte con la manifestazione nella scuola adotta un monumento io mi sono ho iniziato questa questa esperienza nel maggio del novantacinque
E
La prima cosa che mi colpì veramente tantissimo era questa mare di studenti delle scuole che
Sì appropriato pacificamente dei monumenti ti guidavate dispiegata tre raccontava
E che dimostrava che la maniera di sentire e di vivere la città da parte di questi ragazzini era assolutamente lontana centinaia di miglia da quella da quelle del passato ora questo è il dato importante io su questo non voglio continuano a soffermarmi potrei fare tanti esempi di come è cambiata la città a prescindere dai luoghi di come io senta una differente considerazione della città a livello internazionale di come sia facile avere a Palermo artisti che vogliono lavorare a Palermo da fuori sono tanti tasselli ma forse è inutile che ci
Facciamo qui ci raccontiamo se siamo stati o no bravi
Vorrei provare ad andare un po'avanti
A vedere dato per scontato che questo cambiamento esiste
Qual è la scommessa dei del futuro e nell'immediato qual è la scommessa del prossimo anno
Che un anno di lavoro che hanno queste amministrazione in queste consigli comunali questa classe dirigente della città per con un anno di lavoro da portare da portare avanti
E quindi
Ho una lettera che un un caro amico mia scritto pochi giorni fa e siccome mi ha colpito molto il rapporto non la porto sempre dietro perché mi ha ricordato una una metafora di Alessandro Baricco
Quando dice che le intelligenze sono come gli alberi della montagna quando ci sono le alluvioni
Dopo i danni si dice avremmo dovuto piantare gli alberi così non sarebbe venuto giù tutta la montagna e quindi questo amico mi ricorda
Piantiamo Yardeni nella città che la scommessa verso la quale andiamo
Cioè come fare per radicare questo cambiamento se accettiamo che questo cambiamento c'è stato come fare cioè radicare questo cambiamento per renderlo definitivo oppure la linea del non ritorno
Per fare in modo che non sia un cambiamento effimero perché potrebbe anche essere solo un cambiamento effimero e allora io mi sono fermato notti un attimo a riflettere se qualche albero l'abbiamo cominciato a piantare oppure se proprio non ci sono alberi piantati e quindi nell'ipotesi che non l'unione può fra Anarchy tutto addosso per fortuna poca ovvero l'ho trovato
E Franco Miceli città l'albero principale diciamo quello su cui questa questa amministrazione su cui io personalmente sto scommettendo Massimo
Ed è l'idea di realizzare un popolo di attività culturali forte un polo di produzione non di rappresentazione o non solo la rappresentazione esattamente quello che diceva Franco Miceli un polo di creazione un polo di contaminazione un polo di dibattito ma soprattutto di produzione
Di arte attorno a questo progetto dei cantieri culturale alla Zisa
L'anno scorso
Sempre qui alla festa dell'Unità
Io credo di avere annunziato per la prima volta
L'idea
Dei cantieri culturali al-Aziz forse era uscita prima qualche intervista adesso
Non ricordo più
La successione dei tempi però il primo annunzio forte io l'ho fatto alla festa dell'Unità
E mentre faceva questo annuncio forte pensavo di essere un pupazzo o può sconsiderata
Perché
Naturalmente non avevo in quel momento sicurezza di potere mantenere un impegno così gravoso
Ci torno di nuovo alla festa dell'Unità per riprendere anche carica perché in fondo quell'annuncio allora mi diede la carica di un impegno preso non solo con con quelli che avevano già visto che sapevano
Perché quelli più vicini a me e insomma le persone con cui più mi ritrovavo a parlare di questo progetto ma un impegno preso con la città e ci torno un po'per riprendere questa carica un po'anche per dire che
Quei cantieri sono un alberello di queste di queste città che sta mettendo radici certo i cantieri non non ci sono ancora nel senso che non sono definiti nel senso che noi abbiamo realizzato il restauro completo di un capannone un altro si sta definendo adesso
è un'altra ancora e in
In
Il in cantiere
Però non ci sono ma sono una realtà perché perché no intanto abbiamo cominciato ad usarli e queste anche un atteggiamento diverso
Rispetto ad atteggiamenti passati cioè quello di comincia a causa dei luoghi
Senza aspettare di avere il luogo definito e completo come dovrebbe essere
Diciamocelo chiaramente il teatro Garibaldi non è pronto non è già definito questo non lo sappiamo tutti non dobbiamo nascondercelo fare finta che sia pronto tra droga Ribaldi ovviamente non è pronto e un cantiere nel quale però vive accanto al cantiere edile un cantiere di idee che quest'anno ha prodotto l'Amleto di Carlo Cecchi
Non lo vogliamo non lo vorremo mai con i velluti il teatro Garibaldi però non è pronto neppure adesso e l'abbiamo cominciato a usare e così va per i cantieri alla Zisa dove che non sono pronti però questa è stata avevano insieme Steve Lacy da una parte Thierry Salmon dall'altra che poi a novembre fa un suo spettacolo pensato per questo luogo Carlo Cecchi da un'altra parte che trovava e pensando a te pensammo e a Carlo Cecchi rifletto su un altro alberello di questa città
Così non mi sconforto quando leggo la lettera di questo mio amico un'altra alberello che proprio questo
Sia Cecchi che Salmon
Non sono venuti a portare a Palermo un'operazione da fuori proiettato su una realtà diverso sono venuti a lavorare con giovani artisti giovani attori di Palermo
Hanno fatto un laboratorio questo laboratorio ha fruttato alla fine che sette degli attori della compagnia di Cecchi sono dei ragazzi palermitani
Che hanno avuto l'opportunità di avere per due mesi Cecchi a contatto di lavorare con lui di contaminarsi in qualche modo è anche Cecchi ha avuto l'opportunità di contaminarsi eh
Di partecipare a una produzione importante anche questo mi pare un
Uno un piccolo alberello di questa città e poi infine a me sembra molto importante ribadire quello che Gianfranco dice aveva detto
La città cambia
Anche gli enti che abbiamo qui al tavolo
Cominciano a cambiare sono processi di cambiamento veramente difficile perenni perenti che sono stati per decente
Non anni decenni gestiti dalle stesse persone e che adesso cambiano
Cambiano anche la gente le persone che che li gestiscono
Ma non era ipotizzabile
Due anni fa tre anni fa forse neppure un anno fa
Che il coro attorno a un progetto del comune
L'ente lirico
L'Orchestra Sinfonica Siciliana che è un ente regionale che quindi poteva anche dire che di un progetto per la città non era non era interessato al progetto della città e poi enti che storicamente non si sono mai neppure parlare
Il Teatro Biondo
Si ritrovassero tutti attorno a un tavolo facesse l'insieme un progetto che è un progetto per la città per ridare a Palermo un festival importante è qui a questo tavolo c'è Michele Pierri era che ha la memoria vissute dei festival delle settimane la musica dei tempi in cui ancora queste questi rapporti erano erano possibili
Si è fatto
C'è costata qualche fatica non è stato esattamente facilissimo ma è normale però anche questo vuol dire che la città cambia gli enti anche gli enti culturali cambiano allora io mi fermo
Proprio sottolineando con forza che l'impegno di tutti e secondo me in questa scommessa e qui nessuno può stare da solo per portarla avanti per riuscirci in intanto in questo tempo che c'è
In questa scommessa di radicale il cambiamento che già nella città si è manifestato se non riusciamo a lavorare bene a sfruttare bene questo tempo per radicale cambiamento e non permettere che domani qualcuno possa decidere dei cantieri alla Zisa non ci sono più
Sono stati il sogno di un assessore di passaggio
Se non riusciamo a fare questo il cambiamento non ha dato i risultati che volevamo però io sono convinto che noi ci riusciremo
Grazie
Querela subito la parola va be'
Farà sentire fare sentire a me
Sia Franco Miceli che l'Assessore alla cultura Francesco Giambrone hanno delineato benissimo il clima nel quale le istituzioni oggi lavorano a Palermo
Certamente per il Teatro Lirico la legame fra il teatro la città e la cultura della città è un rapporto molto particolare è un rapporto anche molto complesso
Il Teatro Lirico di per sé nasce già dalla risoluzione di una somma di di difficoltà che sono alla base di ogni rappresentazione di ogni rapporto che eccetera la rappresentazione artistica e l'ente stesso
E probabilmente l'elemento di grande novità che ha caratterizzato in questi ultimi anni il lavoro del Teatro Massimo è quello fra gli altri di una maggiore collaborazione con tutte le istituzioni
Questo che a prima vista può sembrare un particolare secondario è in realtà un particolare importantissimo
Perché consente in un momento di crisi anche economica che in questo momento tutti gli enti lirici vivono e di difficoltà
Il rapporto azione fra il teatro la città e la cultura la città di ottimizzare l'attività e di costruire dei rapporti che sicuramente sono molto più forti di quelli che comunque un'istituzione da sola può esercitare all'interno della città
Io non vorrei prolungarmi inoltre perché in poi magari affronteremo altri argomenti nel dibattito ripartendo di passare la parola Franco Micelli o Roberto Guicciardini
Grazie registrazioni
Vorrei dire
Avere fare un primo e magari cioè
Infatti Monselice qua Rocca colto
Con gioia questo questa possibilità di parlare in genere quando vado a questi convegni la prima ragione per cui ci vado volentieri tanto io spero di imparare qualcosa di ascoltare qualcosa
Soprattutto una situazione quella nostra io non condivido del tutto
Anche se lo capisco questo colore di ottimismo che Francesco
La situazione non è così semplicissime evidentemente io passato qui a Palermo
Questo l'inizio del quarto anno per me è stata un'esperienza mi scuso se parlo di me in questo caso proprio perché è un pochino mi ripugna il fatto di dire sono un rappresentante istituzionale lo sono però in questa mia funzione di direttore di un teatro quindi istituzionale cerco di portarci sempre la mia esperienza personale soprattutto e non posso fare a meno di riferirmi sempre a queste
Io posso Doyle de dei degli anni travagli altissime in questa città è stata una grandissima esperienza grandissima lezione da una parte con grandi stimoli e ho trovato anche delle delle voci sulle sulle mie richieste dei di ascolto di risposta altre volte ho trovato di Murri
Invalicabili il problema di riuscire a a vivere in questa questa funzione di direttore nonché allo Stato in una città come Palermo
Il momento in cui tutti i teatri stabili italiani stanno ricercando una loro fisionomia perché la crisi non è soltanto un caso Stabile di Palermo e di tutti i teatri stabili italiani
E se voi avete il lettore dicono i seguita ai giornali sapete presidente del Piccolo di Milano che la più grossa
Istituzione non tanto perché anch'io ci ho lavorato e quindi ci sono affezionata entro in crisi completato che forse sta se ne vanno sanno chi ci va
Cioè e sono ancora legati a delle persone
E invece è il momento che ormai iscritti alle stabile non si era più legati a una persona ma riescono a a costruirsi come enti capaci di accogliere le istanze di una città e questo è stato un pochino tutto il lavoro io ho cercato di fare in questi anni anche se forse non viene riconosciuto del tutto e quello di rompere come diceva prima vice Nick Micelli scusa l'accerchiamento l'arroccamento
Della funzione un teatro stabile
Voi non sapete la critica la fatica che io ho dovuto fare non perché la gente non volesse ma perché l'abitudine era diversa
E cioè se non te all'ossario significa costruire un edificio che non alle porte aperte che cercansi di chiuderle e di salvarsi
Con lo spettacolo dal fatto che poi di spettacoli lo sappiamo benissimo siamo capaci di farli tutti più o meno bene non è quello il problema è che lo aspetta il teatro deve veramente riuscire a inserirsi nel tessuto connessi connettivo di una città e lo sforzo è tutto lì
Sì è vero il comune con questo io adesso è facile criticare io non voglio criticare anzi ne sono entusiasta del di di entusiasta di quello che hanno fatto
E che stanno facendo però per esempio aprire dei luoghi nuovi non deve essere un alibi perché abbiamo abbiamo Panto piantato un albero si abbiamo notato una belva la DC debbano ancora cresce
Cioè ha ragione Giambrone quando dice
Voglio vedere se poi se questa però cresce cioè non è sufficiente non vorrei che diventasse un alibi come spesso succede per esempio come si dice il la cultura del Mediterraneo
E anche questo è facile sono veri
Dico forse un'elegia ma
La progettualità non deve nasce da un progetto
Non so se mi spiego bene dopo nasce da uno schema prefissato sì va bene a Palermo la città che si trova come ponte fra le due culture differenti facciamo alla cultura del Mediterraneo
Ma questo deve nasce dal dai fatti deve essere flessibile non si ecco noi dobbiamo essere come uomini di cultura come delle sentinelle
Sulla soglia di avvenimenti che stanno accadendo cercare di avere le antenne sempre molto aperte molto vigili e quindi non prefissare mai niente ma essere pronti a raccogliere le cose e su questo poi costruire quindi Progetto deve nascere dà una spinta da un desiderio e non mai da uno schema questo un pochino
La ragione per cui inarrestabile ed erano anche loro cambiare perché finché si è diventano o rimangono
Come si può dire
Attenti semplicemente mantenere lo statu quo a mantenere ovviamente anche dentro poi altri problemi queste grosse strutture sì queste grosse strutture non riesco ad aprirsi
A mettersi al servizio anche di altre cose
Interno scarpe non ha più smesso una funzione si capisce qui entrano in poi qui al caso Massimo insegnate anche voi
Entrano in gioco altre cose di carattere puramente sindacale
E c'era però anche queste forze che esistano sia nel nostro teatro sia dettato Massimo visti al lavoro a gente che sa lavorare eccetera se non offriamo questa possibilità di essere servizio pubblico in tutti i sensi
In questo in questo modo per esempio ai cantieri Deda dell'accisa famosi se il nostro intervento potesse esser maggiore possiamo dislocare la gente cioè riacquistare la flessibilità del lavoro delle persone
Allora forse questa sinergia insieme si riesce a renderla efficace e importanti
A quanto a questo però ci vuole come ripetevo prima una collegialità
Una Filocamo centro studi ma non soltanto perché legato a un teatro ma legato a tutta la città leggo l'assessore dovrebbe fare un io la dico così forse sono paradossi dovrete fare una sorta di comitato di azione culturale in cui la gente si confronta e poi si demanda ai vari
Luoghi dove lavorare come lavorare
E forse utopico probabilmente è stato fatto altrove è stato fatto l'alta ma in maniera anche migliore c'era ma cercare dei veramente di far marciare due cose integrate l'una nell'altra e con uno stimolo continuo e reciproco senza preconcetti ecco perché ho paura anzi pare anzi dice la cultura del Mediterraneo ma che vuol dire in realtà
Cioè se non nasce da un interno ecco insomma io volevo un po'a sostenere queste cose forse dette così sono anche banali
Accanto a questo è una cosa che sono da Cordova Giambrone che producono ha dimenticato di dire io son felicissimo di Salmon che lavora alla all'accisa è un progetto che io stesso ho voluto lo stesso Conti felicissimo di di di ciechi
I ragazzi che hanno lavorato su tutti venuti fuori dal biondo cioè la non sembra son cose forse meno appariscenti ma lo scorso anno girato all'interno del Teatro Biondo uno ottantina dei ragazzi e non sono pochi di questi ottanta già venti Solazzo hanno lavorato alcun son venute alla scuola di carriere ecco di formazione superiore alcuni addirittura è la prima volta si avvicinavano a teatro anche questo la funzione che il Teatro Stabile sia pure con le nostre piccoli mezzi
Con insegnanti su molti anche la caverna di Roma c'era cioè non di altissima quotazione c'erano le Bruto Orazio Costa però sono venuti e gente di mestiere di professione e hanno saputo preparare questi ragazzi quando sono dati con salmone concetti
Non hanno demeritato insomma questo è già un piccolo avanti quindi d'accordo con Giambrone che gli alberelli ne abbiamo tanti piantati però a questo punto ancora non l'abbiamo fatto cresce la divisione progettare un pochino di acqua
Trenta secondi entusiasmi ma proprio perché se uno è cosciente dei limiti in cui si si si muove delitti difficoltà che ci sono ancora oggi è inutile nasconderlo nonostante la buona volontà di molta gente
Ancora ossia un uovo Oliverio
In proiezione insomma la macchina e si è incamminata ma ancora non era Piero pieno Luigi
Basta voglio sontuosi
Va bene verso relatore dottoressa Caracalla sovente
Non
Una variante
Ma penso così basta
Allora io devo dire che poco fa quando l'assessore Giambrone parlava
Io mi riconoscevo nel sue parole non lei avvertivo come concetti astratti con lui parlava di cambiamento di luoghi recuperati di scommesse gli alberelli piantati ecco per me queste parole erano proprio sostanziate di contenuti però mi rendo conto che magari io potevo percepirle in questa maniera perché io mi trovo da un punto di osservazione privilegiato che è quello dell'Interno delle istituzioni culturali del Comune
E allora Possa ecco essere migliore sintonia forse con ciò che l'assessore vale a dire perché abbiamo collaborato abbiamo lavorato assieme ed effettivamente io posso testimoniare di un cambiamento infieri
In queste istituzioni culturali
Cambiamento che è
Non credo sia dovuto al caso
Si sa che è per una serie di vicende che ora non stiamo qui a ricordare c'è stato un momento ti momento di degrado delle istituzioni culturali da cui a poco a poco se cercato di riprendersi
Adesso c'è un momento che è molto delicato
Di trasformazione di questi istituti questi istituti cioè a poco a poco si stanno riaprendo della loro identità culturale diciamo della coscienza di essere istituti di cultura fino a questo momento sono stati probabilmente soltanto luoghi dove si custodivano
Certi manufatti o si custodivano certe testimonianze storiche
Depositi di memoria
Musei nel significato più o piatto più retriva del termine
Non istituti dove invece si facesse promozione culturale adesso a poco a poco si cerca di percorrere questa strada
Questa della promozione culturale & C. sono del
Dei fatti concreti che lo stanno a testimoniare parlando dei luoghi per esempio recuperati ecco io sono subito pensato perché civico non entra ho subito pensato alla sala Almeyda dell'archivio storico la sala progettata da Damiani Almeyda proprio per da servire ad archivio storico del Comune nel secolo scorso
Sarà anche bellissime è un gioiello architettonico tralasciando di parlare del patrimonio grandissimo che custodisce di memorie storiche tutti gli atti della città di Palermo a partire dalla fine del Duecento
Però questa sala non era conosciuta dei palermitani
Siamo riusciti a farla conoscere siamo riusciti ad aprirla in occasione di una mostra di documenti del Seicento che abbiamo tenuto
Per il festino erano mostra sul Primo festino di Santa Rosalia e devo dire che c'è stata una adesione entusiastica da parte del del cittadino
Per esempio il registro delle firme che conserviamo gli all'archivio abbiamo tanti apprezzamenti di persone che
Magari non da cultori non da specialisti ma da semplici gite cittadini entravano venivano a vedere questa nostra rimane meno entusiasti del lavoro svolto ce ne davano atto con questi apprezzamenti abbiamo avuto anche
Una giapponese per esempio a cui abbiamo illustrato alla mostra in un in inglese che ci ha lasciato un bel ricordo un bel pensiero l'iscritto
E molti palermitani moltissimi palermitani ognuno dei quali si meravigliava di non avere mai visto
L'archivio la sala Almeyda queste un esempio però voglio dire anche a livello di altre istituzioni cittadine
Si sta cercando di andare avanti sta cercando di fare promozione culturale vedi l'attività didattica
Alla Galleria d'Aste moderno le visite guidate insomma si stanno a certe si sta cercando di cambiare però diciamo nel rispetto di un passato che c'è e quindi non si tratta di un alberello senza radici le radici ci sono probabilmente non sono state abbastanza nutrita in questi anni quindi bisogna che riprendano a otto-nove riprendano vigore ma le radici indubbiamente per queste istituzioni culturali esistano è devono essere rinvigorita peraltro devo dire che forse fare eccessivamente attivista differenza da qui però mi pare che c'è un potenziale di risorse innanzitutto umane
è poi non parliamo di quello naturalmente che riguarda il patrimonio artistico il patrimonio storico che è enorme
E che deve essere naturalmente valorizzato
Quindi penso che il i problemi che sono no che ci sono naturalmente che sono inerenti anche sono inevitabili in un processo di crescita sono anche risolvibili
Penso che sia la la strada giusta sulla quale andare avanti quindi ecco il
Io quindi un'evoluzione senza dubbio non un'involuzione
è un cambiamento non e prima ero
No no epidermico ma profondo
Quasi vuota
Sono papà
A queste
A più
Questo ha un valore
Metaforico metafora
Beh insomma
Io
Vorrei soltanto portare dire alcune cose che sono che devono essere prese vi prego di prendere commenta
Testimonianza
Da una parte intanto mi scuso sono arrivati in ritardo ma indotta io avevo un impegno precedente avevo avvertito Franco Miceli poteva arrivare a cielo aperto
La seconda cosa che secondo la seconda cosa che voglio dire prima di cominciare a entrare nel merito e che
La cultura è sempre
Una bestia quasi invisibili
E che
L'Assi
Spunta
Appare si vede si manifesta nelle situazioni più imprevedibili e nelle circostanze meno talvolta meno appariscenti
E vorrei ricordare a tutti noi lo sappiamo bene
Che gran parte della cultura migliore che si sia mai prodotto nel mondo
E sempre venuta dalle periferie
E dalle circostanze meno sostenute il meno diciamo protette
Dal sistema di protezione delle arti
Cioè che in generale la cultura e il sempre qualcosa che riappare
Criticamente o
Dopo essere spariti già da qualche parte e che anzi il fatto di sparire è una delle forme
è una delle delle prerogative della sua capacità di qui tali
In altre parole
Non vi fidate in generale di ciò che a prima vista appare fatto appunto fuoco e fiamme
La cultura talvolta
E nascosta
Anzi direi che quasi sempre la cultura è istituzionalmente nascosto
Cioè proviene da quelle da quelle strade da quelle da quelle ieri che talvolta vengono diciamo ignorate o diciamo ignorate o semplicemente sottovalutate
Ho ancor più semplicemente tenute
La cultura sì manifesta premi si diffonde proprio a partire dalle situazioni in cui più oscure sembrano i suoi dischi più scuri sembrano i suoi rischi
Dico questo
Primo per diffondere
Ma giusta consapevolezza critica nei confronti più in là
Possibile giudizio troppo pesante su quello che sta succedendo
Sia perché diciamo
Ne e immaginabile
Per me che sto parlando né immaginabile per nessun altri
Di come si dice pronunciare la parola risolutiva
Voglio dire che
Se c'è qualcosa che distingue la cultura vera e la sua capacità di non essere appariscente
E che quanto più la cultura e appariscenti e tanto più illecito
Sospetta
La seconda cosa che volevo dire detto questo fatta questa promessa
E assunto mi anche la responsabilità di dire che quindi che in realtà quello che io dico quello che dirò quello che sto dicendo quello che ho finito di dire
Si presenta come qualcosa di aperto di problematico di non risolto
Fatta questa promessa io debbo dire innanzitutto che
I motivi di ottimismo
Alcuni motivi di ottimismo ci sono
Trovo che effettivamente interessante e sicuramente produttivo immagini introspettiva
Certa una certa tendenza a ridare senso alla memoria
Questo questa tendenza ridare senso memoria si manifesta col mitico spasimo è con tutti gli altri spazzini
Che riguardano diciamo la ricerca degli spazi e la ricerca di spazi che in qualche modo si si danno come carichi di storia e come carichi anche perciò spesso di attese di necessità chiesti riscoperte di necessità di essi riprogettata
Io trovo veramente molto interessante molto meritorio che ci sia che si stia lavorando in questa direzione
Non so fino a che punto siano beni auguranti alcune diciamo perentorio manifestazioni di
Sul destino sulle caratteristiche sul valenze più o meno mitiche di questi luoghi
E non so se questi luoghi non so come e quando questi luoghi in prospettiva
Sfuggirà
All'arroganza di alcuni personaggi che circolano in queste città
Ma
So per certo che indire in questa in questa questo lavoro questa tendenza apri arriva molta
Il la memoria di questa città fondamentale fondamentale una città come questa che come sapete vive dal lavoro sessione
Di distruggere sempre il passato
Ossessione che non crediate che venga che venga dimenticata
Una unità di misura di questa città
Che è angosciata perennemente dall'idea
Per il passato sia comunque da dimentica
Questa angoscia prende direzioni diverse e talvolta le più paradossale
Non è solo la l'angoscia di Tancredi
E anche l'angoscia che si oppone conoscerti
Come si chiama del protagonista e il principe sarebbe
Non è solo l'angoscia di Tancredi che corre verso la storia
Verso il verso il presente verso il futuro e non capisce più niente
Di ciò che il futuro
Propone come riconoscimento passa
Ne è solo diciamo l'angoscia di chi in qualche modo ha bisogno di mettere come si dice in come si dice comunemente rimettere un pregio cioè
Ora avevo io ci metto un effetto
E meccanismo che permette di ogni volta di mettere sotto sopraggiunto quello che c'era sotto e dimostrare dopo aggiungere
Meccanismo tipicamente mafioso
Che si distribuisce in ogni livello della cultura siciliani e attraversa tutti i partiti trasversalmente tutte le menti tutti gli amici e tutti i nemici
Questo patteggiamento
E un atteggiamento che contro il quale almeno almeno una certa misura questa ricerca irriconoscibile sia il passato
Viene fatto in qualche modo c'è un'indicazione in questa direzione a questo proposito io invoco che allora cultura Della Pietra
Si associ anche la pietra antica e che la pietra
Da
Come si dice da da da tramandare ai posteri ci sia anche la cultura della mente abituato a Psicologia
Che serva cioè a salvare e a non gettare nell'immondizia la psicologia di ognuno di noi la mente di ognuno di noi
Perché talvolta nella foga di salvare la pietra cerchiamo il celebre
Allora di questo io sono
Minimi mi congratulo con chi ha lavorato in questa direzione e mi auguro che questo lavoro se portato affondo associandomi dicevo c'è questo ritorno più o meno diciamo Campagnolo nel
Ora
E questo mi congratulo mente dello parte mi sento mi sento di dover sentire che non detto avverto che esiste
I che serpeggia anche questa tendenza
Sotterranea il passato almeno mentale
Serpeggia questa tendenza non non riconoscere l'entità e le dimensioni spirituali di questa città e serpeggia la tendenza a confondere
Con l'arroganza diciamo il segno della c'è anche la disponibilità latte e Isabella
Dell'attenzione
Trovo voi interessante che si sia rilanciato in questa città il gusto
Del
Del ritrovare
Una dimensione internazionale
E che questa dimensione internazionale sia
Si sia manifestata questa questa tendenza verso la dimensione internazionale
Si sia manifestata attraverso iniziative visibili
Che hanno avuto peso che hanno un peso
E che
Tornano a sottolineare l'importanza del fatto che la migliore cultura palermitana è sempre stata sostanzialmente una cultura internazionali non è mai stata neanche una cultura tipicamente mediterranea e Concetto del tutto astratto e del tutto posticcio
è sempre stata una cultura che ha fatto da trasmissione dalla cultura mitteleuropea culturalmente
E anzi il meglio di questa cultura e le sue tradizioni più acute più intense più forti naturalmente le europee guardati non è naturalmente
Soltanto molto lontanamente questa cultura mediterranea ha avuto a che fare Piccola Sicilia e non mi pare sbagliato tentare di riallaccia anziane questo grande quadratura del circolo perché io scrivo spesso come tanti altri naturalmente che se questa città fosse tutta restaurata se le due città una bellezza sconvolgente
Proprio perché è una città che anche fisicamente unisce culture completamente diverse tra loro
E capaci di un di guardarsi il classico occhiolino reciprocamente tra cultura cultura in modo straordinariamente affascinante e seduce
Modo perfino lussurioso ora questa dimensioni di questa città che in qualche modo per tutta una serie di ragioni è sempre stata una città in largo respiro internazionale grandi attenzione all'Europa
Questo tipo di azione in qualche modo questa dimensione si è fatta si è fatto riferimento in una serie d'iniziative che sono state prese alcune di carattere strutturale
E io
Ho con i motivi come tanti altri di considerare positivo
C'è davvero un punto Toldo
Questa vocazione internazionale
Diventa un fenomeno diciamo di effervescenza più o meno
Diciamo effimero
Quando il procedimento non è paritario
Cioè quando la città
Credo che organi pieni di dover trovare sempre altrove
Lo splendore
Di cui illuminarsi
Ed ecco un'altra ossessione e un'altra angoscia siciliani
E palermitani importanti voi sapete che per un paio di danno esistenziale nella casa romana
E voi sapete che per un po'termica non essenziali e dire
Sopperendo da Vienna
Nelle cose più divertenti che
Mi ha mi abbia raccontato mio amico cioè Piero Violante
So di pronunciare un nome piuttosto per benestante
E è che diciamo no nel periodo in cui faceva l'addetto culturale al New York
Ho scendendo dall'aereo al a Punta Raisi incontrò un amico sparisse per il dove stai andando già a partire
Cioè l'idea è e si debba partire
No nessuno a quell'abbraccio non venne in mente che stava tornando Piero Violante per esempio dall'Ulivo
Ma ti pareva molto più interessante comunque spontaneamente il primo dettero volante
Andasse all'estero è questo diciannove Giulio Sissi
Secondo che si levasse coniglio
Ulteriore diciamo motivo di particolare particolare e industria perché in uno degli entusiasmi più ossessivi di questa città
Per cui proprio si fanno grandi pranzi e grandi e gioiose comitive
E Lidia
Che bisogna Anders
E che l'unico modo perché le cose funzionino ecco effettivamente tutte le varie e lì poi diventare qualcuno
Perché cinquantasei qui
Sei qui essa Province
Ora se questo questa provincia è lo dicesse ozio canino
E io mi pongo due dei colloqui perché lo dice dal punto di vista della Provincia e lo dice dal punto di vista di uno che quindi sa che cosa vuol dire questa Provincia e se ne sbatte delle altre province
E questo è un suo limite per lo dice con quella tale gioia di vivere che vale la pena conclave pena congratularsi
Ma se lo dice uno che ha detto ieri son venuto da Vienna
Vuol dire che questa persona una mozione della cultura assolutamente provinciale stupida Ernesto
Cioè e una persona che non ha ancora capito malgrado siano passati negli anni per capirlo
Che la cultura è tale se intanto patriottici sul posto se no sono chiazze cioè che un rapporto con la cultura internazionali assenso se si riesce a capire a individuare e a potenziare a valutare il carattere internazionale delle dicendo che qui matura
Perché è interessante ed è utile
Che attori che provengono scuola del biondo trascurati a Tess
Faccio uno spettacolo con Cecchi o facciamo uno spettacolo con San
Un salmo si sta esercitando mia figlia taglia
Ma e questo è una cosa interessante e che pene e di opportunità
Ma quello che distingue veramente
Non rieletti alcuni nostri ragazzi vanno a scuola da Sanremo
Quello che distingue viene Vienna da Canicattì
E non che i ragazzi di Canicattì vanno a scuola da Salmo
Macché Salmond ma che in ragazzi di Vienna vanno a scuola
A a a Palermo da qualcuno che ha la capacità e l'attività di insegnare qualcosa qui allora assenso anche che Salmon venga qui e avrà senso culturale che diciamo Cecchi faccia sospetta
Questo è questo il livello da qui bisogna partire
Per capire come funziona diciamo una città
Dalle grandi ambizioni culturali come si presenta questa sia per la sua naturale
Arroganza sia del suo preciso progetto stimabile di liberarla dai suoi lacci diciamo più più miseramente folcloristici e più banali più meschini di cui questa questa questo nostro appello che si sta facendo in qualche modo ha portato
Vorrei dire tra parenti signor rischio di parlare troppo ma voi mi potete zittire quando volete tanto il silenzio è sempre molto più eloquente
Il e la cosa
Che io voglio ricordare
E che in questo momento in questo Paese in particolare ma non solo in questo Paese
Come sta avvenendo che la
Che la che il potere giudiziario sta prendendo disposto della politica sta avvenendo che la politica sta prendendo il posto della
Cioè sta avvenendo
Che la cultura e viene progressivamente occupata
Dai processi elettoralistici della politica
Sta avvenendo cioè che quello che prima
Toccava di fare ai partiti
Cioè
I partiti si trovava i loro prodotti la loro essi essi e si è poi gestivano in quanto partiti questo potere della cosa pubblica oggi che il potere dei partiti e diminuito e anzi diventato sempre più vicino allo zero
C'è bisogno la politica ha bisogno di trovarsi uno spazio di consenso molto vasto
Uno spazio di consenso che si consideri lecito plausibile e molto remunerativo
Dico reumatiche primario a livello di oltre a livello di consenso
La conseguenza è che in questo Paese
Non a caso in questo Paese e cosa si deve fare del ministero dalla cultura della cultura lo Stato decidendo
Una persona rispettabile come Veltroni
Perché in questo momento quello che succede che la politica occupa lo spazio per la cultura e tenta e organizza la cultura in modo che la risposta diciamo altri di consenso sia molto alta
Non è un fatto nuovo non so cosa inventando adesso questa cultura
Direi che questo fenomeno ha avuto le sue massime manifestazioni più le più assolute lecca assolutistiche nei Paesi dell'Est
Dove questo processo è stato svelato apertamente cioè si è stato detto qui comando io la cultura è quella di dico io questa se fa e il resto in sé
Ovvero si fa questa è perché questa è cultura di sinistra non si fa tutto il resto perché il resto non è cultura di sinistra e abbiamo detto tutti piangendo disperatamente tranne che questo non era plausibile
Quale l'assegno faccia eternamente
Interessantissima
Questione con cui abbiamo a che fare
Che non è più il partito o una dimensione diciamo di tipo assolutistico che rendete cresce i processi da cui
Tutti dovete essere
Diciamo e tipo
Maxi stilistiche tutti dovrebbe essere e e per tutti l'operaio deve sempre avere regge
Ma che il potere politico gestisca gestisce invece la frantumazione della cultura
Cioè la totale dissipazione del senso
Senso
Cioè in un'epoca in cui il non senso e regola universale per cui tutto si commette dal posto di tutto e quasi qualsiasi cosa vale come l'altra senza senza posa
La politica prende nelle mani questo calderone infinito etici mescola dentro quanto più per cui sia sì noi assistiamo a fenomeni in tutta Italia dire in tutta Europa
Ma l'America è stata messa di questo ricordatevi centenario americano che cosa è stato
L'ultima ai tempi di Reagan
Quello che avviene che si organizza
Sia si fa si fa passare un calderone infinito dove c'è tutto e il contrario di tutto
Sì fa passare questo per democrazia perché se si fa qualche obiezione c'è un momento perché dite voi scegliere le cose che si devono fare degli stabilimenti e Bonetti è cattiva e no tutti sono e tutti sono gatti allora io che sono un politico che devo fare devo mettere tutti nella possibilità di esprimersi liberamente e allora Ascione apro questo spazio attento e ha spazio appunto il decreto
Guardate che sotto questa apparente democrazia c'è il massimo della tirannia
Dietro questa apparente democrazia che e divenuta di modo degli ultimi trent'anni Italia per cui Grazia significava che tutti potevano dire qualsiasi cosa
E poi silenziosamente parlata ipotesi
Cioè tutti potevano parlare tutti potevano dire quello che pensavano però semmai a cercare poi quello che succedeva dietro c'era sempre qualcuno che alla fine tirava le fila di tutto questo è organizzata secondo certi obiettivi
Però tutti potevano parlare
Allora ebbene che tutti possano parlare
Mai malissimo
Che rispetto al parlare non ci sia la capacità di rischiare
Sì
Quanto meno la politica rischia in questo senso
Tanto più da un sintomo della propria vigliaccheria progettuale e della propria insipienza culturale
Quindi il problema è di stabilire
Con me questa giusta vocazioni a lasciare un campo aperto alla possibilità dell'espressione
Non si confonda
Come questi processi di annullamento del senza
Guardate che io sono uno di quelli che ha partecipato in questi ultimi trent'anni alla valutazione nella scrittura nel teatro
Nelle cose che ho scritto che ho fatto degli atti della importanza
Modifica te della nozione di Nunzio
Dello zio di non senso come dozzine di destrutturazione di un senso diciamo oppressivo di un senso unico di un senso assolutamente ristretto
Ma quello che è avvenuto adesso e che questo processo di trasgressioni che per noi è stato di trasmissione è diventato un processo accademico e un modo in cui il potere contempla se stesso
Questo e almeno il mio sospetto vi ho detto all'inizio prendete con tutte le riserve tutte le cose che
La mia impressione cioè che il meccanismo sia di produzione di un non senso senza limite che permetta ad unico senso nascosto cioè quello del potere di celebrare la propria silenziosa invadenza
Perché questo non sia possibile occorre qualche scelta cioè perché questo non sia perché queste cose attenzione avvengono anche imbonimenti con la in buona fede comuni obiettivi con con buona serietà perché questo non avvenga cioè perché in fondo tutto questa disseminazioni dà un senso tutta questa e diciamo
Disseminazione della del valore
Abbiamo non abbia un effetto devastante
Occorre che la politica Sacchi anche rispetto alla cultura porre condizioni perché i processi culturali avvengano a prescindere dal potere dato telefoni
Fin quando questo processo non avviene fin quando cioè il Teatro Stabile
E praticato dalla politica fin quando il Teatro Massimo è braccato dalla politica fin quando i il individui di produttori l'inventore di cultura non sono Lush messi nelle condizioni di produrre cultura
Liberamente
Fin quando non sono ecco non si non si mettono identità dei processi forti nella situazione alla quale viviamo noi creiamo una diffusione del nonsenso
Qual è il senso ultimo Ghezzi iscrive su questo l'altro
Che vince comunque tutto quello che ha valore di consumo vecchia valore di celebrità
Che ha un valore di successo paradossalmente
Una intenzione che sicuramente rivolta a valutare la qualità finisce paradossalmente attraverso un giro più o meno vizioso
Io ne esco dice prendete un circolo
Poco d'appello diventerà vizioso
E attraverso questo circolo vizioso
Avviene che in realtà si finisce permette andare di pari passo con la ideologia del successo con l'ideologia della diciamo della della cultura di massa
Allora io vorrei da una parte
Congratularmi per quel tanto di positivo che sta per dall'altro ho cercato di
Di suggerire quali potrebbero essere queste radici
E con quali forma mentale si deve pensare a queste possibili radici
Così come ha proposto di quello che diceva
Di una persona
Di grandissima dignità culturale e teatrale come Guicciardini cioè
La progettualità
E io non so se sono d'accordo con
Credo che il il lampo di lavoro qualsiasi ricerca qualsiasi intenzionalità abbia bisogno di un progetto
Perché non sei mai trovato nulla senza un progetto
Naturalmente lui fa riferimento alle necessità di
Tenere questo processo questo progetto abbastanza bene
Ma io d'altra parte mi interesso anche dell'opportunità di tenere questo progetto sufficientemente
Diciamo attendere forte per essere abbastanza rischioso per prendersi delle responsabilità per non essere diciamo una quel il famoso campo aperto che distrugge tutto mentre tutto mentre tutto è legge
Per concludere ho parlato sicuramente troppo ma insomma abbiate pazienza per concludere vorrei dire che
Dato i precedenti date le situazioni in cui questa città per lungo tempo si è trovata
Noi camminiamo in una direzione che potrebbe essere molto positiva
Ma se non c'è la capacità di prendersi alcuna responsabilità
Di fare delle scelte importanti
Di mollare diciamo dei giardini parlava di questo comitato di un gruppo di persone che sanno decidere che possono decidere spesso io lo dico con franchezza mi sembra ho l'impressione che molte decisioni questa città siano cioè appaltante siano appaltate ad alcuni gruppi da alcune persone
Da alcune da alcuni ossessivo
Può darsi che io mi sbagli lo consegno come impressione
Io per il resto non posso per augurarmi e le cose le promesse significative si sviluppino in senso positivo
Vi posso assicurare che il verso questo personalmente
Avrò l'atteggiamento che mi compete cioè chi pensa in cerca di pensare si deve assumere responsabilità anche di pensare sgradevole
No no no parola a chi la chiede di Palermo
Presso
Se c'è qualcuno del Pubblico e intervenire
Se si quello funzione la strada dalla favola
Io mi chiamo Claudio Collovà faccio il regista di teatro a Palermo
Cosa dire anch'io sono un po'diciamo combattuto da
Da più sentimenti
è ovvio che se si guarda ha un passato non troppo lontano c'è da stappare le bottiglie scendi champagne per quello che succede quello che sta succedendo per quello che
Si spera che succeda in futuro
Premetto che Secci sono delle critiche insomma da da da fare queste critiche devono cercare di essere costruttiva e non distruttiva
Cioè parlare dei limiti che si sono un po'verificati in in questa città anche in questi anni
Da può essere di stimolo per superare questi limiti e andare oltre
Io non so se a Palermo c'è stato un cambiamento
Radicale è un'innovazione uno o un muro mutamento
Diciamo totale
E forse non mi interessa che ci sia un mutamento totale io non ho mai capito bene che cosa essere significa ribaltare
Rovesciare le situazioni del tutto
Sento come regista soprattutto
Quindi come
Nel mio piccolo no come artista un mio grande come artista sento comunque che c'è una sorta di cultura bloccata statica
Fossi Rizzato avvolte
Poco come diceva Michele Perini era poco rischioso
Nel caso specifico dir del Comune io penso che ci debba essere diciamo un NI Fazzini propositi ma forse anche qua si tra virgolette nelle nello statuto ci debba essere invece questa capacità di rischio
Questa capacità di non accontentare tutto e tutti comunque di non
Chi non rifugiarsi in un fascino diciamo entusiasmo di folla ecco per quello che riguarda spine per da pensare a fango che in tutta la sua vita vendette un solo quadro a suo fratello pure insomma il grande artista che quando quando dico queste cose mi sento anche molto combattuto perché so sicuramente che maniera anche sotterranea o diciamo non troppo dichiarata questi discorsi potrebbero essere e qui vocati come rivendicazioni
A parte che la parola diciamo che a parte il concetto di rivendicazione potrebbe essere pure plausibile per per uno come me che lavoro attirato da dodici anni eccetera eccetera però voglio dire mettiamola proprio a parte non si tratta di rivendicare alcun ruolo qualcosa che non si è ottenuto
Più che fare delle dichiarazioni di niente d'intenti cioè io volevo fare volevo fare delle domande erano perché poi a questo tavolo diciamo
Tolto Michele che non credo che sia al potere di nessuna istituzione pubblica non lo è affatto
Tutti gli altri sono comunque direttori di di non viene enti di istituzioni che vivono quindi anche di sovvenzionamento pubblico e che hanno diciamo nella figura del direttore artistico forse una possibilità di di di il tentativo non di slancio di di di il rischio di di scommessa con il con il territorio
Parlo nel caso specifico del teatro diciamo Guicciardini a in parte cambiato cercando c'è spesso al passato come dicevo prima il Teatro Biondo era come una roccaforte ben chiusa ben inaccessibile
Era anche difficile parlare con col segretario direttore artistico però adesso diciamo le cose sono abbastanza che cambiate
Pratiche e do Roberto
Fino a che punto il tuo lavoro al Teatro Stabile è libero
Può essere rischioso
Può essere propositivo
Può essere veramente diciamo importante per una seminare qualcosa che rimanga
No visto che ricoprì con con la carica tempo che poi alla fine insomma può anche succedere credo un periodo di tempo venga un atto di otto artisti oppure comunque si si calmi
Perché spesso di Saint troppo spesso ti sento parlare di di legami non di di impedimenti non solo io non parlo solo punto di vista sindacale no perché so che chissà quali rogne ci sono dentro questa però come possibile un'istituzione pubblica centrale così diciamo così grande come quella del teatro biondo
Non dia a diciamo segnali forti decisivi importanti grossi e da una parte chiaramente tutti i tentativi che tu hai fatto fino adesso
Sono stati dei
Sicuramente da apprezzare
E poi sono l'ultima cosa ma comunque le chiaramente che che che sono d'accordo sul fatto che bisogna ancora lavorare moltissimo che bisogna riconoscere che qui questa città vivono operano intelligenze potenzialità competenze
Che bisogna dare spazio terze persone bisogna proprio darlo per il coraggio di di accettare perché sento spesso parlare di deserto culturale soprattutto da persone che poi si ostinano a vivere in questo deserto culturale allora mi chiedo cos'è che fa vivere queste persone in questo deserto culturale visto che è un deserto i fiori che non ci sono non credo
Non so cosa gli affari che fanno le percentuali che guadagnano che cosa
Però che sono
Voi ispettore due rispondo subito
Sinistra
Buonasera io mi chiamo Luigi Luigi Pirandello trascritto troppo alla teologia Luigi ventidue vico ventisettesimo Enrico ventottesimo ed Enrico ventinovesimo esperti per riscrivere le ricordo trentaduesima mi vorrei siccome ritengo che stavo per fare bellissima vorrei rivolgermi a l'istituzione quindi all'assessorato poste apre un'istituzione culturale della città del potere produrre altresì primo affinché qualcuno legga queste mio
Secondo laddove sopra San bellissime perché qualcuno insomma le produca se sono degne di rilevanza
E siccome io non voglio diciamo mandare queste opere ai privati quindi agli editori non voglio pubblicizzarla ecco io mi rivolgo all'assessore cosa devo fare per potere fare legge per poter attenzionare queste mie opere grazie
Risponde
Mi chiamo Rosario adesso sono un impiegato regionale
Volevo iniziare un po'la riflessione
Un po'dalle provocazioni di per Piera riguardo il rapporto che aveva posto tra politica e cultura
Che un rapporto a volte tragico difficile da gestire
E non solo la nostra cultura siciliana in senso specifico già storicamente abbiamo anche dei riferimenti
Di una cultura di sinistra al potere ad esempio mi riferisco alla Cecoslovacchia
Dove la cultura ufficiale la cultura istituzionalizzata
Viveva in un meccanismo di auto riproduzione in fondo anche dell'effimero
Di contro a una cultura
Produttiva a livello culturale nei piccoli centri
In una cultura parallela a volte in opposizione non solo mi riferisco non perché oggi è diventato presidente della Repubblica Ceca anche all'esperienza di patto aveva
Magari lo ricordiamo oggi che il presidente ma certamente non lo ricordiamo quando era carcerato durante il regime o dimentichiamo tanti filosofi e sono anche morti durante i processi
Ritornando però la nostra situazione attuale della Sicilia di Palermo
Ecco io mi chiedo voi che rappresentate le massime istituzioni qua nella città come conciliare
Un
Un una organizzazione istituzionale culturale che certamente avendo a che fare col pubblico produce anche consumo anche in un senso e accanto a questo
Esserci stimolare col tempo spesso dei centri di cultura effettivamente come
Luoghi autentici di memoria e non di rimozione o di dimenticanza storica o facile consumo nel
Dell'effimero
Quello che mi chiedo è a livello politico cosa si può fare per conciliare diciamo
Una componente che è retorica anche della politica nel momento in cui fa cultura
E anche è una componente inveisce
Che si gioca diciamo nella testimonianza individuale personale dal singolo artista che rischia anche nella nomina nella nomina anonimato nel diciamo nell'oscurità che a volte viene in luce a volte rimane nell'oscurità
Come stimolare diciamo anche questa Energia che esistono
Nella nostra città grazie
Ma io non mi occupo di cultura sarò lapidario per non rubare tempo invece gli esperti e no io la corsa che volevo porre all'assessore Giambrone questo
Frequento anche dei degli avversari una volta si chiamavano nemici in politica ora si chiamano avversari negli ultimi e questi avversari dicono che nella cultura di chi governa in questo momento ci sia una sorta appunto di tentazione neo borboniche
Per intenderci festa Farina è forte
Per
Per cui diciamo tutto ciò
Che è stata restate palermitane corrisponderebbe all'effimero della festa
Le tentazioni forcaiola e o giustizialisti che appunto alla forca
Certi atteggiamenti sulle cooperative sociali alla faringe
Ora siccome non sono convinto che così invece sono convinto che c'è ben altro progetto culturale e civiltà
Per la città e credo che ci sia appunto un progetto volevo che l'assessore esplicitasse il progetto sinteticamente
E come le iniziative culturali che si stanno attivando concorrono a questo progetto civile produttivo della città
Dunque secondo me la cultura a Palermo è stata sino ad ora appannaggio di pochi
Io diceva quasi cinque anni fa che l'analisi e la dittatura attecchiscono laddove c'è ignoranza e sottosviluppo
Sono l'insegnante
E non accettano il fatto che si dica che che a Palermo si è poco rischiosi
Nel fare cultura
Io ho dovuto faticare nella mia scuola un paesino in provincia di Palermo persino nella scelta dei libri di testo
Finalmente a durante la campagna elettorale
Da D'Alema la coltura è stata messa attimo posto
La sospirata danese mi auguro anche la morte rivoluzione culturale
Che necessario che si faccia
Sarebbe allora che che iniziasse
La Sicilia e la patria di Pirandello di Verga Sciascia
è speriamo che questo sia l'inizio
Io la nuova attività culturale Paderno grazie
Io mi chiamo Carmen splendore proposito fatta un cespite non il Palermo diceva il presidente
Va be s'molte cose sono state dette sono d'accordo voglio soltanto riprendere il discorso che faceva salire sulla questione del provincialismo era una cosa che pensava io parà parà sono stata contenta quando l'ha detta perché mi sembra che
Ma si apre veramente all'Europa sarebbe ancora più bello se sapessimo appunto tutto a trecentosessanta gradi e quindi alle aree meridionali che sono al Sud Dinoi però chiaramente notavo questa questione sempre del fatto che mai poi siamo fruitori passivi è che il phon lo dicevamo che non siamo in grado di essere come rialzo di fare cultura può tra me e me pensavo ma noi siamo di Palermo possiamo far parte pensiamo di una città
Ma questi che vengono sono nate anche loro in una città insomma saranno di Vienna saranno di che ne so di lecco sono sempre di una città e quindi non ho capito perché l'essere di lecco di S. di quella città particolare città lo rende così importante di alta cultura io che sono non sono nata a Palermo ma abito a Palermo
E vivo a Palermo evidentemente non riesco a fare cultura io e gli altri che viviamo a Palermo e questa cosa diventa poi sudditanza insomma oltre che appunto proprio un grosso grosso provincialismo che io ritengo tra l'altro che non la signora palermitana il provincialismo nella cultura fa parte è italiano ritengo che siamo stati l'Italian da questa Coulthard siamo provinciali al massimo o pure rare è stata la questione io scrivo poesia oltre che prosa scrivo poi ci sia a Palermo poeti ce ne sono moltissimi non facciamo altro che leggerci tra di noi
Hanno i Arci tra di noi ora una una cosa che ho notato probabilmente per mia scarsa conoscenza dei testi delle cose certamente l'emancipazione dove se tutto mi è sembrato che pare proprio in queste manifestazioni poesia non nel non ce ne fosse morta io ritengo chiaramente che è difficile fare quel sia per quella questione che diceva anche per lui era già se tra questi è chiaramente se c'è qualcosa che non è commerciale e la polizia quindi non è difficile farla Palermo diceva farla dappertutto proprio perché il gusto che abbiamo qua non si trattava di fare i Palermo Dish diceria non si trattava di fare commercio perché non si stava vendendo niente però di fatto voglio dire la mentalità che abbiamo poi è di quel tipo e consumistica
Per cui è chiaro che tutto ciò che non si consuma facilmente o col non si pensa che possa essere consumato e accettato come prodotto di consumo poi non non viene neanche considerato forse non ci pensiamo nemmeno e poi tra l'altro forse probabilmente noi poeti di fatto neanche ci proponiamo perché tanto ci siamo convinti che il nostro prodotto non non interessano a nessuno quindi diventa una cosa tra l'altro io stessa tante volte mi sono detto detto agli altri poetica un po'è colpa nostra perché siamo convinti che per fare un tra poesia bisogna far crescere le barbe far annoiare far diventare la gente talmente stancata andarsene io assistito al recital in cui agente poi
Portavo amici e recital paesano non poi così tanti amici scusa ci parlano mi sta addormentando non ce la faccio più e se ne andavano quindi anche colpa nostra voglio dire quindi lo sforzo deve essere nostro però io vorrei chiedere all'assessore come fare perché noi poeti possiamo entrare in questo circuito dare anche il contributo è un contributo per tra l'altro è una mia utopia per sua madre non solo per Palermo ma per sempre che vorrei trovare vorrei che me trovassimo il modo per fare in modo che la poesia Possa dive tare qualcosa che entri veramente nella nostra vita e che sia considerato qualcosa di veramente molto importante perché io credo che il valore della polizia
E talmente importante che dà la misura Hill apprezzarono la poesia di qual è il vero valore la la profondità la sensibilità e la vera cultura di un popolo per cui i il fatto che questa cosa poi non non ci sia da proprio la misura dell'avidità con cui poi ci viviamo solo non solo la vita ma la cultura
Iscrivermi a Brescia tutto destino si trova
Cinque ne vorrei relazione al difficoltà di fare cultura per uno che vuole entrare nel mondo ed è non ha già un nome dell'Arci andarmi a Luigi Pirandello ed è simile a chi cerca lavoro edifici e due deve avere esperienza diceva il primo lavoro che ciò quindi se uno non ha un nome difficile leggevo recentemente otto alle lo possiamo un libro di citazioni in cui l'autore si diceva convinto che molte citazioni famose attribuite a personaggi storici illustri Garibaldi e compagnia bella probabilmente sono state dette da gente comune ed allora appropriato esattamente non la frase non sarebbe diventata famosa nel pene quella e io ne sono convinto che questo per un semplice motivo
Ho letto che Prodi deve andare in Irlanda fra poco mi è venuto in mente che io circa due mesi fa quando c'erano state le bombe recrudescenza in Irlanda a Belfast e Londonderry siccome mi occupo un poco ma mi chiamo sellaio Panarello e lavori in Val che ha però mi piace la pubblicità la comunicazione in genere quando ho visto che le cose in televisione ripeto mi è venuto in mente una tipo uno spot una frase ho pensato che se io avessi potuto perché queste cose mi colpiscono diciamo
Allo stesso modo la disoccupazione eccetera quindi se avessi avuto un elicottero avrei scritto dei volantini hanno debuttato su queste gente su queste popolazioni d'Irlanda con su scritto una frase però la fase mia quindi non tanto è vero che l'ho comunicato al ministero degli esteri a Roma
Ho detto ma non è compresa non se non ci interessa il Polo però la frase questa per per quanto riguarda le guerre di religione in quel in quei posti se Dio c'è non vuole e se invece non c'è né causa né facendo Rocco qualcosa dello Shuttle tutti indifferenti grazie
Aperto con Obama non è semplice rispondere presto cerco di farlo velocemente
Come l'intervento in carriera meriterebbe di parlarle anch'io sono d'accordo lui su certe cose su altre no per esempio provvisoria la politica di oggi io vedo pare al sì addirittura che sia quasi timida questo gran famoso cambiamento cui tutti noi abbiamo sperato io son sempre stato lavori sinistra per ragioni
Insomma
No
La quale farlo ad ulteriori
Già devo ammettere abbia un dibattito vero e proprio fa piacere ecco il dibattito dovrebbero Rascel ci vorrebbe più tempo per rispondere per quanto riguarda le tue domande io farei prima dirti quello che non ho fatto
Non ho mai avuto condizionamenti da un punto di vista nelle scelte mi ci sento Nora nelle scelte aspramente no quello quando io parlo di senso di impotenza e soprattutto dovuto accerti comporta ti che sono difficili da smussare a certe abitudini inveterata e all'interno del teatro che è stato difficile smontare tutto questo provoca un dispendio di energie notevoli e e dei momenti di blocco contino poi un'altra cosa posso dirti è che io ho reagito con grande solitudine devo dire solo da quando arrivato Giambrone all'assessorato io ho avuto l'interno tore ma prima difficile trovare interlocutori non voglio parlar male degli altri e dico però c'è una diversa atteggiamento anche suoi questo contratto contribuito a ma a far marciare forse meglio al teatro dimesso trovata voi non ha giustificazioni perché non mi cioè caliente in un momento molto difficile in cui la situazione economica era per il preminente e le con l'arrivo del commissario e la l'obiettivo era quello di sanare il bilancio e questi in un anno hanno sanato quasi tre miliardi e mezzo di ghisa tanto ne è rimasto uno accomunava sanato tagliando evidentemente sulla produzione e si cioè sull'attività vera del teatro per cui ha dovuto gestire un momento difficile di produzione di attività facendo salti in tali facendo risparmi su quelle cose che viceversa dovrebbero essere incentivate non so se mi capisce questo problema più grosso quello che va fatto e grave per esempio non sono riuscito a fare un vero e proprio Bathory della MotoGP a Savona esperienza con scaldati questa adesso corsa al Monte ma questo è in fieri è rimasto ancora o soltanto latente non sono riuscito a fare il Centro studi che io ho spiccato proprio per non essere solo all'interno di un teatro in cui volevo che partecipasse una serie di persone c'avevo anche già identificato son tutte cose sono rimaste allo stato latente e sono quelle che hanno reso il teatro sul sulla soglia di razze versare davvero proprie crisi e il di lanciarsi verso il futuro lo sai io in questo momento sono anche mio mandato e in scadenza quindi se le certe radici come dice il mio amico Giambrone sono state progettate io son sicuro che questo lavoro non verrà perso deve ancora essere sviluppato ecco perché il mio ottimismo prima nel mio intervento che prima sembrava forse invito è timido perché ne sono coscienti so che esistono delle possibilità che delle proiezioni nel futuro si possono fare e che anch'io però sono tutti appunto come grandi speranze
Ah che Boskov errori senza
O sull'Authority che io avrei bisogno di fare i conti delle onorevoli cesserebbe molto non mi pare che
A questo semmai sono già io vorrei non è non mi dispiace di essere stato frainteso io credo che la migliore diciamo no no
Certo
Dio non parlava non dicevo che questa città non rischia io sono l'altro giorno parlavo con l'inviato del Messaggero
Gli dicevo proprio che questa città in questo momento
Cioè
A tutta l'ASP Ranza di questa città risiede per gran parte nelle persone
Che lavorano nell'ombra
Egli fascia e gli dicevo in particolare degli insegnanti che io ho conosciuto personalmente sia perché ho fatto per il lungo periodo insegnante sia perché
Ciò che appare spesso con la scuola sia perché sono stato chiamato diverse volte da alcune scuole io lavorato visto
Grandi sacrifici e la grande intensità morale con cui si lavora spesso nella scuola io anzi approfitto del fatto debiti parlare con te lei come vuole per vedere per dire a nome di tutti grazie al al tutte queste persone che dice può ben come dicevo già dieci anni fa in un incontro che abbiamo avuto con il sindaco Orlando eccetera ha proposto di un una manifestazione scuole sono
Sono queste persone che lavorano nell'ombra che spesso stanno trasformando questa ci stanno facendo diventare veramente una diversa ed è questa la speranza fondamentale che abbiamo quindi non vorrei essere frainteso io parlavo e i rischi di chi e chiamato ad assumersi responsabilità molto grandi molto forte
Molto generali in questa città
E quando dico questo non lo dico con atteggiamento arrogante cioè lo dico come procedimento di chi conosce le compra complessità e la i problemi i con cui chiunque faccia un operi a Palermo in questi settori si si scontra ma lo dico perché credo sia un bene ricordarselo tra noi
Questa precisazione soltanto il tuo farmaci
Occupare
Prima un un muro mi mi vorrei riagganciare subito a quanto ha detto Michele Pierri era proprio rispetto al tema della scuola posto da dall'insegnante non è un caso che io all'inizio quando parlavo dicevo che il cambiamento di questa città probabilmente ha avuto il primo elemento del primo momento la prima scintilla in Palermo apre le porte cioè nel lavoro che la scuola affatto sui monumenti e sulla città non è un caso che sono assolutamente convinti che quella è stata la prima fiammella che ha innescato il cambiamento e quindi questo
Lavoro che è molto nell'ombra e che poi ha dei momenti in cui invece invece si vede alla portata di tutti questi
Va assolutamente riconosciuto bene ha fatto Michele volere punto rizzare queste
Tre quattro riflessione su quello che si è detto ma veramente difficile adesso dare una risposta esauriente cercherò di essere breve primo punto
Che
A legge da tutto il pomeriggio il ruolo del Comune il ruolo anche improprio che il Comune si sta trova in queste congiuntura storico in questo momento a Palermo a ricoprire perché alla fine non tutti l'hanno detto Roberto l'ha detto con più chiarezza però questo è un tema di estrema importanza
Io
Organizzo l'estate debba Palermo io organizzo Palermo dice
Scena io sono il primo a sostenere che il comune non dovrebbe organizzare Palermo dice comune non dovrebbe organizzare un festival di spettacoli direttamente promosso e poi
Ad otto come fa il Comune di Palermo in questo momento come ha fatto il Comune di Roma come fanno
La maggior parte dei comuni nelle grosse città queste un ruolo assolutamente improprio per il Comune
Tuttavia ritengo che in questo momento sia un ruolo improprio ma obbligato
Cioè non mi pare che ci siano le condizioni perché il comune in questo momento sì faccia faccia un passo indietro come dove
Affare io spero presto
Per
Non organizzare più Palermo di scena
Voglio dire
Perché se non l'organizzazione una qualcuno dovrà organizzare delle cose che accadono anche in è stato in questa città quando i teatri chiudono
I cinema chiudono la città però c'è sempre e i cittadini ci sono senza
Di più e finita ed è sempre in proprio che
Grazie a Palermo di scena per esempio per rimanere da a questa manifestazione sono H
Dovuta a Palermo alcune cose che non erano accadute e che pure non dovrebbe essere secondo me il Comune a fare accade allora
E una fase di transizione in questa in cui il Comune sicari di ruolo
Di cui non dovrebbe carica
La cosa più proprie nel campo dello spettacolo che il Comune ha
Atto in questo anno e mezzo che di cui io posso rispondere e a mio parere il festival
Di Palermo laddove il Comune ha avuto avuto un ruolo di coordinamento delle attività di altri enti che sono gli enti preposti alla produzione distaccato cose la quale il Comune non è preposto il comune ha messo insieme delle realtà ha distribuito delle risorse e ha organizzato un festival che però è organizzato non direttamente dal comune
Quindi un ruolo improprio ma
Diciamo obbligati costretti dai fatti io mi auguro che l'anno prossimo ci siano le condizioni perché il Comune non debba organizzare Palermo di scena non
No ne sono convinto però me lo auguro moltissimo
Così Como quando abbiamo parlato e mi riaggancio a un altro tema quando abbiamo parlato dello spazio così come non ritengo che lo spazio debba che sia giusto che lo spasimo sia pieno di cose pieno di spettacoli pieno di musica pieno di teatro pieno di
Eventi lo spazio è lo spasimo in quanto tale lo spasmo prima o poi in questa città e questo penso che possa accadere anche presto deve vivere in quanto luogo in quanto Chiesa in quanto struttura perché tonica e non ha bisogno che qualcuno ci organizzino dentro qualcosa come invece per ora si è secondo me giustamente
Dovuto fare ecco siccome la piazza del Plebiscito un giorno dovrà vivere per andarci a passeggiare la sera non necessariamente per organizzarci il Capodanno
Il transito al secondo punto anche questo aleggiato poi Fricano la
Ripreso con più forza feste farina forca all'effimero il progetto troppo effimero c'è o non c'è un progetto allora
Primo punto sull'effimero e molto diverso a mio parere l'effimero di questi anni novanta dall'effimero quello classico degli anni settanta al quale sempre ci riferiamo
Non parliamo di effimero il il massimo dell'effimero e il Capodanno la festa di Capodanno non credo che possiamo andare a cercare altre cose più effimere di una festa come quella al Capodanno nella in più
Sì al Politeama alle altre piazze d Italia
Io credo però che la festa di Capodanno a piazza Politeama che ripeto è il massimo dell'effimero a aiutato molto questa città Arre operare una cosa molto importante il senso della città il senso d'appartenenza alla città il senso del luogo con le tv il senso di vivere insieme un evento un accadimento un momento della vita collettiva
E mi sembra di avere colto nel palermitano che è stato alla festa di Capodanno la sensazione di essere alla festa della città
E lo stesso meccanismo che scatta con lo spasimo quando alla fine tutti i nomi più o meno convinti più o meno emozionati più o meno coinvolti l'amico che verrà fuori dopo lo portiamo lo portiamo allo spazio lo spazio è diventato per noi l'emblema del la città che rinasce dell'orgoglio nostro che rinasce e di queste sono assolutamente convinto c'era un tempo in cui lo spazio era necessario che fosse pieno di qualcosa perché si è rafforzata se questo senso di appartenenza siccome adesso mi pare che questo senso di appartenenza è già più forte e più solido probabilmente è già il tempo in cui lo spazio può vivere così come e quindi l'obiezione dell'effimero della festa della farina della forca devo dire che mi ha lasciato sin dall'inizio un po'indifferente e certo è la più forte l'arma che hanno i nostri nemici avversari
Come li vogliamo chiamare ma in realtà a me pare un'arma debole qual è il progetto certe certo che c'è un progetto
Allora ho pensato come risponderti brevemente in alcuni pur
Tutti
La città
E non ci torno perché il progetto è esattamente quello che abbiamo detto ma parte da lì parte dalla città
No
Sì passeggiavano a piazza Magione un anno e mezzo fa non ci passeggiava è passato un anno e mezzo piazza Magione allo spasimo al Teatro Garibaldi sono due tasselli di una zona dalla città che era perduta non ci passeggiavamo non mi sembra indifferente che adesso piazza Magione ERP e domani sarà un altro luogo che adesso piazza Magione e uno ben fuori dalla città dove andiamo a passeggiare la sera
Nessuno pensava adesso guardate può essere presa anche con una cosa demagogico lo dico io così risparmio ad altri di dirlo ma nessuno pensava che un giorno l'anteprima di un film
Come Andy innanzitutto sarebbe stata fatta a Roma e a Palermo all'auditorium dello Zen sarà forse qualcuno potrà dire che a demagogia ma questi sono i fatti l'anteprima indipendenza de a Palermo è stata fatta all'oggetto ed è stata una cosa bellissima quindi primo punto la città secondo punto e ci tengo molto le realtà storiche di questa città adesso io
Vero dire che a chi ha parlato delle scelte chi ha parlato del
Della necessità che un'amministrazione
Abbia la Ford sa la capacità di fare delle scelte di sostenerla anche se queste scelte possono non essere popolari e possono essere rischiose io
Ho
Detto da quando sono arrivato in questo posto che nella città di Palermo ci sono delle realtà storiche che sono quelle che sono riuscite a sopravvivere ai gli anni in cui si H
Finita sulla città una voglia di distruggere quello che c'era distrugge esattamente la memoria diceva benissimo mi ha molto colpito dal fatto molto piacere che Michele Perrier raccogliesse quei
Sta poi via almeno la moglie di ridare senso alla memoria ci sono stati anni e questo lo sappiamo tutti in cui in questa città si sono accanite smanie di distruggere tutto quello che c'era e di cancellare tutto quello che c'era io adesso voi rivendicare la capacità di avere detto sin dall'inizio senza mezzi termini assumendo assumendomene la responsabilità in tutte le sedi che ci sono delle realtà storiche di questa città che vanno
Che fanno parte del ridare il senso alla memoria
E che sono quattro e l'ho sempre identificato e uno è seduto a questo tavolo io
Voglio ribadire che queste amministrazione sta completando questo ciclo perché proprio l'ultima che manca è esattamente quella che seduto a questo tavolo ma questa Amministrazione
Avuto la forza la capacità e il coraggio di fare scelte chiare non è stato facile non è stato neppure popolare però era giusto che fosse così perché questa distrazione riconosce la storia la conosce riconosce la storia la memoria e che costa che ruolo hanno avuto in questa città alcune persone e alcune strutture alcune istituzioni che queste
Persona rappresenta una siccome siamo ormai al completamente di questa operazione io devo dire che sono molto contento e poi rivendicare questa capacità di avere fatto del prima scelte
Terzo punto il del progetto che naturalmente
Fondante le iniziative di tipo strutturale sulla città e qui naturalmente il riferimento è all'
Le quattro istituzioni che il Comune aveva e che davvero erano in uno stato di totale dimenticanza va
Non ci se ne accorgeva più io veramente vorrei che chi di voi non c'
Andrà trovata all'archivio storico esserlo lo ha conosciuto prima no perché io l'archivio storico è bene che ci vado adesso a vedere come cambiato d'archivio storico io ho peccato un po'di ottimismo forse le robe però bisogna andarla a vedere queste cose e poi forse viene un po'di cariche in più di di ottimismo i cantieri della Zisa i Cantieri della Zisa sono un polo
Che se prende le radici così come diceva sono un progetto che cambia la città sono un progetto che integra all'interno questa realtà di cui abbiamo parlato e che sono realtà bella città di Palermo
Sono è un progetto che contamina questa realtà con le altre voglio concludere non è
Non finiamo in un provincialismo al contrario
Cecchi Salmon sono venuti a
A contaminarsi con la città di Palermo no no no no no non era terribilmente non finiamo in un
Non è personale ma
Scusa
No Manna ma non è personale ma ho cercato di raccogliere quello che aleggia negli interventi non finiamo in un provincialismo al contrario perché non ci serve
Pirandello lo chiamiamo sempre Luigi
Il ruolo improprio del Comune era quello che dicevo all'inizio e e e un po'inquietante io devo dire che un poi inquietante che
Qualcuno pensi che il Comune o qualche istituzione comunale Possa leggere quello che scrive un giovane scrittore e magari Posse edita
Questa è una cosa che a proposito di ruoli impropri mi inquieta un po'e per chiudere Teatro Stabile lo può mettere in scena contenenti uno può anche leggere mettere in scena ma il comunque la debba leggere il comune che lo può legge ma poi magari decida di evitare a qualcuno comincia a diventare
Un po'pericolosi un ruolo per io non vorrei che così sforare nella in proprietà di un ruolo nel proprio l'ultima notazione la politica la cultura
Sempre in termini di inquietudine per chiudere senza ottimismo io alla brutta sensazione che la politica finisca per occupare Spaatz
Sì che sono vuoti e questa è una cosa terribile e forse è proprio vero quello che dicevi che era quello che altri hanno detto la politica
Cosa ho scritto
Benson del concetto voce ce l'avete chiaro di quello che ha detto Michele però forse finisce che la politica occupa spazi che altri dovrebbero tenere
Vivi
Non gli ha popolare Palermo figure o il cielo
Volevo fare
Va bene io direi assoluto di scegliere ringrazia tutti gli intervenuti
Buonasera