Venticinquesima edizione di Atreju "La via italiana" - Il valore del nostro cibo. La via italiana per sostenere le eccellenze agroalimentari

All'Italia di essere una straordinaria eccellenza anche e soprattutto in campo alimentare
Un Pannella che vedrà
Un vero parterre Rovatti e vado
A presentare moderato da un giornalista divulgatore straordinariamente appassionato di cibo Federico Quaranta
Ecco la un bell'applauso a Federico che modella il panel seme allori
Il presidente di Copagri Tommaso batterista
Sì Lamberto Frescobaldi
Di Confagricoltura Ettore Prandini di Coldiretti Maurizio Martina
Vice direttore della FAO dove voi Tommaso
Cristiano Fini
DCA
Maurizio Gardini di Confcooperative
Non ho dimenticato nessuno
No non ho dimenticato
Prego
Manca solo Frescobaldi ma sta per arrivare manca Frescobaldi ma l'abbiamo invitato a salire
Escobar immagino stia lavorando quindi per noi rende nera Novara chiamare indubbiamente preparando degli ottimi vini quindi ha giustificato
Orizio pervenuto da Trejo fine ecco Lamberto sei sempre ospite gradito prego
Valore del cibo dicevamo un valore che non è dicevo non è una commodities ne parlavamo prima
Con Federico il cibo in Italia non è il carburante il solo carburante del nostro corpo e qualcosa di più è una cosa che ci unisce
è una cosa che mette assieme saperi e sapori
è quello che ci invidiano in tutto il mondo perché se noi oggi chiedessimo in qualsiasi parte del mondo se esiste una via italiana al cibo
Da qualsiasi parte del mondo ci direbbero sì
E ci elenca ebbero le nostre straordinarie eccellenze a volte noi siamo noi che sottoscriviamo la portata della nostra grandezza lo facciamo quando magari abbiamo una un approccio verso l'Europa troppo remissivo un approccio di chi invece che difende le straordinarie eccellenze magari e più preoccupato a non turbare gli equilibri europei e mondiali
Un approccio che scomparso da qualche anno a questa parte lo si deve alla straordinaria azione del Governo Meloni ma soprattutto all'azione del ministro lo Brigida che poi chiuderà questa sessione di lavori sia oggi abbiamo una
Livello reputazionale che cresce ogni giorno di più non si devono studiare un lavoro che tutti tutta la filiera
Dagli agricoltori la nostra straordinaria
Filiera agroalimentare
Rappresentano in una nazione che ha il record di eccellenze
Non lo diciamo noi che siamo di parte non lo diciamo noi durante i nostri comizi nostri convegni o quando interroghiamo con la gente che ha passione di questa tematica
Lo dicono i numeri
Abbiamo un record mondiale di DOP e di IGP nessuno come noi esprime eccellenza
Facciamo eccellenza perché ogni campanile ogni frazione di ogni campanile esprime un prodotto e una tipicità diversa
Lo facciamo perché abbiamo saputo
Mettere assieme
Ha una straordinaria qualità e sicurezza dei nostri prodotti il racconto del nostro territorio
E lo facciamo ancor maggiormente adesso in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo
Non solo perché l'agricoltura e l'unica che ha un un fattore determinante in più rispetto agli altri venditori a che quello del clima del tempo
Ma in un momento nel quale il problema del cambiamento climatico è diventato un fattore e quindi tutta una grande discussione sulle sulle modalità di intervenire di intercettare e soprattutto in un mondo nel quale saremo chiamati a sfamare nel giro di pochissimi anni
Dieci miliardi di persone dobbiamo interrogarci su quale agricoltura vogliamo o su quali agricolture vogliamo perché l'Italia una morfologia talmente variegata che si presta a più di un'agricoltura
E anzi è l'esaltazione della nostra diversità che ci consente di avere poi un ventaglio così ampio di prodotti
E quindi
è evidente che per farlo però abbiamo bisogno non solo di regole chiare ma di una visione e quella visione non può prescindere
Da tanta innovazione
E l'innovazione
L'unica ci consentirà di continuare a perpetrare le nostre tradizioni oggi non esiste più tradizione senza innovazione
Che si illude o crede che oggi nel piatto si mangino le stesse cose che si mangiavano cent'anni fa ha una visione della realtà totalmente differente
Tutto si è voluto c'è voluto il costo ci sono evolute le capacità non solo di coltivare ma anche di cucinare i nostri cibi
E siccome sappiamo benissimo che come diceva il filosofo statunitense lo Haendel Barry mangiare un atto di vicolo
Ancor prima di seminare noi scegliamo quale agricoltura vogliamo scegliendo cosa mangiamo
E quindi oggi diventa straordinariamente importante riusciva ad avere questa visione questa visione fatta di innovazione
Di filiera
Di sostegno all'anello più debole la filiera
Che è quello dell'agricoltura che quello soggetto anche ai vizi del clima
Per farlo però dobbiamo avere una visione unitaria se pur nelle differenze che caratteristico che caratterizzano sia la politica che le associazioni di categoria
Però l'obiettivo deve essere comune quello di continuare a perpetrare una straordinaria tradizione che ci ha fatto grande nel mondo io credo che oggi con un parterre e non parte era caso perché di Terni parliamo come questo terroir noi veramente possiamo
Approfondire un tema straordinariamente fondamentale che tra l'altro si chiama settore primario
Perché come diceva e chiudo sempre con la fase di via non
Nessuna attività possiamo svolgere senza essere sì prima ci batte
Un sacco vuoto non sta in piedi nel mio caso sta fin troppo in piedi lo so di risparmio la battuta
Ma questa è la verità questo il settore primario questi sono i protagonisti del settore primario e quindi lascio a loro la parola e a Federico la moderazione di questo straordinario pane grazie a tutti e buon lavoro grazie senatore grazie
Buongiorno a tutti io sono Federico Quaranta mi occupo di racconto del territorio
Volevo ringraziare il ministro Francesco Lollobrigida per avermi voluto su questo palco a moderare questo importante incontro però volevo dirà anche una cosa al ministro secondo me il titolo è sbagliato ministro
Lì c'è scritto il valore del nostro cibo
Doveva essere al plurale i valori del nostro cibo perché noi possiamo intendere il cibo come un importante economia possiamo intendere il Cimo come una macchina che fa muovere dei bilanci di aziende più o meno grandi importanti ma soprattutto il cibo secondo me è il tratto identitario culturale più forte che abbiamo nel nostro Paese
Senza al quale non possiamo raccontarlo nostro paese allora parlavo Kondo minga Cotarella che vedono in prima fila l'altro ieri e dicevo ma se un antropologo alieno arrivasse di colpo nel nostro Paese
E si troverebbe in maniera completamente diversa rispetto al fatto di atterrare in altri Paesi
Facciamo l'esempio con la sua navicella terra in Spagna guarda nel piatto dove gli spagnoli mangiano gli antropologi fanno così per poter comprendere un popolo iniziano dal piatto
E guardando nel piatto degli spagnoli capirebbe
La stessa cosa guardando nel piatto dei francesi dei greci dei nordafricani non parliamo dei paesi anglosassoni capirebbe tutto
Se quello stesso alieno attese arrivasse in Italia guardando nel nostro piatto sarebbe molto confuso particolarmente confuso anche perché in Italia la produzione agricola nazionale
è la più democratica che ci sia è disseminata lungo tutto lo stivale troviamo in tutto lo Stivale qualcosa che è un'eccellenza non c'è un luogo c'è più produttivo di un altro in fatto di eccellenze di prodotti a marchio
Noi su tutto lo Stivale possiamo vantarci di avere cose che gli altri non hanno valori che sono dicevo culturali economici sociali importantissimi
E alla fine questo alieno non saprebbe bene definirci perché da noi il cibo e la produzione agricola cambia palmo
Ed è la nostra ricchezza che si tramuta immediatamente in una sfaccettatura delle immense che costrutto che costituiscono una nitida e ben precisa identità nazionale
Quindi siamo qui a parlare di questo e vorrei cominciare proprio da Ettore Prandini
Il presidente di Coldiretti
Cosa a qual è il ruolo secondo te della produzione agricola e di conseguenza anche della trasformazione delle derrate
Perché non ripete non dimentichiamoci che noi siamo sì bravi a produrre materia prima ma siamo immensamente più bravi a trasformarla la materia prima e a farla diventare un'eccellenza assoluta
E allora qual è secondo te aiuole o del cibo nella definizione dell'identità nazionale
Grazie Federico grazie al Ministro Lollobrigida per avermi
Invitato Harry Potter S. al quale portare una testimonianza e soprattutto grazie per il lavoro straordinario che sta facendo sia a livello nazionale che a livello europeo come ministro e come Governo italiano
Dove finalmente torniamo ad essere protagonisti su tutto ciò che cedeva appartenere in termini di sfida futura
Prima di entrare nel merito dalla domanda che tu mi pone riparo permettimi e mi prendo un minuto di ringraziare tutte le nostre forze dell'ordine per il lavoro straordinario che fanno ogni giorno e per gli attacchi vide che anche nella giornata di ieri ci sono state
Che mettono nella condizione poi i nostri carabinieri nostre poliziotti la svolgeva la loro attività quando qualcuno li denuncia di doversi difendere spendendo i soldi propri
Ecco io penso che forse sia arrivata la stagione che possono essere utilizzata anche all'Avvocatura di Stato senza andare a gravare sui risparmi dalle nostre forze dell'ordine a dei singoli poliziotti per doversi difendere da quello che fanno del loro quotidiano
è un qualcosa che l'Italia deve fare un qualcosa che le nostre forze dall'ordine si meritano grazie Ettore e adesso parliamo di agricoltura Sepang io penso che il valore che l'agricoltura oggi rappresenta nella filiera sia straordinario
Rappresentiamo un valore complessivo di seicentoventi miliardi quattro milioni di occupati
Il due mila e ventiquattro sarà l'anno storico per quanto riguarda le esportazioni raggiungeremo il traguardo dei settanta miliardi ma perché è importante l'agricoltura perché l'agricoltura e il territorio
L'agricoltura è cultura la l'agricoltura e ambiente al di là di quello che viene raccontato è il presidio
Dalla difesa dalle bellezze che noi abbiamo e poi la nostra agricoltura si distingue rispetto a tutte le altre perché quella con la maggior biodiversità distintività col maggior numero di di OP con il maggior numero di vitigni autoctoni
Cioè sostanzialmente l'agricoltura italiana e il De bello più alto che noi abbiamo rappresentare l'Italia nel mondo
Poi lo dobbiamo fare con il coinvolgimento sicuramente dell'industria agroalimentare del settore
Cooperativistico dalla distribuzione e anche qua come diciamo così un'evoluzione di realtà come possono essere dice
Guidate da mazze Matteo Zoppas che in questi anni hanno creato un meccanismo parquet tutte le impresa indipendentemente dalle dimensioni possono arrivare sui mercati esteri e ha per messo nella condizione noi di poter raggiungere quel record che oggi ripeto è particolarmente rilevante appartiene e quando mi fa piacere sottolinearlo
Però è un dato di fatto tutti gli altri settori sono ferme nel due mila e ventiquattro l'agricoltura ancora una volta l'agroalimentare settore che cresce in assoluto di più per quanto riguarda le esportazioni Cuesta e l'agricoltura italiana
Grazie a Ettore Prandini
Ettore io prendo in prestito quello che hai detto
Per poter affermare senza ombra di dubbio senza poter essere smentito che l'Italia è famosa nel mondo non per la FIAT Panda non me ne abbia la FIAT ma per il Parmigiano Reggiano
Per il grana padano
Per la mozzarella di bufala campana di OP oppure per l'olio extravergine d'oliva che in Italia
Descrive già da solo
L'identità nazionale è famosa per il vino che continua a essere un comparto fondamentale per la nostra economia ma anche per il racconto e la preservazione dei territori
Senza l'agricoltura il territorio di
Vorrebbe incultura e abbandono e di conseguenza problemi problemi idrogeologici che vediamo quando poi gli eventi diventano straordinari abbiamo dato una visione grazie anche ai numeri che c'è regalato
Del dell'Api del della situazione italiana ma con Maurizio Martina possiamo possiamo descrivere uno scenario agricolo internazionale globale a che punto siamo Maurizi grazie grazie intanto dell'invito grazie ministro grazie Luca De Carlo grazie a tutti voi per questa occasione sono contento di essere qui
E vorrei dire prima di tutto in una battuta che trovo molto importante che ministro Lollobrigida ben oltre questo evento in questi mesi in questi questa sua esperienza al ministero
Abbia sempre garantito una continuità se posso dire di rapporto anche con chi ha lavorato prima di Luís al ministero che io voglio riconoscere nel rispetto anche delle
Diverse
Opinioni io devo dire che in questo in questa esperienza ho sempre visto questa attenzione e trovo che sia molto importante perché se c'è una cosa che l'agricoltura
Credo abbia sempre sofferto in particolare agricoltura italiana nell'ultimo periodo è stata la frammentarietà del tempo la stabili instabilità fatemi dire
Delle istituzioni agricole italiane
Nel governare grandi processi che
Hanno a che vedere anche con i nostri punti di forza e di debolezza nel mondo e appunto nel rispetto delle opinioni di tutti garantire una linea di continuità in questo lavoro credo che sia fondamentale per il comparto
Perché se c'è una cosa che l'agricoltura italiana soffre è questa
Difficoltà di avere interlocutori certi per un lasso di tempo certo capace di affrontare i grandi nodi
Che stanno dietro le questioni agricole
Italiano europee internazionali io vi voglio provocare e vorrei dire questo caro Luca hai ragione
Mangiare è un atto agricolo
La provocazione
Era un atto agricolo io non lo so se in futuro sarà ancora un atto agricolo c'è il rischio che possa non esserlo
Perché tutto quello che stiamo vedendo ci porta a un a uno sradicamento del rapporto tra l'esperienza agricole territoriali ed esperienze di consumo del cibo quante volte ne parliamo Francesco
Questo è il grande tema secondo me dentro cui collocare
Anche il futuro dell'esperienza agroalimentare italiana chi ha dei punti di forza formidabile in cui ci sono protagonisti che possono più di me dire numeri e non solo
Raccontare il saper fare agroalimentare italiano
Ma io vorrei dirvi guardate che non basta
Rischia di non bastare questo racconto
E lo diciamo sapendo che abbiamo per le mani un tesoro ma tutto quello che sta succedendo in particolare io direi tue grandi questioni
Lo sconvolgimento diciamo dalla nuova fase dalla globalizzazione che porta anche nelle case dei processi produttivi agroalimentari dei cambiamenti epocali
L'innovazione e la tecnologia all'utilizzo dei dati Processi estremi parliamo spesso di cibo sintetico no
E tutto questo come come si colloca l'agricoltura l'agroalimentare italiano in questa sfida dorme ricostruirà rilancerà le sue caratteristiche particolari per essere forte del mondo
Noi dobbiamo continuare a fare in modo che
Mangiare sia un atto agricolo prima di tutto ma io quello che appunto mi sento di dire attenzione che può non esserlo e quindi dobbiamo provare a ragionare insieme di che cosa vuol dire recuperare questo fronte guardando anche ad esperienze diverse dalle nostre anche per interpretare la nostra specificità rispetto a queste esperienze in una battuta e ho concluso dove sta andando l'agricoltura mondiale io voglio solo dare di questo dato mi sono me lo sono portato perché perché fa impressione negli ultimi vent'anni il valore aggrediti agricolo globale
Cioè dal due mila al due mila ventidue il valore agricolo globale sull'intero pianeta aumentato dall'ottantanove per cento stiamo parlando di tre punto otto trilioni
Di dollari
La forza lavoro impiegata
Nel mondo quando parliamo di agricoltura è scesa dal quaranta al ventisei per cento negli stessi vent'anni
E se guardate alcuni numeri dentro queste grandi cifre vedete dalle cose impressionanti abbiamo aumentato la produzione alimentare
Ma abbiamo aumentato anche gli affamati nel mondo
Abbiamo tassi di obesità in aumento del venticinque per cento soprattutto nel mondo ricco le Americhe l'Europa
Aumenta vertiginosamente la produzione
Di carne
Quattro culture
Fanno il cinquanta per cento dalla produzione agricola di tutto il mondo lo zucchero grano ma il sorriso punto
Quattro culture fanno la metà dalla produzione cioè la metà di quel valore che richiamavo prima
Siamo dentro questo scenario secondo me il problema è uno costruire un nuovo equilibrio nella catena del valore
Anche in Italia in Europa perché come sanno i protagonisti di questa tavola rotonda e ho finito noi abbiamo valori importanti
Redditività importanti in alcuni anelli della catena ma abbiamo anche una sofferenza devastante
In alcuni altri anelli di questa stessa catena principalmente nell'anello fondamentale che è quello dagli agricoltori dagli allevatori e dei pescatori
Il punto è come troviamo dagli strumenti nuovi per garantire un inagibilità del lavoro di queste persone perché se no mangiare o non sono più un atto agricolo sarà qualcos'altro
E allora secondo me l'agricoltura italiana l'agroalimentare italiano
Devono ora bisogna ragionare su queste cercare di trovare degli strumenti di carattere economico sociale scientifico
Utili coerenti quello che siamo per provare a costruire questo nuovo equilibrio avete ragione voi senza smarrire la nostra identità perché se c'è un valore per garantire reddito è quello di non omologarsi
Nella dello scenario globale ma di rimanere in questo senso istinti io credo che questa sia la nostra grande sfida abbiamo detto degli ottimi punti di forza però dall'osservatorio della FAO vi dico sarebbe sbagliato dormire sugli allori cioè predicare solo i nostri fasti senza vedere le sfide che dietro questi fastidi ormai si celano e che ci chiamano tutti a uno sforzo anche di innovazione a un'intera
Capacità di impegnare l'avevamo per provare a salvare a trovare strumenti utili a rispondere a questo obiettivo grazie e scusa se sono stato un anno niente grazie al Pepe Maurizio
Vicedirettore dalla FAO e già ministro dell'agricoltura italiana ma hai detto una cosa che mi ha colpito molto sono quattro le produzioni
Fondamentali che globalizzare no anche il sistema alimentare la globalizzazione si fa vedendo adesso anche da questo punto di vista e si fa vedere con dati estremamente preoccupanti
Io vorrei sapere perché è importante preservare le produzioni agroalimentari locali quando è in atto questo
E vento
Che piaccia o no irrefrenabile della globalizzazione lo vorrei chiedere proprio a te Francesco Lamberto Frescobaldi
Eccoci qua anch'io voglio un attimo Unirea e i complimenti ha messo lo Brigida ne ha tutto il suo team che veramente ci sta supportando moltissimo e non ha paura Voltaire riceve delle critiche per portare avanti il il il Progetto Italia per la qualità che Progetto Italia
Detto questo
Noi ci siamo c'abbiamo ancora molto da fare però molto da fare per e parlato prima dell'alieno che a terra qui nel nostro Paese e dice tante produzioni diverse è vero
Però è anche vero che
Questo nome Italia è un nome così forte e qui bisogna anche fare un forte applauso che ci sentano tutti i nostri connazionali che hanno
Sono andati i migranti in giro per il mondo in questi ultimi cento anni che sono diventati i nostri primi ambasciatori del nostro che se noi non avessimo avuto loro e le loro sofferenze noi non avremmo potuto parlare dell'Italia agire per il mondo detto questo
In in Italia ci siamo un pochino cullati del made in Italy io ho dato molto su un po'noioso dico allora una cosa è trasformare in Italia un'altra cosa è produrre e trasformare in Italia
Il vino
Oggigiorno è prodotto e trasformato in Italia e porta fuori
Un messaggio molto forte e vitale per l'altro il vigneto si porta dietro tante ore le trovi lavoro e quindi una ricaduta lavorativa straordinaria
Che quasi mangi bene che si beva bene è un dato di fatto c'è l'INPS praticamente fallita si campa tutti fino a novant'anni era molto meglio prima quando si mangia si mangiava umanesimo riapriremo almeno e invece si mangia bene grazie a Dio
Però la sicurezza alimentare sempre alla prima opposto nella nostra nel nostro alla nostra gente bisogna bisogna far cosa Vito un paio di Maria che i numeri può alla fine son belli
In Italia non abbiamo dodici virgola quattro milioni di ettari di superficie agricola utilizzata dodici virgola quattro la Francia ventisette milioni la Spagna ventiquattro milioni in Francia ci sono
Trecentottanta
Nove mila aziende che hanno una superficie media di sessantanove Perrino in Italia un milione e cento trentatré che hanno una superficie media di undici ettari
Quindi quando noi ci parla di innovazione che è assolutamente necessaria
Alla fine del mille novecento cinquanta un quintale di grano pagava
Un un operaio per ventuno giorni oggi un quintale di grano paga un operaio per un'ora scarsa quindi è stata innovazione
E si sta meglio adesso cioè non torniamo indietro neanche se ci pagassero però questa innovazione c'è stata e dobbiamo voi
Salvaguardare il nome Italia perché s'ci sono un paio di guanti distrazioni un po'tanto forti pensiamo all'olio d'oliva che è stato nominato prima il luglio arriva se arriva sì e no cinquanta per cento del del prodotto nazionale tutto il resto ha importato
Però venduto un po'troppo poco chiaramente il grano duro uguale
La pasta che uno dei nostri vanti nazionali oggi se non ci fosse il Gran Maestro non la potremo fare
Però quelle che la fanno coprendo il grano nazionale lealtà non ricevano quell'attenzione che dovrebbero a dare quindi che cosa è che viene apriamo a chiedere un piano strategico nazionale lo dobbiamo incrementare avere una visione da qui a vent'anni
Vero quello diceva prima Maurizio Martina che tante più persone dovranno essere dovranno essere alimentate
Però noi non potremo alimentare tutti là fuori ci saranno le persone che con un reddito diverso decideranno di mangiare una cosa piuttosto che mangiare un'altra
I bene un vino che costa x o un altro che costa due X quindi un piano strategico
Per prodotte in genere
Questo nome che è straordinario così abbiamo una una un un tricolore al collo che l'Italia Pointer Alitalia ci sono tutti questi
Questi
Distretti in queste regioni una meglio dell'altra mi piacerebbe che attorno oggi a questo tavolo voi avete
Prandini Coldiretti ovviamente avete qui accanto a me Tiziano Fini che CIA poi c'è Copagri
Conf cooperative io rappresento forse indegnamente il mio presidente Giansanti quindi Confagricoltura
Noi si parla la stessa lingua tutti
Questa mi piacerebbe veramente trovarsi un tavolo insieme al ministro per riuscire a stringersi tutti insieme nella protezione non solo gli agricoltori ma del made in Italy in con un'unica voce io lo so che si può fare perché io connettori mi trovo molto d'accordo
Qui con Cristiano che ci si vede ci tolto l'accordo
Pensiamo un'arancia e si non si riesce a fare il ministro è autorizzato metterci una stanza i cactus sì tutti beh ci stiamo riuscendo grazie anche al nostro ministro che c'ha voluto tutti qui insieme
Sullo stesso palco
Quindi mi pare che sia un ottimo auspicio quello di puntare
Contro una globalizzazione
Che vede anche nei numeri delle differenze sostanziali se il nostro territorio è frammentato e piccolo non ci possiamo andare a scontrare contro le lande sterminate dove la produzione avviene
E anche con metodi meno costosi e venne e e più impattante di quelli che noi
Siamo nostre esperti e anche grazie a Teo obbligati a sé privatamente non me ne voglia Chiesa alla se ora dicono perché poi io qualche cattiveria dettato lo dico ai sono toscano quindi toscani se li conosci lieviti no allora il noi abbiamo dei prodotti DOP e IGP il pubblico non riesce a capire il consumatore queste sfumature se voi andate e pretese un belletto di precisava della Valtellina
Toglietevelo dalla mente che in Valtellina ci siano le mucche
Quindi in Valtellina è solo un nome appiccicato ha un ottimo prodotto macchinone della Valtellina
Va be'ma siamo trasporre Atzori eccezionale questo lo so siamo trasformatori però bisogna dare un un messaggio più chiaro ho capito ma lì si è concentrata una sapienza
Una tradizione rione che non può essere estrapolata dall'estero Anna senza rappresenta un valore identitario e
Te lo posso assicurare i testi in Dario culturale ed economico fondamentale assolutamente sì però bisogna lo stesso dare al nostro cliente
La chiarezza del messaggio perché se no non lo capisce invece di poi si io
Mi mangio una band buonissima nocciola che viene all'Orrico dove oggigiorno lavoro sempre di più non ci sarà nulla di male ma questo deve essere chiaro va bene grazie grazie a Lamberto Frescobaldi
Com'è che si protegge il nostro mercato che è fatto di localismi precisissime piccoli comparti che lavorano sulle eccellenze rispetto a una globalizzazione
Ha una dimensione anche spaziale completamente diverso rispetto alla al nostro territorio agricolo lo chiedo a Cristiano Fini della CIA
Intanto anch'io ovviamente ringrazio il ministro per l'invito insieme lui sottosegretario la pietra il senatore De Carlo
Molto brevemente noi abbiamo a disposizione un grande patrimonio che il nostro agroalimentare questo pesce credo che sia riconosciuto non solo in Italia ma in tutto il mondo però un patrimonio che noi dobbiamo salvaguardare
Perché purtroppo negli ultimi anni ha subito troppi attacchi attacchi dovuti al clima
Attacchi dovuti diciamo a raccordi commerciali che magari non favorivano il nostro patrimonio attacchi dovuti anche al fatto che troppe volte è stato demonizzato anziché sarà elevato come doveva esserlo perché come diceva prima il senatore De Carlo noi produciamo un bene primario che sta alla base diciamo dell'alimentazione sta alla base della vita dell'uomo però questo va valorizzato va valorizzato come attraverso il fatto che sia riconosciuto un giusto presto sicuramente alla produzione perché senza la materia prima
Agricola made in Italy in media Michele agroalimentare non può esistere perché è vero che ci sono le importazioni ma noi non possiamo andare avanti all'infinito sulle importazioni a maggior ragione il tema legato la sovranità alimentare credo che sia come dire alla base della produzione agroalimentare nazionale purtroppo però come dicevo prima questo minacciato la base reca la crisi climatica
Non ci consente di avere rese produttive soddisfacenti quindi dobbiamo mettere in campo tutti quei meccanismi e tutti quegli strumenti per cercare di difendere e tutelare la produzione primaria
è chiaro ed evidente che l'Europa ovviamente guardo saluto l'onorevole Fidanza perché siamo impegnati ormai da da tempo nel cercare di fra virgolette convincere le istituzioni europee ad avere un approccio completamente diverso rispetto al passato perché l'approccio quale Stato siamo di fronte all'emergenza climatica abbiamo a disposizione
Come dire noi dobbiamo mettere in campo la resilienza ovvero cercare di contrastare il cambiamento climatico noi come agricoltori ma al tempo stesso ci dobbiamo adattare con il cambiamento climatico perché se non ci adattiamo chiudiamo la serranda la bottega temporale
Quindi che cosa ha fatto però l'Europa negli ultimi anni ci ha imposto il contrasto la mitigazione senza darci quegli strumenti trattamento al cambiamento climatico
è chiaro che noi siamo andati in difficoltà e siamo tuttora in difficoltà quindi noi dobbiamo invertire questo paradigma le due cose devono andare avanti insieme
In modo tale che se io azienda agricola sopravvivo posso anche contrastare il cambiamento climatico perché le aziende agricole e l'agricoltura in generale
Sono i principali attori e strumenti che abbiamo a disposizione per tutelare l'ambiente presidiare il territorio e contrastare il cambiamento climatico quindi in tutto questo l'agroalimentare
Deve essere valorizzato a maggior ragione un agroalimentare con un elevato valore aggiunto come abbiamo noi non abbiamo un patrimonio che dobbiamo salvaguardare dobbiamo incentivare ulteriormente le produzioni a denominazione di origine perché sono un valore aggiunto per il territorio crea un indotto creano turismo quindi dobbiamo cercare di come dire tutelare maggiormente quelle che sono le produzioni a denominazione che hanno un valore aggiunto enorme che peraltro sono quelle che rispetto al cambiamento climatico sono più a rischio di altre perché mentre io altre produzioni posso delocalizzare le posso importare il le denominazioni di origine io la devo fare lì non le posso fare da un'altra parte quindi se il clima mi impedisce di coltivare diventa un problema per tutti quindi
è evidente che dobbiamo tutti quanti insieme tutti gli attori della filiera cercare di salvaguardare il made in Italy agroalimentare e lo dobbiamo fare però a partire dalla parte produttiva che oggi è quella che ha più difficoltà di tutte perché le intemperie e i cambiamenti climatici li subiamo di più noi rispetto ad altri e quindi questo è un grosso problema che dobbiamo tutti insieme affrontare
Con un'unica voce con un'unica strategia a livello nazionale ma mi vien da dire ovviamente anche a livello europeo perché non possiamo non dobbiamo prescindere dal livello europeo grazie grazie grazie davvero
Sei sono pienamente d'accordo con quello che sostieni produzioni a marchio
Localizzazione quindi geolocalizzati amo le nostre produzioni sono quelle tipiche di quel territorio che rispondono anche a il concetto stesso valoriale della produzione del cibo e della sua trasformazione non dimentichiamo ce l'ha mai e poi un piano affinché questi localismi
Queste produzioni piccole arare fatte vengano riconosciute anche dagli altri in un ambiente europeo dove magari i numeri piccoli non vengono tenuti in considerazione quanto dovrebbero essere mi pare un una ricetta buona però il cibo ha un valore sociale che è fondamentale
Perché il cibo e la produzione agricola più che altro più che in altri ambiti consolida il senso di comunità
E allora lo vorrei chiedere a Maurizio Gardini che il presidente di Confcooperative in che modo le produzioni agroalimentari possono rafforzare proprio il senso di coesione sociale
E tra l'altro anche
La cooperazione tra il produttore e il consumatore che partendo dal fatto che il cibo nato agricolo non si devono sentire divisi nella filiera
Sì grazie grazie per l'invito grazie al ministro Lollobrigida due volte grazie uno per l'invito e uno perché il ministero proprio pochi giorni fa a Bruxelles attivi ha difeso
Nell'ambito della di uffici della pesca italiana difeso portando a casa un risultato importante per i nostri pescatori che non stanno vivendo una fase molto brillante
Ma noi oggi siamo qui chiamati a dare un contributo tutti insieme qui c'è l'agricoltura e l'agroalimentare italiano
Sul dare il valore al nostro cibo
Ma se noi dobbiamo voci un valore di consolidare il nostro cibo per il presente dobbiamo soprattutto preservare costruire i valori accolgo la tua richiesta i valori per il futuro e nei valori per il futuro ci sono certamente gli aspetti economici e non si può prescindere ma ci sono gli aspetti sociali perché la conformazione non solo logica l'alto un formazione del nostro territorio è fatto di montagne e colline all'interno aree di pianura una grande diversità che esprime diversità anche nel panorama produttivo e nella valorizzazione perché prendiamo latte
Sicuramente sia il Grana Padano e Parmigiano Reggiano ma c'è una marea dei formaggi
Che sono espressione di ogni territorio di Montali o di pianura penso alla fontina dalla Val d'Aosta penso a Gorgonzola del Piemonte penso all'Asiago penso al provolone penso a tutta una serie di prodotti alla mozzarella di bufala
Ecco allora la necessità di preservare queste economie questa economia sociale dando valorizzazione
Alla terra
E dico alla terra perché dalla penna l'agricoltura deve lei partirà non può essere un'agricoltura senza terra come non può essere apre e chiude una parentesi il lavoro senza terra che genera speculazione ma è un altro capitolo
E ne parleremo dove evidentemente il ruolo fondamentale non può che essere dei produttori ma non di una piccola parte di produttori noi siamo un Paese che ha una grande popolazione greco e non possiamo essere assegnati ha una forte marginalizzazione o riduzione del numero degli attori
Ecco perché diventa anche fondamentale il ruolo del aggregazione ruolo della cooperazione il ruolo di un agente che agisce per tenere insieme dare anche ai piccoli
All'insieme dei piccoli penso alle mele del Trentino o della o della della dell'Alto Adige cosa sarebbero con un ettaro o poco più
Di media aziendale se non ci fosse stata la capacità di aggregare e di costruire un ruolo da protagonisti sul mercato
E questo diventa un ruolo fondamentale perché costruisce costruisce valore
Mi piacerebbe puoi fare
Alcune altre riflessioni
Non so se c'è il tempo lo dirà se le fa in estrema sintesi vi è un accettiamo questo tema un altro giro proverei a farlo un altro giro se ci stiamo da allora lo riserva per il secondo giro va bene ti ringrazio molto
Rimanere fuori Tommaso Battista ma ti ho tenuto per ultimo perché
Potremmo riassumere quello che abbiamo ascoltato fino adesso in piccolo è bello ma è difficile è molto difficile quindi riuscirà a preservare quello che abbiamo riconosciuto in tutto il mondo per essere un'eccellenza puntando esclusivamente sull'eccellenza trasformando il nostro cibo in valore e non proporlo sul mercato come semplice commodities può essere quella la ricetta anche dal punto di vista sociale anche contro l'abbandono delle terre anche contro la desertificazione in atto che avviene soprattutto perché l'agricoltura viene abbandonata perché non è redditizia
Non tanto perché c'è il cambiamento climatico una terra abbandonata poi è più facile che site Certificate o che torni alla natura selvaggia
Sì grazie
Non posso esimermi da ringraziare il ministro Lollobrigida per l'invito di oggi il sottosegretario la pietra il presidente nonché senatore De Carlo
Un'iniziativa vedo molto partecipata che conferma quello che di buono comunque si sta facendo e si è fatto in questi due anni
Prima di rispondere alla tua domanda volevo semplicemente riflettevo prima vedendo la partecipazione così importante di questa sala
Che alcuni mi chiedevano alcuni giorni fa ma in questi due anni questo ministro questo mi questa attività politica del ministro che cosa ha portato di utile all'agricoltura
Le io su di di prima risposta senza riflettere più di tanto
Ho detto che innanzitutto abbiamo avuto il bando del parco ad isolare che ha portato qualcosa come due miliardi cento milioni forse anche più
Di finanziamento alle aziende che ha hanno partecipato aziende agricole per gli impianti fotovoltaici sui tetti degli immobili agricoli hanno partecipato in massa non ha fatto altro che garantire una produzione di energia alternativa l'epoca cosiddette né di averne molto importante e poi anche le la norma delle pratiche sleale inserite dell'agricoltura due
Passaggi molto importanti ce ne sono state offre ecco perché oggi vediamo tutta questa partecipazione Berengo la tua domanda l'agricoltura a un impatto sociale notevole abbiamo ascoltato tutti che ha un valore fondamentale la la ricchezza del del valore del del nostro prodotto del cibo
Sì si può quantificare nella nell'ora è un valore economico oggi noi abbiamo il valore dell'agricoltura se comprendiamo anche quello che
Che produce le le attività collaterali agriturismo ristorazione
E anche i trasporti abbiamo sicuramente i cinquecento i cinquecento miliardi di di valore allora noi lo dobbiamo preservare come la banda si dice dicevi l'abbandono del del territorio perché non è redditizio noi abbiamo messo la questo avviene lo possiamo notare soprattutto nelle aree interne dove non purtroppo non ci sono i servizi essenziali de che si possono essere garantiti alla alla cittadinanza quale ad esempio la scuola la salute
E allora che cosa che cosa fare per evitare questo innanzitutto cercare di difeso di incentivare ancora di più i ragazzi a coinvolgere gli ad approcciarsi all'agricoltura non è semplice ma bisogna anche dire quali sono le alternative quali sono i rimedi allora se parliamo della delle aree interne che purtroppo sono in sorrisi in abbandono qui dobbiamo riconoscere anche in questo caso una un'iniziativa un bando pubblicato dal ad un progetto dal pubblicato dal ministero per dei proprio dei dei progetti campione de in tre zone d'Italia per capire come favorire il ripopolamento di queste di queste aree
La cosa più importante credo vi sia la la gestione delle delle foreste noi abbiamo per quanto riguarda le foreste undici milioni di ettari
Dodici miliardi di piante
Perché se si se aggiungiamo alle piante Riley relative alla superficie agricola raggiungiamo venti miliardi piante abbiamo un problema dobbiamo mitigare
Le conseguenze che purtroppo danneggia un'agricoltura della cambiamento climatico uno dei rimedi è quello di catturare la CO due che viene emessa nella nell'atmosfera
Le piante sono quelle che possono catturare più di tutti la la la CO due emessa in atmosfera in che in che in che modo
Noi sappiamo che l'Italia emette trecentosettantaquattro milioni piena di tonnellate di anidride carbonica de in atmosfera
Lo possiamo catturare utilizzando le piante perché
Le gli studi scientifici dicono che ogni pianta blocca centosessanta chili per anno di
C o due se noi moltiplichiamo questo quantitativo per le piante il calcolo è semplice noi possiamo sicuramente mitigare l'emissione
Di gas serra che viene
Viene emanato da Energia dalla dagli dalla produzione di energia dal dalla dalla dai trasporti
E ed altre attività l'agricoltura è quella che inquina meno però può bloccare questo
Ed è un'opportunità utilizzando il tre D di carbonio che sono le le pratiche per agevolare appunto la creazione dei crediti carbonio
Possiamo creare anche una redditività non solo agli agricoltori ma alle amministrazioni pubbliche perché la maggior parte delle proprietà delle delle foreste sono di li porto di proprietà delle amministrazioni pubbliche che non avendo fondi non riescono a a gestirle
In questo modo ci sarebbe quella quella del finanziamento quella redditività anche alle amministrazioni pubbliche per poterle gestire e in questo caso lo scopo sociale quello di ripopolare quelle aree ridurre lo stato di abbandono che cioè è sicuramente portare qualcosa di molto più utile e incrementare anche la produzione agricola che comunque e la la l'agroalimentare italiano ai prodotti di eccellenza che sono riconosciuti da tutto il mondo sicuramente in primis il vino che quest'anno è stato il prodotto più pro più di quantità maggiore prodotta nel mondo l'Italia è il primo Paese produttore di vino mondo
Grazie grazie a Tommaso
Facciamo un giro ma velocissimi ci concedono veramente pochissimi secondi attesta vorrei partire da Maurizio Martina Maurizio
Tu sei alla FAO ma se è stato ministro quanto è fondamentale
La produzione a marchio rimane quella una delle strategie assolutorie dopo assolutamente sì dobbiamo puntare su quelle su quelle tragiche cambiamo appuntare su diversi strumenti ma non c'è dubbio che
Le indicazioni geografiche sono una chiave anche per garantire più reddito dimostrato dai numeri quindi o continuerà a investire su questo mi fa anche piacere che anche da questo punto di vista ministro Lollobrigida abbia assunto anche una funzione di leadership nell'ambito dal G7 di quest'anno e anche dell'attività a il primo insieme è una chiave anche per cooperare con altre esperienze agricole ma non c'è alcun dubbio guardate i numeri dove c'è un'indicazione geografica quindi un marchio DOP Attilio CG
C'è più valore e quindi c'è più capacità di tenere insieme quell'esperienza agroalimentare che tanto giustamente
Celebriamo guardando in particolare io dico sempre al reddito di chi produce perché se
Chi produce non avrei detto noi rischiamo di fare le nozze coi fichi secchi e smette di produrre smette di produrre esattamente rara Maurizio Martina
Vice direttore generale della FAO Tommaso più o meno la stessa domanda produzioni locale in la ricetta è quella e aggregazione una delle formule che potrebbe aiutarci a portare avanti questo Progetto Italia Progetto nazionale dell'agricoltura di salvaguardia dell'agricoltura
Guarda sicuramente l'aggregazione perché avendo voi diceva prima il il presidente Frescobaldi abbiamo una media
Di proprietà per l'azienda di undici ettari rispetto ai sessanta ettari francesi quindi abbiamo una una frammentazione che però è un valore aggiunto perché c'è un maggiore qualità
Nella nella produzione è evidente che ciascun produttore da solo
Sosterrebbe sostiene costi maggiori
All'aggregazione favorisce sicuramente la la la maggiore produzione e anche la qualità
Poi bisogna anche dire che i nostri i nostri marchi dopo IGP IGP sono quelli che
Sono i più
Copiati simulati dalla dalla dal resto del Leverano dopo aver roba perché funzionano è appunto e per questo poi tra l'altro bisogna dire che la il marchio DOP garantisce qualcosa come novecento mila posti di lavoro tra agricoltura e trasformazione quindi è un settore importante che può reggere sempre se l'aggregazione
D'deve essere e vi sia comunque continua grazie passiamo a questa parte Maurizio Gardini volevi volevi dire delle cose ma abbiamo pochissimo tempo a parte vado per sintesi vado per
Siamo al centro della sfida più impegnativa per l'agricoltura italiana non è un'agricoltura sicuramente sempre se non lavato per slogan
No poiché del nostro paese l'inverno demografico
Riduce i consumi interni ci obbliga a guardare maggiormente i consumi Esterni e quindi all'export
Noi Dassi
Sì
Ad accordi che siano in qualche misura presero parte quelle che sono le nostre peculiarità e clausole di salvaguardia all'insegna della reciprocità perché non possiamo combattere con armi diverse sul mercato
Mi sembra che queste possono essere in qualche misura le maggiori garanzie e poi applicazione e poi capacità di politiche anche nuove nel verso l'export che ci mettono in condizioni di aprirsi ai nuovi mercati grazie
Cristiano Fini
Come come riusciamo a presentare il nostro orgoglio nazionale agricolo
In Italia
All'estero naturalmente all'esterno e abbiamo come dicevo un grande patrimonio che l'agroalimentare ma il vero grande patrimonio è la diversificazione delle nostre produzioni se parliamo di olio se parliamo di vino se parliamo di formaggi questo il vero grande patrimonio che dobbiamo continuare a coltivare dobbiamo continuare a portare al di fuori dei nostri confini guardate negli ultimi anni noi abbiamo raggiunto dei record storici di esportazione ebbene questo non credo sufficiente nel senso che abbiamo una grandissima potenzialità possiamo incrementare ulteriormente le esportazioni ma lo dobbiamo fare continuando sulla qualità continuando sulla diversificazione
Delle nostre produzioni e soprattutto continuando a fare capire che ciò che produciamo e salubre e genuino e costituisce un grande patrimonio non solo per l'Italia ma per il mondo intero grazie grazie davvero Lamberto Lamberto Frescobaldi
L'Italia produce molto vino ma di altissima qualità meglio puntare su quello più che sul numero
Assolutamente meglio puntare sul sulla qualità che sul quantità l'Italia a delle tutti a reali straordinari dalle dalle Alpi all'ultima isola al sud della Sicilia quindi con prodotti di grande eccellenza
Astutamente dobbiamo contare su quello puntare su una una una comunicazione fatta per bene quindi il ritorno a dire un piano strategico per l'agricoltura dove si possa dire innovazione competitività e sostenibilità lavorare sulle infrastrutture strade
Ponti voi tutti chiunque di voi possa pensare cosa voglia dire un un ponte un ponte ma per fare arrivare i i prodotti delle nostre eccellenze anche le più piccole ovunque e infine malgrado siamo in inverno ha piovuto dove settimana mi raccomando noi abbiamo bisogno di laghi l'acqua è essenziale per fare prodotti di qualità grazie a Lamberto Frescobaldi
Ettore ho sentito parlare di dazi io ho sentito parlare di armi pari vogliamo parlare di Mercosur qual è la situazione anche perché se poi gli altri producono in maniera completamente diversa da noi
Potendo magari utilizzare scorciatoie che a noi sono completamente via Dante noi già piccoli finiamo immediatamente fuori dal mercato
Ma io penso su questo Federico che noi dobbiamo essere molto chiari
Come Coldiretti noi siamo in questo momento assolutamente contrari all'accordo sul marco suo
Perché siamo contrari
Perché si va a premiare un'agricoltura che mentre la nostra negli ultimi trent'anni ha diminuito l'utilizzo di agrofarmaci
Del venti per cento in Brasile sono aumentati del cinquantacinque per cento che cosa significa questo reciprocità le regole che vengono imposte
All'agricoltura italiana devono pagare tutte le volte che noi importiamo prodotti provenienti da altri Paesi od altre contenenti diversamente si traduce in una forma di concorrenza sleale
E aggiungo su tutto questo è inimmaginabile che noi abbiamo spedito i nostri allevatori a guardare ad aumentare il benessere animale la biosicurezza
In Brasile in alcuni Paesi del Mercosur utilizzano gli antibiotici fare ingrassare più velocemente gli animali utilizzano degli agrofarmaci che nel nostro Paese sono vietati da quarant'anni allora come possiamo accettare questo
Se si arriva era un meccanismo per il quale la reciprocità
Verrà fatta rispettare non a parole ma realmente ne discuteremo ma oggi ripeto siamo sul talmente contrari a questo aggiungo il tema dei dazi
Non spacciamo Civita Testa
Prima di essersi alla rotta io credo nella capacità dalla politica credono alla capacità di dialogo che il Governo italiano può esercitare
Nei confronti delle istituzioni Statunitensi nel far capire che penalizzare
L'agroalimentare o altri settori produttivi
Penalizza era sia agli Stati Uniti sia noi a favore di altre economie allora la sfida non è come ho letto anche da parte di altre rappresentanze agricole dazi
E noi introduciamo dazi così non andiamo da nessuna parte noi invece dobbiamo riscoprire la capacità dalla politica in termini di mediazione aggiungo e chiudo obbligo dall'origine
Noi dobbiamo creare un meccanismo per il quale i cittadini e consumatori quando vanno acquistare un prodotto devono sapere esattamente da dove arriva
Poi siano libere di scegliere se comprare un prodotto lituano estone rumeno può comprare un prodotto italiano
E io aggiungo
Che comprare un prodotto italiano è anche un gesto patriottico parka vuol dire difendere alla nostra economia i nostri territori il nostro valore
E quella che è la nostra storia dalle nostre popolazioni chiudo parca il tempo è finito ma permette in mano nel ringraziare tutti i parlamentari nel ringraziare tutti i consiglieri
E regionali mi arrendo alzare gli assessori
Nel ringraziare il sindaco si parte alle ore a volte ce ne dimentichiamo e ringraziare tutti coloro che oggi lavorano
Al nostro fianco per non solo difendere ma far crescere sempre di più l'agricoltura italiana in Italia e nel mondo grazie a Ettore prendere
Sì dato oralmente
Siamo tutti insieme con queste ringraziamenti poi quando tutti i sindaci io sono particolarmente sensibile che sono veri e propri eroi nazionali
Ma adesso io lascio il palco un ringraziamento a tutti coloro che sono stati qui sul nostro palcoscenico in questo pane è l'importante
I valori del cibo italiano vanno difesi e bisogna essere un po'più orgogliosi di essere nati per fortuna in questo Paese in questa nazione grazie a tutti grazie a Francesco Lollobrigida nel nostro ministro grazie