"In nome del popolo sovrano: le sfide politiche e culturali del cambiamento" convegno nazionale di AREA

Un attimo d'attenzione per cortesia
Perché vediamo i giornalisti fotogrammi
Anche perché abbiamo accumulato parecchi militare per
Allora
Cari amici
Spero che si sente
Cari amici e con estremo piacere che a nome della società editoriale aria
Vi porgo il benvenuto ringraziandovi per la partecipazione
Un particolare ringraziamento voglio indirizzarlo al comitato di direzione e a tutta la redazione di aria e ai suoi direttori Marcello De Angelis Gabriele Marconi e Francesca Palici di Suni che con l'infaticabile e prezioso contributo del nostro amministratore delegato Cristiano Carocci hanno permesso la realizzazione di questo convegno a tale realizzazione hanno collaborato in modo significativo anche l'associazione culturale riva destra gli impegni circoli di Società Civile
Oltre linea e il celebre tenore e tutti quei circoli associazioni che non ci si può per economia di tempo e per timore di dimenticarne qualcuno ai loro associati e responsabili bar ringraziamento mio personale e poi tutto il Consiglio ha di amministrazione di Area
Il giorno ventisei di questo mese
La società editoriale che ho l'onore di aprire presiedere compirà il suo primo anno di vita
E sebbene siano passati soltanto trecentocinquantasette giorni
In questo breve lasso di tempo la rivista Area nonostante le gravi difficoltà del mercato editoriale
è riuscita a conquistare una dignitosa fascia di mercato imponendo sì all'attenzione degli altri organi di informazione
Tale attenzione si è imposta anche grazie alle numerose ed importanti iniziative progettuali a carattere politico sociale e culturale che la nostra rivista voluto promosso e realizzato
Ne cito alcune
La Conferenza del quindici marzo mille novecentonovantasei svoltasi al CNEL primo appuntamento progettuale di aria iniziativa partita da una proposta di legge
Presentata dagli onorevoli Storace e Alemanno per la prima l'attuazione dell'articolo quarantasei della Costituzione per la partecipazione dei la dei lavoratori alla gestione dell'impresa
Altra iniziativa che ricordo come esempio il Forum del sedici maggio promosso da Area intitolato la destra e i cattolici sulla riforma dello Stato sociale
Tendente a Rizzo a realizzare un Nuovo Progetto avendo come riferimento la dottrina sociale della Chiesa espressa nelle varie cicliche e dalla Conferenza episcopale
Tutte le iniziative intraprese dalla nostra rivista in questo periodo fino ad arrivare a questo primo convegno nazionale
Dimostrano che c'è sempre maggiore interesse verso tutte quelle attività che danno stimolo al dibattito e al confronto
Il primo convegno nazionale questo nostro primo convegno nazionale che durerà come voi sapete due giorni
Affronterà a Bari ed attuali temi corretta relatori prestigiosi che tutti voi conoscete
A cui vanno naturalmente i ringraziamenti di tutto il consiglio di amministrazione di aviaria per la loro adesione e partecipazione
Del loro prezioso contributo Kultur culturale aria saprà farne tesoro finalizzando lo attraverso i suoi strumenti editoriali per una corretta e dolce ed organica informazione
Un'altra
Preziosi iniziativa che l'ambiente umano vicino alla nostra rivista ha promosso e la costituzione dell'associazione culturale di aria
Che verrà ufficialmente presentata nella prima sessione di domani e che ha l'ambizione di operare sul tutto su tutto il territorio nazionale già dei comitati spontanei e ho chiesto si sono formati questa associazioni dicevo ha come finalità la valorizzazione e la diffusione presso il più vasto pubblico
Della cultura popular popolare comunitaria tradizionale e nazionale nonché dei valori della civiltà italiana mediterranea ed europea
Ma come ho precedentemente detto domani in sede di presentazione verranno meglio illustrate le finalità e le strutture organizzative dell'associazione
A questo punto avviandomi a concludere avendo l'incarico unicamente di fare un saluto
Voglio ringraziare a nome di tutto il consiglio di amministrazione i due personaggi che sono stati convinti ispiratori e promotori della nostra rivista e di tutte le iniziative da essi entre prese l'onere ore Storace e l'onorevole Alemanno che qui presente
Senza i quali dicevo sicuramente oggi tutto questo non sarebbe stato possibile realizzare
Sono lieto di annunciare inoltre che è intenzione della nostra società e di tutto il consiglio di amministrazione raccogliere gli atti di questo convegno e pubblicarli in un volume che si intitolerà
Il nome del popolo sovrano grazie e buon lavoro
Adesso è esagerato il nostro direttore esecutivo Marcello De Angelis adesso presenterà le varie fasi del convegno
Grazie a Giampiero Arci
Buongiorno a tutti
C'è un grande assente nel panorama politico attuale in questo è il popolo italiano a questo progetto politico che ha escluso calpestato e qualsiasi top sinora mai dalla retorica elettorale quasi una specie in via d'estinzione nella mondo politico abbiamo deciso di dedicare questo nostro convegno
Poco meno e non è però non significa nel mitologico personaggio della poetica socialista
E neanche la massa sporche l'unica dalla quale le elitre vere o presunte
Si tengono sempre molto lontane pezzi il soggetto collettivo realistico e concreto che fa di tutti noi che in questa terra siamo nati
Nella quale poniamo le nostre radici un unico in quanto elemento specifico ed in quanto comprendente proprio tutti quanti noi
Il posto
Il popolo italiano infatti secondo noi almeno comprende tutti gli italiani proprio tutti
E certo difficile immagini immaginare revocare
Un una collettività così
Unità e precisa
In una nazione che da decenni è stata educato a pensare a se stessa semplicemente come facente parte di un Paese
In senso estremamente vago e senza alcun connotato preciso perché è stata abituata a conoscere del vivere politico solamente la frammentazione e la divisione la contrapposizione
Tra parti classificazioni
Non è necessario fare appello pensiero particolarmente originale nel sostenere che il destino di una comunità divisa
Immancabilmente quello di rinunciare alla propria forza
E per per il diritto a decidere del proprio destino
è vero che la dialettica interna che
Fa di una collettività
Un elemento vivo e dinamico ma è pur sempre vero che solamente l'adesione volontaria un'identità comune
Può fare alla collettività una comunità
Però
Sì forse
Una preghiera per chiedere alla regia se pur far qualcosa per questi microfoni grazie
Cercherò di evitare di respirare in modo da non fare questo rimbombo
La comunità dicevamo che sia una comunità politica sociale o religiosa nasce la volontà di essere riconoscersi come simili
Questo agli italiani è stato negato per mezzo secolo innanzitutto dalla storia
Poiché con l'otto settembre Italia ha dimostrato di non essere in grado di non avere la volontà di disegnarsi un ruolo né quello del vincitore né quello del vinto
Ci siamo ritrovati così disse
Senza la dignità degli sconfitti
Sulla quale almeno con orgoglio almeno senso di rivalsa ricostruire un futuro come è stato come hanno fatto in Germania in Giappone
E senza la forza e il diritto dei vincitori
I decidere del nostro destino
Il seguito dalla politica perché da questa vittoriosa sconfitta Italia appunto omicida frammentata divisa
Dominata da gruppi di potere in contrapposizione tra di loro continua in lotta
Perché la la gestione e la cosa
Italia finita così gestita da o oligarchie autoreferenziale
Che si riconosce una legittima una vicenda senza il popolo sopra il popolo e malgrado il popolo
Ora in realtà non esiste democrazia senza protagonismo del popolo
Non basta chiamare periodicamente i cittadini alle urne
Perché una democrazia sia piena e legittima
è necessario che il popolo sia realmente
E completamente parteciperà la gestione la cosa
Abbia il dominio il controllo della classe politica
E posa liberarsi con metodi istituzionali dei politici che abbiamo tradito loro mandato
Credo che Grazia è sempre solo quello di fare gli interessi dannazione
E del popolo
Questo in Italia e lo sappiamo tutti monacale
Abbiamo visto purtroppo che il ricorso alle urne Italia non bastare cambiare regime
Ci sono i ribaltoni per sovvertire risultati elettorali e ci sono i decreti legge per inficiare tradire i risultati referendari come appunto accaduto ultimamente
Per il finanziamento pubblico dei partiti
Il Parlamento continua a essere il palazzo dei privilegi anziché l'Assemblea in cui il popolo si riunisce discute delibere
A chi invoca il proprio intervento del popolo spettano le accuse di demagogia plebiscitarie Smoke populismo
Per due popoli come abbiamo detto più volte non è assolutamente un insulto anzi
Questa definizione ne abbiamo fatto la nostra rivista un
Populismo è una parola che turba il sonno dei potenti perché evoca ma se caotiche che assaltano il palazzo
Perché poi d'altronde il popolo resta pur sempre delle élite culturali che dominano questo Paese per
La cultura liberale radical chic
Sempre qualche cosa a tenere un pochino a distanza qualcosa di immaturo di in forme che va guidato portato per mano
Redarguito
E che non può assolutamente fare scelte senza essere
Notato da maestri esperti Santoni di varie discipline
Ma non abbiamo timori definirci populista perché populista e la volontà di ricollocare il popolo al centro della progettualità politica
Poi italiano per noi non è una caviglia sul quale vari esperti possono sperimentare ricette perfette verrà creare un mondo più razionale e più felice
Il popolo è un essere vivente che è fatto di carne e di sangue
In memoria di sogni di antenati
E desiderio di eternità come ognuno di noi
Quando sono stati visto abbiamo più volte invocato l'avvento di una rivoluzione italiana
Non chiedevamo una sostituzione delle oligarchie al potere sognavamo molto di più e molto più in grande
Sognavamo esponiamo tuttora
Un cambiamento radicale che trascina Italia fuori da paradigmi della Prima Repubblica
Nel nome del compimento da nostre identità nazionale non è la sua negazione come vorrebbero fare con il Trattato di Maastricht
Lo tenere questo imprescindibile rivolgere un grande richiamo
A tutti i membri del nostro popolo ai nostri fratelli
Per attingere a quella che chiameremo la fonte cristallina della legittimità democratica
Che è il popolo e la volontà popolare
Ne vogliamo rifondare lo Stato con impegno comunitario è solenne e a questo rito partecipare tutti con l'animo terzo e le orecchie attente al pronunciamento da formula sacrale che sancisce la nascita di ogni vera democrazia
Il nome del popolo sovrano
E questo è infatti il titolo da lei prescelto per questo nostro grande convegno un incontro che ne vogliamo che sia molto di più di un semplice rimbalzare di parole
Un incontro che speriamo sia invece la nota d'avvio di un fertile dibattito che conduca a risposte e soluzioni reali
Note contro è suddiviso in quattro sezioni per renderlo più agile più scorrevole
Abbiamo scelto la forma delle tavole rotonde per ricreare riproporre il gusto del dibattito franco e costruttivo che al nostro popolo è stato letto negato per troppo tempo
La questi dibattiti e desideriamo che emergano alcune risposte precise
Sempre perché e nell'interesse di quali forze divenuto uso comune criminalizzare demonizzare qualsiasi pensiero politico che faccia direttamente riferimento al poco come soggetto politico prima
Questo infatti l'argomento del primo dibattito che prima intitolato non a caso Chi ha paura del populismo
E questo chiederemo i fatti nostri
La domanda che solleveremo il secondo dibattito la seguente
Quanto pesa la gestione della pubblica informazione nell'inquinamento dell'indirizzo dalla coscienza popolare
E nel caso è la televisione in particolare
Deve essere questa soltanto va voce del Grande Fratello
Io Robot Eliana memoria o può divenire realmente in futuro
Luogo di incontro è specchio reale la comunità nazionale
Nel terzo dibattito che intitolato il fantasma tra povertà
Ci chiederemo quale Couto di libertà si possa prospettare una nazione per un popolo che oggi sono vittime
Di una oculata e pianifica la strategia di impoverimento voluta dalle grandi centrali della finanza mondiale e perpetrata
Dai potentati politico economici che sono attualmente al governo
In conclusione davo per scontato e per assunto che questo Stato italiano va rifondato
Chiederemo agli ospiti al nostro ultimo dibattito secondo quali meccanismi quali riti e quali valori procedere a questa Rifondazione
E la giornali domenica poi annunceremo la costituzione di un'associazione culturale che sosterrà la nostra riviste le sue iniziative culturali
E soprattutto permetterà quella verifica e quel costante interscambio che nostro con i nostri elettori che sin dalla nascita una delle grandi caratteristi o la nostra rivista
Incontreremo in conclusione l'onorevole Mario Segni che ci illustrerà la proposta dei comitati di base per l'Assemblea costituente
E Aldo Brandirali che ci illustra il programma del movimento Popolo e libertà
Hanno seguito a partecipare a questo convegno come vedrete durante la giornata e come potete vedere sul nostro programma
Hanno risposto molti nomi eccellenti della politica della cultura e dell'economia
Ai quali va il nostro sentire profondo ringraziamento
Ma un ringraziamento speciale vorrei rivolgere proprio tutti voi che siete intervenuti ad assistere a questo convegno
Voi che non siete altro che cittadini comuni come me come tutti noi ma come me come tutti noi avete la dignità e l'onore
Di essere membri eccellenti in questo grande grandissimo eccellente
E unico popolo che noi amiamo
E ancora abbiamo dedicato questo convegno grazie
Introduce il primo dibattito al professor Domenico Caccamo
Io un compito piuttosto limitato il tutta questa organizzazione o per lo meno vessillo interpretata
Ritengo semplicemente di
Proporre il una i un uso meno demonizzato femmina negativo del termine populismo e poi proporre alcuni problemi
Riguardo al concetto di populismo quindi una analisi molto breve e molto veloce del populismo storico al quale è pur necessario tornare dal momento che sotto il l'etichetta di populismo si intendono mille cose l'una diversa dall'altra e si intendano soprattutto degli obiettivi polemici molto facile
Che molto facile presentare in maniera del tutto negativa in sostanza l'intenzione di questa breve introduzione
è la seguente possibile oggi adoperare il termine populismo nel segno il CNEL linguaggio politico
Corrente in maniera positiva o per lo meno in maniera neutrale o bisogna continuare a intendere insorgenza populista deviazione populista
Come qualcosa di orrendo dal quale necessario assolutamente guardarsi il questa multa se questa questa deformazione questa squalifiche azione del termine populismo a una origine è una ritiene anche abbastanza relativamente recente in definitiva ad un grande è una grande figura di di studioso italiana Nicola Matteucci risale proprio l'espressione di insorgenza populista dedica applicata ad un periodo molto particolare della nostra storia della nostra vita nazionale
L'articolo di Matteucci uscì nel mille novecentosettanta sul Molino ed è chiaro che Matteucci rispondeva in quel momento
Alla sollecitazione di una situazione particolarissima cioè nell'autunno caldo del mille novecento
Sessantanove quando sembrava che gli equilibri politici ormai stabiliti il sistema politico italiano fosse entrato in una crisi al assai grave e quindi appunto Matteucci parla di insorgenza populista
Per indicare il Panzini dati a Lismore il perito lasciano è che i partiti politici tradizionali fossero travolti da un movimento che sorgeva dal basso con forza considerevole
Ecco non è un carattere iconoclasta Matteucci addirittura faceva presente il fatto che lo stesso Partito comunista poteva trovare Uruk poteva essere fortemente ridimensionato e poteva e andare incontro ad una per dire di prestigio e di potere da questo strapotere invece da questo insorgere
Dei dei dei sindacati e dei movimenti sindacali dei movimenti dunque dal basso il era una prospettiva senza dubbio rispettabile di un grande studioso liberale di scuola crociana
Che vedeva in tutto ciò che movimento in tutto ciò che è allo stato nascente un un pericolo in definitiva il pericolo appunto di della del travolge menta di tutto il sistema di tutti gli equilibri che sembravano stabiliti recentemente poi anche altre accezioni tutte negative di populismo si sono andate accumulando su questo termine
Su questo termine del linguaggio politico
Si è parlato di un pericolo populista nei paesi post comunisti dell'Europa orientale
Il crollo cioè dell'equilibrio internazionale e di equilibri interni di quei paesi dell'Europa centrorientale soprattutto provoca è un pericolo pericolo di sconvolgimento del sistema delle relazioni internazionali ma anche della vita interna di quei paesi quindi populismo in questo senso viene i viene interpretato come nazionalismo come sinonimo di tribalismo
E questa una seconda scuola più recente naturalmente che si è sviluppata tutta quanta i danni possiamo dire del populismo ora non si tratta naturalmente
Nessuno credo che oggi abbia intenzione di prospettare il populismo come un movimento organico coerente come una dottrina come un catechismo
Ci si può chiedere però se nelle condizioni della crisi politica soprattutto italiana on populismo cioè un movimento che sorga dalla base che sorga dal basso
Che abbia dei caratteri di dinamismo e di spontaneità non posso avere anch'esso una sua funzione
Nell'economia generale della vita italiana in sostanza anticipando i termini di questa discussione io vorrei porre questo interrogativo
E proprio utile tentare in tutti i modi oggi di ricostituire il vecchio equilibrio della cosiddetta Prima Repubblica
Di ricostituire cioè una triade Sinistra Centro Destra
Per reperire considerando che questa sia l'unica possibilità di vita di una democrazia italiana o non è il caso invece di accettare anche l'ipotesi di un movimento che sorga dal basso e quindi di riabilitare anche in qualche modo il populismo e tutto ciò che movimento allo stato nascente questo è l'interrogativo penso che dovrebbe uscire dalla nostra discussione
Soprattutto io ritengo su un altro piano almeno direttamente politica ma forse il più storico ritengo che sia necessario per superare questa pessima a un abitudine che qui consuetudine di squalifica di tutto ciò che popolo e populismo
Di ritornare alla alla al significato storico alla realtà storica dei vari popoli ismi
è un grave errore credo limitare il populismo a quei fenomeni di movimenti spontanei
Meriti effimera vita che si verificarono nell'Italia o anche in Francia in Europa negli anni sessanta populismo non significa accusa divismo non è vero in realtà come è stato scritto in un articolo pubblicata nell'ultimo numero di Area che il populismo è un fatto tipico dei paesi latini in effetti il populismo è qualcosa di ben più vasto se appena si guarda ai partiti populisti che si definivano effettivamente tali
Nel corso di una storia recente in varie situazioni culturali e e geopolitiche e esiste un populismo russo esiste un populismo americano esiste
Un uno populismo
Non solo statunitense ma anche caratteristico di Paesi dell'America latina argentino
Ora si tratta di realtà completamente diverse ma che offrono comunque un un un qualche connotato essenziale comune
Negli Stati Uniti un partito populista ebbe breve vita fra il mille ottocentonovantadue e il mille ottocentonovantasei poi finì per fondersi
Con il Partito Democratico era un movimento lo spettro si parlava di spettro del populismo un movimento il più con una forte carica
Di rivoluzionaria con una forte carica sociale il soggetto sociale di questo populismo statunitense
Erano i coltivatori e un ceto molto
Molto uno strato sociale molto caratterizzato i coltivatori americani e soprattutto del Sud che erano travolti dalla dalla espansione
I i improvvisa e di illimitata del capitale finanziario del capitale industriale e che cercavano
Di uscir fuori da questa morsa
Mani fra portando con sé alcune istanze soprattutto dire che provenivano soprattutto dal fondo dal mondo rurale ora né in realtà poi poi dopo il mille ottocentonovantasei con questa fusione con il Partito Democratico
Continua a serpeggiare urne retaggio populista fino ai nostri giorni nella storia americana e si tratta appunto di un di un retaggio che opera nel senso di una radicale di un radicale rinnovamento dal basso
Della società politica americana e che spaventa soprattutto
Spaventa soprattutto i sostenitori di un sistema fondato rigidamente sulla di polio dei due partiti fondamentali il populismo cioè vinaccia
Minaccia le posizioni acquisite e l'alternanza ormai tradizionale fra repubblicani e socialisti
Nella storia russa un populismo il populismo ha una forte espansione si affaccia alla ribalta negli anni settanta del secolo scorso ed ha tutta un'tutto un suo svolgimento fino alla Rivoluzione d'ottobre da anche oltre
L'idea fondamentale e il ritorno ad una comunità agricola
Quindi vi è una nostalgica comunitaria proprio nel populismo russo che in definitiva fra tutti i populismi quello più importante storicamente e più a lungo protratto nel nel tempo
L'idea di una comunità di una comunità agricola originaria alla quale sulla quale passarsi una istituzione fondamentale sulla quale basarsi per il passaggio per la transizione da una Società da un ordinamento sociale premoderno o
Volevo feudale ad una ad una ad al socialismo direttamente ad un ordinamento socialista questa idea
è abbastanza singolare e caratterizzante nel quadro delle idee socialiste rivoluzionaria del secolo scorso
Secondo i russi cioè era possibile compiere un salto rivoluzionario che vediamo evitasse alla Russia di passare attraverso la fase capitalistica
PT in questo significava porre la Russia al centro di uno sviluppo storico mondiale
Non si trattava precisamente di nazionalismo a ma si trattava sicuramente di un etnocentrismo
Rivoluzionario quindi la Russia non avrebbe dovuto seguire modelli proposti altrove proposti dal lavoro proposte dall'Occidente ciao
Ma Tom ma avrebbe dovuto seguire una propria strada originale di sviluppo
Ieri in questo concetto vi è un contatto fra quella il rivoluzionario mo'sociale e il senso della identità nazionale di Curno paese che è uno degli elementi tipici del del populismo di tutti tempi le di populismo poi si parla soprattutto a proposito del giustizialismo
A argentino in effetti il giustizialismo argentina che è quasi un peccato chiamare populismo perché in realtà la figura più interessante non era quella del presidente ma era quella la sua compagna Alice
Di della della di Eva Duarte
Proprio in questi giorni da parte stranamente degli Editori Riuniti è stato tradotto per la prima volta credo in italiano è pubblicato il teste della ragione della mia vita questo documento meraviglioso di una figura femminile
Molto interessante come era quella di Eva Duarte
Anima del del populismo e del giustizialismo argentino da questi da questi esempi storici del queste realizzazioni storiche si può appunto
Dedurre in una maniera un po'arbitraria come sono tutte le produzioni di questo tipo ma forse legittimamente
Alcuni caratteri fondamentali del populismo di tutti i tempi in sostanza vorrei sostenere vorrei dimostrare vorrei avere in qualche modo indicato che il populismo non è ripulsa di Smoke non è i insorgenza
Insorgenza
Populistica nella storia d'Italia ma molto più ampio questo concetto ha una estensione attraverso i continenti ed anche ad uno una profondità cronologica temporale di tutto di tutto rilievo
In in effetti e difficile ridurre le insorgenze populiste come faceva Matteucci e tre momenti essenziali caratteristici della storia italiana come erano stati come sono studenti
L'interventismo nel maggio del mille novecentoquindici oppure il fascismo di sinistra il cosiddetto fascismo di sinistra alle origini del movimento fascista prima e cioè dello stabilimento del regime
E dalla creazione del PM per oppure alla a quell'altra insorgenza del mille novecentosessantanove cui ho già accennato il populismo è qualcosa di più e da letti una sicura dignità nella storia dei movimenti politici se non delle dottrine politiche perché certamente dottrina non fu il semplice fatto che il populismo si sia sviluppato in condizioni così diverse in aree culturali così distanti come America Latina Russia o Stati Uniti sta dimostrare che non si può parlare
Di un di un movimento unitario assolutamente e non si può neppure ridurre il populismo ad una ricetta buona
Da vendere nei supermercati della cultura politica
In ogni caso ritengo che una suggestione positiva di movimenti da questi movimenti populisti possa derivare nelle condizioni della crisi attuale italiana un'eclissi che a questo di caratteristico critiche senza dubbio crisi dei partiti tradizionali ma è una crisi senza insorgenza populistica perché nel nostro caso l'insorgenza populistica ridotta ai minimi termini
Un movimento effettivamente nuovo si alternato dopo il crollo del sistema politico italiano
Ma purtroppo questo movimento appresso tutto un solo indirizzo radicalmente antinazionale secessionisti go si tratta quindi di un movimento che si è ammazzato da solo
Con le proprie mani pesta insorgenza c'è stata e credo che si vada esaurendo
Un'altra insorgenza può essere considerata quella del movimento dei giudici di Mani pulite del personaggio che secondo una ingenua opinione popolare lo rappresenta
Ma purtroppo rimane un dato di fatto che la crisi dei partiti politici italiani si è manifestata senza modifiche nascessero
Forti e serie movimenti dal basso
Speranza di un rinnovamento questo significa in realtà che il nostro Paese purtroppo dobbiamo aperti da questa acquisizione di docenza è un paese di strutture deboli ma anche di scarse Energia
Altrimenti l'insorgenza populistica sarebbe stata ben altra e ben più rigorose interessanti
Allora diamo a iniziare
La prima tavola rotonda
Nella quale incominciamo a dare corpo questo lavoro che ci proponiamo con modesti ma con fermezza di riuscire a scomporre il quadro ideologico vigenti dare forma ai problemi impostando delle soluzioni diverse tra le quali scegliere
Superando cioè le questo post ambizione un deficit generazionale di questa generazione di di dibattito politico un deficit di creatività cercando quel bene scarso che si chiama innovazione politica
E che certamente non può essere trovato solo attraverso gli esponenti di un'unica famiglia ideologica ma al contrario attraverso un dibattito ricco articolato e rigorosa ecco il perché delimito di oggi ai nostri ospiti
Inizierei subito prima di cedere la parola ecco devo ricordare che Giuseppe Caldarola direttore dell'Unità purtroppo letto per l'influenza
Non sappiamo dove nulla di Colletti appena che rappresentavano quando è terminato versante ideologico e politico
Abbiamo però invitato
Sì grazie abbiamo però avuto la fortuna di la possibilità di avere con noi anche Franco Cardini
E quindi parteciperà al dibattito insieme agli altri nostri illustri ospiti anche al fine di inquadrare
Con maggiore rigore concettuale i termini
Di questa il le nozioni il quadro di questo di questo tema dibattuto
Io proporrei di cedere la parola innanzitutto a Gianni Baget Bozzo e successivamente anche alla questo Buttiglione
Cari amici capisco rilevato
Capisco che le mie Lessico nulla il figlio che a destra c'era e che questa parola
Abbia un fascino particolare
Perché in sostanza indica qualcosa che certo
In qualche modo può contigui a qualificarla
Ma come è stato detto prima da del territorio ha preceduto
Occorre in qualche modo a fare la storia di questa parola
Che non è una parola che nasce nel nostro orizzonte europeo ma nasce appunto in Russia
E come
Gli ho detto chiusa
A casa una delle classiche petizioni del populismo e gli animi il populismo è il tentativo di conciliare restaurazione e modernizzazione
Voi sapete che il nome nasce appunto da ente di alcolismo russo maestro legato a un problema che poi in qualche modo tutto europeo nel Novecento
Il problema è che cos'è la Russia cioè un Paese che non entra nelle categorie della cultura occidentale turgide è un problema centrale poi l'Ottocento e il Novecento
Il suo centro standomi sulla volta di cioè quelli che penseranno che proprio la Russia rappresenti il popolo in cui esista dopo most la comunità per cui non cioè differente tra Stato individuo
E c'è più che lo Stato per individuo c'è una comunità profonda
Cioè il popolo
Appunto la natura religiosa
Tradizionale che non in questo senso diversa dalla modernità occidentale che vede il popolo come l'insieme degli individui che finiscono per il di un contratto per fondare una sovranità e quindi una definizione in sostanza che intende dare alla Russia dignità culturale senza la modernità
Cioè senza passare per l'invito l'Occidente
Ebbene
Qui c'è un elemento il grande rilievo perché non è soltanto questo fenomeno di che cos'è la Russia tornerà tornerà costantemente domina infine il singolo
Perché il comunismo russo non si spiega
Senza avere assunto questa idea
Che la Russia è un che non azione unica perché a un popolo unico in cui sentimento in comunità vince il sentimento individuale
Lenin fonderà
Il come interno soltanto quando sarà finito in Germania
Spartacus quando sarà morta Luxembourg agli del cioè quando sarà chiaro che la Germania non è più titolata assumere la direzione gare utili mondiale che la Russia punto invece locale
E non è un caso
Che alla fine di questo secolo quando
Il comunismo muore
Quello che emerge fondamentalmente in tutto lo spazio
Occupato al comunismo è proprio in fondo questo
Cioè per esempio la Russia del mento popolare
Potremmo dire che il populismo elemento fondamentale di quello che accade oggi all'estero perché in qualche modo il ritorno a ripensare questi Paesi al di fuori dello schema comunista pensarli come identità e ripensare nella loro somiglianze e diversità col mondo occidentale
Quindi tormentati sostanze cercare di finire un popolo non con la categoria razionale
Come l'essenza del pensiero moderno ma con una mo'una memoria una tradizione che fonda una comunione
Con tutte le contraddizioni che emergono dall'Est tutte riacquisto in qualche modo un elemento fondante ed è probabilmente proprio questo sentimento è stato una forza portante anche il linee qui sistema comunista
Ma esito definisce che allora questa parola ti ricorda
Che anche in Occidente non russo incidente europeo cioè un la contrapposizione al moderno
Che si fonda proprio proprio sul seno sul popolo come entità religiosa la resistenza ad un signor francesi e così forte in Santa Maria
Schio ponte veri però Torino privati veri misura vedovanza otto o il napoletano visto gente insomma
Indicare una dimensione religiosa del popolo insistenze anti Zavaglia cui Spagna la Quarantia può Leonida cioè anche in questi Paesi come in Francia possiamo pensare a pandemia esiste il sentimento che il popolo è definito da una tradizione vado a memoria
Ero invece da un contratto
Quindi questo credo sia l'elemento essenziale sì consigliamo determinare da questo concetto espresse in questa parola
Che certamente la prova è delegittimata perché la parola che il moderno dovuto negare sia a est che a ovest per affermare l'aziendalismo sia in forma individualista liberale sia in forma comunista
In qualche modo implica che invia ogni elemento mense razionale nella memoria che vi è un fatto spirituale più grande
Della stessa della ragione che è quello che a fondo una comunione e quindi in qualche modo è il sostegno di una moralità
Cioè di un dove il sentimento del dovere che non è legata semplicemente al sostegno di un diritto in qualche modo cioè corrisponde a una obbligazione
Che come sempre l'obbligazione ha un fondamento che va oltre la ragione obbligazioni un sentimento religioso assoluto
Perché un tu devi in qualche modo che indica responsabilità assunta in modo personale proprio e non soltanto non proprio interessa in un qualche modo responsabilità verso un altro
E in questo caso vi è questo elemento che torna oggi di un momento in cui il moderne finito perché chiaro Latini del comunismo il pensiero socialista politico moderno è incerto molto compiuto e quindi si dà lo spazio evidentemente ad altri concetti inclemente lo spirito abbia un valore intellettuale
Credo le quello che pensa quello che accade anche oggi in Italia se le versioni appunto una puntura Theda
Al fatto spirituale valore storico e quindi fa della memoria un acconto una condizione fondamentale della comunione
Di un popolo della sua identità e quindi in qualche modo un vincolo che va sopra l'interesse del singolo
Ecco questo elemento mi sembra l'elemento fondamentale de una cultura diverso sarebbe oggi assumere
Che posta su quel e posso assumere in funzione delle sue tradizioni senza rinnegare niente cioè un elemento diciamo così che marcatura mistica affondare la comunità di un popolo
Penso sia questo termine un altro delegittima aprile
Evidentemente ed è inevitabile perché in sostanza eh la dimensione di quell'antimoderno che rimane sempre del Modena ma che rimane sempre in modo invincibile
Compare si può dire ovunque per esempio veri e non vi è dubbio
è già tempo di Gandhi di creare un inviato come realista caldi tutta al di là del fatto il re del limite religiosa corrispondeva a questo proprio è un foltissimo populismo quello cambiano
E non è che è significativo che le relazioni come quel devo dell'America Latina in cui sussiste più a lungo sia pure combattuta la tensione tra sentimento religioso e moderno
Il populismo sia comune
Molti in in molti movimenti aspettino solo in cui l'argentino
Ma io metto vera miniera peruviana mai del del testo pari triplicando il messicano di Cardenas cioè Vieri trovare una identità dell'America ispanica induisti opprimere castrismo vive in qualche modo cioè definire una memoria dell'America ispanica rispetto al merito anglosassone
Quindi questo elemento del populismo quindi o movimento latinoamericano con traccette consistenza e anche spostiamo dire
Certo senso di realtà dove nash che nel mondo africano quei sentimenti di trovare una identità per esempio non so il movimento di miele in Tanzania torna e questo elemento di valorizzazione due elemento che viene dal passato cioè di una memoria
Questo mi sembra il valore che il termine a oggi per quello per cui in sostanza può creare una
Un fatto culturale il nuovo per quello che ci manca in sostanza credo
Di un problema per modi oggi è quello dell'appartenenza
Proprio un mondo che diviene cosmopoliti cioè che diviene citiamo inviarci telematica in cui il singolo parla il singolo il tema dell'appartenenza di quella tesi numeri chiamava il radicamento l'appartenere a qualcosa è un sentimento profondamente richiesto
Ciò è evidente e che mentre sia forza fece la cosmopoliti nasce il bisogno di un'identità proprio perché la caduta delle ideologiche del moderno
Ci ha prodotto un uomo solo di fronte al nulla e che quindi di fronte al nulla del senso di fronte un futuro imprevedibile che la cosmopolite le grandi prospettive ma rende il futuro imprevedibile perché assolutamente diverso dal passato
è inevitabile se lire solo le persone ma anche come comunione gli appartiene in qualche modo come identità sociale
Non esiste appuntamento possibile innamorare pubblica
Senza il fondamento di appartenenza possiamo dire che se in Italia abbiamo con un futuro una crisi così radicale dell'etica pubblica
Nelle nel comportamento i politici degli uomini imprenditori e cittadini di in modo anche diffuso e perché è venuto meno il molto radicale quel sentimento dell'obbligazione verso una comunione
E quindi il carattere spirituale della
Ma ecco sorge proprio oggi d'Italia ed è significativo un problema identità comuni non Ale
Quello che la lega ha proposto è esattamente un problema qual è l'identità
La radicalità del problema regista sta questo fatto qual è la comunità di appartenenza la fa danni all'Italia dobbiamo rivedere riduzione viatico l'appalto di a nazione ognuno programmazione ancora memoria fondante la comunità
è un questa è il vero problema che noi abbiamo di là dette drammatiche circostanze politiche attendiamo ora cioè qual è la Goodwin impedimento Rizzante l'Europa
Qual è dove l'Occidente
In qualche modo io credo
Lo dico da cattolico che in certo senso occorra pensare alla memoria cristiana come fondamento dell'Europa
E quindi in sostanza quella grande pubblicazioni come i Giovani Paolo secondo tragedia Isma'ellenismo romanità che venne in Italia
è il centro della Unione Europea Occidentale e quindi in qualche modo il nucleo originario nel mondo contemporaneo
E quindi in questo senso
Liste intimidito italianità di Buttiglione
Sia quello consente vanta memoria
Il dramma del paganesimo è che è una cattiva artificiale
Mentre l'Italia può essere la memoria
Erano torniamo al punto il popolo italiano esiste
Come una comunità morale relazione esiste ancora come soggetto storico se lo è esattamente perché essa insegna un fondamento spirituale e religioso
è chiaro che sulla fine del moderno il divorzio a cultura e religione termina e in qualche modo il problema di dio
Torna e si alcuna culturale nel momento in cui l'uomo creo ne metterà durante cambia i confini della natura
Il problema è se questi astri una follia ossia il vecchio grande avventura dipende dal fatto distingue tra fin dentro un Progetto a guidare queste Mestre gestione e non a programma per sostenerlo rendeva eventuali in positivo e quindi in questo senso non vi è dubbio che sì dobbiamo pensare a un concetto di popolo come combinazione veramente una comunità di valori questa a appunto un significato evolutivo in qualche modo delle cinque occidentale quindici col moderno e non vi è dubbio che in tutti i popoli che emergono la memoria religiosa tremori affonda quante ne hai tre memoria emerge lo spirito
Quindi io credo che molti concetti i delegati a questa parola devo dire che anche Livio struggimento proprio ciò e distinse per esempio il mazzinianesimo del berlusconismo dal nazismo
Un concetto che in lui rimase del popolo cosa concetto legato al concetto di Miglio
E cioè di il tentativo di rifondare un architetto l'orbita italiane rispetto alla Francia e il giacobinismo proprio in questa concezione
Quindi io credo che scavando dietro questa parola il popolo non tanto il popolo sovrano giusto ma il popolo che esiste com'era cubiste spesso che il sovrano perché esiste
Come vincoli Monia comunità spirito che c'è un corpo vivente un porto storico
Questo concetto che non è moderno
Però a spartire profondamente a tradizione cattolica possa essere un concetto che ci guida proprio a dare un'identità anche politica ha una forza di destra ritrovare la cultura cattolica e nel nostro Paese non come con questioni ma come tradizione e guidare un'identità che comprende fortemente tutti in libertà e colorito politica individuale ma che li contiene anche le visioni piante spirituale di un popolo che una comunione Contini
Rinnovo l'invito
Dopo l'invito ai tecnici se possono fare qualcosa può aiutarci
Mi dicono credo che mi confermeranno che almeno una parte del pubblico non è assente
Non so se vogliamo insomma intervenire fosse vogliamo invece
Scambiarsi opinioni con interventi più brevi
Non ho capito ma
Infatti
E lei il moderatore il capo di tutti noi ci deve dire quello che dobbiamo fare su io sono un democratico ma anche rispettoso dell'autorità locale
Ti volevo fare un un un
Interventi chiedendo soprattutto se questo tema nel suo sviluppo teorico nella sua sostenibilità teorica anche cioè se si possono oggi
Al termine della della crisi del del moderno come è stato
Adesso detto sostenere che esista la possibilità di regime di rigenerare
L'identità sociale
Attraverso un richiamo forte
A questa al popolo quindi a questo discorso al populismo concependo anche nella sua connotazione polemica
Contro
Incrostazioni di di etilismo culturale e politico che si sono affermate in questi decenni
Seguendo impreciso modello di riferimento
Quello per per intendersi che va da Gramsci l'azionismo
In questo senso volevo sentire intanto il parere del professor Buttiglione e poi via via in altri nostri
Ma io vorrei partire da un esempio sporco che forse ci aiuta a capire ne sono stati fatti alcuni
Don Gianni Baget Bozzo ha parlato dalla Russia oggi e invoca evita però e io vorrei partire dall'esempio storico argentino anche perché quando si parla di populismo in Italia in genere si fa riferimento al modello agenti
Cosa e il populismo argentini
Tutta la storia latinoamericana e segnata da una grande opposizione
L'opposizione o
Si sente meglio con questo no
E l'opposizione fra l'interno e il porto
Nel porto stanno gli amici degli inglesi che africano con gli inglesi e che progressivamente tentano di impadronirsi dei prodotti dell'interno
Di quelli che servono per commerciare distruggendo l'economia di sussistenza propria dell'interno dove stanno i contadini stanno i Gaucci
Che fanno i country hospital così opportuno farlo né ribellioni qui si chiamavano le molto nera da cui poi il nome del molto nero guerriglieri
La storia argentina è segnata da una guerra terribile del porto contro l'Inter
Molte guerre del Chaco guerre di sterminio
Alla fine di queste guerre l'interno è in grande parte spopola è una parte importante della popolazione quelli che sopravvivono alla guerra sono praticamente deportati a quello fra
Il minimo nasce come cautissimo commenta rivolta del popolo dell'interno contro questa politica di sì naturalizzazione
I sterminio di distruzione di identità di negazione di libertà religiosa perché questo movimento quello che parte dalle città che fortemente massonico
Fortemente antispagnola antica no pensate che un presidente argentino Sarmiento importanza chiedo scusa alle signore per l'accusa che sto per dire importanza lavoratori irlandesi tardi accoppiare con la popolazione locale a ritmi industriali in modo da migliorare la razza partite in considerata come inferiore perché il razzismo comincia prima di riprendere ha una sua storia chi lo precede
Si continua a non seguire
No no tratti
Solo per la sanzione senza microfono si sente meglio è una scusa dio
Sì o no sì se forse
Populismo gennaio colonizzazione arriva
Ed è una ribellione naturalmente lettera proprio per questo una
Grazie gastronomica utili dopo
Ma è solo la storia no e anche gli altri l'America dove c'è un analogo problema
Ma guarda alla storia della Repubblica partenopea scritta da cuoco Anna c'è un modello democratica in porta
Sentendo come dal dello e
Il ponte
Sì vuole sindaco
Con qualcosa come
Coerenza con modalità
Alla detta non democratica
Perlomeno non democratica delle procedure formali della democrazia
Perché rinunciare a leggere e scrivere vuole profondamente democratica
Non sulla rivista
Di legge continua a non sentire
Grazie bisogna trovare la distanza esercita luogo queste ai
La distanza esatta
Esatto
Napoletano c'è voi votate voi avete come consegnata fare un palmo quei ventidue anni nel settantasei no non se la sente germanici senza Santo così va bene
Un po'più vicina
Voto metterne due vicinanza
Vedete tutti l'importanza dei media
Puoi avere le idee giuste ma se non ti permettono di parlare al microfono
Offre il microfono non funziona male sia il prodotto
Allora il problema del populismo e il problema di un popolo il quale a una cultura analfabeta opposto ad una élite
Che ha una cultura scritta colta
Ma che non lo fa parlare
Un popolo che ha perso il contatto con i suoi intellettuali
Gli intellettuali esprimono una cultura che non è quella del popolo e il popolo si organizza tentando di esprimere quella cultura che comunque
Ma che non era raffinata colta capace di esprimersi qual è il risultato
Gli intellettuali lo prendono in giro mi dicono che barba
Il risultato è un popolo barbaro e una cultura debole e subordinato
Qual è il problema dell'Italia che il medico intellettuale italiano l'uomo di cultura che esprime la media cultura media
Di Scalfari il Montanelli Bocca
E vorrebbero non essere italiani
Penso siano di essere newyorkesi o parigini
O Dio ci scampi inglesi o tedeschi
In realtà non lo sono perché non conoscono il Paese
Si muovono nell'ambito di un superficiale
Cosmopolitismo
Che
Esprime unito unito dello straniero
Sul quale si vorrebbe modellare una cultura italiana che non c'è e si vergognano di essere italiani si vergognano per la forza con una cultura nazionale
Quale
Allora il problema
Diciamolo Gramsci alla mente
Ma è una formula che non era solo di grande diciamo la verità prima di essere di Gramsci questa formula era di Gentile
E prima di essere di Gentile era di De Santis
E prima di essere di De Santis era di Gioberti e dintorni
Dobbiamo rifare L'Unità degli intellettuali che per poco
Dobbiamo creare una cultura nazionale
Il populismo e un sintomo del male
Non è ancora la cura del o è un sintomo e l'inizio della cura i Lazzaroni napoletani che si rivoltarono contro i giacobini
Solo un sintomo di questo disagio non sono ancora la cura di questo tipo noi non possiamo condividere il giudizio liquidatorio degli intellettuali che conferma
I tribunali di guerra che poi dopo l'unità d'Italia li fucilarono il massimo non possiamo accettare quel giudizio non possiamo però neanche dire che loro erano la risposta al problema interne
Dove la risposta la risposta fu formulata in termini di Risorgimento cos'è l'idea di Risorgimento
Nella sua formula originaria fondanti l'idea del veramente o della divisione tra intellettuali e popolo
L'idea della costruzione di una cultura nazionale che a questi Lazzaroni da la parola
E anche contemporaneamente bisogna parlare non li vuole sterminare ad escludere dalla storia per sostituirli con dei parigini finti
Non accetta il loro balbettare incoerente maliana e perché li chiama ed è convinta che in quel balbettare incoerente c'è un contenuto umano che merita di essere detto
Insegna parlare e contemporaneamente gli dà il microfono perché possano essere
Questo problema si ripresenta periodicamente
E periodicamente noi abbiamo la riuscita di un processo risorgimentale o in fallimento di un processo risorgimentale il processo risorgimentale fallito cita il dualismo di intellettuali e poco
La riuscita del processo risorgimentale ci dà una cultura nazionale e ogni generazione deve tentare di nuovo di costruire cultura nazionale nel caso argentino se mi date ancora qualche minuto
C'è un esempio straordinari
Che dice
La riuscita e il fallimento
Esempio dico non so quanti fra di voi sono vettori dico
Vorrei se avessimo tempo vorrei commentarli una milonga ricordo che uno dei punti alti della cultura mondiale
La milonga di al bordo
Vi cito soltanto i primi quattro verso
Al via gli acconto lo stia alla via Emilia grave lavora altro impara Chiello mai neppure mura niente mora perché li ho citati in spagnolo
Perché citandoli spagnolo si sente il ritmo il ritmo e un ottonari otto sillabe e il ritmo classico della poesia popolare
In Spagna ma anche in Italia ma anche in altri paesi e infatti la milonga è un genere popolare sono le canzoni dell'interno
Quelle di prima del tango il tango discende dalla Mito
Quindi è un ritmo popolare
E un ritmo che canta le vicende della Bassa gente
Storie di amore e di coltello come poi farà il TAR dentro le quali c'è un forte sentimento religioso della vita
Difesa della dignità a costo del fallimento sentimento del sacrificio
Il tema del sacrificio il tema di Dio giudice ultimo
Temi che vengono esplicitati
Da un grande poeta che trasforma letteratura popolare in letteratura colta forse la più raffinata letteratura colta non della politica latino-americana della poesia mondiale a livello di Elio
L'unico altro forse nel secolo ventesimo che sta alla pari tipo
Tentativo riuscito tentativo fallito la rottura di porte con il peronismo sarà uno dei fattori che segnano il fallimento
Del primo tentativo per ogni oggi c'è un secondo tentativo populista in Argentina a cui auguriamo di avere forse
Un'ultima osservazione
C'è il populismo degli analfabeti
Il populismo
L'argentino era un populismo dedita alla frode
C'è un populismo dei popoli che non sono più a nord
Riprende il tema del populismo diretta di oggi significa riprenderlo avendo consapevolezza primo della esigenza di passare dal populismo al Risorgimento il l'idea di Risorgimento come forma più compiuta e più alta in cui il populismo Sirti
Secondo pensare un populismo capace di assumere in pieno le forme della democrazia perché non è più il populismo degli analfabeti ma il populismo di un Paese che a un livello culturale più elevata
E qui c'è un altro esempio più interessante considerare che è l'esempio americano Nordamerica
Nel Nordamerica non si parla di populismo però si si parla di come unità risulta cos'è il comunitarismo per certi aspetti sono le istanze populiste riproposte al livello di un Paese in cui tutti sanno leggere e scrivere visto che i giornali esiste quindi la possibilità di articolare una democrazia in cui il popolo partecipa e anche un Paese che non è più un Paese eminentemente contadino ma in cui il posto dei contadini è stato quello del ceti medi
Ceti medi artigiane di commercianti di piccoli imprenditori dei lavoratori dipendenti i quali però a causa delle loro qualifica piuttosto elevate hanno un sapere da vendere sul mercato del lavoro
E quindi possono ottenere un reddito delle possibilità più alto
Quindi un populismo che assimila i valori del mercato
E che pone il tema della giustizia non in opposizione al tema del mercato ma insieme con il tema del mercato io credo perché facendo politica adesso una considerazione politica la devo fare
Che
La alleanza di centrodestra
Si proietta verso il futuro vive rinnova il Paese se sfida una base culturale
Quale può essere la base culturale
Una cultura del Risorgimento italiano
Che parte dal populismo e capaci di dargli voce colta portandolo in Europa per fare dell'Italia non un elemento aggiuntivo della costruzione europea non un pezzo di mercato europeo
Ma una nazione europea che come impara ad altri sa anche di avere qualcosa forse anche molto da insegnare ad altri come chiede che altri Ryuk Ca'di avere un aiuto grande da dare un contributo grande da dare per l'Europa perché l'Europa non si sa senza Berlino e Parigi ma non si fa nemmeno senza Roma
Subito la parola civilisti
Senza una domanda se
Dovremo continuare su questo su questa fase che ci sembrava importante raccogliere opinioni cioè sentita neanche la domanda era considerata sì invece no difficoltà riprende il tema ci chiedevamo cioè se questa al di là della nozione stessa di di populismo nel suo significato storico se oggi un appello diretto che viene peraltro culturalmente criminalizzata allergie profonde dell'identità popolare io aggiungerei incomincerei giungere anche nazionale perché le due cose mi sembra si tengano possa essere utile per porre e porsi il problema di affrontare
Il problema della delegittimazione l'élite culturali politiche e sociali dell'Italia del dopoguerra affermatasi invece in nome di una decisivo legato alla cultura del Partito d'Azione e ha una visione laica radicale della gravità della dialettica politica e che nel momento in cui di fronte a una serie diversa di rivolgimenti sociali e politici che si affermano questo tipo di nel discorso di tali ossia Rocca dichiarando appunto che è plebiscitario volgare per certi versi e non legittimata l'affermazione richiamo ha un'identità di popolo che possa in qualche maniera mettere in crisi e porre in discussione il fondamento stesso la legittimità di una cultura che probabilmente comunque la nostra tesi a esaurito la propria forza storica se mai l'ha avuta questa è un po'il senso del nostro discorso
Grazie Vianesi microfoni forse rendono meno sul serio
Sì
Certamente
All'origine del disagio dei molti disagi
Che
Gli italiani vivono in questi anni di transizione
La la parte centrale radicale iniziale di tutte le diverse crisi economica finanziaria
Politiche ed anche istituzionale politica perché è una crisi di rappresentatività delle forze politiche è una crisi di confusione dei programmi politici è una crisi di stabilità anche della scena politica ed istituzionale perché è una crisi
Di credibilità sostanziale delle istituzioni alla radice di tutte queste crisi c'è la crisi del rapporto fra quello che i politici chiamano i cittadini e lo Stato ma quello che forse sarebbe più corretto chiamare fra il popolo lo Stato
La nazione erano stati
Questo è senz'altro all'origine di queste crisi ed è all'origine anche dei movimenti che hanno tentato di dare una risposta e di condurre in qualche modo questa trasformazione tutti dettare questi tentativi falliti
Nell'ordine cronologico il primo di questi tentativi è stato senza dubbio quello della lega nord che è stato anche citato questa mattina
Un movimento che nasce sicuramente post-ideologico è sicuramente di radici popolare
Nasce il localizzato geograficamente all'inizio questa localizzazione dettata solo da ragioni pratiche scarsi mezzi per l'espansione il regioni più distanti da quelle di la d'origine quindi
A sud
Non del pop tipo taglia a metà la Pianura Padana diciamo su dell'anno diventa virtualmente impossibile recarsi presto però questo diventa una scelta ideologica quindi un'auto amputazione di progettualità politica è la premessa sostanziale di quel fallimento del fenomeno leghista celebrato il quindici di settembre
Quindi la scelta secessionista l'Autore soluzione dal dibattito politico della propositività politica
Qual era la il tipo di risposta che questo movimento di radici senz'altro popolari tentava
Alla crisi del rapporto fra il popolo è stato
Dice il problema è la forma dello Stato
E questa fu una geniale intuizione capire cioè che le diverse crisi che erano rilevabili già allora meno grave di oggi quella istituzionale e quella politica ma senz'altro altrettanto grave quella economica e quella finanziaria
Le diverse crisi di allora avevano una unica radice ed era una radice tutta istituzionale
Il problema era la forma dello Stato questa struttura di Stato irredimibile va cambiata
Poi chi mesi dopo anzi forse poche settimane dopo l'affermazione parlamentare di questo primo movimento
Sì
Sviluppa il colori forme varie il secondo tentativo di risposta alla crisi fra cittadini e Stato che Tangentopoli con tutti i suoi annessi
I processi di Mani più o meno pulite
Con l'evidente squilibrio di rapporti istituzionali che questo genere un eccesso di invadenza da parte della magistratura è una ulteriore indebolimento delle istituzioni rappresentative
In particolare del parlamento
è interessante notare che dal processo di Tangentopoli del processo storico tipo di Tangentopoli ciò che è uscito veramente con le ossa Onlus rotte sia il potere legislativo cioè il luogo dove almeno in teoria il popolo viene rappresentato
E non gli altri poteri che in realtà sono quelli che hanno effettivamente commessi reati
Il Parlamento cioè ricordato da tutti come
La
Il luogo dei ladri e aveva effettivamente il venti per cento di inquisiti salvo poi andare a vedere che questi venti per cento di inquisiti intanto per incomincerà non erano tutti colpevoli
Ma chi lo ha commesso reati che aveva commesso i non in quanto parlamentare ma in quanto ad esempio amministratore locale in quanto membro di governo in quanto
Portatore di altri tipi di incarichi e tuttavia è il Parlamento che ne è uscito delegittimato interessante perché esplicitamente ideologica questa scelta
Una scelta volontaria di
Penalizzazione di quella parte dei poteri dello Stato che comunque rappresenta l'unico canale certo di dialogo diretto con il popolo con i cittadini
A nessuno è venuto in mente tutte le volte che si punta il dito contro la corruzione della classe politica nessuno che rimette ad andare a guardare che cosa prende non tanto un ministro perché là sopra vende ufficiali sono molto scarse ma quanto prende complessivamente
O quanto prende un altro mese dello Stato
Sommando alle proprie indennità agli arbitrati e altri tipi di proveniente si indica invece lo stipendio del parlamentare come segno di corruzione questo semplicemente sia detto per brevissimi cenni per
Indicare come l'operazione Mani pulite Tangentopoli fu un tentativo di risposta alla crisi dei rapporti fra cittadino e Stato fra popolo e stato in termini di questione morale
Individuando prima di tutto un colpevole allora il problema del rapporto si dice non funziona perché chi rappresenta il popolo ruba
Allora il problema non è come per la lega la forma di uno Stato che non tiene ma la forma può andare benissimo il problema è chi la occupa allora rimuoviamo
Chi occupa quei posti
Salvo poi appunto non non dare a guardare se i reati sono commessi in quanto rappresentante del popolo in quanto qualche cosa d'altro terza risposta sempre per l'ordine cronologico nel novantatré Mario Segni referendum
La crisi è una questione di metodo la crisi del rapporto cittadino Stato è una questione di metodo dei meccanismi della rappresentanza
I cittadini cioè il popolo non riesce ad esprimersi all'interno delle istituzioni che dovrebbero rappresentarlo perché vi è come una strozzatura una o una palude
Nel luogo di transito è infettata quella parte lì allora bisogna cambiare la legge elettorale e al arrivare al sistema maggioritario
Naturalmente già a metà capitato in molte altre sedi di fare osservare moltissimi hanno osservato perché è un fatto che prima dell'introduzione del sistema maggioritario avevamo tredici gruppi parlamentari poi ne abbiamo avuti dodici prima avevamo una dozzina di partiti adesso l'abbiamo trentanove almeno questi sono i dati alle elezioni poi non so
I governi prima duravano dei sette gli otto mesi ora durano dai sette agli otto mesi qualche volta nove
Eccetera
Quindi anche in questo caso si è di fronte all'evidente fallimento del tentativo di risposta
E tuttavia tutto questo
Qualche frutto lo ha portato perché la transizione che è stata avviata ha comunque sollevato riflessione spazi di ragionamento
è un movimento sicuramente salutare nel panorama politico movimento totalmente ancora in attesa di una risposta
E allora io trovo strano molto interessante
Due generi di riflessione in una
Quelle sulla forma dello Stato che si moltiplicano e qualche volta tra le molte qualche volta vengono svolte anche seriamente
Il che è importante perché quale che sia anche la parte politica che ciascuno lei liberamente poi decide di abbracciare non c'è dubbio che una sano ragionamento imposta prima un Progetto una visione d'insieme poi i dettagli
Quindi se si ragiona di riforme si deve ragionare di forma di Stato tutto il resto è al suo interno
Dall'altra trovo interessante e però qui invece non tra i molti perché è l'unico caso incontri come quello di oggi che osservano il tutto il problema
Dal tutt'altro punto di vista questa impostazione impostazione che ho proposto del ragionamento che cerca di essere synth i capi una serie di approcci possibili è certamente una impostazione tecnica da un po'ad addetti ai lavori comunque una faccia intellettuale
Affrontare la questione dal punto di vista del popolo impone il rifacimento il ridisegno di queste categorie
Impone una adesione alla realtà quotidiana impone un senza altro ritorno a delle origini anche se mi domando quali nel senso non certo le origini delle forze politiche ma forse le origini dell'impegno civile di ciascuno
Questa l'assunzione di questo punto di vista se serie radicale non radicale nel senso dei radicali naturalmente che perché quelli non sono serie ma se seria
E radicale a come naturale conseguenza una trasversalismo politico
Io l'ho trovato questo nel in area come rivista per la verità l'ho trovato in nel numero dedicato questi temi lo stroma l'ho sentito nei discorsi che sono stati proposti là dove è molto difficile sarebbe una lettura in termini di destra o di sinistra
Anche se naturalmente qui siamo a destra
Dalla quale emerge almeno per me in questo caso non vorrei ragionare da politico ma da cittadino italiano comunque da persona diciamo abbastanza normale che ne conosce parecchi di persone abbastanza normali
Beh impone una perlomeno la ridiscussione su queste categorie se queste categorie tengono non tengono sotto se sono c'è realmente discriminanti
L'esito di queste tre mancate trasformazioni
Tre tentativi di risposta alla crisi italiana è stata sono è stato un parziale
Rinnovamento della classe politica più sostanziosa nella scorsa legislatura che in questa paradossalmente con un concerto rinnovamento della classe politica e una
Predisposizione a ridiscutere tutte le regole non un loro reale cambiamento
Tranne per la legge elettorale insomma una situazione nella quale se donna senz'altro l'incertezza e la confusione sono però aperti molti giochi allora non è necessario dare per scontato ciò che si eredita allora io mi domando
è corretto parlare di destra proprio qui siamo
Mi sento ospite insomma in casa a destra è corretto parlare di destra e non di destra e quando
Convivono sensibilità tematiche come queste a che ragionano di popolo e di valori sociali e soprattutto di identità
Ciò che sta alla radice
Dell'essere e del sentirsi popolo
Contemporaneamente
Convivere
Con
Interessi con non stop non parlo di forze politiche che risponderà di interessi aziendali questo l'ha detto l'ex Presidente della Repubblica
Cossiga la settimana scorsa ed è un'espressione sua
Detta termini forti non parlo di questo io parlo convivere con ideologi liberali
C'è qualche cosa di un pochino più nobile del semplice interesse aziendale è possibile conciliare questo con ideologie illiberali assunte nelle loro radicalità liberale
è possibile accettare la convivenza con
Ciò che altro non è che un sostanziale materialismo
Su base economica non meno dell'ideologia socialista
Io ho una gravi difficoltà io mi colloco come tutti ben sanno credo al centro
Non foss'altro perché non posso accettare non foss'altro per differenza
Poiché non posso accettare sentendo condividendo fortemente
La necessità l'urgenza di una adesione alla dimensione popolare e quindi alla identità e quindi i valori sociali non soltanto sociologici socio economici ma sociale nel senso più radicato e diffuso che questo comporta
Sentendo questo non posso come non posso costringerli nella camicia di forza stataliste materialista filiali
è sorella dell'ideologia socialista non vedo come questo possa essere rappresentato da chi altrettanto materialista
Economicista come autentico liberale
Allora se il tema che viene coraggiosamente dato questa mattina viene anche porre proposto come
Trave portante di un percorso di riflessione politica ideologica culturale che è quella di area e di coloro quali che che era questa fanno riferimento
Se questo è il tema portante questo non può non porre degli interrogativi importanti prima di tutto le schieramento all'interno del cuore l'ascesa coi si pone con e che tra l'altro sono i medesimi che lo rendono interessante per chi come me invece si pone al di fuori di quello schieramento d'origine
E questo al di là dell'occasione di dettaglio dell'occasione specifica all'origine da una iniziativa di alcune persone di buona volontà
Questo è una de è la domanda
Che nel nostro Paese non ha una risposta
E se finché non si a non è approfondita non a una risposta nemmeno l'ingresso irrisolta è per me irrisolvibile questione del famoso bipolarismo che non c'è
Perché non c'è un bipolarismo in un Paese dove si c'è solo da scegliere tra padelle Bracci e non c'è un bipolarismo dove c'è solo da scegliere tra un materialismo di connotazione socialista del materialismo di connotazione liberale
Perché mi dica qualcuno dove si devono collocare se non a questo punto in un centro che ne emerge per differenza coloro che è tale ma tali materialismo i rifiutano perché tra l'altro faticano distinguerli
Che ciò che io vedo invece rappresentato perlomeno possibile in ragionamenti impostati come questo
Poiché conseguente anzi le incongruenze derivanti da un'accoppiata stridente come questa da una vincolo innaturale come quello che è alla base dell'attuale coalizione di destra si vede perché poi ci si si tocca accettare la Bicamerale fare altre cose ma magari
Che non piace allora queste altre la prima cosa anzi
Anche penultima prima che ultima
L'altra soltanto un una nuance
La prima importante e queste al tema fondamentale di cui passa la risposta alla crisi del Paese e di qui passa anche la risposta del se sarà possibile come un bipolarismo in Italia l'unico bipolarismo che io vedo possibile tra quello tra identità e
Diciamo ideologia materialista e
E quindi approfondiamo ed è interessante anche per chi come me si colloca al di fuori di quest'area ragionare ragionare magari anche insieme la seconda osservazione è il brevissime da una nuance
Di metodo
Individuiamo questo lo dico così delle persone di Pico condiviso molte osservazioni di di di merito
Individuiamo
Bene circoscriviamo bene gli obiettivi per non disperdere inutilmente le energie cioè io non trovo che sia un peccato all'interno di un bel discorso sentire che il Parlamento continua ad essere il palazzo dei privilegi non Casa del popolo perché questo non è vero questa è una sciocchezza
Perché questo perché il parlamento ci ha pure provato due anni fa
Anzi un anno fa e per i due anni precedenti adesso più aperto possibile dovette era si è fatto fatica a far capire alle forze politiche che magari questa sensibilità avrebbero dovuto avercela che questa era l'operazione che si stava tentando
Se ho fatto fatica a capire come funziona o non funzionano istituzione parlamentare soprattutto qual è la sua natura e allora per sbagliamo al bersaglio se accettiamo delle facili demagogie il bersaglio non sta lì
Anche perché essi come il Parlamento è per definizione prima di qualunque uso ne sia fatto casa dei cittadini perché se la sovranità appartiene al popolo Parlamento pure
Allora
A adoperiamo lo voglio dire non stiamo a perdere il tempo su adoperiamo nel senso di usiamolo tardo ai Parlamenti Ariel diamolo dai cittadini in tutte le forme di questo è possibile dalla petizione popolare in giù
Ma individuiamo invece bersagli seri nelle centrali decisionali nelle non nemmeno nelle segreterie dei partiti che me lo sono degli organi formali ma nei vertici ad esempio ma nell'intese
Che sottostanno poi a dei voti parlamentari a delle distrazioni a delle assenze strategiche io sa che Alleanza nazionale ben contenta che non sia stato votata la privatizzazione di sette ma mi dà un po'fastidio
Eticamente che ciò sia accaduto ventiquattro ore dopo il voto sulla Bicamerale Occidente che si è trattato di un risarcimento agli o trovo riluttante
Contro la democrazia e il fatto che si sia fatto da qualche parte in qualche stanza che io non conosco e probabilmente nemmeno voi un'intesa per cui
Si dava il voto se la Bicamerale in cambio di una distrazione di alcune assenze sanitaria in casa dell'Ulivo
Questo non è accettabile democraticamente anche se poi alla fine si è contenti non volantinava incassata la mancata privatizzazione di STET perché questi sono i nemici della possibilità di ristabilire un rapporto tra popolo e stato diciamo le strutture che governa e quindi attraverso il suo canale più naturale che il Parlamento individuiamo quei bersagli leader piacere e non il Parlamento e la casa dei privilegi perché facciamo poi l'elenco di questi privilegi andiamo a vedere
Insomma
Uscire da quando la battaglia è impegnativa quando il tema è così radicale che impone una ridiscussione
Degli equilibri politici istituzionali e certamente economici di un paese come la questione dell'identità del popolo
E se è possibile o no costruire soggetto politico attorno a questo perché poi alla fine non è questo che interessa
Per allora devo anche impostare il metodo correttamente
E non disperdere non disperde mi su chiacchiere che sono sostanzialmente improduttive sostanzialmente funzionali a questo sistema almeno che sia su questo è ciò che si vuole poi che si vuole poi ottenendo ecco sulle fatte salve quindi queste questi queste nuance di stile
Credo che da occasioni di incontro come questa non possa che nascere
Nel credo reciproco interesse per lo meno da parte mia l'interesse c'è non posso che nascere qualche frutto importante per la democrazia nel nostro Paese perché poi questo almeno per chi come me fa politica
è ciò che importa saper tradurre le istanze popolari e chiamiamolo populismo se volete
Movimento populista in questo momento secondo me in Italia non c'è ma adoperiamo pure questa carretta Trigoria in senso un po'lato per rappresentare la realtà che non trova in questo momento rappresentanza ecco se vogliamo dare a tutto questo sbocco e dignità e anche possibilità di incidere grazie
Ringraziamo
Prelati perché si intervento oltremodo stimolante che introduce tra l'altro una serie di altre possibilità di considerazioni che purtroppo non potremmo esaurire in questa sede
C'è intanto giunto un telegramma sì una cosiddetta comunicazione di servizio
C'è un telegramma del presidente della Camera Luciano Violante che leggo
Per impegni assunti in precedenza non potrò essere presente il diciotto gennaio prossimo al convegno in nome del popolo sovrano la Società italiana la crescita e declino promosso dalla rivista aria desidero comunque ringraziare del cortese invito formulare i miei auguri per la moglie ore riuscita dell'iniziativa con molti cordiali su saluti Luciano e umiliante Presidente della Camera dei deputati
Prima di di rivolgermi da Franco Cardini anche in vista di approfondimento di quelle identità verticali e culturali
C'è un modo per dirla come vorrei psichiatri per spezzare il politically correct e le sue categorie alla luce di questa ditta popolari volevo magari prima chiede a Massimo Fini in relazione a quanto si è letto finora e cercano di articolare carico una concretezza strategica maggiore quanto come suggeriva l'onorevole Pivetti se e possibile accennare alla crisi
In questo dopoguerra della delle presenza diritto è veramente rappresentative in Italia e qual è stato il costo anche dal punto di vista sotto socio economico di questo blocco di questo grappolo di questa distacco tra quella che anziché essere una élite si è rivelata pagati dalle affermazioni demagogiche Gemma che oggi più
Request anche una dinamica di ceti sociali quel prato si accenna
Giusta anche l'osservazione ripetuta anche messo sull'opera ammesso Buttiglione nel fatto che un un blocco sociale è un blocco di idee ma anche di interessi che cerca di rappresentare nella giustizia
Sì io volevo al proposito citare nell'ultimo numero di Area
L'articolo di Gianni Alemanno alcune alcune frasi Alemanno
Anticipa alcune cose che ha detto prima l'onorevole Buttiglione a proposito delle élite italiani e gli dice testualmente
Ristrette oligarchie che non fanno mistero di disprezzare il modo di essere del proprio popolo
E che in nome dei razionalisti ci progetti pedagogici vogliono educarlo ad essere altro da sé esattamente quello che prima ci diceva Buttiglione su questi finti
Parigini o londinesi che vogliono spiegare agli italiani come bisognerebbe essere io però volevo un momentino prendere le
Partire un po'da più lontano su questa su questa questione volevo ricordare soprattutto che l'Italia a partire dal mille novecentonovanta sì trovata in una situazione completamente diversa perché entrata a pieno titolo nella globalizzazione finanziaria cioè in quello che è la la libera circolazione dei capitali
E questo fatto che è avvenuto nel mille novecentonovanta è stata una rivoluzione sconosciuta perché non è stata recepita
Dalle masse di cittadini italiani ma è stata ben compresa dall'élite soprattutto da quelle industriali finanziarie
Ne è conseguita da questo fatto dalla globalizzazione la crisi del sistema italiano un sistema economico e politico che garantiva la massa del ceto medio e l'apparato produttivo
Con il crollo del muro di Berlino è venuto a mancare anche la protezione data dal ruolo internazionale dell'Italia
In questo modo per esempio il debito pubblico che aveva una giustificazione strategica perché reggeva uno dei pilastri del sistema di difesa occidentale diventava soltanto un banalissimo e enorme debito pubblico
E quindi perdeva ogni giustificazione strategica
Questa nuova situazione che si è venuta a creare e che ha avuto una origine economica ha liquidato il sistema politico
Che dal dopoguerra aveva rappresentato gli interessi generali dell'Italia
All'ombra della divisione del blocco
Militare contrapposto
In io trovo che questi nuovi poteri che sono emersi queste élite di cui si parlava prima si possono essere molto ben definiti con la Cocco come poteri autoreferenziali così li chiama De Rita nel suo ultimo libro
La Banca d'Italia la magistratura
L'apparato economico finanziario
Con la sua appendice che il sistema informativo
Questi poteri autoreferenziale cioè che riferiscono a se stessi che del devono rendere conto solo a se stessi e in tale veste perse perseguono interessi settoriali
Si trovano io all'improvviso accomunati dal crollo delle ideologie politiche di quelle visioni del mondo totalizzanti che erano tipiche delle ideologie politiche
E dalle prospettive di un illuminismo cosmopolita e di un mercato globale
Evidente a questo punto che ci sono due grandi sconfitti cioè il la socialdemocrazia di tipo keynesiano
Nata dalle teorie di Kenzo di Beveridge e anche il sistema pianificato comunista
La vittoria sembra essere quella del capitalismo ma soprattutto di quegli economisti per fra azionisti
Che acutamente Geminello Alvi ha trovato le loro teorie una forte un forte ritorno agli anni venti quella posizione puramente per certi aspetti ragionieristica che ha provocato poi tante sciagure ha provocato anche la seconda guerra mondiale questa comunque è la situazione
E non serve a nulla esorcizzato ci troviamo in questa in questa situazione e da notare però e da illuminare in questa cosa la vera e propria guerra delle élite che si è svolta in questo periodo in questi quattro anni
Che hanno caratterizzato la rivoluzione italiana
Queste liti si sono loro a volta a volta alleate o o scontrate fra di loro
Per esempio in una prima fase magistrature potere economico si sono avventati sul vecchio potere politico
Avvantaggiandosi anche di una legittimazione generale resa possibile
Dai mezzi di comunicazione di massa controllati dallo stesso potere economico
Parte del vecchio sistema politico sono state risparmiate per avere un consenso di massa in quest'operazione ci riferiamo qui sotto i comunisti alla sinistra democristiana ai sindacati
Questa alleanza poi non ha impedito però che la magistratura successivamente si rivolgesse contro il sistema economico accusato di essere complice del vecchio del vecchio apparato di economia mista
E in tutto questo in tutto questo conflitto Take That delle tessere lite fra di loro l'elemento che che che che viene notato e la debolezza sostanziale dello Stato nazionale
E l'irruzione di criteri sovranazionali quali quelli dell'Europa
Per la struttura economica italiana
E come si vede che
La vecchia struttura di controllo nazionale economica quella delle grandi famiglie viene messa in pericolo dalla dalla all'intervento di diciamo dall'anno alle all'allargamento dei mercati finanziari talento dalla dalla dall'avvento dell'Europa
Con in l'inserimento possibile di capitale diffuso del controllo delle società nel frattempo i mezzi di comunicazione di massa si occupano di demolire il concetto di sovranità politica ed interesse nazionale
Qui
Voglio richiamare una breve frase di Dahrendorf
Il quale sostiene che la verità e che le istituzioni europee hanno contribuito più che altro a rafforzare il risentimento di molti cittadini per i partiti i parlamenti e i governi quello che diceva adesso l'onorevole Pivetti
Effettivamente c'è stata
Una come dire una una aggressione nei confronti del dei luoghi della decisione politico parlamentare
Quindi a me pare che da questo conflitto delle è lite che è ancora in corso
L'Italia sembra ritornata al secolo sedicesimo quando esercizi la percorrevano in lungo e largo
E indegni l'opinione pubblica
è orientato ormai nel senso di un cosmopolitismo
Che prende spunto dalla globalizzazione per invocare una sottomissione totale della società ai parametri di Maastricht
Quei parametri che non furono mai votati dal popolo tant'è vero che non fu mai fatto un referendum per accertare il Trattato di Maastricht
Ideologia della deflazione e la pratica della rinuncia alla sovranità monetaria vedono alleati i poteri autoreferenziali per la Banca d'Italia e della casta della magistratura
Invece a questo punto il potere economico e questo è un altro elemento di conflitto si pone il problema della competitività Prete
E da qui naturalmente le varie obiezioni sollevate da Romiti ed altri a questo trenta
In tutta questa situazione
Di conflitto di confusione l'Italia si presenta quindi l'appuntamento europeo senza avere ben chiaro uno scopo geopolitico cioè un ruolo essa deve avere in questa nuova costruzione
La Francia e la Germania hanno certamente degli interessi nazionali e hanno certamente un ruolo che si sono attribuito e che pur fra i conflitti e le differenze che si notano soprattutto nell'ultimo vertice di Dublino
Però certamente l'Europa dell'Europa questi due paesi sono i ti come dire i maggiori promotori Italia in questa situazione sì presente invece in uno stato di totale confusione come se questa fosse una corsa ciclistica
Naturalmente in uno stato di totale debolezza quindi tutti i problemi sono a questo punto aperti
In quale può essere la soluzione per risolverli molto molto difficile molto complesse
Una potrebbe fare ritorno lasci all'interesse del popolo ma non è così facile arrivarci
Grazie io Massimo Pini salutiamo intanto doverosamente Irene Pivetti onorevole Irene Pivetti che ringraziamo ancora permesso stimolante interna
Per motivi
Di aereo io
In conclusione di questo giro come potrà non cercherei all'amico Franco Cardini
è meglio dare segnali
Se volete venire chiederei Cardini appunto di magari accennare in questo senso
Al anche ai valori riprendendo in parte del discorso dell'onorevole Pivetti ai valori polemicamente in contrasto con quello destro discendente vigente che in qualche maniera questo fondato polista richiama che in realtà poi mi piacerebbe sviluppare questo tema sono valori in qualche maniera visto pratici disponibilità
Sono quei valori fuori con la cavalleria su cui tanto ha scritto e tanto bene Franco Tirelli
Va bene intanto credo che il tempo stringa c'è un secondo dibattito non vorrei toglie penso ribaltamenti boy va be io ero io al fine sono qui per caso voglio dire che passavo per salutare un po'di amici anche perché mi interessava il convegno al quale non potrò partecipare per le altre per le altre occasioni che seguiranno occupato fra l'altro la posto del collega collega nel senso che il professore universitario noti parlamentare perché io non lo sono del collega Marcello Pera ma vi posso assicurare che non mi farò nemici se non altro perché lui è molto più bravo di me
Il vero prego
Bene mi sono appuntato abbastanza caoticamente alcune cose direi che sono state dette qui molte cose che mi trovano consenziente altre che non mi trovano forse ha peccato d'accordo ma senza che senza dubbio mi turbano
Allora cerchiamo di fare un piccolo elenco ad uso di un populista mancato quale io sono perché io lo sarei volentieri se l'Italia vi fosse un popolo a cui accostare quelle cose che gli slavo fili appoggiavano accostavano al mondo russo dell'Ottocento e ne sono uscite alcune sciocchezzuola è come la musica di Bussotti o di coloro o di Borodin
Ho ho la o do oppure Dostoevskij o più o più tardi Borga colf oppure è non so se vi fosse un popolo in Italia di capra SISAS Negras
Che sono state poi il nerbo dell'altro grande populismo quello Americo Martino in generale più particolarmente argentino
Che adesso va di moda no perché una segnò una popstar ha deciso di rievocare un personaggio su cui bisognerebbe meditare bisognerebbe meditare in molti ambiti
Politici e culturali meditare correttamente e magari non farsi scippare l'Autobiografia dagli Editori Riuniti come decise come recentemente successo
L'Italia è fatta
Bisogna fare gli italiani riceva generale Garibaldi oggi l'Italia potrebbe disfarsi o meglio di sciogliersi in che cosa mi chiedo perché quando ci si risciò gli accenni è necessario un minimo di brodo di coltura
E è il caso ancora di fare gli italiani o bisogna decidere che gli italiani non è più in grado di farli o che gli italiani non ci sono mai stati al massimo ci sono stati degli italici i quali si sono trovati a un certo punto
A riunirsi hanno cercato di farlo c'è stato anche in Italia fra Otto e Novecento un minimo di Processo di nazionalizzazione delle masse
E bisogna dire
Che ci sono state soltanto due forze allora due forse due movimenti molto diversi fra loro e non li voglio confrontare tanto meno contrapporre mi limito a un elenco ci sono
Dunque istituzioni due movimenti due qualche cosa due nuclei di forza che storicamente danno un senso all'Italia o cerca di dare un senso all'Italia la prima è evidentemente la Chiesa cattolica
Non è nemmeno la lingua italiana perché in fondo la lingua italiana dal Cinquecento in poi anzi dal tre cioè dal Duecento in poi da quando Dantes più ha scritto il De vulgari eloquio il risultato di una serie di appezzamenti
Da una parte la Chiesa cattolica
E dall'altra
Il movimento fascista che ha cercato in qualche modo di addivenire a una razionalizzazione delle masse evidentemente non riconoscendosi non solo per la guerra perduta ma perché l'Italia è per sua natura un paese un paese per così dire policentrico
Esistenti e che cos'è oggi me lo chiedo e forse qualche risposta arriverà dalla tavola rotonda o dal dibattito seguente che cos'è oggi il popolo italiano
Esiste un popolo italiano
Io non vedo propriamente il un popolo che si possa contrapporre o che si possa porre in dialettica rispetto all'è lite per la verità oggi io non vedo nemmeno delle élite in Italia non per lo meno nel senso più corrette e che a me è più più vicino che mi piace di più il senso vero enucleato non so da un Vilfredo Pareto oppresso o più tardi da un Gaetano Mosca
Oggi vedo da un lato non delle élite ma delle oligarchie
Sempre più spesso anonime
In cui il potere è sempre più parcellizzato delle oligarchie che marciano in funzione
Di poteri che sono sovranazionali extra nazionali non si badi bene me sarà metà nazionali e che quindi non puntano a quel processo
Pericoloso articolato diffuso che il cosiddetto processo di Montpellier mondializzazione o globalizzazione
E allora
Si dovrebbe cercare un antidoto è stato detto è stato detto da Baget Bozzo coi il discorso è stato ripreso da Buttiglione da dal presidente Pivetti e da altri come antidoto
Alla cosmopolitismo al mondiali Isma'alla globalizzazione che poi tra l'altro sono finti o comunismi lo dico da cattolico evidentemente
Dovrebbero si dovrebbero trovare altri valori identità si è detto radicamento comunitarismo
Sì sono uscita se le variabili sudamericane o nordamericane si è parlato di Simon Weil però attenzione
Perché le identità
Non esistono
In natura
Identità non è un valore naturalistico che cresce come una pianta bisogna uscire da questi cascami del vecchio determinismo Del Vecchio darwinismo naturalistico sociale che fosse nulla
In Historia
è determinato a priori il senso della storia non esiste è un'altra trappola sette ottocentesca più ottocentesca che sette che ottocentesca
In realtà le identità bisogna inventarne
Crearle ripensarla modificarle continuamente e questo mi fa paura
E questo mi fa paura
Perché oggi appunto io non vedo un popolo non so se chiamarlo italico italiano che essi Possa identificare in qualche cosa di forze in qualche cosa di forte
Oggi io vedo un ceto medio diffuso
Diverso da regione a regione per quanto riguarda l'universo italiano ma spaventosamente in via Diego omologazione per quanto riguarda tutto il resto del cosiddetto Occidente e ricordo molto brutalmente che cosa ormai errori è restato dell'Occidente
L'Occidente semmai ha avuto un'identità e in questa sede angolazione fra Europa cristianità e Occidente io noto che si tratta sempre e comunque di una triangolazione imperfetta perché le tre cose non coincidono
E del resto nessuno ormai vuol farle coincidere per lo meno non non certo con la cristianità
In questa realtà in perfetta e le identità badate per loro natura sono sempre imperfette cosa siamo noi italiani
Siamo occidentali d'accordo ammettiamolo pure per quanto quando vado in Puglia in Sicilia me lo chiedo e me lo chiedo nel senso positivo perché io mi sento molto filo Levantino
Siamo europei sì ma siamo Euro meridionale siamo euromediterranei abbiamo qualche cosa nella nostra storia e nel nostro DNA in tutti i sensi possibili incluso
Ho in me quello o il Meo per fortuna quello biologico noi abbiamo molto dell'Asia e dell'Africa e per fortuna per fortuna le identità sono sempre imperfette allora bisogna fare delle selezioni
E bisogna ricreare questi sensi di identità
Ci si approvati nell'Ottocento e direi che l'identità nazionale così commerciali ci è stata proposta dall'Unità d'Italia in poi è sostanzialmente fallita ma allora qual è il rischio il rischio è appunto l'omologazione non rispetto a valori italiani o italici
E nemmeno rispetto a valori occidentale ma rispetto a quei valori che ormai sono i valori del Mondiali Isma'
Che morì a ritmo all'ultimo colpo di coda dell'Occidente che dopo essersi espande l'aver imposto la sua Korine o il suo Paesi King lisce come preferite a tutto il mondo adesso
E continua a perpetuare la sua egemonia culturale attraverso quello che resta quello che è sostanziale quello che è veramente più povero più miserabile l'economia tra verso il primato dell'economico attraverso la riduzione di tutti i problemi ai problemi dell'economia
E magari di tutta l'economia ai problemi del mercato e del profitto e così non è pilifere riprendendo una suggestione di Fini alleggeriti canto si fa in un paio d'ore l'ultimo saggio proprio di Dahrendorf uscito in Italia
Che è un libretto del nocciolo
Della Laterza sulla Europa e considerazioni può corsi delle considerazioni di Dahrendorf che come sapete l'uomo della quadratura del cerchio come si fa a coniugare Lin coniugabile il benessere
Con la libertà libertà di tutti e non soltanto di alcuni e con la socialità e la quadratura del cerchio che Dahrendorf ha cercato di far quadrare bene dare andò sta parlando del sistema monetario europeo dice attenzione
Il sistema monetario europeo non è né è sufficiente a fare l'Europa e ci si chiede anche se essa se in fondo sarebbe necessario per far l'Europa l'Europa non si farà si dice da qualche parte
Esplicitamente da qualche parte implicitamente perché in fondo sarebbe un'operazione antieconomica e allora viene da chiedersi sì ebbene e se le operazioni sono antieconomiche
Per questo motivo le operazioni sono improponibili
Vi sono una quantità di operazioni antieconomiche che in ultima analisi poi in realtà si rivelano essere le cose che contano
E poi del resto le operazioni antieconomiche a lungo andare qualche volta si rivelano perfino fatte Richey e cause di benessere economico di dinamica economica
San Giovanni Bosco nel secondo Ottocento ha dimostrato qualcosa del genere qualcosa del genere è riuscita a dimostrarla anche Madre Teresa di Calcutta per esempio
Laddove si fanno cose antieconomiche perché radicate in altri valori poi arriva anche l'economia
I cattolici la chiama Provvidenza ma non ha importanza
Oggi io vedo un rischio non vedo un popolo italiano non vedo forse lo dico senza animosità nei confronti di nessuno non vedo forze capaci di proporre una nuova formula di aggregazione
Vedo un ceto medio diffuso in crescente itinerario di prole salinizzazione non solo prole salinizzazione economico sociale eccede
Ma soprattutto anche e soprattutto prole stilizzazione culturale pro neutralizzazione intellettuale
E allora evidentemente bisogna re inventare nuovi valori di identità non no dice un grande storico neo marxista inglese Eric Hobsbawm che le tradizioni si inventano ha perfettamente ragione
Ma questa è solo una faccia della verità l'altra faccia della verità e che l'invenzione la fino impegno che vuol dire scoperta
Non è qualche cosa di arbitrario di Fantastico ma è qualche cosa che si propone ristudiare andò il passato rispondendo al al alla domanda che cosa del passato
è utile ed è importante ed è ancora fondante nonostante tutto e che cosa quindi va valorizzato
In una antitesi a valori che invece vengono portati avanti perché appartengono a quella realtà
Livella strisce a quella realtà e Galli Tarja nel senso peggiore del termine che è la realtà che ci viene proposta dal sistema mondiali distico sistema mondiali distico che sta ci sta riducendo a proletari tele dipendenti
Ed è a questi valori ed è a questi anti valori che bisogna dare una risposta e bisogna cominciare dal grado zero bisogna cominciare dalla base bisogna cominciare dalla scuola bisogna cominciare col bisogna cominciare dal linguaggio
Si dovrebbe cominciare da una battaglia radicale continua luddisti ricca implacabilmente sistematica contro l'uso del Basic intuisce
Non ha senso parlare di educational e di tutto il resto quando si parla di cultura quando si parla educazione quando si parla di istruzione linea decampare la cominciare da questi valori perché l'identità passa attraverso la cultura nel senso sociologico del termine che non vuol dire abbondanza di informazioni ma vuol dire sentimento d'identità e capacità di rimettersi continuamente in gioco
E ricostruire questi valori
Ed è un compito evidentemente difficile
Si è parlato anche e termino in questa sede ed era ovvio
Di destra e di sinistra Bellot io vi inviterei a non abusare con l'uso di questi termini
Polarizzante i è vero che la polimerizzazione nell'aria che molti ritengono e forse ha ragione che si è anche un modo giusto per risolvere il problema politico che sia collegato quindi al maggioritario e tutto il resto
Però io da persona che non è impegnata politicamente ma che come insegnante come come pubblicista eccetera si deve confrontare continuamente con queste cose non possono non esimermi da segnalare di un disagio io personalmente mi sento e non ho nessuna remora l'ho sempre detto no nessuna remora riaffermarlo diverso
Se per destra si intendono si intendono una serie di valori etici di valori culturali di valori tradizionali io non mi sento affatto il destra nella misura in cui il concetto di destra in questo Paese non solo in questo Paese si va appiattendo sulla misura del primato dell'economico
In questo senso io non mi sento affatto di destra
In Italia
E ritengo che sia un impegno attesta
Un cittadino come meglio come ha
Può anche accettare di assumerselo
Questo impegno a destra non può andare nel senso della difesa dei valori tra virgolette del mercato e del consumo perché questi valori non mi interessano
Perché questi valori non sono i miei io sono un piccolissimo risparmiatore sono un pubblico dipendente non ho interesse a oliare la macchina mondiale lista
Non ho interesse a dare ai miei pochi risparmi in mano ad alcuni superiori sconosciuti i quali se ne serviranno ed impoverire il mio Paese
E mandare il il lavoro a Singapore e Hong Kong perché lì la manodopera costa
Questo è un gioco che io non intendo fare al quale non del quale non intendo rendermi complice così con un come non intendo rendermi complice di nessuna americanizzazione del nostro mondo della nostra scuola eccetera
E così come da cittadino europeo anche se mi sento profondamente Mediterraneo Levantino e anche un po'seguita se non altro perché appartengo a un credo Miroglio minoritario sono religiosamente parlando ha detto di una di un'eresia ebraica un oscuro maestro del primo secolo dopo Cristo
E a questo livello io non ci sto non ci sto a collaborare a un progetto che non è il mio come europeo anche se come europeo imperfetto
Io non sono permeabile al ricatto di chi mi dice che se voglio l'Unione europea in un modo o nell'altro olio farò il gioco dei francesi e dei tedeschi perché come europeo che ritengo che fare il gioco dei miei compatrioti francesi e tedeschi sì ancora meglio da un da un certo punto di vista che fare il gioco degli Stati Uniti d'America e allora a questo punto nella misura in cui si vuol dividere tra sversa al mentre il nostro mondo politico economico in un partito tedesco in un partito americano io faccio un discorso di priorità
E ritengo che il mondo europeo oggi così come il mondo asiatico il mondo africano eccetera hanno un obiettivo per carità non nemico e nemmeno un avversario ma un obiettivo dinamico comune che risiede soprattutto in un centro di potere che non eccetto la Casa Bianca e tanto meno il popolo americano nel suo complesso ma che ha le sue radici le sue basi le sue centrali
Le sue istanze di botto dei bottoni in un Paese molto preciso
Chi è lo stesso paese che dall'Ottocento in poi affatto del resto attenzione
Perché il nome occidente è antico
Ma in realtà nell'uso politico e culturale che ne facciamo è modernissimo l'ha dimostrato l'amico fisica vi sta guardando appunto perché Jimmy andò ha dimostrato un bellissimo saggio l'amico Finzi
Il la parola Occidente nata nell'Ottocento statunitense ed è nata contro l'Europa
è nata per qualificare un nuovo mondo rispetto al vecchio mondo ancora autoritario ancora cattolici Zante eccetera che era il mondo europeo e allora bisogna Friburgo a rivedere anche il nostro linguaggio politico così come bisogna vedere e rivedere le nostre posizioni io no no
Non ho molta paura anzi ho molto fascino nei confronti del momento attuale noi stiamo passando correndo siamo in una grande svolta
Non è vero che nel novantaquattro c'è stato un cambiamento nel paese una grande rivoluzione credo però che ci sia stato l'avvio di una svolta che è molto lunga presidente Pivetti e termino
Parlava poco fa del fatto che in fondo tra il prima e il dopo
Il numero dei partiti è rimasto più o meno invariato
è vero però è vero anche un'altra cosa che i i partiti gruppi e movimenti d'oggi sono animati da una dinamica diversa sono animati dalla coscienza della loro fluidità i giochi non sono ancora fatti gli schieramenti non sono ancora determinati e allora quello che conta e a vere
Delle dei punti d'arrivo precisi l'identità
Il radicamento in una realtà che sia per noi italiani al tempo stesso mediterranea ed europea
La l'impegno accanto degli sfruttati e non teme sfruttatori accanto di quelli che sono ancora oggi oggetto di economia e non ancora soggetto di economia
La l'impegno contro il processo che monta l'interazione e di globalizzazione questo è quanto mi sento di dire essendo arrivato purissimo caso dibattito
Grazie
Sì stesso detenuta ringraziamenti come mi dicono e inizia immediatamente il secondo dibattito sulla piazza televisiva il servizio pubblico l'oscuramento sui nuovi conflitti sociali introdotto da Gianfranco De Turris grazie
Grazie soprattutto i nostri ospiti che hanno avuto la cortesia di seguirci della mattinata diciamo così in USA uno una comunicazione del petrolio a tutti gli intervenuti che si trovano nella navata laterale destra vorrei chiedere per cortesia di spostarsi se positivamente
Nata a sinistra perché c'è un rimbombo impedisce Claudio
Un patto tra Eros Pagni data Emilio Battisti
Tra il dottor Gianfranco De Turris che introdurrà i nostri lavori
Prego Gianfranco
L'applauso del pubblico ora
Non so
Vediamo non so quanti ricordano le parole d'ordine del giornalismo italiano degli anni settanta allora la Federazione della stampa si batteva virgolette per l'obiettività la completezza del pluralismo dell'informazione vale a dire
Per un'utopia un'impossibilità è un anno e mezzo prima
Così ritiene infatti quando a Luigi Barzini venne fisicamente impedito di assume la direzione del Messaggero e a Indro Montanelli fu bersaglio di accuse malignità per aver deciso di fondare il Giornale uscendo dal Corriere
Il probabilismo fu dunque inteso secondo le convenienze ovviamente politiche del momento proprio come è stata oggi intesa la trovata della par condicio
Quanto all'obiettività era ben difficile realizzarla in buona fede figuriamoci mala fede in chi era a norma il famoso slogan i fatti separati dalle opinioni se ne rendono tutti ormai conto era un'ipocrisia
La completezza poi e la massa stessa delle notizie la loro quantità che già all'epoca la rendeva assai difficile almeno a livello generale
Oggi dopo quattro cinque lustri con l'introduzione di mezzi comunicazione negli anni settanta del tutto impensabile come strumenti di lavoro la cui velocità non era prevedibile con un rapporto temporale fra origine della notizia e la sua elaborazione incredibilmente ridotta che fine ha fatto quell'ormai lontano slogan purtroppo credo che a voler essere realisti e senza nascondersi dietro il dito delle buone realizzabili intenzioni
Esso sia completamente obsoleto e debba essere riformulato
Ci obbligano a questo la quantità di dati e notizie che ci sommerge ogni giorno ogni ora ogni minuto da tutte le parti del mondo contemporaneamente in tempo reale attraverso le reti informatiche
Computerizzate di internet attraverso reti satellitari e via cavo attraverso il telefono cellulare in collegamento diretto siamo sommersi da troppi date come si saggia si sviluppò una specie di malattia o sindrome una mescolanza di stress frustrazione angoscia
Però overdose d'informazione non si riesce a seguire tutto non si può essere informati su tutto lo si può gestire tutto perché questo tutto cioè questa massa di notizie è troppo ormai rispetto ad esempio venti e venticinque anni fa
Oggi siamo obbligati ad agire velocemente a decidere rapidamente per come si suol dire stare sulla notizia arrivare prima della concorrenza bruciarla uscire prima in edicola dirlo prima alla radio e la tv
La velocità impedisce spesso di voler valutare a fondo di pensarci su di non esagerare si creano così spesso lo sappiamo tutti
Falsi scoop falsi eroi falsi mostri addirittura falsi avvenimenti che poi è ben difficile ammettere di aver prefabbricato in buona o in mala fede che sia inoltre agiscono come ben sappiamo e non vogliamo ammettere innumerevoli griglie che ci fanno o non fanno scegliere la notizia da rendere nota su carta stampata radio e televisione voci fanno decidere qual è evidenza darle
Selezioniamo la notizia attraverso profili tre che sono dentro di noi che fanno parte della nostra formazione quale che essa sia perché siamo esseri umani e non macchine compiuta
Griglia filtri politici e culturali ideologici o religiosi sociali ed economici morali opportunistici ideali utilitaristici
Spesso inconsciamente in buona fede ma assai più spesso consciamente in malafede lettore
L'ascoltatore lo spettatore non ricevono mai una notizia che identica a quella dell'origine originali l'obiettività e la completezza dell'informazione sono state così nella pratica nei fatti con l'avvento delle nuove tecnologie vanificate seppur mai sono esistite
Sicché oggi nell'impossibilità di essere assolutamente obiettivi del tutto completi di al massimo ci si possa sforzare di esserlo
Sì si dovrebbe per lo meno essere tanti onesti e tanto coraggiosi da rappresentare la complessità del reale per non dover dire il caos della realtà
Per quello che senza cercare di abbellirla ma anche senza cercare nemmeno di peggiorarla commesse senza calcare la mano perché qui come in economia
La notizia cattiva scaccia la notizia buona il volontario decadimento del gusto sembra una parola d'ordine
Ecco allora che di uno slogan che mai più disatteso a distanza di un quarto di secolo si dovrebbe almeno cercare di salvare applicare il terzo termine cioè il pluralismo
La società è diventata così complessa per non dire appunto caotica dell'immagine riflessa nei mass media dai giornali e settimanali alla radio e televisione non può che essere pluralista
Riflettendo la maggior parte in massima parte le posizioni che messa emergono sociali e politiche economiche culturali religiose se vogliamo usare il termine di visione del mondo
Attenzione qui non si parla di par condicio sappiamo tutti e sarebbe anche i propri sia metterlo che questo strana questa strampalata idea
è stata meramente strumentale è nata all'improvviso dall'oggi al domani
è caduto nel nulla nel dimenticatoio una volta che non serviva più non la si può certo imporre per legge o per decreto solo un Paese di legulei poteva immaginarla neppure nella Repubblica di utopia e mai esistita e sì che quello è il migliore dei
Posti possibili
Se una regola si deve ci deve essere sta nella coscienza e nella professionalità di chi lavora nel mondo dell'informazione dal direttore al semplici arredatore non può essere una regola
Di per sé è ridicola imposto a suon di sanzioni
Di misurazione di tempi e di contingentamento si è visto poi che fine fanno certi calcoli col bilancino del far del farmacista o dell'alchimista quando non servono più ad un progetto chiaramente politico
No quello che serve
Non è una pari opportunità per legge ma un pluralismo inteso come modus operandi generale generalizzato e soprattutto una pari dignità tra le varie componenti dell'odierna realtà complessa
Non fatti e persone e partiti e forze sociali uomini politici e intellettuali di serie A e di serie Z gli uni da ossequiare gli altri da sbeffeggiare di fronte ai quali prostrato anzi ho dati dare al contrario al pubblico ludibrio
Da gonfiare da pompare ovvero da ignorare da oscurare
Non si tratta di misurare il minuto il secondo lo si tratta tanto di bilanciare una presenza una partecipazione un argomento con in altra occasione una presenza e una partecipazione un argomento posti
Per far vedere che un non signora che la Seat che la si pensa diversamente no vuol dire invece applicare il criterio della pari dignità e altri non è che il rispetto rispetto della propria funzione di giornalista a dispetto della controparte avvenimento persona che sia ovviamente e questo è un approccio che vale in modo prioritario per un servizio pubblico cioè un servizio rivolto a tutta la comunità nazionale
Perché pagato da tutta la comunità nazionale lo si potrebbe forse pretendere per un servizio privato sia a livello di carta stampata sia a livello radiotelevisivo che non pretende canoni e sussidi pubblici anche se dovrebbe essere una specie di imperativo morale per tutta intera la categoria dei giornalisti
Ma qui entriamo nell'ambito della deontologia professionale e più semplici non rare anche perché la situazione di fatto massa di informazioni velocità concorrenza in cui precedentemente accennato
Che la travolge nessuno si interessa di osservare ma nel servizio pubblico hanno almeno sinché rimarrà tale con tali compiti
Sinché rimarrà tale cioè di tutti i cittadini e non voce di un governo di una maggioranza non potrà essere la voce del padrone il padrone del vapore come si diceva
Non potrà essere megafono di un solo schieramento non potrà ignorare grandi avvenimenti o fenomeni sociali non dovrà essere un lettore di venire di veline di nuovi Minculpop non potrà dare spazio soltanto a forze culturali intellettuale di certi schieramenti
Ne potrà snobbare dileggiare prendere sottogamba le forze culturali e intellettuali di schieramenti opposti reali o ideali che essi siano
Non dovrà dare spazio notizie riguardanti la produzione intellettuale di un solo tipo ignorando sbeffeggiato quello posto
Non dovrà chiamare a collaborare con posizioni importanti a livello di creazione conduzione di programmi solo personalità esterne chiaramente schierate orientati in un senso invece totalmente ignorare
Quelle schierate orientate nel senso opposto punto Ras snobbare utile Giare o ironizzare pur nell'ambito di una divergenza di opinioni chi non è allineato chi non è conformista chi è all'opposizione perché questo non è il compito di un servizio pubblico
Il servizio pubblico pagato dagli italiani dovrebbe dar voce non demagogicamente agli italiani
Ma si sa il popolo la gente viene preso in considerazione soltanto quando fa comodo nel qua e soltanto quando lo si può strumentalizzare piegare ai propri interessi
Gli elettori la maggioranza può benissimo essere disprezzata insultata quando non va secondo quelli che ipotizzano gli intellettuali organici e allora uno come Dario Fo per fare un esempio da sempre vicino agli interessi della base
Può definire invece ingente tutti coloro che ed erano la maggioranza avevano dato la vittoria il centrodestra nel mille novecentonovantaquattro e poi popolo diventa maturo quando fa vincere il centrosinistra nel novantasei quelli che lavorano e che pensano legato rigori categorie professionali gli artigiani gli esponenti dello spettacolo i giovani le persone comuni e il famoso cittadino che paga le tasse ed oggi ne pagasse più di ieri
A tutti costoro dovrebbe essere dato in qualche modo la voce invece come è noto la cosiddetta piazza televisiva viene ancora monopolizzata da certi politici e da certi intellettuali che Vellore Empirio non fanno altro che parlare tra loro o peggio parlarsi addosso
è un girare a vuoto è un frullare di concetti astratti e parole vanesi e spesso in un gergo comprensibile a pochi intimi
Il mezzo negato da tutti il mezzo pagato da tutti scusate viene utilizzato solo da poco per di più sempre dagli stessi in rappresentanza politica
La invece gente viene tagliata fuori ed è costretta a sorbirsi predicozzo esser Monica non si merita certo grazie a Dio si può ancora cambiare canale o spegnere il la televisione ma lo scopo del servizio pubblico essere visto non discostare l'utente al quale nondimeno lunare chiede da Torino implacabilmente ogni fine danno il conto corrente postale
Per fare il proprio dovere cioè pagare il canone
E allora quanto si è sinora detto vuol dire allo stesso tempo pluralismo e pari dignità non pari opportunità par condicio non bilancino non dieci minuti a medie certi un programma The una a me
Un ospite a me uno a tema rispetto di tutte le posizioni di tutte le parti in caso di tutte le realtà del Paese che è tutt'altro che uniforme omologato anzi è sempre più variegata e complessa
Questo sì che vuol dire allora essere un Paese normale non normalizzato la normalizzazione come ben si sa stroncò la primavera di Praga con i carri armati la normalizzazione italiana bisogna assai di meno
è sufficiente l'uniformità il conformismo l'appiattimento del pensiero unico il tacere di fatti di avvenimenti anche le gambe amorosi di persone di idee che non sono in sintonia basta tacere basta minimizzando oppure basta neutralizzarlo e con lo scherno
è noto che oggi quello di cui non si sa attraverso i mass media non esiste e quel che viene sottovalutato deformato cade ben presto nell'oblio
Le diversità le identità non conformisti delle pluralità di opinioni fermento di idee scompaiono nel nulla
Grigio del tubo catodico nel buonismo meglio nel tranquillissimo come è stato ben detto della normalizzazione del tutto va bene del tutto è sotto controllo
Grazie
Grazie allora care amiche e cari amici
Questa volta tocca a un politico a fare da presentatore da conduttore io ringrazio Gianfranco De Turris per le cose che ha detto e deciso a presentare insieme agli amici Marcello reale Giampiero Arci
I nostri prestigiosi ospiti comincio da destra sottolinea la destra da Gad Lerner che prego di accogliere con un applauso Lucia Annunziata
Stanza Del Piero Vigorelli
Adesso spetterebbe a me
Aggiungere qualcosa di politico all'introduzione di carattere culturale in poche parole che ha fatto Gianfranco De Turris ma come si usa la Camera devo fare un intervento sull'ordine dei lavori
Quando accade un fatto il deputato si alza e chiede
E allora parliamo in nome del popolo sovrano come dice questo nostro convegno
Su cose sui giornali di oggi abbiamo letto di un rappresentante del popolo leso
La protesta di Rocco Buttiglione
Qui abbiamo il sovrano del TG tre Lucia Annunziata io ho chiesto allusive hanno la conversazione di ieri di cogliere quest'occasione se se se lo ritiene opportuno per dei chiarimenti
L'ha avuto una discussione con Rocco Buttiglione in merito alla polemica con grande franchezza perché io invito tutti a non personalizzare lo scontro il problema secondo me non sono più solo direttori imponeva il vertice della RAI
Perché evidentemente quell'andazzo poi ognuno di noi a questo tavolo avrà idee diverse però vedete sul Messaggero di oggi
C'è un po'quello che sa cade c'è scritto in un articolo di Alberto Guarnieri
Che Enzo Siciliano in un libro che è uscito proprio ora
Racconta un episodio il presidente della RAI
Un consigliere nominato da Violante e Mancino
A quel posto
Dove per essere nominati bisogna avere tra i requisiti nota indipendenza di comportamenti c'è scritto nella legge scrive in un libro e racconta il suo entusiasmo e l'entusiasmo della folla quella sera a Botteghe Oscure il ventuno di aprile
Non è indipendente questo comportamento è un comportamento di parte che io voglio denunciare avendo letto queste cose
Vorrei
Vorrei sapere
Cioè questo è l'ordine che regna a viale Mazzini
Ora do la parola Lucia Annunziata pere intervento su questo piccolo aspetto poi continueremo il nostro dibattito nel quale direttore TG tre interverrà successivamente insieme agli altri ospiti ma penso che sia doveroso questo primo intervento
Non so se volete immediatamente chiarimenti sulla questione di Buttiglione io avevo del le per l'avevo preparato come inizio del mio dibattito comunque insomma se mi è permesso faccio estrapolo il litigio della storia la facciamo
Talk-show politici o comunque politici in generale per
L'errore marchiano che denunciava Buttiglione
Uno dei miei redattori
Il periodo è stato invitato da me una settimana fa se contano queste cose se vi interessa non solo siccome poi diventano carne sangue di un dibattito più ampio lo spiegherò
Le dottor Buttiglione è stato invitato almeno una settimana Fran
Poi siccome facevamo una sede da Milano abbiamo chiesto tramite un mio redattore di culto posso fornire il nome
Che ha preso contatto con il portavoce Buttiglione di sostituire se avevo qualcosa in contrario sostituire se stesso con Formigoni
Ci siamo lasciati dicendo che se ci fosse stato qualcosa in contrario dottor Buttiglione avrebbe chiamato me lo abbiamo sentito niente abbiamo proceduto procede dottor Formigoni la verità di questa cosa è tale che per l'appunto anche il dottor Berlusconi sempre in
TV ha detto che lui era venuto perché sapeva che c'erano appunto finire lui in studio
Casini da Montecitorio e Formigoni da Milano
Come ho detto
La lamentela però del dottor Buttiglione del signor del dell'onorevole di Formigoni era che dopo un'ora di trasmissione Formigoni non aveva ancora parlato
Il fatto è che ogni tanto a noi giornalisti della RAI TV che siamo come dire sempre lì controllati con chi deve unire non deve unire bilancino robe di questo genere ci capita anche di fare una scaletta la scaletta l'ordine delle cose come le voi discusse per fare un pezzo giornalistico e visto le posizioni del dottor Formigoni importanti sulla questione del referendum l'avevamo messo a parlare sul punto del referendum allora se questa cosa non va bene e penso che questo fosse sostanzialmente il problema del dottor Buttiglione
Allora dobbiamo fare un passo avanti invito dottor Buttiglione però a farlo chiaramente
Che non solo i politici vogliono sentirsi rappresentati ma vogliono entrare anche nella fattura dei programmi io sono molto felice se la commissione di Parlamento e vigilanza la prossima volta mi chiederà anche di far vedere e controfirmare politici la scaletta solo che finché non ci sarà stato questo ulteriore passo dalla Commissione di vigilanza io penso ancora di essere per lo meno
Autorizzata ad avere questo minimo spazio di intervento giornalistico per quanto riguarda poi la televisione di regime e la seconda volta che mi viene
Di fatto un discorso di questo tipo
L'onorevole Buttiglione la prima volta addirittura sollevato il caso in Parlamento con metà del Parlamento italiano che quando lui hanno minato il mio nome si è alzato in piedi gridando libertà libertà
Io voglio capire qual è il regime dove una persona può inserirsi in una trasmissione chiamato dalla dal conduttore
E dire queste cose nei confronti del contatore mentre il conduttore non dice niente perché non è che il servizio pubblico non possiamo maltrattare i politici sono al caso era anche peggio naturalmente
In quale Paese c'è un regime tali in cui i giornalisti vengono additati in Parlamento come vigente di regime io comunque visto che mi sto facendo la fama della Madama o della sinistra oggi sono venuta vestita secondo mia tradizione col con lettino
E penso che possiamo continuamente possiamo continuare su questa che è una cosa la seconda parte di tutto questo sarà naturalmente perché sì è arrivato a questa vicenda io credo che una di queste delle ragioni per cui siamo arrivati a questi vicende perché siccome io non credo
Che io dottor Buttiglione ci odiamo perché non è vero
Apprezzo il dottor Buttiglione e lui lo sa spero che lui a prezzi bene che queste cose davvero non solo personale quindi la mia ira non è personale cioè veramente un dibattito in corso su tutta questa vicenda bene
Adesso il problema non è la polemica del pasta e fagioli quante scene messo non ce l'ha messo la questione fondamentale è tentare di capire perché si è arrivati a uno stato di cose di questo tipo per cui un rappresentante dell'opposizione sostiene che questo è un regime non avendone secondo me in pratica nessuna prova e la seconda cosa perché si deve arrivare a un dibattito in cui la cui introduzione fatta dal presidente della commissione di vigilanza con il sottoscritto Storace che come sapete anche un'altra persona o con pochi ottimi rapporti
Il che prova che la politica è veramente amara pittura nonostante tutti i qualunquisti d'Italia continua a dire che la politica sfratto quel giorno che sarà stufata veramente ragazzi andrò a casa questo le assicuro
Il perché c'è un posto in cui il presidente la commissione di vigilanza fa un'introduzione qui e pensa di portare come prova della qui parzialità del servizio pubblico il fatto che il presidente del servizio pubblico si riconosca in un'area politica
Ragazzi ma che cosa volete che la gente sia senza opinioni politiche ai questo non esiste in stato naturale non esiste neanche nella famosa America
Queste sciocchezze che si dicono scusate un attimo
I giornalisti americani non hanno mai sostenuto che non bisogna e scusate di giorno e se c'è una cosa di cui mi intendo anche per ragioni personali e giornalismo americano quindi su questa certo molte poche lezioni allora e giornalismo americano non prettamente che la obiettività e la separazione dei fatti dalle opinioni parta dal fatto che i giornalisti si un'altra carta bianca su cui non c'è impressa nessuno opinione la pretesa giusta giusta
E che quando tu fai un prodotto hai fatto un prodotto che contenga e superiori
I testi altro è un regime è un regime
Il regime di aree
Sì certo ameba guarda Storace apparecchio sul TG tre che sotto il peso del giornale
Ecco dopodiché appunto che il prodotto finale sia un prodotto in cui l'opinione di partenza sia contenuta e superata quindi in sé in se Storace avere un'opinione politica è un fatto e dichiararla è un fatto di trasparenza in sé non comporta il giudizio automatico di essere di fare
Io non intendo aggiungere nulla a quello che ha detto la dottoressa Annunziata perché altrimenti fuggire da una visione imparziale qui sono tenuti trovato Settala dico Lucia una il giornalismo americano non ha il canone
Non risponde ai cittadini risponda coloro che lo vedo il pluralismo il fondamento del servizio pubblico radiotelevisivo
Solaire Felissari
Che non
Io ho letto uno splendido libro di Federico Asciano direttore di quella che noi definiamo la RAI dell'Ulivo
Forse a torto non lo so
Ha detto quando dall'Avvenire andai alla RAI giornalista cattolico dall'altra parte ma giornalista perbene non non ci fa vero la differenziazione politica
Mi posi il problema se dovevo rinunciare alle mie idee nessuno di noi chiede ai giornalisti del servizio pubblico di rinunciare alle loro idee chiediamo ai giornalisti del servizio pubblico di capire che ci sono anche le idee degli altri
Lascio solo immaginare lo avete poi dopo nel corso del dibattito potremmo compilare questi interventi
Ti lascio solo immaginare a proposito di diritti del cittadino che vede la RAI e sa che quei dirigenti i vostri denti tra queste l'imparzialità immagino un po'François Spector da un anno indietro
Pensa un po'se letizia Moratti fosse venuta al congresso di Alleanza Nazionale
Pensa un po'se Franco Cardini avesse scritto un libro ha festeggiato col professor Buttiglione o con altri
Quella vittoria politica
Be'sarebbe insorta la sinistra
Sarebbe insorto già da quest'anno un anno fa Lerna è un esempio duo di disinformazione
Sarebbe sì insorta la sinistra
Ci sarebbe stata la sollevazione avrebbero detto ecco la Rai del Po la RAI del Polo come è stata chiamata non ha mai fatto queste cose comunque su se c'è un regime o meno poi magari non so se il dottor Vigorelli dopo potrà dire la sua all'intero veramente l'Ulivo
Io la chiudo qui e dicevo solo due minuti per poter poi cominciare con Gad Lerner il dibattito sul diritto di cittadinanza perché poi anche questo del popolo nei confronti dalla televisione
Vedete abbiamo letto la polemica dico di oggi sulla se i politici dovevo partecipare o meno riguarda un po'tutte le trasmissioni ovviamente
Se il giusto che la politica si vada ad annoiare come è sembrato di capire da certe dichiarazioni importanti esponenti politici
Allora
Io ho un timore che questa tv sia andando verso questa deriva
Perché c'è la volontà di parte di qualcuno di quelli che magari scrivono libri inneggiando alla vittoria dell'Ulivo
Di quelli che non trovano scandalose cerca assenze a manifestazioni di sostanziale propaganda politica attraverso la televisione
Di coloro che non considerano importante recuperare un ruolo dello spettatore di quel popolo sovrano anche nell'orientare la programmazione è un'esigenza che è stata posta dal Censis dal garante per l'editoria concerto da organi di parte politica
Allora io temo la tv che annulla i conflitti sociali
Anche qui uno dei protagonisti del dibattito sarà sempre pure Annunziata magari alle nostre conclusioni
Ha fatto molto scalpore con la sua
Con la sua frase che molti di noi hanno apprezzato peraltro quella quel concetto per cui i metalmeccanici fanno meno notizia come categoria residue abituale
Vorremmo capire cosa accade per altre categorie per altri settori vedete
C'era un tempo in cui la televisione costrinse gli americani a ritirarsi da dietro era la televisione lettura vissuto queste esperienze e la televisione che rendeva protagonista il cittadino rendeva costrinse un in pura potenza mondiale a rinunciare ai propri pass pensate questo non è accaduto con la guerra in Jugoslavia
C'è stata l'omologazione da sue fazione io temo per la politica questa F
La politica normalizzata
Per cui cioè l'ortodossia c'è la notizia così cioè il pastone politico non c'è l'approfondimento non c'è l'inchiesta
Non c'è il racconto della realtà nazionale della realtà sociale quel racconto che se badate bene fu anche alla base del novantaquattro di quella spaccatura del Paese che è emersa in tutte le sue contraddizioni
Nel novantasei ci fu la par condicio non si con un si comprese non si è compresa in quella campagna elettorale qual era la differenza tra i blocchi sociali in questo Paese
Allora io temo che la tv normalizzata sia la tv che annulla l'antagonismo nella società
Sì alla tv dell'inciucio la televisione dell'inciucio è quella che noi vogliamo contrastare io chiedo se questa è ancora possibile e se un quadro di regole che vanno introdotte per far capire al cittadino fino a che punto si può arrivare in televisione
Cosa bisogna
Chiediamo la partecipazione dei cittadini ai programmi televisivi cortesi il fax della Balduina ecco io vi chiedo un contributo da questo punto di vista di idee per poter capire anche come poter lavorare meglio per il futuro ringrazio do la parola catenella
Croce mi fa vette temo che se la tv
La RAI annullasse o alla fondazione dei conflitti sociali e mi ritroverei disoccupato mi mi auguro che ciò non accada
Ma
Mi dispiace interrompere questo duello tra
Storace l'Annunziata che evidentemente si stanno simpaticissimi e che adorano duellare infatti secondo me tutti voi avreste preferito sentire una controreplica dell'Annunziata ma seguirà io quello che vi voglio dire brevemente lo anticipo come emendiamo Structure
Degli interventi ai convegni nella sua tesi conclusiva e cioè che ritengo e cercherò di dimostrare il perché che in questo momento in Italia la RAI Radiotelevisione italiana sia tra i grandi editori
Specifico perché ci sono anche i piccoli ed il discorso cambierebbe tra i grandi editori sia il più libero che ci sia in circolazione
Questa è la tesi che io cercherò di dimostrare in base anche alla mia esperienza e
Ma arriviamoci per piccoli grandi vi racconto
Un'idea che avevo e che ho accantonato nel costruire la mia nuova trasmissione che ho costruito a Milano in corso Sempione scegliere molto lontano dai corridoi romani non ho parlato con nessuno non conosco nessuno dei membri dell'OCSE di amministrazione della RAI
Insomma l'ho fatta veramente per gli affari miei un'idea che avevo in mente e che ho accantonato era quello riprendere due politici
Sempre gli stessi due o tre pratica per rispettare le aree fondamentali scelti per
La loro curiosità intellettuale e per la loro la vivacità dialettica e Popov in ogni puntata la mia trasmissione che uno di loro intervista se un avversario cioè che un politico
Sì assumesse l'onere così legittimare l'avversario
Attraverso una richiesta di chiarimenti sui suoi sulle sue argomentazioni
Questo gioco di reciprocità che era il evidentemente anche un gioco di reciproca legittimazione lo abbiamo accantonato dopo la considerazione che molto probabilmente quasi inevitabilmente questo
Ci sarebbe stato utilizzato dal politico in questione fondamentalmente per farsi propaganda per mettere in difficoltà l'altro anziché per sviluppare quella a forma di fair play massima che consiste nel nel cercare di capire le ragioni dell'altro compito questo il cercare di capire le ragioni dell'altro che quindi a credo debba essere
Affidato professionalmente a noi che di mestiere facciamo i giornalisti soprattutto nel servizio pubblico ma se permettete dappertutto
Altrove il segreto
Del pluralismo
Intorno al quale vedo che sui scrivono addirittura dei codici io credo che sia molto semplice e legato al buonsenso la base fondativa della pluralismo nella informazione io credo sta nella curiosità e nel sincero interesse dell'operatore dell'informazione nel capire le ragioni dell'altro io personalmente
Ho una
O delle convinzioni politiche che non nascondo
O o votato dei partiti che voi sapete
Ritengo vale sapete di sinistra te lo confesso qui
Secondo me sì ho ricevuto proposte di lavoro alla RAI dalla gestione precedente con una grande sa quella comunque non
Bisogna procedere della precedente si
Quello che voglio dire
è che la caratteristica la moglie la che può vendere
Interessanti le trasmissioni esattamente la molla pluralistica una traduzione non è interessante non si lascia guardare dal pubblico c'è una trasmissione nella quale il conduttore giornalista non
è curioso di capire perché diavolo quelli lì la pensano in quel modo
Questo è il punto
Io sono curioso di sapere perché diavolo
Quello lì pensa che dobbiamo tagliare le pensioni
E ha delle ragionevolmente pesanti e sono cui otto di sapere perché diavolo dei frati sono contrari a toccare la sanità o la spesa sociale del nostro Paese perché c'è dietro una specie sono gli operatori anche se io coi fatti non cento nulla
E sono curioso di capire le posizioni del resto che l'UNIFIL per la stessa identica ragione questa è la vera molla del pluralismo non è il bilancino perché col bilancino fai delle trasmissioni porcheria
Non c'è ombra di dubbio col bilancino fai delle trasmissioni inguardabili noiose qual è l'altra difficoltà a in materia
La una volta che ha chiarito che il tuo interesse fondamentale quello di cercare la specificità l'unicità la differenza degli argomenti di quello lì
La il passaggio difficile successivo
Che riguarda badate bene non solo i politici ma anche i potenti dell'economia e forse più i potenti dell'economia che non i politici e frenare da parte nostra questo è l'alto compito molto importante credo che noi operatori dell'informazione abbiamo soprattutto nel servizio pubblico frenare
La naturale istintiva e talvolta anche subdola tendenza dei politici e degli altri i nostri ospiti principali
Alla uso propagandistico del mezzo televisivo perché i politici e i potenti dell'economia
Vogliono andare in televisione per usarla vogliono andarci per dire quello che ritengono conveniente
Dire in quel momento tacendo altre cose che ritengono che non sia conveniente dire
Nell'ultima trasmissione che ho fatto pochi giorni fa ho avuto un momento di conflitto abbastanza acceso che posso citare perché avvenuta in perfetta par condicio ossia con un membro del governo che con un esponente del l'opposizione perché era apparso in quel momento palese
Almeno a me
Ma credo anche ai telespettatori che di queste cose vi garantisco si accorgono sempre è apparso palese che entrambi non volevano dire a proposito della riforma delle pensioni delle cose spiacevoli
Perché le ritenevano nocive alla propria immagine in quel momento preferivano prima a farle e poi motivarle
Credo che il compito nostro sia quello di portare i politici e i potenti dell'economia a confrontarsi anche sulle parti agevole vi dirò di più
Che io ho la massima stima per perché credo che siano davvero degli uomini che interpretano la rete più la la politica intesa come arte più nobile e più alta di coloro che sono capaci di andare in televisione a dire anche le cose spiacevoli magari guardando in faccia le persone che di quelle cose spiacevoli saranno
Di oggetto questo credo sia il punto
Ma e questo sia anche una capacità di uso nuovo della televisione da parte della classe politica la televisione uno strumento decisivo ma per la classe politica anticipo in qualsiasi parte del mondo a io credo che poiché la politica è rappresentanza di interessi mediazione di interessi e talvolta diciamo così l'incontrario che la rappresentanza a mediazione di interessi distinzione da interessi che si ritiene invece di dover colpire io credo che
Su questo la dobbiate venire a dirci di Robbie in televisione
Guardando in faccia la realtà e non pensare di poterla usare sugli argomenti che gli fa comodo
Con ciò arrivo nella mia piccola e breve esperienza recente a motivare
Il grado di libertà che
Mi sono consentito in RAI e che mi ha strutturalmente ovvio potermi consentire in Rai
A nel corso delle mie due trasmissioni che ho fatto sin qua mi sono occupato credo senza peli sulla lingua di Enrico Cuccia
Di Carlo De Benedetti
Del delle scatole cinesi in seguito alle quali la famiglia Agnelli e la famiglia Pirelli e la famiglia De Benedetti detengono con piccolissime percentuali delle azioni il controllo su immense holding
Mi sono occupato della pensione di Biagio Agnes e sarebbe divertente in proposito questi questo potrei
Porta via da osservare
Fare una piccola rassegna stampa di come i giornalisti si sono occupati di questa polemica che ne è seguita tra me e Biagio Agnes e scoprirete
Che alcuni dei giornali che di solito gridano più forte e che si mostrano particolarmente coraggiosi in materia di moralità pubblica in proposito sono quelli che non hanno dato la mia parte notizia perché hanno anche loro degli interessi cogenti in materia e dunque anche questa piccolissima prova di Biagio Agnes
Dell'appalto per vivi ma scusate se possiamo su RAI uno in prima serata parlare delle
Rogne di questi signori di questi poteri pensate davvero che possa farci paura mi scusi Buttiglione sentito lei che qui di fronte pensate davvero che io possa avere avuta due peraltro squisito professor Buttiglione o o di PIL Bordon o di Massimo D'Alema e Gianfranco Fini che si considerano oggi più potenti di Buttiglione villa Bordon francamente no
Francamente credo che il coltello dalla parte del manico dentro al servizio pubblico possiamo avercelo noi se ce lo prendiamo
Questa è la mia personale convinzione a non potevo io presto
Allora inviato della Stampa e sono stato vicedirettore della Stampa non potevo evidentemente sulla stampa avere la stessa libertà di a iniziativa giornalistica
In materia economica ad esempio che invece posso avere in RAI pur essendo un ottimo editore l'avvocato Agnelli
Ultima cosa che voglio dire anzi timide due un'altra volevo dire proprio una una parentesi sulla relazione di De Turris anch'io troppo obbrobriosa la par condicio anch'io trovo che sia una stortura grave di un sistema quella in cui appunto agio al giornalista si debbano imporre le caselle in base a quelle regolarsi
Sono d'accordo mi sarebbe piaciuto però che nel denunciare la par condicio si facesse riferimento anche all'altra grande anomalia sarà che c'abbiamo che in Italia che è quella delle proprietà dei mezzi di comunicazione radiotelevisiva
Il fatto che il principale leader di uno dei due poli fosse anche proprietario di emittenti centrale
Senta fa ha prodotto squilibri
O meglio si è sommato squilibri che già c'erano di motivazione dentro la RAI l'ha spostata la piegata la strattonata a sua volta magari nella direzione opposta comunque il nesso tra le due cose io credo vada rilevata l'ultima cosa che volevo dire invece
Riguarda il una domanda molto elementare se volete perfino un poco gradevole
Chi mi può cacciare
è ovvio che qualcuno deve potermi cacciare
è altrettanto ovvio tra l'altro che io facendo una trasmissione dei Prima serata su RAI uno stocca minando sull'asse di equilibrio primo poiché sbagliano Fangio è sicura uno sbaglio un passo falso un incidente toccherà finora mi abbinata bene o le dita incrociate ma prima o poi mi tocca prima questo Caccini sbrana fuori linea dello scherzo ma allora il punto è quando a chi devo fare riferimento io Kermit io devo essere naturalmente pronto ad essere cacciato sapere che queste stagioni durano
Poco credo tra l'altro che sia molto sano prendere la piccole do assumere a piccole dosi la televisione anche a dosi massicce assolutamente nociva per chi la fa e anche per chi la frequenta
Questa e questo vale per i del politici quando la frequentano troppo ma il punto è che io voglio Potter rispondere anche nel servizio pubblico che certamente in quanto pubblico in quanto la gente paga il canone diverso per qualsiasi altro io però voglio poter avere un rapporto professionale con il mio editore anche lì
Io voglio rispondere al mio editore
Punto e chiuso
Nel massimo rispetto per le istituzioni nel massimo rispetto per il anche l'esercizio del controllo che le istituzioni attraverso la Commissione di vigilanza parlamentare sulla RAI TV vorranno esercitate
Però io rispondo al mio editore e sarà il mio editore a cacciarmi
E io lavorerò sapendo che lavoro per il servizio pubblico che questo mi dà dei doveri in più rispetto ad altri luoghi ma non in una a dialettica di condizionamento
Da parte
Di altre che non siano mi ha detto aggancio
è stato tirato in ballo l'editore privato
Quello dei conflitti di interesse
Il proprietario leader dell'opposizione delle reti televisive però accade troppo intelligente Gad Lerner per non sapere che a Mediaset come dimostrerà che polizia Costanzo alla RAI Berlusconi vota solo Emilio Fede
Non c'è questo strapotere della sinistra come viene denunciato per la RAI dell'Ulivo e nemmeno della destra c'è forse un quadro di pluralismo Costanzo ad esempio Mentana esempio tengono alta restano recita oggettiva
Io dico solo una cosa chiude passo la parola con riso Costanzo
E anche il leader del
Io dico un'altra cosa il tuo editore caro le da oggi da quelle cose che abbiamo conosciuto oggi non è più solo un editore è un soggetto politico è un signore che è stato messo alla non perché sono notoriamente indipendenti sui comportamenti ma perché sono notoriamente schierati i suoi comportamenti e schiera verso il PDS queste la realtà
Giornalisti liberi e la domanda che poi girerò alle conclusioni a Lucia Annunziata sue terre come posso lavorare con questi editori di riferimento intanto prego Maurizio Costanzo di intervenire poi toccherà a Piero Vigorelli a Lucia Annunziata e poi le conclusioni saranno tratte
Ne ha assicurato prende dall'onorevole Buttiglione
Consigli agli altri
Buongiorno
Innanzitutto volevo dire una cosa si è parlato molto
Io la seguivo anche provvista della
Nel caso Buttiglione Annunziata o Annunziata
Buttiglione della serata di TG tre Prima serata
E ce ne parla ancora oggi diffusamente sui giornali
Buttiglione ne ha parlato all'interno della trasmissione
Oggi ho visto che giustamente i colleghi dei telegiornali
Hanno parlato di questo con Buttiglione
Perciò io vi comunico che è nata da giovedì ed è proseguita fino a oggi sabato la visibilità dell'escluso che una nuova categoria molto interessante
D'ora in avanti tutti quanti noi che facciamo trasmissioni anche con politici dovremo faticare ad averli perché preferiranno non esserci per poi fa Point in entrare tornarci cioè ecco una nuova strada è una nuova strada che io consiglio a chi è molto più giovane di me si accinge a fare questo mestiere la visibilità dell'escluso
Vediamo anche dire a onore della Annunziata che la fotografia scelta di Buttiglione
Mentre se ne sentiva la voce di rata era anche quella una giusta fotografia che faceva da contrappunto a una ingiustificata e la vita di Formigoni ripreso
Dalla alte ad Agnano che gongola ava anch'egli perché in quel momento poi del CDU si è parlato molto quindi se qualcuno ha supposto per ipotesi che fosse stato Casini a dire all'Annunziata non chiamate Buttiglione vengo io
è in b Buttiglione ha avuto molta più visibilità di Casini in quella trasmissione quindi se io fossi Nan professor Buttiglione che peraltro persona squisite molto cortese molto gentile
Io ne ricordo un incontro nei camerini del mio
Parioli con Claudia Schiffer quando professor Buttiglione comincio a parlare inglese in fece rimostranze dopo a me perché non sapeva non gli avevo detto che la Schiffer era tedesca avrebbe anche potuto parlare in tedesco con la Schiffer e io non mi se lo ricorda professor
E quindi il secondo me invece Casini che forse pensava di togliere qualcosa Buttiglione gli ha dato molto
Gli ha dato molto quindi complimenti perché le strade della comunicazione sono infinite e questa è stata quella nata giovedì nel corso della trasmissione di Lucia Annunziata una un primo esempio quindi gli storici della televisione che non mancano mai scriveranno un giorno è nata la visibilità dell'escluso e dalle vedremo poi quali saranno i seguiti
Poche cose perché poi il dibattito sostanzialmente verte sul servizio pubblico sull'oscuramento
Nettare dei temi sociali io vorrei dire che noi stiamo vivendo una stagione un po'particolare
Da un punto di vista televisivo per una offerta molto ampia di informazione e di approfondimenti
Non s'era mai visto
Il martedì e il giovedì un doppio confronto adesso poi
Diventerà solo il giovedì e il doppio confronto e poi c'è piange poi ci sono ci sono temi serve sparsi nella settimana e poi Cetrone che indiretta voglio dire c'è moltissimo
Io ricordo che un anno fa più o meno in una trasmissione in tempo reale al quale partecipavo e c'era anche letizia Moratti si disse l'eccesso di varietà obiettivamente allora RAI uno aveva quattro cinque nell'era Baudo tanto per capirci quattro cinque varietà in prima serata
E adesso c'è una grossa offerto
E credo io sono lieto di andare in onda alle ventitré e quindici e dessert fuori da questa attenzione perché credo che i miei
Colleghi avranno progressivamente un po'di difficoltà perché gli argomenti sono quelli allora se si va sulla cronaca
Come sarebbe giusto e come è giusto andare e noia
Chi fa un programma per esempio dedicato
A alle frane a Sorrento piuttosto che ai sassi dal cavalcavia arriva sull'argomento quando decine di edizioni dei telegiornali pubblici e privati
E decine di giornali radio sono andati su quell'argomento è un po'quello che succede ai Magazzini all'Espresso o Panorama con il altipiani cioè voglio dire i settimanali arrivano su un argomento quando e i quotidiani hanno ampiamente scritto documentato fatto interviste
Un tempo
Era un po'diverso quando e chi non è più giovane se lo ricorda c'era TV sette soltanto tipo sette per esempio in RAI esisteva soltanto la RAI era il grande settimanale di informazione unico
Che però
Prendeva per il verso una propria strada una propria strada di inchiesta una propria strada con testimonianze proprie quindi con un lavoro e che adesso poi molto difficile fare nella
Quotidianità che è andato così bene Gad Lerner e Pinocchio anche se adesso sta ascoltando mi fermo perché aspetta si sia parlato l'Annunziata revisione sta dicendo una cosa che riguarda l'UE ecco
Dicevo perché va così bene Pinocchio di Gad Lerner va così bene che Luís ha trovato intelligentemente secondo me è un modo di raccontare tanto per capirci alla Milano Italia però con il peso della prima serata e quindi nel rispetto della prima serata temi fortemente popolare come per esempio l'attenzione una puntata
Di Lerner sulle pensioni era esemplare a mio parere di un giornalismo televisivo moderno
Fatto molto molto bene Lucia Annunziata tanto per parlare dei presenti ama parlare di politica
Adora parlare di politica e quindi organizza queste messe cantate
Sulla politica e chiesto che hanno anche loro devo dire un un un notevole fascino il problema è che tutto quanto insieme alle venti e trenta a spanne io credo che gli italiani interessati a queste cose viaggiano fra il sei e il sette milioni non sono di più
Tanto è vero che basta un beato fra le donne oppure un programma di Frizzi
Sui cuori sui sentimenti insomma che e subito si coagulano gli otto milioni di persone ma questo proprio questo è normale che non si era mai fatta tanta informazione improvvisamente si è fatta Lerner ha detto
La curiosità e ha detto una cosa molto giusta
Io credo che chi fa televisione che siano talkshow che siano programmi di approfondimento si improvvisamente dovesse avere meno curiosità nei confronti dei fatti degli ospiti delle persone forse può smettere di fare questo lavoro quindi non può che essere la curiosità presiedere certe scelte e ha guidare certi programmi per fini al discorso di prima perciò è difficile diversificare ma bisogna diversificare inevitabilmente
E parliamo anche di pluralismo io sono quindici anni che lavoro all'allora Fininvest ora Mediaset dopo aver lavorato vent'anni più o meno in RAI prima come autore poi con Bontà loro grand'Italia e Acquario
Invidio
Io devo dire che stavo molto bene RAI ma che sono stato io sto bene anche Fininvest Mediaset
è vero quello che dice Lerner cioè Berlusconi come editore è stato per quanto mi riguarda un ottimo editore non solo ma quando Berlusconi ha deciso di scendere in politica io personalmente come già ho detto in altre occasioni
Gli ho detto che la pensavo diversamente però devo dirvi la verità insomma io ho ho vissuto la stagione del popolo
Continuando ad essere libero la stagione del Polo al governo continuando ad essere libero di fare il mio programma come mi andava di fare
Sto vivendo questa stagione nell'assoluta totale libertà di fare il programma come mi pare e questo per un professionista che da quindici anni fa un programma tutti i giorni è un vantaggio inimmaginabile
Prima si parlava di offerte devo dire la verità a me mi ha chiesto Dematté di tornare in RAI mi ha chiesto la Moratti di tornare in RAI
Ma ha fatto capire l'attuale RAI di tornare in RAI io non ho nulla sinceramente contro la RAI ma mi domando spesso
Perché devo lasciare una situazione di
Veramente totale libertà non è mai accaduto Confalonieri o un altro dirigente Mediaset mi abbia telefonato il giorno dopo per dirmi come mai avete quell'ospite o non avete quell'altro questi lo devo dire è nei fatti
O ci sono stati alcuni esponenti del Polo che sono andati da Berlusconi a dirgli ma perché
A non mandi via Costanzo che si è espresso in favore dell'Ulivo Berlusconi ha detto non ci penso proprio d'altra parte le presenze
Di D'Alema o di Fini si equivalgono al mio programma io credo che sia necessario essere
Così non partigiani di avere quindi di ascoltare
Non assolutamente tutte le voci perché sarebbe una cosa impossibile però certamente in misura pari le voci più rappresentative quindi sgombriamo il campo per quanto mi riguarda l'idea che noia Mediaset si viva
Con una palla al piede e io non ho mai sentito nessuna palla al piede ho vissuto e vivo in assoluta libertà anche combinando dei disastri voglio dire
Adesso che mi sono messo il teste liberare due italiani restano alle Maldive all'ergastolo per quattro semi di marijuana c'e per far questo invito gli italiani a non andare alle Maldive
Attaccando i tour operator molti tour operator stanno telefonando a Confalonieri e Galliani
Perché io smetta di fare questa campagna io ho detto che io continuo finché non va alla missione italiana non si fa un patto bilaterale questi due italiani autoritaria quattro seguiti Mariana quindi voglio dire veramente assolutamente la libertà e questo mi porta a dire
Che la vera garanzia per chi fa il nostro mestiere la professionalità guardate che sulla professionalità si può fare questo mestiere in una piccola antenna privata sperduta nell'Italia
Nella a reti unificate
A media setting RAI io credo che se uno sa fare il proprio mestiere e quindi si sa comportare in maniera più o meno equa
Deve continuare a fare il proprio mestiere può farlo da qualunque parte non teme per usare un termine denti Gardel molto divertente essere cacciato
Da nessuna parte a proposito di par condicio eccetto la par condicio
è stata una è stata devastante io quando sento parlare di elezioni
Mi sento morire ma il più devastante di tutti è stato Santaniello
Ricordiamo questa giornata Santaniello il quale Santaniello
Garante per l'editoria disse
Che noi che facciamo questo mestiere dovevamo avere lo sguardo neutro
Era
Io veramente Chicchi non lo so cerca consigliata nella vita Santaniello ma insomma
La storia dello sguardo neutro allora parliamone solo un secondo e concludo guardare lo sguardo degli imbecilli ma chi è che c'è uno sguardo solo un cretino ha uno sguardo però non c'è alternati
Nonché assolutamente
E allora non solo ma bisognava quindi intervistare il politico
Guardando nel nulla e quindi una casa vedendo il cambiamento nel conduttore poteva dire fate io non cercata sto poveretto c'ha qualche cosa che non va va be questa era la storia dello sguardo
Dello sguardo neutro però l'abbiamo superata devo dire con grande con grande brillantezza e quindi anche a proposito di questo io credo che la professionalità sia la vera salvaguardia insomma l'unica l'unica difesa che noi possiamo avere
Né quella lì
Par condicio la par condicio Boy in un in qualche modo spesso voglio dire si rispetta ci sono viste delle strutture e se ne vedranno ancora chi fa il nostro mestiere veramente per usare un luogo comune chi va per mare imbarca acqua ragione ancora una volta Lerner a dire
E presto o tardi uno sbaglio lo faccio otto su RAI uno dirò una cosa di troppo ne dirò una di meno ma questo pure ma insomma perché se si vogliono fare dei programmi che non siano preconfezionati precotti tre registra se pensate che persino in un programma pre registrato venti giorni prima come quello di Pippo Baudo nessuno gli ha detto guarda che finora mai vivo e nessuno ha pensato di tagliare quella bara quella battuta sul Filocamo quindi come vedete pensate fare i programmi in diretta
Quanto o insiemi diretto a quanto può essere più difficile e quanto ragionevolmente si può sbagliare perché vedete
Noi che facciamo questo mestiere innanzitutto è giusto che abbiamo una nostra idea sarebbe sarebbe molto sciocco che noi non avessimo dell'idea politico sterile della sulla vita d'altra parte se il pubblico che ci segue perché in qualche misura si riconosce in qualcosa che ci appartiene però abbiamo anche viviamo anche noi la giornata e quindi non è che possiamo arrivare davanti alle telecamere avendo sgombrato tutto e non è non vivendo nostre ansie timori gioie ed entusiasmi questo attiene soltanto ai conduttori varietà che vanno al copione
Che fa del giornalismo televisivo copione non può e non deve andare quindi naturalmente corre dei rischi rischi e polemiche che sono il sale poi di questi convegni di questi dibattiti
Tra l'altro i due voglio complimentare per questa sala che trovo bellissima
Credo so che ci sono state difficoltà perché attiene ai beni culturali quindi Cino che abbiamo dei beni culturali molto trascurati
E dei beni culturali non frequentate come questa sala dove si potrebbero fare ecco come oggi mandare veramente straordinaria grazie
Cari amici
Grazie Maurizio Costanzo ricordate tempi i tempi in cui girava quello Vignolo pure editor
Piero Vigorelli euro al quale hanno tolto la r finale Deaver rimasto epurato
è uno è stato uno dei direttori dell'epoca Moratti quella in cui si direbbe del Polo
Falsamente nel polo di Rho perché è stato direttore della testata giornalistica regionale quindi conflitti sociali li ha conosciuti in tutta Italia
è stato nominato direttore insieme Franco Iseppi
Che oggi è direttore generale di quella che noi chiamiamo la RAI dell'Ulivo
Insieme a Giovanni Minoli che oggi è direttore di RAI tre
Insieme a Sergio Zavoli Brancati Moretti
In quella vai in cui per esempio c'erano spazi informativi per Santoro Biagi
La stessa luce non sia come modello di pluralismo
Diciamo della RAI
Oggi non c'è spazio per questo direttore è una mia personale valutazione
E la RAI che è presieduta da chi festeggiava la vittoria del PDS il ventuno di aprile
E la RAI in cui direttore di testata può essere chi è stato portavoce dell'Ulivo com'è accaduto a Piero Vigorelli hanno fatto pagare una bandierina di Forza Italia sul bavero prego
Vorrei tornare ringrazio anche Storace per quello che ha detto ringrazio tutte voi che avete la pazienza di ascoltarmi honorem poi tornare al tema il dibattito e soprattutto l'introduzione del professor De Turris
Quando ha ricordato il trittico dei mitici anni settanta io richiamo mitici perché all'epoca ero dirigente della Federazione della stampa cioè obiettività completezza e probabilismo e lui ha dato la colpa alla faziosità e alla velocità delle notizie
D'accordo però con Moritz Costanzo metterà invece il primo in primo piano la capacità professionale e la coscienza professionale ora negli anni Settanta ad esempio completezza era poter parlare dei fanghi rossi di Scarlino su Messaggero che era un quotidiano della proprietà di Montedison e infatti in quel quotidiano non se ne parla
Negli anni novanta in questi che viviamo noi oggi
E poter parlare per esempio della doppia condanna penale dell'ingegner De Benedetti per la vicenda del Banco Ambrosiano
Senza nascondere i fatti o bollare la sentenza comune orrore giudiziario come ha continuamente fatto
La Repubblica completezza e cioè onestà e per esempio fare una trasmissione con dietro che è stato assolto completamente dalla vicenda che lo ha costretto a dimettersi da presidente
Delle e nessuno ha fatto questo
Completezza per esempio è anche parlare del processo di Torino forniti FIAT non dei come del processo ai bilanci della Fia
Ma come il processo delle tangenti figlia ai partiti il Corriere della Sera il cui direttore verso ha criticato molto giustamente il doppiopesismo ha titolato processum ai bilanci
In tutti questi degli altri episodi di ieri e di oggi c'era e c'è sempre sullo sfondo qualcuno già ne ha parlato la questione che io ritengo principale che è quella della proprietà dei giornali e dei mass media
Sia Rispetto l'industria principale del comandante
E anche del suicidio della coscienza professionale ma c'è molto di più Roma è per esempio
L'informazione e l'ha detto molto su una brutta china che è quella macchina brutta di rinunciare alla sua storica se volete istituzionale funzione di mediare tra le fonti e i destinatari del messaggio tra i fatti i cittadini
Tornerò sulle proprietà dopo aver sottolineato però almeno due aspetti simbolo di questa tendenza suicida dell'informazione
La prima è la confusione
E anche la sovrapposizione dei poteri che dalla politica si riverbera e si rilancia nell'informazione
Da almeno quattro anni stiamo vivendo dentro quello che i francesi chiamano il circo mediatico giudiziario
Giudici e giornalisti si sono trasformati in vendicatori
Il garantismo quel tanto che almeno se era stato di Lou ITO nel doppiopesismo la giustizia e l'informazione sono diventati come diceva
Il compagno Robespierre il proseguimento della politica con altri mezzi alla supremazia dei giudici non ha fatto più da contrappeso il cosiddetto Quarto potere
Che invece opera in sinergia con la magistratura esaltandone super poteri e quindi abdicando alla sua funzione storica di controllarne gli eccessi
Dagli attentati alla privacy qualsiasi cittadino che può essere intercettati in qualsiasi momento al fatto che la custodia cautelare è diventato ormai la chiave per ottenere la confessione quand'è diritto del peggiora sessismo che non parlo
Ed è un diritto importante
è un diritto dell'uomo
Il secondo aspetto singolo
A mio giudizio è che non sono più in media ad essere lo specchio della realtà ma è la realtà che sta diventando lo specchio del sistema dei media
Sembra un gioco di parole ma telegiornali il giornale radio
Molti torso ad eccezione di quello il mio amico Maurizio sono spesso di luoghi dove non ci sono più le idee ma ci sono i nomi ci sono le facce ci sono le parole
Dove il messaggio non ha più bisogno di contenuti perché l'ospite politico che diventa il messaggio anche il messaggio dell'assente
Buttiglione dove il successo dell'ospite dipende dal suo sorriso dal suo vestito dal tono della sua voce sempre meno da quello che dice ma semmai da quel da come dice
Quelle cose
Dove sono privilegiate però le notizie evento con uno stile da spot pubblicitario che è esattamente quello stile che invece hanno vietato con un decreto legge con interviste che sono programmate magari sulla polemica del giorno e non sui temi programmatici che magari quella polemica quella polemica si riferiscono e per la quale Simona
Il grande nuovo vizio forse dell'informazione
Di oggi è appunto questa esaltazione vanitosa talvolta anche supponente dell'Autore referenzialità del sistema della comunicazione di massa e così il sistema vive solo della sua dialettica interna
La tv che parla dei giornali
I giornali che parlano dell'audience televisiva tutti insieme che parlano della pubblicità e la pubblicità che prende in giro tutti e il politico spara la sua battuta l'avversario replica magari l'indomani nessuno spiega il perché di quello vetri o no il cittadino assiste a questo gioco come un imbarazzato Uia il decreto della par condicio in questo senso è stato micidiale
Sguardo neutro
Micidiale perché con il suo bilancino ribattezzato pari dignità ha considerato l'italiano e come tutti gli italiani come dei portatori sani di Sin convenzionati incapace
Costringendo l'informazione
A piegarsi a quelle regole che erano solo il ceco strumento di un disegno Occhiuto tant'è vero che il decreto sulla par condicio e decaduto dopo aver esplicato fino in fondo il suo compito
Il bavaglio ride per le elezioni regionali del novantacinque nelle politiche del novantasei
Due notazioni vorrei fare in conclusione dapprima il classico che fare
Per cambiare questo stato di cose io trovo che sia disperatamente complicato
Il giornalista dovrebbe poter e riportare correttezza e imparzialità nel suo luogo naturale che la sua coscienza professionale
Ma la vedo un po'brutta soprattutto perché le nuove generazioni del giornalismo vivono spesso il mestiere come una missione salvifica
Il legislatore a sua volta può provarci introdurre cambiare questo stato di cose
Con equilibrate e non punitive regole del gioco per esempio sulla proprietà delle imprese tutte ma finora dal decreto dalla par condicio dal disegno di legge di Maccanico siamo alla farsa del gioco delle regole con la sola fine finalità politica di uccidere l'avversario politico
è una storia antica Rocco
Rizzoli i Rizzo ne sanno qualcosa proprio negli anni settanta quando gli hanno scippato l'azienda grazie ai magistrati e a un contorno politico e la signorina passerella di Vizioli si anche sui si tratta per del resto però come ricordava Giolitti
Per i nemici le leggi si applicano per gli amici si interpretano il secondo punto qualcuno si chiederà perché non ho mai nominato la RAI
Ora io per venire a questo vostro dibattito secondo le regole dell'azienda ho chiesto alla direzione generale dell'autorizzazione a partecipare a questo dibattito perché queste sono le regole l'azienda non so se Lerner l'Annunziata l'hanno fatto
Non le pare
Il Di la direzione generale mi ha dato l'autorizzazione a partecipare a questo dibattito ricordando però distruzione di servizio numero settantasette del mille novecentosettantasei
Reiterata con la numero ottantadue del novantuno non per quello al numero ottantacinque del settembre novantatré secondo le quali
Secondo le quali non potrò fare dichiarazioni che possono nuocere agli interessi di all'immagine dell'azienda ora non era assolutamente mia intenzione
Fare qui un ragionamento che poi in qualche modo non sono un prevenuto poteva nuocere agli interessi era l'immagine dell'azienda ma poiché come avete capito da alcune situazioni io sono una persona di cultura francese ricordo perfettamente quello che diceva Risceglie
E cioè datemi dieci righe scritte di suo pugno dal gentiluomo più leale e più onesto di Francia e Io vi troverò tanto dal farlo impiccare all'istante
Ecco perché non ho parlato non parlo di RAI e il mio discorso sicuramente incompleto
Una forma voglio fare un parco
Adesso il primo intervento prima della conclusione al professor Buttiglione a Lucia Annunziata
Datemi sussurra veloce eccetera sacerdotessa Honda Accord senza autorizzazione del sì perché non parlo male mai della RAI
Quindi non ha bisogno di autorizzazione dei violenti sto scherzando ovviamente dunque recentemente abbiano avuto una commissione di vigilanza durata otto ore se in corso
Sei
Mi sentite presente
No così così
E e si sta cercando di discutere tra la RAI giustamente la Commissione di vigilanza
Che cos'è il pluralismo che secondo me è un po'come discutere che cosa è l'anima ma insomma annunciano una cosa di grande portata
Cessalto presentato un documento in cui si definivano implora di SMI beh voglio far sentire premente non il documento ma l'elenco del pluralismo
A un pluralismo politico in cui naturalmente si deve tener conto non solo che esistono due poli ma all'interno dei due poli esistono tutti i partiti all'interno dei partiti esistono pure le correnti perché purtroppo siamo così
Di pluralismo sociale
CIO un pluralismo culturale di un pluralismo etnico religioso è un giorno il pluralismo delle realtà locali F. un pluralismo del genere ed età sarebbe donne giovani eccetera eccetera
G un pluralismo associativo a caccia in cronaca un grosso nasce un pluralismo produttivo
Ora io voglio dire se dopodiché mettiamo che passa questo discorso su questo documento del giorno che mi verrà data quest'e cosa io vorrei capire effettivamente vorrei che tu vuoi queste nei miei panni cercando di fare un TG tutte le sere tenendo conto di questa cosa
Allora
Il discorso sul pluralismo che cosa e che secondo me come avete visto anche dalla discussione Commissione di vigilanza è un figlio mal partorito della par condicio
Io sono tanto di sinistra che come vi ricorderete forse qualcuno si ricorderà qui in tempi non sospetti quanto la par condicio era molto in auge nella sinistra mi devi dare adito di questo andai da Maurizio Costanzo che il posto vi ho preferito dove dico le cose sbagliate
E dissi la parta dice a me non mi piace e non intendo seguirla
Ora a me non piaceva la par condicio quando come dire la parte politica di cui mi si attribuisce tanta è un festival sosteneva non mi piace oggi che ha partorito un figlioletto che sono alle re la regolamentazione del pluralismo la par condicio era perché non mi piaceva
Una legge autoritaria che pensava di risolvere un problema complesso come appunto la rappresentatività politica e sociale nei media Corno uno spirito autoritario dettare le regole di Cosa fare qui Elli
La par condicio è passata oggi si vuole fare il pluralismo con lo stesso spirito un elenco delle cose da fare e da rappresentare tempo per tempo minuto per minuto continuamente da parte del servizio pubblico non mi piaceva allora non mi piace adesso ma soprattutto è impossibile secondo me lavorare con questo con queste regole
Stato di che è vero che il servizio pubblico deve tener conto e deve fare pluralismo sì è vero io non obietto a questa cosa l'unica cosa che abbia testa e questa è la strada per considerare questo il modo migliore infatti noi viviamo una situazione di paradosso abbia una situazione in cui la Rai non solo il sistema televisivo e questo fatto presente in Commissione di vigilanza vive in un sistema misto essa stessa non parlo del sistema televisivo visto che è giusto
Nel senso che noi siamo dalla parte un servizio pubblico che prende canone e pubblicità l'Auditel ovviamente tutte queste cose parte quindi servizio pubblico parte quindi servizio privato fin proprio dai suoi sistemi di finanziamento
E una RAI che viene spinta a diventare sempre più di mercato perché nell'idea è quella di privatizzata la secondo alcuni sicuramente una RAI inserita in un sistema di mercato perché quando io vado in onda il giorno dopo ci sono i numeri che mi devono confortare su se mio prodotto va bene o non va bene io mi devo misurare col non so Maurizio Costanzo Santoro persino non so con grate cioè voglio dire i numeri sono i numeri che fanno notizia già radicano quello passo quello giù quello là sotto quel masso per cento cioè nel famoso tanto citato paese di Bengodi che sono negli Stati Uniti la situazione e per risolta la famosa PDS
Quella che comincia con il canto di Lully B voglio dire la famosa Pbs è finanziata praticamente privatamente dalle persone che si sottoscrivono a pubblicità minima
Non c'è ascolto non c'alti del lei si fa tutte le sue cose che si deve fare
La gatta Christie il teatro o le robe per i melomani e in più fa una cosa molto buona che io propongo qui di fare per la RAI perché penso che possa essere una soluzione
Fare i programmi dell'accesso cioè l'unico modo a mio parere per risolvere il problema del pluralismo se inteso in questo modo cioè come la somma delle differenze per rappresentare in continuazione c'è un modo togliamo alla RAI tutto e togliamo facciamo passiamo finalmente il filo della differenza tra quello che è servizio pubblico
E i programmi dell'accesso diciamoci la verità togliamo tutto tagli Amato iter togliamo pubblicità io sono d'accordo non è detto che poi ci lavori non so ma son d'accordo
Facciamo questa cosa qui quindi ognuno i referendari i partiti politici e tutte queste robe qui si organizzeranno i loro spazi del loro tempo la RAI gli darà vieterà tutto lo spazio che vuole e dopodiché di fronte a che cosa ci troveremo al paradosso di fronte in cui ci siamo trovati già durante la campagna elettorale quando le famose tribune elettorali che sono i nostri programmi dell'accesso
Vennero difatti abbandonati dagli stessi politici perché pure potevano dove pure potevano essere rappresentati con il bilancino che vennero invece nei programmi contenitori giornalistici della RAI perché con tutta la loro parzialità la campagna elettorale finì con l'essere meglio rappresentata con tutti gli errori del giornalismo con tutti i limiti eccetera eccetera all'interno appunto di un'idea giornalistica laddove il giornalismo è come dire anche l'incontro trilli la parzialità
Lo scontro la ricerca a della frattura e tutte queste cose qui per io credo che semplicemente la questione della rappresentazione del pluralismo nel servizio pubblico
Non assoluzione e darà sempre darà sempre e continuamente malumori se e come noi continueremo a pensare che il servizio pubblico possa essere di fatti nella nostra mente
Programma dell'accesso cioè che la Rai è perfetta solo quando fare una rappresentazione piatta di questa cosa che realtà significa fare programma per l'accesso mentre invece la RAI continua a rimanere per l'altra parte nell'ambiguità di essere comunque una forza produttiva di produzione di informazioni sul mercato
Ecco
Perché dico questo che problema è serio perché io
Da quando sono al TG tre sono attaccata Sempre
La cosa non mi dispiace perché come dire fa molta pubblicità nel piccolo giornale marketing che è la come dire è anche il segnale della promozione pubblicitaria sta
E però io sono la stessa persona la stessissima persona che è un periodo molto difficile da campagna diciamo dell'Italia in campagna elettorale molto a Cesa in una RAI molto contestata quella volta da sinistra eccetera eccetera
Affatto una trasmissione che tutti quanti considerano tutto sommato molto equilibrata
Mi sono fatta cioè sono stato attaccato da destra da sinistra volte appunto una trasmissione equilibrata che cosa è cambiato per cui adesso io il vento improvvisamente rappresentante del regime poi dottor Buttiglione chiuso il Buttiglione me lo dica
Ripeto professore niente di personale non proprie percipiente di personale cioè tutto scontrarsi politica fa bene insomma non Barbera mente non c'è niente di personale
Cosa è cambiato e cambiato il fatto che io sono il direttore del TG tre
E senta il direttore del TG tre ovviamente da una parte sono giustamente vista come rappresentante di un'altra forma di sì di nato a forma di rappresentatività del giornalismo e io stesso mi posso muovere in maniera diversa
Devo dirvi la verità e qualcuno l'ha scritto con molta intelligenza Gramellini oggi sulla stampa
Ha scritto insieme Nunziata che l'anno scorso sei sarebbe magnati vivi questa volta non ha detto niente sembra una scolaretta verissimo
Però voi vi immaginate sia e resti di ossa faccia la telefonata Buttiglione o se dopo che Fini ha detto mi sono annoiata io gli avessi fatto pubblica cosa che potevo dire scusi allora Fini polacco possiamo accorciare si può accomodare
Che è una cosa che avrei probabilmente fatta Linea tre se io avessi fatto una cosa del genere lì pratica non è che stavo io perché a me non è che le importa di saltare a sarebbe entrato in gravissime crisi tutta la RAI allora il problema questo piccolissimo esempio che ad esempio personale vi dimostra che secondo me se questo è la concezione del pluralismo è solo un figlio nato storto della par condicio cioè di una mentalità controllo ora dell'informazione io credo che i giornalisti nonostante tutto debbono avvenire
Libertà perché la loro libertà e la libertà di espressione dell'intera società anche a costo di sbagliare di far pagare a a uno a uno per loro i compiti quello che fanno insomma il mio codice giornalistico se voi lo volete io l'ho espresso in Commissione di vigilanza e quello che dico è molto semplice
Il mio è quello di dare notizie fondate fondate in termini di indirizzi e nomi e cognomi proprio quello che esso fondamentalmente il lavoro cioè proprio la notizia materiale il rispetto della persona umana
Nel senso che penso sia come giornaliste prima nella carta stampata poi come linea tre poi come direttore del TG tre e non ho mai infierito nei confronti delle persone anche quando erano condannate
Ho come dire
Condanna a maggior ragione condannata dalla voce pubblica noi siamo stati uno dei pochi giornali che non ha dato la storia della figlia di Necci e voglio dire su questo poi potete vedere come ne trattiamo a proposito di garantismo le notizie della giudiziaria
Penso però che il giornalista non è un politico e non può essere il microfono aperto del politico nel senso che il giornalista nel suo lavoro e in questo differisce dal politico deve necessariamente cercare se la società è una rete il giornalista deve cercare il buco nella Rete dove infila la volpe e deve dirlo prima degli altri
Il grande merito di Gad Lerner che ha fatto di Carletto a quel giornalista apprezzato e conosciuto che noi sappiamo in tutt'Italia è stato quello di essere il primo ad essersi accorto che esisteva la lega se questo giornalista avesse perso tempo all'interno delle pastoie di fare quello quello quello e quell'altro questo giornalista oggi non sarebbe qui e non come informazione avremmo tutti qualche cosa di meno
L'ultima cosa vi dicevo la libertà di opinione dei giornalisti la capacità di mantenere la libertà di opinione per tutta la stampa nel senso che i miei redattori hanno opinioni spessissimo politiche diverse da me è ormai nota la nostra discussione perenne sui quieta al meccanico ormai diventate un simbolo di come si discute come si analizzano le pozze
Le le le le notizia io difendo la loro libertà di stampa come io difendo la mia così come nel difendere la questione del non mettere lacci e lacciuoli
All'informazione neanche del servizio pubblico penso di difendere l'informazione di tutti la libertà di tutti naturalmente i giornalisti devono pagare sì ma devono pagare secondo me individualmente e su queste ho finito
Io vi dico una cosa a me mi potete far pagare molto facilmente io sono un giornalista che si è dimesso dal Corriere della Sera che è un belli ma un bel posto dove lavorare
Sono andata in Rai ed ho accettato come dice legge e come dice trasparenza in questo nostro mestiere
Un contratto a tempo determinato due anni più no chiunque non sono un direttore a vita non starò in Rai sei mesi sette mesi e poi farò parte dei sessantacinque ottanta ex direttore a vita pagati come tali
Che cercano ricollocazioni io mi ritroverà un lavoro sono a disposizione di tutti voi per pagare
Ora la conclusione
Edito da Nuova del pluralismo fosse per Lucia Annunziata non dobbiamo nemmeno protestare
C'è il logo del pluralismo non poteva corre meno protestare personalmente anche per Rocco Buttiglione perché non mi voleva presidente della vigilanza io però sono sicuro di stati due e gli do la parola
In realtà Storace ancora una volta mia Fraga
Bisogna fregato perché caricando sulle mie spalle il peso delle conclusioni e il peso dell'ospitalità
Voi organizzatori dovete tutti gli intervenuti mi impedisce di polemizzare di fare alcune precisazioni che sarebbero state necessaria ma fuori di questa sala ci sarà tempo e in modo vediamo invece al tema
Io credo che
Una prima grossa questione
Sì affiorate in realtà soltanto nelle ultime battute
E la questione del servizio pubblico
Perché non stiamo parlando di televisione
Stiamo parlando di una televisione pagata dagli italiani
Di una televisione che è una televisione di tutti gli italiani perché pagata da tutti gli italiani
E allora non si può pensare questa televisione soltanto con regole generali di deontologia professionale che pure sono importanti
E una televisione che affronta una sfida la sfida del servizio pubblico
Ci Hitler questa sfida è una sfida impossibile
L'unica conclusione allora è privatizziamo Mara
Parti quanto voi siete dentro una RAI il servizio pubblico dovete tentare di fare una RAI di servizio pubblico nessuno può dire la regola del servizio pubblico è una regola impossibile quindi io faccio televisione prescindendo da questo qua non la televisione di Stato eventualmente un'altra televisione
Quindi la sfida vera davanti alla quale stiamo è la sfida per il servizio pubblico se il servizio pubblico è possibile ossia il servizio pubblico invece non è possibile
Ma se il servizio pubblico e impossibile bisogna privatizzare la RAI e bisogna avere il coraggio di andare fino a questo vive
Non si può
Contemporaneamente
Svolge una funzione tutta interna al servizio pubblico
Predicare la necessità di privatizzare il servizio pubblico allo stesso modo come non si può dire messa dopo avere perso la sede chi viceversa deve avere sede nella messa che dice
E così ti farai di servizio pubblico deve credere nella possibilità
E poi impossibile il servizio pubblico io non credo che sia impossibile il servizio pubblico credo che in Italia ci sia una commistione di politica e di informazione che sbagliato
L'informazione non è Poli
L'informazione connessa con la politica ma non e politica proprio come la cultura non è fuori e connessa con la politica ma non è politica io posso dirigere un istituto di ricerca in cui sono rappresentate le posizioni politiche più diverso
Se mi preoccupo non degli effetti politici
Della ricerca
Ma della correttezza della ricerca
Se l'amore alla ricerca prevale sulla mia opinione politica e allora i miei assistenti professori associati vedere
Collaboratori lì prenderà in castagna sul fatto che fanno cattiva ricerca
Non sul fatto
L'effetto politico di quello che loro fanno può essere questo o quello
Abbiamo una classe di giornalisti innamorati dell'informazione più che della propria opinione politica
E come si misura questo essere innamorati più dell'informazione che della propria opinione politica
Si misura con la volontà di capire le ragioni degli altri la convinzione che gli uomini sono esseri che hanno sempre un fondo di verità e di bontà per cui anche quando sbagliano devono avere delle ragioni per sbagliare io voglio capire le ragioni per cui sbagliano
L'umiltà di non immaginare chissà per la sempre più lunga di quello che gli sta davanti e quelli dargli la possibilità di dire quello che ha da dire la preoccupazione per l'informazione più che per l'Effetto politico bene informazione e invece io credo che molte volte nell'informazione politica italiana
Assolutamente dominante la preoccupazione dell'effetto politico
Uno ha da dire una cosa vera che però può danneggiare la mia parte
Cerco di non far gradire
E il mio problema e di entrare nella trasmissione
Loro dicono in un atteggiamento non sdraiato salvo quando ti conviene
Ma in realtà con la preoccupazione di ottenere l'effetto politico di umiliare o comunque di contrastare chi mi sta davanti
Che magari da contrastare
Se
Impedisce di fare informazione
Ma non perché a priori un avversario
Indubbiamente questo è un primo grande problema che noi abbiamo e io vorrei fare qui un paragone
Lerner vigore Vigorelli ha chiesto il permesso per venire qui Lerner no
Ma ora venne Franco Biondi Lerner per non aver chiesto il permesso non avrà
Non è dipendente
E l'Annunziata ha chiesto il permesso
In ogni caso ci sono giornalisti che hanno bisogno di chiedere permesso e giornalistiche bisogno chiedere permesso non ne hanno perché
Una
No no arrivo arrivo
No non ci siamo capiti
Non ci siamo capiti io volevo non volevo personalizzare pone dirò il mio giudizio personale
Poi le dirò poi le dirò il mio giudizio personale
Glielo dico in pubblico non libera
Quello che volevo sottolineare e che esiste un
Un potere interno all'azienda per cui esistono giornalisti di prima categoria i quali saranno di averne una protezione politica e quindi possono permettersi di non chiedere permessi e giornalisti che stanno lì sotto divino
E appena Scarano possono essere fatti questo credo che sia una verità
Ma torniamo
Invece ad un altro l'altro punto e il
L'altro punto
Il tema perché mi pare che siamo tutti andati un poco fuori tema
Il punto era la televisione riflette il conflitto sociale
Secondo me la televisione non riflette il conflitto socio la la politica e due cose
Proposta di soluzioni alternative per il bene comune ed è lotta per il potere e tutte e due queste cose l'informazione televisiva privilegia sistematicamente la lotta per il potere
E quindi
Da
Proposta di soluzioni alternative ai problemi e totalmente accantonata
Di problemi nostri Parma e siccome Karl R. mi chiederà il mio parere professionale su di lui devo dirvi che la sua trasmissione mi sembra l'unica oggi chissà eccezione su queste che tenta di parlare di problemi
Io ho visto la sua trasmissione sulle pensioni
E per la prima volta è riuscito a costringere i politici di simboli dicevano costretti ma per fargli dire quello che effettivamente vogliono fare sulla costa
Costringere i politici a dire c'è un problema delle pensioni che va radicalmente affrontato e davanti a questo
Bisogna avere soluzioni che siano compatibili con la struttura demografica dalla popolazione italiana
E con quello che lo Stato effettivo della finanza
E domando quando una trasmissione che spieghi una cosa il conflitto per la distribuzione del reddito elitario
Non è più un conflitto fra
Imprenditori che lavoratori dipendenti
Al tempo di Karl Marx il valore aggiunto che lo chiamava plusvalore fili della cinquanta e cinquanta
Lei propone
Video poi confusione
Le chiedo scusa elevò veramente formativo nel nel ripetermi dopo mi sono ritagliato un suo articolo sul Sole ventiquattro Ore nel quale spiega che la nuova lotta di classe quella intorno al fisco e non più intorno alla sarà datori di lavoro e prestatori d'opera e la tavola tesi interessante che discuterlo al momento della mia trasmissione quello che non trovo giusto sinceramente è questa
Questo dare pagelle cioè qual è il Criterium e questo lo dico nonostante che con molta simpatia lei adesso mi abbia dato la sufficienza o quello perlomeno sei le sue parole però preso per lo meno sei dopo una antipatica elencazione di giornalisti i quali non
Lavorerebbero spinti da cui ovvietà giornalistica ma invece da intenzione politica e da lei semplificazione soggettiva di chi ha dovuto chiedere il permesso e chi no allora
Io credo che ci mettiamo davvero su una brutta china in pubblico l'assurdo sapete quale che quando io il professor Buttiglione
Ci parliamo al telefono come sia capitata spesso per ragioni professionali quando è la volta ma è la prima volta che la incontrò personalmente ne sono lieto sono conversazioni squisite
Improntate alla cortesia mi domando perché diavolo in pubblico dobbiamo darci queste pagelle di me che servono solo ad esacerbare gli animi
Le opinioni sono legittime ragazza profugo come moderatore
No io vorrei adesso chiudere e chiedere scusa se sono stato frainteso io non ho inteso dare agendine a nessun
Ho inteso sottolineare un da
Oggi in Italia un giornalista che e di sinistra all'interno della RAI sinti vive
Si muove
Con più grande agilità e facilità che un giornalista che abbia una
Che abbia la cimice addosso di essere non di sinistra e questo è del tutto indifferente rispetto alle sue qualità giornalisti di sinistra dietro elevatissima qualità di
Di
No ma guardi ma le ripeto lungi qualunque intenzione di processi di personalizzare voglio dire che all'interno della RAI sia oggi e di sinistra
Si sente a casa sua chi di sinistra non è a casa sua non si sente io non sapevo che lei non fosse dipendente RAI vengono adesso il bisogno di credere chiede il permesso pervenire ad una trasmissione però lei mi dica onestamente tra i giornalisti non quelli famosi i giornalisti quasi il giornalista di sinistra che va a una manifestazione sente il bisogno di chiedere il permesso non quello che va quello che lardellato condotte perché perché che c'ha l'etichetta di destra Eva un'altra lista uno la riduzione di destra lo sente il bisogno io credo che non sente il bisogno siciliano
Se fosse Stato si avesse dovuto dire avendo tutta la libertà delle sue manifestazioni d'opinione così va be'se ho dovuto dire che era un giorno che ha vinto l'Ulivo tutto sommato gli è dispiaciuto l'avrebbe scritto in un libro non l'avrebbe spinto quindi la mia intenzione e non in cui puntiamo sulle intenzioni nessuna intenzione di personalizzare nel con lei né tanto meno con la signora Annunziata con cui all'inizio detto polemizzano altrove
E un dato di fatto
E dobbiamo l'amore all'informazione comincia con la lealtà verso i dati di fatto e credo che su questo io posso contare sulla vostra realtà di giornalisti è un dato ed è una parte del problema
Una parte del problema del servizio pubblico se vogliamo salvare il servizio pubblico e io credo che dobbiamo salvarlo dobbiamo affrontare questo problema
Stiamo aspettando una pausa pranzo ma i patiti comincia alle ore sedici
Per cortesia siate esce
Alle ore sedici riprenderanno i lavori per la terza sessione ci sarà Furio Colombo Emmanuele Emanuele Gian Maria Fara Antonio Marzano Mauro Pilia Alfredo Rey Clank moderati Giano Accame e con introduzione di Giuliano porti grazie
Appuntamento alle ore sedici
Hanno
Sia padre la terza sezione di questo convegno e intitolata il fantasma della povertà va spiegato questo titolo che ricavato da un famoso libero di Luttwak
In collaborazione con Tremonti è Pelanda Treu uomini di destra ma che hanno affrontato il problema delle nuove povertà che si prospetta noi in Occidente
Nel nei prossimi quindici vent'anni si prevede che settecento milioni di uomini entrino nel mercato a condizioni moderne
Ma cento milioni di uomini nei Paesi industrializzati perderanno il loro rango esci voleranno nell'emarginazione nella povertà la somma algebrica di questa operazione
Come bilancio del genere umano è certamente positiva infatti l'ultima enciclica centesimo anno entusiasta dei questo processo di globalizzazione che fa del genere umano ancora non una unità politica ma uno a unità economica però vaglielo a raccontare a questi cento milioni dimostri cittadini destinati a slittare al di sotto
Dalla capacità di di una vita decente
Nel mille novecentottantanove con la caduta del muro di Berlino sembrava finito questo paio di secoli di cultura delle rivoluzioni e questo secolo dalla lotta di classe
Ma la lotta di classe sta riprendendo ed è una lotta questa volta dei ricchi contro i poveri quelli Dinoi
E che non hanno aderito alla forma di guerra civile interna della lotta di classe ed è in fondo delle giustificate ragioni dei visive dei diseredati
Che volevano la loro parte di vita decente nella società a maggior ragione adesso non possono accettare
Una lotta di classe che parta dai ricchi contro i poveri non possono accettare questi incalzanti fenomeni di pedofilia industriale per cui le multinazionali si trasferiscono a oriente e fanno lavorare i bambini dieci ore al giorno togliendo lavoro ai lavoratori occidentali sono problemi grossi questi perché da una parte certamente l'unificazione economica del genere umano e l'avanzata dei popoli emarginati è un fatto positivo
Dall'altra un problema tremendo
Che si prospetta alla nostra Società questo prospettiva di emarginazione e un quarto un terzo della popolazione che le prospettive future verrà marginale
è un problema quindi di rapporti terrà la democrazia economica mercato globale il problema della cittadinanza democratica che affronterà ora nella introduzione Giuliano Gori dice
Questo
Ma se
Vale
Scusate sanità dov'era un po'di tosse ma avendo rinforza il raffreddore non posso
Fino a un certo punto riesco controllarlo quindi vi chiedo scusa se ogni tanto dovesse capitare
Comunque ritornando andando all'argomento ecco credo che compito avveduto per un'introduzione alle tematiche cardine di questa sezione che avete sentito si intitola il fantasma della povertà
Non sia ha fatto tanto quella di prospettare un richiedere disposte miracolose
La drammaticità su cui proprio si innerva il problema è di per sé è talmente evidente da indurre subito al rifiuto di qualsiasi monopolio nato dell'illusione o della polvere
Negli occhi
D'altra parte però il ruolo di una corrente di pensiero come quella che si muove attorno ad Area non è tanto di agire sul mondo
Quanto piuttosto di dare al mondo un senso di fornire cioè delle interpretazioni che permettono in qualche modo di Air di aver conto e di dare conto di quello che sta succedendo o si prevede possa succedere
Cercherò allora in coerenza con queste premesse
Disegnare soltanto alcuni assi di riflessione alcuni ho detto quelli almeno che si impongono a mio avviso come fondamentali
Se si intende se si vuole intendere la questione della democrazia come questione vitale
Quindi in primo asse di riflessione nasce da questa considerazione
C'è uno spettro
Che tuttora incombe sulla nostra democrazia
Una contraddizione che fino ad ora non si è voluto affatto risolvere
Per questa contraddizione lo stesso soggetto
In quanto cittadino si vede formalmente riconosciuti eguali diritti politici
Ma in quanto produttore dipendente e costretto invece numeretti dispotica di subordinazione
Quel principio forte di eguaglianza che vige nella dimensione politica
Paradossalmente si capovolge nella pratica di un governo dei custodi non appena si entra nella dimensione economica
Coerenza ideale e rigore logico invece imporrebbero che tutti i membri adulti di una società fossero ritenuti nel Complesso sufficientemente qualificati a partecipare alle decisioni collettive
Benché li vincola vincolante che determinano il loro bene
Insomma in altre parole potevano essere cittadini a pieno titolo e non fruitori al contrario di una democrazia dimezzata questa è la situazione che
Si vive noi godiamo certamente di una cittadinanza se volete questo termine master singolarmente una cittadinanza a mezzo titolo
Se questo è vero sorge allora proprio da qui una domanda
E possibile finalmente impegnarsi al superamento di questo deficit democratico e di puntare alla realizzazione di un sistema politica e sociale
Vita Lisato da una sempre maggiore integrazione tra democrazia politica e democrazia economica
E a seguire accanto ai meccanismi di tipo redistributivo tesi a modificare i processi di accumulazione concentrazione delle ricchezze
Perché a non attivare strumenti decisamente partecipativi con il fine di favorire l'attuazione della democrazia economica nei luoghi di lavoro
Ma queste davvero utopico
O non sopportabile economicamente
Cioè davvero impossibile porre l'ipotesi di un cammino verso l'estensione anche al dominio economico di quel principio forte di eguaglianza che allo stesso tempo permetta al sistema economico capitalista di perseguire un livello produttivo e di efficienza
Sufficiente e capace a dare un TIR e nel contempo assetti sociali più equilibrati
Insomma è la domanda non è ora che senza ulteriori indugi Silvia risposta a quella promessa di democrazia economica e sociale che è contenuta nella stessa nostra Costituzione
Da qui da questa prima riflessione ne ne consegue un'altra strettamente legata
è opinione concorde si può dire di quasi tutti tutti insomma i filosofi della politica
O per lo meno di coloro che hanno indagato a cercare di capire qual è il criterio che specifica l'azione politica che appunto alla specificità dell'azione politica
La si ritrovi nel garantire a tutti i cittadini protezione e prosperità a tutti i cittadini
E questo a maggior ragione nell'epoca moderna
Che avanza le sue ragioni fondative in una serie di rotture con il passato e con ogni assoluto
Negazioni ritenute necessarie per conferire finalmente i singoli il godimento concreto per la loro condizione di essere liberi e autosufficienti
Nel patto politico moderno cioè l'obbedienza pertanto incontra la sua giustificazione unicamente nel contraccambia della protezione e della prosperità cioè nella protezione sociale di tutti i cittadini nel tempo moderno non ci sono altre ragioni
Al di fuori di questa
Posizione
L'obbedienza si giustifica in quanto vedendo
L'ordinamento olio versione dei poteri politici garantisse a tutti i cittadini protezione
E prosperità
La legittimità quindi a rappresentare a governare della classe politica si radica proprio nell'effettiva attitudine degli ordinamenti pubblici
A dare le dovute risposte a tutti gli interessi frazionali cioè in altre parole a tutelare tutte le componenti sociali
Nelle ore attuali
In cui è un atto più o meno tacitamente un accordo generalizzato su un processo di smantellamento
E a chi è che anche che un ritorno al modello classico due Air France non sia economicamente sostenibile
E nemmeno socialmente accettabile per quello per l'espansione quantitativa di esso non implica di per sé la piena realizzazione di diritti sociali riconosciuti formalmente
Che se ne pensi il suo superamento nella diversa figura della UE il far associare il più bel Uefa comunisti sarà la scelta possibile di quella o di quell'altra occasione
Quello che non può essere invece dimenticato e l'impossibilità tanto di principio quanto di fatto di concepire una società moderna
Scusi
Va be'nell'omissione dell'intimo presupposto che la fonda
E la nobilità cioè quello della protezione e della prosperità di tutti i segmenti sociali compresi quelli genuinamente più deboli
A meno che non si voglia pagare il prezzo di una sua rimozione con un profondo e di Secret esiziale rivolgimento degli stessi assetti democratici
Una terza riflessione e questa su una questione ancora più cogente
E di falsa
La grave crisi economica e sociale che persistente a scuotere il succitato incidente
Svela ha svelato che svela il fallimento di quell'ideologia industrialista e di quell'umanesimo del lavoro sul cui registro sia andata modellando per circa tre secoli la società Ecoterm la grande promessa fatta a sperare che lo sviluppo delle forze produttive
E l'espansione della sfera economica avrebbe consentito per tutto il genere umano l'eliminazione della scarsità e dell'ingiustizia oltre la trasformazione del lavoro in un'attività creative di notificante in cui la realizzazione di ciascuno sarebbe stata riconosciuta come un un aiuto fondamentale Pella realizzazioni di tutti
Si è ribaltata purtroppo nell'edificazione di una nuova società servile in cui il tempo del lavoro
Si trova disgiunto dal tempo del vivere e la razionalità economiche imperante ha ridotto il lavoro ad attività astratta incapaci di fornire un minimo senso alla vita dell'uomo
Non è affermazione pletorica bensì risultante dalla realtà effettuale
Questa che l'attuale sistema economico poiché è consapevole della propria incapacità di nutrire tutto il mondo arriso strutturale la disoccupazione e ha troppo facilmente accettato la presenza alle sue falde di una fascia che si va sempre più allargando di esclusi
Addio fonti emigranti per di più comporre quel proveniente mutamento tecnologico che consente di produrre richieste crescenti con quantità sempre più decrescenti
Di lavoro
Che fare allora
Accettare una Società duale con da una parte una restringendosi minoranza imperativa
E dall'altra una maggioranza tour gita di precarie di esclusi
Oppure cambiare utopia
E muoversi verso due altre direzioni complementari fra di loro
L'una
Quella della ricerca della qualità della vita piuttosto che dell'aumento della quantità dei beni posseduti e quindi distribuire meglio lavoro necessario diminuente progressivamente la durata
Per farne partecipi tutti
L'altra quella di porsi senza ulteriori morì la domanda su quale uso sarà mai fatto dell'economia di tempo di lavoro che potranno conseguire dall'evoluzione delle tecniche
Da parte di una società in cui l'estensione del tempo libero potrebbe rapidamente presentarsi superiore a quella del tempo del lavoro
Insomma nell'assai vicine evenienza in cui il rapporto tra lavoro e tempo
Forzatamente a disposizione tra tempo vincolato di tempo autogestito
Potrebbe capovolgersi in modo così sorprendente da rendere possibile pensare a una sfera degli svaghi non soltanto destinata al riposo e alla ricostruzione dell'energia dissipata
Ma come tempo essenziale e ragione di vita rispetto alla quale l'occupazione si troverebbe ridotta a ruolo strumentale
Le potenzialità rivelatori e della tecnica in affetti certamente possono essere utilizzate per rafforzare il dominio degli apparati sulla vita sul consumi sul tempo disposizione degli individui ma con decisione più ospitali AV auspicabile possono essere volte ad accrescere il potere degli stessi individui sulla propria vita e sullo sviluppo della società senza che una tale emancipazione richieda la soppressione delle attività mercantili o del capitale
Basterebbe infatti assegnare alla sfera della razionalità economica una funzione illimitata e subordinato allo sviluppo della società
Per propiziare i nervi possesso individuale del tempo dell'ambiente di vita del modello di consumo e delle forme delle gambe sociale
Dal momento poiché proprio solamente visibile
Quale ben diversa qualità della vita induca un sistema politico di democrazia poco mercato al posto di un regime economico fosse pure esso democratico di mercato
Per concludere
è ovvio che queste fino all'Espresso insomma sono brevi note altro non potevano essere certamente non esaustive né dei singoli temi che ho richiamato e nemmeno della crisi generale significata da questa terza sessione del convegno
Ma se per caso hanno segnato comunque
Hanno saputo ecco restituire eterei Sensi prima della temperie politica e spirituale del non del nostro tempo
Allora si può affidare la conclusione di questo intervento ad una seconda grande domanda perché almeno a titolo di fede nella democrazia
Se non per soli scrupoli tecnici umanitari scovato una soluzione per i mali evocati da fantasma della nuova povertà
Perché dicevo non auspicare l'istituzione di un reddito di cittadinanza da considerarsi ben oltre ogni logica di assistenza
Come dispositivo politico per godere di una dimensione della cittadinanza
Ben diversamente dai redditi minimi desistenza già istituiti in molti Stati come salari però della disoccupazione il reddito di cittadinanza vale infatti nella sua essenza come vera istituzione politica
Che vuole dar corpo a una forma di solidarietà capaci di rinsaldare allo stesso tempo il legame sociale tra i cittadini
Per di più
L'attribuzione ad un reddito di cittadinanza che nella sua ragione fondativa non può non essere che irrevocabile incondizionato
Consentirebbe l'impiego di progetti a lungo termine e l'uscita fuori dal circolo vizioso della miseria e della disoccupazione
Alla fine l'istituzione di un reddito di cittadinanza permanente incondizionato obbligherebbe le democrazie al liberalismo reale
A fare tutti i conti finora elusi con quella dimensione dimenticata della moderna criniere Liberti égalité fraternità e che la fraterna la Fratellanza
O la fraternità
Evidente che tutto questo può essere voluto oppure non voluto
Che non volendolo si pretenda per questo che non sia possibile e non sia realizzabile questo di Libero e tutta un'altra facendo
Il discorso propositivo dei Giuliano Borghi si colloca all'interno della democrazia all'interno di quella distribuzione dei diritti e doveri che giusto esista in una democrazia
La proposta di un reddito di cittadinanza non può apparire neo utopistica
E ne estremistica
Sei in America è stata proposta dal più liberista degli economisti da Milton Friedman che aveva per semplificare le complicazioni dell'assistenzialismo americano aveva proposto di semplificare il sistema con un sistema di imposta negativa cioè chi ha altri redditi paga alte imposte chi ha medi e bassi redditi paga poche imposte
Che per ragioni di salute o di esclusione sociale non è evidente viene pagato dallo Stato insomma l'Oklahoma imposta negativa cioè è qualcosa analogo alla importo di cittadinanza questo
E una proposta che viene dalla estrema destra liberista americana e da un economista molto concreto come Milton Friedman
Ma è una proposta che va ancora all'interno della democrazia mentre un grande tema che si sta proponendo oggi che è un po'uno dei temi che io partendo da Ezra Pound economista o sempre più sviluppato in questi anni
è quello della progressiva abdicazione riduzione dei poteri democratici e dei poteri popolari
Della sovranità popolare da qui anche il titolo di questo convegno restituire lo scettro al popolo la progressiva espropriazione della democrazia da parte dei grande potere finanziario
Abbiamo praticamente istituzionalizzato in questi ultimi anni la presenza di un grande lettore straniero in casa nostra il mercato finanziario che a differenza di noi popolo sovrano vota tutti i giorni in casa nostra e con un peso maggiore di noi elettori
Stiamo programmando un'Europa dove maggiori poteri di politica economica sono delegati alla Banca centrale europea io avevo trovato orrendo sin dall'origine questo articolo centosette del Trattato di Maastricht che fine governi nazionali alle
Istituzioni elettive europee esplicito divieto di tentare di influire badate non di dare disposizioni che sarebbe intollerabile ma persino tentare di influire sulle politiche dalla Banca centrale europea o sulle politiche delle banche centrali nazionali
Eravamo rimasti isolati in questa critica seno anche in novembre finalmente Luttwak ritorniamo a Luttwak
Pubblica su una rivista inglese in contemporanea sull'Espresso una forte critica centrale franchismo a questa delle lega in bianco che la democrazia sta dando alle banche centrali
Certamente c'è un fattore di autocritica da parte dei poteri politici troppi errori sono stati commessi dai politici nel governo dalla moneta certamente la scelta tra il politico Cirino Pomicino
Il governatore della Banca d'Italia era una scelta troppo troppo facile da concedere al popolo tutti
Davano più fiducia alla RAI alla al prestigio tecnico dalla Banca d'Italia ma fino a qualche anno fa fino al novantuno
Tutte le manovre sul costo del denaro sul tasso di sconto temevano giustamente o ingiustamente
Concordate
Dalla il governatore dalla Banca d'Italia il ministro del tesoro perché un esponente della classe politica un esponente del governo ne fosse responsabile di fronte al Parlamento da sei anni a questa parte tutte queste misure sul costo del denaro che incidono poi sulla vita della gente perché per ogni punto in più del costo del danaro ci sono calcolabili migliaia di disoccupati e occupati in meno ci sono migliaia di fallimenti in più bene
La democrazia italiana come le diamo prezzi degli altri paesi in questa galoppante cessione di potere ai poteri finanziari si lava le mani è vero un un una retrocessione continua dalla democrazia per cui io vedo in prospettiva una battaglia comune
Trasversale perché nessuna forza politica può farcela da sola per una ripresa di potere popolare di poteri elettivi
Nella nel governo del danaro nella sovranità monetaria la sovranità monetaria è stata per migliaia di anni insieme alla sovranità mo'militare al governo gli eserciti
Insieme a all'esercizio dalla giustizia una delle prerogative del potere
A maggior ragione questo denaro che un tempo era denaro del reggerà Repubblica doveva diventare denaro del popolo sovrano sovranità del popolo di cui invece le democrazie si vanno spogliando
E c'è una riduzione comporta galoppante dei poteri democratici nei confronti nei confronti dei potere di finanziarie e questo è un aspetto di quella lotta di classe
E ieri di cui contro i poveri dico io avevo appena parlato è un tema che abbiamo affrontato insieme quest'estate con Furio Colombo
Furio Colombo ha avuto la gentilezza quest'estate di prendere spunto da un mio libro la destra sociale per parlare poi di altro e affrontare ad aprire il tema per lui preoccupante dell'abbandono della politica sociale da parte della sinistra americana ma è un fenomeno che sta dilagando anche l'Europa Toni Blair in Inghilterra gareggia coi conservatori sulla riduzione dello Stato sociale e anche e anche in Italia una tendenza di questo genere si sta manifestanti
Furio Colombo mi aveva posto quest'estate la domanda che differenza c'è se la politica sociale e l'impegno sociale di destra o di sinistra io avevo risposto sul giornale no non c'è una grande differenza
La grossa differenza di quando destra e sinistra diventano entrambe indifferenti alla esclusione di un terzo della popolazione ecco questo il fantasma dalla povertà e e sta in un certo senso
Destabilizzando le democrazia è un tema che dobbiamo affrontare Venezia all'inizio del secolo
Spengler vedeva il la conclusione del ciclo della civilizzazione in una guerra tra il sangue e il denaro
E vedeva una soluzione a questa crescente presa di possesso della Pluto Grazia sulla democrazia vedeva una conclusione del Cesanese
E il cesarismo poi fu Mussolini con Hitler costali
è un fenomeno storico che ormai abbiamo tutti alle spalle
Tutti vogliamo oggi un Ricupero di sovranità popolare nella libertà non deve esserci più ragionevole timore che dal fantasma della libertà qualcuno
Specchio lì demagogicamente per ritentare delle esperienze autorità pessima è un impegno di libertà che noi e ci siamo battuti per la libertà per la nostra libertà con qualche difficoltà per mezzo secolo
Possiamo garantire a tutti gli altri a quelli che l'hanno già avuta in dono completa nel quarantacinque siamo anche noi per una ripresa del prestigio della politica nella libertà contro il fantasma delle povertà passa la parola Furio coloni
Io vi ringrazio di fermi qui di avermi invitato
Mi trovo mi trovo bene le cose che ho ascoltato specialmente in queste che ha detto Giano Accame un momento fa
Non non avrei se dovessi se fossi dove si recensire questa volta non dovrei
Non avrei non è lei niente da scrivere a margine se non che che che capisco quello che lui sta dicendo capisco il lavoro che sta facendo e capisco dille il tema che ci si è posti qui
Mi troverete un po'meno Oria orientato di di di borghi nel senso che in quello che abbiamo ascoltato nel lavoro introduttivo nella premesse che è un buon modo di fare di fare lavoro di conversazione come quello che si fa in queste circostanze avere un testo sul quale riflettere
Il la la la mia riflessione più disorientata
è più disorientata
Starei per dire forse un po'più pessimista ma siccome non accetto il pessimismo perché non deve diventare un dato non può diventare un un dato caratteriale
E stiamo invece confrontando dei tratti di di dei percorsi di segmenti di strada del nostro lavoro intellettuale allora dirò che su alcuni punti sono
Non non sono sicuro di Düsseldorf sino alle porte dove siano i percorsi di uscita vedo insieme con voi in pericolo e non sono sicuro di di avere di avere la mappa chiara del territorio e di vedere
E di vedere quali sono le soluzioni perché nel ritmate dire alcune cose che in parte sono ripetizioni nel secondo giro di intervento Giano Accame ha ha detto alcune cose che sto per dire che sto per dire quello dei mercati dei dei degli elettori che votano al nostro posto tutto il tempo
Nel dirle
Cerco di allargare un poco spazio e mi sono accorto a stando per lungo tempo accanto a una finestra enorme come quella americana che allargare lo spazio non è un un uno un'operazione molto consigliabile perché nel momento in cui allargate può avvenire un senso di vertigine un senso di
Se vogliamo forse anche di paura
Ecco se io avessi una lavagna di fronte a me di fronte a voi in questo momento
Credo che scrivere la parola globalizzazione in alto per dire di cosa per ricordare in ogni passaggio di che cosa stiamo parlando e la riscrivere in basso per vedere dove siamo arrivati nell'esplorare
Il il territorio di questa di questa situazione universale positiva negativa desiderabili indesiderabile che che stiamo che stiamo vivendo
Certa se c'è una cosa buona in questo tipo di lavoro e di esorcizzare la parola invece di prenderla come una specie di pioggia beni Ficara che sta irrogando il mondo e che comunque migliorerà tutto se ne sta parlando con allarme questo questo di per sé è un atteggiamento intellettualmente
Utile
Ecco dopo avere scritto globalizzazione in alto e globalizzazione in base a questa lavagna ideale che non ho che voi non avete di fronte martedì chiedo di immaginare scriverei quattro
MM tre quattro dati e questi che quattro quattro parole
Quest'quattro richiestissima
Di e poi mi collegherei tre le contrapporre ai alla quarta e poi le mettere tutto insieme ed è questo sulla prima riga scrivere il mercato monetario sulla seconda scriverei mercato finanziario
Sulla terza scriverei mercato industriale
E sulla quarta scriverei mercato umano o degli umani o se volete essere un po'più tolleranti e tradizionali il mercato del lavoro ma io lo sento in senso un po'più vasto che il mercato umano e anche
Il ragazzo il ragazzo che ancora studia che non è un corno sta ancora cercando lavoro è già su quel mercato e le nostre vite in qualche modo che si sia dentro o fuori mercato del lavoro sono sempre un po'sul mercato
Qual è il mare il mercato degli esseri umani rispetto al mercato
Delle cose quello dell'impresa rispetto al mercato
Dei valori finanziari quello della finanza rispetto al mercato monetario non vorrei che perdessimo di vista la la differenza tra questi mercati come ho detto ne collegherei tre rimettere insieme per un momento i tre mercati monetario finanziario ed industriale sono incomparabilmente più forti del mercato un
Questo è il
Dico una cosa ovvia ma dico una cosa ovvio su cui riflettiamo pochissimo di solito quindi
Io mi avvicino sempre a qualunque gruppo che è disposto a confrontare il infinita debolezza del mercato umano rispetto ai mercati industriali finanziari e
Monetari
Perché abbiamo tutti l'impressione che quando si dice molto molte volte specialmente da parte della destra liberista
Ma ormai aveva indicato Toni Blair il discorso si fa universale si dice mercato e qualcosa cioè ci si immagina che qualcosa di Santo si è entrato in scena qualcosa di buono
Qualcosa qualcosa che provvede da solo a sistemare un po'tolgo un po'dopo un po'Regolo un po'scambio e in qualche modo c'è una funzione biologica
Confrontabile con la natura che resiste ma le cose
Invece noi sappiamo l'esperienza della nostra vita l'esperienza dei nostri figli l'esperienza di piogge dei più anziani di esperienze di più giovani l'esperienza di mondi immensi e diviene immensamente diversificati come gli Stati Uniti esperienza del nostro Nord e quella del nostro Sud
Che il mercato umano è un mercato infinitamente fragile
E ho detto deliberatamente il nostro Nord del nostro Sud perché da deputato eletto a Torino io passo le mie domeniche a parlare con coloro che credevano cinquant'anni di avere di avere o ha quarantotto anni di avere un lavoro fisso per tutta la vita e non ce l'hanno più
E e se si stanno domandando cosa è successo perché è stata stroncata la loro carriera il loro percorso la loro identificazione con un'azienda cos'è cos'è successo e e immagino
Se condurre io no la stessa conversazione con loro o con
L'italiano del sud che quel posto di lavoro quella certezza quel momento di tranquillità non ha mai attraversato sempre vissuto sapendo che non che quel momento che adesso tanti nel Nord stanno perdendo non l'avrebbe non avrebbe avuto mai dunque
La la la la infinita
Debolezza alla la evidente debolezza del mercato umano si vede chiaramente confrontandolo con gli altri tre mercati ma li ho indicati con parole separate perché credo che sia molto importante vederli bene in faccia
Il mercato monetario non è esattamente il mercato della grande finanza il quale a sua volta non è esattamente quello dell'industria
Adesso è altra cosa decidere sei chi appartiene all'uno o vive felicemente nell'altro possa passare tranquillamente i confini fra l'una e l'altra cosa però non c'è dubbio che si tratta di tre
Percorsi diversi almeno se noi dovessimo in questo momento scrivere un breve manuale ad uso dei nostri giovani per accostarsi a certi fatti grandi edifici della realtà contemporanea credo che indicheremo separatamente
I governi con il Governo monetario a che fare con i il problema delle banche centrali di cui si parlava un momento fa ma anche a che fare con il problema delle grandi delle grandi tempeste che si scatena ora sull'una o sull'altra moneta
Accadono continuamente all'interno del mercato monetario e con una votazione a cui la maggior parte dei cittadini non partecipano
Accadono continuamente delle decisioni che possono scatenare delle tempeste Suna monito sull'altra possono spostare questa guerra da una parte all'altra indipendentemente dalla dalla dei legami politici o delega mi culturali che ci sono fra un gruppo e l'altro
Il mercato finanziario è più facile da capire grandi capitali si spostano a favoriti da da da tecnologie agili sofisticate istantanei senza tener conto di alcune barriere
Dunque c'è questo c'è un un un salire dai luoghi in cui si trovano le risorse vuoi che siano per ricchezza naturale poi che siano per ricchezza familiare vuoi che siano per ricchezza di produzione c'è un salire come un evaporare di ricchezza che dal territorio in cui si lavora vanno verso l'alto diventano una grande nube di ricchezza disponibile quelle delle grandi ricchezze finanziarie che si spostano rapidamente nel mondo
Quella vera qual è stata per per per per più di due secoli la tipica Teoria del mercato
Legata
Al senso di libertà che chi bisogna assolutamente dare a questi capitali è sempre stata
Il il il la ricchezza che forma questa grande nube libera di muoversi nel cielo più e libera per una nube tornerà a essere pioggia
Tornerà sul territorio il loro era della di di di di questa ricchezza il territorio e si trasformerà in produzione e dunque in posti di lavoro
Ed ecco per decenni e decenni della civiltà industriale che noi conosciamo il rapporto fra la ricchezza finanziaria e quello industriale
Capitali sempre più liberi si spostano con una libertà che non viene consentita che neanche né in passato né inimmaginabile futuro viene consentita agli esseri umani
Ma ritornano prima o poi sul mio territorio o sul tuo ma mediamente tutti ne beneficeremo attraverso l'investimento
Bene siamo attraversando un'epoca in cui non piove più
Questo è un fatto che non sembra notato Marzano mi perdonerà quelli che sanno di economia un po'meglio di me migliorano perdonare
Perché dei parla di economia un non economista quindi visto presentando una serie di intuizioni che vi sto raccontando con un linguaggio molto più letterario che tecnico quindi ogni volta che mi confronto mi confronto con questo con questo in quel modo di posizionare gli oggetti dell'economia sul territorio mi trovo o di fronte a economisti perplessi o di fronte a colleghi disorientati
Non mi importa a a quale parte politica dove io ho dato da depositare degli oggetti scomodi che non so bene e come rimettere in
I limiti quand'eravamo bambini avevamo quelle scatole di giocattoli legnetti dove dirimente lì nella scatola in modo che ogni posto che ogni pezzo andasse a posto
Perché se no la Cam la stanza era in disordine
Bene io mi trovo con degli oggetti che non si possono rimettere a posto perché la stanza resta
In disordine temo questo disordine ma non sono in grado di di fare di più che notarlo
Ora io mi accorgo a mi devo per esempio domani cari
Da persona che in questo momento fa parte del del Parlamento e a cui quindi viene continuamente richiesto di tagliare qualcosa
E che anzi sa benissimo che se taglia molto e bene prima o poi da qualche parte mi avrà un prestigio perché ci vuole uno che sa tagliare sa intervenire c'è un che di ma su un che di maschile nel gesto di tagliare di ridurre di porre un freno di porre un limite di decurtare è un modo di far sentire chi si è vivi no che si interviene sulla realtà
E allora mi domando ma perché questa richiesta di tagliare diventa così pressante in questo Paese
E poi nel paese accanto di cui mi dicono tutti che è infinitamente più ricco del mio
E poi nell'altro Paese che mi dicono che ai tre secoli avanti nel suo sviluppo industriale e poi in un Paese come gli Stati Uniti di cui non ho fatto che vivere vedere constatare teorizzare
L'immensità delle risorse e la quantità delle opportunità perché il mondo avanzato quei sette dieci Paesi industriali che sono un po'lo specchio del mondo io il il
L'orgoglio di di tutta un'epoca sono sono custodi stanno vivendo un'epoca di riduzioni continue
Forse bisognerebbe chiedere gli economisti di notare se se se non si è formato un rapporto di disgiunzione fra la ricchezza che il lavoro degli uomini forma
E la ricchezza che torna dopo essere diventata puro capitale puro spostamento di grandi entità finanziaria
Bene io credo di poter proporre e di sottoporre con imbarazzo alla alla alla verifica di coloro che hanno strumenti tecnici e strumenti
Professionali
Di verifica che si è creato e si sta creando uno scombina una una una distorsione enormi in termini di quantità
Tra la ricchezza che sale che è stata prodotta dal mondo che comunque disponibile che è diventata capitale puro allo stato finanziario e quella che torna sul territorio e che diventa di nuovo investimento
Ecco perché
Se i tre mercati monetario finanziario ed industriale si confrontano con il lavoro sono entrambi fortissimi rispetto al mercato umano molto più debole
E se mai cui dovremmo collocare la politica nel punto in cui il monetario e finanziario industriale si confrontano con l'umano la politica e la difesa dell'umano la difesa del mercato umano che è infinitamente più
Più fragile e quindi che e qui chiedo perché chi va collocata la politica e che va collocata l'immensa immagini quantità di immaginazione di creatività che d'ora in poi lavoro politico deve avvenire perché si confronta con queste difficoltà e anomalie
Non tutte
Provenienti dal passato alcune nuove
Ma vorrei far notare che il mercato monetario e quello finanziario sono già immensamente più forti di quello industriale
Vorrei che fosse notato perché è una causa in più
Della indebolimento del mercato del lavoro e degli imbuti argomento del mercato romano
Ed è importante notarlo perché troppo spesso
Immaginiamo che la controparte industriale immediata quelle che ancora sul territorio con i suoi investimenti sul territorio sia il vero sia la il volto del nemico sia la controparte sia quello che potrebbe dare in onda che potrebbe creare dei posti di lavoro che non crea che potrebbe essere più generoso inondato contratto o in un altro
Ieri il problema più grande ed è in questa massa di di di ricchezza che sul territorio si restringe e nei cieli dei grandi movimenti finanziari si allarga
Il non c'è dubbio che in ogni giorno in cui noi viviamo masse di di valore aggiunto si formano un mondo attraverso la produzione di cui Marx aveva così attentamente le teorizzato
Attraverso l'aggiunta del valore umano ma si forma semplicemente perché nella stessa giornata ci si sposta con estrema agilità dal Fiorino al marco dal marco alla sterlina dalla sterlina alla peseta stessi Torrisi passa per l'Argentina e si torna a Wall Street
Con una bella scarrocciato a di di alcune ore nei mercati monetari si possono accumulare dei valori aggiunti che qualunque produzione con qualunque schieramento di massa lavoro sono assolutamente irrilevanti
Nel frattempo la tecnologia elettronica ha reso disponibile una Spoon muovere a seconda degli indici a seconda di quelle votazioni a cui l'altra democrazia quella politica non partecipa la possibilità di muovere con grande agilità e senza interferenza
La propria massa di ricchezza da New York a Tokyo fare un passaggio per Singapore sostare a Hong Kong passare per alcuni sotto mercati asiatici perché Kuala Lumpur può essere di qualche interesse
Invitare l'India il Medioriente rientrare nei mercati europei e da questi di nuovo tornare a Wall Street grosso modo un percorso che di nuovo può essere di ventiquattro ore estremamente remunerative immensamente remunerativo
Questo punto ci troviamo con una con una distorsione che l'umanità non aveva mai non aveva mai sperimentato prima forse l'aveva sperimentata nel dislivelli enorme tra chiedo scusa contenuti toccare questo mi fa
Forse l'aveva sperimentata
In periodi primitivi in cui la forza delle armi era tutto e non era mediata dalla forza delle idee e si andava direttamente a un puro scontro frontale di potenza fisica io il ferro tu non ce l'hai io ho l'arma che tu non hai ecco forse forse questi sono le Soleil poiché ci possono dare un un un idea
Del della della distorsione e della e della
Niente il
Sfasamento fra ricchezza e utilizzazione della richiede utilizzazioni sociale della ricchezza perché impresa dopotutto è stata per decenni utilizzazione sociale della ricchezza che stiamo vivendo adesso
Io propongo ai ai i gli agli economisti della nostra epoca di riflettere sul tema del distacco del lavoro dal capitale
Io non trovo teorie sufficientemente forti per per per dirmi di più di questo fenomeno
Ma ho l'impressione che sia qualcosa che si sta verificando il capitale se ne va per conto suo e ha sempre meno interesse ad agganciare il lavoro delle persone
Governare in queste condizioni è una sfida immensa e non è una sfida disumana né è impossibile ma è una sfida molto molto grande
Perché richiede di riqualificare il lavoro politico in un altro modo ecco perché non ci sarà accostamento trasversale e che ci si possa concedere il lusso di rifiutare
Perché qualunque dono di intelligenza avvenga su questo percorso bisognerà assolutamente
Condividerlo e usarlo insieme perché qui veramente si tratta di reinventare
Quel punto di quell'unico punto di interferenza che ci è dato cioè dove entra la politica fra i tre mercati e di dove tra ipermercati e il mercato umano e dove e come si possa salvare il mercato umano
Paradossalmente io mi trovo meglio in questo periodo leggendo Luttwak
Che leggendo Friedman
Devo dire non son mai stato vicinissimo a trippa non ho mai creduto con tanta passione alla
A un mercato puro che tutto sistema è tutto riconduce al proprio posto non ho sempre pensato
Che ci fosse un ruolo molto importante molto serio per la politica ed è per questa ragione che personaggi che hanno attraversato il mondo dalla politica americana come Rosa Johnson è che è mediamente sono più cari di altri come Reagan che mi era immensamente simpatico
Ma che prestava ancora fede all'idea che si fai le cose giuste in mercato ripaga tutto e rimette ogni oggetto al suo posto lui lo credeva con sincera buona fede grande simpatia umana ma a me già sembrava e a molti americani
Già sembrava non credibile in quel tempo cominciava a essere il tempo dello smantellamento dello Stato sociale
E dei tagli sempre più rapidi
Però con una situazione come quella che vi ho descritto se per caso è vera
E severa è abbastanza disturbante
Anche Lord Keynes
Non ha più niente da dirci vi ricordate che insiste era quello che ha incoraggiato rosa aperta a fare il mio Dio la la la la posizione di Cancer era
Non preoccupatevi del debito se il debito forma lavoro perché il lavoro forma Reddito il reddito forma tassazione le tasse
Rione paga il debito ma lo paga dopo avere dato lavoro a una quantità di persone che altrimenti a parità di debito non avrebbero avuto lavoro
Dunque si può rinnovare il mondo attraverso il debito
E come fare oggi che la massa di ricchezza disponibile tende a fuoriuscire dal mercato della produzione e non ha interesse neppure condizioni facilitate a restare sul territorio perché si è creata una una diventi un diversità così grande di compensi
Per un capitale a seconda che resti o esca dal mercato finanziari
Vorrei toccare alcuni qualche punto ancora molto molto con l'incertezza che vi ho che viola che vi ho dichiarato ha confessato all'inizio perché non sono sicuro di saper mettere in ordine i pezzi del gioco che vi sto presentando
E e per esempio spingere in campo la questione dell'esportazione del lavoro
Viene detto continuamente
E devo dire mi sembra un errore curioso anche da parte di coloro che sono tuttora titolari rispettabili titolari di impresa che danno tuttora una grande quantità di lavoro
Al nostro Paese ma viene detto continuamente attenzione che se non ci fate le condizioni giuste noi esportiamo il lavoro e ce ne andiamo in né si può fare un bell'elenco
Di posti in cui si esporta il lavoro
è strano che delle persone abituate ad avere grandi uffici studi
Buone consulenze universitarie e personalmente godono di una grande mobilità che permette di stare in contatto col resto del mondo non si siano accorti prima che prima o poi le corre avvengono fatti come quelli che stanno avvenendo incorrere in questi giorni
Cosa sta avvenendo in Corea in questi giorni che i coreani dopo avere prodotto per molti per molti anni a pezzi e condizioni infinitamente inferiori a quelle del resto del mondo industrializzato
Si sono accorti di essere altrettanto industrializzati e stanno pensando di poter essere pagati come un operaio inglese come un americano e come uno italiano se quello italiano è super pagato come ci dicono continuamente
E non stanno facendo uno sforzo fortissimo contro una manovra preventiva di compressione che quel governo ha fatto all'improvviso stanno facendo una stanno proponendo la tensione fortissima che sia se avete notato sta occupando pure in un Paese televisivamente e giornalisticamente distratto con per il resto del mondo come siamo noi sta però occupando di prepotenza più spazio perché quello che avviene in Corea ci sta dicendo che di volta in volta chiesta sta confermando la tesi di rischi del del nel libro alla fine del lavoro sta confermando che voi potete ascoltare il lavoro certo che lo esportate dopo un po'colui il primo paese che si è messo a produrre a costi inferiori è diventato
Così capace di farlo che vuole entrare nel mercato o a del lavoro non restare nel mercato mi benissimo allora io abbandono il mercato vietato nel mercato c'è
Ma dopo un po'camminasse un'altra Korea il mercato sì a meno a meno di disporre di situazioni scappa para schiavisti che in cui un governo possa imporre condizioni di lavoro senza discutere le
Con l'alcol con la forza lavoro questo avviene ancora marginalmente in India e avviene su quotazioni inferiori ma viene sempre meno ricordate la coesione dei tappeti dei bambini schiavi ma avverrà se non altro sempre meno perché c'è un risveglio sempre più forte
A mano a mano che questi Paesi decollano il Paese ci si vuole diventare il Paese bicchiere diventato il paese ha e l'esportazione del lavoro finisce a questo punto e a questo punto ci troviamo di fronte a capitali che devono decidere se torneranno a entrare nel mercato della produzione benché sia meno remunerativo del mercato finanziario e di quello monetario o se invece la nuvola resterà nuvola e non produrrà pioggia e voi vi rendete conto tra l'altro che il problema della nuvola che non diventa pioggia ovvero che non torna a farsi produzione sul mercato pone un problema fiscale immenso
Chi dove come tassa davvero queste grandi ricchezze che si muovono con questa immensa facilità quando prima il grosso della della del
E questa è forse l'altra ragione per cui con chi governa si trova ad avere un montepremi da dividere sempre più piccolo
Perché si trova ad avere una platea di tassabili compresi i ricchi tassabili nel senso di ricchi per reddito da lavoro sempre più piccola
Questo è è un fenomeno molto evidente negli Stati Uniti la grande quando noi parliamo dei sedili come di un Paese dove non si può sfuggire assolutamente le tasse diciamo che tutti coloro che hanno scelto per vivere di lavorare non possono sfuggire alle tasse nel grandissimo avvocato né il piccolo ne il commesso di Drogheria nei e-mail manager che guadagna otto nove miliardi
Che guadagni una diecina di di di miliardi di lire sale otto nove miliardi di dollari come come come stipendio annuale ma
Cosa succede nelle grandi ricchezze che salgono al cielo diventano nuvola e non ritornano sul territorio perché nel frattempo stanno viaggiando verso Singapore o ritornando da Tokio
Dove esattamente rendono conto di se stesse considerato tra l'altro che dovunque godono di facilitazioni che giustamente in epoca industriale gli erano state date per dire più gli facilito più tornano
Quindi più tornano e più mi creano posti di lavoro questa era la tesi della supply side Economics di dire era la tesi di Milton Friedman era noi lasciamo liberi i capitali capitali si sentono incoraggiati sicché tornano sul territorio investono e creano lavoro giustissimo ma non lo fanno più perché nel frattempo
Noi diciamo sempre che le nuove tecnologie riducono i posti di lavoro perché dove ci volevano dieci operai ne basta uno in camice bianco che tocca i tasti ma questo è il meno
Delle conseguenze delle nuove tecnologie in più pecche alla tastiera del vostro computer voi spostate le vostre ricchezze dati ordini aree alle alle alle varie piazze di investirli disinvestire lì e muoverli al Tempo reale
In cui in cui lo state facendo quindi profittando di frammenti di scarto tra il meno è il più che in passato erano anche per per via della Stato delle comunicazioni
Impossibili
Dunque quando ci troviamo di fronte
Al problema alla definizione dei poteri forti
L'accortezza di cui ci dobbiamo munire e di non farne una definizione troppo semplicistica che ci porti a vedere come poteri forti tutte le strutture costituite a e che hanno una faccia sul mercato di industriale sul mercato del lavoro altrimenti rischiamo di stare un'epoca indietro cioè di vedere come contrapposizione di poteri forti quelli che hanno accettato con tutto il guadagno che possono averne avuto tutto il vantaggio che farà possono averne avuto però di investire i capitali sul territorio creando fabbriche
Oggi sono quasi dei filantropi
Perché perché questo mondo del lavoro tende a scomparire de uno ed è uno dei problemi più gravi con cui ci si sta confrontare
Se noi prendiamo per per con come come modo di arrivare a a al capolinea di un treno che però si è mosso
Senza avere un preciso punto di partenza di un preciso punto d'arrivo vivevo prevenuto su questo ma piuttosto per depositare ansie e e incertezze se arriviamo al problema della povertà
Noi la troviamo in tre grandi incarnazioni stiamo per un momento al di fuori del nostro Paese
Il cui il cui in cui il pericolo di scivolamento i vediamo continuamente basta guardarci intorno quelli di noi che hanno fatto campagna elettorale andando per le strade andando in giro bastava che svicola assiro anche in buoni quartieri
Nella strada laterale dove prima si poteva si poteva immaginare che stesse la gente del piccolo lavoro delle piccole attività delle piccole né
Delle piccole forme di sopravvivenza e vi accorgete che il piccolo diventato nulla praticamente questo da un'angoscia
No non non
Trascurabile perché non avete una risposta oltretutto vedete questa continuo fuoriuscita di talento umano di presenza umana che non ha più un aggancio e non avete e non avete una risposta né una teoria per dare una risposta a questo problema ma se prendiamo cioè
Modelli di povertà quello americano quello
Africano e quello asiatico
E beh ci accorgiamo che abbiamo di fronte non è un bel problema perché se a un paese delle risorse
Di tutti i tipi finanziarie industriali ma anche naturali come gli Stati Uniti che potrebbe per esempio non importare se in momenti
Drammatici di mercato delle risorse gli Stati Uniti potrebbero non importare petrolio se necessario pm Proto
Fate un Paese che ha questa autonomia e che ha le ricchezze che ha e che ha un trenta milioni in su cento su su duecentocinquantotto un trenta milioni trentasei da trentasei a a trentotto che vivono al di sotto del livello della povertà perché non hanno più nessun contatto con il mondo del lavoro
Quindi non producono non hanno prodotto e non produrranno non hanno un passato dunque non hanno un'identità dunque non possono avere una responsabilità e non hanno un futuro
Perché non avendo passato non possono avere un futuro e neanche la teoria ed è anche l'idea di di di Friedman potrebbe funzionare perché l'imposta l'imposta negativa cadrebbe nel vuoto sono sono andati sono scivolati troppo in giù
è un po'come dare come come come il come si prenda sì ma dare delle suppellettili ai ai ai nostri concittadini di Sorrento le cui case sono scivolati a valle prima bisogna riportare sul territorio e rifare le case poi le mobili Remo ma ma sono situazioni in cui tutti i mezzi tradizionali non funzionano più se questa è la situazione americana all'opposto abbiamo la situazione africana che esista che dovrebbe dovrebbe da parte nostra essere osservata con più ansietà e attenzione perché l'ha frantumata date certe condizioni
Le nazioni Stato si frantumano e si frantumano esattamente come il territorio di Sorrento sono valanghe di fango che cadono a valle
Questa questa è quello che sta succedendo in Africa
Può succedere solo in Africa è qualcosa che non potrebbe succedere altrove se le condizioni di ingovernabilità della povertà diventano così gravi
E poi ci troviamo nella situazione asiatica che abbiamo sempre pensato che fosse di transizione
Una specie di ponte fra l'Europa avanzata e il terzo mondo dove si vede come le cose in possono migliorare la gente lavora fra intensamente si fanno lavorare anche i più giovani lavoro non tutte le donne lavori gli il lavoro diventa un immenso volano in qualche modo questi Paesi decollano
Sì ma a due costi o perché non c'è la libertà caso cinese il caso di Singapore
O perché dura soltanto fino a un certo punto ma dopo un po'scoppia la situazione come sta accadendo in Corea adesso e quindi dovremmo dire tra poco alla Corea benvenuto nel nostro club e vediamo adesso i problemi dal punto di vista nostro
E poi ci siamo noi
E noi ci accorgiamo che la globalizzazione significa che noi non siamo in grado detto detto dal da da da ripeto di sollevarmi per un attimo per la mia identificazione di politico per la frase che sto per dire ma nessun governo occidentale in questo momento è in grado di fare la sua finanziaria
Perché deve fare la Finanziaria con un'infinità di costi Frames come dicono gli economisti direbbero direbbe un economista di Oxford
Di consistenti di obblighi ovvero di precari che sono avvenuti prima
Di di di situazioni che sono state precostituite di voti che sono stati dati da altri placche elettorali per governare in queste situazioni non è facile non sto parlando di un alibi sto parlando di un problema sto parlando di un problema che non è che un piccolo modo di mettere un punto finale a un tratto di conversazione con voi che come vedete potrebbe dirmi un economista che non ha né capo né coda a me è sembrato un modo di affacciarmi con un po'di panico a tante finestre per guardare alcune situazioni che vale la pena di sapere un po'meglio grazie
Di qua passo io la parola l'intervento di Furio Colombo dimostrerà come condividiamo le stesse anzi delle stesse preoccupazioni per il futuro
La parola ora Emmanuele Emanuele il professor Ermanno manovelle
Un illusorio cattedratico studio di scienza delle finanze anche presidente della Fondazione della Banca di Roma di una delle più grosse istituzioni finanziarie italiane che non bellissimo libero recente è stato il cittadino
Con la prefazione di Marzano
La dimostrato di essere vicinissimo alle tesi della destra sociale popolare so che Emmanuele Emanuele condivide anche le nostre tesi sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese
Sulla realizzazione dell'articolo quarantasei della Costituzione per cui esiste già un elaborato di Alemanno e Storace che dovrà essere prestissimo rilanciato
La parola al professor Emanuele
Perché in bombe
No ma soprattutto perché rimbomba
Io ringrazio presidente ringrazio gli organizzatori di questo convegno
Perché mi danno l'opportunità di dire con chiarezza
Sì comprando il campo da alcuni sofismi che ai miei spesso vedo diventare parte integrante del discorso di politica economica anche di illustri commentatori
Per cercare di arrivare un po'al nocciolo di un problema che un problema nazionale
Che un problema la cui portata colpisce oramai tutti noi
Indipendentemente dalle appartenenze alle classi economiche alle quali ognuno di noi si ricongiunge
Su una realtà e incontrovertibile il paese si sta impoverendo
E in Italia esiste già una platea di circa il dieci per cento
Di cittadini
Che hanno una partecipazione al reddito collettivo
Mi serranda e sono alla soglia di quella che viene definita la soglia della povertà
Questa percentuale si sta drammaticamente
Elevando
Neanche le classi medie quelle che tempo addietro erano considerate le classi emergenti
Sfuggono più all'insidia che quotidianamente si manifesta dell'impoverimento della riduzione della loro capacità economica
Allora bisogna entrare subito nel vivo del problema
E bisogna capire cosa bisogna fare per invertire questo processo
Non è facile
Poiché le grandi chiese ideologiche del nostro paese ma del mondo intero il cattolicesimo e il comunismo
Sono per il pauperismo
è concettualmente sono contro il processo di accumula con nomi quindi in ultima analisi sono contro la ricchezza
Domando
L'opposizione
Tecnologia come vedi non va con la voce degli uomini
è questo il vero grande problema noi abbiamo una realtà quell'assegno arrivo in conclusione che scaturisce anche dalla Carta costituzionale
In cui nella sostanza si sono mutuati concetti e Dio logiche che vanno contro il fenomeno di arricchimento contro la creazione della ricchezza per il popolo per il mondo per il Paese
Recentemente ho letto un articolo interessantissimo di Emanuele Severino il quale diceva che non solo la chiesa che pretende che il capitalismo sia un mezzo per promuovere la ricchezza ben il bene della società condannandolo così a morire perché il fine primo e unico del capitalismo il profitto
Ma è anche il capitalismo il nuovo capitalismo che si paludata di eticità
Che vuol dire in ultima analisi che non è più neanche lui capitalismo cioè nella corsa
Arrendersi
Gradevoli alle grandi economie
Alle grandi visioni chiesa statiche
Che ne scaturiscono o da cui prendono spunto anche i protagonisti del processo di sviluppo economico hanno finito per tradire quella che è l'essenza prima
Della volontà dell'uomo quella cioè di migliorare le proprie condizioni di
E lo sforzo di coniugare quindi il capitalismo
Sociale della Chiesa
Con una ideologia diversa secondo me anche alla luce della grande crisi che probabilmente irresistibilmente si verificherà nel fronte del Polo
Perché le forze cattoliche che a questo si richiamano a questo dettato si richiamano inevitabilmente si sentiranno primo poi attratte
Da aspirazioni ad aspettative diverse del loro elettorato e io vedo già in nuce in alcuni fatti significativi
Elettivi di questi giorni la fine dello schieramento del Polo così come esso attualmente rappresentato
E allora bisogna avere la forza e la capacità di capire che cosa si possa fare per riprendere la strada
Per la creazione di un sistema che produca ricchezza senza che contemporaneamente produca ingiustizie
Senza che conta un po'raramente produca divaricazioni senza che faccia una società di diseguali in cui i ricchi diventano più ricchi e i poveri sono soltanto coloro i quali lavorano per i primi
E questo significa consentire alle classiche realmente in questo Paese hanno avuto e hanno capacità di produrre ricchezza di poterlo fare
Parlo dei medici e piccoli imprenditori
Parlo dei professori quelle classiche veramente nel nostro Paese fuori da quella concezione tradizionale di capacità propositiva che si è sempre sostenuto anni grandi capitalisti
Sono coloro i quali invece hanno fatto grande questo Paese
In questo Paese abbia una grande mistificazione il capitalismo in questo Paese non è mai esistito perché i grandi capitalisti italiani non hanno mai avuto i mezzi
Reale per poter produrre e creare reti
Esse si sono sempre appoggiate allo Stato essi non sono stati mai in grado di nuotare nel grande mare del capitalismo internazionale quando sento l'autorevole intervento
Del professor Colombo il quale ci dice che il capitalismo senza frontiere la mondializzazione e alle porte io mi chiedo come faranno i grandi capi d'italiani i quali nel momento in cui hanno provato ad esserlo a livello internazionale hanno sempre fallito
Si chiama stress i Rovelli si chiamasse adesso il sì si chiama sorrisi Sindona si chiamassero essi chiunque i cardini i De Benedetti tutta una cassetta di boiardi veri di questa estate
Sono arrivati
Approfittando della capacità della forza dell'espianto di intere generazioni di meridionali che sono andati a lavorare al Nord a condizioni né più né meno che disumana
Di quelle della Corea che oggi viene ricordata
Che non sono stati in grado di onorare il loro impegno con la società civile perché al momento in cui hanno avuto l'opportunità di essere aventi capitalisti hanno dimostrato la loro grande strutturale incapacità di esserlo
La loro grande fragilità quindi parlare di etica del capitalismo caro Romiti è cosa che non è adatta
A personaggi che non l'hanno dimostrato è che i fatti recenti delle vicende non edificanti del nostro Paese hanno benissimo dimostrato che nonostante le posizioni di privilegio ci si è uguale si è anche utilizzato il malaffare per poter mantenere le posizioni di prestigio e allora vediamo concretamente che cosa bisogna fare per risolvere i problemi di questo Paese
Per risolvere i problemi di questo Paese bisogna ridurre le pastoie burocratiche che avviluppano la capacità di produrre la volontà di produrre di coloro i quali hanno la potenzialità vera perché vivono di fabbrica in fabbrica
Di coloro i quali impegnano quotidianamente il loro proprio capitale non quello dello Stato le loro professionalità ecco bisogna consentire a questa gente di poter veramente dimostrare di essere in grado di creare ricchezza
Bisogna trasformare il sistema tributario questo è un mio pallino probabilmente scaturisce dalla mia
Cultura di docente di scienza delle finanze di diritto finanziario ma è chiaro che in un Paese in cui oramai si tassa anche il reddito pro si muove in avvenire nel momento in cui non si riesce più neanche ad accettare che il reddito non esista perché il reddito virtuale ed esiste in ogni caso nel momento in cui si procede per capita azioni per forfettizzazione in cui si è perduto veramente lo spirito del rapporto tra contribuenti e fisco
Si è rotto il patto sacrale che doveva legare coloro i quali producono e distribuiscono da uno Stato il quale prende ancorché non è stato in non si è veramente prodotto ecco che amici
Chiaramente il patto si rompe e non certo per colpa del contribuente
E allora bisogna che si avvii una nuova riforma tributaria questo è il primo passo e il passo basilare la nostra Costituzione basta uno dei suoi principi etici ed economici sulla progressività sulla partecipazione del cittadino al bene collettivo e allo sforzo collettivo e del beneficio della collettività ma per far questo è necessario che questa nuova
Riforma che io invoco da anni
Preveda che ci sia una riduzione del prelievo
Con uno spostamento dell'imposizione da quella diretta a quella indiretta dove effettivamente si manifesta attraverso il consumo dove ci sia l'abolizione della progressività
Dove in effetti si stabilisca con un dettato norma costituzionale qual è il limite invalicabile per il prelievo bisogna che ci si si accorga della esigenza di semplificare in materia tributaria
E finalmente si riconduca alla determinazione del reddito civilistico e a quella della contabilità ordinaria la presunzione dell'esistenza del re
E bisogna che conta brevemente si avvii una politica
Che promuova lo sviluppo economico qui abbiamo oggi Antonio Marzano a cui non sono
Necessariamente
Debitore nel dire questo
Per l'amabilità con cui mi ha sempre supportato non ultimo nella prefazione del libro di cui poc'anzi l'amico Accame parlare
Ma indubbiamente Marzano danni sostiene delle cose che se realizzata nel nostro Paese potrebbero contribuire realmente ad avviare un processo di sviluppo dello stesso
Perché gli ha cultura ma anche cultura di gestione mentre molti fantasisti della politica
Dicevo prima non hanno amministrato neanche un condominio e conseguentemente non vedo come possano parlare di sviluppo economico al di là di suggestive fasi meravigliosa l'occupazione delle quali abitualmente impartiscono i loro discorsi
Qui bisogna che per quattro anni noi impostiamo una manovra da cinquanta mila miliardi
Nella quale trenta mila siano sul fronte necessario per risanare i conti e venti mila siano necessarie allo sviluppo alla ripresa di questa macchina sfitti Ka che si sta affermando perché a me sentirmi dire che siamo arrivati ad un altro
Tasso di inflazione pari a quanto la comunità economica
Europea prevede ma abbiamo il dodici per cento di disoccupazione
Non mi tranquillizza affatto io non sono affatto convinto che questi siano i parametri migliori per affrontare nel futuro il destino dei nostri figli e il futuro della nostra società
Senza arrivare a drammatici ad drammatiche contrapposizioni che già io pavento significa offrire riduzioni
Sicuramente fiscali riduzione riduzioni contributive soltanto a quelle imprese che producono realmente ricchezza è che crea non realmente
Possibilità di occupazioni delle classi più giovani
E non quei capitalisti che ancora una volta ancora oggi con le manovre che vengono fatte in queste ore hanno ancora una volta attinto a piene mani ossia Virno attingere a piene mani a quella che è la Grecchi a di questo Stato
Significa avere coraggio di affrontare con serenità la problema della revisione del sistema pensionistico sul fronte dei tagli senza demonizzare le proprie opposizioni ma senza neanche farsi trascinare per una strada che non ha ritorno
Significa affrontare con coraggio il problema della mala sanità di questo Paese significa smantellare un apparato burocratico che oggi
E al un totale e genera disaffezione al lavoro anche a coloro che ne fanno parte e io non vedo nessuna differenza tra i professori che non insegnano
Tra coloro i quali non vanno a lavorare o se lavoro lavorano alcune ore al giorno non vedo alcuna contrapposizione ideologica tra queste gli evasori sono anch'essi evasori sono anch'essi da stigmatizzare da condannare come gli altri che abbiamo fatto la caccia all'evasore dal presupposto che l'evasore sia professionista
Libero è un tono e sicuramente non suore
Per appartenenza
Vietato
Si violano i principi etici della società anche essendo dipendente impiegato dello Stato e a mio modo doppio lavorista è a probabilmente carrierista senza attività
Reale di apporto allo sviluppo della società stessa
E allora
Signori questo significa che per avviare questo progetto
Bisogna coinvolgere il mondo del lavoro
Nella sua interezza
E ridisegnare un nuovo patto sociale
In cui lo Stato deve dare in cambio qualcosa perciò che riceve
Ma saldando le istanze della classe operaia della classe dei lavoratori senza aggettivazioni
Tutti devono sentirsi egualmente partecipi
Componenti di un grande progetto nazionale
E lo strumento a mio modo di vedere cioè
E passa
Attraverso il recepimento della quinta direttiva del Parlamento europea e attraverso l'attuazione di quel dettato della Carta costituzionale
Che non è stato mai attuato in questo Paese ed è espressamente previsto dall'articolo quarantasei della Costituzione
Mi duole pensare che oggi alla vigilia di una grande chance che l'Italia aveva di affrontare interamente
La riforma
Di quella che è la carta delle leggi si sia scelta una via riduttiva una via di breve respiro una via che non arriverà da nessuna parte come la Bicamerale
Mi duole pensare questo perché uno dei punti fondanti di questo modo nuovo di vedere la partecipazione del mondo del lavoro e qui non evochiamo Accame spiriti del passato
Io non sono stato mai fascista e mai lo sarò ma con questo non significa che tutto ciò che è stato prodotto nelle generazioni precedenti debba essere demonizzato perché il caso ha fatto la fortuna
Bisogna accettare che la Costituzione italiana è il più grande mostro giuridico che mai sia stato creato in cui nella prima parte si sono recepiti i principi fondanti del ventennio precedente ed è la seconda si è fatto di tutto per smantellare noi abbiamo uno strumento che trasferito ad una società per azioni trasferito allo statuto societario non permetterebbe di gestire una società neanche per la corrente amministrazione
Abbiamo creato abbiamo recepito un modello giuridico che errato alle fondamenta
E allora se vogliamo veramente affrontare con serietà con coerenza il grande problema del mondo del lavoro se vogliamo avviarci verso questa strada che io vedo percorribile
E non perché lo dicono gli studiosi del livello di Marzano ma perché oramai nella coscienza collettiva si accettano a tutti che questa manovra possa essere finalmente orientata sia sul fronte dei tagli ma anche sul piano del rilancio dell'economia sul piano della sviluppo dell'economia
è entrato nella coscienza collettiva anche di Bertinotti il quale ovviamente con molta serietà persegue un suo disegno politico
Forte pauperista porta terzomondista che non è certo il nostro ma che comunque anche su questo rivendica parlando di Maastricht la non chiarezza di un'adesione a qualcosa del quale si è perduto l'essenza noi andiamo a Maastricht
Per la base è la strada più impervia per la strada di un'adesione monetarie abbiamo sempre dimenticato che d'idea dell'Europa era un'idea altissima che aveva una grande componente di carattere religioso intendo per religioso la Regione dà del lavoro aveva una concezione altissima della sacralità di questa istituzione
E abbiamo scelto il profilo più basso che stiamo entrando in qualcosa della quale in altra sede forse si potrà parlare che sicuramente diverso da quanto i padri costituenti della Europa ipotizzando
E allora questo meccanismo di cui parlo io credo metta in moto e non è la teoria reaganiana e non le sono le teorie dopo oltre oceano alle quali io presto la dovuta attenzione ma dalle quali non mi faccio influenzare minimamente
Questo complesso di interventi può rimettere in moto il meccanismo dell'accumulo questo meccanismo può nuovamente riportarci realmente nella grande
Famiglia delle grandi potenze economiche dell'anno del del mondo
Ma questa pubbliche sa dobbiamo partire sin d'ora chiari deve essere redistribuita
Alla collettività con nuovi meccanismi
Il consociativismo degli anni che ci hanno preceduto hanno fatto sì ha fatto sì che alla fine per avere il consenso si sia narcotizzata alla gente
Nessuno si è accorto qual era il vero prezzo che veniva pagato nessuno si è accorto che senza sacrifici i benefici non avevano futuro oggi bisogna avere coscienza che la riforma del Welfare State significa ridurre voci generatrici di ingiustizia
Ma crescere altre voci
Significa ridurre le pensioni degli iter garantiti ma d'altra parte preparare la formazione e l'inserimento nel mondo del lavoro delle nuove generazioni
Significa dare veramente aiuto ai poveri significa veramente schierarsi dalla parte di chi ha bisogno
In altri termini bisogna capovolgere l'aspetto attuale dello stato sociale ma mantenendone la sua valenza io non sarò mai con coloro i quali vogliono smantellare lo stato sociale non sarò mai dalla parte di coloro i quali dimenticano che questo Paese a un Meridione che soffre non sarò mai dalla parte di coloro i quali parlò di astratte formule dimenticando che parliamo di persone che parliamo di gente che parliamo di lavoratori che parliamo di famiglia che parliamo di sofferenza
Io non sarò mai per distruggere un sistema ancorché mi rendo conto che questo sistema nato per difendere gli indifesi ha finito per i per proteggere i più protetti
Abbandonando le nuove generazioni
Io non sarò mai disponibili che questo venga impedito
Io non sarò mai disponibile che ci si dimentica che ci si dimentichi di questa affermazione chiare quindi non bisogna smantellare lo Stato sociale ma rivoluzionario riformando lo secondo giustizia ed equità tenendo presente che il compito primario dello Stato e dare lavoro a chi non ce la senza la piena occupazione non c'è uno Stato sociale che meriti questo nome
Quindi bisogna desta paralizzare lo stato sociale
Mobilitando delle risorse private
Attraverso Circuiti diverso sì dal mercato dallo Stato significa aprire la strada le imprese che producono servizi sociali senza fine di lucro ed io sono onorato
E spero di poter portare avanti questo progetto di essere attualmente almeno per il momento il Presidente della Associazione Fondazione Cassa di risparmio di Roma di cui alcuni dei più autorevoli esponenti sono oggi qui presenti
Questo è il nuovo divenire della socialità noi dobbiamo darci carico di queste noi dovremo mobilitare le grandi risorse di questo Paese che esistono per impedire che lo stato sociale divenga una pietra che affondi lo Stato
Ma non accettando la logica della riduzione indiscriminata di quella che oramai una conquista irreversibile del mondo del lavoro è una conquista irreversibile del mondo della socialità
Il passo indispensabile la riforma della Costituzione io vedo qui
Le banche era l dei Cobas
Io sono convinto che come l'economia influenza i fatti economici altrettanto
Le copie prezzi fatti istituzionale altrettanto le istituzioni modificano i fatti economici e allora bisogna avere il coraggio di dire oggi che noi vogliamo veramente voltare pagina
Vogliamo ricreare le premesse di una grande società bisogna che questa che è passata è stata un'altra guerra
Che abbiamo ancora una volta ha perso ma questa volta bisogna ricreare una costituzione che permetta alle generazioni che verranno di vincere una nuova guerra è di godere i frutti della stessa
E Dio finché sarà nelle mie condizioni alle mie possibilità farò la mia parte
Grazie
Temo che stiamo sforando un po'i tempi il prossima sezione
Dovrei iniziare alle sei quindi rinuncio a fare osservazioni tra un intervento e l'altro passo immediatamente la parola al presidente dell'Eurirs presso Gian Maria Fara che sta per presentare un rapporto Italia più esclusivo del solito
Grazie buona sera a tutti io vorrei
Esordire con cerca intanto di essere brevissimo perché il tempo tempo e e tiranno e la l'altra sessione incalza pure esordire polemizzando penso di potermelo permettere con un amico
Ormai
Se non ci da più di vent'anni con con Emanuele con il posso anche permettere di di fare qualche qualche hobby obiezioni sui la prima riguarda
L'affermazione che Manuela fatto all'inizio del del suo intervento la chiesa e pauperista alla Chiesa la Chiesa vuole una società povera e qui bisogna stare attenti io sono un cattolico quindi cerco di difendere naturalmente la dottrina sociale della Chiesa
Non bisogna confondere il fatto che la Chiesa ami poveri e con il fatto che la Chiesa immagini esteri in una in una società in una società di poveri vorrei anzi ricordare che proprio la chiesa Leone tredicesimo la fine del secolo scorso con la Deneuve Room Novarum e adesso Giovanni Paolo secondo con la centesimo hanno si sono posti il problema
Bella a povertà si sono posti il problema del capitalismo sono posti il problema della redistribuzione della ricchezza
Poi se Emanuele me lo consente sempre da cattolico un'altra pizzica Tina sulla parte finale e vice Manuele bisogna riscoprire la religiosità del lavoro la religione del lavoro a me questo ricorda molto l'utero ricorda molto Calvino ricorda molto la nascita del capitalismo tutte cose belle probabilmente buone
E anche giuste capisco che
Emanuele sia sia interessato e attento al problema della produzione della produzione della ricchezza però in queste di questo commento Civello come via che le desiderio quel tentativo peraltro effettuato dal protestantesimo di trasferire la vocazione dal convento
Alla bottega e alla e alla fatto e alla che alla fabbrica io sono convinto peraltro che anche il cattolicesimo abbia dato un grande contributo alla crescita e all'affermazione del delle capitalismo così come lo hanno dato i ceti medi alla fine del del quindicesimo secolo all'inizio del sedicesimo secolo la rivoluzione come dire la modernità non nasce solo dalle costole
Dell'etica protestante ma ha potuto contare sul contributo alto e autorevole
Del pensiero cattolico
Un'ultima piccola polemica certo anche il PDS aveva rapito
Emanuele parlava di società narcotizzata
Società che sarebbe stata narcotizzata in questi ultimi decenni Home parlerei invece di società complice di una società che è stata complice di un sistema politico in questi ultimi cinquant'anni di una società che ha fatto dello scambio la propria ragione d'essere di una società che esprimeva una classe politica che non era certamente né peggiore nel migliore nel migliore della società diceva prima che a me ricordava il fatto
Che in questi giorni io sono sono impegnato con la chiusura del rapporto Italia un rapporto Italia che immagino
Più degli altri anni sarà denso di provocazioni poi vedrà vedremo quali saranno le reazioni quindi io che sei giorni notte e giorno anzi sono immerso così mi sporco le mani con i dati che riguardano il vissuto quotidiano
Degli italiani che riguardano i problemi le questioni che agitano questo questo Perillo
E allora per mettere rapidamente i piedi dentro il piatto e io vorrei polemizzare innanzitutto col titolo affidato a questa sessione il fantasma della povertà e qui non si tratta di fantasma
Qui siamo di fronte ad una presenza reale e forte e ingombrante badate che non c'è un fantasma della povertà in questo Paese in questo Paese c'è la povertà
In questo Paese non c'è più la Società dei due terzi è che stanno bene dei due terzi garantiti e di un terzo che in qualche maniera sarà recuperato dalla razionalità capitalistica alla al benessere alla ricchezza non c'è non c'è più è scomparsa
Che se un Paese dove ormai c'è un terzo di super garantiti
Che possono come dire affrontare qualsiasi crisi e qualsiasi congiuntura negativa c'è un terzo di poveri quel terzo di poveri tradizionale che c'è sempre stato un terzo fatto di di poveri tradizionali e di nuovi poveri e c'è un terzo Vitaliani a rischio di povertà
Quel terzo italiani a rischio di povertà prende il nome di ceto medio
Voi immaginate mio questa son cose che che dico ormai da qualche anno anche se poi sono state riprese nel dibattito
Politico degli ultimi mesi voi immaginate una famiglia media di ceto medio romana immaginate
Marito moglie due
E due figli immaginate due stipendi macinate due stipendi normali immaginate un reddito complessivo di questa famiglia di quattro milioni e immaginate che improvvisamente in una città come Roma questa famiglia venga a mancare un reddito ad una famiglia tutto sommato tranquilla Serena passa nell'arco di ventiquattro ore da un sostanziale benessere ad una reale povertà
Allora
Di queste cose bisognerebbe bisognerebbe discutere io mi rendo conto che è importante parlare di massimi sistemi della razionalità capitalistica
Della della del confronto di di idee di posizioni tra chi s'aspettava miracoli dal collettivismo e chi invece pensava come come Gal Bright che la produzione di ricchezza avrebbe risolto tutto io dico io penso che noi dovremmo ripartire dal reale dovremmo ripartire dal vissuto quotidiano dalla dalla dalla dal presente dai problemi Ray reali e veri e seri di questo di questo di questo Paese l'altro grande dramma che l'Italia vive e della quale e del quale forse non ci rendiamo conto appieno è il problema della mobilità sociale
Badate bene
Queste un Paese ormai a mobilità sociale bloccata
Quel tanto di mobilità sociale che c'è che esiste dall'alto verso il basso il che tradotto in termini vuol dire che chi nasce povero Angra antichissime
Probabilità di rimanere povero e ha scarsissime possibilità di migliorare la propria condizione la propria condizione di vita è questo
è un altro grande pericolo perché quando la mobilità sociale si blocca in un paese beh può succedere può succedere
Di tutto
Poi c'è se c'è sedi fantasma si può parlare si deve parlare
E bisogna però bisognerebbe parlare del fantasma della politica prevede il paese di una congiuntura difficile una fase di passaggio difficilissima
Ceci sono la notevolissimi problemi di tipo istituzionale sono problemi di tipo sociale sono problemi di tipo economico beh ma dipenderà da qualcosa allora se se io dovessi pensare un fantasma penserei alla politica penserei alla politica
In un paese in un Paese come l'Italia è una delle grandi potenze industriali ad una politica che non sa governare i processi
Ad una politica di uno stage che non sa gestire il presente
All'una politica che non sa immaginare il futuro ad una politica che ancora troppo spesso condizionata da una serie di miti superati dose dei limiti che non si attagliano più alla re alla realtà di questo paese una politica che ancora vive
E ragione in funzione del mito della fabbrica della grande industria della grande impresa pensando che
Concedere due milioni o quattro milioni di sconto per l'acquisto delle nuove per per poter cambiare la macchina poter andare dal
Ad Danielli a a comprare una macchina nuova possa risolvere i problemi di questo Paese
Una classe politica che pensa ancora che i problemi della grande impresa siano i problemi del Paese non è così badate bene nella grande impresa
Nella grande impresa una grande impresa industriale trovano occupazione sì e no un milione e mezzo due milioni di persone tutto il resto è altro tutto il resto è media impresa piccola impresa artigianale
Ecco allora il problema il problema e di una il problema è di una classe politica che sappia farsi carico della complessità che sappia capire quali sono le le attese le istanze le esigenze di questo di questo paese di una classe politica che sappia gestire modernamente i processi di cambiamento la classe politica e sappia investire nel futuro che sappia darsi un Progetto o se non se non un grande progetto alcuni piccoli Progetti
E questo è il il il problema come produrre ricchezza è naturalmente legato queste legata al Progetto senza Progetto la ricchezza non si produce le risorse vengono visitate vengono sprecati
Senza senza Progetto si finisce per fare quello che si è fatto magari negli anni Sessanta con i grandi combinato industriale
E io ricordo io sono sardo ricordo bellissime coste
Saccheggiate
Selvaggiamente ricordo questi grandi insediamenti industriali Ursini Lovelli migliaia di miliardi non non si contavano se cinque mila dieci mila quindici mila per fare cosa per prendere dei pastori trasformarli in tute blu
Farli lavorare per due anni tre anni voi trasformarle in cassintegrati poi da cassintegrati trasformarli in disoccupati chiedendo loro di ritornare ad essere pastori e contadini e poi magari ci si lamentava del fatto che attorno a questi mostri crescesse il il disagio sociale allora il Paese deve deve riscoprire
Le proprie vocazione deve riscoprire le proprie peculiarità deve cercare di valorizzare
Quello che ha di buono quello che ha
Di vero
E secondo me la prospettiva economica di questo Paese è fatta da migliaia migliaia centinaia di migliaia di piccola impresa di imprese artigianali di medie impresa e questa è la prospettiva di questo Paese se noi vogliamo produrre ricchezza perché naturalmente prima per redistribuire ricchezza bisogna prima produrla
Se noi vogliamo produrre ricchezza dobbiamo rientrare la politica
Verso i luoghi nei quali veramente si produce ricchezza e non verso i luoghi nei quali la ricchezza viene dissipati grazie
La parola e Antonio Marzano l'economista di forza Italia
Ed è uno di quei professori e che ha seriamente per tutta la vita ha studiato il problema delle libertà economiche in connessione con il problema delle libertà individuali
E con i quali troviamo più facile raccordo
Che con altri professori di derivazione marxista che le stesse riflessioni le hanno fatte in tempi più Brady
Mantenendo né della vecchia formazione una certa supponenza una certa arroganza io sono grata dalla presenza
Di Manzano con cui cerchiamo di costruire un raccordo comune sarà Destra popolare destra sociale
Destra liberale
Grazie a queste parole di fanno veramente piacere grazie
Io sarò molto schematico perché vedo che il il le ore previste sono state superate e c'è un altro tavolo NATO avevo avevo preparato una intervento un po'più articolato rischierebbe piaciuto svolgerlo però non posso approfittare del vostro tempo
Quindi mi vorrei limitare a dare alcune coordinate le mie coordinate di fronte al problema che è stato qui dibattuto che ha visto anticipato nella bellissima rivista di cui mi congratulo aria
La globalizzazione
Si teme la globalizzazione
Diciamolo francamente
E spesso anche accusata di molti possibili misfatti
Io ho una posizione su questo un po'diversa nel senso che so benissimo della globalizzazione crea dei problemi
Ma secondo me il vero problema non è la globalizzazione
è un altro problema
Innanzitutto definiamola che cos'è la globalizzazione sono corriamo il rischio di magari riferirci a cose diverse io voglio precisare a che cosa mi riferisco la globalizzazione
La caduta degli steccati delle barriere che impediscono la libera circolazione delle merci
Dei capitali dei servizi e dei lavoratori
Questa è la globalizzazione in senso proprio
Cadono i divieti cadono le dogane cadono le autorizzazioni che fino a ieri ma ancora oggi per molti aspetti impediscono la libertà nel movimento dei lavoratori dei servizi dei capitali
Impediscono libertà impediscono libertà quindi la globalizzazione è un fatto di libertà
Ed è un fatto di concorrenza quando cadono le protezioni
Gli steccati la concorrenza si rianima
Allora io direi della verità
Che per sostenere che la globalizzazione minacci la democrazia per me che sono un liberista
E chi ha sempre pensato che la democrazia è minacciata da tutto ciò che minaccia le libertà un fatto come la globalizzazione che invece sprigiona libertà prima compresse non può essere di per sé considerato una minaccia alla democrazia
Più concorrenza la globalizzazione e più concorrenza allora il vero problema
è
Saper rispondere alla globalizzazione
Cioè alla maggiore concorrenza vincendola questa concorrenza
Infatti nessuno sosterrà mai che la globalizzazione sia un pericolo per i Paesi che vincono alla concorrenza suscitata dalla globalizzazione il vero problema è essere in grado dibattere la concorrenza cioè più forte con la globalizzazione
Che cosa significa battere la concorrenza e qui divento molto schematico
Bisogna avere un Paese efficiente
E avere un Paese efficiente significa avere molte cose perché sono molte le cose che fanno un paese efficiente innanzitutto paese efficiente se il Governo è efficiente
Se cioè il Governo sa innanzitutto nelle sedi internazionali in cui si stupì stipulano i trattati
Far valere la cultura del proprio ai non è un fatto astratto
Un Paese conta sul piano internazionale c'è la sua cultura e riconosciuta
Se la cultura nazionale del paese è distrutta ed io ho ventun segni di demolizione della nostra cultura che è la cultura dei valori classici e vedo un attentato alla cultura classica in questo Paese questo è un modo per essere battuti per non contare per essere irrilevanti sul piano internazionale
Secondo punto bisogna che i governi sa abbiano rappresentare gli interessi nazionali abbiano un'idea di quello che l'interesse nazionale il governo inglese
Quando quando a Brescello sa rappresentare gli interessi sa che cosa sono interessi inglesi risana presenta e così vi posso assicurare io che ho bazzicato Brussel da economista prima che da politico i francesi sanno perfettamente qual è l'interesse della Francia
E così i tedeschi
Venga che è che adesso delle quote latte quote latte l'ultimo una lunga
In cui si vive come l'Italia
Il mutuo suddividere Italia non si vedono
E non essere reticente ci vuole un governo che contribuisca all'aumento della competitività nazionale
Che rafforzi cioè il sistema produttivo
Nazionale
Perché a concorrenza si vince quando le imprese nazionali sono forti
E sanno regge confronto
Ma quando un Governo applica alle imprese nazionali una pressione fiscale che è quasi il doppio della impresa più della pressione fiscale che insiste sulle imprese europee questo è un governo che ma non è la globalizzazione è questo tipo di governo il problema
Questo è un governo che ci fa pensare
La gara internazionale
Quando un Governo
Fa demagogica
E dilata la spesa pubblica al di là della capacità di coprirla con le entrate ordinarie e si indebita
Caricando sulle generazioni successive l'onere fiscale di questa demagogia questo è un governo che sta minando la capacità di crescita in prospettiva del sistema nazionale
Quando il Governo non fa nulla per combattere la disoccupazione e la disoccupazione giovanile in particolare questo governo che dilapidata una risorsa
La risorsa dei nostri giovani giovani che studiano che si prepara no e che vorrebbero lavorare ma non trovano l'opportunità di lavoro
Cioè la mia tesi
Vorrei precisando in questi tempi
Non è la globalizzazione il nemico
Anzi vi dirò di più
La globalizzazione può essere una garanzia contro gli abusi di potere del governo inefficiente
Infatti che cosa succede se un governo ricorre all'inflazione
Che certamente un modo inefficiente di governare un economica voi sapete che l'inflazione oltre che essere inefficiente anche ingiusta perché è un'imposta occulta sui deboli i capitali si ritraggono da quel Paese
Grazie alla globalizzazione
E quindi sanzionano puniscono per
Quando quel paese esercita una pressione fiscale eccessiva la concorrenza fra i Paesi ammonisce quel Paese che se così viva così le imprese se ne vanno e si scelgono un altro fisco
Quando in un Paese diventa invivibile
La società produttiva per l'eccesso di regolamentazioni
Le imprese se ne vanno ma saranno se possono se c'è la globalizzazione dei mercati se cioè i mercati mentono unici quindi di per sé il la globalizzazione non è un fatto negativa
Anzi
è un modo per reprimere o prevenire gli abusi dei governi nazionali
Ed è uno stimolo però ad essere più efficiente perché crea concorrenza
Allora qual è il problema avere governi all'altezza delle situazioni
Nel caso italiano
L'Italia dei grossi vantaggi comparati rispetto agli altri Paesi Italia a le famiglie più risparmiatrici del mondo
Solo i propri famiglie giapponesi risparmi in un po'più delle famiglie italiane
L'Italia ha un sistema di piccole e medie imprese artigiane industriali turistiche che ci è invidiato dagli altri Paesi
L'Italia un tipo una qualità di lavoratori che ci è invidiata dagli altri Paesi che quando vanno all'estero contribuiscono allo sviluppo e alla crescita degli altri paesi
A dei forti valori
Economici e culturali
Ma l'Italia
Ha dei pesci governo
La parola Mauro non piglia segretario generale dell'Unione generale del lavoro per l'ultimo intervento
Reichlin è ammalato e quindi l'Ulivo è qui rappresentato tra noi da Furio Colombo
Grazie President anch'io associo i miei ringraziamenti a quelli degli illustri interventori che mi hanno preceduto nel ringraziare gli organizzatori del convegno sarò brevissimo data l'ora tarda nel nell'avviare questo intervento a chi voglia iniziare con il discorso della globalizzazione sin effettiva globalizzazione non può dirsi sempre negativa in effetti stimola indubbiamente ma il problema non consiste forse come è stato sottolineato nella globalizzazione nel modo in cui si affronta la globalizzazione
Cioè quale risposta la nuova situazione bisogna dare a fronte delle riverbera azioni sociali che indubbiamente la globalizzazione comporta
Perché è il primo aspetto è che oggi i prefetti non possiamo alla globalizzazione
Oggi siamo alle concentrazioni di blocchi territoriale che si identificano grosso modo con una le concentrazioni blocchi continentali
La vediamo America del sud Mercosur Nafta che associa il Messico e gli Stati Uniti al Canada
Dall'altro lato abbiamo il Giappone c'è un grosso modo un aggregato che sono i dragoni del Sud-Est asiatico c'è indubbiamente il Giappone e poi abbiamo l'Europa
Sono questi i blocchi che si contrappongono che si scontrano che competono
E comprendono indubbiamente con delle caratteristiche profondamente diverse
Culturalmente diverse con dei meccanismi diversificati
Onorevole Colombo citava prima l'America dato che la la conosce molto bene l'America si è attrezzata per una risposta alla globalizzazione anche perché possiamo definire non voglio qui sottolineare negativamente ma possiamo dire che più coppie più che globalizzazione noi siamo dinanzi ad un'americanizzazione
Perché lo vediamo ad esempio in quello che oggi prodotto principe d'esportazione americane ad esempio Emma di comunicazione multimedialità
è un po'l'esportazione della cultura americana
Quella che sta caratterizzando questo processo di globalizzazione America affrontato il processo da globalizzazione quindi la compri dava all'insegna della liberalizzazione della massima flessibilità si parla di posti di lavoro quello che sta angosciando ad esempio l'Europa e l'America risponde attraverso la flessibilità totale e assoluta la precarizzazione generale sono stati creati un milione e mezzo di posti di lavoro ma se andassimo a leggere quelle che sono le tipologie dei posti di lavoro creati credo che da italiani quindi da gente che sa apprezzare l'umorismo ma nel contempo sa ammirare la serietà non potremmo che sorridere perché si tratta indubbiamente di posti di lavoro estremamente saltuari estremamente precari
Che non vanno a consolidare la ricchezza delle famiglie c'è sostanza non possono fare auspicare né tanto meno intravedere quel futuro che anche qui si è accennato dall'altra parte abbiamo il Giappone
Il Giappone ha una sua cultura la famosa cultura dalla culla dalla culla alla tomba oggi sta venendo un po'meno se sta riconsiderando ma non si è stato talmente pentendo si sta l'aggiotaggio stando dei meccanismi interni cioè quello che la riconversione interno all'azienda la Toyota ad esempio che indubbiamente produce molto più macchine della FIAT circa il doppio comma la metà dei dipendente di fronte a problemi come si suol dire oggi di esuberi li converte all'interno
Li converte all'interno semplicemente facendo a meno di alcuni servizi facendo a dedicare all'espletamento di questi servizi propri dipendenti ieri operai oggi a detti ad un altro servizio collaterale ma integrato nella nell'azienda
Poi abbiamo i Dragoni nel sud est asiatico dello e Sud-Est asiatico era stata ma nell'ambito l'onorevole Colombo la citata di tante trasferimenti d'impresa
Certe prima c'era a Taiwan Time quando i lavoratori hanno sottoscritto un contratto a quattro dollari l'ora non era più conveniente gli impianti sono stati spostati incorre in Corea i contratti sono stati sottoscritti a due dollari l'ora non era più conveniente lavora e adesso oggi meno del trasferimento degli impianti è Vietnam trenta centesimi di dollaro l'ora si sottoscrivono i contratti la Corea giustamente di fronte ad una riduzione del cosiddetto tutore sociali e del garanzie retributive
Sta creando attenzione in tutto il mondo soprattutto occidentale si guarda con preoccupazione alla Corea centro stanza siamo alla saturazione di possibilità nel trasferimento del di impianti
E poi c'è l'Europa
Quella dove tutti quanti indubbiamente auspichiamo auspichiamo di andare anch'io io sono un convinto europeista un convinto assertore Dalla Riva dell'Europa ma non è il problema Europa sì Europa no
Cioè blocco continentale si blocco continentale no perché anche qui è un problema di caratteristiche come si va a costruire blocco continentale
Perché io non nego che oggi governi sappiano non sappiano governare ma il problema è a prescindere da chi è al governo quali leve di governo utilizzare perché l'attuale costruzione d'Europa
Non consente l'utilizzo di particolare le perché sostanzialmente la sovranità quella che viene definita la sovranità del popolo italiano sostanzialmente non c'è più
E io credo che questa cioè proprio non lo amo scoprirlo in un convegno di area dal interessantissimo nobile titolo in nome del popolo sovrano ma ma la sovranità del popolo dei popoli dei quindici Stati che compongono l'Europa sostanzialmente non c'è più o per meglio dire ce n'è uno solo di popolo sovrano è uno a sovranità che sta per essere limitata cioè esiste un solo popolo sovrano ma forse non lo sa
Forse non è a cognizione in terra che è quello tedesco è indubbiamente un popolo che ha una propria cultura come è stato qui citato polo francese il quale crede ancora nella grandeur de la France non ce non c'è alcun dubbio ma di fatti le linee di tendenza di scontro interno
All'Europa guardano da un lato la Francia e dall'altro lato alla Germania che sono poi due diversi sistemi di affrontare di affrontare il discorso ma la potenza economica non c'è dubbio sta in mano alla Germania prima battere europeo trenta per cento gli scambi commerciali che transitano all'interno del suo del suo territorio
Se questa è la realtà sul piano economico alla costruzione dell'Europa ma dobbiamo guardare non solo all'interno ma anche all'esterno
Perché è un po'curiosa come costruzione della dell'Europa questa famosa unione europea
Dove in sostanza al Parlamento europeo Parlamento europeo l'espressione di questa democrazia dei vari popoli che ma ignoriamo suoi rappresentanti all'organismo rappresentativo cioè politico sostanzialmente non esiste
Quello che ha potere oggi è la commissione
Organo verticistico che determina a suo piacimento possiamo dire le politiche economiche europee che vanno immediatamente a riverberarsi sulle condizioni economiche dei singoli Stati quindi più Stati ricchi i ricchi e più Stati poveri i poveri l'Italia arrivo velocemente all'Italia
L'Italia all'economia che tutti sappiamo l'economia in via di trasformazione come come si sta trasformando l'economia a livello a livello globale non più certamente cultura industrialista finita non c'è più non ci stanno più le grandi concentrazioni se stanno smantellando le imprese dei c'entrano specializzano il
Riescono a razionalità produttiva valgono i piccoli nuclei entrati rettore discernimento del lavoratore nell'ambito della produzione piccole piccola impresa anche si stanno addirittura trasferendo le grandi prese dal Nord non so più conveniente se stanno trasferendo nel su nel Mezzogiorno anche per i dirigenti anche per la defiscalizzazione anche per le de per le decontribuzione ma in sostanza quella oggi che sembra voler rappresentare il tessuto connettivo economico è indubbiamente la piccola e media impresa ma una piccola nell'impresa che se vuole veramente rappresentare il tessuto connettivo economico di questo Paese poter competere alla luce di quella famosa cultura che indubbiamente necessità riaffermare e per rendersi conto primo
Che occorre che in qualche modo entri in sinergia con altre realtà e Piccolo
Non può accedere non comprendere nella globalità e specifica
Non parlo assolutamente di una strategia di nicchia che oggi non fa più testo ma in qualche modo deve poter entrare in sinergia con altre piccole imprese cioè entrare in quella famosa termine tecnico filiera perché attraverso le specificità di ciascuno l'unione di queste specificherà rappresenti una forza ad esempio sul piano da ricerche sperimentazioni ad esempio sul piano dell'approvvigionamento del danaro certo che il denaro costa molto
Ma costano costa molto costa ancor di più per le piccole e medie imprese perché non c'è assolutamente un potenziale economico atto a far sì che si possa accedere a fonti di approfittiamo provvigione amento
Finanziaria
La piccole veri presa BR entrare in sinergia S e se ha quella mentalità sociale cioè se è caratterizzata culturalmente indubbiamente deve porsi un problema di disoccupazione perché vero disoccupazione un male che affligge sostanzialmente tutti i Paesi occidentali credo che i Paesi dell'OCSE tutti insieme a Rimini a circa trentaquattro milioni di disoccupati oggi l'Italia siamo a oltre il tredici per cento con punte vanno oltre il cinquanta per cento nel nel Mezzogiorno
Ma anche lei il problema è quale risposta dare la risposta americana
Ho la risposta giapponese
O dovremmo seguire l'esempio dei lavoratori coreani io credo che non vada bene nell'uno o nell'altro nell'altra ancora ce credo che forti della nostra cultura che guarda al sociale cioè in sostanza va ad individuare i diritti della persona
Connessi alla quale vede indissolubili i diritti sociali io credo che la risposta
Sia tipicamente italiana per non dire tipicamente europea perché in Europa poi troviamo esempi validi al quale riferirci ad esempio quel tanto citato capitalismo renano del capitalismo dunque tedesco quel famoso capitalismo dal volto buono o sociale
Che non sa intravedere iniziative economiche senza i necessari risvolti sociali vattene esempio
La Finanziaria in Germania l'unica finanziaria in Germania settanta mila miliardi di finanziaria l'unica quel Paese ha sopportato noi sopportiamo finanziarie
Credo da quattordici anni quando è stata istituita la finanziaria ha sollevato ma devo dire in maniera piuttosto eclatante il mondo del lavoro cioè settanta mila miliardi tradotti in lire di prelievo straordinario
Allora la risposta uno
Indubbiamente consiste lì tutta in una serie di riforme la spesa sociale arte sociale va riformata certo
Ma non nella sua consistenza
Perché noi siamo al di sotto dei Paesi comunitari come spesa sociale rispetto al PIL l'unico dato che sfora all'interno della consistenza del sistema pensionistico e io non vorrei qui soffermarmi sul sistema pensionistico perché lo Stato sociale presenta ben altre componenti
Prevede trasferimenti alle famiglie prevede centri di costo che si sovrappongono si sdoppiano si moltiplicano si diversificano per affrontare lo stesso lo stesso obiettivo
Tre stato sociale del sistema fiscale indubbiamente cioè riformare il prelievo che da otto anni a questa parte l'ad esempio il testo unico sulle sulle imposte otto anni quante ne a vita ha visto bene trecentonovantotto modifiche forse si faceva prima riformarlo riformarlo integralmente
Ma stato sociale
E anche la riforma della pubblica della pubblica amministrazione
Perché se proprio dobbiamo competere e raccordarci all'Europa allora dobbiamo entrare il raccordo con quelli che sono gli uffici gli uffici comunitari e quindi la riforma della pubblica amministrazione che non può essere disgiunta dalla riqualificazione
De ieri propri dipendenti e non soltanto e non soltanto additati al mio Tiberio delle dei restanti lavoratori o comunque dell'intera dell'intera comunità
Ma Stato sociale anche la riforma delle istituzioni riforma delle soluzioni perché è stato Stato unitario non può più essere perché troppe sono le specificità come troppe sono le specialità nel mondo troppe sono le specificità in Italia
E allora se vogliamo affrontare specificatamente queste diversità allora dobbiamo portare nonna l'intervento straordinario che ha caratterizzato quarant'anni di Prima Repubblica e cioè l'erogazione di cinquantacinque mila miliardi a vuoto
Visto e considerato che siamo al cinquantuno per cento disoccupazione giovanile
Ma dobbiamo scendere sul territorio nella programmazione l'individuazione nella pianificazione che oggi vede una platea di soggetti più allargata si arrivo velocemente alla alla conclusione
E quindi è stato federale ma nel contempo se dobbiamo rappresentare la nostra cultura Selene affetti
Dobbiamo far sì che gli interessi di una comunità
Sì vengano rappresentati all'interno di quel luogo dove dovrebbe essere la politica e non c'è quindi prima ospizio e che in Europa si possa calendarizzare e poi realizzare la politica
E io credo allora che in qualche modo se andiamo a cogliere le specificità ne dovremo riassumere le specificità all'interno di una unità e l'unità non può essere che il rafforzamento dei poteri di qualsivoglia premier sia esso Presidente da Repubblica sia esso Presidente del Consiglio comunque la si voglia o comunque lo si voglia chiamare ma senta andremo a cogliere le diversità non potremo che ricondurle ad unità per dare forza a quell'unità attive rappresentazione
Allora sì che il fantasma che non è un fantasma che indubbiamente realtà oggettiva drammatica oserei dire può cominciare a svanire non dico totalmente perché perché questo sta indubbiamente alla capacità alla voglia alla determinazione dell'uomo per frenare la globalizzazione non lo so io non non credo di essere così giovane per vedere quale sarà indubbiamente la risposta talune a talune iniziative
Ah ma un fatto un fatto è certo
Che se
Noi lasceremo che la globalizzazione
Si realizzi totalmente fine a se stessa e allora non sarà più soltanto l'individuazione di un fantasma
Ma sarà quella che alla fine degli anni ottanta si disquisirà quell'argomento di Fukuyama la fine della storia e quindi la fine del pensiero umano e questa per Peugeot fantasma grazie
Vedo già qui di fronte tutti i relatori della prossima sezione il che dimostra che non c'è il tempo materiale
Per trarre delle conclusioni l'unica conclusione che devo trarre quella di ringraziare tutti i relatori ringraziare chi li ha ascoltati
E che è attratto da questo come dai precedenti dibattiti la dimostrazione di come quelli ci si ponga come autentica forza propositiva e di dialogo aperta a a tutte le formazioni politiche e in una democrazia dell'alternanza
è importante poter constatare come le posizioni non siano lontane perché non si crea democrazia dell'alternanza quando le posizioni sono talmente divaricate
Che la vittoria dell'uno dell'altro possa rappresentare delle Dust
Destabilizzazione drammatiche direi che gran parte delle conclusioni che avrei voluto sviluppare sono state sviluppate già per me nell'intervento di Furio Colombo e questo è un buon auspicio appunto
Per un pacifico fecondo sviluppo di una democrazia civile dell'alternanza grazie
Visco colgo l'occasione per scusarmi di tutti i problemi che sono avvenuti in questa aggiornata sulla sull'utilizzo e la sala
è come vedete questa è una sala splendida però purtroppo un grave difetto e di gestione diretta da parte del ministero dei beni culturali quindi al presidente Veltroni
è sostanzialmente completamente abbandonata a se stessa per i servizi l'amplificazione le cose e quant'altro forse anche questo deve far riflettere is circa le modifiche di carattere amministrativo
Allora se per favore prendete
Posto
Siamo arrivati alla quarta sezione la nostra giornata del nostro tour de force
E entriamo un po'nella nel punto più dolente più immediato perché qui parliamo di problemi istituzionali
Il titolo è un nuovo rito di fondazione
Nel sottotitolo si citano l'assemblea costituente al governo delle larghe intese ma chiaramente sullo sfondo di questo dibattito c'è anche il terzo incomodo della commissione bicamerale
Prima di presentare i nostri ospiti tutti presenti do la parola a Fabio Torriero che il nostro amico giornalista collaboratore di Area che tra l'altro appena editato un libro Oltre il Polo molto interessante in termini analisi Polito logica e a cui affidiamo il compito di introdurre l'argomento grazie
Buona sera
Dal diciotto aprile novantatré giorno della vittoria maggioritaria sono trascorsi quasi
Sì sentire adesso
Giudice
Dal diciotto aprile novantatré giorno della vittoria maggioritaria sono trascorsi quasi quattro anni e la seconda Repubblica ancora ferma ai box di partenza
Quattro anni in cui siamo passati dal nuovo al vecchio dalla speranza alla palude dei Progetti ai ribaltoni
Quattro anni in cui specialmente sulle riforme ci si è scontrati sulla panna montata sperimentando in una sorta di grottesca e paradossale passerella virtuale tutti i modelli possibili e immaginabili esistenti al mondo
Modello americano inglese tedesco francese quattro anni insomma in cui siamo partiti della Prima Repubblica e siamo purtroppo arrivati alla prima rete un funesto approdo confermato dal ritorno in campo degli arnesi della nomenklatura di Tangentopoli
Dalla Riso urgente insopprimibile voglia di centro di democrazia cristiana e di proporzionale come dimostrano i trentasette partiti ufficialmente costituitisi nonostante il nuovo sistema elettorale
Le riforme dicevamo sono rimaste ferme ai box e la questione non è soltanto politica è sostanziale la nuova casa di italiani andava costruita dalle fondamenta noi abbiamo avuto la pretesa di costruirla dei balconi quasi che la ricostruzione dello Stato potesse avvenire per forza di inerzia
I balconi sono quindi maggioritario tra l'altro ha attenuato i svilito dalla quota proporzionale autentica scialuppa di salvataggio ad uso e consumo delle burocrazie partitiche
Le fondamenta della casa sono una chiara e definitiva scelta del modello istituzionale e della forma di governo da adottare
Il terreno su cui edificare la casa e il patto fondativo tra governanti e governati
Un patto che non si deve limitare agli aspetti tecnici del consenso ma che deve sostanziarsi nell'individuazione dei valori comuni
La base del nostro stare insieme del nostro essere italiani nel momento in cui l'italianità viene confutata dei diritti deliri secessionisti cinque
Stiamo ovviamente riferendosi alla famosa costituzione vivente o materiale che precede la Costituzione
Formale
Ragioni culturali e politiche queste risposte che continuano a farci preferire in linea di principio l'assemblea costituente uno strumento almeno secondo le tante proposte di legge costituzionale presentati alle Camere che sembra più efficace per mettere nero su bianco il patto di fondazione
La scrittura delle nuove regole sui valori imperativi alla ridefinizione della macchina statuale
Perché una parte della classe politica e ostili della Costituente
Per almeno quattro motivi
Perché il fronte della conservazione egemone nello schieramento dell'Ulivo che la sinistra del PDS a Rifondazione temono il venir meno del collante celle mistico antifascista che da decenni legittima politicamente
Collante ormai anacronistico
Basti pensare ai partiti protagonisti della costituente del quarantasei oggi defunti come il partito liberale la DC il Partito d'Azione o trasformati siccome il PC ore suscitati come il partito socialista
La sinistra malgrado i suggerimenti di Ernesto Galli Della Loggia contenuti nel suo libro Morte della patria non riesce proprio a confrontarsi sulla patria italiana
Non riesce ad avviare quel processo di necessaria metabolizzazione del nostro passato indispensabile per vincere le scommesse del futuro senza valori comuni non può nascere una vera democrazia dell'alternanza
In una parola non può nascere la democrazia compiuta
Gli accordi tra le forze politiche hanno privilegiato la strada della Bicamerale ossia la direzione di un apposita commissione parlamentare
Per le riforme
Premettendo che nessuno strumento negativo o positivo in assoluto e che gli strumenti funzionano non funzionano a seconda del quadro di riferimento la Bicamerale evoca comunque esperienze non proprio felici
Legate al nome di bozzi o alla faccia di De Mita
E poche costituzionalmente espressione del palazzo e degli equilibri vigenti la Bicamerale con presente il rischio di diventare l'arena della restaurazione della Controriforma
Una riforma così importante non può nascere esclusivamente dal Parlamento maggioritario la nuova casa degli italiani deve essere la casa di tutti non del trenta per cento dei cittadini
Cosa fare allora per limitare i danni e impedire dischi quale dovrebbe essere il compito del Polo per non cadere in una trappola pretendere dagli interlocutori del centrosinistra almeno due garanzie
Il rispetto del primato della sovranità popolare e la trasparenza dei lavori costituenti
Sovranità popolare tramontata la proposta Cossiga la legittimità preventiva della Bicamerale attraverso il voto il semplice referendum confermativo la mera ratifica da parte del popolo sovrano non basta i lavori andranno intatti verso scelte modelle che limitano lo strapotere dei partiti valorizzando la democrazia diretta ci riferiamo ad esempio al presidenzialismo che poi il mandato che l'elettore del Polo ha dato al Polo il ventuno aprile
Trasparenza della Bicamerale
Il confronto tra gli schieramenti in materia di riforme va impostato su modelli firmi e non sugli inciuci istituzionali o il presidenzialismo o non è o il federalismo o non è quel premierato o non è qualsiasi compromesso sulle forme dello Stato del Governo è ridicola oltre che impraticabile
Un caso concreto dire all'opinione pubblica l'elezione diretta del premier sia presidenzialismo e socio ottenere il consenso del centrosinistra è un'operazione di camuffamento e di marketing rivediamo i modelli devono essere chiari
Elezione diretta del premier non è presidenzialismo con le mediazioni istituzionali si finisce inevitabilmente per partorire un mostro con la testa in Austria le braccia in Svizzera e i piedi in Israele dopo le condizioni e le garanzie per un gomme per un corretto andamento costituente resta sullo sfondo un problema che recentemente ha movimentato il dibattito politico
Il futuro del governo Prodi sia se fallisca la Bicamerale sia se farà il suo normale corso
Quale sarà l'atteggiamento del Polo correda in soccorso di Prodi dando vita ad accordi di basso profilo di piccolo cabotaggio o parteciperà a un nuovo governo di larghe intese aperto a tutti per fronteggiare le emergenze più attuali la questione aperta
Ed è argomento di confronto
Ecco con questi sommari spunti di riflessione abbiamo voluto ricondurre il dibattito sulle riforme nel suo alveo naturale sottraendolo alla demagogia all'utilizzazione politica ai tanti topi veti incrociati messaggi in codice una cosa è certa
La scomposizione e ricomposizione dei poli non deve non può passare sul cadavere le riforme
Se gli attuali schieramenti superando le logiche di parte e dimostreranno di avere a cuore il bene comune della nazione arriveremo a quel patto fondativo necessario descrivere davvero la nostra vita futura la via italiana le riforme la via italiana alla modernità
Solo così usciremo realmente dal regno dell'eterna transizione che mangia se stessa e cannibalizza ogni novità solo così usciremo dal regno di Crono il Titano che uccideva i propri figli per paura che tra loro potesse nascere Zervos destinato a prendere il suo posto
Ecco facciamo nascere Zeus cioè la nuova Italia grazie
Veloce un foyer
Bene cominciamo
A validità al dibattito e io vorrei sottolineare soltanto primo termine per sollecitare l'attenzione questo dibattito questa il problema riforma istituzionale in generali il problema di riforme in Italia
è un po'il navigare tra Scilla e Cariddi perché noi abbiamo da un lato il problema di un Paese profondamente colpito le sue emergenze e quindi che chiede grandi sforzi di collaborazione grande necessità di fronteggiare l'emergenza con spirito anche di immediatezza
E dall'altro lato abbiamo questo è l'altro scoglio che dobbiamo superare un problema di conflitto profondo una egemonia è un bipolarismo imperfetto che sostanzialmente fanno sì che affronterà necessità di collaborare trovare intese di trovare idee nuove regole portano in realtà il problema di uno scontro frontale
E pensiamo soltanto fino a qualche settimana fa la situazione all'Aventino parlamentare di fronte alla finanziaria il centrodestra contro centrosinistra questo sono Scilla e Cariddi entro cui noi ci andiamo a muovere io voglio sollecitare il primo degli ex presidente la Corte costituzionale che abbiamo qui tra tra noi fra i relatori che volevo
Volevo chiedere alle Poldo Lia
Che oltre a essere presidente ex presidente la Corte costituzionale e docente di tono istituzionale sta qua un po'a rappresentare il polo dei popolari lo volevo sollecitare perché il Presidente Cossiga
Parlando una degna helicobacter ho accusato i popolari di essere portatori di una religione la religione di totale difesa della Costituzione da Prima Repubblica una sorta di atteggiamento quasi sacerdotale religiosa una difesa della immutabilità della prima della costruzione da prima Repubblica
Facciamo così
E due
Ma
Sì ma forse è meglio rispondere subito a questa domanda che diciamo è basata
Sono
Un punto di partenza sbagliato perché non è vero che noi siamo che i Popolari eccetera siano le vestali di una Costituzione
Che si ritiene non modificabile che non debba essere cambiata che e la stessa accusa che è stata rubata Dossetti adesso in occasione purtroppo dalla sua morte dicendo che era per la non modificabilità di questa Costituzione invece noi siamo diciamo al punto da condividere largamente le critiche alla seconda parte della Costituzione certa o non tanto al testo scritto
Quanto alla cosiddetta costituzione vivente al modo come e gli istituti soprattutto i rapporti Parlamento governo hanno funzionato nella realtà
Noire come ispirazione ma questo è un discorso da grandi ambizioni che non posso sviluppare qui
Noi i popolari vorremmo ispirarci
Ha una grande sintesi di politica costituzionale vorremmo avere l'ambizione di congiungere il gusto delle soluzioni efficaci che Alexandre Emil ton ha espresso nel federaliste insieme con lo spirito di garanzie di equilibrio tra poteri che Madison ha espresso egualmente in alcuni famosi saggi della stessa raccolta
Impresa difficile che gli americani hanno parziali gli Statunitensi hanno parzialmente realizzato
E in un clima che è diverso da quello europeo nel clima europeo noi pensiamo e italiano in particolare noi pensiamo che si debba
Prendere atto delle lezioni della storia le lezioni della storia anche del cinquantennio ma direi soprattutto dell'ultimo ventennio della decadenza della
Nel linguaggio giornalistico della Prima Repubblica che va soprattutto dagli anni settanta sessantotto al
Alla caduta del Muro
Bene noi dobbiamo constatare dei difetti molto grave di funzionamento simili a quelli simili analoghi a quelli che hanno colpito la Terza Repubblica francese in molti periodi ma soprattutto la quarta Repubblica francese cioè quella incapacità deliberativa e nello stesso tempo una un un orizzonte ristretto dal punto di vista democratico cioè una oligarchia partitico parlamentare che impedisce uno sviluppo pieno della democrazia
Del peso della scelta dei cittadini elettori
E nello stesso tempo una frammentazione una spinta alla frammentazione delle forze politiche che si rivela per esempio nel persistente numero dei gruppi parlamentari che ci sono nel nostro Parlamento
Allora traendo queste le elezioni che da questa esperienza
Che è impossibile non trarre non mi soffermo per mancanza di tempo sulla esperienza negativa anche del regionalismo italiano in larga misura notevole misura negativa del regionalismo italiano così come si è sviluppato e che richiede anch'esso riforme profonde ma limitandomi alla forma di governo debbo dire che e da questa esperienza si traggono delle conclusioni che spingono a ad avvicinare le nostre posizioni prima dei lavori della della Bicamerale e a essere meno scettici
Anche sulle conclusioni che si possono raggiungere perché perché noi riteniamo appunto avendo ha preso speriamo bene ha preso queste risultanze che ci sia una consapevolezza a favore del bipolarismo che ci sia una consapevolezza della necessità del bipolarismo per rendere positiva per rendere concludente
è il lavoro del Parlamento del Governo e e e di tutte le istituzioni
E questo bipolarismo
Ci porta diciamo anche
A prendere atto che si è esagerato quando si ha detto
Ma con la legge elettorale regionale siete tornati indietro alla proporzionale
E evidentemente c'è una sopravvalutazione del cosiddetto Tatarellum perché perché il Tatarellum è stato fatto con un termine gli speculatori o il ventitré aprile c'erano le elezioni
Il Presidente del Consiglio Dini è venuto nella Commissione affari costituzionali della Camera cosa del tutto inusitata e ci ha detto ho cambiate la legge oltre ventitré aprile si fanno le elezioni con la vecchia legge
Che era la più proporzionale possibile come sapete
Quindi è inutile dire che c'è una Nostalgia della proporzionale che contraddice al bipolarismo perché da una legge che è fatta per i consigli regionali e da una legge che diciamo è stata fatta in quelle condizioni di tempo io credo che già in essa Gianni il rifiuto della legge proporzionalisti che ha precedente c'è una netta una netta presa di posizione in senso bipolare come hanno dimostrato le elezioni dei presidenti e delle giunte
Ma direi che soprattutto questo superamento della stagnazione precedente eccessi guardiamo per la legge elettorale e politica alle esperienze delle Commissioni bicamerali che non possono essere messe insieme perché sono diversissimi
Il fatto più significativo della borsite la commissione Bozzi quale è stato a mio avviso è stato il rifiuto di quell'ordine del giorno di quella norma di quella proposta di
Diciamo di parlamentari disparati c'era Giugni c'era Scoppola c'erano vari altri
Che proponevano la legge elettorale di tipo tedesco con lo sbarramento non passò quella lette la proposta ma
Però diciamo vedete quanto è lontana dal punto a cui siamo arrivati dieci otto aprile del novantatré anche nella nella Bicamerale e di de di De Mita si era arrivati a una quota già molto più avanzata del proporzionalismo Tedesco sessanta per cento dei seggi assegnati con l'uninominale quaranta per cento con la proporzionale siamo arrivati con Lidia Ciotta aprile del novantatré al settantacinque venticinque
Ecco quindi settantacinque per cento venticinque per cento quindi c'è stato un progresso c'è stata una un andare avanti e i D'altra parte gli osservatori elettorali ci dicono che se vogliamo incidere sulla sulla legge elettorale più che preoccuparci della quota proporzionale che naturalmente può essere discussa nella sua entità
Anche se può essere utile per dare voce a chi altrimenti rimarrebbe fuori dal Parlamento come in Francia il Fronte nazionale che col dieci per cento non è rappresentato all'assemblea nazionale però ecco quello che conta e poi di non far giocare la frammentazione troppo fortemente in sede di candidature anche con la mono turno come avviene attualmente ma oltre questa coscienza diciamo di una del del bipolarismo che avanza e c'è anche la consapevolezza del fare aggio della legittimazione democratica e popolare rispetto a quella puramente parlamentare
Intanto la legittimazione che viene per esempio dalla elezione del cancelliere tedesco
O dalla fiducia data al presidente del governo spagnolo intanto vale in quanto a monte c'è stata una pronuncia popolare
E quindi una pronuncia popolare a favore di una coalizione o di un party di questo siamo perfettamente coscienti e solo su immobili di realizzare questa preminenza o prevalenza della legittimazione popolare
Prioritaria e condizionante rispetto a quella parlamentare che possiamo dividerci noi riteniamo
Che secondo l'esperienza dei maggiori Paesi e europei la Francia è un'eccezione
Noi riteniamo che e con degli accorgimenti più forti che in Germania già siamo su quella strada col settantacinque per cento di uninominale rispetto alla proporzionale tedesca sia pure con lo sbarramento del appunto la proposta Scoppola Giuni era di prendere il sistema elettorale tedesco con lo sbarramento del cinque per cento naturalmente
Bene e dicevo che possiamo un po'dividerci sugli immobili
Del di come applicare questa prevalenza del maggioritario del del nel maggioritario della legittimazione popolare democratica ci sono due modi di realizzare questa prevalenti una può essere l'elezione diretta o del Presidente della Repubblica con poteri di governo
Ma questo è esposto nella stessa Francia
Ha grandi Ale perché l'eletto dal popolo Chirac nella fattispecie potrebbe nelle elezioni del mille novecentonovantotto se vincesse la sinistra Jospin
E anche lì e avremmo addirittura un Presidente della Repubblica eletto dal popolo che può trovarsi a dover subire la coabitazione non come Mitterrand a per due anni su sette ma addirittura per quattro anni su sette il che squilibra molto il sistema anche rispetto ai punti di partenza certamente generale dei gol non si sarebbe mai rassegnato a una evoluzione di questo genere solo gli epigoni come Giscard
E poi Mitterrand potevano rassegnarsi a questa diminutio
Del del semipresidenzialismo francese
Il rischio poi naturalmente che quando c'è il potere il potere sia troppo
Quando quando non c'è la coabitazione che il potere sia troppo poco di quello che è stato investito dal popolo non solo l'elezione diretta sia che si rivolga al Presidente francese sia che nel premierato si rivolga al pari al premier israeliano comporta dei pericoli a nostro avviso di questo tipo
Che il premier israeliano non è collegato strettamente a una maggioranza il premier israeliano a nel parte del Parlamento di Israele un partito che numericamente inferiore a quello anche di Shimon Peres del partito laburista
Allora se si vuole
L'essenza secondo noi della stabilizzazione e della coerente azione di governo che non nasce che non si esaurisce al momento delle elezioni ma che deve svilupparsi dopo bene questo si raggiungesse c'è questo collegamento stretto
Tra presidente e sua maggioranza se il presidente eletto a parte tende a un certo momento a staccarsi dalla maggioranza vola per conto suo e preso dalla psicosi dell'unto del Signore
Ed è portato a quelli a vocazioni di fatto da parte dei poteri degli altri ministri degli altri organi costituzionali che diciamo possono deformare l'equilibrio del sistema quindi noi pensiamo attraverso il voto
Via con Marini non c'è variazione di linea politica perché su questo c'è consenso in tutto il partito naturalmente siamo dei democratici stiamo alla regola maggioritaria
Ci batteremo per le nostre idee nella Bicamerale ma lo faremo da democratici e quindi consapevoli che
La regola di maggioranza è la regola della democrazia grazie
Allora da un ex presidente la Corte costituzionale è un altro e qua mi permetto di introdurre anche il tema della del metodo non so della la sostanza delle riforme è stato avanzato anche recentemente dal gelo Scalfari su Repubblica un dubbio di legittimità su una ipotesi convocazione l'assemblea costituente
Risponda al vero è pertinente un discorso di Assemblea costituente di fronte a un'ipotesi di grande riforma
Falso ovviamente la parola Antonio Baldassarre
Ecco finalmente abbiamo sistematico
Ma parlare di legittimità parlare di legittimità costituzionale dell'Assemblea costituente di convocazione l'assemblea costituente un discorso
Che lascia veramente a Scalfari sul quale non vuole nemmeno entrare quando si tocca l'Assemblea Costituente quando si fa una istituzione Assemblea costituente siamo
In discorsi che hanno poco a che fare con la legalità e molto con la legittimità
Quindi pensare che una corte costituzionale possa intervenire sull'istituzione di un'Assemblea costituente decisa per ipotesi da una maggioranza
Da una
Da una maggioranza vicino faccia come i cantanti che col microfono in bocca
Pensare che una corte costituzionale entri a giudicare sulla ipotetica Scelta di una grande maggioranza parlamentare della maggioranza parlamentare per l'Assemblea costituente è veramente mi fa ripensare a certe affermazione certi riunire ricava ci mette giurista che faceva sui suoi colleghi giuristi quando appunto pensavano di porre freni di questo tipo alla forza le Cinti matrice della che viene dal popolo insomma sono discorsi molto vaghi
Che credo ecco un giornalista seppure il carico di Scalfari può fare un costituzionalista è un po'più cauto su queste cose almeno sette
Prende sul serio il suo mestiere
Il il punto che volevo sottolineare invece
è un altro ed è un elemento di differenza che c'è con quanto ha detto precedentemente leopoldo Elia
Io non non sono convinto che la nostra Costituzione nella seconda parte deve essere modificata
Perché non ha funzionato a dovere o per come ha funzionato io invece sono convinto che oggi mille novecentonovantasette ma diciamo e dintorni
La Costituzione italiana seconda parte va modificata per quello che è scritto nella seconda parte
Perché oggi abbiamo problemi esattamente molto diversi dei stavo per dire esattamente opposti ma comunque molto diversi da quelli che hanno dettato le gli articoli della seconda parte della Costituzione non si può dimenticare che l'esigenza base che stava nella mente dei costituenti del quarantasei quarantasette era quella di creare un sistema per fare stare insieme ai partiti politici italiani che avevano che tendevano
In direzioni esattamente opposte e dirompenti per il sistema democratico e allora tutti gli sforzi della Costituente sono stati quelli di creare sistemi tali da costringere le forze politiche a stare insieme la centralità del parlamento anche sul tennis su materie sui quali il Parlamento non farebbe meglio a fare opera di controllo ma non di elaborazione politica come è stato invece in Italia
E non per una applicazione sbagliata la Costituzione ma perché questo era il principio costituzionale
Ecco pensare un parlamento che l'attore principale delle decisioni politiche anche al di sopra insomma richiamando anche i governi questo è un punto che in qualche modo sta nella costituzione ed era voluto dai costituenti
Perché risponde a proprio all'ispirazione di fondo
Che è quello di creare un sistema procedure che costringesse a stare insieme
Quando poi sono stati fatti i regolamenti dei parlamentari del settantuno ecco direi è stato quello che mancava al sistema per come era previsto nella Costituzione
Cioè sono state addirittura esasperate esagerate esagerati questi elementi
Che erano in questo parlamentarismo esasperato che era già presente in Costituzione
E allora
Solo per parlare dei rapporti tra Parlamento e governo credo che qui va incisa la costituzione non perché per come è stata applicata ma per quello che c'è scritto
Un articolo come l'articolo novantacinque che dà la responsabilità totale della politica al collegio cioè l'insieme del consiglio dei ministri oggi nel mondo ce l'hanno ricordato poco fa gli economisti nel mondo dell'economia globale significa porre che ha bisogno di decisioni politiche non soltanto come si può dire incisive ma anche rapide
Ecco un articolo di questo genere significa già porre il Paese che a un articolo di questo tipo in una posizione deteriore rispetto a tutti gli altri Paesi concorrenti europei e non europei
E questo quindi è un articolo che va riformato per quello che è scritto
Oggi non si può non pensare
A un esecutivo nel quale la responsabilità totale la linea politica e persino nella scelta dei collaboratori ma questo in qualche modo già c'era nella Costituzione anche se qui ecco questo è un punto in cui l'applicazione è andata al di là delle norme scritte
Dicevo oggi non si può non pensare a un esecutivo in cui la linea politica le scelte politiche e la responsabile di queste non ricadono assolutamente pienamente in chi guida la coalizione governativa
Quale dei sistemi scegliere dico la verità io ho sempre detto e ripeto anche oggi per me è indifferente l'uno e l'altro sistema
L'importante è che sia un sistema inefficiente
Inserito cioè un sistema diciamo a primo ministro un sistema semi presidenzialista l'importante è che questa la scelte in un senso o nell'altro avvenga in un quadro costituzionale coerente
E qualche doppio di coerenza
Mi viene solo leggendo la legge che sta ora votata che ora è stata votata e che si sta votando per la Bicamerale
Questa legge esclude dai suoi oggetti perché riguarda solo la seconda parte la legge elettorale
E io mi domando
Come si fa
A modificare la forma di governo senza contestualmente modificare la legge elettorale perché l'uno e l'altro sono due aspetti di uno stesso fenomeno
E allora evidentemente si deve pensare che il parlamento debba andare di pari passo
Nel modificare la legge elettorale non su tempo nel cambiare nel stabilire quale forma di governo
Quale forma di governo adottare
Sulla legge elettorale che è un elemento fondamentale di cambiamento
La anche qui io ho una posizione abbastanza diversa da quella che è stato espresso ora
Da Elia
Non ho capito bene il credo però che le alternative sia vanno da un sistema se ho ben capito dal sistema proporzionale alla tedesca a un sistema misto
Di che tipo è il la proposta non lo è stata una mia deficienza non ho capito
Sì e quindi un sistema maggioritario
è mi sembrava mi sembrava strana questa che è possibile un sistema cerca
Sì va bene questa è l'indicazione e loro capire ma quale sistema elettorale
Quale sistema elettorale
A cura
Più Versilia largamente maggiore
Ah quindi al sistema misto in cui ci sia un settantacinque per cento
Sì ecco appunto un sistema misto con una quota proporzionale ecco
Mi era sfuggito queste le mete per e scusatemi no io sono contrario al mantenimento di una quota proporzionale
è inutile lamentarsi del
Come della come si può dire della numero eccessivo dei gruppi parlamentari in Parlamento e poi non pensare che questo non sia dovuto al fatto che sia mantenuta una quota proporzionale
Le due cose si tengono
Cioè Luna è conseguenza dell'altra
E allora quando Elia si lamenta del numero eccessivo dei gruppi parlamentari e poi propone un sistema elettorale che manchi una quota proporzionale io ti vedo una contraddizione mi posso sbagliare ma a me sembra che questo sia un atteggiamento contraddittorio
Perché in un sistema in cui rimane una quota proporzionale ecco questo elemento
è un elemento che porta nella composizione degli schieramenti prima del voto a dare premi PremiumC e caro e qualche cos'altro piccoli raggruppamenti
Che poi recupereranno interamente la loro visibilità come è successo già adesso in sede parlamentare
Chiedendo anche se è stato eletto
Con i voti di un altro partito ma chiedendo di essere invece un gruppo autonomo nel Senato o alla Camera
E allora questo elemento è l'elemento che porta a quel fenomeno che è stato pure deprecato da Elia e cioè di un numero eccessivo dei gruppi parlamentari e questo porta a perpetuare la disfunzione
Del parlamento
Perché è un Parlamento che sia coerente con un sistema maggioritario è un Parlamento che deve essere composto e essere composto così ci vuole una legge elettorale che sia diretta questo deve essere un Parlamento che deve essere composto essenzialmente da due grandi gruppi tra loro non ne divisi in molteplici sotto raggruppamenti ognuno dei quali fa la propria politica parlamentare cerca di lucrare al massimo le posizioni di rendita all'interno del Parlamento
De oppure della coalizione
Governativa io credo che se c'è un punto che deve segnare
Il passaggio da quello che è stato a quello che sarà deve essere un punto che deve segnare la fine di ogni possibilità di partitini che giocano su rendite di posizione questi
Questo è stato storicamente la base del trasformismo vecchio ottocentesco queste la base del trasformismo e peggio
E quello che di peggio accompagnano trasformismo negli anni più recenti della Repubblica italiana
Un ultimo punto
Si è molto discusso
Quindi volevo sottolineare questo la riforma della forma di governo un po'non andare di pari passo con una riforma della legge elettorale
Un ultimo punto volevo sottolineare si è discusso molto in questi anni il federalismo regionalismo contro un federalismo
Io credo di aver visto poche volte
In tutta la mia vita di studioso poche volte una battaglia di parole come quella che è stata fatta a proposito di questo problema
Federalismo lo sanno meno come me e meglio di me i colleghi che siedono a questo tavolo e anche quelli che sono inaugura
Federalismo e uno dei concetti più poli sensi più radio con molti significati uno dei di tutto di quei termini del diritto costituzionale che può avere significati il più antico
Alcuni dei quali possono essere anche riduttivi rispetta l'attuale regionalismo altri invece possono essere ben altra cosa rispetto a quello che oggi abbiamo
Io credo
Che bisogna andare al di là delle parole
E dirci perché non ha funzionato il regionalismo e che cosa vogliamo dal decentramento politico ovviamente il tempo mi riduce a essere apodittico su questo
Il regionalismo non ha funzionato anche in qui non va anche qui non perché è stato male applicato il titolo quinto ma semplicemente perché come riconoscono quasi tutti gli studiosi il diritto radio regionale italiano perché il titolo quinto è un titolo in bianco
Non c'è un'idea precisa di Regione
Da Palladino in poi su questo mi pare che non c'è discute vorrei pensare che non si possa discutere questo e cioè un titolo nel quale delineato un ente che ha una identità ambigua e incerta
Che le leggi successive hanno dato una certa interpretazione a questo titolo quinto che non sappiamo se conforme o di riforma della Costituzione e esattamente legata a questo fatto
Perché la Regione nell'attuale Costituzione non ha alcuna identità particolare e allora
Che cosa invece si deve a me non interessa se questo verrà chiamato federalismo regionalismo a me interessa che ci siano
Norme poteri tali che i governi locali governi politici politici quindi parlo di decentramento politico abbiano la possibilità effettiva di gestire materia finanze tali da poter essere un vero e proprio governo locale un governo locale
Che deve avere un suo spazio ed è è la capacità di risolvere i problemi
Che ovviamente non hanno una dimensione nazionale ma che possono essere estremamente importanti per la risoluzione di conflitti che alla lunga possono essere dirompenti questi sì per l'unità nazionale
Vi ringrazio per l'attenzione
Non non mi sono permesso con due ex presidenti la Corte costituzionale ma vorrei pregare i prossimi intervenuti di contenere l'intervento sui dieci minuti in maniera tale che riusciamo a chiudere per le otto
Entriamo ancora di più dentro il cuore politico del problema
E io volevo rivolge a Marco Taradash il quesito
Legato a un po'alla vicenda
Amara per un po'tutto il Polo del per le libertà legata alla contesa fra assemblea costituente bicamerale e per il generale voglio chiedere a Luino esponente un po'come attualmente tutto il mondo radicale cominciato nella cultura anglosassone quindi una cultura costituzionale molto anche fredda se vogliamo così
Come questo conciliabili invece con quello che noi chiamiamo quasi un ricorso populistico alla volontà popolare al popolo sovrano e cioè la capacità di andare direttamente alla fonte la sovranità di ogni autentica democrazia
Ma io lo scorso prima gli articoli che riguardano il populismo francamente sono concetti con cui è di che è difficile da maneggiare già intellettualmente e poi in politica
Il ricorso alla sovranità popolare difficile definirlo populismo uno può chiamare democrazia molto semplicemente devono chiamare liberalismo liberalismo non siamo noi a Eugenio Scalfari collusi ma lasciamo perdere
Questi termini di paragone che
Che non io non leggo Repubblica da molti anni quindi non so che quello che scrive Scalfari
Ma è certo che le società liberali sono nate imponendo al sovrano
Un controllo dal basso e poi via via costruendo il Parlamento come espressione della volontà popolare Sonate del mondo anglosassone questo non vuol dire che dobbiamo per forza di cose provarci filo
I americani o amici e la perfida Albione per cui esiste un certo che la la scuola culturale più forte da questo punto di vista rispetto alle garanzie di libertà ancora oggi credo la scuola anglosassone d'altra parte edifici anche in altri campi trovare altri esempi ad esempio per fare un un caso in tema di politiche economiche
è difficile trovare un esempio migliore di Margaret Thatcher riguardo alla capacità di costruire una nuova forma di Stato economico e di stato sociale
Proiettato verso il Duemila oggi la Gran Bretagna è un Paese che riesce meglio di molti altri a dare alternative alla disoccupazione
A limite a attenuare un impatto durissimo di migrazione Esterna e al tempo stesso a costruire grandi impresa e che competono sui mercati internazionali
è tornata ad essere la Gran Bretagna dopo un quindicennio
Di politiche economiche thatcheriana è un grande paese leader fra le potenze occidentali
Allo stesso modo il la messa in crisi del big government da parte di Reagan e la sua versione attuale in Clinton rappresenta un'altra sfida vinta e credo alle alla alla concorrenza internazionale la cosiddetta globalizzazione dei mercati l'Europa sonnecchia
Dida a chi era all'interno dei suoi recinti
E preferisce consolarsi con la sua filosofia e con le sue previdenze
E purtroppo sia la sua filosofia sia le sue previdenze sono sempre più fragili al cospetto dei delle teologie rampanti in a nel campo dello Stato nel campo dell'economia che provengo da dall'Est o dal sud del mondo a noi dobbiamo cercare di capire l'Italia come possa reggere
Alla sfida che viene dai Paesi confinanti che viene da Maastricht come posta quindi restare in Europa noi siamo abituati a dire entrare in Europa ma il nostro problema in realtà restare in questa Europa e al tempo stesso come poi Possa competere su un piano globale
Ora io credo che anche il sistema istituzionale e poi il meccanismo per arrivare al sistema istituzionale dovrebbe mettersi
A confronto con i temi di fondo la nostra società noi viviamo in un Paese bloccato in tutto il dopoguerra per le ragioni che sono state già dette
E che in virtù di questo blocco ha visto anche moltiplicarsi i vizi nazionali
è un Paese dove le strutture di aggregazione in realtà non servono in funzione di integrazione ma di fu di tutela ad ogni livello a livello
Di sindacato come a livello di partito a livello di ordini professionali come a livello di Stato
è un Paese che da un messaggio ai giovani conquistato è lui un ruolo una volta conquistato il ruolo generalmente questo ruolo sarà salvaguardato costruite vi sempre più robusto un recinto intorno alla vostra qualità della vita
In pratica un Paese che esclude che tende a chiudere le opportunità non ad ampliarle ed è un Paese dove le integrazioni sono molto difficili dove le tutele sono fortissime e dove in cambio della tutela ci siamo abituati ad esigere un'autorità oltretutto
Generalmente svillaneggiato al il sindacato viene maltrattato da lavoratori il partito è stato vituperato dagli elettori lo Stato è sempre vissuto come uno Stato lontano ostile che non fa mai quello che deve durare e via dicendo ora il nostro problema se vogliamo davvero cambiare il Paese
Comprendendo che certamente le istituzioni non posso cambiare gli uomini ma possono influenzare il cambiamento anche dei comportamenti
è quello di trovare delle istituzioni che vadano in cui nel senso di
Liberalizzare la società italiana
Ora in questo senso io credo che il presidenzialismo
Unito al maggioritario
Con l'eliminazione delle quote proporzionali offre a questa possibilità perché riduce le occasioni di accorparsi di fare quadrato di ricattare il vicino
Il sì il proprio difetto principale del proporzionalismo e che ha sempre costretto e a una lotta senza quartiere i partiti piccoli fra di loro e generalmente i piccoli che erano più simili c'è liberali repubblicani si odiavano alla morte cercavamo di uccidersi
A vicenda così socialdemocratici e socialisti eccetera eccetera
Quindi non ha mai favorita invece l'integrazione fra culture straniere tra stili di vita politica di vita pubblica che dovrebbe essere invece un obiettivo di un sistema elettorale
Il presente presidenzialismo da una parte a porre le sorgenti della vita politica perché consente a tutti di gareggiare
In secondo luogo crea un rapporto chiaro Bracchi viene eletto e chi regge perché il il rapporto diretto l'impegno è diretto anche il fallimento più visibile
E in terzo luogo il presidenzialismo consente
Anche ai più piccoli di avere voce in capitolo e di aggregarsi all'interno degli schieramenti senza per questo doversi litigare fra di loro
Anche questo è un grande vantaggio perché le aree culturali diverse il cosiddetto pluralismo a mio parere possono essere garantite più facilmente all'interno di un meccanismo di questo genere di quanto non siano oggi
Dove il pluralismo è in realtà una voce dico virtuale dove in realtà le aggregazioni nascono in funzione di rapide conquiste di posizione poi si possono dissolvere successivamente ora io credo che il percorso verso il la riforma sia però importante quasi quanto la riforma quindi è stato importante credo anche discutere bicamerale o costituente alla prima il Parlamento affatto sta per completare una scelta verso la Bicamerale io personalmente non l'ho condivisa
Dall'inizio non credo che più produrrà grandi risultati
è vero anche che la costituente e più un mito di fondazione che una realtà pratica che l'obiettivo realistico al momento attuale però se penso che non dovremmo noi che abbiamo contestato molte di noi qua hanno contestato la Bicamerale non dovrebbero commettere l'errore
Di mettere costantemente a confronto Bicamerale Costituente come se Luna schiacciasse l'altra questo sarebbe un altro
Errore da una parte perché ci indurrebbe in un vizio grave che è quello di della politiche tanto peggio tanto meglio e quindi rispondo esiti che generalmente non vanno a favore di chi queste politiche agita e dall'altro lato perché finirebbero per far pensare che fatta bicamerale non è più possibile lavorare in direzione della Costituente io credo che sia invece necessario farla
E che sia necessario perché le condizioni attuali del Paese in realtà non consentiranno un esito positivo alla Bicamerale io non non credo che
Sarà nella Bicamerale dalla Bicamerale che si creeranno le condizioni ad esempio per la caduta del governo Prodi credo che se il governo Prodi cadrà sarà perché le condizioni dell'economia
Non con consentiranno di rinviare le decisioni il governo può però di è un'ennesima pur versione dei governi classici di centro sinistra dove i problemi venivano sempre avviati
Ma mai risolti anche noi oggi siamo alle volte in difficoltà nei confronti di più
Politici televisivi perché il nostro avversario non parla mai di quello che sta facendo oggi
Quello che sta facendo oggi è sempre la premessa per ciò che farà domani quindi oggi non si fanno i tagli ma domani certamente i tagli
Ci saranno oggi non si riforma lo stato sociale ma domani siamo su oggi non si entra neuropatologia per eccetera
E la egemonia culturale della sinistra un per Medea del centrosinistra italiano
è tale che questo è il linguaggio anche dei giornali dei commentatori e via dicendo
L'era del Polo è stato un era di grande libertà per una ragione di fondo
Perché all'epoca del Polo c'era il Berlusconi col mantello nero Fini il fascista e Bossi il barbaro che si erano impadroniti dell'Italia
E quindi tutti i mezzi di comunicazione correvano a mettere a confronto quello che i questi pervenne un faceva lo dispetto ai gli altri politici
Non c'era una parola di Berlusconi e di Fini e di Bossi che immediatamente un venisse contraddetta da qualcuno
Oggi la cultura di regime
Dei questo Paese Fassi che anche se i tempi possono essere quasi uguali
Non si discute più tra Polo e Ulivo ma c'è la trasmissione di Vespa dedicata questo leader politico davanti a una ragazzina
Bellina o o giovinetta e davanti a un filosofo un più uno psicologo o quello che sia
Poi c'è la trasmissione all'Annunziata dove c'è tutto l'Ulivo e poi c'è la trasmissione dell'Annunziata dove c'è tutto il Po eccetera eccetera oppure poi c'è
Il il Paese reale e così via
Quello che quello che il risultato è che l'invito implicito è l'invito all'autocensurato caramente sono deve parlare di se stesso del suo schieramento non dirà le cose mai
Come stanno come pensa ma attenderà in qualche modo a farsi la geografia
Questo è un frutto dell'attuale regime politico e io temo che la Bicamerale tenderà a consolidare questo modello di regime
E politico perché la maggioranza è di un certo tipo perché le culture sono di un certo tipo concludo dicendo il problema però
E che noi alla costituente se vogliamo davvero avviarci non dobbiamo più oggi guardarla come uno strumento
La Costituente in sé
Se fosse il nostro obiettivo sarebbe probabilmente il più grande paradosso noi maggioritari destino presidenzialisti
Offre avemmo al regime del Lille proporzionali il suo trionfo attraverso l'elezione costituente del pericolo a cui richiama spesso il professor Fisichella
Noi dobbiamo se vogliamo davvero costituente da oggi costruire le aggregazioni presidenzialiste e federaliste o parlamentari viste ora i giornalisti acqua come si era ma cominciare da subito una volta acquisita c'è tata no ma acquisita senz'altro la Bicamerale a promuovere queste aggregazione ai cittadini dobbiamo ricominciare a parlare di obiettivi e dei valori che stanno dietro oltre
Quegli obiettivi altrimenti il Periodo di rinnovamento e di primavera politica della società italiana
Rischierà di richiudersi come me già dentro di noi sentiamo richiuderlo noi siamo tutti credo io parlo per me un po'estenuanti
Il rischio è di diventare esausti esausti ancora non siamo e quindi speriamo di ripartire da subito verso un mito di costituente che però sia anche legato a indirizzi chiari per i cittadini grazie
Adesso passo la parola Gavino Angius che qua un po'a rappresentare il PDS
Io la domanda che vorrei porre oltre ovviamente quello che riterrà di dire
è un po'che si ha il sospetto che il PDS in questa fase politica paglia in patria D'Alema voglio un po'stravincere
Cioè non contento di aver vinto aveva costruito un con governo di cui il partito di maggioranza
E non contento di aver imposto una finanziaria carica di Delhi e che ha portato la posizione a gesti estremi e così via subito dopo pretende di muovere sul terreno da lui scelto per la realizzare riforme la commissione bicamerale ecco allora questo atteggiamento non rischia poi non nella Costituzione scritta male la costituzione materiale di vulnerabile il principio bipolare cioè non c'è il rischio che poi alla fine dopo aver avuto cinquant'anni di balena bianca avremo la balena rossa
Considero legittima questa preoccupazione politica
Ma essa tuttavia infondata
Nel senso che non è basata su alcun dato di fatto
Non ricordo bene come sia venuta pure l'ipotesi della presidenza li da da lei ma parlo della presidenza della Bicamerale alla quale anche tu hai all'uso
Questo campo diciamo quello della presidenza sgombro
Noi insistiamo sul fatto che a presiedere la questa Commissione che adesso dirò io considero quasi
Decisiva ai fini del avvio di un grande processo riformatore democratico nel nostro Paese
Questa Presidenza dicevo va assegnata sulla base di un criterio fondamentalmente quello di una personalità
Che goda del fiducia di tutti che posso esercitare una funzione di garanzia nei confronti di tutte le componenti politiche democratiche che fanno parte della commissione bicamerale
Cioè di tutte le forze politiche italiane
E che sia convinto
Solidamente convinto della necessitati percorrere sino in fondo
Questa strada o comunque se volete di operare con estrema decisione questo
Questo tentativo
Quindi questa preoccupazione ripeto legittima che tu manifestarvi e secondo me non fondata
Noi siamo molto convinti della occasione per tanti versi straordinaria non dico un ultima perché insomma
Cioè non non voglio fare dei catastrofismi Ciano
Però che l'occasione straordinaria offerta dalla Bicamerale
Io considero il percorso
Indicato dalla legge che istituisce la commissione bicamerale un percorso democratico
Capace di garantire tutti
Ho riletto lo stavo riguardando poco fa con Baldassarre la legge
Può darsi che la si potesse scrivere meglio ma dal punto di vista delle garanzie che vengono offerte e della garanzia secondo me è più importante è quella di un corretto rapporto tra il cittadino e lo Stato tra gli eletti
Nel Parlamento italiano lo scorso anno e
Il popolo la gente quello che
Che poi condizione deve in ultima analisi esprimersi sulle scelte che vengono fatte da questo punto di vista questa legge diversa dalle altre
Garantisce davvero tutti
La commissione esamina non uno
Ma diversi disegni di legge
La Commissione può deliberare non solo su uno ma su diversi disegni di legge
Questi i disegni di legge vengono poi affidati al Parlamento
Il quale li discute entro termini che sono anche perentoriamente fissa alla fine il Parlamento ne approva una di legge la quale Anne normativa
A norma di legge a norma della legge istitutiva della Bicamerale viene sottoposta a referendum
Cosa che non si dice mai
Ha preferito
Cioè il Parlamento nella sua valutazione ultima della norma riformatrice sarà sottoposto ad una verifica referendaria cioè i cittadini italiani si pronunceranno
Ora
Noi sappiamo che c'erano delle opinioni diverso è l'assemblea costituente eccetera ne abbiamo discusso a lungo anche tra di noi anche nel PDS anche nella sinistra
Dopodiché come fuori ben sapete ha prevalso almeno in una valutazione nostra
L'idea di andare a percorrere questa strada tentare di percorrere questa strada anche perché ci sembrava che in un qualche modo da un lato garantisce
Diciamo una elaborazione una riflessione delle forze politiche che sono legittimate dal voto popolare dello scorso anno e che dall'altro lato al tempo stesso consentisse una più celere
Una più rapida
Percorrenza di questa di questa di questa strada
Io quindi difendo questa questa scelta
E non non voglio neanche pensare a che cosa potrebbe accadere se questo tentativo ripeto estremo secondo me
Finisse
Finisse male
Noi abbiamo la necessità di riformare profondamente il nostro il nostro Stato lo diceva la amici colleghi che sono intervenuti prima
Nella forma di governo e nella forma di Stato
Noi stiamo discutendo molto
Nel dibattito politico sulle questioni attinenti alla forma di governo
Ed è giusto che sia così perché questa è la questione diciamo più rilevante
Quella anche più Compaq complessa diciamo da risolvere
Però io ritengo che si stia commettendo un grave errore ne accennava Baldassarre
A non discutere a non intrattenere ci hanno un groviglio flettere sufficientemente
Sui cambiamenti profondi che la forma di Stato non solo la forma di governo deve avere
Ora nello schema che si è fatta strada tra le forze di destra di centro di sinistra
Sta scritto che sostanzialmente rafforzando le funzioni di governo da un lato dall'altro lato si debba andare ad un'articolazione diversa del nostro ordinamento dello Stato in modo tale da equilibrare diciamo ad una funzione fortemente quindi diciamo centralizzata nell'esercizio del governo ha dovuto per determinate funzioni ad un'articolazione infelice dello Stato più
Forte diciamo in senso proprio decentrato federalistico di quanto non sia adesso
Beh ma noi siamo tutti convinti che sia davvero la forma federalistica
La forma attraverso la quale noi dobbiamo articolare ordinare nuovo è stato che vogliamo disegnare
Cioè diamo la parola federalismo ne accennava Baldassarre tutti la stessa interpretazione possiamo davvero pensare ad uno Stato federale
Io mi sento politicamente e culturalmente
Così
Portatore di un'idea federalistica ma possiamo pensare che questa idea federalistica questa articolazione dello Stato debba per esempio avvenire sulla base dell'attuale articolazione regionalista e delle attuali Regioni
O non dobbiamo forse pensare ad un'altra dimensione se davvero e seriamente stiamo parlando di un'articolazione
Federalista del nostro del nostro Stato
Lo dico perché noi abbiamo bisogno di delineare i tratti davvero di una moderna democrazia funzionante ed efficiente
Non solo dalla testa rafforzamento dell'esercizio della funzione di governo ma in tutta la sua articolazione
Possiamo cambiare benissimo come già è stato in parte fatto il centodiciassette della Costituzione attribuendo grandi poteri non solo funzioni non solo risorse
Ma facoltà esercizio di governo reale verso verso la periferia ma con queste regioni pongo la domanda con queste strutture con queste dimensioni
Mini
Io credo che volevo attrarre la vostra attenzione su questo punto perché mi sembra un punto fondamentale ed essenziale tuttavia
Mi avvio verso la conclusione
Non si può pensare badate
Ad una Assiria effettiva riforma del nostro ordinamento costituzionale almeno per quanto riguarda quella seconda parte che noi discutiamo senza affrontare il tema della legge elettorale
Io penso che sia stato giusto non ne ipotizzare
Il fatto d'altra parte credo che nessuna moderna democrazia ci sia no sia norma costituzionale una legge elettorale inserire la legge elettorale nella tra i compiti diciamo della Bicamerale dunque nella costituzione
Però io pongo la domanda se non sia necessario non utile ma necessario
Ai fini del buon percorso della Bicamerale
Che si discuta contestualmente
In Parlamento contestualmente alle riforme costituzionali anche della nuova conseguente norma elettorale
Questa badate è una questione fondamentale essenziale perché non la possiamo girare quanto vogliamo
Ma nel dibattito politico nel nostro Paese io non so quanti hanno la preoccupazione di dare vita ad uno Stato funzionante efficiente riformato ad una democrazia
Più più più più pronta nell'affrontare i grandi problemi del Paese noi abbiamo una frantumazione del nostro sistema politico quale non esiste in altra democrazia al mondo
O si percorre direttamente la strada del
Del bipolarismo
Secondo me con i vincoli del doppio turno è del mandato elettorale diretto
Non del bipartitismo
Ma del bipolarismo
Oppure e quindi si affronta questo tema anche con la modifica della legge elettorale
Oppure quella riforma costituzionale alla quale noi stiamo pensando rischia di essere una lettera morta
Io mi domando se davvero tutti quelli che dichiarano di volere le riforme le riforme le foglio
Io penso di no
Perché nel nostro Paese ci sono poteri economici e finanziari forti che le riforme non del foglio no
E ci sono anche poteri politici deboli che non vogliono una riforma in senso maggioritari istigò del nostro sistema è in senso bipolare
E sono forse che non vogliono questo perché pensano nella situazione attuale o permanendo qualcosa di analogo di esercitare una funzione di ricatto verso i governi di pressione verso i parlamenti
E di minacce a volte verso le forze politiche
Certo che la storia del nostro Paese è fatta di di nobili le grandi non numericamente ma colte culture politiche
Ci spuria eccetera
Ed è giusto rispettarle qualche volta insomma c'è anche qualche sterpaglia insomma
Non esiste al mondo un sistema democratico nel quale chi non ha il consenso delle lettrice degli elettori
A un tanto grande potere nei confronti di governi di Parlamento e di forze politiche che hanno dieci volte venti volte la forza elettorale del è inutile girarci attorno Macquarie sto e uno dei mali della nostra democrazia
Naturalmente dobbiamo cercare di comporre il punto figuriamoci però questa è una delle questioni fondamentali e importanti
Io termino mi scusi la lunghezza badate io penso che i temi che noi stiamo affrontando qui questa sera sono di grande rilievo
Si è parlato introducendo questo dibattito di patto fondativo tra le grandi forze politiche democratica del nostro Paese
Noi abbiamo di fronte l'esigenza dei grandi riforme democratiche e di grandi riforme economiche e sociali
Bene il mio parere e il seguente che senza una sorta di grande compromesso storico se volete o di patto fondativo usate l'espressione che più vi piace
Tra le grandi forze democratiche di questo paese di destra di centro e di sinistra
Queste grandi riforme non si farà
E io tra le riforme economiche e sociali
Pongo anche quei grandi obiettivi
Non uscire dall'Europa dice ADACI oppure forse entrarci pienamente
Pongo ai grandi obiettivi di una riforma del nostro sistema fiscale che deve essere fatta attraverso il concorso
Degli interessi organizzati attraverso una piena compartecipazione di tutte le forze democratiche
Così si riforma un grande Paese come il nostro noi siamo una grande nazione e non abbiamo un grande Stato
Il compito che abbiamo di fronte è questo di rendere il nostro Stato le nostre istituzioni quelle dentro le quali Pupi si possono riconoscere senza paura e ho timori di delegittimazione reciproca per non so quali ragioni e di farlo in questo tempo
S col in Germania che ha un voto di maggioranza nel suo Parlamento fa appello all'opposizione quando si devono fare le grandi riforme che interessano a quel grande Paese come l'unificazione nessuno si scandalizza
Oppure quando Clinton in un sistema presidenziale vince le elezioni sui repubblicani ma per riformare lo Stato sociale
Chiede un apporto e portare al governo i repubblicani nessuno si scandalizza
Ci sono dei grandi
Di forze politiche democratiche insieme costruiscono e definiscono oppure queste grandi riforme non si fanno perché i veti reciproci le ostilità
Impediscono questo questo è un Paese che diciamoci le cose come stanno politicamente sostanzialmente diviso a metà
Più o meno cinquanta e cinquanta
E allora o si affronta questo nodo è si fa in questo modo di questa legislatura una legislatura costituente
O diversamente badate queste grandi riforme di cui noi parliamo e di cui anche in questo interessante dibattito importante iniziativa diaria noi abbiamo discusso e di stiamo di
Intendo temo che queste riforme non si faranno ma allora il danno sarebbe per tutti non so per la destra per la sinistra apre il centro ma soprattutto per i cittadini italiani questo è quello che penso grazie
Allora avverso voleva passare la parola a Francesco D'Onofrio
Tra tutti i paladini del dell'Assemblea costituente è stato quello che si è mosso di più nella fase tormentata prima delle elezioni prima della votazione sulla Bicamerale
Si è attirato fuori dispose l'articolo centotrentotto come alternativa la Bicamerale e quant'altro la domanda specifica proporre questa potere solo alla a comincia bicamerale siamo arrivati
Che strategia che atteggiamenti prendere da parte di chi era perplessa di chi magari e perplesso perché teme il piccolo cabotaggio da questa Assemblea dica quella per la commissione bicamerale
Sì io cercherò nei dieci minuti di essere mi auguro preciso ma sul tre questioni la prima a mio giudizio la più importante di tutte
Perché riguarda lo schieramento politico del quale il CCD fa parte riguarda il Polo
Io credo che come diceva qualche minuto fa Taradash dopo aver discusso a lungo per sei mesi
Sullo strumento ritenuto migliore per poter dare vita alle riforme la questione centrale e che cosa è il Polo oggi cosa si accinge ad essere nella Bicamerale che cosa potrebbe un giorno essere il riferimento a una ipotetica assemblea costituente
E io credo e lo dico perché questa tua iniziativa hanno detto nelle nei giorni scorsi non è la prima volta che lo dico la tua iniziativa la tua rinviare molto importante
Perché il Polo che va in Bicamerale non è il Polo che a luglio scorso sarebbe andato in Bicamerale della Costituente men che meno due anni fa
Io credo che dobbiamo essere tutti molto sensibile al fatto che dall'interno di Alleanza Nazionale si propongano all'attenzione del Paese del pollo innanzitutto
Temi di rifondazione dello Stato del Governo della politica perché al di là delle leggi elettorali maggioritario proporzionali a un turno due turni tedesche o spagnole perché hanno potuto funzionare in modi molto diversi nei diversi paesi
Se noi non ci rendiamo conto che le grandi speranze che il Polo aveva accesso col piano della riforma costituzionale complessiva dello Stato se queste speranze non mettono radici ciascuno dei partiti del Polo evidentemente le speranze muoiono
E quindi io credo che sia molto importante che questa iniziativa Presa a cavallo
Tra una tesa delusa di costituente una realtà alibi di bicamerale è una iniziativa che mette a fuoco questi problemi e quindi mi se io mi sento molto più tranquillo
Del fatto che Nietzsche lavoro la Bicamerale sapendo che è in atto all'interno di Alleanza nazionale questo tipo di riflessione senza questo tipo di riflessione mi sentirei molto più preoccupato e mi sarei sentito molto più preoccupato
Perché non c'è dubbio che la Bicamerale nascendo dimezzata per quanto riguarda le cose che può modificare solo la seconda parte non anche la prima e dimezzata perché come tutti hanno notato fino ad ora parla di riforma di governo e non anche di legge elettorale
Temendo che la Bicamerale attraverso questa doppia spezzatura della riforma in due parti nascondesse qualche cosa di poco chiaro o l'esigenza di egemonia che tu prima
Di chiedere ad Angius di indicare come obiettivo del PDS
O il fatto che il Polo lasciasse perdere la sostanza delle sue proposte delle forma ecco le ragioni di paura della Bicamerale non riguardavano il contenuto delle riforme riguardavano ragioni diverse da quelle delle riforme l'ho detto delle ultime settimane
Avevo indicato nella opportunità di ripartire dal centotrentotto cioè con la procedura ordinaria per poter affrontare tutte le questioni insieme legge elettorale forma di governo prima e seconda parte della Costituzione
Ho visto svanire questa ipotesi ma sono meno preoccupato di quanto sarei stato fino a otto giorni fa
Se non avessi lo tanto emergere all'interno
Di Alleanza Nazionale questa spinta per una ricomposizione politica Dellai vide pelle Anna nel Polo e quindi tutto sommato la posizione politica del Polo in Bicamerale dovrà essere e non potrà non essere molto precisa
è questo il punto più importante con la quale io dedico l'attenzione maggiore
Perché devo dire con molta precisione fin quando l'alleanza di centrodestra si è presentato agli italiani rigorosamente distinta in centro e destra
Tutta la sua politica istituzionale era in qualche misura condizionato alla questa idea
Che vi era un centro del quale dovesse far parte Forza Italia e per ragioni nobili il CCD e il CDU e vi fosse una Destra dalla quale dovesse far parte Alleanza Nazionale tutta la nostra proposta di politica istituzionale sarà costruita su questa eventualità
Devo dire che questa eventualità certamente rimanere come ipotesi politica del nostro futuro ma noi non siamo più condizionati ritengo forse anticipando qualche volta
Il difetto dei professori universitari e quello di anticipare non gli eventi ma di vedere forse cose che possono anche talvolta non avere immediata concretezza di anticipare l'infarto che più il polo diventa composto di partiti di movimenti che sentono tutti allo stesso modo la identità del Polo
Più le soluzioni tecniche mi fanno meno preoccupazioni
E io vedo veder crescere io vedo crescere questa idea del partito Polo lo dicevo qualche giorno fa l'iniziativa dell'amico Fiore la vedo crescere anche del mio partito il CCD
Nelle incorre abbiamo avuto oggi e credo che stia anche crescendo in Forza Italia nella consapevolezza che l'unità del Polo senza contenuti non ha senso
Perché due anni età due anni fa Forza Italia ha dato l'idea che il contenuto fosse Forza Italia oggi mi sembra che la salvezza della unità del Polo che qualche giorno fa è stata messa seriamente in discussione sia avvenuta proprio sulla percezione che il contenuto del Polo oggi appartiene a tutti i partiti del Polo
E nessun partito del Polo si sente portatore solo di una parte di quel contenuto ma potenzialmente ciascuna in grado di garantire sulle proprie spalle la completezza di quel programma questa è la novità con la quale l'Ulivo deve fare i conti bicamerale
E lo dico ad Angius lo dico ad Angius lo dico al al al collega amico illustre professor Elia perché la sostanza del patto costituzionale che la Bicamerale chiama realizzare è questo
Il compromesso costituzionale che anche io sono convinto per poter essere tale richiede il concorso straordinario delle forze politiche italiane questo compresso compromesso costituzionale per quanto riguarda il Polo in questo momento
E mi auguro nei prossimi mesi anzi ritengo nei prossimi mesi riguarda sostanzialmente la legittimazione del potere di governo la natura dello Stato italiano
Anch'io ritengo che purtroppo si parli poco di riforma dello Santo più di forma di governo e quando dico la natura dello Stato italiano nel senso di una sua trasformazione
Che noi diciamo federalista nei prossimi giorni definiremo i contenuti ma sostanzialmente è una trasformazione che mette al sicuro
La natura io dico qui mi trovo molto più in sintonia con oltre che con altri la natura di tipo sussidiario pluralistico comunitario del potere che dal basso va verso il centro dove la identità nazionale torna ad essere un valore perché non c'è dubbio che una identità nazionale tutta basata sul modello federale torna ad essere un valore senza del quale la riforma federalista dello Stato partecipare la separazione dello Stato
Noi battiamo la tentazione secessionista della lega nord se riaffermiamo la natura nazionale come valore
E non soltanto la natura nazionale come tentazione di primato rispetto ad altri Paesi queste lo su queste la svolta fondamentale che per il federalismo
Ci vedrà lavorare secondo me fianco a fianco con grande intelligenza
Cattolici e non cattolici dal punto di vista della trasformazione dello Stato mentre sulla forma di governo il patto costituzionale è un altro
Sulla forma di governo noi dobbiamo chiedere e continueremo a chiedere se vogliamo attenere nelle mani dei partiti politici in Parlamento
Sia che si tratti di dieci partiti di otto partiti o di due partiti ecco perché non è fondamentale
La legge elettorale da sola
Se noi vogliamo mantenere nelle mani dei partiti politici in Parlamento la totalità del potere di governo o se il patto costituzionale nuovo deve riguardare una ripartizione tra i partiti e il popolo quando dodici in nome del popolo sovrano
La domanda che noi poniamo chiedendo elezione popolare diretta del vertice dell'esecutivo
Non è trasformabile in formule giuridiche incomprensibili la società è chiara o c'è o non c'è il potere del popolo sovrano di legge il capo dell'esecutivo
E il pop e il Polo ha detto qualche giorno fa che se questo compromesso si realizza il Polo partecipa alla Bicamerale con Gioia e raggiunge l'unità se non si realizza l'ho detto l'altro giorno lo ripeto ancora oggi non è che il nodo si mette da parte o il Polo scioglie questo nodo o il Polo si scioglie
Non c'è dubbio che da questo punto di vista che da questo punto di vista non vi era un compromesso costituzionale con una parte del Polo
O il compromesso costituzionale riguarda la natura del potere di governo e allora noi chiediamo all'Ulivo di concorrere a questa trasformazione
Rinunciando ad una parte del potere di governo che partiti hanno detenuto e allora il compromesso costituzionale si fa in Bicamerale in pochi mesi e senza grande difficoltà o non c'è compromesso
Costituzionale perché nessuno all'interno del Polo neanche il tanto sospettato
Presidente Berlusconi sospettato dagli avversari non certamente da noi pur ritenere di dismettere il contenuto sul quale il Polo è nato e sul quale Forza Italia è nata ecco perché la sostanza della Bicamerale
Emergerà con grande evidenza io credo in pochissimi giorni sui due punti centrali un nuovo patto tra Stato e regioni questo il federalismo con tutte le Regioni quelle esistenti dico ad Angius
E l'eventualità che l'eventuale aggregazione delle regioni ma io non metterei mano oggi a cambiarle Regione o il patto costituzionale nuovo tra il centro e la periferia è il patto costituzionale nuovo tre parti del popolo queste la sostanza della grande riforma
Se ci sarà saremmo lieti di vederla realizzare
Non è che se non ci sarà penseremo all'assemblea costituente
Anche io oggi mi auguro che non ci sia il fallimento della Bicamerale deve essere chiaro
Nessuno di noi che ha lavorato per la Costituente o per il centotrentotto dalla Costituzione
Si augura che la Bicamerale fallisca è troppo alto l'impegno per la Bicamerale perché chiunque l'abbia versata oggi possa dire io misi si disinteressa dei suoi contenuti
Mi sembra però molto chiaro molto evidente che un compromesso costituzionale al quale gli italiani possono guardare con molta attenzione deve riguardare questi due punto centrale della nostra riforma se saremo in grado di far questo
Non ci accorgeremmo che poi le modifiche della prima parte della Costituzione verranno di conseguenza e le potremmo fare anche in Parlamento non c'è dubbio che se l'Italia diventa una repubblica federale
è ovvio che ciò andrà scritto all'articolo uno di una nuova costituzione
Se l'Italia dirà che l'integrazione europea trasferisce sovranità consistenti da Roma a Brussel è ovvio che dovrà essere scritto dalla prima parte della Costituzione
E se si è federalisti ed europeisti non si può volere la riforma della sola seconda parte della Costituzione così come se l'integrazione europea diventa la nostra strategia di fondo di politica economica o sociale
è ovvio che non potrà più esserci una previsione di nazionalizzazione dell'economia come ho già scritto nell'articolo quarantatré della costituzione ecco perché queste cose che ne avremmo voluto veder discutere in un'Assemblea costituente diciamo le mettiamo da parte ma è chiaro che in Parlamento ne discuteremo
Sulla legge elettorale
Ultima considerazione
Io devo dire che l'uninominale maggioritario a un turno o a due turni o è un proporzionale corretto nelle forme Della sbarramento preventivo nelle forme del patto del premio di maggioranza le tante forme che sistemi proporzionali conoscono anche l'Europa
Mi mi mi fanno minor preoccupazione qualunque sia la scelta che non andremo a realizzare se il Polo si comporterà come un unico soggetto politico anche se articolato con cultura divisioni e proposte distinte al proprio interno
Ma se il Polo si comporterà progressivamente come un solo soggetto politico e allora è evidente che può andar bene qualunque soluzione elettorale la sinistra volesse chiedere perché l'unico soggetto politico
Può reggere l'uninominale maggioritario a un turno all'inglese o l'americana l'uninominale maggioritario a due turni alla francese il proporzionale alla spagnolo alla tedesca
Ciò che conta è la percezione in Italia del solo soggetto politico
Se questo avverrà noi proporremo il maggioritario a un turno tutto maggioritario perché è ovvio che il soggetto politico il CCD e CDU hanno chiesto la federazione di centro Forza Italia la respinta per ragioni politiche oggi del nostro terzo anniversario abbiamo detto che non è non moriamo sulla federazione di centro
Abbiamo detto che non siamo centristi ma centrali e da questo punto di vista del maggioritario anche a un turno ci può star bene non meno del proporzionale
Perché è molto diverso è molto diverso il ragionamento di chi vedeva nella federazione di centro l'alleato necessario di chi diceva di essere destra
Perché è ovvio che non ci auto definivamo centro se qualcun altro si definiva destra
Ma se la destra tende ad appropriarsi e a farsi carico dell'intero programma del Polo
Federalismo compreso che non era nei programmi originari della destra nella questione del centro della destra cambia totalmente lo scenario e da questo punto di vista il comportarsi come soggetto politico unico renderebbe il Polo molto più disponibile a discutere di legge elettorale
Non per la tutela delle micro identità delle sue componenti
Il proporzionale per il CCD per il CDU o magari perché Alleanza Nazionale poté merito produrre anziché il turno unico ma la legge elettorale sì al Polo è unito è unico mi fa molto meno preoccupazione discuterne
E se la sinistra avrà i suoi problemi
Sull'uninominale maggioritario a un turno notturno al proporzionale corretto sarà la sinistra porre problemi non del Polo fino ad ora in qualche misura sette modo che sulla legge elettorale anche il Polo
Potesse concorrere ad una legge elettorale per così dire di garanzia delle sue componenti
Se il Polo avrà la capacità di presentarsi come soggetto politico unico anche se articolato sola legge elettorale ho l'impressione che noi vinceremo la partita utile per il Paese grazie
Casa adesso la parola senatore Fisichella che come come tutti sappiamo è stato uno dei più convinti assertori della della commissione bicamerale ecco girò Luís Lele perplessità avanzate da D'Onofrio
Se fra qualche settimana se proprio all'inizio dei lavori la Bicamerale emergesse subito il nodo il nodo sul presidenzialismo il nodo fra indicazione fa designazione effettiva elezione di un primera o quant'altro cosa succederebbe
E lì più altra
Obiezione
Mettiamo che il percorso la Bicamerale vada a buon termine a buon fine
Non sarebbe comunque un esorcismo rispetto al fatto comunque di non toccare mai la prima parte la Costituzione perché non è certamente immaginabile che al termine di un comunque lungo percorso con la Bicamerale quasi andasse ad altri fatte altre
Operazioni per magari cambiare la prima parte la Costituzione
Grazie
Gianni
Ma mi chiede che cosa succederebbe se già nei primi giorni emergesse
Un problema di Scelta
Ho l'impressione che è un problema di Scelta di questo genere
Con questo carattere ultimativo non possa emergere nei primi giorni ecco comunque così rapidamente tra le altre cose
Per la ragione che non c'è ancora un progetto univoco
Del Polo con riferimento a ciascuna delle questioni a ciascuno dei temi che costituiranno oggetto del dibattito in sede di Commissione bicamerale
E quindi mancando
Il punto di riferimento
E non si può neppure istituire una sorta di fuoco di sbarramento su un principio o su un modello che non abbiamo ancora delineato neppure noi perché non possiamo escludere
Che il Polo o si presenti con una molteplicità di ipotesi di soluzione e se così fosse se così sarà
Ne deriva ovviamente che il Polo non può fissare ultimatum
Nel giro di pochi giorni a nessuno per il semplice motivo che in primo luogo dovrebbe indicare agli altri alle controparti
Qual è il Progetto con riferimento a ciascuno dei vari temi sui quali vuole appunto dare dare l'ultimatum quindi io per questa parte non avrei grandissime preoccupazioni la Bicamerale non è un toccasana e nessuno l'ha mai percepito come il toccasana
Di fronte ad una ipotesi come quella della costituente che comunque presentava quale che ne fosse la immagine positiva dei problemi di praticabilità reale perché questo era la questione
La scelta della bicamerale è stata una scelta di metodo che però
Esprimeva o poteva esprimere anche una volontà politica perché certamente poteva esserci l'ipotesi del ricorso al centotrentotto
Che peraltro è in costituzione da sempre e quindi come tale non avrebbe posto nessun particolare problema di manifestazione bilaterale di volontà politica
La forza o le forze che fossero state in grado
Di
Proporre e poi di ottenere in sede parlamentare attraverso il centotrentotto la approvazione di certi progetti avrebbero potuto procedere su quella strada
La proposta della bicamerale alla quale del resto l'intero Polo in sede di prima lettura già in sede di prima lettura a apposto le sue firme
Aveva il significato di una opzione politica
E come tale doveva essere inteso vale a dire la individuazione di una Rena istituzionale specifica
Che in un quadro diverso rispetto al quello nel quale avevano operato le precedenti Commissioni bicamerali
Potesse finalmente tentare la strada di riforme attraverso un una una
Bilateralità almeno metodologica laddove il centotrentotto lo si può fare anche in maniera unilaterale per così dire
E l'Assemblea costituente non era leghiste quindi questa è stata la questione della Bicamerale in termini non emotivi ma logici
Il tema della prima parte non viene automaticamente escluso per il fatto che siamo in presenza di una Commissione bicamerale per la revisione della parte diciamo così organizzatoria
Prevista dalla seconda parte della costituzione anzi noi possiamo ragionevolmente presumere a parità di condizioni assumendo la buona fede reciproca come presunzione Ajouli Stanton quanto meno
Che se i lavori della commissione bicamerale procederanno in un certo modo
Per il solo fatto che i lavori della commissione Bicamerale produrranno in procederanno in un certo modo e produrranno dei risultati
Si porranno le premesse poi anche in una logica
Di
Di approccio empirico e negoziale per lavorare anche su quelle parti della prima parte della Costituzione
Che sono a acquisite come oggi più problematiche da parte della coscienza
Collettiva da parte delle forze politiche quindi il lavoro sulla seconda parte non significa affatto escludere un intervento sulla prima parte ma significa nelle condizioni date
Renderlo comparativamente più probabile
Quindi anche da questo punto di vista io ritengo che la commissione bicamerale non sia un ostacolo su quel cammino ma per approssimazioni successive possano anche portare in quella direzione
Questo per rispondere specificamente alle tue domande
E per dire qualche cosa sia pure in maniera estremamente rapida perché il tempo stringe con riferimento ad alcuni dei problemi che sono stati posti dagli illustri colleghi che mi hanno preceduto
Ma
Io se mi permettete vorrei esprimere una mia riserva sull'uso della parola populismo
Naturalmente la parola populismo alla parola populismo possiamo dare tutti i significati che vogliamo ma se la parola populismo è usata
Nelle forme storicamente e culturalmente corrette che ha assunto nel corso della storia delle idee
E della storia dei movimenti sociali io non sono populista e quindi lo voglio precisare con estrema chiarezza non mi lo riconosco in un atteggiamento populistico
Posso aggiungere che non sono riuscito a capire da dove il nostro comune amico Rocco Buttiglione abbia tratto
La ipotesi
Che il populismo e cultura cattolica coincidono non conosco esempi di movimenti populistici che facciano riferimento alla cultura cattolica se non di risulta e di secondo e di secondo grado perché il populismo russo nasce in una esperienza ovviamente non cattolica
Il populismo agrario del dell'area dell'area degli Stati Uniti nasce nelle zone più protestanti degli Stati Uniti
Perché tutte il populismo verde ha ben poco a che vedere con la cultura cattolica quindi
Veramente questo tipo di dimesso non riesco non riesco a trovarlo ma questo è una questione
Ulteriore blocco mettermi alla polizia ecco lo daremo come tema all'Annunziata questa è una questione che però è importante perché perché il problema della destra del suo rapporto con il popolo da una parte benissimo con il populismo dall'alta b è un è una questione che va chiarita che va chiarita in maniera a mio avviso esplicito
Entrando poi nel beh
Non voglio parlare della della del del degli Stati Uniti del presidenzialismo e così via degli Stati Uniti eccetera
Se c'è se c'è un regime se c'è una esperienza che nasce lontana dal populismo e la esperienza l'esperienza americana e tanto vero che
Il federalista distingue con estrema chiarezza la democrazia e la Repubblica il sistema degli Stati Uniti è un sistema repubblicano
Molto meno o non un sistema democratico ma che cosa si intende per sistema repubblicano il sistema rappresentativo questo è colto e quello che intendevano Hamilton queste quello che intendeva Madison
Per per sistema repubblicano vale a dire il sistema nel quale vige
Il criterio della rappresentanza che veniva assunto nella sua distintività rispetto alla partecipazione popolare diretta alla quale veniva attribuito
Il nome di democrazia nel senso negativo che gli davano i grandi maestri da Platone ad Aristotele quindi queste cose lo dobbiamo chiarire perché se no facciamo un pochino di confusione anche lessicale
La democrazia me di sogni Anna era la democrazia dei pochi e Bennati come ricorda come ricorda dal in un suo in un suo libro molto interessante in merito ma torniamo torniamo allo Statuto o alla costituzione tornando allo Statuto
Israele Israele vero che Israele pone dei problemi disfunzionali di un qualche rilievo ma li pone perché
La Knesset eletta in un'unica circoscrizione territoriale con il sistema proporzionale
E questo naturalmente comporta una disarticolazione o può comportare una disarticolazione tra colore politico
Del del primo ministro eletto a suffragio universale composizione della Assemblea dell'Assemblea che appunto espressa da un'unica circoscrizione territoriale
Il caso italiano la ipotesi italiana di una elezione del primo ministro si scriverebbe in un contesto diverso nel quale perciò questo rischio che veniva richiamato
Potrebbe essere io credo fortemente e depotenziato
Abolizione della quota proporzionale procedo proprio per la pidiessini capitoli tendenzialmente sono anch'io favorevole all'abolizione della quota proporzionale
Non posso tacere è un aspetto di realtà
Che è dato dal fatto che se noi abolissimo completamente la quota proporzionale in relazione alla distribuzione territoriale dei botti
Fra le forze politiche potremmo avere delle regioni cosiddette monocolore penso all'Umbria ma penso anche alla Toscana ma penso anche dall'Emilia Romagna o inversamente ad altre zone oggi del nord del Nord Est e così via
E allora mi chiedo e chiedo se
L'abolizione della del quarto di proporzionale che esiste nel sistema della Camera dei deputati a scrutinio di lista che effettivamente urtato elasticamente contro il criterio maggioritario che è stato assunto non possa essere abolito per sostituirlo con il criterio sostanzialmente del Senato dove non c'è più
Il voto di lista non c'è più la esplicita configurazione proporzionale è tuttavia c'è la possibilità
Di un qualche recupero proporzionale che in qualche modo potrebbe evitare i rischi del monocolore a livello regionale
Sul tema della coabitazione io condivido le preoccupazioni che sono state espresse dal presidente Elia
E quindi sotto questo profilo mi pongo anch'io il problema dei rischi che potrebbe comportare un sistema alla francese
Penso che
Il collegamento stretto tra primo ministro e sua maggioranza
Così come potrebbe emergere da un sistema nel quale l'elezione del primo ministro
Sia iscritta all'interno di un meccanismo appunto di elezione in collegi uninominali con le stesse con la stessa specie con la stessa col simbolo e così via
Non Possa costituire sia una garanzia di stabilità politica e sia anche una Goran sia contro gli eccessi di personalizzazione della politica che viceversa un primo ministro sganciato del tutto
Da una maggioranza e quindi sostanzialmente da un polo potrebbe far correre perché noi non possiamo trascurare la ipotesi
Che una candidatura personale completamente sganciata da un sistema di forze politiche possa presentarsi svolgerà un ruolo dirompente scardinare il sistema bipolare
Senza creare poi nessuna condizione per il funzionamento il perfezionamento di quel sistema bipolare verso il quale tutti abbiamo dichiarato di tendere
Quindi per un verso si pone la esigenza della elezione di una carica monocratica che nella mia ottica preferisco essere il primo ministro anche per mantenere al Presidente della Repubblica
Eventualmente eletto in un collegio più ampio di quello nel quale attualmente dal quale attualmente Espresso integrato dalle rappresentanze dei poteri locali
Fermo restando però che a mio avviso la componente parlamentare in questo collegio deve comunque rimanere numericamente superiore all'insieme delle altre componenti
Dicevo
Il Presidente della Repubblica rimane come carica di garanzia può essere letto anche dopo il terzo scrutinio da questo collegio allargato con i due terzi
Lì si possono conferire alcune garanzie ulteriori in termini né per esempio di indicazione di autorità e così via che abbiano un ruolo neutrale e il primo ministro
Eletto direttamente
Espresso attraverso tecniche che non è difficile individuare da una sua maggioranza dotato eventualmente di un di un premio per così dire di governabilità
Limitato sia pure e solo a condizione che non superasse certe soglie indipendentemente dall'impiego di questo premio di governabilità questo insieme di fattori io credo che potrebbe offrire un meccanismo capace intanto di per ricostituire
Su basi nuove
Quel sistema dei partiti che nelle sue forme degenerate ha certamente Hui usurpato Poteri dei cittadini
Macché informa fisiologica in qualche modo deve per assistere perché poi siamo qui tutti come rappresentanti di partiti
Parliamo male dei partiti ma siamo qui dentro rappresentando dei partiti vorrei che questo piccolo dettaglio non fosse dimenticato se non ci fossero i partiti belli o brutti che siano molti di noi qua dentro
Non avrebbero altro titolo per parlare forse qualcuno di noi avrebbe solo titolo parlare in quanto professore ma altri avrebbero ben scarsi titoli forse per parlare quindi i partiti
Non ce li dobbiamo dimenticare come fattori
Che operano all'interno di una democrazia in qualità di meccanismi per l'autorganizzazione del consenso fermo restando che dobbiamo evitare tutte le degenerazioni
Del sistema partitocratico che abbiamo conosciuto e che abbiamo combattuto con fermezza quando doveva essere combattuto ecco
Se questo il quadro io credo che le condizioni per arrivare ad una riforma
Si possano ragionevolmente ragionevolmente trovare e credo che si fossero ragionevolmente trovare si possono ragionevolmente trovare anche per restituire alla politica
Quella serietà quella dignità quel primato regolativo rispetto a quei poteri che vengono definiti forti oligarchici e così via che naturalmente non hanno legittimazione democratica
Hanno come unica loro forza la risorsa economica legittimi nel loro campo cioè nel campo economico tuttavia tendono a prevaricare queste un tema
Che ha una lunga storia
Nella vita nella vita delle democrazie
Non lo abbiamo inventato non lo abbiamo inventato noi diverge per esempio
Nel volume sulla democrazia sulla monarchia repubblicana insiste molto su questo fatto cioè la creazione di un potere istituzionale capace di resistere alle oligarchie economiche ma e la questione se ancora di maggiore di maggiore lunghezza storica non voglio dire altro molto ci sarebbe da dire ma il tempo non c'è più
Un'unica cosa voglio dire permettete però scusami Francesco la situazione attuale è troppo fluida perché noi possiamo pensare di tornare a formule di tipo elettorale proporzionale
Quindi dobbiamo stare attenti a non mettere sullo stesso piatto della bilancia come tu hai detto il sistema un turno il sistema due turni il sistema proporzionale se il Polo è unito
Il Polo unito è una condizione a mio avviso irrinunciabile dell'azione politica che noi dobbiamo sviluppare in questo Paese
Ma una condizione o una precondizione di questa condizione irrinunciabile e e rimane un sistema maggioritario quindi la opzione del proporzionale dobbiamo stare bene attenti in questa fase di fluidità
Delle forze politiche a non riportarla in campo perché potrebbe dar luogo a tentazioni che vanno oltre la buona volontà lo spirito
Con il quale tu hai certamente fatto questo tipo di indicazione grazie
Di una prima di passare la parola piacere per le conclusioni voleva tranquillizzare il professor Fisichella sulla questione il populismo
Cioè noi in realtà abbiamo utilizzato questo termine termini polemici cioè visto che appunto lo ha ripetuto più volte Repubblica non passa giorno che accusa AN di populismo
I deriva plebiscitaria quant'altro chiunque parla di ricorso diretto al popolo Angela alla parliamo in questo populismo
E vediamo di accettare certo senza questa sorta di sfida polemica e tant'è vero che il nostro convegno se chiamato non viva il populismo ma in nome del popolo sovrano che evidentemente ben altra cosa
Passo la parola a Publio Fiori e lo pregò di affrontare questo
Veramente sarò molto breve per cui ce ne andiamo a casa nei prossimi in pochi minuti però vorrei esporre una mia preoccupazione
Una preoccupazione che questo dibattito nona fugato
Perché io ho l'impressione che dinanzi al problema della riforma dello Stato
Noi ancora
Pensiamo qualcuno di noi pensa che questo problema della riforma sia un problema tecnico di funzionalità democratica e non un problema sostanzialmente politico
Quando noi dopo sette mesi di governo Berlusconi abbiamo cominciato a sentire che entrava in crisi il rapporto con la lega
Abbiamo capito che lì si apriva la crisi
Ed è la stessa cosa che sta accadendo adesso all'Ulivo
Cioè la maggioranza si è resa conto che il rapporto con Rifondazione ormai gli è entrato in crisi e che probabilmente ciò porterà alla crisi la maggioranza di governo il governo questo vuol dire che l'attuale sistema consente al più piccolo dei partiti o uno dei partiti più piccoli a mettere in crisi una coalizione un programma e un governo ma questa facile considerazione
Non ci deve portare ad considerare che la soluzione debba essere una soluzione tecnica tecnicistica
Perché se non funziona il sistema dei partiti che preponderante all'interno del nostro sistema costituzionale non dobbiamo fare una riforma sarebbe un errore fare una riforma che rendesse ancora più feroce il sistema dei partiti
Cioè il problema non è quello di creare una modifica che di fatto orrenda più inattaccabile il sistema dei partiti e che allontani di più la Società dei partiti dalla Società dei cittadini
Ma al contrario noi dobbiamo fare una riforma che risponda alle esigenze che crescono che emergono dalla società italiana
Di una maggiore legittimazione democratica dei partiti e delle istituzioni di una maggiore rappresentanza e capacità di presenza dei singoli e dei corpi intermedi rispetto al potere politico
Allora se è questo il tema non è una partita da giocare all'interno del sistema dei partiti
Se questo è il problema c'è un problema che ci nasce e che invece viene fuori dalle regioni che viene fuori dai giovani che viene fuori dai disoccupati che viene fuori dei cittadini che come molti di voi hanno detto non si sentono più rappresentati da questi partiti da questi si Duzioni da questo da questo potere politico se questo è il problema non lo risolviamo
Chiudendo la partita fra di noi fra di noi partiti e forze politiche
Senza accogliere la crisi politica che esiste nel rapporto fra libertà autorità nel rapporto fra giustizia e libertà nel rapporto fra cittadini fra cittadini e potere politico
Allora quando io se mi domandate ma
Allora
Sei preoccupato per questa bicamerale
No io dico non lo sono più
Perché sono convinto che proprio perché la Bicamerale nasce con questo limite
Bene abbiamo fatto a farla nascere bene faremo a votarla tutti perché sarà lo strumento attraverso il quale tutti potranno capire essendo tutte persone in buona fede che non può essere questo lo strumento che dà corpo a quella rivoluzione tra virgolettato tra virgolette politica che il popolo italiano ci chiede e che vorrebbe realizzare
Perché quando io vedo quali sono i poteri e le procedure di questa Commissione e mi rendo conto che in questa Commissione non solo non si parla delle leggi elettorali ma non si parla
Dell'articolo diciotto per le associazioni non si parla del potere dei sindacati non si parla della conformazione della struttura del potere dei partiti non si tocca l'articolo quarantanove e così via
Io mi rendo conto che di fatto questa riforma lascia completamente inalterati tutti un sistema di partiti e di potere ira di partiti Poteri che di fatto non ha funzionato e che nella sostanza ha interferito nel potere democratico dei cittadini
Con i poteri del Parlamento della Camera e del Senato e ha ridotto consapevolmente eccole sostanziosa mente questo potere determinando quello che dico quello che siamo
Diventa allora c'è scetticismo ma c'è uno scetticismo che nasce anche da un'altra considerazione
E cioè che questo Parlamento nona quella legittimazione democratica per svolgete una funzione di questo tipo costituente
Perché se è vero che il centotrentotto consente al Parlamento di operare alcune singole riforme non ci dobbiamo dimenticare che questo Parlamento è stato eletto
Dagli italiani per dare un governo al Paese non per fare una grande strategia di riforme quindi dovendo noi fare una riforma che non riguarda soltanto l'aspetto della istituzione della leadership che non riguarda anche soltanto il sistema elettorale che non riguarda soltanto la seconda parte ma che dovrebbe riguardare anche la prima tant'è vero che poi abbiamo siamo tutti d'accordo nel dire che o si dovrebbe si potrebbe procedere a fare anche un secondo passaggio pere
Affrontare quei temi che riguardano la prima parte e allora è proprio la classica situazione nella quale si chiede un patto fondante di tipo nuovo
Tra i cittadini e le sue istituzioni per arrivare ad un tipo di rappresentanza politica di legittimazione democratica che in questo momento la maggioranza del popolo italiano ritiene non essere consentita
Allora io mi preoccupo un pochino quando sento l'amico Angius che dinanzi a tutti questi limiti che più o meno chi più che meno abbiamo messo in evidenza invece finisce per infatti Zare
Questa bicamerale e continua a dire questa sarà la grande riforma il grande compromesso il grande patto ma il grande patto tra chi
Il grande patto tra le forze politiche il grande patto tra i partiti cioè un tipo di compromesso che da un punto di vista di cultura politica o filosofica si aggancia molto bene storicamente al tipo di compromesso storico che fu tentato fra il PC e la DC
Perché anche quello era stato un compromesso tutto giocato all'interno delle forze politiche dominanti maggioranza e opposizione
E che stava lasciando fuori completamente tutti coloro che da quell'accordo non si sarebbero sentiti rappresentati
Allora
Allora noi dobbiamo fare una scelta di fondo a questo punto una scelta di fondo
Cioè dobbiamo garantire la funzionalità del sistema delle oligarchie di partito
E allora la costituente sicuramente va bene
Ma invece noi vogliamo rinnovare il patto la bicamerale chiedo scusa la commissione bicamerale
Una la commissione bicamerale funziona ma se noi invece sentiamo il bisogno di rinnovare lo Stato come si fa a pensare di arrivare a questo risultato se non andiamo a chiamare la gente
Perché si esprima e perché realizzi quel patto fondante che una carta costituzionale deve avere e allora altra preoccupazione alta perplessità ma se questo ragionamento è un ragionamento
Credibile accettabile e allora qual è l'obiettivo della Bicamerale cioè perché l'enfatizzazione della Bicamerale perché questo voler e far passare una riforma limitata e interna al corpo politico dei partiti per una grande riforma Esterna che apra una fase nuove nella vita politica nazionale
Perché la preoccupazione è che dietro questa Bicamerale anziché esserci il Grande Progetto di una grande riforma c'è un grande progetto politico di accordo politico per il futuro del Governo di un altro governo
Cioè la preoccupazione che io ho è che dietro questa Bicamerale di fatto si nasconda che cosa
Si nasconda che la consapevolezza che l'onorevole D'Alema manifestato al congresso del PPI se non sbaglio quando ha detto sappiamo che questo governo non ha una maggioranza nel Paese cioè di fatto è un governo minoritario
Che questa bicamerale possa servire per far sì che con uno strumento tecnicistica funzionale si trasformi quello che è una minoranza nel Paese in una maggioranza noi invece riteniamo che questa volta non si possa evitare questo confronto insomma per concludere qui si fronteggiano nel Paese oggi e tra le forze politiche due concezioni
Che sono contrapposte e che e che non c'è niente da fare dobbiamo dirci la verità e cioè si tratta da una parte chi vuole la riforma dello Stato e dall'altra chi vuole conservare il potere al sistema dei partiti noi sentiamo il bisogno di una rifondazione dello Stato e della politica
E sappiamo anche che su questo progetto si sta delineando un processo di scomposizione
Dello scenario politico e dei poli non possiamo pensare che veramente e l'Ulivo e il Polo possono esce uscire indenni da questa bicamerale e dalla confronto lo scontro politico legittimo che ci sarà
Nel suo svilupparsi perché la grande questione la grande questione che è di moralità costituzionale che c'è nel Paese passata sversamenti attraverso il Polo e attraverso l'unico non c'è niente da fare e quando la Bicamerale sarà finita e avremo l'unico Progetto di legge che fra l'altro sarà
Un taglio di cambiamento rispettano situazione che noi già sappiamo quello attuale non essere in grado di funzionare allora c'è questo taglio trasversale c'è questa scomposizione del quadro politico sia al centro sia a destra
Sì a sinistra e io credo che questa bicamerale sarà invece molto utile lo dico senza ironia perché accelera questo processo disaggregazione e creerà forzosamente finalmente in Italia due
Grandi schieramenti lo schieramento di coloro che si prepareranno a votare a favore di un progetto che nascerà con i lini
Ti perché nasce in batteria con i limiti del progetto e della commissione bicamerale e coloro invece che utili
Saranno quel referendum per cambiare la Costituzione per cambiare il Paese fondare la Seconda Repubblica
Ringrazio il presidente
Era il pettine ci hanno ascoltato pazientemente finale adesso l'appuntamento
Nove e mezzo grazie e poi
C'è un