Tibet: attentato dinamitardo a Lasha Le iniziative del Pr per il Tibet

Radio radicale torniamo a occuparci della situazione nel Tibet dopo la la bomba esplosa la notte Di Natale Lasa la capitale della Regione di fronte alla sede del municipio una bomba che ha ferito cinque cinese che è stata di spunto per le autorità cinesi e per un attacco molto duro contro il Dalai lama accusando i e seguace del Dalai lama di essere i terroristiche appunto hanno posto questa a bomba all'Asa tra l'altro risulta che questa non è la prima bomba chi è stata
Posta quest'anno nella capitale tibetana ma è la prima di cui è stata data notizia da parte delle autorità a Cinisi e con è questo
Com'questa precisa accusa alla Dalai Lama e noi ne parliamo con Olivier Dupuis segretario del partito radicale olive eccome e giudichi quello che è successo alla Asa e più in generale appunto questa forma di lotta sei una forma di lotta e le reazioni cinesi
Buongiorno Andrea buongiorno agli ascoltatori di radio radicale ma comunque è un evento molto grave come giudicava è abbastanza difficile perché ovviamente non ci troviamo in un Paese dove è facile sapere cosa è successo davvero pacifico che questa bomba può essere stata messa via da per la resistenza tibetana ma anche dai servizi segreti cinese è impossibile periferiche verificare ovviamente questo tipo di notizia di sapere cosa ce realmente dietro e comunque sicuro che dalle reazione vede si capisce che le maggiormente con più forza colpire
Massimo rappresentante dei tibetani il Dalai Lama e colpire questo mi sembra importante colpire la sua strategia non violenta cercare di in qualche modo ma chiaro con fatti di sangue con fatti violenti questo questo indù indubbiamente quello che viene fuori dalle idee dichiarazione che le autorità cinesi che sono state dichiarazione immediate è indubbio che il cinese di fonte a
Crescente riconoscimento da parte della comunità internazionale della della questione tibetana di una sempre maggiore consapevolezza della tragedia che sta vivendo il popolo tibetano vicine qui trovano sempre a più in difficoltà e quindi da una parte hanno rafforzato moltissimo la repressione all'interno del Tibet con delle incarcerazione massicce di tibetani dicono i tibetani che molto spesso sono colpevoli tra virgolette di atti molto simbolici ma molto non violenti come per esposizione della fotografia del Dalai Lama spesso il o certi di potestà dire non violenta malgrado questo tipo di dire di pensa che quella perché una esistenza diffusa nel Tibet malgrado questo idea cinese rafforzano continuamente la la repressione e stanno rafforzando e questo è un altro dal Potì podi bomba ma una bomba io aspetto micidiale stanno rafforzando la la colonizzazione del Tibet come sappiamo sono ormai sette milioni e mezzo di cinese nel Tibet per una popolazione tibetana di solo sei milioni quindi da una parte c'è questo e dall'altra parte
Credo da parte dei delle autorità cinese una consapevolezza della forza che rappresenta questo modo questo infinito su la non violenza e sul i popoli in in continuazione da parte del Dalai Lama il la la strategia lo tali da far luogo quando è venuto un mese fa ha ribadito non soltanto la con grande fermezza con grande convinzione la sua convinzione che la la la via della Liberazione per la libertà per il Tibet può essere soltanto una via non violenta ma anche una anche quindi una via del dialogo con l'offerta molto molto ragionevole molto molto forte di apertura di negoziati con i cinese mettendo da parte la questione dell'intendenza quindi c'è una grande una fortissima disponibilità dei
Dei tibetani della leadership tibetana in esilio e questo a questo ticinese hanno deciso di rispondere con la repressione e probabilmente direttamente o indirettamente anche con
Con l'olio la violentò all'interno del privé ecco sì certamente non sono appunto i seguaci del Dalai lama o chi fa capo appunto al Dalai lama davvero messo questa bomba per la strategia non violenta che Tucci ai nuovamente esposto tipiche appunto dell'azione politica del Dalai Lama però e volevo chiederti tu hai fatto anche l'ipotesi oltre all'azione provocatoria da parte dei servizi cinesi che possa essere anche un atto di della Resistenza tibetana nelle e questo come dire potrebbe essere anche uno dei sbocchi di una situazione che sembra sempre più bloccata e sempre più appunto di stretta repressiva da parte dell'autorità cinesi questo effettivamente potrebbe anche provocare degli scoppi di violenza da parte della popolazione tibetana oppressa o no non credo che sia uno poco perché credo
Che uno sbocco oggettivo non ce la rende noi crediamo nella non violenza ma anche perché non solo perché
Per le ragioni che sappiamo ma anche perché crediamo che anche una soluzione molto più ragionevole
Dicevo non possiamo escludere ovviamente che si tratti di un gesto della Resistenza tibetana a maggior ragione quando come oggi la repressione e la colonizzazione è diventata veramente insopportabili e quindi non è possibile che trachite bel tibetani ci gli hanno quelli che abbiano deciso di fronte a questa questa soluzione che e dura da quarant'anni che non ha visto nessun'miglioramento anzi ha visto un Dettori ammette il deterioramento della situazione che che che alcuni di loro si sono organizzati per intraprendere una un'altra strategia per uscire da questa situazione io credo che non porti da nessuna parte se non da come dimostrano anche le dichiarazione invece non a una ulteriore pressione questo in qualche modo è quello che aspettano le autorità cinese per per prelevare per andare ancora pur più brutalmente nella eliminazione
Del delle fratello previste in prospettiva del popolo tibetano certo ecco io per concludere vorrei parlare con te delle iniziative dell'anno che sta arrivando dell'iniziative radicali che tra l'altro sono come sappiamo in sostegno della strategia non violenta di lotta appunto per un Tibet libero da parte del Dalai lama quali sono un po'le tappe chi vedranno il partito radicale impegnato in questo novantasei
Ma intanto la
Le il compito di fondo che abbiamo per tutto questo quest'anno per il novantasette la la preparazione ma questa questa a questo punto anche dobbiamo ultimare di questo progetto di dell'organizzazione nel novantotto di un grande sappia che a monte mondiale di sostegno alla alla causa tibetana la alla liberazione del Tibet ma anche alla democrazia pelle e la Cina quindi abbia c'è rimasto un anno solo Pera arrivare a a metterci nelle condizioni di potere effettivamente farlo con relazione non violente di massa tra attraverso il mondo intero e e quindi questo quello che poste in modo un po'meno pubblico perché c'è un lavoro fa un po'da formica da da da rivolgere Tell Oreste condizione adeguate per intero intraprendere questo digiuno e questi digiuni queste altre azioni non violente l'anno prossimo ci saranno sicuramente
Momenti anche nel novantasette di azione non violenta come ci sono state nel novantasei condizioni con un recentemente il dieci ci dicembre uno al conto quindi ci sono tutte queste cose alcune già in cantiere e alcune che dovevano essere concepite per il novantasette per mobilitare per rafforzare questa rete che ormai e i e però che varrà potenziata che va rafforzata novanta nel novantasette per il ponte nel novantotto c'è per oggi da una scadenza molto molto importante che è quella del nove e del dieci marzo prossimo
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Dobbiamo riuscire a a a fare di questo secondo appuntamento europeo in sostegno ai nostri amici tibetani e quindi fare in modo che gli attacchi che ha in quel momento in quel giovane Ginevra
Piano almeno quindici mila persone quindi il doppio di quelle che sono state quest'anno fustelle che è stata un la prima la prima dimostra la prima manifestazione di dimensione europea e quindi c'è ci sono pochi giorni sono due mesi
Per organizzarci da dall'Italia dalla Francia dalla Germania dalla Svizzera ed altri paesi europei per perché migliaia e migliaia di persone giungano a Ginevra quel gioco questo è ovviamente l'appuntamento più vicino l'appuntamento un appuntamento molto importante un appuntamento che va rafforzato con un la campagna che abbiamo fatto l'anno scorso e che riproponeva quest'anno agli elettiva cala i sindaci quella di alzare la bandiera tibetana il s'indietro come gesto di solidarietà concreta con i tibetani templi il dieci marzo poi ci si ma a Ginevra la la Commissione dei diritti umani delle Nazioni Unite e quindi anche lì
Si tratterà di di i in ogni
Punto possibile dell'ordine del giorno di inserire le questioni tibetana e poi anche
In più che in sottofondo anche come costante quest'anno circa il rafforzamento di quello che abbiamo iniziato l'anno scorso quest'anno nel novantasei che sempre di più collegare la battaglia per la democrazia in Cina quella per la libertà del Tibet
Questo credo che dei passi importanti sono stati fatti ne abbiamo avuto molte dimostrazione sia da parte tibetana se da parte cinese con ancora recentemente con il conferimento del Premio Sakharov a a quegli incendi gli amici i relativi dei responsabili del movimento della dissidenza cinese in esilio e da una parte e quelli del lotta tipi della della leadership tibetana c'è ormai si sono moltiplicati i contatti tra questi due gruppi che finora fino a poco tempo fa avevano solo qualche contatto informale
Si sono moltiplicati questi contatti dobbiamo moltiplicare le occasioni di lavoro iniziative comune credo che questo sta dovrà essere una costante di questa hanno attraverso in particolare ma non soltanto la battaglia per l'attribuzione del premio Nobel del novantasette Awake incendi che imprese che è un po'un simbolo di questo di questa consapevolezza
Del collegamento stretto tra queste due battaglie
Oggi libertà e di democrazia che sono quelle per il Tibet per una Cina democratica bene grazie dunque a Olivier Dupuis buon lavoro grazie buona provate