Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale sabato ventinove marzo questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta anche oggi ci occuperemo in particolare di Donald Trump la diversi diversi temi la guerra della Russia contro l'Ucraina rotta di collisione tra Europa e America del titolo di un editoriale
Di le figlia o poi ci sono i dati in con l'Europa che si gioca L'Unità e la sopravvivenza sulla guerra commerciale lanciata da Trump così la vede Lupi mio leggeremo anche un commento pubblicato ieri dalle mondo a firma di Anastacia su Trump promotore dell'il liberalismo si parla soprattutto di quanto sta facendo tram sul piano interno cominciamo però dall'Ucraina e dall'editoriale di ieri di due figli avo dal titolo rotta di collisione Europa e America sono in campi opposti l'interrogativo ancor più valido se si va a leggere l'intervista che ha rilasciato alla Financial Times il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni secondo la quale infantile dover scegliere tra Europa e Stati Uniti
Ma leggiamo l'editoriale di le Figaro un pensiero compassionevole per i leader europei Donal Trump li ha messi in una situazione in possibile con la sua mediazione sulla guerra in Ucraina affrontata come un dialogo bilaterale con Mosca poi ampliata una discussione a tre che includeva chi erra ma che esclude gli europei deliberatamente nonostante le questioni in gioco lì riguardino in prima persona gli europei si ritrovano a fare sforzi considerevoli per preparare l'esito di un processo da cui sono esclusi
Sebbene non possa concludersi senza di loro Trump vuole essere ai comandi senza però impegnarsi nell'attuazione del suo futuro raccordo le garanzie di sicurezza che accompagneranno un eventuale accordo di pace ricadranno unicamente sulle spalle degli europei l'Europa incluse quelle fidiamo avanzano con passi lenti verso la formazione di una coalizione dei volenterosi
In grado di fornire a agli ucraini una rassicurazione una protezione aerea e navale
Oltre a truppe di terra la cui missione il cui posizionamento sollevano ancora interrogativi e divergenze Vladimir Putin che non ne vuole sapere
Disegna immediatamente gli europei come parti interessate nel conflitto che lui ha innescato e dunque come obiettivi legittimi
Presto arriverà il momento in cui i sostenitori dell'Ucraina dovranno affrontare il tema di questo potenziale scontro e da che parte si schiereranno allora gli Stati Uniti
Secondo la figlia o è probabile che l'Amministrazione Tramper per la quale Putin non è un cattivo ragazzo e che giudica le rivendicazioni di Putin accettabile
Prima o poi condanni ufficialmente Selene Ski ha già iniziato a lasciarla trasparire l'idea di sostituirlo
Suggerendo che sia illegittimo Tramper pensa che il suo interesse
Sia avvicinarsi alla Russia per contrastare la Cina e ai suoi occhi l'Europa di quelli che chiama profittatori
Non apporta nulla gli Stati Uniti se non fastidi e costi superflui
Ci troviamo così come l'Ucraina su una rotta di collisione con Washington nonostante la miopia di alcuni europei che credono ancora di far parte della stessa squadra occidentale
Non è più impensabile che le due sponde dell'Atlantico si ritrovino in campi opposti nel grande scacchiere o geostrategico sarà dunque necessaria una solida coalizione per l'Europa
Per affrontare questo nuovo mondo così figlia uno
Che in qualche modo utilizziamo anche
Per commentare l'intervista di Meloni al sarà sciolta in sa i giornali italiani riportano ampi stralci dunque
Dunque lasciamo stampa regime il compito di approfondire questo tema veniamo però a un'altra guerra che tanta lanciato contro gli europei la guerra commerciale i dati
L'opinione piccolo giornale liberale francese ieri avevo un editoriale dal titolo L'Europa si gioca l'unità e la sopravvivenza
A pochi giorni dall'innesco della più formidabile aggressione mai lanciata contro l'economia mondiale
Con l'istituzione da parte degli Stati Uniti di dati doganali massicci è un curioso paradosso vedere il Presidente americano
Agitarsi per tentare di fermare a qualsiasi costo la guerra in Ucraina la guerra vera e Allo stesso tempo provocare conflitti in tutto il mondo
Perché la conflagrazione che l'Amministrazione americana sta preparando con i dazi causerà immensi danni
Non sarà in realtà solo una guerra commerciale quella dei dazi ma anche una guerra monetaria attorno al dollaro
Una guerra finanziaria attorno ai titoli del Tesoro americano una guerra delle materie prime con proclamazioni di annessione di territori ricchi di terre rare
Dall'altra anche senza limiti la brutalità della Casa Bianca dovrebbe obbligarci a pensare in modo diverso
Ponendo Ucci una domanda fondamentale
Di fronte a un avversario che agisce totalmente al di fuori delle norme dobbiamo anch'kora rispettare la legalità dell'Organizzazione mondiale del commercio
E se Donal Trump ha deciso di disprezzare tutte le norme che regolano il commercio mondiale dobbiamo davvero sentirci vincolati da un Codice di condotta che saremo gli unici a rispettare nell'Unione europea ricorda l'opinione questioni commerciali sono competenze della Commissione
La domanda allora è se questa è la Garanzia che ogni Paese dovrà supportare la stessa dose di dolore per la propria economia oppure se al contrario alcuni settori verranno sacrificati per salvaguardare gli interessi settoriali
Di un vicino fondamentalmente la commissione farà favorire qualcuno ad Anna di altri nelle contromisure commerciali
Diversi Paesi iniziano a dubitare tuttavia rimangono solo pochi giorni per trovare tra la legge del taglione e i negoziati la risposta migliore all'attacco americano questa volta Europa si gioca sia la sopravvivenza di interi settori della sua economia
Sia l'unità tra i paesi europei raramente
La sfida è stata così intensa conclude tra l'altro
L'opinione e anche ieri e anche Liberazione ieri altro giornale francese aveva tutto un dossier dedicato i dazi di Trump
Compreso l'editoriale dal titolo rompicapo il il grande rimescolamento planetario continua e si può temere che questo sia solo l'inizio
Dopo aver messo in crisi l'ordine geopolitico ereditato dalla seconda guerra mondiale dall'altra affonda le regole del commercio internazionale con la sua
Decisione annunciata mercoledì di imporre dazi del venticinque per cento su tutte le automobili importate nel territorio americano
Quella che era solo una minaccia che si pensava fosse agitata per spaventare creare uno squilibrio di forza
E dunque diventata realtà il suo obiettivo in linea con il medica America corrente che in è di riportare la produzione automobilistica negli Stati Uniti
Quando nel due mila ventiquattro quasi la metà delle auto vendute nel Paese erano importate
Ho perso Trump pone così fine alla politica del libero commercio che è uno dei fondamenti del capitalismo
Sulla carta l'operazione può apparire semplice perfino banale produrremmo nel nostro Paese recupereremo l'investimento dice Trump
Nella realtà nel mondo reale
è molto più complicata ed è possibile che Donal Trump fosse impegnato giocare a golf il giorno in cui i suoi principali consiglieri studiavano vantaggi e svantaggi di queste misure
La catena di approvvigionamento la catena di produzione di un'automobile come quella di un aereo è fondamentalmente globalizzata
Riportare l'intera produzione di un'auto in un unico luogo non è così semplice e non parliamo nemmeno del problema
Dei pezzi di ricambio in particolare per Tesla
Non solo i legami dell'America con la maggior parte dei suoi alleati storici in primis l'Europa il Giappone Giappone che esporta un terzo della sua produzione automobilistica verso gli Stati Uniti
Stanno gravemente allentando sì ormai evidente anche che il consumatore americano alla fine pagherà il prezzo
I mercati finanziari non si sono sbagliati quando sono crollati dopo questo annuncio un'altra ipotesi che dall'altra rampa abbia in mente come ha detto Pascal Lamy ex direttore dell'Organizzazione mondiale del commercio un'agenda di supremazia predatrice in materia commerciale
Con il Presidente americano tutto è possibile e possibile soprattutto il peggio conclude tra l'altro libera siamo
E per chiudere la puntata di oggi occupiamoci di ciò che Trump fa negli Stati Uniti con l mondo allora fra sciò Trump promotore delli liberalismo un modello che in Europa
Abbiamo già imparato a conoscere
Ai nuovi stiamo assistendo a un cambio di regime sulle rive del Potomac
Il fiume che attraversa Washington
Da tre mesi alla Casa Bianca Donal Trump sta moltiplicando le violazioni dello stato di diritto non è un una sorpresa Trump mostra una spiccata inclinazione autocratica il suo primo mandato ci aveva avvertito
Nel secondo l'assalto alla lettera e allo spirito della Costituzione americana e più sistematico è pensato organizzato Trump vuole promuovere quella che si chiama democrazia illiberale
Le implicazioni sono considerevoli in tutta Europa l'esperienza trappista viene guardata da da vicino sul Vecchio Continente nel Regno Unito l'estrema destra anti europea anti NATO
Propongo teen al sostegno almeno storico almeno retorico della squadra Trump pista
Se dovesse avere successo la transizione verso un governo illiberale negli Stati Uniti potrebbe cambiare il panorama politico europeo che attualmente rappresenta il bastione del liberalismo
Democratico
Il punto di partenza prosegue la Fraktion sull'al mondo è una riflessione in gran parte errata sui i limiti della democrazia liberale
Riflessione fatta dall'estrema destra e da Trump secondo questa lettura
Tra l'altro una riflessione che è stata promossa nella propaganda cinese russa
Secondo questa lettura la democrazia liberale e lenta presuppone compromessi laboriosi tra ambizioni contraddittorie sarebbe inadeguata a fronteggiare le sfide di questo tempo impone mediazioni istituzionali pesanti e complesse la democrazia liberale si basa in particolare su due principi che modulano l'impatto del suffragio universale la separazione dei poteri esecutivo legislativo e giudiziario e la gerarchia delle norme la costituzione al di sopra
Della legge ordinaria in realtà
Le cose stanno molto diversamente rispetto alla lettura che viene fatta dai tram Pistis maldestra Cina e Russia
Si potrebbe sostenere che la democrazia liberale e l'unico regime capace di integrare le contraddizioni e le complessità delle nostre società si potrebbe affermare
Che la democrazia liberale si è rivelata ma come la più efficace di fronte allo shock esterno che è stata la pandemia di Copi diciannove tra in molti esempi tuttavia dalle loro riflessioni e dal loro gusto per il potere i sostenitori della scuola illiberale hanno estratto un principio
Il vincitore delle elezioni diventa il proprietario dello stato della cosa pubblica impartito l'individuo che detiene la maggioranza al termine
Delle votazioni non controlla solo l'esecutivo ma comanda anche la giustizia le università i media pubblici eccetera
La separazione dei poteri prosegue alla luce lasciamo
E la gerarchia delle norme
Vengono piegate di fronte al suffragio universale
La legittima lenta elettorale prevale su tutte le altre il giudice non può opporsi all'eletto l'ordine superiore la scelta del popolo contro le istituzioni progettate per prevenire qualsiasi tipo di deriva monarchica
L'etica tra in pista oppone la volontà popolare così come espressa dalle urne a scapito delle libertà pubbliche uno dei diritti delle
Minoranze
Quando il popolo in realtà
Inteso come lo intende Trump il tram Pio sumo in realtà è una forse una maggioranza degli elettori
Spesso anche una minoranza degli elettori morale il punto è che la la Costituzione la vecchia teoria costituzionale
Viene
E viene Travo
Oltre a Trump intende non solo controllare la sua amministrazione ma anche
Il congresso il vero problema è l'argine dei giudici e non è un caso se il tram sta iniziando a mettere in scena la sua guerra contro i giudici
E di destinata a dimostrare che l'UI agisce che con lui le cose cambiano
Questa battaglia assume la forma di una ode alla Democrazia illiberale perché nulla deve opporsi alla volontà del popolo nessuna istituzione né l'ordine giudiziario nel congresso
La questione se il presidente ignora era le ingiunzioni dei giudici
Probabilmente sì perché tante certo che la Corte suprema
Che sarà chiamata a decidere conferiva il suo imprimatur all'interpretazione tra pista della costituzione americana
C'è allora un'altra domanda e se Trump ignobile va a una decisione dei giudici supremi beh sarebbe l'equivalente di un colpo di Stato così allora se lasciamo ci fermiamo per David Carretta una buona giornata con Radio Radicale