"Vent'anni di politica ambientale in Italia" presentazione della ricerca degli "Amici della Terra", curata da Mario Signorino, Maggioli Editore promossa dagli Amici della Terra e dall'Istituto Materiali Inerti presso il Centro Congressi Hotel Villa Carlotta, Belgirate, Lago Maggiore

Con un quarto d'ora di ritardo direi ritardo accademico diamo il via ai lavori di questo convegno organizzato dagli amici della terra
Che ringraziamo perché e qui al completo l'associazione non intendo parlare bene io perché non ho né titolo
Ne qualità di capacità abbiamo qui da presidente nazionale Rosa Filippini che poi il illustrerà nonché i principali collaboratori gli amici della terra
Che hanno realizzato quel volume che gli è stato dato all'ingresso con questo volume da un chilo duecentocinquanta
Ci siamo chi non l'avesse consegno il passo verde che ha ricevuto e a fronte del pass viene dato il volume
L'occasione dell'incontro ci siamo che fa seguito a tutta una serie di attività che si inquadrano in questo tipo di discorso fra quelli che erano considerati un tempo il diavolo e l'acqua santa
Il diavolo uno dei settori quelli collegati direttamente o indirettamente più direttamente se parliamo degli estrattori di cavatori un po'più indirettamente se parliamo e poi porterà il saluto
Presidente della fisico come le aziende che producono comunque materiali per costruzioni e dall'altro lato
Amici della terra che penso tutti voi conosciate
No la maggiore probabilmente per quantità ma fra le maggiori oggettivamente per qualità per tipologia di interventi e poi non solo italiana questa è un'altra valenza che va sottolineata dall'associazione di a vere
Una riferimento di tipo internazionale
Quindi se voluto questa mattina dedicare una mezza giornata alla presentazione di quello che vuole essere un po'un punto fermo non a caso il titolo del volume che avete in mano che è cambiato
Come capita molte volte per i film alla fine si è ritenuto che il più semplice forse anche più indicativo vent'anni di politica ambientale d'Italia
Quali sono i risultati quali sono le aspettative quali sono le delusioni le cose fatte poche da fare molte fra quelle fatte fattibili fatte male
I lavori di stamattina quindi chiedere però essere organizzata in questo modo una prima parte che cercheremo di tenere il più concentrata possibile l'ora e mezza non un quarto se riusciamo in maniera che chi ha contribuito alla realizzazione del volume
Ne illustri chiaro che in un'ora non si può dire cosa c'è scritto in quel libro ma cosa sta sotto quali sono i principi quali sono i criteri ispiratori cosa si è voluto dire fin dove si è fatto il punto
Nella seconda parte che è quella che ci proponiamo scia più interessante così daremo tempo anche i ritardatari di arrivare
Una tavola rotonda però un pochettino atipica nel senso che chi ha parlato nella prima parte Todi sottoscritto che parla già fin troppo quindi me ne andrò ce li dopo il microfono al redattore del Sole ventiquattro Jacopo Giliberto
Resteranno però qui
I personaggi che adesso puoi credete ci saranno interventi dal pubblico e il tema qualcuno mi chiedeva l'ambiente a trecentosessanta gradi
Cioè non capita tutte le mattine di avere contemporaneamente a portata di mano o di microfono personaggi come quelli che voi avete qui stamattina
Quindi l'invito è a espone tema ambientale e tutti quelli che sono i problemi dubbi
Le domande no che poi verranno risolte qui questa mattina
Però cogliere l'occasione che c'è per porre sul tappeto i problemi che ognuno a
Prima di dare il via all'inizio dei lavori credo un ringraziamento dovuto a quanti sono qui presenti loro esponenti hanno consentito la pubblicazione di questo libro perché voi sapete che come diceva quello che io considero un mio maestro per tante cose
Il presidente di Confindustria quando io sono stato in Giunta Lucchini se ecologia ed economia non si sposano rischiamo di fare solo pulizia che è una cosa molto bella ma che dal punto di vista pratico poi lascia molti dubbi
Quindi de industrie pugni trovate il logo i nominativi della seconda pagina l'istituto materiali inerti Mercedes Benz veicoli industriali lecco Sesto Dayton camuna cavi Merlini camere pr cime incalza
Alle quali credo vada un doveroso ringraziamento
Perché pur non essendo un settore specifico loro hanno ritenuto concretamente di dimostrare un approccio e un interesse per le problematiche ambientali consentendo la pubblicazione del libero da lei adesso parola il microfono all'avvocato Rizzi precedente il finto perché ci porti il saluto per la federazione e di Confindustria e quindi alla precedenti amici della terra Rosa Filippini per la prima nazione avvocato prego
Buongiorno sono particolarmente lieto di essere qui oggi anche per due ragioni la parte ho ritrovato alcuni amici dall'altra l'associazione di categoria che la vettura che si si occupa del problema l'escavazione di inerti la dire la prima associazione cado Rita la federazione dopo la Costituzione fatta da otto associazioni cos'è la federazione molto rapidamente la federazione è chiaramente un'associazione di associazione di categoria quella federazioni di settore come previsto sono da Confindustria che aste riconosce come federazione di settore quelle che rappresentano la maggioranza delle asso due categorie interessate al settore la nostra e la federazione del industrie
Che poiché producono prodotti impianti servizi per il le costruzioni e quindi siamo in generale sub fornitori subappaltatori per un costruttore direttamente
Non è che voglio sottolineare la differenza però la differenza cioè che cosa fa la Federazione che si è costituito da poco avendo trovato una serie di resistenze
Da parte di altre organizzazioni che non non non vedevano molto bene la questione di questa federazione si occupa di tre tematiche principali il mercato innanzitutto
Per ogni categoria importante credo sapere come va il mercato in questo momento ma ancora più importante come andrà il mercato nei prossimi anni quindi abbiamo in collaborazione con il Cresme
Organizzato un sistema di rilevazione dell'andamento del settore costruzioni attraverso la rivelazione dell'industria costruzioni mettendo in sequenza
In relazione al fatto che alcuni settori intervengono la prima fase del processo costruttivo ed altri a metà ed altri alla fine quindi mettendo assieme queste informazioni sia una fotografia dinamica del mercato diciamo del mercato così come oggi
Ben più importante lo studio affidato sempre il Cresme per cercare di capire come sarà il futuro del settore delle costruzioni
Sappiamo che il futuro settore costruzioni abbastanza poco chiaro
Tutta una parte sicuramente ci sarà siamo di fronte a una crisi strutturale del settore costruzioni la diminuzione il calo demografico e tante altre ragioni incidono sulla sul futuro del settore costruzioni cercare di capire quali segmenti di mercato sarà di crescita e quali segmenti di mercato saranno in calo
E certamente io vedo ai segmenti di mercato settori così giorni in crescita tutto quello proprio che riguarda l'ambiente
Sappiamo che ci sono sacco di cose da fare in Italia sia per quanto riguarda la sistemazione del territorio si per quanto riguarda il problema dei rifiuti tutte cose che possono avere un'incidenza positiva su alcune delle categorie sul settore costruzioni generali
L'altro aspetto è quello della Roma attiva la normativa generale che riguarda gli appalti pubblici
Non solo i lavori pubblici ma anche i lavori privati a mio giudizio sarebbero sarebbe logico che venissero in qualche modo diciamo messi su mattino sotto controllo
E la normativa più specifica che riguardi produttive costruzione quindi la direttiva europea sui porti e costruzione
La terza tematica e quella che riguarda invece l'evoluzione tecnologica il settore delle costruzioni è un settore che ha fatto passi avanti notevoli per quanto riguarda moltissime delle industrie delle costruzioni che hanno innovato negli ultimi trent'anni interni il processo produttivo
Settore delle costruzioni invece come fase realizzazione obiettivamente ancora abbastanza reparto
E l'obiettivo è quello che temete di rispondere meglio alle esigenze del mercato in termini di costi in termini di qualità e quindi essere veramente in condizioni di poter rispondere meglio a queste esigenze
Finisco con un richiamo alle tematiche l'ambiente visto che si è una convegno sull'ambiente sappiamo benissimo che il settore costruzioni incide sull'ambiente in termini che nel passato sono stati anche sicuramente negativi è inutile negarlo
E questo riguarda sia le opere sia anche i prodotti materiale costruzione d'altra parte esistono moltissimi prodotti materiali di costruzione difficilmente sostituibili che nascono proprio dalla terra sono trasformazione d'arte
Fatto positivo secondo me ecco questi prodotti proprio perché nascono da terra possono ritornare alla terra molto più facilmente di altri prodotti di tipo per esempio sintetico
Che certamente presentano maggiori problemi e oggi non possiamo più ignorare il fatto che non possiamo solo colpacci della fase della realizzazione di opere ma anche della fase successiva alla fine della vita di un opera che cosa succede
Della dei residui chiamiamoli di queste costruzioni è un tema di grosso rilievo è un tema di grosso rilievo tutto quello che riguarda l'attività di escavazione che poi interessa prevalentemente sia ben chiaro non solo l'escavatore di inerti per esempio i produttori di materiali tardiva argillosi hanno lo stesso problema
Stiamo ma così soffrendo momentino che la carenza di una normativa la famosa legge quattro sulle cave che se ne parla da anni ma non va avanti nel frattempo spesso e volentieri ci troviamo di fronte a normative regionali
Che portano a situazioni estremamente differenziate diventa abbastanza assurdo che uno che al confine tra una regione e l'altra posso trovarsi in un caso agevolato nell'altro caso al contrario penalizzati conosco presero subito alla Campania
Beh si è costretti andare in Basilicata per riuscire ad aprire il materiale che la materia prima necessaria quindi il tema dell'ambiente è un altro dei temi
Che di cui intendiamo occuparci fa un po'parte del discorso normativa ma supera anche il discorso normativa certamente il settore delle costruzioni deve porsi come obiettivo per il proprio futuro
Un maggiore attenzione alla qualità per me qualità significa risposta corretta alle esigenze ma qualità significa anche fare in modo che le attività del settore costruzioni e dell'industria delle costruzioni siano in linea con le esigenze ambientale
Ovviamente bisogna trovare spesso e volentieri delle soluzioni non dico di compromesso ma che tengano conto delle diverse esigenze
Il problema vero è quello di arrivare a una sintesi in positivo e non certamente a scapito o dell'una o dell'altra esigenza economia ecologia hanno in comune costruiamo capo del Comune anche altre cose grazie
Grazie
Avvocato Rizzi
Dire che ha offerto una serie di spunti pochissimi minuti ci ha dato gli spunti per fare altre cinque convegni in sostanza insomma ecco no alcuni di questi verranno immediatamente ripresi immediatamente nel senso che
Nella rivista chi vi è stata data sembra Cappelletta si parla del convegno quello specifico dell'associazione
Che verrà fatto a fine settembre a Lucca e due dei temi saranno proprio la valutazione d'impatto ambientale in vista in positivo cioè
Il tentativo di vedere quello che l'adeguamento a una norma europea non come qualcosa da accettare da subire ma come un'occasione per gli imprenditori di proporre qualche cosa di nuovo e quindi la primo passo verso una specie di autocertificazione ci siamo qui di muoversi in questa strada è chiaro che poi dopo ognuno deve fare la sua parte insomma qui anche le istituzioni devono farla al di là della legge quadro che lei appena citato che ormai non ne parliamo più perché è diventata una cosa talmente vecchia per cui sorge il dubbio se valga la pena oggi con tutte le normative regionali che abbiamo
E direi che il caso più clamoroso è quello ancora di diciotto giorni fa ricavato per la quattordicesima volta il decreto sui rifiuti speciali di tipo video insomma ecco
Quindi dove prima abbiamo continuato a giocare materie prime seconde rifiuti residui materiali alternativi con quelle cose e continuiamo a rinviarlo senza arrivare alla soluzione è un problema ma
L'unico modo per non affrontava quello di rinviarlo di sessanta giorni Santa giorni senza certezze
La parola a Rosa Filippini presidente degli Amici della Terra che illustrerà quelli che sono le caratteristiche dell'associazione
Anch'io mi associo ai ringraziamenti anzi li ricambio questa presentazione della pubblicazione con l'editore Maggioli possiamo tenerla oggi grazie all'impegno personale del dottor qui ieri e in generale dell'Istituto materiali inerti
Ringraziamo ovviamente coloro che ci hanno consentito di pubblicare questo volume cosa non facile decifrare quando si passa le cinquecento pagine generale gli editori
Sono molto Restini ma riteniamo che valesse la pena perché in questo lavoro che ha assorbito quasi due anni delle nostre attività
Credo che possa essere un punto di riferimento soprattutto in un momento come questo il momento in cui si apre una nuova legislatura ci saranno in rete si spera che possano avviarsi alcuni procedimenti rimasti fermi per molti anni
E quindi possa essere un lavoro utile non solo per i rappresentanti nelle istituzioni Emma per tutti coloro che ci auguriamo potranno partecipare a questo processo
Di riavvio della politica ambientale dopo tre o quattro anni di fermo assoluto
In questa sala anch'io stamattina ho ritrovato degli amici sia l'avvocato Rizzi che ho conosciuto in altra veste come deputati nell'undicesima legislatura sia il nostro ex presidente di Commissione il dottor Cerutti che col quale abbiamo con i quali abbiamo vissuto uno dei momenti come dire
Di blocco delle attività di politica ambientale in Italia e testardamente cercando di superarli e in quella legislatura nonostante tutte le difficoltà siamo poi riusciti a fare mandare alcuni testi dal Parlamento
Che ancora oggi come vedremo nel corso della mattinata
Trovano degli ostacoli all'attuazione principalmente della burocrazia nella pubblica amministrazione ma che a mio parere sono destinati ad avviare una fase di riforma
Di razionalizzazione delle strutture della pubblica amministrazione
Veniamo lui l'attenzione della nostra associazione per i problemi della riforma della pubblica amministrazione e data da molto tempo dalla fine degli anni Ottanta perché questa associazione rendendosi conto della complessità dei problemi ambientali ha sempre cercato di individuare gli ostacoli che si frapponevano ad una
Giusta razionale
Ad un'implementazione delle politiche ambientali in Italia e ci siamo resi conto che uno dei maggiori ostacoli risiedeva proprio nelle strutture dello Stato
Direi che questa
La percezione della necessità di una riforma generale è venuta in corso d'opera d'un lavoro specifico che era quello svolto nell'ottantanove in una forma tosto interessante noi avevamo avuto proprio del ministero dell'ambiente il compito di occuparci insieme all'Enea
Di sviluppare le linee guida per il piano triennale dei rifiuti voi ricordate che la legge quattro sette cinque dell'ottantotto prevedeva che lo Stato pianificata se il proprio intervento sui rifiuti al fine di evitare altre emergenze come quelle che si erano verificate nell'ottantotto quella legge infatti derivava da un decreto
Decreto che era stato emanato in occasione delle navi dei veleni episodio tutti ricordano perché è stata una delle tante emergenze ambientali degli anni ottanta
Ebbene quelli linee guida sono state elaborate dall'associazione con uno sforzo insieme all'Enea
Con uno sforzo di elaborazione noti pochissimo
Peraltro i principali autori di quel lavoro figurano anche fra i principali autori di questo volume sono qui oggi e parliamo del tutto Martino del dottor Mauro che attuale
Capo dell'area Ambiente dell'Enea e di Mario Signorino che oggi presidente dell'agenzia nazionale per l'ambiente
Nel nel corso dell'elaborazione di quel lavoro delle linee guida che per noi durò solo quattro mesi
E che purtroppo è stato poi non utilizzato dal ministero dell'Ambiente tant'è che il piano triennale sui rifiuti non è mai stato emanato il lo aspettiamo ancora
Ma quell'amore rimasto per noi un punto di riferimento importante perché in un campo così delicato e complesso come quello dei rifiuti quel lavoro anticipava dire tutta addirittura alcune di quelli che sarebbero stati gli indirizzi principali emanati dalla Comunità europea negli anni successivi
Ebbene nel corso di quella muro l'associazione riconosceva che senza avviare una riforma
Della pubblica amministrazione nel campo del responsabile delle politiche ambientali in Italia difficilmente si sarebbe potuta dare attuazione convincente alle normative che venivano approvati
E a seguito di quel lavoro decidemmo di prendere un'iniziativa politica importante che fu quella del referendum su del novantuno lo ricorderete il referendum sui controlli ambientali che sottraeva le uso il le competenze dei controlli ambientali in Italia
A seguito del voto nel novantatré e dell'approvazione della legge sessantuno nel mille novecentonovantaquattro che istituiva l'agenzia nazionale per l'ambiente e le Agenzie regionali per l'ambiente
Abbiamo ci siamo trovati in un momento di passaggio importante e proprio in quel momento abbiamo o varato
Un lavoro di elaborazione approfondito importante come questo
Proprio perché ritenevamo che fosse importante avviare una valutazione delle politiche ambientali in Italia sia ci sono molti lavori che trattano dello Stato dell'ambiente
E sono tutti lavori piuttosto approssimativi perché purtroppo valutare lo stato dell'ambiente in Italia è già molto difficile mancano i dati e manca un coordinamento fra i diversi delle diverse organizzazioni dello Stato che si occupano di raccogliere i dati i dati vengono raccolti con metodologie diverse non sono informati
Non sono coordinati in un unico sistema informativo è una delle tante carenze della pubblica amministrazione
Abbiamo voluto risalire alle cause di questa incapacità di agire questa difficoltà nell'operatività del Governo e e per questo motivo abbiamo ritenuto di condurre una valutazione approfondito
Che ha dato vita a questa pubblicazione
è proprio a partire da quel momento che si è verificato quello che chiamavo un vero e proprio blocco delle politiche tanto che molte di quelle leggi approvate con fatica nel corso di quella legislatura che tendevano danni approvazione son rimaste bloccate
Bloccata è rimasta purtroppo per un paio di anni l'attuazione l'istituzione stessa dell'agenzia nazionale per l'ambiente
Quello che in cui confidiamo oggi che in ogni caso con l'inizio della legislatura con un ministro
Finalmente competente della materia come Edo Ronchi si possa arrivare ad uno sblocco di queste situazioni
E ad un avvio della risoluzione di alcuni dei problemi principali ma soprattutto di una maggiore funzionalità della pubblica amministrazione
Io mi mi sono preoccupata semplicemente di per ricordare queste tappe fondamentali che hanno portato a questo lavoro e di vorrei ora citare i risultati il senso generale che abbiamo tratto da questo lavoro di valutazione
E mi sembra importante segnalare quello che è il punto principale esiste un'anomalia
Italiana nelle politiche ambientali e che è quella di un Paese che presenta una delle normative più vincolanti con una una moltiplicazione di autorizzazioni di procedure burocratiche
Che ha rappresentato in questi anni un ostacolo per la flessibilità d'azione degli dell'impresa
Ma e e chi si potrebbe pensare ha rappresentato un ostacolo però ha creato dei vincoli importanti per la tutela dell'ambiente invece disincentivando con la responsabilizzazione delle imprese industriali e artigianali nei confronti delle prestazioni ambientali
Purtroppo non ha rappresentato nemmeno un vantaggio dal punto di vista ambientale
La complessità e l'inefficienza della burocrazia pubblica
Hanno insieme a questi ostacoli di carattere legislativo e acquisti imputazione punitiva vincolistica della normativa ambientale hanno incoraggiato tra gli imprenditori un atteggiamento di passività
Di ritardo culturale di resistenza all'innovazione
E di carenza di strategie che oggi rischiano di penalizzare nel sostiene il sistema italiano in modo particolare il sistema delle imprese italiane che si trovano a che rischiano di essere in difficoltà in gravissime difficoltà sui mercati internazionali perché in Europa e in tutto il mondo sviluppato ormai la prestazione ambientale divenuta una delle caratteristiche d'impulso
Dei mercati internazionali e il sistema Italia nel suo complesso non è in grado di competere ecco di fronte ad un rischio così che importante emergono anche altre valutazioni e cioè che
Evidentemente nel corso di questi anni avendo vissuto la questione ambientale per ragioni oggettive così come abbiamo cercato di esporre nel corso di questo lavoro
Essendo avendo vissuto la questione ambientale esclusivamente come un vincolo secondo una modello di legislazione che quello del comando e controllo
Non non non si è accresciuta consapevolezza e non si è avviata nessuna azione razionale come questo rischio di esclusione ora persino dei mercati internazionali ecco noi crediamo che sia giunto il momento che ormai siano maturi i tempi per una consapevolezza più generale che le indicazioni dell'Unione europea siano da questo punto di vista molto stringenti che sia avvenuta all'ora di abbattere quello che è un luogo comune che ha bloccato in larga parte un'evoluzione
Convincente e delle politiche ambientali in Italia cioè di rompere
Quando mi riferisco quando parlo di luogo comune mi riferisco a quello in quella convinzione generale che la questione ambientale sia combattuta
Fra una parte della società che è quella del cosiddetto popolo inquinato
Il quale subisce ogni azione di devastazione ambientale si limita a protestare
E rimane irresponsabile rispetto ai propri comportamenti alla propria responsabilità nei confronti della politica ambientale e dall'altra parte
Come gli imprenditori quelli cattivi quelli che al ai fini del proprio profitto sperano soltanto devastare l'ambiente io penso che la realtà non sia così come non è quasi mai così meno che mai in un settore così complessa evidentemente si tratta di uscire da questa rappresentazione troppo facile troppo semplice che troppo superficiale e e quindi falsa Michele cominciare a valutare
Insieme quelli che sono stati gli ostacoli fino a oggi a l'implementazione delle politiche ambientali attrarne delle conseguenze comuni a trovare delle soluzioni comuni
Quindi non non penso tanto che si tratti di trovarvi dei compromessi
Non perché disprezzi la parola compromesso
Compromesso evidentemente l'arte di governare necessariamente ma non si tratta di questo si tratta di riconoscere insieme quali sono i punti di blocco e di trovare delle soluzioni concertate
Proprio perché e evidentemente non può essere soddisfazione di nessuno
Potersi limitare a protestare e a denunciare le cose che non vanno e necessario cominciare a praticare delle soluzioni anche perché ci siamo resi conto che nel trattare le politiche ambientali purtroppo sempre di più ci accorgiamo che vi sono dei periodi in cui le opzioni e le scelte sono possibili
Trascorsi quelli nel momento in cui comincia la stagione delle emergenze e le emergenze divengono endemiche
La facoltà di scelta non c'è più
C'è poi la necessità di provvedere attraverso delle azioni obbligate e queste azioni sono sempre quasi sempre azioni non razionali affrettate che costano cento volte di più e che sono cento volte meno efficaci allora è opportuno intervenire per tempo
Nell'interesse di tutti anche nell'interesse delle imprese per salvaguardare la propria capacità di competizione sui mercati è chiaro che da questo punto di vista poiché la questione ambientale rappresenta una grande grave questione nazionale
C'è una una grande importanza dei movimenti ambientalisti i quali dovrebbero rappresentare le esigenze dei cittadini le esigenze di carattere generale
E
I nella nella valutazione più generale delle politiche ambientali abbiamo esaminato anche il ruolo di movimenti ambientalisti e credo che oggi
Noi tutti possiamo constatare che l'evoluzione ma anche il declino dell'ambientalismo politico
Ha avuto un ruolo molto importante
Nella nella storia delle politiche ambientali italiani
E il declino e dovuto principalmente ad atteggiamenti che sono stati quasi esclusivamente legati alla protesta e ad una scarsa capacità di elaborazione programmatica
Allora riteniamo che quindi cambiamenti comportamentali siano necessari da parte di tutti e che non possa nascere una nuova stagione se non chiamando alla soluzione in modo particolare le imprese e le organizzazioni imprenditoriali
Come vedete non comincio dal mondo politico perché sono da sempre convinta che il mondo politico in un Paese democratico non fa che rappresentare ciò che esista nella società
Se la società non è in grado di esprimere qualche cosa di involuto difficilmente mondo politico in grado di rappresentarla
E è importante chi quindi l'iniziativa parta
Nessuno se ne senta escluso e ognuno se ne sente invece il responsabile
Proprio per costringere andare nella direzione finalmente di una di uno Stato efficiente capace di
Avviare una nuova fase non più basata sui esclusivamente sui vincoli ambientali e sulla repressione
Dei comportamenti illegali ma che cerchi invece di attivare
Degli atteggiamenti spontanei volontari degli accordi volontari che consentano al nostro Paese di fare realmente dei passi in avanti chiudo
Citando quelli che avevamo individuato a seguito di questa valutazione come le finalità di un programma di azione che la nostra associazione intende assumere d'ora in poi
Trattando qualsiasi dei settori ambientali e cioè la necessità di affermare
La certezza delle regole il che implica semplificazione e razionalizzazione della normativa semplificazione ed efficienza dei controlli e delle procedure autorizzative che andrebbero incorporate ove possibile nella valutazione di impatto ambientale
Chiare identificazione delle responsabilità istituzionali a tutti i livelli con particolare riferimento alle ripartizione tipo di poteri tra governo centrale e Regioni ed enti locali
Il superamento dell'ottica emergenziale
Che è un vecchio vizio nel nostro Paese che spesso si traduce in buchi di bilancio in squilibri nei flussi della spesa pubblica ed avvio di un'attività di seria realistica programmazione con una selezione delle priorità una migliore finalizzazione della spesa ambientale
Il potenziamento delle capacità attuative gestionali della pubblica amministrazione senza le quali legge programmi rimangono lettera morta ciò richiede la predisposizione delle condizioni degli strumenti più adeguati per la realizzazione delle politiche ancora il superamento del tradizionale approccio settoriale un residuale attraverso l'incorporazione della questione ambientale nella politica economica secondo gli indirizzi stabiliti nel quinto programma di azione dell'unione europea
Per ultimo la partecipazione più incisiva l'elaborazione delle normative comunitarie e un forte impegno per la loro applicazione uniforme e contemporanea in tutti gli stati membri più semplicemente queste esigenze e le altre che potrebbero aggiungere possono essere così sintetizzate passare dalle impostazioni formalistica e velleitaria mente punitive delle politiche ambientali alla fase degli interventi graduali concertati e verificabili
Noi riteniamo di aver presente questo quadro nel in tutte le nostre attività ci auguriamo che sempre di più dal mondo dell'impresa vengano adesioni a queste impostazioni e sostegno nel condurre delle attività che identifichino gli ostacoli e programmino
Delle soluzioni grazie
Grazie alla luce filippini
Direi che in quanto è gettato alle imprese
L'associazione ambientalista
E non da oggi è sano non saremmo qui
Non si chiude a riccio ma anzi sì apre alla massima disponibilità al volto imprenditoriale
Perché io ero che a questo punto
Discorsi che l'avvocato di Zibello sa che abbiamo fatto anche noi tante volte in Confindustria dove qui non è questione di confessare in pubblico peccati più o meno gli errori se ci sono stati credo da una parte e dall'altra del passato
Servono solo se ci si riesce a non ripetermi quindi più che da oggi colpe perché
C'è questa situazione vediamo come concretamente si riesce ad affrontare questi problemi
Certezza del diritto snellimento della procedura teoricamente siamo tutti d'accordo vediamo se una volta tanto sarebbe importante riuscire a mettere qualcosa in pratica
Aldo proprio negli occhi il compito di
Non riassumere illustrare il contenuto del volume sciocchi chiedere a un relatore che ha lavorato con passione ed entusiasmo e per anni non per mesi
Di ridurre al minimo ci siamo il suo intervento non è facile prego se può contenere anche perché abbiamo già e questo mi fa piacere richiesta di diversi interventi per la tavola rotonda poi successiva prego
Un possibile per essere velocissimo
Dunque da allora io illustro i contenuti lo studio condotto da Luca presidente degli Amici da terra Mario Signorino ora presidente della agenzia nazionale dell'ambiente
Già da questo primo lucido
Possiamo vedere un po'una sorta di indice semplificato dello studio che però è anche un indice delle delle della strutturazione delle politiche ambientali attualmente è una strutturazione molto complessa e articolata si parte
Dal sistema internazionale di politica ambientale che non è un sistema in realtà in giuridicamente vincolante
Abbiamo poi il livello della politica ambientale dell'Unione Europea
Abbiamo poi il livello nazionale
E qui abbiamo cercato di ricostruire il processo di costituzione del sistema di governo dell'ambiente in Italia nel corso degli ultimi trent'anni
E poi abbiamo un nella seconda parte dello studio degli approfondimenti dedicati alle politiche ambientali settoriali che hanno si sono sviluppate soprattutto a partire dalla istruzione del ministero dell'ambiente e sotto la pressione Tel recepimento delle direttive comunitarie e qui i temi approfonditi sono stati l'uso razionale dell'energia la difesa del suolo la gestione delle acque considerati in maniera unitaria
Abbiamo poi il controllo dell'inquinamento atmosferico e acustico con approfondimenti sulla politica di controllo e prevenzione dell'ambiente urbano a tutela del mare abbiamo poi la gestione delle aree naturali protette la gestione dei rifiuti come vediamo i temi sono tanti
è stato anche estremamente difficile forme dare una valutazione sia in termini complessivi della politica ambientale sia nei mi delle a politiche ambientali settoriali
Qui è illustrata diciamo la metodologia
Di valutazione
E le politiche settoriali sono state analizzate con una griglia comune in maniera tale da consentire un confronto fra le valutazioni di diversi settori d'intervento sostanzialmente questa griglia comune si basava sul si basa sulle funzioni
Prioritaria di politica ambientale
Queste sono state l'attività informativa e conoscitiva quindi riguardante la sì dello stato dell'ambiente lo stato di attuazione delle politiche l'attività di pianificazione e programmazione degli interventi l'attività di controllo del rispetto la normativa e la gestione di specifici strumenti di politica ambientale quindi per ciascuna delle politiche tipo contro la qualità dell'aria esso sa penalizzate rispetto alla all'esistenza effettiva Luca il grado di realizzazione di queste attività
In questo lucido abbiamo la sintesi siamo della sintesi perché io abbia cercato di riassumere trent'anni di di storia
Di politica ambientale abbiamo distinto tre fasi principali maniera anche un po'arbitraria però
Diciamo un primo tentativo
In una prima fase non possiamo ancora parlare dell'esistenza di una politica ambientale vere e proprie si tratta
Di una scena caratterizzato da interventi occasionali esso pronto di gestione delle emergenze contrassegnata dal dall'attivismo dei cosiddetti pretori d'assalto
E l'abbiam chiamata la fase della sensibilizzazione ambientale sensibilizzazione che passata appunto attraverso l'azione della magistratura e attraverso la nascita delle prime associazioni ambientaliste più di nascita il proprio lo sviluppo nella società e il radicamento la nascita delle prime associazioni la seconda fase
Che possiamo far partire dalle dagli incidenti Seveso del mio centosessantasei fino al al mille novecentottantasei data di ieri creazione del al ministero dell'ambiente italiano
E quella fase caratterizzata da le sì dalla diffusione rafforzamento delle associazioni ambientaliste ma anche dal decollo dell'ambientalismo politico e quindi anche dei primi interventi organici di controllo dell'inquinamento
Abbiam chiamata la la fase della politica ambientale frammentata perché ancora manca mancava un a livello statale un organismo responsabile di riferimento cosa che è avvenuto nel in quella che era chiamata la terza fase partire
Che va dall'ottantasei a ad oggi
In questa fase
è contrassegnata da l'inizio di questa riforma istituzionale che
Diciamo ecco nel tuttora in corso è una riforma istituzionale
Riguardante il governo dell'ambiente che ha caratterizzato ogni livello amministrativi italiano a livello centrale con la creazione del ministero dell'ambiente più recentemente nel novantaquattro con l'istruzione dell'Anpa
A livello di bacino idrografico con la legge centottantatré dall'ottantanove con la creazione dell'autorità di bacino a livello regionale con la creazione delle ARPA stato di realizzazione a livello
Provinciale e locale con la riforma delle Autonomie locali e realizzata dalla centoquarantadue novanta e col trasferimento del PMP dei servizi ambientali dalle usura
Ecco adesso prima di risulta di ma descrivere quali sono stati i principali risultati della nostra valutazione vorrei soffermarmi sull'ultimo decennio di politica ambientale per
Vedere quali sono
Ka
Che noi leggere dunque chiedere di spostare un Opel verde la targa e a F. centocinquantadue c'è anche se qualcuno
Dunque questi sono
I principali fenomeni evolutivi della de L'ultima fase politica ambientale brevemente cercheremo di soffermarci su su ciascuno di di di questi non risale certo Antony vedremo prego con il prossimo Tucci
Il primo momento è quello della attivazione del ministero dell'Ambiente sicuramente si tratta di una svolta nella storia la politica ambientale italiana
Perché è stato un bel primo sembra si è cercato di costituire un organismo di governo che fosse responsabile per una gestione unitaria di politiche che fino a quel momento erano spezzettate
All'interno di vari dicasteri
Tuttavia affini dall'inizio il il ministro dell'ambiente s'è apparso condizionato da numerosi limiti di diciamo di tipo operativo
Sia perché da un lato invece di utilizzare la legge istitutiva del ministero per semplificare e razionalizzare il quadro esistente il ministero andato semplicemente ad aggiungersi
Ai ministeri preesistenti che son rimasti titolare di specifiche funzione rilevanza ambientale ad esempio ministero dei lavori pubblici gestisce l'aveva
La legge sulla gestione delle risorse idriche sulla tutela del suolo
Prego con il prossimo lucido vediamo qui brevemente quindi il la principale carenza del ministero dell'ambiente che che la la la la carenza di personale
E qui abbiamo un confronto con i ministeri dell'Ambiente in altri paesi
Come il Giappone Regno Unito la Germania e vediamo che il ministero italiano arranca tra parentesi abbiamo il personale comandato da altri da altre amministrazioni per tappare un po'ile falle che si riscontravano
Siamo a un a un indice comunque del di due virgola otto rispetto a un nove virgola tre del Regno Unito
Ecco quindi questo è un po'l'idea cinque cinquantotto virgola otto dell'Olanda che ha un grandissimo ministero rispetto naturalmente ai gli abitanti rappresentati
Un secondo aspetto importante l'ultimo decennio del politiche ambientali riguarda la spesa ambientale che
A partire dalla creazione ministero ossia fino al al mille novecentonovantacinque circa si è registrata una un anno una notevole crescita della spesa pubblica per l'ambiente però partire dal novanta questa la spesa ha cominciato a diminuire sotto la pressione del rientro all'interno dei parametri Dima Maastricht soprattutto che po'comportavano una riduzione della spesa pubblica ambientale
C'è da dire per quanto riguarda la prima fase dell'ottantasei a novanta che è sempre aumentata la massa spendibile ma si è sempre si è ogni anno ha avuto una grande difficoltà a spendere
Il le risorse disponibili e la percentuale sostanzialmente del ventuno per cento nel mille novecentonovanta di spesa rispetto alla massa spendibile
Dopo nel Mino centonovanta sotto Ruffolo è stato avviato un primo tentativo di unificare il le spese ambientali dei vari ministeri con il primo programma triennale per l'ambiente
Livide era anche quella di cercare di introdurre una programmazione degli interventi County consentisse di superare il Lella le merletti a continua emergenza ma sostanzialmente se si può dire che il primo programma creata l'ambiente abbia risalto un fallimento per i due principali direttivi che si poneva quindi il tentativo di coordinare la spesa ambientale fallito tanto che il secondo programma che partito novantaquattro
Riguarda esclusivamente il ministero dell'ambiente non tutti i ministeri dotati di competenze ambientali
E in secondo luogo non mi non ci sembra che siamo usciti ancora dalla fase
Di emergenza
Veniamo alla al l'ultimo secondo programma triennali di tutela ambientale
E
E come doveva partire non novantadue è stato approvato definitivamente solo alla fine novantatré e quindi c'è stato una perdita di risorse che poi sono risorse disponibili anche per il sistema dell'impresa deve
Il il la spesa ambientale per del ministero nell'arco di un triennio diminuita da quattro mila quattrocento miliardi circa tre mila duecento miliardi
Si è cercato di risolvere i problemi di idee riguardanti la capacità di spesa sostanzialmente decentrando responsabilità alle regioni però la la la situazione non è migliorata le regioni continuano avere notevoli difficoltà spetta
Notevoli difficoltà di spesa qui in abbiamo provato a
Riportare alcuni risultati
Sullo stato di attuazione di questo del dell'ultimo programma triennale riguardanti gli lo smaltimento dei rifiuti e depurazione delle acque
Le sostanzialmente su cento undici
Opere ammessi ai finanziamenti solamente
Quelli solamente quindici sono quelle avviate con una percentuale di spesa effettiva del sette per cento un po'migliore la situazione ricorrere quaranta depurazione delle acque siamo al trentatré per cento delle dei fidi e finanziamenti spento
Disponibili
Quali sono le regioni migliori per non citare le peggiori sono al Nord Piemonte Lombardia Liguria Emilia Romagna riescono abbastanza spendere le le proprie
Masse spendibili le maggiori difficoltà si trovano nel reperire le quote di finanziamento locale la dove sono richieste i finanziamenti vengono concordati però il vi sono difficoltà da parte di talune regioni trovare i le risorse a livello locale
E allora si sta sta maturando l'idea di risolvere i vincoli di rigidità nei tempi rifinanziamento e delle i vincoli derivanti da precise quote di finanziamento appunto ponendo rilasciando questi questi tipi di di vincolo per in Trento tournée per introdurre maggiore flessibilità
Un terzo aspetto fondamentale dell'ultimo decennio politica vitali è l'enorme sviluppo della normativa ambientale
Legata allo sviluppo del normativa ambientale a carattere settoriale viene attualmente l'avvio delle politiche ambientali settoriali nella gestione dei rifiuti nella nel controllo della qualità dell'aria qui
Ma rapidamente vediamo i principali risultati della nostra valutazione
Questo lucido riguarda il settore dei rifiuti che è il settore in cui si è avuto il maggiore sviluppo normativo però con una sovrapposizione di norme
Dettate da situazioni d'urgenza dovute sia la carenza impianti smaltimento se non ci sta di recepire la normativa comunitaria
La legge quattrocentottantacinque dall'ottantotto che ha introdotto la disciplina delle materie prime secondarie a posto comunque il problema di differenziare il regime giuridico dei rifiuti da destinare lo smaltimento che prevede forti obblighi e sanzioni
Dal regime dei rifiuti da destinare al riutilizzo riciclaggio che necessita invece del massimo snellimento delle procedure burocratiche a questo problema si è cercato di far fronte col decreto legge sui residui destinati a recupero
Che è stato recentemente eretti reiterato per la sedicesima volta e qui ne abbiamo semplificazione della
Statica che poi fanno o gli operatori poi a seguire l'evoluzione normativa capire quali sono stata
Dunque l'augurio naturalmente che la prossima legislatura si riesca a varare una legge quadro sui rifiuti concepita anche come un testo unico sulla materia
Qui vediamo questo lucido vediamo rappresentate le modalità di smaltimento dei rifiuti attualmente
Prevalenti
Possiamo notare che nonostante il tentativo di avviare una politica basata sulla minimizzazione sul recupero riciclaggio siamo tutte le ancora rimaste lo smaltimento in discarica che copre il novanta per cento dei rifiuti smaltiti
Con una quota di incenerimento di gran lunga inferiore rispetto a maggiori paesi europei siamo ancora al sette per cento rispetto tra medie ma diciamo quote molto più elevate in altri Paesi
Emblematico il caso della Danimarca coloritura il sessantacinque per cento di rifiuti smaltiti per incenerimento poi in un Paese con una tradizione ambientalista anche molto forte questo significa che si è saputo comunque trovare
Le tecnologie giuste si sa tutto organizzare bene il sistema è e quindi i problemi spesso derivano da
Da trovare le giuste capacità gestionali e anche il necessario patto sociale ecco
Brevemente un lucido riguardante la situazione del dello smaltimento in discarica delle regioni
Perché naturalmente mi occorre realizzare una politica di disincentivazione dello smaltimento in discarica che cosa che è già stata avviata quest'anno con una finanziaria con l'introduzione della tassa sui rifiuti
Conferiti in discarica che dovrebbe favorire alternative di smaltimento
Naturalmente eh
Un primo passo di un di una politica che dovrebbe essere
Più integrata dovrebbe innanzitutto bisognerebbe a rilanciare l'incenerimento in maniera corretta sottoponendolo a un dibattito scientifico ma anche culturale sul piano proprio la cultura ambientalista prevalente in Italia
Ma anche su su un dibattito anche politico in maniera tale da riuscire ad affrontare eliminare i vincoli di vario genere che si frappongono alla combustione dei residui con recupero di energia naturalmente
Così come avvenuto negli altri Paesi poi secondo momento di una politica integrata dei rifiuti è necessario promuovere le riflessioni di impianti di compostaggio di qualità
Sia integrandoli coi cicli di depurazione delle acque dato che è emerso il grande vantaggio di riutilizzare i fanghi degli impianti di depurazione per il compostaggio
Sia favorendo la raccolta domestica della componente organica che promette di avere un compost di qualità più elevate
In terzo momento fondamentale innestati potenziare le capacità attrattive gestionali dei comuni sotto il Centro e Sud Italia dello sviluppo dei programmi di raccolta differenziata
Velocemente veniamo alla al settore riguardante la difesa del suolo e gestione delle risorse idriche intese in senso integrato dato che così vuole anche l'impostazione in Italia
Un momento fondamentale è stata la legge sulla difesa del suolo la centottantatré ottantanove la caratteristica distintiva di questa legge las di assumere come aree territoriali di riferimento il bacino idrografico
In maniera tale
Di legare strettamente la tutela del territorio con il regime di risorse idriche
A sei anni dall'approvazione della centottantatré facciamo un bilancino e se vediamo che sono stati approvati vari piani stralcio per affrontare le situazioni di emergenza ma i famosi piani di bacino ancora non è stato realizzato nessuno siamo ancora molto lontani dall'obiettivo
Anno scorso con Baratta è stato approvato l'atto di indirizzo e coordinamento dei criteri di redazione dei piani di bacino e però questo le attività molto importante che sarà a cura di Di Pietro
Portare avanti molte regioni soprattutto sud non hanno ancora istituito l'autorità regionali di bacino che dovrebbero affiancarsi all'autorità nazionali
Vedremo anche questo è un punto importante
Il più importante dei provvedimenti diciamo che accompagnano il questo settore ieri e la legge Galli del trentasette novantaquattro che si propone di colmare molte carenze storiche dalla gestione delle risorse idriche in Italia
E naturalmente una grossa scommessa per la realizzazione di un sistema più efficiente moderno di gestione dei servizi idrici basato su una cultura di uso razionale della risorsa idrica che va d'ora in poi concepita come una risorsa
Scarsa di cui vanno razionalizzati gli usi ridotti gli sprechi incentivato riutilizzo è una rivoluzione del così sembra semplice la devoluzione
A distanza di due anni dal varo della legge solo una regione la Toscana approvato la legge regionale che definisce gli ambiti territoriali ottimali per la gestione integrata dei servizi di potabilizzazione fognatura e depurazione tutte le altre Regioni arrancano
Comprese regioni del nord come la Lombardia e la Liguria
Nell'ambito dell'aria
Le cose
Non vanno meglio anche se qualcosa è stato fatto nell'ambito la legislazione italiana e strettamente gran parte frutto recepimento di direttive comunitarie
Il provvedimento più importante di riferimento il DPR duecentotré dell'ottantotto
La la regolamentazione di attuazione
Anche è stata sviluppata comunque più come risposta situazioni emergenziali più che nell'ambito di una politica programmata con
Quindi in particolare emerge in questo ambito una forte carenza di strutture esperte a supporto delle amministrazioni locali per la gestione dei fenomeni Complessi d'inquinamento nelle aree urbane
Ad esempio il controllo degli impianti di riscaldamento
Lo sfruttamento in ambito urbano delle possibilità di cogenerazione di elettricità la realizzazione
E controllo del traffico la razionalizzazione controllo del traffico
Il DPR duecentotré sta curando ritardi soprattutto nelle regioni elencate nella seconda e terza colonna
Mentre la prima colonna vediamo quali sono le regioni che hanno già
Ha fatto i loro piani di risanamento atmosferico ne possiamo notare che il Piemonte e non ancora avviato l'elaborazione e non santi se la Regione a forte tasso industriale
Vediamo
Alla ai parchi
Le aree naturali protette
Anche qui ci sono avute numero molte innovazioni soprattutto con l'approvazione della legge quadro o la tre trecentonovantaquattro novantuno
In pochi anni stati istituiti ben venti parchi nazionali e molte decine di parchi regionali mentre il processo istitutivo comunque ancora in corso siamo arrivati una quota dell'otto per cento sul territorio italiano coperto da PAC da aree protette
Pare che siamo in diciamo in mai intorno alla media del degli altri Paesi c'è da questo punto di vista anche qui però ci sono delle difficoltà di attuazione della legge quadro
Sia da parte dei delle Regioni nell'adeguarsi alla normativa nazionale
Sia nell'attivazione degli enti di gestione dei parchi
Il sempre ci sono le difficoltà di gestione del programma triennale per le aree protette sono su tutto imputabile a corrente carenza di personale il ministro dell'ambiente che non riesce a star dietro alla ai progetti che che che gli vengono sottoposti
La difficoltà erogare fondi comunque sta impedendo il decollo di questi enti di gestione fatto da sottolineare che questi enti di gestione dei parchi rispondono a criteri estremamente innovativi
Di gestione della reporter te sono preposti sanzionamento allo sfruttamento di quel enorme potenziale turistico
Fui tv occupazionale che lei norme che le aree protette hanno quindi mancato decollo di questo settore povere anche dei notevoli ripercussioni in termini di di sviluppo futuro del Po di questo potenziale turistico
E nell'ambito del energetico forse quello in cui si sono avute le maggiori realizzazioni
Sì soprattutto nell'ambito degli usi razionali dell'Energia
Numerosi provvedimenti hanno dato attuazione agli obiettivi di efficienza energetica che Stati definiti nel pende nel piano energetico nazionale del mille novecentottantotto
Questi obiettivi di efficienza energetica stati inclusi severe leggi nove dieci del novanta che hanno dato luogo al all'anche al provvedimento
Chiamato così CIP sei del novantadue che incentiva la produzione di elettricità da fonti rinnovabili e assimilate in questo lucido
Vediamo l'enorme successo che sta avendo questo CIP sei
Ha portato all'approvazione di oltre due mila cinquecento Mw dalla cenare alla rete nel contribuendo in maniera decisiva
Al miglioramento dell'efficienza energetica del parco elettrica in Italia naturalmente sito gli amici a terra sono orgogliosi di questo risultato avendo contribuito in maniera importante anche alla formulazione approvazione
Di questo provvedimento che cercheremo di difendere dai continui attacchi che gli vengono la arrecati da parte del
Dar vita alcune parti del mondo energetico
Veniamo e diciamo a all'ultima fase diciamo della politica ambientale con la creazione
Con Condi emanazione della legge sessantuno novantaquattro che ha istituito la l'Agenzia nazionale dell'ambiente e ha previsto l'Ischia creazione delle agenzie regionali da parte delle
Regioni
Va preso in questo
In questo provvedimento è stato determinante il ruolo degli Amici della Terra su Plutone la promozione del referendum su controlli ambientali del novantatré che ha consentito di avviare poi quella riforma che ha portato l'istituzione dell'Anpa
Va detto che mentre agenzie dell'ambiente negli altri paesi son state promosse dagli organismi di governo quindi c'è stata una forte
Attivazione responsabilizzazione parti organismi al governo dico organismi di governo di dotarsi delle strutture tecniche necessarie per gestire al meglio le politiche ambientali in Italia il processo è venuto dal basso sotto la spinta del dell'associazionismo e del e del ambientalismo politico
E devo dire che questo processo aspetta ancora una piena legittimazione da parte degli organismi di
Perno in in che senso a distanza di due anni dall'entrata in vigore della legge sessantuno i governi ministri dell'ambiente che sono succeduti sostanzialmente due non andato attuazione alla legge
Non hanno nominato il direttore non hanno provato gli strumenti necessari quali lo Statuto Regolamento dell'agenzia impedendo sostanzialmente all'ampia di operare a pieno regime
E impedendo un realizzazione di una riforma che potrebbe portare l'Italia a livello di altri paesi europei nella direzione sia di un potenziamento della capacità di attuazione del politiche
Sia nella direzione di fornire le basi per politica tecnologica e scientifica in campo ambientale quindi l'affermazione di un'appropriata cultura scientifica in campo ambientale legata anche allo sviluppo di organizzazioni non burocratiche ma organizzazioni improntate sulla valutazione della della scienza della tecnologia esistente
Un altro impronte compito dell'Ampezzo tensionamento di attività informative sullo stato dell'ambiente sull'attuazione di politiche e infine l'armonizzazione supporto al sistema dei controlli ambientali
In questo lucido vediamo brevemente un confronto fra agenzie dell'ambiente a livello internazionale
E nell'ultima riga vediamo un confronto riguardante le risorse finanziarie
Come vediamo l'Agenzia nazionale dell'ambiente ha bisogno di risorse se la paragoniamo a le altre agenzie
Per gestire programmi di incentivazione all'uso delle proprie tecnologie per promuovere la ricerca ma non solo anche per raccogliere i dati necessari
Nel prossimo lucido vediamo quali sono le agenzie regionali fino restituite sono sette
Piemonte Liguria Emilia Romagna Toscana
Provinciale di Trento provincia di Bolzano e la Valle d'Aosta
Altre regioni il processo è in corso di elevato avanzamento ma si fatica poi a trovare la le le le le leggi definitive
Va bene
Ecco diciamo mi siamo raggiunti somma
A valutare sinteticamente la politica ambientale tra gli elementi valutazioni positivi su cui riforme non mi soffermo vi è sicuramente la crescita della consapevolezza ambientale
A livello dell'intera società il varo della legislazione ambientale settoriale la dotazione perlomeno sulla carta delle strutture di supporto tecnico-scientifico necessarie per affrontare la politica ambientale con la necessaria competenza scientifica
Un boom che ho messo anche un quarto punto più
Delicato che la crescente consapevolezza che la carente che le carenze delle politiche pubbliche si riflettono la lunga in una minore competitività dell'intero sistema Paese
Quindi in questo richiama anche la necessità di una maggiore responsabilizzazione da parte di tutti gli atti gli attori impresa ma anche ambientalisti nella aiutare o partecipare collaborare e sollecitare le amministrazioni e per a
Condurre in maniera appropriata la programmazione e l'attuazione delle politiche pubbliche
Vediamo i nodi critici
Abbiamo cercato di articolarle per livelli internazionale comunitario e nazionale a livello internazionale Italia è vero che partecipa sempre negoziati internazionali o quasi sempre
Tuttavia spesso sottoscrive obiettivi avanzati che poi non è in grado di realizzare che sicuramente va iscritta all'Italia nella categoria dei Paesi che aderiscono in maniera forte formale l'OCSE ha provato a fare una stima del livello di spesa ambientale pubblica e privata necessaria all'Italia per ottemperare ai propri impegni internazionali e questo livello di spesa ambientale dell'uno virgola cinque per cento del prodotto interno lordo
Quando in realtà i dati che di cui disponiamo indicano un livello attuale di spesa dello zero virgola nove per cento quindi c'è un gatto piuttosto consistente
Che andrebbe colmato
Venendo alla una valutazione della politica ambientale comunitaria sicuramente negli anni recenti l'Italia ha recuperato alcuni gravi ritardi nel recepimento delle direttive comunitarie
Ma in taluni casi permane in ritardo ad esempio sulla via la valutazione d'impatto ambientale dove ancora siamo al digital a regime transitorio introdotto nel tre neanch'ancora dieci anni fa
Si spera che con il nuovo governo alcuno legislatura si possa arrivare a una con una buona legge
C'è da dire che gran parte normativa italiana è stata sviluppata sotto la pressione della normativa comunitaria
Tuttavia il diciamo la politica metà italiana ha risposto in maniera passiva rispetto a queste pressioni derivanti dalla Comunità europea invece di partecipare attivamente e anticipare l'azione comunitaria
E questa condizione di inseguitore di obiettivi e programmi sempre più ambiziosi impedisce l'intero sistema nazionale di cogliere eventuali vantaggi l'opportunità emergenti delle sfide dalle sfide ambientali è chiaro che la politica ambientale pone vantaggi
E svantaggi vantaggi sono di gran lunga superiori quanto più anticipate la risposta se un paese è
Ma all'interno di una logica anticipatrice che riesce a cogliere i vantaggi altrimenti quegli quelli che prima teoricamente dovesse rimontaggi si traducono in vincoli
Questo questo ragionamento vale anche per il sistema dell'impresa
A dire venendo alla politica ambientale nazionale sicuramente uno do critico l'assenza di una piattaforma condivisa dalle parti sociali sui temi ambientali
Del tipo di quella provata a Rio de Janeiro
Un altro nodo critico è sicuramente la scarsa integrazione della politica ambientale con le altre politiche di governo c'è in Italia una politica ambientale mai sostanzialmente separata
Dalla politica industriale dalla politica agricola la politica dei trasporti delle opere pubbliche
Il ministero dell'ambiente non ha potuto influenzare finora in maniera significativa le politiche degli altri enti centrali in un'ottica di prevenzione ambientale quindi sostanzialmente una politica ambientale e di tipo residuale
Si cerca di ridurre e prevenire l'inquinamento
Si cerca di ridurre l'inquinamento esistente piuttosto che prevenirlo
Diciamo questa è un po'la lo blocca prevalente
Un quinto
Punto che poi la De Beers ma a mio parere la debolezza principale la nel difficoltà di attuazione delle politiche ambientali
Qui c'è uno squilibrio fra gli interventi che sono spesso molto ambiziosi sopportano intenti pianificazioni e poi l'effettiva realizzazione
Vediamo singolarmente ciascuno di questi punti il PPI il primo problema riguarda le carenze strutturali del sistema di governo dell'ambiente
E per carenze strutturali intendiamo il personale le qualificazioni professionali in infrastrutture di supporto
Della carenza di organico del ministero abbiamo già detto in precedenza possiamo vedere altri livelli amministrativi ad esempio quelli delle delle autorità di bacino la dotazione organica delle segreterie tecnico-operative le autorità di bacino è del trentacinque per cento della pianta organica necessaria abbiamo solamente centoquarantasei addetti su quattrocentoquindici di quelli previsti
A livello regionale provinciale e locale il problema di organico e pressante siano lo svolgimento delle funzioni pianificazione che nell'attività di controllo soprattutto nelle regioni meridionali dove i controlli ambientali sono stati concepiti
Prevalentemente come controlli igienico-sanitari là dove esistono
Dall'analisi delle politiche ambientali settoriale emerso un vasto e scriteriato ricorso da parte degli organismi di governo ad esperti commissioni comitati creati ad hoc per lo svolgimento dell'attività di regolamentazione tecnica e di attuazione delle politiche qui il problema non è naturalmente quello il fatto che si ricorre a delle consulenze ma che queste consulenze non rientrano all'interno di una programmazione organica rispondente agli obiettivi della politica ambientale a quella piattaforma
Per cui alludevo prima il senso della creazione delle agenzie dell'ambiente nostro Paese sta proprio in questo nella arazzi in tentativo di a razionalizzare
Le relazioni di supporto agli a alle amministrazioni pubbliche
Prego prego
Sì qui salto se sono problemi in Polotti a tutti quelli della debolezza della della amministra dell'amministrazione pubblica italiana
Qui la mette problemi che sono stati riscontrati quello Mach macchinosità e scarsa trasparenza le procedure amministrative
L'elevata frammentazione incertezza delle competenze istituzionali
L'eccesso sanzionatorio della normativa fatto che rende sistema poco cooperativo
Insomma in conclusione proviamo a abbiam provato a indicare al alcune lemmi elementi per il futuro
E sicuramente o
Nella prospettiva di una legislatura un Governo di lunga durata occorre rilanciare la politica ambientale intesa non solo come attuazione degli interventi già programmati ma anche come politica in grado di influenzare
Il processo di formazione e politiche settoriali del territorio agricola industriale dei trasporti
In secondo luogo occorre cogliere le opportunità derivanti la creazione di queste nuove figure istituzionali come l'autorità di bacino gli Enti Parco lampade agenzie regionali le autorità del settore elettrico che nonostante non abbia competenze ambientali
Non è più possibile oggigiorno elaborare delle tariffe che elettriche senza entrare nel merito merito dei costi sociali che determinate tre unità produttive comportano
Mi sarei quindi potenziare le capacità attrattive del sistema di governo dell'ambiente a partire dall'attività conoscitive e di controllo che sono le basi indispensabili per fondare una politica ambientale seria
In terzo luogo è necessario introdurre strumenti innovativi di politica ambientale che superano con l'approccio che viene chiamato del comando e del controllo ingessare un sistema più cooperativo
Quindi sale utilizzare strumenti che rendano più flessibile l'attuazione di politiche ambientali quindi incentivi che siano legati tuttavia il gettito di specifiche tasse le tasse devono essere tassa mentali Deva e sermoni Zarate col sistema fiscale
E che è necessario riformare
Il vinci stare dare sviluppo programmi volontari soprattutto nei settori non normati in maniera tale da incentivare la l'attivismo anche del sistema delle imprese nel settore
Un quarto punto riguarda regista di razionalizzare la normativa e semplificare le procedure qui o il coro è unanime bisogna metter gli attori sociali di fronte un quadro chiaro non vessatorio univoco facile da interpretare e difficile anche deludere
E infine intima indicazione è quella di cercare di promuovere una politica di responsabilità condivisa e questo poi grande intento ok gli amici da terra hanno in questi in questi anni
I l'idea e che non sia sufficiente analizzare i problemi da politica ambientale indicare le possibili soluzioni dal ognuno dal proprio particolare punto di vista quindi uno dice una cosa un altro dice un'altra che è simile però è leggermente diverse alla fine non ci si mette d'accordo
è necessario che ciascun soggetto opere un'assunzione di responsabilità e si apra un confronto che permetta di anticipare piuttosto che subire i problemi proprio per cogliere quei Finco quei quelle opportunità che rischiare altresì di trasformarsi in vincoli quindi comunque un confronto pubblico e trasparente che si dovrebbe incentrare sugli ostacoli che si frappongono al perseguimento della politica e sviluppo sostenibile sugli obiettivi che possono essere perseguiti col più ampio consenso
E sulle azioni che opportuno intraprendere congiuntamente per realizzare questi obiettivi
Quindi occorre che vari soggetti svolgano un ruolo attivo promuovendo e partecipando a iniziative congiunte impresa ambientalisti istituzioni
In maniera tale da rappresentare effettivamente un interesse comune a livello propositivo in maniera tale da poter contribuire al miglioramento delle politiche pubbliche
Concludo qui in maniera piuttosto sospese perché lavoro e di fronte a noi la mia relazione si conclude qui vi ringrazio per l'attenzione
C'è grande
Grazie ci avviamo alla conclusione
Ringraziamo tutti della pazienza ma l'avvocato è come quei programmi televisivi pochi mostra un po'di Buzzi beautiful insomma no indubbiamente occorre anche qualche volta pazienza e ascolto per argomenti che sembrano ostici e in parte lo sono fino a quando non ci si è abituati
Adesso cinque riterremo il coffee break l'intervallo fra venti minuti ho avuto la promessa sia dal dottor Martino che la generale Bernard di mantenere gli interventi nell'ambito dei dieci minuti un quarto d'ora l'uno undici e tre quarti torniamo in orario
Dottor Martino microfono granché
Molto brevemente cerchiamo di vedere controverso piccoli schermi il perché
Ci serve un orientamento organizzativo normativo come quello che nel iniziative ad anemici tratterrà è stato precipitato in un certo senso attraverso un'analisi di quanto fatto cioè perché di questo ambiente ce ne dobbiamo occupare tanto allora una piccola analisi che non vuole essere particolarmente scientifica ma pratica
Va bene contro Davide gliele degli elementi immediati di comprensione per poter poi dopo avere una adesione più diretta e più chiare
Allora l'ambiente in cui di cui l'uomo fa parte
E parte integrante è schematicamente un sistema di questo genere qua un sistema chiuso quello che c'è sta solo per finire a terra e anche se a noi sembra tanto illimitato in realtà limitato molto abbiamo la parte che sta sopra super fino a terra fa parte che sta sotto
A parte questi nomi che stanno sopra noi e sotto abbiamo un sistema a ciclo chiuso
Ciò che sta sulla superficie della terra anche se a noi non sembra l'osservazione corrente ma giorno per giorno minuto per minuto viene lentamente
Trasportato messo in circolazione trasportato incorporato in qualche cosa e poi alla fine finisce tutto quanto né cedimenti del mare che sono i grandi bidoni della spazzatura dal dal mondo
Se diventa la velocità di qualche uno due centimetri l'anno secondo più tosti
E poi per il gioco da dinamiche interne da terra qui si se si sedimenti dopo milioni di anni tornano fuori come montagne come Terremerse e ricominciano il ciclo vengono lentamente disgregata e dall'azione del sole delle acque del vento
Va bene rientro in circolazione e questo ciclo continuo così questo schema di ciclo chiuso è importante perché nella natura al mondo tutto funziona secondo un ciclo chiuso
Questo è uno schema generale se noi andassimo a vedere un ecosistema cioè un pezzo poi e come è fatto questo sistema qui
Composto da tante tessere un mosaico vedremmo che gli ecosistemi cosiddetti maturi cioè quelli che sono all'equilibrio sono praticamente dei cicli chiusi non al cento per cento come a terra anche la terra non è chiuso del tutto riceve per esempio Energia dal Sole
Bene
E ma gli ecosistemi maturi sono delibere che facevo a ciclo chiuso un bosco è un sistema che riceve energia dal sole che produce
Risorse oltre ad alimentare la popolazione che esiste al suo interno
E invece l'uomo che ha fatto ha cominciato da quando si è messo in testa di fare tante cose
Ha cominciato a funzionare più o meno in questo modo qualche non è un ciclo chiuso vedete qui abbiamo l'ambiente ora lo rappresentiamo con un quadratino soltanto Duomo preleva dall'ambiente delle risorse
Lei mette nel sistema produttivo tira fuori del beni di consumo che vanno al sistema del consumo
E poi nel frattempo produce a vari stati dei reflui che sono le cose che se ne vanno in giro senza controllo i rifiuti e poi tutto torna all'ambiente quindi è come se non ci fossimo messi lungo un fiume avessimo preso una derivazione di acqua
La usiamo per i nostri figli mi e poi la rimettiamo nel fiume sporca
Allora finché questo era fatto finché uno Scià un fiume con cento metri cubi al secondo e ne prende mezzo metro cubo e poi la rimette sporca nessuno se ne accorge ma quando di cento metri cubi ne prende novantanove
Alla fine e e il fiume si trasforma in una fogna così come stiamo facendo l'ambiente cioè è un problema di che cosa del fatto che il ciclo proprio i cicli proprie dell'ambiente vengono perturbanti dall'azione dell'uomo in modo tale che il flusso cioè la quantità di materiale che passano vengono talmente a cresciuti stabilire quello che si chiama l'inquinamento ecco l'inquinamento nasce da una potente forte perturbazione di quelli che sono i flussi naturali dei cicli che esistono nell'ambiente
Che cosa bisogna fare
Allora ecco che nasce
Già alcuni anni di problema della eliminazione dei reflui sistemi di abbattimento contenimento depurazione no stanno tutti quanti questa rime qui
E quindi questa nei primi tentativi che abbiamo visto nel decennio sessanta settanta la logica del disinquinamento quando si pensava che Desy inquinando
A valle si risolve soffitti proprio nell'ambiente qualcuno all'epoca io purtroppo faccio parte di quelli dico purtroppo perché ci si sente frustranti Tonino
Dissero già allora guardato che così facendo per depurare per togliere questi reflui quando si fa questo operazione qui si accrescono queste due altri quadratini qui
Perché per togliere qualche cosa
Da un mezzo ambientale aria acqua inquinato devo combinato chimicamente o biologicamente con altre cose alla fine finisce che per togliere uno direi fumo ciò un rifiuto che due tre quattro cinque dieci
Secondo come la combinazione avviene quindi è un'operazione che va fatta nostra dicendo che non deve essere fatta va fatta però andrebbe fatta enologica globale
Anticipatoria che a suo tempo non è stata adottata
Adesso naturalmente ci si è resi conto di questa cura si corre ai ripari subito
Si corre ai ripari e si cerca di fare cosa almeno nella parte del
Siti produttivi senza dubbio questo è un un lavoro che già avuto un certo spazio si è cercato di far sì che i rifiuti industriali aumentati molto dall'abbattimento dei reflui quindi dal contenimento va bene
Anziché andare nell'ambiente tornassero direttamente al sistema produttivo
Siamo in luogo di risorse che vengono invece presa l'ambiente ecco che allora si comincia ad andare verso con questo passaggio qui
E naturalmente anche con il supporto del precedente del presidente che abbiamo visto ma questo è il primo decisivo si comincia a dare un contributo verso il cosiddetto ciclo chiuso
Cioè l'ecosistema dell'attività umane comincia a diventare un ecosistema maturo cioè degno di convivere come dire
Correttamente serenamente con il resto dell'ambiente come succede nato in natura
è questo oggi avviene in larga misura
Non grandissima ma insomma avviene sempre più perché le imprese si sono rese conto che hanno inventato queste vette tecnologie pulite sembra un esempio parlare si cerca di fare in modo che dagli impianti escano sempre meno rifiuti non soltanto reflui abbiamo già visto prima ma rifiuti
Questa fase però non basta nei Paesi nordici scandinavi dove su queste attività sono molto avanti
Già da alcuni anni hanno coniato una dizione
Dice l'inquinamento ambientale non esce dalle nostre fabbriche dai camini o dagli scarichi delle acque cederà ma esce con i camion che si portano via chi prodotti i beni di consumo perché c'è poco da fare
Il bene di consumo se non è gestito in un certo modo va bene e finisce per essere per avere poi lui stesso occorre teniamo da da qui un impatto sull'ambiente quando non serve più
Allora e abbiamo sentito parlare prima ecco che lo strumento normativo con corrente lo strumento del limite controllo l'impostazione fino ad oggi abbia avuta non basta più e serve una
Partecipazione responsabile maggiore del produttore il quale deve incominciare a ripensare il prodotto che Chamot mette sul mercato e rendersi conto che nei confronti di questo prodotto deve esercitare una responsabilità molto più ampia
Anche quando il prodotto sta in mano al consumatore e quando non starà più o meno del del consumatore cioè il consumatore non ha più bisogno perché sarà obsoleto ho rotto non più utilizzabile
E quindi diciamo va
Raggiunto lo stadio
Che qui viene illustrato molto semplicemente in questo modo qui c'è anche i rifiuti del consumo tornano al sistema produttivo va bene in sostituzione di risorse naturale allora questa schema molto semplice ci fa fare delle riflessioni per esempio sono fattori importanti questo si chiama un approccio preventivo in cui chiesta una partecipazione responsabile del produttore in cui gli strumenti tradizionali che fino ad oggi sono stati V usati in modo senza dubbio inadeguato
Parlo per esempio della valutazione impatto ambientale ambientale che la possiamo definire almeno Italia forse anche in altri Paesi ma soprattutto qui da noi una opportunità mancata cioè non è non deve essere quello strumento di contrapposizione per bloccare le cose non dovesse il momento in cui si contrappongono due posizioni
In conflitto inconciliabili fra loro ma deve essere momento in cui tutte queste considerazioni cui ivi compresa se possibile nella normale
Nella proprio se impatto ambientale normata non esista la fase prodotto ma soltanto la fase del luogo di produzione
Ma oggi comincia ad esserci degli strumenti
Va bene che vanno avanti rispetto a questo il gli strumenti per impedirlo ditta ambientale in cui l'impresa che è chiamata a fare una dichiarazione di politica ambientale anche relativa al prodotto che mette sul mercato sono degli strumenti volontari non obbligatori ma torno a dire lo sa e impatto ambientale è stata un'occasione mancata perché perché non si è capito che poteva essere utilizzata come strumento di pianificazione e programmazione
In relazione alle vocazioni del territorio cioè cercare di utilizzare questo strumento per costruire non già delle situazioni di scontro
Di blocco va bene ma per costruire un sistema allargato di analisi del opportunità che l'ambiente naturale il territorio così ha detto no
E a rapporto all'attività umane poteva fornire va bene nei confronti di iniziative di attività di questo genere questo non è stato fatto perché non sono stati provvisti i sistemi di dati e di conoscenza e l'abbiamo già sentito questo non è successo perché non è stata data spazio alla formazione di professionalità a supporto delle imprese per cui le imprese non trovare del degli operatori che gli facevano le prose impatto ambientali scusate il termine con la fotocopia
Anziché con il cervello
Anziché con uno studio accurato delle specificità ambientali che avevano i pronti in quel sito in quell'area in quella regione in tutta l'Italia per questo era diciamo i l'approccio che andava da io mi fermo qui
E mi sembra che sia importante cercare di capire come questi termini che oddio riassunto ora molto brevemente in rapporto a questi schemi sono i punti fondamentali di tutta quanta il lavoro che è stato fatto sono tante pagine settecento ottocento pagine ma attraverso queste pagine va rintracciato questo orientamento che è un orientamento che vuole superare una situazione che ormai diciamo è rimasta culturalmente alle spalle e cercare di far riparare ripartire un approccio più responsabile più anticipatorio più preventivo grazie
Dottor Martino
Passiamo la parola per chiudere quindi la prima parte dei lavori al l'ingegner generale di corpo d'armata Vittorio Perna hard presidente dell'Ance che l'associazione nazionale dei genieri i trasmettitori
Con lance
L'associazione di categoria l'istituto materiali inerti e la Finco intendono stabilire una serie di rapporti sempre più stretti in maniera rivedere proprio una colleganza pratica sul territorio
Fra quelle che sono le ipotesi che si fanno sulla carta e poi invece vengono realizzate le caratteristiche lo spirito ciò che si propone di fare lance
Con la quale abbiamo già altri incontri proprio operativi sul territorio il primo dei quali all'inizio di settembre
Un altro alla fine di settembre in occasione del convegno di Lucca saranno le occasioni speriamo per dimostrare che si può dare concretamente realizzazione a quelle che per adesso sono ipotesi che abbiamo fatto
Qualcuno si dirà ma che c'azzecca un generale attratta e questi problemi
In effetti ho avuto anch'io qualche perplessità all'invito del dottor cui ieri ma andando a guardare quali sono i compiti delle forze armate
Perché io ho lasciato il servizio va sono tuttora un generare in ausiliaria quindi impegnato a sostenere l'azione delle forze armate noi constatiamo che la legge sui principi la trecentottantadue settantotto dice che le forze armate hanno anche il compito non solo più difendere la parte ama di concorrere alla salvaguardia delle sue libere istituzioni e alla salvaguardia del bene nazionale nei casi di calamità naturale questa salvaguardia dei bene nazionale ovviamente significa pure che anche le Forze armate devono dare il loro contributo alla tutela dell'ambiente perché l'ambiente è uno dei temi nazionali diciamo dalla collettività nazionale
In quest'ottica ecco che e in effetti le forze armate danno un contributo direi importante in diversi modi
Un nome prima modo direi quasi a tutto danno a tutti noto la la realizzazione di servizi come quello meteorologico per fare un esempio
Che indubbiamente sono serviti di natura tecnica particolare regola di regolamentati da
Una apposito chiamiamolo pure atto di intesa tra Ministero dalla difesa del ministero dall'ambiente
E che coinvolgono il servizio meteorologico dell'aeronautica all'istituto cartografico militare di Firenze l'Istituto idrografico della Marina
E tutta una serie diciamo pure di enti militari che operano per conto
Del ministero all'Ambiente
Poi oltre a questo un'attività indiretta se vogliamo dire un contributo passivo ma importantissimo alla tutela dell'ambiente dove le forze armate lo danno
Nella conservazione e gestione di amplissime aree demaniali
Anche di grosso interesse ambientale che sono utilizzate dalle forze armate quale poligoni o aree di interesse operativo e mantenuta bastato naturale
E che quindi sono state sottratte alla speculazione dentistiche edilizie turistica anche se nei periodi estivi si consente a studiosi e anche ai turisti
Di visitarle e diciamo pure di svolte vi delle attività particolari perché sì limitano le attività addestrative
E diciamo pure che in questo modo le forze armate hanno costituito da vedere aree protette protette a beneficio della collettività nazionale
Un altro concorso per le forze armate danno è quello nella lotta contro gli incendi dei vedete bene sapete bene come aerei elicotteri e per l'esercito dall'aeronautica siano frequentissima mente impegnati ma oltre che di mezzi aerei anche personale di truppa oltre che nella lotta agli incendi nella difesa diciamo pure contro possibili esondazioni oltre inoltre anche nella bonifica del territorio da ordigni esplosivi
L'ultimo concorso che le forze armate danno è nella chiamiamolo pure la formazione di una coscienza nei cittadini di una coscienza ambientale perché nei programmi di formazione del personale civile e militare dalla difesa è prevista anche una cultura ambientale e se noi insegniamo ai soldati a rispettare l'ambiente contribuiamo accorta a a realizzare nell'animo dei cittadini una coscienza
Se le forze armate danno un contributo notevole e lo danno in virtù ovviamente delle loro compiti istituzionali delle strutture che hanno dalla mentalità dalla preparazione anche dobbiamo dire che le associazioni d'arma che in effetti sono una emanazione delle forze armate
E sono istituzionalmente preposte a mantenere vivo anche nella società civile il culto della patria le i valori e le tradizioni delle armi da cui provengono ebbene anche ad associazioni d'arma devono ispirarsi
Alla legge sui principi e quindi sentire l'impegno a dare un contributo alla salvaguardia del bene della collettività nazionale ed in questo senso le associazioni d'arma da tempo operano essenzialmente nel campo dalla Protezione civile
Tutti voi ritengo sappiano che Lana
Che è stata recentemente insignita di una medaglia d'oro al valor civile in quel di Udine l'avete vista anche alla televisione
Dal capo dello Stato con i suoi trecento e cinquanta mila iscritti è indubbiamente una grandissima forza di volontariato
Ma assieme all'Ama ormai percorreva una strada di dare un contributo e se vogliamo diretti pensiero ma notevolissimo anche di azione alla Protezione civile le altre associazioni d'arma quale dei carabinieri sono centosettanta mila iscritti quella dalla Guardia di Finanza la nostra rete viene trasmettitori
Altre piccole associazioni ma anche altre si stanno incamminando su diciamo questa idea di realizzarne di scopi istituzionali
Dalle associazioni d'arma contribuendo in effetti come volontariato ai compiti viene forze armate hanno verso il paese da ciò la società civile
E in questo quadro ecco che noi Associazione Nazionale ingegnerie trasmettitori assieme ad altre strutture Bione abbiamo stipulato una apposita convenzione con il Dipartimento dalla Protezione civile
Ma voi sapete bene che la protezione civile per quanto sia frequentemente intese essenzialmente come un'attività di soccorso al momento dell'emergenza viceversa secondo la legge dalla Protezione civile la duecento E le venticinque novantadue a delle fasi che sono strettamente connesse con la tutela del territorio sono le fasi operative alla previsione alla prevenzione
E sono diciamo pure i settori più trascurati da noi nell'ambito dalla Protezione civile
Perché ormai molti si sono organizzati per intervenire dopo dal trenta ma possiamo dire che poche regioni e la competenza in materia di prevenzione prevenzione dello Stato dalle Regioni e delle Province mentre quella di soccorso essenzialmente dalle prefetture dei comuni
Ebbene dobbiamo riconoscere che purtroppo in campo di previsione e prevenzione si è fatto molto poco
Noi peraltro noi militari e dell'ingegno e delle trasmissioni noi tecnici militari ma anche tecnici civili in effetti proprio per l'esperienza che abbiamo fatto
In ambito tutti i numerosi interventi per calamità naturali
Per l'esperienza che abbiamo anche compiuto in come militari veri e propri noi riteniamo di poter dare un contributo alle amministrazioni pubbliche forma fornendo a loro ai tecnici di cui hanno bisogno per fare i piani e programmi di previsione e prevenzione
E cioè la innanzitutto la valutazione dei rischi
Dei rischi come qualità Kobe antichità come probabilità
Poi dalla valutazione dei rischi la valutazione delle vulnerabilità e quindi la definizione dei provvedimenti necessari tale da ridurre l'effetto del possibile disastro naturale
Ebbene io ritengo che in questa attività di concorso volontario
Alle amministrazioni pubbliche noi associazioni d'arma insieme alle forze armate vere e proprie possiamo dare in effetti un contributo non di poco anche alla tutela dell'ambiente
E siamo lieti nordico molto sinceramente
Se questo contributo lo possiamo formalizzare istituzionalizzate
Assieme alle assicurazioni che operano in questo settore sia l'assetto dell'industriale come le altre associazione di volontariato per gli amici della terra
Perché in effetti lo scopo comune è sempre quello dalla difesa di protezione o salvaguardia di questo bene dalla collettività nazionale
Ma io posso dirmi anche per esperienza diretta
Il Johnson mane ai fini della protezione delle risorse ambientali
Perché noi abbiamo due direi potremmo chiamarle categorie sociali o generazionali che sono sottoutilizzate sottovalutate un è quella dei giovani all'arte quale dagli anziani
Ebbene che noi teniamo conto della grande buona volontà che hanno i giovani e in effetti le tante associazioni di volontariato a carattere umanitario sono già eccetera a cui i giovani danno un grande contributo ed è Desideria dagli anziani di essere ancora utile al Paese
Se noi riuscissimo a mettere assieme
Questi due Craxi generazionali per la società da una parte i giovani che hanno le energie dall'altra parte i vecchi Cannone esperienze e anche i valori ebbene forse riusciremmo a fare un passo avanti sostanziale
Quindi io non ho parlato di politica perché ai militari è vietato parlare di politica in un certo senso negativo ma ho appena indicato uno strumento uno degli strumenti
E a mio avviso in effetti qui bisognerebbe che questa meritevole istituzione come quella degli amici dalla terra
Cercasse di proporre un disegno di legge
Che istituzionalizzata selling chiedo di queste due fasce alla società che vogliono essere utile al Paese e che viceversa
Oggi come oggi trovano scarse possibilità di Daria però conta in tutto
Bisogna cioè a mio avviso che in spetti io però lo trova anche qui e disegno di legge a fianco del servizio nazionale dalla Protezione civile ci si è anche o in stretta connessione è un servizio nato nazionale
Della tutela dell'ambiente che si Bati essenzialmente sul volontariato
E io mi posso dire che i vecchietti Mihai e mi metto tra quelli coi capelli bianchi
E tanti giovani che hanno fatto il servizio militare con me sono tutti desiderosi e direi quasi ansiosi di paga qualcosa di utile al Paese
Al Paese al Governo e in particolare all'attuale governo utilizzare al meglio queste risorse per la Protezione civile e per la tutela dell'ambiente grazie
Chiudiamo con questo caloroso invito del generale de avrà al quale fra l'altro risponderà poi da presidente degli Amici della Terra
All'inizio dei lavori la seconda parte
Siamo perfettamente in orario raccomanderei poi fare un giro col campanello sono le undici e quarantacinque alle dodici e dieci venticinque minuti
Puntuali indossava in maniera che riusciamo a rispettare i tempi anche per la seconda parte del dibattito grazie coffee break e qui fuori
Niente nell'Assemblea sarà Jacopo Giliberto che credo voi tutti conoscete giornalista
De il Sole ventiquattro Ore e chi avrà il compito di coordinare
Il dibattito che avrà
Ho un inizio con due ultime relazioni e coi ed era in una parola a chi l'ha chiesta con una l'apposita prenotazione
Era il passaparola Jacopo
Vi prego intanto di accomodarmi neanche nelle prime file
Le prime file sono riservate all'autorità siccome siamo tutti autorità chi vuole può mettersi tranquillamente dove un vuoto
Allora
Alcuni di voi mi conoscono già di persona altri mille dicono molti di più mi vengono pervenuta
Mettiamo Jacopo Giliberto sono già presso il Sole ventiquattro Ore
Altre presentazioni di me non non non importa non sono più importanti le persone che abbiamo al tavolo l'avete già sentito alcuni questa mattina
Adesso vorrei far parlare Mario Signorino Presidente del dell'Anpa l'Agenzia nazionale per la protezione dell'ambiente
Illustrerà agevolato sarà anche un po'di considerazione un po'di più faccio un po'di produzione dopo tutte queste una breve prolusione dopo queste relazione del del martire che hanno offerto diversi spunti di di in meditazione diverse ed è alcune delle quali sono
L'ho anch'io della sede diverse
Spunti per esempio come
Come diceva Balocchi modello Moloch chiedo scusa
Questa mattina c'è la questione dei residui traduzione del materie prime secondarie delle interazioni
Ieri parlavo con il nuovo ministro dell'ambiente l'intenzione di fare un a molti di voi che lavorano con queste materiali
Materie prime seconde può interessare per esempio
Nella prospettiva della politica ambientale che sarà perseguita dal governo cioè l'introduzione dei testi unici
Sul sui rifiuti
Probabilmente si andrà con un testo completamente nuovo basato sulla legge sul proposta Gerardini
Non sto parlando di me in codice giallo sono abbastanza divulgativo visto che di tipo di convegni abbastanza alto
Parlerò indica un termine abbastanza tecnici e specialistici la proposta di legge Gerardini sarà la base di un nuovo testo diceva ieri il ministro per
Per creare un un un Complesso di normative strutturate tra loro sui rifiuti sulle materie prime secondarie anche sugli imballaggi altri campi di intervento che voi telefono molto sarà quello l'altro capo sarà quello delle acque
Non so in che forma più che altro sarà un recepimento delle direttive europee
Non credo che qui si faccia riferimento a un testo preciso se non quello europeo non credo che si farà con riferimento alla Meuse farò presto completamente nuovo mi par di capire questo almeno dal dal dalle ultime notizie che ho avuto proprio ieri pomeriggio
Meno meno problemi spiccioli di quotidianità dell'imprenditore più inquadramento della politica ambientale con Mario Signorino
Infatti io tenterò di portare la discussione sul piano direttamente politico
Anche perché un insieme di circostanze da questo studio che è stato presentato oggi una atto all'attualità particolare da questo punto di vista già Rosa Filippini ha ricordato che lo studio si inserisce in un processo politico vero e proprio che cominciato con l'iniziativa referendaria sulla riorganizzazione dei controlli ambientali è poi sfociato nelle istituzioni delle agenzie
Cioè degli organi tecnici deliranti
Ma quello che da la maggiore attualità a questo studio che quindi da una parte rappresenta una ricerca e soprattutto per la prima volta si tenta un bilancio complessivo di quello che è stato fatto in Italia e nel campo della politica ambientale negli ultimi vent'anni e dei problemi tuttora aperti
Quindi queste da parte il suo
Come dire
Il suo valore di ricerca e questo studio anche uno strumento di lavoro per chi segue in questi problemi ma è anche il luoghi si esplicita una linea di politica ambientale e e in corso
Stamane scusami giacché è venuto all'interruzione c'è una BMW Milano trentasette ottanta quarantacinque a tratti all'ingresso dell'hotel ci chiedono di
Spostarla
Ma se poche e rappresenta quindi dicevo la linea di politica ambientale che si stanno sviluppando a livello istituzionale e non solo perché attraverso lo strumento della
Ma anche
Per la presenza di questo nuovo ministro dell'ambiente che è stato un
Protagonista
Delle delle ultime iniziative
In che sono poi riprese anche esposte sistematicamente in questo volume quindi servì in sostanza anche a capire che cosa potrà succedere in questo campo in Italia nei prossimi anni
Ora il uno dei degli elementi che bisogna tenere presenti che la questione ambientale
E oggi passata a livello di come
Questo pone dei problemi anche di grossa portata anche in merito al destino di quei movimenti in comune quali le associazioni ambientalistiche che sono all'origine di questa attualizzazione unitario della politica ambientale
E lei della questione ambientale una questione che si è posta da noi con un certo numero di anni di ritardo rispetto ad altri Paesi industrializzati che ha conosciuto una fase di agitazione piuttosto accentuata la questione ambientale in Italia nasce con la controversia sul nucleare che quindi con caratteristiche aperte di conflitto con le istituzioni
E ha seguito anche di questa agitazione e dei riflessi che essa se se ne sono avuti a livello istituzionale adesso ripeto questa questione è entrata direttamente nelle politiche di governo oltretutto debbo dire che anche nei limiti del caso il anche il mio caso personale in una prova di questo cioè il trasferimento
Elementi dal campo extra stile istituzionale di movimento è quello delle istituzioni anche il nuovo ministro dell'ambiente espressione di questo processo di istituzionalizzazione lui forse ancora più di me visto che
Viene fuori da una cultura e da un'esperienza politica più estrema di quella quindi richiamavo in passato e il e quindi questi sono elementi importanti perché pongono degli interrogativi seri sulle destino futuro di questi movimenti
E sulla loro capacità di assumere un ruolo che fino a oggi non hanno avuto
Ecco passare quindi quella quella frase che è stata utilissima
Della protesta della scoperta tra virgolette dei vari aspetti della questione ambientale e che adesso ormai acquisita se non altro a livello di consapevolezza di Kyoto in questi canti anche sulla parte dell'opinione pubblica
E che cosa lascia come prospettiva queste associazioni posso una volta che
E si evidenzia la necessità di cominciare a provvedere da questi questo tipo di problema
Allora una delle cose che viene fuori in maniera molto chiara da questo studio e la necessità di passare da una modo abbastanza casuale
Di rispondere a queste questioni a una a una politica più coerente di lunga scadenza
E a un superamento dell'esperienza storicamente ma maturata in Italia con la normativa ambientale via è stata applicata e lavorata e che si è riusciti molto male ad applicare
Noi dobbiamo tirare un bilancio di quello che si è fatto capire se siamo andati fino a oggi in una direzione giusta e capire soprattutto come si fa a rimediare alle carenze che sono venute fuori una di uno degli elementi principali e che oggi si può dire
Proprio con sicurezza che la pretesa
Di risolvere i problemi molto complessi quali quelle ambientali
Solo mediante dei comandanti e delle sanzioni si è dimostrata
Inefficace
Il fallito
Tant'è vero che a livello nazionale a livello comunitario oggi si porta avanti un indirizzo che è diverso e che ancora viene recepito molto male in Italia
Vale a dire quello di coinvolgere direttamente i soggetti
Extra istituzionale
Che devono portare avanti devono contribuire a raggiungere gli obiettivi di tutela ambientale e quindi non più soltanto a subire
Delle limitazioni quindi si tenta di inserire questi soggetti già nella fase della preparazione
Del spesso della normativa che tecniche e quindi vinse di di una prospettiva di prevenzione e di acquisizioni attiva di elementi di strategia che non solo pizza intende soltanto come e questo porta direttamente a una una questione che riguarda la burocrazia pubblica cioè la burocrazia pubblica quindi l'insieme delle istituzioni mantiene
L'insieme delle istituzioni che operano in questo campo a livello centrale regionale e periferico si devono attrezzare per essere in grado di sostenere l'interfaccia con questi soggetti a cominciare dalle imprese
Ecco e qui che viene fuori una come dire l'importanza del processo che è in atto ed è stato avviato a seguito di quel referendum sui controllo ambientale e di cui la istituzione e la costruzione progressiva degli enti tecnici nazionale regionali sono lo strumento principale
Cioè in sostanza noi che cosa ci proponevamo sul piano politico
E cosa ci proponiamo oggi sul piano istituzionale cioè delle per quanto riguarda le agenzie per l'ambiente ci proponiamo semplicemente una razionalizzazione della delle strutture della pubblica amministrazione e una qualificazione dell'azione pubblica in questa materia facendo che cosa una cosa che sembra banale concettualmente ed è molto difficile la pratica cioè noi
Cerchiamo attraverso gli enti tecnici di rendere la pubblica amministrazione centrale e periferica capace di intervenire nel merito tecnico delle questi quindi sì proponiamo di rendere competente i pubblici poteri
Con questo si intende superare tutta quella serie di problemi che nascevano dalla incompetenze cioè dal fatto che la pubblica amministrazione non aveva al suo interno le competenze tecniche per intervenire in queste materie e quindi di metterle in grado di costituire da un punto di riferimento costante eccetto anche per i soggetti ex istituzionali le imprese ripeto che devono contribuire all'applicazione di questa direttiva fra l'altro oggi non si tratta più di discutere quindi di fare una lotta politica sul fatto di accettare o rigettare gli obiettivi di tutela ambientale questo è un capitolo chiuso
Ed è chiuso non perché lo dico io e chiuso perché questo obiettivi sono stati ormai da tempo assunti formalmente a livello extra nazionale
Cioè a livello di comunità europea
Sicché il Paese l'Italia in questo caso ne avverte Chiti flessi continuamente attraverso le direttive i regolamenti e gli indirizzi comunque comunitarie che vengono riversati i propri a livello nazionale quindi non si tratta più di discutere se certi obiettivi vadano perseguiti
Sono convinto che serate invece di impostare un problema diverso cioè non è possibile che si venga colti di sorpresa un po'tutti non solo le imprese ma anche le istituzioni
Da queste direttive o comunque dalle normative degli indirizzi che vengono elaborati in sede comunitaria
Perché la domanda è se l'Italia e un partner quindi uno stato membro dell'unione europea
Sì presume che dovrebbe partecipare alla elaborazione di queste normative e quindi si presume che i vari soggetti istituzionali o meno dovrebbero comunque essere già stati coinvolti
Nella predisposizione della posizione nazionale da far valere quindi nell'elaborazione della normativa comunitaria quest'oggi non avviene o avviene in maniera assai carente
Sicché noi via manchiamo questo momento fondamentale che è quello in cui il paese fa valere la specificità dei problemi ambientali e produttivi
E questo è un difetto notevole l allora questo perché avviene perché la nostra pubblica amministrazione non è attrezzata a garantire quella presenza tecnicamente qualificata che è necessario quando si tratta di passare dalla piano degli obiettivi generali politici a quello della discussione concreta e capita sempre più spesso nel come dire del dei settori produttivi di delle regole che vanno applicate ai settori produttivi
Un'altra delle del delle spie di questa carenza italiana e per esempio la il difficoltà ad avviare nel nostro Paese quegli strumenti di accordi volontario comunque di incentivazioni alle imprese che tendono a sollecitare il le imprese
Come dire a un'azione prevede di prevenzione quindi di passare dal soggetto passivo di una normativa otto come dire autoritaria a soggetto attivo di una politica ambientale perseguita dai poteri pubblici per i sei mesi che Visco gli strumenti dell'etica etichettatura ecologica delle cogestione o ditte eccetera
In Italia ormai non riusciamo ancora avviare gli organismi che dovrebbero aprire questa strada alle imprese italiane
Come ARPA noi siamo adesso riceviamo sempre più spesso sollecitazioni e domande da parte di imprese italiane che non sanno come diavolo fare
Per poter partecipare a questa il alla concessione per la concessione del marchio ecologico per esempio
In proposito fisso non ho diverse imprese che stanno cercando di rivolgersi all'estero per ottenere io diversi casi di aziende o in Inghilterra in Spagna sono andate a chiedere il rilascio della certificazione europea sul prodotto sul ciclo industriale allora ecco quindi
In ecco dopo molti diversi anni di ritardo era stato fatto l'atto il il decreto interministeriale con il concetto tra i vari ministri industria ambiente eccetera eccetera dopodiché si è bloccato tutto perché il ministro passato non aveva poi proceduto alle nomine
Di coloro che devono costituire il cosiddetto organismo competente che era il riferimento istituzionale
E della Ampa come organo tetro e poi dovevamo svolgevano l'attività ma non possiamo svolge le sue attività finché non c'è l'autorità che ha il potere di mettere il bollo eccetera ed è una cosa assurda cioè nel momento in cui tutti gli altri Paesi è partita
E questa sperimentazione perché basata sull'adesione volontaria dell'impresa e segnalo in particolare l'importanza non solo dell'Ecolabel affini di mercato perché adesso ci ritroveremo prodotti di in prese di altri paesi del dell'unione che possono in in entrare nel mercato con il loro bravo marchio
Che serva a che cosa serva a sollecitare il consumatore e quindi a creare un'opportunità di mercato per le imprese che si adeguano meglio ai requisiti di tutela ambientale ministro era guancette in prese estere che hanno mezzi più efficaci e le nostre quelli di buona volontà di indizi puniscono le imprese che sono più vicine o comunque più sensibile approfittare di questa opportunità certamente per i loro interessi ma il bello della questi Colle proprio questo
Di tramutare un obbligo un limite quale quello della tutela ambientale anche in una fonte di opportunità di mercato
E così via per le cogestione peggio che mai perché lì c'è il il discorso è più complesso interferendo fra l'altro sui sistemi di qualità di gestione della qualità anche ambientale
Delle delle imprese e sui rapporti tra impresa impianto e territorio
Ecco quindi su anche se su quello noi abbiamo predisposto anche le condizioni di operatività
De coatta attraverso accordi con quegli organismi tecnici che già operano da anni sul piano delle nel campo comune settori industriali sul piano da normativa tecnica della accreditamento eccetera eccetera come unirsi incerta e così via quindi noi siamo allora a questo punto di fronte a una questione complicata perché come si vede anche insomma da dal bastano le basta l'elenco delle normative di settore per capire che la questione ambientali ormai interferisce direttamente con l'insieme dei settori produttivi per parlare solo del del caso per le imprese che lasciando perdere le istituzioni tipo Comuni Regioni e via dicendo ma ci troviamo di fronte a una questione complessa
Che va trattata in maniera con un impegno continuativo e coerente anche con una capacità di visione al di là della contingenza del momento
E con degli strumenti quali quelli garantiti dalle istituzione pubbliche assolutamente inadeguati sta da a rispondere alle dove di contro a questo
Abbiamo un processo di io io ritengo di grande rilievo che può introdurre una vera e propria svolta nel nel politiche ambientali italiana che il processo di costruzione delle agenzie ambientale cioè degli organi tecnici che nelle regioni ed è partito già nelle in quasi tutte le regioni più forti
Sta subendo caratteri e dimensione di grande rilievo che stiamo parlando dei agenzie regionali che avranno a regime
Il organici tecnici molto consistenti quelle dell'Emilia viaggia nell'ordine dei novecento addetti
Viaggia con Baggio dette di qualche centinaio di miliardi
E quelle di della Liguria avrà sui cinquecento addetti seicento circa la Toscana il Piemonte e così via cioè nel giro ormai di di qualche anno noi avremo una rete di agenzie che avrà è che conteranno un personale di migliaia di addetti e Baget appunto abbastanza significativi e costituiranno un riferimento fino a oggi inesistente
è un vero e proprio sistema tecnico coordinato dalla rampa cioè dall'agenzia nazionale di questi esistono già le premesse concrete anche se devo rilevare come era inevitabile sarà una delle spie più impietose delle degli squilibri tra le regioni italiane
Gli alloggi vediamo come è stato già detto sette agenzie già formalmente istituite tre che sono già in fase di avvio quindi nel corso di quest'anno credo che si arriverà fra dieci una dozzina di agenzie regionali ma questa tiene
Nelle regioni che sono più forti anche negli altri campi come era inevitabile diverse altre non si sa quando e le sicché noi tra un anno
Un anno e mezzo due anni avremo il cui la fotografia dell'Italia come oggi avremo regioni forti con organi tecnici cominceranno a interfacciarsi con impresa eccetera e via dicendo e saranno in grado di cominciare a cambiare in meglio e quindi ad aumentare la capacità pubblica di intervenire in maniera seria su questi problemi avremo una metà dell'Italia che non si sa dove diavolo andrà a affini ecco e questo è un problema che non abbiamo ha cominciato a porre a livello regionale perché riteniamo che dal centro queste cose non si possono rimediare
Che non esistono strade praticabili di Poteri sostitutivi nostra ad esempio la nostra funzione di indirizzo e coordinamento tecnici delle agenzie regionali noi l'abbiamo saldamente basata su un accordo di cooperazione con le regioni
Ed è devo dire che per la prima volta sono le regioni a richiedere l'intervento di un Ente nazionale sia pure tecnico non politico quale Lampard però la prima volta che ci chiedono loro di intervenire sul terreno Della gelosa autonomia delle regioni sennò dovranno coordinarsi loro
E allora quindi l'insieme di queste cose allora
Ecco io vogliono assunto tronco perché
Si potrebbe per la due giorni di queste faccende però Oglio
Dire che a parte il la difficoltà oggettiva di questo problema io credo che forse Francesco Mauro affronterà a questo punto in maniera più puntuale cioè noi abbiamo oggi da una parte un'amministrazione pubblica centrale e periferica che non le risorse tecniche per affrontare come si deve questi problemi
La domanda è e la passo a Mauro Cosimo non perdo tempo il commi intervento ma perché il nostro Paese manca in assoluto di capacità scientifica di capacità tecniche sicché comparate
Dobbiamo per forza adeguarsi once un qualche altro problema cioè esistono le risorse tecniche sono quel che sono cioè in conformità con il livello medio del nostro Paese tuttavia ci sono sono consistenti per ognuno va per la propria strada e quindi non si incrociano mai
E il paese si ritrova sguarnito come se fosse rientrato ieri nel mondo dei Paesi industrializzati ecco questa regola ovviamente io la penso in questo modo
E che quindi sia necessaria questa autentica vera e propria rivoluzione delle strutture pubbliche che deriva dal fatto di inserire nel dentro la burocrazia pubblica elementi di carattere tecnico
E dall'altra però quindi c'è questa difficoltà grossa
Dall'altra ci sono anche difficoltà di carattere soggettivo cioè politico il mo'lotti a messo in tabella quali sono difficoltà dell'arte dell'ARPA e diavolo lo so benissimo ecco a due anni dalla prima dall'approvazione della legge noi in per un anno la questione è stata tenuta in frigo
Quindi non si è fatto nulla dopo un anno si è proceduto a nominare il mezzo vertice cioè non nominando responsabile operativo che poi con una serie di come dire rifiuti di procedere a fare con tutti quegli atti che erano necessarie per metterci in condizione di operare hanno tentato in sostanza di reagire a una legge che è stata imposta al governo sia prelievo prima con l'iniziativa del referendum sia dopo con iniziativa del Parlamento contro il la politica del ministero dell'Ambiente hanno reagito cercando di portare lampada prima che si arrivasse a regime a un punto di blocco di stallo totale per poi procedere
Alla soppressione della legge istitutiva adesso con questo non è riuscito
E soprattutto con la vivo a livello regionale di questi proprio di questo processo di formazione delle agenzie territoriali questo è diventato un processo irreversibile
In più e qui e la circostanza che citavo all'inizio
Caso al mente diventato ministro dell'ambiente un elemento che è stato protagonista assieme a Rosa Filippini dell'approvazione in Parlamento di questa legge quindi adesso ci esistono le condizioni politiche per superare la guerra che autentica che veniva dalla burocrazia che temeva di vedersi sottrarre ma non il potere che noi non sottraiamo perché noi siamo enti tecnici
Quindi tutte le insegne i galloni i timbri bolli rimangono lì
A livello amministrativo quello che lo togliamo casomai e la discrezionalità male intesa la discrezionalità arbitraria della pubblica amministrazione che quella di concedere o no un permesso tecnico che invece non dovrebbe essere come dire oggetto di una contrattazione perché o si può dare o non si può dare quindi di esercitare sulle imprese una pessima discrezionalità impropria discrezionalità che poi alla fine confina con l'arbitrio da una parte e dall'altra non aiuta a mettere in piedi una politica seria di tutela ambientale
Quindi questo adesso io spero che venga superato come i primi atti del nuovo ministro confermano questa possibilità mi devo finisco
Rilevando che però in tutta questa situazione quello che ha contribuito a pesare in maniera negativa certo come elemento non di primo piano ma di secondo piano e che secondo me è peggio
Accanto alla ostilità aperta della burocrazia pubblica contro gli organi tecnici delle agenzie è stata un po'la politica di Confindustria lo devo diventarlo
Che assente c'è avendo rinunciato danni ad avere una parte attiva nella definizione della politica ambientale del Paese con la invece avrebbe dovuto fare a mio parere pur rappresentando interessi che sono un po'istituzionalmente contrapposti
A quelli che l'agenzia ambientale però è necessario che i protagonisti intervengono attivamente combina avendo rinunciato a un ruolo attivo e avendo accettato di continuare a esercitare anche questa ma materia un ruolo di lobby
Che tenta solo di ritardare certe cose come assunto rischia di danneggiare le imprese non le favorisce questa cosa e anche in questa vicenda delle agenzie si è assunte ha giocato un ruolo puramente negativo cioè di ostilità
Alla formazione invece di quello che a me pare poi quando si parla direttamente con molte imprese ne escono fuori le esigenze vere cioè l'esigenza vedo un'impresa italiana oggi come dicevo già non è quello di dire
Io voglio scegliere se osservare o no gli obiettivi e le regole della tutela ambientale perché questo un'impresa delle ad oggi non ha più la libertà e ma qui il governo italiano di definirlo in maniera negativa
Da esigenze quello che vede il riferimento certo in maniera che questa questo fattore possano essere inserito nelle strategie dell'impresa
Perché se hanno prospettive certe siamo interlocutori certi sulla normativa tecnica non deve essere inventata lì per lì da qualche burocrate deve essere l'effetto di a parte ovviamente gli obiettivi che vengono definiti dei poteri pubblici in sede politica parlamentare e governativa e così via deve essergli Effedieffe l'effetto di uno studio ed una conoscenza vera della materia
E di un processo di confronto con i protagonisti di questa del del del determinato settore di cui si discute procedere su una cosa in cui oltre a fissare l'obiettivo la regola la norma si pensi anche contestualmente non dopo a studiarne l'applicabilità
Se non è facile io i problemi di ambientare li risolve in due minuti faccio la legge improprio non si deve più inquinare lagnanze del più ma che ho risolto qui noi ci confrontiamo con un sistema complesso un sistema produttivo un sistema di poteri pubblici che deve essere che deve accettare si deve decidere accettare questi obblighi e questo obiettivi di tutela
Ma che deve anche essere messo in condizione di poterli perseguire enumera il nove e il problema non è tanto la grande impresa il problema è la piccola e media impresa
Il che di bisogna investire risorse di tutti i tipi tecniche e finanziarie cede c'era e concordare ma foto nonché uno poi si debba risale solo a quello e vicino all'impresa ovviamente concordare le modalità migliore per raggiungere questo obiettivo
Ecco e con questo io chiudo passo la parola
Prima di passare la parola un un accenno la domanda
Mi chiedo quali sono i settori in cui lampada
Prossimamente offrirà il suo supporto tecnico se potrà farlo ovviamente nel raggiungimento degli obiettivi nazionali ed europea cioè si lavorerà tu qualche normativa tecnica o in qualche settore particolare andrebbe
No a breve allora lampo in questo momento e svolge innanzitutto una funzione netta anche se marginale dal punto di vista produttivo che cioè i compiti di controllo della sicurezza nucleare della radioprotezione in Italia questo cosa significa ormai a impianti nucleari spenti in questo vuol dire semplicemente garantire che i rifiuti
Non nuclei radioattivi rimasti negli impianti o di produzione cioè le centrali ENEL o negli impianti sperimentali Enea e gli altri gestori pubblici per devono essere messi in sicurezza
Significa Intersos intervenire sempre con funzione di controllo in tutte le attività che comportano uso di sorgenti radioattive
E sono piuttosto diffuse questo è un settore molto particolare che tradizionalmente tradizionalmente è stato l'unico settori di rifiuti terra di attivi sia pure in generale a bassa attività
E in cui il controllo non è stato adeguato fino a oggi perché era una zona di confine tra rifiuti convenzionale tossico-nocivi presente rifiuti ospedalieri e così via che decadono
Alcuni in poche ore altri pochi giorni e così via allora a causa della natura proprio del materiale era stato regolamentato in una maniera tale che si apriva ha possibilità di interferenza tra i rifiuti convenzionali
In Italia tradizionalmente come dire gestiti spesso in maniera abusiva e il rifiuto radioattivo che in generale invece sottoposto a un regime stringente di controllo
Quindi si e l'altra attività che noi già adesso portiamo avanti etico di con la di lavorare all'interno dei programmi di cooperazione tecnica tra Unione europea e i Paesi dell'Est ex URSS e altri
Paesi ex satelliti per l'innalzamento innalzamento degli standard di sicurezza di delle centrali nucleari in quei Paesi anche se fino a oggi e questi programmi sono stati largamente inferiori alle necessità ecco a parte questo settore che tradizionale noi ci stiamo cominciando a muovere e
Come capofila del sistema delle agenzie che si stanno costituendo a livello regionale in che senso la legge non ci attribuisce un grosso organico
Anzi è andata proprio al risparmio essendo noi l'organo di riferimento tecnico di tutte le politiche ambientali ci troviamo con una previsione di legge che ci assegna seicento addetti compresi gli amministrativi nomine non solo tecnici ma amministrativi
E a fronte di questa previsione abbiamo poco più di un terzo oggi dal personale ma questo come dire e un effetto della in applicazione della legge per motivi politici
Supereremo questa situazione manca regime noi non possiamo lavorare
Come in maniera individuale diciamo come ente asse dobbiamo lavorare come ente tecnico capofila di tutti i clienti delle strutture tecniche regionali in questo caso quindi noi procederemo
Nelle prime materie a attraverso gruppi di lavoro mistici
Che avranno anche vari vantaggi per esempio quello di portare le regioni e gli enti locali a intervenire attraverso le strutture tecniche direttamente nelle fasi di preparazione delle normative in maniera che non ci sia più quella frattura tra chi stabilisce la norma che deve applicarla che ha portato al blocco
Di molti provvedimenti
E le prime materie su cui abbiamo già raggiunto un accordo con la regione capofila per l'ambiente che il Piemonte a nome delle altre con le regioni più viste più attrezzate
E quello di fare l'inventario delle competenze tecniche esistenti nel nostro Paese quindi centri regionali centri locale pubblici e privati
In maniera per sapere atti rivolgerci
Quando si si deve si devono attivare delle competenze scientifico tecniche precise per il censimento del centro di ricerca e di laboratorio sofferente le professionalità esistenti
All'interno per esempio delle strutture di partenza dell'Agenzia regionale come si sa sono i vecchi PMP cioè il Presidio multizonale ex laboratori provinciale di analisi eccetera che sono fino a oggi hanno portato avanti un'attività di misure in certi settori che linee che hanno bisogno di integrazione di professionalità che mancano
Quindi si tratta di fare l'inventario di quello che c'è di quello che manca per vedere però di allargare l'ottica cioè non ci possiamo fissare sulla pubblica amministrazione e basta bisogna vedere se nel Paese non ci sia anche sul piano privato non ci siano quelle competenze che non vanno inventate da zero da nulla e quindi che si possono già adoperati
Questo è una cosa fondamentale dopodiché c'è il discorso della omogeneizzazione della anche di una programmazione seria in senso operativo della raccolta delle informazioni dati ambientali che oggi appunto in una situazione di grave carenza e questo implica il superamento di un punto politico che è stato che da oggi motivo di blocco dell'Ampa cioè il trasferimento dell'attività del Sindaco il servizio informativo nazionale per l'ambiente che col nuovo ministro dovrebbe essere sblocca
Quindi sono al a livello conoscitivo sia per quanto riguarda le risorse sia per quanto riguarda lo stato dell'ambiente
A livello di omogeneizzazione programmazione dei controlli ai fini del anche conoscenza perché il controllo e con l'agenzia per l'ambiente siano esse nazionale o regionale non è un poliziotto
Non è il nove Lino ed esiste già e alle sue funzioni noi abbiamo la vigilanza ce l'hanno anche ovviamente sul territorio le agenzie regionali però si tratta di controlli tecnici che quindi
Sono controlli sullo stato dell'ambiente sull'attuazione della normativa e così via ai fini della che della prevenzione
Cioè non rientra nell'ottica di un'Agenzia ambientale del sistema perché ormai bisogna comincia a parlare di sistema delle agenzie e noti agenzie singole
Non rientri in quest'ottica di sistema
Un'attività che fra l'altro è già a un a un alto livello come quello delle misure condotte dalla sanità sulla balneazione sulle acque di balneazione è già un altro ha un alto livello come qualità di dati frequenza di misure e così via
Però alla fine non è che servono tanto
Senza voler essere critico ripeto perché non si può ogni anno dire lì si può fare la Palmieri Bagnoli non si può fare e così via il problema è benissimo Scoma Elisa con la situazione cominciava a cercare di intervenire sulle fonti di inquinamento in maniera da da avviare anche una politica di prevenzione ecco questo dovrebbe essere il compito delle agenzie per l'ambiente più ci sarà adesso ci viene richiesto
Dal ministero dell'Ambiente una programmazione
Coerente sul piano
Del del ciclo delle acque
Quindi dell'attuazione della legge Galli
Intrusi tutti i momenti critici del ciclo quindi a cominciare anche dalla depurazione e così via
E qui e è stata invece no devo dire che l'iniziativa non viene da un ministro viene da un direttore generale che alla fine si è convertito o comunque accettato la realtà delle agenzie
E quindi senza aspettare l'esito elettorale erano ministro ci ha proposto questo accordo quadro di collaborazione che molto ambizioso su sulla materia delle acque dei rifiuti il cui il presidente accennava prima in cui il governo sì appresta a varare un decreto legislativo avendo già ricevuto al Parlamento la delega
Un decreto legislativo si spera ecco questo non sarà secondo me un prodotto ottimale ma l'inizio di una
Di un miglioramento nella normativa ambientale nel senso dei testi unici e soprattutto io spero nel senso che la legge o l'atto avente forza di legge come un decreto legislativo
Fissi solo i criteri gli obiettivi da raggiungere
I soggetti che si devono attivare
I ruoli reciproci di questi soggetti le risorse e dopo di che lasci a una normativa secondaria su tutta la normativa tecnica e quindi non fossilizzarsi
I indicazioni tecniche particolari ma lascia la flessibilità dello strumento tecnico poi la definizione delle modalità più precise
Quindi questi sono un pochino i primi settori su cui si cercherà di intervenire ripeto agendo in maniera
Cooperativa tra centro e periferia
Grazie signorina dalla dal alle ne ha dopotutto lampada dal punto di vista gli organi deriva da una parte delle ne ha quindi c'è un legame con con Mauro che il direttore Ambiente della di questo ente nato prima per la specifico cioè per il nucleare era stato creato e poi diventato l'ente sulle energie alternative l'ambiente fingere che generalmente sulle energie e l'ambiente sì grazie bel presidente Signorino mia da un certo punto Istat facilitato la vita perché mi ha dato un quadro come posso dire di analisi che mi porta al problema che per me è più congeniale di parlare delle delle strutture tecnico delle strutture esperta del Paese se vogliamo anche delle competenze che il Paese ha o non ha
Diciamo io ho sentito un quadro che mi pare che sostanzialmente al di là adesso le sfumature
Che ci possono essere in questa sala o fuori di questa sala è un quadro che non può che essere condiviso F perseguire lo schematismo di questo studio mi sembra che qui si sta entrando in una nuova fase che
Noi adesso siamo spettatori di una crisi dell'ambientalismo di un certo tipo ecco anche con l'istituzionalizzazione di alcuni ambientalisti
L'accettazione come dato di fatto e per ragioni comunitarie ma anche dire per ragioni culturali e sotto sotto economiche della tutela ambientale come come un fatto
E di questa cosa che io ho sentito con sento sempre con piacere negli ultimi tempi della crisi del sistema del comando e controllo
Tra l'altro mi è molto piaciuta definizione che poi in Italia questo comando e controllo era al comando senza controllo in altri paesi è stato comando e controllo che è stato superato perché i controlli funzionavano credo che tutto questo porta nel caso il nostro Paese a questo punto fondamentale dell'insufficienza della pubblica amministrazione e delle amministrazioni locali dal punto di vista della della mancanza di
Di quel know how tecnico tecnico scientifico
Metodologico che comunque può rendere se non altro competente
La pubblica amministrazione ruolo che secondo me in un momento in cui si supera il comando e controllo massiva verso frasi di coinvolgimento per esempio del del del degli imprenditori verso fasi di negoziazione diventa ancora più importante perché se non abbiamo il dato certo di partenza
Dato in maniera credibile io non vedo come si possa portare avanti processi di confronto di negoziazione di so di incentivazione e così e diventa ancora più pericoloso che se non fosse scelto il dato di partenza nel caso del comando e controllo una detto questo Silena la be'per essere esatti
Lampadine dalle ne ha dall'Enea disse che era un ente nell'ente cioè dall'ente di controllo nucleare quello che l'Arpa non ha ancora avuto come passaggio di parte del personale e che Lampard sta invece cercando ricostruire come rapporti di collaborazione con accordi quadro Lene ambiente cioè una delle una delle uno degli eredi dell'originale Enea nucleare ma diciamo di promozione ricerca non di controllo
Lene attualmente viaggia con una legge di riforma
Che ha fatto uno strano ibrido italiano un ente uno e trino cioè un ente che si occupa di Energia
Dal punto di vista del presidio fosse nucleare ma soprattutto dal punto di vista del risparmio energetico delle fonti alternative una parte riguardante l'innovazione tecnologica è una parte che l'ambiente che in un certo senso è la più collegata all'Enea nucleare di una volta in quanto si occupa di problemi di protezione e anche di problemi sul territorio che potevano una volta riguardare nucleare
In un certo senso è anche la più sganciata dalla visione energetica perché diventata nel corso degli anni nei miei ricordi addirittura in tempo insospettabili cioè priva di Cernobyl già ci occupavamo di agenti chimici prego
Lo so di di di di effettivi agenti chimici o di problemi del territorio indipendentemente la propria nucleare
Però ecco quello che vorrei dire che l'Enea non è certo
L'unico punto esistente a livello nazionale direi all'innovazione c'abbiamo grosse competenze una serie di confusioni
E se mi posso permettere vorrei ritornare a un punto che è già stato fatto sì adesso è giusto quello che si dice dal nome dei carabinieri ma c'è stato uno strano momento di qualche anno fa in cui le funzioni di polizia giudiziaria la facevano quelli dei presidi multinazionali le analisi di facevano quelli del nove
L'insegnamento dove sono quelli dell'Enea e la ricerca applicata circa rifarla l'università fissare un momento in cui ognuno e questo è tipico dei indipendente poi dalle competenze perché posseduto io sono
Sono un po'vengo da dalla ricerca sperimentale quindi sono abbastanza empirico credo di esserlo finché ognuno fa quello che sa fare bene da bene dove e quando ognuno fa quello dell'alto senza poi saperlo fare quindici comincia a diventare un po'complicata detta questa battuta vero e dire che l'altro confusione che ancora permane e su la differenza fra ricerca
Tout-court
Il tipo di ricerca che può servire nel settore ambientale e non abbiamo secondo me neanche il termen italiano perché abbiamo bruciato allegramente negli ultimi vent'anni termini come ricerca finalizzata ricerca applicata ormai significa tutt'altre cose
Allora oggi diciamo problema oriented Research perché non abbiamo più la maniera di dirla quasi in italiano perché ormai ricerca finalizzata è collegata ai progetti finalizzati quindi non è più ricerca finalizzata nel senso originale la parola
E in tutto questo continua sia pure a livello diverso anzi aggravato in un momento di scarsità del bilancio dello Stato e in un momento non aggravato l'arresto delicato dalle righe
Cerca di ricoprire anche il
E il il territorio di un altro ente dunque però forse anche se Lampard giustamente si è posta il problema di fare una ricognizione un breve una breve ricognizione si può fare a mente cioè al di là dell'università che svolgono loro funzioni di ricerca e di insegnamento abbastanza chiare indubbiamente molte risorse sono concentrate nel Consiglio nazionale delle ricerche
Nella parte istituti
Quindi istituzioni del Consiglio asserisce che in quanto tale non nella parte di finanziamento all'università o tramite progetti finalizzati devo dire con una notevole frammentazione forse una frammentazione eccessiva che al di là di una diversa finalizzazione della ricerca comporta dei problemi io sono proprio per l'impreparazione a questo studio
Facevo il caso anni fa
Degli istituti Calasso grafici del mare della pesca del dell'idolo dell'idolo biologia dove come giustamente ha detto il generale poi quelli militari diventano quasi più importanti perché quelli civili sono talmente frammentari ci sono sette istituti dalla sua grafici in Italia
Allora a questo punto che naturalmente sono stati in epoca pre regionalistica messi in ogni posto dove c'è un bel promontorio un bel lago una bella laguna
Peraltro fanno dallo scientifico ottimo però chiaramente hanno una capacità anche numerica di peso di intervento che li porta il saluto non ho niente contro i colleghi dalla sua grafici contro i colleghi di di scienze marine avranno soltanto come esempio perché fosse stato casualmente uno degli esempi più più tipici della del tipo di organizzazione o forse dovrei dire non organizzazione e di alcuni enti di ricerca
L'Enea le né a lei né in tutto questo vive e continua a vivere tutte le sue contraddizioni di ente che comunque c'è un passato nucleare che fa molte cose
Forse ha sviluppato nel campo ambientale alcune specifiche esperienze l'elenco rapidissimamente
Nel settore dei rifiuti infatti non a caso siamo stati i già citati più volte anche come da parte degli amici della terra nel settore del di alcuni aspetti del territorio forse anche collegati ai problemi delle calamità naturali e così via
In alcuni settori biologici o diciamo comunque Bío ecologici o di bio sanitaria
Ed infine
Più recentemente nei settori dei grandi temi di carattere globale quindi clima biodiversità desertificazione e così via dove peraltro c'era una grossa carenza la parte del paese c'è tuttora
Però anche l'Enea viene usato male perché oscilla fra la visione di ente di ricerca come Channel re ha una visione prati con i per dire una cosa che in questo momento come direttore Ambiente dell'Enea mito cogestire tramite i miei colleghi
La discarica di Napoli
Cioè tout-court proprio gestiamo la discarica come se fossimo degli imprenditori peraltro con le mani legate così perché poi ovviamente siamo stati mandati lì per due ragioni da una parte una interessante cioè cercare ritrasferire
In un settore tecnologicamente arretrato in qualche cosa di più avanzato anche sempre detto la verità insomma
C'è poco da trasferire tutto cose ben note che a Napoli e non ce l'ho con Napoli io son di origine meridionale quindi non sono sospettabile però però insomma son cose che basta leggere un libro per ovviamente non sono tecnici e l'altra ragione è Mele e ben chiara idee che l'unico sistema per togliere alla criminalità organizzata la discarica di Napoli che è la più grande discarica d'Europa e così via
Era di mandarci un ente pubblico però insomma
Ok
E fin qui ci siamo perché è una situazione di emergenza però sono due anni che noi continuiamo a gestire la discarica di Napoli più altri scarica in praticamente tutte le discariche campane e siccome i tempi di costruzione diciamo di un inceneritore sono di circa due anni
Siccome son passati due anni ancora non si è Parma non sono state fatte le scelte politiche
E ovviamente anche riguardanti la popolazione per la costruzione inceneritori dopo due anni noi siamo sempre al tempo zero e abbiamo davanti altri due anni allora io sono letteralmente terri ficcato da un uso improprio di un ente come il mio anche se devo dire è stata un'esperienza utilissima perché ha costretto dei ricercatori andarsi a misurare con con la realtà proprio è in questo caso però diciamo ecco è un'altra distorsione che noi troviamo questo sistema paese
Esiste poi una miriade alte di di altri enti che andrebbero presi in considerazione tra l'altro c'è a pagina centoventisei del libro appunto uno tre dal punto uno quattro
Nelle due varietà struttura esperte ordine di controllo un un buon Elenco devo dire però che molti poi sono o istituti molto piccoli istituti che provengono dal settore sanitario
E quindi diciamo con delle distorsioni non entro non entro in merito perché prenderebbe troppo lungo io credo che la decisione su cosa fare delle competenze dell'Enea
è una decisione chiave che spero che il nuovo ministro apprezzo affronti e per il Paese in generale perché son competenze che poneva l'Internazionale sono riconosciute e viceversa lo dico con tranquillità se per caso venissero cancellate ci vorrebbero venti anni a ricostruirla per quante scarse se siano o inadeguate se siano sono probabilmente un punto centrale per una decollo del sistema parte dico del sistema perché poi l'ente le nasce anche esistere anche sedi periferiche laboratori periferici sparsi per l'Italia
Che potrebbero essere essenziali io volevo concludere
Però toccando anche un problema di politica e qui sta l'ho detto più volte ma voglio dire dal mio punto di vista ed è la questione del ministero dell'Ambiente
Allora io credo che oltre a tutto quello che si è detto cioè su quello che non è stato fino adesso il ministero
Solo che c'è e al di là dei inadempienze del Ministero dello scarso numero abbiamo visto le tabelle rispetto ad altri anche se non c'è un problema di fondo
Ed è il problema su che cos'è un ministero di questo tipo nel nostro cosa deve essere un ministro di questo dico al nostro Paese io credo che la scelta fondamentale tra un ministero di indirizzo che io metta a me piace perché credo poi nelle strutture esperte che abbia una certa funzione
è un ministero Toti potente come poteva essere rosso al ministero dei lavori pubblici nell'Italia di Quintino Sella è una scelta che non è stata fatta pertanto va fatta io posso pure accettare quella che a me non piace ma sarà fatte non fatta in continuazione
E per cui abbiamo questo mi col ministero che vuole fare tutto pre altro la situazione di frammentazione pazzesca insomma il secondo problema della mia carriera in questo momento dopo le discariche e quello di avere a che fare contemporaneamente con più direttori generali dello stesso ministero
Che ognuno segue la sua
Poli sito di potente in cui io sono sotto sotto benché ricercatore benché molto bravo tutto quello che volete addestrato all'estero e così via sono sotto sotto uno soggetta l'appalto di manodopera da parte di un decisore che sta dall'altra parte
Allora
Io penso che io sono schierato a favore di un ministero leggero di Indirizzo per varie ragioni perché questo è quello che serve sull'ambiente perché questo è quello che lo ha fatto tutti i paesi industrializzati tranne la Francia ma la Francia fra la tradizione di Stato centrale ben diversa dalla nostra non ultimo perché in questo ritorno al suo Paese c'è il problema del regionalismo non a caso parliamo del sistema parte e così via
Però comunque una scelta di questo di prova fatta io me l'aspetto da questo ministro magari ecco quella opposta ma che venga fatta cioè allora che il ministero venga attrezzata un'altra maniera perché continuare andare avanti per secoli per di caricamenti
Francamente non è possibile credo che anche la sua stesse competenze scientifico tecniche siano messe in in pericolo
Grazie
Grazie Mauro apro il dibattito agli interventi del Pubblico
Vorrei cominciare con Francesco Giannini presidente di Assotravel
Nel frattempo Falco fanno parlare il professor Cupo Pagano folle e altre persone se qualcuno vuole intervenire nel mettersi in elenco c'è un foglio nella cartella sul quale ci si può iscrivere riconsegnando il foglio
Allora e sono Jamila pesando la Federcalcio è una federazione fra varie associazione regionale Ficcardi accertati
Ho faccio solo alcune l'annotazione dando un piccolo contributo un po'estemporaneo alle come ho sentito parlare due relatori sulla problematica del ministero dell'Ambiente secondo me
Il mio io lo vedono un'ottica un pochettino più un'altra filosofia ossia il Ministero Ambiente non deve essere dove sta lì ma dovrebbe essere sempre tra virgolette dentro il ministero dei lavori pubblici attendere invece un ministero per la industria commerci in senso filosofico divertire io e chiare che istituzionalmente occorre ministero dall'ambiente perché istituzionalmente deve essere rappresentato formalizzato eccetera eccetera
Però come anima come struttura non solo deve essere dentro il ministero per l'Ambiente Mario con i fondi scorso ancora più a monte ossia che l'ecologia e l'ambiente non devono restare esterni hanno infatti messo dentro la nostra anima come cittadini principalmente ossia noi cittadini dovremo acquisire quella cultura che ci permette ecologiche neanche entrare che ci permette poi di avere dei comportamenti ecocompatibile ecco coerenti
Anche delle azioni e poi anche la nostra economia singola privata deve essere ecocompatibile dico coerente
Sia come i cittadini che poi lo dovremmo riversare anche nel sistema produttivo che deve recepire questi principi ispiratori e poi chiaramente attento istituzione ossia quello che io rimprovero rimprovera un pochettino
Agli ambientalisti è che sono poco ambientalisti all'i collegi agli ecologisti che sono poco economici nel senso che vedono questi problemi molto di più come argomento di discussione di dibattito che non di vita propria attività nel senso ecologico come vita quotidiana di tutti i giorni non dico di fare come me perché penso che su questo argomento punti ambientalista esisterebbero con la neve un circa un venticinque anni di vivere senz'acqua senza luce senza gas senza nessuna comporta trenta euro nelle cose di oggi
Anche senza fiscale perché è impossibile di oggi ma io sfido qualunque ambientalista su questo terreno anche se mi accusano seccava scavi dritta in caso di terre parliamo in modo assoluto l'animale di una settimana
Ma sì però rete che non è è se se se se non sono d'accordo ecco esatto però credo che i cittadini non hanno detto no all'ecologia come le colleghe Codice degli altri cittadino non quella proprio sia deve questi principi escono ispiratore devono essere fatti propri da ognuno di noi specialmente dai rappresentanti del mondo ambientalista
Un'ultima cosa noi come effetto calate questo incontro tra il mondo ambientalista del mondo estrattivo l'abbiamo cercato già dati in una decina di anni prima
In fase di scontro con l'incontro infine anche di collaborazione fattiva in questo senso che abbiamo creato
Dei comitati tecnici dove in questo Comitato tecnici paralleli a quelli istituzionali per rendere le regioni dove sono rappresentanza del mondo ambientalista parlo tre lingue sì in questo caso anche se un'altra associazione un rappresentante nostro come parti lese indicava e non giurista ai moti che danno una visione organica ritrova varie sfaccettature del problema
Telecamera questo e nel senso della collaborazione che perché il perito che cambiando filosofia dell'attività estrattiva recuperando il i principi ispiratori del senso dalla fatica ritradotti in termini tecnologici possono dare possono dare dei motivi di colla
Passione dove l'attività è visto come un momento prestazione visto momento di trasformazione per territorio e non soltanto di rapina motivetti prelievo ma questo un argomento che fa sono un po'un attimo adatto all'argomento ma che sta alla base per la collaborazione fra il mondo ambientalista il montone statino improduttivo in generale pranzo
Grazie Gianni
Vento tra l'altro offre diversi spunti intorno due secondo me uno sul rapporto tra comportamenti singole comportamenti generale interesse particolare l'etica generale Socrate farà la discussione di altissimo livello ma non mi sembra il caso anche perché sento diverse stomaci brontolare l'altro l'altro tema che si potrebbe approfondire questo immaginario dell'ambientalista
Vi ricordate i tempi del referendum sul nucleare
Quelli a favore del nucleare contestavano gli ambientalisti ma allora vogliamo tornare tutte le età della candela
Avete visto referendum è stato fatto centrali nucleari non ce ne sono meglio ci sono ma sono spente alla candela non siamo tornati e credo che diverse
Il rapporto di questi ultimi anni fra ambientalisti e mondo dell'impresa abbia corretto molti luoghi comuni
Reciproci da una parte gli ambientalisti si vedevano gli imprenditori come il padrone cattivo che si diverte a rovesciare editore più all'inquinato nel fiume
E il padrone cattivi vedevano l'ambientalista come uno pronto a far chiudere tutte le fabbriche abbiamo visto che non è esattamente così
Perché se intervenire professor Cupo Pagano dell'Università di Roma
Poi ci saranno Sandro folli e Mauro Fornaro
Grazie presidente della
Io sarò ascoltato con vero interesse
I relatori che mi hanno confortato nella possibilità che si possano raggiungere degli obiettivi
Soprattutto per la mole di lavoro che è stata già sviluppata
E questo mi conforta perché da parte mia col mio animo dia detto all'utilizzazione al reperimento di materiali stradali di cui servono milioni di metri cubi e anche per la possibilità di raggiungere politicamente persone autorevoli o commissioni parlamentari
Che sembra oggi sembrano oggi disponibili a recepire delle proposte concrete sulla base di risultati ottenuti tecnicamente
Beh io comincio a sperare perché da parecchi anni io mi sto dedicando
Come costruttore i diciamo utilizzatore di materiali per la realizzazione di strade mi sto dedicando l'utilizzo alla ricerca sull'utilizzo dei materiali alternativi
Cioè sostitutivi dei materiali pregiati dei materiali poveri dei materiali locali e noi arriviamo con molto ritardo rispetto a molte altre nazioni perché ci siamo sempre ritenuti ricchi di materiali pregiati che abbiamo depredato la natura in maniera indecorosa
Lasciando ferite indelebili come tutti voi sapete
Ora i nostri studi sperimentali fatti
Presso l'Università
O presso il Centro Sperimentale dice sanno dove ho cercato di coinvolgere anche i tecnici dell'Anas
Ora presso l'Istituto sperimentale delle Ferrovie dello Stato tutti enti che di materiali di utilizzo non molti hanno dato degli ottimi risultati
Che sono stati pubblicati su riviste italiane presentati in memoria i vari congressi nazionali internazionali
Nella speranza che si aprisse la possibilità dei Falcon di convincere le amministrazioni pubbliche i gestori delle amministrazioni pubbliche a recepire i risultati
è qui c'è stato il grosso ostacolo cioè non si realizzano capitolati speciali d'appalto che prevedano di l'utilizzo di questi materiali alternativi quali sono i materiali alternativi sono scarti di cava per esempio
Materie otterremmo non idonee di per sei ma che possono diventarlo a seguito di opportuni trattamenti con leganti anche a basso dosaggio calci di cemento
Oppure gli materiali di scarto delle demolizioni edilizie di cui produciamo decine di milioni di tonnellate all'anno soltanto in Italia
Beh io qui devo dire che ho trovato un ostacolo insormontabile ho cercato alla luce delle documentazioni e dei risultati pubblicate sulle riviste specifiche
Di andare a parlare con chi aveva la responsabilità dell'inserimento nei capitolati speciali d'appalto della possibilità di utilizzo in alternativa le terre usuali anche di materiali che adesso con le stesse caratteristiche prestazionali
Ma non c'è stata la possibilità quindi io mi auguro invece che adesso presso queste commissioni
Parlamentari queste persone che sembrano attente ad ascoltare i risultati dei consigli si possa effettivamente raggiungere un risultato concreto e quindi possa finalmente la collettività giovarsi di un'altra fonte di reperimento di materiali
Ora io devo dire che no di risultati ottenuti sono più che soddisfacenti ecco e manca semplicemente l'imprimatur non si capisce perché mai delle decreti legge vengano rinnovati continuamente e non ci sia nemmeno la possibilità non ci sia finalmente la possibilità della conversione in legge ora speriamo che questo possa avvenire
Credo che
Non abbiamo inventato nulla di nuovo sotto il sole perché l'utilizzo dei materiali alternativi i materiali di scarto i residui
Era noto già ai tempi degli antichi romani ogni tanto li faccio questo riferimento al fatto che le sovrastrutture stradali romane
Erano costituite tra i vari strati oltre lo Stato Hume me c'era il Ludus cioè un materiale fatto con i materiali di demolizione editi vecchie murature eccetera quindi sono materiali che sono stati già approvati e la stessa legge del CNR dieci mila sei del mille novecentosessantatré prede prevedeva anche che già che la fondazione del della sovrastruttura stradale fosse fatta anche con calcinacci con materiali di demolizione invece c'è stata questa grossa difficoltà ora io raccomando vivamente a gli amici della terra che sembra abbiano la chiave per poter contattare il mondo politico
Di intervenire per far decidere di inserirlo nella legge l'utilizzo di questi nuovi materiali affinché poi le amministrazioni si sentano confortante dalla certezza del diritto di inserire audizioni o prescrizioni di capitolato che fanno riferimento alle leggi sicure
Un'altra raccomandazione che non si pensi che questi materiali alternativi possano essere usati nella maniera indiscriminata ci sono stati dei grossi insuccessi che potrebbero far pensare che i materiali non sono idonei faccio riferimento a delle strade che l'ha costruito l'Anas facendo delle stabilizzazioni a cemento la Firenze Pisa
O nella provincia di Perugia della stabilizzazione di materiali tendenzialmente plastici con la calce che hanno dato un luogo ad un insuccesso al primo traffico
Veicolare ecco ma qui ci dimentichiamo che una cosa sono le prove di laboratorio è una cosa e la posa in opera se non facciamo i controlli sulla rigore dei della posa in opera non li otterremo senz'altro gli insuccessi dobbiamo cambiare una mentalità i direttori dei lavori devono fare i direttori dei lavori con tutto il gruppo operativo
Se si lascia l'impresa abbandonata a se stessa specialmente con queste tecnologie innovative
Certamente avremo poi la necessità di fare una croce su tutti questi materiali innovativi che invece hanno una ricchezza di utilizzazione in sé che possono veramente essere utilizzati senza tema che vengano meno le loro prestazioni proprio prevederle le loro prestazioni
Dal punto di vista funzionale
In questo senso allora io dico che dobbiamo prescrivere che vengano inseriti nei capitolati
Potevo anche nella legge bisognerebbe che già questo fosse chiaro che fossero accettati materiali che rispondono a requisiti precisi di idoneità come diceva prima una terra non idonee al Sedex leggermente plastica
Può cambiare addirittura gruppo di appartenenza della classifica funzionale delle terre dal dieci mila sei
Se noi provvediamo ad un opportuno trattamento adesso se ci sia un miglioramento uno stabilizzazioni in funzione della quantità di legante questo sarà da stabilire con studi preventivi ma la legge deve prevedere che si facciano di rigorosi controlli
Sia nella fase di accettazione dei materiali
Sia durante la loro polsino opera così anche della formazione dei dei materiali provenienti dagli impianti di trattamento di cui fino adesso la legge non precisa qual è il trattamento della produzione di materiale di scarto edilizio
Questi trattamenti devono essere tali da poter garantire che dentro i materiali non ci siano pezzi di legno di carta di plastica non ci siano pezzi di ferro ma siano stati trattati in appositi impianti
Che producono una costanza granulometrica
Attraverso la quale soltanto noi potremo fare delle verifiche di laboratorio per dare le prescrizioni
Di lavorazione e attraverso poi permetterà la possibilità di controlli l'opera dell'appezzamento così come si verifica in tutti i tipi di materiali che vengono preventivamente
Studiati accettati laboratorio costi tagliati in laboratorio dei quali si ricava un valore indice che deve essere controllato durante la fase esecutiva
In modo che essi veda essi controlli che se c'è stato il raggiungimento di una prescritta percentuale del grado di addensamento Massimo tenuto il laboratorio allora le cose funzionano quindi direi spingiamo spinge il amici che conoscete
La possibilità di intervenire presso i politici affinché siano presi in considerazione questi alimenti puramente tecnici ma dei quali la legge non può fare a meno di fare riferimento allora avremo la possibilità di accettare
Materiali idonei estendendo ampiamente la possibilità per i materiali utilizzare ma successivamente dovremo anche pretendere che le amministrazioni siano dotate di gruppi operativi operativi di controllo continuo dei lavori cosa che fino adesso mi sembra che l'Italia non è stata fatta grazie grazie professor
Comunque è in linea questo questo l'intervento in linea con i discorsi precedenti in questo senso bisognerebbe smettere di dare alle leggi il compito di entrare nelle specifiche tecniche le leggi devono dire
I capitolati possono essere fatti in questo modo magari prevedere incentivi e poi saranno le agenzie per l'ambiente agenzie regionali
Il i vari vari enti di certificazione di normazione tecnica dare poi le specifiche
Sandro folli consigliere regionale per Lombardia già presidente del Parco Sud del Ticino
Costretto ad Acqui e dei terribile da questo punto di vista
Ma io l'ho detto prima ero venuto per ascoltare
Perché qui è stato io prendo sempre senza mai tornare in platea non ho problemi no mai credo che
Qualche considerazione ma velocissima vada fatta è che credo che su qualche considerazione che qui ho sentito a livello politico bisogna dare anche qualche risposta un qualche considerazione lei prima ha detto
Nella gli anni in cui si combatteva il problema del nucleare non siamo arrivati alle candele
Ma siamo il primo Paese importatore di energia e quindi non è che noi siamo uno dei Paesi ricchi con questo io non sto dicendo che bisogna tornare alla nucleare però mi rendo conto che quando si parla di sburocratizzazione quando si parla di deleghe
Quando si parla di decentramento di funzioni credo che questo sia un discorso estremamente serie
Forse il federalismo spinto che sta venendo fuori adesso e dettato da tutte queste cose
Abbiamo cercato
Di accantonare se vogliamo dire il nucleare
Io non è chi ero un nuclearista però credo che se qui ai confini nostri abbiamo le centrali nucleari e Chernobyl c'ha dimostrato che
Quando succede un guaio un guaio succede poi
Per tantissimi chilometri credo che per lo meno le centrali esistenti in Italia fosse potevano anche funzionare che forse potremo dare qualche beneficio economico o non so cosa ne pensa poi il collega dell'Enea
Ma credo che quando si deve tentare poi di arrivare aida supplire quelle che sono le carenze di Energia Elettrica quindi tentando nei nostri territori dove abbiamo le banali dove si potrebbe utilizzare quella che l'energia che arriva potrebbe arrivare la costruzione di centrali elettriche quindi date dei fiumi e poi ci si trova a confrontarsi con quella burocrazia e con quel mondo io dico oggi sento e apprezzo quando
Sento dire sono passati vent'anni e quindi dobbiamo collaborare dobbiamo trovare soluzione ai problemi ad un ambientalismo spinto e lo ricordo le centraline che Regione Lombardia
Sì progettarono
Eppure poi si arriva a quel territorio altamente pregiato questo non si può fare questo non si può fare l'altro non si può fare
E allora poi si corre un rischio
Che io ritengo estremamente serio io faccio parte della commissione Territorio avuto anche la fortuna
Di presiedere il primo Parco Agricolo parco di cintura metropolitana che il Parco Agricolo Sud Milano che va dal Ticino all'Adda
E devo dire che sono uno che è molto attento alla preservazione del territorio
Però credo che a distanza di vent'anni al di là delle opinioni che ognuno di noi può avere credo che noi dobbiamo cambiare filosofia noi non possiamo pretendere che il territorio egli debba essere imbalsamato
Noi dobbiamo mettere in condizioni coloro che vi abitano coloro che vivono coloro che hanno delle attività produttive metterle in condizioni di dover lavorare di dover vivere
La Lombardia vincolato oggi il diciassette per cento delle sue are
Età in atto
Quindi nei prossimi mesi ha in atto di giungere al ventisette per cento
Di vincolo di queste altre aree
E allora io credo la mia
è una provocazione ma dico sorridente
Io vorrei che le varie associazioni ambientalistiche che hanno fatto tanto in questi anni hanno fatto tante si mettessero d'accordo su una politica comune di come si intende difendere l'ambiente e come si intende a far operare coloro che devono operare in aree protette
Il territorio
Perché credo che le esperienze che noi abbiamo perché abbiamo vissuto in questi anni a livello istituzionale noi molte volte ci scontriamo con diverse filosofie che ha il mondo ambientalista ecco io mi auguro che
Da questi dibattiti per queste riunioni
Il si possono arrivare ad una
Non dico compromesso perché la verità Filippini prima
Io credo che si debba arrivare ad una soluzione perché altrimenti guardate qualche chilometro in giorni comincia il Parco del Ticino io abbia visto
E ricordo che fui uno dei primi a firmare perché si istituisse guardare
A distanza di vent'anni si sta creando il movimento per distruggere il TAR troppi vincoli
Non possono valore lavorare le persone le persone allora io credo che sotto questo aspetto vi debba essere da parte del mondo ambientalista
Una nuova cultura ma una cultura univoca da parte di tutti perché non vi può essere gli amici della terra che oggi io apprezzo le parole che qui sono state dette
Ma quando sento gli amici del WWF io no no credo che siano
Prego sì lei industriale hanno una cultura unico no io no non so non so dice cui tratto se ci fosse una coltre univoci sono dicendo adesso le associazioni non so dice io ho parlato che siamo a vent'anni
Qui mi sembra che il titolo a vent'anni
E allora credo che le considerazioni vanno ci fanno a vent'anni credo che tutti assieme dobbiamo trovare la forma è il modo per poter coesistere perché se vent'anni fa io le do ragione perché le dico che io non ero uno dei firmatari vent'anni fa era una logica
Il dovere il dovere spingere il vincolo per proteggere il territorio oggi si oggi abbiamo creato la cultura che coloro che vivono in quel territorio
Protetto da vent'anni e e questi si sentono prigionieri dal territorio dico solo che non vengono in altri territori protetti e che usufruiscono di quel territorio non avendo vincoli quindi io ho parlato in modo incerto in modo generale ma credo che qui stiamo parlando e chiudo veramente
Stiamo parlando ad una categoria l'imprenditore che svolgono allora attività nel territorio
Ebbene sì ove dovessi dire
E vivere
Quello che sta succedendo in termini burocratici il palleggiamento che viene fatto da un ufficio all'altro dall'ente all'altro
Per avere un permesso addirittura di ristrutturazione o di recupero e di una cava io credo che allora
Forse qui non non si arriverebbe al federalismo regionale ma credo che se dovessimo andare anche di queste parti questi Italia sicuramente Civati soldati quindi credo che l'augurio sia un augurio estremamente serio sia da parte degli amministratori e questo credo che sia un dovere logico
Sia da parte
Delle associazioni quindi le associazioni che hanno avuto un grande grandissimo merito e questo le va riconosciuto io sono il primo a riconoscerlo
Ma credo che vi debba essere una linea univoca da parte del mondo ambientalista che in questi ultimi tempi in questi ultimi anni io sto parlando a livello di Regione Lombardia
E credo che non sia molto univoca
Le idee di qualcuno non sono le idee degli altri e questo va a discapito sia dalle istituzioni ma va anche a discapito dei cittadini grazie
Folle che
Il suo intervento ha suscitato un sacco di fino al tavolo un sacco di come
La
Allora aspetta
Sui vincoli o una brevissima considerazione perché queste persone delinquere fa tornare alla questione sull'interesse particolare l'etica generale
Sicuramente sono costituiscono un problema vincoli questo è fuori di dubbio tuttavia sono basate in genere l'opposizione al decreto da figlio del dell'interesse si basa sull'interesse personale
E in un in genere però non non sto facendo non sto facendo
Casi singoli ma non generalizzazione o un un esempio sotto gli occhi
Che è quello del Delta del Po
Negli anni dagli anni fine Ottocento fino agli anni settanta quell'area svuota la parte di Rovigo doveva essere bonificata perché è l'unica soluzione era per uscire dalla pellagra dalla dalla povertà era coltiva patate tira via l'acqua continua a far oggi ci si sta ci si sta ripensando abbiamo fatto bene a bonificare un quell'area cioè a fare un industrializzazione forti erano industrializzazione Cocoon agricolo agricoltori Zazzera sopravvivrà dei telefoni di coltura intensiva un un un un abbandono della naturalità di quel luogo se fosse stata fosse rimasta così come era fino a cento anni fa oggi sarebbe uno dei poli sicuramente europei del turismo e ci sarebbe una una ricchezza economica molto più molto più ampia molto più diffuso di quello che lo sia adesso di quella zona appunto parlo del del dell'area di Rovigo
Sarebbe quello che potrebbe fare la Camargue francese
Oggi si arriva alla costituzione del parco gli emiliani che hanno capito questa cosa
Hanno posto i vincoli ha fatto il loro parco regionale i veneti non l'hanno voluto hanno paura dei vincoli eppure hanno sotto gli occhi un esempio basta passare il il Po passare a Taglio di Po dalla parte emiliana eseguirà parti Biljana che ha fissato delle regole case basse vincoli are riservate sta diventando molto più ricca flirtando un'attrattiva dall'altra parte cioè l'individualismo dei singoli pescatori dei singoli coltivatori diretti di barbabietole
La ricchezza è molto meno diffusa che e c'è molto più stress cioè un livello di panetto di droga dalla parte veneta che è molto più alto dalla parte emiliana
I ragazzi non sanno cosa fare c'è disoccupazione molto più alta
Sto cercando di vedere il vincolo in chiave di di prospettiva il vincolo può essere utile
Sei all'interno di una pianificazione queste a mio parere faccia il signorino
Due commenti e credo anche Filippine ma io volevo fare alcune osservazioni lampo perché purtroppo non c'è il tempo di discutere
Per quanto riguarda né quando il consigliere Follini avanza l'esigenza che tra gli ambientalisti preparato una sola linea secondo me esprime un'esigenza giusta riferita al soggetto sbagliato
è sbagliato pretendere che dei movimenti abbiamo tutti la stessa posizione come se per esempio tutti i partiti politici e dovessero avere è ovvio che questo non è possibile e giusta l'esigenza come
Ebbe anche sui grandi debba maggior ragione c'è divergenza di opinione lei ha ragione
Consigliere ma questo lei deve rivolgerlo come richiesta proprio alle istituzioni non ai cittadini lei non e in riferimento alle associazioni ambientaliste lei invece può adottare
Una politica diversa a seconda delle posizioni che emergono ecco
Va be'ma voi dovete tener conto della varietà delle posizioni sennò come come Consiglio non so se lei parla noi come Consiglio o come la sua forza politica
Come Consiglio allora il il le istituzioni in questo caso assembleari devono confrontarsi con una società che estremamente diversificata ed è bene che sia così
Ecco comunque devono fare i conti invece io sono d'accordo su tutto quello che riguarda il l'esigenza di superare che ostacoli della burocrazia e questo come dire coincide perfettamente con interesse di ente tecnico
Come pure su una finalmente attribuzione chiara senza equivoci di competenze ai soggetti che operano sul piano delle autonomie locali quindi dalle regioni giù giù perché sull'ambiente questo è uno degli ostacoli più grossi che si incroceranno purtroppo non posso giocare il tema dei delle aree protette anche se io sono convinto che la legge quadro che è stata approvata solo nel novantuno quindi a distanza di decenni perché prima gli oppositori hanno impedito che si facesse una legge quadro si chiude un ciclo e e però come dire corrisponde a una logica che andrebbe un po'registrata meglio
Il le sul nucleare in effetti è vero
Abbiamo spento gli impianti in Italia e non riusciamo a porci non sono convinto che e non entro nel merito tecnico perché ormai faccio un altro mestiere
Il però è anche vero che avendo spente gli impianti sul nostro territorio noi e ci confrontiamo con dei rischi di carattere transfrontaliero che provengono da impianti posti al di là delle frontiere
E braccia grazie io non abbiamo i rischi tipo Cernobyl in Europa vicino Annoni
E comunque senza avere gli strumenti un sistema di sicurezza adeguato perché gli strumenti sono tutte di portata nazionale e noi adesso abbiamo a che fare con un rischio che di carattere sovrannazionale ed è grave che l'Unione europea
Non abbia fino a oggi tentato di mettere in piedi un sistema di controllo per la sicurezza nucleare a livello comunitario
Grazie
Ma ora Fornaro le quindi dalla massima concisione
Poi Rubbia Mancini poi
Non era un intervento assolutamente programmato arcieri colgo l'occasione per ringraziare chi mi ha evitato perché lo ritengo segno di stima
Comunque proprio per riallacciarmi occasionalmente tra le altre cose che sono state dette questa mattinata e le ultime che ho sentito in particolare all'intervento del collega di Roma
Professor Cupo Pagano che aumentava come ci fosse questa opportunità crescente è sempre più diciamo studiata enti con foriera di risultati anche di una certa utilità che può esser quella del riuso dei materiali altre cosiddette alternative
Tuttavia io intravedo in questa operazione e ne ho avuta prova proprio due giorni non sono a Torino sono stato invitato anche in quell'occasione per sentire più che per parlare da un convegno di cui forse qualcuna anche a conoscenza
Organizzato da Legambiente e WWF e la provincia di Torino quindi entità sul assolutamente al di sopra di ogni sospetto e io ho investito una mattinata
No andando all'università e andando a sentire che cosa finita ha detto mi auguravo che ci fossero delle novità dal punto di vista tecnico su quelle che sono le caratterizzazione tecnologiche di questi materiali alternativi perché in effetti come il collega precedentemente ha detto
Deve esserci uno studio di base e su questo le università stanno lavorando da tempo e tutte quante sono naturalmente ben disposte a vedere gli sviluppi applicativi di questi materiali
Però deve esserci questo studio deve esserci questa caratterizzazione scientifica non si può come nell'occasione dei due giorni passati andare a sentire parlare di materiali di riciclo in termini così generali e basta
Perché un io credo che come si parli di raccolta differenziata
Dei rifiuti debba anche essere l'utilizzo inteso in maniera differenziata è stato detto che molte volte si parla di riciclo di materiali dove dentro c'è di tutto ma io mi ritengo anche abbastanza mio padre alle volte anche diritto in malafede notte nel presente la differenza che c'è tra un macinato di un'esca certo Guzzo macinato Tila Terlizzi ho macinato di scorie di metallurgia
Ho di materiali lapidei riscatto dalla delle dell'industria mineraria io credo che questo vada detto perché ho sentito dei discorsi in Piemonte che parlando per l'area torinese
E nella regione di un milione settecento mila metri cubi anzi tonnellate e tonnellate ma mettiamo fossero anche metri cubi tenendo conto di tutti gli abusi che magari avvengono in piccoli discarico tre cose del genere
Ma mi domando di questo materiale quanto è costituito da calcestruzzo vecchio che può essere in qualche modo macinato quanto da laterizi con loro caratteristiche che può essere anche loro utilizzato
E quanti invece ad altri materiali che non hanno assolutamente possibilità se non dietro una studio caso per caso di vedere che cosa fare parlare di questi volumi tutti insieme confrontarli con i fabbisogni di materiali nobili come possono essere chiari messaggi per certe a per certe attività non sono sicuramente sostituibili anche per certe altre ci andrei molto cauto io credo che questo contribuisca a fare confusione e ne ho avuto prova proprio due giorni fa perché il l'assioma era questo
Ci sono i materiali alternativi che non si utilizzano a sufficienza e questo è vero sotto gli occhi di tutto ci sono
Zone fortunate d'Italia dove invece qualcosa si fa per utilizzarle ed è stato portato al il l'ennesimo riciclo della della situazione di Modena questo va benissimo abbiamo apprezzato tutti quanti quello che una sostituzione di uno stabilizzatori qualcosa del genere non certo
Onestamente relatore che era venuto a parlare ha parlato di calcestruzzo
Ora a questo punto la passo successivo fu quello di dire bene allora vuol dire che in questa maniera faremo meno cave senza dire quantitativamente qual è il rapporto di ciò che utilizziamo con quello di cui ciò di quello di cui abbiamo bisogno
E questo è servito poi quel passo ulteriore successivo dire bene allora adesso stiamo ben attenti a quella che la gestione del territorio e si parlava a questo punto della provincia di Torino non della provincia di qualche poi su quello si cercano ben attenti allora reso perché lì sopra con tutte queste idee della della linea veloce dei treni a cui noi dobbiamo porci
E questo è un passaggio che per me illecito perché se c'è un ambientalista un'ambientale credo di esserlo perché io giro in bicicletta
Recupero tutto Himiko Levi i colleghi mi chiamano Babu perché ho persino riciclati mobili del mio ufficio nel quale lavora al Politecnico giunge da trovare ripete
Non posso accettare un passaggio di questo gene perché mi ricordo un altro passaggio di cui oggi come cittadino che gira in bicicletta però qualche volta può anche piovere non non non va bene andare in bicicletta
Porto ancora le conseguenze che è stata la battaglia per non fare la metropolitana a Torino
Gli stessi personaggi che allora erano metà appese che erano quindi abbastanza siamo impegnati su questo argomento questi argomenti a dire no alla metropolitana Torino perché alle diedi Rite
E quindi da adesso oggi abbiamo il traffico intasato adesso hanno cambiato argomento sono andati sulla linea veloce io non dico che la metropolitana andasse bene non dico che vada bene la linea veloce sono democratico accetto una decisione democratica
Ma la decisione demagogica di dire no allora con i risultati di oggi e cui giovedì del pedone che ha trovato prendo un mio collega sindaco col quale ogni volta con l'incontro che io voglia di prendere a addirittura a manate lire la sua lei non lo so completamente d'accordo con soli non tutti sanno che a Torino è stato introdotto il giovedì del Prado nello spingere Marche ecco e soprattutto che il sindaco un mio collega professione sta sottraendo spazio le altre due non ha mai tante perché io non voglio che queste manifestazioni possono essere strumenti strumentalizzate da chiunque perché secondo me questo il rischio grosso che si è avuto nei vent'anni passati de abbiente che credo che molte persone la pensino come me
Per cui io dico io sono sinceramente disposto l'università lo è sicuramente e come tutti gli altri uffici che i laboratori per studiare migliorie sui materiali eccetera
Però questo non deve essere una così una tentata che ci porti a togliere parlo per l'aspetto estrattivo tre quale sono state evidentemente invitato dalla realtà invece del fabbisogni di materie prime
Questo era quanto l'ultimo piccolo accenno invece hanno riferito al dottor Maurizio Aiello violentissimo queste queste brevissime solo propagandistico
Mi fa piacere che lei neanche si è occupato dopo quegli anni di quindi assente in cui era diventato un una cosa veramente grande diciamo quasi a concorrenza tutto l'ha detto lei quasi in concorrenza con il CNR io dico va bene sono contento che si sia saputo riciclare in varie branche che adesso si proponga per questa nuova azione a carattere nazionale metodologico per la guida delle valigie delle varie regioni che si vogliono porta fu sono vecchio beninteso comunque potrei essere no dicono cioè che i suoi era se ho ben capito di diciamo che potrebbe essere un'opera veramente un riutilizzo per esperienza che ha fatto bene a questo prova per l'ho capito
Anche ha fatto vedere in questi anni per poter portare il suo contributo che esprime io dico questo però ribadiamo che non serva semplicemente a un trasferimento dando nome di agenzia a quella piazza un altro istituto un altro ente in questo modo io parlo come università
Io vedo allievi che escono adesso dopo i primi anni della nuova trasformazioni universitaria in cui sotto l'ingegneria per l'ambiente e il territorio
Sicuramente un corso nel quale ci sono molti problemi e Nabil giovane può non aver ancora tutte le idee chiare non può avere ancora tutta però io credo che i prodotti che noi continuiamo a compimento poi contribuiamo a fare come in nuovi ingegneri eccetera
Possa essere al pari di altre università italiane che si stanno muovendo anche loro verso la cultura mento verso l'aggiornamento non solo dei propri allievi ma anche di persone che già sono entrate nel mondo del lavoro nella pubblica amministrazione presso le imprese eccetera
L'esperienza della collega ma Forleo qui di Mila no lo può anche dire
Io credo che questo debba lasciare comunque la speranza che se nasce un agenzia di questo genere finalmente ci sia un'assunzione di persone competenti e non come succede ogni volta nei concorsi recentissimi ripeto io parlo per la Regione Piemonte
Dove un concorso dove devono andare all'ufficio delle cave sia stato organizzato in funzione ingegneri per i trasporti
Splende
Va chiarito la rampa è una come molte hanno capito Lampard è una struttura diversa dall'Enea che è stata creata prelevando un pezzo viene comunque bello parlare del riciclaggio dell'Enea quando si parla
Bagarella Leoluca
Ecco ancora più breve perché qui c'è un ruggito destò magico del governatorato
Grazie presidente
Tutto non
O o mettere da parte il già un piazzamento per l'invito che gli è stato fatto dalle organizzazioni promotrici ho saputo di questo punto
Da un professore emerito parrebbe
E avendo segnato la cosa tutto qui eliminata consentito di partecipare
Rappresento quindi una associazione
Volontariato progettuale
Siamo una T cinque o sei sette anni fa
Io l'etica e dei dei valori che lei spiega come si chiama l'organizzazione l'organizzazione si chiama scienziati no no oggi per l'etica dello sviluppo torna facile con questa definizione riflessioni brevissime la prima
Noi tematica ambientale che è fondamentale
Parte però della tematica dello sviluppo penso a una questione ambientale e al di sotto questioni ambientali sarò
Da un ragionamento Jarier io lo sviluppo economico sociale
Secondo me
Non c'è una dimensione importante
Entro il quale
Io un discorso e una progettualità per l'ambiente nati
E a uno sviluppo un discorso soltanto di costi un discorso soltanto di non e lui un discorso l'impresa qui l'impresa la il terziario
Ci obbliga ecco non è fa un sogno fatto statutari ho fatto nel quale tutti i soci della stessa credo no
A rivendicazione via da veri comitati misura
Gli annessi sulla produzione con la struttura
Non la struttura dei ma la persona umana è la persona
Elemento in un solo Dante ma esclusivo
Naso evasione come questa potrebbe farmi pensare e siamo come dire una sottrazione di utopisti
Lo della stessa e di estrema astrattezza Umbria hanno detto forse anche accademico ma
A con le quali invece quotidianamente ci si misura non è così andiamo avanti per progetti il primo progetto e questo stato fatto nello
Novantadue
La vecchia idea
L'Ansaldo aveva questo oggetto conversione
Del testate nucleari e usi pacifici
è un progetto di fattibilità
Progetto è finito avevo fatto un convegno esiste concretamente la possibili
Pacifica per usi civili
Di fronte e ecco il discorso dell'uomo
Che noi siamo partiti da
Giacomo non ci sembra
Una valutazione come dire
Il nodo importantissima una
Forse bisogna fare di una in
E nata sì de orientata solo quinto alla distruzione Matteo la abbiamo fatto studiare un centinaio di persone scusate se mi permetto di dire abbiamo fatto storia dove siamo volontariato non abbiamo e non avevamo dal
Professori delle idee dell'assalto loro con loro volontariato il capo di questo progetto è hanno fatto per tre anni degli studi eccetera eccetera sono arrivati un po'ricerche fatte in vita un altro progetto è stato finanziato dal ministero dell'Agricoltura all'
Tavoli continui
Carbonica soprattutto in agricoltura e si spiega quindi l'intervento del continua
Ma in questo senso come come nei come dire come concretizziamo questi esiti di ricerca con l'attività informativa e con l'attività fondativa nelle scuole nelle associazioni
In particolare scout ecclesiali eccetera
Sembra che questo discorso dell'uomo che per l'amor di Dio noi non crediamo neanche di essere gli unici che che pensano all'uomo e qui non è in persa questa filosofia come dire umanistica ma anche se non è emersa sono convintissimo che anche se il dibattito parlava di stupore di politica ambientale il Ticino il parto eccetera sono convintissimo che ognuno qua dietro di sé
La dell'uomo ma noi vogliamo dire perché non solo è nel nostro statuto ma perché hanno
E nella politica
Non è non solo italiana
Senza questa Caesaris
Come unità di misura
Gli approfondimenti di ricerca proprio la figura dell'uomo per ringrazio di aver partecipato a questi lavori
Parte del suo intervento perché
E del Politecnico di Milano vale l'invito che ho fatto
Anche se in meno o no
Questo io lo chiamo lei
Si sente dappertutto c'è bisogno di un microfono
A
Farà
Vediamo migliore
Quello
Carlo va bene dicembre avverrà insieme a ecco perché insieme a
Capita elevati portate di quindi da problemi alluvionale che vuol dire la convivenza con nei secoli questi fiumi con questa inutile manutenzione dei corsi d'acqua manutenzioni in corso da
Vuol dire rimuovere quindi posso usare un termine cavare parte del materiale soprannomi sopralluoghi il materiale pregiato che può essere l'interezza del vuol dire anche rimuovere arte della vegetazione in eccesso sul corso d'acqua che non è mai stata dimostra per fare questo va questo l'ha fatto in modo preventivo senza ovviamente trasforma come in un'autostrada
Canale di cemento
Patto con un sinergismo tra quelle che sono le tecniche di stima delle portata che la variabile principale portata e che fu passare e quelle che sono invece l'esigenza di vite pubblici questo fiume che noi siamo abituati a vederli questi nostri torrenti il più delle volte poveri via con poca acqua però quando poi c'era l'onda di piena l'onda di piena esondato curando una seri danni molto elevati se guardiamo la curva dei cani negli ultimi venti trent'anni diamo che questa curva esponenziale perché ovviamente vicino alle aree fluviali sono nate acquistavano insediamenti sempre più a valore aggiunto rapinati non dava il fienile adesso se non la ditta che produce il CIPE dire però e questo vince o l'ha fatto in modo secondo me preventivo per evitare che poi la natura stesa sì
Riprenda trascurato il fiume si riprende i suoi scatti senza guardare a quello che c'è questo è una compie è una
Nel novantadue queste buste due serie di fotografie sono
Foto amatore che ha fotografato il fiume Scrivia alla sezione di Ronco Scrivia prima dell'alluvione cioè così porre è stato e dopo l'alluvione questo ha provocato un esondazioni del centro abitato con
Da questo per fare questo è per venire incontro anche a quello che avevo sentito del
Dottor signorino ci vogliono degli degli strumenti degli strumenti di calcolo che uniti alla cartografia che attualmente esiste anche per l'Italia cioè questa per informazione digitale permette a a questo presta il caso di un bacino del savonese
Torrente San sobria con sessantadue chilometri quadrati il territorio permette a
Solo nella provincia di dare mare attraverso questo strumento di calcolo
Data in una segnata sezione del fiume la portarono assegnata se ciò che si è del fiume significa anche poteva definire qual è la parte di vegetazione quella larghezza necessario per far passare quella porta
Non chiaramente non possiamo far passare a volte tutta la portata che quel fiume produrrebbe perché altrimenti dovremmo rendere il fiume un canale di cemento che si funzionerebbe una volta unicamente ogni cento anni però tra un evento e l'altro di Tienanmen vedremo questo fiume non lo potremmo allora poi questo discorso è un discorso che va a
Il rischio in termini di frequenza alla frequenza gli ha assegnato il rischio di esondazione e quindi una parte di questo rischio deve essere coperta dalla manutenzione il fiume un'altra parte può essere coperta da assicurazioni che quindi deve intervengono ecco con i danni in caso di esondazione ed era solamente questa se per fare un esempio quant'è il materiale
Veramente da un torrente della Liguria del savonese di sessantadue chilometri quadrati sono circa duecento mila
Un'idea chiudo qui credo che ci sono i ruggiti del
Quelle
Ringraziamo
Innanzitutto gli ultimi relatori coi quali ci scusiamo ma alla fine è quello ci scusiamo anche con i bambini non meno importanti che hanno avuto paziente
Re accompagnando i genitori e permettendo loro di essere qui
Da Coco Giliberto Rosa Filippini Signorino e tutti quanti a hanno dando un contributo credo ad
Di questo primo incontro l'appuntamento è per gli addetti ai lavori privo di giugno a
Si occupano di problematiche estratti veloci hanno preso le cave Rocca
Tutti gli altri
Fine settembre al look dove riprenderemo alcuni dei temi trattati qui stamattina in maniera particolare il discorso della Genziana anzi dell'Agenzia regionale niente Lear vediamo se cominciano a suonare carpe no la valutazione di impatto ambientale vi sono due temi che credo di estremo interesse quindi l'appuntamento è lì e poi può darsi che o subito prima o subito dopo ci siano anche altri incontri che ci vedranno coinvolti assieme
Per la presenza all'intervento qui suoi dei suoi colleghi
Grazie a tutti arrivederci buon pranzo il pranzo e diciotto fondamentale sinistra sentite profumo grazie ancora di
Già