"Fratelli d'Italia ? Riscriviamo le ragioni dell'unita' del paese dopo i primi 50 anni di Repubblica" organizzato nell'ambito della Festa provinciale dell'Unita' (Milano - Palavobis)

Compagne e compagni amici buona sera diamo inizio al nostro dibattito
Che ha come titolo fratelli d Italia
Riscriviamo le ragioni dell'unità del Paese dopo i primi cinquant'anni di Repubblica
Un dibattito importante
Teatro e diciamo nella parte finale del nostro Paese Stival
Una riflessione un ragionamento attorno a questi temi che sono in questi giorni al centro del dibattito sui giornali sulle riviste e nei circoli politici e culturali del nostro Paese
Animeranno il nostro dibattito la ministro Anna Finocchiaro che ringraziamo venuto puntuale questa sera dopo una giornata assai faticosa nella città di Milano
Dove ha incontrato dagli operai e delle operaie della Imperial alle autorità cittadine più credo sia stato un aggiornate sperano giornata proficua nella nostra città
Altri partecipanti altrettanto crediti che ringrazio sono il professor Franco dell'arte Ruta che conoscete
Per le molte opere su cui tutti abbiamo letto studiato cercato di fare qualcosa che recentemente è stato al centro di un dibattito politico l'ultimo e non è la cosa più importante per cui tutti stimiamo la temuta ma insomma sull'idea di Risorgimento animato da una di queste riviste non dico dalla sinistra perché non non si definisca neppure loro sono comunque di intellettuali eccetera
Lei da poi parteciperà l'onorevole Marco Fumagalli che è stato fino a poco tempo fa il nostro segretario falafel
Poi partecipa il sociologo il dottor Aldo Bonomi che uno studioso
Di in modo lo color molte cose ma voglio ricordarlo per il suo contributo tra il Perini del fenomeno del leghismo
Chi lavora partecipa nel mondo sindacale ha avuto modo di leggere anche alcuni studi che l'organizzazione sindacale milanese lombarda avuto il merito il produrre tra le prime per tutti che e non spetta a me illustra faranno parte anche dell'intervento del dottor Bonomi che ci hanno aiutato a mettere a fuoco le particolarità di quel movimento le sue ambiguità eccetera ma sono i temi del divario
Avete visto dal manifesto che annunciava il dibattito che dove dovrebbero essere presenti a questo è il nostro dibattito altre personalità che lo ricordo
Mi possono il dottor all'avvocato Giuliano Pisapia presidente dalla commissione Giustizia noto passa anche per internet alcune proposte su alcuni nodi importanti del dibattimento
Politico e legislativo del nostro Paese non potrà essere presente perché è indisposto mentre siamo in attesa dell'onorevole Pierre Carniti deputato europeo sindacalista noto anche perché ha partecipato altre volte alla nostra di battute e riflessioni
Comunque io in attesa dell'arrivo del
Dall'onorevole Carniti
Anche perché ormai si sente i partecipanti a questo dibattito è molto ormai praticamente completo io sono per iniziare il mio compito è praticamente punitivo poche cose da dire voglio solo
Lire che questo dibattito è particolarmente importante
Secondo me può essere può partire da questa nostra festa una discussione che comincia e c'è serpeggia nel Partito democratico Sinistra ma non solo in importanti circoli cittadini
Tra compagni tra coloro che animano la vita politica culturale dalla nostra città
Una riflessione sugli ultimi cinquant'anni di storia dalla rete
Numerose iniziative anche preso dall'istituzione di riflessione sul cinquantenario la Repubblica non hanno portato perlomeno nostre città a un giudizio più equanime su questi cinquant'anni la non si è fatta giustificasse dico qualche mio padre non io dovrei solo presiedere ma insomma permette di tempio attorno a questo concetto di Prima Repubblica
Di Seconda Repubblica o come dice qualcun altro più pudicamente seconda fase della vita repubblicana ecco io credo che anche di questo ci debba dibattere io sono convinto che per esempio proprio dal nostro Paese dall'Italia da Mila no
Debba e possa partire una riflessione per arrivare a dare un giudizio che mentre mantiene la capacità di criticare i fenomeni degenerativi anche dalla vita politica sociale del nostro Paese dei difetti che il progetto repubblicano non è riuscito ad eliminare ad espungere dalla storia
Nel nostro paese questo Paese
Perché giovane come formazione statale unitaria solo cento vent'anni circa mentre ha una storia politica e culturale
Di molti se Collina uno strano Paese che ha un forte tessuto unitario culturale e nello stesso tempo e caratterizzato da grandi differenze
Perché le differenze che possono essere fonte e lo sono stati anche di critiche di fratture di una più alta forma di unità
Nella riflessione però mi permetto di dirlo proprio perché presenta che era ministro meno chiaro una esponente diciamo del moderno meridionalismo insomma
Inoltre i cinquant'anni della repubblica sono iniziato con una grande operazione
Dove gli esponenti che gli uomini del partito di cui noi usciamo gli eredi io credevo la parte più importante ci adoperarono per impedire una prima frattura
Voi ricorderete che prima ancora che nascesse la Repubblica italiana
Nella terra da cui proviene la nostro amministrativa maturarono per ragioni complesse quasi altrettanto come le nostre ma di diverso segno alcuni fenomeni di rotture di separatismo
Anche quello era un fenomeno ambiguo perché vi militarono uomini che poi Piuro qualcuno l'ho conosciuto guai largo che vennero con noi con cui facciamo delle battaglie importante il separatismo fu battuto perché l'Italia il ceto politico che i partiti movimenti che erano nati dalla dalla Resistenza cloroformio che poi formano Repubblica
Intervengono con grande saggezza e tempestività sappiate che l'autonomia siciliana ha il suo documento più alto lo studio giuridico istituzionale lo statuto prima ancora della Costituzione repubblicana che praticamente lo recepisce con un fatto istituzionalmente molto
In porta
Ecco questa è una riflessione cioè l'Italia ha già avuto problemi io rotture di fumare maglie che ci sono aperte dalla regate
Un ceto è una la politica nel senso più alto piove sette
Cucire chiudere certe c'è poi da ragionare come l'autonomia speciale l'autonomia che poi ho concesso tutte le regioni questo è un tema su cui sia Bonomi e il nostro onorevole Fumagalli possono intervenire
Poi magari non seppero mantenere fino in fondo tutte le premesse del disegno
Dal regionalismo badate che regionalismo italiano che per esempio io ho speso un avvocato un qualche contributo qui nella nostra vita regionale
Per superarlo con un alcune proposte che abbiamo elaborato nel Consiglio regionale a suo tempo proposte mantengono la loro forte vitalità e realtà che abbiamo presentato alla Bicamerale nella passata egli snatura
Prima di fallire o di abortire perché non sono riusciti a dare a formare un no al nuovo Stato uno Stato rinnovato
Più amico dei cittadini più amico delle autonomie le regioni non hanno saputo mantenere tre match comunque bisogna sapere che le regioni come nacquero nella costituzione dopo le riflessioni fatte sulle regioni speciali a cominciare dalla Sicilia che è il primo caso faccia la Sardegna poi le grandi terre di confine
Il Friuli Venezia Giulia dove si consuma una tragedia particolare etc bene quelle regioni non hanno saputo mantenere il loro tuttavia nascono da una grande riflessione politico culturale
A cui partecipano seppure con atteggiamenti contraddittori i migliori esponenti del nostro movimento accanto per il movimento dei cattolici a grandi giuristi come il Mortati e così via tanto che il regionalismo italiano
Tra gli anni quaranta e quello che poi si è realizzata male negli anni settanta è la matrice
Credo di alcune esperienze di Stato regionale federalista molto avanzato come quello spagnolo gli spagnoli hanno fatto la loro costituzione quando son tornati alla democrazia partendo dalla nostra esperienza
Perché regionalismo nostro è fallito in Italia ed è fallito il regionalismo speciale siciliano anche questo è una delle riflessioni che io mi permetto poi ci sono altri temi
Dove bisogna leggere per leggere e capire bene la storia di questo paese gli ultimi cinquant'anni grandi temi del confronto ideologico idea tra comunisti democristiana tra sinistre e il centro
Forte però c'è altro veloce perché sono state anche le vite ma che non ha mai spaccato il Paese
E poi c'è da esaminare pure attraverso la grande contraddizione quel processo indubitabile di promozione di incivili mento di sviluppo che no questo nostro Paese ha saputo dare ai suoi cittadini e tutta e alle sue città naturalmente tutto questo si intreccia poi con fenomeni negativi che sono esplosi negli ultimi anni ottanta ed i primi anni novanta e che stiamo vivendo ancora perché la transizione non è compresa
Perché questo Paese nonostante tutto mantiene una frattura storica tra nord e sud che per esempio dopo che in questi anni una riflessione che oggi ho letto un lungo articolo Isaia Sales di grande interesse sull'Unità
Il Sud che ha saputo rinnovarsi politica mentre sa adesso dice dunque è una persona mite glielo dico io molto meglio dal Nord ha saputo i ceti politici nuovi la classe dirigente nuova degli enti locali del Sud è completamente rinnovato a Milano non si può dire eppure si apparteneva a un fenomeno che qualche speranza aveva dato come il fenomeno leghiste che va interpretato nelle sue ambiguità bene il sud che ha saputo fare questo però dopo e ha saputo rinunciare
All'intervento straordinario la Cassa del Mezzogiorno che è causa di tante rotture nord e sud e causa anche di fenomeni degenerativi del suo beh perché oggi l'articolo dà da pensare l'articolo di Isaia Sales perché dice noi che abbiamo voluto che abbiamo visto nella riorganizzazione federalista dello Stato
Nel rilancio delle Autonomie una nuova leva per fare una nuova repubblica un nuovo tempo della Repubblica dice attenzione perché tutto questo può rivelarsi illusorio eccetera se il Paese non saprà affrontare i grandi e gravi problemi che correggono il divario perché noi dobbiamo sapere questo borsone delle colpe più gravi di quelle dello Stato percorsi repubblicana proprio credere per cui io chiedevo un giudizio più equo di quello che corre
Solitamente può più generosa però quello stato non ha saputo ridurre la distanza tra nord e sud
Che noi avevamo ereditato dal regno e che non ha mai saputo cancellare nelle precedenti cento anni di storia qui tra queste sono due o tre
Tentativi poi ci sono tanti altri temi sono i grandi temi
Della famiglia delle donne eccetera ma qui ci sono io concludo sono andato un po'oltre al come presidente ma non dirò più nulla al massimo il nome di coloro che debbono parlare ora do la parola al onorevole Marco Fumagalli
Dove siamo a tre giorni dal quindici settembre
E cioè da questa adunata che la lega promosso sul libretto già questo fatto l'attenzione devastante credo anche un'attenzione in qualche maniera inevitabile
Cioè sento dire ma si esagerazioni fronte un fenomeno vero con cui a fare i conti fa sì che il tema dell'unità non è più una un tema di confronto solo culturale ma diventa un fatto politico c'è un'attualità siamo in presenza di una forza propria moto una sola italiana
Che pone con chiarezza
Che Chiana il tema della secessione rottura di unità nazionale
Ora io condivido chi invita evitare gli allarmismi cioè non siamo in presenza di fronte alla possibilità che si rompa l'Italia
Però sono anche per dire che non siamo di fronte a un prezzo c'è una cosa seria in campo
C'è un processo reale con cui occorre saper fare il conte di guardare in faccia altrimenti potremmo avere anche sorprese molto antipatica e perché c'è poco di profondo che sta avvenendo
Che una parte minoritarie del nord
Molto minoritaria
E intorno al quindici per cento al dieci per cento qui no quindi si quasi risente ma che però disse esprimere alcuni elementi che sono gravemente preoccupanti il primo da rotture de l'appartenenza al Paese
Lo esprime nelle sue interviste nel suo modo di agire lo esprime pesantemente fuori si ricorda anche la nostra ministra
Anche nell'ostruzionismo fatto alla Camera soliti finanziarie dove abbia superato una soglia LAN presenta di fronte non di parlamentari che non riconoscevano più il Parlamento come luogo del confronto parlamentare anche le forniture dell'ostruzionismo ma si colloca per la discussione
Secondo una rottura culturale seria
E terzo anche atteggiamenti pericolosi vedete volantini notizia gli insegnanti meridionali
Non è un fatto goliardico c'è poco di più profondo e c'è indossarlo vede crei deve porgere questione correlato qual è secondo me il punto politico serio
Poi tornerò su questo che abbiamo di fronte atteggiamenti di rottura che erano già presenti una parte del no tra una parte del uno strato sociale del Nord la novità pericolosa e che questi atteggiamenti hanno rappresentanza politica e dignità politica
E questo fatto può essere elemento moltiplicatore
Ma non c'è solamente questo c'è anche il pericolo di una risposta del Mezzogiorno di rifiuto di ciò che sta avvenendo al nord e c'è una doppia rottura
Una rottura del Nord ricco e una rivolta di balistica del sud che dice
Ce la facciamo da soli
Dico questo perché se non lo sanno guardare in faccia a cosa sta avvenendo noia rincorre Remo sempre
Le dichiarazioni di Bossi gli atteggiamenti della lega
A seconda della termometro saremo più radicali o meno radicali mando luce o mettere in campo una proposta che un'analisi seria
Ora io credo che in poche sta venendo non ci sia sulla mente unitario del passato io sono un po'più critico sulla storia dell'unità nazionale di quanto evitare cioè io credo che ci sarà stato un'incompiutezza del processo internazionale
Il dualismo nord-sud e città di questi incompiutezza
E cioè del fatto che le classi dirigenti italiane stati incapaci di offrire all'insieme del Paese uno sviluppo che attenuarsi le differenze in una larga se ora questo elemento e preesistente a ciò che sta avvenendo
Ma questo elemento di quel dualismo quel divario e ha tenuto insieme da quella grande forza che si chiama democrazia cristiana
E che riusciva a offrire uno scambio al sud al nord
Al sud l'assistenzialismo
Verso vado con l'accetta al nord un sistema fiscale che permetteva comunque un patto con lo Stato
E il collante che teneva insieme questo paese non era uno sviluppo che porterà avanti il Paese ma era un patto diverso duale
E in cui la DC dentro la storia di questo Paese e dentro la storia anche uno per il Mondiale
Penso al ai mondi in blocchi penso alla tesi dell'anticomunismo penso penso e tradizioni anche dirci di questa parte del paese del nord dove aprì un radicamento la lì e che sono realtà
Di origine contadina sì poi trasformarsi nel tempo ma di chiusura da questo ha permesso a questo Paese di stare insieme
Ma c'era in questo la debolezza della storia italiana
E cioè il fatto che non siamo riusciti in questo Paese a costruire un Paese in cui il divario Nord Sud sì attenuati se è invece cresciuto
Ora quel quella copertura quella mediazione è saltata
è saltata perché la DC non c'è più
E questo secondo me e anche come dire
Non piangiamo su questo
Ma esaltata anche perché in mare di non ci sono più
Cioè nati per quel patto non ci sono più termine motivi che va al di là disavanzo pubblico la crisi del paese per i guasti che ha prodotto anche quella politica ecco dentro a questo passato ci sono delle ragioni oggi della esplode di questi fenomeni i secondi sono elementi di attualità
Ora vedete il mondo in blocchi era un elemento di stabilizzazione anche c'è stabilizzare blocchi e stabilizzare anche ad alta i singoli Paesi non ci piaceva a nessuno e taceva taxi dal caso in questo teneva
Ed era un elemento anche diciamo di unificazione
Ora non citano i fronte processi che non son solamente italiani il tema della rottura dell'unità nazionale Conte ma che oggi si presenta in forme nuove drammatiche in tanti Paesi europei
In paese che hanno ragioni storiche culturali profonde penso al Belgio oggi si sta discutendo sul giornale c'è il Belgio reggerà non penso ai Paesi dell'Est
Penso ai Paesi a questa parte
Penso a fenomeni in Spagna che non solo non solamente i Paesi Baschi
Penso in Inghilterra Ciaccona sta avvenendo in questa parte del continente
Poi le pare più povere che
Qual è il punto di ritagliare il punto dell'Italia e che a mio parere dentro ha pensato nazionale
E dentro l'emergere della ricerca di nuovi e di un un nuova struttura geopolitica vitali una paio di questo paese è attratta da quella che oggi la locomotiva dell'Europa che si chiama Germania
E allora di fronte a questo fatto non è più Tentorio Stato-nazione dentro la costruzione di nuove aree di nove macroregioni c'è un Paese una parte del Paese in quel senso la parte ricca in Italia che dice io voglio collegarmi a locomotiva Germania
E trovo in questo allora l'elemento della rottura ma non c'è solamente queste guardate Chaco più profonda culturale a mio parere cioè non è solamente la rivolta dei ricchi del Nord
C'è un fenomeno culturale che di fondo che venir meno del luogo e della socializzazione ed evidenti dell'identificati dell'identità dell'indefinito e cioè quando nel Bergamasco
Gli operai metalmeccanici voteranno per il sessantasei per cento tra lega lombarda
Quando in un bar dietro un partito degli operai metalmeccanici sono pochi però sono rimasti votano lega
Bene disse come realtà una rottura meno due quali profondo e cioè quello che una volta era il sindacato l'appartenenza sociale delle
Nella
Un obiettivo di trasformazione l'ideologia i fini trasformazione lasciano spazio invece pare al nuovo bisogno di legami con la realtà propria in cui gli interessi economici si con sì incontrano con interessi anche di di ancoraggio ora io so che molti dicono ma non c'è la storia la Padania non c'è storia non ci sono dati Cinti son tradizioni che possono motivare una nuova identità del Nord
Ma quello che sta avvenendo infatti nella lega il tentativo di così così l'intimità per negazioni
E cioè contro Roma contro il Sud contro l'extracomunitario cioè il tentativo di costruire finita con un nemico esterno
Non tanto con la storia del paese dell'ASP realtà in cui c'è l'insediamento una polemica esterna poi di fronte a questo il problema per noi diventa serissimo
Per vedete io credo che noi dobbiamo agire su più terreni
E ci sono io vedo qui due terreni uno che riguarda la riforma dello Stato e uno che riguarda una forte battaglia culturale in cui vediamo ritardi abbiamo Limited ha commesso anche degli errori
Riso nello Stato siamo in ritardo
Il Parlamento ha deciso una Bicamerale tornerà in votazione
A novembre
La Bicamerale avrà un grande compito di affrontare quattro grandi questioni la forma di governo la forma di Stato il bicameralismo le garanzie io credo che la prima questione sia la forma di Stato
E cioè il problema oggi di fronte a noi quello di ricontrattare il patto nazionale dentro a un nuovo un nuovo Stato federalista
Ricontrattare che il patto di unità nazionale dentro a un nuovo Stato federalista dico queste perché richiamo con problemi interni alla sinistra anche interno a casa nostra
Io credo un errore serissimo pensare che federalismo sia lo strumento solo Perrin con la spinta della Lega e recuperare un rapporto con l'elettorato leghista
Queste ci porta alla sconfitta
Perché se il federalismo non è lo strumento per ricontrattare un patto nazionale
E che ridefinisca una visione nazionale del Paese
Mi potremo nel breve periodo recuperare un rapporto con settori del Nord nel medio lungo periodo dentro un disegno che fa proprie anche le spinte egoistiche allargare a tal punto la forbice fra nord e sud che a quel punto lì
La spinta secessionista diventa ingovernabile incontrollabile
Cioè con dico non ricorriamo alla lega e noti cosa mentre si dice sempre non dobbiamo lavorare sotto la pistola del nemico
Dico di più
Dio pieno di non far nostro il tema del federalismo dentro a l'idea di ricontrattare un patto nazionale
Che vuol dire non delegare alcuni poteri alle realtà locali vuol dire pensi allo stato radicalmente sul piano legislativo sul piano in positivo sul piano dispensa ma vuol dire porre anche in termini nuovi e forti il tema della solidarietà e della sussidiarietà
Perché se noi pensiamo che il federalismo posa servisse la mente a permettere a chi ce la fa di andare e a chi non ce la fa di arrangiarsi ripeto noi commettiamo un errore che pagheremo pesantemente
Dico questo non per essere meno radicale nelle scelte di innovazione
Ma perché oggi inutili a mettere l'accento su due punti il potere alle realtà locali elemento della sussidiarietà come condizione per ricontrattare il sì due dimentichiamo di quei due punti guardati io penso che il rischio di recuperare nell'immediata dei consensi poiché questo avverrà
Ma di perdere la guerra vincendo la battaglia diventa serissimo e questo è un tema oggi aperto anche l'intera della sinistra
è un tema di discussione
Qui c'è una prima questione
La seconda questione la battaglia culturale
Perché Dio Cariano anche verità perché noi abbiamo avuto in questi anni
Un'offensiva su alcuni temi dove fondiamo rispondere con più forza c'è un passaggio che io credo che noi abbia sottovalutato quando potranno il decreto sull'immigrazione
E quando voteranno detesto immigrazione noi patteggiamo l'atteggiamento della lega su altri temi
Accettando il terreno che le che ci impone quello da lo su quello sì targa
E cioè l'idea che e si viene meno a battelli rigorose di valori di principio
Per patteggiare con una forza che oggi tutti consideriamo pericolosa e al limite dell'azione
Venendo meno dei principi
Questo apre delle falle serissime dentro alla propria ruolo in realtà
Di sì dico questo sapendo che ci son di discussione ma qui c'è un punto molto serio
E cioè non si può giocare con a leggere su queste questioni chi perché altrimenti la sinistra non ce la fa
E guardate che o la sinistra riesce a ridare alla politica alla partecipazione
All'invio democratico il senso di un Progetto di una polo comune di un senso in cui riconoscersi o altrimenti non ci sono leggi regole riforme che blocchino questi processi di scomposizione
C'è la politica una grande funzione ha un grande compito la politica
Al compito di ridare Anna comunità il senso di un'appartenenza a un destino collettivo
E la sinistra questo compito non poi intasamenti la tecnica non possono incrementare la capita che amministra e dentro a schemi già prefissati senza porsi il problema dove andiamo
Non ce la facciamo se no
Sino a queste domande entità ripeto non c'è solamente Risolo ieri che c'è poco di più profondo nel senso di un'appartenenza o la sappiamo ricostruire o non ce la facciamo e guardate che io non credo
Io stimo moltissimo il sindaco di Napoli compagno Bassolino ma non credo che lo riusciamo ricostruirla recuperando termini come patria o come nazione
Ma non vedono appartengono alla nostra storia perché c'è poco di più profondo oggi che dobbiamo mettere in campo non credo che lì ci sia un richiamo che non è sufficiente
Dico queste concludo anche per un altro motivo
Perché è un limite né in campo questa battaglia culturale nostra
Senta combattendo ogni queste spinte
O altrimenti rischiamo di essere stretti dentro a una forbice c'è una risposta di entità che l'importo porta oggi dalla destra si chiama l'uomo forte
C'è la destra offre una risposta identificazione
La lega secessione noi proponiamo l'uomo forte il leader affidiamoci a uno che salvi il Paese
Una risposta autoritaria che però c'è una sua efficacia cioè dentro le frantumazione lì c'è una forte c'erano un impatto c'è una simbologia forte non è debole
Affidiamoci o no no che ci tiri fuori la politica non ce la fa la democrazia e non ce la fa lo Stato non funziona
Affidiamoci non ho forte dentro la forbice secessione l'uomo forte la sinistra rischia di essere schiacciato
Dice di non farcela per questo io credo che la battaglia si è soli fondi lo state su una forte battaglia culturale che ci vedrà impegnati guarda che perché
Conta poco cosa farà Bossi dopo il quindici
Conta molto qua sta venendo delle coscienze di una parte grandi del paese e con queste palle coscienza dobbiamo fare i conti e dovremo discutere impegnati nei prossimi mesi
Grazie compagno Fumagalli e ricordo che l'articolo di Bassolino
Pone anche una questione questo la pone in termini impossibile quello che dicevi tu ce la questione dai rapporti con la lega creato e tutta la riflessione tanto provocazione per provocazione su come ci siamo comportati nei anni scorsi e perché
Ci sono anche solide ragioni governo Dini eccetera punto h do la parola altri non non riesco ad essere troppo Presidente le tasse mi viene voglia intervenire chiedo scusa non lo farò più do la parola al dottor Bonomi perché interloquisco in questo prima parte la discussione prego segue poi il professor
Scaccia
C'entra eccome
Allora io partirei
Da quello che diceva vitali citando l'articolo di Isaia Sales
Perché diciamo chiaramente si parla ormai sempre
Siamo tutti polarizzati intorno a questo tema e ci siamo completamente dimenticati che esiste un mezzogiorno e le sue problema sono totalmente d'accordo
Nel mio lavoro di ricerca che si ad esempio andiamo a vedere gli elementi di tentativo di federalismo dal basso
In questa fase storica
Il Mezzogiorno ha degli elementi di novità e di ricchezza molto più alti di quelli che sono le dinamiche del rancore dall'alto che vengono interpretati dalla lega
Faccio un esempio banale
Dopo l'intervento la chiusura dell'intervento straordinario che ciò che di più centralista al mondo non c'era da questo punto di vista abbiamo assistito a un protagonismo dei sindaci e quando dico protagonismo dei sindaci non pensò San Bassolino penso al sindaco di Corleone di Caltagirone sindaci minuti
Che hanno ricominciato
Il tentativo difficile di rifare comunità locale concertando di interessi e chiamando a raccolta la società o quel minimo di società che si era ribellata in meccanismi e ha prodotto ad esempio lo strumento che Isaia Sales conosce bene perché è quello che segue luride i Patti territoriali per lo sviluppo che sono in nuce un processo di concertazione in cui soggetti locali acquisiscono autonomia e processo rispetto a questo però devo dire che nel dibattito politico queste sono cose da specialisti io li seguo perché me ne occupo credo che il ministro le si la ministra esegua perché giustamente la sua terra molti fanno patti territoriali però sono totalmente al di fuori del dibattito politico com'l'altra esemplificazione mi sia permesso di citare
Di contaminazione di federalismo dal basso che abbiamo avuto è il tentativo Cacciari Iannotti muoversi dentro la logica dei sindaci del Nord Est anche quello è stato un tentativo dal basso di operare
Facendo sì che il sindaco mi sia permesso usare questo termine diventasse il sindacalista del territorio dentro i grandi processi di trasformazione assumendo in questo anche un nuovo ruolo
Rispetto alle riforme istituzionali e sappiamo tutti che l'unica riforma compiuto dal punto istituzionale quella dell'elezione dei sindaci sul resto la transizione dalla Prima o seconda cose non mi interessano però certamente non sono accelerate c'è tutto un incompiuto su questo tema
Però comunque noi oggi siamo tutti costretti ad affrontare un'altra questione perché il Mezzogiorno non è più problema dal punto di vista sociale dal punto di vista politico e culturale
Questo è un primo risultato che sta sul terreno della separazione dentro il dibattito politico e culturale
Lo dico ad esempio io mi occupo sì di lega e di processi di questo genere ma mi occupo anche di sviluppo locale del jazz vengo invitato se faccio cento a novantanove dibattiti sulla lega è uno magari sullo sviluppo locale del Mezzogiorno
Perché ormai la tensione sta su tutt'allora entriamo dentro questo in cui siamo un po'costretti è qui è un capolavoro da questo punto
E ci qui antistante diamoci dentro perché dovremmo dare delle risposte
Ora io credo in primo luogo rispetto a quando vitali diceva ci occupavamo le prime volte dalla lega
Ridendo e scherzando perché io voglio ricordare un amento cent un aneddoto senza che nessuno s'offenda tutti ricorderai
Quando con la CGIL facemmo la prima ricerca sulla lega lombarda
L'allora o vice segretario confederale della CGIL l'onorevole Del Turco
Venne da noi a commentare i dati disse ma che vi occupate di queste cose sono quelli che ci hanno i nanetti sotto casa spendete soldi per fare queste ricerche
Io voglio essere un po'cattivo
Basta dire oggi la fine che ha fatto Bossi e la fine che ha fatto del turco per capire che forse l'analisi politiche non aveva colto nel segno quello che stava avvenendo su questi processi
Senza essere cattivo però questi era certamente un grave errore di valutazione vitale era presente come me a quel dibattito che facemmo in Camera del lavoro su questi temi
In cui era una minoranza che si occupava di questi problemi e anzi veniva totalmente sottovalutare
Bortot Sperto il CIACE perché significa occuparsi di quelli che non parla un forbito di quelle che partirono volgari di quelli che erano una minoranza che avevano i nanetti davanti a casa mentre invece oggi noi ci dobbiamo confrontare con quelli che hanno i nanetti davanti a casa perché magari la casa e anche sotto una bottega è una piccola media impresa artigiana con i nanetti davanti questo è quello che ci regala la trasformazione di questo Paese
Ci piaccia o non ci piaccia
Allora detto così
Io sono molto telegrafico io credo che la questione settentrionale l'ho anche scritto si sta depotenziando da un lato e complicando dall'alto
Si sta depotenziando perché vivaddio
Finalmente il ceto politico e culturale di questo Paese ha capito che bisogna occuparsene dibattito
Da alcuni mesi a questa parte è un proliferare di iniziative non sto parlando rispetto al quindici e tanto per capirci uni iniziative ne cito proprio la Regione Piemonte convoca gli stati generali per ragionare con le forze sociali e con tutti sulla transizione la Regione Lombardia non entrano dopo nel merito
Dice che vuol fare dieci mila referendum sull'autonomia e propone l'asse forte tra le Regioni governate dal Polo Benneteau Piemonte eccetera per contrattare con lo Stato la sua ipotesi federalista
La Regione Veneto convoca per il venti gli Stati generali la Regione Toscana combo degli Stati generali
Il governo centrale
Convoca la Conferenza Stato Regioni la Conferenza Stato Autonomie locali i sindaci del Nord Est hanno reso esplicito una serie di problemi si sono al posto il problema
Dall'autonomia impositiva dello Jato soprattutto tra sviluppo economico e politica perché questo poi chiuso
E hanno posto il problema non solo queste hai cominciato a diventare anche questione dibattito politico questione dibattito politico e allora cosa abbia abbiamo che
Il movimento l'associazionismo convoca manifestazioni si apre sul tema Bertinotti propone di sotto di contrapporre il conflitto sociale vuol potessi leghista
Chi più chi meno tutti quanti siamo convocati a manifestazione contro manifestazione sul Po questa è la situazione cioè però cominciamo a dire un primo punto che per lo meno c'è una iniziativa rispetto a questo
Però
Pur essendoci questo dinamismo da alcuni mesi a questa parte la questione si fa complicata
E secondo me si va complicando per tre ordini di ragioni
Primo ordini di ragioni
Sono totalmente d'accordo con Fumagalli non pensiate che si depotenzia la bolla
Di rappresentanza dalla questione settentrionale interpretata dalla lega solo ed esclusivamente col federalismo
Semplicemente perché non abbiamo a che fare solo con un movimento federalista
La lega interpreta da una parte passioni e interessi in cui attualmente stanno prevalendo alcune passioni rancorosa che rimangono la prima fase dalla lega come stato nascente perché nasceva così la lega e nasceva essenzialmente sull'identificazione di un nemico che sta sotto il Po
E quindi con forti elementi di e mi cita parliamoci chiaro
E secondo Processo
La lega non interpreta solo gli interessi ma li trasforma in passioni rancoroso
E questo è un punto assai problematico
E quindi non crediate che bastano alcune riforme istituzionali e basta una strategia la Bassanini per risolvere il problema io non ne sono convinto
Non ne sono convinto anche se apprezzo dubitò che c'è ci sono elementi di novità da questo punto di vista rispetto l'apatia di prima
Secondo elemento di complicazione
E qui io ho fatto un timido applauso ho visto un mito
Quando Fumagalli ha detto
Che guardate qui qualcosa la sinistra ha regalato a questi signori io non entro nel merito governo Dini o meno non sono un politologo voglio rimanere umile ricercatore però dico una cosa
Quando si fanno operazioni come quello del decreto legge sull'immigrazione in cui si scambia finanziaria per carne umana
Attenzione
Si fanno operazioni in cui si legittima il parlare di intolleranza e di razzismo
E faccio un'osservazione
Ci hanno portati a parlare di secessione
Come minacciando solo il referendum contro la legge Martelli hanno dato cittadinanza in questo Paese all'intolleranza rispetto agli immigrati sto parlando sul piano culturale politico e così
Hanno tirato per i capelli nel dibattito politico che siamo qui a discutere di secessione
Dando legittimità politica questa parola come prima hanno dato legittimità politica all'intolleranza e poi presentandosi come l'imprenditore politico al razzismo
E qui abbiamo delle responsabilità
Abbiamo delle responsabilità pesantissimo
Terzo elemento di complicazione che vedo
E che le proposte che sono in campo
Purtroppo sono molto spesso antitetiche tra di loro le segnalo noi abbiamo delle contraddizioni aperte su questo terreno la prima
Noi siamo per un federalismo dal basso delle Autonomie locali o per un federalismo intermedio delle regioni guardate che su questo il dibattito è pesante aperti
E sono due cose diverse vitali lo sa bene che ha fatto esperienza politica dentro il livello regionale e sa benissimo che li valore l'autonomia locale altro
E noi sappiamo che tra i movimenti dei sindaci del Nord Est ad esempio o alcuni movimenti dei sindaci dal basso e i movimenti ed è la regione ci sono delle contraddizioni forti pesanti
Che esploderanno quando andremo su questo terreno andare avanti primo elemento di complicazione secondo elemento di complicazione che vedo
Alcune proposte politiche che sono sul terreno non sono altro che l'istituzionalizzazione dei sentimenti rancorosi dalla lega e lo dico subito la proposta dei referendum per l'autonomia di Masi o Formigoni è questo
Significa portare a livello istituzionale non è un caso che il suo esperto è uguale a quello che l'esperto di Bossi che si migliora
Portare a un livello istituzionale e dagli rigidità istituzionale a quello che è diffuso come Ranco io l'ho scritto lo ribadisco novantuno a votare per nessun referendum sull'autonomia dalla Lombardia
Altro elemento tipo di potenziamento
E ultimo tema
Nei fatti siamo tutti qui a discutere come se il conflitto fosse e permettetemi di dirlo la tedesca ma poi lo spiego tra animati o è il Marx
E fatte arrivando cioè tra la dimensione della piccola patria e del luogo piccola patria che si fa l'azione e la dimensione e la grande patria la patria degli inni delle bandiere eccetera
E guardate in queste due categorie ci sono anche due categorie del moderno perché nella fondato ci stanno i localismi produttivi e l'ha fatta non ci sta il difendersi in maniera hard o soft rispetto ai parametri di Maastricht
Perché è lo sa il vero problema
Che abbiamo davanti
E che non ci troviamo in presenza di questo ce lo dobbiamo dire di una crisi dello Stato nazione ma non solo di una crisi dello Stato nazione per i meccanismi perché si è attenuato il senso di patria o per un meccanismo di crisi di valori ma perché lo Stato nazione in questa fase storica una fase la mondializzazione eccetera è troppo piccolo
Per essere in grado di contrastare le dimensioni intermedie di grandi mercato di competitività eccetera e troppo grande per essere in grado di trasporta raffrontarsi con i processi economici localizzati
Ho regionalizzata
Il vero problema è che siamo tutti qui a discutere su cos'è questo spazio intermedio che va oltre lei e sopra al Patto Atlantico cioè va oltre la piccola patria e onta allo Stato nazione e non è non c'è dubbio che questo spazio intermedio su cui incrociamo le corna è la dimensione dell'unità ora dello dell'Europa
è una dimensione dell'Europa dentro il quale basta il sì ma stanno è il vero punto su cui noi dobbiamo discutere
Che poi sono quelli sparsi in giro economici e geopolitici che riguardano il mercato negli Stati Uniti d'America col Messico eccetera queste è il grande problema
Ora io dico punto primo
Non basta
Rivendicare la dimensione di patria anche qui io non son d'accordo che il problema è mettere in campo un di più di fatti Harlan da questo punto di vista non c'è dubbio
E invece io lo dico gramsciana mente io credo che noi dobbiamo ricominciare a costruire quello che Gramsci chiamava un blocco sociale
Certi un blocco sociale adeguata ai tempi
Un paese si tiene fa sistema
Se già un blocco sociale dentro il quale più attori
Confliggono hanno discontinuità eccetera ma agiscono per il bene comune collettivo
Per certe cominciamo a dire che il blocco sociale a cui faceva riferimento Gramsci che nel blocco sociale basato sulla centralità dalla fabbrica dalla classe operaia è in crisi anzi si sta dissolvendo ma attenzione non solo
Quello che sta avvenendo me Nord rimanda per la crisi del blocco sociale che è venuto dopo
Che il blocco sociale dei ceti medi a cui faceva riferimento Fumagalli quando diceva da chi erano tenuti assieme il partito alla grande mediazione dei ceti medi la Democrazia Cristiana
Permetterete che non è stato solo per Tangentopoli che scomparso Democrazia Cristiana forse c'erano anche alcuni processi la composizione sociale che hanno mutato il le dinamiche e cambiamenti no e allora se questo è stato vuol dire che noi dobbiamo ragionare
Intorno a questa crisi dei ceti medi
Questo è il vero problema
Crisi dei ceti medi
Che lo so che molto spesso noi non l'abbiamo cultura non abbiamo logica di rappresentanza rispetto a queste anzi devo dire che molto spesso che le di sinistra fare un tantinello schifo ma signori la realtà questa è e guardate che è cambiato tutto da questo punto di vista perché cito solo dei numeri
A nord ci sono sessantanove impresa ogni mille abitanti
E di queste sessantanove impresa ogni mille abitanti solo il dodici per cento sono attività manifatturiero
E del totale di questi dodici per cento che sono utilizzabili può togliere l'undici per cento delle imprese sono servizi dei servizi all'impresa
Quindi significa che la composizione sociale con cui abbiamo a che fare è questa
E che rimanda al grande problema della crisi della rappresentanza
E chiudo
Ovviamente noi abbiamo dipinto questa dimensione intermedia degli interessi sociali solo ed esclusivamente come quelli che evadono le tasse signori qui sta cambiando le cose non sono solo questi
E fin quando noi non ricominceremo
A capire i processi e i conflitti avvenuti dentro quella scomposizione sociale
Perché in quella scomposizioni ciò s'sociale ci sono certamente cinquecento vedi impresa che fanno mondializzazione
Ma ci sono anche a fra attorno a queste cinquecento Bedin prese l'esercito dei subfornitori degli artigiani che tampona venti affittate in leasing in macchinari e i tempi e hanno diritto alla produzione dettato dalla grande fabbrica la fabbrica media
E quindi sono il nuovo soggetto che sta dentro il lavoro perché la fabbrica sia territorializzata
E noi dobbiamo veranda la capacità di andare lui a fare rappresentanza e conflitto visto che il rappresentate conflitti ci sono e li dobbiamo avere la capacità di andare a costruire nuovo blocco sociale
Questo è il vero problema e questo è il nodo che abbiamo di fronte se non vogliamo essere costretti a dire che siamo per la e non possiamo parla fatta dal grazie
Ringrazio moglie del dottor Bonomi e ora do la parola al professor Della Peruta te lo posso
Pare di sì
Accordo
Allora
Mi pare che il tema di questo nostro incontro sia se ha un senso ancora oggi dirsi italiani
E se esiste una entità
Che si chiama nazione italiana
Ora
Io faccio un mestiere che non è il politico sono un cittadino normale in più mi occupo di storia quindi io vorrei
Portare un contributo di carattere storico perché la storia non serve quasi a niente non aiuta a evitare gli errori fatti nel passato però a volte dai il senso dà la misura dei processi in corso
Meglio o che se la storia nulla si conosce
L'Italia come ben sappiamo è diventato uno Stato unitario soltanto nel mille ottocentosessantuno quindi molto in ritardo ripeto la Francia rispetto alla Spagna rispetto all'Inghilterra
Se volete anche rispetto alla Russia però una idea di l'identità nazionale esisteva dei tempi di Dante e di Petrarca di Boccaccio quindi tanti secoli fa solo che questa idea di appartenenza a ma patria comune era un'idea letteraria era un mito letterario
Perché nessun italiano del mille quattrocento del mille cinquecento e mille seicento del mille settecento era disposto a sacrificare beni e verità per queste entità l'Italia le cose cambiano radicalmente con la Rivoluzione francese e questo è un insegnamento di Gramsci Gramsci ci ha detto che giustamente di inizio
Della Risorgimento di questa rinascita dell'Italia parte con la Rivoluzione francese perché soltanto da quegli anni gruppi di italiani e dei Dyane
Misero a repentaglio i beni e la vita basta pensare ai novantanove patrioti di Napoli del Mezzogiorno che nel mille settecentonovantanove vennero giustiziati da quell'infame ricche era Ferdinando e tre giustiziati ci fu una donna di grande valore Eleonora de Fonseca Pimentel giornalista e poetessa
Ecco e quindi aree ricerca della difficile a formazione di una nazione italiana nasce allora ma per tutto l'Ottocento il processo fu contraddittorio lento involuto
Perché l'Italia era un Paese radicalmente diverso da quello che abbiamo sotto gli occhi era un Paese in cui il settanta per cento era patto di contadini poveri affamati alle prese
Proprio coloro gli stenti del vivere su una popolazione che cresceva gli italiani che erano ventun milioni nel mille ottocento divennero trentanove milioni nel mille novecento
E la terra era sempre quella non c'erano grandi innovazioni tecnologiche per quanto riguarda la terra l'industria stentava a decollare e quindi intorno agli anni Settanta dell'Ottocento comincio il drenaggio
Della drammatica emigrazione italiana che porto undici milioni di italiani fuori dai confini tra il mille ottocento settantacinque mille novecentoquattordici di corriamo che poi una buona parte di questi emigrati non erano terroni era un po'lento Unione divenne
Perché la nascita dell'immigrazione riguardava più il Veneto del Mezzogiorno
E quindi la formazione di L'Unità nazionale fu un miracolo perché fu opera di minoranze ristrette di intellettuali di studenti generosi e di popolani
Popolani cittadini soprattutto del Centro-Nord
Perché mentre nel mille ottocentoquindici quando cade Napoleone i popolani milanesi ammazzavano
Il Prina era ministro delle Finanze perché era un Napoleone dico quindi portatore di un certo progresso amministrativo
Il che vuol dire che i popolari milanesi esempi riporta non sapevano assolutamente cosa fosse l'Italia
Invece nel mille ottocentoquarantotto qui il Mila no che è una piccola città da centocinquanta mila abitanti stava tutto dentro la cerchia delle Mura spagnole avvenne del miracolo che furono le Cinque giornate
E in cui migliaia e migliaia di cittadini popolani milanesi donne e bambini vecchi e sconfissero un esercito potente io una dei rischi
Aveva ottantaquattro anni ma era un uomo che funzionava da tutti i punti di vista che aveva tredici mila soldati aveva cinquanta cannoni aveva il possesso di Castello è una posizione dominante
Questo fu uno dei miracoli della storia italiana
E Carlo Cattaneo che impropriamente voi oggi si porta così come strumento come voce come testimonianza a favore della secessione perché in realtà era un patriota nazionale anche Illy era il capo delle Cinque giornate
Ecco
E anche grandi se insomma b si reputa che il cibo ecco Cattaneo fece il conto dei morti delle Cinque giornate realtà centotrenta
Ed erano tutti umilio può popolani meno qualche borghese per sbaglio e disse una frase che restò famosa da oggi in poi il popolano l'operaio era bar ricavato andranno sempre insieme come il cavallo il Cavaliere
Ecco non è un processo che riguarda questo solo Milano perché si è andiamo a Brescia la città delle dieci giornate le quarantanove che aveva ventidue ventitré mila abitanti
E nelle dieci giornate morirono seicento Brescia che sono tanti
Per una popolazione di quel tipo
E se noi guardiamo a quello che avviene a a a Genova quello che avviene a Bologna quello che avviene la stessa Roma speriamo che già nel quarantotto quarantanove che un anno dei miracoli nella storia europea nel solo italiana
Il sentimento nazionale cominciava a ad attecchire
E allora
Cosa voleva dire questo sentimento nazionale ora dire che quote minoritari di italiani ma anche popolani
E capivano che si era finito la stessa patria si diceva allora Fratelli d'Italia l'Italia s'è desta
Cioè si capiva che c'era un'identità che si fondava su un comune sentire che si contava su una lingua unica anche se la maggioranza degli italiani parlava ancora il dialetto che si confrontava su tradizioni culturali che si fondava anche sulla comunanza della religione
Che si fondava sul rapporto fra le piccole comunità locali i comuni grossa tradizione della storia italiana
E questo sentimento Garona molla potente della storia perché nell'ottocento l'idea di nazione
Fu la molla che fece scattare l'unità tedesca e che portò al dissolvimento lì spero austroungarico che porto alla rovina l'impero zarista russo
Nel quale già allora convivevano più di cento nazionalità
Che portò alla nascita di nuovi Stati nazionali come l'Ungheria come la Cecoslovacchia come la Polonia come la Finlandia come la Lettonia come la Lituania come l'Estonia
E quindi nel secolo diciannovesimo e l'identità nazionale era un valore pregnante un valore positivo e quelli che si battevano per questa unità nazionale per il senso della patria da Mazzini
A don Enrico Tazzoli no perché questi personaggi di cui si parla Pellico Maroncelli sono personaggi Assandri perché sono così ridotti nei libri di scuola
A questa era gente che moriva per un ideale pensate Mantova che in degnamente oggi è funestata dalla lega Mantova è la patria dei martiri Belfiore
E questi erano tredici individui tra cui tre sacerdoti che in per l'idea nazionale e anche per la comunanza di ideali con Mazzini perché Tazzoli era un prete democratico e repubblicano
Pendolo poi impiccati nel mille ottocentocinquantadue con una forca atroce inventata apposta che fece morire questi patrioti dopo cinque milioni di capi atroci sofferenze
Ed erano patrioti che avevano a cuore il benessere del popolo che si occupano di siti infanzia che si occupavano delle case di lavoro non sono
Che esangui e inanimati figure no ritratti sono uomini che hanno fatto questo Paese e hanno fatto questo Paese nel bene e nel male anche i cinquecento bergamaschi
Che ne figuravano nella spedizione dei Mille
Perché nella spedizione dei Mille che di però il mezzogiorno quasi la metà era fatta di bergamaschi
E allora si arriva al mille ottocentosessanta non è che i problemi finiscono i problemi cominciano perché il Paese è un Paese diviso una regia lacerato da profonde divisioni regionali di campanile comunali
Il siciliano non capivo il valtellinese viceversa nella scuola immersi devono parlare in dialetto
E si faceva il servizio militare spedendo gli abitanti la Sicilia in Piemonte e viceversa per creare un sentimento di comunanza
E quindi anche nello Stato unitario italiano monarchico
Con la bandiera tricolore che era la bandiera del mille settecentonovantasette inventata tra il novantasei e il novantasette ecco in questa Italia dopo le classi dominanti facevano gli interessi dei cd economicamente preponderanti pure
E quote sempre più consistenti i del Paese soprattutto operaie artigiani delle città da nord
Cominciarono a fare politica attiva in prima persona
E nacquero esperienze sconvolgenti come il Partito Operaio ad un partito nato a Milano e diffusosi in Lombardia nel mille ottocentottantadue
E il novanta ma quel partito socialista che sarebbe ingiusto oggi dimenticare cosa sia stato perché era un partito socialista che nulla a che fare con quello che abbiamo conosciuto i tempi Graziani
è un partito il cui una sezione di Milano del mille ottocentonovantatré si chiamava fate largo la povera gente
Erano strumenti di parte dei quali e i giornali avevano di questi titoli paria il diseredato lo scandisce Amato il miserabile quella grosso perché questa nell'Italia povera di quei dei quei tempi non tanto lontani
Pure grazie a allo sforzo di questi generosi io voglio dimenticare proprio la militanza dei socialisti no che andarono verso il popolo da Turati alla Kuliscioff annullo Baldini
Alla segretaria della Peder Taira Argentina Altobelli che fu una delle figure esemplare della storia del nostro movimento sindacale
Ecco il senso di appartenenza a una comunità
Che aveva obiettivi politici comuni nazionali e sociali andò allargandosi anche Hans affetta importanti le il mondo contadino quel mondo contadino che era stato ostile al Risorgimento perché i contadini gli davano i lombardi arriverà Beschi
Non viva l'Italia e quando Garibaldi andò in Sicilia i contadini dicevano viva la taglia Garibaldo ma solo gli chiedeva ma chiesta taglia rispondeva la moglie di Garibaldo
E invece questo agli inizi del ma
Trecento il movimento braccianti Irem movimento Mezzadri le quindi buona parte della fascia del nord e del centro ma anche poi movimento contadino nel Mezzogiorno
Nascono allora le prime occupazioni di terra divide deprime stragi del regime giolittiana ecco testimonia e il formarsi di elementi sia pure ancora embrionali di una coscienza diffusa di un'appartenenza
Ha un'identità collettiva che se poi volessimo ad est allargare il discorso molto più già cronicamente cioè molto più all'indietro B e che gli italiani fossero un un quid unitario qualche cosa
Con delle radici comuni ha dimostrato questo non lo dico io lo dice un grande storico come Ruggiero Romano
è dimostrato dal fatto per esempio che gli italiani era un milione bestemmia
Ecco anche prima dell'Unità erano uniti da gioco delle carte perché le carte erano diverse come segni grafici ma la briscola la scopo lo scopo nella le stesse insomma al nord come al sud
E quindi non era ancora unificata la cucina perché c'era la cucina del burro e la cucina dell'olio la cucina della pasta e la cucina del riso ma quegli stessi verranno unificando
In tempi abbastanza recenti ma anche queste cose si verranno unificante e poi ci fu il cataclisma della prima guerra mondiale ci fu poi il fascismo il fascismo dei Dio
Il sentimento nazionale impiego nazionalismo la potenza all'Impero il numero la forza del numero la conquista dell'impero coloniale e così via e ci fu la tragedia della della seconda guerra mondiale
E ora voi sapete che uno dei problemi più dibattuti e il consenso reale degli italiani al regime fascista e io credo che questo consenso ci sia stato DCT medi molto forte
Ma che sia stato un consenso molto scarso per quanto riguarda i lavoratori di quelle fabbriche che oggi non ci sono più
Se uno guarda le carte dei sindacati fascisti o della Prefettura di Milano vede che ancora nel mille novecentotrentacinque trentasei il sindacato fascista non affondava le radici delle fabbriche di Sesto San Giovanni che erano il cuore voi dedita
Ma questo che si può dire di Milano di Torino di tante altre città piccole e grandi industriali si può dire il movimento braccianti ai braccianti Della Valle Padana meno alcuni cedimenti
Clamoroso quello di Ferrara la patria di Italo Balbo tennero duro in una coerenza intima antifascista e la stessa cosa si può dire di tutto il mondo mezzadria decreto scambi dell'Umbria e delle Marche
E dell'Umbria e dell'Emilia Romagna che sennò andiamo a guardare quando c'è la possibilità di esprimere il voto con la Costituente e poi anche nel quarantotto e noi vediamo per voto rosso e bordeaux
No andrà delle aree industrializzate diciamo il Nord Est o bergamasca la bresciana mai il voto delle Province e delle Regioni rosse dei Mezzadri
E delle Province braccianti
Quindi
Buona parte della Pianura Padana braccianti
Ecco questo allora ci riporta anche al momento fondante della Resistenza
La resistenza che fu fatto minoritario perché la storia è fatta da minoranze fu un fatto minoritario ma con un consenso abbastanza largo nel Paese che batte l'attendismo e con la Resistenza e significo accanto alla spinta sociale che si esprimevano i partigiani anche identificazione in una realtà nazionale che infatti vive Brigade comunista si chiamava Brigate Garibaldi
E quando i Brigate Internazionali andarono in Spagna a battersi contro Franco si chiamava Brigate Garibaldi anche quelli italiani volontari italiani
E polemica ma Garibaldi un richiamo risorgimentale un richiamo nazionale non è un richiamo a un mito avulso dal comune sentire
Certo questo comune sentire non era generale
E come si vedrà poi nei risultati elettorali del dell'ago della Costituente
Sì vinse la Repubblica ma grandi monarchici ebbero solo due milioni di voti meno ma una monarchia che non la scelta repubblicana e questo perché perché c'erano anche voi uomini e donne le donne nel mille novecentoquarantasei nel mille novecentoquarantotto essendo state giustamente peraltro portate al suffragio e abbondava in modo più conservatore degli uomini su questo credo non ci siano dubbi sostanza anche se minoranze di queste donne indicarono la strada anche lì del rinnovamento al genere femminile e nacquero allora avrebbero anche nella spinta
Che ha modificato profondamente anche il voto italiano perché ormai credo le donne Odino meglio degli uomini in generale ma anche questi sono processi storie di storici di di lunga durata
E allora con questa resistenza cosa avvenne che al di là dell'era da generazioni aldilà dei mitili mito dell'URSS per esempio il mito del comunismo aldilà
Mentre i contrasti tra le forze che avevano fatto la Resistenza che poi sbloccherà hanno no nel nel destro missione di comunisti e socialisti dal governo ai tempi de Gasperi e la guerra fredda a livello anche italiano
Ecco al di là di tutto questo la resistenza un fu il terreno sull'acqua sul quale si consolidò la democrazia italiana la democrazia Diana è una cosa recente perché non c'era ma è stata una democrazia italiana neanche i tempi di Giolitti c'era un timido avvio ma guerra mondiale fascismo distrussero i germogli della democrazia italiana
E quindi nel giudizio
Si partiva da questo nostro giudizio sul cinquantennio
Che nasce con la con la resistenza alla fine dell'esistenza e la Repubblica è che io credo che una serie di scelte la scelta democratica la scelta per la libertà la scelta per la tolleranza la scelta per il sistema dei partiti che fu una scelta importante
Vadano di indicati come momenti forti della nostra vicenda che una vicenda nazionale che si rifà alle cose che ho brevemente richiamato
Certo della nazione non è un comune valore vecchi imperi duro non c'era nel mille trecento probabilmente nel secolo prossimo il valore della nazione sarà diverso da quello che noi possiamo ancora di avere oggi però oggi i fronte ai rischi e alle minacce di secessione
Ingiustificate sul terreno storico sul terreno politico sul terreno anche razionale io credo che un ancora mento a ai vecchi valori della formazione
Contrastata e sanguinosa del nostro paese come unità statale nazionale è unica ma questioni vada ancora fatto certo non è sufficiente avevano detto i si occupa di politica e di società molto meglio di me
Io credo però che le formule non servano a molto
E che
Il richiamo oggi al federalismo così astratto non ma deviato di contenuti concreti è stato anche detto questo rischi di eludere il problema perché che tipo di federalismo vogliamo fare
I leghisti dicono una cosa molto semplice in sostanza non ci sentiamo sfruttabili
Perché alimentiamo ora l'assistenzialismo nel Mezzogiorno secco come si risolve questo problema che cosa si risponde
A questo nodo che è un modo razzista che ha però anche qualche elemento di di giustificazione nel nella nascita di un sentimento antimeridionale Istra Adilardi delle popolazioni del Nord
Ecco la risposta Baghdad ha diceva Fumagalli con un richiamo non astratto e generico ma motivato concretato materia anche di provvedimenti al principio della solidarietà
In fondo anche in Svizzera ci sono Cantoni ricchi Cantoni poveri
Però lei il sistema è che in nome della solidarietà anche con l'autonomia impositiva una quota parte delle risorse di chi più ha vada data a chi meno a il che pone però un altro problema è come si spende questo di più e quindi il problema di fondo al di là delle formule la riforma dello Stato
è un apre la riforma della pubblica amministrazione perché se noi non riusciamo nel giro di dieci anni quindici anni a risolvere il problema della pubblica amministrazione italiana con tutti
Le le le storture con tutte i lacci con tutte le i freni che questa pone gli sprechi e pone e di sprechi ne possiamo additare ognuno di noi in molti credo che la risposta puramente formale federalismo autonomia maggiori poteri alle Regioni ma di tipo degli e comuni piccola padre grande patria non sarà giovedì ore alle sorti di questo nostro paese
Ringrazio il contributo divide avvenuto come sia con il rapido affresco storico sia con le considerazioni politiche storiche no Other professor della permuta ora do la parola alla onorevole Finocchiaro ministro o ministra della rete vescovi io dico ministro ma ho visto che il seguito del sociologo diceva mese
Io non sono della scuola da Livia Turco preferisco chiamarla ministro allora Flamini la signora ministro della Repubblica delle
C'è la
Ma c'era stato un avvertimento che ha percorso tutti gli interventi precedenti quello cioè di stare attenti alle semplificazioni
Perché su questo terreno come sempre peraltro anche su altri terreni non pagano peggio rischiano di fuorviare il la stessa analisi oltre che la scelta delle soluzioni
E invece pare che in questo momento in Italia il rischio della semplificazione si è altissimo
Sì è altissimo anche nell'evocazione dei rimedi ad esempio
Anch'io non sono completamente d'accordo sulla seconda parte per esempio l'articolo di Basso Lina di oggi su repubblica
L'evocazione di alcune parole che pure hanno un forte
Esercita forti suggestioni un forte significato l'effetto evocativo come la parola patria
Io non credo possano servire
A risolvere le questioni così come non possono servire a risolvere le questioni un'analisi della Lega
Che come diceva poco fa benissimo Bonomi la consideri soltanto un fenomeno
La cintura tra paesi della cintura
Da piccola o piccolissima impresa
Caratterizzata da un difetto di cultura nel senso tradizionale del termine per cui della come dire tra le caratteristiche sociale della lega quella del fuga dei luoghi della cultura e della stessi percorsi scolastici appare dopo nei tratti caratterizzanti
Quando dico questo
Voglio anche sottolineare che esiste un rischio
Anche simbolico
Perché evocare la parola patria non è che sposti sul terreno delle ragioni della destra e della tradizione culturale della destra
Soltanto il dibattito e la come dire correttezza della collocazione
Ma rischia anche di tradire una lettura
Corretta del ruolo della sinistra
Io non sono per esempio d'accordo sull'affermazione secondo cui la sinistra non si è mai fatta carico del problema dell'unità nazionale
Perché se guardo a quello che è stato il movimento operaio
Durante il suo svolgersi particolare negli anni sessanta
Anni cinquantenni sessanta quello che vede anche dal punto di vista dell'appariscenza semantica slogan ma ricordo per esempio slogan che dicono il Nord e il Sud uniti nella lotta
E certe uno slogan era certamente uno slogan ma dava conto
Del fatto che c'era un senso di solidarietà un filo di solidarietà che era lì in se stesso del movimento operaio per cui l'operaio del Nord che lottava per il suo posto in fabbrica sapeva di potere contare sulla solidarietà
All'interno di uno stesso fine io stesso Progetto degli operai del sud e viceversa ed era questo che dava forza ha ragione senso come diceva poco fa Fumagalli
Al Progetto politico
E non voglio qui ricordare il contributo
Che al pensiero elaborazione del meridionalismo ha dato la sinistra almeno fino alla fine degli anni settanta tra la fine degli anni settanta in poi
Purtroppo l'idea di meridionalismo che si impone è un'idea altro ma su questo potrebbero molto brevemente
E peraltro è giusto
Rifarsi ora leggi ad un'idea come dire cristallizzate poste Rizzato di Stato-nazione al momento in cui come ricordava Bonomi lo Stato-nazione si trova stretta da una parte tra l'entità sovranazionali che qui sono sempre più poteri sottraendo potere gli stati membri
E le Autonomie che allo stesso modo come dire si ricavano spaziando di decisione di direzione politica
Ecco perché credo che rispetto a questi fenomeni dobbiamo andare con grande attenzione e se
E necessario credo che sia necessario
Ragionando anche su soluzioni altre inedite e nuove moderne rispetto al fenomeno al quale ci dobbiamo davanti perché c'è un altro punto
E secondo me
Consiste di un pregiudizio quello cioè di guardare al fenomeno lega come un fenomeno
Che ha del
Dell'anacronistico io credo che con la lega si invece un fenomeno di straordinaria modernità perché risponde alle straordinarie contraddizioni della modernità
Questo maldestro spesso incolto rifarsi alle identità longobarda padana lombarda medievale
Dei comuni eccetera proprio nel suo essere incolto e impreciso evoca un bisogno di identità
Che come dire tipico di una comunità che ha perso identità perché le culture sono state rapidamente mangiate e distrutte da fenomeni come la globalizzazione dell'economia
Un tessuto produttivo che annulla ragione
Il servizio al servizio alle imprese
Hanno le identità cultura di produzione manualità specializzazione produzione gattone la cultura d'origine come dire sintesi ed espressione
E il simbolico se volete anche il mitologico che c'è in questa ricerca di identità
Secondo me testimonianza della straordinaria invece tentativo di risposta una contraddizione moderna molto moderno e alla maternità non si può rispondere
Adoperando come dire concetti o categorie usurate dalle trasformazioni Pina
Peraltro guardate non è che il fenomeno di secessione è un fenomeno diceva già Fumagalli soltanto confinato all'Italia ma soprattutto non è neanche un fenomeno soltanto confinato al morto
Chi oggi guarda quello che per esempio sta accadendo alla Regione Siciliana leggere che io osservo con particolare attenzione perché sono siciliana
Assisto ad una
Gestione da parte della destra che governa la Sicilia
Della questione autonomistica in una chiave
Anche questa assolutamente nuova
Perché non è più
Come dire il meridionalismo piagnone
Che chiede assistenza non è capace di esprimere la cultura del sud che vuole fare da sé
Ma media o tenta di mediare tra queste due vicende vogliamo dallo Stato centrale diciassette mila e cinquecento miliardi che ci deve come restauro diciamo ristoro delle Nord ristoro scusate delle nostre del nostro svantaggio sulla base di una certa interpretazione dello Statuto dopo che ci date questi diciassette mila e cinquecento miliardi di facciamo vedere potremmo fare
Quindi io come dire un modo anche abbastanza
Diverso
Stava stravagante diciamo rispetto ai modelli tradizionali
E poi c'è la grande assenza che è l'assenza della questione meridionale come questione politica assunta con la questione politica nazionale
Riceva Bonomi la fine dell'intervento straordinario alla
Protagonismo dei sindaci minuti come dice lui però un meridionalismo moderno che sta crescendo ma sta crescendo da pochissimo tempo
E diciamo alla sua alle sue prime forme di manifestazione con come Progetto teorico compiuto
Ora di fronte a tutta questa complessità io credo che alcune risposte che giustamente stiamo tentando di dare non siano però risposte che esauriscono la questione
Perché vede la risposta del federalismo il Progetto di legge Bassanini o la proposta della riforma fiscale
Sono proposte che certamente
Coprono
Un bisogno la necessità che non è soltanto avanzata dalla lega ma che ha un bisogno e necessità del Paese si pongono quindi come soluzione di carattere generale ma certo non esauriscono
Le pretese diciamo così della Lega il desiderio che la Lega esprime
Tant'è vero che a mano a mano che venivano risposte in senso federalista in senso di riforma si alzava il tiro Bossi alzava il tiro vagamente qui c'è poi anche un grande dilemma
Ma alza il tiro soltanto perché l'unica tattica che gli consente di restare sulla scena
Per cui abbisogna di offrire ai suoi tra virgolette sempre qualcosa in più di fare sempre più uno come si suol dire
Oppure in realtà c'è un desiderio in esausto
Che probabilmente è quello del riconoscimenti all'identità
Non è che per caso la lega sta cercando fuori da sé e quello che non riesce a trovare dentro di sé
Cioè la propria identità
E tarda il razzismo della Lega
E un'esistenza per contrasto
Il fatto di non avere un'identità o di registrare una crisi d'identità forte li costringe a crearsi a inventarsi identità credo che difficilmente rintracciabile sugli atlanti geografici storici
Se nei suoi libri della storia sui libri di storia
E la questione non è così semplice e così complessa ora io ovviamente
Essendo peraltro il pronipote di uno dei cinquecento bergamaschi che venne in Sicilia al seguito di Garibaldi
Aborrisco la secessione
Come dire avverto il rischio della rottura della solidarietà e della coesione nazionale
Ma penso anche che essa non può essere costruì costruita come dire
Artificiosamente se non comprendendo invece fino in fondo ciò che sta accadendo e per comprendere questo
Forse la soluzione migliore come peraltro viene suggerito in questo
Piccolo libro che raccoglie insomma né delle riflessioni molto interessanti occorrerebbe essere in grado di sperimentare un contenitore democratico che non fosse il luogo della compensazione li ha ragione Bassolino come finora è stato
Tra le pretese della lega alle richieste della lega che ne vuole così per eliminare ogni accezione negativa e quello che potevamo concedere spesso secondo me ha ragione Fumagalli non dovevamo concedere ha ragione anche buono
La vicenda immigrati è un capitolo che come dire
Dovrebbe averci insegnato qualche cosa da questo punto di vista non godere della democratico nel quale queste questioni venisse in essere che fosse il luogo in cui si descrive il parto
O quanto meno si indagano le ragioni credo anch'io sono convinta
Come diceva il professore
Che noi stiamo in un paese viviamo in un Paese nel quale
La nazione è venuta prima dello Stato
Ma nel mille duecento
La scuola siciliana di Federico secondo e la scuola toscana
Produceva ne registravano in qualche misura anche una come dire omogenea qualità di produzione
E quarantotto punto si pose il problema se adottare come lingua nazionale quella della scuola siciliano pure quella toscana
Perché si riconosceva è uguale dignità diciamo alle due espressioni
La quale Federico secondo tentò di fare l'unità d'Italia ostacolato poi dal potere della Chiesa ci provo
A fare lo Stato unitaria scusa ci proverò battuto
Manfredi caduto
In questa in questo tentativo
Ora mi chiedo se
Riusciamo a crearlo questo contenitore democratico
E mi chiedo anche quanta però fermezza occorre oggi esprime nei confronti
Dell'esuberanza della Lega perché il terreno del della democrazia del dibattito democratico sia quello affermato perché questo è un altro punto
Non è un punto tutto politico ovviamente cosa bisogna fare per portare sul terreno del dibattito democratico questa questione
E tutto risolvibile sulla base di una dimostrazione reciproca di forza come dei gatti che non si no anzi attaccano ma si affrontano tutte e due col pelo irto oppure è possibile trovare una
Soluzione che sia come dire adeguata anche rispetto alla complessità della questione io penso che
Questo sforzo
Abbia abbia da farsi e a questo punto vedete che noi potremo anche capire molte cose capire cioè
Se la scelte soltanto tra piccola patria Stato nazione o se la scelta rispetto a qualcosa d'altro questo evoca coi
Moltissimi altri temi
è vero che i temi dell'appartenenza di alcune questioni alla decisione
Dei popoli nazionali e sovrannazionali come per esempio è questione che riguarda la politica internazionale
La guerra e la pace di discutendo
Evoca cioè
Anche una dislocazione del rapporti di forza tra Stati
Nazionali e entità sovrannazionali
Invita in qualche modo necessità quindi ad una riflessione di struttura
Dell'organizzazione istituzionale nazionale sulla nazionale di grande complessità però solo questa credo che sia la strada se non fosse così io credo che ci batteremo anche per molto tempo
In un dilemma in qualche modo falsato e rischieremmo di trovare soluzioni che appunto legate soltanto a rapporti di forza non solo non ha vieterebbe ero definitivamente
E i disagi ma rischierebbero di riproporli con nuova virulenza successivamente
Ringrazio il
La signora ministro per il contributo
E
Non mi
Appena
C'è Falco siccome la giornata è stata molto intensa signora ministro deve credo anche partire dopo tra un po'dovrà lasciare
Steward eccetera
Noi credo non non dopo questo corposo discussione
Che l'inizio di un dibattito che il nostro partito e il movimento democratico il movimento dell'Ulivo e di tutti e altre formazioni democratiche e progressiste da città e della provincia sicuramente vogliono intavolare credo che noi possiamo chiudere qui questa sera io chiudo
Stavo chiedendo che la cortesia data no loro ormai avanzata di chiudere il dibattito qui no non poteva però nessuno
Naturalmente c'è invece ci sono decine di domande possiamo anche farla ma sapendo però che al massimo le possiamo e dobbiamo chiudere nel giro di un venti minuti undici e mezza non di più
E questa è la cosa e stavo dicendo a consolazione di chi vuole partecipare se questo è un primo momento il discussione e di mobilitazione
Noi abbiamo scelto una strada stavo annunciando
Che è quella del far vivere intensamente la vita politica culturale di cartapesta anche la riflessione sulle questioni che cosa c'era da cominciato a discutere domenica per esempio sarà presente nella sesta l'onorevole Veltroni vicepresidente
Del consiglio che parlerà e discuterà con noi anche di queste questioni altri dibattiti sono in corso e perciò è per questo che diceva chiedevo a tutti voi di poter chiudere qui
Dando il nostro ringraziamento sia Bonomi alla signora ministro e l'onorevole Fumagalli e allo storico io vi ringrazio buonasera