"Le riforme per la scuola del 2000" dibattito nell'ambito della III Festa Nazionale della Vela organizzata dal Centro Cristiano Democratico

Cortesia e fotografi
Se possono terminare
E agli amici e presenti un po'soltanto la l'avvio ad un minimo di attenzione in più
Siamo state credo straordinariamente puntuali nel contenere il ritardo della seconda tavola rotonda avevamo avevamo previsto di iniziare le sette e mezza ed è ciò che stiamo per fare
Desidero prima di dare la parola subito alla ministro Berlinguer
Dire come si svolgerà questo incontro in modo che tutti i partecipanti ne siano informati
Chiedo la cortesia che Berlinguer intanto illustri per il tempo che ritiene necessario
Il programma della Pubblica istruzione della scuola
Sì come ministro anche per l'università se ritiene qualche collegamento con l'Università di farlo può fare ma ovviamente l'interesse preminente è il futuro della scuola negli anni che ci sono davanti desidero far presente una
Questione dopo il suo intervento interverranno il presente che ringrazio tutti dall'amico Brienza
Che è presentatore di più disegni di legge al Senato su temi di vita scolastica dall'autonomia alla parità questioni di edilizia alla collega Fuscagni del accidioso alla collega Aprea di Forza Italia alla signora Silvestri che sostituisce Gallotta dello SNALS
Impossibilitato ma che rappresenta una voce che tutti noi della scuola sappiamo perfettamente informata
All'amico onorevole D'Andrea responsabile scuola del Partito popolare
è di tutta evidenza che le questioni che riguardano la scuola sono tantissime
Desidero soltanto ricordare ai presenti
Che per caso fossero state qui anche due anni fa
Quando alla festa della Vela vedeva me come ministro della pubblica istruzione che in quella circostanza che in quella circostanza io dissi per conto del CCD una cosa che ripeto stasera
Disse che nella scuola unisce anche se la politica divide
E che l'impegno per il futuro della scuola va molto al di là delle divisioni politiche che possono caratterizzare la vita di ciascuno di noi allora era un appello che poteva essere fatto a vantaggio mio e del governo di cui facevo parte
In Senato ho ripetuto queste cose qua del ministro Berlinguer a conferma del fatto che il Polo nona dimore
Qualora alla scuola diventi il centro della vita del Paese a concorrere a favore della scuola al di là delle divisioni politiche molto più devo dire a Berlinguer della questione della steppa come ipotetica maggioranza variabile tra Polo e Ulivo a me sta molto più a cuore la possibilità di registrare un'intesa sulla scuola
Che vada se necessario al di là dei due poli detto questo so quanto il collega Berlinguer collega universitario
Viva abbia vissuto e vive i problemi della formazione e quindi posso dire con grande tranquillità che le cose che mi auguro molta che ci uniranno e le cose che potranno dividerci lo vedrete anche stasera
Sono tali da farle dire di essere lieto nella scuola italiana sia oggi nelle sue mani avendo vinto l'Ulivo sono lieto che sia lui il ministro della Pubblica istruzione la parola per le guerre
Io devo ringraziare
Francesco D'Onofrio
Prima di tutto
Il festival per avermi invitato
E secondo Francesco D'Onofrio per le parole
Che ha pronunciato
E che però aveva già detto nel dibattito al Senato sia pure
Dentro una ragionamento parlamentare
Che sono molto lusinghiere
E che al di là della colleganza accademica dell'antica conoscenza
Arriveranno però
Qualcosa
Di più profondo e questo qualcosa di più profondo è risuonato
Anche nel dibattito
Delle commissioni Cultura della Camera e del Senato
Discutendo degli indirizzi di politica formativa di
In questo momento in Italia anche dagli interventi di altri
Che di altre colleghi
Vorrei subito dire quello che penso a questo proposito
Non è consociativismo
Non c'è niente a che fare
E non è
Neanche il clima di una festa che pure contribuiscono perché ci sono anche ragioni di ospitalità e quindi di buona creanza
C'è il fatto che
In questo momento più che in altri
Oggettivamente
La sensibilità sulle questioni scolastiche
Formative
Dell'avvenire dei nostri giovani e cresciuto nell'opinione pubblica
Penso di trovarmi anche qui a testimoniare
Non solo quantitativa
Lo vedo dall'attenzione dei mass media
Lo vedo dal fatto che ci si attende
Che si faccia qualcosa di importante
Perché
Nel Mezzogiorno soprattutto ma in tutta Italia
Se noi potremmo stare in Europa competitiva mente
E quindi assicurare così è l'unica strada un avvenire alla nostra gioventù
Questo dipende molto anche da come funzionerà il sistema educativo formativo dell'insegnamento
C'è questa sensibilità
E questa sensibilità influisce sul mondo politico
Ne influisce sul fatto che le diverse forze politiche
Non hanno in questo momento
Al di là della dialettica della polemica del naturale
Contrapporsi per ragioni solo politiche
Argomenti non ha argomenti
E motivi per una lacerante divisione
Non si discute se
Si debba privatizzare ottenere pubblica la STET nello stesso modo sulle questioni formative
Non si discute se ci debba essere invarianza fiscale o aumento di certe
Certo il tipo di tributi
Per dire due tesi che dividono profondamente
Il mondo politico
Non si discute su
Come sul presidenzialismo o cancelliera
Che sono temi nei quali si vede come il mondo politico si sa di vivere
Per ispirazioni ideali e politiche diverse
Ma se noi andiamo a cercare
Sulle tematiche scolastica
Altrettanta divisione profonda e posizioni inconciliabili avremo difficoltà
Ci saranno elementi di dettaglio importanti di procedura forse stessa priorità
Sulle quali c'è una divisione pro
La divisione ma non i grandi indie
Forse ce n'è uno solo
Ed è il tema definanziamento alla scuola non statale
Però nella discussione attuale in questo momento
Sulla politica scolastica
I temi principali trovano convergenza lo trova la necessità di aumentare
La presenza a scuola dei ragazzi
Fino al sedicesimo anno di età
Lo trova la questione dell'autonomia degli istituti scolastici
Lo trova la questione di avere una formazione professionale adeguata cosa che non c'è oggi nel nostro Paese
Ma trova la questione di una preparazione dopo il diploma della scuola secondaria
E di natura universitaria ma anche di natura nomi universitaria mal professionalizzante distinte
Non trova
La questione
Di della quella che si chiama la lotta alla dispersione scolastica
La azione contro il fallimento di molti ragazzi nella vita della scuola
E io credo che lo trovi anche la necessità
La parte universitaria
Di andare più a fondo nell'autonomia
Di modificare il sistema del reclutamento scientifico
Di sostenere una politica del diritto allo studio per gli studenti meritevoli e meno abbienti rinnovata rispetto al passato ecco ho fatto un rapido excursus o enunciato alcuni nodi
Io penso che su questo ho sentito il dibattito nelle due Commissioni di Camera e Senato
Ho visto le prese di posizione gli stessi programmi elettorali
Ho notato che questa differenza profonda non c'era forse nella campagna elettorale del mille novecentonovantaquattro la divisione era più profonda
E il discorso di
Una alternatività fra sistemi scolastici può esistenti era più radicale
Mi pare di poter dire che in questo momento
Il programma che io rapidamente enunciato per titoli né potevo fare diversamente all'interno della di una introduzione così succinta
Non evidenzi
Questa radicale differenza noi abbiamo adesso di inizio dell'attività parlamentare
Dalla prossima settimana e avremo il modo di confrontarci
Però io
Voglio riprendere la battuta
Che Francesco D'Onofrio ha pronunciato al Senato e poi oggi ha ripetuto la scuola un incidente
Proprio perché ritengo che ci sia una profonda verità
Come ha tentato anche di dimostrare
E credo di capire perché la scuola unisce
Perché l'attività formativa di preparazione dei giovani a scuola e università unisce
Perché se noi non faremo uno sforzo in questi mesi prossimi per iniziare un processo una è graduale
Cambiamenti
Nel mondo della scuola per adeguarla ai bisogni di una società del due mila
Molto più moderna
Con grandi bisogni di innovazione tecnologica produttiva continenti
No fallirà una sola forza politica
Fallisce il Paese
Si inginocchia l'Italia
E chiunque governi qualunque sia lo schieramento politico vincente
Si troverà le mani legate da questo fallimento
E non potrà neanche ereditare una possibilità di svolgere un'attività politica
E di guida della azione economica del paese adeguatamente
Quindi abbiamo una convergenza oggettiva sulla necessità di un cambiamento
Voglio fare per questo un paio di esempi
L'Italia si è cimentata per vent'anni nel bisogno di riformare la scuola media superiore
E non c'è riuscito
E non ci è riuscita perché pur avendo spesso convergenze
Negli ultimi tempi
Questa materia non era diventata e la materia scolastica nel suo complesso quella formativa
Non aveva raggiunto
Quel
Tasso di maturazione nella società
Come consapevolezza di un'esigenza di cambiamento necessaria per tutta la società
Se se ne discute soltanto all'interno del mondo scolastico le parrocchie si contrappongono
Gli addetti ai lavori non trovano una un terreno di coincidenze
Quello che spinge il nostro mondo a cercare una strada di convergenza è
Un bisogno di tutti che sul terreno scolastico si facciano dei passi avanti
E credo anche
Che avverrà approvato tutti e due gli schieramenti l'idea di aumentare la scolarizzazione unitaria di base quella rischiamo all'obbligo impropriamente fino a sedici anni posso dare un contributo serio anche alla riforma della scuola secondaria superiore
Più avuto uno scambio di idee per fare un esempio con la collega Aprea che il responsabile scuola di Forza Italia
Ho avuto ho visto una pubblicistica nei giornali in questi giorni su questo tema cosa significa aumentare la scolarizzazione
Di due anni
Su questo terreno è possibile che noi troviamo una divisione
Insuperabile Serres restiamo alla cornice vi faccio l'esempio politico però concreto
Su un tema ma molto politico
Se per esempio questo biennio
Del quindicesimo e sedicesimo anno di età
Che dovrebbe allungare
La formazione unitaria di base dopodiché ma che oggi appartiene alla scuola secondaria superiore
Debba appartenere alla media o alla seconda casa
C'era ci mettiamo a discutere questo non ne usciremo che avremmo subito non due ma cinque sei partiti uno diverso dall'altro
Personalmente io penso che noi questo problema dobbiamo affrontare in un altro modo
Dobbiamo partire dai vincoli oggettivi e fisici
Lì dove sono allocate le scuole della loro capienza della capacità di ospitare un aumento della scolarizzazione
Dobbiamo partire dai vincoli derivanti dal persone dalla dispositivi vita di personale docente preparata cui determinati
Compiti
Dobbiamo partire dal fatto che le vocazioni dei ragazzi e le loro attitudini sono diverso
E c'è chi ha più
Attitudine ad un'esperienza empirica di conoscenza
Consumata anche nell'esperienza lavorativa
E c'è chi gli ha più
Amore all'astrazione intellettuale concettuale
Sia esso scientifica umanistica
E che l'una e l'altra possono avere pari dignità culturale ecco il punto
Possono avere una capacità di apprendimento non soltanto degli elementi più immediati di professionalità
Ma anche di giungere attraverso le diverse forme di itinerario intellettuale
Al concetto e quindi alla Kurt
Se noi affronteremo questo se noi pensiamo
Che
Questi dieci anni trascorsi a scuola dal quinto al quindicesimo o dal sesto al sedicesimo lo vedremo non sarà una cosa che ci dividerà speck lo decideremo
Compì tranquillità
Quello che sarà il meglio
Se questi dieci anni avranno tutti la stessa dignità culturale ma non necessariamente un appiattimento di omogeneità di programmi
Il fatto che essi si colleghino particolarmente l'ultimo periodo
Al triennio della scuola superiore in un modo più diretto
Più fluido
Senza che questo precostituisca scelte anticipate al tredicesimo al quattordicesimo anno che diventano scelte di Dini
Insuperabili come una condanna
Senza via di ritorno noi avremmo risolto il problema
E allora discuteremo di contenuti non soltanto della cornice istituzionale
Vorrei essere stato chiaro lo spero ma penso
Che memore di un'osservazione fatta mi da fare gli ambienti
Un approccio di questa natura ci possa consentire di cimentarci surreale sulle questioni reali
Faccio un altro esempio che
Ha permesso al ministro della Pubblica istruzione
Di montarsi la testa
Megalomane per essere riuscito a far discutere della scuola anche a Ferragosto
Se noi affrontiamo la questione del liceo classico in modo come dire religioso
Essendo la Regione cosa seria lasciamo che si occupi delle cose sua
In modo non bigotto
Non bacchettoni con crusca
E diciamo
Che l'Italia ha bisogno di maggiore competenza umanistica in tutti i suoi cittadini
E che il la filologia la storia
L'insegnamento che ricorda
Che ci riporta a godere a conoscere del più grande nostro patrimonio che quello dell'antichità nella quale affondiamo le nostre radici
Non può essere toccato
Ma fa comunque aggiornato
Settantacinque anni dopo
A ciò che di nuovo la stessa cultura umanistica prodotto
Nel campo dell'immagine
Nel campo della grande teoria scientifica
Nel campo delle lingue straniere
E così via noi non avremmo una diatriba ideologica classico sì classico rock e nessuno ha voluto provocare
Nessuno in modo assoluto
Ma avremo una discussione di merito sul modo di rilanciare l'umanesimo nella nostra cultura nella nostra scuola ma adeguarlo alla sensibilità e ai bisogni di una gioventù
Che consumerà il proprio avvenne la propria avventura professionale in Europa e non in Italia e quindi in una Sicilia società no uni lingue ma multilingue
Cimentandosi professionalmente e culturalmente
Anche con lo strumento necessario del possesso di altre lingue
E dentro una società che si evolve sempre di più verso l'immagine persino come momento di linguaggio filologicamente intenso della cultura contemporanea
E faremo qualcosa di concreto
E avremo un grande liceo però più legato alle sensibilità di oggi
Allora sono due esempi che ho voluto citare per dire come anche laddove apparentemente possano esserci elementi di distinguo piuttosto netto e qualche volta persino arroventato
Un approccio che
A mano a scuola
La considera un patrimonio
E quindi parte dalla necessità
Di introdurre i cambiamenti necessari
Perché possa essere alle guarda alla società contemporanea un approccio di questo natura
Finirà per trovarci forse distinti nel voto per ragioni estranee a questa tematica e di una logica politica
Probabilmente irrefrenabile io spero di no ma questa è un'ipotesi ma certamente convergenti nella necessità di fare qualcosa
E di ridurre al minimo le divergenze del contenuto di ciò che si può fare queste la ragione per cui ho accettato molto di buon grado
Di confrontarmi con gli amici che siedono a questo dramma aveva accettato l'invito
Degli amici del festival dell'ammenda
Tentando così di portare un contributo alla tesi di Francesco D'Onofrio che la scuola un più che di di vi ringrazio
Le le prime questioni di fondo credo siano state poste ora negli interventi che chiedo di contenere in dieci minuti ma un tempo ampio anche se noi mondo scolastico siamo abituati a parlare molte volte più del necessario chiedo che invece se possibile si indichino
A Berlinguer Ministro le questioni di contenuto di programma di procedura tanti che possa questo incontro essere anche per lui utile proprio alla immediata Virgilio per la ripresa dei lavori
Parlamentare e e del lavoro di governo chiederei
Primo intervento lo Silvestri perché porta la voce di un sindacato e quindi in un certo senso il soggetto che non è parte do l'uno o per l'altro polo ma uno anzi il maggiore del sindacato e del mondo della scuola
Poi chiederei alla Aprea se po'intervenire come esponente di Forza Italia alla amica Fuscagni come esponente del CDU ad Andrea
Del Partito Popolare lasciando a Brienza questa volta in modo comprensibile
L'ultimo degli interventi per il ministro in modo che possa avere il tempo per poter rispondere le questioni che gli verranno poste e quindi di rendere questo incontro utile certamente per noi mi auguro anche per lui la prima il primo intervento che aveva professoressa Silvestri dello SNALS
Ringrazio onorevole Bono lo ringrazio coloro che mi hanno accolto con un applauso
Mi piace che sia stato aperto questo momento di incontro subunità dei valori dei principi perché la scuola è un bene di tutti
è un bene di tutti l'onorevole D'Onofrio il ministro Berlinguer
Lo hanno ricordato e sottolineato in apertura che quando si parla di scuola sostanzialmente sui valori si condividono gli stessi principi stessi valori ma non sembri polemico subito
Da buona sindacalista e donna oltre tutto il mio intervento Sedico
Che ho avuto l'impressione questa estate soprattutto della smentita la stanza
Che questo bene comune questi punti di riferimento comuni siano più che altro forse un luccichio una moda un prêt à porter in cui il bravo la brava giornalista
Danno in interviste Omnibus magari al ministro della Pubblica istruzione come è stata la bella intervista dell'Espresso nulla spolverata generale su un po'tutto quello che riguarda l'assenza poiché la fine arrivare ad approfondire nulla e allora qual è la preoccupazione la preoccupazione signor ministro è soprattutto questa questa è una preoccupazione che il sindacato della scuola porta ma anche come prima frontiera del mondo dell'utenza dei giovani delle famiglie
La preoccupazione che si parli solo di tendenza generale ma quando si va ad approfondire non si risolve e non si va sul non si vada sui problemi concreti non è indubbio signor ministro la sua onestà intellettuale
Non è in dubbio neanche la sua autonomia culturale che ha fatto ben sperare fa sperare gli operatori scolastici i giovani le famiglie quando lei ha riportato a criteri di essenzialità di semplificazione
Le schede di valutazione queste cose incomprensibili è piaciuta a tutti la semplificazione ma già una piccola delusione per esempio c'è stata allorquando si è è sembrato a qualcuno che si tornasse indietro che si ripetesse un linguaggio da addetti alla ai lavori
Quando la commissione incaricata soltanto semplificato le schede ma non ha ancora dato un prodotto con tre ma c'è di più
C'è la preoccupazione che questa sua autonomia culturale questa sua onestà intellettuale non riesca sprigionarsi perché le gabbie del palazzo io parlo del Palazzo di viale Trastevere naturalmente perché è diverso il palazzo dell'EUR per l'università
Che ci sia qualcuno che forse altrove prepari già degli schemi prestabiliti dei disegni precisati perché molte sono le cose belle che si dicono soprattutto che lei dice
Ma molti sono i vuoti molti sono i buchi neri lei ieri ha fatto un intervento applauditissimo che piaciuto molto in Consiglio nazionale della pubblica istruzione ma lui stesso ha riconosciuto che moltissimi buchi neri che molti sono i vuoti
E io vorrei farle delle domande a cui mi chiedo
Con umiltà ma anche con per mezza sapendo anche di esprimere i desideri del mondo della scuola che io il più possibile risposte semplici e concrete come nel suo stile e allora innanzitutto non la vogliamo aiutare se è vero come è vero che la sua onestà intellettuale e la sua autonomia culturale disegno di essere sprigionate non ingabbiata in gabbie ideologiche e allora prima domanda
Sono passati ventisei anni dal mille novecentosettanta quando a Frascati un celebre convegno che si concluse con i dieci punti di Frascati
Sì e chiuse con Problemi di prolungamento dell'obbligo scolastico della secondaria superiore e i problemi della riforma della scuola superiore allora fu proposto un decennio unico e unitario in cui la gabbia ideologica la proposta veniva dall'onorevole Chiarante del PC era quello un po'dell'unificazione delle tendenze dell'appiattimento delle materie del binario unico per tutti i giovani
Oggi abbiamo superato
Questa tendenza oppure il contenitore del prolungamento dell'obbligo rischierà di dimenticare che son passati ventisei anni di vita
Di novità di certezze di bisogni giovanili che chiedono alla scuola concretezza che tiene alla Scuola di uscire dall'astrattezza
è che non c'è eterno certo di essere spossessato i di competenze ma che vorrebbero qualche cosa di più vicino ai loro interessi
Mondo docente le materie certo la sui giornali non ha aiutato la querelle sul liceo classico è sembrato quasi che lei proponesse lei voleva dire senz'altro l'ha spiegato anche ieri una cosa diversa
Una frattura tra la cultura umanistica e la cultura scientifica non era quello certamente perché dimenticheremo IMEI
E un uomo di grande cultura lezione per esempio di Aldo Moro la lezione per esempio di Gonnella
Sul problema delle due culture umanistiche scientifico tecnologico che non possono essere spaccata separate ma il dubbio è rimasto in alcuni e andrebbe fugato
E ancora nel palazzo di viale Trastevere gira perché poi segreti sono segreti riparati definiscono coll'essere i segreti di Pulcinella e li conoscono tutti che c'è in preparazione una mega riforma per via amministrativa sotto forma di Regolamento dell'amministrazione
E che i dipartimenti saranno detti Calizzani invidia le vecchie direzioni generali dipartimento unico per la scuola di base dipartimento unico per la scuola secondaria superiore
Non appiattirà i percorsi e diminuirà le specificità questo omologato al basso lo scuole soprattutto si prevede un grande dipartimento per le politiche giovanili
Dove i giovani possano esprimere per esempio le tendenze sul tempo libero e ricreativo che la scuola autonoma alla nuova autonomia dovrà consentire comma delibere con scelte extra curricolari ci sarà un posto per lo sforzo che non è l'educazione fisica e soprattutto la creatività femminile
Che non viene ricordato in questi anni nessuno ha detto per esempio che le studentesse della scuola secondaria superiore
Hanno superato gli studenti Massi in questi anni la creatività femminile delle studentesse delle operatrici scolastiche verrà ricordata all'interno di qualche posso processuali intatti la possente Danilo sto svolgendo una grossa ricerca per esempio su questo problema della creatività femminile imprigionata ancora
Ed ancora il signor ministro sembrano problemi da addetti ai lavori ma sono i problemi di tutti la scuola per quanto tempo dovrà navigare a vista
Per quanto tempo dovrà inseguire per esempio i problemi dei mercanti o dei mercati il problema di non sapere se per esempio si rivolge all'uomo intero alla personalità del giovane oppure sesta preparando
Ad un lavoro specifico è noi abbiamo attraversato una stagione degli imprenditori una stagione del governo dei tecnici una stagione che ha visto al primo posto le parole efficientissimo managerialità
Mercati non abbiamo sentito parlare di sviluppo della personalità
Non abbiamo sentito parlare del mezzogiorno non abbiamo sentito parlare del problema dei giovani del subito
Oggi ad esempio la proposta al disegno di legge che ci viene dalla funzione pubblica firmatario il ministro Bassanini e in cui lei ha partecipato solo ad un articolo per sua stessa ammissione l'articolo quindici sull'autonomia nasce all'imbocco dei grossi buchi neri
Come nell'amministrata la scuola dallo Stato dalla Regione ci sarà ancora una frattura verticale fra nord e sud proprio sulla scuola e i giovani che sono una polveriera
Perché frapposti estremisti riescono a trovare libereranno nella lega del Nord o o libereranno dell'opposizione antagonistica al Sud nessuno ha parlato del problema dei giovani rispetto alla contrapposizione leghista nord-sud
La scuola ancora una volta potrà essere una scuola di unità nazionale lei ha parlato dello spirito dell'unità nazionale ha parlato dei programmi e della cornice dei programmi informati all'unità nazionale
Ha parlato di queste cose scoppiano di valori che non possono non suscitare come è stato nella platea precedente prettamente politica
Applausi ha invocato la Costituzione male permetteranno signor ministro in questo governo che vede opposti estremismi abbiamo assistito anche prima ha dei problemi che vende insieme culture così diverse
Le permetteranno di affermare una scuola della costituzione dell'unità nazionale
O sarà costretto in uno di quei buchi neri che sono previsti dal disegno di legge Bassanini
Ad accettare la frattura della scuola con la regionalizzazione più estremista nel tentativo che inseguendo il federalismo alla Bossi si riesca a liberarsi della secessione di Bossi
Non sia di questo parere come scuola come insegnanti e come frontiera del sindacato e ancora in ultima perché vedo che mi mancano tre minuti al compimento dei dieci
Minuti
Il problema del rilancio della funzione dolce
Il problema del rilancio della funzione docente
Dimostra
Che ai docenti questa volta bisogna dare delle risposte in equivoche
Il postino il ferroviere che dal sud si trasferisce al nord a delle indennità di cui la stampa non andato bene le cifre perché ha parlato addirittura di ottanta milioni all'anno sbagliando si pose di uno zero
Divinità di trasferta dal Mezzogiorno d'Italia al nord questo non capita ai docenti ma non si fa un discorso puramente economico lei ha avuto la bontà di dire che abilita sfiduciata la funzione che l'ultimo contratto è stato un contratto di cui non si tira abbastanza mai male
Per l'appiattimento per la caduta verticale delle professionalità scolastiche tutte ed in primo luogo di quella docente ha detto anche che lei rilancerà la funzione ma mancano i termini come sconfessare il contratto in un momento in cui è stato aperto un anno scolastico con un vuoto legislativo dopo la sentenza della quel tardo Ruta fortemente dallo SNALS che annullato di fatto i principi sostanziali del contratto
Quello del collettivismo culturale
Quello diciamo su cui si impernia poi il discorso degli aggiornamenti previsti da un collettivismo culturale che diventa collettivismo professionale non collegialità
E non rispetto della libertà di insegnamento in Nord rispetto per la funzione che cosa sarà dato alla funzione docente ai docenti che in tutti Italia soprattutto i docenti di mezzogiorno il Mezzogiorno che hanno lo spirito di unità nazionale sono saliti al Nord
Mossi dal desiderio di concretizzare i principi ispiratori dell'insediamento
Che cosa sarà dato agli insegnanti che desiderano lavorare meglio e di più ma soprattutto che desiderano fare il loro lavoro che è una funzione nazionale costituzionale e non è un servizio privato
Abbia il coraggio signor ministro di dire di che cosa farà del ventinove di quel decreto sconcio che in un'epoca di managerialità e ieri efficientissima voluto far fuori le funzioni principali lo Stato che anticostituzionale su cui TAR ha richiamato la Consulta Costituzionale ad una risposta precisa
E in cui il quasi premio Nobel dando ha detto facendo l'esempio della scuola italiana
Che la scuola italiana sta rischiando tantissimo e non credo che dare il dottor sia sospetto di essere dall'una o dall'altra parte politica di uno o dell'altro polo contro un governo o a favore di un altro governo in Italia
E ha detto che praticamente la privatizzazione della funzione docente la privatizzazione della scuola in Italia
Rischia di far perdere alla scuola italiana i connotati reali servizio pubblico perché così si è cominciato altrove
E si è finito col perdere una risorsa pubblica una risorsa della Stato a vantaggio di una privatizzazione di servizi in cui poi la scuola di popolo la scuola per la gente la scuola degli studenti la squadra funzione docente non si è più riconosciuta se lei dovesse fare questo atto di coraggio di richiamare sul decreto ventinove che privatizza le funzioni dello Stato e soprattutto la funzione docente e la funzione della scuola
A una riscrittura e una revisione negli articoli in cui questo appare sostanzialmente pericoloso ancor prima che la Corte costituzionale si pronunci
Io credo che lei avrà dimostrato che la scuola italiana e ancora una scuola di costituzione è ancora una scuola che unifica e anche una scuola come richiamava prima l'onorevole D'Onofrio in cui è più facile trovare un'unità di intenti in cui è più facile capirsi in cui è più facile aprire gli stessi valori condivisi mandando fino in fondo alle cose concrete grazie
Questioni credo tutte importanti poi forse se ci sarà un frammento di secondo una una qualche opinione prima del termine prima della tua replica prima di quello che dice la vedo Brienza forse sarà opportuno dirlo anche da parte mia se ci sarà tempo
La parola Valentina Aprea responsabile per Forza Italia della politica scolastica desidero però prendere spunto dalla sua presenza acquista se con noi
Per ringraziarla ancora una volta per il fatto che durante quel periodo breve in cui ho avuto responsabilità della scuola
I contrasti che pure Prodi nove sono stato in numerosi non sono mai emersi dall'esterno
Perché il comune amore per la scuola impediva di polemizzare qualche volta dando la sensazione di una difficoltà politica invece voglio ringraziarla perché il suo silenzio all'esterno o oggi lo capisco molto più di allora e la gratitudine col tempo cresce la parola la pre
Grazie Francesco ma grazie al CCD per questa iniziativa
E vi ringrazio particolarmente perché mi sento a casa non solo perché sono fra amici con i quali condivido idea di
Lotta politica o passione politica forse ma perché sono ritornata nella mia terra io anche radici in questa provincia quindi li ringrazio perché ho potuto fare una deviazione nella provincia di Terni di Benevento grazie
E allora ministro dunque intanto due o tre premesse di fondo perché è vero quello che stiamo dicendo stasera la scuola unisce è vero anche che i programmi elettorali sembravano significa ma sono stati visibili nell'indicazione delle priorità
Per risolvere i problemi della scuola italiana comunque esistono delle differenze
Che appunto si si ispirano criteri diversi di visione della vita della Società dello strato insomma un po'quelli che sono stime alti e che costituiranno poi appunto per non parametri obbligati di riferimento rispetto alle e che la maggioranza vorrà sottoporci ma prima due o tre premesse proprio essenziali secondo me qualsiasi fu la politica o di governo deve fare i conti per un'ipotesi di riforma del sistema scolastico almeno con tre questioni
Culturali che sono sullo sfondo grosse che non ricco che non appartengono solo all'Italia e alla scuola italiana intanto il ruolo della scuola nella società postmoderna
Si discute a livello mondiale e sono oggetto di discussione le contrapposte scuole di pensiero tra innovazione e conservazione innovazione sì e se sì quale e conservazione
Perché in che modo mi mi viene in mente la teoria di posti ma nella scuola come termostato culturale quindi dire grosso problema di individuare nuovi ruoli nuovi spazi per la funzione della scuola
Secondo la crisi il fallimento delle grandi ingegneria scolastiche centralizzate
E l'esigenza di snellire comunque gli apparati su questo magari se ci sarà tempo ritornerò solo un attimo sia per una valutazione di merito rispetto appunto alle voci che girano su proposta del governo comunque su una possibile riforma del ministero ma soprattutto per evidenziare alcuni aspetti che devono assolutamente cambiare perché altrimenti tutte le altre riforme saranno inutili
E terza questione grosse che ci sta molto a cuore la contrapposizione la vecchia contrapposizione della Prima Repubblica tra pubblico e privato oggi si dice non si ragiona più in termini di contrapposizione non si tratta di concezioni alternative
Da questo punto di vista anche la maggioranza lo stesso programma dell'Ulivo conteneva delle ipotesi di
Soluzione del problema della parità tra scuole statali e non statali però ecco anche in questo caso secondo noi bisogna accettare quattro principi perché si possa giungere ad una
Vera parità e allora innanzitutto il principio della differenza affermare quindi non più in termini di disuguaglianza la diversità tra scuole statali e non statali quindi pari dignità tra queste scuole il principio della concorrenza nella gestione dei servizi pubblici il principio dell'efficienza
Ecco mi sia consentito una provocazione gli enti pubblici non possono mai fallire ma perché cioè non deve più essere così anche le istituzioni pubbliche devono sentirsi più responsabili della ricchezza collettiva in Olanda in il vecchio alle scuole ed università vengono valutate con sistematicità da agenzie per l'educazione che sono istituti autonomi dei ministeri
E dopo due giudizi negativi vengono negati i finanziamenti ecco non possiamo neanche dire che si tratta di un mondo diverso
E comunque Oropa abbiamo accettato di e confrontarci di entrare nella Comunità europea e le dinamiche una pena devono valere solo come leva per la politica economica i servizi devono essere uguali anche negli altri settori per cui anche qui dovremmo adeguarci omologato ci verso evidentemente l'ottimizzazione dei servizi e non verso il basso cioè voglio dire dobbiamo guardare quei Paesi che stanno peggio di noi per dire che tutto sommato insomma c'è ancora qualche Paese perché
A servizi peggiori
Ancora l'accettazione del principio di un nuovo sistema di autonomia e del il problema delle riforme istituzionali
Per non parlare poi di alcuni paradossi che comunque ci sono che non possiamo ignorare io inciderò solo qualcuno ne avevo individuati tante anche in campagna elettorale comunque uno sicuramente devo né citarlo per intanto le logiche contabili la razionalizzazione della rete scolastica che ha portato ad affollare le classi di studenti nella scuola secondaria
Classiche possono andare da venticinque a trenta alunni
E lire scuole non sono neanche ecco dal punto di vista dell'edilizia scolastica
Adeguatamente pronte e capaci da questo punto di vista per non parlare poi delle logiche corporative e poi del numero di materie obbligatorie che hanno appesantito il corso dei di studi con effetti devastanti sugli studenti insomma dalla scuola elementare alla scuola secondaria soprattutto negli istituti tecnici e professionali ci sono troppi docenti per troppe materia e tutti obbligatorie
Quindi lei gli istituti per esempio professionali sono previste per esempio quaranta ore obbligatorie di lezioni settimanali
Lo studio di dodici materia insomma sono scomparse le ore di laboratorio un altro paradosso nella scuola media scuola che avrebbe dovuto realmente elevare il livello della strumentalità di base i quaranta per cento degli studenti viene licenziato con giudizio sufficiente che spesso nasconde livelli più bassi di preparazione
Giudicare anche dal fatto che nel primo anno di scuola superiore molto alta la percentuale dei respinti un quaranta per cento le più alte d'Europa quindi insomma
Tutte che poi tale si è parlato del contratto e infine le famiglie pur contribuendo a pagare il servizio scolastico attraverso le tasse non possono intervenire nella scelta dei percorsi di studio dei propri figli in quanto gli stessi sono legittimamente rigidamente fissati dal ministero
O peggio sono condizionate dalle disponibilità che le scuole hanno o non hanno a disposizione un esempio per tutti
L'insegnamento della lingua straniera nella scuola elementare mi sono persino stancata di ripeterlo però ormai cioè perché da ex direttrice didattica ne facevo una questione di principio già allora son passati tanti anni un esempio sempre d'attualità quindi fate un po'voi dunque è previsto per tutti questi insegnamento ma di fatto non è ancora garantito in tutte le scuole per mancanza di insegnanti specializzati e non va bene neanche il discorso della media
Come è stato riportato nel rapporto ministeriale perché come il pollo di Trilussa
Cioè poi alla fine non possiamo più accontentarci di medie quando si parla di bambini di alunni che frequentano una volta sola
E mai più la scuola elementare allora tentare di ipotizzare una riforma o comunque una riforma organica della scuola del sistema sollecitate dal sollecitati dallo sfondo culturale da questi paradossi che pure ereditiamo ed è vuol dire appunto richiederei soprattutto i criteri che possono guidare la revisione dell'architettura organizzativa
Ordinamentale e allora ho scelto tre criteri fondamentali che sono poi alla base della politica scolastica di Forza Italia del Polo innanzitutto il primo criterio
Secondo noi il primo criterio deve essere appunto la De amministrativizzazione della scuola per poter passare davvero ma non a parole
Da una scuola come servizio burocratico dello Stato quella che c'è oggi ad una scuola come servizio di istruzione
Quindi pensiamo una riforma istituzionale che ripensi ad il ruolo dell'amministrazione delle singole unità scolastiche superando il monopolio statale nella gestione della stessa
Superando quella concezione come e di modo di dirlo anche in commissione che la scuola appartiene a un ente noi discutiamo sull'appartenenza della scuola se la scuola sia statale e non statale provinciale comunale dei privati del dei di enti religiosi allora noi dobbiamo invece discutere sul servizio dopodiché la gestione viene un secondo momento definite le regole definiti gli standard allora e definita quindi mille definiti i principi di autonomia di gestione dopodiché si si vede ecco si apre il discorso di chi ha le carte in regola per gestire il servizio e si affronta il problema
Quindi se non accettiamo questo tutto il resto sarà veramente relativo allora questo significa però che bisogna fare una riforma del ministero concedere autonomia e soprattutto rivedere appunto il concetto di servizio pubblico quindi prevedendo la la piena dignità la pari dignità tra scuole
Gestite appunto da organismi diversi e quota estinzione
Diverse e e siamo quindi al all'attualità vediamo cosa ha fatto il Governo cosa ha proposto il ministro Berlinguer in questi mesi beh intanto c'è una proposta di autonomia istituti contenuta
Nel disegno così detto Bassanini che riguarda la riforma dell'amministrazione più generale
Io qui Moggia una una prima così osservazione da fare intanto la collocazione di questo attivi questa riproposta di riforma perché la richiesta appunto di delega viene presentata tra le misure collegate alla Finanziaria con corsia preferenziale forte restrizione della emendabilità
Allora già questo ministro da un comunque ce lo siamo detti ma comunque meglio essere consapevoli ecco di questa cosa un profilo limitativo e fuorviante della cosa cioè la riforma della pubblica amministrazione la riforma del pubblico impiego la coniugazione del merito con la responsabilità lo snellimento della burocrazia la trasparenza la comunicazione pubblica non possono essere solo di ordine finanziario
Se è un fatto che riguarda i cittadini che riguarda il Paese allora non possiamo strozzare il dibattito in parlamento e fare approvare comunque un qualche cosa solo perché è urgente farlo solo perché e nella finanza
Perché chissà magari produrrà anche Effeti di risparmio eccetera quindi questo un po'e il primo problema perché di fatto accetteremo poi c'è la maggioranza accetterà la sua proposta poi va be'chiaro limiti sono altri la proposta riguarda essenzialmente la personalità giuridica che per carità e il perno degli istituti è fondamentale ma non basta non basta non è sufficiente soprattutto se poi resta tutto il resto
Il ministro dice però c'era cattivo e ci criticate voi siete Parlamento presentate proposte di legge lo faremo però qual è il rischio e che magari passi la la sua proposta quindi disegno di legge Bassanini e le proposte di legge che riguarda gli altri aspetti no insomma le il la concordanza dei tempi delle approvazioni
Di questi e di queste proposte di leggi comunque proposte di riforma e mi preoccupa molto perché allora sono più altri i rischi dell'approvazione di un pezzo e degli altri e che gli altri non vengano approvati viceversa comunque speriamo bene in questo caso veramente che Dio ce la mandi buona poi ancora sul ministero noi abbiamo detto il ministero va abolito va abolito per quello che voglio dire rispetto alle è nostra organizzazione e di sistema scolastica rappresentato il sistema quindi ottocentesco e e e tutto il il la burocrazia ecco a me sembra che dalle voci che girano io esprimo ancora
Un giudizio con riserva perché ovviamente sarà un momento di dibattito serio quello di confronto comunque una valutazione visto che una roba amministrativo una valutazione successiva la presentazione ufficiale ma comunque dubito che si tratti di una vera rivolta una svolta epocale di una vera riforma ecco attenzione perché credo che si tratti solo di creare una nuova burocrazia con nuovi nomi magari con qualche punta di demagogia in più se ci sarà un dipartimento degli studenti ma che il problema possa rimanere così come ancora il secondo il terzo criterio le accenno soltanto ma per noi sono fondamentali la libertà di scelta da parte degli studenti e della delle famiglie che poi si coniuga in liberalizzazione delle iscrizioni nelle scuole gestite dallo Stato parità tra scuole statali e non statali afferente a un unico servizio pubblico
Libertà di apprendimento come dicevo prima cioè i ragazzi come avviene in tutta Europa
Devono potersi scegliere davvero un un percorso di studio più rispondete maggiormente rispondente alle proprie attitudini libertà di proposta da parte delle scuole ma libertà non soltanto di preparare i documenti
Ma libertà quindi poi di operare le scelte conseguenti alle scelte didattiche e quindi non la libertà di scrivere documenti
Quindi tutto questo quindi tutta una serie di libertà negate oggi dal sistema
E poi il terzo criterio il collegamento con il mondo del lavoro
Proprio ministro D'Onofrio ha presentato una riforma della scuola secondaria superiore che prevedeva il sistema duale lei ha accennato prima mi ha fatto molto piacere sentire da lei che sta riconsiderando la possibilità di prevedere anche il canale dell'istruzione professionale come Canale
Ne che posta appunto essere inserito nel biennio obbligatorio nel nuovo biennio quindi questa sicuramente è una cosa che ci fa piacere non dimentichiamo appunto che solo la flessibilità e la diversificazione possono favorire non solo la quella lotta alla dispersione scolastica di cui lei aveva parlato ma la grande sfida del mercato europea uguali a un appello quindi essere una lotta anche a un modo per combattere la disoccupazione insomma aiutare davvero i nostri giovani perché non sia soltanto un tempo aggiuntivo sprecato
E così da vivere in più in un'istituzione più o meno inutile come ci dice rapporto Censis perché oggi i ragazzi non credono più purtroppo nella possibilità di riscattarsi socialmente ed economicamente attraverso l'istruzione queste pesantissimo quindi dare delle occasioni concrete di formazione attraverso l'istruzione
Noi valuteremo appunto le sue proposte
Con molta attenzione perché è vero quello che avete detto la scuola Cesi le ci sta veramente a cuore però ecco questi saranno i parametri di riferimento grazie
Grazie a Valentina Aprea e falso immediatamente la parola alla amica Stefania Fuscagni che per il
CDU rappresenta la politica scolastica i chiedo altrettanto di indicare le priorità di politica scolastica ovviamente se può contenere il suo intervento grazie
Caro collega io non voglio fare proposte ma voglio fare solo alcune considerazioni di ordine generale a cominciare da questo e cioè che essendo stata per trent'anni dentro la scuola nelle sue varie espressioni considero che il ministro Berlinguer sia un ministro assolutamente Fortunato ed invidiabile
Perché perché si sono esaurite una serie di fasi che hanno impedito di parlare con tranquillità e senza le fette di prosciutto agli occhi che degli studenti questo ministro può interessarsi degli studenti metterli in prima persona
Perché la grande fase della omologazione che aveva anche per le sue ragioni perché siamo partiti da una fase di grande progetti di alfabetizzazione nel nostro Paese mai quando si è poi successivamente
Sostituito un criterio di rendere lo studente uno uguale all'altro in questo momento si può cominciare a parlare di come se riesce uno studente e farlo diventare un cittadino creativo libero
Capace di affrontare la modernità
E io credo che questa sia una fortuna assolutamente singolare che noi ci aspettiamo da parte del ministro dei porla completamente a frutto quali sono i problemi che ci possono garantire questo
Ne non solo pochissimi sono già stati citati credo nella loro globalità tutti ma punto in particolare quando si dice rispettare lo studente si dice dare la possibilità al docente di a vere una identità un ruolo ed una considerazione
Io ho fatto parte per poi a un certo punto me ne sono andata perché sono entrata in Parlamento
Per questa ragione con grande rammarico quando fu consegnati gli furono consegnati i lavori di un attacco missione chiamata ex articolo quattro
Il cui si dava già tutti curricula perché finalmente il nostro paese diventasse un problema con un Paese europeo dal punto di vista della formazione iniziale degli insegnanti
Ed è la formazione post laurea degli insegnanti della scuola
Di secondo grado ora io credo che mai come in questo momento signor ministro se a questo non viene data una conseguenza c'è una colpevolezza perché proprio per quello che diceva lei perché in questo momento parlare di scuola è possibile queste persone che stanno alle otto e mezzo disse che era ad ascoltarci sonori indice che allora veramente interessa ma noi non possiamo se non li consideriamo la funzione del docente che assolutamente disorientato in questo momento storico va assunta questa situazione di disagio
Va assolta per mille motivi a cominciare anche da un motivo sociologico di grande importanza per un equivoco per cui la scuola a in inglobato in un mio numero cospicuo di donne per esempio
La funzione insegnante per quel processo abbastanza perfido ma che riscontriamo almeno dai numeri entrando una forte elemento di femminilizzazione in una professione questa professione
Sì declassa è un fatto sociologico quanto volete
Ma è un fatto da prendere in considerazione
Quindi vogliamo dare il via a queste scuole di specializzazione è possibile che ci debbano essere ancora generazioni di studenti che fanno da cavia perché il professore non sa a quella determinata età in che modo un consolidato disciplinare vada gestito e quindi o con uno spreco enorme di energie e io credo che questo sia forse il primo problema sul tappeto il secondo problema è un incrocio non non è un problema solo ed è la possibilità di coniugare Sempre in questo particolare momento storico
Il grande fenomeno dell'autonomia sia scolastica che universitaria
Con la grande chance di poter parlare di progetti educativi multipli sua e di dare finalmente alle famiglie la possibilità di scegliere
Ed è solo nella possibilità di scegliere delle famiglie che si rispetta
Quella possibilità dello studente di essere uno diverso dall'altro cioè questa capacità di liberare emerge nello studente portare a frutto quelle che sono le sue capacità ora la domanda che io vorrei fare al ministro è questa
Ma ci vogliamo rendere conto che tutto ciò costa noi abbiamo visto che c'è una quarantina di miliardi io sono terrorizzata da un proliferare di nuova legislazione
Che non sia corredata da un battente di spesa individuabile ecco gente perché ogni volta che si fanno delle leggi in un Paese in cui è necessario cominciano a parlare di ecologia legislativa ha dato l'esubero delle leggi che c'è
Beh se noi una legge non diciamo in che modo e con quali danari si mette a frutto noi continuiamo a tenere pitturare un cattivo costume che è stato uno dei flagelli di questo Paese io vorrei sapere
Ancora il coraggio avrà la forza questo ministro non dibattere i pugni sul tavolo ma di Hurricane re le voci di bilancio della scuola di una serie notevole di zeri in più
Vedo che corre questo tempo in una maniera e allora io taglio tutto anche perché le colleghe si sono soffermate su problemi della riforma del ministero non mi voglio incontrare e invece provocatoriamente voglio fare un accenno a un problema che dopo la mia esperienza di parlamentare
Micolucci ancora di più ed è il seguente mi sono andata a rileggere le motivazioni per cui l'onorevole Moro nel mille novecentocinquantotto istituì l'educazione civica e ho fatto una meditazione estiva su questo
Che vi riassumo brevissimamente in questo modo
Dunque mi sono chiesta come mai la educazione civica che vuol dire educazione alla convivenza e alla partecipazione alla vita del proprio Paese nelle sue varie espressioni
è finita ad essere una protesi monche Riina della disciplina storica perché questo sia determinato nella scuola italiana è la risposta che mi sono data
è una risposta di ordine storico che cosa è successo che nel dopoguerra proprio perché il concetto di patria Edilazio di ratio di patria più che di nazione
Era stata in qualche modo enfatizzata fuori di misura dal fascismo alcune parole come patria non si potevano più pronunziare ma dietro la parola patria c'era il concetto di appartenenza
Questo concerto di appartenenza ad una comune
Nazione è stata sostituita all'epoca con l'appartenenza ai grandi filoni culturali
Ci si sentiva prima democristiani che poi italiani prima comunisti e poi italiani prima socialisti e poi italiani prima laici un po'meno e poi italiani allora io mi chiedo ma ci vogliamo rendere conto che da allora ad oggi noi abbiamo partorito generazioni di studenti che è scomodo dalla superiore
Avendo avuto un panno concetto della politica in un momento in politicamente molto come posso dire pregnante a tal punto che tutto è diventato politica nella scuola
E alla fase di successiva che è questa che nulla e politica ma avete mai parlato con gli studenti delle nuove generazioni
Della parola fu cos'è la politica nel senso maiuscolo e averli visti come se tu parlassi di una cosa ai limiti della sconcezze io credo che noi abbiamo in questo momento
La necessità di capire quali sono se termini extracurriculari
Non sono molto persuasa o in termini curriculari quali sono le vie per cui noi ridiamo ai nostri studenti la capacità di essere cittadini a pieno titolo e non cittadini di immediati o cittadini tecnologici o cittadini
Di altro genere io signor ministro che ne sono scorsa
I vari curricula dell'ASP della formazione degli insegnanti mentre ho visto che c'è un consolidato disciplinare sulle varie discipline
è una concordia su questo punto c'è pressoché i vuoto
E credo che siano state anche ragioni ideologiche che hanno pregiudicato questa possibilità di focalizzare in che modo il cittadino francese si sente francese con tutto ecco io credo che tre possano essere e su questo suggerimento chiudo ma mi interessa troppo credo che noi dovremmo dare un contributo in questo senso noi abbiamo una carenza di studio della storia dell'otto del Novecento che comunque in ogni ordine e grado andai infatti dato sempre tramite i docenti perché sono in i docenti
Coloro che trasmettono insieme alla nozione anche la interpretazione della mozione
Noi abbiamo una moralità diciamo con un senso comune della morale molto relativi Zanato in questa fase storica l'unico punto di morale diffusa in cui si riconoscono tutte le culture è una diciamo così al rispetto dell'ambiente l'ambientalismo come valore
Perché e non cominciamo a focalizzare la formazione degli insegnanti su questi due temi uniti all'altro grandissimo tema che chiama la modernità e che è l'uso strumentale e delle tecnologie l'uso strumentale voglio dire non la mitizzazione noi abbiamo ancora una fase di demitizzazione dei degli strumenti tecnologici
Proprio perché non siamo stati in grado di dare agli studenti la capacità per esempio di utilizzare un computer e come una macchina da scrivere o di parlare una lingua con un secondo strumento Houghton
Io voglio richiamare signor ministro su questo punto della educazione civica nel senso che io ritengo che alcune forme che noi consideriamo patologiche
Possano in qualche modo trovare giustificazioni perché noi abbiamo pensato allo studente a imbottire orlo di non si sa quante mai nozioni ma abbiamo dimenticato che prima di ogni altra cosa noi dobbiamo avere di fronte a noi dei cittadini informati consapevoli e partecipi grazie
Grazie a Stefania Fuscagni anche per il contenimento dal tempo ma soprattutto per le due considerazioni centrale che ha voluto fare la parola D'Andrea
Onorevole Giampaolo D'Andrea ovviamente più d'uno di voi lo conosce lo riconosce del Partito popolare anche per la sua esperienza europea mi sembra che possa dare non solo a questo incontro un particolare contributo a tutte la parola già pagavano
Grazie Francesco grazie al CCD
Per avermi invitato a questo dibattito credo che al punto in cui siamo
Il mio compito diventa un po'diverso
Anche da quello dei colleghi che mi hanno preceduto perché visto tra l'altro il grado di consenso alla linea
C'è ha esposto il ministro
Io evito con sede corre il rischio di far nascere il caso politico della festa magari distinguendo
Il PPI dalla linea del Governo più di quando si siano distinti il CDU o Forza Italia dico questo scherzosamente
Ma non troppo
Per dire che io ho trovato conferma in questo dibattito Francesco della tua affermazione iniziale che cioè la distanza
Thrale posizioni dei partiti almeno di questi partiti sulla politica scolastica
E molto ridotta rispetto anche a posizioni del passato
Io ne do una spiegazione questo il ragionamento che volevo cercare di fare perché questo può aiutare il percorso futuro della riflessione
Sulla riforma della scuola io ne dà una spiegazione che finalmente si è posto al centro del dibattito è al centro del confronto non è il problema del ritocco settoriale o parziale di questo o quel momento della vita della scuola
Ma si pone il problema centrale fondamentale di come rendere la scuola in grado di sorreggere
Perché il caso di dire questo lo sforzo di passaggio di trasformazione del nostro Paese
Da Paese industria la paese post industriale perché è questo in fin dei conti il problema
La vecchia scuola quella tradizionale quella nella quale abbiamo vissuto con pregi e difetti
Ha raggiunto un obiettivo storico indiscutibile cioè quello dei accompagnare il passaggio e la trasformazione dell'Italia da paese agricolo a Paese industriale
Anche con le cifre con la lotta e con le politiche all'analfabetismo degli anni sessanta o con le politiche del diritto allo studio degli anni sessanta e degli anni settanta
Quello che manca in questo momento alla scuola se vogliamo essere molto sinceri tra noi e quello di cui su cui la organizzazione dello sviluppo non può fare affidamento
è una scuola che sia in grado per la organizzazione per le materie per la flessibilità per la capacità di collegamento con la vita della società
Di sorreggere il passaggio dell'Italia da paese industriale a Paese postindustriale
Che metta questa questo nostro Paese nelle condizioni di raccogliere le sfide della globalizzazione economica
Dotte rispetto a questo tema diventa persino oggi oso voglio dire il dibattito sul liceo classico trio sul liceo classico no
Mi scrivo d'ufficio tra i difensori del liceo classico quindi non voglio spendere una parola in questa direzione però ritengo che vista questa questione nella ottica dell'adeguamento complessivo
Della struttura e della organizzazione della scuola italiana rispetta le nuove sfide che sono di fronte a noi e che saranno di fronte a noi nei prossimi anni
Questa questione tutto sommato possa diventare marginale e si capisce che possa aver colpito tanto l'attenzione dell'opinione pubblica solo perché magari si è aperta in agosto quando alcune questioni finiscono inevitabilmente per raccogliere l'attenzione della gente più di altri
Invece secondo me diventa fondamentale la la questione che sta dietro cioè il rapporto tra cultura umanistica e cultura moderna
Diventa fondamentale organizzare una scuola nella quale si intreccino questi due momenti
Diventa fondamentale organizzare una scuola nella quale sapere critico e diciamo sapere strumentale
Siano in grado di rapportarsi senza sacrificio dell'uno dell'altro perché la scuola del domani della scuola che deve servire allo sviluppo alla preparazione dei quadri del domani è una scuola che deve preparare
Soggetti in grado di esercitare sapere critico è sapere strumentale fuor di dubbio questo
Questo probabilmente qui non voglio polemizzare con voi dello SNALS ma probabilmente consente di aprire anche in maniera diversa la questione
Della cosiddetta unicità degli indirizzi e di porla in maniera completamente diversa da quella che si poneva all'epoca all'epoca all'epoca di Frascati
Sono cambiati i termini di riferimento io credo che nessuno oggi né dalla parte dei proponenti e me dalla parte degli oppositori possa parlare in quei termini della cosiddetta unicità degli indirizzi posso dire una cosa rapida ministro Berlinguer ritengo
Che discutere di riforma della scuola media superiore oggi è discutibile che lo si possa fare
Nei termini con i quali si è cimentato in Parlamento per anni e che se fossero ripresi pari pari noi probabilmente finiremmo con il ritenere che stiamo parlando di una cosa che razionalizza un percorso passato ma che non apre la strada del futuro
Perché come si fa a parlare di riforma della scuola media superiore senza affrontare il problema della riforma dell'ordinamento come correttamente
è stato ricordato è senza porre il problema del come si può dire dell'allineamento diciamo del percorso formativo nazionale con quello delle altre nazioni europee almeno ai fini di facilitare la riconoscibilità dei titoli di studio che oggi incontra una grandissima difficoltà proprio per questo oltre che per il fatto che noi siamo una delle scuole nazionali che meno fa studiare lingue straniere diciamoci la verità
Anche questo non si capisce perché poi al punto in cui siamo
è che finisce inevitabilmente con i nonni interloquire indiani era attiva con le altre culture e le altre civiltà allora io porrei
Così
L'insieme dei problemi per capire che così si può sviluppare un discorso di maggiore convergenza anche con l'opinione pubblica su queste cose
Ed è chiaro che in dieci minuti io mi avvio alla conclusione non si può dire tutto diventa centrale in questa riflessione
Tutto quello che poi ogni tanto compare e scompare nel nostro dibattito qui si è parlato di il rapporto tra autonomia della scuola e parità è evidente che il sistema cosiddetto pubblico integrato apre un discorso tra autonomia della scuola e parità è evidente che non si può dare per scontata la qualità nel sistema cosiddetto ex pubblico
E per non scontata alla qualità nel sistema privato che si allinearsi agli standard questo apre un problema serio
Apre il problema della certificazione della qualità per la scuola perché e è inevitabile che si arrivi a questo nell'università si comincia ad arrivare a questo perché si si finirà con il nuovo sistema con l'arrivare a questo anche almeno per il per gli ordini di scuola alti
Cornu arrivare a questo anche per la scuola ma io credo che apre anche l'altro problema noi di solito diciamo
Sa no voi siamo uno strano Paese quest'estate un'altra delle tempeste estive che ci hanno riguardato
è stata quella dell'analfabetismo della evasione dall'obbligo della dispersione scolastica le cifre
Spaventosa e ho visto quella della Calabria quelle della mia Basilicata questo mi fa dire subito che se le cifre sono queste fermiamoci un minuto non si va da nessuna parte con quelle cifre
Allora forse un'azione di emergenza per la lotta in maniera nuova e moderna analfabetismo alla dispersione va attivata
E su questo non ci può essere un problema di limitatezza di risorse perché se non si fa questo non si può fare il resto è facilissimo da capirsi
Però diciamo la verità il problema a questo punto deve aprirne un altro cioè quello delle politiche del diritto allo studio noi dobbiamo recuperare organicità nelle politiche del diritto allo studio
Forse anche rivedendo alcune misure che in passato avevano una funzionalità che oggi non le hanno
E facendo del diritto allo studio lo strumento di utilizzazione da parte di famiglie studenti della scuola nuova che andiamo così a costruire comma la diversificazione De Leo delle offerte formative così come è stato ricordato e da ultimo cioè la seconda ma o terza se volete ed ultima cosa che questi ci siamo dei dire che il problema è il rapporto tra scuole occupazione è sbagliato concettualmente dirlo
Il problema del rapporto tra scuole sviluppo state attenti non esiste un rapporto tra scuola e occupazione che non affronti in maniera strategica e fondamentale il problema del rapporto tra la scuola e sviluppo
Finiremmo con il determinare o una specie di teoria in base alla quale si fa un'assistenza per l'occupazione perché dobbiamo fare della scuola qualcosa che produco occupazione come fa la scuola produrre occupazione senza fare una riflessione seria
Su come la scuola si colloca nella strategia di sviluppo e su come la scuola può diventare centrale in un momento di questo tipo io francamente non riesco a capire questo farebbe giustizia tra l'altro anche di una polemica che ho visto riaffiorare sulla East non cui sulla istruzione professionale e la formazione professionale anche quelli scorso sarebbe lunghissimo ma anche quella
Va ricollocata all'interno della logica dello sviluppo più che della logica dell'occupazione se vogliamo dare un respiro moderno a queste cose quindi
E concludo
Io non non si scandalizzi l'Aprea io sono d'accordo con un'affermazione fondamentale che lei ha fatto la scuola del futuro è una scuola flessibile
Non c'è altro da fare se se uno mi domandasse in questo momento ma come costruire estiva scuola del due mila io una risposta semplice gli esodati una scuola flessibile perché una scuola rigida anche perfetta tra uno due anni tre anni sarebbe finita
E il difetto illuministico che abbiamo avuto quando abbiamo messo in moto il processo riformatore della scuola e di aver dato eccessiva rigidità all'assetto scolastico immaginando che il razionale nella scuola finisce con il dare stabilità e questo non è vero
Ci devono essere dei momenti di stabilità ma la scuola deve vivere di grande flessibilità nella sua organizzazione
Nella sua capacità di raccordo con la società e nella sua capacità di raccordo con le sfide della cultura moderna che cambia di anno in anno di momento in momento è una scuola che vuole essere attende interlocutrice deve essere in grado di poterlo fare non essere prigioniera del suo armamentario
Burocratico amministrativo che talvolta le rende difficile la vita diciamo la verità le cose migliori si sono realizzate con la sperimentazione in Italia è inutile che ce l'ho che ce lo neghiamo ci sono delle sperimentazioni che hanno funzionato bene
Ci sono delle sperimentazioni che hanno funzionato male
Il problema è recuperare alcune parti del metodo sperimentale che è quello flessibile e di recuperare invece le parti di sistema che sono la razionalità della continuità della scuola
Grazie anche ad Andrea no non aggiungo nulla perché il tempo corre possono veramente molto grato per le cose che sono state dette ora la parola
Al collega Giuseppe Brienza che è responsabile per la scuola del CCD e che come ho detto all'inizio ha presentato già disegno di legge che sono importanti uno dei quali in particolare quello sull'autonomia libertà della scuola il gruppo del CCD ha fatto proprio
Strumento procedurale per consentire al Senato di discuterlo perché mi auguro con un grado di libertà di approfondimento che il collegamento alla finanziaria non non consentirebbe altrimenti la parola a Brienza
Voglio dire prima
Che poi la parola spetti di nuovo a Berlinguer per le riflessioni e le risposte che vorrà dare io ringrazio ovviamente presenti per la pazienza ma dico che noi abbiamo stasera unico giorno in tutta la festa una terza manifestazione
Che il nostro amore per la scuola fatto collocare per ultima si tratta una manifestazione che in tempi normali
Sarebbe stata collocata molto prima riguardarla spetta Fininvest tele più Olivetti la sostanza del potere dell'informazione nel mondo contemporaneo lo dico perché quelli di voi che vorranno rimanere avranno il coraggio e la forza per rimanere
Immagino che avranno molto da apprendere da personaggi che sono al centro del dibattito politico nazionale
Talvolta più di quanto non capiti al mondo della scuola non perché sia meno importante ma perché si tratta
Di personaggi che da pochi contano quasi come l'intero universo scolastico in questo senso intendevo dire
Che in quattro cinque contano come il milioni di studenti ed i professori quindi lo dico in anticipo chiedendo che quelli di voi voglio rimanere faranno una cosa particolarmente utile la parola Brienza
Sì grazie Francesco permettimi di aggiungere hai tu ringraziamenti
Rivolti al ministro Berlinguer anche i miei personali quando io l'ho invitato in commissione al Senato avvenire ha dimostrato come e nel suo costume sensibilità e disponibilità
Voglio anche aggiungere induttivamente che anche io stimo moltissimo l'intelligenza e la cultura del ministro Berlinguer e sono contento anch'io che all'interno dell'Ulivo
Egli sia stato indicato è nominato ministro della pubblica istruzione
Però per rispetto di queste dichiarazioni
Obiettive di di stima
Io non mi sottrarrò ad essere estremamente critico e sincero perché pare che questo dibattito si stia omologa Aldo su un accordo generale sulle enunciazioni generiche fatte dal ministro induttivamente
Se così fosse potremmo concludere questa tavola rotonda dicendo che nell'ambito del dibattito parlamentare ci sarebbe ben poco da dire sulle proposte del ministro così mi pare che non è è vero sulla scuola non c'è consociativismo essere d'accordo sulla scuola significa essere responsabili su un settore che fondamentalmente come è stato detto prima dal ministro Berlinguer ma Indro tremende da D'Onofrio
è un settore che fonda una nazione che distinguono l'azione che migliora e fa progredire una nazione
Però la verità ministro Berlinguer qual è che fino ad oggi il difetto della politica italiana dal quarantotto in poi è stata quella di non aver dato mai centralità al problema della scuola i ministri che si sono succeduti indipendentemente dall'appartenenza politica non hanno mai tentato di fare questo e comunque il Parlamento non si è mai impossessato di questo bene supremo che la scuola
Ancora oggi quando si parla di scuola in parlamento Senato io vi dico che al massimo ci sono trenta senatori
Ci gli oltre trecento che dovrebbero essere presente
Da proprio tentò di restituire centralità alla scuola il tempo fu breve non ci riuscì anche perché le aggressioni di alcune parti politiche
Assolve nominare per esempio l'autonomia portarono ad occupazione indiscriminata erano scuola quasi come se fosse quella come dire una dichiarazione di guerra ad un pene sacro che era quello della non tangibili da della scuola così come l'ha fatta
E la la possibilità oltre che il prestigio personale di restituire centralità la scuola
Ci sta riuscendo e io di questo ne sono felice e da parte mia come da parte del mio partito avrà sempre l'appoggio in questa direzione però diciamo la verità ministro
E non c'è aree tutte le carenze della scuola è importante abbiamo fatto un check-up sulla scuola siamo tutti d'accordo il problema vero è da dove incominciare
Come incominciamo e discorso sullo scuola è un discorso circolare è un discorso che non è fatto per settori non può essere aggredito solo per alcuni settori tralasciando tutto il resto
Io credo che il primo problema
Sì è quello per esempio di capire se all'interno della maggioranza c'è unità di intenti sui problemi della scuola e io direi per intanto che non c'è unità di intenti quando andremo a parlare
Dell'autonomia scolastica che mi auguro che il suo prestigio politico impedirà a Rifondazione Comunista di occupare di nuovo le scuole come è stato fatto nel recente passato io mi auguro che almeno su questo punto non avevo tranquillità di discussione
Avendo fatto capire una volta per tutte che autonomia scolastica non è privatizzazione della scuola
Però il problema qual è che non possiamo fare il ministro Berlinguer una riforma dell'autonomia scolastica a costo zero
Quando noi parliamo di allungare la scuola a sedici anni siamo tutti d'accordo il problema è che anche questa è una riforma che non si può fare a costo zero
Quando noi parliamo per esempio del discorso dell'allungamento sedici anni con il posto di prova oppure anche con IBM con i due anni a farla una formazione professionale questo porta implicitamente anche il discorso sulla revisione dell'attuale formazione professionale non possiamo sperare
Di poter fare il riforma riforme l'istruzione secondaria di secondo grado prevedendo il post diploma
Oppure eventualmente il biennio da quattordici a sedici anni nella formazione personale con l'attuale formazione professionale e anche questa è una riforma che non è a costo zero quando parliamo di dispersione scolastica ministro Berlinguer
Questa non è una problema che si risolve a costo zero
Alcuni io adesso
Non è una deformazione professionale per il mestiere che io facevo prima di fare il parlamentare e io ricordo che nelle zone meridionali
Noi avevamo una dispersione scolastica che raggiungeva in alcune punte della nostra nel nostro Meridione il trenta per cento dei ragazzi la scuola dell'obbligo
E la dispersione scolastica ministro lo dico a me ovviamente
E non è l'evasione all'obbligo scolastico la dispersione scolastica in quel fenomeno attraverso i quali i ragazzi pur completando gli otto anni della scuola dell'obbligo arrivano alla fine della terza media senza saper leggere scrivere o con grossi problemi
I che questo attiene a situazioni di ordine ambientale familiare e sociale
Allora significa che di voler combattere la dispersione scolastica in Italia che poi è il primo livello di preparazione tra la scuola del sud dell'oscuro del Nord significa anche intervenire nel sociale
Significa anche far funzionare i servizi sociali significa anche intervenire in quelle strutture che a subire un funzionano è anche questo non è un problema che si risolve a costo zero
E allora che cosa voglio dire in sostanza dicendo tutta questa
Questa sequela di difficoltà ministro che bisogna incominciare a dire da dove vogliamo incomincia e io credo che anche riformare il ministero della pubblica istruzione non è una riforma a costo zero e segue la bozza che va girando ufficiosamente fosse vera ministro io dico che sono seriamente preoccupato
Perché è un ministero che da una parte deve fronteggiare le deleghe in base all'articolo centodiciassette deleghe che prevede un aumento di competenza all'ente Regione e dall'altra parte un ulteriore accentramento delle competenze ministeriale noi non abbiamo assolutamente fattibili informato il ministero in senso nel federale né tanto meno il decentramento perché io qui vorrei capire sul territorio periferico qual è l'interfaccia dell'ente Regione in rappresentanza del ministero che deve non dico contrapporsi ma dialogare ai fini della gestione della scuola
Allora l'autonomia signor ministro autonomia scolastica
Ovviamente è un'autonomia che deve vedere innanzitutto su questo credo che siamo tutti d'accordo non ci sono differenze di posizioni un'autonomia che vieti istituisca dignità alla scuola autonomia finanziaria didattica amministrativa
Ma anche un ministero il mostrato che sul territorio nazionale sia equilibratore delle differenze sociali e geografiche
Perché è un'autonomia scolastica che possa beneficiare anche di finanziamenti esterni di contributi esterni renderà alle scuole di zone più favorite molto più avvantaggiate di scuole che non hanno questa possibilità faccio un esempio di una scuola
Della montagna calabra con una scuola della della della opulenta la Padania
Allora in questo discorso si pone il problema di come lo Stato deve essere equilibratore di una e qualità di posizioni e di partenza sul territorio nazionale
Io ritengo anche che ci sia un problema fondamentale che dovrebbe incominciare a vedere con la prossima Finanziaria ministro
I mille duecento miliardi che non scuola risparmiato con il deprecabile criterio della razionalizzazione che fine faranno come verranno investiti saranno investito per l'elevazione culturale e professionale dei docenti
E questi docenti ai quali qualcuno mi pare anche lei ha promesso miglioramenti economici dei tributi di attivi per la verità bisogna dare una risposta in concreto come andremo a fare un discorso di questo genere con la finanziaria che vedrà io mi auguro almeno nel settore la pubblica istruzione
Che non verrà tagli e se proprio vi succede come andremo ad affrontare ecco allora chi problema che si pone in termini disponibilità del nostro partito della nostra area di governo nei suoi confronti che totale ed è leale si pone innanzitutto qui nella finanziaria
Ministro lei ha sa meglio di me che il capitolo per l'acquisto in conto capitale per quanto riguarda il ministero la pubblica istruzione è stato quasi azzerato
Allora io mi chiedo gli istituti superiori che dovrebbero concorrere in termini di miglioramento della qualità dell'insegnamento come faranno ad apprezzarsi tecnicamente tecnologicamente per poter migliorare l'insegnamento perché io pongo retoricamente queste domande perché io sono convinto che se veramente vogliamo essere tutti insieme intorno alla scuola io credo che tutti insieme dobbiamo impedire che ancora una volta e colleghi io credo questo potremmo farlo e ancora una volta sia solo il ministero del Tesoro a gestire la scuola in Italia
Io credo che questa è la conseguenza di un primo punto fondamentale da qui noi
Dovremmo partite qui si può attuare la maggioranza variabile che probabilmente Prodi la voleva sulla stette e qualcuno lo ha subito subissato di critiche al cibo scuola la maggioranza variabile ci potrà essere io credo che ci sarà
Ad una condizione però che si incominci a concordare il punto di partenza
E quale può essere secondo noi il punto di partenza ministro onorevole D'Onofrio ha sottolineato la il disegno di legge che vi abbiamo presentato sulla parità scuola pubblica privata certe
Quello sarà forse tra tutti i problemi da affrontare il problema più difficile su questo io sono d'accordo con lei
Perché è un problema di finanziamento perché un problema di tarature perché è un problema anche di incontro di culture diverse l'Inter nel Parlamento ma le condizioni oggettivamente ci sono certo su questo non ci starà a Rifondazione comunista
Probabilmente in parte non ci starà Alleanza Nazionale probabilmente non ci saranno altre forze qui si porrà la capacità delle forze culturalmente avanzate che tengono a cuore le sorti della scuola di trovare una maggioranza variabile
Sull'autonomia
E poi mi avvio a concludere perché purtroppo il tempo è breve ecco sull'autonomia scolastica noi non abbiamo ancora un disegno di legge del governo lo aspettiamo io so che i suoi uffici stanno lavorando alacremente aleggia dato indicazione in questa direzione
Io credo che il punto di partenza sul quale noi dovremo trovare un accordo serio è il problema della autonomia scolastica
Un'autonomia scolastica come dicevo prima che significhi e qui sono d'accordo con l'amico Giampaolo D'Andrea che significhi la possibilità di creare in Italia
Una scuola diseguale per rendere quali gli alunni cioè cosa voglio dire
Una scuola elastica una scuola che si sappia adattare alle condizioni ambientali che diceva al suo interno per provenienze diverse per cultura per situazioni familiari per situazioni ambientali
Gli alunni e che sappiamo mano a mano
Istruirli per quei arrivare alla fine all'uscita del ciclo scolastico uguali ecco una scuola diseguale per rendere uguali quindi la scuola flessibile quindi una scuola sul territorio che bisogno seconda delle esigenze territoriali
Come dire di attenzioni e di risorse diverse da zona a zona
In conclusione signor ministro io credo che per quanto ci riguarda come Centro cristiano democratico
Trofeo avremo occasione ancora in Commissione a dover discutere di queste cose non bisogna noi siamo dell'avviso che forse oggi la vivida prima Battagli democrazia e sulla scuola
Noi vorremmo attraverso le sue dichiarazioni restituire centralità alla scuola però non deflette Remo su quelle che sono principi assolutamente irrinunciabili
E cioè una scuola che sia passo con i tempi una scuola che non sia demagogica una scuola che non sembra più il richiamo della foresta quando si voleva il Preside rettifico
O quando si volevano certi tipi di comportamenti all'interno della scuola che sembrava allora una scuola di regime e che va combattuto da forze che oggi dovrebbero rivedere in termini culturali il loro atteggiamento nei confronti di questa scuola ecco
Io credo che insieme con lei questo percorso lo possiamo fare però noi saremo fermi sulle nostre
Posizioni siamo perché i principi che ci ispirano sono quelli di sempre e lo siamo perché siamo convinti che attraverso una scuola noi possiamo riaffermare
Il l'avanzamento della nostra Società un ultimo problema signor ministro il corpo docente
E qui non è una mia annotazione di tipo demagogico io credo che noi sul discorso del corpo docente abita delle rivendicazioni sindacali pur legittime dovremmo fare un approfondimento in Parlamento
C'è il problema non solo il precariato c'è il problema di tante disfunzioni che hanno sempre caratterizzato il mondo e la scuola però io credo che ne dovremmo andare
Ad affrontare questo problema con la convinzione che il corpo docente oggi meriti maggiore attenzione e maggiore qualificazione non si possono genericamente vile che i docenti meritano più dignità sociale
La l'India sociale che dobbiamo restituire all'ora e farli lavorare in una scuola degna di questi tempi con un riconoscimento economico degno del loro mestiere che superiore a tutti gli altri mestieri oggi in Italia con una convenzione
Dei loro problemi che sono problemi che si sono esasperati perché perché la presenza dei sindacati
E perché la polverizzazione all'interno delle scuole del corpo docente ha portato la scuola ad essere la Cenerentola il corpo docente sensibile su questo è disponibile a questo discorso
La classe politica finalmente credo di sì il ministro in questo momento particolarmente storico lo è anche da parte sua noi abbiamo questa disponibilità però il primo banco di prova ministra della finanziaria da quel punto in poi ne incominceremo questo discorso circolare sul quale non deflettere omerico alle saremo lealmente avversari ma disponibili ad essere dalla sua parte
Devo dire prima di dare la parola ancora Berlinguer per le sue risposte che molto sinceramente ne in questa tavola certamente se confermato un comune orientamento apporre il tema scuola al centro dello sviluppo del Paese
Ma posizioni anche differenze anche su questioni importanti sono emerse e quindi Berlinguer potrà rispetto a queste divergenze indicare le sue scelte se necessario
Vorrei però dirgli come elemento di conforto che il Circe dice altamente ritengo certamente anche il cd uno e abbiamo un rapporto federativo col CDU quindi le questioni importanti le decidiamo le svolgiamo insieme
Noi abbiamo deciso di assumere una iniziativa politica molto forte prima che il governo adotti la legge finanziaria cioè prima della fine di settembre
Per rendere evidente la nostra disponibilità lo dico ora l'Aprea più sarà tutto il Polo convinto più ovviamente la cosa avrà grande valore
Perché il ministro della pubblica istruzione non si senta solo al tavolo del consiglio dei ministri quando si affronteranno i problemi delle risorse per la scuola come capitanato da molti anni a questa parte anche per quanto mi riguarda e il fatto che a quel tavolo si senta confortato dal consenso di una opposizione che sarà certamente radicale su temi di fondo della politica scolastica
Ma che ha sarà altrettanto al suo fianco sul tema della centralità della scuola volevo dirtelo
All'inizio della ripresa posta agostana perché già dalla settimana prossima riprendendo i lavori in Commissione tu possa avere questo conforto perché dopo sa dire al ministro Ciampi che ti risulta che l'opposizione politica
Non ritiene la riduzione di spese per la scuola necessaria per il contenimento della spesa pubblica cercheremo il contenimento altrove
Vorremmo veramente che al novantasei e novantasette fosse ricordando come il primo anno scolastico della più larga unità nazionale sulla centralità della scuola
La parola al ministro
Io non posso che essere
Molto lusingato dalle espressioni
Di stimati
Considerazione
Di anche dalle valutazioni personali che sono state espresse in questo dibattito
Siccome io ero un dirigente studente del liceo classico
Ho pensato al monito di tutti in meno Dana Hawks in quelle considerazioni
L'ultima affermazione di Francesco D'Onofrio di cui sono gli sono molto grato
è importante
Come quella di un senatore molto
Vivace
Pisano
Di Forza Italia che ha affermato finalmente un ministro signora cioè le opere
Di sinistra che fa una politica di destra
E questo mi ricorda non vorrei che mi dovessi ricordare la mantide religiosa e l'abbraccio che uccide
Che in singolare farà
All'interno della maggioranza
In quella
Proiezione delle maggioranze variabili
Di cui si conosce sicuramente l'inizio e di cui è difficile preconizzare quale sia l'esito
Atteso che nella storia della repubblica in materia scolastica
In Ciampi governativi inciampi e inciampi dove
Si sono già verificati
E allora torniamo al sano realismo la dialettica politica va rispettata
Le differenze sono il sale della democrazia
E tuttavia io testardamente in questo caso da isolano
Continuo a credere che ci saranno momenti di divisione temo inevitabili
Ma l'ispirazione generale
Posso ancora rimanere in qualche modo se non per tutti per i più in Parlamento nel Paese
Rimanere valida
Prima di tutto su una considerazione
Io credo che
Il Parlamento abbia e quindi le la dialettica fra le forze politiche
Abbia
Il massimo dei diritti di espressione delle diverse posizioni
E quindi la possibilità di influire attraverso votazioni emendamenti proposte sulla sui contenuti delle proposte stesso
E su questo il Governo il ministero manifesteranno in concreto la propria disponibilità perché sarebbe contraddittorio dire sono possibili convergenze ed arrivare poi
Con dei provvedimenti bloccati
Tuttavia quel parlamento oggi sulla scuola un diritto e credo non solo sulla scuola un diritto no ma
Quello di insabbiare
Quello cioè
Di
Pro procrastinare o meglio prolungare
A tal punto la discussione su varie questioni
Fino aggiungere ad una sostanziale inconcludenza
Resta dietro di noi il monito
Di una volontà da più parti conclamata di riformare la scuola media superiore per vent'anni e di non essere riusciti a fare Resta l'altro monito di aver conservato per ventisei anni la sperimentazione nell'esame di maturità
Allora decidiamo
Alla cieca ma decide
E questo la ragione per cui
Il ministero il Governo il sottoscritto
Hanno fatto una scelta netta di politica legislativa
Che è quella
Di abbandonare l'idea di provvedimenti a tutto tondo completi
E che esauriscono un intero settore leggi generali
E di procedere in modo più balconi hanno più empirico più
A piccoli passi pur dentro un disegno organico
Ed è per questo che io sono andato nelle Commissioni a disporre questo disegno macché chiedo poiché il Parlamento affronta singoli provvedimenti
Per giungere in ciascuno di essi ad un voto e a una decisione
Da dove cominciamo
Ecco la domanda che ha circolato prima di
Perché nei prossimi mesi
Non potremo fare tutto in una volta
E mi sembra sia sembra singolare che tocchi a me dirlo in questo consesso
Non potremo fare tutto in una allora da dove comincia
Si poteva scegliere uno dei vari approcci
Elevamento dell'obbligo
Lotta alla dispersione
Provvedimenti che riguardavano la parità provvedimenti dell'autonomia e così via
Personalmente ho pensato
Che bisognasse partire dall'autonomia scolastica perché cerco di motivare intanto considerando l'autonomia non una ma più cose
Come del resto è stato ricordato
La disciplina
Della personalità giuridica e quindi nell'ambito di competenza e di autonomia
Quella organizzativa quella didattica quella ordinamentale
Quella finanziaria e badate finanziaria significa prima di tutto dispensa non complessi significa anche di entrata ma prevalentemente dispensa atteso che per la scuola pubblica almeno per questa oggi io sono tenuto a ribadire che il grosso il grossissimo del costo dell'istruzione che oggi un comico un compito della finanza pubblica
Allora detto questo autonomia significa anche definire
Aggredire il discorso della organizzazione del ministero per la Pubblica Istruzione e anche della sua amministrazione periferica autonomia significa anche organi di governo
Io ho pensato che non fosse opportuno mettere tutte queste tre cose insieme
Bach fosse opportuno avere un disegno unico attraverso provvedimenti visto
E potrà nell'inserire l'articolo quindici del provvedimento di decentramento dello Stato
No no seguito la l'itinerario della delega legislativo ma quella di un provvedimento
Sì mi dovete
Ma dovette riconoscere di nitore di linguaggio giuridico immediatamente esecutivo che parte da una personalità giuridica già concesso ad alcuni istituti
Che li estende al complesso degli istituti italiani
Scolastici e che poi definisce gli ambiti di flessibilità oraria flessibilità organizzativa voi avete invocato ogni giorno ogni minuto qua la flessibilità ma in quell'articolo è sancita è scolpita la flessibilità dello
Realizzazione qui sarà volto felice che voi votiate qualcosa che è già iscritta negli atti parlamentari del Senato della Repubblica cioè da
La proposta del disegno di legge presentato dal Governo e poi insieme a questo le competenze organizzativa e didattica
Ebbene perché cominciare dall'autonomia
C'è una ragione politica
Io credo che l'introduzione dell'autonomia scolastica
Costituisca l'elemento più stimolante del complesso delle riforme che devono riguardare la scuola e la stessa università perché stimolante
Prima di tutto perché definiscono una cornice ordinamentale completamente nuova
Che demolisce la tradizione otto novecentesca della scuola italiana tutta rigida tutta fatta di orari
Fermi di classi immobili di circolari di direttive del centro dei programmi fissi e così via e l'autonomia che introduce lasciatelo dire questo ciclone di flessibilità
Ma la ragione politica non è questa questa è una ragione importante
E lei altri provvedimenti il modo di intendere l'estensione dell'obbligo il biennio la legge di parità
Dopo aver previsto come si conformerà la scuola dell'autonomia assumeranno significato diverse avranno un itinerario più semplice decisamente più semplici anche politicamente
Ma la ragione principale riguarda insegnanti riguarda il mondo dei genitori degli studenti
Poter creare delle condizioni dignità citazione della vita scolastica
Dipartimento di possibilità di
Partecipazione a qualcosa di concreto non a quello che succede negli attuali organi collegiali di integrazione disciplinare di integrazione dell'offerta didattica di riorganizzazione del modo di essere della giornata scolastica
Di creazione di condizioni di un rapporto col mondo esterno non soltanto resa possibile da dove oggi non lo è
Ma stimolante organizzata a questo proposito è costruita significa dare la possibilità al corpo docenti e gli studenti di parti ci pari ad una stagione della vita scolastica creativa e quindi anche in qualche modo a rilanciare la funzione e persino
L'entusiasmo o se non l'entusiasmo la dedizione al proprio compito io l'ho detto anche in altri termini presto rendere più flessibile la gestione dei programmi
Significa che certamente non abdicare al primo valore della scuola
La cultura nazionale italiana
E su questo intendo dire che questo è il primo valore oggi almeno per questo frangente storico il fatto cioè che studiare Manzoni o studiare Verga
Non significa cercare di sapere dove sono nati a quale Stato eventuale appartengono i due scrittori ma la cultura nazionale italiana studiare la battaglia di Calatafimi o quello che succede succedeva nelle società Carbonare non riguarda se questo avvenisse al Nord e al Sud ma dentro la storia del nostro Paese
E allora il valore nazionale e certamente Lu il primo dei valori
Della cultura italiana batte non della formazione burocratico dello Stato ma c'è c'è un'altra considerazione ma solo il valore nazionale
Ma il fatto che
Devono essere di pari dignità culturale tutti i programmi di un determinato indirizzo
Oggi in generale della scuola di una pari dignità culturale e che si diploma Palermo chi si diploma a Napoli o che si riprova Milano devi avere occhi si matura deve avere una pari dignità culturale ma questo non significa
Che scegliere Alessandro Manzoni come testo per tutto l'anno
Sia qualcosa che si ripete per volontà che viene dall'alto per quarant'anni di vita professionale in un modo che in qualche misura
Deprime la capacità creativa si può leggere Manzoni ma si può leggere Fercam ma si può leggere Shakespeare
E leggero come critica testuale si può dare flessibilità e creatività all'interno di questo elemento divinità comune
Dico Manzoni come dico ingenera le possibilità di contribuire
Sembra restando ad un certo livello sempre con le stesse finalità sempre col massimo rispetto in questo caso della filologia però con un momento in cui ci si ritrovi gusto
Ad esse partecipi di scelte che rendono la funzione docente in quel momento qualcosa di maggiormente responsabile ma anche qualcosa in maggiormente remunerativo dal punto di vista psicologico
E della propria funzione
Ecco perché autonomia proviamoci
E anche per una ragione che diceva Stefania Fuscagni
Io non so quello che succederà nelle scuole nel prossimo autunno ma quello che è certo che le pregiudiziali ideologiche nei confronti dell'autonomia che hanno segnato una parte della vita scolastica in questi anni passati sono cadute
Abbiamo avuto il modo di convenire di verificare che l'autonomia non è più vista come qualcosa da esercita da esorcizzare perché io mi sono scolato a tentare di dimostrare ma prima di me già era maturata qualcosa di nuovo in proposito che l'autonomia non è iniquità di selezione sociale come era stata definita non significa scuola dei poveri e scuola dei ricchi significa l'esatto opposto autonomia equità
Perché significa creare le condizioni arricchendo l'offerta scolastica d'offerta formativa dentro la scuola
Creare le condizioni
Di
Dare anche alle famiglie meno abbienti possibilità di accesso alle alla formazione che oggi è preclusa per queste famiglie che oggi limitata soltanto alle famiglie abbienti che se la fanno da sé fuori del mondo scolastico
E quindi questo tipo di operazione da dignità di equità sociale all'operazione di di autonomia non soltanto flessibilità non soltanto modernità non soltanto
Secondo le indicazioni
Delle lezioni di Calvino in punto di morte il sale del Duemila
Un altro tipo di modo di approcciare di avvicinarsi alla cultura del due mila ecco allora ritengo che su questo dell'autonomia oggi sia maturo
Farli che fare di questo dell'autonomia oggi sia maturo il punto di partenza il da dove cominciare
Allora quindi non tutto insieme come certamente con una norma di legge un articolo il massimo la semplificazione legislativa
Queste un assunto dal nuovo Parlamento semplificazione legislativa demolizione
Della di quello che Stefania chiamato
L'anti ecologia legislativa l'inquinamento del settecento mila leggi o centocinquanta mila leggi perché oggi si si discute se siano questi termini numerici da cui siamo precisi
Che cosa significa in pratica che noi vogliamo interfacciare a questo l'abbiamo già detto
Anche la riforma del ministero della pubblica istruzione
è un provvedimento che la legge consente anzi spinge a che sia un provvedimento amministrativo naturalmente disciplinato dalla legge quattrocento dall'alto
Noi discuteremo in Parlamento queste proposte ne discuteremo col mondo sindacale perché lo prevede la legge
Però
Cavati dalla mente che noi possiamo fare un una modifica del ministero della pubblica istruzione che non abbia l'orientamento di fare un Mindy farmi un ministero di Indirizzo
Dobbiamo progressivamente creare le condizioni per cui gran parte dell'attività di gestione amministrativa centrata venga decentrato e quindi va modificata la struttura di questo ministero questo il nostro intendimento
Sul come ci misureremo però io penso che questo sia un assunto decisivo fondamentale
Per andare in questa direzione e quindi la gabbia di viale Trastevere la gabbia del palazzo come è stata citata
Può darsi che abbia al suo interno delle resistenze per conservare il potere del passato
Ma per smantellare queste resistenze quello che occorre non è il sospetto
è un contributo propositivo sul modo in cui si possa dei centrali ulteriormente le funzioni
Occorre misurarsi sulle proposte che verranno fatte intanto da noi come ministero e certamente nel corso dei prossimi due mesi noi riusciremo a fare una proposta
La daremo in discussione alle istanze che sono dalla legge e dalla sensibilità politica indicate come necessarie ma ci muoveremo in questa direzione
Affronto un altro di questi problemi è stato sollevato io speravo di averla risolta la questione nella mia introduzione ma evidentemente non sono stato chiaro e quindi la mia e la sua stabilità agli alla questione del biennio la questione l'elevamento dell'obbligo anche qui ne abbiamo dei punti
Precisi
Noi abbiamo bisogno di fare quello che mediamente si fa nelle società europee e cioè di aumentare la scolarizzazione con pari dignità culturale e
Unitarietà culturale non unicità o omogeneità o uniformità o identicità non so se sono chiare
Sinonimi ho detto più d'uno per comprenderci
Però non possiamo rinunciare a questa questione che Giulini impropriamente si chiama l'obbligo ai sedici anni e cioè Scola rizzare per dieci anni in un modo unitario
Questo è un punto intanto è un punto d'onore del programma dell'Ulivo in base al quale non abbiamo chiesto e ottenuto i voti degli degli elettori ma credo che questo sia un punto delle altre forze politiche
Il secondo punto è che succede nel quinquennio delle delle superiori
Che noi non possiamo smantellare senza rischio senza fischio
Sono due posizioni apparentemente in conflitto
C'è una una motivazione culturale c'è una motivazione di funzionalità rispetto al mercato del lavoro elevando la qualità dello
Però c'è anche una motivazione umana
Io non mi sento di continuare a pensare che a quattordici o addirittura tredici anni un bambino o la sua famiglia possano precostituire una scelta che dura tutta la città
E un dato d'un'estrema importanza se la divaricazione dopo il tredicesimo anno o al massimo al quattordicesimo anno di età diventa talmente radicale
Da non poter consentire resipiscenza e tardive quando si scopre che la scelta era sbagliata per quel che riguarda la vocazione dei bambini e dei ragazzi
Noi commettiamo qualcosa di grave che oggi alla base badate della principale esperienza di fallimenti scolastici dei nostri ragazzi al di là del di certi elementi di
Degrado sociale che influiscono dall'esterno ma la base fondamentale
Lina trattabilità di molti ragazzi di molti bambini ai corsi di studio che sono stati scelti s'anche per loro è su di loro senza conoscere la vera vocazione Lotito
Quindi abbiamo bisogno di creare un Periodo di uno di due anni nel quale pur facendo prevalere un indirizzo ecco il punto
Ci sia però uno Ria andamento scolastico no il fatto dalla propaganda o dalla forma di influenza dall'esterno ma costruito sulla sperimentazione curriculare dei ragazzi dei bambini
Che attraverso moduli
Più agili e pacchetti di discipline
Che hanno una loro diversità si è mai con la prevalenza di uno sulle altre questo senz'altro che poco sempre costituire
Poi o insufficiente Belgrado per la continuazione del triennio successivo senza che questo venga eccessivamente debilitato nella preparazione
Abbiamo però la possibilità attraverso questo di conoscere i ragazzi i bambini e ragazzi le loro effettive attitudini e quindi difendere almeno un tantino più consapevole la scelta proprio o dei propri genitori a questo proposito e quindi ecco qui un discorso realistico sul biennio sul modo di estendere l'obbligo misuriamoci su queste cose
Si faranno delle proposte io penso che la soluzione istituzionali più giusta sia quella di scandire una legge quadro i diversi livelli scolastici e i loro tempi
Di dare in altra sede un accorpamento dell'eccessiva frastagliata mento degli istituti tecnici e della parte della secondaria che oggi ancora legata ah beh a settantacinque anni fa per molti versi nonostante alcune movimenti che sono stati almeno per quanto riguarda le denominazioni le finalizzazioni in buona misura
E terzo poi apriamo la grande stagione dei programmi
Discutiamo dei contenuti
Perché questo sarà poi quello che farà la scuola
In questa indicazione io ovvero la possibilità di un confronto che non sia più un confronto pregiudiziale ma qualcosa che mette i piedi sicuramente interno anche per quanto riguarda il decentramento e autonomia
Mi è stato riproposto il tema se sarà la Regione sarà lo Stato a decidere cioè io l'ho detto molto chiaro questo nella mia esposizione nelle Commissioni parlamentari noi non intendiamo decentramento un trasferimento alla cieca di competenze in altri enti politico territoriali o politico rappresentative intendiamo che la il forte decentramento della venerazione scolastica conseguì una
Caratterizzazione scolastica
E quindi abbia salvo per certi elementi di amministrazione minore
Di questioni che può fare chiunque voglio dire denigrato di fare chiunque che non costituiscono che non intaccano minimamente è l'indirizzo pedagogico l'indirizzo formativo ma per qualche riguarda la politica l'indirizzo formativo
L'idea di Stato ordinamento Francesco vide ma di Stato ordinamento non è soltanto legata all'esistenza di Stato centrale Regioni Province e Comuni e oggi qualcosa di più articolabile
E le più articolata
E quindi supera l'idea di Stato persona anche attraverso forme articolate di creazione di orizzontalità periferiche nelle quali convergono esperienza istituzionale diverso
E quindi è una stimolazione
Culturale secondo me questi atti dalla quale io penso sarebbe leggero non tenere conto fino in fondo per quel che riguarda il modo in cui le scuole si esprimeranno
Nella foto nonché non soltanto le scuole nella propria autogestione
Una parola vorrei dire sulla funzione docente
Intanto io non sono affatto per il collettivismo culturale
Io sono del parere che
Ci sono norme legge del decreto ventinove che non sono applicabili all'istituzione culturale perché sono state costruite per le organizzazioni ministeriali l'abbiamo sostenuto in sede universitaria scateniamo in sede scolastica e vedremo in pratica che fare però
C'è un punto delicato
La libertà di insegnamento è sacra
C'è scritto nella Costituzione è il sale della cultura non si può revocare discussi c'è un conflitto però oggettivo fra due valori l'espressione della libertà di insegnamento
Da un lato il bisogno che la struttura formativa in quanto tale di cui si è componenti si faccia carico del fatto che lo studente destinatario e uno si tratta di formare la sua personalità e la sua preparazione si tratta di valutare i risultati di questo intervento e questo lo può fare un organo collegiale attraverso azioni individuali ma dentro una collegialità
Sono professore universitario lo sappiamo che dietro certe volte l'invocazione della libertà d'insegnamento c'è la tendenza della licenza
Non della libertà d'insegnamento
C'è la tendenza deresponsabilizzarsi risposto rispetto al risultato finale
C'è la tendenza a considerare il settanta per cento della dispersione universitaria come un fatto altrui e non degli organi di gestione della didattica cavilli
E allora io invoco responsabilità perché libertà senza responsabilità non sono conciliabili
Responsabilità significa farsi carico del percorso formativo dei ragazzi
E quindi agire non attraverso forme di burocratizzazione di questo aspetto sono stato il primo a fare un'operazione che voleva essere un messaggio e penso sia stata accolta
Ma salvando la necessità che gli organi di gestione autonomia
Debbano seguire l'itinerario di ragazzi con tutta la pregnanza di chi si fa carico del successo scolastico
E lì non sono i corsi di recupero devo dire forse la soluzione migliore
E l'individualizzazione dell'insegnamento
E l'allungamento dalla giornata scolastica per gli aspetti di momento di integrazione e il fatto
Di poter contribuire con la diversificazione dell'offerta formativa a seconda delle capacità del singolo ragazzo nel modo in cui l'organizzazione e l'autonomia ce lo consentirà
E qui voglio dire una cosa a Stefania
La dice un vecchio bolscevico questa cosa
Un vecchio boss il vecchio nel senso dei capelli bolscevico nel senso dell'età che fu ebbene io credo molto al fatto che la scuola debba educare
Mi impegnerò nei prossimi mesi per discutere con gli storici italiani conoscenza storica italiana una revisione della cadenza temporale della distinzione diversi anni scolastici della storia d'Italia resto del pane del mondo
Perché oggi si è aggiunto un altro secolo o quasi a quello che ai tempi di Gentile era appena l'inizio del sei
E quasi cento anni di storia non sono un gioco vanno studiati
E vanno studiati perché la vera educazione civica
Non è soltanto l'illustrazione e la Costituzione
La vera educazione civica e anche leggere i giornali in classe e anche parlare della contemporaneità e anche far presenti ai ragazzi quello che succede nel mondo di oggi col massimo di trasparenza di onestà intellettuale
Però io ho davanti a me la scuola americana dove c'è il massimo di socializzazione dove l'insegnante più importante e il Caucci l'allenatore della squadra di quella di quella scuola
Io ho il massimo rispetto per l'attività fisica della scuola credo che ce ne sia troppo poca però la mia idea che la scuola prima di tutto deve insegna
I ragazzi prima di tutto devono studiare e l'idea di un vecchio accade
Però tema un processo dirli analfabetizzazione dentro la scuola
Temo che l'esigenza di educare e di fare le varie educazioni quella civica
Quella stradale quella
Della salute quella dell'orientamento quella dicono molti sessuale tutte queste educazioni non devono prevaricare la funzione di insegnamento semmai devono tendere a fondersi con essa
Ma non si può socializzare l'ignoranza bisogna socializzare la competenza io credo che la missione principale della scuola sia insegna
Io credo ecco perché penso comprendo mi è stato detto da del consiglio nazionale pubblica istruzione era da un vecchio compagno mio napoletano
Nello spazio può attento perché poi il mondo nostro rotto dico di quelli che si chiamano molto affettuosamente compra indifese e poi dice ma attento perché questo possiamo fare una politica restauratrice non signore non signore io l'ho letto in Antonio Gramsci queste cose vada e Giorgio Amendola dicevo che a scuola principale
C'è anche una tradizione di tutte le forze sane del Paese di destra di sinistra che è la funzione principale della scuola e di alfabetizzazione al più alto grado e quindi anche qui il processo di autonomia può avere qualche elemento di rischio
Se noi non tuteliamo questo aspetto ed è decisiva la funzione docente non so se non riuscire
A farla innamorare gli insegnanti alla scuola non lo so perché il livello di amarezze molto alto ne sono consapevole forse io non ne porto tutta la responsabilità
Devo dire almeno penso perché so che questa è la partita più difficile
Non so come faremo i corsi di aggiornamento perché sono una cosa molto difficile non ho ancora sentito una sola proposta convincenti di come cambiarli non so ciò che
Noi faremo quello che io appena sono arrivato delibato con un decreto ormai pubblicato in Gazzetta Ufficiale cioè le scuole di specializzazione per i laureati che vanno a insegnare
Ma siccome purtroppo non saranno moltissimi questi la reati che vanno insegnare per il calo demografico Contino quelle scuole di specializzazione potranno costituire
Un primo anello di congiunzione fra scuola e ricerca universitaria il primo modo in cui anche l'insegna il
La preparazione in servizio la formazione in servizio l'aggiornamento come lo vogliamo chiamare possa avere una dimensione dico
Legamento con i centri universitari e quindi la vera dignità ho terminato pagato il termine
Terminale una sola questione sui quattrini
Una sola questione sui quattrini è una rivincita nei confronti del fatto che poco fa Francesco Rosi ha detto che solo quattro persone della televisione contano più della scuola io voglio dimostrare che ho qualcosa di più e quindi cinque minuti ieri Luca allora
Io devo dovrei cinquanta risposte le darò privatamente perché se no poi privatamente però una sui quattrini a devo dare perché so che altrimenti
Sarebbe elusiva la mia posizione
Il problema è la finanza pubblica non sono solo nostri
E la diminuzione complessiva della spesa nel paese un indirizzo approvato dal Parlamento col documento vocazione come grazie quindi lasciatemi dire come stanno le cose
D'altro canto c'è un altro fenomeno che la diminuzione demografica
Negli ultimi dieci anni mancano due milioni di alunni in Italia perché mancano due milioni di persone fisiche che non sono nate
E questo è un dato non si può trascurare
Problema perché ne abbiamo un altro
E quello di arricchire il bilancio della pubblica istruzione di arricchire la spesa per la scuola per università cosa vuol dire arricchire Brienza l'ha detto in un paio di battute di striscio
Significa arricchire quei capitoli del Bilancio che sono prevalentemente spese di investimento di dotazione di attrezzi Tura di creazione di condizioni la riforma significa modificare l'insano rapporto che c'è tra spesa corrente per soli stipendi e spesa per investimenti chiede la scuola è di novantasette e mezzo contro due e mezzo il più povero dei bilanci possibile
Il vero obiettivo è di aumentare quel due e mezzo per cento di farlo crescere percentualmente io non so se non ci riusciremo voi sapere che domani io devo incontrare presidente del consiglio e il ministro del Bilancio e mi tremano le vene ai polsi sono venuto a ricreare Nicola nelle vele di Telese prima di andare a quel per appuntamento
Non voglio fare la comare non voglio piangere in pubblico perché è un altro tipo di concezione dell'unità di indirizzo del governo che è sancito dalla Costituzione però certamente l'obiettivo che noi abbiamo di modificare quell'equilibrio e di spingere ad una possibilità di risorse da utilizzare
Nell'investimento nelle attrezzature nelle dotazioni nelle sperimentazioni nelle iniziative di miglioramento del corpo insegnante e così via questo è l'obiettivo che noi ci siamo prefissi non so se ci riusciremo
Vi chiediamo una mano e sarà molto molto apprezzata una mano in questa direzione vi ringrazio
Della
Allora iniziamo immediatamente del dell'ulteriore dibattito su un lato e l'edizione sulle comunicazioni sul mondo delle delle comunicazione di chiediamo di avere ancora un po'di pazienza perché sono qui con noi il dottor Fedele Confalonieri presidente di Mediaset
Il dottor Ernesto Pascale amministratore delegato del la steppe del dottor Mario Zanone Poma vicepresidente di tele più e quindi il caso di ascoltare anche questo dico