22° Congresso Nazionale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI) nei giorni dal 20 al 24 maggio 1996 presso il Tanka Village di Villasimius (Ca)

Tra tutti quelli che ho letto ma non vedo nessuno ho visto unghie cioè tra quelli che ho letto prima c'è qualcun altro bene Santini
Alla vuol parlare per primo
Certo parola Santini e poi li levava Cosimo avrà anche Rea c'ha benissimo possiamo cominciare
Buona giornata grazie
Allora Santini
Do lettura del solo dell'Emilia Romagna
è bello cominciare così nell'intimità
Allora vi prego deve vi faccio la preghiera se doveste incontrare mia madre non ditegli che sono avvenuto come delegato al congresso della stampa
La povera dalla crede che sia andato a suonare il violino in un casino
Vi dico questo perché oggi la credibilità dei giornalisti sta scendendo sempre più
E forse abbiamo un brutto momento da vivere ed è quello se dovesse passare il referendum
Non perché una legge venga tolta non venga tolta perché sarà un momento in cui gli italiani saranno chiamati a dire no ai giornalisti
Al di fuori di quello che che è l'ordine e questo sarà un momento molto molto brutto
Alcuni cercheranno di evitare il referendum ma il referendum non risolve la lei lei evita evitare il referendum non vorrà dire aver risolto il nostro problema
Il nostro problema sta nella riforma dell'ordine
è una legge del mille novecento sessantatré
Quando non esistevano i mezzi di comunicazione che oggi esistano
Abbiamo ci governa una legge che al di fuori del tempo al di fuori delle categorie che stiamo vivendo
Finché noi non avremmo affrontato questo problema
Non potrà potremo dire di non avere affrontato i grossi problemi che ci che ci si salgono
Allora sono ormai più di vent'anni che stiamo dicendo che bisogna fare questa riforma
Ne parliamo ci ragioniamo
Iter tiriamo fuori tanti tanti dai progetti che rimangono Progetti
Bisogna dire seriamente che questa riforma va fatte e si può fare in breve tempo
Quello che il messaggio che ci è giunto in apertura di questo congresso
Dal presidente della Camera è un messaggio che non ci dobbiamo lasciar scappare
Se le forze politiche sono d'accordo e così sembra dalle parole del presidente della Camera
Se c'è una nostra volontà
Possiamo in breve tempo fare la riforma dell'ordine cosa vuol dire
Trasformare ad esempio la professione del giornalista
Da mestiere a professione
Molti colleghi quando sono affetti da megalomania l'invito a riflettere quali sono i fondi che vengono erogati per la qualificazione professionale dei giornalisti
Sono gli stessi fondi che vengono usati per preparare i parrucchieri
Con tutto rispetto per i parrucchieri
I fondi europei i fondi di per preparare i giornalisti sono gli stessi fondi che servono per la qualificazione professionale
Per i mestieranti
Ecco allora quale si dovrà essere il futuro di della nostra professione
Un futuro basato sulla qualificazione
E la qualificazione credo che possa anche che debba passare dal momento fondamentale
Oggi
Il lavoro che fa il giornalista
è una cosa incredibile
Sarebbe come se io aprissi uno studio da medico
E diventassi medico
Bisogna invertire questa questo sistema che uno deve essere giornalista
Poi troverà lavoro mi sembra che sia una cosa elementare se vogliamo passare da dal mestiere a a una professione
Quindi l'importanza della qualificazione professionale
In questo quadro la qualificazione e il ruolo delle scuole
Sì noi riuscivamo a dire che prima occorre essere giornalisti
Poi si può essere giornalisti con il lavoro e giornalisti senza lavoro
Ma la cosa principale è saper fare il giornalista
E una volta che si è giornalisti
Comportarsi da giornalisti
Nel senso che dobbiamo avere l'orgoglio dell'appartenenza
Alla nostra categoria
E soprattutto che ci sia un ente un un istituto come per tutte le altre categorie che si rispettino da far rispettare
Quelle che sono le regole del giornalismo
Finché non ci saranno queste due cose fondamentali la qualificazione professionale
E un forte impegno deontologico
I giornalisti saranno del cui saranno delle persone che vengono guardate con sospetto
E che sono ben voluti
Soltanto se fanno quello che gli altri vogliono chi ha un po'di di confidenza con policy con con la pratica col mistica di tutti i giorni dediche sei ben accolto degli uffici
Non perché se il giornalista
Ma se pubbliche i comunicati oppure se metti le notizie che ti suggeriscono i vari uffici
Ecco questa queste è una cosa che deve assolutamente cambiare
Io spero che con un po'di buona volontà si possono fare
La riforma dell'ordine
Al di là del referendum
Se si agisce soltanto perché c'è la prospettiva di un di un referendum e se le firme non sono sufficienti ovvero se come si sente dire la cassazione o la o la Corte costituzionale non passa il referendum
Noi non abbiamo risolto il problema
Rimaniamo sempre un organismo con una vecchia legge una vecchia legge che assolutamente inadeguata al tempo
Scusate se sono molto parziale nella nella mia nel mio intervento e se si limita ad un solo aspetto che quello della riforma dell'ordine
Ma ritengo che sia una questione importantissima perché essendo la legge dell'ordine l'unico riconoscimento legale della professione
Sei finisce l'ordine
Ci sono dei seri pericoli per la stessa Federazione della stampa e fare la stessa autonomia degli enti di previdenza quindi chiedo scusa se ne ho parlato soltanto di urla piccolo argomento in una in un contesto così grande di problemi
Ma ritengo che la riforma dell'ordine sia in questo momento uno dei punti fondamentali che deve impegnare anche i giornalisti
E sui quali deve essere espresso un un fermo proposito a conclusione di questa compresso tra Federazione della stampa grazie
Grazie Santini anche per rispetto dei tempi
Pur avendo cominciato per primo stamattina la parola a villa così si prepara Rea
Allora avremo alla parola Pino rea dalla da casa toscana
Giorno salve tutti
Allora tra i tra le varie cifre le varie statistiche i vari numeri che e capi mi è capitato di scorrere
Nei giorni prende giorni scorsi in qualche modo in preparazione del lavoro al al congresso ce n'erano due che mi avevano colpire
Sono entrambe state fornite qualche giorno fa allora un congresso nostro congresso dell'Unione nazionale cronisti da Ferrara e cioè che praticamente il
Mille trecentotrentatré colleghi contrattualizzati
Sui circa tredici mila tredici mila cinquecento professionisti e cioè il dieci per cento sono disoccupati o in cassa integrazione
Nel contempo dall'altra parte sull'altro versante sul versante super protetto ci sono circa la metà cioè il cinque per cento della categoria settecentosettantuno giornalisti contrattualizzati che risultano guadagnare fra i duecento e i cinquecento milioni all'anno
Probabilmente in tra questi settecento sia a Milano anzi sicuramente quei direttori quei vicedirettori che fanno uscire i giornali quando la categoria sciopera
E che probabilmente sì spingeranno io spero di no ma se non si cercherà di correre ai ripari sempre più la su questo quadro
Contemporaneamente vera venuti come continuamente si parlava di contratti a Ferretti dei contratti
Collu Spi di contratti dei delle a livello di confederazioni sindacali benvenuta la curiosità di andare a vedere come è fatto concretamente un contratto della Ferretti
E avendo avuto l'occasione di avere relazioni un collega che città facendo un sostituzione
Ho cercato di approfondire con lui questa cosa mi sono fatto dare una copia del suo contratto Microtus mi sono fatto spiegare un pochino come funziona concretamente il rapporto di questo collega giornalista anche se pubblicista all'interno di una emittente privata l'emittente commerciale fiorentina
Il contratto
Allora innanzitutto
C'ho qui la copia del contratto il contratto praticamente prevede per questo collega
La qualifica di realizzatore di produzioni televisive che tutto chip cioè essere tutto insomma
Produzioni televisive polpa va dallo spot al documentario al intervista al al alla conduzione del telegiornale
Lui viene assunto come part-time inizialmente gli fanno fare due ore giornaliere
Poi si rendono conto che forse ecco il trattamento è quello previsto dal video gente contratto nazione di lavoro per le imprese radiotelevisive private con inquadramento al sesto livello è un part-time fa due ore al giorno dalle diciassette alle diciannove e trenta poi si accorgono adesso che c'è bisogno di di una in più diventano tre
Tre ore al giorno il collega ricetta allora tre ore al giorno facciamo così lavora la fatemi lavorare sei ore per tre giorni no non è possibile va be le tre ore al giorno di fatto diventano sei ore al giorno
Per un compenso netto di un milione al mese dice straordinario non esistono ogni tanto ci danno qualche fuori busta
Il problema è che il il tipo di lavoro che fa questo collega fa concretamente la mattina servizi su luoghi conferenze stampe process eccetera i poveri giorno lavoro di montaggio la sera
Spesso conduzione del telegiornale dell'assegno
Ora
Il problema che pone il ovviamente il suo collega
Non è iscritto all'associazione non ovviamente non è iscritto all'associazione ha rapporti con quindi col sindacato inesistente inesistenti
E
Iscritto all'ordine paga al suo buona quota dell'iscrizione pubblicisti e venendovi in qualche modo in questi giorni impegnato al cercare di raccogliere materiale in vista del congresso
Mi chiedeva ma se io mi scrivo al sindacato che cosa che cosa succede che cosa che che vantaggi ne posso avere et ma come così come stanno le cose almeno per ora nessuno nel senso che sindacato conta ma cercavano la mai almeno a livello toscano non ti ha mai contattato e quindi tesa in qualche modo marginale
La questione che
Diciamo che mi premeva sottolineare dando questo taglio a questa questione è che in qualche modo
Il il lavoro giornalistico di questo collega è del tutto
In non protetto
Sia sul versante strettamente sindacale sia sul versante della qualità
E infatti per si faceva una battuta dice se per esempio il tuo il titolare del del della cosa ricevesse una presunta cassetta
Videocassetta Hubbard girata che però non c'era da quella porno star Gessica Massaro a casa di Pietro Pacciani l'ex mostro di Firenze e Toto facendo il lavoro un diciamo un un servizio su Pacciani
Se io ci avessi questa cassetta Necci metto due scene tre scene in maniera che poi la faccia la la fa la facciamo e facciamo come una un un trial per trasmetterlo all'una di notte te che cosa faresti
E lui
Questo collega di fronte a una questione del genere se il mio direttore il mio padrone mi dicesse di fare una cosa del genere
Io probabilmente con tutta
Diciamo la il pietà nel cuore sarei costretto ad accettare
Ora
Lui diceva la verità io sfido chiunque nelle situazioni in cui si trovano con quei contratti in cui praticamente
Di fatto non c'è assolutamente nulla se non li il numero di ore annue che poi diventano il doppio e quindi si crea addirittura un lavoro nero nel sotto lavoro giornalistico che il la cosa paradossale dicevo la cosa importante è segreto in questo quadro mi premeva sottolineare e che anche dal punto di vista della qualità al di là del discorso scritto strettamente sindacale
Ma anche il livello della qualità di questo collega che fa il giornalista la mattina se è assolutamente priva di qualsiasi copertura nel senso che non c'è nessuna possibilità di ricorrere perché non è un perché è una figura del tutto è assolutamente marginale
Tutta questa lunga scusate forse
Un po'confusa
Storia del
Io ho cercato di raccontare nasceva per sottolineare l'esigenza che proprio sul versante della qualità che è stato uno dei temi e che è uno dei temi centrali di questo congresso
Perché sia per quanto riguarda la questione dell'ordine sia per quanto riguarda la questione
Delle concentrazioni di nuovi mezzi e cioè è il sia per quanto riguarda illa questione dei giornali del gruppo Monti
In cui di fatto quello che viene a mancare quello per cui ci si batte di ci si batte dei colleghi della Nazione del Carlino è la qualità dell'informazione quindi la qualità della professione
Dicevo il sindacato il nuovo sindacato su cui mi pare che c'è un orientamento
Sia abbastanza comune a tutti quanti gli delegati sulla necessità dell'apertura del sindacato
Non nasce solamente da questioni di carattere come devo dire esclusivamente su solidaristico nel senso che siamo tutti facciamo tutti lo stesso lavoro chi vive di questo lavoro deve diventare professionista perché di fatto lo è
Non è solo per questo io credo che sia un esigenza
Di fondo perché il la dell'allargamento
Consente Pugh è solo l'allargamento che può consentire alla sindacato di impedire che la cattiva merce della cattiva cattivo danaro la cattiva moneta dell'informazione che si va sempre più diffondendo
Tanto che comincia a colpire persino giornali de di qualità come il Corriere della Sera per esempio il che spingono lei redazioni a fare
Dei referendum sulla conduzione quindi sulla qualità dei giornali che vengono vi aveva fatto cioè la merce cattiva la cattiva monete
Cancella caccia scaccia la buona monete e il rischio è proprio questo perché
Ora che arriverà i satelliti il cablaggio delle città dove i segnali possono essere indifferentemente di carattere informativo comunicativo tant'è vero che tutti i gruppi Telecom in Europa sono interessati fortemente al settore del al settore delle televisioni e viceversa
Di fronte a questa situazione c'è il rischio che veramente il mondo dell'informazione di venti piena di cattivissima merce una specie di far West in cui vincerà poi la legge del più forte e i più forti sono i grandi Gruppi finanziari a livello internazionale spiacerà la qualità e schiaccia anche l'autonomia
Culturale e informativa del nostro Paese che un elemento secondo me su cui bisogna per conto perché con le nuove tecnologie a livello planetario la questione dell'autonomia culturale cioè del fatto che la merce che del fatto scusate che l'informazione non è una merce ecco sarà uno dei temi centrali su cui rischiamo di perdere
Peso
In identità come anche cittadini italiani grazie grazie
Grazie a lei e alla parola veglierà Cosimo poi daremo la parola
Dov'è l'avvocato
L'avvocato D'Amati non lo vedo
Cari colleghi e India Maurizio Calzolari
Io volevo mettervi in guardia da un grande pericolo che incombe su di voi
Da due pit
Una minaccia dalla quale dobbiamo difenderci e tutti i costi
è un nemico che dobbiamo combattere assolutamente questo flagello
Delle due p non la P due si chiama pirateria il plagio
Un flagello terribile che si può annientare però con una una sola
Il copyright
Il diritto d'autore riconosciuto dalla Convenzione di Berna ma non ancora applicata al giornalista
Io mi ero occupato
Di questo problema fin dal mille novecentottantotto quando come membro la giunta la Federazione nazionale la stampa aveva organizzato a Roma il convegno internazionale firma d'autore
Che ottenne l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica ma dallo Stato dell'INPS autorevoli interventi da allora presidente della Corte Costituzionale Saija
Dell'allora presidente del Senato Giovanni Spadolini egli numerosi studiosi internazionali nulla si è mosso in Italia qualcuno come l'avvocato Vittorio Dotti
Ha voluto fare la parte dell'avvocato del diavolo sostenendo che anche i magistrati gli avvocati avrebbero diritto di considerarsi autori perché le sentenze delli umile comparsa degli altri
Hanno una tale dignità formale da apparire come delle vere opere letterarie ma non per questo diceva sono coperte da diritto d'autore
L'avvocato Dotti si era preoccupato anche dei bilanci dell'impresa e affermando che se dovesse essere riconosciuto questo diritto di autore ai giornalisti molte impresa editoriali
Sarebbero costrette a chiudere diceva perché di sicuro i loro bilanci non potrebbero sopportare l'impatto di un simile onere economico
In molti paesi europei che ha ritenuto corretta i giornalisti esiste
E le aziende editoriali non sono per questo fallite
Il nostro lavoro è il frutto del nostro ingegno è un'opera creativa individuale che fa parte dell'opera collettiva che il giornale
Anche se siamo lavoratori dipendenti ricordiamo il cielo molto bene che i copyright è nostro
Perché nostre sorride nostre sono le scoperte che facciamo nostre sono le notizie che diamo ai lettori come nostre sono le responsabilità penali anche i civili che possono scaturire da queste notizie
Certo siamo lavoratori dipendenti stipendiati o salariati pagati cioè dalle aziende editoriali le quali hanno il diritto di usufruire del nostro lavoro ma il loro non è un diritto esclusivo
E soltanto il diritto primario
La proprietà intellettuale di Maniero a noi non solo quella morale ma anche patrimoniale
Nel nostro contratto cita qualche elemento importante che ci permette di proseguire su questa strada non solo per salvaguardare i nostri diritti morali ma anche materiali quando si parla di cessione di articoli ho detto della pirateria del furto cioè della proprietà intellettuale effettuato con le macchine fotocopiatrici
è un furto che e colpisce tutti giornalisti editori poiché tutti sono vittime di questo G liti
In Europa sono state eseguite una serie di indagini su questa piaga e applicando i risultati di quelle rivelazioni statistiche
In proporzione al numero di abitanti possibile scoprire che ogni anno in Italia vengono eseguite sette miliardi e trecento milioni di fotocopie
è possibile anche per vedere che circa due miliardi di pagine fotocopiate siano attratte da stampa e gli operai giornalistiche
Vi possono essere naturalmente le importanti fattori culturali che avendo alle calcolo sbagliato incompleto ma queste cifre danno almeno una sensazione dell'andamento la fotocopiatura
Le rivendeva azioni che se erano state fatte in Germania nei paesi scandinavi in Svizzera hanno avuto uno sbocco importante in quanto il quei Paesi sono state varate delle leggi contro questo sistema di pirateria
Nella relazione della giunta esecutivo uscente che tutti abbiamo ricevuto sono riportate le cifre da capogiro che i giornalisti europei incassano grazie ai loro articoli che vengono fotocopiati
E diffusi tramite la rassegna stampa di enti statali di aziende private di scuole di ogni genere gravi
Ai giornalisti io di tutto l'OPA fanno invidia il nostro ombrello sindacale i nostri contatti di lavoro la nostra previdenza
Ma noi rispetto a loro abbiamo un gravissimo ritardo culturale il copyright
Attualmente in Europa quattordici Paesi europei hanno adottato il sistema della raccolta dei diritti dottori giornalisti
I tale sistema non fanno parte e cito in ordine alfabetico e l'Austria la Repubblica Ceca Cipro la Grecia l'Italia il Lussemburgo e la Romania
In Europa però non esiste una normativa comune ne è una linea guida c'è molto da fare
Ma bisogna fare in fretta perché mentre noi pensiamo ancora alla pirateria con fotocopiatrice la tecnologia già compiuto gli danteschi passi in avanti
Noi siamo qui ancora discutere i nostri servizi che vengono rubati con le fotocopiatrici quando gli stessi nostri servizi entrano già nell'équipe armati che le banche dati dove possono venire tranquillamente scippati
Cioè abbiamo verso una nuova stagione un cambiamento epocale che trasformerà totalmente il mondo l'informazione
I giornali elettronici generali on line via internet le notizie indiretta a domicilio faranno sparire i giornali come esistono ora perché mancherà loro il supporto pubblicitario
La Mercedes tanto per fare un po'un esempio ha già in previsione l'annullamento oggi ogni forma pubblicitaria diretta sui media
Niente più reclami sui giornali nelle televisioni sui cartelli pubblicitari e così via
E ciò perché nel due mila e cinque aveva lanciato un satellite del quale i radi era tutte le notizie tecnico pubblicitarie che possono interessare i suoi clienti non solo per quanto riguarda la politica diventa il nuovo ma anche dell'usato
Chiunque da casa sua collegandosi al satellite della stelle e Stoccarda potrà sapere in quale parte del mondo cioè la vettura usata o d'epoca che cerca è chiaro che questa iniziativa non rimane isolato
Allora giornali addio
Anche se i giornali spariranno lo sparire la il nostro mestiere ci sarà sempre bisogno di chi cerca notizie di chi la trova di chi la scrive
Dovremmo farlo diventare imprenditori di noi stessi dovremmo perciò sempre di più tutelare i diritti dell'OPA del nostro ingegno
Con internet le notizie on line le banche dati editoria elettronica e trasmissioni tv via cavo ci troviamo nuovamente nella dal sia e nel caos più totale
E le cause in tutta Europa dove sempre più i giornali e si collegano con l'internet l'editore guadagna il giornalista non prende nulla
Ma c'è un terzo che guadagna molto di più la Telecom chi gestisce queste autostrade elettroniche e noi dobbiamo inserirci in questo affare
Dobbiamo sederci al casello e chiedere il pedaggio dobbiamo agire in fretta
Purtroppo il i giornalisti sono scioperare per i contratti ma non per ricoprire
Dobbiamo assolutamente stringere un patto di alleanza con la Codacons l'associazione nazionale dei consumatori
E a loro che dobbiamo spiegare alcune cose che riguardano sia la tutela la nostra proprietà intellettuale che ci venisse picchi soci Pata delle fotocopiatrici sia il gigantesco affare della Telecom
Bisogna infatti tutelare la nonnina che non sa nemmeno cosa sia l'internet e che venne massacrata riscatti quando telefona nipotino per sapere come sta a causa sua soavità già suo Balduzzi
Chiuso il fax invece spara nello stesso tempo decine di cartelle
Ma tutti i due pagano a tempo
E l'abbiamo per continuare il dialogo con la SIAE che si è interrotto da otto anni e l'ansia e che dovrebbe essere di grande collettore dei nostri Bonaiuti matrimoniali
Che potrebbe venivano gestiti quindi Dellas e premesse io dall'ordine dei giornalisti per avviare corsi di specializzazione per colleghi
Integrare gli assegni di disoccupazione varare nuove iniziative corporativistico a livello nazionale
Io chiedo
Che questo congresso esca con una mozione che impegni la prossima Fnsi a condurre una campagna forte a favore del Copyright del giornalista che ci porti finalmente ai livelli europei grazie
Grazie al lago Sella Foro l'avvocato D'Amati Domenico domate quella deliberazione lo conoscono tutti credo
Dieci minuti
Ringrazio per questo invito che sta diventando una una buona abitudine perché mi serve moltissimo per capire quali sono le necessità di questa categoria che devo interpretare spesso davanti al giudice nel battaglie giudiziarie dei giornalisti c'è un dato costante che negli ultimi tempi sia andato accentuando
La difesa dei principi e degli interessi tipici della categoria come l'occupazione
Come l'autonomia professionale come il ruolo del sindacato coincide o tende largamente a coincidere con interessi generale di tutti i cittadini italiani il punto di contatto più importante e la libertà e l'interesse alla libertà
Poi c'è l'interesse alla trasparenza alla pulizia della gestione la difesa
Della della dignità umana l'anno scorso è cominciato con la battaglia dell'Associazione stampa romana
Sulle nomine dei direttori RAI
Una battaglia che ebbe alterne vicende e si concluse positivamente con l'affermazione del principio del diritto del sindacato all'informazione preventiva
Non solo sulla designazione dei nuovi direttori ma anche sui motivi sui motivi
Per cui vengono sostituiti i direttori embrione
Poco
Da quella battaglia poi c'è stata derivato un seguito anche in sede penale
Perché in la Procura della Repubblica di Roma sia pure con i tempi lenti dottori di questo organo
A sta cercando di valutare se queste nomine attuate in base a criteri
Di designazione politica costituiscano anche un reato sotto il profilo dell'abuso di ufficio ho parlato con questo procuratore della Repubblica che m'ha detto avvocato queste sono cose che sono state fatte tante altre volte
E io gli ho detto bene guardi anche al passato lei adesso ha una bella occasione per stabilire il punto
Qui non si tratta
Di far valere un'istanza punitiva quanto di chiarirsi le idee sulla legalità o meno di certi comportamenti
E la procura sta indagando e molto affascinata soprattutto dal problema dei costi di queste sostituzioni perché come voi sapete la nomina dei nuovi direttori comporta la sostituzione di quelli precedenti che spesso hanno contratti molto pesanti e quindi percepiscono ingenti somme
Che vanno a carico
Del contribuente
Altre battaglie di principio perché questa è una battaglia di principio perché la libertà la chiarezza dell'informazione interessa tutti e non soltanto la categoria dei giornalisti
Altre battaglie di principio sono state combattute sul piano individuale da parte di chi ha lamentato di essere stato discriminato politicamente privato delle mansioni e abbiamo visto giudici attenti che hanno ritenuto in questi casi l'applicabilità di una norma spesso dimenticate lo Statuto dei lavoratori l'articolo quindici che proibisce le discriminazioni
Per fede politica non solo ma anche per sesso terrazza e per altri e per altri motivi una norma che nel settore giornalistico andrebbe utilizzata più spesso perché le discriminazioni come dicevamo prima in danno di singoli giornalisti vanno a tradursi poi in un pregiudizio per la libertà di informazione
Sempre sulla linea dei grandi principi c'è stata la battaglia per l'assunzione dei vincitori del concorso RAI
Che anche quella è stata una un notevole impegno
Quello che era voleva essere un inizio cioè di assunzioni
è un sistema di assunzioni basato su criteri oggettivi un concorso eccetera eccetera poi si era perso nel nulla e le modalità di assunzione avevano ripreso il vecchio andazzo e anche qui devo dire
I giudici dopo avere interrogato tutti tutti i vincitori di questo concorso ed è stata un'udienza molto interessante perché si è avuto uno spaccato dal nord al sud di questi giovani aspiranti giornalisti delle dei loro problemi delle loro esigenze eccetera eccetera hanno detto la RAI di rispettare
Di rispettare questo concorso è stato un messaggio positivo anche per questi giovani ai quali la RAI non assumendoli dava un altro messaggio andate a bussare a certe porte se volete essere assunti
E invece si almeno in questo caso stabilito un principio
Tipico dello stato di diritto cioè che certe regole certe regole vanno rispettate c'è stata poi la battaglia del Corriere della Sera sulla pulizia della gestione
Delle aziende sulla trasparenza dell'informazione sulla situazione dei bilanci che è una una battaglia che comune a tutti i cittadini e non soltanto ai ai giornalisti e anche lì abbiamo avuto una magistratura vigile e attenta adesso sono in corso due battaglie molto importanti che sono quelle dei giornalisti del Carlino e della nazione e dei giornalisti del piccolo in entrambi i casi si discute di valori di grande importanza per la categoria di grande importanza per tutti i i cittadini
Abbiamo di fronte magistrati perplessi che temono di turbare di alterare equilibri
Aziendali e decisioni che investono la struttura dell'impresa stiamo cercando di convincerli
Pensiamo che alla fine ci riusciremo
Ma quello che che vi voglio dire
E che come
Diciamo l'interesse della categoria coincide con con interessi generale
E quindi cc ci rende possibile far valere davanti al giudice questi interessi generali in funzione di interessi della categoria
Così la categoria si deve impegnare nella difesa di questi interessi e di questi principi di portata generale
In una visione strategica
Che porti a comprendere come e nella difesa di questi principi
Che si difende anche l'occupazione che si difende anche la professione la professionalità dei giornalisti al di là delle trattative contrattuali al di là delle sedi negoziali e di confronto aziendale
E auspicabile che come qualcuno ha detto ieri la Federazione della stampa faccia sentire la sua voce sui grandi temi
Dell'informazione non solo della carta stampata ma dell'informazione in generale
Soprattutto in questo momento in cui un nuovo governo sia accinge a mettere le basi della sua futura azione
Una voce si deve alzare da questa categoria per indicare quali sono i valori che non possono essere disattesi
Ho mi riferisco per esempio al problema attualmente delle del settore televisivo nel quale l'esigenza del pluralismo sembra a volte confliggere con quella della tutela dell'occupazione della categoria
O con quella delle della necessità di salvaguardare gli interessi del mondo finanziario
Che potrebbero essere pregiudicati da alcune operazioni di ridimensionamento su questo punto bisogna essere estremamente chiari
L'interesse alla difesa dell'occupazione è una cosa di versa dalla difesa del pluralismo dell'informazione anzi vorrei dire il pluralismo dell'informazione ha in genere un effetto positivo
Sulla occupazione per questo se l'applicazione di una normativa antitrust comporta il ridimensionamento Oppo comportare ridimensionamento di un gruppo non per questo non per questo non si deve applicare la normativa antitrust ma si devono prendere altri provvedimenti
Che consentano di tutelare l'occupazione dei lavoratori che eventualmente veda no i loro posti messi a rischio da operazioni di ridimensionamento e questi strumenti ci sono e possono essere adottati
Quindi stabilire dei principi fermi un altro punto sul quale la categoria a mio avviso si deve assolutamente impegnare e quello del l'uso corretto dello strumento della della cassa integrazione
Perché la dottrina che si va sempre più propugnando è quella che alla alla cassa integrazione si può fare ricorso quando si verifichi un esubero di personale non importa per quale motivo
Cioè si vuole ufficializzare la Teoria del così detto da un Cycling per fini di profitto noi sappiamo che è un fenomeno a livello mondiale di prese che licenziano anche si hanno i bilanci in attivo per aumentare i loro attivo
Questo principio va decisamente combattuto
Perché quanto meno
Sì gli eventi il ricorso alle riscopra le risorse pubbliche per agevolare manovre di questo tipo su questo punto il discorso deve essere chiaro deve essere inequivocabile
Non si può ridurre commettere in cassa integrazione
I giornalisti e per rinnovare i quadri per prendere i più giovani al posto dei più vecchi o per risparmiare sui costi questo non esiste non esiste non il il lo si deve dire con chiarezza estrema
E se i in le autorità pubbliche che sono preposte
A questo tipo di intervento dimostrano sensibilità per le esigenze di determinati gruppi bisogna intervenire anche drasticamente con un'azione di denuncia su queste autorità
Grazie avvocato domate anche per il contributo tecnico e giuridico dato
Ai delegati che sono chiamati nel loro impegno sindacale ad acquisire sempre più conoscenze
Di questo tipo per fare meglio dallo spigolo lavoro anche di sindacalisti la parola morì ciò Calzolari di associazione lombarda
Si prepara mise Rocchi
Dopo mise Rocchi Marcuzzi
Buongiorno a tutti
Delegato da lombarda ma anche il membro dell'esecutivo della Mondadori una delle tre vertenze citate ieri dal segretario nazionale
Come vertenze
Che in questo momento stanno come dire e innervosendo la situazione
Io vorrei chiarire che vorrei subito eliminare il il sensazione fastidiosa vi una vertenza di ricchi di colleghi ricche in confronto ai colleghi poveri senza lavoro cioè una vertenza magari che
Punta ad avere ulteriori
Incrementi salariali
Perché non tiene conto che invece delle situazioni normativamente più difficili che hanno i colleghi della Nazione Carlino dell'Indipendente e che ognuno ha il suo nervo meno in azienda
Carife Serra per Monte avrà il gruppo Monti
Alla all'Indipendente a non soltanto
L'imbarazzo della scelta possono c'è il fra due o tre energumeni noi abbiamo fatto e in qualche maniera come dobbiamo fare conti perché riparo dalla vertenza Mondadori perché viene si è parlato lungo del contratto
Ebbene voi tutti sapete che la stesura del contratto è bloccata unilateralmente dalla FIEG proprio perché è in atto la vertenza Mondadori che avrebbe secondo dico nostre colleghi Fieg una capacità eversiva nazionale nel senso che se accettata cioè accettate le richieste contenute nell'accordo aziendale ripresentato verrebbero scardinati i principi stessi della contrattazione nazionale
Allora così con senza nessuna punta di saccente Ria e vorrei consegnare a questa Assemblea i risultati
E anche quindi l'esperienza di questa vertenza tra l'altro che dovrebbe la seconda tornata di scioperi Mondadori anni chiude oggi
Abbiamo realizzato ahimè
Circa mille quattrocento giornate di lavoro perse
Ed è una vertenza che come incidenza mondo al Mondadori e il doppio quasi il triplo di quella del contratto nazionale
Questo a fugare anche così le possibili interpretazioni di sindacalismo estremista che se anche non indicate nominalmente ieri
Potrebbero le Giare sul palazzone di Niemeyer a Segrate
Ecco e non è uno sciopero che appunto sia per il numero complessivo di giornate di lavoro perse petto mille trecento mille quattrocento un conto esatto ancora non l'abbiamo
Coinvolge
Più di quattrocento giornalisti in maniera compatta ora anche difficile pensare che il leader o presunti tali sindacali estremisti sono in grado di coagulare intorno una vertenza apparentemente bizzarra
In maniera così tenace tanti colleghi
Allora perché cioè questa compattezza allo sciopero mondadoriano e perché lo sciopero mondadoriano al di là della questione di lana caprina se la trattativa aziendale possa essere iniziata prima dell'aprile o del marzo novantasette o come noi riteniamo legittimamente
Nel novantasei
è importante anche per tutti voi
Non stiano cercando di difendere un valore all'interno della di Segrate che riguarda tutti voi quello della centralità delle redazioni
E come dire della esperienza che io porto qui a nome anche dei colleghi della Mondadori e che è bene che il contratto la sua stesura definitiva sia stato sospeso
E sarà bene che quando il nuove a beneficio dell'FNSI dovrà incontrare
La FIEG per riprendere questo dialogo abbia anche presente che è un contratto siglato a novembre e per grandissima parte totalmente inutile
Detesto le autocitazioni maggior Nick come dire sono obbligato a farle quando ci incontrammo più d'un anno fa un anno e mezzo fa
Un anno fa
Per la presentazione dell'accordo bozza del contratto nazionale io feci una critica ai colleghi che hanno presentato la bozza del contratto dicendo che non c'era nessun tipo di fantasia nella loro formulazione
Che
Non era stata calcolata né prevista nessuna variazione alle figure solette dei contratti uno e due
E davanti a una platea che ricordo ha con occhio devo dire estremamente quasi bovino nella sua incapacità di contenere quanto andavo dicendo a permettere all'inizio il mio io dissi che bisognava cercare di articolare delle previsioni normative
In cui si parlasse un giornalista articolo tre quattro cinque cioè cercare di capire quali erano le novità che stavano dormendo nel mondo dell'informazione le nuove figure professionali che più o meno clandestinamente stavano sbucando da tutte le parti
L'hanno fatto gli editori non l'abbiamo fatto noi M non questo momento in una totale mancanza di norme
Che io poi ricorda che a Santerini quando ci fu una grande contabili CDR per l'approvazione del contratto gli si viene a Segrate a vedere a fare un corso di aggiornamento sui server
E prova a dirmi che cosa ci può servire la paginetta scritta da Treu
Ecco quello che allora io dissi in maniera assolutamente generica però sta verificando la maniera quotidiana
Io sento parlare di industrializzazione delle ti vita editoriale in un'andatura vi stanno facendo passi avanti stanno applicando concerti peraltro abituali al mondo imprenditoriale Esterno editoria i concetti di terziarizzazione del lavoro e dei locali esazione produttiva sono una realtà quotidiana ne siamo arrivati ad avere un sacco di caporalato giornalistico c'è colleghe chiamati colleghi professionisti chiamati per una settimana pagati per una settimana quindici ore al giorno per svuotare di significato lo sciopero degli altri colleghi
E poi mandati a casa colleghi grafici pagati allora come le colf
Siamo arrivati alla a quella che è una nuova frontiera della deregulation contrattuale un giornale senza giornalisti ma anche con questa bizzarra come dire
Svuotamento delle regole c'è un direttore che non è neanche tenuto presentato il programma editoriale perché non ce la radiazione
Noi come sindacato possiamo anche sì indicati allo sciopero ma è una relazione fisicamente lontana che non ha nessuna tipo di contatto con noi
Allora
Ebbene colorato sia sospeso
Nella sua stesura perché anche bene che fossimo ideatrice del femminismo pensino quali vuoti a quali mancanza di previsione a quali mancanze di immaginazione quel contratto contratto ci siano fece di gruviera
Ieri ancora ho sentito parlare di se l'ultimo illecito e il sindacato si faccia carico del diritto d'impresa cioè se è giusto che faccia delle battaglie che contrastino con il diritto legittimo delle aziende di fare profitti io però mi domando anche se il sindacato
Ha calcolato le
Inimmaginabili conseguenze
Gli avalli di operazioni imprenditoriali che non hanno nulla di imprenditoriale
Per il Parma e che non ha visto Capodanno
Quali caratteristiche di imprenditorialità aveva
Il Mediterraneo di da lì quali caratteristiche l'imprenditorialità aveva i giornaletti nati e morti nel giro di un quadrimestre a ridosso delle elezioni quale valenza imprenditoriale Littoriale hanno allora è giusto che il sindacato in segua nel tentativo affannoso di creare fittizi posti di lavoro e a Valli queste iniziative salvo poi dover recuperare
Veniva drammatica per tutti gli altri istituti della categoria
Il sindacato dove quando vede fisicamente le sue relazioni prepensionati quattrocentosedici occupare stabilmente tra loro scrivania i loro computer il numero di telefono e togliere i posti di lavoro che con tanto affanno dove sta la centralità per il contratto appena siglato
Lo stesso vale per iso compatte anche se in maniera meno
Impudica
Allora in buona sostanza quello che io vorrei lasciare come può dire come esperienza della vertenza Mondadori
E che al di là del fatto che dopo il problema dei colleghi della nazione dopo i problemi del i problemi dei colleghi dell'Indipendente il nuovo vertice si interessi anche dalla vicenda Mondadori
Che ha una sua importanza dirompente non per i colleghi della Mondadori che per trecento mila lire chieste
Cavallera dal novantasette o del premio di produttività che non ho chiesto visto che comunque la Mondadori una sessantacinque miliardi di utile a fatti del novantacinque
Piccoli problemi per questo sindacato che in Mondadori stiamo sperimentando nostra pelle sono quelle di un contratto del tutto inadeguato
A rappresentare le novità che il mondo editoriale sta presentando
Ieri ho sentito un intervento molto
Puntuale lucido di un collega della RAI
Della incapacità sostanziale questo sindacato abbiamo registrato per tempo i fermenti e le novità che sono mosse nel mondo del del delle radio e televisione dell'emittenza io vi dico c'è la stessa da cui lo stesso tipo di pericolo
Anche per la carta stampata
Ringrazio
Calcolare
La parola se presente a Giovanni misero che dell'Emilia Romagna
Non c'è allora Paolo Parnasi di Roma c'è
Lo faremo che parla si arriva don avviso per i delegati che non è la sola crac evitate ce ne sono ancora diversi si tratta di Roberto Campagnano Roberta Carlini Carlo ciò agoni Mauro Piccoli Rodolfo Ruocco Claudia Terracini di Roma
Marco Bazzoni e Luciano Genovese di Milano Ermanno Corsi Giacomo Lombardi Giuseppe Riccio di Napoli Michele cristallo Fernando D'Aprile di Bari Stefano cocchieri di Perugia è Federico Callan mio di Torino
Sono bravi fare al più presto gli accrediti la parola parlasse in relazione di Roma
Siamo tutti consapevoli dell'importanza di questo congresso io però volevo sottolineare un elemento che può aggiungere importanza questo congresso di Villasimius il fatto della presenza qui di tutte le realtà della nostra categoria
Per quanto mi riguarda considero una grossa vittoria il fatto che sia le emittenti radiotelevisive locali che la Fininvest il gruppo Cecchi Gori e la RAI sono qui rappresentate tutte insieme
Credo che questo sia un merito anche della componente di autonomia e solidarietà che per prime insieme all'Usigrai si sono fatte carico anche dei nostri problemi che sono comunque i problemi di tutta la categoria
Perché siamo qui perché abbiamo l'esigenza di un sindacato che si rinnovi di un sindacato che si adegui allo sviluppo tecnologico che sta modificando la nostra professione
Di un sindacato che sia capace di prevedere ed essere propositivo nei confronti dei cambiamenti di un sindacato che mantenga il contatto con la base rafforzando il ruolo dei comitati di redazione
Abbiamo bisogno di rifondare il nostro sindacato l'ultima esperienza contrattuale ha dimostrato tutti i limiti di una gestione che non ha tenuto conto dei cambiamenti che non ha tenuto conto delle diverse specificità della nostra professione
Da quando vivo più da vicino la vita sindacale sono quasi dieci anni nel comitato di redazione poi nell'Associazione stampa romana
Ho sempre sentito parlare di un sindacato unico e unitario e credo che solo in questo modo si possono dare le risposte giuste ai diversi problemi della nostra categoria però è stato molto difficile riuscire a mantenere la Categoria Unita
Proprio nell'ultima esperienza contrattuale come dicevo prima non solo non si è tenuto conto delle diversità dei diversi comparti ma si è siglato un contratto che da destra che dà delle risposte soltanto la carta stampata
E più precisamente alle grandi testate
La prima risposta che deve essere data invece a tutta la categoria deve venire da una diversa organizzazione del sindacato
Bisogna parlare senza paura di comparti bisogna che l'uso delle belle che diventi una prassi consolidata all'interno della Federazione della stampa
Non credo che il segretario possa essere un Superman in grado di affrontare tutti i problemi dando ad ognuno la risposta giusta
Uno dei primi passi che bisogna fare affinché la categoria venga tutelata soprattutto alla luce delle nuove tecnologie che vanno a modificare il lavoro giornalistico
è quello di avere un rapporto non conflittuale con le altre organizzazioni sindacali
Anche in questa direzione dobbiamo registrare un grave ritardo che ha portato alla creazione di nuove figure professionali che svolgono lavoro giornalistico anche se sono disciplinate da un diverso contratto
Questo è molto grave soprattutto per il comparto televisivo dove già è molto difficile tracciare i profili della professione giornalistica
Il nostro è un settore dove diversi elementi che contribuiscono alla formazione del prodotto giornalistico si sovrappongono ed hanno dei confini molto labili
La nuova sms dovrà chiedere alle aziende di non applicare questi contratti dovrà aprire un tavolo di confronto con tutti gli editori televisivi pubblico privati grandi e piccoli
Bisogna che insieme vengono affrontati problemi di questo settore della categoria ipotizzando un contratto che sia comune Marti colato per le diverse realtà
L'esperienza nazionale autonoma e non supportata dalla Federazione di un coordinamento dei giornalisti radiotelevisivi
Ha dimostrato che si può fare un cammino comune tra pubblico e privato fino a giungere un domani non troppo lontano speriamo ad un unico organismo all'interno della Fnsi di rappresentanza di tutti i giornalisti radiotelevisivi
E a questo proposito credo anzi sono sicuro che dobbiamo coinvolgere anche se con risposte diverse da quelle da dare all'emittenza nazionale tutte quelle miriade di realtà locali radio e televisioni che occupano una grossa fetta della nostra professione senza nessun riconoscimento o tutela
Cosa chiediamo quindi oltre ad un nuovo sindacato chiediamo un comparto dei televisivi forte e rappresentato ampiamente all'interno degli organismi sindacali nazionali
Che si è articolato in maniera organica per dare le giuste risposte a tutto questo settore tale grandi e le piccole realtà senza lasciare nessuno in balia di una deregulation che favorisce soltanto gli editori senza scrupoli grazie
Grazie Parnasi e la parola a Marco sì
Presentano su già sala stampa d'Abruzzo
Si prepara
Maurizio quali allunga di Venezia
Care colleghe e cari colleghi caro Presidente
Desidero soprattutto innanzitutto ringraziare i colleghi sardi per avere organizzato in maniera
Davvero
Precisa
Nel modo ottimale questo congresso e so quanto sia difficile organizzare un congresso dalla Federazione
E passiamo adesso ad esaminare i problemi i grossi problemi della categoria che sta attraversando a mio avviso uno dei momenti più difficili
Perché non solo c'è una crisi profonda del sindacato ma a mio avviso c'è anche una crisi profonda della professione
Non siamo più diciamocelo francamente e vede tra noi almeno parlarci con franchezza non siamo più credibili e rischiamo di esserne sembra meno perché troppo spesso per colpa nostra per colpa dei direttori per colpa degli editori testo la trasforma Ando questa categoria in un esercito di manovali diciamolo francamente perché si noi siamo d'accordo sulle nuove tecnologie
Non l'abbiamo mai detto che ci preoccupano e tecnologie ma è molto grave che la fattura del giornale sia ormai lasciata solo esclusivamente collaboratori che non ci sia più più approfondimento che non ci sia cosa molto grave un controllo delle fonti
Differenziato
E inutile cari colleghi che facciamo le carte diritti e doveri che facciamo le carte di Treviso che sono importantissime certamente ho sentito Blasi che ieri diceva ma queste carte noi o l'empatia siamo sembrati siamo d'accordo ma diciamocelo francamente
In Abruzzo noto che i colleghi troppo spesso dicono questa carta che i direttori di fondo è nota potete dirlo ma Padova finito ai scotch altri direttori caporedattore e anche capi servizio
Dobbiamo trasformare questa categoria dobbiamo richiamarla la professionalità al rispetto delle regole
E gli ordini mi rivolga agli ordini con forza
Con la devono ricordarsi che il loro compito primario è quello della deontologia oltre la formazione paleontologia fondamentale se vogliamo che i giornali siano giornali corretti
Chiedo ai giornali credibili se vogliamo far crescere anche la vendita dei giornali
Perché troppo spesso si sofferma solo se lo scandalismo Carrizo al Parma magari su problemi importantissimi e su settori importanti sì pensiamo al settore dalla scienza
Che dire poi portabili trascurato ieri ho sentito un collega che protestava perché dall'agricoltura non si parla
C'è un una concezione strana facciamo giornali secondo le volontà di noi stessi di editori spesso impreparati e incolti
Mi dicevano che sono ci sono centinaia di miliardi per rinnovamento tecnologico la parte della CEE nella piega pare che neanche lo sappia o fa finta di non sapere ma preferisce a licenziare preda riceve mettere i colleghi in cassa integrazione for
Sa perché volete leoni sotto bacchetta
Cari colleghi
Io desidero ringraziare il segretario Santerini che ieri
Ci ha indicato
Una strada irta di difficoltà come desidero ringraziare la Giunta e tutti tutte le associazioni regionali
Che sono riusciti dopo una dura battaglia ottenere un contratto
Che a mio avviso in quel momento era molto importante perché se non avesse ottenuto neppure il contatore per salvarli un contratto per certi versi intelligente perché ha consentito di avviare un sistema di flessibilità quella presa gli operai disoccupati il problema che riguarda i giovani dal da inserire attraverso le sue Ford i corsi di formazione lavoro che però devono essere fatti
Ci sono molte cose corsi formazione lavoro come saranno fatte chi li gestiva che succederà
Perché tante volte facciamo sulla carta deboli contratti poi di fatto poi difficile renderle operanti perché difficile rendere operanti diciamocelo francamente un po'perché i CDR non sempre
Fanno i loro la lavoro
Perché si distraggono perché le relazioni si fanno distrarre magari da altri problemi
Uno di questi purtroppo è il problema dagli avanzamenti vice capo servizio capo capo servizio e poi grande dama di queste categorie che a Pelosi sede capo servizi sede quasi direttore quasi amico del padrone noi dobbiamo cercare di far capire a questa categoria
Che è necessaria una rivoluzione e questo la alla rivoluzione deve darla per primo il sindacato attraverso una gestione di altissimo livello
Si parla di dipartimenti noi dobbiamo fare un'organizzazione di altissimo livello con colleghi preparati
Entusiasti di questo
Il lavoro sindacale difficilissimo solo sull'entusiasmo sopra l'azione possiamo tenere risultati così come è necessario a mio avviso una riforma dell'accesso l'accesso deve essere uno solo troppi accessi
Individuiamo quadrimestre questa chiesa so che gli editori vogliono un accesso vecchio tipo quello degli amici degli amici dei parenti dalle persone che ci sottopongono al loro esame nel senso che gli garantiscono come fa fedeltà ma noi dobbiamo muoverci
Attraverso una strada nuova
Non sono contro le scuole già da illo bella scure giornalismo ma c'è anche l'università dobbiamo scegliere o Lescaut di giornalismo o l'università con un sistema però che a mio avviso sia fortemente anche selettivo perché se se se faccia ventrale tutti fra avremo tanti disoccupati inutili terremo tanto illusione già se ne sono state molto
Se dovessimo andrà a vedere gli esami che si fanno per fortuna questa sessione è stata migliore delle altre sono salito di quattrocento ma c'erano sette seicento settecento colleghi è il problema da ISO Cuba azione diventa sempre più difficile sempre più complesso
Noi per esempio in Abruzzo abbiamo avuto una situazione incredibile quello al giornale notizie che un panino dalla stanza
Il quale il giornale ha fatto la cooperativa poi l'ha sciolta poi sta tentando di farla una situazione di tale confusione debbo dire che colleghi le ciglia e dalla stampa cioè ad una mano ma forse bisogna fare di più poi che c'è un gruppo in questo momento un gruppo editoriale con anche da disponibilità abbassate le avanti sul piano economico io
Lo dico anche la Federazione aveva al alla nuova gestione dalla Federazione bisognerà fare in modo che la stampa scelga un gruppo serio consolidato e non bada dietro la situazione di confusione di imbroglio
Su questo bisogna muoversi bisogna che ci che ci sia chiarezza la stampa vuole fare questi dice addio dei pari la quale non siamo contrari
Ma se la vuole fare la faccia con persone serie con persone credibili
Spesso il problema e
Le violazioni contrattuali sono continue e costanti queste ricevute problemi grossi e quella gestione del dalla gestione continua costante nel contratto addirittura persino da noi sia intervenuto il cui la relazione lo ringrazio persino Lanza viola non prende di non assume disoccupati pre sostituzione aprendo la gente per la strada anch'essa era assurdo
Quindi c'è necessità di un condono voli accostando a parte l'associazione dei comitati redazione nelle relazioni se vogliamo che veramente il contratto sia sia rispettato e in Abruzzo abbiamo dovuto di fronte un problema dilagante la disoccupazione determina soprattutto da emittenza locale abbiamo dovuto
I geni Arci
Scusate un po'di e creare ala se posso
Per creare un'iniziativa attraverso la cooperativa nuova
Sfruttando i due mezzi tecnologici
Un'agenzia su internet una cooperativa i disoccupati che tende naturalmente momenti in cui sarà operato da qualche giorno
Dare un regolare la regolare esecuzione contrattuale colleghi con i versamenti in BCE che con i versamenti Casagit
Un una serie di iniziative
Quella dell'Artsana
Editoriali che devono servire proprio a dare anche in alcuni momenti
Il segno c'è il sindacato e qualcosa di più può diventare per certi versi hanno un motore imprenditoriale
Facevo diventare i colleghi protagonisti di questa cooperativa terre cerca di venire incontro alle esigenze di questi colleghi
C'è bisogno il sindacato moderno
E per un sindacato moderno bisogna scalo di Zarrillo evitare il cumulo delle cariche
Che il troppo spesso avviene un sindacato in cui l'autonomia delle associazioni regionali sia sempre più rinsaldata attraverso il quadro Prodi unità complessiva del sindacato unitario fondamentale colleghi
Noi abbiamo tanti problemi da affrontare possiamo solo esclusivamente affrontarli
Se siamo forti al centro Massimo forti anche in precaria sia rilanciamo il ruolo dei comitati di redazione che altri che importante del nostro contratto ma che troppo spesso viene svilito e che invece va nuovamente esaltato
E per quanto riguarda un altro problema un problema fondamentale dopo il collega Giulietti permette di chiamarsi collega che si è sempre dato onorevole che ha fatto Aranda battaglia con noi sul problema è di dieci operatori
è stata una grande vittoria semplici dall'iniziativa di inserirli come giornalisti all'in RAI
Purtroppo ci siamo un po'fermati
Bisogna rilanciare con questa figura bisognava inserirla veramente l'attività professionale
Perché cari colleghi lo dico ai colleghi della RAI in particolare che sono qui presenti non dimentichiamoci che entro breve tempo le nuove tecnologie unificherà hanno la figura del tenerci l'operatore
Con il collega esenzione teso il collega giornalista The persino Ascoli Perugia dalla RAI
Già pensa a questa unificazione quindi il problema va affrontato con
Grande coraggio io mi rivolgo se ci sono i colleghi lo vedevo prima Bazoli colleghi dell'Usigrai tutti insieme dobbiamo lavorare perché si sappia comprendere le esigenze di una realtà in continua trasformazione non possiamo restare indietro dobbiamo padroneggiare il nuovo che viene dalle nuove tecnologie non dobbiamo avere paura di nulla però dobbiamo combattere
Tutti coloro che cercano attraverso la spada del tecnologia di fare in modo che una versione sia sempre più svilita è una grande battaglia che dobbiamo portano avanti contro gli editori
è una grande battaglia nella quale siamo impegnati tutti a tutti i livelli
Il sindacato non sono soltanto i dirigenti la Fnsi non sono soltanto i dirigenti del delle associazioni regionali non solo i comitati di redazione ma tutta la redazione ricordato lo colleghi siamo noi il sindacato bravo grazie
La parola amore insomma quali allunga di Venezia si prepara Roberto Natale
Sì
Io sono del Gazzettino anche del CDR del Gazzettino
Un mese fa circa i colleghi del CDR del Corriere della Sera
Hanno invieranno rivolto un invito a tutti i giornalisti italiani ad aprire una discussione urgente ampia sui temi della professionalità del diritto-dovere di fare informazione nel pieno rispetto del ruolo sociale che alla stampa e culturale
E hanno aggiunto che esiste un problema del prodotto principale cioè del giornale di come lo facciamo questo invito dei colleghi del CDR io non vedo che ha suscitato un grande dibattito
Il problema fondamentale in questo senso e loro lo hanno messo il dito sulla piaga resta anche quello dei direttori
I direttori non possiamo più negarcelo che non sono più giornalisti che possono appartenere al sindacato inutile cacciarli quando fanno uscire i giornali il problema non è quello il direttore è il primo nemico in redazione in tutte le redazioni bisogna sciogliere questo nodo bisogna trovare delle formule
I direttori sono coloro che seguono pedissequamente tutte le direttive aziendali
In tutte le realtà in cui noi ci confrontiamo ci troviamo di fronte a questa situazione non possiamo continuare a spingere affrontiamo i problemi reali diciamo ai direttori che così non ci stiamo più
Io vengo dal mitico Nord Est quello della locomotiva d'Italia quello di cui tutti sentite parlare
Nel mitico Nord Est il Gazzettino di Venezia al mio giornale ventiquattro giornalisti a casa con lo stato di crisi
Chiedo a voi quanti di voi sanno cosa sta avvenendo al piccolo dove l'editore ormai la sfrontatezza raggiunge livelli impensabili ha inventato la terza via
Quattordici colleghi nel licenziati né cassa integrati sospesi a casa
Stanno a casa senza stipendio con con surroghe con finte casse integrazioni sta avvenendo quello le provano tutte dentro il piccolo cioè il venti per cento di proprietà del Gazzettino
I giornali del Nordeste
Stanno in un'evoluzione stanno facendo un laboratorio stando attaccando i giornalisti da tutti i punti di vista
I CDR si sentono soli questo è un problema centrale
Non hanno non sentono di avere armi gli editori imperversano in redazione attraverso i direttori e gli spaccano e me e e monta contro già hanno armi per attaccare i CDR attraverso i colleghi
Allora il problema fondamentale di questi giorni e quindi io non voglio sapere se diventerà segretario presidente Tizio Caio o Sempronio io voglio una federazione che abbia le armi per fare la guerra
E per fare la guerra non si può più discutere di assetti di equilibri si fa la guerra allora voglio dei nomi a Roma nella federazione che qua che rispetto ai CDR siano attrezzati a fare la guerra
Ha in questo senso faccio proposte di voglio dire la guerra si fa con chi è andato al fronte io al fronte ho visto gente finora del gruppo Monti mettiamo dentro loro
Perché hanno un'esperienza quotidiana hanno dimostrato che la guerra la la fanno e la sanno fare sono disponibile a farla
Ieri ci siamo trovati con i colleghi del piccolo del Messaggero Veneto perché adesso toccherà a loro
Ci guardiamo in faccia ci coordiniamo come CDR ma per andare dove continuano a farci da a falcidiare le redazioni questo è il problema immediato che ci aspetta e le risposte qualcuno ieri ha detto
Che a Roma c'è la bandiera bianca bisogna ammainare la sua bandiera bianca ma non con le parole con nomi che circolano bisogna ma in aula e dichiarare guerra perché gli editori si sentono forti stanno usando sempre di più
Cose che mai nemmeno loro avrebbero immaginato le stanno praticando ripeto quattordici colleghi del piccolo stanno a casa ma non sono stati licenziati non sono stati nemmeno non c'è uno stato di crisi non c'è niente stanno a casa
Questa questa filosofia la stanno portando avanti scientificamente noi la stiamo subendo passivamente così CDR non ce la fanno volete che nel Nord Est facciamo la secessione ma quella dei Cdr i CDR non ce la fanno a reggere questura otto
Perché la guerra va fatta racconto tutte le armi disponibili e va detto agli editori
In sede nazionale che così non si può andare avanti che questi mezzi non sono accettabili e che non siamo più disponibili va detto ai direttori
Che li cacciamo dal sindacato che non li vogliamo più tu diventi direttore come tale o esci dal sindacato ti cacciamo noi oppure firmi una carta vincolante di intenti di doveri in cui ti impegni a difendere redazioni su punti specifici
Programmatici se no fuori dal sindacato li stiamo vedendo i direttori
Sai cosa stanno combinando allora
Cacciati da per tutto io non ho dubbi ma il problema voglio dire perché ci davo il gruppo Monti perché cinque anni fa dieci anni fa non mi ricordo quando qualcuno del gruppo Monti disse che le sinergie c'avrebbero portato allo sfascio
E le sinergie ci stanno portando allo sfascio noi del Gazzettino l'abbiamo vissuta
Hanno fatto la sinergia con un con un settimanale di Verona che diventato quotidiano Nuovo veronese risultato dieci giornalisti chiusa finita la sinergia dieci giornalisti a spasso il Gazzettino non siamo più riuscito a imporre la presenza a Verona dove prima c'era e andiamo avanti così è tutta gente le sinergie per gli editori non sono qualità del prodotto sono economie di scala
L'editore fa l'economia di scala come tagliando e accorpando si favoleggia lì proprio nel mitico Nord-Est di un giornale unico di tutte le testate visto che le proprietà si intersecano l'Arena ha il trenta per cento della proprietà in vendita forse il sessanta all'Arena di Verona il Gazzettino al trenta per cento di azionisti che vendono
L'esagerato forse anche anche al Messaggero Veneto quindi c'è tutta una situazione assolutamente preoccupante
Che oggi è toccata al Piccolo sta per toccare al Messaggero Veneto annoia già toccata pare che non sia finita c'è uno strano cambio di direttore adesso sta avvenendo con con qua la nostra editore che ha acquistato testate decotte
Della Rizzoli è tutta una situazione assolutamente preoccupante di fronte alla quale i CDR stanno lì indifesa e tentano di fare quello che possono fare così non si va lontano i CDR verranno spazzati via
Ne verranno altri ma un certo momento la reazione viva quando la si avrà e da parte di chi poi volevo aggiungere un'altra cosa che ieri qualcuno ha detto che i giornalisti sono i più diciamo odiati insieme politici a non sacche anche in questo senso bisogna avere il coraggio come bisogna averlo verso i direttori verso i colleghi che squalifica no questa categoria alla quando questa famosa Carta dei doveri ne cito solo un piccolo passaggio dice
Che il giornalista rifiuta pagamenti rimborso spese elargizioni vacanze gratuite trasferta inviti a viaggi regali facilitazioni o prebende da privati o da enti pubblici che possano condizionare il suo lavoro e l'attività redazionale
Ho ledere la sua credibilità o dignità professionale
E ce ne e quant'altro in questa carta dei diritti e dei doveri bisogna cominciare applicare queste cose
Bisogna cominciare a dare credibilità alla nostra professione bisogna finirla coi viaggi premio con le gite pagate coi con le commistioni con le aziende ma questo lo dobbiamo fare noi verso i colleghi visto che l'ordine non ce la fa a farlo
E l'ordine anche finisco dicendo che con la riforma si fa oh io al referendum di Pannella voto sì se non si fa la riforma perché i colleghi ti dicono in camera caritatis che la riforma dell'ordine i primi a non volerla siamo noi il che è vero allora a questo punto io dichiaro oggi che se non si fa la riforma dell'ordine
Io al PAC io per referendum di Pannella mi voglio vota a favore se si farà ma
Grazie
Grazie fa la truffa gli allunga la parola Roberto Natale
Si prepara Fabio Massimo Rocchi
Poi Pirlo e Cantone così avendo un po'di faccio capire come stava andando
Parto dal punto sul quale ha concluso appena adesso il collega Paglialunga il tema della deontologia
Tema che ha secondo me valore specifico valore generale
Valore specifico perché su questo tema c'è stato uno strano brutto direi silenzio sia del segretario nella relazione
Sia del presidente dell'ordine Petrina
Lo cito questo tema come esempio della nostra necessità di scuotersi dal torpore dalla palude nella quale rischia di finire il sindacato
Non serve al riguardo l'ormai famoso vento dell'utopia basta il senso della misura permettetemi anche del ridicolo
L'otto luglio prossimo saranno tre anni dall'approvazione della Carta dei doveri
Abbiamo ben poco da festeggiare perché sono stati tre anni in cui quel pur nobile testo
è rimasto privo di qualsiasi conseguenza concreta
Allora ho le conseguenze concrete sappiamo tirarle nei termini del Giurì dotato di sanzioni
Oppure per favore questa la proposta alternativa che faccio
Evitiamo fino ad allora di partecipare a qualsiasi convegno dei tanti che ogni fine settimana si fanno sulla deontologia dei giornalisti
Perché quella nostra presenza lì continua ad continuerà ad essere finché queste conseguenze non sta per montarle uso l'espressione di Santerini un annullo amabile ipocrisia l'elegante espressione causato l'altro ieri a Cagliari
Una presa in giro
Dicevo valore specifico perché è parte della nostra credibilità nei confronti dell'opinione pubblica e valore generale perché secondo me è un buon esempio di come i problemi non possano esser lasciati a marcire da questo sindacato oggi questo congresso deve imprimere una brusca accelerazione questa è la prima discontinuità che vorrei poter raccontare in redazione arrivi entro su temi di sui quali da troppo tempo
Siamo impantanati facendo logorare questo rischio grosso che vedo
Obiettivi pur rilevantissimi
Assieme a quello della deontologia ne cito altri tre in sintesi la riforma dell'ordine già numerosi colleghi l'hanno detto
Ammaestrati dall'esperienza sul referendum TV forse sarà il caso che il richiamo ad arrivare ai venti giorni prima
I contratti FRT e UCPI dunque la necessità d'un rapporto con le organizzazioni sindacali
Che in questi anni si son mosso successi sommosse sul voto da noi lasciato cito dal documento di un mese fa della Federazione della stampa che mi sembra sia in tre righe il segno della nostra attuale impotenza diffidiamo
I sindacati confederali in merito alla notizia che le organizzazioni sindacali avrebbero siglato con USPEV Confapi un contratto collettivo di lavoro per l'editoria periodica minore
Brutta situazione quando il sindacato si riduce alla diffida
E diciamo nell'invitare tutti i colleghi interessati a rifiutare l'applicazione nei loro confronti di contratti anomali il sindacato dei giornalisti si riserva di intervenire in tutte le sedi immagino quali impatto abbia avuto questo
Questo nostro comunicato sui colleghi che prima di questo contratto anomalo nessun contratto anche per le nostre incapacità hanno avuto sarà sicuramente rimasta lettera morta allora in tutte le sedi dobbiamo cominciare a intervenire da lunedì preferibilmente non previa diffida
Terzo tema la riforma dello Statuto e la Federazione della stampa
Da giornalista radiotelevisivo un tema soprattutto mi interessa sottolinearne la necessità di un comparto
Che sappia fare da ancora contro i rischi fortissimi
Che sono incombenti su di noi
Il rischio che di fronte ai mutamenti tecnologici e proprietari in arrivo
Ciascuno di noi venga e questo sarebbe l'esito peggiore per un sindacato respinto costretto a indossare la maglietta della propria azienda
Questo non vogliamo farlo non possiamo farlo
Come elemento di ottimismo prova a sottolineare che su questo non si parte da zero abbiamo per esempio in questo anno e mezzo
Coordinando le rappresentanze sindacali dell'emittenza nazionale pubblica e privata disinnescato la mina degli scioperi nel senso che è stato stabilito bontà Istica mente in una prima fase
Un raccordo tra le forme di agitazione
Audio video e blackout dei diversi settori dell'emittenza pubblica e privata nazionale
E però non si può durare in questa forma di autoregolamentazione di bricolage sindacale
In Federazione della stampa deve essere creato subito in maniera formale visibile un dipartimento dell'emittenza che sappia agganciare anche le emittenti radio e tv locali
Certo a questo Dipartimento a questa forma organizzativa nuova deve anche corrispondere una politica una presenza del sindacato
Io vorrei che questo sindacato almeno questo sindacato rifiutasse la logica imperante del nome e del volto che sta segnando per esempio il dibattito sull'assetto dell'emittenza radiotelevisiva
Dibattito nel quale sembra aver titolo per esprimersi soltanto sei o sette facce i nomi gli abbiamo presenti tutti
Io sento come umiliante per tutti noi che a dare la linea debbano esserci singoli colleghi per carità stima abilissimi e capacissimi
E non chi di colleghi mi rappresenta e ne organizza qualche migliaio e magari potrebbe anche fare sintesi e proposte
Meno interessate e più interessanti perché più complessive di quelle che avanzano i nomi di volta in volta ritagliando queste proposte sulle proprie personali ambizioni sui propri personali sogni tele o no
Insomma vorrei su questo sentire la voce del mio sindacato voglio pensate un po'che ambizione arrivare al punto in cui saranno i nomi a pronunciarsi sulle proposte che il sindacato autorevolissima mente avanzerà e perché no contribuire all'elaborazione
Di queste proposte per questo dicevo serve un sindacato attrezzato in maniera diversa
Il tema della riforma dello Statuto cioè della riforma del modo stesso di funzionare del nostro sindacato sta sul tappeto da anni ha subito nel novantatré al congresso straordinario dell'Ergife noto a molti di noi
Una brusca battuta d'arresto ora dobbiamo cominciare a riprenderlo e le condizioni forse ci sono
Si può cominciare da qui cominciare a lavorare perché entro pochi mesi si arrivi ad un congresso straordinario di riforma dello statuto nel quale il proprio posto i temi già contenuti nella vecchia proposta di riforma dello Statuto
E le nuove esigenze emerse nel frattempo penso ad esempio a ruolo che deve essere reso visibile riconosciuto e valorizzato della commissione pari opportunità che in questi anni informalmente un lavoro importante lo ha fatto
Ma da subito questa una delle altre positive discontinuità che vorrei vedere chiedo al gruppo dirigente che uscirà da questo congresso di cominciare a praticare tutto ciò che già è ora possibile del nuovo assetto dare subito visibilità ai comparti ai Dipartimenti nelle forme già oggi possibili
E anche dico da giornalista Rai
è l'unico accenno che mi permetto
In chiave aziendale
L'unico modo serio e interessante per tutto il congresso per uscire da piccole se viste da questo punto d'osservazione polemiche Intra aziendali
Finora nessuno di noi qui per come penso di poter valutare questo primo giorno e mezzo di congresso
Ha ragionato sulla base di specifiche logiche di comparto
Ma sempre facendo lo sforzo di riportare il tema del proprio settore in cui Sierra Dicati all'interno del tema più complessivo credo che questa sia l'altezza del dibattito alla quale dobbiamo tenerci insomma non esiste il problema
Di cambiare una riga con l'altra dello statuto esiste il problema di rifare un sindacato di rifare tutto il sindacato e credo che come giornalisti Rai a questo obiettivo teniamo
Grazie fare la parola a Federico Pirro presidente prosecuzione di stampa di Puglia
E vice Brera il congresso
Desidero innanzitutto apprezzare anche a nome della mia delegazione lo sforzo profuso dei colleghi della Sardegna nella realizzazione di questo nostro ventiduesimo congresso
Con eguale entusiasmo con eguale sincerità desidero ringraziare quanti ai massimi vertici hanno gestito la federazione da pugno chiuso in poi una gestione
Unitaria va detto non sempre ci siamo capiti ma ciò ha favorito una proficua dialettica nel bene e nel male tutti ce ne siamo sicuramente avvantaggiati come crescita di consapevolezza come crescita culturale sindacale anche professionale
Questo può essere ormai lo stiamo dicendo tutto il congresso della svolta anzi va detto che deve essere il congresso della svolta perché bisogna lavorare solo ci sono tutte le premesse per raggiungere questo vitale Obiettivo appena
La vizi mento definitivo di questo organismo è la diaspora verso chiusura verso egoismi
Gli strumenti dei quali disponiamo come categoria
Ormai non sono più sufficienti dal contratto alla legge professionale alle leggi ordinarie carenze che ci costringono a inventarci e peraltro sono fatti positivi allegati caste dei doveri la Carta di Treviso il Giurì
Un chiaro segnale ci viene dall'Impregilo rigore e trasparenza per il futuro nostro ma soprattutto dei più giovani delle nuove prossime leve che rischiano di passare dal precariato dell'accesso al mercato del lavoro
Al precariato della loro futura condizioni di pensionati
Su molti di noi il peso di una transizione carica di sacrifici e rischi ma guai se dovessimo quei sacrifici e rischi scrollarci di dosso e scaricarli per intero su quanti ci succederanno e perciò tempo
Di grossi sforzi creativi organizzativi perché si possa giungere ad un ordinamento che regoli per intero la professione nei suoi aspetti normativi professionali e di garanzia
La guida per individuare il giusto percorso deve riflettere tutta intera la nostra storia deve riflettere da ultimo l'esperienza preziose tormentata che abbiamo accumulato in occasione della cena dove io per favore
In occasione grazie presidente
In occasione del recente rinnovo contrattuale rinnovo che ha rappresentato la somma delle contraddizioni che ci accompagnano da troppo tempo e che sono in gran parte fisiologiche perché innanzitutto la nostra professione ad essere afflitta da contraddizioni
La trattativa con i suoi trabocchetti tatticismi ricatti ha posto in evidenza tra i nostri punti deboli quelli di maggiore incidenza e da rimuovere assolutamente se non vorremo naufragare nel nostro mare che non si presenta affatto dolce
Due dunque i punti deboli di maggior rilievo il precariato e l'assoluto scollamento con il poliedrico sistema dell'emittenza privata
Bisogna partire da questi due buchi neri per ridare fiato al sindacato per rigenerare né le potenzialità individuando le scelte che lo rendano speculare all'intera categoria con una perfetta aderenza corone piega
Il precariato senza quell'enorme serbatoio di disoccupati e inoccupati
Gli elettori non avrebbero mai potuto inventari servisse a trecento mila lire al mese per ciascuna detto come nel caso del quotidiano il quotidiano telegiornale per fortuna estintosi rapidamente
La soluzione alla fine pattuita
Accerto respinto ogni ipotesi di sfruttamento e ridimensionamento della centralità delle redazioni ma non c'è da essere ottimisti il service è entrato ormai nella nomenclatura
E un anello della catena del nostro lavoro e la falla Pulse piccola del loro riconoscimento e fatalmente destinata ad ingrandirsi di questo dobbiamo prendere coscienza stiamo assistendo all'avvento della locomotiva a vapore per le dell'ingente se cominciamo ci non c'è più niente da fare
Ma il pessimismo può essere sconfitto poiché il problema non è soltanto contrastare nel momento all'arrembaggio dei service ma eliminare le premesse economico sociali attraverso la cura della piaga ripeto sempre più purulenta del precariato
L'unica strada percorribile è una nuova legge professionale perché il nodo vero e l'attuale legge professionale obsoleta carente inadeguata
Fino a quando un editore grande o piccolo che sia potrà ingaggiare l'intero mondo e far diventare chiunque giornalista il precariato sarà destinato a crescere
Fuori di ogni limite ponendo in difficoltà non l'ordine che non ha come fine istituzionale l'occupazione ma il sindacato che non per propria scelta o per propri errori ma per un perverso automatismo finisce per essere tutore dei soli garantite questo mi viene anche rimproverato
Se il mercato ha ovvi limiti di assorbimento ma tutt'intorno c'è la possibilità del tutto incontrollata
E per molti versi incontrollabile di confezionare professionisti a iosa il sindacato è inevitabilmente destinato a pagare prezzi altissimi perché oggettivamente impossibilitato a gestire a tenere d'occhio un mercato svincolato da ogni regola
L'operaio disoccupato ha come concorrente un altro operaio già definito nella sua figura professionale il giornalista disoccupato ha invece come concorrente il mondo intero pecco di poiché non c'è dubbio che l'editore più va avido e piccolo è
Più interesse ad ingaggiare ad ingaggiare anche più dei qualificati e più lo sono meno pretese annoterà dei qualificati intendo senza che abbiamo seguito un uno specifico corso
Compensarli con il solo accesso agli esami immettere così nuovi professionisti già disoccupati perché appunto l'accordo prevede il licenziamento una volta superati gli esami e ricominciare da capo
Che può fare il sindacato
Ecco perché ci vuole la nuova legge professionale subito
Il nodo emittenza privata è strettamente connesso al tema del precariato e perché quella incontenibile galassia non continui a vivere nell'indifferenza delle principali problematiche sociali
Io ormai ineludibile l'urgenza di varare uno schema contrattuale che tenga nel dovuto conto lo specifico di quel settore che con le sue migliaia di addetti
E una delle facce sicuramente la la principale la più inquietante per i risvolti negativi che povere del precariato
Ne possiamo continuare a ritenerci il sindacato e non un sindacato insistendo in una visione tolemaica del mondo dell'informazione ci sono anche altri pianeti e con essi bisogna entrare in armonia perché l'intero sistema funzioni
Con Telenorba devo richiamare esperienze personali
Con Telenorba abbiamo avviato diverse vertenze con esiti non sempre in sintonia tra loro anche perché talvolta non tornavano i conti con una categoria disse educata dall'abusivismo dallo sfruttamento delle continue minacce di ritorsioni
Ma da quando abbiamo varato i laboratori intersindacale con un'intesa perfetta con i confederali la proclamazione di scioperi ha visto crescere il proprio coefficiente di credibilità e di realizzabilità e quindi di pressione non c'è da scandalizzarsi né da imbronciata si per una sorta di lesa maestà con loro almeno in periferia e mi riferisco ai confederali siamo più forti anche per come dannatamente strutturata la nostra professione nell'accesso al titolo e dal mercato del lavoro
Un giornalista si sostituisce in un attimo un tecnico no
Di qui la nostra debolezza sindacale connaturata alla nostra stessa essenza
Una nuova legge professionale deve essere in grado di affrancarci da condizionamenti dovrà perciò affidare la formazione di un regolare corso di studi regolare l'accesso al mercato mediante concorsi come per ogni altra categoria
Ai giornali di partito soltanto si potrebbe consentire la cooptazione ma tutti gli altri quotidiani
Orgogliosi di definirsi indipendenti perché non deve andare bene un qualunque giovane una qualunque giovane che col suo corso di studi e la vincita del concorso abbiamo stato le necessarie capacità sino all'ultimo rinnova abbiamo sacrificato tutto all'unità del contratto unità non solo per mancanza di alternative ente Esterne essendo tutti racchiusi in un unico sindacato ma anche come baluardo a quelle che potremmo definire alternative interne
Tutto uguale uguale per tutti nella convinzione che quel libretto sia sempre perché un qua plica ambite ma non è così fatti c'erano dimostrati in maniera drammatica
Anche questo tabù è caduto perché doveva finalmente cadere forse senza accorgercene
Abbiamo varato come dire le gabbie sindacali
All'interno della categoria abbiamo raffreddato il costo del lavoro ore accenti ci accingiamo ad accettare che il compenso non sa più una sorta di variabile indipendente ma che rispetti i singoli mercati sia pure tutti riferiti all'informazione
Una soluzione dobbiamo dirlo non certo esaltante pure se inevitabile in quel momento è spinta comunque a recuperare i ritardi a recuperare attenzione e unità verso il sindacato a garantire una rappresentanza appunto unitaria che salvaguardi tutti gli interessi
Ancorché differenziati nelle garanzie economiche per giungere in tempi possibilmente Brevi ad uno schema che non penalizzi solo una parte ma che articoli professione riconoscimenti economici secondo criteri di equità questo il passaggio che stiamo pagando tutti che dobbiamo pagare tutti per consentire a questa professione di sopravvivere e per non consegnare a definitivamente alla deregulation di un mercato da far West dobbiamo pagare un passaggio di iniquità
Almeno nelle garanzie economiche e forse anche in quelle normative ma il passaggio inevitabile perché si giunga finalmente o discorso unitario che coinvolga tutte le categorie impegnate in questa professione
E se tutto quello che ho fin qui sottolineato il vero il gruppo dirigente che faremo nascere dal congresso di Villasimius dovrà avere capacità per agire almeno su quattro fronti
Da subito a lavorare per la nuova architettura contrattuale che disegni con chiarezza le varie figure professionali tutelando chiunque svolga di fatto in via esclusiva l'attività giornalistica
Sull'emittenza privata va sviluppato un approfondimento che non può prescindere da una piena conoscenza di queste indeterminata galassia
Solo con una Commissione articolata sul territorio di ciascuna regione si può giungere ad una definizione compiuta che aiuti a crescita creare solidi collegamenti e ad avanzare vertenze che diano soluzioni e non alla sterilità di impegni verbali
Tre ineludibile una nuova legge professionale come dicevo che ridisegni la figura del giornalista ma soprattutto fornisca indicazioni precise sulla nascita
E lo sviluppo di questa nostra professioni Does vincolare radicalmente dal condizionamento del potere editoriale pena il suo continuo impoverimento genetico fino all'estinzione fra qualche tempo di verremmo altra cosa se non lo stiamo già diventando solo così potremo rafforzarci anche sul piano sindacale quindi contrattuale
Quattro
Da tutto questo non può non discende lo nuova struttura sindacale che dovrà favorire in un'intelligenza sforzo creativo
Collegialità e decentramento il peso della federazione
Non può cadere tutto intero solo sul segretario come capo del governo non può non disporre di un Consiglio di ministri sottosegretari che svolgendo precisi incarichi né assecondino la linea offrendo il contributo della propria idea delle proprie esperienze
Nelle addirittura ad escludere l'ipotesi di più distacchi perché almeno i settori più affaticati da problemi e controverse a bere una costante presenza e più impegnati esponenti del vertice
Né si può prescindere
Questo è il ventiduesimo congresso della Federazione della stampa
E nei diversi congressi ai quali ho partecipato
Ho sempre sentito molti interventi iniziare con questo è un momento di grave crisi per il sindacato per il settore
Però questa volta credo che sia più vero delle altre volte
Noi siamo in presenza di una crisi vera profonda
Una crisi che tocca i livelli occupazionali come neanche alla fine degli anni Settanta ha toccato
E la differenza sta tutta nelle possibilità di soluzione
La crisi degli anni settanta
è una crisi occupazionale che riguardava l'intero settore ma che colpì una categoria più delle altre
Cioè i poligrafici
è una crisi dalla quale si uscì con una legge di riforma dell'editoria con le provvidenze all'editoria con gli aiuti a questa classe che fatico a definire imprenditoriale su questo ha ragione Roberto segreti
E che punto come li ha scaricati sulla collettività quindi sui contribuenti il peso di una trasformazione ma quella trasformazione la trasformazione gemellare a quella che si era realizzata in altri settori e quindi era in qualche modo giusto
Oggi è effettivamente difficile pensare
Ad una
Nuova quattrocentosedici bis
è veramente difficile pensarlo non mi pare che ci siano le condizioni su questo ripeto sono d'accordo con segreti
Questa crisi è una crisi occupazionale
Che ha due aspetti diversi ma coincidenti nei risultati
C'è una crisi della carta stampata
Dei quotidiani dei periodici
Che è in gran parte dobbiamo dircelo è in gran parte colpa anche nostra nostra come categoria perché fino a prova contrari i direttori capiredattori vicedirettori sono noi siamo noi non io
è questa categoria e quindi c'è una crisi che è legata alla qualità dell'informazione della carta stampata
Ma è in gran parte riconducibili ad errori imprenditoriali
Faccio fatica a dirlo
Ad errori di questa classe più mercantile che imprenditoriale
Alla guerra senza quartiere avvolti ottusa che gli editori gruppi editoriali si fanno con l'altro
Lasciando proprio in secondo piano quasi in terzo la qualità dell'informazione
Diceva un mio collega un anziano collega dell'agenzia Italia dove ho trascorso quindici anni quando io gli chiedevo mai letto questa notizia d'agenzia che dice lui faceva non ho finito di leggere i classici ti pare che posso
Ed è così
Italiani sono distratti da tante cose e per posare gli occhi su un qualcosa di stampato debbono avere qualcosa che valga la pena di essere eletto
E quindi in un mondo dell'editoria dalla carta stampata per intenderci che in cui la guerra si va a base di gadget di giornali fotocopie di giornali panino di giornali tutti uguali ma venduti con testate diverse e difficile Tevere il lettore figurarsi conquistarne di nuovi
E c'è un altro aspetto della crisi quello che sta per investire tutto il settore dell'emittenza radiotelevisiva
Una crisi però che a tutta un'altra origine ed è di origine politica
Basta leggere i programmi editoriali i programmi elettorali tutti così non polemizzo con nessuno perché viene fuori
Che c'è
C'è davanti a noi un obiettivo chiaro e certo di ridimensionamento per esempio
E dell'azienda
Radiotelevisiva pubblica cioè della RAI
Poi c'è chi sostiene come me
Che tutto questo ha un unico obiettivo quello di avere l'alibi per ridimensionare
Il concorrente privato
C'è chi sostiene invece che tutto questo va visto inquadrato in una nuove la legge di assetto del sistema i risultati sono identici la perdita di una Rete alla RAI
O magari due
Per il sindacato che rappresenta i giornalisti
Non può essere compensata da una gemellare riduzione di un altro come dire
Imprenditore dell'emittenza radiotelevisiva in sostanza annoi sindacato non ci può convincere che va bene togliere una rete alla RAI perché così togliamo una rete a Berlusconi e non va bene nemmeno che va bene toglieva avete Berlusconi perché anche la RAI perde qualche penna questo è un ragionamento come sindacato non possiamo accettare
Possiamo però restare ancorati ad una difesa di retroguardia
Piero ce l'hai
Speriamo che non abbia la Lezzi
Dicevo un sindacato non può fare una battaglia di retroguardia di ottusa vetero difesa dei posti di lavoro
Ma quand'è che avremo il coraggio di dirci
Che veramente una battaglia di retroguardia quella di ancorarci per esempio al numero magico delle nove reti radiotelevisive
Quand'è che avremo il coraggio di spiegare hanno gli stessi agli altri che le tecnologie quello che si sta facendo sul mercato
Comporta un allargamento teorico ma pur sempre un allargamento delle possibilità ora e sto parlando di Sapelli dedicavo di multimedialità e tutto quanto il resto
E non può bastare ad un sindacato degno di questo nome la speranza quasi fideistica nel mercato
Una speranza che altri anche più insospettabili sembrano coltivare
E cioè che smembramento la RAI e ridimensionando la Fininvest automaticamente perfetto del mercato si creerebbero nuovi poli televisivi e quindi nuovi posti di lavoro
Questa fiducia
Nel mercato
Non mi piace
Chiunque la dica
Nessuno spiega infatti dove sono le risorse necessarie quali interessi si muovono dietro a questa o a quella proposta
Sul fronte della carta stampata credo che sia l'hanno detto in molti
Sarò sintetico non perché non sente il problema ma proprio perché condivido le cose che sono state dette soprattutto i documenti che sono stati votati credo che sia emblematica la nuova crisi che sta attraversando il gruppo Monti
Gruppo al quale io partito come dire lavorato con il tentativo chiaro dell'editore di infliggere un nuovo pesante forse decisivo colpo all'autonomia di testate che hanno fatto la storia del giornalismo italiano
E che hanno ancora un ruolo così fondamentale anche se di area così fondamentale che hanno scatenato molti appetiti
Qualcuno magari sospetto ma io credo che un sindacato non debba tirare la volata mai a nessun gruppo editoriale
Allora occorre che il sindacato sappi elaborare una risposta forte
Ponendo sì non come cinghia di trasmissione delle forze politiche
Ma supposizioni realmente autonome rispetto a qualsiasi schieramento a qualsiasi governo
E dobbiamo avere il coraggio a partire da questo congresso
Di ammettere che le risposte finora andate di fronte alla portata di questa crisi non sono state sempre all'altezza
E voglio parlare del contratto
Voglio parlare del contratto
Perché se posso condividere l'opinione di Giorgio Santerini sul fatto che nessun contratto
Sarebbe stato meglio di questo cioè mi spiego meglio sono da Cordova Santelli quando dice che aveva torto chi sosteneva che piuttosto di avere questo contratto era meglio non avere nessun contratto
Però questo contratto contiene degli errori contiene degli errori che rischiano di essere come dire lui strategici
Mi riferisco in modo particolare alla risposta debole che noi abbiamo dato al problema della disoccupazione
Ho apprezzato moltissimo nella relazione di Giorgio Santerini
Quelle che io consiglio delle correzioni
Rispetto alle conclusioni contrattuale
Ho apprezzato molto che Giorgio abbia parlato
Di affrontare il modo come programmare gli accessi alla professione non ha mai parlato il numero chiuso ma ho sempre parlato in continuazione di numero programmato sarebbe
Un suicidio continuare a lasciare come dire aperti tanti rivoli di accesso ad una professione che non è in grado di assorbire
Se non una minima parte
Di questi giovani colleghi
Allora mi chiedo
Permettetemi una piccola puntata polemica
Tutte queste discussioni fatte in Commissione contratto tutte queste critiche che anche importanti associazioni compresa quella alla quale sono iscritto hanno mosso al contratto e mi chiedo ma questo tipo di critiche che fine hanno fatto si sono poi come al solito dissolte come neve al sole al momento conclusivo in cui devi decidere o stare di qua o style
E allora
Le responsabilità di questo contratto caro Roberto sono di tutta la maggioranza che ha governato il sindacato fino ad adesso
Di tutta scarica barile non se ne può fare
Di tutta la categoria che non ha contestato protestato una Espresso è legittimo dissenso
Perfetto
Le portiamo tutti noi questa responsabilità ciascuno con la sua quota
Non è questione di capacità dei suoi dei suoi dirigenti io vorrei uscire dalla logica
Della nomenklatura
è una realtà che affonda a mio avviso le radici in una concezione dell'autonomia del sindacato dalle forze politiche che assomiglia più ad una giaculatoria
Ad una formula da alchimista
Che non ad un vero convincimento soprattutto ad una pratica effettiva
Più volte ho denunciato abbiamo denunciato
I rischi di questo eccesso di politicizzazione del sindacato
Una sovrabbondanza di obiettivi e di temi politici che ha finito per a cui i re e le lacerazioni
Per a cui le divisioni dentro al sindacato
E se è indubbio che un sindacato diviso è oggettivamente più debole
è altrettanto evidente che questo genere di divisioni non si superano demonizzando chi ha opinioni diverse dalle proprie
Non si superano caro Serventi buttando fuori quelli che non sono d'accordo
Santerini dice che la strada
Di pugno chiuso che ripetere la maggioranza di pugno chiuso sarebbe sbagliato
Io ho la vaga sensazione che ci si sta orientando proprio verso questo genere di conclusione
Voglio aspettare voglio valutare voglio capire
Ma sono convinto che per superare queste lacerazioni forti che ci sono dentro al sindacato
Questo congresso è l'occasione per provarci almeno
Ma per provarci non basta la buona volontà non bastano le dichiarazioni di buonismo e no occorre fantasia
Ma anche molto coraggio
Bisogna avere coraggio
Bisogna tentare di recuperare se ne esistono ancora le condizioni
Quella unità del sindacato che non può essere uno slogan ha scritto
Sui tabelloni
Ma deve essere la nostra difesa
Di fronte ai disegni delle controparti imprenditoriali
E per fare questo bisogna avere coraggio
Foti ha ieri a
Ricordato il Congresso statutario
è vero il Congresso statutario è stata un'occasione come dire sprecata
Forse
A quella conclusione
Si poteva non arrivare
Si poteva ragionare una settimana di più
Si poteva cercare
Di trovare una sintesi che fosse veramente unitaria
Perché vedete il pericolo vero quale
Che tra unità e larghissima maggioranza non voglio citare nessun Paese balcanico ma tanto chi mi conosce sa che c'era in testa uno solo
Che quello voi nell'essere normale
La differenza
Fra la maggioranza
Schiacciante
E l'unità
è un piccolo Pugni etto di persone di teste che magari è un piccolo pool Nieto di teste qua ma rappresenta come dire le opinioni diffuse
Più diffuse per lo meno
Allora è lì l'errore
L'essere convinti che si aveva sulla carta i famosi due terzi del congresso
E del tier che serve fare modifiche statutarie e del terzo mancante
Come dice Giorgio Santerini in un l'unico passaggio che mi ha lasciato perplesso
L'unità si fa con chi ci sta
Quel pezzo mancante a diritto di vivere e di respirare per carità non di condizionare
Però L'Unità è una cosa diversa da una schiacciante maggioranza
Vi siete mai chiesti perché una maggioranza così ampia maggioranza quando è molto ampia che può fare quello che vuole si definisce schiacciante
E
Si definisce schiacciante perché apportata schiacciare
E allora non è questo il tipo di unità che può essere come dire spacciata come tale
Allora questo significa che ciascuno
Ciascuno di noi
Senza rinnegare se stesso
Dovrà avere il coraggio di sacrificare un qualcosa delle sue posizioni precedenti
Delle sue certezze
Non ci si può appellare ad esempio
A vecchie superate rigida statutarie se non si ha in testa un modo veramente sbagliato di concepire l'unità e cioè che gli altri
Riconoscano i propri errori e si penta no
Come sembrano invece voler fare alcuni colleghi
In relazione per esempio i problemi reali posti ed è l'unico accenno che farò
Problemi reali posti sul tema della rappresentanza sindacale dei giornalisti della RAI
Problemi posti all'attenzione della Federazione dalla stampa
Quella che arriva a questo congresso per capirci da più di un anno e mezzo con la nascita di una realtà diversa dall'Usigrai e che si chiama Singh RAI
Allora Natale
L'ho appena sentito dice che occorre che è utile ricominciare da capo
Vediamo rispondo vediamo
Una cosa deve essere chiaro però Natale io non ho nulla di cui pentire mi
Sono come dire
Consapevole di essere un'anomalia una volta il segretario mi definì un'eresia
E sono orgoglioso di queste resine
Il rischio vero che corriamo noi qua e là si Paolo scusa c'è un giustamente chi rappresenta diciamo are così è giusto dare un po'di te quindi però sei molto oltre se voi stringere per favore
Mancano sette righe va va bene comunque siccome il primo intervento che facciamo forse ma
No era perdente di rischio vero che corriamo a Villasimius è di restare impantanati in queste rigidità e quindi rischiamo che le lacerazioni diventino più profonde
E così insanabili da dare corpo ai fantasmi li definisco fantasmi
Di quella che Bossi definirebbe una secessione solo che stavolta non è che possiamo chiamare in voga ai carabinieri
Allora
Anche perché la secessione vera
è già in atto è in corso sono le centinaia e centinaia di colleghi che se ne foto uno del sindacato che pensano che del sindacato se ne può fare a meno
Che hanno strappato le tessere che non hanno rinnovato l'iscrizione che non si sono mai iscritti al sindacato
La secessione già in atto con la crisi di rappresentatività all'interno dei gruppi all'interno dei gruppi editoriali mi definisco eh
Con quello che Santerini paventa come la nascita dei Cobas
Ma i Cobas
Ancora un minuto ma i Cobas
Sono nati dalla cattiveria perversa di singoli dirigenti sindacali che aspiravano posti al sole o sono nati da errori delle grandi confederazioni
E dobbiamo chiederci lo questo
Perché le confederazioni dopo il primo impatto
Come dire fideistica
Chi è fuori dalla chiesa non avrà cristiana sepoltura
è si sono posti il problema hanno recuperato moltissimo all'interno di questo spazio si sono posti il problema del dissenso nei luoghi di lavoro
Allora
Io ho la sensazione che la maggioranza dei giornalisti
Compresi quindi non iscritti o gli ex iscritti tenda considerarci tutti noi un po'dei mandarini del sindacato della gente per villa romana se la canta e se la sono da sola
Ho finito ho sentito parlare di punti di progetti settimana Tevere pazienza parleremo in pochi
E a al momento opportuno ho parlato di riforma imposta di Novara riforma del contratto Paolo ho parlato solo sentito parlare di riforma dell'ordine verso e allora molto brevemente la riforma del contratto è non utile non necessaria è in ritardo
è in forte ritardo
La riforma dell'ordine e unno chiaro al referendum non è necessaria è incastrare i tardo
Dove eravamo dove eravate
La riforma del sindacato che tenga conto delle professionalità diverse del modo diverso di produrre di fare queste in Foro questo nostro mestiere in oltre a ritardo
C'è il problema dell'autonomia delle associazioni è che cosa impedisce di creare delle strutture verticali che si incrociano con quelle orizzontali e territoriali
Che cosa impedisce ad esempio di affrontare il problema del contratto dei giornalisti che fanno informazione radiotelevisiva in un modo diverso perché era diverso il modo di lavorare
O dobbiamo difendere i potentati o dobbiamo difendere rendite di posizione il proprio potere consociativo dentro questa o quell'azienda
E allora con molta franchezza e chiudo non è tempo di scomuniche
Non è tempo di roghi è tempo di cercare un dialogo
Di cercare un dialogo con chi la pensa in maniera diversa da noi se no non è un dialogo
Di cercare degli accordi ma gli accordi si fanno nella chiarezza
Nel rispetto reciproco e soprattutto senza veti politici
Grazie a Paolo Cantore salutiamo e invitiamo a prendere la parola
L'onorevole Beppe Giulietti collega di nostre tante battaglie
No parlerò farò sorso
No non posso bere dal bicchiere di cantore sarebbe un eccesso unitaria
Grazie dell'invito qualcuno ha detto prima è più odiati sono i politici e giornalisti campi perché un prendere tra tragedia personale da dovere intervenire perché raccolgo il massimo della invece dell'odio popolare
Ma detto questo
Farò un saluto ma non ovviamente rituale perché non non mi si addice quindi alcune cose le voglio dire io sono stato nel sindacato per anni non sono pentito di esserci stato
Non sono pentito di avere partecipato anni fa al processo unitario che ha ridato forza e dignità a questo sindacato
Ritengo quando sento parlare di sé cessioni a varia natura che si tratti di bubbone trastulli cose che consegnerebbe lo questa categoria mani e piedi al potere politico e al potere imprenditoriale questo come premessa e lo dico vedete proprio perché faccio un intervento dall'altra parte
Non ritengo che esistano governi amici
Io sto dall'altra parte difenderò con durezza le ragioni di questo governo come difendevo con durezza le ragioni del sindacato
Perché credo che ciascuno debba fare un mestiere solo ma dico con forza
Che ritengo errato pensare che esistono governi amici i governi per loro natura hanno bisogno di avere un rapporto forte con i poteri di controllo
O sono soggetti autonomi e unitari in grado di confliggere di contrattare o per loro natura vengono schierati
Ecco perché non ci sono governi amici non c'è nessuna fase felice che si apre
C'è una fase importante perché nei prossimi cinque anni arriveranno i principali progetti in discussione alle Camere vedete
Naturalmente non ci sono solo i governi che lo sono amici starei molto attento anche a quei direttori di giornali che quando parlano della politica la vedono come un pericolo ma non vedono ma il pericolo delle in palese delle lobby
Dei poteri che non si presentano alle elezioni e che hanno un potere di condizionamento sulla stampa e sulla politica altissimo credo che debba essere alto l'allarme verso il potere politico ma anche verso questo tipo di poteri che sono in azione in questo Paese
Vedete
Io credo che un governo sia utile se affronta alcune questioni che questa categoria aperto da un decennio
Allora vedete nei prossimi mesi arriverà in rapida successione non solo la reggia RAI
Qua parlano tutti del numero delle reti ma è l'ultimo dei problemi la legge antitrust non parlerà probabilmente del numero delle reti bensì dalle quote di mercato domanda le quote di mercato riguardavano l'editoria
Se io sposto le quote nel settore radiotelevisivo a crescere in che modo mi pongo il problema dell'editoria in questo Paese delle agenzie allora eppure non è più il numero delle reti che è un finto dibattito alimentato da chi tende a contrapporre partiti aziendali
Io prendo nero che si pone oggi è se si vuole una riforma complessiva del sistema che parli anche la carta stampata che il vero vaso di coccio dentro questa vicenda non solo il televisivi in questo momento mai gli altra metà del cielo che fuori dall'orizzonte dalla politica
O se invece vogliamo lasciar correre dicendo facciamo politica
è già successo in altre stagioni alla vigilia della legge Mammì si disse anche sindacato che cosa ci interessa faccio il Parlamento già ma quella legge che dà un indirizzo di un tipo al sistema delle radio televisioni delle comunicazioni in Italia
Una settore raccolte pubblicitarie ne conseguì come sapete la decimazione dei periodici la distruzione di gran parte della carta stampata un mercato di tipo bulgaro in questo Paese non di tipo liberale
Ecco perché lo posso dire non mi interessa quello che accade quello che accade riguarda il carnet là come dire
La professione i numeri che fanno i disoccupati
E se no noi facciamo sì possiamo far delle carezze ai precari disoccupati ma non ricapitalizzando le imprese e non ricostruiamo le condizioni perché aumenti dei posti di lavoro le nuove figure professionali allora rapidamente
Io non temo le schermaglie tra politici e giornalisti anche se mi interessano poco temo di più limiti l'inerzia legislativa
Che ha stravolto il mercato della comunicazione
Se questo è vedete
Io penso e quindi parlo del mio mestiere che alla politica al governo spetti il compito non di dare le pagelle ai giornalisti e magistrati
Ma di fissare delle regole il piano regolatore della comunicazione
All'interno della quali soggetti si possono manifestare liberamente
Io tutte queste pagelle non credo che spetti a noi dare pagelle ai giornalisti e magistrati spetti confliggere quando non si è d'accordo ma la politica spetta dare le regole
Voglio dire mi rivolgo al Polo farò alcune proposte
Io passo per il capo dei Pasdaran ma sapete non so cosa significhi questa espressione io penso che sulle regole si debba trovare l'intesa
Perché se lo stabiliamo quante lungo il campo di calcio come si veste l'arbitro e chi è l'arbitro noi simuliamo la guerra civile non simuliamo in questa paese nessuna possibilità neanche rigiocare la partita simuliamo le risse ma non si giocano le partite
Quando si è sicura la rissa allora c'è consociazione si finge di urlare si trova l'accordo notturno quando ci sono regole condivise si può confliggere più liberamente allora
La prossima la legislatura chiave
Perché arriva il cablaggio il satellite le autostrade elettroniche
La legge antitrust le Authority probabilmente la legge quattrocentosedici di cui non si parla del dibattito politico
Mi permetto di avanzare una proposta la presidenza la segreteria
Se verrà accolto io avanzerò essere parlamentare ma credo che contributi devono essere di lavoro io penso che lo dobbiamo rivendicare da questo governo e dal Parlamento l'apertura di una sede negoziale permanente sui problemi della comunicazione
Questo governo ripresa di governi europei non ha un'interfaccia governativo che accorpi tutte le materie che riguardano l'editoria
Il sindacato no a un sottosegretario alla Presidenza del Consiglio che è cosa diversa
Se poi devi parlare della legge sulla distribuzione deve andare le attività produttive se poi devi parlare di cooperazione ma è un altro ministero nei paesi civili
C'è all'interno del ministero cioè o ministero o un sottosegretario che fa da interfaccia i problemi la vittoria pare che non è un problema di secondo piano se io oggi faccio la dichiarazione su Santoro sono certo di beccare la prima pagina domani
Se io oggi dico la quattrocentosedici afferma la quindici anni e se non riapro la riflessione sulla legge per l'editoria sulle forme proprietarie sulle forme di cooperazione sulle forme di proprietà
Su come l'imprenditore riprese deve essere chiamato a rispondere non può scappare perché non c'è una regola per l'impresa a te solo per il sindacato se non pongo in queste condizioni materiali
Io ho consegnato la parte della libertà della professione Lutech Faccioli un pistolotto astratto sole regole che devono consentire voi di poterlo fare allora chiedo
Non è il caso di rivendicare
Ce l'ho o uno è così forte dice l'ottanta di classe continua alcuni miei amici continuano a ripetere fanno finta di essere libera la mano in testa il conflitto permanente
O latino ha brutalmente
Oppure si predica la concertazione non vedo strada diversa
Si chiede a questo governo che fissi un tavolo di concertazione con gli editori la Federazione dalla stampa i sindacati del settore
Definisca un'agenda di lavoro comune dicendo
Coloro che lavorano nel settore vogliono partecipare all'elaborazione del nuovo piano regolatore chiediamo un tavolo di concertazione a tempi prefissati
è una pre consultazione non si può dire faremo la riforma dell'ordine però prevedere una consultazione obbligatoria delle parti non si può consentire che su temi come la libertà ci sia minore attenzione che sull'orario di lavoro dell'ultima delle categorie di questo Paese
Ecco perché mi permetto di insistere su questo lamento Della concertazione dicendo ma per fare che
Posso porre i temi di pongo si discute di autorità unica nel prossime settimane poteva arrivare in Aula non è l'autorità radiotelevisiva e l'autorità di sistema
Questa autorità avrà poteri anche sull'editoria
Mi pare bene che ci si consulti
Per sapere che ruolo avrà l'Authority in questo Paese perché l'Authority dovrà controllare le quote di mercato
Non è vero che si discuterà solo del numero delle reti si stabilirà un tetto antitrust come chiedeva il sindacato sulla base delle risorse di pubblicità disponibili da parte di ciascun soggetto
Però non è materia che ci riguarda sapere come si organizza il mercato che ha diretta conseguenza sulla professione l'occupazione
Credo che questo sia materia di concertazione discussione terza questione
Della legge RAI parlerò pochissimo
Vedo che tutti partecipano al toto presidente mi permetto di rivolgere la domanda forse le più appassionante dire ma cinque Signori vana governare perché per chiuderla o perché serve un polo pubblico il prezzo non è chi va a governare ma a fare che cosa c'era
Che il grande mistero
La legge quattrocentosedici pongo la domanda
Non va forse chiesto al Governo
Che se si vogliono riaprire provvidenze contemporaneamente va discusso lo statuto dell'impresa giornalistica
è un sistema di penalità per chi non rispetta la contrattazione pensate alla vicenda dell'Indipendente chiude caccia tutti restano alcuni abusivi è vero che avrà i fondi dove quattrocentosedici
In questa situazione
Quando scatole domando tu dici di no
Non ha redditi eleggerà io che anticipa spero di sbagliarmi che stanno studiando come farlo rientrare dei requisiti di legge
Però non è non è un problema di secondo piano vuol dire che la penalità a carico dei sindacati ha immediatamente rilevabile una serie di trucchi proprietari in atto nel Paese non sono mai abili
Io lo propongo la demonizzazione dell'impresa fissiamo regole anche pesanti per i soggetti non può per esempio la fine di invocare il Giurì e poi non vuole partecipare al tema della deontologia dialettica scaricandolo solo su chi lavora
Ultima questione
Il tema del prezzo della carta
Il tema dalla distribuzione dei giornali anche al di fuori dei punti vendita tradizionali pensata la grande partita del centro-sud
Il tema delle privatizzazioni il giorno e la RAI
Il tema della vendita dei quotidiani nel centro sud in clima spesso di clandestinità altro che seconda Repubblica ma di scambi di favore non mi interessa tra chi è chi non faccio differenza fra i colori delle imprese non mi ha mai appassionato il colore dell'impresa e la trasparenza che manca che mi appassiona
Il problema dell'Ente Poste delle tariffe postali che pesa enormemente in particolare sulla piccola e media impresa
Quindi con cento la proposta credo che vada aperto un tavolo negoziale permanente che chieda una consultazione su questi temi
Che c'era la possibilità di coinvolgere i diversi soggetti ultima cosa
Che può anche porsi un obiettivo di chiedere al Governo al Parlamento di arrivare prima di decidere su alcuni passaggi fondamentali che questo Paese come la Francia come la Germania abbiamo prima Conferenza nazionale del settore
Due Abbio bisogna alzare il tiro
Sono state emesse nell'angolo le forze dalla riforma oggi è come se la partita si giocasse tra quattro imprenditori e quattro capi come sanno essere soggetto collettivo fosse un disvalore
Va rotto questo meccanismo costringendoci discutere queste scelte in modo aperto palese
Recuperare un elemento di democrazia che proprio anche le società industriali
Io sarei per rivalutare questo elemento e non per averne paura
E allora se queste sono le cose che ha detto
Credo che occorra da parte di tutti dalla politica e nel sindacato l'atteggiamento aggressivo per esempio non si può attendere il referendum sull'ordine io chiedo che Parlamento apra la consultazione
E vinca chi all'ipotesi di riforma migliore non c'è dubbio che chi conserva sarà spazzato fuori
O dall'accordo politico o dal referendum
è solo la grande sfida sull'innovazione che pone al centro l'accesso la deontologia la difesa il garantismo
Credo che la bagnina del garantismo vada presa dalla parte migliore di chi crede in questo Paese la tutela dei diritti dei cittadini non è roba di altri garantismo una garanzia dei diritti fondamentali di vita e di libertà sta o in chi esercita
Non me lo farà imporre dall'esterno questo tema lo pratica lei con grande forza e con grande rigore ho terminato con un'ultima cosa
Statura veloci ma non solo come dire sono sempre un po'brutale sono arrivato e già da ieri sera molti mi chiedono come mai se qua
Sei per la riconferma di Santerini scusate io faccio queste cose ma perché
Proprio non sopporto questa roba che ogni qual volta un legge non sarei per esprimere il mio pensiero no
Che cosa vuoi
Vuoi il tuo amico Giorgio sì gli ho parlato qua fuori ucciso hanno tutti hanno fatto un accordo anni fa
Non amo questa cultura Dorotea non solo di quelle che arriva e dice sono pentito facemmo le intese su l'odio che schifo ma per carità
Amo la brutalità di chi difenda la propria storia e non di chi la cambia ogni cinque secondi ad usi strumentali e tattici
Anche perché non sono pentito ricordo presente alla RAI Chiara consociati
Di chi gestiva attendo secco dei confronti pubblici molto interessanti su tutti questi temi sicuramente non era questa federazione dalla stampa
Ma la vedete
Non sono venuto non ho candidati presidenti tono candidati segretari
Specie quando cambi mestiere faccia bene a fare il meglio possibile proprio
Credo che un congresso si deve si esprime come sempre anarchicamente liberamente si sceglie chi gli pare
Sono fatti suoi a me non interessa
La politica si deve confrontare con i gruppi dirigenti che escono
Se non gli piacciono pazienza si confronta lo stesso
Non sa chi scegliere
Anni fa qualcuno che poi ci ha fatto scuola liberale successivamente se li sceglieva
Noi tutti assieme bruttina rozzi alcuni qui presenti giovani vecchi decidiamo di mettere la porta a pedate fu forse violento qualcuno pensa anche che occorre riportare ordine io invece penso che sia molto bene mantenere il disordine sotto questo profilo è meglio sbagliare ma scegliendo liberamente anarchicamente Gallo io non sono venuto persino al neppure di nessuno
Sono venuto per dire però
A costo di corre qualche rischio di ritualità ma preferisco quelli che era un quello che poi fai finta di parlare fuori
Che intanto io saluto
So che Giorgio Santerini Vittorio Roidi annunciato di voler lasciare poi decideranno loro deciderete voi
Ma saluto le persone con le quali ho lavorato per molti anni
Lealmente
E le saluto convinto e non pentito di nulla del percorso che fu fatto assieme vi ricordo perché però non sono pentito sono il retorico e questa è l'unica cosa che voglio dire
Vedete quattro cinque anni fa ce lo siamo dimenticati tutti
Questo sindacato era sull'orlo della scissione
Della secessione vera
Della frantumazione in gruppi aziendali
Decidemmo non in una cena in trattoria
Ma Colò dei più strani Processi alla Storia del sindacato che molti di voi ricordano nel salone della Federazione della stampa a porte aperte con sessanta persone che partecipavano mi smentisca qualcuno
Anche perché sembrava altro che Mario Appignano vietato entrare usciva qualcuno rovesciare il tavolo me ne vado era una grande happening
Decidiamo in quel momento che forse non ci amavamo non era necessario
Che restavamo di idee diverse
Ma che di fronte alla domanda è meglio che ciascuno se ne vada e si consegni mani e piedi ha un potere sia esso di destra o di sinistra o di impresa
O è meglio fare l'elogio della mediazione intesa come tentativo di esprimersi tutti liberamente ma di ritrovare un minimo comun denominatore che ci renda forti scegliemmo il minimo comune denominatore allora sarà strano appunto vedete poi uno passa per Pasdaran
Molti questo Paese fingendo di fare l'elogio alla mediazione fanno l'elogio all'estremismo io sono tenacemente riformista
E tenacemente celebrato ore dell'idea di mediazione solo convinto che esprimendo sì tutti liberamente ciascuno come crede poi lo deve fare una riflessione
Nulla mi piace e dunque me ne vado oppure molto non mi piace
Ma cerco assieme agli altri di trovare una via d'intesa che non mi consegni mani e piedi ad altri questo è quello che volevo dire e lo so che sarà una cosa molto vecchio molto di destra
Sono convinto però che sia necessario
Saldo dico però d'asta da da controparte da controparte
Una controparte rispetta un sindacato magari rissoso che discute che esprime liberamente le sue anime ma che poi manda un messaggio
Ci siamo divisi aspramente abbiamo diviso scelto i candidati con durezza e con libertà
Ma abbiamo elaborato una strategia sui temi d'autonomia della libertà quel sindacato un potere politico lo rispetta se questi indagato manda a dire poi che non ce la facciamo
Fate voi non c'è dubbio che il potere procede io penso che non sarebbe un paese felice quello del quale un governo decide e le controparti stando come dire a separarsi tra di loro allora preferisco la mediazione all'elogio della secessione grazie
Grazie Giulietti la parola Mario Cervi Associazione lombarda dei Giornalisti si prepara Pacitti poi Beloki Roveri Abruzzo è chiuderemo la mattinata così
Però sfugge
Cari colleghi scusate colleghi anche e se qualcuno si sposta fatta la Panda massima calma e con il massimo rispetto per chi parla
Grazie Pirelli
Capisco che le mozioni lasciata da Giulietti era tale che c'è un momento ci deve essere una parentesi prima di riallacciare i lavori
Io ho da dire poche cose
Anzitutto qualche osservazione sulle ragioni per cui la carta stampata della quale particolarmente mi occupo perché sempre me ne sono occupato e perché ha a quella carta stampato dedicato alla professione la mia vita professionale
Le ragioni per la cui la carta stampata e in decadenza sono state ben illustrate anche una certa visione editoriale per la quale contano i regalini che vengono dati ai lettori e non contano invece i contenuti dei quotidiani che noi ritenevamo con una certa ingenuità che fossero invece determinanti
Ma c'è un altro elemento che io vorrei mettere e luccio
E questo elemento della sudditanza della carta stampata alla televisione
Naturalmente non si pretende che i quotidiani e i settimanali non si occupino di televisione che è un fatto nazionale importante ma non devono occuparsene da Vassalli devono occuparsene da cronisti da commentatori da critici ma imposizione
Tale da potere giudicare la televisione nei limiti e con i metodi con cui va giudicata invece un terzo dei quotidiani nostri a notizie televisive che riguardano personaggi televisivi
Anche quando la notorietà di questi personaggi derivasse semplicemente dalla ripetitività della loro presenza sul teleschermo che è unica amplificatore enorme
E allora succede che quotidiani autorevolissimi maggiori quotidiani italiani se si tratta di domandare il parere di qualcuno sull'immortalità dell'anima
Si rivolgano ad Alba Parietti ab
A Chiambretti o a personaggi di quel calibro i quali certamente avranno conoscenze molto smisurate in tanti campi ma magari sulla filosofia non sono preparatissimi ma non si va dallo specialista si va da quelli perché quelli sono i personaggi noti
C'è stata un'abdicazione della carta stampata e non so se sia
Colpa dei direttori se sia colpa
Delle redazioni in parte o se la parte di vada divisa e la colpa vada divisa equamente o se sia colpa degli editori ma certamente noi abbiamo assistito a questo fenomeno e secondo me se la carta stampata non rivendica
Con forza una sua peculiare ITA che peculiarità di contenuti proprio questa e se invece quando deve poi dare anche il regalino un regalino in qualche modo infine mistico televisivo cioè è un regalino mutuato
Dall'altra faccia della luna allora veramente
Abbiamo compiuto è il massimo
Sforzo di suicidio che si possa concepire
Un'altra cosa anche volevo dire che in fondo è l'unica ancora che voglio dire anche questa brevissima
Ho sentito spesso eccitare
Negli interventi che hanno preceduto il mio il Governo quello che aspettiamo dal governo i provvedimenti che prenderà il governo dobbiamo fare appello al governo per questo per quest'altro
Ecco l'Italia non è nell'Inghilterra negli Stati Uniti ci sono culture e tradizioni diverse esigenze diverse ma certamente se in un congresso dei giornalisti di quei Paesi
Si fosse fatto appello così ripetutamente
Qualcuno avesse fatto appello così insistentemente ad aiuti provvedimenti interventi sovvenzioni del governo sarebbe stato coperto di insulti
Perché regola di quel giornalismo che il rapporto tra il giornalismo il potere debba essere di diffidenza e tendenzialmente di ostilità
Se no non si fa
Un giornalismo o si fa fatica a fare un giornalismo veramente indipendente
Col potere B&B bisogna essere in posizione antagonistica e non lo si può più essere se per ogni difficoltà e per ogni problema
Ci si rivolge al Governo perché intervenga provvidenze provvidenzialmente che risolva i nodi questo non può e non deve avvenire
E aggiungo
Un'altra annotazione
Che non riguarda strettamente le nostre vicende sindacali che di Qualcomm presso solo come ha elemento di meditazione e mi pare che mediti meriti d'essere medica
Quando nacque il governo Berlusconi
La generalità dei mezzi d'informazione in particolare la carta stampata ma
Anche altri e comunque molti giornalisti
Gli era ostile
Io ritengo che questa fosse una buona cosa magari quell'ostilità assunto aspetti eccessivi ha assunto aspetti estremisti CIN certi tipi di polemiche o di insulti personali
Fuori luogo in qualche caso ma l'ostilità
Dell'informazione verso il Governo era una buona cosa anche se Berlusconi sede ripetutamente lamentato perché la informazione ha un dovere di controllo
è un dovere di stimolo e un dovere di critica e lo esercita
Senza guardare in faccia al potere anche se in passato purtroppo in Italia sappiamo troppe volte
E avvenuto che l'informazione invece sia da diciassette sulle esigenze del potere
Ma adesso c'è un nuovo governo
Adesso c'è un nuovo governo prima c'è stato un governo di transizione e il rilievo non è soltanto Miglio il rilievo di gente come Macaluso o di altri o di Michele Serra o di altri e tira una riga di dolcezza un'aria di indulgenza c'è una melassa in giro per questo governo per cui sembra che inciampa dei giudizialmente egli si attribuiscano certamente i grandi meriti e se poi farà anche qualcosa a quei meriti cresceranno ulteriormente e questo mi pare
Un atteggiamento molto pericoloso un atteggiamento che i giornalisti devono assolutamente evitare perché un atteggiamento conformista
Lo ripeto
Bisogna essere spregiudicati
Altre altri giornalisti di altri Paesi altri organi d'informazione arriva dalla crudeltà in questo abbiamo visto quel povero ammiragli americano che si è ammazzato perché Newsweek che non è certamente un giornale di estrema rivoluzionario
Passato e l'ammiraglio si è ucciso queste sono crudeltà
Che magari sono anche eccessive ma la critica non non so quel tipo di benevolenza si dirà ma ci sono anche delle critiche leggiamo le una benevolenza che inquadra una larghissima parte dell'informazione della carta stampata si va praticamente dall'Unità o così fino al Corriere della Sera
Incluso e nelle televisioni per esempio le televisioni RAI e anche
Mentana eccetera
Si dice ma delle critiche ci sono però mi hanno l'aria per adesso
Di quelle critiche che fanno gli esperti d'automobile quando esce un nuovo modello che dicono membra ripresa meravigliosa motore eccellente la corazza Erika solidissima da la linea bella qualche ma la maniglia
Ecco le maniglie hanno qualcosa di difettoso ecco non è questo il tipo di critica
Che si deve fare e io dico una cosa lo dico per me ma lo dico anche per voi e credo che noi giornalisti dobbiamo a un certo punto dirci questo
Non metteteci
E non mettiamoci nella condizione di dover dire a un certo punto meno male
Che c'è Feltri meno male che c'è Fede meno male che c'è Sgarbi
Perché se no saremmo sommersi da un coro
Assoluto totale è unanime di elogi per il governo che è venuto ecco secondo me questo è un elemento sul quale noi dobbiamo far riflettere non è forse una cosa molto popolare quella che ho detto ma però i segnali d'allarme che si sono alzati da varie parti come dico
Insospettabili ci dicono che quest'aria
Conformisti diciamo la verità quest'aria conformisti si comincia un po'a respirare la grazia
Grazie Cervi la parola Paolo Pacitti stampa Bruzzese
Bilotti poi ROI
Cari colleghi io cercherò di essere breve compatibilmente con diverse cose che ho da dire io sono un giornalista professionista disoccupato
Uno dei mille quattrocento almeno a valutare quello che è stato un piccolo censimento svolto in questi giorni è importante credo che la la presenza di un delegato che rappresenta un comparto una una categoria un anello debole di una catena anche in in questo congresso dia il proprio contributo
Abbiamo fatto molti passi in in questi anni è sicuramente il contratto con il procedimento di riassorbimento della disoccupazione un gravissimo problema che noi sentiamo molto diventa un un aspetto essenziale importante per per la nostra per la nostra Galli categoria l'unica l'unico dubbio l'unica perplessità che mi accompagna e che probabilmente questo contratto
Con tutta la procedura di riassorbimento dei disoccupati va vigilato con una presenza marcata stretta questa sera c'è la partita diciamo che dobbiamo marcarli a uomo questi questi editori
E non è una ritualità come ieri sentivo dire dal dal collega velluto
Non voglio essere rituale in questo lo dico perché sono profondamente convinto che il nostro confronto e soprattutto con loro sul piano dei problemi spiccioli un collega due colleghi sono una vittoria per noi una piccola vittoria ma che piano piano può portare a contribuire a dare un piccolo contributo per quello che è un problema che noi personalmente come disoccupati sentiamo molto
Io volevo leggervi un una frase che ho trovato qui in un giornale distribuito al all'ingresso
Mai categoria fu più autolesionista danni ci butta e ci battiamo per gli altri
Disoccupati sottoccupati aspiranti disoccupati i quali oggi sono talmente tanti d'averci fatto diventare minoranza perdendo potere di contrattazione
Guardate che e conclude con le sigle si chiude con una domanda e loro si battono per noi noi cari colleghi ci battiamo per tutta la categoria
Ed il fatto che un disoccupato sia presente a tutte le riunioni di un direttivo di un'associazione stampa regionale che cerca di dare il proprio contributo per risolvere anche i problemi di coloro che sono contrattualizzati che hanno problemi serissimi come abbiamo visto per quanto riguarda la vertenza del gruppo Monti significa che noi la nostra coscienza sindacale cerchiamo di metter la sulla sul piatto della bilancia cosa che probabilmente a leggere queste queste poche righe
Non succede in Abruzzo abbiamo avuto una riprova di come il contratto dei giornalisti con tutta la procedura
Di riassorbimento della disoccupazione vada comunque controllato da vicino
Lo ha detto già prima il segretario dell'associazione a cui appartengo Lanza a assunto in sostituzione di un collega assente per malattia un giornalista neanche iscritto all'ordine dei giornalisti
Questi questo questo fatto hanno e ha creato grandissimi problemi ci siamo battuti fortemente contro per affermare un principio
Un principio che tuttavia dovrà comunque essere rispettato in sede nazionale con una vigilanza sia da parte nostra
Sia da parte degli stessi editori contratti si firmano in due se è una procedura di riassorbimento della disoccupazione viene sottoscritta da entrambe le parti
Entrambe le parti devono controllare
Questo è un è un discorso che è mesta molto a cuore soprattutto per per un fatto perché io sostengo non sono forse l'unico che i caporali non sono ormai solo a villa Literno probabilmente i caporali li abbiamo anche all'interno di questa categoria
A me ha fatto piacere sentire il segretario Santerini parlare di vertici medio alti dell'azienda che stanno pian piano diventando una nostra controparte insieme con gli editori
è un problema serio questo e io credo che un'alternativa e mi permetto di avanzare una proposta alla congresso che se volete potrà essere formalizzata in un ordine del giorno
Può essere quella di inserire nella Consulta dei comitati di redazione un rappresentante dei disoccupati questo anche per cercare di avere un controllo dall'interno per cercare di fare entrare quella che è che sono le nostre aspirazioni e la nostra coscienza sindacale anche all'interno delle delle delle redazioni per quanto riguarda il Undead un discorso in generale oltre oltre ai disoccupati i problemi che questo congresso dovrà affrontare
Sono moltissimi io volevo portare una piccolo contributo
Che noi dell'Associazione stampa abruzzese abbiamo cercato di attivare si tratta di una cooperativa di giornalisti proprio tenendo presente come il mercato pian piano si stia evolvendo come
Tutte le strutture
Organiche del del mondo dell'informazione stiano ormai cercando di trovare un loro futuro e noi questo mercato che è per noi un mercato del lavoro stiamo cercando di inseguirlo in tutte in tutte le le maniere abbiamo pensato di costituire una cooperativa di giornalisti disoccupati è un esempio una piccola è una piccola cosa che però per noi significa molto bene questa cooperativa tra mille difficoltà tra qualche giorno sarà operativa e potrà cominciare ad essere operativa sulla sulla mercato io volevo semplicemente raccomandare a tutti quelli che sono presenti in questo congresso a tutti coloro che sono membri dei comitati di redazione di cercare di comprendere quelli che sono i nostri problemi la sfida cari colleghi si gioca su un contratto e la risposta che noi dobbiamo dare sarà proprio quella del Rispetto punto dopo punto del contratto la mediazione importante ma fino ad un certa ad una hanno un appunto di non di non di non ritorno
Noi dobbiamo farlo rispettare questo questo contratto vigilando vi prego dalla base dal vertice importante ma importante che tutte le associazioni tutti sindacalisti che operano sulla base dia una risposta forte perché da questo punto dalla disoccupazione ne va del futuro del nostro sindacato grazie
Ceccacci i mediazione solidarietà la parola Francesco Bellocchi stampa sarda toccherà ad Opal presenta la facciata Vittorio Roidi quindi invito tutti i delegati a tenere conto di qual è l'ordine dei lavori che abbiamo Vittorio ride chiuderà la mattinata Franco Abruzzo presente l'ordinaria amministrazione
Inattesa che parla il presidente che ascolteremo con grande attenzione
Io volevo dire due due cose sostanzialmente una sulla crisi della professione che e crisi di credibilità e lo dicono le statistiche ma lo dicono anche il calo di vendite dei giornali dei quotidiani ma è anche crisi occupazionale
Lo dice il numero dei disoccupati l'abbiamo sentito anche ieri è lo soprattutto lo dice il numero dei precari e di quelli che non solo in realtà mai stati occupati
In che modo dunque il sindacato può attrezzarsi per far fronte a questa crisi
Intanto credo che dal dibattito che si è svolto finora un elemento sia ormai assodato referendum o no al referendum
I giornalisti italiani debbono andare ad una riforma del loro ordine professionale ad una riforma della professione
La professione sta scoppiando semola riformiamo noi si riforma da solo
Il presidente dell'Inter ci ieri ci ha dato i numeri della disoccupazione della cassa integrazione sono numeri impressionanti più di mille colleghi disoccupati
Ma non ci ha dato il numero dei senza lavoro dei colleghi professionisti pubblicisti che non hanno mai lavora ogni anno il all'esame professionale
Si presentano ebbe e diventano professionisti dai quattro ai cinquecento colleghi con dichiarazione sostitutiva
Insomma noi abbiamo nella nostra nella nostra categoria un'immissione di quattro cinquecento colleghi tutti gli anni che non hanno lavoro che non hanno lavoro accerto è che non si sa se non troveranno mai
Solo colleghi deboli sono colleghi che indeboliscono tutti noi
Perché la loro debolezza e la nostra debolezza la loro incapacità di essere garantiti
Li rende debole di fronte agli elettori e noi non siamo in grado di difendermi
Devo dire che la situazione è tale che se noi non troveremo una risposta a questa situazione la risposta verrà trovata da i fatti ci piaccia o non ci piaccia
E non sarà una risposta positiva per il nostro sindacato ecco dunque che poi vengono fuori i contratti i contratti e Ferré tv spie quant'altro se ne è parlato allungo Rebecchini presidente della FRT qui ieri è stato quanto meno reticente
Non ci ha detto forse se ne è dimenticato e che il problema non è solo retributivo
Cioè non è solo un livello di stipendi per parlare chiaro anzi ci ha detto che il contratto il nuovo contratto accorcia le distanze tra stipendi previsti dal contratto FNSI e contratto Ferretti CGIL Cil
Lui il problema però quello che aveva detto colleghi è strutturale
è la concezione stessa del valore della professionalità di ciascuno di noi
Perché la nostra specificità professionale perché stiamo andando verso specificità professionali diverse
Deve costituire un valore quando la FRT crea la figura del tele reporter
Fa quello che si fa nei supermercati
Paghi uno e prendi due
Paga uno stipendio e acquista due professionalità o vorrebbe farlo
è giornalismo in offerta speciale quello del reporter che che poi è il cronista come diciamo noi è quella del tele operatore sono professionalità nettamente distinte con pari dignità ma nettamente distinti
E invece la loro unificazione pare un fatto scontato per la FRT
Che lo sconto sale praticata da sola con il contratto stipulato con la benedizione di CGIL CISL e UIL ma il problema badate colleghi non riguarda solo le Ferretti non riguarda solo le televisioni private riguarda anche la RAI
E riguarda il futuro dei giornalisti radiotelevisivi e la loro specificità professionale è una vera mina vagante
L'azienda RAI chiede ai cosiddetti ittici io tele cineoperatori non solo di girare le immagini badate bene che dovrebbe essere la loro funzione primaria ma anche di raccogliere notizie
Scritte è orali dice l'accordo sindacale scritte orali
E chiede anche loro di montare le immagini ecco che allora ITC io dicono ci dicono ma se noi raccogliamo le notizie se dunque dobbiamo contattare le fonti
Perché mai noi poi non dovremmo chiudere il servizio completando l'ha anche con il testo
è un problema che che si agita in questo momento il Rayo proverà della specificità professionale che il sindacato che un sindacato non può dimenticare il sindacato su questi temi ha accumulato un ritardo gravissimo
Devo dire che su questo tema su questo su questo problema della doppia professionalità l'azienda dimostra di e l'azienda RAI dimostra di essere d'accordo
Alla scuola di Perugia la scuola professionale della RAI
Agli aspiranti giornalisti non solo viene insegnato a fare i giornalisti ASPI a redigere articoli a contattare le fonti e così via viene anche insegnato lutto l'uso della telecamera
Cioè la pro la doppia professionalità è un fatto che alle aziende piace molto
Paghi uno prendi due
Io dico che invece non si può fare una cosa e l'altra sono due professionalità
Che sono distinte come avrebbe fatto colleghi Maurizio Losa a raccontarci le vicende di Tangentopoli se avesse dovuto anche girare le immagini di quei fatti come farebbero i gli inviati aggirare le immagini e raccontarci quello che accade nelle negli scenari internazionali o per i fatti di cronaca come faremo noi tutti i giorni
A seguire le fasi di un dibattito politico di un pro cesso a contattare le fonti se dovessimo anche girare le immagini faremo non faremo bene probabilmente ne è una cosa nell'altra la professione sarebbe più povera dunque le professionalità
Devono restare distinte ma questo problema delle specificità professionali non viene affrontato dalla legge sull'ordine e non viene affrontato neanche dal contratto
Perché le risposte date dall'integrativo della RAI periferici operatori per esempio sono risposte
Indecenti persino
Il congresso dell'Usigrai di Rimini sancì l'ingresso dei temi Cile operatori anche nel sindacato prima ancora che l'azienda ne riconoscesse la professionalità e però poi quando sia nata a stipulare un contratto ditele cineoperatori hanno avuto un contratto con i minimi ridotti
Il loro redattore ordinario prende percepisce lo stipendio ridotto rispetto a quello di un altro dato l'ordinario e nessuno ha mai spia saputo spiegare perché sono giornalisti di serie B
Il loro contratto prevede il blocco delle carriere
Il tele cineoperatore nasce redattore ordinario e muore redattore ordinario
Dunque il problema delle specificità delle specificità professionali
Che deve essere risolta al più presto assieme a quello più volte citato anche qui nel corso del dibattito per l'abolizione del praticantato che spesso avviene solo virtualmente nelle aziende della preparazione professionale
Che io dico che non deve essere solo di livello universitario la nostra professione
Sì è cresciuta e si è arricchita anche dalla presenza di professionalità diverso pensate ai trombettieri di una volta a quelli che davano le notizia quelli che scavavano nelle questure e nei palazzi di giustizia che scavavano le notizie
E poi alla prova di abilitazione che deve essere finalmente selettiva chi ha dato l'esame di recente lo sa chi ha fatto commissione d'esame lo sa non si può decidere in un quarto d'ora se uno può fare il giornalista o non lo può fare
è una una farsa una burla
O lo aboliamo o la rendiamo una cosa seria
Ma per tutto ciò serve una categoria consapevole di un sindacato forte
Un sindacato che sabbia pronunziare con coraggio alcuni sì ma anche alcuni no
Dunque sì al sindacato unitario al no ha più sindacati e anche qui devo richiamare l'esperienza Usigrai
All'ultimo congresso di mera hanno quello che poi ha prodotto la scissione che tutti voi conoscete era forte la voglia di alcuni di andarsene dall'Usigrai di non confrontarsi
Ma colleghi era altrettanto forte la voglia di Monti di dire andatevene pure senza di voi staremmo meglio
è invece siamo stati peggio molto peggio
Perché oggi il sindacato è bloccato perché oggi la maggioranza la stragrande maggioranza dei giornalisti RAI che ancora dei Richet all'Usigrai
è bloccata nella sua azione sindacale oggi l'Usigrai e non può fare un minuto di sciopero in azienda sale Singh Rai non è d'accordo colleghi anche Sensi in RAI ha una minoranza mette
E questo è uno scenario colleghi che potrebbe riprodursi
Alla Federazione
Un altro sì devo dire
Lo dobbiamo dire alla rinnovamento dei quadri sindacali lo ha detto più volte ROI di l'ha detto che con dichiarazioni pubbliche lo ha detto anche in questi giorni restato conseguente Luís
Lo ha detto Santerini anche Luís ha deciso di lasciare la guida del sindacato
Gli dobbiamo dire grazie e invece dobbiamo dire no un no deciso al professionismo della rappresentanza a livello centrale e a livello regionale
Non si può fare il sindacato a vita bisogna lasciare degli spazzini non so se questo sia statutariamente affrontabile
O se sia giusto farlo anche statutariamente ma posso ma politicamente è certo possibile
E certo possibile per tutti assumere un impegno
Di ricoprire cariche direzionali in Consiglio nazionale in giunta nelle associazioni regionali sono per periodi limitati e prefissati di tempo
In modo da consentire
Il ricambio negli organismi dirigenti del sindacato
Io credo che
Debba conclude Ranieri alla conclusione con un altro aspetto che riguarda la il professionismo della rappresentanza o quello che potrebbe diventare il professionismo della rappresentanza
Ed è la grave decisione
Del consiglio di amministrazione dell'Impregilo
Di dare uno stipendio ai propri dirigenti
Badate non interessa l'entità
Della cifra non è importante questo
è importante che questa decisione stabilisce
Un principio grave
Stabilisce che uno di noi può assumere un incarico anche per il proprio tornaconto
E ed è un processo che rischia di avere sui nostri istituti effetti dirompenti rischia di aprire strade per noi finora fortunatamente sconosciute
Io dico ai colleghi del consiglio d'amministrazione dell'implicito rinunziate a questi stipendi
Accontentati di degli stipendi che precede che prendete che percepite nei vostri giornali
E se proprio non ce la fate con i bilanci familiari tornate a casa si troveranno altri dirigenti ce ne faremo una ragione
Questa storia come altre che possono apparire piccole insignificanti sono mine vaganti nel nostro sindacato e voi sapete che spesso le mine anche le più piccole riesco ad affondare le navi anche quelle più grandi
Grazie Bilotti la parola Vittorio Roidi
Presidente in questi anni della Federazione nazionale della stampa al quale rivolgo la gratitudine e l'affetto credo del congresso di tutto il congresso perché mio personale
Così come ieri ho fatto con il Giorgio Santerini grazie è classica e la fatica quale ex a cui avevano diritto di questo sindacato come Aurelia ex presidenti
Questi dati saranno medici grazie fra Capello spedito allora io
Penso anzitutto che dobbiamo chiarire
Che cos'è l'unità e cose l'unanimità
A me non piace la confusione di questi due termini lì c'è scritto uniti nella F messe io e quello non è uno slogan
Quello vuol dire che noi siamo tutti iscritti a questo sindacato ci battiamo perché si rafforzi ci battiamo perché si stabilisca su cosa lavoriamo chi lavora quali sono le conquiste
Ma poi stabiliamo anche che la maggioranza e accanto all'opposizione che c'è chi fa maggioranza chi fa opposizione a me le ammucchiate non piaccia non mi sono mai piaciute
Forse
è vero
Chi dice che i Cobas sono nati
Dalla troppa o tolleranza o indifferenza di sindacati che non hanno capito che cosa stava avvenendo vero
Però io sono stato tanto all'opposizione e non ho fondato nessun gruppo e invece questo che è avvenuto è questo che ha minato la credibilità delle frane sei è questo che ha danneggiato l'astenersi che è cosa ben diversa
L'unità
Credo che tutti siamo nel sindacato almeno quelli che sono qui dentro
E credo che riusciremo a restare un solo sindacato
Mi stupirei
Nel momento storico in cui l'Italia al e gli altri sindacati le confederazioni sindacali fanno un percorso unitario cerca l'unità noi che ce l'abbiamo da ottant'anni che andassimo a sfasciare
Ma comunque siamo qua per confrontarci e se qualcuno poi un giorno vorrà fondare un Cobas in questo Paese non prenderemo certamente paura però questo patrimonio ce l'abbiamo
Noi l'abbiamo conosciuta in questi quattro anni io personalmente con velluto con chi si è occupato di queste cose i francesi gli inglesi quelli che invidiano la nostra forza il nostro sindacato unitario
Che c'abbiamo
Quelli che ci invidiano il nostro contratto nazionale i nostri contratti aziendali che non hanno contratti
Questo vogliamo
Io credo che si possa dire
Che qualcuno ha fatto un percorso
Anomalo definiamo come vogliamo ma non contro le parole perché ci capiamo
Noi non lo abbiamo spinto nel burrone questo è un merito di Giorgio Santerini uno dei tanti
Però le questioni vanno affrontate affrontati e invece questo non l'abbiamo fatto chi più chi meno ciascuno si prende le sue di responsabilità il Congresso dica come si affronta questa questione che che io non drammatizza ma che c'è forte rilevante e dalla quale può nascere una più grande questione in futuro
Una riforma statutaria non lo so a me i sei voti dell'Ergife ancora vi scottano
E quindi prima di affrontare un congresso mi dispiace ma voglio vedere se quella maggioranza c'è
Poi chi ha sbagliato quel giorno chi ha contato su sei voti in più o in meno non mi interessa neanche questo evidentemente non era maturo vero ma c'avevamo lavorato tre anni però a quel complesso non è che c'avevamo lavorato tre giorni
Noi
Unità e poi governo del sindacato non unanimità qui a me non interessa l'unanimità perché non siamo uguali qui non siamo tutti uguali
Io durante queste elezioni che hanno preceduto il congresso ho sollecitato il confronto
A Torino come a Napoli a Roma come a Milano molti mi hanno invitato ci sono andato a discutere
Perché ritenevo che fosse un grande rischio che questo congresso si svolgesse nella non discussione
Che fosse uno stagno che ci fossero degli accordi prima del congresso che il Congresso fosse spento prima
E non avevo paura del liste contrapposte anzi le desideravo in questo senso perché le redazioni discutevano
Era indispensabile
Che a Torino discutesse ero
Del Boca Borghesan
Che a Napoli discutesse romanesca Ermanno Corsi è Patrizia Capua questo era le elezioni questo vuol dire tirare fuori le cose
E quello io ottenuto perché non siamo uguali all'interno di questo grande sindacato ci sono persone diverse che la pensano diversamente che hanno storie diverse che hanno idee diverse che hanno programmi diversi
Dovevano discutere di questo adesso venire qua a vedere qual è il denominatore comune qualcuno ha detto poco fa
Ci siamo qua apposta per vedere in che cosa invece possiamo andare insieme e fare una maggioranza a questo serve il congresso
Dico una banalità
E subito è tossico
Maggioranza e minoranza ci sarà qualcuno va in minoranza pazienza anzi ci deve essere un una minoranza io ho presieduto un Consiglio nazionale in cui mi sono lamentato del fatto che la minoranza ci fosse raramente uscisse non ascoltasse non presentasse documenti altro che Bulgaria
In pari chi va in minoranza farla la minoranza all'opposizione io non lo sento il vento dell'utopia ma quale utopia io vedo persone qui dentro che vogliono un altro sindacato
Io vedo
Non è estremismo
Vedono uomini liberi che esprimono i propri desideri che non sono sogni sono progetti di politica sindacale
Il Paese
Vivo un'esperienza nuova
Lasciateci credere perché anche i Parlamenti non sono tutti uguali
Ha ragione Cervi certo nella nostra professione noi saremo Sempre contro sempre autonomi Sempre garanzia Sempre cane da guardia non da salotto ma lasciate ci crede che questo Parlamento più di altri voglia fissare le regole
Perché è chiaro cervi in Inghilterra che tu hai citato le regole ci sono
E noi invece non ce l'abbiamo sono vent'anni che parliamo del far West
E qui c'è c'è ancora
Allora chi le fa le regole il sindacato
Allora
Io credo che in questo senso noi possiamo andare da una classe politica
Dal nuovo Parlamento per primo
E siamo contenti che sia venuto Violante non a darci delle elezioni
Qualcuno ce l'ha anche data forse ce la meritiamo ma a dirci che poi le regole della professione ce la diamo da solo e nessuno ce le può dare dall'estero
Della professione
Però chi è proprietario delle televisioni chi è proprietario dei giornali
Ci dicano se solo il mercato deve regolare questa professione l'informazione io non lo credo secondo me il sindacato giorni se si deve battere contro questo ma mi auguro che non siano solo i giornalisti che ci sia nella classe politica italiana questa sensibilità che le notizie sono un'altra cosa
E che anche gli editori sono degli imprenditori diversi da quelli che producono altre cose che hanno altre fabbriche se vogliono fabbricare notizie se no facciamo un'altra cosa questa deve essere la regola dell'imprenditoria editoriale
Donati durante il con il contratto ce ne ha dette di cotte e di crude allora
Credo
Che l'autonomia
Perché è un altro tema che io voglio toccare
Sì è un grande bene
Da qualsiasi governo da qualsiasi Parlamento da qualsiasi magistratura
Credo che
Dopo Tangentopoli possa fitti effettivamente finalmente cominciare in questo Paese una stagione delle persone oneste
Diciamo però che i giornalisti la loro parte l'hanno fatta
Diciamo che i nostri cronisti giudiziari l'hanno fatta
Non hanno tenuto i segreti mai
Noi le notizie le prendiamo dove ci sono dove ce le danno
Non li abbiamo i segreti sono altri che forse sono tenute a segreti noi no
L'autonomia
Il mio vecchio collega Marco Volpatti ha parlato di autonomia ieri
Marco è una persona sincera lo conosco da tanti anni anche se frequenta poco la Federazione della stampa da qualche anno
Ha citato il referendum per l'abrogazione della Mammì
Il fatto che io abbia partecipato a uno di quei dibattiti che venivano organizzati in televisione
Io
Fra il sì e il no parlare a poco a favore del sì
Come cittadino come persona che aveva il diritto di dire come la pensava
Il dovere secondo me che tutti i cittadini avevano di dire come la pensava anche il sindacato
Ma io ero il cittadino
Che diceva la sua opinione
Il presidente della Fnsi doveva tacere
Io sono andato quel giorno a spiegare che secondo me l'eventuale approvazione del referendum avrebbe messo in moto il mercato del lavoro all'interno dell'editoria avrebbe fatto bene al giornalismo italiano
Le critiche sono venute dalla Fininvest
Con ho consegnato al Consiglio nazionale
La mia domanda di sapere se avevo sbagliato
Il Consiglio nazionale mi ha detto di ciascuno di noi può esistere può esprimere le sue opinioni
Allora vedete colleghi io le critiche le accetto
L'ho detto l'altro ieri noi abbiamo il dovere di essere criticati chi ha governato questo sindacato però le lezioni di autonomia no
Ciascuno pensava proprio di autonomia nei giornali dove lavora
Noi in questo sindacato abbiamo l'orgoglio gli averlo sganciato dal controllo dei partiti
Di quei segretari che andavano a braccetto con i partiti
Tutto questo fa parte della nostra storia non c'è più
La deontologia
Faccio solo un accenno perché il tempo è poco lo so e voglio rispettarlo
La premessa è che ha fatto molto in questa direzione
So che deve arrivare Roberto Martinelli che fa parte del giurista era luglio a raccontare anche per conto di di Casavola che lo presiede
Che cosa può fare il Giurì per rendere questa categoria più credibile in attesa che venga una legge che sostituisca quella dell'ordine e stabilisca se deve esistere una deontologia in questo Paese chi la deve applicare
Il contratto chi Dinoi c'era sa che è stato fatto un miracolo
Ma i miracoli non si ripetono
Tartaglia mi guarda
E i rischi di non arrivare in porto sono stati grandi fortissimi perché forti erano i nemici fuori e dentro della categoria
Lo sciopero a scacchiera ragione Santerini
Era l'unico modo in certi momenti per non far franare il sindacato
I nemici interni io parlo di quei direttori che hanno incitato i crumiri
Che hanno fatto i giornali mettendo a repentaglio la lotta di tutta la categoria
Il diritto di non scioperare non c'è
Espulsioni mi dispiace
Se si mette in discussione il dovere di scioperare quando la categoria sta scendendo in battaglia allora il sindacato muore lo chiudiamo
Chi non sciopera si dimetta se è onesto
Se onesto
Se no del sindacato facciamo nemmeno è più onesto Feltri
Che lo vuole abbattere il sindacato
Di quelli che ci restano
E che poi si comporta in quel modo
I service disoccupati
Abbiamo norme nuove sulle quali si può costruire ancora è una battaglia che abbiamo vinto che ha vinto Giorgio per primo
Certo i pezzi di carta da soli non servono adesso vanno applicati
I disoccupati devono rientrare nelle aziende CDR devono controllare che la norma sui servizi applicata a chi lo sta facendo non è un'accusa è una domanda è un invito non è che dobbiamo aspettare per forza la stesura
Il giorno che avremo una FIEG
Il giorno che avremo una FIEG
Un interlocutore
Chissà
Forse se anche gli editori andassero nella Confindustria almeno un interlocutore ce l'avremmo
Noi Service però sia chiaro non li demonizziamo non li dobbiamo demonizza
Perché possono svolgere anche una funzione importante creare lavoro purché non siano utilizzati per sventrare le redazioni le redazioni ci saranno ancora in questo Paese
I direttori il lavoro l'organizzazione
Vi ricordate quelle barzellette in cui diceva che il giornalista non solo tenta di scrivere
Quello che il direttore vuole ma di pensare come il direttore
Oggi alcuni sono il direttore sono il direttore il direttore de il Giornale ci sono direttori che fanno interviste che pensano scrivono il giornale che possono fare tutti
Che fanno firmare le loro interviste ai colleghi
L'articolo sei
Certo l'occasione era il contratto molti di noi lo volevano io ero fra quelli che si discutesse l'organizzazione del lavoro che si facesse un altro contratto
E purtroppo non è stato possibile ma col purtroppo non si va avanti Sisti si ferma
E si rischia forse di andare indietro è tempo di ridiscuterlo questo problema il grande potere che l'articolo sei dai direttori era possibile quando i direttori erano giornalisti
E non si offendano
Ma oggi sono troppo spesso di tori manager amministratori delegati
Il giornalista anche il più umile mi hanno insegnato che ha il diritto ad essere libero
Lui chiunque autonomo rispettato mi hanno insegnato che la firma è un diritto del giornalista non un dovere
Invece ci sono giornali in cui il direttore vuole stabilire se io firmo
O se la posso togliere il capo servizio non è un generale gaffe diritto di vita o di morte è un collega collega poi io faccio il mio pezzo
E l'urlo deve rispettare non lo può storpiato c'è scritto nel contratto e i titoli li deve fare se li fa Luís sarebbe meglio li facessi io li deve fare in linea col pezzo che ho fatto non può fare il titolo che vuole lui
Non c'è scritto nel contratto questo
I CDR fanno un grande lavoro non bastano difficile inventare una cosa nuova qui
Ma i CDR si ricordino per favore che non sono soli non devono essere soli se questa è una federazione sono le associazioni il sindacato accanto al Cdr
Lo dicevamo l'altro giorno a Violante noi nostro federalismo l'abbiamo inventato l'hanno inventato ottant'anni fa quello vuol dire secondo me se vogliamo essere ancora federati
E secondo me lo dobbiamo essere ancora federati ci mancherebbe altro
Allora deve ricominciare l'analisi delle norme sulla vita delle redazioni che ci hanno vent'anni il più freddo
Quanti ce ne hanno i CDR l'Assemblea dicesse arriva lo vide vorrei rifare l'ambientalità l'assemblearista ma figuriamoci vogliamo stabilire come si partecipa al prodotto questa è ancora un'opera collettiva
Pannella
La domanda non è l'ordine sì o no
Non è quella la domanda la domanda è si vuole in questo Paese dei professionisti dell'informazione che rispondono di quello che fanno che facciamo informazione migliore che siano preparati
Che siano corretti che abbiano rigore coscienza capacità giornalistiche specifiche Siviglia risposta a questa domanda
Ci sono Paesi dove c'è tanto pettegolezzo sui giornali ma dove gli editori sono i primi a volere la deontologia e la credibilità di giorno giornalisti dove i cronisti non possono andare se fanno i cronisti alle manifestazioni pubbliche perché il loro editore pretende che non abbiano opinioni tenore esprimano questa è la credibilità dei turisti in certi Paesi
E l'ultima cosa vorrei
Citare la struttura il sindacato
Quale Fnsi è un tema che mi sta molto a cuore Giorgio lo sa
Lo sa Gabriele lo sanno i colleghi dalla Giunta
La struttura vuol dire l'organizzazione vuol dire la capacità operativa del sindacato vuol dire la possibilità di rispondere alle esigenze delle associazioni alle vertenze alle richieste di CDR
Giorgio Santerini è è il più grande lavoratore che io abbia mai conosciuto
Si è caricato sulle spalle le Fnsi forse per questo gli si sono un po'piegato
Ma non era sufficiente non lo è
A corso Vittorio a Roma c'è una piccola struttura di grandissimo valore
Tartaglia Falbo Bozzini in fa Paolo i un personale eccellente
Che io ringrazio
Però
Loro sono bravi forse sono pochi
Il problema siamo noi
Il problema è la nostra capacità organizzativa di chi va dentro lì a lavorare le tele che le specializzazioni non sono bubbone ne abbiamo discusso per quattro anni non l'abbiamo avuta
Gli uomini le donne che sono incaricati di governare
Noi sappiamo di non essere sindacalisti di professione non riprendiamo la discussione di quattro anni fa che facemmo con Sandra Bonsanti e con altri certo sarebbe un errore fare solo il sindacato non stare nelle redazioni ma così alle sfide non reggiamo
Prima questo collega diceva a fare la guerra dobbiamo fare la guerra con quali armi certo il il primo degli strumenti alla Fnsi
E finisco qui
Mi pare però doveroso dire al congresso
Anche quello che sta venendo fuori dal congresso
E non so se tutti lo sappiano
Però è corretto dirlo allora scusate me la prendo io questa questa responsabilità
Dire che al di fuori del congresso la sera la notte e la mattina si parla si discute si cominciano a fare programmi si cominciano a fare nomi
E perché qui i dieci minuti un bastone io perdonatemi se ne ha usati di più si parla di una larga maggioranza si parla di rinnovamento profondo di rinnovamento profondo negli uomini
Si parla di un programma puntuale incisivo firmato ieri qualcuno ha detto in una riunione che c'è stata mi pare Mimmo Ferrara davanti al Congresso che il congresso sia il notaio di un accordo preciso
E poi la si chiami coalizione Alleanza allora io dico questo perché penso che tutti i delegati debbano sapere che tutti i delegati debbano se lo ritengono partecipare se lo ritengono farsi avanti se lo ritengono candidarsi
Più attaccato un pezzo di carta sui muri per dire chi vuole parli dentro e fuori dal congresso adesso è il momento di dire quali sono le cose
Io e ho finito
Dico cinque punti che secondo me ci dovrà essere il programma che esce da questo congresso
La difesa della dignità dei singoli
L'impegno sullo Statuto
Vediamo
Anche adesso
Che cosa è possibile fare
La professione accesso e deontologia
Una diversa legge dell'editoria che il sindacato costruisca come l'ha costruita quindici anni fa
E il rafforzamento della struttura
A me sembra che questo sia un bel complesso
Grazie Vittore consente miniere Novartis sentimenti di viva e profonda gratitudine e riconoscenza anche se tu non hanno il volto che in queste parole non ha né molto sentite le dei rami portatele dentro io spero che Pelé porosa portare sicuramente Conte col insieme con il patrimonio di lavoro e di esperienza
Che ai
La che la cioè i fatti lasciato e che lascia tutti noi per oggi e per domani grazie la parola a Franco Abruzzo
Cari colleghi io ringrazio la Presidenza per avermi dato la parola consapevole che non avrei birilli delitto formale di parlare in questo congresso
Il collegano idee e che ringrazio per quello che ha fatto è perché per quello che ha detto qui
A posto un problema che mi è caro
Il problema che questo congresso esprima una maggioranza e che la maggioranza governi è che ci sia un'opposizione forte è un argomento quello della maggioranza e delle minoranze che mi tocca profondamente perché fu perché fu posto in un altro congresso a Pescara da una da un collega indimenticato e indimenticabile che Walter Tobagi
Tobagi pose il il problema della maggioranza e della minoranza
Leggendo un libro che io qui è un libro scritto da un professore universitario di Torino uno dei tredici che non teme che non votarono che non giurarono fedeltà alle regime fascista parlo di Edoardo Ruffini
Il libro è il principio maggioritario ricordo quella esperienza vivissima ancora per me
Perché il problema della maggioranza e delle minoranze vivissimo anche in questi anche nelle le nel nostro mondo sindacale
Non riguarda soltanto questo congresso ma riguarda anche i sindacati regionali io sono qui per caso perché la delegazione lombarda a votato un documento
In cui si chiedeva a chi aveva il dovere di invitarmi di farli partecipare a questo congresso per per ma io non posso tacere che altri colleghi presidenti degli ordini regionale non sono qui presenti
Parlo di Michelangelo belli lette delle del Veneto parlo di Michele pare Partipilo di Bari che non sono presenti eppure qui si parla della professione
Quando si parla della professione si parla degli ordini professionali ed è grave che questa occasione che ormai accade ogni quattro anni non sia sfruttata
Per riunire tutti i quadri della difesa della professione gli ordini viva dio si possono permettere il il pagamento delle delle spese ego del loro dico Dell'Oro presidente non c'è
Un e un problema disperse di gravare con le spese sul bilancio della Fnsi
Quindi io mi auguro che in futuro
Dei dei prossimi congressi della interesse tutti presente gli ordini siano presenti e spero che ci siano ancora i presidenti degli ordini regionale il terreno e il pre e il presidente nazionale perché vedete
Io qui vengo qui ho chiesto la parola perché vi devo rivolgere un appello un appello che acuito
Da quello che dall'indice di questo libretto stampato dalla nostra Fnsi che la relazione della giunta esecutiva
è una è una relazione che abbiamo anche abbiamo avuto tutte le ci sono i vari capitoli di questa relazione non c'è un capitolo sull'ordine professionale
E questo lasciatemi dire lo dico con amarezza senza polemiche è un fatto grave
Perché dobbiamo capire che l'ordine
è la vita della della professione badate che non si può passare sotto silenzio
Il tentativo di dico tentativo e di referendum solo solo sul quale Pannella dice di aver raccolto cinquecentocinquanta mila firme dal primo settembre la Cassazione come comincerà a contare
Le firme noi Ordine di Milano abbiamo deciso di esserci
Abbiamo rivolto un appello all'ordine nazionale ad altro del ragionare di esserci o so che gli ordini di Venezia differenze di Bologna di Roma Hillary nazionale ci saranno però non so che non hanno ancora compiuto atti preliminare di affidare lo studio abili avvocate perché la questione è delicata
Audi
Avvocate perché la questione delicatissima non è prevista dalla legge che regola i referendum e la presenza dei soggetti passivi dei referendum cioè la cassazione decide il mio vestito il vostro destino
Di essere o di o di non essere professionisti a nostra insaputa noi assenti e questo lei non è possibile perché questa è una legge delle settanta che secondo noi gli avvocati che noi abbiamo sentito e superare
Dalla legge sulla trasparenza
Le dal novant'la la due quarantuno che consente a tutti i soggetti portatori di interessi pubblici e privati e di essere presente laddove si discute del loro destino e noi cercheremo di strazianti siamo sicuri di esserci
Vogliamo contare tutte le firme che Pannella dice Eco di averle raccolto perché il problema è quello che ha posto qui poco fa Vittorio Roidi non in poi non è il problema delle referendum il problema è
è siamo ora non siamo professionisti questo e e il punto io inorridisco quando sento giovani colleghi bravi mi pare un collega di
Venezia prima ce l'ho io fui io voto Pannella ma badate il problema
Gli ordini professionali in Italia è un problema che non li
Arda soltanto l'ordine dei giornalisti riguarda tutti gli ordini professionali perché qui c'è è una situazione unica erede al mondo queste cose dobbiamo capire come noi dirle con estrema chiarezza
è la Costituzione da Repubblica che vuole le l'esame dei vistato per accedere alle professione e il codice civile che organizzarle professione cogli ordine ecco l'albo cioè l'ordine
è concepito come ordine come ente di organizzazione delle professioni punto Eva stasera Parlamento non è che deve cambiare soltanto la nostra legge
Ed è modificare il codice civile tutte le tutte elegge chiarito credo che riguardano tutte le professioni che sono organizzate in un certo modo ma ragionate in termini diversi cosa saremo qui senza la la legge che non è la legge sull'ordine e la legge sull'ordinamento la professione giornalistica che è un'altra cosa io a pari è la o dato pubblicamente in un confronto radiofonico del mentitore perché lui continua a dire che il referendum è solo ordre no il referendum è solo ordinando e do della professione giornalistica che una cosa diversa cioè ci vogliono abolire come professionisti signori ci aboliscono come professionisti ma il contratto lustro e se ne
Si chiede che il nostro contratto resterà in piedi o si potrebbe senza questa legge che per quanto vecchia difettosa è una legge che ci tutela signore lo la
Via Ludovico l'uscita senza l'ordine il contratto unico cori poligrafici e noi saremo degli impiega
Atti mettiamoci avente condotte rispetto per gli per gli impiegati questa l'allora io mi io vi chiedo chiedo al
Verte cieco della mia separazione da Stendhal come iscritto di quasi da cattivo chiedo qui a questo congresso di pronunciarsi in maniera chiara noi vogliamo che in Cassazione con noi ci siano la Federazione alla stampa come soggetto privato portatore di interessi pubblici che ci sia l'istituto di previdenza litigi che e interesse per rientri privatizzata oggi ma portatore di un interesse pubblico perché ci garantisce le pensioni che vende che libici in Cassazione a Defend
La legge dell'ordine perché badate varate l'ultimo avvenimento la gestione separata ma come è nata con la libera Jazeera villa che sono separate nata su una legge dello Stato la la centotré che ha dato delle ma ai consigli dagli o al consiglio nazionale le grida degli ordini di chi è d'
Aree lei gestione separate quindi quindi è
L'ordine che al centro della vita di questa professione di di tutte le professioni presto dove questo dobbiamo capirlo fino in fondo io so che in alcuni settori siamo un Paese libero presero grate con l'ordine in sé non li dico non è amato è vecchio come formula si
Siamo i primi siamo d'accordo sia il Parlamento a cambiare questo ordine gli altri ordini non soltanto questo questa cioè la De
Unità di essere professionisti signore senza l'ordine non saremo più professionisti Mannesmann mi si può dire ma prima senza l'ordine c'eravamo sì ma c'era la legge delle ventotto cioè alla la tre otto quattro che dava l'albo che poi voi sapete la rete all'alla lunga storia con le con le Commissioni unite evidenziano il numero esiguo di opinione e non parlo di queste cose perché sono cosa ormai storiche e vecchie pensate ma
Dobbiamo fare un salto di qualità anche cioè sull'accesso dobbiamo dirci tutto il cinque aprile il ministro della Ricerca scientifica e della Università Salvini a a firmato un decreto che oggi alla firma della dalla Corte dei conti e il decreto che istituisce
La Lauria in giornalismo in cinque anni signori questo è lo Stato che arriva tardi a dare
Al Paese un corso di laurea in giornalismo questa e poi si prevede anche che gli altri laureati possono frequentare le scuole esistente dopo dopo dopo due anni fanno gli esami di di ricordi stato volare alto che cosa signor dica significa agganciare le le tipiche di colleghi dell'esistenza dell'ordine rinnovato alla laurea in giornalismo alle scuole di giornalismo riconosciute cioè è questa professione come tutte le altre professioni deve nascere in università queste io so che che su questa linea io ho molti avversari lo so però dobbiamo volare alto non Bossi ha amo chiuderci nel
La di fare essa di una legge ve
è chiaro che all'articolo trentatré prevede che si possa entrare in una professione a diciott'anni con la con la terza e con la terrazza corale con la terza media tant'è vero che il nostro sindacato affermato il contratto di serie Chico di colpi novembre e secondo me in buona fede non riflettendoci ha commesso un errore piccolo ma significativo però quello che ci possano essere contratti di formazione teme per l'accesso a una a una formazione a una professione non è possibile che ci possano essere codesti
Uno dei contratti di formazione per accedere a una a una professione io eccepito questo nel decreto Dini che da certi benefici per l'assorbimento questa norma contrattuale non è prevista per i Dico per fortuna quindi dico dico che non
è possibile cioè il sindacato deve rispettare l'ordine io io chiedo questo chiedo un salto così Guglielmo di qualità il sindacato deve riferire sindacato che ha voluto l'ordine parlo del progresso di Palermo delle io dico da cinquantasette costano di più se non ricordo male è il sindacato che ha voluto l'ordine il sindacato deve rispettare l'ordine dico ma se ma se l'ordine e il centro motore della gestione separata è inconcepibile che nel gruppo dirigente ligi il presidente all'ordine Lazio a me non sia presente con voto del vicolo deliberando e perché noi c'è la vecchia visione del ventisei io dico
La visione dell'altro cavaliere che diede Lara la rappresentanza delle categorie al sindacato e lato Orsi agli ordini quella visione eco del ventisei è rimasta viva il il presidente Godelli illesi il segretario del sindacato è è nel gruppo dirigente dell'indugi il presidente dell'ordine che giustifica legno lì con l'esistenza dell'invece non c'è e questo è sbagliato presto nelle norme di nel
La nella futura revisione dello statuto dell'indice questa norma va rivista profondamente perché l'ordine va valorizzato va difeso va ripensato ma va ripensato sembra dico io volando alto e quello è un ateo lo che io rivolgo al congresso dire dei riflettere sull'ordine sulla professione sulla re sollevi sulla legge rinnovata dell'ordine è di opporsi a ed è un fatto politico significativo che il sindacato sia a fianco degli ordini contro Hiller il referendum di Pannella e quello che che io chiedo GRA grazie consegno la lamiere la mia relazione che più lunga ma ma non prima non vi annoio alla presidenza della incontra grazie
L'ora la seduta di stamane finisce qui do sono alcune comunicazioni oli pregando i colleghi di essere puntualissimi estremamente puntuali alle quindici e trenta per la ripresa dei lavori avremo
Venti trentaquattro interventi nel pomeriggio se non vogliamo fare una notturna anche oggi a tre Milano farà notturna dopo la partita l'ufficio di presidenza e convoca atto immediatamente qui a fianco i colleghi sono pregati di essere puntuali alla ripresa come ho detto grazie aggiungo che al pomeriggio e sono previsti gli interventi dal ma
Rappresentare inter del comitato Radda dell'informazione che parla anche a nome del presenta Casavola Roberto Martinelli è della Unione cronisti
Era è stato chiuso l'ufficio di presidenza vengono chiuse alle diciotto
Visto che cominciamo alle sedici e cinque anziché all'Est quindici e trenta come previsto mi prendo la sua di dire che le creeremo le diciotto e trenta
Abbiamo bisogno quindi di sapere entro le diciotto e trenta chi deve intervenire fatta sapere la voce a tutti i colleghi
Perché facciano pervenire le richieste di iscrizione si possono organizzare il dibattito che dovrà concludersi
Entro domani notte
è entrato di giovedì
Perché venerdì è prevista la replica del segretario sono previste i documenti la lettura l'illustrazione le votazioni sui documenti
E poi le votazioni per l'elezione dei nuovi organismi della Fnsi
è entro le quattro del venerdì ventiquattro cioè durante la notte tra venerdì ventiquattro e sabato venticinque dovremmo lasciare questa sala alle ore quattro
Per cui quindi vi dico qual è la scaletta che abbiamo ed entra questo percorso dovremo cercare di starci dando dignità a tutti di pari opportunità di espressione
Vendo al congresso di accogliere ascoltare gli apporti di tutti
Abbiamo finora circa cento iscritti a parlare tra coloro che hanno già parlato e coloro che che intendono ancora farlo
Preghiamo quindi tutti i capi delegazione di informare i loro delegati che le iscrizione si chiuderanno alle diciotto e trenta di oggi
Avremmo oggi anche una seduta notturna
Che comincerà subito dopo la partita Ajax Juventus lo interromperemo alle ore venti questo pomeriggio
Dimodoché chi vuole le venti e trenta posso seguire la partita ma subito dopo la partita alle venti e trenta
Anche per ragioni tecniche dobbiamo interrompere perché su questa sala verrai installato uno schermo gigante non solo per me ma anche per gli altri ospiti del villaggio
Sì iscritti le iscrizioni si fanno ora entro le da ora in poi si chiudono entro le diciotto e trenta ma varranno per i due per la giornata che ancora ci restano del dibattito cioè non è che sono iscrizioni per oggi sono iscrizioni per domani per domani notte
Ci fosse bisogno per qualcuno per venerdì mattina ma pochissimi prima della chiusura
Questa è la quindi gli spazi ci sono e dobbiamo sapere quanti ancora debbono intervenire o intendono intervenire
Poi lo fa sempre in tempo se ritiene di non dover più procede a ritirarsi do lettura in attesa che arrivino i colleghi prima di dare la parola ai dirigenti dell'undici Frate col direttore Adria e dell'UNCI
Che hanno chiesto ai quali avevamo i promesso avremmo consegnato la parola in apertura di seduta questo pomeriggio di un documento che ci invidiano che ci invidiano sì e la civile l'assemblea nazionale dei telefilm da Torino RAI
E che invia all'attenzione dei delegati ed d'
Scusate però un po'di ordine dei delegati al ventiduesimo congresso della Federazione nazionale della stampa italiana
Riteniamo opportuno portare a conoscenza dei colleghi delegati al ventiduesimo congresso della Fnsi l'anomala situazione contrattuale a cui sono soggetti i giornalisti della Cina operatore della RAI
A distanza di sette anni dal riconoscimento ufficiale da parte dell'azienda RAI della figura del giornalista per immagini permane ancora nella categoria una profonda insoddisfazione
Pur essendo a tutti gli effetti giornalisti proprio sì scusate sapete da discutere di altro fatto là fuori di precoce la saletta parte grazie
Avendo sostenuto l'esame di abilitazione professionale nell'integrativo Rai si discriminano i giornalisti per immagine rispetto a quelle dello scritto imponendo minimi contrattuale differenziati ma soprattutto carriere bloccate comunque
Livellati al di sotto del parametro retributivo del relatore ordinario
Gli accordi vigenti tra RAI Usigrai assegnano tra le altre al giornalista Daria cineoperatori le seguenti mansioni girare le immagini e raccogliere notizie scritti orali
Montare le immagini predisporre l'archiviazione delle stesse immagini ma stabilisce che l'atmosfera del servizio e comunque dal relatore anche quando non sia presente al fatto
Non è forse ciò in corsa trust o con la legge istitutiva dell'ordine contro tutti i dettami deontologici noi pensiamo di sì
Il sindacato deve vigilare e intervenire il contratto nazionale di lavoro giornalistico pone sullo stesso piano i giornalisti professionisti a prescindere dal mezzo usato per esprimersi
E davanti agli occhi di tutti il processo di trasformazione in corso nel mondo dell'informazione i contratti e Ferretti stipulati tra la Federazione delle televisioni privati i sindacati confederali devono farci riflettere sul ruolo del sindacato
I sindacati confederali si sono inseriti infatti nel vuoto lasciato dal sindacato dei giornalisti hanno contrattualizzato buona parte degli operatori dell'informazione visiva dell'emittenza privata
Queste persone fanno a tutti gli effetti i giornalisti al di fuori del contratto nazionale di lavoro giornalistico il loro ingresso nel mercato del lavoro non può lasciarci pertanto indifferente
Premesso che nessun intende identificarsi né tanto meno sostituirsi in quelle mansioni proprie dei colleghi relatori che scrivono
Rimani imprescindibile che quando il telecinesi Paratore risulti l'unico testimone giornalistico delle vento abbia il diritto-dovere garantito dalla legge dalla deontologia professionale di curare nella sua interezza il servizio televisivo assumendone la piena responsabilità
In tal modo è tutelato il diritto dei cittadini ad un'informazione corretta di prima mano garantendo altresì il diritto di poter esprimere la propria opinione e dare la personale versione dei fatti senza interposta persona
L'assenza di proposta da parte del sindacato lasciano spazio che verrà colmato da chi come gli editori ha tutto l'interesse a prendere in mano la situazione
Il documento finale dell'assemblea nazionale dei giuristi Terracina operatori RAI del diciotto tre novantasei allegato ci sembra vada nella giusta direzione
Questa proposta sindacale può essere il punto di partenza di un dibattito congressuale dal quale scaturiscono assicura professional giornalistica che diventi punto di riferimento anche per l'emittenza privata
E si avvale la risposta ai contratti FRT è necessario infine che la nuova giunta eletta dal Congresso si faccia garante
Affinché questa insostenibile discriminazione venga superata al più presto anche in considerazione dei riflessi occupazionali di questa figura professionale potrà portare in futuro
Villasimius venti maggio novantasei giornaliste Leccino poter Arras interpreto questo documento come un contributo al dibattito che viene offerto da questo gruppo di colleghi che quindi passa pertanto agli atti l'ufficio stampa è pregato di ritirarlo
Mettono a punto gli atti portarne una copia qual direttore per la segreteria
A questo punto
Darei la parola subito ai membri della Giunta del Unione nazionale cronisti italiani che dopo il suo congresso di Noto ha rinnovato i propri organismi riconfermando il collega Colombo alla presidenza
E che ha deciso ha chiesto la presidenza di poterlo fare la presidenza deciso dissi di poter intervenire in apertura di questa sedotta con un contributo complessivo di quindici minuti affidato a quattro colleghi dirigenti dell'UNCI cioè un contributo che la presenza dell'UCI Porta a più voci
Affidando il primo contributo al rappresentante del Gruppo cronisti della Sardegna il collega Umberto ahimè che alla parola
Ringrazio il congresso a nome del gruppo sardo cronisti e soprattutto del suo presidente Luigi Crivelli che oggi non reputo essere qui a Villasimius pochissime parole
L'Unità pur nella nelle città nelle legittime opzioni ciascuno è un patrimonio
Del sindacato di tutti noi e non può essere disperso patteggiato o compromesso
Perché oggi più che mai dobbiamo respinge tutti insieme gli attacchi sconsiderati a volte Suicidi
Di una controparte gli gli editori sempre più un mercanti nel tempio dell'informazione secondo concetto i comunisti sono da sempre la punta avanzata dalla nostra categoria non non è un problema di rischi ma di realtà ogni giorno in frontiera sotto pressione nei palazzi di giustizia è tra la gente ebbene noi confermiamo anche qui a Villasimius il nostro dovere a informare le Rispetto è ovvio delle regole ma soprattutto della nostra autonomia anzi del nostro diritto alla libertà e alle all'autonomia
Diritto che ribadiamo anche di fronte agli attacchi da parte di di direttori di capi servizio che vogliono svilire il ruolo di al cronista come testimone dei fatti e costringerlo dietro la scrivania dietro Vito terminale
Il terzo e ultimo concetto è una è una riflessione ovviamente
Che lascio al Congresso ritroviamo tutti dico tutti l'orgoglio della professione dentro e fuori le le redazioni
Perché io credo che proprio in questo orgoglio stia la differenza fra i giornalisti gli showman e i burattini grazie buon lavoro
On line
Il prossimo collega dello cioè non ricordo in quale ordine abbia vere dice lui me lo dite voi
Amati
Al alla parola
Onorevoli colleghi e colleghe grazie per l'invito che mi lusinga partecipare a questo congresso quale membro nazionale della Giunta cronisti e grazie anche per lo spazio che avete avuto riservarci sottraendo quanto in qualche minuto al vostro importante dibattito
Non vi ruberò però troppo tempo né vi annoierò intervenendo noto non più di dieci giorni orsono nostro congresso di fronte a Pier Luigi vigna il capo della polizia magione di Gennaro dirigente del dia gli avvocati Flick Chiusano dottor Spataro
Su richiesta del Presidente della Giunta cronisti Guido Columba ho cercato di fare il punto della situazione di diffuso malessere nel mondo della stampa
Verso un certo modo di agire della magistratura secondo il tema del nostro appuntamento in terra di Sicilia comunque infatti è dato Schwäbisch scontrare un abbassamento del livello di considerazione nei nostri confronti e del lavoro che svolgiamo
Un livello che si potrebbe definire diventato di sopportazione e citavo tra i molti episodi che denotano ormai la scarsa considerazione in cui siamo tenuti il noto esempio della sala stampa milanese a palazzo di giustizia per la quale ci accumulato un debito di affitto di circa centodieci milioni per ragioni che non sto qui ad approfondire nel disinteresse della magistratura
Finché serviamo infatti da cassa di risonanza va bene quando però c'è da dimostrare un concreto interessamento per garantire alla prova pluralità e la libertà di stampa veniamo lasciati soli
Se pensate poi che Milano la patria di Mani pulite l'unico esempio in Italia in cui i cronisti giudiziari debbano pagare un affitto
Per lo spazio malconcio che occupano e proprio clamoroso
Siamo arrivati al punto in cui e proprio in questa sede un ex magistrato l'attuale presidente della Camera Violante ha proposto di realizzare uffici stampa nelle procure per diffondere in parzialmente le notizie e questo permettetemi di affermarlo e il sintomo della terribile mentalità che si va diffondendo
Contro la quale noi cronisti siamo in prima linea a combattere perché laddove si affermasse segnerebbe la fine del nostro diritto dovere di informare la gente secondo modalità che solo il fatto l'evento la notizia possono decidere quando avvengono e non quando lorsignori decidono che è opportuno e utile diffonderle
La nostra denuncia di Noto è servita in quanto vigna se subito fatto interprete
Della nostra protesta spezzando a sua volta una lancia in nostro favore davanti al ministro in pectore Flick e abbiamo ricevuto la solidarietà di molte altre autorità del nostro Paese
Permettete però di soffermarmi sulla gravità del momento che stiamo attraversando da un punto di vista che mi pare non sia stato finora affrontato avendo parlato gli oratori di questi giorni del pericolo di una spaccatura dall'interno della federazione
Della prepotenza e io sul saggi né di certi editori della necessità di porre un limite all'accesso alla professione dell'invadenza dei politici e di tanti altri temi ma non di questo
è vero occorre ammetterlo francamente il primo cambiamento il più difficile deve avvenire in noi
Molti troppi si sono adagiati sulla poltrona pavoneggiarsi nella carica raggiunta e si disinteressano non tanto dei colleghi meno fortunati perché questo ancora ci può stare ma quel che è grave e che si disinteressano della realtà
Dei fatti delle notizie dell'obbligo di far sapere il meglio possibile nel bene di questo Paese che non è a mia moglie
Preoccupati solo di essere funzionali a determinati progetti politici orridi risultare simpatici a qualche editore che ovviamente gli USA ma mi sembrano felici affermo queste considerazioni in questa sede perché sono certo che le critiche finché restano in casa cioè tra di noi sono comunque costruttive perché ci obbligano ad aprire gli occhi e a tentare perlomeno di andare oltre i nostri soliti pregiudizi
Ben venga allora anche tra di noi il caso scoppiato ieri sulle monde nell'articolo di Lorenzo Chini corrispondente da Washington
Il quale raccontando il disamore della gente dei politici verso i giornalisti americani
Li accusava di scrivere prendere posizioni semplicemente per partigianeria per partito preso senza neppure informarsi sull'argomento che debbono trattare
Ma dicevo finché le critiche rimangono tra di noi ben vengano quello però a cui stiamo assistendo e ben più terribile
E segna una svolta involutiva né i rapporti tra la stampa e i palazzi del potere lasciatemelo dettagliare
Oggi chi fa cronaca sacche pressioni sono in atto sulle fonti a tutti i livelli da parte della magistratura e sui magistrati stessi
Perché tacciano e non facciano trapelare notizie anche nelle fasi processuali che il nostro codice prevede siano rese pubbliche perché fino a prova contraria
La conoscibilità del processo rimane un nodo centrale e portante dei procedimenti giudiziari nel nostro Paese
Così avvocati pentiti e forze di polizia si mostrano sempre più reticenti a parlare con noi
C'è di più
In Valle ormai l'abitudine anche quando le notizie pubblicate sono veritiere verificate
Che i giornalisti vengano citati in sede civile con l'effetto di isolarmi perché sono pure non mento come emerso noto i casi in cui le testate si dissocia nota rispondere in solido con noi
Un'abitudine che costituisce un formidabile deterrente ai cacciatori di notizie e che comunque la funzione di intimorirmi entro o di avvertimento per usare un termine mafioso
C'è ancora dell'altro purtroppo senza addentrarci nella frustrazione degli operatori di polizia che vedono bloccata l'autonomia delle indagini
Essendo ormai come degli eserciti mercenari al servizio della magistratura che delega loro dei semplici e compiti di polizia giudiziaria
C'è dell'altro dicevo e Gesù ed è già stato qui accennato
I quadri responsabili delle redazioni dei capi servizi il suo anziché assumersi le responsabilità
E rendere in qualche modo ci conto alle redazioni dei motivi delle scelte delle decisioni sostenendo le quando occorre si sono trasformati in moltissimi casi sono venti scusami se dovete parlare in cinque tutte parola come io non rubo sbalorditi
Non è che voglio tagliare l'intervento però essi provvedono consenta d'ora ma se lo vedremo tutto il gruppo denuncia va bene l'equità
Si sono trasformati in semplice interfaccia ed esecutori d'organi poi tra gli altri
Sì
Della direzione quando non direttamente dell'editore con le conseguenze ben visibili sui giornali e un concretissimo pericolo per la libertà di stampa e la dignità della nostra professione
Tutto questo si è andato a giungere ad un'abitudine che tra noi stenta a scomparire che è quella di difendere dei privilegi che ormai non esistono neppure tu ed assegnato determina l'allontanamento e la disaffezione della base militante
Di chi calpesta ogni giorno con fatica i marciapiedi per portare a casa appunto le notizie
Grazie la parola affranca salvati ICI
Buonasera
Anch'io mi occuperò dei rapporti via tra cronaca e giustizia
Intorno alla giustizia e alla cronaca che di essa si occupa si intrecciano tre principi di rilevanza costituzionale
Che stentano a trovare un equilibrio reciproco insisto nel siccome è noto il principio di tutela dell'indagine
Quello di tutela dell'indagato è quello della visibilità del processo quest'ultima è oggi il più ignorato semplificando al massimo si potrebbe dire che mentre i magistrati difendono a spada tratta i diritti dell'indagine e gli avvocati quelli dell'indagato
Noi giornalisti non lo siamo altrettanta convinta tenacia nel difendere il principio della visibilità del processo eppure la garanzia della pubblicità processuale è uno dei presupposti indefettibili del giusto processo
è stato autorevolmente scritto che esiste un rapporto di proporzione diretta fra il grado di democraticità dell'assetto politico e il grado di trasparenza della funzione giurisdizionale
Ma in questi tempi che io credo si debbano definire oscuri eserciti di garantisti non tutti in buona fede si battono per far calare sulla giustizia una cappa di segreto sempre più impenetrabile indicando la massima di Cordero
Secondo cui las la sola cosa più importante del rendere giustizia è il vedere come il giudice la rende il che non significa assistere passivamente alle decisioni ma conoscere il processo nel suo svolgimento
Significa non privilegiare tanto la notizia acriticamente ricevuta dalla fonte e i acriticamente traspone trasposta sui giornali ma puntare alla conoscenza intesa come visione globale organiche critica di un determinato fenomeno alla luce di questi principi
Noi riteniamo né cronisti giudiziari e io lo sostengo con forza che il Codice di procedura penale esistente è una carta ipocrita che abolisce solo formalmente il segreto e che di fatto impedisce un controllo critico
Sui procedimenti penali e propongo all'intera categoria di giornalisti di battersi di entrare nelle Commissioni di riforma
Di battersi perché il e diritto della visibilità del processo sia tale non solo sulla carta perché le udienze anche quelle prima del dibattimento che arriva dopo anni in un sistema accusatorio dove la parola si deve fermare appunto in dibattimento perché le udienze del tribunale della libertà le udienze preliminari
I patteggiamenti i periti giudizi abbreviati siano finalmente pubblici e non in camera di consiglio e perché l'accesso agli atti gli atti e che sono depositati e quindi sono noti all'indagato e quindi non danneggiano l'indagine possano essere anche disponibili per chi della giustizia deve del di come viene amministrata la giustizia deve dare conto per una battaglia di questo tipo io chiedo che l'intera federazione della stampa si schieri con i clan cronico realisti e e direi con il popolo che ha diritto di sapere veramente come viene amministrata la giustizia
Grazie grazie la parola Giuseppe Lo Bianco ancora della Giunta dell'UNCI
Poi Columba
Cioè diffusa tra i magistrati ma anche da molti colleghi una convinzione che l'ex ministro della Giustizia Caianiello ha manifestato in un recente convegno a Marsala
L'informazione deve essere funzionale alla corretta amministrazione della giustizia
Da ciò discende la teoria della prevalenza della giurisdizione sulla informazione che produce una serie di ricadute sul terreno del lavoro quotidiano dentro i palazzi di giustizia che tutti i cronisti giudiziari conoscono bene queste ricadute adesso si sono accentuate dalle procure un po'in tutta Italia sale l'appello ad allargare ancora di più l'aria del segreto già ampia per legge
Al congresso dell'un cenno do dieci giorni fa il sostituto di Palermo Ingroia che ha specificato un concetto già espresso dal procuratore Caselli auspicato l'arrivo di una fase in cui durante le indagini preliminari non vi sia chi cerca le notizie e chi le dà
Una moratoria assoluta che potrebbe andar bene se le inchieste durasse o quindici giorni
Prima di arrivare in aula ma non quando durano anni come spesso accade dalle proposte restrittiva le sanzioni sempre proposto il passo espresso in seguito il passo è stato breve
Un membro laico del CSM in un convegno non ho avuto scrupoli a proporre la sospensione provvisoria delle pubblicazioni dal giornale colpevole di avere violato il segreto istruttorio
E dalla Procura di Palermo come ciliegina finale è partito l'ordine di sequestro che tutti conosciamo e che e ai confini della Costituzione delle foto dei pentiti conservate negli articoli negli archivi dei giornata
Io ho la sensazione che si stia avvicinando una nuova periodico offensiva contro il diritto di cronaca questa volta però ed offensive condotta anche dalle procure che sono in prima linea nella lotta alla mafia
Ed è un'offensiva alimentata da una convinzione che possiede una propria forte suggestione
La lotta alla mafia si dice procure cittadini tanti saggi ma è un prezzo che bisogna pagare perché lo Stato si riappropri dei suoi territori nessuno si stupisca dunque se sull'altare del recupero della legalità si sacrifica un pezzo di libertà di stampa
Sapremo meno particolari dell'inchiesta però alla fine saremo liberi dalla mafia
Ecco perché queste richieste di moratoria che arrivano dalle procure ci imbarazzano perché nessuno di noi si sogna di ostacolare le indagini antimafia ma nessuno è disposto a rinunciare al diritto dove informare l'opinione pubblica su ciò che accade anche nelle fasi nascenti un'inchiesta quando ciò spesso provoca notevoli ricadute sulla vita di intere comunità
Superando l'imbarazzo a questa offensiva la Federazione della stampa deve rispondere con proposte e non soltanto contro teste che sono arrivate spesso non tanto puntualmente
Perché se non ci diamo noi un sistema di regole ce lo daranno altre sarà sicuramente peggio
Nei mesi scorsi quando l'offensiva ha cominciato a manifestarsi la frazionata alla stampa
è apparsa lontana è assai distratta sul punto c'è voluto l'intervento di colomba per modificare un ordine del giorno che stava per essere approvato in Consiglio nazionale
Di sostanziale condivisione dell'appello lanciato da Caselli
E io credo a questo punto e per superare l'imbarazzo bisogna partire dai principi l'informazione allora non deve essere funzionale a niente
Neanche alla corretta amministrazione della giustizia
Il concetto di funzionalità non appartiene all'informazione non appartiene al nostro mestiere
Forse stata funzionale in passato l'informazione quando i magistrati nei palazzi di giustizia di tutt'Italia assicurano un tasso di legalità che era compatibile con gli assetti di potere dominante
Ma non credo che siano questi periodi da ricordare con orgoglio
Informazione deve essere funzionale soltanto alla libera ampia tempestiva circolazione delle notizie dentro e fuori i palazzi del potere quale che sia questo potere non Staso uno scranno più alto o più basso sta soltanto su una seggiola diverso
E questo vale anche per Sicilia Calabria Campania e Puja dove più forte e la pressione mafiosa
Anch'io certamente sono convinto che esista una specificità antimafiosa e che non è assolutamente vero che il cronista debba pubblicare tutto ciò che sa e di cui accerto per non calpestare diritti per non offrire vantaggi a Cosa Nostra per non rallentare o vanificare le collaborazioni di giustizia
Tutto ciò però non può essere imposto dall'alto di una norma penale che tende a comprimere il diritto di cronaca deve essere affidato a un foro dalla coscienza alla nostra responsabilità professionale nel rispetto ovviamente delle leggi vigenti
Questo e non altro ci chiede la deontologia tradotto in casi concreti vuol dire massima attenzione per la sicurezza e la vita di chiunque collaboratori di giustizia in primo luogo non essenziale pubblicare nomi e foto si dia notizia di una valuta collaborazione dopo aver ottenuto la certezza che tutti i familiari siano stati tradotto in un luogo sicuro
Però ciascuno si assuma le proprie responsabilità i pm utilizzino il potere di stock di secretazione
Per proteggere le identità di chi collabora e non si può chiedere ai cronisti il silenzio quando i pentiti vengono a far visita in procura agli stessi magistrati
Improvvisando conferenze stampa
E non si può chiedere nemmeno il silenzio su un arresto quale che sia un procuratore ha persino promosso rappresaglie contro i cronisti colpevoli di avere dato la notizia di un arresto di fronte alla privazione della libertà personale del cittadino non c'è segreto che tenga perché siamo in Italia e non siamo in Bolivia
E se in Sicilia in questi anni è stata purtroppo così simile alla Bolivia si chiede uno sforzo di responsabilità in più ai cronisti SIP si comprenda anche che il terreno scivoloso per tutti
Cronisti compresi quando qualcuno mi soffia una notizia in anteprima non mi consegno solo uno scoop ma mi fa camminare con una polveriera in tasca
E se sul piatto della bilancia ce la riservatezza delle indagini sull'altro c'è a volte la vita del cronista che esercita davvero il suo mestiere e non si limita a fare da filtro alle veline che escono sempre più frequentemente dai palazzi di giustizia
E che producono quel fenomeno che l'onorevole Violante ha efficacemente sintetizzato l'altro ieri
Può accadere per giochi di potere interno agli apparati istituzionali o per finalità positive che nulla hanno a che vedere con la giustizia e giornalista così diventa solo lo strumento di tensioni che nascono e si sviluppano nei Palazzi del potere investigativo e giudiziari credo infine allora che questo eterno problema di conciliare l'esigenza di riservatezza delle indagini con il diritto dell'opinione pubblica ad essere informata sotto che accade dentro i palazzi di giustizia
Debba trovare un punto di equilibrio nella elaborazione intelligente ed attenta della Federazione della stampa
Insieme con l'ordine dei giornalisti pensa un tavolo comune al quale i cronisti giudiziari sono pronti ad offrire il proprio contributo per difendere il diritto di cronaca per farti sentire
Meno soli nelle zone cosiddette di fronti prima che altri imponga le proprie regole grazie grazie a te collega col
Lo Bianco la parola Colomba
Reduce appena dal Congresso Binotto Moka are colleghe e colleghi
Di ciò che non ci ha fatto noto e del convegno sul dovere di cronaca tra veleni e pentiti gli hanno riferito i cronisti Aime Amati Lo Bianco selvatici
Il dovere che abbiamo di rispettare l'impegno con l'ufficio di presidenza
Che ringraziamo per la sua intelligenza politica la cortesia ci impedisce di far parlare anche la collega Loredana Nicolò della Calabria
Di ciò che non ci ha fatto negli ultimi quattro anni molti di voi sì o no buoni testimoni
I prego di raccontarlo a chi non ci conosce anche se confido che l'abbia compreso dagli interventi di Romano Bartoloni e miei nelle due sale in cui sino a ieri ci siamo riuniti
Interventi con l'unico scopo di farsi chi si realizzi il sogno che i cronisti hanno concepito noto che sindacato unico unitario è forte dei giornalisti italiani
Torni dal congresso di Villasimius con la stessa irriducibile unità con quei cronisti sono tornati canotto
Da me di chiedere la cortesia la pazienza di ascoltare solo un paio delle mille esaltanti frasi che cronisti si sono sentite rivolgere al noto e che da cronista cerco di riferire fedelmente
Non credo non credo alle leggi non credo a limiti non credo
Voi avete diritto e dovere ma dico prima il diritto di trovare in casa vostra non sanzioni per
Ma la difesa della dignità della vostra professione
Voi avete diritto e dovere di tutelare la libertà e la dignità di quelli che questo mestiere in questo modo non lo fanno a questo io credo fermissimamente
Tant'è vero che lo ha ripetuto nel messaggio inviato ieri a questo congresso
Anche io però lo credo da cronista in modo irriducibile pertanto da cronista denuncia un'assenza in questa sala inammissibile anzi cinque i nomi Sibilia senza ICI
Quelle di Casavola Alpa corto passi Iacobelli o Martinelli il cui Carboni divorata il cui tardivo arrivo non mi soddisfa
Alla Carta dei doveri tutti noi tipi volentieri chi meno ci si ama pigliati come a un'ancora di salvezza nel pieno della tempesta
I cronisti si sono battuti in modo irriducibile come sempre perché il Giurì per la correttezza e la lealtà dell'informazione fosse costituito il cinque febbraio il giorno precedente l'insediamento abbiamo inviato in modo ufficiale la richiesta di esaminare quello che può essere un caso esemplare per iniziare a difendere la dignità del nostro mestiere
Ad oggi non abbiamo avuto risposta
Non l'hanno avuta neanche i milioni di cittadini il cui comune senso della dignità umana è stato offeso reiteratamente dalla oscena esibizione di due bambini
Questo offesa alla dignità umana e del nostro mestiere risale al sei maggio
Ancora non è stata riparata
Abbiamo ha voluto Vittorio che il Giurì fosse uno strumento rapido per riparare i torti subiti Giorgio ha voluto che i giornalisti fossero in minoranza e che ha governato però a governarlo fossero tra estranei con elevatissimo autorità scientifiche morale
I cronisti all'inizio erano contrari poi hanno capito e si sono schierati come sempre all'avanguardia per dignità sosteniamo la Carta dei doveri per dignità sosteniamo il Giurì
Maggiori non è un'Alta corte di giustizia non ha potestà legali non è un doppione dell'ordine ha valore funzione
Esclusivamente se capace di ristorare immediatamente il comune senso della dignità umana immediatamente cioè la sera stessa del sei maggio
Luci ha rallentato il suo orologio le lancette sono ferme due secondi prima della mezzanotte del sei maggio
Ma sei ventiquattro rintocchi termineranno senza che il comune senso della dignità sia ristorato senza che si affermi a voce alta che gli Stranamore fanno strame della nostra dell'altro dignità
Che per loro non c'è posto nel nostro mestiere i cronisti cancelleranno dalla loro mente dei loro cuori il Giurì e la loro dignità l'affideranno tutta intera ed esclusivamente dopo averne pubblicamente spiegato le ragioni a Mario grazie per l'attenzione
Grazie vedo grazie per il contributo dell'Unione cronisti gruppo despecializzazione che coerentemente al lavoro all'interno del se ne sia anche confusa di grande stimolo
Dati i temi che ha trattato l'undici se Martinelli è presente io sarei dell'avviso di darle la parola perché mi parrebbe quanto meno giusto poter proprio
Chiudo in uno spazio congressuale complessivo sui temi della lealtà dell'informazione
In quanto Martinelli è il rappresentante del uno dei membri quei membri che ha citato poco fa colombai cinque mese la colomba del Comitato nazionale per la realtà è la correttezza dell'informazione che il Comitato
Che vigeva e attua la Carta dei doveri
Approvata dal consiglio l'azione della federazione del comitato fanno parte in qualità di presidente verrà ricordato Colomba il prete l'exploit della Corte costituzionale a Casavola Roberto Martinelli appunto di aver Iacobelli e Roberto corto passi
E Guido Alpa la parola a Martinelli
GRA ringraziando anche per il suo intervento per la fatica che ha fatto per arrivare qui fino al congresso grazie mi scuso per ritardo queste sono arrivato mi aspettavo di concordare i tempi e modi ambiente
Parlo nome
I Casavola degli altri tre componenti ma fare un intervento anche a mio nome e del quale mi assumerò la responsabilità
Abbiamo tre che appare in un convegno di un congresso dell'operazione da stampa
Però conosco tutti i vostri problemi sono riscritto all'ordine da quarant'anni
Da quarant'anni faccio il cronista
Ho seguito le vostre battaglie nostre battaglie
I contratti che via via sono stati
Stipulati con la nostra controparte
E la mia unica esperienza diciamo associativa
Di darci un'altra categoria è stata la mia elezione all'Impregilo come componente del consiglio generale
L'ho fatto su richiesta di molti colleghi
Romani
Che mi avevano sollecitato di entra a far parte dell'Inpgi per cambiare le cose
Non sono fuori tema perché temo che l'Impregilo roccaforte la estrema difesa la nostra libertà
Bene sono entrato stamattina non mi abbia mi avete eletto ringrazio coloro i quali mi mi han dato il loro voto
Ma ho scoperto che appena entrato lo stato dell'impingere cambiato
E che il vicepresidente di diritto del nostro istituto era diventato
Il rappresentante della Federazione editori
Ho chiesto chiesto il motivo di questo cambiamento ho ricevuto risposte molto vaghi
Durante la prima riunione abbia affrontato i primi problemi
E il rappresentante degli elettori non ancora eletto ma di fatto già nominato precedente l'istituto affatto sospende l'intervento la persona a modo garbata
Che stimo moltissimo ma è scivolato su due lapsus freudiani
Che mi hanno molto colpito
E mi hanno sinceramente indotto
A militare la scelta di lasciare il Consiglio il Consiglio generale dell'Inpgi cosa che ho fatto optando per la carica di componente del comitato per il Giurì
I lapsus delle avvocato dell'Impregilo sono stati ventidue parlando dell'Inpgi lo ha definito il nostro istituto
Ora mi sono chiesto se fossimo all'asse della frazione editori o se invece in via Nizza
L'istituto che da cinquant'anni abbiamo fondato per difendere nostra autonomia e la nostra libertà
Il secondo l'atto se è stato quando egli ha detto che
Sul contratto di lavoro non ancora stipulato Lazzi già stipulato ma non ancora redatto e gli avrebbe scritto
Tre mi sono chiesto
Cosa ci facevano i nostri colleghi di questo comitato che poteri contrattuali essi avessero
Ecco questo saltate le mie uniche esperienze diciamo associative e di categoria
Invece ho accettato con piacere con grande interesse la designazione del presidente dell'ordine Cuche precedente e del tra prezzi alla stampa a far parte di questo Comitato perché io credo fermamente
In due cose
Nella libertà del giornalista la sua autonomia intellettuale
E nella
Il diritto all'informazione
Un concetto astratto non sancito purtroppo da nessuna norma giuridica
Nell'ordinaria né di rilevanza costituzionale
E che soltanto la Corte costituzionale ha in qualche modo introdotto nel nostro ordinamento
Interpretando quell'articolo ventuno Compart contenitore Massimo di questi concetti
Altra parte cinquant'anni fa i nostri padri costituenti non potevano pensare
In quel momento storico ad un diritto del singolo all'informazione
Cosa che invece ha fatto il nostro comitato perché in uno degli articoli principali articolo uno
Tre cito testualmente il giornalista deve rispettare coltivare difendere il diritto all'informazione di tutti i cittadini
Invito non nostro i giornalisti
Ma di voi cittadini ad avere uniformazione corretta obiettiva complete
L'articolo due o il secondo comma di questo principio generale
Prevede che il giornalista di baci si deve cercare e diffondere notizie di pubblico interesse nonostante gli ostacoli che possono essere frapposti al suo lavoro
Punto tre
La responsabile del giornalista verso i cittadini prevale sempre nei confronti di qualsiasi altra il giornalista non può mai subordinando l'interesse di altri e particolarmente a quelli delle vittorie
Punto quattro
Il giornalista deve al dovere fondamentale rispettare la persona la sua eredità e il suo diritto alla riservatezza
Il giornalista Corrado e tempestivamente e correttamente i suoi errori o le sue le certezze il giornalista rispetta sempre e comunque il diritto alla presunzione d'innocenza
Un mese fa a circa durante l'ordine delle ultime nostre riunioni del Comitato ci siamo chiesti come realizzare poter evitare gli ordini ecco una premessa io ho sentito il collega Columba prima e di parlava del nostro comitato
E non abbiamo nessuna voglio interesse di espropriare quelli che sono i compiti e le prerogative degli ordini degli Ordini regionali
Sappiamo bene che non siamo un tribunale sappiamo bene che non possiamo decidere o giudicare nessuno
Noi ci siamo detti
E ciò definiti quasi un'antenna un'antenna trasmittente Diretta agli ordini professionali
Soltanto per fare quello che Colomba prima diceva sosteneva si tratta cioè di far presto di correggere i nostri errori e di garantire questi che sono i principi fondamentali di questa carta che voi avete voluto e che cede chiamato in qualche modo a difendere e a far rispettare ma senza essere noi i giudici ho saltato portatori di quello che è l'interesse pubblico a il giudice naturale del giornalista che l'ordine regionale
Bene
A questo punto
I punti che sul quale si fonda questa carta
Sono certamente alcuni a disposizione del giornalista
Ma altri non lo sono
Il giornalista per poter svolgere
Il suo lavoro e poter adempiere a quelli che sono i suoi doveri
Vede
Avere da parte delle pubbliche autorità dei poteri degli altri poteri dello Stato la possibilità di informare correttamente
L'opinione pubblica
Sentivo parlare prima dei colleghi Rizzardi sono giudiziaria i quali a un posto i problemi importantissimi
Cioè il rischio chele Crusa giudiziario diventi
Giorno dopo giorno una sorta di portavoce delle procure
Purtroppo e quello che sta accadendo da alcuni anni e voi lo sapete bene
Ma non per colpa né dei giornalisti né dei magistrati
è colpa del nuovo processo penale che da al Pubblico ministero da poteri enormi incontrollabili e che soltanto
Da una corretta informazione e possibile evitare la commissione di abusi
Faccio una parente scusatemi
Io come molti di voi
Ho ad ho visto le immagini dell'arresto e Giovanni Brusca Ross il super latitante
L'operazione splendida
Alla quale va dato merito a Giancarlo Caselli quindi alla questura di Palermo a tutti quelli che hanno collaborato a questa splendida operazione
Ma l'immagine
Di qui la Piedigrotta
Gli agenti
Con il braccio alzato con camuffati da Mandrake non so da quali altro personaggio da film che ha fatto quella ressa davanti alla Procura mi ha colpito in maniera negativa
Io stamattina sperò di legge sui giornali qualcosa
E soltanto Giorgio Bocca su Repubblica ha definito quello spettacolo allucinante
Secondo me e qualcosa di ancora più grave e Giovanni Brusca è l'ultimo dei capi della macchia che viene arrestato ricorda dieci anni fa il capo era Michele Greco poi stato Rina poi ora Brusca quanti altri adesso operano poi non lo so
Ma credo che Brusca come anni cittadino abbia diritto a quella presunzione d'innocenza che spetta a tutti noi
Sbattano con i capelli tirati davanti a telecamere a me non è piaciuto
Forse sarò garantista ante litteram gambetto garantista Mattei mette le immagini hanno fatto male non credo che quella pagina sia stata una buona pagina di giornalismo
Torno ai colleghi cronisti giudiziari che era stato il problema che ha sollevato il problema
Del pericolo
Del drenaggio
Delle procure
Questo pericolo esiste e son d'accordo con la collega che mi ha preceduto è soltanto la liberalizzazione di alcune norme del professor penale possa evitare questo stato di cose
La collega ha chiesto che siano rese pubbliche le udienze preliminari
Questa mia stessa richiesta definita bestemmia giuridica io l'ho fatta recentemente a Palermo
O a Catania io scusa a un congresso su informazione Testa
Faccia giustizia io scusa
Definito queste mia proposte assieme a tante altre cioè quella di avere il giornalista la possibilità di essere ammesso a leggere le carte processuali depositate
Ai difensori con il consenso del difensore badate bene
Definì queste mie proposte vere e proprie bestemmie giuridiche
Dopo di me intervennero con componente del CSM
Disse che effettivamente
Le mie erano bestemmie giuridiche ora io veri propongo e vorrei che poi forse che voi rifletteste non solo su queste ma sono anche su anche anche su altre bestemmie giuridiche che ora vi proporrò a questo perché ritengo è soltanto l'accesso diretto del giornalista la sua fonte
Possa garantire
Quel diritto all'informazione non deformato
Non mediato
Dai centri di potere
E possa costringere in questo momento i giornali i grandi quotidiani interni settimanali a diversificarsi
Lo sapete non è un mistero
Che intorno alle venti la sera
Gli attori capo di quotidiani riportati si telefonano
Si scambiano informazioni sulle aperture
E sono i fondi
E questo quando io a Milano e ho sulle spalle enzima Cavallari il Corriere della Sera
Non è mai successo anzi se notizia filtrava altrove
Erano urla esteri
Ora i giornali su tutti uguali
Quindi io penso che su lato accesso diretto del giornalista le fonti Possa garantire un'informazione diversificata più corretta più completa più obiettiva
Ripeto stopper dire bestemmia giuridica
Luciano Violante ha garantito da quelli da quello d'onesto politico che gli è
L'apertura della Camera giornalisti
Io chiedo a Violante che tutte le commissioni di controllo della Camera
Lavorino apporti aperti
Chiedo a Violante che vengano ci appena lavora a porte chiuse soltanto quelle commissioni sui quali si ponga o si discuta delle sei rovistato
Ricordo a Romano Prodi un'altra appello l'alta richiesta bestemmia giuridica definiscono che le riunioni del Consiglio i ministri siano a porte aperte
Certo non tutte
Che siano a porte chiuse solo quelle in cui egli ponga in base a legge otto zero uno il sito è stato il quale poi risponde in Parlamento
Chiedo ancora
E questo mi richiese a titolo personale non sono concordate con Casavola che forse ora sarebbe pronto a smentirmi
Cito ancora
Che tutte quelle
L'assemblea degli azionisti dei centri di potere economico
Possono partecipare i giornalisti
Conoscere per Luigi français è stato Nadalin PG dal mio figlioccio lo chiamò al Corriere durante lo scandalo Lockheed
Fu lui ad insegnare a Scar Dockyard Panza come si controlla stile John Bilancia
Come si mettono le mani su la scelta di azioni come si controllano gli atti di un processo
Bene frase fu uno dei pochi come sono i primi colleghi che riuscì a partecipare all'assemblea degli azionisti dei grandi gruppi industriali in che modo comprando un'azione e quindi entrando a far parte dei lavori ora ci sono mille modi per accedere alle fonte dirette
Io credo che una normativa in questo senso che consenta al giornalista
Non di leggere le solite veline
I resoconti gli appunti io sarei più stampa
Io penso che sia l'unico modo
Per garantire
Quelle diritto all'informazione
Che ormai è cittadino rivendica perché ha capito
Guardando i telegiornali leggendo i giornali
Fine di appuntamenti ed indicazioni
Che i giornali lo coprire
E poiché io penso che ancora resiste se le resti nei nostri direttori il desiderio di avere qualcosa in più degli altri
I costi colleghi anziché andare per pc stampa attendere la cartuccella la velina DOCUP ho il documento si rechino direttamente presso le fonti primarie per raccontare quello che accade
Il terzo punto
Riguarda l'obbligo del giornalista di non subordinare ad interessi di altri e particolarmente a quelli editore
La sua
Voglia e il suo
Desidero informare i cittadini bene questa la battaglia del compito del Combat per voi
Purtroppo la concertazione dei giornali
Nei grandi gruppi economici e cosa irreversibili o creda
Io penso che l'unica arma che hanno i giornalisti e quella di tentare di strappare agli editori dei contratti di lavoro che possono garantire il giornalista
E la sua autonomia
Tornare indietro ritengo come sia impossibile i quattro gruppi economici e politici come hanno in mano
I giornali non voteranno più
Io quello che vedo un futuro nero
Per l'informazione
Ecco questo credo che sia la battaglia che voi tutti uniti e non divisi
Dobbiate combattere
Per realizzare
Una sorta di barriera
A quelle che saranno nei prossimi anni certamente tentativi nuovi per arrivare ad un conformismo all'informazione
Che poi non solo sarà la fine
Del diritto all'informazione
Ma anche la fine della libertà di stampa
Vi chiedo scusa per il tempo rubato e vi ringrazio
Non è mai tempo rubato a quello stesso impiega
Vidal queste cose in un congresso
Soprattutto concentrata di affrontare le questioni etiche alle quali abbiamo dedicato il richiamo non solo attenzione ma impegno la riflessione costante anche fuori dai momenti congressuale
Grazie darei la parola adesso ad Andrea Piersanti presidente dell'Ente dello spettacolo che ha promosso la sua Consulta sui problemi dell'informazione
Buonasera a tutti contrario College per la successione dei tronisti o parlo uno per cinque
Non rappresento Lanza dello spettacolo sono qui nella mia veste di segretario generale dell'Associazione dei critici radiotelevisivi
Sono stato invitato
A partecipare a questo congresso meglio sono stato sollecitato a partecipare a congressi e ringrazio molto la Presidenza dell'Assemblea
La presidenza del sempre grato per avermi dato l'opportunità per rappresentare una voce comune che vede riuniti in un'unica consulta i gruppi di specializzazione giornalistica dei giornalisti e dei critici dello spettacolo
E per cui parlo del sindacato dei critici cinematografici dei critici teatrali dei giornalisti e dei critici televisivi
Dei critici musicali e dei giornalisti cinematografici che non sono uniti ai critici cinematografici
Abbiamo avuto in un delirio di presunzione di arroganza l'idea di partecipare a questo congresso una cosa di cui abbiamo parlato con Rui di qualche settimana fa
Non per venire qui a portare una nota di frivolezza ma perché nel momento in cui alcuni mesi fa abbiamo deciso di riunirci in un'unica consulta nel tentativo di dare vita speriamo nei prossimi mesi
Ad un unico gruppo di specializzazione dei giornalisti dello spettacolo lo abbiamo fatto perché ci siamo improvvisamente resi conto che quello delle informazione culturale del Polo dalla divulgazione culturale stava diventando forse addirittura è già diventato a nostro avviso forse uno dei nodi centrali
Del pianeta dell'informazione tout court
Mi rendo conto non è una bestemmia giuridica come quella appena espresse da Martinelli però e comunque un'affermazione sufficientemente arrogante io proverò a spiegarne
I colleghi che lavorano nelle pagine spettacoli dei giornali italiani hanno ricevuto la prima botta
Dell'attacco che la televisione ha portato alla carta stampata la televisione entrata velocemente lo sappiamo tutti leggendo i giornali ogni giorno entrata velocemente non soltanto sospeso Tore specifico conquistando degli spazi Thieu
Togliendoli al cinema al teatro ma entrata velocemente anche negli altri settori nel cinema nel teatro nella musica e si è cominciato a fare informazione culturale
In un modo con diamo oggi pomeriggio neologismo castagni Zagato Ciacci a i nostri colleghi dai capi servizio dei direttori viene chiesto più spesso di occuparsi delle pancette incipiente di qualche stellina televisiva piuttosto che di un convegno su Visconti oppure di un film africana
E questo è sicuramente un problema di categoria che hanno intanto vorremmo portare e come premessa di un discorso più generale all'attenzione di questo congresso perché comunque ed è questa la premessa all'interno delle redazioni dei giornali c'è uno Stato di disagio crescente da parte dei colleghi che si occupano di questi settori c'è uno stato di disagio crescente che questa mattina arrivi a ben sintetizzato
Nello scontro che spesso si svolge fra coloro che scrivono i pezzi e coloro che poi il costruiscono la pagina per cui i capi servizio addirittura i direttori cioè uno scontro che diventa ogni giorno più angosciante più triste
Ci sono moltissimi colleghi di giornali importanti che si lamentano in continuazione di non poter parlare
In modo approfondito con con spazi dignitosi di argomenti importanti e sopra e si lamentano del fatto di essere invece costretti ad occuparsi di amenità
Ultimo esempio il Festival di Cannes grande stracciarsi diversi per una presunta sconfitta italiana quando in realtà le cosa importante di cui parlare in occasione del Festival di Cannes credo che da un punto di vista di critica cinematografica se non altro
Però questo è soltanto la premessa di un discorso più ampio nove e l'ho detto approveremo nei prossimi mesi a riunirsi in una gruppo di specializzazione omogenea
Proveremo anche non proveremo avvieremo la realizzazione di un libro bianco
Sulla situazione che i nostri colleghi vivono all'interno le redazioni dei giornali e per questo chiediamo fin d'ora ai nuovi dirigenti della Federazione una collaborazione che non sia solo formale ma anche sostanziale
Chiediamo anche e soprattutto che sia possibile inserire nelle trattative sindacali il problema ripeto già posto in termini generici efficace stamattina da ruvidi
Del dello scontro che spesso avviene fra chi i pezzi riscrive e chi invece cucina la pagina o le pagine del giornale
Ma tutto questo è una premessa di un discorso più ampio perché abbiamo avuto l'arroganza indennità di di presunzione di venire qui a dire queste cose non soltanto perché questo è il congresso
Che noi immaginiamo si occupi anche dei singoli
Comparti del giornalismo italiano ma perché c'è stiamo cominciano a maturare la convinzione che questo problema c'è il problema dell'informazione culturale possa venire nei prossimi mesi nei prossimi anni un ruolo centrale un ruolo centrale perché se è vero che esistono nel mondo dell'informazione italiano numerosissimi problemi di carattere sindacale stamattina ne abbiamo sentito parlare ma credo che sia anche negli altri giorni la disoccupazione l'accesso la professione quattrocento nuovi giornalisti
Che ogni anno entrano nell'albo serve se i giornali che chiudono tutto ciò dipende da un problema culturale generale
E cioè che in Italia dopo un periodo felice nel dopoguerra
Il pubblico si è divisa abituato a sentire l'esigenza di un'informazione approfondita se voi andate a discutere con distributori di giornale nelle edicole o con gli editori
Quando parlate di giornale di presentano focus come il migliore esempio di giornalismo moderno notizia Brevi assenza totale di approfondimenti
Comunque possibilità di non comunicare facendo finta di comunicare grande didascalie titoli urlati eccetera eccetera
Tutto questo avviene perché nella carta stampata una pesante responsabilità nello spazio crescente che la televisione ha conquistato la vita culturale di questo Paese i giornali italiani che cosa hanno fatto appena si sono resi conto che i numeri apparentemente stavano dalla parte della televisione generalista gli sono andati dietro gli sono andati dietro
Inseguendo è una ipotesi assolutamente inverosimile e impraticabile di uguaglianza di similitudine con la televisione
E niente facendo questo hanno convinto i propri lettori della indispensabilità della televisione ha detto senza televisione non si può vivere facendo così si sono e hanno iniziato a suicidarsi cioè hanno sui lunghi tempi hanno allontanato i lettori da sé
Li hanno convinti che non è necessario leggere un un'inchiesta importante che non è necessario leggere fino all'ultima riga un articolo di un giornale ma li avevo convinti che per sapere che cosa accade in giro per il mondo basta seguire la trasmissione aveva del nostro collega Castagna
E questo è un problema che forse può per cominciare ad essere risolto meglio si può ipotizzare una possibile soluzione a questo problema noi riteniamo ripeto per la terza volta in un delirio di arroganza proprio partendo dalle pagine culturali
Qual è la nostra idea qual è il nostro progetto politico che proponiamo proponiamo anche a questo congresso
E che i giornali comincino a riflettere partendo dalla base cioè partendo da chi giornali gli scrive
Sulla importanza sulla inevitabilità e sulla insostituibilità della propria specificità i giornali sono una cosa diversa dalla televisione dall'intrattenimento televisivo l'informazione anche quando si fa in televisione è cosa diversa dall'intrattenimento televisivo
Mine anche di fare informazione in televisione si rende conto che questi sono problemi reali basta parlare con i colleghi TG uno dalla gestione Rossella per sapere quanti guai hanno avuto quando venivano chiamati a seguire le scollature delle parlamentarie non i disegni di legge che queste parlamentari potevano presentare
Alla Camera
Allora se si potesse cominciare intanto come primo piccolo obiettivo
Una mia rivendicazione di carattere quindi non so più soltanto corporativo ma una rivendicazione di carattere più ampio di carattere professionale di carattere culturale di restituire dignità a quel tipo di informazione che è appunto quella culturale che spiega ai lettori che ci sono cose diverse dalla televisione e che le cose diverse dalla televisione vanno seguite con maggior attenzione bisogna dedicargli maggiore tempo bisogna sprecare maggiori energicamente
Forse è strategicamente si prega anche l'intero pianeta dell'informazione potrebbe recuperare lettori
E non soltanto tatticamente come si fa adesso con il viaggio grazie per l'attenzione a buon lavoro grazie Piersanti anche per aver rispettato i tempi che noi ci siamo dati la parola Gianni marinare della Basilicata se c'è dopo toccherà Franca Fossati coordinatrice del tavolo delle donne per l'informe
Della prese del consiglio e nel frattempo Camorani arriva se c'è ripeto do lettura di un messaggio arrivato da Mauro Masi capo del dipartimento per l'informazione e l'editoria del presidente così e dei ministri
Il quale spiega Santerini ti ringrazio molto per l'invito a partecipare al ventiduesimo congresso dalla stampa italiana che svolgerà Cagli e dal venti al venticinque maggio prossimo
Gli impegni connessi all'avvicendamento delle cariche istituzionali mi impediscono però con rammarico di assicurare la mia presenza spero invece di considerare Conte gli esiti del Congresso e poter in futuro essere più assiduo alle manifestazioni della federazione con i più cordiali saluti Mauro Masi
Molinari c'è
Non c'è allora Scala passiamo la parola Franca Fossati se c'è coordinatrice del tavolo delle donne per l'informazione della presa del Consiglio dei ministri
Si pensa inattuate nei rally di Bari così avviso
Io leggo una lettera che abbiamo preparato per i delegati le delegate di questo congresso presso questo tavolo delle donne per l'informazione
è una lettera che rivolgiamo con amicizia e spieghiamo anche chi siamo siamo non solo giornaliste ma anche più in generale operatrici della comunicazione poi giornaliste della carta stampata dell'erario della televisione delle agenzie
Che abbiamo dato vita presso la Commissione nazionale del per le pari opportunità a questo tavolo un'esperienza non nuova
Era già esistita durante la presidenza di Tina Anselmi alla commissione di pari opportunità e delle ripresa con la presidenza di Livia Turco
Questo tavolo non è non c'entra niente col sindacato non è un organismo rappresentativo chi vi partecipa lo fa a titolo personale
Non non si assume la responsabilità certe o di parlare a nome né di altre colleghe o di altri colleghi né della testata dove lavora
La nostra discussione quest'anno è partita dal disagio crescente che viviamo sia come operatrici dell'informazione che come utenti
Ci sentiamo sempre più estraneo a un giornalismo che mortifica la curiosità e la voglia di conoscere sia di chi lo fa che di chi lo subisce
E vorremmo sentiamo l'urgenza di un dibattito che abbia come oggetto la qualità e la libertà dell'informazione tanto più di fronte all'aprirsi delle nuove frontiere telematiche della multimedialità
Dove i problemi di formazione non vi informazione ma in questo caso di formazione nostra degli operatori dell'informazione
Diventano urgenti perché il rischio mi ci pare e che diventiamo tutti o quasi tutti e le donne in particolare degli impiegati ed era impiegate della tastiera
Senza creatività è senza cervello insomma per questo abbiamo pensato di scrivervi perché siamo convinte che non si possono affrontare questioni contrattuali e normativi organigrammi sindacali
E che non si possa neppure parlare della condizione dei giornalisti del problema degli occupati e disoccupati senza interrogarsi oggi su che cosa sia per ciascuno di noi o per tutti noi questo lavoro pensiamo che il giornalismo italiano e forse molti di questo avranno già parlato ha perso una grande occasione
Negli scorsi anni durante lo svolgersi della vicenda politico umana e giudiziaria di tangentopoli
L'occasione di ridefinire un proprio ruolo autonomo nel momento di massima crisi del sistema politico e del suo intreccio con quello economico
Avremmo potuto anticipare i giudici nella denuncia e proporre storie e riflessioni argomenti che andassero oltre le aule dei tribunali
Avremmo potuto capire la protesta del nord prima che diventasse emergenza politica
Avremmo potuto documentarla incalzare i politici vecchi e nuovi con il racconto delle trasformazioni della società italiana avremmo potuto dar voce al silenzio del sud che non è soltanto mafia o lotta contro la mafia
Avremmo potuto indagare invece le nuove culture mafiose e analizzare il rapporto tra mafia e politica oltre le logiche semplificatoria dei tribunali
Avremmo potuto raccontare le donne di questo Paese e la loro straordinaria trasformazione oltre la ripetizione ossessiva e spesso vuole da vuoi vero
Della cronaca degli stupri avremmo potuto cercare di capire perché è così debole
è dentro le istituzioni e i partiti lecco della rivoluzione femminile avremmo potuto inventare modi modi nuovi per conquistare lettori telespettatori e soprattutto lettrici e te le spettatrici perché solo gli sciocchi ignorano
Che oggi sono le donne che possono allargare l'utenza della informazione il Salone del Libro di Torino se n'è accorto rispetto all'editoria e soltanto i ciechi dell'intelligenza
Non vedono quanto sia diffusa la domanda di informazione e di cultura che viene dal mondo delle donne
Sì negli scorsi anni noi crediamo che avremmo potuto dare un contributo decisivo alla rinascita civile e culturale del nostro Paese e non lo abbiamo fatto
Tanto che oggi potremmo addirittura a sostenere che se qualcosa di buono succederà nella nuova stagione che si è aperta succederà nonostante noi
Avremmo potuto fare tante cose
Non le abbiamo fatte prigionieri tutti o quasi delle logiche di schieramento della cultura dell'a chi giova
Genuflesso i davanti al cosiddetto mercato sempre subito e mai costruito all'inseguimento dei minimi comuni Dement'denominatori dettati dalle trasmissioni televisive con i più alti indici di ascolto specchio del peggio
Se di del cosiddetto grande pubblico visto come una massa informe indifferenziata
Invece che interlocutori critici al servizio dei cittadini e cittadine
Sì giornalismo italiano ha perso una grande occasione di autoriforma are se stesso però ci siamo chieste allora siamo finiti sconfitti impotenti non c'è più spazio per un recupero della dignità della nostra professione
Ebbene noi da tempo stiamo interrogandoci e non solo il gruppo delle donne presso la Presidenza del Consiglio ma in tantissimi altri luoghi le donne sul rapporto tra autorità e potere
E siamo giunti a una prima conclusione che vi proponiamo che la qualità dell'informazione abbia molto a che fare con il modo con cui organizzato il lavoro e strutturato il potere nelle redazioni
E pensiamo d'altra parte che il futuro delle aziende editoriali e quindi anche la difesa dei nostri posti di lavoro il prodursi di nuove occasioni per i giovani per i disoccupati sia legata alla qualità dell'informazione
E quindi se non si risolve questo problema pensiamo che tutti gli altri problemi poi vadano a ramengo questo lo aggiungo io
E anche il modo come è organizzata la vita del sindacato ci pare il verticismo della sua direzione non ha certo favorito la circolazione di idee di proposte
Dal succhiato se potere se potere vuol dire poter fare
Chi scrive ha potuto fare ben poco anche quelle tra noi che hanno ruoli dirigenti siamo poche sono poche si sono trovate solitari impotenti dentro logiche blindate autoreferenziali capace di marciare per inerzia indifferenti alle critiche
E ieri e non solo alle critiche ma indifferenti alle soggettività di chi avrebbe voluto concorrere a guidare la macchina invece che limitarsi a farsi trasportare però dobbiamo ammettere non solo non abbiamo potuto io credo noi crediamo non abbiamo anche saputo
Nel giornalismo non ci sono più maestri né maestre
Un tempo o forse solo Nostalgia delle più anziane tra noi a pensarlo era stato il direttore il caporedattore a insegnare non solo la tecnica ma anche la spregiudicatezza e rigore e a comunicare passione oggi molti direttori vivono in contiguità con il potere anche fisica sono lontani dalle redazioni manager più che i giornalisti
Raramente sono portatori di un'etica professionale il loro potere raramente anche autorevole certamente molto spesso autoritario
Nelle redazioni a essere premiata e quasi sempre l'omertà con l'esistente
A essere punita o emarginata è sempre più spesso la voglia di pensare improprio di documentarsi fuori dalle solite fonti
La ricerca la sperimentazione la creatività sono considerate visita intellettuali giovani
E le giovani che entrano nelle redazioni ricevono un messaggio molto chiaro si fa carriera se si è compiacenti al comando se ci si adegua in fretta la legge del pettegolezzo della notizia scandalo allo star system della politica
Ma è a ed è appunto solo con i il premio
Qualche premio al narcisismo con qualche ritorno di immagine che viene data risposta la voglia di avere ruolo di contare di incidere sul prodotto
Ci si illude di essere chissà chi invece si è nient'altro che piccoli travet della scrittura e del video preoccupati questo sì
Di respingere l'esercito dei precari che attenta ai nostri privilegi ciechi di fronte al trasformarsi del nostro ruolo conservatori di figure professionali obsolete di steccati ormai privi di senso ancora senso ad esempio ci domandiamo pensando alla RAI la distinzione rigida tre reti e testate
E sostenibile che la figura del freelance non abbia alcuno statuto professionale di fatto e il problema dell'ordine di cui si parla tanto si dice di volerlo riformare non andrebbe finalmente coraggiosamente affrontato qualcuno potrà pensare che questo è un quadro apocalittico a noi sembra poco meno che realistico quello che ci chiediamo e da dove partire per cambiare le cose
Il movimento delle donne ci ha insegnato che bisogna innanzitutto partire da sé
E questa è la prima proposta che rivolgiamo a tutti colleghe e colleghi quanti vivono nel mondo dell'informazione che ciascuna e ciascuno proviene interrogarsi su quale sia il senso
La soddisfazione il fine del proprio lavoro
Guardiamoci dentro e guardiamoci negli occhi può essere un buon inizio
Se l'autocoscienza fosse più diffusa saremo già a buon punto certo non bastano la testimonianza o la ribellione individuale qualcuno qualcuna ci ha provato sono rimasti tagliati fuori la macchina è andata avanti senza di loro
Allora noi pensiamo che per rimettere in moto le idee le intelligenze le libertà per costruire una nuova qualità del nostro lavoro per conquistare nuovo pubblico bisogna rimettere in discussione tutto il modo in cui produciamo informazione
Va ripensata interamente l'organizzazione del lavoro e la struttura della direzione
Oggi in moltissime testate il potere dei direttori e senza limiti qualcuna di noi che a più lunga esperienza sostiene che siamo passati dalle monarchie costituzionali a quelle assolute l'accentramento delle decisioni è sempre più forte
Questo processo analogo a quello che è avvenuto nella politica del maggioritario probabilmente è stato una risposta alle trasformazioni del mercato
Davanti alla all'allargarsi della platea televisiva che si mangiava gli elettori della carta stampata
La televisione non ha saputo fare altro che enfatizzare se stesse i giornali si sono televisivi Zatti ormai vendono anche le cassette senza trovare una propria identità
Se fare informazione nient'altro che un'operazione di marketing è ovvio che va neutralizzato chiunque voglia fare invece il giornalista
Ogni scambio ogni dibattito ogni individualità espressa fa perdere tempo
L'unica libertà ammessa è quella del direttore che a sua volta e prigioniero di un'altra libertà quella dell'editore che a sua volta nella maggioranza dei casi è prigioniero della necessità dell'azienda
O delle altre sue aziende quando non lo è anche o insieme prigioniero dei suoi interessi direttamente politici l'uno e l'altro direttore ed editore hanno dimenticato che l'intelligenza dei giornalisti può essere una risorsa da far fruttare
Quanto danno abbia fatto al sia servizio pubblico che alle televisioni private la confusione tra interessi politici interessi aziendali e interessi della collettività è sotto gli occhi di tutti
Però la discussione su questo tema giocata entro schieramenti precostituiti ha soffocato ogni altro dibattito sul senso dell'informazione cambiamo producendo non si parla più per esempio dei problemi delle piccole testate fuori dal controllo delle grandi holding si parla di Fia per ai Berlusconi ma ad esempio le piccole testate autonome ebbene che sopravviva no o no eccome
E torniamo e sono alla fase conclusiva di questa lettera un po'lunga e torniamo al potere dentro le redazioni il problema secondo noi non è soltanto quello di limitare il potere del direttore
Quanto di ripensare il modo stesso di dirigere non è che proponiamo un giochetto sessantotto esco di rovesciare la piramide nessuna di noi crede che si possa gestire una redazione in modo assembleare è altro quello a cui pensiamo ha un'altra figura geometrica sì che non sia una piramide non c'è inventiamo alla inventiamo nuovo solido che corrisponde a quello che vogliamo
Per esempio in molte aziende molto importanti aziende anche multinazionali dove si producono beni e servizi
Da tempo si cominciano a sperimentare i modi di produrre di Derrick e di dirigere più orizzontali capaci di valorizzare il lavoro di squadra fondati sulle relazioni tra i lavoratori
O anche tra i dirigenti modi che facciano circolare l'autorità rendendo più trasparenti e più partecipati processi decisionali non è una questione di democrazia soltanto siamo convinte che fare esprimere tutte le potenzialità dei giornalisti e delle giornaliste e governare questo processo in modo non autoritario potremmo dire Materno
Possa portare al miglioramento del prodotto e renderlo più farò più forte di fronte alla concorrenza
Non ci sono studi approfonditi sull'organizzazione del lavoro nei giornali e anche questo deve far riflettere tutte le aziende moderne investono risorse per studiare l'organizzazione del lavoro noi lavoriamo come nell'Ottocento quasi poco più eppure eppure molti sono convinti con prosopopea che il giornalismo o si fa così o non si fa
Invece noi pensiamo che sia ora di cambiare strada di cambiare testa pensiamo che anche nei luoghi dove si produce informazione ci sia uno stretto rapporto tra l'eccessiva verticalizzazione gerarchica e la scarsa qualità del prodotto
La necessità di sciogliere le burocrazie così evidente riguardo all'apparato statale e altrettanto stringente nelle redazioni
Senza dialettica tra autonomia professionale gerarchia
Ci può essere solo il perpetuarsi della piattezza i giornali telegiornali tutti uguali anche se diversamente schierati il ripetersi degli stereotipi sociali e sessuali riproposti in modo sempre più astratto e lontano dalla realtà
Inoltre le tecnologie telematiche che già ci hanno diviso in operatori di serie A e di serie B e che ci sottopongono un flusso continuo ci sottoporranno sempre di più di news che sfuggono a ogni controllo e ogni verifica rendono ancora più urgente questa discussione
Insomma il potere nel pensiamo sia un problema centrale in questo momento nell'organizzazione del lavoro dell'informazione e non quello macroscopico perché quello lo denunciano tutti sono buoni a denunciarlo ma il potere quello che ci è più vicino
Quello che appena ci si arriva in prossimità e questo è vero sembra inevitabile copiare di omologare tutti rischiamo sempre di assume nel linguaggio e questo è successo anche a molte donne
Ma non c'è dubbio che gli uomini che voi uomini che siete qua in maggioranza
Abbiati interiorizzato per motivi storici la cultura del comando più che quella dell'autorità la storia del sesso maschile portano a concepire un potere che non può essere condiviso se non attraverso la cooptazione con la complicità di casta
Dalle donne da molte donne non da tutte le donne viene un'esigenza riversa forse perché anche qui storicamente le donne sono state agenti di mediazione nella comunità anche nella comunità familiare
E le donne sono stati in molti casi autorevoli ma senza avere potere e allora da loro viene un altro l'esigenza di un altro modo di concepire il potere e la direzione
Allora in tutti i luoghi di lavoro per esempio viene fuori dalle donne soprattutto l'esigenza del lavoro di squadra anche dalle donne manager c'è una ricerca che è stata pubblicata scusa dal Sole ventiquattro Ore ho finito fra pochi secondi
C'è una ricerca della Fondazione diciamo dovrebbero secondo c'è una ricerca della Fondazione Marisa Bellisario ho concluso che dice che per esempio ottantatré manager su cento hanno dichiarato che preferiscono il lavoro di équipe piuttosto che un altro modo di lavorare
Insomma senza mettere in fasi sulle doti femminili e anche sapendo che non basta che le donne in tre nei luoghi decisionali per trasformarli
Noi però diciamo che se non c'è un apporto comune di donne e di uomini non potrà esserci nessun cambiamento nell'organizzazione
Del lavoro e neppure nelle relazioni tra i sessi nei luoghi di lavoro basti pensare al ricatto sessuale di cui si parlava prima non è questione di numeri ma un modo ma di un modo di pensare di guardare alla realtà alla vita e all'informazione
Un modo che può essere imparato anche dalle donne che hanno dimenticato di esserlo e anche dagli uomini speriamo presto grazie
Grazie dell'intervento la parola Marco Ceccarini toscana
C'è Ceccarini
Richiamo Nicola Perelli
Neanche allora passano in coda Francesco De Vito
Roma
Si prepari poi foglio gonne a seguire Domenico Falco
Cari colleghi sì
Cari colleghi la carta stampata
Intendo la stampa quotidiana ma soprattutto i periodici che il settore nel quale si svolge il mio impegno professionale
Vive oggi una condizione di grande precarietà
Che è fatta che caratterizzata da una contrazione delle vendite e da bilanci in rosso
L'invenzione dell'ultimo anno
Quella di fare i giornali contenitori di videocassette comincia a mostrare segni di esaurimento costano il lettore e indotto non a scegliere quella determinata attestata ma quella determinata cassetta nessuno e quando si indovina la cassetta la diffusione delle idee regge quando la cassetta si sbaglia la diffusione crolla la cassetta non è un normale gregge tre è uno strumento che ha consentito un guadagno aggiuntivo sul prezzo di copertina
Ma ha creato anche una distorsione che sta determinando conseguenze disastrose sulla qualità dell'informazione
Gli editori
Si vanno convincendo infatti che il giornale si vende non perché fatto bene come prodotto giornalistico specifico ma perché veicola cose diverse da sé
E anche
I direttori
E parte delle redazioni purtroppo seguono il fenomeno con una certa passività
Quasi convinti anche loro che il la qualità dell'informazione non sia più il fattore determinante nel successo di un'impresa editoriale
L'industria lirismo al quale si riferiva ieri Giorgio Santerini credo sia quei sto almeno io in questo senso l'ho inteso
Non un eccesso di cultura industriale
Bensì la per dita da parte degli editori della specificità del giornale di che cosa sia il giornale la sua riduzione Hummer c'è
Una merce che può essere venduta come qual sia si altri altro prodotto quasi con la tecnica del compri uno e prendi due
Tutto questo
Può provocare a breve è una crisi di proporzioni enormi con un crollo delle vendite è una rottura degli enti degli equilibri di bilancio
All'origine di tutto questo c'è a mio avviso la distorsione che si è determinata sul finire negli anni ottanta nella distribuzione delle delle risorse pubblicitarie
E questo era uno dei problemi che il referendum che è stato che tanto dispiaciuto al collega Volpatti seppure con lo stucco un uno strumento forse improprio intendeva affrontare
E insieme a questo c'è stato e c'è
Un uso dissipatori o della carta stampata nel momento in cui questo ora da questa raddoppia i costi un esempio tipico di Anarchia industriale
Che porta gli editori io oggi a insistere a lavorare sulla molla del costo del lavoro e a raddoppiare
La il consumo di carta che la cosa che fa saltare tutti i bilanci delle aziende editoriali
Due strade si aprono al nettare davanti a noi
La prima è quella di lavorare per la introduzione di una legge di sistema
Che affronti finalmente le distorsioni del sistema informativo
E introduca il re introduca un equilibrio nella disturbi distribuzione delle risorse tra i vari comparti
Delle attività informative tra i vari comparti del sistema
Editoriale
E insieme a questo una un rilancio della specificità del prodotto giornalistico
Il sindacato a me pare affronta una fase che di grandi trasformazioni in condizioni che non gli consentono di governarle basti un esempio
Esso rappresenta oggi non più della metà di chi opera nelle nell'informazione molte nuove figure professionali sono estranee al sindacato
Senta questa situazione non sia affrontata per tempo la responsabilità è di tutti
Ma c'era tutto le responsabilità non sono uguali per tutti
Perché in questo sindacato ci sono forze tre che hanno tentato con convinzione di affrontare questi problemi
A cominciare dal presidente della Federazione della stampa Vittorio Roidi e dal segretario Giorgio Santerini con una riforma del sindacato
E ci sono forze che lesto lo hanno impedito
Io credo che un nuovo patto di governo del sindacato che personalmente auspico debba fondarsi innanzitutto sulla riconferma di questa volontà riformatrice
Ma perché il sindacato incontra tanta difficoltà a riformarsi io credo che una risposta vada ricercata nella legge istitutiva dell'ordine del mille novecentosessantatré
Allora l'informazione era soprattutto l'informazione della carta stampata e su quel sistema la legge viene modo venne modellata
In oltre trent'anni la situazione si è completa e completamente mutata
Ma invece di affrontarla i nostri organismi di rappresentanza innanzitutto il nostro ordine professionale invece di affrontarla per tempo
Ha cercato di mettere qualche pezza con il Protti cantato d'ufficio
E con una discreta ha introdotto un sistema di discrezionalità che varia da ordine regionale da un ordine regionale all'altro e induce provoca fenomeni di palese ingiustizia
Ancora oggi mentre incombe il referendum abrogativo promosso da Pannella noi siamo in un grave ritardo
E di questo purtroppo almeno fino a questo momento stiamo parlando poco nel nostro congresso di quello che ci a spetta di quello che ha spetta l'ordinamento professionale stiamo parlando poco
Il Consiglio dell'ordine che ha preceduto quello acque attuale due cose positive aveva fatto due decisioni positive aveva assunto
In primo luogo quella di promuovere di intesa con la Federazione nazionale della stampa il comitato sulla correttezza della lealtà dell'informazione
Per accorciare i tempi geologici con cui l'ordine riesce a intervenire sulla deontologia professionale e in secondo luogo un progetto di riforma
Della legge istitutiva troppo modesta certo ma che comunque era un passo avanti
Su entrambe queste cose c'è stato nell'ultimo anno un arretramento
Il comitato per la correttezza della lealtà dell'informazione è stato delegato dall'ordine alla Federazione della stampa
Quasi con una abdicazione rispetto a un compito d'istituto ha un compito istituzionale proprio dell'ordine dei giornalisti e sulla riforma siamo purtroppo ancora ai preliminari
Nessun testo nessun Progetto è stato elaborato prima si è sperato che il re che il referendum non raggiungesse le firme necessarie
Ed ora si rischia un altro errore madornale
Quello di pensare che tenendo basso che tenendo un profilo basso nella polemica e nelle iniziativa politica Pannella possa farci qualche scontro
Se c'è questo retropensiero io credo che sia un abbaglio di quelli pericolosissimi
Perché Pannella viene fuori da una sconfitta
Elettorale e quindi quale modo migliorerà per rilanciarsi se non agitare
Lo strumento dei referendum e quale il referendum trainante tra tutti quelli proposti se non quello sull'abolizione dell'ordine dei giornalisti
Già vedo Pannella digiunare perché nel momento in cui la Corte costituzionale io concludo rapidamente
Nel momento in cui la Corte costituzionale dovrà pronunciarsi sull'ammissibilità del referendum e vedo i cosiddetti deputati riformatori fare ostruzionismo
Contro una legge di riforma la grido vogliono scippare il referendum il tempo che abbiamo a disposizione molto Breve da qui a novembre
Poi tutto sarà pregiudicato e ci troveremo con una professione senza nessuna regola è importante l'impegno che ha assunto qui Violante ma l'impegno del presidente della Camera da solo non basta
C'è da avviare subito dal Ritz lunedì prossimo una iniziativa intensa di elaborazione degli proposta che veda lavorare insieme l'ordine dei giornalisti e la federazione nazionale della stampa se lo portano so bene finisco
Che finora ogni proposta di radicale riforma dei giornalisti si è scontrata con un orientamento conservatore soprattutto dei colleghi pubblicisti
E quindi al loro che voglio rivolgermi a una parte di loro che non sono che finora non sono ancora stati convinti della necessità della riforma
Guardate che se una riforma non si farà se si va all'adozione della card depressa che ha in testa Marco Taradash
I giornalisti professionisti e quelli che fanno i giornalisti di fatto probabilmente la carta di usciranno a davvero la chi rischia di restare fuori sono proprio i pubblicisti e se c'è un interesse che io oggi i pubblicisti dovrebbero a vere e quello di battersi in prima fila ancor più dei professionisti per una profonda riforma dell'ordine
E concludo se mi permettete con un con uno slogan ma colleghi
Oggi ci troviamo in una situazione nella quale l'ordine dei giornalisti forse la Federazione della stampa si trovano di fronte alla stretta in cui o si rinnovano o periscono grazie dedito alla parola Nicola tenere le di Bari
Si prepari Domenico Falco di Napoli
Mimmo Falco
Grazie buona sera
Io sono un pubblicista e sono stato eletto nelle
Nelle file di autonomia e solidarietà però qui rappresento un gruppo di giovani i non garantiti e sono loro portavoce in questo momento il gruppo un po'ironicamente direi pirandelliana mente si è voluto chiamare giostra giornalisti senza trattamento adeguato vedrete che l'allusione alla giostra non è un caso inizialmente abbiamo appunto avuto abbiamo avuto la modo di fare sindacato perché in un incontro organizzato dall'Associazione della stampa di Puglia ci ritrovammo ci ritrovammo più operatori dell'informazione
Tutti i precari ci ritrovammo discutere su questo mondo dell'informazione che ci vedeva anche se i margini protagonisti
In quell'occasione un collega
Si alzò e disse ma come e normale che io debba fare scrivere e dire quello che vuole l'editore ebbe in quel momento
Un gruppo di noi che era in bilico se continuare a fare il giornalista o se avviarsi ad altra professione ebbe un gruppo di noi prese coscienza e si rese conto dell'importanza di fare sindacato e continuammo continuammo organizzando un gruppo di studio stabile grazie all'aiuto della presidenza associazione a stampa di Puglia che ha sempre creduto in noi
E abbiamo continuato a fare sindacato ripeto un gruppo di studi iniziali mente questo Giostra si discuteva di Ferretti visto parlando di quote di quattro anni fa ho sentito ancora parlare di Ferretti c'è qualcuno che lo ha letto soltanto adesso il contratto e Ferretti
Ebbene noi invece abbiamo parlato di eticità dell'informazione più che di deontologia proprio di eticità dell'informazione di diritti dei cittadini
Ben quattro anni fa ed eravamo derisi perché nessuno credeva in questi argomenti si pensava soltanto al contratto si pensava magari alle cose più pragmatiche più più immediate
Abbiamo organizzato poi dopo i primi studi in cui appunto ci rendemmo conto che per esempio in Puglia se avessimo dovuto considerare la eravamo in in periodo ma mi se avessimo dovuto considerare quanti giornalisti ci fossero in regola per in rapporto alle emittenti avremmo dovuto contarne mezzo per emittente perché ci siamo interessati soprattutto alle emittenti private
E allora organizzammo un primo un primo incontro venne soltanto ben pubblicizzato vi garantisco anche perché gli agganci per pubblicizzarlo le avevamo ebbene partecipo in quell'occasione i soltanto una collega di Gallipoli in Puglia nessuno si interessava dei non garantiti dovevamo sfiducia Arci invece no ne organizziamo dopo qualche altro mese è un altro
Dopo aver lavorato non in maniera così saltuaria per lavorato sodo contattando i colleghi uno dopo l'altro le redazioni ebbene lavorammo organizzammo un altro incontro regionale intervenne Santerini in quell'occasione con mia grande sorpresa con anche la sorpresa dei vertici l'associazione della stampa di Puglia ci rendemmo conto che c'era stata una risposta
Ed è vero il coraggio in ogni colleghi che fino a quel momento si erano sentiti integrati nelle emittenti che rappresentavano in cui lavoravano anche se in quella maniera così precaria ebbero il coraggio per Rio dico alzarsi in piedi e denunciare la loro storia storia di abusivismo storia di lavoro nero
Storia di cento mila lire al mese per dieci ore di lavoro queste non le storie che vivevamo in Puglia non crediate che sia finito anzi soltanto che adesso abbiamo il coraggio per denunciarle
Ebbene
Noi con Giostra abbiamo messo in moto le coscienze
Della gente che lavora nell'informazione iscritte non all'ordine perché non faccio distinzione tra pubblicisti professionisti ma ha fatto una distinzione tra garantiti e non garantiti tra giornalisti che lavorano e non sono garantiti e quelli che invece lavorano lo sono e allora ci siamo resi conto del ne ha necessità di rimanere uniti
Di essere insieme in questa battaglia perché l'informazione qualcosa che si deve tutelare perché investe il diritto dei cittadini perché al tempo stesso beh al tempo stesso ci siamo resi conto di avere una mansione importante in questa società ci siamo resi conto di essere di dover essere uniti
Recentemente io sono stato ad Auschwitz
Ah dallo svizzero mi hanno raccontato molti di voi forse lo lo sapranno ha da un pezzo e c'erano un gruppo di ebrei scelti li chiameremo così erano quelli che Accame accompagnavano alle docce
Accompagnavano le docce i loro compagni
Era
Do la porta in termine di voti per arrivare qui e potervi parlare
E allora
Sono qui per dichiarare quattro no quattro no della dell'IMI precari dei ragazzi che mi sostengono in Puglia
Il primo nodo e no ai vecchi criteri di accesso magari anche la laurea che non serve per imparare a fare il giornalista la laurea ma serve almeno per essere più grandi per entrare a fare il giornalista e quindi avere maggiore consapevolezza di quello che stiamo facendo
Quindi ventiquattr'anni venticinque può essere che qualcosa si è capito della vita si ritiene questa professione non la maniera per farsi un giro in giostra e farsi vedere da mamme da papà
Alla televisione o farsi ascoltare alla radio o farsi firmare il primo pezzo e quindi farsi questo giro in giostra grazie alla bontà degli editori e poi una volta acquisita la professionalità essere scartati essere buttati via e diventare disoccupati
Professionisti nel senso di abilità ma disoccupati non garantiti nel senso senza una lira vero
Poi oltre noi vecchi criteri no ai doppi e tripli incarichi a non sapete come ce l'hanno a morte i miei colleghi non garantiti raggiunta Puglia noi doppi e tripli incarichi perché una volta che abbiamo raggiunto il posto al sole be'poi tutto ci piove facile
No a doppi e tripli incarichi
E quindi no all'accettazione dei precari in redazione perché come vi dicevo no voi ci avete accompagnati c'avete accompagna dei forni crematori e adesso ci state andando pian piano anche voi
Perché ci avete accompagnato perché siete i primi che con questa idea del nonnismo che non c'è più nelle caserme figuriamoci se dovrebbe esistere tra gente colta in una redazione eppure esiste
Con questi via del nonnismo è prendete
I ragazzini che costano poco che facilitano l'editore li facciamo lavorare gli accontentiamo con un pezzo però non prendo una lira e voi lo sapete
E questi così io non capisco come l'ordine le permetta per essere lì due minuti sì come l'ordine le permetta inoltre noi siamo qui per dire anche consci e consapevoli dell'importanza di sindacato siamo qui per dire no spaccature
Niente spaccature niente malumori
Perché queste spaccature questi malumori allora danno credito a coloro che non vogliono l'ordine che non vogliono il sindacato
Concludo quindi visto che non ho più tempo dicendo riportando una frase di Santerini che dice non ci sono mostri da distruggere
Santerini alludeva a se stesso ma io per mostri
Quelli che voi avete creato poi garantiti alludo agli errori ebbene gli errori non sono da distruggere ma sono da ricordare da tenere ben presenti per costruire un futuro migliore grazie
Grazie tenere gli Domenico Falco Campania si prepari Stefano Menichini grazie
Signor presidente colleghi congressisti
E allora abbiamo ascoltato con attenzione la relazione di Santerini del presidente ruvidi
Ma quello che mi ha colpito è stato questo giovane di Bari che pubblicista come mi anche semivita in una formazione diversa dalla mia ed ecco la importanza della unità del sindacato
Ecco allora riaffermare la importanza della unità che come diceva Roy di non significa unanimità
Ma appunto ma diversità nel portare all'attenzione di un congresso le crisi e le idee che devono essere alla base della grande trasformazione del futuro di questo Paese perché si badi bene sulla relazione di Santerini come l'intervento di Roy di non parlano non solo del passato ma guardavano verso il futuro verso il Duemila verso quello che noi giornalisti dobbiamo rappresentare giornalisti senza più aggettivi
E voglio ricordare a me stesso ma al Consigliere nazionale chi ci ha preceduto ha mia al giovane di Bari
Che in consiglio nazionale dell'Ordine danni credo
Cioè una commissione che si chiama la commissione giuridica che ha elaborato un Progetto di legge
Da sottoporre al Parlamento per la riforma dell'ordine e queste cose non ce lo dobbiamo dire perché altrimenti diamo false informazioni
E qui siamo invece nella casa dei giornalisti e quindi dobbiamo aprire soprattutto la correttezza nell'informare coloro i quali non fanno parte di organismi nazionali
Gli allora ritorniamo alla fase congressuale
Andiamo a guardare che cosa ci aspettano il futuro la molteplicità devo la funzione del giornalista la capacità che il giornalista deve avere di Inter Petra are il ruolo che il sindacato vuole
Deve essere soprattutto quello di essere leale prima con se stesso e poi nei confronti di coloro i quali appartenendo ad un sindacato anche se in una visione in un'ottica politica diversa o aziendale diversa
Milano però nella stessa direzione cioè quella del conseguimento di un risultato positivo che degli acquista categoria l'orgoglio di sentirsi uomini liberi in un Paese libero
Questo è fondamentale questo di uscire da questo congresso
Noi non chiediamo Grandi Progetti grandi progettualità che poi non saranno mai realizzati
Ma cinque o sei punti fondamentali che diano la possibilità alla futura classe dirigente del sindacato di essere soggetto attivo nella trasformazione del Paese
Perché quando noi parliamo di trasformazione del sindacato dell'ordine dell'Impero ci della Casagit
Parliamo complessivamente della società
Parliamo complessivamente di quello che noi vogliamo rappresentare al di là delle differenze che devono esistere
Perché senza differenze appiattire Emmola cultura di loro sindacato ma appiattire mo'soprattutto la società passando le veline e non svolgendo il ruolo del giornalista che deve comunicare e comunque deve comunicare anche e soprattutto la sua impostazione il suo pensiero
Le sue idee le sue analisi i suoi commenti sui fatti che va a raccontare gli allora guarda collega di Bari giovane collega di Bari
Da questo sindacato da questo congresso che cosa mi ha colpito è stato l'atteggiamento di molti moltissimi professionisti di sopportazione quasi dei colleghi pubblicistica è di qua e Diva
E questo non sta bene perché non può esserci discriminazione e allora e si vede soprattutto alla Cnn tappo rosso Alessio anale di coloro i quali hanno saputo interpretare le esigenze dei pubblicisti sei pubblicisti fine oggi restano in questo sindacato ma se le cose
Si dovessero mettere in un modo diverso ritengo che i pubblicisti italiani potrebbero fare anche scelte diverse e traumatiche ma il senso di responsabilità
Deve prevalere e deve condurci soprattutto alla ricerca di un minimo comun denominatore che dia la possibilità a questo sindacato di essere unito forte democratico diverso aperto alle istanze sociali
Se noi invece volessimo fare dei discorsi
Di altra natura
Ponendo sempre
Per rimarcando con forza e con determinazione le differenze che esistono tra noi
Non faremmo il bene della nostra professione ma non faremmo soprattutto il bene dei lettori dei telespettatori guardate si potrebbe parlare moltissimo in questo congresso perché secondo me i proprio come diceva poco fa un collega in una riunione della delegazione dalla Campania poiché c'era incertezza sul risultato e nessuno aveva vinto preventivamente questo congresso
C'è stato modo di dibattere di parlare in quest'Aula e in altre Aule
Di confrontarci e di capire le ragioni del nostro malessere è stata proprio la incertezza di un risultato al rilanciare la capacità operativa dei giornalisti italiani
Che in questo momento ricerca hanno al loro interno le ragioni le volontà l'hai speranze per uscire fuori e capire veramente che cosa si deve fare per migliorare la nostra categoria
E allora si potrebbe parlare del rapporto con il non esiste
Organicamente fra impacci Casagit
Ordine sindacato si potrebbero accennare a a migliaia di problemi di natura organizzativa ma io questo non voglio farlo
Perché apparterrà altro prossimo
Ai prossimi organismi che noi andremo ad eleggere apparterrà alla responsabilità di coloro i quali saranno consiglieri nazionali componenti della giunta esecutiva segretari e presidenti a me sta a cuore una sola cosa
Riaffermare da questa regione che una regione meridionale
Che il federalismo
Voluto quando è nato il sindacato dei giornalisti
E la dimostrazione che quando viene interpreterà Torre alla mente punire dalle Alpi alla Sicilia alla Sardegna la campagna ma poi perché la responsabilità di U omini liberi che concorrono insieme ha un'unità di una categoria io mi auguro che soprattutto venga riaffermato anche dal Congresso dei giornalisti italiani la necessità di guardare nel futuro di guardare al futuro con idee che diano la possibilità questa categoria di essere sempre libera da ogni condizionamento e a conclusione di questo mio intervento io ringrazio quanti hanno per anni portato avanti una battaglia a favore dei pubblicisti cercando in tutti i modi di eliminare anche nelle forme la discriminazione che fino a qualche mese fa ci vedeva con una tessera di colore diverso da quella dei professionisti
E si può si deve ad una delibera del consiglio nazionale dell'Ordine caro de Vito e qua va in questa direzione guardiamo al futuro insieme
Se oggi io non mi sento discriminato nella forma ma non nella sostanza rispetto ai professionisti grazie
Grazie
Stefano Menichini si prepari Giacomo confuso
Io vorrei parlare
Di Curzio Maltese
Che anche se non viene ripreso in realtà è stato assai citato innanzitutto dal segretario Santerini nella sua relazione
E poi ripreso in maniera che ho trovato curiosa ma anche un po'preoccupante giornalisti e politici sono le categorie più odiate in questo Paese
E poi non ce lo ripetiamo ci facciamo solo alle battute Beppe Giulietti addirittura dice vedete io sono il punto di confluenza di tutti questi odi
Io non riesco tanto a scherzarci sopra perché siccome ho l'impressione che questa
Cosa sia vera
Poi mi colpisce ci tornerò sopra il fatto che questa citazione da cui abbondantemente si attinge sia provenga da uno dei giornalisti
Per il livello che ha meglio pagati d'Italia
Ecco mi colpisce che si possano i prendere questa citazione possa essere rimpallata senza che ci si entri dentro senza che ci si chieda
Come siamo arrivati a questo
Io non riesco a scherzarci perché io invece credo che effettivamente questa categoria sia vissuta
Come una categoria ricca privilegiata protetta Silver antica
E non credibile
Perché ne ci rivolgiamo qui
Molti complimenti Cirini mettiamo in scena degli scontri politici però poi
Come dire ci garantiamo grande
Un rapporto da gentleman però
Dobbiamo tenere conto che all'e sterno non siamo
Considerati
Credibili
E che questa è una categoria scomoda forse o amare definirsi tale ma è soprattutto scomoda
Per chi potente non è il carne delle violazioni della Carta dei diritti e dei doveri che noi ogni tanto ci riproponiamo ci restituisce l'immagine in un quadro di una categoria che troppo spesso è un disservizio pubblico e non un servizio
Allora a me non piace trovarmi in questa situazione non piace trovarmi nella
Contraddizione
Di far parte per esempio di un consiglio nazionale dell'Ordine pensando molto spesso dell'ordine sarebbe meglio che non ci fosse
Non mi piace
Far parte di un orrore di una Federazione Nazionale della Stampa pensano molto spesso
Che difende le le cause discutibili
Io mi pongo questo problema il problema del la nostra immagine verso l'esterno non per un non per moralismo
Non credo che nessuno si possa in panca are a dare giudizi sulle capacità o sull'etica degli altri io sicuramente non lo posso non lo voglio fare
Io credo che il problema della nostra non credibilità sia un problema
Di debolezza è una situazione che ci porta a una debolezza contrattuale
Molto forte dovremmo ragionare su questo ora che la situazione di crisi ci comincia a consigliare una politica di alleanze
Ora che la transizione politica italiana si avvia una stabilizzazione che restituisce alla politica
Uno spazio un potere una forza
Siamo in una situazione in cui poteri come il il quarto potere non ne possono più cavalcare indisturbati su praterie lasciate vuote da altri le praterie si stanno riempiendo
Beppe Giulietti mi ha fatto impressione questa mattina perché lui al di là delle cose che ha detto e della indubbia capacità che esprime
Esprimeva qui soprattutto la forza di chi appartiene ha un potere che è tornato a essere forte
E questo secondo me un segnale che noi dobbiamo cogliere
Perché la politica è tornata in campo e la politica vuole dare una sistemata
A quello di cui noi ci occupiamo vuole riorganizzare e riequilibrare riordinare il sistema dell'informazione italiana e sapete cosa vi dico io personalmente
Non sono affatto dispiaciuto a questa idea penso che sia una buona prospettiva sono preoccupato perché vorrei essere chiamato a fare la mia parte in questo
Io singolarmente ma soprattutto io come
Federazione della stampa come categorie associata
Lasciatemi dire a proposito di questo di questa storia dei rapporti con la politica un'altra cosa io vorrei che noi abbandonassimo la retorica secondo la quale il governo che abbiamo adesso
Non può essere un governo amico
Perché sinceramente per il giornalismo italiano io adesso non parlo delle Fnsi né dei né di ognuno di noi di voi singolarmente presi ma per il giornalismo italiano non ci sono mai stati governi nemici
E questo casomai e il nostro problema non di doverci tutelare da governi più o meno
Simpatizzanti
O di dovere inscenare qui
Delle contrapposizioni accusandoci del PCI reciprocamente di parallelismo il problema della credibilità dei giornalisti italiani è anche questo
C'è stata una lunga discussione sul ruolo che la categoria ha avuto negli anni di Tangentopoli io non ci voglio tornare sopra perché se ne è parlato
Molto però volevo dire che non sono d'accordo con quello che ha detto stamattina ruvidi noi non abbiamo fatto la nostra parte
E sinceramente io non non vorrei stare in un paese in cui un generale si suicida per un'inchiesta giornalistica sulle sue medaglie naturalmente spero che mai nessuno abbia in Italia ad arrivare a questo ma sicuramente non abbiamo mai inflitto neanche un mal di testa non non solo i nostri generali forse Andrea Purgatori
Non sono i nostri generali ma neanche
Ai poteri veri di questo Paese
Allora ha detto che noi dobbiamo riconquistare
Una nostra il nostro punto di vista è una nostra forza
Qual è la vera politicità che noi dobbiamo ritrovare non è nel non è nello schieramento quando vengono espressi questi dubbi anche qui affiorano la mi sembra che l'abbia fatto in parte pur senza dirlo cantore stamattina hanno fatto anche altri queste sono caricature della realtà
La vera politicità e nel senso di noi e di quello che noi dobbiamo fare nel senso della professione
E l'aveva politicità è capire che in questo momento lei siamo un fortino assediato
Che si isola e che si sente che si vuole assediato e che lo è per sua responsabilità e che comincia al suo interno ad avere dei germi come li vogliamo chiamare di tradimento o di dubbio
Sulle buone ragioni del fortino assediato io per esempio porto come il germe di questo dubbio
Per esempio la questione del dell'impinge
Al di là della questione di merito io per
Per chiarezza io lavora manifesto il manifesto
Avuto quando c'è stata la vertenza dell'imprigiona posizione particolare
Ne ha persino rotto il il sacro vincolo del dello sciopero su questa questione allora io non ci voglio tornare perché fortunatamente l'abbiamo sanata io in quell'occasione per esempio personalmente stavano Associazione stampa romana mi sono come ruvidi ha detto stamattina dimesso
Perché c'era un incompatibilità fra quello che io pensavo e quello che e ruolo che ricopriva
Poi abbiamo sanato questa situazione sulla base di una discussione aperta sincera allora alterare la questione di merito su cui non torno anche se forse meriterebbe
Feriva il fatto che questa professione veniva identificata
In quell'occasione e i suoi destini venivano legati in quell'occasione ad altre categorie professioni che sono dichiaratamente vivono sopravvivono e anzi
Prosperano
Sulla base di un atteggiamento corporativo notai commercianti dirigenti d'azienda dobbiamo ricordare l'assemblea Capranichetta una vera e propria Giachery
I chili due minuti ancora grazie mi avvio velocemente a concludere
Queste sono le scelte che portano la divisione dentro di noi portano visione dentro di noi e porta la divisione fra noi e il resto del mondo del lavoro contrattualizzato
E ci sarebbero tante cose da dire tra la contraddizione tra quello che stiamo sinossi giornali sugli obblighi e risanamento del Paese le responsabilità che poi per quanto riguarda il risanamento del Paese poi ci assumiamo come categoria
Ma va bene anche questo è un discorso lungo
Il problema è che tutto questo porta a una porta divisione con il resto del mondo del lavoro ma anche dentro di noi e qui che c'è la vera il vero punto discontrollo confine su quale in realtà stiamo già combattendo
Perché io ho l'impressione che l'errore fondamentale non credo da far risalire alla gestione uscente temo che risalga
A però lo dico sommessamente perché io di queste cose non ho esperienza diretta ma credo che risalga almeno alla metà del decennio scorso bei sempre di più si proteggono fasce alcune fasce di reddito invece di altre soprattutto alcune generazioni invece di altre e soprattutto alcune fasce di garanzia piuttosto di altre
Che si possono condividere o meno ma le cose che vengono qui a dire pubblicisti delle cime operatori eccetera sono comunque i segni di un fenomeno inarrestabile allora trovano cantore parla di un numero programmato e queste cose corrono si sentono sinceramente mi sembra che stiamo parlando dell'altro ieri perché i lavori l'aria di chi fa informazione senza essere coperto
Dall'attuale confine dalla categoria e dall'attuale lavoro insieme o si espande nel settore
In realtà più dinamico per alcuni versi della nostra professione lo vogliamo dire
E ed è vero che lo sviluppo non porta occupazione questo è un discorso generale però nel settore dell'informazione sempre più si investe e quindi noi viviamo nella contraddizione qualcuno l'ha già detto tra un settore nel quale si investe si fanno profitti e nel quale non si crea occupazione
Perché la guardiamo da questo punto di vista in realtà non è vero che non si crea occupazione si crea una marea di occupazione
Nera grigia
Oscura
Questo è il nostro problema
Anche il discorso la previdenza adesso la farei troppo lungo però
Lin PG privatizzato lo sappiamo dà garanzie ai giovani soltanto se si riuscirà a realizzare un equilibrio fra ingressi e uscite nella categoria che non è nelle condizioni attuali alle viste e questo è un grosso problema allora ci dobbiamo aprire dobbiamo aprire le porte del fortino uscire fuori magari farci massacrare qualcuno
Ma mi sembra che rimanere dentro vuol dire morire e le queste e le questioni le conosciamo nichilista il minuto fuori già ecco mi chiudo rapidamente
Suo statuto non si può modificare non ci sono le condizioni perché qui in qui in queste in questo congresso
Ritorni la discussione articolo due beh io credo che almeno dobbiamo tenere un impegno solenne e lo dobbiamo portare fuori di qui ci sarà prima o poi c'è la questione dell'ordine hanno già detto altri io come diceva stamattina il collega Paglialunga
Molto spesso mi chiedo come mi mi trovo se mi dovessi trovare a votare su quel referendum alla fine in questo stato stando io dentro al Consiglio dell'ordine vedendo quale scarsa capacità reattiva dimostrato va bene
E infine prima o poi ci sarà da fare un discorso sui livelli retributivi medi di questa professione sulle sue punte su quanto guadagnano da certe qualifiche in su
Tutte cose che sono assai difficile a dire dentro un sindacato i servi studiati
Vengono combattuti eppure danno lavoro
Danno lavoro producono reddito
Ripeto sono anche dinamici persino sono anche gli amici dal punto di vista giornalistico
Un altro problema infine il sistema questa è diciamo la grande partita politica che si apre la legge di riordino del sistema la detto Giulietti stamattina io vorrei
Se non riuscissimo a liberarci delle nostre pastori Adelino si scontri interni tornare a parlare apertamente di queste per esempio discutere magari litigare con i colleghi dell'Usigrai
Sulla sulla questione dell'allocazione delle risorse pubblicitarie tra la televisione e stampa
Comincerà a dire che forse il sindacato dovrebbe entrare ma credo che loro per primi sarebbero contenti di questo dovrebbe cominciare a dire delle cose magari spiacevoli difficili che magari ci riportano a vecchi concetti di programmazione cose che hanno uno sinistro intimiste togliendo tempo agli altri colleghi su un sinistro sapore ma che forse invece sono la strada obbligata del futuro grazie
Giacomo un flusso si prepari Gianni C delle Rosse
Cari colleghi sono Giacomo Anfuso al contatore con incenso carezze Telgate freddi qui fui presidente per cinque anni
Nel congresso
Anche in questo i temi riguardano le strategie sindacali importantissime per la tutela del lavoro dei giornalisti ecco perché mi trovo a presentare
Il mio intervento intervento che un tanto alla difesa della legge sul diritto d'autore fa parte di una serie di di difesa dei posti di lavoro e della deontologia professionale
Tutti questi anni di lavoro passati a fianco dei giornalisti di penna mi hanno insegnato che la fotografia l'immagine sono parti integranti della notizia stessa
Sarò costretto a ripetermi ma vi sono due modi diversi di raccontare l'uno tradizionale con la scrittura l'altro
Con la documentazione fotografica di un evento due modi di raccontare diversi che da più di quarant'anni per quel che mi riguarda si fondono per formare quella mirabile opera d'ingegno che il giornale
In questa sede
Mi trovo quindi a difendere il diritto dei foto giornalisti di esistere e di essere rispettati
A questo proposito ricordo due personaggi che si sono battuti per queste problematiche
Carlo De Martino e Walter Tobagi un ricordo e doveroso grazie per tutti coloro i quali per la notizia hanno perso il bene più prezioso la vita
In questa sede la più autorevole per difendere una parte della categoria stessa
Chiederò l'impegno di tutti per fare applicare la legge italiana la numero seicentotrentatré la più delusa ancora oggi
Difesa non solo per una parte della categoria quella dei fotogiornalisti ma dati bella categoria intera la legge seicentotrentatré sul diritto d'autore è una legge che tutela il diritto di paternità dei testi
Delle foto della musica dell'arte
è una legge talmente importante che tutta la categoria deve rivendicare
I giornali che rappresentano per l'editore un soggetto di diritto
Un soggetto diritto d'autore egli editore ben consapevole di questo Lou tutela no con grande fermezza
Due soggetti ben distinti i giornalisti e di fondo giornalisti ognuno col proprio diritto
Vanno quinti a completare un'altro soggetto di diritto
Tutta la categoria e perciò chiamata a difendere
Con fermezza la tutela ed il rispetto dei propri diritti nell'ambito della legge italiana così commenta insanabile che è un articolo del grande viaggi
Ceduto ad un giornale venga ripubblicato con la firma editore Caio deve essere altrettanto impensabile della Fotografia di Cartier-Bresson come quella del piccolo fotografo di Canicattì debbano essere ripubblicati con la firma editore Sempronio
è giusto è sacrosanto che i giornalisti abbiano la tutela sul loro prodotto
Così come altrettanto giusto che lo stesso sistema protegga l'immagine fotografica evitando la spiacevole retrocessione delle foto giornalista in serie B
Una sottocategoria cioè non tutelata
I tre soggetti
Viaggi
Cartier-Bresson o il fotografo di Canicattì
Hanno di fronte alla legge italiana
Il diritto di essere rispettati in uguale misura
Solo ora
Che internet è attenta ai diritti dei grandi gruppi editoriali si vogliono creare commissioni per la difesa e la tutela del diritto
Quando in realtà lo strumento esiste già
Dal mille novecentoquarantuno da allora
Molte sono state le modifiche per attualizzarla
Perché è stata dimenticata
Perché la categoria dei giornalisti ed il loro sindacato si sono dimenticati di difendere questi diritti
Perché gli hanno creato a professionisti disse aria e professionisti di serie B figli e figliastri delle due parti della categoria
Che tutti i giorni lavoro a fianco a fianco con grande fatica per dare al cittadino italiano il diritto di essere informato
Cari colleghi e con fermezza che chiedo in questa sede
In questo momento tanto delicato per la categoria
E per il sindacato di dare risposte immediate agli innumerevoli interrogativi che qui vi ho proposto vi ringrazio per l'attenzione che avete prestata a questo intervento spero che a differenza degli interventi e dei precedenti congressi
Possa finalmente concretizzarsi grazie e buona sera a tutti
Grazie a un futuro
Gianni Scipione Rossi della Roma si prepara Riccardo ma Napoli
Chiedo scusa a Gianni un attimo la commissione verifica potevi comunica che alle diciotto e quindici
I professionisti accreditati sono duecento i pubblicisti cento cioè il complessivamente ne mancano sei vederlo fra professionisti e pubblicisti trecento seguito per cento sei in tutto
Grazie
Cari colleghi avrei voluto cominciare elencando trentasette nomi di nostri colleghi i trentasette nomi di colleghi romani disoccupati che io conosco di persona
Colleghi che si era battono tra lavoro nero e collaborazioni saltuarie tra sostituzioni malattia dedito ritirata
Colleghi che fatalmente sono i migliori sponsor dell'Impregilo inteso come ente erogatore di indennità di disoccupazione loro la pensione non sono neppure in grado di immaginarla e d'altra parte anch'io qualche problema eppure sono garantito
Ma vi evito questa sorta di martirologio quei trentasette colleghi non meritano di conquistare un attimo di notorietà in questo modo
Queste voi non meritate Chio via noi e poi trentasette che a me sembrano un'enormità perché li conosco tutti
Non sono che una goccia nel mare dei mille quattrocentotrentasei disoccupati e cassintegrati che la federazione ha registrato nel mille novecentonovantacinque mille quattrocentotrentasei
Avrei anche potuto cominciare con l'elenco di quella quindicina di colleghi romani che io conosco e che non sono iscritti al sindacato perché lo hanno sempre considerato solo un'accolita di mandarini come direbbe il mio amico Paolo Cantore
O perché col passare del tempo hanno perso la fiducia
Mi rendo conto che non è un gran discorso il mio non è un gran discorso di scenario di quelli che volano alto come sa fare ha fatto l'onorevole Giulietti questa mattina
Io preferisco volare rasoterra e vi confesso francamente che io stesso da qualche tempo ho qualche difficoltà a dare torto ai colleghi sfiduciati
Nelle condizioni date io stesso sono qui più che per fiducia per un atto di fede
Fede nel principio del sindacalismo non in questa forma di sindacato
Può darsi che un interesse ad alcuno se anche io finirò per chiudermi nella mia personale isola professionale
Eppure noi tutti abbiamo l'obbligo morale termine impegnativo me ne rendo conto l'obbligo morale di riflettere su cosa la Federazione abbia fatto e con gli strumenti a disposizione a cominciare dal nuovo contratto sia in grado di fare da una parte per accorciare e non allungare la lista disoccupati dall'altra perché il sindacato non finisca sempre più con l'essere il vertice di una minoranza della categoria mentre incombe il referendum sull'ordine a Roma tutte le componenti sono state favorevolmente colpite dal numero dei votanti per i delegati due mila centodiciotto se non ricordo male
Ma altri mille novecento non potendo andare al mare perché pioveva sono rimasti a casa o in redazione mille novecento
E altri mille ancora regolarmente iscritti all'ordine non sono invece iscritti all'Associazione della Stampa romana
I quarantasette delegati dalla romana rappresentano quindi largamente meno della metà dei giornalisti del Lazio e Molise e temo che la situazione non sia diverso altrove
E qual è la risposta del sindacato nel quale lo slogan che campeggia alle mie spalle ci vorrebbe tutti fraternamente uniti io di risposte in questi anni di gestione da parte della schiacciante maggioranza uscita dal congresso di pugno chiuso non ne ho sentito per fortuna gli editori a parte la FRT ancora non se ne sono accorti e per fortuna nessun collega ancora indossato la divisa del ferroviere arrabbiato
Ma se questo avvenisse Ford forte sarebbe il rischio che di questo grande sindacato dei giornalisti italiani rimangano solo ruderi rovine magari splendide ma pur sempre rovine
Non è ancora avvenuto ma potrebbe avvenire non è una minaccia e la fotografia di una realtà ipotetica poi qualcuno verrà a dirmi che gli scenari planetari dell'informazione cambiano che il cablaggio della città potrebbe creare nuove opportunità di lavoro e per finire magari che il nuovo contratto ha posto le basi per il rientro nella professione dei disoccupati
E qualcun altro lo abbiamo ascoltato viene qui a difendere il ruolo politico del sindacato rivendicando il merito di aver partecipato alla campagna referendaria senza preoccuparsi della sorte dei colleghi che a Mediaset ci lavorano
Io sono a cosa può banale perché Volo molto basso se la situazione è questa non è colpa del Grande Fratello
E neppure del grande vecchio è colpa di chi gestendo il sindacato non ha saputo capire quant'era la profondità della crisi cui si andava incontro e poi non ha saputo affrontarlo
Dobbiamo essere uniti
Dobbiamo rigettare tentazioni o fantasmi secessionisti benissimo
Siamo qua per questo ma non si può essere solo uniti nello stilare organigrammi e di proposito non parlo di spartizione di poltrone
E non si può essere uniti solo sulle mozioni degli affetti
L'unità del sindacato anche del sindacato non è un totem non per me si può costruirla forse si deve costruirla ma con la consapevolezza che si tratta di mettere insieme intorno a un progetto
Storie sensibilità e culture diverse
Io qualche spunto positivo raccolto nel dibattito per esempio quando Roberto Natale parla di comparto radiotelevisivo
Noi avremmo preferito che già il contratto firmato tenesse conto sul conto delle specificità professionali ed editoriale
Ma se ne può discutere magari cominciando con un incontro in questa sede tra tutti i delegati radiotelevisive
Poi ho sentito Federico Pirro ricordarci che se non si mette mano all'accesso alla professione non c'è speranza per i disoccupati
Noi avremmo preferito noi minoranza avremmo preferito che il contratto invece di regalare agli editori la formazione e lavoro che danneggia disoccupati in PG e Casagit imponesse la FIAT un blocco dei praticantato i fino a che ci sarà la cooptazione ha ragione Pirlo e la cooptazione selvaggia disoccupati e non garantiti rimarranno tali
Comunque anche di questo si può parlare
Qualche spunto positivo c'è dunque per noi dal nostro punto di vista di minoranza
Forse solo materiali grezzi per avviare un dialogo tra diversi ma sarebbe qualcosa e poi se poi non ci fossero a pesare come pietre le inquietanti parole pronunciate questa mattina dal presidente Roidi
Che ha una concezione strana dell'unità e non si rende conto che neppure l'unità vera del congresso e una gestione unitaria della federazione sono più in grado di rappresentare tutti i giornalisti Italia
Unità o un in anni unanimismo hanno il secondo non interessa ma se si vuole fare il pugno chiuso due se si vuole fare pugno chiuso due lo si dica in questa sala chiaramente
Almeno sapremo chi realmente progetta l'unica secessione possibile in questa sede la secessione dal buonsenso grazie
Grazie Rossi per essere stato al di sotto di dieci minuti
Recuperando così ritardi degli altri Carlo per un Napoli si prepari Giovanni rosso il Bologna
Colleghi abbiamo bisogno di un sindacato moderno ed efficiente che sappia porsi come punto di riferimento di certezze per tutta la categoria
La sfida lavoro destrutturato sottopagato ho carpito soprattutto ai giovani in cambio di Lussorio e promesse può essere sostenuta soltanto in questo modo
Non è qui a Villasimius dovremmo scegliere la testa di questo sindacato ed è questione non da poco avendo la consapevolezza che il suo corpo è quello di una persona adulta e matura così come consapevole ormai la classe dei giornalisti italiani ma le sue gambe
Le gambe erano Steffen e sei sono quelle di un bambino piccolo
Non assolutamente in grado di portare lontano il nostro sindacato che io vedo fatto da colleghi non sindacalisti di professione
Ma che restino fortemente legati al luogo del mestiere e del prodotto collettivo
I colleghi chiamati a questo compito devono però poter contare su una struttura articolata e competente che stabilmente possa dare risposte in materia legale fiscale di bilanci di consulenza del lavoro e previdenziale
Su questo punto penso che si possono studiare sinergie possibili con Impregilo e Casagit sì sì questo sindacato deve saper guardare alle situazioni di fatto dando tutela a chiunque viva del lavoro giornalistico
Un congresso straordinario per nuove regole e a tal fine indispensabile
Nuove regole e rimozione di vecchi tabù
La riforma dell'ordine va fatta prima degli altri dobbiamo essere noi a sostenerla la conservazione non regge
Perché tra l'altro i meccanismi dell'accesso già a rischio clientelare sono assolutamente saltati il cavallo può diventare sempre da un minuto all'altro senatore
Avvocati medici ingegneri prima d'iscriversi all'albo devono dimostrare di aver superato un corso di laurea noi siamo appunto che è un'iniezione possa prendere il primo che passa in strada
Farlo lavorare magari non pagandolo e poi sostenerlo nella richiesta di praticantato di fatto intanto il giornale ha chiuso o il meccanismo di scatole cinesi apposto la Società Editrice al riparo da qualunque rivendicazione in sede giudiziale
I costi si trasferiscono così sulla categoria che è un disoccupato in più
E sui suoi istituti Impregilo e Casagit
Più dinamica deve essere la Colt la tutela dei disoccupati il nuovo contratto abbassando i costi per il reinserimento qualcosa ha fatto ma dobbiamo avere il coraggio di ristrutturare il sistema consentendo prima e pretendendo poi rigorose applicazioni dei contratti di lavoro sottoscritti da Tele Rocca cannuccia come da RAI e Fininvest
Vedete lavorando a Napoli con un osservatore del lavoro giornalistico non garantito promosso dal Gruppo di Fiesole mi sono accorto con evidenza che i nostri meccanismi di tutela e di intervento
Sono quelli predisposti in molti ma molti anni fa per un sistema fatto di grandi giornali e di monopolio radiotelevisivo
Oggi e tutto diverso piccolo può essere bello ma anche devastante senza regole
Mentre stanno per arrivare le applicazioni annui relative di cablaggio ed autostrade elettroniche
Noi non abbiamo ancora metabolizzato un sistema articolato in miriadi di radio e televisioni a livello locale e di quotidiani
A diffusione territorialmente limitata intanto continuiamo con litanie inascoltate e deluse
L'editore un riassunto dei disoccupati
Ma perché i grandi editori non possono assumere da un piccolo giornale o da una piccola radio e perché il disoccupato non può lavorare in una piccola televisione semplice perché continuiamo a regalare
Dico regalare lavoro a piccoli e medi editori e persino il nostro elenco dei disoccupati di cui all'articolo quattro del contratto si rivela una beffa vi spiego perché con un esempio
In RAI abbiamo fatto un accordo di solidarietà che prevede piani di recupero delle ferie arretrate con costi contestuale stipula di contratti di sostituzione con giornalisti disoccupati iscritti nell'elenco appunto previsto a contratto all'articolo quattro
In questi giorni stanno partendo le proposte di contratti di sostituzione ma scopriamo che l'elenco dell'articolo quattro è stato aggiornato ufficialmente l'ultima volta un anno fa a maggio novantacinque forse sarebbe allora meglio affidare tali elenchi alle singole associazioni un sindacato io credo che non rispetta le regole che si dà non è che l'edibile penso proprio che sia venuto su questo il tempo della chiarezza
Le deleghe per comparti che è segretario deve dare se è una regola la si rispetti se non piace cambiamola piercing ai potrebbero la CGIL la CISL e UIL consentire l'esistenza di due categorie di metalmeccanici entrambe che fanno riferimento alla stessa confederazione non credo proprio
La Fnsi ha già acquisito una disponibilità dell'Usigrai a discutere e a recepire indicazioni dei colleghi dissidenti su una maggiore o diversa rappresentatività del gruppo dirigente ma poi dentro o fuori una volta per tutte si faccia rispettare lo Statuto
Insomma mediazione massima nello spirito del tema uniti nella Fnsi ma anche chiarezza massima ricordando che il principio di qualunque convivenza risiede nella regola ora rispetta o la si rispetta o la si cambia di comune accordo
La parola Carlo Verna alla parola Scipione richiesto
La parola Giovanni Rossi e megalomane mi sono assentato mi dovete scusare
Me li hanno messi in mezzo nero davanti d'Giovanni Rossi presente l'Emilia Romagna
Ricordo che stanno per scadere i termini per l'azione dell'intervento delle richieste di intervento
Ricordo che stanotte faremo Sodano torna
Solo qualche considerazione rispetto al quadro Esterno nel quale si svolge questo nostro congresso
Quella che ci interessa di più la situazione editoriale
Che definire drammatica credo sia ancora poco
Almeno stando alle tendenze di questi ultimi mesi ormai consolidate e quindi non fatto contingente non fatto
Del tutto legato ha una particolare alta ma fatto oramai strutturale
Abbiamo da confrontarci con crisi aziendali continue
Alcune anche guidate dagli editori finalizzate al raggiungimento di obiettivi che una volta si realizzavano Traverso piani editoriali
Siamo di fronte non la modifica degli assetti
Redazionali e dei ruoli professionali
Nel senso che nella redazioni nascono figure nuove
Figure ai margini dalla professione giornalistica in margine dalla professione Poligrafica figure che si sovrappongono alle due categoria dobbiamo confrontarci con nuove figure imprenditoriali molto spesso costituite da società e cooperative a cui danno vita colleghi
Che hanno perso il lavoro o colleghi che non riescono ad entrare nel mercato del lavoro
Dobbiamo confrontare sì di conseguenza molto spesso con nuove figure sindacali
Un nuovi organismi a nuove organizzazioni che tendono ad entrare nel campo che è stato tradizionalmente nostro è solo nostro
Abbiamo però anche un altro elemento che dobbiamo considerare in un congresso
Ed è il rapporto con le istituzioni che questo quadro questa parte dalla società
Quella della produzione delle informazioni devono governare con leggi e con norme
La mia impressione è che noi abbiamo dovuto fare i conti in questi anni
Con istituzioni che quando non sono ostili sono quanto meno indifferenti alle nostre istanze
E io non sono sicuro insomma che il quadro politico nuovo uscito dalle elezioni
Garantisca in sé un processo rapido di tipo legislativo che è quello di cui abbiamo bisogno per affrontare regolamentare
Poteva essere un soggetto che interloquisse nella situazione editoriale di crisi che descrivevo prima
Noi abbiamo bisogno quindi
Di un quadro
Che garantisca i giornalisti e chiediamo anche dobbiamo dirlo da questa tribune da questo congresso
Certezze a quegli editori che intendono operare nel rispetto delle regole che intendono intervenire in questo mercato
Che oggi non avendo regole impedisse a loro un intervento che sviluppi
La in presenza delle in paese e quindi anche
Impedisse loro di offrire nuove occasioni di occupazione
Senza questo intervento legislativo
Senza questo nuovo quadro legislativo sarà difficile che le nostre denunce possono aggiungere obiettivi avvicinati e che la nostra azione possa essere davvero efficace se ci manteniamo semplicemente nel rapporto con la controparte o al di fuori di queste nuove regole di queste nuove norme
Abbiamo un'esigenza quindi che è quella di una federazione nazionale della stampa italiana che sappia muoversi in questo quadro per farlo deve cambiare ma quando si dicono queste cose
Dobbiamo avere la consapevolezza che non stiamo facendo
Una critica malevola rispetto al gruppo dirigente che ha fin qui gestito la federazione
Vogliamo invece dire che sulla base dell'esperienza di questo gruppo dirigente sulla base delle novità che troviamo fuori dal sindacato nella società
Dobbiamo operare alcune trasformazioni alcune rettifiche di natura anche organizzativa
Dobbiamo cambiare le nostre strutture per rendere le rapide nell'intervento nella proposizione anche di iniziative di natura legislativa nel confronto con le forze politiche e con gli altri soggetti sociali e nel confronto
Con tutti gli editori organizzati e dobbiamo ovviamente portare l'occasione di un congresso è quella che deve essere utilizzata
Forze fresche a livelli di direzione ai vari livelli di direzione senza che questo possa essere interpretato come un dire a chi è fin qui stato nei ruoli di responsabilità ai vari livelli parlo quindi anche delle associazioni regionali devi metterti necessariamente da parte qui c'è un problema di mantenere l'esperienza positiva
Innestando le forze nuove che si sono manifestate anche nel corso dalla campagna congressuale
Dobbiamo vi modellare la nostra struttura per avere un ruolo più prettamente sindacale per certi versi nelle associazioni regionali
Che molto spesso non riescono ad essere sindacato ovvero fino in fondo capace quindi di fare vertenze di aprire tavoli di relazionarsi con le istituzioni ma che deve avere anche un forte ruolo politico
Il sindacato dei giornalisti deve essere un forte soggetto politico di questo Paese
Che ha la capacità quindi di determinare alleanze tali nelle istituzioni davvero e poi quegli strumenti di latini di cui parlavo prima e non ripeto tutto il ragionamento tutto questo porta anche ad affrontare il tema della nostra formazione
Dobbiamo dircelo con tutta sincerità molto spesso
La conduzione delle vertenze specie nelle sedi regionali
è affidata più alla capacità di inventiva al naso del dirigente sindacale che se ne occupa che ad un'effettiva conoscenza e strumentazione
Delle norme contrattuali dalle norme legislative e quindi più affidata alla alle
Alla capacità ma non vi era dei gruppi dirigenti sindacali che ad una conoscenza di tutte le opportunità le opzioni che sono sul tavolo per risolvere quella specifica vertenza per affrontare quel determinato problema
è così troppo spesso almeno è così abbiamo un problema di formazione io capisco che quando affrontiamo in un sindacato professionale come il nostro
Che intende mantenere i propri dirigenti sindacali nella professione e non farne un ceto politico sindacale
Questo è un problema delicato
Eppure dobbiamo affrontarlo si è parlato della struttura delle scuole di giornalismo dell'individuazione di ulteriori più precise
Funzioni anche servizio di tutta la categoria Licci può esserci lo strumento il nodo per affrontare questo problema dobbiamo porcelo e deve esserci da parte della Federazione della stampa
Un ruolo di sollecitazione
Dalle associazioni regionale un impegno straordinario viste le modifiche rapidissime
Delle tecnologie ad esempio un impegno straordinario formare quadri capaci di intervenire in tempi rapidi su questi processi io sento ad esempio parlare moltissimo
Scusate una digressione rispetto ai problemi
Ma moltissimo di internet dalle nuove possibilità Sisto a convegni ad innamoramenti da parte di settori di giornalisti io credo che su questo stiamo facendo dalla grandiosa confusione
Nel senso che non lì non c'è una nuova possibilità di comunicazione e di manipolazione dell'informazione nel senso giornalistico del termine c'è semmai una possibilità di comunicazione democratica tra gli utenti ammesso che gli strumenti tecnologici e loro continuo sviluppo consente agli utenti di stare al passo
Ma non c'è questa nuovo canale di
Veicolazione dall'informazione così come noi dobbiamo considerarle così come ruolo dei giornalisti che pone il cambio dell'uso degli strumenti deve restare quello della mediazione della notizia dell'informazione
Già discutere questo tema è un problema di preparazione di conoscenza anche delle potenzialità ma anche delle illusioni che noi affidiamo a certi strumenti che le tecnologie moderne ci mettono disposizione o cinque o un dono di utilizzare o impongono nuovi di relazionarci
Tutto questo significa anche e noi dovremmo tenerlo molto più presente in questa Assemblea
Che è necessaria accanto la riforma organizzativa dalla Federazione nazionale della stampa
Una contestuale riforma dell'ordine
Le due cose devono andare assieme altrimenti gli obiettivi che si possono raggiungere con la riforma di una delle due sole istituzioni della categoria possono essere vanificati dalla mancanza della riforma nell'altra
Organizzazione
Dobbiamo cioè ricondurre l'ordine ad un ruolo che appunto oltre quello della garanzia rispetto gli utenti e della tutela dei giornalisti in quella loro funzione che prima definivo di mediazione anche
Di formazione di gestione di un accesso secondo forme nuove
Perché altrimenti quella categoria capace anche attraverso il suo sindacato di fare le operazioni che diceva relazionarsi colleghe istituzioni essere soggetto politico oltreché sindacale conoscere gli strumenti il contratto le leggi non riusciamo a crearla
Perché non la creiamo attraverso gli attuali processi di accesso alla professione che hanno i sfuggono e che sono funzionali ma le esigenze degli editori che non alle esigenze che la categoria a che è quella di riaffermare il suo ruolo centrale nell'informazione
Tutto questo siamo chiamati a fare in tempi rapidi altrimenti corriamo il rischio che altri soggetti intervengono io sono per il dialogo con le confederazioni sindacali ritengo che dobbiamo assolutamente affrontarlo ritengo un fatto positivo che qui sia stato portato
Da parte del rappresentante della CGIL un saluto che conteneva anche al messaggio siamo qui discutiamo dialoghiamo però un problema c'è
Giovanni ancora un mito
Finisco infatti su questo punto un problema c'è tutto su ed è quello che noi dobbiamo in questo rapporto nella chiarezza
Nel coordinamento che io ritengo debba arrivare fino al punto di affrontare le parti del loro e del nostro contratto di lavoro che ormai normanno le figure di confine proprio per impedire che ci sia
Una sovrapposizione dobbiamo salvaguardare L'Unità nel sindacato dei giornalisti dalla categoria
Se non facciamo questo il rischio è anche quello di una progressiva frantumazione e quindi dalla categoria e quindi di una sua possibile frantumazione sindacale
Da un risultato del genere c'è un indebolimento sostanziale della Federazione della stampa senza che nascano altri soggetti capace di sostituire una nel ruolo
Il risultato finale è che la categoria non ha più forza sindacale ne diventa quel soggetto politico che impone anche norme legislative e che riesce
A gestire il livello dello scontro che oggi abbiamo con la controparte editoriale
Grazie a Giovanni Rossi la parola Andrea Purgatori
Roma si prepara Renato cantore della Basilicata
Grazie presidente
Dunque io penso che se la questione
Su cui noi dibattiamo
In questo congresso è solo la questione del sindacato come ti amo un grave errore
E temo che
Come tendo questo grave errore il sindacato diventi poco più che un ufficio notarile che si occupa dei livelli occupazionali di questa categoria
Io credo invece che non si possa più discute del sindacato come entità separata
Da quella professionale e che quindi se vogliamo costruire un sindacato del Duemila dobbiamo occuparci anche di capire quale sarà il modello di formazione
Del due mila
Altrimenti assumiamo dei notai
Ce ne andiamo tutti a casa come dicevo prima oppure cerchiamo di capire come la storia di ritorno al futuro se è possibile andare indietro per cercare di avere modificato oggi quello che abbiamo visto ieri
Io direi che bisognerebbe cominciare a parlare
Di sofferenza del prodotto anche se una brutta parola ma questo ente
Che ritengo sia una diretta conseguenza della sofferenza della nostra professione ne hanno parlato molti colleghi anche ne voglio parlare
Credo che dobbiamo parlarne per rispetto di noi stessi ma soprattutto di coloro i quali questo prodotto l'informazione destinato
Se non facciamo questa autocritica Kirk
Una mentale
Le nostre battaglie anche quelle più sacrosante saranno delle battaglie perse
Io mi domando come volete che un Paese segua partecipi alla crisi o alla perdita drammatica di uno strumento di democrazia e libertà come un giornale come la televisione come una radio
Se questi non sono stati o non sono più degli strumenti democrazia ma sono di strumenti quotidiani di furbizia di bugie di inganni
Se non hanno più il mercato se non hanno più la dignità
Allora domandiamoci
Stiamo esercitando il nostro ruolo di controllo di critica di verifica del corretto funzionamento delle istituzioni dell'amministrazione di questo Paese ciò che spetta ai giornalisti e che normalmente accade in tutti i Paesi democratici
Io rispondo di no noi non lo facciamo non lo facciamo più da moltissimi anni forse non l'abbiamo mai fatto compiutamente sicuramente oggi non lo stiamo facendo
Ed è per questo ed è per questo che intorno a noi i nostri problemi non c'è solidarietà sociale perché noi siamo diventati degli alieni noi siamo qualcosa di diverso dalla società che ci circonda che corre più di noi
Persino il mondo della politica corre più di noi e noi siamo diventati altro qualcosa che funziona soltanto se ci guardiamo allo specchio
A questo punto il problema non è di essere schiacciati o no dalle maggioranze o dai Cobas
Il problema è che la realtà
Nella quale viviamo
E ci siamo assuefatti
è una realtà nel quale c'è un peso schiacciante quello sì dei due poteri che sono il cancro che sta distruggendo questo nostro lavoro
Il potere politico
Che il potere della politica e dei direttori dei giornali
Che di questa o altre politiche sono i serbi ma anche i garanti il potere finanziario economico industriale degli editori finanzieri o industriali
Che del loro profitto dello interessi sono i controllori e quindi i nostri padroni
A questo punto noi siamo soltanto l'anello debole in realtà soltanto un anello a questo punto e sempre più anello di questo intreccio
Con i Cobas e le maggioranze che poco importano
Consapevoli o inconsapevoli
E quindi siamo qua chiusi dentro alta anche a villaggio a fare l'inventario secondo me soltanto dei cocci di questa professione senza dirci fino in fondo come stanno le cose
Intanto non abbiamo rispetto per noi stessi
Non abbiamo rispetto per chi legge perché ci guarda e chi ci ascolta
Scusate sono brutale ma è quello che penso
Non parliamo di questione morale forse in ogni intervento bisognerebbe parlare di questione morale non parliamo di etica non parliamo di deontologia ne parliamo pochissimo
E oserei dire che raggiungiamo il nostro Klein Max l'orgasmo
Soltanto quando parliamo esercizio numerico dei conti di una collezione possibile che vince in quelle di una minoranza che perde se questi sono i nostri orgasmi il nostro futuro è la rigidità sindacale
E a questo punto perdiamo tutti
Perdiamo tutti
Prendiamo perché non facciamo pulizia tra di noi perché discutiamo la questione dell'accesso alla professione come lo farebbero i bramini che a forza di reincarnarsi sono convinti di essere soltanto loro i più vicini al supremo
Purtroppo invece la nostra reincarnazione quasi sempre molto miserabile
A questo punto noi accettiamo passivamente secondo me la degenerazione il degrado e la qualità dell'informazione dove il divorzio di Rosanna Schiaffino
Vale una pagina il suicidio
Di un disoccupato che si brucia perché non ha lavoro vale cinquanta righe questo noi accettiamo
E dobbiamo dircelo
Dobbiamo dirci che abbiamo scoperto il Nord Est perché c'è stato un signore che ha minacciato la secessione lo perché siamo andati a vedere cosa succedeva nel Nord Est
Dico fatta eccezione per quei giornali che ci vivono e che ci lavoro che giornalisti che ci di una ci lavorano e abbiamo scoperto la realtà esplosiva della sotto occupazione del Sud o soltanto perché c'è una secessione minacciata nord
Abbiamo smesso di capire di scoprire e di raccontare
Altro che coalizioni nel sindacato questi sono i fatti secondo me importanti su cui dobbiamo cominciare a discutere
Abbiamo accettato la creazione di nuove figure professionali come lo sbobinato ore
Teniamone conto nel prossimo contratto nazionale di lavoro
Lo sbobinato ore quello che sbobinare le interviste fatte dal direttore ci mette sotto la firma vorrei sapere cos'è è un capo servizio un vice capo servizio è un inviato che cos'è però bisogna dargli l'assistenza
Bisogna dargliela perché anche lui è una figura professionale della quale dobbiamo tenere conto
Bene io credo che intorno a questa operazione di autocritica su cui in realtà poi è vero anche che ci dibattiamo da anni
Dobbiamo cercare di trovare la forza di una soluzione
Io credo che questi giornali nei quali lavoriamo queste televisioni queste radio tutto tutto sia omologato quindi non c'è differenza inutile stare a fare il distinguo sono un ibrido un po'nere un po'rosa
Schiacciato dalla politica che però non è nemmeno il racconto della vera politica è il racconto del pettegolezzo del buco della serratura
E su questo noi immaginiamo che si debba costruire il modello informazione del due mila non lo so io me lo domando mi sembra pazzesco
Ben venga internet ben vengano le fonti di informazione attraverso i nuovi strumenti e la tecnologia almeno serviranno aspetta Narciso perché tutti avranno la verità che noi invece non raccontiamo ben venga interna
Che cosa è oggi il rapporto tra verità informazione cosa cosa ne delle smentite a valanga che piovono nelle redazioni
Quale rispetto viene dato a questo strumento di democrazia su cui si dovrebbe fondare un corretto rapporto tra noi e i lettori il rispetto dei lettori cioè della pubblica opinione bene che gli va a uno che manda una smentita
Bene che gli va si becca un insulto cioè la risposta del giornalista che non accetta la smentita del lettore e lì si chiude il discorso noi siamo più forti voi siete più deboli e siamo sempre più alieni
A questo punto non abbiamo bisogno di un ordine che dalle tessere abbiamo bisogno di un ordine che le toglie le tessere ne abbiamo bisogno di strumenti che ci consentano di punire severamente tutti quelli che fanno questa professione pensando che tutto sia consentito
E questo ibrido che sono i giornali di cronaca politica rosa di pettegolezzo eccetera
Il buco da mille miliardi di Gemina
Vale vi prego di andare a rivedere il giornale Corriere la sera di quel giorno vale una pagina esattamente quanto Valentino che fa sfilare un modello nudo
Chi se ne frega di Valentino cioè dobbiamo cominciare a dirla questa questo l'imbroglio cioè la contraddizione presidente io altri due minuti se mi consente di continuare gli sono grato cerca di stringere perché leggiamo restringere centralità
Mi domando e dentro questo imbroglio domandiamoci potrai Corriere della Sera fare mai un'inchiesta seria
Su Gemina Mediobanca
Potrà Repubblica fare un'inchiesta seria su De Benedetti la telefonia e tutto quello che c'è dietro
Potrà la Rai fare un'inchiesta seria sul corretto funzionamento delle istituzioni potrà la stampa occuparsi della FIAT potrà Il Sole ventiquattro Ore occuparsi seriamente degli industriali
Che prima ci parlano di Maastricht e adesso siccome il la lira vola il marco scende si devono occupare dei profitti e ci spiegano forse che la saluta azione era meglio
Possiamo possiamo dico immaginare che questi giornali tutti anche il mio nel quale siamo ci diano delle corrette informazioni no ma questo non lo dobbiamo dire lettori se no continuiamo a stare dentro l'imbroglio
A questo punto
Io sono perfettamente d'accordo che noi dobbiamo trovare una squadra noi dobbiamo trovare una squadra un segretario un presidente che abbiano delle caratteristiche di grande moralità di grande prestigio di grande professionalità
Che siano qualità riconoscibili
E soprattutto dobbiamo immaginare un sindacato diverso più moderno più agile più snello che possa contare sul meglio dei consulenti che ci sono sul mercato per andare a fare le battaglie che dobbiamo fare e per vincerle voglio dire che immagino che noi dobbiamo presentarci dal signor Rizzo esser quando si parla di una questione contrattuale
E degli ecco qua i nostri consulenti gli avvocati Cochran Dershowitz Coppi
Voi direte sono dei penalisti noi purtroppo a volte abbiamo a che fare con i problemi di killeraggio chiameremo anche loro datori dovrei proprio dal un carissimo concludeva via D'Amelio
Non abbiate pazienza del male Bertoldi perché poi dopo ci sarà un'altra che deve parlare dieci minuti come loro
La signora non invitata esterna con gli esterni sia concretino diverso mi pare giusto e doveroso
Stava da un'istituzione
Bene bene allora concludo voglio dire che se noi non usciremo con questa squadra molto forte e molto sostenuta
Dall'esterno da quello che più ci serve per vincere le battaglie che non è più soltanto la capacità personale
O la dedizione al sindacato ma sono gli strumenti che usano anche l'anno alle nostre controparti per batterci
Noi non avremmo combinato nulla
Qualunque altra scelta che non sia di questo livello riconoscibile all'esterno perché sarà quella la nostra faccia
Rispetto alla società nella quale noi lavoriamo sarà una mezza scelta e noi avremo perso io credo però che siccome questa coscienza della professione che cambia è una coscienza che è emersa qui dentro qui dentro ci sono le capacità per trovare questo accordo al di là delle minoranze delle delle maggioranze e soprattutto per trovare nelle persone che andranno a governare il sindacato e a rappresentarlo come prestigio
Sapremo trovare delle figure dentro o fuori dal Tanca villaggio che abbiano la capacità di restituirci la dignità la qualità il gusto di fare questa professione
Grazie Purgatori la parola Renato Cantoni è presente l'Associazione di stampa della Basilicata si prepari Roberto Franchini del Piemonte
Caro Presidente cari colleghi mi consentirete innanzitutto di portare a questo congresso il saluto dell'associazione dalla stampa di Basilicata l'ultima nata nella nostra grande famiglia con la quale abbiamo tentato di costruire in questi ultimi anni il sindacato dei giornalisti in una regione marginale e di frontiera nella quale più acuti sono stati i colpi di una crisi che con il pluralismo dell'informazione locale
Rischia di cancellare uno dei pilastri della convivenza democratica
Si è trattato di un lavoro non facile negli anni in cui diventava più evidente il disegno delle grandi concentrazioni editoriali di omologare l'informazione
In cui si manifestavano gli effetti devastanti della legge Mammì sulla piccola emittenza
Messa in ginocchio ormai quasi cancellata
In cui anche infelici scelte legislative come l'ultima che ha consentito il vertiginoso aumento delle tariffe postali hanno avuto l'effetto di schiacciare quel grande patrimonio che specie nelle tre giorni marginali era ed è rappresentato dalla piccola editoria diffusa sul territorio dai periodici delle comunità
Del volontariato delle cooperative di giornalisti
In queste condizioni difficili abbiamo tentato di costruire un sindacato che fosse una casa aperta a tutti anche a quanti vivono ai margini della professione
è un interlocutore apprezzato nel confronto con editori grandi e piccoli che hanno sempre più spesso guardato al Mezzogiorno come una terra di conquista e di colonizzazione culturale e come mercato di consumo pubblicitario
Se non anche spesso come riserva di manodopera a basso costo
Un Mezzogiorno che è stato per molti in questi anni terreno privilegiato di sperimentazione di quella deregulation che tanti devastanti affetti ha già provocato e altri rischia di provocare già nei prossimi mesi
Io credo colleghi che vada affrontata con decisione quella che si presenta con sempre maggiore evidenza come una questione meridionale dell'informazione
Una questione che ha contorni inquietanti non solo per il rischio che è generale della perdita del lavoro o della riduzione delle testate ma che da noi anche l'aspetto preoccupante di un grande disegno di omologazione culturale
Con l'acquisizione da parte di grandi gruppi di testate storiche del Sud e quindi con l'imposizione di una informazione pensata costruita e prodotta altrove
Con logiche che spesso hanno poco a che vedere con le esigenze di interessi le speranze della gente
Il caso della rendita del mattino e della Gazzetta del Mezzogiorno sul quale è in corso un'iniziativa unitaria delle tre associazioni regionali di stampa di Campania Puglia e Basilicata e esemplare
C'è chi pensa
Che l'informazione si possa vendere come un qualsiasi prodotto al miglior offerente
E poco importa di capire cosa il compratore ha intenzione di fare di testate che hanno superato il secolo di vita
Dalle quali è legata nel bene e nel mare la vicenda di una comunità di uomini e di donne non di un gruppo in forme indistinto di consumatori
A questa operazione di omologazione culturale nel nome del profitto del mercato non sono estranei
Anche altri presidi tradizionale dell'informazione regionale
Dalla RAI con le persistenti incertezze sul futuro delle serie dell'informazione locale oltre che con la discutibile gestione della TGR all'Ansa con le voci ricorrenti sul ridimensionamento vere lo
In questo quadro di grandi difficoltà io credo che sia stata assolutamente giusta
La scelta del sindacato di lavorare per un contratto di solidarietà che potesse offrire una speranza ai disoccupati ai tanti giovani che vivono una condizione di precariato sempre più insostenibile
è stata importante la decisione di accettare la sfida della flessibilità e del costo del lavoro pur di avere garanzie sulla creazione di nuovi posti di lavoro sulla fine di intollerabili situazioni di sfruttamento
Sulle prestino delle regole e della legalità nelle redazioni di giornali grandi e piccoli
Io credo che almeno in linea di principio abbiamo ottenuto risultati importanti quantomeno abbiamo lo strumento che ci consente di lavorare nei prossimi anni anche se io resto convinto che si potesse osare di più
Sul terreno della flessibilità e della innovazione
Costringendo gli editori a uno sforzo progettuale maggiore per delineare lo scenario futuro dell'azienda giornalistica invece non loro posizione rimasta di corto respiro è la nostra passa qualche volta indifesa
Anche se bisogna dirlo
Già l'esserci difesi è stata impressa non da poco contro avversari formidabile
Ricordo a me stesso che non avevamo di fronte solo la Fia che che tutto sommato ha fatto il suo mestiere ma anche settori non secondari del governo e quella ineffabile compagnia di direttori che ha fatto di tutto per metterci in ginocchio
Santerini ha ricordato ieri Feltri
Io credo che meriti una citazione anche quel Vigorelli che in piena lotta contrattuale ha occupato due dei dieci minuti del telegiornale regionale della RAI per sbeffeggiare dal video i suoi seicento giornalisti dicendo che si vergognava di loro
Bene io credo che sia giusto che da questa tribuna qualcuno di noi e comincio io
Comincia a dire che prova un qualche rossore ad avere come direttore uno come Vigorelli
Il contratto dunque
E da questo contratto che si può e si deve ripartire che per cambiare le regole del sistema per rompere l'isolamento della categoria cercando alleanze sociali recuperando la credibilità dei lettori e degli ascoltatori
Per avviare con i poteri di questo Paese un confronto sulle regole di questa professione che qualcuno vorrebbe non solo senza diritti ma anche senza doveri
Abbiamo bisogno di dare vita a una grande stagione della dignità e dei doveri di questa categoria
è lo strumento per avviarla deve essere un sindacato nuovo forte e unitario
Un sindacato aperto a tutti coloro che fanno questo lavoro che non rinvii ulteriormente un necessario processo di autoriforma
Che rafforzi la sua struttura centrale esaltando al tempo stesso l'autonomia delle associazioni regionali che esprimono il pluralismo e la ricchezza culturale di questo Paese
Un sindacato unitario ma non un animista nel quale il confronto sarà sempre più libero e al sparo
Quanto più decisamente da questo congresso verrà il no più convinto a ogni ipotesi scissionista che non appartiene alla storia e alla cultura del giornalismo italiano
Un sindacato che ponga al centro del suo impegno la questione del lavoro e che su questa questione si è capaci di superare ottiche tradizionali guardando l'autentica rivoluzione in atto nel modo di fare informazione
Una rivoluzione
Che interesserà anche le forme con cui si organizza la domanda e l'offerta di lavoro giornalistico Renato sequestri noi concludendo
Un sindacato che offra la tutela i meno garantiti ma che abbia il coraggio di dire alle migliaia di giovani precari
Che le forme tradizionali di lavoro dipendente nelle relazioni anche dell'ipotesi di una ripresa del settore non saranno più sufficienti a coprire la richiesta di ingresso nel sistema e che o ci si attrezza al nuovo o si rischia di restare fuori per sempre
Un sindacato per ciò che si ponga era subito il tema dell'innovazione del lavoro anche attrezzando la strategia di formazione di riqualificazione volta tutti i colleghi precari e non precari credo che in questo senso
E concludo vada raccolte sviluppata l'indicazione del segretario per un lavoro più intense organizzato nel campo della formazione un lavoro che parta dall'esperienza delle scuole ma anche di alcune associazioni che in questi anni hanno fatto importanti esperienze nel settore perché il futuro non ci trovi impreparati e perché una categoria come la nostra
Ha il dovere colleghi non solo dell'onestà ma anche della competenza
Io credo che abbiamo il dovere di volare alto e che solo volando alto potremmo prendere nel verso giusto caro Santerini il vento dell'utopia
Non dobbiamo aver paura di farlo perché come ha detto qualcuno meglio vivere di utopia che morire di noia grazie
Grazie cantore la parola Franco Mancusi di Napoli essendo assente Franchini del Piemonte dopo la daremo la parola l'Alberto Vitucci della sezione Stampa degli onesti del Veneto
Mancusi cent'aveva
Io non farò squillare il campanello
Affronterò
Sinteticamente
Il problema i problemi del mattino un caso emblematico della vertenza informazione del Mezzogiorno
Soltanto per un caso parlo subito dopo il collega della Basilicata che ha introdotto in realtà questo
Straordinario spinoso questa straordinaria vertenza la vertenza Mezzogiorno della quale finora si era parlato troppo poco in questo congolese congresso torniamo al mattino vent'anni fa il primo allarme
Con la mobilitazione vincente di giornalisti e poligrafici in difesa del più grande quotidiano del Mezzogiorno il mattino un giornale da salvare
L'appello Rocca non cade nel vuoto tanto che il Banco di Napoli decise di non disfarsi della sua azienda editoriale
Favorendo anzi con l'affidamento della testata alla Rizzoli un processo di vigoroso rilancio che sul finire degli anni settanta
Fece vivere al mattino una fase di orgoglio di successo diffusionale
Attestato poi stabilmente con le affermazioni dei primi anni Ottanta ma il problema di fondo quello della proprietà del giornale
Fu soltanto rimpianto infatti dopo una serie di vicende alterna insegnate peraltro dalla buona tenuta della delle tirature
Il mattino sia Renato negli ultimi tempi sulle secche di una crisi che ha già provocato una pericolosa emorragia interna con l'espulsione di trentacinque giornalisti e cinquanta poligrafici
Per il piano di ridimensionamento imposto nel dicembre novantaquattro dalla vecchia società di gestione un piano capestro che ha anticipato la svolta di appena un mese fa quando la Fondazione Banco di Napoli
Ha fatto sapere di aver messo in vendita il giornale senza neppure informare preventivamente redazione e Poligrafici
Una decisione affrettata funzionale forse alla caduta di valore dell'attuale difficile momento in vista di un possibile acquisto agevolato da parte della Società di gestione presieduta dal Cavaliere Caltagirone
Società che vanta diritti di prelazione e di gestione sino al all'anno due mila e uno un atto duramente criticato dal Cdr e dal sindacato regionale il mattino con la sua storia in difesa della cultura dei valori meridionali
è un patrimonio evidentemente non soltanto del Banco di Napoli ma dell'intera città del Mezzogiorno dei giornalisti dei poligrafici ed elettori che lo hanno fatto crescere
Ecco perché la redazione rivendica oggi con forza il ruolo di protagonista nelle vicende legate alla vendita che non dovrà in alcun modo scadere a livelli di svendita del giornale
Ed ecco perché la redazione del mattino ricompattata sui pilastri del rilancio di una testata che per oltre un secolo ha raccontato la storia del Sud e della sua gente
Sollecita al sindacato nazionale alla nuova classe dirigente che sarà eletta da questo congresso
Un'azione serrata di vigilanza affinché il giornale non sia affidato ad un qualsiasi acquirente ma ad un qualificato e vorremmo dire ad un ambizioso
Editore acquirente impegnato a rispettare senza mezzi termini le tre clausole di garanzia da tempo indicate dal comitato di redazione primo tre anni di sfida editoriale
Con la presentazione di un piano immediato di rilancio e di sviluppo del giornale secondo tutela dei livelli occupazionali già duramente colpiti dai piani di ristrutturazione degli ultimi anni terzo
Salvaguardia della vocazione meridionalista della Trust della testata che dovrà continuare a essere una voce prestigiosa democratica e pluralista sullo scenario editoriale nazionale
Tutte le forze politiche
In istituzionali culturali hanno il dovere di assicurare in questo momento la maggior forza possibile alla vertenza dei giornalisti e poligrafici del quotidiano napoletano non mancano motivi di forte per preoccupazione
Anche per la tenuta dei livelli occupazionali in un quadro di persistente rottura
Delle relazioni sindacali aziendali e mancanza di prospettive concrete per il varo di uno straccio di piano
In grado di sottrarre il giornale all'attuale fase di precarietà e avviando un un minimo processo di ripresa le lime Società di gestione gode del diritto di prelazione nell'acquisto della testata come dicevamo
Un vantaggio evidente rispetto agli altri concorrenti una posizione che dovrebbe ispirare ben maggiore responsabilità e attenzione nei confronti dei giornali del giornale
Invece i fatti dimostrano esattamente il contrario nel giro di un anno i tagli al costo del lavoro e i risparmi esasperati sulla produzione hanno abbattuto dal diciotto a sei miliardi il passivo aziendale nello stesso tempo però l'amministrazione delle di Memnone riuscite ad assicurare la quotidiana normalità appena la normalità dei flussi produttivi opponendo sempre e soltanto dei no alle legittime richieste di ammodernamento del vecchio sistema tecnologico ormai logoro
Cancellando ogni forma di genti di incentivo mortificando in diverse occasioni la professionalità e l'impegno dei giornalisti e poligrafici ora è arrivato il momento di pretendere dalla Fondazione Banco di Napoli la piena trasparenza dell'operazione di vendita
Per scongiurare il pericolo che improvvisati editori avventurieri possano entrare nel mondo dei giornali facendo magari ricorso a giochetti finanziari pericolosi per dirla con le parole del comitato di redazione
Fatti di scatole cinesi e di società fantasmi fantasma per conseguire finalità anche vadano contro il rilancio del giornale L'Unità del corpo redazionale l'assetto occupazionale esistente al momento nell'azienda
Sin qui la vertenza del mattino ma in conclusione la scommessa per i giornalisti della Campania punta anche sul futuro delle altre aziende editoriali sulla libertà della professione sulla qualità dell'informazione gli imperativi categorici
Per il nuovo sindacato saranno tanti
Il reintegro dei colleghi disoccupati
All'interno del sistema produttivo per prima cosa il controllo dei processi di ristrutturazione delle grandi e piccole aziende editoriali l'evoluzione dei progetti legati all'emittenza pubblica privata la regolamentazione dei precari e freelance
Lo sviluppo delle tecnologie l'avvento di nuove figure professionali infine la difesa del sistema previdenziale problemi che pesano come macigni
Problemi sui quali
Chiediamo che il congresso della Federazione della stampa si esprima per sollecitare interventi anche a livello politico nazionale nell'ambito della vertenza informazione nel Mezzogiorno in un momento nel quale persino l'unità del Paese viene messa assolutamente in discussione
Ringrazio ai colleghi e concludo annunziando preannunziando la presentazione di un documento sulla centralità della vertenza informazione del Mezzogiorno
Un documento che altri colleghi illustreranno sottoscritto dai delegati di Sicilia Sardegna Campania
Abruzzo Puglia Calabria Basilicata
Un documento indirizzato alla federazione al nuovo governo della Federazione senza complessi senza lamentazioni ma con grande realismo e dignità per fare del problema solidarietà
Illustrato ieri tanto incisivamente dal presidente della Casagit a Ferrara del problema della solidarietà a un problema reale nel vero senso della parola un problema nazionale grazie grazie manco se
La parola re
Ma Adalberto Vitucci
Si prepari Giampaolo Carbone
Di dolci poi Carpaneto detto
Sarò molto breve anche perché vedo che i colleghi
Scusate nuove ricominciare avviso anche che perché sta fuori più che perché sta dentro quindi se circola la voce che il ristorante aprirà oggi alle diciannove e venti
Prego scusate notizia perché il
Patrizia Pepe
Io credo che questo debba essere davvero congresso di svolta
Ma soprattutto non un congresso finto
Da qualcuno contro qualcun altro
Oppure un congresso in cui ci parliamo addosso per cinque giorni poi torniamo nella nostra redazione più o meno tutto come prima perché credo che il vero problema della nostra categoria e dunque del sindacato sia quello di riacquistare credibilità
Non perché fino ad oggi il sindacato la giunta agli organi dirigenti non si siano comportati bene non abbiamo lavorato moltissimo assolutamente ma perché le redazioni e nei luoghi di lavoro sempre più soggetti all'assalto degli editori di questo non ci dobbiamo dimenticare
L'affezione la credibilità del sindacato sono sempre più messi in discussione
Provate ad andare un po'indietro con la memoria non di tanto né in occasione degli ultimi scioperi o degli ultimi possibili annunci di sciopero non c'è stato soltanto Feltri e qualche altro soggetto diciamo così del genere ma c'erano i nostri colleghi che non erano proprio pronti a a seguirci in massa un motivo c'è
E il motivo è che il sindacato spesso spesso si parla addosso spesso non è abbastanza vicino alla professione
E qui senza dilungarmi troppo vorrei dire che secondo me l'ha detto molto bene Andrea Purgatori prima
Il problema della nostra professione al centro anche del nostro dibattito sindacale
Deve essere così perché noi non possiamo soltanto parlare di equilibri di componenti di numeri ma dobbiamo parlare anche di deontologia e quindi di accesso alla professione
E quindi di rispetto di queste carte che poi facciamo una a tonnellate soprattutto l'ultimo giorno di mozioni che facciamo magari per me per la firma per vederci nel bollettino del resoconto ma che poi restano carta straccia io credo che il nostro impegno di tutti
Di tutti
Deve essere quello che le mozioni che presenteremo vengano tradotte i azioni quindi non soltanto mozioni e ordini del giorno come si fa in consiglio comunale è stato un ordine del giorno non si nega a nessuno
Ma delibere
Il Congresso deve impegnarsi a fare qualcosa il primo punto per fare qualcosa chiunque vinca ecco
Chiunque siano i nomi poi dei componenti che anche questo ripeto deve essere nel la fase finale di un discorso non la fase iniziale di un discorso
Devono impegnarsi a tradurre in pratica
Alcuni argomenti allora il primo punto secondo me è quello della riorganizzazione della Federazione della stampa
Dico la probabilmente una banalità ma la creazione di non so di un numero verde di un referente diretto delle redazioni della Val d'Aosta del Friuli della Sicilia per quelli lontani da Roma per intenderci non deve essere soltanto un auspicio deve essere una cosa molto pratica
E dunque la gestione collegiale deve essere deve essere reale
Occorre ripristinare
Quegli organismi che pure erano stati creati
Dopo la l'ultimo congresso il pugno chiuso ma che in molti casi come in quello delle sinergie di cui strato facevo parte anch'io sono rimasti lettera morta
Perché la Commissione nazionale per le sinergie non ha mai visto un progetto dell'editore difesa non sa nemmeno che è partito extra e compagnia bella
Quindi il sindacato non può più giocare in difesa rubo più trovarsi il giorno dopo a dire che si fa perché quale il progetto è partito non lo si ferma più allora ragione Beppe Giulietti che ognuno deve fare il suo mestiere
E che non possiamo andare a chiedere al governo ma dobbiamo proporre al Governo dobbiamo proporre delle regole che gli editori devono rispettare questa è la è la prima diga
La seconda dica una federazione che funzioni che sia una federazione di servizio verso i colleghi
Che i colleghi dei Cdr ricomincino a capire che la federazione o qualcosa che a loro serve e non un qualcosa una nebulosa che sta a Roma dove si parla di equilibri
E queste sono cose fondamentali per recuperare il ritardo che abbiamo in alcuni settori ritardo in alcuni settori credo ormai quasi incolmabile
Perché le televisioni private ormai sono una galassia che sfugge quasi totalmente al nostro controllo
E dunque inutile anche qui rincorrere il problema qual è il problema ormai non è più gestibile
Bisogna veramente rimboccarsi le maniche e lavorare
Ecco allora che non ci sarà un segretario monarca e non ci sarà un presidente monarca e non ci sarà una giunta a porte chiuse ma ci sarà una Giunta dove ci siano colleghi possibilmente
Possibilmente dove ci sia anche un un rinnovamento perché moriamo e Paolo neanche di questa parola rinnovamento non vuol dire mandare a casa
I vecchi tempi
Ma non vuol dire nemmeno rinunciare ad utilizzare energie nuove soltanto perché magari nono non stanno a Roma o non sono né né negli equilibri delle componenti e quindi vuol dire utilizzare energie migliori di tutte le
Le le componenti chiamiamole così che abbiamo vuol dire utilizzare consiglio nazionale
In un modo anche diverso da come sta utilizzato fino ad oggi non può essere un parlamentino dove uno va a a Roma si fa la relazione si riunisce due volte all'anno si prende e si assumono decisioni già pare in gran parte già prese
Deve essere una sorta di come dire Assemblea operativa
Così credo che la Federazione potrà funzionare molto meglio dopo di che tutto il resto viene viene dopo se veramente vogliamo recuperare la credibilità del sindacato e dunque difendere la nostra professione perché ha ragione Purgatori siamo sempre più lontani dalla gente
Dobbiamo recuperare
Quello che in questi anni abbiamo perse allora dobbiamo aver paura nemmeno di parlare
Di parlare dei doppi incarichi di parare della deontologia di parlare del degli uffici stampa ci sono colleghi che fanno gli uffici stampa e scrivono dalla stessa materia
Di cui hanno poco poco prima fatto e un comunicato ci sono colleghi che non rinuncia a nulla che hanno cinquantasei corrispondenze sono assunti in un giornale
Collaborano anche con da altri giornali televisioni non mollano niente e dall'altra parte ci sono i colleghi disoccupati tanto possono aspettare ecco se veramente vogliamo dare un senso alla alle parole solidarietà alle parole federalismo eccetera eccetera dobbiamo cominciare da qui solo così credo possiamo recuperare la credibilità se no diventerà troppo tardi gli editori genitori sono molto molto più avanti di noi gli spazi di trattativa sono ristretti io faccio parte anche del CDR del gruppo Finegil
Evidentemente le risorse sono minori
Di quelle che c'erano dieci anni fa quindi margini sono ristretti le le i progetti sinergici Progetti dei servizi sono tutte cose che vanno avanti mentre noi stiamo a discutere per cui dobbiamo anticiparle
Ripeto solo così sindacato sparisce grazie grazie Alberto la parola Giampaolo Carbone atto di Trieste
L'Associazione stampa del Friuli-Venezia Giulia
Di
è utile ridere di Udine che Alboreto di Trieste l'associazione
Prevenzione
Si prepari Paolo Pozzi
Per quanto meno intimo è bello
Ramo sento parlar di disoccupazione il precariato
Cassa integrazione dei crisi economiche di soprusi di prevaricazioni
Di un mucchio di cose
Tutte più o meno brutto
Paolo ognuno viene qua parla dei suoi problemi ed è giusto che lo faccia però alla base di questi problemi non voglia termine per questa semplificazione
E c'è soltanto è sempre un'entità io vorrei parlare più che di noi almeno inizialmente degli altri delle vittorie
Editore che hanno firmato un contratto che non eravamo abituati a sentire definire sempre come
Legge la riga omnes
Pochi mesi fa e che oggi sembrano essere convinti di aver firmato al massimo una cartolina
Editori che
Continuano a trattare il mondo del lavoro Como far west nel quale le regole del mercato sono soltanto quelle che a loro comodo e no
E mai quelle che dovrebbero parole dei confini dei limiti tra i diritti dell'uno e diritti dall'altro
Secondo me di estrema importanza è il discorso cominciato ieri da segreti sulla qualità
è un discorso che riguarda noi sia dal punto di vista professionale
Sia dal punto di vista deontologico
In quanto abbiamo esporci al giudizio di chi ci legge ma anche al giudizio di un Giurì che da troppo tempo aspettiamo
E al quale il Giurì possa rivolgersi chi da noi si sente offeso o in qualche maniera vulnerato e che poi possa impartire delle sanzioni
Ma è anche un discorso che riguarda loro gli editori appunto che sbandierano a ogni occasione il diritto di impresa ma che si dimenticano sempre o fanno finta di dimenticarsi dei doveri
Che hanno nei confronti della società visto che l'informazione non è una cosa qualunque
Dei lettori e anche di chi per loro lavora
Parte del problema secondo me consiste anche nel fatto che noi diritto riparliamo ma in realtà editori non sono sono semplicemente degli industriali che si trovano per avventura ad agire nel mondo della televisione o della carta stampata ma che potrebbero allo stesso titolo fare tondini di ferro succhi di frutta
E trattano i loro affari nella identica maniera
Loro se avessero da trattare succhi di frutta ad esempio avrebbero probabilmente dei problemi maggiori di quelli che hanno adesso
Perché tutto sommato su una scatola di succo di frutta
Chi lo produce deve indicare presso la la quantità minima di polpa la quantità massima di zucchero di coloranti di conservanti e cose del genere
Sui nostri giornali del nostri elettori non hanno l'obbligo di fare nemmeno questo possono tentare di fare giornali senza giornalisti e non dirlo a nessuno
Possono adulterare il prodotto con commistione tra informazione e pubblicità
Senza farlo apparire
Possono intossicare mistificare
Notizia
E lo fanno con assoluta tranquillità perché hanno talmente ridotto di organici che ogni sorta di velleità di controllo da parte delle redazioni tende a naufragare
Se un produttore di succo di frutta e disonesto adultera
Deve pagare pesante conseguenza
Se un elettore
A fare queste cose il massimo fastidio che ha è quello di ricevere telefonate dai colleghi che vogliono imitarlo per sapere esattamente come ha fatto
Mi pare lecito che ai Deep
Tori come riflettere come a me il sì sia concesso di fare strame di testate storiche della gente che vi lavora dentro senza che nulla succeda al di fuori delle resistenze più o meno efficaci delle redazioni
Vi pare possibile che una democrazia che si dice natura possano assistere imbelle danni a operazioni che in tutta Italia finiscono per ridurre e anche di molto lo spazio del pluralismo dell'informazione della libertà di stampa
Qualcuno dice che il sindacato
E inadeguato ad affrontare queste minacce
E questo può essere anzi sicuramente nuove per chi ha lavorato in questi anni
Partendo da corso Vittorio
Sa benissimo che tutto o quasi tutto si basa sul volontarismo sulla dedizione di alcuni colleghi
Sa benissimo che l'ex che il sindacato necessità di razionalizzazione e modernizzazione di decentramento di creazione di quei famosi dipartimenti di cui si parla tanto ma che mai sono nati
Sa benissimo che bisognerebbe finalmente scusatemi ma questo è un mio leit motiv da molto tempo procedimento ripetitivo farli nascere quelle scuole quadri che tanti frutti hanno dato una quindicina d'anni fa e che poi mai più sono rinato
Però anche con il sindacato più efficiente possibile credo che saremmo ancora in mezzo al guado perché risolta una vertenza risolto un problema sarebbe assurdo pensare di aver risolto tutto neanche per sogno
Sarebbe pericolosamente illusorio perché l'esistenza l'esperienza insegna benissimo che loro gli editori
Appena bloccati da una parte rispuntano da un'altra hanno una fantasia diabolica inesauribile
E noi siamo costantemente costretti a turare Accor tre per turare delle falle che si aprono dappertutto e abbiamo la frustrante certezza che non riusciremo mai a chiuderle tutte in questa situazione non ci riusciremo mai
Il vero problema non è tanto anche se in parte lo è l'efficienza del sindacato il vero problema è secondo me che ci troviamo indifesi con
Me qualunque persona in difesa se si ostina a osservare leggi di fronte ad avversari che delle leggi se ne fregano
E questo vuol dire che dobbiamo fare i banditi anche no no non credo anche perché non abbiamo la mentalità del far West non siamo probabilmente embrava
Mentre attrezzati per sopravvivere dobbiamo invece esplicare sforzi decisi sforzi disperati per arrivare finalmente a un'altra cosa di cui parliamo da anni e che non si avvicina mai
Quello Statuto d'impresa giornalistica che deve essere una carta attraverso la quale siano identificabili per legge diritti e doveri nostri ma anche degli elettori
Dei lettori di chiunque ruota attivamente o passivamente attorno al mondo dell'informazione da
C'è bisogno anche per gli editori di questo c'è bisogno per i nuovi editori quelle che desidererebbero magari avere delle regole certe
Era agire in un mondo di filibustieri che non è che ce l'hanno soltanto con ce l'hanno con qualunque concorrente ne siamo un accessorio siamo un costo da eliminare null'altro un costo da eliminare per essere maggiormente competitivi con l'avversario
E in questo gli editori sono abbastanza ciechi anche non si rendono conto della pericolosità del momento del momento per loro sono ancora convinti che un piccolo gadget riesca a nascondere
Una grande voragine per arrivare a questo noi dobbiamo incidere su un Parlamento sul governo Parlamento Governo che non saranno mai assolutamente mai
Nostri amici non saranno forse neanche i nostri nemici ma sicuramente non impazziva hanno può riuscire a farci un favore
Ero severo anziché nessuna democrazia può continuare a esistere senza un giornalismo libero
Quello dell'informazione scritta e parlata e davvero una delle emergenze di questo Paese noi dobbiamo riuscirlo a fare capi riuscirà a farlo capire a questo Paese
Dobbiamo costringere i nostri rappresentava manca un minuto se scusami i nostri rappresentanti a occuparsi di questa emergenza è un compito assolutamente immane che non può essere espletato né più pure
Se rimane sola dalla Federazione integra della federazione più organizzata immaginabile più piena di dipartimenti evidente voglioso di lavorare e una sforzo che richiede lo sforzo solidale
è convinto di tutti i giornalisti italiani
E serve naturalmente anche una se da stampa fortissima e qui si innesta una specie di circolo virtuoso
Nel quale dobbiamo inserirci per farlo partire
E occorre dare la categoria un'immagine non di un assurdo unanimismo è stato già detto oggi
L'unanimismo assoluto perché evidentemente falso sicuramente narcotizzati ma una certezza di unità con un'età che sia contagiosa che faccia venir voglia di a riprendere quello spirito
No utopico ma estremista sì
Che ci animava una volta e che ci ha permesso di arrivare a determinati risultati in definitiva ne dobbiamo riuscire a ridare si c'era agente che chiede soltanto di poter lavorare come professione e non come editore comanda
Grazie Carbone tutto la parola Paolo Pozzi della Lombarda si prepari felice salvati chiuderemo conservati perché poi si interromperanno i lavori di questa tornata
Chi vuole potrà andare a consumare la cena chi vuole potrà tornare per vedere la partita raccomando tutti colleghi ed in lasciare nulla in sala perché si assenta perché probabilmente per la partita verranno anche villeggiante che non fanno parte del gruppo congressuale
Ma è sempre molto interessante parlare con una sala contenta persona con i delegati sono trecentonove siccome siamo professionisti andiamo fino in fondo
Noi appena neppure in atti Semeraro etichettati con terminologia la più varia se è stato detto che siamo noi i Cobas del sindacato sol perché il ci chiamiamo se ne capo di base e Sindacato di Base fa assonanza di rima con i comitati di base di
Infausta memoria per tanti visto che non lo sono stati lo spauracchio dei macchinisti degli insegnanti della industria in genere
Sì ma dediche Tati anche come i leghisti bombardiere sindacato sol perché il movimento il piccolo movimento in grande sintesi nella base
E nato a Varese però poi si è esteso immediatamente a Mantova Cremona Pavia ha come voi in altre province della Lombardia
Io non so se siamo noi dei Cobas o i leghisti o che certo è che
Per non essere confusi con nessuno io dichiaro che sono d'accordissimo con Giulietti quando ha detto che e sottoscrivo sono d'accordo con l'arte della mediazione non con la Storta via della secessione qualcun altro invece che ci ha etichettati come istigati dalla
Sì negato ai giornalisti
E questo forse solo perché qui prendo in prestito una mi mi permetterà Jannacci due benevolente quindi posso utilizzare una canzone di Jannacci
Forse siamo gli striate del giornalismo solo perché
Noi siamo quelli che il sindacato ce ne importa tanto ma sindacato Dinoi non gliene frega niente
Allora io non so se siamo i Cobas i leghisti o gli sfigati certo è che noi siamo nati Sindacato di base in Lombardia abbiamo a queste elezioni preso un
Componente oggettiva non vada sottoscritto il tre delegati sono qua congresso
Certo è che non siamo in atti solo con un intento ben preciso cioè il sindacato di base non vuole più un sindacato fatto di correnti di clientele
Questo sindacato così come ho fatto questo sindacato
Rappresenta sì e no un terzo dell'intera categoria ci sono
Ho statistiche precise io mi riferisco a Lombardo che la situazione conosco meglio ma molto facile Pietro nazionale la situazione si esattamente simile il lombardo in queste ultime elezioni ha votato il trentasei trentasette per cento del degli iscritti al sindacato non dalla che tengo
Via e quindi chiaro che questo sindacato così come esce dai tre anni precedenti e così come lo possiamo fotografare oggi non stiamo dicendo una stupidaggine ma rappresenta un terzo della categoria questa cosa si deve fare molto riflettere
Perché la struttura dirigente di questo sindacato né conseguente alla rappresentante di un terzo la categoria e poi d'altronde
Non voglio ripetermi e basta davvero guardare questa
Sala se la l'avanguardia usiamo una parola ormai desueta della sindacato il trecentonove delegati quindi su una presa d'atto che di persone ebbe
La situazione parla già chiaro e quindi dico noi siamo nati perché vogliamo tentare
Di aprire o con con un piccolo grimaldello per fare in modo che il meno possibile cinque da sindacati se governato da da tinte le correnti
Ho seguito con estrema attenzione il relazione emotiva del segretario Santerini ho notato anche alcuni passaggi particolarmente sofferti ma forse nei passaggi più sofferti Santerini ha avuto il massimo della lucidità che ha espresso la sua relazione Santerini ha In sintesi detto in alcuni momenti io ho mi faccio da parte perché noto che non c'è più sintonia fra sottoscritto fra il mio gruppo dirigente e la base sindacale che rappresentiamo e forse è vero
La sintonia fra la base sindacali e questa tuttora vigente non c'è più davvero
Nella nostra lista sono confluiti ieri lo rappresentiamo il sei o sette filoni della categorie ci sono dalla ragazza i quotidiani di provincia ci sono le radio televisioni sono i silenzi fotoreporter sono i periodici specializzati fatti di piccole redazione di cinque sei persone delle quali magari neanche la metà è scritta sindacato ci sono i corrispondenti di quei limiti nazionali gli articoli dodici fino ad ora mai citati da nessuno
Ebbene io dico cosa ha fatto mai questo sin da questo sindacato per questo elenco che ho appena fatto
Noto così di Lombardia un coordinamento dei quotidiani provincia sono dieci in totale per un equivalente di circa trecento professionisti dipendenti e le prime
Ente di un del Corriere la sera dei dipendenti della sede nazionale lo
Bene come coordinamento degli oneri Province Nemo spedito una letterina all'impeachment
L'indagine la fiduciaria del Lombri degli indici quando è il caso di dare meriti anche opportuno citare nomi cognomi e Maria Silvia Sacchi che ha subito chiesto un incontro l'abbiamo fatto delle proposte alla fiducia alla Lombardia
In un incontro che abbiamo fatto abbiamo cominciato a a fare queste va a lavorare in questo modo abbiano poi fatto anche una lettera
Note CDR
Sui dieci piani promise Lombardia uno abbia fatto una letta il CDR dei quotidiani nazionali di Milano nella quale abbiamo fatto una feroce pesante autodenuncia noi per primi sull'abusivismo sul lavoro nero sui collaboratori usati in un certo al modo e così via beh in questo caso ahimè nessuno devo decidere con grande le quote nazionali si è degnato di risponderci anche questo credo sia il tram ed è significativo di come oggi si fa sindacato
Allora io dico cosa mai fatto questo sindacato per i quotidiani provincia cosa mai fatto per le radio le televisioni
Io vi ho avuto
Uno un periodo antico lavorato in una radio ebbe dieci anni fa si discuteva di piano di distribuzione di frequenze oggi si discute da due tre anni non so quanto ormai dei contratti e Ferretti ma cosa mai fatto segretare Santerini
Di fronte alle richieste pressanti urgenti di un coordinamento dei delle radio televisioni di rincontrare CGIL CISL UIL per imbrattare Ferretti e così via cose ma è stato fatto nulla
E allora non stupiamoci io ripeto che non s'forse noi siamo in coda sono siamo il Copa solo se chi ha ha tirato folla polacco ove si riferiva con un altro meno ma non stupiamoci se da questi grossi banchi del sindacato poi nascono davvero Ecopass
La sintonia che non c'è più di cui parlava Santerini io la vedo anche da un piccolo episodio che è successo sempre da queste elezioni sempre Lombardia
Al Mantova
Sta la Lombarda e sindacato quindi a
Istituito un seggio elettorale in un quotidiano di provincia la Voce di Mantova il cui direttore sappiamo bene è stato il padre espulso dal sindacato perché come Feltri e altri colleghi più blasonate ti durante le giornate di sciopero fa uscire in edicola per un giornale
E loro io dico che senso ha che un sindacato vada a mettere un seggio elettorale in un giornale
Crumiro diciamocelo pure
In un giornale dove non sono diretto è stato espulso ma lo stesso CDR de la Voce di Mantova e in prima linea per fare in modo che il giornale le giornate di sciopero Eschine edicola in concorrenza con l'altro quotidiano di Mantova la casa di Mantova che per l'occasione badate bene questo un segnale fortissimo per l'occasione i ventisei colleghi de la Gazzetta di Mantova hanno fatto lo sciopero del voto questo veterano sa non lo sa la tomba il sindacato lombarda lo ha saputo lo sa benissimo ha minacciato addirittura dimissioni se non se stessi ispettori non risolve la questione ma una volta votato questo sindacato di fronte a questo non è simbolico ma
Di fatto significativa azione di protesta di ventisei colleghi la rete di Mantova
Ha fatto finta di niente allora e da qui
Che poi nascono le rivolte degli sfigati eccetera eccetera eccetera
Perché cito questo episodio perché non è possibile secondo me secondo noi che un sindacato voti sia venuto
Scusami
Purtroppo avviso per i dieci mila ha ripreso ci sono invitati hanno parlato davvero per mezzo vorrei poterlo semplicemente consegnare la lettera scritta e parlare un minuto o gli dico quel citometrico da Rimini Mantova perché le non è possibile che un sindacato vi è una patente di legittimità sindacale a chi si è già unilateralmente provocatoriamente posto al di fuori del sindacato
Ci sono colleghi non sto a citare i freelance altri parleranno
O di di di questo settore al posto mio Hitler si fotoreporter o che ma ci sono colleghi che lavorano interpretazione
Che sono colleghi che lavorano nei CD alle relazioni che sono lasciati totalmente solo di ad affrontare i problemi enormi io cito il caso delle proprie di Varese dove la euro Prodi ha avuto poco tempo fa attivo ahimè un po'a un paio d'anni fa uno scorporo societario una S.p.A. poi divisi in S.r.l. e così via
Questo era successo poco prima della valanga di scorpori finanziari poiché la Rizzoli contro le conseguenze penale che conosciamo
Ebbene in quell'occasione abbiamo avuto una consulenza sindacale fortissima e anche qui cito non a caso nomi cognomi di due correnti Contract vaste badate bene abbia avuto una consulenza e Grecia da parte di Maurizio Andriolo da una parte Marina Cosi dall'altra ma alla fin fine siamo un come consulenza è chiaro se non gli avvocati e così via ma alla fin fine siamo rimasti so da lì ad affrontare uno scorporo societario che forse poteva non dico bloccare ma costituire quanto meno un precedente fastidioso prima della valanga riscoprì stessero Rizzoli
Non abbiamo deciso ognuno di concretezza e di urgenza da questo sindacato
Ho sentito l'intervento della sindacalista è la CGIL che è venuto a parlare che venuta a salutare questo congresso ma a noi ai Melissa Luti non bastano proprio una serie di una sindacalista Deep versione tra l'altro deve sapere la segreteria CGIL non ha parlato per nulla né dell'i contratti che loro stanno facendo le Ferretti né dei contratti Musti
Allora
Lette nei sei non deve lasciare questi buchi
Se così si farà ancora un po'i prossimi dove esigere sismica andrà a proporre dei contratti in concorrenza conta trattati lavoro nostro saremo noi saremo saranno i quelle
Provincia saranno i piccoli editori allora un domani io così come i suoi colleghi devo veramente devo richiamati all'orario perché abbiamo do un risparmiatore ordinò al reddito di tutti a fare lo stesso tipo di di di intervento conclude concluso
Salto alcune cose e concludo
Io sui due così invito a a in più invito alla ragionare sono totalmente d'accordo sui cinque punti proposti da Roy di qua nel suo intervento
Forse di quei cinque punti
Che Ipres credo non riusciremo divisa in questo congresso forse opportuno almeno sulla riforma dello Statuto e sulla riforma dell'ordine forse è opportuno fare congresso straordinario non so se quel Sardegna o meno spero che la Sardegna come dicevi tu uccidi cd ci sia di buon auspicio
Grazie può Zheng grazie per il proprio la parola felice salvati di Bari chiedo scusa ai colleghi desidero fare una dichiarazione a titolo personale quale componente l'Ufficio presidenza di questo congresso che espressione della Federazione della stampa e a proposito della pubblicazione Queen Congress o di galassia che il bollettino ufficiale della Federazione della stampa io prendo le distanze da questo tipo di prodotto che non offre un contributo di chiarezza e di obiettività non ho da dire altro
Allora colleghi tagliare la mossa di Pirro poi verrà discusso
Quella che riporta l'esperienza dell'eccidio ero di un quotidiano del sud la Gazzetta del Mezzogiorno uno dei due giornali che la Fondazione Banco Napoli ha messo in vendita proprio un mesetto fa l'altro come è stato detto qui e il mattino con un'operazione ancora oscura e con un avviso di gara che definire poco trasparente e forse un eufemismo visto che la stessa Fondazione si riserva comunque di affidare la testata a chicchessia
Ed indipendentemente da ogni offerta economica la Gazzetta è uno quotidiano che ha una sua precisa identità nel Mezzogiorno operando da oltre cento anni in un'aria diffusionale assai edifici le Puglia e Basilicata essenzialmente ove ci sono tantissimi problemi primo su tutti quello della disoccupazione giovanile ecco perché i giornalisti della Gazzetta
Che hanno subito una ristrutturazione con un esodo di una trentina di prepensionamenti su ottanta su una redazione formata da ottanta giornalisti
Ecco dicevo perché i giornalisti della Gazzetta si sono chiesti il motivo di questa decisione della Fondazione un'istituzione che è cosa ben diversa dall'istituto che non ha fini di lucro e che tra i suoi scopi statutari principali
Ha proprio quello di agire nel sociale cioè nell'aria in cui opera principalmente cioè proprio nella zona nostra quale scopo dunque può essere prioritario rispetto a quello di informare si sono chiesti i giornalisti della Gazzetta
Un articolato documento che abbiamo pubblicato e diffuso un po'da tutte le parti il nostro interrogativo e di problemi della testata sono in questi giorni al centro di una mobilitazione da parte di partiti istituzione ogni e forze sociali delle due regioni in un crescendo che se da un lato non c'è salta più di tanto dall'altro ci rende consapevoli di un interesse nella società pugliese e lucana
Che certo è il frutto di una informazione che pur tra le tante difficoltà abbiamo sempre evidentemente esercitato con consapevolezza equilibrio ed anche credo professionalità dicevamo della mobilitazione del nostro interrogativo perché vendere e forse un primo risultato è stato raggiunto la fondazione e che proprietaria del testata ha sempre rifiutato ogni rapporto sindacale con il comitato di redazione si è sempre opposta ai nostri inviti ad incontrarci credo abbia fatto la stessa cosa anche con il mattino a Napoli
Proprio in queste ore ci ha fatto sapere invece di volerci vedere ne prendiamo atto ma non possiamo certo cancellare d'un colpo il silenzio mantenuto il silenzio dicevo mantenuto sino ad ora
Parleremo con la Fondazione
Ed informeremo compiutamente la redazione chiederemo ovviamente le necessarie garanzie su tutta l'operazione informeremo anche le associazioni della stampa interessate la stessa Federazione che c'è stata vicina e che continuiamo a sollecitare di assisterci nella consapevolezza che certe battaglie si vincono
Solo se si resta uniti anche all'interno del sindacato a questo proposito devo dire che è interessante l'iniziativa che e qui stamattina proposto Beppe Giulietti cioè l'idea di una tavolo negoziale proprio per la vendita di questi giornali
Ed è arriva questo congresso che non sono certo io nel mio piccolo a definire importante strategico lo hanno detto tutti mai come in questo momento è necessaria l'unità nel sindacato al centro come in periferia ho partecipato anch'io queste se e ad alcune riunioni che si sono svolte qui in queste sale riunioni riunioni di corrente sono una neofita ho ascoltato e devo dire che ho anche meditato scusate la franchezza la mia scarsa abitudine a questa esperienza ma ho sentito alcuni discorsi strani forse dicevo di doroteo addirittura craxiana memoria che credevo fossero stati spazzati via dal vento di Tangentopoli dalla nuova realtà che vivono insieme la politica e il sindaco in Italia vi chiedo scusa ma per alcuni istanti mi è sembrato che il tempo si fosse fermato ho sentito ed apprezzato la responsabile relazione del segretario uscente Santerini che vi sembra il ritratto fedele di un momento straordinariamente difficile che sta vivendo il nostro sindacato in questi anni certo ci sono stati momenti difficili momenti nei quali evidentemente Santerini ha preso una posizione che a tutti una posizione di ciò che non è piaciuta a tutti la mia breve esperienza dicevano il sindacato nel Cdr del mio giornale e nell'associazione dalla stampa pugliese quella limitata alle poche riunioni conclusivo della commissione contrattuale mi convincono sempre di più
Che non ci sono altre strade da percorrere rispetto a quella della soluzione unitaria tale soluzione ritengo sia ampiamente sollecitata dalla base che noi rappresentiamo qui al congresso e ritengo non possa accetta accettare la base l'idea di una sindacato diviso con i problemi che ci attanagliano e ci attendono nei giornali nelle televisioni di in tutte le realtà nelle quali operiamo un'unità che non deve essere sono di facciata ma che si deve calare in tutte le realtà e nei luoghi di lavoro e che dobbiamo utilizzare contro chi ci vuole omologare contro chi ci vuole fare contro chi vuol fare dalla nostra professione dei nostri giornali solo strumenti di mercato
Vendendo così magari anche quella professionalità che ci siamo guadagnati con il sacrificio di lunghi anni anche di abusi Watteau oltre che di duro lavoro colleghi rendiamoci consapevoli delle difficoltà
Ma operiamo per superarle solo con questa consapevolezza possiamo arrivare davvero uniti al sindacato del Duemila ed i disoccupati la difficile situazione nei giornali e nelle tv non chiedono altro grazie
Grazie salutati la seduta si interrompe qui riprenderanno i lavori dopo o la cena e dopo o la partita quindi diciamo alle dieci e mezza
Dico che ci sono iscritti a parlare ha già di oggi ancora Marco Ceccarini della Toscana Carlo Mosca Tello di Trieste Domenico Rubio di Napoli Robert la Franchini del PIL della Subalpina Michele Marolla della Puglia Giovanni misero che dell'Emilia Romagna Gianni Molinari della Basilicata
Quindi seduta notturna oggi più tardi eh lavori domani a partire dalle nove e trenta abbiamo ottanta interventi da fare ragione di domani cerchiamo quindi di essere il più possibile presenti dal dall'inizio perché tutti possono esprimersi come previsto dalla tabella di marcia
Per flash perché altrimenti Telenorba
Qualcuno di voi che forse era presente al congresso il pugno chiuso ricorderà che sulla vicenda Telenorba che l'emittente privata più grossa del Mezzogiorno forse anche l'Italia al di fuori dei network fu votato un documento del congresso sostegno dalla vertenza delle norme che si concluse bene si concluse con riconoscimenti replicazione del contratto se ne servì
Con tutta una serie di cose però da oltre un anno
I colleghi la norma sono in contratto di solidarietà cosa significa percepiscono più o meno io dico più o meno è più il sessanta per cento dello stipendio vedi garantisco che alcuni preferirebbero avere un contratto e Ferretti forse perché guadagnerebbero di più quanto meno non avrebbero le garanzie sindacali che hanno pure tra però forse quale guadagnerebbero qualcosa c'è una battuta che altro ovviamente
E adesso la questione non è finita perché gli editori Telenorba conta a un ulteriore ribasso tra un po'di diranno se mi conviene venite a lavorare per cinquecento mila lire in qualche modo oppure niente alla casa no le problema è che stiamo andando verso la cassa integrazione questo Jospin
Un altro punto dolente
Anche se il neonato e quello della città
Un giornale che utilizzata ma tempo pieno colleghi prepensionati con la legge quattrocentosedici
Ci sono stati gli ispettori tecnici qualche giorno fa in Puglia
Sono venuti prima in gazzetta poi sono andati alla città e ovviamente non ho trovato nessuno di questi colleghi perché erano state opportunamente di sei di sparire almeno per due tre giorni non farsi vedere per carità tutti sono liberi questi colleghi sono liberi di di lavorare
Probabilmente dovrebbero hanno il dovere di rispettare le regole e quindi non possono certo lavora a tempo pieno
In più questo giornale la città
Evita quotidianamente la metà delle pagine e sono fatte direttamente confezionati direttamente a Roma tra Roma e Napoli alcune di queste pagine
E non passano per il controllo della redazione di Bari fanno direttamente in produzione
Bene non credo che sia proprio esattamente quello che previsto dal contratto e dagli accordi
Ultimi compreso pure dei service
Abbiamo la vicenda è quotidiana venti di crisi anche al quotidiano nizzardo Prinze Lecce con un editore
Oh io ridiscusso Valona citarlo l'ex ministro signorile e chiudo subito che lo stesso della città guarda caso e che è diventato azionista di maggioranza nel quotidiano non con nonostante una fibrillazione societarie che dura prima da un paio d'anni e che probabilmente non è ancora finita perché è ancora tutto da definire
Bene sebbene solite cose un po'un po'confusa un po'strana e soprattutto le solite cose con una per quanto riguarda l'utilizzo di sinergia brutte parole anche con preoccupanti i tentativi di sì e poi passiamo discorso Ferretti
E in Puglia c'è qualcuno che utilizza le Ferretti ma non si tratta di te Locorotondo che ha come editore direttrici sta salumiere e non è una battuta la realtà
Ma di Antenna Sud l'emittente
Di un certo peso che è collegato alla Gazzetta del Mezzogiorno che applica il contratto è fallito
Quindi come vedete i problemi sono tanti e non possiamo lasciare spazio perché altrimenti aumenterà nei contratti Ferretti sottratti Ruspi contratti CGIL CISL e UIL
Arriverà nel covo segreto Cobas ma sia rivelano anche i Cobas arriverà arriverà di tutto capiterà di tutto in questa realtà che secondo me va considerata una sorta di come ho già detto laboratorio negativo
Per quello che il panorama dell'editoria il modo per evitare che questo accada è un sindacato che si apra alla realtà professionale quindi il sindacato organizzato per dipartimenti per comparti e con deve che devo devo dire che sono rimasto un po'deluso con interventi con delega che non devono essere considerati semplici galloni da applicare sulle spalle di di qualcuno nella logica di un spartizione delle rappresentanze c'è bisogno di lavorare per capire per andare incontro ai colleghi per farvi sentire tutelati da un sindacato più presente i più vicino ai loro interessi
Ma c'è anche bisogno di un sindacato che capisca quali sistemi editoriali ci troveremo di fronte a partire da oggi con i genitori
L'accordo le vertenze Monti e indipendente Monte Mondadori sono sono le vertenze del momento ma per un sindacato che sia più vicino ai lavoratori quante di queste vertenze
Sono presenti contemporaneamente sul territorio italiano e quante di queste meriterebbero una dignità nazionale perché questo cui significa anche essere il più vicino a chi queste vertenze subisce va bene tutto tre va bene il vento dell'utopia
Va bene la la brezza del rinnovamento citato qualcuno ma l'importante credo che sia nel sindacato articolato nella sua organizzazione
E lo ripeto ancora una volta più presente più vicino a chi lavora anche a chi non va bene
Se vogliamo arrivare al due mila e possibilmente andare avanti grazie
Grazie alla nuova scusate sentiamo un attimo problemi programmi tecnici
La cosa della quale lo possiamo andare avanti tranquillamente
Grazie a parola che ha la la città che riprende ragionamenti complesse che stava facendo
Dopo una partita dopo momento di pausa come quello c'è stato e cerchiamo adesso di dare la parola agli altri che erano in lista per ragioni di oggi
Ricordo c'è qualche disguido tecnico quindi vado a memoria ricordo che c'è iscritto a parlare Ceccarini diffidenza è presente in sala
Che Ceccarini
C'è Rubio di Napoli
Robbio Ceccarini allora diamo la parola a pagare alla Subalpina vedere ricorda il nome perché purtroppo faentini Franchini non me lo ricordo per formare pazienza purtroppo e mancano in questo momento a vendere documenti e degli iscritti a parlare siamo in attesa che la seriale
Rocca mia Padova
A svolgere
Dai colleghi che hanno la bontà di essere presenti in questa seduta notturna che poi pur laboriosa però utile perché del nostro della volessero vorrebbero un regolare svolgimento grazie
Il il cartellone
Del congresso che era qui al posto del partita
E adesso viene accantonato
Beh suggerisce indubbiamente alcune riflessioni
Costruire il sindacato del due mila
Padre che per costruire il sindacato del due mila e il primo il problema è quello di dare una soluzione uno sbocco a questo congresso
Perché di questo si tratta
Ma una delle riflessioni che sono state fatte qui in maniera più direi ricorrente
Il tema della minore correlativa adesione della categoria al sindacato quella sproporzione tra il numero degli addetti degli operatori
E le persone che aderiscono e non solo probabilmente per una iscrizione di tessera
Al sindacato
Certamente se noi pensiamo che l'essenza del sindacato e la rappresentazione e la difesa delle zone più deboli di una categoria delle fasce meno tutelate
Di chi ha più bisogno dei presìdi di un sindacato
Dobbiamo certamente prendere atto del fatto che nella opinione larga e diffusa della nostra categoria
Il sindacato non e sempre non è spesso l'espressione della difesa di quelle fasce più deboli e di quelli interesso i meno protetti
Anche se tutto ciò sta alla base del patto
Del patto sindacale tutto ciò sta dietro le nostre spalle esperienza
Della nostra della Federazione della stampa
Ma la forbice tra gli strumenti che negli anni abbiamo
Elaborato
E le capacità di rappresentanza dei nostri interessi rispetto a quelli dei meno garantiti
Si sono fatte sente distanza sempre maggiore
Sinceramente mi chiedo
Come questo sindacato può recuperare
Una sua immagine un suo ruolo nei confronti
Non solo
Dei disoccupati
Chiamiamoli totali
Ma di quella fascia numerosa
Di se mi occupati
Di non occupati di non ancora occupati o di persone impiegate
Nei giornali con ruoli fisionomie
Funzioni orari spesso che richiedono
Una tutela
E una contro l'attualità
Piena e sono invece lontanissimi da questa situazione
Io credo che se il sindacato non si addentra
Nell'analisi di più specifiche
Delle su due forze e delle sue debolezze
Non usciremo da una crisi che è sempre più grave perché allontana sempre di più i primi destinatari dell'azione di un sindacato ossia
Gli indifesi in meno protetti in meno garantiti di allontana sempre di più da un sindacato che trascinato
Da tutte queste
Tendenze Union quali c'è una sua validità l'iper garantismo
Le figure dei giornalisti che diventano sempre meno i classici redattori cioè facitori produttori di notizie e sempre di più
Uomini di organizzazione
Perché i giornali sono diventati luoghi di organizzazione
Ebbene se non si prende atto di questo il sindacato dovrà sempre meno adesioni e sempre
Meno forza attrattiva
è una riflessione che faceva all'interno di alcune nostre delegazioni dove
Accade
Che prendano la parola e rappresentino
Una serie di problemi di carattere generale validissimo alcuni colleghi
Di delegazione
Nella quale ci sono altri colleghi
In situazione di totale debolezza
E di assoluta
Inferiorità contrattuale economica e negoziale
Convivono in questo congresso
Nelle nostre delegazioni
Due livelli che rischiano di non incontrarsi
Siamo seduti accanto nelle stesse poltrone
Giornalisti con il massimo della protezione e della garanzia contrattuale previdenziale economica
Sociale
E altri delegati della stessa delegazione
Che facciamo l'esempio collaboratori collaboratori senza contratti fissi collaboratori con retribuzione di poche migliaia di lire per pezzo
Mi è capitato di di qui all'infermeria di questo ospitali Simo villaggio
Di farmi fare una piccola me medicazione per una sciocchezza Ciocca banale
Escoriazione
E una disinfezione
E l'applicazione di un cerotto
è stata chiesta la somma di quaranta mila lire
Abbiamo corrispondenti che non riescono a prendere quaranta mila lire per un servizio
Per un servizio che richieda magari ore
Per recarsi sul posto
Per scrivere per telefonare
Poi colleghi parliamoci chiaramente le conosciamo tutti
La crisi dei Tory è una cosa enorme
è un problema cosmico
Ebbene in questo cosmo ci sono queste Timmy troppo Orsoni che però sommati insieme fanno una realtà che rischia di allontanarsi sempre di più
Dalla nostra
Dalla nostra vita di sindacato di federazione
Uno senz'altro dei gli interventi più incisivi che io spero venga
Riprodotti e pubblicato integralmente e quello del collega
Pugliese
Di questa associazione di precari che si sono ed è stata un'iniziativa lodevolissima intelligente
Riuniti in questa associazione che si chiama giostra giostra
è un acronimo
Giornalisti senza trattamento adeguato giostra
Una cosa che gira chi c'è sopra c'è poi si smonta
Fintanto che si riesce a stare sulla giostra sì
Percepisce qualcosa
E poi a fine a fine corsa
Fermata e salgono altri perché questa è la logica perché c'è un serbatoio di alimentazione del lavoro
Giornalistico primario quello dei corrispondenti dei cronisti dei raccoglitori di notizie dei dei sistema attori di gruppi che
Abbiamo colleghi che i loro guadagni la loro attività la realizzano con qualche rubrica inventata proposta da loro inventata magari da un collega da un da un capo servizio
Perché poi c'è anche questo fatto
Che non ci sono solo le figure tradizionali dei biechi editori ma ci sono anche le figure che appaiono normali come sono quelle
Quelle di noi tutti
E io stesso o per molti anni
Alimentato colleghi
Che erano in questa condizione
Con Koussa pendo sapendo noi tutti che le possibilità di una realizzazione professionale erano da uno a dieci in certi casi riguardavano i il dieci e il venti per cento
Ecco su questa riflessione considerando il fatto che spesso noi stessi parlo di giornalisti professionisti con ruoli
All'interno dei giornali almeno in passato abbiamo svolto una funzione
Di sub editori nel senso che abbiamo chiesto a colleghi a bassissimo trattamento prestazioni che non avevano adeguato riconoscimento
Ma voglio dire se poi
A questo si unisce il fatto che si aggiunge talvolta la cinica considerazione che il collega in attesa di una sistemazione
è più motivato sollecitato ad una prestazione più energica mobile inventiva coraggiosa perché spera sempre che alla fine del viale della corsa
Ci sia il traguardo con il premio se aggiungiamo questo
E se aggiungiamo il fatto che
Questa situazione dura nome magari tre quattro cinque mesi ma tre quattro cinque anni in certi casi anche di più
Colleghi non è il caso non è non dobbiamo meravigliarci
Se il sindacato verrà visto come un'entità lontana dai veri interessi e dalle aspettative di moltissimi che sono e non sono lontani sono anche qui tra noi
E ci dobbiamo chiedere se
Quando parliamo di nuovo modo di fare sindacato un nuovo modo di strutturarci chiederci se non dobbiamo ripartire dalle realtà
Che del sindacato hanno più bisogno e non
Dalle realtà che ormai hanno ottenuto tutto dal mestiere dalla professione dall'editore dai direttori la le amministrazioni quello che era possibile ottenere in certi casi perfino di più io credo che se noi non
C'entriamo
Come sindacato questo tipo di problema che non è l'unico però io ho voluto soffermarmi perché è un problema che esiste esiste i in mezzo a noi ed è un problema che riguarda tutti noi personalmente
Credo che il due mila non lo so bene che sindacato sarà ma si dimentichi hanno questa base di lavoro credo che nel due mila forse si parlerà di club ma non di sindacato grazie
E niente
Anche per la voglia che hai di riprendere l'attività sindacale piena dopo anni di grande impegno di grande militanza anche nella giunta federale la parola a Domenico Rubio dalla situazione stampa napoletana
Si prepara
Si prepari Giovanni Molinari della Basilicata
Cari cari colleghi sarò molto breve
Credo che uno dei temi da affrontare con maggiore impegno in questo congresso sia quello del precariato
Ma innanzitutto
Ci sia un problema più grosso di cui non ho sentito
Fino a questo momento discuterne
La questione meridionale dell'informazione
Una questione molto importante
Prima
Alcuni colleghi delle della delegazione pugliese hanno già espresso le difficoltà di centinaia di precari
Ebbene io voglio sottolineare questo problema che è un problema maggiore per tanti di noi che ci troviamo ad operare nel mondo l'informazione al centro sud lì
I precari i deboli sono ancora più deboli be'io
Questo sindacato
Per recuperare credibilità e soprattutto forza deve colmare questa differenza
Una differenza che
Ci sta soffocando parlo a nome di tanti segni colleghi che vivono questa dura realtà
Ebbene io mi auguro io che sono un esordiente ad un congresso sono rappresento siamo i colleghi più giovani e anche per i colleghi e sofferenti chiedo a tutti quanti un maggiore impegno
Per
Questa fascia della della categoria
Oserei oserei dire che che al sud non c'è informazione ma non c'è nemmeno un'industria
Dell'informazione e della comunicazione
Non ci ritroviamo ogni giorno ad affrontare editori editori che non sono editore sono improvvisati che che sfruttano fino all'inverosimile
Quelle forze che cercano di emergere ebbene io penso che qua pare nel documento di questo congresso debba venir fuori qualcosa per
Per questi sofferenti questi sofferenti soprattutto nelle regioni del centro sud e che sono di precari né i precari grazie
Grazie agli esordienti si inseriscono subito la parola adesso a Gianni Molinari della Basilicata si prepari se c'è Marco Ceccarini della Toscana ovvero Giovanni mise doppi dell'Emilia-Romagna grazie
Cercherò di nonostante l'ora
La disattenzione la partita di portare avanti o con un paio di riflessioni del che vengono fuori dalle prime nostro giornata congressuale io credo che ne abbiamo parlato finora non molto Derain dei nostri doveri nei confronti del lettore
Sono doveri che abbiamo un po'dimenticato in questo congresso noi abbiamo o un dovere fondamentale verso la l'opinione pubblica
Ci sono esperienze molto importanti che hanno visto la classe giornalistica essere avanti guidare anche alcuni processi di cambiamento della società oggi noi su questo dobbiamo riprendere la riflessione interrogarci su quale deve essere il nostro ruolo su come modificare anche il nostro rapporto in positivo con l'opinione pubblica
La seconda riflessione l'attività di aggiornamento e formazione dei giornalisti
Nel mentre si si si discute di rinnovare
Restano i facendola una legge di sistema
Sull'accesso alla professione
Noi abbiamo invece anche una grandissima necessità di riprendere il discorso della formazione di chi è fu di chi si avvicina alla professione
Rafforzando le scuole di giornalismo che bene hanno fatto in questi anni ma che non sono state l'unica strada di accesso alla professione
E anche di pensare a un aggiornamento permanente di chi in questa professione
E già inserito noi abbiamo un processo economico processi sociali che sono in continua evoluzione abbiamo in questi ultimi anni lavorato e parlato alla gente
Di nuovi leggi elettorali
Leggi difficilissime quanti Dinoi quante associazioni hanno organizzato un corso per aggiornare i colleghi su questi aspetti
Quanti di noi hanno posseduto questa materia in modo tale da poter facilitare agli elettori all'opinione pubblica una comprensione di questi nuovi strumenti
La domanda
Sicuramente non avrà grandissime risposte questo è un tema che dobbiamo affrontare
Anche al di là delle posizioni di partenza anche al di là di una visione diversa che può essere quello della professione senza formazione senza aggiornamento il nostro cammino non è lontano
Come non credo abbiamo molta strada da fare se continuiamo a ragionare soltanto in termini di mantenimento dell'esistente ci sono nuove tecnologie nuovi sistemi dei quali dei quali imprendibili imprenditori si sono già appropriati
Non è un caso che oggi ad essere espulsi con maggiore facilità dal mondo dello dalla mondo della produzione sono i lavoratori prima sono stati poligrafici con la ristrutturazione degli anni sessanta oggi sono i giornalisti questo sintomo credo di diverse cose
La prima di una difficoltà grandissima difficoltà di colloquio tra il degli imprenditori degli editori
E la nostra parte la seconda di una non totale comprensione da parte di tutti del dell'evoluzione dei fenomeni l'era telematica è molto più vicina è molto più nelle nostre cose di quello che ci può apparire già oggi molti di noi potrebbero lavorare nelle proprie abitazioni con il telelavoro sennò ripercorriamo l'organizzazione del lavoro giornalistico almeno per quella che è l'esperienza delle piccole relazioni decentrate ma credo che la cosa possa essere applicata anche ad alcune redazioni centrali
E osserviamo quello che facciamo tutti i giorni ci rendiamo conto quanta parte del lavoro può essere Giorgi trasferita con il telelavoro e questa è una cosa che va contrattata
Va discussa va esaminata significa spostare ulteriormente al di fuori delle redazioni snaturare se volete lo spirito stesso della redazione
Infine io sono un pubblicista su un articolo trentasei
Di una agenzia di stampa che è in ristrutturazione perenne da diversi da diversi anni io non credo che i per i pubblicisti ci siano fondamentalmente discorsi diversi pubblici si sono stati e sono un po'la frontiera di questo sindacato i pubblicisti hanno avuto negli ultimi anni prima dei professionisti si sono abbattuti si pubblicisti sintomi delle ristrutturazioni delle crisi
Dell'applicazione delle delle nuove delle nuove metodologie il due metodi lavoro purtroppo non è stata sufficiente alla risposta che il sindacato ha cercato di dare in molti casi non è stata sufficiente la risposta del contratto ben sapendo che anche rispetto a questo molto è stato molto è stato fatto perché dopo anni dov'era stata solo toccata la parte economica si è intervenuti sia pure per piccolissime questioni anche sulla parte normativa ma di fondo c'è sempre una impostazione che non coglie anche la diversità la complessità di un ruolo questo riflessione che ne dobbiamo cominciare a fare un'espressione che però si può fare
Ben sapendo che ci sono dei punti di partenza una discussione ma i punti di arrivo sono da costruire con la riflessione il ragionamento del dibattito grazie
Grazie al collega Molinari
Chiedo avevo chiesto di prepararsi Marco Ceccarini è arrivato in sala
Così una stampa Toscana se c'è poi darei la parola Sergio Pahor Trieste CDR lo sloveno RAI c'è
Altrimenti Piero pinoli membro di diritto in una presa del gusto
A seguire Franco Marelli Coppola
è Stefania Marotta così mi dà un po'di di di scaletta via organizzate meglio anche nelle voi dei vostri Morini
Sì allora io sono Marco Ceccherini sono delegato dell'Associazione stampa toscana
Non sono certamente abituato a parlare in pubblico questo per me è la prima volta che accade io credo che siano state dette molte cose condivisibili in questi giorni finora in particolare
Giusta la prospettiva necessaria di una riforma dell'ordine con il riconoscimento del titolo di giornalista di fatto chi effettivamente svolge la professione in testa tra i da vivere
E a tale riforma naturalmente deve essere collegato alla rifondazione della Federazione della stampa se la Federazione della stampa vuole rimanere Orso indica un sindacato unitario nel senso di un sindacato che sia capace
Di occuparsi non solo del contratto dei giornalisti professionisti ma anche e soprattutto delle categorie più deboli mezzo che un sindacato il vero e forte quando riesce in qualche modo proprio a porsi innanzitutto come tutela dei soggetti più deboli
è stato anche detto che questo è un periodo delicato e drammatico e questo certamente può essere vero
Però è c'è anche chi ha detto che questo il periodo in effetti in questo caos da questo caos può nascere un momento esaltante per il sindacato dei giornalisti italiani venissero più d'accordo con quest'ultima ipotesi
E prospettiva e qui affronterò soltanto un punto che quello poi in definitiva della difesa dei soggetti più deboli
Dato che la possibilità di aprire veramente una stagione nuova per il sindacato dei giornalisti italiani secondo me passa innanzitutto soprattutto da qui quando parlo di soggetti deboli io mi riferisco soprattutto alle persone che lavorano in ogni tipo di organo di informazione non contrattualizzati o comunque diciamo sottopagati iper sfruttati
Secondo me il loro sono i veri Maria della professione giornalistica
Certamente i direttori secondo me ben sanno che di questi soggetti i giornali hanno bisogni giornalieri uscirebbero senza l'apporto fondamentale di queste persone e i suoi i telegiornali non andrebbero in onda eppure si fa molto spesso finta di non sapere tutto questo
E pure per il soggetto debole
Si può naturalmente anche
Concepire il giornalista professionista disoccupato
Questo è senz'altro un altro tipo di soggetto debole però all'interno del mondo dell'informazione in Italia oggi comunque il giornalista disoccupato
Professionista e comunque un diciamo un un soggetto debole di serie A o meglio di serie A due
Mentre il pubblicista ma non in quanto pubblicista in quanto non facente parte di una certa categoria e non contrattualizzato è veramente un come dire un operatore dell'informazione di serie di anche di sedici
Potremo dire che il professionista disoccupate con allunga comunque riconosciuta la dignità di giornalista mentre molto spesso pubblicista neppure riconosciuta questa
Ecco voglio chiarire che il nodo da sciogliere deve essere innanzitutto chi può dirsi chi può definirsi giornaliste Kinnock questo credo sia questo tipo di distinzione si essenziale per una riforma dell'ordine dei giornalisti
Ovviamente questo che dico non è una cosa nuove qui stata detta
Un po'di da molte persone però mi sembra che al di là delle dichiarazioni di principio di fatto concretamente non ci sia veramente molto accordo su questo e mi sembra che anche fra i pubblicisti è molto difficile incontra le persone che sono veramente convinti di questo
Sui contenuti che serviranno a definire un nuovo non una nuova legge per quanto riguarda l'ordine dei giornalisti non entro credo che questo sia un problema che può essere affrontato anche in questa sede ma non solo in questa sede
Bisogna io credo innanzitutto dare vita ad una riforma dell'ordine giornalisti e bisogna credo arrivare a questo in modo concreto prima che un referendum possa anche spazzare via l'ordine stesso
Ovviamente collegato alla riforma dell'ordine dicevo c'è anche una ristrutturazione della della Federazione della stampa così come oggi il sindacato viene avvertito in modo lontani sono qui in fondo anche per dire questo
Perché infetti infetti discorsi che sono stati fatti da questa tribù un molto spesso io li ho avvertiti come qualcosa che passano sopra la mia testa e credo che questo sia un sentimento comune per molte persone che lavorano non contrattualizzati a vari livelli in diversi giornali radio televisioni
Invece questo deve essere innanzitutto secondo me il sindacato dei soggetti deboli
E questo fece un porto importantissimo servizio il sindacato vuole rimanere unitario
Mi sembra che anche per esperienza personale che non è molto facile diciamo incontrare
Non so che questo sindacato al di là delle delle parole dei discorsi in realtà sia un sindacato che talvolta e anche fatto di persone che
Dimostrò difficoltà scendere in campo concretamente quando si tratta di difendere la dignità anche delle persone che appunto non sono contrattualizzati i soggetti più deboli
E mentre credo che quest'per questo sindacato ci sarà un un futuro sadico quintetto solo se stessa raccogliere ed elaborare
E le grida silenziose di dolore che arrivano da queste parti che sono la maggioranza poi del mondo del giornalismo italiano
In fondo questo mio intervento voleva essere semplicemente più che un intervento un contributo di questo genere
Ripeto non sono abituato è la prima volta che faccio un intervento di questo genere però credo che sia importanti anche che delle persone dei semplici operatori dell'informazione
Possono portare il loro contributo in una platea come questa grazie
Grazie ragione
Diamo la parola se c'è allora Sergio Pahor di Trieste c'è Paolo
Non c'è
Piero pinoli in corso
Gruppo uffici stampa
Non c'è
Franco Marelli Coppola di Milano c'è
Giovanni emise Locchi
Rossi c'è misero chi scusa chiedo al capo terzo delle miglia romane siamese Rocchi perché si era iscritto per oggi siamo
Si fa sto chiamando
Beh ancora più io non lo so se possiamo già cancellare adesso
Ecco nove
Luca Benedetti della lombarde lombarda c'è
A domani e se c'è scritto qua e avete ragione perché arriva nel pomeriggio membro del CDA dell'Indipendente giornale che attraversa una grave crisi una grave difficoltà
Cinzia D'Ulizia cede la stampa romana altrimenti a questo punto io chiederei più volontari piuttosto che io leggo tutore vengo se volete perché cerchiamo di
Recuperare il massimo di interventi possibili perché tutti possono essere registrate dei nostri atleti possono essere ascoltate dei nostri congressisti direttamente o attraverso nel seggio attraverso gli atti
Che vanno pubblicati e quindi anche che parla stasera San e deve sapere
Non parlava parlava una platea che abbastanza numerosa Man parla anche a tutti gli altri congressisti che non ci sono grazie agli atti che verranno stampati subito dopo e grazie alla recitazione di radio radicale grazie alla sintesi che è l'ufficio stampa predisporrà
E metà Azusa da domani mattina
Quindi io continuo a leggere i nomi se non vedo un volontario
Direi che ci dodici aiutereste molto se dei volontari si presentassero perché avremo per domani
Ben ottantasette interventi in programma calcolando le ore a disposizione non ce la faremo neanche produce andando ad oltranza saltando il pranzo there's facendo la seduta continua come probabilmente dovremo fare se non chiudendo alle quattro del mattino di giovedì di giovedì
Quindi io continuo a leggere i nomi se non vedo qualcuno che arriva spontaneamente qui alla tribuna
Candida Morvillo ancora della Lombarda
Paolo Arcà Tatti SDI Venezia
Giovanni Marras
Gastone De Anna
Marco mailing cc
Trieste
Davide Pellegrino della Subalpina
Battista Gardoni scene sembra della Subalpina
Amedeo Vergani Milano
Alfio Sciacca della Sicilia
Adesso
Massimo marciano dalla romana
Mario Giraudo e la sarda
Rami darsi ciliati c'è un volontario mi pare di capire
Voi desideri Barak Marelli copriamo chiamato io prima Marelli Coppola che mi vedo che è disponibile ecco
Ti ringrazio molto perché aiuti è
Che spesso che hai la certezza di poter fare un intervento registrate ascoltato da molti colleghi sicuramente distribuito domani mattina presto ai lati dalla parte e hai l'opportunità di consentire a noi di accelera accelerare il calendario dei lavori grazie
Grazie presidente sì di per la fatica e se facendo unitamente ai colleghi della stampa sarda te tuo caloroso benvenuto
Un grazie a Rho Idee per la sua attenta presidenza e a Giorgio Santerini per la faticosa opera svolta specialmente in questi ultimi anni ascoltando e mediando nell'interesse di tutta la categoria
Cari colleghi se in passato noi giornalisti ci siamo scarsamente interessati
Considerando le appannaggio degli editori delle problematiche del marketing ed è costituito reali che sembravano un coinvolgente lamenti problemi occupazionali della nostra categoria
In tempi recenti si è reso necessario un nostro maggior coinvolgimento nei confronti di questa realtà che vanno a incidere sulla professionalità e sull'occupazione
Infatti il marketing editoriale è sempre più teso a considerarli prodotto redazionale un mero contenitore i messaggi pubblicitari
Cosa
Con una corsa selvaggia ad un sempre maggior offerta visconte di gadget privilegiando questi due elementi sul ruolo primario del contenuto redazionale contribuendo così a far perdendo elettore la stiva per aver svolto del giornalista scusatemi se lo scritto ma non mi perdevo punti come se non bastasse si è aggiunto ultimamente un altro grosso problema
Quello dei costi postali un bel regalo dell'ultima finanziaria
Altri colleghi non solo della Lombarda mi hanno testimoniato anche per iscritto la loro preoccupazione e sollecitato l'intervento perché amare l'attenzione di questo congresso su questo grave problema
Dal proposito già presentato un ordine del giorno e sono accogliendo diverse firme
I politici con la recente Finanziaria legge ventotto dodici novantacinque numero cinquecentoquarantanove
Hanno creato discriminazione fra gli editori classificando le stampe periodiche in tre categorie di testate con un diverso regime tariffario sovvenzionato agevolato libero complicando e di forte utilizzando ulteriormente il lavoro di quanti opero nel mondo dell'informazione anche dal punto di vista burocratico con conseguenti ulteriori costi
Per fare degli esempi il regime agevolato Godin una tariffa inferiore di circa il cinquanta per cento rispetto al mille novecentonovantacinque
E si sta lottando nelle testate che ne usufruiscono uno amento della veicolazione di inserti che oltre a creare una concorrenza sleale tra gli editori arreca un danno alle Poste
Non pagando questi utenti la normale tariffa per le stampe e parliamo di stampe non di informazione ma mere stampe pubblicitarie
Detestati regime summenzionato dovranno pagare il regime libero per gli aumenti gratuiti come si averli fosse un grave colpo
Degli editori non purtroppo una conseguenza tali del malcostume italiano all'estrazione tranquillamente
Pagano il giornale è stata introdotta nella legge la dicitura aree occupata dalle inserzioni pubblicitarie anche di tipo redazionale
Che dà luogo a diverse interpretazioni la più grave è che eventuali citazioni redazionali siano interpretate come messaggi pubblicitari
Come se noi giornalisti potessimo andare contro l'etica professionale semmai nostro ordine a censurare il nostro operato non certo l'Ente Poste cui il legislatore ha demandato il controllo chiaramente per legge
Per tanti medi e piccoli editori che sia vanno soprattutto di collaboratori esterni questo problema aggrava la crisi in atto molti saranno costretti a diminuire periodicità e fogliazione
E conseguentemente a diminuire il numero dei collaboratori o l'entità delle collaborazioni
Se visto superficialmente
Questo problema non dovrebbe interessare il giornalista in realtà l'inasprimento delle tariffe la differenziazione degli editori dell'informazione a mezzo stampa
E la relativa Brooke attizza azione della normativa postale imposta per legge dalle forze politiche
Preoccupa seriamente i colleghi dalla carta stampata che vedono accresce ulteriormente la disoccupazione
Ecco perché noi impegnati sindacalmente dobbiamo farci carico di questa nuova difficoltà
Senza peraltro dimenticare il problema dal pool cita voci sconti selvaggi sempre la televisione la pubblicità gratuita e un risparmio sui programmi sui palinsesti per l'informazione scritta e comunque un costo di carta e stampa
Quello dei gadget
Perché tutto ciò andrà sempre più a incrementare la disoccupazione sia dei colleghi contratture Zatti che dei freelance sarebbe opportuno anche riflettere sull'argomento dei punti vendita per una maggior diffusione delle testate
Concludo esserne essere decine problemi editoriali servizi non rispettati vede lettore vuol dire essere decide ai nostri problemi al nostro lavoro però se Prodi salita
Scusate Sapio rubato porta proprio del sonno
RAI rubato nulla cioè il fatto cioè io fare col sesso
Del tuo sacrificio dentro questa associazione federale
Proviamo a vedere se c'è qualche altro collega disponibile a intervenire in questo momento altrimenti io provo a continuare a leggere in nome dell'iscritti Hermes Gagliardi c'è
Clemente volando di Trieste c'è
Fabrizio Lentini della Sicilia
Fabio Massimo Rocchi
Giuseppe De Cesare
Piero e lo voterei
Simona Fossati
Paolo vi tenta
Davide Messina
Patrizia Capua
Pareva di averla vista non c'è
Del mondo rock
Stefania Marozzi
Adesso punibile grazie Edmondo Rho
è disponibile presente disponibile perché chi si era prenotato per domani io devo chiedere la disponibilità riconoscendo che ormai domani comunque già cui siamo già al giorno ventitré quindi siamo in ogni caso in regola che colato prenotazione
Grazie a Rho
La parola te
Se il domani è nostro cari colleghi visto che siamo di notte vi faccio una domanda di ma è capitato di trovarvi magari di notte con una bambina piccola
Che non sta bene e ricerca inutilmente una farmacia aperti magari può capitare
Di andare a cercare sul quotidiano locale che avete comprato
Le farmacie di turno
Egli non trovarle
Allora a me per esempio è successo uscendo dal palazzo della Mondadori di Segrate di guardare sulla cronaca di Milano del Corriere o di Repubblica e di non trovare le farmacie
E mi sono detto certo sarebbe Bello
Che un giorno i CDR del Corriere o di Repubblica facesse un piccolo comunicato
Stigmatizzando questo fatto che non so dove pubblica delle farmacie di turno
Voi penserete B è un po'curioso venire a un congresso la Federazione della stampa a dire queste cose che cosa c'entriamo noi che siamo qui costruire sindacato del due mila con queste piccole stupidaggini io penso che questo mi ingenuo desiderio che i comitati di redazione si occupino anche di un servizio pubblico che deve dare in fondo il giornale sia una piccola spia di quella che potrebbe essere una diversa cultura nostra un diverso atteggiamento nei confronti del pubblico un rispetto nei confronti del pubblico pagante che spesso ci manca nel nostro fare informazione
Forse potremmo recuperare un po'di fiducia del pubblico nei confronti di noi giornalisti anche chiedendo Cissé abbiamo pubblicato le farmacie
In questo congresso abbiamo riscoperto la qualità del prodotto e io dico bene
Allora non dobbiamo lasciare più la qualità del prodotto in mano ai presunti meme jeune dedito Dayton ricca perché Solimene giacché ci hanno rovinato in questi ultimi anni
Si dice questi mere già trattano l'editoria i giornali come se fossero formaggi io dico magari se fosse vero nessun maneggio dei formaggi vini ha mai proposto vendiamo i formaggi insieme al prosciutto perché se no non si vendono i formaggi verde cacciato a pedate quel manager meritorie invece questi mezzo continuano a prosperare
E a fare i danni che possiamo vedere tutti i giorni
La verità e che ingrandimento dell'editoria in questi ultimi cinquant'anni sono stati essenzialmente dei giornalisti ne cito alcuni solo tre
E di lì a Busco Eugenio Scalfari Lamberto Sechi questi sono stati dei grandi managed perché hanno inventato dei prodotti editoriali vincenti
E per fortuna aggiungo che il ventuno aprile scorso abbiamo mandato al governo Walter Veltroni che poi abbiamo visto questa sera anche gioire con noi perché tifoso da Juventus perché altrimenti tra qualche anno magari avremmo dovuto celebrarlo come grande manager che ha inventato un'editoria il prodotto vincente degli anni Novanta l'abbinamento tra le cassette e i giornali
Ma cari colleghi quello di cui abbiamo bisogno oggi secondo me non è di un'iniezione di managerialità di questo genere abbiamo bisogno noi
Di
Riconquistare
La qualità del prodotto perché non possiamo più delegarla me ahimè nel gelo del marchette in miei direttori
I giornalisti devono riprendere ad a vere più rispetto nei confronti del pubblico
E
Più
In qualità del prodotto informazione che propongono noi siamo in grado di vincere la sfida del futuro se riusciremo a fare queste due cose secondo me e siamo indietro di almeno dieci anni come lavorazione
Perché dieci anni fa il nostro sindacato ebbe paura a parlare di cogestione
Ma oggi questa parola secondo me va riproposta o se preferite parliamo di stakeholder come fanno i laburisti inglesi Tony Blair
Il problema è che comunque non è una questione di parole di Terni ad entrare nel merito di questo problema perché qualità del prodotto significa qualità del nostro lavoro quindi difesa del lavoro più che difesa dei posti di lavoro
Perché chi vi parla oggi ha un posto di lavoro la Mondadori
Un anno fa non ce l'aveva più perché lavorava in un giornale che era chiuso e so benissimo che cosa vuol dire non avere il posto di lavoro ma avere soltanto il lavoro da fare
Allora difesa del contratto vuol dire estendere il contratto questo contratto al maggior numero possibile di colleghi non ci serve un contratto per i freelance son con articolo tre quattro cinque
Ulteriore del contratto bisogna prendere questo contratto che c'è oggi che non so se riusciremo a da Bianco in futuro perché il prossimo sarà il contratto più difficile non fosse non sarà più un contratto unico ma intanto c'è questo contratto difenderlo e fare in modo che venga esteso al maggior numero possibile di colleghi con gli articoli due e dodici trentasei
Con i part-time con la possibilità di fare in modo che anche nei CDR si incominci a ragionare sulla difesa dei giornalisti e non soltanto di chi e giornalista occupato all'interno dei quotidiani dei periodici delle emittenti radiotelevisive
Alla fine se riusciremo a fare tutto questo forse saremo uniti alla Fnsi
Allora ci saranno probabilmente
La brezza del rinnovamento e contemporaneamente il vento dell'utopia che soffieranno e che eviteranno di trasformare questo nostro congresso in una grande bonaccia delle Antille perché altrimenti dovremmo cominciare a pensare ma sul serio non ci sono più
Differenza tra noi e differenze ci sono eccome ma qualcheduno che pensa alcuni sono garantiti e altri tanto non lo saranno più sbaglia perché nel futuro saremo tutti meno garantiti e chi ragione in questo modo
Rischia di ritrovarsi domani in una fortezza Bastiani con intorno il deserto dei Tartari dell'informazione
Anche se sarà una fortezza Bastiani magari in un grande giornale ma sarà comunque isolato e lontano dalla realtà del nostra società io ho finito
Volevo dire che sono andato a questo congresso la delegazione lombarda perché sono dieci anni che io vivo e lavoro a Milano ma quindici anni fa cominciare a Torino nella mia città poi sono andato a lavorare a Firenze poi a Roma camminano dove c'era il lavoro e ho ritrovato molti colleghi in questo congresso con cui ha lavorato in passato allora io dico soltanto
Abbiamo questa si rinnova ci incerto ma non lo diamo dimenticare e sindacato oggi continua a vivere grazie colleghi che hanno fatto le cose in questi io Giorgio Santerini che ho conosciuto anche per il suo cattivo carattere come presidente della Lombarda prima e poi come segretario del Tennessee voglio dire una sola parola grazie
E mentre voglio dire a tutti voi siete pochi questa sera
E che
Spero che continueremo a essere rappresentati anche da alcuni colleghi che io ho conosciuto in questi anni durante queste mie migrazioni in giro per l'Italia e che ho visto che sono capaci di fare sindacato e li cito tutti e due perché li conosco abbastanza bene si chiamano Lorenzo Del Boca e Paolo Serventi Longhi sì due colleghi
Io li ho apprezzati e spero che questo congresso no in una logica spartitoria mai una logica di unità vera possa utilizzarli al meglio per le massime cariche la presidenza segreterie nazionale entrambi perché l'unità si fa con chi ci sta
Con chi si conosce punti si stima di menti quella scritta uniti alla F Messeri diventa solo una foglia di fico sulla nostra vergogna
Grazie però anche per la forza chi avuto di fare una proposta
Pubblica come invocato mi pare qualcuno stamattina quella tribuna d'acqua di farla a quest'ora dopo una giornata di fatica dicono che il teste non lavorino siamo col mutuo al quarantottesimo intervento dalla giornata
Vediamo se c'è ancora qualche altro collega disponibile io provo ancora a chiamare
Guardando gli elenchi di coloro che hanno presentato la scorrendo insomma la richiesta di interventi Andrea Castellini di Jenova c'è non c'è se qualcuno ne faremo invece però autonomamente si presenta avrà la parola
Alessandro Cammarano già chiamato non c'era Salvatore Maffei della napoletana c'è
Girolamo chiamato Flavio Giuliano c'è
Marcello anzi Nola
Liguria
Stamane
Francesco Gerace del Lazio
Con me
Certo non c'è non cessa di alla luce alta voce la certificazione
Rosario Galasso c'è e pone
Michele
Non la capisco vi chiedo scusa
Che
Sciacca temo chiamato prima a Bravo Grazie
La parola Sciacca della Sicilia
La
Chiede
Subito dopo Sciacca parlerà di Mattia del Trentino Alto Adige
Ciak la parola
Allora io avevo programmato di parlare per domani ove gli appunti un po'confusi comunque
Volevo
Volevo portare il mio ho contributo di comunque la componente di colleghi che rappresento questo congresso avevo un contributo di disagio nel rappresentare questa fascia di colleghi al congresso e sono colleghi che rispetto a quello che si è detto in questi due giorni di congresso che si trovano in una posizione strana
Si trova nella posizione strana di essere colleghi che lavorano in aziende
Che esistono sul mercato editoriale da circa quindici venti anni e che da circa quindici venti anni applicano nonostante si tratti di colleghi che lavorano nell'emittenza radiotelevisiva privata la piccola emittenza così come si dice
Che applicano regolarmente i contratti Fnsi e questa era diventata una categoria che paradossalmente rischia di non avere più diritto di cittadinanza all'interno
Il sindacato
E di non avere più o rappresentatività perché paradossalmente nell'ambito dell'emittenza radiotelevisiva
Si sta facendo largo solamente per rappresentare i colleghi dei grandi network
E poi per rappresentare paradossalmente i colleghi che si affollano nella vasta aria del precariato nella vasta aria delle FRT
E paradossalmente chi nell'ambito della piccola emittenza fatto sforzi notevoli
Per applicare che fare applicare i propri di tori contratti Fnsi rischia di restare fuori ed è una cosa veramente strana è veramente curiosa
E rispetto a questo ho sentito in questo in questi primi due giorni di dibattito e in particolare non lo vedo in sala mi riferisco all'intervento di seghetti
Delle proposte
E delle
Soluzioni molto semplici seghetti ha parlato di contratti a due velocità
Della necessità di rompere l'unicità del contratto e verosimilmente
Di dare un contratto che volgarmente possiamo definire un contratto di serie B ai colleghi dal della emittenza radiotelevisiva e mantenere un contratto di seria per i colleghi del dei network nazionali
Ecco io mi chiedo a questo punto e vi chiedo anche se qui lo chiede alle serio probabilmente cosa succederà perché i colleghi che da venti anni nell'emittenza radiotelevisiva privata piccola minore
Hanno fatto sforzi enormi per fare applicare i contratti Fnsi perché gioco forza questi colleghi che naturalmente sono colleghi quarantenni quarantacinque enni
Io sono il più giovane probabilmente di questo gruppo di ti ricordi di di fascia di colleghi ne ha parlato poco fa anche il collega della Puglia perché questa realtà si concentra soprattutto in cui lei in Sicilia probabilmente questi colleghi verranno espulsi dal mercato dalle loro aziende perché le aziende avranno interesse a far
A fare assunzioni con con i contratti e Ferretti o con questi probabili contratti di serie B che propongono alcuni colleghi e questo
E un gioco bizzarro che avviene all'interno del sindacato perché proporre il contratto due velocità significa favorire il peggio che se contraente concentrato nella piccola emittenza radiotelevisiva privata e penalizzare
Quella parte che ha cercato di fare sforzi enormi per
Portare avanti il contratto Fnsi e poi consentire c'è anche un gioco bizzarro che viene perché paradossalmente queste realtà editoriale si concentrò soprattutto al Sud
Si parla tanto del Sud depresso il sud
Dove c'è la vasta area del precariato e pure nel Sud Puglia e Sicilia ci sono le Lerner realtà a maggiore applicazione dei contratti Fnsi all'interno dell'emittenza privata mentre al nord il Nord o vento il Nord ricco si fa ricorso ai contratti e Ferretti oppure si fa appello a una forma di contratto nuovo con minore onere per il datore di lavoro e e questo crea anche delle situazioni paradossali perché in Sicilia dovete sapere nella mia regione che due dei titoli maggiori che lavorano
Nel settore dell'emittenza privata sono Mario Ciancio e Ardizzone
Cioè editori e due grandi giornali che hanno anche televisioni private
Io mi chiedo e chiedo al seghetti ma non cena vola come giustificherebbe il fatto che Mario Ciancio quando editore della Sicilia deve applicare un contratto quando diventa editore di un
La televisione privata nelle applicare un altro in un caso il costo del lavoro ha un certo peso nell'altro caso non c'era poiché la coincidenza vuole che Mario Ciancio venga anche proposto
Per la presidenza per la presidenza della Fia e che quindi non è l'ultimo editore di Italia e così anche in pur gli ha poco fa il collega diceva che c'è la Gazzetta del Mezzogiorno il l'editore la Gazzetta del Mezzogiorno che anche editore di una delle maggiori televisioni e de minori del sud ecco
Questo è è strano perché
Segni clinici se il ragionamento che si fa per l'emittenza privata minore che il costo del lavoro è troppo alto e quindi bisogna abbassarlo bisogna conciliabolo anche con questi paradossi perché gli editori rimangono gli stessi un giorno fanno giornale l'altro giorno fanno televisione
Io temo temo fortemente e questa è la mia cattiveria che in questa proposta di sì ghetti ci sia un non so che di populistico oramai e questa fascia di colleghi che preme ai margini dell'emittenza radiotelevisiva privata mi sembra una fetta molto grossa da conquistare ad ogni costo per fare crescere
Non so chi non so che cosa e conquistarono in comunque al sindacato con un consenso a buon mercato dandogli comunque un contratto qualunque sia
E ma io debbo dire
Ai colleghi che fanno queste cose a doppia velocità
Che il concentrarsi del precariato nell'emittenza radiotelevisiva privata non significa che il precariato e dell'emittenza radiotelevisiva privata e il precariato del mondo del giornalismo
Il colleghi si concentra le diventano precari delle piccole televisioni private perché Rai non possono passare in avanti neanche davanti alla porta perché nei grandi giornali non possono passare neanche in portineria è giocoforza sa l'accesso alla professione avviene si concentra quasi esclusivamente nella piccola emittenza privata ma il lavoro che manca manca della professione il problema e cercare lavoro
E se il precariato e in quelle arie e perché in quelle aree si può concentrare il precariato e non in altre
E allora il problema
E il lavoro che manca e la soluzione
Del del contratto a doppia velocità mi fa tanto pensare a delle gabbie salariali
Di nuova concezione la volta le gabbie salariali avevano un riferimento che tutto sommato era reale perché si diceva il costo della vita tra certe aree del paese diverso e quindi si possono giustificare livelli retributivi DiVersi
Ora si dice una cosa diversa
Si fondono delle forme di gabbie salariali che tengono conto delle esigenze del datore di lavoro ci sono alcuni datori di lavoro che
Possono permettersi un costo del lavoro altri editori che non possono permetterselo io mi mi limiterei a dire che questi sono problemi degli editori
Non sono problemi dei giornalisti
Ma questo dire questo cari colleghi che anche un problema vero significa mettere implicitamente una cosa che è vera ma che nessuno di noi ci vogliamo dire in faccia che il costo del lavoro e veramente alto in questa professione
Ma la soluzione molto cinica
Il problema non si risolve abbassandole in quelle fasce marginali che stanno ai margini della professione ma si affronta di petto il problema del costo del lavoro c'erano ha detto il direttore o il costo dell'ultima vertenza
Di raffreddare le dinamiche le dinamiche come dire degli degli automatismi contrattuali e ma noi abbiamo risposto picche giustamente
Ma non è il problema e di dei più garantiti rispetto ai meno garantiti non è il problema del costo del lavoro non è il problema della solidarietà che a più riprese si invoca in questa e in altre sede perché io mi mi permetto dire
Se noi ci dobbiamo porre il problema solamente del lavoro della dignità del lavoro e della remunerazione del lavoro su quale base un collega che lavora in una piccola emittenza debba esser remunerato diversamente da quello che col che lavora in RAI un grosso giornale sulla base della maggiore produttività andiamo a vedere sulla base della maggiore professionalità andiamo a vedere
E no
L'unico modo per giustificare la differente remunerazione tra grandi giornali grandi televisione piccole emittenza e il cinismo di questa categoria
E profondo cinismo dei garantiti rispetto ai meno garantiti
Perché una categoria che continua continuamente a parlare di solidarietà non può affrontare il problema del costo del lavoro come un problema che riguarda sempre gli altri
Se c'è una gamba che sanguina il problema non si risolve tagliando la gamba
Il problema lo dobbiamo affrontare perché noi in una piccola realtà televisiva piccolo sopra in alto ed esalta televisiva regionale
Siamo stati tra i primi Italia a recepire le nuove norme del contratto nazionale di lavoro che permettono l'assunzione dei colleghi disoccupati riassorbimento con le agevolazioni di legge
Perfetto
Ora non capisco
Il problema il problema che ha che ha il nostro che che che ha che a questa professione sono le dinamiche di aumento progressivo del costo del lavoro e loro un problema del costo del lavoro sia affronta se proprio vogliamo affrontarlo raffreddando la dinamica di aumento del costo del lavoro che è quello che ci hanno detto gli editori oppure non lo poniamo questo problema
Oppure non pensiamo che si risolve solamente scaricandoli scaricando Sookie ai confini della professione
E quindi io concludo dicendo che il lavoro giornalistico deve avere pari dignità
Si faccia in un grande giornale
Sì faccio in una grande emittente si faccia nell'eco di Rocca cannuccia non interessa il problema di questa categoria se vuole restare tale e se vuole continuare a restare unitaria e dare pari dignità
A chiunque le esercita e in qualunque sede lei esercita al di là di questo ci sarà sonoramente una profonda lacerazione perché significa non rispettare la dignità non rispettare il lavoro non rispettare
I colleghi de Pubblico
Comunque ha concluso non rispettare non rispettare il sì sì
Non rispettare il lavoro di queste fasce più deboli il lavoro resta unico e la dignità di ed dei giorni Stir resta u unica e quindi il contratto di lavoro deve restare unico
Grazie al filo Sciacca non è non è che voglio più usare il tuo intervento ma ti ringrazio doppiamente perché hai voluto ricordarci che anche a questore voluto ricordarci
Che il mezzogiorno è una grande questione per il nostro Paese dell'UE per l'informazione e lo è per tutti gli aspetti che riguardano il lavoro che una pari dignità
Dappertutto e per tutti coloro che lo offrono alla collettività alle impresa alla propria famiglia
Voluto portare a questa ora una testimonianza che appartiene apparterrà non a pochi intimi ma al congresso di tutti i giornalisti italiani grazie la parola adesso Domenico De Mattia del Trentino Alto Adige
Poi invito a segnalarmi se c'è qualche altro delegato ancora disponibile a intervenire stasera visto che parla già del ventidue avevo chiuso lì iscritti a parlare
Grazie presidente allora io sono un volontario non mi ero iscritto a parlare perché volevo ascoltare soprattutto e se parlo adesso come volontario è perché devo dire che mi sono profondamente abilitato a vedere quello che sta succedendo qui probabilmente colpa è stato preso un caffè dopocena penso di solito non sono abituato a farlo altrimenti sarei a dormire
Però trovo tutto questo abbastanza scandaloso che io sia qui a parlare a venti persone non perché voglia la sala piena ma perché tutti gli altri che piralide hanno portato dei contenuti hanno detto delle cose l'han fatto di fronte a dieci persone e soprattutto l'han fatto in assenza dei vertici
Dei vertici dimissionari che io non ho praticamente visto in questo congresso
E di quelli che potrebbero essere i vertici futuri di cui nessuno ha parlato alla si parla del rinnovamento di chi può essere che guiderà questo sindacato ma ne siamo qui a parlare al vento chi raccoglierà quello che noi diciamo quello che gli altri prima di me hanno detto
A chi stiamo parlando quando sono venuti a parlare delle persone che si sono lamentate della scarsa attenzione mi riferisco a Pozzo che parlava di piccole realtà piccole realtà che però insieme fanno tornare grande quanto il Corriere della Sera
E Pozzo ha detto forse mi considerano un Cobas io non ho nulla a che spartire con pozzo però posso capire certi disagi
Ed è esattamente quello che stiamo dimostrando stasera un congresso in cui ne parliamo al vento è uno sfogatoio probabilmente in cui tutti quanti si sono sfogati a dire quello che volevano
E adesso tutti scusate mi sfogo anch'io per dire quello che non mi va di questo congresso che si fa così tutto fuori e qui dentro non succede assolutamente niente non sappiamo chi si candida i vertici
Di questo sindacato quelli che parlano parlano al vento esattamente che che raccoglie quello che stanno dicendo giusto o sbagliato che sia vengono alcune grandi firme alcune grandi nomi che dicono anche cose interessanti come Andrea Purgatori fanno il loro show e se ne vanno
Viene cantore che fa più che uno show una provocazione e se ne basta quei cinque minuti poi Valdivia
Poi vengono altre degne persone fra cui lo stesso posto adesso che non vedo in sala fa il suo show e se ne va io credo che questo congresso non si assolutamente proficuo
Allora oltre a pensare nuovo sindacato pensiamo a un nuovo modo di fare un congresso la prossima volta in modo che sia più proficuo facciamo un congresso a tesi
Con degli argomenti precisi
E con degli interventi programmati magari limitati magari appoggiati da delle firme in modo che si sappia di che cosa sta parlando perché altrimenti parliamo al vento perché sì qui tutto deciso allora quando venne la consegna la mia cartolina la delega a qualcuno di cui bene o male ho stima e me ne vado a fare il bagno
Perché se questo congresso questa settimana in questo splendido posto dalla Sardegna e come ha detto qualcuno più o meno seriamente una sorta di rito compensa per quelli che si fanno il coro nelle redazioni e che vengono una volta ogni due tre anni a farsi una bella vacanza io non ci sto non son venuto qui per questo non so che farmene
Potevo stare sette giorni a lavorare a studiare su delle cose precise o a parlare con i miei colleghi perché io faccio paté di un comitato di redazione non ho bisogno di venire qui in vacanza
Mentre mi pare che la maggior parte i nostri colleghi hanno bisogno di una vacanza visto che non li ho visti quasi mai in sala e soprattutto ripeto non ho visto quasi mai vertici vedo solo mi pareva di vedere prima Paolo Serventi Longhi che a questo punto devo ringraziare perché mi pare che probabilmente potrebbe essere uno dei nostri referenti futuri e a questo punto io però mi devo chiedere chi saranno i nostri referenti futuri
Hanno ascoltato hanno sentito cosa ci diranno prima il presidente che storicamente insieme al vicepresidente Franco Piro è stato qui questi giorni ininterrottamente detto non vi preoccupate venite a parla e perché tanto i vostri interventi saranno pubblicati ma sappiamo benissimo che non è così ti ringrazio dell'incoraggiamento ma questa mi sembra una presa in giro sostanzialmente allora io invito tutti tutte insomma la lancio nel vuoto chissà se qualcuno la raccoglie a ripensare anche il modo di fare un congresso perché poi sui contenuti tanti altri ho detto tante cose molto giuste meglio di me quindi non ci voglio entrare
Grazie
Grazie De Mattia però sappia non è che voglio non voglio difendere gli assenti
Letture non sono non saranno parole al vento ma non solo perché verranno pubblicati gli atti te lo posso assicurare questo come garante rabbia del congresso in questo momento
Perché poi gli atti da soli non bastano a mutare la situazione o a cancellare
Una uno stato di disagio che pure può esserci probabilmente cioè sicuramente però il congresso
Collegialmente inteso saprà trasferire i nuovi organi dirigenti i contributi che sono arrivati anche dalla discussione che è stata fatta in questa seduta notturna anche il tuo contributo non so
Non sono in grado di garantirgli lo io questo
Se le tue aspirazioni lì
Letture
Richieste del mutamento organizzativo
Anche per quanto riguarda la modalità di svolgimento dei congressi saranno ha colto saranno recepite nel futuro sicuramente ti posso già dire però che molte delle proposizioni che poi proposto sono state a lungo all'attenzione anche della dirigenza sia dalla stampa oggi lo dobbiamo lavorare nel rispetto di uno Statuto che in vigore
Nel rispetto di regole che ci siamo liberamente dati è che a e di consuetudine che appartengono alla storici alla alla all'esperienza storica della nostra organizzazione tutto quanto avviene dentro il congresso e anche in le sale attigue nelle riunioni di gruppo di settore e così via è congresso qui si celebra la parte solenne il momento solenne tu hai partecipato ad un momento solenne del congresso
Serventi Longhi è presente diciture forse un futuro vertice la presenza del congresso è presente quindi tu hai partecipato a pieno titolo e Colombo concorso a pieno titolo allo svolgimento del congresso di questo ringraziamo a nome di tutti i colleghi anche di coloro che sono assenti
Se non ci sono altri colleghi disponibile intervenire più gli eredi che era lei chiusa la seduta notturna del ventidue maggio aggiornare i lavori a domani mattina alle nove e trenta pregando i colleghi di essere puntuale inizieremo con qualsiasi numero di presenti chiamando i colleghi iscritte è depennando coloro che rispetta e non risponderanno procederemo probabilmente sarà il lo fece pensare a stabilirlo meglio domani con un calendario o di di interventi serrato con probabile seduta non stop
Vi dico che sono previste domani così può servire a chi è presente non perché devo annunciare che ci saranno dei big gode di meno big interventi anche di Serventi Longhi di Del Boca che ho sentito citare da e da un collega se non ricordo male proporre per i massimi vertici è l'unica proposta pubblicamente espresse Ferone questa congresso e quindi la segnalo è la ricordo solo per questo motivo e e sono previsti interventi e di rappresentanti Esterne che stanno seguendo da qualche ora o da qualche giorno con attenzione le voglio nostro congresso
Sarà qui domani il sindacato etnico sardo alla CIA Sessa sarà qui domani e l'europarlamentare Luciana Castellina saranno qui probabilmente domani lì osservatori degli editori da Praga della FIEG
Che non so se ci chiederanno di chiede di avere la parola se lo chiederanno sa gliela daremo
Grazie e buonanotte tutti