"Nuovi Media, nuovi servizi, nuove regole: integrazione concentrazione, pluralismo" a cura dell'ISIMM (Istituto per lo studio dell'Innovazione nei Mass Media) e dall'Universita' "La Sapienza" di Roma

Possiamo cominciare questo nostro incontro
Rivolgere ringraziamento particolarissimo
E non rituale al ministro Maccanico che ha voluto essere presente
Al nostro incontro superando una congerie di impegni intrecciati
Il in realtà si discute molto ingiustamente del inflazione programmata la figura del cinque per cento
Penso che potremmo proporre una qualche iniziativa per un controllo programmato dell'inflazione dei convegni segue di cui anche noi naturalmente
Siamo partitici
Saluto i rappresentanti del Parlamento delle imprese degli enti locali i colleghi giornalisti gli amici
Presente
Esattamente un anno fa con il nostro convegno intitolato all'evoluzione del sistema delle comunicazioni in Italia regole per lo sviluppo
Aprivamo una riflessione sulle tendenze di cambiamento nell'intero processo comunicativo nuove leggi
Nuovi servizi nuove modalità di offerte di fruizione conseguente redistribuzione delle risorse nel dicembre del novantacinque con un seminario di aggiornamento abbiamo realizzato lo scambio interdisciplinare tra Esperti ed operatori professionali
Con un metodo che c'è valsa
L'approvazione di tutti
L'approfondimento dello scorso anno privilegio agli aspetti tecnici e di mercato delle trasformazioni in corso
Ma quelli negativi agli assetti imprenditoriali normativi e istituzionali furono messi chiaramente il agenda
L'incontro di riflessione di oggi nasce dalla convinzione che i tempi della situazione organica pur nella necessaria flessibilità sono ormai più che maturi e speriamo anche propizio
Questo tentativo di riordino della materia avviene in una situazione e sulla base di orientamenti che confermano la validità delle analisi e delle indicazioni che sottoponemmo all'attenzione dei partecipanti al convegno di giugno e al seminario di dicendo
Presupposto fondamentale quelle per l'azione era che il sistema televisivo italiano non poteva essere disgiunto da due processi
Primo il processo di convergenza con il mondo dell'editoria dell'informatica e delle telecomunicazioni
Reso possibile dalla rivoluzione digitale
Secondo il processo di globalizzazione dell'economia che investe relitti
Prodotti mercati e strategie d'impresa rendendo definitivamente superata l'epoca in cui la televisione si trovava il mercato nazionale protetti
Appare in quindi confermata la netta tendenza la convergenza in diversi gruppi imprenditoriali tra comparti di attività che eravamo abituati a considerare distinti
Fumo anzi fin troppo prudenti nel sottolineare che l'incertezza del quadro normativo era una delle cause del ritardo italiano nella trasformazione dell'impresa in direzione media
Oggi va riconosciuto che le imprese hanno corso il rischio dell'incertezza del diritto
E se hanno proceduto ad iniziativa alleanze Investimenti e ricapitalizzazioni che già rappresentano un adeguamento seppure parziale dell'Italia la tendenza internazionale in materia di convergenza e di multimedialità
Un cammino che ha avuto come protagonisti del novantacinque sia il gruppo sospette che il gruppo Olivetti sia Mediaset che te le più che TMC
Mentre per la RAI si è dovuto registrare pur in presenza di una stessa tendenza espressa dal consiglio di amministrazione il blocco della diversificazione dei servizi
Da parte del precedente governo che pur definendosi tecnico si era assunto una pesante responsabilità politica preciso come sono uso sempre fare in queste occasioni che ciò che dicono presenta un mio contributo
Personale al confronto e al dibattito e non coinvolge le responsabilità del leasing in quanto tale che un organismo associativo in cui sono presenti molte e diverse istante
C'è da rallegrarsi che le imprese del nostro Paese con un concorso di soggetti capitali multinazionali si siano mossi in una direzione che consente loro di operare del mercato internazionale così come c'è da lamentare il fatto che il servizio pubblico radiotelevisivo
Abbia incontrato invece ostacoli politici nel realizzare la stessa presenze l'altra tendenza che ha trovato conferme per ora in altri Paesi è proprio quella di una ratifica normativa della convergenza tra comparti di attività nel campo della comunicazioni
Proprio nella patria dell'antitrust degli Stati Uniti
Il Telit Communications atte dello scorso otto febbraio aperto la strada alla costituzione di gruppi in grado di realizzare forti sinergie tra la fornitura di reti servizi prodotti sappiamo quanta influenza il modello anni leggendo eserciti sull'evoluzione del sistema negli altri Paesi già sono allo studio prossimi all'approvazione provvedimenti analoghi dei principali paesi europei vorrei peraltro richiamare la vostra attenzione sul fatto che il temi comuni cresceva a te è un provvedimento molto complesso che non può essere ridotto ad una sorta di vicenza di concentrazione
Quando questo atto è stato pubblicato in Italia la maggior parte dei giornali ha invece dato questa interpretazione
E quello di un po'dirlo francamente che mi ha meravigliato che anche il Garante della concorrenza che tra l'altro è un ottimo conoscitore del mondo americano
Abbiamo al lato queste versioni definendo l'esempio statunitense pericoloso irritante
In realtà a ben guardare negli Stati Uniti la deregulation
In materia di concentrazione circondata in coerenza con tutta la storia legislativa americane in questa materia da una serie di norme che garantiscono una concorrenza garantiscono i diritti del pubblico la protezione dei minori da copertura finanziaria del servizio universale
Nel campo radiotelevisivo i limiti alle concentrazioni proprietarie sono stati spostati
Ma certo non la politica
Molta attenzione è data di standard interconnessione alla compatibilità tra sistemi di trasmissione di ricezione
Ed anche al sostegno sia pure indiretto all'acquisizione dei nuovi apparati ricevitori in particolare quindi digitali
Per favorire la minori discriminazione possibile nella diffusione dei sistemi avanza
Come sempre la chiave del sistema visite della flessibilità nella previsione di aggiustamenti normativi tra due anni e soprattutto nel potere e nell'efficacia dell'organo di garanzie di controllo la Federal Commission
Basti pensare al controllo sugli accordi di interconnessione e all'obbligo di progredire per lo più entro quattro mesi alle istanze contro presunte violazioni della legge
E all'attività arbitrale alle procedure ancor più rapide che un apposito Regolamento prevede per la risoluzione delle controversie legati allo sviluppo degli standard si tratta insomma di un apparato normativo che poggia su decenni di esperienza non solo di un legislatore pragmatico ma anche giusta autori severa è competente quindi nessuna trasposizione critica del modello americano
In altri Paesi che rimane però un punto di riferimento di grande rilievo la stessa cautela deve essere adottata quando parliamo di deregulation in settori ove il mancato una seria regulation è che di licenza di concentrazione in settori nei quali è stato fino a ieri praticati il massimo della concentrazione
Cioè il monopolio in generale e ammettere livelli più elevati di concentrazione non significa affatto trascurare il problema delle posizioni dominanti delle minacce al pluralismo ma cercare di risolverlo con criteri della cosiddetta deregulation simmetrica intese a favorire una reale competizione tra gruppi di dimensione e risorse compare mi sembra che non solo altri paesi industrializzati ma anche il nuovo governo italiano siano consapevoli dell'interesse di tutti ad una deregulation che sia simmetrica a livello transnazionale
Se non ci si vuole rassegnare all'egemonia di un solo Paese con tutti i rischi gravi che ciò comporta sul terreno economico
Ed anche su quello della democrazia
Lascio naturalmente al ministro Maccanico illustrazione degli orientamenti del governo in vista di una legislazione di sistema
Dalle anticipazioni tuttavia candidati in varie occasioni già sappiamo che il disegno di legge governativo copre sia riassetto delle comunque delle telecomunicazioni sia il sistema televisivo pubblico e prima che l'autorità di controllo sarà unica anche se con competenze tecniche distinti al suo interno e che i suoi poteri saranno estesi alla regolamentazione o almeno così penso che sia anche se ho visto che il ministro del Tesoro
Ha sollevato qualche obiezione qualche problema il rapporto alla problema dei tempi della privatizzazione della STET che si intende prevenire non legittimare a posteriori le posizioni dominanti in armonia con le indicazioni di autorità antitrust che l'attività nei diversi comparti dovrebbe essere consentita tutte le imprese comprese la concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo che metto in punto dovesse resterebbe esser dato alle competenze di Regioni e Comuni
Sia a una rete federale della RAI costituita da micro regioni l'altra previsione che avevamo anticipato due riprese riguarda un'altra importante conseguenza dei processi di convergenza multimedialità
E deregulation la necessità di ridefinire il ruolo di servizi pubblici non solo nel broadcasting ma anche nelle telecomunicazioni
è significativo che la Commissione europea abbia prodotto poche settimane dopo
Il lettore communication Act americano un primo documento che accompagna un questionario agli Stati membri dal significativo titolo il servizio universale delle telecomunicazioni nella prospettiva di un contesto pienamente liberalizzato
Un elemento essenziale della società dell'informazione
Anche questo documento fa parte insieme all'atto americano delle novità più rilevanti intercorse dal nostro ultimo incontro di dicembre ad oggi mi limito ad osservare che essa costituisce la base fondamentale
Per una legislazione di livello comunitario e nazionale secondo il principio di sussidiarietà intesa conciliare la liberalizzazione e la concorrenza con il mantenimento dello sviluppo di servizi di utilità pubblica irrinunciabili in uno Stato moderno
Più controversa e naturalmente la ridefinizione del servizio pubblico nel campo radiotelevisivo sebbene si presenti in termini analoghi a quelli della telecomunicazione
Copertura finanziaria di servizi pubblico critica e confronto con il libero mercato per tutto il resto le scelte politiche sembra qui più difficili per ragioni multe che divide
Anzitutto non è utilizzabile in Europa il modello americano almeno di una netta e a mio giudizio inaccettabile marginalizzazione del servizio pubblico
Il passaggio alla concorrenza non ha sollevato soltanto problemi di adattamento imprenditoriale
Ma anche veri e propri problemi di legittimazione ciò che non accade per le reti di telecomunicazioni neutrali rispetto ai contenuti dei corsi
Il perdurante ruolo del servizio pubblico è stato però solennemente ribadito in due conferenze intergovernative del Consiglio d'Europa Vienna mille novecentottantasei e Praga mille e novecento il novantaquattro particolarmente importante quest'ultimo poiché oltre a raccomandare le garanzie finanziarie per il Servizio di base prende posizione a sostegno dell'autorizzazione ai servizi pubblici di entrare nel mercato dei nuovi servizio con qualsiasi tecnologia diffusione modalità commerciale di offerta naturalmente senza protezioni che altererebbero le regole della concorrenza
La battuta più ricorrente a proposito di questa combinazione in uno stesso organismo delle funzioni pubbliche del ruolo di impresa
Epoca la cosiddetta quadratura del cerchio senza negare che si debba perseguire questo obiettivo molti pensano che ciò sia in realtà il prossimo ma non è detto che le cose stiano proprio così a tale proposito
Rilevo con soddisfazione che l'ipotesi innovativa
Perdonerete questo
Piccolo peccato che spero sia considerato dei niente che l'ipotesi innovativa riassetto del sistema radiotelevisivo pubblico su cui mi ero impegnato con una precisa ed articolata proposta fatta nella fase conclusiva della mia presidenza
Della RAI viene oggi a distanza di quattro anni sostanzialmente assunta e fatta proprio troppi atti in sedi istituzionali e politiche assai autorevole
Si tratta di una proposta che ho avuto modo di fare in più sedi frutto di un lavoro collettivo che si trova anche una matura elaborazione in un libro è giusto dargliene atto scritto dall'allora consigliere di amministrazione della RAI Bruno Pellegrino
Non essendo stata naturalmente brevettata e resistendo non esistendo alcun copyright in un posto di limitarmi ad esprimere soddisfazione augurandomi che dopo essersi documentati su quanto affermo si possa darmene atto
Ma a parte questa osservazione nel spero sia considerato un mio personale peccato veniale
Intendo sottolineare la validità di un'idea che prevede la trasformazione della RAI concepita come una finanziare editoriale capogruppo responsabile della strategia di impresa e delle politiche editoriali cui dovrebbero far capo diverse società operative commissioni imprenditoriali da definiti
Partendo dall'esito del referendum si tratta di procedere all'ingresso del capitale privato salvaguardando però il ruolo e la funzione pubblica della RAI
Nella holding il capitale privato a mio giudizio non dovrebbe superare il quarantanove per cento tenendo presente che nella strategia nella politica editoriale del gruppo
E incluso l'assolvimento delle funzioni di pubblica utilità mentre nelle società operative la maggioranza potrebbe anche essere e quindi in alcuni vari succitate
Al fine di affrontare la questione decisiva della separazione tra organi preposti all'indirizzo e quelli preposti alla gestione si dovrebbe a mio giudizio dar vita ad una fondazione dotata di una propria autonomia e personalità giuridica il cui consiglio direttivo dovrebbe essere nominato dal Parlamento o se si preferisce ad un comitato di garanti sempre di nomina parlamentare francamente io preferisco la Fondazione per tutti abbastanza evidenti di reale autonomia indipendenza e terzietà giuridiche più che comitati se c'è a quest'organo dovrebbero spettare penetranti poteri di definizione strategica di indirizzo ed anche di controllo oltre alla nomina degli amministratori della è un modo tra l'altro di contribuire a porre un argine all'irrisolto e forse anch'io risolvibile problema dell'ingerenze politiche sulla gestione
E in particolare sulle nomine di dirigenti dico forse irrisolvibile
Perché parliamo sempre di soluzioni tecnico-giuridiche mente al fondo c'è sempre il problema della responsabilità della volontà e di conseguenti comportamenti politici
Sentito evocare questa vorrei questo decadranno al suo autore questo Milan che stimo
Sono legato anche da amicizia ho sentito evocare l'ipotesi della Banca d'Italia anche questa affermazioni che avremo modo di fare alcuni anni or sono alla presidenza vedere anche qua
Da Giulietti è fuggito posso
Su una tematica così delicata terrena della più evidente mistificazione da parte di tutti consentitemi di dirlo normale
Sarebbe venuto finalmente il momento di fare uno sforzo di rappresentare in modo più sincero la realtà delle cose con beneficio appena serietà di tutt'dell'istituzione dei partiti e degli uomini cercando di porre fine alla continua girandola delle accuse contro accuse di occupazione e di lottizzazione
Problema vero e mi pare sia quello della qualità
Del modo
Come
Le presenze di direzione e veniamo ora alla società operativi alcuni potrebbero avere in tutto in grande maggioranza un capitale pubblico in ragione delle loro missioni specifiche penso ad esempio ad un eventuale reti di pubblico servizio senza introiti pubblicitari ipotesi più volte ventilata
Che secondo me dico la verità solleva non pochi interrogativi ma ragionamento qui sarebbe un po'troppo
Ad una legge di bandiera per la diffusione all'estero e per i servizi destinati agli italiani residenti in altri Paesi e su questo vorrei perché realmente richiamare l'attenzione del ministro Maccanico è una questione molto importante
La possibilità dura diffusione all'estero per ciò che riguarda
La politica del Paese e alla cosiddetta rete federale sulla quale vorrei tra breve fare qualche osservazione altre società operative potrebbero essere a capitale misto ma sempre con il cinquantun per cento di capitale privato potrebbero essere compresi in quest'area una rete generalista con introiti sia da cannone che da pubblicità
Vorrei chiedergli caratterizzati da un interesse pubblico se trasmessi in chiaro penso in primo luogo all'informazione
Ma anche alla cultura allo spettacolo di qualità e i programmi per ragazzi ed una società per la gestione degli archivi che già negli attuali orientamenti la RAI presente il duplice profilo della pubblica utilità
Conservazione e d'accesso del pubblico per motivi di ricerche di formazione e della commercializzazione
Potrebbero invece essere a capitale in maggioranza privato le società operative che si occupano della produzione mi riferisco soprattutto alla fiction e ad altri prodotti ad utilità ripetuta commerciabilizzabile i sui diversi mercati sui diversi circoli della distribuzione multimediale della gestione dei diritti con un'accentuata vocazione per la promozione sui mercati esteri
Della pubblicità dell'homevideo dei servizi a pagamento con qualsiasi modalità di offerto dalla pay tv al video on demand da vittoria alla discografia
Questo impianto generale avrebbe a mio avviso i seguenti vantaggi inserire il riordino del servizio pubblico
Nella legge di sistema portando una serie innovazione rispettare l'esito referendario sull'accesso di capitali privati conservando garantendo le funzioni di pubblica utilità
Superare la questione non più attuale del massimo numero di reti per soggetto obbligando a ripensare la questione delle concentrazioni sulla base di altri parametri riferiti alle quote di mercato audience culturali che commerciali
Consentire l'ingresso del servizio pubblico nel mercato e la multimedialità non porre limiti
Alle singole o per età o società operative nella possibilità di accordi con altri soggetti italiani e stranieri ritorno al momento sul problema della rete federale per sottolineare che è necessario
Qui sono d'accordo con quello che ha detto Veltroni ieri stare molto attenti a non ripetere l'errore che fu fatto di primi sette anni di vita della Terza Rete Veltroni ha parlato del settantacinque non so bene cosa si riferisse perché in realtà la terza rete è cominciata nel settantanove quindi solo se è stato un lapsus qualche diverte differibili
Anch'io penso che per dare una risposta alla domanda che c'è nei paesi del rito autentico federalismo si potrebbe pensare più che appunto ad una rete federale
Si dovrebbe pensare non solo come naturale ad un accorpamento macroregionale ma proprio a dar vita accrediti veri grandi popoli i direttivi e produttivo
Uno al Nord una al centouno al sud poiché complementari e non quindi in concorrenza con quelli nazionali ma dotati di un loro reale autonomia e direttive produttiva in grado di intercettare valorizzare tutto quel tessuto ricchissimo di professionalità di creatività di capacità innovative sommerse presenti nel territorio ed è uno sbocco produttivo
Anche a tutto quell'indotto che ha sinora vissuti in modo asfittico il precarico attorno ad una miriade di televisioni locali
Penso anche che questi tre grandi poli potrebbero avvenire delle loro specializzazioni soprattutto con riferimento alla ricerca di parte e alla destinazione dei prodotti sviluppando così la collaborazione auspicata anche venerabile Lupin con diversi aree geopolitiche penso all'Europa comunitaria ai Paesi centro orientali e a quelli del bacino del Mediterraneo
A proposito di quest'ultima sempre all'altro un altro Chicca istanza della Sicilia di poter avere un fotone voce introduttivo come ponte verso tutta l'area mediterranea
Cioè è stato un buon dimenticato convegno di Palermo nell'ambito di un Premio Italia che da questo punto di vista
Stremo interesse ricordarle forse andare a vedere che cosa fu detto in quell'occasione ho visto che i giornali almeno hanno dato una sorta di divaricazione tra il ministro Maccanico il vicepresidente Veltroni a proposito del finanziamento io mi permetto sommessamente di dire che non mi pare questo
Effettivamente un problema di ben chiaramente il finanziamento cadono in un canile Occam al cinquanta per cento
Penso che posso essere visto in un approccio più globale
In cui ad esempio attraverso contratti di programma contratti di programma della parte pubblica ma anche da parte di privati dove si può valutare che si può coprire il costo delle prestazioni il cane come dimostrato anche degli altri
Paesi del mondo è solo una delle forme possibili
Quindi non necessarie
Quindi un potere mento delle aziende
Penso in questo quadro che si posso e quindi lineare una nuova configurazione della RAI in grado di distinguere chiaramente le proprie missioni di servizio pubblico e quelle di vocazioni imprenditoriale
Per quanto riguarda la vocazione di servizio pubblico io penso che si possa agire una nuova si possa aprire una nuova grande stagione e andando con la mente a quella vissuta nei primi anni di vita il regime logorio sono andato a rivedermi un po'tutte queste cose computo occasione di fare corso presso l'Università di Macerata cui io ho ripercorso un pochino
I primi anni Cinquanta del monopolio e proprio ragionando attorno a quindi a quegli anni parte ironici del servizio pubblico
Penso che si possa aprire una stagione simile a quella della grande emissione di altri Bettiza azioni di unificazione linguistica che si compra che compì il servizio pubblico a cavallo tra gli anni cinquanta e gli anni sessanta e il pensiero almeno di alcuni di noi va subito a quel programma non è mai troppo tardi del maestro Manzi che divenne allora uno dei personaggi più giustamente famoso utilitaria vorrei dire più giustamente famoso di tempi famosissimi conduttori di oggi di programmi USA e dice
Oggi della società dall'informazione il grande compito del servizio pubblico penso sia qui otterrà grandi compiti vi sia quello di realizzare proprio l'alfabetizzazione multimediale che in Kenya
Il computer deve diventare di casa nelle scuole non solo per insegna ma soprattutto per gli studenti
Uno dei nuovi grandi obiettivi dell'Italia post industriale deve essere proprio quello di assicurare condizioni scolastiche della società dell'informazione e così che si costruisce un nuovo corso per il Paese e si realizza quello che consentitemi di definire il nuovo stato sociale intelligente
Intelligente perché razionale capace cioè di operare al di fuori di ogni visione meramente assistenzialistica verificando sulla base del reddito chi è reale bisogni di assistenza capace con l'informatica di semplificare le procedure combatte le distruzioni
E le ingiustizie della pubblica amministrazione a cominciare da quelle fiscali
Uno Stato sociale intelligente che ha tra i suoi obiettivi primari la formazione dei nuovi lavoratori dell'intelligenza destinati ad essere i protagonisti
Della futura socia della comunicazione della futura società della comunicazione integrata surrettizi digitali
Decisiva risulterà la capacità di sfruttare al meglio i nostri beni culturali il nostro patrimonio artistico e musicale le biblioteche l'industria turistica lo spettacolo insomma la cultura in tutti i suoi aspetti affermare la pubblicizzazione multimediali si superarono la fisicità per i consumi culturali significa oltretutto rafforzare il livello di democrazia e di solidarietà verso gli emarginati i portatori di handicap
Il nuovo servizio pubblico può dare risposte decisivi acquisti istanze di sviluppo
Avviandomi alla conclusione vorrei dire che siamo tutti consapevoli che molti altri problemi giuridici sono di stringente attualità al di là degli assetti imprenditoriali e istituzionali di cui oggi ci occupiamo
Alcuni tradizionalissimo i come quello della violenza in televisione e degli affetti delle tv sui minori come rispondono tentativi ahimè altrettanta addizionali di soluzioni censorie
Senza entrare nella polemica mi auguro che sia figlio di un meccanismo di autoregolamentazione purché dotato di capacità e volontà sanzionatorie questa delicata Mattei
Si va affermando che questi problemi incluso quello della propaganda razzista e xenofoba l'idea rilanciata anche in Italia pochi giorni puzzavano di costituire osservatori che documentino con rigore scientifico
I rischi di gravi le rive della comunicazione
In molti casi se si guardasse con più attenzione si scoprirebbe che basterebbe il Codice Penale se fosse applicato ad affrontare di adulti più gravi
Altri problemi sono invece nuovi o si presentano in termini nuovi come il rapido modificarsi delle tecnologie del mercato
Basti pensare alla protezione dei diritti d'autore diritti connessi alla pirateria audiovisiva alla decodificazione illecite diritti diffusione degli eventi in particolare sportivi
Ai molti problemi ancora aperti nella revisione della direttiva comunitaria sulla tv all'accesso alle banche dati ed ai connessi problemi di tutela della vita private
Ma più di tutte le possibilità di comunicazione attive di interazione anche tra soggetti non professionali
Quindi sottratti a qualsiasi codice di condotte di autoregolazione sollevano problemi normativi che imporranno la ricerca di un giusto mezzo
Però la tendenza ad escludere ogni controllo come se si trattasse di conversazioni private e le preoccupazioni che nascono dall'accesso di fatto pubblico tutte le informazioni non criptate immesse nella rete
Un recente documento dell'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa sulla democrazia elettronica costruisce del resto una vera e propria agenda legislativa sulla quale sarà forse bene ritorna se abbiamo scelto per questo incontro l'argomento della legge di sistema non è per trascuratezza degli altri problemi normativi ma per il carattere pregiudiziale che essa ha nei confronti dello sviluppo del sistema
Non più procrastinabile nel nostro Paese pena l'isolamento della colonizzazione
Concludendo vorrei dire che pur nel moltiplicarsi dibattiti e convegni su questa materia
Consentitemi serviti aveva detto particolare attenzione su questo faccio un po'gli interessi di casa mia l'insieme per la sua natura di associazione tra impresa e categorie professionali per i suoi rapporti di collaborazione
Con l'amministrazione pubbliche con l'università può costituire un luogo particolarmente efficaci di confronto in questa fase di diversificazione delle offerte e di sviluppo della multimedialità per fare convergere in pratica Torrealta
I settori così il mercato la ricerca la politica le istituzioni il diritto le professionalità cioè gli imprenditori i politici i tecnici e i creativi e gli analisti del mercato i giuristi gli operatori del marketing e della pubblicità
Le aree di intervento pubblico come gli enti locali ministeri il Presidente Illy università
è sulla base di queste considerazioni che abbiamo elaborato il manifesto programmatico del leasing incluso nella documentazione che è stata consegnata ai partecipanti di questo incontro e che è costituita linee di sviluppo delle nostre iniziative
Grazie per l'attenzione
Grazioli Predeval subito il ministro Maccanico svolti sovente
Sono molto grato all'amico manca altissime per l'invito che mi è stato fatto a partecipare a questo convegno
Per la verità in questo periodo i convegni su queste tematiche si moltiplicano
Ed è anche un problema per il ministro essere presente in tutte queste occasioni però questo fatto e senza dubbio un segno della grande importanza del grande rilievo che questi queste tematiche hanno assunto per il Paese e per il legislatore per il governo
Quindi io ritengo che sia che siano utili e che siano stimolanti e che possono dare fornire anche un
Un terreno di confronto che è utile a chi parla poi la responsabilità della guida politica del Paese
Siamo tutti convinti che l'innovazione tecnologica nelle telecomunicazioni
Renderà sempre più convergenti tra loro
I diversi mezzi della comunicazione
Nell'immediato futuro si realizzerà un sistema integrato nel quale potranno convergere in un unico terminale il telefono il computer la televisione
Si potrà quindi accedere a qualunque tipo di informazione e nello stesso tempo comunicare
Con l'integrazione dei diversi sistemi della comunicazione
Anche la televisione perderà il suo carattere generalista
Per essere invece strumento polifunzionale
Dedicato anche a tematiche sociali quali la scuola il lavoro l'assistenza sanitaria il rapporto con le pubbliche amministrazioni i tempi di questo processo
Non sono prevedibili ma questa è la via verso la quale si fa
La fusione dei computer e della televisione il loro collegamento ad una Rete potrà consentire a ciascuno di noi di essere come si suol dire interattivo
Non più pochi prodotti di informazione
Ma molti protagonisti
Non più pochi produttori di informazione ma molti protagonisti costa costituiranno la comunicazione del futuro
L'unione della possibilità di dialogo alla forza delle immagini una immagine che poi frutto principale dalla cosiddetta multimedialità
Finirà per aprire un forte riflesso sull'intera società della comunicazione
Non ci sarà più un pubblico genericamente inteso ma usi individuali dei mezzi di comunicazione di massa
L'introduzione delle tecnologie multimediali significherà più servizi migliore qualità della vita una cultura più diffusa ed in definitiva più democrazia
Ma tutto ciò questo processo presenta anche alcuni rischi
Chi avrà in mano le società multimediali
Cioè fornirà i servizi sui diversi segmenti della comunicazione
Riuscirà ad uniformare milioni di persone con standard culturali e con messaggi che saranno inequivocabilmente omologati
E avrà la possibilità mediante questi mezzi interattivi di conoscere ciascun interlocutore
Ed in parte di controllare
Si dovrà quindi prestare molta attenzione
Affinché sia evitata la concentrazione nelle mani di pochi soggetti delle reti
Dell'offerta dei programmi del sostegno pubblicità
Non dovremo in altre parole trovarci nella condizione
E questi delicati sistemi di comunicazione si sviluppino in assenza di limiti e di controllo
Nessun vincolo rigido o dirigistico
Nessuna gabbia andrà costruita ancor prima che il processo multimediale interattivo prenda vita
Anche se andranno individuati i principi che dovranno sovrintendere allo sviluppo del settore
Per esempio andrà considerata l'introduzione di una normativa anti Tres
Ed è il principio che chi controlla abbia anche strumenti di regolazione per adattare la propria azione al mutare dell'assetto del sistema
E ancora
Di fronte alla globalizzazione del mercato
Con l'entrata in campo dei grandi gruppi internazionali delle telecomunicazioni
Della comunicazione di massa e dell'informatica il Governo e il Parlamento dovranno al più presto delineare una politica nazionale per il settore che consenta anche all'industria italiana occasioni di sviluppo e di crescita
In caso contrario d'Italia sarà terra di conquista dei grandi gruppi internazionali o nella migliore delle ipotesi rimarrà tecnologicamente arretrato
Quella che si prospetta sarà quindi una vera e propria rivoluzione
In cui vi sarà spazio per enormi potenzialità di investimento economico eppur uno sviluppo occupazionale che sociale
E così si comprendono le iniziative intraprese dai governi dei paesi ad economia avanzata nel settore della multimedialità
Negli Stati Uniti vicepresidente Al Gore ha predisposto un piano per la realizzazione delle cosiddette autostrade informatiche
Martin banche ma il nostro commissario europeo ha redatto per l'Unione europea decalogo delle infrastrutture dell'informazione
In Giappone il ministero delle Telecomunicazioni aver varato un piano per lo sviluppo delle reti e di informazione del paese che arriva fino al due mila e dieci Jacques Delors nel libro bianco del rione europea sull'occupazione ha stimato in almeno due milioni i nuovi posti di lavoro nelle telecomunicazioni per i prossimi cinque anni
Di qui la necessità anche per l'Italia
Di sviluppare le nuove tecnologie della comunicazione
Ah multimedialità infatti presuppone l'esistenza delle reti via cavo quale veicolo per un alto numero di informazioni e per l'interattività
La diffusione della ricezione via satellite
Il passaggio dal sistema analogico al sistema digitale numerico quale forma di trasmissione che consente di contenere tutti i dati necessari alla soluzione alla comunicazione multimediale della rete via cavo il nostro Paese che oggi sostanzialmente privo
Esistono le dorsali in fibra ottica ma sono stati realizzate solo pochi allacciamenti domestici
Anche satellite che è in una situazione di arretratezza quando a passaggio dal sistema analogico a quello numerico digitale sia ancora in una fase e sperimentazione
Deve quindi essere immediatamente recuperato il tempo perduto affinché il nostro sistema Paese non si trovi presto in una condizione di svantaggio irrimediabile
Per questo motivo fin dal momento del mio insediamento ho pensato che fosse necessario elaborare una serie di norme che consentissero lo sviluppo di un moderno sistema della comunicazione
Una mia prima riflessione ha riguardato alcuni punti particolarmente delicati
Quali quelli relativi alla necessità di costituire un'autorità unica per tutto il sistema delle comunicazioni e di introdurre norme per evitare il pericolo di concentrazioni lesive del pluralismo informativo ed economico
Questi due aspetti sono infatti di grande importanza
Perché se è vero che da una parte la convergenza tecnologica può significare più democrazia più benessere più cultura diffusa
Dall'altra essa può determinare disuguaglianze tra operatori forti ed operatori deboli e discriminazione per i consumatori a causa delle difficili e costose procedure di accesso ai vari sistemi
Va rilevato che un rapido sviluppo delle nuove tecnologie
Passa anche attraverso la possibilità che verrà adottata a chi intende realizzare le reti di offrire un non solo i servizi televisivi ma anche gli altri servizi di telecomunicazione
Per questo motivo si dovrà nei prossimi mesi valutare con attenzione le modalità deliberare in stazione non solo per quanto concerne i servizi ma anche per le infrastrutture di rete
Più in generale sarà importante agevolare gli investimenti delle aziende nazionali
Connesse all'introduzione delle terre cronologie multimediali con particolare riferimento agli investimenti necessari alla cablatura del territorio all'uso del satellite
Alla produzione televisiva con tecnica numerica gli all'uso integrato delle reti di telecomunicazione e radiotelevisive
Contestualmente ci si dovrà impegnare la ricerca nel campo delle comunicazioni eventualmente con progetti finalizzati allo sviluppo della multimedialità via programmi formativi di figure professionali tecnicamente qualificate all'uso dei nuovi mezzi
Vi è un aspetto che pochi considerano il rischio che i nuovi Technology della comunicazioni riducono il discorso dello sviluppo dei nuovi mezzi e del loro uso entro rigide categorie formali la futura società dell'informazione
Costo tira infatti anche una rivoluzione antropologica ed essa sarà sarà necessario affiancare una sorta di umanesimo dell'informazione
Cioè un giusto equilibrio integrazione tra linguaggio della cultura classica e le nuove tecnologie
Per quanto riguarda
Un preteso dissenso all'interno del governo sulla questione della della autorità unica o divisa fra televisione
E telecomunicazioni voglio rassicurare presidente manca anche questo contrasto non esiste
Esiste piuttosto una preoccupazione
E cioè quella che un quadro così imponente
Di revisione legislativa
Posso a essere attuata nei tempi necessari perché si vada avanti su certi processi particolare in particolare per quanto riguarda il regime televisivo come voi sapete esiste quel termine importante della sentenza della Corte costituzionale
E per quanto riguarda il sistema delle delle comunicazioni di impegni che riguardano la privatizzazione della STET
Noi stiamo cercando di elaborare una strategia che nelle condizioni attuali del parlamento ci consente di arrivare a questi obiettivi nel modo più rapido possibile queste l'unico problema che il Governo nel quale non esistono divisioni sui temi sui quali ho avuto modo di Intra peretta attenersi brevemente
D'altra parte la relazione l'amico manca è talmente ampia che mi esime dal potere
Diffonde ma ancora di più su questi temi in particolare su quello della degli della revisione della legge sulla RAI che certamente farà sarà uno dei capitoli importanti del nostro provvedimento legislativo ringrazio
Allora cominciamo ora gli interventi naturalmente terrò conto
Tinelli una serie di richieste che sono state fatte anche in rapporto all'intreccio degli orari insomma
Lei prima d'intervenire il presidente Morello
Sì
Coro
Ma io ringrazio organico manca per questo invito a riflettere su questi temi che sono all'ordine del giorno
In questo momento tra noi e vorrei iniziare il mio intervento citando la dichiarazione finale del vertice che proprio due giorni fa a Londra
Ha visto riuniti presidente dei servizi pubblici dei principali paesi europei
E cioè Italia Francia Spagna Germania e Regno Unito
La BBC la RAI
France televisione le reti tedesche ready e insidie e la radio televisione spagnola
Insieme hanno convenuto sulla necessità che in quanto operatori pubblici essi abbiano ruolo più rilevante nella costruzione di una società dell'informazioni accessibili a tutti
Anche perché i servizi pubblici radiotelevisivi rappresentando il più del cinquanta per cento dell'industria audiovisiva europea sono i principali investitori nella produzioni audiovisiva nazionale e locale
Di qui un invito esplicito ai legislatori dei rispettivi Paesi dell'Unione europea i partecipanti prosegue ancora la dichiarazione del vertice di Londra
Invito nei governi europei a cogliere le opportunità offerte dalla Conferenza intergovernativa per la revisione del Trattato dell'Unione Europea
Al fine di rendere possibile che l'Unione riconosca il ruolo specifico dei servizi pubblici
E ne sostenga l'azione a supporto delle istituzioni democratiche ed a tutela dell'identità culturale europea
Da tutto ciò emerge la chiara consapevolezza che al di là dei diversi quadri normativi dei singoli Paesi i servizi pubblici di tutta Europa condividono una medesima preoccupazione che l'evoluzione del settore della comunicazione
Si stia orientando verso una direzione che tende di fatto a privilegiare sempre più la dimensione competitiva esclusivamente commerciale
E a marginalizzare quei soggetti cioè i propri servizi pubblici su cui si è fondata l'evoluzione democratica del sistema radiotelevisivo dei nostri paesi
Gli esempi si moltiplicano di giorno in giorno nei più diversi settori del sistema radiotelevisivo
è di ieri la notizia che un gruppo multinazionale privato facente parte capo al tedesco Kiss che come sia chiamo e presente anche in Italia ha offerto una cifra pari a tre mila quattrocento miliardi per i campionati mondiali di calcio del due mila due e del due mila sei
Con un aumento di oltre il seicento per cento rispetto a quanto l'Unione Europea di radiodiffusione rappresentante dei servizi pubblici ha pagato per i prossimi campionati mondiali del mille novecentonovantotto
Si dirà e il mercato
E la legittima legge del mercato a permettere offerte di questo genere si dirà pure sia un potente
Diario una cifra così considerevole per tale evento sportivo vuol dire che avrà calcolato proventi adeguati all'investimento specie quelli relativi alle offerti criptate ed appagamento
Tutto ciò è vero
Ma la nostra riflessione non può fermarsi qui
La concorrenza è sicuramente un bene da tutelare la liberalizzazione delle infrastrutture tecnologiche e conseguentemente delle offerte e un positivo elemento ormai irreversibile
L'ampliamento del mercato retail radiotelevisivo ha certamente contribuito e contribuirà ad una crescita delle opportunità per gli operatori per gli utenti
Ma se il calcio per rimanere lì a questo esempio emblematico e un valore sociale ed esprime come io credo un interesse generale della collettività
Allora qualcosa bisogna sicuramente fare
Perché le pur legittime spinte del mercato e della concorrenza siano adeguatamente controbilanciati da in modo da tutelare anche le esigenze complessive della società
Il discorso non cambia se dal livello dei programmi e dei contenuti indirizziamo la nostra analisi a quello importantissimo della gestione delle nuove tecnologie
Dove i pochi gruppi privati multinazionali stanno imponendo la loro legge
Invertendo sul mercato sistemi di di codifica digitale di loro proprietà
Rischiando nonostante le assicurazioni date in proposito di rendere problematico sul mercato
L'ingresso sul mercato di altri operatori
Anche in questo caso se lasciamo alle sole spinte del mercato il sistema della comunicazione tende a ridursi unicamente ad un grande nuovo business a beneficio esclusivo delle fasce più abbienti della popolazione
Intendiamoci
I servizi pubblici hanno dimostrato in questi ultimi anni di saper agire sul mercato trasformandosi impresse di servizio pubblico in grado di reggere le sfide che via via si sono presentati e anzi si in Italia come in Europa hanno rappresentato un qualche cosa in più dell'emittenza commerciale
Sul piano della programmazione sul piano della produzione audiovisiva nazionale sul piano dell'informazione e del suo equilibrio
Occorre allora che questo più del servizio pubblico si è sviluppato e sostenuto
E che ad ogni livello si creino le condizioni formali e sostanziali perché chiunque posso davvero di conoscere semplicemente accento indù accendendo invidio quali sono le reti del servizio pubblico
Ciò vale innanzitutto per gli operatori dell'azienda che devono rifuggire da ogni tentazione di omologarsi al privato rifiutando le logiche della semplice rincorsa all'audience
Delle facce le spie spettacolarizzazione di quella come la routine
Che opprime ogni forma di creatività di originalità
E questo è un compito assai delicato che non voglio nasconderlo richiederà un impegno ancor più incisivo ed esigente di quanto si è fatto sino ad oggi
Ma ogni sforzo interno all'azienda può risultare vano se non si individuano le condizioni di quadro legislativo
Perché il servizio pubblico possa imboccare la strada della competitività proprio nella direzione della qualità
E quali sono queste condizioni io ne vedo essenzialmente due
La prima non si può innanzitutto pensare che un'impresa così centrale per il sistema culturale italiano
Sì ha lasciato al di fuori o ai margini di quelle che sono già oggi le evoluzioni principali legate a di nuove tecnologie
Questa è una consapevolezza che in Europa occorre dirlo e già molto più avanti che in Italia
In un se un altro Paese europeo ad esempio e vietato i servizi pubblici l'accesso alle reti tematiche che via satellite e più in generale alle nuove tecnologie
Non si tratta vorrei dirlo con chiarezza di perseguire nuovi opportunità di business
Si tratta invece di far sì che quella che appunto l'impresa culturale principale del nostro Paese
Possa essere il centro propulsivo per la nascita di tutto una serie di iniziative da cui tragga beneficio l'intera collettività
Pensiamo all'incontro della radiotelevisione con le imprese nazionale di telecomunicazioni ed informatica
Alla costruzione di poli multimediali alla diffusione di nuovi servizi socialmente utili all'utilizzazione diffuse ed innovativa dell'immenso patrimonio audiovisivo del servizio pubblico
Allo sviluppo in Italia ma anche all'estero per i nostri connazionali né per tutti quelli interessati al nostro Paese di offerte dedicate ai programmi per i giovani
A quelli di memoria storica ai documentari alla diffusione della cultura all'informazione e così via
Oserei dire che mentre la tendenza commerciale va naturalmente verso le soli opportunità di business valorizzando essenzialmente per ogni nuovo servizio che nasce il suo appagamento
I servizi pubblici sono invece naturalmente orientati ad integrare l'offerta generalista
A disposizioni di tutti con ulteriori offerte e servizi che arricchiscono l'intero sistema della comunicazione
In definitiva senza il servizio pubblico i nuovi mercati sarebbero sostanzialmente i più poveri anche se scintillanti nelle loro offerti più povere di qualità
Più povere nella rappresentazione delle imprese impari più diversificati esigenze del pubblico più poveri nel servizio alla collettività
La seconda condizione riguarda la ristrutturazione dell'offerta generalista tradizionale che resta come è evidente comunque il presupposto della presenza del servizio pubblico e che per stessa definizione al servizio di quei
Non c'è dubbio che accanto al permanere delle reti criticamente nazionali vi sia sempre più l'esigenza di radicare la presenza del servizio pubblico sul territorio e di metterlo in sintonia con le istanze che da essa provengono
La RAI condivide e non da oggi la possibilità di strutturare una rete senza pubblicità a fisionomia territoriale
Credo che i prossimi giorni si vedranno impegnati a confrontarci sulle modalità di articolazione sul nel territorio future risorse necessarie alla gestione all'organizzazione di fare rete
Credo però che bisognerà riflettere anche sul senso profondo di questa innovazione
Sono convinto che essa possa davvero rappresentare un elemento decisivo per un nuovo potenziamento del servizio pubblico se la si penserà quale vero e proprio laboratorio
Che senza preoccupazione di audience posso sperimentare dei nuovi linguaggi e qui nuovi formati che potranno poi imporsi anche nel complesso della programmazione
Si saprà essere strumento di diffusione della vasta e spesso validissima produzione audiovisiva nazionale provenienti anche dal territorio che troppo spesso viene colpo REM colpevolmente penalizzate
In tal modo la territorialità non diventa più un ghetto in tal modo non si rischia di ripercorrere come è stato giustamente affermato strade vecchie e fallimentari
In tal modo si contribuisce a dotare il servizio pubblico di un motore in grado di trascinare verso la qualità l'intero sistema radiotelevisivo
Un servizio pubblico così articolato
Con le sue tradizionali reti generaliste sempre più orientato ad una competizione incentrata sulla qualità con una forte rete legata al territorio e dalla sperimentazione con un suo ruolo centrale nel mercato di nuovi servizi e delle nuovi offerte con un pluralismo ancor più consolidato e rafforzato
Un servizio pubblico così articolato dicevo e certamente pronto anche ad affrontare un profondo ripensamento del suo assetto societario
Alla luce delle autorevoli pochissimi che sono state avanzate proprio in questi giorni
Ed è certamente questa la strada su cui si può più validamente impostare anche la questione dell'assetto proprietario della RAI a seguito del quesito referendario dello scorso anno
E concludo
Ho detto all'inizio
Che i servizi pubblici europei si attendono dai governi e dal Parlamento chiare indicazioni sull'impronta che si intende dare allo sviluppo della società dell'informazione
Con un ruolo centrale dei servizi pubblici esso sarà certamente sicuramente una società dell'informazioni accessibili a tutti
Servizi se i servizi pubblici ne saranno al margine
Sarà una Società dell'Informazione dominata da pochi grandi gruppi multinazionali per pochi privilegiati
E dal margine non saranno solo i servizi pubblici ma la stessa dimensione sociale e democratica della comunicazione grazie
Ringrazio il ministro che ci lascia ringrazio
Presidente Morello continuiamo il nostro dibattito
Io cercherò di alternare un rappresentante dell'impresa in un rappresentante diciamo della parte politica Parlamento e però prima di proseguire vorrei pregare professione Apruzzese di professor Buzzi ridarci
Premi saluto per nome dell'università
Allora sarò brevissimo la ringrazio
Manca anni quest'invito e lo ringrazio per avere organizzato queste questo incontro nonché tra quegli incontri che arricchiscono la vita
A del corso di laurea in Scienze della comunicazione che naturalmente è chiamato ad essere responsabile diciamo di questa fase che stiamo attraversando sarò brevissimo tentando di fare però un discorso trasversale alla mia natura istituzionale appunto di presidente del corso di laurea in scienze della comunicazione
A quella di specialista di docente delle comunicazioni di massa però soprattutto a quella di cittadino utente negli ultimi anni il confine tra essere cittadini essere utenti televisivi si è molto assottigliato
Forse ci sarebbe da domandarsi credo che anche di questo si parla se la cittadinanza televisiva appunto oggi non risulti un po'stretta rispetto appunto alla tradizione nietzschiano che abbiamo caricato sulla cittadino come insieme di valori sociali personali e Colletti
Allora della Rete tra loro rapidissimo alla quattro raccomandazioni direi che esprimono quello che sento di più in questo momento in una fase mi sembra molto delicata per certi aspetti ma anche molto affascinante nell'orizzonte delle nuove tecnologie che ci sia uniforme
Davanti allora la prima a cerchiamo di non cadere in quello che io ritengo un tranello cioè la contrapposizione fra servizio pubblico e mercato delle televisioni private cerchiamo di non cadere in questo tranello perché come dire c'è un un gioco delle parti che si annida dietro questa contrapposizione che nei
I fatti e giustamente quello che ascoltato lo sottolineo
Però dire le energie che ci vogliono perché il servizio pubblico venga difeso né i valori che dovrebbe portare è un'energia che forse si può scaricare molto più opportunamente
Sul tentativo di creare all'interno delle imprese private delle televisioni private un senso dell'interesse collettivo una logica della ricaduta sociale
Che tra l'altro secondo me all'interno di un buon imprenditore di una buona azienda e anche un buon criterio di mercato
La seconda cosa cerchiamo di ridefinire il sistema non partendo dalle logiche interne della televisione
E se sono ricche di splendori di significati di funzioni sia sul versante pubblico sia sul versante privato
Ma comunque esprimono una logica che appartiene alla tradizione della televisione se appunto riconosciamo che le nuove tecnologie hanno un ruolo io credo che non possiamo ripensare la televisione se non ragionando su una dimensione di sistema
A questo proposito io credo che sia molto pericoloso riflettere sulla televisione generalista o sulle televisioni locali diciamo territoriali senza pensare a un'economia di sistema pensano richiedemmo
Alla televisione generalista e alle filiali territoriali qualcosa che le nuove tecnologie evidentemente invece redistribuiscono in modo diverso
L'altro elemento a parte le polemiche sui consigli d'amministrazione eccetera però cerchiamo di far prevalere questo credo che valga sia per la sfera pubblica sia per la sfera privata il criterio delle competenze
E soprattutto una dinamica della formazione la formazione non è esistita in questi non è esistita nella Repubblica non è esistita nell'area privata si è affidata la logica del mercato la logica del mercato e l'ottica che insegna esperienza che insegna molto che può formare ma non basta e non basta soprattutto in uno snodo come questo
Quindi competenze e formazione
Infine
La RAI
Beh la RAI è stato detto è un'azienda è un'impresa
Ecco io sono io amo molto sono molto affezionato alla RAI e sono affezionato alla RAI soprattutto perché nel suo trovano il suo spazio istituzionale è però stata ed è una grande azienda è una grande impresa
Io credo che il senso che si nasconde in questo sia un accumulo di esperienze ma cumulo di risorse non cumulo di competenze che però si sono formate anch'esse sul mercato allora ragioniamo sulla ridefinizione ragioniamo su qualsiasi delle soluzioni possibili
Nei confronti della RAI ma ecco ragioniamo in modo tale che quella qualità impresa dell'azienda della Rai non venga perduta grazie
Favorevole comodità
Nell'ambito
Ma io credo ci sia una fortissima sproporzione tra la quantità di tempo che tutti noi dedichiamo al tema del rinnovo del consiglio d'amministrazione della RAI e più in generale degli assetti dirigenti dell'azienda radiotelevisiva pubblica
E il tempo che dedichiamo ai nuovi scenari
Legislativi soprattutto tecnologici
Noi siamo tutti prigionieri di una cultura politica che ragiona sulla occupazione degli spazi
E non considera il fatto che siamo invece in presenza di una tendenza al da parte del sistema dell'impresa che porta ad allargare gli spazi né opportunità alle possibilità di collegamento e di connessione
Naturalmente fin quando quello di banche italiane e sta un modello astratto
Al massimo una dichiarazione di buona volontà
Fin quando resta uno slogan questa tentazione di ragionare di spostare il ragionamento
Sulla occupazione degli spazi è una tentazione molto forte per qualche verso legittima e direi perfino doverosa
Tuttavia credo che il merito di un'iniziativa come questa sia di spostare un pochino la nostra attenzione sullo scenario c'è un dato di scenario politico che in questi giorni dire in queste ore allarma
Negli stessi attimi in cui si ragiona su come rimettere in moto il circuito delle grandi riforme istituzionali noi ci troveremo a prendere atto credo che la certificazione avverrà nella giornata di oggi che la riforma minima dei criteri di nomina del consiglio d'amministrazione della RAI non riesce a fare un solo passo avanti
E credo che in questa sproporzione che c'è tra i grandi proponimenti che la politica offre a se stessa e alla riflessione collettiva del Paese
E i comportamenti un po'zoppicante e con cui si cimenta su temi che pure in linea di principio registrano hanno registrato almeno in questi giorni significativi punti di raccordo la dice lunga sulle difficoltà in cui ci dovremo ci troviamo a muoverci su questi versanti
Io credo che sulla RAI noi dobbiamo fare una scelta di sistema è una scelta che punta fondamentalmente a salvaguardare tre obiettivi e tre condizioni
Il primo obiettivo è la autonomia dell'azienda io faccio grazia di una sorta di predicazione che tutti siamo abituati
Non sempre in coerenza con i nostri comportamenti a ripetere sul rifiuto della lottizzazione sulla necessità di separare controllo poteri di controllo e di indirizzo e poteri di gestione
Vorrei invece insistere sul fatto che l'azienda RAI merita una valorizzazione significativa delle sue professionalità interne
Ha subito in questi ultimi quattro anni due consigli di amministrazione che si sono posti per come la politica li aveva posti tutte e due come forme surrettizie di commissariamento dell'azienda
Io credo che oggi occorra ripristinare anche nella RAI la normalità della vita aziendale e questo sia un compito a cui la politica può corrispondere attraverso iniziative e attraverso omissioni
E qualche volta attraverso omissioni più significative delle iniziative che prenderà il secondo punto è il ruolo del servizio pubblico la sua centralità e come questa centralità viene garantita S. questa centralità passa necessariamente attraverso il vincolo che diceva prima Enrico Manca del cinquantun per cento e su questo dirò dopo una parola
Il terzo obiettivo la terza condizione è la valorizzazione della industria nazionale dell'immaginario in un contesto che vede a battersi steccati frontiere e registra proprio in questa condizione nuova la maggiore difficoltà
Dell'industria nazionale
Credo che la RAI holding sia la strada che consente di arrivare prima questa destinazione
A due condizioni però
La prima è che la trasformazione in holding aiuti a separare nella RAI quello che impresa e quello che il servizio pubblico
Io credo che ragionando anche autocriticamente sulla Rai del passato noi dobbiamo considerare che uno dei punti deboli
Delle diverse gestioni che si sono avvicendate che hanno tenuto botta verso il sistema della concorrenza con la emittenza commerciale uno dei grandi limiti sia stato questo di non aver saputo tracciare un confine netto
Tra quello che era il compito di impresa e quindi i diritti e le prerogative tipiche dell'impresa e quella che era la natura di servizio pubblico
Questo significa definire meglio che cosa è servizio pubblico
E significa immaginare un sistema di remunerazione delle attività di servizio pubblico probabilmente diverso dal Canone io credo che la evoluzione della convenzione tra lo Stato e la RAI porterà di volta in volta ad individuare quelli che sono i compiti che vengono assegnati al servizio pubblico
O meglio quelli che sono i compiti che definiscono un servizio pubblico e quindi quello che la comunità sia spetta dalla RAI e di conseguenza il modo specifico e definito
Attraverso cui vengono fatte corrispondere risorse adeguate a queste responsabilità quindi non più una imposta omnicomprensiva sulla RAI ma la individuazione volta per volta delle risorse più appropriato
E il secondo punto riguarda il vincolo del cinquantuno per cento
Io non vorrei che noi in questo fossimo prigionieri di una concezione che ci fa ritenere che l'interesse pubblico è salvaguardato soltanto alla condizione che la maggioranza delle azioni sia in mano pubblica
Se noi imbocchiamo il percorso che porta alla holding ponendo fin dall'inizio questo paletto in modo categoriche ultimativo io temo che avremo qualche difficoltà ad arrivare a destinazione noi parliamo tanto della privatizzazione della STET
Ma se questo è il parametro l'aspetto è un'azienda che è già privatizzata
Io credo che la privatizzazione come dire corrisponda alla accettazione di un maggiore rischio d'impresa
E che una moderna cultura politica accetti di ritenere che alcuni obiettivi possano essere perseguiti a prescindere dalla natura pubblica o privata dell'azionariato delle aziende
Ultimo problema che vorrei citare è il problema di fondo dell'intreccio tra televisione e telecomunicazione
E la esigenza anche qui che la politica superi una concezione abbondantemente dirigistica che la improntata in tutti questi anni non si inventa a tavolino il terzo polo televisivo
Non si spostano sulla scacchiera della realtà le aziende come fossero soldatini di piombo dobbiamo fare ammenda tutti di una serie di ragionamenti che tradiscono
Questa mentalità dirigistica una mentalità sbagliata una mentalità che non è adeguata al sistema Paese
Manca citava prima l'esempio canonico di questi ultimi tempi il telecommunications ecco
è significativo che nel Paese dove la legislazione antitrust alle radici più robuste si sia arrivati ad una decisione così drastica
Sarebbe interessante lancio all'ISI ma una provocazione ricostruire il dibattito che ha portato a quella conclusione perché la conclusione può sembrare brutale ma sicuramente dietro di sé
Un dibattito lungo sofferto tormentato che andrebbe rievocato per capire per quale ragione si è arrivati ad una conclusione che apparentemente stride
Con le premesse anti Hulu oligopolistico e che caratterizzano il mercato americano
E io credo comunque che quella legge indica una direzione di marcia pressoché inevitabile
Va bene il ministro delle Poste ad immaginare un'autorità che unifichi sotto la sua giurisdizione sotto la sua competenza tutto il settore faremmo bene noi
A renderci conto una volta per tutte che lo schema della legislazione in un solo Paese è uno schema che non è più adeguato alla realtà e quindi tutti i processi legislativi che partono di qui in avanti debbono in qualche misura a fare i conti con una legislazione europea che ha già come dire forza
Di legge di ordinamento ma con una tendenza generale
Dei sistemi del sistema politico mondiale alla globalizzazione non soltanto dell'impresa e delle attività economiche ma anche degli strumenti legislativi che le accompagnano e che in qualche modo determinano il loro cammino grazie
Grosso modo equivalenti
Possibile
Penso so che accordo che a poco tempo vediamo come quando l'onorevole Michelini due tutto Pompei l'Olivetti l'onorevole Merlo del Partito popolare il dottor Rampello il medio sette non repressiva che Lanza nazionale il dottor Biogen Lupa
Il dottor Bellucci di Rifondazione Comunista
E poi il dottor Mastroianni che dell'Osservatorio italiano giudice nota di giuridico italiano a Bruxelles
Ha trascurato e poi c'è una richiesta di intervento del presidente intende norma era un intervento non previsto però naturalmente Benedetti
Mi pare di non aver dimenticato nessuno grosso modo questo dovrebbe essere un dei lavori poi ho visto che c'era programmati Sodano Vespa e milioni ora vediamo se arrivano se intendono parlare e così via
Ecco precedenti sì anch'io naturalmente poi grazie all'opportunità mi è stata data portare qua alcune considerazione alle voci considerazioni che sono chiaramente la voce delle regioni
Cosa alle regioni pensano
Sia naturalmente sulla comunicazione in senso più ampio e sui sulle nuove metodologie nuovi miti e i servizi e le nuove regole che sia una considerazione di carattere generale se mi è permessa su quello che noi riteniamo prima modo particolare ritengo io debba essere il nodo principale da sciogliere prima di addentrarsi in qualsiasi tipo di considerazione
Se la comunicazione
Deve essere considerata come io ritengo e in questo senso l'amministrazione che rappresento si muove un servizio ai cittadini o se deve continuare a essere una risposta con la forza politica piuttosto che a un'altra
Credo che questo aspetto mi rendo conto che può sembrare banale provocatorio e nello stesso tempo sia però il nodo principale da sciogliere
A questo collego chiaramente le considerazioni legate alla proposta che il presidente Manca ha fatto ha ipotizzato di una terza rete in un certo senso federale
Sviluppata su tre macroregioni quella del no quella del centro e quella del Sud
Beh qua stiamo vivendo una acceso dibattito sulle riforme istituzionali il nostro Stato dovrebbe di cui dovrebbe dotarsi
Una di quelle sulle quali tutti parlano forse in alcune occasioni anche sostanzialmente molto a sproposito e quella del federalismo la mia impressione non solo la mia impressione cioè penso quella di tutti i presidenti delle Regioni che questa riforma in senso federalistico questo Governo non abbia nessuna intenzione di attuarla ma che abbia invece una volontà ben diverso da che quella di dare delle risposte
Attraverso un decentramento verso i comuni che è cosa ben diversa da una riforma come voi potete ben immaginare in chiave federalista
Non vorrei che in realtà anche l'ipotesi di dividere l'informazione in senso federalista su tre regioni sia più che altro una volontà di rispondere a sollecitazioni che vengono dal Nord Est piuttosto che dal centro piuttosto che dal Sud e non invece una razionalizzazione vera di quella che deve essere l'informazione a livello regionale l'entità regionale obiettivamente il nostro paese poco sentita
Nel senso che professor Bagnasco dell'Università di Torino ha condotto una ricerca dalla quale emerge in maniera chiara esplicita che l'identificazione dei cittadini nella istituzione Regione ancora molto bassa
E questo naturalmente fa presupporre che le sedi regionali non abbiano in questi anni funzionato in maniera molto egregia perché perché hanno bisogna riconoscerlo
Delle difficoltà di gestione e per quanto riguarda le risorse finanziarie e hanno almeno nelle regioni dove il capoluogo e principalmente diciamo e di importanza rilevante
Fanno informazione in maniera specifica sul capoluogo della regione e fanno pochissima informazione fece sulle altre le Province
Voi calcolate se vogliamo usare delle percentuali il sessantacinque per cento dell'informazione viene fatta sul capoluogo circa un trentacinque per cento viene fatta su
Le province non si fa oltretutto un'informazione poco propedeutica alla gestione del territorio si fa più che altro cronaca
E naturalmente qua non devo sotto intenderlo e credo che non devo perdere l'occasione di dirlo si fa informazione in chiave
Di appoggio a una forza politica piuttosto che a un'altra ma questo è un male della nostra informazione che non penso di poter risolvere io con le mie considerazioni
Voglio anche dire che
C'è invece la necessità e qua faccio un po'il portabandiera di una regione come il Piemonte di una città come Torino nell'ambito di queste ipotesi di macro regioni
Ecco io ho paura ho sentore come del resto è già avvenuto in questi ultimi anni che la sede regionale della RAI di Torino sarebbe in questa situazione estremamente penalizzata come del resto purtroppo lo è stata
Voglio ricordare a tutti che la Rai poi in definitiva è anche nata a Torino
E che a delle strutture delle professionalità di primissimo livello
Che come dicevo questi ultimi anni purtroppo sono state sia dal punto di vista produttivo sia dal punto di vista organizzativo mi rendo conto che l'economia di scala prevede delle scelte che tante volte sono anche drastiche ma non bisogna dimenticare visto e considerato che le aziende sono prima di tutto fatte di uomini che dove esiste la professionalità non bisognerebbe Berne per la anzi si dovrebbe
Per certi versi addirittura tentare di assecondarla disse nel strizzata ecco questo aspetto naturalmente che mi rendo conto che a un panel mistico ma che ci tenevo a sottolineare nell'ambito di questa ipotesi di macroregione farebbe presupporre obiettivamente
Visto e considerato che il centro della macroregione Milano visto considerate nelle scelte strategiche della RAI già a Milano ha avuto diciamo dei privilegi non dico non meritati ma comunque dei privilegi
Considerevoli io credo che questo progetto porterebbe obiettivamente a una non migliore
Informazione dal punto di vista regionale ma a una polverizzazione di quella che specificatamente l'informazione regionale che come dicevo oggi non è sviluppata come dovrebbe
Soprattutto su tutto il territorio
In quel al di là di queste considerazioni di carattere generale io ritengo che le le amministrazioni pubbliche debbano
Interagire in maniera sempre più sinergie con quello che il mondo della comunicazione e dell'informazione ormai l'informazione è un elemento fondamentale del rapporto tra amministrazione pubblica e cittadini anche in relazione ai meccanismi elettorali che hanno portato il Presidente Regione presidente le Province
I sindaci a rivestire coloro istituzionale che voglio ricordare una lezione di retta perciò il rapporto tra amministratore cittadino diventa dia più importante e se volete anche condizionante perché poi in realtà nelle decisioni dal punto di vista amministrativo che non siamo sottoposti ad assumere
Il consenso per certi versi rischia di condizionare psicologicamente le questo un elemento dal quale noi dobbiamo svincolarci tanto è vero che io ritengo che l'informazione sia anche un elemento
Propedeutico a veicolare sul territorio con le grandi scelte che sul territorio vanno fatte cioè attraverso un'informazione corretta e non una strumentalizzazione mi riferisco chiaramente a tutte le politiche
Legata al territorio all'ambiente all'insediamento di grandi infrastrutture ecco su questi aspetti devo dire che
La televisione pubblica
E tanto meno quella privata non hanno nessuna sinergie non danno nessun contributo nel nuovo nessuno spazio agli amministratori per poter spiegare
Naturalmente quelli che sono gli obiettivi dell'amministrazione quelli che sono gli obiettivi di questi insediamenti sul territorio quali sono il ritorno in quali sono le compensazioni che l'amministrazione e disponibile a fornire per lenire in un certo senso il disagio che certi i cittadini subiscono c'è un problema enorme che noi amministratori viviamo che quello chiaramente della gestione dei rifiuti
Dell'insediamento delle discariche in un luogo piuttosto che un altro che obiettivamente attraverso una corretta informazione e corretto interscambio tra formazione informazione e cittadini potrebbe darci grande aiuto
Una ad esempio che voglio citare che noi abbiamo adottato come Regione Piemonte abbiamo fatto una convenzione con la RAI e col Televideo regionale
Noi pubblichiamo tutti gli atti amministrativi della Regione Piemonte sul Televideo della RAI
Con un numero verde i cittadini in maniera molto Diretta molto fruibile hanno la possibilità di verificare quali sono gli atti amministrativi che la Regione ha assunto che attraverso un numero verde possono mettersi in comunicazione con gli uffici
E naturalmente avere spiegazioni occhi fare domande su questi atti amministrativi
Il grande altro parlando di nuovi miti al Grande Progetto che noi abbiamo attuato e quello delle viti Risi con in partecipazione con altre cinque Regioni
Europee che e chiaramente un progetto di informazione globale che dovrebbe nel nell'arco dei prossimi tre quattro anni con finanziamento europeo per metterci intraprendere un progetto integrato tra varie amministrazioni io ho notato che per quanto concerne l'informatizzazione che un processo ormai ineluttabile che al doppio vantaggio di avvicinare chiaramente i cittadini
Alle amministrazione pubbliche e soprattutto mette vedete bene è un fatto è un'innovazione tecnica mette l'amministrazione pubblica nella situazione di essere molto più trasparente di quanto lo sia stato fino ad oggi cc voi pensate che l'informatizzazione in un ente come la Regione Piemonte e al venticinque per cento che è un dato obiettivamente di bassissimo profilo abbiamo oggi ancora dei sistemi di protocollo manuale perciò voi pensate
Quali interpretazioni possono essere date attraverso un protocollo non a un'informatizzazione globale di tutti i servizi di un ente pubblico che c'è una pratica che invece di essere messa sopra viene messa sotto
Cittadino non sa mai qual è il suo stato di avanzamento delle richieste insomma tutti aspetti che noi stiamo tentando di risolvere attraverso e credo che i nuovi mezzi di comunicazione siano proprio elemento che ci permettano di accelerare questo processo
Anche se poi nell'ambito dell'amministrazione pubblica i dipendenti pubblici sono molto refrattari all'uso di nuova metodologia di lavoro l'età media dei dipendenti pubblici molto alta perciò voi sapete che quando è molto alta ce refrattarietà ad assumere
Nuove tecnologie nuovi metodi di lavoro
è un meccanismo mi rendo conto che vi trasferisco come batteva mio personale visto che ho compiuto nella regione Piemonte ma questa situazione non è solo della Regione Piemonte anzi forse la Regione Piemonte addirittura meglio messa che tante altre ma è sicuramente un elemento che deve farci riflettere che deve far accelerare questo processo di modernizzazione perché se si sul dibattito oggi sul tavolo nazionale delle riforme come ho già detto sono assolutamente convinto che di riforme non se ne faranno ma se anche e non non voglio essere pessimista però se anche si faranno se noi non riusciremo a riformare
L'amministrazione pubblica cioè chi all'interno dell'amministrazione opera qualsiasi tipo di nuovo meccanismo di riammodernamento dello Stato nuova ripartizione di livelli di competenze tra Regioni Comuni e Province
Avrà sicuramente poco affetto se appunto come dicevo non riusciremo a cambiare la cultura dell'amministrazione pubblica e l'informazione e i nuovi metodi di comunicazione in questo processo di cambiamento culturale hanno il primo posto
Noi dobbiamo investire molto informazione nei confronti dei dipendenti pubblici dobbiamo aiutarli ad adeguarsi a questi nuovi meccanismi e credo che se faremo questo
Con l'aiuto anche di una comunicazione regionale coerente e ritorno sul fatto che ciò io sono contrario la mia ipotesi non è positiva sull'accorpamento delle macroregioni ma credo invece che la televisione regionale le reti e le le sedi regionali debbano essere implementate poi si può fare un discorso di accorpamento di qualche Regione però questo accorpamento di macroregione al Nord non mi vede sicuramente favorevole e credo che invece e mi auguro che la Rai abbia la forza di sostenere finanziariamente in maniera maggiore queste sedi regionali in modo che possano veramente fare una comunicazione regionale
Grazie grazie
Sottotetto fra le carte che lettere d'interni poco fa sindaco di Roma Rutelli dovuto
Comunicazione da una convocazione urgente dal ministro degli interni con un altissimo vicini al centro non è certo di poter arrivare in tempo comunque speriamo che posso venire ora la parola all'onorevole Giulietti della Sinistra democratica seguirà il dottor Judah stette Maurizio Costanzo
Io raccolgo alcune suggestioni che c'era una relazione di manca
Che secondo me confermano come poi gli anni passati
Non possono essere messi tutti nel segno della negatività ma c'erano elementi di riforma che riformismo del sistema delle telecomunicazioni molto forti penso a tutta la progettazione sulla Fondazione sulla RAI del futuro che furono se non ricordo male pensate alla fine degli anni Ottanta è qualcosa che prima
E forse l'unico rimprovero è quello che avremmo dovuto avere un coraggio dell'innovazione della rottura
Ho l'impressione che molti improvvisati degli ultimi mesi abbiano un'idea delle riforme molto più arretrata
Per quanto riguarda il tema delle telecomunicazioni di quelle sulle quali i vari spezzoni della cultura cattolica e laica hanno lavorato anche in quegli anni difficili
Allora in modo prova a dirlo in modo brutale io credo che nel sistema delle telecomunicazioni mi rivolgo agli imprenditori ma anche molti colleghi parlamentari vedo qua anche Romani di Forza Italia
Io penso che bisogna raggiungere un compromesso brutale dichiarato e trasparente
Spero poi che domani qualcuno non dica che son diventato buono non ero il capo dei cattivi prima e non aspiro a essere il capo dei buoni adesso
Credo che preme che Padova raggiunto un compromesso con i compromessi si aggiungono in due modi o nelle segrete stanze li fanno due segretarie due imprenditori in genere non giovano molto l'assetto del sistema
O si dichiarano e nelle sedi proprie le sedi parlamentari e le sedi del confronto si pone il tema in modo aperto esplicito
Io sono convinto che questo compromesso vada raggiunto per ragioni diverse
Uno perché proprio cambiato il quadro politico di riferimento a questo Paese è una democrazia sbloccata
Con un'alternanza di schieramenti
E quindi è molto diversa dal Paese che conobbe la legge Mammì
Dobbiamo su questo essere molto onesti tra noi vari giovani qualcuno elemento di scambio tra una RAI che veniva consegnata ai partiti in un controllo sempre più stretto per un privato che la parte di quello stesso gioco politico che entrava prepotentemente nel gioco politico né aveva un grande beneficio
A danno di chi a danno di grandi comparti del settore tutta la carta stampata che fu liquidata la piccola e media impresa d'innovazione tecnologica di questo Paese con un mercato che fu costruito nella chiusura
Questo credo che fu un grande limite di quel passaggio
Fino a quando noi continuiamo a dirci riconoscete voi che eravate dentro sistema consociativo dunque siete cattivi
E gli altri dicono in eravamo buoni perché stavo nel privato o si fa un passo avanti
Perché quell'intreccio un intralcio collettivo
In cui parte delle imprese non erano la bontà rispetto la politica corrotta ma erano parte di quel gioco che si realizza parte protagonista allora credo che spetti alla politica arretrare fortemente dal controllo delle telecomunicazioni
Ma convenga tutti prendere atto che si è chiusa una stagione non solo per la RAI ma per il complesso dei protagonisti di questo sistema
Se non rilanciare in modo come dire vecchi partiti azienda che non hanno più luogo
Un conflitto semplici a metà tra Mediaset e RAI
Ciascuno con le proprie armate ma danno dello sviluppo complessivo del sistema ecco perché io sono convinto che la la dichiarata mi pare che manca ponesse questo problema io lo condivido in modo aperto e trasparente mi pare che Pollini proseguisse in questa direzione di trovare un metodo del confronto
Perché anche perché voi pensate questo Parlamento possa passare sei mesi a discutere del numero delle reti televisive
Ma se vogliamo fare un favore
A chi poetica elementi di sovversione o di rivolta basta che il Parlamento pasti prossimi sei mesi invece che a ragionare del tema del lavoro
Ora il tema del federalismo del decentramento li passi in modo angosciante sul consiglio di amministrazione della RAI che sulla questione del numero delle reti farebbe una follia per le imprese per la politica tutta comunque collocati
Ecco perché so che questi la delicata ma non abbiamo alternativa alla ricerca di un'intesa difficile che si fondi però non più è soltanto sul numero delle reti vede
Ma si fondi su quale politica industriale per il sistema delle telecomunicazioni mi pare che sia questo il problema quale quale la politica industriale
Quale del gruppo di occupazione all'interno di questo sistema
Quale rapporto con l'Europa nel sistema delle telecomunicazioni col Parlamento europeo qualità di Authority europea di antitrust europea
Perché di questo si sta discutendo
Facendo finta di non essere anime candide perché spesso pare che ne stiamo parlando soltanto dei bimbi non si parla solo dei bimbi lo scontro in atto nel mondo nel sistema le telecomunicazioni avevano insegnate non è uno scontro solo etico perché
Credo che questo modo di affrontare la politica in modo poetico non ci consenta nessun compromesso dallo scontro di interessi furibondo di culture di potenti che devono essere come dire che tendono a conquistare un'egemonia di stili di vita ecco perché uno scontro forte non è una robetta sottobanco per la conquista del vice direttore di un telegiornale
Ma proprio per questo se non affrontiamo da un punto di vista della necessità di un punto di equilibrio penso che questo sia più facile e allora vedete
Molto rapidamente alla conclusione
Io sono convinto che questo debba essere il punto di tendenza sono anche convinto mi piacerebbe io non non ascoltano la replica la scontro magari se parlerà non lo so Michelini soli scritto parlare anche romani Bellucci magari poi ce la raccontiamo nel pomeriggio
Io Provenzano la proposta io sono convinto che prima del ventisette agosto il disegno di legge che Maccanico sta preparando debba essere portato in discussione al Senato che vada compiuto ogni sforzo per portarlo in approvazione
Credo che sia un errore un elemento di furbizia che sento girare che dice non importa se non approviamo al Senato
Ci affideremo la batteria di legali che dava un'interpretazione che la sentenza della Corte tesa a dire che non c'è problema delle reti che si può guadagnare un anno attraverso un conflitto dei regali è sbagliato
Se noi rimandiamo alla corte o ai pretori questa discussione è un grande errore stava politica scegliere
Provarci al Senato & negare ad altri poteri e neanche un compromesso brutale difficile perché se noi arriviamo fare questa discussione al Senato poi guadagniamo il tempo per la discussione successiva Lacan
Perché qual è il rischio e quello di ripetere il percorso della legge Mammì e qui vorrei sottolineare questo aspetto che manca riprendere faccio una proposta anche l'iniziativa noi quando parliamo di questo settore contiamo a parlare di quali reti RAI e quali reti Mediaset dimenticando
Che è uno dei punti fondamentali sono le quote di risorse gli indici di affollamento il tema delle risorse e dalle risorse che dicendo di canali disponibili e i produttori gli autori che vanno dentro i canali io posso avere un numero con impedito di canali valutare gli autori e produttori in grado di entrare in quei canali
Riduco agli stili di vita rappresentati
Allora vedete
Mi domando se il punto che l'abbiamo garantito e e poi interverrà credulità insistere perché arrivi questo disegno di legge confrontarci su una legge leggera perché non stanno né imbracare il mercato o fare i palinsesti
Dare delle indicazioni generali
Ma tenere presente che questa volta dell'assetto complessivo c'è anche la piccola e media impresa quando si parla di rete federata RAI io sono favorevole ma ricordiamoci che nei bacini regionali c'è la piccola e media impresa che va trovato un accordo tra questi due elementi e c'è grande mondo che la carta stampata
Che a seconda dell'equilibrio che diamo sugli indici di un fondamento le vicende un'apertura o la chiusura del mercato
Manda Morello che è presente
Salto le altre questioni e mi rivolgo o una domanda che ci poneva Mark
Dopo credo che la che la presenza di Costanzo e di altri
Io credo che ci sia un punto
Mentre noi dichiariamo che la politica può chiudere può farcela chiudere una guerra civile oggi dannosa sul piano generale che non vuol dire essersi io non ce l'ho affatto pentito penso che gli accordi si facciano meglio tra non pentiti fieri delle loro identità
Però solo disastri
Sono più trasparenti più chiari perché passano per una brutalità anche di rapporto
Ma mentre avanza io mi auguro questo processo non parlo del Consiglio Rai perché non sono e non è quello al centro oggi al Maccanico il centro a quel disegno di legge il centro dalla questione così lo hai fatto la questo punti presenti al tavolo nel modo migliore
Perché la nuova legge avremo la ridefinizione del servizio pubblico il ruolo della Fondazione la dovremmo insistere sulle cose che manca poneva l'inizio
Mi domando se qualcosa invece non posso a partire da subito magari col supporto anche dell'istituto che su questo ha già volato ma con supporto fondamentale delle imprese
Mediaset che ha dichiarato la sua disponibilità colletta nei giorni scorsi qui c'è presenta Morello che l'ha più volte detto la figlia le altre imprese private ma penso anche agli autori e ai produttori
Perché non proviamo
Sul tema invece della questione etica che riguarda cittadine e cittadini su poche regole non censorie non c'è se io sono contro le pedagogia televisive ma quando si parla di tv e minori cosa c'entra
Poche regole di civiltà
Che vedono assieme attorno a un tavolo cosa mai realizzata lei in paese gli autori produttori per darsi alcune regole condivise con le relative sanzioni e non capisco perché gli Stati Uniti si ponga il problema dei minori della televisione
Fanno un osservatorio discutono al congresso a noi sembra una cosa lontana
Ecco io penso che se questo tipo di trattativa fosse accompagnata da una discussione
Che parta dai diritti delle donne e degli uomini e si parta da coloro che ne hanno di meno per arrivare a questo tipo anche di regole condivise
Penso che il nostro percorso sarebbe più trasparente più civile e daremo un segnale concreto dell'apertura di una nuova fase grazie
Venne provveduto degli o meglio delle aste
Prego voglio ringraziare e nello stesso tempo scusare di giustificare ma insomma
Esprimere comprensione alle evita sottosegretario decorso il quale è stato così diligente costante eseguito anche i ministri venuto anche due diverse eventi lo ringrazio moltissimo
Nel senso che la vita ha avuto insomma mi sarebbe piaciuto
Mai verbalmente italienne esame innovativo debba agire dovendo però io per questo esempio dopo una lunga esperienza
Quali dichiarare denigrare la di mass media ed evocativa e quindi lo sottolineo coinvolto con molto piacere io avrei voluto che vita che tra l'altro è particolarmente competenti questa è lei avesse tratto le conclusioni ma purtroppo guardare le sue già mi hanno chiamato lotte e quindi non
Il non potrà fare provando ringrazio di essere qui chiedo scusa chiude Julia prego differente grazie presidente io voglio innanzitutto ringraziare leasing per aver dato premiato l'opportunità di
Essere di parlare a questo convegno si è detto giacché sono tanti questi convegni che quasi ogni giorno si fanno convegni su questi temi
Io dico che però è sempre opportuno avere la possibilità di fare una riflessione riflessione assieme almeno specialmente per noi
Il sistema dei nuovi mezzi dei nuovi servizi delle nuove regole e
Vitale
Comunicare far comunicare con tutti i mezzi con tutte le tecnologie per tutti i servizi la missione del nostro del nostro gruppo e quindi e importante avere opportunità come questa per far presente
Quali sono le nostre idee quali sono i nostri i nostri programmi
Ecco è stato detto già ampiamente che esistono in questo mondo in questo mercato
Moltissimi i legami tra tanti settori che sono tutti in rapidissima evoluzione del mondo la convergenza tra televisione e telecomunicazioni
La crescita della domanda di di interattività all'esplosione di internet alla quale tutti quanti stiamo assistendo che cosa significa questo
Per i nuovi servizi di telecomunicazioni si è parlato di accordi di convergenza tra fornitori di contenuti fra
Fornitori di trasporto ecco non si è parlato di una grossa e che i quali volevo sottolineare
Della nascita di una nuova grande industria che sta nascendo anelli negli Stati Uniti che sta facendo
La ricchezza e sta facendo anche occupazione molto negli Stati Uniti le industrie che fa da cerniera tra il mondo dei contenuti e il mondo del trasporto da una parte il mondo del trasporto il mondo di utilizzazione all'altra
Nomi come Netscape nomi come intuite
Nomi come sanno e sono realtà che si stanno sviluppando e stanno producendo ricchezza e occupazione in quei mercati
Già riflette io credo anche il nostro Paese per vedere quali sono le condizioni perché questa industria possa nascere e svilupparsi anche nel nostro percorso
C'è un tema delle tecnologie
Che ha suscitato
Negli ultimi mesi un un dibattito acceso delle volte sembra quasi ideologico non sono il cavo contro il satellite
Il Chicca gli scavi per il cavo piuttosto che l'utilizzazione delle infrastrutture esistenti ecco io credo che su questo occorre prendere atto che noi stiamo assist nella dalle centrali fino alle sedi dei grandi utenti porterà queste tecnologie
L'elettronica larga banda nelle case di ognuno di noi è un'evoluzione naturale della Rete
E le tecnologie che potranno essere impiegate sono sono molteplici una cosa è sicura ecco l'unica tecnologia che consente oggi di portare
Sistemi allarga banda fino alle case di fare l'integrazione con la con la telefonia e la tecnologia chi usa la fibra ottica il cavo il cavo coassiale non appena le altre tecnologie saranno saranno disponibili potranno essere
Utilizzate di volte eccolo c'è il quattro per quello che riguarda il problema del mercato e dei nuovi servizi io credo che non bassi la Fantasia oggi a immaginare quale potrà essere lo sviluppo dei servizi nel futuro a me viene in mente oltre di pensare se cento anni fa quando si è parlato del telefono la prima volta qualcuno avesse voluto immaginare quali potevano essere tutte le applicazioni della della telefonia nella vita di ognuno di noi
Nel nel lavoro nell'attività dell'impresa ecco e credo che una rivoluzione di questo genere quella del quale stiamo e si spera stiamo assistendo di una cosa dobbiamo renderci conto ci sono alcuni servizi alcune applicazioni
Che si possono realizzare e si dia Lizzano utilizzando le reti utilizzando le reti esistenti ci sono altri servizi altre applicazioni
Che richiedono la realizzazione di nuove reti perché richiedono più capacità di trasmissione perché richiedono più velocità di trasmissione perché richiedono più larghezza di banda e noti abbiamo prepararsi dobbiamo preparare il sistema affinché questo sia sia possibile un altre considerazioni da fare per i servizi
E l'importanza che questi servizi nuovi servizi hanno a livello a livello locale
Hanno una importanza fondamentale per i Comuni per per stabilire un nuovo rapporto tra i comuni cittadini per lo sviluppo dei servizi ai cittadini e alle imprese
Per far nascere i cosiddetti reti civiche sappiamo quanta ricchezza di di soluzioni e disservizi stanno portando all'ITC di diritti in molti di molti comuni
Possiamo pensare anche lo spazio e le nuove tecnologie possono portare a livello locale per le emittenti locale
C'è un tema delle regole
Le regole evidentemente ovviamente non dipendono non dipendono da noi ma sicuramente possono fare la differenza nel successo di una di un impresa ecco tre io credo che due punti debbano essere portati all'attenzione del Parlamento e del governo che si accingono a oggi
A varare una la una la legge in materia la prima la prima considerazione qua riprendo un tema che è già stato
Affrontato da altri io credo che oggi sarebbe artificiale pensare a una separazione tra il mondo delle telecomunicazioni nel mondo della
E il mondo della televisione proprio in un momento in cui dalla convergenza di questi settori diversi settori col mondo dell'informatica
Sta nascendo di fatto sta facendo di fatto non solo nuove imprese matite una nuova una nuova società
Le quello che è stato fatto negli Stati Uniti col tecniche scenate non c'è bisogno di di ritornarci su perché più volte è stato è stato citato oggi deve indicarci un percorso un percorso da seguire una seconda considerazione il principio della quello che viene chiamato in inglese lo permettono province once la fornitura aperta delle reti
Deve essere la regola mio avviso che stabilisce le modalità di interconnessione tra gestori di reti tra di loro tra gestori di reti e gestori di servizi indicando con chiarezza quali sono i punti di interconnessione quelli sono
I prezzi che devono essere pagati sulla base di listini che andranno dichiarati dai gestori
Direi di delle reti nuove di quelle e di quelle future in modo da consentire effettivamente uno sviluppo delle dei servizi di telecomunicazioni informatica nel prossimo futuro in un panorama in un panorama di competizione
E con quali sono due parole per dire quali sono i nodi le iniziative del nostro gruppo iniziative di stette per lo sviluppo dei nuovi servizi innanzitutto lo sviluppo di nuovi servizi e lo sviluppo del multimediale sulle reti esistenti utilizzando le infrastrutture i mezzi che ci sono ad essi la rete telefonica ISDN proprio ieri è partito il servizio Telecom
On line che io ritengo sia all'avanguardia come prestazioni flessibilità e prezzi a livello internazionale spesso si dice guardiamo cosa succede in Francia guardiamo comasco succede in Inghilterra e quindi io credo che quello che sta succedendo in Italia in alcuni settori e assolutamente confrontabile a quello che succede in altri Paesi
Quindi una prima ENI diciamo una prima direttrice di sviluppo e questura seconda
E la realizzazione di un'infrastruttura larga banda nella Rete nella rete di accesso e la disponibilità di queste infrastrutture e quelle che consentiranno evoluzione del multimediale verso i servizi a larga banda prima servizi a basse interattività e poi i servizi a interattività sempre più
Sempre più elevate
E quello che spesso semplicisticamente viene chiamato il cablaggio che però non è cablaggi perché non necessariamente dappertutto vengono utilizzati gli altri ma potranno essere utilizzate di volta in volta le tecnologie disponibili come Wireless la larga banda
La terza iniziativa e
Il i servizi offerti da da Stream che vediamo come apripista nel mercato del multimediale e che ha realizzato una una piattaforma avanzata digitale da utilizzare prima
Per i servizi diffusi di e poi successivamente per i servizi interattivi
E ultimo punto lo lo sviluppo di una serie di applicazioni verticali che vanno
Dal telelavoro alla alla alla alla telemedicina la teledidattica ai servizi al cittadino
Al cittadino all'impresa e queste sono le iniziative che nelle le aziende del gruppo stanno stanno prendendo nei settori dei nuovi mezzi di nuovi servizi una due una concreta e considerazione veloce per concludere
Siamo di fronte questo decreto ne siamo tutti i guanti consapevoli a una grosso opportunità per il nostro più dura che per il futuro del nostro del nostro Paese che questo opportunità si trasformi diventino delle occasioni vere di sviluppo di sviluppo dell'industria di sviluppi del mercato di sviluppi dell'occupazione
Servono un paio di cose anche a mio avviso ed io sento citare molto meno di tante di tante altre una prima e stabilire un rapporto nuovo tra il mondo della scuola il mondo del lavoro il mondo dell'impresa sia nel campo dalla formazione che nel campo della della ricerca il è stata una delle chiavi e una delle chiavi del successo delle nuove imprese per esempio negli Stati Uniti
Una seconda che creare le condizioni perché possono svilupparsi in questo settore le piccole e medie imprese se la piccola e media impresa l'asse portante come tutti quanti sappiamo del nostro Paese se il nostro futuro ci devono essere le nuove tecnologie e io credo che sia fondamentale per lo sviluppo di questo settore che le piccole e medie imprese possono accedere alle nuove tecnologie e perché questo accada bisogna studiare portare avanti
Nuove modalità nuovi processi per finanziare lo sviluppo di queste imprese parlo ad esempio del Venture Capital che assieme a un rapporto tra mondo della ricerca e mondo del lavoro ha fatto e sta facendo il successo delle aziende
Di di cui non mi facevo prima Netscape Stettin Twitter e così via che sono le aziende che oggi la nuova grande venisse grazie per l'attenzione grazie
La parola ora Maurizio Costanzo che tra l'altro è anche docente queste l'università tra le tante cose e poi seguita dalle Michelini vicepresidente a queste culture della Venere
Allora buongiorno io
Sarà Brera comuni intramuscolare al proprio anche perché ho solo titolo come operatore del settore no non meno almeno altri stavo riflettendo che avendo ormai Oneta considerevole siamo non Morello siamo invecchiati nei convegni
è incredibile e ci si ritrova i convegni decise dimagrito sei ingrassato
Quando andrà in vacanza fra poco fra multa
E poi ci si rivede questa è stata una settimana
Fare dire perché i convegni ci sono rincorsi scene quasi uno al giorno c'è una convegnistica
Anche due al giorno dice Paolo Conte sembra è ma questo fatte volle per carità
Io per esempio non vedevo Giulietti da un po'l'ho trovato di Magritte non vedevo Michelini da un po'l'ho trovato abbronza cioè vuol dire che ha già fatto un po'di vacanza è questo perché d'altra parte ci conosciamo quasi tutti
Leggevo recentemente un vecchio testamento di uno cattivissimo
Nei primi del Novecento che finiva proprio dicendo
Col dispiacere di aver riconosciuti ecco io
Spero che
Diminuiscano i convegni perché poi si possa aveva invece sempre forte
Il piacere di aver conosciuto voi la cosa strana dei convegni e poi veniamo al tema
La pressava e la sala
La mentre nella sala c'è un atteggiamento composto nella presa io non riuscivo ad arrivare Riva del Garda Maggiore c'è un'attività frenetica si formano e si sformato gruppetti incontri due persone quattro sei otto M straordinario assolutamente da ecco una cosa da riprendere con le telecamere veniamo al tema
Innanzitutto riflessione del giusto non rimediano nei servizi e nuove regole
Sì io credo che contro il nuovo non si va
Quando leggo alcune dichiarazioni sulle nuove tecnologie
Mi sorprendo perché sono cose che non si ferma sono cose che vanno avanti
Arrivano satellite arriva arriveranno arriveranno cinquecento partiranno da Londra arriverà un'aria
Perché è così
Mi viene sempre in mente
La Roma dei primi del Novecento quando più fu cominciano ad arrivare i tassi
E c'erano le botticelle le carrozzelle e il romano che ha sempre portato a rimpiangere una cosa che finisce non guarda mai al nuovo scrisse una canzone dei romanzi su una canzone si chiama L'ultima carrozzella sulla che rimando sul fatto che andavano via le carrozzelle c'erano interessi obiettivamente più copie
Per le carrozzelle faceva prima però i romani piangere su questi io mi accorgo che ci sono molti che piangono un po'soffrono contestano l'arrivo delle nuove tecnologie ebbene forse diciamocelo non si va contro nuove tecnologie sono sicuramente un grande affare sicuramente arriverà ma noi siamo bravissimi
Nel fotografare quello che è già accaduto per cui io vedo che sta per arrivare una seconda Mammì che in maniera clamorosa fotografa fotografo quello che c'è
Quindi di qui è x tempo
Ci sarà una nuova una legge che dirà allora ci sono settecentocinquanta Santelli
Trenta linee canali tematici
Si stacca blando l'Italia questa è la legge vedete che andremo a fare la stessa cosa
Della Mammì questi contro il pericolo vero
Che noi corriamo in questa situazione quindi forse una riflessione dovrebbe essere quella infatti mi piacevano alcune cose dette da Giulietti nel suo intervento quella di entrare immediatamente
Su questo discorso vedere chi come io per esempio non sono d'accordo che la RAI non debba avere linee tematiche a me mi sembra una cosa farneticante perché qui continuiamo quei veti incrociati continuiamo con le censure sbaglia è profondamente sbagliato
In questo palazzo dove
Con mia grande soddisfazione due anni mi occupo di Teoria e tecniche del linguaggio televisivo io dico a via studenti di
Scienza della comunicazione dico proprio guardate che
Forse ma con un forse grande una prospettiva di lavoro la potranno dare il proprio le nuove tecnologie forse e forse a cavallo del due mila l'unica possibilità di lavoro la daranno le nuove tecnologie
E perché mi sembra che sia così
Allora forse andrebbe evitato Anci certamente andrebbe evitato la situazione ecco appena detto cioè che si arriverà dopo anni
Chissà se basterà una legislatura a fare una legge che fotografie come la Monni quello che abbiamo tanto io spero che questo non accada spero che finisca presto il gioco dell'estate
Dei nomi che vanno alla RAI
Spero che si risolva in tempi rapidi anche perché vedo molti colleghi dalla carta stampata che non ne possono più perché servono nuove edizione delle pagine gialle per mettere in fila tutti quelli che dovranno occupare i posti alla RAI
In Italia ci sono sette network solo a collocare tutti i candidati non bastano
Quindi ci dobbiamo far da un paio dei network dall'Europa perché sicuramente non basta quindi c'è una una follia di nomi
Sono stati fatti degli esperimenti straordinarie lo dico perché voi siete tutti occupati tutti i mass media
Sono stati messi apposta in circolo dei nomi
Per vedere dopo quanto tempo e quale giornale avrebbe
Prese il nome
è stato fulminante
Il nome è stato preso è stato pubblicato da un primo quotidiano del rimbalzate veramente su altri quindi sono in corso anche esperimenti di questo tipo proprio per vedere se dopo quanto de ma l'ha fatto anche persone serie insomma voglio dire ma chi è che fa controllabili ma chi è che dice no io non voglio giovane un posto come consiglia chi è che dice Valeria querela ormai tutti dicono sì volentieri e quindi il gioco
Questo gioco dell'estate sta continua speriamo che finisca presto ha ragione Giulietti
Non è che possiamo stare poi se i mezzi
A discutere tutte le reti due reti e qua io tu non puoi indietro parlo di esperienza personale due anni fa un anno e mezzo fa
Forti di un incontro anche con la CNN che ce l'ha detto non mettiamo chi cinquanta miliardi se voi parlo di Santoro né fate questa ipotesi dirette diamo anche una cifra considerevole devo dire anche per correttezza che contemporaneamente le aziende cadetto parlava anche con la RAI
A questo proposito va be non ci è stata non non è stato possibile
Creare questa cosa che prevedeva un dimagrimento contestuale
Che prevedeva la nascita di un possibile altro Polo le risorse perché si sarebbero liberate alcune forze economiche vale a dire la pubblicità
Quindi un minimo di giro ci sarebbe stata
Vogliamo pensato Telemontecarlo ma si è ritenuto che Cecchi Gori avesse più numeri per fare delle reti
Le importanti come quelle vediamo interessi e quindi questa ipotesi che era fatta da persone che fanno la televisione
Che non fanno il grande sciocche cercare una strada alternativa che si accontentano riconoscergli una media share del cinque sei per cento che era che era la possibilità per sopravvivere
Questo non ci è stato dato io ormai una certa età non penso più a questi sogno capito che la Befana non esiste che Babbo Natale non è intenzione quindi
Non ci credo però credo che forse oggi a un discorso del genere qualcuno forse dovrà tornare presto o tardi un'altra considerazione leggo arriveranno le televisioni
Le nuove tecnologie i satelliti e toglieranno spazio alle reti generaliste in America voi lo sapete le reti generaliste stanno comodamente al settanta per cento e al trenta stanno altre le altre leggi da noi
Grande laboratorio televisivo unico paese che ha sette network io credo che staremo all'ottantacinque per cento con le reti
Generaliste al quindici per cento con tutto il resto della comunicazione però poniamoci solo una domanda vi lascio con questa
Come saranno i programmi dei satelliti che partiranno da Londra e arriveranno a Riad attraversando per quanto all'Europa probabilmente saranno di modestissimo spessore e il rischio che noi abbiamo se non difendiamo relitti generaliste così perdere identità cioè
Non si saprà più su che paese
Di che si parla perché se uno un programma una comunicazione televisiva
Deve andar bene all'onda andar bene ad Amburgo deve andar bene la pena Rhiannon evidentemente dovrà essere semplificata al massimo quindi ora essere poco più di un intrattenimento ecco questa è l'unica cosa che a me personalmente viene in mente con una proprio conclusiva raccomandazione
Se si deve fare qualche cosa fatelo presto queste come le persone che aspettano di essere licenziati vecchie rimandano sempre gli adesso vediamo ecco se uno dell'esigenza che succeda subito allora che i nomi della RAI siano fatti presto
Che
Si stabilisca presto quale deve essere il sistema ecco perché è giusto questo convegno Nuovi media nuovi servizi e nuove regole e sistema per governare e quello che comunque arriverà
Che lo si voglia o non si voglia che si faccio opposizione che non la si faccia arriverà e a quel punto italiani così come in grande misura hanno comprato
I cellulari
Metteranno le padelle le barzellette le metteranno sui davanzali diranno Tula piglia televisione turca io no adesso voglio prendere anche quella turca ma ci sono ti versi di mette no ci sarà soltanto dall'eterno era peraltro io pensavo vedere Novara italiane da sudamericane fossero brutte
Beh sono brutte ma quelle turche sono pazzeschi perché l'ho vista una io vi invito a vedere una telenovela turca è pace e ci arriverà invece liberiani vedrete
Nel grande gioco dello status metteranno la padella per prendere lava delle adesso pare sono piccole
Quelle che si sia saranno sul mercato da difendere queste poi aspetteremo
La cablatura e per la serie non ci faremo mancare niente vedere una televisione generalista satellitare e l'avete televisione via cavo l'importante facciamo se in regola ci devono essere ci devono essere veramente facciamole presto insomma non è possibile con ogni due per tre
Che ha siamo invecchiati nei convegni quante reti due tre no uno e due crea allora che a quelle due reti e quell'altra loro una federa tra l'altro è vero che nel settantacinque fu fatta una RAI e una rete RAI
Chiamiamola federata federale non so come chiamarlo e non non ebbe un buon risultato era obiettivamente brutta
E cioè proviamo a farla bene seppure fa bene non è detto che è quell'era oggettivamente brutta insomma non era possibile vedere una volta si allontanava sagacia ciccia piuttosto che la Quintana insomma eh era sostanzialmente questo poco più duro ricordi come
Io credo che si possa fare bene
E quindi l'ipotesi non mi sembra un'ipotesi così peregrina Bonarcado
Grazie al Maurizio Costanzo la parola all'onorevole Michelini servirà torna pelle permette a sette
Ma io penso che il
Il timore di Maurizio Costanzo cioè quello di non Maurizio studiando che non c'è bisogno di firme quello del del rischio che si riproponga un'altra legge Mammì
Alla luce anche delle cose che ha detto Giulietti poco fa beh credo che non ci sia io ero in settima Commissione negli anni della legislatura Da ottantasette alla decima e mi ricordo i mesi passati a discutere
Tra maggioranza e opposizione sulla legge Mammì il legge che certamente fotografare l'esistente quindi ci stavamo azzuffando attorno a un osso mi ricordo addirittura che cosa eccezionale l'allora segretario del Democrazia Cristiana Ciriaco De Mita
Sì inseriti nella Commissione proprio per guidare in qualche modo l'opposizione
Non al sistema nuovo a una legge che avrebbe dovuto riorganizzare diciamo il sistema televisivo ma contro la persona di Silvio Berlusconi allo stesso modo da parte da quest'altra parte si
Ci si organizzava come dire contro Biagio Agnes era insomma e quindi era veramente un
In quel momento una scena abbastanza cosa non ci rendevamo conto fino in fondo di quanto fosse un limite no quello attorno al quale noi
Né ci stavamo in qualche modo azzuffando nel senso che i mezzi di comunicazione veramente procedeva in maniera talmente rapido come procedono mentre stavo parlando
Parliamo giustamente di un il rischio di cui parlava Maurizio cioè di una realtà che noi fotografo eremo mentre mille il mercato lo sviluppo al progresso tecnologico vanno in un'altra direzione cioè
Ci lasciano indietro in parole povere questo il rischio e quindi lo condivido il rischio però credo che alla luce di colori diceva Giulietti noi dobbiamo
Trovare un accordo
Nella misura in cui come giustamente ricordava il Paese una democrazia sbloccata
Cioè nel senso che l'alternanza in atto
Perché voglio dire la sinistra l'ulivo andato al potere attracco ha vinto le elezioni noi siamo l'opposizione
Tutto questo
Ovviamente e porta
Ha un ricerca di dialogo di compromesso necessario attorno a quello che è l'argomento più spinoso più delicato e più importante
Oltre al di là proprio di quelle che sono poi le riforme che stiamo cercando sul piano istituzionale ed elettorale ma questo tipo di riforma e di una importanza fondamentale per il futuro della democrazia nel nostro Paese
A prescindere e quelle che saranno poi le gli assetti diciamo istituzionale ed elettorale
Sono questi i due brani paralleli diciamo i due settori con le quali ci stiamo impegnando fortemente io sono convinto perché siamo d'accordo con lui diceva Giulietti che dobbiamo trovare entro il ventisette marzo
E questo è l'atteggiamento la posizione l'atteggiamento nostro di del popolo
Di trovare di riuscire a votare alla Camera
Una una legge
Snella leggera proprio per evitare per il per evitare per impedire poi tra l'altro che succede quello che è successo con la Mammì quindi che nel momento in cui noi stavamo votando ed è passata era già superata abbondantemente
Quindi
Per quanto riguarda la RAI voglio dire adesso c'è una polemica sulla storia di quanti debbano essere i consigli d'amministrazione
E quattro più quattro due più due non c'è accordo nell'Ulivo moglie Rifondazione da un'altra posizione rispetto a quello che che sono i popolari o del PDS ecco io credo che per quanto riguarda la nostra posizione è quella che del resto era stata la proposta dei due più due che lo stesso dove li aveva presentati per cui vediamo come va a finire per andrà a finire che saranno i
Il presidente del Camera del Senato deciderà evidentemente
Purtroppo devo dire a un certo punto di vista no dimostrano ancora volti limiti
Del e l'incapacità forse di dialogo di accordo non solo nell'ambito della della del via libera dialettica parlamentare nell'ambito proprio del dialogo nell'ambito delle stesse componenti voglio dire poi l'Ulivo
Quindi l'impressione anche a giudicare da quello che ha ripetuto questa mattina qui c'è il ministro Maccanico perché aveva detto della scorsa settimana in Commissione
Ci troviamo di fronte ad una svolta mi sono accanito mi sembra che sia la persona più adatta per quello che lui rappresenta per la sua storia
Per la sua persona stessa la persona più adatta per essere il riferimento di questo cambiamento di questa legge alla quale sta al quale sta lavorando per quale motivo perché rappresenta in qualche modo
Lo Stato su con con la sua storia stessa con questo senso dello Stato e con questo suo atteggiamento
E di apertura di mentalità liberale diciamo è lo Stato che De Torre le regole sono poi gli altri che devono essere in condizioni di privati in modo particolare naturalmente
Quindi
La RAI è un capitolo a parte allo stesso presidente ma anche per la del della della holding e poi dell'immissione del privato con
Queste la possibilità che in certi settori possa inserirsi io penso al polo produttivo naturalmente perché questore
E di gestione di qualcosa ma ecco questo è un aspetto importantissimo io per quanto riguarda sempre stato negli anni RAI sono convinto che rimane il punto di riferimento principale sul piano del cultura per quanto riguarda la comunicazione
E deve essere deve essere messa in condizione lo stesso
Follini ricordava la salvaguardia necessaria da ricercare per quanto riguarda l'autonomia il ruolo del servizio pubblico della RAI la sua centralità per quello che riguarda anche i programmi con la valorizzazione della produzione nazionale
Io per tanti anni preme troppe ho lavorato su quello che era il settore della comunicazione
Assieme notevole Barzanti tra l'altro
Allora Partito comunista di PDS e ci siamo trovati d'accordo su tante cose
E anche qui naturalmente ci sono perdite direttive europee da salvaguardare
C'è un aspetto che mi ricordo
Importante e l'ultimo che volevo sottolineare vedere quello che riguardava la tutela del telespettatore
Lo stesso Walter Veltroni quando noi ci trovavamo discutere sulla Mammì e io proposi il consiglio consultivo degli utenti che altre forze politiche
Proposero sulla base dello stesso testo che ho presentato in modo di dimostrare come ci fosse
Un atteggiamento di interesse fortissimo da parte di tutti sulla tutela del telespettatore che come voi sapete e l'unico che non un un rifiuto un referente diciamo per questa sua tutela quel Consiglio consultivo degli utenti era un'occasione importante per
Tutelare appunto il telespettatore in gennaio le famiglie italiane ma in modo particolare minori
Questo Consiglio Consultivo passo e questo me lo ricordo molto bene anche perché
Parlando con Walter Veltroni avendo colto in lui la preoccupazione nelle numerose dichiarazioni fatte negli interventi fatti in Commissione dalla storia di questi minori insomma
Cluj fu l'unico questo Consiglio Consultivo passo questo proposta passo attraverso il voto che lo stesso Veltroni fece dare in aula
Se no non sarebbe passata devo dire che non c'era né da parte della merce Cristian né da parte di altre forze del pentapartito un grande interesse a questo Consiglio consultivo degli utenti passò grazie al voto
Del Partito Comunista allora
Il consiglio consultivo ha fatto un lavoro egregio nell'ombra nascosto
E gli unici devo dire che hanno considerato tra l'altro di relazioni molto importanti sui minori son stati il dirigente della Fininvest questo lo devo dire
Oggi che cosa che che fine fa questo Consiglio consultivo che pur ruolo all'Authority di cui parla Maccanico un potere fortissimo
Non c'ha detto molto durante l'audizione avute in commissione la scorsa settimana ma deve ritornare per rispondono Mascheretti
Domande che sono state fatte da alcuni parlamentari che continua ad essere fatte credo questa settimana
Questo un uno degli aspetti credo che sia il più delicato non si tratta di censura non si tratta di problemi censori come immediatamente stato adesso c'è stata l'occasione presenta la Repubblica che ha parlato e che è stato anche attaccato no qua non si tratta di censure qua si tratta
Perché ha letto questo questo pamphlet di tipo per uno dei suoi ultimi lavori però prima della morte
Sulla televisione e quindi sul ruolo che la revisione sulla necessità della tutela del telespettatore beh dico se il padre del liberalismo come Popper scrive delle cose
Addirittura spingendoci fino a dire ci deve essere sì l'autoregolamentazione ma addirittura quelli che fanno televisione perché qui il mezzo ovviamente a un progresso straordinario
Che lascia mentre ne stiamo parlando da sole The Reader ieri voglio dire ma nello stesso tempo
Avremo un'infinità di canali che dovranno trasmettere un'infinità di trasmissioni di prodotti di produzioni e non ci sarà chi in modo adeguato faccia questa produzione
Allora i giovani c'è una scuola si diciamo Risio Costanzo che stava insegnando linguaggio televisivo eccetera
L'ho accennato Maccanico in commissione la scorsa settimana
Però non basta io credo che bisognerà anche in commissione chiamare il ministro della Pubblica istruzione assieme al ministro delle Poste la signora ministro del dei beni culturali probabilmente insomma cioè cercare di capire come
La politica possa mettere in condizioni poi i giovani perché si tratta si parla di lavoro ma quale lavoro daranno le future tecnologie e questo mi domando che cosa di tecnici specializzati
Ma anzi al contrario più si va verso la specializzazione più
E ci sono meno persone che possono lavorare al limite
Ci sarà invece una una una necessità enorme di persone che producano che abbiano idee che abbia la fantasia però Sapin incanalare che imparino le tecniche però del linguaggio televisivo
Che certamente hanno delle qualità ma credevo credevano poi in qualche modo
Mettere a servizio
Di della programmazione questo io è una cosa che ho avvertito anche da giornalista televisivo da uomo di televisione il limite norme che c'è in questa direzione la mancanza di una scuola noi abbiamo Fabio vetrata fa televisione facendo telegiornale voglio dire
Fin dagli anni
Fine anni sessanta anni settanta e così via non c'è stata una scuola ci sono stati dei corsi delle cose ma era giusto per salvare in qualche modo la faccia di un'azienda pubblica come la RAI ma che non si è impegnata in modo definitivo voglio dire in questa direzione adesso il ministro ha preso posizione ma è necessario assolutamente che John M. vengono messi in condizione di potere sui futuri professionisti della della comunicazione
Grazie
Vedi esempio seguire al dottor Bellucci il responsabile del settore con i veti di Rifondazione Comunista poi ve li leggo un pochino perché così Bruno Vespa sotto il ponte per l'Olivetti il Giampaolo Sodano
Era lei delle regole rammendi forze Caiazza e non è poco
Presidente intere più le ore di guerriglia della Commissione delle profezie della Camera
Chiederemo al dottor idem passi intende parlare o meno perché ha un problema di voce e per me sarebbe molto utile e interessante che parlassero dovrà decidere lui per le sue corde vocali Poviglio provate stamattina
Poi il dottor Mastroianni dell'Osservatorio di Strasburgo giuridica di Strasburgo
Ha chiesto di parlare
Genieri controlli Telenorba
Senza da tutti siamo in sette otto riusciamo a fare e il a concludere positivamente poi ci saranno appunto le conclusioni per lui si metteva il Segretario Generale dottor Cascini
Prego altezza
Riprendendo proprio da inizio della della manifesta vince incontro di riflessione
Stando ascoltando gli interventi precedenti ho un po'modificato quello che pensavo di esporre e appunto a
Voglio comunicate alcune riflessioni che così
Si aggiungono a quello che davo
Nuovi media nuovi servizi nuove regole c'è giustamente detto Costanzo c'è un nuovo che avanza la tecnologia che avanza tutto il punto un concetto di novità
Anche per Mediaset effettivamente in questi giorni sta iniziando diciamo un'era nuova un assetto proprietario completamente diverso alleanze internazionali completamente diverse
Una una perciò si impone a questo punto anche ed è già in atto all'interno di noi una una riflessione generale su il concetto
E sulla è il problema che la televisione in quanto tale generalista monotematica questo poco importanza mi rifaccio a alle alle riflessioni che faceva prima il presidente Morello
Parlando appunto della televisione pubblica diceva delle che un imperativo fondamentale era l'imperativo della qualità
Un imperativo fondamentale era l'imperativo della diffusione della cultura
Cose assolutamente giuste ma trovo che a questo punto se di rinnovamento generale si deve parlare
Se la nuova del se la nuova frontiera tecnologica sta avanzando deve essere diciamo generale e perciò anche per quello che attiene alle logiche che molto sono state anche logiche dialettiche la televisione commerciale
Porsi il problema della qualità
Orsi polari qualità non vuol dire tradire logiche dal mercato
Perché se c'è stato un mercato a qui corrisposto certi prodotti vuol dire che la cultura italiana era eh ed è in certo modo la televisione l'ha modificata la televisione ha contribuito magari ad anche ad abbassare in certi casi e in certi casi a avvelenare
Perché su questo causa ed effetto e su tutto all'amalgama la complessità è molto difficile poter fare un'analisi
Certo N
Che
Il momento di riflettere su un concetto di qualità generale è aria e dato un'istanza diciamo della società
è evidente che non è che tutta la società deve partecipare a questo tipo di rinnovamento
Io penso perciò come giustamente poc'anzi ho anche il ministro Maccanico sta parlando di cultura classica del della Sata quale cultura classica pone l'accento appunto sulla sulla rinnovamento sociale per cui il ritorno a dire la presenta la scuola protagonista fondamentale affinché si possa rialzare la qualità anche di un prodotto non è solamente il prodotto perché il prodotto necessariamente televisivo
Si adatta a volte a livello più basso a volte con la ricerca cerca di elevare ma è evidente che tutta la società deve poter ma può servire alla possibilità di alzare un livello complessivo perciò il tema il tema della della della tecnologia la tematica e logiche della tecnologia
Che ormai affollano costantemente l'impegno di interesse generale sul sul tema
è evidente che si devono così affiancare alla al tema della formazione di che queste nuove questi nuovi canali e questi nove
Diciamo che siamo i prodotti dovrà gestire
Per quanto ci riguarda è un impegno che abbiamo cominciato da poco ma che vogliamo portare avanti con
Con con determinazione scusate la parola sembra un po'logora ma sicuramente internamente interno hanno voi c'è l'intenzione di rivedere e di poter e di a portare a maggior sensibilità tutti quanti gli operatori che all'interno
Del Mediaset lavorano è evidente che questo discorso è un discorso che non facciamo solamente hanno è un discorso che rivolgiamo di lavoro comune a tutti quelli che come Noè operano nel settore in modo tale che non ci sia più
Così come è successo anche oggi questa distinzione che di fatto c'è per alcuni aspetti ma che si diventi quasi la distinzione ideologica di dire non è la qualità
Dall'altra parte il mercato ecco e per mercato dando un senso che a volte derivato da da esperienze che a volte ci sono state così di
Sono in questo momento si dice rischia di brutto sede di cose non non non buone di cose su schifezze come cento come mi suggeriscono proprio schifezza ma comunque perciò e questa è la riflessione che in questo momento da tutto dal dal dal diciamo da come il dibattito si è voluto mi ha portato a mutare colorazione proprio per gettare oggi aveva fatto in altre occasioni la disponibilità per quanto riguarda una per quanto riguarda la possibilità di un cambiamento
Della qualità della del Comune in della televisione e la comunicazione in generale grazie
Grazie dottor Rampelli si questa distinzione non era comunque nello spirito dell'introduzione del nostro presidente proprio anche per i documenti internazionali chiara richiamato ma ringraziamo di questa sottolineatura tocca all'onorevole Bellucci
Ma io vorrei partire tentando di fare quell'operazione che punti al Miria disgiungere due logiche che mi sembrano
Convivere con troppa naturalità
La prima è quella della convergenza tecnologica l'altro dei processi di finanziarizzazione
Non mi dilungo sui processi di convergenza tecnologica perché credo che sia la relazione che gli interventi che mi hanno preceduto hanno ampiamente mostrato quali sono appunto
Questi processi di convergenza tra il settore della telecomunicazione dell'informatica della produzione audio visuale nel suo complesso
Scusate ma una bronchite fastidiosa continua anche in estate affligge
Ecco questi due processi quelli della convergenza tecnologica sembrano naturalmente coniugati ai processi di finanziarizzazione
Perché il mercato più importante che esiste oggi nel mondo della comunicazione di massa
è connaturato di questo intreccio
Ma questo intreccio non è né naturale nel dato per scontato
E ne è necessario perseguire qui nel nostro Paese stessi meccanismi che da altre parti vengono proposta
Se mi posso permettere di fare un limite al dibattito questa mattina
Fino ad ora almeno mi sembra di capire che questo intreccio dato per scontato poi si è affrontato soltanto per la produzione di beni materiali cioè la comunicazione classica
Per come l'abbiamo conosciuta o per quella che sarà veicolata dai nuovi media
Ma il mancato quell'intreccio
Fortemente pervasivo tra questi modelli di comunicazione odierni e futuri e la struttura produttiva economica dei beni materiali classici
Io sono favorevole a non è possibile sposa dette qui questa mattina
Quando
Si è tentato in qualche modo di dire no al modello finanziario americano
Per il nostro Paese
Vedete non tanto perché c'è una posizione ideologica tra dal rispettare da mantenere per chi come me milita in un partito che si dice della rifondazione comunista
Ma c'è un dato oggettivo di mercato al quale credo il nostro Paese debba assolutamente corrispondere i processi di fusione di acquisizione
Che investono
Il gigante nordamericano
Stanno determinando
Aziende settori multimediali che hanno grandezze economiche e produttive incomparabili per le aziende europea
E non è un caso che proprio nel momento in cui si determinano questi tipi di convergenza tecnologica finanziaria negli Stati Uniti proprio quel Paese propone come accaduto nel mese di marzo nella sessione annuale del War prete organisation l'organizzazione del commercio mondiale la completa liberalizzazione senza nessun tipo di vincolo normativo per i mercati dell'arte le complicazioni della comunicazione
Cioè in qualche modo
E badate credo che
Verrà riproposto la sessione di febbraio quindi è stato rinviato perché non si è trovato un accordo ma siamo ormai forse alle porte di un processo di con completa e totale
Liberalizzazione delle competizioni della comunicazione
Allora se questa il quattro
Io io credo che perché come noi ha delle responsabilità politiche verso questo Paese in questa fase più che discutere dei processi di finanziarizzazione necessarie a internazionalizzare il capitale delle nostre aziende nazionali
Finanziarizzazione che sarebbe come poter dire che il sottoscritto viene ammesso alla finale dei cento metri alle olimpiadi prossime venture per l'industria italiana cioè la totale certezza di non poter competere assolutamente in nessun caso come quei giganti
Occorre dare all'industria della comunicazione italiana intesa come quel settore di convergenza tecnologica
Un chance che parta da un progetto di politica industriale
L'era della corte globalizzazione quindi non attiene soltanto a processi tour deprecabili come scusa di qui detti di omologazione progressiva internazionale dei prodotti e delle modalità del comunicare
Sono processi che si legano fortemente si legano profondamente profondamente alla produzione materiale dei beni che vengono distribuiti e venduti e dalle industrie che in qualche modo sono interessate a veicolare i messaggi pubblicitari sopra le reti di comunicazione
Per questo credo che noi dobbiamo puntare nell'era della globalizzazione perché credo da giustamente come Costanzo Cisco ci suggerisce che sarà difficile fermare alcuni processi di globalizzazione che abbiamo davanti occorre dare al industria italiana un progetto nazionale
Per dare un progetto complessiva all'industria della comunicazione italiana occorre
Per ciò spesso rifiutare le logiche finanziarie e puntare invece su una logica di politica industriale per il nostro Paese che parta da un presupposto che assolutamente sotto gli occhi di tutti e che i tre settori della convergenza tecnologica quello informatico quello delle telecomunicazioni e quello televisivo hanno una fortissima presenza di aziende e se di prodotti e di servizi pubbliche che vanno dotate di una strategia complessiva per costruire una inizio di filiera multimediale per il nostro Paese
Altro che privatizzazione
Bisogna adottare queste aziende di un progetto nazionale intorno al quale fare aggregare progressivamente
Quella galassia multimediale alla quale possono partecipare anche molte aziende private con loro specifichi specifici obiettivi di produzione
E cioè la capacità di mettere insieme per il nostro Paese una filiera di aziende che con il loro know how complessivo possono competere nello scenario della globalizzazione mondiale per questo noi siamo contrari alla nascita di una rete federale perché il servizio pubblico ma diciamo sì ad una rete sperimentale perché in quello scenario come diceva anche adesso Michelini
Sarà difficile
Stare ma sarà soprattutto necessario avere prodotti innovativi da veicolare nelle reti
E allo stato dell'arte il livello della produzione italiana mi sembra
Ampiamente arretrato anche per un quindicennio di deregolamentazione che ha imposto una spirale verso il basso che il mercato porta automaticamente con sé
E siamo contrari a una rete federale anche perché pensiamo e crediamo che le televisioni locali possono svolgere un ruolo importante dentro questo processo di convergenza se vengono liberate risorse e tengono indirizza verso il territorio
Mi avvio a concludere
Tentando di sostenere che in gioco qui non c'è soltanto la costruzione di un mercato della comunicazione
C'è un'idea di autonomia culturale e di una capacità politica
Economica per il nostro Paese che va assolutamente assicurata
Il mercato ce l'hanno detto gli ambientalisti
Con una il famoso convegno di Rio de Janeiro
No conformarsi il mondo
Eliminando quello che gli ambientalisti chiamano le biodiversità il mercato della comunicazione fa una cosa analoga eliminando quelle socio diversità che hanno in qualche modo contraddistingua contraddistinto la storia dei popoli di questo mondo che questa tecnica
Per questo c'è bisogno di un governo Oxford che non registri quello che il mercato approdo
E che preveda ampi spazi comunicativi sganciati per semplici meccanismi di mercato
Solo così saremo in grado di evitare per il nostro Paese per altri Paesi quelli che io definisco il Sud digitali il sud delle delle località che non saranno raggiunte dai servizi digitali il sud delle
Come dire esclusioni per casta per censo e però alfabetizzazione che investiranno anche ampi settori del Nord dei paesi sviluppati
Credo che il mercato non possa essere tutto se Morcellini professor Morcellini consentono citazione di una filosofo canadese che sicuramente non può essere accusato accusato di essere un vetero comunista credo credo che come diceva lui cedere orecchie e doppia di interessi commerciali è come affidare l'aria ad una industria privata e questo credo che non sia consentito grazie
Parola Bruno Vespa
Vorrei aprire facendo un riferimento a quello che ha detto nella parte finale del suo intervento Maurizio Costanzo a proposito della così della diffidenza
Io ho delle diffidenze anche molto provinciali lo confesso ma insomma nei confronti di questa Grande liberalizzazione cigni consentirà poi appunto di vedere i canali turchi
Piuttosto che che quelli indiani
Perché nel sede Ichiro che questo sarà possibile sarà possibile anche in tempi brevi e a costi progressivamente accessibili anche vero che nessuno ci garantisce eroici al Costanzo una qualità di queste emissioni la qualità di queste trasmissioni
E allora tenendo d'occhio come mi pare giusto che si faccia le evoluzioni della tecnologia e quindi i progressivi adattamenti del mercato alle nuove offerte
Io credo che convenga ancora una volta mantenere
Almeno per quanto per quanto ci riguarda privi piedi per terra
E di garantirci intanto che non peggiori la qualità di quello che si fa
E nel caso che mi riguarda più strettamente che non peggiori la qualità dell'azienda nella quale io lavoro da più di trent'anni e che la la RAI
Io su questo sono piuttosto piuttosto ottimista io credo che la RAI sia tuttora
Immagino fin dove riesce
Ad arrivare il mio sguardo che un numero ragionevole gli anni sarà ancora un punto centrale della della comunicazione italiana intesa in senso globali
Questo Paese non può fare a meno
Oggi di una RAI forte
E si può vedere soltanto una Rai forte
Soltanto se in questa RAI e molto radicata nel mercato
Radicato nel mercato per come può per come deve esserlo un servizio pubblico ma
Sul concetto di servizio pubblico dobbiamo dobbiamo intenderci o su questo
Ho un'idea che mi sono formata quindici anni fa e che non è cambiata quindici anni fa io andai a comitato dai il governo americano ha visitare il mondo della comunicazione quindi le televisioni commerciali le televisioni pubbliche americane
E rimasi fortemente impressionato dalla PBS che era la e che è tuttora la televisione pubblica degli Stati Uniti che era una terribile che Tuturano televisione molto molto perbene la televisione molto ben fatta molto raffinata
Che prende gli applausi delle persone quindi quello che si chiama il pubblico di nicchia alle prime del Metropolitan voi vedete che riconoscete cameraman della PBS perché portano uno smoking assolutamente impeccabile
Dal pidiessino americano conta assolutamente niente perché la televisione che conta è la televisione commerciale
Io da allora vivo con lo spettro che si voglia ridurre la RAI al dimensione scabroso della PBS
E scusate il io sono molto sospetto evidentemente visto che ci lavoro che ci sono nato che ci lavoro da trent'anni
Ma scusatemi se mi permetto di dire che non dico questo per un trasparente interesse privato di lavoratore dipendente di questa azienda ma lo dico immaginando che l'interesse della RAI possa coincidere ancora a lungo con l'interesse pubblico
Questo paese a sia pure nella maniera più disordinata creato le televisioni commerciali
Ma il nome delle televisioni commerciali e i numeri e le nuove tecnologie che renderanno sempre più fragili le leggi sempre più fragili lacci le normative non si può rinunciare ad un grande patrimonio patrimonio pubblico
Questo non vuol dire che la RAI debba essere sempre quella che è e deve rimanere ingessato abbia avuto un referendum se poi ce ne siamo dimenticati che prevede la privatizzazione dell'Avana che significa la privatizzazione della RAI
Me sta benissimo che
La RAI in parte vada a dei privati ma soprattutto io immagino un azionariato molto molto diffuso molto frastagliato senza noccioli duri che non siano ancora a lungo quelli dello Stato comunque di istituzioni
Dello Stato io ricordo che parlando quindici anni fa un seminario di dirigenti dell'ENEL e allora lei nel perdeva alcune migliaia di miliardi all'anno io dissi io spero che un giorno
Il vostro bilancio sia così venga risanato e il bilancio della RAI sia così band risanato che si possono comprare azioni dell'ENEL cioè la RAI e allora certo nessuno pensava la privatizzazione dell'ENEL Rieti e cioè la RAI ma privatizzare
Significa soltanto rendere più efficiente quello che a tutti gli effetti resta e deve restare un servizio pubblico
Ora io sono stato sempre per quelli che hanno difeso anche per esempio le scelte così impopolari del varietà perché ho sostenuto che il varietà serviva a pagare il servizio pubblico adesso che si parla di rete federale adesso che si parla come ha fatto riconversione poco fa di sperimentazione va tutto bene l'importante è non uscire
Dal mercato io non vorrei che perché poi in rete federale qui siamo tutti d'accordo a dire che si deve esserci bisogna tener conto della complessità di questo Paese la sua lunghezza eccetera ma io non vorrei che
Vent'anni fa la rete federale è andata a picco o è morta sul nascere perché facciamo tutti dove c'è la costanza la sagra della salsiccia non vorrei che adesso tutti quanti decidessimo di fare la Bibbia perché poi rischia queste somme cioè di moltiplicare i dei centri con la scusa dell'autonomia di moltiplicare le ambizioni moltiplicare i centri di Spesal di dire facciamo la diviene Napoli e poi confrontiamo con quella di Milano che poi ho paura veramente che andiamo verso il baratro allora io credo che si debba
Fare
Un della sperimentazione che si debba dare in una delle reti RAI ma anche senza pubblicità se questo sarà tecnicamente possibile rifugio a fare i conti insomma le idee valgono ma insomma valgono sono fatti i conti
Che si debba dare più spazio alla cultura per esempio che adesso viene oggettivamente sacrificata in nome del mercato perché certe cose no fanno ascolto e quindi vengono vengono sacrificate ma tutto questo con grande prudenza Iman vedendo le reti generaliste
Saldamente ancorate al mercato perché far cucire la RAI dal mercato significa a dire una perdita colossale il servizio pubblico che nessuna struttura commerciale allo stato può può rimediare
In questa ottica anch'io mi auguro che arrivino
In tempi ragionevolmente rapidi le nostre le nostre nomine
E non ne parlerei in termini millenari visti ci anche qua io sono piuttosto ottimista e devo il mio ottimismo mi ha portato sempre a subire poi delle delusioni anche qualche vistosa fregatura però insomma
Io credo che non si è interesse di nessuno tornare una Rai una RAI di di parte perché questo non giova non trova non trova nessuno io sono convinto che si possa nominare degli amministratori che in parte abbiano le capacità nei feriali dimostrate quasi sempre dal consiglio d'amministrazione uscente perché indubbiamente oggi la RAI più industriale di quanto non fosse qualche anno fa ai conti più in ordine a una struttura più aziendali di quanto non avesse la vecchia RAI anche per ragioni per ragioni storiche e io credo che si possano che si possa tener conto della complessità
Delle articolazioni dividi di questo Paese anche nominando delle persone capaci e delle persone che siano rispettate da una parte e dall'altra
Concludo riprendendo un una sollecitazione a proposito degli accessi che è stata fatta da da Alberto Michelini ecco io credo che questo sia uno degli elementi più dolorosi non soltanto per la RAI che almeno questo problema se ne postuma per l'intero mondo della comunicazione e del giornalismo
è il mondo più chiuso esista ed è una vergogna che le migliaia di giovani che purtroppo si ostinano a voler fare i giornalisti abbiano soltanto come prospettiva
Prevalente se non esclusiva quella della raccomandazione quella dell'amicizia quella dell'ingresso nei giornali e alle televisioni dalla porta di servizio
Io ho dato
Quando ho fatto per mia fortuna il concorso del del sessantotto mi batto perché venga stabilito in maniera trasparente che una parte costante sia pure ridotta mi rendo conto che i direttori non possono scegliersi a dire per concorso i direttori della RAI tutti i loro giornalisti tra l'altro gli ultimi concorsi a mio giudizio sono stati sbagliati gli ultimi concorsi la Rai perché c'hanno portato non dei giornalisti vari professori universitari
Proprio ciò che si dà frustrati perché insomma non è detto che non li conosco cinque lingue che posso fare una splende conferenza su Proust passati a raccontare ed è un incidente stradale e purtroppo in molti casi caduto così prego
Ma ci sono lavorative ecco esattamente la sua io ho visto dei ragazzi ai quali io quando ho dovuto assumere da direttore io cercavo veramente dire ma dico ci ha pensato bene ma tu potresti fare una splende carriere universitarie ma si sicuri o volerti rovinare la vita e poi è la fine avendo superato brillanti cemento pubblico un corto era giusto che adesso il posto del quale però lodato e quindi ma intanto non si assumono tutti i ragazzi che hanno vinto un concorso di questa Regione ingiustizia adesso ho sentito che la nostra scuola di Perugia di nuovo bandito un concorso per venticinque posti caro Presidente vorrei te la senti di dire questi venticinque anni ragazzi che usciranno questo concorso che saranno assunti tutti dalla RAI perché se non te la senti è inutile che facciamo illusioni o seminiamo illusione io credo che siccome abbiamo una scuola possiamo disporre
E migliori insegnanti possiamo fare delle selezioni durissime ma poi chi vincerà questo concorso che venga nei telegiornali che da inviare ai giornali radio noi dobbiamo abbiamo il dovere di dare ai giovani una speranza perché se no veramente questo mestiere
E questo però non lo dico soltanto per la RAI
Io credo che anche i giornali che attingono a piene mani contributi pubblici abbiano il dovere di riservare una piccolissima fascia di assunzioni ai pubblici concorsi in modo che anche le persone che vengono poi son venuto io delle montagne abruzzesi
Abbiano la speranza di poter fare un giorno questo mestiere che è straordinario parli sempre di più riservato a pochi grazie
Parla ora il dottor Pompei per l'Olivetti poi segue Giampaolo Sodano l'onorevole Romani il dottor Zanone Poma guarito Mastroianni abbiamo concluso
Grazie per questa occasione
Parliamo di nuovi servizi i nuovi media di nuove regole
E forse quindi vale la pena premettere che sì dato che abbiamo le tecnologie e riteniamo che ci siano i mercati dibattito dovrebbe fondamentalmente a nostro giudizio essere concentrato sulle regole
Perché poi ci sono quelle che danno origine agli assetti produttivi e quindi agli sviluppi di mercato che tutti ci aspettiamo
Qui vorrei far riferimento solo ad alcune anticipazioni che pubbliche della ministro Maccanico e in genere del Governo su alcuni dei temi della nuova legge sulle comunicazioni
Semplicemente per così cominciare a verificarne insieme si gli spunti che ci sono stati forniti possono prestarsi a qualche tipo di considerazione
Costruttiva
Un primo punto riguarda l'Authority
Quasi non di dibattito di quelli a cui assistiamo inclusi tre di oggi si parla di Authority
Ecco noi siamo certamente stati fra i primi a invocare come tutti quelli che ambiscono ad entrare in un mercato che è un mercato protetto a invocare la costituzione di un'Authority
Dobbiamo però dire che
Per lo meno a me sembra un pochino eccessivo il carico di responsabilità che viene trasferito a questa Authority specialmente se pensiamo che
L'Authority è fondamentalmente un Signori un gruppo di Signori che ha il compito di regolamentare un mercato e poi torneremo su questo aspetto
E quindi di salvaguardare un assetto normativo definito allora parlare di Authority senza aver premesso con nell'assetto normativo cui locatori dovrebbe far riferimento
Ci sembra in qualche misura un voler precorrere i tempi o peggio ancora
Un po'le righe fa riferimento a una terzietà dell'Authority rispetto ad alcuni processi uno per tutti la privatizzazione della STET in cui evidentemente il ruolo è semplicemente quello di diaframma fra la classe politica e mercato
Non è questo di ciò di cui abbiamo bisogno abbiamo bisogno di un'Authority che all'interno di un corpo di regole precostituite possa farsene garante facendo che cosa fondamentalmente creando il mercato
Nell'ambito di questo e nella premessa che così mi sento di ripetere che evidentemente noi non possiamo che essere a favore di un'Authority di comunicazioni
Crediamo che ci sia che ci siano alcuni altri punti che vadano così un attimino valutati
Il primo e qual è la relazione dell'Authority che necessariamente un organo di ordinamento secondario con l'organo di ordinamento primario quindi con la parte politica in altre parole l'authority evidentemente non può sostituirsi a quelli che sono i ruoli fondamentali di Indirizzo della classe politica
E quindi qui ceda
Definire un pochino meglio perlomeno per quello che è il dato di verificare finora quali sono le competenze che restano a livello politico a livello ministeriale o di dipartimento comunque definito e qual è il ruolo invece della dell'Authority
Ulteriore considerazione sappiamo ce lo ha ripetuto anche questa mattina il ministro Maccanico che è stata fatta una scelta di autori di di comunicazioni sia pure su MTV sai articolata sulle due specializzazioni componenti telecomunicazioni e contenuti
Questa è una scelta che certamente ha una sua logica è una scelta però che inevitabilmente nei fatti privilegia i contenuti se non altro per le necessità di urgenza
E il richiamo politico che i contenuti evocano rispetto a quelli che sono gli aspetti un pochino più di medio termine un pochino più infrastrutturale
Siccome sfortunatamente questo è un elemento pure su cui credo che valga la pena di richiamare l'attenzione l'industria dei contenuti dipende in qualche misura delle scelte infrastrutturali che vengono fatte
Si corre il rischio di avere una struttura molto finalizzata sull'oggi molto finalizzata sui contenuti un pochino meno attenta tematiche che poi sbagliando vengono definite di ordine tecnologico che sono tematiche di medio periodo noi riteniamo che questo passaggio sia molto delicato e che quindi valga la pena di spendere
Tutti quanti qualche riflessione in più su questo tema
Un'altra scelta che è stata fatta è quella di avere un non Torriti grande rispetto a quello di avere un'authority leggera
Ci sono tutta una serie di considerazioni a riguardo fatemi fare una che ha una qualche credo un qualche riferimento preciso in quello che succede in giro nei Paesi industrializzati esiste un solo esempio al mondo di Authority
Grande e del sì sì l'abbiamo ricordato è stata invocata più volte
Però è l'unico esempio al momento che ha perlomeno due caratteristiche la prima che a sessanta anni
Cioè datata mille novecentotrentaquattro il secondo è che annegata in un contesto socio economico come quello degli Stati Uniti che è un contesto socio economico al cui interno pesi e contrappesi di vari di varia natura
Sono talmente spinge talmente radicati nella cultura di business e nella cultura anche di di in genere di mercato di quel Paese
Che
Questo tipo di soluzione per le Sissi secco verso un senso in quel contesto metta perlomeno verificato che ce lo possa dire in altri contesti non sto dicendo con questo che necessariamente sbaglia sto dicendo questo è un modello
A fronte rispetto al quale si possono perlomeno studiare un paio di altri modelli alternativi che poi tra l'altro sono quelli che stanno avendo una il maggior successo in Europa
La scelta dell'otto Rita Grande alla FCC
Che ripeto è una scelta assolutamente assolutamente ragionevole ecco non noi non vorremmo che nascondesse una un minimo di sfiducia nei confronti di quello che la capacità di regolazione autonoma del mercato
Che cosa voglio dire
Alla fine Bertucci evochiamo il mercato forse dimenticando che la tenuta alla regolamentazione in fondo la fa per l'appunto il mercato allora il compito vero dell'Authority è quello di prendere un mercato che è fondamentalmente un mercato di tipo protetto e farlo diventare un mercato che è un mercato aperto
Nel momento in cui l'Authority diventa grande diventa fra virgolette oppressiva non vorremmo che questo nascondesse una sfiducia nella capacità di regolazione autonoma del mercato
In altre parole si possono scegliere due modelli modello fortemente dirigista un modello fortemente liberista
Quello che probabilmente non va fatto e confondere i due modelli mettendo delle spinte dirigistiche all'interno di un meccanismo che invece nasce con una finalità completamente diversi
L'ultima considerazione che volevo fare riguarda sempre sull'Authority riguarda la transizione
L'Authority è una di quelle cose che corre il rischio di esaurirsi nell'effetto annuncio quindi facciamo l'Authority e poi riteniamo di aver completato con un certo percorso
Venne fatta l'Authority come ovvio non succede assolutamente niente in questo Paese mediamente le utopici metro un paio d'anni per andare in funzione e questa che particolarmente complicata inverosimile che avrà un percorso per lo meno iniziale abbastanza accidentato
Allora noi riteniamo che all'interno di questo quadro di regole che andiamo a definire una speciale considerazione data dedicata a la transizione dall'attuale sistema al sistema delle autonomie funzionali se questo viene realizzato nel biennio che c'è davanti e che quello critico per la liberalizzazione dei mercati questo effettivamente implica un disegno di apertura un disegno di avvicinamento all'Europa che fortemente voluto e perseguito altrimenti ripeto corriamo il rischio di esaurire il tutto in un effetto
Un altro tema che il ministro Maccanico a più volte evocato riguarda la definizione dell'assetto produttivo complessivo di questo settore in cui mi pare di ripetere più o meno letteralmente le sue parole esiste una prima filiera con degli operatori globali pochi
E una seconda filiera in cui esistono una serie di industrie medio-piccole che sono fondamentalmente aziende di servizi e che quindi dovrebbero approfittare così del del delle praterie più o meno sconfinate che la multimedialità offre nel nel campo della predisposizione sviluppo di servizi evidentemente l'attenzione massima è concentrata sulla prima sul primo aspetto quindi sul sul sulla prima filiera su quali sono questi operatori globali
Che cosa devono fare
Ecco noi riteniamo che sia molto importante aver fatto questa distinzione che vada necessariamente condita da una un'ulteriore considerazione che è la seguente come si fa a diventare un operatore globale
Non basta certamente a vivere le risorse necessarie da un punto di vista tecnologico finanziario perché uscendo da decenni di profonda simmetria quale quella innescata dal monopolio evidentemente non c'è niente di male a essere monopolisti
Era una scelta di forma di mercato che è stata fatta che poi successivamente viene modificato ma uscendo da questa forma di mercato evidentemente si pone un problema di come rendere congruenti le dimensioni dei nuovi entranti con le dimensioni di chi su questo mercato gioca
Ecco questo è se non vogliamo chiamarlo politica industriale ma insomma chiamiamolo almeno politica economica questa è probabilmente una delle scelte più importanti che questo nuovo esecutivo sarà chiamato a sarà chiamato a prendere
In uno dei comparti come quello della comunicazione che certamente costituiscono uno dei fattori di sviluppo
Economico e sociale più importanti dei prossimi decenni
Avendo detto tutto questo solo un ultimissimo Flash su che cosa vuol fare il nostro gruppo
Beh il nostro gruppo diciamo tutti dicono tutti che vuole entrare nelle telecomunicazioni non è verissimo perché il nostro gruppo nelle telecomunicazioni giace noi oggi in Italia esistono due concessionari di servizi di telecomunicazioni e uno dei due è una società appartiene una società del nostro gruppo
Quindi il nostro gruppo è già nelle telecomunicazioni quello che vuol fare diventare un global player quindi cercare di operare su tutta la filiera dei servizi di telecomunicazioni e comunicazioni
Tali da poter costituire un'alternativa effettiva concreta a quelle che sono ITT players Guglielmi siamo più più più abituati e che spesso sono stati evocati
è chiaro che per fare questo la definizione del percorso normativo che fra l'altro implica la definizione dell'assetto di alleanze che ci andiamo a dire che ci andiamo a dare chiedo scusa diventa assolutamente centrale
Perché questo ruolo che ha un ruolo di naturale evoluzione di un gruppo qual è il nostro verso
Un universo un pochino più vasto di
Solution provider possa essere chiamato a gestire grazie
Danno
Come questa mattina il ricorso più volte giustamente la
Definizione di rivoluzione per quello che riguarda ciò che i viviamo sotto i nostri occhi nel settore della comunicazione
Non c'è dubbio che la combinazione di nuove tecnologie in nuovi mercati e sul tema della liberalizzazione
Della privatizzazione cioè tutte queste cose insieme nello stesso momento non possono che dar ragione a chi parla di possibile rivoluzione nel settore delle comunicazioni
Questo dibattito ha però un limite questa almeno è la mia opinione
E il fatto che tutto questo viene a affrontato ma poi ridotto ad una visione nazionale
Non solo sulla stampa
E nel dibattito nei convegni vi è questa sorta di limite di vizio nella nostro le nostre riflessioni ma questo si ripercuote inevitabilmente
Sulle scelte che
Faremo come è accaduto per le scelte che abbiamo fatto
Perché quando si affermai giustamente il la legge Mammì e nata vecchia perché i fotografava sull'esistente
E bisogna dire e il vizio il limite di origine di quella legge che era appunto il frutto di una riflessione politica culturale d'impresa che aveva come centro di osservazione il sistema della comunicazione nazionale
In questo nostro convegno di oggi accanto a al al tema delle nuove regole
è posto il peggioramento intorno alla pluralismo e come si concilia questa con un'altra necessità
Nuova rispetto a quello del pluralismo che la necessità di concentrazioni
Perché se la visione che
Dovremmo aprire
E quella non nazionale
Allora la prima osservazione da fare che quando si parla si parlava di
Quant'è positivo
Abbiamo verificato ne abbiamo definito come anacronistico
Questo tipo di discussione traversone affrontiamo un altro che e attuale perché ce lo propone un ministro della Repubblica almeno altrettanto anacronistico che è quello delle quote di mercato
Facciamo un ipotesi semplice se le quota di mercato che fosse definito da una legge nazionale fosse il trenta per cento
E cioè che ogni soggetto imprenditore che opera sul mercato dalla comunicazione non può aprire una quota di mercato superiore al trenta per cento vorrebbe dire che il fatturato di quella impresa
Stante i parametri attuali dovrebbe essere intorno ai due mila cinquecento tre mila miliardi
Basterà paragonare questo io non dico con le nuove imprecise frutto di concentrazione negli Stati Uniti dove parliamo di trenta mila miliardi di fatturato per la Warner Bros
Time Warner Cnn
Ma con i maggiori imprenditori europei
Con BSkyB della
L'azienda di Murdoch con l'azienda di Leo Kirch o con l'azienda di Bertelsmann cioè con i competitori naturali dell'industria della comunicazione italiana e per i quando parliamo di mercato
Io ormai dopo tanti anni che ci occupiamo di questo problema ho avuto modo di verificare che parliamo di mercato nazionali che è un non senso
Non esiste un mercato nazionale della comunicazione
Avete mai saputo per caso a me non è capitato di saperlo
Che vi fosse un come dire un una qualsiasi transazione commerciale nel prodotto di comunicazione del punto più visivo in Italia
Cioè che ci fosse uno che domanda è uno che offre e che da questo rapporto nasce il valore economico di quel prodotto
No perché in Italia non c'è un mercato del prodotto audiovisivo
E quindi come dire non
è improprio parlare di mercato nazionale per quello che riguarda questo tipo di prodotto
L'unico mercato possibile
Realisticamente possibile per le imprese italiane e il mercato europeo allora c'è un problema di mettere le imprese italiane nelle condizioni di competere con le imprese europee del settore
E se noi dovessimo per legge fissare che questa è una s aziende ratifiche perché così abbiamo assicurato il pluralismo nel senso che con una quota del trenta per cento di mercato si immagina che in Italia potrebbero operare tre azienda unico missive
E il vecchio problema del terzo polo che ritorna per altra strada
Bene potremmo pure fare quest'operazione potremmo pure definire che c'è un tetto
E che il tetto e quelle che quindi noi dobbiamo avere siamo in cui abbiamo il destino di avere una produzione e imprese nazionali audiovisive con un come dire piccole poi non ci dobbiamo porre però il problema del mercato
Perché se poco poco poi metteremo con queste imprese naso fuori dai confini nazionali saremo destinati ad ad a vere imprese non competitivo
Un altro limite di questo dibattito
E che ancora una volta si ritorna a discutere e come sulle g di sistema
Ancora una volta la cultura dei partiti che la cultura legislativa italiana della nostra democrazia ci porta a guardare con più attenzione anzi
Con attenzione esclusiva
A chi detiene che cosa positiva migliori si chiamano quote di mercato si chiama come si vogliono ma il problema che occupa e preoccupa
Il governo del Paese chi ne ha la responsabilità sia esso di destra o di sinistra poca importanza
Questo problema come
Si debba organizzare e come imperiese devono vivere dentro un sistema dire voli nazionali
Se qualcuno si pone il problema opponga il tempo è le direttive europee la si dice ore
Se noi applicassimo o se noi accogliessimo pienamente le direttive
Treni senza frontiere e quant'altro ben avremmo risolto questo problema poi siccome questo non succede il problema è rinviato ma non è mica colpa nostra in curva del fatto che la direttiva europea non è applicata in Italia
Io non servano a qualche tempo ma confesso con non con grande ottimismo nel senso che vedo che
Di fronte alle cose dette poi non c'è nessuna reattività nell'intelligenza
Del mondo parlamentare e di Governo del nostro Paese ma non da oggi da da sempre
Ma come mai
In Paesi come il nostro la Francia la Germania l'Inghilterra in cui ci sono le imperiese audiovisive che competono un dovrebbero competere con le nostre imprese
Sì sono andate al di là delle direttive europee del una legislazione nazionale
Sul prodotto audiovisivo
Come mai quei parlamenti sono stati in grado di capaci
Di produrre regole e norme che hanno favorito lo sviluppo di questo prodotto con le conseguenti sviluppi di occupazione e quant'altro
Perché la Francia ha da venti anni una legislazione sul prodotto audiovisivo che ha creato quel popolo di sistema di impresa e che c'è in Francia
Lo stop non parlo degli Stati Uniti viene
Non parlo di paesi lontani parlo dei un posto dove normalmente gli italiani
Che hanno un certo reddito preferiscono passare le vacanze di Natale o di Pasqua basta andare a Parigi e gli italiani che ci vanno solo molti per osservare che in Francia esiste un sistema di un presi audiovisiva assolutamente ricco e vitale
E che questo è accaduto perché c'ha una legislazione adeguata quel tipo di prodotto
Perché mai in Italia non non è mai stato possibile affrontare questo problema
E ancora oggi quando si affronta
In queste ore in questi giorni
E il ministro pensa ad un provvedimento prima un decreto poi a una legge sul sistema
Non si produce accanto a questo una piccolo Progetto di legge un piccolo decreto di cinque sei articoli tanti ne bastano
Senza avere la pretesa di inventare ciò che è già stato inventato ma caso mai copiando traducendo in lingua italiana
La legge francese che sostiene la produzione di audiovisivo in modo che
Anche in Italia si possa fare quello che
Non vogliamo dire la Francia Germania diciamo la Spagna ecco quello che si fa in Spagna
Per una ricerca ultima che abbiamo fatto in RAI
Insieme all'università la Sapienza ai all'università di Barcellona
Abbiamo studiato alcune settimane di palinsesto delle reti televisive pubbliche e private di tre Paesi Spagna Francia e Italia
Per vedere quanto prodotto di fiction nazionale sta con questi palinsesti
Il risultato che come dire incredibile solo per chi
Non ha la fortuna di vivere questo straordinario mondo della televisione per chi come me lo fa trent'anni ovviamente è un la conferma di cose che come dire almeno personalmente mi angosciano tutti i giorni
La Francia McCann quei palinsesti in quelle settimane
La Spagna ha trasmesso il ventisette virgola cinque per cento di prodotti nazionali il resto è prodotto americana
La Spagna il ventitré virgola cinque l'Italia il cinque virgola sei
E questo è il dato cioè in Italia non si produce
Quando si è detto negli anni passati la questione della colonizzazione culturale oggi sotto altra veste il discorso della violenza che c'è nel prodotto audiovisivo che trasmettiamo
E problemi che siamo noi andiamo lì a comparsa c'è una grande competizione fra le imprese italiane non a produrre ma ad acquistare problema è che acquista di più che acquista per primo cioè questa prezzi più alti questa è la competizione fra le imprese italiane
Tutte le altre imprese italiane di altro prodotto fa nuova competizione sul prodotto che fabbrica che trasformano che vengono che casomai vengono in Germania sfruttando il valore della lira da noi no nell'audiovisivo questo non è dotato
Noi in Italia abbiamo investito in questi anni quando siamo arrivati a cifre che abbiamo considerato straordinarie
Duecentoventi miliardi nella produzione di audiovisivo nazionale a fronte dei mille cinquecento che si i broadcaster francesi investono dello stesso tipo di prodotto questo è cosa sarebbe necessario e concludo in una piccola legge di qualche articolo
Sessanta dirigenti della RAI si sono messi insieme qualche settimana fa e hanno Curia redatto una proposta come dire di iniziativa professionale che torna di senza inventare nulla di nuovo ripercorre quel meccanismo
Della legislazione francese
Basterebbe fare un piccolo decreto e approvare questo
E e il problema del sostegno non dello Stato ma di un fondo di garanzia
Così potrebbe costituire la base su cui far partire un'industria che Langue da molti anni ultima osservazione concludo
L'altro tema è questo della lega della rancorosa rete federale federata
Alla RAI nel nostro Paese
Vedete ancora una volta il problema viene posto in termini di sistema
Cioè il problema se si può affrontare la questione realtà territoriali risorse e quant'altro il problema diventa subito diamogli una rete e sarà un problema di pigrizia intellettuale forse ma
Ecco nel converrebbe fare una riflessione laddove il federato sia una marchio dietro cui far nascere alcune imprese
Audiovisive
Specializzate per peculiare disponibilità di quel territorio ma abbiamo fatto una esperienza piccolo di un anno
Destinando per un incarico gratuitamente orgoglio ornamento assolto per la regione Campania
E cioè verificare nel concreto al di là dei progetti la possibilità di fare in quel territorio una sorta di mostra mercato del prodotto italiano
L'abbiamo fatto e ci siamo riusciti non abbiamo avuto bisogno di grandi risorse di leggi perché lì esistono delle risorse locali che si possono destinare ad una impresa della comunicazione e della promozione verso l'estero in altre regioni in altri luoghi si potrebbe dar vita ad altre imprese
Cioè questo tema perché affrontarlo sempre e soltanto dal punto di vista quando nasce un esigenza la domanda è gli diamo una rete dialoghi delle imprese io credo sia possibile grazie grazie
Ecco allora la parola all'onorevole Paolo Romani di Forza Italia
Seguirà il dottor Zanone Poma il quale anche delle diapositive da farci vedere se non vado errato
Io penso che sia ormai tardi per cui cercano di raccogliere il suggerimento del presidente di parlare per pochi minuti anche perché nome della par condicio avendo già parlato
Mio collega Alberto Michelini almeno come Forza Italia dovremo contingentare il tempo che ci ha messo a disposizione
Sì ma chiusura come se le culture cui siamo ambedue anche nella stessa sede istituzionale Costanzo prima parlando di questi come diceva che si invecchia nel convegno sì vero infetti sono circa vent'anni che molti di noi partecipano a questi convegni
Però quest'anno c'è una novità di fondo
Ed è che a questi convegni partecipa il mondo della telecomunicazione il mondo dalla televisione cosa che non avveniva in passato
E questo è un è un progresso fondamentale nel senso che se la politica è figlio della cultura
Io penso che sia importante confrontare culture diverso linguaggi completamente diversi i fatti se avete notato questa mattina
Chi si è occupato in televisione parla con linguaggio e che si è parlato chi si è occupato di telecomunicazione parla un altro linguaggio e dover cominciare a fare una sintesi visto che il problema è proprio questo quello che ci troviamo di fronte di riuscire a creare una sintesi fra due mondi fino ad oggi separati
Raccogliendo in pillole quello che sottostà mattino svilupperà anche della Mammì la Mammì a si fotografato l'esistente
Però ha fotografato resistenze dopo quattordici l'esistente dopo quattordici anni di latitanza politica rispetto al sistema che dovrà regolamentare
Si era quasi inevitabile che la legge Mammì andasse a fotografare l'esistente perché era difficile in quel momento riuscire a coordinare una provvedimento legislativo che modificasse sostanzialmente fondamentalmente un settore che si era evoluto in maniera autonoma maniera anche anarchica ma che comunque poteva contare su quattordici anni di attività senza che ci fosse nessuna regolamentazione
Oggi preme diverso allora si regolava qualcosa che non era regolamentato oggi si cerca di regolare qualcosa che va ad unirsi
E il problema sta proprio in questi termini nel senso che il mondo della telecomunicazione
Della telefonia dall'informatica e dalla televisione vanno unificarsi
E oggi il problema è di non fare un provvedimento legislativo che sia un ferrovecchio come poi alla fine è diventata legge Mammì ma di fare una legge quadro che sia consapevole dell'evoluzione tecnologica velocissima che hanno tutti i settori più parlavo prima
Si ricorda del fax ottanta se non esisteva
Parliamo da ottantasei per undici anni fa oggi esiste tutto il contrario di tutto allora se di legge quadro tratta si è ovvio che la legge quadro non poche poi prevedere un'Authority forte
Importante che ha degli strumenti che si è suddivisa sine due campi ma che abbia la capacità di adeguarsi velocemente all'evoluzione velocissima della tecnologia di questo settore
Giulietti è stato c'ha dichiarato non pentito io raccolgo la sua autobiografia ma devo dire che Angioletti non posso che riconoscere una grande onestà intellettuale le cose che ha detto oggi le ha dette anche nel passato
Purtuttavia e comicità napoletana dove ho partecipato una lunga discussione per molti molti mesi l'unico problema che mi ha posto sul tappeto di quante reti
Quante reti si potessero assegnare a soggetto privato questa è stata l'unica discussione che è stata fatta
Si è cercato di approfondire ragionamento si è cercato di spostare l'isolamento non solo non sul numero di reti facendo capire che c'era le telecomunicazioni che arrivavano pensioni satelliti che c'era il digitale che c'era un'evoluzione dello ci sì ma di cui tenere conto e verso la fine Devo dire novembre dicembre gennaio si è riusciti a trovare una sintesi e se riuscite a fare anche un buon lavoro di cui misto Maccanico nell'audizione alla Commissione cultura tenuto conto e lavoro è stato quello di spostare il problema da quante reti al limite sulle risorse che fossero risorse del sotto sistema televisivo che fossero le risorse del sistema comunicazione nel suo complesso
Ma il problema di fondo era quello di garantire ai soggetti privati e pubblici una sostanziale simmetria all'interno del sistema
E di garantire ai soggetti privati e pubblici la possibilità di accedere al mercato internazionale senza penalizzazioni perché problema oggi diventato globale
Raccolgo anche l'invito di Giulietta fare in fretta si può fare in fretta al mio viso venti giorni al Senato sono un po'pochi
Ci sono scadenze ravvicinate tra lascio la parte
Che non mi appartiene dell'intervento di Giulietti sulla possibilità che sulla difformità di interpretazione delle scadenze si inneschino meccanismi di battaglie legali non penso che sia questo il punto ritengo che venti giorni siano abbastanza pochi ma comunque ci sono delle scadenze
E questo
Questa unificazione di un percorso virtuoso si può tranquillamente fare una legge di sistema una legge quadro che sistema Senato senza che si approfondisca in più di tanto il problema
Si dovrà fare un decreto perché lo si dovrà fare perché le scadenze urgono perché si faccia noi siamo pronti a discutere ma non possiamo permetterci non vogliamo dell'imboscata
Se il meccanismo è virtuoso se la strada è segnata se il Senato intende fare un provvedimento legislativo che via
La possibilità di esprimere all'esterno il fatto che il Parlamento è in grado di fare una legge questo consente al governo di fare un decreto dopodiché si tornerà alla Camera per poter approfondire meglio un discorso legislativo di più ampio respiro egualmente non sono necessari non sono utili sei mesi
Però in qualche mese con lavoro fatti Napolitano questo problema si può risolvere
Un'ultimissima annotazione la rete federale Sodano ha detto Nevi una cosa esatta
Siccome nel sistema della televisione il software è ancora prevalente sull'hardware cioè ciò che si trasmette ancora prevalente come fa come importanza strategica rispetto alla modalità con cui si trasmette
Chiamare e volere una rete federata federale non ho ben capito ancora come si chiami vuol dire rispondere a un'esigenza sostanzialmente politica
Qua si danno si vendono pezzi di Ferrara federalismo perché ho una parte del Paese a un soggetto politico stia tranquillo Strabone
Sicuramente ci sono stati esperimenti drammaticamente perversi di quello che poteva essere una RAI regionale si sono fatti Festival salsiccia
Però quando in RAI tre che avrebbe dovuto essere tendenzialmente la rete federata si sono fatti programmi come Milano Italia e altri si è colto in un certo qual modo la voglia e il desiderio di un pezzo dell'Italia
Di far apparire in televisione il malessere che quel pezzo d'Italia aveva interesse a far vedere allora è possibile immaginare una rete federale che colga momenti di malessere del Paese a seconda delle zone dove si trasmette e ovvio che è un problema è una problematica che può interessare tutto il Paese ma è possibile trovare un punto di mediazione fra i telegiornali non locale che comunque già coperto e dall'emittenza locale
E qualcosa di assolutamente evanescenza dall'evanescente non ben definito che presuppone comunque che si appalti alla Padania o al sud una previsione allora bisogna approfondire questo ragionamento
è un problema complicato e complesso da risolvere ci si può lavorare intorno
L'Italia purtroppo per sua sfortuna non è un Paese orizzontale un Paese verticale per cui probabilmente ci sono differenze che vanno colte che vanno segnalate anche perché il malessere e diffuso nel momento in cui non viene colto non viene esplicitato
E su questo punto penso che un approfondimento vada fatto venderla così come è stata fatta come rete federale per risponde a un'esigenza di non so di quale tipo francamente mi sembra un lavoro che poco porti qualcosa di positivo
Per concludere noi siamo pronti
Per la nostra parte politica
A risolvere premeditati ci sono i tempi c'è un lavoro fatto però non facciamo le cose in fretta non facciamo imboscate
O lo consentiranno
Le due Camere hanno al loro interno persona analisi studi possono tranquillamente consentire di arrivare velocemente una soluzione del problema greche Natale novembre di quest'anno può essere veramente un tempo che ci consente di concludere questo lavoro noi faremo la nostra parte
Frecciate possiamo mettere Polito sul no fosse magari così diamo ringrazio il presidente ringrazio soprattutto le persone che si sono fermate fino ad ora
Cioè ma io credo che questo
Questo dato un primo esempio questo convegno di oggi
Che mette insieme come auspicato anche il ministro Maccanico Venezia poche settimane fa gli operatori del settore e i politici e mi sembra che anche l'alternanza sia stato un fatto voluto proprio per creare queste
Ecco sensato siamo di fronte a un momento particolare perché dobbiamo pensare questa regolamentazione del sistema della comunicazione
Che non è un fatto solo di questo Paese ma che tocca praticamente in questo momento un po'tutto il mondo occidentale in particolare l'Europa
Io credo che l'opportunità di questa regolamentazione e poi non ne parlerò più perché ha già parlato i politici oggi
Io credo che sia l'opportunità soprattutto di formulare quelle che io chiamo una strategia Paese o un progetto Paese che ci consenta di pensare anche di non solo di difendersi
Dagli attacchi possibili delle grandi aziende delle grandi corporation americane ma anche di utilizzare nostri capacità per produrre proprio nel settore degli audiovisivi e qualcuno l'ha riferito proprio qua oggi
Di produrre
Prodotti che possono essere
Commercializzati tramite i satelliti su un mercato più vasto del nostro che il mercato europeo
Ecco questo credo che sia un punto importante
D'altra parte io credo che affrontare questi temi senza fare alcune considerazioni di tipo generale non sia possibile prima proprio di passare queste ceramiche abbiam parlato
E la prima considerazione è che i mercati tradizionali di prodotti di servizi tradizionali sono ormai a un livello di elevata maturità
Maturità interne di marketing vuol dire che non c'è più l'espansione che c'è sul contenimento e la capacità di mantenere delle situazioni non di crearne di nuove
Bene io credo che questa questo mantenimento sia un po'anche la responsabilità principale
Del sistema economico che non sia pure voluto così come ci si aspettava negli ultimi anni quindi creando poi presupposti dicono che il problema più grosso che abbiamo in questo momento che appunto la disoccupazione
La seconda considerazione che possiamo fare e questa la considerazione secondo me molto importante che la globalizzazione di questi mercati non a caso ho accennato al mercato europeo non solo mercato italiano
Offrono l'opportunità almeno per quelle genti che hanno capacità di creare di produrre servizi nuovi di espandere
I loro mercati
Sodano parla prima di mercato nazionale in effetti nella televisione noi siamo abituati a parla di mercati nazionale perché non abbiamo mai avuto i mezzi per portare i nostri prodotti all'estero
Il satellite satellite Hotbird due che partirà purtroppo in ritardo ma fra pochi mesi offre l'opportunità di coprire con la stessa parabola meglio di ricevere con la stessa parabola di sessanta centimetri
I programmi satellitari da Agrigento a Stoccolma con la possibilità di sottoportante diavoli o in cinque lingue quindi possiamo parlare in italiano in francese in tedesco inglese magari spagnolo ecco queste opportunità secondo me
Oggi con un po'di fantasia e con molto coraggio imprenditoriale vanno vanno esplorate perché vanno esplorate e più bisogno dell'Istria
Perché quello che ci aspetta non è un mondo tranquillo e questo è vero quello che è stato detto stamattina la possibilità di invasione nasce semplicemente
Ecco io ho cercato
Io con i partenti avvenente dette quindi non sono in anteprima presidente manca però credo che siano presente credo che sia un elemento di riflessione riusciamo metterla a fuoco
Perché è un elemento di riflessione perché ho cercato brinda nel nell'ufficio studi ha cercato di mettere in una certa quello che è il concetto della convergenza il concetto delle alleanze
Queste sono le alleanze USA e la convergenza è tra i settori in rosso perché non vedesse magari bene da lontano
E il settore dell'intrattenimento e del della televisione diciamo del Bot casting tradizionale quello azzurro nel settore delle telecomunicazioni e l'altro il settore dell'informatica insomma
O che la freccetta se c'è forte pomposo USA
Mi son puntiamo queste e lo ridico così grazie
Ecco le intersezioni tra i diversi cerchi rappresentano le opportunità delle convergenze ovviamente
Mentre le aziende che avete segnate dalle frecce sono le alleanze già esistenti e già funzionanti sul mercato americano
Non sono ancora riuscito giudice o nei prossimi giorni perché un'impresa molto difficile mio ufficio studi sta lavorando da quindici giorni su questo argomento
Per vedere la valorizzazione di queste alleanze io credo che vadano oltre cento mila miliardi di lire se pensiamo che solo un'alleanza quella della Capital Cities Abc Disney vale trenta mila miliardi
Una sola trenta mila mettiamo tutti insieme erogato per dare un senso dimensionale a quello che è il nostro problema non tanto solo di difesa ma anche di capacità di competere in uno scenario di questo tipo
Me ne potrei leggere alcune se voi riuscite a vedere i nomi ma l'ora tarda mi impedisce di portare via troppo tempo
Ma sicuramente voi vedete anche nel settore delle telecomunicazioni una grande capacità concentratissima proprio per reggere può eventuali spinte che possono arrivare da altri Paesi oppure per creare all'interno degli Stati Uniti quelle capacità chiamiamo le offensive quindi vere capacità
Di aggredire poi i mercati europei che come sappiamo per gli Stati Uniti è il primo mercato extra statunitense
Ecco devo dire che in questo contesto l'Europa si è mossa con un filino più di velocità rispetto al solito ecco un'altra considerazione voi vedete gli anni Vizzini ai poi se qualcuno vuole delle coppie le faremo avere presidente
Danni sono novantaquattro novantacinque novantasei quindi non è che siano concentrazioni o alleanze che siano nati dieci anni fa e che oggi sono in fase di sviluppo sono praticamente alleanze nate negli ultimi due anni
Io credo che non ci sia mai stato in momento dalla rivoluzione industriale già dal settecento a oggi una tale concentrazione una tale capacità di creare alleanze tra aziende che molte volte o più spesso si sono combattute in passato
Perché questo mai perché è molto semplice cioè le dimensioni di questi mercati che vengono chiamati Isidro Treviglio andò mass market
Treviglio Handle mass market bello grandissimi però Siro zero perché in questo momento sono a zero quindi non dimentichiamo che questi mercati vanno creati
Ecco questo è un aspetto abbastanza importante per capire anche il perché aziende di dimensioni notevoli
Vi faccio un ultimo esempio poi passo perché se no vedo troppo lungo le identità e il dai rettili nell'incrocio tra intrattenimento e telecomunicazione dai rettili e le aziende di cui parlerò fra un minuto
Che ha lanciato per prima al mondo la televisione digitale via satellite oggi a un milione trecento mila abbonati e vale sul mercato sei mila miliardi
Le i clienti entrati in associazione ha comperato il tre per cento di quota con un'opzione del trenta per cento con la base valore sei mila miliardi
Sono dimensioni scusate se ve le butto così un po'anche violentemente ma sono considerazioni che da e devono far pensare anche i nostri politici
Sì ma sono riuniti mi fa molto piacere estremamente importante il momento in cui si regolamenta un settore nel in chiave nazionale quando all'esterno dei nostri confini noi abbiamo una situazione di questo
Posso metterla traccia dell'Europa
Ecco devo dire che come accennavo prima che
Per la verità gli europei questa volta si sono ci siamo ci siamo mossi un po'più velocemente rispetto al passato e in effetti dal novantacinque novantasei
Qualcosa anche nel novantaquattro sempre con lo stesso schemino che vi ho descritto prima
Si sono create le opportunità e direi proprio si sono create delle nuove alleanze
Che credo siano in questa fase non ancora in modo determinante ma già spero sufficiente in grado di reagire alla offensiva americana
Tutto questo noi lo vedremo in termini di
Modificano i comportamenti di consumo
Che dovranno essere necessariamente facilitate e portate avanti dei singoli governi dei regolamenti che questi governi questi Parlamenti ci daranno perché altrimenti corriamo il rischio che non parteciperemo alla devo fare a premessa io credo che i nuovi servizi o i nuovi prodotti non vengono mai creati per caso c'è un'opera dell'ingegno una capacità imprenditoriale delle risorse a disposizione
Dopodiché c'è l'aspetto competitivo ecco io credo che in questa fase noi dobbiamo puntare sull'aspetto competitivo competitivo verso gli altri non sono verso l'Italia questo aspetto competitivo è possibile se noi creeremo molti nuovi servizi
E questi nuovi servizi saranno servizi a pagamento
Non può al nostro Paese ma neanche gli altri Paesi offrire questi servizi gratuitamente
Di conseguenza se non abituiamo le nostre genti noi stessi a pagare questi servizi a creare il mercato di questi servizi
Non quindi la cultura dei pagamenti ai servizi noi saremo esclusi dai nuovi servizi multimediali così come vengono chiamati oggi che saranno quelli coi quali sui quali si svolgerà la grande competizione europea e mondiale
Quindi siamo di fronte a un momento strumenti portati qua difendo la mia azienda come la difendo danni perché siamo stati picchiati nelle gambe fin da Pizzi da piccini quindi siamo abituati come tele più però dico che per lo più in questo momento sta portando avanti questo progetto da sola ha creato le alleanze perché forse l'unica azienda italiana che in questo quadro infatti non ci siamo
E abbiamo siamo riusciti grazie ai nostri soci a creare delle alleanze per cui oggi Tele più è un'azienda europea
è un'azienda che è in grado di sviluppare quel tema che affrontavo prima
Se abbiamo i prodotti nazionali se riusciremo a produrre prodotti audiovisivi di qualità non sarebbe in grado di portarli in Europa saremo in grado di venderli e quindi di creare opportunità per il Paese e anche l'occupazione giovanile e credo che sia un punto importante
Velocissimamente devo parlarvi se mi mette la traccia per favore grazie
Guardi mettiamo queste queste tracce
Parla di un attimo della televisione digitale perché sicuramente il convegno di questa mattina
Si sono toccati quasi tutti questi argomenti
Che ho già Frosio ha affrontato io ho cercato solo di dare qualche dimostrazione qualche elemento in più
Però credo che si sia parlato poco di quello che è l'evento vero il grande evento che sta succedendo e che trasformerà questo nostro mondo della comunicazione almeno nel settore televisivo ed è la televisione digitale
Ecco in questo momento sono esistenti negli Stati Uniti la prima è stata da eretico quelle aziende che vi ho detto prima che adesso vale sei mila miliardi dopo due anni
Che poi della della US tanto per citare poi ci sono i i papà che appartiene al gruppo General Motors quindi non parliamo di Boscolo insomma
Bene questa azienda ha lanciato i suoi il suo sistema
Per digitale via satellite nel novantaquattro in questo momento a centosettantacinque canali dico centosettantacinque canali
Con scusate c'è un errore
Allora giusto un milione trecento mila abbonati a marzo del novantasei
I suoi competitori americani
Si chiamano prime starà
Che è stata lanciata nell'aprile novantaquattro e a sessantasette canali Alfa sta concerto e venti canali e co-star con centoventi canali se fate la somma in questo momento negli Stati Uniti si parla di quattrocentocinquanta canali
Quindi se non ci spaventiamo per due o tre canali meglio che andiamo a casa
Ha poi tra l'altro c'è Mourdock che subito dopo si come non volesse più piccolo preventiva per il novantasette quattrocento canali quindi saremo novecentocinquanta io non vorrei usare quel telecomando ma comunque
Ecco di fronte a questa situazione in Europa l'unica azienda che si è mosso e si mosse per prime tele più e qua mi permetta Presidente di fare un piccolo spot per la mia azienda perché credo che se lo meriti visto che in tre anni abbiamo lavorato sodo con i nostri alleati abbia creato le alleanze
Ed oggi siamo la prima televisione digitale europea oggi ci sono sulle nostre teste sei canali su sei rispetti quattrocentocinquanta chiedo scusa se ho un po'piccoli
Però meglio che niente e abbiamo sei canali digitali tematici che già vengono raggiunti in Italia vengono vengono serviti sull'Italia tutta l'Europa
Va bene qua credo che possiamo anche concludere perché il tempo molto molto scarso per il ministro Maccanico presenterà credo aggiorni questi venti articoli
Della su proposte di legge sono convinto che come ha dichiarato in più occasioni l'ho sentito stamattina ho sentito Nese
Abbiamo parlato son convinto che ha animato delle migliori intenzioni e questo credo che sia un fatto perlomeno dal mio punto di vista come operatore positivo non entro i meriti politici
Io credo che anche buono sia il metodo iniziato oggi e che il Di Somma cani vuol portare avanti di mettere intorno al tavolo gli operatori fare una legge in questo momento senza avere scienza e conoscenza credo che sia un delitto di Dio auspico veramente che gli operatori i professionisti e coloro i quali hanno competenza in questa materia vengono messi intorno da tele più da parte sua fa un'offerta
Ripeto perché l'ho fatto qualche giorno fa l'offerta che fa e mette a disposizione la sua piattaforma digitale che vuol dire poter
Se uno ha un prodotto lo può lanciare in Europa fin da adesso
Fin da adesso fino a qualche tra qualche mese a disposizione degli operatori italiani
RAI inclusa
In maniera di creare veramente dal nostro Paese una piattaforma di attacco verso il sistema europeo gli altri Paesi non ce l'hanno ancora ce Canapini sopra un sistema molto chiuso qui si potrebbero del decoder ma non lo faccio perché non c'è il tempo ma è l'argomentazione di importante non abbiamo il sistema più aperto oggi esistenti in Europa
Non lo applicheremo completamente finché non lo apriranno gli altri paesi per una questione di reciprocità
Non vogliamo fare i fessi cioè in poche parole non vogliamo che il nostro sistema si è aperto ai competitori stranieri avendo i sistemi stranieri chiusi al nostro sistema questo mi sembra una cosa che ne ho parlato anche con col sottosegretario vita e credo che sia una cosa sulla quale nessuno ci possiamo possiamo disponibile a fornire la nostra piattaforma e anche apre il sistema nella sede di VBM Lezzi che sono i clienti europei per queste normalizzazione in maniera veramente di competere ad armi pari su questi mercati mercato europeo ecco io credo per concludere che si voglia molto coraggio in questo momento
Molta determinazione molti capitali molti
E un governo che sappia poggiare queste in paese e cogliere l'opportunità per il Paese che secondo me sono privo di giocare un ruolo propositivo in euro perché don dovrebbe farci schifo
La seconda cosa di rilanciare il settore audiovisivo proprio per questa capacità che dobbiamo ritrovare capacità creativa e produttiva per poter lanciare i nostri prodotti anche all'estero
E terzo sviluppare i nuovi servizi a pagamento per i motivi che ho detto prima sino creiamo una cultura del pagamento dei servizi in questo Paese noi saremo destinati a comperare a non produrre i servizi da noi ma comperare i servizi che gli altri ci propina
Io spero veramente questa sia la volta buona grazie
Particolare anche per la documentazione che ci ha fornito
Siamo praticamente in dirittura di arrivo io prego ora di intervenire il tutto il Mastroianni che il corrispondente italiano dell'Osservatorio europeo del divisivo oltre che dell'Università di Firenze
Io non odio positive magari per bisogno della luce assegnazione
Accendiamo le luci anche perché ho chiuso in onore alla mancanza di Zucchelli
Le linee quindici sedici
Io ringrazio ovviamente presidente ringrazio mi ero persino per il l'invito e cercano di comprimere più possibile questo intervento
Per gli ovvi motivi l'osservatore la divisivo e uno a a un'organizzazione creata in seno al Consiglio d'Europa con collaborazione dell'Unione europea degli stati membri al fine di monitorare il le attività normative degli stati membri in materia di mass media e gli impatti economici di queste grazie regolamentazione
Ha creato una rete di consulenti di cui faccio parte soprattutto pubblica mensilmente una newsletter che si chiama Iris che dà conto di questa attività di monitoraggio ora dopo questo doveroso momento di promozione le le poche cose che volevo dirvi riguardano un po'le tendenze generali che si possono evidenziare scorrendo
Le iniziative di altri Paesi europei soprattutto
Le iniziative delle istituzioni comunitarie perché non possiamo nasconderci e quasi si inizia attiva che in questo momento di Stati membri Unione europea vogliono porre in essere devono fare i conti con una fertilità comunitaria che a volte viene misconosciuto in alcuni Paesi è che poi ci ci costringe a fare
I conti con differenze normative che creano le distorsioni che abbiamo già conosciuto
Le tendenze normative Sonia anzitutto quella della regola deregolamentazione
Guidata direi nel senso che si cerca di evitare il più possibile le discipline asimmetrica e quindi si promuove l'apertura dei mercati agli operatori nel nel modello anteprime il cassonetto americana
Il la l'intervento della tecnologia digitale perché la vera rivoluzione è inutile nascondere quella del superamento del limite la scarsità dei canali utilizzabile fare televisione parla solo di questo
Non ha portato però in nessun Paese comunitario e tanto meno le istituzioni comunitarie a a ritirarsi
Dall'attività di di normazione di regolamentazione
Sì cara cerca però di individuare dei parametri differenti a utilizzare a innanzitutto a difesa del mercato che secondo me la cosa più difficile cerca di capire cosa rientra oggi nella concetto di attività radiotelevisiva
Se ci rientra modelle
Modalità di fruizione servizio televisivo che vedono una rapporto diretto si direbbe con una terminologie ormai abusata point to point diretto tra nel chi provvede chi distribuisce servizio e chi ne fruisce
Questa è la secondo me il problema più difficile caricati e quali sono i confini reattiva Dario televisivo propria diverse polo di capire invece qual è la disciplinata tipizzare questo nei pagamenti a utilizzare per la salvaguardia di quel valore che anche a livello comunitario non viene certo abbandonato che quello del pluralismo e le fonti informazione vorrei ricordare che nei progetti
Delle dei principali paesi europei ma soprattutto nei documenti di lavoro predisposti alla Commissione in vista dell'emanazione di una direttiva non si parla mai di antitrust televisiva non esiste l'antitrust televisivo una cosa diversa additivarla dell'economia della regolamentazione in questo settore non è funzionamento del mercato Vorrei questo tono dimenticassimo ma soprattutto è quello di garantire il pluralismo le fonti di informazione
Esso solo questa base i Progetti tedeschi è inglese soprattutto ma in particolare documenti alla commissione stavo cercando di evidenziare dei nuovi parametri di calcolo della concentrazione in materia di attività televisiva superato il limite dei canali chiaramente quale può essere una parametro alternativo
A livello comunitario si è scelto oramai perché questa proposta di direttiva non dimentichiamo che sta per venir fuori nel giro di un mese massimo due il commissario Monti
Nanna programmato la approvazione quindi la pubblicazione entro la prima metà del novantasei si è un po'evitavano sicuramente arriverà e criteri precetto livello comunitario è quello dell'audience raggiunta dal singolo operatore con canali propri controllati o collegati e questo criterio è quello utilizzato
Nella broadcast in brillante e inglese presentato pochi mesi fa è criterio scelto dall'accordo in terre Land era in in Germania
è criterio scelto anche questo un dobbiamo dimenticarlo dalla legge americana e novanta nel novantasei nel novantasei
Vuol dire che nessun operatore può raggiungere più di un determinato numero di a di utenti spettatori
Ed è un criterio che per quanto possa sembrare strano ad a parlarne oggi in Italia è già presente la sordina mento non dimentichiamo che questo la corte costituzionale ha detto che era a letto è una sentenza in quel di gatti costituzionale Amami
Nel nostro ordinamento nella legge sull'editoria c'è un criterio di calcolo delle quote di mercato che assolutamente identico c'è quello di valutare non il numero delle testate che sarebbe l'equivalente numero dei canali ma c'è sempre stato il criterio del numero delle copie diffuse
Tirato ho diffuso che è una cosa diversa perché si guarda l'impatto della dell'operatore sulla sul pubblico sul fruitore dell'informazione non la potenzialità dell'offerta perché è chiaro che anche un unico canale può avere una quota di audience elevatissima mentre un bouquet di canali come succede in Inghilterra con Sky Television o può avere un'audience altissima Sky Television con tantissimi canali non super quattro per cento di audience
E allora e a livello comunitario si cerca di per scegliere questo nuovo criterio
Seguendo questa strada perché altronde inevitabile illa ai progetti di normativa tedesco e inglese hanno anche essi individuato il parametro dell'audience
E le quote che in questi progetti sono state individuate solo nel caso inglese il quindici per cento nel caso tedesco del trenta per cento
In America ad andare a quota di audience è quella trentacinque
In Italia si sta andando verso la direzione diversa perché da quello che si è capito il un disegno di legge che si sta approvando prevede IVA a quota delle risorse che evidentemente non è la stessa cosa ora si può discutere sulla bontà o meno del di uno dell'altro criterio ma evidentemente si tratta di una cosa diversa e quindi mi chiedo se il nostro e dei nostri legislatori stanno ponendo quant'per il problema l'eventuale difformità di criteri quindi formicai soluzioni rispetto a quello che saremmo comunque costretti a recepire una volta adottata questa direttiva comunitaria ma quello che ancora sorprendere leggendo un po'le notizie riguardanti questo disegno di legge è che nella settore dell'etere
La televisione via etere il disegno di legge così come la commissione Napolitano vogliono introdurre mantenere il la il criterio del numero dei canali
Che dal venticinque per cento scende al venti ma soprattutto non si divida qual è il numero complessivo di canali
Si lascia all'autorità istituenda le compito delicatissima come capite di fissare un tetto e numero di canali quindi venti per cento può essere un limite a un limite che può dar conto della del pluralismo delle fonti però non si decide a più di venti per cento di cosa e io ritengo quel probabilmente lasciare a un'autorità amministrativa il compito di determinare in definitiva il parametro
Di concentrazione per il turismo e le fonti sia probabilmente una soluzione incompatibile con il dettato costituzionale che impone una riserva di legge per la disciplina dei mezzi di comunicazione di massa
Spero di aver rubato troppo tempo e la ringrazio
Credo il dottor che sceglie di fare sua rapida conclusione presidente mi candida all'impopolarità chiamandomi a parlare adesso prodotte da un veramente ringraziare chi ha avuto la pazienza di stare fin qui può darsi che sia un nocciolo duro di di affezionati all'ISI ma e forse disposti ad attività meno massacranti in futuro è proprio così volevo concludere mi sembra che grandi obiezioni alle linee esposte dal ministro non ci sono c'è una diversa accentuazione specialmente dell'intervento
Del dottor Pompei su in legislazione più o meno flessibile complementare ad autorità più o meno discrezionale non diremo
Forte e c'è una richiesta di integrazione e su altri punti tra alcuni dei quali come quello del sostegno alla produzione invocato da Sodano non credo che possano entrare in questo tipo di legge ma certamente sono importanti
Molti aspetti invece venuti fuori dal dibattito non attengono tanto le norme quanto alla politiche alle pratiche politiche amministrative e tecniche
E dovrebbero incoraggiare comunque lo sviluppo del sistema si è detto più volte
Se la legislazione sarà leggera flessibile bisognerà però fatalmente studiarne i dettagli regolamentari per alcuni settori e per altri ciò che non è neanche legge o regolamento ma veramente
Una politica che finora carente si è parlato di politica industriale oppure in modo più attenuato di politica
Economica si è parlato per esempio nell'intervento dell'esponente dall'aspetto ti come mettere insieme questa sinergia fra mondo dalla scuola del lavoro della ricerca e delle imprese in vista anche dello dello sviluppo occupazionale se dovessi trarre un bilancio delle convergenze ancora una volta cioè dei temi che sono ricorsi
Più frequentemente questa mattina direi che certamente occasione per rivederci in gruppi più ristretti omogenei ma che poi possono mettere i loro risultati a disposizione di tutti e perché no del Governo ampio del legislatore
Credo che alcuni temi sono stati evidentemente più controversi e che meritano un approfondimento
Uno di questi è proprio prospettive del lavoro cioè è pazzesco per parlare di di sviluppo del sistema
Scontando una dimensione anziché un aumento dell'occupazione mi pare che questa provocazione sia venuta fuori da molte parti un altro aspetto sicuramente come articolare nel territorio questa benedetta rette che non abbiamo capito se il federale si è decentrata autonomo
Se una Rete oppure se invece una una produzione decentrata che essi si si utilizza su più reti quindi direi che su comunque sul principio di dare maggiore ruolo alla alla all'età dal territorio e alla diffusione delle capacità produttive Idi attive anche distributive c'è
Il Recco comune a tutti e che il modo in cui si dovrà particolare questa risposta questa istanza
Che meriterà certamente una riflessione forse ad hoc ultima ultima annotazione e che possiamo parlare quanto vogliamo dei nuovi media dei nuovi sistemi i vecchi si vendicano sotto perché non cessano i problemi normativi tradizionali specialmente quando non sono stati risotti quindi come i nuovi media non ammazzano i vecchi media così nuove legislazioni non ammazzano un problema banale apparentemente banale come minimo di controllo sui contenuti dalla comunicazione tanto più di quella di quella più diffusa
Destinata a conservare ancora una grande o una quota maggioritaria del mercato per qualche anno quindi la proposta di Giuliette di fare per esempio un piccolo incontro ma in cui tutte le categorie compresi autori e produttori qui sostanzialmente assenti
In cui ci si ponga questo benedetto codici minimo di condotta un altro esempio di approfondimento che si potrebbe fare vi ricordiamo sempre a sia Ade singoli che alle imprese
Che Lisi me è un luogo possibile di questo dibattito che è a disposizione delle vostre proposte grazie
Grazie grazie Cascinu per le sue conclusioni e approfitterei anche grazie a crescite per il contributo determinante che ha dato dalla voglio riuscita del nostro convegno appuntamento a prossimo convegno di autunno
Se non sono in grado di definire tema è data ma insomma è già almeno nella nostra mente impreparazione grazie