"L'Europa e il lavoro: strategie e l'impegno dei partner sociali per il lavoro e l'occupazione" tavola rotonda tenutasi a Villa Pignatelli

Durante la giornata ieri
Ho l'onore di presiedere questa
Illustre
Tavola rotonda
Che ancora manca di importanti interlocutori
Di cui però mi danno per certo l'arrivo
E non arco di tempo sperabilmente Brega
Il tema
Che oggi all'ordine del giorno
E molto impegnativo molto suggestivo
Strategie
E l'impegno dei partner sociali per il lavoro e l'occupazione
è un termine mo'una terminologia un po'aspra tra anche se
Ripeto molto suggestiva
Qual è la strategia
Dalle parti sociali
Probabilmente dev'essere ancora costruita è in fase di costruzione
Ma non può non essere elaborata in tempi
Brady
Stante la crescente
Drammaticità della situazione
Del lavoro
In Europa
Non esiste il Paese
I cui abitanti
Non abbiano nel cuore
E nella mente la certezza
Di avere diritto
Al lavoro
Non di rado questo diritto è addirittura sacra Lisato
Nelle costituzioni contemporaneo
Però nelle enciclopedie giuridiche
La voce diritto al lavoro dovrebbe
Realisticamente rinviare il lettore alla voce catastrofe
L'Europa dopo Maastricht non ha cambiato le cose
Nel processo di costruzione della Europa con nomi che ha monetaria
La dimensione sociale è una specie di rumore di fondo
Una storia mancata
Profuga dall'idea che l'ha pensata
Alla vaghezza delle cose che vivono quindi uno strano fuori che non possiede un dentro
Per questo se le costituzioni
Che riconoscono sacra Lizzano proclamano
Il diritto al
Sono virtuose
Virtuale il diritto che viene così sacra avvisato
Tuttavia per quanto grave sia oggi la situazione
Sarebbe un grave errore
Farsi prendere dal panico
E pensare di potere
Risolvere la questione ecco non mezzi
Tanto energici da uccidere l'ammalato
Il fatto è che stiamo vivendo molto più semplicemente laicamente
Non tanto alla fine della società
Del lavoro con la elle maiuscola quanto piuttosto l'inizio
Della società dei lavori
Stiamo vivendo cioè mille stiamo assistendo
Al declino della forma di esercizio
Per il diritto al lavoro
Che ha dominato per un secolo l'occupazione stabile a tempo pieno garantita
Dipendente alle dipendenze
Di un imprenditore
Meglio se l'imprenditore industriale
Meglio ancora se l'imprenditore industriale di dimensioni medio-grandi
Insomma il contratto di lavoro
Col quale
Si entrava per questo c'entrava nel mercato lavoro
Che avesse questi carattere
Non è più la stella polare
Del diritto del lavoro in tutti i Paesi non solo per lavoro
Non solo dell'Europa comunitaria
Non è più la stella polare del diritto del lavoro né di quello leggi Ficarazzo
Né di quello negoziato
Ai miei studenti spiego che
Il diritto del lavoro che abbiamo ereditato
Dalla tradizione
Somiglia a un personaggio mitico
Sì sì fu
I Comuni sono proverbiali le fatiche
è una specie di Sisifo perché ha imparato in fretta che toccava proprio a lui
A questo apparato di garanzie e di tutele
Toccava a lui farsi carico dei costi
Della Gatta mento di moltitudine più poveri cristi
Ai processi di trasformazione nella complessità
Generati dal capitalismo
E dalle sue forme storiche di produzione
Insomma e ne studenti sanno
Che questo diritto era il diritto della povertà
Laboriosa
Morendo questo secolo gli manda a dire
Che sta per arrivare un secolo nel quale il diritto
Del lavoro
Potrà seguitare ad essere un diritto a misura d'uomo se si a di guerra
Alla mutazione genetica
Del lavoro che vuole tutelare
Non più il lavoro nella grande industria le industrie se ne vanno
Dall'Europa prima se ne andavano
Gli europei per trovare lavoro loro se ne vanno industriali grandi industrie che assorbono grandi stock
Di manodopera
E quindi
Il lavoro
Che s'
Sarà l'oggetto privilegiato
Delle future regolamentazione e che sono già in atto
Io lo chiamerei non tanto il lavoro industriale
Bensì il lavoro industria uno solo
Inteso come l'esatto contrario Mantellate parassitismo
Dell'inettitudine
Per ignavia
Nel nord del mondo il diritto che tutelerà
Questa specie di
Sarà il diritto della cittadinanza industria USA
Certo che di questo diritto
Le tracce ce ne sono già disperse
Non ancora organizzate informa sistemi
Ma i germi già si vedono
Aspetto uno qualcuno che se ne assuma la paternità
E faccia nascere questo mobiletto
Alla gravidanza in corso
Non c'è dubbio
Quando verrà potremmo dire soltanto non è mai troppo tardi
Tetto non c'è ancora
In forma compiuta
Perché prima bisognerà riscrivere
Lo statuto del lavoro come tale del lavoro in generale
Rimuovendo finalmente l'equivoco
Di un'ideologia un po'vecchiotta
E forse è tramontata che identificava fa tout court
Il lavoro come tale il lavoro in generale con lavoro salariato
Uno Statuto che ridefinendo quantità e qualità delle tutele comuni
Deve proporsi di sdrammatizzare la secca alternativa tra lavoro dipendenti e lavoro indipendenti
Uno statuto che deve puntare
E per fronteggiare gli effetti devastanti di una inarrestabile incertezza occupazionale
Deve puntare al ripristino di una sbiadita
Correlazioni biunivoca
Tra il diritto a lavorare
E il dovere di lavorare
Di cui si parla anche in alcune costituzione come la nostra
Dove il dovere di lavorare così
Identificato il dovere di svolgere secondo le proprie possibilità e la propria scelta un'attività o una funzione
Che concorra al progresso materiale o spirituale della società
è stato cito così la nostra Costituzione ma se anche non lo fosse le cose non cambierebbero
In un Paese che vuole restare civile nessuna legge potrebbe punire i disoccupati
Volontari
Obbligare i discepoli di Polla fare dire a tradire il loro maestro
Però in questi Paesi
Sarebbe corretto
E poi la musica vile introdurre un assetto normativo
Idoneo a rivalorizzare e protezione secondo il criterio pragmatico della ragionevolezza
Ogni attività o funzione che produce ricchezza comunque apprezzabile
Per la collettività
Il lavoro industria uso è un lavoro interamente secolarizzato
Ed è esposto anche per questo alle valutazioni e perché no ai capricci del mercato
Il mercato è un bene prezioso
Il mercato
è un bene che
Potente falsa
Eva appeso per quello che però va anche trattato per quello che
E c'è un meccanismo a rischio
Come il cuore delle centrali nucleari
Che hanno bisogno di un moderatore che impedisca l'accumularsi viola massa critica esplosi
La cultura giuridica deve fare la sua parte cupa la cultura economica
E come come sa
Deve ripensare il modello
Di stato sociale che fu progettato
Con riferimento al prototipo
Storico del lavoro dipendente
La pluralismo azione delle forme di lavoro incluso il lavoro indipendente il lavoro tonno obbliga a rifondare lo Stato sociale sullo status
Sullo status di cittadino in industrie oso ponendo l'accento più posso sostantivo
Che sull'aggettivo
Per noi ma per quanto riguarda la ridefinizione delle compensazioni giuridiche e materiali esigibili dallo Stato secondo il criterio del bisogno
Criterio che ha scritto Norberto Bobbio
Rispetto a tutti gli altri criteri
E quello che permette la minore differenziazione di trattamento perché la matura ha fatto gli uomini più eguali rispetto ai bisogni che non rispetto alla possibilità che secondo le diverse capacità che siano di computer
Questo o per lavoro utile per la società
La cosa non è semplice
Ma come diceva il più grande scienziato per novecento
Toh dovrebbe essere semplice quanto può esserlo ma non di più
Per vedere come è possibile sviluppare se non questa al idee io vorrei aprire subito
Confronta
L'incontro
Tra illustri partecipanti alla tavola rotonda invitando subito il ministro vinte
Prenderà la parola
Con la vertenza che considerato alla numerosità la quantità oltre che la qualità degli interlocutori
Il tempo assegnato a ciascuno dei partecipanti non può ragionevolmente superare i dodici quindici minuti grazie
Da
La
Ma
Non solo apposite vanità Montecarlo
Vediamo andando imbarazzo
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Grazie signor ministro ho ascoltato con con sollievo starei per dire molto delle sue parole perché il rischio che uscì che serpeggia in Europa e il rischio è che si voglio uscire
Da una situazione sicuramente drammatica e insostenibile nella maniera più semplice disinvolta ma anche la più pericolosa cioè contrapponendo il diritto al lavoro ai diritti di chi un lavoro ce la far piacere che in Germania la tendenza ovviamente presente ma non trova autorevole udienza almeno dalle fa parte del ministro che regia appena parlato dèi ora la parola targa Baglio attese perché a balia che non ha più bisogno di presentazioni
Ricordo i dieci quindici minuti la par condicio mi raccomando
Caro Presidente signori signori
Cari colleghi cercherò
Da parte mia di rispondere al
Domanda posta dal ministro pronte a fare la sua curiosità per quanto riguarda il ruolo delle parti sociali
E nessuno sorprenderà se lo farò dal punto di vista europeo lasciando ai colleghi italiani naturalmente di sviluppare il discorso sulle loro esperienze e sul loro punto di vista
Come il presidente ci ha detto in apertura questa mattina ci siamo confrontati oggi in Europa
Non solo ha un problema drammatico una bisogno di insistere nel Mezzogiorno d'Italia a Napoli di disoccupazione ma anche su il cambiamento del lavoro
Cioè il lavoro che manca e il lavoro che cambia
E siamo quindi a un passaggio epocale
Lui ha detto dal lavoro ai lavori
E allo stesso tempo come a cui ancora ricordato
Ci siamo confrontati con la necessità di ripensate e forse soprattutto di rifondare in concreto lo stato sociale
Le due cose che si tengono fra di loro evidentemente
Mi sembrano oggi francamente impossibili
Da affrontare esclusivamente nell'ambito dei singoli Paesi
Non è questa una Priori
Sento personalmente come penso tutti noi convinti
Dell'importanza del disegno di integrazione europea
Non è una priorità
è il fatto che il livello di integrazione delle nostre economie la realtà di uno spazio economico unico le prospettive dell'unione economico monetaria
E sono elementi tali che impediscono oggi di pensare che ogni Paese membro ricerchi le soluzioni esclusivamente sulla base di dati nazionali
è vero in particolare per quanto riguarda lo stato sociale che questo sia sviluppato tenendo conto di molte particolarità nazionali
Che non possono essere sottovalutati ma è pur vero
Credo io almeno che a giusto titolo si parla di
Sempre di più e l'ho fatto recentemente diciamo il presidente Chirac quindi non esattamente un sindacalista di modello sociale europeo
Come
Corpo tipo allori
Tutti gli elementi fondanti di un certo modo di intendere lo sviluppo che fa l'Europa diverso dall'America dal Giappone
Che fa la vittima e vi europea lo sviluppo altra cosa l'integrazione fra ragioni dell'efficienza economica le ragioni per diritto sociale della solidarietà
Beh questo modello noi credo l'insieme in Europa dobbiamo preservarlo e per preservarlo dobbiamo naturalmente a riformare
Detto questo in termini assolutamente generali
Vorrei adesso cercate di dare un contributo che si riferisce ai gli elementi d'attualità che questa riflessione in corso in Europa c'è un dibattito anche uno sconto Campochiaro
Il primo elemento porta secondo me sul fatto che c'è un certo scetticismo
Sulla utilità di condurre questa operazione sul piano europeo al di là di una confronto di esperienze di una scambio di punti di vista
E di una certa convergenza ma insomma in nome del principio della sussidiarietà
Principio che non ho nessun motivo per respingere salvo quando diventa alibi per non fare assolutamente nulla e semmai vedi inadeguato o addirittura non necessario
E muoversi sul piano europeo per quanto riguarda la lotta alla disoccupazione ho già cercato di dire che questo non è vero per la realtà delle cose
E l'altro elemento è che tutto sommato quando si parla di un'occupazione sempre di più sì dall'impressione che la soluzione vada ricercata attraverso quella che pudicamente si chiama la modernizzazione del mercato del lavoro perché ci sia cioè essenzialmente una
Una via d'uscita che quella che perché il fronte padronale difende con molta insistenza che è quella della flessibilità
A ogni costo e della deregolamentazione sociale
Credo che questo sia
Sostanzialmente illusorio il problema della disoccupazione e del lavoro che cambia secondo me richiede una pluralità di interventi una pluralità di politiche non c'è
Una risposta univoca non c'è e tanto meno una soluzione miracolosa ma occorre che l'insieme delle politiche quindi economiche strutturali del mercato del lavoro dell'occupazione e l'insieme degli attori
Poteri polipo pubblici a livello nazionale o più decentrato monco a livello europeo e parti sociali insieme
Si mobilitino per
Trovate delle risposte molto più efficaci di quelli che sono stati dati fino ad ora
Dal punto di vista delle parti sociali e dal punto di vista del sindacato mi sembra che il nostro messaggio a livello europeo
Piuttosto chiaro
Noi non respingiamo una volta che ci sia un quadro complessivo per cui però ripeto si sfugga dall'illusione che la creazione di posti di lavoro possa dipendere unicamente da una flessibilizzazione del mercato del lavoro o da politiche attive del lavoro in assenza di un quadro di politiche macroeconomiche e strutturali più favorevoli all'occupazioni allo sviluppo che questo è il quadro di fondo
Indispensabile anche se non sufficiente
è chiaro
Una volta respinta questa tesi credo che quando si tratta di modernizzare appunto al mercato del lavoro ci sia un altro punto importante da tenere presente e chiede il nostro messaggio nella nostra pratica starei per dire e che tutto si può discutere
Gli adattamenti sono indispensabili le riforme pure
Ma è esistono due condizioni una di metodo che poi è sostanza
Tutto questo attraverso la concertazione
Là dove questa necessaria e ad avere attraverso la negoziazione laddove questa indispensabile tra le parti sociali a tutti i livelli dunque il primo metodo è non è possibile decidere in modo unilaterale e tanto meno in modo diciamo forzato
Scelte che tocchino l'assetto del mercato del lavoro il suo funzionamento i diritti
Si può farlo attraverso la via del negoziato che la concertazione e naturalmente il risultato temesse un risultato che se assume l'esigenza di flessibilità
Delle imprese e della nuova organizzazione del lavoro assume lo stesso tempo in un nuovo equilibrio le esigenze di protezione sociale i diritti di garanzie che sono
Intrinseche e fondanti di quel modello sociale europeo di cui ho parlato
Questo è il tipo di approccio che noi abbiamo da questo punto di vista noi abbiamo salutato con grande soddisfazione di iniziativa ecco che vengono qualche elemento più di attualità del presidente della Commissione Santer di lanciare un appello per un patto europeo di fiducia
Per lui il lavoro
E abbiamo avuto giusto una settimana fa primo appuntamento la tavola rotonda tra la Commissione e le parti sociali a Brussel
L'abbiamo salutato questo con favore e siamo decisi a svolge la nostra parte in questo processo
Per due ordini di motivi primo perché ci è sembrato che l'appello della commissione del presidente Sante
Fosse un appello o tempestivo
Forse
Di fronte alla gravità del fenomeno e una riflettesse una volontà di un cambiamento di fase
Di uscire dalla mi permetterò di chiamarlo routine
E cambiare velocità
Di dare una u
Uno scossone
E di chiamare a tutti gli interlocutori poteri pubblici parti sociali a una risposta che sia finalmente all'altezza del gravità e dell'ospite la complessità del problema
Secondo perché l'approccio della commissione è appunto un approccio e complessivo ci sono tre
Componenti di un possibile patto europeo con il lavoro
Una politica macroeconomica europea parlo termini europei
Più favorevole all'occupazione quindi non solo marcata dalle esigenze monetarie e di consolidamento di bilancio questa politica oggi non c'è c'è una politica a mio modo di vedere troppo unilaterale in questo campo quindi non prego crea le condizioni
Per una risposta al problema della disoccupazione
Secondo
Mette in campo Sante le politiche strutturali
Come elemento necessario per mettere a profitto diciamo le le potenzialità dello spazio europeo integrato
E quindi
Propone nuove risorse per la strategia del presepio delle grandi reti transnazionali in termini di comunicazione trasporto o per la ricerca e lo sviluppo e ancora per le piccole e medie imprese
E ancora propone e noi siamo d'accordo una rivisitazione dei fondi strutturali
Che esistono e che solo oggi il trenta per cento del bilancio comunitario seconda voce di spesa dopo la politica agricola sempre più consistente rivisitata
Tre quindi questo approccio ci convince e abbiamo nella tavola rotonda come Confederazione europea dei sindacati
è sfidato la parte datoriale
A dare delle risposte concreti abbiamo indicato sulla modernizzazione del mercato del lavoro
Sul piano europeo tre possibilità per le parti sociali
Di agire la prima e di dare una regolazione europea come ci appare indispensabile
Possibilmente per via contrattuale
Alle nuove forme di lavoro
Qui ho già sentito parlare di part-time
C'è la realtà dei nuovi lavori perché questi nuovi lavori sono considerati i lavori di seconda categoria quando i nove perché non sono valorizzati lo abbiamo un problema di legittimazione sociale di questo nuovo modo di lavorare che come ci diceva ancora Romagnoli eh oggi si considera atipico potrebbe diventare tipico nel futuro
Qui noi abbiamo proposto chiaramente alla parti imprenditoriali una regolazione europea
La seconda proposta che abbiamo fatto è un quadro europeo di riferimento più favorevole allo sviluppo dei negoziati che devono aver luogo
Non certamente sul piano centralizzato ma decentralizzato
A ridosso delle realtà produttive e di servizio così diverse fra di loro però un quadro europeo di riferimento per una grande strategia di riduzione riorganizzazione del tempo di lavoro
Tutti ci dicono che questo non è possibile realizzarlo in un solo paese se non misura limitata vogliamo una grande strategia europea sugli orari creiamo le condizioni quadro come parti sociali per arrivarci
La terza questione già citata dal ministro Gunther sono d'accordo con lui alla formazione
Tutti dicono che fattore strategico oltretutto fattore strategico secondo mio punto di vista per la competitività dell'Europa
Molto più del problema dei costi del costo del
Sistema sociale
E necessario che le parti sociali a livello europeo siano in grado di lo abbiamo proposto stabilire un accordo quadro
Sull'accesso la formazione sulla formazione
Lungo tutta la vita attiva le le più diverse forme questo può avere legata alla questo nel tempo oltretutto e la flessibilità del poco e questo potrebbe permettere quell'armonizzazione
Necessaria in termini anche di mobilità sul piano europeo che oggi ancora non c'è abbiamo posto quindi tre questioni concrete sulle quali come parti sociali come sindacato europeo saremo disposti siamo disposti a entrare in un negoziato
Con la parte datoriale per così come abbiamo fatto mi fa piacere che il ministro Gunther l'abbia ricordato per i congedi parentali
Il tema è importante in sé ancora più importante il fatto che non abbiamo fatto la prova
Caso unico nella storia mi correggerà il presidente nella storia azioni industriali abbiamo stabilito un accordo transnazionale tra parti sociali che regolano un elemento del rapporto di lavoro
Che poi questo per gli arcani misteri della del del la comunità sia diventato una direttiva mi sembra una cosa anche pericolosa approfitto per attira l'attenzione perché delle due l'una o si vuol promuovere una politica contrattuale dimensione europea e allora bisogna assumerla per quella che essa è
La coltre i contratti li fanno le parti l'autorità politica può validare o respingere ma non può arzigogolate intorno al merito questo lo dico con grande brutale se volete franchezza
Perché delle due l'una vogliamo che la poi l'Europa sociale come si diceva non sia solo il portato della legislazione che pure resta necessaria
Ma sempre di più dell'autonomia delle parti di ciò che queste parti quando esercitano l'autonomia e concludano beh non siano poi in qualche modo espropriati per cui oggi sento parlare molto di una direttiva sui congedi parentali ma se quella direttiva secondo me è l'accordo tracce su micce eccetera che sul congedi parentali è un contratto
Ma detto questo chiudo la parentesi ora abbiamo aperto una strada vogliamo continuare a battere ecco perché io credo che un patto europeo per l'occupazione era rappresenti un valore aggiunto un valore aggiunto concreto
Se tutte le parti giocheranno il loro ruolo in questo senso noi attendiamo risposte anche dal Consiglio
Perché non è possibile che il Consiglio Ecofin e lavoro ma sul consiglio del lavoro o meno dubbi
è a fare adesso sottoscrivono l'appello per un patto e non prendano le decisioni in termini di politica orientamenti di politica macroeconomica ma anche solo in termini politica strutturale
Che sono del tutto necessari per questo patto vorrei essere molto chiaro se arriveremo a un patto occorre che non solo i sindacati i datori di lavoro porta mettano sul tavolo un loro contributo occorre che consiglio per esempio faccio un
Appare accetti
Le proposte della Commissione per destinare due miliardi di ECU risparmiati della politica agricola a sostegno della strategia dei degli investimenti e della ricerca
L'impatto ma con economico è modesto non facciamoci illusioni ma il valore politico e anche diciamo di impulso che questo da e di segnale ai Paesi membri sarebbe significativo
C'è un passaggio importante che ci attende sempre per restare all'attualità e riguarda la conferenza tripartita che la presidenza italiana ha convocato
Per la metà di giugno noi consideriamo la conferenza tripartita alla prima occasione dove prendere atto delle risposte che all'ipotesi di un patto europeo per il lavoro
Solo da te saranno date dai datori di lavoro
Da noi ma noi credo li abbiamo in qualche modo anticipate e da parte delle autorità
Dei poteri pubblici da parte del consiglio in particolare
Per noi la conferenza tripartita a questo a questo valore questo significato fare un punto esistono le condizioni di volontà politica e di decisioni che permettono di pensare a questo patto europeo per i il lavoro
Patto europeo che avrebbe anche un altro alcun valore aggiunto oltre a quello concreto un valore di messaggio molto forte
Per la ragione che ho detto all'inizio un valore di messaggio di indicazioni di metodo
Tra le parti sociali governi la strada l'unica strada e quella della concertazione
Di una concertazione che punti naturalmente a nuovi equilibri tra le parti sociali credo che il valore del messaggio sarebbe il seguente
E sarebbe importanti che lo sottoscrive estero
L'Unicef due la Confindustria Dope ai sindacati europei l'accesso non per quanto essi possono fare a Brussel che è poca cosa
Ma come indicazione impegno
Che le strutture affiliate in tutta Europa e a tutti i livelli affronteranno i temi della
Passaggio di fase
Della nuova regolazione necessaria del mercato del lavoro delle riforme sociali indispensabili attraverso il metodo del negoziato e la dell'intesa
Vedo che questo messaggio sarebbe molto importante
Se fosse dato anche se esso corrisponde già in alcuni Paesi a una pratica ma in altri no e in alcuni di questi Paesi incontra ahimè non ultima la Germania delle ultimi giorni momenti di difficoltà che credo siano fondati
Sul fatto che il sindacato tedesco me lo consentirà il ministro Gunther ha percepito i cinquanta punti del Governo di buoni come essenzialmente squilibrati rispetto alle aspettative a la necessità di un equilibrio tra le parti
Mi hanno detto i colleghi tedeschi non uno solo dei cinquanta punti è per noi presentabili in un'Assemblea di lavoratori e il ministro contare troppo sperimentato per sapere che se non c'è un Trento
Il sindacato non può credo io salvo dare le dimissioni dal suo ruolo corsa non auspicabile almeno da parte mia ma anche da parte sua immagino è non può trattare il suo il suo consenso
Un'ultima battuta presidente so che ne avete parlato ieri
Ma voglio aggiungere una parola questo ragionamento sull'ipotesi di un'Europa che si mobiliti in tutte le sue componenti istituzionali sociali e degli attori economici per il lavoro dello sviluppo
è decisivo ma bisogna e questo si può fare se c'è la volontà politica però
Credo che non si possa perdere l'occasione della riforma dei trattati
Perché questo tipo di scelta trovi anche nel trattato degli elementi di riconoscimento di appoggio
Questo mi sembra strategico è vero che essendo lo abbiamo fatto fuori dal Trattato il patto per l'occupazione se ci saranno le volontà si può fare fuori dal Trattato
Ma è pur vero che non è più accettabile che un'Unione Europea
Che all'articolo due alla dichiarazione delle suoi obiettivi di fondo annuncia come obiettivo di fondo un alto livello di di occupazione e di protezione sociale non abbia poi le competenze e gli strumenti per poter
Rende
Reale inverare questo grande obiettivo dico io con provocazione delle due l'una o i governi sono in grado di arricchire il trattato l'abbiamo fatto già delle proposte non torno su questo con degli elementi di merito
Che definiscono la politica del lavoro una politica di interesse comune
Formula che permette di delegare certe competenze all'articolo tre del Trattato
Includono la strategia di essendo come capitolo sull'occupazione nel trattato
Costituiscono un comitato per l'occupazione che abbia la stessi poteri del comitato di politica economica finanziaria della terza fase dell'Unione economica monetaria
Insomma
Accettino questo sviluppo o questo si fa o se no provocatoriamente credo che una modifica trattato si dovrebbe fare togliere dall'articolo due che tra gli obiettivi di unione europea c'è un alto livello di occupazione così la Germania non sarebbe in LUMSA
Ma nemmeno come lo è oggi profondamente delusa grazie
Sono un presidente mite
Dove eravate no posso chiudesse ho sperato la par condicio che ministro nella loro tedesco ha parlato più del dovuto o meglio dell'assegnato ho dovuto assegnarla stesso Godart scherzi a parte d'ora in avanti da Garolla in poi sarò molto flessibile
Professor
Lo pongo
Direttore generale dell'Istat
Presidente non credo non si possa convenire sul fatto che il passaggio che noi affrontiamo nella costruzione europea sia molto delicato e per molti aspetti preoccupanti i problemi di portata epocale
Di fronte a quali ci si trova l'Europa non sembra siano in grado di aspettare i tempi le convulsioni le incertezze le timidezze dell'euro
Il grande problema di trovare un nuovo assetto e gli equilibri finanziari e monetari internazionali
Attraverso una riforma dei meccanismi finanziaria monetari internazionali la problematica Tobin e delle tasse e della tassa Tobin che in qualche modo modifichi i rapporti di potere tra capitale finanziario
E capitale produttivo e crei e faccia della Moving del del movimento internazionale dei capitali un elemento di stabilità è un elemento di crescita e di Prodi del del capitale produttivo
Il problema dell'assetto di stabilità di sicurezza e di pace nei rapporti tra l'Europa e Mediterraneo dei rapporti tra l'Europa e l'Est
E l'importanza di dare una voce è un ruolo all'Europa in questa materia in una in un campo nel quale senza l'intervento degli Stati Uniti
La voce dell'Europa non riesce a svolgerà il ruolo di mediazione il ruolo politico che le prove
La sfida
Di trovare un modello di concorrenzialità di capacità concorrenziale dell'Europa di fronte alla sfida dei valori asiatici
Dei valori di lealtà di omogeneità di autorità e qualche volta anche di autoritarismo che ci vengono dai nuovi continenti e dall'altro la loro nuova e ritrovata capacità di essere presenti in modo aggressivo sui mercati mondiali i valori nordamericani di individualismo esasperato
Di velocità di reazione di capacità opportunistica di sfruttare tutte le occasioni di profitto di breve e medio periodo bene qual è il modello europeo di fronte alla sfida di questi diversi contesti culturali modello che sappia far valere la nozione europea di coesione
La capacità dell'Europa di fare della cultura del suo patrimonio artistico e storico un elemento di forza è un elemento di concorrenzialità sui mercati la valorizzazione delle differenze
E in questo modello ridare recuperare consolidare l'identità della cittadinanza europea di un concerto di Società Civile europea che sia in grado di contrastare le fratture che soprattutto in Europa
La situazione della disoccupazione la situazione e la mancanza di lavoro sta determinando bene di fronte a questi problemi di portata epocale lo scenario degli assetti e delle ricette disponibili al signor Presidente
Quanto meno di luce deludente certamente fortemente inadeguato la capacità di governance di cui sono capaci
I sistemi europei e soprattutto il livello europeo la capacità di esser presenti con tempestività con autorità e con forza nel momento della decisione
La deficit di democrazia
Mi rapporti tra Consiglio e Parlamento Commissione e nella capacità di coinvolgere anche le parti sociali nella lei nei processi nei processi decisionali lo stesso processo di ricerca
E di riflessione comune per trovare il modello di occupazione europea il modello di società europea che si addice alla forza
Alle forze specifiche di cui è capace il nostro conto continente la capacità di coniugare competitività coesione sicurezza flessibilità senza importare in modo surrettizio modelli tratti da altri contesti e senza a guardare indietro come troppo spesso facciamo guardare indietro ai tanti castelli in rovina che come già diceva Goethe di cui come già diceva Goethe cosparso il panorama sociale e istituzionale di questo continente
Ebbene
Tutte queste carenze
E queste inadeguatezze ci devono portare a guardare con grande attenzione a al momento per al momento nel quale viviamo per capire poi qual è il punto o di attacco per una ripresa di ruolo il ruolo politico e di ruolo economico dell'Europa per arrestare e invertire il declino di questo continente da questo punto di vista i prossimi diciotto mesi
Signor presidente forse direi i prossimi centodiciotto giorni sono davvero decisivi è il punto sul quale io vorrei concentrare i pochi minuti che mi restano e quello dell'unione monetaria perché abbiamo un ben dire ma rischiamo di essere accademici
Che l'unione monetaria non è che un aspetto un aspetto parziale un aspetto limitato del processo di costruzione europea il processo di costruzione del lavoro in Europa e tuttavia non ci deve sfuggire il significato con ecco del passaggio dell'unione monetaria verso l'approfondimento dell'integrazione perché sentiamo unione monetaria ma non potremo arrestare ed invertire il processo di declino in corso e quindi occorre concentrare gli sforzi
Proprio per capire come si possa portare questo processo a buon fine salvo poi dargli quel respinge quella dimensione più completa più ampia
Di cui abbiamo bisogno perché al di là poi delle buone intenzioni di facciata e degli sforzi che tutti gli operatori istituzionali governi fanno per dare certezza per dare un'impressione di solidità
Il processo è ancora fortemente condizionato da ostacoli di incertezza
C'è la resistenza dei Paesi forti e virtuosi a entrare in unione monetaria con Paesi meno solidi e a minore credibilità sui mercati finanziari
C'è il rischio di creare un'Europa monetaria debole con scarsa reputazione e con fragilità finanziaria che farebbe venire meno anche poi soprattutto per i Paesi deboli come il nostro come l'Italia i grandi vantaggi che ci attendiamo dall'ingresso nell'unione monetaria c'è poi in terzo luogo sempre in agguato la resistenza posta delle burocrazie
Perché spesso la la resistenza
A viene posta non dall'ideologia dei popoli ma proprio dalle la resistenza le cessioni di sovranità nasce proprio dalla paura di perdere i privilegi e gli orpelli rivale natura che ai privilegi della burocrazia sono associati e quindi io vorrei concludere con poche osservazioni che riguardano proprio il passaggio delicato dell'Urbe sull'Unione monetaria il ruolo che le parti sociali possono svolgere in questo in questo passaggio
Anzitutto le analisi dei congiuntura visti sono oggi ossessionante dai punti percentuali o meglio da i decimi di punto percentuali del PPE e noi siamo pronti a sacrificare sull'altare di dei punti o dei decimi di punto percentuale del PIL
Le grandi prospettive su cui si gioca il futuro del nostro continente siamo presi da quella che Dahrendorf chiama il feticismo del prodotto interno lordo e lasciatelo dire a me che poi del prodotto interno lordo per così dire me ne intendo
Noi dobbiamo essere molto attenti quindi a valutare con grande attenzione le prospettive di sviluppo che ci si aprono nel breve nel medio periodo dobbiamo stare molto attenti a valutare costi e benefici non soltanto in termini di decimi di punto percentuale di PIL secondo secondo osservazione certo operazioni
Di rientro nei criteri di convergenza di Maastricht
Sono costose perché vengono almeno in una in un primo impatto salvo poi mettersi in moto come dovrebbe succedere di circoli virtuosi vengono a colpire almeno in primo impatto i crediti e il potere d'acquisto
E tuttavia l'esperienza che abbiamo avuto in Italia
E anche in altri Paesi in questi anni in Italia soprattutto dove abbiamo affrontato dal novantadue in poi coraggiose e ambiziose manovre di rientro della finanza pubblica ci fanno vedere come le ma queste manovre per quanto possano poi colpire redditi e potere d'acquisto non necessariamente implicano sacrifici per i più deboli gli indicatori di cui disponiamo penso agli indicatori convenzionali che vengono Proto ti dalla commissione d'indagine sulla povertà e dall'Istat in termini di povertà e di studi sudditi e di disuguaglianza ci fanno vedere che malgrado le manovre di questi anni la povertà in Italia non è aumentato
Pur restando a dei livelli molto alti e pur restando gli squilibri vistosissima il la povertà comunque non è aumentata e quindi le manovre si possono fare in condizioni di equità facendo in modo che queste manovre non si traducono i sacrifici
Per i più deboli in modo tale quindi che colpiscano senza creare sacrificio e disagio ai più deboli ma che vengano a colpire proprio la capacità di pagare labili chi tuteli di un Paese che resta un e se può fondamentalmente ricco al di là dei suoi squilibri e che ambisce con legittimità ad entrare nel treno dei paesi ricchi e forti dell'euro terza osservazione riguarda l'illusione della gradualità su questo il commissario Monti è già stato molto chiaro meglio semplicemente mi limito a riprendere il suo ragionamento occorre abbandonare l'illusione che in qualche odo nell'Europa monetaria non si post non si entri attraverso la scalinata principale d'accesso ma per qualche ascensore di servizio ma per qualche ascensore di servizio
Di il tentativo di spostare attraverso l'atterraggio morbido e la gradualità i costi di rinviare il momento della verità e molto costoso e può essere molto costoso e attenzione
Per quanto ci si sforza di dare chiarezza
Sul percorso che riguarda le fasi successive al primo gennaio novantanove sul rapporto tra chi sta dentro e chi sta fuori restano dobbiamo dirlo con grande chiarezza restano delle grandi incertezze sul rapporto tra chi sta dentro e chi sta fuori sulla possibilità concreta per chi sta fuori di rientrare
Di rientrare dentro con quali termini in quali tempi con quali adempimenti e con quali costi con costi certamente maggiori dei costi che si prospettano per invece un ingresso che passi per la scalinata sia pure sì alcune complesse seppure difficile e costosa principale quindi non dobbiamo farci nemmeno troppe illusioni sulla capacità degli altri paesi poi intervenire a sostegno delle valute deboli della nostra valuta debole nel caso in cui questa si trovi fuori e si trovi esposta ai grandi rischia grandi turbolenze che accompagneranno l'Attilio della nuova moneta del dell'Euro a partire dal mille novecentonovantanove
Quarto punto cioè ci si preoccupa come è giusto che ci si debba preoccupare
Dell'impatto deflazione mistico della manovra che deve investire tutti i paesi per rientrare attraverso risanamento del del disavanzo pubblico nei parametri di Masi se ci si prima cupa di questo impatto deflazione mistico il momento dell'azione questo Caballero diceva chiaramente non è quello del del Governo nazionale ma quello del governo euro a livello europeo non si vede perché noi non si è dato corso alla seconda parte del piano dell'ora quella che parlava di investimenti pubblici di un programma di infrastrutture già precisamente individuate e finanziate finanziabili
Il risanamento dei bilanci statali può quindi e deve essere controbilanciato nel suo impatto sulla domanda aggregata a livello europeo da una aumentata capacità di spesa produttiva da parte del bilancio comunitario e da un rafforzamento top degli strumenti di riequilibrio strutturale disponibili a quel livello a livello europeo e l'ultimo punto e chiudo signor Presidente che l'uomo delle parti sociali già molto è stato detto qui l'importanza dell'iniziativa Sante l'importanza dell'iniziativa del movimento sindacale per per determinare un patto per l'occupazione all'interno del quale si collochi anche questo bisogna dirlo con chiarezza il sostegno alle manovre di finanza pubblica in Italia e all'estero necessarie per dare concretezza e per dare prospettiva certa alla figlio della moneta comune quindi con la moneta comune all'avvio della dell'Europa del lavoro
Del lavoro comune chiaro che in questo patto la condizione che le manovre siano eque e che quindi non determinano sacrifici per i più deboli deve essere rivendicata con forza ma in questo patto non può non esserci anche un consenso da parte dei movimenti sindacali su questo piano certamente il sindacato italiano che uno dei sindacati in Europa che ha più visione che più capacità di visione eh ha più capacità di visione europea post volgere un ruolo essenziale qui l'importanza non è soltanto politica o o di consenso sociale ma è un'importanza che potrà anche avere immediate ripercussioni sui mercati finanziari do soltanto un esempio in modo puramente allusivo a quello che è successo all'inizio dell'anno
Negli Stati Uniti dove in piena campagna elettorale l'accordo tra il partito democratico del presidente del partito di opposizione sui gli obiettivi e i termini della manovra di finanza pubblica in quel Paese
Questo solo fatto quest'accordo in una campagna che voi ben sapete all'americana e e e violenta e senza esclusione di colpi questo accordo ha determinato condizioni sui mercati monetari e finanziari per un abbassamento dei tassi di interesse
Orchestrato in modo abile
Dalla Fed che ha portato alla riduzione di un punto di di tassi d'interesse in quel Paese quindi ecco un impegno delle parti sociali può in Europa può avere anche un significato
Preciso e che a breve termine sui mercati finanziari e un un impegno che ovviamente deve salvaguardare la condizione che alla patto per l'occupazione contribuiscano tutti e l'impegno di tutti e che soprattutto vengono risparmiati
Non vengano sacrificati interessi dei più deboli grazie
Io per cercare di rimettere Mina divora il velivolo mi astengo dall'affare siparietti e commenti devo però no ringraziare Paolo Garonna per avere sicuramente contribuito allo sforzo ha speso sicuramente vede i nostri bravissimi tra tutto ore perché sei andato a mitraglia e quindi credo che tradurre è stato difficilissimo Roberto fare un applauso il produttore che son riusciti a tenerti dietro
Faceva fatica nuove figure prima dunque vorrei vorrei invitare a prendere la parola il ministro del lavoro ghanese ma da Andersson
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Senti un paio ENI e c'è in cento
Grazie signor ministro Don il benvenuto al sindaco Antonio Bassolino sindaco del comune con cui patrocinio si svolge il del convegno
Nel frattempo è giunta anche una telegrammi il rettore della Federico secondo il preside della facoltà di giurisprudenza di Napoli
Si scusano per non potere partecipare ai lavori dell'convegno convegno che ora prosegue con l'intervento Giuseppe capo direttore generale dell'ASS credito
Cercherò non soltanto di stare nei termini ma anche di riguadagnare qualche secondo rispetto ai precedenti intervento voi sono stato presentato come direttore generale Lassiter edito
Chiarisco che intervengono in questa sede nel mio ruolo di dice il presidente del CNEL in rappresentanza dei datori di lavoro
Sono in corso delle vicende contrattuali nazionali e aziendali che mi inducono anzi che mi impongono un estremo riserbo e il ministro sa perfettamente di cosa sta parlando
Il che mi suggerisce di esprimere le poche considerazioni che ebbero rappresentandomi in una veste commuovono più generale
Si sa anzitutto e mi preme di sottolineano in questa sede che il CNEL sta svolgendo il nell'italiano allo stesso modo che alcuni comitati economici e sociali di altri Paesi della Comunità
Un ruolo molto attivo nella direzione degli obiettivi che formano l'oggetto di questo importantissimo convegno agli italiani ma non soltanto agli italiani presenti io voglio soltanto ricordare che negli anni precedenti e ancora nei primi mesi di questo anno mille novecentonovantasei
Il CNEL si è fatto ospite promotore di una serie di iniziative di estremo rilievo che mi sembra si muovano in assoluta consonanza con le opinioni degli indizi che abbiamo ascoltato fin qui
Molto brevemente si è insistito sulla importanza che fondamentale e io condivido pienamente questa opinione sulla importanza del ruolo delle parti sociali nella costruzione dell'Europa e nell'ambito della costruzione europea nella direzione della tutela e per quanto possibile del rilancio dell'occupazione
Sono siamo totalmente d'accordo su questa linea che nona alternative
D'altra parte mi piace ricordare per un attimo che noi italiani siamo stati tra i paesi siamo tuttora per certi aspetti tra i Paesi più avanzati nell'ambito della comunità e anche oltre la comunità
Quanto a coltivazione di un tessuto di relazioni in casi indagati basate sulla principio della concertazione
Da ultimo il protocollo italiano del luglio del novantatré che ha trovato molti estimatori anche molto importanti nel resto della comunità aveva presentato una pietra miliare rispetto alla quale noi per lo meno la grande maggioranza di noi e io mi ascrivo da questi noi riteniamo si possa fare marcia indietro anzi si debba continuare
A a camminare in avanti
Il gioco delle parti sociali significa quindi anzitutto concertazione se ci trasferiamo per un momento dall'ambito nazionale italiano a quello comunitario
Mi piace ricordare una direttiva che con qualche mia meraviglia fino adesso non è stata ricordata in questo convegno per lo meno nella mattinata odierna e che invece rappresenta un punto di forza
Estremamente significativo proprio per la costruzione di e un un'Europa sociale io realmente concepita
Sulla base di principi concertativi
Intendo riferirmi alla direttiva del novantaquattro sui comitati aziendali europei o in alternativa indirizzata a procedure di informazione di consultazione delle imprese perché si tratta di una direttiva che per il suo impatto
Tra virgolette politico e anche senza virgolette politico a sicuramente un significato molto più vasto e molto più ampio di altre direttive
Che sono state ricordate di recente con tutto il rispetto per i congedi parentali o per altri in potentissimi temi allora se questo è vero il fatto di costruire attraverso la concertazione una dimensione sociale dell'Europa idonea a dare delle risposte attendibili ai problemi e alle angosce che abbiamo di fronte
Deve richiedere un momento di riflessione ulteriore
Diceva prima Carvalho si è parlato di una direttiva ma in realtà poi a un accordo
Ecco ma la scelta di uno strumento piuttosto che di un altro nel disegno l'Europa sociale a presenta parecchi problemi e parecchi interrogativi e sappiamo tutti di che cosa stiamo parlando
Dal punto di vista giuridico formale dal punto di vista giuridico sostanziale dal punto di vista della Area di rappresentanza e di rappresentatività delle parti che negoziano che si accorge io credo che potremo permetterci in Europa in uno scenario di medio lungo termine di avere qualche direttiva di meno e qualche accordo di più
Nella misura in cui avremo risolto molto più compiutamente di quanto non abbiamo potuto fare qui adesso il problema della rappresentanza reale delle parti sociali che intendo di tutte e due le parti sociali nell'ambito del ruolo di negoziazione a Bruxelles è un tema molto impegnativo e affascinante Non intendo approfondire ulteriormente in questa sede
Le sfide dell'assessore perché no
Sono sfide estremamente delicata estremamente importanti lavori atipici gli orari la formazione sono tutte cose sulle quali ci si può senz'altro impegnati ricordo tra l'altro che su uno di questi tre temi quello degli orari c'è nel frattempo voi una direttiva che dovremo applicare del nostro Paese come
In tutti gli altri Paesi della Comunità
Il problema non è soltanto quello della individuazione di soluzioni e di contenuti i doni e confacenti torno a dire è un problema di formazione delle rispettive rappresentanze e credo che su questo argomento potremo tornare in altra sede in modo anche più come dire più costruttivo
E più immediatamente costruttiva
Se ci trasferiamo dalla dimensione comunitaria europea a quella italiana a proposito del tema che ci vede qui riuniti io treni in sala riconferma del mio convincimento pieno e totale verso la insostituibilità del metodo della concertazione
Mi permetto però di sottolineare anche l'estrema importanza che all'inizio di questa nuova legislatura a e deve valere una politica legislativa in materia di mercato del lavoro che sia a misura dei tempi che ci attendono
Sono molto lieto che sia presente il ministro Treu perché mi fa piacere di ricordare che la più significativa iniziativa recente in materia di riforma
Nella direzione della possibile flessibilità del mercato del lavoro si ricollega proprio al disegno di legge di cui e gli è stato il l'autore il promotore e che purtroppo per ragioni connesse allo scioglimento della legislatura è rimasto per il momento nei cassetti di Palazzo Madama e di Montecitorio
Noi ci attendiamo che questo disegno di legge possibilmente ancora migliorato a misura
Delle innovazioni che stiamo verificando sia di presentato e sia possibilmente affrontato dai due rami del Parlamento e portato a compimento nel minor tempo possibile
Non si tratta sicuramente ed è la panacea di tutti i mali ma una qualche risposta positiva certi tipi di attese attraverso il disegno di legge tramutato in norma positiva sicuramente lo avremo
Le cose ovviamente non possono finito lì si è parlato molto di flessibilità a vario titolo Sordi evocati è un tema che soprattutto in queste settimane in questi giorni presenta aspetti di estrema delicatezza
E quindi lo spione o soltanto io credo che dobbiamo avere tutti voi come parti sociali e come istituzioni un tantino di coraggio in più rispetto all'adozione di una politica di flessibilità
In altri termini una logica di flessibilità governata in altri termini quindi una logica più elastica
Di quanto non sia avvenuto fino adesso può consentirci di conservare per il futuro un minimo indispensabile di regole la preoccupazione e che l'ha tenuta formale di un sistema formalistico di regole ci porti alla conclusione che queste regole medesime vengono troppo facilmente aggirate
E poste in di non essere
A proposito della politica legislativa e a proposito dell'Europa ben vengano inattesa di soluzioni più avanzate in tema di dialogo sociale ben vengano le direttive
Non ci stanchiamo di ricordare fatti forti da un'esperienza non del tutto positiva
La necessità che il legislatore italiano in sede di recepimento delle direttive della Comunità addotti leggi di recezione che siano coerenti con lo spirito delle direttive che sono scia da Brussel
Si è verificato ahimè un po'troppo spesso che le leggi di recepimento non sono state esattamente coerenti per l'Italia con lo spirito e perfino con la lettera delle direttive comunitarie e che ha determinato certi affetti
Che dal nostro punto di vista si traduce con un termine abbastanza felice in vera e propria distorsione della concorrenza che esattamente la il risultato inverso a quello in cui vorremmo ah che vorremmo che vorremmo ottenere attraverso una politica sociale comunitaria
E chiudo con un accenno a un tema che a mio avviso può offrire degli spazi significativi in Italia quanto meno fosse anche fuori d'Italia
Alla campo di azione fruttuoso positivo delle parti sociali rispetto all'obiettivo dell'occupazione
Il tema della formazione inteso anche come ricerca di migliori e più idoneo e più aggiornati strumenti di collaborazione tra mondo della produzione e mondo della scuola e quando parlo di mondo la produzione io inserisco sicuramente anche il sindacato in un ruolo di questo tipo
In altri termini abbiamo bisogno di nuove leve del lavoro che abbiano concrete prospettive di occupazione ma che anche siano in possesso di un bagaglio culturale e professionale e mi permetto di aggiungere di un'etica del lavoro che non è così diffusa
Per lo meno secondo la mia personale sensazione quanto invece sarebbe necessario
Credo che per lo meno in Italia ma l'obiettivo da vigneti e potrebbe essere esteso all'intero ambito della comunità
Una nuova politica della formazione intesa in senso ampio che ho appena rappresentato possa offrire una delle risposte
Una risposta pregiudiziale fosse rispetto ad altre al grande tema dell'occupazione che ci vede qui riuniti oggi grazie
Grazie campo
è stato un intervento puntuale sotto ogni profilo vorrei dare conto al ai presenti che l'ordine dei lavori
Io autoritativamente stabilito prevede o l'intervento del presidente Giorgio Napolitano cui seguirà Sergio Cofferati la signora che è un tema che anche in tempi beh il sindaco Bassolino e chiuderà la mattinata anche il convegno il ministro Treu prego presidente Napolitano
Lei può parlare ne ha facoltà così che si dice fare diversi
La ringrazio
E ringrazio per l'invito che mi è stato rivolto in modo particolare nella mia qualità di presidente del Consiglio italiano del Movimento europeo mi sembra che questa iniziativa sia stata molto opportuna e tempestiva nell'ambito dell'esercizio dell'uomo
Che è spettato al governo italiano interesso nell'ambito di queste problematiche al ministro tre U
Come presidente di turno dell'Unione ma io vorrei svolgere qualche rapida considerazione
Non di carattere propositivo ecco questa fase anche di passaggio politico credo che sia consentito porre degli interrogativi e non dare immediatamente delle risposte da Baglioni detto io condivido pienamente questa sua affermazione che d'altronde e in qualche modo alla base di questa iniziativa che è impossibile affrontare
I problemi del lavoro la sfida dell'occupazione nell'ambito dei singoli paesi membri dell'Unione europea
Si può ritenere che questa oramai addirittura
Costituisca per noi almeno che siamo legati a una visione europea Istica del nostro futuro una ovvietà però
Io credo che si debba immediatamente aggiungere altrimenti rischieremmo
Di fare soltanto delle dichiarazioni di intenti che resta molto arduo il decollo di un impegno europeo in questo senso resta molto alto
Io uso questa espressione che è un'espressione misurata impegno europeo
Perché mi pare che abbia
In qualche modo ragione Jacques de loro quando esprime lo ha fatto abbastanza di recente in una intervista
Un pessimismo sostanziale circa la possibilità di una politica europea dell'occupazione
E e gli ha detto che gli sembrano irrealistiche
Una serie di
Aspirazioni
A una politica europea dell'occupazione come a una politica europea dell'educazione e della formazione aggiunto ragionevolmente che oltretutto non si tratta di aggiungere altre parole
Nel Trattato di Maastricht
Non si tratta nemmeno di insistere troppo vagamente su un concetto di politica sociale quasi prescindendo
E da realizzazioni e da dichiarazioni di principio che si sono succedute nel corso degli anni a piuttosto suggerito una strategia cooperativa di crescita che conferisca un valore aggiunto alle politiche nazionali
Ecco io però ritengo che noi dobbiamo guardare molto seriamente a due dati critici anche nell'ambito di una discussione come questa che vuole guardare avanti e vuole sicuramente sollecitare un impegno
Comune a livello europeo
Per l'occupazione non possiamo trascurare questi due scogli
Il primo il peso delle politiche di riduzione dei deficit pubblici politiche di bilancio e monetarie da condurre in vista dell'inizio della terza fase
Dell'unione economico monetaria
Poi potrei aggiungere per quello che riguarda il nostro Paese in vista in funzione di una partecipazione dell'Italia sin dall'inizio alla terza fase ora il professor Garonna
Assolutamente ragione nel sottolineare l'importanza di questo obiettivo nel senso che un suo fallimento comprometterebbe gravemente ogni prospettiva
Di di sviluppo e di integrazione e tuttavia a me pare anche che intanto noi non possiamo segnare un prima e un dopo cioè il prima deve essere conseguire questo obiettivo
Entro il primo gennaio del mille novecentonovantanove per beneficiare poi delle ricadute positive
Di questo conseguimento anche sulle possibilità di crescita e di aumento dell'occupazione in condizioni di stabilità monetaria e in in condizioni rese sotto tanti profili più favorevoli
Dal dall'inizio della fase della moneta unica noi dobbiamo in questi anni perché
Bene o male ci separano ancora due anni e mezzo dal primo gennaio del mille novecentonovantanove noi dobbiamo
In questi due anni cercare di combinare l'obiettivo dalla moneta unica e l'obiettivo della crescita intesa ci verrò tra un momento più specificamente e fortemente come crescita della occupazione
E io ritengo che non si debba dal considerare oramai già accantonato e non recuperabile qualche stimolo a mio avviso interessante che è venuto sia da parte francese attraverso le scarpe estende sia da parte italiana di alcuni amici europarlamentari italiani lo stimolo a tener conto anche nella considerazione dei criteri di convergenza fissati nel trattato di Maastricht
Della componente investimenti per lo sviluppo ovvero della componente rallentamento rallentamento congiunturale della crescita
L'altro
Nodo l'altro bateau molto critico è mi pare quello della debolezza di sicuro a livello nazionale e specificamente in Italia ma anche a livello comunitario
Debolezza
Qualcuno ha parlato di quadro deludente degli strumenti capaci di incidere sul ritmo e sulla qualità della crescita
E io ritengo penso che ciò dovrebbe costituire non solo materia di impegno politico e mi auguro di impegno politico del nuovo governo
Ma anche materia di confronto e di impegno culturale a mio visto troppe rinunce sono state fatte nel corso degli ultimi anni all'esercizio di un ruolo attivo dei poteri pubblici
Troppe rinunce a una opportuna di interferenza opportuna interferenza dei poteri pubblici nelle logiche di mercato allo scopo ripeto di incidere sul ritto mo'e sulla e sulla qualità della crescita perché quando si parla e certamente
Questa è una delle direttrici da seguire quando si parla di convergenza e cooperazione tra politiche macroeconomiche
E si dice
Di dovere mirare a una crescita maggiormente creatrice di lavoro
Siamo d'accordo che qui la della crescita senza lavoro della jobless growth è stata una schematizzazione anche provocatoria se c'è crescita
C'è occupazione il problema e di vedere l'intensità di questo rapporto
E quindi è corretto parlare non solo di crescita più sostenuta come obiettivo ma di crescita maggiormente creatrice e di lavoro o quando si parla
Di necessità di convergenza su politiche mi pare che questo sia stata questa mattina l'espressione usata da Caballero più favorevoli allo sviluppo dell'occupazione ebbene poi si tratta di entrare molto nel merito
Si tratta di vedere come si possa realizzare un nesso più soddisfacente
Dati quei limiti di cui ho parlato limiti segnati anche da politiche di bilancio e monetarie severe e attraverso quali quali strumenti e credo che qui si sia parlato ieri anche di questo aspetto istituzionale diciamo
Perché le istituzioni quando si parla di unione europea e e e di riforme da mettere in cantiere non riguardano soltanto i rapporti tra Consiglio Commissione e Parlamento ma riguardano una serie di articolazioni ulteriori finalizzate a obiettivi come quelli di cui qui
Stiamo discutendo
E poi certo ci sono le altre direttrici più volte richiamate le azioni comuni di investimento quelle del libro bianco
Dell'organo di reti infrastrutturali Società dell'informazione ricerca format formazione ma anche a questo proposito noi non possiamo sottovalutare il fatto che tra difficoltà obiettive e resistenze politiche
E questa direttrice in realtà lassista coltivando assai poco infine
La terza
Direttrice io sono del tutto d'accordo che qui non si debba pensare a un tasto solo ma molti tasti e e costituita eliminando
Vi hanno fatto cenno molti degli oratori che mi hanno preceduto l'armamentario di interventi specifici sul mercato del lavoro io non so se si possa anche vedere meglio cosa potrebbero essere quelle condizioni quadro europee di cui ha parlato il ministro Boutter
Armamentario di interventi specifici sul mercato del lavoro e per la moltiplicazione delle possibilità e delle forme di occupazione perché
Sono pienamente d'accordo c'è la questione del lavoro che macchina c'è la questione del lavoro del lavoro che cambia molto è stato detto io non voglio aggiungere altro voglio concludere avendo una una tradizione di di rispetto dei presidenti voglio concludere questo mio intervento dicendo ecco ma che cosa noi possiamo ministro Treu che cosa noi possiamo tenendo conto di di di questi dati su cui ho cercato di richiamare non ottimisticamente l'attenzione che cosa noi possiamo cominciare a stringere in vista degli appuntamenti più vicini perché noi abbiamo il consiglio europeo di Firenze c'è
Un impegno del governo italiano che quando ha assunto la presidenza ha parlato di un'assoluta priorità per la questione dell'occupazione quindi non possiamo presentarci adesso dico
Da italiano non possiamo presentarci al Consiglio di Firenze
Ripetendo
Che ci deve essere questa priorità dobbiamo già portare alcuni primi elementi di costruzione alcuni primi elementi di quello che ho modestamente definito un impegno comune europeo e a questo proposito ritengo che ci si debba rivolgere alla commissione perché esca dall'annuncio e dalla semplice definizione di un patto europeo per l'occupazione potrà probabilmente servire quella conferenza tripartita che precede il consiglio europeo di Firenze avendo d'occhio in ogni caso le due gambe di questo impegno comune europeo la gamba delle politiche di governo
Mi auguro sempre più concertate poi bisogna vedere concertate su quale linea o sulla linea di chi e la gamba del negoziato della concertazione tra le parti sociali sapendo che in realtà si sono anche
Due gambe distinte ma che bisogna assolutamente evitare una separazione e che il negoziato della concertazione tra le parti sociali non possono fare a meno delle politiche di governo grazie
Ringrazio il Presidente Napolitano
Per l'ASP bellissima lezione di stile che ci ha dato
E dando la parola a Sergio Cofferati sono sicuro che essendo pure lui in grado di impartire lezioni del genere non avrà difficoltà ad allinearsi grazie
Insomma sarà costretto a rispettare il presidente
Io sono aiutato dal fatto che molte cose le ha dette migliori abbaglio
L'opinione che
La Confederazione europea dei sindacati
Esprime sostiene in larghissima misura anche quella della migrazione sindacali italiane io credo che
I punti più delicati dell'iniziativa delle prossime settimane se non quelli che lui ha riassunto mi permetterò quindi sottolineano alcuni
Il primo evidente anche per delle organizzazioni sindacali nazionali l'esigenza di avere un orientamento comune
Al quale fare riferimento nella scelta delle politiche di un Paese Degradi esposizione l'orientamento comune
Che valga per tutte le realtà dell'Unione Europea
Ora se la Conferenza intergovernativa realizzerà questo obiettivo è difficile dirlo
Registro anche uno scarto tra le dichiarazioni
Le intenzioni più volte esplicitate
E la definizione di politiche
Coerenti
Ciononostante abbiamo di fronte e qualche settimana ancora qualche mese per colmare questo divario ed è auspicabile che si arrivi se non all'adozione di politiche comuni per il lavoro o del lavoro
Che dovrebbero essere la sostanza del patto ipotizzato quanto meno ad anche elementi di convergenza che possono essere utilizzati con profitto poi nella definizione delle politiche nazionali
Per quanto riguarda poi noi direttamente
E del tutto ovvio che esigenza di dare continuità ad un processo di risanamento che si è avviato negli anni passati
C'è una disputa che francamente trovo poco convincente ma che purtroppo ancora dura io penso che il nostro Paese abbia necessità di completare
Il percorso iniziato di riduzione del debito
Tenendo costantemente bassa l'inflazione come esigenza nazionale che prescinde per un attimo
Dall'essere anche condizione per noi per poter accedere rispettando dei parametri alla fase di costruzione la moneta europea
Il processo di risanamento per l'Italia è un bisogno che prescinde e che viene un attimo prima
Se fosse possibile separare temporalmente le due esigenze
Dall'accesso stabile in Europa
Con il rispetto dei parametri che sono stati indicati per la costruzione e la moneta unica
Perché per noi la riduzione del debito e la bassa inflazione sono anche condizioni necessarie per lo sviluppo
Senza le quali non solo per me avrebbero le distorsioni e le divaricazioni che oggi penalizzano così pesantemente una parte del Paese ma anche il resto della nostra economia non avrebbe la possibilità di consolidarsi
Sarà molto importante e altrettanto delicata la definizione degli orientamenti
Di politica economica di politica sociale che il nuovo governo italiano dovrà
Definire nel nell'arco delle prossime settimane
Perché se da un lato c'è bisogno
Gli orientamenti comuni in Europa
E altrettanto indispensabile far sì che le politiche che verranno definite a livello nazionale siano coerenti con gli orientamenti che si rivendicano a livello comunitario
La scelta di politiche strutturali in grado di dare una risposta compiuta ai bisogni occupazionali che anche in Italia
Hanno raggiunto soldi preoccupanti e che sono poi ulteriormente aggravati da una distorsione che permane anzi si è accentuata paradossalmente nel mezzo di una ripresa importante come quella che ha interessato il nostro Paese nel mille novecento
E novantacinque per la parte iniziale dell'anno in corso
Siamo oramai stabilmente un Paese duale con distanze tra il nord e il sud che aumentano
Dicevo la soluzione del problema l'esigenza di una risposta compiuta
All'occupazione la soglia raggiunta dalla disoccupazione al dodici per cento non soglia preoccupante in ogni caso ci colloca nella fascia alta nei Paesi europei
E poi ancor più preoccupante che questo valore medio sia dato da due estremi molto lontani tra di loro
Come noto ma disoccupazione in molte aree meridionali supera anche di qualche punto in percentuale il venti per cento
Ora per questo è indispensabile affrontare contemporaneamente due esigenza che hanno punti di connessione ma che andrebbero rivisitate separatamente
Le politiche strutturali per il lavoro e gli interventi per il Mezzogiorno
Immaginare che tutto il problema del lavoro per quanto riguarda noi si risolva con interventi per il Mezzogiorno ipotesi generosa ma a mio parere distorcente e non condivise
Le politiche strutturali che occorre mettere a disposizione riguardo poi alla sostanza argomenti più volte discussi l'esigenza di avere uno sviluppo costante nel tempo ma uno sviluppo sostenibile
Ebbene non rimuovere l'esigenza di riflettere come diceva poco fa Giorgio Napolitano sul carattere dello sviluppo
E soprattutto sull'uso adeguato delle risorse
E sul rispetto di esigenze ambientali che di per sé rappresentano un valore oltre che un'occasione importante qualche volta anche di crescita dell'occupazione
E che questa sia un'esigenza forte che qualche volta si rimuove è data da dalla dalla permanere di più segnali
Anche invero preoccupanti che riguardano proprio le aree a maggior saturazione
Dove la ripresa è stata molto forte l'assetto dei territori
Gli equilibri tra le attività produttive e in genere
I territori che li ospita è stato alterato con delle ripercussioni di medio periodo che possono essere di qualche preoccupazione per questa ragione
Credo che sia indispensabile oggi
Quando la si considera parte integrante di politiche strutturali guardare alla crescita e allo sviluppo
Tenendo conto del suo carattere sostenibile e il rapporto che dovrebbe essere sempre armonico
E non strumentale con l'uso delle risorse con l'ambiente
Poi però la crescita e lo sviluppo non sono sufficienti a dare una risposta quantitativamente adeguata al bisogno di lavoro di occupazione che esiste
Per questa ragione credo sia da considerare politica strutturale esattamente come quelle che servono a garantire una crescita costante
Il sostegno all'economia sociale
La politica della formazione e gli interventi sui tempi
La politica degli orari non si può rimandare
Ma definita in pari tempo con le fasi della crescita anzi utilizzando le risorse che sono disponibile attraverso la crescita per compensare i costi inevitabili che una politica corrette adeguato degli orari riciclabile
Io collocherei francamente tra le politiche strutturali anche in mutamenti relativi al mercato del lavoro
Ipotesi che vale per un Paese e che ha qualche ragion d'essere anche nell'insieme dell'Unione Europea
Si tratta di ragionare un po'più attentamente in forma compiuta di quanto non accada di cos'è la flessibilità e di considerarla flessibilità come strumento utile per le imprese ma anche per le persone che lavorano e cercare di coniugare queste due esigenze
Scegliendo il sistema di flessibilità che si offrono all'impresa e lavoratori avendo attenzione a che le stesse rispettino sempre diritti elementari delle persone che lavorano che abbiano condizioni uniforme sui territori nelle quali vengono attuate
Flessibilità che non abbiano queste condizioni finirebbero col diventare una forma esplicita di incentivo ad attività precarie poco tutelate poco remunerate che diventerebbero oggettivamente elemento di dumping sociale
Appunto il tempi sociale in tanti potenziare tra l'altro va evitato
E le clausole sociali di cui più volte abbiamo discusso e che fanno parte delle politiche comunitarie non possono che avere un ancoraggio molto forte
Ai tratti ai caratteri fondamentali dello stato sociale
In un sistema economico e produttivo che cambia è inevitabile adeguare progressivamente
I grandi capitoli di spesa che compongono lo stato sociale
La differenza radicale sta anche qui in soluzioni uniformi ossia un soluzione disarmonica
Sta in processi di riforma
Delle singole voci di spesa che distribuendo diversamente i pesi specifici garantiscono comunque un sistema di tutte l'adeguato oppure nell'esatto opposto
Nel ridimensionamento dei costi dello stato sociale senza che vengano salvaguardate il carattere
Delle protezioni che ne derivano
Non è cosa di poco conto
L'approccio con il quale gli stati dell'Unione Europea affronteranno i temi dello Stato sociale è un approccio che può portare ad elementi di convergenza importanti tra le parti sociali e può determinare rotture drammatiche e scontri
Che poi hanno sarebbe bene non dimenticarlo un costo nella stragrande maggioranza dei casi più consistente dei risparmi ipotetici che vengono comprati
E questo mi porta all'ultima cosa che vi volevo dire
Io penso poi anche per questo motivo
Che occorra
Intervenire sia nella ricerca delle politiche strutturali per il lavoro
Sia nella riorganizzazione e nella riforma dei grandi capitoli che compongono lo stato sociale
Occorre intervenire scegliendo uno strumento uno strumento che deve essere privilegiato rispetto ad ogni altro
Io non vedo alternativa ad una pratica di confronto sistematico tra le parti sociali quella che viene chiamata la concertazione e che deve essere altrettanto esplicitamente accompagnata per le materie proprie da una pratica comune e convinta di contrattazione
Distinguendo ruoli e competenze ma non rinunciando mai cadavere preventivamente
Un confronto
Che abbia come obiettivo la ricerca di soluzioni comuni
Poi sappiamo che tra portatori di interessi diversi spesso la ricerca dell'obiettivo comune e faticosa qualche volta può anche non essere praticabile ma se la strumentazione adeguata e se la pratica è convinta gli elementi di tensione di conflitto sociale si riducono drasticamente
Un'evoluzione positiva un miglioramento del carattere quantitativo e qualitativo dei rapporti tra le parti sociali tra queste e i governi rappresenta un grande elemento di civiltà di avanzamento di consolidamento delle pratiche democratiche
Il conflitto quando è fisiologico è anche su un elemento di civiltà e di democrazia
Evitare che la fisiologia si traduca in patologia è compito che dovrebbe essere assunto con coerenza da parte di tutti
Io credo che questa sia un'esigenza senza dubbio per il nostro Paese spero che gli interlocutori
Oggi in campo i nuovi interlocutori anzi sono sicuro avranno la sensibilità e la disponibilità del caso lo hanno riconfermato direttamente a noi non più tardi di ventiquattro ore fa io credo che questo possa e debba diventare però una pratica che vale per l'insieme dell'euro
Sarebbe già di per sé un elemento confortante e importante di contributo a far sì che si realizzino gli obiettivi le precondizioni perché le politiche per il lavoro poi possono essere compiutamente attuata
Non mi ero sbagliato non mi ero sbagliato
Stato bravissimo teso a Cofferati se dimenticato prima di presentarlo interamente nella sua totale vastità e cioè il segretario generale della CGIL ma qualcuno laddove devono sapere
Ecco io credo che immateriali che sono stati presentarti proposti su questo tavolo stamattina
Gli ospiti stranieri agli amici italiani
Sì o no ricchi e variegati però sono polarizzati da un richiamo che è stato il primo di abbaglio effettuare
Milioni abbaglio l'ha fatto per persuasione e anche per un uomo insistito richiamo al dialogo sociale
E credo che questo punto sia proprio più che opportuno necessario
Invitare a intervenire ma che anche in tempi che e direttore del dialogo sociale in Europa
Ne ha se non come se esitante
Serve ce ne sono sei donne
Svuotati da brava come Félicité le la presi da un sì tagliente senza iniziative
Al è che le commissioni che tre zero gol d'detassazione del debito dice lei che hanno fischio inserite appelli da pel Pacitti
Potete non se le commissioni
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O ne fece Brescia Treviso Pignon più vittime
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Un Montreal rossoblù ed è diviso ogni loro propria le Nesti si tende dedite al messaggio politico prestito e niente ed commosso un tonfo
E la commissione possa parte
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Chiude la bocca proscenio cornici Quaglia
Espulso e l'altro SDL due da montare su debba appellandosi a un corpo da moto ha detto Dabo l'idea di prassi dell'o discriminazione
Anche se nota Nozzoli chiariti altro ne fanno dei russi azionario il console razzisti né xenofobi e negli ecco approvassimo dei passi
Quella Sciabiche o a Sossio fonda molto dettagliata
Dove si hanno due metro l'ho trovato da notare socchiusa riflette de maniera squilla ecco un'operazione coordinazione chi siede in platea del PIL con sei europea del Sen
E chi metto una propria foie Doosan consensi sconsolati le miniserie che nel miele fino a Ostia elimini si fa valere da piazza SIAL
Chi le ministro peso alle quattro di Coppa delle IPAB in cui le decide dedotte detesto e con e time non il fondoschiena possente che lei con vino acqua ci McCoy credermi
E politiche questo giornale di masse l'approva questi ad Ancona ci piste ecco perché sta lì sino al prete e crede istruttivo striptease noto pista ebbe a De proteste per conosce
Anche che
E Pete quaderno ai piedi Datamat avrebbe ministro Andersen la portò sto barocco dal pranzo Asian Kilian polacco a mia Foa le possibilità e Acri accuse pensiamo stanziali quindi poté partners se ogni epoca Ming prevale può da qualsiasi alette che vedono il prete litigano Todi depone una netta moda Volonté politica
La divisa si disloca Mino con le commissioni con le palme mole corporea esatta non puoi detta morbo Federico posizioni
Esso ligneo pazzo che glielo credo che sono meno moderni fosse si vota politics assiale popoli disse occhio ETF pare guidando non si è tua ometti ad approvare i popoli si sono tenute felpa reputando Moffa lode o mettiate che richiami fame eccetera tutt'contribuisce a u chi sotto il taffetà portò un po'Montella venute periti
Danza da non poter partenariato da confermo stata curando Notargiacomo Songavazzo Assia
Sì sì dire cosa era stata curata Montalto di una e che il tutto eredi simili non c'è una o di mala ha tolto le teste chi Der f Xiu dessert detta il programma e si rischia pur essendo il Preside Honda che mi son sa che sono per
A poco pose se il pacchetto di alcun Fiano Scola un po'che a proposito di scopa con il nuovo fronte contea ciò chiederne e Titta dal dubbio consta dicono stacca Melchisedec condizione ma ecco ecco nemiche Coletti Moffa palpabile
Lei ha Cortinovis né insisto Hoepli queste Sonate Anda Nesti smorfia stesso alterando conservazione
Confessions sotto il novanta enne Pavolini vola su Navigation Mars e fatto mai teneri calmo pavese esserti più imprese nostro la costruzione europea notammo ostico saranno Acierno dove riunioni economiche manette
E dove si hanno Palais Mississippi né dopo lui Foa l'estate insite vedete adepte pare cosa io contea de Saint decani demente Fibe
E chi rischi Siena padane più se fui codardia no pastello possono di partenariato senza tesi
Non parlo di Isella Fox Curcio Antimo dona immersi Tiso giù lesi Dechy sotto alla base desse PAC Totò via Del Monte che c'è concretizza cinque terzo strutturazioni nie
Che ore pesino sotterrato secco il fine camini che al signor poi cosa egli europea silos pacchetti illa hanno sede che a tale compito databile o punti se pioniere che parte né ossessione
Arraffati moi Raffa di moderni le chiedono vado a carico sita al sopruso cui è stata non ti denso schioppo verso il palco
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Un problema che sulle messinese il paesino
Versi massima dramma tonino Lettieri che è il presidente dello yes che ha organizzato il convegno ama dire e ripetere a tutti
Il perché ha voluto
Ha suggerito
E il ministro raccordo ha suggerito che convegno si svolgesse a Marco
Ritenendo che la ragione della scelta fosse auto evidente
Abbiamo un'occasione d'oro
Sentire il Sindaco di Napoli
Che si può capire se era proprio vero che questa ragione fosse auto evidente della scelta territoriale lì dove collocare il concreto grazie sindaco
Ma
Esprimo anch'io come ha già fatto poco fa Giorgio Napolitano
Il mio più vivo apprezzamento
Per questa iniziativa che si svolge qui a Napoli e di questo ringrazio molto
Sul tema il lavoro e l'Europa
Consapevoli tutti noi credo molti Dinoi
Che poi per quello che riguarda un Paese come il nostro il grande tema de lavoro tende a coincidere in massima parte con il problema del Mezzogiorno
In massima parte Than
Ed è a coincidere e dunque in realtà
E molto sul nudo
Mezzogiorno ed Europa che noi dobbiamo discutere ragionare e spingerebbe
E queste infatti io penso in un Paese come il nostro
La principale contraddizione
Una contraddizione analoga
E anche molto più forte
Di quella che in questi ultimi tempi si sta esprimendo da parte del Nord-Est e di altre parti del Paese
C'è un'Italia più ricca che ha molte ragioni di protesta i di insofferenza che noi dobbiamo saper ascoltare
E che anche un po'la tentazione
Di tirarsi in disparte di stare
A guardare
Di farsi sentire molto e ognuno di teoriche deve essere sensibile a tutte le ragioni reali che vi sono dietro questo grande madrassa
C'è anche molto il secondo me soprattutto una grande tale del non lavoro
Che è concentrata soprattutto nel Mezzogiorno d'Italia unitari del non lavoro che non può essere non vuole e non deve essere l'Italia del non futuro
E io penso che il grande compito del governo che si prepara di iniziare la sua attività deve essere esattamente quello di mettere in dialogo e in comunicazione queste contraddizione
Queste parti del Paese
E qui si gioca secondo me molto anche la grande irreale sfida del federalismo che noi non dobbiamo interpretare in modo riduttivo lo dico io da sindaco e cioè soltanto come un problema istituzionale e di riordino istituzionale
Ma la grande sfida del federalismo nell'Italia delle odierne contraddizioni noi dobbiamo
Prenderla e portarlo avanti questa grande sfida anche come bisogno di un diverso un riordino economico e sociale del paese e non solo istituzionale
Mettere in dialogo mezzogiorno e il Nord
Sapendo che nel Mezzogiorno d'Italia vi sono alcune novità significative
Una crescita di consapevolezza
Una classe dirigente estese in senso largo io parlo di amministratori dirigenti sindacali di giovani forze imprenditoriale che vogliono promuovere mercato nel Mezzogiorno
Rompere e fuoriuscire da vecchie pratiche assistenzialistiche aprire il Mezzogiorno al Paese e alla dimensione europea
Anche con piena consapevolezza nelle grande mondo del non lavoro delle differenze interna
Nella piena consapevolezza che non si tratta per ciò che riguarda il mondo del non lavoro di un tutto unico o indistinto
Noi abbiamo un complesso di realtà ed è indispensabile vedere bene di che cosa si tratta
C'è
Anche molto nel Mezzogiorno un fenomeno che è stato forte soprattutto negli ultimi anni di disoccupazione nel senso
O classico di questo termine disse occupazione di perdita di posti di lavoro industriale nel senso più classico del terribile
Soprattutto in alcune aree che vivono alle spalle una storica tradizione industriale
Penso per stare qui attorno alla città di Napoli a che cosa ha significato la deindustrializzazione di una città industriale storica come Torre Annunziata e tante altre
C'è un problema immenso di in occupazione
I giovani di ragazze e di ragazzi in cerca di prima occupazione io occupazione in gran parte con molta
Con una forza lavoro che ha dentro di sé un valore istruzione incomparabile con il passato
E con difficoltà ad una formazione attiva e permanere
Migliaia di lavoratori in cassa integrazione e lista di mobilità terzo grande settore del mondo
Del non lavoro o del lavoro che e parziale
Fenomeni diffuso di lavoro nero e sommerso e infine in alcune grandi aree urbane del Mezzogiorno fasce di disoccupati o di precario di mille mestieri
Giunti ad una certa età e molto difficilmente collocabile per parlarci con la schiettezza che indispensabile per affrontare il tema
Che di fronte a minori in tutti i suoi aspetti se è così è evidente che non c'è un modo una soluzione
Un intervento a pelle il grande tema della disoccupazione abbiamo bisogno di una pluralità coordinata di interventi e di strumenti che sappiano guardare parlare il rispondere ai diversi sentimenti diversi fra loro della disoccupazione meridionale
Una pluralità di interventi di strumenti in primo luogo e io ci tengo a sottolinearlo interni al Mezzogiorno d'Italia
Rafforzando un fare da sé da noi
Valorizzando al massimo la capacità di mettere in campo risorse ed energie
Uscendo da vecchie ottica
E rimettendo al primo posto e in primo luogo
Le principali nostre risorse per decenni dimenticate o abbandonata
Qui conta molto l'Italia e delle cento città
è Napoli
Non alla FIAT non ce l'avrà mai
K io penso che il fare da sì significa valorizzare ciò che noi abbiamo
E che classiche metropoli industriale del Nord non hanno e non avranno mai
E che un grande settore dell'economia in una realtà come quella napoletana e meridionale eh incomincia adesso sarà e deve essere sempre di più la grande risorsa culturale ambientale e turistica
Qualcosa cammina
Si vede
E ci pone già il problema di aumentare e di migliorare soprattutto a Napoli
Una ricettività alberghiera ormai in gran parte è satura quasi per tutto l'anno
Servizi al turismo e all'impresa
Un serio rafforzamento secondo me della imprenditoria giovanile
Finanziando la legge molto di più e su soprattutto sburocratizzare un dollaro
I anche vedendo
Sui temi delicati
Certificazione antimafia e lunghi i tempi della burocrazia italiana come dobbiamo andare ad hoc un iter molto più semplice e veloce se vogliamo essere al passo con i tempi e io penso poi molto anche
A tutto quello che di lavoro si può creare nelle grandissimo campo della manutenzione e della valorizzazione urbana
Qui c'è io penso da parte nostra la necessità di operare una svolta culturale ed economica e politica nel concetto di opere pubblica
Dopo il blocco di questi anni il mezzogiorno ha bisogno disse Eric investimenti nel campo delle opere pubbliche di quali
Per me grandi moderne opere pubbliche sono
La valorizzazione dei centri storici
E l'innalzamento dei livelli di civiltà nelle periferie delle grandi aree metropolitana queste sono le moderne grandi opere pubbliche
Assieme alla preparazione del Mezzogiorno
Con le moderne infrastrutture
Il cablaggio delle città moderni reti di trasporti di comunicazioni che siano in grado di attrezzare il Mezzogiorno alle tecnologie più moderne e più giù
Molto riuscire a puntare su cui visto fare il massimo sforzo nostro dentro il mezzogiorno e poi però ed il tutto evidente occorre un grande sforzo nazionale ed europea
Occorre lo sforzo di una politica economica generale
Più attenta ai grandi temi del lavoro e del Mezzogiorno io condivido molto alcuni accenti col visto nelle relazioni introduttive di Lettieri e in altra
E occorre anche qui c'è una sfida per il Mezzogiorno condivido del tutto l'intervento di Giorgio Napolitano
Il Mezzogiorno non solo non deve essere elemento di freno
Alle scadenze europee ma il Mezzogiorno deve spingere perché noi abbiamo tutto l'interesse a stare in una dimensione che consenta via via di abbattere
Quella spaventosa tassa sul future sulle nuove generazioni che il debito pubblico italiano perché di questo si tratta una spaventosa passate sul futuro e sulle nuove generazione e ad una seria riduzione dei tassi di interesse che consenta
Seri Investimenti verso il Mezzogiorno
E infine e vorrei dire soprattutto oltre a far da noi
Alla dimensione uno europee e a una politica economica generale più attenta io ritengo decisivo che si riesca a realizzare nel giro delle prossime settimane
Un serio patto per il lavoro e per il Mezzogiorno
Potremmo anche definirlo forse anche meglio un patto per l'Europa
Per un mezzogiorno europeo che sappia stare finì in fondo dentro la dimensione europea
E io penso a un patto tra quattro grandi soggetti
Governo imprenditori sindacati e la nuova realtà istituzionale delle città e degli enti locali
Un grande patto a quattro nel quale ognuno ci metta qualche cosa
E si nuovi e si muova con un serio spirito di concertazione
Governo
Con risorse pubbliche
Nei campi che valorizzino il territorio le città e le moderne in nuove infrastrutture gli imprenditori risorse primate soprattutto il tessuto delle piccole delle medie aziende
I sindacati moderne relazioni che favoriscono gli investimenti al Mezzogiorno il cui secondo me c'è tutto uno spazio da praticare coraggiosamente
Non è affatto detto
Che debba essere
In una discussione chi rischia
Di essere molto ideologica
Uno strumento in minimi contrattuale
Può essere un insieme
Di diversi strumenti già sperimentati
La parte di salario aziendale per le nuove imprese d'andare a costruire come Hummel
Interventi sulla formazione come a Gioia Tauro interventi sull'orario e sugli orari di lavoro
Messi assieme possono dare io penso anche una diminuzione del costo del lavoro e della produzione più consistente di altri strumenti e comunque io penso
Che ha al tavolo
Occorre muoversi
Come spirito dia aperture da tutte le parti e cercando io di questo sono ben consapevole di conciliare il bisogno fondamentale del diritto al lavoro una alcuni diritti fondamentali del lavoro
E infine le città agli enti locali che in questo patto devono saper offrire garanzie di moralità e di trasparenza
Certezza dei tempi e chi vuole investire chiarezza di piani regolatori di strumenti urbanistici
E un ambiente
Civile
Via via sempre più favorevole agli Investimenti io penso che la sfide per tutti quanti noi nelle prossime settimane e la creazione di
Un vero e serio patto a quattro tra i quattro principali soggetti dell'Italia di oggi penso mi auguro
Siamo pronti per quel poco che possiamo fare a dare tutto il contributo nostro che questo patto che può avere un valore per tutto il Mezzogiorno
Si possa sperimentare in primo luogo nell'aria che la città di Napoli e di la sua a metropolitana
Mettendo assieme gli sforzi che abbiamo già fatto sì posso dirlo in questo modo il know how che abbiamo acquisito in tanti campi della valorizzazione culturale turistiche della manutenzione urbana
Lo spirito di collaborazione che c'è tra le istituzioni e con i sindacati con imprenditori un patto che può molto concentrarsi su un Napoli il sulla sua aria metropolitana
Mettendo assieme risorse nazionali ed europee e se poi come io penso in diavolo lungo questa strada
Avremo come è possibile
Nei prossimi mesi a Napoli l'antenna europea
Il momento tecnico-operativo a disposizione
Di tutte le regioni e degli enti locali del mezzogiorno anche Pera aiutarli nelle loro capacità tecniche e progettuale e infine si può giungere a Napoli sono molto d'accordo
Un osservatorio che fai il monitoraggio
Su tutto quello che si muove a livello europeo per quello che riguarda le politiche per la occupazione io penso che potremmo sperimentare un'asta a dar nuova e importante da verificare periodicamente e che potrebbe essere di grande aiuto per tutto il Sud e per le nuove generazione
L'intensità per l'applauso
Mi esime da fare commenti
E questo intervento che
Tratturo
Per certi aspetti rivelatore
E certamente annuncia una grande speranza
Forse un po'di più di una speranza e un progetto ma io non posso pronunciarmi sul progetto
Soltanto sui progetti politici
Abbiamo un ministro
Ministro Treu vede Luis e il grado di poter rispondere
Grazie presidente spero che il tuo tempo il tempo segnato sia un po'più largo perché le provocazioni le indicazioni sono un po'molte cominciò con un ringraziamento che non è di maniera ad Antonio Lettieri che ha ha voluto molto ha organizzato animato questa conferenza non facile da preparare e che ha avuto a un significato credo oltre quello che abbiamo sentito questi giorni seppure molto intenso
Credo che qui abbiamo visto
Bene all'opera sia pure solo terrore in modo
Discorsivo
Un metodo abbiamo visto all'opera un metodo il fatto di metterci veramente assieme
E riflettere
Sulla
Sui grandi temi dell'Europa in questo caso in modo particolare
Nell'Europa economica e sociale insieme
Questo non è una cosa
Come dire scontata
Abbiamo cercato ripeto studi sia pure per ora solo a livello di discorso di immettere veramente insieme
Le politiche del lavoro la riflessione sulle politiche del lavoro con le prospettive più generali dell'Europa
Guardate che c'è ancora molto nella testa
Del degli operatori di vario tipo in Europa idea che le politiche del lavoro sono politiche settoriali
Se non politiche residuali
Ieri Mario Luciano dalla battuta ministri del lavoro sono quelli che non hanno i soldi vanno e quelli dell'economia che ce li hanno stanno ben attenti a non parlare troppo coi ministri del lavoro beh questa è una battuta ma riflette un'idea molto radicata anche per esempio fino a ieri anche nei sindacati che la loro opera forse un po'residuale e quindi credo che oggi abbiamo invece fatto un oggi ieri un significativo esperimento che
Mi auguro possa continuare abbiamo dei delle tappe vicine abbiamo però un processo lungo perché nonostante il nostro alla nostra attenzione e tensione
Non ci sono facili ottimismi
Questo
Questo processo a a più parti ha fatto bene Bassolino dire che le parti non sono se li vediamo nel Complesso queste politiche non sono tre ma sono di più di tre poi dirò qualcosa anch'io su questo punto
è importante che si vada avanti analizzando con questa complessità i temi essi approntino dei luoghi e degli strumenti di confronto a più parti che siano a livello politico questa già un una importante novità che si annuncia è che lì la presidenza italiano avo italiana ha voluto indicare preparando la conferenza
Tripartita cioè di portare il dialogo sociale
Non solo a contatto
Con la commissione ma ma al contatto con il massimo livello politico esistente nella comunità nel dubbio
Quindi
Questo è un una prima sottolineatura che indica l'importanza di questo metodo di questo culto che di questo convegno e che dovrà sostenersi nei prossimi mesi qualunque sia il ruolo che ciascuno di noi i resterà
Seconda osservazione
E qui è stato detto l'ha cominciato a dire Lettieri ieri mass c'è una diffusa consapevolezza che la legittimità del processo europeo
è nonostante i passi avanti fortemente in discussione
Questo è un modo come dire negativo quasi minaccioso di presentare il problema dell'Europa sociale come dire
Se non si va avanti sul cammino dell'Europa sociale sia ben chiaro che i popoli dell'Europa metteranno in discussione anche
Gli altri pezzi della costruzione europea
è un modo come dire minaccioso quasi di presentare
Il problema che abbiamo del di fronte
Beh se guardiamo in faccia la realtà
E anche così
Anche così
Però io credo che il nel modo con cui dobbiamo affrontare i temi dell'Europa sociale dell'occupazione in particolare del ruolo delle parti
Non non può essere solo solo questo
La
Ci sono
C'è stata una crescita di consapevolezza sulla necessità di integrare di più gli aspetti sociali con gli aspetti economici e monetari anche se le scetticismo i sono ancora forti
Anche ma dà anche in tema indie ha parlato di un certo effetto shock sulla Conferenza intergovernativa è vero forse qualche mese fa
Non si sarebbe neanche
Messo
In rilievo come invece è stato il tema che è stato
Portato
Nella quadro della riforma del costituzionale che si presenta dell'Europa
I temi della
Del lavoro del sociale sono stati presentati con
Più
Precisione di quanto magari qualche tempo fa non si potesse pensare anzi
Molte opinioni erano che la Conferenza intergovernativa non avesse proprio niente a che fare con tutto ciò per dirla come sta
Ecco però io vorrei vorrei sottolineare un punto che è stato trattato qui più volte
Pure e avendo questa consapevolezza dei legali
Io credo che dobbiamo ancora faticare molto tutti noi per convinto non fosse fosse non per convincere quelli che stanno qui
Ma una maggioranza di quelli che stanno qui ma per convincersi che l'Europa a effettivamente un valore aggiunto
Nelle politiche sociali e nelle politiche del lavoro
Giorgio Napolitano ha quasi
Fatto un'indicazione nel senso che questo da andava preso come un presupposto del ragionamento è vero va preso come presupposto altrimenti non non possiamo essere concreti se non crediamo fermamente in questo
Ma e ma era tardi questo non è acquisito
E allora occorre fare un'opera di forte convinzione pressione politica e sociale per dimostrare che
Il valore aggiunto c'è
E ripeto c'è nelle politiche intese in senso complessivo come dicevo prima cioè non nelle politiche del lavoro come politiche residuali di assistenza sociale ma le politiche del lavoro come parte complessiva di una concezione dell'economia
E di qui infatti in una delle prove la difficoltà di poco di approfondire il dialogo che pure è cominciato tra ministri del lavoro e ministri Ecofin è un non è l'unico ma è un segnale
C'è ancora c'è ancora molto l'idea che
Basta la crescita Sanna come si ripete sovente nei documenti
Perché si faccia la maggior parte della strada se non tutta
Nel direzione del di risolvere il problema dell'occupazione se fosse così il valore aggiunto
Si limiterebbe effettivamente alla parte
Finanziaria o al massimo con qualche punta nella politica economica
Una volta completato il risanamento nei singoli Stati o nella maggior parte degli Stati e una volta che questo fosse spinto qui si valore aggiunto dal livello comunitario il la maggior parte della compito sarebbe svolto se non tutto ma ma noi verifichiamo che non non è così e se invece allora si passa a guardare le politiche
Economiche e le politiche del lavoro più specificamente si ritrova ancora molto l'idea che queste sono fortemente nazionali e quindi come dire ci muoviamo
Sotto l'inno volutamente questo aspetto critico tra un'attrazione
All'idea della insomma che l'occupazione ancora una volta si crea per libero mercato o comunque perfetti genericamente che il risanamento finanziario dall'altra parte un un persistente statalismo
Nella impostazione delle politiche ci sono sono tra noi queste queste tensioni
E non sono risolte le dobbiamo risolvere prima di andare a parlare o comunque io poi sono un graduali sta per per Costituzione oltre che per i ragionamento quindi chiaro insieme faremo tutti i passi parziali vedremo quali pezzi di patto su si possono fare per carità ma questo è uno dei fondamentali se questo fondamentale non lo teniamo fermo
E difficile che andiamo molto avanti
Tenete riflettendo sui punti ecco che sono stati qui ripetuti anche sugli ultimi punti presentati dal presidente Santer come possibile contenuto di un patto europeo
Basta rifletterci un po'a fondo se ci crediamo a questi punti che il valore aggiunto c'è perché quasi tutti questi punti
E hanno poco respiro se non vengono come minimo inseriti in una forte convergenza delle poi politiche
Mi spiego
Non basta indicare degli obiettivi comunque Iglio negli ultimi tempi si sono fatti dei propri proprio progressi in questa direzione S ha indicato cinque obiettivi comuni
Poi ne abbiamo discusso a un certo punto ho avuto anche esperienza diretta l'ultimo consiglio generale di vertice di Madrid ha specificato questi obiettivi comuni
E questo è bene perché più gli obiettivi sono per specifici è più può essere serio l'inizio di un lavoro per andare avanti ma ecco occorre passare e questo lo stiamo a intravedendo ma non ancora facendo da obiettivi comuni a politiche convergenti non dico Politiche Europee ancora perché sono una dualista
Ma almeno politiche convergenti
Che si veda che sono convergenti si possa verificare che sono convergenti si possa anche contempo naturalmente ma ma questo è un passo fondamentale se vogliamo arrivare a un ulteriore sviluppo e se vogliamo dare attuazione a questa idea che diciamo l'Europa o è sociale ed economico non sarà neanche finanziario
E allora e mi pare che se ci riflettiamo è così perché come lo lo è stato detto che qui come possiamo pensare di fare delle operazioni sull'orario di lavoro
Ognuno per conto suo è stato così in qualche Paese fortunatamente anche nei Paesi più forti quando si muove la Germania
Lascia sempre un certo segno ma anche Paesi forti si vede come fa fatica a fare ognuno per conto suo politiche sull'orario di lavoro
Non e sarà sempre più difficile perché l'interesse l'interdipendenza non è una parola vana ma si vede anche su queste allora se crediamo che questo sia un punto e non c'è dubbio che occorre avere qualcosa di più di un obiettivo comune cioè delle politiche convergenti per esempio in questo caso sull'orario ma ma per carità e se poi parliamo delle invece delle politiche economiche monetarie in senso stretto qui non è in campo mio ma è stato detto pagarono errati ma se vogliamo parlare
Qual è il grado di allentamento delle politiche delle restrizioni monetarie che è tollerabile per non strozzare e per non essere invece troppo larghi del questo non si non si può fare se non c'è una forte convergenza delle politiche e sul il piano finanziario ce n'è stata fino di più di quanto non si intravede sul fronte del lavoro
Ma e direi di più
La convergenza delle politiche è fondamentale anche per dare fiducia e stabilità alle scelte nazionali ammettiamo pure che al di là di pochi punti perché siamo all'inizio del processo le altre politiche restino nazionali sarà così del lavoro
Ma se abbiamo un nucleo di convergenza questo da stabilità e sicurezza anche alle politiche
Nazionali che restano nazionali e sappiamo quanto c'è bisogno di stabilità e di sicurezza in un momento di perturbazione che durerà
Come dire è quasi una garanzia in sé se volete una una rassicurazione reciproca
Su certi obiettivi quindi ecco io su questo punto vorrei fortemente sottolineare occorre convincersi a fondo occorre Premiere
Sui due livelli di cui abbiamo parlato che valore aggiunto c'è non saranno politiche europee tout-court ma devono essere qualcosa di più di obiettivi generici devono essere almeno politiche
Convergenti
Per essere un ancora un po'più preciso spero il sogno vengo a un terzo punto come dare più concretezza a questi iniziali passi iniziali passi verso la convergenza delle politiche qui ho sentito dire da molti mi ha fatto piacere sentirlo dire anche da Odile che intende molto so molto impegnata su questo fronte che abbiamo ma l'ha detto anche il ministro Gunther
Abbiamo carte e documenti molto ben elaborati anche se con sottese molte opzioni aperte che non crediate che documenti che i pacchi di documenti
Che ci vengono dall'Europa molto sofisticati non abbiano alternative aperti e dentro spesso li coperte da un linguaggio molto patinato ma ci sono in ogni caso
Il
In ogni caso si e sia detto ed è giusto
Ormai dobbiamo passare dalla carta
Alla concretezza
Allora io qui vedo qua alcuni segni positivi ma molti altri invece da costruire
E se guardiamo anche il programma che c'è che abbiamo presentato come Presidenza italiana
Eccependo molti suggerimenti di prima non sono invenzioni nostre indi nel io ne vedo almeno tre o quattro di questi elementi di concretezza
Il primo che si può dire già ben avviato e quello di cominciamo a costruire un una struttura una qualche struttura comune rendere stabile il gruppo che fino adesso si è occupato di verificare l'andamento delle politiche del lavoro enduro stabilità di una nel suo marito concretezza istituzionale al pari di quello che lavoro presso Ecofin perché è una struttura comune è segno anche senza essere troppo e strutturali visti che si vuole qualche convergenza vera questo è già in fondo pipeline cioè abbiamo credo raggiunto c'è una bozza di di Prodi di deliberare io penso che per Firenze questo si potrà avere
Secondo come ha detto anche la collega danese
Una
Pratica di monitoraggio e di verifica tramite indicatori di come vanno le cose perché il lo scorso rapporto congiunto è stata una bella cosa in fondo è la prima volta che hanno fatto il compito insieme
Quelli di Ecofin e quelli di lavoro che non è poco ma è se lo vedete un primo compito che può prendere sei meno perché è la prima volta ma è un po'giustapposti è un po'generico
Meglio di niente la prossima volta che sarà a Dublino
Il prossimo rapporto congiunto su come vanno le politica del lavoro e forse anche il rapporto in in piedi Interim che vogliamo presentare
Che sarà presentato a Firenze e devono con a vere una precisione che sia il frutto di un monitoraggio sugli indicatori precisi ad adesso io non non è solo di aggiungere ai famosi numeri di Maastricht anche qualche altro numero
Sulla che so sui tassi di disoccupazione sui tassi di
Che so sull'andamento delle politiche formative eccetera eccetera eh come dire quell'idea che stiamo quando mi pare che ci sia un già un accordo fra anche con la Commissione di a vere una batteria di indicatori economici e sociali per misurare insieme i pezzi di convergenza al di là delle chiacchiere sul fronte anche delle politiche sociali e del lavoro in particolare la terza la terzo elemento positivo che può dare concretezza è stato ricordato all'inizio qui sembra che non c'è in prima invece c'entra moltissimo
Il il diffondersi in molti Stati di di pratiche concertative c'è un rinascenza di pratiche concertative io
La mia qualità di studioso di relazioni industriali ne ho viste di tutti i colori da questo punto di vista c'è stato un periodo in cui di furori concertativi a livello neo corporativo generale poi c'è stato la caduta il della ventata del deregolazione la morte del della concertazione adesso c'è insomma sono state andamenti oscillanti ma questo al momento e non non da oggi e non solo in Italia in cui le pratiche concertative
Stanno lì proponendosi con molta più matura età
Senza sapendo che non sono non si possono fare solo nel centro ma bisogna che si diffondano
Sui territori che non hanno da non devono avere solo contenuti come dire distributivi e di moderazione salariale che pure ci sono ma devono avere possono avere contenuti
Appunto di sostegno allo sviluppo eccetera eccetera tutto questo è fondamentale se vogliamo dare se vogliamo dare concretezza alla al discorso che stiamo facendo perché perché forse ecco qui
è un un'ipotesi che non so se si realizza di fronte all'ex resistenza degli Stati nazionali accedere pezzi di politica del lavoro
Per esempio tramite direttive forse la strada obbligata rubo più facile quella che questa convergenza di politiche si realizzi per il tramite
Di un metodo a più parti come dire insomma la pratica negoziale concertata può forse andare in questo momento un pochettino più avanti della pratica
Tradizionale statalistico o anche quella trasportata a livello europeo che la pratica delle direttive non è un caso che il è stato ricordato la il congedo parentale ha avuto fu essendo un argomento specifico ha avuto un simbolo e simbolico apro e chiudo una parentesi
Sì è vero che giuridicamente non siamo nelle condizioni migliori bisognerebbe dello stato giuridico dall'accordo collettivo europeo
La presidente italiana era stata dell'idea che la traduzione del con dell'acqua Aldo De Concini congedi in in norma in qualche modo dovesse avvenire tramite decisione e non tramite direttiva però dato che Perotti i colleghi che hanno seguito il dibattito vi possono essere testimoni abbiamo fatto questo dibattito il ventinove di marzo
Beh insomma l'idea che quell'accordo non si toccava
E veniva stampigliato sopra un qualche cosa eh era fortissimo
L'esito è inelegante forse giuridicamente contraddittorio addirittura a mio avviso ma insomma quel che conta
è che la sostanza tutta
Dell'accordo è divenuta in qualche modo norma
Comunità chiusa la pari quindi queste sono le listini per cui abbiamo qualche strumento Pozzi amore qualche sgomento per dare concretezza alla convergenza e certe io per sono tra quelli che ritiene che se poi protocollo sociale diventasse parte del trattato nell'intergovernativa questo rafforzerebbe cioè uno strumento in più sono un po'più cauto sul punto dei diritti sociali
E perché ne abbiamo discusso più volte il la no la posizione non solo mia ma la presenza italiana è scritta nella comunicazione ufficiale che abbiamo fatto a Strasburgo
Ed è un po'vicino a quello che si è detto ieri da qualcuno dei colleghi Massimo D'Antona eccetera io sono al di là dei diritti alcuni diritti fondamentali che sono più civili diritti civili in senso lato sono più conto attaccato alla politiche convergenti che all'elenco dei diritti sociali scritti un pezzo di carta anche se autorevolissima chiuso ha chiuso anche questa apparente e arrivo agli ultimi due punti rapidamente i contenuti del Patto
E be'abbiamo sentito cose molto molto interessanti io credo
Perché si possa procedere con anch'all'inizio e si debba procedere probabilmente con contenuti limitati
In questo guardate il diritto comunitario tutta l'operazione comunità è sempre stato la costruzione di questo genere anche noi nel quando io avendo fatto manuale di diritto comunitario ho visto che non si poteva scrivere un manuale di diritto comunitario come si si priverebbe un manuale di diritto statale perché ne è imposta dall'ordinamento e compie completo per definizione comunque il l'ordinamento comunitario
E è una cosa che si costruisce un po'a pezzi e non è completa e non ci vorrà molto chi lo sa quando sarà compete per me più presto completo meglio è ma siamo molto lontani allora cominciamo pure con questo anche sul patto
Di fiducia
Che sia pure limitato ha fatto bene anche ministro Gunther a e sarà in questo molto pragmatico purché sia un patto purché sia un patto un vero patto magari un patto quadro anche qui usato è stata usata la la formula Poma accordo quattro benissimo
Meglio perché altrimenti si rischierebbe di di di mettere delle costruzioni ulteriore ma che sia un patto e i contenuti sono quelli indicati io credo che si possa partire seriamente
Da
Un intese che tirano un quadro più certo alla formazione continua per esempio in alternanza per i giovani
Si è parlato faccio solo questa chiosa sia parlato in incontri che abbiamo avuto anche recentemente di uno statuto comune dell'apprendistato europeo per esempio per dire uno strumento classico ma che può favorire questo è un contenuto che serve all'arricchimento del capitale umano in Europa e all'entrata dei giovani
Nella nella che nessuno tra i gruppi come noto più in sofferenza il tema dell'orario Loggia indicato
A me pare io quello che ha detto il collega Gunther sia interessante per cominciare sarebbe molto importante che si cominciasse su un tema così difficile come l'orario
E qui più che mai io non sono convinto che anche il termine flessibilità vedete che viene usato sempre applichiamola al tema orario la flessibilità ma le flessibilità e e i venti a positiva come si dice negli ultimi documenti perché non questo termine plus flessibilità nei documenti europei avuto molte traversie non avverto cambiato varie volte adesso l'ultima versione che la flessibilità deve essere positiva benissimo
Ma allora in temi come questi si vede proprio occhio nudo
Che la flessibilità è tanto più positiva proprio per contemperare le difese le diverse esigenze che alla flessibilità dell'impresa e la flessibilità della persona diventa tanto più positiva quanto più è vuoi fiata mi sembra difficile vedere una compatibilità positiva che sia imposta da una delle due parti ecco io per ricordare ancora mai più e poi finisco questo punto
Qualche cosa in più bisognerebbe fare perché le parti sociali possono fare molto per andare avanti nella convergenza ma hanno bisogno di qualche aiuto qualche aiuto pubblico potrebbe venire per i fondi strutturali lo è stato detto e anche da queste risorse così a lungo attese
Per le reti ma insomma si capisco che ci sono accidenti della storia comprese le vacche pazze ma insomma quattro soldi anche pochi
Come segnale che c'è un po'di benzina giunta a questa asporto delle parti non guasterebbe lo è su questo classico appello che noi faremo il giorno tre giorni a a colazione coi ministri Ecofin con la solita atteggiamento dei ministri del lavoro che vanno a come dire a chiedere ma sia non ci vergogniamo perché crediamo che sia giusto
E e l'ultima cosa che volevo dire perché era e scritta solo perché è scritto nel documento che la presidenza italiana ma è stato ripreso e quindi noi avremo delle altre priorità ma non le ricordo per questo nella ricerca di politiche convergenze e una importante è quella che ha che ha ricordato Bassolino a parità di risorse e siccome nonostante risanamento sia avviato insomma siamo ancora lì che dobbiamo lottare quindi non è non solo l'Italia e qui non è che abbiamo tante risorse da investire in sostegno al lavoro
Un orientamento di fondo a favore di certi settori piuttosto che di altri è fondamentale
Cioè i settori i cosiddetti settori soft dell'ambiente delle delle della cultura del turismo che non sono affatto Sat settori del passato ma sono appunto settore della venire sono settori ad alta intensità della va bene questo è un segnale forte a parità di risorse si faccia una opzione che spinga in quella direzione queste conto sia delle parti che private che per la parte pubblica l'ultimo accenno mi scuso per la lunghezza fino adesso abbiamo parlato di Europa di quello che si può fare per render convergenti un po'di più insieme tutti le politiche del lavoro e però una battuta sull'Italia
E sul Mezzogiorno che mi corre l'obbligo di farlo è stato detto qui io faccio solo un intervento per adesione io sono convinto che il risanamento va completato bisognerà vedere come farlo la qualità del mix non è rilevante il nuovo Governo ci sta pensando ci penserà
Ma ma
Credo che siamo già in una situazione oggettivamente poi vediamo se la politica loro esprimerà
Per indicare
Una scelta che dal ghiaccio che alla risanamento abbini
Lo sviluppo noti è una quadratura del cerchio no in una situazione di finanza pubblica così come però la quadratura del cerchio e anche un titolo di un bel libretto di Dahrendorf non è male
Leggere per trarre qualche fiducia oltre che qualche pessimismo della ragione e quindi su questo patto per un'ora Alleanza per il lavoro italiano
C'è
Ci sono i materiali pronti credo che sia giusto ribadisco solo quello che ho sentito qui che occorre che siano impegnati e presenti tutti i protagonisti che sono quattro che sono quattro cioè il governo centrale
A mettiamo le parti sociali prima benissimo comincino loro non so se avete mantenuto Cofferati la data del venti giugno nove maggio non ho capito comunque poco si vi dite buongiorno e poi aspettate
Che arrivi il terzo attore che è il governo nazionale e i governi locali e quello che ha detto Bassolino va bene o quello che ognuno deve fare
Perché essi possano rendere concreti gli ingredienti operativi questi patti che devono nascere e proliferare sul territorio questo mi sembra acquisito lo si vede già funzionale semmai gli ingredienti sono sono fuori del di lei le cose che devono fare i quattro attori sono sono molto di più di quello che si pensava una volta cioè le infrastrutture sì ma ha detto bene Bassolino tra le infrastruttura fondamentale quella civile il che vuol dire la pubblica amministrazione che devono poi mirare larga misura ivi i clienti locali rendere più efficiente il Governo nazionale può anche fare dei decreti straordinario per far partire a Bagnoli come siamo stati costretti a fare ma non è questo il modo con cui si si può procedere
E l'altra l'infrastruttura della la sicurezza cioè dalla lotta alla criminalità che se non c'è ostacola sono sono decine e decine i casi che anche personalmente ho visto di imprenditore del Nord che questa poi la pongono come prima condizione poi ci sarebbe l'argentino sul costo del denaro che qui oggi non è stato propri ricordato ma ieri mi risulta sì insomma
Le cose da fare per i protagonisti sono molte le gambe sono diverse ma devono con insieme e sarebbe importante che noi ecco questo l'auspicio che sono sicuro che ha sentito anche da Cofferati adesso la sensibilità
Del e che il governo si prepara
Attenta sarebbe importante che non questo dessimo segnale concreto rapido e immediato che venisse dato perché altrimenti facciamo discorsi qui sull'Europa e poi non siamo coerenti in casa nostra
Ecco un solo una vaccino veramente finale per dire che il il le tappe che abbiamo davanti sono importanti il ruolo della presidenza di questa fine di presidente italiana
è importante noi credo che sia necessario sollecitare preparare molto bene la conferenza tripartita
Della metà giugno
Coop coinvolgendo ma stimolando la Commissione io credo che
Le parti
Sociali debbano essere fortemente coinvolto in questo lavoro preparatorio se vogliamo che si arrivi a Firenze non dico con un patto preparato ma con qualcosa di concreto che faccia vedere che un vero patto si può fare a sì poi come i commi tempi sono più lunghi come possibile non è questo il problema più importante significativo che ci siano dei segnali concreti che poi la presidenza irlandese
Posso raccogliere io sono fiducioso sono convinto che la fine di questa presidenza italiana sarà condotta energicamente in questa direzione vi ringrazio
Un'ombra distante soltanto scusate
Ha creduto per salutarci con un minimo di calma
E anche per una considerazione conclusiva
Ha fatto molto bene il ministro Treu a dire che possiamo essere convinti noi
Che l'integrazione europea e inarrestabile non necessità è un dato positivo a non basta che siamo convinti noi anche per quelli che sono qua sono già convinti è fuori
Che bisogna saper persuadere non sono persuaderlo sì
Perché in fondo al comune mortale al povero Cristo
A una l'uomo della strada
L'Europa è una cosa estranea non è visibile non è credibile
Non ha neanche quel minimo di legittimità democratica che riesce a attirare a e organizzare i consensi
Qui vive in queste condizioni è solo evidente che il problema per le sue dimensioni
E che ha un carattere epocale non congiunturale e strutturale non congiunturale il problema della disoccupazione non c'è dubbio
Rappresenta un punto di snodo che in realtà è un bivio
Ho
All'occupazione diventa sempre di più una chimera
Ci si arrende alla fatalità della disoccupazione e questo segnerebbe sicuramente la fine dell'Europa così come
Oppure
Diventa in occasione per sviluppare una lotta vincente alla disoccupazione
E questo segnerebbe sicuramente l'inizio dell'Europa così come la vogliamo
Credo che da questo incontro soprattutto nella incontro di questa mattina dalla frazione di incontro questa mattina
Dopo l'intervento soprattutto dirompente di Bassolino
E le conclusioni la risposta conclusiva del ministro Treu
Beh devo dire la verità e che mi è parso che giunti allo snodo con piena consapevolezza
Dello snodo beh gli attori alcuni degli attori hanno già indicato la strada da battere
E e lì delle l'intervento di Bassolino e paradigmatico per concretezza e insinua valore simbolico
Valore simbolico per il naturale effetto imitazione che potrebbe produrre un esperienze di questo genere
Tre concretezza perché ha già individuato cosa e strumenti cose da fare e stupiti da impiegare tra gli strumenti io credo però che sia necessario signor sindaco
Che
La pluralità di attori che deve essere coinvolta nella stipulazione del patto abbia bisogno di un momento di raccordo sul piano operativo
Perché noi potremmo fare bellissimo parto di difficilissima esecuzione per far questo data stante appunto la pluralità di attori credo che sia necessario comunque molto opportuno consigliabile ragionevole introdurre una fase un momento interna tutto prima intermedia che in maniera anche imparziale con la mentalità anche lì può derivare dalla competenza scientifica per esercitare un monitoraggio e insieme collegare patto territoriale col patto è un appello
E nazionale
E c'è bisogno di una struttura intermedia anche perché se no fuggono tutti di fronte di fronte ai primi a INCE viene ripercorso ciascuno si chiama fuori c'è la e se ed si assiste ad una sorta di rimpallo amento il rimpallo delle responsabilità e sarebbe molto importante prevedere anche un momento di raccordo non sta candidando cogliesse
Deve svolgere questo al completo ma certo occorre una struttura intermedia di raccordo che abbia però anche un carattere di non sono di autorevolezza ma anche con per così dire super partes in qualche misura
Perché ciascuno deve essere bacchettato quando è il caso
Un'ultima cosa
Be'questo è un momento dei saluti lamento risolvere graficamente io ringrazio tutti i partecipanti a quest'incontro ringrazio chi l'ha organizzato chi l'ha patrocinato
E credo di interpretare il pensiero e desiderio
Vi Antonio Lettieri ringraziare tutti coloro che hanno dato il loro contributo alla quando riuscite di questa iniziativa
Lindo organizzatori mi informano che desidererebbero
Ovvero la possibilità
Di salutare convenientemente tutti gli interlocutori di questa mattina gli ospiti stranieri al Circolo della Stampa per una frugale colazione un saluto