L'evento è stato organizzato da Società Italiana di Scienza Politica.
Sono intervenuti: Pasquino, Graziano Luitta, Napolitano, Stoppino, Urbani, Campanella, Ilardi.
Tra gli argomenti discussi: Governo, Partiti, Riforme, Riformismo, Societa'.
10:00
16:45
17:00
9:32 - CAMERA
10:06 - SENATO
8:15 - Parlamento
8:35 - Parlamento
10:00 - Roma
12:30 - Senato della Repubblica
13:30 - Parlamento
14:00 - Camera dei Deputati
14:10 - Camera dei Deputati
Vogliamo
Signore e signori
Buonasera
Come il Presidente Società Italiana di Scienze politiche io tengo dare a tutti i presenti più cordiale benvenuto
Per questa
E carattere scientifico
Annuale della società
Già ci siamo incontrati una volta a Firenze per discutere un tema che registrò un dibattito particolarmente intenso e appassionato
Che da quello del trasformazioni organizzative dei partiti politici in Italia
Ci siamo incontrati e poi l'anno dopo a Torino grazie al centro studi di scienza politica palo forniti alla facoltà di Scienze politiche
Discutere delle trasformazioni
Complessive del sistema politico italiano fra crisi e innovazione
Ci incontriamo qui
Quest'anno a Catania
Grazie all'intervento e all'ospitalità dell'Università riscattano durante la facoltà di Scienze politiche
Per affrontare un nuovo integranti temi dell'epoca Jean temporanea
Che quello delle riforme e del riformismo
Con particolare riguardo al modo in cui il problema si pone nel nostro Paese
Ma non con esclusivo riguardo in quanto il la relazione come avete visto dalla relazione introduttiva curato dal professor Pasquino
Ci sforziamo di inserire questo tema certamente molto complesso
In un quadro molto più ampio e di carattere comparativo
Quando noi parliamo Giglio riformismo
Ci troviamo ad usare un'espressione che viene usata con intenti dei significati molto diversi
Un'espressione che è stata
Per qualche tempo anche nel nostro Paese è considerata con sospetto
è usata perfino come un'espressione quasi ingiuriose
Oggi invece molti se non tutti si dicono riformisti
Ma quando noi vediamo questi progetti di riforme noi crediamo che tuttora l'espressione conserva un significato fortemente ambigua
Nel senso che per qualcuno il riformismo significa semplicemente un mutamento inteso dalla stabilizzare un nuovo circolo se nel settore economico o politico sociale
Per altri invece
Sì sì sì sottolineano invece delle trasformazioni se vengono realizzate mediante la mobilitazione il consenso
Della i gruppi sociali
è questo il tema che dovremmo affrontare
Ed è un tema che non riguarda la semplicemente una definizione del concetto ma una discussione che dovrà anche vedere come mai molte riforme nel nostro Paese
Sono state tentate o non tentate
Come mai invade di queste riforme tentate non sono pienamente riuscite
Come mai oggi si parla molto spesso del riformismo ma molto spesso per negare le riforme effettuate e per andare all'espressione detto l'ennesimo un'accentuazione diversa
Che probabilmente più di carattere democratico pubblicitario se non democratico rappresentati
Ma non voglio capire e anticipare tutt'tutti eguali non dibattito
Ritengo invece ad esprimere il mio ringraziamento più vivo
A tutti gli enti che voi trovate dei mercati del resto nel biglietto d'invito
Che hanno voluto partecipare ad aiutare la realizzazione di questa nostra impresa in modo particolare all'Università di Catania
Il cui rettore qui premi rappresentato dal professor Brunetta la facoltà di Scienze politiche
Di Catania che qui rappresentata dal suo presidente
Il ministero degli affari esteri del ministero della pubblica istruzione
La
Presidenza della regione siciliana e i due assessorati del bene culturale della pubblica istruzione
L'amministrazione provinciale di Catania nonché l'amministrazione comunale di una città e poi la Camera di Commercio il Banco di Sicilia ed altri enti che hanno voluto collaborare anche finanziariamente alla realizzazione di questa manifestazione
In piazza mento particolare dei popoli indirizzare se i relatori sia a coloro che hanno voluto assumere l'incarico di fungere come di battitori di queste relazioni
A questo proposito particolare ringraziamento dovrebbero rivolgere all'onorevole Napolitano
Il quale ha voluto mantenere l'impegno oppure in una difficile momento parlamentare di essere qui fra noi nella sua qualità di studiosi di persone interessate a questi problemi
Vorrei sottolineare una delle caratteristiche che ci siamo sforzati di sviluppare in questi anni i nostri conti
Che è quella di promuovere un ampio dibattito ma non semplicemente fra gli studiosi ma anche fra gli addetti ai lavori vale a dire favorire una qualche compenetrazione
Fra la cultura accademica e la villa cultura politica che si trova a dover affrontare e risolvere ogni giorno molti dei problemi che qui dibattiamo
E mi fa piacere
Dare Pink particolare benvenuto anche ai non pochi parlamentari che sono qui presenti
Non solo attesa sto vuole senatori Pasquino ma anche al senatore tutta e a agli altri che saranno qui fanno i nei giorni prossimi infine un anzi regole giusto giusto stavo fumetto endo poco grave abuso trasferendo d'autorità
La mia è stato adottato dall'uno all'altro ramo del Parlamento che avrebbe creato affatto complicazioni in audizione anche una configurazione di certi gruppi parlamentari caldissimo ringraziamento a nome di tutti e bensì in un testo che era di frontiere al professor Franco Cazzola sul quale aggravato il maggiore onere dell'organizzazione del questo convegno e a non mi distorsivi giudico un grazie sincero cadavere provveduto in molte occasioni a risolvere infinita dei problemi grandi e piccoli sia un'organizzazione di questo genere comporta
Non voglio rubare altro grosso tempo e passo la parola quindi dal professor
Sono lieto
Il portare ai congressisti ai presenti tutti il saluto dell'università di Catania e in particolare del magnifico rettore professor Gaspare Rodolico il quale si trova nell'impossibilità di intervenire
A questa cerimonia inaugurale come era suo vivo desiderio a causa di sopravvenuti inderogabili impegno
Da parte sua oltre che di porgere il benvenuto e di chiedere scusa per le involontarie assenza o il mandato di manifestare la piena soddisfazione per essere oggi il nostro ateneo
Sede di un congresso di così vasta risonanza per l'interesse e l'attualità del tema proposto e per la presenza di numerose personalità altamente qualificate nel campo della scienza politica e della cultura in generale
Ciò non può non costituire motivo di vanto perché testimonianza di vitalità di continuità di lunghe tradizioni di capacità delle scuole del nostro ateneo
Di porsi come poli d'attrazione per l'intensa attività e l'originalità del contributo alla ricerca e a ciò viene soprattutto ripensare in un momento in cui l'Università di Catania la più antica della nostra isola e del Mezzogiorno si accinge a celebrare il cinquantesimo cinquecentocinquantesimo anniversario dalla fondazione
Il compito di illustrare con la dovuta competenza gli scopi del congresso le connessioni del tema con l'attività di ricerca che viene posta in essere nella facoltà di Scienze politiche del nostro ateneo
Alla quale ho l'onore di appartenere in qualche misura spetta ai relatori che seguiranno agli organizzatori al preside della facoltà
Consentitemi soltanto di sottolineare che l'interesse del tema è tale da e coinvolgere in un attento ascolto anche chi come me non è addetto ai lavori oggi nel nostro Paese ed altrove si parla molto di politica delle riforme e in particolare di riforme nel campo delle istituzioni e dei diritti civili argomenti ai quali sono dedicate le sessioni del congresso
Talvolta sia l'esperienza di riforme partorite dopo lunghe difficile gestazione rispetto alle quali si parla subito dopo di necessità di riforma della riforma e in qualche caso il termine al riformismo viene attribuito al termine riformismo viene attribuito un significato negativo
Di fronte a tutto ciò si pone un'esigenza di chiarificazione dei concetti di individuazione e approfondita analisi dei complessi meccanismi che vengono attivati
Perciò da questo congresso tutti coloro i quali si sentano partecipi alla vita della società trarranno sicuramente motivi di arricchimento culturale di meditazione
Con tale certezza desidero concludere il saluto che mi è gradito portarvi assieme all'augurio di un proficuo lavoro ed una piacevole permanenza nella nostra città
Grazie fisso netta il professor Leonardo imprese la pensa politica
Sono particolarmente felice come preside della facoltà di Scienze politiche di Catania di dare il benvenuto
Ai partecipanti a questo convegno organizzato dalla Società Italiana di Scienze politiche esistono delle ragioni come dire anche obiettive per giustificare la particolare soddisfazione e gioia di fare di Catania una sede per un convegno come quello che si realizzerà
Ragione sono evidenti la Sicilia da parte di Gaetano Mosca
E l'Università di Catania presso la Facoltà di Scienze politiche è stata in anni non molto lontane la prima facoltà italiana per indire un concorso a cattedra per scienza da pulpiti
Di particolare interesse quindi che infatti fra scienze sociale a per questo tipo di lavoro per questo tipo di indagini e tale che evidentemente noi ci aspettiamo ad un convegno come questo una serie di contributi certamente importante
E chiaramente tutti quanti ci chiediamo fino a che punto il problema della trasformazione sociale intenzionali
Si sposa sia si amalgama o si contrappone a quelle trasformazione sociale non intenzionale non pensate ma che tuttavia forse nella storia non molto lontana di questo Paese rappresentano l'aspetto più significativo e importante
Della nostra società contemporanea
Auguro a tutti i partecipanti ferisce lavori
Grazie
E ora la parola al professor Pasquino il quale tornerà su vari argomenti della sua relazione introduttive il professor Pasquino per ragioni a noi ignote preferisce parlare eretto avanza un piccolo posto
Se vi è stato appositamente alle stesse
Le le ragioni per le quali palle in piedi che esiste un limite chiusura fisica
E così i prossimi quaranta minuti potrà stare in piedi ma oltre credo che non può stare in piedi ma secondo perché vuole evitare che quelli che sono già in fondo non mi vedono neanche e che magari perdono alcune delle cose importantissime che dirò
Ma in terzo luogo soprattutto perché una abitudine a parlare in piedi piuttosto che a seduto in vita una certa sensazione di maggiore
Ecco possibile solennità del parlare in più
La relazione affronta con un Palio di carattere potremmo definirlo storico comparato le condizioni sociali politiche e
Istituzionali del riformismo
Il problema centrale che mi sono posto nello scrivere la relazione riguarda soprattutto la possibilità la plausibilità
Teorica e pratica del riformismo nelle società contemporaneamente ho cercato di individuare quali sono le caratteristiche del riformismo classico e quali sono i problemi emersi nel periodo di tempo che possiamo esaminare come per il tempo del successo del riformismo e in una seconda fase delle difficoltà del riformismo
Si dice infatti ed esposizione largamente condivisa soprattutto in questi ultimi anni che il riformismo è diventato in qualche misura o in larga misura impossibile se questa affermazione viene preso in maniera letterale essa indica sicuramente una seri pericoli ma se gli inconvenienti e di ostacoli che riformismo ha incontrato e che sicuramente ha incontrato in maniera più accelerata negli ultimi anni e quindi questa affermazione spinge ad approfondire le ragioni che rendono il riformismo più difficile da attuare
Più complesso da seguire nella sua attuazione ma se questa affermazione invece sottolinea l'esigenza di passare da modelli di trasformazione della società a modelli di pura gestione senza cambiamento a modelli di mediazione senza decisioni e a modelli di organizzazione senza progetto allora deve essere sottoposta a critica più radicale e cercano di fare questo individuando quali sembra siano gli ostacoli emersi negli ultimi anni e quali sono le probabili possibile via d'uscita
No ho cercato come mi è già stato fatto rilevare da dagli amici e dai colleghi in colo che personale non ho cercato di definire riformismo in e di fornire una definizione che sia utile per tutti i tempi per tutti i luoghi ma in generale la definizione emerge da quello che sono venuto dicendo su questo non mi soffermerò se del caso mi soffermerò
Nel corso del dibattito magari in una eventuale replica
Il problema centrale del riformismo tradizionalmente mi è parso esso essere quello di creare una organizzazione e di creare una struttura sociale sulla quale fondarsi cioè di creare un nucleo fondamentale sul quale basare la possibilità e l'attuabilità delle riforme si dice che il riformismo tradizionalmente ha prosperato ed è emerso in situazioni nelle quali esistevano gruppi sociali organizzati che erano in grado di produrre domande efficaci di riformismo e di appoggiarne l'attuazione si è sostenuto che questi gruppi nel passato fossero per l'appunto la classe operaia
E che il problema che è emerso in questi anni e la frammentazione del gruppo sociale classe operaia e quindi la difficoltà per i partiti riformisti di fare riferimento ad un gruppo specifico coeso organizzato e in grado di fornirà supporto costante e continuativo agli sforzi riformisti
La tesi quindi sostiene in particolare che quello che è venuto a mancare e la base sociale del riformismo cioè la frammentazione sociale
Indotta da fenomeni di mutamento di trasformazione della società ha reso più difficile ai partiti riformisti trovare il referente sociale
Delle politiche che possiamo definire di trasformazione della società e la frammentazione sociale che in questa visione e l'ostacolo più grande alle rilancio del riformismo questa visione che ne vanta variamente intrattenuta
Da da sociologi in particolare si potrebbe dire che inizia fin dal Dahrendorf del mille novecentocinquantanove classe conflitti di classe nella società industriale
Passa attraverso le riflessioni di euro sulla società industriale
Giunge a Daniel Bell sulla società nei nei suoi libri sulla società
Industria postindustriale sui sulle contraddizioni culturali del capitalismo tutti questi teorici sostengono che il problema centrale la frammentazione e la diversificazione e quindi l'impossibilità di riuscire a ricomporre i vari le varie tessere del mosaico sociale che aveva consentito l'esperimento riformista che aveva consentito questo esperimento in situazioni molto diverse fra loro ma tutte caratterizzate
Da una considerevole omogeneità del gruppo di riferimento specifico le situazioni differenti fra di loro sono abitualmente individuati in alcuni grandi esperimenti uno dei quali esperimento svedese dal mille novecento
Trenta trentadue in poi il new deal statunitense l'esperimento della Gran Bretagna soprattutto nella fase quarantacinque cinquantuno e poi alcuni altri piccole fasi che possono poi essere trattate il più approfonditamente nel corso della discussione
Secondo altri invece non è la frammentazione sociale che ha creato l'impossibilità del riformismo ma riformismo è diventato impossibile perché le società o comunque molto difficile
Perché le società occidentali invece di essere frammentate diversificate di essere competitive pluralistica
Sono diventate società ad alta densità organizzativa questa tesi capovolge drasticamente l'impostazione data da Dahrendorf bella a Roma al problema e propone invece una linea interpretativa sostanzialmente diversa e direi molto fruttuosa dal punto di vista analitico e anche dal punto di vista teorico questa tesi sostiene che sono i paesi nei quali i gruppi sociali non sono ancora organizzati i paesi nei quali si può davvero dare inizio a esperimenti riformisti Paesi laddove invece di gruppi sociali hanno potuto organizzarsi efficacemente nel corso del tempo
Creano una rete di rapporti tale che immobilizzare spinte riformiste la densità organizzativa e quindi la capacità di vari dunque Luppi di difendere le proprie posizioni le posizioni acquisite
E l'ostacolo maggiore all'attuarsi tra riformismo
Questa densità organizzativa si può manifestare ovviamente in modi diversi in tempi diversi in società diverse ma secondo l'Autore a cui faccio riferimento in un libro recente manco Ronson il libro è dovrà risentì Klein of Nations
Secondo questo autore sono i Paesi soprattutto che hanno avuto una storia lunga e ininterrotta
Di democrazia politica e quindi di organizzarvi vita se posso dire così nei quali è diventato più difficile introdurre riformismo
E quindi sono i Paesi come per esempio la Gran Bretagna come per esempio gli Stati Uniti come per esempio per l'appunto la Svezia e cioè tipicamente i Paesi che hanno avuto esperimenti esperimenti riformiste nel passato
Ma che oggi hanno maggiore difficoltà a utilizzare i gruppi sociali per introdurre cambiasse cambiamenti tutti i gruppi sociali sono in grado di difendersi Franca di utilizzare la loro forza organizzativa per impedire mutamenti sgraditi e sgradevoli
Ma nessuno di questi da solo è in grado di imporsi
Per proporre pre per in per produrre mutamenti nei rapporti fra di loro nei rapporti fra di loro e lo Stato nei rapporti sociali socio economici in generale questo tipo di analisi e in particolare diretto a criticare una aspetto fondamentale delle società contemporanee e cioè la presenza di gruppi organizzati che invece nella teoria classica democratica erano alla base per l'appunto della del mantenimento e in fondo anche della prosperità
Delle democrazie in questo tipo di teoria cioè della densità organizzativa come stacco alle riforme e al cambiamento c'è una critica molto nette molto specifica degli assetti neo corporativi cioè di quei tipi di rapporti organizzati e consolidati tra imprenditori sindacati e parte e partito politico di sinistra
E burocrazia nel momento dell'attuazione delle decisioni che sono emersi per l'appunto in particolare in Svezia in qualche misura hanno caratterizzato almeno una fase del mio dirlo sono stati presenti come tentativo e anche continuasse di attuazione nel contesto britannico
E hanno si potrà vedere immobilizzato la società dal punto di vista per l'appunto di oggi
La critica potremo dire questa da destra se posso
Andare per una grande semplificazione sostiene che questo tipo di mobilità in impedisce riforme e alla fine crea una situazione di status quo nel quale qualsiasi cambiamento alterando le posizioni acquisite dei vari gruppi sarebbe sgradito
Ai gruppi che non sanno che operano situazione di incertezza rispetto a quello che perderanno o a quello che quarta nera
C'è una critica che prende atto della densità organizzativa delle società contemporanee e che sostiene da sinistra
Che gli assetti neo corporativi espressione di densità organizzativa perché su questa densità organizzativa possono crearsi e mantenersi sono in realtà di ti anche questi impediscono mutamenti più profondi cioè riformismo avrebbe raggiunto una soglia di mutamento
E gli assetti neo corporativi hanno potremmo dire cristallizzato questo tipo di mutamento ma non sono in grado di andare oltre e soltanto rompendo da sinistra questi assetti neo corporativi che si può rilanciare il mutamento
Queste critiche vengono da varie posizioni solamente in Italia la più nota anche se non necessariamente la più feconda e quelle che viene da offre ma per esempio Colin Crouch in Gran Bretagna articolato questa posizione
In maniera molto coerente e molto efficace la realtà è che sperso fra marmi su un punto particolare
Che gli assetti neo corporativi criticati da destra da sinistra dagli studiosi sono invece di solito mantenuti
Da parte del dei settori sindacali e sono sfidati da parte dei settori industriali contrariamente a quello che per spesso sembrano sostenere teorici di sinistra
Non sono i sindacati o i partiti di sinistra che vogliono uscire dagli assetti neo corporativi
Ma sono invece di solito la Confederazione industriali che infatti quando possono cercò di sfuggire al tipo di costrizione che questi assetti produco
Il problema di fondo però è che sia la tesi della frammentazione sociale
Che la tesi della densità organizzativa sostengono che quello che rende più complicato il riformismo oggi sono le modalità di organizzazione sociale e di organizzazione puro e semplice dei gruppi
E cioè è necessario prendere atto del fatto che le coalizioni così come si sono venute creando o sono troppo frammentate e quindi incapaci di produrre e sostenere l'esperimento riformista
O sono troppo declassamento organizzate e quindi in grado di controllarsi reciprocamente
Ma non di produrre effetti di cambiamento
E il problema si sposta a questo punto sugli strumenti politici che aggreghino o di Soldano coalizioni riformiste o coalizioni che impediscono il riformismo
E il secondo passaggio cioè la consapevolezza che riformismo non è in realtà il prodotto di organismi organizzazioni sociali non è realtà il prodotto automatico immediato di una certa configurazione sociale ma è un rapporto che si instaura tra fenomeni politici tra organizzazioni politiche è un certo tipo di struttura sociale
Il passaggio successivo è per l'appunto di individuare nel riformismo il prodotto di un rapporto che viene creato e che in qualche modo deve essere mantenuto tra organizzazioni politiche e una certa struttura sociale
Esistono vie diverse per giungere a questo tipo di rapporto però in linea di massima se guardiamo all'esperienza che ha sottolineato e che prende in considerazione con qualche tipo di vita approfondimento cioè new dirlo Svezia e Gran Bretagna queste esperienze sono segnate dall'esistenza di un partito di sinistra che cerca di strutturare il suo gruppo sociale di riferimento e che almeno per una certa fase vi riesce il problema quindi è di individuare a questo punto all'interno delle organizzazioni politiche delle strutture politiche e specificamente dei partiti politici
Il problema di organizzarvi Rita della società se è vero che è il partito che in qualche modo come se posso permette un riferimento non particolarmente usuale Levin sosteneva crea la classe e non il viceversa
Il problema si pone allora in termini di questo tipo l'esistenza di partiti di massa è stata la condizione essenziale per la creazione di gruppi sociali di riferimento specifici che trovavano nel partito politico il loro referente e trovano nel partito politico il lo strumento per l'attuazione di riforme ma e questa è la la l'obiezione questi partiti di massa non potevano in qualche modo che avere maggiore successo laddove la classe
E lei era più compatta e granchi ampia e non laddove invece esisteva una certa frammentazione sociale e la classe o non era diventata
Sufficientemente ampia o non era in grado di sostenere il partito di massa riformista e si dice siamo in una situazione nella quale proprio perché c'è frammentazione sociale siamo costretti ad attenderci una diversificazione fra i partiti ciascuno dei quali o alcuni dei quali potranno sorgere su proprio sulla frammentazione sociale assumendo alcuni gruppi come riferimento specifico della loro azione politica e quindi rafforzando la frammentazione sociale
Ho proprio perché c'è densità organizzativa alcuni di questi gruppi potranno in qualche modo giocare loro carte direttamente nell'arena politica senza la mediazione del partito di massa
E si dice da molti che la se la frammentazione sociale viene sostenuta dall'esistenza di una pluralità di partiti questo produce una situazione di frammentazione complessiva anche a livello politico
Se la densità organizzativa vede una sedi gruppi sociali sufficientemente strutturati anche questi potranno utilizzare strumenti politici che non saranno più il partito di massa per tradurre le loro esigenze in decisioni le scelte ma se il paio di massa cerca di collegarsi ai vari gruppi emersi nel corso del tempo anche perché le sue politiche riformiste hanno avuto successo emergeranno partiti pigliatutto cioè partiti che debbono essere strutturati in maniera tale da avere più gruppi di riferimento debole Sestu strutturati in maniera tale da esser ricettivi di più esigenze i più preferenze e quindi da essere più aperti a quello che si organizzano si è già organizzato all'interno della società
Comunque sia sia che la frammentazione sociale produce diversificazione partitica
Sia che il paio di massa stesso de nel far fronte a questa frammentazione sociale cerca di trasformarsi in partito pigliatutto sia che la densità organizzazioni organizzativa in qualche modo può saltare la mediazione partitica
Emerge che lo strumento politico principe riformismo cioè il paio di massa e in difficoltà e le difficoltà sono sotto gli occhi di tutti
Difficoltà che non significano crisi profonda e irreversibile ma che sicuramente significano
Trasformazione del paio di massa non necessariamente nel senso di pallone pigliatutto perché si potrebbe anche trasformare perdendo di di peso impaurito rappresentativo di un un gruppo sociale specifico
Ma nel nel senso che lo strumento politico fondamentale del riformismo devi in qualche modo riadattare sì nella fase di transizione ovviamente la fase di maggiori difficoltà
Il partito di massa che aveva dato possibilità di organizzazione a gruppi sociali che aveva garantito la mobilitazione di questi gruppi sociali che aveva mantenuto il consenso di questi gruppi sociali anche nei momenti in cui venivano richieste non necessariamente di spese sapere che si sacrifici invece che prodotte risorse si trova in difficoltà in una situazione nella quale i gruppi sociali si sono frammentati e nei quali e il problema dell'organizzazione continua ad essere evidente importante
Ma il poema della mobilitazione di gruppi diversificati è diventato più difficile perché questi gruppi nel mobilitarsi si fanno portatori di esigenze che potrebbero anche essere contraddittorie che spesso sono contraddittorie che spesso sono l'una contro l'altra armate
Allora come come saltare questa fase di mediazione efficacemente una strada viene indicata da taluni dicendo che è importante trovare modalità di traduzione quasi immediata delle nuove domande sociali e politiche che sono emerse al di là del partito all'interno direttamente delle istituzioni
E quella che si chiama anche qui senza dare un giudizio di valore specifico la democrazia plebiscitaria cioè il tentativo di tradurre al in nella persona o in gruppi dirigenti in qualche modo sganciati dai partiti ma legati maggiormente al consenso dei cittadini le spinte di trasformazione che si possono essere prodotte all'interno di una società la democrazia plebiscitaria
A avrebbe alcuni vantaggi perché non ha necessità di organizzazione non ha necessità di vera e propria mobilitazione ma la possibilità di aggregare il consenso al di là e al di sopra dei partiti direttamente dentro le istituzioni
E quindi una certa capacità di produrre riforme di produrre decisioni in maniera più efficace che non un partito di massa che in qualche modo più pesante e più costretto a fare i conti con costrizioni che vengono dal passato e con la trasformazione dei suoi gruppi di FLI riferimento
Secondo alcuni la democrazia plebiscitaria si impone nella realtà anche per un'altra per una serie di altre ragioni
Prima elemento fondamentale
E che siamo di fronte ad una situazione complessivamente intesa che non è di prosperità nella quale secondo alcuni sarebbero nati gli esperimenti riformisti ma invece una situazione di difficoltà sociali ed economica
Queste realtà non è corretto e come lo riprendono in seguito però al punto da ritenere che scrive il problema cruciale e l'esistenza oggi oramai accertata di limiti che non sono di carattere di carattere economico soltanto al riformismo ma di limiti che sono di carattere sociale al riformismo cioè siamo di fronte ad una situazione nella quale i partiti riformisti
E a e i leaders riformisti si trovano a non avere risorse da distribuire in un settore molto importante che è quello che viene definito dei beni posizionali cioè delle posizioni che ciascuno di noi può raggiungere all'interno di una società le risorse economiche in qualche modo alcune risorse sociali
Come ad esempio lo Stato se possono essere ampliate in una certa misura all'interno di una società mi perdoni fornì sta ha saputo fare questo ha saputo cioè procedere alla distribuzione di queste risorse ad una miglior distribuzione di queste risorse è difficile poi valutare appieno quanto questo abbia mutato la struttura sociale complessivamente intesa
Anche se è possibile farlo
Ma i beni posizionali non sono aumentarle lì non possono essere prodotti in numero maggiore perché loro stesso aumento quantitativo ne rende meno interessante l'acquisizione
I beni posizionali soprattutto non sono divisibili ci sono alcune posizioni in una in una società che possono essere conseguite da alcuni individui ma queste posizioni non possono né essere moltiplicate né essere divise fa un numero maggiore di individui
E soprattutto i limiti sociale lo sviluppo si estrinsecano nella mancanza di una teoria complessiva della giustizia o della giustizia distributiva che sia accettata da tutti i gruppi all'interno di una società cioè viene meno in qualche modo la gerarchia e va questa gerarchia non viene sostituita da una nuova teoria che stabilisca a chi e determinati beni posizionali dovrebbero essere distribuito
Secondo elemento
Il partito riformista aveva cercato ed era in larga misura riuscito di stabilizzare quanto meno il ciclo economico attraverso gli strumenti keynesiani questa è la grande il grande sfondamento teorico keynesiano
E la notevole capacità dei per i riformisti di utilizzare questo strumento per stabilizzare il ciclo economico cioè per impedire gli alti e bassi di crisi riprese di boom e di recessioni
E questo aveva garantito sviluppo economico che produceva risorse e in qualche modo che garantiva anche sicurezza i vari cittadini sia quelli del passato che a quelli del futuro
Ma questo si dice è venuto meno non è più possibile prevedere utili lo sviluppo economico e invece siamo di fronte ad una situazione di relativa recessione per un certo Previte
Il partito riformista aveva altresì stabilizzato quello che potremmo definire il ciclo politico cioè le forte fluttuazioni di preferenze elettorali che si verificano basterebbe tornare a prima del mille novecentottantadue
Molti pochi di noi lo fanno ma se torniamo a prima del mille centotrentadue vedremo grosse fluttuazioni elettorali lo stesso ogni utile il prodotto di una grande fluttuazione elettorale il partito riformista stabilizza il ciclo politico in termini di preferenze elettorali
Perché da organizzazione ai suoi seguaci attuali e da un punto di riferimento ai suoi seguaci potenziali ma oggi questo e ripeto è diventato più difficile
Perché è più difficile tenere insieme
Gli elettori perché sono cambiate alcune di queste preferenze ma soprattutto perché è difficile raggiungere come è stato fatto nel passato gli elettori perché molti di questi sfuggono ai tradizionali confini o alle tradizionali identificazione di classe
E infine è cambiato
L'atteggiamento complessivo di ciascun punti ciascuno di noi o comunque di porzioni rilevanti dell'elettorato
Rispetto alla politica
Da una visione complessiva talvolta anche ideologica ideologizzata e ideologi Musante ha una visione più pragmatica
Che vede l'impegno comunque che cosa che si esplica in una certa fase in un certo periodo di tempo della propria vita o per un certo per i tempo dalla propria giornata e che invece non si esplica per parte della propria vita o per parte della propria giornata il ciclo del coinvolgimento personale
In politica immutato considerevolmente
E incide sulle possibilità di organizzazione dei partiti sulle capacità dei partiti di aggregare stabilmente un consenso politico e quindi di stabilizzare il ciclo politico
Questo tipo di fine in qualche modo di un ciclo politico stabile di ricomparsa di un ciclo politico dinamico in mutamento fluttuante
Impone
Cambiamenti anche nel tipo direi che ha effetti anche sulla distribuzione di risorse perché cambiano le preferenze anche rispetto a risorse che si ritiene dovrebbero essere distribuiti in una certa fase
E acquisiti in un'altra fase secondo modalità molto diverse
Ma soprattutto rende difficile al partito riformista di mantenere il consenso per un po'di tempo molto lungo in assenza di distribuzione effettiva di risorse che come abbiamo visto non potendo essere più risorse economiche
Tendono ad essere i forse posizionali ma proprio perché sono posizionali sono scarse e non facilmente distribuite
Che cosa che tipo di soluzione a questi problemi può essere da si dice la De la democrazia plebiscitaria una leadership carismatica con tutte le differenze del caso su qua non voglio entrare
Può cercare di risolvere alcuni di questi problemi cercando soprattutto di introdurre variazioni visibili e rilevanti all'interno del contesto sociopolitico nel quale si trova ad operare
Ma anche se questo fosse vero e questo è un punto che deve essere discusso la leadership carismatica per definizione
Non non per definizione in pratica non riesce a far fronte neppure essa al fenomeno della fluttuazione delle preferenze dei pubblici e delle lotto lato cioè si trova anche se a fare i conti con fluttuazioni molto forti
A livello elettorale e soprattutto si trova a dover fare i conti con la necessità di fornire il sorriso orse a in maniera immediata
Il problema della leadership carismatiche che può rompere gli schemi organizzativi del passato e introdurre riforme significative
Ma se non a immediatezza dei risultati e in taluni casi può anche avere questa immediatezza ha comunque il problema di mantenere nel tempo le politiche riformiste la leadership carismatica e di rottura
E può quindi svolge un ruolo positivo manovre di consolidamento rispetto alla stabilizzazione necessaria del ciclo politico si trova in difficoltà salvo prevedere individuare la possibilità del riprodursi di leadership carismatiche
In con una certa rapidità con una certa frequenza all'interno delle varie società ma se la leadership e davvero carismatica è improbabile che si riproduca in continuazione e parla secco del carisma come Webber sapeva benissimo era la difficoltà della della ereditarietà la difficoltà del di lasciare il carisma in eredità a singole persone e senza farlo passare attraverso
Istituzione
Per di più il carisma ha conseguenze negative sulle strutture e sulle politiche riformiste
Cioè la capacità di rompere strutture precedenti raramente di creare strutture conseguenti alla capacità di distruggere per esempio densità organizzativa ma raramente la capacità di ristrutturare efficacemente la società intorno ad un progetto adeguato alla trasformazione
Altri problemi sono emersi
Per il riformismo contemporaneo anzitutto che il riformismo degli anni trenta e anche degli anni Quaranta
Era un riformismo che poteva avvenire all'interno di un solo Paese era il riformismo in un solo Paese anche se avveniva contemporaneamente in quasi contemporaneamente in più Paesi aveva la possibilità di controllare bene i confini dell'esperimento
In Svezia praticamente l'economia è autosufficiente negli anni Trenta e negli anni Quaranta almeno fino alla metà degli anni Cinquanta
I satelliti per ragioni di risorse continentali non hanno problemi di questo genere sono otto sufficienti la Gran Bretagna nella fase della ricostruzione quarantacinque cinquantuno
Gioca praticamente sulla capacità di controllare tutti i fattori esterni anche se dipende ovviamente dal suo impero seppur in disgregazione
Oggi non è più possibile contare su l'isolamento dal contesto internazionale
Oggi tutti i paesi sono in qualche modo interdipendenti qualcuno più dipendente degli altri tutti i paesi sono esposti a flussi internazionali tutti paesi sono esposti in particolare i flussi dell'economia internazionale
E questi hanno ovviamente effetti dirompenti sulla capacità dei partiti riformisti di controllare il ciclo politico economico e in parte anche il ciclo sociale che è un aspetto non marginale
Se i beni posizionali nel Cile di Allende sono poco numerosi i beni posizionali dello stesso tipo per un certo tipo di élite sono certamente più più facile ottenere ad esempio nel contesto statunitense e quindi il flusso di tecnici che abbandona l'auto in determinati Paesi
E abbastanza facile e infatti avviene in realtà questo tipo di fenomeno e tutt'altro che marginale per i Paesi piccoli perché produce il noto fenomeno del del flusso dei dei cervelli che lascia ovviamente impoverita la società che si trova a doverlo a dovere assistere a questo flusso in parte impotente
Ma soprattutto la comunicazione
E e molto più rapida e molto più diffusa all'interno delle varie società rende immediatamente evidenti costi e vantaggi di alcune politiche riformiste e quindi produce
Una serie di di Beckley esce di tipo anti burocratico di tipo anti riformista contro il cambiamento che si espandono molto rapidamente il caso statunitense sotto questo punto di vista emblematico marca svedese fornisce esempi di di di questo genere questi tipi
Di reazioni
Cui nutrite dal fenomeno delle comunicazioni di massa sono abbastanza visibile
E allora che cosa possiamo dire che riformismo
E diventato davvero impossibile è improponibile quali elementi rimangono per riflettere sulle condizioni del riformismo un elemento importante mi pare sputa da sottolineare che va lasciato da parte per un attimo in precedenza il riformismo cos'è stato davvero dei paesi che lo hanno sperimentato il prodotto
è stato il
Il fenomeno che emergeva sostanzialmente da una situazione di crisi nella quale era necessario fare ricorso determinate energie o era un fenomeno che si produceva in situazioni di prosperità
I casi di riformismo che ho menzionato che non sono scelti a caso ma che sono scelti ovviamente guardando alla durata e al il significato dell'esperimento riformista cioè quello svedese e quello degno dirlo e quello della Gran Bretagna laburista quarantacinque cinquantuno
Indicano che riformismo non era il prodotto di situazioni di prosperità me il riformismo nasce in situazioni di crisi
Perché nasce in situazioni di crisi
Anzitutto perché in situazioni di crisi ci sono più gruppi che non che sono i in incertezza più brusco più gruppi che subiscono la situazione della crisi e che sono disposti pertanto a rischiare di più
Cioè sono disposti a giocare parte del loro futuro economico sociale ed anche politico sulla possibilità di cambiare la situazione e quindi sono disposti in qualche modo ad accettare maggiori sacrifici la gravità della situazione
Che crea una disponibilità riformisti Ca'in un numero elevato di gruppi che se coalizzati nella Coop nella coalizione riformista possono produrre gli effetti voluti non solo ma la gravità della crisi crea la disponibilità ad accettare per un certo periodo di tempo le difficoltà che sono emerse in quella società a non aspettarsi quindi risultati immediati e particolarmente incisi
Il secondo elemento la gravità della crisi produce
Almeno riflessioni una se di riflessioni più o meno scoordinato più o meno coordinate produce una serie di pressioni in campi diversi fra di loro sì direi che stimola maggiormente le innovazioni
E questo è evidente alla base anche se nella prima fase sappiamo le difficoltà della riflessione organizzata sono molto diverse ma alla base dell'esperimento svedese esistevano tutta una serie di pressioni sulla crisi
A quota fatto che c'è lo sfondamento teorico keynesiano che si rende disponibile in quegli anni alla base dell'esperimento del new deal c'erano una serie di pressioni per trasformazioni complessive del sistema
Socio politico statunitense alla base dell'esperimento laburista c'erano riflessioni che risalivano a dieci quindici anni prima non che Crespi nuovo e nonché una seria riflessione sul modo con cui la società inglese si veniva strutturato
E infine aspetto non marginale
La le difficoltà complessive di solito all'interno di un Paese stimolano polarizzazioni di carattere politico sociale cioè stimano l'esistenza l'apparizione la comparsa
I progetti in competizione fra loro CES stimolano una potenziale bipolare bit un vi poté anziani bipolarismo fra gruppi che hanno soluzioni diverse che cercano di aggregare al loro interno e di produrre all'interno della società
Ma anche se questo è vero io ritengo che questo sia un punto rilevante da sottolineare
Perché va contro il senso comune riformismo appare non in situazione di prosperità laddove poco necessario d'alto vi Drupi sentono poca solidarietà fra di loro
Laddove le innovazioni sembrano meno utili perché nel frattempo la società va va bene va abbastanza avanti e quindi oggi questa è una situazione potenzialmente riformista se è in grado di stimolare riflessioni
E innovazioni di tipo politico economico sociale
E anche nel settore ovviamente del delle riforme che riguardano i i diritti dei cittadini
Ciò nonostante
Rimangono aperti molti problemi cioè rimane aperto fondamentalmente il problema centrale che il problema dell'organizzazione politica le ho le innovazioni di carattere sociale ed economico hanno bisogno di uno strumento politico che consenta la loro traduzione che indichi anche le procedure di traducibili età
Esistono sostanzialmente anche se andando per tipologie sono costretto sempre a semplificare due tipi di strategia c'è una strategia che sostiene che è possibile ricompare che il riformismo e comunque una una strategia di ricomposizione sociale
Che è possibile ricomporre
Socialmente i vari gruppi partendo dall'alto cioè procedere ad una ricompatta azione dei gruppi dall'alto e cioè che e possibile per dirla con un sintesi progettare decisionale mente ma dall'alto
E chiaro naturalmente nella relazione nome torni a rilievo diverse volte
Che riformismo in qualche modo deve essere al governo ed è chiaro anche che è meglio fare fronte ai problemi che emergono da posizioni di governo più che la posizione di opposizione per ovvie ragioni perché si controllano tutta una serie di leve e si controllano in qualche modo si può anche controllare il ritmo del riformismo
Ma il problema che viene evocato dalla prima strategia e che è necessario ricomporre i gruppi sociali dall'alto cioè se in grado di ridisegnare questi gruppi sociali di ricompattare lì attraverso decisioni che vengono prese dall'alto c'è una strategia di riformismo che può anche essere in qualche modo di carattere decisionista che cioè può passare attraverso le istituzioni di governo prima e forse anche senza passare attraverso le istituzioni politiche questa strategia e qui con noi e non ho bisogno di sottolinearlo esistono seconda strategia che avendo definito in maniera abbastanza chiara
Nel nella nella relazione voglio evitare rischi rendere più complessa dimenticando vera
è un asse strategie che parte e prende atto delle trasformazioni profonde della politica in qualche modo irriducibili si potrebbe dire
Che ha pochissima fiducia nelle scorciatoie istituzionali che pensa e punta alla formazione di una maggioranza riformista intorno agli interessi diffusi alla protezione e all'espansione dei diritti civili e socio economici
La società rimane frammentata questa tredici e non si propone di ricomporlo ha bruscamente dall'alto in chi viene ricomposto soltanto di volta in volta quando decide attraverso ad esempio i referendum quando si mobilita su singole tematiche quando si organizza i movimenti la società guarda avanti e cambia ed essa si
è sempre rischioso appiccicare etichette ma che avere grosso modo alla strategia della Società radicale e la società che ha radicalmente riformista la politica e in qualche modo incanala questa società e consente questi mutamenti
Queste sono le due strategie che mi pare si confrontino nel contesto della delle società contemporanee
Qual è la posizione del relatore sul punto
Ritengo che sostanzialmente non esiste una scorciatoia riformista alla scorta cioè la scorciatoia del decisionismo istituzionale a alcuni punti a suo favore e in effetti viene tentata la scorciatoia probabilmente diciamo così la strategia che viene e che sarà tentata da Mitterrand nella nella Francia contemporanea e cow una serie di difficoltà non marginali la scorciatoia della Società radicali in qualche modo è sempre stata presente nella società statunitense a partire dalla crisi del Little Partito Democratico ed è indubbiamente presente circola in altri settori
Europei in particolare presente nel nel contesto italiano ho l'impressione però che non esistano una scorciatoia di questo genere che possa essere praticata molto facilmente se prendiamo atto di due fenomeni fondamentali ciononostante e difficile identificare un'alternativa a queste due tipi di di strategia
Da un lato i pareri di massa sono in difficoltà in difficoltà evidente tanto che se ne se ne può prevedere non la scomparsa ma certo il declino di peso politico all'interno delle società contemporanee
Dall'altro però i movimenti i movimenti sociali movimenti collettivi sono anch'essi in difficoltà tanto che se se si deve prendere atto della difficoltà che hanno ad introdurre a mantenere riforme nel corso del tempo
E facile risolvere alcuni problemi attraverso i movimenti attraverso i così detti i governi che liquidano le crisi ma è difficile produrre una strategia di mantenimento di risultati acquisiti nel corso del tempo e allora il problema qual è
Un problema sostanzialmente e quello di riuscire a rimettere in atto strategie di mobilitazione sociale che siano collegate strettamente alla rappresentanza politica cioè di riuscire a ricreare quel circuito fondamentale
Che i partiti di sinistra attraverso i sindacati e i gruppi sociali di riferimento erano riusciti a creare negli anni Trenta e ancora negli anni quaranta e in alcuni casi anche negli anni Sessanta e a produrre politiche e siano maggiormente legate alle preferenze che emergono dalla Società cioè e essenziale ricostruire il circuito di rappresentanza perché non c'è decisionalità che che possa fare a meno della rappresentanza e quindi della capacità di tradurre preferenze realmente sentite mentre è facile andare oltre questo tipo di e discorso cercando di imporre dall'alto come diceva presso una strategia di tipo decisionale alcune preferenze che si presume siano quelle condivise all'interno della società
Ma anche se questo fosse vero io ritengo in larga misura che questo sia vero
E probabile che che ci troviamo ad un punto di svolta la storia ci consente certamente di cogliere una serie di elementi fondamentali delle esperienze riformiste maltempo stesso lastre ci indica che alcuni di questi elementi sono inevitabilmente cambiati
Dire che soprattutto quello che è cambiato e il quadro complessivo della politica come si presenta nei sistemi politici occidentali
Quello che è cambiato e il modo di fare politica e il modo di sentire politica e quindi e assolutamente essenziale prendere atto di queste trasformazioni che in qualche modo sono anche si usa la parola sempre con molta riluttanza che sono epocali cinquant'anni dopo il riformismo degli anni Trenta che scrissi esplicava anche invarianti non democratiche Crispin ci siamo di fronte ad una situazione di svolta e cosa fare e qui leggo vi sottopongo alle ultime dieci righe per la relazione
Proprio quando è diventato maggiormente necessario per controllare e guidare cambiamenti più rapidi e incisivi
Che rischiano di segnare la nostra vita e quelle dei nostri figli per cui poi che alcune grandi scelte sono irreversibili e non c'è bisogno di pensare solo a quella fra pace e guerra nucleare
Il riformismo è diventato più difficile politicamente mentre potrebbe forse godere di strumenti tecnologici quali mai avuto nel passato
Quanto attraente possa essere pensare che riformismo saprà conciliare una società frammentata attraversata da movimenti comparti di più flessibili e istituzioni che senza perdere la loro rappresentatività
Diventano più decisionista Sapa cioè conseguire un equilibrio questo approccio e conseguire un equilibrio la riflessione sul passato suggerisce che riformismo spetta equilibri produce tensioni introduce non una stasi ma una trasformazione
Dunque l'immaginazione politologi card every orientarsi alla ricerca del punto in cui i vecchi equilibri le antiche cristalizzazione i le venerate parsi possono rompersi per fare spazio al processo di cambiamento riformista
Vi ringrazio molto il professor Pasquino
Professore di Scienza politica all'Università di Bologna
Per la bella relazione introduttiva
In molti spunti sia fornita al nostro dibattito
Ora devono prendere la parola le persone che hanno cortesemente ha consentito
A intervenire per primi come di scarsa anzi nella
Nel dibattito
E il primo di essi doveva essere onorevole Amato quale purtroppo però per impegni parlamentari e non potrà essere qui prima di domani
La parola deve quindi da fa al professor Graziano
Professore di politica comparata all'Università di Torino
Per un intervento che lo pregherei di limitare in dieci minuti un quarto d'ora in modo che sia possibile magari aprire un altro l'intervento successivo ma
Senza prolungare troppo questa prima fase di interventi
Dipende da te scegliere se preferisci parlare seduto qui vicino oppure alla tribuna seguendo l'esempio del nostro relatore principale
Io concordo con gran parte dell'analisi Pasquino
Attualmente è impossibile nel limite dei tempi di intervento di questo tipo ripercorrere l'arco di problemi e che situazione toniche che si ritrovano in questa relazione una relazione direi anche estremamente abili nel senso che mette l'accento su difficoltà per aggiungere qualche cosa che credo intenzionalmente non è definito
In quanto giustamente in questa relazione c'è una descrizione della tela di fondo in cui si può propone un po'mormora politica riformista ma non c'è credo anche giustamente una definizione per una storicizzazione di questa categoria categoria che non è soltanto la categoria d'analisi ma anche una categoria storica
Nel senso appunto che c'è una continuità di questo tema del riformismo e nell'ambito della delle famiglie politiche di sinistra e nell'ambito del riformismo teste
Quindi quello che mi propongo di fare in questi dieci minuti
Apposto questo accordo sul fondo dell'argomentazione
Quindi sulla molteplicità gli ostacoli che si frappongono oggi a un progetto riformista voi accennare alcuni pubbliche IMI rimasti in ombra nella trattazione di Pasquino e che mi sembrano
Fondamentalmente connessi appunto alla questione in discussione del del riformismo respingendo peraltro l'analisi alla situazione italiana e ha gli ultimi venti o trent'anni di vita nazionale
Anzitutto non mi paiono persuasive alcune categorie di analisi adottate da Pasquino il rapporto appunto al tema
A cominciare dalla categoria del partito pigliatutto che è una categoria importante in questa analisi perché appunto attraverso la trasformazione dei partiti dai partiti di mobilitazione partiti ed è tutto si coglie il venivo meno il cadere della capacità riformista di questi partiti e anzitutto io consiglierei cautela nell'usare oggi una categoria che è stata pensata degli anni cinquanta in rapporto a una situazione storica completamente diverso
A parte queste anche ammesso che l'etichetta Possa fondi fondatamente applicarsi innocua legato a tutti i partiti
Risulta dal concetto un appiattimento delle caratteristiche del partito sulle caratteristiche sociologiche dell'elettorato con una sottovalutazione mi sembra che l'autonomia dei leaders e dei loro comportamenti e dell'autonomia dei leaders che ha è importante col cogliere in rapporto appunto alle possibilità di una politica riformista
Questa autonomia invece c'è in qualche misura e si esprime in comportamenti diversi dal partito a partito nonostante appunto la omogeneizzazione di tanti elementi sulla base del quale si può con i partiti
C'è una differenza di comportamenti
Ad esempio per fare appunto dal caso specifico nel campo della politica locale del governo locale
Come ricerche recenti e mi sembra persuasive di colleghi di Torino Santagata Bosio e Ferrero hanno dimostrato il colore conta secondo questa vecchia diatriba iniziata da Jack sciarpa
Sulla i determinanti dell'azione del campo della della politica locale ecco si dimostra che nonostante quello che giustamente si dice sulla categoria partito di massa come categoria organizzativa rimane un'autonomia relativa dei leaders che si scrive e dice comportamenti diverse comportamenti importanti per valutare questo potenziale
Qualunque sia il grado di questo potenziale di riformismo
La seconda osservazione è che piove insistito di più
Oltre che sugli ostacoli e spero infondata riformismo sugli egoismi ciclici e i limiti interni del riformismo
Su quelli che sono stati chiamati di esiti inattesi
Dico riforme che si sono poi rivelate conto producenti in rapporto al disegno di partenza e qui vorrei fare un esempio con molto semplice ma che è stato anche al centro di discussioni importanti su questo tema e che l'esempio dell'equo canone
Che era stato assunto appunto a caso caratteristico una discussione avviata nel mille novecentottanta dei Quaderni della rivista trimestrale appunto come riforma che doveva disciplinare in modo diverso l'uso di un bene fondamentale e che ha per così dire Beck fagotto e a
A accodato appunto a tutt'altri risultati e a questo riguardo sarebbe anche di estremo interesse considerare le difficoltà e la politica di austerità avviata nel periodo di unità nazionale
Ora sull'austerità naturalmente non è possibile dilungarsi valori soltanto sottolineare l'intuizione che stava alla base di questa proposta un'intuizione che alla luce di quello che è seguito si è rivelata profondamente giusta
Nel senso appunto di un contenimento
Nella nell'uso delle risorse una finalizzazione di queste risorse a usi più produttivi e più e qui ma e tutti sappiamo che una politica che ha funzionato soltanto in parte gli scambi che questa politica ha dato vita quei sindacati eccetera hanno funzionato soltanto in parte ecco mi sarebbe importante ripeto considerare non soltanto le difficoltà esterne del riformismo ma anche questi limiti interni dei oggetti delle forze riformiste
Un argomento che Pasquino a potentemente lasciato da parte del resto nel quanto di un discorso molto ampio che non poteva toccare tutti gli aspetti il nodo della coalizione riformista
Ha messo appunto che sia ancora possibile parlare di una coalizione di forze sociali disponibili qualche forma di disegno riformista
Ora quello che colpisce è che appunto e arrivò subito alla pure per la storicizzazione di questo concetto come è stato usato degli ultimi degli ultimi nel giro degli ultimi anni quello che colpisce è che negli anni settanta si parlava di una possibile coalizione sociali del riformismo facente perno sugli interessi paralleli se non convergenti fra classe operaia e Bobby sia produttività il nome come tutti ci ricordiamo di Pallotta
Racconto l'il parassitismo conto le vendite nel sistema ora non risulta che questo Gato di parassitismo Dio dal e di le vendite in sostanza l'uso non produttivo
Delle risorse economiche sia diminuito eppure questo discorso appunto della coalizione o tutti vista non non non non viene in in rilievo fosse giustamente in uno contesto appunto di sconto generato dalla crisi appunto il problema rimane come testimonia il ricorrente
Con riferimento alla necessità di patti sociali quindi punto questo riguardo è di vedere appunto quali tipi di costellazioni dica coalizioni sociale ricco
Viste e possibile individuare se esistono nella società italiana
Il penultimo punto riguarda il problema della coalizione politica del riformismo
In tutti gli esempi storici analizzati da anche da Pasquino suo Pepe assistiamo a tentativi posti in atto dal Polo PUC insista del sistema qualunque sia la configurazione specifica di questo Polo nei vari Paesi considerati i problemi reali che Pasquino sottolinea che sono comuni al partito di massa come genere organizzativo non possono significare sottovalutazione del messo fa alternanza e e e e riformismo
L'ultimo punto è che
Credo che dobbiamo in qualche modo storicizzare questo concetto di riformismo
Riformismo appunto è venuto a significare cose profondamente diverse del tempo e non si tratta soltanto di di UDC Ivo di una commissione e poi in mente intenzionale di Pasquino
Nel non definire questo concetto ma il fatto che il concetto copie viene usato oggi è una scatola vuota o quasi quota o difficile da appunto da è difficile capire esattamente cosa ci sta attento ora in effetti ci troviamo in una situazione inedita che emerge non appena storicizza diamo questo concetto
Negli anni Sessanta e storicamente né compromessi di tipo socialdemocratico
L'obiettivo era di attuare quelle che Napoleoni ha chiamato risponde corretti
Cioè di correggere gli squilibri sociali prodotti sì nel corso dello sviluppo capitalistico
L'accumulazione era il presupposto di tali riforme che erano riforme si correttive ma che si potevano all'interno e in coerenza con il meccanismo capitalistico era questa mi sembra la positiva
Secondo la quale si parlava di riformismo al tempo del del centro sinistra negli anni settanta si trattava
Di favorire la ripresa di uno sviluppo che lì si si riteneva momentaneamente inceppato sulla base di riforme che modificassero la logica interna del sistema tutela discussione ad esempio che ritroviamo in un volume che è stato importante in questa vicenda spazio ruolo del riformismo
Per l'appunto nel segno di una ripresa ritenuto possibile grazie a riforme come la lotta alle rendite la conversione dei consumi privati consumi sociali l'industrializzazione del Sud che nel avviare nuovamente il processo di accumulazione la flebo indirizzato secondo modelli in parte diversi appunto dal modello capitalistico
Classico ecco oggi riformismo si situa in un contesto come sappiamo di sviluppo bloccato
Il cui non solo la Toyota non cresce o cresce poco ma in cui si tratta di operare delle ristrutturazione dei disinvestimenti dei trasferimenti da settori non più produttivi ad altri settori
E come sappiamo e come sottolinea ad esempio Paolo nella società a somma zero e molto più difficile operare un disinvestimento che non investimento Petroni disinvestimento pone in atto appunto delle perdite che si tratta di distribuire e in presenza di detti diffusi nella società secondo l'analisi ormai vecchia risale al primo Olson e del garantismo indotto lo stato sociale queste ristrutturazioni sono impossibili senza un nuovo consenso
Ecco a me sembra a questo riguardo che accanto enormi difficoltà nel ricreare questo consenso ci sia anche una chance importanti per il riformismo non a caso il concetto di equità cioè di ritrovare una nuova Pasi di equità sulla base della quale appunto operare queste ristrutturazioni e la distribuzione dei costi relativi è mi pare cento dell'argomentazione di restauro sulla società assomma zero e la il il concetto di equità che vuol dire una nuova struttura del mercato del lavoro che assorba o attenui la enorme disoccupazione in atto un sistema fiscale più equo una ripartizione più equa delle ricchezze citato di tutti di compiti al contempo difficilissimi ma molto vicini alle tematiche classiche del riformismo
Questo non significa in conclusione minimamente sottovalutare gli ostacoli su cui Pasquino messo giustamente l'accento ma solo dire che c'è un pericolo globale di stagnazione o decadenza su quel momento riformista potrà forse far leva
Grazie professor Graziano non c'è stato alcun altro così puntuale la parola all'onorevole Napolitano
Come preferisce
Io mi atterrò strettamente alla relazione di Pasquino mi scuso se i miei rilievi risulteranno non sufficientemente meditati così come mi scuso per la frettolosità della mia presenza confesso di
L'aver cercato di venire soprattutto per non essere catalogato di una certa categoria di politici inadempienti
E le mie osservazioni ruoteranno attorno a due punti ma facendo una breve premessa va breve premessa sulle polemiche correnti e sulle polemiche del passato a proposito di riforme che riformismo
Per quanto riguarda le polemiche correnti mi riferisco a certe polemiche di carattere i viola logico propagandistico io ho trovato estremamente apprezzabile la relazione di Pasquino anche perché ha messo in evidenza la loro povertà
Ha messo in evidenza lavoro povertà
Intrattenendosi ampiamente sull'estrema problematicità di una ridefinizione delle prospettive e delle potenzialità del riformismo o di una politica riformatrice
Mi sembra che veramente abbia poco senso disputare sono solo sul sull'etichetta
Per poi verificare chi sia disposto a Como a fregiarsi di quell'etichetta di riformista rinunciando non rinunciando ad altre di periodi più lontani
Per quello che riguarda le polemiche del passato
Certo appaiono per tanti versi molto lontane forse sono state eccessivamente rimosse nella relazione rimossa nel senso che visiere
Fatto cenno mi pare soltanto in un passaggio laddove si è parlato dalla vecchia DC
Divisione tra fautori della trasformazione in rivoluzionari e riformisti
E io ritengo che bisogna tenere
Conto maggiormente nel tracciare un bilancio del riformismo e non soltanto in Italia
Di contrapposizioni che che nemmeno oggi io mi sentirei di considerare puramente ideologiche o addirittura nominalistiche
E e credo che si debba tenere più esplicitamente conto
Di categorie e qualcuna delle quali poi riaffiora in qualche modo anche se diversamente ribattezzata nella stessa relazione di Pasquino
E ed è presente e in un dibattito per esempio in un dibattito politico che si svolge non soltanto in Italia che si svolge
In altri Paesi e in diversi partiti della sinistra europea
E mi riferisco non soltanto alla contrapposizione diciamo molto generale
Tra
Rivoluzioni rivoluzionaria riformisti polemica realmente molto datata ma anche alla polemica relativamente più recente
Tra riformismo e politica riformatrice per quanto ripeto Possa apparire soltanto nominalistica
Mi riferisco alla contrapposizione certo più corposa
E e vi ha fatto riferimento Rorà anche il professor Graziano tra riforme redistributive riforme di struttura
Riforme correttive o compatibili
Che comunque non mettessero in discussione gli equilibri i limiti dello sviluppo capitalistico
Per mirando soltanto a correggerne gli affetti più o meno collaterali negativi e strategia delle riforme tendente a operare rotture in quegli equilibri
Ricordo diciamo che queste discussioni estremamente animate e anche abbastanza ricche
Era una per esempio in Italia presenti non solo nella cultura comunista me la cultura socialista data da Rodolfo Morandi a Riccardo lombardi ma aggiungo e che il discorso sul superamento di una concezione meramente redistributiva o correttiva delle riforme
E tema presente nel ripensamento della propria esperienza riformisti Ca'
Da parte di determinati partiti socialisti e socialdemocratici dal partito socialdemocratico svedese che è stato molto esplicito alcuni esponenti del quale sono stati molto espliciti a questo proposito del partito
Del rinato partito socialista
Francese
Ecco fatta questa premesse
Il primo punto su cui faccio qualche osservazione
Il l'interrogativo fondamentale da proporre e se sia ancora possibile il riformismo
Forse e
Sulla natura
Delle riforme necessarie e possibili necessarie dal punto di vista di determinate forze sociali storicamente legate ad una battaglia riformatrice
La natura delle riforme necessarie possibili in una fase come quella che stiamo vivendo e verso la quale andiamo cioè
Una fase di crisi dello sviluppo di straordinaria trasformazione tecnologica diaspora tensione competizione internazionale di transizione
Verso nuovi assetti produttivi e sociali verso nuovi equilibri mondiali
Nuovi assetti ma ancora del tutto indefiniti e in qualche misura ancora imprevedibili
Ecco e mi riferisco soprattutto alle società europea e i Paesi dell'Europa occidentale rispetto ai quali questa fase di crisi di trasformazione eccetera eccetera
Presenta particolari implicazioni e direi particolari sfide ed incognite
Nel rapporto con
Altri grandi paesi capitalistici a regime democratico come gli Stati Uniti e il giapponese ora anche così riformulato il quesito e sotto nuova delle risposte o vari approcci di risposta nella relazione di Pasquino
Ad esempio Pasquino
Dice nelle società complesse il riformismo sembra consistere sempre di più nella capacità di dominare i particolari
Di ritoccare sapientemente le riforme di fare funzionare bene macchine complesse che debbono essere tenute in movimento riparate revisionate magari ampiamente trasformate senza perdere slancio e velocità e a me sembra
Ma interessante e fondata questa formulazione
Già ecco francamente mi mi sembrava un po'più sbrigativa un po'più
Sommaria un'altra definizione che avevo trovato nella relazione di Pasquino laddove si diceva che in pratica oggi non si tratta tanto di espandere quanto esiste ma far funzionare meglio l'esistente
Probabilmente riferendosi all'esistente in fatto di riforme ora io non raccogliere in eppure diciamo tutta un quella più ampia e persuasiva formulazione che io ho ho letto momento fa
Nella espressione adesso molto di moda riformare le riforme
Io sono convinto del fatto che per così dire le riforme dovrebbero essere sempre
Riforma vi dico
Sono convinto del fatto che in Italia insomma noi in modo particolare in Italia noi abbiamo teso a concepire ogni legge di riforma come un monumento in sé compiuto non perfettibile non più toccabile magari per decenni
Quando dovrebbero essere sempre sempre sottoposte a verifica le riforme che si fanno
In qualche misura dovrebbero essere considerate tutte delle sperimentazioni e il ritardo ma il ritardo poi
è la conseguenza anche di un conflitto politico non soltanto di una scarsezza di intuizioni o di volontà politica della parte matrice il ritardo nel corrente
In itinere delle riforme sì sì si tratti anche della legge per l'equo canone può essere fatale io comunque non sottovaluto affatto la tematica del riformare de riforme se vogliamo usare questi termini
In un periodo di crisi e dello stato sociale del sistema di sicurezza sociale in modo particolare
E specificamente in di fronte a conseguenza non previste o indesiderabili lo anche alle vere e proprie degenerazioni di determinate conquiste di riforma però non penso che ci possiamo soltanto fermare fermare qui e infatti altrove
E Pasquino parla di una difficoltà delle prospettive riformiste fin quando esse rimangano nell'ambito della distribuzione ecco che rispunta
Nuova a cui facevo cenno un momento fa ecco ma io a questo proposito trovo molto interessante il modo in cui prosegue il suo ragionamento Pasquino dicendo che è necessario ormai un riorientamento
E diciamo i in motivi
Di ciò via indicati ancora riassumendo a voce la sua relazione necessari un riorientamento sia nella produzione che nella distribuzione e nelle modalità di consumo delle risorse esistenti ecco mi pare che qui forse tocchiamo la soglia all'Iran della questione uguale riformismo e possibile qual è la natura
Di un impegno riformatore di un di un impegno riformatore oggi io sono anche d'accordo sul fatto che la crisi spessa intesa
Come crisi anche di trasformazione intesa anche come processo di in di transizione possa stimolare la progettualità delle forze riformatrici voglio dire ecco anche a proposito per esempio di di una battuta
Dei socialisti francesi l'essenziale questo meglio attraversare la crisi con la sinistra che con la destra
Certo e molto importante
E in un periodo come quello che stiamo vivendo e in un periodo caratterizzato anche da fortissime tensioni distributive Cetto si tratta soprattutto di decidere quale possa essere la distribuzione dei costi
Di un superamento
Della crisi dello sviluppo o di un processo di transizione ma poi in definitiva alla distribuzione dei costi di ciò
Conduce ad una
Redistribuzione
Del reddito e del potere e diciamo è molto importante e che quindi
Si difendano certi interessi di determinate forze sociali quelle che hanno guadagnato dalle riforme del passato rischiano di perdere quel guadagno però anche qui non ci si può fermare a ciò e io credo che la risposta
Giusta la risposta di fondo alle sfide di questa fase storica Stampede forze riformatrici nel riuscire ad esprimere una nuova concezione
Dello sviluppo del lavoro della giustizia del potere mi fermo se volete
A questa generalità che però a un qualche senso l'altro punto della relazione di Pasquino su cui voglio fare dei rapidi rilievi e quello invece relativo all'aggregazione delle forze
Per una nuova stagione del riformismo delle riforme e delle politiche riformatrici
L'analisi di tutti gli ostacoli di tutte le difficoltà che si oppongono Accio e molto e molto accurata
E dal momento che si tratta anche un po'come dire di di di pronunciarsi io mi pronuncio eredi
Nel senso del dover puntare
Su una nuova coalizione riformista più articolata di quella classica più flessibile costituita da più gruppi aperta ai contributi dei movimenti con i quali comunque si confronta
Non so se benevolmente o malevolo mente Pasquino la qualifica come risposta al neo riformista classica spero benevolmente comunque e e quella
Perché io in questo momento trovo più vicina al mio modo di vedere mentre sono d'accordo
E sono d'accordo molto con Pasquino trovato uno dei passaggi più felici della sua relazione con la polemica
Sulla creazione artificiale di una corale di una coalizione riformista che abbia il suo centro il suo culmine visibile nel potere governativo debitamente rafforzato e aggiunge più avanti
Pasquino se il partito di massa rimane tale le sporgenze riformista può riprendere Elena attraverso la ricomposizione sociale la centralità delle assemblee rappresentative la progettualità e la globalità delle proposte e delle
Ebbene le politiche
Bene se il partito di massa rimane tale e a questo proposito che cosa
Si deve dire o innanzitutto a questo proposito quali interrogativi ci dobbiamo porre
è fatale che il partito di massa
Si trasformi in un partito pigliatutto poi possiamo vedere quanto questa
Definizione sia pregnante sia attuale ma forse non è tanto difficile intendersi sul tipo di partito Inquiry Ischia ritrasforma arsi il partito
Di massa
Ora il fatale che il partito di massa puramente e semplicemente si affievolisca
Declini
Non so se la tipologia dei partiti anche dei partiti della sinistra si possa ridurre a questi due estremi
Un partito Rimassa che diventa pigliatutto un partito di massa che declina ci sono anche degli altri casi più o meno singolari non so come reggeranno alle prove ma il partito socialista francese che cosa è
è un partito di Progetto di opinioni in qualche misura di movimento certamente con meno di duecento mila militanti non è un partito di massa non lo definirei onestamente allo stato attuale neppure un partito pigliatutto
E io credo ecco io credo che si tratti di confrontarsi con difficoltà molto serie con ostacoli molto profondi
Per esempio Pasquino si riferisce anche alle difficoltà gravissime che derivano dal mutamento radicale delle forme di comunicazione delle forme di comunicazione
E si tratti di confrontarsi con queste difficoltà in un momento in cui
Il partito di massa io credo che si che si trovi sottoposto a agli effetti sia della frammentazione sociale sia di quella che Pasquino chiama la densità organizzativo
Per ciò che concerne la frammentazione sociale non c'è dubbio c'è un partito di massa
Che che storicamente aveva il suo fulcro nella classe operaia o incastrati fondamentali della classe operaia
Oggi oggi non può non prendere atto che non può risentire
Di differenziazione nel siano spesso della classe operaia del mondo del lavoro dipendente e poi di una più ampia differenziazione frammentazione sociale che dà luogo anche
All'accavallarsi di logiche particolaristiche che premono su di esso
E nello stesso tempo in qualche in qualche modo risente anche della cosiddetta densità organizzativa e e cioè della collocazione strategica
Che innanzitutto nel suo seno hanno assunto determinanti strati sociali
Interi sente perché in una fase di crisi di tensione distributiva di transizione di conflitto sociale eccetera eccetera come quella che stiamo
Vivendo e
Può essere sottoposto
Alla tentazione di arroccarsi in una difesa statica degli interessi di quegli strati sociali presenti nel suo seno collocati strategicamente
Perlomeno nell'aria della sinistra
Io io ritengo che che poi
Tanti e tanti problemi nascono diciamo data queste diverse pressioni e e tentazioni e non vedo altra via e non vedo altra via d'uscita che come si è detto prima e
In uno sforzo serio di rilancio di un progetto riformatore quindi non affidandoci soltanto ai dici ai singoli Shawn Mullins ma
Rilancio di un progetto riformatore che possa dar luogo ad una nuova coalizione riformista riformatrice più flessibile più dinamica
Negli uno meno chiusa o addirittura burocratizzata che nel passato
Ecco io volevo dire questo chiudo ancora su una notazione particolare
Tempi brevi e tempi lunghi
Io non sono tanto convinto del fatto che in generale esso qui guardo all'Europa forse l'Italia è davvero un caso molto specifico io non sono convinto del fatto che
Sia fatale per una coalizione riformista di sinistra chiamiamolo come vogliamo
Dar prova di sé
In tempi brevi e e poi essere scalzato al
Da posizioni di governo
Sono anzi per esempio in questo momento la sinistra francese insiste molto su su questa novità storica della durata della durata su cui può contare cioè in riferimento agli altri due periodi a cui metteranno sì dalla sera della sua elezione a Presidente della Repubblica subito si riferì il periodo del Fronte popolare e il periodo
Del Governo di unità successivo alla Liberazione due governi che è vero delle ambizioni e diedero anche luogo a delle realizzazioni riformatrici e insieme ai quali la sinistra ebbe un peso determinante o un peso grande
E rispetto ad allora furono davvero tempi brevissimi B i mutamenti istituzionali o qualsivoglia altro
Fattore di carattere politico eccetera
Rendono possibile oggi una durata una durata questo sottolineano i francesi ma credo che
Credo che non sia qualcosa di precluso
Anche in altri paesi dell'Europa per nuove esperienze di carattere riformatore e mi sembra un punto importante perché sono d'accordo più che mai la credibilità di un esperimento riformatore
Si può salvaguardare in un periodo non breve
Più che mai
Quando siano da fronteggiare eredità molto pesanti condizionamenti internazionali molto pesanti
Problemi di Risanamento
Parlo soprattutto parlo soprattutto della politica economica e finanziaria
E si debbano gettare le basi per trasformazioni per cambiamenti nel modello di sviluppo i cui effetti non si possono vedere nel brevissimo termine più come mai l'esigenza della durata
Diventa diventa
Centrale e e più che mai che ripeto la credibilità e il consenso per esperienze riformatrici si possono realizzare in un periodo almeno relativamente lungo
Ringrazio molto onorevole Napolitano
Sì do la parola al professor Mario stoppino ordinario licenza politica all'Università di Paris
Intendevo toccare due punti
Ma ho l'impressione che il tempo
Non me lo consente voglio però almeno enunciare uno dei due punti quello che non tocco in modo argomentato perché ho l'impressione che sia di rilevanza estrema anche se finiamo sempre con il metterlo da parte
Lo menziona anche Pasquino giustamente ed è il punto che i sistemi politici nazionali dell'Europa occidentale oggi
Sono sottoposti a vincoli di natura economica ma anche di politica estera e di difesa
Nel quadro delle loro alleanze
Così pesanti
Così incomparabili
Ai vincoli di quarant'anni ho cinquant'anni fa
Che effettivamente io credo i margini
Per una riformismo nei in ciascun singolo Stato nazionale dell'Europa occidentale si sono ristretti in modo molto molto grave
Questo aprirebbe tutto un versante di analisi
Appunto
La citazione d'obbligo di rito che fa anche Pasquino l'integrazione europea
Che forse meriterebbe un approfondimento maggiore
Questo punto lo tocco lo menziono soltanto e vengo all'altro
L'altro punto riguarda la funzione del partito nel riformismo qui e ora
Parto dalla contrapposizione che verso la fine de la sua relazione Pasquino ha fatto tra società radicale o strategia dello stare apicale e adesso non ricordo esattamente i termini ma lo chiamo decisionismo istituzionale
Società radicale e decisionismo istituzionale
Se non ho capito male lo stesso Pasquino contrappone le due strategie fino a un certo punto
Non è una contrapposizione così secca inetta e brutale
Perché perché effettivamente se la Società radicale ci indica questa frammentazione questa moltiplicazione questa effervescenza di gruppi sociali vecchi rivitalizzato io nuovi questa disposizione genericamente partecipato a Oria
Ci indica anche però una pluralità di direzioni dalla partecipazione in questi gruppi in questi movimento
In altre parole una società radicale è una precondizione forse per il riformismo anzi io credo senz'altro nelle nostre situazioni attuali mai acefala di per sé non esprime
L'attore politico che trasmette queste esigenze le unifica in una sola direzione e le trasmette alle istituzioni
Dall'altra parte il decisionismo istituzionale forse è stato soverchi a mente
Battuto
In questa dizione generica non c'è solo la trasformazione di una democrazia in uno Stato autoritario
Ma vi sono tutte quelle riforme istituzionali che per esempio consentano che un governo duri per una legislatura e non abbia una prospettiva temporale di pochi mesi come di tutti i governi italiana
Ci sono anche quelle riforme che consentano un'alternanza finalmente non che sia facile ma voglio dire
Il decisionismo istituzionali intervenire sulle istituzioni non è immediatamente passare l'autore al all'autoritarismo
E il decisionismo istituzionale importante
Se è vero che la società radicale a chi fa se deve avere un'espressione politica e l'espressione politica in ultima analisi si concreta in decisioni politiche che cos'è il riformismo se non un quadro incisivo e relativamente stabili di interventi di cambiamento
E si deve trasformarsi in decisioni politiche e ovviamente deve a vere una sua una sua controparte istituzionale deriva vere istituzioni in grado di contenerlo di esprimerlo
Ma io penso che questo
Tra le righe sia tutto sommato
Anche un opinione di Pasquino forse no sentire
Ecco se le cose stanno così se il riformismo qui e ora comporta una disposizione partecipato Oria diffusa nei nuovi nei vecchi gruppi Ri capitalizzati
E insieme uno sbocco istituzionale capace di dare espressione a un quadro di cambiamenti incisivi e durevoli
Se tutto questo è vero io sono d'accordo con Pasquino anche qui non ho capito del tutto ma se è così sono d'accordo con lui
Che questo ruolo intermedio tralascio tutta società e istituzioni l'espressione la semplificazione e aggregazione politica della società radicale in nella sua potenziale di riforma non può essere svolto che dal partito mi sembra che Pasquino
Difenda in questo senso la funzione del partito quando dice non c'è non si non si
Non possiamo saltare la democrazia rappresentativa
La demografia Reparata presenta attiva e quindi partiti sono ancora pur sempre la sede in cui le potenzialità di riforma possono prender corpo e tradursi e riportarsi alle istituzioni
Se questo è vero
Allora farei ancora
Un'osservazione
Un'osservazione
Ho detto riformismo vuol dir cambiamento
Vuol dire un un quadro di cambiamenti incisivi e durevoli
Altrimenti non parleremo di riforme parleremo di conservazione
D'altra parte non dimentichiamoci che riformismo è pur sempre nonostante che sia un quadro di cambiamenti incisivi e durevoli un quadro di cambiamenti limitati
Se noi distinguiamo il riformismo da una parte dalla conservazione dobbiamo anche pur distinguerlo
Dall'atteggiamento rivoluzionario
Il cambiamento incisivo e durevole ma è limitato in che senso che significa questo
Io penso che significhi fondamentalmente questo dal punto di vista del partito riformatore o dei partiti riformatori
Significa che il partito o i partiti riformatori devono congiuntamente essa per rispondere a due esigenze non una sola la prima è ovviamente quella di esprimere in modo adeguato
La domanda di cambiamento incisivo e durevole
Ma la seconda è quella di non pretermettere di mantenere la fiducia nella persistenza di alcuni linee lineamenti essenziali del sistema politico del sistema economico e sociale
Senza queste due esigenze combinate non sia riformismo
E badate non credo che sia uno un rimpicciolimento una minimizzazione del riformismo con un gioco di parole
Non lo è perché ogni riformismo storico a il problema cruciale dell'alleanza
Il problema fondamentale per la per le forze riformiste e trovare la coalizione
Che funzione che dura
Il problema delle alleanze è fondamentale
è fondamentale era fondamentale ieri è tanto più fondamentale oggi se oggi come ha giustamente sottolineato Pasquino viviamo in una società che è molto più frammentata
Una sola badate
Circa l'intensità della della frammentazione potremmo discutere molto c'è chi le ha infatti Ytzhak chitarre la rimpicciolisce ma che sia frammentata rispetto al passato mi sembra difficile Danae Card
Dunque il problema delle alleanze è un problema che ha delle conseguenze che non dobbiamo tacere che dobbiamo sapere che ci sono per il partito o per ripartire poco per i partiti riformatori
Il problema non è tanto quello del partito di massa che diventa partito pigliatutto anch'io non uso questa espressione ma certamente
Il partito o i partiti che guidano
Una esperienza riformatrice non possono che essere molto non possono che essere flessibili
Molto più flessibili rispetto ai partiti di massa del passato nel senso che siano in grado di esprimere le esigenze non di una forza soltanto ma anche di altre forze
La seconda esigenze chiudo
Non bisogna neppure questa chair la e che i partiti
O il partito riformatore
Che guida la l'ondata di riformismo è un partito che non può essere troppo distante ideologicamente dagli altri partiti
La distanza ideologica se permane rende difficile le coalizioni
Rende difficile alle leale la le alleanze
Nel grado in cui per manca una distanza ideologica
Questa distanza ideologica rende difficile il compito che poi quello essenziale per qualsiasi partito riformatore
Quello di coagulare una
Insieme di forte sociale e un insieme di forze politiche
Che portino avanti che
Guidino questo quadro incisivo e durevole di cambiamento
Grazie professor stoppino alla parola il professor Urbani professore duecento alla politica all'Università Bocconi di Milano
Che l'ultimo dei nostri di scarsa
Nacque sento l'ultimo mi sono
Riservato il compito di additivi fa da ponte fra le cose sono state dette sopra tutto e Gianfranco e la discussione
Un'assunzione
Che ho fatto molto un unilateralmente per per interpretare così il ruolo del di scarsa anti
Dico molto unilateralmente perché vi proporrò alcune osservazioni in forma un po'provocatoria dico anche forse per riscaldare un pochino la sala
Legando di più al tema della relazione di Pasquino che non alla relazione l'azione come al solito è piena di tanti stimoli perché a raccogliere tutti i repliche sarebbero più lunghe della relazione stessa
Io invece
Rifacendomi al tema della relazione ripeto non al
Al suo svolgimento
E vi dico subito che
Secondo me queste giornate catanesi
A cominciare da stasera ma soprattutto poi
Domani dopodomani
Coronò un grosso rischio
Vi dicevo che
Ritiro tutto in termini provocatori e quindi calco un pochettino le le tinte il rischio qual è
Ma il rischio è quello della confusione io ve lo dico in termini forse esageratamente franchi
Tra
Anche qui schematizzando molto fra il riformismo di ieri
E il riformismo di oggi e di domani
Io ho l'impressione che siano in gioco cose radicalmente diverso
Potremmo dirla ancora con un'altra battuta il riformismo dei ieri ha vinto quindi è morto non so il possibile domani
Dovevo inventarci un'altra cosa proprio perché ha vinto ha esaurito il suo compito
E un altro il compito possibilmente riformismo domani
Comunque prima di andare avanti gabbie degli subito l'assassino poiché le mie riflessioni
Paradossalmente il rischio che corriamo e rappresenta anche soprattutto per chi di noi
Fa la professione anche un grosso stimolo intellettuale notevolissimo stimolo intellettuale
Cerco di chiarire un pochettino con lo devo dire riprendono i figli
Il rischio l'ho già anticipato un pochettino più riceve corriamo è quello di fare confusione nel parlare di riformismo delle condizioni del riformismo
Tra l'uso che se ne faceva ieri che l'uso che se ne fa oggi io sono d'accordo con molta dell'osservazioni già fatto
L'onorevole Napolitano a proposito come dire della la necessità togliere dal tavolo le vecchie dispute molto molto spesso e volentieri strumentali
Sui riformismo che c'erano di moda ieri l'altro ieri
Ma resta il fatto che se andiamo pochettino certo cerchiamo di essere un pochino precisi
E ci accorgiamo che il ripulito di ieri sapevamo cosa era grosso modo spesso io
Sempre proseguendo in questo stile un po'provocatoria quindi molto molto tranchant
Provo a dirlo
Se avessi dovuto spiegarlo a una qualche persona molto estranea al linguaggio
Politico e storico politico avrei detto ripeto esasperando pochettino le cose
Per riformismo gli tutto in Italia parlo naturalmente si intendeva una transizione verso la socialdemocrazia mettiamo anche un pochettino caricaturali se volete attraverso un metodo graduali sta ma finalizzato cioè il il punto d'arrivo era noto relativamente noto condiviso non condiviso lasciamo perdere
E si trattava di operare questa transizione attraverso quindi una razionalizzazione di una società che si presentava con due caratteristiche fino all'altro giorno primo era standardizzata l'opposto esatto di quello che ci ha detto Pasquino oggi
Per gran parte della sua relazione ce la frammentazione sociale diversificazione sociale
è una strada che
Era opulente o in via di opulenza
Io mi soffermerei soltanto su un punto non penso soltanto alle risorse economiche penso in particolare proprio a quelle risorse che parafrasando delle espressioni di Pasquino potremmo chiamare risorse non venne in questo caso risorse posizionali almeno quelle era un'espansione lo Stato e la politica andavano occupando posti nella starci vile almeno questo ripeto era una grande torta dare distribuite no perde la torta del economica
Bene mentre dico ripeto quando parlavo di riformismo di ieri grosso modo sapevamo che cosa prendevamo e oggi con l'impressione che se intendiamo ancora questo dobbiamo concludere che il riformismo non ha più una sua tutto diritto cittadinanza e la città contemporanee parlo dei prossimi dieci o quindici anni in particolare il nostro Paese
Perché perché presumibilmente di quelle cose di parlavamo o l'abbiamo già raggiunte o non ci sono più i requisiti non c'è obbligo dizioni non ci sono più le possibilità
Ergo
E l'ho l'impressione che noi dobbiamo fare lo sforzo per non correre ripeto la confusione riceve la confusione di confondere appunto tra riformismo di ieri che riformismo da fare riformismo di cui andiamo in cerca oggi
Di
Di
Distinguere
Io ho raccolto la l'invito di Pasquino credo che ha raccolto l'invito di Pasquino
Che era implicito un po'della sua relazione
Lui non è arrivata una definizione né delle Formigoni ieri Greco di oggi ma proponeva attraverso Aletto lettura storico comparata
Gli estremi per giungere a una definizione io vorrei seguire il suo stimolo nel dire che effettivamente lo dobbiamo a questo punto formare come dire concetti capace di viaggiare nel tempo cioè concetti in grado di comparare il riformismo del passato con riformismo del futuro ma allora questo sforzo dobbiamo farlo credo
Guardando più da vicino
Proprio a le esperienze storiche che citava Pasquino
Nei casi storici che sono all'inizio la sua relazione io sono rimasto un po'perplesso mi sembrava che lecco fossero troppo lungo e quindi tale da non portarci nessuna iscrizione possibile
Perché erano in gioco cose molto eterogenee o che mancassero Venegono sa dopo corto perché mancassero delle cose importanti
Ad esempio quando si parlava del
Dell'Italia e cioè il centro sinistra io non c'ho trovato il centrismo era ho detto subito dico come mai non ha messo il centrismo perché che sia stato un'epoca di riforme e non ci sono dubbi
Condivisibile o meno ma dico l'elenco sarebbe lunghissimo
Eppure a a buonsenso dicevo certo non avrei messo nemmeno io ma perché non l'avrei messo e non ha mai messo perché avrei operato avrei lavorato con dei criteri di selezione togliendo alcune cose mettendo le altre tra l'altro non avrei messo assieme il new deal il riformismo Mitterrand diano
Però ecco
Lo da otto per implicito effettivamente esplicitando questi criteri vari saremmo arrivati a una classificazione di questi Paesi
Distinguendo un'esperienza dall'altra
Che ci avrebbe probabilmente
Chiarito molte cose su che cosa sulle distese diversità del riformismo di ieri
E quelle diversità presumibilmente possono diventare dei come dire indicatori significativi anche delle diversità primo Formigoni oggi rispetto a quello di ieri e all'interno dei problemi di riforme che devono affrontare questa contemporaneo oggi
Indicatori molto significativi anche per l'oggi
Quindi concludendo queste osservazioni io vorrei rivolgere un invito a discussione che ne faremo domani dopodomani
L'invito è questo
Gianfranco ha parlato di
Di immaginazione politologi Kayla un po'come dire auspicata ecco occorre che noi la nostra macinazione politologi cala portiamo fino al punto di se vogliamo usare sempre per forza questa parola riformismo che ormai è e il e il titolo del nostro argomento
Dobbiamo sforzare dove lo dobbiamo sfruttare nostra immaginazione in termini di una grande poi aggettivazione una divertita gli aggettivi perché senza fare questo questo sforzo di connotazione dei riformismi attraverso aggettivi appropriati
Noi corriamo il rischio di fare una discussione che al più che al meglio può essere significativa come bilancio storico ma certamente come lavoro di politologi in termini pulizia i concetti credo non ci farà fare un passo avanti
Concludo questo invito con
Raccogliendo e lo stesso per qualcuno piccolissima parte
A proposito di discorso sulle coalizioni beh cerco son d'accordo al cento per cento con tutte tutti con tutti i colleghi mi hanno preceduto dicendo che
Il cuore dell'esistenza o meno di come dire
Prima che politiche movimenti riformisti ICI Stanghella tipo di coalizione nella
Possibilità spesso che si formò una coalizione riformista
Bene io
Concludendo proprio con la stessa vena provocatoria con cui ho iniziato
Direi addirittura questo
Nelle società
Ormai per intenderci chiamiamole pure post industriali quelle diversificate quelle frammentate di cui parla Pasquino non c'è possibilità diamo che coalizioni maggioritarie per politiche riformisti non c'è possibilità se non su quei singoli temi ma allora usciamo dal dalla logica del riformismo così come l'abbiamo conosciuto e cioè entriamo nella logica del del o Anish omone frequenti sembra che
Sia riferita credo Napolitano in termini in termini cattivi io concordo con colui su questo punto dico non è quello il riformismo
Questo è pur sempre possibile ma non è questo naturalmente di cui andiamo in cerca
Per le riforme nelle sta post industriali data il grado di frammentazione di questa società ho l'impressione che come dire la bussola la strada maestra o se volete
La la stella cometa che dovrebbe guidarci non è la ricerca di coalizioni maggioritarie che durino nel tempo che consentano quei riformismi di cui parlava anche stoppino e cioè siano continuativi coerenti e che producano come dire l'avvicinamento a un progetto ecco
Politico
Non da Pechino è possibile questo no perché non ci piaccia certo fonte piacere da tutti fosse possibile questo ma credo che non sia realistico parlo dei prossimi anni lavorare a questo
Più apparentemente utopistico ma in realtà più realistico cosa è è lavorare su
Riformismi se volete
Che procedano con un'ottica ripeto apparentemente più utopistica ma in realtà forse più praticabile
A se volete a colpi di maggioranza relativa ma con l'ottica e quindi con la parola che scandalizza travolti dell'unanimità presunta che sega traduco poiché il linguaggio che forse qui conservato tutti noi diventa immediatamente meno utopistico e più abbordabile
Dio attivare i piani
Cioè a dire la bussola sia rappresentata da riforme che abbiano questa logica interna quella delle convenienze convergenti di molti gruppi sua esiti di ampiamente come dire ricchi di prospettive
Ripeto esiti di ottimo paretiano grazie
Grazie professor Vari dato che non c'è proponevamo di concludere questa prima fase dei lavori del pomeriggio alle sei e mezzo mancano ancora alcuni minuti pensiamo di dare la parola al nostro relatore professor Pasquino
Se a questo punto a un impulso irrefrenabile nei confronti di una risposta datare alta almeno alcune osservazioni alcuno precedenti il che vi sono stati rituali
Il
Le osservazioni le critiche ai commenti che ho ricevuto sono stati secondo me tutti molto utili e molto centrati ci sono diversi aspetti nella relazione scritta
Che viaggiano su alcune problematiche l'uso lucciole voli che non sono del tutto enucleati che hanno probabilmente alcuni problemi da risolvere
Come d'altronde le ha riformismo stesso
Alcune delle osservazioni sono direi più centrali di altre rispetto a quello che mi in propone con non necessariamente rispetto la relazione dire che il quasi tutto come è stato detto è perfettamente attinente alla relazione e anche urbani pur andando leggermente fuori oltre rispetto a quello che ho detto ha comunque toccato un asse di punti rilevanti
Sarò breve ma solo perché pare opportuno lasciano spazio alle comunicazioni e quindi sarò particolarmente schematico sui punti dicendo quello che mi pare
Utile nel tipo di discorso che condotto e che mi pare utile nella riflessione sul riformismo e quindi toccano soprattutto questi aspetti diciamo utilitaristico egoistici per quello che mi riguarda il l'azione fa parte semplicemente una sede che sto mettendo insieme che possono diventare molto di più che una semplice relazione
Primo elemento su quale sono perfettamente d'accordo
Ma devo dire che non intendevo però approfondire quell'aspetto e che bisogna periodi da ci ha veduto per realizzare al meglio e quindi quello che ha detto Graziano quello che ha detto Napolitano quello che ha detto Urbani è tutto corretto che ci sono alcuni aspetti di periodizzazione
Del riformismo che vanno sicuramente tenuti presenti io ho fatto un elenco non esaustivo anche sei casi non sono scelti a caso ma sono certi
Per una loro caratteristica specifica di essere o di carattere molto generale di consentì un discorso approfondito o di essere invece di carattere molto specifico
E puntuale quindi con di consentire individuazione di svolte riformistico molto brevi o nessuno ha citato il fatto che io me sommando espansione agli esperimenti riformisti
Evitare che questo sia un aspetto tutt'altro che marginale da lasciare Secondo lamento che vero sostanzialmente io definiscono riformismo come una serie di politiche di riforme distributive correttive più che le riforme di struttura
E su questo punto mi trovo d'accordo sia con quello che diceva stoppino sia con alcune cose che ha detto urbani e in parte cioè che riforme redistributive correttive hanno incontrato i loro limiti rubano in ragione un certo tipo di fornirne sicuramente
è morto resta da vedere che cosa succede oltre quel tipo di riformismo
Sto Pino ha ragione su una serie di di punti importanti cioè riformismo è il tentativo di introdurre cambiamenti incisivi e durevoli ma limitati il problema è che c'è sempre una contraddizione aperta tra l'incisivo e limitato
E stoppino e individuato i limiti nel sistema politico nel sistema economico sociale vigente ma sappiamo che in realtà questo non non è storicamente avvenuto il utile a una rottura del precedente sistema politico
E le riforme svedesi sono una rottura del precedente sistema svedese fa altro io non ho notato ma gli svedesi vanno a un'alleanza riformista fin dal primo momento
Tra i socialdemocratici gli agrari che porta il discorso molto avanti e che consente passaggi di di evoluzione molto significativo
Altro elemento fondamentale che non ho toccato e che mi pare importante individuare e e che Napolitano sottolineava c'è un problema non marginale di riforme che non sono contenibile cioè che alcune riforme se fatte si trasformano da rispettare distributive correttive riforme strutturali
O comunque il problema è aperto dell'effetto che io chiedo scusa per sarà ospitato da qualcuno che mi sono troppo a anglosassone ma l'effetto di spillover cioè quelle cose che succedono in qualche modo inattesi ma che vanno oltre in senso positivo alle riforme che vengono fatte
E questo è in larga misura anche la storia del new deal seppure poi c'è il tentativo di alcuni gruppi all'interno della coalizione riformista degli oli che è una tipica coalizione riformista nel senso che aggrega più forze
Di bloccare alcuni degli effetti che avrebbero spinto inutili in direzione socialdemocratica classica
E e sicuramente Urbani sul punto ragione cioè il il il riformismo avevo un obiettivo che era la socialdemocratici stazione della società connesso un connotato negativo in questo senso mentre invece questo aspetto c'è venuto per te
E secondo c'è un'altra di carattere generale riguardava il partito qui io sono stato molto Cauto è molto riservato perché il suo partito
Personalmente ho scritto molto molti altri Dino era scritto molte che queste per il pubblico delle alte lavoro è una cosa sulla quale ci siamo in qualche modo esauriti e preferiamo non confrontarsi più e c'erano stati Bruna rimane
Scioperano e del passaggio dal panico di massa problema del dell'esistenza di una tipologia diversa che vada oltre la contrapposizione tra palco di masse Palio del pigliatutto si pone particolarmente adesso vorrei dire
Io sono disaccordo con Graziano su un punto cioè il partito pigliatutto è tutt'altro che una categoria che sia finita storicamente o che sia in qualche modo analiticamente inutile continua a essere utile però è vero che come da Toni diceva anche Napolitano i Paesi soste società francese non è in questo momento né un paio di massa per ovvie ragioni di tipo strutturale né un partito pigliatutto per ovvie ragioni di progetto
Non perché il suo elettorato non sia un elettorato pigliatutto perché dal podestà la rappresentatività lo è sicuramente ma perché il progetto
E il tipo di rapporto che si instaura tra il progetto rettorato nome di ricezione passiva ma invece di guida e quindi è un tipico rapporto di carattere riformista
E in qualche modo legate riformista illuminista per per tutte le le ragioni che i francesi conoscono benissimo
Questo suo vedete pagabile a tutto e comunque ancora utile e ciononostante siamo in una situazione nella quale il panel pigliatutto abitualmente non è riformista e secondo me non lo può essere se ho ragione a dire quali sono gli ostacoli la frammentazione sociale che il portato o comunque il referente del Polito pigliatutto e poco riformista di perse
E d'altronde paiono in massa una serie di problemi da risolversi e al problema cioè che in qualche misura è riuscito a organizzare molto bene il vecchio e quindi ordinò non c'è nessun giudizio di lavoro di valore
Ma non riesce a lasciare il vecchio al tempo stesso che organizza al nuovo cioè e tipicamente in mezzo al guado e non è casuale che Napolitano ha scritto un volume esattamente violato così in mezzo al guado ma il problema si pone soprattutto per il partito di massa riformista perché valido in massa non riformista può lasciare il vecchio e riprendo il no il nuovo Ipanema sono riformista ha problemi molto grossi
Di rappresentanza sociale manca potremmo dire all'interno di questa
Dualità dicotomia tra Pavia prima se perdo pigliatutto una riflessione sul tipo di partito che forse emergere e garantire una serie trasformazione no io non usava in nessun modo il decisionismo pare in senso autoritario ma contrappone Evo una strategia cioè il il salto della mediazione politica
E invece l'utilizzazione delle istituzioni per produrre decisioni politiche ma produrre decine politiche senza mediazione e quindi probabilmente senza capacità riformista su su questo punto
Ricavo di S. motorio perché intesi perché l'azione è stata scritta nel mese di agosto e quindi non ha nessun riferimento concreto esperienze attualmente in corso né si propone dell'anche se ha un minimo di di queste cose intorno in tutti noi
Il problema che mi pare importante da sottolineare e che e il e il nucleo forse delle critiche e ritengo il nucleo probabilmente delle riflessioni che dovremo portare avanti
E che in nessun modo il riformismo può caratterizzarsi senza riuscire ad aggregare forze politiche diverse su questo tutti foto cose rilevanti io vorrei soltanto sottolineare un aspetto significativo
Cioè che deve esserci un aspetto una proposta
O comunque uno sforzo di organizzazione di forze sociali che si sono nel frattempo frammentate ma che tutte hanno esigenze riformiste
E deve esserci al tempo stesso il tentativo di aggregare queste forze non puramente nel sociale ma nel politico c'è il punto cruciale che io ritengo sia centrale alla riflessione che la mediazione politica è insostituibile
La mediazione politica non non non è una cosa brutta ma e la cosa che avviene storicamente nelle esperimenti nelle esperimenti riforme ecco su questo punto ritengo che ognuno si si divide dagli altri sono esseri anche di preferenze che sono irrimediabili
E quelle di Urbani hanno una loro radice specifica che la corrente neo utilitarista che sta benissimo
Probabilmente anche coro devo anche dire che e affascinante la riflessione sul fatto che e possibile introdurre riforme di un certo tipo a colpi di maggioranza relativa
Il problema è se queste riforme funzionano una volta effettuate a colpi di maggioranza relativa c'è il problema è si spostava dalla capacità di riformare alla capacità di seguire le riforme nella loro atto attuazione e con in persone che questo e la discriminante storicamente riformisti hanno saputo attuare le riforme seguirle nella loro attuazione e quindi quello che dicevo prima di riformare le riforme o come ha detto Napolitano di fare riforme riformabile ho l'impressione che le maggioranze relative finirebbero per introdurre riforme che in qualche modo si ritorcono su se stesse
Si frammentano non funzionano creano effetti inattesi e probabilmente non particolarmente
Graditi poi dar da da vari settori
O forse questo è il punto sul quale varrebbe la pena discutere io credo che si discuterà perché discutendo di come riforme concrete inevitabilmente si dovranno fare i conti con quello che succede specificamente con l'ultimo punto che vuole sottolineare che
è vero che ci viene manca
Sì è vero che non ce l'ha definito anni riformismo perché condotta attraverso gli esperimenti e non attraverso una dedizione iniziale che mi sarebbe apparso lavato troppo ambiziosa perché richiesto di per sé molte pagine dall'altro attualmente non utile al discorso che venimmo facendoli persone che se dobbiamo dare
E se dobbiamo di nuovo distinguerci a a grandi colpiti di i discriminanti da un lato c'è una certa visione né utilitarista che che sicuramente importante dall'altro c'è una visione di tipo in qualche modo neo contrattuali Star che altrettanto importante e probabilmente la sintesi neo riformista se posso andare sempre sui sui nei e di riuscire a trovare modalità di ricomposizione sociale che garantiscono la società giusta
Che di nuovo uno slogan ma anche su questo le letture sono sufficienti a renderci tutti almeno avvertiti a qual è il problema e ciononostante rimane un aspetto non non marginale
Per una congregazione di professore di scienza politica e che abitualmente ci siamo soffermati a cercare di trasformare il mondo c'è abbiamo interverrà maggiormente il ruolo di incidere in qualche modo sulla sulla realtà
Detto questo non parlamentare
Sono addirittura più paradossale invece le persone che questa è il classico momento in come sempre fermarsi molto di più a studiare il mondo che a cercare di di trasforma tra
Passiamo ora ai le varie comunicazioni che sono state pronunciate
Il primo di questi
Alla parola
La dottoressa Campanella
Dunque poco prima io prenda la parola è bene che fatte delle una brevissima rapidissima premessa innanzitutto il titolo della mio mia comunicazione e decisione riforme il ruolo direttivo della cognizione nel processo politico si tratta di una relazione che improntata alla cioè che destinata una comunità scientifica non si occupa di prospettive di carattere politico
Presuppone che il problema delle riforme del cambiamento sociale possa aprire
Oltre che un pubblicò una audience di carattere politico anche una audience carattere squisitamente tecnico e scientifico posta questa promessa
Che implica che le cose che vi sto per dire possono non avere un senso immediato di comunicazione ma naturalmente qua ci sono tutti i miei colleghi
E un pubblico e il pubblico in prevalenza e il pubblico di una di un convegno di scienza politica ecco detto questo la il Rillo concetto di riforma qui io mi rifaccio
E in qualche modo già stata Espresso da da Pasquino nella sua relazione cioè io ritengo che qui almeno è questo il punto di vista dal quale io mi sono posta le riforme riguardano riguardano l'insieme di cambiamenti
Non voluti o non voluti ora soprattutto voluti cioè pensati all'interno di un progetto ma che per quello che riguarda la loro implementazione cioè la loro capacità di essere stati attuati nella realtà sociale nella realtà concreta abbiano presentato delle difficoltà e corrono rispetto a questa riflessione che nella letteratura scientifica a un'amplissima bibliografia Peppino visto a illustrare si pone questo mio intervento allora nei progetti di riforma varati alcuni anni fa in Germania federale
Una parola d'ordine ricorreva frequente sto parlando di riforme negli anni settantatré settantaquattro settantacinque riguardano in modo particolare la riforma della finanza fiscale riguardavano la riforma della delle disegno delle dei governi locali
Scusate
L'appalto domando
Ecco questa parola d'ordine a riformare le riforme
Chi e fu accolta con scetticismo dagli studiosi cioè dai politologi ma soprattutto dagli studiosi di della di organizzazione di di di amministrazione
E fra questi i nomi nobili per tutti Stefan laicamente sembra tanto simboleggiare l'ottimismo riformista degli anni sessanta e settanta
Quanto non presenti dire la crisi del riformismo del decennio successivo che è quello in cui noi ci troviamo a operare
Della fiducia e di quel tanto di spensieratezza come l'ha definita Crozier dello spirito del riformismo classico essa conserva la certezza che una volta approvata la one best way ci sono dati guarì mezzi Fini
De la reale applicazione delle riforme differenti contesti del sistema sociale essa sicura tanto poco quanto un artista delle conseguenze della sua arte
Nel bilancio critico che del riformismo da più parti si sente di voler avviare una sezione deve essere riservata all'indagine attorno ai modelli e ai costrutti
Con cui sono state implementate le riforme o si è tentato di farlo e all'esplorazione di nuovi paradigmi i nuovi prototipi in grado di accorciare distanze tratteggia e Craxi
In quest'ultimo contesto si sforza di collocarsi la proposta chi viene qui presentata se fa il quadro di sfondo della crisi dei sistemi di azione del riformismo classico si sovrappone a quella concomitante del paradigma weberiano
Che il paradigma in cui maggiormente il trasparente la simmetria scopi mezzi e si è anche vero come si afferma spesso pressa fra l'altro fra gli altri Crozier Simon
Se è vero che quest'ultimo paradigma simboleggia una improbabile armonia fra la ratio Mita immensi e la razionalità gli scoppi rimane ancora aperta la successione al paradigma weberiano e ciononostante come vedremo esso sia diventato per così dire paradigma bersaglio la ragione da ricercare molto probabilmente nella circostanza
Che il modello che il modello weberiano nonostante gli insuccessi che sono registrabili e derivanti dalla sua applicazione e perfettamente in tono una concezione classica del riformismo
E qui l'obiettivo di questo contributo che fa parte di un progetto di ricerca in corso di realizzazione e che intende introdurre sottoporre alla vostra attenzione categorie come quella di capi Michel
Condizione che produco qui condizione quindi prima o questa questa categoria nasce dalla biologia teorica di Varela e maturare e io tento questo il mio tentativo di applicare all'interno del paradigma decisionali di Simon
Proviene dall'epistemologia biologica di Barile Maturana per l'appunto che sembra per le caratteristiche della sua costruzione corrispondere efficacemente all'esigenza di trovare una scorciatoia fatico gli è prassi
Questa nozione come in seguito vedremo sintetizza l'insieme dei processi cognitivi che un determinato sistema in grado di elaborare attorno all'ambiente alle interazioni alle strategie di differenti attori o fattori pongono in essere
In altre parole ed è questa la caratteristica che più interessa la prospettiva che si intende delineare essa dei processi cognitivi privilegia quelli che ne derivano a un sistema dalla sua taxi insomma essa progettata come categoria chiave della teoria della prassi
Apparirà allora non arbitrario concertare l'esposizione attorno a tre fuochi tematici
A il carattere peculiare della crisi e del declino del paradigma weberiano di insufficienza dei paradigmi a razionalità debole in particolare del paradigma del pazzo ultimo adjustment di Link Roma
Sì eccidi il lupo ruolo direttivo della cognizione c'è un processo politico
Secondo una riflessione sinora esercitata sul processo decisionale almeno due modelli sembrano avere polarizzato l'attenzione il modello classico weberiano incentrato sulla razionalità allo scopo razionalità ente come dicono i tedeschi detto variamente della razionalità comprensiva della razionalità Priori al sistema aperto il modello formulato anni orsono la Herbert Simon
Detto della razionalità limitata che è da considerare piuttosto come il modello generativo di altri modelli post liberiani di razionalità
Disegni di razionalità o di razionalità strategica in realtà seduta ripetere
Per quello che riguarda le sente deciderà la scelta politica in modo particolare questa sezione della scienza politica che si occupa dei modelli i paradigmi decisionali la situazione che è descritta da Kuhn nel suo famoso libro sulle rivoluzioni scientifiche quando descrive la fase di transizione paradigmatica fase come Nuto che precede il declina il declino del paradigma normale cioè del paradigma che io è usato come prototipo per applicazioni di tutta una serie di fenomeni o fatti
Questa permanenza questa pretore vecchio Parade ma permette al nuovo di consolidare le proprie innovazioni attraverso un confronto critico senza tuttavia a diminuire diminuire la frequenza di applicazione del vecchio paradigma
Solo che la permanenza del paradigma classico weberiano sembra destinata a protrarsi in definitivamente
Senza dare luogo a un vero a una vera e propria successione pare Matica nell'ambito della teoria delle decisioni contro il paradigma del verdiano diventato per così dire paradigma bersaglio si sono di volta in volta fatte valere differenti e tutte valide considerazioni critiche
Che ad esempio è inattuabile la forma di razionalità comprensiva adesso ipotizzata
Ma che dire di una conoscenza da parte dell'attore o decisore identificare tutti i possibili metodi per raggiungere un determinato più obiettivo e qui un limite di conoscenza di partenza che il modello weberiano trascrivere vedi esaminare
Che le scelte o decisioni vedremo più avanti l'importanza di trenta lo sono tutte egualmente possibili e che quindi è come è opportuno partire da un quadro più realistico di ciò che è possibile ciò che attuabile
Che il modello weberiano trascorrere degli effetti collaterali perversi derivanti dall'azione allo scopo del suo decisore
E infine il modello di razionalità strumentale weberiana escluderebbe dal contesto dei fattori strumentali l'ambiente spesso ovvero il contesto per eccellenza disegnato da altri attori interagiscono con il decisore prescelto
Queste altre obiezioni sollevate nella letteratura scientifica hanno reso possibile focalizzare un elemento che diremo il sommo ricco a partire dal quale si sono successivamente esercitati i tentativi di formulare modelli post liberiani di razionalità
Questo elemento comune consiste nell'indicazione della presenza di vincoli di limiti di quel modello weberiano non avrebbe tenuto conto insorgenti o latenti nel corso della prese delle decisioni
Per gli alloggi successivamente in che senso questa emergenza del vincolo si è di enorme importanza però è tuttavia dobbiamo segnalare un aspetto negativo che le critiche al modello nazionalistico di Weber
Hanno evidenziato e sul quale sono stati anche costruiti i tentativi di ricerca in cui fosse per così dire esclusa la razionalità stessa
è sembrato infatti che le unità del modello weberiano dipendesse non tanto dalla pretesa esagerata di razionalità sulla quale esso si basa quanto piuttosto dal fatto stesso di detenere che le scelte possono in qualche modo dirsi effettivamente far parte delle azioni razionali
Si è fatto valere a sostegno di questo argomento il comportamento dei consumatori dei votanti nelle consultazioni elettorali e così via
Le scelte degli attori sociali sono per lo più risposte a situazioni emotive provocate da altri attori
Le scelte si è anche detto sono risposte a stimoli esse devono essere visualizzate nei contesti di interazione fra individui Kotori sprovvisti non solo di informazioni ma persino di capirci di capacità di previsione delle conseguenze
Che le proprie azioni e scelte possono causare
Alcuni importanti alcune importanti caratteristiche dei processi reali di azione delle risposte esse connesse mi sembrano sia stato siano state ben sintetizzate nel paradigma che da ora in poi chiamerò P N e io ed è il paradigma di una comandamento reciproco alla lettera sarebbe partisan
Partizan molto adjustment secondo questo paradigma
Il le le le decisioni possono essere a possono essere prese con una diciamo una o con un equilibrio di incapacità da parte dei dei vari attori di valutare il signor eticamente in modo globale delle situazioni allora si presuppone una Aldiss generalmente un insieme di attori con scarse capacità o con scarse capacità intellettive con una con una bassa conoscenza
O con una base conoscenza delle intenzioni complessive dell'altro attore insomma si tratta di dico diciamo degli attori di routine ecco come vengono di in generalmente in una prassi di routine prese delle decisioni ecco questo tipo di paradigma e il paradigma che massimamente estremizza la mancanza di conoscente la mancanza di razionalità nel prendere decisioni bene di questo paradigma c'è stato una critica molto direi quasi essa esaustiva da parte di D'Ercole invece che ha dimostrato come questo tipo di paradigma
Da e valido e i descrive interpreta le situazioni di decisione nella routine ma non può essere applicato a per esempio al a scelte per tecnologie direbbe di tipo inflessibile
Che hanno cioè vendendo effetti irreversibili sull'ambiente come per esempio le la le tecnologie nucleari
La alternativamente a questo tipo di paradigma che possiamo dire che è un paradigma di razionalizzato cioè con una bassissima capacità cognitiva un basso profilo rate di razionalità ce ne l'altro diciamo che si adesso si contrappone che in sintesi è il paradigma a razionalità limitata di Simon ecco rapidamente
Si tratta di questo non so se è Minetti avverte palmare evidenza supera trova ricorrente
Purtroppo sul sul tratto scusi ma comunque non ne troviamo alcuni no ecco benissimo sarò rapidissima il paradigma di Simon ecco diciamo che al all'incirca si comporta in questo modo
La l'importanza di questo paradigma consiste nel fatto che il l'input di razionalità
Non è inferiore rispetto al paradigma weberiano classico la razionalità limitata implica semplicemente che la razionalità a cui fa riferimento il decisore e una razionalità della conoscenza dei vincoli dell'ambiente in cui decisore opererà quindi si tratta di una razionalità che si basa sulla capacità di comprendere le azioni le azioni degli altri dei degli attori eletti formano l'ambiente in cui dovrà intervenire quindi è una razionalità limitata limitata
Perché conosce i vincoli della propria azione ma non limitata a riguardo alla intensità della volontà che viene messa immessa nel processo decisionale
Detto questo volevo illustrarvi rapidamente come all'interno di questo paradigma e questo veramente in pochi secondi
Si può utilizzare la nozione di commissioner cioè di cognizione così come viene elaborata da dalla biologia teorica in modo particolare da barelle Maturana gli atti altre applicazioni di questo paradigma si trovano già abbondantemente non abbondantemente ma diciamo significativamente espresse della letteratura tedesca accidentale
A modo particolare dall'umana il concetto di cognizione ti vien fuori è un concetto che noi si basa non si basa su una razionalità supposta
Sanità nella prassi piuttosto che una razionalità intesa come un gas implosa nella soggettività del successore questo tipo di cognizione implica
Secondo la definizione che ne dà in modo particolare Maturana
Che la Capecchi un sistema aumenta la propria capacità cognitiva nella misura in cui e in grado di aumentare il proprio circuito di interazioni con l'ambiente esterno
Tanto è più ampia
La la numero di interazioni di interdipendenze che il decisore sarà in grado di stabilire con gli attori del suo ambiente tanto più ampia e la capacità di cognizione questa capacità di cognizione tuttavia presenta un interesse ulteriore perché altrimenti così sarebbe diciamo ancora un po'semplicistica
Perché implica due livelli di Copi diciamo una condizione immediata attuale e una cognizione nel come potenziale cognitivo
Cioè a dire non tutte le interdipendenze che l'attore e in grado di stabilire con gli attori del suo ambiente
Sono immediatamente attivati sono sono contatti chi possono essere diciamo conservati in un potenziale cognitivo per nazione successiva
Questo è quello che voglio dire lui è questo il punto a cui sono giunte le mie ricerche sull'argomento e grazie grazie
Il professore al Collège de de che avrebbe ora la parola a deciso di rinunciare pagate espressive
E quindi io passerei la parola per la comunicazione al dottor Massimiliano
Ecco vorrei iniziali rendendone citazioni di Bobbio
Che mi sembra molto appropriata al tema che volevo svolge cioè quel rapporto fra il gol riformismo oggi e movimenti sociali
Rispetto al modo di procedere per ottenere il risultato voluto scrive Bobbio strategia delle riforme strategia rivoluzionaria si distinguono in base al diverso atteggiamento di fronte al principio della legalità
Da questo carattere distintivo ne discendono altri due
La gradualità del cambiamento mediante riforme contrapposta alla simultaneità del cambiamento prodotto da chi prende il potere in maniera rivoluzionaria
E la parzialità dei mutamenti introdotti da riforme che si susseguono alla globalità del mutamento rivoluzionario
Ora questi tratti distintivi si possono riassumere sempre secondo Bobbio in tre coppie di opposti legalità e illegalità parzialità globalità del mutamento gradualità simultaneità
Di tutte e tre insieme non essere più importante e decisivo almeno a mio parere le prime due cioè parzialità globalità del mutamento e illegalità illegalità
Cercherò una demenziale brevemente
La prima punta contrapposizione e cioè parzialità globalità del mutamento rimanda secondo me direttamente un'altra coppia di opposti e cioè riforme di alcune parti del sistema e crisi del sistema il termine crisi Acqui un carattere fortemente ideologico in quanto non consente né una rappresentazione formale del processo di mutamento del sistema
Ne un'analisi specifica della situazione reale che è da modificare
E quindi spinge il soggetto politico che avverte questa necessità operare verso un mutamento globale del sistema usare dunque il termine crisi vuol dire indicare una crisi generale del sistema una crisi dei suoi principi fondamenti e valori
L'alterità rappresenta un sistema futuro antitetico un ordine nuovo da instaurare
Qui da noi l'alterità e quella che indipendentemente dai mezzi usati pacifici o violenti mira a modificare strutturalmente come si dice
Il sistema economico politico e sociale nel quale siamo inseriti a cioè quello occidentale e capitalistico
Il conflitto sempre latente in una situazione di crisi o meglio di una situazione che vede soggetti politici operare in funzione di riforme di struttura si può presentare però o come o soluzione definitiva della crisi in favore di uno dei due sistemi
Soluzione altamente improbabili nei Paesi dell'area occidentale oppure come conflitto permanente tra i due sistemi in equilibrio che genera continuamente nuove crisi e nuove conflitti
Le tensioni cedimenti le rotture di alcuni punti del sistema sono invece i fenomeni evidenti circoscritti osservabili
Possono essere sottoposti ad analisi critica a modifiche a tutta una serie di procedure ad hoc che i riferimenti alla spunto ai strutturalità del cambiamento non possono permettere perché dilatano al massimo e senza controllo i tratti ideologici restringendo sempre più le possibilità di interventi parziali ma risoluto ori perché localizzabili
Il Riformista il Riformista quindi è un legalitario vivendo qui la seconda contrapposizione di Bobbio legalità illegalità perché ritiene che i mutamenti debbono essere introdotti rispettando le regole del gioco
Che sono da una parte le norme fondamentali e costituzionali scritte e dall'alta tutta una serie di poteri di valori di garanzie di stili di vita non scritti ma radicati nell'esperienza della vita del Paese
Ecco ma quali regole del gioco quali valori innanzitutto a mio parere regole e valori che sono profondamente inseriti nella storia e nella cultura dell'Occidente
La libertà dell'individuo democrazia liberale e legame esistente tra queste regole e valori e il sistema capitalisti
Ma oggi che cosa vuol dire scelta dell'Occidente intesa non solo come scontata conferma di quelle regole e della validità di terminate le ansie politiche militari
Ma anche in un senso molto più pregnante di appartenenza a una koinè culturale che abbraccia ormai tutta l'Europa occidentale gli Stati Uniti
Primo secondo me è una scelta di cultura che metta al primo posto l'individuo non più rappresentato solo dal lavoro e dalla politica ma dalla sua mobilità dalla sua differenza ai suoi desideri improduttivi
Né borghese né cittadino né produttore né uguale
Secondo una cultura del consumo e non dell'austerità del superfluo e non del necessario
Terzo una cultura dei limiti dello Stato non nel senso che l Italia di fuoriuscita dallo stato sociale ma nel senso politico di ripristino delle funzioni di governo da parte di un sistema di partiti che non si identifica uno più con le istituzioni dello Stato
Quarto una cultura riformisti GA non dell'emergenza o peggio dalla catastrofe
Cultura riformisti a che vuol dire che litiga verso tutte quelle idee che non si possono tradurre immediatamente in tecniche
Che non impone non si impone traguardi fissi e lontani né vincoli dottrinari che esprime un'è lite politica modellata sulla composizione sociale che vuole mobilitare e governare politicamente Quinto infine una cultura che mostra un diverso atteggiamento verso la società e che quindi abbandona il pessimismo verso lo sviluppo della società umana
Non vorrei apparire intellettuali dicono come oggi si dice con facilità ma ritengo che da questo punto di vista occorre riscoprire uno dei capisaldi originali della grande tradizione tra politica occidentale
Las le società umane opere creazione degli individui sono proprio per questo come avevano capito i primi grandi analisti della società moderna suscettibili di qualunque imprevedibile sviluppo in un certo senso irriducibili in un certo senso un po'Civitas Diabolik
Dunque un rovesciamento della tradizione e la tradizionale avversione che ha tuttora grande parte ancora nostra speculazione politica
Nei confronti della politica sottratta alle briglie dell'etica e di un mondo di valori precostituiti e solo per questo universale dei confronti tutto ciò che prende corpo fuori la tutela delle istituzioni stabilite
E che quindi quello che una volta si definiva popolo sia moltitudine disordinata caos
Nei confronti infine di qualsiasi ispirazione organi cistica che tenda a riassorbire una nuova superiore eticità le diversità i conflitti dalla realtà sociale e considera invece l'irriducibilità
Ho considera invece irriducibili la socialità originaria l'irrazionalità umana la malvagità e non pretende sito prima di me o peggio dire di merletti perché sa che il Governo è possibile come scrive Cantet anche in un popolo di diavoli
Anzi qui si può giungere solo sia di fronte a sé un popolo di diavoli il che vuol dire una società forte e autonoma
Questo è il punto e cioè che il quadro non formale del funzionamento di una cultura riformisti che ha porta a vedere la chiave di riforma non tanto e non solo nella disponibilità delle forze politiche ma nella realtà di una società civile forte
Crispi e in tempi brevi che si ritaglia l'utopia nella propria continuità che strappa la progettualità a lungo periodo trasformandola in azione atteggiamento modo tesse
Il niente al futuro può essere inteso quale rovesciamento di prospettiva rispetta i modelli di pensiero e a schemi di cambiamento fondati sull'edificazione
Il percorso è dunque scelta occidentale società forte cultura di governo riformismo quattro momenti dell'agire politico che non possono marciare separati
Senza la presenza dell'uno gli altri diventano impraticabili
Il caso italiano insegna da noi è mancata una politica riformista se non per brevi periodi proprio perché sono mancati una cultura di governo una società forte una chiara scelta dell'Occidente cioè di cultura dell'Occidente le cause sono molte qui è necessario per per ricordarne Tree la prima riguarda le radici storiche e culturali comuni dei partiti di massa che si trovano che trovano nelle verità morale e spirituale del cristianesimo le loro motivazioni universale
Il modello occidentale la cui influenza nel corso degli anni Settanta diviene forte e visibile
Spezzando questo processo di formazione dell'uomo introducendo l'interesse del singolo la soddisfazione delle sue esigenze presenti e immediate
La ricerca del piacere nella molteplicità e nella libertà dei consumi affossa definitivamente tutti questi valori fondamentali legati a questa concezione
I partiti politici però rimangono così appesi nel vuoto incapaci cioè di adeguati a una società civile che metta al centro del suo processo di sviluppo mentalità individuali e non più ideologiche totalizzanti o volontà generale inoltre e questo è il secondo motivo che riguarda più da vicino questi ultimi anni mette in crisi irreversibile tutti quei modelli di organizzazione unitaria centralistici che su quelle ideologiche si modella densità organizzative cristallizzate per riprendere un'espressione di Pasquino che non ce la fanno a passare attraverso la fitta e sottile erede dei nuovi rapporti sociali
La DC è forse più pronta a rivedere la sua struttura organizzativa a trasformarsi da partito unitaria confederazioni di gruppi ad adottare una struttura di tipo individualistico più omogenea alla società che si stava costituendo nel Paese alla frantumazione del tessuto sociale rubando
Ma alla fine come hanno dimostrato anche le ultime elezioni politiche il partito democristiano non ce la fa e non ce la fa proprio perché secondo me nonostante le innovazioni rimane un partito classico e tradizionale
Non ce la fa diceva a tenere dietro non Società che punta come dice Pasquino la sua relazione all'attuazione di un riformismo che fonda le sue radici nei bisogni sociali vecchi e nuovi
Ma soprattutto in quelli emergenti che ha la sua progettualità né la fantasia nell'immaginazione collettiva e che trova le sue spinte nei movimenti collettivi su singoli problemi
In questo contesto secondo me il declino delle grandi organizzazioni tradizionale eh inevitabile
Allora posto conquistano sempre più spazio struttura organizzativa aperte prive di grossi apparati con un omogeneizzato a scopo da conseguire modello organizzativo e che traducono direttamente in azioni le specifiche domande a cui fanno riferimento
Organizzazioni semplici che permangono sempre in uno stato di formazione mai con soluzioni di continuità o in via di istituzionalizzazione
Il terzo motivo che spiega a mio parere la mancanza di una cultura riformista di governo riguarda il processo di formazione dei partiti di massa e il loro rapporto con lo Stato
Nel secondo dopoguerra lo Stato risorgimentale degenerato listate o fascista Rat
Distrutto su questo vuoto delle istituzioni dello Stato e sulla presenza di una società civile debole e subalterna metterà radici il potere dei partiti che rappresentavano in quella situazione il solo punto di riferimento per la costruzione di una nuova legge di una nuova legalità
Fin dall'origine del nuovo regime dunque il potere si sposta dalla sfera dello Stato alla sfera dei partiti
Da qui l'impossibilità di ridurre i partiti a strumento da dinamica dello stato da qui secondo me è la conseguenza che il sistema delle garanzie costituzionali altro non doveva garantire che la parità teorica dei partiti stessi e il sistema di equilibrio del potere dai si crea quando queste garanzie per hanno meno quando cioè una società civile più forte e più matura metterà in pericolo questo equilibrio nel senso che diventerà componente essenziale nello stabilire le regole del gioco
Quando ci si accorgerà che il controllo delle seguo divo il numero elevato di seggi parlamentari possono anche non comportare un grado altrettanto elevato di partecipazione alle scelte decisionali possono anche non comportare un controllo diretto su settori rilevanti della società
Ma soprattutto possono anche non aumentare il peso e non ampliare il campo del potere ma solo renderlo eternamente stabile
Inizierà da allora l'occupazione dell'istituzione dello Stato della società civile che producono moltiplicandolo continuamente potere per i partiti
E così la simbiosi tra partiti e Stato si rinnoverà continuamente e comunque lo Stato con le sue ideologia e con le sue strutture con la sua forma di legittimazione del potere a dare una fisionomia le organizzazioni politiche Rimassa nato a nate dopo la guerra per questo lo Stato qui da noi la mano mai avuto la funzione del terzo tra partiti e società
Non può averla perché tasta dei partiti tra Stato e politica è sempre esistito un rapporto diretto identificazione
E così i partiti non hanno mai assolto il loro ruolo naturale di mediazione tra Stato e società perché non hanno mai fatto politica senza assume la realtà del patto statale come luogo di produzione del potere
Per il partito e come luogo di garanzie di legittimità della forza del partito
Da qui un sistema politico legato più che a una forma di governo a una forma di Stato
Da qui la mancanza di una politica di riforme il cui obiettivo è la raccolta di consenso a una forma di governo quando questa non c'è quando al suo posto c'è una forma di Stato che governa l'assistenza al clientelismo diventano strumenti sufficienti per governare
Questi processi vengono messi ancora più risalto il concludo dai movimenti degli anni settanta
La loro funzione determinante secondo me primo perché spostano il problema della governabilità da problema interno dalla classe politica a problema di rapporti tra partiti politici e società
I movimenti innovando eternità domanda politica così ingente costringono i partiti a misurarsi per la prima volta con una società forte articolate numerosi gruppi associazioni organizzazioni con un tessuto pluralistico anche di diversificato con un alto tasso di mobilità e di consumo di innovazioni di beni materiali i simboli
Secondo perché diventa un i veicoli di una profonda occidentalizzazione della cultura italiana Hernandez che razionalizzano provincia Lizzano abbattendo una tradizione ha una tradizione di e sanità e di avversione
Ma di più rendono questa cultura nel corso degli anni settanta da socialmente rilevante a politicamente rilevante
Da forza critica a proposta di governo da una società chiusa a una società aperta in questo passaggio è stato investito secondo me l'accumulo straordinario di lotte degli anni settanta
Se il terrorismo è stato battuto non è dipeso soltanto da efficienza delle forze dello Stato ma dalla cultura di questa società che la isolato perché rappresentava l'estrema e brutale tentativo di difendere un sistema di valori ormai superato
Per tutto questo si può dire che i movimenti sono stati almeno fino ad ora i soggetti sociali del riformismo moderno nel senso che se oggi riformismo urge come problema politico se esiste una possibilità che esso possa divenire maggioranza di governo è dipeso proprio dallo sviluppo che la società italiana compiuto attraverso questi movimenti
Io non credo che ci troviamo di fronte a una crisi catastrofica la governabilità intanto perché non è visibile poi perché proprio quello che da governare una società ha mostrato capacità di tenuta nonostante la scarsa vitalità del sistema politico
E terzo perché il sistema politico può governare pure in presenza di una debole legittimazione questo può voler dire primo che i movimenti conflittuali non superano mai i limiti di compatibilità del sistema secondo che proprio perché queste domande non sono di natura ideologica
Non pongono cioè obiettivi assoluti i movimenti sono portati al negoziato e allo scambio che deve avvenire dentro questo sistema
Perché proprio dentro questo sistema che possono trovare le maggiori possibilità di soddisfare le richieste per cui sono nati non sono quindi portatori di modelli di società non hanno progetti non pongono di fronte a loro nemici assoluti da distruggere non fanno discorsi astratti
Individuano invece controparti con cui negoziare un negoziato che per aver valore deve essere comunque legato a una prospettiva politica
E qui il discorso non porno ritornare sul partito politico ad una società in paese gli obiettori ne brevemente trenta secondi ho fatto San ultime dieci
E qui il discorso non può ritornare che sul partito politico una società aperta non si governa con un sistema politico ancora chiusi una società civile dove agiscono una pluralità di soggetti ciascuno dotato di una propria quota di potere non si tutela più pedagogicamente attraverso forti teologie rigide Macro Organizzazioni
Ma si governa attraverso strutture agili capaci di attuare programmi sperimentali devoluti capaci di cogliere le interdipendenze che connettono i vari sottosistemi capaci soprattutto di dare respiro a un sistema politico goliardico e competitivo che generi movimento
E vero questo bisogno di riformismo prodotto dello sviluppo della società deve ora puntare in alto delle istituzioni politiche al cui centro c'è il partito politico
Prima di ogni riforma istituzionale deve esserci secondo me la riforma di questo partito politico che dovrebbe poi informare l'istituzione
Il nuovo riformismo ha seminato una cultura di governo questa cultura ancora aspetta di essere tradotta in tecniche di governo è quel compito del partito politico riforme il nuovo riformismo ha forse la capacità secondo me per questo ulteriore salto in avanti
Signori abbiamo o ancora un oratore
Il dottor Massari dell'università di Roma e volevo intanto fargli una comunicazione come voi sapete la nostra giornata di oggi abbastanza pesante nella nella serata sono previste anche due riunioni
Di due sessioni diciamo specialistiche che sono dedicate rispettivamente una la metodologia delle scienze sociali e una allora studio delle egli queste due riunioni voi sapete già che si svolgeranno alla facoltà di Scienze politiche in via dell'episodio del lume alle ore ventuno
E gli organizzatori della prima riunione del gruppo specialistico di metodologia
Mi pregavano di precisare
Che si tratta via requisitoria del lume quarantaquattro vicino alla villa Bellini non molto lontano da qui
Che si prevede una durata di due ore perché per il ritorno in albergo
Si conta di utilizzare il pullman urbano ventinove che percorre la via Etnea qui riconosco la precisione mi sembra il professor Marradi questa indicazione la cui ultima corsa è a mezzanotte quindi voi avete speranza di raggiungere a una certa ora
Proprio perché abbia un termine certamente dovuto al l'ultima percorrenza l'ultimo autobus per l'albergo farà sì che la prima delle due riunioni previste gruppi specialistici avrà termine grosso modo verso le undici e trenta
Domenica domani mattina come voi potete leggere programma la riunione non avverrà qui ma comincerà alle nove
Anni nel salone della Camera il commercio in piazza della Borsa si tratta di una piazza non molto distante da dove ci troviamo ma comunque vi pregherei di ricordarvi che le riunioni d'ora in poi saranno nella sala della Camera di commercio
E l'inizio e previsto per le non poche di domani mattina
E penso che il professor Cazzola bravo cantata con servizi trasporto dall'albergo ma su questo non sono in grado di darvi dei traguardi precisi e di tre feriti informare a Bush
Ora la parola al nostro culti Moratto
Tra la tematica assai sistematica ricca affrontata nella relazione del professore Pasquino sulle condizioni politiche sociali istituzionali del riformismo e quella dell'analisi dei singoli grandi settori di riforme italiane nel nostro programma
Credo che possa esserci spazio per una riproponeva pizza zone di quella figura abbastanza impalpabile
Che il riformismo italiano
Incombono sull'interpretazione del rapporto riformismo Italia due questioni che sembrerebbero non produttive per una tale ricerca la prima è la constatazione diffusa divenuta senso comune
Dell'assenza di riformismo in Italia la seconda è che potrebbe apparire per lo meno anacronistico parlare per l'Italia di riformismo proprio quando questa categoria mostra in un periodo di crisi economica e politica i suoi limiti sembrerebbe perciò legittimo interrogarsi se valga la pena di ricercare dell'Italia una via riformista classica secondo lo schema contenuto anche nella relazione di Pasquino
Nel momento in cui tale via in forte crisi nel Paese che più hanno costituito il laboratorio del riformismo
In più c'è da segnalare o da insistere su una questione apparentemente lontana da questo tema ma sei pregnante pregnante sul piano più propriamente scientifico ossia la questione della difficoltà di trattare scientificamente la categoria di riformismo
Questa nonostante la ricca esperienza storica diffusa in molti Paesi e nonostante i moltissimi studi su tali esperienze
Non appare ancora una categoria concettuale dotata di un proprio statuto scientifico analogamente ad altre grandi categorie della scienza politica come modernizzazione e sviluppo politico innovazione politica eccetera
Ciò che manca e come lamenta anche Pasquino sia nella sua relazione sia nella sua replica sebbene il suo contributo è già un tentativo assai avanzata in questa direzione ciò che manca riceve una sufficiente elaborazione sulla tipologia del riformismo
Tale da comprendere i tratti comuni e quelli differenziali tra le varie esperienze
Anche in relazione ai diversi attori del riformismo
Punto sottocostale delle obiezioni già mosse Partito Democratico una parte i partiti socialdemocratici
Da dall'altra soprattutto in riferimento ai blocchi sociali che hanno prodotto le politiche riformiste e anche all'interno della famiglia socialista di spirali dei movimenti di ispirazione socialista si possono introdurre non solo delle periodizzazione ma anche delle tipologie perché il riformismo socialdemocratico tedesco aveva come referente
Un blocco sociale e faceva capo al movimento operaio il socialismo Partito Socialista francese di Mitterrand probabilmente a delle delle componenti di blocco sociale molto più frastagliate Napolitano diceva forze d'opinione
Una prova di questa mancanza di tipologia e che la voce riformismo è assente da dizionario INCE proprie delle scienze sociali oppure laddove sia presente è trattata prevalentemente solo in riferimento al dibattito ideologico all'interno cioè tra riformisti per l'evoluzione cioè trattata sul piano interno all'ideologia alla politica del movimento operaio d'ispirazione marxista
Naturalmente si può revocare in dubbio l'utilità di una simile esigenza ma se la si richiedeva una possibile utile direzione di ricerca allora andrebbero approfonditi alcuni nuclei tematici di questa io salto qui perché voglio sono toccare qualche altro punto però i nuclei tematici sintetizzando sono i seguenti che rapporto c'è tra di Formis ma è stato sociale
Oggi e tendiamo spesso a guardare alla la vicenda dello stato sociale come una vicenda molto omologata e cioè che scavalca anche le i differenti esperienza di governo in realtà se andiamo a esaminare ci sono difficoltà anche di rilevazione empirica di indicatori in grado di stabilire di quantificare il rapporto tra riformismo e stato sociale per esempio sulla spesa se l'incidenza della spesa sociale
Tuttavia una uno sforzo in questa direzione sarebbe produttivo perché si trova potrebbero trovare delle regolarità nel rapporto e riformismo
Vicenda dello stato contemporaneo un altro nucleo tematico potrebbe essere quella del neo corporativismo se è vero che questo nuje che questo nuova setto si è sviluppato all'interno della dell'esperienza socialdemocratiche riformismo potrebbe risultare uno strumento estremamente privilegiato per condurre una lettura in grande della trasformazione dello Stato contemporanea e della politica e del diritto a tale scopo quindi lo schema di ricerca potrebbe prevedere
Le condizioni gli attori le politiche sociali e la tipologia su base comparativa
Per quanto riguarda il secondo punto che ora affrontare e riformismo e l'Italia
Volendo affrontare capito del riformismo in Italia sembra doveroso chiedersi se l'Italia posso rappresentare un campo di osservazione della dinamica moderna del riformismo quello italiano si potrebbe definire un riformismo quanto meno difficile se non mancato e se non assente
Parlo naturalmente di riformismo e non di riforme giacché in Italia accanto mai ad una ricca messe di riforme accumulate attraverso tutti i governi tra almeno vent'anni tanto che è stato notato che ogni legge in Italia assumerà le le assume
La
Rilevanza di riforma viene chiamata riforma accanto quindi a questa ricchezza fa spicco la carenza di riformismo inteso come movimento riformatore di uno o più partiti in grado di rappresentare un un indirizzo di governo per lo meno ispirato programmaticamente ad una volontà esplicita di politica riformatrice sintetizzando si potrebbe dire che l'Italia è caratterizzata da molte riforme
E poco riformismo
Se pensiamo l'unico l'unica fase che si cita della storia repubblicana e quella del centrosinistra ma su questo il giudizio noto la prima fase nel dibattito politologi dove c'è stato in Italia in tutti questi anni
L'assenza del riformismo è stata collegata soprattutto all'assenza della di un partito riformatore ora lungi da me l'idea che questo non sia un elemento estremamente e decisivo però rischia di di adombrare altri aspetti importanti riferimento al partito di massa è giusto
Dalla relazione di Pasquino emerge come un epicentro fondamentale del riformismo
E tuttavia bisogna di altre integrazioni e di altri richiami che fanno riferimento non solare alle responsabilità soli soggettive degli attori politici
Ma anche a tutto il complesso della società nazionale un elenco di ostacoli al riformismo potrebbe essere il seguente una forte opposizione al riformismo in Italia di settori determinanti dal potere istituzionali
E fino ad arrivare alla minaccia del corpo di di Stato al gruppo vorremmo dimenticare che ogni qualvolta c'è stata una stagione riformatrice c'erano state se state minacce di colpo di Stato quindi obiettivamente un un tentativo di bloccare esperienza riformatrici poteva ricordare alcune date il mille novecentosessantaquattro la se la strategia dell'attenzione
Ma anche un altro attore fondamentale che viene citato spesso l'ultima e sono i i movimenti
Certo i movimenti se li guardiamo dal sessantotto loro sviluppo anche degli anni settanta hanno rappresentato una spinta riformatrice però soprattutto una spinta riformatrice verso un certo tipo di riforme cioè lei ritiene le riforme referendarie
Però è mancata ai movimenti o salmi e qui la corda con una vocazione di Pasquino l'anca e sono movimenti acefali in più sono stati Nando molto dice molto schematicamente sono stati di spesso
Anche portatori di una cultura anti riformista credo che molti di noi si ricorderanno come movimenti del sessantotto si discuteva delle riforme in termini negativi le riforme uguale integrazione e questo è un dato che dobbiamo dimenticare anche per la cultura successiva
Dei dei movimenti
Per quanto riguarda i partiti molto sinteticamente il DC democrazia cristiana non poteva essere un partito riformatore nel senso classico in quanto il suo interesse lassismo funzionava da ammortizzatore per così dire del riformismo per quanto riguarda il partito socialista nonno
La sue la vicenda e assai nota per cui lo salterei anche perché credo su questo ci siano poi i degli ulteriori contributi comunque rappresenta solamente da alcuni anni tende a dare dignità culturale a una politica di riformismo di neo riformismo
E mi interessa molto di più dire qualcosa sullo quello che imputato come il partito riformatore asse di massa assente in Italia c'è il Partito comunista
Italiana Partito Comunista Italiano aveva propugnato nella molto propugnato con forza una strategia cosiddetta delle riforme mi chiedo questo basta a qualificare il Partito Comunista Italiano come un partito riformatore di massa se guardiamo a quella che era la il quadro complessivo delle riforme di struttura propugnata da da Togliatti possiamo cogliere che erano riforme e di tipo ancora letti in chiave economicistica contro il potere monopolistico quindi sfuggivano tutte le riforme che atteneva potevano avere attinenza Dapporto stato cittadino di far vedere cd comunque erano una strategia delle riforme e inserita in quella cultura che oggi a posteriori possiamo chiamare da dal da terza via io qui faccio semplici constatazioni voglio dire positivo non voglio esprimere giudizi di valore comunque Partito Comunista ha sempre detto che riformismo novella una soluzione adatta per l'Italia
Devo dire anche vorrei aggiungere che il Partito comunista sempre però ha vissuto con molto travaglio questo problema del partito riformatore in tutte le sue fasi del della sua storia al sesto congresso del mille novecentoquarantacinque interessante notare che Longo e quindi una data ancora
Che presentava degli orizzonti aperti Longo presenta con l'avallo di del gruppo dirigente una proposta di unificazione di di partito unico socialisti comunisti eh proponendo un modello laburista di partito
Può avere un senso questo sull'evoluzione nel sessantaquattro c'è stata la proposta di Amendola di del partito unico della caso operaia infine in un comitato centrale del mille novecentottantadue
L'autorevole dirigente punisce quindi una fase dell'alternativa
Questo autorevole dirigente afferma che il nodo storico teorico in Italia e l'assenza di un partito riformatore di massa dice testualmente citando
Quel partito che obiettivamente non è il PSI di Craxi e che diciamo anche questo non è stata completamente neppure il partito nuovo di Togliatti mi sembra una affermazione
Ricca di implicazioni notevole per la lettura passata è presente concludendo livelli rimane l'interrogativo se l'Italia quindi Possa avere quale quale quale riformismo diceva Napolitano quale via visto che quello classico
Certo è qui limiti io li vedo soprattutto non solo nella frammenti nella antinomia frammentazione
Densità organizzativa ma anche nella trasformazione del blocco sociale cioè venuta meno la centralità del movimento operaio dalla centralità della classe operaia un partito riformatore non può non porsi il problema di non rappresenta
Ente un blocco una classe ma di estendere a livello sociale suoi messaggi quindi rivalutare l'aria di opinione a livello di quali all'interno di posizione all'interno il sistema politico non può fare a meno di rapportarsi con il centro dello schieramento politico
Questo indipendentemente poi da quale che sia la la via riformista prescelta ci sono delle condizioni strutturali ed Italia passano attraverso questi problemi comunque limiti del riformismo
Se è vero che sono caduti a alcune condizioni classiche è vero che il disagio della società
Contemporanea ettari e che si aprono anche altri canali per una politica riformatrice è stato citato da Pasquino libro è molto bello di io civili sociali e lo sviluppo il sito di una notazione diceva
E per evitare che la società sia assomma conduca un gioco a somma zero bisogna ritrovare bisogna comportarsi come se ci fosse un interesse generale e allora questo può essere un aggancio per una politica riformatrice
La ringrazio molto il dottor Massari si è per le molti molti di suggestioni che ci ha dato col suo intervento sia per la puntualità con cui l'ha condotto anche che ci ha permesso di concludere alle sette e mezzo ma avevamo previsto ancora due avvertenze primo l'organizzatore principale che del gruppo sulle ditte mai informato che il gruppo ha deciso di unirsi soltanto a partire da domani sera e quindi questa sera non vi sarà la prevista riunione di gruppo sulle ditte
Il professor Cazzola invece nella sua illuminata saggezza ma confermato che il pullman che porterà tutti i partecipanti alla Camera del Commercio partirà dall'albergo alle otto e tre io vi ringrazio molto per avere con tanta attenzione pazienza seguito questi nostri lavori
E vi do appuntamento quindi per domani mattina alle note grazie
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