"Le ragioni dei Popolari" manifestazione nazionale promossa dal PPI

Popolari di Roma e del Lazio delle altre province
E delle altre regioni
Noi innanzitutto desideriamo come popolari
Di Roma eccome popolari del Lazio ringraziarli di questo sforzo generoso di questa presenza che va al di là di ogni aspettativa e chieda la visura cari amici
Chieda la misura
Della volontà dell'impegno dello sforzo che abbiamo prodotto in meno di un anno
Noi siamo qui non soltanto
Per le ragioni dei popolari
Ma siamo qui per dimostrare al Paese oggi
La nostra volontà di batterci di batterci per la difesa dei principi della nostra Costituzione
Di batterci soprattutto perché in Italia la libertà e il pluralismo
Sia la condizione sulla quale intorno alla quale questa grande esperienza di cattolici popolari si ritrova ebbene e da qui da Roma dal Lazio
Che i popolari lo scorso anno in un impegno spontaneo hanno impedito che Fini passasse
Fini non è passato nel governo dalla Regione non è passato prima nel governo del Comune di Roma non è passato nella governo delle province di centinaia e centinaia di comuni per cui è stato
E questo cari amici anche aver lo sforzo per l'impegno determinante dei popolari di questa
Volontari che hanno voi manteniamo di questa determinazione con la quale anche oggi siamo qui
A dire a dirci a dire al nostro segretario nazionale grazie grazie perché lo sforzo grazie per l'impegno con il quale
Produce non soltanto lo sviluppo della nostra iniziativa politica ma porta avanti con impegno e generosità una grande battaglia grazie a lui grazie alla dirigenza nazionale soprattutto grazie a voi no no no no no adesso all'amico Mauro Cutrufo
A noi romani spetta il compito di dare fra l'altro gradito doveroso saluto è benvenuto
Agli amici qui in teatro
Tanti dei quali vedo in piedi
Ma sappiate che fuori sulla piazza si sono almeno mille altri amici popolari che non sono potuti entrare
Il benvenuto al segretario nazionale del partito a segretario organizzativo l'amico Franco Marini
A tutti i dirigenti nazionali ai molti amici venuti da lontano
E consentitemi un abbraccio forte al partito di Roma
Ai suoi dirigenti centrali e periferici agli eletti ai circoli popolari che hanno colorito con questi striscioni il teatro
E che hanno ridato forza e coraggio sui luoghi di lavoro con la loro costituzione dimostrano a loro volta il coraggio di denunciare sui luoghi di lavoro di essere popolari oggi che non è più facile come una volta
Gerardo un anno fa non non te lo dico per fare celebrazioni però è casuale
E quindi vale la pena ricordarlo un anno fa veniva eletta la segreteria romana che io presiedo esattamente un anno fa
E in questo anno di lavoro
Abbiamo incitare cooperato visibilità consenso ma soprattutto il rispetto dalla gente abbiamo riguadagnato rispetto perduto oggi gli amici popolari
Mostra un'altra volta cacciandolo dal portafoglio la tessera di iscrizione al partito volare con l'orgoglio di una volta
Abbiamo ridato fiducia ai quadri dirigenti ai suoi militanti
Abbiamo affrontato le elezioni regionali
E ci chiesero e siamo riusciti affermare la destra ci dettero il compito qui la Lazio nessuno ci credeva di fare una coalizione capace di fermare la destra ci siamo riusciti
Non tutti ci credevano qualcuno come Alberto mi chiarire mero sarà corto ancora
Però a ricordarcelo ci sono i volti dei nostri amici come Franco Cioffarelli che ringrazio per il suo impegno Badaloni Borgomeo la Rita Padovano la Ercoli gli eletti e amici nella regione Lazio siamo stati poi determinanti in provincia per la vittoria del centrosinistra siamo nell'esecutivo con tre assessori
E dopo sei mesi di incontri dibattiti
Al partito fuori sulle piazze di una festa dell'amicizia che qui a Roma ha fatto epoca ad Acilia dove son passate più di trenta mila persone abbiamo arricchito la giunta Rutelli con i valori dei cattolici democratici
E voglio anche dire con la professionalità una scoperta per i romani dell'autorevole assessore al personale Renzo Lusetti
Arricchita con la freschezza la novità dell'assessore Carducci ma il nostro non è un impegno quantitativo quindi faccio un elenco degli assessori
Che abbiamo potuto ottenere in queste circostanze è un impegno qualitativo noi sappiamo di essere parte
Della classe dirigente laziale romana e con la nostra cultura arricchire i programmi di coloro i quali sono destinati a gestire la cosa pubblica e questo è estremamente importante
Del resto questo ce lo ricordo non ho appena detto gli impegni dell'esecutivo di questi amici tra tutti voglio dire che Carducci al compito più delicato quello di coniugare le esigenze del Giubileo cristiano che comunque deve essere un'occasione per i più deboli e le necessità della metropoli che si appresta a ricevere milioni di ospiti
Nel partito nel frattempo si è chiuso pochi mesi fa pochi giorni fa la campagna di adesione che ha visto iscriversi a Roma quasi sedici mila amici che tornano al Partito popolare con entusiasti
Sedici mila militanti che fanno del comune di Roma il primo comune forse l'Italia nel rapporto iscritti consenso elettorale che sta a significare che il consenso elettorale del Partito popolare indubbiamente sarà aumentarla
Non voglio comunque fare
Farla tanto lunga parla con la crono del passato credo che la nuova classe dirigente del proprio volare di Roma
Nazionale deciderà parlare di futuro
I popolari debbono essere costruttori del futuro
E chiaro Gerardo oggi abbiamo la bandiera la storia la casa ora dobbiamo dimostrare di avere le idee
Il grande progetto per le grandi città per i Paesi questo vogliono sentire i militanti e la pubblica opinione
Siamo qui per raccontarci il nostro futuro e per ascoltare da Piera sintesi
Abbiamo fermato la destra fatto ragionare la sinistra con la quale c'è un colloquio positivo ora bisogna ricostruire il centro
Bisogna proponeva un centro dove centro sta per luogo di sintesi tra i valori cattolici democratici laici e sociali
Sembrano parole da usare nelle grandi occasioni
Ma realtà espliciterà diverso modo di proporre riforme Fini plebiscitario e populista le nostre democratiche popolari e non solo modo di dire sono modi di pensare è una cultura che ci differenzia da Gianfranco Fini e la sua schiera
Non bisogna opporsi ai cambiamenti bisogna se mai guidare la storia ci darà ragione solo se saremo in grado di dimostra di saper guidare i cambiamenti concludendo so di avere pochissimo tempo a disposizione voglio lasciarti una proposta da approfondire
Che riguarda Roma elitaria e che era sulla capitale
Da Roma ladrona dico io a Roma delle genti italiane
Roma è strangolata dall'attuale normativa le aree metropolitane sono un bluff per questo tipo di metropoli sono inutili è una legge inutile per la città di Roma
Noi vogliamo una Roma che abbia dignità di Regione che abbia dignità di distretto e ti dimostro perché partiamo dalle dimensioni sarò molto breve Gerardo non si preoccupa
Il centro storico di Roma quello dentro le Mura aureliane questo voto già modo ripartono rilevare è eguale all'estensione di tutto il comune di Firenze
Una circoscrizione di Roma una delle diciannove Cinzia di Roma è ha un'estensione territoriale uguale al comune di Mila
Una media circoscrizione di Roma un'estensione e un numero di abitanti quasi uguale al comune di Bologna
I beni culturali di tutto il mondo per il quaranta per cento sono concentrati in questa città gli abitanti sono tre milioni e mezzo la notte ma il giorno quando il cuore della città pulsa a partire dalle cinque la mattina con l'arrivo dei pendolari turisti eccetera questi salgono a quattro milioni e cinquecento mila è il primo comune agricolo d'Europa
è il primo comune costiero d'Europa nel senso che alla costa più lunga di tutti i Comuni europei
è il Comune che prende un minor contributo cittadino
Da quel di Comuni come Milano e Napoli
A quattro a presentarsi a diplomatiche
Era in comune delle genti duecentotrenta mila calabresi centocinquanta mila siciliani duecento mila partigiani
Trenta mila le linee siccome tu ben sai cinquantamila piemontesi duecento mila extracomunitari centoventi mila fra comunitari e statunitensi tutte queste cifre
Debbono far pensare che adeguare il Comune di Roma ha concluso
Alla normativa che si può calzare per altri Comuni non solo non è inutile ma significa fare battaglie di retroguardia
Noi vogliamo prova di stretta autonoma il rapporto direttamente al governo organizzata al suo interno i comuni sindaci a misura di ruolo
Restituiamo al territorio ai cittadini romani e la capitale agli italiani
Cavalchiamo le giuste riforme e la gente sarà con ogni gerarchia
Scusa Pasetto non è che ti tolgo la presidenza ti dico subito al microfono ma c'è un personaggio ora televisivo ma un grande personaggio per quello che ha fatto per i giovani che si chiama don Mazzi
Qui con noi
Io corre negarlo ridarci un saluto
Non voglio
Non voglio rubare tempo al nostro dibattito
E sono sono incantato da questa gente evitiamo dire pale alla mia maniera no ecco non vorrei essere
Inteso male assoluto vedere se avete gli attributi
Perché mi sembrava
Mi sembrava che la qualche tempo io ho fatto anche una battuta magari infelice mio carissimo amico Romano mi sembrava che il tempo vi fossero scomparsi gli attributi spetta ai voti io intendo quattro qualità non pensate sembra d'accordo
Intendo quattro qualità che sono le qualità di un movimento che vuole ricominciare allora
Una grande onestà perché qui dobbiamo la prima non andiamo
Secondo
Grande il senso del popolo del collettivo che non siamo uno uno uno qui l'abbiamo
Grande senso della
Del popolare popolare vuol dire riuscire tonale stare insieme
Terzo la grinta di tornare in piazzale merita di tornare in piazza
Quarto
Quanto ai non posso io non posso non dirlo l'amore per i utili
L'amore
Detto questo
Detto questo io lascio al mio il mio ricordo io ricordino a
A Bianco ICI che le priorità secondo me allora sono la familia la scuola il lavoro il lavoro giovanile soprattutto il lavoro
La salute
La salute
Bisogna che saniamo questa sanità che saniamo mentre salita che invece cresce sanità forse e malattie nazionali non so cosa sia e e una grande speranza io credo che dobbiamo non perché siamo tanti io penso che qui se ci esaltiamo siamo anche dei cretini dobbiamo avere il coraggio di metter dentro la speranza dei nostri giovani il voi noi tutti perché senza senza speranza
Noi costruiamo queste Italia grazie
Grazie a don Mazzi la parola all'amico Franco Marini che ringraziamo per lo sforzo e l'impegno piantato buona riuscita di questa nostra manifestazione
Maccari cari amici io
Mi fermerò solo su due o tre questioni in molto rapidamente perché non c'è dubbio che nella vostra tesa
E
Per la conclusione di questa nostra imponente manifestazione
Sarà bianco
Che si fermerà sulle ragioni dei popolari
Bianco e Veltroni Veltroni come Ulivo che ringraziamo
Vi ringraziamo
Per la sua presenza in queste tre considerazioni
La prima riguarda lui tutti noi
In particolare alcune presenze qui dentro
Ovviamente più limitate perché non li abbiamo neanche sollecitate ma che io non tanto
Non degli amici romani o degli province vicine ma alcuni amici della Puglia del Veneto dell'Emilia mi fermo qui che ringrazio di cuore
Per la loro partecipazione per il sacrificio che hanno fatto
Quando qualche giorno fa quando abbiamo visto
La crisi politica avvitarsi su se stessa
E la previsione di un'uscita positive di immediata dalla crisi di governo
Nell'interesse del Paese si è allontanata
Noi ci siamo detti gruppo dirigente del partito con Bianco
Chiamiamo i popolari
Dobbiamo esserci
E poi che in questa nostra Società dove le piazze sono diventate piazze mass medio logiche e noi non li comminiamo non le abbiamo non sono nostre anche se ci siamo anche noi abbiamo detto incontriamo gli amici quelli più impegnati
Perché anche in una fase in cui questi mezzi di comunicazione sembrano dominare dominano ahimè in parte i rapporti tra gli uomini vederci assieme guardarsi negli occhi dirci quello che dobbiamo fare fa bene a noi fa bene al partito fa bene alla nostra prospettiva sì disse l'Adriano e grande poi domenica la gente va a spasso
Il che fa bene pure quello alla salute andava a spasso la domenica
Però io guardando voi oggi dico che qualche volta avere fiducia paga pure
Voglio fare solo una riflessione una veloce
Io ho la speranza assieme a tutti gli amici che dirigono il partito credo con tutti voi
Che il lavoro forte difficile che abbiamo fatto tutti assieme dopo la scissione dopo le difficoltà delle elezioni regionali in questi ultimi sei mesi lo sforzo di riorganizzazione del partito
Di ridare al partito una sua base associativa
Io so bene che si dice non basta il militante l'iscritto
E vi annunciò che faremo una riflessione sul partito aperto
Cos'è un partito oggi nel rapporto con le organizzazioni che la società non soltanto con il singolo militante ma questo si può fare meglio quando abbiamo ricostruito questa rete di militanza
Che a noi serve per la nostra concezione di un partito che sia nella società non soltanto al momento del voto
Che sia lì a ragionare sulle situazioni sulle soluzioni nei Comuni nelle Province e nelle Regioni come hanno detto gli amici che mi hanno preceduto
Noi un passo lo abbiamo fatto non può bastare ora dobbiamo ridare legittimazione ai gruppi dirigenti più forte
Passata la fase eroica della resistenza alla scissione facendo i congressi a tutti i livelli e poi ragionare su un partito aperto nuovo che si apra espressioni della società che possono partecipare
Alle sue decisioni ma insomma nulla secondo me visto che sono un po'all'antica alla fine può sostituire la militanza dei singoli
I tanti che ci seguono Boy
Che sui posti di lavoro nelle città nei comuni
Avete ricostruito il partito
Sulle ragioni io vi ho detto che mi fermo solo ad una considerazione
E che parte da una domanda che ieri sera mi ha fatto al Lanciano in un'assemblea nostra
Un amico che non so se qui qualcuno lo visto di quelli che ieri sera c'erano dice però nella vostra posizione anche domani che fate questa manifestazione nazionale di presenza sulle ragioni dei popolari non dovete dimostrare di aver paura del voto
E lui faceva delle considerazioni su un incantesimo rotto rispetto al novantaquattro per la destra
Forse ha ragione io
Mi illudo anch'io oppure ragiono anch'io ma la suggestione della musichetta della bandierina del modo di affrontare i problemi di Berlusconi si è forse attenuata
Ma noi
Noi non abbiamo paura delle elezioni vogliamo ragionare vogliamo assumere una responsabilità verso il Paese tutto il Paese
Vogliamo sottolineare oggi rispetto alla crisi aperta sulla quale Bianco si soffermerà per le soluzioni che non possiamo negare che in Italia c'è bisogno di stabilità politica troppa incertezza che poi ha riflessi sulla prospettiva economica sociale sulle grandi questioni la gente ha bisogno di un punto di stabilità per ragionare e trovare le soluzioni migliori
C'è bisogno di capacità di governo
Con i problemi aperti dinanzi ad un neo out anarchismo dell'estrema destra in particolare che rischia di allontanarci dall'Europa facendo pagare prezzi altissimi alla prospettiva italiana
C'è bisogno
Non di un cambiamento istituzionale sul quale e aperto il confronto e ahimè anche lo scontro
Perché lo faremo
C'è bisogno di dare maggior maggiore stabilità ai governi però c'è bisogno di farlo questo cambiamento istituzionale se possibile anzi difendendo e se possibile rafforzando il livello di democrazia nel Paese
Mentre invece qualche rischio sembra che non lo possiamo correre sui contenuti
Ai quali ci richiamava don Mazzi queste esigenze si legano poi e il documento dell'Ulivo che non è ancora il programma elettorale io sento ironizzare ottanta cartelle ottanta pagine
Quello è un lavoro faticoso fatto da chi pensa che la politica sia anche fatta di contenuti soprattutto di contenuti e di programmi di governo non di battute televisive lì c'è un affaticata guidata da Prodi da Veltroni Dalli può essere tratto poi una sintesi di obiettivi comprensibili per il Paese il programma elettorale dell'Ulivo ma senza improvvisazioni
La politica di questo Paese rischia di morire di improvvisazione
E noi siamo orgogliosi di aver lavorato costruito queste tesi dalle quali potremmo senza improvvisare trarre un programma elettorale accessibile e comprensibile da tutti
E ha ragione don Mazzi le grandi questioni di stabilità riguardano la guida del Paese quali sviluppo per difendere il lavoro io non mi fermo su questo enorme problema
Pirani ieri su repubblica ci diceva la complessità dell'offerta di lavoro italiana
I giovani scolarizzati che non trovano prospettiva adeguate
La contraddizione di un alto tasso di disoccupazione giovanile e di extra comunitari che mandano avanti lo ricordano i nostalgici della destra
Gli anti antipopolari che chiudono cercano di chiudere rispetto a questi lavoratori a questi cittadini di altri Paesi che vengono in Italia c'è un problema di rispetto delle loro libertà da parte di un Paese che ha riempito il mondo nei decenni scorsi gli emigranti
Ma c'è anche bisogno per l'economia italiana di questi lavoratori che altrimenti lasciano scoperti i settori nei quali i nostri giovani non vanno
è tutto Complesso ma c'è bisogno di uno sforzo del privato e del pubblico
Non sono gli slogan un fuori dall'Europa oppure liberismo che possono risolvere questo problema
C'è bisogno di una capacità di programmazione la politica che soltanto le grandi forze popolari nell'attuale fase di vita del nostro Paese possono costruire
E su questo noi siamo impegnati come siamo impegnati perda dando stabilità al Paese a riformare lo Stato sociale senza cancellarlo e tornando dietro come a fissare
Se possibile prima delle elezioni sarebbe l'ottimo alcune regole nel rapporto televisioni giornali democrazia quale espropriazione
Noi non vogliamo togliere nulla nessuno rispettiamo tutti
Ma siamo l'unico Paese in Occidente che vede un leader di partito un aspirante Presidente del Consiglio padrone di tre canali nazionali sul sei e che influenza anche gli altri qualche regola vogliamo metterla o lasciamo alla deriva la democrazia italiana
Queste sono le grandi questioni che nell'alleanza di centrosinistra vogliamo affrontare e risolvere
La destra
La destra la risposta non ce la fa a darla
Qui al di là della polemica anche giusta politica non ce la fa lo ha già dimostrato dopo la vittoria del novantaquattro
Ma io sono convinto che non ce la fa a costruire risposta adeguate per un livello del di paese come il nostro
Perché nella sua cultura profonda
Quell'anno nazionale autarchica populista e quella rampante del mercato che cercano di stare assieme non riescono a fondersi
Nella loro cultura non c'è un elemento attento a problemi di rispetto dei vari gruppi sociali
Non entra quella parola che sembra un'astrazione solidarietà tra i vari gruppi sociali
E che invece in una democrazia è uno dei motori della crescita
La solidarietà non è un regalo
Per un modo di governare attento ad equilibri accettabili tra chi è più forte e meno forte se in una democrazia salta questo rapporto quegli squilibri crescono si allontanano rompono il Paese salta anche la democrazia
Il centrosinistra è in grado strategicamente guidare io non voglio richiamare Cutrufo che ha fatto un bellissimo intervento
Io voglio però dire
Che noi siamo riusciti a ricostruire la casa
A rimettere assieme agli amici che sono qui
Certo il programma ci dobbiamo lavorare ci stiamo lavorare ancora ma qualche idea forte queste che ho richiamato nella testa di tutti noi e voi c'è già
E su questa si è ricostruito il partito abbiamo letto alla scissione perché lì c'è stato il tradimento di più di cento anni di storia del cattolicesimo democratico per questo abbiamo retto
Donna Caro giocare
No i noi abbiamo retto per queste no perché ci siamo impegnati siamo stati bravi capaci di mettere assieme abbiamo tenuto la bufera delle elezioni regionali senza sedie e dovendo inventare un simbolo
Ma con noi c'era una forza di quella tradizione che mai ha ceduto a far diventare il movimento politico dei cattolici un partito di destra un partito reazionario un partito un partito bloccate in quella direzione questa è la ragione
Per cui
Questa è la ragione per cui oggi ci ritroviamo così numerosi che non ci saremmo aspettati questa grande partecipazione ma c'è quest'idea che muove questo sforzo
E allora io credo che noi facciamo bene l'Ulivo ha fatto bene a dire
Quando c'è stato un'apertura su come dare stabilità al Paese ai suoi governi come aggiornare una costituzione dei valori vitale che non può essere rinnegato
Quando colui che sembrava il leader della destra del Polo ha aperto una disponibilità cosa doveva fare l'Ulivo lo dico agli amici tanti o pochi che siano che hanno guardato un po'con fastidio c'è ma che fate
Li legittimate dialogate con chi abbiamo combattuto indicando tutte le difficoltà che hanno creata paese cari amici e noi siamo convinti che abbiamo fatto bene
Quando i problemi che uno come il Paese la necessità di dare un rapporto diverso al Governo e al Parlamento con maggiore stabilità
Quando sappiamo che le cose che riguardano la vita di tutti i giorni alle famiglie italiane chiedono maggiore stabilità sarebbe un errore tragico non essere disponibili al confronto
E noi lo abbiamo fatto
Siamo andati siamo andati a vedere
L'Ulivo è andato a vedere
E noi tiriamo le somme oggi
Noi vediamo
Che ne sia le carte in tavola da parte della destra probabilmente c'è un bluff
A noi non ci rallegra questo
Noi non siamo contenti che non si riesce a governare bene il semestre italiano ad affrontare una fase finanziaria riformista per il mesi che abbiamo di fronte e quest'anno che richiederebbe uno sforzo straordinario
Che non si va alle elezioni aggiustando alcune regole per dare stabilità al sistema politico italiano non ci rallegriamo
Ma messe le carte in tavola ci pare di rilevare che si è trattato di un bluff da parte dalla controparte da parte della destra
Oggi l'egemonia sembra di Fini e fine vuole votare Fini non si preoccupa di entrare in Europa
Non è stato un caso far cadere Dini oggi nelle parole della maestro dell'estrema destra cioè il rifiuto dell'integrazione europea scelta di prospettiva di tale per un Paese come questo per i giovani e per tutto il Paese
C'è c'è ancora una prevalenza di interesse di parte
C'è io non lo voglio enfatizzare il rischio di venature autoritarie la vicenda Interna AN di Fisichella che esce sbattendo la porta lascia qualche ombra su un cammino che sarebbe positivo per il Paese quello dell'abbandono di vecchi schemi diversi riferimenti di una vecchia cultura
Ora sembra che il problema sia ridotto sulla chi resta in mano il cerino il problema non è questo secondo me questo fa parte della superficialità dalla politica
Io credo che noi ci dobbiamo muovere con grande determinazione ribadire chiarire oggi verranno chiarire quali sono le nostre posizioni
Non preoccupandosi noi popolari di sentirci dire siete conservatori Elia che dovrebbe essere su questa materia dalla riforma il capo dei conservatori nostri
Ha chiarito a a tutto al Paese con diversi articoli diverse precisazioni che noi non siamo conservatori noi ci riferiamo all'esperienza tedesca e inglese
Ad un esecutivo forte con poteri reali con sfiducia costruttiva che non cancelli il controllo democratico del Parlamento siamo per un controllo un rapporto liberaldemocratico una cultura antica che può essere non può essere abbandonata
Segni
Segni e segni ahimè
Segni ai neo finito dice che Bianco è vecchio
Bianchi sarà bianco sarebbe vecchio perché difende con determinazione quell'idea liberaldemocratica dei rapporti politici per la quale Segni c'ha tirato le orecchie al passato molte volte dicendo che non avevamo una coerenza totale una coerenza piena Segni accusato Michelini dopo le elezioni del novantaquattro di aver abbandonato un'idea dalla politica equilibrate spostandosi a destra
Io non credo non voglio insistere su una definizioni dura aspra di Urbani che ha detto che questi idea del Sindaco d'Italia sarebbe un'idea che si rapporta alle idee dei nipotini dice ha un senso Q forse esagera ma non c'è dubbio che è una posizione semplificata uno slogan
Ambiguo come questo scavalca il problema
Si rifiuta di entrare con una risposta positiva
Sui problemi dei quali abbiamo discusso molti anni e si butta nella deriva plebiscitaria contro la quale con i suoi referendum e tutto il resto ha deciso e ha detto sempre di voler combattere di volersi schierare
Io
Dico che la soluzione dei problemi
Ci sarà almeno di questa fase la crisi politica nei prossimi giorni
Importante per noi al di là
Dell'approdo che nelle prossime ore avremo alla crisi importante per i popolari
E mantenere un giudizio esterno che è la cosa che a me personalmente piace di più quando sentiamo dire più centro nell'Ulivo ed è vero
Certo non ce lo regala Veltroni più centro con i suoi consensi ce li dobbiamo conquistare nove
Io
Io il Complesso di
Io il Complesso di Veltroni non ce l'ho anche se vengo come tanti di voi da un periodo in cui eravamo noi sopra al trenta per cento l'unicità ancora un po'sotto
Io però il Complesso del venticinque con l'otto il nove il sette che abbiamo non ce l'ho perché so che nell'alleanza le idee e la forza organizzata ed elettorale dei popolari sono assolutamente indispensabili per vincere e la cosa e e il giudizio
E allora
E allora
Allora nel rapporto qualche volta ci amiamo ci scambiamo qualche complimento qualche volta ci diamo qualche bastonata amichevole tra di noi ma il rapporto è leale a me la cosa che piace di più è sentir dire però la posizione dei popolari è seria
In questo bailamme della politica italiana
Dove i liberaldemocratici di ieri oggi fanno da supporto a Fini
E dove non c'è fermezza e ancoraggio a nessun problema sentir dire che i Popolari sono seri e il mio riconoscimento se siamo anche determinati porteremo l'Ulivo alla vittoria con il nostro grande contributo grazie
Cari amici salutiamo il presidente della Giunta regionale l'amico Badaloni
Del consigliere regionale l'amico Luca Borgomeo
Do la parola adesso a Walter Veltroni ringraziandolo per la presenza e perché insieme
Alle
Che insieme le ragioni dai popolari
Siano in campo che siano presenti alla nostra attenzione le ragioni dell'Ulivo e credo che questa grande assembrati popolari debba rivolgere un saluto alla dico Romano Prodi resta per l'olimpico l'importante la battaglia più generale dell'Ulivo la parola
A Walter Veltroni
Io vi ringrazio della accoglienza che avete voluto riservare non non tanto a me quanto alla coalizione dell'Ulivo
Se c'è una ragione per la quale ieri con Gerardo con Franco Marini abbiamo deciso insieme di essere che io forse su questo palco
E proprio perché io sono qui per rendere testimonianza e vorrei dire persino gratitudine nume della coalizione
E uso l'espressione causato Franco Marini ad una forza politica seria e che ha radici popolari reali come il Partito Popolare
Dette stamattina venendo qui ho letto sui giornali un'intervista che credo possa essere considerata un punto di svolta della crisi politica che abbiamo di fronte
Solo qualche ora fa
Io sono stato interrogato come tutti come Gerardo come altri sulle risposte che si ritenevano dovessimo dare come Ulivo
A quella che veniva presentata come un rilancio del polo il Polo aveva al termine della sua riunione dell'altra sera ha deciso di dare incarico a Silvio Berlusconi ad un gruppo di tre persone
Di avviare
Quella che loro chiamano una trattativa espressione che noi abbiamo immediatamente rifiutato per verificare se ci fossero ancora le possibilità di un'intesa sulle questioni istituzionali
Non sono passate neanche ventiquattro ore
E il vero capo del Polo
Ha detto la sua
E ha chiuso la partita c'è oggi un'intervista Gianfranco Fini sulla pubblica che dice la partita è chiusa andiamo al voto
Dunque con questa intervista e con questa posizione il Polo della libertà nella specie del suo leader reale e non virtuale e cioè l'onorevole Gianfranco Fini segretario dell'ex Movimento Sociale si assume per intero la responsabilità della precipitazione della crisi politica di questo Paese
Quello che sta accadendo in queste ore esattamente questo un trasferimento di egemonia l'avete visto qualche sera fa in televisione Berlusconi era chiaramente in difficoltà al di là del fatto che a una certa difficoltà a maneggiare diciamo il merito dei problemi quando si esce dalla dimensione televisiva della aggressione nei confronti dell'avversario la sua demonizzazione si entra nei problemi veri
è facile che Scalabrini che scambi un botto con un autobus più che sapere come dovrebbe sapere le cose che chi aspira a diventare presidente del consiglio dovrebbe conoscere ma difficoltà poiché Berlusconi era data dal fatto che non è più lui
A comandare la musica
Nel Polo delle libertà c'è un trasferimento d'egemonia oggi il vero leader di uno schieramento è Fini e vorrei dire anche però non il Fini lo ha detto prima Marini che compie il percorso che noi immaginavamo avrebbe fatto facendo di Alleanza Nazionale un partito de la Destra europea ma un Fini che sta facendo invece la marcia del gambero
Si può leggere oggi il pezzo di Norberto Bobbio sul presidenzialismo
Sulla stampa e si possono avere nella testa le cose che AN ha fatto nelle ultime settimane negli ultimi mesi dalla contrapposizione al processo di integrazione europea alle campagne sull'immigrazione
Alle risse in Parlamento
C'è una sorta di regressione di AN e ciò che inquieta e che questo avviene esattamente il momento in cui AN diventa la forza politica protagonista dello schieramento noi l'avversario del Polo delle Libertà
Ma questo apre anche un immenso spazio politico
Ci sono tanti elettori del ventisette marzo hanno votato per il Polo della libertà pensando di poter dare così una risposta moderata la crisi italiana
Io voglio dire questo rispetto a ventisette marzo c'è una grande novità
Allora il ventisette marzo c'è lo schieramento di sinistra contro uno schieramento di centrodestra
Ora c'è uno schieramento un grande schieramento di centro sinistra contro lo schieramento di destra estrema
La novità della vita politica e
Sarò tanti ci sono tanti elettori moderati
Sono tanti elettori moderati che hanno votato per Forza Italia o per il centrodestra che ora non non se la sentono più che sentono che lì c'è il rischio dell'egemonia di una forza che evidentemente non può competere per l'assunzione di responsabilità di direzione politica ma che trascina a destra con lo schieramento
In qualche misura di questo malessere
E anche testimonianza ciò che succede tra persone che voi conoscete bene che hanno fatto nel passato un tratto di strada insieme a voi io Rispetto quel travaglio guardate lo Rispetto
Ieri l'onorevole Casini oggi onorevole Mastella hanno detto se è Fini sei il Polo per bocca di Fini a rompere allora noi usciremo dal Polo
Credo che ormai la risposta che l'abbia data l'onorevole Fini con l'intervista di Repubblica di questa mattina
Vuol dire semplicemente che l'onorevole Fini pensa che non sia necessaria la presenza di quelle forze e però qui c'è per voi
Un grande motivo di orgoglio voi avete consumato una stagione difficile di dolore come sono dolorose le separazioni e le scissioni in chi ha fatto un tratto di strada insieme avete percorso una strada in salita
Però oggi
Guardando intorno a voi guardando quelli che hanno fatto scelte diverse dalla vostra guardando in travaglio e l'isolamento del CCD del CDU guardando come sono considerati ospiti scomodi e fastidiosi
Voi potete invece avere l'orgoglio della vostra scelta di essere popolari protagoniste dell'alleanza di
Nuove la nostra coalizione è davvero riconoscente
Alla serietà vorrei dire a rigore dote rara in questo tempo con il quale con la quali Gerardo Bianco Franco Marini che partecipano più spesso le nostre riunioni in generale l'attività del Parlamento
Voi fate vivere questa scelta che abbiamo fatto insieme dell'alleanza tra coalizioni tutti democratici
Serietà e rigore sono caratteristiche importanti da nostra coalizione
Noi ci presentiamo così di fronte agli italiani
E sono queste anche le caratteristiche del nostro leader io lo voglio dire una volta per tutte
Questo Paese non avrà bisogno nel suo futuro per diventare il grande paese europeo che può essere e per entrare nel due mila non avrà bisogno né di prepotenti
Nel intrattenitori televisivi ma avrà bisogno di persone serie e competenti rigorose come è Romano Prodi che sarà il futuro presidente del Consiglio dal nostro Paese
Noi siamo una forza seria che ha presentato un programma che ha una leadership e che presenterà se questo sarà necessario
Le idee e le persone per governare un Paese moderno questo noi siamo e questo abbiamo costruito con tanta fatica e però ed è l'ultima cosa che voglio dire
Io credo sia qualcosa di importante ciò che sta accadendo stamattina io vengo da una storia politica e culturale diversa dalla vostra
Ho sempre guardato con attenzione con interesse
Alle idee
Ai valori
Che ci sono nel mondo del cattolicesimo democratico
Ho sempre pensato che per troppi anni sanno separato ragioni storiche politiche ideologiche non voglio dire se giusto sbagliate
Ma che tra di noi tra le forze dalla sinistra tra le forze laiche e socialiste tra le forze ambientaliste e tra le forze del cattolicesimo democratico cioè le componenti dell'Ulivo
Ci fossero molte più cose in comune di quanto ci dividevano era come se fossimo su due colline
Contrapposti e in qualche misura avversari poi sono successe tante cose sono stati dei terremoti il paesaggio di quelle colline è cambiato siamo scesi a valle ci siamo incontrati ci siamo guardati ci siamo conosciuti abbiamo parlato
E abbiamo scoperto che ci sono dei valori
Importanti il valore della democrazia della libertà il valore della solidarietà del sostegno a chi ha di meno il valore delle pari opportunità che sono le ragioni che fanno la grandezza di un'alleanza l'Ulivo non è un'alleanza elettorale messa insieme per andare alle prossime elezioni quando ci saranno noi siamo qualcosa di molto più importanti siamo una coalizione di forze che orgogliosa della loro identità vogliono partecipare ad un processo comune
Ripeto io vengo da un'altra storia
Però
La cosa bella dell'Ulivo e che tutte queste storie tutte queste culture tutte queste vicende personali
Queste storie culturali e politiche si incontrano ora possiamo camminare insieme e credo che abbiamo di fronte a noi tutte le possibilità
Per sperare il nostro cammino possa portare beneficia questo Paese l'Italia è un grande Paesi può esserlo ancora di più può esserlo ancora di più se ci saranno al governo di questo Paese persone serie competenti che abbiano voglia di cambiare e di rinnovare l'Italia e questo è la coalizione del
Cari amici
Amavano lavora il segretario nazionale nel nostro partito Gerardo Bianco
Care
Care amiche
Care amiche
Cari amici del Partito Popolare Italiano cari colleghi
Pensavano
Che il nostro destino fosse quello di ritirarci nelle catacombe
Ma
Ma siamo qui presenti in tanti
Sulla piazza di Roma come ieri a Milano
A testimoniare le nostre ragioni
E lo faccia
Ma anche di intransigenza
Don Mazzi ha fatto una battuta
Scherzosa e metaforiche
Noi di rispondiamo
Che non ci sono transazioni
Non è possibile nessuna mediazione quando sono in gioco valori profondi sui quali noi abbiamo costruito la storia democratica di questo Paese
Noi
Noi
Siamo pronti come siamo stati sempre pronti al dialogo al confronto
Ma abbiamo anche caro Veltroni una sorta di sensibilità particolare
Noi siamo come quei ventri
Che sanno fiutare laddove si annida il rischio della libertà
Laddove noi sentiamo odore di autoritarismo
Laddove noi avvertiamo che c'è una deriva che può portare ad allontanarsi da quello che i democratici cristiani con altri democratici hanno costruito in questo Paese
Il giorno nel quale noi celebrava amo
Il ricordo della fondazione del movimento politico sul siamo
E anche il giorno nel quale noi siamo rinati per dir così alla politica con una nuova prospettiva eccolo nuova speranza di dire parole decisive per la fase nuova della democrazia italiana
Il popolo diciotto di gennaio ha pubblicato una lettera
Che viene dal Trentino di un nostro amico
Che quasi come richiamo pro memoria citava
Una frase che De Gasperi
Disse che pubblica pubblicata sul popolo del diciotto marzo del mille novecentoquarantotto
Credo che questa prassi perché essere capiti per intendere che cosa noi siamo vada riletta perché sei scritta nel nostro codice genetico
Diceva De Gasperi
Se c'è qualcosa
Dopo la mia fede religiosa cui sono attaccato
è il senso della democrazia
Per la democrazia ho combattuto contro il fascismo per essa mi sono ritirato sull'Aventino
Scelta in verità discutibile ma allora dettata da una profonda vede appunto democratiche
Di fronte al delitto Matteotti con socialisti liberali per la democrazia ostentato accampare
Sono finito in prigione
Ho vissuto ai margini della vita nazionale
Per la democrazia ho sofferto e rischiato durante l'occupazione organizzando con tutti la riscossa
E non si raschia o dal cuore quando ci sono incise dall'adolescenza le parole beati quelli che hanno sete di giustizia questo è il nostro documento fondamentale questa è la nostra storia alla quale
Alla quale intendiamo intendiamo rimanere fedele
Noi sappiamo cari amici
Che se questo dovesse essere disperso
Se all'interno della dialettica del panorama politico italiano
Dovessimo perdere questi che sono stati lungo la nostra storia in qualsiasi fase anche dei momenti che sono meno esaltanti un dato costitutivo
Del nostro movimento
In Italia qualcosa sia parlerebbe ecco perché siamo necessari
Quando alla fine di questo secolo sarà fatta la vera
Storiografia
Quella che para il bilancio
Di questa realtà
Che indubbiamente oggi
Una realtà sulla quale dobbiamo riflettere
Io credo che un dato sarà indiscutibile
Che è stata la cultura e la storia politica dei cattolici democratici che ha dato le risposte che altre culture non hanno saputo dare alle grandi tragedie di questo secolo
Noi
Noi
Abbiamo dato risposta
A qualcosa che lungo i secoli
Aveva portato
L'Europa sempre sull'orlo delle tragedie
I conflitti fra i popoli
Le realtà nazionali che si scontravano
Gli esercizi che erano in continua allestimento per scontrarsi in guerre fratricide
Era una storia che ha attraversato l'Europa per quattro cinque secondi
Dalle terribili guerre fratricide di religione a quelle nazionaliste
Il pensiero più illuminato
Quello del settecento e dell'ottocento sognava una realtà diversa preconizzava hanno una Europa un'intera
Immaginavano esprimevano in questo periodo si celebra perfino io ricorda il centenario
Esprimevano statuti straordinari
Statuti per l'unità delle nazioni europee ma mancava un pensiero politico forte che riuscisse ad organizzare in indirizzo in proposta politica tutto questo
E devo dire che non è riuscito a farlo nel pensiero liberale neppure la tradizione socialista
Che poi è sbloccata in scelte che sono state anche disastrose dal punto di vista alle sue estreme dal punto di vista politico
è stata la cultura democratico cristiano quella che era coltivata in Germania come in Francia come in Italia a costruire a questa grande risposta ad una tragedia secolare
Voi ricorderete e poi momento alto del nostro congresso quando Massimo D'Alema
Caro Veltroni volle riconoscere alla apporto al contributo dei democratici cristiani questa grande conquista ecco perché noi abbiamo una particolare sensibilità
Ecco perché noi siamo stupiti come mai
La stampa la cultura italiana
Come mai anche l'opinione che deve essere appunto mossa dai cosiddetti opinion leader non si renda conto di quali responsabilità è stata consumata quando l'Italia proiettata nel semestre europeo
Per dire le prime parole decisive per l'ultima grande fase unione europea è stata appunto messe in ginocchio io ho sentito le difficoltà dei nostri ministri c'è qui qualche collega che vive con meno esperienza europea il bar Betti io dei nostri ministri all'interno di alcune commissioni perché non avevano più dietro
Appunto la fiducia del Parlamento e si son dovuti arrampicare sugli specchi queste la figura mi hanno costretto l'Italia il Pini Berlusconi uomini che hanno rovesciato
Non è non è un pretesto solo chi non capisce
Solo chi non sente
Questo valore come lo sentiamo onori
Sempre per quella tradizione degasperiana
Può sottovalutare
Il significato e il senso di queste cose
Sui giornali nazionali al Litta alquanto scrive che la maturità delle forze politiche e misurato dalla capacità di sapersi trovare collegati su alcuni grandi principi
è uno dei grandi principi è indubbiamente quello che le forze politiche si trovano unite
Saluta anche il
E che le forze politiche si ritrovino unite quando il Paese proiettato all'esterno quando il Paese ha da difendere soprattutto il valore nazionali ebbene se questo è vero e credo che sia una giusta affermazione
Come non giudicare negativamente chi ha messo in difficoltà l'Italia chi ha giocato sulla pelle dell'Italia pur di vincere
Una posizione di parte
Pur di avere Successo
Come si ritiene che possa avere successo per la propria formazione politica ecco le ragioni del nostro pessimismo
Era il viatico peggiore per avviare una fase costituente
Voi ricorderete che cosa fu il momento magico della scrittura della carta costituzionale
Quando appunto le culture si incontrarono non per fare mediocri compromessi a per trovare una soluzione più alta più profonda di filosofi e di culture che potessero in qualche maniera
Dare risposta ai problemi dell'organizzazione democratica del Paese
è questo fermento che è mancato abbiamo visto soltanto la mia europee
Posizione di chi pensava di rovesciare una situazione per ottenere un risultato
Che era quello
Di un vantaggio della propria parte politica
E questo non aiuta
Ecco la cautela del nostro partito del nostro movimento
Ecco le ragioni per le quali noi popolare abbiamo temuto che le elezioni fossero più vicine
Non riteniamo le elezioni scelto un bene perché temiamo che domani la situazione invece di essere modificata cambiata migliorata
Finirà per essere ancora
Peggiore perché non sappiamo non essendo cambiate alcune regole che indubbiamente andrebbero cambiati si possa ottenere una fase nella quale la nostra democrazia
Poco avanzare e raggiungere livelli più elevati
RAI non possiamo accettare
Pur vedendo uno scenario che davanti a noi non è positivo
Pur vedendo uno scenario che ci preoccupa non possiamo accettare un qualsiasi compromesso
Non è impensabile che possiamo ad esempio imboccare la strada che ci viene indicato di consegnare il Paese ad una persona
La quale poi dovrebbe essere il demiurgo o il taumaturgo che risolve i problemi del nostro Paese è una cultura che non ci appartiene
Che allontana dalla nostra visione di una democrazia costruita sulle forze politiche la democrazia costruita sui sindacati
Di una democrazia che viene appunto realizzata attraverso la intermediazione dei corpi sociali di una democrazia che cresce dal basso di una democrazia che vede la partecipazione della gente di una democrazia che diventa appunto una crescita costante
Di comunità che ritrovo nello spirito civico e momenti di fusione che quindi esprimono vera autentica cittadinanza e non subalternità
E non logiche puramente avrebbe di popolo sottomesso o di popoli obbedì e qui le ragioni e qui la ragione profonda della nostra opposizione
è la ragione profonda di una logica
Che inevitabilmente punta al contrario di quello che avevano previsto la vittoria di una cultura di destra
Vedete la cultura di destra in Italia ha le stesse caratteristiche dico una cultura di destra che in tutto il mondo si va praticamente manifestando ci sono tendenze proprio a seguito della crisi
Delle culture delle ideologie che si sono manifestate alla fine di questo secolo ci sono delle tendenze a riaffermare
Il valore politico dell'ala politica come comando della politica come autorità della politica come esercizio di potere diretto vi sono elementi che accomunano queste tendenze che sono presenti anche nostre nel nostro Paese nell'Italia sia pure attenuate forse da un temperamento che viene da la presenza di una cultura cattolica diffuso
Ma è evidente che questi elementi e questi dati devono preoccuparci e chi può dare risposta
Se non una tradizione come la nostra
Che Sacchi e le comunità vivono non soltanto di valori politici ma vivono anche di valori profondi umani che devono essere iscritti nella società se la società vuole esprimersi in autonomia
Questa cultura dell'autonomia della società può essere realizzato soltanto se c'è una espressione di pensiero sociale di pensiero civile che si fonda sui valori
Come è pensabile che si possa mantenere come dice il pensiero anche liberista un'autonomia della società separa società viene hanno cominciato a sé la Società ampio diventato mixata sia non vive profonda all'interno la società il senso della solidarietà
E senso della giustizia che sono elementi fondamentali
Della cultura dei cattolici democratici
Ecco perché le risposte alle sfide del tempo che noi abbiamo davanti solo risposte che vengono e che appartengono alla nostra tradizione alla quale noi pensiamo di dover attingere
E di dovere riproporre proprio in un momento di declino è in certo senso di impoverimento della tradizione ecco la continuità della nostra storia
è una storia come ha detto bene Marini chiesto secolare
Perché ha dietro le spalle il pensiero sociale della Chiesa e soprattutto la mediazione attenta e profonda fatta dal popolarismo sul siamo noi ci muoviamo in questa logica anche
Nel prospettare le soluzioni della riforma istituzionale del Paese
Non è pensabile
Che si possa disinvoltamente
Capovolgere l'impianto di questa Costituzione
C'è vedete in atto nel Paese una sottile azione per di screditare di saldare tutti i punti fondamentali sui quali noi abbiamo costruito questa democrazia
Io lo ripeto spesso la polemica contro la cosiddetta Prima Repubblica
Un tentativo di delegittimazione di dissacrazione che passa per il tentativo di distruggere ciò che di fondamentale insiste per la convivenza della nostra società
L'antiparlamentarismo strisciante
Cari amici l'antiparlamentarismo strisciante ieri sera
Io sono rimasto come dire stupito in fronte all'affermazione
Del deputato di AN che è andato a sostituire il professor Fisichella
Un bravo professore forse un po'ingenuo come si è dimostrato dal punto di vista politico e come in realtà bandi in certo senso ammettendo ebbene ieri sera
Ieri sera
Questo deputato che si chiama mania alla televisione ha affermato
Che in realtà il premier non deve rispondere ad un Parlamento
Ma deve rispondere direttamente al popolo ma che cos'è caro Elia la cultura plebiscitaria se non appunto il paravento della sovranità popolare per esercitare
Il paravento della società della appunto della sovranità popolare per esercitare un potere che diventa sempre più netto ed ha assunto
Ma non c'è bisogno di grandi riflessioni
Capire che confermato e dato un potere ad un uomo il quale peraltro io mi meraviglio come i segni che sicuramente un democratico possa immaginare che il suo progetto sia un Progetto democratico
Quando immagina di dare insieme nientemeno che il potere a un solo nome anche a una maggioranza un solo uomo ma noi a questo punto vedranno distrutta la stessa struttura lo stesso tessuto della nostra democrazia
Ebbene queste logiche che sono le classiche logiche della destra che oggi Bobbio appunto richiamo ovvio fa una domanda molto semplice che per la verità spesso io nella mia mente mi ero come dire rappresentato ma perché questo Progetto del presidenzialismo
Piace soprattutto all'uomo che rappresenta oggi la destra in Italia questo non dovrebbe insospettire già i democratici questo non dovrebbe già indurre alcuni a riflettere d'altra parte
Cioè che qualcosa qualcosa che non marcia qualcosa che non marcia la idee appunto di costruire una democrazia
Sotto l'apparente proposta di dare efficienza all'esecutivo a noi abbiamo dato le nostre indicazioni
Le abbiamo date
Soprattutto con una linea
Che non intendiamo capovolgere l'impianto democratico
Parlamentare
Certo siamo consapevoli lo abbiamo detto non abbiamo spesso questa stagione per sottolineare l'aspetto negativo anche di alcune deviazione esagerazioni Democratici SDI che che vengono dal parlamentarismo
Ma dobbiamo renderci conto comici ha insegnato Santoni in una splendida voce scritto appunto per la democrazia che le vere democrazie sono quelle che sono basate sul principio di rappresentanza
Che le democrazie basate sul principio del rapporto diretto perfino laddove indubbiamente sono consolidate dalla lunga esperienza storica
Finiscono per allentare sempre più il rapporto fra i cittadini e le persone sempre meno le persone vanno a votare per Pino i
Germani perfino in Francia negli Stati Uniti d'America dove indubbiamente il sistema e la storia è diverso come riconoscono tutti
Ormai questa forma che viene prospettata nella sua peraltro redazione peggiore in Italia è in crisi in Italia si vorrebbe
Ipotizzare attraverso la formula fittizia
E devo dire che mi dispiace che si usi appunto uno slogan suggestivo per nascondere un contenuto pericoloso il Sindaco d'Italia
Ma noi avremmo il padrone d'Italia e noi popolari padroni non è vogliamo
Perché dietro
Queste scelte vedete ammesso e non concesso che potessimo equilibrare ruoli e potere
Verrebbe dietro questa ondata che è fatta appunto di populismo
Che è fatta di tentazioni da parte di certi ceti che ritengono di risolvere i problemi compressi della nostra società attraverso la soluzione appunto dell'uomo forte
Non è la strada che ne pensiamo debba essere eseguito
La complessità richiede risposte appunto
Difficile
Richiede analisi attenta dei problemi
Richiede che le questioni vengono approfondite richiede soprattutto che abbiamo fissi e ben chiari i punti di riferimento concettuali valori ai quali ispirarci
Purtroppo mi diceva e diceva abbiamo bisogno di idee io credo Cutrufo che noi più che di idee abbiamo bisogno di elaborare
E di portare avanti un discorso sia nelle visioni più generali sia dalle visioni più specifiche che riguardano le singole città
Di punti di riferimento che ancora possiamo dire la storia ha confermato come punti validi come punti forti
Dobbiamo partire come dicevamo anche da questo riferimento dell'Europa che non è un'astrazione non è solo un sogno non è solo una speranza ma è oggi la politica concreta che deve essere fatto
Io sono per un accenno vorrei dire
Qualche settimana fa l'Europa ha deciso finalmente di intervenire le il bacino del Mediterraneo
E quindi di ampliare di portare avanti una politica sulle due grandi frontiere lungo le quali ci sarà la sfida del due mila
Lungo lesto
Con popoli che sono stati lasciati alla deriva dal fallimento di un'orgogliosa superba ma fallimentare appunto ideologia quale quella del comunismo che oggi vanno faticosamente fra guerre e conflitti
Tra i balli etnici fra tentativi di uscire fuori da situazioni di difficoltà e quindi comunque fra lacrime e sangue stanno cercando di trovarlo l'organizzazione
E abbiamo l'altra frontiera che ci tocca da vicino che quella del Mediterraneo dove un processo di pace si è avviato ma che per essere stabilizzato ha bisogno di politiche lungimiranti
Ora è evidente che qui l'Europa non solo l'Italia ma l'Italia dentro l'Europa può svolgere una politica seria e concreta
Perché noi riteniamo amici romani voi che siete qui sotto certi aspetti al centro di una grossa speculazione della destra anche qui il segno dalla destra
Gli amici di tutt'Italia della Puglia
Appunto della Lombardia del Veneto dell'Emilia che avete anche se in qualche parte in misura minore le stesse problematiche
Credete veramente voi che la grande questione dell'immigrazione che maltrattata con grande generosità come amica Rosa Russo Jervolino sta guidando del processo appunto anche l'informazione del legislativo di questo problema possa essere approntato
Come ritiene la destra con la polizia e con l'esercito o con politiche lungimiranti di grande respiro che portino sviluppa che insieme determinò interscambi e non soffocamento di di posizioni che vanno viste con grande apertura
Ecco lo spirito cristiano
Direi che sono qui
Le differenze
Altro che conservatorismo amico Marini
La nostra e la visione di chi partendo da valori certi si apre alle esperienze
Nuove da fare appunto con intelligenza con misure con calcolata eguale
E chi invece vuole lanciarci verso le avventure io penso che alcuni di questi proponenti
Delle proposte che vengono avanzate dovrebbero in qualche maniera fare autocritica perché quello che avevano previsto si è rivelato un boomerang
Volevano al turno unico pensavano di ridurre appunto ai partiti e si sono moltiplicati ma perché non viene il dubbio che dietro le loro proposte può esserci soltanto e si annidi soltanto una soluzione ancora più negativa per il nostro Paese
Abbiamo quindi da fissare questioni in termini di principi di valori
E nello stesso tempo portare avanti una elaborazione che deve avvenire a tutti i livelli
Noi sappiamo che la grande questione quella che tormenta forse tanti padri e madri di famiglia che sono qui presenti che tormenta tutti quanti noi è quella di aprire una fase di nuova espansione
O appunto una passi di una crescita che consenta l'inserimento dei giovani all'interno della società noi sappiamo che questa è la questione principale
Ma veramente
Possiamo immaginare che questo problema si possano affrontare da soli o non ancora nel contesto di un'Europa che riveda le sue posizioni solo la scorrettezza direi incerto senza un poco
è saltata di un Bertinotti può immaginare che il problema della disoccupazione sia pronta secondo i moduli che ancora ieri sera proponeva
Noi sappiamo che abbiamo bisogno di puntare su un'espansione che nasca appunto da una ripresa delle nostre capacità produttive basate sulla scienza sulla cultura io vedo qui e voglio salutarli amici che operano in questo settore
Che sono venuti qui evidentemente hanno sentito l'attrazione sanno la sensibilità del Partito popolare verso questi problemi vogliamo partire dalla scienza e dalla cultura e dalla scuola per ricostruire
Per ricostruire una speranza per costruire una speranza per i nostri giovani
Da tutte le parti ormai riconosciuto che vincerà la sfida chi avrà il miglior sistema scolastico il miglior sistema educativo il maggior livello di Scienza di cultura di formazione professionale
Lo dobbiamo impegnarci su questo e qui la positività e direi anche l'incontro che non d'auto col programma di Prodi il quale non a caso ha messo questo punto al centro
E dire che questa è la dimostrazione anche dalla serietà del personaggio come è stato detto non di spot televisivi
Non di realtà che vengono immaginate
Così per tradursi in uno slogan ma di pensiero politico che riflette sulle cose cerca di trovare soluzioni e noi sappiamo sono difficili ecco perché abbiamo deciso
A metà di febbraio di riunirci a Sondrio le ricordo del grande nome di Ezio Vanoni che dette l'avvio alla storia
E gli interventi economici del nostro movimento
Per una riflessione sul pensiero economico
Noi sappiamo che la situazione non è semplice
Perché noi oggi sappiamo qui non vorrei rubare il mestiere ad altri amici che conoscono la materia è meglio di me ma noi sappiamo che purtroppo come dire la crescita
E l'espansione anche produttiva non porta di per sé occupazione
Che ci sono dei blocchi che devono essere in qualche maniera riconsiderati che la vecchia cultura keynesiana che è stato alla base di alcuni interventi non è più sufficiente aggiungendo la domanda pubblica di portare produzione noi sappiamo che dobbiamo combattere una battaglia che insieme di risanamento ma anche di ripresa c'è un ripensamento da fare questo lo possono fare sono partiti
Che non hanno schematismi e dogmatismi ma che hanno al centro una impostazione che veniva dalla grande scuola del pensiero economico cristiano che è l'uomo al centro della costruzione di ogni pensiero nel suo paese
Che intendiamo portare avanti una riflessione senza demagogia
E sono appunto quel filone caro Marini che Romani trovava per esempio punto di riferimento che l'ha trovato in Pasquale stare in Saraceno anche qui chi ritiene
Che la nostra come dire storia
Si era esaurita non sa quale ricchezza di contributo quale per attività di idee quale fermezza di riferimenti non possiamo ancora offrire
E questo mi pare sempre ormai più evidente cari amici anche per la storia che si sta sviluppando in questi giorni
Altro che conservatorismo
E qui voglio dire una cosa
Con molta chiarezza
Perché
Appaia a tutti quanti voi nella sua nettezza
Noi siamo conservatori soltanto di valori
Ma proprio perché non dogmatici non ideologici siamo pronti a sperimentare tutto ciò che non mette in crisi valori
Siamo conservatore di valori per le ragioni che ho detto perché la sfida del prossimo secolo sarà la sfida sulla riorganizzazione della società
Sarà la sfida sui valori che devono in qualche maniera creare la nuova coesione dicevo prima della Società è qui il nostro quindi in più rispetto ad altre ideologie
Ma la stessa cultura del PDS o quella liberale possono portare indubbiamente contributi di illuminazione di pensiero
Razionale possono illuminare con le loro logiche coloro culture
Ma siamo solo noi cattolici democratici che possono dire qualcosa che in maniera straordinaria ha detto il Papa qualche mese fa
Che le democrazie non reggono se non c'è una ispirazione spirituale anche religiosa con la quale
Vive la democrazia spesso
Siamo conservatori ed io che non sono mai stato di quel filone
Mi permetto di dire
Che dobbiamo sentirci tutti quanti orgogliosi di essere conservatori come don Giuseppe Dossetti che ha levato la sua voce flebile
Da un ospedale per dire agli italiani state attenti hanno manomettere la Costituzione
A non disperdere l'ultimo grande patto sul quale ancora gli italiani si ritrovano
Noi dobbiamo stare attenti perché quando si perdono i punti di riferimento le acque agitate travolgono e sono acque limacciose
Cari amici care amiche
C'era una volta un filosofo
Che stava nel nostro partito
Che aveva immaginato
Di cavalcare
Il cavallo il puledro della destra
A me pare
A me pare che quel sogno stia via via svanendo
Da fantino quale si proponeva anche se un po'al robusto
è rischia di diventare ahimè vittima travolta
Dagli zoccoli
Dei nuovi domatori
Che non mi pare di rinvio non orchestra a piuttosto stanno mettendo su un circo che queste quello che sta venendo fuori all'interno del
Io vorrei
Che questi amici riflettesse no succo stock che sta accadendo
Peraltro non dobbiamo dirglielo noi
Perché un amico mi richiamava l'attenzione per esempio su quello che ha detto
Uno dei cosiddetti me trattandosi della pensiero di destra
Che comunque ha un qualche richiamo
Ai valori che pure dovrebbero essere presenti la teste non so quali siano questi valori perché avendo eliminato i loro testi loro libri perché sapevano che erano improponibili inservibili mi pare che oggi l'unica
Come dire cultura che hanno la ripete quello dell'articolo quinto che chi tiene in mano ha vinto vero questa mi pare che sia la logica
Che esprime e bene però questo giornalista studioso veneziana
Spiegando il perché delle dell'abbandono di Fisichella lui dice lascia
Ma questa è una destra da salumieri
Usa questa espressione perché appunto ispirata soltanto alla logica
Della crescere comunque il guadagno ora io mi domando ma si sono gli stessi uomini della destra
Che riconoscono queste caratteristiche nella destra che c'è in Italia immaginate vero quale giudizio mai possiamo dare io domando a Buttiglione a Casini quale giudizio voi potete dare di questi alleati con i quali si dà andati a combinare
Io penso che una riflessione da parte loro non sarebbe male la chiesa madre qui siamo noi a grande tradizione
Io non voglio dire che saremo così cristiani
Da
Uccidere il vitello grasso anche perché siamo ecologisti ed è meglio non ammazzare gli animali però uccidere il vitello grasso per il figliol prodigo
Però
Diciamo pure ci ripensino perché lì non c'è destino lei non c'è destino lei non c'è destino
Non so non so non so lo so però noi abbiamo al nostro interno sempre come dire la virtù della conversione della riconversione però
Dico questo al Vidar perché immaginate immaginate quale sarà la risposta io la prevedo però noi abbiamo il dovere
Di dire che si sono incamminati sulla strada sbagliata
Io qui sembra lo stesso amico che mi ha fornito anche questo richiamo mi ha dato un libero che ancora devo leggere ma ho sfogliato qualche pagina e la cosa interessante di questo libro
Forse scritto appunto da Urbani dagli altri che sono i teorici ai miei malmessi caro Elia mi pare all'interno della appunto a destra perché la logica della destra seguente che viene qui citata qual è la logica di Gasparri
Gasparri voi lo conoscete ha detto al meglio non avere professori un professore in meno è uno scemo in meno queste alla cultura della destra però che richiama
Io se non vado errato ma senza fare paragoni mi pare che anche un personaggio della nomenclatura hitleriana
Disse quando sento parlare di cultura prendo la pistola non siamo a questo ma quando praticamente siamo lì ecco questa è la linea io mi domando come può combinare anzi
Chi bene o male può avere al proprio interno il barlume
Di un pensiero che risale a nostra tradizione di trovarsi su questa strada ma citava il libro
La cosa interessante che proprio Urbani in un saggio scrive che uno dei rischi più grossi che corre il polo la radicalizzazione a destra
Perché Alleanza nazionale che a mio avviso solo bevuto tra i bicchieri di acqua di Fiuggi e non possono bastare per pur darsi totalmente dal punto di vista
Poi c'è
Poi c'è qualcuno che sdogana con grande facilità noi invece non vogliamo far pagare dogane ma vogliamo soltanto osservare bene realisticamente come stanno le cose belle dicevo però proprio questi dicono che c'è il rischio della ritmica l'iniziazione a destra
E che nel momento in cui la radicalizzazione a destra insiste c'è il rischio di una logica perversa che può portare il Paese verso posizioni e derive di tipo prioritari
Ma se loro si accorgono di questo si scrivono questi saggi e vedono che sotto i loro occhi stava realizzando questa realtà ma come mai non torno indietro io mi domando allora sono colpevole
E rischiano di avere la stessa colpa che ebbero altri intellettuali che facilmente abbassano la guardia lasciano passare le esperienze peggiori
Ecco perché noi dobbiamo essere vigili
Dobbiamo essere vigili dobbiamo essere vigili care amiche e cari amici
Per difendere la tradizione ripeto di Unitalia chi ha respirato all'interno dell'Europa e che dall'Europa trae spunto e all'Europa donna appunto le proprie capacità creative
E che si integra questo è il retaggio più prezioso che ci ha insegnato De Gasperi
Abbiamo anche da difendere amici
Una tradizione forte che quella della unità del paese
Nessuno si illuda che possa essere minata la unità del paese anche se siamo aperti come don Sturzo ci ha insegnato alle più alte forti ed avanzate esperienze di autonomia appunto
Di autonomia comunale di autonomia delle regioni
E qui c'è un ruolo particolare che Roma può giocare
Io ho detto l'altro giorno ad un convegno interessante che voi avete organizzato caro Cutrufo che Roma ha una carta importante da giocare
Perché come fu nel passato non ottocento per dir così la speranza è l'emblema dell'unità del Paese oggi con una buona amministrazione caro Badaloni a cui devi dare una mano corrobora importante
Che la città deve giocare Roma può diventare un punto di riferimento dire che sotto certi aspetti per Roma può ripassare la logica concreta di unità del Paese
Una unità che fatta come dice la nostra storia come ci hanno insegnato i nostri padri come ha detto non Sturzo di tante tante pluralità ma che diventano un'armonia
Che diventano la civiltà italiana che noi intendiamo difendere e non ci sarà nessun lumbard che potrà in qualche maniera infangare la stessa storia
Della Lombardia o del Veneto che ha una storia di unità ed è una storia di grandezza data al nostro Paese
L'unità l'unità quindi dell'Italia
Anche qui siamo aperti
Siamo aperti
Una grande lezione una formula straordinaria che noi condividiamo in pieno ci è venuto da un magistero elevatissimo che ci ha detto anche parole utili sul modo come dobbiamo noi per dir così utilizzare la pratica politiche parlo del cardinal Martini che ha detto a noi una parola
Che ha detto a noi la parola incoraggiamento verso quel appunto federalismo solidale che è una sintesi felice che rientrano Stra tradizioni e che ha detto anche a noi che non dobbiamo mai
Immaginare che il silenzio e in qualche maniera un'attenzione riflessiva sulle situazioni non significa bandolo di valori
Ma significa far progredire i valori
Noi non intendiamo come altri fanno utilizzare i grandi valori della vita i grandi valori della famiglia
I grandi valori di una concezione robusta
E integra della Società come arma di scontro e di contrasto con le altre culture perché riteniamo da questo punto di vista di essere lievito che via via penetra all'interno delle altre culture
E le approssima alle nostre posizioni così come di fatto sta avvenendo e come già è stato appunto indicato nella dizione anche metodologico
Quello splendido discorso pronunziato il sette di dicembre dal cardinal Martini siamo per la difesa dei valori della Costituzione
Non conservatori
Ma a riformatori autentici come sono sempre autentici riformatori quelli
Che hanno le radici forti
E noi siamo un partito di radici
Noi siamo un partito che appunto ha dietro le spalle un retroterra di riferimenti ai quali non intendiamo rinunziare per una ragione precisa e direi scientifica perché quel retroterra è stato confermato come valido dalla esperienza storica
Abbiamo appannato quelle radici qualche momento abbiamo chiuso gli occhi non siamo diventati artefici autentici e valorizzato ori di quelle sorgenti che pure avevamo al nostro interno
Oggi liberati da incrostazioni
Possiamo diventare più forti
Testimoni di questa tradizione di questa speranza ma c'è bisogno di una grande mobilitazione
La televisione ci può dare più o meno spazio voi cari amici
Non facciamo gli scioperi che fanno gli altri
Se mai denudando sì
Noemi
Riteniamo che dobbiamo
Però esserci della società italiana
La nostra funzione il nostro ruolo è soprattutto a essere più che sembrare
Poi prima o poi si accorgeranno dobbiamo essere testimoni ripeto anche di alcune grandi
Questioni che sono oggi messi in discussione
C'è una cultura complessiva che dobbiamo contrastare ed è quella cultura dissacratoria
Che distrugge anche qualcosa che dovrebbe essere venerato è io qui voglio dire a nome vostro al nome dei popolari di Roma
Delle regioni d'Italia dell'Italia tutta che noi riteniamo una vergogna il fatto che si raccolgono le firme contro il Presidente della Repubblica
Soltanto perché ha fatto
Soltanto perché ha fatto il proprio dovere che è la sua
Ed io porterò
Il vostro applauso
è la vostra riconoscenza quando dopodomani andremo a dire la nostra parola sarà una parola come al solito serena e ferma su realtà del Paese
Porterò appunto la vostra vicinanza
Ma è un dato grave
Vedete questo dato è la spia di quale tentativo di desertificazione estremismi congiunti di destra e di Pasini Istra perché così vuole camuffarsi questo giocoliere
Della politica italiana che non ha pudore nel passare a destra a sinistra al centro pur di riaffermare la propria posizione personale il centro nel certi solo questo siamo d'accordo ebbene diciamo questa posizione la spia di quale tentativo si sta creando di distruggere tutto di cancellare tutto per issare le proprie bandiere saranno bandiere poi in un deserto ma non è questo lo consentiremo
Non lo consentiremo fedeli appunto ad una tradizione
Che dobbiamo fare vivere
Dobbiamo far vivere con la testimonianza diretto io ho visto in questi giorni andando per l'Italia come gli altri amici che ai nostri richiami la gente risponde voi siete venuti qui con sacrificio da tante parti d'Italia
Non eravamo mai stati in tanti anche nelle stagioni passate è vero passetto
Pasetto mi diceva sotto voce anche nei momenti più fulgidi mai c'era ma raccolti così spontaneamente insieme all'interno appunto di un teatro come quello dell'Adriano oggi siete venuti in tanti
L'avete fatto per generosità non l'avete fatto anche perché c'è dentro una fede la fede dei cattolici democratici che noi intendiamo far vivere nella storia politica del nostro Paese
Pensavano che la nostra esperienza sarebbe finita
E invece io penso che noi oggi ricominciamo
Io non so care amiche e cari amici
Se fra qualche
A noi faremo di tutto perché
La ragione prevalga
E si possa
Come dire
Riformare anche in senso giusto ma siamo pronti alla prova temo che questa prova ahimè sarà più vicino e allora la mia richiesta e quella di un grande impegno dobbiamo supplire alla mancanza di attenzione delle televisioni agli spot che non ci consentono alle Silenzi sui quali sistemi l'attenzione dei
Gli altri il silenzio sulle nostre iniziative dobbiamo essere presenti sul territorio secondo la tradizione appunto di una vicinanza popolare degli uni che si affiancano agli altri per portare che le nostre ragioni che non solo la Jolie deboli ma sono ragioni forti l'abbiamo un viatico e il viatico che noi abbiamo è quello iniziale che vi ho letto di al Cile
Casca ma voglio anche dirvi
Sì un pensiero che proprio negli ultimi giorni è comparso nelle splende io Sturzo all'amico Giovanni una pubblicazione che il nostro grande storico Gabriele De Rosa ci ha offerto
Ebbene quelle pensiero di don Sturzo mi sembra si attagli anche alla nostra futura storia perché credo che la storia nostra continuerà
Intese che possono consentirci di portare avanti il nostro progetto di una società libera e democratica scrive don Sturzo all'amico Giovanni
Da marzo mille novecentotrenta nel piano del fascismo Karol però stabilito nelle tue convinzioni e compatti sempre
Tant'è questo l'invito stiamo di Reed
Le nostre convinzioni e combatteremo e combattiamo sempre per la libertà nostra e del
Il novecentoquarantotto come abbiamo fatto nei momenti bui nei momenti ampia è scontro siamo noi che dovremmo passare alla storia come i maggiori testimoni della libertà dell'Italia