Intervista a Walter Veltroni e presentazione del suo nuovo libro "La bella politica" org. nell'ambito della Festa provinciale dell'Unita'

Buonasera a tutti
Venti giorni fa
Abbiamo aperto questa festa insieme al sindaco Mario Primicerio dedicando il nostro primo pensiero alla Bosnia alla città martire di Sarajevo chiudiamo stasera con il pensiero ancora dei
Alla sofferenza inaudita
Di chi ha subito un assedio medievale
Ai bambini straziati da una guerra inumana e con la speranza che finalmente le diplomazie sappiano far tornare in campo la ragione l'equilibrio l'equità per costruire una pace giusta e duratura
Firenze lo sappiamo non è stata a guardare nei giorni aspri della guerra
E siamo certi che ancora è pronta a mobilitarsi con il suo sindaco per offrire amicizia e sostegno alla ricostruzione della Sarajevo multietnica città della convivenza e della tolleranza se ne è parlato qui questo è stato come sempre il più grande appuntamento politico culturale della nostra città
In questi venti giorni si sono svolti quarantatré dibattiti cui hanno partecipato oltre duecento ora Turi di tutti i partiti e di tante esperienze socialmente impegnate incontri ai quali hanno assistito circa diciotto mila persone delle centosettanta mila che hanno vissuto la festa momenti importanti e talvolta emozionante ne ricordo uno
Ma senza nulla togliere al valore di tutti gli altri l'incontro con Giancarlo Caselli procuratore di Palermo che qui è venuto
Con Pier Luigi vigna e Pino Arlacchi a parlare di educazione alla legalità
Ricordo questo incontro per sottolineare ringraziamento dell'Italia onesta al lavoro deciso e pericoloso di tanti magistrati impegnati in prima linea contro i poteri criminali
Ma anche per rinnovare il nostro rispetto verso tutta la magistratura anche quando siamo convinti che essa sbaglia argomenti a bersaglio
Se poi c'è qualcuno convinto che il comunismo è stato inventato per fare arrivare in Italia rubli di Mosca portiamo pazienza
Vuol dire che Berlusconi non è l'unico analfabeta della nostra patria
La giustizia dunque
La giustizia dunque faccia il suo corso dovunque e comunque noi siamo sereni essi rivolgiamo un saluto fraterno a Massimo D'Alema e Achille Occhetto
Non è fare sentenzia
Non è per alterigia
Non è per superbia e perché siamo davvero convinti che la loro estraneità a fatti di rilievo penale
Noi lo viviamo tutti i giorni il rapporto con le migliaia di cittadini che hanno dato vita a forme cooperative per farsi un lavoro o per costruirsi la casa o per aprire il negozio della Coppa in un quartiere in un Paese dove non c'è una relazione limpida e cristallina che non conosce scorciatoie o vincoli occulti di mutualità se mai si deve dire il contrario
Si deve dire che negli ultimi anni il tentativo di coinvolgere il mondo cooperativo negli scandali ha prodotto un indebolimento di queste esperienze a tutto vantaggio di una rinnovata aggressività
Di quei settori economici che non ambiscono alla competizione sul libero mercato e che si toglierebbero volentieri dai piedi un concorrente che a migliaia e migliaia di sostenitori
Noi difendiamo il pluralismo economico la democrazia economica e la possibilità che i cittadini
Forti soltanto del loro risparmio si associno per dar vita ad imprese economiche con finalità sociali e di utilità generale
Perché la cooperazione non è una banca fantasma delle Bermuda
Ci sono le persone in carne e ossa le ansie e le aspirazioni di famiglie di uomini di don le persone quelle vere che hanno una coscienza e tante ragioni entusiasmi e debolezze
Mica i promoter di plastica pagati da Forza Italia reclutati con annunci sui giornali che promettono lauti vantaggi economici le persone le belle persone che hanno dato vita a questa festa che hanno sudato imprecato che si sono divertite come nelle altre cinquanta feste dell'Unità svoltesi nella nostra federazione è questa la politica e ci interessa quella che parte sempre dalle persone la politica spazzatura dei dossier dei veleni delle congiure delle cordate dei boatos di giornata non interessa i cittadini
Due mila quattrocento volontari qui per passione civile e piacere di relazione e in un partito che non ha più ideologia di riferimento Massa animare valori idee progettualità con la concretezza dei gesti personali e quotidiani
Un partito il PDS che non ambisce ad essere unico e solitariamente diverso che qui ha vinto tutto eppure ancora scommette sul proprio rinnovamento mentre sostiene lealmente la ricerca unitaria della sinistra
Nella coalizione democratica e coi comitati Prodi è la nostra forza guardare più in là di tutti i compagni e le compagne che qui hanno lavorato un giorno un mese vorrei ringraziare una donna esile tenace che ha diretto tutta la festa Laura Pecchioli
Credetemi
Credetemi non è facile per nessuno combinare la ruota di menti Montespertoli con il dibattito sulla mafia mentre si contratta la fornitura di pecora genuina non è facile
Tutti gli altri compagni non le posso citare e me ne dispiace davvero anche se sappiamo che nessuno di noi cerca queste gratificazioni si fa la festa perché ci fa bene
Ci si sente utili e responsabili magari ci si diverte e sia l'occasione per rinsaldare o estendere conoscenze ed amicizie si fa per un giornale bello che ci piace sempre di più
E che il ventisei prossimo ci regalerà un'altra sfida quando mattina sarà in edicola tutto qui
Questo siamo noi non un partito di potere una chiesa o una setta
Un partito di cittadini che ai cittadini a voi tutti qui stasera rinnova l'invito ad aderire ad entrare nel PDS per farne uno strumento ancora più vicino plasmato sulle sensibilità e gli interessi dei fiorentini democratici siamo anche più qualificato organizzatore di manifestazioni politico-culturali
Della città di Firenze ed un pezzo importante della società fiorentina
Per questo ci siamo resi disponibili con l'amministrazione comunale della nostra città per contribuire ad un progetto in sé importante per Firenze recuperare le cascine dal degrado e dall'abbandono in cui si trovano specialmente resta
Se vi saranno le condizioni e noi ci auguriamo di sì se vi saranno le condizioni in maniera adeguata e rispettosa per rivitalizzare il parco più importante di Firenze almeno per un periodo di dentro un progetto complessivo del Comune
Il PDS pronto fin dal prossimo anno affare alle Cascine una festa dell'Unità ambientalmente sostenibile rinnovata nella sua tradizionale frutti
Se sarà possibile lo faremo volentieri altre venti non sarà certo un luogo a fare la differenza fra la cattiva e la bella politica
Ringrazio e Giovanni Valentini vicedirettore di Repubblica e accettato il nostro invito
Walter Veltroni e a casa sua
Bene qualche sera fa Walter Veltroni ed io
Ci siamo ritrovati a Reggio Emilia il McNish con Gianfranco Fini e devo dire eravamo tutti all'inizio certamente poco emozionati un po'tesi era la prima volta di Fini sotto la Quercia c'era un'atmosfera di grande intensità devo dire anche di grande compostezza e c'era tantissima gente ecco vedendo stasera questa platea mi viene in mente di dire ma non è una catarsi o che stasera cioè più gente Veltroni di quante ce ne fosse qualche sera fa perdere Veltroni e Fini e quindi se mi permettete Firenze fatte Emilia
Almeno in quel
Ecco io vorrei cominciare raccontando di un piccolo retroscena per di carattere personale
Quando Walter mi ha telefonato
Direi all'inizio di agosto grosso modo prima di Ferragosto
Per invitarmi a questa serata per propormi in questo dibattito mi ha annunciato che il libro stava per uscire e mi ha detto ti mando le bozze anche perché ad un certo punto si parla anche di tempo quindi ho aspettato con ansia
Questo libro che in realtà non è mai arrivato e probabilmente si è perso nei meandri di Repubblica o qualcuno lo ha involontariamente sottratto fatto sta io poi ho cominciato a leggere delle anticipazioni sui giornali quelli qua e là e sapendo che questo appuntamento era fissato per oggi o rinviato di settimana in settimana la lettura del libero
Dopodiché sabato mattina cioè qualche giorno fa sono andato in libreria l'ho comprato perché poi penso che
Che i libri degli amici è giusto è giusto comprare no no Renato certo e ho finito di leggerlo l'ultima parte perché poi l'ho letto tra sabato e domenica approfittando della pausa del week-end e ho finito di leggerlo stasera in treno venendo giù da Milano
E adesso vi dirò quello che penso quelle la prima impressione di questo libro ma nel frattempo Tergat punizione chiedo a Walter di farmela dedica qui davanti a tutti voi
Questo è è uno strano libero nel senso che non è un libero soltanto politico
E non è neppure soltanto un libero personale non è soltanto un libro sull'uomo Veltroni non è neppure un libro sul politico Veltroni
Se non voglio fare confronti e paragoni che sarebbero sgradevoli con altri libri di uomini politici e di leader di questo e di altri partiti ma qui c'è davvero tutto Veltroni cioè se voi volete conoscere Veltroni se voi volete incontrare del terroni
E passare un paio d'ore a tu per tu con lui chiedendogli che cosa pensa della politica ma anche che cosa pensa in generale della vita della famiglia del calcio della televisione del cinema ecco in questo libro
Trovate tutto Walter io lo dico conoscendolo ormai da tanti anni stimando l'ed essendo di molto amico avendo anche condiviso con lui tante battaglie diciamo d'opinione
Sui giornali o anche fuori dai giornali devo dire che l'ho un po'riscoperto leggendo questo libro pensavo di conoscerlo ma l'ho conosciuto meglio ora questo libero è un libero interviste realtà
E l'intervistatore porrà non ho fatto in tempo a fare un calcolo probabilmente cinquecento domande più o meno quindi è una cosa molto corposa nella quale ripeto si parla un po'di tutto
Allora io stasera dovremo farne delle altre due domande saranno di due tipi domande diciamo di aggiornamento perché ci sono delle questioni dei temi
Sul tappeto che Minnelli però non vengono affrontati venti però non se ne parla e delle questioni magari invece che sono delle curiosità più personali più umile
Che sono indotte dalla lettura dell'intero però come si usa fare
Senta e perde i liberi e soprattutto per questo genere di libri io vorrei partire proprio dal titolo fatta la verità
Proprio dal titolo che come sapete la bella politica ora sono tempi in cui davvero la politica è bruttissima per dirla con Achille Occhetto e sembra diventare sempre più brutta di giorno in giorno sempre più cattiva più aggrovigliata allora io vorrei cominciare da qui chiedendo a Walter se quando ha scritto questo libro e ha scelto questo titolo la bella politica voleva esprimere un auspicio una speranza se se ne in qualche modo pentito se oggi questa della politica si allontana sempre di più come sembra di vedere
Ma quando ho proposto il titolo alla casa editrice che mi ha guardato un po'mostrano
Io gli ho detto guarda questo titolo indica una cosa da conquista
Indica una fatica da fare indica una speranza da coltivare
La politica oggi è non voluta orrenda veramente è una politica inconcludente è una politica spesso astratta una politica rissosa violenta
Si può dire
Il Paese vive anche senza politica io non credo
Sì sì dire senza politica si vive senza la partecipazione diretta dei cittadini alle decisioni che contano per il loro destino e dunque la politica necessaria dobbiamo accontentarci che ci sia questa brutta politica dobbiamo accontentarci tra vita politica italiana da mesi vuoti solo attorno ha due problemi il primo la data delle elezioni il secondo il tentativo del di Uni di fregare gli altri
Francamente credo che tutto questo appassioni poco gli italiani quando in tutte le occasioni vengono i colleghi dei telegiornali col microfono
Te lo mettono sotto e ti dicono quando si voterà
Io in quel momento di fronte la casalinga di Voghera come diceva Beniamino Placido proprio sulle colonne di Repubblica e ciò di fronte il cittadino medio la cittadina media che in quel momento sta a casa sua magari sta dando da mangiare ai figli e sedici arrivano i politici in televisione di che parlano di quando si punta
è come se la politica avesse divorato se stesse come se si guardasse io mi ricordo sempre
Una copertina che stavo da bambino per ore a guardare perché mi affascinava molto è una copertina del Corrierino di piccoli allora del Corriere di coesione
Ed era un disegno di un bambino che guardando uno specchio nel quale c'era un bambino che guarda uno specchio nel quale c'era un bambino riguarda uno specchio e così all'infinito a me questa cosa mi affascinava molto questa idea che si potesse sempre riflettere la stessa immagine per N numero di volte
Era molto affascinante allora applicata la politica è molto inquietante molto triste persino devastanti
E allora questo titolo corrisponde la domanda di Giovanni
Una speranza una fatica
Un impegno nel nome di questo paese nel nome del suo destino nel nome della gente che in questo Paese lavora produce studia insegna crea noi dobbiamo assolutamente ricostruire una bella politica e questo è l'obiettivo in qualche misura della vita dell'esistenza di Dublino
Walter ha esordito come era prevedibile da leader del buonismo
Voi sapete che luglio se dei massimi esponenti del vostro partito direttore dell'Unità numero due dell'Ulivo non so che altro adesso raccontare
Stratega di marketing come a un certo punto si definisce nel libro al proposito delle vendite crescenti dell'unità poi ne parleremo anche dal concorrente devo dire
Però e soprattutto i leader del buonismo e l'iter di un certo modo di fare politica
E io personalmente apprezzo che condivido c'è un modo moderato soft rispettoso delle opinioni altrui tollerante e civile però ecco quando intenti così duri come questi mi domando e vi domando davanti a voi
Quanto pagherà questo buonismo tu stesso mi pare nei giorni scorsi ieri a Reggio Emilia hai detto non non non dobbiamo essere né buoni né sessi perché poi quando uno è troppo buono almeno in questo Paese passa per fesso allora questo buonismo che cos'è una scelta una necessità in questo momento o ti sembra di dover correggere in qualche modo di dover diventare un po'più cattivo
Allora per questa domanda io chiedo scusa ma mi toglierò la giacca questi
Però menarmi diversamente dall'onorevole Pierferdinando Casini mi fermo qui non vado avanti
Si limitano al giardino
No la risposta al tempo stesso semplice compresa bisogna fare un passo indietro come nei grandi romanzi diciamo dell'ottocento Giovanni Valentini ha detto che noi ci conosciamo da diversi anni ed è vero ci conosciamo dal tempo nel quale Giovanni era direttore de L'Espresso
Ci conosciamo per aver combattuto Luís su un giornale io in un partito una battaglia molto dura
Molto difficile
In quei tempi
Posso dirlo senza presunzione abbastanza anticipatrici
Mi riferisco alla battaglia contro il trust dell'informazione costituito dal gruppo di Silvio Berlusconi
Conducemmo questa battaglia verso la fine degli anni Ottanta diciamo così dalla metà in Sud degli anni Ottanta questa battaglia culminò nella legge Mammì questa battaglia ottenne dei risultati positivi penso per esempio la questione dell'interruzione pubblicitaria dei film
In quel tempo
Io
Tutto in tutti i modi mi si definiva fuorché un buonista anzi è uno molto duro molto cattivo insomma si si
Si ricordano tanti episodi di battaglie televisive fatte con Intini piuttosto che con
Gianni Letta col medesimo Berlusconi
Quello era un tempo
Come dire Mollificio non so come dire a un tempo di di appunto di di addormentamento era un tempo di Cassano e io sentivo il dovere di dare battaglia per la mia parte altri giornalisti coraggiosi lo davano attraverso i loro giornali di dare battaglia contro un grande potere che si sta verificando
Aver denunciato quel potere è una delle come dire cose che mi sembra
Di aver visto meglio nella mia vita politica perché
Perché io mi accorsi che stava succedendo in questo Paese qualcosa che sarebbe diventato preoccupante io non immaginavo francamente che Berlusconi sarebbe un giorno entrato in politica
Ma immaginavo quello che vedevo e cioè la costruzione di un circuito abbastanza insomma perverso tra la decisione politica e gli interessi degli imprenditori
E quel circuito ebbe la sua massima espressione nella legge Mammì che non per caso è stata poi successivamente
Osservata da altri punti di vista
Quella battaglia fu una battaglia molto dura nella quale non furono risparmiati colpi io racconto nel libro che mi hanno detto e io l'ho scritto ripetuto tante volte nessuno ha mai smentito che una volta in quegli anni convocando ad Arcore i pubblicitari concreto il gruppo dirigente non so chi di Publitalia o della Fininvest Berlusconi cominciò il suo discorso mostrando due diapositive quella del sottoscritto e quella di Eugenio Scalfari indicati come i nemici che dovevano essere
Tolti di mezzo
Questa abitudine un'abitudine che è rimasta
E qui veniamo alla questione del buonismo che è una definizione giornalistica la quale non ci si può ribellare TTT che ti vuoi ribellare una volta che tra notata trattieni perché è inutile stare a ribellarsi
Anche perché poi di per sé non è no appunto io diciamo qui c'è una cosa si che riguarda la la mia convinzione politica cioè io penso che in questo tempo oggi diversamente da allora quando c'era da buttare giù un regime politico
Adesso in questo Paese che vive da sei anni un terremoto che non finisce che da sei anni ha metabolizzato una grande incertezza una grande instabilità un grande senso di precarietà che pesa sulla vita di tutti noi in questo Paese
Se questo Paese avesse la forza diciamo di scegliere la politica che dovrebbe scegliere non ci dovrebbe essere più spazio per i distruttori ma ci dovrebbe essere spazio per i ricostruttori e noi vorremmo essere i ricostruttori di questo Paese dopo le macerie di questo terremoto
Quindi la bontà è coniugata
Alla voglia di risolvere i problemi alla voglia di utilizzare la politica per quello che la politica è io credo di aver dimostrato che
Tra la bontà
E l'asprezza della lotta politica c'è un confine molto
Labili
Voglio dire
La voglia di non fare della lotta politica un confronto ideologico di non demonizzare l'avversario di non cercare di cancellarlo e di toglierlo di mezzo si sposa con una grande radicalità di principi politici
Quando
Che siccome appunto come ho detto l'altra sera a Reggio Emilia
Le cose complicate diciamo mi vedono abbastanza partecipe quando si trattò di parlare dopo Berlusconi al congresso del PDS o quando si è trattato l'altra sera di discutere confini Bay sono stati due momenti di grande asprezza dal punto di vista politico
Perché è così perché deve essere così io non è che sogno un Paese nel quale incontro
Che ne so Giuliano Ferrara il quale anche oggi ho visto che ha pensato bene di continuare
A insultarmi come ormai fa quasi tutti i giorni egli porta un mazzo di fiori perché questo sarebbe il buonismo no io sogno un Paese nel quale con i miei e Bersani possono lottare contrapporre mi litigare e avere uno scontro politico e programmatico e di valori e di idee molto però insomma senza che il Paese debba pensare che se vince l'uno se vince l'altro non c'è spazio per quello che ha perso perché è questa la differenza fondamentale
E poi così concludo la risposta a questa domanda
Io vorrei riproporre la domanda che mi sono posto ieri parlando appunto al comizio a Reggio Emilia
E del tutto evidente che c'è un attacco nei confronti diciamo
Della sinistra del centrosinistra
Questo attacco è un attacco che non nasce per caso no abbiamo avuto la possibilità di leggere quest'estate
Quel dossier preparato dall'onorevole Gianni Pilo una delle menti più servite diciamo così del di Forza Italia
Il quale ha
Ha preparato un dossier segreto che è finito su tutti i giornali italiani tanto era segreto
Nel quale diceva Berlusconi
Che stava andando in un ritiro spirituale alle Bermuda dove si è fatto ritrarre in quella simpatica fotografia nella quale sembra Biancaneve e i sette nani connesso
Poi il piede
Comunque gli ha consegnato un rapporto di cui la cosa che io ritengo lo dico sempre perché mi pare che sia illuminante diciamo così la cosa che a me pare più su straordinaria assolutamente sublime
La scelta del titolo
Perché Pilo c'ha pensato molto ha consultato tutti i libri di segretissimo che gli sono capitati tra le mani ha ha visto tutti i film di James Bond ascoltato alcuni esperti della CIA e del KGB
Dopodiché ha trovato per quel dossier un nome in codice che ha messo proprio per evitare che l'avversario potesse entrare in possesso della chiave di lettura di quel dossier
Cosa possibile solo se avesse avuto il Codice di decrittazione che era nascosto nella cassaforte di Emilio Fede immagino
Allora ha pensato di intitolare così quel dossier
Per non farci capire ENEL anni elezioni anticipare
Geniale
Veramente
Ci si può affidare a gente così hanno anche in questa un altissimo grado di professionalità comunque per uscir di scherzo quel dossier
Così come quello che è accaduto sono appunto esattamente il contrario di quello che noi vogliamo noi vogliamo rifare il perimetro travolta poiché l'Italia vogliamo fare uno scontro politico cd
Quel dossier
Conteneva tre schede personali biografiche
Una rivolta a Massimo D'Alema una rivolta a Romano Prodi è una rivolta al sottoscritto
Con tutta la descrizione le caratteristiche
Su di me c'era scritto è bravo rassicurante eccetera eccetera dopodiché c'era scritto si tratta di vedere come potrebbe reagire a provocazioni che ne mettano intenzione di passione e la miseria
E io
C'ha pensato detto non lo so che possono fare minimi
Intanto se uno vuole fare una provocazione bene che non te lo dica prima la fa tutti comunque
Forti scherzo adesso io mi sono posto una domanda semplice perché queste tre persone
Perché tre persone
Che vengono raccontate sono tre persone tra virgolette buone miti come volete cioè tre persone il cui obiettivo è di rendere civile la lotta politica in Italia perché
Ci si scaglia contro di loro
Perché per esempio
Lo dico io l'ho detto al mio amico Fausto Bertinotti
Perché tra gli avversari da distruggere non c'è il nome del segretario del partito di Rifondazione Comunista perché
Per una semplice ragione che è una cosa che noi tutti voglio dire lo dico qui alle compagne e i compagni di Rifondazione Comunista lo dico agli elettori lo dico a tutti noi
Misurate la diversità di trattamento su di noi dicono scrivono che ci insultano ogni giorno Bertinotti viene portato in palmo di mano
Si dice fossero tutti come Bertinotti
Non sto scherzando
Fossero tutti come Bertinotti accerto forse la sinistra come Bertinotti la destra sarebbe sicura di governare per il resto del suo tempo è questa la differenza fondamentale
Ciò di cui hanno paura
Ciò di cui hanno paura e lo voglio davvero dire a questa compagna questi compagni immaginando che si possono ascoltare ciò di cui hanno paura e la sinistra chi si pone l'obiettivo di governare
Questo è il vero problema per loro non la sinistra che usa i paroloni
E dentro quella sinistra le persone le quali possono avere una maggiore capacità di comunicazione nei confronti di elettorato persino di centro persino moderato e per questo
Che si scagliano e aggrediscono tra virgolette i buonisti
E per questo che un deputato di Forza Italia ha brindato alla notizia dell'avviso di garanzia a Massimo D'Alema e ad Achille Occhetto cosa che io ritengo essere
Non tanto per quel deputato quanto per il fatto che nessun esponente della destra abbia sentito il dovere di dire una parola ritengo essere molto grave vedete e così concludo
Io dirigo un giornale un giornale un grande potere un grande strumento
Però
Alcuni di noi hanno un codice dentro il codice e se volete politico e giornalistico insieme
è quello di usare uno strumento pericoloso perché per noi che cos'è fare un titolo
Fare un titolo è un tot numero di battute alla tastiera del computer da fare sul sullo schermo del computer quello titolo ci stanno ci sta
Un titolo che porti il nome di una persona
Può essere un coltello piantato nello stomaco di quotarsi dalla quale non ci si libera per tutta la vita un titolo può fare male può distruggere la vita di una persona e bisogna sempre ricordarsi
Io avrei potuto utilizzare
L'unità potrei utilizzare l'unità
Come uno strumento contundente
Non l'ho fatto non lo faccio non lo farò per una ragione semplice non è un atteggiamento
Di bontà
Non è un atteggiamento di ingenuità
Io ho fatto l'incredulità ha fatto l'intervista Tatarella sulla famosa questione di Affittopoli
Non c'abbiamo aperto il giornale a sette colonne Tatarella Stein una casa violenta Tatarella l'abbiamo messo in basso a pagina sulla sua spiegazione probabilmente stava in quella casa da molti anni era del tutto legale quello che ha fatto ma questo per indicare
Che anche quando nel passato c'è stato l'arresto di Paolo Berlusconi o c'è stata la detenzione di Marcello Dell'Utri dopo si è dovuto riconoscere che l'unità ma anche il PDS anche il segretario del PDS si erano comportati distinguendo ciò che non può non essere distinto altrimenti la lotta politica in Italia diventerà un inferno e cioè l'aspetto de la lotta politica dall'aspetto alla lotta giudiziaria
La magistratura deve fare il suo corso faccia tutto quello che deve fare la politica deve occuparsi della lotta politica noi sconfiggeremo la destra ma con le armi della politica con altre armi folle Armida appositi
Non è le ingenuità
Ne buonismo devono sapere però guardate questa è una constatazione molto fredda
Devono sapere però che siccome
Come dire la bontà assi o meglio l'atteggiamento volto a risolvere i problemi si sposa anche con una grande
Come dire
Combattività
Io spero mi auguro
Che tutto questo finisca presto
Per l'intanto però registro una cosa
Registro la regressione tra destra italiana
Che non è non sta facendo la marcia verso
Chirac
O meglio
Sta facendo passi da gambero indietro mi dicono che questa sera l'onorevole Berlusconi mi dicono quindi prendete era lo dico ai colleghi di verificare diciamo così perché l'ho sentita
Dal giornale poco fa mi dicono onorevole Berlusconi avrebbe detto che se dovessero non dovessero essere convocate le elezioni in tempo breve Luís ritirerebbe fuori la proposta avanzata da Pannella di una ventina
Ecco io voglio dire solamente questo
Lo voglio dire al Paese
Il paese si troverà prima o poi a decidere poi magari verremo anche la discussione su quando e come si troverà prima poi a decidere
Ma tutto quello che è successo nelle ultime settimane negli ultimi mesi dimostrano una cosa
Che da una parte c'è una destra estremista
Pericolosa
Che sta tornando indietro e che vuole spaccare il Paese ammetta con tutti gli effetti che questo può produrre
Dall'altra parte c'è uno schieramento di donne e di uomini che per quante provocazioni per quante aggressioni per quante
Campagna si possano fare non perderà la testa e continuerà a lavorare sulla strada che ha scelto e cioè di fronte ad una destra estremista e in regressione il centrosinistra continuerà a proporre i suoi programmi
Le sue idee i suoi valori perché questo Paese non ha bisogno di una spaccatura di una sorta di contrapposizione ideologica ha bisogno di una cosa chiara ritrovare stabilità ritrovare serenità ricomincia adesso cambi
Walter che Dio non ci siamo mai messi d'accordo e non l'abbiamo fatto neanche stasera sulle domande
E da fare al massimo ci siamo scambiati qualche impressione solo prima di salire sul palco e l'altra sera Reggio Emilia io gli avevo però anticipato una domanda che poi in realtà non sono riuscita a fare perché non eh ma mi è rimasta sul taccuino e mi è rimasta anche la curiosità e mi sono sempre chiesto ma Veltroni in fondo è sempre stato buono fin dalla nascita fin da quando ha cominciato a fare politica
E Luís nel libero racconta di aver esordito in politica di essersi affacciato alla politica nel mitico mitico fatidico sessantotto l'anno della contestazione studentesca
Come voi sapete il segretario del vostro partito Massimo D'Alema una volta ha detto qualche mese fa pubblicamente senza ritegno che lui nel sessantotto tirava qualche molotov qualche allora Walter tu hai mai tirato una molotov fu cubetto di porfido una piglia qualche oggetto contundente qualche cosa che potesse fare male agli avversari politici
Per non so se devo vergognarmi ma no ormai non ha mai tirato alcunché anzi semmai siamo io appartengo
Ad una
Non lo so
Forse per carattere per formazione ma insomma
Noi eravamo quelli che e Massimo era con noi perché poi
Diciamo
Storie politiche si assomigliano molto per quanto siano diverse nella formazione poi si incrociano molto rapidamente
Io devo confessarlo scritto anche nel libro che ci sono delle cose che a me francamente mi mandano in bestia perché
Noi siamo quelli che
In quegli anni
Si prendevano gli insulti talvolta le botte perché qualcuno andare in piazza e urlava Camerata basco nero il tuo posto è al cimitero le sedi del mese si chiudono col fuoco
Tutte cose che erano hanno già sembravano sbagliate allora a me quello che mi fa impazzire è che alcuni di quelli che gridavano quegli slogan adesso magari in televisione ci fanno lezione dall'altra parte non è questa la cosa che mi manda in bestia
Non perché si debba essere sempre coerente nella vita la coerenza non di per sé
Si dice che chi non cambia mai idea non è propriamente quindi io rispetto quelli che cambiano idea
Anche anche anche una al giorno che capita diciamo così però di solito sono quasi sempre le idee di quelli che sono più potenti per cui diciamo solo per i cambi facili ecco
Però ecco io francamente sono invece
Rimasto dell'idea
Primo questo non c'entra niente ma togliamo la cosa di massima di mezzo perché
Credo che Massimo lo abbia detto anche per significare
Rispetto alla descrizione che si fa della sua esperienza politica che in cui c'è stato anche un elemento come dire di ribellismo giovanile che c'è stato in tutti noi in lui si è espresso in quella forma immessi è spesso in altre forme
Come in tanti altri ragazzi di quella generazione si è espresso in altre forme ancora però ecco io quello che credo noi possiamo dire con qualche certezza e che diciamo a grandi linee i valori fondamentali li avevamo in broccati e non è cosa da poco
La libertà la democrazia e il pluralismo delle idee la tolleranza nei confronti degli altri la non violenza
La non violenza perché quando noi andavamo a proteggere c'è capitato di farlo appena hai evitare che cortei andassero alle sedi del MIS lo facevamo perché avevamo una idea politica
Che era quella in base alla quale il confronto e la lotta politica dovesse essere prevalente ieri sulle spranghe e oggi diciamo su su tutte le possibili utilizzazioni strumentali per noi la lotta politica qualcosa di bello l'impegnativo di importante
E non c'è nessun surrogato siccome abbiamo sicurezza delle nostre idee siamo sicuri che sia lo scontro è fatto sulle idee e sulla politica noi possiamo avere la meglio e questa sicurezza ce la portiamo appresso
Con una qualche convenzioni
E comunque per rispondere proprio concretamente la domanda no non solo non le ho mai tirate ma semmai diciamo
Ogni tanto abbiamo anche rischiato di prenderla perché bottiglia morto
Ecco però seguendo nella carriera politica di Walter dopo il Sessantotto lui dice del libero racconta molto bene devo dire anche con un trasporto personale
Di essere entrato in politica tratto da Enrico Berlinguer
Berlinguer dice Veltroni nel libero aveva dentro una specie di luce interiore e la cosa che lo faceva impazzire era di essere rappresentato come una persona triste
Perché l'unica realtà non era affatto una persona triste una persona timida
Aveva una sua penna timidezza che è sempre una buona cosa e aggiunge Walter come Consiglio diffidare di quelli che timidi non sono
Ora per lingue era come tutti ricordiamo un uomo di grande rigore diciamo di grande rigore morale e di grande intransigenza aveva questa maschera questa faccia dura e probabilmente per chi lo ha conosciuto io non l'ho conosciuto in modo particolarmente approfondito ma quanto basta per aver non ricordo molto intenso fra l'altro mentre voi applaudiva a te mi è tornato alla memoria in mente un
Certo di De Gregori che tornava a cantare dopo tanto tempo con una serata molto bella
Le fiaccole insieme miseria Cesi fu una cosa molto emozionante io seguito del festa dell'Unità da inviato di Repubblica
Come cronista e mi ricordo di essere stato ha colto stasera sono stato accolto dal
Cordialità di laurea Pecchioli quella volta fui accolto invece dal
Ruvidezza di Giuliano trattare
Che all'epoca
Che all'epoca era se non erro segretario cittadino del PC e che comunque che il capo della organizzazione che accoglieva i giornalisti ora fra le frasi che Walter ricordati un Berlinguer ce n'è una che riguarda Craxi che Berlinguer lo definiva un giocatore di poker credo che questa definizione sia ancora attuale e forse anche stencil pile ad altri giocatori che nel frattempo sono si sono seduti al tavolo della politica poi ce n'è un'altra al giornalista del Secolo d'Italia lui rispondeva due punti virgolette
Noi con voi abbiamo chiuso il venticinque aprile del quarantacinque
Allora Walter che cosa è successo abbiamo riaperto il discorso lo dobbiamo che aprire il povero per lingue se ci sta guardando da qualche parte
Che cosa penserà del fatto che tu per amicizia mi hai costretto ad andare a Reggio Emilia con l'onorevole Fini e ad accoglierlo come un ospite di riguardo alla festa nazionale dell'Unità
Ma guardate io nel libro racconto una cosa poi
Torna da un attimo sul sul proprio sul senso per la domanda
Nel libro racconta un episodio che mi capitò di vivere la butta via delle Botteghe Oscure
Qualche giorno dopo la morte Enrico Berlinguer noi eravamo lì ricordata c'era
Quella grande fiume di persone che veniva abbia salutare per l'ultima volta Berlinguer nel palazzo del partito
A un certo punto mentre eravamo lì al secondo piano arriva una telefonata
Nella quale ci si annunciava che Giorgio Almirante sarebbe venuto a rendere omaggio a Berlinguer
Noi ci chiedemmo cosa dovevamo fare
Ci fu una breve discussione
Non sapevamo come avrebbe reagito quella gente non sappiamo se era giusto non avevamo tante incertezze a un certo punto si alzò Giancarlo Paietta
Che aveva fatto molti anni nelle carceri fasciste
E disse vado io giù a riceverlo la discussione finì lì
Nessuno aveva titoli morale diciamo così per contrastare Giancarlo Paietta
Andò giù a riceverlo poi qualche mese dopo quando morì Almirante Pajetta andò ai funerali di Almirante
Che cosa c'era in quel
In quella scelta
Guardate
Ci sono due verità che devono andare insieme
Una verità è politica
Noi non abbiamo nessuna Nostalgia
Del movimento sociale
Non abbiamo nessuna Nostalgia di una destra
Sostanzialmente immersa dentro un regime passato fatta di de autoritarie che aveva una pratica politica spesso assai violenta
Noi abbiamo salutato come un fatto positivo che la vita politica italiana la trasformazione dal Movimento Sociale in Alleanza nazionale
E ce l'abbiamo salutato come un fatto positivo che il partito di Fini cercasse di fare uno sforzo per trasformare se stesso e diventare una forza
Della destra di tipo europeo
Anche per questo è stato invitato alla festa l'azione dell'Unità dove abbiamo discusso con asprezza ma dove è stato accolto con la tradizionale civiltà della nostra gente
Anche se io gli ho detto quella sera voglio ripetere stasera anzi stasera lo ripeto con ancora più convinzione
Che la mia impressione
E che l'esperienza di Alleanza Nazionale
Stia ora vivendo un momento di stallo e probabilmente anche di regressione
Alleanza nazionale al di là delle intenzioni che Fini proclama e che non si può non riconoscere
Per una larga parte del suo gruppo dirigente
Sembra ancora a vere una grande Nostalgia del movimento sociale e forse persino una nostalgica di qualcos'altro
Questa è la verità dei comportamenti politici di una parte del gruppo dirigente di Alleanza Nazionale oggi
E dire questa verità significa chiedere a quella forza politica di fare qualche passo in avanti
Aggiungo persino nel loro interesse vedete oggi uscito sul Corriere della Sera un'analisi di Renato Mannheimer sulle tendenze elettorali alla luce di tutte le cose che sono accadute nel corso di queste ultime settimane eccetera delle campagne che sono state scatenate cosa esce fuori sì che c'è una leggera flessione del PDS ma molto diciamo contenuta nei sondaggi ma la cosa che mi ha colpito e che c'è una flessione
Di Alleanza Nazionale
E anche della destra il che vuol dire che quando si fanno queste campagne quando si scrolla quell'albero poi diciamo i frutti non vanno nella direzione di chi pensa di raccogliere ma vanno in altre direzioni
Dunque questa è la prima verità se Alleanza nazionale continuerà il suo cammino sarà un bene per il Paese sia Alleanza nazionale porterà dentro di sé ancora come porta oggi i residui di una cultura
Missina
Questo questi Pira una forte contraddizione
E questa è la prima verità la seconda verità che va detta
E che noi
Nel dare questo giudizio politico non partecipiamo alla campagna anti revisionismo storico
Per quanto si possa diciamo così rileggere e reinterpretare e penso per esempio a un grande libro come quello di Claudio Pavone cioè un testo fondamentale per capire la storia di quegli anni
E però questo non può consentire di passare un colpo di spugna
Di far finta che come qualcuno dice beh in fondo è stata
Come di si dice
I torti e le ragioni si dividevano equamente no
Se venisse da me è un un ragazzino
A chiedermi qual è la differenza tra fascismo antifascismo io gli risponderei in un modo solo
Che non ci sarebbe stato bisogno dell'antifascismo se non ci fosse stato il fascismo
E cioè non ci sarebbe stato bisogno
Del sacrificio
Del sacrificio io ho riletto in questi giorni
Le lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana no rilette perché stavo pensando a come poterla riutilizzare per
Sono un testo straordinario sono ancora un testo assolutamente straordinari in quelle lettere di gente che scrive un'ora prima di essere fucilata
Che scrive mentre sta sa che sta per lasciare la famiglia i figli e la moglie
E che però né anche quando scrive le ultime parole anche quando deve raccontare inevitabilmente racconta tutta la sua disperazione ha dentro un grande elemento di chiarezza a me la cosa che mi colpisce di quelle lettere alla grande fierezza
E cioè gente che muore ma che sa che muore perché attraverso il suo sacrificio ha restituito a tutti noi e noi oggi siamo gli eredi siamo infelici eredi di quel sacrificio ci hanno restituito la libertà la libertà di dire quello che pensiamo
Di scrivere quello che vogliamo di fare il giornale che vogliamo di voltare di organizzati in sindacati in partiti tutto quello che il fascismo aveva cancellato e questo non lo si può non non si deve dimenticare mai
E infine
Mi hanno molto colpito il vostro applauso quando Giovanni ha citato il nome di Enrico Berlinguer
è una cosa che ha una sua grandezza che fa onore a voi che siete qui
E che però io penso
Se voi siete d'accordo possa essere considerato sulla testimonianza di una parte delle persone che avevano simpatia per le idee d'Errico Berlinguer
O che lo ammiravano che stanno nel suo stesso partito consideriamolo come
Come se ci fosse un'eco no ogni tanto succede quando si va in montagna che si dice una parola e le parole poi arrivano
Qualche tempo dopo c'è un lasso di tempo che che che intercorre tra l'emissione di un suono e la sua ricezione
Immaginiamo che questo applauso venga da lontano
Tenga da undici anni fa
Immaginiamo che questo applauso sia un pezzo dell'applauso che l'Italia perbene diede per l'ultima volta Enrico Berlinguer quando lo salutò a piazza San Giovanni con quella grande manifestazione
Perché Berlinguer
Berlinguer è stato il capo del partito comunista italiani
è stato il capo del più grande partito di opposizione di questo Paese
Tuttavia quando Berlinguer morì
Quando Berlinguer morì a provare dolore
Non furono solo i militanti del Partito Comunista Italiano i militanti dell'opposizione
A provare dolore fu il Paese per bene fu quella parte del Paese
Ve lo ricordo perché mi scrisse io ho fatto un libro su Berlinguer l'anno scorso due anni fa e mi scrisse una persona che aveva letto che è una persona di destra e mi disse
Io sono di destra però Berlinguer aveva una caratteristica era uno
Che tu sapevi che credeva in quello che dice
Ecco il Paese per bene applaudì un uomo politico che credeva in quello che diceva e facciamo finta che l'applauso di stasera sia fatto a nome di quell'Italia perbene che ancora maggioranza di questo Paese
La citazione di Berlinguer
Mi fa venire in mente un passo del libro di Walter che non avevo segnato e quindi adesso faccio fatica a ritrovarlo ma cito a memoria che riguarda Aldo Moro
Aldo Moro come tutti sappiamo
Era in qualche modo diciamo l'antagonista ma anche forse l'interlocutore per costituire speculare di Berlinguer
E Walter ricorda nell'intero che insomma cosa che spesso i suoi ex amici di figli amici di gli ex amici di partito di Moro dimenticano
Non morì un incidente stradale per un attacco di broncopolmonite o o per qualche malattia più moderna ma nuovi ucciso dal terrorismo fu una morte politica e Walter lo dice abbastanza chiaramente tende ha cambiato la storia di questo Paese non solo la storia politica proprio la storia di questo Paese e ha bloccato probabilmente un processo
Di partecipazione ventenni
Comunisti al governo di questo Paese ora secondo me c'è un giudizio che a me Walter è parso un po'ingeneroso nei confronti del Moro quando tu dici pensieri lunghi e pensieri corti cioè ci sono gli uomini politici che pensano hanno idee grandi lunghe di grande respiro e invece quelli che pensano più perennemente guardano al contingente al giorno per giorno al massimo l'indomani mattina ecco mi sembra di ricordare che tu ad un certo punto DC Moro pensava corto perché insomma era sempre indaffarato negli equilibri di partito le correnti i giochi di potere
Nei congressi democristiani ed è vero purtroppo per loro la gente andava ma quando poi si parlava dei grandi problemi del programma dell'occupazione del Mezzogiorno usciva sistematicamente a prendere il caffè o il panino ecco io ti devo dire non ho capito bene questo tuo giudizio sul pensa che lungo pensa che conto di Moro perché invece io che l'ho conosciuto abbastanza anche perché ho studiato con lui all'Università di Bari
E devo dire ne ho un ricordo del tutto diverso in questo senso cioè secondo me era uno che su un'altra sponda su un altro versante ideale politico però come Berlinguer aveva la capacità di pensare e lungo
No io sono d'accordo tra infatti nel libro io non non dico che Moro pensava corto o diciamo cito Moro in un'altra parte cioè cita Moro quando parlo del linguaggio della politica cioè quando parlo della differenza tra il modo in cui comunicava Berlinguer e il modo in cui comunicavano gli uomini politici della sua generazione
Da questo punto di vista ci fu proprio una rottura di linguaggi
Berlinguer parlava
Come dire un linguaggio molto comprensibile Berlinguer era un uomo molto televisivo nonostante fosse assolutamente alieno da tutte le le le le brutte
Le brutte storie da politica spettacolo però aveva una forza persino una faccia televisivamente straordinarie
Moro aveva un linguaggio molto parlamentare mora andava in televisione parlava le convergenze parallele i suoi pensieri lunghi che c'erano caspita Moro è stato tu hai perfettamente ragione uno
Che uno di quelli che è stato uno degli uno dei motori de la vita politica italiana però non avevano traduzione in termini di linguaggio politico così era per De Martino che
Diciamo gli avversari di Berlinguer erano muore De Martino certo viene una certa Nostalgia pensare a quelli che noi abbiamo di fronte oggi insomma c'è una certa differenza
Ma
Ma appunto era un problema di linguaggio poi nel libro dico un'altra cosa della quale io mi sono pian piano convinto guardate io sono convinto che appunto Moro sia morto perché qualcuno voleva che morisse
Le Brigate Rosse hanno rapito Moro io racconto anche qui nel libro di essere andato un giorno a Rebibbia
A incontrare Prospero Gallinari per fargli un'intervista che poi uscì sull'Unità
Fu un incontro molto bello che lo ricordo con l'esperienza della mia vita tra le più
Affascinanti credo anche che sia stato uno degli articoli più belli che mi sia capitato iscrive in vita mia proprio perché c'era dentro questa attenzione per quattro ore Gallinari ed io abbiamo litigato duramente
Quando si è chiusa la porta diciamo
Che mi separava da lui da un uomo tra l'altro malato noi ci siamo battuti perché potesse essere riconosciuta questa sua condizione di malattia questo è stato fatto che è stato un bene
Tuttavia per quattro ore abbiamo litigato duramente Luís aspettava da anni di di avere di fronte un dirigente del partito revisionista e quant'altro io aspettavo da anni di incontrare uno di quelli che ritenevo essere stati responsabili
Per larga parte delle scudi una sconfitta del movimento operaio
La cosa che fa impazzire Gallinari
è quella di pensare di leggere anche sui libri si desidera sinistra che i militanti le Brigate Rosse fossero eterodiretti cioè fossero una specie di banda di di di di ingenui nelle mani di un potere
Occulto lo capisco non solo capisco ma io penso sia giusto dire la verità la verità storica e politica
E cioè che Prospero Gallinari così come tanti la stragrande maggioranza dei militanti delle Brigate Rosse non vengono dai campi d'addestramento Della Gladio vengono dalle storie e dagli errori del movimento operaio italiano questa è la verità
è la verità storica politica la biografia di molti di loro vengono dagli errori del Sessantotto dagli errori del movimento operaio dagli editori di una certa cultura cattolica si crea una combustione che produce il terrorismo
Ma questo non toglie attenzione
Questo non toglie e su questo Gallinari non poté darmi torto gli dissi guarda io
Ti do atto della buona fede ammesso che diciamo di questo si possa parlare di fronte a quello che è accaduto ma tu non puoi negare una verità che mentre voi tenevate rapito Aldo Moro qualcuno stava giocando la sua partita
Qualcuno stava giocando
Ad un altro tavolo che coincideva con il vostro altrimenti lago della Duchessa il depistaggio del lago dalla duchessa non se lo sono inventato le Brigate Rosse qualcuno sarà inventato
E io sono tra quelli italiani
Che si ostinano a pensare sarà old style vecchio stile sarò si ostinano a pensare
Chi la loggia massonica P due non fosse un'associazione di beneficenza ma forse un potere chiara come ha scritto la commissione Anselmi avuto l'obiettivo di minacciare la democrazia italiana
Guarda caso molti uomini della P due compaiono
Anche diciamo nella
Come dire tra coloro che dovevano seguire
Le indagini per ritrovare Aldo Moro
E poi noi prendiamo tutti un abbaglio io punto nel libro voluto dirlo io per primo insomma ero molto giovane ma insomma
Le lettere di Moro
Noi abbiamo creduto per anni che fossero state estorte
La sindrome di Stoccolma ci fu spiegato che e invece io li ho rilette qualche anno fa
Io ho avuto l'impressione di un gigantesco abbaglio in cui le lettere c'è tutto morto
In quelle lettere c'è il pensiero politico di Moro c'è la concezione della politica di Moro
Però
Abbiamo tutti preso questo gigantesco abbaglio Moro muore
E la storia politica italiana cambia cambia in maniera repentina radicale per dieci anni
Invece di esserci la prosecuzione di quella che veniva chiamata la seconda fase d'una rivoluzione democratica antifascista c'è il caffè con tutto quello che ne è conseguito questa è una bella differenza
A proposito di P due senza riferimenti personali qui noi non abbiamo consigli per gli acquisti
Non abbiamo Spotorno abbiamo sponsor notavo anziché anche le bottigliette di acqua minerale sono senza etichetta proprio assolutamente neutrale
Però nel
Libero di Walter ci sono anche dei momenti diciamo più leggeri delle pause dei momenti ludici delle interruzioni non pubblicitarie ma appunto gioco una di queste il gioco della torre
Cioè l'intervistatore gippone quindi propone una serie di coppie di personaggi della politica della vita pubblica e di chiede chi dei due butterebbe giù dalla torre
Per esempio tra Borrelli e Caselli Kakà Dini o Ciampi poi più modestamente tra Mastella o Casini Buttiglione o Bianco Cossiga o Di Pietro e via discorrendo c'è anche Occhetto e D'Alema io naturalmente non videro le risposte perché se no vi toglierei il piacere di leggere il libro in questa parte ce n'è una invece che riguarda appunto Fini ne abbiamo già citato più volte poi prometto che non ne parliamo più
A un certo punto l'intervistatore dice tra Berlusconi e Fini lei chi salva e Veltroni risponde un po'impacciato un po'imbarazzato dobbiamo proprio farlo diciamo Fini
Agli intenti istruttorie l'intervistatore gli richiede salva Fini un po'perplesso
E un po'forse scandalizzato Veltroni rispondo risponde sì salvo Fini paradossalmente e meno pericoloso
Ora io dico che chiedere se oggi riproposto oggi questo gioco della torre sa che avrebbe lo stesso risultato se alla luce di quello che sta accadendo che abbiamo ricordato anche prima Luis salverebbe senta che Fini S tuttora lo ritiene meno pericoloso
Ma tutto il gioco Della Torre una di quelle cose micidiali quando te la fanno che devi fare dei visto appunto il quesito chissà al veristi tra Mastella e Casini è un rompicapo francamente insolubile
Io
Non sono in grado diciamo ci sono delle cose che come il anche i cervelli elettronici vanno in tilt di fronte ai quesiti di questa dimensione in qualche caso me la sono cavata più diciamo all'inglese però c'erano delle situazioni nelle quali rispondere tutti e due o nessuno dei due era insomma un po'allora posso reclutate Nadia tra Berlusconi e Fini ho detto Fini naturalmente ma che la cosa mi entusiasma sinceramente nel suo cose più appassionante se si potesse butta Institute il nome non buttare giù nessuno ma figurarsi
Penso però che Berlusconi abbia dentro di sé una carica
Di
Dispregio delle regole
Maggiore di quella di Fini
Per Berlusconi le regole sono un un insulso incidente la stranezza incomprensibile
Scalfaro non gli dà ragione attacco a Scalfaro
I sindacati decidono di fronte a quello che stava facendo sulle pensioni di fare uno sciopero ne facciano dieci cento mille non cambieremo mai opinione vadano a lavorare invece che scioperare
L'opposizione dice che le cose non vanno bene gli rema contro
Non lo so ce l'abbiamo ma cinetiche hanno i giornali i giornali giornalisti magistrati magistrati tutti comunisti
Cioè veramente il disprezzo per le regole
è una cosa
Questa molto pericoloso
Molto pericolose
Io vedete mentre parlo non so quale sarà il destino politico di Berlusconi non lo so perché
Adesso ha ripreso
Insomma
Berlusconi è venuto al congresso del PDS a fare un discorso che io allora
Bettini subito dopo parlando subito dopo di lui migliore la forma che nei contenuti
Però la forma conta e
Però devo dire la verità io lo guardavo appunto che dovendo parlare dopo me lo studiavo ben benino chi mi sembrava
Che fosse
Come quando ti tengono
E tu vorresti partire era costretto a usare un vestito rivista panta cucito addosso
Non riusciva a aveva davanti quella platea la quale avrebbe voluto gridare brutti comunisti
Se potessi vivi delle cose che
Come internet scusate passo una parentesi tra questa davvero chiede ai colleghi di non scriverla ma non perché sia faccia notizia solo perché è una battuta di quelle da
Mi raccontò una volta Benigni
Che quand'era ragazzo
Quand'era ragazzo e doveva fare il festeggiamento lo invitarono a fare festeggiamento dall'otto marzo
A ad una grande platea tutta di donne
E lui doveva fare il suo show allora si era messo lì a pensare quale poteva essere l'attacco più diciamo entusiasmante che poteva fare salì sul palco si avvicinò al microfono che urlò brutte maiale
Pur travolto fu travolto da una rissa spaventosa e finì in ospedale con due costole inclinate
Da quel momento ci sta molto più attento
Se Berlusconi avesse potuto quel giorno avrebbe detto quello che gli stava nel cuore quello che appunto io quel giorno glielo raccontai quello che disse
Scusate adesso andiamo un po'a ruota libera ma insomma tanto è una bella serata se sta bene allora
Di ritorno dalle Bermuda
Di ritorno dalle Bermuda dove come sapete il sole
Ha riunito dei giornalisti in una discoteca
Luogo nel quale sarebbe bene che visti anche i precedenti politici andassero poco ci andasse i ragazzi a ballare questo tanto per
Per la diciamo per la precisione ha riunito dei giornalisti e ha insultato tutti quelli che gli capitavano sotto tiro mentalmente ha insultato Berlusconi è in surplus no scusate questo non ci arriva
Perché però si ripromette di farlo
Ha insultato D'Alema insultato Prodi ha insultato il sottoscritto di me
Ha detto con perfetto stile Guicciardini hanno diciamo aspirino vista perché l'uomo ha una sua cifra di raffinatezza che non sfugge ai più
Di me ha detto che sono in condizione
Ora
Di fronte ad un giudizio politico così articolato francamente uno rimane sconfortata cosa vuole dire
Però francamente è
Cioè cosa gli risponde a uno così o comunque come da ragazzini e allora decisi più uno cominci a una sequenza di insulti ma non è il mio stile oppure
Ti chiedi
Quello che io mi sono chiesto
Che mare abbia fatto questo Paese per avere avuto sette mesi presidente del Consiglio uno che si comporta in questo modo
Ma ve la immaginate voi
Ma ve lo immaginate Chirac
O meglio occorre che vanno in discoteca
Coi giornalisti e dicono di Toni Blair
Quello che dicono di di altri non esiste al mondo
Perché in quei Paesi la politica è una cosa seria
è una cosa che si fa sapendo di che cosa si parla
Io non non andrei mai a fare un'operazione a cuore aperto
Se mi dicessero guarda puoi andare a fare un'operazione in cui devi fare un trapianto di cuore non son capaci
E Lou invece ha voluto fare il presidente del Consiglio
Non ha dichiarato che non era capace ce ne siamo dovuti accorgere da soli che non era capace
E purtroppo il Paese
E purtroppo il Paese ha pagato un prezzo molto alto molto alto io quindi non so quale sarà il destino di Berlusconi
Vedo
Che incontra molte resistenze tra i suoi stessi
Supporta
Mastella ha detto a luglio
Berlusconi non ha una linea politica
Buttiglione l'ho visto intervistato l'altra sera
Mi hanno detto allora nella riunione del Polo è andato tutto bene
Buttiglione diciamo
Non è esattamente Riccardo Cuor di leone diciamo così
Ha detto si sente tutto bene d'accordo su due tanto siamo litigato si erano detti le peggiori cose però tutto benessere allora giornalista giustamente gli ha detto ma allora Berlusconi sarà il vostro leader
Beh va be
Questo lo vedremo al momento opportuno non ne parliamo adesso
Non è il caso del sì lo stesso Fini
Intervistato gli hanno detto Berlusconi al vostro leader
Con quella diciamo severità che ha detto lo decideremo al momento in cui comincerà la campagna elettorale io se fossi Berlusconi non sarei tanto tranquillo non so come dire
Guardate c'è un singolare capovolgimento di ruoli
Al congresso del PDS
Berlusconi venga a dire
Ma io non so se Prodi sia
Pienamente legittimo ad essere il mio avversario ricordati il pesce l'esame
Ci Prodi deve ancora passare qualche esame prima di poter aspirare ad essere il mio avversario
Beh in tre mesi si è capovolto tutto
Adesso non è Luís che deve legittimare Prodi siamo noi che aspettiamo di sapere che sarà il nostro avversario per la guida da direzione politica di questo Paese
Quindi per tutto questo
Per tutto questo e adesso
Lo dico seriamente io sono molto preoccupato
E penso che il Paese debba essere preoccupato della brutta strada che la destra italiana imboccato
Della brutta strada
è una strada che porta ad una divisione ad una spaccatura è una strada che del tutto irresponsabile voglio concludo subito e mi scuso
Voglio riprendere una cosa che è stato il centro dalla discussione l'altra sera confine io un terrore
E guarda i sondaggi e quel terrore mi cresce invece di diminuire
Il mio terrore
Che sarebbe davvero il paradosso estremo
è che noi noi politici dopo aver detto permessi agli italiani bisogna andare a votare vi ricordate Berlusconi diceva bisogna andare a votare a marzo giugno pare novembre può adesso non so quando da mesi l'unica cosa si dice bisogna andare a votare come se le elezioni fossero la risoluzione di tutti i problemi io terrore ma non lo dico da dirigente dell'Ulivo del PDS di quello che lo dico da italiano davvero lo dico da italiani il mio terrore che si va a votare così distanti le leggi elettorali si va a votare e il giorno dopo le elezioni
Apriamo le urne contiamo la si chiede e facciamo un'amara scoperta
Che non c'è nessuna maggioranza
Oppure che c'è una maggioranza alla Camera e una maggioranza al Senato i sondaggi dicono che siamo molto vicini che siamo ad un'incollatura noi e la destra ma se questo accadesse cosa succederebbe in questo Paese se per la terza volta agli italiani vanno a votare non riescono a produrre un Governo
Quale crisi democratica si produrrebbe
Davvero non ci abiteremo in una spirale tipica delle democrazie deboli
Dico democrazie deboli perché quando si dice dobbiamo stare attenti sennò finiamo come in Sudamerica io ho incontrato un diplomatico sudamericano che mi ha detto dice guardi non usate più questa espressione perché da noi ormai si dice se non stiamo attenti finiamo come in Italia
E quindi dobbiamo ricordarcelo
Allora
Se noi fossimo quando dico noi dico noi che abbiamo responsabilità politica Fini Berlusconi Casini D'Alema e io Prodi tutti quanti Gerardo big tutti quanti se fossimo una classe dirigente di questo Paese
All'altezza della sua sfida dovremmo dire una cosa semplice fissiamo la data delle elezioni
Quand'è aprile maggio giugno non lo so fissiamo tutti insieme andiamo al Capo dello Stato gli diciamo allora per tutti noi si può votare a maggio
Ad aprile non lo so non voglio dire un mese altrimenti dice allora delle sezioni si fa anche in un mese qualsiasi da marzo a giugno quando si vuole
Ma nel frattempo ci impegniamo a fare una riforma della legge elettorale
Io penso che sia più giusto il doppio turno
Fini pensa che sia più giusto abolire la quota proporzionale benissimo partiamo dalle nostre posizioni e facciamo quello che vuole i politici devono fare quando discutono di regole non cercare di schiantare l'altro ma cercare di trovare la soluzione che possono dal punto di vista delle regole garantire tutti
Questa è la proposta Chiuri avanzo questa sera la proposta che voglio ribadire dal punto di vista politico
E voglio dire studiamo questa soluzione
Per fare la legge regionale ci sono volute cinque settimane e si è riusciti a mettere d'accordo dalla destra alla sinistra quella legge si chiama non sous Wolfsburg si chiama legge Tatarella
Allora è possibile se lo si vuole
Chi oggi dice di no si assumerà una grande responsabilità perché badate di anche quando dicono non governano quelli che hanno vinto le elezioni del ventisette marzo è venuto il momento di dire che questa è una balla per un semplice motivo
E con questa legge elettorale se ha dovuto fare un trucco nei confronti degli italiani si è dovuto dire al nord che si votava per la lega per Forza Italia e Bossi diceva non governeremmo mai con la porcilaia fascista credo alludendo diciamo a al Movimento Sociale Alleanza Nazionale
Dall'altra parte anzitutto si diceva votate per Alleanza Nazionale e Forza Italia non governeremmo mai con i secessionisti del Nord hanno avuto il voto su questa base hanno chiesto il voto su questa base poi sono andato in Parlamento e hanno fatto l'alleanza questi è un trucco nei confronti degli elettori
Allora noi dobbiamo rifare la legge elettorale
Dobbiamo rifare la legge elettorale in modo tale da essere sicuri di una cosa sola
Non si parla legge elettorali che piacciono di più o di meno dobbiamo essere sicuri di una cosa sola
Che quando andremo a votare quel giorno non sarà all'inizio della crisi del sistema democratico italiano ma il giorno in cui andremo a votare gli italiani dovranno essere messi nella condizione di scegliere
Tra una maggioranza è un'altra maggioranza la maggioranza che vince e governa
Quelli che hanno perso si preparano a cambiarla Governo del Paese dopo cinque anni così si dà ad un paese civile stabilita ed alternanza che quello di cui l'Italia ha bisogno
Io non voglio uscire dei miei compiti ma mi permetto di aggiungere a quello che Walter giustamente diceva una cosa che lui peraltro ricorda anche nel libero
E cioè che poi questo famoso doppio turno era una proposta contenuta nel programma elettorale di Forza Italia
C'è Forza Italia si presentò agli elettori proponendo il doppio turno quindi anche da questo punto di vista la proposta del centrosinistra delle dei progressisti del PDS esattamente la richiesta di rispettare il patto l'impegno che Forza Italia aveva assunto con gli elettori in ordine alla riforma elettorale
Però non voglio neanche fare il guastafeste ma però devo dire insomma che se come si dice se Atene Sparta quella quella accettazione Davide l'altro non piange eccellenza insomma però anche l'Ulivo diciamo no stamane sto proprio bene ecco cominciando da Prodi che sicuramente una brevissima
Persona però insomma c'è tanta gente che dice è un uomo vecchio viene dalla Prima Repubblica a furia di andare in bicicletta cioè le gomme sgonfie
è un po'spompato chi sa se arriva fino in fondo è partito troppo presto
E poi insomma qui in casa del PDS c'è anche da
Per riproporre una una vecchia domanda ma insomma non sarebbe meglio che poi il leader di questa coalizione fosse Espresso dal partito maggiore
Dunque risposta diciamo a suo modo semplice nel senso che nell'Ulivo c'è una discussione davvero non c'è da da negato anzi per quanto mi riguarda c'è da esserne contenti io faccio come Buttiglione sia discussione c'è
Ma una discussione che avviene partendo da alcune sicurezze che io francamente non vedo dall'altra parte proviamo a fare quindi una tavola sinottica no proviamo a vedere destra e centro sinistra allo specchio
Questione della leadership a destra come ho detto prima non c'è sicurezza di chi sarà hanno proposto a Dini ma Dini non mi pare abbia dato grandi segni di risposta sono è sede vacante diciamo così sono alla ricerca dell'iter per il centrosinistra non c'è nessuno che metta in discussione la leadership di Prodi
Va fatto Ottaviano Del Turco qualche settimana fa ma poi adesso mi pare abbia detto nessuno dai popolari ai cristiano sociali agli ambientalisti hanno i nessuno dice non va bene Romano Prodi la leadership di Prodi è una leadership
Che naturalmente lo si deve sapere una leadership diversa da quella di Berlusconi Berlusconi è una leadership
Come dire
Era una leadership effervescente di quelle che andavano bene in televisione e che però per questo si sono consumate in breve tempo Prodi ed un altro tipo di leader
è uno che sa governare è uno che sa quello di cui parla è uno che conosce le cose delle quali si occupa non avrà grande capacità di comunicazione fascinoso dal punto di vista televisivo ma questo Paese viva dio entrando nel due mila dica cosa ha bisogno come presidente del Consiglio di un presentatore televisivo di un uomo di governo
Pesa la differenza che c'è fra
Tra le scelte che noi dovremmo fare
Secondo l'alleanza tra di noi nel centrosinistra nessuno mette in discussione questa scelta per un semplice motivo che la sinistra sa che da sola non vince e che il centro sa che da solo non vince
L'alleanza del centro e della sinistra è qualcosa che si è consolidata
Nelle amministrazioni locali
Noi governiamo la stragrande maggioranza dei comuni e delle province d'Italia il novanta per cento delle province
Governiamo dieci regioni su sedici
E le governiamo bene io ieri scherzando al comizio ho detto una cosa che però voglio ripetere perché mi piacerebbe che rimanesse impressa
E cioè
C'è stato un rapporto dell'Istat che ha detto
Che ci sono tre regioni italiane
Nelle quali la gente vive più a lungo si invecchia di più
E siccome non credo che succeda per caso perché in fondo l'aria e la stessa diciamo tra l'Abruzzo queste altre regioni queste tre regioni nelle quali si campa più a lungo si chiamano Emilia-Romagna Toscana e Umbria
Sarà per caso
Allora vedete se io facessi il giornale L'Unità come altri fanno i loro giornali quel giorno avrei potuto fare un'apertura sette colonne con la sinistra si campa di più nessuno poteva dire che non era fondata diciamo comunque noi abbiamo
L'esperienza del centrosinistra si è fortificata
Nelle amministrazioni locali in Parlamento guardate il centro sinistra ha sostenuto il governo Dini
Anche con la lega con una coesione programmatica
Che ha consentito al governo Dini di avere quei buoni risultati perché si oggi si parla bene del governo Dini anche se adesso mi pare che si manifestano soprattutto in alcuni settori rilevanti quello che la giustizia come è evidente forse anche la questione dei trasporti diciamo non consente l'adozione di una politica adeguata la drammaticità del problema tuttavia se dal governo Dini si parla bene il merito per giustizia storica vorrà almeno essere diviso a metà tra il presidente del consiglio e le forze politiche di maggioranza che lo hanno sostenuto e che gli hanno consentito di approvare le scelte che sono state approvate comunque noi abbiamo fatto un'esperienza in Parlamento importante quindi c'è una coesione politica programmatica e di schieramento dall'altra parte che è successo
Pannella sta ancora nel Polo non lo so
E Casini
Che ogni volta che Berlusconi prende la parola non trova da far meglio che insulta
L'ho i Mastella del CCD vengono costantemente sbeffeggiati stanno ancora nel Polo
E poi il Polo
Su che cos'è un mito a parte voler far del male alla sinistra centrosinistra questo li unisce
Questa è l'unica cosa diciamo che hanno chiara cercare di distruggere
Ma quando si va alle cose da fare lo sapete una cosa in Parlamento
Tutte le volte che si è votato su così importanti non hanno mai votato allo stesso modo
Sulle pensioni Forza Italia ha votato in un modo Alleanza Nazionale ha votato in un altro sulle authorities Forza Italia ha votato in un modo Alleanza Nazionale ha votato in un altro
Sul consiglio d'amministrazione della RAI il CCD ha votato in un modo gli altri nell'altro non c'è grande questione sulla quale abbiano votato allo stesso modo
Ecco la differenza tra il centrosinistra centrosinistra discute e discuterà
Io ho proposto l'altro giorno e confermo l'abolizione della parola cespugli
La parola cespugli a una parola sbagliata e offensiva io lo voglio dire qui che parla d'una manifestazione del mio partito del PDS del partito più grande di questa coalizione
La parola cespugli va cancellata perché nell'alleanza di centrosinistra nell'alleanza dell'Ulivo
Non si misura la qualità e il peso delle idee sulla base della quantità di voti presi alle ultime elezioni ci sono idee valori culture e tradizioni che valgono a prescindere da quello
Che sono la cultura ambientalista la cultura cattolica democratica quella referendaria quella laica
Vorrei sarà la coalizione democratica solo se riuscirà a non essere né l'ombra del PDS che si estende su tutta l'alleanza cosa che per primo il PDS non vuol fare nell'alleanza tra PDS e PPI ma solo se sarà l'incontro di tutti amo gratis di questo Paese e questo è il nostro obiettivo è su questo stiamo lavorando noi discuteremo prima accerto ma discuteremo sul programma adesso convocheremo le convenzioni di collegio
E porteremo il programma al voto di centinaia di migliaia di italiani discuteremo prima magari litigheremo prima ma una cosa gli italiani possono star certi
Noi quando avremo approvato il programma magari avendo discusso litigato prima
Ma lo avremmo fatto prima per evitare di farlo dopo perché quando avremo avuto il consenso degli italiani voi su quel programma sul quale avremmo avuto i voti del Paese governeremo per cinque anni con stabilità eccolo efficiente
Walter io mi avvierei verso la conclusione se abbiamo ancora un quarto d'ora se noi togliamo se non approfittiamo troppo della vostra app senza diritti per opporre i Perotti o ancora vari tante domande da fare in parte suggerite dalla lettura del libro in parte dalle cose che ha detto stasera
E in parte anche dagli avvenimenti di questi ultimi tempi direi di questi ultimi giorni
Quindi ti proporrei se possibile magari di rispondere più rapidamente e più per mente in modo da completare un po'questo giro d'orizzonte che abbiamo fatto
Tu come rispondi all'osservazione dei vostri avversari i quali vi dicono che non volete andare alle elezioni perché avete paura perché affittopoli perché le coop rosse perché la Polenghi mica sull'immigrazione perché loro la gaffe di Prodi sui poteri forti sono tutte cose che si sono accumulate sovrapposte negli ultimi giorni nelle ultimissime settimane e stando almeno ai sondaggi fanno scendere la popolarità dell'Ulivo
No no i sondaggi dicono che fanno scende la popolarità di tutte e due i poli perché rendendo diciamo un cattivo servigio alla politica queste campagne alcune delle quali sono come dire costruite appunto di di di sana pianta e e hanno obiettiva me c'è una ragione politica però fanno male alla politica facendo male la politica fanno male ai due schieramenti che sono impegnati nella lotta politica ma non abbiamo noi siamo per votare non abbiamo siamo per votare però con due garanzie
Il primo è che ci devono essere le regole necessaria elementari per votare prima di tutte la par condicio secondo che si deve approvare la Finanziaria per evitare che il Paese vada a gambe per aria e su questo mi pareva che fino a qualche tempo fa fossero tutti d'Accord Terzo che se c'è la possibilità sarebbe bene senza alterare la scadenza delle elezioni sarebbe bene mettere mano alla riforma elettorale ripeto noi siamo disposti a discutere di ipotesi anche diverse da quella dalla quale muoviamo ma a condizione che si possa garantire attraverso le riforme attraverso l'abilità dove
Ecco nella rete almeno il timore che in questo lasso di tempo i cosiddetti poteri forti
Possano impadronirsi della situazione che si possa ricostituire un nuovo centro non so se una nuova DC Lima insomma comunque un nuovo centro che rimetta i margini sia la destra che la sinistra
Ma questo francamente non mi pare molto pensabile non mi pare ci siano le condizioni io non vedo sicuramente la ricostruzione della DC semmai mi preoccupa l'idea della ricostruzione di una sorta di centro anzi dalla costruzione di una sorta di centro tecnocratico
Più legato appunto a questi poteri che hanno una forte capacità di incidenza sulla vita politica economica e finanziaria del Paese però mi pare che se noi facciamo la legge elettorale se riformiamo la legge elettorale aggiungo che la riforma della legge le vale è la migliore garanzia per lo scioglimento delle Camere perché se si riforma la legge elettorale del tutto evidente che non può restare in vita un Parlamento eletto con una legge elettorale mutata per cui come dire la clausola di assicurazione che si potrebbe firmare appunto nota
In toto la legge elettorale ecco voi state dicendo giugno insomma adesso figlio prima marzo cui settembre ottobre novembre giugno questa data delle elezioni slitta sempre più avanti e qualcuno per esempio Sergio Romano recentemente ASPI grato in modo molto lucido che si tratta probabilmente di una bugia nel senso che per votare a giugno per evitare il famoso Semestre europeo per non interromperlo bis ogni avrebbe in realtà sciogliere le camere un paio di mesi prima quindi tra aprile maggio e poi probabilmente quindi comunque il semestre sarebbe diciamo danneggiato e poi comunque a giugno
Si riproporrebbe il problema della nuova finanziaria per cui probabilmente da giugno parliamo del novantasei
Dovremmo slittare di nuovo all'autunno successivo ecco c'è la sensazione un po'in giù io anche da parte di quelli che non vogliono andare alle elezioni per le giuste ragioni che tu ricordavi cioè per la preoccupazione che in mancanza di una riforma elettorale si fosse effettivamente decidere qual è la maggioranza e chi governa ecco però c'è la preoccupa
Lunedì un gioco all'invio di uno scaricabarile ecco qual è la tua risposta no io intanto bisogna dire una cosa in altri Paesi si è votato durante il semestre europeo non si capisce perché in Italia non si possa fare in Italia
Si deve votare secondo me appena approvata la finanziaria e una correzione da la riforma elettorale ripeto per la quale si può anche votare a marzo non è necessario andare a giugno si può anche votare a marzo ci vogliono per fare una riforma elettorale qua Pro settimane tre settimane se solo lo si vuole fare quindi io insisto in questa proposta per un semplice motivo che dobbiamo appunto per il pensiero lungo dobbiamo immaginare il giorno dopo le elezioni non il giorno prima
Il giorno dopo perché se l'Italia non avrà governo a quel punto davvero la situazione si metterà in maniera molto preoccupante lettini quel giorno che cosa farà secondo te si schiererà prenderà una parte politica stanato il centrodestra oppure conto l'errata avere dei buoni rapporti col centrosinistra tu durante l'estate se in corso equivoco nel senso che i giornali avevano i giornali le televisioni anche male in perpetrato una tua battuta una tua l'idea ma era circolata l'idea di un Dini che facessi il vicepresidente del Consiglio comparo ecco secondo te qual è il destino politico di Dini sparirà come Ciampi dalla scena politica oppure si schiererà
Ma guarda io questo non lo so dire questo dipenderà da da Dini appunto io poi ho spiegato in quella circostanza che cosa avevo detto in verità le previsioni che avevano fatto un'intervista avevano registrato esattamente la mia posizione che era quella di dire Dini valuterà sceglierà in questo Paese ci possono anche essere figure super partes necessariamente bisogna stare o di qua o di là comunque Dini sa una cosa Dini ha fatto il ministro del Tesoro col governo Berlusconi e manca poco per responsabilità del Governo e non di Dini che il Paese va sull'orlo della bancarotta ha fatto il Presidente del Consiglio sostenuto al centrosinistra e si è meritato gli alloggi di tutta la stampa di tutti gli ambienti economici finanziari internazionali credo che Dini capisca che la differenza tra l'una e l'altra cosa esattamente alla maggioranza di sostegno
Ecco un'ultima domanda ti voglio fare nessun problema più con che
Ettore più specifico esso riguarda che in modo particolare anche Firenze cioè la questione immigrazione
Nei giorni scorsi il fronte progressista ha assunto delle posizioni abbastanza netta in polemica con il Governo con l'ipotesi che poi smentita che il governo facesse addirittura un decreto legge su questo tema però parlando proprio oggi a Milano con un mi mio amico che poi Federico Rampini creato dalla nostra redazione di Mila no è stata a lungo in Francia come corrispondente del Sole ventiquattro Ore e quindi conosce bene quella situazione lui mi diceva giustamente secondo me i progressisti dando commettendo lo stesso errore che a un certo punto su commessa in Francia perché in realtà quelli che più vivono la soffrono diciamo la presente sarà la competizione la rivalità l'antagonismo non so come dire di questa massa di immigrati clandestini illegali poi alla fine sono proprio le il le fasce popolari degli operai le fasce popolari degli impiegati cioè il popolo di sinistra e in Francia le penne con il suo movimento razzista e cresciuto proprio su questo humus cioè sullo spostamento di voti della sinistra esasperati ecco non c'è il rischio una posizione del genere di alimentare l'intolleranza la xenofobia il razzismo
No noi ci siamo battuti contro il tentativo di introdurre
Come dire norme tali che avrebbero creato una situazione di tensione gli arresti facili eccetera che sono non il modo con il quale si risolve il problema dell'immigrazione che pure un problema che esiste anche se dobbiamo ricorda che la percentuale di immigrati presenti sul territorio nazionale e inferiore a quella che c'è di molto inferiore a quella che c'è in Germania o in altri Paesi europei e quindi sempre per avere diciamo la percezione dei problemi che ci attraversano e anche per sapere che sarà inevitabile come in tutti i Paesi avanzati del mondo convivere con la società multietnica in un tempo nel quale le povertà e le ricchezze sono purtroppo malamente distribuite certo è che se si vuole evitare che il fenomeno l'immigrazione divenga difficilmente governabile la prima cosa che bisognerebbe fare a sostenere lo sviluppo di quei Paesi dopodiché esiste io lo avverto un problema di disciplina degli accessi e che deve essere affrontato anche con rigore ma noi ci siamo battuti e in fondo se non è questa la differenza tra destra e sinistra quale deve esser ci siamo battuti contro il tentativo della destra di risolvere la cosa per via autoritaria diciamo così innocente punto un riflesso condizionato
Dalla destra per cui di fronte a un problema sociale si invoca sempre la repressione bisogna stare attenti perché punto la destra italiana in una destra che è stata a favore della pena di morte
Una destra che ha dentro dei germi di autoritarismo e di spirito repressivo molto forte ai quali non si può contrapporre diciamo un atteggiamento di tipo come dire liberista da questo punto di vista
Un po'leggi Roma bisogna anch'affrontare seriamente un problema diciamo di di struttura
Ecco io penso che il nostro incontro possa finire qui di ho detto all'inizio che sono stato costretto dai ritardi di Veltroni a comprare Illy però il suo libro in Liberia però ne ho ricavato una bella dedica che con se è vero che conserverò compiacere spero che voi abbiate ricavato da questo incontro una scopiazzata rialzata vecchio col può dire ancora una cosa aspettarsi è un giudizio può essere una conoscenza più diretta è più profonda di Walter Veltroni grazie a tutti
Io volevo
Per prima cosa per prima cosa volevo ringraziare credo anche a nome vostro Giovanni Valentini
S. Giovanni me lo consente
Volevo anche dire la dedica che ti ho fatto posso dirla
A ad una persona che coltiva una pianta rara il giornalismo rigoroso e coraggioso Giovanni Valentini è uno che concepisce il giornalismo
Volevo
è una cosa sola vi prendo solo un minuto che riguarda la struttura del libro io a questo libro ci tengo molto ci ha messo a punto tante cose che mi riguardano direttamente per cui ci tengo a a farlo conoscere
Il libro è diviso in tre parti c'è una prima parte che diciamo così il privato anche se voglio subito specificare che non è un'autobiografia perché avendo quarant'anni non volevo fare i miei primi quarant'anni diciamo così no io racconta ad un'altra cosa che è una cosa alla quale tengo molto io ho raccontato la storia della mia generazione
La mia generazione sono le persone che oggi hanno tra trentacinque quarantacinque anni sono persone
Che a me piacciono molto io quando vado a fare queste presentazioni del libro
Io con lo sguardo lisci ecco cerco di sapere quanti ce ne
Di fronte a me perché
è quello che ho cercato di raccontare del libro è la storia di questa generazione particolare
Noi siamo cresciuti e per questo anche un po'il titolo
In un tempo straordinario noi aprivamo la finestra della stanza nella quale stavamo studiando nella quale stavamo leggendo ascoltando i dischi della nostra generazione ed entra
Ha un grande evento vento dalla politica diciamo così che ci prendeva ci sollevava da terra e ci portava dove stavano gli altri della nostra generazione fosse una manifestazione per il civile o per il Vietnam nuovo il voto a diciott'anni o la difesa del del divorzio dell'aborto noi vivevamo di politiche avevamo dentro di noi grandi speranze grandi illusioni forse anche grandi certezze sbagliate però Cristo avevamo dentro una grande energia
Noi sapevamo di poter contare su noi stessi per cambiare le cose e questo ci portava ad attraversare la vita con una grande tensione dentro io me li ricordo anche qui a Firenze
Le manifestazioni del movimento studentesco fiorentino mi ricordo a Roma i Comitati unitari ma mi ricordo le manifestazioni di Lotta continua o quelle degli scout mi ricordo quelle facce di quei ragazzi di quegli anni che stavano in centinaia di migliaia in piazza e io sono convinto che quei ragazzi che oggi sono diventati grandi la vita c'ha sparpagliato qualcuno fa il giornalista e qualcuno fa l'imprenditore qualcuno fa l'operaio e qualcun'altra fa non so una libera professione
Però quella luce che avevamo dentro quella voglia di cambiare le cose quella voglia di pesare nel destino del nostro Paese quella roba lì non si è spenta c'è ancora c'è ancora
In una domanda
Stefano Del Re cioè l'autore dall'intervista mi chiede come la definì resti la tua generazione io la definisco quelli che ci hanno provato noi ci abbiamo provato a cambiarlo questo Paese e vogliamo provarci ancora e allora mi piacerebbe che quella generazione potesse incontrarsi con un'altra generazione che sono i ragazzi di oggi io quando anche qui cerco anche loro con gli occhi perché quella generazione fatta di persone che s'di ragazzi che sono degli eroi a noi quel vento ci sollevava da terra che cos'è la politica per un ragazzo di oggi la politica per un ragazzo di o ci sono le urla televisive gli insulti gli improperi le aggressioni o le cronache giudiziarie o la discussione su quando si vota sia un ragazzo viene ad una manifestazione come questa osserva ad altre e perché ha già sfondato un muro molto più alto di quello che abbiamo dovuto sfondare noi e allora mi piacerebbe che queste due generazioni si incontrassero e mettessero insieme la loro energia e queste energie attraversasse il Paese
E potesse cambiarlo quanta ben necessario cambiare
Poi
C'è una seconda parte del libro via dedicata alle idee forza al programma e c'è una terza parte del libro che è dedicata invece ad una cosa che a me sta molto a cuore al rapporto tra le nuove tecnologie
E la qualità della democrazia io penso che abbiamo di fronte una grande rivoluzione e che questa rivoluzione ci può far migliorare la nostra vita se siete d'accordo concludendo io vorrei leggere solo un secondo
L'ultima pagina del libro perché siccome bisogna avere una grande presunzione per pensare di dire sempre delle cose più intelligenti di quelle che si sono detti io vorrei usare questa pagina per concludere questo incontro è davvero ringrazio perché è stata per me credo anche per Giovanni per Daniel
Una serata molto bella ogni capitolo del libro i tre capitoli in ciascuno dei tre capitoli alla fine Stefano Del Re mi chiede di scrivere una lettera a qualcuno nel primo capitolo Michieli scrive non è
A mio padre che io non ho conosciuta perché quando lui è morto a trentotto anni avevo solamente un anno e quindi per me è stata una come dire un'assenza che nella mia vita pesato nella seconda parte del libro mi chiede di scrivere una lettera agli italiani
Il libro si conclude con una domanda di Stefano Del Re che se lei dovesse scrivere una lettera le sue due figlie una lettera da aprile da qui a vent'anni che cosa direbbe loro io rispondo così e così se siete d'accordo potremmo concludere questo incontro
Certe volte provo a immaginarlo il loro futuro non so perché quando chiudo gli occhi penso a una notte di Natale penso che si incontreranno con le loro famiglie e ci saranno i loro bambini e la storia continuerà ma non riesco a vedere la loro fa c'ha grande e non riesco a vedere i luoghi come saranno le loro case quali mobili quali immagini e cosa accadrà fuori se ci sarà un mondo più lento o se continuerà la folle corsa se ci sarà la pace sull'effetto serra avrà surriscaldato la terra mutato le stagioni se l'umanità sarà più sola e più o meno violenta non lo so so però che dipenderà da noi il mondo che consegneremo loro so che sarà la misura della nostra coscienza a fare la qualità della loro vita
Abbiamo vedere il dolore degli altri sentirlo dentro di noi come una ferita che non si chiude il nostro lavoro non sarà finito finché il dolore sociale non finirà il nostro lavoro perciò è infinito passerà è passato già di generazione in generazione ma è la cosa più bella che un essere umano possa avere dentro la sicurezza di non vivere solo perse o meglio bisogna essere tante questi da cercare la propria serenità cercarla dove nell'impegno politico
Nell'etica professionale nel rispetto delle idee degli altri e la voglia di capire nel bisogno di aiutare l'unico l'umanità una persona sola il che è lo stesso diceva un poeta che piccole gocce d'acqua e piccoli gran e lì di sabbia fanno in grande oceano la piacevole terra alle mie figlie direi dirò di fare qualcosa per il loro prossimo studiare inventare ricercare intraprendere fare volontariato
Così ci si sente meno sono i più sereni e se penso a loro in quel Natale nel due mila venti o nel due mila trenta sogno che possano vivere in un Paese civile efficiente te giusto nulla di meno nulla di più se avessimo portato anche solo una goccia d'acqua un solo granello di sabbia questo obiettivo saremmo sì fieri di quello che abbiamo fatto