"Noi, Cordopatri dei Capece, contro sopraffazioni e violenze mafiose" presentazione del libro di Teresa Cordopatri dei Capece e Angelica Rago Gallizzi org. dalla Casa della Cultura

Ma io sono a Delli Carri degli anni Franco Taviani mi ha detto fai pure abusiva stasera e Louis direttore della Casa dello è stato un incontro organizzato molto in fretta e e tuttavia fa forse riflette la Casa della cultura
Anche se si è da poco trasferita da queste parti ha una grande tradizione di affollamento può darsi che averlo organizzato in quattro cinque giorni abbia influito sulle poche persone che ci sono può darsi invece che questo semivuoto si iscriva in ciò di cui parlo né in questi giorni telegiornali è ai giornali cioè la disaffezione della gente verso le manifestazioni in cui si parla di mafia in ogni caso non è stato stasera la nostra non credo che sarà ha fatto una manifestazione retorica si parla di un libro che io io ho definito scrivendo né per il giorno del mio giornale felicemente fuori dal circuito
Mediatico di un editore geograficamente marginale perché Pasquale Falco vive e opera accuse senza e professore di liceo
Quindi un libro che non cerca i facili consensi video Ovidio Crati cit
E che è stato scritto
Autenticamente con la loro voce dalle due signore che voi qui vedete Angelica radio dagli inizi e Teresa curdo pacchi dei Capece protagoniste di una storia paradossale di mafia a Reggio Calabria
Commetti sono qui soprattutto a titolo di regina con due giri cioè appartenendo anch'io no buona famiglia di Reggio Calabria e avendo abbandonato Reggio Calabria mi sono salvata direi per fare la giornalista nel mille novecentocinquantasei
Ma non avendo mai tagliato del tutto il cordone ombelicale che mi riporta ogni istante
Accattone abbiccì e come la chiamo ironicamente tra villa San Giovanni
Reggio dove mia madre aveva ereditato degli avvenimenti da qualche centinaio di anni agrumeti che non esistono più perché e per questo che io mi incanto
Con queste due signore che mi sembrano Alice nel Paese delle meraviglie nonostante le tragedie che hanno affrontato perché Giada direi che da vent'anni fa a mia madre ci rimetteva tutta la pensione di mio padre per il piacere di vivere scintillare dei limoni gialli
Sugli alberi attorno alla casa distrutta dal terremoto del mille novecentootto quindi io ci sto soltanto qui a titolo di Reggina con Twiggy e l'onorevole Sandra Bonsanti sapete tutti clienti grande giornalista anche scrittrice ricordo di lei un bel romanzo
Madre prestati stende
E e perché cioè l'onorevole Roberto Maroni perché è stato l'unico fa un uomo politico anzi di governo che fisicamente si è spostato per andare a vedere di persona
La paradossale storia cordonate
L'ha fatto come ministro degli Interni se messi in movimento è andata a vedere questo obiettivamente a qualunque partito appartenesse a una persona
Che ha avuto questo coraggio
Deve parlare deve poter testimoniare
Ecco io vorrei fare poche notazioni che cos'è che mi sta spingendo anche armi Ada tagliare definitivamente questo cordone ombelicale della dalla mia città la paura degli onesti
E e questo secondo me lo scoglio contro il quale si infrange la lotta contro la mafia
Anche le persone oneste hanno paura
La famiglia curdo Patri scherzavo prima con Angelica e con Teresa deve avere un'anomalia genetica perché sono loro le uniche persone
Che non si sono rese conto che questo lievito micidiale tubetti e la mafia ormai da trent'anni si è impastato con la vita quotidiana
In Paesi in città come Reggio Calabria e coinvolge tutti dei prefetti ai magistrati
Ai brillanti medici chirurghi
Il a tutte le famiglie perbene con o senza virgolette
Per cui il corto Patri per tentare mi sono stati gli unici hanno cattive che quando un clan mafioso nel loro caso i Mammoliti
Pretende qualcosa che tu hai nel loro caso la loro terra un feudo che risale fine hai visto di bisogna dargliela dargliela significa non vendere perché nel libro molto bene ha spiegato che significa vendere a un clan mafioso significa accettare degli assegni è vero Angelica che non saranno mai portati in banca altrimenti ci rimette la pelle
Ha famiglia accordo Patri non accettato questi assegni ci ha rimesso la pelle perché l'unico erede maschio Antonio accordo Pato è stato ucciso sulla porta di casa
Mentre usciva in macchina con sua sorella il dieci luglio del mille ottocentonovantuno
Il migliore è vero che sembra una storia di cent'anni fa
No non è nulla sosta senza significato usciva in macchina ma se fosse russo usciti in carrozza sarebbe stato forse più coerente
E a quel punto cosa racconta questo libro quest'anno libro già dal titolo tu pensi a una storia più Gozzadini Anna che gattopardesca
E pensi a due signorine felicità appena aggiornate
Tra pizzi merletti lezioni di pianoforte meravigliosi battesimi culle arrivate da dove da seguire da Firenze
E ho sentito l'eco anche se la mia famiglia è molto più modesta di quella de core dopati ma ho sentito l'eco di questi rituali
Soltanto che nel loro famiglia appunto perché più importante a un certo punto questo lievito micidiale se inserito ed è esploso si potrebbe anche riflettere secondo me
Perché qui si racconta come nell'immediato dopoguerra dopo la seconda guerra mondiale tutte le proprietà nella zona Castellaccio dalle parti di Gioia Tauro e quindi nella piana sono stato io oggetti di Blix da parte però di persone che avevano fanno immagino
Una sorta di quelli che si sarebbero poi chiamati negli anni Settanta espropri proletari
Che cosa poi c'è stato che ha fatto buttare
Questo elemento certo illegale ma comprensibile in una presa di potere in un braccio di ferro
A al quale il lo stato ceduto immediatamente ma non mi va personalmente anche presso che sono proprio una persona completamente remota dalle istituzioni di prendermela con lo Stato con le istituzioni o penso che ciascuno di noi che è rimasto in Calabria
E anche chi come me se n'è andato non ha fatto abbastanza o non ha fatto nulla
Vorrei che ora parlasse Sandra Bonsanti
Io faccio un po'fatica a distinguere nel tempo
Quello che io ho visto leggendo il libero
Le cose che seppi quella mattina quel giorno di settembre del novantaquattro quando andammo
A Reggio Calabria perché Teresa aveva cominciato lo sciopero della fame ecco in quel giorno ciò in quel giorno
Fummo improvvisamente beh piomba AMMO improvvisamente in una realtà assolutamente inattesa perché anche se molti di noi conoscevano la Calabria ero andata varie volte
A fare inchieste sulla 'ndrangheta sulla fa sulla situazione sulle complicità politiche e così via
La vicenda di Teresa accordo parte dei assolutamente unica una storia un una storia che non rientra in nessuno del del prendiamo delle storie mafiose che abbiamo travolti sulle classi ecco e quindi mi ricordo questa impressione di vedere questa donna mancherà ENI
Scavata decisis sì ma
Su quella seggiolina poltroncina bravo
Canta un'edicola davanti al tribunale di di Reggio Calabria anche questa cosa era simbolica del fatto che lei aveva scelto quel posto proprio quel posto come per dire
Ecco lo Stato ecco la giustizia che cosa mi danno ecco che cosa sono ridotte
E mi ricordo che
Cercammo ovviamente di convincerla sapendo da subito dal momento in cui ci guardo ci squadro appena arrivati giù le pecche sarebbe stato del tutto inutile cercare di dirle per favore smetta smetta torni a casa
Però ovviamente le parole sembravano ridicole le frasi erano frasi di circostanza ma dovevamo dirle dovevamo comunque provarci
Solo che quando lei comincio raccontarci col suo tono e con la sua voce questa
Il perché
Lei aveva aveva fatto quella scelta
Il perché si era messa lì che passava le notti
Davanti a a quel tribunale ecco e abbiamo capito che non era possibile chiederle di smettere fin quando qualcosa non fosse accaduto tutto sommato lei chiedeva molto poco
In quel momento in quel momento chiedeva che non lo Stato non pretendesse di chiedere a lei di pagare le tasse
Su dei terreni
Da decenni ormai nelle mani dei Mammoliti i quali ricevevano anche i fondi dell'Aima usufruivano anche di questi e questi milioni decine di milioni centinaia di milioni probabilmente su quei terreni
Ecco pagare le tasse in quel momento per loro significava privarsi delle ultime cose che erano che erano rimaste e soprattutto significava un enorme una grossa sconfitta dello Stato
Quindi il nostro impegno in quel momento provammo anche a dirle facciamo un po'più d'uno restiamo qui facciamo una catena tutto facciamo un po'di sciopero della fame anche noi io non l'avevo mai fatta vi assicuro che ero terrorizzata di non saperlo fare però comunque c'ho provato poi c'era Tano Grasso che mi diceva guarda stai tranquilla per qualche giorno ci si fa facciamo un po'facciamo un po'di turni però nell'entusiasmo così un po'irresponsabile ed è quello di quel momento c'eravamo tutti offerti ma invece che cosa ci disse Teresa Angelica
Insistette su questo no voi dovete tornare a Roma a spiegare appelli lacche qui qualcosa devono fare perché io vado avanti fino a che muoio io qui ci muoio poi qui davanti a questa sei giorni
E quindi tutto sommato siamo tornati a Roma con questo compito che non era facile perché significava cominciare a rompere le scatole
A tutti dal ministro dell'Interni al presidente della commissione Antimafia tutti quelli che avevano un ruolo istituzionale e e tutti poi noi non avevamo a quell'epoca dei grandi rapporti perché quello era il Governo Berlusconi lui era una felice eccezione in quella situazione però insomma era complicato anche dire abbiamo bisogno del ministro tanta e tale del
Parlare col presidente del Consiglio sembrava assolutamente possibile Presidente della Repubblica li facemmo sapere qualche cosa insomma
Ci muovemmo sembrava veramente molto difficile in effetti se non si fosse mosso Maroni noi credo che da soli non ce l'avremmo fatta
Ecco ma al di là di questo ricordo
Le cose che Teresa ci racconto facevano parte appunto di una storia molto diversa ma nell'ambito diciamo di una ricostruzione di una
Storia che riguarda
Che riguarda la criminalità organizzata della Calabria che rappresenta un quadro tra i più diciamo spaventosi di questo Paese
Tra le cose che ricordo che non ho ritrovato nel libro ma mi ricordo che mi fu raccontato che quando fratello tornino dovette andare
Ma esser ricevuto accettò di incontrare Saro Mammoliti proprio per chiedere prestiti non per chiedere niente ma per spiegare che quelle terre e quegli ulivi non le avrebbero mai ceduti
Ecco lui fu ricevuto vero per esami poi correggere
Sarò era a letto stava in una camera da letto aveva accanto a sé i mobili della casa di vostro padre di nostra madre quindi pensate il messaggio massaggio messaggio la prepotenza del mafioso che riceve
Questo proprietario dei terreni
Stando ha letto nel bene tra immobili circondato tra immobili che erano della famiglia che probabilmente erano stati portati via non credo che gli fossero stati venduti o ceduti o regalati
Questa è una delle cose che mi era mi aveva molto impressionato rispetto diciamo al prepotenza di questa famiglia ecco da allora molte cose sono successe c'è stato il processo
Teresa ha testimoniato è stata e si pone oramai in quel numero che per fortuna va lentamente crescendo di testimoni della giustizia
Perché accanto ai migliaia oramai mille mille collaboratori di giustizia c'è un numero molto crescente di testimoni siamo sempre a decine quindi siamo sempre più in basso però la cosa in qualche modo va crescendo ecco
E quindi lei ha fatto questa sua parte la fatta fino in fondo
A condanna c'è stata forse avrebbe potuto essere ancora più ampia se nel processo si si fossero potuti affrontare anche altre situazioni ma insomma io non non dispero
So poi dopo forse ci vorrete un po'aggiornare sulla situazione e devo dire che tutto quello anche il risultato di quel processo a poi confermato altre indagini recenti altre andava Gini
Attuali e cioè il grado di complicità e di protezione che queste organizzazioni criminose criminali hanno in Calabria tutto carta se si pensa alle visite nel carcere
Ah Piromalli dico ecco non mi pare che ci sia poi da meravigliarsi diamo di conferma in conferma che cosa possiamo fare adesso io devo dire che c'è una cosa che mi preoccupa nella vicenda di di Teresa accordo Patrick che conferma quanto diventino scomodi testimoni di vicende come queste
Diventano scomodi e forse anche un po'non lei però un po'diciamo al un po'antipatici tutto sommato alla Società non fa piacere di dover sopportare il peso di storie così atroci nelle quali c'è una responsabilità di tutti tutti abbiamo una piccola parte seconda dei ruoli di responsabilità quando si crea una situazione come questa
Ecco e allora è una storia che si ripete le vittime Darryl soprusi mafiose diventa non certo punto antipatici alla società che di circonda questa società e quindi è difficile combattere per per Teresa per i suoi diritti
E difficile farlo questa è una cosa profondamente profondamente ingiusta
E così come è difficile consentire alle vittime della mafia di di parlare di raccontare di denunciare la denuncia è una cosa che fa sempre molto poco piacere molto scomoda da sopportare
Ovviamente la sua forza la sua presenza alla sua determinazione sono tali per cui io credo che anzi lei in questo momento è una patrimonio per lo Stato e per le istituzioni perché raramente io ho incontrato nella mia vita persone che avessero una tale sensibilità per le istituzioni e per ruolo dello Stato che rivendichi con tanta forza quello che gli è dovuto perché è lo Stato che deve queste cose non perché è un cittadino che ne ha bisogno ma perché gli sono dovuti perché è ingiusto dello Stato non si faccia carico di questa situazione che la riguarda ecco quindi questo anche volevo dire
Di per quanto mi riguarda per quanto riguarda anche altri che stasera non possono essere qui presidente Violante Aversa dove hanno avuto una
Manifestazione anche che era anche un po'di risposta diciamo a quella fallita di Catania per far vedere che la gente ancora e soprattutto i giovani ancora si muovono al
Per l'Antimafia ecco e quindi possiamo soltanto continuare a starle vicino e a cercare di che questa diciamo APPA parabola di uno Stato che deve pagare un debito
Si concluda si concluda con quello che poi Teresa stessa ci dirà che possiamo fare per lei
Onorevole Maroni ci vuole raccontare la sua esperienza quand'era ministro dell'Interno
Ha saputo questa storia ed è andato così è riuscito a ottenere cosa non è riuscito a ottenere
Io ricordo di aver saputo della vicenda della Barona secondo parte
Dalla notizie del giornale
Dagli appelli ne vennero rivolti all'epoca da numerosi parlamentari tra cui Bonsanti
E dalle
Telefonate
Fattemi dalla famiglia quando pattern
Un intervento dello Stato
Mi sono chiesto spesso perché fossero rivolte a me queste richieste
In realtà io come ministro dell'Interno non avevo una competenza diretta su questo fatto che come leggevo sui giornali riguardava un contenzioso tra famiglia approdo Patri e ministero delle finanze per
Circa la contestazione del fosse dovuto al pagamento di certe imposte
Penso che
Si fossero rivolti a me perché comunque la questione riguardava
Presenza dello Stato prima firma la lotta contro la criminalità organizzata
E forse anche per così fatto di simpatie personale pur non conoscendo cd
Per quel poco che avevo fatto fino ad allora sul fronte della criminalità organizzata soprattutto dando la mia disponibilità a partecipare intervenire fisicamente ogni volta che dalla Sicilia dalla Calabria da altre regioni
è mezzogiorno forse è stato chiesto il mio intervento
Quindi mi sono recato a Reggio inizi di ottobre nel novantaquattro
Avevo chiesto di poter incontrare la baronessa a casa sua
Per evitare che questo incontro fosse strumentalizzato dalla stampa a me interessava capire dov'era il problema e cercare di risolverlo in modo molto pragmatico sapendo che
Una soluzione
Questa questione
Avrebbe avuto conseguenze positive
Sulla
Che già mento che lo Stato ha nei confronti della criminalità organizzata con la mia esperienza di ministro mi sono accorto che contano di più
E singoli fatti singoli episodi che non grandi proclami di impegno contro la criminalità organizzata contro la mafia
Mi sono accorta per esempio quando il giorno stesso in cui il governo Berlusconi
Chiedeva la fiducia al Senato mi sono recato in Sicilia Piana degli Albanesi su invito dei sindaci de Piana degli Albanesi dei comuni limitrofi
E questo fatto che a me sembrava assolutamente normale naturale che un rappresentante dello Stato soprattutto il ministro dell'Interno
Che ha un rapporto diretto con i sindaci
E che al responsabile dell'ordine pubblico e della lotta alla mafia
Si recasse dai sindaci stavo per dire dei suoi sindaci
Che erano tra l'altro in prima linea contro la mafia sembrava una cosa assolutamente normale
Mi sono recato subito ma mi sono accorto poiché questo semplice fatto senza che la mia andata a Piana degli Albanesi avesse risolto alcunché
Io sono andato per capire erano i primi giorni in cui ero ministro e mi ricordo che dissi molto
Tranquillamente che io conoscevo poco della mafia che ero lì per cominciare a capire per cominciare imparare
Mi ricordo che quella semplice visita ebbe poi un affetto positivo un effetto d'immagine una ricaduta positiva sullo stato e diede a questi sindaci
Una forza maggiore
Ecco per questi motivi io mi sono recato in cui oltre alla Barona secondo padre
Sapendo che semplice fatto della visita avrebbe contribuito a rendere più forte lo Stato coi quando l'ho incontrato a casa sua sarà rimasto colpito dalla forza di questa donna Zanda determinazione
Dalla volontà
E dalla dall'orgoglio e dalla fierezza ecco avevo capito subito che non veniva a chiedere un aiuto economico non veniva a chiedere un contributo come tanti
Mi hanno chiesto ogni mese in cui sono stato ministro
Un semplice contributo ma veniva porre una questione importante è una questione di democrazia
Chiedeva l'intervento dello Stato per riparare
Un torto subito da un cittadino onesto
Che aveva avuto sino allora dalle istituzioni non solo una risposta negativa
Ma in alcune occasioni una risposta di collusione con la mafia questa è la cosa davvero sorprendente che io presi
Ma cose fatte poi alla luce del sole con norme sfrontatezza ricordo che mi dissero baronessa di
Un rappresentante delle istituzioni credo su questo poi si è agli atti del processo
Che le fece capire che insomma la sua protezione poteva essere continuata in cambio di qualche favore
Della accessione di qualche mobile cose assolutamente allucinati avverrà
Capì subito che la questione era più semplice di quanto io pensassi
Io come vicepresidente del Consiglio non come ministro dell'Interno aprì un'inchiesta e
Dico come vicepresidente del Consiglio perché inchiesta riguardava l'attività svolta dai carabinieri ma anche
Da dall'AIMA come ministro dell'interno non mi capisce che non mi sarebbe stato possibile
Investigare in casa d'altri
E allora con la scusa che l'inchiesta la facevo come vicepresidente Consiglio me la fecero fare
Da queste inchieste risultò una cosa molto semplice che confermò quanto mi disse la baronessa quando parte dei e cioè che alloro espropriati di fatto dalla mafia del dei terreni dello Stato continuava a chiedere il pagamento delle imposte mentre dava a chi aveva espropriato di fatto questi terreni contributi agricoli contributi della questa era una cosa paradossale no questo è scritto nella rapporto finale che è stato inviato alla magistratura alla procura e non mi risulta che ci sia stato un seguito a queste denunce circostanziate con tanto di nomi cognomi fatti date ricordo che la cosa singolare fu che io mi recai a Reggio se non ricordo male il cinque ottobre del novantaquattro
La baronessa dopo il mio incontro sospese lo sciopero della fame ci fu una mia richiesta colta poi dal ministro delle finanze di rivedere la questione ci fu grande evidenza sui giornali
Dopo quella data l'AIMA continuo a pagare i contributi alla famiglia Mammoliti per questi terreni
Ecco la cosa singolare è io credo la cosa davvero umiliante sperava la democrazia italiana
è che faccia notizia
Un rappresentante dello Stato un ministro che si occupa e tenta di risolvere questi problemi questa dovrebbe essere la normalità questo in uno stato minimamente
Democratico dovrebbe essere la normalità quando c'è un fatto così eclatante
Con tanti e tali significati anche politici e con un'evidenza tale da consentire immediatamente l'individuazione dei responsabili perché le i fatti erano chiari a tutti c'erano delle prove documentali e testimoniali
Ecco il fatto che la notizia sia ministro si reca e tenta di risolvere il problema dimostra quanto
Arretrata sia
La lotta contro la criminalità organizzata se poi consideriamo che basta per un attimo smettere la pressione
Sulle istituzioni
Perché tutto ritorni come prima perché alla denuncia circostanziata con nomi cognomi fatti date non venga dato seguito dalla magistratura
Perché sulla questione al di là della più o meno felice soluzione del caso specifico
Non si dia seguito
Da parte delle istituzioni ma solo per la
Forte determinazione della famiglia proprio padre proseguire nella lotta contro la criminalità organizzata
Ecco questo dimostra davvero che c'è ancora molto da fare io sono un po'pessimista
Visto anche ma è stato citato Alma
L'esito della
Riunione antimafia chiamiamola così a Catania sono un po'pessimista perché mi sembra che
Se non c'è una presenza Forte costante che si faccia vedere da parte delle istituzioni dei ministri del Presidente del Consiglio
Poi
La ma cosiddetta coscienza civile dopo un po'ossessivi si adegua
E per questo che importante essenziale
Queste persone non vengano lasciate solo sole anche quando il caso specifico il caso singolo è risolto
Perché si continui
Sull'esperienza
Di questi casi ma si vada fino in fondo colpire le responsabilità e le responsabilità la lotta alla mafia si vince
Se le responsabilità cominciano ad essere accertate ma devono essere responsabilità che hanno un nome e un cognome cominciare a colpire dentro lo Stato
Non è sufficiente mettere in galera i picciotti
Mettere in galera i picciotti
Non è non comporta un danno grave per la criminalità perché il giorno dopo sono già sostituiti
Il caso porto par tre para di gomma di come lo Stato può intervenire
In questo caso c'erano evidente evidenti collusioni tra la criminalità organizzata
Istituzioni dello Stato ci sono in quel rapporto che invia alla magistratura i nomi e i cognomi
è da lì che bisogna partire
Colpire
Questo legame partendo dalle persone dando un segnale forte in questo senso questa direzione
Altrimenti davvero io
Credo che non si andrà molto lontano
Credo che
Dopo un po'arriva la rassegnazione arriva alla sua fazione
Le proteste la voce poi a furia di gridare
Cala diventarono h e torna alla normalizzazione che è la normalizzazione mafiosa non la normalizzazione dello stato di diritto
Io vorrei
Concludendo dire lo dico adesso per la prima volta Amarone secondo parte Angelica Gorkij
Dopo quell'incontro io tornai a Roma
Mi fermai a Reggio Calabria perché avevamo un suo metta sulla mafia con i procuratori carabinieri poliziotti
Io tornai a Roma e quell'incontro mi ricordo che a quell'incontro pensai nei giorni successivi perché era stato rivelatore per me di una
Modo di procedere nella lotta alla criminalità che io non avevo considerato ancora io pensavo che davvero si potesse efficacemente colpire la criminalità usando diciamo così il braccio armato braccio militare dello Stato la repressione
E invece a Bologna secondo Patrini fece capire che
Rotta la criminalità si fa davvero con a le persone con i i casi concreti questa era la strada che doveva si dovrà seguire che bisognava trovare tante Barone secondo Patrese in giro per il Mezzogiorno cercare di dar loro un collegamento una sponda istituzionale fa sentire la presenza dello Stato non contro
La mafia ma a fianco di queste persone
Perché loro davvero rappresentano nelle regioni in cui vivono singolo vero dell'antimafia
Non è il ministro dell'interno non è neanche
Il carabiniere o poliziotto e chi ha il coraggio di mettere a rischio la propria vita
Cosa che la baronessa contro Patri ha fatto
Per testimoniare che c'è un'alternativa che non è l'arricchimento facile è un'alternativa faticosa dolorosa che passa attraverso la lotta alla rinuncia agli scioperi della fame ma questa è la via che lo Stato deve seguire
La mia impressione lo dico davvero con rammarico e con un po'di pessimismo è che la strada che per una serie fortunata di avvenimenti in quella cinque ottobre novantaquattro venne per un momento indicata oggi non sia più proseguito questo è
Una cosa davvero
Difficile da accettare
Perché per la prima volta venne indicata una via che era una via certamente efficace
E io credo che
Questa sia l'unica strada possibile
E allora io rinnovo l'input
La l'invito so che stanno già lavorando da allora molto tenacemente Reggio Calabria
In tutta la Calabria baronessa condotta altri sta lavorando invito davvero è quello di non mollare quello di continuare su questa strada perché questa è davvero l'unica strada possibile per cercare di dare una risposta concreta alla criminalità organizzata
Tuttavia il drammatico constatare che quel perfetto che ha rilasciato a Maria Rosa Mammoliti madre del mandante dell'assassinio al fratello di Teresa
Il certificato antimafia non credo sia stato destituito non è più a Reggio Calabria ma ancora prefetto italiano
è stato descritto no così come non è stato identificato con nome e cognome chi ha pagato gli ultimi settantaquattro milioni a Maria Rosa Mammoliti il ventiquattro ottobre del novantaquattro dopo che il ministro degli Interni
è andato a parlare con te ne sei accorto
Cioè c'è un'assurdità
Delle istituzioni
Per cui loro io gliel'ho detto quando le ho conosciute mi sembra due meravigliose Don Chisciotte in gonnella ed allora voglio dare alloro il microfono intanto che ci chiariscono alcune cose il karma bolliti è in galera
Che cosa loro sono rientrato in possesso della proprietà dal mille novecentonovantatré vero
Che cosa impedisce allora a per esempio ai braccianti di andare a lavorare su nell'Olivetti
Alle cooperative di accettare il loro olio perché attorno a loro si è costituita una fascia anti AIDS che cosa è successo sei Mammoliti sono dentro allora e tutta la società
Che parteggia per i Mammoliti che sono dentro altrimenti non si capisce perché non si trova un bracciante né bianco né di colore
Perché non esiste il frantoio disposto a macinare loro olive perché non esistono a cooperative e voglio acquistare i loro olio perché loro col trattore
Lavorano loro due adesso che vedete in pellicceria ma no ma non è possibile invece si si sono fatte settecento lire in questi giorni me
Perché nessuno in Calabria
Aiuta chi lotta alla mafia
Penso che sia abbastanza Sacile la paura
La Calabria è vittima della mafia e la Calabria vittima della paura che la mafia in cui
Perché
Lo Stato in Calabria e perdente sempre la mafia mai
La mafia si è sostituita dallo Stato con i suoi tribunali alternativi con le sue leggi
Con le sue sanzioni
Lo Stato test assente distratto sonnolento come complice è soprattutto soprattutto complice
E come si può avere fiducia e di uno stato che non si affianca
Ecco che calabresi prima di essere mafiosi sono piegati dalla mafia poi si diventa mafiosi o si diventa serviti alla mafia per la paura che la mafia incute
E quindi è facile a questo punto non lavorare non accettare
Di andare nelle Terre des condotta altri
E tutto facile tutto normale perché il caso della baronessa coraggio l'onorevole Maroni e sono stati titoli sui giornali clamore in un giorno
E come il Mar Rosso sia Perton sono passate sono passate la baronessa coraggio il passato l'onorevole Maroni poi tutto Sierre richiuso su di loro ed è ritornato tutto normare la normalità in Calabria e mafia
La normalità in Calabria e paura noi in questo libro lo abbiamo scritto e solitudine e chi infatti combatte o dice no Inoue nel modo che sa dire nove nuovo ovviamente alla mafia diventa
Naturalmente è un emarginato
Perché portava mentire un parlare e che fa paura
Quindi che cosa ci si aspetta dalla Calabria
Cosa cioè la Calabria si aspetta dallo Stato una presenza attiva vigile una presenza veramente operante basta con le parole ma basta soprattutto con nello stato dietro ai feretri delle mani della mafia non le vogliamo queste cose non ci servono a noi non ci servono le persone in divisa così come non ci servono le persone sedute a Montecitorio dietro ai fini tre della mafia
Quelli non quelle non servono più basta
Per cortesia facciamo prima facciamo qualcosa veramente per la Calabria affinché la Calabria ritrovi la sua voce
La sua voce DVD uomini onesti la sua voce di uomini capace che non ci siano più delle baronessa e coraggio che non ci siano più dei casi curdo Patrick
Che non ci siano più delle persone che per il solo fatto di avere detto sì io c'ero l'ho visto era Saverio Mammoliti l'ho sentito era vent'rigenero presente
Quando è successo questo fatto non trovino più una persona che voglia saluta alle
Ecco
Cosa bisogna fare bisogna veramente che e si facciano leggi proposte che queste diventano operanti che non diventano più dei fiori all'occhiello nel momento in cui c'è la rivalsa di questa o di quella corrente politica ecco no assolutamente questo non vuole dire combattere la mafia questo vuole dire solamente fare il gioco di alcuni di alcuni politici che hanno bisogno o di risalire la corrente o di crearsi un elettorato
Vogliamo veramente aiutarla la Calabria e allora e dobbiamo far sì che di Therese corto Patrick storie Dinoi corto patetica Pechino ce ne siano più e dovrebbe e se questo dovesse accadere allora veramente ci sarà un'antimafia con dei compiti portati a termine altrimenti ci sarà sempre un antimafia code con dei compiti abbozzati e poi chissà perché rimasti lì
E tutti tutti quegli onorevoli tutti quei presidenti tutti quei ministri e tutti quei politici che vantano di appartenere all'Antimafia ma cosa hanno fatto per la Calabria cosa veramente hanno fatto per combattere la mafia
Io penso che a questo punto ecco sia meglio finire con l'ultima pagina del libro
L'ultima pagina del libro Che Teresa con un'accetta
Punisce gli alberi
Un trattore chiara quella terra ecco forse è venuto il momento
Di dire che se non si resta soli se non si resta soli su quella terra ci sarà un seguito ci sarà un seguito e la Calabria veramente potrà dire
Che una una una battaglia è stata vinta
Ma se l'estremo sole su quella terra non avremmo vinto assolutamente niente e ci saranno altre storie di Teresa quando parte altre storie di mafia altre storie di fallimenti in Calabria
Brescia
Dunque innanzitutto ringraziarla giornalista dottoressa Adele Cambria l'onorevole Maroni onorevole Bonsanti grazie per averne stasera ha dato la possibilità di presentare questo libro
Che l'ultima pagina della mia famiglia
Con mia cugina l'abbiamo scritto perché il mio ramo ramo corda pazza ramo sì flusso con la morte di mio fratello il dieci luglio del novantuno abbiamo perso la battaglia contro la mafia la battaglia che durava per trent'anni l'abbiamo persa l'ha persa mio fratello
Che sia lui a vincere sul nostro sacrificio e più vincere lo scatto che mi aiuti
Non per il raccolto di per sé che tutto sommato ci tengo anche poco avendo perduto già tutto
Ma perché si dica la macchina forze uccidi inutilmente perché noi siamo vicino veramente alle vittime della mafia
Io non so dirvi altro perché Spano inibita dal parlare
Di chi mi ha preceduto ecco perché sono col nostro comunque grazie grazie a tutti
Se qualcuno vuole dire che cosa ha sentito dopo questa storia
I due straordinarie da un picciotto
Gerolamo atti pagine io furgone tanto
Va
Sono PPR intanto
Per ringraziare
La baronessa col tuo padre Grosso cugina non tanto per il libro che hanno scritto
Ma per quello che hanno fatto in Calabria eccome io sono calabrese
Sono di quella zona
Tom sindaco anche di un comune nella stessa pianeta
E certamente questi problemi che con tanto coraggio sfidando
La violenza la sopraffazione
Della mafia la Balme secondo Walter dono smosso voluto
Lanciare un messaggio all'Italia
E in quella zona
Non tutti ai hanno capito ho recepito quella quel messaggio quell'atto di coraggio
Di rivolta nei confronti della prepotenza che un vi è una provincia dove quindi l'onorevole Marone allora visto degli interni tutto
Anche percepire e la Provincia
Che forse è la quella dove la mafia e la più potente
La
Spesso si parla di Cosa Nostra
E si parla di meno della pericolosità
Bene tipo di organizzazione
Che la mafia rappresentata dalla Daniela e spine non soltanto in campo
Ma la sua vende azioni si dirama in tutta Italia nell'attività leggi dei siti Milano anche a livello internazionale presenti nonostante il Presidente nel Canada emergenti quindi sta negli Stati Uniti e presenti in Europa e perché nell'America
E quindi e una in una regione
Dove l'economia per l'ottanta per cento compatta
Nessuno si muove
Se non c'è il
Però
Nessuno nessun territorio
E libero dalla dalla mafia
Salvo alcune zone dove lo scontro con la mafia è stato duro ci sono persone che hanno pagato anche con la vita combattendo la mafia perché secondo farlo ho lavorato ricordo Rocco atto a gioiosa ad avevo ricordo Francesco vinci accettano e tanti e tanti altri che hanno sfidato abbia
E che quindi questa Regione in qualche modo è stato condotto ma il territorio della provincia di Reggio Calabria il petrolio dominato conclusa e nonostante gli sforzi che sono stati compiuti dall'intervento della delle forze dell'ordine la magistratura ma ancora in questo momento aree penso trionfalmente il suo un ruolo di prepotenza
E di sopraffazione in tutto il territorio
In quella zona di Oppido lega Nuova il cast la la querela facendo viva Napoli Soru sono zone che il territorio dichiarando ripeto appartenevano all'altro oggi non sono più ripeto come quello della Nesta convocato al mese ma guida
E io debbo dire chiede questo l'abbiamo denunciato più volte
Io ho notato parlamentare prima come parlamentare adesso fotografo come Santa Maria e credo di aver fatto il mio dovere
Per la connessione tra perché non tutti anche Reggio Calabria siamo uguali perché quando lei ha ha iniziato lo sciopero dalla fame in campo all'Italia quello che avviene a Reggio Calabria
Chilometro garantiva chi dello Stato io son d'accordo che lo stato e è stata ma che la magica evocata nelle istituzioni la mafia pensata della magistratura la mattina e pensa
Nel forse che preposti alla repressione alla prevenzione alla versione la madre entrata nelle dei settori economici cioè nelle branche di tale quindi quando ma che decide dire che lei Sindaco direi che il consigliere comunale che le chiedo l'aggiunta di qualche erogatori di rete così regionale via etere anche deputati e senatori eventi che lavate proprio che vi è diventato Stato io credo che sono venuti da Roma allora per dare una mano molto il rappresentante del Parlamento qui presente la l'onorevole Guzzanti altri parlamentari ma credo che Reggio Calabria non tutti
Il parlamentare sono state
Dalla lontani da lei dal momento che a a c'era necessario il supporto di sostegno quell'urlo assieme anche le quattro giugno due potuto rappresentare che abbiamo fatto con lei davanti a lei delle manifestazioni
E credo che ha fatto molto attribuite allo Stato
Non sono venuti anche rotabile giocherà non sono andare anche alla che peccato diffondere risponde l'esperto diffonde investendo nei confronti di questo il grande gesto culturale democratica
Perché rilevano che
Era forse la persona
Non solo in qualche modo abbiano ragionare Franco Trane amare della maggioranza convincermi erano questi i fatti
Però io voglio dire in quella realtà ci sono delle forse io capisco che di fronte al fatto
Che non che stanno non un impegno dello Stato bene perché se i propri retro cambiali semplice sono in marmo riduzioni Rufo sono parecchi se in della Provincia della Regione ottanta sette posti
Sul novantacinque
Ma Monte Cinque no novantasei comunque
Se la concede gravi ci sono di fronte ad una cabina cinque mila seicento affiliati accertare se in questa provincia forse per gli altri l'apparecchio da quello come solo sul cinquecento su cinquecento cinquanta e a settanta mila abitanti
E abbiamo oltre venti mila che sono diciamo organizzate che sono fino qualche hanno fatto ogni ogni anno veniva la marcia Lecce verso quattro cinque anni hanno hanno ucciso nella provincia di Reggio Calabria oltre mille persone
Qui qui qui e la realtà se questa realtà ha portato a una retribuzione di massa perché nessuno investe nessuno rischia lì ci sono ancora tre persone che sono stati sequestrati a un po'ma altro e che anche come ormai pare che sono ormai ormai
L'attesa lo scorso quindi ci troviamo di fronte ad accuse di questo genere
E naturalmente sappiamo che per periferiche l'Amati e cresciuta Dambra nelle e diventata forte si è impossessata del territorio perché da Dante racconta dello Stato dite che c'è stato fra poteri rientrerà e Mario vietato unite primo e ma nato il vortice dal progetto reduce dalla ma e tagliato tutto aziende che corruzione de imposizione violenza sono le faccio lo stesso
Allora io credo che il l'esempio che ha dato va a fare un ex e anche i cantanti
Dico io combatto tutti i giorni sono esempi che vanno incoraggiati vanno non non vicini nel senso come sono stati visti
Nel senso di qualche cosa di volere non solo dimostrare fare protagonisti dovremmo un po'la madre non è un protocollo contro mafia un rischio quindi ma il protagonismo dei uno pensa il solito problema pensando che pose il suo veto altri possono parlare ma in questi giorni sappiamo che apre che provincia di Reggio Calabria in Calabria il plenum si parla si fa difendendo tutti i giorni gli interessi dei mafiosi attaccando i magistrati che sono in prima che sono esposti ad ogni pc questo
Attaccando coloro che combattono e perciò se ci in questo momento un indebolimento impegno conformate c'è un indebolimento anche perché ti dà più di un anno noi abbiamo a livello nazionale tutto l'azione di demolizione di tutto quello che si è fatto di tutte quelle leggi
Che sono stati conquistati grazie alzando con ed è stato versato stesse sta Falcone e Borsellino e che quindi quegli strumenti sappiamo che sono messe messi in discussione quella la legge sui pentiti l'articolo quarantuno bis per quanto riguarda ceduto dice la conquista degli arricchimenti illeciti e lo stesso lo stesso frumento dello scioglimento dei comunale per inquinamento mafioso sono messi in discussione e si Tonti a questo fa quello che è avvenuto di fronte a queste a questo tipo di politica evidente che poi prima del calcio di Catania non riescono conduce almeno quel di Reggio Calabria non ce l'hanno quelli di altre zone perché credenti che la gente ritorna hanno nel momento in cui invece in questi anni c'era stato qui c'era stato una presa di coscienza e quindi anche un dopodiché luce nei confronti dell'istituzione resta invece avete perduto perché anche quando vogliamo tante ma la stessa commissione Demanio non ha fatto altro che in questo hanno volete qualche mese da quando si è insediata ha fatto di tutto per il affossare il ruolo di una Commissione parlamentare quindi non è un problema di esserlo Commissione antimafia perché ognuno fa ci sono quelle che fanno dove vi sono quelle ricevute affossare questa
Editore di questo libero è il come San Pasquale al dalla casa editrice per i figli a
Che ci racconta un altro
L'altra impresa da Don Chisciotte
Senta io sono qui per questo dico
Ci perché si presenta questo di
E comunque noi ricordo patti di capirci
Contro sopraffazioni e violenze ma
Io seguo
Qui come editore
Per dirgli
Che dopo venticinque anni di vita attiva col cervello mio
E civile ho sempre sentito parlare di mafia che ho pubblicato una biblioteca alla legalità che ho fatto manda in galera un sacco di gente
Che son venuti ad ammazzarmi per fortuna non ce l'hanno fatta
è però sempre
Si è parlato finale
C'è qualche significava
Mafia significa tenerezza Cordon Pati dei capi
Non possono avvenne i loro terreni legittimi perché la famiglia dei mammoni dei Mammoliti virgola mafiosi virgola Francesco Domenico Nicola un sorriso Cetera eccetera ecc net non gli danno questi terreni
Significa che un rappresentante del governo il ministro Maroni scenda giù entità indagati Suma ammonimenti etc eccetera eccetera significa portare farà magistratura significa fare un po'facesse manda in galera che è questo mi sembra un modo civile di operare Franco fino a Cosenza comincia a cantare indietro
Tutto il quartiere di Franco Pino tutto nei bar a ubriacarsi perché non lavorano più
Il quartiere dove c'è ci stanno inizio di periferia addirittura l'altra sera sondata pianificata impongono che si beve la birra di più a dettare dal punto uno non come ha detto sloveni qua va a spasso segno qua dalla fatto lontano gli ho fatto tutto rosso disse ci siamo sparati lo con Franco Pino messo in galera Francolino queste secondo discorso che voglio fare paterna Franco Pino in galera è chi lavora nel quartiere negli stadi a Cosenza
Non si lavora più perché allorché
Ma la loro è quella poche attraverso le attività
Illecite di Franco Pino tutto diventava lecito anche un lavoro con i soldi investiti sempre diretto dove lo Stato ma lo Stato ha altra parola vale
Lo stato
Tutti a villa San Giovanni
Ero stato
C'era un carabiniere non c'era niente io ho denunciato l'altro giorno parlava D'Angeli che dalla mia tachicardia ma io non ma scherzi lei Falcucci avvisiamo Cuor di leone
Io sono stato accompagnato a casa dal centotredici pur avendo
Porto da
Che strano
Tra l'altro in venti giorni cosa stranissima senza raccomandazioni ma hanno accompagnato a casa perché mi cercavano che sta
A Mezzano
Per cercare
Ecco termini
Lavoro un funzionario
Della Polizia di Cosenza e mi chiama l'indomani detto ma lei avuto specifiche minacce eccetera no ho detto io e no non rincontrato in meno ma dico che non mi incontra
Ma io mi devo pareo sapere cosa cercassero costoro chi fossero costoro eccetera eccetera care
Cara signora Angelica Rago Gallizzi e Carabba promessa per il secondo padre dei Capece io
Ho ho fatto una scelta di vita di testimonianza civile
E per questo a Mila ho buttato sul mercato tre mila e cinquecento copie di un libro che guarda caso
Il giornalista Gabriele Moroni ha detto me fatta grossa Piaggio e perché perché può compiere l'hai fatta lo
Perché per attenzione prima perché praticamente la magistratura poteva sapere ma non
Intervenire perché non c'erano prove ecco perché importare
Il libro onorevole Tripodi tagliente importato perché è bello e perché carta carta scrittura nella casa e la cultura perché lì c'erano nomi e cognomi di
I lombardi e dunque
Nata a quel punto non potevo fare non potevi in
Ignora
Ecco se noi con questi atti ben precisi qui volevo arrivare con nomi e cognomi ma non sentirete mai nessuno fare nomi e cognomi per che facendo il nome e cognome mi disse una volta un giornalista in Cara Tubaldo farlo arrivare vanno ti permetti fa nome e cognome cancella unificante
Allora se noi non possiamo fare nomi e cognomi perché non abbiamo la scorta perché non abbiamo le protezioni giuste e perché nessuno può i saio dove vado a fra poco
Attualmente eccetera e le nostre battaglie
E Dell'Anna io con questo ho finito procedo al va a trovare questo è uno dei
Tanti libri di
Grande testimonianza che voglio dare di una società civile non quella Calabresi quella italiana perché io da calabrese da periferie mi sento al centro del e da questo universo privilegiato dove la parola deve esserci un libero che altrove se non altro perché c'è meno traffico nell'inquinamento io voglio andare avanti appare che dico l'editore incerto ma con una parola di democrazia sempre e di coraggio civile
Credo che possiamo chiudere
è anche se questa è stata una storia drum Gino che vi siete divertiti perché è una delle storie
Dossali questi ultimi anni