Guerra nel Golfo Persico: le dichiarazioni di resa di Saddam e "appello per la pace" dei magistrati censurato da Cossiga

Alla nostra microfono il senatore Jerusalmi della gruppo socialista membro della commissione esteri di Palazzo Madama è costato gelosa innanzitutto vorrei chiederle un un commento a caldo su ciò che abbiamo ascoltato in diretta dalla tv le dichiarazioni di Saddam che annuncia il ritiro è la volta buona ma io spero che sia la volta buona Saddam naturalmente sempre un personaggio estremamente ambiguo
E ha sempre cercato di parare delle condizioni e di non ottemperare nel modo giusto alle risoluzioni dell'ONU adesso evidentemente ha subito la disfatta militare sul campo in condizioni carissime e in fondo il suo ritiro somiglia molto una rotta cioè praticamente se non si ritira subito può darsi che la morsa si chiuda e lo distrugga e può darsi anche che le armate alleate
Facciamo una grande puntata verso Baghdad che sarebbe al di là della risoluzione ma comunque può essere una mossa strategica anche persino necessaria proprio per la soluzione militare
D'altronde sta dando vorrebbe non soltanto ritirarsi ma anche ottemperare alle altre risoluzioni in ogni caso siccome vedo che anche l'Unione Sovietica da un grosso sforzo da un grosso contributo di sforzo diplomatico mi sembra che sia la volta buona
E cioè se Saddam fa uscire le sue truppe nel corso di uno-due giorni
Effettivamente si è arrivati naturalmente l'ICI anche tutto un grosso problema di cessate il fuoco perché è anche comprensibile che ritiro sotto i bombardamenti sia una cosa tragica
Ecco senatore gelosa lei ritiene giusto il perseguimento da parte soprattutto gli Stati Uniti dell'annientamento come obiettivo dell'annientamento la forza militare irachena il fondo liste tutti dicono sì quelle forze di Saddam ma rimangono intatte
Quest'uomo rappresenterà costantemente un polittico un un pericolo per tutta l'area mediorientale ma queste una cosa effettivamente estremamente delicata perché sennò io aggiorniamo sul piano del puro diritto effettivamente gli Stati Uniti non hanno il potere di distrugge la macchina militare e di spingersi fino a Baghdad
Abbiamo visto in questa guerra che la macchina militare di Saddam e veramente pericolosa imponente e in effetti se lui salva la sua guardia repubblicana se salva gli aerei e che sono e che ha mandato in Iran e se in fondo mantiene il sostegno delle masse arabe
Può essere ancora un personaggio di grande pericolo e quindi devo dire che la la soluzione estremamente difficile senza dubbio io credo di poter a pensare
Che Bush e i comandanti alleati a questo punto vorrebbero fare Lalla grande per se come dicono i francesi grande sfondamento verso Baghdad
E questo pone però dei gravi problemi diplomatici dei gravi problemi internazionali
Gelosa meniamo Brini integro premi di casa nostra il feeling tra PDS e Partito socialista già terminato dopo la direzione di ieri del PDS con le dichiarazioni di Occhetto
Ma io ho detto con un pochino di ironia è forse anche una battuta un po'curiosa di cose che tu non lo si può lasciare solo un momento cioè effettivamente la cosa che stupisce in questo movimentismo eterno di Occhetto e che passa da una posizione all'altra passa dal ritiro del contingente
Ha solo al Satam che deve ottemperare alle risoluzioni passa dal comunicato con Craxi alla al furore per gli attacchi di tenerle cioè mi sembra che sia troppo condizionato un po'dei suoi umori è un po'probabilmente anche da dalla composizione del partito dall'organigramma che ha varato ieri da tutte queste situazioni da Ingrao da Mario tutti quanti ma mi sembra che effettivamente e se Occhetto aggravanti così ieri quella che Heaney prefettizie
Che è una buona volontà di a operare un buon dialogo a sinistra sia continuamente danneggiato perché effettivamente Occhetto si mostra spesso poco affidabile la sua politica o oscilla di giorno in giorno meno non possiamo avere una politica che sia un po'come le canzoni e testi Sanremo che così è sia così variabile con gli umori Occhetto deve darsi una regola
E deve soprattutto alla mostrare di essere un uomo che se fosse dico al Governo per modo di dire
Ah va avanti dritto per la sua strada
Le faccio l'ultima domanda il presidente La Repubblica ha contestato duramente alcuni magistrati che hanno firmato un appello per la pace hanno utilizzato parole forti nei confronti del parlamento e del governo ecco secondo lei c'è la libertà di più nella libertà di espressione deve valere sino in fondo anche per i magistrati la libertà di espressione è un grande dono democratico ed è molto importante effettivamente ci sono delle categorie che hanno delle vie delle enormi responsabilità perché se un magistrato toh dice pubblicamente che è una posizione incostituzionale effettivamente questa espressione acquista una valenza molto più drammatiche determinante che se la dice un giornalista o se la dice un dirigente della Confindustria
E quindi io direi che i magistrati hanno la libertà d'espressione io sono sempre per per per la libertà d'espressione in tutti i campi nella stampa ci sono state tutte queste polemiche sulla censura durante la guerra su tante situazioni però nello stesso tempo occorre soprattutto di fronte un paese in guerra e di fronte dei soldati che fanno il loro il loro dovere nel cui o il fuoco occorre un grande sforzo di responsabilità da parte di tutti e quindi capisco la severità dico sia verso i magistrati ringrazio senatore Gerosa
Alla nostra microfono il senatore Oriani cioè del gruppo della sinistra dipendente Satriani cioè lei dal primo momento si è schierato contro l'intervento italiano né il il Golfo quale bilancio può fare giunti in questa giornata che sembra decisiva con l'annuncio di Saddam di un ritiro finta incondizionato del Kuwait
Ma io dovrei porre delle premesse
L'atteggiamento ecco che alcuni senatori della Sinistra indipendente
Attraverso la mia voce nella dichiarazione di voto del diciassette gennaio no Espresso
Parte da un presupposto che deve essere chiarito preliminarmente
Il nostro atteggiamento non significherà in nessun caso giustificazione
Dell'affaire Ritter al diritto internazionale inferno tartassati Tammuz in collo occupazione di uno Stato indipendente quante il come e vorrei aggiungere ancora conosciamo molto bene i crimini che sono stati perpetrati
Dal capo anti-Stato dell'Iraq
In circostanze diverse
Vorrei ricordarne una soltanto l'eccidio dei turchi dei corpi
Che dunque non c'è Simpatia per la persona di Saddam Hussein
Non ci può essere neppure una condivisione dei fini perseguiti da Saddam Hussein e questo è un punto che secondo me va preliminarmente chiarito perché molto spesso si ingenerano confusione questo premesso
E abbiamo ritenuto come riteniamo tuttora che la strada della guerra sia una strada errata
Carratta perché la carta delle Nazioni Unite non contempla l'hardware per il ristabilimento delle norme di diritto internazionale e tanto meno
Per la pace perché possa essere instaurata la pace
Dunque dicevo e sulla dà ai fini terra Carta delle Nazioni Unite il ristabilimento e del diritto internazionale e della pace attraverso nacque posto questo elemento fondamentale noi ci siamo chiesti ancora
Esiste una commisurazione tra la ferita inferta e la risposta che sarebbe stata data
Attraverso la guerra questo viene a fissare anche letti città di con intervento
Non sappiamo molto bene che quando la risposta su Perri di gran lungo l'entità dell'offesa si può ritenere che questo intervento sia
Eticamente condannabile
Quindi e
Per che la Carta delle Nazioni Unite non contempla se non una
Un intervento agli articoli quarantuno quarantadue di embargo e altre misure altre misure che a mio avviso non sono state portate fino in fondo
Secondo perché a mio avviso è a nostro avviso la risposta esulava et soprattutto ora dalla gravità della ferita inferta al diritto internazionale riteniamo ritenevamo e riteniamo tuttora
Che la guerra combattuta per il Kuwait non possa essere ritenuta legittima
C'è un altro punto che vorrei sottolineare ma io penso che lei voleva porre una domanda no io sento gli amici la volentieri ascolto anche questa sua ultima precisazione
Però vorrei chiederle rispetto alla situazione attuale e con lei ha potuto leggere o ascoltare il discorso di Saddam ed anche le prime reazioni che non sono positivissima da parte dei sì in più di Londra
E di Washington ecco chiederle ora secondo le che cosa dovrebbe accadere un immediato cessate il fuoco fanno bene gli Stati Uniti ad evitare che Saddam mantenga intatto gran parte intatto il proprio potenziale bellico
Ma direi che occorre sempre distinguere tra filologi via
Che sul piano della filologia le reazioni possono apparire giustificate
E invece quello che può celarsi Pietro la filologia cioè la sostanza
Riposta il desiderio di trattare che ci può essere in alcuni casi anche dietro una facciata a prima vista repellente
E io ritengo che nessuno sforzo debba essere tralasciato
Da parte di chicchessia per poter giungere ad una assoluzione pacifica del conflitto io l'ho già detto nella mia dichiarazione di voto e lo ripeto in questo momento
Occorre distinguere Saddam Hossein che il popolo Chirac
è giusto
è legittimo per punire conti trattore distruggere un popolo distruggere le sue ricchezze le sue garante il sale storiche
Archeologiche riportarlo alle soglie del quarto poter Quinto mondo questa è una domanda che io continuamente mi pongo e che sarebbe opportuno si ponessero anche altri che si trovano in condizioni preminente diversa dunque dalla mia
Certamente i problemi sono molti io non me li nascondo sono contrario ad un pacifismo di bassa lega
Sono per un pacifismo equilibrato
Giusto
Che riconosce il negativo da qualunque parte che esso sia perfettibile et che esista
Ma detto tutto questo io non vorrei
Che una guerra che io rifiuto che è stata iniziata per ripristinare un Tires toh che è stato reso si ammanti di secondi fini non è
Nel risoluzione dell'ONU
Per lo meno anche qui stando alla filologia ma abbiamo visto però che cella Filologia e c'è anche una TAC arte che sfugge alla filologia non vorrei che i secondi finiti questa guerra al di là del compete
Siano la distruzione di un potere militare che fa paura nel Medio Oriente come quello messo insieme
Con la connivenza e con la compiacenza anche delle potenze occidentali in altri momenti storici e politici da Saddam Hussein ogni amici le faccio un'ultimissima domanda oltre una risposta
Se possibile breve lei ritiene ancora oggi che un disimpegno italiano andrebbe nella direzione giusta rispetto diciamo alle alleanze alle quali abbiamo aderito fino ad oggi lei si sentirebbe ancora di proporre al Governo italiano l'immediato ritiro le nostre forze impegnate
Ma io non ho mai proposto l'immediato ritiro deve forse
Del contingente italiano quello che mi sento PTR in questo momento che che il nostro presidente del Consiglio e il nostro ministro degli Esteri dovrebbero continuare
Per quella strada nella quale annotato notevoli contro i ponti vale dire la strada del diplomazia chi il presidente Andreotti colle capacità
Canti K scritta politiche e diplomatiche che tutti gli riconoscono a la possibilità di intervenire con garante peso nel momento attuale certamente figlie lo farà perché stare a cuore a lui la pace come a tutti noi questo fuori discussione e mi auguro che anche la sua azione sia coronata da successo ringrazio molto
Alla nostra microfono Marco Boato senatore del gruppo federalista europeo ecologista Marco Boato ha votato sin dal primo momento no all'intervento e per gli hanno nel Golfo Persico stamane l'intervento di Saddam Hussein e una risposta scettica da parte degli Stati Uniti vuole chiederti cosa ne pensi di dell'obiettivo che sembrano porsi gli alleati e soprattutto gli Stati miti di voler in qualche modo disarticolare annientare una potenza aggressiva come quella irachena
Beh ma mi sembra evidente che una volta che le operazione militare se non può arrivate fino al punto in cui siamo arrivate sarà molto difficile che la macchina che è in movimento venga fermata
Io credo e l'ho detto molte volte che l'alternativa alla guerra andava costruita nel mese in cui tutto questo era possibile farlo cioè nei mesi che vanno dal due agosto
Al quindici gennaio
Io ho votato no e sono convinto oggi più di ieri che era giusto votare no il diciassette gennaio tanto più che noi italiani no in Parlamento italiano abbiamo votato a guerra già iniziata
E questo è uno scandalo che rimarrà nella storia del nostro del nostro Parlamento ma nella logica della coalizione
E di quello che è avvenuto nel diciassette già dalla notte fra il sedici e le diciassette gennaio in poi mi pare assai come dire coerente terribilmente coerente ma coerente il fatto che si cercherà in tutti i modi di impedire a Saddam Hussein di mantenere il proprio apparato militare non dico intatto perché intatto veramente mai più uno potrà essere ma in condizioni tali da poter poi i riprendere un'iniziativa di di di potenza militare su quel terreno quindi io sono molto compra sono molto favorevole ovviamente al fatto che si portino avanti tutte le iniziative politiche e diplomatiche per porre fine rapidissimamente a questa guerra
E soprattutto per cominciare a costruire gli scenari del dopo guerra perché gli scenari saranno molto più drammaticamente difficili di quanto si si è immaginato finora e oltretutto poi ci saranno non solo scenari politici diplomatici ma ci saranno scenari carattere economico sociale ambientale cioè quello che vedremo quando finalmente potremo vedere
Delle conseguenze di questa guerra sulla vita di decine centinaia forse di milioni di popolazioni che vanno ben al di là dell'Iraq che riguarderanno tutta la zona e le conseguenze mentali andranno un'area ancora più vasta
Sarà penso che sarà terribile tutto questo oggi non è ancora la valutazione dell'opinione pubblica quindi personalmente sono del tutto favorevole a che ogni iniziativa politica diplomatica anche in questa fase possa riprendere oggi pomeriggio c'è una riunione del Consiglio di sicurezza
Che avrà all'ordine del giorno e questo a me però non mi faccio francamente dell'illusione sarà siccome ho cercato di guardare alle vicende con grande angoscia da una parte ma anche con lucidità intellettuale dall'altra la strada che è stata seguita dal sedici diciassette gennaio in poi
E ovviamente il comportamento irresponsabile che Saddam Hussein è Iraq hanno tenuto in tutta questa vicenda ovviamente hanno giocato una dopo l'altra una serie di carte per cercare di in qualche modo uscire politicamente vittoriosi da una confronto che lei ha mai li vedeva politicamente e militarmente sconfitti
Cioè questo contesto complessivo mi porta a essere molto pessimista da questo punto di vista e non mi meraviglia perché ripeto la logica sta nelle premesse che si erano opposte
Prima di tutto la parte sana musei ma evidentemente questo non me lo dimentico mai
Ma anche da parte del coalizione militare la sua leadership perché indubbiamente per il novantacinque per cento non dico per il cento per cento euro per il novantacinque per cento da parte degli Stati Uniti che hanno il novantacinque per cento fra tutte le forze militari in campo
Questa logica insomma era iscritta nei fatti che si sono verificati alla fine del novanta e che oggi stanno arrivando soltanto all'estreme conseguenze poi mi chiedo
Siccome o ovviamente il fatto che Saddam Hussein venga ridimensionato e che in quanto non è un obiettivo ovviamente prescritto dall'ONU in questo non ma sta nella nella risoluzione sei sette otto ma sta nelle cose che sapevamo segno
E Scar confitto non solo militarmente ma anche politicamente da questa guerra non so se verrà rovesciato in qualche modo se ci siano alternative di ricambio all'interno di un Iraq dove le alternative sono state eliminate fisicamente
Per negli ultimi dieci anni da Saddam Hussein ma mi chiedo poi cosa succederà per esempio per quanto riguarda il ruolo della Siria che è rimasta totalmente defilata in questa vicenda ma che dal punto di vista militare
Un velista politico fino alla vigilia del due agosto per esempio dagli Stati Uniti d'America veniva considerata molto più pericolosa che non che non li Racca
Mi chiedo cosa succederà delle ripercussioni interne dei vari paesi arabi dove
Siamo alla possibile destabilizzazione interna dei vari regimi e all'ordine del giorno o per via diciamo di di di di rovesciamento interni o anche per via elettorale ci saranno un certo momento anche le elezioni politiche in Algeria sappiamo che le elezioni amministrative
L'anno scorso hanno stravinto il Fronte islamico gli integralisti al attualmente sul piano politico dello Stato è ancora al potere il fronte di nazionali liberazione algerino non so alle prossime elezioni politiche cosa succederà e via elencando insomma queste sono poi le preoccupazioni principali che ho io in questo momento
E dando ripeto come per ingiusto ma per scontato quello che che ormai è scritto nelle cose cioè che chi ha sconfitto militarmente Saddam Hussein non è disponibile a questo punto di darli sul campo la possibilità di recuperare la sua forza come attore fatta ancora una domanda diciamo così sul piano internazionale per poi
Un fiore ad alcune questioni diciamo così di casa nostra che pure sono intimamente connesse alle vicende della guerra Tosi è stato uno dei protagonisti del dibattito concitato che si è svolto qui al Senato la settimana scorsa sul decreto che finanziava per Roma chief intorno ai trecento miliardi la missione italiana nel il Golfo Persico ecco secondo te questa mediazione sovietiche anche sul piano dei rapporti tra Stati Uniti ed Ursa era accettabile il governo italiano ha fatto bene ad esporsi e in questo modo incrinando l'alleanza diciamo che si batte contro Saddam
Ma io non penso che il governo italiano abbia incrinato l'alleanza bisogna intendersi se l'alleanza c'è la quali sono internazionale e io mi partono dal presupposto di coloro che la ritengono legittima che la ritengono fondata sulla risoluzione dell'ONU eccetera se è un'alleanza nessun'alleanza
Cioè non può essere una coalizione in cui c'è chi comanda e gli altri obbediscono quindi se una coalizione c'è un'alleanza abbia bisogna che l'apporto certo militarmente quello italiano un apporto pre quasi irrilevante
Ma siccome si continua a parlare di una coalizione trenta statico di ventinove Stati allora se si parla di una coppa dire che molto vasta si espanderà quali sono i ventinove Stati bisogna che ci si Stati possano contare
E per esempio siccome poi militarmente non ci sono ventinove Stati militarmente cioè gli Stati Uniti d'America la Gran Bretagna la Francia misura minimali Italia e poi c'è l'Egitto e l'Arabia Saudita diciamo e formalmente di quei tre ma per modo di dire insomma più fatto di bandiera
Che altra queste sono le forze che operano militarmente e tutte le altre sono presenti non militarmente ma fanno parte della coalizione fra l'altro compresa l'Unione Sovietica
Che non è presente militarmente ma è solidale con la coalizione quindi questa si gioca spesso con le parole
Si intenda a volte quando chi serve la Quality Simone come coalizione vastissima che comprende quasi trenta Paesi altre volte s'intende per coalizione soltanto quella presente militarmente e poi fra quella presente militarmente l'unica che conta sono gli Stati Uniti a me ripeto anche qua bisogna essere realisti è ovvio che il peso degli Stati Uniti d'America è maggiore che non quelli tutti gli altri ma non si può ritenere una posizione politica che può essere la Francia utilità Agli out lastre Gran Bretagna anche se in Gran Bretagna è sempre stata pagata dagli USA un rottura della coalizione è una posizione politica che viene manifestata all'interno della coalizione a meno che non si arrivi
Alle dichiarazioni a mio parere allucinanti del mio amico Gualtieri che stimo enormemente per come presidente la commissione stragi ma che ha detto delle cose allucinante c'è Gualtieri
Lì uno dei leader di un partito della coalizione al governo italiano dichiara pubblicamente sui giornali il mio governo si chiama George Bush
Ma è allucinante questo approvati immaginarvi
Che qualcuno avesse detto il mio governo si chiama carpaccio of per fortuna una follia del genere sono Arafat sarebbe successa la fine del mondo cioè che un esponente di un partito politico della coalizione di governo italiano e dichiaro il mio governo si chiama George Bush e credo allucinante
E questo la dice lunga sulla concezione di una coalizione di un ruolo di partners sul piano internazionale fino a mio parere il governo italiano aveva sbagliato il governo italiano ha fatto un atto intelligente coraggioso questo non toglie perché ripeto continua a ragionare con dieci dita rispetto a schieramenti che si crea una molto in modo un po'isterico e un po'anche schizoide che il piano sovietico non era il piano ottimale
Cioè di fronte a chi si è buttato sul piano sovietico come se fosse privo di ombre fosse l'unica soluzione possibile eccetera io che l'ho con misure che ho condiviso l'opposizione al governo italiano di sostegno a dico anche che è evidente che nel Piano sovietico c'è una serie di ombre una serie di indeterminatezza e che erano il frutto di un confronto politico-diplomatico durissimo con la guerra in corso quindi per esempio per dire la cosa è più evidente l'idea che a due terzi del ritiro cessasse qualunque forma di embargo compreso l'embargo milita Maroni
E a mio parere era una una posizione non è accettabile è ovvio che se una volta ha dichiarato il ritiro forme di embargo economico del forme di embargo alimentare così questo genere erano inconcepibile ma la l'embargo militare nei confronti del dell'Iraq non solo deve continuare ma dovrà continuare molto lungo questa è una questione che dovrà essere posta molto
Esplicitamente nella fase successiva alla conclusione delle operazioni belliche quindi questo è chiaramente per dirne uno era una delle questioni aperte nel piano sovietico un'altra delle questioni aperte era la questione della durata di questo ritiro con la prevista in tre settimane però non s'si può immaginare di prolungare una guerra con le proporzioni catastrofiche che ha da una parte e dall'altra ovviamente con responsabilità ancora una volta prioritarie da parte di Saddam se i primi puzze maliano incendiati gli alleati Pozzelle ce ne ha chiesta da musei e via elencando se è vera questa capacità che si stanno commettendo acque o si era si sono commesse negli ultimi giorni
Se sono vere che le notizie sulle atrocità commesse negli ultimi giorni a quei siti sono cose allucinanti di cui Saddam Hussein porta la responsabilità
Gravissime però non è immaginabile che la prosecuzione che state guerra si giochi a priori sul fatto che un piano prevede sette giorni l'altro era prevedeva ventuno a quel punto aveva ragione l'Unione Sovietica a dire atteniamoci aperte ancora ventiquattro massimo quarantotto ore di trattativa su questo terreno quindi quando io giudicato posi la mente l'iniziativa italiana di appoggio alla positiva iniziativa sovietica non l'ha fatto a occhi chiusi a occhi bendati ma credo che lo stesso governo italiano non è che avesse
Come si dice
Come si può dire accettato in toto le clausole sovietica aveva visto una possibile via di di di risoluzione pur nel pieno della guerra di risoluzione politica diplomatica le conflitto a partire dalla condizione prioritaria in è rinunciabile c'è il ritiro totale e incondizionato del dell'Iraq nel Kuwait è ovvio che a questo si accompagnano poi tutte le conseguenze della responsabilità politica militare dell'Iraq ecco questa è una questione che era aperta la settimana scorsa
E che a mio parere si riapre in questione insomma ripeto da parte mia non c'è nessun ottimismo a questo punto di vista è però credo che si tratterebbe drammatica la riunione del Consiglio di sicurezza di oggi può oggi pomeriggio per noi questa mattina per gli Stati Uniti d'America
E però credo che ancora una volta si dovrà ragionare su questo in questi termini insieme da una parte di riuscirà porre termine senza che provochi ulteriori vittime ai conflitto militare in atto dall'altra parte legittimamente credo rendersi conto che non è possibile che Saddam Hussein e ska fra virgolette indenne ripeto ormai non esce più
E dal punto di vista militare all'uso politico ma che posso riuscire a diciamo con la possibilità di presentarsi al alla il proprio Paese soprattutto alle all'insieme dei mondo arabo come quello che ha tenuto testa e che ha ceduto soltanto il momento ma che ha conservato diciamo gran parte del proprio potenziale militare intatto perché questo riproporrebbe la situazione
Che si è creata l'anno scorso a metà al due agosto riproporrebbe magari fra qualche mese fra qualche anno un analoga situazione che però potrebbe riproporsi fra qualche mese o fra qualche anno anche per altri Paesi del mondo arabo vuole fatto un'ultima domanda la guerra
Va naturalmente scosso l'opinione pubblica italiana ad ogni livello dal primo cittadino all'ultimo posto che non esiste un ultimo cittadino italiano anche i magistrati hanno voluto in parte schierarsi è apparso solo qualche tempo fa sul quotidiano il manifesto un appello per la pace in cui c'erano affermazioni gravi in cui si mettevano sotto accusa le decisioni del Parlamento si parlava di truffa di rottura della Costituzione resi poneva sotto accusa anche l'operato dell'esecutivo del Governo Andreotti ecco io vorrei chiederti un giudizio sulla censura grave da parte del presidente La Repubblica nei confronti di questi magistrati un invito sostanzialmente ha di me mettersi un invito al vicepresidente del CSM Galloni ad adottare misure disciplinari anche questa è una questione molto complessa che prima vorrei rapidamente spiegare conosco molto bene quel
Quell'appello
Non l'ho firmato ma l'ho fatto pubblicare sul per quel poco che contrasta Sommariva otto mila persone sul settimanale dei Verdi del Trentino che si chiama arcobaleno e l'ho fatto anche pubblicare sul numero del sei febbraio insieme a una posizione sempre fra l'altro di sinistra del PDS giuridica diversa che era quella pubblicata da un gusto per bere in seconda pagina sunnita Augusto Barbera
Per il no è stato per il nome il voto del diciassette gennaio ma non condivide dal punto di vista giuridico costituzionale le tesi contenute in quell'appello scelta che ancora una volta invitando la senta ragionare e a non schierarsi pregiudizialmente io ho fatto e di pubblicarle due posizioni una fianco all'altra perché il lettore verde o non verde che fosse potesse riflettere sulla complessità giuridica di questa cosa
Personalmente io sono contrario a questa demonizzazione come dire deontologica che è stato fatto di questo di questo appello questo appello questo documento insomma e anche un appello poi perché si invita la gente a reagire a questo punto di vista è un documento che è fondato su tesi di carattere giuridico costituzionale che anch'io in gran parte condivisa e che sono state espresse anch'nelle Aule del Parlamento in parole povere per dirle per riassumere per chi ci ascolta sono due una il fatto che l'Italia ha diciamo legittimato la partecipazione a una guerra non dichiarandolo come tale e qui è la truffa delle parole di cui parla riducono far capire sapere a cosa si riferisce cioè parlando di pura e semplice azione di polizia internazionale oggi più nessuno al mondo parla di azione di polizia internazionale
E qual è per scavalcare l'ostacolo costituito dalla prima parte dell'articolo undici della Costituzione che tutti ormai sanno a memoria l'Italia ripudia la guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali
E invece a attaccandosi alla seconda parte dell'arte il secondo periodo dell'articolo undici della Costituzione quando là dove si dice che l'Italia Hatch età limitazioni alla propria sovranità per far parte di organismi internazionali questo è l'aggancio costituzionale a cui il governo si è riferito anch'io ho detto che a me pare un aggancio costruzione debolissimo che dal punto di vista costituzionale sarebbe stato più coerente anche se più drammatico io avrei votato contro ma richiamarsi all'articolo cent appunto settantotto della Costituzione che prevede la dichiarazione dello stato di guerra premere severe se era legittimo questo cioè se era uno di quei casi in cui la guerra e prevedibile in base a nostra costituzione che sostanzialmente è il caso della guerra di autodifesa e allora qui si collega il atto dell'obbligo attraverso l'ONU dell'autodifesa in rapporto anche a Stati che fanno parte dell'ONU che sono aggrediti così via questo è previsto l'articolo cinquantuno
Della Carta delle Nazioni Unite l'altro aspetto di questo appello è legato appunto alla filosofia della carta e Nazioni Unite che è una filosofia che a sua volta ripudia la guerra
Che prevede la possibilità dell'uso della forza militare la prevede ma con certe caratteristiche sotto il controllo del secolo del Consiglio di sicurezza sotto il comando dall'ONU eccetera
E son tutte le gli aspetti che sono comprese nella sezione lei capitolo settimo
In particolare gli articoli quarantadue quarantatré i seguenti della carta delle delle nazionalmente
è una tesi fra virgolette estreme ma è un la dichiarazione di incostituzionalità della scelta italiana e anche della non coerenza della scelta alleata con soli quelle italiana con la carta delle se mi dite ma è una tesi a mio parere del tutto legittima si può condividere o non condividere la mai del tutto legittima dico si può anche non condividerla Augusto Barbera che ha votato no il diciassette gennaio che fa parte del PDS
Che è un giurista autorevolissima a sua volta spiega perché dal suo punto di vista sul piano giuridico no a suo parere non è sostenibile questa destituzione di fondamento costituzionale alé che da parte di quell'appello è stata
Detto questo a me pare che anche presente pubblica da questo punto di vista sia andato al di là della questione
Cioè il anche qua vorrei e siamo molto cauto a costo di essere impopolare magari perché mi ascolta e perché ovviamente attaccare il Presidente della Repubblica Cossiga in questa fase negli ambienti di sinistra in genere molto molto popolare insomma
Allora io dico vorrei distintamente qui mio giudizio secondo me Cossiga ha avuto un atteggiamento molto corretto in in queste settimane quando ripetutamente ha richiamato nel mio piccolo avevo fatto anch'io a non portare una logica di guerra ideologica all'interno del nostro sì cioè a rispettare da parte del di chi ha votato sì all'intervento militare le ragioni di chi ha votato no e di chi ha fatto ma opzione pacifista o meglio di pace ed d'altra parte da parte chiedi chi preferiva apre se dichiarato contrario la partecipazione alla guerra di rispettare anche le ragioni di chi aveva assunto invece la la posizione della maggioranza
E del Governo cioè di non attaccarsi vicendevolmente come traditori da una parte e guerrafondai dall'altra io ho condiviso questo atteggiamento
Laddove invece io dissento dal dell'iniziativa di Cossiga e di aver tramutato questo appello giusto a non demonizzare il sì a vicenda aver letto come una forma di demonizzazione a sua volta questo appello dei dei giuristi e di alcuni e di alcuni magistrati fino a portarlo alle conseguenze fra virgolette disciplinari cioè fino a investire lo stesso il CSM e il Consiglio sicuramente satura la procura generale la cassazione e il ministro di Grazia e Giustizia che sono i titolari dell'azione disciplinare del problema se i magistrati che hanno firmato questo lo dal punto di vista disciplinare abbiano violato le loro i loro obblighi e la loro deontologica ecco io credo che fino a quando bisognava e non si debba arrivare cioè se io credo che sia legittimate presente al pubblico dichiari il suo dissenso con i contenuti di quell'appello e siamo sul piano della dialettica politico costituzionale all'interno del potere di esternazione del presidente pubblica e del diritto dei magistrati e di sostenere la così zone che hanno che hanno sostenuto arrivare invece a tramutare questo scontro di posizioni molto duro molto forte ma che fa parte di un Paese democratico
Io un provvedimento ipotetico non ci sarà io penso mai un eventuale ipotetico provvedimenti caraibici prevale secondo me e mai senta sbagliata che ci può portare proprio su quella china che invece si voleva evitare grazie a Marco Boato gli ascoltatori per averci seguito