"Le culture della sinistra: Togliatti, Gramsci e lo stalinismo" organizzato nell'ambito della Festa Nazionale dell'Unita'

Poi dovessero barca e poi incominciamo ed è questo il confronto
A questa discussione anzi noi vorremmo che fosse tale
L'argomento è enormi difficile e anche un po'ingiallita o secondo me
Non tanto perché non si debba parlare di questi protagonisti della storia
Delle intesi mo'secolo ma perché
è oggi siamo di fronte ai venti
Di tale portata per cui anche le idee di cui i protagonisti di questo secolo si sono resi tali vanno un po'riviste vanno per lette cambiando vengono sradicate c'è insomma un processo
In atto forse prodotto dei beni che però travolge le idee e quindi chi pensa di poter ricostruire categorie comode per la lettura del mondo B oggi credo che non ce la farà è un'epoca nella quale i fatti corrono più veloci dei pensieri probabilmente questo rende come dire un po'patinato e anche un po'ingiallita ovvero se mai il titolo del nostro dibattito non credo però l'oggetto l'oggetto importante
Parlare di Gramsci e di Togliatti dello stalinismo vuol dire parlare di un pezzo di storia non solo nostra
Vuol dire di pensarci attentamente e ma vuol dire anche al di fuori dei luoghi comuni capire quali sono le strade
Che portano
All'affermazione democratica delle idee di progresso e di sinistra ecco questo intanto è un nodo
E sono sicuro che l'interlocutore che stasera non abbiamo invitato su questi argomenti diranno io mi auguro almeno su uno direi sicuro che questo avverrà
Cosa è stimolante interessanti intanto da Roberto Villetti direttore dell'Avanti Giuseppe Vacca che il direttore del nostro Istituto Gramsci
Giuseppe Fiori giornalista senatore della sentimenti Aldo Agosti che è uno studioso di Dini questi problemi Aldo Natoli
E che
Di recente appunto pubblicate in Italia un libro di grande interesse su questo argomento che si occupa da molti anni di questi temi vorrei stabilire subito qualche regola punto la prima è che il dibattito io lo vorrei far finire alle undici
Cioè vorrei stabilire un termine al dibattito
Di modo che chi parla si regoli tanto chiede a questa parte del tavolo quanto che tra il pubblico comincerei con Giuseppe Fiori
Considerando che una decina di minuti possono bastare per una Prisma
Come dire introduzione e poi vediamo che succede se ci saranno sollecitazioni o no per un secondo dico per qualche intervento da parte del pubblico qualche ho detto qualche intervento l'argomento infatti è tale per cui si presta o essere seguito in grande silenzio pure essere partecipato con grande clamore vediamo di non fare né l'una né l'altra cosa e di arrivare in porto appunto verso le undici fiori
Bene buona sera
è il centenario
Della nascita di Gramsci
E questo centenario coincise
Con le venti di straordinaria drammaticità
E quindi la tentazione di occuparsi di Gramsci
Avendo un po'l'occhio anche al presente
è una tentazione comprensibile
Credo tuttavia che dobbiamo guardarci da due rischi
Uno
E della attualizzazione banale
Il secondo rischio emblema appropriazione indebita
Attualizzazione banale
Da poco un programmi stava radiofonico mi ha chiesto con chi starebbe Gramsci oggi se con Occhetto con Cossutta
A domanda futile corrisposto con un'altra domanda ugualmente futile
Gli ho chiesto conti starebbe Turati oggi se con caviglia orco Nicolazzi
Una variante dell'attualizzazione banale
E la appropriazione indebita
Negli anni cinquanta abbiamo conosciuto
Un grande cista animista
Il gran uscì bel saggio di Togliatti dal trentotto
Saggio continuamente ripubblicato pubblicato senza una variante di una sola virgola sino al cinquantacinque
Quindi ancora due anni dopo la morte di Stalin
Abbiamo conosciuto quindi negli anni Cinquanta non il grande usciti Gramsci mai di Gramsci e di Togliatti
E mi spiego
Sulla scia di altre accoppiate
L'accoppiata Marx Engels
L'accoppiata all'ENEL Stalin ebbe chi ha la nostra età lo ricorda ebbe bocca in Italia un'altra accoppiata
L'accoppiata Gramsci Togliatti
Un'accoppiata tra distinti badate io non sto dando un giudizio di valore un giudizio di merito sto puramente e semplicemente dicendo che garantisce una cosa e Togliatti e un'altra assenza ripeto
Dare un un giudizio di valore li distinguo
Il fatto
E che i su Gramsci
Togliatti aveva sovrapposto una corazza
Il senso di questa corazza voleva metterlo al riparo stare in esistente
Al riparo dal destino che è toccato mai devianti e Gramsci fu un deviante
Ma in pari tempo usava la corazza e ha continuato a usarla dopo la morte di Stalin
Per un fine e non più soltanto protettivo
E e speriamo che parla di un fine protettivo di questa corazza
In realtà Togliatti voleva anche coprire le distinzioni da sé d'la distinzione di Gramsci da sei
Le linee a momenti antitetiche
I dissidi su rilevanti questioni di metodo i modi contrastanti di intendere la disciplina internazionalista tutte le disarmonia del periodo mille novecentoventisei trentasette un undicenne io che fu con tensioni strappi assenza di comunicazioni tra Togliatti e Gramsci
Negli anni Cinquanta
Un Gramsci stalinista
Negli anni settanta
Per un esercizio a sollecitare i testi secondo un'espressione che abbiamo creduto sempre gramsciana poi Sergio Caprioglio in un recente saggio su Belfagor ci ha rilevato l'origine il luogo
Di questa di questa formula che sollecitare il testi per fargli dire più di quanto esse non contengano realmente in realtà sollecitare i testi è un'espressione di Paolo vita Finzi comunque
Sono stati sollecitati i testi gramsciani negli anni sotto settanta quasi a sostegno la della scelta contingente del compromesso storico Gramsci e il mondo cattolico
Bene dopo un Gramsci stalinista e un gran uscì dialogante col mondo cattolico
Il rischio
Dal quale dobbiamo guardarci oggi e di scoprire un Gramsci riformista
Ecco è quello che noi dovremmo fare
Gramsci fu un rivoluzionario non riformista questo è un punto
Fare Gramsci fu un rivoluzionario
Fu un assist
Ma si sta non dogmatico marxista aperto
Un marxista
Che ha sempre guardato con fastidio a uno Stato confessionale
Dove per prende il posto della religione un marxismo sacrale
Un corpo dottrinario rigido immutabili intoccabile
Un grande chef che ha sempre respinto una concezione deterministica fattagli Istica trionfalistica del socialismo
L'ottimismo esteriore l'idea di una provvidenza socialista che assicura un o costante progresso comunque comunque il potere sia esercitato Gramsci che trova in ma se un motivo di ispirazione non una gabbia i marxisti ad appena ventisei anni è sterile
Articolo a vostra Nottola rivoluzione dei bolscevichi alla rivoluzione contro il capitale di Carlo Marx titolo di questo articolo
La rivoluzione contro il capitale
è un rivoluzionario che va oltre la Henin
La destituzione così netta terrà Oriente Occidente
La improponibilità della guerra manovrata nell'Occidente
Capitalistico
Nell'Occidente dove una società civile e robusta
Esprime consenso
Alle forme della democrazia liberale ecco non è in perenne in in e il la l'egemonia come
Socialismo innervato di consenso è una cosa che Cicci designa un Gramsci oltre oltre all'ENI
Grande uscì rivoluzionario
Con una sua
Alternatività radicale rispetto a Stalin e qui vengo a a al nocciolo del mio intervento che dà atto il minutaggio così
Non accelerato vorrei dire epilettico debbo o con tutti i rischi della schematizzazione ridurre a pochi punti essenziali
Che
A sostegno di una impossibilità di convergenza tra la riflessione gramsciana in carcere e ciò che accade il bar negli stessi anni in Unione Sovietica Ttb corre spingere
Tu questa contiguità questo nesso
USA intanto un argomento povero Gramsci chiuso in carcere
Senza quindi gli strumenti della conoscenza che ne sapeva di quello che è realmente succedeva in unione sovietica io vi con rozzamente naturalmente quello che gli assertori di questa tesi dicono con molto maggiore
Finezza
Bene Gramsci ne sapete
Lieve un una lettera del trentatré a Tatiana che è molto significativo
Io ve la leggo
Scrive Gramsci mille novecentotrentatré badate
Siamo alla conclusione del primo piano quinquennale
Primo Piano quinquennale sovietico che poi non fu quinquennale fu quadriennale nei fatti
Quindi siamo alla conclusione del primo piano quinquennale quando Gramsci scrive questa lettera a Tania sebbene viva in carcere
Isolato da ogni fonte di comunicazione diretta e indiretta non devi pensare che non mi arrivino ugualmente elementi di giudizio e di riflessione
Arrivano disorganica mente saltuariamente a lunghi intervalli come non può non a cadere
Dai discorsi ingenui di quelli che sento parlare io faccio parlare e che di tanto in tanto portano lecco di altri ambienti di altre voci di altri giudizi eccetera
Non ho ancora per Dutto
Tutte le qualità di critica filologica società emanare distinguere smorzare le esercitazioni volute integrare eccetera
Qualche errore nel complesso ci deve essere sono pronto ad ammetterlo ma non decisivo non tale da dare una diversa direzione al corso dei pensieri
Gramsci legge il Corriere della Sera lei cioè il Popolo d'Italia legge nel mille novecentotrentuno sulla cultura
Un lungo saggio di Paolo vita Finzi console italiano ad Odessa sul piano quinquennale
Quindi di quel che accade nell'Unione Sovietica
In quegli anni dei grandi chef in formato da ciò che la legge sulla stampa italiana da saggi pubblicati sure viste italiane e da ciò che portano
Via via i nuovi arrivati nel carcere di Turi qualcuno dei quali è funzionario anche di rilievo sa bene giovane e informato il caso o di Bruno prodotto sin
Allora
Se grandi uscì sa di quello che avviene in quegli anni in Unione Sovietica
E non lo ricordo a un pubblico come questo a quel che avviene avviene un totale rovesciamento
Delle posizioni avute da a Stalin sino alla lotta del mille novecentoventisei un totale rovesciamento in Stalin che fa la scelta sul terreno internazionale dall'attacco frontale
Il terzo periodo
La fase del socio al fascismo sul fronte interno della industrializzazione ampi fra forzata e della a hanno nazionalizzazione
Coatta delle terre della collettivizzazione delle terre
Con sacrifici fior di milioni e di i contadini e non soltanto di contadini allora
Avevo detto sarei stato molto schematico
E
Per stare nei tempi vi suggerisco un esercito
Io vi leggo due passi di Gramsci
Sono entrambi scritti nel mille novecentotrentatré
Voglio dire nel e pieno di un evento che era stato definito certo un evento grandioso perché il primo piano quinquennale
Un evento grandioso definito un miscuglio di coercizioni brutali di Roy di erotismo memorabile di follia disastrosa e di risultati spettacolari ecco N
A definire così l'epoca del piano quinquennale pensate a che cosa si riferisse Gramsci scrivendo queste due fasi
Primo passo
E difficile escludere che qualsiasi partito politico dei gruppi dominanti ma anche dei gruppi subalterni ma anche dei gruppi subalterni
Non adempia anche una funzione di polizia
Cioè di tutela di un certo ordine politico e legale
Se questo fosse dimostrato tassativamente la questione dovrebbe essere posta in altri termini e cioè il suo i modi e gli indirizzi con cui una tale funzione funzioni di polizia di mantenimento dell'ordine
Viene esercitata
Il senso è repressivo o diffusivo cioè di carattere reazionario o progressivo
Il partito dato esercita la sua funzione di polizia per conservare un ordine esteriore estrinseco
Pastori o delle forze vive della storia ora esercita nel senso che tende a portare il popolo a un nuovo livello di civiltà di cui l'ordine politico e legale e un'espressione programmatica
Infatti una legge trova chi la infrange primo
Tra gli elementi sociali e reazionari che la legge ha spodestato secondo richiamo la vostra attenzione su questo secondo
Ti amo su quanto secondo punto grandi elementi il progressivo lui che la legge comprime
Cioè il partito esercita una funzione di polizia tra gli elementi progressive che la la legge comprime tra gli elementi che non hanno raggiunto il livello di civiltà che la legge può rappresentare la funzione di polizia di un partito può dunque essere progressiva o regressiva
E progressiva quando essa tende a tenere nell'orbita della legalità le forze reazionarie spodestare e a sollevare al livello della nuova legalità alle masse arretrate
Richiamo ancora la vostra attenzione sul seguito di questa citazione e regressiva
Quando tende a comprimere le forze vive della storia e a mantenere una legalità sorpassata antistorica divenuta estrinseca
Del resto il funzionamento del partito tanto fornisce criteri discriminanti quando il partito è progressivo e soffusione ha democraticamente
Nel senso di un centralismo democratico
Ancora richiamo la vostra attenzione
Quando il partito era regressivo e soffusione ha burocraticamente nel senso di un centralismo burocratico
Il partito in questo secondo caso il puro esecutore non deliberante esso allora è tecnicamente un organo di polizia
La via interpretazione e che Gramsci in questo passo stia parlando del plus de Stalin
Seconda citazione
Dato che anche nello stesso gruppo esiste la divisione tra governanti e governati cioè anche nel proletariato
Nello stesso gruppo esista la distinzione tra governanti e governati occorre fissare alcuni principi inderogabili
Ed è anzi su questo terreno che che avvengono gli errori più gravi che cioè si manifestano le incapacità più criminali ma più difficili a raddrizzare si crede
Che essendo posto il principio dello stesso gruppo l'obbedienza debba essere automatica
Debba avvenire senza bisogno di una dimostrazione di necessità irrazionalità e non solo
Ma sia indiscussi indiscutibile qualcuno pensa e ciò che è peggio opera secondo questo pensiero che l'obbedienza avverrà senza essere comandata senza che la via da seguire sia indicata così e difficile estirpare dai dirigenti cadono Nismo
Cioè la persuasione che una cosa sarà fatta perché il dirigente ritiene giusto e nazionale che sia fatta se non viene fatta la colpa viene riversata su chi avrebbe dovuto così e difficile estirpare l'abitudine criminali di trascurare di evitare i sacrifici inutili eppure il senso comune mostra che la maggior parte dei disastri collettivi
Politici avvengono perché non si è cercato di evitare il sacrificio inutile
O si è mostrato di non tener conto del Sacher festival tra voi e si è giocato con la pelle altrui
Qui
A chi sia dedicato a questo passo Stalin non lo dice
Gramsci non lo vince che sia dedicato allo stalinismo a me risulta particolarmente chiaro grazie
Bene grazie a Giuseppe Fiori
Aldo Natoli sempre i tempi oltre l'orlo
Non proprio ma ti hanno applaudito lo stesso domani è un inno all'entità
Mi ha mi atterrò strettamente al tema
Che ci viene proposto
Eccome
Le culture della della sinistra e in particolare anzi esclusivamente del tema la cultura comunista
Perché
Si parla i Gramsci Togliatti Stalin
Bene il problema per me questo
Cosa fare per ricostituire per il costruire una cultura della sinistra dopo tutti i cataclismi che si sono svolti nel mondo e nel nostro Paese parlo naturalmente di cataclismi politici
Io credo
Che il punto dal quale occorre partire deve essere un lavoro e uno studio di lunga lena
Per il superamento critico storico-politico teorico dello stalinismo nell'URSS e nel Comintern
Sulla natura di quel potere le trasformazioni avvenute nella società il rapporto fra potere società le caratteristiche del sistema produttivo l'economia politica la cultura
E incredibile a dirsi ma per quanti strappi politici il PC abbia compiuto fra il mille novecentosessantotto Cecoslovacchia
E il mille novecentottanta l'Afghanistan e dopo un lavoro e uno studio sistematici di questo genere non sono stati compiuti con questo io non voglio dire che non siano stati iscritti dei buoni libri sull'URSS
Da comunisti ricordo qui la storia dell'URSS di Giuseppe Boffa
Ricordo i lavori del gruppo di studiosi di Firenze ricordo la storia anche documentaria della Terza Internazionale che è stata scritta dal qui presente Aldo Agosti
Tutto questo è stato fatto ma non quel tipo di studio a cui io in questo momento
Alludevo
Togliatti nel mille novecentocinquantasei dopo il rapporto segreto di Krusciov su Stalin la sua rivista nella sua intervista a Nuovi Argomenti critico il burocratismo della sovrastruttura politica nell'Unione Sovietica né critico le degenerazioni ma secondo lui la società era rimasta socialista
Ed Eva Anton la supremazia rispetto alle società democratiche
Più tardi Berlinguer si spinse fino a parlare di socialismo illiberale ma il modello di quel preteso socialismo continuo a svolgere la propria influenza fino agli anni Ottanta
Se le cose stanno così
Come io credo dobbiamo chiederci come mai ciò sia potuto avvenire come mai Picci malgrado gli strappi
Non fu capace di compiere una critica conseguente dello stalinismo anzi escludeva dalle sue file coloro che lo stimolava farla
Il PC avrebbe potuto rivendicare un primato e un'altra vizi e una tradizione nella lotta anti stalinista ma non lo fece
E qui veniamo a Gramsci e naturalmente a Togliatti
Grammi sino all'ottobre del mille novecentoventisei era intervenuto con una lettera a nome dell'ufficio politico del partito italiano nella lotta di frazione che avveniva in Unione Sovietica
Entro il Partito comunista sovietico fra la maggioranza diretta da Stalin e da Bucharin e la minoranza diretta da altro anziché da Ginoulhiac Gramsci
Era chiaramente dalla parte della maggioranza ma criticava il metodi usati da Stalin nella lotta contro di essa lo stalinismo non esisteva ancora Stalin non aveva ancora vinto
Ma
Nell'analisi pressa Egadi grammi si venivano denunziati alcuni dei tratti tipici del successivo regime staliniano Gramsci aveva già scortò le uova del serpente
è una storia notissima e per me impossibile naturalmente entrare nei dettagli mi riferirò quindi si esclusivamente ad alcuni elementi essenziali primo
Togliatti su suggerimento di bucare respinge
La lettera e ne chiede il ritiro criticando Gramsci
Secondo
Questi risponde immediatamente attaccando vivacemente Togliatti
Ha contrapposto a contraffatto il senso della sua lettera e Gramsci lo accusa di burocratismo
La lettera di Gramsci su pressioni del partito comunista dell'Unione Sovietica del Comintern e sarà ritirata ma subito dopo grammi si è arrestato dei fascisti
Il suo rapporto diretto a Ponte di conto agli atti si interrompe e si può dire che si conclude una rottura
L'episodio rimarrà sconosciuto alla base del partito e sul piano internazionale
Gramsci in carcere mille novecentotrenta fa una critica sistematica della strategia del sesto congresso del come internet
Strategia offensivi vista classe contro classe i socialisti nemico numero uno strategia ispirata da Stalin fa una critica dell'applicazione semplicistica e frettolosa che ne fa il Partito Comunista Italiano
Grammi si sviluppa la strategia del congresso di Lione che Togliatti è stato costretto ad abbandonare nell'estate del mille novecento ventinove dalle pressioni del partito comunista sovietico
Le critiche di Gramsci giungono per diverse vie al partito e a Togliatti maestria rimarranno segrete sotto chiave
Togliatti riceve nel mille novecentotrentatré un rapporto dettagliato un documento prezioso delle posizioni di Gramsci non ti saprà nulla di esso
Questo documento sarà pubblicato molti anni dopo e solo dopo la morte di Togliatti
Così come del resto il carteggio farà grammi scelto agli atti del mille novecentoventisei tranne la prima lettera di Gramsci è la risposta di Togliatti
Dunque la linea anti stalinista di Gramsci che in carcere dove perfino scontrarsi con dei detenuti comunisti ortodossi fu nascosta al partito e negata nei fatti
Su di lui per almeno tre anni cade un silenzio totale nel come internet c'era chi continuava ad attaccarlo come il filo trotzkista
è vero però che anche in quei tre anni
E in seguito il partito non fece mai mancare anche radici in carcere l'assistenza materiale indispensabile perché la sua vita fosse almeno tollerabile
Un seguito di questa vicenda si ebbe persino dopo la Liberazione
Quando grammi sci era morto già da molti anni allora grammi ci fu con le fu collocato nel Pantheon dei grandi italiani
Un classico dalla cultura nazionale un martire dell'antifascismo tutto vero e giusto
Ma ciò che fu ancorò occultato fu la sua vicenda politica reale cioè la sua grandezza politica
E il luglio avesse per il primo e precocemente denunziato il despoti Isma'
Ancora sul nascere distali nel nel mille novecentoventisei analizzando le trasformazioni degenerative della vita interna del partito sovietico
Le violazioni dell'annullamento della sua vita democratica la crisi dell'immagine
E della potenzialità rivoluzionaria dell'Unione Sovietica
Che egli
Si era opposto alla strategia avventurista del sesto Congresso dell'Internazionale comunista e alla svolta dei Comunisti italiani a cavallo degli anni Trenta
Che gli era rimasto solo a difendere a sviluppare la politica del congresso di Lione
Che aveva segnato la Motta la maturità politica dei comunisti italiani dopo la tormentata fondazione del partito nel mille novecentoventuno
Tutto questo
Negli anni Cinquanta e in parte anche negli anni Sessanta fu ignorato è il fatto ignorare in omaggio ad una storia che se gli identificava ancora con quella dell'URSS e del partito sovietico
Ancora negli anni settanta vi è stato chi ha voluto prolungare quest'ombra che copriva non solo Gramsci ma anche in parte Terracini
Togliatti
Nel ventisei quando si scontrò con Gramsci egli non era certamente stalinista e non lo fu almeno fino all'estate del mille novecentoventinove
Al sesto Congresso dell'Internazionale comunista luglio mille novecentoventotto pronuncio un discorso coraggioso obiettivamente anti stalinista
Dopo fu costretto ad abbandonare la linea che lui stesso aveva contribuito ad elaborare insieme a Gramsci
Fu una decisione durissima e sofferta e sappiamo testimone Camilla Ravera persona di indiscutibile affidabilità
Che Togliatti fu sul punto di abbandonare tutto non lo fece
Divenne partecipe attivo della linea staliniana ne colse onori e ne pagò i prezzi
Io penso che deve essere respinto
Ogni giudizio sommario su Togliatti fondato solo sulle sue responsabilità politiche
Della prima metà degli anni Trenta ignorando l'opera sua in Italia fare il mille novecentoquarantaquattro e il mille novecentosessantaquattro
E questo non vuol dire che si possa parlare di un Togliatti negli anni Trenta succube e partecipe dello stalinismo dominante nel Comintern e di un altro Togliatti araldo della democrazia in Italia nel dopoguerra
L'una e l'altra sarebbero immagini falsate da opposti intenti propagandistici
La difficoltà nel ricostruire la verità storica consiste nel fatto che quelle due immagini furono interim psichicamente intrecciati fin dagli ultimi anni venti
E si presentarono in una forma ora dominante ora recessiva in circostanze storiche politiche diverse la doppiezza
Parola introdotta dallo stesso Togliatti per indicare le ingenue attesi dei militanti di base dette il via al dediti Tia alla via italiana
Ma impazienti dall'ora Aka non fu un trucco per i giochi di potere degli stati maggiori politici ma fu una condizione storica organica del movimento comunista internazionale
Dopo il trionfo della teoria e della pratica di matrice staliniana della Costituzione il titolo del socialismo in un solo Paese
La strategia della rivoluzione mondiale divenne mollo eccentrica tolemaica
Indissolubilmente subordinata al ruolo dell'URSS al rapporto di forza fra questa e il campo del capitalismo imperialismo il movimento comunista internazionale
Avrà soltanto una funzione tattica di variabile dipendente subalterna e persino passiva si pensi al periodo settembre mille novecentotrentanove giugno mille novecentoquarantuno
Esso patisce di distacco e chi come e contraddizione fra la strategia e tattica fra politica dell'URSS e compiti internazionali liste nazionali dei partiti comunisti
Di qui la doppiezza
Che fu volta a volta negazione dalla loro identità nazionale di classe o anche apparve come limite inevitabile pienamente accettato comune ha necessità della storia
Dal momento che l'URSS era la patria del socialismo la sua difesa divenne imperativo primario e dominante rispetto alle sorti alle politiche nazionali
Divenuto il con interno in una mera appendice della politica estera sovietica almeno nella prima metà degli anni Trenta
La concreta politica nazionale scompariva di fronte a direttive generali che venivano dettate come valide per tutti i Paesi esemplare in questo senso il sesto Congresso dell'Internazionale comunista
Come pure i suoi effetti sul Partito Comunista Italiano
è impressionante oggi
Il contrasto
Fra i documenti ufficiali del partito fra la fine del mille novecentoventinove e l'inizio del mille novecentotrenta da una parte e dall'altra la critica lucida e durissima
Che di quella politica facevano nello stesso hanno Terracini e Gramsci
Questi in carcere già da quattro anni
Paradossalmente furono i visoni a valutare nel modo più libero e aderente alla realtà la vera situazione del Paese e l'infondatezza dalla politica del Comintern imposta a Togliatti
Questo fu forse nella storia impicci il caso più clamoroso di dominanza della linea di Mosca e dire recessione della politica nazionale
Ma anche in quegli anni Togliatti non fu tutto e solo stalinista
Basti pensare a uno scritto come le lezioni sul fascismo del mille novecentotrentacinque al suo contributo al settimo congresso dell'Internazionale comunista al suo lavoro lì Spagna fa il trentasette e il trentanove
Dopo il suo ritorno in Italia nel mille novecentoquarantaquattro Togliatti si fece iniziatore di due grandi fatti politici
La via italiana al socialismo e il partito nuovo che portarono a risultati storici per lo sviluppo della democrazia nel nostro Paese almeno fino alla metà degli anni Settanta
E tuttavia quelle geniali invenzioni politiche non significare no mai un totale distacco dal campo dell'URSS
Questo non fu mai nell'obiettivo di Togliatti nemmeno nel suo testamento gli alta la sua strategia era rimasta in listino inni scritta in quella mondiale dell'URSS
La latente doppiezza si espresse nel mille novecentoquarantasette
Nella svolta strategica dell'adozione della politica del Cominform che significò di fatto l'attenuazione se non la messa in mora della via italiana
Togliatti si era spinto molto oltre rispetto alla prima metà degli anni Trenta aveva anche saputo respingere le pressioni di Stalin perché assumesse la direzione del Cominform ma era rimasto prigioniero di quella storia
Poteva conoscerne ma non negarla fu questo forse l'aspetto più negativo delle eredità che gli lascio al suo partito
Dopo aver dato alla ricostituzione della democrazia in questo Paese un impulso che rimarrà nella sua storia
Poi gli atti ebbe la ventura di morire prima che di quella democrazia iniziasse il pari il processo degenerativo di cui oggi non possiamo ancora vedere gli sbocchi
Grazie Natoli sembrava sempre l'ultimo foglio poi ce n'era sempre un altro quindi consumato un po'di tempo in più sembrare precise per l'ultimo foglio può dare sempre un altro dietro e quindi non ti ho potuto interrompere l'ultimo foglio ebbe in ogni caso mi sembra che il problema è posto il problema è posto cioè se in fondo
Come dire tutto quello che ha significato questa storia
E tutto quello che ha significato lo stalinismo ha lasciato ancora come dire
Presenze tra di noi
Ecco il problema che a me sembra si ponga e poi questo quale traccia hanno lasciato quali fantasmi ancora si aggirano nel noto società nella nostra civiltà e quali fantasmi che hanno preso origine da questa vicenda importante grandiosa è estremamente tragica come abbiam visto appunto in questi ultimi questi ultimi stima ora io chiedo Aldo Agosti insomma di come dire di sì portarti un po'più vicino nonché una proiezione non abbiano fatto ma un po'più vicino anche alle polemiche nostre nostre discussioni e quindi cercare poi di aprire ecco questa seconda parte della la nostra discussione su questo tema sul tema un po'più secche preciso di Togliatti dello stalinismo delle vicende italiane
Raccolgo volentieri questi invito
Ed evito di parlare come in un primo momento volevo fare anche del rapporto di Gramsci Togliatti con lo stalinismo credo che Natoli e fiori abbiano già detto in gran parte quello che doveva essere detto anche se ci possono essere delle sfumature di disaccordo con loro
Io parlerò invece soprattutto del rapporto di Togliatti con lo stalinismo dopo il mille novecentoquarantaquattro il tema che la storia appena sfiorato verso la fine del suo intervento e lo farò
Accettando anche le sollecitazioni che vengono da una discussione politica che è stata avviata senza però dimenticare il mestiere che comunque faccio che quello dello storico e quindi anche direi dando in qualche caso qualche avvertimento a non dimenticare che comunque oltre che di politica di storia si discute e che oltre un certo limite le due cose non possono essere confuse e sovrapposte
Dunque
Togliatti dopo il mille novecentoquarantaquattro
Il che significa affrontare il tema già sfiorato evocato e anche anzi in buona parte toccato a fondo da Mattoli della doppiezza del legame di ferro ed è con l'Unione Sovietica delle forme in cui questo legame dopo allora persiste
Ecco raccogliendo un po'l'invito ripiega quindi a misurarsi anche con una discussione recente in corso
Io vorrei partire da un importante saggio che Massimo Salvadori ha pubblicato sull'Avanti sono contento che ci sia qui Villetti che quel giornale dirige nel marzo di quest'anno
Che è un saggio che verte appunto sul tema di Togliatti e la doppiezza
Qual è la tesi di Salvatori secondo Salvadori la tanto discussa doppiezza di Togliatti e del comunismo italiano è in realtà riconducibile a un fondamento unitario che è quello della subordinazione
Alla logica degli interessi di un processo rivoluzionario mondiale di cui l'Unione Sovietica prima e poi tutto il campo socialista restano dall'inizio alla fine
Il motore e il modello e questo fondamento unitario resta la bussola del pensiero di Togliatti per l'intero arco della sua esperienza politica
Qual è la conclusione che da questa affermazione Salvadori trae quello che benché il Partito comunista italiano abbia giocato un ruolo democratico importante nella Società italiana
Questo ruolo è convissuto con
L'educazione nelle file del partito stesso all'estraneità alla democrazia di tipo occidentale alla separatezza rispetto uso parole installatori alla separatezza rispetto ai valori di quella stessa democrazia e quindi le senta storica delle eredità del togli attivismo una parola che come sapete e adesso dopo molto di moda benché io di stili molto di di questo come di altri ismi
L'eredità storica del Togliatti cioè quella di aver costituito questo è una conclusione su cui mi piacerebbe discutere un po'un residuo assai corposo sul cammino della modernizzazione del sistema politico e dei rapporti sociali in Italia
Ecco
Prima di entrare nel merito di queste osservazioni e soprattutto dell'ultimo punto quello del PC come residuo e residuo corposo alla modernizzazione del sistema politico italiano che è un tema che mi sembra che non può essere lasciato cadere che un tema di grande interesse ma sul quale ho opinioni profondamente diverse da quelle espresse da Salvatori io vorrei però un attimo rifare il mio mestiere di storico e
Sollevare un problema di metodo preliminare che non può non essere sollevato
Non c'è dubbio che il fallimento storico dei sistemi comunisti sia il dato saliente di quest'inizio degli anni Novanta
Così pure che come non c'è dubbio che su scala minore e per quanto riguarda il nostro Paese l'Italia il declino dell'influenza
Elettorale e politica di quello che è stato il Partito comunista l'incerta identità delle forze politiche che ne hanno raccolto l'eredità sono elementi di fondo di questa situazione politica elementi che la condizione d'ufficio che pesa
Però guardare all'ultimo quarantennio di storia soltanto attraverso la lente di questa prospettiva di oggi può avere degli effetti deformanti mi permetto anch'io una piccola citazione di un grande storico che è lo storico inglese Eric Hobsbawm
Che a proposito di un altro tema scottante negli ultimi anni quello della fortuna o meglio sarebbe dire della sfortuna storiografica della Rivoluzione francese ha osservato
Lo storico che si interroga sul passato e forse anche sul presente non può non radicare la propria interpretazione nel contesto dell'epoca studiata contesto intellettuale oltre che politico e sociale esistenziale oltre che analitico
Non comprenderemo nulla della storia del mondo dopo il mille settecentottantanove
Se non comprenderemo che la gente dell'epoca riteneva di aver vissuto di vivere in un periodo di rivoluzione in un processo di trasformazione che aveva sconvolto e avrebbe continuato ha sconvolto
Sappiamo le battaglie di oggi indossando costumi d'epoca
Ma coloro che scrivono soltanto da dentro la storia del loro tempo non possono comprendere il passato né ciò che dal passato è venuto ne possono giungere anche senza volerlo a falsificare dando il passato guanti il presente
Ecco a me pare che tradotto nel
Nel al caso che discutiamo questa sera questo discorso significa che resta che rischia di essere fuorviante
Misurare l'esperienza storica di Togliatti tutta l'esperienza stabilito gli atti ma io ripeto adesso intendo soprattutto parlare di quella dopo i quarantaquattro anche per entrare direttamente in dialogo con questo
Saggio di Salvadori
Alla luce di una serie di categorie politiche
Che sono in un certo senso astratte si suppongono valide per definizione e se si convalida non solo alla luce della loro verifica
Che noi facciamo oggi ma che non poteva essere conosciuta
Appunto come come tale trenta quaranta
Cinquanta anni fa
Del resto e questo con questo aprono in giro che non posso sviluppare alcune di queste categorie sono non sono così scontate come potrebbe sembrare come quella di democrazia liberale per esempio che contiene almeno in parte addirittura due elementi in contraddizione l'uno con l'altro perché democrazia liberalismo no storicamente non sono la stessa cosa sono due fasi diverse in parte contraddittori dello sviluppo dello sviluppo storico
Ma senza appunto approfondire questo inciso perché non ce n'è il tempo io vorrei osservare che si può sicuramente convenire oggi e credo che sia uno
Dei punti di acquisizione ferma della cultura di non è sinistra oggi che la democrazia politica e diciamo pure di matrice liberale rappresenta in sé un valore ecco questa coscienza rappresenta credo oggi patrimonio comune
E fondativo è irrinunciabile di tutta la sinistra
Però vorrei anche dire che è importante
Ricordare che per molti decenni l'idea che la democrazia costituisco stipula disse uno strumento o piuttosto una fase di transizione a un ordine sociale politico è superiore
è stata proprio e non solo del pensiero del movimento comunisti ma anche di una larghissima parte del pensiero del movimento socialisti socialdemocratici
Per meglio dire il concetto della democrazia politica come valore e quello della democrazia politica come strumento che si rimproverato gli atti di avere in qualche modo appunto coniugato nella forma della doppiezza
Non sono affatto apparsi contrapposti e incompatibili per molto tempo
E l'idea che la democrazia politica potesse trasformarsi ho traboccare secondo un'espressione usata anni fa da da Umberto Cerroni per sua libera scelta nel socialismo non è sembrata di per sé né aberrante né contraddittoria con l'idea stessa di democrazia
Ecco io vorrei che si tenessero presenti questi elementi di metodo
Per giudicare il pensiero di Togliatti altrimenti senza queste coordinate si rischia si cerca di riscontrare in modo puntuale anche brillante del suo pensiero tutta una serie di contraddizioni di aporie ma di non collocarle storicamente naturalmente Togliatti per quanto un uomo di frontiera
Lo è all'interno Stra dell'orizzonte strategico del comunismo come fenomeno storicamente definito negli anni in cui opera che sono ancora non dimentichiamolo in gran parte gli anni della guerra fredda
E della contrapposizione dei blocchi anche la forte contrapposizione ideologica dei Bleus
Io penso che a partire dal mille novecentocinquantasei indubbiamente la riflessione di Togliatti segui in un certo senso un ritmo troppo lento
E guidata dall'intento pur legittimo di non disperdere il patrimonio di consensi accumulato dal Partito comunista italiano anche e molto intorno al mito dell'Unione Sovietica
Come patria del socialismo non riuscì ad arrivare a una conclusione che ormai era matura e cioè che il legame con l'Unione Sovietica era ormai e sempre più stava diventando un ostacolo piuttosto che un incentivo allo sviluppo del socialismo
Però di qui a leggere come fa Salvatore messaggi che ho citato
L'esperienza di Togliatti nel segno di uno scacco strategico pressoché completo sono le sue parole mi pare che ce ne corre
Anche perché e vengo all'ultimo punto anche perché questo scacco strategico viene ricondotto principalmente a questa funzione di residuo assai corposo sul cammino della modernizzazione del sistema politico e dei rapporti sociali in Italia
Che il PC avrebbe svolto questa argomentazione del resto non è stata svolta da solo Salvadori ma anche Luciano Cafagna in una serie di saggi molto brillanti molto stimolanti recentemente ripubblicati sotto il titolo c'era una volta riflessioni sul comunismo italiano ha
Più o meno detto le stesse cose
Come dico come accennavo e non posso su questo soffermarmi più di tanto ci sono particolarmente nelle nelle riflessioni di campagna tutta una serie di spunti molto stimolanti che e costituiscono una chiave di lettura utile per la rilettura della storia del Partito comunista
Italiano anche all'interno di Kiss appartiene a quella tradizione e non diciamo e non e non intende rinnegato
Però mi sembra che ecco far ritardi far ricadere la responsabilità di una mancata ritardata o distorta modernizzazione comunque intesa perché poi anche questo concetto la modernizzazione è e qualche cosa su cui bisognerebbe intendersi cioè bisognerebbe capire qual è il concetto di modernizzazione accettabile per una cultura politica dalla sinistra argomento mi pare ecco che potrebbe essere ulteriormente sviluppato da da da chi mi seguirà
Ma ecco fare ricadere sul Partito comunista la responsabilità di questa mancata modernizzazione significa fare significa non certo senso come dire scambiare l'albero con la foresta
Ci sono tutta una serie di altri elementi che hanno pesato ben più negativamente del ruolo del PC sulla mancate sulla ritardata modernizzazione
Del sistema politico italiano e del resto Salvadori almeno di sfuggita agli accenna il tipo di partito cattolico che c'è stato in Italia il suo legame con la Chiesa il tipo di partito socialista che c'è stato l'incertezza
Iniziale della sua vocazione riformatrice e poi viceversa quando questa vocazione vocazione riformatrice
A parole è stata portata avanti anche nel nome di una rottura con il movimento comunista e il carattere estremamente contraddittorio
Delle degli esperienze delle esperienze riformatori quali esperienze concrete concretamente riformatrici si possono esca a scrivere all'esperienza politica del Partito Socialista Italiano nel secondo periodo in cui è stato al Governo a parte i primi anni del centrosinistra anche questo
è un argomento su cui dovremmo interrogarci
Nemmeno è toccato fra questi fattori che hanno ostacolato la modernizzazione un punto che a me sembra decisivo cioè quello che la collocazione internazionale dell'Italia e non solo dell'Italia ma appunto l'Italia
Stava dentro una collocazione internazionale che ha configurato per molti anni come apparso del tutto evidente
Qualunque poi si è il giudizio che si dà nel merito di alcuni casi singoli dalle rivelazioni sull'affare Gladio una condizione di vera e propria sovranità limitata di questo Paese
Ecco sono nodi storici di portata decisiva ciascuno dei quali ha esercitato un'influenza non secondaria non solo sul modo di essere del Partito comunista ma sulla fisionomia del sistema politico repubblicano
Ci sarebbe persino da chiedersi se la doppiezza tanto rimproverata al Piccini e comunque ascrivibile con gli stessi caratteri anche altri essi almeno fino al mille novecentocinquantasei questo va pure detto
Non sia sopravvissuta naturalmente con altro segno in altre forze politiche ben oltre il momento in cui Comunisti Italiani l'avevano definitivamente risolto è superata
Che altro dimostra la storia della Repubblica negli anni sessanta e settanta con il suo tessuto di oscure trame contro la democrazia coperte da settore determinanti dei poteri pubblici delle forze politiche di maggioranza senonché forme di separatezza
Tra virgolette molto più pericolose e destabilizzanti di quelle alimentate dall'ormai consunto mito sovietico
Continuavano annidarsi nel cuore dello Stato
Il filo sovietici modi quello che invalsa l'abitudine chiamare il popolo comunista l'assenza di un'adesione senza riserve alla democrazia di tipo occidentale
La stessa cultura della separatezza che sarebbe stata che in parte io non nego essere stata alimentata perlomeno finché Togliatti è stato vive anche in una certa misura oltre la sua morte
Non trovano forse in questo contesto storicamente determinato il proprio retroterra fondamentale non sono questi in odi su cui forse è giunto il momento anche per gli storici ma non solo per gli storici
Di accentrare l'attenzione piuttosto che non sull'esame retrospettivo delle credenziali democratiche del togli attivismo
E
Non è che quindi giunto il momento di affrontare fino in fondo questi proprio per vedere di superare di uscirne insieme queste altre più sostanziali ragioni degli ostacoli che la democrazia italiana ha incontrato e incontra sul suo cammino ecco chiudo con questa domanda
Grazie dai vostri
Cioè anch'io mi guadagno la vita facendo lo storico magari mi occupo di una disciplina che impone una riflessione che va per secoli addirittura per millenni
E allora ho imparato in questo lavoro che altro sono le idee altrui ideologie
Io son d'accordo con alcune cose ci Agostinetti detto ma vorrei lanciare un po'vacche come Villetti una questione
Cioè se in sostanza
Nella vicenda italiana e i europea degli anni di cui parliamo non ci sia stata una costruzione ideologica una volontà ideologica
C'è una volontà di mettere in modo in campo in modo abbastanza arbitrario le idee di Coccinelle insieme a prescindere dalla dal loro come dire da loro forza e anche dalla loro capacità di suscitare situazioni nuove
Per occultare Uri Mor la realtà a me sembra che sia stato un processo e c'è ancora mi dispiace dirlo di occultamento della realtà e di rimozione della realtà compiuta attraverso le ideologie
è così o non è così e mi sembra che appunto il tema della discussione su Gramsci Togliatti lo stalinismo come se discutessimo d'altro e si presta un po'a questo ho l'impressione che se non usciamo da questa da questa situazione anche le nostre riflessioni da storici possiamo farle con rigore ma rimangono lì restano dentro la ragnatela dell'ideologia e come tali sono dannose
è una riflessione ma anche un interrogativo Giuseppe Beppe Vacca
Non crede ricominciare da qui era soltanto una nota a margine
Per vedere se
Poi discutiamo di altro
Io l'accetto la provocazione
E ti do una risposta indiretta
Cioè avendo sullo sfondo della mia attesta il tema che tu poni io provo a
Sviluppare qualche punto di dissenso
Con nell'intervento di fiori
Di diciamo
Differenziazione piuttosto marcata suo alcuni punti dell'intervento di Natoli
Anch'io una cattedra di storia
Però essendo storico delle dottrine politiche e sulla piazza a far politica da troppo tempo
Mi considero un propagandista
Però un propagandista
Che cerca di documentarsi e un po'diciamo anche
Per diletto e quindi forse da dilettante
In maniera puntuale
Sui temi dei quali vuole essere propagandista
Sui concetti sulle linee sulle posizioni allora prima questione
Possiamo accettare anche se mi rendo conto qui parliamo dieci dodici minuti quindi ognuno è molto schematico
Una contrapposizione così netta fra un Gramsci anti stalinista e un Togliatti stalinista
Discuterò un po'diciamo a margine come argomenti
E come punti di riferimento filologici questo problema che enorme
Fiori dice c'è un gran sci degli anni cinquanta che il Gramsci stalinista perché in fondo l'interpretazione e quella del saggio di Togliatti del trentasette scritto nell'occasione della morte di Gramsci pubblicato per la prima volta in due puntate su Stato operaio
Una prima e una dopo l'estate del trentasette titolo Gramsci un capo della classe operaia italiana e poi ripubblicato anche nel dopoguerra
Allora mi limito a fare delle osservazioni di carattere filologico
Il saggio del trentasette
E scritto presentando il pensiero di Gramsci sulla base di quello che fino ad allora il pensiero di Gramsci noto a Togliatti
Cioè non i Quaderni del carcere
Ma fondamentalmente l'ordine nuovo diciamo così
Il congresso di Iole intendendo per congresso di Lione tutto ciò che porta al congresso di leone fra il ventitré e il ventisei le note sulla questione meridionale
Ed è una esposizione puntuale
Obiettiva
Di questo pensiero e di questa strategia politica come basi Peri il radicamento nazionale in Italia del Partito Comunista
E quindi è sulla linea di Lione può incerto dato il momento in cui è scritto si dice che questa è l'applicazione in Italia
Del marxismo leninismo pensiero di Stalin ma nella sostanza Stalin non c'è
è la ragione per cui Stalin Locicero si deve mettere come spolverino Fiorilla la conosce bene
Perché essendoci un dissenso fra grandi c'è il Comintern dal ventisei band noto
Al Comintern
Basti dire che l'anno dopo il trentotto la lettera del ventisei di Gramsci sarà usata da ma lui Ski per mettere sotto processo il partito italiano
Che l'anno successivo ancora verrà sciolto il suo comitato centrale
Sotto processo per le oscillazioni che si fanno risalire a Gramsci a quella lettera lì a quella posizione lì
Nella lotta contro il Trotsky smog
Proteggere Gramsci in questa vicenda
Fare in modo che nonne venga
Discussa
Tra virgolette l'ortodossia e la maniera per proteggere il partito
E nello stesso tempo per riservare ad una stagione eventualmente futura l'eredità di Gramsci come base per la costruzione del partito
Questa non è affatto una tesi ardita e una tesi arcinota il cui maggiore elaboratore sistema Dore è stato Ernesto ragionieri ma
Con il cui lì maggiori interprete della quale è stata la vicenda d'Italia dopo la seconda guerra mondiale perché
A parte il fatto che Gramsci perché Togliatti negli anni Cinquanta scrive una serie di cose su Gramsci di grande importanza un una conferenza molto importante nel quarantacinque si intitola Gramsci nei giorni della Liberazione poi una importantissima Conferenza Torino
Del quarantanove ricordando cos'era stato l'Ordine nuovo il l'Università di Torino in cui si erano formati in cui chiunque può leggere
Una traccia una una linea che tende a differenziare culturalmente storicamente cronologicamente strategicamente questa tradizione da quelle della Terza Internazionale
Poi c'è la conferenza e cinquantadue l'antifascismo di Antonio Gramsci ma adesso non la faccio lunga i cinquantasette quando Togliatti convoca il c c è la CCC del PC
Per celebrare Gramsci nel trentesimo della morte conclude la sua conferenza sulle minimo di Antonio Gramsci dicendo che con Gramsci comincia un nuovo capitolo
Della Teoria della politica dentro il movimento comunista un nuovo capitolo dopo Leni né c'è un'altra teoria della politica
E siamo agli anni cinquanta ma la cosa più grossa e che Togliatti e dal quarantacinque l'editore dei Quaderni
Che secondo una testimonianza di Giuliano Gramsci che verrà pubblicata fra qualche giorno nella introduzione di Giuliano Gramsci ai carteggi alle lettere di Tatiana con la famiglia Schucht a Mosca
Luglio scia da vere Nelli nella sua interezza dalla famiglia Gramsci nel quarantuno a Mosca e riuscì finalmente a studiare affondo
Ora chi abbia letto i quaderni abbia studiato i quaderni
Per lo meno nell'edizione critica del settantacinque che impone di studiarli dia cronicamente e non tematicamente credo non mette molto ad accettare la convinzione che lì cioè fino ad oggi la più vigorosa e più fondata analisi critica
Di che cos'è l'URSS degli anni Trenta
E di qual è la portata se vogliamo usare un linguaggio più comprensivo dell'esaurimento della spinta propulsiva della Rivoluzione d'ottobre quantomeno a datare dal mille novecentoventotto
Ebbene Togliatti immette questa roba nella cultura italiana e su queste a costruisce il partito nuovo e la politica di unità nazionale dei Comunisti italiani bassi reggere
Gli atti del quinto congresso del partito comunista italiano dicembre mille novecentotrentacinque Genna mille novecento quarantasei allora
Questo schema che mi rendo conto che nel suo Essai schema è anche schema perché subiamo parlare rapidamente che Fiori propone ma è tutt'altro che così povero e ricco nel suo libro Gramsci Togliatti Stalin però questa è la tesi di fondo io penso non sia convincente
La dico con una battuta rozza per farmi capire senza Togliatti Gramsci non sarebbe esistito nella cultura italiana e internazionale successiva la seconda guerra mondiale
Perché il Gramsci che esiste che esiste sempre di più dal quarantasette in pole prima con la pubblicazione delle tre poi complicazioni quaderni è innanzitutto i lanci dei Quaderni
E questa un'operazione non solo voluta dato gli atti
Ma voluta con la piena consapevolezza di che cosa fossero i quaderni come il più grande laboratorio di critica storica e teorica delle tradizioni del bolscevismo
Così stanno le cose
D'altro canto se tutta la differenza
Dovrebbe esserci poi nel fatto che Gramsci e quindi è fino a Lionello
Ragiona su Oriente Occidente
E sulla teoria dell'egemonia per rapporto alla complessità delle società occidentali
Beh in primo luogo questa è una è una è un'operazione che Gramsci e Togliatti fanno insieme
Perché Gramsci comincia a costruirla tra il ventitré e il ventiquattro e il primo che copta nella formazione del nuovo gruppo dirigente Togliatti
In secondo duo luogo così è la via italiana
Cos'è il partito nuovo cos'è la democrazia progressiva cos'è la politica di unità nazionale dei Comunisti Italiani quarantacinque se non il tentativo nella situazione nuova e diversa creata dopo la seconda guerra mondiale di sperimentare questo
E finisco su questo punto rapidamente a due punti che ha toccato Natoli
Dell'intervento di Agostino dico nulla non perché non ci siano oggi balle ci sono mi minori poco preferisco diciamo esplicita Livio dissenso che il mio consenso e quindi tocco i punti su cui non son d'accordo
Interrogativo e tesi da cui Natoli è partito uno
Il problema fondamentale a cui noi siamo di fronte liberarci fino in fondo dello stalinismo
Come problema non solo da cultura politica dei pc ma della sinistra
Salo voi a vedere se un problema solo italiano oppure no perché comunque
La storia dell'URSS è un pezzo centrale la storia del Novecento a scala mondiale
E il problema a cui Natoli ha cercato di dare una risposta e perché fino agli anni Ottanta
No la cultura comunista gli storici come Agostini come Procacci come Boffa come onze come Bettanin come strada quando era iscritto al Pci
Non hanno dato i i loro contributi e le loro risposte ma il partito come tale benissimo
Si può arrivare agli anni Ottanta così
E io dico di no
E cerco di argomentare quello che voglio dire
Se diciamo il punto in cui questa storia in qualche modo
Cambia cioè la storia della mancata resa dei conti teorico avuto reale strategici con lo stalinismo e lo strappo
Di Berlinguer primo interrogativo
Si può usare la categoria di stalinismo per l'epoca di Breznev
Francamente io ritengo Dino
Ma non perché pensi che sia gli anni di presti al siano stati migliori
O peggiori
Non è questo che mi interessa a me interessa diciamo con quali strumenti periodi diamo analizziamo e così via cito un unico dato di differenza
Dal mille novecentosessantanove l'Unione Sovietica raggiunge la parità strategica con gli Stati Uniti d'America
Stiamo parlando di Paesi rispetto ai quali non solo l'Unione Sovietica ma gli Stati Uniti per esempio il rapporto tra politica estera e politica interna non è come per un Paese come l'Italia
E il ruolo della politica estera
E fondamentale
Si può allineare negli anni di Breznev e magari gli anni di Krusciov
Agli anni di Stalin
Senza porsi innanzitutto il problema delle differenziazioni
Questo non è irrilevante noi abbiamo fatto un importante convegno io e Aldo Natoli l'abbiamo organizzato insieme
Poco più di due anni fa a Urbino partendo anche da una suggestione che si chiamava l'età dello stalinismo credo che sia stato in assoluto il primo convegno scientifico di confronto fra ricercatori dell'Est e dell'Ovest su questo problema ho l'età dello stalinismo non a caso l'età dello stalinismo
Suggestionati anche da un bellissimo saggio di Dexter che è uno dei maggiori pensatori dell'Unione Sovietica ancora oggi che poco tempo prima aveva pubblicato un un saggio in Unione Sovietica che aveva fatto molto discutere che si chiamava Stalin è morto ieri col punto interrogativo
E io penso che la categoria di stalinismo
Per metterci dentro tutto in questo caso tranquillamente il Breznev lirismo per quanto mi riguarda
E insufficiente e inadeguata
Quella che ecco quello che è crollato
Ho noi riteniamo come qualunque metafisico riterrebbe e come la gran parte di quelli che
Fanno la storia scrivendo sui giornali ci propongono che è il punto d'arrivo necessaria del diciassette
Allora non c'è nessun nessun grande problema
Oppure c'è un problema di capire
E l'URSS di Stalin me quella definisce l'URSS Milelli né quella che finisce
La morte del comunismo è significa questo
E come la facciamo la storia
Gli anni Trenta sono come gli anni Ottanta
Gli anni Quaranta sono come gli anni settanta non credo a parte il fatto che non si può far la storia dell'URSS se non in base a come si legge la storia del mondo
Perché la storia del Novecento è sempre di più un mondializzazione e ancor più di prima che sono vecchi insegnamenti di quelle del carcere di Gramsci non si può scrivere storie di un paese se non in base a come lo si rapporta la storia del mondo
Perché questo è importante rispetto a temi più specifici e concludo
Perché io non credo affatto che tutta la vicenda di Togliatti del secondo dopoguerra si possa iscrivere dentro la contraddizione
Tra via Nazionale e Scelta di Campo che sarebbe la diciamo permanenza e identità rispetto a se stessa delle gamme di ferro
Con lo stalinismo
Con l'URSS costali e con lo stalinismo lasciamo stare il periodo precedente sul quale Natoli ha indicato delle penalizzazioni precise dal ventinove trenta che poi avverrebbe questa sussunzione intera di Togliatti dentro
Gli schemi della Terza Internazionale e quelli dello stalinismo
Assumibili come sempre uguali a se stessi
Ma
Che cosa vuol dire qual è la differenza dal punto di vista del capire storico del collegare oggi ai ieri perché da questo dipende come si disegna il domani
Quei tre anni in cui non c'è nella guerra fredda
Tra il quarantaquattro e il quarantasei tra il quarantatré e quarantaquattro i quarantasei
E perché dico questo
Perché
Su come Togliatti aveva subito finito per imporre al Partito comunista la contraddizione italiano la contraddizione fondamentale che questa sì in maniera continuativa ne ha caratterizzato la storia
Fino alla nascita del PDS
Cioè la contraddizione fra via Nazionale e scelta di campo
E qualcosa che nasce con il Cominform perché non può nascere prima
E sulla quale Togliatti si interroga secondo me in termini assai più avanzati di tutti i suoi successori
Tra i sessantadue sessantaquattro
Istruendo già analiticamente e politicamente
Il nocciolo di ciò che avrebbe potuto avrebbe consentito una ben altra storia al Partito Comunista Italiano
Negli anni successivi nei quali però interviene un piccolo fatto che Togliatti muore
Che voglio dire che io non condivido e con l'altro punto della relazione di nato l'intervento di Natoli il giudizio sul memoriale di alta come prova estrema del permanere di questo legame di ferro e di questo diciamo ragiona di Togliatti dentro la logica di campo posso citare so posso solo citare i documenti fondamentali degli ultimi due anni
Quelli che io penso sono gli anni nei quali in Togliatti giunge a consapevolezza che cominciata una crisi organica irreversibile del movimento comunista e del campo socialista
Perché quello che è fallito e il disegno di costruire un mondo a sé capace di attrarre progressivamente sempre altri Tech sì
Sulla base di un unico mercato che però è capace di
Accelerare lo sviluppo e di regolare le diseguaglianze di sviluppo assai meglio è assai più in fretta dell'avversario che cosa è accaduto intorno al cinquantanove è cominciata la rottura fra Cina e Unione Sovietica hai detto un prospero
E Togliatti su questo riflette gli ultimi anni
Su questo imposta il decimo Congresso del PCC alla fine del sessantadue su questo c'è un documento fondamentale del Comitato centrale dei pc dell'ottobre sessantatré che per quanto mi riguarda è molto più avanti delle analisi che verranno fatte l'ottantuno con lo strappo
C'è una rapporto di Togliatti un comitato centrale dell'aprile sessantaquattro che ancora più avanti dello stesso Memoriale di Yalta perché quello è un un appunto molto schematico per non dire del discorso di Bergamo dell'aprile del sessantatré o del saggio
Del febbraio sessantaquattro viaggino cos'abbia in cui c'è la messa a tema di dove aveva sbagliato rispetta come forme che cosa voleva dire il comico
Ho concluso
Allora io dico
Io dico che
Come propagandista e dilettante di storia sono dati che val la pena di tenerne il conto perché penso poi che comunque ognuno a tempo debito quali che siano le sollecitazioni dell'attualità se pensa che ripensare la storia abbia un valore per il presente e per il futuro
Ma insomma sia sollecitato a farlo in maniera più articolata di quanto non accada ormai da troppo tempo e per certi aspetti per quanto mi riguarda anche qui a questo tavolo finora non accadeva grazie
Roberto Villetti
Ma io dico confessarvi un certo disagio che io ho provato ascoltando alcuni degli interventi il disagio sia cresciuto ascoltando quest'ultimo di Vacca
Perché mi sono chiesto una cosa abbastanza semplice
Che di fronte
Alla forza dei fatti così straordinaria
Non di poco conto
Basta pensare che insomma il partito comunista dell'Unione Sovietica si è praticamente auto dissolto è stato sospeso
Dalla legalità
C'è stato un sommovimento che naturalmente anche collegabile a tutto quello che è avvenuto prima all'ottantanove
Ecco di fronte a questi impatto così
Sconvolgente
E io pensavo che da parte delle distinti almeno di una parte
Della storiografia
Del PDS
Perché questo si tratta cioè cambiata anche questo non è più la storiografia del PC ma diciamo la storiografia di un'area intellettuale che in qualche modo ha un rapporto con il PDS non voglio assolutamente dire che ci sia una dipendenza meccanica
Ci fosse una rivisitazione delle interpretazioni che erano state date alla storia del Partito comunista
Perché
Questo devo dire io
Quindi lo consegno alla platea no
Vedo una generale insoddisfazione anzi segnalo
Che dal punto di vista politico del PDS
Detto una
Caratteristiche molto più avanzate di riflessione che non quello di alcune parti di alcuni settori
Della
Degli storici che in qualche modo hanno riferimento al PDS
è questione naturalmente lo farò in la forma più schematica
Di grandi città di Togliatti e dello stalinismo
Ma io credo che Gramsci
Si è inserito con una lavorazione sicuramente originale nell'orizzonte
Legnini hanno
Che da questo io mi rifaccio a un un saggio che venne pubblicato sul Mondo operaio mi pare nel settantasei Massimo Salvadori
In cui si coglieva un aspetto essenziale del pensiero di bilanci e di differenziazione rispetto al pensiero di cioè Gramsci puntava alla costruzione di una dittatura basata sul consenso che la teoria delle mode dell'egemonia eh legata a questo disegno
Naturalmente una dittatura basata sul consenso è ben altro rispetto ad un assetto democratico
Fiori ha riconosciuto credi in maniera assolutamente netta
Che l'apparato del pensiero di Gramsci non può essere utilizzato in senso preso in sé riciclato in senso riformista
Grancini ci sono una serie di osservazioni analitiche teoriche di grandissima rilevanza
Fiori ha molto insistito su un
Antagonismo Gramsci Stalin io
Per quanto conosco
I testi di Gramsci
Ritengo che sicuramente non ci sia identità tra Gramsci pestando però non c'è neanche
Una rottura irreparabile irriducibile
Tra Grand uscì
E l'epoca storica una parte dell'epoca storica dello stalinismo che poi era letta anche alla luce di un certo sviluppo della della storia sovietica
Sicuramente Gramsci non ha potuto a bere nessun tipo di corresponsabilità come invece ha avuto Togliatti con lo stalinismo è Togliatti con i crimini dello stalinismo
Quindi si tratta di un sicuramente di un pensiero rivoluzionario
Che ha avuto una forte originalità
E che poi è stato successivamente utilizzato
La figura di Togliatti ben diversa
Togliatti è legato a un costante realismo politico
Una delle critiche è stata più volte citata
Questa lettera di Gramsci che era di critica alla maggioranza ma era di critica anche all'opposizione
Nel l'Unione Sovietica
Come una pietra miliardario la critica di di Togliatti era una critica anche lì di realismo politico cioè di vedere come si evolve vanno le cose di come si giocava all'interno dell'Unione Sovietica avendo presente Togliatti molto questo aspetto
E tant'è vero che tutto il filo del ragionamento e dell'azione politica di Togliatti è stato
Pubblicamente
Mai segnato da dissensi di
Notevole portata afferrabili politicamente
E Togliatti
Non è che compare nella scena politica italiana non avendo una storia passata
Ha una storia
è una storia di compromissioni all'interno dello stalinismo ma è una storia di adesione allo stalinismo io credo che si si rende anche un si fa anche un un ritratto caricaturale di Togliatti quando lo si descrive in qualche modo costretto ad accettare soltanto costretto ad accettare
Tutti i vari passaggi dello stalinismo compresi il terrore
Cioè quindi anche costretto nel trentasette avallare la decapitazione del partito polacco che fu una decapitazione
Politica e fisica e che riguardo anche molti polacchi
Nell'Unione Sovietica Mosca
O quando è andato ogni Spagna e ha sviluppato un certo tipo anche lì di azione pratica
Nei confronti degli anarchici
E si fa secondo me si farà una ingiustizia quando si pensa a un Togliatti che puramente e semplicemente si doveva muovere
Per evitare
Che il partito italiano fosse in qualche modo messo in una condizione tale da essere decapitato non solo nel suo gruppo dirigente ma come entità
Oppresse rubare la sua incolumità fisica c'era una convinzione di fondo c'era una convinzione di fondo che legava Togliatti
Al al Progetto se vogliamo utilizzare un termine di questo genere
Rappresentato non solo dal dal dal fatto rivoluzionario ma dall'entità partito dall'Entità stato da quello che Togliatti vedeva come motore del comunismo mondiale
La spiegazione poi comincia
Questo enigma sul quale si sono cimentati in molti di spiegare perché Togliatti arrivato in Italia ha mantenuto una linea molto duttile sul piano tattico
E
Ha portato avanti anche battaglie riformisti che
Perché questo è avvenuto e come mai quest'aspetto cui esisteva con il fatto che Togliatti ha sempre avallato tutti gli atti dell'Unione Sovietica
Fino al cinquantasei oltre il cinquantasei e coi con un tipo di di prosa molto molto molto io non so usare un altro termine serata
Si pensi soltanto al modo in cui trattoria in cinquantotto l'impiccagione di notti io sono stato mi è capitato di andare con
Craxi ha buttato in stereo visto
Occhetto che stava in funerali che sono stati fatti
Dino oggi e misuravo la distanza tra queste due personalità politiche
Tra a Togliatti che insomma aveva non solo giustificato ma deve in qualche modo anche inneggiato
All'impiccagione in ordine Occhetto che essi stava ai funerali ai funerali di nord insieme a tutto il popolo ungherese
Insomma una differenza
Di fondo perché e non è che si può stare con coloro che impiccano coloro che sono implicati insomma anche nella storia ci sono dei
Del svolte per cui non si possono non è non è tutto mediabili all'interno di uno schema di interpretazione storica
La la spiegazione del ministero
Del mistero di Togliatti largamente la la in anticipata Agosti quando anche qui ha ripreso un saggio di Salvadori recente che è stato pubblicato sull'Avanti anche lì si è parlato molto di doppiezza
Secondo me anche lei si è in qualche modo esagerato
Quello che probabilmente era una contraddizione nell'operare politico perché insomma noi avevamo una situazione in cui c'era stata la divisione di alta tutto voleva Stalin meno che nei in Italia
I comunisti
Avanzasse non la possibilità di una rivoluzione
In questo Paese perché tali
Era fondato proprio su una divisione del mondo quella divisione che è saltata nell'ottantanove
Togliatti che cosa poteva fare
Togliatti ha cercato di realizzare quello che è stato indubbiamente un capolavoro di realismo politico
Cioè ha mantenuto fermo il riferimento all'Unione Sovietica e gli astanti
Si è inserito nell'assetto democratico del Paese con una grande spregiudicatezza tattica
Ha mantenuto un senso di estraneità del Partito comunista delle masse comuniste nei confronti
Nei confronti della democrazia
E su questo sono d'accordo con Vacca
Ha creato ha messo in campo bilanci
E annessi in campo Gramsci questi indubbiamente c'è una notevole abilità ha messo in campo Gramsci quanto la questione del consenso
Rappresentava poteva rappresentare la massima contraddizione con tutti quei fermenti rivoluzionari ribelli Stiffi plebei che in qualche modo
Si agitavano siano agitati
Durante la Resistenza e anche dopo
E lì l'operazione l'operazione di gran c'è stato un operazione che si è in qualche modo incasellato nella strategia generale che Togliatti ha voluto fare cioè di un'azione che partisse dal consenso
E cioè dall'utilizzazione di tutti gli spazi di libertà e democrazia che in qualche modo insistevano sapendo che non si poteva arrivare a un momento di rottura e che quindi bisognava fare un lavoro che in trasse molecolare mente nelle varie nel dare articolazioni della società
Questo è stato il punto fondamentale di Togliatti senza mai rinunciare senza mai rinunciare
Sul piano dei principi
Ad una adesione al modello dell'Unione Sovietica stato ricorda adesso non mi ricordo l'intervista nuove argomenti che passa con un grande documento innovativo
Da questo punto di vista
E a sarebbe anche interessante ricostruire come Togliatti prese apprese prese la notizia del rapporto segreto di Kroos of come e come in qualche modo anche nell'intervista non argomenti c'è una critica del modo in cui è stato fatta la critica al allo stalinismo ma c'è una gli affermazione chiara e netta della superiorità della democrazia suo pietista nei confronti della democrazia borghese
Quindi c'è un percorso insomma
L'aspetto per cui è necessario ripercorrere questo nodo sta nel fatto che
Non è possibile non è concepibile pensare che ci sia in qualche modo una storia comunista
Che per evoluzione teorica
Approda al riformismo e alla socialdemocrazia questo non non non esiste non non è prende non è concepibile teoricamente
Questo è uno dei dati rilevante
Su opposizione a motivi azionari che in qualche modo i comunisti il partito comunista affatto ma sicuramente non si può fare non si può tracciare un evoluzione teorica che vada in qualche modo da Gramsci a Togliatti
A Berlinguer e poi Occhetto sopra queste evoluzione non è non è praticabile non è possibile non è concepibile teoricamente
Non è concepibile una una storia del partito comunque del del comunismo che abbia in sé
Ha già in sé già insomma tutti i germi per diventare socialdemocrazia
Un forte elemento di rottura direi maggiormente teorica che in pratica maggiormente teorica che pratica
E questo spiega perché il personale politico del Partito comunista è riuscita a fare un'operazione le cose che sono successe in Unione Sovietica spiegano quanto quell'operazione avesse un fondamento
Che ha sostanzialmente creato una metamorfosi tra il Partito comunista il PDS c'è un partito non più comunista
Mentre tutto una serie di intellettuali che hanno lavorato all'interno del partito comunista fuori del partito comunista
Non riescono a operare con la stessa Energia una rottura di carattere teorico e anche di interpretazione della storia il partito disattendono invece io mi rendo conto anche drammaticamente anche drammaticamente perché qui parliamo di frantumi
Drammaticamente di trovare una interpretazione teorico storico-politica che in qualche modo ci faccia arrivare al PDS ecco io credo che un'operazione di di questo genere non è difficile è un operazioni impossibile questo è il dato rilevante sul quale noi tutti quanti insomma nella sinistra italiana ci dobbiamo misurare
Ed è
L'aspetto che insomma in in in questo dibattito
è rimasto insomma l'insufficienza di fondo poi è chiaro
Che
Vanno visti diversi periodi vanno viste le diverse differenziazioni va vista una di le diversità nella storia e nelle fasi dell'Unione Sovietica
Però come tutti i fenomeni anche quando parliamo dell'impero romano
è certo che insomma ci sono state delle fasi ben diverse
Però quando parliamo del crollo dell'impero romano parliamo di un fenomeno organico di un fenomeno che in qualche modo può essere distinto indicato e così quando parliamo del del fenomeno del crollo del comunismo cioè io è il crollo è lo stesso evento per la sua per il suo carattere traumatico che riconduce ad una visione generale globale di quello che è stato dal diciassette in poi
Poiché punto le differenziazioni possano avvenire ecco io penso e concludo
Che da questo punto di vista
Sicuramente
Non si può
Pretendere che da un momento all'altro da un da un anche perché nel nostro Paese fenomeni di rottura non è che c'abbiamo avuto un regime comunista e quindi una reazione a fenomeni di carattere repressivo che ci sia un un fatto un atto una cesura che spazzi via all'improvviso tutto un certo tipo di cultura cattolica pesato tantissimo in Italia
Io credo che questo non ci possa essere però credo che i fatti e credo che siano la cosa
Da questo punto di vista straordinaria della fine del ventesimo secolo
Indurranno sempre di più insomma ad un esaurimento
Di fiorire di interpretazioni per cui quello che diceva piega sembreranno sempre più ingiallite
E bisognerà ricorrere per teoria analisi ad altri testi ad altri saperi ad altri indagini perché quelle insomma che ci sono non non servono a costruire ne è un riformismo moderno né un'alternanza né un governo di una sinistra riformista nell'Occidente
Né un'operazione di ricambio né un'unità socialista comunque un'unità delle forze socialiste perché quelle cose non servono perché c'è stato in qualche modo anche un crisma
Che la storia e la fine la storia di questo secolo ha dato tutta questa vicenda
Grazie Villetti
Credo che come d'accordo noi dovremmo cercare di far finire questo dibattito alle undici o più o meno intorno alle undici io nonno
In quanto presidente non ho il diritto a un intervento infatti non lo farò
Però voglio dire fare qualche breve riflessione per consentire poi anche o perlomeno per mettere un intervento un intermezzo se volete tra gli interventi di quelli che sono qui invitati e per consentire loro di fare un flash finale di non più di due minuti ciascuno e allora sarà la mia considerazione saranno brevi
In fondo anch'io sono un po'insoddisfatto di questa discussione
Perché mi sembra che mi riferisco un po'a Bach Villetti mi sembra che in sostanza loro tendano apporre pur senza volerlo sono sicuro che diranno di no infatti replicando una sorta di continuismo nella storia Villetti pone un continuismo del male
Vacca un continuismo del bene cioè nel senso che dice in sostanza poi Togliatti tutto sommato l'aveva dette molte cose gli altri poison fermati ma Luís nel sessantaquattro aveva già intuito
Villetti dice no non è vero Togliatti è stato uno stalinista dall'inizio alla fine quindi poche storie oggi chi è sulla matrice togliattiana non può pensare di ribaltarsi di trasformarsi in riforme sta ora io sto banalizzando est estremizzando chiaramente mi sembra che da questo punto di vista anche gli altri storici qui presenti forse me compreso hanno fatto un po'si son messi nella figura di Achille e della tartaruga cioè
Dove Achille lo storiche la tartaruga la storia chiaramente
E dove Achille come sapete nel famoso paradosso non raggiungerà mai la tartaruga
Perché prima di compiere un passo da di dovrà compiere mezzo passo da a uno e ancora prima di quel mezzo passo un altro mezzo passo da a a da due eccetera eccetera quindi non riuscirà mai a raggiungerla tartaruga
Pur essendo velocissimo perché non riuscirà mai annullare il décalage di spazio che c'è tra lui di spazio tempo che si traduce la tartaruga bello storico stasera secondo me ha fatto questa figura la fa spesso
Cioè quella di chi non riesce a raggiungere la storia
E quella di chi in qualche modo si metta a fare non tanto l'anatomia quanto l'autopsia della storia considerando la storia come se fosse un cadavere e la storia un cadavere spesso non è anzi la storia non è un cadavere come dimostrano appunto di sconvolgenti fatti di queste settimane che nessuno storico immagino si sarebbe aspettato e nemmeno nessun politico
Che alla lunga la la vista lunga aveva previsto ecco a me sembra un po'questo il dato se vogliamo andare ad una a rilettura del passato o lo facciamo in un altro modo o non è che abbiamo fuori niente
Ma non dico con questo che dobbiamo essere cattivi storici anche perché non ritengo che il buono storico sia colui che giustifica il buono storico semmai colui che aiuta a capire che aiuta a capire e allora io da questo punto di vista non posso pensare è vero che per esempio nel caso di Togliatti o di altri di Gramsci io debba porvi in una condizione di chi giustifica
O nel caso appunto poi di quello che dice vedete nella condizione di chi dice parole definitive anche perché Villetti dovrei dirti che
La tradizione riformista italiana è fatta di molti rivoluzionari
Come la mettiamo con Mondolfo che poveraccio studiava Marx che oggi qui nessuno vuole studiare non si negherà che Mondolfo che era un grande filosofo è il maggiore consulente di Turati mettete Bobbio degli anni Venti insomma no forse anche più importante
E anche più intelligente secondo me ma questo è un problema
Che riguarda punto sempre le cattiverie della storia sono storico
E come tale un po'cattivo bisogna essere cattivi senese allora mi sembra che c'è un dato
No se no succede che quello che è più vicino a noi è sempre o meglio o peggio a seconda dell'ottica e non è né meglio né peggio invece e allora a me sembra un po'che se facciamo uno sforzo che è quello di leggere in un altro modo in un modo non sistemi con la storia mai domato molecolare forse ce ne viene in caso di più
Cioè voglio dire che non possiamo prendere in blocco il il pensiero di un politico di un filosofo di uno storico delle politiche e buttarlo dalla finestra in blocco mi sembra che si è molto più interessante disaggregare uso guardando per pezzi anche perché e riprendo qui la distinzione che facevo prima
Tra ideologia e idee anche perché a me piace usarle idee non l'ideologia e
Piace anche non sapere nemmeno da dove vengono le edema mettermi soltanto nella condizione di capire se funzionano per migliorare le condizioni di vita della gente o no
Se funzionano per creare un più di eguaglianza o no ecco il punto a me questo interesse oggi
Se vado a ripercorrere quello che è accaduto nel Novecento e se mi metto nell'ottica di chi legge cento anni di storia del movimento operaio della sinistra italiana vorrei capire che cosa è che serve in quella soffitta tanto per usare un termine abusatori giustamente poi i come dire sconfitto dalla storia ancora una volta ma per vedere se io li trovo se io li trovo degli elementi e delle idee che mi servono a costruire una linea di progresso e improntata alle alle riforme alla giustizia sociale e quant'altro di fronte alle quali mi sembra che non si è riusciti in alcuni casi si è arrivati al dramma
Al drammatico tragico e in altri casi si è arrivati però al conformismo più nero e voglio dire come facciamo oggi a spostare una situazione come quella nostra facendo anche ricorso all'armamentario del sapere accumulato da un secolo di storia del movimento operaio io questo me lo chiede secondo me la via non è quella punto ripeto
Né dei continui ismi
Nelle giustizia denti nel delle giustificazioni nell'elettore sistemiche né tanto meno delle autopsie anche se è vero che noi oggi siamo in grado di fare delle come dire delle sezioni anatomiche di organismi che non hanno più vita e quindi col possiamo studiare come dire in vitro quasi poi non è vero questo su questo va cave ragione quelli che sono i decenni è vero i decenni della esperienza
Sovietica in Europa e nel mondo è quello che hanno contato bene io dicevo che non avrei rubato
Molto tempo
Mi sembra di essere stato ragionevolmente breve confuso per cui chiedo a questo punto agli interlocutori ai nostri ospiti stasera di formulare una valutazione di questa discussione è una sottolineatura delle cose che voglio sottolineare usando non più di tre minuti che era uno
Fiori seduta il buon esempio credo di membri ringrazio due Flash ringrazio uno per ogni vacca
Io ho rimarcato in un mio libro recente questa osservazione di Raul Mordenti
Senza Togliatti
Gramsci avrebbe potuto fare veramente ma fino a che nel carcere l'otto errori Zavala sparire senza lasciare traccia come un sasso nel mare e Ciro Visco
Ma una volta che abbiamo affermato questo non possiamo discutere di questo
Eh no
E
Nel mio libro sono segnalate
Alcune
Reticenze di Togliatti
Rispetto alla storia di di Gramsci Nattoli anche stasera ne ha rilevato altererebbe ci sia consentito arriva il barlume scusa
Professor Vacca e
Il campeggio del mille novecentoventi il sei che è fondamentale per capire a Gramsci è stato pubblicato nella sua integrità soltanto nel mille novecentosettanta
Il carteggio abbiamo ottobre mille novecentoventisei soltanto una settanta e qui chiudo
Villetti
Il suo disagio rispetto agli storici comunisti e alla storia del Partito comunista
Breil re osservazione
Io non sono uno storico
Non ho alcuna cattedra
Bazzi cooperativi
So e lo frequento
Lo frequento da quasi trent'anni dove l'archivio del Partito Comunista Italiano
Non so dove l'archivio che il Partito Socialista non so dove l'archivio dalla Democrazia cristiana
Sì un risultato chiarimenti a a Vacca
Sì di io credo che si possa usare la categoria dello stalinismo per parlare la degli anni di Brescia
Perché lo stalinismo fu come ieri
Come si sa insomma come gli gli storici sanno un fenomeno assai complesso non fu solo il terrore terzo il terrore fu un elemento fondamentale in una parte degli anni Trenta ma lo stalinismo fu
Lo stalinismo fu un
Insieme di fenomeni complessi che portarono a trasformazioni profonde e radicali Issime
Della struttura dello stato dei suoi poteri del rapporto fra lo Stato e la società
Delle dell'economia del modo di produzione e tutto il resto ora nel nell'epoca di Brescia Inner a parte il terrore tutto il resto e in particolare per quanto riguarda la natura dello Stato
E le caratteristiche dell'OSCE della società era senz'altro ciò che era negli anni Trenta
E o vorrei dire ancora di più comunque contro chi sta combattendo oggi essenzialmente Gorbaciov per quanto riguarda la società sta combattendo contro la società che è stata plasmata da Stalin e che non è stata ancora liberata dal peso dello stalinismo
Quindi su questo punto io ritengo che la categoria dello stalinismo ancora un pieno valore per esaminare analizzare la condizione di l'Unione Sovietica secondo luogo l'altro chiarimento che vorrei dare questo
Io non credo e su questo punto effettivamente c'è un divergenza evidente fra il nulla il mio modo di interpretare
Il
Il testamento finale il Togliatti cioè il promemoria di Yalta e il modo come lo fa Vacca secondo me in quel documento
In modo assai drammatico si avverte la il la preoccupazione profonda di Togliatti che il fatto che il consumismo non sia riuscito a modificare sostanzialmente ciò che si era ripromesso di fare non è riuscita ad attuare le riforme non e riuscita realizzare un minimo di libertà tutto ciò non nuoce in una maniera Pomposa all'immagine dell'Unione Sovietica
Ed è assolutamente indispensabile che ho qui qualche cosa venga fatto
Cioè Togliatti
Non esce affatto secondo me dal campo che ha scelto
Alla fine degli anni Venti ma ancora nel mille novecentosessantaquattro forse nutro l'illusione che questo campo possa essere riformato e anche in una forma assai dura
Per confronto sul
Cerca di far comprendere
Che
Lui lo sovietica arriva da un bivio e che da questo bivio può prendere la una strada che la porterà sempre di più
Non avanti ma indietro quindi ancora in questo documento c'è un momento gli atti parla per una riforma profonda del socialismo sorrisi
Battute rapidissime io sono in buona parte d'accordo con le cose che ha detto piega nel suo intervento adesso
Cioè che occorra anche una rilettura del passato in modo diverso da quella che abbiamo portato avanti siamo abituati a portare avanti
E che il compito di questa rilettura debba essere soprattutto quello di aiutare a capire più che a tracciare grandi giudizi di valore
E che da questo punto di vista proprio l'opera di di segregazione di aggregati ideologici
Troppo troppo ampi e poi relativamente informe sia una cosa assolutamente necessaria allora credo che questa storiografia ex comunista o adesso PDS perlomeno e questo l'ha già detto fiori non posso che identificarne pienamente con quello che ha detto lui ai il merito di non avere mai dimenticato l'esistenza degli archivi della ricerca sugli archivi ha prodotto e sta continuando a produrre proprio anche attraverso quella che è stata una scelta di quel partito prima che di chiamarsi PDS ancora cioè quella di mettere a disposizione degli storici proprio al figlio una ricerca che tende a questo ricostruzione prima di tutto filologicamente corretta dei fatti
Detto questo mi pare che un altro compito essenziale dello storico sia poi di distinguere perlomeno quello che
Fondamentale rispetto a quello che accessorio e allora da questo punto di vista me pare che
Avanzare un'interpretazione della storia del Partito Comunista Italiano e per io mi rifaccio soprattutto all'argomento di cui ho parlato io quindi del suo massimo leader di Togliatti
Nel segno di una piene totali identificazione con lo stalinismo sia un'operazione profondamente sbagliate non produttiva
Perché la storia del partito italiano a che fare con lo stalinismo ma non si identifica affatto connessa e in larga misura in misura prevalente se ne distanzia se ne differenzia la contraddizione
E se io credo che anche poi come si dice a bocce ferme ecco forse fra molti anni quando speriamo in una casa unica della sinistra saremo portati a ridiscutere ripensare questi temi io sono convinto che non sarà possibile considerare l'apporto dato complessivamente da Togliatti
Alla storia di questa sinistra italiana
Come quello come totalmente riconducibile circoscrivibili dentro i limiti dello stalinismo l'elemento dello stalinismo è stato forte stato condizionante ma è stato anche contraddetto è superato da tutta una serie di altre cose
Non c'è una linea di continuità Gramsci Togliatti Longo Berlinguer Occhetto come non c'è una linea di continuità Emile sfiderei chiunque a ritrovarla fra Turati Matteotti Nenni e Craxi no colline di continuità di questo genere non ci sono era sul cercarle non è compito degli storici cercarle è sbagliato da parte dei politici credo cercare di tracciabile però certi giudizi di fondo forse si possono dare io ritengo che il giudizio di fondo che si possa dare sulla appunto sull'apporto del Partito Comunista Italiano edito gli atti alla storia di questo Paese
Sia faccia a pugni con quello dell'identificazione con la categoria dello stalinismo
Perché Vacca
Io non mi sono pronunciato prima sul tema generale non mi pronuncerò adesso esattamente perché non
Non sono ragionare se non per differenzi allora
Io son venuto per partecipare al discussione sul tema Gramsci Togliatti e lo stalinismo
Per quanto mi riguarda non penso che da come si risolve questo tema dipenderanno
Diciamo le sorti della
Della riuscita della scommessa PDS
In maniera così meccanica
Mi interessa invece ragionare
Rispetto a un tema storico con gli strumenti con cui penso che sia più giusto ragionare
E da questo punto di vista ai molti iscritti di Salvatori che sono stati ricordati
Alla citazione dei molti scritti di Massimo Salvadori che avrebbe dovuto essere qui stasera ma era indisposto non ha potuto essere ne voglio aggiungere una perché quello che mi conviene di più o comunque mi convince di più
Non credo che molti di voi avranno visto che sulla stampa del venticinque agosto Massimo Salvadori ha scritto un editoriale nel quale diceva beh io sono uno che rivede i suoi giudizi devo rivedere i giudizi che avevo dato esattamente nel saggio pubblicato sull'Avanti da villette a proposito del PDS perché se rispetta quello che sta succedendo
Come sembra impicci risulterà l'unico partito che riesce con perdite certa o ma insomma portando al in stazione il treno prima che i binari vadano via
Ad una metamorfosi diciamo più in sintonia con quello che è il mutamento della storia del mondo qualche cosa
Che
Diciamo nella sua storia pur cioè qualche specificità nella sua storia per rendere possibile questo
Questo credo che sia un criterio da non smarrire altrimenti noi non capiamo nulla non ve la sto epici la storia d'Italia nel secondo me in questi cinquant'anni
E quindi non mi interessa
Quello che serve è che non serve dai ripostigli della storia
Per
Il riformismo moderno l'alternanza L'Unità socialista all'unità riformista semmai mi interessa quello che io penso di saper contribuire a fare una pulizia sui concetti che si adoperano
Perché
Sono sempre storicamente determinati e quindi poi la polizia si fa contribuendo alla loro specificità storica la loro origine di quale riformismo vogliamo parlare
Ma vogliamo seriamente considerare la storia reale del PC dal quarantaquattro in poi come qualcosa di non appartenente alla esperienza dei riformismi in Europa occidentale
Uno due
Come facciamo uso di questo concetto possiamo pensare veramente che stiamo parlando di Turati ma per chi conosce Turati degli anni Novanta sa che era contro il suffragio universale
Contro il Parlamento
Contro il voto alle donne
Quando si parla di riformismo nei termini nei termini in cui ne parliamo con riferimento alla finalmente conquistata per una fase ormai finita purtroppo
Capacità di dare soluzioni di governo ai problemi di un Paese da parte del movimento operaio e socialista in Europa dobbiamo andare agli anni trenta non prima
E questo è un punto di riferimento anche della costruzione del partito nuovo come è noto
Per quanto riguarda Togliatti del dopoguerra perché solo negli anni Trenta ci sono i primi tre esperimenti di governo con un ruolo determinante di un partito socialista in Europa in Svezia
In Belgio
E in Inghilterra
Ci dobbiamo far ricordare dallo storico cattolico Geremek
Che senza l'Unione Sovietica di quegli anni
Senza cambiare nulla
Diciamo al mostruoso che c'era nella sua storia reale nella storia del mondo non ci sarebbero state le condizioni né per passare dall'economia di mercato alle economie miste e quindi per i riformismi borghesi
Dal new deal
Al keynesismo né per reggere ciò che è stata la costruzione più alta finora storicamente realizzata dal movimento operaio socialista quella dello Stato sociale
Delle democrazie avanzate di questo giardino del mondo che è stata questa piccola isola d'Europa occidentale nei decenni che purtroppo stanno alle nostre spalle
Perché prima del crollo del comunismo e dell'URSS e del socialismo reale non abbiamo avuto già all'inizio della crisi organica dei riformismi nazionali
E chiudo su questo una battuta a fiori
Il carteggio tra grave tra Togliatti e gran Dragan certo gli atti del ventisei interamente non è stato ancora pubblicato forse gli ultimi materiale per una sue pubblicazioni integrali più pubblicati io nel supplemento de L'Unità di gennaio del novantuno avendo finalmente reperito in questa continua ricerca che l'acquisizione di documenti da Mosca
La documentazione cioè lo scambio di telegrammi fra l'esecutivo del PC dell'epoca e Togliatti rappresentanti del PC al Comintern a Mosca
Che decideva di non inoltrare la lettera scritta da Gramsci a nome dell'esecutivo decisione che viene di solito attribuita unilateralmente a Togliatti sopra fattore del partito
Ma il nocciolo fondamentale di quel carteggio venne pubblicato dato gli atti su Rinascita nel sessantaquattro e non a caso nel sessantaquattro lui disse perché allora finalmente aveva trovato le carte
Perché lui stava arrivando ed era arrivata alla conclusione che bisognava aprire tutta la ricerca su ciò che ormai si presentava come l'inizio o più che l'inizio di una crisi organica dissoluti Iva del movimento comunista della Murgia dis
Biglietti
Io è stata pubblicata per la prima volta
L'otto maggio del mille novecentotrentasette dal nuovo avanti
Poi da problemi della rivoluzione italiana nel trentotto tasca in Italia Lola pubblicata a Togliatti una complicata reale mandavo
Bacardi gravissimo errore
Esclusa carte negare a Gramsci e Togliatti
Cioè la lettera dei grandi sì è la risposta la Lettera di Gramsci è stata pubblicata da Eugenio Reale in corrispondenza socialista il primo dicembre del mille novecentocinquantasei pronto sì no scusate Villetti
Dopo scambiate dopo le intorno al sagrato
Tra di loro che fiorirono storico ma anche fece la cattedra ma insomma lo storica attento ma io voglio fare una riflessione come se ne sono fatte tante
E come se ne possono fare tante sulla storia della Repubblica
E faccio questa riflessione sapendo che oggi
Questo tipo di interpretazione anche all'interno del PDS e non in una forma minoritaria ma anzi con una visione complessiva
Che quasi una premessa ad una linea politica
Cioè noi in Italia
La Democrazia Cristiana è riuscita
A a definire un grande successo elettorale il diciotto aprile del mille novecentoquarantotto
E a conquistare stabilmente il baricentro del sistema politico
Perché la sinistra italiana è stata indica parte
Dalla presenza di un partito che aveva una forte natura forte in Nikita natura comunista
Una possibilità di arrivare ad una alternanza di governo
Era inibita da quello che poi è stato chiamato il fattore K non si comprenderebbe l'evoluzione del del Partito comunista l'approdo al PDS la linea che è stata portata avanti se non sulla base di una considerazione della storia del nostro Paese
E questo dato secondo me pesa eccome
Io non medico Vacca che il Partito comunista italiano abbia avuto una sua specificità
Sicuramente una specificità del Partito comunista italiano è quella di non aver conquistato il potere e quindi di non avere potuto sperimentare in modo in cui avrebbe sostanzialmente gestito la società italiana che rimane per alcuni un interrogativo per altri si può dare un'altra interpretazione un'interpretazione simile a quello che è avvenuto in altri Paesi
Tuttavia questo dato io lo considero un dato rilevanti
Autonomia della ricerca storica e ma qui noi abbiamo avuto un fenomeno su quali certo non mi posso intrattenere
Ma da parte di una certa storiografia e anche all'interno dello stesso gran ci quando si è individuato una funzione come quella dell'intellettuale organico
Che è la negazione dell'autonomia della cultura comunque di un aspetto fondamentale quindi anche della strumentalità della cultura rispetta la battaglia politica
Altro elemento io in qualche modo contesto che si possa che ci possa essere un processo evolutivo
Teorico
Che in qualche modo porta dal comunismo al socialismo democratico penso come pensano molti dirigenti del PDS che eletto si introduce una rottura una rottura
Che è una rottura non di poco conto
E cioè mi rendo conto che insomma il problema è un problema di grandi dimensioni voglio dire infine a fiori che parlava di archivi
Beh io penso che l'apertura degli archivi del PCUS
Del KGB
Dell'Unione Sovietica chiarirà molti problemi
Molti problemi
Anche della storia del Partito Comunista Italiano della figura di Gramsci dei rapporti tra Gramsci e Togliatti dell'azione di Togliatti durante il terrore staliniano
Del motore di rapporti che che dell'azione fatta in Spagna da Togliatti dei rapporti intercorsi
Don nel dopoguerra tratto gli atti e il Cremlino
E penso che quando si apriranno questi archivi io spero presto con i cambiamenti che ci stanno in Unione Sovietica certamente per gli storici non mancherà lavoro
Bene grazie a a tutti coloro che hanno seguito questo dibattito e quelli che sono qui intervenuti certamente la questione non si chiude qui anzi mi sembra che qui si apra una discussione molto intensa su questi argomenti io mi auguro che sia poi sempre vera come quella di stasera perché mi sembra che nella seconda tornata di interventi sono note fuori alcune grandi questioni
Certamente c'è un problema il problema di capire se nella storia ci vogliono le controprove secondo me Villetti ci vorrebbero perché non basta dire che il PC
Avrebbe governato così io che allora nel quarantotto le cose andarono così perché c'era un fattore K si tratterebbe di capire appunto qui una controprova possiamo averla se tra poco la sinistra in Italia riuscirà a batter la democrazia cristiana intanto è un punto no e questa sarebbe una grande controprova
E inoltre mi sembra importante appunto questo è vero io su questo concordo nel dire che non ci sono processi evolutivi facili nelle forme di consequenzialità possibile per cui data una premessa
Si arrivi a una conclusione quello in premessa un rivoluzionario non arriverà mai a quell'altra conclusioni né poi possiamo considerare la storia dei partiti e dei movimenti come storia dei documenti ufficiali e dei protagonisti no
Capisco perfettamente questo ma che cosa avrebbe potuto fare poi un partito comunista anche nei suoi ambiti di direzione
Se nel momento opportuno voglio dire la piega
Della politica del PC fosse stata orientata da sei vigenti in una direzione che non fosse stata quella democratica credo che anche questo è un problema cioè nel senso che poi predicano la doppiezza là dove lo si possa praticare produce effetti e produce effetti talora impreviste indesiderati quelli appunto del Cad organismo e quelli degli stati maggiori che pensano che poi le truppe seguono commi infonde accaduto
E accade in molti partiti in Italia ecco voglio dire per concludere che a me sembra importante cominciare a costruire un dei fenomeni dei fatti delle idee non solo delle idee che porti alla loro disaggregazione e una loro comprensione effettiva perché altrimenti in Italia
Le forze di progresso che hanno bisogno di comprendere esattamente Lorient come stanno le cose come possono procedere
Resteranno di regalare ancora troppo alle parti conservatrici che non si preoccupano non solo di non parla loro storia ma di prevaricare quella degli altri quindi io credo che a questo punto l'importante a me sembra aprire una stagione nella quale ognuno entra senza preconcetti
Senza cose precostituite senza costi pensare di poter ricostruire una linea politica sulla falsificazione della storia questa mi sembra un dato da assumere come insegnamento d'un dibattito come questo che mi auguro che sia solo tra i primi di quelli che faremo a sinistra per capire meglio quali sono i compiti i nostri in questo momento per archiviare le forme di burocratismo imperante nel nostro Paese che portano alla morte della democrazia queste si
Grazie rete