"Politica dello Stato sociale" festa nazionale dell'Unita'

Buonasera siamo qui costa conferma
Una delle tante iniziative che il festival nazionale dell'Unità sta proponendo anche questo momento in contemporanea sentite
Ok
E tale per una nuova formazione politica questa sera parliamo di Stato sociale di politiche dello Stato sociale
Io avevo purtroppo scusare l'assenza che ci è stata comunicata proprio poche ore fa per motivi di salute e ne approfitto per mandare i nostri lavori dell'onorevole Gorrieri
Vi presento gli ospiti
Che sono qui al mio fianco Gianfranco Borghini
Ministro nel governo ombra del PC per l'industria l'accento Militello vicepresidente dell'Unipol
Giuliano Cazzola della segreteria nazionale della CGIL
Noi penseremo arrivare svolgimento questo incontro in questo modo un primo giro da parte dei tre relatore
Poi vediamo se reintroduzione sia da parte del pubblico ci sono moglie rintervenire domande sollecitazioni interventi di conseguenza come continuare
Abbiamo a disposizione un'oretta e mezzo o più abbondante di tempo per questo non darei un tempo specifico e relatori che si autoregolamentare hanno dei conseguenza
Primo intervento a da cento Militello vicepresidente l'unico
Sì io naturalmente sono qui diciamo come compagno
Che ha fatto un'esperienza competenza ritengo almeno su attorno a queste questioni quindi parlo non a nome dell'Unipol Roma nome
Delle mie convinzioni l'esperienza
Maturata ecco io mi darei questo punto di partenza nel nostro ragionamento sullo stato sociale
Come voi sapete un tema vastissimo
Discuterne al Festival dell'Unità
Credo sia utile questa chiave di partenza da cui voglio iniziare se ci pensiamo un momento negli ultimi tempi
Possiamo dire negli ultimi venti anni
Come comunisti come movimento sindacale come sinistra politica
Sui temi dello Stato sociale siamo stati capaci
Soltanto o soprattutto
Di reagire
Per esempio ai tagli della spesa sociale
Siamo stati capaci di protestare
Di denunziare
L'offensiva neoliberista il tentativo di togliere diritti ai lavoratori
E tutto questo naturalmente è stato giusto
Ma non abbiamo superato questa soglia dell'impostazione difensiva
Anzi addirittura
Direi che abbiamo vissuto uno strano paradosso
Che pur essendo noi
I più consapevoli almeno ritengo della crisi di questo stato sociale
Delle ingiustizie che contiene delle iniquità della sua gestione clientelare della sua gestione democristiana mettetela come volete
Alla fine però abbiamo saputo soltanto produrre una difesa di questo stato sociale che non ci convince
La cosa non è astratta non è
Fumosa perché sono fatti anche di questi giorni di questi mesi di fronte al Mammì che vuole privatizzare per esempio un servizio pubblico le Poste non rischiamo di schierarci per opporci a quella linea a favore di un sistema postale che tutti sappiamo è arretrato ed è un baraccone incredibile o contro De Lorenzo che vuole passare all'assistenza indiretta rischiamo di diventare difensore di queste usando gli esempi potrebbero essere tante
Ripeto noi pur essendo critici rispetto a questo stato sociale finiamo però può difenderlo con un sapere progettare un nuovo modello di sicurezza sociale del nostro Paese perché tutto questo
Naturalmente qui le risposte potrebbero essere tante
E penso che poiché Azzorre Borghini se lo vorranno ci interverranno anche a loro a me come è scritto al Partito Comunista
Mi interessa cogliere ragioni interno
Alla nostra tradizione alla nostra storia complessa e io penso che
Su questa impostazione difensivista che poi si è tradotto in una cosa molto semplice un altro paradosso per lo stato sociale in Italia
Lottano più i pensionati per esempio la riforma pensionistica lottano per i pensionati cioè coloro che hanno già la pensione che non i lavoratori dipendenti
Ecco io penso che su questa impostazione difensivi Istica Tesino
Due tradizioni chiamiamole culturali chiamiamole politiche presenti nell'ambito del nostro partito e beninteso presenti
Più in generale cui
Nel panorama politico italiano ripeto io voglio parlare di
Perché quando ero presidente dell'Inter si mi ha sempre pensato a questa storia
Che ci si costringeva sempre a scegliere
Tra
La minaccia di un rigorismo e una pratica di lassismo
Ci si conosceva scegliere tra dignità e Cristofori
Un su un terreno sbagliato in cui noi certo non potendo essere d'accordo con i rigoristi finivano però troppo poi metterci d'accordo con i tassisti con i populisti con gli imbroglioni con i pasticcioni con il grande centro democristiano
Non potevamo essere d'accordo con De Michelis ma finire finivamo questo accordo con Cristofori
Una sto e siamo stati prigionieri di questo schema perché abbiamo avuto quest'impostazione difensivista
Ecco io ripeto che qui bisogna risalire
Chiamiamoli delle tradizioni culturali che sono presenti tra di noi e che ben individuare per superare
Una tradizione culturale a cui mi riferisco che secondo me è all'origine
Del fatto che non abbiamo saputo andare oltre la difesa non abbiamo saputo coniugare difesa e riforma dello stato sociale
E quella tradizione culturale che tutto sommato concepisce lo Stato sociale come
Una trappola creata dalla borghesia dal capitalismo dalla socialdemocrazia per ingabbiare il movimento operaio
Secondo questa concezione le lotte vere sono quelle che contrastano il potere di comando del capitale sul lavoro sono le lotte nel sistema produttivo le lotte redistributive per distribuire reddito non sono importanti
Lo stato sociale viene concepito come è stato detto come una forma di oppio per i popoli di neutralizzazione della lotta politica di confinare il conflitto nella sfera economica e quindi tutto sommato di ragioni in questo modo dice lo stato sociale in crisi beh la vera crisi qui e delle esperienze riformiste avere idee riformiste riformismo dato tutto quello che poteva dare oramai la crisi dello stato sociale e la crisi della socialismo democratico e la crisi del riformismo cambiamo pagina per fare che cosa non sempre lo dicono ma questo è un filone che poi significa schiudere una lotta in azienda che poi significa ripeto i lavoratori attivi che non riescono dopo il grande sciopero il sessantotto per le pensioni non riescono più ad essere protagonisti di lotte sociali per miglioramento dei servizi sociali per una maggiore giustizia distributiva si considera tutto questo ripeto non una grande bandiera da agitare questa certamente un filone culturale che sta all'origine di questa nostra impostazione difensiva poi ce n'è un altro filone
Opposto
Ma in qualche modo complementare
Cioè di quei compagni che tutto sommato pensano che
Non c'è crisi
Che non c'è problema di compatibilità che si può continuare a spendere come primati anzi più si spende
Per politiche sociali per la scuola per Vavalà le pensioni per la sanità più si induce giustizia distributiva più si persegue l'uguaglianza e quella spinta la prima possiamo chiamarla l'anima massimalista la seconda possiamo chiamarla l'anima pasticcio una l'anima consociativa chiamiamola come vogliamo
I problemi di uscire da questi due filoni che entrambi attenzione hanno prodotto nella storia
Del nostro partito grandi movimenti di cui siamo stati protagonisti
Ma che poi ripeto
Hanno trovato questo limite
Che poi non ho saputo più superare ora io valuto compagni de questi intanto di speranza
Su cui voglio fermarmi
E che nel nuovo testo programmatico una nuova bozza programmatica
Che in discussione in questi giorni nel partito ci sono delle idee nuove
Che consentono di superare questi due unilateralità di cui ho parlato
Ci sono idee nuove in cui rispetto alle due tesi estreme
Poi la storia nostro partito non si identifica con queste due tesi
Ripeto io li ho estremizzato e per individuarle come oggetto di discussione
E rispetto a queste due bensì estreme la prima che dice la redistribuzione del reddito non è più un obiettivo avanzato
La seconda che dice continuiamo come prima come se non ci fosse un problema oggi di deficit pubblico come se non ci fosse oggi un po'la riqualificazione della spesa non di aumento la spesa
Perché nel passato quando si aumentava la spesa sociale si ridistribuire il reddito oggi oggi non è più così oggi l'aumento di spesa sociale molte volte avvantaggiate le aziende avvantaggia i padroni quando abbiamo fatto l'Intercity famoso bilancio parallelo abbiamo dimostrato che
Si spendono tanti soldi per l'assistenza circa sessanta mila miliardi l'anno ma trenta mila di questi santa viva sono trasferimento alle prese oggi quando la FIAT rimanda gli operai in cassa integrazione
Questi soldi
Per pagare la cassa integrazione li pagano gli iscritti al fondo pensioni lavoratori dipendenti dell'INPS
E siccome il fondo pensioni lavoratori per Felipe si paga la cassa integrazione faccio l'esempio del legittimo posso parlare i contratti di formazione lavoro
E di tante altre diavolerie siccome gli iscritti al fondo pensione otto dipendenti pagano queste prestazioni polizia i suoi deficiente e si assume il pretesto invece più tardi la passiamo le pensioni
Siamo dentro un circolo
Vizioso che bisogna strappare che bisogna Rocco ora ripeto a me sembra che nel partito comincerà a circolare nuovi idee per superare le due tesi estrema questi deve quali sono
Ma in primo luogo si dice
Creiamo un nuovo stato sociale basato non più sulla boro produttivo soltanto ma sul diritto di cittadinanza
Non è giusto che l'operaio che va in cassa integrazione c'abbiamo ottanta l'ottantacinque per cento il salario e il giovane senza lavoro la donna casalinga
E non abbiano niente o il disoccupato abbia soltanto il quindici per cento non è giusto questo un'iniquità dello stato sociale che bisogna superare
Si dice quindi il processone distributivo va portata avanti ma va portata avanti non incrementando la spesa ma qualificando la spesa
Ci sono tante idee alcune delle quali io vorrei brevemente riprendere e commentare
Dicendo pochissime cose ma spero
Assai chiare che possono servire per alimentare di fare
Prima questione parliamo delle pensioni
Sulle pensioni io voglio limitarmi
A dire una cosa essenziale
Guardate compagni io ho l'impressione
Tutta la mia esperienza mi porta a questa conclusione
Che si stia preparando del nostro Paese
Una nuova operazione
Tipo per intenderci evochiamo oppure questo momento attacco la scala sulle pensioni e sul sistema pensionistico la mia previsione e che si sta preparando un'operazione tipo quella che è stata fatta sulla scala mobile
Cioè si tende in buona sostanza ad abbassare il grado di copertura
Del rendimento dei contributi versati per costruirsi l'attenzione
Attenzione
Si sta preparando
Non è alle porte attende molto da quello che noi faremo
Si sta preparando perché a questo hanno teso per esempio il progetto di legge Dini che sia questo apertamente attendeva
Quando De Michelis sul progetto di legge
Dice quindi Cinzia mo'
I trattamenti pensionistici l'aggancio delle pensioni costo della vita
Introduciamo il tetto contributivo tendeva ad abbassare il grado di copertura il cosiddetto grado di copertura
Dei contributi
A questo tende oggi Donat Cattin
Quando Donat Cattin dice portiamo dall'ottanta per cento sessanta per cento integriamo con l'utilizzazione del trattamento di fine rapporto
Tende a questo ad abbassare il grado di copertura tutta la campagna
In cui si dice si usa un bisogno utenti con la previdenza integrativa che un bisogna autentico ed è un bisogno di libertà di personalizzazione della pensione la si usa per dire la previdenza integrativa deve farsi a Space della previdenza pubblica a questo sistema
Non dobbiamo aspettarci che questo tentativo avverrà domani
Con l'aria di elezioni anticipate che tira io non mi aspetto che questo governo farà queste cose
Con la Finanziaria poi Cazzola forse potrà dirci seguendo lui direttamente questi problemi
Delle cose più precise io mi attendo in questa Finanziaria tante minacce ma poi piccoli imbrogli
Però si sta preparando questo tentativo
E se si prepara non altro significa la ripresa dalla confusione sui conti dell'intenzione un po'di entrarci
Nel merito ma il tentativo che avevamo fatto noi di dire gli squilibri esistono la crisi esiste
Ma non è quella che viene raccontata da coloro che vogliono attentare ai diritti conquistate al libro di professore conquista a questo tende si prepara una grossa operazione
Il problema per noi è il seguente per noi e per il mondo del lavoro
Vogliamo fare gli stessi errori compiuti nella vicenda dalla scala mobile opporci ad un attacco che indubbiamente allora ci fu con un'ottica tutta difensiva magari preparando grandi lotte ma proprio perché difensive anguste incapace di progettare un futuro e quindi destinate alla sconfitta
O dobbiamo avere un nostro progetto di riforma del sistema pensionistico
Noi sappiamo difenderci dagli attacchi valuta abbiamo progettare il nuovo sistema pensionistico e questo è il momento di prepararci
Ora la mia idea di riforma queste ambizioni Stilcolor espresse in tanti altre occasioni
Posso riferirmi schematicamente quello che il contributo di un sociologo nostro compagno che io seguo Massimo Paci
Che dice pensione di base
Come diritto pensionistico
Per tutti i cittadini di tutti i sessi indipendentemente dalla condizione lavorativa pagata dallo Stato pagata cioè con il fisco non con i contributi
I contributi
Gli oneri sociali sono molto elevati in Italia bisogna abbassarli
E una parte del finanziamento del sistema di sicurezza sociale passarlo dal para fisco fisco queste fondamentale
Alla pensione di base si unisce la pensione contributiva che ciascun lavoratore si forma con il versamento dei contributi dopodiché c'è la pensione integrativa
Io aggiungo costruita sul risparmio dei lavoratori sulla contrattazione che lavoratori fanno nelle aziende per quote del datore di lavoro o basata sull'utilizzazione di trattamento
Di quote del Trattamento di fine rapporto
Io voglio su questo punto non entrare nel merito ma limitarmi ripeto
A consegnare al dibattito questo messaggio a mio modo di vedere tutti i casini che si fanno sull'Intercity conti contro ponti le cifre degli umori racconta come vuole
Il fatto che non si applica la legge che abbiamo conquistato sua di distinzione tra assistenza e previdenza abbiamo individuato queste voci di spesa
Abbiamo strappato un dovere dello Stato di finanziare le voci assistenziali senza più saccheggiare il contributo lavoratori ma non si applica questa legge e quindi il deficit riprende
E quindi l'allarmismo riprende sì per fare un colpo io dico soltanto attenzione
Che o noi facendo saggia esperienza sulla vicenda nobile e tragica
Sulla sconfitta che abbiamo avuto sulla scala mobile o facciamo riflessione su quello ci prepariamo con un progetto innovativo o se ci limitiamo alla via difensivi sfida rischiamo molto rischiamo
Secondo esempio molto rapidamente
Un'altra idea che circola nel partito io credo molto per rinnovare lo Stato sociale
E questa idea
Del reddito minimo garantito
Per tutti i giovani
E le donne che non per loro colpa non trovano lavoro
E il corrispettivo per la popolazione non in età pensionistica dell'idea dalle pensioni di base di cui parlavo poc'anzi e questa idea di uno stato sociale ripeto che si costruisce sui diritti del cittadino in quanto tale
Questo l'idea a cui io credo molto so che di difficilissima realizzazione
So che per portarla avanti esistono problemi enormi di finanziamento
So che esiste un rischio mani con rischi è già una realtà per esempio in Sicilia
Che queste idee del reddito minimo garantito con cui noi vorremmo
Come dire plasmare l'attuale stato sociale
Ieri tarare farlo diventare qualche cosa in cui invece alle clientele si stupiscono i diritti alle mille prestazioni date senza regole si costruiscono regole certe
So benissimo che c'è il rischio che questa nostra idea venga assunta dalla Licci per nuove operazioni assistenzialistiche già in Sicilia ai giovani scritte non le cooperative si dà un segnale di quattrocento mila lire
Che invita alla passività che indica l'assistenza alla clientela Kim pronti non c'è un nuovo stato sociale che nasce ma soltanto elargizioni clientelari quindi soldi tutti questi rischi
Ma per noi è fondamentale misurarci con questi problemi con questi rischi non rimuovere i problemi
La ragione che dicevo poc'anzi
Come possiamo noi
Giustificarci
Di fronte al fatto ripeto che oggi l'attuale sistema di sicurezza sociale garantisce diritti elevatissimi solo a quella parte della popolazione che riesce ad entrare nel lavoro produttivo
A quella parte dalla popolazione invece che non riesce a entrare nel lavoro produttivo che costretta ai lavori casalinghi ok costretto a fare disoccupato
L'attuale stato sociale non dà niente o quello che età lo ha da sempre non è forma della tradizione della concessione e della corruzione
Quindi io credo molto a quest'idea
E quindi sono francamente per prendere distanza tutti coloro che badate bene qui nel partito a proposito del varo del programma contro le due meno garantito ci sono compagni di essi e compagni del no
A favore delle declino garantito ci sono compagnie si accompagni del no il che significa che discutere del merito favorisce forse un confronto
Utile per evitare prospettive ripeto scenari assai preoccupanti per l'avvenire di questo nuovo partito dalla sinistra di questa nuova formazione politica per cui ci si è impegnata al congresso di Bologna
Una terza questione concludo con questa
La terza questione che voglio affrontare perché ripeto i temi sono vastissimi io ho voluto porre soltanto quel dato analitico e queste tre proposte
Terza questione voglio affrontare e relativa alla pubblica amministrazione
Attenzione che per loro natura clientelare di questo stato sociale
Ha poi il suo riflesso nell'apparato amministrativo
Io in fondo se debbo sintetizzare questo legame tra prestazioni erogate in termini clientelari e inefficienza del servizio pubblico
Posso citare una delle tante esperienze che ho fatto nel mio lavoro all'INPS
Io quando ho cominciato a lavorare all'INPS mi sono accorto di questo fatto assai significativo
Molte sei di delli intensi inefficienti che ci mettevano un anno per liquidare la pensione di vecchiaia
Avevano però dentro queste inefficienze un bel pacchetto di pensioni che liquidavano velocemente che li guidavano in giro di quindici giorni massimo di un mese
Basta questi indicatore senza parlare d'altro per farci capire che l'inefficienza della pubblica amministrazione non colpisce tutti allo stesso modo ma con sente a chi gestisce la pubblica amministrazione
Di crearsi le proprie clientele di fare i propri favori qui dell'inefficienza in qualche modo è voluto perché il terreno su cui poi fioriscono i favoriti i favoritismi
E quindi poi la ricerca su un terreno viziato del consenso
Ecco però io voglio dire una cosa sulla pubblica amministrazione a proposito delle tante modernizzazione i privati Santi io credo che se dovessi su questo punto riassumono le mie esperienze io direi che si è dimostrato l'INPS
Riuscendo per esempio a ottenere i grandi risultati che abbiamo ottenuto nell'abbassare i tempi di liquidazione delle pensioni che l'efficienza non dipende dalla natura della proprietà
Non necessariamente un servizio siccome pubblico e inefficiente e solo se privato è efficiente
Il discrimine non è la natura dalla proprietà
Il discrimine il modo con cui si governa
E il modo con cui si deride GE
E i valori che si perseguono un'azione di governo
Per se questo è vero sorge per esempio per noi un grande problema
La modernizzazione e la pubblica amministrazione efficienza dei servizi
Possiamo continuare ad affidare soltanto alla contrattazione sindacale
Sono i sindacati del pubblico impiego che facendo i contratti debbono far diventare questa macchina
Improvvisamente efficiente
O ci voglia invece molto altro cioè il tema della riforma della pubblica amministrazione di essere un tema di tutti i cittadini
Deve essere un tema che ancora una volta trova per un nuovo stato sociale impegnato
Insieme della cittadinanza l'insieme dei cittadini e non solo gli addetti ai lavori o non solo i pensionati
Ecco io ho voluto ripeto o fermarmi insultante queste premesse per dire che io trovo oggi nel dibattito interno al partito la possibilità di superare le unilateralità del passato e di continuare la nostra tradizione di grande movimento di lotta proprio sapendo essere sempre più grande partito di governo
Ringraziamo nelle terre continuiamo questa riflessione con l'intervento di Giuliano Cazzola
Ma io condivido molte delle considerazioni
Che faceva Giacinto Militello
Con il quale ho avuto
E ho ancora anche perché sono
Rappresentanza ci sia del consiglio d'amministrazione di lavoro e previdenza la sua sulla società che le tre confederazioni hanno fatto insieme all'Unipol
O ancora dicevo una periodo occasioni di di collaborazione di lavoro e di lavoro comune oltre che comunanza
Di analisi di valutazioni
Come pure anche trovo molto stimolante
Le proposte che sono contenute nella bozza di programma
Della per la Costituente nella nuova forza cui si stava apprestando il Partito comunista
Relativamente appunto le nuove frontiere dello stato sociale ai nuovi criteri
Di
Gestione anche dei dei servizi pubblici e delle nuove forme con cui realizzare i diritti dei cittadini
Detto questo io sono anche abbastanza d'accordo con la considerazione faceva Militello sulla impostazione difensivo in cui affrontiamo questi problemi
Però visto che siamo fra amici oltre che tra compagni
E io voglio essere estremamente franco ed estremamente preciso io credo che ci siamo difesi bene
E credo che i nemici
I nemici più pericolosi nemici più più che possono portare un attacco affondo allo stato sociale a questo stato sociale non stanno fuori da esso
Ma stanno lì visti lei visti che questo stato sociale a stanno nei limiti di fondo che questo stato sociale
Quindi le Mico dell'UE il fare prima di tutto dentro di sé
E io credo che noi già ci troviamo forse non ce ne accorgiamo ma certo che ci troviamo presso il troveremo presto anche con un'accelerazione inaspettato soltanto alcuni anni or sono
A dover gestire contraddizioni esplosive che si apriranno al nostro interno che si guardiamo bene sono già aperte al nostro interno
E quindi credo che noi ci siamo difesi bene in questi anni in questi anni in cui intorno l'Uefa si sono combattute delle lotte politiche che ricordava Militello in cui si sono combattuti in tutto il mondo non solo in Italia e anche aggregazioni prospettive politiche
In cui ci sono giocati grandi interessi economici
Il punto però vero su cui dobbiamo interrogarci su cui una sinistra che guarda al futuro dell'interrogarsi è se ne valeva la pena
Semplice tutto quello che abbiamo difeso era difendibile se siamo effettivamente capaci di distinguere di saper fotografare quelli che sono principi
Che possono andare anche in una società futura
E quelle che invece sono privilegi i assistenzialismo
Vicende che possono sembrare nell'immediato questioni rinunciabili ma che hanno al loro interno
Una bomba orologeria caricata pronto a scopi Arci sotto la seggiola
In questi anni intorno alle questioni del Welfare ci sono state delle cose molto strane
Nel senso che è vero si sono giocate anche delle partite di grosso ridimensionamento dello Stato sociale
Di te lo ricordava quel punto
Strategico oggi rientrato anche per effetto di normative dello stato di leggi dello Stato delle proposte di De Michelis quando sì ne stavo un meccanismo di trattamento pubblico decrescente
E di previdenza integrativa crescente oggi questa cosa è stata cancellata dall'ordinamento giuridico con l'abolizione del tetto del tetto pensionistico e con una resa che fa diventare appetibile il trattamento pubblico anche al agli stipendi medio alti anche ai livelli o di occupazione dipendente con è un reddito abbastanza abbastanza alto
Ma in questi anni in questi giorni ci volete in queste settimane
Non solo possiamo annoverare il miglioramento i trattamenti nato poi non si fa mai abbastanza che hanno avuto i pensionati attraverso i loro sindacati
Voglio solo ricordare che dall'ottanta cinque ad oggi questi sono dati dell'INPS e l'importo medio delle pensioni
Ovviamente parliamo ancora se volete di cifre miserabili nel senso che parliamo
Di cifre che stanno intorno oggi alla decina di milioni l'anno e quindi parliamo cornici per miserabili però i dati delle hostess timoni hanno che i trattamenti pensionistici sono aumentate del cinquanta per cento
Però lei ci sono passati da una media di sette milioni e mezzo a una media di circa dieci milioni e rotti come ovviamente trattamenti di vecchiaia in quanto diciamo la metà dei trattamenti complessivi e più bassa
Possiamo ricordare le tempeste scatenate se n'è parlato anche in questi giorni da alcune sentenze dalla magistratura alcuni provvedimenti amministrativi
E queste credo sono cose che vanno nove annoverate tra i provvedimenti positivi per i quali ci siamo battuti per una resa di giustizia indubbiamente alla parte più debole del Paese
E però in questi mesi abbiamo avuto anche alcune cose che io credo più dubbie
Più portatrici di interrogativi sul futuro ad esempio il Parlamento all'unanimità
Quindi con l'impegno di tutte le forze politiche
E con il silenzio se volete anche del dello reazioni sindacali perché c'è stato qualcuno che ha sollevato il problema ma l'ha fatto in grande solitudine ha varato una riforma previdenziale per il lavoro autonomo
Che ovviamente risponde se volete ad un'esigenza sacrosanta in quanto il lavoro autonomo era agganciato ai trattamenti minimi
E però va detto
Che questa operazione presenta alcuni elementi di rischio
La prima il primo gli elementi di rischio è che secondo stime dell'INPS
La riforma stava in equilibrio fino al mille novecentonovantasei
E poi
Diciamo i conti salteranno
Secondo elemento di rischio
Non è molto corretto
Visto che il i fondi degli artigiani dei come Richard diane qualche centinaio di miliardi di attivo
Sfilargli dal complesso delle gestioni INPS e su queste costruire un miglioramento dei trattamenti che corrispondono la una revisione generale del sistema sarebbe come se i lavoratori dipendenti
Avendo la il il Foglio il fondo degli assegni familiari delle prestazioni temporanee un attivo di quindici mila miliardi
Ritenessero che questi quindici mila miliardi vanno distribuiti dimenticando di questi di quindici mila miliardi di attivo tengono insieme
In un bilancio che è unico tengono insieme anche poste negative
Di grande rilevanza
E ovviamente si e prendiamo nelle il la la posta più attivo di tutte e facciamo in modo che in pochi anni diventa anch'essa passiva tutto il castello crolla
Terza considerazione dimostrato conti alla mano che i lavoratori autonomi
Prenderanno tre su questa riforma previdenziale il trattamento dei lavoratori dipendenti
Pagando fino a un reddito annuo denunciato di diciassette milioni
Un contributo previdenziale
Inferiore a quello che pagavano con il sistema precedente e quindi con il sistema che dava loro le pensioni integrata al minimo e basta
Ma possiamo anche ricordare
Che ci sono per esempio alcune bombe a orologeria
Caricate
Appunto sotto il sistema previdenziale venute fuori dal Governo
E sul quale il parlamento ad esempio si eserciterà con grande rincorsa Coco e con grande concorrenza tra le forze politiche prendiamo l'ultimo provvedimento che migliora le pensioni d'annata
La legge finanziaria del di quest'anno prevedeva un miglioramento di tre mila miliardi a regime
A questi tre mila miliardi si è tirato il collo dice portate fino a sette
Con aggiungendo due anni in più e va bene
Nessuno è chiaro insomma più bene si fa meglio è e non parliamo parliamo sempre di una di una categoria come quella dei pensionati che vive di queste cose
Ma la cosa di cui non si è parlato
è sta nel fatto che e ci sono due criteri assolutamente diverso assolutamente in comunicanti tra di loro
Tra il modo con cui si diciamo rivaluto le pensioni dell'INPS
E le pensioni del pubblico impiego
Nel senso che le pensioni dell'INPS vengono rivalutate
Ricostruendo parzialmente rozzamente grossolanamente il loro potere d'acquisto alla al momento della liquidazione cioè quindi il loro potere d'acquisto alla fonte
Mentre le pensioni dei lavoratori pubblici vengono rivalutate applicando loro
Anche qui parzialmente grossolanamente con delle medie delle stime i miglioramenti contrattuali che hanno avuto gli attivi
E quindi dice la relazione tecnica che accompagna questo provvedimento
I miglioramenti contrattuali del mille novecentottantacinque e mille novecentottantasette visto che non ci sono le risorse per applicare i miglioramenti contrattuali dall'ottantanove
E solare crede chiaro è sotto gli occhi di tutti che ci sono figli e figliastri personologiche diverso
E ma non solo sono doti che diverse oggi ci sono due logiche diverse destinata a perpetuarsi nel presente
Teniamo conto se volete anche di quel capolavoro
Di imbecillità
Oltre che di giustizia sociale fatto dal governo De Mita se vogliamo passare dalla previdenza alla sanità in questi anni
Questa operazione sui ticket
No
Che fatta per risparmiare
Ovviamente
Con un movimento sindacale che gli ha fatto uno sciopero generale contro
Ha cercato di compensare e di cercare il CUN consenso tardivo
Introducendo una normativa per le esenzioni
Che oggi è diventata una una che è diventata la diciamo la la la ferita aperta del della della della spesa farmaceutica
Nel senso che oggi noi abbiamo un sistema che vuole essere rigoroso a torto o ragione
E noi abbiamo fatto abbiamo fatto bene a fare una lotta contro e quei provvedimenti
Ma un sistema che volesse rigorosa ha trovato il modo di far sì che il trentatré per cento dalla popolazione italiana fosse esente che l'ottanta per cento le prescrizioni non pagasse il ticket
Voi avete visto tutte le vicende della campagna di questi giorni del passato l'assistenza indiretta
C'è un dato di cui nessuno parla ma che io ho trovato assolutamente significativo
La spesa farmaceutica pubblica in Campania
Uguale al novantanove virgola novantasette per cento dell'intero fatturato dell'industria farmaceutica in campagna
Vuol dire che i campani sono così bravi che hanno trovato il modo di far passare tutto
Cioè il novantanove virgola novantasette per cento dell'intera vendita dell'industria farmaceutica in campagna Traverso sistema pubblico quindi attraverso ovviamente il sistema il sistema delle esenzioni
Quindi questi esempi che secondo me sono abbastanza significativi e secondo me è anche giusto parlarne
Sono la prova provata di di un sistema
Che
è arrivato un po'd'avere le spalle al muro
Un sistema che genera insoddisfazione
Che costruito per le sue sui la sua settorialità la sua specificità
In modo tale che può fare eguaglianza solo attraverso la sommatoria di tutto e dando a tutti tutto cosa che non è più possibile fare perché noi abbiamo se ci pensiamo bene e guardiamo i privati guardo al trattamento dei pubblici i pubblici guardano al trattamento di un comparto pubblico che ha una sua caratteristica specifica
Diciamo una parte del mondo del lavoro guarda a agli alle condizioni da un'altra parte se ci accorgiamo
Che questo è un sistema che genera soli soddisfazione che può fare quali Anza soltanto con una sommatoria infinita per la quale non ci sono le risorse e per la quale probabilmente non c'è nemmeno la la la la possibilità di agire
Io sono convinto se qui alziamo la mano
E vediamo quali sono interessati probabilmente quelli che sono interessati al sistema dell'INPS sono la parte prevalente
E se parliamo con gli interessati al sistema dell'INPS la prima cosa di cui questi si possono lamentare è nel fatto che il sistema pubblico ad esempio a una del delle norme di pensionamento anticipato
Che grida un po'vendetta
E che e davanti agli occhi di tutti che non possono essere spesi
A tutti non è possibile che ci sia una norma che possano andare in pensione la gente con diciannove anni sei mesi e un giorno con vent'anni o o con quindici anni come in diversi comparti del sistema pubblico
Io però vi posso assicurare che nelle funzioni che che esercito tutte le volte che
Suona qualche campanello d'allarme
Relativamente alla messa in discussione di una norma la cui che stride ovviamente di fronte al buon senso comune ci sono decine e decine di dipendenti pubblici che mi chiedono cosa succede
E fa e fanno una previsione rispetto ai ai calcoli e gli affidamenti che si sono dati rispetto a questa Sanz che comunque credono di poter avere della quale credono di poter disporre
Questo sistema proprio derivato con le spalle al muro
Lo è arrivato credo sul piano
Delle prestazioni
Lo è arrivato sul piano della qualità
Perché questo è un sistema che dà prestazioni che non soddisfano
Anche laddove queste prestazioni come nella nostra terra sono a livello qualificato
Però ecco non credo che possiamo dire di avere un sistema di sicurezza sociale che riconosce che soddisfa pienamente i diritti dei cittadini
Ma questo è un sistema che che ha che ha ormai le spalle al muro secondo me anche nel rapporto tra entrate e uscite
Perché alcune contraddizioni
Per esempio nella previdenza
Tra diciamo i pensionati di oggi e le generazioni
Che sono in attività
E che andranno in pensione domani e che a loro volta si troveranno ad avere un rapporto con le generazioni che saranno loro in attività
Beh io credo che ci stanno si stanno aprendo una serie di interrogativi si stanno aprendo una serie di rotture di solidarietà
E noi siamo anche qui molto spesso schizofrenici
E per esempio s'quando ragioniamo con i lavoratori attivi e ci mettiamo fra di noi a fare gran predica rispetto al Q al costo del lavoro rispetto al fatto che in Italia esiste un cuneo fiscale e contributivo di esiste un'incidenza
Del della retribuzione differita del costo del lavoro e eccessiva rispetto al salario netto
Che va in busta i lavoratori
Dimentichiamo però che questo cuneo contributivo questa penalizzazione Days dei salari netti delle retribuzioni nette il modo con cui finanziamo lo stato sociale
Con la mediazione dello Stato se volete
Con il ripiano che lo Stato fa
Tappando i buchi o adoperandosi a fa fare in modo che questa contraddizione non scoppi
Però ci stanno limitando fortemente
Le risorse a disposizione per questa manovra e noi probabilmente arriveremo a toccare con mano spesso elementi di contraddizione tra generazioni
Come pure
Ci accorgiamo che l'assistenzialismo di questo stato sociale
Non è una prerogativa che riguardi una parte dalla Società e della quale e le forze che noi rappresentiamo sull'indenni
Una società governata con metodi e forme assistenzialiste
E una società che misura il punto più alto del consociativismo è una società anche che misura il fatto che l'assistenzialismo Euwe è una questione trasversale una questione cioè che tocca tutti
Gli strati di una società
Più o meno in ma in misura maggiore o minore a seconda del livello di civiltà del livello di efficienza dove dura determinata realtà territoriale e geografica
Però ecco ci accorgiamo e possiamo fare anche i casi concreti ho cercato di fare anche qualche caso concreto cioè ci accorgiamo che un modo di governare ha finito per condizionare anche l'azione delle stesse forze di sinistra che devono rispondere comunque ad aspettative ad interessi che finiscono per essere radicate nella popolazione
Io per esempio mi sono convinto che il modo che la sinistra avrebbe oggi
Di veramente costruire un'alternativa al sistema di potere democristiano sarebbe quello di far suo il motto di Quintino Sella
Sarebbe quello di battersi per il risanamento della finanza pubblica per risanamento del bilancio pubblico
La sinistra in questo sistema perché in fondo in qualche modo la democrazia cristiana tracciato delle regole ha tracciato delle convenienze entro le quali
Ci sono forze che noi rappresentiamo forse a alle quali e noi facciamo riferimento che finiscono per essere invischiati in questo schema prendiamo il caso della pubblica amministrazione
Militello perfettamente ragione non è il padrone non è il dominus che fa l'efficienza del servizio
Nel senso che non è necessariamente un il un affidare anche se ovviamente il rapporto pubbliche private credo vada rivisto non è un affidare a un privato la gestione teste i servizi pubblici e che può portare a un dato di efficienza anche perché il privato le cose le fa se c'è un interesse e ovviamente se guardiamo anche davanti agli occhi le le le esperienze che abbiamo ci accorgiamo che
Ovviamente ci sono dei beni che solo un sistema pubblico può gestire solo attraverso un sistema pubblico si possono garantire i cittadini
Però ecco
Qual è l'imbroglio che credo la sinistra debba la Colli il la cultura atavica che la sinistra debba lasciarsi dietro le spalle
è che difesa che diciamo è che finalità pubblica servizio pubblico titolarità pubblica del servizio
Beh debba essere con portata avanti anche con strutture pubbliche anche con un rapporto di lavoro pubblico
E la natura del rapporto di lavoro non ha nulla a che vedere con la la la natura dei servizi e ci può benissimo essere un ospedale una USL e una una un un servizio che e continua a essere integralmente nelle mani dello Stato
Ma questo non significa che chi ci lavora dentro deve avere l'ingessatura che oggi ha in Italia nel nostro Paese il rapporto di lavoro pubblico ci possono essere forme
Ci sono cioè forme di flessibilità di organza solo del lavoro che a prescindere da chi è il titolare da che il dominus del servizio soltanto il rapporto di lavoro privato da
E credo quindi questo sia un grande tema che dobbiamo portare avanti che il l'obiettivo di una unificazione reale del mondo del lavoro
Dentro all'interno del diritto comune e attraverso un'organizzazione che sia più flessibile e meno di meno Jessi piccata della della dell'ordinazione del lavoro pubblico posso diventare una risposta che la sinistra da anche ad una organizzazione dei servizi pubblici
Infine io credo in questo sono abbastanza d'accordo con soluzioni finali che faceva vitello
Credo che dobbiamo puntare in una società come quella di oggi
In cui non esce più il lavoro ma ci sono i lavori in cui
In buona sostanza lo stato pensato lo stato sociale pensato per il lavoratore dipendente è stato regalato anche ad altre forze sociali
In cui la perdita di centralità del lavoro dipendente la troviamo anche quando affrontiamo questi temi
Noi dobbiamo pensare a a a riformare uno stato sociale sulla base di questo principio garantendo a tutti i cittadini un'eguaglianza di opportunità
Non un'eguaglianza di risultati
Perché non ci sono le condizioni non ci sono le condizioni finanziarie non ci sono le condizioni sociali
Per è per eseguire un un obiettivo di qualità Risiko come era quello degli anni stelle per portavamo avanti negli anni Settanta cioè di arrivare anche in questo versante a un dato di
Eguaglianza di risultati i trattamenti
Bisogna costruire una rete minima di diritti molto estesa molto qualificata
E su di questi lasciare la possibilità anche a quella flessibilità quell'organizzazione flessibile che questa società ha bisogno che di cui questa città ha bisogno e che diventa il modo per rispondere a questi a questi problemi
Io mi fermo qui
Noi siamo prigionieri io credo soprattutto quando pensiamo ai problemi del sistema pensionistico siamo prigionieri di una di un riflesso condizionato
Noi abbiamo una linea
Che è stata costruita
Grosso modo alla metà degli anni Settanta
E pensata nella logica dell'eguaglianza di risultati
Cioè è stato in poi in buona sostanza
La la trasposizione sul piano del Welfare le delle linee delle politiche rivendicativa che portavamo avanti in quel tempo in quell'epoca
Non ce l'abbiamo fatta
Nel senso che la differenze le differenze anche i corporativismi sono rivoltata al nostro interno
Questa linea
Pensati in altri tempi e ispirata ad altro che ti viene altri valori
è passata attraverso la grande offensiva moderata
Della inizio degli anni Ottanta dalla prima metà degli anni ottanta
E quindi noi ci siamo in in buona sostanza acconciati a vedere quali testi potevamo sacrificare di quella linea
Abbiamo cioè costruito una posizione politica su una impostazione culturale vecchia datata e su l'esigenza di difenderci di lasciare di raggi di ragionare sulle penne che sicché si potevano lasciare su quelli invece che era un irrinunciabili di fronte ad una grande offensiva
Quando questa grande offensiva passata è passata diamo ci siamo accorti non avere più che sull'esercito
Perché ovviamente la nostra gente si sentiva un po'costretta all'interno di questa linea all'interno di questa linea che era tutta prigioniera dei tagli possibili
Ragionate appunto a come stanno insieme ad esempio le posizioni dove abbiamo espresso tra lavoro dipendente privato e lavoro dipendente pubblico noi abbiamo la il dipendenti pubblici che hanno fatto finta
Di essere convinti delle proposte che noi portavamo avanti
E che in in qualche modo s'nel momento in cui passa la buriana nel momento in cui non ci sono più minacci di crollo o di offensive drammatiche da versare io finiscono per defilarsi
E quindi non abbiamo una linea che buona solo per difenderci ma non siamo capaci nel momento in cui tutto tace nel momento in cui la riforma si mette in sordina di mobilitare la gente
Noi dobbiamo riuscire a pensare a un nuovo sistema previdenziale un nuovo sistema di sicurezza sociale per la società di oggi
Dando degli Obiettivi mobilità anti alla gente altrimenti finiremo per restare in questo tran-tran con alti e bassi con le scorribande demagogia dalla Democrazia cristiana con il bau bau di qualche rigorista che ogni tanto viene fuori
Per arrivare poi a
Il marchingegno di questi giorni su questo finisco veramente scusandomi d'essere stato lungo eventualmente essendo brevissimo nella replica
Sapete quali sono le
Tanto per dire che siamo veramente nelle mani degli imbroglioni
Si sta parlando di della finanziaria
E nella finanziaria i provvedimenti a cui sembra voler ricorre il governo
Al di là del fatto si ci si ci si farà la riforma previdenziale se il ministro del lavoro presentano come un disegno di legge con questa sua cosa molto strano di utilizzare un pezzo del TFR
Su cui magari torneremo se ci sarà modo e se interesserà i presenti
Ma il ministro anche a te in buona sostanza vuole avere mille ottocento miliardi in più di maggiori entrate
Ma sapete come fa a farli
Fa così
Nel bilancio dell'INPS ci sono quattro mila settecentotrenta miliardi
Di recupero di crediti
Ed è una cifra molto importante perché è il doppio di quanto l'INPS sia uscita da a incassare il mio dolce ottantanove di recupero di crediti e qual lo quanto residua di un taglio molto consistente
Ai crediti perché Hill al nuovo gruppo dirigente Lince ha ritenuto di dover fare pulizia
La scelta può essere dubbia ritenendo che una serie di crediti venivano e riportate da un bilancio l'altro ma ormai non erano più esigibili
Quindi questi quattro mila seicentotrenta miliardi rappresentano un testo importante per mantenere il bilancio del mille novecentonovanta con un disavanzo politicamente accettabile
Le entrate però sono abbastanza modeste
Allora se quella pensata quindi fare mister lavoro pensato di fare un condono
Degli oneri aggiuntivi
Dovrebbe fare un decreto giovedì prossimo un condono gli over giudico sono gli oneri aggiuntivi le penalità
C'è chi è stato beccato con le mani nel sacco ed è stato ed è costretto a a pagare i contributi che evadeva paga penalità fino duecento per cento
Queste però ai tagli vengono tagliate
Fino ai vengono ridotte al quaranta per cento in buona sostanza
Attraverso questa agevolazione finanziaria
Si prevede di incassare almeno due mila miliardi
E dei quattro mila seicento cetaceo trenta miliardi che erano iscritti in bilancio dell'INPS
Ma la cosa singolare e che un minore introito dell'INPS
Viene presentato oggi con un maggiore introito dello Stato
Cioè viene presentato oggi con una manovra di risanamento finanziario nell'ambito della legge finanziaria dello Stato
Come un ingresso una un'acquisizione di individuo e mila miliardi in più il taglio in fondo di un credito dell'IMI sui quattro mila seicentotrenta miliardi
O più remoti Mur dicevano i latini questo è quello che ci tocca di vivere in questo Paese nell'anno mille novecentonovanta
E sapete come fa il ministro De Lorenzo calcolare
Otto mila miliardi di tagli alla spesa sanitaria
A parte
Un intervento che non di cui non si è ancora capito che riguarda il numero degli esenti
Ma non ho trovato che questo modo
Ha commissionato ad alcune società
Di gestione
Un lavoro meritorio figurati va benissimo
Un esame
Io non Curious campione sull'efficienza Surveyor i possibili miglioramenti e e rimedi di spesi i tagli di spesa che si possono fare modificando organza o del lavoro
Lavoro meritorio si badi bene no questi sono sono uscite con un rapporto e in buona sostanza hanno detto questa usure organizzando questo servizio in questo modo si possa risparmiare tot miliardi in quest'altra uso organizzando i servizi in questo modo ci posso risparmiare top milioni e di andare noi pare che sia intenzionato a prendere questi provvedimenti a darle come indicazioni a tutto il sistema sanitario nazionale
E a calcolare quindi in termini di migliaia di miliardi i possibili risparmi
Che ne possono derivare da queste norme che ovviamente sono destinate a restare nel giro di un anno prediche
E quindi l'anno prossimo sono destinate a vedere che i tagli non hanno funzionato non ho sbagliato nulla che il disavanzo è continuato ad aumentare
Queste sono quando il manico
E quando il pesce confusa a testa e quando il manico ci passa si passa ci serve queste queste cose voi capite come difficile purtroppo in questo Paese tentare di fare un minimo di politica
Ringraziamo anche Cassola concludiamo il vero del relatore dando la parola company Gianfranco Borghini ministro nel governo ombra del PG per l'industria
Io a differenza di Militello
Indicazione al nono una
Competenze dirette sulle questioni che sono oggetto della nostra discussione perché mi sono occupato in questi anni fondamentalmente di politiche industriali quindi ho un approccio
Alle questioni che discutiamo diciamo un po'Esterno
Pur condividendo naturalmente moltissime delle cose che sono state dette questo mi consentirà di essere molto breve di concentrare il mio intervento sui due o tre punti che a me paiono essenziali almeno dal mio angolo di osservazione credo anch'io che si debba partire dal punto Ro qui partito Militello che però il punto chiave
E che deve essere detto con estrema chiarezza e franchezza al Partito dei lavoratori al nostro movimento perché se no noi non riusciamo ad uscire dalla situazione di impasse nella quale ci troviamo
Noi abbiamo avuto in questi anni un fenomeno che è stato definito forse esagerando di rivoluzione si dice rivoluzione conservatrice che cosa vuol dire rivoluzione conservatrice vuol dire che
L'iniziativa delle forze moderate delle forze conservatrici è riuscita a ottenere un consenso di massa il vero fatto su cui noi dobbiamo riflettere e che l'attacco che c'è stato alle conquiste dello stato sociale il tentativo di rimettere in discussione alcune di queste conquiste ha però saputo trovare nelle masse popolari nella grande opinione pubblica un sostegno un consenso questa è la questione che invece dobbiamo su cui ci dobbiamo interrogare perché questo è avvenuto
è avvenuto per due ragioni fondamentali
La prima e che agli occhi della grande opinione pubblica degli stessi lavoratori
Il l'assistenzialismo lo stato sociale e le sue manifestazioni estreme anche più discutibili sono state presentate sono apparse come una delle ragioni principali del debito pubblico
La crescita non controllata del debito pubblico e il peso che questo debito pubblico aveva sulla crisi economica sono apparsi collegate e quindi
Quando si diceva che una delle ragioni del debito pubblico dall'allarga seguito pubblico stava nella crescita incontrollata dello stato sociale questo argomento aveva un fondamento che ha fatto prese la seconda ragione era l'inefficienza dello stato sociale e l'inefficienza dello Stato sociale è stata vissuta ed è dalle anche dalle grandi masse popolare lavoratrici come un fattore di ingiustizia questi sono i due
A mio modo di vedere le due verità che stanno dietro l'attacco che si è se è stato in questi anni allo stato sociale e spiegano perché questo attacco ha ottenuto dei risultati ha conquistato anche dei consensi l'unico modo per rispondere a questo attacco
E quello di porsi il problema della riforma dello stato sociale e quindi di affrontare noi dal nostro punto di vista i problemi che si sono venuti ponendo affrontare questi due problemi vuol dire innanzitutto porsi la questione della riduzione del debito pubblico io non non pensavo di risalire Quintino Sella
Che la cosa mi spaventi tanto io ritengo che una
Un compito fondamentale di una forza riformatrice dello schieramento delle forze riformatrici in Italia e a maggior ragione di un governo di Alternativa democratica
Sia quello di porsi il problema della riduzione del debito pubblico del rientro dal debito pubblico
A questo fine non basta dire bisogna ridurre i tassi d'interesse perché questo argomento della riduzione dei tassi di interesse
Come diciamo ovvia principale per ridurre debito pubblico non può essere usato più di tanto è evidente che una certa riduzione dei tassi d'interesse ove possibile alleggerirebbe il debito pubblico però bisogna anche riconoscere che in questi anni
I tassi d'interesse sono diminuiti ma questo non ha portato a una diminuzione significativa del debito pubblico anzi debito pubblico ha continuato ad aumentare
Segno questo che c'è un problema strutturale che va affrontato ed è precisamente problema della struttura della spesa pubblica e della sua qualità questo problema si può affrontare soltanto in due modi
Riducendo la spesa fu
Riducendolo in valori assoluti
Noi non possiamo dire semplicemente controllare e contenere la spesa pubblica noi abbiamo un problema di riduzione della spesa pubblica in termini assoluti e poi diamo un problema di qualificazione della spesa pubblica
Il problema della riduzione della spesa pubblica si affrontano i temi che sono stati ricordati da Militello ne dobbiamo avviare un processo di riforme renderlo praticamente vero
Avviando innanzitutto una netta separazione fra assistenza e previdenza
Qui c'è una cosa che va credo detta diciamo perché Harper franchezza insomma questa frontiera fra assistenza e previdenza e salvaguardate in Italia
Dalla Democrazia Cristiana con molta determinazione perché questo è diciamo il suo confine strategico queste la sua linea del Piave perché qui passa la difesa
Veramente di un di un controllo sociale che io non voglio definire se non mi interesso definito negativamente però ha ragione mi dite questo è veramente i loro confine strategico
La linea da difendere però visionati da verità difese di quella linea tante volte
Ci siamo trascinate anche noi
E qui non è tanto il consociativismo e che purtroppo la realtà è complicata perché purtroppo previdenza e assistenza si intrecciano che è difficile dire dove finisce uno uno e dove comincia l'altro e l'operazione è difficile
Perché è un'operazione che incide nel vivo dalla Società italiana è un'operazione chirurgica complicata da fare però un'operazione non rinviabile tracciare una netta demarcazione tra fra previdenza assistenza e il primo passo nono possiamo compiere in due direzioni
Primo controllando i trasferimenti alle imprese Secondo controllando i trasferimenti alle persone ora i trasferimenti alle imprese come è stato ricordato sono in parte un sussidio alle imprese e in parte un modo indiretto per sostenere
Per evitare la disoccupazione per alleggerire il costo sociale di certi processi di ristrutturazione però noi lo dobbiamo affrontare questo problema perché se era giusto che negli anni della grande ristrutturazione di sostegno all'industria
Forse d'un certo tipo questo sostegno non può continuare ad essere lo stesso
Il sette otto anni fa oggi che la grande ristrutturazione è stata realizzata e che i problemi delle imprese sono diverse noi non possiamo continuare a sostenere le imprese in certi settori il certi costi quando le imprese non hanno più la stessa drammatica urgenza
Che avevano alcuni anni fa
è un problema anche questo più facile a dirsi che ad affrontarsi ma è un nodo che noi dobbiamo affrontare le imprese vanno sostenute
Io non non sono fra quelli che dicono che l'impresa non devono avere un contributo devono avere dei contributi male devono a vere
Per gli obiettivi essenziali e strategici che sono quelli dell'innovazione quelli dell'entrata nei nuovi campi tecnologici quelli dell'occupazione non su altri versanti e quindi questo è una prima operazione che deve essere fatta e l'altra il trasferimento alle persone noi dobbiamo non solo affrontare la questione delle pensioni di invalidità e della loro drastica riduzione
Ma mettere mano a tutto il fenomeno del trasferimento diretto e indiretto alle persone che e e tanta parte della politica meridionale nel nostro Paese e quindi è un capitolo questo complicato e difficile ma che va affrontato però saper separare previdenza
Da assistenze anche il modo come ha spiegato bene Militello per salvare i principi fondamentali del sistema previdenziale l'altro
Leva essenziale da usare per fare questa riforma del fisco perché noi dobbiamo andare incontro a un punto che le imprese le imprese hanno ragione la struttura dei costi e anomala e non è competitivo no non non è para confrontabile con quella degli altri Paesi europei
Noi dobbiamo andare verso una riforma della struttura dei costi
Di produzione del costo del lavoro che rende le nostre imprese sempre più simili alle altre imprese europee sempre più capace di competere questo vuol dire fare l'operazione che noi abbiamo proposto da tempo e per la quale ci battiamo di trasferiti fiscalizzazione cioè di trasferire il finanziamento del sistema previdenziale
E delle altre e del sistema sanitario dagli oneri indiretti dal parafiscali fischio la riforma fiscale la chiave di volta di questa operazione è una riforma difficile perché noi non possiamo anche che deve essere sinceri fino in fondo non è che si può dire la pressione fiscale deve diminuire la pressione fiscale non può diminuire non può diminuire in Italia la pressione fiscale a deve aumentare
Deve diffondersi il carico deve essere distribuite in modo diverso ma non è realistico non è onesto dire che vogliono diminuire la pressione fiscale per l'organo a fare una profonda riforma del fisco e queste il modo vero difficile ma è anche l'unico con cui si può affrontare seriamente il problema della riduzione della spesa del controllo dei trasferimenti e così via dice
L'altro punto sul quale dico pochissime cose e concludo quello della
Efficienza va anche questo affrontato di petto gli ha fatto un cenno Cassola prima nella sua
Intervento e poi ne faceva cenno Militello noi dobbiamo dire con molta chiarezza da fare una scelta la sinistra secondo me qui esprimo un'opinione personale perché attualmente su questo c'è una discussione attenta
Noi dobbiamo dire che cosa pensiamo lo Stato debba gestire in prima persona dobbiamo dirlo
Dare i nomi e i cognomi pensiamo debba essere la sanità e la sanità e la scuola e la scuola dobbiamo dire cosa voglia
Quali sono i settori e le aree i servizi che noi riteniamo solo lo Stato sia in grado di gestire secondo criteri di efficienza di eguaglianza e di giustizia Domenica dobbiamo dire quali sono le cose invece che possono gestire i privati
Anche cose che fino ad ora hanno già ha gestito il pubblico ma che l'esperienza dimostra non non è più essenziale che sia il pubblico a gestire che possono essere passata ai privati
E quali sono le cose che possiamo fare insieme pubblico e privato secondo accordi combinazioni partecipazioni incrociate dobbiamo affrontare questo nodo e sciogliere perché se no
Dire difendere in modo generico e indistinto l'intervento pubblico in questo campo dei servizi sociali e diventa un modo per difendere tutto così com'è per non cambiare per non affrontare il problema
La questione e molto meno e secondo me è una questione molto concrete molto poco ideologica perché
La qualità del servizio e l'efficienza e ormai etico e diciamo il contenuto sociale del servizio se il servizio è inefficiente
Se l'utente fa in una USL e viene mortificato fa e in un servizio pubblico e viene mortificato Aloui del fatto che il servizio sia pubblico
E non a un certo punto di importo poco quello che le importa che il servizio sia efficiente
Che gli venga riconosciuto il suo diritto quindi la questione dell'efficienza è una questione che fa affrontate da una questione complicata e difficile perché richiede delle riforme
Nel modo di gestire i servizi e nei rapporti di lavoro
Innanzitutto nel nel carattere delle aziende che gestiscono i servizi io ritengo euro anche questa un'opinione
Un personale può darsi che sia sbagliata io ritengo che ci sono dei servizi che possono essere resi soltanto dalla forma di impresa a me del fa il che il fatto impresa non vuol dire privato necessariamente perché lo Stato può essere azionista di un'impresa ma è cosa diversa essere azionista di un'impresa di gestire in prima persona un'impresa un conto è una cosa gestita da un ministero un conto è un'impresa partecipata dallo Stato per deve stare operare sul mercato io penso che dove possibile la forma dell'impresa debba essere preferita
Quando si discute sulle Ferrovie dello Stato io personalmente ritengo che forse l'ipotesi della società per azioni sia meno peregrina di quello che se io ritengo che quello è un grande servizio che deve essere gestito con una logica d'impresa e che la forma più efficiente d'impresa che consente di organizzare nel modo migliore certi servizi sia quella rappresentata dalla Società per azioni può darsi che non sia così
Ma quello che è certo è che il ministero non funziona e noi se vogliamo sbloccare la situazione dobbiamo andare verso delle forme di gestione che abbiano i criteri della economicità della trasparenza erede del sistema di bilancio che proprio delle società per azioni la stessa questione vale per le Poste perché noi non possiamo continuare a difendere un sistema postale che è una vergogna nazionale e che non ha nessuna giustificazione
Perché non non esiste
In nessun altro Paese europeo un sistema postale cade il grado di inefficienza e il costo che al sistema postale italiano che senso ha
Che lo Stato debba mettere un sacco di soldi a ripiano dei debiti del servizio postale quando a Mila no tutte le imprese che possono anche quelle che non possono devono portare la posta allungano invocano tutti i giorni perché l'unico modo di aver la certezza che parte che arriva
Queste sono cose che non possono più essere sostenute e i costi che
Questa l'inefficienza di questo sistema comporta per il Paese non sono più giustificabile agli occhi del Paese né agli occhi dei lavoratori allora affrontiamo di petto questa questione e vediamo quali sono le forme più migliori per gestire servizi in modo tale che il servizio sia efficiente e non non sia una diseconomia per il Paese lo stesso discorso si può fare per le telecomunicazioni che già oggi opera in un in una sistema di società per azioni però continua a permanere l'azienda di Stato che è un'assurdità incorporata e possiamo fare un discorso un momentino più aperto anche sulla questione che poi su certi servizi telefonici
Beh anche si riforniscono i privati non muore mica nessuno perché se il servizio radiomobile lo forniscono un costo accettabile efficiente e senza spese per lo Stato certi gruppi privati non vedo qual è l'imitazione del per la libertà e quali pericoli ci siano da questo punto di vista esso può darsi che io stia esagerando
Però il ragionamento il messaggio che ne dovremmo lanciare al Paese e il messaggio di una forza la quale è consapevole che la gestione dei servizi
è una cosa complicata e che richiede una cultura una mentalità una un atteggiamento che non può essere quello tradizionale dei ministeri
Non esistono solo le società per azioni esistono tanti strumenti le agenzie
Gli enti economici quello che conta è la gestione in economia cioè il principio dalla gestione in economia e il principe dei contratti fra il per fra lo Stato e chi gestisce i servizi sappiamo benissimo che ci sono gli oneri impropri
Oppure oppure dei capi semplicemente che ci sono degli oneri che lo Stato decide di coprire perché lo decide in modo limpido decide di non copre infine con il fisco né con le tariffe e ci sono tanti oneri che si e in questo modo si pagano perché è ovvio che sia così
Si chiamano oneri impropri devono essere dichiarati
Se noi decidiamo che un certo costo dei trasporti è un onere improprio lo dobbiamo dichiarare deve comparire in bilancio come non improprie deve essere coperto come onore improprio
Il principio di ripianare i debiti a fine anno indipendentemente da come sono questo un principio inaccettabile un modo con il quale non si governa più un una un sistema complesso non si vendono più servizi in modo in modo efficiente ecco perché tutta la manovre diciamo della dei ministeri ministeri realizzazione dovrebbe essere la nostra patria bandiera
E dovrebbe essere il modo con cui noi crediamo la Democrazia Cristiana in uno dei dei suoi punti fondamentali cioè alla gestione dell'apparato pubblico
E qui viene la questione che
è stata posto della riforma della pubblica amministrazione della riforma
Del rapporto di lavoro io sono nettamente a favore dell'idea di una riforma del rapporto di lavoro noi non dobbiamo avere più due tipi di rapporti di lavoro pubblico e privato il rapporto di lavoro deve essere unico
Il modo di contrattazione deve essere unico
E nel pubblico impiego deve essere possibile contrattare la professionalità la produttività la fatica e la responsabilità se noi non
Non togliamo il gesso com'è stato detto prima questa a questa contrattazione non riusciamo a fare una riforma della pubblica amministrazione
Che sia
Che sia efficiente che sia davvero
Adeguata alla situazione io penso che queste sono per grandi linee diciamo l'ispirazione che ci dovrà guidare c'è un ultimo un ultimo punto qui faccio un brevissimo cenno perché ne ha parlato Militello che un punto molto importante
Lo stato sociale non sono solo i servizi e quelli dicendo le cose che ho detto io sono tante altre cose nella scuola e io su questo non voglio dire però c'è anche il modo con cui
Lo Stato salvaguarda certi diritti o sono favorevole alla cosa dei diritti di cittadinanza perché ritengo che sia un approccio nuovo e importante alla questione dei diritti meno ci battiamo soltanto per i diritti
Di una parte per i diritti di tutti per questo trovo un po'strano che ci sia chi anche nel partito nel sindacato da un lato vice diritto di cittadinanza e dall'altro dice partito parte
Ecco una delle cose che c'è nel documento che non mi convince perché o siamo un partito parte
Che dipende solo una parte
O siamo un partito che difende i diritti di tutti e allora opera come forza generale nazionale ma è una discussione che non ce ne sono in Italia c'è in Inghilterra sono ho visto nei giorni scorsi al congresso delle Trade Unions uno dei punti di dibattito di fondo è stato questo i minatori
Che sono la componente più importante diciamo di quel sindacato più forte
Da tanti punti di vista chiedevano al partito laburista di chi è al governo laburista di dichiarare in anticipo non lo hanno usato un termine perché l'inglese non alle sottigliezze dell'italiano India
E condannato alla chiarezza quindi l'hanno detto
Noi non dicono parte perché l'intraducibile non avrebbe senso hanno detto la verità ce ne chiediamo un governo che faccia un favore scusa Lethem FI forse favori ai lavoratori cioè che tenga che sia un che affermi
I diritti dei lavoratori come favori come parte che naturalmente può Ichino intervenendo a nome del partito laburista ha rovesciato l'impostazione dicendo non favorì ma giustizia qui invece vediamo non per dei favori ma perderà giusti quindi non si può dire
Diritti di cittadinanza e poi i partecipanti dovranno son due cose che non stanno insieme non si può dire
Classe generale e poi parte del c'è un qualcosa che non stanno i cibi neanche ne abbiamo delle contro il Cile però c'è un punto che non mi convince lo volevo dire per per chiarezza io non credo ecco lo dico molto sinceramente che il salario minimo garantito
Sia una cosa sì è un diritto di cittadinanza io su questo ciò un dubbio tipo la discussione naturalmente aperta
Io non sono convinto che sia questa la il diciamo lo strumento principale per andare in contro la disoccupazione giovanile anzi ho paura che introduca un elemento
Non voglio dire di corruzione perché è sbagliato anzi tutta l'impostazione di rompere lo schema del favore eccetera eccetera
Però che distoglie dal punto fondamentale che la lotta per allargare le basi produttive del Paese voragine che mi faccia velo
Diciamo il punto di vista cui guardo le fondazioni io ritengo principale
Priorità aria la lotta per allargare le basi dell'apparato produttivo e l'uso di strumenti che aiutino i giovani entrare dentro il processo produttivo no no strumenti che tengano
E perché quelli che non trovano lavoro coi visionare ad andare a vedere veramente che cose non abbiamo nel Mezzogiorno
Dei fenomeni su cui riflettere quando tutta la raccolta dei pomodori viene fatta e stagionale non so però viene fatta dall'età dei lavoratori immigrati extracomunitari
Perché giustamente i giovani non vuole andare per lavoro allora qual è il confine fra la disoccupazione
Vera perché non trovo lavoro la disoccupazione dovuta al fatto che la mia qualifica non si potrà è molto difficile quindi io su questo un dubbio però ripeto su questo punto la discussione aperta non solo i nuovi ma in tutta la sinistra ed è un punto su cui un approfondimento si potrà
Bene
Io direi potremmo anche dire concludiamo qui abbiamo tempo fino alle otto otto e cinque qualche stimolo incrociata anche fra i relatori è passato lo spazio per brevissime repliche ci possono essere se ci sono domande
La disponibilità di Militello di Cazzola di Borghini cioè ne possiamo approfittare per qualche attimo
Se no vi ringraziamo per l'attenzione vi auguriamo una buona sera la festa
Sì consentitemi solo di ringraziare ancora una volta del sintomi d'interno
L'Onorevole Borghini Giuliano Cazzola per le riflessioni risponde che hanno portato questo nostro incontro grazie a voi per l'attenzione che il restante