"Droga: quale battaglia per riaffermare una cultura solidale" Festa dell'Unita'

Internazionale soprattutto nel colpire quelle realtà di stampo mafioso che molto spesso sono legati a doppio filo con il traffico della droga
E in molti casi amministratori e funzionari statali hanno avuto atteggiamenti accondiscendenti se non spesso conniventi con il l'intreccio mafioso e lo spaccio il traffico della droga dicevo un atteggiamento ipocrita soprattutto Kea
Scatenato giustamente da parte degli operatori pubblici e dai volontari che operano in comunità un aperto dissenso che a Milano in particolare si è concretizzato in una forma di coordinamento che vedeva presente non solo le associazioni di e le comunità di prima accoglienza ma molti esponenti della società civile del mondo politico
Questo coordinamento a prodotte manifestato molto concretamente il proprio dissenso costruendo anche nel nell'autunno scorso nel una grande manifestazione grande catena umana
Per manifestare appunto la contrarietà rispetto ai principi fondanti di questa legge e soprattutto a appena rotto rispetto alle a ai principi fondanti di questa legge è un contenzioso che è durato fino all'approvazione in Parlamento
Della legge spessa
Il dibattito di questa sera evidentemente si incentra sulle sui margini di manovra sono gli spazi che vengono lasciati
Per tutti gli operatori sia pubblici che privati che fino adesso con la legge precedente la sei otto cinque stavano tentando di costruire una rete di solidarietà che in un qualche modo andasse a supplire anche alle carenze statali all'intervento rispetto al problema della tossicodipendenza
E questa legge evidentemente è un attimo la negazione di tutto questo lavoro precedente e dunque esiste un problema di ridefinizione ricco e diretta ricollocazione del lavoro
E delle esperienze prodotti da tutti gli operatori e in questo senso io credo che stasera sarà interessante capire da chi ha già costruito e ho avuto esperienze di questo tipo
Età anche i soggetti politici quali sono i i margini di manovra i possibili interventi
Dopo l'approvazione e l'entrata in vigore di questa legge
Proprio per questo io credo che senza indugiare oltre sia subito il caso di dare la parola a Franco Mirabelli esponente del PC che ha fatto parte dell'esperienza del coordinamento milanese contro l'ha punita e tossicodipendente
Per ragionare proprio su quali spazi anche politici di manovra esistono ora dopo l'approvazione di questa legge la parola Franco Mirabelli
Io mi sono domandato preparandomi per questo dibattito
Se fosse possibile riuscire questa sera
A discutere sulla questione tossicodipendenza su come affrontare la questione la tossicodipendenza in Italia senza ripetere le cose che ci siamo detti molte volte
Durante la battaglia contro la legge recentemente approvata in parlamento e devo dire che ho trovato oggettivamente difficile
Al di là delle cose che poi dirò sul che cosa io credo si debba fare
Riuscire a sviluppare un'analisi diversa da quella che abbiamo fatto prima dell'approvazione della legge
Perché il il fatto nuovo dell'approvazione di questa legge di fatto non modifica io credo nulla di quello che noi abbiamo detto
Nei tanti mesi in cui siamo stati impegnati
Per creare nella società una pressione forte che c'è stata ma non è stata riconosciuta nel Parlamento contro questa legge che giudicavamo ingiusta sbagliata dannosa per la lotta alle tossicodipendenze
E credo che sia oggettivamente difficile riuscire a cambiare dire altre cose questa sera
Perché i primi mesi di applicazione o meglio di non applicazione di questa legge di fatto non hanno fatto che
Confermare le preoccupazioni i dubbi le perplessità che avevamo in tanti manifestato durante la discussione parlamentari
Questa si è rivelata una legge che non può essere boicottata
All'accusa del Partito comunista di voler boicottare questa legge ma questa è una legge che non può essere boicottata perché è una legge l'abbiamo detto più volte e lo si sta confermando in queste settimane in questi mesi
L'abbiamo avuto sotto gli occhi da quando la legge è stata approvata questa è di per sé una legge inapplicabile una legge che non ha le gambe non nella sua
Inadeguatezza
Con tutti i suoi errori comunque non ha le gambe per poter
Andare avanti
E quindi una legge inutile l'avevamo detto più volte una legge che non è servita purtroppo il pure quella parte della legge anche quella
Ancora inapplicata che riguardava la lotta al traffico era una parte importante l'unica parte che tutti giudicavano positivamente non è servita incentivare concretamente la lotta al traffico
Dell'eroina
Sapeva modesto sarà don Gino a dirci se quello che temevamo si sta verificando ma io credo che sia così
Abbiamo detto che questa era una legge che avrebbe allontanato i tossicodipendenti dalla società dalle strutture pubbliche li avrebbe costretti a nascondersi
E credo che anche questo dato questa nostra preoccupazione si stia rivelando
Fondata
E si sta rivelando fondata soprattutto l'idea di una legge manifesto una legge quindi inapplicabile ma una legge fatta per affermare un principio
A fermare sulla carta un principio il principio che per la prima volta entra nella legislazione italiana che dice che oggi è possibile Vanzi punito chi disturba la società chi disturba la quiete pubblica chili impedisce la società di andare avanti senza scontrarsi con gli enormi problemi che un tossicodipendente
Pone e allora una legge manifesto che in queste settimane è diventata un anacronistico strumento di propaganda io non so se avete letto sul giornale le dichiarazioni del onorevole Artioli una delle fautrici di questa legge soprattutto nella nostra regione che dopo i fatti
Di Malindi dopo l'arresto di Umberto Agnelli si è premurata subito di fare alcune dichiarazioni sui giornali in cui spiegava che bisognava chiedere l'estradizione di Umberto Agnelli
E che bisognava portare un'Italia per farlo giudicare grazie alla nuova legge perché la nuova legge l'avrebbe punito
Perché per la nuova legge
Scopriva Rossella Artioli come se prima non fosse così uno che detiene ottocento grammi di eroina è punibile con uno spacciatore considerato uno spacciatore
E allora ecco questa legge diventa uno strumento di propaganda una cosa da continuare artificiosamente a presentare come il rimedio di tutti i mali e che in realtà è non solo inapplicabile ma inutile
Dopodiché credo che da quando ci siamo lasciati
Subito dopo credo sto parlando con chi ha fatto la battaglia contro questa legge nel coordinamento le iniziative in questi anni contro questa legge
L'altro fatto nuovo mi pare che sia emerso oltre l'approvazione della legge
Fatto nuovo che io credo renda da ancora più assurda questa legge è la definizione delle famose tabelle delle dosi medie giornaliere che consentono che non scatti che scatti a seconda si sta sotto sopra il la la pena detentiva
E qui abbiamo verificato l'assoluta estraneità di chi ha fatto queste tabelle da la realtà
Della tossicodipendenza in questo Paese
Per cui siamo all'assurdo
Che un giovane in possesso di tre spinelli e rischia
Da quattro anni di galera in poi
E dall'altra parte
Chi può di chi detiene dieci dosi di eroina viene considerato un tossicodipendente qui allora andiamo hai un uno status indossi o dipendente un consumatore e non uno spacciatore che andiamo io credo indietro rispetto alla vecchia legge che almeno garantiva con la modica quantità un uso discrezionale con questi parametri rigidi
Si rischia davvero di tornare indietro di favorire nonostante voi ci avevano raccontato il piccolo
Il piccolo spaccio
E allora che fare io credo che sia questo l'interrogativo per le forze che si sono opposti che si oppongono alla cultura che esprime questa legge alla soluzione che da questa legge
Io credo innanzitutto
Che sia importante sviluppare una discussione molto seria sulle soluzioni alternative io credo che dobbiamo fare una discussione molto seria oggi lontani dalla battaglia politica
Che abbiamo vissuto attorno all'approvazione della legge io credo dobbiamo fare una discussione molto seria rispetto allora alle diverse soluzioni prospettate e quindi credo anche rispetto all'ipotesi all'opzione antiproibizionista
Ma al di là di questo e mantenendo le differenze che ci sono ci sono state tra le diverse forze che ansima battute contro questa legge
Mantenendo queste differenze mantenendo anche idee diverse sull'assoluzione
Al problema delle tossicodipendenze io credo che innanzi tutto è prima di tutto noi dobbiamo lavorare queste la proposta nostra su cui vogliamo avere una verifica questa sera
Vogliamo innanzitutto vedere se è possibile riaggregare le forze che si sono mobilitate contro questa legge riaggregare le sul territorio
Per affermare valori altri è una risposta culturale altra rispetto a quella che da la legge
Io credo che tutte le forze dagli antiproibizionisti
Fino alle forze cattoliche impegnate nel coordinamento contro la punibilità che Renato e cresciuto a Milano e che a Milano
Ha creato un fatto nazionale una perché da nessuna parte come Milano si è riusciti a creare uno schieramento così ampio come era quello di quel coordinamento e credo che tutte queste forze si possono ritrovare su un principio dobbiamo insieme costruire una mobilitazione solidale
Contro questa legge però a fronte del mare una cultura diverso ripeto al di là delle proposte che ognuno di noi ha su cui possiamo discutere ma io credo che possiamo subito fare qualcosa tutti insieme e io credo in particolare possiamo fare tre cose
Io credo che si debba costruire SD
Nelle istituzioni sul territorio che coinvolgano tutti i soggetti sociali
In cui denunciare i guasti che oggettivamente questa legge
Provocherà
Secondo luogo
Non e e credo che dobbiamo partire da qui da questa denuncia
Per affermare un ruolo di alcune forze che si fanno promotrici
Di queste sedi di controllo rispetto alla garanzia dei diritti dei tossicodipendenti
Perché io credo
Che l'inapplicabilità di questa legge
Possa portare a una discrezionalità eccessiva nel suo uso e nella sua applicazione
E bisogna evitare che questa legge venga utilizzata per colpire soggetti determinati indeterminate farsi per dare determinati messaggi
Noi dobbiamo chiedere io credo pur non essendo d'accordo su quella legge che quella legge venga applicata nello stesso modo per tutti oppure che non venga applicata se no a questa legge ha un'arma pericolosa in mano a chi può voler lanciare messaggi
Alla città e all'opinione
La seconda questione
Io credo che noi dobbiamo ritrovarci
Che le forze che sono contro la cultura della punizione debbano ritrovarsi
Come tanti stanno facendo ma fare insieme qualcosa rispetto alla prevenzione
Dobbiamo contrastare un'idea
Che l'idea della legge
E dice il problema delle tossicodipendenze si risolve punendo sanzionando
E affermare invece un'idea del problema tossicodipendenze molto più complessa che raccoglie tutta la complessità del problema che cerca di affrontare le cause del problema
Dobbiamo insomma direi che il disagio giovanile
Il disagio degli uomini delle donne dei ragazzi delle ragazze che si bucano che arrivano a bucarsi non può essere liquidato né punendo chi si droga né proibendo
Di manifestare il disagio
In questo Paese invece si sta affermando è questa la cultura da contrastare una cultura per cui il disagio o si punisce o si risolve immaginando le quindi poi dentro io mi domando cos'è stata e guardiamo a con gli occhi di oggi di fronte a notizie i giornali di questi giorni sette suicidi di sette ragazzi che decidono cinicamente lucidamente di togliersi la vita perché dicono io in questa città in questa in questo mondo non so che cosa fare la mia vita e inutile ragazzi normalissimi di fronte a questo disagio
Credo che appaia ancora più anacronistica la risposta punitiva la risposta di chi pretesa di proibire
A chi butta via la propria vita perché non ne trovo un senso come a chi corre sulle autostrade alle cinque del mattino uscendo dalle discoteche pensa di poter risolvere questo problema proibendo
E non invece affrontando le cause di un disagio allora io credo che su questo si possa provare a stare insieme
Su un'idea che dice prevenzione si fa
Capendo le origini del disagio capendo che c'è una domani ci sono domande di senso capendo che c'è una crisi sociale profonda che bisogna fermare valoriali
E io credo che mettendo tante forze insieme al di là delle differenze per fare questo noi possiamo riuscire forse concretamente a produrre messaggi a produrre opportunità a produrre forse anche valori diversi in questa in questa città la terza cosa
Mi pare su cui credo si possa lavorare
Si possa ritrovare un'unità delle forze contro che sono state contro questa legge ci può stare riprendere l'esperienza della battaglia
Contro la legge valorizzandola in positivo io credo sia l'altro terreno quello dell'assistenza ai tossicodipendenti io credo che allora da questo punto di vista si debba ci sia bisogno di svolgere un ruolo molto forte di controllo rispetto al funzionamento dei servizi e soprattutto rispetto alla costruzione dei servizi che la legge si impegna a costruire e in secondo luogo io credo che dobbiamo porci
Altri problemi riguardo alla sanità Saldutti dei tossicodipendenti e credo allora per esempio possiamo affrontare tutta la questione della prevenzione alla i DS tra i tossicodipendenti
Ragionando come ecco su questo
E su altro io credo sia possibile creare sedi comuni nel territorio e nelle istituzioni tra le diverse forze le diverse culture che devono essere promotrici perché io credo dobbiamo raccogliere forse in tutta la società per affermare appunto
Valori Diversi un modo diverso di fare la battaglia contro le tossicodipendenze
Io credo che in questo dibattito è già Mirabello sottolineava sono presenti delle forze che si oppongono Ariel all'approvazione alla a questa legge il disegno governativo e che evidentemente però spazi a hanno anche delle differenze tra loro
A questo punto credo che sia interessante sentire sia l'esperienza del parere di Tiziana Maiolo ne è un consigliere al Comune di Milano letto nel nelle liste antiproibizionista
Non riesco a farti dire Maiolo chissà che prima della fine dalla sera fa
C'era anche agli hanno in qualche modo
Anch'io penso che dopo questa legge
Una cultura della solidarietà sia molto più difficile sia difficilissima ma non impossibile ovviamente se per solidarietà nel non intendiamo la lacrima che chiunque di noi può versare
In favore del Padova tossicodipendente ma che
Se siamo forze politiche soprattutto istituzionali non ci possiamo più permettere cioè non è sufficiente una solidarietà
Personale una solidarietà del Patto di Natale al parroco che però dopo Capodanno rimane povero
Un qualche cosa che rimanga fermo alla sfera individuale sentimentale
Per una forza politica da una forza politica ci si deve aspettare che la solidarietà diventi progetto programma e un qualche cosa di propositivo di pragmatico che sia verificabile e da costruire
Anche già dal giorno dopo
In questo senso io sono molto critica nei confronti
Delle forze politiche anche che hanno governato che ancora governano questa città perché
Non sono riusciti ad affrontare in nessun modo neppure sul piano teorico ancora il problema della politica sulla droga a Milano se noi guardiamo i dati che ci dà la città di Milano sono disastrosi
E sempre in via di peggioramento
Milano la città che dove Gianna dall'inizio di quest'anno ci sono ottantacinque morti in città e centoquattordici se comprendiamo anche la Provincia morti di overdose o di suicidio
Attraverso li rovina
Milano è la città che ha un tasso altissimo di microcriminalità
Nella mille novecentottantanove secondo dati ufficiali
Della magistratura e quindi certamente più bassi perché nessuno di noi ha mai lei non c'è più il furto dall'autoradio ci sono stati duecento e cinquanta mila reati connessi alla droga
Questo vuol dire che un milanese su cinque nel colosso dove ottantanove è stato scippato derubato oggetto di violenze eccetera eccetera credo che chiunque di noi conosca qualcuno o che a chiunque di noi
Sia capitato di subire queste piccole violenze quotidiane che però violenze rimangono perché c'è una violazione della persona e delle sue pertinenze anche da un punto di ristoro psicologi si sta psicologico che è diventata ormai intollerabile
E di cui non si può incolpare soltanto il tossicodipendente
Perché il tossicodipendente sappiamo tutti che ha indotto a ciò perché deve procurarsi una cifra quotidiana di danaro molto alta sulle trecento mila lire
Mila no la capitale finanziaria del nostro Paese è anche la città dove si ricicla gran parte del denaro sporco e anche di questo bisogna tenere conto
Che cosa si può fare allora in una città dove non parliamo poi del carcere dove il un terzo dei detenuti sono tossicodipendenti e di questi oltre la metà sono sieropositivi perché anche del problema dell'AIDS non bisogna dimenticarsi
Allora che cosa si può fare ma ad esempio guardarsi intorno e vedere se ci sono dei luoghi del mondo delle metropoli
Degli Stati dove magari il problema nella deroga è stato affrontato se non del tutto risolto in un altro modo in un modo diverso
Paesi dove le leggi sono proibizionista e che come in Italia
E io parlo ad esempio dell'Olanda parlo dell'Inghilterra che su questo ultimo paese mi vorrei soffermare in particolare ma dove sono state possibili delle esperienze diverse anche
Mentre vigevano delle leggi repressive come le nostre non dimentichiamo che anche la legge precedente a quest'ultima era repressiva certamente la creazione Molino è peggiorativa da questo punto di vista ed anche
Più irrazionale come diceva giustamente anche Mirabelli
Allora io vi vorrei parlare dell'esperienza di quello che è successo in Inghilterra e in particolare a Liverpool negli anni a metà degli anni ottanta
Sono successe diverse cose intanto intorno al mille novecentottantacinque ottantasei in Inghilterra le autorità si sono rese conto del fatto che l'AIDS si stava propagando contro una velocità e dei livelli e un'intensità assolutamente intollerabili
Quando le autorità si sono rese conto che nella sola città di Edimburgo
L'ottantacinque per cento dei tossicodipendenti iniettori di droga cioè quelli che si iniettava non sostanze erano sieropositivi o malati di AIDS
E questo era dovuto in gran parte a un motivo che poteva sembrare banale di mercato ma che rifletteva una un fatto che era accaduto in seguito alla eccessive alle prese vita della legge e cioè che erano sparite dalla circolazione le siringhe di piccola dimensione
Erano rimaste nelle farmacie in vendita soltanto delle siringhe enormi che servivano per le trasfusioni di sangue i tossicodipendenti la compravano una lei poi a decine se non a centinaia usavano la stessa siringa
In questo modo contagiando si null'altro in modo pressoché automatico
Allora a quel punto ci fu un allarme che benché si fosse nel pieno di una campagna di stampa che proveniva dagli Stati Uniti fortemente repressiva e proibizionista dica
Ha indotto un intelligente ministro della sanità a cercare di correre ai ripari
Non avendo la presunzione di abolire la tossicodipendenza in Inghilterra ma cercando di ridurre quantomeno il rischio di contagio dati ai vini
E che cosa ha fatto questo ministro ha consentito che si distribuisse lo le siringhe in alcune regioni dell'Inghilterra
Cioè che lo Stato le istituzioni distribuisse modesti potessero delle siringhe mono uso e ovviamente sterilizzate che arrivo eccesso questo rischio del contagio della ai DS
Insieme alle siringhe vengano distribuite anche lacci emostatici altri medicinali e diciamo attrezzature di di sostegno di aiuto a far sì che il tossicodipendente corresse meno rischi
E questo ha avuto dei risultati insieme ovviamente a una campagna di informazione sia sull'AIDS che sui pericoli che correvano gli iniettori di droga
Dico iniettore di droga perché l'eroina si può assumere anche in altri modi non soltanto per iniezione
Dunque contemporaneamente a questo diciamo questa
Questo fatto abbastanza eccezionale tutto istituzionale sempre all'interno delle istituzioni mai una piccola nicchia cioè in una città la città di Liverpool
E anche nei suoi dintorni cioè in tutta la regioni intorno un gruppo di medici e di psichiatriche lavoravano sempre nelle strutture istituzionali
Hanno fatto delle considerazioni un po'diverse da quelle diciamo ordinarie che di solito fa chi lavora nelle istituzioni
Cioè
Si sono posti una domanda come raggiungere i tossicodipendenti
Cosiddetti irriducibili cioè come contattare chi non viene spontaneamente alle istituzioni sanitarie chiedendo di essere aiutato a disintossicarsi
Infatti chi viene già da noi è già a metà del percorso ha meno bisogno del nostro aiuto
Vediamo come raggiungere invece quelli e sono la gran parte cioè rossonere Inghilterra Liverpool ma sappiamo che lo sono in tutto il mondo e anche in Italia
Che non hanno ancora raggiunto la volontà o la possibilità cena non ho avuto la forza o la volontà di prendere questa decisione cioè di uscire dalla propria dipendenza
Allora ci sono posta questa domanda e l'hanno posta anche ai familiari dei tossicodipendenti cioè la domanda era questa
Poiché ha detto un figlio tossicodipendente irriducibile che cosa preferite preferite un figlio tossicodipendente che e costretto quotidianamente ad avere rapporti con la mafia
A prostituirsi a rubare a scippare a commettere reati a finire in galera a rischiare la vita a rischiare il contagio da AIDS
A rischiare quindi di essere malato morto o prigioniero in un carcere e a permanere nello stesso tempo
Ovviamente sellino
Tossicodipendente o preferite invece aveva un figlio Nanei confratello un parente un vicino di casa
Che permane sino alla sua condizione di tossicodipendenza ma che però è vivo ma che però è sano non contrae l'AIDS
Non è costretto a rubare a scippare a prostituirsi non finisce in carcere
Eppure si è vero rimane tossicodipendente però alla possibilità di andare ad assumere la sua dose di droga all'interno di una istituzione con il consiglio di persone esperte a dette cioè dei medici degli psicologi degli assistenti sociali
Che è sicuro che non gli daranno una droga tagliata con sostanze ancora più dannose dell'eroina stessa e che quindi possono portarla alla morte
E che è in grado di condurre una vita relativamente normale quanto meno senza corre il rischio di morire senza col rischio di finire in carcere
Senza disturbare gli altri cittadini perché tutti noi per quanto democratici siamo sappiamo che fastidio ci dà e se ne devo patire scippati e chiedo che non denuncio il punto dell'autoradio un po'perché non serve a niente è un po'
Perché magari mi dispiace di mandare in galera un tossicodipendente se sono di buon cuore e democratica
Però mi rompe parecchio le scatole quando me la rubano diciamo la verità non mi sembra tranquilla in una città dove io non non posso camminare a mezzanotte magari tranquilla per rientrare a casa perché ho paura e mi strapieno l'orecchino dall'OPA dall'orecchio
E sappiamo che queste che la gran parte di questi reati vengono commessi dei tossicodipendenti allora
Sulla base di questa domanda questo gruppo di medici che guardate non sono medici alternativi o di estrema sinistra sono medici io ne ho conosciuto uno conosciuto uno psichiatra
Che si chiama John Marx anche hanno sempre lavorato dentro le istituzioni
Allora sulla base di questa domanda e sulla base di un'idea
Che pare così geniale ma anche invece banalissima che quella di andare a cercare il tossico dispendi dipendente di non aspettare che il tossicodipendente venga alla USL perché quello che viene alla USL ha già risolto metà del problema
Hanno sono riusciti a mettere in pratica una politica diverso sulla droga e hanno cominciato all'interno dell'ospedale a fare non solo la distribuzione lo scambio delle siringhe ma anche la distribuzione delle rovina
Hanno fornito questi tossicodipendenti dopo aver accertato la loro condizione Esposito dipendenza dopo aver fatto l'onorevole gli esami del sangue e delle urine le visite eccetera di ricette mediche
Con le quali i tossicodipendenti possono acquistare la loro dose a prezzo bassissimo se non addirittura in certi casi possono
Prevarrà prenderla gratuitamente in questo modo che cosa hanno risolto venne divenendo semplicemente quello che hanno risolto
Prima di tutto sono crollati i casi di sieropositività e di ai DS nella regioni nella quale si trova Liverpool alle ultime ultimi dati che noi abbiamo solo di marzo di quest'anno
I sieropositivi accertati erano quattordici e questo su migliaia di pelo di tossicodipendenti malati di AIDS generò uno e tenete presente che il Liverpool negli anni ottanta era capì che amate la capitale dell'eroina c'era una città che aveva pose perché è una città nella quale credo non serviva molto bene non è proprio una ridente cittadina mediterranea
Nella quale si rivela mai nella quale i giovani ricorrevano molto spesso alle droghe
Quindi questo è un primo risultato secondo risultato il numero dei tossicodipendenti non è aumentato io non voglio raccontare la favola che sia diminuito dico soltanto che non è aumentato per anno e sappiamo che in tutti i paesi dove ci sono leggi repressive
Potremmo citare la Germania che quello fosse di Europa che la repressive più di tutti è lo Stato che ha in percentuale
L'aumento di numero di tossicodipendenti maggiore di tutta Europa in Italia sappiamo che in aumento io vi dico che a Liverpool non so non è aumentata la percentuale dei tossicodipendenti
E crollata la la microcriminalità
Tant'è che a un convegno che organizzato da questi medici di recente questo convegno è stato addirittura sponsorizzato dai gestori di una catena di grandi magazzini che hanno ringraziato l'opera di questi medici perché nei loro magazzini erano pressoché cessati i furti da quando la politica sulla droga era diventata antiproibizionisti capo
Io quindi concludo dicendo che il problema della bravo che è un problema che ci riguarda tutti non trascuriamo questo aspetto diciamo così sociale che non è di egoismo riguardano società intera una società intera non può vedere
Le proprie persone più deboli e parlo degli anziani
In continuazione scippate perché sappiamo benissimo che poi il tossicodipendente non essendo un esperto rapinatore non va a prendere il denaro nelle banche mai Scippa la signora anziana trascinandola dietro la sua borsetta rischiando di farle anche del male fisico oltre che di spaventarla quindi questo problema da un punto di vista proprio di tutta la società ci riguarda davvero tutti allora io auspico spero che anche a Milano
Qualche gestore dei Green il negozio di grande magazzino arrivi a sponsorizzare una convegno di antiproibizionisti in nome del fatto che se la nostra politica riuscisse ad essere realizzata
Nella nostra città diminuisse la microcriminalità
è un altro soggetto che io non avrei mai pensato
Potesse arrivare a dare una mano a questa politica antiproibizionista dica in Inghilterra è stata la polizia
La polizia collabora moltissimo con questi medici addirittura arriva a chiudere un occhio quando vede
Il tossicodipendente che si sta facendo un buco nella zona dove operano questi medici e ogni volta che ha la possibilità di contattare uno di questi tossicodipendenti li suggerisce di rivolgersi a uno di questi centri
Cioè sono i poliziotti stessi che collaborano con questo tipo di politica
Allora io in seguito nella seconda tornata di interventi magari vi spiegherò perché io ritengo che anche di Milano si possa fare anche all'interno di questa legge orribile
Che hanno già criticato altre altri criticheranno su cui io non vorrei spendere ancora tante parole che sono completamente d'accordo con quello che ha detto Gianni Ravelli
Io vi vi spiegherò come secondo me secondo noi gli antiproibizionisti si può fare anche di Milano un esperimento pilota come è già accaduto per la città di Liverpool grazie
Grazie a chi Tiziana Maiolo
Questa volta l'ho detto giusto io darei la parola questo punto a Oliviero Motta esponente delle ACLI direi la parte più sensibile rispetto al problema delle tossicodipendenze e che in un qualche modo è stata anche la più attiva all'interno del coordinamento
Grazie a questa patente di sensibilità tutta da da da vedere
Mi spiace la posizione un po'scomoda quindi sarà un po'difficile parlargli direttamente mi sembra che
La prima cosa da considerare quando ci si chiede che fare dopo l'approvazione della legge sulla droga e considerare questo fatto cioè che questa legge è a mio parere una legge simbolo cioè non è una legge qualsiasi ma come altre che vengono che sono state approvate recentemente comunque una legge che richiama molto le condizioni in cui viviamo nella nella società oggi
è una legge simbolo per esempio del degrado della politica se vi ricordate com'è iniziata tutta questa Sarabanda della della della legge è bastato che un uomo politico in viaggio all'estero si ricordasse di questo tema
Telefonasse perché a fasi facessi intervistare per scatenare tutto il cancan sui mass media e poi in approvazione della legge
Tra l'altro andassimo a vedere le posizioni precedenti questo tale o un politico però anche un bell'esempio di trasformismo
La legge mi pare simbolica anche per quanto riguarda la società delle notizie delle news
Qualche mese fa tutti i giornali parlavano le tossicodipendenze tutte tutte le persone ne parlavano poco contro la legge oggi quanti di voi quanti di noi riescono a trovare notizie sui quotidiani quanti trattano se non dietro interessati questa questo tema
è una legge che è anche simbolo della Società della paura l'avevamo detto l'avevo detto durante il coordinamento secondo molti di noi questa leggerà il primo passo verso altri provvedimenti punitivi di controllo alcuni segnali a mio parere sono stati pensate al fenomeno delle discoteche e delle fughe nella notte
Alla tentazione subito di controllare catalogare e possibilmente di punire citava prima Mirabelli le le notizie sui suicidi dei giovani
Ho visto che i quotidiani oggi cominciamo a mettere in prima pagina aspettiamoci un mese di dibattiti su questo tema per poi passare un altro timore
Mi sembra che da ultimo questa legge sia un simbolo anche da Costa stampa
Quanta fatica nel coordinamento per fare uscire qualche notizia a proposito delle conseguenze di questa legge l'anno da parte applicabilità di questo passo poche righe
Approvata la legge i quotidiani sono sbizzarritevi a dire che forse la legge era inapplicabile
Tutto questo a mio parere da considerare quando si si parla e si discute ricche fare oggi perché non si ha di fronte una legge qualsiasi ma se di fronte appunto una legge simbolo ed è difficile affrontare in qualche modo una legge di questo tipo
A mio parere il punto più
Notevole più visibile di questa legge è la contraddizione tra la capacità e la voglia di settorializzare in in qualche modo questo tema di marginalizzare uno di renderlo separato dalla società
E l'appello forte dei mass media e politici all'emotività della gente
è stata coinvolta Papeete tutta la società in maniera molto epidermica per un risultato che era fondamentalmente di ghettizzazione di punizione
Questa contraddizione ci deve far riflettere sul che fare perché oltre al che fare rispetto al fenomeno delle tossicodipendenze c'è tutto l'altro versante di che fare per in qualche modo contrastare questo tipo di approccio ai problemi nella nostra nostro modo di vivere e quotidiano
Mi sembra che una prima cosa fosse stata già
Detta da Mirabelli c'è il controllo dell'applicabilità della legge su questa cosa il coordinamento
Fatto durante l'approvazione della legge dalle associazioni cattoliche educare non punire ha già Staggia costituendo ora un un osservatorio nazionale la solita nazionale per controllare l'applicazione della legge
Quindi erano applicate sia le istituzioni per quanto riguarda le strette stretti i tempi che hanno le istituzioni per applicare le varie per costituire le varie istituzioni eccetera previste dalla legge aveva contratto il l'operato degli operatori
Per anno contro vera contro a tutte le statistiche che riguardano appunto i tossicodipendenti ai quali vengono applicate sanzioni amministrative che vengono poi invece inviati al processo penale e via di questo passo quindi esiste già in qualche modo un momento che si pone come controllo stretto e denuncia rispetto a questa legge
Questo è un primo passo
Mi pare che però il secondo gradino sul quale ci dobbiamo porre è quello della prevenzione
Già richiamato prima da Mirabelli la legge ma il titolo nove della legge che riguarda appunto i provvedimenti di informazione educazione alcune caratteristiche fondamentali che mi paiono queste la prima è questa i provvedimenti che vengono contemplati sono quasi esclusivamente di carattere scolastico
Cioè provvedimenti d'informazione corsi all'interno all'interno delle scuole questo è il primo dato e fuori che farne
Secondo dato che mi pare emerga dalla legge la concentrazione sulle USL di gran parte di questi compiti
Informazioni addirittura di formazione professionale con convenzioni e via di questo passo
Un caricare ulteriormente l'unità sanitarie di scopi preventivi educativi informativi che probabilmente sarà difficile fare
La terza è questa mi pare che nella legge si parli esclusivamente di educazione sanitaria
Ed educazione ai danni o meglio di educazione informazione sui danni che la tossicodipendenza e procura mi sembra che educazione sanitaria educazione rispetto ai danni che atto si pensa procura sia una un tipo di informazione e di prevenzione estremamente ridotta
E che quindi una cosa che dobbiamo fare subito e porcini farci carico come associazioni come partiti come gente che viene a società civile di tutto l'altro aspetto
Il trovato campo sterminato che sta al di fuori della prevenzione esclusivamente fatta presso l'informazioni e ti informo faccia educazione senta rispetto ai danni poi va be'et condizioni familiare la famiglia il gioco la sporta la scuola e lavoro tutto rimane come prima
C'è e poi il nodo grosso delle convenzioni sapete che la legge prevede appunto le convenzione parte dovesse le praticamente con le associazioni dei private accetta altre leggi imprese una tra le tante quella della Porto prevedevano presenta questo tipo di convenzione
Abbiamo visto che queste possibilità realtà o sono state evase oppure hanno portato ad abusi
Allora mi sembra che il primo passo sia porsi il problema se questo tipo di prevenzione sia sufficiente e mi sembra che abbiamo risposto già in qualche modo in questi mesi che e non lo è assolutamente allora che fare
Innanzitutto mi sembra importante cominciare a costruire un'azione civile una una iniziativa civile sui giovani sui problemi dei giovani
Questo estremamente importante per fare del giovanilismo
Perché sappiamo come la condizione giovanile non si pone
In modo così preciso e netto come tanti anni fa sapevo che ormai i giovani in qualche modo sono specchio di ciò che vive nella società in cui la società proporci il che fare rispetto a questa condizione Giovanni
Pongo un pre un problema quello della sedimentazione per esempio delle associazioni giovanili
Segmentazione indipendente uno mia completa addirittura indifferenza rispetto ad altri itinerari educativi di animazione sociale di altre associazioni
Primo punto secondo punto secondo problema mi pare che devasta puntato l'inefficienza e la e le lacune che l'associazionismo giovanile oggi presenta rispetto ai problemi dei giovani stessi le vicende della pantera a mio parere sono da questo punto di vista molto evidenti l'associazionismo giovanile su questa vicenda
Ha saputo dire quasi nulla o comunque è stata rifiutata dai movimenti spontanei Sonate allestita un sintomo del parere della inapplicabilità di alcune di alcune modalità di intervento l'associazionismo giovanile e comunque di una incapacità di rispondere oggi ai bisogni di aggregazione dei giovani
Questo è un punto molto a mio parere molto molto grande molto problematico quando e parliamo di prevenzione al disagio quando parliamo di iniziative in campo giovanile
Quindi una bella cosa rompere spezzare in qualche modo comunque ridurre la segmentazione che presenta l'associazionismo giovani trovare forme diverse di aggregazione e soprattutto cercare come diceva anche Mirabelli
Di trovare spazi gli ambiti di collaborazione tra le diverse associazioni che fare sulla legge abbiamo abbiamo dato vita ai mesi scorsi a negli anni scorsi ormai perché è durato quasi due anni il coordinamento milanese che ha racchiuso forze molto diverse tra tra loro
Mi sembra che sia stata una cosa buona è una cosa che abbia funzionato a cosa inedita tutto sommato negli ultimi anni ha messo insieme tanta gente è stata richiamata qui la catena umana come simbolo anche di questa concatenazione mi pare che sia stato anche un portamento che in qualche modo ha rotto propria rotto in senso opposto nel proprio POF pieno della parola perché ha dato fastidio
E ha messo in crisi in qualche modo alcuni settori pensiamo per esempio settore sindacale cosa hanno fatto presente i sindacati a Milano su questa legge
Ha messo in crisi anche altri settori quello sì settore si può chiamare quello ecclesiale
Dividendo anche la comunità ecclesiale e portando divisioni anche all'interno di queste
Molti all'interno da comunità ecclesiale interno comunque dei credenti hanno ceduto altra tentazione di credere che posto un principio poi tutto il resto possa essere saltato a piè pari
Quindi io sono per un giudizio nettamente positivo rispetto al coordinamento che abbiamo abbiamo messo in piedi
Mi pongo la domanda se questo tipo di coordinamento possa oggi essere opportuno possa essere adeguato per continuare in qualche modo una battaglia di solidarietà
A mio parere non lo è
O meglio non lo è in cui nelle forme che abbiamo condotto finora
A mio parere non è più non c'è più spazio per iniziative di tipo frontale
Noi non siamo per esempio sta mente d'accordo sull'ipotesi referendum sulla legge che pure circolata nei mesi scorsi vediamo che invece soprattutto a Milano si debba iniziare una ha un approccio è protetta si riprende insomma una procedure del disagio e un approccio alla legge il tipo più elastico più dice al diverso più o meno rigido meno frontale meno fatto su contrapposizioni io sono per la legge io sono contro la legge insomma che questo sia una cosa da da fare cioè tentare iniziative più piccole più ristrette più locali
Per riceve a raccogliere anche quelle riserve di valori di iniziativa di competenze che stanno anche da coloro che sulla legge o hanno espresso un giudizio positivo comunque sono stati al di fuori del coordinamento l'area sindacale la reati alcune realtà che vivono anche la restate Zagge maniera fondativo la Caritas
Fondamento mi sembra molto molto rilevante
Sui fatti nei quartieri per cercare di
Intercettare anche coloro che da una posizione legittima pensavano comunque di combattere contro il fenomeno del tossicodipendenza
La divisione non è stata su sono per la droga uno assoluta avente come alcuni in qualche alcuni momenti a dibattito sembrava che fosse realtà divisione è stata è questo il modo per combattere però le tossicodipendenze UE quest'altro
Il il coordinamento milanese è nato su questo patto che prima ricordava lasciamo perdere le soluzioni che ognuno ritiene possibili e migliori per questo fenomeno lottiamo contro questa legge perché siano altri
Quali poi era da vedere i metodi risolve petto Céline se non quello della punibilità
Ma anche chi del coordinamento non faceva parte certo non era non era favorevole
Altre nove toste dipendenze anzi pensavo che con l'appoggio di questa legge fosse ci fosse una soluzione di questo fenomeno allora quello che mi sembra opportuno è cominciare a intraprendere una strategie più flessibile di collaborazione anche con questa realtà vive dell'associazionismo questo mi sembra fondamentale proprio per cominciare a ragionare sui fatti la legge è applicabile non è applicabile è applicato né applicata in questi quartieri cosa è possibile fare
Rispetto a questo problema cercando di costruire azione sociale costruire in qualche modo comunità il più possibile toccanti all'interno anche dei quartieri milanesi da questo punto di vista mi sembra che
Possano essere fatti assieme anche luoghi in cui controllare l'applicazione della legge a Milano
Senza appunto contrapposizioni frontali preconcette ESA sia una cosa possibilissimo avviare sperimentazioni di quartiere che si pongono il problema della condizione giovanile tout court e non settoriali insieme al problema del tossicodipendente
E fare un ragionamento più globale sui problemi dei giovani a Milano
Milano a piedi come sapete non ha sostanzialmente un progetto giovani in cui le iniziative per i giovani sono quelle che sono cioè molto scadenti molto settoriali alcuni tentativi andati a vuoto e via di questo passo
Ora ritornare a fare un ragionamento di questo tipo mi sembra sia
Il primo passo da fare sulla quale mi sembra si possano trovare accordi anche al di fuori della battaglia che abbiamo condotto e che abbiamo perso come tutti San
Grazie a ritirò Motta a questo punto diamo la parola a don Gino Rigoldi presidente di Comunità Nuova e portatore anche di un'esperienza di retta con il fenomeno forse più connesso con il problema delle tossicodipendenze cioè con la mente apre criminalità giovanile
Io vi faccio un discorso da operatore cioè adesso la legge è stata approvata ci sono tra gli adempimenti di legge delle strutture che devono essere costituite
E allora mi preme premi a me mi preme dire a voi mi preme poi nel nel nel lavoro che facciamo coordinare il più possibile forse per verificare che quello che succede
Le strutture e gli interventi siano rispettosi delle persone di del debito del tossicodipendente e che siano strutture serie che abbiano abbiano un qualche significato
Il prima la prima struttura che è stata costituita che viene costituita ad esso in questi giorni è quella che che viene fatto e venga fatta in Prefettura perché voi sapete che il prefetto e quello che per le per le prime due volte incontra il tossicodipendente fa le cose che deve fare che sono previste dalla legge
Allora quello che funziona adesso che esista il prefetto il sono in Prefettura due funzionarie
E il Comune di Milano dato una psicologa e una e un'assistente sociale che fanno i colloqui con questi ragazzi che arrivano o meglio che dovrebbero arrivare perché ne arriva meno della metà
Vuol dire che i tossicodipendenti o comunque gente che magari non è tossicodipendente perché essi si fa si fa lo Spino e poi viene viene recata non sa bene che forse è meglio arrivare davanti alla Prefettura per presentare i propri problemi invece che girano alla larga per essere poi riconvocato e poi arrivo farsi arrivare a casa Arena casi carabinieri
E c'è questa struttura di di dicevo le le le due funzionari i due la psicologa la sede sociale è stato chiesto al pubblico e agli operatori pubblici e gli operatori privati di essere presenti Violante un mese fa ho fatto un incontro a Roma c'era la Jervolino io criticavo come sempre la legge lei mi diceva ma tu siete voi quelli che potrete far funzionare bene o male
Parlava del nucleo operativo delle prefetture perché se ci sarete qualifiche Rete in termini umani gara di solidarietà di competenza se non ci sarete allora i funzionari faranno il bello e cattivo tempo
Io ho già detto il prefetto minestra il prefetto coi dopo che non deve in nessun modo capitare che chi fa l'operatore sociale faccia anche il giudice e sia lì a a decidere la la pena o o la soluzione delle persone
Che assolutamente io spero perché se è chiaro che tra gli operatori pubblici credo che quasi al cento per cento nessuno vorrà fare questo no per questo doppio ruolo
Meno chiaro è tra il privato qualcuno è sensibile sapete con le solite storie che poi sentono il cuore sentono che qualcuno Licci ha ma che poi magari cambiamenti all'ultimo momento
Che non non si mettono in mente di combinare un ruolo quello della dell'operatore sociale con l'altro ruolo che completamente diverso che è quello del del giudice così che in Prefettura ci siano i funzionari del prefetto che facciano alla perizia della sostanza che faccio ma la perizia della persona per vedere se e che maniere tossicodipendente che Dio non le indicazioni per accedere ai servizi se le persone decidono di accedere ai servizi e basta
Che io spero proprio insisterò e con tutti i miei amici e colleghi gente con cui lavoriamo perché in Prefettura solo una struttura che sia esclusivamente di tipo giudiziale
Dalle indicazioni poi per accedere ai servizi ma sono due cose diverse
Perché già si fa un po'confusione adesso drogarsi è un reato chi si occupa di droga anche dalla parte del del del dell'operatore in qualche maniera imparentato con la polizia cui giudice non deve capitare assolutamente questo tipo di di equivoco
Una seconda cosa mi preme di diretti io sono fondatore poi uno dei dei vecchi delle delle comunità
Ebbene voi sapete che adesso ci sono e intanto le tanto di lei il le il fenomeno droga diffuso è riconosciuto è anche un molto enfatizzato molto drammatizzato gira intorno a questo a questo fatto Girona molto il giro molte emozioni
Già da sempre da prima da sempre chi si occupa di droga per il fatto stesso che si occupa il bravo ed è buono
Adesso poi ci sono c'erano prima dicono ancora adesso tanti soldi
Ebbene io vorrei che ripetervi a nome di tutti quelli che hanno letto che che che hanno fondato e che ci si con le comunità che non è mica vero che tutte le comunità sono buone sono competenti Fano del buon lavoro
Siccome tirano fuori i ragazzi dalla strada allora sono utili
Io conosco
Decine di comunità che fanno certamente molto più male che bene perché perché non mettono in campo nessuna competenza perché promuovono sul campo
Per esempio ex tossicodipendente che dopo qualche mese si ritrovano a essere educatori il tema è anche dal punto di vista teorico assolutamente balordo abbiamo sempre detto che chi è tossicodipendente normalmente
Dicono ormai mente non sempre è persona che avuto difficoltà nella sua maturazione nel definire la sua la sua struttura di personalità etc
Un anno dopo sei mesi dopo lo facciamo diventare quello che Luca gli altri
Certo che a far così si moltiplicano le comunità a far così in un anno se ne fanno sette otto nove dieci quindici di nuove ma non è così che si fa a ad aiutare i tossicodipendenti
Certo che poi può capitare che qualcuno poi da ricavi dei benefici voi sapete che Pico della Mirandola di critiche di casco in testa una tegola e diventò intelligentissimo ma normalmente note con Intesa ti ammazza
La regione Lombardia affatto
E anche un po'tutti i turbanti anche altri altre realtà me certamente col con la con la la la collaborazione di molti operatori
A San sta facendo delle richieste
Agli agli operatori delle comunità richieste di standard cioè di condizioni minimali di strutture di organizzazione
Che definiscono ai livelli minimi quello che si può che ci deve essere perché una struttura possa essere riconosciuta e soprattutto la richiesta di formazione dagli operatori
Poi si può discutere sul fatto che uno si è formato in una maniera o nell'altra ma che scade della formazione cioè che sappia fare il suo mestiere che sia consapevole di quello che deve dire agli altri di come organizzare le situazioni questo mi sembra un minimo indispensabile di di di di di onestà e di necessità
Allora qui senza sta scoppiando la guerra
Già non so se avete visto che i giornali che al meeting di Rimini il don Gelmini diceva questa Regione Lombardia che si immagina più qualche coi burocrati potrà rispondere ai bisogni ai tossicodipendenti ci vuole il volontariato ci vuole il cuore ci vuole l'amore per e e altre e altre strutture che dicono noi abbiamo l'esperienza della tossicodipendenza passata non abbiamo niente da imparare da nessuno verrà fuori io credo che per qualche mese voi verrete in piazza dei padri e delle madri dei ragazzi coi cartelli a dire
A dire delle cose secondo me decisamente sbagliate che se passano poiché l'onda emotiva è sul fatto che vi dicevo prima se uno è tossico se uno si occupa di tossici allora eh automaticamente Benedetto potrà capitare che queste manifestazioni sia trovino anche la risposta
Tra l'altro anche in tanti tante persone che sono di sinistra e che dovrebbero meno teoricamente avere un modo di ragionare un po'più crede un po'meno
Mosso dalla dalla dalla dalla
Così da questa ondata di tipi di di di emotività sarà molto molto molto tra i fra fra non molto capiterà che che vedrete cose di questo genere ma a me pare che sia che non sia giusto che chiunque a a prescindere da quel che sa e magari qualche volta perché lì adesso c'è l'affare metta su queste comunità così che questi ragazzi e ragazze tossicodipendenti già sono dei del sono già sfortunati prima è diretto sul solo sfortunati durante per esserlo poi dopo non non sono polli da da allevamento a bisogna sapere sapere incontra le persone riconoscere loro i loro i loro bisogni progettare un intervento educativo
Che non è un la fine del mondo ma è certamente un'impresa seria che merita attenzione e competenza
E l'ultima cosa vorrei dire dire come sta
Riguardo alla alla prevenzione
Voi sapete deve sapere se non lo sapete che lo ripeto io Badajoz proprio ripetono tutte le parti poi pare ormai ripetuto che che anche su molti giornali si va dicendo che
In realtà la prevenzione e soprattutto a riqualificare le capacità educative dagli adulti nei confronti dei giovani dalle adulti dalle strutture
E ricominciare a progettare o a dare Inca incrementare a migliorare le capacità di aggregazione nei quartieri o nelle città
Chi si occupa di tossicodipendenti sa bene poi che incontra i genitori per quei contro agli insegnanti perché perché incontra gli adulti in qualche maniera si occupano dei giovani quanto fragile sia la capacità educativa degli adulti
E sa anche almeno noi facciamo stavo facendo questo lavoro da qualche anno come sia possibile altamente utile far a ragionare far imparare il fare progettare gli adulti relativamente alle loro funzioni educative i genitori nelle scuole genitori gli adulti nei corsi di formazione
Non tanto sulla droga quanto succosi formatore perché al diventino capaci di essere educatori e capaci di far progetti educativi nella scuola dove insegna no
Perché io credo che sia
Normale pensare che prima di andare a cercare i ragazzi delle piazze sarebbe il caso di incontrarli
Mentre sono seduti sui banchi della scuola avendo una capacità di di di di dialoghi e l'altra riprogettazione di di di movimentazione del dei gruppi certamente di di livello più alto di quello che
Dicono succede adesso
Allora tanto per farla breve io credo che parlando di prevenzione che si possono mettere in campo tante iniziative si fa si fanno le conferenze si fanno i dibattiti e tutto quello che voi volete
Bisogna andare su due livelli e poi dopo se se volete discutere su su progettini più precisi ne parliamo un livello riguarda ripeto i luoghi sotto dove dove i giovani normalmente nord senza problemi o comunque senza un problema conclamato normalmente vanno perché siano questi luoghi riqualificati parliamo io sto parlando soprattutto dalla scuola questo a questo punto e qui siamo in una sede politica credo che un partito come il Partito Comunista debba fare la sua lotta perché la scuola riacquisti e dignità De vita professionale ma poi anche capacità educativa anche quest'anno si vedeva vedo sui giornali che i tre mila insegnanti che cambiano anche quest'anno che esperte queste premesse sono sono sono negate adesso non sono sono sono inconciliabili con uno con la la la potenzialità e poi la espressione educativa della scuola
Quei bisogna fare un lì avere un livello di diciamo macro politico chiamiamolo così di intervento perché queste riforme finalmente arrivino e poi i piccoli i piccoli interventi per interventi e vi dico quel che abbiamo fatto in questi anni sono questi i gruppi di genitori che hanno voglia di ragionare sulla loro funzione educativa e di confrontarsi e di approfondire i temi dell'educazione che fanno passatemi la parola la li abbiamo chiamati scuola genitori gli insegnanti che sono sensibili a a perché vogliono essere Prodi non quelli che chiamano il il l'esperto ma quelli che loro stessi poco la loro competenza intervengono negativamente che si fa si formano per questo
Teatro a questi compiti nei quartieri avevamo fatto a Milano da già da un po'di anni la formazione di gruppi di cittadini che si forma per diventare attori della prevenzione interno soprattutto come educazione come come animazione della realtà giovanile nel proprio quartiere
Bisogna secondo me ragionare in questi in questi termini che gli adulti o i giovani sensibili
Degli adulti e soprattutto che si occupa dei giovani incominciano a erri a riqualificare la propria competenza
Poi si potranno inventare anche iniziative nuove potranno essere più o meno brillanti ma e qui il nucleo che va a che va a femminista vedere intaccato che va messo in discussione e che va arricchito e queste cose sono possibili
Sono possibili non le abbiamo fatte da molte parti se avessimo molto più forte le faremo da tante altre parti Val val la pena di secondo me è proprio di riproporre la cultura della riqualificazione della normalità
Io spero che questi ragionamenti possiamo rifarli
Insieme con tante forze
Del del del privato sociale le forze politiche le forze sociali nel nel nel nel nel suo insieme
E consentitemi io sono piuttosto portato a pensare che bisognerà litigare bisognerà contrapporsi invece perché io sono proprio stufo di in continuare a a a mediare su situazioni che poi su su su su opinioni che poi non sono neanche opinioni che portano poi a continuamente ad aiuta ad ha dei vuoti di di di di di
Di di fatti di di interventi bisognerà io credo che siamo tolleranti finché vogliamo ma su su su su su un programma di intervento chi ci sta ci sta e che non ci sta non ci sta perché
Le mediazioni almeno io avevo dopo diciassette diciotto anni di di lavori così settore ritornando nei coordinamenti ritornando nei nei nei lavori di gruppo ritornando nei nei vari convegni
Bisognerà che che che in premessa ci diciamo esattamente chi siamo e che cosa vogliamo e che cosa vogliamo difendere
Perché se no qui si ricomincia a perde per strada un po'tutto insomma io credo che adesso siamo a settembre siamo tutti relativamente riposati dopo le ferie bisognerà affinché
Che siamo precisi insomma che non meritiamo mica mica mica più di tanto perché se non andiamo avanti più insomma ecco
Anche perché se ci poniamo come educatori bisognerà che abbiamo in mente ben chiaro che cosa importante che questo nome che dimensione diamo le persone alle relazioni e poi a chi che significato politico diamo anche al anche al nostro lavoro
Grazie a don Gino Rigoldi per il suo intervento passerei ora la parola anche per a bere alcuni dati nel dibattito abbiamo parlato di come questa legge effettivamente a risulti inapplicabile in alcuni casi
Direi che
Franco Maisto Pretore di Milano esponente di Magistratura democratica nel corso del suo intervento potrà delucidarci dando alcuni dati dell'applicazione della legge da agosto fino adesso
Ma
Se io ricordo bene
I due slogan che prevalentemente attraversavano il dibattito precedente all'approvazione della legge centosessantadue e c'è la legge sugli stupefacenti
Erano o almeno i gli slogan più forti erano due
Educare non punire e lotta ai trafficanti solidarietà ai tossicodipendenti
E dico subito che questi due slogan da
Sono ormai difficilmente praticabili o almeno volendo essere più precisi il primo educare non punire non è più uno slogan praticabile
Sì sicuramente sarà possibile se ci sarà quando ci sarà la spartizione della torta riuscire a mettere in piedi qualcosa
Che nelle scuole nelle caserme e così via e nelle varie istituzioni riesca a fare un po'di corsi e corsetti per l'educazione
Ma sicuramente la seconda parte del primo slogan non pulire resterà sicuramente sottoterra del tutto impraticabile
Perché l'impianto della nuova legge era inutile che ce lo ridiciamo continuamente è un impianto di se ignori d'impronta di caratterizzazione nettamente opposta rispetto alla cultura solidale
è un impianto di cultura punitiva
Per quanto riguarda il secondo slogan lotta ai trafficanti solidarietà ai tossicodipendenti probabilmente sarà ancora praticabile ma con molte difficoltà
Ma soprattutto credo che sarà praticabile nella misura in cui si riuscirà a far capire alla gente alla società civile
Che
I due le due proposizioni vanno connesse necessariamente e che si si schiera tutto una parte dei soggetti pubblici e privati in relazione al secondo settore soggetti eterogenei dovranno necessariamente occuparsi del primo settore della lotta ai trafficanti
In altri termini cosa voglio dire voglio dire che ci troviamo da ormai ed è inutile continuare a fare battaglie frontali di fronte ad una cultura ampiamente punitiva che caratterizza la legge centosessantadue e dire qualcosa di più ci troviamo di fronte ad una legge che ha creato un vero e proprio diritto speciale autonomo per i tossicodipendenti
Quando dico diritto speciale autonomo voglio dire l'applicazione di criteri normativi che sono del tutto diversi in peggio rispetto ai normali criteri che vengono applicati nei confronti dei delinquenti comuni
è come dire sulla pelle dei tossicodipendenti e si può fare carne di porco
Cioè si possono permettere delle distorsioni sia giurisprudenziali sia giuridiche perché tanto la controparte è una controparte debole che questo consente
Ma del resto credo e poi lo vedremo nel momento in cui ci saranno i giudizi davanti ai vari tribunali
Credo che queste queste norme si caratterizzino per molti aspetti che sono denuncia Abbili per sospetto di legittimità costituzionale
Basta pensare per esempio ai contenuti estremamente vaghi o duplicati o o di estremamente utero generi per quanto riguarda le sanzioni afflittive
Per denunciare per esempio l'incostituzionalità
Degli articoli settantuno settantadue seguente rispetto agli articoli venticinque ventisette dalla Costituzione ma questo non è un dibattito a sfondo giuridico e non è qui il caso di intrattenersi ulteriormente su questi aspetti sui quali pure ci potremmo intrattenere durante il dibattito
Ecco un punto però a me sembra che debba essere chiaro sempre eccome
E che l'ipocrisia debba essere hai sempre snidare età sotto qualunque veste qualunque faccia si anni
Una delle formule che più ancora si sono sempre usate sia durante la gestazione della legge sia successivamente è quella secondo la quale non è previsto dalla legge centosessantadue il carcere per i tossicodipendenti
A puro titolo di curiosità in questi giorni è stato spedito dalla Presidenza del Consiglio dei ministri un opuscoletto credo che arriverà anche gli insegnanti per il momento però
è arrivato ai magistrati collana di testi e documenti dipartimento per l'informazione e l'editoria del Consiglio dei ministri che dice
Come si può constatare dopo aver fatto in modo abbastanza tralasciando a una serie di tabelle come si può constatare le sanzioni riguardanti il consumo di droga non prevedono mai il carcere
Che è come dire ma ci prendete veramente per i fondelli c'è credete che noi cittadini italiani leggendo la Gazzetta Ufficiale della Repubblica non siamo capaci di stabilire di capire se i casi che sono previsti da questa legge in particolare anche per il consumo di droga non siano previste delle sanzioni come il carcere basti pensare alla minima di queste sanzioni
E cioè all'articolo settantuno quinto comma laddove è prevista la pena carceraria da uno a cinque anni per l'ipotesi di leve di detenzione di una quantità di sostanza superiore alla dose media giornaliera che sapete già è bassissima
In relazione ai decreti che sono stati emanati dal ministro dalla sanità
Allora a questo punto il carcere e la pena carceraria che cosa su uno nei confronti del tossicodipendente
Sono in qualche modo simbolicamente un imbuto necessario in cui vengono trascinati tossicodipendente per essere triturati cioè sono spinti necessariamente nella struttura carceraria
Per poter fare qualche cosa a che cosa non si è ancora capito bene
E si tratta allora di diventare un po'più furbi di affinare gli strumenti di analisi critica per capire quali sono gli interstizi di spinta solidale all'interno di una legge che prevede invece dei riquadri di cultura punitiva generalizzata quali sono questi interstizi
A me sembra che sostanzialmente siano pochi siano due
Il primo sicuramente può essere ove ci sia un coinvolgimento delle degli operatori volontari e delle strutture ufficiali noto eccolo dispositiva di seguito
Un primo innesto di cultura solidale può essere in relazione si può verificare in relazione all'applicazione dell'articolo ottantadue bis
Che prevede la sospensione dell'esecuzione della pena in altri termini l'uscita dal carcere o addirittura la non entrava in carcere del tossicodipendente condannato fino a tre anni di carcere
A condizione però uscire il tossicodipendente che a condizione che di si possano proporre dei programmi di reinserimento e di terapia
E qui viene chiamato in primo luogo la comunità civile e le strutture ufficiale le strutture volontarie a fare delle proposte
Certo non ci si potrà mai aspettare che sarà il direttore di questo o di quell'altro carcere che andrà avanti alla ricerca delle strutture ufficiali o delle strutture volontarie affinché vengano fatte delle proposte di terapia o di reinserimento ai tossicodipendenti
Il valore di questa sospensione è notevolissimo soprattutto se si pensa che con l'entrata in vigore del nuovo processo penale
Molti processi arrivano i molto facilmente alle condanne definitive e quindi persone condannate con sentenza passata in giudicato nelle carceri per reati di questo tipo ce ne saranno tante
L'altro interstizio sempre sul settore delle condanne ormai definitive quello peraltro già conosciuto dell'affidamento particolare per tossicodipendenti
Certo qui si potrà obiettare da qualcuno che chi viene a scoprire interstizi di cultura solidale all'interno di una quadro generalizzato di cultura repressiva
Fa delle mistificazioni perché proporre lo scambio della terapia contro la pena carceraria significa in qualche modo accettare una contaminazione della pena
Accettare la possibilità che una persona venga spinta attratta Covatta verso la terapia non lo accetti volontariamente laccetti pur di non rimanere in carcere
Naturalmente è così però io discuto a bocce ferme perché sono abituato a discutere con i piedi per terra e con la testa in Cina
Sicuramente queste nuove misure sono una forma di contaminazione della pena carceraria con la terapia ma questo è un interstizio possibile in cui è possibile appunto in serissima
C'è un secondo punto alla quale credo si debba far riferimento per sostenere la possibilità di una cultura solidale in contrapposizione a una cultura generalizzata di carattere punitivo
Io credo che si debba stare molto attenti a una parte dell'intervento che faceva molto poco fa e cioè bisogna stare attenti alle diversificazioni locali
Nel senso che l'attenzione al ai rapporti istituzionali interistituzionale a livello locale molte volte consente di mettere in atto una serie di meccanismi o di sostegno o di incoraggiamento affinché si amplifichi no gli aspetti di cultura solidale
In altri termini facendo un esempio voglio dir questo
Credo che nessuno di fronte all'approvazione della legge centosessantadue si sarebbe mai aspettato che l'orientamento attuale della Procura della Repubblica di Milano
Sul problema dell'arresto obbligatorio per i tossicodipendenti sia un orientamento
Che si pone allo stesso livello di repressivi da della prima che entrasse in vigore la legge centosessantadue e cioè allo stesso livello della legge seicentottantacinque del settantacinque
Intendo dir questo
Che gli orientamenti dati dalla Procura della Repubblica di Milano alle forze di polizia per quanto concerne l'obbligatorietà dell'arresto in flagranza
è nel senso che vanno arrestati obbligatoriamente le persone che sono state trovate in flagranza di oltre cinquanta grammi di hashish o marijuana e quindi non obbligatoriamente al di sotto di questa quantità
Trovate in possesso oppure di cinque grammi di sostanza pura di cocaina e non quindi arresto obbligatorio per un tetto più basso oppure eroina per due grammi di sostanza pura
In altri termini ci si attesta allo stesso livello di livello repressivo penale su quale ci si era attestati quando era ancora in vigore la precedente normativa
Ecco questo allora se esempio che cosa sta a significare sta a significare attenzione alle diversificazioni vocali perché una società civile che incoraggi
Nei limiti in cui è possibile ma credo che sia politico possibile a livello istituzionale incoraggiare una linea di politica giudiziaria
Nel senso che per la necessità di dare sviluppo a inchieste relative al traffico e al narcotraffico non si possa badare ai minimi e irrilevanti i processi per fatti di questo tipo che dicevo poco fa
Sicuramente il fatto pressione su una parte della magistratura affinché si possano essere amplificati quegli aspetti repressivi nei confronti della lotta al traffico
E non nei confronti della lotta al lo alla tossicosi dipendente che detenga oppure che spacci
E così appunto su questa linea allora si spiega solo una situazione che dal punto di vista statistico può essere così sintetizzata
Fino ad ora e cioè dal primo agosto di quest'anno al Tribunale di Milano sono stati celebrati soltanto ventinove i processi con detenuti
Questi nove ventinove processi riguardavano però trentotto arrestate il che vuol dire più persone all'interno di uno stesso processo
Mentre invece per molte altre ipotesi e sono solo centoventi è stato prevista la Estrada prevista la denuncia a piede libero
Negli stessi periodi per gli anni precedenti sicuramente il numero degli arresti era a un livello triplicato rispetto a quello che ho detto uro
Che questo dipenda da un disorientamento che questo dipenda da una non applicazione non interessa in questo momento stabilirlo ma dico anche francamente che non ho gli strumenti per dire se si tratti di un disorientamento oppure di una volontaria disapplicazione
So per certo che una linea di questo tipo può essere incoraggiata dalla società civile proprio facendo leva sulla necessità di inchieste al traffico e Anna narcotraffico
è inutile dire che se queste se uno le cifre molto basse
Del tribunale della procura di Milano addirittura la pretura di Mila no in questo periodo di tempo non ha celebrato alcun processo relativo all'applicazione della legge centosessantadue
Il disorientamento e grande però questa è la realtà
Ma allora su che cosa per ripetermi bisogna a su che cosa bisogna fare pressioni
Bisogna far pressione sul fatto e bisogna amplificare la circostanza che se si applicasse completamente la legge centosessantadue cioè quest'ultima legge
Noi avremmo un ingolfamento degli affari giudiziari delle procure delle repubbliche
Il che sottrarrebbe tempo alle grosse inchieste
Questi piccoli processi Setti comporterebbero la necessità di una quantità di consulenze medico-legali o tossicologiche
Per ogni singolo process setto con una spesa dalle trecento mila le cinquecento mila lire per ogni perizia
Con un numero di periti estremamente basso cioè quattro periti soltanto presso l'Istituto di medicina legale di Mila no
E con una quantità di soldi che noi utenti cittadini sposteremo attraverso le nostre tasse livello attraverso il pagamento delle tasse per far fare queste perizie inutili
Perizie che tra l'altro dovrebbero essere rifatte in dibattimento ovunque secondo il nuovo Codice venissero rinviata a giudizio queste persone
E allora però qui si apre un problema che bisogna dire con molta forza
Si pone anche il problema della cosiddetta supplenza che fa della magistratura dei voti o delle distorsioni della politica giudiziaria volute dal legislatore
Voi ricorderete che una delle accuse fondamentale che è stata fatta dai fautori di questa legge della centosessantadue alla magistratura italiana è stata quella di essere stata permissiva per quindici anni
E di aver amplificato il concetto di modica quantità al punto tale che le persone tossicodipendenti in fondo erano tutte detentrici di modica quantità di sostanze quindi tutte andavano esenti o indennità pedine
Ex certo come diceva giustamente Mirabelli e qui ci troviamo di fronte ad una discrezionalità e vi porto un caso di discrezionalità
Ma allora si tratta di scegliere politicamente
Ci vuole una supplenza da parte della magistratura è una discrezionalità oppure si vuole una puntuale applicazione della legge
Ma la puntuale applicazione della legge porta quella distorsione a voi note e cioè ingolfamento del degli uffici giudiziari in particolare delle procure delle repubbliche e abbattimento delle inchieste relativa grosso traffico dei stupefacenti
Ci sarebbe per la verità
Un ultimo dato che però è soltanto sperimentale e che non è stato ancora dato all'opinione pubblica eccede la sperimentazione
Di un certo numero di processi sono circa cinquanta con i quali il la Procura della Repubblica di Milano ha chiesto al giudice delle indagini preliminari addirittura di archiviare
Questi processi nel caso in cui la persona è già stata trovata in possesso di due o tre bustine di eroina cosa che per la verità l'applicazione puntuale della legge centosessantadue non consentirebbe ma anche qui si ripete lo stesso discorso che si faceva poco fa per quanto riguarda l'obbligatorietà o meno dell'arresto in flagranza
Ci sarebbe per la verità un in prima linea di cultura solidale di innesto come interstizio all'interno di una generalizzata cultura punitiva
E sarebbe quella della di una battaglia per la sburocratizzazione della legge centosessantadue nella parte relativa all'articolo sessantadue cioè quello che ricordava Rigoldi
Cioè diciamo il procedimento amministrativo che si dovrebbe svolgere davanti al prefetto
Procedimento sicuramente burocratico che prevede una serie di avvisi di notifiche di controlli di colloqui rituali formalizzati e così via
Ecco io ho dei grossi dubbi delle grosse perplessità sulla possibilità che proprio l'organo esecutivo che ha meno spazi di discrezionalità nell'interpretazione della legge si possa consentire di sburocratizzare un procedimento che di per sé selettivamente burocratizzato
Comunque è una linea che in qualche maniera potrebbe essere tentato
E poi infine non posso tradire l'amica Maiolo perché
Forse ci teneva a sapere che ne pensavo del suo Progetto non lo so ci tiene no te lo dico a due minuti
Il Progetto estremamente affascinante diciamo
Perché sicuramente fa leva sulla necessità di far venir meno la microcriminalità
Mi affascina molto di più per il fatto che tutto sommato fino a tutte le progettazioni che fino ad ora sono state suggerite
Riprende una vecchia idea che tanti anni fa intorno agli anni settantasette settantotto noi che eravamo un po'i più vecchi sulla piazza
Ci ponevamo rispetto alla piazza milanese cioè di creare qualcosa che fosse di alternativo alla piazza qualcosa che fosse di alternativa al sommerso qualcosa che forse di alternativo al clandestino
E quindi in questo senso una sfida dinamica nei confronti della piazza della clandestinità
Con un rischio che debbo avvertire subito cara Tiziana e che probabilmente ai sottovalutato il rischio è insito nella proposta
L'alternativa la piazza di Porta all'impatto immediato con la piazza e con chi è dietro alla piazza e riesce a gestire la piazza
Il che comporta per esperienze fatte intorno agli anni settantasette settantotto
Tutta una serie di problemi non piccoli in relazione alla sicurezza degli operatori
Ed è sempre più difficile va tutta la mia ammirazione agli operatori professionali sul terreno delle tossicodipendenze Emma
Sempre più difficile proporre agli operatori ufficiali la possibilità di un rischio inerente alla stessa attività
Anche perché ho l'impressione che i servizi ma in particolare più che i servizi ladro con logica ufficiale ormai lei Autopsy avuto o ricostruisca
Sì auto ufficializzi insomma vive in un sistema auto-aiuto ed è difficile scalfire da un poco a destra in un poco a sinistra affinché si ponga realmente come alternativa alla piazza
E in cauda venenum il problema è che il progetto antiproibizionista si fonda su un pilastro forte ma molto forte ma allo stesso tempo tanto forte quanto utopistico
Perché se si vede l'ultima pagina del Progetto laddove si prevede la distribuzione controllata di sostanze stupefacenti tra cui eroina a prezzi controllati dietro presentazione di prescrizione medica
Si dice anche con molta correttezza e onestà questo è consentito dalla normativa in vigore e questo è vero
In particolare dal secondo comma dell'articolo settanta e potrebbe essere deliberata con decreto del ministro della Sanità ma questo è anche vero ma questo significherebbe allora richiedere al ministro proponente
Che di concerto in particolare col ministro per gli Affari sociali e il ministro della giustizia
Ha dato il nome a questa legge altamente repressiva di rimangiarsi nello spazio di poco tempo quello che in realtà non ha voluto ma deve mangiare
E allora dico Progetto estremamente affascinante
Ma bisogna riuscire allora politicamente a indicare quali sono le strade affinché non venga meno il pilastro forte di questo progetto utopistico grazie
Grazie al dottor mai visto a questo punto io credo che ci sia lo spazio se qualcuno ha alcune questioni da porre per fare per raccogliere un primo giro di domande e poi dare successivamente la parola agli oratori e in un qualche modo continuare il dibattito su questa falsariga per cui io chiedo a chiunque abbia delle questioni delle domande da porre di avvicinarsi al tavolo rivolgersi a tutti attraverso il microfono
Allora intanto mi presento mi chiamo Giorgio Stracquadanio sono un militante del Coordinamento radicale antiproibizionista
Le domande che volevo fare
Erano due
Ha mai visto che dice che il nostro progetto e affascinante
Ma è utopistico una sola osservazione
In Inghilterra l'ha fatto la Thatcher
Non l'ha fatto un leader della sinistra e l'han fatto in presenza di leggi più repressive di quelle che abbiamo oggi in Italia
Perché la situazione della legislazione inglese e più proibizionista di quella che esiste ma di fronte a un progetto articolato e di fronte a una possibilità di una sperimentazione
Su cui i risultati voi
Vanno prese decisione ulteriori hanno avuto la forza di riuscire allora il problema è probabilmente a questo punto di battaglia politica e qui voglio porre una domanda a a Mirabelli e ingenera a lui in quanto rappresentante del Partito comunista
Ricordando anche che ci troviamo in una fase politica che ci deve portare alla costituente di una nuova forza formazione politica dalla sinistra
E allora forse bisognerebbe che chi sta costituendo questa nuova formazione politica uscisse in qualche misura dall'ambiguità di non dichiararsi nei proibizionista né antiproibizionista
E di arretrare la propria posizione sul sola colleghi la scelta di non essere punizioni sta nei confronti del tossicodipendente
Il nostro Progetto in realtà non ha particolare impatto sul tossicodipendente in quanto tale
Ma a parte a un impatto totale su tutti quelli che sono gli effetti della dipendenza di una sostanza oggi il proibizionismo fa sì che la dipendenza da una sostanza sia in realtà un fenomeno che investe con conseguenze sproporzionati all'intera società
Vi basti pensare alcuni dati reati prima Tiziana Maiolo che il giro d'affari della mafia a Milano sulla droga è calcolabile in quattro mila miliardi l'anno
Cioè la forza paragonabile a quella di un capitolo di bilancio dello Stato vuol dire che la macchia conta su quattro mila miliardi e la sola attivazione del nostro progetto toglierebbe di mezzo questo con tutto quello che comporta
E allora a questo punto io mi chiedo
Se il questa nuova formazione politica della sinistra è in grado di partire da questo dato e c'è c'è un fatto di stupore
Io sono dieci anni che faccio politica
E dieci anni che mi sento rimproverare dal partito comunista
Di non essere strutturale ma di occuparmi di cose strutturale
E se e su questa questione non riesco a sentire un un rilievo di carattere strutturale che quello la diffusione della droga è solo frutto del fatto che il proibizionismo ne fissa il prezzo a livelli così alti
E a tanta gente a questo punto interessa distribuire un prodotto che essi che all'origine vale uno
Alla alla distribuzione alla fine vale mille moltiplica per novecento novantanove per cento il suo valore
E questo è il problema strutturale di fondo solo se si toglie questo valore è probabilmente si sgonfierà o tutti quelli che sono gli affetti che descriveva prima
Tiziana Maiolo della droga vola qual è la posizione su questo del Partito comunista
Io volevo dibattere a proposito quest'argomento
Seconda meditano c'è e la giovanissima no semina altrettante e più vittime della droga nane essendoci fatale del proibizionismo
Allora adesso contamina Amanda o per vale motivo ad Aviano rischiare a una strada che non garantisce dei risultati
E poi venti ragazzi per mandano ben accolti istruttore dalle ci stanno delle persone competenti etc
Lei si mantiene ugualmente palla senili stazione di eroina non sono insufficienti in atto che distribuisca metadone anche in eccesso cioè seppur non è da allenatore nota seria
Un'altra catena che ENI perenne che io attacco Banana nei quartieri
Quasi da da comune cittadina è bello
Del reinserimento data pazienti esperienza carceraria delle dal tossicodipendente
E gli altri temi essenziali alle strutture essenziali sei con assoluta niente la pensa che esce dal carcere annata agraria scontata la pena
Viene raramente ad annata se il terzo il il taxi pretendente e la famiglia e anche Enna lancia a parte i casi ha dei problemi S enormi quindi serba non è l'analoga curata il l'ambiente del tossicodipendente in cui vive la famiglia i rapporti speciali che frequenta è è paese avrà tutta la lotta a livello di grande spaccio piuttosto che antiproibizionismo così non la condividiamo
Scusate dove io sto iniziando in questo periodo ad interessarmi questo problema della droga solo un po'di fattori messo insieme tre quali con figlio che ha quattordici anni e quindi probabilmente entra in una fascia a rischio
Per cui niente a come cento attirato incominciato leggerà alcune cose su questo problema
Onestamente forse qui c'è un livello almeno io ho notato che c'è un livello di di discussione che già un po'avanzato rispetto per esempio quelle che sono le mie esigenze
Ho sentito parlare qui della legge in effetti ho sudato un'altra iniziativa che era diciamo così
Di espressione pensò di quelli che hanno appoggiato la legge perché c'era la la signora che avete detto prima
No
Artioli Artioli
Che va be'era molto infervorato mi ricordo io ho partecipato non sempre a Novate Milanese
Mi sono anche un po'spaventato proprio proprio ero nervosa pro quello che volevo dire era per esempio se questo discorso della droga deve allargarsi un po'cioè uscire un po'così da da questi ambienti così specialistici forse una cosa che voi potete fare è quello di fare conoscere un po'meglio la legge
Perché per esempio ho avuto l'impressione che in molti interventi ci fosse come un discorso di fondo che diceva ho detto più amo c'è il naso cerchiamo di farlo applicare in modo equo
Che però non ho capito bene perché poi c'era l'ultimo intervento
Oppure dico probabilmente ho capito male appunto nell'ultimo intervento mi sembrava che ci fosse invece un richiamo appunto
Che raccoglieva un po'queste mie titubanze uno del di ricordi sì
Ecco per cui se il mio problema per esempio penso quello di molti non è tanto proibizionismo o antiproibizionismo nel senso più come non vi può che ci può essere dietro Manta quanto per esempio per me è capire se qui avete parlato di una caduta del discorso del contesto sociale nuovo del contesto è più vuole capire perché non la penso molto così no però appunto sono ancora alla diciamo all'inizio
Cosa vuol dire che è caduto questo contesto perché si avvicina la trovo un'comincia a drogarsi che conti non è più nel contesto la ragione in cui uno inizia oppure ecco dato mi ha spiegato qua oppure vuol dire altre cose può darsi che se non è più Conte sociale però se comunque rimane il contesto
Il punto fondamentale allora capisco ragionamenti sui giovani che c'è tra però allora mi sembra e scusate queste la predica
Per come ho capito io appunto no diciamo da profano le cose però mi sembrava che anche tra tra cui in questo tavolo ci fosse un filo
Un filo di come si può dire
Di prendere un po'questa questione oramai di comincerà prendeva da un punto di vista di ordine comunque sì anche dal punto di vista proibizionista ma anche antiproibizionista mi sembra che dietro del discorso di comunque in questo modo diminuisce la micro mischiava micro criminalità diminuisce la i DS cetra che secondo me è un discorso giusto importante ma però
Che elimina tutto l'altro discorso su drogato non so se queste cose qui profuso già scontate per cui le date per buone Prodi fronte una platea molto eterogenea varrebbe la pena o comunque io questa esigenza di avere questi chiarimenti
Basti ho finito grazie
Io direi che se c'è ancora qualche domanda
Brevemente la raccogliamo se no dire che si può già iniziare a dare la parola
In ai nostri oratori per le risposte
C'è qualcun altro che vuole intervenire
No allora direi questo punto diamo la parola a Franco Mirabelli e ripetiamo il giro di prima dando un pochettino degli spazi evidentemente a chi è stato direttamente chiamata in causa
Sì io
Volevo rispondere alle domande poste volevo però anche intervenire rispetto ai rilievi che credo giusti Tiziana Maiolo ha fatto rispetto a come Milano sta affrontando la questione delle tossicodipendenze
Perché credo sia importante avere chiaro il contesto dentro il quale stiamo
Lavorando
Tiziana giudicava molto negativamente mi pare l'iniziativa del Comune di Milano Rispetto
Alla lotta alle tossicodipendenze
Io darei un giudizio sicuramente non soddisfacente però che tiene conto di alcuni elementi questa è stata la città in cui è partita la campagna per la punibilità dei tossicodipendenti vi ricordate le retate al Parco Lambro
Questa è la città in cui più si è puntato per fare un caso nazionale e per lanciare tirare la volata alla proposta di Craxi
E questa è la città che ha resistito
In cui gli operatori in primo luogo sono riusciti a far valere pesantemente il proprio parere
In cui si è riusciti ad ottenere un piano contro le tossicodipendenze che è partito lo dico e qui Celli soddisfazione anche mia solo per alcuni aspetti sono stati costruiti solo alcuni centro giovani
Qualche servizio è stato migliorato ma per il resto restino applicato però qui si è pensato proprio mentre si stava discutendo la legge
Ha un piano per la lotta alle tossicodipendenze che io credo aveva uno spirito esattamente pure in una giunta col Partito Socialista promotore uno spirito esattamente opposto a quello della legge in cui si affrontavano le cause vere della tossicodipendenza si faceva un piano che partiva dalla costruzione dei centri sociali nelle zone perché alle sedi di aggregazione di prevenzione fino ad arrivare ai servizi di assistenza allora io credo che il giudizio che io condivido non soddisfacente però debba tener conto debba tener conto di queste cose e credo che al Comune di Milano Tiziana Maiolo troverà i comunisti
Per una serie di battaglie molto concrete
Lo dico dopo quello che penso rispetto distribuzione control però io penso che rispetto distribuzione le siringhe da prevenzione dai DS io credo che su questo si possono creare fatti concreti
Al più presto anche in consiglio comunale a Milano rispetto invece alla questione della distribuzione controllata dell'antiproibizionismo
Nel partito comunista c'è una discussione molto aperta su questa questione voi sapete benissimo che ci sono compagni del Partito Comunista che hanno costituito una associazione un gruppo di che sta riflettendo ragionando sulla proposta dell'antiproibizionismo è una serie di compagni del Partito comunista
Anche autorevoli che hanno approvato appoggiato stanno appoggiando la proposta antiproibizionista
Io posso dire qual è la mia opinione
Io non credo che la presa del partito comunista sia stata durante la discussione sulla legge la posizione che dici tu
Perché non credo che sia stata una posizione che dice siamo contro punibilità appunto
Il ragionamento è più complessa
E cerco di dire quello che io penso io credo che il problema alle tossicodipendenze sia come diceva il Signore che fine ha fatto l'ultima domanda un problema estremamente Complesso
Le origini sono sociali
La risposta deve essere sociale deve impegnare tutti i soggetti sociali
Io ho criticato pesantemente la legge approvata al Parlamento perché quella legge
A correva il grande rischio di tranquillizzare l'opinione pubblica
Di presentare all'opinione pubblica una risposta che si presentava come la risposta che risolverà il problema diceva la gente Stati a casa state tranquilli la risposta è qui in questa legge io penso che invece ci vogliono a mobilitazione della gente
Io sono affascinato dalla proposta della distribuzione controllata perché credo che possa come diceva Tiziana prima risolvere i proventi assistenza ma mi spaventa questa proposta perché ho paura che abbia lo stesso limite della di quella
Della punibilità il limite di dire alla gente qui c'è una risposta che risolve il problema e così non è
Perché non c'è solo l'offerta non risolve tra l'altro neanche il problema dell'Offerta la proposta anti proibizionista
E c'è una domanda ed è su quella su quella complessità lo so che è molto Dixie my su quella complessità che dobbiamo intervenire
Io non credo personalmente che la distribuzione controllata
L'antiproibizionismo sia la risposta al problema delle tossicodipendenze io credo la risposta debba essere una mobilitazione sociale da poco da promuovere
Fondando una cultura diversa dello stare insieme e questo vuol dire fare cose concrete
Alle risposte alle domande che faceva adesso il signore già don Gino ha risposto
Prevenzione significa fare i corsi per i genitori prevenzione significa ai aggregare creare spazi fare altre cose nel merito
Insomma io ho questa per ti rispondo provocatoriamente per io tiri
No no atti ripete sì sì ti ripeto io sono affascinato da questa proposta dopodiché c'è un ricco però anche molto favore poi c'ho riflettuto e ho ci sono una serie di cose che non condivido
In particolare vale dicevo prima tu prima hai detto si è fatta al lì dove c'è la Thatcher
E io non vorrei che questo non fosse casuale perché comunque è un modo per dire ce ne laviamo le mani è un modo per dire il problema
Lo risolviamo così e le cause strutturali le cause strutturali che sono nella domanda non le offre a non Larry
Non la risolviamo questa è una prima cosa la seconda allora io contesto il dato secondo cui
L'antiproibizionismo di fatto svuoterebbe il mercato
Io non credo sia così
Mi pongo il problema di cosa succede se una volta liberalizzata l'eroina facciamo un'ipotesi
Legalizzata l'eroina
Viene introdotto sul mercato il crac che ha effetti devastanti
Rincorriamo il mercato
Al legalizza Ando sostanze sempre più micidiali fin dove arriviamo
A legalizzare
Questo è un dato
Un altro dato noi sappiamo che legalizza diamo una sostanza che non solo perché ci si fa con la siringa che può essere sporca ma di per sé indebolisce il sistema immunitario e favorisce
La i DS
E poi questa soluzione non è una soluzione per la domanda perché Tiziana l'ha detto prima molto onestamente io voglio cercare una soluzione che per cui si diminuisca il numero dei tossicodipendenti
Non perché si mantenga
Invita che io questa è un po'una così importanti per gli ho detto
E problematico mio intervento io non ho una risposta in tasca non c'era nessuno secondo me quello che sto dicendo a me spaventano le risposte in tasca su questa su questa questione
Perché alla fine l'ha detto Tiziana ma il dato di Liverpool e come quello di Amsterdam il numero di tossicodipendenti non diminuisce
E questo è un dato che a me preoccupa perché io mi pongo il problema di come riesco a evitare che uno si buchi e come riesco a recuperare un tossicodipendente questi sono i problemi che io
Mi pongo e per questo dico cerchiamo di fare qualcosa tutti insieme e tutti quelli che sono schierati Oliviero perché bisogna schierarsi qui non è che adesso noi possiamo lavorare con chi culturalmente appoggiato questa legge perché chi culturalmente appoggiato questa legge
Di perse è uno a cui non interessa risolvere il problema
Chi è a appoggiato questa legge è qualcuno che dice io voglio disfare mi di un problema e ha deciso semplicemente di considerare chi disturba la quiete di questa società il tossicodipendente qualcuno che bisogna punire uno che fa una scelta di questo tipo
è una persona a cui non interessa risolvere il problema è tossicodipendente io invece voglio aggregarmi a fare una battaglia con chi vuole una cultura di solidarietà e che concretamente vuole aiutare il tossico dipendente soprattutto vuole prevenire la tossico
Dipendenza e questo certo
Lo facciamo sul territorio io sono d'accordo bisogna farlo in tanti posti possono farlo
Forze diverse ma a Milano io dico un soggetto forte ampio che vada al di là anche educare senza punire al di là del mondo ecclesiale che riesca a svolgere un'opera di denuncia di garanzia per i diritti e i tossicodipendenti visibile
Per questo ci vuole una struttura centrale milanese e che si è anche punto di riferimento per chi vuol fare questa battaglia perché vuole impegnarsi
Ci vuole e io credo che dobbiamo costruirlo perché l'esperienza del coordinamento contro la punibilità ci ha detto questo sarebbe peccato buttare via quell'esperienza
Per tornare su esperienze che abbiamo sempre considerato arretrate come quella di educare senza punire perché più ristretto
Direi che a questo punto di dare la parola Tiziana Maiolo che credo sia sollecitata anche dall'intervento di Mirabelli a intervenire
Sì sono parecchi adesso lei le cose a cui dovrei rispondere spero di riuscire a fare tutto in modo abbastanza sintetico
Dunque innanzitutto la signora che è intervenuta prima aveva posto un problema molto importante e quello dell'alcolismo aveva detto
Ma anche l'alcolismo che pure non è vietato anche al consumo di alcol produce molti morti è vero il consumo di alcol alcolismo produce molti più morti di quanti ne produce le rovine in Italia
Ma c'è una differenza sostanziale che è proprio dovuta al fatto che il consumo di alcol non è vietato e là dove e quando è stato vietato ha prodotto una serie di morti in più
Non legati al consumo ma legati al traffico clandestino quindi la differenza sostanziale è questa che di eroi in muoiono oltre ai tossicodipendenti anche tutti quelli ammazzati né per connessione con il traffico
In più il consumatore di eroina essendo costretto alla clandestinità ed essendo costretto a procurarsi una cifra enorme che non ha paragone con il valore intrinseco dalla sostanza quanto costa una bottiglia di whisky e quanto costa un grammo di eroina non c'è confronto chi consuma l'eroina deve agire in clandestinità deve procurarsi trecento mila lire al giorno
Devo dare delle scippare finisce in galera
E in più in connessione al traffico clandestino al mercato nero c'è una criminalità che non è più piccola e più micro a questo punto e Marco nonché quella legata ai narcotrafficanti alla mafia e che fa strage tutti i giorni io potrei fare vedere un piccolo archivio che mi ero portata avendo guardato
La raccolta del quotidiano il Giorno del mese di agosto nelle pagine di Milano e della provincia
Non passa giorno in cui non ci sono tre quattro cinque notizie
Ho scelto i quotidiani il Giorno perché è quello che se ne occupa di più sono piccolissime notizie in cui c'è ogni giorno il morto per overdose l'arrestato il perquisito
E altri due ammazzati in connessione al traffico tutto questo il consumo di alcol non lo produce lo produceva negli anni venti negli anni del proibizionismo negli Stati Uniti appunto perché c'era il proibizionismo
In questo è una cosa
Poi un'altra cosa all'altra persona che ha detto varie cose ma una mi ha colpito che è la questione
Del discorso dove non lo vedo più diceva ah ecco che qui alla fine si fanno soltanto discorsi d'ordine
Non so se ho capito bene se ho capito bene il senso di questa osservazione io sono di Boris viene disponibilissima a fare anche i discorsi di libertà
Cioè di libertà di qualunque individuo fino a quando non meno ma la libertà altrui ovviamente a scegliersi la vita che preferisce
Anche una dignità che magari può portare a una scelta di suicidio per sei io se conosco una persona non sia un amico che si vuole suicidare faccio di tutto per impedirglielo evidentemente
Però non ritengo giusto che nessuno e men che meno lo Stato interferisca nelle scelte di vita del dei singoli delle singole persone
Anche in quelle come dire autolesionistiche purtroppo e così come penso che per quel che riguarda l'abbiamo parlato quasi di Spinelli giustamente stasera perché è veramente ingiusto considerarli
Danaro che più di quanto non lo siano alla nicotina o il bicchiere di vino
Ritengo che chiunque sia libero di farsi uno spinello che tanto non si muove però se uno fa una scelta anche autolesionistica che lo può portare anche alla morte ripeto se io ho un rapporto personale con lui
Cerco di dissuaderlo ma oltre questo io non posso andare perché sono troppo rispettoso della libertà degli altri non so sente devi dire questo no va be'ho colto l'occasione per fare anche un discorso sulla libertà
E adesso veniamo alle questioni di Mirabelli
Allora
Prima di tutto il mio giudizio assolutamente negativo su quanto ha fatto il Comune di Milano e le istituzioni in genere e dovuta al fatto che di fronte all'istituzione di un coordinamento è un piano fatto nel mille novecentottantasei
Ci ritroviamo nel mille novecentonovanta assolutamente a zero
Era lei lo so che i tempi della burocrazia sono lunghi
Sì ho capito veto un piano comunque formulate minacciata ottantasei approvata l'anno scorso e siamo comunque a zero
Mi sto accorgendo dal dalla mia esperienza diretta perché sono appena stata eletta in Comune appena veramente sono state lette in maggio
E ci ritroviamo a settembre vi sono ben accolta e non si è fatto assolutamente nulla la sulle tossicodipendenze ma sul nulla
Cioè non esiste ancora nei fatti una Giunta un sindaco un consiglio comunale eccetera quindi mi sto rendendo conto purtroppo a mie spese e quanto lunghe sia nei tempi però io adesso senza prole criminalizzare nessuno e men che meno gli operatori pubblici ovviamente
Dico una cosa noi nella nostra proposta un punto che abbiamo posto come molto importante che abbiamo già avanzato anche alle forze politiche è questo
La un grossissimo limite degli operatori pubblici è quello della passività
L'ho detto anche prima parlando dell'esperienza di Liverpool l'esperienza di Liverpool ha avuto successo e poi risponderò Mirabelli anche sulla questione dell'aumento o meno
O il mantenimento della tossicodipendenza in percentuale
Se ha avuto successo estati in primo luogo perché ha svolto anche attività che l'istituzione dello svolgeva un ruolo attivo io non voglio criticare gli operatori dei note che so che lavorano con mille difficoltà
Però la questione vera che il tossicodipendente al Nottingham parte non ci va
Ci vanno i suoi genitori prima di lui ci vanno dei genitori che prendono il ragazzo per la collottola è un po'recalcitrante lo portano lì e cercano di convincerlo
Ma è chiaro che tutti noi vorremmo vivere in una società che non avesse il problema delle rovina ma io vi dico una cosa e mi rivolgo soprattutto alle donne io che sono una donna
Anch'io alla donna è piaciuto se ho avuto questa esperienza avevano interruzione volontaria di gravidanza annesso una è una cosa drammatica orribile a nessuna donna piace esseri costretta ad abortire
Eppure sia dovuto in questo Paese e fare una battaglia anche le donne cattoliche abortiva hanno già non è questione che la realtà si sia cominciato a interrompere la gravidanza dopo che c'è stata la legge la gran parte delle donne cattoliche e laiche che forse era spera costretta un'esperienza drammatica e dolorosissima
Ma qual è la realtà e la realtà era ancora più drammatica perché si era costretto a farle in clandestinità
E che arrivi soldi andava a Londra lo sappiamo tutti Svizzera e che non ce l'aveva andava a far dell'interruzione di gravidanza molto rischiose e ci sono delle donne che sono morte
Allora a tutti piacerebbe vivere in una società dove non fosse più necessario interrompere volontariamente la gravidanza
Purtroppo però ragioni culturali strutturali eccetera fanno sì che siamo ancora molto indietro da questo punto di vista allora io non ho la pretesa di risolvere l'angoscia e il dolore e come dire l'istinto qualità verso il suicidio degli adolescenti sono stati citati prima casi appunto accaduti tra ieri e ieri l'altro
Di questi ragazzi che sono ammazzati in un modo o nell'altro perché anche quelli che poi vanno alle tre di notte obbligati a fare gare di corsa sull'autostrada in realtà sfidano la morte in qualche modo cercano di suicidarsi
Ed è e ma è anche evidente che né io personalmente né io come facente parte una forza politica posso aveva questo sì è utopistico Maisto e Mirabelli queste sono le utopie di pensare che soltanto attraverso l'aggregazione sociale la campagna culturale eccetera si risolve i problemi ma i morti ci sono intanto questi cento quattordici morti dall'inizio dell'anno nella provincia di Milano di overdose
Vogliamo che si ripeta non vogliamo che si moltiplicano o vogliamo almeno fermare cioè vogliamo affermare questo se non riusciamo a fermare l'aumento del numero dei tossicodipendenti vogliamo almeno fermare il numero dei morti il numero dei malati di AIDS
Io lo so che può sembrare una bestemmia
Proporrei addirittura non solo alla distribuzione di eroina ma anche la distribuzione di siringhe anche questa è una cosa che mi fa orrore l'idea di mettere nelle mani di un giovane che potrebbe essere mio figlio una siringa è una cosa orribile
Però cominciano a trovare delle soluzioni tampone comincia a rompere le scatole alla mafia ad esempio cominciato a togliere le rovina dal mercato nero
Cominciamo a impedire che i nostri figli ci si va lì vicino alla casa prima ancora di andare ci pare le signore anziane sui marciapiedi chi più Ichino le mamme che le madri cosiddette coraggio se l'ha costretta a un certo punto a denunciarli a sperare che vadano in galera perché non ne possono più
Cominciamo a risolvere tutti questi problemi contemporaneamente io non sono per la politica dei due tempi
Contemporaneamente si fa anche tutto quello che qui è stato detto evidentemente
Sì controlliamo anche le case farmaceutiche certamente anche la questione dei del crac o di altre sostanze che potranno venire ma cominciamo a togliere dal mercato nero cominciamo a tagliare l'erba sotto i piedi al narcotraffico sgombriamo
Ma io non metterei credo che costringere sia sì
Sì beh io la penso diversamente o un'esperienza riversa avendo per molti anni fatto l'insegnante ad esempio conosco bene i giovani e so che soprattutto sul giovane la quarta azione dalla volontà a risultato zero
Cioè costringendo non si risolve mai niente Siris ossia ottiene soltanto maggiore ribellione non si può costringere nessuno a fare qualche cosa che non abbia deciso si può aiutare con l'affetto con dei ragionamenti con degli aiuti materiali
Le persone a a ragionare e ha magari imboccare una strada diversa ma costringendo l'ha detto persino Pillitteri una volta in un'intervista che lui e sua moglie con i loro figli
Hanno un tipo di educazione libertaria e non li costringono a maglia niente questo non lo diceva rispetta le rovinano rispetto alla con le discoteche eccetera adesso scusate non mi ricordo se ho risposto tutto
Sì quando Benatelli quando tu mi dici
Io non voglio mantenere uno il numero di tossicodipendenti costante voglio che diminuiscano io ti ripeto quello che ho detto già un attimo fa io voglio prima di tutto che non muoiano i tossicodipendenti
Prima di tutto che non prendano la i DS e secondariamente il mio orizzonte il mio fine ultimo certamente è sempre quello di convincerli a non drogarsi più ma soprattutto non era questione di cornice di convincere noi Steno di tutti quanti che si può anche costruire una società diversa ma questo credo che su questo lo questo lo vogliamo tutti
Grazie Tiziana Maiolo
Io inviterei gli oratori un attimo più di sintesi è a cercare soprattutto negli interventi il pubblico se è il caso rifaremo un'altra serie di giro di domande per cui inviterei a non interrompere gli oratori mentre stava intervenendo io a questo punto riterrei la parola a Oliviero Motta pregandolo di riuscire a mantenere il suo intervento nei cinque sette minuti
Anche meno
E volevo intervenire solo rispetto al alla questione del coordinamento cittadino
è chiaro che non intendevo mettere in discussione
L'opposizione il contrasto con chi
La legge ha voluto e con chi ha voluto la legge con quella filosofia è chiaro però che bisogna porsi il problema di tutte quelle
Aziende tutte quelle di quelle centrali educative valoriali che esistono anche a Milano
E che non hanno preso una posizione forte contro la legge e che pure potrebbero essere grandi risorse oggi come oggi che la legge esiste questo è un problema
Che bisogna porsi in cioè a mio parere oggi non è più possibile una contrapposizione in tipo
Ideologico di tipo manicheo
Ma bisogna cercare a Milano tutte le collaborazioni possibili per cominciare a fare un discorso più generale di quello strettamente riguardante la legge questo non vuol dire che non sia necessario un punto di riferimento forte
Di opposizione alla legge o di controllo della legge
Se educare senza punire può essere un arco troppo ristretto quindi troppo debole a Milano non c'è nessun problema e far continuare luoghi e ambiti di controllo della legge forti e quindi più vasti
Già però porsi il problema di contattare aree che sono rimaste fuori da questa appunto quelle sindacali innanzitutto quelle di alcune agenzie che stanno sulle marginazione
E che non sono state decisamente contro questa legge
Confidando nel fatto che formulare un principio risolvesse le questioni
Questo una un approccio di tipo rigido ci taglierebbe fuori da rapporti positivi e di collaborazione con questa agenzia e cosa che a mio parere adesso in questo momento non è possibile assolutamente fare che ho che un discorso soprattutto volto alla alla aspetto più educativo più preventivo del fenomeno tossicodipendenze che non tocca il problema della liberalizzazione dalla legalizzazione delle delle droghe leggere o pesanti è un problema soprattutto di tipo educativo noi come attore ho sempre avuto una posizione abbastanza contraria rispetto a qualsiasi ipotesi legalizzazione pensiamo che fondamentalmente si debba curare come qualcuno diceva anche Franco aspetto della domanda non aspetta la risposta penso anch'io che spesso ci siano le tentazioni di tipo di di ordine come veniva detto prima insomma da una parte e dall'altra l'importante che ne stiamo tranquilli
Questo è un approccio che non condividiamo assolutamente pensavo che invece così da porsi prima dà tranquillità della gente ma il problema di chi questo vuole ma vive sulla pelle ogni giorno
Sì a questo punto visto che è anche stato sollecitato da una domanda ridare ai la parola a Franco mai visto
Pregandolo sempre di essere più breve possibile
Ma io credo di essere stato chiamato in causa soltanto in due circostanze mi attengo
Alle due domande rispondendo molto velocemente
E devo continuare a riaffermare questa mia posizione non soltanto critica nei confronti della legge centosessantadue ma direi anche di notevole scetticismo personale
In un Paese nel quale la centosessantadue costituisce un ulteriore tassello verso lo smantellamento dello stato assistenziale e ne vedremo di belle colonne alla modifica della legge centottanta per quanto riguarda i manicomi
Mi pare che porsi il problema che pure legittimo da parte del singolo cittadino che soffre questo problema sulla pelle
Porsi il problema dell'assistente sociale che segua addirittura il reinserimento sociale del condannato è una volta tossicodipendente una volta che sia uscito dal carcere
Significhi ancora dare un tantino di credito ed avere un tantino di ottimismo sulla possibilità che non soltanto in relazione al tossicodipendenti ma per ogni problema di emarginazione o di devianza sociale questo stato voglia un tantino di perpetuare quella connotazione di Stato assistenziale la connotazione invece di questo Stato va in tutt'altra prospettiva
Di deregolazione di privatizzazione con accumulazione da parte di agenzie private e quindi di abbattimento dello stato assistenziale
Allora non mi viene per questo scetticismo neanche più voglia e non lo faccio con maleducazione non mi viene neanche più voglia di porvi il problema se secondo la legge vigente l'assistente sociale possono debba reinserire il condannato tossicodipendente una volta che esce dal carcere
E vediamo anche se di striscio alla piccola e simpatica polemica che c'è stata qui questa sera
è vero che nell'Inghilterra della Thatcher questo progetto Liverpool è stato possibile
Ma teniamo conto di quella che è la realtà
Ci troviamo di fronte ad uno stato nel quale c'è una vecchissima tradizione giuridica di common law e nella quale il principio fondamentale non soltanto di ogni mossa politica
Ma bisogna morbosa culturale tattica o strategica che sia in generale è di puro e semplice pragmatismo
Quello che in realtà per tradizione e per possibile sperimentazione futura linea l'Italia non esiste
Noi non abbiamo un pragmatismo normativo non abbiamo la possibilità che si ponga una memoria storica
Nell'ambito della mente giuridica o giurisprudenziale e poi un giudice o l'altra per il sentito dire dell'altro giudice
Possa applicare il numero uno o l'altra massima giurisprudenziale abbiamo tutt'altro
E tanto per passare dall'Inghilterra alla Francia che a noi più vicina Italia non sarebbe consentito
Ha che avvenisse quello che è successo in Francia dove pure la legislazione in materia di tossicodipendenze prevede lo scambio della terapia con la cura
E tant'è vero che molti tossicodipendenti uscivano dal processo davanti al giudice diceva il giudice mi ha condannato alla terapia
Ebbene la complicazione alla complessità di queste terapia attraverso le procedure giudiziarie è stato tale è stata tale per cui pur non essendo la Francia un paese di common law per pur essendoci una normativa nel senso che ha detto poco fa
Il ministro di Grazia e Giustizia emanato una circolare mandata i procuratori generali delle Corti in cui ha detto dati ordina ai giudici di non condannare psicoterapia coatta perché questo complica l'applicazione della legge in Italia questo non sarebbe possibile
Perché l'assetto interistituzionale
Costituzionale nostro questo non lo consentirebbe
Facciamo soltanto un esempio quello che il presidente dalla Repubblica ha fatto convocando i procuratori generali ha visto avete visto che quelli della di Palermo e la Sicilia avete visto che cosa ha fatto succedere vitale al di là della del giudizio nettamente negativo che io do sul su quel tipo di impostazione naturalmente
Criticata ampiamente dalla mia parte perché sovverte completamente la divisione dei poteri all'interno di uno Stato democratico
E quindi lo Stato di diritto
Ecco sul problema del decreto emanato dal ministro della sanità io devo continuare aggiunge
A me affascina molto una battaglia di quel tipo ma poniamo alle persone che stanno qui un problema semplicissimo
Ma mi pare mai possibile che dopo che un ministro della sanità in data dodici luglio novanta ha emanato un decreto
Nel quale pur prendendo atto che la commissione scientifica ed erano tutti i primari tosse tossicologia i medici legali gli avevano detto che il concetto di dose media giornaliera era una balla perché destituita di fondamento
Perché è un organo dello Stato il Consiglio di Stato in sede referente in sede consultiva gli aveva dato parere contrario
Ciò nonostante il Ministro della Sanità inadempimento della legge centosessantadue ha emanato un decreto nel quale fissa la dose media giornaliera
Per l'hashish Frigerio cibi virgola cinque milligrammi di hashish
Io non lo so
Certamente è una battaglia da fare sui tempi però promossi quest'obiettivo immediato mi sembra veramente nell'utopia
Va bene io ho finito
Sì ci sono conta il coltello
Finisco io sto dicendo una cosa sempre è stato così siamo anche so che si riposa
Io vorrei ripetervi però perché che a Milano esistevano esistono i servizi pubblici che hanno tutta una loro dignità e una loro consistenza e non loro operatività certamente andrebbero molto più governati se io penso che i noti sono gli anni che che che non è previsto per loro un'attività di formazione Zaggia dico dalle uno una cosa gravissima però vorrei che non ripetersi Monkey qui il discorso che non si è fatto niente non esiste niente non è possibile no non è possibile far niente no perché avverto che è possibile fare ma che non non c'è una struttura che già ha una sua dignità di funzionamento è uno una sua efficacia reale esiste c'è questa legge noi ne prendiamo atto e quando io dico che bisogna lavorare perché né alla stipula il prefetto sia sia dignitosa e sia sia data dico qualcosa che prende atto della realtà e che vuole intervenire perché è questa realtà sia sia il meno dannosa possibile
Bisogna sicuramente creare questo coordinamento noi dovremo chiarirci le nostre idee fare di scelte di campo secondo me molto molto precise
Io spero che dopo che questa famosa cosa che c'è tanto per stare Mirabelli si si muove e si modificano capita la più come capitato nel precedente coordinamento che al Comune e parti pensavano che i comunisti mangiassero i bambini e allora hanno preso rapidamente
Le distanze perché pareva che il mondo cattolico forse particolarmente commosso dal fatto che ci fossero anche in maniera più significativa che queste forze che si possa quindi ricompattare pur su idee idee precise
E poi c'è quello che avevamo detto da sempre che bisognava fare quando diceva Hugo Chavez prego completare i noti bisognava farle comunità che bisogna farle Lele i programmi di prevenzione
Noi abbiamo una una quantità di progetti
Scritti anche quale che abbiamo scritto con il Comune di Milano che sono da realizzare alcuni se realizzano perché Nicoletti specialisti SIM si impegnano a realizzarlo ma la gran parte si realizzano se e quando la base vuol dire i cittadini
Qui presenti prendono dalle strade di di formazione e poi di di di di di lavoro di lavoro concreto più che mai io sto vedendo dopo dopo diciotto anni che loro in questo settore che
Certo ci vogliono competenze ma ma è
Direi manodopera fondamentale impiegati eletta in tempi relativamente brevi la gente comune che si organizza e fa Progetti insieme
Proprio perché è la normalità Gava riqualificate nella quale normalità per bisogna bisogna intervenire
Fabio finito io rapidissimamente
Io direi se non c'è qualche altra domanda impellente che potremmo chiudere qui ringraziando tutti gli intervenuti gli oratori per la loro disponibilità Eda curando a tutti la buona no
Ma