"Una nuova stagione dei diritti" Festa Nazionale dell'Unita'

Anche stasera come tutte le altre sere in un dibattito che vedo particolarmente affollato
E credo che questo sia proprio in onore ai nostri ospiti tratteremo quello che è il filo fondamentale conduttore
Dei dibattiti della politiche riguardano la politica nazionale del nuovo partito comunista una nuova stagione dei diritti certo è un tema molto generale in altri dibattiti l'abbiamo affrontato con argomenti specifici questo è un po'diciamo ogni dibattito di chiusura su questa grande tematica
E a questo dibattito partecipano due giornalisti che intervisterà hanno Pietro Ingrao Stefano Rodotà e Livia Turco
I due giornalisti sono Daniele Protti dell'Europeo e Chiara Valentini dell'Espresso
E inutile naturalmente che dica chi sono i presenti serve solo a ricordare che Pietro Ingrao e e anche presidente del Centro di riforma dello Stato
Che Stefano Rodotà è ministro alla Giustizia
Diceva amministrare giustizia e ai diritti dei cittadini nel governo ombra e Livia Turco è responsabile femminile nazionale della segreteria nazionale
Credo che possiamo incominciare con alcune domande a cui naturalmente gli interlocutori potranno rispondere in maniera così come loro nell'ordine che loro riterranno incominciamo con una domanda che potrà fare è chiara ma Lentini
Pronto
Scusa
Pronto si sente va bene allora vorrei cominciare con una domanda Pietro Ingrao in particolare
Cercare è andata via
Cosa devo eccellente Saint-Germain
Pronto adesso ci siamo
Dicevo che volevo cominciare col
Sì
Che volevo cominciare con una domanda Pietro Ingrao una domanda appunto un po'di ordine generale proprio per cercare di trovare una sintesi da tutte le cose che si dicono in questo periodo
Sul partito comunista italiano e anche sul comunismo in generale sulla crisi del cosiddetto comunismo reale e sulle molte e discussioni e diverse prese di posizione che ci sono state io volevo appunto chiedo un po'questo Ingrao
Va be'siamo qui a parlare di cultura dei diritti e questo in qualche misura sembra sia oggi la parola d'ordine
Del nuovo pc ma un partito come il Partito comunista può riassumere tutta la sua storia e anche tutta la sua carica antagonistica in una cultura dei diritti non è un po'riduttivo c'è qualcos'altro oltre alla cultura dei diritti per esempio
Proprio in questi giorni il nuovo direttore di Rinascita Alberto Asor Rosa ha parlato come di a riferimenti culturali di questo nuovo pc di data indossa e di Norberto Bobbio sono solo questi riferimenti culturali del nuovo pc chiedo Pietro Ingrao o c'è qualcos'altro
Per me
Chiara Valentini un posso dire un bel tipo
Chiedere una risposta avrei su una una domanda molto complessa
Io cerco un po'di rispondere coi dove dove la discussione ci aiuterà a chiarire meglio le cose
Dicendo che a me ecco francamente forse è la prima risposta la formulazione di partito comunista Solow come partito dei diritti non erano con la formulazione non mi convince
E spiego le due ragioni perché non mi convince
Perché e
Non possiamo dire solo Partito dei diritti ci fermiamo alla va a pronunciare la parola diritti beh insomma noi ritorniamo indietro un secolo fa stiamo ancora un secolo fa
E io leggo subito chiara a questa parola diciamo così there's altre cose che sono
Diritti
E diritti poteri va bene diritti e diritti istituzioni cioè quale tipo di poteri diritti e soggetti e movimenti che lottano per l'affermazione di questi diritti
Senza queste tre cose secondo me noi stiamo ancora all'inizio del mille ottocento non lo so Rodotà adesso potrà mettere d'annata la data precisa
Perché ecco voglio dire quando la diciamo politica dei diritti vogliamo dire anche politica della legge della norma della legificazione
Però la legge una formalizzazione di un principio poi c'è di mezzo la realizzazione di questo principio e chi è come poi lotta per realizzarlo qualcosa di questo genere
E facevamo quei Livia potrà dire meglio di me le donne hanno conquistato il diritto di voto ed è una grande conquista
Però il potere ce l'hanno ancora nel mondo saldamente nelle mani i maschi noi maschi questa è la realtà
Sorge il problema di come si realizza diciamo così questo potere delle donne questi diritti delle donne
è una cosa cosa complicata ma ripeto questo fuso orario potrà spiegare meglio li dia a me me l'ha spiegato a me m'hanno spiegato un po'anche in casa mia io vivo in un mondo femminile perché ha spiegato la mia compagna alle mie figlie adesso non hanno spiegato un po'anche le mie nipotine oltre alle compagni del partito
E manovrato ragionamento molto semplice quando m'hanno detto badate tu devi capire bene perché come dire quando noi parliamo di parità e di uguaglianza
E non vuol dire che noi chiediamo di diventare uguali a voi maschi no noi chiediamo uguaglianza come differenza e potere di poter esprimere la nostra differenza e quindi è un'idea di uguaglianza e di diritti profondamente diverso è profondamente nuova
A mio parere
E quindi già il discorso qui diventa molto molto grande allora quali istituzioni io ho discusso a lungo con la Livia per esempio dalla questione delle quote e già un grande passo in avanti che il nostro partito
Si è andato nel suo congresso molto avanti in questa direzione mi pare di sapere briglia già avrà dato la notizia e mi sembrano davvero una bella notizia che nelle prossime elezioni amministrative noi pensiamo di presentare liste di candidati metà maschi e metà donna e io sono dopo e comunque ha già fatto
Lancia
Lancia litri anche una sfida agli altri partiti agli altri partecipano sempre la lezione di ci spiegano sempre tutti i nostri peccati del passato che ci dicono sempre quanti errori abbiamo commesso ecco una sfida su questo terreno io penso però non so cosa ne pensa Livia Malipiero sa che su questo abbiamo già discusso parecchio tra di noi
Che beh anche questo non basta
Anche questo non basta
Qui il discorso si intreccia anche con Rodotà perché voglio dire anche se io venissi crescere in una certa misura
Il potere la presenza delle donne per esempio nel Parlamento in questo Parlamento purtroppo parecchio sacrificato a livelli da cui oggi siamo molto distanti beh io dico molto francamente che questo non basterebbe
Non basterebbe
Se il Parlamento resta ma quei pali Stefano Rodotà e quella organo di Miniato dimezzato colpito e ferito che è diventato in questi ultimi in questi ultimi anni
E credo che allora non a caso succedendo quello che è successo produce una legge una violenza sessuale
E allora il problema non solo di affermare nuovi diritti e nuove presenze ma anche di cambiare l'istituzione e questo richiede una lotta uno e quindi per me la grande importanza del dei movimenti di lotta
Qui a me dicono che io sono movimentista e va bene sarò movimentista ma io ritengo che invece le cose stiano cambiando e mi sembra molto interessante sempre stando a questo tema delle donne per esempio cogliere come oggi noi da una parte valorizziamo e rilanciamo l'istanza partito e anche l'intervento del partito nelle donne ma riconosciamo anche un'autonomia di movimenti per esempio del movimento femminile
Nelle sue varie componenti e credo che oramai dobbiamo impara anche il sindacato mi pare di fare i conti con questo credo che dobbiamo imparare che oramai anche la lotta per i diritti significa la costruzione di questi nuovi movimenti anni quindi diritti
Poteri soggetti movimenti e lotta altrimenti noi stiamo nel vaniloquio oppure rimaniamo indietro di ancora tanto tempo
Adesso voglio risponderà e poi non la faccio lunga perché vogliamo invece dare un carattere discorsi con la seconda parte della domanda di di Chiara no
Va be'ma anche messa così e messa così chiara la cosa diventa molto diverse insomma diventa molto complessa perché per esempio costruire lottare pensare un mondo in cui si è affrontato il problema da Richard inferenza sessuale significa fare un un un radicale cambiamento d'orizzonte non è una piccola riforma
è un mutamento radicale e un altro orizzonte che va molto oltre anche l'orizzonte per esempio di uno come Dahrendorf io poi parlerò
Anche di dare Andolfo visto bitume provocato su questo terreno qui no ma già siamo oltre un altro orizzonte
Ma io voglio aggiungere un'altra cosa beh va bene
Cerco di spiegarla così lotta per i diritti significa anche lotta per la normazione
Per leggi per definire anche in norme in regole i diritti della gente
Io però ritengo che anche di fronda questo noi non dobbiamo dimenticare
Mai che
Norma significa sempre poi come a dire guardare alla vita
Mettendo la in una Casella
Come dire no in una generalizzazione e invece la vita
A volte resista alla generalizzazione resista alla generalizzazione e quindi anche chiudere l'esistenza di un individuo
Dentro una norma è sempre una cosa rispetto a cui dobbiamo mantenere un limite di calcolo cautela diciamo così io direi una prudenza dinanzi alla norma
E capire che la norma è sempre un'astrazione un vincolo che spesso sacrifica il divenire della della della vita umana
E significa anche e capire che ci sono poi altri metri altrimenti
Io quattro cena questo in un'intervista che ho fatto
Quando parla di una parola adesso vorrei mi prenderò qualche critica insomma quando ho espresso la mia diffidenza verso la cui si alla meritocrazia
E ho detto che poi questo termine meritocrazia che pure sembra molto democratica abbiamo a ciascuno secondo il suo merito
Ah beh io la capisco ma la capisco fino a un certo punto
Perché poi ma quali sono i meriti veri come facciamo a misurare quali sono i meriti
C'è questo metro di misura ce lo dà il mercato ce lo dà anche Angelo danno anche queste leggi vedete io noi posso scordare una cosa che mi hanno raccontato adesso
In questi giorni il caso di un ragazzo che è stato faceva la prima elementare ed è stato bocciato al primo anno della prima la maestra bocciato
Non ha condotto anche questo ragazzo in questa scuola
Ogni tanto veniva messo dietro la lavagna come al tempo dei nostri antenati
Io francamente di fronte a un fatto di questo genere che faccio due considerazioni prima di tutto mi domando se dovessero bocciato il ragazzo oramai estratti a Boccadifalco molto
E secondo mi domando ma uno per esempio
Che esce segnato così da una sua esperienza nella sua infanzia
Come a dire
Ma in un solo posto apre soprattutto alla vista
Non c'è qualche poi dopo sentiremo raccontare diceva come è andata a finire punti un giorno scoprimmo anche loro mettere dentro un carcere questa cosa terribile che il crac in Italia ci sta ancora l'ergastolo il carcere a vita una cosa incredibile
Dopo oppure scopriremo
Scopriremo che beh insomma semmai che è finito nella trama
Della tossicodipendenza che pur quello della solitudine dell'ONU comunicazione e poi ci vorranno dire la loro come fa Bush in America
Ma vi pare come è stato fatto anche qui l'altra sera che la strada è quella della punizione ecco io a questa strada non ci credo e credo che questo significa un altro rifugio
Tante volte mi domando io ma che voi diretto con la parola comunista
Beh insomma ci vorrebbe
Beh insomma
L'esempio addio patto forse serve a spiegare che cosa vuol dire però
L'idea del comunismo non solo per richiamarmi a quella vecchia formula chiare ricordino di Marx
Da ciascuno secondo le sue capacità ciascuno secondo i suoi bisogni ma significa un altro metro di misura che non è il metro di questa società
Capitalistica ambientali e allora dici ma questo quando verrà certo verrà chissà quando ma se io c'ho dentro di me questo metro di misura da comunista
Nei riguardi di quel ragazzo che agisce in quel modo e qui mi trovo di fronte alla scuola
Comporterà un'altra maniera promettono dietro la lavagna e non lo bocciano a mio padre
Ecco allora come c'è già un orizzonte
L'ultima cosa Cuba riguardava rinascita no
Ma io credo che cambiare una rivista rinnovarla cambiare anche il nome
Più mi ultimo coso riuscito sacrosanta ovvio insomma
Togliere anche quel quel termine insomma anche se quel termine fondata da Palmiro Togliatti è una cosa che si può non nominare non è che la si può cancellare io per esempio continuerà a funzionare
Ogni qua
Ma si può fare una rivista che abbia anche un altro nome
Perbacco avanti forza a cosa importante veri che sarà questa rivista e io aspetto davvero ma con simpatia e con affetto quello che ci proporrà il nuovo direttore il compagno Alberto Asor Rosa
Certo devo dire che finora da quell'intervista non giungerà col per sua però voglio prendere un po'con i giornalisti non so se la colpe sua perché lei mi prese presentarono una specie di coppelle in cui ti ricordi fa riferimento e non solo Dahrendorf fa riferimento a l'opera Isma'di Mario Tronti che è una cosa ad Habermas che che cosa è un neo kantiano un un posto illuminista noto prodotta un altro orizzonte
Ha un po'di Dahrendorf che poi è una cosa diversa Darver mass ed altro un apparecchio Bobbio va bene mi sta bene e poi aggiunge
Mi sembra un pizzico anche di Gramsci e di Marx ecco qui ancora che cosa esce da questo cocktail ma lo dico con fiducia non l'ho capito e spero però
Spero però che serva e ci serva ad aprire perché lasciatemelo dire ho finito e io c'ho una per il paio di anni sulle spalle insomma tanti anni sulle spalle insomma ormai beh proprio ma questo però non mi dovete fare il torto appiccicargli addosso adesso per queste cose che ho detto
La qualifica di reduce proprio no il reduce ISMU non mi piace mi piace guardare avanti
La parola Daniele Protti
Io prendo soltanto un uno dei tanti problemi che affrontate Ingrao adesso
Verrete della questione del delle donne del cinquanta per cento
Di cui si è parlato e vorrei chiedere a Rodotà
E non a Livia Turco per forse vorrei sentire prima cosa ne pensa Rodotà
E sapere se condivide
Questa cosa la quale prete comunista sembra che si stia orientando di decidere che le donne hanno il cinquanta per cento delle liste alle prossime amministrative
Richiede ogni particolare se non ritiene che
Questo tipo di rivendicazione che sega quella del trenta per cento delle presidente elezioni politiche non si è in qualche modo così una posizione un po'massimalista all'insegna della logica del più uno cosa sarà la prossima volta al settanta per cento ottanta arriveremo al cento
Vorrei chiedere adottasse non pensa che
Magari questo tipo di
Percentuali nella formazione delle liste e probabilmente anche nel determine predeterminazione per quanto possibile degli eletti e delle elette
Non non sia qualcosa che abbia molto a che fare con una logica di quantità
Mentre il discorso della qualità viene in secondo ordine ecco questi problemi che forse mi è parso di capire comunque esistono nel dibattito che è in corso adotta
Ma allora io vorrei dire che
In pieno un nuovo corso io vorrei
Rivalutare una vecchia battaglia del di una parte almeno della cultura di sinistra tra gli anni Sessanta e Settanta che è stata un po'messo da messa da parte
E cioè il tentativo di rileggere non in modo arbitrario la parola eguagliare
Dico non arbitrario perché non per fare il giurista pedante
La Costituzione italiana su questo punto ha detto qualcosa di diverso dalle altre Costituzioni
E c'è una norma che negli anni sessanta settanta veniva molto citata adesso qualcuno si vergogna anche un po'di averlo fatto
Dice l'articolo tre della Costituzione aveva sulla seconda parte dopo aver detto che tutti sono eguali
Che però la Repubblica si deve a il compito di rimuovere gli ostacoli di fatto che impediscono la realizzazione dell'eguaglianza
Ecco questa battaglia dell'eguaglianza sostanziale ripresa oggi con altra consapevolezza rigore forza culturale
Mi sembra centrale
E io in questa metto la questione del cinquanta per cento
Delle quote
Che le donne rivendicano
Non c'è dubbio che ci sono ostacoli enormi alla realizzazione dell'eguaglianza tra sessi sicuramente superiori a tutti gli ostacoli che esistono nelle altre direzioni quelli tradizionali che avevamo attribuito soprattutto alle condizioni economiche qui si tratta di modificare l'Antropologia del don di una società del mondo quindi la diseguaglianze così profondamente fondata che credo non ci sia azione positiva bastevole
Per
Non dico rimuove la ma per fare qualche passo verso questa eguagliare
E allora è chiaro che io mi schiero sul fronte massimalista oltranza su questo non per compiacenza facile dell'uomo che cerca forse di farsi perdonare chi sa quali colpe storico peccati originali stando dalla parte delle donne ma per convinzione
La questione delle quote oggi è un passaggio essenziale
Per forzare
Nella organizzazione sociale quello che altrimenti non viene
Noi siamo in apparenza
Di fronte a una situazione a Società volto dinamica Marini in realtà di fronte a una situazione nella quale vecchi meccanismi di selezione di stabilizzazione stanno riprendendo il sopravvento
E allora io credo che noi dobbiamo fare tutti i tentativi di non accettare la logica di stabilizzazione nessun settore
Non per massimalismo ma per mantenere a questa stessa società una capacità innovativa creativa
La creatività non è una cosa che si affida soltanto né al cassone alla buona volontà né al destino le condizioni della creatività sì determinante
Ci vogliono soggetti che la incarnano
Alcuni dicono che liberò sale della democrazia non sono le procedure
E qui Betto una nota polemica non possiamo accontentarci di Bobbio anche se Bobbio importantissima
La la natura della democrazia la nascita di nuove identità sociale
Se è una società perde tutto questo ha perduto qualcosa sul terreno della democrazia perché non dà a tutti la possibilità di partecipare a un processo dinamico e di cambia
Identità individuali e collettivi
Detto questo che mi sembra del tutto io non credo che sia una logica quantitativi
è un dato quantitativo che però
Forza modifiche qualitative
Già gli altri partiti oggi una qualche difficoltà la beve il trono a mantenere il tradizionale sistema di formazione delle
Il fatto di essere stati sfidati dal partito comunista se non altro mette in discussione la pura logica di apparato che si mette al tavolino e ripartisce secondo la logica delle correnti ecco se è obbligata anche a ragionare in base alla logica del sesso è stata introdotta una modifica qualitativa non quantitativa anche se poi le donne saranno distribuite per corrente non mi interessa
C'è una modifica importante
Poi voglio aggiungere qualcosa che deriva da due anni di esperienza in un Parlamento
Impoverito ha ragione Ingrao straordinariamente impoverito mai come in questa legislatura mortificato mai come in questo momento messo da parte io mi sono preso una bacchettata sulle mani dal Presidente della Repubblica per aver
Cercato di rivendicare nel modo più banale ma credo opportuno il diritto del Parlamento di esistere dicendo che durante quella brutta crisi
Il Parlamento potesse autoconvocati
Ecco in un Parlamento come questo io ho visto non solo che le donne sono brave che le donne si impegna hanno che possono essere tutti schemi
Derivanti anche dal fatto che alle donne il diritto alla mediocrità non è consentito
Perché è un uomo mediocre sta in Parlamento tranquillamente e nessuno dice ma quante mediocre quante grigio
I invece di una donna si dice ama eppure è così brutta perché sta qui non sanno nulla si dicono si fanno questi discorsi
Bene non hanno questo diritto quindi loro se lo conquistano sul campo
Ma io ho visto un'altra cosa che c'è una
Un'attenzione maggiore quando le donne entrano in campo io neanche un po'fatto le spesse in qualche momento però mi ha fatto piacere perché mi ha aiutato e comunque mi ha messo su un terreno che se non altro ci impone di reagire non tornare la sera a casa uno meglio che torni arrabbiato che insoddisfatti
Questo è un fatto di esperienza che però non ritengo che sia barra
Un'ultima cosa
E mi ricollego a quello che diceva Ingrao sulle leggi quello è un tema sul quale io credo che dobbiamo discuteremo
Ma lo cito per una ragione
In tutto il mondo oggi si discute se per esempio questo punto delle quote debba essere tradotto in leggi vincolanti
Ecco su questo punto io mantengo molti dubbi e molte riserve può darsi che sia opportuno ma e dico subito qual è un argomento a favore
Io non so se e giusto o sbagliato rifarsi alla storia del sindacato e del movimento operaio perché si dice che la storia delle donne non è
Interpretabile con nessuno dei criteri tradizionali è probabilmente vero però
Anche il sindacato ha sempre avuto dentro di sé una diffidenza essere infilato nelle leggi nelle logiche delle istituzioni
Ah ci sono stati momenti nei quali
Trovare un consolidamento legislativo avere la sicurezza che indietro non si torna anche grazie alla legge
E questo consentiva di fare il passo avanti
A indotto poi i sindacati ad accettare che le leggi ci fossero io sono sempre stato colpito nella cito sempre
Da una lettera di Marx ai critici io non mi ricordo mai se era la settimana di quarantotto di quante ore perché allora si lavorava a discrezione del padrone anche allora c'erano discussioni
Se il movimento operaio doveva accettare la logica
Della legge
E Marx dopo che questa legge fu approvata in Germania disse per la prima volta la chiara luce del sole l'economia politica del proletariato aveva prevalso sull'economia politica del capitale
E allora questa può essere una ragione a favore le donne devono ottenere anche il riconoscimento formale per poi fare il passo ulteriore a quota del quindici del venti del trenta
Per poter lottare sicuri che al di sotto di questa soglia non si dice
Malgrado questo argomento io ho qualche dubbio che è questo
Oggi la questione delle percentuali delle quote una grande battaglia politica
è una sfida lanciata agli altri partiti è una ipotesi di costruzione della società e anche un modo per confrontarsi vediamo chi ce la fa
A dare rappresentanza a voce potere reale alle donne non solo in Parlamento
Questo diventa anche uno strumento di confronto di controllo di giudizio dei cittadini delle donne in primo luogo chi legge a questa sfida e chi no
Dobbiamo trascinare tutti recalcitranti nel mondo di questa diventa essa eguaglianza
è una domanda io oggi vedo più l'aspetto
Di lotta di conflitto di confronto di terreno vero autentico di competizione aperto della donna dalle donne che non il momento puramente formale delle leggi chiudo con una notazione
Non è indifferente questa nostra ripresa del discorso sull'eguaglianza che ha aperto da questo tema delle quote che è tenuto vivo e anzi imposto dal tema
Perché noi
Dovremmo ci metto un condizionale aver abbandonato la logica dell'eguaglianza o come uguaglianza puramente formale
Per cui si dice tutti abbiamo gli stessi diritti non è volgare e dire Agnelli a gli stessi diritti dell'ultimo suo operaio in una certa logica questo è il modo di affrontare le cose ma non è questo quello che mi interessa nel momento in cui premono altre questioni la questione della condizione femminile
Diverso dal ogni impostazione del passato della realtà della differenza fermi
La realtà di una società
Diverso nei valori e nella composizione etnica l'eguaglianza non può essere quello che avevamo pensato si era pensato dovesse essa cioè la via alla omologazione all'accettazione comune di valori
Oggi l'eguaglianza e più
Il fondamento reale delle identità e delle differenze questa è la vera depressione dell'eguaglianza non ignota attenzione a
Per i un pensiero che ha radici molto lontane ma che era stata sopraffatta da quelle altre versioni l'eguaglianza formale l'omologazione tutti intorno agli stessi valori
Oggi la vera radice dell'eguaglianza e nel riconoscimento della differenza
E cioè anche se si è diversi è profondamente DiVersi
Questo non è un motivo non solo per non discriminare
Perché questa può essere ancora una banalità ma per non vedersi offerti tutti gli strumenti e le occasioni per affermare la disse
Non solo il diritto alla non discriminazione
Anche il diritto alla piena realizzazione della propria identità
E ripeto anche se poi ognuno fa il mestiere che faccio il giurista io trovo che rimetterci un po'a ripartire da qualche norma della Costituzione ci aiuta e ci dice che non siamo nessun terreno inventato
Nessun terreno poco solido nessun terreno che non merita il riconoscimento di tutti
La parola Chiara Valentini volevo forse dire che non è casuale che si possa fare questo dibattito così forte sulle donne perché qui al tavolo c'è già il cinquanta per cento delle domande
Per lo meno alla quarta l'abbiamo ottenuto
Io adesso appunto volevo infatti si sente sì
Volevo appunto di volgere adesso una domanda a Livia Turco ma prima ancora che il sulle quote vorrei porle mi sembra giusto veramente sono porle una domanda più generale
Questo nuovo pc di cui ci ha parlato con tanta efficacia prima pietra Ingarao sembra caratterizzarsi anche sempre riferendosi al dibattito degli ultimi mesi per una cesura rispetto a Togliatti
Io volevo chiedere a un rappresentante della nuova generazione come Livia Turco come vive tutto questo
Se anche a lei voglio chiedere se si riconosce soltanto nella cultura dei diritti o se vede qualche cosa di più
Ingrao prima dato una bellissima definizione di che cos'è per lui essere comunista ecco vorrei che anche Livia Turco di ci dicesse coniugati inferenze con una differenza di anni
Che la caratterizza che cos'è per lei essere comunista
Chiara Valentini davvero molto impertinente
Io io molti meno anni di Pietro Ingrao sto sicuramente immeritatamente della segreteria del PC
Devo dire caro Pietro Ingrao che non ti ho sentito assolutamente reduce da cose che hai detto perché io mi ci ritrovo pienamente
Io non credo di poter essere etichettata dai giornali come il un amante della tradizione comunista una continuista
Una giustificazionista
Per ragioni
Sicuramente di età ma poi nomi voglio parlare sicuramente di me
Ma un dato lo voglio dire io verso un minuto il Partito Comunista che sono legatissimo al Partito Comunista
Non attraverso la cultura comunista
Io mi sono iscritto al Pci
Non avendo letto Pini Togliatti e Gramsci
E stata domanda oltre che impertinente che anche in Finlandia
Mi sono editi dal Partito comunista attraverso letture di donne e di uomini appartenenti a un'altra cultura
Io
Ero e sono credente alcuni libri importantissimi che sono stati decisivi per la mentre BCE la mia maturazione comunista sono una donna sicuramente non appartenente alla tradizione comunista
Che essi non Weil che anzi è una critica della tradizione comunista
O meglio è stato una critica del incerto marxismo
Sono stati per me molto importanti Gallo di Girardi Giulio Girardi suo famoso libro marxismo e cristianesimo
è stata
Stato importante Franco Rodano insomma io vengo da questa cultura e sono entrato nel partito comunista
I suoi scritti al pc anche perché molto giovane senza aver letto
Togliatti e Gramsci
Mi sentite che per avevo sedici anni quindi scuserete
Mi sono iscritta al Partito comunista perché il PC mi sembrava
Quel movimento storico
Che poteva appeal soddisfare la mia profonda esigenze di giustizia sociale e di liberazione umana di giustizia sociale ma di liberazione umana
Diventando facendo ho imparato
Che
Non si può investire troppo sulla politica
Che c'è un piano della propria ricerca della propria fede che non può essere risolta nella politica
Però
Per me un partito comunista e quindi comunismo che una parola molto significativa resta questo un movimento storico che si propone l'obiettivo di una liberazione umana
Dopodiché
Dopodiché
Ho letto tra gli atti ho letto Gramsci ho letto molto Togliatti attraverso Togliatti ho imparato molto della storia d'Italia del Partito comunista
E voglio dire che di Togliatti ho letto
In particolare più volte non scandalizzatevi
Recentemente una parte della sua elaborazione che mi dispiace che non sia mai nominata
I discorsi alle donne
Non mi potete dire che sulla continuista perché noi donne comuniste abbiamo introdotto nel PC la più grande discontinuità perché la cultura della differenza sessuale una grandissima discontinuità
Rispetto la storia e la cultura del Partito comunista
Ma io sono consapevole
Che noi oggi possiamo e questo non è Piatto storicismo
Che noi oggi nel Partito comunista possiamo consentirci il lusso
E l'ambizione la sfida
Di
Proporrà il progetto della differenza sessuale
Sicuramente per le donne che noi siamo per cosa sono le donne oggi nella società mondiale
Ma noi possiamo consentirci questo anche grazie alla storia del nostro partito
Possiamo consentirci questo anche grazie alle precedenti generazioni di donne comuniste
Possiamo consentirci questo anche perché c'è stato un uomo come Togliatti
Che ha avuto sulla politica
Che ha avuto sulla politica delle donne una intuizione grandissima in un momento a fase storica in cui le donne erano scusatemi solito in modo così Trezzo sicuramente non soggetto politico non riconosciuto come soggetto politico
Nel momento in cui si temeva fortemente il voto alle donne Pepe Palmiro Togliatti in quei suoi bellissimi discorsi alle donne che oggi sento molto lontani certamente non soldi no la nostra cultura il nostro punto di riferimento non sono sicuramente le Categorie con cui noi oggi ragioniamo
Però io non posso non riconoscere
La grandezza di quel disegno di aver detto che la emancipazione femminile non era un problema che riguardava le classi sociali ma che riguardava l'insieme dell'umanità che era quindi trasversale pensate lui per primo parla di trasversalità
E che quindi le donne dovevano costruire un movimento unitario autonomo delle donne stesse e che le donne comuniste dovevano preoccuparsi non tanto del loro partito quanto di emancipare le donne
Io so benissimo che questo ne parlavo pochi giorni fa come compagni che ne sono state protagoniste allora che tratto gli atti e le allora dirigenti comuniste
Sulla ci furono discussioni sulla sua impostazione
Però riconosciamo anche loro riconoscono quanto Togliatti sia stato decisivo nel partito comunista nell'esigere delle coerenze un comportamento concreto
Io vi voglio raccontare un episodio
Perché penso che sia abbastanza indicativo insomma del mio mio atteggiamento del del quello che voglio dire
Dopo l'elaborazione della carta delle donne
In una sede in cui ci proponevamo
Di
Riflettere sulla lettera porta che c'era tra la Casa delle donne e le forme organizzativa la forma partito
In una sede che è una sede assolutamente trasgressiva per un partito che il luogo separato delle donne
La stella Comiso del Comitato centrale che è formata di sole donne ripeto qui quello che ha detto l'altro giorno
Non c'è nessun partito che abbia riconosciuto come sede di di come momento come istanza di direzione politica come sede istanza di direzione politica un momento autonomi separato delle domande
Ebbene in proprio in quella sede mentre noi discutevamo di noi della coerenza rispetto alla politica della differenza delle conseguenze da trarre sul piano delle forme quindi l'ha rimesso in discussione la rimessa in discussione delle commissioni femminili
Noi ci siamo trovati a discutere di Togliatti
E certamente non discutiamo di Togliatti per stabilire una generica continuità
Ma perché penso che per essere profondamente innovatori e oggi il PC non può che essere profondamente innovatore
E che per essere profondamente innovatori non si possa essere in qualche modo superficiali rispetto la propria storia che per essere profondamente innovatori credo che occorra bere molto il senso delle proprie radici io credo che il Partito comunista
Non possa ma mi pare anche non voglia
Tendere appunto la propria memoria le proprie radici
Certo è che il il compito che sta di fronte a noi
è un compito
Molto molto ambiziosa la sfida una sfida molto ambiziosa
Il diciottesimo congresso credo che sia stato molto importante
Perché attraverso la relazione del compagno Occhetto e la sua elaborazione di quest'ultima fase ha focalizzato con grande nettezza
Quello che il nostro compito quello cioè di definire un nuovo pensiero politico se vogliamo ridare slancio
Serio vogliamo ritrovare capacità appunto di iniziativa politica di forza politica ed è dobbiamo cimentarci sulle battaglie concrete dobbiamo cimentarci su come essere forza di opposizione di governo però non possiamo ecco assolutamente rinunciare
O pensare che non appartenga la nostra agenda politica di tutti di tutto il partito proprio quello di costruire un nuovo pensiero politico
E e che quindi gli si debba avere il coraggio di cercare nuove categorie e certo che
Oggi non credo e penso di step di poter dire che nell'elaborazione del pensiero di Togliatti e non non possiamo ritrovare quelle categorie necessarie per guardare al mondo di oggi
E quindi occorre abbiano una capacità di definire e di
Elaborare nuove categorie interpretative avendo la capacità di ascolto ed interazione con quelle che sono le culture e saperi di oggi
E quindi insomma senza questo è il terreno la sfida su cui si deve cementi mentale il nuovo corso anche il nuovo gruppo dirigente del PC
Mi pare che questa peraltro sia la realtà a cui è chiamata il banco di prova insomma di tutta la sinistra europea a me per esempio affascina interessa molto l'esperienza la riflessione che sta conducendo l'Spd e che non è un caso si è posta come proprio come come obiettivo quella di Kohl di definire un nuovo programma fondamentale cioè non soltanto obiettivi immediati ma la costruzione di una cultura politica di una coerenza tra le battaglie dell'oggi e la propria prospettiva
In questo senso sicuramente io mi ritrovo che non ripeto però che ha detto Ingrao la cultura dei diritti
Richiama delle parole molto precise e io penso di poter dire che queste parole molto precise sono state peraltro presenti nel nostro documento congressuale
Richiama la parola Poteri richiama la parola rapporto tra crescita economica e crescita umana
Se rifletto dal punto di vista delle donne
La cultura dei diritti oggi propone anche l'esigenza
Impegnativa per la sinistra e per la cultura della sinistra di ridefinire un nuovo rapporto tra il la crescita individuale lo sviluppo della socialità
C'è una crisi della cultura politica del movimento operaio non so del movimento operaio proprio in merito a questa sua idea forte a questa sua categoria forte che la solidarietà
La straordinaria crescita della soggettività umana in tutte le sue forme
A posto sicuramente l'esigenza di un'affermazione forte della individualità della crescita individuale
Ed è vero che c'è stata una offensiva del neoliberismo che succhia colto che ha saputo cogliere questa esigenza di affermazioni individuale dando però delle risposte molto sbagliate ed oggi mi pare che proprio su questo punto il neoliberismo sia profondamente in crisi e cioè una visione dell'individuo della crescita individuale molto rattrappita economicista e una affermazione appunto della crescita individuale intesa come meritocrazia come affermazione egoistica come Liber liberazione libertà
Dalla da lacci lacciuoli che sono troppi che sono imposti in qualche modo dal rapporto con gli altri e quindi una crescita delle individualità in un contesto di riduzione della solidarietà e della socialità
Mi sembra che proprio questo aspetto della cultura neoliberista oggi sia fortemente in crisi allora io credo che noi e chi cultura dei diritti e che comunque terreno per costruire il nuovo partito comunista la nuova cultura della sinistra stia proprio nel riuscire ad assecondare a favorire dirigere questa crescita della individualità in un contesto tono di più forte socialità e su questo la cultura
Delle donne molto da dire voglio chiudere sperando anche se che mentre capite anziché sia provocata dalle quote datteri come sette ho sentito meglio chiudere
Raccogliendo un punto che poneva Pietro Ingrao perché
Mi rende molto come dire molto e lì poi nostra tormenta ecco con con entità né comuniste
La battaglia
E e più in generale la cultura della differenza sessuale significa una critica radicale la concezione del diritto al come il diritto si è costruito storicamente
Costi a costituisce una critica radicale
Alla stessa idea della democrazia rappresentativa
E noi abbiamo evidenziato elaborato questa in che cosa consiste questa radicalità in che cosa consiste l'alterità che le donne in qualche modo propongono
Ecco il punto che ci Travaglio il nostro tormento il nostro assillo e come riusciamo a tradurre in qualche modo questo scenario questa elaborazione in un percorsi politici in battaglie politiche concrete perché altrimenti il rischio che la nostra
Elaborazione la nostra impostazione venga in qualche modo sì ideologico sì
Risulti ideologizzata si riduca il mio slogan non abbia poi l'incidenza effettiva e soprattutto che poi le tante donne in Parlamento nelle istituzioni si riducano poi in questo contesto ad essere puramente marginali oppure si riducono ad essere una lobby corporativa che difende semplicemente degli interessi
è questo è il nostro tormento perché certamente
Se noi non riusciamo a tradurre in un progetto politico concreto la nostra analisi a nostre lavorazione appunto quel rischio di
Ideologizzazione oppure ti snaturamento di svilimento di una nostra la battaglia sicuramente c'è devo dire però che il tormento il travaglio non vuol significare che non sappiamo che pesci pigliare
è abbiamo alcuni punti di riferimento molto precisi per esempio con la battaglia del cinquanta per cento cioè delle liste paritarie
Voglio tranquilizzare Protti non passeremo al settanta per cento perché cinquanta e cinquanta vuol dire semplicemente che noi a noi non interessano le cifre in quanto tali e siccome il mondo è fatto di donne e uomini anche le istituzioni siano istituzioni rappresentate fatte di donne e uomini
Quindi qualche modo nel se vogliamo la cifra simbolica però nel momento in cui vogliamo lanciare rilanciamo con forza questa battaglia vogliamo lanciare con grande forza proprio anche
Una
Vogliamo rivolgerci alle donne per dire loro che sulla base della nostra esperienza dobbiamo dal vero
Riuscirà a riformare la politica
E allora bisogna ovviamente che costruiamo un terreno di lotta su questo e non basta non diciamo più soltanto tante donne ma come si riforma la politica attraverso quali strumenti quali riforme istituzionali e quindi il terreno su cui ne vogliamo proporre proporci questo autunno oltre questo del cinquanta e cinquanta è sicuramente il Co il che cosa fare quindi come rendere più vivibile città i programmi insomma e dall'altra
Definire delle proposte per rendere concreta la battaglia per il rinnovamento delle istituzioni della politica
Daniele Protti
Primario di Ingrao dice perché quando sono sempre parlare di cultura i diritti gli viene in mente vengono in mente altre cose diritti poteri diritti istituzioni diritti e movimenti ora Livia Turco
Spiegava che cosa invece il termine diritti evoca Alley io vorrei chiedere in particolare Pietro Ingrao come mai non viene mai in mente quando si parla di diritti anche dei doveri
E vorrei spiegarmi un pochino
Io non vorrei ritornare alla cultura
Operaio industriale del primo dopoguerra
Ne vorrei richiamarmi a cosa magari un po'demagogiche ma vere
E cioè il fatto il discorso come ha fatto a loro ai tempi di Vittorio eccetera
Sono soltanto io operaio sono sfruttato ma voglio fare bene il mio lavoro ma il mio lavoro lo faccio bene
Non vorrei neppure tornare ancora più indietro quando agli operai nelle varie fabbriche difendevano le proprie fabbriche dai nazisti eccetera eccetera c'è una cultura che il Partito Comunista nella storia del dopoguerra di questo Paese ha portato avanti
Che in qualche modo separava
Il fatto di essere sfruttato dalla propria
A cura della professionalità del lavoro della bontà del proprio lavoro
Mi sembra che questa cosa stia andando un po'a perdersi oggi non c'è nessuno nella sinistra che faccio un discorso mi sembra almeno su questo problema
Mi riferisco in modo particolare ha fatto che andiamo a una economie che si va sempre più terziari entrando un'economia nella quale il settore industriale si va restringendo
E terziari issando sì l'economia si va verso una struttura
Nella quale ci sono
Produttori e utenti
E non vorrei poi pensare all'esempio più facile però che quello del pubblico impiego in cui ci sono i diritti degli utenti
Che vanno spesso a scontrarsi con i doveri
Dei cosiddetti produttori
E tutto questo mi pare che vada a scapito proprio di quello che diceva ora Livia Turco
La questione della grande espansione dell'individualità a tutto scapito della socialità
Ripeto non vorrei fare della retorica ma l'esempio mi sembra molto facile il pubblico impiego
Questa sterminata
A Rea di lavoratori
Che poi se andiamo a vedere in una serie di situazioni e se volete si possono fare anche gli esempi vediamo che non fanno bene il proprio lavoro e che il far male il proprio lavoro perché tanto chi se ne frega mi pagano poco va però a scapito degli utenti dei diritti di altri cittadini
Ecco allora e concludo subito
Pietro Ingrao non sarebbe magari una cosa interessante che in questo nuovo corso che rischia di diventare una cosa una panacea dentro la quale c'è tutto
Ci fosse anche un richiamo a un discorso pedagogico se vogliamo educativo anche
Che mi sembra che la sinistra da tempo
Non faccia più
Paradossalmente ma neanche tanto paradossalmente ha molto più affetto il discorso neoliberista che fanno i socialisti
L'esaltazione dell'individualità
Che non un semplici chiusure in un discorso di cultura dei diritti che molto spesso finisce per tradursi
O per essere inteso o per essere odio per diventare oppure operativo per essere applicato in una difesa delle fari emarginazione delle varie minoranze mente forse un discorso non so ovviamente chiedo a Ingrao se d'accordo un discorso di grande maggioranza fare discorso impopolare certamente
Devo dire la verità che non sono molto d'accordo con le cose che dice Protti
Ma non è che non solo non sono d'accordo non è che non c'è l'accordo con lo spirito con cui reagisce ma mi pare nel suo discorso lui dimentica alcune cose
Bisogna pure ricordare
Il discorso sui doveri
Sì io guardo la società del nostro tempo in questo momento
Non è che manchi molto un discorso sui doveri dei lavoratori
Insomma gli operai questa predica se la sentono fare da mattina a sera Daivari Cesari sommità Mortillaro e non so quanti a mio a mio parere
E mi pare che la fanno anche con grandi mezzi di stampa
Con grandi mezzi di penetrazione insomma e mi pare che la fanno anche in un modo molto unilaterale
Quindi francamente B e io non posso separare l'appello suo da una realtà dove i grandi mezzi di informazione e di comunicazione
Sono nelle mani soprattutto delle classi dirigenti e in cui la predica è continuamente un gran parte rivolta va bene
Al lavoratore all'operaio affisso
Come Valtur dimenticato di tufo guardi
Voglio voglio dire a Prodi
E voglio sottolineare un altro elemento che nonostante questo Luini parte l'ha ricordato Maiolo voglio porre anche con maggiore forza
Beh ma come si è mosso il Partito comunista su questa questione dei doveri mai avute facciamo la storia facciamo la storia e togliamo pure fare questa storia
E io ho partecipato in questi giorni alla presentazione di un libro che ricordavo una in grande episodio che io ho vissuto che era quello degli anni mille novecentocinquanta la storia serva a ricordare certe cose cinquantuno nazionali cinquantuno
Dove in paesi poverissimi
Di fame dei Monti Lepini braccianti e contadini becero quelli che chiamavano allora lo sciopero alla rovescia
Alla riversa si diceva in dialetto cucina
Cioè invece di non lavorare andavano a lavorare per costruire le strade e le opere pubbliche a cui non provvedeva il potere centrale
Una grande innovazione politica e sociale
E mi ricordo che ci andò io e mi ricordo che ci andò Pajetta e mi ricordo paesi interi che pure erano mobilitati furono ubicati in questa in questa direzione
Per dire quando è stata presente in minori la consapevolezza che dovevamo fare una battaglia non solo per il salario e non solo per difese corporative
Ma per
Prospettive che sapessero par parlare a tutta quanta leggende e a tutto quanto il Paese
Io voglio ricordare che
Nel pieno dalla guerra fredda e dopo la rottura del quarantotto ore dopo la rottura dell'unità sindacale ai tempi di Scelba questo nome qui pure questo adesso nomine più nominato ma io me lo ricordo che cosa è stato Scelba e lo dello dello chef
Il principale dirigente il principale dirigente dell'organizzazione sindacale
Della CGIL Giuseppe Di Vittorio mise al centro dell'azione dei lavoratori Protti te lo ricorderai
Il Piano del lavoro un provino a proposta di Piano del lavoro per tutto il Paese in cui non domandava solo per i lavoratori ma faceva una proposta generale
Voglio ricordare ancora che ebbe insomma tra le tante cose che sono state dette o non dette da Togliatti e torna a dire figurarsi se non dobbiamo discutere su Togliatti ha detto delle cose
Assolutamente condivisibili la livida Livia Turco beh una delle cose però che non gli viene contestato a nessuno è quella di avere lavorato appare di questo partito comunista
Un partito dotato fortemente di un apporto e coscienza nazionale di un radicamento nazionale più un discorso sulla prospettiva nazionale e questo è stato il grande filone su cui su cui non ci siamo civici ci siamo mossi su cui su cui superano qui per dire le radici come dicevo a Livia da cui
Veniamo su questo terreno
Ma io voglio sospeso sul sottolineare un'altra cosa questo non riguarda solo il passato
In questo senso si do ragione a Protti ecco mentre mi pare che Protti dimentica troppo questa parte qui che invece non si può dimenticare
Beh forse allora beh forse io allora ci ho messo un po'di di di di di di di
Di umore sopravanza di umori sopra
No ma non è solo una cosa del passato
E tu hai fatto la questione del pubblico impiego Mark ecco ma credo che tu sai che la proposta che è stata avanzata dalla CGIL per ciò che riguarda il contratto del pubblico impiego non riguarda soltanto le condizioni dei lavoratori
E non riguarda de de dei pubblici impiegati e non riguarda nemmeno le condizioni salariali ma riguarda tutta la questione del lavoro della professionalità e del riconoscimento di tutto questo
E non solo è stata avanzata ricordo una iniziativa molto preciso partecipato persino a un convegno in cui c'era trentino Alfiero Grandi e così via in cui era aperto tutto quando il discorso
Che giustamente tu sollevare che era quello degli utenti
E Trentin ha detto a più riprese che noi al momento in cui volevamo trattare sulla condizione del pubblico impiego
Old dovevamo avere presente che il contratto la contrattazione doveva avere due facce uno l'interlocutore governativo
Va bene e l'altro l'interlocutore utenza e chiamare gli utenti attraverso le loro organizzazioni appare valere la loro la la la loro posizione
E voglio ricordare ancora le posizioni difficili voglio dire e anche aspre che la Confederazione generale del lavoro ha ha assunto in una serie di vertenze in cui veniva coinvolto gli utenti
Cito per esempio tutta la vicenda dei Cobas dei ferrovieri e la posizione che è stata presa dal nostro partito e dagli organi confederali
E posso mettere il dito sulla piaga persino in una questione dolorosa e per tanti aspetti controversa come quella dei portuali qui a Genova noi non abbiamo esitato a fare un discorso
Che invitava che chiamava i portuali a guardare oltre l'orizzonte l'orizzonte della della della della della categoria
Quindi io condivido pienamente dobbiamo fare di più in questo senso siamo d'accordo però raccogliamo quello che già si sta muovendo
E rendiamoci conto che invece finora il binario su cui si sta muovendo tutta la contrattazione sul pubblico impiego impiego prescinde completamente da questa questione e dell'utenza ed era qualificazione della qualificazione di servizio
Quindi
Andiamo con più forza in questa battaglia
Però individuando quella che è la resistenza vera che non è avvenuta da un ritardo delle forze di sinistra o forse c'è stato anche questo ma anche noi abbiamo lavorato nettamente per superare
Ma viene da una resistenza ostinata non a caso di questo partito che sta al Governo
Che non a caso avendo Boy quella presa sul pubblico impiego indubbiamente in tutta la battaglia la vicenda della contrattazione
Vedete per esempio quello che è successo nel campo della scuola attentato sembra di rispondere addirittura ha delle proposte di tipo corporativo addirittura dei meccanismi automatici di promozione
Scartando la questione della qualità professionale e della qualificazione su su questo terreno qui questo il bersaglio
Insieme a questo io voglio aggiungere due altre cose e poi concludo quindi sì in questa direzione ma individuando bene quali sono le le resistenze che bisogna combatte
Io voglio però ragionare anche qui
Mi rendo conto di quando siano pesanti le questioni che riguardano l'utente l'utenza anziano o addirittura il malato
E so quando è stato pesante
Tutto questo e mi sembra che una delle cose importanti e la battaglia del ticket sia stata il fatto che abbiamo coinvolto in questa battaglia non solo i malati ma anche il personale sanitario
Beh a me è capitato di stare in qualche in alcuni ospedali e nemmeno del greggio
Nemmeno dei peggio non c'erano stati migliori ma nemmeno dei peggio
Beh insomma io riflettevo
Io tante volte ho sentito dire sento dire delle cose forse anche giuste forse hanno con manco fondamento su quello che è il modo con cui si muovono e quello che fanno gli infermieri o quello che chiedono gli infermieri
E va bene riflettiamo su questi discutiamo su questo però io da malato visto dinanzi che cos'è la giornata dell'infermiere
Ho visto e penso cercato di immaginare dentro di me che cosa vuol dire non solo fare un lavoro ma fare un lavoro che durante tutto il giorno ti mette a contatto con un dramma
Non solo fisico ma psichico quale quello della malattia
E fronteggiare tutto questo e ogni giorno avere a che fare con qualche cosa che può riguardare la vita e la morte
E in ogni modo sentire su di sé una responsabilità per cui se si sbaglia la cura forse va male e forse non ci sarà il recupero alla salute su cui su questo su questo terreno cui
Anch'io ho visto alcune di Fo disfunzioni ma mi sono domandato ma andiamo a vedere adesso sapete che c'è carenza di infermieri ma li paghiamo veramente bene gli infermieri oggi io credo di no e ce lo dobbiamo dire
E li aiutiamo anche ad acquistare sempre più una qualifica e abbiamo fatto un discorso anche che si rivolgesse alla loro qualità umana e che li difendesse sotto questo aspetto io credo che questo non l'abbiamo fatto
E allora poi viene la corsa
Che dirotta verso non so l'aumento l'aumento dei soldi che vuol dire vuol dire allora che questo discorso sui doveri
Noi dobbiamo farlo però nel quadro di una diciamo così azione complessiva che si rende conto di che cosa vuol dire il lavoro ecco il punto
Chiediamo ai lavoratori di rendersi conto di ciò che vuol dire l'utenza
Ma chiediamo anche alla società
Di rendersi conto che cosa vuol dire il lavoro e certi lavori prima di tutto e quello che pensa ancora oggi sulla grande massa dei lavoratori che sono stretti stretti nel modo con cui e rendiamoci conto che anche nel caso in cui poi strappare un alcuni soldi be'non cambia
Quella che io dico poi è la condizione subalterna di tanta parte del lavoro di prendere cosa voglio dire la condizione subalterna
è che poi fanno parte di un meccanismo in cui le leve fondamentali qui torno al discorso che facevamo prima sull'eguaglianza e poi mi permetto di dire anche per ciò che riguarda sul comunismo su questo terreno qui
Il problema del fatto che stai lì dentro
Potrei dare anche una prestazione alta potrei anche guadagnare dei soldi
Ma ci sono un gruppo di decisioni che sfuggono da te che stanno in altre mani e che da un giorno all'altro i possono proiettare dall'uno all'altro polo d'Italia dall'una all'altra condizione
Questa condizione subalterna dei lavoratori è qualche cosa che noi non possiamo perdere come grande problema niente affatto risolto dal nostro tempo ma che ancora ci sta dinanzi
E allora il discorso che diceva Protti che si rivolge agli utenti
Be'che li chiede di responsabilizzarsi
Ma io dico una cosa ma perché non lo conveniamo con più forse forse questo l'abbiamo fatto poco con un altro discorso
Che riguarda la partecipazione dei lavoratori alla gestione dell'impresa e alla gestione dell'azienda la capacità dei lavoratori intervenire sulle sulle decisioni fondamentali la capacità dei lavoratori di poter dire la loro parola non soltanto sulla loro paga
Ma sul processo produttivo perché non possiamo sorprenderci se lo trattiamo sempre come uno da misurare a livello della paga
Beh allora poi non possiamo pretendere che gli acquisti una coscienza di produttore è un dovere verso la società
Tanti i discorsi sui doveri sono stati fatti ai lavoratori se vogliamo fare delle compiuti forza be'allora dobbiamo intensificare la battaglia nostra per un'altra società ritorna il discorso Chiara di cui parlavamo prima
Per una società in cui beh non solo ci siano diciamo così
Salari retribuzioni più eque adoperò questa parola più giuste ma che ci sia anche un'altra condizione umana allora andiamo a quel discorso Liviano che tu dicevi liberazione umana
Andiamo a un'altra scala di valori
E qui finisco ancora un quella mia fissazione ho fatto prima un esempio di de di questo modo con cui il posto parola comunismo torna nella mia testa
E io voglio riferire un altro episodio di cui ho letto su un giornale sul Repubblica riguarda un lavoratore di di Milano un portatore di handicap entrato in un'azienda in una grande azienda milanese
Dopo un po'l'azienda l'ha licenziata perché non rendeva abbastanza e non rientrava nemmeno nella norma di legge e così via
Il giudice ha dato ragione
Prima e il giudice ha dato ragione
Cosa aveva faceva questo portatore di handicap
Era uno badate che aveva imparato a manovrare il computer col naso
Sembrano cosa buffa a mi sembrò cosa straordinaria l'hanno cacciato dalla fabbrica io l'avrei messo sugli altari come esempio di un grande valore umano dobbiamo cercare
Chiara
Vorrei adesso porre una domanda Stefano Rodotà
Ma io Milano dotta che come ci ricordiamo è anche ministero ombra del governo ombra del PC appunto vorrei chiedere un po'di parlarci di questa esperienza di questa esperienza assolutamente nuova inedita per l'Italia che dovrebbe essere un po'per i piccini sembra di capire il punto di verifica della difesa di questi nuovi diritti e vorrei chiederle se è soddisfatto se ritiene che siano stati efficaci le cose
Peraltro non molte che finora è riuscita a fare il governo ombra che come sappiamo è nato appena prima dell'estate ma di fatto ha cominciato
La sua attività proprio alla ripresa autunnale e se pensa che sia sufficiente una attività così di opposizione di contestazione di tutto quel che fa il governo
In carica con la più o meno è stato fatto finora o se non ritiene che sarebbe necessaria un po'un surplus di fantasia che non si dovessero inventare anche cose nuove modi nuovi di intervento se già ci ha pensato quali sono
Non solo
Non siamo sul terreno del bilancio ma forse siamo più su quello delle profezie delle speranze ci siamo riuniti due volte
Abbiamo lavorato parecchio stiamo cercando proprio di inventare qualcosa perché se l'espressione ripresa da quella che è una lunga esperienza
Di altri Paesi in primo luogo l'Inghilterra il trapianto in una realtà come quella italiana è impossibile noi abbiamo preso una formula dobbiamo inventare una sostanza se devo dire se sono soddisfatto no del lavoro
Cominciato
Io la considero per il momento una scommessa molto rischiosa per chi l'ha fatta cioè per il partito comuni
In questo senso non dico che è un atto di coraggio ma era un passaggio indispensabile perché
Quello che noi cercheremo di fare
Quello che stiamo pensando
Non è solo come dire ribattere colpo su colpo
Laddove c'è da fare questo evidentemente le mosse del governo
Questo è utile questo è importante
Per il momento come dire ne abbiamo una ricaduta di immagine nel senso che se prima c'era una dichiarazione un po'casuale di questo o quel parlamentare
Adesso c'è un'attenzione continua alle prese di posizione che noi
Andiamo assumendo su tutte le questioni più importanti badate non è solo una questione di immagine
è una responsabilità che ci siamo assunti ed è un lavoro anche faticoso io prima come parlamentare libero per così dire potevo tra le varie questioni selezionare quelle sulle quali intervenire quelle no
Adesso avendo assunto questo incarico
Questo lusso non ce l'ho non me lo posso più permettere su tutto ciò che accade in un determinato settore quell'appunto identificato con l'etichetta giustizia e diritti dei cittadini mi devo mettere in condizione
Di dire la mia ma non come opinione personale
E ripeto mi devo mettere in condizione che cosa vuol dire questo che non ci sono una ventina di signore e signori che sono stati investiti di un compito
C'è il tentativo di mettere in piedi un'altra forma di comunicazione tra la politica e la società
è un po'il riflesso anche di quella crisi del Parlamento alla quale
Ha fatto riferimento Pietro Ingrao e della quale sono molto convinto
La sede parlamentare non basta quanti discorsi politici importanti vengono oggi fatti in Parlamento quasi nessuno
Le decisioni i luoghi della politica sono diventati altri oggi la Corte Costituzionale conta enormemente più di
Del parlamento
Io non ho mai condiviso adesso
Dico anch'io una piccolissima cosa
Che riguarda Togliatti Togliatti non amava alla origine la Corte costituzionale la di a definire una bizzarria affidare a quindici signori come si diceva in altri tempi senza legittimazione democratica il potere
Di cambiare
Di cancellare una legge del parlamento cioè del luogo della sovranità popolare
Non so se Togliatti sapesse che questa era anche una delle opinioni dei grandi autori della costituzione americana che inventarono
La Corte Suprema questo non ha impedito che fosse poi proprio il Partito Comunista a fare una grande battaglia perché la Corte costituzionale fosse realizza e quindi oggi noi misuriamo questo fa che la politica emigra in molti casi dalle sue sedi classiche tradizionali dal Parlamento si concentra in altri luoghi
Qualora la Corte costituzionale ancora un luogo accettabile palese visibile controllabile sappiamo chi sono questi quindici signori chi li ha nominati che cosa decidono anche lì potremmo avere più trasparenza ma è un luogo pubblico molte decisioni sono state trasferite in sedi incontrollabili
E allora noi di fronte a questa realtà abbiamo dovuto fare anche uno sforzo in qualche modo anche di inventi vita istituzionale
Creare un altro luogo che ci obbliga a stare più sulle cose
Non possiamo limitarci a ribattere a contestare a criticare ciò che dice il governo
Continueremo a farlo ma il compito dei prossimi mesi sarà soprattutto quello di far emergere le nostre proposte
Io in queste settimane ho fatto un inventario delle proposte già presentate e per esempio sul terreno dei diritti perfino qualche mia proposta che mi ero dimenticato ad aver presenta
Perché la logica del lavoro parlamentare diventato una logica distruttiva anche delle capacità politiche della sinistra noi lavoriamo prepariamo
Buoni o cattivi che siano delle proposte di legge noi accettiamo passivamente che il loro unico luogo sia l'archivio della Camera dei deputati o del sei
Allora noi io ho scoperto perché mi sono messo a lavorare
In questo scorcio di agosto che noi abbiamo già un consistenti Issey nuovo scusate il rafforzativo forse non proprio corretto consiste dissi ma un pacchetto di proposte in materia di diritti che possiamo che sono già in parlamento
E che possiamo spendere in che modo e il gruppi parlamentari
Invece di i sterili messi in una logica che ufficialmente abbiamo dichiarato abbandonata la cosiddetta cultura dell'emendamento accettare la logica del Governo e poi contrattare qualche piccola modifica
Che non c'ha portato molto lontano
E i gruppi parlamentari devono invece fare una battaglia più difficile più impegnativa e più significativa per la politica non per il partito comuni
Soltanto
Selezionare i temi da discutere
Cercare di imporre un'agenda parlamentare un ordine dei lavori diverso da quello che propone il Governo questa il grande tema al quale il governo ombra partecipò non è un unico soggetto perché questo diventa uno strumento anche per valorizzare l'azione dei gruppi parlamentari che oggi è stata mortificata
Io lo dico senza mezzi termini badate questa iniziativa ha creato molti malumori e molte diffidenze nel partito e nei gruppi parlamentari io credo che sia un grave errore noi stiamo tutti devo dire lavorando per eliminare questa diffidenza queste resistenze psicologiche e perché c'abbiamo tutti da guadagnare
In che direzione IMI voglio quindi c'è questo problema ma questo significa che noi abbiamo bisogno per esempio di coinvolgere più gente in questo
Attenzione guai se creassimo degli apparati dei gabinetti dei ministri ombra saremmo alla caricatura
Dio della funzione di governo esercitata dall'opposizione noi abbiamo straordinarie energie questo pari
La costituzione del governo ombra risvegliato
Rapporti anche personali che dormivano da tanti anni gente che si è fatta viva dopo dieci anni come dicendo ma se fate questo lavoro io ci voglio stare ecco non burocrati
Non perché io abbia ostilità preconcette abbiamo bisogno anche di una struttura organizzativa
Ma ora valorizzazioni
Di capacità e di voglia di fare politica prima ancora che di capacità professionali Astra
Che in questa fase stanno più sul mercato dei denari che sul mercato dalla politica ma anche perché attenzione il mercato della politica non ha offerto tutti gli incentivi che andavano c'è tanta gente che si sente remunerata se la sua proposta e fatta propria da noi è portata in Parlamento anche se il suo nome non viene fa
Gente che ha lavorato per noi e dice non voglio una lira e non voglio essere nominato ma voglio avere la sensazione di partecipare a un progetto comune
Negli ultimi tre mesi ottante
Corse sul tavolo
Che viene dal lavoro di tanti gruppi in Italia che io cito alla fine è la prima volta vi voglio anche raccontare un piccolo episodio divertente la bozza di questa proposta di legge alla fine la quale si leggeva
Questa proposta di legge è stata resa possibile dal contributo di questi signori e c'erano i nomi e i cognomi io sono stato chiamato da un autorevole funzionario parlamentare che ha detto ma onorevole questo non si può mai perché
E perché lei ammette che questa proposta non l'ha scritta solo lei medico se come hanno collaborato delle altre persone io credo da una parte che questo riconoscimento sia dovuto è dall'altro che questo sia il modo per dare la sensazione che il Parlamento non è questo luogo
Verso il quale tutti sono indifferenti ma ci sono delle persone pronte disinteressatamente a fare questo tipo di lavoro allora
C'è un problema di introdurre anche attraverso questa via incentivi non materiali per il lavoro politico perché altrimenti la retribuzione la tangente
Badate che quello che io non perdono
Non dico a chi ma ci capiamo su
Non è quello di aver preso le tangenti ma venne teorizzato la moralità politica
Io mi sono sentita dire cose mi son sentito dire
è norma una sola volta non una sola volta ma come leggiamo in questa è una domanda che io voglio fare anche a voi
Come leggiamo
Richieste di dirigenti locali angosce
Tormenti come diceva Livia prima di dirigenti locali del partito comunque
Sì è un nostro giovane entra nel consiglio comunale con un suo coetaneo di un altro partito vicino dopo tre mesi quest'altro compra Lamacchi dopo un anno compra la casa e non voglio andare avanti e Luini Imane con lo stipendio di funzionario di partito come reggia
E allora ha ragione Ingrao oggetti qualcosa in più la sua
Voglia di guardare sempre accorse grandi io lo devo dire tutta la volte
Che lo sento mi conquista mi dà un po'più di forza anche a fare questo lavoro ecco questa è la ragione per cui questa entità governo ombra è una scommessa molto impegnativa non si tratta solo di fare proposto
Ma di trovare la gente che con noi fa queste proposte
Di trovare gruppi parlamentari che li fanno diventare oggetto di discussione in Parlamento anche se è difficile perché noi siamo minoranza non possiamo imporre
La discussione solo delle nostre proposte ma badate possiamo negoziare assai
Magari minacciando
In sede parlamentare ed è una sacrosanta minacce e dopo questo suscitare però intorno a tutto questo l'attenzione della gente perché non possiamo farne soltanto oggetto di una discussione parlamentare se non saremo perdenti
Anche se riusciamo a farlo arrivare in Aula la forza dei numeri non è dalla nostra parte e tutti coloro i quali sanno che è stato possibile in molti momenti far passare una legislazione proprio sul terreno dei diritti con maggioranze diverse dalla maggiore dalle maggioranze parlamentari dell'epoca
Questo è avvenuto non perché c'era una contrattazione astuta di vertici di partito ma perché c'era un grande movimento nel Paese di cui nessuno in Parlamento riteneva
Di non poter tenere conto questo è il grande la grande sfida non vi faccio elenchi di proposte
Vi dico una sola cosa
Molto perché questo è un terreno difficile il più difficile per noi ma proprio per questo ne parlo con una battuta
Questa faccenda della carcerazione preventiva non voglio apparirvi reticenti io sono molto critico
Ma per una ragione che Viesti dico in due battute
Qualcuno di voi potrà dire
E il solito garantista non me ne vergogno non ho mai ritenuto che fosse un insulto io sono entrato nelle liste del Pci in un momento molto difficile proprio perché ritenevo che o la politica dei diritti trovava le gambe di questo partito o in Italia c'era da essere non dica assai preoccupati molto peggio
Ecco
E oggi io sono
Personalmente molto contento non dell'etichetta che ci sta dietro e poi son d'accordo che la cultura dei diritti è quella cosa di cui hanno parlato in grave Livia Turco non riducibile ai vecchi schemi
Ma perché allora io dico che questo decreto noi non lo possiamo considerare un contributo in nessuna direzione per una ragione molto seppur
Perché ancora una volta qualcosa
Che è il frutto di una cultura politica di una logica di governo che è esattamente il contrario di ciò che noi vogliamo
Andare alla radice delle cose
Ma se alcune persone sono state scarcerato saranno scarcerata nelle prossime settimane ma questo non è l'effetto netto un fulmine ne do un terremoto è il frutto di disattenzione lunghissimi
Allora perché non una parola sulle cause delle scarcerazioni di Palermo si dice ma dovete avere senso di responsabilità
E quello che c'è sempre stato del io comincio col dire che il senso di responsabilità sul versante di governo e maggioranza su questi temi non c'è mai stata
Perché le coperture e le complicità i silenzi le disattenzioni verso il fenomeno mafioso sono più pericolose preoccupanti e gravi della scarcerazione provvisoria di uno due volte
E poi e poi il Partito Comunista a investito in senso di responsabilità un enorme capitale
Negli anni passati secondo me anche eccessivo come capita ne è stato malissimo ripagato
Perché quella no senso di responsabilità doveva avere una contropartita che era politiche che andassero alla radice per esempio visto che parliamo di giustizia delle disfunzioni della macchina giudiziaria
Non è avvenuto se noi continuassimo in quel mal considerato senso di responsabilità finiremmo con l'offrire un alibi ulteriore a non modificare le politiche in questo settore
Dico che anche in materia di politica della giustizia ci vuole un po'di discontinuità e questo però non c'è sì
Dal pur fare proposte nostre vedrete che in occasione della legge finanziaria faremo il tentativo di presentare quello che non ha mai fatto il governo cioè un piano generale di intervento sulle strutture della sarà la prima volta nella storia di questo Paese
Quindi detto questo perché poi so che è una questione sul tappeto non so come andrà a finire questo esperimento del Governo magari parliamone tra sei mesi
Il termine leprotti
Io direi che ci diamo anche dei tempi di per finire quindi magari alleggeriamo un pochino anche sia domande che risposte in modo che sono al massimo ha imparato da un quarto da finire va bene
Io non voglio si fece vedere questo ricordo che una volta Vittorio fuori parecchio tempo fa nel settantasei ormai e disse che il movimento femminista aveva aggredito i gruppi della loro estrema sinistra che gli avrebbe distrutti o il movimento essere femminista aveva dato l'assalto del PC dove avrebbe vinto
E questa cosa la diceva
Mariella Gramaglia che oggi deputato SISMI intendente eletta nelle liste del del PC
Io vorrei chiedere a Livia Turco è evidente che è difficile parlare di vittoria del movimento delle donne
Non siamo forse da lì forse presto canta vittoria però certamente risulta adesso abbiamo avuti ecco io vorrei chiedere e possibile
Anche quantificare
In termini di quante is donne iscritti in più nel partito comunista quanti voti in più al pc ha portato il movimento delle donne soprattutto negli ultimi anni cioè ci sono delle cose concrete alle quali riferirsi
Neanche la domanda impertinente
Ideata da non so perché Daniele trovati è stato Durante
La campagna elettorale del mille novecentottantasette in cui le donne comuniste furono protagonisti di una battaglia molto importante devo dire devo riconoscergli fu uno dei pochi giornalisti maschi attenti a questa
A questa battaglia
Quantificare va be Pato a danno del del tesseramento le donne scritte PC sono leggermente aumentate in una situazione voi lo sapete in cui c'è stato un calo di iscritti al Partito Comunista
Neon credo che non sia casuale che la percentuale maggiore sul di reclutati al pc sia reclutate
Che l'età delle donne che scrive al Partito Comunista in media sono donne più giovani
Quindi ecco questo dato del tesseramento mi sembra significativo noi quest'anno oltre a porci l'obiettivo di avere né liste di donne e uomini ci poniamo anche l'obiettivo di avere il trenta per cento di donne iscritte il PC e io credo che sia un obiettivo facilmente realizzabile
C'è e questo lo dico autocriticamente nella nel nostro fare politica il nostro modo di fare politica di donne comuniste una grande trascuratezza
Del tesseramento lo degli lo viviamo come un dato appunto del vecchio partito mentre invece
Credo che chiedere a una donna e un uomo di iscriversi al Partito comunista sia un atto di grande responsabilità di grande libertà e quindi non in qualche modo dobbiamo recuperare questo aspetto
Io ho fatto presente l'esperienza di un dato che ha evidenziato la nostra contraddizione dopo il congresso
E dopo diciottesimo Congresso io ho avuto parecchie donne diverse tra di loro che sono venuti da me dicendo che ebbe io mi scriverà il Partito comunista
Che cosa devo fare io non mi sono preoccupato più di tanto se non non mi non mi sono più preoccupate di dirle
Molto di più che non di andarsene di andare in una sezione ecco bisognerebbe forse rivedere le forme di iscrizione se avessi possessi potenze ci si potesse scrivere a sette determinazione del PC probabilmente tutto sarebbe più semplice se per in quel caso lì
Se avessimo se ci fossero molti centri d'iniziativa strutture autonome delle donne quindi questo mi rinvia al problema della riforma del partito
Che dalle donne molto avvertito c'è una particolare sofferenza delle donne rispetto alle attuali strutture organizzate c'è una particolare
Attenzione delle dell'insieme delle compagna come si riforma la politica per esempio Maria Paola Profumo era stata c'aveva sollecitato in modo significativo con la reclusione provocatoria anche sui tempi della politica che è un tema cruciale per le donne
Per quanto riguarda la questione elettorale e dei voti verde sono i dovremo commissionare uno studio per capire proprio lo spostamento elettorale delle donne quindi non sono in grado di dire di rispondere in modo serio in questo senso
Noi siamo state anche rimproverate nella campagna elettorale dell'ottantasette di essere di non avere portato voti al partito comunista io penso che questa sia una tesi tutta da verificare tutta da verificare
Io non non credo che quella battaglia delle della della rappresenta il rappresentante per la rappresentanza femminile in cui di spiegammo e mille energie grandi di donne ma anche gli uomini perché si impegnano anche i nostri compagni non abbia significato un'attrazione del PC verso l'elettorato femminile comunque sicuramente questa è una questione aperta quindi io penso che le donne possono essere redditizia il PC però la redditività delle donne al Partito Comunista io credo che la sì sì è giusto misurarlo in questo senso
Sì è giusto misurare questo senso perché il consenso i volti di iscrizione al partito sono tutt'altro che fatti puramente quantitativi
Però ecco io penso che le rogge donne siano redditizio il PC soprattutto per quanto riguarda la politica intesa in senso lato perché
A voler assumere a valersi della forza delle donne
Voler assumere il Progetto fare i conti con il progetto della differenza sessuale che così scompare o le semplici a
Ha detto Pietro Ingrao
Ed è nella società di oggi nel mondo di oggi scusatemi lo dico con una battuta saremmo ragionamento molto complesso per nella società di oggi assumere questo Progetto significa per il partito comunista assumerà una sfida e cioè che su orizzonte teorico politico e davvero quello della liberazione umana perché l'ho detto in questa sede lo ripeto
Assume la differenza sessuale non significa per il partito comunista aver assunto uno dei tanti filoni culturali oggi di moda
Non significa aveva assunto
Di interloquire con una delle tante differenze
Non significa che Piccini fa alleanza con un movimento di cui assume alcuni obiettivi no io spero che tutti i compagni l'abbiano capito
Assumere progetta la differenza sessuale Sini
L'identità la cultura politica e il programma politico il sistema di compatibilità la forma partito
Se e allora è questo l'operazione fatta diciottesimo congresso se è questa l'operazione fatta di certezze mo'congresso beh bisogna sapere che Lincolin contrapposti sibille tra Progetto delle donne progetta di prezzi della differenza sessuale tra il progetto del Partito comunista il progetto delle donne la differenza sessuale l'incontro possibile
Non è viene soltanto su alcuni obiettivi concreti incontro possibile deve avvenire sul piano delle identità e della cultura politica eh non c'è nessun movimento oggi non c'è nessun soggetto oggi nella società italiana europea e mondiale che si vede il partito comunista proprio sul terreno della liberazione umana ed è queste opere la ragione per cui io sono così
Convinta del rapporto appunto tra questo progetto questa cultura e la sfida che ha perso il Partito comunista per questi e credo che le donne siano molto redditizia anche se molto impegnative per il partito comunista
Direi adesso un ultimo botta e risposta tra Chiara Valentini e Pietro Ingrao poi concludiamo questo dibattito per che poi volemmo lasciare un pochino di tempo i presenti per prepararsi al successivo tra D'Alema e Ruffolo grazie
Non vorrei che Pietro Ingrao mi rimprovera se ancora di potere tra le metropoli generali ma è molto difficile a un homo come Ingrao non chiedere non Totti uno all'esigenza di avere delle risposte diritti viene spontanea di chiederle a una persona come lui
Il oggetto di un'intervista che io gli avevo fatto qualche mese fa per il mio giornale per L'Espresso era stato proprio rapporto fra un comunista italiano e il rinnovamento di Gorbaciov
In questi giorni in cui si sente si sentono voci di crisi voci molto allarmate
Forse anche eccessive fosse anche amplificate dai giornali questo è molto difficile capirlo da qua io vorrei chiedere di nuovo a Pietro Ingrao se lui vede sempre una speranza Angle baciò fa anche per l'evoluzione di questa parola comunismo e in particolare vorrei anche chiederle che cosa prova insomma di fronte a episodi abbastanza certamente dolorosi mi aspetterei qualche misura poté che poteva non essere del tutto prevedibili come quello dei tedeschi F. chiedono di andarsene che chiedono di emigrare che hanno questo atteggiamento come dire cerchiamo la libertà dove dove c'è ecco il tu tu questo è una richiesta viene ora è una richiesta di nuovi diritti che proviene da quel mondo è una crisi irreversibile qualcosa di costruttivo da cui anche noi possiamo imparare sentiamo cosa dice Pietro Ingrao
Valido cerco di stare al Concilio per quanto qui ci sarebbe da discutere a lungo vi chiedo solo però qualche minuto ancora di attenzione perché il tema che solleva
Do chiara mi sembra assolutamente decisivo anzi già quando ne parlammo con Chiara io mi permisi un'affermazione su cui sono tornato Boy parecchie volte
Io lo ritengo il tema decisivo
Il tema decisivo la grande questione che aperta e che deciderà di molte cose anche qui da noi a mio parere
Voi per quali ragioni
Non solo perché indubbiamente la crisi tutta una serie di regimi i dittatoriale governati ai comunisti che a una profondità di tutti quanti possiamo misura e la vicenda anche degni di profughi nelle ultima testimonianza
Ma per un'altra ragione più profonda questa crisi quo dobbiamo capire che sta sollevando delle questioni enormi una parte decisiva di tutto quando il pianeta
è una crisi ed è uno sconvolgimento io lo chiamo sul suo movimento che abbraccia un'area sterminare tale ed essenziale del morto un'area che per quando riguarda diciamo così il patto di Varsavia vada da Berlino ablativo stock se vogliamo aggiungere anche la questione ci Mese che è un aspetto di questa crisi beh insomma arriviamo addirittura a a una cifra che si aggira attorno ai due miliardi di esseri umani e badate due miliardi di essere umani che vengono da da storie Milena varie sono intrisi di cultura e profonde e che in ogni caso hanno vissuto adesso con tutti i gli errori che ci sono stati dei grandi eventi in questi anni
E quindi è una questione che come a dire mi sembra molto puerile pensare che non la possiamo distaccare da noi e dire ma non ci riguarda o anche limitare il PCI a una pure
Posizione di condanna che dice va be hanno sbagliato punto e basta mi sembra davvero puerile
E perché
Qui mi voglio rivolgere le compagne e i compagni ma insomma ma poi non solo i comunisti io vorrei rivolgermi persino ad altri persino questi dei ci fanno sempre gli esami sto Ugo Intini ci sarebbero le bacchettate sulle
E ci spiega se
Prese così come il maestro punto zero cinque meno meno cos'hanno detto da adesso l'ultima cosa che ha detto mi pare appunto dava cinque e mezzo puntare a qualcuno dell'ultime tiratori che verrà riguarda pure loro richiesi insomma le bisogna vedere come va a finire io la voglio dire è un modo molto semplice molto popolare come va a finire
E come va a finire piaccia o non piaccia Ugo Intini inciderà profondamente anche su tutta la vicenda dell'Occidente e prima di tutto sulla vicenda della sinistra occidentale era un solo di noi comunisti ma della sinistra occidentale io spero ancora che i compagni socialisti si riconoscono in questo termine sinistra occidentale
Non ci possiamo il
Ci possiamo in
Stiamo discutendo stiamo discutendo qui dalla questione dei diritti umani e non c'è dubbio che con gran anni di ritardi e anche con drammi però la più grande discussione sulla questione dei diritti umani Ebei e
Sta avvenendo da quelle parti e riguarda il diritto
Di parola il diritto di voto diritto di sciopero il diritto di organizzazione e così via insomma la politica dei diritti sta trovando le forze all'evento più sconvolgente di questa seconda la seconda metà del secolo con
Punte avanzate anche compatiti orribili feroci perché la cui alla risposta di piazza Tienanmen è una risposta a questo dobbiamo dire con grande forza
è una risposta che dice no alla politica dei diritti e a qualsiasi politica può politica e diritti solo che dentro questo
Io non mi posso fermare diciamo così restò da fuori aspetto e dico la verità non mi basta nemmeno dire va bene ma
Detto condannato To giudicato ma devo pormi il problema e che cosa faccio per intervenire per intervenire nel
Conflitto che lei sia aperto e che è un conflitto manifesto io Home ribadisco la mia opinione chiara su questo forse lo ricordi bene il massacro di piazza Tienanmen non era diretto solo contro contro quelli che manifestavano a piazza Tienanmen era diretto contro Gorbaciov era una risposta alla perestrojka
Era un modo di dire no non vogliamo prendere un'altra strada e non a caso avvenuto a poche ore dall'arrivo di Gorbaciov tolgo la grande manifestazione degli studenti e così via e lo scontro si sta sviluppando con un articolato
Si pone ma non c'è dubbio che oggi noi ci troviamo di fronte chiara a due esempi clamorosi proprio sulla questione dei profughi che tu hai ai indica un l'atteggiamento della Repubblica democratica tedesca che ha ha
Dio Netter che ha preso un atteggiamento sbagliato è negativo e ne sta pagando il prezzo e lo dobbiamo dire con franchezza contemporaneamente dobbiamo lo diranno i stessi che c'è stato un altro paese del Patto di Varsavia l'Ungheria che ha preso una decisione coraggiosa e aperta e nuova rispetto riff rispetto a tutto
E la grande questione che mi porto dentro e chi vince e che facciamo noi per aiutare questa vittoria ecco perché io lo ritengo i
Tema ed ecco anche se mi permettete perché a me se mi permetterei dell'operare questa parola la cultura delle macerie
Che dice è tutto macerie mette in una cultura che non non mi convince
Ma non perché non può e non ci siano anche macerie ma perché la cultura che vede le macerie e basta non mi fa capire che il movimento la dinamica delle cose e non mi fa capire soprattutto quello che posso devo fare io e quello che io ho imparato quando sono entrato in questo partito comunista e quando ho preso il contatto col movimento operaio è una cosa che non voglio fare ridere che c'ho una sola salvezza e alla vita di questo mondo essere attivo operoso intervenire nelle cose incidere nella battaglia è minore
Passiamo alle giuntura
In base a quale motivazione forse anche in base a una motivazione Ethical come ama Livia Turco in base a un'altra motivazione ma il grande problema è come noi come io intervengo in tutto questo
Vedendo il movimento e credendo nel movimento e anche nelle macerie andando a vedere cosa ci additivo cosa c'è che cammina
Cosa c'è che ci sposta perché questo è quello che conta questo è quello che interessa da da da questo punto di vista mi permette ad un un ricordo personale
Risale alla mia giovinezza è stata una giovinezza in un momento tragico rinvia questo è un potere fine
è un po'darete il credito IVA forse anche per Rodotà un potere etici è difficile spiegare quelli che sono stati gli anni gli anni tenente la metà degli anni Trenta quando a un certo momento
Beh insomma abbiamo avuto davvero una paura terribile che Hitler potesse vincere la partita nel mondo la partita nel mondo
Ed è stata la discriminante
Io a diciannove anni era iscritto al buffet
Ho partecipato ai littoriali
Con una poesia
Erano brutta purissimi opportuno va bene che era dedicata alla fondazione di vittoria lì nella baia Paludi Pontine dove poi ho fatto quelle lotte così difficile
Sono arrivato terzo quindi era brutto ma insomma si vede che
Beh insomma dice questo qui così beh c'è stato qualcuno che lì è venuto a sentire
Questi i littoriali due ci incontravamo giovani di tutto il mondo
E ma sentito parlare e non ha ragionato dicendo ma guarda questo è scritto una poesia su Littoria
Ma ha ragione di in un altro modo e mi è venuto a parlare
Gli abbiamo parlato insieme
E ci siamo scambiati le idee e dopo poco tempo io avevo cominciato il mio lavoro in una cellula antifascista romana che poi diventato una cellula comunista il che voleva dire che anche io venuto dentro da quelle file
Benevolo quella contraddizione e lo so cosa fu per me la guerra di Spagna potevo essere spostato qual compagno in quel momento quel comunista
E davvero sono stati una cosa preziosa per l'Italia
Non è stato a guardare la tessera del CUF io avevo in tasca
E nemmeno si è fermata la poesia che avuto Ski avevo scritto ha cercato di capire dalle mie parole c'era un anzi se c'era una tendenza si era una forza in movimento c'ero qualcuno che poteva cambiare
E mi ha aiutato a cambiare beh questa è una cosa molto grande
Passata attraverso processi contraddittori io l'ho raccontato sulle colonne dell'Unità in quella cellula comunista romana abbiamo fatto
Poi dopo nel trentanove su patto tra undici
Un documento che condannava Guelfa e ci dividemmo
Una parte dei nuovi fu contro quel patto un'altra parte ed erano i più avanzati nella lotta faccio il nome il nome di un compagno mio carissimo parente Lucio Lombardo Radice
Che invece rivendevano quel patto dicendo che era uno stratagemma
Faremo una discussione molto aspra
Ma quella discussione dopo pochi mesi già stava alle spalle nostri e che ci posso fare io stava alle spalle nostre perché nel giugno del quaranta Hitler è andato trionfalmente al pari e gli inglesi si erano ritirati precipitosamente in Inghilterra
E Mussolini era entrato in guerra contro Hitler e io che avevo protestato contro il patto Ribbentrop Starling mi trovai dopo pochi mesi a dovere sperare per bisogno di libertà
Che l'URSS di Stalin entrasse in guerra con Hitler che la guerra contro Hitler non possiamo dimenticarlo con venti milioni di morti convinta in un in un paese
In un Paese che si chiamava Stalingrado
è una contraddizione della storia
Certo che una contraddizione della storia ma che ci posso fare io sì le cose sono complicate come faccio a renderli più semplici e al momento in cui le non cerco invece la contraddizione e se non avessimo capito invece che anche quell'Nurse distali Micara decapitato l'armata russa poi poteva essere coinvolto come avremmo fatto a vincere contro il ma questo è il passato io lo dico per dire adesso ecco come noi interveniamo
Per aiutare Gorbaciov io dico aiutare Gorbaciov
E aiutarlo presto e dobbiamo fare presto io mi permetto di dire che forse dobbiamo accelerare le cose anche dentro il nostro partito forse dovremmo fare presto forse sarebbe stato anche meglio per l'ho fatto prima un comitato centrale
Su quello che sta avvenendo all'Est
Per vedere quello che noi possiamo fare perché non è vero che noi non possiamo fare
E non solo sul terreno degli aiuti
Gorbaciov già due sfide dinanzi a sé Chiara tu lo sai uno che riguarda la situazione economica e l'altro che riguarda la disgregazione di un impero perché di un intero cita
Tale e c'è già chi gli sta dicendo bada che tu stai dilapidando disgregando un grande impero che era la seconda potenza mondiale
Che la risposta c'è nelle mani più c'è solo la risposta dell'interdipendenza
Del disarmo della demolizione degli arsenali atomici questa è la vera grande carta che noi abbiamo nelle ma ma allora i negoziati di Vienna che stanno procedendo secondo me così lentamente
Dobbiamo vedere se invece riusciamo assolutamente ad accelerarne in un modo in un modo particolare e questo non dipende solo da Bush
E nemmeno solo da Kohl
E nemmeno solo da questo Andreotti questo dipende anche da noi e dall'azione di massa che noi possiamo svolgere ecco allora dopo io voglio leggere le cose del teste per vedere come posso intervenire adesso come possono
E per all'ordine del giorno e forse questo è bene che sia venuto fuori che ti ringrazio chiara anche in questo nostro discussione questo grande tema di come facciamo presto Eltsin ha detto che Gorban
Off cioè sei mesi o un anno di tempo io spero che Lucia esagerato e pessimista non so quanto tempo ha Corbaccio ma so che noi non possiamo aspettare e che dobbiamo fare presto
Esso
Che ci sono dei segnali e allora vengono fuori delle cose che non capisco allora io non capisco perché di fronte a una situazione di questo genere da cui dipenderà anche l'avvenire dell'Italia se non vogliamo essere solo una provincia del grande impero americano allora non capisco perché noi aspettiamo ancora tanto questo governo regola andreottiana dire di no agli F sedici
A rifiutare le
Stare
Fare
Trattare e poi con l'Ungheria a trattare e poi con l'Ungheria per vedere che cosa possiamo portare a casa nel nell'interesse in nell'interesse di tutti
E allora verso sbalordito
Ma comunque c'abbiamo quella situazione parlava Rodotà e in Calabria è incredibile centinaia di morti senza spiegazioni e non si trovano i mezzi per arrestare qualcuno e muore un democristiano League
Dato e ogni anno non va e non si sa bene perché nessuno ai funerali dei suoi amici cioè questo dramma e noi pensiamo a costruire a
Crotone le basi paglia sedici io dico che questa è una distorsione profonda questo significa non capire non solo le cose del nostro Paese ma quello che sta avvenendo nel mondo
La risposta allora
Siamo in gioco siamo in ballo siamo nella partita etico anche una cosa Gorbaciov poi
è una speranza che anche da un altro punto di vista e non solo perché Gorbaciov fa lanciato una grande una cultura una pura adesso parliamo ha lanciato questa idea del leader interdipendenti
Ha rovesciato la linea di Breznev
Ha rovesciato le la visione del mondo come poggiata sull'equilibrio del due superpotenza e ha detto siamo interdipendenti se perdo io perdi anche tu
E possiamo vincere insieme guardate che una innovazione profonda questa qui
Forse qualche antecedente anche in certe cose che diceva quello quel tale Togliatti si potrebbe anche trovare nel cinquantaquattro
Ma siamo molto più avanti
Intendiamoci niente rendo cinismo siamo per fortuna nostra molto più avanti di Togliatti siamo al ragionamento della connessione siamo al riconoscimento dell'altro
L'Elia
Che grande novità queste nella cultura comunista tu hai citato Simone Weil
Io mi permetto di sperare che fosse viva ed è stata una grande figura
Forse sì ma ormai il avrebbe riconosciuto la grande innovazione di grande valore che stanno in queste parole che vengono dall'estero vuol dire che allora non ci sono la solo macerie
Vuol dire che allora beh c'è qualcosa che si muove anche tra i comunisti
E visto che questo Gorbaciov che fa parlare di sé il mondo Beppo CTC comunista e che ci posso fare io se si chiama ancora così
Vuol dire che l'estate è un dramma ma è anche una grande speranza
Essere attivi esserlo per usi io l'ho detto prima questa e la cosa che m'hanno insegnato quando ho cominciato a a al militare ma
Così su un al momento in cui ma viva tirare un po'le somme io credo che questa sia la cosa più preziosa perché mi resti e che posso giustificare una vita io penso che
Le generazioni del nuovo corso sapranno portare avanti questa speranza e questa gioia
Ancora grazie a tutti quelli che sono potuti intervenire nel dibattito e naturalmente a tutti voi che sicuramente avreste voluto dire tante altre cose grazie
Qui
Quindi