"Emergenza Valtellina" Festa Nazionale dell'Unita'

Drammatiche tutt'altro che conclusa che ha interessato la nostra regione
In questi due mesi
Abbiamo al tavolo con noi per la verità nel programma forse avete visto era stata annunciata anche la presenza dell'ex ministro Zamberletti il quale però
A ritenuto all'ultimo momento di di non venire non partecipare alla discussione ce ne dispiace
Anche se forse la sua decisione può essere comprensibile dal momento che quando noi gli avevamo chiesto di venire era ministro dalla Protezione Civile momento in cui facciamo la discussione non lo è più
A noi da un punto di vista politico ci avrebbe molto interessato averlo con noi forse però la sua posizione sarebbe stata molto imbarazzante difficile quindi ha pensato di non poter partecipare abbiamo però con noi o ugualmente dei testimoni e dei protagonisti dalla vicenda molto autorevoli e con loro possiamo fare la discussione comunque molto interessante abbiamo intanto due esponenti politici comunisti della Valtellina che hanno seguito e vissuta la vicenda dall'inizio
Sono e compare Vincenzo Chapare che deputato al Parlamento per la Valtellina il compagno Natale Contini che è consigliere regionale valtellinese
Abbiamo poi la compagna vera squarcia Lupi che deputato europeo
Che segue in particolare si occupa molto di queste questioni di cui oggi discutiamo e come ospite molto gradito compagno Luigi Vertemati del partito socialista e assessore regionale all'ambiente quindi diciamo ci sono tutti i protagonisti di una discussione che senz'altro
Sarà molto interessante credo che il modo migliore di svolgere questo dibattito è da parte mia di non farmi perdere
Altro tempo e di chiedere invece accompagna Vincenzo C a Barreto di ricapitolare per tutti noi di raccontarci brevemente in modo molto chiaro la vicenda Valtellina così come si è sviluppata
In questo mese e mezzo a che punto è oggi e fare se lo ritiene le sue osservazione dopodiché direi di possiamo chiedere
Casomai alla compaia Vertemati di intervenire via via tutti gli altri dire le loro opinioni quindi io comincerei subito col dare la parola accompagnarci a Barri per raccontarci un po'che cosa è successo in Valtellina
Un mese e mezzo dai primi eventi
La situazione in Valtellina continua rimanere molto grave
Intanto perché
Parecchi centri abitati sono ancora potenzialmente minacciati o da eventuali piene o da smottamenti
Perché migliaia di persone anche se domani ci sarà una correzione delle misure di sicurezza di un rientro di un certo numero di sfollati
Migliaia di persone almeno fino a metà ottobre
Vivranno con l'incubo del lago di Val di Pola sopra la testa
E perché la durata dell'emergenza
Si prospetta intenti assai lunghi
In realtà è già passato un mese e mezzo quindi i tempi sono già lunghi finora
C'è una spiegazione in questo protrarsi dei tempi non abbiamo avuto un'emergenza racchiusa in una fase soltanto ci sono state fasi diverse
Che hanno presentato problemi di di volta in volta che si sono accavallati di carattere diverso
Primi eventi sono quelli legati
Alla riduzione del diciotto di luglio quando una grande massa di acqua si è rovesciata a valle
C'erano dei dati pluviometrici di rilevanti
In più l'alta temperatura a metà luglio quindi con lo zero termico oltre cinque mila metri ha determinato lo scioglimento dei ghiacciai dei nevai e riversarsi quindi a valle di un'enorme quantità dia
Cause e quindi sono eccezionali pare che ci siamo trovati di fronte alla massima piena centenaria della da sta di fatto però che a determinare condizioni di
Di di maggior disastro
E sono state le condizioni degli albi dei dei torrenti affluenti allarga
Alberi non mantenuti pieni di detriti di alberi perché non era fatto non era è stata fatta con sistematicità la pulizia di questi anni
E molti di questi torrenti hanno avuto piene rovinose hanno devastato minacciato paesi inizierei
Inoltre sul fondovalle l'esondazione del Lardona coinvolto in maniera
Più del dovuto le stesse abitazioni paese anche perché una politica
Di espansione territoriale che non aveva molto riguardo anche rispetto ad eventi eccezionali di questo tipo la determina
E qui è scattata la prima fase dell'emergenza
Un emergenza ostacolata da una difficoltà oggettiva di comunicazioni la Provincia era interrotta era interrotta in tre spezzoni
Ma a chi ha visto come protagonisti
Decisivi intanto le associazioni di del volontariato i comuni e le forze locali c'è stato il vero un pronto allertamento dalla struttura della Protezione civile anche con mezzi imponenti
Ma questi mezzi sono arrivati con grave ritardo si sono mossi con ottusità proprio per la loro pesantezza per la per il carattere militare centralizzato
Della struttura e ci sono possiamo portarvi le testimonianze che in ti eri paesi sono piuttosto stati salvati dalla gente dagli amministratori dal volontariato locale noi abbiamo su questo
Espresso delle critiche e questo credo che sia già di per sé è un motivo di riflessione sulla necessità di un'articolazione diversa del servizio di protezione civile di esaltazione del suo carattere
Civile decentrato la necessità di dotare
Le amministrazioni locali soprattutto una realtà così complessa come come sono le vallate alpine di propri dei propri strumenti
Il ventotto di luglio si è verificata l'immane frana dal Monte contento che ha costruito la Vall'Alta Valle per alcuni chilometri
è apparso subito chiaro che al di là dei morti al di là della situazione di isolamento dell'Alta Valtellina che di per sé questo evento
Veniva a determinare si creavano le condizioni di un pericolo potenziale assai grave sia a monte perché non era stabilizzato il versante quindi della montagna continua a
Continuavano a scendere Massi o comunque c'era il pericolo di caduta di altri mass e soprattutto a valle perché
Lo sbarramento avrebbe determinato un lago va be'ha cambiato la geografia quindi creava le condizioni interne il formarsi di un invaso che
Nell'eventualità di una tracimazione avrebbe avuto possibili effetti disastrosi
A valle
Due giorni dopo è avvenuto un altro evento che ha a che fare con l'emergenza in Valtellina e il cambio
Del ministro sapete tutti giudizio che non solo i comunisti hanno dato rispetto a questo episodio di di malcostume
Perché la sostituzione di un ministro nonché di per sé sia illegittima però nel pieno dell'emergenza creando un vuoto di potere quando c'era invece la necessità di
Una pronta mobilitazione della struttura e soprattutto
Visto il carattere anche della strutto del servizio di protezione civile che affida molto alla responsabilità del ministro la capacità di decidere con prontezza interrompere anche solo elementi di conoscenza è stato una un fatto assai grave
Ma ancora di più in quella fase si è determinata una sottovalutazione dei pericoli
Per i centri abitati a valle dello sbarramento di Val di Pola e farò anche alcuni esempi
Alcuni giorni dopo il determinarsi dello sbarramento del dello sbarramento in Val Pola e del primo formarsi dell'ago
C'è stata la visita della Presidente del Consiglio Goria a Sondrio
In Valtellina il protocollo della visita del presidente del Consiglio aveva una distorsione molto grave
Il Presidente del Consiglio trascorso oltre tre ore a Bormio a colloquio con gli amministratori dell'Alta Valle certo per affrontare i problemi molto gravi dell'isolamento di Bormio dall'alta valle
Molto gravi dal punto teme ripercussioni di carattere economico e anche per i problemi sociali molto complesse che crea
E solo un'ora alla arresto dalla Provincia a Sondrio
E in questo clima che è stato evidentemente suggerito da chi quella provincia amministrata da chi questa Regione amministra perché ci sono anche responsabilità del presidente della Regione Tabacci che era presente che intervenne in un certo modo
In quella riunione portavano poi presidente del Consiglio quell'incredibile
Infortunio con i giornalisti a quell'incredibile affermazione sul l'unico rischio esistente in quella fase in Valtellina che era la possibilità di inciampare in qualche radice non è casuale questo incidente
Dico Ria non è casuale questa distorsione di protocollo irrealtà
In quella fase si sotto valutava il problema del rischio della sicurezza dei centri abitati e si privilegiavano altre questioni
Qui prendono le conseguenze errori gli errori e i ritardi che si sono succeduti successivamente perché se non si affronta con la la necessaria determinazione il problema poi è più facile che nelle maglie si inseriscono le leggerezze e si inseriscano le dilazioni e di ritardi e di errori ne sono stati commessi moltissimi uno per esempio è stato quello di
Ritenere il problema governabile molto ecco con molta facilità adesso dopo la esperienza così molto propagandata dalla cosiddetta tracimazione pilotata che forse molti di voi hanno addirittura visto in diretta televisiva si dice
Che quello è un evento straordinario addirittura si è dato luogo ad una sperimentazione scientifica che rimarrà nella storia ebbene se l'evento era così eccezionale non si capisce perché ci si è ridotti ad un provincialismo sul piano della conoscenza così grave forse avete assistito sui giornali e sulle televisioni a grandi dispute scientifiche
Chi diceva una cosa chi suggeriva un'iniziativa che un'altra anche questo non è casuale quando si scontrano opinioni e non si confrontano valutazioni tecnico-scientifiche succede questo anche anche per gli uomini di scienza perché non non si è riunita ad esempio la commissione Grandi rischi a suo completo perché non si è coinvolto il Servizio dighe del ministero dei lavori pubblici perché non si è coinvolto
Il il servizio idrografico tutte strutture pubbliche perché non si è fatto un grande consulto internazionale di scienziati come si fa quando avviene il grande terremoto
Si chiamano gli scienziati giapponesi oppure quando c'era erosione vulcanica si chiamano di esperti francese
Evidentemente dentro un'impostazione di sottovalutazione dei pericoli e dei problemi si pensava di risolverlo tutto in casa e qui io credo che ci siano delle responsabilità precisa del governo non è solo l'imponderabili tariffe dei fenomeni fisici che determinate terminato questa situazione di incertezza
Ma poi ci sono responsabilità gravi rispetto ai ritardi
è venuta fuori nei giorni successivi per motivi che ci sono oscuri rispetto ai quali possiamo fare soltanto delle supposizioni che
Hanno a che fare con la moralità con la correttezza delle procedure
Si sono persi dieci giorni negli interventi
La SNAM aveva presente che aveva ricevuto già dal ventotto luglio un incarico verbale come si procede nell'emergenza dal ministro per approntare un progetto che risolvesse il problema cioè quello dello svuotamento del lago
Aveva pronto il proprio progetto il sei agosto
Il ministro non
E vasi info lotti il sette di agosto affida la redazione del progetto ad un'altra società statale l'intervista ma quale impiega poi sette giorni a fare il proprio progetto esecutivo che viene approvato il diciotto
O ci sono motivi gravi che però non sono stati portati a conoscenza nemmeno nella Commissione terre nell'audizione alla commissione Territorio dalla Camara o altrimenti è inspiegabile questo cambio di cavallo operato dal ministro e perdere dieci giorni
Ne in un'emergenza è un fatto gravissimo perché adesso appare chiaro che l'assoluzione dal punto di vista del raggiungimento di livelli adeguati di sicurezza e lo svuotamento del lago
Di Valpola
Le idrovore a questo punto entreranno in funzione del diciannove settembre quindi ci saranno condizioni relative di sicurezza intorno ai primi di ottobre ebbene non è indifferente
L'installazione delle idrovore il diciannove settembre o il nove settembre soprattutto per quei ventisette mila che per giorni hanno dovuto dormire sugli alpeggi sui camion nelle tende in condizioni veramente disagevole per tutta la provincia che vivere ha vissuto questa fase
Con un grande
Con un grande incontro e quindi ci sono sono stati i ritardi inadempienze pasticci di questo tipo per questo per questa abbondanza di materia abbiamo chiesto ribadito la richiesta di dimissioni del ministro Gasparri non come una strumentalizzazione politica ma come
Ma come una necessità io credo che da questa vicenda vadano tratti insegnamenti più generali ho detto prima esprimevamo
Pesanti riserve critiche già sul funzionamento dalla prima fase dell'emergenza credo che sia ineludibile e urgente
La questione di affrontare
La il problema della rapida attuazione della legge quadro sulla Protezione civile che abbia caratteristiche che questa vicenda
Ci insegna devono essere quelle dell'articolazione del servizio devono essere quelle della snellezza e del suo potenziamento
Ma
Il problema l'emergenza Valtellina ovviamente mette in evidenza e e i problemi che si pongono
Non solo alla provincia di Sondrio ma l'intera comunità nazionale perché si tratterà di
A portare un grande afflusso anche di risorse per il rilancio delle attività economiche produttive per il ripristino
Delle infrastrutture
E debba comportare l'apertura di una discussione
Sulle lettura lezione da trarre da fatti di questo tipo ed è per questo
Quindi
Credo che la possibilità di interloquire con l'assessore regionale Vertemati sia appropriata e molto interessante
Crediamo che occorra vere un approccio diverso rispetto ai problemi del dopo della ricostruzione in Valtellina rispetto al documento che tra l'altro non si capisce bene se del presidente
Della regione o della Giunta
Che affronta soltanto le questioni socioeconomiche in alcuni tratti anche modo qua condivisibile ma che tralascia del tutto
Gli le questioni di territoriali noi pensiamo che occorra rifondere i danni e al
A chi chi li ha avuti occorreva ricostruire le infrastrutture e rilanciare
L'economia così duramente colpito ma pensiamo anche che occorra un Progetto organico di intervento territoriale
Che prenda spunto da questa lezione avviso Subasio nuove lo stesso tipo di sviluppo
Nel documento dalla Regione tutto questo non c'è nemmeno come enunciazione come come intenzione non su cui è scritto incalzeremo su questo crediamo che debba svilupparsi il dibattito l'iniziativa sul caso Valtellina nei prossimi
Ecco bene voi avete sentito adesso da da dal compagno ci appare un po'raccontare cos'è accaduto in questo mese e mezzo l'abbiamo
Stasera con noi non un protagonista di primo piano bisogna occorre essere giusto in queste cose l'assessore regionale all'Ambiente
Non non ha responsabilità direte ma sicuramente ha seguito molto da vicino tutta la vicenda come del resto anche Natale Contini del consigliere regionale oltre tutto dalla Valtellina le questioni che sono venute fuori molto grosse sulle quali sarebbe utile avere dei chiarimenti e delle risposte mi pare che sia pare abbia ben elencati Jole riformulo Decio come domande
Accompagno
E assessore Luigi Vertemati cioè prima di tutto c'è questo buco nero questi dieci giorni
Forse quindici giorni che sono andati sicuramente perduti noi abbiamo in Parlamento come partito sollevato questa questione
E abbiamo chiesto al ministro che spiegasse come mai aveva cambiato cavallo cioè come mai si è passati da una ditta un'altra per fare un lavoro che poi è sempre lo stesso e in questo cambio di cavallo si sono persi sicuramente dieci quindici giorni ma non non si tratta solo di questo
C'è stata anche una grande incertezza prolungata sulle cose da fare e quindi emerge il quadro di una protezione civile
Che gioca un po'il caso di dire irresponsabilmente a con una tragedia con un problema delle dimensioni cosa la Valtellina perde tempo e combina parecchi pasticci poi come milanesi qui abbiamo potuto un po'seguire questa stravagante assolutamente almeno a mio parere ancora incomprensibile vicenda della M
Cioè una grande azienda che praticamente conduce la Valtellina con le proprie tasche che dice alcune cose che non non parla col ministero per esempio i giornali di ieri ci hanno informato per l'ennesima volta che esiste esisterebbe un canale che poteva essere utilizzato dell'AN ma che il ministero o gli era stato detto non lo sapevo quindi noi abbiamo un diciamo un un sistema politico istituzionale che non comunica che non si dà informazioni di questo tipo cioè non si informa dell'esistenza di un canale che avrebbe potuto fare risparmiare tempo denaro e avremmo potuto evitare perché non bisogna mai dimenticarlo
C'è bare valtellinese Paternesi si sa non sono persone che si strappano le vesti facilmente per fortuna
Tuttavia ventisette mila persone sono state sfollate ancora dalla nota non è uno scherzo a me è capitato di essere sul luogo in quei giorni io sono sono scene sono scene abbastanza toccanti sono sono abbassa dei sono dei piccoli drammi insomma e sono cose anche molto costose
Tutto ciò poteva essere evitato ecco la domanda che rivolgere Vertemati non polemica perché ritengo che siamo qui un po'tutti per capire e ma cosa non ha funzionato
Cosa viceversa funzionato che cosa bisognerebbe fare perché in presenza di catastrofe di queste tipo d'Italia
Si comporta a sua volta tanto in un modo degno del nome quarto quinto posto che ritiene di occupare una graduatoria dei paesi sviluppati del mondo del tema
Grazie Volpini in mi sembra molto utile che compagni comunisti
Nello all'interno del Festival dell'Unità che si svolge in questi giorni si discuterà la questione della Valtellina io devo dire che in larga parte condivido le cose che c'è pari ha detto non ci sono grandi differenze per cui tenterò molto schematicamente di fare delle considerazioni attorno a queste questioni e spero di rispondere alle domande che sono state formulate del sud Borghini
La prima questione
I fatti della Valtellina e delle altre valli che non vanno dimenticate in questo momento sono una lezione per tutti noi
Una lezione che ci porterà io mi auguro rapidamente a rivedere la politica della montagna oltre che la politica del territorio una politica della montagna che deve avere al centro le questioni territoriali ambientali ecologiche
Dell'agricoltura di un'agricoltura diversa oltre che del turismo
Cos'è emerso in questa vicenda e in qualche vicenda precedente che la salvaguardia della montagna la sua tutela
Parte da una capacità di una diffusa presenza dell'uomo
Una diffusa presenza che non può essere quella del settecento e dell'ottocento o di qualche decina d'anni fa
Di una diffusa presenza che va diversamente organizzata
Dalla pubblica amministrazione dei cittadini
Occorre per fare questo introdurre ore introdurre una questione che sia un po'sfumata nel corso degli anni quella del cosiddetto interesse generale al bene ambienti vuol bene montagna che qualche volta si può scontrare con interessi di categoria di settori di individui degli stessi fruitori delle bellezze naturali che vanno a sciare o a godersi turisticamente sportivamente la montagna senza una presenza diffusa dell'uomo che sa curare prevenire
Avere la manutenzione e la vigilanza
Sui grandi fenomeni che la montagna può consegnare il rischio l'abbiamo visto anche in Consiglio regionale collega Contini che ha fatto
Lo dico con senza captatio benevolentiae un ottimo intervento in Consiglio regionale il rischio qual è
Quello di continuare la cosiddetta guerra delle responsabilità a volte sono i comuni la Provincia le comunità montane la Regione via via le aziende di Stato le aziende energetiche per salire al parlamento e al governo una lezione che deve portare innanzitutto il Parlamento ad assumere delle decisioni legislative importanti
La prima decisione legislativa è quella riferita la Protezione civile sulla quale tornerò
Ai servizi geologici e idrogeologici
E il regime dei suoli
In Regione Lombardia non è che non si è fatto nulla nel corso di questi anni si sono fatti interventi atti a salvaguardare la montagna però in carenza di una strumentazione generale di un ordinamento legislativo generale
Che desse un quadro di intervento e precise responsabilità in capo ai vari enti preposti
Tutti i provvedimenti ripeto che devono dare ordine ad un intervento che non può che essere organico
Se la lezione dalla Valtellina non viene recepita partire dal Parlamento il rischio e di fare degli interventi ma di trovarsi domani di fronte a situazioni quasi analoghe
Esiste poi un secondo capitolo quello dalla cosiddetta protezione civile del pronto intervento
Io condivido le osservazioni critiche fatte nei confronti della sostituzione del ministro
è stato un errore politico
Poteva e doveva essere evitato avrebbe sicuramente consentito di camminare in modo più spedito
Il passaggio di poteri a livello ministeriale ha sicuramente disorientato il ritardato i provvedimenti
Però di fronte ai morti non abbiamo anche un problema di responsabilità che dovranno essere chiariti
Esiste un'indagine della magistratura
Che attendiamo con
Coscienza di chi vuole conoscere la verità
Ma abbiamo registrato dei limiti grossi anche di intervento dalla Protezione civile
Protezione civile è uno strumento dobbiamo dirlo inventato in questi ultimi anni
E il ministro Zamberletti in questo aveva messo del suo anche con
L'organizzazione di una struttura molto come dire in grado di organizzare interventi però è una struttura più allenata fare interventi quali lo sgombero delle famiglie
Cioè interventi atti ad allontanare la gente del rischio
E magari organizzare il primi soccorsi non allenata ad organizzare perché conosce il territorio perché conosce cose esiste all'interno di quel territorio perché conosce l'esistenza
Della galleria che richiamava Borghini prima una struttura di protezione civile quindi
Che insufficiente a organizzare gli interventi necessario e quindi il rischio che abbiamo registrato alla fine di agosto era quella
Che non vi fossero le sicurezze per migliaia di persone
Qui voglio dire
Che non è che non ha funzionato nulla
Ne abbiam parlato anche in Consiglio regionale solo ricordano Borghini Contini
L'allerta dato il giorno prima dell'alluvione il diciotto diciassette per il diciotto
Lo sgombero
Fortemente voluto dai tecnici dalla Regione coperti dalla Giunta lo sgombero dei paesi che sono stati poi sepolti
Dalla frana e dall'ago della Val di Pola se non ci fossero stati questi interventi i danni sarebbero stati superiori purtuttavia non abbiamo decine di morti che sono di a testimoniare che qualcosa non ha funzionato oltre agli agenti che ci sono stati e quindi una struttura di protezione civile di pronto intervento che è insufficiente a governare fenomeni come questi è come qualche d'un altro che ricordano più avanti
Oggi siamo per fortuna in una fase nella quale la maggior parte dei rischi solo in qualche misura sotto controllo per cui si pone non ancora a mio parere la fase di ripristino complessivo di piano di ricostruzione
Ma siamo nella fase di fronte all'autunno all'inverno di ripristino delle condizioni di visibilità delle centinaia di migliaia di persone che vivono lì
E allora
Il lavoro che stiamo facendo a livello regionale con gli altri colleghi e quello dell'inventario delle cose da fare subito oltre alla protezione civile estratti da ripristinare che consentono di collegamenti
Nel corso dei prossimi mesi sicuramente difficile sarà ripristinare un rapporto con l'alta valle ma ci sono molte strade che sono come dire oggi agibili ma di fronte all'autunno e l'inverno potrebbero non esserlo
Il sistema di acquedotti di fognature gli acquedotti sono stati inquinati
Abbiamo un rischio di approvvigionamento scarso di acqua non potabile anche il ripristino delle condizioni degli acquedotti
E delle fognature la messa in sicurezza di tutte le popolazioni e la ripresa delle attività produttive per quanto è possibile forse non tutte
In questo provvedimento di ripristino sono necessarie alcune cose che il presidente Tabacci aveva messo nel documento che ricordava
C'è Barri prima
Benefici fiscali e provvedimenti che consentano l'economia della valle di poter reggere nel breve e medio periodo in una condizione di difficoltà pensate solo al trasporto per l'alta valle ai costi che il trasporto a sono tutti provvedimenti che devono entrare nel nuovo decreto della governo per ripristinare le condizioni di vivibilità e poi esiste il piano di ricostruzione mi pare
Che sia stata fatta giustizia di una ipotesi quella del commissariamento che non mi sembra l'ipotesi più importante
Il ripristino e la ripresa la ricostruzione della valle ripeto cose che abbiam detto in Consiglio regionale non può essere fotocopia non può essere come se nulla fosse primo perché c'è un pezzo di Valle che non è più quella che era prima
Secondo perché solo per i collegamenti stradali per l'alta valle è necessario fare un'altra cosa che non è quella della trentotto che c'era prima
Il rapporto dell'alta valle con le altre Valdi parlo dell'eventuale traforo dello Stelvio pone questioni di progettualità e di interventi di grande e dimensione un ma al all'interno di questo ambito e dei provvedimenti economici
Sono necessarie tre cose a mio parere il primo un sistema di vigilanza che avvisi assai per tempo
Della quali quantità di pioggia di precipitazioni che sono prevedibili in modo da allertare tutti gli strumenti di difesa tutela compresa l'avviso alla gente per temi
Secondo
Una valutazione di un sistema complessivo di carattere idraulico che comprenda l'asta della da tutti i suoi affluenti per arrivare fino al lago di Como
In un rapporto con il magistrato del Po e la Regione Lombardia che consenta di fare un progetto generale entro il quale il sistema idraulico sia in garanzia per quanto è tecnicamente possibile
Per fare questo sono necessari una serie di progetti di bacino
Torrente per torrente per poi arrivare sull'asta dell'Arda e infine sul lago di Como
In modo che ci sia la capacità di governare i fenomeni tecnicamente è possibile oggi si tratta di mettere in campo risorse tecniche e tecnologiche finanziarie che le metta insicurezza nel fare questo
Si dovrà fare una revisione degli assetti urbanistici
Della Valle io qui esprimo un'opinione ovviamente
La polemica che tanto al volte sentiamo rispetto alle costruzioni nel fondovalle
L'economia moderna di una Valle come la Valtellina come potrebbe essere la Valcamonica o altre valli della Lombardia
Non può essere l'economia fondata sui vecchi paesi a mezza costa delle valli anche il fondovalle deve essere utilizzato perché lì che possono essere costruiti impianti atti a soddisfare le esigenze di una vita moderna
Ma se utilizziamo come dobbiamo utilizzare il fondo valle la capacità di governo del sistema
Del regime delle acque deve essere una capacità assai superiore rispetto a quella che c'era
Quando un po'di decenni fa l'economia era diverso è quando l'afflusso della delle persone in valle di natura diversa il turismo è una grande come dire arma della Valtellina e delle nostre montagne non è la sola deve essere sviluppata come ho detto poc'anzi anche un'agricoltura diversa però
Sequestro se le se il turismo deve essere un elemento di volano importante bisogna che ci siano tutti gli strumenti atti a garantire questo tipo di impostazione due ultime considerazioni chiedo scusa se la faccio un po'lunga
La ricerca delle responsabilità
E peraltro oggetto anche di una commissione del consiglio regionale
è un obiettivo oggettivo che dobbiamo ricercare ad una condizione io sono convinto che anche alcuni dei ritardi che ci sono stati nel corso del mese di agosto sono dovuti a Paure che si sono affacciate anche all'interno della Valle
Chi è chiamato ad assumere decisioni tecniche amministrative politiche nel momento che c'è la diretta televisiva o nel momento che c'è il grave danno
Non può essere sottoposto al rischio di aver paura di sbagliare io ho parlato più volte con i tecnici che hanno per esempio sperimentato questo
Strumento della tracimazione controllata
I tecnici per parte loro erano sicuri del loro progetto
Ma avevano timore che un errore nel Progetto nella sperimentazione che non era mai avvenuta
Potesse caricarli di responsabilità superiori a quelli che erano in capo allora allora la ricerca delle responsabilità
Non può portare alla inerzia la paura di assumere della responsabilità c'è un collega assessore che a questo compito che ha firmato nel corso di queste settimane
Come dire pronti interventi per oltre cento miliardi in Valtellina
E chi
Può dire che tutti quegli interventi erano assolutamente necessarie eppure ha dovuto farlo e ha fatto bene a mio parere a farlo perché senza quell'interventi rischi potevano essere superiori
Si è fatta la polemica dicendo che era prevedibile certo tutte prevedibili io voglio fare qui un esempio la Giunta regionale su mia proposta ha deciso due mesi fa di dichiarare l'area è stato Orval Lambro e i fenomeni di questi giorni a Milano sono lì a testimoniare che non era un'invenzione l'inondazione di Milano
Nell'arco di una settimana per due volte una uno dei fenomeni l'asta dell'ampio tra il Seveso e l'Olona come Area ad alto rischio ambientale
Per dichiarare quest'area ad alto rischio ambientale vi sono cinque milioni di persone in questa
Ottocento mila unità produttive significa che i fenomeni di rischio per le persone che sono dentro quest'aria sono tante dalle industrie rischio industriale
Abbiamo la Sandoz ultimo fenomeno che abbiamo vissuto
A quello di inondazioni che ci possono essere significa che è tutto prevedibile quello che può avvenire no significa che bisogna organizzare interventi sempre più puntuali che siano in grado di ridurre al minimo il rischio che c'è e infine voglio dire che il piano di ripresa economica senza fotocopia deve ridisegnare
I poteri e le funzioni dei singoli inizi coordinati a mio parere da un progetto generale che nasca a livello regionale che riconduca anche il progetto degli Enti di Stato dall'Anas al magistrato del Po all'interno di questo progetto io condivido
Come dire i due canali che venivano individuati del cosiddetto documento Tabacci ricordato braccia barre
Cioè la ripresa deve avvenire con tutte le cose che ho detto agendo su due canali finanziari i finanziamenti e le agevolazioni nel senso che i finanziamenti e le agevolazioni devono essere l'elemento sul quale il sistema riprende riorganizzandosi tutelando sì
Tutelando sì meglio per fare questo
Ci vuole qualcosa di più che una legge ci vuole la legge speciale
Ma occorre stabilire dei meccanismi perché storni finanziari arrivino in permanenza nelle zone di montagna
Sarà una tassa sull'energia elettrica
Saranno altri provvedimenti ma alla montagna per essere curata tutelata vigilata
Per Esperance fare la manutenzione che necessarie in una realtà così complessa ha bisogno di flussi finanziari che non finiscano il giorno che finita la risorsa messa in una legge speciale come quella che molto probabilmente il Parlamento farà grazie
Dunque il compare Vertemati avete sentito a un po'allargato giustamente credo problemi marcia
Ricordato che questa vicenda la Valtellina
E una dimostrazione particolarmente grave di un problema però molto più generale e quindi ci ha ricordato la questione Lambro la questione di Milano e poi ci ha detto qui bisogna mettere a posto la montagna la ripresa non potrà essere non solo la fotocopia del passato ma dovrà rappresentare rispetto al passato una correzione molto profonda di rotte sono dichiarazioni
Molto impegnative si potrebbe solo aggiungere che questa correzione di rotta richiederebbe
Io sono convinto che richieda un cambiamento profondo anche di forze che dirigono
Il Paese alla società perché non non riesco molto bene a capire come questo possa avvenire
Ma è una questione politica che in questo momento
Diciamo possiamo lasciare a parte accontentiamoci ed è già molto di approfondire la questione
Però prima di dare la parola al compagno Contini che consigliere regionale valtellinese e che anche lui ha vissuto molto da vicino la così io vorrei riportare appunto rivolgendo l'unica domanda
Il dibattito sul tema di fondo non abbia avuto un disastro di enormi proporzioni sarebbe folle incolpare di questo disastro soltanto l'uomo c'è una componente assolutamente imprevedibile assolutamente straordinario eccetera tuttavia siamo tutti convinti più sono passati i giorni più questa convenzione divenuta diffusa e si è fatta certezza che questo disastro ha avuto dimensioni enormi
Per colpa dell'uomo cioè c'è una componente inevitabile poi c'è una componente che dovuta responsabilità umane pregresse il modo in cui abbiamo trattato la montagna il modo in cui abbiamo organizzato il sistema idraulico
Della
Valtellina quindi il tipo di sviluppo che abbiamo avuto intendendo per sviluppo anche la capacità dell'uomo di imbrigliare le forze della natura rispettarle e al tempo stesso farsi rispettare perché
Il rapporto è dialettico naturalmente in questo senso e con da mi pare che sarebbe interessante ritornare un momentino su questo la questione
Quali sono le cose che sono emersi e come errori individuabili che l'uomo che cos'è che è stato amplificato da responsabilità umane
Quali sono queste decisioni che sono state prese
E Vertemati naturalmente dicevo non possiamo mettere chi comanda nella condizioni di avere paura di prendere certe decisioni e la tracimazione del lago
è stato detto era una decisione inevitabile ma era inevitabile perché era inevitabile o perché era un passati venti giorni inutilmente allora
Il tecnico diciamo della regione dello Stato che ha dovuto decidere per la tracimazione è stato messo in questa condizione dalla natura
Ovvero da un sistema politico da un ministro che per venti giorni non ha deciso che a quel punto
La tracimazione controllata era inevitabili ma se si fosse deciso venti giorni prima si poteva forse prendere un'altra decisione non lo so
Ma Contini che ha vissuto proprio molto da vicino tutta questa fase forse ci può dire qualcosa e riaprire un momento la discussione
Se io
Per rispondere a questa domanda
E ai problemi che sono emersi negli interventi che mi hanno preceduto
Parto da una considerazione di carattere politico più generale
Che mi pare vada fatta
Proprio alla luce del quadro che
Qui è stato tracciato prima dall'intervento al compagno ci ha varie poi il parte anche nell'intervento dal compagno del tema
E l'affermazione Puerta
Che questa vicenda
è stata prima di tutto
E io spero che sarà ricordata a lungo
Una lezione politica
Per i valtellinesi
Rivolte Udinese che sono gli abitanti di una provincia che non dimentichiamolo
è da quarant'anni e un grande serbatoio di voti dalla Democrazia cristiana
Valtellinesi che questa volta hanno vissuto
Sulla propria pelle
I risultati di giochi meschini di potere
E il prevalere spesso
Difficile spinte corporative
E spiego anche il perché di queste affermazioni
I meschini giochi di potere sono quelli che hanno portato al cambio del ministro
E io non sono per difendere Zamberletti
Perché il ventidue luglio in consiglio regionale lo ricorderanno Borghini Vertemati
Noi comunisti fummo gli unici ad attaccare il sistema dalla Protezione civile e lo stesso ministro Zamberletti per la confusione che regnava sovrana in quei giorni in Valtellina anche quando era ministro Zamberletti
Quindi nessuno ha difeso d'ufficio di Zamberletti
Ma un generale non viene cambiato sul campo di battaglia
A meno che non si abbia il coraggio di dire di dimostrare che questo generale ha sbagliato tutto nel condurre la sua battaglia
Ora siccome dopo i primi giorni di grande confusione
Perché la Valtellina nome è stata salvata la sistemò la Protezione civile
La Valtellina i suoi abitanti sono stati salvati dai sindaci
Democristiani o comunisti o socialisti questo poco importa
Che hanno suonato le campane a martello di notte
Che sono girati casa per casa a suonare i campanelli a fare scappare la gente dalle abitazioni
Che nelle ore di emergenza assieme alle giunte comunali e a a cittadini volontari
Eravamo lungo l'asta dei torrenti a controllare quello che succedeva
Quando intanto la televisione lanciava proclami su aggiramento dalla Valtellina alla parata dal terzo e il quarto Corpo d'armata sembravo dissentire bollettini militari
Ma il terzo quarto Coppola materno ben lontani dalla Valtellina non sapevo neanche può che cos'era e come l'ha fatta la carta geografica dalla Valtellina
In quelle ore ripeto la Valtellina è stata salvata dai suoi abitanti
Dei suoi amministratori locali da chi si è dedicato con impegno e con sacrificio a questa azione fondamentale
Ma ripeto
Una volta avviato quel sistema pur tra mille difficoltà aveva cominciato a funzionare
E l'errore è stato qualora il cambio col ministro
Perché il cambio il ministro ha significato il ripiombare nuovamente nella confusione iniziale
Ha significato come spesso avviene in Italia
E questo fa parte del nuovo purtroppo di gestire il potere politico nel nostro Paese
Ha comportato la fuga
Degli staff tecnici di quel poco di Stato tecnico che stava attorno al ministro Zamberletti
E qui la responsabilità
Sono da una parte del neoministro Gasperi ma dall'altra anche magari di qualche tecnico che non si capisce il perché sia scappato
Solo perché il ministro è stato cambiato
E quindi qui bisogna dire pane al pane avviene al a e vino al vino e vai a Cesare quel che è
Bettega spari potrà capire di tutto o meno che l'ipotensione civile
Perché lui
Ha cercato di mettersi le medaglie qualche ore dopo in Valtellina venendo a venire fidatevi di me che sono quello che ha affrontato l'emergenza nel Belice e durante l'alluvione di Firenze dove mandare nel Belice o Firenze a dirle queste cose che si ricordano ancora oggi poi metrò farebbero scappare
Quindi
Se c'era qualcuno a cui fare occupare questo posto sicuramente nome era il ministro numeri al ministro Gasparri
Però ciò nonostante a mio parere non si giustifica il vuoto che si è creato e la fuga dei tecnici di quei pochi termici che c'erano che avvenuta successivamente
Ecco il perché non sono state prese
Immediatamente una serie di misure
Oggi ci vendono Lazio la tracimazione controllata come un grande esperimento di portata mondiale
Arrivano in televisione i Rambo dall'Idraulica perché ormai siamo arrivati a questo livello manca che ci spieghino coccole alla composizione chimico-fisica dà l'acqua che scende dal lago di Val Pola durante le dirette del TG due
A a venderci appunto questo esperimento come qualcosa di avveniristico Omo come qualcosa di unico al mondo ma guardate che il ventinove e il trenta di luglio in Valtellina
Qualsiasi geometra praticone di paese la prima cosa che diceva
E era che bisognava far scendere i residui dalla frana del monte coperto e bisognava immediatamente procedere alla bassa momento ove il corpo dalla frana che si era battuto il ventotto luglio intanto che nel lago c'erano qualche centinaia di migliaia di metri cubi di acqua e non di diciassette milioni di metri cubi di acqua che abbiamo registrato il venticinque e il ventisei di agosto
Ebbene
Queste cose non sono anche state prese in considerazione
Assieme a queste c'è questa vicenda allucinante dal canale dall'azienda elettrica municipale di Milano
A me non interessa andare a ricercare oggi
Le colpevole responsabilità
Per vedere se ha ragione uno o ha ragione all'altro
Sta di fatto che a quel canale esiste
è un sistema serio moderno di protezione civile
Con un ministro e dei tecnici all'altezza dalla situazione la prima cosa che dovevamo fare sapendo che a monte dal lago esistevano numerose centrali
Punti di impresa dighe e sbarramenti artificiali dall'azienda elettrica municipale di Milano era quello di prendere in mano le carte
Verificare quali erano le possibilità di pompaggio dall'acqua
E discutere poi con la stessa azienda elettrica municipale di Milano che cosa fare per svuotare immediatamente il largo
Bene questo non è venuto in mente a nessuno
Poi sentiamo un'arteria dico anzi leggiamo la dichiarazione di un tecnico prove son Siccardi e naturalmente le ha smentite il giorno dopo
Dichiarare
Che sia vero in quel momento qualcuno ha detto che esisteva questo canale
Però sai mezzo quella confusione ci siamo dimenticati
Ecco questo è il livello o dalla Protezione civile in Italia quando si ammettono candidamente ingenuamente
E voi madornali di questo tipo nuovo questo ci porta a pensare in che mani in che mani siamo
E poi dopo questi due-tre giorni nodi di confusione sia passati a a
Un altro tipo di impostazione del problema
I problemi erano quelli che ho chiamato prima vilmente corporativi
Ossia il prevalere
Delle questioni di carattere socioeconomico pure importanti e non trascurabili evidentemente
Ma i danni di carattere socio economico possono essere infusi
E nessuno dovrà nona vere alla rifusione dei danni e noi comunisti siamo i primi a sostenere che la legge che vuole approvare il Parlamento dovrà prevedere la rifusione dei danni anche di carattere economico sia per i lavoratori dipendenti come per le aziende che
Hanno voluto subire a seguito dei fatti dell'Ulivo dall'agosto di quest'anno in Valtellina
Ma prima dei problemi di carattere socio economico ci sono i problemi dalla sicurezza degli abitati
Ci sono i problemi di migliaia di vite umane mo'di vite umane che sono in gioco
Il pericolo rappresentato Malagodi Valpola che era una bomba a orologeria innescata e lo sapevamo tutti
Ebbene ciò nonostante abbiamo sentito le dichiarazioni irresponsabili di Goya li ha già citate
Prima di me c'a Bari abbiamo visto una campagna portata avanti soprattutto a livello provinciale dagli esponenti dalla Democrazia cristiana
Tesa ad attaccare la stampa la radio la televisione perché diceva le cose che c'erano in Valtellina certo ci sono state anche esagerazioni
Ci sono state soprattutto ma le prime ore anche
Posizioni sicuramente non accettabili che sono emerse sulla stampa che amo dato una rappresentazione sbagliata la situazione valtellinese
Ma ciò nonostante non si può attaccare la stampa la radio televisione quando queste mettono in evidenza i pericoli che sono presenti navale a seguito dalla dalla frana della ventotto di luglio e quindi dal pericolo rappresentato dal lago artificiale perché l'obiettivo in quel momento ed era invece quello di puntare tutto sul rilancio turistico
Bisognava salvare la stagione turistica bisogna fare in modo che il mese di agosto possibilmente la località turistica cavata male sia gli enti si riempisse o vicente allora bisogna tranquillizzare gli italiani
è infatti durante
Infatti durante i giorni di Ferragosto
Durante il giovedì ferragosto Bonduelle anche Piero vi puristi no era anche più nuovi turisti l'abbiamo visto in televisione c'è uno magari altre località dalla valle della quale ci siano dimenticate paga magari noi entravamo dei giochi di potere
Di chi governa la Provincia di Sondrio che erano vuote ma l'alta Valtellina in quel momento ha avuto un grande Pieri
Ma noi che cosa abbiamo risposto in quei momenti abbiamo risposto che il turismo è una cosa importante
Il turismo è una cosa da sviluppare perché rappresenta una grande risorsa per la Valtellina
Ma il turismo si fa a condizione che ci sia un territorio che sia fruibile da parte dei turisti
E sicuramente per fare turismo c'è bisogno di qualcosa di ben diverso dal turismo dalle ambulanze
O dal turismo che è un fatto le popolazioni valtellinesi in questo mese con le docce scozzesi dei piani di evacuazione
Detto continui rientri e dalle continue espulsioni dalle proprie dalle proprio abitazioni pre questo purtroppo il turismo
Chiamo vissuto i valtellinesi sulla propria pelle volante
Durante il mese di agosto
E poi si è arrivati si è arrivati a alle vicende del venticinque e ventisei e venticinque il ventisei di agosto
Con la drammatizzazione dalla situazione perché finalmente né il venticinque ventisei agosto quando il sistema dalla Protezione civile si è accorto
Che probabilmente avevano sbagliato un peccato spoglia le precipitazioni
E quindi la scelta dalle idrovore che vuole entrare in funzione non ripeto le cose già dette la Chapman
Può entrare in funzione diciannove venti di settembre
Abbiamo sbagliato i calcoli perché qualunque valtellinese essa che dal venti al trenta via agosto in quei dieci giorni tutti gli anni ci sono precipitazioni di carattere eccezionale
Invece i conti li hanno fatti sulla base di precipitazioni normali
E davano per scontato che al massimo il lago si sarebbe riempito i primi di ottobre per cui le idrovore avrebbero potuto entrare in funzione quindi risolvere almeno parzialmente almeno parzialmente il problema
Quindi questo è sistema di Protezione civile che abbiamo oggi nel nostro Paese
Io lascio immaginare
Io lascio immaginare
Agli abitanti dall'area metropolitana
Che cosa potrebbe accadere sulla base di questa esperienza
Se ci fosse una situazione di emergenza
Di tipo nucleare per esempio seguito dal problema la centrale di Caorso con la necessità magari di evacuare butto termina di sfollare qualche centinaia di migliaia di persone
Bene in Valtellina non l'abbiamo vissuta su a vostra pelle che cosa ha significato lo spopolamento di ventisette mila persone
Quello non è stato uno scollamento non ha nulla a che vedere con un piano di protezione civile quello è stato un piano di deportazione abbiamo visto la Valtellina militarizzata e lo è ancora oggi
Con le popolazioni tirate giù dal letto alle due tre del mattino perché improvvisamente i grandi minimizza attori hanno cominciato veramente a capire che cosa stava bevendo e non volendo correre dei rischi
Ulteriori sono andati alla realizzazione di un piano che avevamo un mese di tempo per fare uno perché l'emergenza è cominciata il ventotto luglio per il lago colpo ma un piano di sfondamento fatto su mappe al dieci mila con curve di livello tracciate con il pennarello
E chiunque di voi può capire che cosa significhi Puerto
Perché assuma appena dieci mila con come di livello tracciate al pennarello un millimetro in più umili veto in meno vuol dire mille persone il più umile persone in meno che se ne debbo montare oppure possono restare in casa
Quindi un piano grossolano il quale prevedeva soltanto che la gente voleva scappare
Dopodiché per quanto riguarda gli altri problemi nessuno di questi problemi avuto una risposta immediata in ordine
Alla soluzione dei problemi logistici alle questioni di carattere alimentare ai problemi igienico sanitari alle questioni dall'assistenza a queste ventisette mila persone
Chi è stato sistemato negli alberghi evidentemente ha avuto una risposta più che adeguata ma negli alberghi è stato sistemato il venti per cento di questi ventisette mila sfollati gli altri non si sa non si sapeva dove eravamo più di dieci mila persone non si sapeva dove si trovavano
Nessuno era in condizioni di dire dove erano
Erano sugli alpeggi in baite di pietra magari dodici quattordici persone in casolari dove al massimo se ne possono ospitare tre o quattro Bombino come cambio marea auto intende improvvisate
Questo è stato il piano di protezione civile che ha funzionato in Valtellina quindi Dio ci scampi e liberi da questo sistema di protezione civile
E allora qui viene un'altra questione che noi poniamo quella che bisogna passare a un sistema di protezione civile
Che non può essere gestito con un taglio militare burocratico come è stato fatto anche in questa occasione in Valtellina di fronte a questa emergenza la protezione deve essere civile nel vero senso va la parola
Per essere capillare articolata sul territorio
Devono esserci dei piani in base ai quali si sa nel momento in cui bisogna far sfollare una popolazione dove la gente deve andare che tipo di assistenza può ricevere devono esserci
A disposizione tutti
Tutte le risorse che sono necessarie per poter mantenere questa popolazione e quindi non coerenti ai ripari il ritardo o magari non Covelli neanche come spesso e volentieri
E avvenuto e avvenuto in provincia di Sondrio
Quindi queste sono accuse precise che noi muoviamo sull'accusa che rivolgiamo al governo prima di tutto al ministro la Protezione civile nel quale abbiamo chiesto e ribadito la necessità che si dimetta
Ma che rivolgiamo compagno Vertemati anche alla Regione per alcune responsabilità che a vostro parere alla Giunta regionale che ha perché è vero che il presidente Tabacci è calato in Valtellina
Il ventisei al ventisette di agosto e a a si è assunto in pratica la responsabilità la tracimazione controllata di fronte di fronte al ministro Gasparri che nel frattempo è abbandonato la valle affidandosi al buon Dio
E vero guasto bisogna dare atto della decisione
Di Tabacci e dalla prontezza con la quale Tabacci in quel momento è intervenuto però io vi dico la Giunta regionale Tabacci sapevamo dal ventotto di luglio che c'era con la situazione
Perché non è stata fatta la necessaria azione di pressione politica
Nei confronti del Governo nei confronti del ministro Gasparri perché venissero assunte con le decisioni di fronte a una evidente vuoto di potere e di fronte alla confusione che regnava sovrana
Sicuramente perché magari non si volevano creare conflitti con il governo non si voleva a dire pubblicamente Rea quello che magari si pensava colloca nei corridoi magari ci diciamo ci diciamo anche tra di noi no
Ossia un riconoscimento per incapacità
Di operare la parte del sistema la Protezione civile e del suo ministro
Ed è lo stesso e dello stesso governo però qui ci sono ripeto responsabilità da questo punto di vista anche dalla Regione Lombardia dalla Giunta regionale e del suo e in particolare del suo presidente
E vengo per concludere sono già stato troppo lungo
Alla un'ultima domanda che poneva prima il compagno il compagno Borghini le responsabilità umane
Certo
Gli avvenimenti
Di questi due mesi in Valtellina sono stati sicuramente di carattere eccezionale
Già siamo pari ha illustrato la dinamica degli eventi io non voglio non voglio ripeterlo
Sappiamo che le montagne sono milioni di anni che si muovono sappiamo la condizione particolare geologica dalla Valtellina che sulla faglia quella che segna il confine geologico tra l'Europa
E l'Africa probabilmente è in atto anche un movimento di carattere sismico perché tutta una serie di episodi che sono avvenuti in questi ultimi due mesi altrimenti non si riuscirebbero a spiegare la stessa situazione
Relativa alla temperatura in quota è assolutamente anomala perché lo zero termico a oltre cinque mila metri è un fatto assolutamente eccezionale questo scioglimento impetuoso dei ghiacciai è una cosa altrettanto eccezionale
Però c'è anche un problema relativo al nuovo con il quale la valle è stata antropizzata soprattutto negli ultimi decenni noi non siamo per una economia che punti sul ritorno dei valtellinesi
Alla
A una zootecnia
Di sussistenza quella del latte di capra
O sulla e come umiliata in grano saraceno dalla segale
Che voleva dire malattie epidemie pellagra e tutte le cose che sappiamo quella che ha caratterizzato la Valtellina
Fino agli anni trenta e gli anni quaranta basta leggere la vecchia enciclopedia Treccani dove alla parola che lettino c'è la risposta abitante dalla Valtellina no perché corrispondeva un determinato tipo di economia che c'era allora e purtroppo umane tra altezza anche di carattere culturale che per l'arretratezza economica purtroppo queste valli ha voluto subire quindi noi non siamo per il re dei polmoni indietro
Siamo però per uno sviluppo economico che sia compatibile con il territorio questo che cosa vuol dire vuol dire che è necessario in questo piano di rilancio dalla Valtellina
Che non deve essere la fotocopia sono d'accordo con Vertemati ieri l'uomo muso termine ricostruzione perché ricostruzione vuol dire ripetere gli stessi errori dal passato
E allora bisogna affrontare e risolvere problemi di alleggerimento urbanistico
Bisogna risolvere problemi relativi al governo d'area come c'è un sistema idraulico valtellinese che è troppo rigido
Va reso più elastico ci sono grandi interventi da fare sulle aste dei torrenti sulle aste del fiume Adda c'è bisogno finalmente di una unica autorità di bacino
C'è bisogno di un piano di rilancio che dev'essere però un piano essenzialmente di carattere territoriale bisogna sapere fin da adesso e lo debbono sapere gli amministratori gli abitanti dalla Valtellina che ci sono paesi e frazioni che probabilmente dovranno essere spostati
C'è bisogno di una grande opera di ridisegno urbanistico di tutta la valle se vogliamo fare in modo che questa lezione sia capita se vogliamo fare in modo che me
Nei prossimi mesi come i prossimi anni non si abbia nuovamente a fare il conto ove i morti e il conto dei disastri perché ripeto mo'ci sono fenomeni che sono fenomeni di carattere naturale
Fenomeni veramente eccezionale come questi che si sono verificati però questi fenomeni si sono moltiplicati e dilatati soprattutto per responsabilità dell'uomo e per responsabilità del nuovo con il quale sono state governate queste valli in questi anni
Ecco quindi anche la lezione politica che va tratta e noi ci auguriamo e i valtellinesi finalmente la capiscono fino in fondo anche sul piano politico
Direi direi proprio grazie a Contini e per il suo intervento molto lucida anche molto appassionato che
Dimostra che questa vicenda l'ha vissuta proprio molto da vicino
L'ha sentita moltissimo ci ha trasmesso anche una un bel messaggio politico umano greche io non conoscevo la definizione del vecchio Treccani di valtellinese abbraccio i due valtellinesi a Milano questa sera
Mi sembra che smentiscano un po'cretinismo sembra che stia da qualche altra parte non non li almeno in questa in questa storia e quindi ecco noi però adesso abbiamo visto la faccenda da almeno tre punti di vista credo che a questo punto sarà molto interessante ascoltare così si dice la compagna Vera Squarcialupi che deputato al Parlamento europeo
E forse può aiutarci a collocare questa particolare vicenda nostra in un contesto più generale intanto le cose capitano anche in altri Paesi dell'Europa non solo da lui e vedere che cosa si può fare
Da questo punto di vista per vicende come quella della Valtellina parola vera sconcerto
Ecco certamente le catastrofi succedono anche negli altri Paesi ma debbo premettere che l'Italia e in testa per catastrofi negli ultimi trent'anni
Quella che molto più morti
E quella che ha avuto più catastrofico e di più grande portata e vero che ti ho riccamente ci sono due Paesi che dovrebbero avere più disgrazie Dinoi sono la Spagna e la Francia perché secondo i parametri che misurano la pericolosità di un territorio
A noi mancherebbero ma questo è già stato smentito per esempio la siccità quest'anno è un anno di terribile siccità in Italia nelle isole altrettanta piogge però è caduta
In altre parti d'Italia giusto sì e poi ci mancherebbe il pericolo dei Tornado però dal lato pratico siamo il Paese
Che più catastrofi naturali e ciò nonostante siamo anche quello che ha organizzato seppure in embrione una politica della Protezione Civile soltanto di recente e abbiamo sentiti in quale modo imperfetto
Di parametri sui quali si basa alla pericolosità per catastrofi sono totalmente valanghe smottamenti terremoti
Irruzioni di di vulcani incendi rottura di dighe inondazioni rischi industriali rischi di trasporti chimici si parla di catastrofi naturali ma si parla anche di catastrofi
Causate dalle attività umane in questo senso mi ha fatto piacere
Sentire che Contini ponesse dei dubbi sulla su quella temperatura elevata che ha reso ancore più grave e le precipitazioni della Valtellina
Sappiamo l'effetto serra
Cioè quelle affetto che ha aumentato notevolmente la temperatura soprattutto dell'Europa meridionale che non è che una conseguenza di certe attività umane di un'emissione
Eccezionale di anidride carbonica ma c'è anche per esempio l'erosione dello strato d'ozono che che è un po'come l'olio solare che noi ci mettiamo d'estate per proteggerci latte
Quindi dobbiamo pensare che le responsabilità umane
Sono molto
Più di quelle che in genere vengono elencate debbo dire che a livello europeo non solo se ne discute ma vengono prese anche delle iniziative
E recentissima la la firma di un protocollo nel Canada per ridurre l'emissione dei clorofluorocarburi cioè di quei quei gas che escono dalle bombole spray ed altre
Prodotti della nostra industria e che sono responsabili dell'erosione dello strato di ozono
Così come proprio in questi giorni si è svolta a Copenaghen un grosso convegno sull'effetto Serra cioè sulle variazioni climatiche
Che hanno fatto sì per esempio che contemporaneamente alle piogge della Valtellina lo scioglimento delle nevi al fatto che le piogge non sono diventate nere o che inviati i ghiacci si sono sciolti
In Grecia in Spagna ma anche nel nostro Sud ci siano state quelle temperature abnormi responsabili della di molte vittime soprattutto in Grecia dove l'Effetto Serra cioè il grosso inquinamento soprattutto nella città di Atene raggiunge dei livelli di per Rocco pericolosità massima
Ma deboli Nolte sottolineare che la questione europea
E data dal fatto che la Valtellina e montagna e che purtroppo loro spopolamento delle montagne è stato anche una conseguenza in molti casi di retta della politica agricola comunitaria che ha privilegiato
Certi tipi di coltivazioni che non la più reso conveniente
Il dividere in montagna
E su questo ci sarebbe da aprire un altro settore di accuse io direi alle nostre forze di governo e soprattutto ai nostri ministri dell'Agricoltura comunque alle ai viali nostro governo che alla possibilità di trattative a livello europeo potrebbe influenzare con maggiore vigore le politiche comunitarie
Che in realtà hanno dimenticato la montagna o l'hanno trascurato
Per darle un esempio la politica della forestazione un inizio un imbroglione di politica di forestazione europea è recentissimo
Il nello io sono da dieci anni parlamentare europeo e quello che sbalorditiva i miei colleghi degli altri paesi
Era Chio ponesse il problema della del problema dei boschi delle foreste delle nostre montagne
Per risolvere problemi di assetto idrogeologico per salvare le montagne per fare sì che non crollasse per esempio per i collegi o inglesi o francesi o anche soprattutto tedesche il problema dei boschi era un problema soprattutto di tempo libero
Loro non concepiva rock dei boschi
Dovessero servire a tenere sulle montagne a salvare dalle frane a eliminare dei gravissimi pericoli che fanno sì che il no dunque un quinto del nostro Paese sia interessato da frane è stato fatto un censimento di recente per cui le frane sono quasi le frane potenziali sono quasi cinque mila e se la cifra esatta in trent'anni in Italia abbiamo avuto dieci mila morti abbiamo avuto grosse e tragedie come quella del Vajont come quelle della Val di stava come quelle recenti della Valtellina abbia ma abbiamo lo stillicidio direi quasi quotidiano nella stagione delle piogge di uno due morti tre morti in una famiglia un paese una porcata
Le responsabilità quindi dell'Europa della politica europea anche nei confronti di queste catastrofi sono considerevole
E dobbiamo dire che però altre responsabilità vanno viste ancora a livello di governi a livello di amministrazioni vorrei che Vertemati mi sentisse
Perché ci sono per esempio dei fondi comunitari forse non sono tanto consistenti ma ci sono che dovrebbero riguardare le zone sfavoriti e tu parlavi prima
Di flussi finanziari costanti che raggiungano queste zone soprattutto di montagna
E vede nonostante queste questi fondi comunitari abbiano come limiti quello di basarsi quasi esclusivamente esclusivamente sulla concessione
Di una indennità compensativa agli agricoltori che vogliono rimanere in montagna
Ebbene queste sono le cifre direi veramente paurose che si presentano per esempio per il mille novecentottantacinque
Le Italie a chi ha dichiarato otto milioni cinquecento mila ettari di zone sfavoriti e quasi tutto zone montane
Ha presentato progetti per soli trenta miliardi la Germania contuse milioni di zone sfavoriti in meno ha presentato progetti per cento cinquanta miliardi
Quindi siamo a cinque volte più la Germania con una superficie di zone sfavoriti tre
Di due miliardi di due milioni di ettari inferiore
La Gran Bretagna che è un po'più di zone sfavoriti Pedone sfavoriti non si intende solo l'alta montagna quella per esempio dove le temperature non consento le coltivazioni ha ritirato centottanta miliardi
Il piccolissimo Lussemburgo Lussemburgo a trecento mila abitanti ha quindi dichiarato una superficie di centotrentatré mila ettari di zone sfavoriti avuto ovvero cinque miliardi
Ma avendo un sessantesimo di zone sfavoriti avuto un sesto dei contributi rispetto all'Italia
E questo è anche responsabilità delle autorità locali delle autorità regionali oltre che delle autorità nazionali quella di aprire la possibilità di risolvere certi problemi
Di non risolvere i o oltretutto con le conseguenze che abbiamo visto che non c'è solamente quella ricordiamo quante vallate lombarde e altre vallate piemontesi
Hanno subito danni considerevoli immane misura mi e può dire che su questo gruppo comunista al Parlamento europeo va assunto delle posizioni molto chiare molto nette abbiamo per esempio organizzate costituito un intergruppo per una politica della montagna ormai un anno che questi intergruppo funziona ci sono parlamentari
Di tutti i paesi che hanno questi problemi e su questo cerchiamo di rendere la politica europea della montagna molto più incisivo
Però io mi domando
Queste forze di governo
Anche a livello regionale che sono così sensibili anche problemi europei quando ormai si sono accordati per esempio
Della carta ecologica delle regioni di montagna che è datata mille novecentosettantasei te la te ne darò una coppia Luigi perché tu sei sensibile a questi problemi ai quali venivano posti tutti i problemi ambientali il problema dello spopolamento delle montagne perché il punto il nodo principale quello
Di mantenere l'uomo sulla montagna l'ho sentito dire con molto piacere questa sera dallo stesso Vertemati
Chi ma e delli amministratori e degli uomini di Governo a letto quello che pur noi abbiamo varato sui problemi dell'agricoltura e dell'ambiente dell'agricoltura di montagna
Che ha prestato attenzione nel mese di luglio ha un rapporto importantissimo ha fatto da un deputato della Corsica
Sulle regioni di montagna anche queste che davano indicazioni sul mantenimento delle popolazioni di montagna
Sulla sulla qualificazione dello sviluppo che deve venire in montagna
Però non crediate con di citazioni che ho fatto che l'Europa abbia per questo superato il divario che la separava da una vera politica della montagna
Perché purtroppo i paesi più attenti alla governo delle cose europee più presenti nel dibattito anche del Consiglio dei ministri nella sensibilizzazione a livello regionale il locale
Solo paesi che non hanno questi nostri grossi problemi di calamità
C'è la Germania che rispetta quei parametri che vi indicavo prima
Ne ha cinque o sei c'è l'Inghilterra che ne ha tre quattro c'è l'Olanda che ha sì problemi del mare ma non a tutti i problemi che abbiamo noi della montagna e quindi tutte le politiche europee e sono state sempre abbastanza indifferenti abbastanza estraneo
Alle ai problemi delle regioni che sono più sensibili rispetto alle calamità naturali di questo tipo vediamo che il quarto programma d'azione in materia ambientale che pure molto avanzato
Su certi argomenti dedica alle zone di montagna soltanto pochissime ricche
Su queste invece si dovrebbe lavora
E io credo che quando
Tucci a Bari è citato l'impegno che i comunisti debbono a vere
Nella ricostruzione della Valtellina
Io debba qui raccontare una mia esperienza personale
Avvenuta proprio a Sondrio nell'aprile del mille novecentottantasei che ho ritirato dopo tirato fuori proprio in questi giorni i documenti che riguardavano questa mia esperienza
Sono stata invitata Sondrio da un centro culturale cattolico che fa capo a Comunione e Liberazione a parlare di problemi dell'ambiente
Come argomento c'era la carta della montagna
Cioè per la precisione
La montagna il ruolo della montagna
Protagonista dell'Italia degli anni novanta
Due pagine fitte di indicazioni
Non era mai citata la parola ambiente neppure era mai sfiorato il problema dell'ambiente di quale sviluppo avrebbe dovuto avere la Valtellina come le altre
Zone di montagna che consentissero alla gente
Di non doversi fare fotografare soltanto mentre mescola polenta taragna ma che consentisse D avvero un ruolo attivo con tutti i vantaggi che possono venire da uno sviluppo
Che non turba se però l'equilibrio ambientale
Ebbene osa e impronta e il mio intervento sulla necessità di prendere in considerazione i problemi dell'ambiente di legare lo sviluppo
Ai problemi dell'ambiente di soprattutto pensare che certo la montagna doveva essere parte dell'Italia proiettata negli anni novanta
Ma a quali tali e volevamo quella delle discariche abusive
Quella della mancata forestazione quella dell'inquinamento che turba amare i fiumi che turba tutto il nostro equilibrio e che turbe era
Anche il nostro turismo e che ha turbato profondamente anche il turismo della Valtellina
Io credo che il mio intervento Fo fu tutt'altro che ben accetto perché poi
Intervennero degli operatori turistici dicendomi appunto che era l'uomo che doveva intervenire sulla natura per creare bene sappiamo sciovie strade per creare per costruire condomini
E io pensai quanto di vari Dio c'era fra questa carta della montagna
è un'analoga carte della montagna per la precisione del turismo in montagna che era stata varata pochi anni prima a Dobbiaco e che invece impostava chiaramente
Le linee che dovevano essere tenute per creare sviluppo per valorizzare la montagna senza che per questo ci fossero aspetti negativi
Era presente a questo dibattito e vi ripeto questa mia esperienza personale anche l'onorevole Formigoni che ribadisce i concetti del meno Stato e più società
Ebbene dalle cose che sono avvenute io credo che avesse perfettamente ragione
Il allo stato non c'era o era quasi assente e la Società c'era con la diversità che si trattava di società per azioni e non di società umane come quelle che noi con le quali vorremmo avere a che fare
Chiusa la compagna squarcia Lupi con sua tono solare
Mi pare che abbia aggiunto parecchia carne al fuoco e anche molti argomenti critici tra l'altro ascoltandola
Mi è venuta in mente una specie di bestemmia visto che lei europeista anch'io sono un convinto europeista
Ma appunto siccome questa è stata stando in Valtellina eravamo molto contigui alla Svizzera
Mi sono andato se non è vero che la Svizzera stia fuori dalla CEI dal momento che fa proprio quelle cose che la vera ci ricordava adesso gli europei quali tracce non vogliono fare perché forse voi sapete che la Confederazione elvetica da per ogni capo di bestiame che viene tenuto in alta montagna da piccoli riproduttori quindi da piccoli e fredda famiglie con pochi capi di bestiame da un milione e mezzo
Per ogni capo che vuol dire che chi fa questo mestiere guadagna come un impiegato di banca sta bene e lui ci fa star bene anche a noi perché tiene la montagna come Dio comanda e la difesa dei boschi e proprio intesa
Come come dice di voler posso aggiungere invece di costruire case porta nel fieno con l'elicottero nelle baite il che noi abbiamo visto poi gli elicotteri usati per
Dare una certa corrente all'acqua e pensa quanto costasse questa oltretutto certa quindi ma possiamo concludere che è bene che la Svizzera mentre nella Ceci insegna anche a noi come si deve fare anziché adottare l'altra linea che fa bene a starsene fuori perché nostra compagnia sarebbe destinata al disastro idrogeologico e via dicendo
E col a questo punto del dibattito che è stato molto appassionato molto serio e ha visto anche una presenza molto qualificata di pubblico di solito noi apriamo un minimo di di dialogo con i presenti sentiamo se ci sono delle domande però abbiamo dei tempi molto stretti
Io direi se ci sono delle domande credo anche delle persone molto qualificate in sala quindi non vorrei che mi son preso dalla tentazione di intervenire cioè di aggiungere giustamente delle riflessioni a questo punto il dibattito scricchiola erede se ci fossero delle domande molto precise possiamo farle
Altrimenti se voi siete d'accordo io farei invece un giro di nuovo dei nostri interlocutori di questa sera perché tante cose sono state aggiunte per vedere se brevemente ci aiutano a concluderlo anche perché la discussione si è svolto molto bene tra di loro ecco non so quindi mi rivolgo a voi per avere un consenso diciamo a chiudere in questo modo rifacendo parlare i nostri amici e compagni e poi chiudendo la discussione in questo modo
Se siete d'accordo mi pare di cogliere cenni di assenso benissimo così chiudiamo anche in un numero abbastanza anzi molto molto rilevante di persone comincerà di nuovo Concia pare quindi
Moressa danni alla riflessione
Che avviato l'intervento Rivera squarciano cioè sulla questione del mantenimento delle del mantenimento dell'uomo in montagna come condizione di salvaguardia del territorio di mantenimento della
Credo che questo sia
Un punto molto importante
Siamo io ritengo ad un momento
Di passaggio critico forse fra due civiltà assistiamo alla rottura del vecchio mondo contadino le condizioni precedenti di mantenimento dell'uomo in montagna sono irripetibili
Come ricordava Contini
Il mantenimento dell'uomo in montagna con la zootecnia di sussistenza che era
Mantenimento in condizioni di vita molto disagiate quella era anche
Una cultura che forse affascina gli studiosi di Comunione e Liberazione molto presi
All'interiorizzazione ma che era una cultura di emarginazione di sudore
Di fatica e di povertà e quindi non è riproponibile quel tipo di sviluppo
Però se è vero come sostiene Contini che occorre fare tesoro di questa lezione se è vero come che i guasti
Del territorio che abbiamo
Verificato in misura così rilevante con
Questa emergenza di quest'estate dipendono proprio dal venir meno
Anche dalla della manutenzione ordinaria della montagna io credo che una risposta positiva per affrontare i problemi di del tipo di sviluppo in una realtà come quella sino a quello di ricreare delle condizioni per il mantenimento dell'uomo in montagna e si tratta di interventi quindi integrati complesse
E qui forse c'è la possibilità di riassorbire quella che anche nel dibattito a sinistra anche nel dibattito l'interno dei comunisti spesso è stato vissuto in termini divaricate
Sviluppo più sviluppo ambiente più ambiente come se fossero in contraddizione
A me pare invece che le vicende della Valtellina mettono in evidenza con grande forza che questi due elementi sono corni di uno stesso di uno stesso problema perché ricreare le le condizioni per il mantenimento dell'uomo in montagna
Creare una figura che non è più quella del contadino del passato del manutentore della montagna vuol dire creare occasioni di lavoro vuol dire creare occasioni anche
Di sviluppo
Perché
Vi cito alcuni episodi per rendere più più evidente qui sotto quando nel primo intervento ho ricordato che al di là della grande massa di acqua che scendeva a valle provocata dai fenomeni descritti c'è stato un effetto moltiplicatore nei disastri dell'alluvione per la mancata pulizia degli alvei non ci troviamo di fronte a problemi insormontabili a problemi di difficile soluzione
Una volta per bisogno o per cultura gli alberi venivano mantenuti più puliti quando cadeva cedeva il muretto di sostegno nelle vigne c'era un intervento ordinario assiduo di manutenzione del contadino che era presente e svolgeva un ruolo di manutenzione di prevenzione di vigilanza sui fenomeni che si manifestavano sulla montagna adesso questo non avviene non avviene più succede quindi che le slavine Magare vidi due inverni precedenti che portano negli alvei dei torrenti enormi accumuli di legname di sassi non vengono nemmeno osservati oppure se vengono osservati vengono lasciate situazione inalterata ecco perché è importante ricostituire in condizioni di maggior manutenzione
Di maggior manutenzione della montagna questo forse può anche consentire di recuperare una memoria storica sulle
Caratteristiche del degli insediamenti
E anche qui vi racconto per semplificare una né edotto una un riferimento che però molto molto radicato
Dicevo prima che probabilmente nell'ampliare la portata delle conseguenze delle devastazioni dell'esondazione dell'Adda nel fondovalle
Molto c'entra molto il livello di antropizzazione della gli insediamenti
Non non non sempre corrispondenti a canoni anche un urbanistici che tengono conto della particolarità dell'ambiente
Dell'ambiente montano ebbene nel nel dialetto della mia valle che è una valle laterale alla Valtellina Valchiavenna i prati si chiamano con tre termini diverso
Ci sono i parà che sono i tratti coltivati su cui si costruisce
E su cui
Poi c'è il Ronchi che il prato che confina con il bosco su cui si fanno la cultura si si faceva perché adesso abbandonata anche questo la cosiddetta cultura minore
E poi c'era la già vera che erano erano quei tratti che per
Memoria storica erano stati alluvionati magari trent'anni prima cento vent'anni prima
Che erano terreni molto offerti lei su cui si coltivava ma su cui c'era il il il divieto di costruire per tradizione
Non per legge urbanistica negli anni più recenti proprio perché se interrotta questa memoria storica dicevo questa cultura anche della civiltà contadina nelle già avere si costruisce e si è costruito molto e in molti casi
Ci sono le conseguenze di una
Di una disubbidienza a questa questa memoria storia
Leggeva vere dicevo non avevano un valore nullo perché pur essendo offerti lì per esempio negli atti di successione
Mentre c'erano dispute accanite per altri beni la casa ma il peggio il prato venivano per lo più sorteggiati questo è molto significativo vuol dire che non aveva praticamente valore fondiario e c'era quindi un rispetto di questo tipo io credo che alla sapienza alla grande
Conoscenza dell'ambiente del territorio della civiltà contadina adesso occorre sostituire
Con di strumenti moderni della scienza e della cultura una consapevolezza di rispetto dei problemi dell'ambiente che arrivi parole terminare lo stesso risultato una convivenza tra l'uomo e l'ambiente che non provochi i disastri la Valtellina come le altre
Vallate alpine sono vallate in cui chi ci abita deve a continuare a convivere anche con le situazioni di rischio è un fatto ineludibile qui
Bisogna però che con la conoscente
E con una capacità di coniugare meglio i problemi dello sviluppo e dell'ambiente
Questa convivenza con il rischio sia la più armoniche la più serena possibile
Grazie Cervari Luigi Vertemati
Rapidamente io convengo con quello che è stato detto sopra tutto in modo molto chiaro raccontini provata la responsabilità
Una commissione d'indagine dove
Regione due commissioni del parlamento del senato e dalla camera della magistratura il rischio che finisca tutto nel nulla
E questo è quello che dobbiamo evitare credo tutti insieme perché se lo evitiamo diamo una mano a quel trasformazione la Protezione civile che in qualche misura
è venuto fuori in modo chiaro anche questa sera esiste poi il problema delle compatibilità per la cosiddetta nuova Valtellina se mi è consentito
E con le compatibilità dobbiamo sapere che hanno dei costi finanziari e umani se riusciamo a ottenere un risultato a pallavolista politico che questi costi vengono pagati come dire prima piuttosto che dopo
E questa è una cosa complicato difficile io ancora calda sulla mia pelle l'esperienza dell'ottantatré e del dramma della Valtellina minore pur con tanti morti anch'e allora dell'ottantatré cosa abbiamo fatto nella sostanza abbiamo riparati i danni messo in sicurezza quelle parti e poi e poi ci siamo fermati perché mancavano le disponibilità finanziarie la voglia e la decisione di andare avanti in una direzione che era quella della nuova Valtellino dalla nuova politica della montagna e facile dirlo dal momento che ci sono sfollati e le emergenze il rischio è che fra qualche mese queste cose ci si dimentica un po'tutti e allora noi mi pare Remo i danni ma non faremo quell'intervento di trasformazione che oggi diciamo per fare quel sto le regole sono il territorio un bene che non può essere aggredito io credo che non sia possibile tornare indietro perché l'uomo non torna indietro ma è possibile governare il territorio in modo diverso partendo da questo problema drappo dopo le acque regime delle acque i piani di bacino la vigilanza la permanenza all'interno della realtà della montagna in modo conti una vigilanza che non potrà essere quella di una volta sono tre tipi di vigilanza che sono parlo di vigilanza per dire manutenzione e cura
Una deve essere organizzato dallo Stato ci sono cose che non potranno essere fatte dal contadino ma dovranno essere fatto io uso la dizione è stato anche se la definizione le competenze sarà complicate i Comuni le comunità montane e via dicendo tutte le autorità
Il piano dovrà prevedere precise responsabilità per compiti di vigilanza manutenzione che sono in capo all'istituzione apprezzi distratto
Esistono poi quella vigilanza manutenzione che deve essere fatta diciamo dalle aziende l'esperienza svizzera o quant'altro è possibile quello che dobbiamo evitare e di considerare il contadino di quota comunque lo dico da assistere dobbiamo ASS
Sicura di un reddito non per i due anni successivi come dire all'evento calamitoso ma per sempre con meccanismi di proiettili
Lo fisso garantito e di assistenza intesa come mezzi che devono essere garantiti e poi c'è la vigilanza dei volontari
Io sto facendo fare non so se saremo in grado per martedì per giovedì di portarlo in Consiglio ma non è importante
Le guardie ecologiche
Che sono un corpo di mille cinquecento due mila persone hanno fatto un lavoro in alcuni siti della Valtellina molto importante e dovranno essere incentivati a farlo non so OLO nei momenti di emergenza ma come un volontariato finalizzato a un bene comune come quello a proposito della CEE e devo informare me l'ha fatto ricordare la vera prima
Provvedimento che attraverso la regione credo il ministro del lavoro ha già messo in atto che è quella di estendere la Valtellina le provvidenze delle assistenze percorsi di formazione finalizzata all'ambiente da poter fare in Valtellina oggi la Valtellina era esclusa da questi benefici vi è un provvedimento in corso presso la Comunità economica europea che dovrebbe consentire magari di fare i progetti che in qualche caso anche la vera squarcia Lupia più volte sollecitato per la montagna in modo da mettere in funzione come dire professionalità nuove
Finalizzate al lavoro di montagna infine essendo a una festa di un partito un dibattito che si tiene e che ha grande risvolto politico come delle forze politiche ci sono due cose che io desidero dire spero che per esempio giovedì prendano l'abbrivio in Consiglio regionale la prima il piano di ricostruzione o di ripristino o di nuova Valtellina anche qui non ripeto le cose che ha detto Contini non può essere il piano della giunta
Deve essere il piano della Regione quindi lo sforzo di coinvolgimento totale di tutte le forze politiche deve essere garantito
Nelle forme e nei modi che dovremmo definire in consiglio regionale e quindi lancia una questione che è finita male un anno fa
Compagno Borghini lo sa
Uno dei modi che si poteva mettere in campo e che a mio parere deve essere ripreso e quello di un rapporto diverso tra Giunta e Consiglio
Io proposi poi venne battuto
La presidenza della commissione Ambiente ecologia
Per un consigliere comunista
è una proposta sulla quale io valido socialista non solo era d'accordo ma ci siamo battuti ma abbiamo perso questa battaglia perché la commissione ecologia perché il no
Dopo quello che può caratterizzare un rapporto sinistra di tipo diverso uno degli aspetti non l'unico
E quello della qualità dello sviluppo e quindi del rapporto fra sviluppo e uomo ambiente in questo caso molto probabilmente nel corso di quei tu dibattito pre queste per queste questioni anche questa partita può essere riaperta mi auguro che si è riaperta non venga persa come è successo un anno fa
Sì
Sì anch'io brevemente sul da farsi
Il fare che soprattutto l'intervento di vera squarcia UPI
Ha portato
Il problema Valtellina nell'ambito di una questione che è decisiva per la Valtellina per la montagna in generale che qualora l'agricoltura
Si è parlato di
Provvedimenti dalla Comunità economica europea
è vero che l'Italia è fortemente inadempiente
Anche in questo settore
Ma è altrettanto vero che
Noi abbiamo avuto in tutti questi anni
In Italia in generale in montagna in particolare
Una gestione dell'agricoltura completamente sbagliata
Che ha fatto perno sulla politica dei piani verdi
Su quella politica ritaglio
Clientela
Assistenzialistico corporativo propria di una forza come la Coldiretti che detiene la stragrande maggioranza purtroppo
Delle forze dall'agricoltura una politica che nel caso per esempio dalla Valtellina snaturato in gran parte all'agricoltura
Qualche anno fa in un documento dalla Federazione provinciale del Partito Comunista MOI
Il rapporto un intervento che si stava realizzando in quel momento
Avevamo richiamato l'attenzione dell'opinione pubblica dalle forze politiche sul pericolo di pianura Inzaghi alla montagna ossia di proporrei di riproporre
In montagna un modello sbagliato di agricoltura già sbagliato di per se stesso per la pianura
Ma come affetti dirompenti e negativi soprattutto né all'economia dalla montagna
Io non credo che
I problemi li risolveremo con una manciata di quattrini per i coltivatori diretti o per le aziende agricole in montagna
Perché andremmo in conto ha lo stesso valore del passato avremo una nuova ventata via assistenzialismo
Una manciata di quattrini che viene messo in tasca ma che non risolve i problemi strutturali
Allora è vera la vera questione è quella di
Rilanciare in montagna le attività
Proprietà l'agricoltura di montagna che sono essenzialmente quelli Davanzo dalla zootecnia del prato pascolo
Del bosco
Il ripristino per esempio dalle direttrici Priamo Monte che si sono perse negli ultimi anni
A seguito dalla scelta produttivistica sbagliata di puntare sul latte alimentare non sua trasformazione dell'arte alimentare
Ma
Che ha causato l'abbandono dei pascoli e dei Magendie quindi nelle quote più alte
Quindi una politica dall'agricoltura che dev'essere essenzialmente incentrata sugli interventi di carattere strutturale
E su interventi che debbono consentire all'agricoltore a tempo pieno o a part-time
Di vivere civilmente in montagna
Perché non si può teorizzare il ritorno sul prato pascolo quando prato pascolo vuol dire dormire in una baita di pietra senza nessun servizio civile degno di tale nome
Allora qui la Svizzera insegna l'Austria insegna la stessa Germania insegna no
Bisogna che su il prati pascoli né immagine indiana le alte quote chi va a pascolare il bestiame abbia i servizi civili indispensabili
Questo è il primo elemento di fondo poi c'è bisogno di una politica di commercializzazione dei prodotti agricoli che sia diversa
Che non può essere basata sulla distruzione del prodotto come avviene attualmente ma la politica agraria dalla Comunità economica europea ma che deve essere invece incentra nata sulla valori l'azione del prodotto soprattutto sua tipicizza azione del prodotto di montagna che deve essere considerato tale quindi bisogna puntare sull'associazionismo ove i produttori sulla cooperazione che sono elementi fondamentali tali per la difesa del produttore per anticorpo avuto un reddito che gli consenta che gli consenta di vivere non la carità ma delle indennità compensative le trenta mila lire al capo che attualmente dalla Comunità economica europea no per coloro che mantengono le Monti le
I capi bovini i capi bovini montagne
Così come bisogna sviluppare i servizi a favore delle aziende agrarie deve andare all'ok la sperimentazione nel settore dall'agricoltura e io mi auguro che questa sia l'occasione per giocare sul cane pone al momento in cui bisogna decidere le politica di rilancio in Valtellina
Ora metta in Campo veramente una sperimentazione nel settore dell'agricoltura che realizzi con l'obiettivo che è quello del mantenimento dell'uomo in montagna
Ma facendo in modo che questo mantenimento corrisponda una garanzia di reddito di servizi civili che siano degni di tale nome altrimenti il risultato omologhi alzeremo
Dopodiché c'è bisogno
C'è bisogno di altro c'è bisogno come è già stato dato di una vigilanza continua rispetto ai fenomeni e allora parliamoci chiaro
Se non vogliamo fare demagogia non possiamo illuderci che coloro che vanno sui pascoli di montagna che i contadini da soli riescano ad essere protagonisti
Di questa fase nuova e di dare risposte adeguate complete a questa necessità occorre anche
Campo qualcosa di nuovo qualcosa di diverso noi proponiamo per la Valtellina per esempio l'istituzione di un servizio idrogeologico permanente
Non teorizza diamo il geologo condotto come qualcuno demagogicamente dice pare quando capita un disastro c'è il solito geologo di turno uno che teorizza che ci vuole
Un geologo per ogni frazione non è Cuesta la risposta c'è bisogno però di un osservatorio idrogeologico permanente
C'è bisogno di interventi
Attraverso la costituzione per esempio noi la Polo proponiamo da ai in Valtellina di un'agenzia di vale l'abbiamo chiamata per la manutenzione dalle opere idrauliche forestali per la pulizia del bosco per la sistemazione agli alvei dei torrenti
Perché lo ricordava prima il compagno Vertemati noi non possiamo continuare con una politica di difesa del suolo come quella che c'è stata in questi anni che è quella di rincorrere gli eventi ti permette ai cerotti io l'ho chiamata l'ambulanza Zamberletti che arriva a mettere i cerotti dopo che vengono giù le frane dopo che si creano e che si che e che ci sono le alluvioni
Il problema è che una volta ripristina atto una volta sistematico e anche alla regimazione idraulica Musio mettono il mio primo intervento va modificata Pera sistema idraulico dalla Valtellina è troppo vicino bisogna però che ci sia un'attività continua di mammut zione di queste opere
Delle briglie rettore in ti dalle opere di sistemazione idraulico-forestale delle opere di sistemazione idraulico-agraria forestale bisogna andare avanti quindi con quegli interventi continui di carattere capillare che costano poco e che evitando di spendere poi migliaia di migliaia di dopo che si creano i disastri e alle alluvioni questo il punto allora c'è bisogno d'uno stuttura permane tutte nelle valli questo vuol dire ecco anche la nuova qualità dello sviluppo vuol dire dare risposte anche a problemi occupazionali che ci sono esistono e sono severi anche nelle valli nelle valli di montagna
Questo anche un modo per dimostrare come una corretta politica del territorio dall'ambiente può creare occupazione può dare risposte soprattutto i problemi dei giovani laureati e diplomati che in questa attività continua ad i intervento di manutenzione e via discorrendo possono trovare risposta ai loro problemi di carattere di carattere occupazionale e poi non
Ugualmente ci sono tutte le altre questioni che qui sono già state citate io non voglio non voglio riprendere le dico solo che quello che dice
Era realizzare aveva essere un grande piano territoriale che deve investire tutta quanta la valle e che deve modificare completamente le scelte perché se vogliamo
Solo per i problemi e fare in modo che non si ripetano i disastri c'è bisogno di un governo completamente diverso di gestione dal territorio
Grazie con
L'ultimo intervento pregandolo non non tanto di essere per no non è questi volevo dire perché essendo deputato europeo dovete sapere che un parlamentare europeo al massimo dai tre ai cinque minuti quindi vera è bravissima residente non c'è no non era che se volevo dire volevo consiglio no come Consiglio regionale The sentito prima che possiamo parlare delle mezz'ore senza che nessuno si fermi invece per pregarla capisce ritirare
Delle conclusioni oltre che fare un intervento senza fare anche queste
Ed è che
Si è forse superfluo tirare delle conclusioni tanto chiare erano le esposizioni che sono stati fatti dei vari compagni che hanno preceduto
Ci sarebbe però ad aggiungere una cosa
Dobbiamo essere seri questa volta perché un dico noi qua ma tutti nel nostro Paese magari anche fuori del nostro Paese
Ormai abbiamo ricevuto una lezione che tra l'altro vediamo ricevute dal mare dei fiumi dall'aria dal suolo dalle montagne ogni volta si sentono così mille buone intenzioni mille programmi
E vengono sborsati anche parecchi soldi perché penso che avremmo fra poco la così Hillary contributo dovremo pagare queste nord costi di questo disastro ambientale della Valtellina è giusto che ogni cittadino sì paghi anche materialmente
Per aiutare delle popolazioni però deve pagare anche giustamente
Nel senso che dobbiamo metterci in mente di rifarci una diversa cultura pure a tutti i livelli
Diversi atteggiamenti politici finora questa questa enormità di costi economici è servita
In qualche caso a riparare i danni parte dei danni non sempre si riesce a ricostruire il tutto
E a rimettere tutto in sesto come era stato
Allora ci sono le varie tappe nei nostri approcci al problema dell'ambiente che hanno largamente superato almeno d'un decennio il concetto che bisogna avere delle leggi avere delle politiche solamente per rimediare ai danni
Si è pensato alla prevenzione bisogna prevenire ITA
Però anche questo concetto
è superato
Anche questo concetto è diventato vecchio senza che peraltro va in Italia l'abbiamo applicato una vera prevenzione la si avrà quando si potrà applicare la valutazione di impatto ambientale alle la valutazione di compatibilità ambientale a tutte le opere dell'uomo e si vedrà se mettere lì un ponte una strada una casa una fabbrica può essere accettato dall'ambiente che poi significa dagli uomini
E anche questa mi dicevo è una fase superata però noi siamo appena arrivati malamente alla prima fase quella dei guasti
Qual è la terza attacca quella
Dove dobbiamo giunge e dovremmo aggiungerci anche attraverso la prevenzione ma anche per il quella dell'integrazione dell'ambiente in tutte le altre politiche in tutti gli altri settori
Dobbiamo vedere come passando per l'ambiente si crea sviluppo
Si crea occupazione si crea benessere e si crea salute
Prima cosa direi attraverso una vera politica della salute pubblica che per la prevenzione destina solamente il tre per cento
Di dei fondi destinati alla salute
E la montagna e salute l'aria pure Salute e l'acqua buona e Sant'
Quindi c'è da fare questo enorme sforzo culturale politico finanziario
Per far sì che l'ambiente cioè che ogni decisione
Abbia una lettura ambientale che tutte le decisioni che vengono presi bilanci che vengono fatti siano letti in funzione dell'ambiente
Ma voglio terminare riferendomi a quella che l'attività economica più prospera della Valtellina più interessante e che quella turistica
E vorrei sorse c'è occasione che qualcuno lo dica agli operatori turistici e ricordi un qualcosa del quale nessuno parla ma che prima o poi sarà di dominio pubblico e di applicazione quotidiana
Ed è la liberalizzazione delle tariffe aeree può sembrare una cosa che riguarda i trasporti che riguarda l'Alitalia ovviamente recalcitrante che riguarda le altre compagnie
Se arriverà in Europa come negli Stati Uniti al liberalizzazione delle tariffe si pagherà pochissimo per girare il mondo e se noi non manterremo un'altissima qualità ambientale del nostro le zone turistiche noi ci vedremo passare così alti a quattro a cinque mila metri turisti che andranno dalle altre parti sempre di più si scelgono mai le spiagge della Tunisia non so del Marocco stesse spiagge spagnole in quelle greche o quelle turche poi si fa i conti si vede che quasi quasi hanno pagato meno di quello che si è speso per fare le stesse cose per lo stesso periodo in Italia
è vero che i turisti continuano dire hanno ragione nostro paese il più ricco di opere d'arte se volete anche di saper vivere abbiamo tanti difetti ma in qualche caso sappiamo anche vivere bene mangiar deriverebbe ben mangiar bene bene bene però ricordiamoci di questa direi siti al al turismo lo strano che può essere però una grossa con qui qui sta anche per i turisti italiani
Quella di trovare sbocchi turistici a prezzi bassissimi e che garantiscano ottime qualità ambientale
Io credo che i nostri operatori turistici che hanno dimostrato tanta inventiva tanta tenacia tanta volontà anche nel momento di una ricostruzione così delicata come quella della Valtellina tengano conto di questa evoluzione di questo mondo che non c'era il senso si fa sempre più piccolo e della possibilità che invece di vedere i turisti in faccia si vedano le sigle degli aerei che si passano sopra la testa
E ci auguriamo che stesse non si verifichi ovviamente voglio dire siamo seri di Siena vera veniamo da un risultato elettorale che ci ha fatto venire qualche dubbio sulla serietà del popolo italiano disgraziatamente invece essere serie necessario fateci facciamo sia l'autocritica naturalmente perché le cose che sono state delle questa sera davvero ricchi chiedono qualcuno che governi questo Paese in fondo la conclusione vera e poi questa qui vediamo di mettere assieme in Lombardia suo diceva appunto Vertemati vediamo come si può coinvolgere questa opposizione lo sa meglio di di me non è che noi vogliamo essere coinvolti nove c'è di mezzo questa democrazie cristiane che dobbiamo riuscire in qualche modo
Finalmente a metterla da parte lo deve tornare non ci incoraggia ma neanche le cose dall'ambiente incoraggerà proprio pure siamo qui a discutere per vedere che cosa fare vi ringrazio molto per la vostra partecipazione naturalmente