"Mandato popolare e governo" dibattito organizzato nell'ambito della Festa nazionale de "l'Unita'" '95 in occasione della pubblicazione del libro di Gianfranco Pasquino (Reggio Emilia, 25 agosto-18 settembre)

E buonasera terzo appuntamento alla piazza dell'Unità terrazza presentazione terzo libro presentato sedetevi colpevolmente adesso io e in modo molto
Così
Chiedo ci sono tutti gli ospiti previste perfetto chiosa tutte funzioni notevoli oggi è stato aggiornato c'è dell'acqua per voi il relatore ci sono dei bicchieri
Io
Adesso sentiamo
Niente se volete avvicinarvi
C'è la presentazione del libro mandato popolare e governo di Gianfranco Pasquino Eli discutono con l'autore Giorgio Poggi parlamentare di Alleanza democratica e Andrea Manzella europarlamentare progressista
Presiede Paolo poggiati che il sindaco di villa Minozzo io mi scuso ma non so dove
Credo che sia qua vicino spero oggi abbiamo avuto il sindaco di il piano una cosa così
Esiste e ho scoperto anche che il posto in cui è nato il Parmigiano Reggiano
Sì insomma c'è ho capito non è chiaro io faccio una sola preghiera perché se no non sente nulla nessuno voi dovete davvero parlare molto molto vicino al microfono perché se no non si sente già la distanza che avete tenuto e di quelle che come pesce non se sono se non se non non si sentiva nulla
A distanza è questa qui davvero comunque al vostro buon cuore
Allora io se volete vi dò la parola oltre venti parlo un'altra può per parla un altro po'così tanto la gente arriva benissimo abbiamo anche l'ausilio di radio radicale non picchiate lì tanto pongono non è colpa loro insomma
Radio radicale registrerà non so se hanno pagato se se sono pagati
Ah sì tu dici che è già stato pagato
Ma non entriamo in polemiche anche perché se no si potrebbe parlare del referendum proposto da Cuore di abrogare Marco Pannella oppure dei referendum proposti da Pannella però proviamo più di cose tra cui anche pare che s'è consiglio credo che la platea è sensibile
Bene allora io ribadisco il concetto
Stasera terzo libro presentato alla tenda unità in piazza dell'Unità lo ridico e Polito alla parola quelli che molto meglio di me potranno fare ciò il libro è mandato popolare e Governo l'autore Gianfranco Pasquino ne discutono con l'autore Giorgio Poggi che un parlamentare di Alleanza democratica e Andrea Manzella che è un euro parlamentare progressista come dicevo presiede il tutto il sindaco di villa Minozzo che si vanta a sua volta di essere paese dove è nato il parmigiano reggiano da per l'amor del cielo prestano non lasciamo a Bibione che la vede così che si chiama Paolo Porcia chi e a Paolo Poli già chiedo quindi la parola per presentare vede agli ospiti
La raccomandazione di nuovo state vicinissime ricavandone perché se no non sentono pastrano rompo le scatole buon lavoro
Ringraziamo il nostro animatore diamo senz'altro inizio a questi con però
Che si inquadra appunto in questa promozione di alcuni testi
Su alcuni elementi e alcune discussione insomma abbastanza all'attenzione fondamentali
In questo momento
Io mi limito esclusivamente a presentare coloro che interloquiranno fra di loro
Con sollecitazioni che verranno da destra da destra e da sinistra
Al centro ma è tutto casuale proprio messo lì così evidente
In questo caso è proprio una collocazione geografica e basta
Che può essere ribaltata guardando dall'altra parte
Del tavolo
Allora dicevo abbiamo con noi
L'autore
Che il senatore Gianfranco Pasquino
Va be'senatore Gianfranco Pasquino che qui alla mia destra
A Reggio Emilia è riconosciuto
è un senatore
Elettoralistiche i progressisti
Nella circoscrizione dell'Emilia-Romagna nel novantaquattro è stato senatore con la Sinistra indipendente
Già nell'ottantatré e nell'ottantasette
è stato candidato anche nel novantadue proprio in un collegio
Di questa provincia
Gianfranco Pasquino è soprattutto conosciuto
Come uno studioso di questioni istituzionali
Titolare della cattedra di scienze della politica aveva sta di Bologna da lungo tempo
Anche credo mi pare insegna anche al Bologna Center della John Hopkins avute esperienze di docenza anche in America
Ed è autore di parecchi saggi e liberi fra cui quest'ultimo che andiamo a presentare questa sera mandato popolare
E il governo
Che analizza in maniera comparata i sistemi di governo sia nel il sistema parlamentare che era il sistema presidenziale
Quindi l'argomento è davvero di una certa di una notevole attualità
Pur avendo l'autore stesso presente
Che generalmente anche le regole
I modi e le forme elettorali non sono di per sé garanzia sufficiente
Per raggiungere completamente un sistema però sono elemento assolutamente importante
Con lui a discutere abbiamo qui alla destra
L'onorevole Giorgio Bogi
The di Alleanza democratica
è un medico ma
Alla politica da tantissimo tempo
Ha aderito è stato uno dei fondatori della stessa
Alleanza democratica è stato come sapete vice segretario del partito repubblicano
E ha retto anche la segreteria del partito stesso
E certamente un grande esperto di problemi radio televisivi è stato a lungo sottosegretario alle Poste
Le telecomunicazioni ed è il relatore appunto della riforma del sistema radiotelevisivo
Qui alla mia sinistra abbia invece l'onorevole Andrea Manzella
Del PDS è ordinario di diritto costituzionale già magistrato
E soprattutto si è stato anche magistrato
è una è una qualifica
David importante
No va fatta fallite
Ma soprattutto Andrea Manzella riconosciuto perché è stato a lungo a più riprese con diversi governi Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei ministri
Con Spadolini con De Mita ultimamente appunto con il Governo Ciampi
è stato eletto europarlamentare nel novantaquattro
Ha aderito al Partito Democratico della Sinistra e credo che anche nell'Europarlamento si occupa di affari istituzionali quindi mi pare di capire interlocutori davvero stimolanti per lo stesso Pasquino
Per rendere chiaro eventualmente quello che è un po'più criptico magari nel nel libero che io ricordo è comunque in vendita
Anche alla libreria all'interno del Festival
Ricordo si chiama mandato popolare il Governo è edito da il Mulino perché fra le altre attività Pasquino collabora anche con il Mulino
E scrive novello leggete frequentemente
Sull'Unità
Che io lei senza remore di procedere alla discussione io inviterei i presenti se volete venire anche un po'avanti non c'è problema qui vi ascoltano ben volentieri è c'è anche possibilità di intervenire nel dibattito spesso cominciamo con l'onorevole Andrea Manzella che farà un quadro generale dei problemi che il senatore Pasquino nel suo libro
Ci sottopone
Vieni
No frustare comodamente seduto
Sì
Ma questo libero di Gianfranco Pasquino affronta un problema fondamentale
Che il problema del governo in Italia il Governo del il problema della forma migliore di governo oggi che ha sentito la televisione
Ha visto il nostro ex presidente del Consiglio
Berlusconi che essi candidava a presidente della Repubblica presidente di una repubblica eletta direttamente
Ma al di là di estemporanee candidature vi è nel nostro paese aperto questo problema aperto o direi dal fallimento
Divenire il tipo di governo che al retto o finora alla nostra democrazia repubblicana un tipo di governo che Stato il governo o di coalizione un governo strutturalmente debole perché il Presidente del Consiglio ha svolto sempre un loro ruolo come si dice con podi i lati netto di primus inter pares sul ruolo cioè che sostanzialmente di coordinamento tra i ministri ma un ruolo che non gli dava potere di guidare effettivamente di dirigere effettivamente come vuole la Costituzione il
La politica generale del Paese
Questo libero di Pasquino mandato popolare e governo
Direi che
Poco fa si sentiva dire di Pasquino come
Un libro eccezionale di Pasquino Mer realtà io credo che la naturale fecondità di Pasquino sia espressa già quattro volte quest'anno credo che forse per approssimazione per difetto cosa essere e il quarto libro comunque
E un libro che si muove
Secondo tre linee fondamentali innanzitutto c'è una proposta di riforma cioè Pasquino o ribadisce una sua proposta
Di mutamento della forma di governo che sostanzialmente la proposta di eleggere contemporaneamente Urbs Primo Ministro ed un ed un Parlamento
E e dotare il primo ministro di una di un premio immensa leggi parlamentari tali da consentirgli di a vere una legittimazione propria ma di avere anche una maggioranza in Parlamento e questo direi che il filone principale è la proposta che fa Pasquino a questa proposta l'autore accompagna però altre due riflessioni la prima direi una sorta di polemica domestica di polemica nella famiglia della sinistra quella se Biglia della sinistra che si vostra ancora fortemente sospettosa nei confronti e di e ipotesi di cambiamento della forma di governo che essi Bassano su una attribuzione di autorevolezza e di poteri spiccati alla figura del presidente del consiglio
Il secondo aspetto che tratta Pasquino
E quello o del con testo del contesto politico in cui questa riforma
Dovrà avvenire Pasquino
Proponendo le sue la sua soluzione
Ha ben presente il contesto pericoloso rischioso in cui si di svolge in questo momento la lotta politica in Italia
Ha ben presente che non non non siamo in un paese di Angeli anzi in questo momento siamo in un paese percorso dai dai demoni
Ma per procediamo con ordine nei limiti di questo quadro generale che ci suggerito il nostro moderatore ecco la proposta la proposta di i Pasquino
E Pasquino
Innanzitutto si preoccupa di il sottolineare una cosa la sua non è una proposta elettorale
E perché dice questo dice questo perché e Tenco uscente
Del fallimento dell'eppure e semplici riforme elettorali
E i collegandosi al migliore scuola costituzionalisti
Pasquino sottolinea che la riforma elettorale di per sé non è in grado di risolvere improponibili della mette la stabilità e ne della governabilità del Paese ma di più
Non è in grado di risolvere il quelli problema di semplificazione
Della vita politica che una società a complessa esprime noi abbiamo visto che la l'esito delle della riforma elettorale del mille novecentonovantatré è stata addirittura paradossalmente la moltiplicazione dei gruppi politici sia in Parlamento sia fuori del parlamento
E e allora il
La proposta è quella di una investitura autonoma ma coordinata con l'investitura del Parlamento di una persona che diventa premier che diventa presidente del del Consiglio
E questo il il filo del discorso sì congiungere alla scrissi
Di quella che chiamiamo rappresentanza politica ad una ad una crisi che però è una crisi di sviluppo
Perché il concetto di rappresentanza politica che prima era un concetto unitario cioè puro veniva eletto al Parlamento e perire eletto col potenzialità di governo cioè il il mandato era sostanzialmente l'unico erede ma dato politico politico elettorale e in questo libro
Ci si congiunge almeno più scegliere marcio la lettura che è un fatto ad una concezione invece duale di mandato sì il nel di nelle nuove concezioni di che e non sono solo teoriche ma solo concezione che la gente immediatamente percepisce abbiamo il mandato a gestire ed il mandato a rappresentare vi è un dualismo una distinzione che a tutti quanti noi abbiamo colto quando o siamo andati per la prima volta a votare con la nuova legge elettorale per i sindaci con la nuova legge elettorale per i presidenti delle Province Colle nuova
In un certo senso anche con la nuova legge elettorale per per per le regioni
E qui il
Problema tecnico
Di questo duplice mandato cioè io ho eleggo qualcuno per la gestione gli dopo il mandato a gestire ed è leggo qualche altro a rappresentare il problema della coincidenza del la necessità di evitare un Governo diviso della cosa pubblica
E un governo è un problema che si risolve nel coordinamento all'interno delle assemblee elettive si esce all'Assemblea
Parlamentare sembra essere assemblee consiliari
Comunali siano esse le assemblee
Regionali quindi questo dualismo questa diversità e questa autonomia
Tra governo e rappresentanza tra chi governa e chi e e chi rappresenta e chi controlla équipe indirizza e perché il perché Biella di questa proposta
E quello appunto di e essere un antidoto ai bar di che abbiamo registrato nella nostra esperienza
Di democrazia repubblicana cioè e l'instabilità e di inefficienza dei governi di coalizione la debolezza del presidente del consiglio nei confronti dei dei ministri qui c'è una un annotazione molto molto molto centrata di Pasquino quando diceva per quello che deve rimanere in una in un governo stabile e il Presidente del Consiglio che ci sia un certo turnover dei ministri asseconda della e efficienza questo non è un elemento di instabilità dei governi mal al contrario può essere cubo vento un un elemento specifico di i ristabilita
Del governo ecco vi dicevo che e questa e il i lineamenti principali essenziali della proposta e queste sono il
Il rischio rischio istituzionale che si deve evitare cioè il rischio che il presidente del consiglio e la maggioranza parlamentare vadano ciascuno per proprio per proprio conto
Ma poi ci sono e qui entriamo in quella che ho chiamato la polemica all'interno della famiglia della sinistra viene una prospettazione di rischi
Di rischi che io chiamo rischi Pasquino non lo dice ma io l'ho li definisco rischi immaginari perché rischi Bagy Darin perché più che rischi
Connessi alla situazione italiana anche se capisco bene che in una situazione italiana come come quella che che che che c'è attualmente questi rischi sono esasperati però in realtà sono rischi che in la maniera moderna di fare politica Agca ha scontato e in un certo senso ha già esorcizzato
Uno e il è quello della personalizzazione della politica in quale democrazia occidentale la politica non è personalizzata
Del nel sì Edouard diamo alle prossime elezioni inglesi vediamo che vi è il sorgere di questa grossa personalità
Laburista di Tony Blair che è è è il catalizzatore e quindi il personalizza Tore dell'intera tradizionale politica il lavoro parti che pure una politica fortemente collegiale e fortemente e fortemente nel strutturata
E quindi e un dato generalizzato questa della personalizzazione della politica vi è intanto di una trasformazione dei partiti incute alcuni vedono il declino dei partiti e tradizionali è se vogliamo
Usare una formula pessimista e possiamo dire declino ma in realtà io credo che sia una trasformazione nata dalla esigenza che i partiti di condivida ero o il potere di fare i governi Corno agli elettori ormai vi è un protagonismo elettorale
Mia molto dei sì dei cittadini attraverso anche i mezzi moderni di comunicazione e di influenza dei mass media che senz'altro fa da contraltare ad un potere dei partiti di di creare e disfare idee disfare i governi che prima che prima era esclusivo ma questo dato
E del declino dei partiti o meglio della trasformazione dei partiti è un dato generale delle democrazie occidentali
Un altro o un rischio ma che in realtà un elemento del far politica nel mondo nel mondo
Chechi in cui ci riconosciamo è quello che Pasquino colorati espressione del un po'curiosa
Chi ama la notiziabilità della politica e cioè il il il far partecipe
Della politica anche gli strati nuovi dell'elettorato e disperati Works meno provveduto i di risorse culturali
Per capire per capire la la politica allora
Io direi che
E questa analisi realistica di questi elementi la personalizzazione la trasformazione dei partiti la la necessità che la politica sia notizia bile
Anche un un incerto una certa proiezione elettoralistica nella stessa proposta politica che di cui non di cui si nutre quella che ho chiamato
La polemica Domestica di Pasquino cioè ecco perso Urban accerto o una certa mentalità usiamo un termine calcistico una certa mentalità difensivi Istica
Della sinistra che molto spesso preferisce come diceva Gianni Brera difendere lo zero a uno furbi molte deve poi per della paura
Di di perdere quelle che con una sferzante definizione e Pasquino Chiaravalle rendite di opposizione ecco e
è una delle notazioni che questa polemica
Fa è quella di dire che in realtà i veri nemici della personalizzazione della politica chi sono sono gli oligarchi di partite l'oligarchia l'oligarchia di di parti ecco
Questa
La polemica Interna alla alla sinistra ed è contro questa concezione difensivi Istica degli assegni ecco io quello che vorrei che Pasquino aggiungesse che posso e non non ho colto va bene nel nel suo del suo volume
La differenza fra questa sua proposta
Che è una proposta come vedete di presidenzialismo parlamentare cioè di presidenzialismo fortemente connesso ad una maggioranza parlamentare ad una dialettica parlamentare
Con la proposta del presidenzialismo puro a cui oggi abbiamo visto entusiasticamente accedere il il nostro il nostro
Berluti Berlusconi
Ultima ultima notazione ultima annotazione
O penultima
E quello di su cui vorrei anche che Pasquino ci parlasse urlo un un momento
Vedere come questa sua proposta si collega con lo sviluppo che è assolutamente ed Oggero al nostro sistema politico della transizione
E io considero quasi miracoloso che si siano fatte in questi in questi tre anni così tormentati queste leggi il rispetto allo sviluppo del elettorale dei dei Comuni delle Province delle regioni sulle regioni
Francia qualche non gli piace la Regione però stiamo attenti credo che il trend sia sia quello che che abbiamo abbiamo visto
Dico concludendo che
Pasquino è conscio come tutti quelli che il fondo aderiamo a questa idea di cambiamento
Della forma di governo attraverso una spiccata attribuzione di poteri maggiori al Presidente del Consiglio e soprattutto di legame elettorale diretto al presidente del Consiglio è conscio
Dei pericoli che essi che si corrono in un momento come l'attuale in cui il l'incollaggio tra potere economico potere di comunicazione
Televisiva potere di finanziamento privato lo della politica costituiscono un contesto che addirittura mettono in pericolo la regola basse e della democrazia che la regola dell'alternanza ecco tuttavia io credo che pur conscio pur consci di questo di questo pericolo io credo che si debba aderire alla tesi di fondo o di Pasquino che vale la pena correre il rischio perché il il pericolo maggiore in questo momento e il pericolo dell'immobilismo cioè la sicurezza di incassare tutti i danni mentre andando a discutere sulla sulla ruota forma di governo c'è e la possibilità di incassare anche delle garanzie e magari anche di sfruttare in maniera vincente questa forma questa nuova a a impostazione di governo o e passare per usare ancora il termine calcistico all'offensiva dato che perdere zero uno o zero quattro nostra e la stessa cosa
Grazie onorevole professor Manzella mi pare che effettivamente abbia fatto una lettura molto approfondita
Nel senso che non ha taciuto nulla di quanto e anche puntuale perché tutti i temi sollevati sono stati trattati tra l'altro da profondo conoscitore quale l'onorevole Manzella
Anche scrittore perché anche lui autore di
Alcuni dei periti
Mi pare il tentativo di Laval fa vari altri con cose del genere
Presso la cogliamo qualche altra sollecitazione
Da parte dall'onorevole Bogi
Non lo so questa questione della notiziabilità
Questa del premier
Che però è bella questa idea insomma lei ti incarico di far quattro cinque cose ti do il voto ma le fai poi ti misuro
è affascinante però e più solleva anche
L'onorevole ad oggi si dunque io rispetto all'analisi come dire scientifica e politica di Andrea Manzella io
Provo allegare la proposta di
Di Pasquino ad alcuni aspetti della situazione politica
In che misura corrisponda sia una soluzione
Di pericolo lungo
Ma in parte anche come Rispoli sponda ad alcuni problemi contingenti la mancata soluzione dei quali poi effettivamente annotare la situazione politica italiana quindi non solo come si rimedia ai mali di prima
Ma come si evita il rischio di cascarci insomma ecco questo
Allora
Io convengo totalmente sul fatto che il problema è compiere come dire il percorso verso democrazia maggioritaria
Questo è effettivamente un percorso da compiere Pasquino de descrive aspetti come dire Complessi che riguardano le leggi elettorali e il sistema partitico e devo dire che mi sembra uno del il nodo fondamentale del ragionamento
E di questo legarsi incessante della caratteristica del sistema partitico con il meccanismo elettorale senza il una evoluzione adeguata del sistema partitico il sistema elettorale e ne accennava peraltro indirettamente prima Andrea Manzella quando la riforma elettorale in realtà invece di ridurre il numero delle formazioni ce l'ha fatte vedere in aumento
Che problemi emergono mi sembra rispetto al compimento che io penso positivo della democrazia maggioritaria il riproporsi di un tentativo centrista ora tentativo centrista non significa semplicemente una formazione che giochi come terza fra due
La storia del centrismo italiano è qualcosa di più complicato effettivamente è un meccanismo di non indurre mai scelte culturalmente rilevanti e politicamente quindi pesanti
E in realtà la storia come dire della seconda metà del periodo del centro e l'assorta e la storia dell'affievolimento dei suoi valori insomma della impossibilità
Di costituire un elemento di costume che non fosse al limite la stessa corruzione ma l'anno dal mento dei comportamenti ora se è vero che uno dei problemi italiani che questa è una società di costume debole
La ripresa di una logica centrista cioè il costituirsi di un partito del centro
Capace di mediare fra interessi che effettivamente non sono spesso mediabili il ricostituirsi di un partito del centro in quest'ottica che abbiamo conosciuto per circa quarant'anni è un modo pratico per non fare evolvere il costume italiano per lasciarlo come un costume di arrangiamenti e il limite è al limite una politica senza valori insomma ecco
Compiere il percorso della democrazia maggioritaria vuol dire escludere questo tipo di soluzione nell'immediato i tentativi sono ben presenti non sto lettura drammatizzata mi ci mancherebbe altro ma come ci si diceva brevemente
Vi è una sorta di deriva centrista che assumo addirittura il carattere a volte psicologico insomma al centro non più bilanci ma insomma ecco e devo dire che gli aspetti del rischio centrista sono gli aspetti del meccanismo di selezione del della classe dirigente
Insomma ecco una classe dirigente polivalente
Capaci per molte stagioni che non vuol dire competente colta da affrontare problemi diversi
Ma da poter mediare fra interessi in genere difficilmente componibili
Quindi il completamento della democrazia maggioritaria nell'immediato come logica di comportamento politico tende a discutere questo ritorno a un rischio che abbiamo conosciuto che è stato in realtà malattia per questo per questo Paese
C'è un secondo aspetto politico di questo momento ed è la fortissima articolazione delle formazioni che dicono di affrontarsi pur su poli contrapposti
Pasquino descrive giustamente fra di polarizzazione i partiti d'azione ballabili polarizzazioni attuale vede una molteplicità di formazione effettivamente patologica si dice che vanno mantenute le identità
Ma non si mantengono le identità culturali si mantengono delle identità strutturali avvalorando la loro capacità contrattuale
Che è una pacifica la capacità contrattuale come dire pre elettorale prevalentemente e chi è il meccanismo opposto al percorso di costituzione di un assetto partitico come dire armonico rispetto alla logica di completamento della democrazia maggioritaria
Da questo punto di vista è chiarissimo che noi andremo alle prossime elezioni siano queste vicinissime
Ho come dire officine e non vicinissime andremo con un meccanismo di alleanza di coalizione ci mancherebbe altro ma nella consapevolezza che non abbiamo compiuto un processo di maturazione se immaginassimo invece che il problema il mantenimento strutturale di diverse identità storiche culturali in realtà noi metteremmo ivi specie la sinistra in condizioni rischiose rispetto al cimento
A fronte dell'altra
Dell'altra grande formazione voglio dire che certamente prima del ventisette di marzo appunto per lo meno la capacità emotiva di suggerire una modificazione del meccanismo contrattuale Inter partitico poi come naturalmente si risolvesse la cosa questa è altra questione ed abbiamo viste di cotte e di crude ma il messaggio come dire sintetico
Dato prima del ventisette marzo dalla testa fu proprio questo il superamento della contrattuali Tainted partitica l'effettivamente i porti l'effettiva ipotesi di cambiamento
Un terzo aspetto che mi suggerisce la lettura del libro di Pasquino
Al di là appunto di questi aspetti dei quali non è giusto che entri io ricche peraltro così bene lumeggiato Andrea Manzella prima e che cosa è curda Offerta programmatica in un sistema bipolare o vi par
è chiarissimo tutto il ragionamento sul mandato che fa Pasquino e didatticamente all'inizio mi spiega ma somma poi la notiziabilità in realtà si lega alla possibilità di vedere e capire
Che cosa politicamente fanno gli attori politici e correlativamente che cosa propongono di fare in che modo e cioè cercano di legarsi in maniera esplicita ed elettoralmente hai interessi che ritengono presenti nella società
Ed è questo uno dei canoni fondamentali del completarsi della democrazia maggioritaria perché se il meccanismo della responsabilità
Fra chi risponde dell'attività di governo delle condizioni parlamentari è tale che consenta un palleggio incessante della responsabilità
Voi ricordate il classico caso dei governi di coalizione del periodo precedente a questo in cui la vera concorrenza elettorale in realtà veniva fatta fra coloro che partecipavano alla stessa coalizione so socialisti e democristiani tipicamente
Era difficile per l'elettore cercar di capire dove si collocava la responsabilità che cosa a costituire la come dire seguendo il neologismo di Pasquino la notiziabilità perché ognuno dava la colpa quell'altro
E ti mancavano gli estremi del collocarsi come dire secondo la logica maggioritaria della polarizzazione
Allora che cosa è
L'offerta programmatica in un sistema bipolare siccome si sente dire bisogna bisogna passare ai contenuti ai contenuti erano come dire regolarmente denunciate anche nel sistema proporzionale
Venivano fatti dei manifesti programmatici quali non avevano alcun legame con i dati concreti della situazione politica
Il problema credo Pasquino ecco dell'offerta programmati e quindi anche del connotato e dell'afflato unitario dello schieramento e questo è uno dei problemi politici che abbiamo come si realizza un afflato unitario nella formazione della sinistra
Il problema è che il sistema bipolare pretende che si offra una scelta di tipo alternativo in realtà cioè quella che è la condizione non perché vi siano due soluzioni solo come dire del problema
Ma perché nella situazione politica data che cosa è alternativo del comportamento di uno rispetto all'altro questo costituisce la notiziabilità
Non so in sanità ma non si possano avere nella condizione attuale a fronte di una richiesta per esempio di incremento della condizione di mercato sanitario non si possono avere dieci soluzioni quali sono allora il problema è quali sono le regole che si vogliono imporre al mercato sanitario
Atteso che l'aspetto di mercato nella sanità Chico questo perché sono laureati in medicina voglio dire l'aspetto di mercato nella sanità è irrefrenabile perché a fronte come dire
La spesa privata in aggiunta ai contributi è stimata in non meno di venticinque mila miliardi quindi vuol dire che i cittadini italiani tirano fuori di tasca a venticinque mila miliardi per comprarsi nella salita quello che vogliono loro
Su suggerimento del medico oppure no a volte con automedicazione quindi certamente a fronte di un mercato di venticinque mila miliardi qualcuno ti offriva delle cose quindi non lo puoi fermare il problema è quale regole si danno al mercato e quello diventa meccanismo alternativo la proposta che io avessi di Forza Italia prima del ventisette marzo
Era una proposta che secondo me l'edema il dettato costituzionale del diritto
Non dalla salute purtroppo come si dice perché non è tutelabile costituzionalmente ma il diritto alla tutela della salute nel senso che l'ipotesi di mercato non regolamentato scusatemi di fondo pochi minuti su questo
L'ipotesi di mercato nero Global tatto siccome l'interesse mercantile corrette legittimo è il ritorno dall'investimento io non investo in tutte le regioni in tutti i settori della sanità perché non sempre ne avrò un ritorno questo crea dei i buchi della rete sanitaria di assistenza Oddo che sto il limite al mercato
Al mercato sanitario lo so e e questo si riconduce a una concezione di principio non so io personalmente non conosco alcun criterio
Che consenta
Di fare in modo che indipendentemente dal reddito uno non abbia i prestiti e le prestazioni sanitarie che la scienza ritiene utile a tutelare la salute cioè non saprei come fare a dire a Pasquino non gli do quello che serve
O si dà a tutti non sta non c'è non lo conosce ecco questo è un limite alla concezione di mercato
Allora questo il meccanismo di polarizzazione dell'offerta programme tattica in cui uno sostiene alcune regole del mercato è un altro ne sostiene altri e questo deve essere come dire notizia abile in senso di distinzione della propria intenzione politica
E deve essere verificabile in quanto la responsabilità di quello che accadrà se ben deve essere come dire verificabile questo mi sembra che sia la notiziabilità come corredo indispensabile del completamento della democrazia maggioritaria
Che peraltro questi ritengo che siano come dire i vizi del momento del momento politico attuale in realtà ecco dove la sinistra incontra una oggettiva difficoltà ad offre io preferisco dire sinistra che non centrosinistra scusate nel senso che considera il centro sinistra un éscamotage contingenti poi se il sistema da essere maggioritario se la sinistra usa la destra punta ne parliamo più cioè la sinistra incontra una difficoltà a una proposta che abbia appunto un afflato unitario e che in quanto tale sia una esposizione di Vallo
Credo che l'evoluzione con ipotesi strategica della sinistra sia una coalizione un'alleanza fra il centro e la sinistra l'ipotesi strategica è una formazione unica della sinistra e come si opera da subito in questo percorso come elemento come dire strumentale nel senso più nobile del termine
Rispetto alla completamento della democrazia maggioritaria un'ultima cosa vero preso più tempo di quello che desiderato in realtà e il problema della personalizzazione ecco devo dire uno dei meccanismi per evitare le nevrosi non può porsi a quello che è inevitabile per il capite non so se ammesse casse il sorgere del sole una nevrosi nome alle varie sopra le righe visto che se ne frega tutte le mattine sorge mi viene una nevrosi verosimilmente incurabile
Allora la personalizzazione del comportamento politico come riferiva Manzella prima e oggettivamente nelle cose già è nelle cose e nel meccanismo come si dice di individuazione visto il diffondersi della conoscenza dell'informazione delle nozioni
è inevitabilmente corrode con l'evoluzione della concezione tradizionale di classe corrode la forza dei soggetti collettivi
E naturalmente trasferisce diversamente o sull'autorevolezza delle persone sull'affidabilità anche sul loro istrionismo purtroppo ci mancherebbe altro ecco ma la personalizzazione della politica è un fatto oggettivo cercare di evitarla eccome appunto dispiacere sì perché sorge il sole tutti i giorni
Bene grazie anche all'onorevole va oggi credo abbia aggiunto altri elementi altri stimoli tra l'altro molto collegati
All'attualità
Credo che ora è il senatore Pasquino abbia un po'il quadro
Di tutti i problemi che il suo libro
Ha sollecitato quindi a lui per una prima risposta il senatore Gianfranco Pasquino
Dunque
Produrre una concausa di concentrazione quanto quello degli dei microfoni non necessariamente del potere politico
Ma i libri hanno di solito una uno stimolo all'origine che qualche volta spiega anche perché sono scritti in un certo modo e quindi a quale obiettivo tendono in questo caso lo stimolo e dato da un'espressione che l'ex questa del consiglio Berlusconi utilizzo quando dovette cedere il governo e cioè parlo di ribaltone
Indicando così che una maggioranza che Lucio staremo a essere stata eletta dai cittadini aveva dato attraverso questo voto popolare un mandato allo stesso presidente del Consiglio e questo non poteva essere cambiato senza ritornare di fronte all'elettorato
Ora al di là delle degli aspetti tecnici costituzionali che pure sono certamente importantissimi perché non si può naturalmente sovvertire una Costituzione
C'erano alcuni aspetti politici che meritavano di essere analizzati sopra tutti esternalizzati in chiave comparata cioè vedere se quello che Berlusconi sosteneva
Dovessero succedere nel caso italiano succedeva effettivamente negli altri casi
Ora come seppure con qualche difficoltà persino i giornalisti riuscirono a capire non c'è scritto da nessuna parte che nelle democrazie parlamentari il presidente del Consiglio non possa essere sostituito in corso d'opera sia dalla sua stessa maggioranza
Quando diventa imbarazzante come fu il caso della signora sacer sostituita dai conservatori perché diventava un ostacolo alla riconquista del potere politico sia attraverso un cambiamento di maggioranza
Come fu il caso ad esempio di quando collo divenne cancelliere nell'ottobre del mille novecentottantadue
E quindi lo spunto mi consentì mi ha consentito di analizzare come le democrazie parlamentari funzionano effettivamente e poi di metterla a confronto con le democrazie presidenziali
Naturalmente oltre alle espressioni e devo dire e dal punto di vista della loro notiziabilità assolutamente vincenti
Utilizzate dal Presidente del Consiglio Berlusconi perché ribaltone e passato alla mai nella pubblicistica così come il remare contro così come moltissime altre cose che Berlusconi ha detto
E probabilmente dirà rimaneva il problema che la sinistra non era in grado anch'io uso a sinistra e e credo che che tu faccia benissimo a utilizzare sinistra contro destra perché se sistema mai si stabilizza sarà sinistra contro l'estate
La sinistra non era in grado di fare chiarezza su alcuni di questi aspetti e allora qui vale la pena di soffermarsi su alcune delle cose che sia Manzella che Bogi hanno detto
Che en passant li ringrazio perché non è mai necessariamente detto che uno debba leggere un libro qualcuno va a presentare e invece sia Manzella che Bogi lo hanno letto e questo no di solito un compito non necessariamente un piacere
Dopo decideranno loro si sono anche divertiti
Io penso che ci sia un problema vero della sinistra che in materia istituzionale è stata in questi anni e continua a essere anche oggi sostanzialmente conservatrice
Cioè io non non intendo necessarietà per una polemica con la sinistra però e alcuni elementi di chiarificazione
E alcuni elementi di propulsione debbono essere devo dire che utilizzati debbono essere prodotti perché il dibattito nell'ambito della sinistra continua a essere fondamentalmente conservatore
E quindi incapace anche di dare una risposta invece al bisogno di cambiamento che emerge nella tradizione politica italiana cioè se la sinistra non diventa riformatrice
In maniera chiara in maniera precisa in maniera consapevole in materia istituzionale
Noi continueremo essi non si otterrà la quale gli elettori ci percepiranno
Giustamente come conservatori e una parte cruciale di loro ci negano al voto e quindi le riforme istituzionali si se si faranno si faranno così come vuole la destra e non invece così come ma dove dire non le vuole la sinistra
E quindi libero anche questi questo aspetto che credo importante dice il Cardiff muovere alcuni settori della sinistra che sono e rimangono fondamentalmente conservatori alcuni dei quali fra l'altro sono anche abbastanza confusi
Nel frattempo qualche passo avanti si è fatto e voglio sottolineare un paio di passi avanti per poi chiudere con alcune tematiche più propriamente politiche
Il primo passo avanti che finalmente la sinistra non dice più che il presidenzialismo e sostanzialmente qualche cosa di non democratico o antidemocratico
Cioè questa famosa deriva presidenzialista in realtà è stata compresa come deve essere effettivamente compresa
E cioè il presidenzialismo semplicemente funziona poco e male
E quindi deve essere criticato non perché non è democratico perché invece è democratico anche se naturalmente può avere poi qualche crollo ma sono cadute tante democrazie presidenziali quante democrazie parlamentari ma funziona poco e male
E quindi voglio rispondere alla domanda di di Manzella
Perché quello che sappiamo ad esempio del dell'attuale Governo degli Stati Uniti cioè della prima repubblica presidenziale di quella sicuramente meglio fondata dal punto di vista costituzionale
E che il presidente Clinton deve fare i conti con un congresso che è dominato dai repubblicani dove i repubblicani hanno la maggioranza
E quindi puramente e semplicemente da solo non può governare
La forma di governo presidenziale così come si presenta negli stati o di degli esercenti oggi e tutt'altro che plebiscitaria
Molto semplicemente impotente il presidente Clinton e un presidente in questa fase e fino alle prossime elezioni sicuramente impotente
E quindi dobbiamo preoccuparci della deriva plebiscitaria o dobbiamo preoccuparci invece della qualità e della capacità di governo
Allora se la destra in questo caso forse se Berlusconi e i suoi consiglieri di tanto in tanto leggessero libri invece di fare jogging alle Bermuda sa e probabilmente avrebbero ha preso che e la forma di governo presidenziale non è necessariamente la scelta migliore perché potrebbero sì vincere le elezioni ma dopodiché potrebbero anche trovarsi in grosse difficoltà
Di governo perché fra l'altro il presidente di una Repubblica presidenziale non può sciogliere il Parlamento se questo gli è ostile così come d'altronde il Parlamento non può sostituire il presidente se questo è un dilettante particolarmente incapace
La sinistra non ha ancora fatto proprio questa critica fino in fondo al presidenzialismo
E qui di fronte alle richieste di elezione diretta del Presidente della Repubblica
E si limita a dire che questa cosa non si può fare perché quel tale controlla le televisioni questa cosa non si può fare perché quel tale ha delle delle spinte autoritarie e così via semplicemente dovrebbe dire che questa cosa non si deve fare perché non produce un sistema politico governabile
Secondo osservazione che attiene naturalmente resista ma che nel libro poi viene ampiamente è documentata
Le democrazie parlamentari che funzionano meglio sono quelle nelle quali c'è uno strettissimo legame tra il Parlamento e il Governo e cioè facciamo molto male a utilizzare questi due termini in maniera separata
Da un lato c'è una maggioranza parlamentare che sostiene il suo governo e dall'altro c'è una opposizione parlamentare
Ma perché questo esiste in maniera concreta e compiuta bisogna che il Parlamento sia organizzato in questo modo
Se noi diciamo che sono forti come capi del governo il capo del governo inglese
E il capo del governo tedesco e se si vuole anche il capo del governo spagnolo
E se volete ancora per insistere il capo del governo svedese dobbiamo renderci conto che queste sono sostanzialmente sistemi dei quali una sola Camera parlamentare conta e c'è una maggioranza parlamentare a sostegno del suo governo
E automaticamente l'opposizione costretta a controllare a verificare a contrapporsi a contro proporre perché o vince o perde in quella camera non può continuare a giocare come in effetti noi abbiamo giocato e continueremo sicuramente a giocare
Nel nostro sistema sulla possibilità che ci sia uno snodo tra Camera dei deputati e Senato sul nodo che in effetti c'è
E quindi chi vuole riformare il sistema non può pensare di cavarsela cambiando il modo di scegliere il governo magari attraverso una riforma elettorale ma deve invece cambiare anche il modo con cui il Parlamento è strutturato e questo tema è oramai all'ordine del giorno su questo non intervengo
Più di tanto perché in realtà sembra che che di questo non si voglia discutere ma è chiaro che invece si dovrebbe discutere fra l'altro su questo
Visto che prima parte Baggia chi faceva l'elenco dei nostri meriti su questo Manzella scritto uno dei libri cruciali sul palco sul funzionamento del Parlamento italiano un Parlamento come quello italiano non esistono mai più da nessuna parte
è un reperto archeologico che naturalmente un un ostacolo che nel momento in cui governo gli altri potrà anche piacerci ma quando governeremo noi non ci si piazzerà per niente dovete fare i conti con un Parlamento che è lentissimo nelle si sarà re che e fra l'altro assolutamente imprevedibile e che sostanzialmente incontrollabili
E quindi anche questo una sinistra riformatrice direbbe che fra le priorità c'è sicuramente la riforma del Parlamento strutturale cioè di compiti e di funzioni e non soltanto riforme marginali di tipo organizzativo
Il terzo punto che argomento nel libro e che perché ci sia un vero mandato bisogna che i direttori vengono posti in condizioni di dare questo mandato
E stato ripetutamente sottolineato è stato frenato per esempio anche da Manzella in diversi articoli sullo pubblica che non c'era un mandato per battere Berlusconi per ragioni semplicissime chiarissime
Non c'era una coalizione sola nazionale con un capo che si rivolgesse all'elettorato
C'erano tre partiti che euro formato due coalizioni in due zone diverse del paese che casualmente hanno avuto una maggioranza di seggi alla Camera e come sapete non hanno avuto nessuna maggioranza di seggi al Senato
Dove hanno comprato qualche senatore compiacente e hanno comprato l'assenza di qualche altro senatore compiacente meno ricompensato Mario ugualmente e però ha ha ottenuto qualcosa e questo naturalmente non configura nessun mandato non soltanto ma dal punto di vista costituzionale
Fenomeno che non si è presentato nel nel marzo nell'aprile del mille novecentonovantaquattro
Ma che potrebbe ripresentarsi non so se non so nell'aprile novantasei lo una gioia novantasei dal punto di vista costituzionale il presidente pubblica non aveva nessun obbligo di nominare e Berlusconi
Come presidente del Consiglio
Perché potrebbe benissimo scegliere nell'ambito delle delle personalità che la maggioranza vincente ha prodotto uno qualsiasi a caso e andare a verificare se il Parlamento da o non dà la fiducia a questo
Perché lo dico perché vedo serpeggiare una strana inquietudine nello schieramento del centrosinistra
Con qualcuno che comincia a dire che Prodi non va bene
E questo naturalmente che cosa che cosa può segnalare che supponente
Capisco che è una speriamo un esperimento come si dice di scuola supponete che il centrosinistra opening ha la maggioranza assoluta dei seggi a questo punto almeno teoricamente dovrebbe suggerire al Capo dello Stato di nominare Romano Prodi presidente del Consiglio
Ma se quattro dei sei appartenente alla coalizione di centro sinistra come stanno già dicendo suggeriscono che potrebbero anche esserci altri candidati a quel punto prese da Repubblica si troverebbe in una situazione come dire alquanto incresciosa
Perché non ha nessun obbligo di nominare Romano Prodi ma potrebbe scegliere il nome che gli viene proposto da quattro dei partners anche se il partner maggiore insiste su Romano Prodi
Il parte maggiore PDS e sempre come posso dire abbastanza sfumato e flessibile quindi potrebbe accederà anche ad un'altra candidatura
E anche qui e questa è una situazione produttive feconda però democrazia maggioritaria assolutamente no
Cioè se vogliamo che ci sia un mandato deve essere chiaro che bisogna che ci sia un vero mandato al Presidente del Consiglio e quindi che ci sia un meccanismo elettorale che elegge direttamente questo presente Consiglio ma non lo svincolato dal Parlamento ma con la sua maggioranza parlamentare
è un passaggio che la sinistra non vuole fare come dire anche qui paradossalmente molti di voi mi hanno già serio dire queste cose e cioè ma davvero qualcuno di noi nella sinistra crede che la politica non sia stata personalizzata dalla sinistra
Ma quanti sindaci ci sono stati a Reggio dal mille novecentoquarantacinque a oggi quattro cinque cioè in in quaranta in cinquant'anni cinque sindaci e voi pensate che non ci sia stata personalizzazione della politica
Ma che cosa succede quando un un segretario viene eletto non personalizza la sua politica siamo in una fase in cui da sempre c'è personalizzazione
Allora il problema non è di sapere quanto personalizzata e la politica il problema di sapere se riusciamo a responsabilizzare
Questi politici e quindi aderì meccanismi che li obbligano da un lato essere assolutamente responsabili nei confronti elettorato e dall'altro a governare nel momento in cui vengono eletti esattamente per governare
Anche questo dico nel libro e dico che si può fare ma si può fare non solo toccando il meccanismo elettorale ma toccando per l'appunto le modalità di formazione del governo e quindi di incarico che viene dato al Presidente del Consiglio
Ultimo punto
Siamo in una transizione abbastanza abbastanza complessa e poi
Amo raccontarci tutte le favole cui vogliamo decisamente lunga
Cioè non possiamo neanche sperare che le prossime elezioni chiudano transizione perché anche supponendo che riusciamo a fare qualche riforma istituzionale
Prima delle prossime elezioni cosa peraltro dubbia
E bisognava farle dopo e quindi le le le posizioni non sono in nessun modo risolutive neanche decisive
Cioè aprono spazi per fare delle cose che soltanto le elezioni uno ancora che seguiranno potrebbero ratificare appieno e quindi chiudere in qualche modo la transizione che non significa nessun modo crudo naturalmente la competizione politica sei così però per guidare la transizione
Bisogna avere una politica istituzionale che sia assolutamente rigorosa
Che non sia esposta a una sedi di mutamenti
Di oscillazioni soltanto perché un partitino del tre per cento dice alcune cose è un partitino del due e mezzo per cento dice altre cose soltanto perché abbiamo bisogno di tutti i voti per fare una grande coalizione elettorale
All'interno della quale qualcuno già già dichiara che comunque non voterà al governo che questa coalizione elettorale esprimerà noi dobbiamo essere estremamente chiari
E allora francamente credo che la sinistra abbia il compito di spiegare ai suoi elettori
In generale che cosa intende fare delle istituzioni che al momento nessuno scosse da questa tradizione
Allora libero a io credo che abbia un intento come dire chiarificatore dopodiché io so anche che i politici oramai scrivono i loro libri o se li fanno scrivere dei giornalisti
Leggono poco qualcuno di loro di tanti Nando per ora è chiara e qualcuno di loro in grado anche di capire per quanto questo possa stupire pezzi e sono convinto che ci sia un grande spazio di intervento
Sulle azioni dei politici
Però per fare questo bisogna evitare di di dare questa delega cioè mentre sulle pensioni non ci sarà nessuna delega sembra ci sia una sorta di grande delega istituzionale che le istituzioni sono qualcosa che appartiene al ceto politico credo proprio di no
E vi ricordo che se siamo in questa situazione
Che io ritengo comunque migliore della situazione precedente del mille novecentonovantadue ci siamo perché attraverso uno strumento istituzionale e cioè il referendum i cittadini hanno rotto quell'accordo consociativo che esisteva fra l'élite politiche
E hanno obbligato l'élite politica fare anzitutto una riforma elettorale dando però anche un'indicazione per usare termini libro alcun mandato a fare qualcosa di più
E allora se i cittadini non delegano la politica istituzionale io credo che noi saremo in grado di spingere i politici in questo caso la sinistra essere coerentemente riformatrice e a cambiare quello che c'è da cambiare
Perché se non lo fa la sinistra intendiamoci lo farà la destra
è chiaro che non accetteremo fino in fondo quello che farà la destra ma nel quadro che poi la destra aveva delineato noi dovremmo fare le capriole le battaglie elettorali e non so se se sia meglio aspettare di perdere o cercare di vincere un nostro progetto
Ecco perché adesso abbiamo sentito anche l'interpretazione autentica da parte dell'autore quindi abbiamo proprio il quadro completo
Tra l'altro avete anche capito
Graffiante non c'era nessuna condiscendenza stereotipi di alcune
Non so se ci fosse qualcuno che vuole rivolgere
Qualche domanda lo spazio c'è
Qualche domanda qualche critica per chi ha magari già letto
Qualche osservazione qualche riflessione ho qualche richiesta attinente al tema approfittando anche dell'autorevolezza
Per gli altri interlocutori
Ecco mi vi presento anch'io se c'è il microfono
Che morirà nella sala quindi o microfono vacante se qualcuno vuole fare una domanda alza la mano oppure nove giochi insomma qualcosa che io posso capire e potete rivolgere domande agli ospiti sia sul titolo che hanno presentato come diceva il sindaco anche su altri argomenti attinenti insomma
C'è qualcuno che ha qualche domanda da fare
Autonomo il popolo Piale assicurarsi
Qualcuno non ha domande da fare
Allora avete tutti domande da fare per interrogo io nove se per eccessivo insomma
Faccio l'interrogazione lei contro l'arbitro di Palm Spring
Ma non lo so
Quanto tempo ci vuole prudenza
La Coppa dei prossimi tre mesi però
Vengo a conoscenza di questo libro solo questa sera quindi devo pensarci però l'argomento la interessava stato qua quindi argomento interessante lato riguarda tutti noi guarda
Certamente
Lei per il sistema proporzionale oppure no
Ma la sostanza non è necessario un tortura c'è qualcuno che non ha finalmente un volontario eccetera un premio penso che hai fatto curata umanità a chi una domanda a chi
Va be'amore fa una domanda
A Pasquino professor Pasquino
Riguarda il sistema elettorale chiude il suo libro c'è il sistema elettorale voluto da da Mario Segni ha fatto vince la destra in Italia
Per cui c'è ci sarebbe da da riflettere sul su questo tipo di sistema a destra Kohler Nava con la minoranza dei non aveva la maggioranza assoluta dei voti dalla maggioranza solo dei deputati in questo sistema
Così è un po'anomalo
Si è avuta questa situazione
Ecco ora basta così grazie domanda pertinente Istat prego
Ma devo
Capisco che sempre sgradevole ma devo correggere la domanda posso
Perché questo sistema elettorale non è stato voluto da Segni ma poi lei farà tempo chiederglielo quando se diverrà perché viene a fare un dibattito questo il tema etero lei parte la conseguenza del referendum in parte la conseguenza
Di una incessante faticosa opera di mediazione parlamentare sodo per quel che riguarda il sistema per la Camera
Nella quale la sinistra non riuscì a fare valere la sua opzione dominante che era l'opzione del doppio turno cioè penso alla fine che tanto valeva accettare quello che veniva fuori invece di premere fino in fondo per avere un sistema di tono diverso
Quindi questo non è il sistema che voleva segni ma io non so quale sistemò le stesse di questo per il Senato e sistema elettorale che vien fuori dal referendum e per la Camera e prodotti di una mediazione non particolarmente efficace devo dire neanche particolarmente buona dal punto di vista tecnico
E infatti già si parla di riformarla oggi a riformarlo togliendo la quota proporzionale e quindi andato nel senso di un sistema inglese può passando doppio turno anche qui però credo togliendo la la quota proporzionale
Comunque comunque in un sistema maggioritario notoriamente nessuno riesce mai ad avere la maggioranza assoluta dei voti
Il il partito o la coalizione vincente ha di solito una maggioranza relativa che il sistema tra trasforma in un omaggio maggioranza assoluta di seggi
Per cui non c'è da lamentarsi anche anche noi si può se ne va arrivati ad Torquato due per cento dei voti avremmo avuto più del cinquanta per cento dei seggi
Questa è una regola del gioco da accertarsi altrimenti tanto varrebbe tornare indietro torno tornare alla proporzionale io credo che questo Consiglio una delle quasi cose da non fare mai più
Soddisfatto della risposta
Nel sistema vera abbiamo rotto il ghiaccio adesso seguiamo non ci sono altri ecco un altro volontario
Intanto io libro lo comprano no perché sennò mi compiaccio perché lei è stata ancora presa Emilia è stato dal bene a dei suoi vedo che le ha mantenute non ha avuto modo di non ho avuto non ha dovuto probabilmente cambiare molto di qualche diceva qualche anno fa
Il dibattito e del dibattito ce ne è stato in questi tempi e non è che sia mancata l'occasione comunque gli ho condiviso Enrico divide tuttora quindi ho poco da chiedere su quello che condivido sostanzialmente devo chiedere invece su un'altra cosa
La cabina elettorale mi sembra un po'vecchiotta né lì non c'è qualcosa da migliorare da modificare cioè in questo senso lo so l'elettronica non potrà aiutare perché la la gente il referendum il referendum può anche andar bene ma ci si potesse fare qualcosa all'americana cioè fare massimo due o tre referendum quando ci sono le elezioni
In modo tale quindi passò del mezzo ecco più che per il metodo
In mezzo a mio avviso potrebbe anche anche quello subire delle variazioni di andare incontro a a a una democrazia migliore la gente può affezionarsi al voto sequestro non è costoso c'è questo è agevole se questo può avessimo una Maldura chiarezza ecco visto che si parla dis disaffezione del voto in certe situazioni
Certe democrazie anche solidale
Va bene grazie ci sono altre domande accorpiamo altrimenti facciamo rispondere subito altre domande
Allora meglio di spunto del perché no dico una cosa sola quei probabilmente possiamo andar là giunge qualcosa
Circa sette ogni otto anni fa ci fu una qualche campagna in favore del cosiddetto voto elettronico
Che venne erroneamente inteso come una sorta di possibilità per i cittadini starsene a casa di schiacciare qualche pulsante
Cosa che fra l'altro si fa cioè ci sono alcune città americane dove il sindaco interroga i cittadini e il voto avviene sostanzialmente per telefono o attraverso meccanismi televisivi
Io credo che un piccolo miglioramento si potrebbe fare già da oggi
Che fra l'altro renderebbe più complicati i brogli perché questo è ancora un Paese dove di brogli elettorali avvengono naturalmente come come ho come per esempio sono probabilmente avvenuti delle elezioni per il il presidente della regione nel Lazio
E lo ad avere cioè non tanto il voto elettronico c'è una macchina che i cittadini utilizzano ma lo spoglio elettronico del voto
Cioè la scheda non viene neanche aperta ma scivola dentro la macchina che la proietta e dalla quale tutti possono vedere che cosa ci sulla scheda e quindi non può essere più manipolata
è un passaggio tecnico che pur fra l'altro in in tempi relativamente brevi renderebbe le elezioni molto meno costose che può essere fatto io credo che dovrebbe essere fatto
Perché e di elimina drasticamente la possibilità dei brogli è fatto rende gli scrutini molto più molto più veloci e molto più semplici e consente quindi avere esiti gli esiti elettorali in tempi molto più brevi degli attuali
Sì facciamo aggiungere qualcosa al professor Manzella silice questo aspetto tenda voto elettronico cioè questo aspetto tecnico ma forse la domanda tendeva anche ad interrogarlo
Sì e ad interrogarci sul concetto di democrazia elettronica quello di cui si parla nelle università americane quello che un può e il giro quello che vediamo in certi sondaggi che che sono fatti istantaneamente dalla televisione eccetera bene
Già Pasqui idolo accennato la democrazia cronica e una democrazia efficiente per le piccole cose per i piccoli referendum le domande istantanee che possono risolvere
Problemi particolari e direi di corto periodo per i problemi generali e per i problemi di lungo periodo io credo che il metodo
Della democrazia parlamentare cioè della democrazia pensata della democrazia che non si risolve della individualità ebbene la solitudine di schiacciare un tasto e ancora il metodo che guida è che deve guidare direi la coscienza civile del mondo servì consente questa questa espressione in fondo proprio anche
Questi problemi della della società Elettronica sì vengono e si comunicano l'un con l'altro e noi abbiamo visto già il fallimento del decentramento elettronico del lavoro che si è tentato in certe banche americane incerti
Uffici americani in cui il lavoratore solo a casa sua col suo col suo calcolatore con la sua macchina con le sue interazioni e ecco e si è visto quanto questo favori
Vieni qui oggi potrebbe che che ebbe etico psico si trovano potrebbe intervenire quanto questa solitudine del lavoratore
Nel nel suo ambito domestico nuoce al lavoro come l'uomo è quello che abbiamo sempre saputo è un animale sociale e di questa socialità ha bisogno sia dal momento del lavoro sia nel momento o più alto o della cittadinanza che il momento politico
Ma c'è un'altra domanda sono altre domande anche all'onorevole ma oggi essa no per la par condicio qui
Sulla televisione in false lui è di casa
Ecco ci
Sì coinvolto anche ad oggi in effetti era firmata voleva in qualche modo coinvolto neanche provato
Voleva tocca un aspetto che non sono arrivato con imputati batteva già iniziato quindi non so se è già stato in toccato l'argomento che diciamo laterale rispetto al tema dell'istituzione
E c'è un tema diciamo per la domanda sulla cultura politica su un problema un aspetto che andrà cultura politica e la sinistra
E cioè diciamo l'apporto della sinistra con con le televisioni e con un certo tipo di linguaggio televisivo
Io trovo una situazione un po'curiosa in questo Paese cioè che la sinistra che in vario modo da come dire si preoccupa di rappresentare come dire gli ultimi i più disagiati
Quelli che hanno si trova in condizioni economiche più difficile parli spesso linguaggio che è molto mafioso è molto difficile molto complicato
Per esempio il manifesto il manifesto l'esempio più eclatante di un giornale di estrema sinistra e quindi in qualche modo le vuole rivolgersi in modo estremo agli ultimi è che io trovo aggiornare oltre che più schierato ma anche più difficile e forse anche più valoroso che esibisco è quindi molto spesso intorno ai piedi prevenuto palesi rivolto soltanto a un certo intellettuale cioè ho rispetto previsioni a mio avviso c'è questo dato curiosa mascherate estera e le televisioni è un certo tipo di televisione
Che mandare un linguaggio molto semplice molto chiaro che spesso linguaggio della destra che spesso arriva più efficacemente al pubblico che vorrebbe essere teoricamente il pubblico che a sinistra
Secondo me anche dibattiti politici che ci sono stati capaci elettorale i politici di sinistra erano molto meglio se spesso molto poco televisivi allora mi domando chiudo subito
Vivevano se non ci siano sorta di come dire di complesso di superiorità della sinistra di atteggiamento di sufficienza della sinistra verso questo mezzo che reputa con mezzo basso diciamo e che però come dire è una sorta di cosa che si mangia la coda alzava estate salta la coda perché solo in questo modo è attraversata di stiamo per la sinistra può raggiungere forse meglio il pubblico a cui lei si può rivolgere e forse sarà bene che ci faccia un po'i conti con questo mezzo va bene volevo dire che comunque l'unico si riferiva a voi quando parlava di della sinistra sono con gli USA Pietro
Svolto comunque Pasquino dice Calamante pertinente siamo da oggi dall'onorevole ad oggi la risposta
Dal per rispondere più direttamente alla domanda credo non è che c'è disprezzo da vacanza nella sinistra secondo me la sinistra non ha completato la sua riconsiderazione e quindi non ha neppure giustamente l'impronti turbina di lanciare messaggi emotivi
Che sono messaggi sintetici propri di chi ritiene di avere come dire completato la sua elaborazione per lo meno contingente
Cioè Berlusconi quando ha questa capacità di sintetizzare in alcune frasi insomma che gli vengono per finalmente suggeriti da da uomini di Stato e ci mancherebbe altro
Però
è entrato in politica con il messaggio che bisognava rovesciare una serie di cose
Che poi la volesse far davvero che sapesse esattamente cosa voleva fare era in certi termini secondario dal punto di vista della comunicazione
Perché questo gli consentiva di sintetizzare i messaggi emotivi e quindi di larga popolarità quello che voleva fare ecco
La sinistra avrà avuto un Periodo come dire di comunicazione di grande elementari età ma è questo periodo dalla sinistra che non esiste più
E non a un modulo nuovo naturalmente di comunicazione perché non ha in realtà un afflato unitario ancora
La sinistra come dire è indispensabile in questo momento in Italia come molte altre parti perché la destra che abbiamo di fronte alcuni connotati che riduce a cercar di battere voglio dire ecco
Ma non ha completato secondo me la sua rivoluzione insomma ne accennava anche Pasquino tempo ne occorrerà per farlo l'importante se prendiamo la strada giusta ma non credo che ci sia un aspetto di disprezzo o di arroganza ecco è che effettivamente il discorso è un poco elitario perché è un discorso di rielaborazione
Facciamo come nelle aste di più c'è ancora qualcuno che vuole fare una domanda
Ripeto sul libro pure su argomenti visto che abbiamo qui degli ospiti disponibili possiamo approfittarne qualcuno ancora domande da fare
Mi sembra di no se vogliamo facciamo il giro conclusivo
Allora
Alcune battute
L'onorevole Andrea Manzella
Ma mi pare in conclusione di queste nostre discussioni delle domande del Pubblico di il ribadire quello che avevamo detto all'inizio cioè dalla fondamentali tardi questo problema del Governo della centralità di questo problema del governo adesso nella democrazia italiana è una democrazia in difesa questa questa che noi viviamo
Io ho annotato un un un un periodo o di Pascu Rino che mi pare che Pica con una nettezza
Impareggiabile
Questo o U momento di pericolo della democrazia italiana ci siamo di fronte scrive Pasquino
Ad un calcio puro e senza precedenti di traduzione di una struttura manageriale in un'organizzazione politica di trasposizione del potere economico il potere politico
Quindi di sfida senza veli alla democrazia quale l'abbiamo storicamente conosciuta
Se la democrazia è il tentativo di fare sì che i voti contino più delle risorse e che quindi il potere politico non sia mai controllato direttamente dal potere economico
La sfida di Berlusconi è una sfida alla struttura spessa alla natura stessa della democrazia italiana ecco queste sono le ragioni che spiegano il perché vi è sospetto
Viene una posizione difensivi Istica verso o le proposte innovative di cambio della forma di governo e tuttavia io credo che questa a battaglia a anche all'interno della sinistra si deve si debba fare per costruire una nuova forma di governo e gli altri in Italia la dobbiamo fare prima per non accedere direi senza senza fare neppure il tentativo di combattere questa a bandiera che una bandiera che ha che notiziabilità ecco per usare l'espressione di Pasquino una bandiera notizia abile la bandiera del presidenzialismo alla destra vediamo di costruire qualcosa che e risponda a questa esigenza basilare
Del nostro sistema politiche che quella di rafforzamento del governo ma poi c'è un'altra
Esigenza
E dall'esigenza europea forse non abbiamo parlato se noi vogliamo essere in qualche modo concorrenziali in Europa noi dobbiamo adeguare la forma di governo i poteri che ha il nostro governo ai poteri di cui godono o gli altri governi dei paesi membri della comunità
Per le altre Breguet osservazione onorevole Papa oggi velocissimo ma in questo libro di Pasquino chi lo compra saputo chi lo legge
Secondo me trova queste un certo tipo di rapporto fra cultura e politica
E che anche una sua scomodità nel senso che la tesi di Pasquino
E che il compimento e per la democrazia maggioritaria pretende una serie di atti correlati la mancanza di uno dei quali crea dei problemi allora
Sì l'elezione diretta del Presidente ma come diceva il suo rapporto con il Parlamento
Sì la riforma elettorale ma il rapporto con il sistema partitico cioè o si fanno tutte queste cose questa è una concezione culturale ma perché senza cultura la politica diventa poco una barbarie voglio dire e però la sua purezza culturale se posso dire così e la rende naturalmente anche un po'aggressiva anche scomoda quello diretto il libro però a questo insomma che da il senso di quello che effettivamente abbiamo bisogno di fare poi può darsi che politicamente non si sia nelle condizioni di farlo e che i meccanismi d'alleanza di rapporti prolunghino il tempo delle nostre decisioni ma ecco io leggendo il libro ho avuto questa impressione insomma c'è
Questo rapporto che la cultura è bene che dia alla politica sono diventati così pochi gli editorialisti che danno un contributo culturali politico insomma che è una delle sofferenze il nostro Paese ecco questo libro è questo e da questo punto di vista come dire è impietoso nel senso che non fa nessuna concessione diceva prima il signore io l'ho sentito dire anni fa ecco sta succedendo proprio questo
Ma e le conclusioni al senatore Pasquino
Ma io sarò contento quando qualcuno ricorda che queste cose le le dico danni o perché le scrivo da anni
E allora dato che ho fatto una lunga strada attraverso questi libri
E potrei anche se Contrada di avere la possibilità fra tre anni rischia un altro arrivo e così via però vorrei che di tanto in tanto ci fosse un punto fermo c'è avvenisse una qualche riforma che riesce a cambiare alcune delle delle tendenze del sistema politico soprattutto in questa fase perché se non si cambiano alcune delle tendenze io vedo da un lato devo vedo due pericoli da un lato il pericolo puro puro e semplice di forzature istituzionali
Che in fondo sono state quelle sulle quali il governo con Rusconi a a lungo va cercato di sopravvivere
Per cadere alla fine sull'ultima delle delle forzature che era quella di una decisione senza nessun tipo di consultazione in materia delle pensioni e dall'altro vece vede invece l'altro pericolo sulla quale non cadono soltanto i governi ma possono cadere anche regimi democratici
E cioè di democrazia e che non riescono a governare che non governa nessuna delle tensioni nessuno di conflitti che non prendo decisioni ce le democrazie impotenti
Non è vero che cadono le democrazie instabili di solito cadono dei quasi impotenti cioè quelle che non riescono a governare
Allora del rispetto a quelli nella sinistra che temono la democrazia maggioritaria e fa i nostri amici e conoscenti ce ne sono moltissimi io sono uno di quelli che crede che invece bisogna fare la democrazia maggioritaria in maniera tale che ci sia un governo che viene in qualche modo eletto dagli elettori che governa è un'opposizione che in grado di controllare di stimolare questo governo purtroppo non sono convinto che questa sia la posizione comune della sinistra Boggi notava alcuni di questi inconvenienti nell'ambito della sinistra vedo la sinistra in ordine sparso con alcuni più interessati a mantenere le proprie Boggi riceva identità politiche che contrattano e io le chiamerei puramente e semplicemente identità contrattuali nel senso che contrattano posti contrattano cariche non stanno contrattando aspetti programmatici non stando contrattando fette di elettorato con le quali vincere ma contratto non l'ha puramente e semplicemente era loro
Permanenza loro riproduzione parlamentare e a livello delle varie assemblee elettive queste gravissimo cioè fino a quando la sinistra non si porrà in in testa che il compito principale è vincere le elezioni
E non vincerà alcuni seggi lei ci troveremo qui a discutere
Più o meno come dire rassegnatamente più o meno allegramente
Più o meno
Convinti che bisogna fare rapidamente alcune riforme ecco sembra che la la posizione pre predominante sia quelle di di rispondere di solito no a quello che dicono gli altri io credo invece che la posizione migliore sia pesano ma una metafora calcistica
Perché che che Manzella certamente apprezzerà sia di giocare se si deve giocare di giocare di contropiede non limitarsi a alla difesa ma di giocare di contropiede
E quindi di essere molto rapide nel momento in cui la palla arriva dal campo nel campo altrui perché soltanto in questo modo riusciamo a superare alcuni dei vantaggi che che la destra uno dei quali è certamente quello del linguaggio
Che ha un linguaggio che raggiunge più facilmente gli elettori di quello che si è il nostro linguaggio ma attenzione perché il linguaggio non è soltanto in qualche in quali cosa che dipende dalla capacità tecnica di uno staff spesso è puramente e semplicemente la traduzione magari semplificatoria ma di una serie di posizioni le il nostro linguaggio e Complesso qualche volta confuso perché le nostre posizioni sono complesse e qualche volta confuse perché non abbiamo deciso ancora fino in fondo che cosa fare in materia istituzionale
E se facciamo così le possibilità che che perdiamo le prossime elezioni continuano a essere abbastanza elevate dopo di che è chiaro che la testa può anche come tre qualche errore però non è non è così che noi non riusciremo articolati a creare uno schieramento vincente
Bene allora ringraziamo
Sì gli applausi sono meritati
Ringraziamo l'onorevole Andrea Manzella ringraziamo l'onorevole Giorgio Goggi re graziare infine il senatore Gianfranco Pasquino
Per il libro che è stata l'occasione anche nel dibattito di questa sera ma anche per le cose che tutti ci hanno detto questa sera mi permette di sottolinearne una che diceva nel primo un suo intervento
Il senatore Gianfranco Pasquino che credo riuniti che un po'tutti quelli di qua e quelle di là dal tavolo quando governeremo noi
Mi pare che abbia detto così anche se l'ha un po'raggelato in quel con alcune note pessimistiche ottimo l'oggetto di questo ultimo intervento ma io mantengo fede a questa sua prima
Affermazione
Io
Coppa Spino col
Quello di questa sera
Di sicuro in
Fino al diciannove settembre
Le orecchie ma la sera
Abbiamo finito apprestino ci fermare bere qualcosa potete anch'
L'attore Pasquino
Arrivederci a tutti i fatti gira per l'
Una rete aperta al pubblico per la prima volta