"Che cosa e' successo nella ex Jugoslavia ?" dibattito organizzato nell'ambito della Festa nazionale de "l'Unita'" '95 (Reggio Emilia, 25 agosto-18 settembre)

Questa lunga serie di dibattiti alla festa nazionale dell'Unità con un dibattito che ha un tema importante
Un tema
E continuamente sui giornali su tutti i quotidiani italiani e stranieri
Alla festa nazionale novantacinque dell'Unità di Reggio Emilia apriamo questa lunga serie di dibattiti con un dibattito sulla ex Jugoslavia
No non a caso
Tutta la festa ospiterà una serie di iniziative che
Cercheranno di spiegare cosa è successo nella ex Jugoslavia cosa sta succedendo e quali sono le prospettive che quel quel territorio in questo momento può aprire
Avremo ospite il quindici di settembre la festa nazionale anche il sindaco di tutela
Il sindaco sei investì Dasic che porterà la sua testimonianza diretta dai Paesi nell'ex Jugoslavia
Noi questa sera intendevamo iniziare la serie di dibattiti con il tema della ex Jugoslavia perché ormai da tempo in quel Paese si stanno vivendo situazioni incresciose inquietanti
Abbiamo si è discusso
Sui giornali in televisione Ina ambienti istituzionali di cosa sta succedendo e di cosa si può fare per l'ex Jugoslavia per i Paesi che in questo momento sono in serie difficoltà
La comunità internazionale ha fatto i suoi interventi non sempre sono riusciti non sempre sono andati a buon fine vi è stata una
Mobility mo'una volubilità azione di tutte le comete tutta la comunità internazionale che però non ha visto un risultato positivo
Noi vogliamo fare questo dibattito stasera per capire cosa è successo
Come si è scatenato tutto ciò
Cosa sta succedendo e cosa succederà domani
Per discutere di questo vi presento i nostri ospiti che a partire dall'onorevole
Darko rapina parlamentare progressista
Attendiamo l'onorevole Giangiacomo Migone Presidente della Commissione esteri del Senato e e qui con noi anche
Già giornalista dell'Unità Giovanni Rossi che sarà l'interlocutore
Dei nostri dei nostri ospiti attendiamo l'arrivo di di Giangiacomo Migone io adesso lascerei la parola a Rossi per le prime domande all'onorevole Bratti
Intanto mi giustifico per il ritardo con cui siamo
Arrivati qui dovuto al fatto che abbiamo atteso finché è stato possibile onorevole Gian Giacomo Migone che probabilmente come ha ricordato chi presiede questo dibattito in ritardo a causa del notevole traffico che anch'io per le Mirage milioni contratto quindi credo che sia un ritardo ingiustificato
Inizio subito comunque con l'interlocutore presente comma basco burattinai
Ponendo che appunto la domanda centrale è possibile
Riuscire a capire in modo abbastanza semplice che cosa ha scatenato quanto è avvenuto è stato emendo nei territori della ex Jugoslavia nel senso che tutti cittadini che ledono che guardano la televisione che ascoltano la radio che cercano di capire fanno fatica probabilmente a cogliere la complessità delle ragioni che hanno portato popoli che hanno convissuto
Nel immediato dopoguerra per decenni siano giunti a combattersi con tanta determinazione sei Coccia e contrapposizione ostilità
Capisco che spiegare le ragioni ha probabilmente per questo motivo complicato eppure credo debba essere uno sforzo da compiere è quello di cercare di capire almeno le motivazioni fondamentali le cause prevalenti perché in effetti si è letto di tutto e si è letto anche il contrario di tutto e soprattutto nella prima fase di questa guerra che peraltro hanno il molto vicina si sono lette anche cose molto imprecise quelle che dicevamo prima mentre aspettavamo di iniziare giornale importanti testate importanti hanno confuso la Slavonia con la Slovenia
Si è scritto che letizia era stata distrutta mentre in realtà si trattava di tutt'altre località cioè i giornali si sono esercitati anche con una buona percentuale di imprecisione incompetenza e confusione
Che probabilmente anche se il tempo a aiutato ad approfondire le questioni non è ancora del tutto finita
La superficialità l'approccio schematico
A questi problemi così complicati ecco volevo però chiedere se è possibile l'indicazione di alcune ragioni fondamentali che aiutino a capire come mai si è arrivati a questo
Ma io comincerei con
Fare prima una piccola riflessione poi vengo alla risposta
Riflessione che mi son fatto un po'in questi giorni
E cioè
Come è strano il rapporto che noi abbiamo
Oggi con quel che sta succedendo nella ex Jugoslavia
E il rapporto che abbiamo avuto ieri quando c'era la Jugoslavia
Nel novantuno quando è scoppiato un primo conflitto con
L'occupazione da parte dell'esercito federale della Slovenia
Mi ha telefonato Paolo Rumiz l'inviato poi del piccolo che oggi uno dei più grossi esperti su queste cose a mio avviso mi ha telefonato per chiedermi se potevo darmi qualche indicazione bibliografica
Commi anche personale sorpresa mi son trovato
A doverli suggerire solo tre titoli
Ma tre titoli che comunque non erano in grado di render conto
Sul caso jugoslavo dei suoi connotati essenziali
Quindi noi siamo stati parlo con me
Italia molto disattenti e superficiali nel studiare nel capire i nostri vicini
Certo conoscevamo le cos'abbia come turisti
E i tramite con le solite valutazioni che si fa quando si fa il turista
E quindi avevamo un'immagine molto approssimativa non solo ma sul versante diciamo così della sinistra
Molto spesso si diceva sì ma quello è una roba strana non è un socialismo vero
è un Paese che
Ha tradito
Diciamo così la vera via del socialismo
Sulla destra invece c'erano le critiche in cui si diceva che si trattava di un regime duro durissimo con Tito dittatore e cose del genere
Invece io credo che chi ha provato a girare negoziabili Tito sì qualche piccolo incidente come in ogni Paese ma credo che queste cose non sono viste che ha avuto rapporti con intellettuali costati sa che erano molto sciolti
Chi ha conosciuto dei vostra Vessa
Che il passaporto jugoslavo era quello che permetteva l'ingresso al maggior numero di Paesi al mondo senza visti d'entrata
Quindi è stato un caso un po'singolare
Però io credo che anche oggi quando parliamo anche della genesi di quel che è successo
Forse dovremmo riandare
Con maggior diciamo così rigore attenzione a valutare che cosa ha significato
Questa lunga vicenda Jugoslavia durata quasi mezzo secolo
Che potremmo oggi consegnare alla storia come la Jugoslavia di Tito in affetti
Come mai oggi lo sappiamo Tito è stato l'unico avrebbero avuto successo nell'area balcanica perché è riuscito a tenere più di quarant'anni di pace e di convivenza perché questo è avvenuto questo è confermato dalla storia
E come mai improvvisamente queste cose sono scoppiate e quindi di nuovo secondo me si sta dando un'immagine sbagliata
Ma è anche liberatorio delle nostre coscienze
Nel dire nel consegnare quest'area
Come un luogo in cui si scannano Tribal mente delle popolazioni poco sviluppate perché questo poi diventa il succo del giudizio del giudizio del giudizio finale
Bene senza andare caso mai lo faremo in altra sede sulla sulla seconda Jugoslavia sulla Jugoslavia di Tito qui direi soltanto con due battute perché ha avuto anche Successo perché tra l'altro è stata la storia di una generazione
è stata la storia
Di quella generazione che è riuscita a liberarsi dal nazifascismo unico Slavia ma anche la storia che è riuscita a bloccare sia gli Ustascia sia i cetnici cioè quelli che oggi stanno prego dominando nel conflitto jugoslavo le destre che oggi si scontrano in Jugoslavia
Perché se andate a riesaminare cosa stava succedendo nel quarantuno quarantadue
Diventa quasi impressionante il replay che si perde oggi
Mi è capitato proprio in questi giorni me l'ha portato un amico un libro grosso così
Scritto da Vladimir deve dire che molti di voi premente
Sanno chi è hanno conosciuto il grande storico presidente del Tribunale Russell eccetera quello che nel mille novecento novanta quindi prima poco prima di queste cose
Ha pubblicato Sarajevo un rapporto grosso così sul genocidio dei mussulmani tre quarantuno e il quarantacinque
Ecco dette queste cose questo fa parte della storia come mai
Dopo la morte di Tito
Cominciano le difficoltà difficoltà peraltro annunciata anche da molte parti ma dire che noi dobbiamo mettere in fila alcuni dati
Prima di tutto
Un dato che riguarda la grave crisi economica e finanziaria che la Jugoslavia si trova a dover affrontare nei primi anni ottanta
Con un enorme indebitamento estero e con una grande discussione lotta politica interna tra le repubbliche federate di allora su come distribuire il carico di questo indebitamento esterno
La seconda questione
Incominciano si comincia a discutere su come fare le modifiche istituzionali sembra di sentire un linguaggio nostro
Perché la costituzione del settantaquattro
Quella che aveva avviato generalizzato l'autogestione in Jugoslavia anche qui tra parentesi il sistema equo slavo non era un sistema a rigido regime come in altri Paesi dell'Est
Il mercato era una cosa già presente la proprietà privata è una cosa presente quindi diciamo che su questo ci sarebbe molto di Roma chiusa questa parentesi
Il questo secondo punto delle riforme istituzionali spinto soprattutto dalle componenti diciamo così della parte più autoritaria del Partito Comunista o meglio della lega dei comunisti della Serbia
Nel momento in cui riesce ad avere il sopravvento
Miloshi Ricci
E quindi delle riforme istituzionali che tentano in qualche modo di rompere l'equilibrio interno e quindi già allora con la trasformazione affinché si formi la grande la Grande Serbia
Questo naturalmente viene poi suffragato da un punto di vista storico e teologico dal famoso poco anzi addirittura sconosciuto memorandum dell'Accademia delle Scienze di Belgrado pubblicato nell'ottantasei che un po'giustamente dice Bettiza una specie di mettiamo pur tra virgolette mancano di quello che sarebbe stato il progetto della Grande della grande asset naturalmente in mezzo avvengono altre cose
Circa nell'ottantaquattro se non ricordo male vi è un tentativo di tipo culturale scolastico culturale di ridurre le differenze culturali nella Jugoslavia attraverso il cosiddetto Progetto
Del dei nuclei comuni di istruzione
E quindi era un modo diciamo così
Fare un programma scolastico di tipo uniti cattolico della Jugoslavia ma tagliando di molto le specificità nelle singole repubbliche
è un po'per farmi capire come se noi all'improvviso ci trovassimo dentro l'Unione europea
Con un programma che alcuni nell'Unione europea
Porzione però secondo il quale noi dovranno studiare
Molto di più la storia tedesca francese e dovremmo ridurre lo studio della nostra storia e della nostra letteratura
E quindi del patrimonio letterario tutt'al più noi avremmo la butto la possibilità di studiarci un po'di Dante è un po'di Manzoni questo per farvi capire su come sono venute e cresciute anche queste dinamiche di tipo di tipo culturale
Dopo il memorandum dell'ottantasei sempre della dell'Accademia delle Scienze di Belgrado incominciano anche per ragioni di crisi economica interna della Serbia che quella che ha i numeri diciamo così più pesanti
Ecco che si comincia a votare la cosa sul versante nazionalistico cioè sulla frustrazione della Serbia che benché la più importante Repubblica
Ne ha dei costi l'aria e quella che è stata più frustrata
Più prostrata anche storicamente per cui addirittura si celebra il famoso di bersaglio della sconfitta del Kosovo Polje avvenuto secoli e secoli prima
E quindi meno sedici comincia a fare a organizzare queste grandi mobilitazioni assembleari nazional popolare in un certo senso ma no vino alimentando diciamo così con questo populismo
Che
Anche termine logicamente diventa una specie di nazionalsocialismo non è nazismo mai nazional socialismo
Questo ovviamente comporta delle preoccupazioni molto grosse a livello delle singole repubbliche la Slovenia l'acrobazia ma anche la Macedonia
In mezzo ci sono gli incidenti del colosso primi anni Ottanta poi successivamente
E infine
Il caso che tocca più da vicino poi la Repubblica più a nord per la Slovenia e anche quella con lo standard diciamo così economico più avanzato
Quando nell'ottantotto
Vengono
Imprigionati e poi processati tre giornalisti è un militare per aver
Ribellato al settimanale latina
Un progetto di colpo di Stato in Slovenia con il cambio della classe dirigente
Ma la cosa più grave è che avviene quando questi quattro ragazzi si potrebbe dire oggi vengono processati a Lubiana no nella loro lingua ma nella lingua serba che era la lingua della senatrice di nuovo per farmi capire per fare un'analogia con l'Italia e commesse
Che so io a livello europeo ad un certo punto Cipro cessassero quattro giornalisti a Firenze in tedesco
Questo è stato il caso dei quattro cede tre giornalisti e di questo militare nell'ottantotto in Slovenia
Naturalmente l'ottantanove un anno
Particolare per tutta l'Europa ce l'acconto del muro di Berlino eccetera eccetera anche in Jugoslavia c'è un confronto durissimo ma che però dura da tempo dentro la lega dei comunisti
In cui lo scontro e tra due diversi progetti politici sul futuro della di questa un progetto
Sponsorizzato tra Miloshi
Verso una prospettiva di maggior unificazione delle così larga ma a costo di un giro di vite di tipo autoritario regressivo
E un'ipotesi di tipo socialdemocratico potremmo dire
Sponsorizzato tra Milan Cuccia di Slovenia
Già dal leader della lega comunista e dei Comunisti della della Croazia e con qualche tentennamento anche di qualche altro con la Macedonia che tutto sommato si muove anche in quella linea lì e questo confronto arriva a tal punto per cui si arriva diciamo così alla scissione in pratica
Dell'ultima seduta del congresso della Lega dei comunisti con l'abbandono della delegazione slovena e poi quella trova ma anche allora le cose non sono ancora compromesse in modo definitivo perché a livello internazionale si discute cosa farne delle Golosaria evidente che la comunità internazionale
Si trova preoccupato di fronte a queste vicende
Però io ho l'impressione ancora oggi
Che di fronte al dilemma
Via democratica ovvia autoritaria con l'uomo forte per il grado
La comunità internazionale
A conti fatti sponsorizzava la seconda opzione piuttosto che la prima
Però era più forte la prima la prima opzione
E quindi dire che dobbiamo vederla un po'da questo punto di vista perché ancora nel novanta non sarebbe stato possibile trasformare la federazione Jugoslavia jugoslava Inc confederazione
Ma le pressioni oltre che quelle della dirigenza di allora di Belgrado questa ipotesi deriva ostacolata anche a livello internazionale
E chiaro che a quel punto lì
Le repubbliche che in qualche modo tendevano verso l'opzione democratica come la Slovenia e la Croazia non era ancora la Croazia di Tudjman allora
Era un'acrobazia in cui prevalevano le forze democratiche ovviamente non dovuto altra via di uscita che quella di proclamare la propria sovranità optare per l'indipendenza che tra l'altro rientrava questo era una clausola dentro il patto della formazione della Jugoslavia di Tito
Perché quando Tito fatto il secondo congresso del movimento antifascista eccetera eccetera durante la guerra
Le singole popolazioni si sono associata si sono federate per questo si chiama federazione
Conto diciamo così anche
La possibilità in qualsiasi momento di precedere della federazione quindi anche qui bisogna stare attenti quando si parla di secessione in maniera semplicistica perché la Jugoslavia era uno Stato federale formato da diverse repubbliche
E quindi chiaro a quel punto lì non restavano altre strade che questi
Senonché
La notte stessa in cui è stata proclamata nel novantuno in giugno l'indipendenza della Slovenia qua della Croazia io tratto mi trovavo proprio Lubiana quella in quel periodo sono arrivati i carri armati dell'esercito federale
Perché tutto questo non bisogna dimenticare che una variabile importantissima
è stato il sistema di difesa anche qui sarebbe lungo e so forse spiegare i dettagli ma che era composto da due livelli quello dell'esercito federale che aveva il compito soltanto di discendere le frontiere della ex Jugoslavia
L'esercito di difesa territoriale che mobilita passo modello partigiano la popolazione dei quattordici ai sessanta anni e che avrebbe dovuto punto difendere il territorio mentre l'esercito federale
Avrebbe avuto il covo avrebbe tutto per il compito soltanto di trattenere l'eventuale nemico alle frontiere e dopo quarantotto ore
Recedere e intrecciarsi con la difesa con la difesa territoriale
Naturalmente qui è successo può esattamente il contrario l'esercito federale dall'esercito di difesa del territorio jugoslavo è diventato di fatto esercito occupatore
Del proprio del proprio Paese
Ecco mi fermo qui che forse no abusato ma tanto per darò poi capisco appunto che la stessa domanda lo stesso tema è tale per cui una ricostruzione storica indispensabile
Perché aprire punto come si arrivi alla situazione di oggi
Io mi collego proprio con questa ricostruzione però per porre la domanda successiva
A livello internazionale si è discusso molto dalla opportunità del riconoscimento immediato delle auto proclamate repubbliche sovrane Slovenia eccetera poi a seguire Croazia Bosnia e così via
Si è detto cioè che quella CELTA compiuta da una serie di Paesi europei Germania
Il praticava dicano è stata molto criticata appunto la scelta del Vaticano che contraddice peraltro la lentezza e la prudenza con cui la diplomazia vaticana sempre trattato altri problemi internazionali quella scelta di riconoscimento immediato senza una conferenza internazionale che
Stabilisse
I confini legittimi che peraltro erano disegnati all'interno della Repubblica jugoslava della Federazione jugoslava senza definire i contenziosi aperti anche sul piano economico
Mi pare di ricordare
Che diciamo i tesori dalle singole repubbliche erano depositati a Belgrado che Belgrado trattenne quando queste repubbliche si proclamavano sovrane
Che questa fretta non è riconoscimento da parte della comunità internazionale abbia contribuito non già a difendere queste autonomie
E a garantire la pace ma abbia accelerato il processo di scontro
Di fatto contrapponendo le Repubbliche che si erano proclamate sovrane a chi ancora si proclamava Federazione jugoslava cioè la Serbia
Con con il Montenegro Antonello Soro
Ecco questa critica che è stata mossa faticano a Germania agli altri paesi che poi hanno seguito la stessa strada è fondata o non era possibile fare altro o c'è un'altra strada
Va dunque loro anche questa cosa qui io volevo che diverse volte
In parlamento io non so come mai me lo sto domandando sia affermata in Italia questa cosa ideologico
Questa è una cosa ideologica
Perché
Mi dovete spiegare come mai nello stesso anno
Avviene la dissoluzione dell'Unione Sovietica e immediatamente vengono riconosciute le repubbliche baltiche la Lituania Lettonia ed Estonia
Sulle sul riconoscimento della Slovenia della Croazia in autunno si arriva l'accordo europeo
Quindi quando si dice che la Germania è stata precipitosa e si aggiunge sempre il Vaticano come Emma questo da da noi un sapore particolare e stile né che lo stile negativo e ecco perché questo è un accordo che era stato fatto dopo tutta una serie di impegni che sono stati presi dalle rispettive repubbliche
E quando la Germania ha deciso di Pannullo l'ha deciso di farlo perché gli altri partners volevano ulteriormente prolungata
Ora a parte queste disposizione quindi qui proprio pulire da queste storica che va in qualche modo ricostruita con maggior correttezza ma supponiamo anche che si sarebbe dovuto spettare un po'di tempo
Ebbene io son convinto che se avessimo aspettato ancora del tempo a riconoscere la Slovenia la Croazia e la Bosnia e Macedonia eccetera noi avremmo avuto la guerra proprio sul nostro confine orientata
Di questo sono convinto perché sia il problema della Slovenia che il problema della Croazia anche del dell'invasione c'è stata la Krajina eccetera e anche quel che sta succedendo nella vostra e proprio grazie al riconoscimento che si riesce ancora come dire a
Creare una possibile prospettiva politica
Anche qui caso mai la responsabilità internazionale e nel non rispettare fino in fondo quello che sia riconosciuto
Perché non è possibile ecco questa una meraviglia secondo be'qui vi sono delle responsabilità internazionali non è possibile riconoscere la Bosnia Erzegovina e metter ma nelle condizioni di non potersi difendere
E non è possibile a mettere ai tavoli internazionali un bandito concava dieci
Perché sarebbe la stessa cosa come se noi mettessimo attorno ad un tavolo internazionale Totò Riina che vuole liberare la faccia
A modo suo
Saltiamo
Il senatore Migone che è arrivato si è aggiunto partecipare al dibattito
Buontempo ovviamente a Migone dice Bosaso un attimo e di anzianità sì quindi proseguito anche la domanda successiva per abbracciati
Tuttavia in nell'ambito di questo discorso credo che una risposta debba essere data la questione dalla conferenza internazionale cioè dalla necessità che ci sia un momento internazionale di definizione di quello che sta accadendo Jugoslavia e di proposta di una soluzione perché l'impressione è un po'Cuesta noi assistiamo a deliberati dall'ONU che sono soprattutto sembrano soprattutto relativi a come si debbano comportare contingenti dell'ONU in quelle realtà
A delibere dall'ONU che hanno un po'il sapore delle grida manzoniane perché proclamano zone protette zone neutrali e poi vengono ugualmente coinvolte nella guerra senza che nulla accada senza che le stesse truppe dell'ONU abbiano la possibilità di far rispettare deliberati dall'ONU
Si ragiona molto di queste cose ma l'insieme della comunità internazionale sembra assistere cioè sembra quasi che prevalgano soluzioni a tavolino come è la proposta del piano americano che appare insomma ha fatto un po'in certi uffici al di là dell'Atlantico ma senza tener conto dalla realtà jugoslava
E d'altra parte atteggiamenti di Paesi che sei che sono importanti a livello internazionale ma che sembrano quasi prendere atto della situazione e dire aspettiamo di vedere come alla fine
Sì al sesto anno gli eserciti prendiamo atto del risultato finale del sul campo e poi fotografiamo lo in un accordo internazionale
Bisogna ricordare che in genere questo tipo di soluzioni sono la base per scontri guerre conflitti successivi quindi la questione della conferenza internazionale forse andrebbe ripresa la dunque
Anche qui a proposito su come
Si cancella la memoria alle volte
Risponde in parte anche la domanda ancora precedente quando si è rotta la Jugoslavia nel novantuno nessuno ci ricorda che l'allora ministro degli Esteri tedesco che proponeva la stessa cosa che stava proponendo era ancora vivo Milovan girarsi e cioè visto che ormai sia un punto di non ritorno
Che la comunità internazionale riconosca immediatamente i confini interni delle singole repubbliche e quindi le singole repubbliche come repubblica sovrana
A quel punto si apra immediatamente una conferenza internazionale e si aprano i contenziosi villetta realmente tra le repubbliche questa era la posizione di Kenshiro inascoltata
Da allora dalla comunità internazionale ed era anche la posizione di Milovan girasse ancora
Certo oggi le cose sono complicate perché quando si comincia si apre la stura dello spostamento di popolazione
Si comincia a mercanteggiare sui territori eccetera questo sì alimenta ulteriormente i conflitti allora cosa si può fare
Io sono d'accordo che bisogna comunque fare una conferenza internazionale
Anzi dirò di più oggi più che mai dobbiamo fare una conferenza addirittura la chiamerei una conferenza di pace preventiva affinché non si allarga conflitti
Perché io sono fortemente preoccupato che la cosa non si fermi dentro i confini della ex Jugoslavia
Volete che stiamo veramente molto a rischio per quel che riguarda la Macedonia per le questioni non solo con la Grecia la Bulgaria dal Badile
Nel nel Kosovo dove si stanno spostando le popolazioni serbe della Krajina ma anche della Vojvodina
Dove c'è una forza minoranza ungherese e proprio nella zona ungherese si stanno in questo momento insediando e cacciando via gli ungheresi i profughi i profughi dei territori preoccupanti dalla Croazia
Quindi certe io sono l'abbiamo detto anche assieme Amicone diverse volte la cosa più importante da fare è non solo a convocare una conferenza internazionale ma immediatamente studiare offrirà dei forti progetti di ricostruzione economico sociale perché ormai si è creata una spirale anche economica di tipo nuovo
Di benefici se così si può chiamare tra virgolette
Della guerra lì qualcuno si sta arricchendo dentro l'ex Jugoslavia è fuori dall'ospedale
Anzi si sta arricchendo anche in maniera piuttosto piuttosto forte e quindi bisogna rompere questo circolo vizioso di un'economia che è stata generata
Sull'onda diciamo così del del conflitto bellico perché anche qui parte alle origini ci son sempre questioni anche economiche
Quando ancora nell'ottanta dopo
L'allora ultimo presidente della Jugoslavia girava per l'Europa ad elemosinare un po'di soldi
Tenero e invita una serie di politiche di stabilizzazioni
Che allora si erano messe in atto ha trovato dappertutto porte chiuse del resto lo stesso servizio è stato fatto a Mikhail Corbaccio quando ho fatto la stessa richiesta a livello internazionale
Quindi non dobbiamo dimenticare che le responsabilità storiche che stimo fatti
Certo nella storia come dire
Bisogna sempre comunque pensare in avanti in avanti son convinto son convinto accordo su questo bisogno ma con molta fantasia
Mettere in campo non queste cose ingegnere esche sui territori e sulla gente ma mettere una seria conferenza internazionale in modo
Da
Da bloccare eventuali diciamo così estensioni dell'area balcanica ma al tempo stesso bisogna ripetere
Delle ipotesi di ricostruzione economico sociale molto forti perché temono competere con l'attuale stato di economia di qua
Grazie Amicone
Entra in campo e fuori servizio
La domanda per Migone queste si è molto discusso nei momenti più drammatici quando ovviamente l'opinione pubblica è stata anche colpita dalle immagini relative alla trasmigrazione dei posti massacri di un intervento militare lo stesso Papa ha parlato di una guerra giusta
Riprendendo vecchi temi di di dibattito di tantissimi anni fa
Ma davvero può servire cioè pensiamo davvero che un intervento militare possa essere risolutivo rispetto alla situazione che si è determinata o non piuttosto andremmo verso la deflagrazione complessiva dei Balcani e il trasferimento della guerra anche in altre zone cioè quale dei due l'elemento prevalente il rischio o l'effetto positivo su
Ma io innanzitutto voglio scusarmi per il ritardo non avevo calcolato un grande rientrò al gusto sull'autostrada di oggi
Io vorrei riallacciarmi a quello che diceva adesso Darko Barak pena di realtà come comunità internazionale
Non abbiamo avuto né il bastone nella cara OPA è mancata la carota nel senso che quando sono scoppiati tutti questi conflitti
Avremmo dovuto avere una prospettiva da offrire
Avremmo dovuto dire siete tutti gli europei
Avete diritto a far parte della nostra Europa purché rispecchiate alcune regole non modifichi atte le frontiere con la forza
Rispetti atti dei diritti umani rispetti arte le minoranze perché come voi sapete questo è come ha detto baratti nano questo è un conflitto darà minoranza quindi offrire una prospettiva non abbiamo fatto questo
E quindi non abbiamo avuto però nemmeno la capacità di dire che se ci sarebbero stati degli atti di inciviltà delle violazioni di diritti umani ci sarebbe stata una reazione vedete ci sono alcune cose
Che Obeng loro fatte subito immediatamente come misura preventiva
Uno schiaffone dato immediatamente può avere una certa efficacia io ricordo ad esempio che ci trovavamo con Achille Occhetto
A Londra in occasione di un incontro con i laburisti
Gli avevano bombardato per la prima volta Dubrovnik
Disse per il e decidemmo con Occhetto
Ti direi che era necessaria una reazione ferma
Che ci fosse stata una una punizione di questo atto che era un atto di inciviltà perché c'era una distruzione di vite umane anche di un patrimonio artistico straordinario
Mi ricordo anche che Occhetto disse questa cosa la stampa non se ne accorse perché la cosa che gli interessava era che cosa aveva detto Ferrara quel giorno lì Occhetto eventualmente che cosa aveva da rispondere poi successivamente come PDS
Noi non abbiamo mai sostenuto che toccare le armi fosse inveito
Non siamo dei pacifisti in senso assoluto
Il principio della sicurezza c'è per tutti se noi vediamo una persona debole che viene aggredita
Beh il minimo che facciamo e chiamiamo il centotredici se non ce la sentiamo di interno porci fisicamente non è che ci scopriamo pacifisti in senso assoluto dopodiché siamo anche consapevoli del fatto
Che ci vorrebbero trecento quattrocento mila uomini per imporre la pace
Che anche i nazisti ci hanno rimesso le penne nell'ex-Jugoslavia durante la seconda guerra mondiale
Che i sovietici non hanno ormai invaso la Jugoslavia perché erano consapevoli della difficoltà di quelli perlomeno di quella battaglia che si sarebbe ingaggiata però dobbiamo anche essere onesti dobbiamo dire che c'è un senso di impotenza della comunità internazionale qualche volta si dice il fallimento delle Nazioni Unite
Ma è un po'come dire a livello nazionale il fallimento dello Stato democratico lo Stato democratico siamo noi
Le Nazioni Unite siamo noi le Nazioni Unite riescono a fare esattamente quello che governi parlamenti e opinioni pubbliche gli permettono di fare allora però stiamo attenti si non non dobbiamo nemmeno dire siccome non è possibile fare tutto allora non facciamo nulla
Io credo che qui c'è una parte più debole nella ex Jugoslavia non c'è nessun innocente nessuna Angelo
Né servi né trovati nei borghi bosniaci però c'è una parte più debole e questa parte debole e la Bosnia
E questa Bosnia no non mi riferisco ai serbi della Bosnia ma alla bosniaca di Sarajevo
è una Bosnia prevalentemente di musulmani tolleranti che erano disposti a convivere con le altre etnie e che oggi insieme a tanti sofferenti perché di sofferenti ce ne sono da tutte le parti sono la parte più debole
E io credo che sarebbe una tragedia se le Nazioni Unite se la comunità internazionale se l'Europa semplicemente sì accontentasse di mettere il bollino su un accordo che fosse la spartizione della Bosnia darà la Serbia e la Croazia
Per questo noi abbiamo parlato di forze di una Forza di rapido intervento per questo io credo che Goražde
E Sarajevo debbano essere difese chiedo scusa per la lunghezza della risposta ma non era semplice
Una maggiore lunghezza rispetto ad altre occasioni abbonati ne volevo chiedere visto che ha fatto un'introduzione storica e anche successivamente nelle altre risposte ha citato fatti precisi
Se questo dato che Migone ricordava cioè la disponibilità dei musulmani a convivere con le altre
Comunità etniche presenti su quel territorio non sia andata in crisi nel momento in cui dei comici ha pensato a quelle che ferendo allora inserendo un per l'autonomia qualche qualcuno ha interpretato come un referendum
Che avrebbe portato alla nascita di una Repubblica islamica in quella realtà e che questo sia stato un elemento anche scatenante della cultura di quella tradizionale convivenza
C'è del vero e propaganda è un fatto che abbia il fondamento o di nuovo la guerra dei media ha colpito anche in questo campo
L'ora dei media colpito che questo campo e continua a colpire perché quando si parla della Bosnia Erzegovina
Lo Stato riconosciuto dalla comunità internazionale
Si continua sempre a parlare solo di mussulmana
Mentre a tutt'oggi il governo della Bosnia Erzegovina e composto nell'esecutivo da mussulmani da serbi e da croati
Che si identificano nella Repubblica dalla Bosnia
Io questo mi doverosa quante volte l'ho sottolineato in Commissione esterni e quante volte questa cosa è passata come se non avessimo detto niente
Il d'intervento successivo riprendeva tranquillamente parlando solo dei musulmani ecco io credo che dobbiamo insisterà anche su queste informazioni corre
Per quel che riguarda il referendum è un referente che è stato fatto con tutti i crismi normali eccetera
E certo che non c'era altra via dovevano fare preferendo
E probabilmente è stato lì un pretesto che ha fatto scatenare ma un qualche cosa che era già avvenuto in precedenza perché il disegno fatto nel famoso memorandum
Di un'accademia di scienze di Belgrado prevede esattamente queste cose qui c'è prevede la ricostruzione territoriale della Serbia in senso in senso ampio ed così questo genere cioè
Ecco un'altra cosa che mi disturba
Anche nella dell'informazione che che noi abbiamo in Italia e dire anche in certe posizioni della Farnesina che abbiamo avuto modo di riscontrare
E che si continua in questa vicenda a favore qualche conticino da Realpolitik di un chissà quale tornaconto
Perché
Giustamente ha detto Migone non stiamo parlando di una situazione in cui SISTAN confrontando degli angeli
Però vi sono delle responsabilità politiche diverse
C'è qualcuno che ha incominciato a fare quel tra queste cose
L'esercito federale è stato il primo a provocare la crisi non è sequestrato questo non si può glissare e dimentica
Che in Serbia fosse stata un'egemonia particolare che ha cancellato le parti democratiche della Serbia e altrettanto vero guardate che a me risulta
Che
Circa cento mila intellettuali della Serbia hanno abbandonato la Serbia di Milosevic
E hanno preso la via delle migrazioni
Caso mai qui un altro discorso appunto di responsabilità internazionale e che non si sono mai sostenute a sufficienza le parti democratiche della sera
E quindi quando si fa questo gioco i serbi croati musulmani è un gioco sbagliato perché dentro i serbi ci sono i serbi autoritario democratici ci sono i pulitori etnici e ci sono quelli che convivono sono quelli dei matrimoni misti e quelle che in qualche modo soffrono oggi per aver visto distrutta una cosa che hanno costruito con le norme tattica
Nella Croazia vi sono certamente i nostalgici
Lo straccia
Ma ci sono anche fior fiore di personaggi che in situazioni di enorme difficoltà continuano a portare avanti il discorso Democratic per non parlare della situazione bosniaca che si trova appunto nelle nelle maggiori difficoltà quindi seguendo facciamo queste distinzioni guardate che è un po'come quando nel dopoguerra o durante la seconda guerra mondiale si faceva passare l'Italia come un Paese di fascisti e basta
O meglio un paese di italiani che altro non sono che fascisti noi oggi rischiamo di fare lo stesso Perrone con i nostri vicini dobbiamo per la capacità di queste distinzione
E anche le questioni etniche questo io non finirò di insistere su questo punto la questione etica diventa scatenante in un secondo momento e gli spiego anche perché a mio avviso perché quarant'anni di convivenza nella in quest'aria ha consolidato delle cose
No fissato a voi ipotizzate era presentate conto caso esemplare di come si gestisce una situazione Lori linguistica plurietnica
Lì gli organismi rappresentativi a cominciare dalla dalla dal dell'Assemblea provinciale tocca provincia autonoma
Si facevano con la traduzione simultanea in cinque lingue
Quindi uno standard altroché europeo potremmo dire
Ma guardate che Milosevic dove ha fatto il primo colpo di Stato
è stato proprio nella Vojvodina
Cambiando in una notte le classi dirigenti tanto che viene chiamata quella rivoluzione di una notte ma yogurt Repo Luzi Hatcher come rimescolamento
Omogeneizzazione i di una situazione di una situazione plurietnica e allora alla violenza
Che abbiamo assistito la pulizia etnica a livelli così feroci è un qualche cosa che prende quella piega perché deve distruggere una competenza che era molto alta
Io non so se voi avete visto delle testimonianze di persone la cera
Figli Bonfiglietti madre serba ti padre croato o di padre musulmano o di madre madre croata o se perché di questa situazione ci sono moltissime tant'è vero più una volta mio intervento ho detto ma impariamo anche a leggere bene i mass media
Impariamo leggere bene la televisione invece che ascoltare commenti degli speaker che alle volte sprofondati ma le volte la disinformazione passa anche da lì
Invece di guardare quello che la televisione serve soprattutto di quello che purtroppo la spettacolarizzazione della guerra guardiamo i volti di queste donne anziane dei vecchi e dei bambini io in questi occhi in questi volti non vedo odio vedo solo disperazione che è un'altra cosa
Amicone chiedo una valutazione rispetto a ciò che la comunità internazionale primo Paese ovviamente a cui si pone il problema è il nostro può fare di più rispetto a quanto si sta facendo per il dramma dei profughi intendo tutte queste Massimo di persone che debbono abbandonare le loro case come conseguenza della spostamento del fronte
E che costituiscono una come dire
La possibilità di un ulteriore conflitto successivo
Di un problema che non può essere risolto perché si sposta lungo tutto il territorio così labile cosa può essere fatto di più di quanto già oggi venga fatto
Quello dei profughi
Un problema che si presenta oggi in maniera completamente nuova
Perché tradizionalmente avevano diritto di asilo politico quelli che potevano dimostrare di essere s'specificamente perseguitati e quindi profughi
Per un'attività che avevano svolto gli altri venivano trattati come immigrati
Queste guerre etniche hanno creato una nuova gigantesca categoria cioè di persone che anche se non sono state individualmente attive e politicamente impegnate per il semplice fatto dire essere Boso minacci o essere musulmani può essere servi in territorio croato viceversa vengono perseguitati lo stesso discorso è quello che vale per i curdi che sono addirittura perseguitati in perlomeno tra i Paesi
Ora questi non li possiamo trattare come delle persone che semplicemente sia recano nel nostro Paese in Italia perché hanno la prospettiva di stare meglio oppure un po'meno peggio di quanto non stanno nel loro Paese questi sono costretti a fuggire
Quindi qui c'è un vuoto legislativo sia a livello internazionale è che a livello italiano noi dobbiamo programmare un'accoglienza in questo caso un'accoglienza europea per queste masse che vengono cioè questi devono avere un trattamento speciale
Noi
Ieri noi in Italia abbiamo affrontato la questione in maniera un po'furbesca
Cioè gli diamo un foglio di espulsione quando arrivano
Che poi diventa esecutivo dopo quindici giorni e quindi salvo quelli che sono stati accolti in appositi campi e ce ne sono che cosa fanno si riversano nel resto dell'Unione europea e questa cosa ci viene rinfacciata dagli altri Paesi dell'Unione europea e queste comprensibile ma è anche vero che finché non esiste una politica integrata per cui una certa quota spetta all'Italia una quota proporzionata agli altri Paesi dell'Unione europea
Questa questione non può essere correttamente affrontata
Ecco sempre restando sul piano delle questioni relative alle minoranze che era questione che abbiamo più presente noi possiamo essere particolarmente sensibile anche perché in quelle zone c'è una minoranza anche di lingua italiana
La domanda per Bratti neanche fosse conosce più direttamente la situazione
Esiste un problema per l'Italia di tutt'in questa situazione di tutela per le minoranze italiana presente in quelle zone parlo soprattutto dalla Croazia cioè di un Paese che è direttamente impegnato sul fronte di guerra
Certo che esiste perché
Le minoranze per quanto si mettano in atto
Delle forme di tutela
Le forme di tutela sono sempre e comunque come dire
Dei sostegni che non riescono a sostituire completamente
Uno status diciamo così di normalità delle persone che si trovano in condizioni di minoranza questo posto lo posso dire sia pre conosco la situazione degli italiani in Slovenia e in Croazia sia perché specularmente io stesso sono batte di una minoranza invita e quindi quando mi trovo con il mio omologo
Che ha eletto al Parlamento di Lubiana battelli
Abbiamo sempre dei discorsi che verificano esattamente le stesse cose di qua e dirà delle frontiere
E questo è un problema generale che non riguarda soltanto noi greche la questione delle minoranze che se da un lato l'Europa parlo dell'Unione europea impone con molta determinazione
A quelli che vogliono accedere all'Unione Europea
E anche quando si intromette nelle questioni internazionali non sempre i paesi europei hanno completamente le carte a posto in casa propria io credo anche questa sia stata una delle ragioni
Per cui
Vi sono state delle ambiguità da parte dei Paesi europei nei confronti diciamo così delle questioni delle minoranze come prima ricordava anche Migone nella ex Jugoslavia
Questa cosa un po'complessa però sulla minoranza italiana in particolare vorrei dire due cose
Primo che certamente
E sembra un paradosso
Io credo che sto parlando proprio con gli amici dirà
Forse oggi sono più a rischio di quanto non lo fossero nelle coste aggrediti
Anche se alcune parti elementi avevano delle difficoltà c'erano Vantaggiato quelli che erano nella lega dei comunisti rispetto a quelli che non non viene
Però dal dopoguerra ad oggi almeno quelli che sono rimasti ministeriali hanno comunque avuto la possibilità di espressione
Il bilinguismo più o meno attuato almeno in certe zone eccetera eccetera
E quindi si sentivano parte integrante del Progetto Telecom slavi di Tito anche se qui c'è una questione coi storica mostra molto compressi ne abbiamo vissuto l'esito da liste di altri parecchie centinaia di migliaia di profughi Giuliani e dannati
Questi in Italia ovviamente in buona parte non tutti ovviamente ma militavano o venivano usati dalle forze di destra
Forse le forze di sinistra non mal capito queste cose a suo tempo e così via cioè qui c'è un un link uniti a proporgli o della storia italiana e internazionale però va anche detto che se oggi noi possiamo parlare ancora di italianità in isteria e dire anche con cerca con
Un certo orgoglio da parte degli italiani che sono rimasti in quelle terre e proprio grazie a quelli italiani che militavano nella sinistra questo sembra un paradosso perché oggi come dire questo argomento è molto spinto soprattutto dalle forze di destra ma che non hanno nessun e ritorno per aver mantenuto l'italianità in Istria se italianità di Cristina oggi si può parlare è grazie alla sinistra
Faccio ancora una domanda Migone e poi una domanda conclusiva a cui chiedo ai vent'anni di rispondermi Amicone chiedo questo finora negli nei precedenti interventi ho sempre parlato e ho sempre posto domande relative al ruolo della comunità internazionale nel suo complesso
C'è però un ruolo specifico per l'Italia che è un Paese che anche per le ragioni che ricordava pratica prima delle precise responsabilità storiche nei confronti di quelle popolazioni
Qual è il ruolo che l'Italia deve svolgersi che cosa deve fare
Ma per dare un giudizio su quello che è stato il ruolo dell'Italia
Dobbiamo dire che questo giudizio è variegato ci sono degli aspetti molto positivi e invece degli aspetti più care
L'aspetto più positivo e quello degli aiuti che sono stati dati
Non soltanto per la quantità ma anche per il mondo
Credo di poter dire che gli aiuti italiani sono gli unici che riescono a raggiungere tutte le popolazioni colpite
I nostri cooperatori hanno avuto la capacità di temere dei rapporti con le diverse autorità anche locali
Avete capito che la situazione complessissima no varia di chilometro in chilometro e così via per far arrivare questi aiuti senza nessuna forma di discriminazione
Un altro aspetto molto positivo e molto raro direi anche nella nostra vita nazionale
E che c'è stata una collaborazione molto forte
Da RAI volontariato la società civile le associazioni le parrocchie
E così via a tutti quei cittadini che hanno dato attraverso questi diversi canali e anche lo Stato
Lo Stato i governi che si sono succeduti perché questa cosa è cominciata sotto il governo Amato e poi è proseguita
Per la prima volta hanno capito che nell'attuale situazione internazionale fare arrivare
Di aiuti alle popolazioni colpite non è solo tra virgolette un fatto umanitario ma è un fatto politico non c'è più la guerra fredda
Non c'è più il confronto bipolare il nostro punto di riferimento deve essere purtroppo non riesce a essere puro fino in fondo l'interesse delle popolazioni
Gli altri contributi che noi abbiamo dato rispetto a quella della messa a disposizione dalla base di abbiano e la partecipazione all'embargo
E qui ci sarebbe una parentesi da apparire
Perché se questo embargo avesse funzionato il livello di violenza
Sarebbe anche è sceso dove invece c'è una carenza che però non è una carenza soltanto nostra è la mancanza di consapevolezza
Di quello che significa la sicurezza collettiva
E qui scusate se uso un paragone molto molto semplice
Uno stato diventa tale quando esiste una forza che è la polizia che al monopolio della violenza
Qualche volta questa polizia viene usata non nell'interesse dei cittadini ma nell'interesse di quelli che governano ma questa è una distorsione la polizia quando funziona merita la nostra fiducia
Un poliziotto che muore in una situazione che ne so come la Sicilia per esempio
Giustamente gli si tributa un certo Rispetto
Un tempo si moriva per la parte abbia si moriva per fare la guerra per uno Stato nazionale
I nostri le nostre città sono piene di monumenti ai caduti
Sarebbe importante che quelli che muoiono per portare gli aiuti militari
Oppure degli aiuti civili umanitari
Meritassero il nostro sostegno
E questo ancora non c'è stato adesso non voglio fare
La solita polemica del politico con la stampa però mi ha molto colpito che quando sono caduti dei giornalisti degli operatori della televisione per tre giorni i telegiornali hanno fatto la loro apertura su questo momento su su queste vittime hanno fatto bene a farlo per carità
Quello che dispiace che quando sono morti gli avieri che portavano i soccorsi oppure i cooperatori non c'è stata la stessa sensibilità e la stessa attenzione perché se no i non CE dubitiamo al fatto che la pace e la sicurezza collettiva è un bene anche nostro per cui vale la pena fare dei sacrifici
La situazione di oggi non si governa più un tempo c'era la guerra fredda il bipolarismo
Che era una disciplina io non ho rimpianti per quella disciplina che significava anche schiavitù per milioni di persone e anche
E sovranità limitata per quanto riguarda il nostro Paese per molti aspetti ma questa era una disciplina noi oggi rischiamo l'Anarchia se non diamo il nostro contributo acquista sicurezza collettivo poi c'è anche trattino ha fatto un accenno io lo approfondisco con una battuta
A me sembra che soprattutto nei mesi passati forse il nostro ministero degli esteri sta ecco un po'troppo attento agli interessi ai desiderata del governo di Belgrado
Forse a livello un po'inconsapevole il ragionamento era il seguente
Alla fine chi sono i più forti nell'ex-Jugoslavia sono i serbi
E quindi è probabile che alla fine delle di tutte queste guerre ecco la Serbia che si dovrà fare i conti
E che questa considerazione un po'opportunistica abbia condizionato in alcuni momenti la nostra displuvio anziché anch'missive sembra che ci sia una correzione di tiro da questo punto di vista punto di vista da parte dell'attuale ministro degli esteri vorrei che si consolidasse
Vorrei che ci fosse più Europa più ognuno e anche più in Italia per difendere innanzitutto i deboli le popolazioni civili ma anche i legittimi interessi della Bosnia
La domanda conclusiva a cui chiedo da entrambi di rispondere se possibile sinteticamente anche se è una domanda pari a quella che sta scritta nella nel titolo del dibattito no che cosa è successo dall'ex Jugoslavia e che cosa succederà cioè secondo voi l'opinione di ciascuno
Qual è il risultato finale di questa vicenda ipotizzabile oggi già Amicone accennato no il ministero degli Esteri nostro ha valutato che probabilmente prevarrà un certo tipo di parte
è ipotizzabile che sia così si fermerà la guerra finalmente e si passerà la mano alla diplomazia
Quale ipotizzabile stando ai dati di oggi il risultato finale Bratti
Ma io temo che questa sera
Una realtà che si preoccuperà ancora per parecchio tempo
Come
Si può anche vedere
Le sorti posto a cambiare anche rapidamente
Nessuno avrebbe potuto immaginare solo qualche mese fa
Questo incredibile blitz della Croazia
Che ha pressoché recuperato i territori
Naturalmente è chiaro che cosa che credo tutti stiano sottovalutando in questo momento
Più dice ma adesso finalmente le cose son pareggiate no secondo me questa è una ferita grossissima che ha subito l'orgoglio serbo di destra
E io credo che vi sarà prima o poi un acconto risposta da parte di quella direzione
Quindi non è così pacifica la conclusione come temo che questo piano americano del quarantanove cinquantun per cento con una specie di ipotesi di fatto della spartizione della Bosnia
Che la la Serbia e la Croazia
Anche se
Con questa duplice confederazione federazione dei musulmani con la Croazia dei serbo bosniaci con la Serbia
Francamente mi lascia un po'un po'perplesso anche per le condizioni del resto la risposta
Di ISEE dai codici non si è fatta attendere in dodici punti anche sui giornali Palladio riportato neanche una riga su su su su queste cose qui quindi la prevedono insomma non così pacifica e quindi io ripeto un po'quel che ho detto all'inizio se vogliamo fare le cose serie allora bisogna usare la forte fantasie internazionale
Fare questo questa grossa conferenza di pace anche a carattere preventivo perché senza questo noi rischiamo di lasciar correre le cose e lì
Il rischio che le cose si allarghino perché come si diceva la posti operare Cossotto andar per aria la Macedonia e a rischio e così via e così via io vorrei ricordare con questa battuta
Finisco quindi voglio dire una prospettiva ci potrebbe essere ma ci vuole un forte impegno sul piano politico e sul piano economico sociale perché bisogna battere anche i vantaggi del condominio di guerra questa secondo me la strada praticabile ma ci vuole una forte volontà politica io la giustamente Europe Longo tutte queste cose qui sono necessari perché altrimenti noi che rischiamo non solo di fare incancrenire la situazione ma addirittura di aprirlo ai varchi perché Milano scelse sempre stato a quello che nove cinque Gamarra parta per il confronto da un altra non fa parte già in riserva quanto meno due il Kosovo e la Macedonia
Se si accende questo vengono coinvolti altri Paesi ma per concludere voglio dire vorrei ricordare proprio le ultime parole che io ho sentito da Tito ancora vivo che era metrò che sono lì per caso sentito più l'ultimissima sua intervista quando è entrato l'ospedale per l'ultima volta ha detto due cose quella sera era l'ottanta ha detto
State attenti a non modificare il sistema mi rendo conto che farraginoso e complicato ma questo è l'unico sistema che consente in Jugoslavia acché uno non prevalga sull'altro
La seconda cosa ha detto state attenti hanno accendere qualsiasi tipo di conflitto armato sui Balcani
Perché se si accendono i Balcani prima o poi l'Europa va in fiamme
Migone
Devo dire che la mia risposta mia questa domanda è una risposta pessimista
E il mio pessimismo si fonda su una convinzione la convenzione che vedo troppa gente
Ancora nell'ex-Jugoslavia che pensa di avere qualcosa da guadagnare attraverso la guerra
Non mi riferisco alle popolazioni
Che hanno non hanno parole in capitolo ma mi riferisco ai governi e a quei politici che attualmente li guidano
Cioè proprio la situazione di relativo di equilibrio che esiste fra le diverse forze
Mi riferisco naturalmente il servire ai croati
Ma anche i bosniaci ricevono degli aiuti da questo punto di vista tende a prolungare la guerra
Il rischio che noi abbiamo
Quella di una sorta di guerra Iran Iraq ve la ricordate la guerra Iran Iraq prima che la guerra del Golfo
Fu una guerra sanguinosi Sima di cui si parlò molto poco in Occidente
Perché come capita
Anche attraverso il nostro razzismo un po'inconsapevole quello che avviene assoluto magari nemmeno ce ne accorgiamo
Fu un Bruno è una guerra che durò sette otto anni che ebbe più di un milione di vittime e che alimento il commercio delle armi in tutto il mondo
Sostanzialmente il nostro atteggiamento dico nostro come occidentali come comunità internazionale fu quello di correggere un po'il tiro quando mosse sembrava che prevalesse l'uno o l'altro mantenendo quell'equilibrio militare che alimentava la guerra magari con la preoccupazione di isolarla questo sì
La tragedia che noi dobbiamo ancora evitare dopo le tragedie che si sono già consumate è la ripetizione di una guerra iranici era dove noi versiamo delle lacrime
Molte lacrime di coccodrillo
è semplicemente assistiamo ai bordi dell'Arena che questi si scambino tra di loro
Salvo concludere una pace che sostanzialmente rispecchierà gli equilibri militari che si sono crea
Che cosa fare per evitare una cosa di questo genere
Ma io credo
Quello che abbiamo cercato di dire
Con molti interrogativi perché qui certezze soluzioni semplici
Non ce ne sono perché se no sarebbero già presenti nel campo della diplomazia
Tuttavia dovremmo dare una prospettiva
Dovremmo Adele qualche cosa da offrire in termini di ricostruzione
Di sicurezza economico sociale di partecipazione all'Europa per chi contribuisce
Affermare la guerra da parte dei protagonisti dell'attuale contezza
E anche avere un minimo di capacità di reazione
Io non credo che noi possiamo voglio fare un esempio compio estremo accettare la prospettiva della caduta di Sarajevo
Credo che qualche risposta debba essere da questo punto di vista data o ipotizzata
E per quanto riguarda l'Italia non ce la possiamo semplicemente dire che in Jugoslavia non possiamo andare perché abbiamo commesso già del misfatti durante la seconda guerra mondiale credo che perlomeno questa sia una valutazione che dobbiamo fare di volta in volta con i nostri alleati
Quindi l'obiettivo deve essere quello di far calare il livello di violenza e di strumenti come l'embargo come le sanzioni possono anche essere utilizzati a questo proposito per affrontare per affrettare il più possibile la fine della guerra
Le conferenze certe osservano il nostro ministro degli esteri dice bisogna trattare trattare e trattare
Però se non sia un po'di carota e un po'di bastone da offrire le trattative oggi come oggi non andranno avanti semplicemente perché ci sono delle parti in causa che pensano di a vere più da guadagnare attraverso la guerra che non attraverso la trattativa
Il dibattito chiude così vi ringrazio della vostra attenzione sperando e la pace posso ritornare al più presto nell'ex Jugoslavia ringraziamo Giangiacomo Migone
Bracco Frattina e Giovanni Rossi dell'unità buona sera