"Welfare dal riasarcimento alla promozione" Conferenza Nazionale sulla riforma dello Stato Sociale org. dalla CGIL

Con qualche minuto di ritardo rispetto agli orari previsti ma
Dunque il tema della giornata di oggi
No è un tema di assoluto rilievo rispetto all'insieme dalla discussione che stiamo facendo
Il finanziamento dello stato sociale con pioggia Bruno ha trattato a lungo nella sua relazione
E che sarà introdotta una mattinata da un la produzione di Stefano Patriarca io inviterei alla presidenza
Quanti gli amici e i compagni che abbiamo invitato a commenti scarsa principale del della di questa mattinata
Quindi Vincenzo Visco Giorgio Macciotta Alfredo Reichlin
Ruggero Paladini Hamas Andreoni
E poi ovviamente vediamo sentiamo il il dibattito e quanti altri vorranno prendere la parola
Dir
Però
Chiederei allora Stefano di iniziare la sua introduzione
Ma l'introduzione che faccio
Tenta di affrontare la questione del finanziamento dell'welfare il rapporto alle ipotesi
Di lavoro fatte nella introduzione di ieri
E cioè
Come si pone il problema di una
Un cambiamento
Dei sistemi di finanziamento
Legati appunto a un welfare che passa dalla
Che vorrebbe passare appunto dalla
Non c'è più l'affittanza dalla dal risarcimento alla promozione
La prima questione queste dobbiamo discutere di un assetto del finanziamento dello stato sociale legato
Alle scelte specifiche di articolazione della
Del welfare oppure possiamo prescindere dall'articolazione specifica del welfare dalle sue forme organizzative dai suoi obiettivi
E quindi definire un sistema di finanziamento ride finirlo
Ho riformarle modificarlo solo e sostanzialmente in relazione
Come dire a livello necessario
Di entrate
Necessario appunto per supportare un dato livello di spesa
Sociale
Io penso che invece la definizione di un sistema di finanziamento dell'welfare
Non si è indipendente dalla specifica struttura del welfare stesso
Esiste in altre parole una relazione qualitativa e quindi esistono anche effetti di retroazione tra modello qualità definanziamento e caratteristiche della spesa oppure le
Modalità del prelievo di risorse il loro livello hanno un'autonomia tale
Dalle caratteristiche della spessa che la relazione fra sistema di welfare e sistema di finanziamento passa solamente per il livello di equilibrio macroeconomico che si determina e corrispondere a questa domanda
Significa valutare se il limite principale della riforma del welfare sia quello della quantità complessiva di risorse attivabili per soddisfare le esigenze dello stato sociale che si configura
Oppure se l'incidenza di questo limite essendo determinata dalle caratteristiche stesse
Interni del sistema del welfare varia in relazione modelli assunti e quindi può non coincidere per definizione il livello della spesa necessaria e quello delle risorse possibili
E insomma come se fossimo in grado
Di sintetizzare in un immaginario presso il costo opportunità di un sistema di welfare
Che racchiude in sé e quindi anche le caratteristiche del sistema politico sociale
Dei suoi assetti democrazia
E di consenso e ci domanda si mosse la sua variazione su un'immaginaria
Su un'immaginaria dimensione destra sinistra oppure se volete conservatore progressista fosse in grado di determinare l'equilibrio del rapporto risorse risorse necessità dello Stato
Probabilmente ed è questa la tesi che sostengo potremmo rispondere con la stessa critica che Cancer fece all'equilibrio ma finalista
Non esiste un livello del tasso di interesse che garantisce in ogni caso il pieno impiego
Nel nostro caso non è detto che esista
Sulla retta conservatore progressista un punto in grado di determinare il raggiungimento del welfare desiderato
Un welfare quindi che sposti
Che sposta il suo baricentro
Dal risarcimento alla promozione
Che pone quindi
Problemi di assetto finanziario e di assetti di finanziamento
Nuovi
Deve in qualche modo sollecitare il sistema di finanziamento articolato in misura diversa articolato su non solamente da un punto di vista tecnico ma anche un punto di vista politico sociale
Connesso alle coerenze del sistema
Di stato sociale
Ipotizzare
E questo è più evidente perché in un sistema che vuole essere
Di promozione
La promozione in qualche modo definite ex ante
Nel senso che la promozione si definisce il rapporto
Ai diritti da maturare
E sulle condizioni di partenza già conosciute
Il risarcimento in realtà
Sì opera come evidenziato anche nella relazione su una probabilità che in teoria accomuna tutti
Nel primo caso
Diciamo welfare della promozione alcuni hanno la certezza di non essere beneficiari
Nel secondo caso moltissimi hanno la paura di diventarlo
Non è poco conto ciò sul consenso sociale che bisogna sollecitare bene sostenere un sistema di welfare
E quindi un welfare della promozione
In quanto discrimina all'inizio
In quanto discrimina all'inizio fra chi paga
E chi prenderà mentre appunto un sistema
Assicurativo
Accomuna tutti nella probabilità ovviamente differente di incorrere nel rischio
Dell'assicurato
E in qualche modo il premio che si paga l'assicurazione come diretta e pagato in ragione di un'ipotesi
Di rischio prevedibile
Diceva un welfare della promozione e quindi ha necessità di un livello di consapevolezza politico sociale più alto e quindi di un assetto dello Stato più coeso
Non si può contrabbandare
Tale trasformazione
Come derivata da una semplice scelta dell'assetto più o meno democratico dei sistemi fiscali
Mi riferisco qui alla riflessione
Alla quale ci ha abituato negli ultimi anni l'ex ministro Tremonti
Certo il problema dell'assetto democratico dei sistemi fiscali e cioè il loro livello decentramento accentramento
Come dire
Determinate alta l'assetto del welfare
Inoltre
Insomma qui è tutto meno che un problema di democrazia fiscale
Ma è sempre più un certo una scelta
Coerenza ditte di consapevolezza politico sociale che in un welfare che voglia essere appunto della promozione con delle discriminanti definite ex ante e quindi a priori
E quindi una discriminazione anche dei soggetti sociali che viene fatta prima
Punto a a maggiori problemi definizione degli assetti fiscale
Inoltre
Un welfare della promozione ha bisogno di un livello di un rapporto prezzo prestazioni molto più articolato
Molto più articolato sui diversi livelli di prestazione
Sul terreno dei servizi pubblici a domanda individuale non vi è dubbio che va superata in questo quadro una struttura fiscalizzato definanziamento
Si pensi al sistema dei trasporti e dell'energia
Per cui l'idiosincrasia presente ancora il nostro sistema in molta parte di noi alle tariffe come strumento di regolazione di quel servizio sia spesso convertita
Da giusta preoccupazione degli effetti redistributivi in penalizzazione del servizio e quindi in costruzione di mostri economici
Solo recentemente in via di superamento con la politica di autonomizzazione di privatizzazione di pezzi del servizio pubblico ad esempio di trasporto
La concezione illuminista che spesso attribuiamo alla
Alle capacità salvifiche
Della parola pubblico ignorando spesso che ciò non può essere attribuito solo a quello che gestito amministrato diretto controllato ho esercitato da enti pubblici
è in crisi
Da osservare con attenzione il fenomeno che si verifica sul mercato del lavoro
Per le fasce relativamente più forti del mercato del lavoro che hanno cultura potere contrattuale potere contrattuale si identificano via via nuove forme possibilità di Collocamento di inserimento di formazione le fasce più deboli rimangono via via ostaggio in qualche modo spesso anche con il nostro consenso di un assetto del servizio pubblico che è sempre più inadeguato a gestire le necessità di più gettoni
Corriamo il rischio di avere nel futuro ad esempio modernissime agenzie di lavoro interinale che promuovono il lavoro di settori ad alta cultura e professionalità che peraltro avendo già molte chance Singh
Sindaco ora insomma le vedranno ulteriormente aumentati e una manodopera livelli di qualificazione più bassa
Costretta a ricorrere ad un collocamento pubblico che in attesa di una riforma annunciata promuove in realtà spesso l'emarginazione
Questo è un tema di assetto organizzativo e finanziario da affrontare se vogliamo welfare della promozione poiché la quasi totalità della macchina pubblica
è strutturalmente orientata a gestire il risarcimento
Questa è la questione fondamentale degli assetti attuali della della grande maggioranza dell'assetto pubblica italiana
Ciò ha delle notevoli eccezioni a livello della gestione decentrata
In rapporto ad est gestione decentrata degli enti locali e delle Regioni
Ma il complesso della macchina pubblica lavora su questo criterio della gestione appunto
Del risarcimento
Senza un elemento quindi discontinuità
Di questa macchina pubblica rispetto a questa tradizione difficile pensare di convertire questa struttura il suo personale in un grande agente di promozione sociale
Quindi
Un welfare della promozione non può che essere un welfare della crescita economica
Occupazione e lavoro e promozione sociale un larga un legame diverso dal passato perché cambia il lavoro ma pur sempre forte e il Mezzogiorno e lì a ricordarcelo
E trovo un po'
Allucinante che si parli spesso di welfare senza discutere di mezzogiorno
Anche se mi si permette una critica rispetto alla relazione introduttiva rompo
Limitativo
Un'analisi sullo sviluppo
Sulla questione sviluppo che
Magari avrebbe dovrebbe essere ampliato di più
Insomma abilmente ci vuole un po'di più che una considerazione sul fatto che il concetto di piena occupazione non è poi da buttare
All'Ortica
Mi pare che occorrerebbe su questo terreno che è uno dei temi sui quali la sinistra in particolare c'è più difficoltà e anche il sindacato riuscirà
A re impostare
Un legame stretto fra
Crescita economica e crescita del welfare
Ma non è forse ridente che il prezzo per un welfare distorto e uno rosso e la rinuncia alla crescita
Non è altrettanto chiaro che il lavoro e ciò sembra paradossale ricordarlo in un sindacato diventa
Non il luogo da cui
Scappare
Ma la questione ancora centrale per la promozione sociale certo il welfare lavorista Hello o laburista è ormai fardello del passato non in grado di assolvere nuovi doveri connessi a un concetto di cittadinanza
Che non può essere racchiuso nel concetto di lavoro
Ma è desolante constatare che la governabilità degli anni passati si è basata sulla rimozione sempre più rilevante della questione sviluppo
è possibile un welfare promozionale inclusivo più personalizzato che deve far fronte a nuove drammatiche emergenze sociali quali innanzitutto sanità anziani disoccupazione al di fuori di una prospettiva di crescita economica
Ed allora non è possibile scindere il concetto di quali finanziamenti
Da quello di quale finanziamento garantisce anche la crescita e lo sviluppo
Esempio chiaro il sistema di contributi sociali
Non sono da molto tempo più salario differito
Sono di più un'imposta sull'occupazione
Ed è stato per me in un Paese come il nostro basato su alta intensità di lavoro basato su basse intensità di capitale con un modello di crescita fondata sulla competitività e sulle esportazioni
è stato un trasferimento di risorse da chi non lavora a chi lavora
Il sistema della contribuzione sociale orientato sul costo del lavoro
Sono abbastanza
Risibile considerazione di chi vorrebbe distinguere previdenza ed assistenza sulla base del fatto che vi sono che vi siano dei contributi pagati dall'impresa
Ma perché il contributo pagato dalle imprese forse sempre oggi mancato salario di quel lavoratore o non è stato spesso mancato salario per un altro lavoratore
Oggi il problema si pone in termini diversi
Distinguiamo il breve periodo dal lungo periodo
è giusto fare
Un'ipotesi
Come abbiamo fatto danni come ribadisce la relazione su un trasferimento di base imponibile per quanto riguarda buona parte della contribuzione a partire da quella sanitaria
E cioè ipotizzare un diverso prelievo una diversa struttura del prelievo
Ma attenzione anche qui occorre distinguere il breve da lungo periodo
Una diversa base imponibile sul valore aggiunto che sposti improvvisamente quaranta mila miliardi
Di lire
Non definisce tanto problemi di articolazione di gettito
Settoriale di gettito scusate territoriale c'è uno studio interessante punto di
Che Giarda appunto sulla ridefinizione territoriale dell'imposta sul valore aggiunto dell'impresa dell'Ircam
Ipotizzato da Visco metro di strada anche da noi negli anni passati per cui si dimostra che in realtà gli effetti redistributivi a livello territoriale non sono rilevantissimi ma io mi domando gli effetti redistributivi settoriali
Sull'impresa sulla produzione
Intendendo imprese produzioni non solamente quella industriale
Quali potrebbero essere gli ultimi impatto così rilevante di un trasferimento immediato di una cifra
Che oggi è di quaranta mila miliardi solo quella legate ai contributi sanitari
Non v'è dubbio che occorre identificare in prospettiva una diversa base imponibile per quel prelievo contributivo
è altrettanto innegabile che una trasformazione di questa entità per gli effetti che ha sulla mercato del lavoro sulla produzione sullo sviluppo e la crescita delle imprese
Va attuata con gradualità e attenzione
Un trasferimento di questo tipo ad esempio un trasferimento che
Dobbiamo esserne consapevoli tutti non trasferimento che penalizza le imprese a più alta intensità di capitale a più alta velocità di innovazione tecnologica
Gestire questa trasformazione doverosa
Va fatto con attenzione legata appunto agli affetti che si mettono in piedi dentro ai problemi dello sviluppo
Per cui potremmo risolvere un problema fiscale
Ma se aggraviamo un problema relativamente alla creativo alla crescita qualche problema si pone anche sul terreno fiscale
In questo senso occorre certamente
Una diversa base imponibile occorre certamente considerare che oggi
Il rilancio più rilevante della competitività non è dato da qualsiasi operazione che si può fare sul costo del lavoro sugli oneri indiretti dati performance valutazione della lira che si aggira attorno al sessanta per cento
Il rilancio di breve periodo della competitività è garantito sostanzialmente da questa e non c'è nessuna operazione sul costo del lavoro che potrebbe essere comparabile
Rispetto appunto alle entità dell'intervento determinato con la svalutazione il problema che si pone appunto è un problema di medio periodo
Di trasferimento di una quota di base imponibile
Si può cominciare con abbiamo proposto da noi anche dalla legge finanziaria di quest'anno
E quindi potenziando un trasferimento di una qualche consistenza certo occorre monitorare insomma anche gli effetti che c'era una diverso assetto delle imposte sul sistema produttivo
Eguale attenzione
Dovrebbero porla coloro che fanno come la Confindustria in questo campo proposte del tipo trasferimento della contribuzione sanitaria sempre quaranta mila miliardi
Sull'imposta personale sui redditi
O addirittura sulle imposte indirette quindi sull'Iva
Devo dire siccome questo è stato riproposto
Due giorni orsono dalla Confindustria nel
Nell'incontro con il governo
Insomma con qualche stupore nell'apprendere che c'è una più grossa organizzazione delle imprese italiane che propone di trasferire sull'IVA in questa situazione di infrazione
Una cifra così rilevante insomma gli assegni e sull'IRPEF immediatamente punto quaranta mila miliardi di lire
C'ha destato una qualche sorpresa
Via io penso al nostro interno e forse anche nella sinistra sottovalutazione del carattere oggettivamente autoritario del prelievo fiscale
La rilegittimazione del sistema fiscale non coincide automaticamente con un maggior livello di democrazia fiscale
Le spinte sono le spinte molto forti in questi anni al decentramento
Fiscale hanno avuto spesso alla base una riflessione connessa alla necessità di rendere non solo più giustificabile il prelievo
Ma anche di sottoporlo a una sorta di democrazia fiscale che avvicini le decisioni sul sistema fiscale al cittadino
Attenzione alla pericolosità spesso di tale scelta
Non a caso la Costituzione vieta l'utilizzo del sistema referendario Suma in materia fiscale
Lo vuole sottrarre in questo modo la forma più estrema di democrazia diretta un sistema fiscale se vuole essere solidaristico
Ha sempre in sé una dose di autoritarismo per cui ha la maggioranza dei pagatori deve essere sottratto il diritto di decidere la sorte di una minoranza di beneficiari
E attenzione la trasformazione dello stato sociale nella direzione che indica la reazione trentina accentua questo rispetto a necessità
Nel sistema assicurativo l'esposizione al rischio probabile assunta come universale almeno teoricamente
O almeno così lo era l'idea liberista sottostante alla creazione dello Stato sociale moderno
Se tutti siamo uguali di fronte alla a rischio di vecchiaia disoccupazione malattia
E gli altri grandi rischi e socialmente accettabile la partecipazione al pagamento di un premio correlato alla probabilità sociale dell'evento
Ma
Se fosse vera l'ipotesi punto della relazione introduttiva
Scusate sulla quale
Ma se la probabilità dell'evento
Come dice trentine si diversifica per assetti sociali che riescono ad Authority AUD Autori conoscersi in quanto tali e quindi anche ad organizzarsi politicamente perché partecipare con lo stesso premier
Se potessi fare un paragone azzardato dire che siamo di fronte al dilemma tipico che ha contraddistinto la moderna teoria del calcolo della probabilità
La base di questa scienza il teorema del limite centrale quando il numero dei tentativi si avvicina all'infinito
La frequenza e cioè l'accadimento effettivo dell'evento si avvicina la probabilità teorica
Nel tirare in aria insomma una moneta
Nel tirare appunto in aria
Una moneta la probabilità dei due facce teoricamente il cinquanta per cento ed in effetti se potessi fare un numero infinito di tentativi consta deve meta teste metà Croci ma purtroppo l'infinito non è di questa terra e quindi la certezza della teoria non viene a questa si contrappone un'altra visione filosofica matematica quella bayesiana secondo la quale nel processo decisionale nelle aspettative entra quella che si chiama probabilità a priori e cioè una sorta di imponderabile ho ponderato bile affetto esterno
In rapporto a ciò un frequenti stati diciamo discepolo della prima teoria dopo cento estrazioni continuative ad esempio la roulette del rosso punterebbe sul nero
Le teorie frequentissimi associa cento al centounesimo tentò di una probabile altissima di uscita del rossonero oggi alle cento non è un infinito ma comunque insomma è un gran bel numero
Un bayesiano punterebbe decisamente sul rosso poche
Di al centounesimo tentativo il ragionevole sospetto che la roulette sia truccata
E e quindi questo ragionevole sospetto si avvicina sempre di più la certezza al crescere dei tentativi fatti
Ecco dunque che la riarticolazione sociale delle probabilità e dei rischi determinano infatti uno scollamento
Come dire bayesiano
Perché c'è un elemento di diversificazione la probabilità a priori
Come dire uno scollamento democratico e sociale rispetto al welfare
A questo punto conciliare democrazia fiscale
Il settore a forme di democrazia diretta non mediata
Appunto le forme estreme di federalismo fiscale
Portato decisioni più vicine pagatori
Ben diverso dal portare questo è ben diverso da Porta delle decisioni più vicine agli utenti ovviamente ecco la prima ipotesi provocò può provocare un corto circuito spesso devastante
Per questo proprio per le ragioni che diceva la relazione
La riallocazione delle probabilità dell'evento da tutelare ha bisogno di un alto livello di soggettività politico sociale statale
Di maturità dei sistemi di Moore zia esattamente l'opposto di quella forma di primitivismo autoritario rappresentato dalla democrazia referendaria o dal localismo sociale
Oggi il finanziamento dello Stato sociale non è quello che spesso
Immaginiamo che sia
è costruito sostanzialmente oggi su
Fondamentalmente su un patto scellerato che
La democrazia del debito pubblico
Che è una forma di solidarietà obbligata sulle generazioni successive
Che è poi una forma di redistribuzione perversa
è un patto all'interno della
Veramente classe si direbbe negli Stati Uniti insomma comunque di un pezzo di queste un pezzo di questa finanziato in deficit la spesa pubblica crescente
Ricevendo in compenso un incremento degli interessi quindi una ridistribuzione favorevole
Via debito pubblico
Insomma si costruisce una redistribuzione favorevole
Via costo del debito gli interessi sul debito sono l'indennizzo alla partecipazione allo stato sociale degli strati più opulenti
è un indennizzo costruito negli anni che cresce sempre di più
Gli stadi più opulenti che probabilmente
Godono di meno di un assetto dell'welfare così come si è configurato contribuiscono di più hanno ricevuto questo indennizzo
Hanno costruito un circuito rilevante
Se pensate appunto che l'entità degli interessi sul debito pubblico quest'anno è maggiore di tutte le pensioni pagate lavoratori dipendenti privati
La grande operazione Dini invita costruite negli anni passati sulle gestioni
Sulle generazioni contemporanee e su quelle future è questa
C'è da rimanere un po'stupiti su come si considerava del problema del debito
La preminenza dell'obiettivo della sua riduzione e quindi la preminenza dell'obiettivo delle politiche di aggiustamento del deficit e spesso non viene considerata
Ogni ragionamento collocato al di fuori di questa dimensione che ha una dimensione non di qualche anno ma di qualche decennio
Rende puro esercizio intellettuale ogni ragionamento sulla riforma del welfare
Le quantità in gioco sul debito pubblico sono enormi
Solamente una sua un singolare processo di rimozione collettiva insomma qualche volta può far dimenticare appunto
Un'entità del debito degli interessi così rilevante
Attenzione alla stazione del debito non è uno strumento per ridurlo
Se mai lo lo aumenta
La tassazione del debito è solo squisitamente un problema di equità distributiva e come tutti i criteri di equità e le politiche di equità era portata non ha una dimensione tecnica di fattibilità ma una dimensione politico sociale ed economica
Non può essere in discussione l'equità di una tassazione differente sulle vendite ma non può neanche essere fatta a prescindere problemi di opportunità di fattibilità politico sociale ed economica
Lo stato contribuisce già ampiamente al welfare anche a quello previdenziale come del resto in tutti i Paesi anzi ha spinta si è accentuata in questi anni non è vero che c'è stata
Un ridimensionamento di intervento pubblico intervento statale pubblico collettivo ha contribuito in maniera sempre più crescente anche dentro tutti i sistemi che avevano come base fondamentale quello contributivo quello previdenziale in senso stretto
Illusorio pensare ad un meccanismo di equilibrio di singole prestazioni o contributi
Che sia appunto
Generalizzato in tutti i settori
Esempio di questo è il modello italiano appunto
Della previdenza
Per ritornare alla questione del debito dicevo necessità per noi quindi al controllo del debito e quindi anche della dinamica della spesa e delle prestazioni
è centrale
Certo la questione fiscale rimane la questione centrale ma non occorre non bisogna farsi illusioni
Tutto ha un prezzo anche il recupero dell'evasione fiscale e contributiva è un elemento certo che è un elemento centrale di guida e di credibilità di tenuta del sistema ma è pur sempre un aumento di incidenza fiscale
Con l'attuale livello della pressione fiscale stabilizzata sì sui livelli più alti la pressione europea vi sono ancora margini
Per le politiche di breve periodo
E vanno tutti sfruttati anche dentro la prossima manovra finanziaria dei margini di aumento ci sono in ragione dell'emergenza della questione
Del debito pubblico immagini quindi non possono essere utilizzati proprio negli anni in cui lo sforzo di realizzazione degli avanzi primari è rilevantissimo
Ma una strategia di medio lungo periodo non può non porsi tutto il problema dell'equità interno del sistema fiscale contemporaneamente del livello della spesa
I prezzi che paghiamo oggi per un assetto di ugual farò mai inadeguati sono altissimi l'aumento dell'emarginazione sociale
Quel nuovi rischi sociali segmentati di cui parlava Trentino un misto di modernità e di progresso sociale e civile che non può essere senza descritto
Certo caricaturali Lal mente come se fossimo nell'Inghilterra della rivoluzione industriale
L'intreccio forte fra progresso modernità e distruzione di questa ed nuove emarginazioni ineludibile
Il punto di rottura riguarda
Due questioni
In modo più rilevanti e trasversale i giovani le generazioni più recente e gli anziani
Ecco il vero grande problema del welfare e della società
Che di fronte a tutti i Paesi occidentali europei in termini più o meno equivalenti
E quindi è il prezzo
Che paghiamo anche a questo assetto del welfare Roma inadeguato e anche quello la crescita
Inadeguata e dell'occupazione
Emerge sempre di più un'idea che
Il lavoro occorre dividerlo
E di una vecchiaia da assistere
Questo il punto l'idea che si fa strada anche dentro a nuove
Proposte che in questi anni sono fiorite attorno appunto alla riforma del welfare
Vi è spesso un'immagine del Ribera che usiamo con sufficienza
Lo fa anche nella relazione
Quest'immagine spesso veniva giù richiamato appunto la relazione questo modo di
Veniva richiamato considera ineluttabile tutto ciò che le nuove generazioni
Subiscono
Un orribile firma crescente recentemente Office uscito le definiva queste giovane generazione Born to kill
Trentin più gentilmente degli a Born to pay
Ma questo comunque buone un un problema comunque di Viagrande io non ci si può rassegnare all'idea che questo sia il destino ineluttabile
Orribile giustificazione per chiedere ancora di più
Visto che stai pagando con la disoccupazione il peso del debito la riduzione della tutela sociale potresti darmi non so anche altre cose magari il TFR
La rottura con il sistema del welfare del passato diventa la sola chiave per costruire un consenso peraltro finora forse non necessario
Non necessario perché il testo di sofferenti e sempre meno dei due terzi degli inclusi
E le regole dei numeri una democrazia sono spesso terribili
Come abbiamo visto anche recentemente ma oggi e in futuro
Ciò è esiziale
Dentro questo sistema che riguarda i giovani ma riguarda gli anziani c'è il sistema pensionistico
Ma il sistema pensionistico attuale quello che c'è credo che ci sarà se non sarà approvata appunto la riforma è un sistema pensionistico
Che è la quintessenza del risarcimento
Non solo perché ovviamente in ogni sistema pensionistico
C'è un elemento di risarcimento per le caratteristiche congenite che ha il sistema delle pensioni
Ma in Italia lo ha di più per le caratteristiche che ha assunto è un sistema di risarcimento
è evidente
Quel sistema che il risarcimento di risarcimento non può essere
Tagliato con l'accetta fra quello che per evidenziare quello che assistenziali
In questi anni spesso abbiamo cacciato la spazzatura sotto il tappeto finché
è diventata troppo alta per essere
Ignorati
Questo è il problema del sistema previdenziale italiana del sistema pensionistico un assetto che appunto nel era legato a un sistema di regole fondate su una società diverso è passato
Un sistema di crescita quindi delle prestazioni rilevantissimo
Di cui questo Paese probabilmente dovrebbe andare un po'più orgoglioso dato che è riuscito a portare
Le il livello medio delle pensioni che quindici anni era un livello appunto al di sotto di ogni
Livello di comparabile negli altri paesi a un livello non rilevante ma che ha tutelato
C'è stato un ampliamento della tutela che era indispensabile e necessario per fare questo
Il sistema del welfare italiano ha pagato esplicitamente non sempre esplicitamente alcuni prezzi
L'operazione in questi anni di trasferimento dall'assistenza
Alla previdenza non al contrario è stata rilevantissime
L'intervento dello stato aumentato nel tempo
è aumentato ha sempre di più la quota a carico del bilancio statale
E aumentare sempre di più la quota di prestazioni
Che alcuni erroneamente anche nel dal dibattito comune chiamano assistenziale ma questo lapsus per indicativo
Che vengono appunto
Utilizzate per sostenere il sistema pensionistico
E quindi il sistema pensionistico si regge sul trasferimento legato agli assegni familiari
Alla ai trasferimenti per disoccupazione che sono in avanzo vengono in parte girato il sistema pensionistico ai trasferimenti per malattia e maternità
Che servono appunto non per pagare le prestazioni e Mattia ma determinato reale
Le prestazioni pensionistiche
è un'operazione fatta in questi anni di grande rilievo
Il problema che è stato spesso modello implicito
Non esplicitato anzi spesso si è detto il contrario
E che ha posto dei problemi quando la rilevanza
Degli squilibri finanziari ha costretto tutti a fare i conti con quei problemi cacciati sotto il tappeto negli anni passati
Il problema
Io penso che quell'operazione sia stata legittima in rapporto alla situazione pensionistica essere premiate quindici anni fa sul mercato
Del lavoro e sul welfare
Per il futuro questa un'operazione irripetibile
Ma non perché non si può sempre trovare qualche legge che la ripropongo insomma con quella dell'ottantanove se ne può fare un'altra ma perché
Ma perché socialmente impraticabili negli anni futuri dovranno cresce gli spazi finanziari che riguardano il sostegno dei grandi rischi
Sanitari
Grandi rischi legati alla disoccupazione
La questione legata agli interventi sul mercato del lavoro e l'assistenza alle fasce di emarginazione di povertà
Che vede questo Paese fra gli ultimi negli ultimi posti
Fra tutti i Paesi europee
E quindi al sistema che
Va cambiato io non voglio qui entrare sulla dibattito attorno alla questione pensionistica quindi chiudendo questo intervento ridiamo solamente un punto per la
Le pensioni di anzianità
Lo dice Trentin un passaggio d'azione è vero sono il massimo del risarcitorio
Prendere atto di una trasformazione che sta del welfare dal risarcimento la produzione bisogna prendere atto
Della fine di questo strumento come elemento cardine del sistema pensionistico
Altrimenti si possono fare altre scelte ma
La pensione di anzianità
è una battaglia politico-culturale che è stata fatta sotto questa insegna oggi e non vent'anni fa
Questo il problema
Lo diceva la relazione di trentacinque anni come sistema risarcitorio a prescindere
Dalla qualità del lavoro dalla sua organizzazione dalla sofferenza più o meno individuare che sia o dalla soddisfazione che sia sul lavoro ma quale cultura di valorizzazione del lavoro è quella che esalta solo il momento nel quale si fugge dal lavoro stesso
Certo una quota di risarcimento indispensabile anzi doverosa e da rafforzare ma credo che sia sbagliato rappresentare una realtà che non c'è
La condizione del lavoro oggi è molto più complessa ma non si può parlare delle pensioni di anzianità avendo la pretesa di fare un discorso generale per il mondo del lavoro e poi rappresentare una realtà di lavoratori in fonderia quasi fossimo nella Ruhr come il Belgio degli anni Cinquanta
E non nell'Italia degli anni Duemila
Laddove un pezzo del risarcimento è negato
Ha una massa crescente di esclusi dal sistema pensionistico
Non vi è dubbio che esista un problema di una visita del lavoro anzi si è ampliato ma l'immagine non è quella che si vuole
Che si vuole rappresentare occorre guardare tutto il mondo del lavoro ecco la contraddizione che trovo anche nera relazione introduttiva nelle politiche del sindacato di tutti questi anni
Ma il risarcimento per i milioni di lavoratori che sono nel sommerso tutto in parte per i quali trentacinque anni di contributi pieni sono un miraggio quale
E chi se lo pone
Ho imparato in questi giorni nella trattativa col Governo un nuovo termine
Molto divertente ma vertente no ma è un po'terribile che usa l'INPS per definire i soggetti alcuni soggetti assicurati richiama silenti
Ho imparato Elisa dodici milioni di clienti
è indicativo questo termine sono coloro che perdono i contributi che non vivevamo neanche che non vengono fuori che non prenderanno male pensione
E sono dieci milioni di assicurati
Ma sono silenti perché probabilmente hanno spesso meno capacità di farsi sentire e anche meno megafoni
Per parlare
E infatti dentro la discussione sulla riforma previdenziale e anche dentro al voto
Che abbiamo fatto sulle pensioni probabilmente questo silenzio è rimasto appunto urlato ma non è riuscito a emergere spesso
Il sistema contributivo
Pone dei problemi delle contraddizioni lo diceva Trentin ma qui occorre distinguere
E il sistema retributivo attuale che c'abbiamo oggi davanti se non c'è la riforma che bisogna considerare non quello ipotetico
Sistema attuale esattamente il sistema che provoca le cose che Trentin vicino all'azione ma non sul sistema contributivo su quello retributivo penalizza penalizza
Una carriera
Che appunto è più debole all'inizio e alla fine queste sono esattamente le carriere penalizzate oggi non con la riforma
Dato che il calcolo si fa sugli ultimi cinque sette o dieci anni
Esattamente l'opposto il sistema contributivo sgancia il rapporto fra il tempo nel quale si matura la prestazione e la prestazione stessa
E sganciando lo non corre il rischio
Di fare una cosa aberrante che attualmente avviene per cui sono penalizzati le carriere
Più piatte
Sono penalizzati coloro che ci hanno lega dire appunto meno brillanti
Coloro che ci hanno le carie librerie discontinue nel settore sono favorite benedire brillanti gradirei lunghe
Questo è il sistema attuale sistema contributivo ribalta questa ottica assume un ottica di riferimento diverso per le prestazioni
Assumendo note riferimento diverso cambia i soggetti beneficiari alcuni si dimettono alcuni altri si guadagnano e in questo si spiega anche la divisione del mondo del lavoro
Costruita dentro ad esempio la consultazione
Sul sistema pensionistico
Ma come si fa a ignorare che il sistema contributivo fa una cosa che noi predichiamo danni al settore ci riusciamo ma rompe il legame fra prestazione e durata del lavoro
Più la prestazione segmentata
Più la resezione segmentaria più l'orario e atipico o flessibile cioè più è oggi come si dice che se dovrebbe essere in futuro e più il sistema attuale penalizza la prestazione
Il sistema contributivo siccome non lega la pensa prestazione
A quanta retribuzioni prendi fra quanto di da un altro ma quanti contributi pari e quindi lo sgancia dall'orario di lavoro e dalla durata del lavoro sgancia definitivamente
Questa cosa un po'obbrobriosa per cui il diritto alla pensione oggi dipende da due elementi fortemente corpo realizzati la durata del lavoro e l'altezza della retribuzione
Sgancia questo diritto lo lega invece non più alla durata ma la contribuzione ma la contribuzione individuale e la capacità di pagare che può essere definita anche da un terzo pagatore che può essere la serialità coltiva come c'è dentro i casi dei contributi figurativi usuranti
è un sistema come dice Bruno che
Era più o meno oggi il miglior accordo possibile io penso che invece sia un sistema per il futuro che esattamente un sistema che sostiene la promozione che la tecnica si è giusta presso l'aggancio certezze
Che però la strada sia quella sono abbastanza
Convinto in questo senso io penso che un'operazione importante quella di questa riforma
Non si può pensare che sia la riforma per due anni perché se fosse così potevamo fare altre cose per due anni a una riforma che
In realtà c'è una terribile sottovalutazione
Lasciatemelo dire c'è una sottodotazione anche da organi ai quali non credevo insomma il la Banca d'Italia in questi giorni ha tirato fuori uno studio che pensate un po'invece di valutare che in Italia si rivolte al sistema previdenziale improvvisamente improvvisamente si mette in piedi un sistema che una diga arco diverso in cui per la prima volta c'è un tasso di rendimento del sistema
Previdenziale pubblico che è uguale per tutti e che è uguale che equivalente al prodotto interno lordo mentre prima c'erano i tassi di rendimento
Tutti i differenti e anche maggiori
Questo mette in piedi un sistema che sta in equilibrio dinamico per per definizione
E di questo la Banca d'Italia quando lo commenta dice però
Il transitorio un po'troppo debole comunque oppure in futuro queste avrebbe da alcune ottime prestazioni un po'più alta insomma e non si evidenzia l'elemento fondamentale
Che c'è stato uno scambio lo scambio ha fatto il sindacato
è uno scambio che l'aumento dell'età di accesso al pensionamento che cinquantasette anni non è più cinquanta come oggi ho quarantanove per i giovani
Con il livello di difesa della prestazione anzi di aumento dell'estrazione per una platea di silenti che appunto sono più deboli
Devo dire non tenere conto di questa cosa a manca italiano non ha il dovere di tenere conto gli aspetti sociali sono però quegli effetti sul bilancio che sono rilevantissimi due grandi e due o tre punti del PIL mi sembra rilevante grazie
Uno che grazie Stefano credo che Stevan ha messo piene piatto di tanti problemi
Che vanno discussi con chiarezza cercando di guardare all'oggi e al futuro io chiederei ai nostri interlocutori
Mi chiamo in ordine alfabetico rinfaccia tutto in fretta
Di prima la parola di darci un contributo in materia
Dunque
Sappiamo ora che esistono dieci milioni di posizioni silenti
Così dice l'intesa però densa dimentica di aggiungere che questi dieci milioni di posizioni sono anche dieci milioni di soggetti in fuga in fuga dal sistema delle entrate
Perché un aspetto tipico della crisi fiscale
Dello stato è esattamente questa dal mille novecentottantatré e forse anche prima esiste una fuga strisciante dal sistema delle entrate
Questa fuga per l'esattezza è una fuga doppia è una fuga dell'impresa da un lato e una fuga dei beneficiari Dallas per quanto riguarda la fuga dell'impresa il fenomeno non è soltanto italiano è un fenomeno generale ed è collegato al quello che si dice normalmente la mondializzazione dell'economia in un mercato dei consumatori ristretto a ottocento milioni soggetta
Estremo Oriente su questo mercato ristretto rispetto alle capacità produttive della attuale livello tecnologico la competitività delle imprese è tale per cui si assiste ad un fenomeno di delocalizzazione
Dall'Europa nelle aree emergenti le imprese si spostano si spostano e si sposta quindi la capacità contributiva di questi inglese
è un fenomeno di proporzioni storiche rispetto al quale evidentemente le risposte devono essere di livello adeguato il problema non è soltanto di delocalizzazione industriale è un problema di migrazione dei flussi finanziari è un problema cioè di come dire
Rendite da capitale che si spostano da una piazza all'altra da fare dunque il problema è il seguente da un punto di vista della industria occorre allargare l'area del mercato dagli ottocento milioni attuali di consumatori spendibili evidentemente ad un'area più larga pensare ad un mercato non soltanto
Delle medie e delle grandi imprese tecnologicamente avanzate ma anche delle piccole impresse storiche cioè quelle che insistono sulla cultura e sul territorio locale
Il che nella ha fatto un progetto interessante ha discusso un progetto interessante sull'area del Mediterraneo
Un'area della sponda sud che nel due mila e dieci avrà seicentocinquanta milioni di soggetti che potrebbero essere teorici consumatori se soltanto l'Unione europea garantisse
La il buon esito degli Investimenti se soltanto i capitali arabi dalle banche svizzere venissero stornati di stupro oggetti
Di valorizzazione del territorio mediterraneo se soltanto venisse perseguita da un punto di vista politico una integrazione tra piccola impresa
Dell'area nord del Mediterraneo e la piccola impresa dell'aria sud del Mediterraneo
Su questo però gli ostacoli politici come voi potete immaginare sono evidenti ma la partita è decisiva
Riguarda la mesoregione del Mediterraneo che dentro la quale noi insistiamo
Riguarda la possibilità dell'impresa di non strozzare i conti
Di non perseverare sull'opera di delocalizzazione da un lato e di lavoro nero dall'altro in relazione ad un mercato diverso un mercato espanso
Questo è il primo punto il secondo punto e la fuga dei soggetti
La fuga dei soggetti nasce ufficialmente almeno così io credo nel mille novecentottantatré
Quando in modo esplicito il nostro sistema previdenziale introduce i limiti di reddito nell'accesso alle prestazioni
Un'operazione politica molto difficile perché questa selettività per classi di reddito rompe ufficialmente il patto assicurativo
Il patto assicurativo quello a cui si riferiva trentina ieri consiste appunto in ciò in una regola in una regoletta ovvia ma che va esplicitata
In quanto lavoratore io pago i contributi con la garanzia certa
Assicurativa che un domani sarò in condizioni eguali rispetto ai miei lavoratori altri colleghi colleghi assicurati di poter percepire le prestazioni
L'introduzione di limiti di reddito variabili all'uscita distingue soggetti che pure egualmente avevano partecipato in sede di finanziamento
Questo introduce una contraddizione radicale
E c'è stato chi ha detto a questo punto invece che introdurre limiti di reddito dentro le prestazioni assicurative
A realizziamo una volta per tutte che alcune prestazioni come le prestazioni di reversibilità
O le prestazioni di invalidità non possono restare dentro il circuito assicurativo e allora le trasformiamo in prestazioni
Di sicurezza sociale come gli assegni familiari e quindi lei socializziamo a favore di tutti i cittadini
Dentro un percorso che non è assicurativo ma è un percorso fiscale è legittimo da un punto di vista diciamo giuridico e introdurre una doppia selettività in entrata e in uscita
Tuttavia il problema giuridico risolto si trasforma in un problema sociale serio che è quello della trappola della povertà
Per cui un insieme crescente di famiglie viene penalizzata in sede di pagamento dell'imposta progressiva e viene penalizzata nel momento in cui pur pagando più tasse riceve meno prestazioni
E quindi c'è uno schiacciamento tre dentro l'area della povertà relativa il problema dunque e come passare da una selettività per classi di reddito ad una selettività per livelli per tipi di bisogno per segmenti di popolazione
Identificati da una collocazione
E sfortunata da un punto di vista lavorativo sfortunata dal punto di vista della salute e quindi arrivare giungere ad una evidenziazione dei percorsi della solidarietà
C'è uno studioso Baldwin che ha in qualche modo dimostrato che il sistema svedese è regressivo il paradosso è proprio questo che sommando
Ciò che arriva sul piano delle entrate chi paga il sistema fiscale e chi beneficia
Del sistema delle prestazioni scopriamo che mediamente le classi medie sono quelle che percepiscono di più rispetto ad altre classi di soggetti questo perché perché il sistema fiscale combinato al sistema delle prestazioni continua ad essere un sistema implicito
Il problema nostro il problema che è stato affrontato in sede di riforma pensionistica è esattamente questo come rendere espliciti i percorsi della solidarietà
Fatta l'operazione basilare di dare a Cesare ciò che diceva cioè di dare a ciascun lavoratore ciò che ciascun lavoratore ha versato a titolo di contributi
Allargare la fisarmonica e quindi dare di più
A scusate a chi ha fatto lavoro di cura a chi ha fatto percorsi formativi a chi ha fatto lavori usuranti e sulla base di opzioni e solidaristiche contrattate ed esplicitate
Questo passaggio dunque dalla selettività per le classi di reddito ad una selettività per i tipi di bisogno è un passaggio a mio parere ineludibile
Che presuppone un'alta capacità politica di contrattazione
Da parte del sindacato e un'alta capacità di Alleanza del sindacato con tutte le associazioni che lavorano dentro il terzo settore
Un'alta capacità politica di relazioni tra sindacato e partito un sistema arretra e per cui si pesa no i diversi bisogni e si fa una mappa ponderata di questi bisogni
Fin qui il discorso sulle pensioni il problema delle pensioni un uno dei tanti problemi dello stato sociale
Un altro o fondamentale problema è quello che diceva pagliacci come riconvertire le prestazioni monetarie Ina prestazioni di servizi poiché i servizi e soprattutto i servizi alle persone creano nuova occupazione
Sta dentro il modello econometrico del libro bianco di del loro del dicembre del novantatré dunque come pensare a questo circuito che è diverso dalle pensioni è un circuito chiamiamolo della sicurezza sociale che a partire dalla pensione di cittadinanza
Dagli assegni familiari dai trattamenti di disoccupazione e di in occupazione
Converta una quantità di moneta in servizi
L'ipotesi che sta nel libro bianco che poi è stata preceduta anche mi in sede di dibattito italiano per esempio nel Progetto dei tre sindacati dei pensionati è quello dei buoni servizio
Cioè a dire convertire una quantità di moneta
I un a in un buono a destinazione vincolata da consumare dentro il territorio dentro un circuito di cooperative sociali di volontariato e di quant'altro valorizzare quindi quell'aspetto del contratto
Che a cui faceva riferimento ieri Rodotà
Per cui ad un tempo si dà una destinazione vincolata a quel consumo ma si consente a quel consumo di orientarsi su una platea di Soggetti del terzo settore
Questo è un punto fondamentale perché soltanto attraverso questa manovra evidentemente passa una occupazioni aggiuntiva regolata e non anonima
Come quella attuale attualmente impiegato nelle cooperative sociali e nel volontariato
La scommessa anche qui di tipo politico e cioè un una scommessa di centralizzazione dei controlli di programmazione dei flussi ma di decentramento delle sedi allocative
Sotto questo profilo il ruolo dell'ente locale
è un ruolo evidentemente centrale a partire da un plafond di risorse economiche attribuite dal centro da un plus di risorse decise nel territorio a partire da un controllo ovvero dell'ente locale sulla circolazione di questi flussi
A partire da una contrattazione dell'ente locale con il sindacato e con questa rete di associazioni
Su come impostare i buoni su quali soggetti privilegiare e verso quali organizzazioni incanalare questa domanda aggiuntiva
Questa è una scommessa una scommessa che già ci giochiamo tutti in questo momento ed è una scommessa che senza rinnegare il modello lavoristico a partire dalla nuova sottolineatura del lavoro come elemento fondante crei alleanze verso la cittadinanza sociale
Su questo modello si giocano tanti piccoli esempi e qui dovrebbe aumentare la nostra
Capacità di inchiesta di esperienze esemplare
Le faccio un esempio non è possibile che il Comune di Roma continui a spendere come spendeva tre anni fa trenta milioni per bambino frequentante un asilo nido è un importo una cifra assurda
è una delle tante costellazioni che spiegano la crisi fiscale dello stato sociale
Evidentemente si può immaginare che quelle risorse personali oggettive si disperdano
Sul territorio a favore di modelli diversi
L'asilo nido per caseggiato per quartiere e quant'altro con operatori pubblici comunali
Che giocano che si muovono nel territorio che controllano i piani educativi dei diversi centri che fanno il bilancio degli stati d'avanzamento che responsabilizzano le famiglie che danno incentivi a chi si impegna in queste esperienze progettuali
E così via Pitteri e così via dicendo
Altrettanto per i lavori socialmente utili noi abbiamo l'esperienza storica degli anni Cinquanta dei cantieri scuola è stato il primo esempio di workfare cioè del primo esempio di come evitare di dare moneta sonante ai disoccupati di impiegare i disoccupati in percorsi precisi
Di valorizzazione del territorio e di valorizzazione della professionalità
Dentro questa tradizione storica si tratta evidentemente di fare in modo che questi lavori socialmente utili
Fissati sulla carta dentro la cassa integrazione e quant'altro abbiano un motore cioè abbiano una convenienza occorre cioè stabilire delle convenienze per i comuni e per le associazioni nella individuazione e nella verifica di questo percorso
Dunque la scommessa è il carattere politico di cittadinanza di questa organizzazione sindacale degli enti di patronato nei confronti di tutte le associazioni che operano nel territorio
Graffio dando leone la parola Giorgio Macciotta
Poi Ruggero Paladini
Ma io penso che giustamente è stato ricordato come del bilancio dello Stato cioè prendiamo una serie decennale dopo il costo del debito la voce più didattica e quella della previdenza
Ed allora
E nello stesso tempo noi abbiamo però un sistema previdenziale che spende moltissimo e che al suo interno tutte quelle iniquità che la relazione di ieri salvati da quella introduzione di patriarca ricordavano
Allora io trovo francamente un po'singolare che in questi giorni
Venga portata da sinistra una sorta di battaglia contro la controriforma delle pensioni quasi che l'attuale sistema
Discendesse da una linea Marx Lenin Gramsci Berlinguer e non come da una linea Andreotti Pomicino Cristofori
Devo dire che noi credo dobbiamo con molta nettezza contrastare questa
Falsità non attestandoci su una linea di difesa
Ma ricordando come l'attuale sistema che deriva certo anche da nostre vittorie da nostri dal da conquiste che abbiamo ottenuto nella miglior tutela previdenziale
E però poi il risultato di un sistema di stratificazioni del tutto incoerenti
Penso per esempio a un meccanismo di indicizzazione più volte messo in discussione che ha provocato il fenomeno delle pensioni d'annata
E penso però alla correzione del sistema delle pensioni d'annata nel quale si è esercitato con indubbi successi Publio Fiori
Ottenendo i vantaggi per un segmento ben delimitato da ultimo voglio ricordare la legge che ha adeguato
Agli stipendi in essere le pensioni d'annata dei dirigenti aumenti minimi mensili di ottocento mila lire
Mentre ha dato una mancia
A coloro che lavorando nell'industria avevano visto i loro contributi mangiati dall'inflazione che nell'immediato dopoguerra gli aveva distrutti
Faccio mi fermo qui
Per dire che
Noi abbiamo interesse a contrastare quella che ieri
Rodotà chiamava con termine efficace la feudalità azione del sistema dove ci sono scuole create nicchie nicchie non più di diritti ma di privilegi che vanno ridiscussi alla luce della nuova realtà per citarne soltanto un'altra io trovo abbastanza singolare che con la mutata coscienza sociale
Sul ruolo della donna nella società faccia transitare la pensione di reversibilità così com'era agli inizi del secolo col modello della donna che non lavora ecco il modello della donna garantita la la reversibilità
Cover riproduttori cede la forza lavoro nella società attuale dove le cose son cambiate dove tra l'altro l'eguaglianza tra i sessi ha fatto sì che la reversibilità andasse anche dalla donna l'uomo
E mi pare del tutto persino persino eccessivamente moderata vuol riferire l'introduzione di correttivi che sono stati apportati nel recente accordo sindacati del Governo su questa materia
La seconda questione che però non dobbiamo farci travolgere dal polverone che confonde la qualità con la quantità
Giustamente ieri nella relazione è stato individuato l'intreccio complesso del dello stato sociale
C'è
La previdenza che come ricordavo è la voce più dinamica del bilancio pubblico ma ce la sanità nella quale non solo
Da un decennio noi siamo andati in sostanziale stabilità
Della spesa pubblica d'acqua se prendiamo la serie
Di un quindicennio anzi da quando il sistema sanitario è stato creato noi abbiamo una sostanziale stabilità della spesa sanitaria pubblica sul PIL
Con due soli gradini non casualmente anche questi uno collocato all'inizio di questo periodo il contratto dei medici di famiglia Aniasi ministro della sanità
Il secondo collocato alla fine del periodo il contratto dei dipendenti sanitari Pomicino ministro della funzione pubblica
Questi due gradini
Rappresentano ciascuno lo zero quattro del PIL e giustificano il passaggio dal cinque due iniziale dell'ottanta al sei e due del novantatré ma dentro questo sostanziale invarianza al netto di questi due gradini c'è un altro elemento che non va sottovalutato il fatto che in questi anni l'autofinanziamento è cresciuto notevolmente
Il disavanzo ripianato dallo Stato era di due punti e novantasette di PIL nell'ottanta è stato di un punto e ventiquattro di PIL nell'ottanta nello vanta tre
Ticket contributi diretti delle regioni aumento e modifica della contribuzione sanitaria per pubblici privati autonomi tutte cose che hanno comportato
Una spesa complessiva che comunque si colloca due punti al di sotto della media dei Paesi europei con i quali ci dobbiamo confrontare al netto dell'Inghilterra dalla signora Thatcher
Il secondo aspetto indo fattivo che ricordava ieri
Trentin
Beh in un sistema formativo
Che si in un sistema previdenziale che si colloca in una società così dinamica nella quale l'innovazione gioca un ruolo così importante
Noi guardiamo sempre con grande attenzione al ritardato ingresso al lavoro c'è una generazione lo diciamo spesso che non ha conosciuto un lavoro stabile ormai
Ci sono trentenni che non sanno cosa sia un lavoro stabile
E però ci sono cinquantenni che drammaticamente vivono l'espulsione dal processo produttivo e vivono l'espulsione perché il loro tasso di capacità di innovazione molto debole
E questa espulsione
Riguardante fasce alte della della produzione la produzione della e della qualificazione professionale allora il sistema formativo e un pezzo di un sistema sociali previdenza sociale che non voglia guardare una società spazzi via a me capita talvolta di fare l'esempio
Della mia vecchia professione
Quando il il io ho iniziato a insegnare
Esisteva in adozione un manuale di filosofia che aveva iniziato le sue fortune negli anni Trenta il manuale della mamma un'insegnante di Filosofia poter fra
Essersi laureato studiando sulla Mann adottare il Lamanna vivere quarant'anni senza aprire un libro
E fare il suo mestiere decentemente da allora ad oggi quattro generazioni di manuali almeno si sono sostituiti nelle scuole almeno ogni decennio è necessario rifarsi la testa
Sì e questo vale per tutti e a tutti i livelli e in tutti i settori allora un sistema formativo che voglia evitare l'espulsione precoce
Ho la marginalizzazione comunque di fasce anche altre di qualifiche professionali ha bisogno dico valutare al suo interno la spesa per la formazione e anche qui noi non siamo certo all'avanguardia
E allora la spesa sociale in Italia non è questo Buconero insopportabile ma anzi rischia di essere
Abbastanza sottostimata rispetto alle prevedibili esigenze di un prodotto interno al di una società in costante evoluzione
La seconda questione che dobbiamo naturalmente non vorrei che sembrasse che io dico che non c'è un problema di risorse dello stato sociale c'è un problema di risorse dobbiamo quel che dobbiamo evitare e che si possa pensare
Che il problema delle risorse si affronta con una sorta di riduzione lineare tagliamo un po'otto per cento dappertutto
Questo sarebbe l'abdicazione da quelle scelte e da quella promozione di cui parlava patriarca nella sua introduzione io vedo questo rischio tanto più grave questa abdicazione
Dalle scelte e dalla dislocazione mirata delle risorse lo vedo tanto più grave in relazione a una
Notizia di cui solo qualche giornali ieri ha dato Cenni
E che forse va al valletta con qualche preoccupazione in più intendo riferirmi alla sentenza con la quale la Corte costituzionale ha attribuito alla Corte dei Conti il diritto di intervenire per riportare sotto controllo eventualmente annullandole
Le sentenze lei le leggi che comportino un eccesso di spesa rispetto alle previsioni badate bene anche qui l'esigenza è giusta
La tecnica delle leggi senza copertura l'abbiamo conosciuta e abbiamo sa e sappiamo che anche se è stata esercitata fondamentalmente in direttore distorte dalla famosa trecentotrentasei
Nel settore del pensionamento del pubblico impiego alla legge che colloqui collocava i precari della scuola è che secondo il ministro Falcucci era una legge che non aveva spese
Quindi non è non è che non ci sia questo problema il problema è se questa sentenza non possa avere un effetto distorto
Leggo un circuito di fantapolitica ma non tanto c'è in questi giorni una discussione sul ruolo che le norme comunitarie hanno sul diritto interno
Si dice le norme comunitarie si traducono direttamente norme di diritto interno
Secondo noi abbiamo approvato il Trattato di Maastricht il Trattato di Maastricht pone dei vincoli al disavanzo di bilancio al rapporto debito PIL all'inflazione
Proviamo a pensare cosa vuol dire applicare la tecnica della riduzione lineare per un rientro da qui al novantotto
Dentro i limiti del Trattato di Maastricht sarebbe la devastazione
La sentenza della Corte costituzionale può affrontando un problema giusto rischia di aprire una soluzione perversa
Allora io credo che noi dobbiamo invece rivendicare il diritto dovere alle scelte nella dislocazione delle risorse e nella politica di bilancio
Da questo punto di vista
Io credo che il finanziamento della previdenza non può essere esaurito dentro il circuito dei contributi
Perché esaurire il se il fenomeno il sedici problemi il proprio finanziamento la previdenza dentro il circuito di contributi sarebbe discutibile in una società statica perché comunque
Quella caratteristica di tasso sul lavoro
Cioè sette di di cui parla FIARC ci sarebbe comunque ma in una società così dinamica
Dinamica perché cresce fortunatamente l'aspettativa di vita dinamica perché si modificano le tecnologie e di conseguenza si modificano i pesi del lavoro e del capitale
Fissò dentro le singole aziende dinamica perché c'è un continuo spostamento dalle attività primario al secondario i servizi
E dentro i singoli settori c'è un continuo spostamento da un settore all'altro
Dinamica perché c'è una mobilità sociale che sinora ha riguardato i figli che hanno cambiato rispetto ai padri io credo che sempre di più dovrà riguardare le singole persone che prova a cui probabilmente capiterà di cambiare lavoro e settore di lavoro
Ripetutamente nel corso della vita in una società così fatta l'idea che tutto si possa esaurire dentro i contributi o anche dentro un sistema che attribuiti a ciascuno i suoi contributi poi le travaso una parte secondo una logica di solidarietà
Pur sempre rimanendo però dentro un meccanismo in tutto interno alla tassazione sul lavoro è un meccanismo non convincente allora io credo che la la scelta che è stata fatta
Di già sin d'ora di prender atto che il sistema pubblico il sistema fiscale contribuisce al finanziamento del sistema previdenziale con una cifra che in parte esplicitamente il bilancio in parte si configura come anticipazione di tesoreria
Con l'implicito compromesso che tutti sanno che non sarà mai restituita come anticipazione e che prima o poi si farà una sanatoria e che questa cifra è nell'ordine dei settanta mila miliardi cioè nell'ordine
Dei quattro punti di PIL
Allora Allo stato attuale io credo che noi dobbiamo puntare riconoscere che c'è questo contributo del sistema fiscale in quanto tale al sistema previdenziale
Dobbiamo riconoscere che questo sì contributo può essere diversa venti utilizzato e mirato in modo differenziato
Sulla base di scelte appunto di di opzioni
è che dobbiamo camminare su questo terreno da questo punto di vista la riforma
Che è stata concordata
Tra sindacato e governo rappresenta un punto non d'arrivo di partenza di un sistema che come diceva patriarca è stato rivoltato che garantisce equilibri di medio periodo e che consente con qualche aggiustamento sui margini e con qualche riflessione ulteriore il fare passi avanti che inevitabilmente saranno ancora necessari
Grazie a Giorgio
Dunque la parola Ruggero professor Ruggero Paladini poi ci prepari Daniele Pace
Sì grazie
Ma dunque qualche
Proprio giorno fa
Pensando questo intervento stavo dando un'occhiata ad alcuni dati riguardanti pensi dell'Unione Europea i quindici Paesi dell'Unione europea
E allora vorrei appunto diciamo intervenire su un paio di punti del relazioni patriarca
Sul tema in
Struttura del finanziamento della spessa di welfare
Per spesa di welfare
Il intendo la spesa di sicurezza sociale più la sanità
I dati che ho guardato si riferiscono a degli anni un paio d'anni tra l'ottantanove e il novanta per alcuni Paesi dell'ottantanove per altri il novanta ma sostanzialmente diciamo le cose non cambiano perché quello che mi interessava era mettere i raffronto la quota del bus pesa di welfare così definita sul prodotto interno lordo
E la quota dei contributi sociali complessivi
Che cosa esce fuori
Esce fuori innanzitutto che
La quota delle spese di welfare
Varia notevolmente nell'ambito dei Paesi della Unione europea
Si va da un dodici per cento
Di paesi come Portogallo e la Finlandia fino a un venticinque per cento
Della Germania e dell'Olanda
Ancora più grande però e la variazione della quota dei contributi sociali sul PIL e salvata
Una quota
Minima
Mi pare della Danimarca dell'ordine di nemmeno il due per cento
Fino a quasi un venti per cento della Francia
Se
Poi guardiamo diciamo quindi al grado di copertura
Dei contributi sociali rispetto alla stessa di welfare troviamo appunto che
Esiste una grande variabilità il paese che copre in maggior misura copriva diciamo alcuni anni fa in maggior misura le spese di welfare con contributi sociali e appunto la Francia per la quale la quota di copertura e dell'ottantadue per cento
Per arrivare poi invece appunto alla Danimarca nella quale il grado di copertura è sotto il dieci per cento
L'Italia si trovava a a un cinquantotto per cento molto vicino alla Germania che era un cinquantasei per cento
Questo vuol dire che innanzitutto in tutti i Paesi compresa la Francia e che il caso più elevato di copertura
Esiste una
Contributo della fiscalità generale alla cura copertura delle spese al finanziamento delle spese del welfare
E questa diciamo
Partecipazione del
Finanza generale è andata crescendo nel corso degli anni
Quindi la tendenza è stata quella di
Una
Progressiva diminuzione della quota dei contributi sociali per le spese di guerra
E questo è un discorso che vale
Per tutti i Paesi
Però un'altra cosa da mettere in evidenza è che noi possiamo identificare diciamo diversi raggruppamenti di paesi potremmo dire che esistono alcuni Paesi di tradizione
Diciamo così
Leggi dei poveri
Intervento alla Beveridge
Inghilterra e altri
Lì appunto il tipo di intervento avviene attraverso misure a carattere
Tendenzialmente più universalistico ma più limitate infatti sono Paesi dove la quota delle spese di welfare diciamo e relativamente più bassa
Sono paesi che hanno una quota abbastanza vicina per esempio a quella degli Stati Uniti e del Giappone
E sesta e poi invece Paesi di tradizione
Diciamo così
Il bis marchiano
è un termine che viene usato
Dove invece la l'origine dei sistemi di sicurezza sociale
Su una base
Mutualistico assistenzialistica
Assicurativa scusate mutualistico assicurativa
E lì la quota dei contributi sociali e più elevata
Ma appunto è andata diminuendo del tempo
Ora quindi un punto di di riflessione e questa
Come mantenere un livello di spesa di welfare
Più o meno delle dimensioni di quello che abbiamo storicamente raggiunto
Nei paesi diciamo europei del Europa continentale
A diciamo spostando la composizione del finanziamento verso la
Fiscalità generale
Perché io sono d'accordo sulle tesi
Che sono state diciamo
Qui presentate da Trentin sul fatto che il sistema un sistema di
Finanziamento e di erogazione delle spese sociali
Che avvenga su una base di
Assicurazione del rischio
Viene meno quando diciamo i rischi sono ripartiti in modo diseguale all'interno della massa degli assicurati
Per un specifico rischio
E cosa ancora più importante quando i rischi sono correlati
Cioè quando tra un rischio di
Salute di vecchiaia di disoccupazione
Di invalidità e via dicendo esistono dei delle correlazioni in questi casi come del resto ci dicono quelli che studiano i problemi assicurativi i sistemi assicurativi non riescono a funzionare
E allora la diciamo lo spostamento al è un sistema di
Chiamiamolo così assicurazione sociale è generale di questo insieme di rischi appunto la sicurezza sociale e quindi poi di finanziamento dei di queste esperienze
Con la fiscalità generale diventa opportuno diventa la la strada su cui muoversi tendenzialmente
Secondo punto dell'intervento e riguarda però appunto poi dire fiscalità generale vuol dire
Che tipo di struttura di imposte
E qua il discorso diciamo riguarda la
La struttura tra imposte dirette imposte indirette
Tra imposte sul lavoro su Reddit sui redditi da capitale e imposte su su consumo
Ma qui io vorrei sottolineare una cosa
E imposte sul reddito da lavoro e le imposte sul consumo in un certo momento
Ovviamente gravano in modo diverso sulle diverse fasce della popolazione
Perché l'asserita per classi di reddito e via dicendo
E va bene questo lo sappiamo
Ma
Tendenzialmente nel lungo periodo imposte sul reddito da lavoro imposte sul consumo
Sarebbero equivalenti
Come sarebbe cioè lo sono se
Non esiste una sistematica tendenza da parte di alcuni redditi da lavoro ad a vere a riuscire a ottenere un grado di pressione fiscale più basso attraverso metodi illegali o illegali
Se non vi fosse questo aspetto
Imposte sul reddito da lavoro imposte sul consumo nel lungo periodo sono assolutamente equivalenti
Ora quindi problema qual è
E che appunto quando noi passiamo alla fiscalità generale dobbiamo
Sapere che
Un aumento dell'imposizione sui consumi
Tendenzialmente ha un effetto equivalente a quello di un'imposizione sul lavoro
Del resto il fatto che nei Paesi europei
Noi abbiamo una struttura di prelievo che si basa su imposte dirette che gravano principalmente su redditi da lavoro
E
Su un'imposta indiretta all'IVA che grava sul consumo
Ebbene questo fatto nel complesso non è senza conseguenze sul maggior livello di disoccupazione di cui l'Europa è afflitta rispetto a paesi che hanno invece una struttura diverso di di imposizione diversa
Il problema allora di un sistemati in posizione che colpisca anche i redditi da capitale diventa importante
Diventa importante diventa particolarmente delicato
Per ragioni che sono state accennate e che rendono una una parte i redditi di capitale cioè tutta la parte di capitale immobili come certe quindi con l'eccezione ovviamente dei redditi da immobili di difficile tassazione
Da questo punto di vista direi che
Non entro poi non mi soffermo su questo punto perché magari verrà ripreso successivamente
L'ipotesi la proposta avanzata dal da Visco dove poi da altri di un'imposta sul valore aggiunto di impresa
Può avere un suo pregio che consiste appunto nel
Effettuare innanzitutto uno spostamento di un serio una una spesa di welfare e quale ne le spese sanitarie da un sistema contributivo a un sistema di fiscalità generale
Secondo di non farlo attraverso un sistema che colpisca
Esclusivamente i redditi da lavoro ma di farlo con un'imposta che colpisca diciamo il valore aggiunto nel suo Complesso grazie
Grazie Palladini la parola alla pace
Di circa scorgere qualche riflessione
Sul welfare sul problema del suo finanziamento
Mi concentrerò in particolare su quella delle pensioni della loro riforma anche perché secondo me questo Londra costituisce una cartina di tornasole fondamentale percepire quello che sta succedendo
Quello che succederà
E forse anche uno che dovrebbe succedere
Nel campo del dell'UE
Il problema le cui si è partiti non sembra in questo convegno
E la differenza dal modello indennitario
E il modello promozionale nel nel welfare
Io personalmente pur apprezzando
Lo sforzo intellettuale che mira ad un superamento di un criterio puramente indennitario
Nella concezione dell'intervento pubblico
Non vorrei che questa posizione costituisse
Una delle classiche fughe in avanti come dire la sinistra prodotto in maniera copiosa nel corso della sua storia
Funzionale anche a non sciogliere alcuni nodi a non affrontare alcune contraddizioni che al nostro interno noi viviamo
Mi spiego meglio
La dinamica attuale e quella prevedibilmente prospettica
Nei sistemi capitalistici non ridurrà il bisogno di indennizzo Ezio secondo me tenderà a farlo crescere
Cambieranno piuttosto i soggetti che dovranno essere indennizzati e cambieranno le ragioni cambieranno gli eventi che dovranno trovare una indennizzati Simone da parte dello Stato
Io dubito che il modello di welfare promozionale possa essere in maniera efficace applicato agli immigrati
Che in numero sempre maggiore
Ci raggiungeranno raggiungeranno l'Occidente sviluppato
Temo che il modello di welfare promozionale
Non sarà utile per gli emarginati che vedo crescere in modo preoccupante nelle società sviluppate in cui la dicotomia tra chi partecipa al processo produttivo e protetto dal sindacato dei partiti
E quelli che stanno fuori da questa rete di protezione tutele si va allargando sempre di più
Peraltro
Quando si parla di welfare
Io ho letto e ascoltato in parte relazione che Stefano svolto questa mattina
Si è si parla di molte cose ma mi è sembrato non sufficientemente presente il problema del consenso
Nel senso che il welfare la spesa per pensioni in particolare sulla quale mi intratterrò in modo il più diffuso tra breve
Pongono un problema di consenso sulla quota di prodotto interno lordo che deve essere destinata né a chi lavora e o da chi è protetto a chi non lavora più e opachi non è protetto
Quindi qui non si tratta soltanto di trovare un meccanismo economico contabile
Che garantisca l'uguaglianza l'equilibrio per l'appunto in senso contabile tra le entrate a disposizione e le spese che è necessario sostenere
Qui si tratta di trovare un meccanismo che coerentemente con la visione del funzionamento di un'economia capitalistica che io e che deriva diciamo da una tradizione keynesiana
Garantisca il consenso
Garantisca come dire una stabilità delle aspettative di tutti quanti i partecipanti al sistema economico
In merito alla redistribuzione che lo Stato implicitamente su esplicitamente compie
Da quei soggetti che nominiamo prima agli altri cioè agli emarginati o a chi non lavora del prodotto interno lordo annualmente generato in ogni Paese
Questo è un punto molto importante prendiamo due esempi il problema della sanità ed il problema delle pensioni
In campo sanitario
Noi siamo stati chiamati o attraverso l'aumento dei contributi attraverso riduzione delle prestazioni
Oppure infine attraverso un aumento delle imposte destinato a finanziare i deficit del sistema sanitario
A partecipare in modo crescente al finanziamento della spesa sanitaria
Cosa diverse come dire anche giustificabile forse anche condivisibile
Ma in questi anni nessuno mi da parte di chi sta al governo tam poco da parte del sindacato e dei partiti nella sinistra che al governo ci sono stati come dire un po'negli ultimi anni
Ma non a pieno titolo sia mai posto il problema di mettere in moto dei meccanismi di verifica dell'efficienza nella produzione di questi servizi
Cioè anche qui insomma una scelte implicito è stata fatta è si è privilegiato lo statu quo per quanto riguarda i lavoratori occupati nei settori del welfare che producono servizi
Il benessere può essere inteso sia come qualità del servizio reso a parità di costo sopportato
E dico sia come aumento del costo
No a parità di servizio che lo scopo e lo che è successo nel nostro Paese
Allora e certamente importante riflettere sui modelli di Welfare come dire indennitari piuttosto che promozionale
Ma mi sembra molto più importante e molto più urgente e politicamente molto di più fecondo perché ci consente di affrontare forse di risolvere le contraddizioni che ci portiamo dentro riflettere su questi argomenti che possono sembrare
Come dire intellettualmente meno nobili e stimolanti ma che secondo me sono politicamente più rilevanti però
Questo problema che io come dire a posto in modo un po'schematico con riferimento alla sanità e diventa enorme se noi facciamo riferimento al sistema pensionistico
Perché il sistema pensionistico più di ogni altro più di ogni altra politica di welfare conia comporta il trasferimento di una quota di PIL da chi lavora a chi ha lavorato
Verità in Italia come dire comporta anche il trasferimento di una cura di ville da chi lavora a chi lavora in nero insomma no a questo come dire anche diciamocelo perché poi
Su questa roba della tutela come dire del vomito nei trentacinque anni di del corpo mistico insomma del sindacato vorrò dire qualche cosa più più avanti
Ma in ogni modo supponendo che esistano soltanto due soggetti quelli che lavorano e quelli che non lavorano
Si pone un problema di consenso nel senso che non è che esiste un livello di equilibrio del sistema pensionistico questo è un po'come la questione del debito pubblico nessun economista è mai riuscito a sostenere per quel po'che io ne so nessuno mai si riuscirà io mi lasci a definire un livello di sostenibilità del debito pubblico e non esiste un punto oltre il quale il debito pubblico diventa insostenibile
E parimenti non esiste un punto oltre il quale in termini contabili ma in termini matematici diciamo il sistema pensionistico diventa insostenibile
è fondamentalmente un problema di consenso cioè si tratta la società deve mettersi d'accordo sul livello di prodotto interno lordo che è disposta diciamo a trasferire ai pensionati
Se le cose stanno in questi termini
Diventa assolutamente rilevante non soltanto e non tanto definire qual è il livello assoluto delle prestazioni
Da parte diciamo di chi fa le riforme delle pensioni quello è un problema come non tecnico diventa un problema politico
Quello che è richiesto a chi poi tecnicamente interviene sulle pensioni
Costui può essere dalla parte del tavolo da dalla parte del governo insomma altrove la trattativa o dalla parte del sindacato non non cambia la sostanza del problema
E costruire un sistema che massimizzino
Il grado di consenso sul processo di redistribuzione del PIL che sotteso ad ogni sistema previdenziale
Questo in Italia è un problema dirompente perché il welfare italiano e oramai per la stragrande maggioranza siamo a quote prossima al settanta per cento
Della spesa pubblica a fini sociali
è sostanzialmente uno stato sociale dispensatore di pensione cioè noi abbiamo sacrificato sull'altare delle pensioni la politica per la famiglia la politica per la disoccupazione la politica per l'occupazione oramai le risorse che abbiamo a disposizione
Per la spesa sociale sono sostanzialmente spesa per pensioni
Quindi come dire panche qui parlare di welfare se non vogliamo essere troppo astratti significa in Italia a parlare di pensioni fondamentalmente allora poiché c'è una riforma in discussione alla Camera vale la pena di svolgere qualche riflessione Breve speriamo non banale
Sul problema della riforma delle pensioni
Io sono convinto che sia stato fatto un un buon lavoro e che una larghissima parte del merito
Per il lavoro fatto va dal sindacato ed in particolare alla CGIL
Soprattutto nella fase iniziale
Sia perché la CGIL è stata l'unica io non faccio parte da CGIL lo dico come osservatore esterno esso è unica capire come dire l'oggetto della discussione
Ed è quella che è riuscita a portare anche la CISL e la UIL
Su un terreno che non era un terreno proprio di quell'organizzazione sindacale
Il passaggio al metodo contributivo io capisco e questo per alcuni può non essere un complimento ma battuto devastante comunque per quanto mi riguarda un complimento
Dico il merito principale Nico della riuscita che il governo ha marcato insomma nel passaggio dal mature tribù germanico contributivo
E necessariamente da ascriversi alla CGIL
Nel senso che anche il progetto di progressisti
Che in verità secondo me tecnicamente fatto meglio della proposta che il governo ha
Ha presentato al Parlamento
Ma semplicemente perché sono dentro meno mediazioni quindi era diciamo un progetto più pulito intellettualmente
Ma anche quello non avrebbe fatto un passo pubblico se la CGIL come dire non avesse dato il suo consenso
Verso il passaggio dal modello retributivo al modello contributi
Quindi chiarito questo chiarito il grande merito che il sindacato italiano ha avuto ed in particolare ripeto la CGIL
Nel compimento di quest'operazione conviene un attimo
Capire
Quali sono le contraddizioni
Quali sono state le contraddizioni al comportamento del sindacato
Come queste contraddizioni si rispecchia nel testo di legge e se e come è possibile intervenire
Sì come quando è possibile intervenire su queste contraddizioni
E la prima contraddizione riguarda naturalmente la difesa di trentacinque anni
Io sono d'accordo con le posizioni che Sergio Cofferati ha Espresso su questo argomento ci trovammo a parlarne qua quando il ministro lavorerà Mastella durante il governo Berlusconi proprio in questa stessa sala
E certamente la posizione di chi dice che occorre tutelare non delle legittime aspettative in senso astratto ma una particolare fascia di popolazione anche quella che ha costruito il sistema inversione di questo Paese
è un'argomentazione non soltanto suggestive Mary vengo sacrosanta
C'è però come in tutte le cose un probabile senso della misura
Io ho l'impressione che il senso della misura e senza documenti largamente oltrepassato
Soprattutto da un punto di vista logico c'è l'argomentazione che io ritengo maggiormente visibile utilizzata per difendere ad oltranza diciamo i trentacinque anni
Anzi le due motivazioni indica ridendo maggiormente visibili sono alla prima
Il fatto che quelli che c'erano trentacinque anni come dire hanno forte o comunque sono prossimi trentacinquenne anzianità apre anche qui prossimità e per loro per alcuni di loro prossimi spiega anche che ci hanno venti gli anni
Le aziende contributiva quindi quella c'è una prossimità arbitraria
Rispetto a questo traguardo
E che costoro hanno fortemente protestato che giustamente il sindacato non poteva come dire prescindere
Dalla volontà di una parte
Non so quanto rilevante ma certamente assai rumorosa della propria della propria base
Io non so dico ma in un Paese in cui si fanno i sondaggi il sindacato sembra preoccupato di fare un solista un sondaggio scientificamente fondato sulla reale rappresentatività
Nella propria base di questi che a Brescia in Piemonte e nel resto della Lombardia strillavano
Per la difesa a oltranza i trentacinque anni io non lo so ma anche qua non vuole essere polemica semplicemente una curiosità c'è vorrei capire se come dire costoro rappresentano veramente diciamo una fetta così ampia e così meritevole di tutela almeno dal punto di vista degli interessi costituiti oppure no
Ma quand'anche gusto rappresentasse una fetta ha ampia e meritevole di tutela
L'argomentazione più speciosa che è stata usata per tutelare costoro e che hanno cominciato a lavorare giovani
E che quindi bisognava come dire tutelarli
Ma io mi pongo la domanda e quelli che oltre alla sfortuna di non poter studiare da giovani hanno sommato anche la sfortuna di non poter lavorare come li trattiamo
Cioè quelli che per esempio a trentacinque anni non ci arriveranno mai perché nel Mezzogiorno hanno cominciato a trent'anni a lavorare e qui si sono man meno meritevoli di tutela di quelli che pur sfortunati perché non hanno potuto studiare andarmene ho avuto la fortuna di trovare un lavoro
E insomma quando qua si parla di welfare promozionale o di welfare indennitario e insomma che dire passando dalle alte vette dell'astrazione alla politica concreta all'attività di governo
Cioè di un mondi una parte della società che vuole finalmente governare e non subire questo Paese mi sembra questa una domanda abbastanza rilevante
L'altra perché dico voi da questa argomentazione discendono altre a cascata a esempio la tutela astratta di quelli che ci hanno quarant'anni di lavoro
Ma perché non trentanove o non quarantuno
Cioè si è fatto una battaglia all'ultimo sangue su come dire
Un numero che un numero arbitrario
Ma anche quand'anche i quarant'anni fossero scientificamente fondati
Dico uno che va a lavorare a quarant'anni dico
Di uno spot che arriva con quarant'anni di lavoro a cinquantaquattro anni tranne che non abbia lavorato in miniera cioè in casi particolari va questa norma che vale per tutti e non è che una norma che vale per talune categorie ma non è realmente pensiamo che questa persona cinquantatré cinquantaquattro anni se ne stia a casa a godersi la pensione
Io personalmente non credo come dire
Alla posizione di di dice che sette conti se tu lasci le persone a lavorare fino a sessantacinque anni riduce i posti di lavoro perché questa è una posizione come di una spiegazione di natura di medica dei processi economici
Che viene rifiutata da qualunque scuola di pensiero economia neoclassica keynesiana Busquin renziana chi più ne ha più ne metta
Non esiste a tutt'oggi diciamo ora comunque non è così diffusa una scuola di pensiero marxista per quel po'che Mary cordoglio dell'economia marxista dubito che anche come dire su quel versante della dell'economia che si riuscirebbe a trovare un appoggio per queste visioni aritmetiche
Rivedo quelli che arrivano a quarant'anni di anzianità con un'età così giovane ma secondo voi non tolgono il posto di lavoro a qualcun altro perché magari vanno a fare un altro lavoro
Perché badate bene che presentarsi sul mercato del lavoro con in tasca una pensione
Cumulabile non cumulabile poi in Italia nelle piccole imprese voi sapete meglio di me quanti lavorano già diffuso ma non la distorsione del mercato del lavoro
Non è implicitamente un servizio che si rende a quei settori del mondo industriale che vogliono abbattere il costo del lavoro Mannoni diamo uno strumento formidabile per abbatterlo li paghiamo la pensione
A quei lavoratori sembra disposto a lavorare a fare un certo euro per due milioni al mese e uno un milione due milioni Pietro prende di pensione e questo si accontenta di settecento mila lire per svolgere lo stesso lavoro
Peraltro pure nero insomma
Voglio dire anche qua quando parliamo di modelli di intervento di welfare occorre fare i conti con la realtà concreta perché altrimenti ho l'impressione che facciamo facciamo delle fughe in avanti un'ultima cosa volevo dire
Il metodo contributivo viene come dire negli ultimi giorni abbastanza sbeffeggiato da parte di studiosi anche di politici insomma e quelli successivi fanno io ho sentito
Commissione lavoro insomma citare studia articoli sul giornale come posizioni politiche visione del sistema contributivo realtà e quasi uguale al sistema retributivo
E stupefacente semplicemente stupefacente che ha non vengano colti come dire di le differenze in termini di redistribuzione
Che che il sistema contributivo a rispetto al sistema retributivo né con noi con questo nuovo sistema riusciamo a tutelare le carriere lunghe e piatte
Rispetta le carriere mordi e fuggi come che venga tutelato dal sistema retributivo
Be noi facciamo i conti con il problema cruciale They were Ferré nei moderni sistemi capitalistici che ho trovato il consenso la gente non vuole più pagare perché gli altri vuole pagare i prezzi
E ne siamo riusciti a coniugare il corrispettivo attuariale tra quello che uno versa sul proprio punto individuale verso la previdenza obbligatoria con quello che prenderà a siamo riuscì e che quindi con una grande come De non solo sensazione ma realtà
Del fatto che uno paga Berselli con il mantenimento del sistema a ripartizione non vi dimenticate che l'ex ministro del Bilancio Pagliarini neanche un anno fa auspicava e proba che andava il passaggio ad un modello cileno
Che se non fosse stato risibile diciamo per le sue motivazioni tecniche sarebbe stato drammatico dal punto di vista politico
Cioè noi abbiamo costruito una operazione importante
E adesso si vuole impallinare quest'operazione semplicemente perché l'equivalenza diciamo del vecchio sistema il nuovo sistema strappata sessantanove anni anziché a cinquantaquattro perché poi questo il segno politico che c'è dietro diciamo questa battaglia che viene fatta contro il sistema contributivo
Allora come dire io cercherei come modesto suggerimento di riempire di questi contenuti che sono dei contenuti di oggi e forse anche un poco Pelosi
Un ragionamento molto suggestivo e assolutamente rilevante e utile
Per la sinistra che è quello dell'alternativa del modello di welfare indennitario e il modello di welfare promozionale grazie
La parola Vincenzo Visco
L'azione del peggiora
Ah no eccolo qua non otto attuato bottone giusto
Dunque io privato
A questo
Dopo che molte cose sono state dette
E penso di
Potevi evitare alcune considerazioni sulla sul tema del del
Di oggi cioè il finanziamento del welfare le sue prospettive cioè capire un po'a provare a capire che cosa sta succedendo e chiede che che cosa ci possiamo aspettare dal dal sicuro dal futuro io non non ho Ancova letto la relazione di diritto eventi in
Ieri non c'ero
Però appunto mi sembra che in essa sia stata rievocata la natura l'origine dei sistemi dei sistemi di welfare esegue il fan marciscono su un un meccanismo è una visione di tipo assicurativo
E questa questa per loro origine diciamo una specie di condanna che si continua a portare a portare appresso
E e comunque se noi confrontiamo al sistema se il tema di di quel fare dei di Bismarck cioè il primo poiché esso introdotto con quelli attuali vediamo che sono cose molto diverso in sostanza l'idea l'idea di Bismarck era quella di un conservatore se un po'reazionario che vedeva svilupparsi
Lavoro dipendente la classe operaia e e la preoccupazione quella di evitare che tutta questa massa di gente no che erano viveva del proprio lavoro
E a un certo punto si trovasse senza protezione di fonte di incertezza delle ricche potesse diventare pericolosa ammette politicamente pericoloso
E allora proporre
Un sistema di garanzie di assicurazione in senso tutti in senso tecnico che era essenzialmente residuale
Perché le pensioni vecchiaia di birra che ho calcolato in modo tale che dal dal momento della cessazione del lavoro al momento della morte dico poteva passa qualche mese dal punto di vista statistico fai pure da che statisticamente coincidevano quindi se qualcuno Fortunato no per solo aveva un po'di più sapeva che comunque avrebbe avuto avrebbe avuto la pensione comunque adesso le cose sono sono molto diverso eppure quella visione continuiamo con continuiamo a apportare al poi portarcela appresso ed è alla alla base di moltissimi equivoci
Sul sui diritti acquisiti o non acquisiti sul fatto che uno che ha pagato i contributi deve avere la pensione ce ne son tutte balle
Non è così
Cioè il diritto avevo che c'è
Da parte dei pensionati e quello Haute neve una quota del reddito o prodotto hanno dopo anni qui una quota lunedì occorre quindi non vi è alcun diritto legato al fatto che essi hanno pagato tasse in passato cioè dal punto di stallo logico e fattuale
Quindi questo significa che noi dovremmo se volessimo essere razionali
Ma lega aveva è delle pensioni variabili in base alla crescita del reddito e alle possibilità di una società di paga
E non e e mentre mentre siamo rimasti inchiodati al a a un'idea assicurativa per cui appunto io pago l'assicurazione quelle mi danno riceve cento mio salario finale
Ora questo diciamo e fonte di mille confusione che si scambia quello che può essere un utile
In e giusto corretto sistema di calcolo che però appunto come ci dicono le vicende italiane recenti di riforma del sistema può essere cambiato perché il calcolo la pensione si può fare in vari modi
Pezzi scambio cercava di di calcolo con l'essenza del del problema
Senza senza il problema è quella pigliare un po'divertito da chi lo produce dallo chi non lo fu
Questa questo e allora e allora
Se si si ragionasse in questi in questi termini si eviterebbero si eviterebbero anche tutta una serie di altri problemi pensate tutta la questione
In parte anche quella delle pensioni delle pensioni di di anzianità
Cioè come
E per certe anzianità storicamente nascono da dai surplus che si è trovato ad avere l'INPS non una certa fase della sua storia che erano dovuti semplicemente al fatto al fatto che
Che
Sistema ragione quindi c'è un'accumulazione di contributi rispetto rispetto alle prestazioni e quindi e quindi in quella fase
Sì città si ritenne di di dare più soldi ai pensionati
Anzi di aumentare i due pensionati
E che va probabilmente una scelta una scelta
Ragionevole dopodiché la cosa è diventata invece un diritto legato a un certo periodo di contribuzione
E che
Nel nella rete
Recente riforma poi è stato votato quasi alla caricatura nel caso dei lavoratori autonomi i quali hanno ottenuto delle contribuzioni figurative
Collegati al valore attuale del surplus inesistenti contributivi
E quindi e quindi loro adesso prendeva hanno questi signori cioè più aziende una pensione più alta e e cinicamente no sulla base del costo e sono loro che hanno pagato e che quindi hanno costituito quei su surplus scaricheranno sui bottegai e artigiani del futuro un un carico contributivo
Contributivo spaventoso geologico o comunque tutto il carico tutto il carico contributivo
Naturalmente Enrico nel futuro che contribuì seguo dovute aumentare lo stesso però il punto è che nel presente essi non avevano alcun diritto a fare a fare
Questo questo ragionamento
Allora se le cose
Stanno stanno così e e l'evoluzione dei sistemi e quest'anno da sistemi assicurativi a sistemi sistemi diciamo di diritti
Allora è chiaro che bisogna ragionare sui
Sui sistemi finanziamenti sui meccanismi di finanziamento
Qui è un meccanismo contributivo a
E un un meccanismo o a data
Eppure noi continuiamo a ragionare su questo meccanismo per per esempio le critiche che ha fatto la Banca d'Italia al alla riforma pensionistica
Sono molto singolare che da quello che io ho capito
Sono tecnicamente sbagliate
Però dallo dal punto di vista di chi le ha fatte
Sono giuste perché sottolineano il fatto che in futuro il sistema può tende a a creare un maggiori squilibri otto da prestazioni e contributi
Il problema del tutto irrilevante perché invece il meccanismo dal punto di vista della sostenibilità del sistema atteso che invece il sistema colpito in modo tale che che dal punto di vista del della crescita del del reddito nazionale il sistema rimane in equilibrio
Settari salvo variazioni demografiche ma anche in quel caso
Cioè quindi non aumento e quota di pile a regime la spesa pensionistica può si può quello che può cambiare che il finanziamento cioè il mix fra contro contributi e imposto da qui a parità di pressione tributaria complessiva
Il
Lì come è stato colpito recepire il sistema consente la stessa quota di radio nazionale destinata alle pensioni
Sia pure con contributi decrescenti e che dipende da altre dal tre vicende cioè dal fatto che di e una tendenza alla riduzione del redditi di lavoro dipendente di certi
In certi settori poi del in particolare di di redditi operai no proprio da
C'è una tendenza alla riduzione per per il fatto che ci sono più macchine
Non vi è e
E e questa è questa
E quindi pretende di ragionare in termini di equilibrio per contribuire per situazioni significa non
Non capire dove dove sta
Andando il mondo anch'io devo dire che da
Negli anni passato io sono sono sempre rimasto molto sorpreso per il fatto che il sindacato invece continuare a ragionare in termini di equilibrio contributi per citazioni anche quando o e lo ha fatto fino all'ultimo momento quando quando poi accettato invece l'idea
Padre no sopralluogo ha fatto anche anche anche fino fino in fondo anche appunto quando quando poi Ya
A cominciare a ragionare sulle su imposte tipo valore aggiunto
Che sono sono state viste essenzialmente
Come come un un fatto un fatto residuale quindi oggi mi sembra
Che ci sia un'evoluzione da questo da questo
Punto di vista e allora la l'imposta sulla sul valore aggiunto
E che cosa non eccetto un toccasana e semplicemente in questa fase
E l'idea che dato che i contributi
Sociali sono un prelievo proporzionale soltanto sul lavoro
E si possono essere utilmente sostituiti da un proprio Antonio anche esso promozionale molto più basso ma su tutti i vecchi nel momento in cui i redditi vengono prodotti
No cioè nel momento e quindi a livello di impresa poi l'impresa distribuirà questi redditi tra lavoro profitti interesse vendette e quant'altro
Allora SIP sì al prelievo alla alla fonte e e viene fuori un prelievo un prelievo molto molto e efficace ed è diciamo non la risoluzione di problemi welfare dove dietro ci sono anche altre questioni però sicuramente
Un contributo
Pustetto IVA un sistema un sistema di Guelfo anche il sistema previdenziale ben cucito può essere finanziato con qualsiasi imposto
Non necessariamente
No non dobbiamo necessariamente collegare un prelievo a una la prestazione
Piedi di Welfare State per perché in questo caso non c'è entriamo entriamo cima ci mettiamo nei guai da soli
Problema evitare che i sistemi per esempio seicento evidenziarli esplodano come come si poteva il nostro ma questo ha a che vedere con come sono costruiti il nuovo sistema regime è un sistema che garantisce abbastanza da questi da questi rischi il il metodo contributivo esclusivamente un metodo di calcolo per stabilire diritti pensionistici
E diciamo è sicuramente un metodo che ha rispetto a quello precedente
Un limite che però fosse anche un vantaggio di e si tratta del fatto che e molto più di mercato cioè molto meno manipolabile a livello a livello redistributivo ce l'avete distribuzioni possono avvenire soltanto in modo esplicito
Ora questo può essere considerato un
Un pregio da alcune difetto da altri nella situazione attuale io penso fosse assolutamente necessario e che quando parla si parla di finanziamento welfare noi dobbiamo anche tener conto degli abusi
Che l'Uefa descritto ha prodotto non solo in Italia ma in tutto in tutto il mondo
Su questo penso che sarebbe sarebbe utile approfondire
Abusi abusi sia nel fruizioni prestazioni non dovute
Cosa genere generalissima
Sia
Nella utilizzare appunto gli istituti del welfare per
Creare occupazioni
Inutili fa su per anche a settori deboli del amministrazione pubblica dove la gente non produce nulla voi certe cioè
Questi sono tutti i costi della guerra incidono sul finanziamento del due e poi c'è l'alto la recita altri due aspetti molto potenti e voglio voglio accennare perché noi dobbiamo riflettere
Su che cosa abbiamo costruito su cosa poi le socialdemocrazie europee hanno costruito
E e e dal punto di vista sociologico quando si sottolinea il fatto che il sistemi benessere beneficiano essenzialmente le classi medie
E si dice anche
In modo chiaro qual era l'alleanza politica che ha sostenuto lo sviluppo all'UE
L'alleanza politica socialdemocratica e vantava
Lavoratori dipendenti
Garantiti ceto medio
E è che la maggioranza popolazione dove è stata in tutta la fase dopoguerra fino alle gli anni Ottanta
E e
E in questa e e e questa parte della popolazione si è appropriata via via di risorse crescenti
Quindi
Togliendo le
Nei limiti del possibile a se stessa no e ma anche agli altri gruppi sociali
Adesso
E le cose le cose
Non funzionano più tanto bene
Cominciano cominciano a sa quello che è venuto fuori negli ultimi anni è un tendenza al capovolgimento di questa di questa alleanza con con anche una scarsa consapevolezza partite classi medio comunque limitata perché quello che sta accadendo che
Diciamo i ceti più abbienti
Si stanno alleando con i ceti
Diseredati che esso che sono aumentati di peso
E questo si vede si vede porre l'Italia modo in modo chiaro i due partiti da destra rappresentano questo
Alleanza Nazionale e Forza Italia e i poverissimi e ricchi poi ci stanno pure su cui Rifondazione comunista che insomma
Però non è molto importante cioè l'alleanza qual è il coso perenne tagliamo Guelfa che è uno spreco è un errore storico un'aberrazione eccetera e riduciamo le tasse
Voi poveri state tranquilli che mica vendiamo la partita di calcio la televisione la sera e anche qualche
E magari viene diamo di più di quanto vi diamo quelli di prima che per giunta di volevano fare lavorare
E essa e e questo però significa che più Guelfa non ha funzionato significa che insomma noi abbiamo abbiamo creato anche dei Moche
Noire oggi abbiamo
A una caratterista e poi si è via via accentuata prese nel nostro sistema Guelfa e quello che penalizza in modo sistematico scientifico
Le giovani generazioni
E su questo sindacato alle sue
Pare responsabilità che non si tratta soltanto del sistema pensionistico ma se voi guardate la catechesi segue nel negli ultimi trent'anni voi vi accorgete che tutte le specie vanno a beneficio dei giovani e quindi assegni familiari
Formazione
Scuola
Ma
E dico università eccetera sono tutte andate decrescente in quota di PIL via via che invece aumentavano le pensioni
Se vi accorgete delle politiche non abbiamo fatto in settori delicati come come nell'edilizia
Con tutta ma appunto la
I favori che sono stati fatti a coloro che acquisì una casa in proprietà
E su cui abbiamo modellando l'intero sistema fiscale
Di questo Paese la cocente anche quella è una scelta che va appunto i giovani
Conto chi deve vorrebbe avevo un alloggio un alloggio riesce
E questo un problema un problema serio che e poi spiega anche comportamenti elettorali e di giovani anziani e così come ci siamo dimenticati rischiano di dimenticare ci del fatto che il sistema crea emarginazione e povertà
Noi abbiamo oggi in Italia secondo le statistiche se non ricordo male un milione e mezzo
Circa di famiglie che vivono in poi in povertà in senso in senso o tecnico con un milione e mezzo di reddito
Porcari e quindi in questo caso il sistema di welfare aiuta poco si Uefa importante nasce in una società dove c'è lavoro abbonda in abbondanza cerca su insomma le fabbriche e e quindi si immagina che su quella su quella realtà economica si costruisce anche un apparato di solidarietà
E e e invece appunto queste nella fase attuale c'è una evidente fallimento
Allora se si ripensa al welfare bisogna ripensare a tutto questo
Così come voi bisogna ripensare anche alla definizione di diritti non so ieri cosa ha detto Rodotà
Però
Non esistono a mio avviso diritti che possono prescindere dai vincoli delle risorse disponibili
Per cui per quanto ossa essere
Tutto poco esteticamente il fatto
Che un un cittadino o svizzero possa venire delle cure sanitarie più avanzate di un cittadino di un altro Paese
E inedita
No poi io posso pensare in varie Freezer ridistribuire
Del reddito a favore degli italiani ma insomma non
Il che e che io vivo dall'interno un paese vuol dire una cosa molto semplice che ne è che noi dobbiamo mettere dei limiti alle prestazioni di Cecchi incerti e all'acqua alla quantità qualità e prestazioni certi servizi
Oppure dobbiamo individuare all'interno di quei servizi e le prestazioni che non sono utili
E quindi non c'è nulla di male se certe prestazioni al di là dice di certi pacchetti terapeuti chi terapeutici vengono per esempio fatte integralmente pagare perché non c'è alcun motivo al mondo qualcuno si debba fa un attacco se necessario Daverio grafia
Anche perché intere generazioni di di persone hanno vissuto senza tacco
Nel momento in cui c'è sì da in base a quanto è possibile questi sono concede sono banali
Sul piano logico sono pressoché impossibile gestire sul piano politico
E però o no noi se vogliamo salvare Welfare State o affrontiamo la questione dal punto in cui o o cercare parlare
Oppure oppure perderemo
Sono perché
Gli assenti irrazionali poi vengono rifiutati dalla gente prima o poi
Grazie a Visco che con l'intervento concluso la serie dei di scasso Bernardi quello degli interventi previsti adesso ci sono ancora due scritti per ora non ne ho altri questa mattina però naturalmente c'è ancora il tempo per fare qualche intervento in più perché interventi sono ovviamente abbastanza breve il primo è Aldo Amoretti poi Betty leone
Durante l'intervento di Aldo Amoretti che ha promesso di essere breve diciamo che concludiamo il tempo per potersi eventualmente brano dare per un ulteriore intervento
Ha un suggerimento io penso che bisognerebbe abituarsi a organizzare il confronto anche con la destra e non solo con gli amici della sinistra o del Cile sicuro
Con
La separazione della previdenza dall'assistenza
E con il sistema di calcolo a capitalizzazione
Io credo che deve essere resa più ancora esplicita la questione la nostra posizione secondo la quale
E proprio giusto sacrosanto che ci sia un contributo dello Stato al finanziamento della previdenza
Perché se inteso in una certa fase che la nostra propaganda sulla separazione dell'assistenza da previdenza come risolutrice dei problemi
Approdasse all'idea che
Non ce n'era bisogno
Invece bisogna dire che ce n'è bisogno che probabilmente nel tempo sarà crescente deve essere giusta
Ma a mio parere ci sarebbe un'altra esigenza deve il punto che voglio proporre e sul quale mi piacerebbe sentire qualche opinione
Non è la prima volta che lo propongono mai sentito opinioni di altri uno dice ma forse la cassata dal mente grande che non merita risposta
Io penso che sarebbe una buona cosa passare alla busta paga lorda
Penso che sarebbe una riforma importante
Oggi il lavoratore piglia dei soldi in busta paga
Paga delle trattenute che sono evidenziata in busta paga
E ci sono dei soldi che paga il padrone direttamente all'INPS per i vari istituti ma che il lavoratore non vede
E in qualche caso li considera soldi non suoi
Certe fasi abbiamo persone avuto un atteggiamento dei lavoratori che dice ma se tu non versa i contributi
Fred i soldi a qualcun altro che tanto li spende male non c'è poi così tanto di criticabile
In questo atteggiamento
E abbiamo visto situazioni di complicità lavoratore padrone nell'evasione contributiva
Io credo che appunto sarebbe un progresso mettere tutto il costo del lavoro a retribuzione lorda
E mettere tutti i contributi a trattenuta a carico del lavoratore
Naturalmente ci sono delle complicazioni in questo per esempio siccome per una parte delle zone del Paese esiste della fiscalizzazione
Quest'operazione darebbe luogo a gabbie salariali ufficiali
Però badate bisognerebbe anche smetterla con le finzioni le gabbie salariali ci sono a me piacerebbe tanto che il salario di fatto fosse contrattato piuttosto che deciso dal padrone
O perché dà di più o perché ha pagato sotto sale
Ma questo è un altro discorso
Avremmo il fatto che i contributi per chi sta in formazione lavoro l'attuale fiscalizzazione invece di essere soldi al padrone sarebbero soldi ha lavorato
Ora badate io vado Mortara terra ma vi faccio anche un altro esempio un lavoratore dei più scassati quei delle imprese di pulimento costa venticinque mila lire allora
Cioè il padrone gli dice fai un'ora in più che te la pago fuori busta si contenta di dieci dodici mila lire credo d'aver fatto un affare
Beh in quel con questo nuovo regime almeno le venticinque se le farebbe da
Poi magari sarebbe lui l'evasore rispetto all'INPS
Ma sarebbe già un progresso anche questo
E comunque avrebbe l'effetto di rendere chiaro una contabilità
Mettere la gente in condizione di controllare
Io ho ricevuto solo una risposta una volta questa idea
Era Vittorio Foa che in una riunione un po'di anni fa dice Bemba se si fa una cosa del genere poi la gente sarebbe stimolata pretendere di più di sapere come sono spesi i soldi
Oppure ci sarebbe qualche cosa di corporativo dice insomma sono soldi miei
Ben badate non mi dispiacerebbe poi Branca
Se ci fossero questi effetti
Perché l'approccio alla solidarietà non deriva dai trucchi sui conti che egli può fare lo Stato gli istituti un sindacato ma deriva da scelte politiche che fu motivata e ben diversamente
Mi fermo qui io credo che dentro questo pacco di questioni che riguarda il finanziamento
Sarebbe interessante metterci anche questa ipotesi magari per poi bocciarla ma con qualche ragionamento
Betty leone non ho altre scritte dopo che
Quindi con questo intervento concludiamo la mattinata
Al dodici stimolava ad aprire una discussione non soltanto con i nostri amici ma anche con la destra io devo dire che ho l'impressione che da ieri dal dibattito di oggi che in realtà noi abbiamo ancora molto bisogno di discutere tra noi tra noi di una sinistra sociale e politica sul modello di One fa perché abbiamo molte idee diverse
E invece sarà proprio su questo su come nudi saremo in grado di rendere visibile un'idea di stato sociale che si giocherà secondo me negli anni prossimi larghi Berenson a tra un modello lo sforzo economico ed un altro questa battaglia si è aperta esplicitamente all'epoca del governo Berlusconi nonché non ci fosse prima
Ma era prima legata soltanto nell'immagino nell'immaginario alla questione dell'emergenza economica
Io credo che lì si è evidenziato un fatto che esistono diversi modelli socio economici
Si tratta di scegliere di capire non esiste tra l'altro neanche una sola scelta possibile quindi si tratta veramente di rimettere in gioco anche la qualità della politica e di che cosa ci spinge a fare delle scelte
Piuttosto che altre
Questo è molto evidente anche nella discussione che noi chi abbiamo fatto e che si gioca su due pilastri che erano che erano come tali evidenziati anche nella discussione nella relazione di Bruno ieri un modello di quel Parodi deve fare i conti con le due cose innanzitutto che il mondo è molto cambiato che sono cambiate le persone
Gli uomini e le donne le loro attese le loro aspettative la loro cultura di base i loro bisogni sono profondamente mutati e contemporaneamente profondamente mutato il mondo del lavoro
Quel mondo in cui storicamente Sempre in qualche modo si è costruita Linde dell'identità primaria
Di del cittadino all'identità primaria da cui ce lo diceva bene ieri anche Rodotà del cittadino a partire dal diritto del lavoro
Tutta questa valle viene oggi rimessa in discussione lo stesso diritto del lavoro diventa un diritto non per tutti esigibile e la stessa discussione sulla appunto la piena occupazione
Messa in crisi già negli anni passati dal massiccio ingresso delle donne nel mondo del lavoro perché non possiamo dimenticare che il contratto precedente di piena occupazione era in realtà legato unità di piena occupazione maschile
Oggi viene messo in crisi non solo da questo dato sociale cioè l'ingresso di massiccio di una parte nel mondo del lavoro ma anche dal modo stesso della produzione e dalle cose che noi come sindacato analizziamo danni
Dibattendo ci nella necessità di trovare no nuovi modelli anche contrattuali che rispondano a questa esigenza
Dall'altra parte c'è un'emergenza economica quindi da una parte una mutazione sociale dall'altra il limite del sistema economico che fino a oggi
Politica di redistribuzione a garantire diritti e pari opportunità a tutti non è stato mai è vero ma forse oggi viene viene meno anche l'illusione allora su queste due sfide ne dobbiamo innanzitutto rispondere qual è il ruolo dello Stato
E qual è il ruolo di una collettività qual è la responsabilità dello Stato rispetto al garantire al cittadino alle cittadina una pari opportunità di fronte alla vita proprio una pari opportunità primaria
E quale invece può essere dato al gioco invece più complessa delle dinamiche sociali e delle dinamiche del mondo del lavoro
Io leggo così la questione che ieri Rodotà ci proponeva sul diritti fuori di mercato
Perché se non partiamo da questo punto cioè che esistono diritti fuori dal mercato che in quanto diritti e diritti di cittadinanza non sono con trattabili e non sono del non sono in
Non si possono ecco subordinare soltanto alle risorse economiche
Per questo non sono d'accordo con Visco quanto dice un diritto è diritto solo se a esigibilità perché e sì perché c'è una possibilità di risorse questo attiene alle nostre scelte come diamo risposta un diritto trovando le risorse ma esistono diritti che non possono stare solo alle leggi del mercato
La salute per esempio per me è questo la formazione la la cultura la scuola è questo cioè esistono diritti fondanti di della dell'essere della vita delle possibilità che siano dell'individuo e degli che sta che stanno in una società un sindacato non può non fare i conti con questo non può quindi appiattirsi in una discussione che stia tutta dentro come si usano le risorse anche se non può essere banalizzata e questa è l'altro punto sul quale noi ci dobbiamo in qualche modo cimentare
Come come si mettono insieme la questione dei diritti e la questioni delle risorse ci sono varie strade e questo è stato uno dei punti che ci ha per esempio attanagliato durante la discussione sulla sulle pensioni qui giustamente tutti
Abbiamo parlato di pensioni è ovvio dato il clima adatto la la lunga discussione la battaglia ma anche il il fatto emblematico che in sé hanno le pensioni rispetto allo stato sociale ma anche rispetto ad un'idea di equità io però vorrei un po'a mettere in guardia
Da un pericolo che noi corriamo qui molti dicevano in realtà ci richiamava anche pace a questo stato sociale oggi sono le pensioni
è vero che in Italia ne abbiamo scaricato sulla questione delle pensioni non solo lo Stato sociale ma addirittura grandi tensioni di trasformazioni economiche
Cioè pensiamo a che cosa sono state la questione delle pensioni all'agricoltura è vero il punto su cui si è saldato il clientelismo il potere di moda democristiano ma anche lo strumento che abbiamo usato per passare dalla trasformazione da società industriale a da Società agricola Società industriale
Tutta la trasformazione industriale di questi ultimi anni la non l'abbiamo sostenuta col prepensionamenti con le pensioni c'abbiamo usato questo strumento come strumento universale per risolvere qualunque problema io non vorrei cadere oggi nello stesso errore
Le pensioni e sistema pensionistico sono una parte di un sistema di totale e di uno stato sociale
Tra l'altro la lo stesso accordo che ne abbiamo fatto non si regge se non gli diamo questa valenza assoluta che gli abbiamo dato fino a oggi
E non si deve reggere io credo che deve essere solo un pezzo di un sistema più compresso e che quindi non possiamo ricadere dentro questa trappola che appunto sulle pensioni si scarica tutto il problema del modello sociale che abbiamo davanti
Noi abbiamo invece la necessità di costruire un modello sociale
In cui mi pare evidente se le analisi che facciamo sulla trasformazione da società del mercato del lavoro che abbiamo oggi
Ci ci rendono necessario passare ad un modello sociale in cui non ci siano più età definite l'età dello studio età del lavoro letta del riposo
Studio lavoro e riposo
Devono stare insieme in diverse età cambia l'intreccio
E se cambia l'intreccio cioè il tempo dello studio diventa più lungo e si intreccia con tempo del lavoro il tempo del lavoro si intreccia con il tempo della pensione alla fine per esempio e dentro si intreccia con il tempo della formazione allora un sistema flessibile pensionistico
Potrà essere utilizzato in un certo modo Sempre partendo dalla cosa che qui è stata analizzata molto bene che certo poi esiste una problema di solidarietà generale che comunque va garantita e va pagata dalla fiscalità generale quindi mettendo insieme queste due cose
Così questo modello
Che ha un modello che però funziona se anche noi lo trasferiamo nel modello del dei diritti sul lavoro e di come vediamo il mondo del lavoro
E come agiamo per esempio anche sulla riduzione d'orario di lavoro ma anche sulle tutele per chi sta i luoghi marginali e e della Boro e precari da questo modello nuova è quello che deve chiamare in causa il sindacato
Allora nonna scarichiamo i guai fa sulle pensioni pensiamo a quale modello sociale abbiamo davanti e rispetto a questo modello sociale
Quale politica contrattuale attuiamo e quale politica delle risorse allora sì abbiamo risorse limitate e se e mi pare che oggi questo sia un dato per tutti accettabile noi possiamo fare due politiche
Redistribuire in maniera diversa le risorse che abbiamo all'interno di una di un nucleo è quello che noi in qualche modo abbiamo fatto all'interno della riforma pensionistica
E che per e che per questo in parte ha rivelato anche il suo il suo limite noi abbiamo tentato dentro lì di fare un'operazione di redistribuzione più equa
Però tutta dentro il mondo del lavoro dipendente questo c'è stato in qualche modo cioè la scelta che noi abbiamo fatto che era anche una scelta di lavorare per esempio non sui disincentivi
Sapendo che agiamo su una platea in cui i salari sono bassi e che allora bisognava utilizzare altri sistemi di allungamento per esempio il permanere di più nel mondo del lavoro
è stata comunque una un'operazione di redistribuzione che ha tenuto anche conto della situazione economica da cui partivamo ma tutta dentro il mondo del lavoro dipendente
Questa è una cosa è un modello che in qualche modo secondo me deve fare i conti con quella che si chiamava anche il consenso fino a che punto oggi è sostenibile un'operazione da parte del sindacato
Che agisce solo su queste fino a che punto invece ha già segnato la sua insostenibilità
E il fino a che punto è applicabile a tutti i modelli per esempio un modello del genere alti sarebbe applicabile ad una discussione su come rivediamo la sanità io penso che un modello del genere non è applicabile in questo caso non è applicabile non solo per questioni storiche non ci troviamo in una situazione in cui la spesa sanitaria è stata molto ridimensionata da tempo scende rispetto al PIL continua a scendere
E in cui noi abbiamo un problema non più di tagli ma veramente di riorganizzazione di redistribuzione del del la qualità del servizio
Sapendo che facciamo i conti qui con un diritto che non può stare sul mercato
Allora sulla questione della salute e della sanità
è fondamentale decidere come selezioniamo cosa diamo e se lo selezioniamo in base al reddito o in base all'efficacia del servizio io credo che la nostra politica debba essere selezione della spesa
Donne in base al reddito cioè non ti garantisco per fasce ma in base al servizio che io cito cioè non penso di uno stato sociale minimo che difende più poveri
Penso a qualità di servizi ai quali hanno diritto tutti e questi vi garantisco come se questo è il mio modello perché sta parlando di un diritto che non può stare sul mercato
è chiaro che io posso agire solo su due versanti a questo punto il versante della riorganizzazione della spesa ed il versante delle entrate
Allora qui sulla sanità forse la discussione che ne dobbiamo aprire un'altra come agiamo sul versante delle entrate sulla compri Bruzzone sulla fiscalizzazione degli oneri sanitari cioè io credo che non lo stesso modello si applica a qualunque tipo di servizio di guai perché ne vogliamo dare e che bisogna fare i conti con questo dentro questa discussione piuttosto così
Complicata il ruolo del sindacato quale allora noi di fronte a questa discussione siamo interrogati oggi da un'attenzione che sta dentro la nostra organizzazione dentro gli altri sindacati danni
Ma che oggi precipita però perché siamo appunto in questa fase ormai cruciale della ridiscussione dello stato sociale
Ed è quale modello un sindacato devi difendere in una situazione come la nostra
In cui appunto c'è problema delle risorse problema quindi di partecipazione anche del risparmio dei lavoratori in maniera più attiva alla garanzia di alcuni diritti può a ritornare in piedi un modello della mutualità
La via di uscita è il modello della mutualità
E in questo modello della mutualità il sindacato ha un ruolo è lui che organizza come è stato nelle sue origini cioè ritorniamo all'idea che se la società non ti garantisce noi insieme ci garantiamo cioè un'idea che insegna una cosa positiva che l'idea del collettivo insieme ci ma a dall'altra parte l'idea però di legare il livello di protezione che io alla forza che ho come lavoratore e alla mia capacità di organizzarne di associare
è questo il modello che è questa la via di uscita per il sindacato oggi o non dobbiamo insistere nel ruolo invece di sindacato generale
Che se vuole unificare tutti questi mondi del lavoro deve trovare regole che non distingua non è la stessa regola tra lavoro forte lavoro debole io credo che noi dobbiamo insistere su questa seconda via
Che è stata sempre la scelta della CGIL negli ultimi anni io credo che dobbiamo insistere
E che la discussione di rapporto tra pubblico e privato
Tra mutualità integrativa altro va fatta Rispetto a tutta quella fascia di bisogni non primari e che pure sono importanti alti che nascono dalla modificazione della società penso ai molteplici bisogni che esprimono gli anziani che hanno una vita più lunga da quelli culturali a quelli dell'azione nel volontariato
Penso a bisogni di mezzi che gli stessi lavoratori oggi hanno da dal bisogno
Diciamo di altri servizi di servizi integrativi al di sogno anche di esprimere altre capacità alla voglia di avere più tempo libero per sé e per fare altre cose quindi come si organizza
Poi questo cozza rispetto invece la discussione che stiamo facendo di accelerare i tempi della produzione ma insomma ci sono molte contraddizioni modello sociale a cui noi vorremmo tendere
è un altro allora io credo che il rapporto pubblico-privato deve distinguere questo sì deve essere chiaro
Che spetta al pubblico garantire la pari opportunità dei cittadini per l'accesso ai servizi e questo è un ruolo che non può essere affidato ad altri e su questo Bari organizzato e ridimensionato il servizio pubblico che come qualcuno diceva ieri è riformabile sta passando anche nella sinistra l'idea che il pubblico non sia riformabile
Ieri Ghezzi appunto ci diceva che invece secondo lui è riformabile io credo che comunque una sinistra che voglia garantire diritti a tutti
Non può non passare attraverso questo nodo perché se il pubblico non è riformabile non nel concetto di statalismo ma nel Po nel concetto di responsabilità pubblica rispetto ai diritti del cittadino e delle cittadine non c'è non c'è speranza per un modello socio economico diverso che appunto non ne elimini non è margini e non escluda
Io credo che su tutti questi temi noi oggi abbiamo cominciato a riflettere con moltissimi stimoli che questa strada dovremo continuare non solo nell'azione pratica del sindacato perché ci troveremo subito di fronte il nuovo documento di programmazione economica cosa si pensa per la spesa sanitaria eccetera
Ma anche appunto dobbiamo fare delle scelte rispetto a come noi ci inseriamo come attori dentro la scena di questa discussione che oggi appartiene a tutti grazie
Grazie perché con l'ultimo intervento sono chiusi i lavori della mattinata riprendiamo come previsto alle quindici
Sì
No no Churchill hanno visto sarà nella
Sì no stabilito che dobbiamo fare una presidenza come tu uso e costume
Per cui
Oltre al nostro relatore
Il professor Ugo Ascoli chiusa vorrebbero comporre la anche Azzariti Cerroni Monte buoni era nella zona che però protesta perché vuole rimanere
Sentirci da sotto se affidiamo
La sua capacità di decisione
Quindi invitiamo questi a salire e diamo la parola a
A Giorgio Ruffolo per la sua comunicazione
Si è
Ah ecco va bene
Ma io è proprio una comunicazione una comunicazione ad alta voce
Non ho preparato una relazione organica
Ma qualche riflessione
Su un tema diventando ormai
Un luogo comune la crisi del Welfare State la crisi dello stato sociale
E forse su questo tema la prima riflessione dovrebbe essere quella più banale quella di domandarsi se c'è la crisi di uno stato sociale se c'è lo stato sociale o se ci sono gli stati sociali infatti il welfare stette più un genus costruito su una serie numerosa dicasi concreti che non una realtà
Sembrano talvolta anzi più importanti le differenze che non le similarità
C'è uno stato sociale
Degli Stati Uniti
Erede dell'ironia c'è uno stato sociale in Giappone
E c'è uno Stato sociale europeo no neppure lì si può dire che ci sia uno Stato sociale europeo se ne possono distinguere più d'uno il modello scandinavo
Il modello che si dice renano che poi si estende anche probabilmente alla Francia
Il modello certamente laburista che era vicino a a quello scandinavo e adesso è più vicino a quello americano e poi ci sono i limiti il welfare State per così dire tra virgolette latini di carattere un po'più assistenzialistico che non contrattuale corporativo
Come gli altri due insomma c'è spazio per molti personaggi nell'ambito della categoria del Welfare State
E tuttavia e certo che è un genio se esiste
Non solo un'aria di famiglia ma un collegamento e e che può giustificare giustifica la denominazione la definizione di Stato del benessere come una fase dello sviluppo politico economico e sociale delle democrazie avanzate
In sostanza che cosa c'è di comune tra queste esperienze lo stato del benessere qualunque siano le sue determinazioni concrete le sue caratteristiche specifiche
è un meccanismo politico di redistribuzione delle risorse
Che corregge gli effetti distributivi emergenti dal meccanismo economico del mercato
Ecco questo lo hanno almeno in comune tutti in varia misura poi lo può correggere con vari strumenti ma la sostanza fondamentale è proprio questa la caratteristica fondamentale
E questa è la prima riflessione la seconda riflessione riguarda gli attacchi che questo sistema ha subito sta subendo e da dove
Ma io penso che effettivamente il welfare stette nelle sue varie caratteristiche specifiche stia subendo da almeno due decenni
Diciamo per semplificare un attacco dall'esterno è un attacco dall'interno una sfida o una serie di sfide dall'esterno
E una serie di sfide dall'interno mi cerco di spiegarmi subito dall'esterno prima di tutto
Beh
Alcuni affermano che il Welfare State soprattutto negli ultimi due decenni e nell'ultimo in particolare è stato messo in ginocchio così dice un autore dal processo di mondializzazione o globalizzazione dei mercati diciamo di integrazione internazionale dei mercati
Io credo che sia bene anzitutto moderare e poi qualificare questa affermazione
Ben moderare la perché il Welfare State dice particolare uno no molti lo lo affermano con documenti alla mano
E con evidenza
è tutt'altro che in gomma
Specialmente quello che potremmo definire europeo renano e scandinavo e certamente invece in corso ancora di smantellamento
Quello britannico
E sono quelli che hanno sofferto di più di questo offensiva dall'esterno è anche dall'interno sono certamente i più deboli di quel Fester assistenzialistici di tipo latino
La sfida della mercati d'azione per loro è stata avuto risposte molto più deboli e molto più accomodanti
Questa è una prima qualificazione c'è un welfare stette forte che resiste
Specialmente nell'Europa centrale
Diciamo Francia Germania Scandinavia per essere per essere un po'più imprecisi
E poi c'è una qualificazione da fare non è che sia una novità che la il processo di mondializzazione di integrazione mette in crisi le economie nazionali e statali le gli Stati e le economie nazionali per basta leggere
Il manifesto del mille ottocentoquarantotto per Bracco per per per sapere che cosa significa
Un processo di mondializzazione di integrazione internazionale e del resto questo rapporto tra il mercato internazionale dello Stato nazionale e un rapporto storico che attraversa nella storia del capitalismo attraverso almeno tre fasi
Diciamo quella mercantili sta quella liberale classica e quella che potremmo definire largo modo è lato sensu fu socialdemocratica
E attraversa quindi tre crisi la crisi dello Stato mercanti vista alla fine del diciottesimo secolo
La crisi dello Stato liberale del sistema liberale e alla prima metà del ventesimo secolo gli anni Trenta
E la crisi del sistema diciamo del compromesso socialdemocratico keynesiano alla fine di questo nostro secolo le attraversa ma naturalmente con diverse mix di in questi compromessi tra mercato internazionale è stato con diversi mix di incidenza dell'uno e dell'altro è chiaro che nello Stato mercantili sta il padrone e lo stato il mercato internazionale svolge un ruolo del tutto
D'secondario
E chiaro invece che nell'ambito del grande sistema britannico a dominanza britannica liberale
è il mercato che poi fondamentalmente dominato dall'egemonia britannica a svolgerle un attraverso il gold standard un
Forte
Funzione predominante ed è chiaro che nel compromesso socialdemocratico e di nuovo lo Stato nazionale ad assumere nell'ambito di una cornice di cui parlerò subito
Dopo un ruolo fondamentale lo Stato che in esigano e le politiche keynesiane sono partiti che da mercato quasi chiuso dal mercato nazionale
E però
E però nel nostro tempo questa crisi la crisi dello stato sociale sfidato dal mercato internazionale acquista e presenta caratteristiche mi pare del tutto specifiche e particolarmente intense
Particolarmente intense perché mai il processo di integrazione
Dei mercati mondiali è stato così vasto è così profondo che cos'è e poi che cosa intendiamo quando parliamo di mondializzazione e di integrazione non parliamo tanto di integrazione commerciale degli scambi parliamo soprattutto di integrazione tecnologica e dei capitali
E finanziaria qui questa
E la caratteristica specifica del nostro tempo e della caratteristica che spiega a mio modo di vedere e il nuovo conflitto
Il possibili esiti e definisce i possibili esiti di questo conflitto tra mercato internazionale e stato è stato nazionale lo stato sociale come espressione di una sovranità nazionali infatti il compromesso socialdemocratico come vedremo tra due minuti consiste sul piano interno
In una politica macroeconomica di sostegno della domanda e in una politica di redistribuzione del reddito sul piano internazionale
Però questo esperimento questo sistema
Non sarebbe mai stato possibile se non vi fosse una cornice non vi fosse stata e non se non fosse stata costruita in qualche modo un ordine mondiale una cornice di stabilità monetaria internazionale con il sistema che sappiamo abbiamo definito il sistema di Bretton Woods
Il sistema dei cambi fissi il sistema che
Un autore un un economista ha chiamato del embedded capitalism del capitalismo imbrigliato in qualche modo Bretton Woods era un ordine mondiale di carattere politico laddove il gold standard era un automatismo
Va bene che dietro l'automatismo c'era la potenza inglese ma insomma agiva attraverso processi automatici il prezzo del loro
E no Bretton Woods era un accordo politico internazionale raccordo dei cambi fissi era garantito da un arbitro visibile gli Stati Uniti d'America con una moneta di riserva mondiale il dollaro
E questo sistema ha costituito l'orizzonte di stabilità entro il quale sono cresciute sia determinato il grandioso processo di crescita degli anni cinquanta e sessanta in particolare ed è proprio lo spazio mondiale entro il quale sono cresciuti gli Stati del benessere
Difficilmente avrebbe mai potuto esistere un processo di questo genere senza un sistema di stabilità il che spiega perché quando questo di sistema di stabilità viene a mancare
Anche lo stato del benessere o gli Stati del benessere cominciano a zoppicare
A non trovare più una cornice di stabilità Esterna come e perché questo sistema entra in crisi sarebbe ovviamente lungo e poi anche banale
Ricapitolare lo basti dire che come ho detto prima sì questo sì siccome ho ricordato prima questo sistema si reggeva su un perno la politica americana la potenza economica americana
L'America si offriva come moneta di riserva
E come fornitore di liquidità tutto il mondo
Questo era il sistema americano che si deficit si si si realizzano attraverso un surplus della bilancia commerciale
Ed un deficit della bilancia dei capitali e quindi forniva liquidità attraverso il deficit della mia della della
Della bilancia dei capitali a tutto il mondo questo ha determinato in larga misura la possibilità di politiche monetarie ne
Permissive di politiche monetarie di sviluppo e quindi politiche keynesiane
Che potevano spingere la domanda fino al livello Hope presso a poco vicino a livello di piena occupazione qualche volta non riflettiamo al fatto che questo era possibile perché c'era una cornice internazionale che lo permetteva poi che cosa è successo è successo quello che molti economisti prevedevano il più lucido di tutti fu
Robert Griffin
è successo che gli Stati Uniti hanno sfruttato questa posizione dominante
Hanno fatto sì che la moneta di riserva diventasse una moneta irresponsabile il dollaro hanno preteso di avere la Società la Grande Società di Johnson insieme con la leadership internazionale
E hanno fatto sì che il dollaro si svaluta asse continuamente rispetto al prezzo fisso dal loro fino a quando con una decisione arrogante i imperialistica tra virgolette nel settantuno nel famoso agosto del settantuno
Ci fu il famoso sganciamento
Del dollaro dal loro che significa se lo volete e questo se non volo se non lo volete ve lo dovete prendere lo stesso
Sto detto in termini molto molto volgari ma efficaci cambi flessibili il sistema di cambi flessibili ha in verità fu instaurato soltanto nel mille novecentosettantasei quindi cinque anni dopo con gli accordi della Giamaica
Ma è insomma la rottura di Bretton Woods deriva dal settantuno e del settantuno cominciano i guai
Cominciano i guai per il sistema mondiale dell'ordine mondiale ordine monetario ed economico mondiale cominciano i guai che anche per il Welfare State e per le politiche di sviluppo economico e sociale
Nei singoli nei singoli Paesi
In altri termini con Johnson e Nixon di Stati Uniti approfittano come gli antichi principi del diritto di battere moneta
E con lo sganciamento del dollaro dal loro si verifica e quello che i neo liberisti come Milton Friedman e cominciavano avevano cominciato a auspicare a predicare
Il sistema dei cambi flessibili Illy neo liberisti affermavano che con questo sistema non ci sarebbero stati più squilibri era un sistema non politico era un sistema automatico funzionava da sé
Funzionava da sei in base se vogliamo alla venerabile teoria Riccardi Anna dei vantaggi e dei costi comparati l'equilibrio in altri termini dei cambi sarebbe stato assicurato non da una convenzione politica quella di Bretton Woods
Ma dalla mano invisibile dei mercati
I cambi liberi liberi di fluttuare avrebbero finito per equilibrare gli scambi commerciali
Se non che questo sistema era del tutto asimmetrico e ci volle poco tempo per capire che la profezia di Milton Friedman era completamente infondata che la teoria e la ricetta neoliberista per quanto riguarda i cambi flessibili
Era totalmente inapplicabile
Perché beh perché intanto
Gli Stati Uniti
Continuavano ad essere detentori della moneta di riserva anche nel sistema dei cambi flessibili
Appunto chi non lo voleva lo doveva prendere lo stesso il dollaro non c'era un'altra moneta di riserva essi continuarono ad approfittare ad approfittarsi largamente di questa
Signoraggio in questa diritto di signoraggio
E quindi non corressero affatto il loro deficit commerciale secondo la teoria dei cambi flessibili chi aveva un deficit commerciale avrebbe dovuto svalutare la sua moneta e quindi importare di di di di meno bene sport arrivi più equilibrare gli scambi
Invece gli Stati Uniti non equilibrata non per niente tanto i dollari gli altri ce li dovevano prendere lo stesso
E questo che cosa
Da questo che cosa nacque
Nacque il disavanzo Chronicle quindi una situazione completamente speculare a quella di prima noi un avanzo commerciale e poi un disavanzo di capitali ma un disavanzo commerciale ed un'esportazione di capitali
Che creava titoli finanziari debito era un altro paradosso il ricco si indebita rispetto ai poveri prima gli Stati Uniti fornivano liquidità tutto il mondo ora ne assorbivano
Creando in cambio di questo scompenso moneta e la prima forma di moneta che creo il mercato mondiale dei capitali full euro-dollaro ricordate che cosa fossero gli euro da io ero davvero lo dollari non erano euro per niente erano americani che creavano nei mercati dei capitali europei liquidità che poi le investivano o in America o in altri Paesi Est comincio a montare questo Nuvolone questa nuvola e questa nuvola da allora si è moltiplicata si è espansa
Senza che nessuno avvertisse all'inizio quanto poteva essere de stabilizzatrice terrificante
Tanto che i movimenti di capitale assunsero una vastità cinquanta volte superiore agli scambi commerciali allora che cosa succedeva ecco perché la teoria dei cambi flessibili di un film ma non funzionava
Indi ed i cambi non dipendano più dagli scambi ma il contrario gli scambi dipendevano dei cambi e candida che cosa dipendevano dai movimenti di capitale e quindi dalla speculazione
E quindi le politiche commerciali si dovranno aggiustare non ha i fondamentali dell'economia ma i movimenti speculativi che potevano avvenire per le ragioni più varie e tra le ragioni varie non mancarono poi di sostituirsi e di ampliarsi
Rispetto alla prima fonte di creazione della liquidità internazionale gli euro dollari
La fonte del debito petrolifero
Le cose non sono scollegate il debito petrolifero nacque proprio dal fatto che e gli arabi e i produttori di petroliera del Venezuela delle Medioriente erano stufi di prendere dollari che si svaluta vanno continuamente
E quindi capirono che avevano un'arma in mano la sfruttarono e nacque un'altra fonte di creazione di capitali
Il prezzo del petrolio essendo così ampio creo un debito che mi un credito dei paesi produttori che nessuno avrebbe potuto pareggiare e quindi che rimaneva lì come un'altra nuvola
E si aggiungeva gli euro dollari
Come creazione di fonte fonte di di titoli di di di di titoli finanziari di capitali vaganti per il mondo e riciclati e riciclabili e dalle
Dalle banche dal sistema bancario internazionale a questo punto siccome una ciliegia tira l'altra
I poveri Paesi del quarto mondo i non petroliferi cominciarono ad entrare in deficit e dovettero ricorrere alle stesse banche che riciclano i petrodollari agli euro dollari in
Povero dollari si dovrebbe dire in dollari che rappresentarono i debiti dei Paesi poveri e e e che crearono un'altra nuvola quel del debito del Terzo Mondo insomma in in un decennio
Il capitalismo mondiale creo una specie di ectoplasma che vaga oggi
Sul suo orizzonte
E dal quale si dette e e e dal quale discendono i rapporti monetari tra i vari paesi che sono incontrollabili come incontrollabili sono i movimenti
I movimenti di capitale
Quali sono gli effetti di questa movimento e di questa
E di questa vicenda B
Uno dirompente sul quale
Io
Cito semplicemente e la dislocazione risorse produttive le risorse invece di essere investite in investimenti produttivi vanno investite investimenti speculativi e quindi hanno un effetto redistributivo delle risorse ma non produttivo
Redistributivo nel senso perverso vanno dove c'è più ci sono più capitali più ricchezza lasciano invece scoperte le zone più povere effetti se voi guardate il mille novecento al mille novecentocinquanta i rapporti di diseguaglianza mondiale tra
I paesi più ricchi paesi più poveri erano da uno a trenta adesso sono da uno a sessanta quindi quello che Brzezinski chiama il gigante della diseguaglianza mondiale è raddoppiato di statura
Su questo
Ci sarebbe tanto da dire ma
La cosa più immediata rispetto al tema al nostro tema e che questo l'effetto di questa creazione di un mercato incontrollabile di capitali è stata la perdita di sovranità monetaria e fiscale degli Stati nazionali
Ecco perché il welfare spetta ha perso la sua protezione Esterna
Le politiche monetarie basta dire che le riserve di tutte le banche centrali sono una frazione dei movimenti di capitale è una frazione minima dei commenti capitali quindi non hanno la possibilità agli stati neanche i più forti di intervenire a difesa o sostegno o a contrasto dei cambi perché non sono capaci perdono riserve e i mercati sono più potenti e c'è questa situazione angosciosa per cui nelle crisi monetarie e dei cambi si aspetta il lunedì mattina
Per vedere come le cose andranno mai l'alienazione e nell'economia mondiale aveva raggiunto un livello così elevato Marx sarebbe felice di
Vedere una volta tanto Vernazza avverate le sue le sue fosforite le sue fosche predizioni
E allora su questa prima parte la sfida esterna rispetto al welfare stette che cosa sta succedendo che cosa può succedere che cosa è augurabile anzi
Che cosa dovremmo fare in modo che succede beh
Be su succedere ovviamente che l'Anarchia continua a svilupparsi finora tutti i tentativi di ricostituire un ordine mandiamo in viale del tipo Bretton Woods sono miseramente falliti l'accordo del Plaza
E anche in mezzo al guado l'unico tentativo serio importante di reagire il Sistema monetario europeo che non ha retto all'attenzione della Anarchia mondiale dei capitali
E quindi una prospettiva è quella di anni trenta una sempre maggiore Anarchia e al fondo di questa anarchia probabilmente un risorgere dei protezionismo i e quindi della rifermentazione dei mercati internazionali in mercati nazionali non essendo prevedibile che questa al processo di diffrazione di diseguaglianza possa continuare indefinitamente
Beh un'altra prospettiva
è certamente quella dell'accordo politico una nuova Bretton Woods ma è praticabile prevedibile che dall'alto come una volta con l'intervento tra l'altro di John Maynard Keynes come grande consigliere economico e monetario del Tesoro americano britannico
Si possa ridefinire un nuovo patto mondiale del tipo Bretton Woods e possibile ma nessuno può prevederlo in questo momento è anzi segni sono
Appunto le indicazioni stanno in senso contrario
Una possibilità di ristabilire un qualche ordine monetario forse è più probabile dal basso nel senso che alcuni Paesi io penso soprattutto ai Paesi europei
Possano aggregarsi tra loro per offrire nel disordine mondiale una massa critica sufficiente a riportare controllo almeno all'interno della loro area che cos'è l'Unione monetaria europea anzi il progetto dell'unione monetaria europea se non questo
Senonché e qui termino un discorso che potrebbe andare dovrebbe andare molto più in là senonché l'unione monetaria europea come puro processo di convergenza monetaria è inconcepibile se non accompagnato
Parallelamente da un processo di convergenze economiche il suo punto il suo tallone d'Achille sta nel senso che gli accordi di Maastricht prevedono determinati che i Paesi che intendono fare la moneta unica costruire la moneta unica sì
Presentino un tasso d'inflazione un tasso di debito pubblico un convergenti ma non prevedono che per esempio presentino un tasso di disoccupazione e un tasso di ineguaglianze convergente
Allora è possibile avere divergenze economiche e forti frammentazioni sociali e nello stesso tempo una grande disciplina monetaria io non lo credo possibile
E perché le tensioni interne sono talmente forti da fare scoppiare il sistema del resto perché il sistema monetario sarebbe fallito se non proprio per questo i Paesi prima o poi i riacquistano e vogliono riacquistare la loro autonomia e la loro sovranità bene questo dovrebbe essere tutto questo dovrebbe essere terreno di meditazione soprattutto per la sinistra di quale politica europeista perseguire nell'ambito di una concezione che va molto al di là del obiettivo dell'unione monetaria molti pensano allo scudo come a una soddisfazione sostituire una moneta dodici è molto bello ma non è questo
Il problema è di ricostituire almeno un'area a forte che possa valere intanto rispetto al dollaro per poterne frenare le in discipline e l'Anarchia
Che potesse che possa costituire poi la nuova zona di protezione almeno attorno all'area dei quindici paesi della Unione Europea di stabilità monetaria ed economica e di coesione economica e sociale
Quindi i partiti socialisti europei Bardo poi al dunque politico che finora hanno praticato una politica europeista fredda incoerente
Le e svogliata
Dovrebbe est e che rischiano di essere gli ultimi baluardi di uno Stato nazionale diroccato
Quindi nazionalisti e statalisti i partiti socialisti europei dovrebbero rilanciare non l'unione monetaria ma l'unione economica e politica europea come grande disegno politico di ricostituzione e di un ordine mondiale
E di una stabilità interna dell'aria europeo tale da potere per mettere il loro sviluppo dello stato solido a ripresa
Dello stato sociale altrimenti senza difese esterne il welfare stette mi pare che sarà difficile che lo vediamo
E fin qui le sfide esterne mi spiego rapidamente per quanto riguarda quelle interne perché lo stato sociale è stato attaccato non soltanto dal processo
Di mondializzazione di integrazione dei mercati internazionali
Stato attaccato dall'interno ci sono fattori interni che con quegli altri sono concomitanti e interdipendenti ma che vale la pena di considerare
Per se stessi
Perché come ho ricordato prima ridotto all'osso il welfare stette può essere considerato come un sistema di sostegno della domanda fino a livello di piena occupazione e di redistribuzione del reddito
Il tutto attraverso una rigorosa politica di intervento statale
L'apogeo del sistema
Fu raggiunto negli anni Cinquanta tra gli anni quaranta e gli anni Cinquanta poi progressivamente entro in crisi anche per operare di fattori interni finora abbiamo visto i fattori esterni quali sono almeno due fattori interni a mio modo di vedere dominanti che hanno sfidato il welfare stette dall'interno
Beh uno e la crisi fiscale dello Stato
E l'altro è la crisi del cosiddetto modello fordista di produzione e consumo
Soprattutto di produzione per crisi fiscale io vado avanti per come come i telegrammi no definendo titoli senza nessuna pretesa di argomentare perché sarebbe impossibile senno andrei troppo avanti in questa comunicazione
Beh e la crisi fiscale rappresentata dai costi crescenti dell'intervento statale
Burocrazie inefficienti malattia dei costi
Di tipo boh Moriano Willy ambo mollo ci ha spiegato perché i costi dei servizi e dei beni pubblici aumentano rispetto a quelli dei beni privati nell'area dei beni pubblici non aumento alla produttività e quindi ogni aumento di produzione deve essere
Ottenuto attraverso aumenti di occupazione quindi di costi unitari crescenti
E poi anche di rendimenti rendimenti politici decrescenti sono alla base della crisi fiscale dello Stato cioè l'intolleranza crescente per la pressione fiscale che aumenta
L'intolleranza crescenza e per l'invadenza burocratica il pressione fiscale al tempo di Cancer attorno al venti per cento adesso attorno al cinquanta per cento beh c'è
E i e le e le spese pubbliche devono aumentare i i servizi sociali i bisogni sociali aumentar no e quindi ci si trova in un'impasse la crisi fiscale dello Stato lo state impotente rispetto alle domande che gli si rivolgono potenzialmente e poi è una crisi di fordismo per fordismo intendiamo quel sistema di produzione e di consumo piuttosto standardizzato
Per i grandi quantità omogenee che era alla base della politica generalizzata di sostegno della domanda di redistribuzione del reddito keynesiana fordismo i keynesismo sono due facce
Dello stesso
Sistema
E a questi modi di produzione standardizzati piuttosto omogenei si sostituiscono sempre più dei modi di produzione e di consumo sempre meno standardizzati sempre più come dire personalizzati
E questo implica la esigenza di flessibilità produttiva nell'organizzazione del lavoro e quindi una domanda pronte prepotente di deregolazione soprattutto nel mercato del lavoro
E implica una forte spinta della domanda privata verso beni e verso servizi che sono forniti dal mercato quindi una spinta verso l'America di dazione deregolazione e mercati d'azione sono due facce
Di uno stessa spinta endogena delle società industriali avanzate verso la specializzazione verso l'individuazione se volete verso il privatissimo verso la pretesa di a venire delle cose dei consumi
Che siano fatti su misura per così dire e non standardizzati questo mette in crisi l'apparato di produzione mette in crisi soltanto soprattutto il mercato del lavoro
E il tipo di organizzazione del lavoro che è appunto caratteristica di quel sistema industriale dei paesi dell'Occidente
Be a queste crisi crisi fiscale crisi fordista ci sono due risposte una è quella di destra neoliberista che consiste nell'accompagnare questa crisi anzi nel
Esaltarne gli affetti quindi testata Rizza elezione
Meno pressione fiscale meno spesa pubblica quindi deregolazione flessibilità del mercato del lavoro
Soprattutto e mercati d'azione in altri termini consiste la risposta neoliberista nel favorire le tendenze disgregano tutti dello stato sociale e ne abbiamo avuto un esempio in Europa
Con il thatcherismo sommaria il più grande Stato sociale del mondo il primo il Welfare State britannico si chiama così veramente a battezzarlo fu un arcivescovo e non i laburisti ma
Ecco canterà percepisco di Canterbury come come del resto il Wordfast arte fu Bismarck insomma introdurlo ma questi sono i paradossi della storia e il fatto è che il che ecco delle leggi che era liberata
E e comunque quello Stato fu diroccato smantellato quel sistema e ne sono dire derivanti e delle conseguenze
Sociali gravissime
Beh crescita si si poteva pensare i neo liberisti potevano pensare che questo sistema dei regolato in mercati Zanantoni ne producesse una forte aumento della crescita della produttività non è così
Crescita e produttività non sono aumentati anzi negli Stati Uniti sono aumentati molto meno che in Europa
Occupazione si è un'entrata ma soprattutto negli Stati Uniti però è l'occupazione della cosiddetta under classe è quella che noi definiremmo sotto occupazione
Esso e occupazione a salari molto bassi e in condizioni di precariato del posto del lavoro ed eguaglianza da questo punto di vista le sono le note più amare
Così come il gigante della diseguaglianza faceva passi appunto da gigante nell'ambito internazionale
Nell'ambito dei gruppi sociali all'interno di ciascun paese c'è stata nel specialmente negli ultimi vent'anni una diffrazione un processo formidabile di sviluppo delle diseguaglianze ci sono dei rapporti come quello della Comunità europea sulla ma distribuzione del reddito e del lavoro in Europa che sono eloquenti
Qual è stata la risposta di sinistra o di centrosinistra se se volete in Europa in particolare e cioè nell'area nella quale il sullo stato sociale più radicato beh è stata bisogna
Ticket
Non non si osa risuscitare Kenzo ma soprattutto ci può resuscitare nessuno non si osi tra non si osa neppure avere un modello interpretativo globale di ciò che è accaduto
Non siamo qua non si ha una spiegazione da sinistra una volta la sinistra spiegava anche il futuro millennio adesso non riesce neppure a spiegare quello che sta capitando quello che è capitato negli ultimi dieci anni
Cioè
Va bene finire la crisi delle ideologie ma la crisi neanche di uno di un'interpretazione di un quadro interpretativo questo vi sembra un poco esagerato ma purtroppo questo è ciò che accade la risposta della sinistra è come dicono i suoi rappresentanti più timidi e più saggi nello stesso tempo pragmatica
Pragmatica significa che la sinistra non fa niente per affrontare questo problema non è in grado di dire niente poi non si sa perché
Ci si dovrebbe stupire del fatto che le destre possono vincere
Non perché hanno la televisione perché non danno risposte ai problemi fondamentali di questa società
Sì ci si batte contro eccessive mercati Zazie onere delle colazioni battaglie di retroguardia
Si invocano interventi diretti a redistribuire l'occupazione
Riduzione della durata del lavoro o a creare posti di lavoro con programmi speciali di interesse collettivo i così detti lavori socialmente inutili che sono di solito loro lavori del tutto inutili
In altri termini manca un quadro interpretativo globale e manca una politica organica che permetta di affrontare questa nuova condizione di corse
Io credo che sia necessario mi avvio rapidamente alla fine
Ricostruire e il quadro interpretativo è una politica macro economica
E strutturale che sia in grado di affrontare la crisi dello stato sociale
Il fenomeno strisce ente della diseguaglianza il fenomeno crescente dei paradossale della povertà sociale nelle società ricche della disoccupazione di massa nelle società di non pretendo naturalmente di dare ricette termino con soltanto con l'indicazione di alcune linee d'approccio secondo me possibili a questo problema
Dal punto di vista del quadro interpretativo dobbiamo azzardare una nostra
Diagnosi
E secondo me è una delle possibili approcci a questa diagnosi e che oggi nelle nostre economie differenziate non si pongono più problemi come nell'economia degli anni trenta di livello della domanda e dei costi in fondo
Le politiche keynesiane che correggano politiche di sostegno del livello della domanda le politiche neoliberiste che cosa sono politiche
Di favorevoli alla diminuzione del livello dei costi soprattutto naturalmente dei costi del lavoro invece il problema in società non dice
Prost profondamente differenziate non omogenee non è più un problema di livello il problema di struttura di allocazione delle risorse e soprattutto di allocazione della domanda
Tra le varie forme di domanda e le varie e di allocazione dei costi e soprattutto dei costi del lavoro
Per quanto riguarda quest'ultima problema la forma salario e l'impiego a pieno tempo sono aspetti che entrano in conflitto ormai con le esigenze di flessibilità ma non soltanto con le esigenze di flessibilità delle imprese anche con le esigenze di flessibilità e di domanda qualificata e differenziata dei lavoratori che vogliono scegliere il loro tempo
Quindi noi dobbiamo riflettere con molta serietà oggettività al fatto che e ancora il rapporto d'impiego a pieno tempo salariale può essere posto al centro della mercato del lavoro e della politica economica e sociale lascio lì la questione
è una questione enorme
La Riserva della
L'altro l'altro problema e la la la la la la struttura diversa della domanda alla struttura differenziata della domanda che cosa significa la domanda in una condizione come questa tende a concentrarsi non più sui non più sui beni pubblici ma sui beni privati
Su quelli che il dove è più alta la produttività con conseguenze quindi negative sull'occupazione e lascia insoddisfatti settori dei beni pubblici ove la produzione potrebbe consentire sia l'aumento d'occupazione sia l'aumento della qualità
Sociale quindi si allarga il divario tra i beni privati e i beni sociali
E allora dal punto di vista normativo se questa può essere in termini estremamente sommari generali mi scuso superficie Lissi mi un approccio di carattere diagnostico la situazione dal punto di vista normativo quale potrebbero essere i termini di una strategia sociale che gli animi
Non lo stato sociale ma non lo stato del benessere ma la società
Io penso che innanzitutto una politica diretta questo orientamento dovrebbe porre di nuovo a se stesso i due obiettivi fondamentali della piena occupazione
Del miglioramento della qualità sociale la sinistra abbandonato anche la pretesa della piena occupazione non si parla più di piena occupazione
Ora come di corsi senza
Sempre insistentemente ossessivamente se e assurdo pensare che il salario sia una variabile indipendente non è affatto assurdo pensare che il diritto al lavoro sia una variabile indipendente il diritto del al lavoro non può dipendere dal mercato
Il diritto al lavoro deve essere assicurato dalla collettività
Che in sedici Eva
Sessanta anni fa nelle nostre società ricche hanno chiunque dice che non possiamo permetterci la piena occupazione e insano di mente ora queste nostre società sono diventate tre volte più ricche
Chi afferma che non possiamo permetterci la piena occupazione tre volte più insano di mente e tre volte insano di mente
E allora se questi devono essere possono essere gli obiettivi di una politica economica e sociale del virgolette sinistra o centrosinistra come volete io credo che questi obiettivi possano essere perseguiti attraverso due
Strategie una incerti e certamente la flessibilizzazione dei tempi di lavoro intendiamoci si può intendere questa politica di flessibilizzazione in un modo come dire reazionario e in un modo progressista
è un modo reazionario e quando si vuole intenderla come politica di adattamento dei tempi del lavoro e delle condizioni del lavoro l'esigenza della ma china produttiva in modo progressista la si può intendere se la si intende come compromesso
Tra l'adattamento ai tempi della macchina l'adattamento alle esigenze alle opzioni alle istanze dei lavoratori ecco che qui si apre un grande enorme spazio all'azione dei sindacati
La contrattazione non più soltanto del livello dei salari e delle condizioni normative ma dei tempi quello che i francesi hanno chiamato tam sua sì il tempo scelto e non soltanto il tempo imposto e per quanto riguarda la domanda una strategia fondamentale dovrebbe essere quella di travaso dalla domanda di beni privati alla domanda di beni pubblici è ovvio che una parte importante di beni pubblici dovrà continuare ad essere fornita dallo Stato soprattutto i servizi nazionali indivisibili
Ma una crescente gamma di servizi legati al territorio e alla persona possono essere forniti in modo socialmente decentrato
In un nuovo spazio sociale intermedie o tra lo Stato e il mercato che potremmo chiamare terzo sistema che comprenda essenzialmente due forme un mercato sociale un mercato regolato
E l'associazionismo volontario
Vorrei potermi intrattenere su queste cose ma sono ho già parlato moltissimo
Voglio soltanto finire cento che il mercato sociale consiste in particolare nella promozione di domande di investimenti privati nell'area dei beni sociali
E nella formazione la promozione di domanda privata di consumi pubblici queste forme possono essere ottenuti attraverso incentivazioni
Fiscalizzazione i defiscalizzazioni promozione di nuovi investimenti pubblici nell'ambito di progetti sociali
Promozione anche finanziaria nell'ambito di speciali enti di promozione di finanziamento del tipo merchant banks
E l'associazionismo l'associazionismo volontario non è un'utopia ma è una realtà che abbraccia ormai quote rilevanti dell'attività economica e sociale nei nostri Paesi
Per riassumere veramente in due parole tutto questa chiacchierata io penso che è vero che il compromesso da cui è nato lo stato sociale tra capitalismo e è stato e democrazia direi sì state componendo sia verso l'esterno che verso l'interno
La deriva liberista la risposta del di velista conduceva una deriva a una sì di sia il nelle due direzioni della disgregazione mondiale e della disgregazione sociale
La ricostruzione di un ordine e possibile se si va oltre rispetto ai concetti tradizionali di nazione e di Stato
Ciò significa in pratica per l'Europa
Ricostruire il welfare State a livello europeo dove è possibile ricostruire un'autonoma politica sia nei riguardi dei mercati internazionali sia nei riguardi delle gruppi sociali un nuovo soggetto politico che permetta un controllo esterno non protezionistico sui mercati di capitale del tipo imposta alla Tobin
Che persegua all'interno politiche di convergenza economica e sociale e nello stesso tempo quindi di stabilità monetaria e di piena occupazione e che a tal fine differenzi le sue strutture economiche
Non più soltanto tra lo Stato il mercato ma aprendo tra lo Stato e il mercato un un nuovo spazio di di di cooperazione e di competizione sociale
L'applauso indica che la strada
Traccia molto suggestivo l'impegnativa
Non avendo nessun criterio se non
Chi le sta vicino Giorgio Ruffolo
Che incomincia verranno e diamo la parola o guascone per rafforzare questo contributo creativo
Ma io
Però partire esattamente da dove è arrivato Giorgio Ruffolo che poteva anche andare avanti alle ceduto volentieri il mio tempo sarebbe stato sicuramente più brillante dimezzerebbe affascinato ancora con questi suoi scenari futuri però visto che lui ha smesso vado avanti io
Il mio mio intervento la mia comunicazione si proponeva di tentare una riflessione
A tutto campo ponendosi questo obiettivo come sia possibile naturalmente anche qui senza la pretesa di dar ricette ma semplicemente di esercitare l'immaginazione come sia possibile passare in Italia oggi viste le sfide in esterni e interni che salivano Giorgio Ruffolo
Da uno stato sociale a un sistema di protezione sociale che poi nel gergo degli specialisti dei sociologi viene chiamato welfare mix ma insomma vuol dire un sistema un mix un insieme
Di attori che si muovono sulla scena per costruire una protezione sociale collettiva che abbia queste caratteristiche
Detto anche qui molto in sintesi allargare al massimo i confini della cittadinanza sociale quindi per una massima inclusione sociale e a ridurre al massimo le aree e le zone della esclusione sociale
Sono questi i termini del discorso allora
Qui vado per punti il primo punto che emerge un po'da tutta la letteratura che sta occupandosi in moltissime sedi delle crisi dei sistemi o delle crisi comunque di welfare State e questo da questa crisi una delle strade da cui si esce eh intensificando quella che viene chiamata la collaborazione fra i soggetti pubblici che adesso per brevità chiamerò stato e i soggetti diciamo del terzo settore
Questa collaborazione realtà c'è sempre stata ecco le ricerche ci portano a questo risultato mente si per molti anni siamo stati abituati a puntare i nostri riflettori esclusivamente sulla crescita
Dell'intervento pubblico e realtà andando a studiare si scopre che fine primi del Novecento in tutte le società anche quelle latine un po'più rudimentali per Dalai stride rispetto a quelle anglosassoni alta c'è sempre stata una collaborazione
Fra pubblico e privato poi basta pensare alla storia di questo Paese pasta pensarle Società operaia di mutuo soccorso basta pensare le opere pie basta pensare che tradizioni c'è anche questo tipo di intervento sociale
Ora questa collaborazione quindi è al centro dell'attenzione è uno dei paradigmi interpretativi e e di di di progettualità
Questa collaborazione naturalmente assume significati diversi Pino starò qui è a a ripetere ma assume significati diversi in un contesto come quello americano in cui c'è una delega al per al privato in assenza di pubblico
O in un contesto come quello inglese dove c'è il tentativo di ridurre lo stato sociale al minimo e quindi di lasciare il campo alle fortissime privatizzazioni oppure ancora in un contesto anch'io definirei appunto
Centro nord europeo dove invece la collaborazione fra pubblico e privato è volta Ali incrementare la efficienza scusate se uso questa prova un po'usate la efficacia
Dei sistemi locali di protezione sociale appunto intensificando la collaborazione allora credo che noi opporsi da questo punto di vista qui il problema politico oggi in Italia sul welfare io lo lo sintetizzerei così
Bisogna evitare un brusco processo di americanizzazione
Cosa vuol dire un brusco processo di americanizzazione vuol dire un dualismo esasperato nel mercato del lavoro
Vuol dire povertà sociali crescenti vuol dire fortissima esclusione sociale di larghe quote di popolazione dalle tutele fondamentali vuol dire città socialmente segregate
Questo le quattro caratteristiche con le quali si presenta servo a al viaggiatore diciamo curioso la società americana
Se ne vogliamo evitare queste io ritengo essere delle caratteristiche di uno di uno Stato sicuramente ingovernabile da sinistra ma governabile solamente da culture populistiche di destra
Allora dobbiamo affrontare la costruzione di uno scenario sociale di tipo centro nordeuropeo ma sicuramente diverso specifico perché qui coi modelli non si possono certamente imitare si possono ispirare ma ci posso nemica
Se questo è lo scenario dalle premesso che sono partito allora né significa che
Abbiamo due problemi di fronte abbiamo la necessità di un riorientamento fortissimo delle politiche sociali come politiche pubbliche e dall'altra parte abbiamo la insista di una ridefinizione del ruolo dei soggetti pubblici diciamo dello Stato per capirci prima
Allora che cosa ci hanno detto fino ad oggi gli studi le ricerche su cosiddetto terzo settore certo questo insieme otto quello che Giorgio Ruffolo chiama terzo sistema ci ha chiamato terzo sistema già del libro di tanti anni fa
Cioè questi insieme i soggetti che si muovono senza fini di lucro variamente organizzati dalle associazioni o volontaria alle società di mutuo soccorso le nuove mutualità ai gruppi di self help alle fondazioni ecco cosa c'è e che cosa è emerso da queste dice che in Italia sono emersi due-tre cose importanti
Primo che questo terzo settore ancora fragile nel nostro Paese si sta sviluppando ma ancora fragile che comunque sia maggiormente rafforzato proprio nell'area dei servizi sociali
E che in ogni caso è molto differenziato nel territorio le presenze sono molto differenziate la cosa interessante
Che ormai tutte dice che hanno messo in evidenza che dove c'è maggior presenza del pubblico maggiore qualità del pubblico
Dove c'è una società più dinamica anche la punti se del mercato lì c'è ancora una società più dinamica e più sviluppata dal punto di vista di questi soggetti del terzo settore quindi per dirla con lo slogan dove c'è più stato c'è più mercato c'è più terzo settore
Dove c'è meno Stato c'è meno mercato c'è meno terzo settore allora siamo di fronte a che cosa siamo di fronte a un sentiero di modernizzazione sociale civile e culturale che c'ha tante dimensioni
Dove l'Italia è più avanti dove le zone pensano più avanti appunto di questa processo di modernizzazione di petto sociale
Civile e culturale lì tutte questi attori hanno una presenza più marcata e qualitativamente significativa lì la qualità sociale
Del sistema di protezione sociale è più ampio
Allora questo significa
Alcune alcune cose innanzitutto che va abbandonata
L'idea di un monopolio pubblico nel campo dell'offerta dei servizi dall'altra parte bisogna lavorare seriamente per costruire quadri collaborativi di un certo spessore e qui è stato detto anche stamattina
C'è una certa voglia di dire che il settore pubblico sia io riformabile siano mai affetto da patologie incurabili e quindi tutte le carte da giocare sul welfare market sul mercato oppure sul terzo settore con sarebbe profondamente sbagliato occorre invece fare un discorso di caso per caso settore per settore Area per aria cioè bisogna dotarsi di una capacità di lavorare in modo differenziato sul territorio
Pensando a quella miscela quegli assegni che sia diciamo territorialmente giusto per quella sede cosa vuol dire giusto non è un discorso così astratto giusto vuol dire che in quella sede produce in modo efficiente la massima inclusione e la massima riduzione di disuguaglianza non c'è una ricetta uguale né per tutti i settori né per tutti i servizi metta tutte le zone del Paese però l'importante è sapere dove vogliamo arrivare o se questo è l'obiettivo al quale vogliamo arrivare si chiedono
Compiti diversi cambiamenti e gli orientamenti a tutti gli attori di questo sistema allo stato inteso come insieme di soggetti pubblici alle organizzazioni diciamo del terzo settore se volete alle stesse impresa al mercato
Allora allo stato credo che vadano attribuiti compiti molto differenziate anche qui evitando degli slogan che ormai siamo abituati se ne siamo un Paese nel quale quando si sente parla di privatizzazione dovremmo essere tutti d'accordo è la panacea di tutti i mali
Sì ore contro le privatizzazioni si dice che e nostalgico arretro rimasto indietro la privatizzazione sarebbe sempre un segno di maggiore efficienza il pubblico è sempre segno di minore efficienza e dove c'è più mercato avremo più competizione più informazioni più trasparenza più controllo
Questo pubblico sarebbe sempre più burocratizzato più pesante più rigido più personale più costoso e invece gli altri sono leggeri informali flessibili personalizzati poi lo stato sociale girò di uno slogan che a molte
E così sì sì si ritrova all'ombra di molti alberi allora
Il discorso invece è questo il discorso che bisogna cercare di studiare di pensare caso per caso compiti diversi per i soggetti pubblici e per i soggetti del terzo settore alone se guardiamo a previdenza istruzione sanità
Di me la cavo veramente con delle battute be'qui non possiamo certamente pensare allo smantellamento di un presidio pubblico forte
Ed elevato che costituiscono a base di cittadinanza garantita per tutti
E questo è molto importante perché questo solamente consente di mantenere quel sistema generale di solidarietà
Fra classi
Fra generazioni chi se n'è parlato anche stamani fra sani e malati
Qua te questo sistema di serietà e l'unico che ci garantisce di poter riqualificare e valorizzare
Quel sistema di convivenza civile che più o meno se conquistati Italia voi non avete idea cosa vuol dire un sistema di convivenza civile quando prevalgono tendenze del tutto a solidaristiche del tutto corporative del tutto segmentate categoria al mente
La comica anzi non esiste più
Isolamento la Società forte blindata
Che da come risposta la società debole solamente la repressione la violenza organizzata
Se voi pensate agli Stati Uniti come punto di forza
Di discussione vedrete che l'unica risposta che stanno dando gli Stati Uniti a tensioni sociali spaventosa crescenti sono la pena di morte e sono l'aumento della conduzione delle carceri e sono al momento delle guardie
Ha blindato delle guardie giurate delle guardie armati
Ora invece l'unica maniera per riuscire a mantenere un sistema di convivenza civile forte è quello proprio di riqualificare rivalorizzare questo sistema
Di solidarietà forti che sono alla base della nostra convivenza e quindi allora dovrete questo non vuol dire che tutto al pubblico assolutamente c'è uno spazio forte
Per il privato pensiamo dai fondi pensione le compagnie di assicurazione alle scuole private c'è lo spazio forte per il terzo settore anche qui pensiamo le mutue territoriali alle successioni volontari
C'è tutto uno spazio forte ci sono ulteriori vedi tutela che possono essere regolati pubblicamente ma poi offerti da soggetti privati
Senza dimenticare che il controllo poi della qualità dei servizi
Forte è un controllo che per quanto lo possiamo pensare a livello ministra Tivo di avere sempre una componente sociale non ce lo dimentichiamo per quanti bolli possiamo metterci passaggi se non c'è un potrò sociale forte su questo la qualità piena manca allora ecco che qui
Qui in questi settori
Ripeto previdenza istruzione sanità qui c'è
Un compito primario ancora del pubblico di erogatore di prestazioni come pure sono compiti di regolazione di nuovi mercati che si aprono a quello pensionistico a quello di secondi e terzi tutele gradi tra sanitari e quello dei nuovi percorsi formativi
Le campo invece dei servizi sociali e le persone nel campo dei de tutela ambientale nel campo dei patrimoni artistico archeologico dei beni culturali e il turismo sociale cioè di quelli che propriamente possiamo chiamare beni pubblici qui c'è invece
Da affidare al pubblico dei conti di totalmente diversi
Certamente anche qui avrà un compito di erogatore ma qui c'è un compito di regolatore di mercati in cui privati possono giocare un ruolo forte ma c'è soprattutto i primi riallaccia lutti abbattute di Ruffolo cioè sud un compito di promozione
Di nuovi quadri di collaborazione di nuova progettazione sociale
Allora questa progettazione naturalmente anche qui insisto su questo perché non se ne ha parlato molto deve essere molto differenziata per aree per settori e per ambiti allo che cosa chiediamo qui allo Stato
Allo Stato chiediamo di promuovere la domanda e di stimolare l'offerta di questi beni
Ne ha già parlato seppure sinteticamente Ruffolo quindi anch'io non vado a fondo ma cosa vuol dire promuovere la domanda di questi beni
Vuol dire deducibilità fiscale delle spese per i servizi
Che si intendono promuovere utile credo agevolato per il consumo di certi servizi utile promozione anche di mutue volontarie di polizze assicurative che finanzia il consumo in cui l'utente è stato collaborano
Ma suo fronte l'offerta c'è un ampio ancora più ampio compito da affidare allo Stato dice da promuovere cooperative non profit organizzazioni c'è da promuovere associazione di utenti senza fine di lucro
Tenga a cui Tarantini contributi Poli sotto forma di strutture ceda esenti da fare esenzione di imposte alle sulle fondazioni c'è da promuovere il volontariato c'è da voglio svolgere interventi garanti che garantiscono la reale flessibilità una riqualificazione dei disoccupati
C'è da fare un discorso di ieri visioni tutte le forme giuridiche utilizzabili per l'attività di non profit c'era trovare una nuova disciplina fiscale per agevolare le donazioni c'è una nuova disciplina giuridica per facilitare l'associazionismo vedete c'è un e norme capito in quella lo Stato deve cambiare radicalmente la sua cultura deve essere Luís promotore di terzo sistema non deve aspettare
Che nascano solamente iniziative quelle nascono anche autonomamente ma adesso il promotore di questi di questi si attiva ecco qualcosa vuol dire stimolare l'offerta in modo forte questa Effetti
Ai setti rilevanti sul sullo fronte dello cupa azione stato citato Riboty dell'orma potremmo citare altri studi anche ricerche internazionali che dimostrano il V come questo può assumeranno un volano importante per l'occupazione
Allora lo Stato che cosa fa in questo caso lo Stato mantiene un ruolo centrale anche qui comizio come pubblico nel senso che deve continuare assolvere determinati bisogni ma deve essere il regolatore l'attivatore tutto un'aria nuova
Allora naturalmente varate qui ce n'è assolutamente il tema perché tra poco finito fra pochissimo anzi ma che gli scienziati dell'amministrazione ormai quando parlo della pubblica amministrazione in Europa parlano e usa una forma molto evocativa dicono che occorre fare un'opera di Ama inventi Inc Gava smentisce gli orari
Pensare a lui organizzano il sistema pubblico il sistema burocratico non è più in grado di funzionare si dice Cornacchia andare verso un approccio ecologico dell'IMI confronti la pubblica amministrazione vuol dire cioè sistemi aperti
Sistemi flessibili sistemi che cambino continuamente in presenza dell'incertezza sistemi a rete a maglie strette sistemi cioè in cui ci sia una coprogettazione dell'intervento sociale in cui lo Stato
Li soggetti terzo settore le comunità locali le unità di convivenza comunque si siano riescano corte dei queste maglie strette di un sistema avrete ecco allora se voi pensiamo a questo pensiamo quindi alla possibilità di cominciare a individuare quella che l'UFO richiamava la società non più lo Stato deve essere quindi una nuova rete collettiva di protezione sociale in cui ci sia cooperazione collaborazione dicevo all'inizio
In cui ci sia una larghissima utilizzazione delle tecnologie presenti in cui siamo gli ultimi in Europa come utilizzatori tecnologia livello
Dei bisogni l'innalzamento della formazione dei saperi lo scambio continuo di informazione una continuazione ininterrotta di programmazione sperimentazione valutazione dei progetti riprogrammazione qui siamo in un Paese in cui non si valuta mai nulla dell'effetto di quello che si fa
E finisco con il compito degli altri soggetti
Non possiamo pensare che questa opera di ricostruzione di un progetto sociale avanzato di un sistema di protezione sociale collettiva avanzato si basi solo suoi orientamento del pubblico no
C'è da stimolare e da pensare era chiedere anche soggetti di così tutte al suo settore di essere più forti di acquisire più professionalità più managerialità nella qualità di servizi più continuità
E più attenzione ancora gli aspetti qualitativi relazionali infine alle imprese
Le intese
Qui c'è da fare una scelta forte io l'altro giorno ad un convegno da Ancona
Ascoltavo Stefano Zamagni che parlava l'imprenditore qui l'imprenditore non può essere se vuole entrare in questo gioco solamente l'imperatore che pensa al profitto il vecchio modello insomma non regge più per la Società quella privatizzazione dei profitti
E della esternalizzazione dei costi pensate semplicemente al rapporto fra imprese e territorio
Le Marche sono regione che adesso vanno sulle prime pagine anzi non le quinte le seste non so se dice prima pagina
Della repubblica che ci hanno il primato del tasso di sviluppo del retto nazionale pure se guardiamo al territorio dove sorgono i dista musi distretti industriali adesso richiamo nei poli avrete
E vediamo che i guasti sono spaventosi perché sta ambiente perché se l'impresa calzaturiera
Delle delle mie zone fa molti affari però poi butta le discariche nei pozzi sotto il fiume distrugge i fiumi delle Marche che può richiederanno migliaia e migliaia di miliardi intervento Della collettività marchigiana per cui il classico modello di privatizzazione profitto
E di esternalizzazione dei costerà se l'impresa se il mercato vuole entrare in questo discorso
Di nuovo sistema deve allora pensare all'imprenditore quasi in senso super italiano ma sociale
Cioè l'inventore come innovatore
Che si responsabilizza per rapporto col territorio si fa carico negli affetti
Sul territorio della sua azione ora se tutte queste cose possono camminare ora forse forse potremmo cominciare a pensare a un sistema di protezione sociale allargato però non c'è dubbio e non c'è dubbio che le parole d'ordine in questo caso sono riorientamento del pubblico sono nuova consapevolezza e di diritti sono espansione della cittadinanza sono promozione terzo sistema e sono ripensamento contino di nuovi quadri collaborativo grazie
Ma procedendo dall'ordine al collega ancora Fabio dico
Diamo la parola che è tra l'Authority per secondo intervento annunciamo prende atto che poi
Tocca a lui dopo prima Zanetti prezzo
Vorrei l'orecchio a raccogliere l'invito a dirlo Giorgio Ruffolo
Passare
Riflettere su vuol fare dei problemi livella quindi struttura vorrei insomma proseguire il dialogo che peraltro
è stato portato avanti anche da Ascoli
In questo momento dovrei discutere vorrei discuterlo corrente per quanto riguarda la mia specifica competenza cioè per i profili non economici bensì propriamente costituzionali
Io per fare sul piano costituzionale inevitabilmente si conforma
Si sostanzia nella tutela dei diritti sua riscritti costituzione allora vorrei svolgere le osservazioni su due piani
Prima
Vedere brevemente qual è la struttura dei diritti sociali scritti in Costituzione cioè il quadro teorico perché
Perché
Per operare conoscendo è necessario avere di fronte a sé il quadro teorico da cui trarre poi le conseguenze la seconda parte delle mie osservazioni vorrei dedicato appunto alle conseguenze che possono trarsi da questa analisi sulla struttura costituzionale i diritti sociali beh io partirei da questa osservazione osservazione per i costituzionalisti banali che sa che tutti fanno quando sono queste cose l'espressione di chi sociali considerati in sé per sé poli senza generica
Vuol dire tante cose
Eppure era esistenza nel nostro testo costituzionale di previsioni
Nelle materie trizio in mente proprio i diritti sociali beh non ha non è priva di senso
Certamente il nostro sistema costituzionale presta nei confronti del dei diritti sociali una tutela maggiore più specifica rispetto ad altri al dal pretore previsti altri ordinamenti andiamo ad altri ordinamenti come in Germania l'opera di è soltanto una clausola generale di tutela dello stato sociale dal trio di lamenti come la Francia dove la tutela i diritti sociali e prevista relegata in un preambolo per la nostra Costituzione
La nostra Costituzione
Invece fondante
Uno i propri principi intorno agli sociali e qui io vorrei ricordare trenta detratti che valgono a caratterizzare
La tutela costituzionale diritti sociali
Anzitutto il fondamento il fondamento etico sociali hanno anche questo l'osservazione nota per fra i costituzionalisti
Si rintraccia in dei principi fondamentali gli articoli due e tre il valore della persona e il principio d'eguaglianza bene se questa l'osservazione banale non si sono tratte e lo farò io cercherò di farlo successivamente non sono tratte le conseguenze sul piano politico costituzionale a questa
Tutela forte costituzionale forte
Ma poi la seconda osservazione che volevo fare sul piano costituzionale dell'asilo i diritti
Sociali è sì è poco riflettuto sulla struttura che pure scritto in Costituzione che una struttura binaria basta leggere la Costituzione
Diritto alla salute
L'articolo trentadue la nostra Costituzione stabilisce che il diritto alla su tutta l'Unione diritto fondamentale dell'individuo e interesse la quota evitando il diritto di tutti poi scrive che è necessario garantire le cure gratuite agli indigenti
Un diritto di tutti i diritto
Che prevede una particolare posizione giuridica per alcuni soggetti perché svantaggiati
L'istruzione be'analoghe la struttura
La scuola è aperta a tutti un diritto di tutti poi i capaci e meritevoli anche se privi rendimenti hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi
Il lavoro
Da Repubblica tutele lavori in tutte le sue forme applicazioni un diritto di tutti poi in ogni caso la retribuzione deve essere sufficiente ad assicurarsi e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa
Assistenza e previdenza ogni cittadino deve essere ad ogni cittadino essere assai assicurato
Assistenza e previdenza
Insomma
I diritti sociali si conforma nel nostro sistema costituzionale da un lato come diritti universali dall'altro però come diritti particolari
Cioè collegati alla particolari situazioni di disagio
E allora
E allora quello che solitamente viene ripetuto è stato ripetuto più proseliti socialisti la discussione che sul perché spesso contrappone l'universalità del diritto sociale da un lato la parzialità dei riti sociali dall'altro per tutti e per soltanto per alcuni realtà nel nostra Costituzione tra una soluzione di tipo diverso una voluta ambivalenza per tutti e per ciascuno
Insomma e per rendere universale il diritto sociale che è necessario considerare
Di particolari situazioni di ciascuno
Io credo che da queste due osservazioni
Il fondamento negli articoli due e tre i principi fondamentali della generalità e particolarità della struttura diritti sociali più contenuti Costituzioni ne discende
Ma di che intanto la nostra Costituzione afferma in modo chiaro
Che non è sufficiente come per i diritti più classici libertà alla mera programmazione me necessario garantirgli i diritti sociali
Per questo richiede un ruolo attivo da parte di una pluralità di soggetti la Costituzione spesso non indicano un parla di Stato parla di Repubblica
Certo nella Repubblica un ruolo specifico dovrà venire anche dovranno avere anche i pubblici poteri cioè dovrà avere anche lo Stato
Però ciò che viene sottolineato
E che e anche qui distinguendosi dai più classici diritti libertà
Ciò che la Costituzione pretende dal nostro dalla Repubblica è il godimento e la soddisfazione del diritto sociale
La scuola è aperta tutti godimento deve essere individuale
A differenza di vite libertà e diritti sociali non possono ridursi per esempio
Alla semplice ammissione alla prestazione
Ma prevede sancisce richiede il godimento effettivo
Non l'iscrizione alla scuola ma l'istruzione
Non l'accesso alla prestazione sanitaria ma la salute
Insomma
Quello che lo stato ha costituzionalizzato
E in sostanza un'obbligazione di risultato quello che lo Stato costituzionale a contratto
Ai sostanze un'obbligazione di risultato
Quali sono le conseguenze
De
Due le dovrà indicare che sono strettamente tra loro legate
Pertanto non ho tempo per spiegarlo in modo adeguato ma insomma
Intanto non viene stabilito che è necessario un intervento diretto da parte dello Stato
Cioè non è scritto in costituzione che lo Stato debba farsi direttamente carico
Se la prestazione c'è scritto qualcosa di più
Non di meno
è scritto che lo Stato la Repubblica deve garantire l'effettività del diritto
Non escludendo Manzi incerte in certi casi auspicando
L'intervento anche gli altri soggetti che non siano quelli pubblici
Se questi altri soggetti
Sono idonea a garantire l'effettività del diritto
Non riprendo perché lo ha fatto su accennato Ruffolo nella sua introduzione
Le riflessioni su quanto la sinistra
Ma poi tutta la discussione sul welfare stenta invece a scontato
Un interpersonali tipo diverso cioè che sia e stato sociale vuol dire
Stato che essi assume il carico della prestazione
Scordandosi forse un po'un parte
Il secondo aspetto
Quello del dell'effettività del diritto
Perché
Anche qui mi spiace mi scuso per la
Rapidità del passaggio che certo meriterebbe più approfondimento se ciò che rileva è risultato al limite rilevante la natura pubblico-privata di soggetti che
Restano in servizio
O l'organizzazione
Anche se e questa è la seconda considerazioni strettamente legata alla prima
Un ruolo dello Stato cioè rimane
Perché deve essere garantita l'effettività del s'conseguimento del diritto
E rimane allo Stato un ruolo decisivo non meno importante la prestazione diretta cioè quello dei garantire equità il controllo sulle prestazioni sociali
Comunque da chiunque esercitate
L'obbligazione di risultato in campo sociale almeno
E comporta la impossibilità di lasciare un libro libero sfogo al mercato
Agli egoismi proprietari si potrebbe dire con frasi più infatti
A Libero scontro degli interessi questo sì
Per l'effettività del diritto
Costituzionalmente voluto e escluso
E allora
Altri soggetti possono intervenire però non possono determinare l'offerta o selezionare la domanda
E il ruolo poco dello Stato a quello di
Regolare l'offerta e la domanda e come dirò tra un attimo la qualità soprattutto se ciò che conta è il risultato
Perché ciò che diventa decisivo a questo punto
è garantire
Da chiunque prestato
Neppure le strutture
Ma le strutture efficienti
Perché è il diritto che deve essere conseguito
L'ambivalenza della diritto sociale di ciascuno
E di alcuni degli svantaggiati e allora è certamente necessario garantire altresì
La fruibilità da parte di tutti delle strutture qualitativamente adeguate alla soddisfazione del diritto
è necessario garantire la generale la generale la generalizzata qualità
Non slalom è resistenza non un servizio sanitario purché sia Monselice sanitario che garantisca la salute
Be un corollario si
Indiani da porre
Certamente per garantire la qualità del servizio da parte di tutti l'effettività del diritto da parte di tutti ciascuno e dei meno abbienti in particolare
Non è accettabile sul piano costituzionale
La distinzione delle strutture organizzative e funzionali
Nel campo delle prestazioni fornite
Perché ciò gran cioè perché da ciò conseguirebbe in via di fatto la distinzione separati diritti un diritto per alcuni
Un diritto alla salute per alcuni un diritto per il
Alla salute minore per altri
E allora se è necessario mantenere preservare come dire la struttura unitaria della qualità del servizio
Ciò non comporta è questo il punto
Che questi l'indivisibilità del soggetto che eroga il servizio stesso
Unicità dalla qualità della prestazione non unicità dei soggetti prestatori del servizio
Una prima conclusione
Per garantire l'effettivo diritto sociale così come la nostra Costituzione vuole
è necessario garantire
Servizi efficienti pubblici e privati
Comunque in grado di soddisfare le pretese
Indistinguibili ITA equipara abilità
Della qualità delle prestazioni
Fornite da soggetti diversi
La fruibili la fruibilità
Da parte di tutti
Abbienti o meno
Delle strutture che presto i servizi
Quali che siano i soggetti appare a fornire va be'
Fin troppo facile sarebbe constatare la distanza
Tra quanto richiesto la nostra Costituzione
E quant'è e qual è lo stato di di efficienza dei servizi prestati
Caratterizzati da principi versi disparità
Infungibilità
Però
Sì è vero che le condizioni di anzi sono proprio le condizioni critiche in cui verso nuovi servizi sociali che ci inducono a riflettere
Io a riproporci queste domande in fondo classiche
Io ritengo e vorrei sostenere in pochi minuti
Che non è vero come spesso è stato ripetuto non è vero non ce lo ha ricordato che non sia vero anche Ruffolo ed anche Ascoli nelle
In precedenza che la crisi del sebbene dei diritti sociali in Italia si essenzialmente caratterizzata of esclusivamente caratterizzata dai limiti finanziari della crisi fiscale
Io credo che
Certamente sì almeno rilevante se non determinante
Che abbia causato la crisi fila la la crisi del welfare
Le condizioni critiche in cui
Verso i nostri servizi sociali siano anche determinate dalla incapacità dello stato contemporaneo
Di esercitare correttamente il suo ruolo di regolazione distribuzione delle ricchezze dei beni e dei servizi
L'incapacità di fare quello che invece invitavano a fare tanto Ascoli quanto Ruffolo
Badate che se questo fosse vero
Per la svolta culturale sarebbe importante
L'approccio
Stesso sarebbe importante perché avrebbero dimensionali sì
Come dire tutte le tesi che sostengono che la limitazione dei questa era inevitabile
Perché i limiti sono posti a livello costituzionale e poi dirò perché non è non mi sembra che così sia perché limiti sono posti da
Dalla crisi fiscale
Bene
Io per farla breve come dire vorrei soltanto esemplificare
Le ragioni che mi inducono a dire che
Essenzialmente l'incapacità di esercitare il ruolo di regolazione dello Stato che determina la crisi la crisi sono la crisi del welfare
Anche qui per quanto riguarda le competenza di legandomi a quanto prescrive la Costituzione a quanto non si riesce a ottenere
Dicevo all'inizio stesso strutture ambivalente diritto di tutti e poi agevolazione per gli indigenti e allora non è detto in Costituzione almeno è questo e questo è opportuno rilevare
Non è detto
Che l'amministrazione debba garantire
La gravità del servizio deve garantire
L'effettività del diritto
Può
L'amministrazione
Seleziona l'intervento
Per ristabilire in condizioni di eguaglianza per riportare garantire la fruibilità
Il diritto a chi non è in grado di far
Questa funzione di distribuzione sia arbitraria
E dunque non democratica in sostanza
è necessario essere essenziale stabilire in precedenza quali sono i criteri selettivi che debbano essere utilizzati dalle pubbliche amministrazioni dello Stato
Per come dire selezionare ripartire beneficio sacrifici sociali
Ma i criteri selettivi anche questi sono chiaramente scritto in Costituzione
Si tratta di distinguere tra abbienti indigenti
La selezione delle domande in campo sociale può avvenire
Sulla base della complessiva situazione economico-sociale dei soggetti
Anche perché ciò che conta per la nostra Costituzione per la valorizzazione della persona
E il punto qual è
Be
Che allora diventa essenziale la capacità di accertare da parte certamente questo sì dello Stato non di altri soggetti
Di accertare le complessive situazione economico-sociale di ciascuno
La domanda il punto è allora
In tra oggi lo Stato è in grado di farlo
è in grado di selezionare il proprio intervento sulla base delle situazione economico-sociale di ciascuno
Del reddito ma non soltanto del reddito
Beh
La confusione fiscale contribuito Dale contributiva la incapacità di
Di capacità fiscale dello Stato mi sembra che
Induca a ritenere che ciò non sia
E allora io lo fa venire meno il presupposto necessario per la selezione
Delle domande
Per il rispetto del principio d'eguaglianza
E allora e allora l'universalizzazione del servizio sociale dei servizi sociali
Via una origine perché non si traduca in privilegio lo Stato
è stato indotto a generalizzare non solo questa è una delle ragioni
L'universalizzazione in sostanza dei delle prestazioni attenzione non dei diritti sociali è stata data dalla incapacità fiscale dello Stato la incapacità di selezionare le domande
Ciò certo crea non poche rigidità
Ciò certo ha prodotto anche problemi d'ordine fiscale
Tanto più in tempi di crisi economica
Ma e questa è la seconda conclusiva domanda che mi vorrei porre
I limiti finanziari
Possono portare a eliminare
A condizionare
L'ottenimento del diritto dei diritti sociali la crisi fiscale
Se può portare a selezionare domanda di beni servizi può giungere a compromettere l'effettività diritti sociali
Ma io non credo anche qui lo dirò in breve poi
Essenzialmente perché non è scritto
In Costituzione nell'articolo ottantuno che più volte si città qual è il criterio selettivo nella distribuzione dei beni e dei servizi
I limiti finanziari non sono assoluti sono non sono assoluti sono relativi riguardano la manovra complessiva la manovra finanziaria del governo
Definisce la scala delle priorità
Essenzialmente una scelta di tipo politico
E allora
Se così è
Il sacrificio delle nelle prestazioni l'ottenimento del servizio questo non può esser dato
Perché se il Governo il Parlamento sono condizionati relativamente soltanto relativamente al vincolo finanziario
Sono invece soggetti alle proprie decisioni
Anche di politica redistributiva
Dal vincolo costituzionale da limiti posti costituzione
E sì è vero come nessuno mette in discussione che il fondamento riti sociali sovente ai principi fondamentali quali il due il tre
Bene
Se è vero dunque che i diritti sociali si pongono con i principi fondamentali del nostro ordinamento la tutela costituzionale è una tutela forte prevale prime privilegiata prevalente rispetto ad altre
Il problema dell'eventuale sacrificio per motivi finanziari riti sociali si sposta dal piano meramente finanziario economico al piano propriamente costituzionale
E allora
In questo campo non può prevalere
Il limite dell'articolo ottantuno
Perché anche qui lo accenno soltanto
Il principio costituzionale spesso nel quarto comma l'articolo ottantuno non è in grado di precludere
La realizzazione di un diritto fondamentale due-tre
E allora
Concludendo
Concludendo
A me sembra che i diritti sociali più che essere finanziariamente condizionati appaiono essere costituzionalmente con condizionati lo Stato non può easy immersi
Dal prestare le risorse necessarie per la il conseguente l'effettività tra tutela
L'effettività della tutela può essere garantita esclusivamente sulla base delle considerazioni che poc'anzi facevo
Cioè sulla base di uno stato in grado e capace di regolare le prestazioni di soggetti anche diversi ma regolare di prestazioni che garantiscono la qualità del servizio l'effettività del diritto
E allora
Ringraziando il professore adesso la parola al nostro
Circa amica Gaza
Si prepari prove Paolo Nerozzi
Per cominciare a vorrei scusarmi Demitri italiano cattivo
Però penso che sia meglio più caldo un italiano con errore
Far far tra due orchestre
Vorrei fare una proposta per la riforma dello Stato sociale
Ma non voglio tornar sull'argomento dello perché eccome della crisi dove al feste
La mia proposta non pretende ti è stata l'assoluzione ma a volte SAP un contributo capro prospettive no perché apro una discussione
In un certe e in un certo modo
Continuo una idea provata radicalizzato la che ha pronunciato Stefano Rotta alla fine della sua presentazione gli propongo la creazione di un secondo settore della società
Dopo li individui cambiano servizi sociali o ecco lo accetti o culturale contro un reddito di cittadinanza
Dunque una riorganizzazione Global del tempo della vita
Per la creazione di un secondo settore della società
Organizzato non in forma di mercato
Poco importa per me se si parla di secondo sec. Toro sferra oggi il settore quaternario come lo fa processo Hit Parade
O se l'idea è veramente il nuovo o no
Pare che lasciate Lola aveva pensato in qualcosa di simile all'inizio degli anni settanta
L'introduzione di un tal settore potrebbe impiccato tra l'altro la riorganizzazione dello finanziamento dell'istituti sia universitari sia professionale
La riforma globale del sistema della disoccupazione ciò l'abolizione quasi completa della disoccupazione e dei sussidi ed all'assistenza ai disoccupati
L'abolizione quasi completa dello sistema dell'assistenza sociale
Una Franz formazione dello o sistema di pensioni di vecchiaia per una combinazione dell'ora i titoli citati in danza contenzioni privati complementare e o un passo verso la parità Tipton e omonimi
Per spiegarlo e dettagliata la proposta
Ora accennava agli a conventi che mi hanno con Totti verso la idea di presto seguiti secondo settore né per cessare ogni assi fondamentali
Ma non posso che lì entrarono nella discussione sullo finanziamento dello secondo settore perché da una parte o non sono un non sono un specialista di questi problemi
E dall'altro acciaio esistono tanti calcoli per chi avvia per Como
Finanziato un dovetti tutti puzzle tunc lo rinvio ai testi
Per me il Como sindacalista e sociologo dello sindacato il primo argomento è stato quello della riduzione dell'orario di lavoro
Però ci penso che una politica attirati caldo riduzione dell'orario di lavoro tesi peggiore tengo in ogni caso necessario
Non sia più sufficiente a te eliminava la disoccupazione
Credo ancora meno con una altro rafforzo rinnovata politica economica che iniziano
O la si entra un nuovo aumento sconcio fatta politica strutturale sia capace ti risolvono il problema della sotto occupazione
Lo stesso Klaus sette il segretario generale della Ig-Metall presto sindacato che e non rompa
Può sicuramente è stato considerato il pioniere della politica di riduzione del tempo di lavoro
Costata senza illusioni
Citazione già oggi si può dir con il ritmo esistente sinora sulle riduzione dell'orario di lavoro non si raggiungerà più una piena occupazione
Sì citazione
Anche una radicalizzazione della forma normale di riduzione dell'orario a pasta appena a mantenere la vocazione esistente ciò indica il celebre contratto
Della Volkswagen nella Chiti metal cosa fax che prevede per due anni una praticato riduzione dell'orario a venti otto punto otto ore per settimana
Teste abilitazione riduzione praticarle dell'orario di lavoro assicura la sicurezza del posto di lavoro ma solamente per due anni e solamente per i dipendenti della fortissima
Non garantisce i posti di lavoro nelle città a valle e a monte della Fox
La politica contrattuale dello sport del sindacato trova il suo il di inviti nel problema della sicurezza per i posti di lavoro o atti pretura nella sua creazione
Il richiamo Tree una politica economica orientata verso l'occupazione più affanno Leasint qaedisti in questa situazione
Indi ora che alla regolazione rivoluzione microelettronica ha cambiato radicalmente le condizione di partenza
La razionalizzazione dei processi produttivi
Egli relativi aumenti di produttività hanno nei confronti delle precedente devo lezioni techno lo ha circa un incomparabile fritto
Ha chiesto si aggiungono le riorganizzazioni lo cistica adesso il re incendio quindi tutto il processo produttivo
Tutto presto a
Ulteriore e norme possibilità di razionalizzazione e ciò possibilità di eliminazioni di posti di lavoro
Oltre Gore scritta un calcolo Tilotta Chopin questo neo conservativo che fu una volta impressi dentro ad lo partendo dal tulle Hans
Per la Repubblica federale e censura che è un esperto dalla famosa censita McKinsey
Comincio Callas citazione se la più elevata condizione delle tecniche disponibili orci fosse utilizzata dappertutto dove è possibile
Utilizzarla dei trenta tre milioni
Delle esistenti posti di lavoro e nel territorio della Germania invecchiata mentre nove milioni spariva ettaro
La disoccupazione aumenterebbe al trenta otto per cento
Finito il citazione
Anche se le cifre fossero messe in discussione costi così si rendono in ogni caso chiaro le dimensioni intorno alle tribali si discute
Dai dieci ai più indici milioni di disoccupati solamente inciampando
Creste dimensione non sono più fronte ciambelle con una politica politica economica orientata verso l'occupazione
Ciò vuol dire che devono essere studiati nuovi modelli Tissot accetta e dello stato sociale
L'attuale modello di crescita dell'economia distrugge posti di lavoro
Per presto molti specialisti delle relazioni industriali e altri parlano perciò l'Ospol
E invece di ciò la esplose ciò Los promosso un gruppo di studio francese arriva alla conclusione che e assurdo puntano sulla crescita economica per arrivare ad una soluzione del problema Dell'Atti su cooperazione
La conseguenza della crisi occupazionale e la spaccatura della nostra società
Ora i Centaro unisco Pardo
Sugli soli passioni già discussi
La maggior parte del delle sinora discusso o in parte anche praticato soluzione prendo spunto dalle conseguenze della crisi dunque dalla povertà
E la vuol land io ero con la garanzia di un reddito basso
Come vicenda anche chiamato sussidio imposta sul reddito negativo
Reddito Pansa pentito minimo eccetera certo a passeggio estinse in campo allocazioni diverse presto non edicolante importanza sull'argomentazione per o se dietro una gioia con de nome nazione per esempio nel reddito minimo soltanto un altro nome nasconde una miglior assistenza sociale
Questa impostazione del ceo aveva la si rivela di fronte alla radicalità della problematica una non soluzione
Mi sembra importante il pensiero
Di associate il diritto alla preti To Bass al concetto di cittadinanza come gli hanno fatto adesso da molti autori
Mentre lungo prestito minimo hashish appena contro la marginalizzazione
Che va insieme alla spaccatura della società irretito hotel ci trattino al cavallo ogni cittadino ha diritto sotto tetti e Bennato condizione dati scultore e collegato all'idea di dunque all'antico radianza normativa di tutti i cittadini
Affinché la marginalizzazione venga eliminata o almeno si lasci ska contro energicamente effettivamente il diritto derivato dalla uguaglianza dei cittadini deve esserlo più che normativo vede esserlo sostanziale tale che il reddito hotel ci trattino sia avverrà mento sufficiente
Presto sempre a anche la tendenza che si impone nel in questo errore la Rete di mi sembra la più importante più discutere tutti testi Castione de dei sikh entrambe retto antipasto
Una barca una parte dei fattori del reddito basso
Vuole allargare la sua concezione ad una prestazione di lavoro che infine vedo con turno altri re inserimento nel sistema del normale lavoro salariato
Critici sono esempi pratici che dal lavoro obbligatorio sino a Capello volontario Chung ostino a proclami di reinserimento
Uno e il proclama francese del potrebbe negli minimo dall'assassino terreni
Un altro sono la marca laccio parte del delle numerose varianti di Zac in West negli Stati Uniti
Il loro scopo e comunque infondato se aggiungo al posto del benessere a misure di inserimento
Presto il disturbo si basano sulla presupposizione errata che ci sono sufficienti posti di lavoro o che possono essere Troiani
Se tale proclami ciò nonostante abbiano avuto un certo Successo molto relativo e connesso al fatto che in una economia così complessa e dinamica
Sì li daranno sì entro alcuni posti di lavoro e Cresto teste Missouri risultano un supplemento chissà allarmi o per le imprese
Riposti diventati gli idoli è spesso un problema a trovarlo lavoratori con la Susta qualificazione
Ciò i datori di lavoro hanno con i proclami di formazione di riqualificazione oppresse di noi come con il R. Emilia in Francia o il bravo stereo il treno in ferie nelle Stati Uniti e cantare Tania
La possibilità di scaricare i costi di formazione alla spesa pubblica
Per una valutazione di testi proclami rinvio ai lavori molto critici di chi stende in che lavora per l'altra alla organizzazione internazionale del lavoro la illo
Non molto lontano dal R. mi e dal battere ci sono anche le proposte ti crearono un secondo mercato utile Moro
Lo direi che e molto più su sto molto più il vero ti Pallaro è tutti Recco di regolazione del secondo mercato perché esiste da tempo
Il secondo mercato del lavoro si basa su tutti i posti di lavoro creati dallo Stato nel quattro di certi proclami per esempio in Germania dell'Est ben presto e tifa licitazione Katie occupazione
Molto in molte volte iniziato dai sindacati
Se il secondo mercato è un ponte come il primo comma a Vienna almeno in parte in feste impresa allora adempie atto una funzione importante
Ma con ciò non si risolve il problema fondamentale
Che aprì sono i due compiti Tel secondo mercato il primo di aiuto transitorio
Nel confronto nei confronti del mercato per Kolarov il secondo appello della soluzione del problema fondamentale che non esistono più posti di lavoro sufficiente
Ma età stante l'emittente oggi che Cresti non possono esser letto gli atti nessuna sufficiente con il secondo mercato di lavoro
Giustamente in Germania dell'Est si vede bene in il tasso di disoccupazione la quota di disoccupazione rimane altissimo
Veramente è presto non può essere appagato
In testa ipotetica citazione il riassunto alla propria ematica dei servizi sociali
Molti prestazione sociale lavoro sociale e assistenza consistono in prestazioni spesso male impiega prego
Vorrei Repetto ai fini ciò che fu detto molto spesso ciò che molti non ti dicono ma credo praticamente tutti sanno tutta questa assistenza come prestazione sociale e lavoro sociale non e misurabile
Come il rimanente lavoro salariato essa non e quantificabile
Coloro che hanno esperienza per esempio nell'assistenza infatti l'ho nel lavoro sociale sanno per ciò che hanno fatto qualche volta in cinque minuti
Ha spesso più valore Ciccio perché gli hanno lavorato per Porro settimana o forse meglio e si ciò che a sua volta è anche necessario certamente ci sono qui ad azioni passarci tra normale lavoro salariato e attività dei servizi sociali certamente S furono comunque quantificata
E necessariamente anche fa capo ma noi sappiamo che sono pacato pacato e molto male troppo poco e che presto lavoro domanda molto dalle persone con il volto
La conclusione può solo solo resta i servizi sociale non possono essere considerati una merce
La tendenza dell'organizzazione capitalista della vita di renderlo tutto merci incontro a Civitella barriere
Una campionessa invenzione della vecchia Repubblica federale tedesca
A tal fine tra il professor al Collège de France incarichi contesta frase si riferisce al servizio civile
Nel cui ambito effettivamente è sorta una grande quantità ti spia vita di solidarietà
Ora affermano molte interpretazioni della storia nostra situazione sociale dell'individualismo rovina in concerto quale nuoto lì omini
Che essi diventano sempre più e concentra i CTU egoisti e più e del e cronisti ci e perciò diventano incapace di spirito di solidarietà
Ma sono contrari a cresta interpretazione tutte le esperienza fatta INCE al Magna con il servizio civile in Italia con il volontariato
E negli Stati Uniti con il Pisco
Non mancano altre casse
Quello che manca sono istituzioni che favoriscono presto spirito civile questo spirito di solidarietà
Io ritti e dove aprì
Sei negli cui s'ha
In un tempo di crisi economica e sociale scoppia una un dibattito su diritti e doveri
C'è il sospetto karate esso si tratti di una riduzione dei diritti e di un aumento dei doveri e nel caso di alcuni politici si tratta proprio ti presto
Altro che sperano forzo ti rafforzava così lo spirito civico
Riprendo Filippo un poco un aspetto per il dibattito come nel del comunitarismo
Che a me sembra estro un po'visto che sia visto da Stefano Uroš tolta in un maniero troppo stretto
Questo dibattito
Per me a un nocciolo importante il rapporto fa individuo e società o meglio tra individuo che è stato secondo le esigenze di partecipazione caratteristiche della Carta democrazia e disturbato
Il sintomo più vistoso e ovviamente la frustrazione con la politica in generale
Che si vede non solamente nel fenomeno per Rusconi
Ma quello si aggiunge il disagio con la politica sociale
è una massa maggioranza Cresto disagio e creato per la dipendenza del Welfare il paternalismo del bello fare per la insufficienza crescente del sistema sociale
E la impotenza del citati noti apportare un rimedio
Questa situazione crea frustrazione Frey appassiti passi vita e non partecipazione
Tuttavia se la democrazia vedo funzionava e necessaria una reciprocità nel rapporto tra individua e società
Conti diceva Chavez Totti alle e a partire già Aristotele Marshall per i già FUS citato alcune volte infine e più tardi gli hanno vezzo e la vorranno un discorso sulla reciprocità e sullo sviluppo di un nuovo e spirito di Cittadinanzattiva una coscienza civica
Per me non c'è dubbio che ha un potenziale di coscienza civica esiste ho accennato alla teste esperienze del servizio civile in c'è al magnate del volontariato in Italia accetta ora che per me sono una prova una prova di questo potenziale
Penso anche ti presto Piotta anziana sia più che vantaggi bello che è visibile e che lì l'individualizzazione
E le sue conseguenze al contrario del locale si pensa in cella pal aumenteranno
Resta
Il testo potenziale
Condivido festa interpretazione con il filosofo spagnolo Fernando Savater
Però le strutture e lo sviluppo delle nostre società non favoriscono presto potenziale persino dopo nel passato la partecipazione o fu voluttà e incrociata per esempio nella politica comunale
Ho nel lavoro sindacale
Ambedue sono oggi a Faro di specialisti e Cresto frustra il laico
Alla fin fine il sesto stato tifoso sarà sarà cambiato solamente da un movimento sociale
Per Rossi potrebbe anche pensava a una dinamica dialettica fra campi ha mentito istituzionale il movimento sociale che i tempi di crisi sono com'è noto sempre anche momenti di libertà
è una crisi rende fa altre volte necessario
I cambiamenti istituzionali che sono impensabile in tempi normali
Tu intervento alla mia
Troppo proposta
Nessun secondo mercato nessun da fare Perro
Lorenz Meet vedeva in piglio anti entrato in mente lavoro Como applicazione fondamentale del cittadino
Tesi che parte dalla presupposti posizione Enron nenia ma ancora oggi molto diffuso che esista sufficiente al lavoro
Dando invece pensa che la cittadinanza e un contratto sociale che vale incerti dice Natale per tutti lì ben più di una società il lavoro al contrario e un contratto privato
In pari tempo
Davanti ad hoc conosceva citazione
Potrebbe fare senso ti domandava ai cittadini di metterlo una a certa parte del loro tempo di vita a disposizione della comunità
In questo senso voglio farla pesta proposta più accoglie e collega i motivi abbozzati
La creazione di un secondo settore della società che non vi hanno organizzato secondo le forme di mercato
Ma che si basa sulla reciprocità di un sufficiente a tre titoli in quanto cittadino e la prestazione di servizi sociali ecologici e culturali
Il principio fondamentale di questo settore
Sarebbe lo scambio però non lo scambio che mi accingo lo scambio di doni presto significa che la forza di lavoro in questo settore non assumere la forma Kinnear ciuccio nessuna prestazioni agendo ammesso rata
Né che vengono determinati fa come nel servizio civile
Tempi di attività flessibili e i compiti
Coppi
Mentre prima la riproduzione della forza di lavoro e indebite indirettamente della società veniva garantiti garantito dai servizi sociali delle donne nelle famiglie nel futuro
Il teste per aspetti prospettiva una parte della loro abilità
No parlo nel futuro tutto tutti uomini e donne dovrebbero partecipare attivamente a mente durante una parte della loro attività
Alla riproduzione della società mediante servizi sociali
Comma aziende fin d'ora per festoni vedo pagava il primo settore solo che resto adesso dopo preparato il miglior in modo più netto
In Italia
C'è una discussione sul problema Ossino atti va letta la società e tenuta a garantire la formazione del singolo cittadino
Questo limite nell'ambito di una progressiva introduzione del secondo settore potrebbe essere per esempio portata atti ghiaccia nuova anni dopo l'individuo avrebbe il diritto mediante per esempio tre anni è un esempio
Il servizio sociale atte a avverte anche quattrocento anni peso siti e con ciò finanziarsi i propri istituti o un'altra formazione
Il secondo settore potrebbe così passarsi su un sistema di bonus
X anni disservizi sociale garantiscono it lega anni diretto del cittadino senza ulteriori obblighi
Ogni donna
E ogni Omo
Dovrebbe prestarlo la sua OPA in ogni settore per un minimo di anni modelli di vita da sviluppava potrebbero per esempio prevedeva almeno
Titolo circa
Dieci anni di lavoro salariato o almeno sei sette anni disservizi TQ tre enti cui tre all'inizio della ditta di un adulto
Questo rapporto di scambio potrebbe assumere la forma di un contratto sociale individualizzato
Qualcosa di simile al modello del governo Clinton nel Likud essa con offra agli studenti in medicina il finanziamento
Per il loro in studi dietro l'obbligo di lavorare per un check c'è Atto numero rotti anni intrecci onde Carrisi fino a venti anni dove c'è mancanza di medici
Con loro già prestano servizio sociale potrebbero scelti ad hoc liberamente il campo e il contenuto del loro servizio l'organizzazione dei servizi sociali potrebbero orientarsi in sul Montello del servizio civile in Germania
Ciò passarsi il su undici uniti assaggi azioni già esistenti hot affrontare di nuovo Tilli bello locale o regionale e nazionale
Ciò prodromo produrre un rafforzamento della sfera della società civile
Al posto di alcune proprio grazie esistenti opporre nuovo subentra ed entro avrebbero impresso settore a censire di mediazione decentrato o centrali
Essi dovrebbero finanziare le loro attività con una sorta di tributo una specifica tassati mediazione del sussidio di coloro che prestano servizio sociale
Il ruolo dello Stato sarebbe come in altri campi per esempio nella politica contrattuale ti Bellotti Carrante della procedura
Nel campo del modello a Pozzato rimangono aperti intorno Carchidi importante ciò che ho rappresenta forza anche una chance per una discussione effettiva equipaggi
A te alcuni vorrei accennato apprezzamento Campello della volontarietà dei servizi sociali Jon la tendenza precaria per questa soluzione ma Cresto apre pervinca ambiente che il venne restanti
Potrebbero evitava il servizio civile poiché non hanno bisogno del reddito del cittadino netti all'ostruzione per la vita in generale
Peraltro un o di costi prestare il servizio sociale rischia realtà io avvicinarlo alla pratica del Harvard Strings del lavoro forzato dei nazione nazionalsocialisti
Per il però ci sono tanti amici inglesi
Loro che quando ho discusso la questione con loro dicono no vogliono stia obbligatorio
E Cresto sono anche
Problemi Italo Cucci urgenza della povertà e della disoccupazione in in ciascun Paese
Giustamente un altro problema e l'inclusione dell'educazione familiare dei bambini nell'ambito dei servizi sociali
Dev'essere cresta tra educazione considerata con una prestazione per la società o piuttosto una faccenda privata collegata a forte ratificazione passionali
Un altro problema e l'ingrosso uno o no del sistema di pensioni di vecchiaia nel secondo settore che gioca a sondare inventa penso necessario
In ogni caso
L'introduzione di un tal secondo settore implicata Scholes
Implica la possibilità di abolire la spaccatura della società spaccatura che c'è ma intatta della Caritas della Misericordia privata e pubblica
Questa spaccatura potrebbe estro sostituita con un modo del tutto diversa Viggiù all'iniziazione del corso della vita individuale e in qui un Jounouchi all'esperienza di lavoro salariato ed i servizi sociali per l'introduzione del secondo settore penso a un una allega Alianza molto larga dai sindacati alle chiese a antropizzazione del Belgio
E cresta alli Ansaldo freddo rivendicava un patto sociale un patto di solidarietà includendo giustamente la creazione del secondo settore
Associ avrei anca cresta reciprocità garantita dei contratti sociali individualizzate
La speranza di un sviluppo ulteriore ti coscienza civica di responsabilità più grande delli individui verso la società
Bene mi mi il siamo a questo punto abbiamo ancora sette
Contributi compreso in in campagna Ferranti
Che si è descritto dopo parla per ultimo
Non perché chiuderne
Perché è un'iscrizione successiva e quindi essendo alla allora che sapete
Invito l'autoregolazione dopo parole Lazio che prima sindacalista che si cimenta
Vincente
E quindi non ha un compito facile a questo punto avemmo la parola Alessandro Monte Bugno le
Essendo un sindacalista del Pubblico impiego alla prima domanda
Che potrebbe viene spontanea presto dopo questi tre giorni è quanto danno hanno fatto i pubblici dipendenti
Per aiutare demolire l'Uefa nel nostro Paese
Quercia sabato ma vede sa per caso o per mettere l'auto in allegria ecco dei
Fatta questa battuta invece io credo che sia indispensabile a partire lo diceva già relazione differenti Imma
Ha detto anche il dibattito in queste due giornate una per un passaggio nuovo tipo di Welfare una riforma pubblica amministrazione
Seria
è una riforma pubblica amministrazione che parte tara il presupposto per la valorizzazione della risorsa lavoro che oggi impegnata all'interno di questo settore
Io credo che noi dovremmo come momento sindacale questo punto riprendere una battaglia in qualche modo interrotta a metà
Dalla nostra azione riformatrice noi avremmo cinque anni fa
Ma questione di forma pubblica amministrazione e l'unificazione di diritti e di doveri a partire dalla contrattazione
Che portò
Il decreto ventinove
Quella riforma
Ha avuto aspetti indubbiamente positivi dal punto di vista della nella legislazione
A però un paio di questioni che vanno approfondite che vanno io freddo riprese dal punto di vista riformatore
Io credo che la legge ventinove l'insieme dei provvedimenti che in questi anni ci sono stati su questo settore anche l'approccio qualche volta sindacale che si è avuto verso questo problema è partito un giustamente
Da un lato ma solo dal punto di vista della riduzione della spesa
Se
Decreto ventinove ha avuto come effetto
Importante è perfetto importante
Un consistente una consistente riduzione ha speso la pubblica amministrazione
L'aspetto invece dove filtrazione il dovere di diritti e soprattutto l'aspetto di una valorizzazione della risorsa lavoro all'interno pubblica amministrazione io credo che in quest'ultimi periodi abbiamo dato che apre arresto e quindi noi dobbiamo ripartire da qui
Quindi alla privatizzazione completa dal rapporto di lavoro all'interno del pubblico impiego e dalla battaglia di risanamento che in qualche modo fu intrapresa con un ritorno ai concorsi
E dalla forme di cogestione che erano all'interno la pubblica amministrazione del nostro Paese
Verso un nuovo modello di lavoro pubblico in Italia
Io credo che dobbiamo partire dalla risorse al lavoro e da quanto i lavoratori pubblici oggi possono essere usati possono essere coinvolti possono essere valorizzati per cambiare
I servizi sociali è salita e più in generale la pubblica amministrazione
Sapendo che vi è una disaffezione oggi molto forte
Da un lato dei cittadini verso i servizi alla pubblica amministrazione ma dall'altro lato
Dei lavoratori pubblici verso il proprio lavoro verso la qualità del proprio lavoro
Con una perdita di ruolo ma anche forma perdita
Che in una parte era presente di quegli elementi di vocazionalità di impegno
Via anche scelta verso gli altri che in questo lavoro pure esiste pendolari infermieri vigili medici ovviamente non tutti in buona parte anche rilevanti
E come non utilizziamo Mary formale Guelfa anche i saperi
Le capacità gli elementi di innovazione
Che all'interno di questa di questi lavoratori in qualche modo ci sono
E sono stati spesso sia dal dal sistema precedente
In qualche modo umiliati e non valorizzati ma anche non solo per un sistema diciamo Chiaretto la pubblica amministrazione nel nostro Paese ma anche per
Un'iniziativa di demolizione anche dei livelli di controllo
Nella pubblica amministrazione verso quello che avviene pensiamo alla demolizione in molti comuni degli uffici tecnici negli anni ottanta
E delle competenze all'interno degli uffici tecnici nel settore del controllo degli appalti Enrico centonove del controllo per esempio per i centri di vite interi uffici provocati
Demoliti distrutti Monti ricostruiti come una scelta politica evidente tant'è vero che a Milano se uno di questi casi società per un arco di periodi costruito eravamo controllori di se stesse
Chi era chi riceveva l'appalto aveva anche con Marco Tosi tali limitrofe il controllo per l'appalto per su quei risultati
Notti ci sappiamo
Ma come anche
Nella valorizzazione di questo settore vediamo anche forme
Diverso è il lavoro di partecipazione io penso soprattutto i servizi sociali
Anch'io di autogestione del servizio che possono arrivare anche una privatizzazione completa del servizio hostess anche di sperimentazione
E in questo si inserisce l'integrazione al rapporto con il terzo settore
Io qui son completamente d'accordo con le colleghe Cevasco di su un ruolo pubblico
Di indirizzo e che favorisce questo questo terzo settore che aveva degli aspetti legislativi ma anche gli aspetti di integrazione
Con un pubblico rinnovato anche con un pubblico che può avere degli elementi di contatto
Con questo settore ma qui probabilmente conviene anche vedere bene che cos'è in Italia questo terzo
Perché
Di fronte
Agli aspetti estremamente interessanti positivi di anche di divisione di
Il portale insomma parte di sette va oltre al lavoro gestione aveva un lavoro anche in proprio ci sono aspetti anche
Più complesse e più complicati
Voglio dire che noi abbiamo settori interi
Chiesi
A per sette ore
Come lo stipendio per gli infermieri professionali per gli educatori d'un milione e due le mostri non considerate obbligatorio ma non considerate
Pagate nel senso che se il bambino si sveglierà educatore prende l'ora
Della figlia del bambino insomma obbligato a rimanere
In questa situazione e una situazione anche di un soprattutto del settore cooperativo
Di eliminazione dei diritti
Compreso quello di gestione del sindacato
Odyssey marca o di iscrizione obbligatoria
Qualche sindacato
E quindi c'è da mettere
Da valorizzare la potenzialità che pure ci sono che pure vengono
Da mezzo in un quadro di interazione col pubblico
Ma per dare anche i lavoratori che operano in questo settore uguali diritti e uguali possibilità di formazione
Lo dico perché noi ci siamo trovati proprio anche a me ma valorizzazione dell'espansione
Di questo settore anche a situazioni
Compresse
E allora come anche come il sindacato essere promotori anche noi
Il terzo settore
Come anche noi avere un'azione non solo di stimolo ma anche di promozione
Che peraltro pesto della nostra storia che passa doppiatore però che abbia appunto queste caratteristiche solidaristiche e anche queste caratteristiche di qualità
Vi è una terza questione
Pubblica amministrazione welfare
Formazione università e ricerca responsabilità verde leggerezza
Qualità della dirigenza della pubblica amministrazione
Suoi diritti suoi poteri
Suoi diritti sui poteri nei confronti di un intervento del politico che va delimitato
Ma anche sua non inamovibilità
Può compongo sua possibilità in qualche modo
Di essere controllato
Di essere responsabilizzata ma anche di essere cambiato
Perché torniamo vedere nel settore della dirigenza banche in altri settori
E di professionalità arrivate non più ragionamento solo di
Valorizzazione diciamo così di una professione ma di valorizzazione di capacità individuali quindi saper distinguere
All'interno delle professioni Ravecca
E perché sul proprio questo settore della dirigenza il capo fra noi e gli altri Paesi d'Europa è maggiore
Sia sulla prova preparazione sulla sua formazione
Sì anche sulla responsabilità
L'ultima questione che
C'entra
Non molto con le cose relative più personale alla valorizzazione del lavoro pubblico e di quanti in questo lavoro pubblico in qualche modo ci credono e fanno una maggiore non solo di stipendio ma anche di vita di qualità della propria vita di rapporto con il proprio lavoro
Non non solo da ventisette dell'ultimo del mese
Ritorno all'aspetto indizi iniziale
Le compatibilità
Noi abbiamo scelto ma abbiamo scelto responsabilmente le compatibilità
Sia rispetto alla questione del personale si è più in generale le questioni del welfare
Ecco io però farà è una domanda
I diritti
I diritti individuali diritto alla salute il diritto a vivere bene a nascere anche a morire bene
Che rapporti hanno quei costi
Certo un rapporto ce l'hanno
Ma i costi possono soffocare come nel caso dell'ospedale inglese il diritto anche a vivere due metri di più
Anche se inutilmente
Ecco io credo che questa domanda
Sia per la scuola che per la sanità
Che anche per il poter morire bene
è una domanda che ci facciamo sempre meno
Credo che sia per un sindacalista
Utile sempre sapere stare all'interno di compatibilità c'è però qualche volta che è utile sapere anche che da queste compatibilità è necessario sia
Parola verso Monte Bugnoli CIPE pare Costanzo la zip
Il compito che mi propongo in questa comunicazione
Molto limitato
O
Ho resistito cercato di resistere alla tentazione di raccontarvi quello che penso della crisi del welfare
Proponendo una interpretazione di carattere generale s'sia per ragioni di collocazione funzionale della mia col comunicazione all'interno del convegno sia perché immaginavo che
Altre interpretazioni di questo tipo sarebbero state proposte infatti
Così è stato quindi mi sono ritagliato uno spazio
Limitato all'interno del tema della First sezione di oggi pomeriggio che avverte piuttosto insomma sui problemi di assetto istituzionale organizzativo gestionale della
Dello stato sociale dell'Uefa
Il compito limitato comporta anche un tempo limitato quindi credo di poter essere abbastanza breve sostanzialmente quello che voglio fare
E rimotivare diciamo così
Fornire motivarne se nel fornire un ulteriore motivazione alla tesi a una tesi che ho sostenuto Ascoli nel suo intervento forse la tesi centrale del suo intervento con la quale io sono molto d'accordo
Tesi che verte sulla necessità di scegliere settore per settore
Caso per caso Area territoriale per aria territoriale le soluzioni più adatte le soluzioni giuste il mix giusto risoluzione
Per ottenerle i risultati desiderati in termini di inclusione eccetera ecco
Vorrei aggiungere appunto qualche elemento a sostegno di questa tesi anche
Contribuendo se ci riesco a togliere qualsiasi rischio che
Che non viene la sostanza ma che potrebbe apparire nella forma qualsiasi rischio come dire di empirismo in un approccio di questo genere qualsiasi rischio di
Il pragmatismo nel senso
Così di profilo basso che diceva Ruffolo all'inizio nella sua
Introduzione perché questo rischio si evita non soltanto credo avendo chiari gli obiettivi
Cui si vuole arrivare ai fini quindi
Ma anche avendo chiari il più possibile chiari i criteri di valutazione dei mezzi che si possono si devono mettere in fino
Ecco io appunto vorrei concentrarmi vorrei quello che voglio fare è proporre un punto di vista un criterio per discutere i problemi di assetto istituzionale del UE fare quindi
Scelta delle soluzioni organizzative di assetto incostituzionale in senso lato insomma soluzioni organizzative mix pubblico-privato terzo settore eccetera
Insisto sulla limitatezza ancora del compito nel senso che quello che voglio proporre non è in alcun modo un criterio esclusivo non pretendo affatto di proporre un criterio esclusivo però direi che è un criterio del quale si tiene conto troppo poco
E che quindi mi sembra che meriti di essere sottoposto alla vostra attenzione
Il punto di partenza del ragionamento può essere costituito da alcune acquisizioni più o meno recenti della teoria economica treni in particolare che cito
Rapidamente
La prima
I risultati conseguiti da un'organizzazione produttiva qui da un'organizzazione produttiva in senso generale non necessariamente un'impresa dipendono da due elementi
Uno che può essere chiamato una variabile di Stato che comprende una serie di fattori rigidi diciamo così
Come la tecnologia disponibile la struttura del mercato le condizioni ambientali in cui si opera la le norme che il quadro normativo di differimento
Quindi da una
Da una fattori da un elemento di questo tipo invece poi da un elemento diverso che può essere definito una variabile di comportamento contrapposto alla variabile distaccato una variabile di comportamento
Che consiste invece nel livello di impegno
Degli operatori dei lavoratori ma anche dei hanno dei dirigenti insomma a tutti i livelli dell'organizzazione nello sforzo che producono insomma
Da questo punto di vista quindi lo strumento tradizionale di comprensione dei fatti produttivi la funzione una funzione di produzione che combini soltanto delle quantità definite quantità di in tutto
Di specie diverse non cattura tutti gli elementi rilevanti per giudicare appunto l'efficienza di una organizzazione produttivi
E direi che
è importante rendersi conto che qui non abbiamo a che fare con un aspetto marginale con un di più per così dire rispetto al grosso del fatto produttivo ma con qualcosa che attiene proprio alla sua sostanza cioè con una determinante essenziale
Dell'auto tutto quali-quantitativo che si ottiene
Direi cioè che è importante che anche per questo aspetto
Smettiamo un abito mentale di origine industrialista fordista come vogliamo dire
Per il quale la tecnologia e l'organizzazione in senso ingegneristico domina su tutti gli altri aspetti tra l'altro su questo punto se questo se il rilievo di una variabile di comportamento è sempre stato vero nel caso della produzione di servizi è particolarmente dei servizi
Di Welsh fare pensiamo alla sanità all'istruzione all'assistenza particolare personale eccetera
Questo punto è vero in modo particolare come del resto è ovvio dato la forte componente forte contenuto di lavoro vivo che questi sì che questi servizi hanno
Seconda acquisizione recente della teoria economica
La scelta della posizione di impegno degli operatori come si dice è influenzata da un'ampia gamma di fattori che fanno posto a motivazioni di ordine diverso
Da questo punto di vista si può ragionare su uno spettro
Ha un estremo del quale c'è un atteggiamento puramente strumentale del tipo scambio
Per il quale il significato della prestazione lavorativa in generale della partecipazione ad una organizzazione sta soltanto nella controprestazione monetaria che se ne ricava
Mentre su quello opposto sull'estremo opposto c'è un'adesione di tipo puramente valoriale della quale la partecipazione alla afganizzazione produttiva l'attività che svolge trova in se stessa tutte le ragioni di cui a
Bisogna
Nei casi concreti naturalmente a parte il volontariato in forma pura una base di controprestazione è sempre presente ma insieme a questa si è disposti a riconoscere
Che gioca un ruolo importante anche una componente che si dice intrinseca del tipo in the notificazione appartenenza lealtà condivisione di valori espressione del sé come cora possiamo dire che può avere a sua volta connotazioni molto diverse che possono entrare ancora elementi di tipo spirito di corpo orgoglio professionale e senso del dovere vocazione al servizio eccetera insomma
Uno sviluppo l'interessante punto della teoria economica negli anni più recenti e la disponibilità a riconoscere più ruolo di quanto non facesse
In passato in quanto non faccia ancora per la verità la corrente principale più ruolo ha una componente ha motivazioni di questo tipo di questo
Gene
Che non vanno intese come un elemento di scelta morale
Propriamente quantunque anche questa componente possa averti una qualche parte piuttosto direi che abbiamo a che fare con bisogni profondi proprio di identità e perfino di
Orientamento cognitivo in condizioni di razionalità limitata usate qualche riferimento un po'tecnico che incidono sul comportamento appunto con molta forza con molta intensità
E anche qui direi è importante rendersi conto del fatto che non si tratta di un elemento marginale bensì primo luogo di un elemento assolutamente pervasivo nel senso che nessuno l'organizzazione potrebbe funzionare se non ne contenesse una qualche distorsione
E di un elemento che ha una capacità esplicative in secondo luogo molto elevata nel senso che senza il ricorso adesso sarebbe impossibile dar conto appunto dei comportamenti effettivamente osservati
Terza e ultima acquisizione cui faccio riferimento
Suona conferma di quest'ultimo punto del carattere non marginale dell'elemento in questione perché una grande massa di indagini empiriche qui però Rio condotte in organizzazioni di diversa natura qualcuna mi è capitato anche di partecipare
Mostra che l'intensità della componente motivazioni intrinseco identificazione
è correlata positivamente a livello quali-quantitativo dei risultati che si ottengono o come possiamo dire in modo più incisivo che le organizzazioni di successo che hanno che ottengono buoni risultati
Qualunque cosa facciano qualunque sia il campo in cui operano solo quelle in cui si registra una particolare incidenza de la componente in questione
Questo direi
Merita di essere sottolineato che questo non è un risultato tanto banale tanto scontato perché ci si potrebbe anche aspettare invece che migliori risultati si ottengono laddove funzionano schemi incentivanti di tipo particolarmente sviluppato e efficiente invece no invece risulta che questi schemi non bastano
E che i risultati migliori si ottengono laddove si interviene in modo determinante anche sul registro dei valori appunto della cultura d'impresa
Gli elementi di questo genere
In questo senso ancora di nuovo si deve richiamare l'attenzione sulla specificità dei servizi di welfare
Nel senso che schemi incentivanti basati su principi di controprestazione
Richiedono ampie possibilità di controllo e di misurazione dei risultati ovvero la costruzione di sistemi di indicatori in grado di catturare
Tutti gli aspetti rilevanti dell'attività che viene prestata
Però il noto che nella maggior parte dei servizi di welfare questo è impossibile o comunque molto difficile sì che quegli schermi
Schemi di performances pay come anche si dice danno luogo a costi di monitoraggio delle attività molto elevati esorbitanti o a risultati distorsivi con effetti tipici di sostituzione degli obiettivi per cui invece di per cui quella che si deve massimizzare non è più la quantità o la qualità del prodotto ma è l'indicatore della quantità o della qualità del prodotti che va bene naturalmente se l'indicatore cattura tutti gli aspetti rilevanti ma se così non è si ottengono appunto
Degli effetti distorsivi particolarmente grati gravi al punto che vi sono tesi che sostengono che in condizioni di questo tipo è meglio nessun sistema di incentivazione monetaria
Piuttosto che sistemi appunto che presentano i limiti che dice
In situazioni di questo genere allora sembra proprio che per ottenere buoni risultati nulla posso sostituire una adesione di merito diciamo così alle ragioni del servizio dell'attività che venga presto che viene prestata
Per dirla la buona una disposizione morale tra virgolette perché qui immorale star a metà tra la scelta del comportamentale per l'appunto una disposizione morale a fare le cose per bene diciamo così
Il che
Vale la pena di aggiungere non significa che i sistemi di misurazione e di controllo non debbano essere attivati
Ma che saranno tanto più utili quanto meno saranno caricati di compiti pesanti diciamo così di definizione delle matrici dei pagamenti per essere ricondotti invece alla dimensione di uno dei linguaggi che circolano all'interno di una organizzazione e qui ci si incontra tra l'altro una tesi questo genere si incontra dall'altro proprio con i risultati che si ottengono nell'ambito disciplinare della valutazione degli studi sulla valutazione la una conclusione importante del quali è che la valutazione appunto non si fa contro ma si fa insieme a qualcuno
Allora
L'indicazione che traggo da questo ragionamento da questi tre punti che io richiamato è che la componente motivazioni intrinseche identificazione incentivi morali o come altrimenti vogliamo dire
è una risorsa molto importante
Per organizzare bene i servizi di welfare
Insieme ad altri fattori naturalmente l'abbiamo già detto questo è solo uno dei criteri ma con un suo ruolo preciso che non è facilmente sostituire a questo punto allora sono in grado di formulare il criterio di scelta che dicevo all'inizio di voler proporre sera risorsa di cui parlo è davvero importante bisogna domandarsi
Dove si trova per così dire dove sta qual è la forma istituzionale che ne contiene di più o che consente di attivarne di più
Ovvero a quale livello è fornita da una certa forma istituzionale in una certa situazione si abbia sotto in breve appunto qual è la scelta istituzionale che massimizza la disponibilità
Di questa risorsa cui di nuovo ripeto questo non è l'unico criterio da tenere presente l'intervento di altri elementi potrebbe ribaltare le conclusioni che si raggiungono in base a questo
Criterio però appunto è un criterio da tenere con criteri importanti uno degli argomenti che devono entrare diciamo così nella funzione di scelte che devono entrare anche con un peso piuttosto elevato divenne la funzione dice
Dunque questa domanda dove si trova la risorsa che il PCI interessa in parte la risposta va cercata nell'ambito di un discorso sulle spese sulle forme istituzionali in quanto tali diciamo così sulle loro caratteristiche formali quelle che sono depositate
Negli statuti negli atti costitutivi insomma in un discorso sulle tipologie dei soggetti ai quali si può fare riferimento
E qui è inevitabile mi sembra che venga in mente il discorso sul settore non profit espressione che io preferisco a quella di terzo settore o altre tanto più che delle organizzazioni non profit sarei per dare una caratterizzazione proprio in termini di motivazioni intrinseche dire cioè che queste organizzazioni sono caratterizzate dal fatto di assumere il reddito come vincolo
Piuttosto che come variabile da massimizzare però come vincolo sì
E come obiettivo invece un definito valore d'uso un certo contenuto materiale della attività produttiva in altri termini sto dicendo che i partecipanti a una situazione di questo genere
Sono interessati sul piano acquisitivo a un certo livello di remunerazione considerato da loro normale e che per il resto i ricavi che
E per il resto sono interessati ai ricavi dall'attività che svolgono possono trarre sul piano espressivo su quello dell'identità sociale o professionale dell'attribuzione di senso a quello che fanno eccetera
Questa caratterizzazione del del test delle organizzazioni non profit non è banale Lissi ma
Nel senso che assume come centrale il requisito del vincolo alla ridistribuzione alla distribuzione degli utili mentre non riconosce il valore dirimente alla presenza di lavoro volontario come invece si è
Come invece in genere si tende a fare mi sembra è una definizione che dovrebbe essere abbastanza vicina agli orientamenti che stanno definendo che sospira statista definiti
In questo periodo dalla commissione che al lavoro sul settore non profit per definirne un migliore regime
Fiscale
Molto
Qui
Positivamente
Senta io sarei per dire appunto che strutture non profit non significa in alcun modo strutture che non fanno profitti
Significa strutture che hanno dei vincoli e anche qui più o meno stringenti alla distribuzione dei profitti come reddito personale di qualcuno ha detto che da subito divenne capitale ecco questo
Tra l'altro appunto insomma beh adesso senza complicare il discorso è molto rilevante da questo punto di vista mio modo di vedere la distinzione tra profitti ed extra profitti che spiega anche perché esista una vocazione di queste organizzazioni
A intervenire in certi settori piuttosto che in altri ma adesso insomma senza complicare appunto troppo il discorso
Ecco è chiaro che se con le organizzazioni non profit possono essere che ha scalato il dato in questo modo si può immaginare appunto che in esse si trovino dose particolarmente abbondanti
Della risulta che consiste in una disponibilità all'impegno che eccede che supera il confronto tra le unità di sforzo prodotte e le unità di remunerazione che se ne ricava
E questo va bene una conclusione direi alla quale si può ragionevolmente arrivare grosso modo però bisogna stare attenti direi a non avere delle altre forme organizzative un'idea un'immagine troppo stereotipata
Cioè si deve mettere in evidenza con forza a questo punto che non è affatto difficile portare esempi di un'alta posizione di impegno giustificata appunto da motivazioni intrinseche forme di identificazione eccetera
Anche all'interno di strutture pubbliche e anche all'interno delle imprese private profitto
Prima citavo una messe ampia di indagini
Empiriche che mostrano una correlazione positiva tra Successo e intensità della componente che in questione bene si tratta appunto di indagini che riguardano in gran parte proprio il settore pubblico e quello privato capitalistico
Nei quali pure in molti casi gli operatori sono ben lontane dal seguire un canone di comportamento volto esclusivamente alla massimizzazione dei guadagni monetari per unità di sforzo prodotto
E questo del resto appunto in linea anche con i risultati della teoria
Economica quali già facevo differimento nel senso appunto che la presenza degli atteggiamenti non strumentali a carattere del tutto perché passivo e se per un verso caratterizzati
Con una maggiore intensità alle organizzazioni di Successo per un altro è un elemento indispensabile al funzionamento appena decente di qualsiasi struttura produttivo
Quindi questo criterio che ho cercato cercando di enucleare non consente una scelta univoca in termini di tipologie di soggetti a cui affidare certi compiti produttivi certi compiti
Di implementazione delle politiche nell'ambito del
Welfare il fatto è di Rehnquist saltando qualche passaggio il fatto è che gli questo stesso criterio questo criterio proprio per il tipo di risorse a cui fa riferimento
Si sposa male con la definizione di un modello nel senso che questo termine assume nel linguaggio corrente degli economisti si combina male con una breve propensione alla teoria formale
E richiede piuttosto una pre una un esercizio di quello che viene definito a prescindere figurare stringhe di un pensiero cioè che si impegni nell'interpretazione degli elementi immateriali che di volta in volta ha di fronte in un confronto attento dei dati di fatto di disponibile
In questo senso torna e torna in modo ancora più pregnante la domanda di prima dove si trova la risorsa di cui abbiamo bisogno significa proprio che dato un certo contesto di riferimento intatta di andarne a verificare
Stato di andare a verificare la disponibilità di questa risorsa la presenza all'intensità di questa risorsa presso i diversi Soggetti nominativamente individuati diciamo così che sono presenti nel sistema significa proprio che dato incerto con testo riferimento si tratta di leggere
Interpretare di legge delle realtà organizzative che lo popolano
Per capire quello che possono dare in base a quello che c'è dentro queste realtà in base al modo in cui si sono formate alla storia che hanno la tradizione che esprimono gli orientamenti che esprimono e quindi
Avendo di mira tutte le realtà organizzative presenti strutture pubbliche imprese capitalistiche imprese non profit strutture organizzate su una base di reciprocità della società civile eccetera
Dicevo dato un certo contesto di riferimento
Questo discorso si può ripetere
A diversi livelli in relazione al compito che ci si propone per esempio si può fare un discorso sulle caratteristiche della burocrazia pubblica di un paese quella francese per esempio diversa da quelle italiane questo certamente conta nelle scelte che si possono fare
Nell'organizzazione dello stato sociale
Si può fare un discorso sul modo in cui in uno spot sempre a livello d'un certo Paese si sono formati certi strati professionali certi tipi di impresa eccetera però bisogna anche mettere in evidenza con molta forza che intrinseco proprio il tipo il discorso che si sta facendo il riferimento a ciò a a contesti relativamente circoscritti proprio sul piano territoriale quella che si deve quella che si devono leggere sono situazioni locali sono le risorse presenti in modo determinato in queste situazioni in questo senso appunto
Tutto questo discorso portar rimotivare da questo dal punto di vista che ho cercato di svolgere la tesi che sosteneva asco concludendo due implicazioni di polisti diciamo così di
Scelte di di organizzazione dell'intervento molto molto rapido e molto prego
Innanzitutto questo ragionamento portano un attimo naturalmente a una scelta convinta a al in favore del più largo decentramento possibile delle decisioni organizzative quindi una scelta convinta in questo senso nei confronti di un approccio di tipo federalista
E di un approccio divertente idealista che non sia soltanto di un federalismo fiscale che non ponga troppo l'accento sui problemi del finanziamento e non ponga soltanto l'accento su promesse nel finanziamento ma anche del potere di organizzarsi di autorganizzazione degli degli organi di di governo locale
E questo discorso porta ancora in direzione di di una scelta a favore di una di un ampio margine di discrezionalità dei decisori
Pubblici che è un tema molto delicato naturalmente che non è facile
Combinare insomma rendere coerente con problemi come dire di tipicità delle forme di organizzazione del settore pubblico di trasparenza pensiamo soltanto al problema della selezione del contraente insomma in un qualsiasi rapporto con i privati e che tuttavia credo è un problema che deve essere posto anche con qualche spregiudicatezza
Infine ci si può domandare
Che possibilità abbiamo di produrre la risorsa di cui abbiamo parlato se davvero importante vale la pena di chiedersi come se ne può aumentare la disponibilità
Fin qui si è ragionato in termini di scelta tra soluzioni altri istituzionali alternative quindi di scelte in condizioni date però appunto ci si può porre l'obiettivo di migliorare le condizioni della scelta e poi in molti casi in alcuni casi significativi non c'è possibilità di scelta nel senso che chiunque credo sarebbe d'accordo nel ritenere che vi sono alcune funzioni che necessariamente devono essere incardinata all'interno delle strutture pubbliche e per le quali appunto quindi un problema di scelta non si può pure allora in conclusione proprio con riferimento alle funzioni pubbliche in quanto tali
Vorrei dire
Due parole
Ci si scontra subito ponendo questo problema con una difficoltà perché il fattore che si è chiamato in causa appunto gli orientamenti culturali le costante con poco le costanti comportamentali dei soggetti
Sembra un fattore caratterizzato da un peculiare elemento di persistenza senza un fattore a sua volta peculiarmente rigido quindi più difficile da modificare di altri e questo naturalmente ha una sua verità però non è vero che non si possa fare nulla e tendenze recenti anche esperienze recenti appunto all'interno del dell'amministrazione pubblica indicano interventi possibili a diversi livelli cito proprio soltanto per titoli sono questi
Selezione della dirigenza modi di selezione dirigenza per dirla con con uno slogan qui direi che abbiamo bisogno di leader piuttosto che di Menaggio definendo il leader proprio come quelli che sono in grado di attivare motivazione al lavoro di tipo non strumentale
Formazione come luogo di sviluppo di identità collettive oltre che come momento di trasmissioni i abilità offerta di spazi di sperimentazione che diano modo appunto le motivazioni intrinseche di manifestarsi quindi come riconoscimento di autonomia e responsabilità eccome coinvolgimento decentrato degli operatori nei processi di riforma
Rilevazione valorizzazione trasferimento delle esperienze di successo come modo per stabilizzare un nuovo un diverso codice di riferimento è il tema che circola nel dibattito così termine benchmarking
Come somma dei due punti precedenti creazione di occasioni di collegamento sedi di collegamento tra coloro che già esprimono all'interno delle strutture pubbliche una elevata posizione di impegno quindi legittimazione di costoro offerta della possibilità di riconoscerci riconoscersi reciprocamente quindi di fare massa critica e poi invece all'interno delle singole strutture in adozione di stili di meno cimenta
Di tipo innovativo secondo tendenze che sono pure largamente studiati e di orientamento alla quale qualità coinvolgimento del personale essi
Allora siccome
Gianni Principe Riccardo Terzi hanno segnalato anche la loro disponibilità
Sì interventi scritti
Procediamo in questo deve vi chiedo
Minimo abili
Diamo la parola primo Costanzo Ranci perché e qui Antonio Cantaro poi professor D'Alessio e poi Alfiero Grandi chiedo a questo punto
Essere come si dice
Stringenti
Ma penso che dopo ormai se non sbaglio due ore e quarantacinque di relazioni ininterrotte la soglia di attenzione da parte vostra sia tale senta sconsigliare che io posso sviluppare l'intervento in modo articolato in cui l'avevo pensato e preparato oltretutto sono anche stimolato essere estremamente conciso
Quindi cercherò semplicemente di sviluppare alcuni appunti che mi sono anche parte
Stati sollecitati dagli interventi che ho sentito
Rimandando ad altre fedi o eventuali contributi scritti una migliore presentazione dell'ente e temi che volevo trattare
Il mio contributo in questa sede si collocava nella sostanza nella prospettiva che già Ruffolo aveva indicata aveva indicato e che riguardava sostanzialmente all'esplorazione e la costruzione di questo spazio di intermediazione
Tra lo Stato e il mercato che può nella sua ipotesi consentire un superamento dell'alternativa secca tra modello soluzioni liberali liberiste Alatri se vuole far sospette
E semplice sterile e ormai difensiva
Posizione di arroccamento nella salvaguardia del sistema attuale
Una prospettiva che poi è stata ampiamente sviluppata l'intervento di Ascoli e poi anche di altre
Non entro nel merito dei complessi problemi di architettura istituzionale che implica che sono implicati dalla assume una prospettiva di quel farmi sa o di ugual far system piuttosto che di stato sociale
Volevo soltanto rimarcare su questo punto una una cosa e cioè che a mio parere la prospettiva del Gual far messo nei guai far sistema
è una prospettiva che mette in discussione in modo abbastanza radicale l'approccio che tradizionalmente è stato sviluppato interna coltura di sinistra sui temi del welfare intorno credo due concetti principali
Un primo concetto che viene sottoposto a critica e quello della centralità dello stato del momento della produzione pubblica come criterio di salvaguardia dei principi universalistici del welfare
è un tema che è stato già trattata con ampiamente in altri relazione quindi su questo passo immediatamente oltre un secondo tema che è un assecondare diciamo di problemi che mi sembra sia ormai entrata in crisi è quella che ritiene sotto può essere ubriacata sotto al termine onnicomprensivo di diritti o di cittadinanza
Di cittadinanza sociale a me pare che la prospettiva in cucina Mossorò uffa lo sarebbe stato interessante su questo
Da parte mia vi era anche la sua risposta
In qualche modo metta in discussione non tanto la nozione storica di diritti sociali quanto forse la accentuazione
In qualche modo il tema io penso fideistica che è stata dato al tema dei diritti dentro la politica e l'approccio che la sinistra ha tenuto nei confronti della dei problemi della della politica di quarta delle politiche sociali
In altri termini
Nella cultura del welfare della sinistra
Lo sviluppo del welfare è stato intesa nella sostanza in termini di estensione dei diritti di cittadinanza dei diritti alla a ricevere prestazioni di tipo sociale
In due sensi da un lato come estensione
Dei diritti o delle prestazioni o della titolarità a diritti altri trattare alcune prestazioni da parte di chi già e dei cittadini di chi era già inclusa nel sistema verso sempre Ario bisogni che erano ancora non sufficientemente considerate oppure come inclusione di gruppi sociali
Aree che sociali categorie che erano state erano precedentemente invece escluso dal godimento la titolarità dei diritti su questo nessun problema il punto problematico mi sembra fosse già stata sotterrata da un'azione precedente Stacche
Questa attenzione ai diritti e cioè all'estensione della titolarità all'accesso alle prestazioni dell'Uefa
è sempre andata sostanzialmente con l'idea che dalla che garanzia della titolarità c'è la garanzia dei diritti discendesse automaticamente
La quella che è stata già definita come l'effettività del delitto cioè la possibilità effettiva di fruire dei servizi cioè come se in qualche modo la riconoscimento di un diritto alle prestazioni di welfare portasse che automaticamente con sa il fatto che questo diritto può e sarebbe stato effettivamente fruit sarebbe stato effettivo
Ora è inutile che non c'è assolutamente il tempo perché io possa spiegare perché è oggi in realtà la crisi del welfare e anche una crisi
Non è soltanto crisi fiscale come statuetta ma anche una crisi che porta alla mentre proprio in discussione questo legame automatico tra riconoscimento della titolarità ad alcune prestazioni e possibilità di godere effettivamente di queste prestazioni
Un discorso che ci porterebbe molto lontana che non posso cento altro sui Lopane si riferisce da un lato ovviamente a tutto il tema della crisi fiscale cioè la difficoltà di avere risorse perché il modello diciamo del Welfare l'automatismo delle dei servizi come diretta conseguenza della titolarità di alcuni diritti
è sostanzialmente un modello che ha potuto ha avuto successo in situazioni di crescita economica di ampie spetta di risorse quindi io una un modello che invece divenne immediatamente in crisi nel momento in cui le risorse sono per diversi motivi scarse ma anche dall'altro perché di fatto assistiamo negli ultimi anni allo sviluppo
Di nuove forme di esclusione sociale riferimento può essere all'immigrazione
Alla nuove forme di emarginazione sociale gli homeless
Eccetera
Che di fatto richiedono una ridefinizione delle stesse condizioni di fruibilità dei diritti cioè che non soltanto pretendono inclusione nei quali fa stecca ma anche richiedono una nuova qualità nei servizi che vengono forniti
No no ulteriore tempo per sviluppare questo tema
E sviluppo molto per punti
Alcuni alcune brevi argomentazioni
Sul tema dei ugual farmi s'
Quando si parla di ugual farmi sa
A nella sostanza penso che si intenda rispetto al modello che ne abbiamo presenti qual pastette sostanzialmente un'articolazione del sistema di welfare in due direzioni diverse da un lato si sottolinea come nei sistemi di qual far misti è stato già sottratte alcune relazioni
Si possa pensare a un'articolazione ora separazione o perlomeno articolazione tra momenti di gestione nei momenti gestionali a invece Soggetti enfasi e titolarità che si definiscono invece ha competenze di indirizzo di regolazione di definizione dei fini
Dei benefici pur
Da questo punto di vista la separazione tra gestione tra competenza diciamo di tipo gestionale competenze di indirizzo a un importante conseguenza per quanto riguarda il tema problematica ampiamente dibattuto della regolazione pubblica in che senso
Nella modello tradizionale di guai
Per colazione pubblica soprattutto nel caso North italiano se sempre intesa sostanzialmente una regolazione sostanzialmente di tipo garantista e che aveva come scopo prioritario quello di consentire un giusto tra virgolette una giusta tra virgolette gestione dei servizi cioè è stata sempre una regolazione pensata in funzione di un'amministrazione pubblica che gestiva direttamente servizi che doveva avevo la responsabilità di fornire direttamente servizi e benefici
Forme di protezione ai cittadini
Salvo poi non preoccuparsi troppo invece di regolare tutte quelle forme di gestione che non erano direttamente pubbliche
Perché l'altra faccia della regolazione pubblica di tipo garantista è stata quella che di fatto di consentire ampi spazi di arbitrarietà e di autonomia nella gestione privata dei servizi
Passare invece a una prospettiva in cui si possa pensare che la gestione dei servizi possa essere distribuita tra una pluralità di attori sia pubblici che privati privati non profit
Possiamo mettere quello che vogliamo
E invece una competenza di tipo le carte più orientata verso ai compiti di Indirizzo di orientamento del sistema che resta pubblico porta a pensare sostanzialmente a una regolazione che almeno per una relazione pubblica meno preoccupata di
Regolare ti controllare i meccanismi e le forme di produzione concrete di gestione dei servizi è invece molto più attenta sostanzialmente a creare quel contesto di condizioni che possono favorire potenziare al massimo le capacità di risposta di tutti i soggetti che fanno parte del sistema
Quindi la regolazione più come dire contestuale che si occupa più di offrire condizioni ottimali tipo contestuale e meno invece orientata a controllare a dirigere e a dettare i comportamenti specifici che devono possono o dovrei però
S'come dire essere di spettanza di dei soggetti che in realtà invece hanno compiti di tipo gestionale
L'altro grosso articolazione comporta il tema da qualche armi se quella tra
Soggetti pubblici e soggetti privati
Non temo che è stato già ampiamente trattato su cui quindi mi limito semplicemente a due richiami molto veloci
L'idea di un mix tra pubblico e privato
Non può comportare in alcun modo una riduzione dei compiti e delle responsabilità dello Stato perlomeno per quanto riguarda i suoi compiti di ti porta
La responsabilità di tipo finanziario
Il caso più eclatante che dimostra questa affermazione quella sostanzialmente che proviene dalla storia
Della crisi del sistema di welfare americano nell'epoca dare ghanese mo'al quale l'Amministrazione Bush una storia ampiamente ormai documentata in cui ha mostrato abbastanza chiaramente come il tentativo di effettuare parallelamente a un taglio della spesa sociale pubblica
Attraverso una maggiore responsabilizzazione dei soggetti privati famosi mille punti di luce del nel discorso di investitura di presidenza Bushra
è è invece fallito proprio perché in realtà il carato di compenetrazione di complementarietà tra intervento pubblico e tra soggetto pubbliche soggetto privato anche in un sistema uguale fra residuale come quello americano era tale per cui una riduzione della spesa sociale pubblica se mediatamente nell'arco di un brevissimo periodo
Tradotta in una trascritta riduzione delle risorse finanziarie disponibili anche soggetti privati per lo sviluppo e l'implementazione dei loro programmi il servizio
Quindi questo questo piccolo esempio
Dimostra come in realtà nelle sistemi Hawaii far maturo
Sempre più il rapporto tra Stato e soggetti privati non possa essere interpretato in termini di competizione in termini semplicemente di gioca a somma zero per cui al crescita di un soggetto corrisponde il caro diminuzione l'alleggerimento dell'altro ma sempre più invece in termini di complementarietà ti complementarietà non soltanto nelle funzioni ma anche nella elaborazione degli obiettivi
Ultimo aspetto poi chiudo sono già stato troppo lungo
Quando parliamo in Italia di valorizzazione del welfare del del terzo settore o dei soggetti non profit
Non possiamo a mio parere dimenticare che un terzo settore in Italia anche se non abbiamo mai definito tale esiste sin dalla nascita o forse ancora prima della fondazione del Welfare inteso Uefa al pubblico dello stato sociale
è per nelle statistiche dell'Istat ancora oggi non troviamo una distinzione significativamente entrava distinzione tra all'interno della della Camera diciamo del comparto dei soggetti privati produttori di servizi se non quell'atto che distingue tra soggetti privati e soggetti privati religiosi e penso che queste eredità storica sì ancora importante ma non tanto per indicare il fatto
Quali sono state le origine matrice storica culturale del terzo settore in Italia quanto per indicare come la crescita
E l'ampio spazio che soprattutto nel settore dei servizi dell'assistenza il settore privato ha avuto nello sviluppo del dei programmi del delle politiche di welfare
è nata mai o quasi mai dal riconoscimento delle funzioni sociali svolte dal settore privato quanto soprattutto da riconoscimento dell'identità dalla definizione di un identità
Concepita come separate distante rispetta quella del welfare pubblico da qui tutta una serie di commistioni tra pubblico e privato una difficoltà nel sviluppare una capacità di regolazione anche pubblica del settore privato in cui ancora oggi ci dibattiamo
Io credo che oggi affrontare il problema
Dell'incentivare o promuovere un terzo settore in Italia passa certo da un lato riguardare problematiche di incentivazione finanziaria di
Miglioramento delle condizioni economiche che consentono e gestionali che consentono alle imprese che si muove in quest'area
Di promuovere forme efficienti ed efficaci di produzione di servizi ma non posso anche prescindere da un'analisi di quella e da una riconsiderazione una ridefinizione di quella che è stato storicamente la forte commistione di interessi pubblici e di interessi privati che ha caratterizzato la crescita ugual fare dello stato sociale in Italia
E da questo punto di vista credo che il tema del terzo settore non sia poi così distante dalle discussioni e dalla dal dal dibattito che e viene sviluppato
Senz'altro negli ultimi anni anche diciamo dalla dalla nascita di Tangentopoli in poi sul tema della corruzione pubblica
Degli spazi di arbitrarietà
Che
In hanno sempre sempre hanno permeato proprio quest'area miste confusa di rapporti tra la sfera pubblica tra la sfera dello Stato e la sfera invece dell'attori privati che si sono mossi
Nell'interesso per conto dello Stato
Vi ringrazio
Costanti ma ancora forse un po'di
Prove la parola professor Cantani
Io proverò a essere Buonocore coraggiosi superstiti diverse due giornate
Anche se le cose da dire sarebbero molto della cercherò di autocensurato né ai gli otto dieci minuti e quindi mi Pedretti interrompere in maniera brusca
Il tentativo di ragionamento io vorrei partire
Dalla critica che giustamente Ruffolo oggi pomeriggio svolgeva la sinistra di una difficoltà a differenza della destra
A misurarsi con la crisi dello stato sociale
Adattamento ha detto per la destra non risposte
Da parte della sinistra
Io credo che sia un peccato che queste due giornate non abbiano avuto un'eco più ampia
Perché a differenza di altre occasioni il titolo dell'iniziativa da risarcimento alla promozione non solo è stato rispettato ma credo che nelle relazioni particolari variazioni Trentin
Sì grazie sia dato di più di quello che si prometteva
E credo anche che sarebbe utile proverò a farlo rapidamente con un mi scuserete alla sommarietà dell'interpretazione
Forzata chiusero
Sarebbe sarà utile rileggendo gli atti di queste giornate verificare quel problema che poneva Ruffolo
E che poneva anche Rodotà e ieri delle interpretazioni della crisi dello stato sociale e se siano state convergenti in questi in questi giorni
Perché vedete le crisi ci sono state ricordate sono tante le interpretazioni di questa crisi io credo che siano tutte vere
Lo ricordava anche trentine nella relazione abbiano tutto un elemento di verità
Però ritengo che sposarne uno con l'atto di sposarne una con nuovo con la con l'atto arbitrario che si fanno sposarne uno abbia un significato politico e sindacati e trentina sposata una che io proverò a sottolineare ogni potrà ovviamente correggere se la cosa non funziona rispetto ad altre che sono state richiamati che questa abbia un significato anche per il sindacato oltre che per la sinistra in generale
Perché è vero che c'è crisi fiscale e quindi spreco delle risorse
è vero che c'è un'interpretazione in termini di burocratizzazione basi trazione contiene quei anche questi elementi di verità
è vero che c'è particolarismo corporativismo ne offre un neo Sodalitas come detto ieri Stefano Rodotà
Però non è indifferente perché nel campo dell'interpretazione porre l'accento di far rizzare uno quest'altra delle conseguenze poi sul piano prescrittivo normativo delle proposte che si fanno in pratica
Diverse e a me basso di Trentin mia proposta un'altra pur non
Soffermandosi e nonno diciamo non non non negando la validità di questa interpretazione
A me è parso molto limpido nel ragionamento di Trentin
L'indicazione che costituisce una novità nel panorama dell'interpretazione nel modo in cui viene posta
Che questo stato sociale si è fatto parte artefice anche esso di quei processi di esclusione nuovo impoverimento
Che sono hanno anche altre cause accanto a quella del dello stato sociale che venivano ricordate globalizzazione processi di flessibilizzazione precarizzazione e così via
E che quindi la chiave per rilanciare e riqualificare lo stato sociale a me par di capire deve fondarsi
Su due coppie
E su due temi le coppie una di dei quali deve essere avversato i termini e le copie che ce l'ho ma anche in altri interventi sono promozione impoverimento
Esclusioni inclusione
Cioè i criteri guida per rilanciare lo stato sociale secondo me che condivido l'impostazione sequestro della relazione di trentine di altre
Sono quella di tornare sul punto
Inclusione
E promozione
Perché questo stato sociale come oggi lo stato sociale italiano poi si possono fare considerazione anche in chiave comparata
Non risponde più a queste funzioni e la crisi di questo stato sociale di di deriva da questa che nell'immaginario collettivo è diventato lo stato sociale ma che non è una cosa complicata perché poi basta girare qualche città del Mezzogiorno
Per capire che rispetto al venti venticinque anni fa lo stato sociale la speranza appunto di inclusione speranza di promozione o di emancipazione sociale per tornare ai termini anche contenuti nella Costituzione italiana e chi invece oggi è avvertito come un fattore possibile di ulteriore stigmatizzazione sociale di impoverimento
E badate che secondo me il successo lo stato sociale nella sua fase nobile nella sua fase alta
E la possibilità anche che resiste ha resistito malgrado la crisi drammatica che ha ricevuto sul piano dell'immagine con la sconfitta dei Paesi socialisti perché noi non dobbiamo pensare alla nostra storia per cui riusciamo a differenziare anche collaborazione
Grande costituzionalista italiano forse il più grande costituzioni siberiano Costantino Mortati
Nel suo saggio sulle forme di governo in cui parlava anche le forme di Stato
Non a caso metteva accanto anche per la radice etimologica stato socialista è stato sociale sottolineandone tutte le differenze ma anche cogliendone tutti gli aspetti diciamo di messaggio
Che questo aveva per cui accanto alla cornice oggi richiamata da Ruffolo quella cornice internazionale che faceva riferimento a un certo assetto del sistema monetario la crisi di questo welfare per lo meno dal punto di vista del consenso sociale è una crisi che molto si ricollega agli avvenimenti dell'ottantanove
Ecco la sua crisi nella capacità estensiva deriva anche dal crollo di quella di quell'esperienza a torto o ragione
Che sia la possibilità di comparare quelle due esperienze però sul piano del consenso questo
Conta punta molto
Per cui io credo che se noi facciamo una scelta come quella che si è indicata nella relazione di trentina
Cioè se vediamo che il punto possibile di riqualificazione rilancio dello stato sociale
E quello di fare riprenderà questo status allacciò
E oggi non è cioè la sua capacità di offre una prospettiva di liberazione di emancipazione e di inclusione di larghi strati sociali che per le ragione che ricordava
Trentin non possono essere più realizzate con le tecniche antiche le tecniche rifinanziamento i principi regolative
Però il problema non nelle tecniche di credo che qui non bisogna non è utile di distinguersi e dividersi sul problema
Principio contributivo sì principio contributivo no il dato di fatto che il dato reale
Che la prospettiva la proposta che poi derivava dall'impostazione alla relazione introduttiva in Italia si poco realizzato cioè il finanziamento per via fiscale
Perché il finanziamento per via fiscale del welfare consente di far fronte anche a quelle contraddizioni nuove che ci sono nel mondo del lavoro nel mondo degli emarginati che erano coperte dallo Stato sociale
C'è un elemento se volete di oscurità
Il finanziamento per via fiscale perché non si sa bene quando si finanzia per via fiscale a che cosa si destino le risorse ma è un elemento positivo di oscurità
Se non ci diamo tecniche rifinanziamento che accetto di immediatamente
La trasparenza dal tra il dare e l'avere tra la prestazione la controprestazione
Primo Boy
Si realizzano forme di reazione contributiva di reazione fiscale nel corpo sociale
Proprio per le ragioni secondo me che diceva trentine perché ormai i calcoli sui percorsi di vita
I calcoli sulle aspettative su ciò che ci può dare ormai molto più semplice che in passato farli proprio perché il mondo del lavoro si è molto differenziato al suo interno è una scelta politica una scelta istituzionale forte
Quelle invece di dire il finanziamento dell'avvenire tramite un'altra strada tramite la Strada fiscale proprio perché non rende immediatamente monetizzato mercati Zanato dentro ad oggi per la prestazione la controprestazione acciocché può essere dato in termini di diritti sociali
E in termini e in termini di welfare quindi io credo che sia giusto sottolineare che questo sulla collezione un grande accordo importante ma che non può essere il futuro dello stato sociale in Italia che può essere un pezzo un articolazione
Ma che il principio di fondo l'anima dello stato sociale deve tornare ad essere dal punto di vista di sui principi elabora Dini quello di offrire una prospettiva di inclusione e non di esclusione di drammatizzazione di questa esclusione come ormai viene larga parte del Paese
E quello di chiamare tutti a una solidarietà che può avvenire ma a mantenendo questo elemento di oscurità in cui non tutto viene misurato sul piano della prestazione la controprestazione della trasparenza perché se questo avviene
Se accettiamo per esempio questo Rodotà non sono d'accordo va detto
Perché mia figlia col mio reddito all'università deve pagare tanto di tasse universitarie
Potrebbe pagare di più badate che questa è stata l'origine di tutti i fenomeni di rivolta fiscale
Perché i ceti abbienti cominciano a dire così poi si cominciano a fare i ponticelli attenti si dimette tutti gli altri e si accorgono che nel dare nella vere forse conviene avere l'istruzione privata conviene avere la sanità privata contiene per la previdenza privata
E così via all'inizio mostrano generosità guadagniamo di più perché no perché non pagare noi direttamente di più il servizio no
No il principio dell'universalismo va mantenuto
L'ha mantenuto per mantenere una qualità alta del servizio che si offra poveri e ricchi
A gente che sta nel l'interno a gente che sta la campagna detesta norvegese che sta su tutto
E va mantenuto perché proprio va affermato politicamente che la solidarietà deve avvenire tramite questo finanziamento
Finanziamento per via fiscale certo questo non vuol dire offrire gli stessi standard per Center non combattere settoriali ismi corporativismi non tenere conto di tutta quella differenziazione così ben descritte dei diritti e dei bisogni che oggi incombe nella nostra società che non ci permette più di pensare a un welfare come era quarant'anni fa però se vogliamo ricostituire se vogliamo ricostituire una solidarietà dobbiamo combattere questa etica della monetizzazione della mercati trazione del dare e dell'avere
Il welfare e concludo che cos'è è un problema interno è una risposta a un problema interno che è quello della sussistenza e dei bisogni essenziali badate che questo è un problema che c'era la polizia greco come si fa oggi le nostre cominciano oggi le nostre società postmoderna un problema di redistribuzione
Della ricchezza per soddisfare i bisogni essenziali primarie si è sempre posto sono le istituzioni che possono essere diverse questa domanda permane
E ci sono alcuni bisogni che sono la sussistenza che se non accettiamo come etica sociale che siano misurati come gettassero sul piano levi o sociale che sia a misura di rapporto tra padre e figlio tra madre celata e la figlia che prende il latte no quelle interazione non può essere scambio se non accettiamo la logica dello scambio su tutto per questo tipo di bisogni il limite moderno che il Welfare State è stata l'economia valori limite in nome del socialismo di un altro modello di sviluppo ma in nome del fatto che ci sono delle sfere vitali che non possono essere affidate a questo
Meccanismo dell'economia e della Margherita azioni i mercanti sempre storicamente non soltanto all'epoca il capitalismo hanno sempre ricevuto un limite il limite una volta era la filosofia era la religione
Era un sistema di credenze che gli poneva dei limiti da non oltrepassare dobbiamo riconquistare questi limiti in questo secolo il welfare è stato questa grande cosa è un problema
Ineludibile e che va affrontato con nuove tecniche come finanziamenti ma su questo fatto di valore non possiamo secondo me come sinistra e come sindacato transigere grazie
Alcantara che
Petto ancora con grande vivacità ci ha posto una serie di problemi
Abbassarla
Allora io non dico che sarò breve perché è scontato per molteplici motivi non solo per l'ora e per la stanchezza che credo tutti condividiamo ma anche perché e anche questa non è come dire una considerazione meramente formale ma corrisponde a una riflessione che andavo facendo nei minuti precedenti
Effettivamente alcuni degli interventi relazione mi hanno preceduto hanno ampiamente
Coperto una serie di tematiche chi mi mi proponevo di di toccare anche se l'anno coperta partendo da ottiche disciplinari Gasperi diciamo soggettive di di attenzione diverse naturalmente dalla mia
Ma mi limito quindi come dire a fare una sorta di scaletta dei temi che mi sarei proposto di
Trattare più ampiamente se non ci fossero state queste circostanze di tempo e anche come dire oggettive
Non è il il discorso che a me interessava fare un discorso che atti Neva quelli che sono i profili attinenti della questione della regolazione della gestione dello stato sociale dei servizi pubblici che vanno a incidere o che risentono di quelle che sono le caratteristiche di un certo sistema amministrativo del sistema amministrativo pubblico come si è configurato eccome o prospettarsi nella nostra realtà italiana ecco qui due premesse che andrebbero fatte Sorgo premesse di tipo già terminologico
E anzitutto nella cultura giuridico amministrativistica in particolare la nozione di stato sociale è stata massimo livello di autorevolezza da Giannini già da tempo definita con una nozione inutile
Non per ridurre il significato della sociali degli interventi sociali dello Stato ma anzi per evidenziare come questa
Aggettivazione accompagnata al termine è stato dia un carattere riduttiva quelli che sono gli interventi di protezione sociale e di intervento complessivo nel sociale
Mi mi con note in senso statalistico Gianni non a caso ricordava
In questo suo scritto risalente a un quasi una ventina di anni fa
Come questo termine questa locuzione stato sociale originariamente sia stata usata quelle che lui chiama la sottocultura fasciste e naziste
Quindi è stata quello che lui definiva una espressione del riformismo dei conservatori di un riformismo reazionari
E come pure molto controversa e dibattuta la stessa nozione configurazione del concetto di servizio pubblico appunto che si è arrivati
Da qualche autore a dire che esistono i servizi pubblici ma dove esiste un concetto unitario di servizio pubblico almeno dal punto di vista giuridico
Ce ne sono diverse accezioni e connotazioni e di e dimensionamenti sia sul versante soggettivo che su quello oggettivo pensiamo anche soltanto a dati di carattere normativo
Definizione di carattere generale e astratto come quella per esempio che c'è nella legge centoquarantadue sull'autonomia locali
Dove si parla di attività volte a realizzare fini sociali e a a promuovere lo sviluppo economico sociale della comunità locale ai link azioni
Di tipi di servizi definibili come servizi pubblici a Bari Fini pensiamo agli Canzio né che c'è in apertura della legge centoquarantasei sullo sciopero
O all'elencazione che noi troviamo oggi nelle carte dei servizi in un recente DPCM che indica i settori che devono essere toccati da specifiche
Carte dei servizi alla luce della direttiva emanata dal governo Ciampi all'inizio del mille novecentonovantaquattro
E il discorso quindi si estende dei classici servizi alla persona
Ad altri profili che attengono più a ad attività che investono un certo territorio una certa dimensione collettiva non sto qui ovviamente ripetere un elenco che va dall'assistenza alla sanità all'istruzione fino alle politiche del lavoro fino ai trasporti e le comunicazioni interventi sull'ambiente
Relativi al tempo libero turismo le attività culturali così via
Ora se vediamo la prospera prospetti inquadriamo questa tematica di una prospettiva di di rilevanza amministrativa io credo che noi dobbiamo fissare l'attenzione quindi mi limito ripeto ad elencarle
Su quelle che potrei chiamare una serie di coppie concettuali cioè da coppie di concetti legati tra loro da un nesso dialettico se non di contrapposizione e che entrano in gioco come termini di riferimento per il discorso che qui ci può interessare
Ovviamente le chiavi di lettura i concetti potrebbero essere altri ma come dire strumentalmente possiamo scegliere questi una una prima coppia dialettica potremmo dire quella che distingue l'amministrazione d'ordine di regolazione un'amministrazione di gestione prestazione erogazioni di servizi una seconda
E la coppia dall'etica fra il concetto di efficienza e quello di garanzia
Una terza in quella accentramento decentramento amministrazione accentrato amministrazione decentrata e la quarta naturalmente che fa da sfondo a tutte è la coppia dialettica pubblico-privato sulla quale un po'tutti si sono
Oggi pomeriggio soffermati
Ora ciascuna di queste a delle accezioni delle sfaccettature a sei compresse che andrebbero messe in luce mi limito a qualche esempio
E quando parlo di efficienze garanzia parlo di efficienze sia sul versante interno organizzativo dell'amministrazione
Sia sul versante dell'efficienza delle prestazioni rese così quando parlo di garanzia parlo sia di garanzia per coloro che operano nell'amministrazione ma anche soprattutto di instaurazione di forme di garanzia di tutela per coloro che sono i destinatari esterni dell'attività dell'amministrazione quando parlo di decentramento mi riferisco sia ipotesi a sei ridotte di nera di concentrazione di qualche aspetto del processo decisionale fino alle forme più forti più decise di autonomia di autogoverno di federalismo
Anche il concetto di accentramento correlativamente è un concetto che un assoluto ma relativo e così come anche pubblico privato e ne possiamo intendere varie cose nel dibattito vari modi sono di intendere questa contrapposizione fra pubblico e privato c'è quella più chiara gestione da parte di poteri pubblici di strutture pubbliche convenzionalmente intese
E affidamento di certe attività pure di rilevanza generale collettiva a soggetti privati quel discorso del mix di cui si è finora parlato
Ma c'è anche un altro modo di articolare il discorso pubblico privato gestione pubblica ma in forme privatistiche
Pensiamo al fenomeno sia degli enti pubblici economici che a quello ancora più evidente dello Società delle società per azioni delle società commerciali in mano pubblico in mano almeno parzialmente pubblica o pensiamo a lo svolgimento di attività pubbliche con strumenti privatistici strumenti negoziali convenzionali contrattuali e non provvedimenti amministrativi
Pensiamo alla al discorso relativo all'utilizzazione di strumentali privatistici per esempio per quanto riguarda anche la gestione del personale questa sede
E è ovvio che il riferimento fondamentale la contrattualizzazione del pubblico impiego
Ecco quindi solo tutti i concetti che vanno intesi in senso relativo hanno diverse sfaccettature non solo ma sono questo insieme di concetti queste coppe dialettiche come io dicevo che interferiscono l'una rispetto all'altra
Dando luogo a tutta una serie di variabili cioè se noi mescoliamo fra loro possiamo costruire una serie di profili di modelli estremamente diversificati
Di realtà strutturali e funzionali delle amministrazioni pubbliche nei loro rapporti di alternatività di collaborazione con la dimensione privata
Ancora due elementi che entrano in gioco uno il ruolo da attribuirsi a quelli che genericamente convenzionalmente possiamo chiamare i cittadini
Io qui uso il termine cittadino non in senso restrittivo escludendo gli stranieri gli apolidi evidentemente ma il soggetto diciamo così della società civile individualizzato complessivamente inteso che possono la faccia di utente
O di cliente come si dice in numerosi documenti anche di riforma amministrativa dal documento presentato da il vicepresidente Al Gore nel novantatré sulla riforma dell'amministrazione federale
Fino alla documenti di modernizzazione amministrativa spagnoli fino a progetti di riforma avanzati anche in Italia negli ultimi anni
Possono essere amministrati in senso stesso dell'amministrazione d'ordine della funzione pubblica in senso forte ma anche soggetti che giocano nel rapporto con la dimensione pubblica ne parlava cantano prima come contribuenti oppure come elettori e quindi detentori in ultima istanza della sovranità e ancora un altro elemento va considerato è questo un punto sul quale io credo vada portata all'attenzione quando si parla di problemi dell'amministrazione problemi in cui entra in gioco il potere pubblico il potere amministrativo in particolare intreccio con le amministrazioni termine che va sempre usato al plurale che come dice Cassese quella delle amministrazioni è una realtà sempre più molti organizzativa e potremmo aggiungere multifunzionale
è il problema di quello che potremmo definire la vischiosità delle amministrazioni
Bisogna fare i conti con il fatto che c'è una connaturata resistenza se non addirittura una impermeabilità al mutamento no non è un caso che gli ha i più autorevoli storici dell'amministrazione
Puntano l'accento sul fattore continuità come fattore che caratterizza la storia amministrativa rispetto alla storia politica la stessa storia economica
E si preferisce da parte di questi storici di parlare di storia non come flusso ma soprattutto come Stocco come accumulo di dati qui ci sono esempi History esempi dico di scuola no il l'intendente
Reggio di Richelieu in Francia che diventa il prefetto napoleonico che diventerà poi di con lo Stato unitario italiano il nostro Prefetto un'istituzione
Che svolge un significativo ruolo fino ad oggi quanti mutamenti nella vicenda economico politico e sociale ci sono stati fra la Francia di Luigi tredicesimo di ricevere i moschettieri e la realtà francese italiana di oggi è bene questa figura del rappresentante periferico a dimensione dipartimentale o provinciale dello Stato permane nel tempo anche se con poteri e con ruoli diversi
è un ultimo un ultimo dato
Il dato per il quale noi non dobbiamo vedere nella dicotomia a amministrazione di regolazione d'ordine da un lato quella che agisce con provvedimenti autoritativi che fatte dei classici ministeri
La dimensione pubblica in senso stretto non l'ordine interno la difesa esterna la giustizia e così via
Da un lato e dall'altro la mia nell'amministrazione di erogazione di servizi alla collettività qualcosa che esaurisce la realtà delle funzioni amministrative
C'è apparente dei più una sfera di ulteriori funzioni amministrative che non rientra lo appieno anche se possono essere messe strumentali né nell'una sfera né nell'altra
E penso a funzioni come quella di programmazione ad esempio funzioni di riequilibrio di scompensi strutturali del sistema
La la stessa attività di realizzazione infrastrutturale in certa misura compiti di certezza di informazione di accertamento di certificazione di dati
I misurazione e altre attività mentre ma anche attività promozionali attività di tutela di certe situazioni di certi gruppi che in parte possono essere fatte rientrare ripeto in attività d'ordine l'attività di erogazione di servizi ma in parte hanno una loro dignità distinta una loro dimensione distinto ecco questo è il quadro di riferimento all'interno del quale si gioca quella dialettica pubblico privato e centralizzazione decentramento delle scelte della gestione dei servizi su cui io più di tanto non mi soffermo perché ampiamente il terreno è stato
Coperto da lo il tema è stato coperto da da molti che mi hanno preceduto ecco quello sul quale mi vorrei rapidamente però soffermare senza abusare del della vostra pazienza e questo
Noi non dobbiamo pensare che esiste una distinzione all'interno del mondo e le amministrazioni età amministrazioni che sono sempre amministrazioni di regolazione ho sempre soltanto amministrazioni che erogano servizi
Ci sono casi in cui la stessa amministrazione svolge pro quota l'uno e l'altro compito caso classico può essere con l'uso di una USL o di un'istituzione scolastica universitaria che in parte eroga servizi e in parte svolge funzioni pubbliche anche con strumenti di tipo provvedimentale strettamente pubblicistico
Altro dato
Non dobbiamo vedere nell'alternativa pubblico-privato o nella la vede l'alternativa regolazione
Erogazione di servizi qualcosa che porta a escludere completamente del tutto il pubblico Comparetto in tutto il privato vedere il pubblico configurato in un unico modo cosa voglio dire voglio dire che ne possiamo avere delle delle situazioni
Nelle quali posso
Si può si può partire dalla considerazione che essendo il pubblico tante cose dette da Ruffolo e degli altri
Coloni del ritenuto ideologicamente come cronicamente inefficiente cronicamente irrecuperabile ha una dimensione di funzionalità
Debba essere comunque esclusa da quel settore da quella materia qualunque presenza pubblica vuoi di regolazione vuoi di erogazione di servizi ma possiamo avere tante situazioni nelle quali affidando prevalentemente o completamente a realtà non pubblica realtà private la gestione la regolazione resta in toto pubblica ma ancora prossima vere realtà nelle quali l'amministrazione svolge le amministrazioni pubbliche svolgono entrambi i ruoli ma non le svolge la stessa amministrazione bensì due amministrazioni diverse per quindi rimaniamo tutti nella nella sfera pubblica
In quel certo settori in quella certa materia mai uno è l'amministrazione l'organo lente il soggetto pubblico che svolge attività di programmazione di Indirizzo
Di vigilanza di controllo di irrogazione di eventuali sanzioni per inadempienze e di adozione di correttivi per il futuro altra o altre solo le strutture pubbliche che da sole o in collaborazione in termini complementarità con i privati che svolgono le funzioni educative del servizio
E possiamo questo discorso disarticolare lo attraverso varie dimensioni e livelli di amministrazione a livello centrale le funzioni di indirizzo e di regolazione a livello decentrato regionale o subregionale
Le attività erogative ma anche avere un modello più complesso per cui una quota di attività regolative spetta allo Stato una quota di attività regolativo programmatorie spetta alla Regione la quale però anche una quota di attività erogative
Demandando il resto l'attività erogativa gli enti minori comuni province da altre realtà territoriali subregionali ma ancora possiamo avere una distinzione di ruoli fra dimensione regolative di indirizzo e di programmazione e dimensione gestionale anche allo stesso livello la stessa dimensione territoriale
Citavo prima la legge centoquarantadue voi pensate cosa dice l'articolo ventidue della legge centoquarantadue sulle forme di gestione dei servizi pubblici locali
C'è una sfaccettatura di forme gestionali dell'amministrazione in economia le concessioni a privati alla società mista pubblico-privato a prevalenza pubblica alla istituzione per i servizi sociali all'azienda
Speciale ex municipalizzata che ci presenta un un po'un insieme di modelli gestionali alcuni dei quali sono incardinati dello stesso ente locale Comune o Provincia
Altri sono governati dall'esterno vigilati o gestiti dall'esterno contro la vita nel terno in forme pubblicistico privatistiche dall'ente locale ma non non rientrano nell'ente locale quindi a che quindi abbiamo solo rimanendo la dimensione esempio comunale
Una realtà amministrativa che
Governa o programmo indirizza il servizio e
Delle diversificate anche strutture di natura pubblica o di natura privato in parte pubblica in parte privata che lo gestiscono qui credo abbiamo fotografato in quella norma importante di legge il discorso che altri hanno fatto sul piano sociologico sul piano economico
Cioè questo discorso di un mix di soluzioni in cui la presenza pubblica c'è in parte cioè in tutto non c'è per nulla seconda dei casi e andrà valutato caso per caso ed ecco qui la discrezionalità il potere della stessa amministrazione al di là di schemi normativi schemi legislativi qual è la soluzione migliore da adottare no secondo gli indirizzi che lo stesso in questo senso lo stesso legislatore per esempio del novanta da se stesse da a chi dovrà attuarne le previsioni
Quindi tutto il discorso accentramento decentramento delle scelte pubblico-privato balletto in quest'ottica di complessità
Un ulteriore dato è scusatemi se sto veramente abusando del tre
Un ulteriore dato prima di avviarmi a chiudere
Bisogna stare attenti a vedere in termini anche a storicizzare anche il problema della prevalenza della gestione pubblica o della gestione privata ora non sappiamo che delle forme di presenza del privato nella gestione di della cosa pubblica diciamo degli affari amministrativi degli affari affidati in linea di principio all'amministrazione una presenza del privato strumentale complementare
Collaborativa e o quant'altro c'è sempre stata
Presso rapporti contrattuali le forniture dello Stato sono sempre state fatte da privati legati questo è un contratto le concessioni di costruzione e gestione di opere pubbliche risalgono agli anni Venti
Forme di convenzionamento di varia natura fra l'amministrazione ai vari livelli e soggetti privati per l'erogazione di servizi sono sempre state attivate non sono una realtà degli ultimi anni con la spinta alla privatizzazione Allo sfuggire dalla gestione pubblica
No pensiamo alle concessioni di pubblici servizi le concessioni per il per il le autolinee per i trasporti di linea per esempio
Sta di fatto che però questo ha avuto una espansione sia sul piano quantitativo che diversificazione sul piano politico degli ultimi anni tutte le convenzioni degli enti locali nel settore dell'assistenza ne sono un esempio
Ma anche nel settore della protezione sociale in senso stretto il modello del convenzionamento pro quota con i privati un modello classico il terreno di elezione la sanità no le convenzioni sanitarie non sono certo una novità di questi anni
E pensiamo anche al fatto che questo uso di strumenti convenzionali concorda mento gioca anche nei rapporti fra amministrazioni quindi può essere interessante anche per rimodulare il rapporto fra dimensione centrale dimensione decentrata del potere pubblico
E qui c'è potrebbe mi limito a fare un elenco un indice delle possibili situazioni e modelli di cui dovremo parlare contratti di programma corvi programma conferenze dei servizi intese consorzi convenzioni fra Enti locali
Veri e propri contratti amministrativi tutto quello che io oggi è portato a dignità generale
Sul piano delle forme convenzionali pubblico privato e sul piano delle forme diciamo così convenzionali di accordo all'interno del pubblico da due importanti articoli l'undici e il quindici della legge duecentoquarantuno del novanta infine l'ultima avvertenza bisogna stare attenti a non pensare che la scelta fra ad esempio fra modello centrato il modello decentrato di gestione di intervento pubblico
Debba essere fatta settore per settore certi vale un discorso di settorializzazione per cui io nella sanità palo certe scelte dei trasporti altri nelle telecomunicazioni altri e così via
E saranno scelti in parte obbligata è chiaro che certi servizi possono essere gestiti e hanno senso solo per dimensione ampia e altri è una scala territoriale più ristretta o addirittura una scala micro no una cosa sono le ferrovie un'altra cosa è l'assistenza domiciliare per fare due casi estremi
Ma c'è da fare un altro discorso all'interno della stessa funzione della stessa come dire missione pubblica ne possiamo disarticolare il discorso asseconda degli aspetti che noi consideriamo degli specifici compiti che ne consideriamo faccio soltanto un un semplicissimo esempio
Quello dei beni culturali
Nel campo dei Beni culturali ne abbiamo una funzioni di tutela da un lato di conservazione dei beni e funzioni di caratteri promette promozionale dall'altro
Di carattere diciamo legato alla fruizione alla promozione della della fruizione di questi beni dell'utilizzazione di questi impegni
La funzione di tutela c'è credo quasi unanimità di consensi sul conservarla a un apparato pubblico centrale qui l'idea di una uniformità di una garanzia complessiva prevale per quanto riguarda la gestione e la fruizione e la e la promozione
Ecco che entra in campo in maniera privilegiata la dimensione regionale e locale ed entra in campo anche tutta una serie di possibilità di collaborazione anche con i privati dalle sponsorizzazioni l'utilizzazione di cooperative per servizi complementari di supporto alla fruizione per esempio dei musei
E così via
Quindi bisogna stare attenti che anche all'interno dello stesso settore della stessa materia lo stesso oggetto ne possiede una DC articolazione di livelli in Galizia articolazione di compiti
Di livelli pubblicizzazione di compiti pubblico-privato infine e chiudo veramente saltando la serie impedì di passaggio
Io credo che vadano recepite
E vadano approfondite anche sul versante più strettamente giuridico alcune cose che per esempio diceva Monte Bugnoli per quanto riguarda il ruolo del personale della dirigenza pubblica anzitutto la lezione che ci danno tutti coloro che si sono messi a fare grandi progetti di volti come come ci ricordava Ascoli e come ebbe modo di dire Clinton nel suo discorso d'insediamento a reinventare ridisegnare e rimotivare rivitalizzare l'amministrazione
Vanno vanno della tv in un'unica direzione e qui il modello del piano di Gorée emblematico ma potremmo parlare anche dei piani di modernizzazione l'amministrazione francese di tanti altri
Non si fa una riforma dell'amministrazione senza coloro che nell'amministrazione operano e lavorano
Questo è un portato diciamo di tutti gli studi tutte le riflessioni anche a livello così di indirizzo politico sulla riforma amministrativa quindi prescinde questa costellazione al fatto di proporre in una sede in una sede sindacale
Quindi è quella partecipazione attiva no del del fare condendo non del fare contro il dio del soluzioni due atteggiamento collaborativo fra amministrazione tra chi
Come dire al vertice l'amministrazione etiope rimesse che fai tra chi opera nell'amministrazione e chi è il destinatario delle sue prestazioni e qui allora ci sarebbe da dire tante cose su punto sulla selezione della dirigenza sulla sul latte carattere manageriale di leadership come diceva Monte Bugnoli che deve assumere idealmente il dirigente pubblico
Sulla valorizzazione degli esempi positivi delle delle esperienze esemplari del di realtà amministrative diciamo di di avanguardia
Mi limito però soltanto a un dato il problema della formazione e tratti Trentin tratteggiava nella sua relazione in maniera ampia e convincente il tema della centralità del problema della formazione come problema complessivo della collettività
All'interno di questo ha una sua specificità una sua pregnanza
Il tema della formazione del personale pubblico che una delle chiavi attraverso cui queste trasformazioni possono passare anche perché non scontrarsi con quelli vischiosità di cui parlavo di cui parlavo di cui parlavo all'inizio
Ed è un problema di reclutamento di formazione della dirigenza in primo luogo e qui credo che l'attenzione tutti debba essere sulla sorte che avranno le indicazioni innovative che in questo senso sono contenute nel decreto ventinove ma un più complessivo problema di formazione aggiornamento riqualificazione di professionalizzazione del personale pubblico
Sì ma io pensavo al fatto di una pur nuova forma di reclutamento di una nuova dirigenza che dovrebbe svecchiare la e come dire formato anche diversamente rispetto ai vecchi meccanismi
Esatto
Sì io questo profilo della responsabile valutazione dello saltavo per ragioni di tempo anche perché mi pare che altri prima ne accennasse ero in maniera in maniera convincente è chiaro che quelle è fondamentale perché nel momento in cui noi distinguiamo logicamente fra una funzione di regolazione di governo una funzione erogazione dei servizi Abballe c'è un problema di valutazione dei risultati
E nel momento in cui noi al di là di un quadro legislativo definiamo un profilo di discrezionalità di di spazio decisionale per l'amministrazione quesiti che in primo luogo responsabilizzazione di chi è preposto alla direzione degli uffici
E quindi importanza del reclutamento dell'educazione della formazione
E dell'in sede forme di inserimento dell'amministrazione di questa nuova figura il rospo figura dirigenziale
Un altro punto importante è il problema della incentivazione di questo nuovo modo di essere degli dirigente e dell'impiegato del del del lavoratore pubblico
Ma su questo io mi fermo perché recepisco occorrerebbe per me riflettere prima di assumere una posizione personale recepisco quelle le perplessità che venivano dall'intervento di Monte Bugnoli sulla difficoltà di passare per questa strada delle incentivazioni materiali retributive in vista di un miglioramento della funzionalità e della motivazione dei di pubblici dipendenti le questa sia materia di riflessione praterie per il sindacato del sindacato dei dei per le le federazioni di dipendenti pubblici in particolare
Anche diciamo così leggendo in quest'ottica le vicende che stanno tormentando no questa questa stagione contrattuale qui apro e chiudo il differimento ovvio alla al contratto del contratto della scuola in questo senso
Ecco in conclusione che cosa dire in consiglio io credo che una indicazione possa essere data nel momento in cui noi sci noi diciamo sdrammatizza diamo il problema della del rapporto fra dimensione gestito dal pubblico e dimensioni gestito dal privato
Non che questi siano indifferenti ma diciamo la valutazione relativa caso per caso situazione per situazione anche a livello decentrato settore per settore
Nel momento in cui noi però evidenziamo logicamente e anche concretamente una differenza fra funzioni di regolazione di indirizzo e anche di vigilanza di valutazione e di controllo e funzioni di erogazione di gestione
Puntuale del servizio stesso ne dobbiamo pensare in prospettiva a un'amministrazione di regolazione e di controllo che è il naturale alleato degli amministrati
E liste e che l'interlocutore è sempre un luogo più ancora e più immediatamente più direttamente che il soggetto erogatore pubblico o privato che sia dell'utente del cittadino della ministra
Cioè si deve formare una sorta innaturale alleanza che deve vedere forme di inserimento organizzativo di dialettica di collaborazione attiva e non soltanto di attesa passiva del servizio dei risultati dell'erogazione del servizio da parte del cittadino una forma di presenza attiva e di collaborazione di alleanza delle proprie fra l'amministrazione di regolazione
E di come
Qui settorializzato una cosa il sindacato dei pensionati altro sono le associazioni dei consumatori altri ancora sono le organizzazioni studentesche così
Quindi il suo naturale interlocutore e il soggetto al quale e demandata la protezione e la tutela
Nel corso delle a monte in in movimento definizioni certi standard di certi parametri
Controllo di qualità
Tanto erogazione del servizio
Significa a valle al termine del del della fase educativa del servizio
L'utente mandata la garanzia a tutela delle della situazione del cittadino utente
La controparte e il soggetto erogatore pubblico o privato che sia a seconda dei casi
Brevissima citazione io Schumann e nel suo noto saggio sufficiente a pubbliche felicità privata
Auspicando che si possono abitare contemporaneamente i regni del pubblico del privato e nocivi non ci siano quindi dei confini delle barriere doganali fra il pubblico è il regno del privato che posso invece convivere eticamente ma proficuamente dei loro rapporti
Più interessante perché il regno su suppone che ci sia un sovrano pro e quello che il sovrano ce lo dice l'articolo uno della Costituzione grazie
Io
Proprio faccia
Se invece grazie
Ringraziamo tutti