Presentazione del libro: "L'assassinio di Matteotti" di Pietro Nenni

Si badi non nel senso politico che ha comunemente questa parola non dell'intransigenza di certi politicanti quadri impotenti al Consiglio esitazione hanno inventato essere l'isolamento una vettura rivoluzionaria ma intransigente nel senso morale in grado cioè di transigere con la propria coscienza e il proprio dovere
Poteva essere quindi un compagno di viaggio comunque molta gente che allora il quieto vivere lei Carmeli gestioni e che preferisce alla lotta alle chiacchiere solenni sulle immancabile vittoria del socialismo
Va bene così che gli fu sempre tutti Motroni una città
Per tutti il caso io vidi un vigile riformista
Egli era invece un magnifico temperamento di combattente il realista
Nutrito di profondi studi e di vaste conoscenze detestava l'Accademia del marxismo aveva assorbito il metodo dell'indagine critica il realismo storico ed il senso della gradualità delle trasformazioni politiche e sociali
La sua ironia speranza senza pietà è facilissimo degli pseudo rivoluzionari di tutto o niente
Ed è l'analisi decisioni socialista
Lui aveva molto sofferto
Chiunque aveva avvicinato Matteotti aveva ascoltato il pensiero nell'anima sapeva di essere di fronte ad uno di quegli uomini che pondera le parole e gli atti
Che procedono con metodo rigoroso alla indagine dei fatti politici e sociali ma che preso alla loro via la percorrono fino in fondo
Inflessibili mentre
Ma gli atti non lo metteva compromessi di alcun genere con il fascismo
Non aveva né capo del governo nessuna stima il morale e intellettuale mi politica
Con questa una delle ragioni della sua forza
E nella sua tragica fine
La storia del socialismo multiplo nei metodi uno nel fine Matteotti l'ha percorsa fino al martirio
E morendo assunse il simbolico valore capo materialmente assente
Ma spiritualmente presente
Per essere un campo Giacomo Matteotti invita
E di morte
Pietro Nenni canonici
Ventidue agosto
Mille novecentoventiquattro
Ora s'era abbiamo ritenuto rileggere assieme all'attore teatrale e cinematografico Andrea passione una
Descrizione che Pietro Nenni faceva di Giacomo Matteotti
Giacomo Matteotti al centro di questa serata
Questi studi fatti e queste ricerche legate ai tre scritti di Pietro Nenni che fotografano non solo la situazione politica
Tra il ventiquattro e ventisei ma anche e principalmente alla figure la figura storico-politica di Matteotti del regime e gli altri due scritti rappresentano invece una fotografia della falsa del processo di Chieti
Che non celebrò assolutamente alcuna condanna di quello che è stato il regime fascista e la grande responsabilità dell'omicidio del socialista Matteotti
Prima di iniziare ad addentrarci ancor di più Ray permetto di chiamare sul palco il nostro Tesoriere coordinatore enti e servizi della UIL Benedetto Attili per un saluto
Tutti il mio sarà un saluto brevissimo così recuperiamo un pochino in tempi la del ritardo con cui abbiamo iniziato
Sono orgoglioso oggi sono con il il sentimento che prevale l'orgoglio l'orgoglio di aver contribuito alla nascita di una casa editrice
Casa editrice Arcadia edizioni che con le sue pubblicazioni cerca di mantenere viva la memoria su quello che è stato e dispetto all'argomento di oggi questo questa mission di Akkad edizioni si rende raggiunge forse il suo punto più alto in quanto noi oggi con questo libro siamo qua ricordare un martire dell'antifascismo
Sicuramente Matteotti ormai è un'icona nell'ambito di quello che il la lotta contro tutti i totalitarismi contro i fascismi ai dico anche contro i comunismi contro tutto quello che comunque mira ad opprimere la libertà individuale la libera espressione dei singoli dei singoli
Ma oltre a questo a me piace ricordare Matteotti per un'altra ragione per una ragione che lo fa sentirci lo fa sentire molto molto vicino a quella che è la nostra organizzazione
Il suo essere riformista graduali Issa
Quello d'Olanda Belgio e che significava nel termine politico graduali insista grado lista significa per mirare alle riforme ma in maniera graduale
E in questo noi della UIL ci riconosciamo al cento per cento perché non siamo conservatori noi non siamo neanche rivoluzionari massimalisti
Noi cerchiamo di cambiare la società ma cambiarla in maniera graduale e governare con conseguenze conseguentemente i cambiamenti e questo momento importantissimo punto di vista dei cambiamenti ma occhi opporsi ai commi a mente significa andare contro la storia significa perdere
Governare i cambiamenti si può e fare in modo che questi cambiamenti in doni non ci investano comune attica che rompe ma che invece vengano utilizzati per migliorare nel modo migliore nel migliorare
Il più possibile le nostre vite
Ecco questo significa essere riformisti
Nel vero senso della parola e di questo la UIL sette Matteotti molto molto molto vicino grazie quindi a da Arkady edizioni come dire cassa la UIL grazie a alla Fondazione Nenni e grazie a faccio un grazie al Presidente della Fondazione Nenni con lo ringrazio tutta la fondazione e mi permetto però di sottolineare il grande lavoro che ha fatto Antonio Tedesco il direttore della Fondazione
Grazie al tutti con lavori grazie
Allora
Allora
Allora
Locale
Ma
Questo video riassume quello lo spirito e la la forza della Fondazione Nenni grazie a lavoro importante
Della UIL ma al lavoro primis
Fanno quotidianamente amici e compagni della fondazione con Claudio Martelli il direttore Antonio Tedesco che pregherei anche in un piccolo ho saputo qui
E la testimonianza di questo omicidio e la testimonianza di quest'ultima pubblicazione l'assassinio di Matteotti perché sì nel centenario
Ma ci fa comprendere quanto sempre più importante della conoscenza della storia per poter vivere agire proiettarci non solo nel presente ma anche principalmente nel futuro perché senza quelle basi
Presumibilmente non capiremmo tante cose direttore tedesco
Anche perché ti nominiamo spesso durante le varie manifestazioni per le e grandi pubblicazioni che fate grazie alle vostre ricerche agli sforzi della casa
Editrice cardine di tutta la UIL chi vuole questo percorso culturale di recupero anche di tanti documenti inediti come i due che sono due scritti dette nei contenuti in questo libro
Sì intatto grazie pochissime parole
Su quello che stiamo facendo è entrato un saluto affettuoso al segretario generale della UIL al presidente la fondazione Claudio Martelli al tesoriere
Benedetto Attili ai nostri relatori Fabio Martini Simona Colarizi Albert pagheremo che hanno accettato di partecipare di dire qualcosa su questo libro pochissime cose su quello che facciamo
Un grande patrimonio abbiamo visto le immagini a disposizione degli studiosi degli studenti universitari dei ricercatori ma non solo anche degli appassionati di questa materia di questa disciplina nella storia contemporanea soprattutto dalla storia del socialismo dei socialisti e mi italiani e non solo ma anche dell'europeismo
Facciamo un'attività di scavo di ricerca abbiamo grandi materiali e siamo felici che c'è questo sostegno questo apporto una sinergia importante con la Will oramai pluriennale è un direi un sodalizio profondo con Arcadi edizioni che sta sostenendo i nostri progetti siamo felici siamo felici che i libri
Suscitino interesse siano letti siano acquistati abbiamo una buona diffusione è veramente anche grazie al lavoro
Di Arcadia marcio Del Grosso lo sta facendo un lavoro straordinario ed è veramente compiacere
Lavorare
Per il mondo UIL perché ci ha messo nelle condizioni di poter serenamente poter lavorare con creatività con impegno con entusiasmo sperando anche di poter dare qualche contributo perché la storia
Non è una cosa morta oppure solamente non facciamo solo esercizi di memoria
Noi pensiamo che invece sia necessario attingere dal passato per riuscire a saper leggere la complessità del presente anche riuscire a a pensare anche al futuro quindi siamo felici se alcune storie sì alcuni percorsi alcune tracce che noi facciamo emergere possano essere utili per per la UIL per il sindacato per l'intenso importante lavoro che sta facendo per per i lavoratori e per il nostro paese grazie a tutti grazie al direttore
Antonio Tedesco sì
L'importanza di questa manifestazione oltre che dato il giorno pertanto rinnoverà presenterà anche un momento come dire di saluto e di augurio per il prossimo santo Natale per il prossimo Capodanno
Ma e nel contesto anche del centenario appunto della uccisione di Giacomo Matteotti per cui non posso che avere il piacere di dare la parola alla Presidente della Fondazione Matteotti Alberto Aghemo
Io ringrazio vivamente sente sì
Allora intanto grazie
Grazie a tutti voi per questa meravigliosa
Iniziativa grazie per l'ospitalità grazie a bombardieri alla UIL grazie a battelli alla Fondazione Nenni grazie all'amico attorno tedesco inutile dire che per evidenti motivi
Di contiguità ideale e fino a ieri anche i ticket contiguità giù geografica perché stavo nello stesso palazzo sul Fondazione Matteotti e Fondazione Nenni e sono molto affine a molto vicina e all'amico attore tedesco io faccio piccolo furto che serve per entrare nel tema di oggi nel e anche per votare l'editore perché l'editore un ruolo molto importante in questa vicenda in una delle conti ben precedenti belve pubblicazioni di Arcadia che la biografia di Vittoria Nenni che ha curato l'ha realizzato con una splendida narrazione storica Antonio Tedesco
Sì secondo la visione siamo nel mille novecentoventisei la forza della polizia fascista si fa particolarmente incalzante
E la casa di Nenni Oliviero ovviamente e profitto oramai di espatriare Brioschi oggetto di una perquisizione molto pesante da parte della polizia fascista
E profondamente invasiva violenta minacciosa c'è la piccola Vittoria che guarda sbigottita poi quando uno degli sbirri afferra uno dei suoi quaderni alla ricerca di chissà quale il documento segreto si mette a strillare protesta
E
Il poliziotto Adel dice brutalmente stai zitta e ringrazia che non avevo fatto fare a tuo padre la fine dei patrioti
Ecco in quel piccolo episodi questo piccolo Capello c'è una storia lunga che dice praticamente tutto fortemente concludere con un atto piccolissimo ricordo legato sempre a Matteotti e pannelli o peggio a né nette a Matteotti
Siamo intima celebrati piano centenario poi dirò una cosa che su questo argomento la prima celebrazione pubblica Della Porta di Giacomo Matteotti si tiene a lungotevere Arnaldo da Brescia il dieci giugno del mille novecentoquarantaquattro
A gestire e coordinare e guidare la manifestazione c'è Pietro Nenni che tiene il discorso
Un discorso celebrativo primo comma o spaccio lo sapete vennero loro sono assolutamente straordinario ce sta c'è anche un piccolo palco realizzato per la circostanza per le autorità e tra autorità ci stanno anche conosce sforzo nulla ma che certo non Croce Sforza centro centouno e come perché poche settimane prima era stato varato il Governo Badoglio due dichiarava di clima allargato di CLN
E al termine di questo discorso appassionato
Né mi dice ecco ci troviamo qui a ricordare ovvero del socialismo riformista insomma e acque anche vaginale se vogliamo
E siamo educati vere Arnaldo da Brescia il giorno in cui questo lo qualche verifica Pera già con Matteotti
Questo Paese avrà compiuto il suo riscatto civile e morale
Ovviamente si chiama ancora amato da Brescia però bisogna anche dire che il corteo che poi si può ove festoso attraversa ponte Littorio non Vittorio Vittorio e quello verrà il file poi dedicato a Jacko patriottico però voglio ricordare che esso va a o un secolo di stanze e stiamo ancora battagliato per uscire a mettere una targa sostanza romana di Giacomo Matteotti
Dette queste poche cose sul riformismo di Matteotti sul suo rapporto commende divenne con patriottico di socialismo riformista diranno molto meglio di me
L'autorevole prefatore presidente della Fondazione l'autorevole storica l'autorevole dico Fabio Martini io voglio soltanto ricordare una cosa che questo bellissimo libro si incastona in una sede storica importante quest'anno in occasione del centenario Matteo stiano solo uscite ad oggi ancora quando deve finire cinquanta monografia
Nel mille novecentosettantaquattro in occasione del cinquantesimo anniversario riuscì una Antonio Glauco Casanova Giacco Matteotti una vita da socialista
Allora questo qualche cosa vorrà significare e non tanto evocando la legge marziana della trasformazione della quantità e qualità però indubbiamente c'è un ritorno sia della figura di Matteotti sia di quello che Mazziotti ha storicamente rappresentato nella vita della democrazia di questo Paese dato di fatto difficile e travagliata che sicuramente la storia sanguinosa di Giacomo Matteotti star ricordarci quanto sia stata travagliata
Bene
Io faccio i miei complimenti all'editore per questa bellissima
Offerta editoriale che sia Vicenzi accostata un'altra cosa che mi piace votare detesto scendono in queste ore
E cioè la nuova edizione critica di esilio diverrà Modigliani ma insomma avremo modo di parlare un altro che è una storia stupenda della memorialistica della fuoriusciti svolge tagliano
A Parigi che si apre con un capitolo dedicato alla morte di Matteotti sotto il segno di Matteotti che c'è stata una cosa come tutta quella straordinaria avventura
Della
Pensiero democratico italiano che nasce e germinato alla porte di Matteotti nasce appunto nel momento in cui con la sua scomparsa e inizia sì la dittatura ma anche l'antifascismo grazie
Abbiamo ridotto aspettare altri cinquant'anni per intitolare la via o magari avere molto più pubblicazioni è stato detto che il fascismo e l'Anticristo reggimento scrive Pietro Nenni l'affermazione rigorosamente Sutter Risorgimento è un grande sforzo di unificazione
Mentre il fascismo è un movimento di dissociazione sotto una falsa e ingannevole ingannevole apparenza d'ordine
Non ci fu mai stato tanto odio fra le classi partiti e gli italiani non furono mai così profondamente divisi
Il fascismo è un riaffiora il mento del Medio Evo
Queste alcune parole di quella che era pure otto anche la la lettura di Di Pietro Nenni di quel disgraziato momento periodo professoressa Colarizi cosa
Aggiungono questi scritti sia alla vicenda Matteotti Anna che all'orrore stesso del fascismo
Allora permettete di ringraziare anche io ringrazio per questo invito ringrazio left la Fondazione ringrazio la UIL ringrazia anche la casa editrice perché per portare avanti gli studi della storia sono necessarie le case editrici che si impegnano nella saggistica
Devo dire che per un massimo perché affatto come me somma della storia la sua professione di vita
Uno dei reperti storici sono sempre un'avventura
E sono sempre qualcosa come un regalo che che che si richiede e quindi i miei complimenti per tutto quel lavoro di ricerca che è stato necessario per io non ne sapevo neppure l'esistenza in realtà mi si dice che è un accenno è stato fatto dei lavori di De Felice
è stato il mio maestro però a me evidentemente non è sfuggito ne ha scritti di parole forse questa era sfuggita
Anche io sarò brevissima
E appassionante comunque rileggere le parole di di Nenni e devo dire che
Abbiamo avuto una buona guida nel senso che
La introduzione di Claudio Martelli è un introduzione che introduce il personaggio eccome eccome veramente si fosse davanti a una pièce teatrale e e in molto interessante questa per
Introdotto chi sono i protagonisti di questa tragica vicenda tragica vicenda per i personaggi che sono coinvolti e non solo per Matteo
Perché e tragica anche l'esistenza di Nenni
Perché questo anche quella di Mussolini fili checkup indubbiamente
Quello è il personaggio se shakespeariano se guardiamo
E però accostare le le loro biografie in ovviamente è stato un lampo per ognuno va per ognuno a mio avviso questo devo fare i complimenti a a Claudio Martelli è un lampo giusto può alla insomma è venuta fuori quella che era l'anima
Noi sappiamo che
Nenni ha origini diverso e tal socialismo Turati hanno
Viene da un'altra storia ma nel socialismo lui ha portato tutto quello che di buono era riuscito ad affermare nella sua storia
E guardate che proprio nel Periodo del delitto Matteotti del periodo dell'Aventino e nel periodo successivo
Beh io direi che Nenni diventa un fondatore
A mio avviso non è mia è il fondatore del socialismo democratico moderno
Riformista potere
Due cose perché dico questo uno perché e noto che il nemico
Ha fatto anche una forte autocritica di perché sono stati sconfitti socialisti
Lei mi patrio
Nella sua vita è sempre stato un patriota quindi ai valori della nazione Luís non considera che l'appartenenza piccola appartenenza non dico e l'ideologia nazionale
Ma che l'appartenenza alla nazione è qualcosa che è nel DNA dei socialisti
Primo fatto
Secondo
E il suo discorso è quello di riuscire a superare le barriere
Perché è vero
Il fascismo è stato divisivo ed è stato divisivo all'interno del partito socialista e non solo
Perché è stato decisivo anche al a a livello dei quattordici naturalmente e testato divisivo anche nel mondo dei liberali
E e queste divisioni meglio incominciare
E per tutta la vita
Diciamo per tutta la vita poi c'è una pausa naturalmente circa di di rimediare di ricucire dei rapporti
La prima è stato l'Aventino e quindi Matteotti gli insegna e che ha già segna
Che bisogna assolutamente ritrovare un'unità tutta la suo percorso dell'esilio tutto
E guardate che sono anni molto importanti nel tempo la storiografia la voluttà un po'mettere tra parentesi gli anni dell'esilio
Parlando solo dell'antifascismo telecamere eccetera
Non è questo
E e poi di aver capito non solo questo importa
Lì riunificare riesce a riunificare i socialisti Journey certificare i massimalisti del PSI riesce a unificarli con il gruppo di Turati Chauvet e Di Matteo
La scissione del mille novecentoventidue tutto chiede da Nenni
Rimesso in piedi l'altro che forse e su questo Occhiuto
Quello più l'eredità più importante che cita è che nel momento in cui Matteotti viene ucciso
Inizia un discorso di autocritica socialista
Autocritica però non aver capito che c'è un ceto medio che era un certo mito fondamentale sapete per il socialismo pre Prima guerra mondiale
Milano era governata da un socialista
Fino al mille novecentoventidue fino all'assalto fascista a Palazzo Marino che cosa significava significava che i socialisti erano nel cuore dello Stato
Erano nude non a caso l'offensiva dei fascisti contro i socialisti comincia con l'assalto di Palazzo d'Accursio Bologna comune di Bologna
Tra i socialisti avevano conquistato
Capisce che questo non è solo questione di contadini e operai è questione che per esempio i milanesi amavano Caldara a qualunque ceto appartenesse
Quindi Brema ceto medio quella era la conquista
Che bisognava che il socialismo proponeva a un ceto medio progressista aperto alla modernità
Un altro
è che finalmente
Si rompe quella dicotomia Hackett pensata sul partito socialista
Che è il fatto
Di capire che la democrazia è qualcosa
Che eravamo che non era noire ma era anche noi queste non sono parole di Nenni sono parole di Modigliani scritte sul quarto stato che ha affondato lenti
E quindi e e Luigi inizia il processo di dire
La democrazia è valore inalienabile del socialiste
E da quel momento il socialismo esistenti
Esiste
Cioè un'ultimissima cosa che voglio dire quando si è detto che si è detto tante volte sulla storiografia comunista che
Gli esiliati
Che vende e tutti gli amici socialisti esiliati perdevano il tempo le le chiacchiere dei caffè di Montparnasse
Allora io il ho cercato di ricordare miei colleghi storici
Che nel mille novecentoventi sei
Nenni fa un manifesto del Partito Socialista dicendo quello che noi vogliamo che sia l'Italia
Una repubblica democratica del lavoro grazie
Grazie storica secondo
Colarizi Pietro
Questo morto al quale fu a lungo contesa una tomba domina la scena politica italiana invano il fascismo il ricorso e i tentativi più svariati per deviare il corso delle indagini
E l'attenzione del pubblico
Invano ha proclamato il bis tracciato
Non c'è che una realtà concreta il processo del delitto di Roma che non è il processo ai sei o il sette arrestati ma e il processo al regime pesa un'altra
Un'altra parte del pensiero Di Pietro Nenni al dottor Martini
Giornalista ed editorialista vorrei chiedere proprio su questo intanto rispetto alle cinquanta altre pubblicazioni me già quarantanove in più rispetto alla cinquantesimo cioè alla mille novecentosettantaquattro importante
Ma in questo contesto nuovo anche di rivalutazione di questo socialista
Possiamo dircelo che non cedeva ad alcun compromesso senso anche
Migliore della parola perché era diverso nuove epurati che vai socialisti del del Periodo
Leggi
Uno intendi certamente ormai socialista appassionato ma più cronista o più giudice
Grazie quasi tutto quel dato che ci ha rivelato Aghemo è un dato
Straordinaria e in qualche modo imprevedibile perché cinquanta libri non hanno quest'anno si celebravano diversi anniversari di personalità importanti nessuna di queste ha avuto non lo stesso
Impatto editoriale
Anzitutto grazie non formale non formale per l'invito perché quella via già un'occasione diciamo preziosa nel senso che questo incontro in diciamo corona un anno Matteotti ah no altissimo di eventi in tutta Italia ricchissimo di libri appunto cinquanta e tuttavia se vogliamo essere sinceri
Anche un anniversario deludente sul fronte della della politica e dei partiti nazionali
In particolare mi riferisco al partito che avrebbe potuto rivendicare più direttamente una discendenza diretta o indiretta da da da Matteotti
Quindi se le leadership nazionali hanno vissuto questo anniversario come un atto dovuto invece i i libri alcuni di questi libri
Come suggeriva chi introduceva la navata la chiacchierata sono stati particolarmente importanti perché hanno avuto il merito di provare a colmare
Il paradosso che ha inseguito la figura di Matteotti per un secolo
Perché per decenni Matteotti è stato celebrato almeno formalmente
Come pochi altri nel senso che gli sono state intitolate tre mila novecentonovantadue strade o piazze o ponti quindi un numero come dire assai elevato
E tuttavia nel corso dei e degli anni è rimasto soprattutto un mito
Ma sconosciuto sostanzialmente nella sua essenza umana e politica salvo importantissimi studi storici che insiste che hanno visto protagonisti diciamo tra gli atti anche alla alla professoressa Colarizi ma insomma degli innocenti adesso non facciamo l'elenco e ovviamente Caretti
Ecco
Nei cento anni seguiti diciamo all'assassinio il mito del martire aveva oscurato la vita di un socialista sì intransigente ma nella scelta riformista ecco questo importante c'è aria sua intelligenza senza era nella sua scelta riformista
Da questo punto di vista le in gran parte dei libri usciti sono stati assai interessante perché ci hanno consentito di
Definire bene la figura di di di Matteotti un socialista che nella difesa dello Stato liberale
Fu più liberale dei liberali vale la pena ricordare
Che dopo la marcia su Roma
Personalità di grande spessore come inauditi Giolitti e Croce votarono la fiducia al Governo mappe al governo Mussolini
E al tempo stesso l'altro diciamo portato prezioso di questi di una parte di questi libri usciti quest'anno è avere ricordato a tutti
Che Matteotti fu tacciato di legalità Rismondo in diretta dai comunisti
In prima della morte ma incredibilmente anche dopo la sua morte
Ecco questo Matteotti oscurato per decenni è riemerso quest'anno nel nel racconto di tanti bevibile tuttavia era stato già messo a fuoco come dire impresa diretta da da da Pietro Nenni in questi tre scritti che molto meritoriamente sono stati
Ri come dire il ripubblicati da di da parte di Arcadia col contributo lo sappiamo
E politico culturale della Fondazione Nenni e grazie questo occorre sottolinearlo sempre alla scommessa lungimirante della della UIL perché se voi fate date uno sguardo al catalogo che sta crescendo
Be'questo è un catalogo ricco di titoli assai interessanti
Vediamo purtroppo in una stagione retorica per cui ogni volta che uno diciamo azzarda cucù una prezzi un apprezzamento viene subito equivocato magari sta facendo no
Se voi date uno sguardo al catalogo di Arcadia vi rendete conto che effettivamente ci sono
Sono lumeggiate sono recuperate storie venti personaggi in parte sconosciuti in parte poco apprezzati e quindi un plauso a questa diciamo a questa iniziativa
Della UIL che però ovviamente poi ha delle degli interpreti dei fautori non indifferente ecco
Nel cui prima scritto appunto a quello dell'agosto ventiquattro
Ha il merito di avere colto subito l'essenza di Matteotti e anche del contesto politico nel quale matura
Il delitto
Mi diceva chiedeva giustamente e quanto pesava a quanto ha pesato il il cronista qualche anno fa Paolo Spriano col quale ho avuto la fortuna di fare la tesi su
Modigliani
Ma comunque Spriano e che è uno storico che non sprecava superlativi
Scrisse che Pietro Nenni era stato il più grande giornalista del Novecento
Spriano quindi non diciamo un
Giornalista diciamo attenzione non nell'accezione odierna nella quale come sapete
Pesano sempre più dobbiamo ammetterlo una certa vocazione al sensazionalismo dei giornalisti al protagonismo personale
Spianò evidentemente si riferiva la capacità di cogliere cretini gli elementi essenziali di una vicenda o di un personaggio di restituirli con grande efficacia descritti
Un primato quello attribuito
E da da Spriano confermato esattamente da questi tre scritti ripubblicati d'Arcadia
Perché nemico alghe alcuni elementi essenziali no non faccio lo storico e quindi non non aggiungo nulla quello che era che ha detto molto bene la professoressa Colarizi
Ecco però ci sono alcuni tratti veramente interessanti anzitutto la Psicologia e non soltanto la violenza del Duce
Le colpe della corona e e dei liberali
Il nocivo velleitarismo diciamo a dire poco dei socialisti massimalisti e dei bolscevichi italiani fra i comunisti che finiscono per accomunare riformisti e socialisti il non tragico
Abbaglio
Quindi fa di Matteotti un ritratto che è stato siamo ben riprodotto poco poco fa dalla da dall'attore
E tuttavia qui entrando introdurre un elemento così un po'di di movimento nella nella
Pochi due giorni prima del del primo scritto di di di di di di Nenni fu pubblicato un altro scritto assai importante l'autore era Piero Gobetti che come sapete
Diciamo è sicuramente una delle personalità più rilevanti del avere uno Stato martire è stato un persona di grande
Coraggio
Il personale per la quale poi pagò con con la vita e tuttavia in questo suo scritto che poi ha fatto scuola sono espresse sono delineate delle espressioni
Assai singolari
La più significativa di tutte e questa che ora vive vi leggerò perché fa o Matteotti era il solo socialista per il quale riformismo non fosse sinonimo di opportunismo
Un Matteotti che appunto secondo Gobetti non era un uomo popolare
E come sappiamo che Matteotti Foletto tre volte in Parlamento portò il PSI nel Polesine al settanta per cento
E in quella regione nel mille novecentoventi socialisti conquistarono sessantatré comuni su sessantatré il Psv del quale Matteotti era segretario nel mille novecentoventiquattro prese più voti del PSI massimalista più voti del PC
E ovviamente non è dato ricordare un segretario di partito
Che espressione di una minoranza Interna quindi questa descrizione di di di Matteotti come o uno straniero in patria è un'evidente distorsione che però ha fatto scuola
è stata incoraggiata nel secondo dopoguerra da chi aveva interesse ad oscurare il profilo socialdemocratico di Giacomo Matteotti
Quindi per concludere senza retorica che è un un pericoloso sempre incombente in questa stagione
Possiamo dire che i due diversi Matteotti quello di Nemi e quello di Gobetti
Ci dimostrano quanto sia sempre impervia
L'aspirazione che accomuna tutti gli assegni gli esseri umani essere ricordati per quel che si è stati effettivamente nel corso della propria vita e quindi senza manipolazioni più o meno interessate
Una ispirazione direi umanissima che accomuna persone diciamo comuni
E martiri questo libro di Pietro Nenni dimostra che quell'aspirazione non è un'utopia e quindi grazie a chi diciamo a lì ripubblicato questi testi destinati all'oblio
Perché sono un contributo non alla alla conquista non tanto di una impossibile diciamo memoria condivisa da tutti perché questo è una sorta di utopia l'idea che ci sia una memoria Sam che possa essere condivisa da tutti ma sicuramente può tributo a raggiungere una memoria il più possibile rispettosa della storia
E dei suoi protagonisti
Grazie
Per questa valutazione prima di andare verso il due interventi conclusivi quello del presidente della Fondazione nei di del
Il nostro segretario generale della UIL
Voglio anche informarvi benessere
Se resi conto anche magari durante l'attesa prima ediz di iniziare quest'incontro che alla secondo e terzo piano ci sono delle aree
Non serali che possiamo visitare gratuitamente perché il tutto rientra in quello che l'accordo fatto per essere qui a celebrare non solo il
Socialismo il riformismo ma socialismo il riformismo
Sindacale
E ringrazio anche collega martedì per aver detto che forse nessuno quanto la UIL con gli sforzi del tesoriere della casa editrice del direttore della Fondazione
Ma in primis Laurini stessa con segretario bombardieri affatto nel vorrei recuperare questa importante no tradizione socialiste nella fattispecie
Il pensiero e il ricordo Matteotti hanno e proprio partendo da questo
Avrete modo di di leggere l'assassinio di di Matteotti
Avrete modo anche di leggere in modo straordinaria quella che nella prefazione scritta da Claudio Martelli che ci fa immaginare momenti e Soggetti
Descritti quasi
Rientra
Modo teatrale che racconta di individui quella questa prefazione e racconta il momento storico
Ma o sono anche curioso
Onorevole Martelli di comprendere se anche lo stesso PSI come diceva Martini recupero fino alla fine
Questa
Tradizione Matteotti Anna
E se
Metti
E noi abbiamo il piacere di leggere armato e ho avuto il piacere di conoscere sia mai devi Dinato qualcosa rispetto a ciò che noi siamo iniziando ad approfondire con questa pubblicazione
Nella Fondazione
Grazie buona sera a tutti
Sono molto colpito dal fatto che
L'occasione di un libro di una Cile frazione di Matteotti
è stato un anno molto ricco di celebrazione Matteo piane
Naturalmente
Noi intendo la UIL la Fondazione la casa editrice ci siamo inseriti in un in un fiume di celebrazioni io non ricordo la mia vita abbastanza lunga di averne mai assistito fenomeno del genere
E questo significa che c'è stata
Una riconsiderazione
Collettiva abdicate di socialisti che ovviamente si sentono più partecipi e ha ragione
E di tutti gli altri mi sembra che Matteotti si è arrivato al grande pubblico
Non è poca cosa
Non è poca cosa se si considera che c'è stato un lungo
Silenzi
Frecce tutto da una lunga avversione
Non è finita però quest'opera di
Ricostruzione della memoria della storia e di identificazione più precisa possibile del nostro passato di cosa significa Matteotti nel nostro passato nella nostra storia
Che non finisce cento anni fa
Importantissima è stata la mostra a Palazzo Braschi
Fondata sui contributi oltre che dell'Archivio di Stato proprio della Fondazione Nenni
In cui io non ho nessun merito perché son tutte cose che mi ha precedono volevo quando parlo della Fondazione mi pare una fondazione che sto citando me stesso
No
Soprattutto il risultato di questo centenario a me pare
Se posso ben descrivere con una sorta di immagine contrapposta
Da quando ero ragazzo e ha cominciato a frequentare le sezioni socialiste io mi ricordo che i ritratti Matteotti non erano tanti
Non contatti onestamente no
Nulla rotanti neanche altri
C'erano molti Marx
C'era persino qualche Lemmings
Certe volte le sezioni erano nei paesi più piccoli in comune con quelli comuniste
E quindi c'erano anche Nenni e Togliatti
Capire
Troppo tardi recarsi
Le maniche leccarsi i baffi
Il batterista in questo caso
La cosa più importante secondo me o uno dei più importanti Bertotto Matteotti da quella iconografia
Aureo latta di virtù come Santo
E anche come un martire
Matteo e non era né Santo né martire era un errore che morto in combattimento
è un'altra storia rispetto ai martiri e ai santi
Capisco che questa piega sia abbastanza connaturata
A quel sentimento della nostra cultura popolare e generale che non è solo del popolo ma anche della borghesia che incrina sempre a un'interpretazione tra virgolette religioso cattolica della storia
Ma faremmo torto Matteotti che non era né religioso
Né tanto meno cattolico
E anzi anticlericale per dir le cose come stanno
I preti che aveva di fronte nel Polesine
Agli inizi del Novecento non erano allievi di Giovanni ventitreesimo
Erano Bracci esecutori del borghesia agraria
Padroni
E insegnavano al popolo la sottomissione
Attilio è al potere
Quindi si comprende perché
Un uomo agiato di famiglia agiata qual Matteotti che se ne è sempre fregato della sua certezza non se ne proprio occupato
E che poi si è staccato dalla sua classe per andare incontro alla classe oppressa e ha dedicato la sua vita alla classe oppressa ai contadini più basso Polesine
Insegnandogli tutto
Tutto
Persino a contare
Per non dire a pensare
A scrivere
A tenere i bilanci dei Comuni è lì che via via i socialisti conquistato quattro
Sempre sfidando quelle che lui teneva i responsabili di quella condizione quasi disumana o anzi disumana in cui vivevano i contadini del Polesine italiani perché non è che del Tavoliere delle Puglie
O nelle pieghe siciliane stessero meglio
Questa è stata la missione che ha fatto proprio questo non è se non una forma molto laica
Non è un
Un comportamento da Santo e neanche da martire
E muore così more perché ha sfidato Mussolini
Mussolini in persona lo ha preso di mira in Parlamento ripetutamente
Ha denunciato
Le sopraffazioni le violenze e i critici i brogli
Gli affaracci
Di Mussolini e del suo regime
E sapeva di andare incontro alla morte
Era già stato sequestrato e seviziato nel suo Polesine qualche anno prima
Che si aspettava
Di essere di nuovo perseguitata
Quindi non un martire non un santo
Nel centenario ci restituisce un un Matteotti
Più vero più completo anche più complessa
Commentavamo con Simona Colarizi i diversi libri usciti in questo centenario
Alcuni davvero molto ben fatti altri curiosi
Molto interessanti in generale
A me rimane l'impressione
Di una conquista
Culturale che va al di là delle contingenza
Se c'è qualcuno che può riabilitare il riformismo Peccia Como Matteotti
Più di Turati
Ebbene sì e così più di Turati sarà doloroso dirlo va bisogna riconoscerlo perché questa è la verità
Questo non cancella i meriti storici curati ma appartengono a un'altra generazione dobbiamo tornare a fine Ottocento inizi del Novecento
Per trovare Turati
Maestro
Perché Turati fondamentalmente questo un maestro maestro di socialismo
Del resto il suo libro più bello si chiama le pie maestre del socialismo
E appartiene a quella cultura che la cultura tardo ottocentesca del positivismo del gradualismo
Della
Diciamo la verità anche di un certo determinismo eludere edita dal marxismo cioè la storia andrà così
E quando si sa che la storia da così si è portati aspettare che la storia va così non c'è molto bisogno io faccio qualcosa se tanto la storia
Andrà in quel modo
E queste il limite del riformismo Turchia
C'è un magnifico saggio di Norberto Bobbio forse secondo il più bello che abbia scritto il profilo ideologico del Novecento con centinaia di pagine però sopra
Il grandissimo livello luce storico non è chiara
L'Ulivo via
E descrive la tempesta che essi abbatte sull'Italia e su tutta l'Europa
Perché a un certo punto cambia completamente il clima e questo ci aiuta a capire il presente all'improvviso cambia completamente il clima
Tutto ciò che era fiducia nella scienza nella ragione più né i lumi della Ragione nel progresso graduale ma costante tranquillo pacifico
Con le magnifiche celebrazioni anche all'ora dell'Expo del mille novecento note
Celebrava il progresso dell'umanità la fiducia nell'avvenire
Prima gradualmente e poi a un certo punto puntualmente viene travolto da un'ondata di il razionalismo
Di individualismo di superò un Isma'
Di violenza come creatrice vera della storia
Che già nasconde la voglia di guerra
Un altro degli eroi del marxismo di credere che le guerre siano sempre conseguenza di qualche conflitto economico non è così
Qualcuno mi deve spiegare che razza di ragione economica
C'era il conflitto arabo israeliano nessuna
Ragione economica accende la guerra aggressiva della Russia l'Ucraina nessuna possono altre comunque quelle prevalenti poi ci sarà anche la ragione economica ma quelle prevalenti sono altre ragioni
Che appartengono alla natura dei popoli che non è fatta soltanto di interessi economici e alle aperture al mentalità di tante classi dirigenti voi lite dirigenti che non sono guidate soltanto da calcoli economici
Invece
Il riformismo
Marxista democratico
Nutriti questa illusione si troppo disarmato di fronte all'irrompere di un'altra mentalità
Forse il personaggio per quello l'ho messo anche lui oltre che è il protagonista negativo il grande colpevole della storia di Matteotti ma Matteotti spesso non si capisce senza Mussolini
E Mussolini non si capisce senza Matteotti
Perché sono loro che il contrario dell'altro
Per un tratto di Nenni sta in mezzo ai due per un tratto della sua vita prima di essere socialista
Perché è un mazziniano repubblicano un patriota
Ma del mazzinianesimo lui ha preso il lato insurrezionale
L'insurrezione è un'azione anziché azione l'attuazione di tutte quindi nel Mib vive il nuovo clima lo capisce lo sente il suo
Il clima dell'azione
Dell'intervento di fatti con era un'espressione
Il mister appiccicata anche in sensi deformanti che quello della politica da porre innanzitutto la politica
Poi si pente
Difatti l'espressione competente francese politicità bocche Pujol verrà e poi si potrà innanzitutto bisogna seguire l'istinto il fiuto politico la comprensione del momento che si sta qui dentro
E questo non è Turati hanno ponendo per niente pure al piano questo tipo d'impulso
Ecco perché
Nenni
E Matteotti
Che è Turatti hanno ma lo è in una forma moderna e in una forma radicale ho presentato a Milano
La settimana scorsa
Un bel libretto molto bello molto interessante
La riforma tributaria di Matteotti
Cosa che ignoravo ho imparato era un grande il tributarista aveva una visione modernissima del fisco
La progressività
La progressività della tassazione
Il coacervo dei redditi sono tutti i concetti che
Io non sapevo
Esistessero già a quell'epoca tanto meno che fosse Matteotti
Adesso e presenta la sua proposta di riforma tributaria in Parlamento ridicolizzando li imbroglia imbroglia detti che facevano
I fascisti Mussolini
C'è un altro aspetto di Matteotti che lo differenzia dai riformisti e anche dei socialisti europei lui era contrarissimo alla guerra
Al primo conflitto mondiale
Ma non contrarissimo a chiacchiere e basta
Lui propose a un certo punto l'insurrezione contro la guerra
E se si calcolano i morti
I feriti
I mutilati
Le distruzioni causate dalla guerra
E poi ci si chiede se ma Taro nella prima guerra mondiale non pare ora seconda quella lì è tutta sulle spalle di Mussolini e il fascismo
E del nazismo no Paola prima in cui c'erano anche
Uomini come Nenni
In quanto repubblicano democratico insurrezionalista
Perché l'asse riteneva la quarta guerra d'indipendenza bisognava liberare ancora Trento e Trieste
Poi ci siamo un po'allargati ci siamo presi anche l'Istria la Dalmazia giudecca Neso che col suo cimento francamente non c'entravano proprio nulla
Però si è detto e Mussolini su questo fondato le sue fortune
Che l'Italietta liberale
Aveva tradito la vittoria dei fatti si presenta arreca dicendo ma è stato il porto l'Italia di Vittorio Veneto cioè l'Italia che ha vinto
Non l'Italietta strutturalmente vent'anni dopo Mussolini ci ha lasciato un'Italia molto più piccola
Dell'Italietta liberale
Oltre che un'Italia umiliata da
A tutte le folli che combinate dall'organismo follia
Non è per una sorta di premio infermità mentale che uso questa espressione è un'altra aggravare il giudizio politico e morale sul fascismo le leggi razziali
Finché a sconto i poveri etiopi
Le persecuzioni Libia
Spezia Remo le reni alla Grecia ma perché dovremmo spezzata veniva Grecia non si capisce mai capito il senso di questa aggressione vigliacca
A un Paese più più piccolo
Prese poi sconfitti
Se non intervenivano i nazisti saremmo dovuti fuggire a gambe levate o dell'altra aggressione alle spalle alla Francia
Io non ho mai capito quest'odio dell'Italia verso la Francia
Se fosse uno nato nel Rinascimento lo capirei perché all'epoca si ogni tanto intanto
Come si diceva in Francia fa fossero Hassan lui
La Francia s'annoia alla faccia una spedizione ritardava così capiamo qualche sfizio
No allora spot se anti francesi ma nelle alla Francia siamo debitori di qualcosa
Nel Risorgimento italiano non sarebbe stato possibile senza l'aiuto alla Francia
Se andiamo indietro di un passo il primo che ha dichiarato un Regno d'Italia prima una repubblica e poi un Regno d'Italia si chiama Napoleone Bonaparte
Se fossimo un po'meno
Non nazionalisti è un po'più patriottico riconosceremo anche i debiti e non soltanto i nostri meriti e questa è la differenza tra patriottismo e nazionalismo
Nazionalismo consiste nella odiare le altre nazioni ti fai forte dell'odio il patriottismo e amore della tua patria e anche rispetto per le altre patrie
Bene
Adesso concludo c'è un punto in cui
Nenni mi ha davvero sorpreso
Questi tre saggi sono scritti tra il mille novecentoventiquattro all'indomani dell'assassinio di Matteotti mille novecentoventisei in quel biennio terribile terrificante
La posizione di Nenni
In quel biennio cioè di quello che scrive
Il Matteotti abbiamo detto la posizione
Ditemi
Diventata quella del
Socialista destinato a prendersi la responsabilità di rimettere insieme il disastro combinato a
Nell'ordine delle responsabilità dai massimalisti socialisti
All'origine del confusionari Isma'intellettivo visioni socialiste
Cioè l'agitazione di bassa ma li massimalisti del tutto e subito non a caso per un certo periodo a capo dei massimalisti c'era Benito Mussolini direttore dell'Avanti
Questi sono i principali responsabili
Perché rovesciano la maggioranza riformista conquistò il potere del partito
Mai quello del sindacato però
Ctg l dell'epoca per l'unico sindacato
Resta per sempre riformista in certi momenti troppo
Troppo eccome succede
A ogni sbandamento a sinistra
Ne consegue uno a destra e quindi c'era una corrente sindacale troppo filogovernativa
E c'erano al corrente sindacale
Confuse agitatori via
Se pensate che che la cosa se riguardi anche l'oggi non vi sbagliate
Succede esattamente la stessa cosa succede tra i partiti che succede nel sindacato e purtroppo quella che si chiama a sinistra e che io non ho mai capito bene cosa sia
Una volta quando ero ragazzo che mi chiedevano se no ai socialisti sono di sinistra Artico scusi va dei socialisti hanno inventata la sinistra non è che sono di sinistra no è una cosa un po'diverso
Sinistra era una definizione oggi ho grafica o parlamentare ter semplicemente quelli che si sedevano nuove presidente della convenzione in Francia dall'inizio della rivoluzione della fase rivoluzionaria
Sono quelli che si sono seduti tra i banchi a sinistra il presidente coeso di a destra il presidente ma non è che questo adesso significato politico era pura fatto così di circostanza
Da allora è nata la gauche e la tua tra ma come capite bene non c'è un contenuto dentro queste cose poi c'è la storia questa è un'altra faccenda ma la storia è fatta per i socialisti e poi ai socialdemocratici e comunisti anarchici dei contenuti insomma dalle scelte che ne derivano
La cosa che Nenni intuisce
E che scrive
A chiare lettere
è che Matteotti era il capo perché ne aveva la statura la stoffa le caratteristiche ed era effettivamente il capo del Raggruppamento socialista è più importante
Che era quello
Del partito socialista unitario
Riformista in cui certo c'erano Turati Kuliscioff
Venticinque non ci si può perdere
Centenario di Anna Kuliscioff
La più grande donna del socialismo italiano
E non lo perderemmo
La cosa che capisce
Nenni più di tutte le altre e questo punto oltre aver bastonato gli opportunisti di destra oltre
Compresi quelli che ci stavano CGIL otto e perverso bastonato gli estremisti di sinistra che hanno semplicemente fornito pretesti e altri big
Antifascisti
Individua nella posizione di Matteotti
Il riformismo moderno nelle parole intransigente sì sì però diciamo più intransigente rigoroso coerente
Ed efficace ci sono tanti aggettivi che si potrebbero usare senza ricorrere a quelli di natura morale
Perché poi Matteotti non ha bisogno di morale proprio ad Abano Leccio agli altri
Guardiamo sotto il profilo politico
Dalla riforma turrita tributaria al no risoluto coerente alla guerra no alla guerra non per una questione vaga astratta ma perché voi sapeva benissimo cosa avrebbe significato la guerra significa mandare al macello i contadini italiani che erano il settanta per cento della popolazione
Per questo non voleva la guerra che ha fatto di tutto per evitarlo
Poi però quando è stato chiamato si è presentato
Essendo laureato voleva fare l'ufficiale gli hanno impedito di fare l'ufficiale perché accusato di neutralismo eccetera eccetera ma comunque Nemi avrà capito che quello era il capo
Ucciso quello il capo del socialismo ha dovuto diventando lui Petrone
Naturalmente lo lo ha fatto con me
Tutti facciamo le cose le facciamo secondo le proprie capacità le proprie possibilità
Con straordinari momenti di grandezza e sicuramente quello è stato un perito di grandezza dynamic dal ventiquattro al ventisei perché ha salvato quel che restava del partito socialista e della sua autonomia
Perché l'ultimo misfatto compiuto dei socialisti massimalisti è stato quello di votare l'annessione al Partito Comunista
Anche quel periodo
Di Nenni merita di essere costruito e lo farà la fondazione che indegnamente porta il suo nome io sono felice che questa celebrazione prima fatto si trasformi in una festa della UIL
E credo di non far torto
Ma anche quelli che la pensano diversamente se dico che questo è il luogo più socialista d'Italia
Così proprio della tradizione
Una visione socialista e riformista cioè la volontà e poi leggiamo costantemente quotidianamente anche attraverso le posizioni dei nostri segretari
Nazionali del segretario generale di una proiezione alla al futuro di questa società una società sempre perché forse dobbiamo anche dire che oltre a essere la struttura più socialista di tale è stato anche la struttura
Non ha mai negato di essere socialista è riformista e quindi la parola al segretario generale Pierpaolo
Grazie grazie voi che siete venuti
Che avete passato queste no a questa questo Palio corre con noi grazie ai nostri ospiti ai nostri amici permettetemi di dire così
Apartheid edizioni dal direttore Claudio anche per le parole per le belle parole che attinge perché dice per quello che non dice ma fa intendere
Io più che delle conclusioni vorrei condividere con voi una mia riflessione personale
Quando si legge un libro di storia nella scelta che faccio io si cerca di fare un doppio lavoro
Il primo ripercorrere quel periodo contestualizzare
Capire quali sono intrecci che magari ci sono sfuggiti durante gli studi universitari perché verrà rispondere agli esami di pressorie
Siamo un po'più di tempo per curare come voi avete dimostrati mode greggi particolare
Perché dietro quei particolari poi ci sono delle storie storie di vita delle scelte di vita
E quindi la possibilità di legge il testo io ho preso un po'di appunti ho messo un po'di posti perché
Alcune di quelle cose io penso che siano ancora
Attuali
Quello che io cerco di fare quando le con il pistola quando leggo un libro di questo tipo è capire cosa può essere attualizzato al giorno d'oggi
Contesto ovviamente diverso contesto storico diverso
C'era una dittatura Oncino
C'era una situazione di grande pressione alla quale Nenni e Mazziotti hanno reagito
Con grande coraggio
C'era un rapporto però fra la politica e fra chi rappresentava la politica ai grandi problemi sociali ed economici che si attraversano in quel periodo
Ma c'era mi permetto di dire alcune cose che io
Ho letto
Perché alcune affermazioni che sono state fatte da Matteotti o da Nenni
Io credo che possono penso sinfonico da laico penso che possono essere riportate al giorno al ai giorni nostri
Possono essere declinati
Come insegnamento
Per chi come noi ha fatto la scelta di un impegno nel sociale
Per chi come noi lo dico
Anche in questi giorni di grande polemica
Non solo non ha mai negato di essere socialista
Ma ha rivendicato di continuare ad essere socialista in un'organizzazione che ha una tradizione socialista repubblicana socialdemocratica e lo fa a prescindere a partiti perché i socialisti non sono un partito come diceva Totò
è una scelta di vita e la condivisione di alcuni reati
E la voglia di stare da una parte della storia
Non del dibattito economico da una parte de la storia
E quando si leggono questi libri almeno per quello che mi riguarda quando lo leggo
Cerco di rafforzare quelle motivazioni
Qui le radici
Che per noi sono naturali ma spesso nel dibattito odierno possono essere messo in discussione
E allora ho letto
Alcune cose che poi diventano il modo di operare anche della nostra organizzazione
E quindi condivido Claudio quando tu dici
Che se il logo socialista d'Italia
Perché alcune scelte di fondo
Corrispondono nella storia ad alcune postazioni quando Mattiotti dice bisogna prepararsi
Essere seri
Poi lui dice se non la prossima volta ci mandano a casa
E l'approccio e la modalità con la quale questa organizzazione Signac
Cerca di confrontarsi con le controparti cerca di rappresentare le persone nel migliore dei modi
Preparandoci
Studiano entrando nel merito delle questioni ne abbiamo fatto una battaglia soprattutto negli ultimi anni anche nei confronti dei vari governi
Che abbiamo incontra
E poi c'è un'altra
Idea che tiene un'altra constatazione che viene fuori negli scritti di Nenni
Che emergono da questo libro Nenni
Ad un certo punto dice che bisogna tener conto
Sì nella politica
Ma dell'opinione pubblica
Sembra una frase assolata ma non lo è
Se facciamo un raffronto fra quel momento storico
E quello di oggi momento storico
Nel quale si dibatteva interno del Parlamento ci si scontrava con il fascismo del quale il dibattito sembrava essere solo chiuso in quello scontro politico aspro che costò la vita al mattino
Né mi dice non c'è solo questo
C'è la necessità di allargare la missione e di tener conto che c'è un'opinione pubblica che ci guardano nell'opinione pubblica che indifferente
è un'opinione pubblica che entra nel merito che qua
Ed è il ragionamento che noi spesso facciamo anche nel confronto di oggi
Permettetemi di dire che c'è un'analogia
Fra quello che succedeva allora è quello che è successo adesso quando noi abbiamo proclamato uno sciopero generale
Abbiamo deciso di ascoltare l'opinione pubblica abbiamo deciso di ascoltare i nostri lavoratori le nostre lavoratrici nostri scritti che ci diceva unici dicono viviamo una situazione di sofferenza
E spesso sfidando
Una situazione forse anche più comoda
Abbiamo detto noi sosteniamo con quelle idee
Non siamo noi a spiegare da Santa da sindacalisti da dirigenti sindacali ai nostri dirigenti e nostri scritti come funziona la vita come sta sviluppando anche il confronto con il governo
Ma pensiamo che sia necessario fare un ragionamento con loro e portare le loro istanze nei confronti con il governo
In una situazione
Complicata
Anche dal punto di vista
Lo dico certo ammesso che ci sono i giornalisti in sala ma fatemela fare una battuta un po'cattiva altrimenti non sarebbe il vero bombardieri
Nel libro io ho letto che il Messaggero
Non ho pensato al Messaggero di gas
Il Messaggero
In quel periodo
Costruì una campagna di stampa per sostenere che la colpa non fosse dei fascisti
Ma che la colpa dell'omicidio di Matteotti fosse
Perché c'era un amico una vendetta privata di chi voleva venire in possesso di carte compromettenti
Ho pensato il Messaggero non è cambiato
è rimasto coi poi pizzicate
Una lo dico con grande rispetto verso gli editori giornalisti però come dire
Sì io vedo i titoli del Messaggero negli ultimi mesi durante il confronto anche duro con il governo
Leggendo il Messaggero sembra di stare in paese vengo
Se uno legge dall'estero
Quanti progressività in modo particolare sul pubblico impiego perché a quel tempo messaggero
Spiegava questa teoria oggi si è specializzato
Nello spiegare prima della firma dei contratti
Che pubblici dipendenti stanno benissimo l'opera sul sacco di ciò prenderanno un sacco di ciò c'è un titolo messaggero che diceva
I lavoratori prenderanno mille euro in più in busta paga
La mia richiesta di scusa ma poco dove sono e ci ma sono i soldi del cuneo fiscale
Omettendo forse dimenticando il fatto che il cuneo fiscale sì consolidava i salari
Ma non da un aumento contrattuale quindi
Alcune
Peculiarità riemergono no a distanza del tempo
E c'è una cosa che diceva l'ENI sulla quale Claudia posto
L'attenzione
Anche la professoressa
Anzi fa più fondi a fare anche qui una battuta
Tu hai giustamente detto
Che nessuno ha rivendicato l'eredità di Matteotti
è complicato
Avrebbero dovuto dire che sono socialisti e non gliela fanno ex fortino
Non ce la fa che e sappiamo bene qual è la differenza
La storia riversa la cultura riformista
E chi aggiungo
Che l'attualità di Nenni e di Matteotti e delle cose che dice un in quel periodo
E ancora più forte oggi lo dico anche qui
Puntualizzando un tema che io però penso che sia importante la professoressa giustamente detto quel partito socialista che deve tener conto
Del ceto medio
In una visione riformista che non si formava
Come diceva Nenni alle esigenze delle masse proletarie
Ma che guarda avanti e diceva c'è una necessità di ragionare non solo su quello che è già io dico in quell'epoca conciliando gli studi la rappresentanza di un proletariato ma come in qualche modo l'evoluzione anche durante quel periodo complicato di fascismo di guerra
Quindi con una visione ancora più lunga come noi riusciamo a rappresentarlo diceva legni
Quelli che sono definiti come gettone
E quindi un'ipotesi di
Superamento di quello che lui chiamava
E diceva se noi non riusciamo a superare
E a rappresentare oltre che il proletariato
Il ceto medio il nostro rischia di essere un partito di
Declamato
Non voglio fare un raffronto che non voglio offendere nessuno
Però permettetemi di fare una maxi
Se io oggi dovessi dire
Che c'è stato un analisi politica
Sui temi economici e sociale
Che hanno portato cinquecento mila persone in piazza io purtroppo devo dire che a sinistra questo partito non l'ho visto ho visto tante
Detta Marzio
Non ho visto un'azione politica una politica che parte da dati concreti
Che quando mi avete insegnato i libri di storia ci hanno insegnato che quando parliamo di politica sia politica la politica prima di tutto ma la politica poi affondiamo sui fatti concreti
Noi abbiamo ribadito spesso
A chi ci accusava di aver fatto uno sciopero politico che rivendichiamo il diritto di fare politica nel senso della polis la polis greca della politica c'è del bene comune ma il bene comune ha bisogno poi di essere sostenuto da idee concrete
E lei che abbiamo portato in piazza le proposte che abbiamo portati piazza spesso la rabbia la delusione delle persone che sono scesi in piazza avrebbero far dovuto riflettere tutti e io aggiungo in modo particolare chi a sinistra dovrebbe essere più vicino a quei tempi
Lo dico con grande rammarico
E lo ribadisco
Un'elaborazione politica
Dei temi che sono il salario
La contrattazione di secondo livello la produttività la sicurezza sul lavoro
Io devo dire la verità l'opposizione
Ed ecco perché restiamo quelli più socialisti di tutti la
Perché restiamo ancorati queste radici
Restiamo ancorati ad un ragionamento che riformista ma che tra Marco
Che cerca di entrare nel merito delle questioni che è un tema che noi dovremo affrontare
Avremo sicuramente altre occasioni
E sicuramente
Sarà oggetto del dibattito lo dico con una battuta per non farla troppo lunga Malan come pensiamo di affrontare la transizione climatica
E quello che stiamo registrando anche dopo l'incontro fatto coste Lantz perché poi guardate fatte di più corsi e ricorsi storici si incrociano
Un grande una grande crisi di quel periodo e non cito Keynes dopo la guerra mondiale perché altrimenti a un altro dibattito che non finisce più
Ma come in un periodo di ricostruzione di un periodo di crisi si affronta un grande cambiamento
Io dico che noi prima o poi dovremo e lo faremo anche come organizzazione sindacale
Dare una prospettiva diverso offrire una via alternativa
Io non penso che un sindacato come il nostro possa stare fermo se ci dicono che l'elettrico
E il motore elettrico è l'unica soluzione per non inquinare
E sono andato dirlo anche al congresso dei Verdi e devo dire che non andata marci mi aspettavo qualche sede addosso ma non è andata così
Ma Chio fatto ragionamento molto pratico dico guardate non possiamo affrontare azioni climatico come in America fronte nucleare con la logica non la mio giardino poi ce lo facciamo nel giardino accanto va benissimo
Ed è la stessa cosa che noi dobbiamo lo stesso criterio che noi dobbiamo utilizzare quando affrontiamo la transizione climatica
Non possiamo dire le elettriche la soluzione ed è l'unica soluzione se poi in Cina aprono cinquanta miniere lavoro oltre cento ragazzi trecento mila ragazzini ospita cani chi
Fitto ed è un problema loro ma un'organizzazione sindacale riformista
Che ha a cuore i tendini che ha a cuore comunque
La risoluzione di un tema che mondiale ed è globale e deve porre questi temi ed è il modo con il quale noi proviamo a stare
Sul merito delle questioni
Quando si leggono libri come questi io vi ringrazio nuovamente
E come se si mettesse un po'di Balsamo su alcune ferite
Che tu hai guardando quello che spesso decide la politica
E a proposito nella politica
Io non posso non richiamare una frase di Matteotti
Che credo debba essere scritta in caratteri cubitali portata a piazza del Parlamento
Il compito della politica non è comandare
Masse irretire
E queste affermazioni facciano parte della nostra tradizione
E dovrebbero fare parte di una tradizione vicoli tutti i partiti
A maggior ragione di chi sta in quel solco
Perché è ovvio che in questi testi sono grandi riferimenti grande formazione che io ricordo insomma
Matteotti diceva non si può essere liberi senza responsabilità senza assumersi responsabilità ed è un altro tema questo perché se tu fai delle proposte devi essere pronto ad assumersi delle responsabilità
Ed il tema che nel nostro modo di essere sindacato proviamo a fare
E c'è una linea che lega Matteotti alla nostra azione io
Le ho trovate tutte e quindi le ho messe in fila
Perché Mazziotti ma su questo anche Nenni devo dire che ci ha dato grandi lezioni dice
La vera giustizia sociale perché di questo parliamo
Perché chi è socialista Claudio me lo insegna a cuore la giustizia sociale l'equità sociale
E Matteotti così come l'ENI diciamo che la giustizia sociale si realizza
Quando tutti hanno le stesse opportunità e gli stessi diritti
E ovviamente nessun riferimento all'autonomia differenziata
Nessun riferimento a quello che viene oggi nel nostro Paese
Allora rileggendo il libro e richiamando qualche approfondimento io penso che sia stata una grande occasione lo dico per me spero che lo sia per tutti
Passando qualche ora leggendo questi testi
Perché sono due cose che credo leghino
Anche la nostra azione Chiani nu in qualche modo le pagine che voi avete qui riportato
Perché quando Nenni diceva
Ci deve essere un impegno al fatto che noi siamo critici
Perché c'è il massimalismo però e non ci appartiene
C'è la sua fazione
Occhi dice sempre sì
E c'era l'organizzazione sindacale che critica che ragiona con la propria testa e dice quello che pensa di fronte a chiunque si trova davanti senza nessun problema è questa credo che sia la più grande ricchezza la più grande libertà
Non solo la socialista ma
Per chi
Può guardare al futuro pensando di cambiare
Ed è chiaro che siamo atto che negli nelle
Nelle pagine che ho visto nei richiami che si fanno reciprocamente
Fanno un'affermazione che io vorrei condividere come augurio
Nelle cose che ci siamo detti
Noi siamo tanti che coalizzati possiamo vincere tutte le resistenze tutte le offensive
Io penso che questo debba essere il pensiero attivo che ci accompagna
Da lavoratori lavoratrici descrittive la quinta simpatizzanti da socialisti penso che l'idea che è quella di costruire una società più equa una società più giusta debba essere un'idea che cammino ovviamente sulle gambe degli uomini e delle donne e debba essere unita che in qualche modo può anche leggendo la storia come dicevano in Nenni
Vincere tutte le resistenze e tutte le offensive noi continueremo a lavorare a stretto grazie
Grazie insomma visto il periodo auguri di buon Natale e buona