Dibattito prima della proiezione del docufilm di Alessandra Rossi "Il terremoto - Irpinia 1980", regia di Mario Maellaro, prodotto da Rai 3

Duplice compito questa mattina di portarvi i saluti anche della vicepresidente Ascani era una scommessa e che e l'ha vinta la presidente Ascani e quindi questa mattina non è qui purtroppo per questioni logistiche organizzative consentitemi intanto di salutare e ringraziare gli autorevolissimi ospiti presenti intanto ministro Matteo Piantedosi che ringrazio
Personalmente per la disponibilità del subito accettato l'invito l'amico giornalista Andrea Covotta Francesco Pionati che è arrivato spaccato come un orologio svizzero Alessandra Rossi e Mario Mario ma è chiaro che sono i grazie al loro che noi oggi abbiamo la possibilità di vedere intrattenerci su su questo tema
E la mia presidente del gruppo chiara Braga
Quel date la presidente Ascani sottolineavano i suoi saluti
Un passaggio che è stato un passaggio molto significativo nel due mila e denti che fu quello del presidente Sergio Mattarella
Quando sottolineano sottolineò come il terremoto del mille novecento ottanta del ventitré novembre mille novecentottanta fosse
La più gran immane tragedia catastrofe della storia repubblicana
Questa è stata un dato una consacrazione se volete da attenzione da parte della massima carica dello Stato del presidente La Repubblica figlia anche il lavoro che in quei mesi abbiamo fatto sia con il docu-film sia con le varie pubblicazioni che insieme ad altri amici e colleghi abbiamo posto in essere
La presidenta scarni sottolinea come il terremoto con l'attivo maiuscola rappresentasse
Un momento spartiacque non c'è bisogno di ricordare ventitré novembre mille novecentottanta non c'è bisogno di sottolineare Despina il terremoto è il terremoto più imponente della storia repubblicana due numeri
Noi per sintesi
Ricordiamo sempre tre mila nove mila trecento mila
Se entriamo nello nel dettaglio specifico due mila novecentoquattordici vittima poco meno di nove mila feriti duecento mila sfollate
Diciotto Comuni rasi al suolo trentasei comuni rientranti nella nei comuni disastrati
Terremoto che poi si allargò nel tempo
E soprattutto o settantotto mila case distrutte e trecento mila case danneggiate
Guardate la scossa durò un minuto e mezzo novanta secondi cosa sono novanta secondi
Eppure novanta secondi fu un tempo infinito novanta secondi che si abbatterono sono dei territori
Più delicati e più arretrati
Della storia d'Italia all'epoca
E tutti ricordiamo il titolo del mattino quarantotto ore dopo fate presto
Ma vorrei leggervi un pensiero che la presidente Ascani mi ha consegnato che furono preso da uno scritto da un articolo del Corriere assevera di Olderico Munzi dell'epoca
Questa luna di leoni alta nel cielo del coltivi ivi
Da ai volti vivi un pallore da morti il suo chiarore sulle macerie sulle case squarciate sulla polvere ancora riempie
L'aria gelida
Del Paese
E l'auspicio
Della presidente Ascani è quella che la luna sugli ogni continui a restare alta luminosa nel cervello e ci ha ancora ovviamente un buon lavoro a tutti
A me tocca anche ringraziare dirò due parole pensiamo subito perché l'elemento importante sarà guardare anche il docu-film realizzato a me tocca ringraziare anche Vincenzo Castaldo gli Spini nella capitale per la partecipazione per la collaborazione per gli inviti e soprattutto consentitemi anche c'è un fuori programma che inaspettato ma e è il bello della vita dove abbiamo oggi tra di noi generali sordo Ranieri Cavaliere della Repubblica che nel mille novecentottanta fu chiamata come andare all'aeroporto di Pontecagnano alle dipendenze dell'allora commissario Zamberletti che tanto
E è ricordato e che tanto fece per per questo evento io a questo punto direi se siamo d'accordo come fuori programma io pregherei così il generale Ranieri lo invito a venire qui da me
Questo è un momento molto difficile
Grazie ovviamente io invito anche qui ringraziandolo Castaldo per l'impegno che fa invito tutti soprattutto ad avvicinarsi filippini presenti in sala le attività degli Spini nella capitale bene
Guardate l'appuntamento di oggi non è
Una semplice rievocazione o ricordo micro territoriale
Riprendo le parole della presidente Ascani il terremoto il pino segnò un momento spartiacque della storia del Paese della storia politica
Segnava anche una dimensione diversa tre dare del rapporto tra nord e sud
Segnò anche la fine dell'intervento straordinario nel Mezzogiorno molto fu scritto molto fu detto
E io ebbi già in altre occasioni modo di dire che probabilmente sarebbe il caso di riaprire una discussione mandargli Simion
Per riscrivere la storia non per fare divisionismo storico ma semplicemente per rimettere in fila
Le pagine di una commissione d'inchiesta parlamentare noi colleghi e ringrazio tutti i colleghi le colleghe
Presenti mi sarà consentito la menzogna particolare per il mio presidente di Commissione Osnato
Guardate noi discutiamo sempre sulle Commissioni parlamentari d'inchiesta esso benissimo vedo Bruno Tabacci che ci l'ammenda Sempre dicendo guardate non ci dobbiamo sostituire un tribunale noi abbiamo oggi la necessità
Di capire però che cosa è accaduto di capire come questa storia è stata raccontata di capire che cosa è rimasta di quella ricostruzione partendo da un presupposto chiudo
Nel mille e novecento settantasette
L'allora Formez quando approfondiva le sue analisi territoriali e i sindaci presenti ne sono venuti dalla provincia di Avellino che ringrazio e saluto calorosamente lo sanno
Quel pezzo di territorio che fu l'epicentro del cratere era identificato come Honda come uno dei territori più arretrati d'Italia
Il terremoto quei novanta secondi si abbattono esattamente in quel lembo di territorio
E rivedere quel lembo di territorio oggi a distanza di quarantaquattro anni credo che ci debba far riflettere per come si è agito perché per cosa è stato fatto ma soprattutto ci ridà un'immagine è una fotografia di quel territorio probabilmente completamente diverso
Ora non spetterà a me ci saranno di relatori ci verrà il ministro che diranno
La loro ma credo che sia fondamentale
Vedere contestualizzare perché molte volte nei processi di accelerazione non immaginiamo come sono le catastrofi no immaginiamo
Di tralasciare tanti dettagli ma il contesto in questo caso farà e fa la differenza io vi ringrazio e dare subito la parola a Dallas alle Sandra Rossi che nuovamente giornalista
RAI Tre voglio ringraziare anche la RAI che all'epoca
Sposo questo Progetto e quindi do la parola a te Alessandra grazie
Allora ringrazio di nuovo vicepresidente Ascani che il l'onorevole Toni sardi che hanno permesso questa iniziativa un grande saluto
Agli effettivi della capitale ai tanti lettini che hanno anche vissuto in prima persona la vicenda che oggi raccontiamo ai sindaci alcuni di loro vedo Vito fa resa sono anche nel docu-film questo racconto questo Progetto nasce per i quarant'anni del terremoto anche nasce su un suggerimento proprie dello storico hotel Ricciardi
è stato la proposta è stata il project sospira colto e anche fortemente voluto devo dire del mio direttore del nostro direttore mi è di Mario Maj Laroche qua ci sta dei film ma che in quel momento era Franco Di Mare
E alla cui memoria voglio anche dedicare questa proiezioni
Tra il docu-film ma proprio perché diciamo nasce come un evento celebrativo dei quarant'anni a ripercorre momenti simbolici
Di quella vicenda dal fate presto che citava Toni Ricciardi di teatro Gargano
Quell'articolo con il titolo in verità che in qualche modo scosse di coscienza attirò l'attenzione in qualche modo accese il faro su una realtà quella del terremoto a due giorni ancora non sarà né soccorsi nessuno riusciva ad arrivare le strade non erano agibili e poi ci fu ancora di più il la visita del presidente Sandro Pertini che ancora di più scosse o comunque Rover con un grido proprio di dolore e di rabbia che raccoglieva dei cittadini
E in qualche modo il suo appello all'aiuto alla al velocizzare i soccorsi mise in moto quella che Pulsano fu una macchina dei soccorsi il volontariato e volontari che vennero tutti Italia
In una macchina della solidarietà che poi vedremo in seguito in tutte altre situazioni di Chiang catastrofi
Ma ovviamente tutta questa vicenda vai paradossalmente si incrocia con il calcio perché così cominciamo noi perché quella sera proprio nel momento in cui c'è questa scossa di novanta secondi
La RAI trasmetteva in quell'interesse e in quel momento c'era il gol famoso gol diamo un demone parlavamo anche prima
Cui molti del dei cittadini molti degli alpini erano proprio a casa purtroppo perché guardavano questa partita in quel giorno ci sarà anche un'altra partita importante no come
Tutto il calcio c'ha incrociato in questa vicenda perché c'è stata la partita Avellino
Ascoli in cui Avellino vinse quattro due non era stata la il grande orgoglio
Ma a parte questo quello che noi abbiamo voluto fare con Mario dei connettori sa che è stata dare una narrazione
Ponendoci dal punto di vista di quella vicenda l'ha vissuta in prima persona
Prego perché fino allora fino diciamo forse anche oggi è arrivata a noi una narrazione del terremoto che guardava soprattutto al terremoto come il malaffare no del Sud lo spreco di soldi sprecati una ricostruzione inutile
E quindi noi abbiamo voluto invece dare voce a chi quel terremoto l'ha vissuto abbiamo voluto vedere questi Paesi avrà vorrei citare no questo episodio è successo almeno anch'io quando siamo partiti per venire a girare per andare a girare il terremoto siamo arrivati in Irpinia con una convinzione che era un po'all'immaginario diciamo che ha che abbiamo tutti dell'Irpinia c'era una una caverna ancora distrutta ci immaginavamo ancora Leo Gullotta una ricostruzione poco fa l'attività non finita e invece ci siamo trovati di fronte a dei paesi anche belle Sant'Angelo dei Lombardi è comunque un bel paese sicuramente diverso no da quello che è stato Joni
Cassel francesi abbiamo visitato a un territorio ricostruito
Ricostruito insomma paio ognuna dai due il suo giudizio su come è stato ricostruito ma
Ai nostri occhi c'era tanta tanto decoro tanta bellezza anche a questo abbiamo dato spazio perché nel docu-film siete molto il territorio da ho lasciato molto spazio alle riprese le riserve di questo territorio
E quindi poi ci siamo chiesti e questa è stata la domanda un po'di tutto il docu-film se questa Benetton fosse stato poi una opportunità per quelle terre
Questa domanda la lascio agli altri relatori idea passo la parola Andrea Covatta prego
Buongiorno a tutti viso che sono stati ringraziati innanzitutto gli ospiti della Capitale tocca anche a me perché indegnamente di ricopre la carica di presidente onorario e quindi un applauso particolari almeno il un saluto agli spiriti della capitale
Poi insomma più il al
L'epoca quindici anni quindi credo che insomma è un un'età in cui si ricorda perfettamente
E non soltanto voi secondi terribili secondi che hanno caratterizzato il il terremoto ma anche tutta la giornata perché almeno nel mio caso recitato questa partita nel mio caso inizio proprio con una litigata casalinga difficili con con mio padre
Perché lui vuol volevo volevo andare a Santa proprio a Sant'Angelo dei Lombardi a trovare un suo amico io invece voglio andare a vedere la la partita
E quindi cominciamo questa mattinata complesso litigio familiare poi alla fine io andai a vedere
La partita che appunto finita quattro due con doppietta di dice Guarini che faceva i giri intorno alla bandierina del del calcio d'angolo e poi il calcio come Figo perché la sera al punto c'era questo Juventus Inter e proprio al gol di hamburger al partito ovviamente registrata che dava alle due al gol diamo poi altri no arriva lancia la scossa e quindi io mi ricordo perfettamente all'oratorio giocava a ping pong cade il tavolo il tavolo del del del ping pong e quindi ci sono quegli attimi e quindi corti che ci accompagnano come per Franco per tutta la vita
E anche quello che è accaduto dopo perché poi non siamo all'epoca non c'erano i telefonini telefonino funzionava quindi sapere di fare ancora giunta all'una di notte e giorno l'ho rivisto insieme a a mia madre con mezzi di fortuna riuscirono ad arrivare
Dove io abitavo all'epoca cioè ad Ariano cioè Irpino
E quindi i costi
Il terremoto è uno spartiacque ha detto bene l'onorevole Ricciardi uno spartiacque per tutti quelli che a hanno abitato angolini spine ci continuano a a ad abitare o comunque ad avere un grande legame affettivo poi il terremoto è di Spinea e la Basilicata vedo qui insomma l'onorevole speranza quindi è giusto anche
Dire che il terremoto principalmente il terremoto dell'Irpinia e della Basilicata
Ed è il terremoto delle aria interni dell'Appennino quelle che Manlio Rossi Doria definiva in modo illuminante come le terre dell'osso contrapposte a quelle della polpa
Ed è quello che poi un po'è accaduto anche nel nel nella vicenda del terremoto perché poi l'allargamento dell'aria del cratere è stata la prima fonte
Di di polemiche che ci sono state anche la fonte delle degli sprechi la la classe politica a spina di allora che è stata una grande classe
Politica al di là di De Mita e vorrei ricordare principalmente in quella fase se alberino diritto che è stato quell'autore della della legge sul sul terremoto la duecento diciannove OPA c'erano anche Gargani Bianco Mancino rende classe politica soprattutto democristiana ma c'erano anche grandi esponenti anche del partito comunista
E socialista quella classe politica che ha dovuto gestire anche le tante polemiche che ci sono state polemiche che alla fine c'hanno una data di inizio perché è verissimo quello che ha detto Alessandra cioè Pertini accende un grande riflettore la Presidente della Repubblica
C'è un po'innovato anche il modo di fare il capo dello Stato il presidente della della Repubblica si reca per primo sul sulle aree del terremoto
Torna a Roma e fa un messaggio televisivo molto forte in cui mette sotto accusa la classe politica di allora tante che il ministro dell'interno che era Rognoni all'epoca
è costretto a a dimettersi anche se poi quelle dimissioni verranno ritirate
Ecco quella data di inizio cioè di mettere di di contrapposizione dentro la politica in realtà due anni prima per esempio era avvenuto al contrario
C'erano i partiti che hanno messo sotto accusa il presidente La Repubblica di allora che era Giovanni leone
Che fu costretto a dimettersi
Un inizio di grande polemica politica che avviene all'ora e poi si riverbera per gli anni successivi perché è vero che c'è stato un grande momento e una grande solidarietà tantissimi volontari sono arrivati in Irpinia
Però quel momento quel mille novecentottanta e anche la data di inizio
Di una polemica politica e anche di una crescita che carte arriverà negli anni successivi soprattutto con la crescita della Liga
Perché viene imputata la classe politica meridionale lo spreco la cessione non giusta di di quei fondi quindi si crea intorno qui nel mille novecentottanta una spaccatura in realtà del Paese nonostante il grande momento di solidarietà
Quindi io credo che su mille novecentottanta e su quello che è successo intorno al terremoto va aperta una riflessione un po'più viva larghi un po'più articolata non soltanto su quello che è stato il momento
Successivo e come questi soldi che io credo che appunto principalmente e la la grande elargizione di contributi che arrivarono all'epoca è stata una cosa giusta perché non c'è stato il terremoto di cui del mio centottanta è stato un fatto enorme per quelle terre
Ed era giusto aiutare quelle popolazioni il punto è stato poi successivo ma io credo appunto il momento vero e quello che c'è stato sulla allargamento a dismisura dell'aria del del carattere lite sono intervenuti poi i problemi
Allora ecco a ragionare oggi a distanza di quarantaquattro anni su quello che è avvenuto penso che sia giusto
E doveroso tenendo conto di quello io lo appunto anche se ero molto piccolo che ho vissuto in prima persona quello è stato un momento veramente drammatico per quelle popolazioni e per chi in quel momento lo ha vissuto e ogni Pino ancora si porta dentro quelli che sono stati questi orribili per secondi di quella ma la notte del ventitré novembre mille novecentottanta
Chiudo e do la parola al mio colleghi insomma anche se un collega molto più importante di me essendo direttore del giornale radio Francesco Pionati grazie
Oltre che collega grande amico che va bene avere spinose il contrafforte nord della la nostra provincia l'alter Avellino diciamo abbiamo sempre avuto un rapporto di amicizia e di competizione ma molte cose sono state dette
Il terremoto io l'ho vissuto lo dico con molta chiarezza come un mix fra esperienze private ed esperienza pubblica e questo mi ha segnato poi per tutta la vita
Era in casa in quei famosi novanta secondi che sono un'eternità come quando uno fa un incidente stradale che avviene in due-tre secondi poi te lo ricordi con una rarefazione dei tempi enorme novanta secondi vedere dei paletti che si aprono come in un film
Oppure sentire le spedì il terremoto fu annunciato da una grandissima esplosione
Tant'è che io avevo la mia stanza di fronte Montevergine domestici facevo sono le famose bombe Nesta gli americani nelle basi NATO io guardati subito lì perché immagina che ci fosse stata un'esplosione poi realtà era all'inizio
La rottura della crosta provoca questo rumore ecco tutto quello che è arrivato
Dico
Parlo di esperienza privata perché mio padre era sindaco di Avellino all'epoca
Come ricordava il mio fraterno amico all'epoca non c'erano i telefonini
Lo scegliemmo di casa fortunosamente fortunatamente perché molti palazzi della città erano crollati avevano generato una nube di polvere che copriva tutto
Una polvere
Che sapeva di muffa perché chiaramente se erano le viscere della città venute alla luce mio padre fu prelevato da una camionetta dell'esercito perché fu creata una una commediola Situation Room una una un centro di emergente lo rivedemmo dopo tre giorni senza poter sedere in quei tre giorni cosa
Era accaduto tra l'altro nella mia famiglia c'è una fase diciamo fra un legame profondo mia figlia che oggi assistente universitaria in Olanda ha fatto una tesi sulla ricostruzione post terremoto lo sta portando in giro prima in Inghilterra adesso in Olanda per non so nessuno gliel'ha chiesto prendendo invece un problema proprio viscerale di DNA che ci tiene regate a queste tre quindi l'esperienza privata e come ha detto Andrea una cosa che ti segna per tutta la vita ne abbiamo un rapporto viscerale con le nostre terre perché Lippi ne ha questa caratteristica è un comporta compenso come tutte le piccole comunità
C'è un rapporto viscerale che non si non si rompe mai non si interrompe mai poi andare a Milano manda negli Stati Uniti quando Australia ma il legame con la terra rimane profonda rimane
Continuo quindi un esperienze private che ti segna e c'è poco da fare uno lo riconosco e lo dico con grande sincerità
C'è poi l'aspetto pubblico che quello che interesse che è stato toccato
Allora innanzitutto devo ricordare che l'esperienza tragica avuto poi uno sviluppo positivo nel senso che da quel momento è nata la Protezione civile in Italia
Cioè su quella base che abbiamo capito che occorreva una reazione diversa organizzata capillare
E quindi è stata in questo senso come dice dal male che nel bene c'è stata una abbiamo metabolizzato quell'esperienza negativa cercando di trasformare l'esperienza positiva
C'è poi il capitolo della ricostruzione
Sulla quale giustamente ricordava Andrea c'è stato una speculazione politica che portò all'estinzione coi il i risultati elettorali della lega innesco una polemica con la classe politica meridionale lui ha detto bene Andrea il punto di rottura è stato l'ampliamento del cratere
Il il terremoto devastante che ha raso al suolo Paesi io conosco tante persone che purtroppo
Non ci sono più conoscevo perché
Sono morte se durante i vandali a Sant'Angelo vedevi il tetto a livello di Ground Zero cioè il tetto di una di una casa di quattro piani era a terra tutti i quattro piani intermedi erano stati schiacciati uno sull'altro
Quindi scene veramente apocalittiche
Ed era il le le le bici in giorni ospiti e la Basilicata dopo di che se cominciamo come è successo a tirare dentro Napoli
La provincia di Napoli Salerno e la provincia di Salerno per ovviamente legittime aspirazioni anche di carattere clientelare di una classe dirigente che cercava consenso attraverso questi rivoli no è chiaro che le risorse non bastano più
Non c'è paragone fra quello che è successo CONSAP Sant'Angelo dei Lombardi e quello che è successo a Mergellina Napoli eppure le risorse sono arrivate anche lì
Quindi voglio dire un fondo di verità nella contestazione esce dobbiamo essere oggettivi dallo la ricostruzione verificata dalla Commissione Zambetti è stata grande
è stata fatta con grande onestà
Come diceva la nostra collega regista vedere oggi comuni delle spine ricostruiti
Significa vedere delle cose fatte bene i Paesi bene evidenti senza speculazione che hanno mantenuto un equilibrio ambientali un equilibrio urbanistico invidiabile specie se uno gira nelle grandi città
Quello che purtroppo è avvenuto
E che ne abbiamo ricostituito Irpinia proprio alla vigilia della desertificazione delle zone interne
Cioè abbiamo preparato un contenitore di grande dignità quando dalle zone interne la gente è andata via per cercare lavoro e per cercare Benes queste la contraddizione che non è chiaramente intenzionale c'abbiamo preparato una struttura
Ricettiva senza che poi le persone potessero cotenne perché abbiamo avuto la crisi delle grandi industrie erano state impiantate nella nostra provincia c'è stata tutta una situazione economica che oggi è nota diciamo di impoverimento delle zone interne quindi di fuga soprattutto dei giovani per cui anche in questo caso c'è un doppio binario una ricostruzione fatta bene ma un'economia che non ha non decollato e quindi ha provocato un'emorragia di di persone
Allora per per per concludere perché veramente si ci si potrebbe dilungare al molto su questi temi ci sono c'è un intreccio di tantissime
Sensazione di tanti dati che non riusciamo nemmeno a metabolizzare perché poi alla fine specialmente per lui Spini
Il personale prevale sulla pubblico cioè c'è una valutazione interiore che noi abbiamo ognuno ha vissuto in un certo modo quell'esperienza metabolizzato un proprio giudizio ed è difficile poi correggerlo solamente con la razionalità dei numeri
Però io tenderei
Soprattutto con la diluizione che il tempo provoca nel ricordo
A considerare la risposta positiva prevalente rispetto a quella negativa cioè abbiamo visto degli atti di dignità
Delle nostre popolazioni
Il volontariato
Ricordo che in quel periodo perché non c'erano appunto le telecomunicazioni di oggi i radioamatori furono fondamentali per la connessione fra le amministrazioni per la connessione anche dal punto di vista dei soccorsi per il coordinamento dei soccorsi ed erano tutti volontari anche loro
Perché erano dei volontari cioè di delle singole persone che mettevano a disposizione i propri mezzi rispetto al pubblico che che non c'era
Quindi quella spinta io la vivo nettamente prevalente rispetto alle speculazioni anche politiche che sono venute che erano anche giustificata
Sarà perché chiaramente nelle tendiamo a vedere sempre bello di quello il buono di quello che c'è alle spalle però io l'appello finale che faccio il ricordo personale che ora anche la valutazione ponderata di quella di quella di quella di quella stagione questa cioè la prevalenza del positivo rispetto al negativo è senz'altro c'è stata
E invito tutti qui ci sono in prevalenza irpini che io saluto con grande affetto Marinoni Spini avvenire nelle nostre terre
Perché il pregiudizio della nostra con cui tu sei venuto in replica radicato le spine una terra meraviglioso dal punto di vista ambientale ed è prevalentemente sana
Io ricordo sempre che quando
Diciamo studiavo mi dicevano sempre c'è una contrapposizione della nostra regione anche dal punto di vista diciamo
Sociologico fra le zone interne e le zone costiere nelle zone interne sono considerate più povere ma un po'con molta più dignità molta più coerenza per zone costiere come sempre capita quando ci si avvicina ai porti sono considerate a torto o a ragione un po'più diciamo acqua
Allegre nella gestione delle cose per cui io ripeto chiudo con questo appello a venirci a trovare e a fare una vostra valutazione
Che credo e spero coincide
Con la mia abbiamo dato una buona prova
Di dignità di onestà
E di legame col proprio territorio che è sempre un punto d'onore per una popolazione delle zone appenniniche nelle zone interne grazie
C'era a Praga
Grazie voglio ringraziare di cuore il vicepresidente Tania Ricciardi per averci offerto l'opportunità non solo di vedere questo
Bellissimo tocco firma ma anche di ragionare insieme su questi temi lo avete detto molto meglio di me anche forti del legame di appartenenza con quel territorio che
Il il terremoto del mille novecento scottante è stato uno di quegli eventi che sicuramente tengono insieme una dimensione
è legata alle vicende personali alle storie del vittime delle famiglie che ne sono state colpite ma anche
Il racconto della conseguenza di quegli eventi di come ne siamo usciti in qualche modo diversi mi pare che lo spirito proprio del docu-film che vedremo da qui a poco
E questo la tragedia ovviamente che ha colpito individui ma anche una svolta nella percezione di un territorio nelle sue sfaccettature che sono state evidenziate anche nella gestione di eventi tragici di calamità come quella che ha colpito quel pezzo di paese
Nel novembre del mille novecentottanta perché quando parliamo del terremoto dell'Irpinia e della Basilicata come Stato correttamente ricordato
Possiamo dire che nessuno è rimasto com'era niente è stato più come prima
La portata della distruzione della dimensione di quella di quelle di quell'evento fu così grande che se ne fece carico in prima persone che in prima persona chi rappresentava l'unità del nostro Paese abbiamo va ricordato rivisto tutti con emozione le immagini del presidente Pertini con quella sua presenza così pesante nel momento della tragedia sui luoghi del disastro l'utilizzo di espressioni di parole che sono rimaste anche nell'immaginario
Collettivo immane sciagura e poi quel discorso alla nazione in cui chiedeva di occuparsi rendere omaggio ai morti occupandosi dei vivi
E sono rimaste parole scolpite credo nella storia della nostra Repubblica
Perché insieme al Presidente Pertini insieme a quelle comunità fu in quel poi giorni in quei momenti così tragici c'era una parte d'Italia che chiedeva di essere ascoltata di essere aiutata che chiedeva lo stato di esserci
E di farlo con una prova diciamo straordinaria di responsabilità perché quel richiamo al fare presto diciamo era una richiamo al all'immensità alla dimensione della tragedia ma anche al fatto di avere rivisto nell'esplodere e ha tornare diciamo così alla luce e contraddizioni che forse quella corsa alla modernità che avevamo vissuto rischiava di fare percepire come superate
Il tema della della difficoltà della vita in alcune aree interne del del Mezzogiorno una questione meridionale che forse era stata in qualche modo rimossa
In quel in quel momento e poi quelle far quelle giornate raccontarono però anche un lato di grande speranza perché quell'ondata di partecipare
Lui partecipazione di volontari che anticipo addirittura le istituzioni dando prova di una grandissima solidarietà in cui io voglio ricordare concorse anche supporto dei partiti politici che tante volte noi abbiamo bistrattato ma ricordo ad esempio come il partito comunista di Enrico Berlinguer di fronte alla latitanza in una primo momento euro al o alla difficoltà no del degli apparati delle istituzioni
Fu un baluardo fondamentale dello Stato democratico
In quelle terre e da lì è anche cominciato in qualche modo il percorso di una generazione che è stata protagonista di una nuova stagione politica che ha cambiato e ha prodotto cambiamenti strutturali che poi sono rimasti penso al al ruolo delle autonomie locali per affrontare la tragedia che aveva colpito quella del territorio e per ricostruire le comunità una legame forte che è stato saldato diciamo tra la gestione ruolo dello Stato è anche l'esercizio di poteri straordinari commissariali che si rendevano diciamo necessari inequivocabilmente
Ma anche un senso di responsabilità dal basso del ruolo delle amministrazioni locali
Dei di chi rappresentava in maniera più diretta quelle comunità quei territori e ovviamente per me lo devo confessare è stato molto emozionante rivedere docu-film perché l'immagine di Giuseppe Zamberletti che è stato il padre della protezione civile che è stato un grande protagonista della vicenda della gestione del terremoto dell'Irpinia io ho avuto tra diciamo l'onore enorme di conoscerlo personalmente di lavorare con lui
Nella mia attività parlamentare insieme a lui abbiamo lavorato alla riforma della Protezione civile del due mila dodici
E la sua passione con cui mi raccontava ricordo ancora perfettamente dei momenti in cui mi raccontava le sue storie della vicenda del terremoto dell'Irpinia
Quella visione lungimirante che portò a guardare a fondo lo ricordavi prima nella commissione ma poi anche nel costruire un sistema della Protezione civile che è in un punto di grande uno orgoglio del nostro Paese e che fece tesoro proprio di quello
Che era accaduto
Nel terremoto del Dir Pigna nel terremoto appunto con con la stima Iusco là dove non soltanto l'organizzazione della gestione dell'emergenza ma l'importanza di avere un sistema lui utilizzava tantissimo questa parola il sistema nazionale di Protezione civile
Che è fatto certamente dal dipartimento mai fatto dai sindaci e dai volontari da un sistema che sa lavorare insieme e io penso che davvero quella vicenda degli air Pigna
Sia stata
La scintilla che ha prodotto un cambiamento che forse non ci sarebbe stato nel nostro Paese con questa portata con questa dimensione con questa lungimiranza mettendo a fuoco appunto non solo la gestione dell'emergenza ma anche l'importanza della conoscenza dei rischi della consapevolezza della prevenzione
Così così importante della capacità di previsione
Io penso davvero nel nell'avere rivisto questo docu-film che quel terremoto del mille novecentottanta è stato uno dei grandi episodi di mobilitazione
Nazionale di un'Italia generosa forte animata da un grande sentimento nazionale
Ovviamente c'è ed è raccontato molto bene anche quella parte che ha significato
Un conflitto le polemiche che ne sono seguite nella
Degenerazione nei nella cacca dei problemi nella ma la gestione nello spreco delle risorse e che in qualche modo sono state oggetto di forti strumentalizzazioni politiche hanno anche concorso
Ad alimentare
Un un antimeridionalismo che era inaccettabile allora ancora più accettabile oggi nella semplificazione e nella racconto che in qualche modo è emerso da da da quelle vicende ecco io penso che quella vicenda riletta con anche a distanza di anni con un grado di consapevolezza della complessità delle questioni ci dice che guardare all'Italia tutta intera e l'unica risposta che possiamo dare alle disparità territoriali atleti su quegli anziché e quello che ci ha insegnato anche quella tragedia del mille novecentottanta per rendere onore morti occupandoci dei vivi in un momento in cui rischiamo di dimenticarcene ragionare insieme su questi temi è un grande onore è un'occasione molto preziosa di cui vi ringrazio ancora
Grazie presidente Braga e a questo punto Crisso gran terrose
Allora grazie innanzitutto saluto
I tanti amici anche in praterie oltre qui sul sul palco i ti vedo molte
Facce di amici appunto anche spine non sulle spine ma consentitemi in primo luogo di
Rivolgere un sentito ringraziamento a chi ha voluto promuovere organizzare peraltro a pochi giorni dalla ricorrenza del quarantaquattresimo anniversario del sisma che devastò distinguere saremo presenti lì tra qualche giorno
Per celebrare nel cratere a Sant'Angelo dei Lombardi insomma questa ricorrenza anche in una logica di recupero un po'della del valore delle celebrazioni perché il terremoto dell'Irpinia un po'un altro elemento di svantaggio che nel quarantennale che era la data o simbolica
Purtroppo ci fu una coincidenza quello con lo sfondo al periodo del coprite non si poté teneri io
Un'altra funzione dei trovai anche ad occuparmi della possibilità di condividere un contributo all'organizzazione di un ricordo in quel momento non fu possibile proprio
Per quel ricordo e quindi questo di oggi è un importante momento di ricordo e di riflessione su quella che è stata sicuramente una delle pagine più drammatiche del nostro Paese dell'intero Paese non solo degli irpini quindi è un dovere per tutti
Noi mantenere viva
La memoria collettiva su quella tragedia che colpì anche altre parti del sud Italia è stato detto e anzi saluto con io non lo vedo più il c'era non è una speranza credo ci fosse prima in platea insomma che in qualche modo anche la Lucania è stata in qualche modo anzi qualche modo in maniera molto pesante il il carattere diciamo il l'epicentro fu io ricordo anche nelle notizie che rimbalzano tra Pescopagano e Sant'Angelo dei Lombardi quindi proprio con una coincidenza quasi non casuale posizionato proprio sulla linea di confine che riguardava il passaggio tra le due Regioni le due province
E i e quindi questo non dobbiamo sia per un obbligo morale nei confronti delle vittime ma anche per sottolineare l'importanza dei modelli di pianificazione prevenzione in materia di protezione civile che come è stato detto
In qualche modo poi ne sono derivati o voglio facendo una leggera digressione la traccia che mi sono segnato
Dare anch'io un contributo di testimonianza di ricordo e anche di valutazioni di quello che è stato
Il terremoto dell'Irpinia anche rispetto a quello che è stato detto perché come diceva Pionati ci sono state molte contraddizioni l'abito non solo lui anche rispetto al commento che fu fatto e oggi ecco prendo quello che è stato detto soprattutto da Pionati come immagine apparentemente slegata da quella che è stata la vicenda il terremoto ma non lo è
Cioè oggi Dini vigna molto bella di Paesi molto belli
Molto attrattivi io
Come dire un'esperienza che ho voluto condividere con i miei collaboratori non irpini allorquando abbiamo organizzato come sa l'onorevole Ricciardi anche il G sette dei ministeri Interni Spinea
E dove ha avuto l'orgogliosa Irpino di condividere la sorpresa anche la piacevolezza di quei contesti di quei Paesi
L'eleganza la la la la la sobrietà dei luoghi
E io non credo che sia un fatto slegato che cosa è successo diceva più amate non solo Pionati poi c'è stata una vicenda noi abbiamo in qualche modo costruito
Una bellissima irpini attraverso il rifacimento dell'edilizia privata e poi l'abbiamo lasciato vuoto perché negli anni poi c'è stata la coincidenza su di con questo esodo
Violento che c'è stata una commistione tra il declino demografico che in qualche modo ha riguardato anche lì Pigna
E l'esodo dei pochi che nascevano in Irpinia io credo e lo dico con un'espressione molto sintetica quindi suscettibile poi dietro scontare anche il difetto dell'approssimazione te anche riguarda le critiche che seguirono in qualche modo il tema della ricostruzione post terremoto io credo ecco anch'io valorizzo un'esperienza diretta di un confronto conclusa per letti la ricostruzione private definendo molto bene Zamberletti in un incontro che io ebbi con lui maniera
Tutto svincolata da quelle che erano state l'esperienza del terremoto
Quando seppi più ripida viceprefetto neri artista
Portiamo anche la voce che non è vero che la ricostruzione privata in Irpinia sia stata peggiore di quella presenta il terremoto del Friuli perché molto spesso la narrazione fu in Friuli è andato in un certo modo e vive non è vero la ricostruzione privati mitigata da ben
In alcuni tratti del mi spiego persino forse meglio
Quello che c'è stato sicuramente in Irpinia la perdita di un'occasione rispetto a quello che devono essere
Gli elementi della creazione di un presupposto per lo sviluppo economico un qualche cosa che appunto poi negli anni successivi avrebbe potuto trattenere i giovani ci furono occasioni sprecate intanto si è detto finte industrializzazione i fu puntato molto appunto sull'industrializzazione un manufatturiero che in alcuni casi era poco compatibile con la conformazione del territorio con la cultura soprattutto
E questo fece sì che praticamente poi negli anni persa questa occasione si era creato il contenitore ma il contenuto andò sfiorire
Poco alla volta io credo che questo tipo di situazione di evoluzione abbia incrociato anche in qualche modo prestata la corruzione politica e culturale dell'ippica nel senso che l'Irpinia dalla Unità d'Italia in poi
Poverissima vale offerto sempre tra le migliori intelligenze al panorama intellettuale politico e culturale nazionale cito tra tutti Francesco De Santis Guido dorso Pasquale Stanislao Mancini
Andare anche sugli impegni della politica Matteo Renato Imbriani
Fiorentino Sullo per arrivare a quella classe dirigente contemporanee coeva al terremoto che è stata citata da lì in poi anche questo andò determinando ci fu la classe dirigente politica irpina di quell'epoca
Ebbe un ulteriore quasi decennio qualche anno ancora insomma di di anzi di slancio insomma nel essere presente insomma nel nel dibattito pubblico e quindi anche nella contributo al dibattito politico nazionale e poi andò progressivamente declinando io questo lo ascrivo sempre con l'approssimazione che può avere un'analisi fatta
Sui ricordi sulla sul vissuto al fatto che cambia la vocazione della del territorio che era stato sempre in territorio povero ma molto propenso a sviluppare intelligenze e mettere a disposizione del sistema pubblico
Bing
Per il jazz anche di una grande raffinatezza basti pensare a Francesco De Santis il primo che ho citato
Dopodiché il pragmatismo che fece irruzione nella discussione pubbliche Pina anche Pina legato alla gestione delle rilevanti no risorse finanziarie che dovevano in qualche modo secondo logiche pragmatico dico almeno in questi termini che dovrà prevedere dove collocare l'industrializzazione come dividere le risorse tra forze politiche tra contesti territoriali quindi questa
Questo abbandono no di questa raffinatezza intellettuale verso un pragmatismo
Come dire affaristico economico ma non non necessariamente come dire illecito in si fece creò i presupposti perché di lì a poco c'è stato poiché decenni di totale declino di quella che è stata anche la raffinatezza culturale politica dell'Irpinia che questo il vero tema che secondo me la Provincia il Sud in generale dovrebbe in qualche modo ricostituite
Il docu-film che adesso tra un po'vedremo
Grazie anche alla toccante sequela di immagini che semina anzi dirette di chi visse in prima persona che nel terribile
Quella terribile situazione ci restituirà una fotografia esatta dello scenario di morte di distruzione
Che conseguì a quello che è stato il più catastrofico evento della storia repubblicana e con i suoi quasi tre mila morti e nove mila feriti i dati che sono stati citati anche da Covotta
Cioè lo segnalo a chi non è avvezzo e chi non è Pino e il più grande terremoto che sia successo nell'epoca repubblicana e che
Anche diciamo nell'epoca moderna in qualche modo credo che abbia pochi eguali nel mondo
Per profondità
Di come dire di violenza
Per durata oggi le scosse di terremoto degli ultimi anni che si sono registrate anche in terremoti che ultimamente sono andati
Sugli di cui si è parlato molto sono stati siano tra le dieci quindici massimo venti secondi fu un minuto e mezzo ricordo trentatré secondi centrali sussultorio
C'è chi conosce come vocalmente era cittadino di quel territorio all'epoca che conosce che cosa vuol dire può capire qual è la devastazione che in qualche modo
Portava un evento di quel tipo e in quei lunghissimi ed interminabili novanta secondi furono spezzate molte vite intere famiglie distrutti affetti consuetudini di un territorio e l'intensità
E la virulenza della scossa che fu amplificata appunto dalla sua durata ed olio dal suo essersi verificata a pochi chilometri dalla superficie
Sicuramente come è stato detto modificò la conformazione dei lupi interessate comportò la perdita di un patrimonio anche architettonico storico ma soprattutto umano che era di grandissimo valore e le immagini di dolore e di sofferenza
Sì credo si sia accorto tra le nostre testimonianze sono scolpite indelebilmente nella memoria di chiunque abbia vissuto in qualche modo quel periodo e comunque ne abbia raccolto il racconto la testimonianza
La gravità di quanto accaduto non fu subito avvertita
Nel resto del Paese quindi anche proprio a causa di un vero e proprio con Ras collasso delle reti di comunicazione fu detto nelle prime fasi successive
Al sisma non fu chiaro quale fosse la zona maggiormente colpite quale fosse la sua reale estensione io ricordo porto una testimonianza su questi siti fungiamo tutti in macchina lontano
Dalla possibilità che crolla sa di edifici accendemmo la radio perché rimasero in funzione solo le radio e mi ricordo la prima notizia fu che il sismografo di di di di Trieste mi sembra aveva collocato probabilmente il sisma
Intuendo la portata rilevante nel lungo la dorsale adriatica che andava appunto dalla dalla zona
Diciamo della del Friuli-Venezia Giulia scendere giù per dire quanto poco fossero adeguati gli strumenti generale anche per capire la portata di queste nomine a don detto bene
Coloro i quali sono intervenuto prima fu determinante il ruolo dei radioamatori privati che saltarono tutte le reti di comunicazioni racconto
Della classe politica dirigente dell'epoca restituisce dei ricordi cioè
Di discussioni tratti variano Gerardo Bianco Nicola Mancino tutti quelli che vivevano il fine settimana era una domenica in Irpinia in cui si sentirono e il si confrontavano su ipotesi completamente discordanti finti poi si misero d'accordo di andare in prefettura per vedere cosa è successa la provarlo semi crollata quindi
E veramente fu uno scenario apocalittico e la gravità appunto come ho detto
Fu molto molto molto forte poco avvertita né limitatezza e come tristemente noto comporto ritardi e carenze nella via di soccorso anche perché non c'era un'organizzazione precedente
La situazione era ancora più problematica resa più problematica dalla compromissione generalizzata a causa di crolli degli smottamenti della rete viaria
E la stessa operatività delle strutture statali presente nell'area del cratere risorto pregiudica ad Avellino crollarono tra il drinks risultò inagibile la Prefettura il comune tutte le strutture che in qualche modo avrebbero dovuto coordinare i primi interventi
Gli accorati appelli anche questa si è detto alla solidarietà nazionale il primo fra tutti quello fu quello del Presidente della Repubblica Sandro Pertini che si recò personalmente sulle zone tratteremo una memorabile visita appunto che se si innescarono
Però una straordinaria risposta civile
Che fece sì che veramente l'intero Paese si raccolse come in un abbraccio intorno alla comunità irpina sì fu una spontanea
Mobilitazione generale e e da ogni parte d'Italia pervennero volontari forme di aiuto ci sono ancora oggi dei gemellaggi delle situazioni di amicizia che si fondano su quell'intervento che fu fatto fu un vero tratto unificante veramente della della della popolazione nazionale logico ho conosciuto frequentando il nord delle delle delle associazioni
Di volontariato persone ormai moneta non più giovanile che riprende riferiscono di un'amicizia nata con l'Irpinia allorquando gruppi da Bergamo dalla Lombardia dal Veneto si recarono
In Irpinia per aiutare la popolazione che so scrive pure tra mille difficoltà facendo leva sul senso di comunità gli irpini seppero reagire trovando la forza
Di rialzarsi come è stato detto affrontando con una non comune dignità ed unitario lungo periodo della ricostruzione che si rivelò complesse non priva di controverse vicende va detto che però il terremoto dell'Irpinia
Come è stato ricordato ha costituito un vero e proprio punto di svolta per le politiche di protezione civile del nostro Paese perché la tragedia fece comprendere
Quanto fosse imprescindibile strutturare un modello organizzativo e quale fosse l'importanza dei temi della previsione e della prevenzione
E si giunse
Così come è stato anche questo ricordato dapprima l'approvazione del regolamento di attuazione della legge novecentonovantasei del mille novecentosettanta che fu il primo strumento legislativo che conteneva una positività azione del concetto di protezione civile
E poi si arrivò all'istituzione come pure questo si è detto della figura del ministro per il coordinamento della protezione civile dello stesso dipartimento della protezione civile a guidare
Le cui strutture fu o individuato è chiamato l'onorevole Giuseppe Zamberletti al quale anche io credo anche questa è un'occasione Irpinia dovrebbe rinnovare un sentimento di gratitudine
Per la competenza la dedizione la passione e anche l'amore che mise
In questo incarico al lui era stato già peraltro in precedenza affidato l'analogo incarico in Friuli
Era stato appunto nominato commissario straordinario per il coordinamento i soccorsi
Anche di quel terremoto e quindi lui e unanimemente riconosciuto gli viene giustamente unanimemente riconosciuto il ruolo di padre fondatore della Protezione civile italiana
E anche insomma è sicuramente la persone che per primi intuì che quest'ultima la Protezione civile non poteva limitarsi ai soli servizi del soccorso nell'emergenza mandava estesa anche alle fondamentali tematiche della prevenzione e della previsione e da lì prese avvio
Questo un percorso di condivisione di approfondimento che portò a quale emanazione della legge duecentoventicinque del novantadue altro caposaldo perché istitutiva del servizio nazionale di Protezione civile che rimodella o l'intera materia introducendo un sistema coordinato di competenze ed un assetto policentrico basato sul principio di sussidiarietà sono i capisaldi della duecentoventicinque che ancora resistono anche
Nelle rivisitazioni più recenti
Quelle per esempio che hanno visto questo impianto poi ripreso e sviluppato dal decreto legislativo insomma coordinato anche la cui produzione è stata coordinata
Anche in tempi più recenti decreto recidivo uno del due mila diciotto che tiene conto dell'evoluzione proprio rispetto alla duecentoventicinque del quadro costituzionale susseguente alla riforma del titolo quinto della Costituzione
Oggi possiamo dire senza dubbio che il modello di protezione civile italiano
Di cui consentitemi di ricordare il ruolo straordinario di asse portante del Corpo nazionale dei vigili del fuoco
Che è una componente fondamentale dal punto di vista operativo dicevo il sistema di protezione civile nazionale sicuramente di assoluta avanguardia anche di fronte alla meritevole la mutevolezza degli scenari di rischio che caratterizza il nostro tempo e riporto
Non è un'affermazione solo autoreferenziale riporto anche la testimonianza dal ministro dell'interno che
Girando avvolto il mondo soprattutto nei paesi meno sviluppati le richieste di collaborazione col ministero dell'Interno non solo per solo per sulla versante della cooperazione di per le forze di polizia ma molto spesso anche riguardano il sistema
Del emergenza della del modo di gestire l'emergenza di soccorso pubblico e più in generale la Protezione civile
Il nostro governo
Su iniziativa del ministro Musumeci ha presentato una importante proposta legislativa che adesso è stato approvato di recente in prima lettura proprio dalla Camera dei deputati che porta a definire un quadro unitario delle fasi di gestione posto emergenziali
Nei territori Ca'colpiti
Ed eventi calamitosi è questo
Nell'ottica di delineare una cornice volta a garantire maggiore certezza stabilità e velocità nei processi di ricostruzione nel rispetto delle particolarità dei territori in una prospettiva di semplificazione
Di coordinamento e di accelerazione delle relative procedure amministrative e e devo anche questo era un passaggio atteso da tempo
E sono i profili sottesi di quello insomma delle tematiche di cui stiamo parlando sono sicuramente delicati perché intersecano diversi settori e meritano sempre un attento processo valutativo in cui
Va necessariamente coinvolta anche il mondo scientifico e quella catena di quel grande valore aggiunto della nostra Protezione civile proprio questo legame che c'è col mondo scientifico
E non tralasciando peraltro le espressioni della società civile e quindi l'importanza di momenti come quelli odierni che ci consentono non solo di commemorare quella che fu l'immensa tragedia del terremoto il piglio ma anche di riflettere a fondo
Sulle prospettive di sviluppo del nostro Paese perché senza sicurezza e senza una politica di tutela del territorio non potrà mai esserci un avere crescite quindi impegnarsi per questo può significare trasformare una tragedia in un'occasione di riscatto e di rilancio che abbia valore non solo per il territorio colpito ma per l'intero Paese
Il modo migliore per onorare la memoria di chi subì quella stessa immane tragedia grazie