Presentazione del libro di Enrico Letta "Molto più di un mercato. Viaggio nella nuova Europa" (il Mulino)

Allora
Buonasera se prendete posto iniziamo
Anche perché nostra buona abitudine liceale puntuale
Allora grazie grazie per essere qui grazie soprattutto Enrico Letta per averci fatto
L'odore di presentare qui il suo libro
E grazie poi per il libro nel senso per quello che rappresenta per per l'Italia e per l'Europa
Tra l'altro
Vado in diretta perché ha fatto anche il degli appunto le cose che mi volevo dirti pavimenti Kato gli occhiali per cui
E così bella diretta dicevo in RAI
Cioè bel notare che sono stati scelti due italiani per lavorare a dei temi di importanza vitale per europea
Mario Draghi Enrico Letta e non perché fossero italiani
Perché erano le persone più competenti quindi l'Europa scelto nel merito ne sa molto contenti
Di l'Inter ha avuto questi due rapporti preparati dalle nostri concittadini evidentemente come l'abbiamo schierato una super squadra Luis per stimolanti
La professoressa Paola Severino toscano ha bisogno di presentazioni come ha bisogno Giovanni Orsina Valentina medicinali moderati da Paolo
Valentino grazie a tutti
Io mi limito a fare il due salute rivelare come questo libro
Che tra l'altro e di facile lettura perché Enrico parla molto bene scrive ancora ancora meglio come forse saprete
è molto talentuoso
Ma far molte scelte sbagliate tifa Juventus adesso Milan scusa Milano
Ed è altrettanto sbagliato se posso è un po'meno membri meno grave no forme non era è vero c'è un figlio juventino che soffre comparso in famiglia
Piccolo questo aneddoto siamo andati ci siamo incontrati incontrate in ordine alla finale di Champions a Berlino dove giocava la Juventus
E tutti italiani all'inizio facevano finta e tifare per la Juventus poi appena io entro in serra perdere
Anche ho visto anche il
Anche Enrico siamo tutti italiani che fa però i sorrisi stampati
Anche il figlio di una certa tensione
Anche il rivale italiani pochi juventini soffriva come le bestie gli altri facevano finta di non non tra questi poteri all'idea di come unica unica d'Europa se non riusciamo neanche a tifare la stessa squadra alle finale più di il il contesto in cui si può Enrico molto complesso
Ha fatto veramente un viaggio non è non è un viaggio metaforico hai visitato vado a memoria sessantacinque Paesi basato cinque città stanno ci siamo ancora uno dei temi anche quello tra l'altro in ventisette Paesi e circa quattrocento incontri
E sto andando veramente abbiamo terremoti di cui ho detto ma non penso di vedere qui è stato estremamente intenso e tra l'altro con tanti aneddoti
Interessanti che fanno capire a parte il il tema sostanziale
Che che evidentemente la diversità ma anche la ricchezza appunto in questa diversità dell'Europa appunto è trovato in sole invernale a Copenaghen no o la neve a Stoccolma piuttosto che anche il clima viene scritto l'atmosfera che si si legge nel libro è molto fascinosa dicevo perché sostanziale il tema perché l'Europa nasce quasi cento anni fa a Ventotene no come idea poi da altri in Europa però è andata poi per estratti non ha avuto una professione ogni tanto vengono delle cose importanti pensiamo all'euro che ancora oggi sembra un miracolo abbiamo introdotto una valuta comune
Scende
Abbiamo fatto trattati
Che hanno effettivamente pensiamo solamente noi che siamo in abito da sera l'Erasmus ecco come ha creato una generazione europea in qualche modo
Ora si evince dal libro come sappiamo peraltro come c'è bisogno di un'Europa Europa che sia
Protagonista appunto non può essere solo un mercato comune quello resta la base il centro ma deve essere molto di più
E protagonista anche in politica estera dico questo perché ci tenevo ricordare che oggi del sette ottobre che ci sono ancora molti ostaggi nelle mani dei terroristi quindi il nostro pensiero oggi non può che andare agli ostaggi alle famiglie alla speranza che in Medioriente
Vi siamo cessazione delle ostilità e si torni a una situazione ormai lo so che sperare molto ma appunto dobbiamo coraggio che tutto questo venga quindi vi lascio
Alla alla presentazione di Enrico gli stimoli nostri professore ricordando che per la Louis questo è un tema molto sentito anche perché nel nome Louis come sapete lei sta per internazionale e quindi da sempre molto legata agli aspetti
Appunto dell'internazionalità da sempre estremamente europeista e quindi ti ascolto siamo tre mia siamo ancora grazie ricco e buona serata a tutti
Grazie al presidente Gubitosi do la parola al professor Gaetano Quagliarello Quagliariello direttore della School of godimento
Grazie innanzitutto
I gentili ospiti che hanno accettato l'invito nella scuola
Grazie ad Enrico per aver accettato di e allocare stasera con appunto e il meglio diciamo che la LUISS riesce a esprimere su questo su questo tema e per me è un particolare piacere perché insomma con Enrico Letta abbiamo diciamo quasi un percorso parallelo
Luís insomma lo sintetizzo così è stato il mio Presidente del Consiglio e ore il mio futuro collega no abbiamo fatto grosso modo le stesse scelte tra
Accademia politica negli stessi tempi
Il presidente Gubitosi ha inquadrato qual è il contesto di questo lavoro quale l'importanza c'è quasi un paradosso cioè il i due
Illustri italiani Draghi e Letta sono stati chiamati al
Capezzale dell'Europa e in un momento molto particolare
Fondamentalmente si sono confrontati col tema all'Europa
E la globalizzazione uno dalla parte del mercato l'altro a parte la competizione ma oggettivamente appunto il contesto è stato lo stesso in un momento nel quale è fondamentalmente
Vige un paradosso
Oggi nessuno
In Europa può negare
La necessità
Di questa entità sovrannazionale nata guardate nemmeno diciamo i cosiddetti sopranista se voi prendete gli ultimi discorsi sono un po'di anni che non non c'è più così diciamo il il
Richiamo a una exit strategies
Tanta parte nel momento nel quale è chiaro a tutti per ragioni diciamo lapalissiane che l'Europa è una necessità della dimensione dello Stato nazione non è più in grado se mai lo stato di confrontarsi con i processi di globalizzazione
è però questo processo a quello che ha fatto nascere una forte spinta anti europea e antieuropeista forse l'Italia lo conosce lo capisce ancor meglio perché l'Italia è stata allungo
Di gran lunga il paese più europeista Track Paesi fondatori ed è stato invece il paese che poi ha conosciuto
Nel Jean
Nel terzo millennio con una tra virgolette crisi di rigetto ecco di due rapporti insomma
Si pongono questo problema come risolvere
Questo paradosso come uscire dal guado perché l'Europa non può rimanere in mezzo al guado ed entrambi anche se appunto come vedremo con anche delle differenze di approccio
Danno come soluzione a quello
Di oltrepassare il guado di farlo attraverso appunto il guadagnare una prospettiva non più soltanto economica ma per restare al tema economico in qualche modo o una grande iniezione di risorse che non faccia andar perduto quello che l'Europa ha conquistato con il PM RR questo accade e in un tempo di crisi
Del debito sovrano di Ray inserimento diciamo nella dialettica anche interna degli Stati dei cosiddetti patti
Dice stabilità e in un momento nel quale per dirlo in maniera molto semplice le risorse mancano e allora quali gli strumenti come e dove trovare questi soldi
Come forzare la mano a chi resiste anche rispetto alla ideazione di nuovi strumenti di finanziamento che possano voler dire anche un passo avanti dell'Europa e tutto questo diventa ancora più complesso a mio avviso per due ragioni la prima è che noi ci troviamo in un momento nel quale mai era accaduto prima i due paesi diciamo che hanno sono stati il motore dell'Europa quelli che hanno costituito l'asse franco-tedesco cioè Francia e Germania si trovano entrambi
A fare i conti con una crisi che non è soltanto una crisi economica ma è una crisi di sistema entrambi i sistemi evidentemente non funzionano in secondo luogo la prospettiva diciamo della guerra che era stata liquidata
Un po'di anni fa
Quest'anno c'è il settantesimo anniversario
Del fallimento dell'accento cioè l'esercito comune quella prospettiva è tornata a bussare alle porte e dunque pone con forza di nuovo il tema della difesa europea ora ecco l'Italia
Può
Svolgere in tutto questo un ruolo perché non era mai accaduto che insomma l'Italia ultima tra i grandi occhi o prima tra i piccoli si trovasse comunque ad essere diciamo del potenze che hanno caratterizzato l'Europa il paese più stabile
Ecco siamo in grado di farlo anche questo credo che sia un tema nel dibattito io mi fermo qui lascio lentamente il tutto nelle sapienti
Ampie mani di Paolo Valentino che
Sono entrato nelle vene di Bruxelles e quindi nessuno al meglio di lui lo può guidare questo dibattito ci ha offerto un libro che oltre ad essere diciamo descritto ma è veramente delizioso si colloca proprio il all'interno di quei
Reportage che hanno caratterizzato e sono stati caratteristici della produzione dei grandi giornalisti e tra l'altro i grandi giornalisti del Corriere della Sera Paolo a te la parola
Grazie al professore Quagliariello
Tanto buona sera grazie alla loro essere per darmi questa opportunità per darmi affida avermi affidato il ruolo di moderare questo partner dell'uva col quale sono confrontato vorrei dire due cose rubò veramente due minuti prima di introdurre il dibattito e se noi oggi applicassimo se applicassimo all'Europa la metafora pirandelliana dei personaggi in cerca d'autore
All'Europa degli ultimi anni dovremmo sconsolatamente notare che non ci sono stati né gli uni né gli altri nei personaggi nell'autore
Quello che è cambiato negli ultimi mesi e che a mio avviso l'Europa finalmente valuterà l'ha trovato anzi ne ha trovati due
Parlo appunto di Mario Draghi ed Enrico letta con i loro rapporti sulla competitività e sulla compreso il completamento del mercato unico autentici Blueprint autentici programmi di governo per quello che l'Europa dovrà dovrebbe fare nei prossimi anni
Pena nel migliore dei casi la marginalizzazione nel peggiore dei casi forse alla sua stessa esistenza
Il problema ovviamente sono i personaggi e questo purtroppo dobbiamo a notarlo di persona gli se ne vedono pochi in giro
Forse potrebbe rivelarsi un personaggio importante la presidente della Commissione europea Ursula von der Lai nella versione due punto zero ce lo diranno in questa commissione imperiale
Che è riuscita a formare a sua immagine e somiglianza probabilmente la presidente di Commissione più potente da tempi di FIAT da loro
Ma ovviamente ci vorranno altri personaggi che sono gli attori statali che dei quali purtroppo in questa fase c'è poca traccia c'è poca volontà soprattutto a causa della della crisi poi
Etica strutturale nei due Paesi apicali che hanno da sempre fatto se non più da traino ma da quanto meno negli ultimi anni da baricentro delle decisioni europee parlo di Francia e Germania
E questo il Grande Punto interrogativo dei prossimi anni
Ma andiamo brevemente al libro di Enrico Letta io credo che Enrico Letta con questo libro abbia inventato un genere letterario
Nel senso che la letteratura di viaggio e antica quanto il mondo ovviamente abbiamo avuto viaggi sentimentali il viaggio di diari di viaggio viaggi di formazione ma
Viaggi immaginari
Quello di Enrico Letta e un viaggio di missione
Che cosa voglio dire nel senso che senza mai dimenticare neppure per una riga la ragione per con USA viaggiando che la folla la redazione di un rapporto che contenga suggerimenti idee intuizioni
Per sul completamento del mercato unico in realtà l'unicità ci regala un grande racconto un grande affresco dell'Europa
Quattrocento incontri trentuno Paesi ventisette più quattro che lui ha visitato
Sessantacinque incontri una quantità sessantacinque cita scusati quattrocento incontri una quantità enorme di di un materiale umano enorme
Che lui ci restituisce e in un libro molto molto interessante e piacevole da leggere
Restituendo sci proprio la carne e il sangue dell'Europa cioè dire io ovviamente tante cose che a me sono familiari il tassista berlinese per esempio che col quale lui inizia tutto un capitolo sulla Germania
Il i gli agricoltori polacchi gli imprenditori del Nord Est e quelli della e quelli del dei paesi del Nord
Allora
Qualche diciamo scusate se io a accentua questo aspetto del libro
Qual è la cosa e cioè dire che a me piace pensare che con questo tipo di racconto Enrico Letta comincia a colmare una lacuna che cosa è mancato all'Europa in questi anni
Sono in catene politiche è mancata la politica estera è stata paralizzata a Rovolon all'unanimità ma allora per mancato un grande racconto cioè a dire una una grande capacità di la la capacità di
Descriversi RAI e di raccontarsi in modo da sembrare da essere meno distante
Da essere più vicina alla percezione della gente che l'ha vista sempre come un'entità un po'mitica lontana da benedire da maledire a seconda delle posizioni ce lo dice Bruxelles è colpa di Brussel
Ecco io credo che questo tipo di operazioni sono interessantissime e ce ne vorrebbero molte altre
Avete mai visto scusate se scendo su un argomento apparentemente terra-terra avete mai visto una serie televisiva sull'Europa al pari di House of Cards o o West Wing o la stessa Borden che ricoveri tacita che ci racconta che ha reso popolare alla politica danese ecco di questo tipo di operazioni forse noi nei prossimi anni ne aveva bisogno molto di più per un po'per riportare i per riavvicinare le grandi all'opinione pubblica l'Europa
Ma anche per sfatare per sfatare e la narrativa falsa dei pifferai dell'intolleranza dei pifferai dell'intorno e del del del sopra Nismo che continua a spacciare loro patacche pericolose fra l'altro per le soluzioni magiche che in realtà nessuno ha io qui mi taccio perché non è questo non è il mio ruolo andare oltre e dopo ho volentieri la parola alla professoressa Paola Severino presidente della scuro Blow della Louis
Grazie grazie
Nicoletta per aver scelto
Anche la LUISS per presentare questo libro mi fa particolarmente piacere perché proprio qui in Luis abbiamo ci siamo incontrati tante volte abbiamo costruito insieme un programma che sull'Europa ci dice molto quello dei dialoghi italo francesi e non è detto che ci fermiamo clima insomma questione soltanto un auspicio per un futuro prossimo
Non lo posso dire settore sciolto dalla riserva allora ci ha ci accingiamo a varare i dialoghi italo spagnoli con la stessa formula dei dialoghi italo francesi quindi
E questo questo sottile filo che ci unisce che unisce la Louis che ha unito la LUISS sia si può grazie e per tramite di Enrico Letta
E che ci unirà ad una importanti università spagnola in questo progetto che mi stimola particolarmente a parlare di questo libro della sotto fondo europeo che in esso si avverte e questo aver viaggiato per quattro per sessantacinque Paesi incontrando quattrocento persone mi fa richiamare una sua frase ma legandola libero una grande esperienza di democrazia partecipativa
Costruire la fotografia dell'Europa anzi filma dell'Europa dei suoi problemi del suo essere ci dice Enrico insostituibile
Anche se imperfetta criticata vulnerabile e queste sono parole che vi virgolette o perché sintetizzano secondo ma in maniera molto efficace il pensiero di molti di noi sull'Europa
Enrico riferisce questa grande esperienza di democrazia partecipativa al tema della conferenza sul futuro dell'Europa un altro tema sul quale i nostri studenti della Luiss hanno dato una grandissima partecipazione
Con un esito però purtroppo dobbiamo dire abbastanza poco significativo perché nonostante in quell'esperimento di grande democrazia partecipativa
Tanti cittadini italiani tanti giovani tanti cittadini europei hanno espresso la loro opinione sullo stato dell'Europa e su quello che vorrebbero il report finale meglio non l'ho mai visto non so se tu hai notizie migliori delle mie sul suo esito ma questo mi fa dire
Che lo stimolo che da questo libro all'Europa è proprio quello di non cadere nell'inerzia queste iniziative vanno sostenute vanno portate avanti perché non bisogna dimenticare il filo che ci unisce che è un filo innanzitutto storico
Vedo molti giovani e mi fa molto piacere ragazzi voi non avete conosciuto l'Oropa prima dell'unione europea
A voi sembrerà naturale varcare la frontiera senza passaporto quando passate da un Paese europeo all'altro a noi anziani no
Il passaggio della frontiera era sempre legato ad un tema di divisione
Di separazione per non dire il come ci ricorda il libro
Di guerre passare la frontiera tra la Francia e la Germania dal punto di vista storico rappresentava in una situazione di assoluta pacificazione Larsson rappresentava un novo ma quella frontiera aveva visto migliaia di morti migliaia di giovani morti in guerra per spostare la frontiera di un metro
Di dieci metri o di cento metri lo stesso era accaduto con le frontiere dell'Italia oggi voi attraversate l'Europa senza passaporto e il merito storico dell'Europa quello che Enrico ci ricorda nel suo libro
E quello di averci garantito decenni di pace
Noi non sapevamo cos'era la guerra in Europa o ai confini dell'Europa fino a pochi mesi fa
Decenni di pace assicurati dall'Unione Europea e questo il primo grande merito che ce la fa considerare insostituibile come circensi ricco e certo la situazione geopolitica è molto cambiata
In maniera preoccupante la guerra e cuoricini dell'Europa
E l'allargamento dei Paesi europei sia pure voluto fortemente
Da tanti Paesi è oggetto di contestazioni di ritardi di problematiche che sono sotto gli occhi di tutti non voglio si esprimerebbe il Paul contro perché esaurirei subito il mio tempo già solo con questo ma certamente non possiamo pensare ad un'Europa inerte di fronte acquisti nuovi problemi
Ai nuovi problemi di una difesa europea dei confini dell'Europa comunque
Voglio vorremmo poi affrontare e risolvere questo problema ma la bellezza di questo libro sta nel fatto che tipo nei problemi ma ti propone anche le soluzioni io diffido dei libri lamento usi
Quelli che parlano soltanto del che cosa non funziona
Mi piacciono molto i libri che dopo averti ditta detto cosa non funziona ti dicono anche questo il mio suggerimento per farla funzionare meglio uno dei suggerimenti una delle tante cose che si possono fare
Però il primo problema
Enrico percepisce in questo ostici già citato incontro con gli agricoltori
Preoccupati della guerra in Ucraina e con una frase simbolo noi non vogliamo pagare tutto il prezzo della transizione verde un tema che ci attraversa tutti perché non è soltanto degli agricoltori poco polacchi
è un tema in su quale tutta l'Europa si sta interrogando questa transizione verde è realizzabile
C'è la sostenibilità economica di questo Progetto di sostenibilità ambientale di cambiamento di sostegno di un cambiamento climatico importante questo è il tema sul quale si interrogano tutti quanti gli economisti
E che porta a diverse soluzioni quella critico costruttiva quella critico demolitivo la e ancora una volta preferiamo la la la prospettiva critico demolitivo abbiamo sentito
Ma anche qui per esempio Claudio Descalzi di parlare della politica energetica di parlarne in termini critici
Ma non nel senso di porre un problema insolubile ma di porre delle soluzioni alternative rispetto a quelle che sono state proposte da alcuni Paesi nordici e che non hanno visto la condivisione di tutti gli altri Paesi e la parola condivisione e l'altra
Quella oltre che di democrazia partecipativa e chi l'altra sulla quale ci richiama l'attenzione Eurisko per dire che solo attraverso la condivisione che questi grandi progetti
Si potranno realizzare soprattutto quelli che richiedono sacrifici da parte da parte di tutti
E se condivisione ci deve essere non può essere ostacolato dal diritto di veto di uno di un solo Paese io anche questo ce lo diciamo da anni ma anche questo rappresenta un problema e la soluzione del problema perché se il diritto di veto verrà modificato
Come ci dice l'autore con almeno la necessità che tre paesi o comunque una rappresentanza significativa dei paesi motivi no il loro veto alla realizzazione di una certa iniziativa tutto questo sarà un esercizio di
Democrazia
E poi il tema
Ti cosa non deve perdere ROPPA un capitolo importante per un'università come la nostra compra combattere il brand Train
La fuga dei cervelli che non ritornano noi siamo felicissimi essendo una università internazionale che i nostri studenti si formino anche all'estero
Che vadano a fare le proprie esperienze all'estero
Ma che ritornino
Dopo aver fatto queste esperienze che ritornano nel paese in cui hanno studiato nel quale hanno la famiglia gli affetti valori che vogliono coltivare dunque tutte le libertà di cui ci parla Enrico Freedom to offrite un tu sei la libertà di rimanere nel proprio Paese se questa è la scelta che si vuole fare dopo essere andati ad allargare il proprio spettro
Di visione più completa all'estero
E
Un'altra libertà vedete le quattro libertà dell'Europa tutte quante le conosciamo sono quelle sui beni servizi capitali le persone
Ci dice il libro sì ma sono sono libertà che sono tutte basate sulla materialità c'è un'altra libertà importante
Che la libertà di circolazione delle idee
Quella di far circolare le idee in Europa di aprire le finestre in modo che l'Energia il vento dell'Europa entri in tutte le finestre Possa circolare posso a formare una coscienza comune e un suggerimento di condivisione e di soluzione comune
Cioè il dialogo sociale e la concertazione questi sono gli spunti più importanti non mi soffermo su tutti
Naturalmente perché vi annoierei ma leggete il libro perché li troverete tutti la sintesi è quella del dialogo sociale della concentrazione
Perché vedete non possiamo più avere un'Europa a due velocità non possiamo avere un'Europa in cui Francia e Germania si incontrano prima delle riunioni europee per decidere quale sarà il futuro del loro voto
E noi abbiamo cercato di allargare questa prospettiva con il dialogo italo francesi che poi hanno dato luogo al trattato del Quirinale il nostro sogno era il trattato del Quirinale fossero le prime due gambe di un tavolo a tre gambe che potesse includere i Paesi fondatori l'Italia la Germania
E la Francia e oggi partiamo con i nostri dialoghi con la Spagna ma perché no i tavolini a quattro zampe sul sempre più stabili se proprio vogliamo lanciare questa per il cuore oltre l'ostacolo l'idea di quattro Paesi fondatori che si mettano insieme per comunanza di idee di sentimenti di origini per rimediare agli errori dell'Europa perché errori ce ne sono stati nessuno vuol vedere per forza
Il il bicchiere tutto pieno però non vediamo lo mezzo vuoto cerchiamo di vederlo mezzo pieno e di vedere che cosa si può fare per riempirlo tutto
Enrico si fa e io vi ripeto una domanda finale si dovessimo ripartire da zero riusciremo a trovare le intese e superare gli ostacoli che si trovò dehor con Kohl metterà Andreotti Craxi Consales risposta sincera
Nicoletta no
Alla quale però dobbiamo dare un seguito ed è un seguito propositivo
Perché proprio i problemi di oggi ci impongono di trovare nuovi modelli per il futuro ed è alla ricerca di questi nuovi modelli che noi vogliamo stimolare lei stessi ma soprattutto ai nostri giovani grazie
Assenza di leadership nuovi modelli
Io adesso do la parola al professor Giovanni Orsina direttore del dipartimento di Scienze politiche
Allora
Io penso meglio in piedi sarà solo una cena scoprissero casi nostra sono e dove adesso vediamo meglio essere sia o meglio in genere di e poi abbiamo detto va be'ognuno fa come vuole o se abbiamo detto che il suo meglio la rete pensò bene questo penso meglio che seduto dunque io mi prendo qui un un pochino diciamo il compito di fare l'avvocato del diavolo e quindi di mettere un pochino sotto pressione il ragionamento il ragionamento di Enrico Letta
E
Che tipo di Libero ha scritto Enrico Letta lasciamo stare il rapporto naturalmente ha una componente anche fortemente tecnica europei è un documento di decisione politica però
Appunto non solo un mercato c'è dentro anche un ragionamento di natura più ampie politica che Enrico Letta poi esplicita nei capitoli introduttivi di questo libro
Dei primi capitoli gli ultimi capitoli appunto essendo capitoli che condensano il rapporto e quindi diciamo l'impostazione complessiva del suo ragionamento tale impostazione io definire illuministica
E secondo me e in questa definizione che troviamo i punti di forza ma anche i punti di debolezza di questo ragionamento
In che senso e illuministica insomma foro giovamento molto molto molto molto diretto molto chiaro
Di pena livello delle sfide che l'Europa si trova di fronte e che cosa vuol dire rispondere a queste sfide razionalmente
Cioè che cosa ci dice la ragione di fronte a queste sfide ci sediamo al tavolino freddamente riflettiamo
è arriviamo alla conclusione che a mio avviso è del tutto incontrovertibile cioè nel mondo globalizzato ai nostri giorni nel mondo in cui i ruoli player globali sono stati uniti Cina in via scendere in campo come Italia come Francia per non dire Belgio Olanda Danimarca
è irrazionale e questo mi sembra del tutto diciamo una una premessa del tutto comprensibile e del tutto
Del tutto ovvia quindi se noi partiamo da questo presupposto e quindi partiamo dal presupposto che la scala delle sfide
Richiede una certa Scala nelle risposte e che i singoli Paesi europei quella scala non la raggiungono e mare aggiungeranno è evidente che la risposta può soltanto essere una risposta
Discale europea
Da questo presupposto da questo punto di partenza nel rapporto Letta e poi riportati appunto in questo libro degli ma anche una serie di diciamo soluzioni di natura anche tecnica
Che ovviamente rispondono a questo tipo a questo tipo di di problema rispondono a questa domanda e sono anche qui seguono diciamo in maniera razionale dalla premessa che anche se razionale
E quindi come la premessa nazionale sono del tutto condivisibili l'idea di un ventottesimo ordinamento o che sia un ordinamento diciamo che possa è costruire un ecosistema per le imprese che si autenticamente europeo e consentire quindi alle imprese di uscire dai ventisette ecosistemi nazionali che ovviamente rendono difficile creare un mercato integrato
L'unione dei risparmi degli investimenti quindi la capacità dell'Europa di mettere il suo immenso patrimonio a sistema investirlo all'interno e collegarlo con la crescita lo sviluppo e la competitività del Continente
Il mercato è unico per le telecomunicazioni e per i dati prendo degli ambiti che sono degli ambiti che sono ovviamente ambiti che pescava
Non ha più nessun senso gestire a livello nazionale anche se ancora non li gestiamo a livello a livello nazionale
Diciamo questo è
L'impianto complessivo in termini appunto molto molto generali ed è il ragionamento di letta appunto sulla base di una di un meccanismo assolutamente razionale dobbiamo affrontare dei compiti dobbiamo fare delle cose qual è la Scala logica alla quale queste cose si debbano fare
La mia parte da avvocato del diavolo e che
Questo ragionamento è inserito all'interno di una cornice politico-culturale che è appunto illuministica e che quindi secondo me
A premi dei problemi pone dei problemi come sempre pone problemi il pensiero illuministico pone dei problemi con la storia
Pone dei problemi con la politica
E pone dei problemi con il carattere tragico che appartiene alla storia e alla politica e cerco di spiegare meglio che cosa intendo la storia
Questo libro riconosce molto chiaramente in maniera molto esplicita in tante pagine che noi viviamo in un mondo cambiato che nostro mondo negli ultimi dieci quindici anni ha vissuto delle trasformazioni profonde
E e quindi non si può certo dire che il ragionamento del presidente Letta sia un ragionamento che non vede le sfide della contemporaneità è il contrario come dicevo prima parte dalle sfide della contemporaneità
Però e questo è la cosa che diciamo uno degli elementi che che mi lasciano più perplesso lo schema col quale lo schermo intellettuale col quale questo mondo cambiato viene affrontato è lo schema intellettuale
Dell'Europa degli ultimi quarant'anni è uno schema per così dire dell'URSIA hanno è dentro quel ragionamento che continua a ragionare a ragionare Letta e e questa è la domanda la domanda che mi pongo ossia i cambiamenti storici sono cambiamenti storici che possono essere affrontati conservando quello schema e allargando le in maniera incrementale
Ho sono cambiamenti talmente profondi talmente radicali dare il bisogno di un altro schema di un cambiamento di schema
Se posso
Approfittare della sua bontà e diciamo prendere un po'in giro al presidente Letta non prendono un po'in giro tutti diciamo i miei colleghi
I miei colleghi fortemente europeisti viene un po'di venuti in mente l'esame del malato immaginario nel Malato immaginario di Molière
Il quale alla fine malato immaginario fa un esame per diventare medico e qualunque domanda gli facciano come sicura l'idropisia come si cura il mal di testa come sicura la gastrite
Il l'esaminando risponde clisteri un bonaria donare posti assegnare insulta pur gare
Dare un clistere poi fare un salasso e poi pur gare qualunque malattia sicura così e a un certo punto per mettere in difficoltà l'esaminato gli dicesse S. ma allora insiste
Ovviamente lesa ignare e tre pur dare cioè come dire la cura è sempre è sempre quella è insomma ovviamente
In questo caso appunto prendendo un po'scherzosamente cioè
Ha il mal di testa Europa ai la gastrite
Per l'Europa ai la bronchite Europa più Europa diventa appunto il la cura del del malato immaginario ora come ho detto prima
Non sto dicendo che questa cura sia sempre e necessariamente sbagliata tutt'altro l'ho detto in premessa è ben evidente che le sfide della nostra epoca hanno bisogno di più Europa
La domanda che mi pongo è però
Se è vero che più Europa non è a priori la soluzione sbagliata ci dobbiamo però anche chiedere se Appio Rove a priori la soluzione giusta
Cioè il problema è è giusto continuare a rispondere in questa maniera cioè rispondere sempre Moro stesse in Rispetto dobbiamo fare di più di quello che abbiamo cercato di fare di fare finora e appunto la domanda che mi pongo è invece Emmola ad esempio oppure dobbiamo cambiare paradigma perché il nostro mondo è cambiato
Detta molto molto semplice implicitamente la mia impressione è che l'Europa l'Unione Europea sia nata all'interno di un mondo pensato come un mondo di giochi a somma positiva
Oggi i giochi stanno ai nuovi ovviamente va riconosciuto dolorosamente tendendo spostandosi verso la somma zero e noi ci dobbiamo chiedere se uno strumento pensato per i giochi a somma positiva può giocare giochi a somma zero
Lo so che l'Europa è strutturalmente incompatibile con i pensieri a somma zero
Perché l'Europa nasce esattamente per uscire dai pensieri a somma zero degli anni venti e trenta
Quindi l'Europa è strutturalmente incompatibile con i pensieri e somma zero per questo fa tanta fatica datarsi un mondo che tende ai giochi a somma zero però questo è il problema che va affrontato e che secondo me non può essere aggirato
Questo vale dicevo anche per per la politica
Questo cambiamento del mondo e la fatica dell'Occidente in generale dell'Europa in particolare di fronte al cambiamento è quello che ha generato quella ribellione politica che va sotto il nome molto imperfetto di populismo
Questa ribellione politica è la ribellione di elettori che ritengono che quei modelli lì non siano più in grado di difenderli da un mondo sempre più difficile e e complesso
Anche questa ribellione politica questo libro fatica ad affrontarla e in definitiva appunto illuministica mente finisce un pochino per dire
è un frutto di razionalità è una discuto un un un una risposta di pancia e antiscientifica origina da un difetto di intelligenza in senso ampio di comprensione e di comprensione del mondo la soluzione di nuovo eh
Clisteri e salassi purganti cioè continuare col sistema di prima mano mano questi sistemi faranno sì che sia riassorbita questa ribellione populista anche qui io sono molto perplesso di fronte a questo tipo di di risposta perché la mia impressione invece che questa ribellione scaturisca appunto da una inadeguatezza profonda da problemi profondi da un'insoddisfazione profonda
Perché un'inadeguatezza dell'Europa le nostre sfide non soltanto tecnica mano inadeguatezza
Filosofica se vogliamo un'inadeguatezza del modello illuministico del di quel tipo di modello nazionalistico rispetto alle sfide
Della nostra della nostra epoca è la mia impressione è che ora si affronta seriamente cioè si affrontano seriamente le ragioni di chi si ribella politicamente oppure diventa difficile difficile riassorbire questa questa questa frattura e dice Enrico Letta
Questa bellezza alla bellezza della della costruzione europea deve uscire da una dimensione astratta e diventare esperienza di vita vissuta
Però o molti dei colloqui quasi tutti dei colloqui che poi letta cita in questo libro sono colloqui con gestori di sistemi astratti
Cioè con persone che stanno dentro quel modello illuministico all'interno del quale ragione anche lui
E la ribellione la ribellione invece di quelli che stanno fuori da questi da questi sistemi di quelli che stanno diciamo nei nei in quelli che si chiamano i i luoghi che non contano cioè le periferie del del nostro del nostro mondo ultima considerazione la tragicità
La storia e tragica la politica e tragica
La ragione non sempre è in grado di accettare la tragicità perché la il tragico non è un conflitto fra bene e male conflitto fra bene e male non è tragico tutti stiamo col bene contro il male
La tragicità consiste nel conflitto fra beni quando devi scegliere fra beni e quando devi scegliere fra beni la ragione non ti aiuta perché la Regione di dice che sono due beni devi avere un sistema pregresso di diciamo decisione e e spesso questo sistema appunto un sistema che soltanto in parte può essere può essere razionale
E questa diciamo debolezza da un punto di vista storico e filosofico Fassi che i fini gli scopi invece di di essere il traffico invece di essere amministrato cioè i fini vengono
Messi tutti insieme perseguiti tutti simultaneamente e questo secondo me crea dei problemi quali Fini
E allora
Nel libro si ripete molto spesso la traduzione la la della transizione verde giusta e digitale e intanto sono già tre fini diversi la transizione verde
La transizione giusta e la transizione digitale
Ovviamente sono collegati l'uno con l'altro ma questo collegamento non è automatico non è a priori va visto nella storia va costruito nell'ASS
Storia nella transizione giusta c'è ovviamente un tema di rafforzamento welfare europeo che come sappiamo e uno forse il più generoso che ci sia al mondo
Nella transizione digitale c'è il tema degli investimenti in innovazione e letta dice noi dobbiamo investire molto di più in innovazione
E quindi già abbiamo telescopi
Che sono tre scopi diversi
Sono compatibili lo possono essere
Io qui ci metto un punto interrogativo ma qui non ci fermiamo però ovviamente c'è un tema di competitività del sistema Europa su scala globale
C'è un tema di tutela dei consumatori che deve andare insieme alla promozione dalla competitività
C'è il tema dell'allargamento
Che per Letta e indispensabile e che però lui stesso dice costerà tantissimo
E allora abbiamo tante cose qui dentro abbiamo il finanziamento la transizione verde abbiamo il rafforzamento del welfare abbiamo il finanziamento dell'innovazione digitale abbiamo il finanziamento e l'allargamento abbiamo la competitività la tutela dei consumatori
Abbiamo tutta una serie di Skopje la cui compatibilità in un certo senso viene postulata
Ma non è detto che siano che siano compatibili e naturalmente qui in grande peso cade politicamente non ce lo faccia cadere io ma è un tema ovviamente degli elettori europei
Sulla transizione verde cioè la domanda che si pongono gli elettori europei
In un mondo che va verso i giochi a somma zero
E nel quale l'Europa già drammaticamente non competitiva
L'Europa deve caricarsi di essere l'avanguardia dei processi di decarbonizzazione che sono processi che naturalmente i cui vantaggi hanno una scala globale
E che quindi il cui effetti positivi si riversano sugli altri Paesi che con i quali però l'Europa impegnati in un gioco competitivo
Che è sempre di più un gioco a somma zero o quanto meno che è un gioco sempre più duro e naturalmente questo
è un grande punto interrogativo
E
Ovviamente
è molto chiaro letta da una risposta in questo libro non è che non la dia una risposta e dice ma insomma queste cose vanno insieme nel senso che tu investi sul verde attraverso l'investimento sul verde
Tu produce innovazione produci progresso produci un aumento di competitività l'Europa diventa mosca cocchiera non solo in termini morali rispetta la decarbonizzazione ma anche in termini in termini tecnologici
Ma questo è il punto interrogativo secondo me al quale rispondere perché messa così questo è è un postulato che questa compatibilità ci sia naturalmente tutto tutto da dimostrare tanto più che uno dei dei temi centrali di questo di questo ragionamento
E che la transizione verde deve essere finanziata Conf fondi privati cioè il tema della costruzione
Di un unico mercato del risparmio dell'investimento serve a mobilitare i fondi privati che devono essere messi sulla transizione verde attirare anche fondi pubblici
In un'operazione appunto di innovazione trasformazione dell'Europa che veda una collaborazione pubblico privato il che vuol dire essenzialmente che
Bisogna mobilitare i fondi privati e metterli al servizio di un fine che è un fine definito dal pubblico
E questo diciamo perché come me
Resta liberale e crede la razionalità del mercato qualche problema rispetto all'o locazione ottimale delle risorse qualche problema propone grazie
Grazie professor Orsina che ha messo tante
Tanti elementi anche polemici sul piatto alle quali ho ai quali ovviamente
Enrico Letta darà una sua spiegazione io vorrei solamente dire una cosa proposito della della ribellione politica
Una piccola notazione
Nel mille novecentonovantacinque
Il settantacinque per cento della popolazione tedesca era contro l'euro
Eppure Helmut Kohl e Theo Waigel
Decisero per la realizzazione dell'euro oggi nessuno
Penserebbe mai uscito dalle urne poi Marina neppure la penna pensa a un'uscita dall'euro quindi credo che il compito della politica sia proprio quello di guardare oltre il l'orizzonte dell'opinione pubblica che è sempre un orizzonte ristretto immediato dice ancora un Juncker
Non sappiamo cosa bisogna fare il problema è che poi bisogna farsi rieleggere
Do la parola alla professoressa Valentina Mary Ciani e il direttore del Louis insito il fiorire pianale sessiste imporsi
Grazie grazie a tutti grazie per l'invito a grazie per l'occasione di aver letto questo Libero che come hanno già detto i colleghi precedentemente è un è un libro che ha secondo me appunto
Ci dà una visione di molto invece umanistica no dell'Europa cioè parte da da da un viaggio per sessantacinque città quattrocento incontri e un innamoramento di fondo per la diversità l'eterogeneità la ricchezza della del delle esperienze europee
Però appunto diciamo come economista e quindi forse un po'illuminista anch'io
Però diciamo muoveva qualche diciamo interrogativo rispetto a a ad una serie punto di
Importanti soluzioni e contributi che l'autore da all'interno all'interno di questo libro
Però ecco partendo un po'dalla dal dal presupposto della famosa purga e quindi partendo dal presupposto che forse la diciamo
Più Europa
Si è un po'una condizione imprescindibile rispetto appunto alla situazione anche geopolitica nella quale nella quale appunto si ci troviamo e
Che cosa quali sono diciamo gli gli elementi secondo me
Interessanti ma anche un po'le tensioni che si percepiscono all'interno di questo all'interno di questo libro non quel libro parte dalla
Valorizzazione della del modello europeo e delle sue specificità
E questo lo si vede insomma lo si ritrova in tanti in tanti capitoli
Non c'è fruttuosa libertà di movimento senza convergenza quindi il voler mettere insieme
L'economia diciamo di mercato l'unificazione europea la creazione del mercato unico con le politiche di coesione e quindi
Diciamo l'attenzione alla crescita ad un modello di crescita che però mantenga le sue specificità in termini di inclusività e secondo me non è un caso no che l'ultimo capitolo prima di arrivare alla sintesi del rapporto
Sì focalizza proprio sul sul dialogo sociale e quindi diciamo un tema che particolarmente caro al
Al all'Europa e ma proprio per questo secondo me
La situazione nella quale ci troviamo quindi quella che mette in evidenza anche l'autore che inerzia significa declino è una situazione che non mette in pericolo soltanto diciamo la costruzione europea
Ma particolarmente sono la responsabilità europea è particolarmente forte perché se non si trova diciamo una una risposta europea a questo
Il modello che ha messo insieme l'economia di mercato con le priorità della della questione sociale
Potrebbe appunto diciamo
A trovarsi in in grandi in grandi difficoltà
E allora
Secondo me diciamo qui viene un po'il diciamo in parte il il limite delle proposte che che essi incontrerà all'interno dei diversi capitoli del libro e poi in maniera più estesa e anche più tecnica
All'interno del del rapporto
E partiamo appunto da ci sono due
Presupposti il primo è che la situazione geopolitica richiede movimento quindi richiede cambiamento
La seconda però era questa mi ha colpito particolarmente la domanda che già la professoressa Severina richiamato ovvero esercire trovasse tornassimo indietro nel tempo
Avremmo la capacità di creare il mercato unico come è stato fatto no attualmente ovvero è un po'la volontà politica lo spessore politico di fare un passo così così grande
E la risposta è concepirlo probabilmente forse si implementarlo implementarlo no
E a questo viene poi ricondotta a un altro postulato diciamo un'altra
Osservazione che è quella di dire manca al momento la volontà politica per attuare
Nella grande programma di investimenti europei finanziati da debito da debito europeo e quindi questo è un po'diciamo il punto di partenza per le proposte
Che si trovano all'interno del libero e del e e del rapporto quindi in una situazione di questo tipo che cosa però il mercato unico per questo non è un libro
Sul mercato unico non a caso si intitola molto più di un mercato è un libro sul futuro sul futuro dell'Europa allora che cosa si può fare
All'interno di rafforzamento del mercato unico e quindi anche di mobilitazione come diceva anche il professor Messina prima
Dei fondi privati per fare questo passo in avanti
E per colmare tutta una serie di debolezze che adesso diventano diciamo drammatiche in Europa quindi la deindustrializzazione il problema della difesa
Comune il problema del politiche industriali europea e e e così via
Allora sicuramente l'osservazione dell'esistenza di un risparmio europeo elevato e del fatto che trecento miliardi di questo risparmio all'anno vanno a finanziare investimenti
Dalle altre parti del mondo è sicuramente un presupposto importante per dire una riforma del mercato unico un allargamento un'estensione del mercato unico può essere un passo potrà costituire un passo importante
Si parte e quindi da quei settori che
Non sono stati inclusi all'interno del mercato unico quindi telecomunicazioni finanza Energia
E e li si vede come in effetti se andiamo a guardare al mercato delle tre telecomunicazioni abbiamo in Europa
Cento operatori ognuno di questi serve cinque milioni di utenti se andiamo a guardare al agli Stati Uniti
Ogni operatore cioè serve più di cento milioni di di intenti e quindi la necessità di diciamo così salire dimensionalmente e di integrare diciamo di di rompere questa questa frammentazione all'interno di questi tre mercati Pozzi potrebbero dire cose analoghe per il mercato del del dell'Energia
E il fatto che esistono venti diverse borse e cinque dall'idea della frammentazione
Del del del della finanza e e così via e quindi la strada di questo diciamo mercato dei
Del risparmio e dell'investimento che può servire a finanziare questa transizione verde transizione Punto Verde giusta e
E digitale e in questo senso dare anche un impulso perché la liberalizzazione che non si è avuta fino a questo momento il completamento dell'unione dei capitali non aveva da un certo punto di vista un traino sufficiente
Poteva essere finanza per la finanza invece qui
è una finanza che ha una motivazione molto forte che è quella della competitività dell'area e collegata alla competitività anche però appunto
Una competitività che sia compatibile con gli obiettivi di tipo di con gli obiettivi di sostenibilità che l'Europa che l'Europa si è data e e allora qui però veniamo appunto un un po'ai a che cosa potrebbe diciamo
Quali sono i i punti diciamo critici di questo di questo approccio allora il primo un problema diciamo di sicuramente un problema di di tempo
Quando diciamo che
La inerzia significa declino il Sarra di diciamo
Il cambiare le abitudini dei consumatori dei risparmiatori e quindi riuscire a finanziare la transizione verde attraversa
Uno il risparmio privato è sicuramente importante ma ma ma è un qualcosa che forse non è diciamo così implementava bile in un arco temporale Breve
Il punto è anche diciamo se e anche diciamo se lo fosse
La
Questo questo approccio in parte no verrebbe a diciamo a a cambiare anche un po'il modello europeo no perché il modello europeo di sviluppo diffuso e anche un modello europeo caratterizzato da piccole e medie imprese è un modello europeo frammentato è un modello europeo in cui le politiche di coesione già risentono diciamo di di DDT forti critiche
Qui un'altra cosa molto interessante che che che emerge dal libro
è questa tensione tra next generation New e le politiche di coesione quindi il fatto che Next Generation Miyu in realtà abbia messo un po'in secondo piano le politiche di coesione allora
Diciamo uno sforzo europeo verso politiche industriali comunisti finanziato attraverso
Non il finanziamento pubblico ma i capitali privati e
Che tipo di Europa andrebbe a disegnare ovvero
Per dirla semplicemente eliminare da cento operatori e passare a cinque operatori
Porta dei vincitori e dei vinti all'interno dell'Europa politiche industriali europee comuni se finanziate input come me ad esempio eccezioni alla normativa sugli aiuti di Stato in che modo vanno a confluire interferire con con con il mercato unico
E
Se finanziate da da da fondi privati
C'è un problema
Di ovviamente capacità industriali differenziate no all'interno all'interno dell'Europa e quindi che effetti possono a vere
Sui processi di convergenza e divergenza tra Paesi entrare geografiche all'interno all'interno dei Paesi
Quindi
Mi chiedo se e realistico diciamo pensare ad un passo in avanti di fronte diciamo a delle sfide che sono delle sfide di portata così così grande questo diciamolo dello lo metteva in evidenza anche anche il professore a Siena quindi di fronte a sfide così grandi siamo sicuri che
Il mercato comune e così radicali indignado trovata molto interessante ma l'idea di di partire da capitali privati per avere poi i diciamo il gli il di i il consenso a creare le condizioni per il finanziamento anche pubblico in genere
Considerando che si parte da obiettivi pubblici e quindi la transizione diciamo verde in realtà è un obiettivo pubblico
Forse
E avrebbe diciamo invertire il senso e quindi andare verso il cloud indi in più come si può dire
Tradizionale quindi l'importanza anche di una di un impegno finanziario di tipo di tipo pubblico è
Forse
In una situazione di di di di di urgenza è un po'è un po'imprescindibile e questo non è detto che debba necessariamente significare un aumento del diciamo del dell'indebitamento per il quale sicuramente
è vero che le condizioni politiche non non ci sono però sicuramente significa un rafforzamento del bilancio pubblico del bilancio pubblico europeo perché in un modo o nell'altro la politica diciamo industriale europea seppur lasciata al finanziamento privato creerà delle delle delle diseguaglianze crea tre e creerà una polarizzazione che poi dovrà essere in qualche modo compensata da un rafforzamento dei dei fondi di coesione e e allora lui il problema diciamo del dell'allargamento del bilancio del bilancio europeo forse diciamo imprescindibile per affrontare le sfide l'entità delle sfide alle quali alle quali l'Europa si trova diciamo a dover a dover a dover rispondere quindi
Volevo ecco a sentire qualche considerazione solo sorso resta bene
Presidente Letta lei
Allora intanto un grandissimo grazie per me allora metto una un una versione quindi soprattutto per questo incontro come il presidente Gubitosi ha detto organizzato per entrare nel merito anche delle
Profondità di questa discussione quindi sono molto grato anche per gli interventi che abbiamo ascoltato dalla professoressa Severino professor sia professoressa bellici anni oltre ovviamente ringraziare moltissimo Gaetano Quagliariello
E Paolo Valentino aggiungo anche lo dico sul voto per gli studenti che per il modo con cui abbiamo organizzato questo in conto per i tempi che saranno per forza di cose limitati
Non ci sarà possibilità di un grande dibattito che però possiamo fare la settimana prossima perché io gli sono qui
Il quindici pomeriggio e avremo tutto il tempo per discutere di questi temi dialogando lo dico perché è molto brutto parlare poi interrompere senza aprire un dibattito un dialogo purtroppo i tempi di oggi ci obbligano a fare così ma se siete interessati vi aspetto martedì prossimo dove in una delle sale qui attorno a me
Entro nel merito subito delle questione che sono state poste perché la bellezza di questo dibattito e troppo questa senso con dibattito entra nel merito
Mi consente soprattutto di reagire replicare e entrare soprattutto su alcuni concetti fondamentali al parto subito dicendo che
Io contesto la definizione di del professor sì nel senso che
Non è assolutamente secondo me un approccio illuministico tutt'altro
E lo dico per
Il motivo perché lo dico primo motivo io lo dico chiaramente nel rapporto che io presento un rapporto che iper pragmatico
Perché non propone nessun cambio di trattato cioè lavora con i trattati esistenti proprio perché se avessi cominciato il mio rapporto presentando
Proposte di cambiamenti di trattati allora lì sì avrei preso la critica toga critiche era giusta perché oggi cominciare un dibattito sul futuro del mercato unico europeo dell'Europa dicendo
Dobbiamo cambiare i trattati per avere più Europa
Nei trattati sarebbe stato una cosa totalmente fuori credo dalla dalla realtà perché oggi lo spazio politico nel dramma della storia chiediamo di oggi non ce per un dibattito nei ventisette con me i meccanismi che ogni ventisette
Ognuno dei ventisette del mettere in campo
Per arrivare a modificare i Trattati in modo compiuto
Primo punto secondo me molto importante
Pragmatismo che
Non è vero che ha parlato solamente con i gli Usos asprezza come si suol dire con diciamo gli altri illuministi perché io puntò parlato con i ventisette governi i ventisette governi c'è anche Orban per capirci io ho fatto tre ore con Orban ecco su questo tema
Ho fatto due ore con Robert frizione su questo su questi temi ho parlato con tutti i governi con tutte le parti politiche al Parlamento europeo ha fatto un lungo dibattito
Anche con le parti politiche più specifico diciamo meno convinte dell'approccio illuministico
Se vogliamo dirla così e è stato per me molto utile e molto importante cioè perché il rapporto che presento normale
Un rapporto che rappresenta la summa di tutto quello che io penso del futuro dell'Europa promettere scritto una cosa diversa rapporto che presento e le idee e la modalità ringrazio molto Paolo Valentino per il ragionamento sulla tipo di genere letterario diciamo troppo generoso diciamo per la mia
Scarsa penna ma il modo di aver raccontato come son venute fuori le idee nell'incontro con le persone e quindi nell'incontro con l'Europa di oggi con i quattrocento incontri dell'Europa di oggi di una lotta carica di dubbi
Su un'integrazione maggiore carica di dubbi sull'idea che
La bandiera europea debba sostituire la bandiera nazionale in tanti settori nocivo per il quale nelle proposte che io faccio
Alla fine si parte dal pragmatismo della
Attuale situazione cioè del dramma dell'attuale situazione per mettere in campo una soluzione pragmatica non ideologica non illuministica ma una soluzione pragmatica che tenta di mettere insieme tutti sulla barca di una richiesta e ricerca di recupero di competitività dell'Europa rispetto al resto del mondo quando io individuo i tre temi
Finanza Energia e telecomunicazioni comincia adesso la professoressa Magli Ciani io
Parto proprio dalla considerazione del fatto che il contrasto l'altra cosa che diceva il professor sì ma prima cioè non è vero
Che la storia europea è stata una storia quali sono stati i medici che hanno per quarant'anni
Detto soltanto purché purché purché la mia interpretazione della storia europea è stata che negli ultimi quindici anni non c'è stato nessun passo avanti significativo e importante dopo l'euro sostanzialmente e ci siamo fermati
Dopo il due mila e cinque cioè dopo il referendum olandese e referendum francese
Di fatto ci ritroviamo con un'Europa che ha gli stessi strumenti che aveva allora e questo è secondo me il problema quindi un rovescio il ragionamento il problema è che il metodo dell'origano che è stato mai tutto straordinariamente efficace
Attenzione
Iper pragmatico
Perché deve aver
Quante volte ho avuto la possibilità di sentirlo dalla sua viva voce nei colloqui che avevo condotta rigida da presidente dell'istituto dello per l'appunto
Quale sono e mi diceva ricordati sempre che il mercato unico europeo da leader
Provo europeo qui quale sono l'ho fatto in un'alleanza stretta colla io anti europea leader che c'era nell'Europa di quel tempo cioè Margaret Thatcher il mercato unico europeo è figlio di un asse
Da allora Thatcher Commissione Gran Bretagna Francia e Germania che frenavano
Quindi un pragmatismo che io propongo di rimettere al centro invece della costruzione europea oggi partendo dal fatto che negli ultimi anni non è questo stato il metodo quale sempre avanti
E la tesi che voglio qui presentare mi fa piacere che
Paola prima ne abbia parlato
è il ragionamento del della percentuale di cui parlava Paolo Valentino prima insomma se negli anni Ottanta quando io ero al vostro posto seduto in un'altra università altrettanto belle prestigiosa anzi forse molto di più con le cure di Pisa
Chiusa parentesi e discuteremo ascoltavo e e se mi avessero chiesto mitici quale il settore più difficilmente integrabile della storia europea io non avremo dubbi aprite torna moneta
E avrei detto non ci si arriverà mai perché la moneta lì è scritta nella tua lingua la moneta la moneta sono secoli di storia per alcuni Paesi come si può arrivare a integrare la moneta
Oggi abbiamo il paradosso ed è qui che il cuore del mio rapporto e anche del libro
Che noi abbiamo fatto la moneta apriamo nelle tasche una roba scritta in un'altra lingua addirittura in un altro alfabeto perché ci trovate l'alfabeto greco lì dentro nella moneta
E
E abbiamo ventisette con soppalco
E il fatto di avere ventisette Consob
E insieme a ventisette Consob a tutto il resto fa sì che in modo molto pragmatico cuore del mio rapporto io cerco di dire guardate abbiamo fatto la stessa moneta ampia ma la stessa moneta cioè la cosa più complicata da integrare
E avendo ventisette mercati delle telecomunicazioni ventisette mercati dell'energia ventisette mercati finanziari cioè ventisette Consob
Noi Grazia questa frammentazione figlia della storia perché negli anni ottanta i Paesi europei erano abbastanza grande da permettersi questa dimensione nazionale
L'Italia da sola pesava economicamente quanto Cina India insieme
E la stesso che emette vale per la Francia la Germania eccetera oggi quei tre settori li abbiamo tenuti come erano quarant'anni fa in un mondo che è totalmente differente
Il ragionamento che io presento io ho presentato tutti i leader europei trovando interesse forte anche soprattutto da parte di coloro che che non vogliono la soluzione della bandiera europea voglio una soluzione di avere posti di lavoro competitività crescita e sono
Diciamo sparsi in tutto lo spettro poli
Alla fine nasce dalla metodo che ho usato che è un metodo ripeto non illuministica ma molto pragmatico perché io nel rapporto cerco di dire guardate
Se noi continuiamo con questa frammentazione in questi tre settori si apre per la competitività e per la sicurezza perché la nuova parola ne ha parlato Paola prima della tempo moderno per l'Europa è sicurezza noi dobbiamo essere in grado in un tempo come questo con le minacce geopolitiche di dare sicurezza sicurezza vuol dire energia connettività
Autonomia diciamo dei mercati finanziari se non ci sono quelli hai voglia non non non c'è nessuna possibilità di giocarsela qual è il punto che io su quando lavorato è quello di cercare di rappresentare a tutti in Europa che questa frammentazione di quei settori chiave
Fa gondoliere Wall Street i cinesi e gli indiani
In sintesi il sovra Nismo nazionalista economico fa Corriere Wall Street i cinesi ed indiani punto non da nessun beneficio
Al Paese che chiede più nazionalismo economico perché i capitali se ne vanno i posti di lavoro se ne vanno e la competitività non c'è
Vogliamo fare degli esempi a forza di aver tenuto questi mercati frammentati
Oggi e la cosa che di confesso mi ha stupito di più a me in questo viaggio in questo secondo viaggio che sto facendo nel presentare il rapporto nel presentare Libra sullo comincerà in Francia perché libero esce in Francia e poi Spagna mi diverte m'interessa mi diverte intellettualmente m'interessa tantissimo perché mi colpisce per esempio una cosa subito però una cosa
Voglio vedere la vostra reazione
Ma nessuno di noi pensa che siamo arrivati a un tale livello di frammentazione
Il rilevanza dei mercati finanziari europea in per via di questa difesa perché ognuno vuole la sua borsa nazionale alla sua Consob nazionale per carità guai a mettere tutto questo insieme abbiamo la moneta
Qual è il motivo per cui non dovremmo avere una Consob europea se abbiamo la stessa moneta
Ogni transazione digitale che noi cittadini europei facciamo tra Antinori sul suolo europeo
è mediata da una piattaforma finanziare americana che in via la commissione di quella transazione
Fuori dall'Europa punto e insieme alla Commissione in via anche i dati per me questo ragionamento è sufficiente per dire che oggi siamo diventati una colonia sostanzialmente finanziaria per gli Stati Uniti
E questa essere una colonia oggi è dato da mille altri elementi la citazione sul fatto che i nostri risparmi se ne vanno negli Stati Uniti perché lì classi interesse sono migliori migliori perché ha integrato il mercato
Americana il NASDAQ è uguale a tutte le borse europee messe insieme raddoppiate per due è evidente che si gioca su due campionati diversi la frammentazione fa scappare i capitali
La frammentazione
Manda via i posti di lavoro
Aggiungo un secondo esempio usato molto con i leader politici un contratto
Abbiamo aiutato l'Ucraina
Abbiamo fatto bene a farlo e dobbiamo continuare ad aiutare l'Ucraina abbiamo aiutato militarmente l'Ucraina
Centoquaranta miliardi di euro all'incirca la cifra che abbiamo speso per aiutare militarmente l'Ucraina
Tutti noi europei e non sono soldi astratti sono soldi dei contribuenti europei
Di questi centoquaranta miliardi di euro siccome la difesa è nazionale l'industria della difesa è nazionale e i sistemi di difesa solo nazionali e siccome per aiutare gli Ukraine dovevamo fare progetti
Per aprire quell'Milito quel materiale militare nel due mila e trentacinque ma dovevamo darglielo subito
Siamo andati a comprarlo noi europei laddove c'era
Laddove si poteva averlo non in Europa perché la nostra frammentazione rende impossibile poter rispondere a una domanda simile
La sostanza è che l'ottanta per cento di cui centoquaranta miliardi di euro è servita a creare posti di lavoro in Pennsylvania Michigan Corea del Sud e Turchia
La frammentazione e l'essere così orgogliosi di avere la nostra bandiera nazionale bella alta contro la bandiera europea fa godere turchi sud coreani
E americani
Ci sono talmente tanti esempi di questo genere che se non l'ammettiamo così e io cerco di metterla così anche nella soluzione cioè concretamente pragmaticamente dicendo io richiesto
Proponendo di uccidere lo Stato nazionale sto semplicemente dicendo abbiamo fatto la stessa moneta
Che problema c'è a integrare questi tre settori integrando i quali saremo più competitivi avremo più posti di lavoro era saremo in grado di attrarre più capitali da noi l'idea del ventottesimo Stato virtuale con il suo diritto
Delle imprese che sia in grado anche qui esempio ma nello ministri con sarebbe stata illuministi o se avesse proposto
A facciamo almeno unico diritto commerciale europeo cancelliamo faccia una bella commissione che cancelli i ventisette diritti commerciali di singoli per segnaliamo totalmente impossibile arrivarci
Io propongo un'altra cosa dico
Facciamo un ventottesimo Stato dettare una specie di della UE europeo per capirci
Virtuale non fisico il Della quelle fisico
Con un suo diritto commerciale proprio che rendiamo valido dovunque lo rendiamo opzionale per le imprese che scelgono se usare quell'anno un passepartout che fa in tutta Europa
Una opzione che diamo per rendere plastico il fatto che oggi abbiamo bisogno di essere più integrate come fecero gli Stati Uniti col della guerra decenni fa scrisse un lo faremo
Noi manterremo ognuno la sua sembianza di un tex-mex confronti che alla fine ricorda moltissimo il disastro epocale nella più grande
Tragedia politica del secolo che abbiamo vissuto fino adesso cioè la Breaks sette
Non solo per noi europei è un danno terribile per l'Europa perché molto di questo caso le avremmo fatte se ci fosse stato lontra dentro integrazione del mercato dei capitali l'avremmo fatta sarebbe stato un successo
Ma anche per loro che oggi com'è noto a tutti farebbero di tutto per correre indietro non lo faranno non sono in grado di farlo ma per andare a inseguire un tempo che era il controllo su una storia del passato si sono mangiati il futuro che non può che essere un futuro di integrazione che tenga conto della realtà io so che questa realtà e
Complicatissima da
Ingoiare infatti il mio ragionamento non è un ragionamento di dire gli altri sono selvaggi e noi dobbiamo spiegare ai selvaggi come fa la vita
Il mio ragionamento esattamente l'opposto il Freedom to stay ringrazio Paola per averlo citato è esattamente questo è partire e e su questo vado a terminare
Partire proprio dalla considerazione del fatto che ve la racconto con un episodio per dirvi con le cose che mi ha portato lì mi fa piacere concludere su questo e dati appuntamento per chi vuole alla settimana prossima
In una mercato distribuisco volantini pro europei una persona anziana mi ridà indietro un volantino
E mi dice non è per me
Io dicevo perché nell'Europa e per tutti e mi dice non è per me perché io non prendo aerei
E mi siedo che cosa vuol dire però non lo dice in modo non aggressivo in modo e ci mettiamo a parlare e mi farò il momento forte mi dice l'Europa è per voi che prendete aerei parla tre lingue sette cosmopoliti andare a vivere in un altro Paese è la stessa cosa non è un problema parlate le lingue FIAT adattata in Europa non è permesso nato qui cresciuto qui miei figli sono nati qui ho lavorato qui andò in pensione qui i miei nipoti cresceranno qui punto non prendo aerei quindi l'Europa non è per me
Questo è un discorso potentissimo
Il mio rapporto affronta questo tema perché tutta la questione del Freedom to stay
è il modo per affrontare una questione in modo puramente incompleto sì
In cui visse noi non affrontiamo la possibilità di far sì che l'Europa parli a tutti con soluzioni concrete anche per chi vuole Freedom to stay invece del Freedom Tomorrow
L'Europa non ce la farà perché se l'Europa è percepita solo come un'opportunità da coloro che sono mobilio cosmopoliti e parla di lingue è evidente che la partita è persa in partenza ed è evidente che su questo perché il las l'affermazione all'Europa non è per me
Perché io non prendo aerei e e tecnicamente sbagliata
Perché l'Europa anche attenti che non prende gliele tardato tantissime ti dà tantissimo a partire dalla pace
In Terna al nostro continente e da mille altre cose che non ho qui il tempo di citare ma è evidente che la questione chiave è che la percezione non è questa
La percezione l'Europa non non vide niente a me da atti che viaggi che può rendere vivere e lavorare in un altro Paese senza problemi non a me che sto qui
La futura politica di coesione europea deve affrontare questo tema nel rapporto io metto sul tavolo questa questione
Del futuro dei servizi di interesse generale probabilmente per me è stato fondamentale vivere in Francia negli anni decile Johnny
Che sono stati un'esperienza traumatizzante nel senso che e sono nati non per motivi ideologici ma per motivi molto semplici molto pragmatici come cerca di essere il rapporto sul concetto di lontananza
Io cittadino mi sento sempre più lontano lontano dal centro dove si assumono le decisioni lontano da dove ci sono i servizi lontano da dove ci sono le opportunità e quindi mi ribello
In una modalità distruttiva
Perché l'ho voluto fare così il libro e soprattutto perché ho voluto fare così il rapporto perché in verità il rapporto può essere anche criticato sul lato opposto di quello che fa
Giovanni Orsina cioè sull'altrui dire sei troppo poco ambizioso in termini europei strisce perché io non propongo cambi trattate dico lavoriamo quei trattati presenti cerchiamo di trovare le soluzioni nell'attuale situazione portando tutti a bordo metodo dello purissimo
Io penso realisticamente che oggi questa sia la vera battaglia che dobbiamo fare perché
Il rischio
Di un break sette silenzioso e come è stato il Grexit totalmente inatteso
Se oggi chiedete a coloro che hanno votato in quel momento avete tantissime persone in Gran Bretagna che vi dicono non avevo capito che l'effetto sarebbe stato questo
Tantissimi oggi quello perché che che li porta oggi a cambiare opinione su questo
Il tema di fondo che però è successa quella cosa a chi ama la politica e questi temi consiglio la lettura di un libro straordinario sto cercando di convincere editori italiani a tradurlo perché bellissimo che racconta è la storia scritto da Rory Stewart Rory Stewart il politico conservatore britannico che sfido Boris Johnson da posizione
Al tie-break sette
E racconta politiche Song dice racconta la sua
Idee alla sua visione tutte queste ore racconta come quella classe dirigente secondo lui faceva parte di quella classe dirigente ha preso quella decisione sostanzialmente in una battaglia nella quale si inseguiva chi urlava di più in termini di urlare rispetto alla situazione attuale il vero problema ritorno e concludo Giovanni proprio sull'esempio dei fatto dei medici di Molière è è il vero problema è che oggi purtroppo abbiamo mediamente
L'idea che la politica sia come il medico che si mette accanto al malato
E gli prende il polso e al malato che sta male e che urla gli dice urliamo insieme
Non gli dice
Per risolvere il tuo problema dobbiamo fare così così è così dice semplicemente urliamo insieme e siamo tutti più contenti
E quello a cui stiamo assistendo oggi è questo Urlo di Munch collettivo
E questo Urlo di Munch collettivo è un urlo di muscoli attivo che però non affronto i problemi non li risolve lascia come sono forse rende un pochino più contenti coloro che urlano sul momento ma io credo che il vero problema che abbiamo oggi di fronte a noi come affrontare rispetto a questa incredibile sfida che è rappresentata dalla Cina dall'India
Quando è nato il mercato unico l'Italia vinse più medaglie d'Oro della Cina
Per dire che cosa è cambiato in questi anni
Oggi Stati Uniti Cina e India
CD lanciano una sfida enorme se noi non siamo in grado di raccogliere questa sfida ne avremo noi le stesse conseguenze abbiamo avuto la forza di fare la moneta unica
Ed è stato un Successo oggi il settantacinque per cento dei cittadini dell'eurobarometro di quanto è stato un successo sostato in Svezia nei tanti viaggi l'ho fatto tutto mi aspettavo tranne che sentire
I dirigenti svedesi che ci stiamo interrogando s'sull'entrare
Nel nell'euro è la dimostrazione che siamo di fronte a un tempo
In cui affrontare questi temi con la dovuta nettezza ma anche col dovuto pragmatismo secondo me
è la strada giusta non ci sono se tutto questo oggi
Siamo in grado di farlo con la capacità di stare sui temi sulle cose però vi posso dire che il viaggio in tutto questo mi ha dato questa grandissima moglie questa grandissima passione ovviamente anche con qualche
Episodio perché raccontava Paolo Valentino al tassista di Berlino terminò vi saluto su questo prendo
Il taxi a Berlino insieme al mio collaboratore che tra l'altro è qui che non ex studente diciamo spocchia Mattuglie Ambrosone lo dico perché il mio collaboratore che ma uno dei miei collaboratori ma aiuta a tutte queste cose non lo conoscevo nessuno me l'ha presentato non c'è stato nessun potente come detto era quello un ragazzo bravo semplice tra mio studente a Parigi
è esattamente era un vostro collega della LUISS era un vostro collega che mi sono ritrovato a Parigi e che era bravissimo gli ha detto perché non viene a lavorare con me
E eravamo insieme in questo taxi abbiamo parlavamo dei dell'incontro che avremo fatto col ministro delle Finanze tedesco arriviamo al ministro delle Finanze tedesco il tassista tedesco purissimo
Biondissimo molto tedesco si volta Illy mi indica il prezzo perché non parla tedesco e niente mi indica il prezzo tiro fuori portafoglio carte di credito gli do la famosa carta di credito una delle tre americane che
Girando tra di noi
E il tassista tedesco mi fa un sorriso disarmante e mi dice
Ho capito sentendo perché non siete svedesi sette italiani quindi pagatemi cash per favore
Loro che anche questa grazie anche Enrico Letta grazie al ai relatori che buona serata