Lo scontro fra Giuseppe Conte e Matteo Renzi: intervista ad Enrico Borghi

Si era di radicali siamo con senatore Livo Borghini capogruppo di Italia arriva a Palazzo Madama per parlarci del ieri il confronto tra Conte Renzi che ogni giorno ci regalano diciamo qualche per la allora che cosa sta succedendo soprattutto voi non sentite non non ci avrei visibile discriminanti oppure
In esclusiva al dal confronto politico che c'è nel campo laico nel centrosinistra che cosa sta succedendo ho visto che i giornali hanno ridotto questo confronto a un dissidio tra ex presidente del Consiglio mi pare piuttosto riduttivo
Intanto andiamo per gradi
Italia viva a a colto un invito fatto da e lisci Line
Che non è stato fatto nel diciamo in una sede occulta è stato fatto nella direzione del partito democratico
All'indomani delle elezioni europee
Per un confronto finalizzato a costruire
Una coalizione in alternativa rispetto all'attuale destra di governo che anche dal nostro punto di vista sta governando male il Paese
Noi abbiamo fatto tutta una serie di passaggi di confronti interni che ha portato sabato scorso
Ad una assemblea nazionale che formalmente
Ha deciso una linea politica di confronto
Verso la proposta avanzata bellici Line
Riassumibile con una battuta niente vittima più voti
Quando fai cadere i gruppi detti per cercare i voti significa che il Monai pregiudiziali e significa che si vuole mettere al centro una discussione sul futuro piuttosto che la rievocazione del passato
Mentre noi accoglievamo con i passi conseguenti questo tipo di impostazione
Giuseppe Conte ha fatto una escalation di detti e di pregiudiziali nei confronti Italia viva che ha però un obiettivo politico molto preciso e non siamo noi nel mirino principale nel mirino principale c'è l'ipotesi
Ma noi condivisa
Che nell'ambito della costruzione di ma coalizione di centrosinistra la leadership sia appannaggio del partito che prende più voti
Il resto è sempre stato così
Nel corso di tutti questi anni
Berlusconi Renzi oggi la Meloni hanno fatto il Presidente del Consiglio perché erano leader del partito di maggioranza relativa del partito più importante all'interno delle loro coalizioni quindi non è niente di trascendentale questo aspetto ma questo è esattamente il punto
Che Conte non accetta non accetta una logica di potenziale subordinazione politica al partito
Democratico e utilizza quindi le nostre posizioni in maniera del tutto strumentale dopodiché io vorrei aggiungere una cosa molto semplice
E per rimanere sul piano delle situazioni regionali
è Conte che caso mai deve chiedere di entrare all'interno del centrosinistra
Perché noi in Emilia facciamo parte della maggioranza che ha sostenuto
Stefano Bonaccini presidente
L'anno prossimo si andrà al voto in Toscana si andrà a vuoto in campagna non facciamo parte
Nelle maggioranze di centrosinistra che hanno sostenuto l'hanno governato insieme con Eugenio Giani insieme con Vincenzo De Luca quindi è piuttosto singolare questa situazione per la quale il leader di un partito che alle elezioni politiche è andato contro il partito democratico dopo avere fatto cadere il governo
Sommando i suoi voti con la destra
E che non fa parte della coalizione di centro sinistra né a livello nazionale nonni a livello regionale
Fatta salva una circostanza specifica lo sa bene è piuttosto singolare che questa persona che non fa parte di questa coalizione si arroghi il titolo il diritto e la patente di stabilire chi deve far parte o meno di questa coalizione per qualche ci riguardano e andiamo avanti con pazienza con determinazione con fiducia nella una fase di confronto che è stata lanciata dal partito democratico nella consapevolezza che la calma è la virtù dei forti
Senta le volevo chiedere se ha avuto riscontro sul fatto che hanno scritto alcuni giornali oggi che nel partito democratico sta aumentando un po'insofferenza nei confronti delle posizioni di con
Quando io provengo dal Partito Democratico me ne sono andato esattamente perché
Ritenevo che quella linea politica fosse subalterna rispetto al populismo e quindi non condividevo questo tipo di impostazione sarebbe dal mio punto di vista piuttosto indelicato
Entrare in questo momento in una fase
Il confronto di dialettica interna al Pd leggo dai giornali che ci sono importanti prese di posizione dei significativi esponenti credo che pervenire a una questione più politica la natura della coalizione debba sciogliere un equivoco cioè quale deve essere l'elemento centrale di costruzione dell'alternativa alla destra un asse riformatore o un asse populista
Noi siamo dell'opinione che senza masseria riformatore senza un'alleanza tra socialdemocratici e centristi riformisti che parli all'elettorato non ideologicamente schierato e che rassicuri
Sulle nostre alleanze internazionali sul nostro posizionamento nel quadro
Delle nostre alleanze senza tutto questo nessuno coalizione può vincere le elezioni cioè se la posizione di Conte è come quella che ho sentito esprimere
Questa settimana nell'audizione con i ministri italiani Crosetto cioè sostanzialmente usciamo dalla NATO abbandoniamo Israele a se stesso e facciamo l'accordo computing
Io penso che su queste posizioni non solo non si possa esercitare una leadership ma non si possono anche fare un'alleanza
Il l'ultima cosa approvato ma ha trovato la posizione di Fratoianni che ha detto meno si parla di questa cosa meglio
Nessuna sorpresa che non ne parliamo così ci dimentichiamo che si ma guardi
Virgola io non mi sorprendo perché sono abbastanza abituato acquerelli che vanno in piazza
Alzando i toni e poi arrivano nel palazzo e Fanny consociativi li abbiamo già visti all'opera e quindi questa grandissima sagacia politica di immaginare che i problemi simili aggirano anziché risolverli non fa altro che a cui duri e del resto anche qui a se il centrosinistra segue la linea Fratoianni farà l'azienda la sinistra francese comma arancioni
Puck prima va bene io la ringrazio molto nella sua disponibilità grazie come sempre al senatore
Enrico Borghi capogruppo di Italia viva a palazzo Loggia