Presentazione del libro "La scomparsa dei colori" di Luigi Manconi (Garzanti)

Buonasera ringrazio tutti di essere qui spero che la presentazione di questo libro riposta piacere invitarvi a leggerlo
La parola Concita grazie
La per va bene no perché ha detto voglio parlare di me io allora ha detto ma magari per questa
Allora intanto grazie di essere qui così numerosi
Bellissimi da vedere
Te li vorrei descrivere tutti uno per uno ma poiché voi lo faccio dopo lo faccio ti assicuro che crede scrivono tutti
Io sono fa lasciatemi per iniziare questa presentazione del libro con una no nota totalmente personale la vita e difficile per tutti noi è molto complicata ognuno c'ha le sue io ogni tanto penso che mi è toccata la fortuna di leader e nello stesso tempo e nello stesso luogo di Luigi e questa cosa me spiegarvi perché mi riempie d'allegria mi riempie d'Allegri al fatto di essere sua contemporanea e di vivere nello step per cui ogni tanto lo posso incontrare e può succedere nella mia vita che capiti una serata come questa in cui noi dialoghiamo perché Luigi è una persona veramente preziosa ma lo non lo dico non lo dico perché lui è qui lo dico perché perché sono molto rare le le persone che ti indicano la via Nocchetti Chetti fanno sentire
Con un po'di conforto nella fatica che si fa
E dunque io sono una felice contemporanea di Luigi Manconi fiera di essere qui oggi per raccontare poco pochissimo di questo libro perché vorremmo tutti ascoltare Luís
Che intanto un libro posso dire una cosa tecnica scritto
Benissimo scritto benissimo no perché tutti scriviamo che che non scrive no tutti scriviamo anche il solo delle cartoline dei biglietti del molto spesso invece dei libri dei libri di poesie dei romanzi dei saggi
Però ecco fra scrivere raccontando la propria storia pace questo tema del che tutti raccontano di seri e dunque se le cose non sono tratte da una storia vera non sono interessanti se non sono autobiografiche che anche un limite della letteratura no e anche della vita dei anche del dibattito perché pare che nessuno passa più parlare di niente se non ne ha fatto esperienza diretta che è un po'Luigi la morte del pensiero astratto cioè io non posso parlare dell'alluvione se non sono all'ovvia nata non posso parlare dell'omosessualità se non sono omosessuale cioè è un è un pochino
è un pochino una foto una forma di decadenza del pensiero però ecco cui siamo abituati a sentire a leggere e sentir parlare
Di esperienze personali questo è un libro che racconta un'esperienza molto personale e che la la perdita di della scomparsa dei colori dunque la perdita della vista la tariffa della luce la partita anche della
Consapevolezza fisica del presente magari dopo ne parliamo ma anzi guarda te lo dico subito
Io sono abbastanza contenta che tutti i ricordi di me quindici anni fa
Slash
Diciamo apro e chiudo la parentesi cioè ci sono dei vantaggi diciamo in questo no dal mio punto di vista è un vantaggio
Però insomma ecco racconta questa esperienza come un'esperienza esistenziale dunque non è necessario essere Cecchi
Come Luigi dice di sé
Per
Per comprendere questo racconto che è un racconto che che parla di un allenamento all'esistenza di una di come si fa a a di come si fa a superare le asperità tante della vita quotidiana e lo fa e ho finito
Finalmente con la libertà di chi si concede di raccontare le cose un po'come gli fa che è una cosa che credo che succeda con le Thatcher forse alcuni geni lo fanno subito
Ma le persone normali tendono invece a a adempiere le aspettative no cioè ad essere all'altezza di quello che ti chiedono dunque se devi scrivere un articolo per Repubblica o se devi scrivere un saggio per un'università o se devi ragionare con qualcuno tu moduli il tuo argomentare a seconda dell'aspettativa di chi chi ascolta ecco invece in questo libro io ho trovato una una assoluta libertà di pensiero e di parola e una totale corrispondenza tra la scrittura e la persona cioè la persona che io conosco non non quanto vorrei ma abbastanza bene da tanti anni
Che è una persona profonda ma ironica
Acuta ma liete capace di parlarti di musica pop e poi improvvisamente di di di metterti in difficoltà con un sapere che è un sapere enciclopedico
Ma Sempre con quella lievi le dita e con quella
Disincanto però appassionato
Non c'è nessuno come Luigi ecco non c'è nessuno come Luigi e questo libero eccome Luís dunque non c'è un altro libro come questo
No questo è diciamo tecnicamente è sicuro che non c'è un altro ebreo come questo nel senso oralmente libro che sfugge anche diciamo
Allega le definizioni dei generi e anche in parte a quello che sappiamo di questa il vestito come ha detto concilia molto bene sito con molta intelligenza e con molta dolcezza
Intelligenza un tratto definito definitivo di tutto quello che Luigi al fine scrive
Non so quanto appaia la dolcezza che a un tratto penso del suo carattere ma che in questo libro è libero di esprimersi dice che tra le trasformazioni della cecità perché questo è ardito anche sulle trasformazioni
La principale che è diventato una persona che ascolta di più una gentilezza dice a un certo punto scritto credo che citazione brechtiana una gentilezza dolcezza che non mi era stata concessa che non si era concesso almeno nella sua scrittura pubblica anche se insomma
Gli amici la conoscono bene che questo libro invece pieno di dolcezza piano intelligenza chiavi dolcezza piano di forza del piano di mitezza aspettiamo della sua forza argomentativa Luigi
Ha una capacità di convinzione della sua scrittura va be io non faccio testo me convinto nel mille novecentosettantadue però che mi sembra insomma molto punto forse la capacità di convinzione nella scrittura nel modo in cui costruisce le frasi qui anche a una capacità diversa di penetrazione di condivisione questa è la cosa più delicata di questo libro che però vorrei cercare di di di dire
è un grande esercizio di introspezione nel senso che parte rilevante del libro e il modo in cui Luigi entra dentro la sua condizione
La pasta proprio ci fa sentire i confini dei luoghi la stanza l'androne del suo palazzo che per il lettore diventa qualcosa Roma quelle figure letterarie che ti rimangono impresse per sempre
Lo studio tavolo del suo studio insomma ci fa sentire tutti i confini letti della sua condizione di tutta la materialità della sua
Condizione
E questa è il lavoro grande che ha fatto in questi anni studiando se stesso questa è un distillato anche della continua
Auto serva azione e conoscendo Luigi vuol dire che non ha smesso di fare quello che ha sempre fatto cioè di guardare il mondo con se stesso dentro che è stato un po'
Il tentativo diciamo della nostra generazione o di stare nel mondo nelle cose del mondo le cose anche più dure e urgenti del mondo portando sempre dentro me stessa il proprio corpo Luigi fa questo anche in questa condizione che sicuramente la condizione estrema
è un libro che non ridimensiona mai la gravità il peso libro che non cerca consolazioni e non cerca reticenze
Ma in questa condizione porta a questo
Volontà di dire di dire di se stesso anzitutto tutto questo appunto lo spazio d'introspezione e di comunicare se stesso dicevo senza reticenze senza tacere nulla non tace gli incidenti non tace la goffaggine attaché le scoperte non tace le cose umilianti e quelle divertenti
Che gli accadono
Non tace nemmeno di avvisarci che un po'ci vede c'è un passaggio lo dico per gli amici pagina centotrentacinque in piazza fin qui chiarisce definitivamente quando lui parla vede quello che facciamo
Questa è una cosa che è meglio dire perché qualcuno sottovaluta questo aspetto e come la persona
Protagonista di quella scena scritta molto bene ma anche un po'così infatti lascia sentimenti un po'diverso illusi accorge che sta guardando il telefonino mentre parla con lui non fate lobbies gamma adesso voi giudice perché c'è un po'di vista secondo me perché
Un po'sospettoso di natura ombra aveva un po'di vista al momento di quell'immagine manzo ma secondo me fa fa diciamo ricorso ad altre caratteristiche personali quindi ucciso don tace nulla punto compresa questo critico ma nemmeno vanto criptico avviso
Hai gli interlocutori possibile
Però al libro e questa è l'introspezione c'è la grande capace di vestizione il suo linguaggio preciso come sempre come diceva concilia con gli aggettivi pochi sostantivi chiesti sembrano distillati forse lo sono da riflessioni
Lunga poi un libro che comunica qualcosa Luigi è più delicata fatti magari poi ne parliamo adesso cosa comune cosa dice a noi normodotati Cosimi Pera mi sembra ci chiami Luís che descrive la sua a normali lontano diciamo c'è persino riesce persino a difendere
Come me e tre pochi ormai politicamente corretto cioè il tentativo di bonificare il linguaggio
Dalle sue caratteristica più becere però non tace non usa il politicamente corretto diciamo per attenuare nemmeno linguisticamente la sua condizione quindi
Possiamo usare appunto la anormalità o non so se l'handicap con l'abilità possiamo usare tutte le parole che vogliamo Luigino non censura diciamo un un'autocensura queste cose però cosa dice
Agli altri questo libro questa una cosa
Molto importante molto delicata da dire perché naturalmente dire che ci dice una condizione di vulnerabilità che possiamo condividere significa in qualche modo con oltraggiare anche diciamo la gravità che lungo le si senta questo lì è una testimonianza di di una cosa definitiva e che non lo definisce questa semmai la sfida però non non c'è un momento in cui appena o che sta cosa quindi
In cui pure quando dice col tempo le malattie era vulnerabile alla fragile hanno possiamo sovrapporre quello che accade a tutti specie gli è invecchiato come Luigi qualche caso persino con lui
Ma anche a chi non è invecchiato perché questa è la comunque se il tempo della vulnerabilità questo il tempo in cui
Diciamo i conflitti del mondo si manifestano non solo come conflitto ma anche come continua rimbalzo VT vulnerabilità di incertezza di per carità di traumatici ITA dentro la vita a ciascuno di noi
Penso sappiamo di cosa parlo ma è bastata la pandemia a rendere tutti in qualche modo vulnerabili qualunque sia la loro età il suo lo stato di salute a percepire questa una condizione definitiva forse del nostro tempo o forse della vita cosa fa Luigi Giacco
Appunto lo dico con cautela perché mi pare appunto non vorrei sovrapporre le le esperienze di ciascuna quella unica che Luigi fa perché questo libro unico
Secondo me ci dice qualcosa sulla trasformazione
E ci dice qualcosa sulla rotta
Sulla trasformazione lo dice io sono diventato più rattrappito più corto i sermoni immagine bellissima anche qui verrebbe la tentazione di sovrapporre a comunque al tempo
Quindi posso salutare Maurizio Maggiani anche per dire a Luigi che è arrivato perché insomma cioè protagonista e e
Però a vista qualcosa
Una sensibilità una capacità di ascoltare aveva guardare insomma conoscendomi già un sacco di tempo vi assicuro capacità di ascoltare
Insomma tabellari voti so avvenenza interessante che rivendica a se stesso la capacità di ascoltare di ASP accoglierei appunto la mitezza la dolcezza la gentilezza che si attribuisce questo significa
Non compensati non c'è mai compensazione in questo braccio ma consolazione a questo punto di vista ma sapere che anche dentro queste della drammatica insorgenze c'è qualcosa da scoprire
C'è qualcosa da scoprire questa scoperta può dare forza nella battaglia questa ridda di una battaglia tra la feroce battaglia tra la cecità che avanza è qualcosa che vi resiste queste leggi questa è oltre alla descrizione oltre la comunicazione ultra dolcezza oltre alla semplice all'introspezione è la dichiarazione di questa lotta che Luigi
Sì dimostra dichiara di essere disponibile insomma costretta a combattere e questo ed è scorro riconosciamo qualcosa dell'altro Luigi quello tutto politico conosciamo dell'anche dati e libro fortunatamente no è un'altra persona persona dolce Aversa descrive la sua scrivania che tasta
I confini di quello che può fare e che appunto non tace nulla degli incidenti che accadono delle mani che non incontro alle altre mani del bicchiere che cade
E si si frantuma in un altro senso sì c'è tutto lui dice Luigi nel senso di un'idea della vita come lotta che non vuol dire mica della vita come scontro vuol dire mica della vita come movimento
Per Luigi per altri della sua generazione per quelli che hanno adottato la lotta non è tanto lo scontro per il raggiungimento di un obiettivo Pallotta e l'espressione del movimento continuo che punta a scoprire nuove parole nuove zone del mondo nuovi sentimenti nuovi spazi
Nuovi diritti Luigi e il campione dei nuovi diritti
In questo Paese in questo senso in questo libro c'è la prosecuzione della sua lotta con altri mezzi un'idea di movimento cui la cecità si oppone perché su questo è categorico a cecità e immobilità
Che non descrive la sua resa e qualcosa che lo definisce la descrive il campo di lotta che ci consegna e ci descrive
Grazie
Ringrazio come potete immaginare infinitamente Concita
Per l'interpretazione che ha dato di me e ringrazio infinitamente Marino per l'interpretazione che ha dato del libro ora evidentemente
Si tratta di due interpretazioni più che lusinghiere
E dunque il decoro impone che io faccia finta di niente vada avanti
Ovviamente con immensa gratitudine ma questa gratitudine
Rovesciando
La tradizione dei cerimoniali
Mi spinge prima di parlare del mio Libano affari miei ringraziamenti
Allora io ringrazio innanzitutto bianca
Ringrazio i miei figli di cui due sono qui presenti
E ringrazio Marika fanta Uzzi chiara Tamburello
Chi vi l'Ale e Lucrezia
Fortuna e ringrazio molto una persona che forse non è ancora arrivata e che ha molto contribuito al mio libro che Eleonora Belviso
Ancora voglio ringraziare
Il professor Gianfranco Turchetti medico di famiglia sollecito come altri mai
E sperando che sia già arrivato il professor Mario stirpe
Maestro di vista e di vita
Al quale devo molto in questi quindici anni di mia avventura verso la cecità
Ringrazio ancora
La casa editrice Garzanti
Che è stata davvero
Generosa e impegna attivissima
E che ha voluto questo libro e molto mi ha sostenuto nell'aiutarmi a concluderlo
Un ultimo ringraziamento a una persona già ringraziato cioè a Chiara Tamburello perché vi posso anticipare che grazie alla sua pazienza e alla sua intelligenza
Per la fine di ottobre sarà disponibile un audiolibro letto da me
Contro tutte le doppie e questo addio libro che sarà disponibile il suo debole su altre piattaforme l'ho potuto fare non grazie a un sortilegio ma semplicemente a un metodo che chiara
è riuscita a pazientemente ripeto intelligentemente a costruire insieme a me
Il libro
Allora
Due anni avvertenze fondamentali sono le seguenti
Il primo lo ha richiamato Giammarino
La cecità
E una tragedia irreparabile e definiti
E per questa condizione non è possibile
Conforto le consolazione
Il fatto che non sia possibile né conforto né consolazione
Non significa in alcun modo che questa condizione
Necessariamente debba determinare disperazione ecco il mio un libro contro la disperazione seconda partenza
E il libro
Di una persona privilegiata
Come io sono un privilegiato
Parlo e scrivo un discreto italiano non sono ovvero soprattutto
In questi quindic'anni ho avuto qui si il conforto
Dell'Amia a buon diritto ONLUS e di tutti coloro e tutte
Maschi e femmine che la compongono e delle persone che prima ho citato e che hanno reso non solo possibile il mio lavoro ma hanno reso meno pesante
E più agevole la mia vita ma resto una persona privilegiata
Che per una buona parte di quei quindici anni
Ha ricoperto incarichi istituzionali quindi giovandosi dei privilegi e degli abusivi e delle tutele che quelle cariche
Mi attribuivano e di cui io potevo potere
La realtà
Dei due milioni
Di ciechi e ipovedenti
Che vivono in Italia ovviamente è una realtà totalmente nella gran parte dei casi
Diversa e io vorrei che chi volesse leggere questo libro ricordasse che appunto la mia condizione non è la condizione dei ciechi e degli ipovedenti ma di una sorta di élite niente
Terna questa popolazione di portatori di handicap di persone con disabilità che può rendere la sua vita molto meno gravosa di quanto sarebbe
Se fossimo senza risorsa alcuna
Dopodiché è ancora la privazione
La perdita della vista la perdita dell'artista
Comporta due conseguenze
Ne comporta cento di conseguenza ma due sono le conseguenze principali e in qualche modo raggruppano tutte le altre conseguenze gli altri difetti
Di questa condizione la prima conseguenza e la perdita della bellezza
Che qualcosa non solo di terribile ma di Material mente sostanzialmente tangibilmente terribile
A un certo punto mi libero scrivo perché e qualcosa
Che mi capita di avvertire con una certa frequenza
Che quando io a lungo una mano per fare una carezza sul volto di mia figlia Giulia o di mio figlio Giacomo
Ho sempre la preoccupazione di non mettere di un dito nell'occhio
Pensate a questo piccolissimo esempio di come
La privazione della vista
Primi
Di tante
Condizioni emotive ditta riduca e alteri tanti sentimenti dunque
Per la ditta della vista vuol dire privazione della bellezza ma applicazione della bellezza è appunto il non poter più vedere il paesaggio
Io racconto
Dei fuochi d'artificio ad Alghero
Che saluto Maria Carla che ad Alghero vive che qui presente perché quella sono
Quei quella è una delle scene si tratta proprio di una scena
Nella quale io ho provato il dolore più struggente
Perché con la faccia le Vatta verso il punto del cielo in cui immaginavo ci fosse
I fuochi d'artificio
Alle mie pupille nulla arrivava
Di quella fantasie di colori e luci
E tuttavia ecco
Che anche in quella condizione di totale assenza io con gli emuli in qualche modo
Che
Un avvenimento di luci e colori avveniva e credevo di poterne cogliere Nemi occhi bui quale che Effetto qualche luminescenza
Ma
Perdita della bellezza vuol dire mille cose vuol dire
Il cinema vuol dire il gioco del calcio
Vuol dire le facce delle persone di tutte le persone
Vuol dire appunto
Il non poter più nemmeno
Riuscire a conservare la memoria
Di alcuni dipinti
Io da ragazzino collezionava o una famosa pubblicazione si chiamava I maestri del colore bellissimi alti molto grandi dedicati ciascuno a un pittore io scopre adesso
Che la memoria di quelle immagini dei Girasoli di Van Gogh comincia ai fan Ponale persino quella d'altra parte dicevo
La perdita della vista significa perdita della libertà
Per la vita della libertà
Io credo
Il poter dire di aver dedicato tutta la mia vita
Alla ricerca dell'autonomia
Alla conquista dell'indipendenza
A un tragitto verso l'autodeterminazione
Acquista battaglia per la autonomia ho dedicato la mia esistenza personale
E tutta la mia politica tutto quello che io ho fatto nella mia vita
In politica era il tentativo di affermare
Il principio dell'autodeterminazione
Più in generale l'indipendenza degli esseri umani
E la loro capacità
Di autonomia
Contro tutti i vincoli contro tutte le forme disposti che
Che volevano imprigionare me la Puglia
Di libertà
Arrivato alla mia età e progressivamente diventato Cecco
Ho dovuto fortemente ridimensionare questa mia tendenza all'autonomia direi addirittura questa mi attenta azione di autonomia assoluta
E perché per una Regione elementare perché da un certo momento in avanti
Non sono stato più autonomo ma sono diventato dipendente
Dipendente dagli altri
Dipendente da altri dai miei familiari dai miei amici dei miei collaboratori
Ecco qui è avvenuto dentro di me
Questo Marino ha ragione
Un processo che considero molto importante
In una prima fase la perdita dell'autonomia estratto
Un colpo brutale
è stato un acquisizione di coscienza
Molto pesante
Perché eccome e se non mi fossi sentito più libero com'ero
Fino a prima che quell'evento della cecità accadesse
Dopodiché lentamente molto lentamente ma oggi
Posso dirlo con profonda convinzione
Questo processo
Mi ha aperto
Prima uno spiraglio poi uno spazio ampio
Nel quale ho riconosciuto
Una novità
Che via via o cominciato ad apprezzare aggredire e infine a trovarvi piacere
Ovvero il fatto che dipendere da altri nuovo leader di idee affidare assi
Cioè può significare concede Hirsi abbandonare Rossi ad altri
E questo abbandonarsi
Può non solo suggerire sei
Evita ma può anche dare piacere
E ovvio sia chiaro Michetti mi è molto chiaro anzi che questo è un mio affidarsi ad altri e agli altri può comportare per gli altri una fatica
Ma io spero che questo mio affidarsi in ragione della mia cecità
In contrari una fidarsi degli altri a me in ragioni di una libera scelta
Ma in questo io ho trovato qualcosa di più ho trovato anche il senso profondo
Di tutto la mia esperienza politica
Perché quell'affidarsi agli altri
Che nella mia vita quotidiana vuol dire appunto dipendere dagli altri
E con lui cede se gli altri abbandonarsi agli altri
è poi
In termini non più personali soggettivi individuali ma in termini sociali e collettivi l'essenza della politica
Perché la politica può fondarsi solo sulla reciprocità
Che cosa diversa da quella categoria di solidarietà parola che io non uso mai vi devo dire perché mi suona sempre retorica
E soprattutto presuppone una relazione diseguale tra chi ha e può che concede solidarietà a chi non ha e non può la reciprocità e invece il legame sociale e il rapporto e la relazione e appunto la politica perché è una politica intesa correttamente adesso non voglio usare anche qui termine infatti ci non voglio dire la politica nel suo significato più nobili più nobili la politica intesa correttamente esattamente quella fondata su un vincolo di rec Cipro cita
E quindi sulla fidarsi l'uno all'altro e su questo Costruire Comunità costruire progetti costruire movimenti costruire programmi è costruire lotta Marino accennava alla lotta perché questa parola è quella che sta nelle ultime righe del mio libro ed è per me è appunto una parola che Satta e resta e mi auguro sarà anche in futuro
Una parola
Chiave qualcosa
Attorno alla quale si può
Organizzare anche
La resistenza in quella lotta feroce
Che
Ho voluto ingaggiare contro la cecità
Con la quale ci eccita o intrapreso una vera e propria colluttazione
Una lotta corpo al corpo
Centimetri lo per centimetro raccontò
Del fatto che usato
Come misuratore del progredire della mia cecità
Una bambola di mia figlia non va Moletta polli
E su quella bambole te che ciò ancora nel mio studio
Quando ancora vedevo quello spiraglio e quel barlume quelli infinitesimale
Squarcio io seguendone i tratti
Misuravo quello che per la devo giorno dopo giorno della possibilità di riconoscere quella bomboletta
Ecco questa colluttazione quotidiana è stata appunto
Una battaglia
Feroce
Dopodiché
Si è conclusa
Con l'avvenuta cecità totale bene posso dire
Che
La vittoria della cecità
Contro il mio residuo di vista
Non ho voluto e non voglio intenderla come una sconfitta mi dia io ancora vorrei continuare
Combattere corpo a corpo con la cecità cercando di vedere anche nel momento in cui non vedo più niente
Certo certo che vedere quando non vedi più niente apre subito la strada anzi l'autostrada quella retorica no
Ed è corretto contro la quale tu combatti riga per riga in questo libro del i ceti che ci vedono benissimo i ciechi che vedono quello che gli altri non vedo né tutta quella
Roba lì un po'compensativa è sempre molto
Saluto consolatoria che non serve a niente io io non serve a niente serve molto poco
Voglio parlare pochissimo perché vedo che tu insomma anzi volevo dire no volevo dirvi una cosa
Prevedere che la cosa volevo volevo diciamo soffermare un istante la vostra attenzione sul modo di parlare di Luigi Manconi perché tanto noi ci siamo divisi il compito no non senza dircelo Marino farà la critica letteraria che il suo mestiere
E io parlerò della umanità dell'individuo allora
Luigi Anatomia di idea nata mia di un individuo alla mia destra Luigi Manconi parla dettando non so se avete sentito cioè questa era un pezzo di centosettantacinque righe esatte
Non centosettantasei né centosettantadue
Queste erano centosettantacinque righe senza errori cioè non c'è bisogno del correttore di bozze della pure le opposte si manterrà lei corrette subito quindi Dima afono che è quello che prende il che perché la la dettatura del testo o non so se ci siano ancora ma quando non eravamo più giovani ci sono ci sono c'erano
Tu potevi dettare un testo del Diva favoriti ma fu Nista un professionista trascriveva questo è un pezzo di centosettantacinque di che con la sua col suo incipit con la sua chiusa
Be'dipende perché ci sono dei tagli interni non lo so comunque no voglio dire che Luigi è sempre stato così non è che ha iniziato a parlare così adesso che deve dettare lui parlava così già da prima è vero bianca hanno niente lui parlava così è sempre stato così
Dunque come se la cecità lo avesse colto in corsa diciamo no lo ha si è affiancata
E in qualche modo
In qualche modo dico questo perché volevo dire qualcosa sul tema della battaglia rispetto alla quale io dissento d'arte e sul tema della malattie dell'identità del malato perché secondo me questo libro parla tanto anche di questo cioè ognuno di noi ha un danno ognuno di noi ha un guasto alcune volte visibile altre volte invisibile alcune volte irreversibile altre volte reversibile ma tutti ce l'abbiamo
E allora lasciami dire arrivò a questo però io non sono capace vedi come te di scrivere un pezzo dettando lo io ho bisogno di scriverlo cioè faccio molto casino quando scrivo quindi dove non non sono così brava però voglio dire una cosa prima sulla bellezza perché prima che tu parlassi di bellezza mi era puntata la bellezza allora la perdita della bellezza
è una tragedia
Perché
Perché oggigiorno abbiamo bisogno di un quantitativo di bellezza per resistere al resto no
Allora io penso che la bellezza di cui Luigi la la cui perdita Luigi lamentava
In realtà certamente o è un è certamente un danno non non voglio essere in niente
Riparatorio consolatoria è un danno tremendo cioè tu non puoi vedere questa sala che è magnifica non puoi vedere questi affreschi che sono sensazionali
Non puoi vedere quanto siamo belli no e che comunque ci siamo mantenuti abbastanza bene in questi quindici anni e non puoi vedere il pubblico di persone che non conosce che è mediamente devo dire Belluno belloccio sì belloccio ma d'altra parte il livello estetico di Luigi a un livello altissimo cioè la sua asticelle molto alta essendo lui un uomo bellissimo no è un uomo di Luigi sembra un attore sembra un attore di altri tempi però un attore un po'americano
Di quegli anni del cinema va be insomma non voglio indugiare
è di un'eleganza stratosferica delle cravatte e dei calzini che non so nessuno di noi ha nel guardaroba
E dunque è anche molto fortunato perché le persone a cui tengo al tema politico le persone a cui a affidato la cura della sua bellezza sono persone che costituiscono un privilegio tratto esistenza perché tu prima ringraziarvi bianca i suoi figli e cioè
La la malattia il danno la menomazione fanno spesso molta paura
Non è infrequente che le persone non si senta all'altezza e non la sappiano accompagnare dunque è un grandissimo privilegio anche un tuo grande segno di intelligenza perché evidentemente ai nella vita ha scelto le persone giuste cui accompagnarti ma è un grandissimo una grandissima fortuna
Quella di avere accanto persone che non si fanno intimidire
Dall'handicap perché questo è la cecità no è un handicap
E non si e non si lasciano distogliere dalla non si lascia spaventare
E dunque non si dileguano di fronte a un compito molto oneroso che quello di essere all'altezza dell'attuale aspettativa di bellezza che era diciamo altissima dunque devo dire che tu sei un uomo otto privilegiato per tutte le ragioni che ho detto prima ma anche fu privilegiato perché ai attorno al tema delle persone straordinaria questo de di cui sei responsabile cioè se hai fatto una ha un eccellente scelta di collaboratori di di persone che sono le compagne della tua vita
Questa è una grande
è una diciamo ad una forma di intelligenza si deve essere andata affinando nel corso della vita e voglio venire al tema della politica
Perché è vero che la politica reciprocità cioè la tua vita e politica tutta la sua vita e politica ogni tuo gesto anche il discorso di stasera è un discorso profondamente politico
Quando ottici che hai scoperto il
Con un inizio di diffidenza ma per compiacere l'affidarsi ecco affidarsi è un è un termine un vocabolo che contiene la radice della parola affidare sì no affidarsi vuol dire fidarsi di qualcuno dunque la fiducia la fiducia nel nel nell'altro la fiducia nell'umanità la fiducia nella nella reciprocità
è un tema profondamente politico perché se non ti fidi
Delle persone che dovrebbero rappresentanti o accompagnarti allora hanno allora non allora non vai a votare allora non allora la politica non ha più e e questo è un grande tema del nostro teatro cioè non avere più fiducia
E non essere capaci non non fidarsi o non fidarsi non non credere che se io affiderò alla mia persona come fossi cieca a atteso ministro azteca Potì gabinetto arte presidente di Commissione dandoti il compito di fare il mio interesse e dunque di portarmi dove io non sono e non posso andare da solo perché non sono cieca fisicamente ma non ho i mezzi materiali intellettuali
Politici geografici logistici non posso essere io a fare una riforma degli essere tu a far al posto mio però io mi devo potermi fidare dunque mi devo affidare allora questa
Diciamo a architrave della struttura della politica è averne fatto un'esperienza fisica
Secondo me molto interessante molto importante cioè un è un passaggio che mentre è stato molto di quello che dicevi l'ultima cosa che che voglio dire è questa che riguarda la malattia
Allora tu hai detto qualcosa io sono stata molto amica di Sergio Staino di cui questo libro parla a lungo mai sono stata molto amica e collega di lavoro negli anni dell'Unità
Con Sergio Staino che è stato è morto danno molto testato un grandissimo intellettuale di questo Paese e testato molto lungo
Per negli ultimi anni totalmente cieco ed era molto amico anche giudici
Con abbiamo parlato tante volte con Sergio di questo tema la malattia
Meno mante
Genera suscita
Delle reazioni varie che sono dal mi scusi non sapevo che fosse cieco quindi un senso di colpa
I i inspiegabile perché non è colpa tua
Se l'altro non è che ti devo scusare
Se non ritiene rispondo così però non vengo capito quando dice non si preoccupi non è colpa sua ma infatti mai ma questo lo voglio dire perché ai spesso qui
Sta la reazione dei sani nei confronti dei malati qualunque sia la malattia no oh scusami non lo sapevo ma cosa c'entri tu cioè non no
Non è che sia un cancro se sono sopra se non gli funziona un ginocchio se no l'alopecia
E
Devi essere tu ad essere scusato è un fatto allora quello che voglio di
Questo che la malattia fa e totalmente parte della vita
Di di di tutti
O un accidente è un'evenienza che capita esattamente come nella vita di mia nonna è capitato che li bombarda sarò la casa e il fosse sfollata Castagneto Carducci e non avesse più niente nella sua casa totalmente come è un'evenienza che i tuoi figli muoiano in guerra come
Cioè l'
Come dire la l'Lelli grandi dolori le grandi mancanze a cui la vita ti mette di fronte
Sono varie una di queste è la malattia improvvisa
Ma non c'è niente di più stupito che combattere contro qualcosa con cui non vincerai contro la quale non vincerai dunque e io adesso non voglio aprire questo discorso perché sarebbe lunghissimo sono completamente ospita nemica della retorica della battaglia perché io non vincerò la mia malattia mai ma ma ma posso però posso però a abitarla
Posso però conviverci posso lasciarla venire a stare da me opponendo una certa resistenza
Posso decidere di non coincidere con la mia malattia cioè posso fieramente decidere di don desiderare di essere trattata come una persona malata perché la malattia la cecità di Luigi non estingue la sua identità come diciamo tutti quanti potete benissimo
Percepire già soltanto dal suo eloquio no cioè l'intellettuale e il politico il combattente la le mille il padre il marito il compagno il le le le le il militante
Sono anch'sono tutti qui e in più
C'è un'altra caratteristica che si è aggiunta ma che non è tutto invece nello sguardo altrui scusate se mi accaloro perché quando lo quando l'altro conosce di tela tua
La tua danno il tuo danno tu diventi quel danno
E basta vogliono solo sapere come si vive con il danno che cosa esattamente questo danno ma io anche io come credo molti di voi o un danno ma accanto al mio a danno Porta antichissime altre caratteristiche che continuano ad essere quelle che hanno animato la mia esistenza per tutta la vita e che continuano ad animarla cioè quando Luigi dice io voglio continuare a combattere non ho il minimo dubbio che questo sarà fino all'ultimo respiro
E in questo la cecità non c'entra cioè c'entra nel senso che ti costringe a farlo in un altro modo
Ma non assorbe la tua possibilità di combattere
Per esempio per il referendum sulla cittadinanza che tutti quanti credo abbiamo firmato e che è la prossima battaglia che vogliamo fare non è che siccome sei cieco allora tu non puoi più fare e dico questo perché la retorica della battaglia contiene un'insidia Luigi che è quella che i più forti ce la fanno i più bravi ce la fanno i più deboli no
E non è così
Non è vero cioè non è che se io sono più brava più costante e più forte più disciplinata combattere il mio poniamo cancro al polmone allora vinco io non è così
Anzi anzi purtroppo molto spesso sono i peggiori quelli che rischia scorgo
Sette e dice la il la la la
Gerolin muoiono sempre giovani e belli no ecco gli eroi muoiono giovani e belli dunque
Non so chi c'è da qualche parte si prende le persone migliori purtroppo devo dire statisticamente le peggiori sono molto longeve
Molto longeve dunque ecco non è una questione di essere più meritevoli anzi in il più meritevoli vanno via rapidamente in meno meritevoli per ristagnano
E per persistono ecco scusa questo volevo dire a contro la retorica della battaglia
Emma Bonino che don ruvida Rufy dissi ma e di poche pochissime parole quando rese nota la sua malattia disse
Io non sono la mia malattia Thorpe distinguendo con tanta nettezza e così nitidamente
La differenza tra la persona vitali tutti uguale la soggettività che rimaneva inalterata è il danno che stava subendo credo che su questo siamo davvero
Tutti tutti d'accordo e per quanto riguarda la battaglia sono ancora più d'accordo perché un termine
Che io nonostante l'abbia evocato
Stasera io non uso da moltissimo tempo
Perché è una parola che appartenendo appunto al linguaggio belli coppole molo Gico direbbe
Egidio resta che qui presente lo ringrazio
è un termine a mio avviso che si può serenamente abbandonare ma a io l'ho usato partendo da una dichiarazione di sconfitta cioè io semmai lo intesa come una battaglia quella contro la cecità dichiaro di averla persa ma la sconfitta in questa battaglia non la ritengo una sconfitta della mia identità appunto qui
Avrebbero
A avendo io devo revocato la parola stessa insomma la definizione della lotta ero consapevole del possibile equivoco son molto contento che l'obiezione di di Concita abbia aiutato a chiarirlo
Per Luigi il nord appunto non c'è battaglia tra forse libro Parola manco c'è appunto la sicuramente non c'è la parola guerra c'è la parola lotta chi anche un'idea Luigi politica cioè quello che il regista dicendo ora Luigi anni è stato negli anni tra tra i maggiori traghettatori di un'idea di rivoluzione evaporata abbastanza presto tutto sommato nella nella nostra vita
In una definizione della lotta come contesa del terreno riduzione del danno e questo libro così non è che c'è la vittoria cioè la riduzione contro la cecità cella il terreno conteso quotidianamente con molta decisione ma anche con strumenti come ho detto la gentilezza l'umorismo che a cui accenna in questo libro la capacità di accettare l'approssimazione l'imprecisione e quindi la debolezza la fragilità la parzialità no della vita c'è quest'idea della lotta come terre in onda con da contendere più che come vittoriano come principio d'affermare come te perché non si può vincere contro come si può vincere contro morta no quindi si aprì contendere e ridurre il danno in questo Luigi è molto efficace anche nel descrivere le condizioni in cui può ridurre il danno e noi siamo tutti consapevoli a partire dalla immutata possiamo dire se non rafforzata presenza pubblica di Luigi quanto questa lotta sia invece vincente cioè quanto lui abbia ridotto il danno della cecità in nessun modo la sua figura pubblica
E quella parte di destino di vita che con questa figura pubblica l'udiva è stato
Fra nemmeno rattrappito Luigi come invece dici te di alcune forme della della tua vita e e ridurre il danno
Questa lotta un eroe letterario che vi sorprenderà
No no magari però so magari passi magari no fenomeno da noi continuo non mi son fermato che tutti guardavano voi due che pene sono insicura nel suo mi ascolta più allora Fazio offensive
No questa allora finalmente affidate quindi non c'è nessuna idea appunto aveva Barbati ha come battaglia con tutto quello che Concita ha chiarito qui benissimo che una estranea totalmente a questa concezione mensilmente c'è una cosa
Che effettivamente molto analoga a una l'idea della politica che Luigi come altri ha maturato
E negli anni cioè come cosa che contende il terreno induce il danno anche quando non può vincere
Questa definizione di battaglia numero letterario sorprendente in questo qui sorprendente che ho per tutti anche per me perché siccome anche un mio eroe letterario non mi riesco a capire se Collodi non abbia non diciamo non non abbiamo mai parlato di queste ero letterario
E anche anche di un nostro comune amico Corrado son Nucci che ne ha dato una interpretazione di finzione bellissima quindi e stranissimo se non abbiamo parlato ma non mi ricordo sabbia questo letterario questa lettera non vi dico chi è sane ed evangelico
Lo comprate scopritrice così grazie alla cantante Kekko abbia nominato Corrado un grande amico comune e anche un grande amico di battaglie piani molto remoti quello che stavo chiedendo all'UDC ma lo facciamo con voce sonora è fuori che diamo la parola al pubblico per qualche domanda perché stiamo già parlando da un'ora
Noi noi sì se voi avete delle domande o vuol replicare Luigi a quello che ha detto no allora se avete delle domande ecco
Buonasera
Lui ci sono Claudio Dutto appartengo al gruppo di Mari Gabriele dice Claudio Fabbri di conoscere
Ecco io più che una domanda è una mia così considerazioni su quello ti senti ecco devo dire che la cosa che emerge da quello che del detto stasera della dell'attuale grande capacità di insegnare una cosa che quando succede qualcosa nella vita
Se uno
Si concentra riesce bravo come sei stato tu come sei bravo tu
Può andare avanti ecco nel senso che insegnamento è questo decapitato questo guarda la cecità e io
Mi sento sconfitto come prima ha detto tu
Io penso solo in piccola parte per il resto se ancora no per fortissimo non serve retorico disse dire acquisito delle cose e persone altre sei rimasto come prima Sensi è riuscito a rimanere
In sella questa è una cosa bellissimo insegnamento proprio bellissimo veramente per me
Una un'altra cosa che riguarda
Il fatto che in politica tu dicevi c'è il rapporto di reciprocità uscita
Sì queste belle bellissimo infatti appartiene alla tua visione
Però diciamo purtroppo nella politica che noi devi diciamo chiediamo tutti i giorni questa reciprocità non c'è più è andato proprio a pallino proprio cioè c'è
Tatticismo vario eccetera per cui questo è un alto insegnamento che tu hai dato per fare politica bisogna essere visionari nel senso non di volere guarda le farfalle ma che ha una visione precisa
Una una direzione dove andare quindi devo dire che proprio Luigi Manconi mi sembra adesso questa sera un gigante rispetto alle formiche che sono gli altri politici che
Relatore l'opera
Ecco questo grazie realtà antichissimo gradevole siriana casa che ne libera si parla molto non abbiamo accennato Hamilton ci tengo a te la voce belle Luigi è un è un grandissimo cultore di musica come tutti voi
Sapete un grande appassionato è un grande anche
Critico nati di di IVA amante di voci amante amante delle del del della delle voci
Posso dire specie quelle femminili voti piacciono anche la specialmente specialmente quelle femminili
E volevo dirvi che Luís avvisa di immaginare le persone attraverso la loro voce
Che è una cosa che mi ha colpito tanto perché effettivamente sapete che non esistono due voci uguali al mondo le voci sono come le impronte digitali non c'è proprio io dei molti miliardi di persone che siamo al mondo non ci sono due spettri vocali
Identici però dico questa piccola cosa per dire che senza avete la gentilezza quando fate la domanda di anche dire
Kosinki siepe di generico considerate che
Fatti di immaginare ecco che devo prima una ragazza coi capelli lunghi biondi che voleva fare una domanda una giovane donna ecco l'ASI
Allora fate una risultante di voi un piccolo identikit in modo che Luigi insieme alla voce possa anche sentire
Chi siete ecco questa è una ragazza bionda molto molto bella giovane donna bionda e che adesso mi fa una domanda devo dire grazie credo che basta così io mi fermerei perché Gianna giovane mi ero già fermata seppe tutta apparenza e strappa no io sono Paola Fanelli comasco dotto Manconi soltanto di lista quindi faccio questa domanda prego
E statura
Allora
Distratta per mettiamoci questo visto che ha ha detto che si può appunto non essere retorici che va bene
No la la mia domanda riguardava la gestione del tempo nel senso che indotto Manconi ha parlato prima di all'inizio di come rivive i ricordi no quindi sopra fatto ricordandosi le sue scene più memorabili per esempio quelli fuochino e questo gli serve per ricostruire il presente
Ora a me interessava sapere dal dottor Manconi qual è la sua sul rapporto con il futuro e perché mi ricordo Camilleri per esempio
Si faceva si faceva chiamare Tiresia noi Cecco indovino perché lui diceva che voleva in qualche
No essere un preveggente quindi future già scrittoio Ossona in grado come Tiresia di di di capire Dick di carpirne le suggestioni allora volevo sapere altro Manconi se anche lui la pensa così o se ha un altro rapporto con il futuro
Grazie grazie mille
Io so benissimo chi è in realtà adesso
Adesso ho inteso bene
Il mio rapporto con il tempo
E parte di quel processo che ho descritto nel libro e che ho chiamato di rimpicciolimento
Di
Una mia tendenza ritrarre mi
Addirittura all'altro la peer mi di conseguenza
Io vivo in una dimensione rattrappita del futuro
Ad esempio
Nono
Chissà quale Progetto di vita anche perché e noto io ho settantasei anni dunque sono in un'età già avanzata
Però non è questa la ragione principale la ragione principale di questo mio ritrarre mi quindi di evitare una proiezione verso il futuro
Per me
E per le cose che mi cerco un danno per le rate relazioni che vivo ma anche per le visioni che ho
Della politica della Società della cultura
Ecco tutto ciò ha conosciuto o una sorta di
Processo di accorciamento
Devo dire che non lo vivo come una perdita questa la vivo come una sorta di pragmatismo
Concentrato sul presente
E qui sta la radice credo del mio atteggiamento verso il futuro io devo vivere il presente
Devo concentrarmi sul presente devo addirittura focalizzare l'intera dimensione sul presente perché il presente
Presi come dire mostra
Quanto sia faticoso
Faticosa la quotidianità
Cioè e come se lei mille anche piccolissime sia chiaro in un Paese che devo affrontare e che non riesco a superare
Appunto
Mi è interdetto ritirare del denaro dal bancomat ma mi è interdetto anche versare lo zucchero nel caffè senza sbagliare
Clamorosamente la mira
Ecco queste mille piccole Tim prese quotidiane spesso destinate al fallimento
Come dire come se mi spingesse o a concentrarmi appunto quel terminarono rattrappito mi rattrappito e mi sul presente quindi io penso in qualche modo spedire o anche
Tutto concentrato in questa dimensione d'attualità per quanto riguarda le due questioni sollevate da Claudio prima
Guardate io Salas fatto vent'anni fa credo che fosse nove sempre quel famoso quindici anni fa e oltre
Appresi
Ogni parecchio un principio
Della pastorale cattolica
Che mi colpì molto
Che mi ha finora accompagnato
Era quel concetto elaborato appunto
Dalla Chiesa cattolica di Grazia di scarto che non ha nulla a che vedere con la significato giuridico
Grazie di Stato secondo la Chiesa cattolica
La grazia di Stato è quella condizione come
Per cui una persona
Che vive
Una condizione
Di forte sofferenza
Di grave disabilità
Di dolore senza scampo trova in quella condizione delle risorse che prima
Non aveva e comunque non sapeva di avere
Cioè la grazia di Stato e quella risorsa che emerge quando tu Grittini di non avere
Più alcuna risorsa e quella risorsa ti dà energia forza Potenza
Io applicai questo concetto
Pensate alla situazione dei familiari delle vittime
Della violenza degli organi dello Stato
Perché cosa mi colpiva
Io all'epoca avevo sconosciuto che avevo fatto politica appunto
Intorno a quegli abusi e a quei crimini di Stato
Incontrando
Le madri le sorelle le figlie delle vittime
Spesso si trattava di persone
Prime di qualunque risorsa non solo economica ma culturale
Persone che non aveva idea di cosa fosse il capo dello Stato non avevano idea di cosa fosse il Presidente del Consiglio non sapevano
Il titolo di alcun quotidiano
Che da quella condizione di lutto
Avevano ricca fatto delle energie e delle forze delle risorse che non solo consentì loro di fare di quel dolore il privato una questione pubblica ma sulla base di questo di interloquire con capi di Stato compresi venti del Consiglio con ministri con le testate giornalistiche
Cosa voglio dire con questo ancora una volta e il mio tentativo non di fare della falsa modestia ma di rimettere ridimensionare io dico che la mia condizioni di cecità
Con tutta la la sofferenza che mi ha procurato il mi procura ha fatto emergere risorse che io prima non sapevo di avere o forse non avevo
Quindi il merito non è di Luigi Manconi e di quella condizione da cui si può trarre
Qualcosa
Di intenso ma anche qualcosa di efficace io ci sto provando per quanto riguarda la politica va be ma qui io credo che presenti siano tutti avvertiti
Quando parliamo di politica non c'è bisogno che ogni volta parliamo della corruzione della politico di quanto sono infami di un Fanny che guidano la politica cioè
Francamente questo discorso per me loro ma logoro da trent'anni quando io parlo di politica innanzitutto ecco non non esclusivamente ma innanzitutto parlo ad esempio della straordinaria battaglia che sta battaglia della star da aria
Movimento che sta realizzando l'Associazione Luca Coscioni però temere che le regioni italiane
Possano
Provvederei regolamentare l'aiuto al suicidio quando io parlo di politica parlo di questo perché
Nell'iniziativa dell'Associazione Luca Coscioni Cei infinitamente più politica di
Dieci venti congressi di partito questo il punto la politica e quella
I congressi dei partiti sono come la gran parte dei casi forse nella totalità ma non voglio arrivare a questa conclusione così qualunquisti Cat sono rappresentazioni grottesche
Di istituzioni condannate al declino e forse alla morte ecco quindi la politica sta altrove
La politica sta nel nuovo ambientalismo lista la politica per me è stata negli ultimi anni
Cercare di affermare il diritto al soccorso in mare come principio fondante
Dell'intero sistema dei diritti questo il punto la politica e semmai ci si riuscisse semmai ci si riuscisse a fare entrare in quel
L'uovo ottuso e oscuro che è ormai diventato il Parlamento l'idea che forse
Un provvedimento di amnistia e di indulto è la cosa più ragionevole capite più ragionevole più sacrosanta più sapiente che si possa fare
Quindi permette questa è la politica la confermo e credo che molti dei presenti
Siano d'accordo su queste credo che possiamo fare questo con
Ci sono ci sono altre domande chiede Luigi
Se ci sono altre domande siamo Luigi ne sarebbe io riceve comunque risponderebbe volentieri altrimenti
Lo sa perché anche nell'altra sala ci sono tante persone Luigi piena e piano di qua è pieno di la cassa
Sibila è la sala dove si firmano le copie dove adesso stiamo per andare però se in queste in quella sala
Ci fossero domande
Abbiamo ancora qualche minuto queste ora è il momento non in
Risate usate intimidire non indugia non ci sono domande volete levasse copie firmate allora grazie grazie infinite alleanze militari presenti grazie davvero grazie grazie grazie