Sono stati trattati i seguenti argomenti: Archivio, Difesa.
Questa conferenza stampa ha una durata di 24 minuti.
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Rubrica
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Buongiorno a tutti e grazie l'ufficio storico
La nascita dell'Ufficio Storico risale ormai al mille ottocentocinquantatré l'obiettivo principale era quello di raccogliere catalogare ordinare tutta la documentazione proveniente dalla nostra amata forza armata
Sono passati cento settantun anni
E l'obiettivo dell'Ufficio storico non è cambiato
In tutti questi anni l'archivio dell'ufficio storico dello stato maggiore dell'esercito è diventato sempre di più un punto di riferimento per centinaia e centinaia di studiosi studiosi militari studiosi civili e tantissimi appassionati
Il titolo di questa conferenza stampa ENEL obiettivo sulla storia la storia nell'archivio dell'Ufficio Storico ma si può leggere attraverso i resoconti attraverso le testimonianze attraverso i diari
Ma la storia si può anche vedere all'archivio dell'ufficio storico dello stato maggiore dell'esercito e la si può vedere la storia attraverso importantissimi fonti iconografiche
E proprio le fonti iconografiche sull'argomento principale di oggi parleremo oggi questo importante argomento
Con due relatori di eccezione
Il colonnello Emilio Tirone direttore dell'archivio dell'ufficio storico dello stato maggiore dell'esercito e professor Giuseppe Pardini dell'Università degli Studi della campagna Luigi Vanvitelli colonnello a lei subito la parola
Allora professore professore
Purtroppo prenderei prima la parola io perché debbo giustificare
Il professore Francesco Perfetti e il professore Giuseppe Parlato perché purtroppo non sono qui con noi nonostante avessero davvero voluto il professore perfetti perché dopo un anno esatto della scomparsa della sua consorte quindi aveva la messa a Desenzano il professore parlato purtroppo per grossi problemi di salute allora io mi trova fare quasi dei pesci di due questi di due questi due professori che per me hanno rappresentato quasi un magistero di fatto Nuova Storia contemporanea nasce infatti rivista Nuova Storia contemporanea nasce dalle ceneri
Di una rivista che secondo me ha segnato la storiografia italiana contemporanea Istica rivista si chiamava Storia contemporanea
Ed era diretta dal professore deferisce persone De Felice
Scompare forse prematuramente nel mille novecentonovantasei e allora
Le persone che gravitavano intorno a quella rivista tra cui ovvero giovane facevo diciamo il garzone di bottega
Mettono in piedi questa nuova avventura poi diversa forse un pochino più moderna perché alla fine degli anni Novanta
C'era una nuova spinta per gli studi storici nasce appunto o vedete la differenza è minima nuova storia contemporanea
La dirige il professore appunto Francesco Perfetti era il dicembre del mille novecentonovantasette quindi ci avviamo quasi al trentesimo anniversario
Con un comitato scientifico e con una direzione dei maggiori e più importanti storici contemporaneisti ci italiani europei e anche statunitensi
La rivista si colloca all'interno del solco tracciato da Storia contemporanea e quindi noi possiamo usare quella parola perché non ha niente di di negativo si chiama una corrente storiografica revisionisti Ca'perché perché l'obiettivo dello storico è quello di fargli vedere sempre continuamente alla luce di nuovi documenti di nuove acquisizioni di nuove conoscenze
Quello che è stato frammentato quello che è stato scritto
Cioè la storia del passato
Su quel magistero la rivista è cresciuta molto che già sul primo numero appariva una rubrica molto interessante che si chiamava proprio in questo modo obiettivo sulla storia che cos'è è il tentativo sedici pagine di a raccontare per immagini una vicenda storiografica
Il fondatore di quella importante rassegna era un uomo di vasta cultura uno dei fotografi dei documentaristi più importanti del Novecento italiano e si chiamava Folco Quilici
Con la scomparsa di Folco Quilici
La rubrica Obiettivo sulla storia è proseguita pur con alti e bassi fin quando il professore perfetti ha pensato di affidarmi questa rubrica all'interno della sua richiesta che fissa è costante all'interno dei dentro i numeri ora si spera che diversi spera speriamo che diventino quattro numeri quindi una rivista trimestrale di Nuova storia contemporanea
Uno dei primi interventi da me fatto è stato quello di rivolgermi agli amici dell'ufficio storico dello stato maggiore dell'esercito perché perché collaborando da tempo
E il colonnello Girone mi accennava alla possibilità di mettere in luce in risalto una serie di fondi fotografici di cui l'alchimia finisce nell'archivio disponevano
Ecco allora che abbiamo poco pensato di fare una vera e propria collaborazione
Con il numero di gennaio aprile del due mila ventiquattro sia iniziata questa importante rassegna Ettore innanzi noi speriamo sì di allargare i nostri le nostre convenzioni diciamo così i nostri rapporti però debbo dire che sono uscite e usciranno perché stai lavorazione il numero tre delle puntate OC attivamente interessanti questo è la mia breve introduzione sul ruolo della rivista su quello che è stato e speriamo quello quello che sa
Grazie onorevole
Quello Emilia chi ero
E Nuova Storia contemporanea
Una collaborazione di lunga data perché in realtà prima di questa rubrica coniare il professor Pardini col professor Perfetti
Le iniziative che ci hanno visto in comune sono state tante ricordo tra l'altro con un proprio complesso Pardini il convegno che abbiamo tenuto per l'anniversario della Breccia di Porta Pia che
C'ha visto proprio alla presso la biblioteca del Senato con una bella un bel convegno della manifestazione Congo e una lunga una lunga collaborazione che trova adesso o forma in questa rubrica
Che allo scopo di mettere come diceva il professor il risalto o quelli che sono i fondi archivistici fotografici acché possiede l'archivio dell'ufficio storico dello stato maggiore
La quello di diffondere la storia illa pensieri alla cultura militare in realtà è sempre stato
Quando è proprio la missione principale del ufficio storico fin dalla sua fondazione lei ha ricordato mille ottocentocinquantatré
Sono ormai cento settantasei anni
Dalla Fondazione da quando è nato quello che era nell'ambito dell'Armata Sarda nell'ambito del Corpo di stato maggiore quello che si chiamava inizialmente ufficio militare
Che arriva Paolo appunto il compito di raccogliere la documentazione militare e studiarla che darmi anche divulgazione
E a tale scopo infatti tra le attività principali dell'Ufficio storico cioè anche quella di biografica cioè quella di pubblicare che gli studi che afferiscono a documentazione direttamente la documentazione militare principalmente attraverso quelle che sono le relazioni ufficiali
Che sono studi che danno l'interpretazione ufficiale basata solamente sui documenti originali che possiede la forza armata
Dei principali fatti d'arme che hanno coinvolto all'epoca l'Armata Sarda poi l'esercito italiano il regio esercito poi chiaramente risarcita diano
Quindi l'ufficio storico da sempre ha raccolto la documentazione per questi fini
Fini che erano inizialmente interni perché lo studio doveva servire quale ammaestramento per le operazioni future
Chiaramente col passare del tempo la rilevanza storica venendo meno quella o operativa cresciuta quella storica
E quindi l'ufficio storico appreso appunto il nome di storico proprio per questa sua valenza di studio
Naturalmente il nostro non è un archivio morto in un archivio vivo perché continua ad alimentarsi continuamente della documentazione che riguarda tutti gli enti i comandi reparti distaccamenti della forza armata
In tempo di pace in tempo di guerra e anche per quanto riguarda le missioni
Furono missioni di pace in territorio è che extraterritoriale diciamo fuori dal territorio nazionale
Quindi un archivio che cresce e che negli ultimi anni è stato alimentato c'è questo fenomeno delle donazioni private
Aumentato molto l'alimentazione la parte esterna da parte di inizialmente grosse personalità generali ministri mi dissi della guerra prima poi della difesa che donavano l'ufficio storico alla propria documentazione
Adesso tale documentati da questa documentazione sia affiancata anche quella minuta cioè ed anche quella di semplici
Soldati personalità minori
Le quali però si danno uno specchio particolare quindi oltre la documentazione noi possiamo incrociare la documentazione ufficiale
E rivederla attraverso gli occhi dei singoli in tempi divisi singoli personaggi
Protagonisti della storia
La documentazione
Ufficiale costituita immette
Maggioranza da memoria storica Odiari storici che sono dei documenti particolare che riunita in tempo di guerra compiranno giornalmente
Si è un po'come i diari di bordo per le navi questo ci permette di costruire qualsiasi fatto storico in modo molto dettagliato considerando che documentazione che nasce per fini interni
Questa ha una valenza storica per i ricercatori massima perché non nasce per dare un'interpretazione storica ma nasce per la conservazione in Terna e per lo studio interno dei fatti d'arme
Quindi una volta che poi questa documentazione
Mediamente intorno ai cinquant'anni se non ci sono segreti particolarità di Stato da da preservare viene aperta al pubblico e quindi si offre uno spaccato storico e ricercatore unico
Questo avviene per tutti gli stati maggiori delle forze armate ogni ogni forza armata al suo archivio storico
E quindi gli stati maggiori sono esentati dal versare agli archivi di Stato questa documentazione a differenza di quella del ministero della guerra che invece viene versato all'Archivio centrale
Dissero che la guerra della difesa adesso viene non ho versato all'Archivio centrale dello Stato
La documentazione prodotta dalla Ford dal direttamente alla forza armata arresto nella forza armata in un archivio che però e aperto al pubblico e quindi è Archivio di Stato a tutti gli effetti
Quindi una delle nostre principali attività della dell'archivio appunto Pro proprio quella di dare assistenza ricezione ai ricercatori assistenza ai ricercatori per le proprie scelte
A questo si affianca come abbiamo detto l'attività editoriale che dà ulteriore supporto a questa ricerca
Ma torniamo alla quello che riguarda l'oggetto della nostra collaborazione l'archivio dispone di una sezione iconografica
Abbastanza cospicua si valuta intorno al mezzo milione di immagini un trenta mila cartoline militari e che sono la maggior parte di cartoline sordo frutto di donazioni private le immagini hanno varie immagini fotografiche hanno varie origini
Da quelle ufficiali fatte dalle squadre a contatto in operazioni a quelle donate a quelle fatte del rappresentato raccolte fotografiche utilizzate per rappresentanza eccetera
Parte dalla me dalla seconda metà dell'Ottocento fino ai giorni nostri
A queste si sono aggiunte le in modo rilevante diverse donazioni tant'è che
Abbiamo difficoltà al momento pietre inventariati le tutte ed è un bel lavoro di che stiamo portando avanti anche di scoperta continua
Infatti abbiamo aperto il i primi due numeri della nostra collaborazione con Storia contemporanea proprio con due donazioni private
Proprio perché alla danno un la possibilità di una visione che vada oltre l'ufficialità
Il primo numero infatti ospita delle tavole che erano state utilizzate da un disegnatore Quinto Cenni
Famoso quinto ritorno Cenni di cui noi l'abbiamo appunto o un vasto repertorio
Che frutto anche questo di una donazione che segna il passaggio di un'epoca cigni viene considerato per le tavole che Luís elaborava alberi disegni che l'UE elaborava un po'come un po'il libro Cuore
Per al dal punto di vista formativo
ASVO
Volto proprio a cavallo de dei due secoli tra diciannovesimo e ventesimo secolo illustrando i divulgando il mondo militare attraverso le immagini
E la prima rubrica ospita proprio dei delle fotografie molto interessanti sulle uniformi italiano il periodo umbertino
Che oltre a darci l'immagine dei vari corpi della delle varie specialità della forza armata
Nel suo insieme le fotografie si prestano a letture di vario tipo perché non è possibile vedere i luoghi e possibili vedere anche il modo di porsi in in immagine dei dei dei figuranti ci dice qualcosa perché punto la fotografia questi fondi fotografi
Non contrariamente a quello che uno a prima vista può aspettarsi non offrono solamente o
La possibilità della ricerca del sul mondo militare su fatti militari ma si aprono una vasta alla possibilità di ricerca che va dall'antropologia al costume al sociale
Veramente in particolare questi o a fondi privati che sono fatti si vede l'occhio della del di quello che vuole lasciare testimonianza ricordo dei luoghi e della propria esperienza infatti il secondo numero che in programmazione
Riguarda una donazione alla donazione Gasdia che si occupa che sono fotografie circa un centinaio su passati dietro quindi anche molto delicate e preziose
Di fotografie scattate tra il mille ottocentonovantacinque mille ottocentonovantasei in Eritrea cioè proprio in ai all'inizio dell'esperienza coloniale italiana
Sono state fotografate da un ufficiale dell'amministrazione militare
Che aveva acquistato personalmente una macchina fotografica sappiamo tutto nel senso che c'è stato lasciato tutto scritto e la macchina fotografica con con la pace la dodici lastre
Congo acquistata a Milano nel mille ottocentonovantaquattro
Che atti si vede attraverso l'occhio di di questo ufficiale
La l'esperienza personale anche la curiosità del di un italiano che raggiunge una meta che all'epoca era completamente esotica
Chi è lasciandoci testimonianza di usi e costumi che probabilmente nemmeno sul posto conservano più
Quindi presso il nostro archivio quindi e possibili ricostruire uno spaccato anche della società Eritrea dell'epoca
E ieri i supporti fotografici chiaramente sono di vario tipo si va dalle lastre di vetro alle prime fotografie insomma parliamo di però un secolo e mezzo di fotografia quindi veramente la storia da una fotografia
Gasdia abbia visto Saturno scelto proprio per la sua valenza altamente
Storica ma non solo ma proprio per l'interesse fotografico tra l'altro che la sedia curiosità
Questo fondo è stato donato dal nipote di questo fotografo che è stato un ufficiale fatto servizio proprio presso l'Ufficio storico purtroppo è venuto meno nel settantotto proprio mentre stava riordinando questo fondo ma ci ha lasciato però tutte le da Scalia dico delle fotografie quindi abbiamo le fotografie che non sono anonime ma sono ben collocate nel tempo e nello spazio
Curiosità sempreché la stia il figlio di questo ufficiale tra l'altro un famoso anche storico locale molisano ed è a Luís afferisce un po'ora fa e fare considerato insomma quella nell'ambito degli studi locali molisani lo storico principale
Quindi per concludere possibilità di ricerca veramente ampia ma soprattutto non
Per quanto mi riguarda dal punto di vista di del ricercatore storico il fascino che viene dalla dalla fotografia evita i supporti insomma iconografici
Oltre alla bellezza insomma della ricerca di trovare riscontro nella documentazione militare perché
Chiaramente avendo a disposizione direttamente la documentazione militare facile incrociare la testimonianza fotografica con quella documentale e questa cosa importantissima cioè trovare direttamente riscontro
O
Al documento fotografico e quindi permette il team la giusta collocazione e trovare molte volte di quello che è stato scritto la riprova fotografica
Ma la bellezza particolare di
E quella invece di avvicinarsi che che va al di là anche dei ricercatori storici veramente un documento per tutti questo diciamo passò contemporanea nel mettere a disposizione le immagini far grosso servizio
Perché avvicinandosi alla fotografia con occhio
Io dico empatico se uno è è abbastanza sensibile
Riesce a andando al di là anche del fatto storico a percepire l'esperienza dell'umano che ha fatto la fotografia quindi veramente possibile
La magia un po'della fotografia attraverso l'immagine riuscire a andare a fare il viaggiare nel tempo andare indietro nel tempo mettersi
Dietro la lista di chi ha scattato la fotografia questo secondo me la cosa più bella che nessun documento scritto può dare sì supporto dell'immaginazione ma la dizione diretta poi nel resto viviamo in ogni in una società fatte del da immagine quinti siamo anche più allenati a questo
Va bene
Ci sono delle domande
Ne approfitto per aggiungere una cosa a quanto ha detto il colonnello Girone che secondo me è una opportunità interessante Torre innanzi quando esce il numero nuovo
Il precedente numero di Nuova storia contemporanea nel PDS sarà accessibile a tutti on line per quanto io sia un grande sostenitore del cartaceo del libro e della rivista
Mi sa che ancora per poco riusciremo a attenere questa opportunità però qual è il vantaggio del digitale che le fotografie
In pdf digitale hanno una resa che ha sbalorditiva anche migliore dell'originale perché abbiamo la possibilità di garantirlo una fotografia scattata nel mille novecentoventotto in Eritrea
Lascia sbalorditi perché noi la in gara andiamo a duecento è perfetta si riesce a vedere sotto un ponte della ferrovia c'è un vecchio contadino con un cavallo che traina un carretto che normalmente con immagini al cento per cento non si percepiva non si vedeva e questo è veramente interessante uno per la qualità delle immagini del tempo
Che non credo che con questa roba qui moderna riusciremo a eguagliare
E poi perché veramente si possono notare dei particolari che a un primo sguardo in realtà ci sfuggono così come la bella collezione
Di queste divise sono sul numero attuale uno anche il precedente che avevamo fatto diciamo il numero zero di prova colonnello che ruolo del Genio militare nel terremoto di Avezzano anche quelle furono immagini in qualche maniera sbalorditiva perché ci mostrano una tragedia e il prime le prime persone che riesco ad arrivare è questo reparto del Genio militare italiano che in qualche modo odiata le prime strutture per una popolazione che aveva perduto letteralmente tutto
Ecco questo è il vantaggio di poter disporre anche di un formato digitale che affianca cartaceo che
A me
Rimane diciamo così la poesia
Principale della storia
Sono delle domande da parte della stampa da parte degli ospiti del pubblico no
Io sono sempre più convinta che i fonti iconografiche siano l'anima di quella storia con la S maiuscola di quella storia alta di quella storia fatta solamente di grandi battaglie di nomi
E di reparti sono sempre più convinta che ricercare fonti iconografiche in archivi
Pubblici statali ma soprattutto militari organizzare mostre presentazioni conferenze stampa come quella di oggi siano altrettante strade utili non solo a riannodare il filo di un dialogo tra le generazioni che nemmeno la morte può interrompere
Ma sono soprattutto strade utili per creare o meglio per rafforzare quella comune memoria storica
Senza la quale è una comunità non può dirsi tale ringrazio ringrazio i nostri relatori
E ci rivedremo la prossima prossimo alla prossima puntata grazie buona giornata a tutti
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