È punita ogni violenza fisica e morale su persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà

Ancora qua invece ce l'abbiamo fatta
Benissimo agli occhi ecco
Buongiorno a tutti dalla Camera penale di Milano in questo nostro tentativo di sfruttare la tecnologia da remoto in modo un po'innovativo perché dico innovativo perché insieme a la Camera penale di Torino con il supporto dei rispettivi Ordine degli Avvocati abbiamo deciso di provare a fare un un evento su due siti credendo parlo per me ma sono certa di parlare anche per il presidente della camera penale Vittorio Chiusano
In questo di valorizzare l'attività che un'associazione come la Camera penale devi avere prima di tutto sul territorio
Per potere come dire discutere portare i temi territoriali soprattutto a confronto tra luoghi diversi io mi consentirete mi consentirete una piccolissima parentesi perché
Sento davvero il modo come posso dire
O in volto di voler ricordare brevissimamente una collega che scomparsa purtroppo prematuramente e che è stata una è iscritta la Camera Penale di Milano per tanti anni una collega molto brava molto preparata molto attenta diciamo all'impegno comune
Associativo istituzionale ordinistico e assi istituzionale anche politico perché ha fatto parte della giunta del sindaco sala parlo di Roberta quei neri
Che lascia un vuoto profondo in in tutti noi e che come dire ricordiamo oggi con quel sorriso che lei ha sempre portato in tutte le occasioni in cui ha partecipato
Ai nostri venti in tutta la sua vita credo di poterlo dire quindi era importante per noi milanesi Pelé penalisti milanesi pare questo piccolissimo ricordo vado oltre velocissimamente perché la diciamo la giornata è intensa e non vogliamo come dire togliere spazio alle diverse sessioni e due parole solo per dire che questo convegno nasce da un fitto confronto con Roberto capre gli amici della camera penale di Torino
Sulla questione del reato di tortura il confronto nasce si intensifica l'estate scorsa quando emerge come dire l'urgenza di prendersi cura di
Focalizzare la situazione della della disciplina penalistica ma anche dei profili che coinvolgono il tema della tortura a trecentosessanta gradi in occasione della calendarizzazione in qualche modo della trattazione unitaria di alcune proposte di legge di modifica dell'articolo seicentotredici bis del Codice penale
Nel senso diciamo della sua modifica o abrogazione
In modo che abbiamo ritenuto preoccupante in qualche modo rispetto all'elaborazione che c'era stata nel periodo precedente da avvocati delle camere penali abbiamo ritenuto di ampliare come dire lo sguardo sulla fattispecie anche con un'attenzione alle tutele costituzionali rispetto a chi si è sottoposto alle indagini per questo tipo di reato e ai profili dicevo preventivi e criminologi c'è quindi come dire cioè ci di cercare di tenere lo sguardo ampio su tutta la tematica
Del tema si è posto in particolare a Milano in modo dirompente con i fatti che hanno riguardato l'IPM Beccaria
Qualche mese fa qualche settimana fa perché dire che siamo ancora molto vicini alle ma l'emersione di una situazione che la mia camera penale ha ritenuto di stigmatizzare come situazioni o se con la volontà di uscire da quella retorica delle mele marce che spesso contraddistingue l'analisi di questo tipo di situazione al di là delle responsabilità individuali
Abbiamo ritenuto che il tema della violenza dell'uso della forza e della violenza che sono due temi distinti e da tenere ben distinte all'interno degli istituti penitenziari fosse da trattare in termini come dire complessivi non limitati appunto a quella indignazione momentanea sul caso specifico e però poi rimuove l'analisi del tema più ampio
Direi che per quanto mi riguarda ho detto tutto passo la parola Torino per i saluti istituzionali e la riprenderò quando abbiamo terminato prego
Sì grazie Valentina buongiorno interrotte in abbiamo come ha detto la presidentessa della Camera Penale di Milano Valentino Alberto ha deciso di organizzare questo incontro complesso sotto il profilo come dire tecnologico organizzativo ma che crediamo possano essere una soluzione per offrire in sede di diverso è un confronto
Concreto cioè però reato di tortura abbiamo scelto una data nel caso perché oggi è la giornata internazionale
A sostegno delle vittime della cultura così come è stata netta dal lontano mille novecentonovantasette dall'Assemblea delle Nazioni Unite io credo che
Come insomma multisala però il reato di tortura avvenuto nel nostro ordinamento una genesi faticosa complicata è arrivato nel due mila diciassette e in qualche modo opportuno oggi in proprio di fronte ad alcune proprio se viene fermato un reattore difficile certamente non indispensabile per la tenuta del sistema occorre fare una riflessione portando
E una o
Attacchi
L'oggetto nella proposta di modifica come dire al ribasso
Il cui dobbiamo ritenute equivalenti Tadini richiamare l'attenzione sul fenomeno certamente il cuore come quello della tortura prima e mi si ripropone modo reiterato con frequenze novità noi in Piemonte abbiamo al minimo quattro inchieste una società già il processo l'altro in fase di indagini preliminari però a tratti sussumibili mi aveva tenuto il primo elemento ludico con tutte le garanzie
Anche prevede indagato impreparati in questi in questi procedimenti non per fatti avvenuti nei confronti di persone ristrette nelle carceri piemontese netti e quindi e chiaro che siamo di fronte a una situazione è un un fenomeno importante che certamente specchio anche delle criticità durante le nostre carceri affrontano in maniera esaminano particolarmente gravosa mentre io e prodotti da Umberto gli striscioni in carcere dall'altro inorridito dar ragione diverso e si creano sintomi di questo il profondo disagio di questo senza licenza
Nel nostro sistema carcerario
Miei faccio due ringraziamenti due nel senso che ringrazio il consiglio dell'ordine degli avvocati di Torino che oggi è rappresentato qui dall'avvocato Salvatore Crimi al quale lascio a brevissimo la parola per i saluti e ringrazio meno me lo consentirete perché utile conoscere
La nei tratti da macchina da guerra organizzativa e anche di intelligenza che Valentino Alberta che veramente la come dire l'organizzatrice ma non solo organizzazioni sul senso tecnico ma anche l'ideatrice di questo momento di confronto e quindi mi sembra giusto ringraziarla e ringrazio anche la Camera penale di Milano perché questa collaborazione credo che che c'è da sempre la da moltissimo tempo ma insomma potrà
Addirittura migliorare nel tempo
E qui e indipendente politici sono i ringraziamenti a tutti coloro che interverranno credo che ci siano
Relatori
E moderatore di altissimo profilo e quindi tutto il piantone che queste tematiche hanno detto e ragionato nel tempo quindi i valori si possano aprire
Lascio la parola Salvatore cliniche per chi non lo conoscesse ma solo a Milano immagino possa succedere questo il consigliere dell'ordine oltre che
Collega penalista di valori
Buongiorno a tutti
Io porto i saluti del consiglio dell'ordine degli avvocati di Torino ringrazio a mia volta la Camera penale il presidente
La Camera Penale di Milano per questa possibilità tre questa giornata di studio ho letto la la locandina Iblea profilo dei relatori elevatissimo per cui non intendo rubare troppo tempo dico soltanto
Due parole la materia è una materia in ebollizione perché ci sono appunto delle prospettive di riforma anche se
Diciamo l'indicazione è quella di fare dei passi indietro rispetto a ciò che è stato raggiunto ormai alcuni anni fa dopo anni decenni di di studio della materia
Ho visto che l'impostazione nella giornata di oggi parte dall'inquadramento all'interno delle fonti del diritto della dell'impianto costituzionale per poi i considerare agli aspetti processuali ma anche quelli sociologici con i criminologi CE quindi un po'le prospettive prodromiche rispetto alla alla fattispecie e quelle de iure condendo la penso come il presidente Capra a rispetto alla necessità di culturale questa condotta perché sta
Tipizzazione di un protocollo incrimina di incriminazione né dalla declamazione al piano operativo nel senso che gli strumenti che prima erano disposizioni per la lista del processo penale erano un po'delle armi spuntate mentre invece devo dire armati specie che adesso abbiamo a disposizione se effettivamente applicata con le garanzie del caso che mente quindi un processo giusto
Pertanto garantire uno strumento di difesa si tratta di comprendere sul piano operativo quali risultati può portare è chiaro che le prospettive spaventano per cui credo che oggi essa a questo del Poeta tare in realtà dei torti perché per in Corea rossore prescritti avanti
E non deve su su scriminante quindi alcun passo indietro rischierebbe di a arrecare danno ama tutti quanti
E quindi lascio la parola a chi bere sicuramente meglio di me illuminare il campo ho visto nomi eccellentissimo per cui lo segue con attenzione quella giornata a tutti
Grazie Salvatore Valentina il più ripasso o no come dire la parla noi per ora ci tacciamo per un po'ascoltiamo
Grazie non ho fatto forse rapidamente in prima
Proseguire Claudia
Aspetta
Vediamo adesso non so se sia come dire al massimo che abbiamo microfono grazie per questi saluti seguiranno poi da Milano in momenti successivi è stabilito che la commissione
E chiaro
A volte veramente i suggerimenti sono provvidenziali
Dicevo riprendiamo da Milano da Milano dove il Consiglio dell'Ordine nella persona di Massimo Di Risio che il coordinatore della Commissione diritti umani interverrà già presente ma interverrà nel pomeriggio per un breve indirizzo di saluto e più tardi dovrebbe intervenire anche garante dottor Maisto nello stesso senso entriamo nel vivo aggiungo rispetto a quanto è stato già detto che la data scelta quella del ventisei di giugno
Non è una data scelta a caso il ventisei di giugno è la Giornata internazionale delle vittime di tortura giornata istituita nel mille novecentonovantasette dalle Nazioni Unite con una valenza simbolica crediamo tuttora importante il primo profilo che è quello che ha voluto dare anche il titolo alla giornata di oggi è quello costituzionale siamo quindi onorati di a vere come costituzionalista ma non solo
Colui il quale è stato già vicepresidente della Corte costituzionale già componente del Consiglio superiore della magistratura ma soprattutto professore ordinario di diritto costituzionale all'Università Statale di Milano e quindi cedo la parola con grande piacere al professor Nicolò Zanon
Grazie Valentina grazie molte alla Camera penale e a te per questo invito e mi onora
E io ho pensato di di avvicinare questo tema non avendo nulla da insegnare penalisti processuale penalisti e studiosi di questo tema
Proprio sotto un profilo strettamente costituzionalistica e quindi dedicare un po'di tempo a un'analisi dei lavori preparatori di questa disposizione tredici quarto comma della Costituzione l'analisi dei lavori preparatori l'Assemblea costituente può essere un un lavoro molto molto interessante molto divertente anche perché aiuta dal mio punto di vista in particolare
A tirar fuori quello che è il significato originale della della scelta del costituente di scrivere questa disposizione quindi è punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte la privazione di libertà qui il testo e le parole sono importanti mi sembra che la voce vada invade venga ma spero che sarà spero che funzioni
E qui diciamo l'accento cade innanzitutto sul verbo è militare vedremo che c'è una genesi abbastanza curiosa di questo di questo verbo o comunque una
Sua nascita un po'contrastata e poi la congiunzione e violenza fisica e morale vedremo che non è scienza come dire contrasto che si arriva a questa visione la nuova prende forma
Nella prima sottocommissione della corte della Commissione per la Costituzione già nel settembre del mille novecentoquarantasei relatori erano la Pira e Lelio Basso un insieme
Che propongono una formula molto molto complessa un po'pletorica diceva originariamente ogni forma di rigore e di coazione che non sia necessaria per venire in possesso di una persona formula un po'strana
O per mantenerla in stato di detenzione così come ogni pressione morale o brutalità fisica specialmente durante l'interrogatorio è unità la discussione si focalizza immediatamente sulla eccessività di questa formulazione anche su una certa fatica nella nella formulazione letterale il presidente della sottocommissione tubini dice che la forma delle norme da inserire in Costituzione deve essere quanto più possibile conciso è chiara ed propone un testo completamente diverso
Alla persona fermato arrestate garantito un trattamento umano perché questa sarebbe una formula più adatta
Alla come dire al carattere costituzionale del del la della fonte di cui si stava ragionando ma c'era anche chi contestava in radice l'idea che si dovesse inserire qualcosa
Dissimile nella Costituzione ma interviene su questo Palmiro Togliatti
Dice
Non è d'accordo con la formula pletorica dei relatori
Mi sembra assurdo che nella Costituzione si parli dei modi di impossessarsi di una persona ma si deve comunque dire qualcosa sulla condizione in cui viene a trovare a trovarsi cittadino arrestato ho fermato cioè il cittadino che si trova in una condizione in quello speciale citato che definito dai capoversi precedenti della norma perché la norma è quella sulla libertà personale
Ogni violenza contro di lui deve essere proibita è questo unicamente ci deve dire nulla di più ripropone la formula è proibita e viene punita dalla legge ogni forma di violenza contro ogni cittadino arrestato o fermato
è interessante l'emendamento proposto da Aldo Moro che introduce il concetto di violenza morale e vietata ogni violenza fisica o morale nei riguardi del cittadino fermato arrestato comunque del detenuto sul punto Togliatti il dibattito e conciso ma evidentemente fu interessante dice l'espressione violenza morale un po'ampliata cosa intendiamo e Moro chiarisce che in termini giuridici morale e ogni coercizione esercitata mediante suggestioni minacce e così via
Alla fine
La discussione della prima sottocommissione si esaurisce
In una scelta che rivela già fin da questo momento il significato vero dell'inserimento di questa disposizione
C'è un messaggio di condanna nei confronti della del ventennio precedente c'è un chiaro riferimento all'esperienza di alcuni dei componenti dell'Assemblea costituente che nel carcere
Avevano subito
Angherie violenze ritengono necessario che la Costituzione rechi traccia di questo messaggio come avvertimento per il futuro
Vedremo che nel plenum dell'assemblea costituente su questa tesi su questa visione originaria dei costituenti si svilupperà certo dibattito di fatto comunque il presidente tutti mi mette ai voti l'intero articolo sulla libertà personale per la parte che ci interessa
La formula è vietata ogni violenza fisica o morale in danno della persona fermata arrestata o comunque detenuta
Questo perché qualche dubbio sull'uso della parola del verbo punire comincia già ad emergere
La cosa interessante anche che il piccolo si chiude con un capoverso interiore che poi scompare nell'evoluzione successiva dei lavori che dice così
Durante lo stato di privazione della libertà personale e garantito a tutti un trattamento umano ecco dal dall'analisi dei lavori preparatori non sia una evidenza delle ragioni esplicite per cui questo capoverso finale viene espunto molto probabilmente eh perché poi confluisce nel ventisette terzo comma che come sapete inizia con una frase che dice le pene non possono non devono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere come sappiamo alla di educazione
Tra l'altro aggiungo e questo è un tema abbastanza
E contemporaneo che probabilmente questa prima parte del ventisette sulla umanità del trattamento umanità in cui devono consistere le pene non è un parametro particolarmente valorizzato nella stessa giurisprudenza della Corte costituzionale qualcuno ha notato che ancora di recente nella sentenza
Che si occupa dell'affettività in carcere anche se questo parametro era effettivamente evocato la corte lo considera assorbito
E c'è da chiedersi quali siano le ragioni di questo come dire di questa indifferenza della giurisprudenza costituzionale rispetto a questa prima parte del ventisette mentre sappiamo che sulla
Come dire sulla
L'intendenza rieducativa della pena sulla tendenziale efficace nei ducati vale la pena la giurisprudenza costituzionale si è particolarmente espressi
Comunque questo è il testo che esce dalla dalla prima sottocommissione c'è poi una cosa cui curiosa perché nella redazione finale del testo della prima sottocommissione
Sì evidenzia un errore probabilmente un errore di battitura apparentemente perché il testo dice e vietata ogni violenza fisica e morale anzi che o morale
E interviene Togliatti a dire no no guardate che va sostituito il testo perché noi avevamo approvato in modo diverso bisogna evitare che taluno
Posso intendere che la violenza debba essere un temporalmente fisica e morale nel medesimo tempo e si mette ai voti questa cosa della prima sottocommissione e il cambiamento
Sostituire e con o viene approvato
Dopodiché si passa alla alla commissione sono non voglio farla troppo lunga
Ed è molto strano io non ho trovato evidenza del perché mentre la prima sottocommissione ha approvato un testo in cui il verbo è vietare vietata
La commissione per la costituzione approva alla fine un testo in cui senza alcuna spiegazione si è tornati al verbo comunità diciamo non ci sono non ci sono evidenze delle ragioni per cui questo cambiamento viene fatto ma vedremo che poi non è finita così nel senso che il Comitato poi di redazione metterà le mani ancora su questo testo con modifiche che sono rilevanti rispetto alla volontà espressa dall'Assemblea costituente
Ma si arriva comunque alla discussione più interessante che si fa nel plenum dell'assemblea costituente
Alla fine del marzo mille novecentoquarantasette qui si manifestano evidenti due tesi diverse la prima è quella che vi ho già esposto cioè la maggior parte dei costituenti ritiene necessario inserire nel testo un messaggio di condanna rispetto al passato
Quindi qui la Costituzione viene qui emergono come dire concezioni di fondo rispetto al alla stessa costituzione alla costituzione può essere un testo con finalità didattico didascaliche di condanna rispetto al passato è un messaggio rispetto al futuro
Noi abbiamo sperimentato durante la tirannia del Ventennio violenza in carcere particolarmente intense sulla nostra pelle alcuni dei costituenti
Vogliamo che dicevo resti traccia a memoria imperitura questa è la prima impostazione che viene come dire sostenuta sostegno diciamo della dell'inserimento di una disposizione come queste l'altra posizione completamente diverso da non nega le violenze la parola tortura non viene usata tante volte in questi lavori preparatori qualche volta compare
Soprattutto se ne parla con riferimento alle forme di interrogatorio da parte della polizia di sicurezza o della stessa magistratura inquirente qualche volta ma non è un uso l'uso frequente in questi lavori preparatori
L'altra posizione vi dicevo non nega l'esistenza di queste violenze fisiche o morali nei confronti delle persone private della libertà
Ma ritiene che l'inserimento in Costituzione di una disposizione così perentoria oltretutto con l'evocazione
Gli aspetti penalistici da un lato sia ultronea
Perché trasforma la costituzione in una sorta di surrogato del Codice penale dall'altro sia in qualche modo qualcuno lo dice offensiva nei confronti delle tradizioni civili e istituzionali
Della stessa polizia giudiziaria della stessa magistratura
Non c'è bisogno qualcuno dice di mettere una disposizione del genere
Nel testo costituzionale perché abbiamo già proclamato che la libertà personale è inviolabile quindi è evidente è implicito che qualunque violenza anche nei confronti delle persone ristrette la loro libertà debba essere condannata e punta queste sono le due visioni che si confrontano c'è un intervento particolarmente interessante espressione di questa seconda visione di un avvocato che l'onorevole Grilli deputato dello PSIUP partito socialista di unità proletaria il quale non nega affatto esistenza di queste violenze però dice con un ragionamento tecnicamente anche interessante
Intanto questo capoverso che contemplava punizione delle violenze contiene materia che è di esclusiva spettanza di un codice penale e quindi non è inutile inserirlo nella Costituzione
Perciò lui dice quali sono le ragioni che hanno spinto la tira in particolare a inserire questa questo capoverso nel nell'articolo
Ma dice onorevoli colleghi durante il periodo fascista non solo il diritto all'incolumità dell'arrestato o del detenuto fu manomesso
Ma furono manomessi molti altri diritti che oggi la Costituzione rivendica e a conclusione abbastanza logica se volete
Se si seguisse il concetto dell'onorevole La Pira bisognerebbe ad ogni articolo che proclama un diritto
Aggiungere che la violazione di quel diritto e punita nel qual caso luglio afferma la Costituzione diventerebbe un surrogato del codice penale
Il suo intervento è molto articolato è molto molto interessante anche perché è uno è un avvocato che ha esperienza di i processi ricorda
Mi ricorda come molti ritrattano la prima confessione la spiegano proprio con la tortura interrogatori estenuanti percosse schiaffi inganni come quello del se tu confessi ti rimettono in libertà
Quindi li conosce conosce il tema però ritiene che in qualche modo non si debba procedere all'inserimento di una di una disposizione così per le ragioni che dicevo prima e tra l'altro è anche uno che dice
Visto che alcuni commissari alcuni costituenti hanno fatto l'esperienza del carcere durante durante la dittatura
Dice io tra le altre cose sono sempre più convinto
Che sarebbe opportuno io la prima volta che trovo nella negli atti assemblea costituente questa affermazione
Che si sottoponesse lo tutte le persone che aspirano a diventare magistrati o funzionari di pubblica sicurezza un cito ad un certo periodo di carcerazione
Perché Constantino loro che son destinati a mandare la gente in prigione che cosa sia veramente la prigione perché gli esperimenti personali insegnano più dei libri e delle lezioni non si dimenticano più insomma non è uno che nega il il ritorni il problema però ritiene che sia un abbassamento del livello di dignità della Costituzione inserire questa
Questa norma
E però la maggioranza degli interventi dei costituenti segue l'impostazione maggioritaria che vi dicevo prima e ci sono una serie di interventi a quel punto si concentrano sugli aspetti più tecnici della relazione
No
In particolare
Interviene il penalista interviene finalista Bettiol
Scusate non c'è c'è un c'è un c'è ancora un aspetto che emerge e anche qui vengono fuori idee idee di fondo sulla sull'esperienza del fascismo sul significato della costituzione vi dicevo l'opinione maggioritaria
Intende l'inserzione di questa norma come condanna del passato messaggio verso il futuro
Perché ritiene che debba restare una traccia di quello che è accaduto una traccia profonda addirittura nella nella fonte fondamentale dell'ordinamento costituzionale
Altri ritengono che siccome il fascismo è stata una parentesi
Nella storia istituzionale italiana
Se il fascismo dice questo è l'onorevole Costantini ed è quello che chiede di mettere ai voti la soppressione della norma in Assemblea Costituente
Costantini dice se il fascismo è passato come una bufera
Noi vogliamo dimostrare perché è vero che tutti noi lo sappiamo che esso non ha lasciato traccia nell'animo dei cittadini e che bastano le leggi ordinarie per assicurare il massimo rispetto dei detenuti senza che debbano che debba formare oggetto della nostra carta costituzionale questa garanzia
Applausi a sinistra
Applausi a sinistra era del tutto trasversale qui da parte conservatrice dell'Assemblea costituente
Che è anche minoritaria gioca un ruolo del tutto secondario vedremo dopo interviene Falcone Lucifero
Però ecco le due tesi che si confrontava erano queste nessuno negava il fenomeno mai dice il centro del problema era il significato da attribuire all'inserzione o la mancata inserzione di questa disposizione in costituzione
Si capisce che la parte maggioritaria lo vuole mantenere si discute tecnicamente interviene Giuseppe Bettiol penalista
Lui è d'accordo con la con la presenza però prega di fare attenzione sulla scelta dell'espressione vietata
Nel progetto di Costituzione abbiamo visto che era risorto il verbo punita non si capisce bene anche perché visto che la sottocommissione aveva votato il vietata va bene però dice ma il termine punita richiama troppo da vicino il codice penale è un'espressione tecnica propria della legislazione penale come tale presupporrebbe la previsione anche di una sanzione specifica che non può invece essere prevista nella Carta costituzionale meglio dunque dal punto di vista tecnico usare l'espressione vietata su questo si accende una discussione
Qualcuno dice in realtà si può lasciare tranquillamente la dizione è punita in quanto in essa implicito anche il divieto il che mi sembra un ragionamento abbastanza ovvio che non risolve il problema che era stato posto da Bettiol di fatto viene messa in votazione innanzitutto la proposta di sospensiva di soppressione che viene respinta
E viene approvata invece viene approvata attenzione questo il punto la proposta di Bettiol al quale si associa ecco qui la parte conservatrice dall'Assemblea Falcone Lucifero dice noi voteremo a favore della proposta di Betty oltre perché pensiamo che vi è tata sia una dizione tecnicamente più esatta
Questo emendamento viene posto ai voti e viene approvato quindi l'Assemblea costituente approva il testo così e vietata ogni violenza fisica o morale e vietata ogni violenza fisica o morale a danno delle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà
Il comitato di redazione e presenta ai ai deputati dell'Assemblea Costituente distribuisce il venti dicembre quarantasette un testo diverso
è punita ogni violenza fisica e morale
Sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà in questo testo viene viene votato così
Ora
Naturalmente voi direte sembrano dei così dei dettagli formali Tonetti invece il testo della Costituzione una cosa importante tanto più per me che sono
Testuali vista insomma il passaggio da è vietata e punita e di un certo è di un certo significato sulla congiunzione
O sulla disgiunzione e o si può discutere a lungo io immagino anche i penalisti non lo so abbiano fatto tante discussioni
Tra i seguaci del testo lirismo c'è un testo molto lungo di Antonin Scalia che mi fa un elenco dei canoni di interpretazione testuale e sul significato diverso delle congiunzioni e o nelle diverse costruzioni normative si dilunga per una quindicina di pagine io credo si possa dire che e visto che è passata nate nel testo finale ce l'hai
Il che non impedisce affatto di dire che si possono considerare separatamente no qui è una e che ha un probabilmente un significato ampio però insomma il problema il problema di una sua possibile interpretazioni riversa impone
Ciò posto
E il ruolo del costituzionalista quale
E non è certo quello di insegnare diciamo a penalisti processuale penalistica interpretazione di queste cose posso dire però
Che come è noto la riflessione sull'esistenza di obblighi costituzionali di di tutela e di punizione penale è un tema di grande di grande importanza si ricorda non solo il tredici quarto comma della Costituzione italiana
Ma ad esempio anche il Grundgesetz Tedesco ventisei comma uno che dice che azioni donne intesa a turbare la convivenza pacifica dei popoli in particolare a preparare una guerra d'aggressione sono un palestrato e su stella in da porre sotto punizione penale
Ora e rispetto al problema generale il significato di simili disposizioni può non essere univoco appunto è espressione di un principio più generale
Che chiede l'uso dello strumento penale per sanzionare la lesione di diritti fondamentali in Assemblea costituente il tema è venuto fuori e qualcuno diceva Grilli
Attenzione perché allora ogni affermazione di un diritto fondamentale potrebbe reclamare punizione penale il saggio famoso di Domenico Politanò obblighi costituzionali tutela penale nasce proprio perché negli anni settanta e ottanta
Venivano sollevate da parte dei giudici eccezioni di legittimità costituzionale in Lampard sembra date
Perché erano rivolte a chiedere la punizione penale
E a chiedere la dichiarazione di incostituzionalità di leggi che non prevedevano sanzioni penali in caso di per esempio violazioni di diritti ambientali di diritti vedendo oggi o di diritti alla salute quindi si chiedeva un intervento della Corte
Che introducesse sanzioni penali
Sotto il brand nell'idea che la disposizione costituzionale ha reclamato se anche una tutela di ordine penalistico è un tema di di un certo di un certo interesse
Naturalmente
Questo implica tutta una serie di problemi
Perché per la tutela penale obbligatoria ovviamente quali beni giuridici si possono candidare qui si se sono i penalisti che debbono dire ma sono beni la cui tutela abbia alla luce di indicazioni costituzionali appunto indiscutibili testualmente abbia un valore superiore al costo e ai contro interessi che sono implicati dalla loro tutela coercitiva tratta di fare un bilanciamento e non è un bilanciamento facile
E poi gli permettetemi di concludere con queste o c'è una
Forte ambivalenza del principio costituzionale chiamato a fondare un obbligo di tutela penale
Perché i diritti fondamentali o principi costituzionali sorti come strumenti liberali di garanzia dalla coercizione statale vengono reinterpretati come fondamento della potestà punitiva
Che questo nota puritano questo significa d'un tempo rafforzamento a tutela dei beni giuridici protetti
Del significato di tutti era originario ma anche un suo capovolgimento in un intreccio che a prima vista è difficilmente indissolubile
Giuliano Amato commentando il tredici comma quattro si è anche chiesto ma devono essere punite alla luce del testo costituzionale puro diciamo il cappello costituzionale su che cosa viene messo sul fatto che siano punite le persone fisiche autrici delle violenze
Oppure sono le violenze da dover essere punite quindi a esigere
Con le norme di Ca'del Codice di rito un trattamento giudiziario deteriore delle prove cioè degli elementi di prova acquisiti mediante violenza ad esempio ci si può accontentare di questo è un dubbio
Qualcuno scrive
E qui possiamo fare un cenno solo un cenno all'attualità perché non vorrei evitare di tornare su questo tema sul quale mi sono già espresso
Strenua ricerca inesausta ricerca della verità
Sui fatti di tortura qualcuno ha scritto che se lo Stato non può impiegare la tortura come strumento euristico ovviamente le norme che voi ben conoscete lo se Chicco non chiaro però l'eventuale verità dell'accusa di aver commesso il delitto di tortura deve essere ricercata legalmente ma strenuamente strenuamente dallo Stato e in questa direzione il centonovantuno comma uno bis del Codice di procedura penale sembrerebbe
Sembrerebbe andare ma allora da qui può essere Breve o non breve ditemi voi il passo per sostenere
E per esempio deve svolgersi a tutti i costi un procedimento penale volto all'individuazione e la punizione degli autori i diritti di tortura anche in loro assenza
Ed è esattamente il percorso che ha fatto senza invocare peraltro il tredici comma quattro che ha fatto la corte costituzionale nel recente caso resi in in cui a mio modo di vedere
Qualche preoccupante lesione al il principio di cui al centoundici è stata commessa
Insomma come vedete non c'è dubbio il significato è quello e il suo significato di garanzia il suo messaggio anche etico è del tutto evidente bisogna capire quali sono ma questo è il mestiere
Il mestiere dei giuristi positivi penali quali sono i limiti dell'utilizzazione di questo Capello costituzionale che peraltro è lì ed è chiarissimo grazie
Grazie direi che la strada è tracciata a questo punto ringraziamo il professor Zanone inviterei i partecipanti della prima tavola rotonda sì certe grazie a raggiungermi
A tavola
Ma
Pone e niente non ho
Io sto rischiando
Ecco ci rimango io che non sono Eugenio Losco che purtroppo non ha potuto partecipare oggi nel suo ruolo di moderatore che per il quale si era come dire preparato e aveva perfettamente coordinato gli interventi e quindi la mia sostituzione dovuta un imprevisto diciamo
Problema fisico del del collega
è piuttosto semplice e agevolata dal lavoro appunto dicevo di preparazione partiamo con la prima tavola rotonda che si incentra su profili strettamente giuridici presupposti prova del reato di tortura ovviamente un grazie collettivo ai quattro relatori di oggi fra i quali passero ovviamente partitamente la parola c'è un'organizzazione
Diciamo di interventi individuali se avremo tempo rispetto alla seconda tavola rotonda dalla mattinata potremmo fare un breve giro di repliche vediamo come vanno le cose
E quindi per primo ringraziandolo particolarmente per la sua disponibilità a intervenire con un intervento tra l'altro che non si pone in termini perfettamente complementari rispetto a quello del professor Zanone dal punto di vista del diritto penale sostanziale il professor Emilio Dolcini professore emerito di diritto penale dell'Università di Stato Statale di Milano al quale cedo volentieri la parola prego
Grazie a Valentina
Ci sono io che ringrazio
Le camere penali di Milano venti Torino
Per avermi coinvolto in questo
Convegno molto bello molto interessante su nel quale si affronta un tema di enorme rilievo in termini di civiltà giuridica e direi
Di civiltà tout court
Mi fa piacere peraltro seguire alla relazione introduttiva del professor Zanon
Nella quale è stato messo in luce come mai a mia conoscenza era stato fatto
La genesi di quella norma dell'articolo tredici comma quattro della Costituzione
Nell'attuale a proposito della quale l'manuale del diritto penale quale sono coautore
Si mette in in evidenza con molta forza che la formula ecco umiltà significa l'imposizione alla legislatore ordinario di un obbligo di costituzionalizzazione l'unico presente nella Costituzione italiana
Credo di aver capito qualcosa di più e comunque di saperne qualcosa di più alla luce della relazione fra appena sentito perché molto mi è piaciuta
Io dirò alcune cose poco che in tema di tortura nel diritto penale comunque
Non parlerò invece dell'atto
Tura
Quale crimine internazionale alla quale sarà dedicata in questo convegno una sessione apposita sono fenomeni DiVersi diversi per dimensioni sperpera offensività
La tortura come se l'Internazionale e infatti come è stato scritto strumenti del frammento di una violenza collettiva su larga scala
Una diversità che possono tra l'altro trattamenti e sanzionatori indebitamente differenziati
Peraltro
Un tratto del tutto estrinseco che accomuna questi due fenomeni tortura come reato comune e tortura
Come crimine internazionale sic e la feroce resistenza che il legislatore italiano ha opposto all'introduzione di norme incriminatrici volti a reprimere sia Bruno che l'altro se no
Una resistenza vinta per quanto riguarda il la tortura come reato comune e non vinta tuttora e anzi fortemente in crisi per quanto riguarda il crimine internazionale
Ma limitando nel diritto interno
Sottolineo che tra l'adozione nella convenzione ONU contro la tortura e il mille novecentottantaquattro
La sua ratifica da parte dell'Italia mille novecentottantotto e l'introduzione nel codice penale dell'articolo seicentotredici bis
Sono
Trascorsi
Trenta oltre trent'anni
Bisogna arrivare al due mila diciassette
Non solo
Pochi anni dopo l'introduzione della delitto di tortura
O meglio per meglio dire dei delitti di tortura chi ha cominciato a lavorare alla loro eliminazione
Un paradosso
E in due a questo proposito dedicherà un brevissimo cenno alla proposta di legge Vietri presentata nel due mila ventidue quindi cinque anni dopo l'introduzione della seicentotredici chissà
Proposta della quale credo si parlerà ampiamente nella sessione conclusiva di questo convegno
Tra gli strumenti sovranazionale che si collocano a monte dell'ingresso del codice penale italiano dell'articolo seicentotredici bis spicca come accennavo la convenzione ONU del mille novecentottantaquattro questa convenzione presenta una serie di peculiarità rispetto ad altre più risalenti strumenti internazionali in tema di diritti dell'uomo
Alcuni di questi alcune di queste peculiarità la convenzione non si limita a vietare la tortura ma ne fornisce una precisa definizione in questo all'articolo uno primo comma
Esplicitando nel contempo che rimane aperta la possibilità per ogni Stato per ogni legislatore nazionale di prevedere disposizioni di portata più ampia il secondo comma dell'articolo uno
La convenzione impegna gli stati parte
A provvedere perché ogni atto di tortura costituisca reato secondo il diritto penale interno
Articolo quattro comma uno e si era impresso con pene adeguate alla gravità di questo reato articolo quattro comma due
Dedica previsioni analoghe agli atti che integrano
Penne o trattamenti crudeli inumani o degradanti non qualificabili come tortura a condizione che siano compiuti da un pubblico funzionario o con il consenso di quest'ultimo l'articolo sedici
Che dispone in questo senso
Ora
Nel lungo arco di tempo intercorso
Tra l'artistica della Convenzione ONU da parte dell'Italia
E l'introduzione dell'autovettura nel nostro codice penale
Un forte impulso al varo di questa discriminazione è venuta dalla Corte europea dei diritti dell'uomo che più volte ha evidenziato come
Essendo privo del nostro ordinamento di andavamo insieme autrice dalla tortura
L'Italia aveva violato l'articolo tre della CEI
Fra queste pronunce
Ricordo Cestaro contro Italia del due mila e quindici Azzolina contro Italia del due mila sedici Bartesaghi contro Italia del due mila diciassette tutte relative alle violenza e poi benessere dalla dalle forze dell'ordine nel due mila e uno in relazione alla durante il G otto dice
Vengo
Ai tratti salienti dei delitti Tito futura
Come delineato nell'articolo seicentotredici Blix
Accanto alla tortura di Stato
Reato proprio del pubblico ufficiale o dell'incaricato di pubblico servizio previsto nel seicentotredici bis comma due
Legislatore italiano ha preso anche la tortura comune
Destinato ad operare cioè nei rapporti cosiddetti orizzontali che intercorrono tra sé oggetti non qualificati l'articolo seicentotredici bis
Riferimento tra l'altro condizioni di minorata difesa inclusi trovi la vittima del reato condizioni con tutta evidenza possono sussistere indipendentemente dalla privazione della libertà personale
O dalla sottoposizione al largo potestà altrui di qualsiasi natura
Dal punto di vista strutturale
La tortura è un delitto di Amleto a forma vincola la condotta può essere integrata da violenze
O minacce gravi
Ovvero da una o più azioni connotate da crudeltà
L'evento è individuato dalla legge in acute sofferenze fisiche
Ognuno verificabile trauma psichico
La lettera della norma dunque
Consente di individuare i beni giuridici in gioco
Non solo nella libertà morale della persona
Ma anche nella sua integrità fisica e psichica
Con questi beni concorre la dignità della persona
Che espressamente menzionata nel primo a
La dignità della persona sebbene Perrino
Offeso dall'autovettura
Non licenziato di recente la Corte costituzionale nella sentenza relativa al caso Reggiani di cui si è parlato poco fa
La centonovantadue del due mila ventitré
Dove si legge di una radicale incidenza della struttura sulla dignità della persona umana
Su questa stessa linea si era espressa
In ambito europeo la corte di Strasburgo
Ne mi sembra si possano trascurare che la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea colloca la proibizione dell'autovettura all'articolo quattro nel Titolo primo sotto la rubrica dignità
Per la tortura di Stato
Si richiede che il fatto sia integrato con abuso dei poteri
O violazione dei doveri inerenti alla funzione al servizio
Si evidenzia così la presenza nella tortura di Stato
Di un ulteriore bene giuridico la legalità dell'operato dei pubblici poteri
Dell'autovettura di Stato
Così è stato scritto viene pervertito invertito il rapporto tra autorità di Stato e persona
Lo Stato diventa persecutore della persona nella persona di cui alla custodia di quella persona dei quindi ritti dovrebbe essere chiara
L'autovettura è un reato eventualmente abituale
Può essere integrata mediante più condotte o anche mediante un'unica condotta condizione nel secondo caso
Che comporti un trattamento inumano e degradante per la dignità delle persone questo ore Eur elemento che percorre in modo
Abbastanza confuso tutta questa questa disciplina
Ma
Condivido pienamente quel che diceva Nicolò Zanon poco fa a proposito di una relativa intercambiabilità delle delle due non giunsero
La tortura comune quella del seicentododici bis comma uno
E a tortura distacco secondo comma
Sono distinte autonome figure di reato
La tortura di Stato non è un ipotesi aggravata rispetto alla tortura comunque
è una questione di questa che
Per un certo periodo di tempo è stata controversa
A favore della circostanza del seicentotredici discobar due sommi circostanza
Rispetto alla realtà base parlavano i lavori preparatori
E anche alcune pronunce di legittimità
Tuttora non ma anche in dottrina
I propende per la lettura in chiave di circostanza del Real
Oggi però a mio avviso
La questione
Può de iure ritenersi superata
Anche alla luce di un'esplicita presa di posizione della corte costituzionale di nuovo nella sentenza centonovantadue vedovile ventitré
Che a sua volta richiamo una pronuncia della Cassazione del due mila ventuno
Perché questo perché ritengo che il problema oggi deve ritenersi superato
Ritengo decisivo l'argomento offerto dall'interpretazione conforme a Costituzione quell'articolo tredici comma quattro felice è milita
E
Ecco un argomento forte per ragioni che qui non posso non posso esplicitare Roncello tra poco
E l'interpretazione conforme a Costituzione l'interpretazione conforme alle fonti sovranazionale in particolare all'articolo tre della cedo nella vettura dalla corte di Strasburgo
E degli articoli uno e quattro della convenzione ONU che parlano secondo me a favore della tesi del reato autonomo non della circostanza del reato
La questione a un enorme rilievo
Perché e in gioco evidentemente
La possibilità o meno di elidere un'ipotetica aggravante della tortura nel bilanciamento con eventuali circostanze
Attenuanti e concorrenti
Che potrebbero addirittura essere le circostanze attenuanti generiche
L'incriminazione CN tiene appieno nel rispetto di quelle fonti se si tratta di un reato autonomo e non di una circostanza che va a fare il legislatore l'aspirante legislatore Vietri
McRae
Pienamente consapevole e poi è andato oltre
Sottolinea ancora che sono ipotesi autonomia dichiarata anche quelle di cui ai commi quattro e cinque dell'articolo seicentotredici bis
E cioè le ipotesi in cui la tortura sia seguita da lesioni gravi o gravissime o dalla morte della vittima quale conseguenza non voluta dalla gente
è una soluzione che sarebbe stata pacifica
Se nella mille novecentosettantaquattro non fosse intervenuta quella riforma del giudizio di bilanciamento delle circostanze che ha introdotto nella giudizio di bilanciamento di cui all'articolo sessanta Nissan
No no quando abbiamo spostato niente
Ma forse c'è stato un problema di collegamento adesso spero che verrà ripreso
Che qui si sente ma forse prima sportive
Per sommi preoccupate che abbiamo riprendendone beccuccio per
Donne intenzionate la norma non richiede un dolo intenzionale
Nei per la tortura di Stato richiede un dato specifico anche questo è un punto importante si sente
Anche in previsione
Questo far
Ok sono io allora estinzione
Perfetto espulsi scusate
Dunque dicevo nonna dolo intenzionale non è richiesto non dolo specifico per la tortura di Stato
Dottore in stato Dunga contorni più ampi rispetto a quelli in dottrina vengono designate come tortura giudiziaria tortura punitiva o tortura discriminatorio
Formenti
Tortura nacque depressione ed imposto dalla Convenzione ONU nel mille novecentottantaquattro
Laddove all'articolo tre all'articolo uno comma uno
Si richiede in capo alla gente alternativamente
La finalità di ottenere informazioni o confessioni la finalità di punire la persona
Per un atto commesso
Ovvero la finalità di intimi dirla per motivi attinenti ad una qualsiasi forma di discriminazione
Ipotesi limite riconducibile
Alla nostra non recrimina attrice è quella di un fatto commesso persa visto per me era saldissimo
Infine
Rilevo che l'articolo seicentotredici bis al comma tre
Espressamente esclude
Che possa essere integrata la tortura di Stato nel caso di sofferenze
Nei tanti unicamente dall'esecuzione di legittime misure ripartire o limitative di tiri
Ricordo inoltre ma forse superfluo che nella parte generale Codice Penale è previsto l'uso legittimo delle armi quale causa di giustificazione a beneficio dalla forza
In proposito
Mi sembra doveroso un accenno alla proposta di legge Vietri
Che ha quale oggetto principale la soppressione nell'articolo seicentotredici bis del codice penale
In qualche modo mascherata
Sotto l'introduzione di una barra avanti al Comune all'articolo sessantuno del codice penale
Nella relazione che accompagna la proposta di legge
Si esprime il timore che la presenza dell'articolo seicentotredici bis
Posso testualmente
Privare i soggetti preposti all'applicazione della legge dello slancio necessaria per portare avanti al meglio il loro lavoro
Con conseguente arretramento nell'attività di prevenzione e repressione dei reati
E uno scoraggiamento generalizzato dell'iniziativa delle forze dando
Come Central visto
La legge italiana attribuisce però ampi spazi di legittimità
All'uso della forza da parte del pubblico ufficiale non avverto la necessità che all'uso della forza sì di uno spazio interiore nel quale possa dispiegarsi lo slancio Miguel parla la relazione che richiama
C'è in Italia
Chi vorrebbe ripercorrere le inquietanti vicende dell'immunità qualificata negli Stati Uniti d'America
Ne ha riferito al terrore Roberto Cornelli
Segnalando come quella forma di immunità per le forze di polizia c'è stata introdotte progressivamente ampliata dalla Corte Suprema degli Stati Uniti
Al fine di prevenire il rischio che l'agente di polizia sia frenato nell'esercizio di funzioni repressive
Dal timore di conseguenze giudiziarie
Emblematico il caso dell'arresto
Del dell'esecuzione dall'ex
Ora l'adesione
Al modello americano da parte dell'aspirante legislatore italiano e probabilmente inconsapevole
Si radica però su comuni pulsioni securitaria
Mozione securitaria che mettano in gioco
Una componente essenziale dello stato di diritto
Grazie grazie
Ringrazio il professor Dolcini anche per gli accenni alle prospettive di riforma che saranno approfonditi nell'ultima sessione pomeridiana Torino
Voglio dirlo già ora perché non tutti gli ascoltatori magari delle delle sessioni della giornata l'eseguiranno tutte
Abbiamo invitato al confronto anche l'onorevole Vietri e comunque diciamo chi ha proposto queste queste questi cambiamenti normativi purtroppo il nostro invito è stato diciamo molto cortesemente riscontrato ma non è stato possibile
Accoglierlo anche per la concomitanza con i lavori parlamentari certo come dire le osservazioni tecniche già in questa sessione sono preziosissime per guardare poi al prosieguo in modo più informato e consapevole
Proseguiamo con l'avvocato Michele passione Ford di Firenze
Che porterà uno sguardo diciamo dall'interno dei processi per il reato di tortura perché oltre a tante altre cose opera come difensore del collegio dei garanti nazionali ma alcuni di quei processi
E quindi credo che a questo punto diciamo dalla norma passeremo alla giurisprudenza e quindi la parola all'amico mimo passione chiederei di usare quel microfono
Se
Buongiorno a tutti grazie moltissimo per questo invito
Abbassando moltissimo il livello dopo le relazioni di Niccolò Zanon Emilio Dolcini
Mi perdonerete
Ci sono sollevato da stimolato da alcune delle cose che ho sentito sollevato
Ma del resto non mi era stato chiesto di fare questo dalla trattare l'esegesi della norma
Notoriamente scritta senza crederci porterò una dimostrazione di qui a un attimo del di questa affermazione
Anzi lo faccio subito perché voi sapete diciamo dell'accelerazione che c'è stata nella introduzione di della norma delle norme nel nostro ordinamento a seguito della infamante ma doverosa condanna in Cestaro contro Italia
Il Parlamento accelerato nella introduzione del testo
è stato detto la relazione da Compaq diciamo i lavori che si possono recuperare come sono stati recuperati molto preziosa mentre i lavori di cui ci ha parlato il professor Zanon prima di nuovo abbassando il livello di nei lavori i lavori che hanno accompagnato la stesura del testo sono pubblici ma c'è un importante senatore diciamo da molte legislature senatore di questo Paese
Che all'indomani dell'approvazione della legge affermò testualmente è una vergogna approvare una legge contro le forze dell'ordine rettificando poi sul giudizio sostenendo si sente dighe
C'era così importante
Che per fortuna con la nostra azione al Senato abbiamo fatto in modo che il testo venisse modificato e che la legge diventasse sostanzialmente inapplicabile
Abbiamo boicottato attivamente un tentativo di paralizzare le forze di polizia queste sono affermazioni pubbliche note il nome di chi le ha rese Maurizio Gasparri
Per rispondere molto meno elegantemente di quello che ha fatto Emilio Dolcini poco fa Valentina Alberta diciamo mi invitate per questo quindi non non mi sono mai fatto scrupolo di dire quello che penso mi sforzo di fare quello che dico
Alla proposta Vietri sul male io rispondere in questi termini con le parole di un importante giurista che lavora a Strasburgo che si chiama Roberto scenari
Secondo il quale i diritti fondamentali tanto nella Costituzione quanto nella convenzione sono riconosciuti norme principio per fanno sorgere in capo alle autorità un fascio di obblighi la centralità dei diritti fondamentali come la norma principio articolo tre CEDU a fondamento della disciplina ordinaria
I giudici non solo hanno l'obbligo di interpretare le disposizioni legislative in conformità a quei principi
Ma in caso di lacune o smagliature sul piano della legislazione ordinaria dovranno colmarla attraverso l'applicazione di principi che riconoscono i diritti fondamentali in ciò guidati dalla lettura offerto a tal proposito dalla corte alsaziana
Ora con moltissimo imbarazzo diciamo uso questa considerazione che condivido
Moltissime malattie nasce dal fatto che ma il mio livello culturale una rasenta lo zero e ho di fronte un signore che fino a qualche giorno fa pena poco tempo fa assoluto in Corte Costituzionale e che ha appena Ciaccia intrattenuto su una oggi sul sui lavori preparatori relativi a quella punito
E che ha particolare cura
Come è giusto che sia del testo del resto un giudice costituzionale non credo possa trascurare le rane la lettera
Della legge in disparte la diciamo
La riflessione su disposizione norme Crisafulli eccetera eccetera
Allora
Qualche considerazioni a random dapprima è se quel e punita
Non si leghi per avventura davvero lo dico con è una domanda che mi è venuta in mente mentre ascoltavo a quella presidio necessario che va a
Apprezzato ad ogni diritto costituzionalmente garantito e su quello ogni riconosco che diciamo il mettere punito accanto a tutti i diritti costituzionali avrebbe
Probabilmente trasforma poteva trasformare la posizione in un codice penale due punto zero
Ma
Mi vengono in mente tre sentenze un è stata citata da ultimo comunque la ventisei del novantanove la duecentosei del due mila nove la dieci del due mila ventiquattro cioè quelle sentenze che riconoscono e affermano la necessità di apprestare uno strumento di tutela diritti perché altrimenti un diritto enunciato privo di uno strumento di tutela
Non è un diritto
E se ragioniamo di uno dei quattro Corrales inderogabile anche in tempo di guerra per i quali non vale la possibilità di sospendere la convenzione ex articolo quindici
Forse possiamo trovare una forma di legittimazione a quelle e punito
Attesa la natura particolarmente come dire significativa di quel diritto inciso quel diritto proprio che sta nel ventisette comma terzo prima parte troppe volte trascurato in rapporto al ventisette comma terzo seconda parte quello che scolpisce la finalità della pena ma quella di rito a ricevere un su un buona sostanza il diritto alla Bers corposi è un diritto che forse ma mi fermo perché per mo'anzi non sono certo che soccombere di fronte conversazione costituzionale sul punto ho la sensazione che quella possa essere una delle spiegazioni non so se l'aspirazione e poi certo fa un po'specie che il testo licenziato consolato e poi arriva la manina all'ultimo secondo che modifica quel testo ma accade anche oggi a volte
Quando cioè il varo di un teste quelle legislative o sistema dopo che è stato licenziato magari dalla commissione ministeriale scusate
Questo cappello
Dico solo che è una cosa senza entrare minimamente sul tema diciamo contenutistico io ho letto tanto per essere chiari il libro di Nicolò Zanon che ho trovato
Utile e stimolante conoscevo il suo pensiero sulla vicenda dei geni
L'ha già detto prima Emilio Dolcini c'è prima di entra in quest'aula prima di dimenticare nemmeno fatto uno screenshot per essere sicuro di non dire una sciocchezza del passaggio della Corte costituzionale la sentenza chiamiamola Regene stampa aggrappo sette punto uno punto due considerato in diritto
Dove si si richiama ma non è un obiter lo si si chiama quell'arresto della corte di cassazione venticinque maggio trentuno agosto due mila ventuno numero trentadue mila trecentottanta cioè quella che definisce in maniera inconfutabile la natura autonoma bella tortura di stato tra l'altro definendo la natura del reato diciamo asse
Occupandosi un fatto completamente diverso che riguardava la tortura fra privati quindi diciamo sospende pagine e pagine per dire per quale ragione la tortura risate fattispecie autonome nonno circostanza aggravante
Particolare che non mi pare
Di poco momento come non mi pare di poco momento il fatto che sia dentro sia pure in parte motiva e non dispositivo la sentenza della Corte
Che utilizza quel richiamo
A sostegno la si condivida o meno della decisione assunta in relazione alla vicenda dei geni perché si ritiene che quel fatto
Determinato ai danni di Giulio nei geni meritasse la ricerca della verità perfino sacrificando una serie di questioni che sono oggettivamente serie ma sulle quali non intendo dire la mia
Allora abbassando già fatto ma diciamo tornando veramente alle alle cantine delle riflessioni che nascono AN da un'esperienza
Che diciamo si sviluppa a livello teorico con qualche pazzo visionario una in quest'aula e De Stefani Amato con cui io ho condiviso degli iscritti che hanno preceduto il varo della legge sulla tortura
Criticandone diciamo la scrittura da osteria
A proposito di rispetto del testo perché finanzi al formante giurisprudenziale con tutto il rispetto per i magistrati in sala credo non sia un'opera sana nel momento in cui c'è licenziare un testo dicendo ci penserà la magistratura continua a pensare che non sia l'operazione
Squisitamente democratica non perché i magistrati non siamo democratici ma perché il legislatore a meno che di pensarla come Tullio Padovani legislatura in odio se stesso
Dovrebbe avere rispetto diciamo della della di una scrittura sorveglia soprattutto quando con la scrittura e di diritto penale
Allora dicevo volando più in basso dalla analisi del testo pre varo della legge sono passato poi a occuparmi di tortura per conto del Garante nazionale delle persone private della libertà personale
E diciamo purtroppo le esperienze con purtroppo perché
Sarebbe stato bello non averli quei processi ma del resto quel e punito ha costituito il formidabile tradotto poi calato nel seicentotredici mise in formidabile strumento
Attraverso il quale si è cominciato a pressare delle garanzie
Io prima inesistenti perché il massimo della diciamo disposizione
Parentele volesse possiamo del così per chi abusava per vertendo il suo ruolo e violando la Costituzione visto i pubblici funzionari devono può esercitare le loro funzioni nel modo che sappiamo
E nel Seicento c'è una norma che far ridere e non consente la cautela tanto per dirne uno
E quindi do forse non a caso poi sono emerse le vicende che conosciamo e quelle che io conosciute conosco perché i processi sono ancora in corso sono
Livorno Porto Azzurro non San Gimignano quindi tribunale Siena un'abbreviato in dibattimento che Sollicciano sono Verona sono Reggio Emilia
Santa Maria Capua Vetere non so se ne dovrà occupare anche di Milano Beccaria ma insomma vediamo
Intanto una cosa che malgrado quello che abbiamo detto la Corte costituzionale quella corte di cassazione richiamata dalla Corte costituzionale
Io
La penso esattamente così
Ma non sono così sicuro che sia chiusa la partita perché dopo la sentenza della Corte Costituzionale scusate il gesto inelegante ma va be'ma posso risparmiare tanto Finadri il jeep dei vari
Che condanna in abbreviato poliziotti e medici che hanno assistito a episodi di tortura e non hanno mosso un dito
Condannano i medici non per tortura ma per trecentosessantuno trecentoventotto eccetera ha ritenuto un'aggravante
E ha sanzionato la più dura delle sanzioni eh chi mi conosce in questa la qualcuno c'è ma insomma chi non mi conosce filateliche non sono innamorato della pena anzi
Ha sostituito la condanna anni tre qualcosa non solo una più elevata con la detenzione domiciliare sostitutiva
Cosa che immediatamente segnalato Gianluigi Gatta per la sua raccolta di diciamo giurisprudenziale in materia di pene sostituire e io sono molto contento
Ma vorrei fare una ho detto non sono innamorato della pena mi riconoscono e riflessioni di rifarsi anche qualche anno fa ma
Fatemi dire che la tortura le enuncio così come mi vengono e e ripeto a nessuno venga in mente di trasferire questa enunciazione in una doglianza ma è un fatto
Torturano sale quattro bis
La tortura non sta nel seicentocinquantasei comma nove codici delitto cioè quel sia quello la disposizione di atto del rinvio mobile al quattro bis e che contiene anche altre fattispecie che non sono i quattro bis
Quali fattispecie ostative alla sospensione l'ordine carcerazione quando la pena diventa definitiva
La tortura non è fra i reati non e individuati fra quelli espressamente menzionato il legislatore per i quali si deve dar luogo all'incidente probatorio
I soggetti torturati o supposti tali non vengono mai auditi in incidente probatorio quando vengono viticole garanzie apprestate ai testi vulnerabili
Insomma per dirla tutta
La il torturatore notoriamente il soggetto deviante spesso delinquente
Fastidioso a differenza di altre vittime vulnerabili che si presentano come giustamente deve essere non solo il rispetto alla direttiva del disco insomma eccetto il tutore sappiano materie di tutela delle vittime ma come vittime meritevole di particolari Acconci strumenti di tutela
Sarebbe perfino banale evocare il Codice Rosso eccetera eccetera ma il torturato no perché tendenzialmente è un po'fastidiose
Allora se questo è vero e filateliche così perché nei processi è così Santa Maria Capua Vetere
Ne facciamo il processo nel posto dove si erano sono avvenuti i fatti dico sono venuti perché incontrovertibile che sono avvenuti chiunque abbia visto in poi vedremo chi verrà condannato se li riconosce non riconosce se diranno che
E tortura tortura ma i fatti sono venuti come sono avvenuti a Verona perché le marginalità viste come sono venuti a Reggio Emilia le immagini che avete visto è un signore incappucciato
E
E dice e denudato mantenuto nudo per ore nella scena
Allora io vi do molti processi sono finiti
Tra virgolette bene per la parte civile per la giustizia Dusan polacco
Parola grande diciamo che in comoda diverse letture
Lo so che da Derrida e poi ma insomma qualche lettura da da da scantinato
Richiesta d'archiviazione condivisa dal giudice di Udine
In materia di tortura
La faccio breve un signore certamente non tranquillo sottoposto al quattordici bis detenuto Inès due perché sospetto di essere diciamo vicino a
Fenomeni criminali di tipo
Voglio di già vista ma insomma
Comunque consigliere dà fastidio in carcere rompe il blindo
E questi intervengono con l'idrante
è intervengono tre volte con l'idrante allagano la cella e hanno cura di mettere la coperta
In modo che la l'acqua non fuoriesca da sotto la porta della cella
RFI glielo lasciano lì due giorni
Con la Shell allagata
Io ho visto il video
La richiesta di archiviazione benzina in effetti l'idrante non è uno strumento consentito dalla legge per intervenire a in presenza di quelle condizioni che legittimano l'uso della forza ex articolo quarantuno dell'ordinamento penitenziario è però
In quel momento non si poteva fare altrimenti che cosa si sarebbe potuto fare potevano entrare mettendo in pericolo la vita olio incolumità del soggetto la propria
Non sopportavo dietro la faccio poco lunga perché leggere la diciamo gli aneddoti questo sono fastidiosi però filatelica andata così
Non c'entra con la tortura
Ma a che fare con una certa idea
Del ventisette comma terzo prima parte cioè il trattamento
C'è un signore che si impicca
In carcere e che per fortuna non muore
Il magistrato di sorveglianza di una città che non dico nega la liberazione anticipata perché l'essersi implicato costituisce espressa manifestazione di mancata partecipazione all'opera di rieducazione ha percorso
Poi il tribunale diciamo il tribunale risolverà quella questione dicendo non si può
Qualche giorno fa in un'aula di tribunale di questi processi che ho menzionato che sto facendo
L'imputato che ha infilato il cappuccio in testa al detenuto
Dicendo che lo ha fatto perché secondo lui c'aveva delle lame del e lo ha perquisito pelle la mente non le ha trovate ma il cappuccio è stato mantenuto
Ed è stato buttato nella cella dico buttato letteralmente da otto poliziotti che lo hanno portato due per le gambe lo per le braccia incappucciato buttato nella cella
Interrogato da chi parla sulla diciamo sul fatto che quel cappuccio come l'idrante del resto non è strumento per usare e che la NATO a prelevare da un posto dove non poteva andare a prenderlo
Ha detto che sì in effetti non e io gli ho chiesto se la diciamo la perquisizione si sapeva quando si farà perché c'era la risposta è stato fatto è stata anche la mattina eletto non a me non interessa quando la mattina pomeriggio sera quando quali sono i presupposti
Perché la mattina e gettano acqua scusi se mi risponda che la mattina io glielo chiederò all'infinito
Il problema è che lui mi ha detto che non sapeva quando si fanno le pietre insomma cioè non sa cosa si fa condiscono non sa se la dispone la direttrice non sa se c'è una perquisizione d'iniziativa cosa deve fare non sarà la pronuncia della Corte costituzionale del due mila ma due mila mi pare in materia di perquisizioni quindi quello che la corte ha detto che si deve fare quando si può fare
Non si sa trent'anni di servizio
Allora diciamo il desolante quadro che emerge da
Queste vicende e che si naviga un po'a vista
E si naviga a vista non avendo proprio presente non diciamo delle indicazioni
Penso all'articolo cinquantatré della convenzione non regge l'uomo che diciamo di invita è un organismo gli stati a fare di più di quello che si fa cioè il livello di garanzia non può essere inferiore a quello convenzionalmente previsto ma su di nuovo non voglio attardarmi discussioni nelle quali dalle quali uscire con le ossa rotte ma insomma la questione dei rapporti fra fonti di natura costituzionale convenzionale
Diciamo e nota credo di poter dire che dovremmo fare qualcosa di più
E non qualcosa di meno
In quel qualcosa di più qualcosa di meno
Ho finito no no no no mi viene in mente sempre tornando sono molto contento di aver sentito le cose addetto Nicola Zanon stamattina cioè stamattina poco fa perché davvero mi hanno suscitato una serie di riflessioni è utile rileggere la storia
E tra l'altro credo che noi italiani non abbiamo verso la Corte costituzionale verso tutto quello che riguarda la corte costituzionale l'attenzione che altri popoli hanno
Verso quell'organo di di garanzia e di così alta giurisdizione ma
Qualcun l'ultimo dove sono stato in quest'aula sono stato per ricordare una amica collega anche Marina morì
E manca tutti qualche giorno fa mi è arrivata una comunicazione dalla corte europea che il quattro luglio depositerà la sentenza di un ricorso che avevamo fatto insieme
E che aveva a che fare e ha a che fare con il reiterato dal tentativo di suicidio
Non come dire gesto dimostrativo ma invero al Bateau per le orecchie per intendersi di un signore che in nove mesi ha tentato cinque volte il suicidio dopo averlo tentato due volte prima entrare in carcere quindi diciamo il problema c'era
Chiesto e ottenuto la misura di urgenza dalla Corte europea dei diritti dell'uomo l'esito è stato comunque cioè l'autorità giudiziaria italiana non ha dato seguito a quelle richieste che ne avanzavamo in loco da qui il ricorso coltivato
E la prospettazione di una violazione sarebbe credo la prima volta anche dell'articolo trentaquattro della convenzione
Per non aver soddisfatto quelli warning che alla Corte europea aveva posto attraverso l'adozione di un trentanove c'erano di una intervento di urgenza
Dico questo perché io penso che ci sia non è stato detto ma credo che in giornata arriverà quella riflessione un legame stretto com'è evidente tra quello che diceva professor Zanone il trattamento di una persona
Laddove il trattamento di una persona non è solo garantito attraverso lo dico con enorme fatica per chi conosce la mia storia una punizione
Diciamo adeguata alle indicazioni che peraltro nessuno ci ha obbligato a sottoscrivere la differenza di Stati Uniti abbiamo sottoscritto la
Senza riserve
Quindi sottoscrive una convenzione internazionale senza riserve vuol dire approntare rispetto a quella convenzione strumenti reali di trasposizione nel nostro ordinamento l'abbiamo fatto malissimo e tardissimo
Però
Io ci vedo una relazione fra la adeguato l'adeguato strumento di tutela
Di quel diritto a non essere storto
è un trattamento decente come quello che invece non è stato garantito a questa persona che attende la sua sentenza del prossimo quattro luglio
Dicevo un ulteriore relazione rispetto alla quale ho già scritto già detto ma non dico la mia perché lo faranno altri evidente al tema della rivolta in carcere
Come ovvio a chiunque a Mello e molto visto per esempio Santa Maria Capua Vetere nella prospettazione difensiva diversamente articolata ma comunque quella e dei poliziotti M. il cinque aprile
Prima della mattanza del sei questi hanno fatto le barricate in sezione
Come ha Reggio Emilia e l'altro giorno Emma io cercavo nella mente che peraltro non è provato come se non vi fosse una proporzione posto che fosse vero e non lo era che c'erano le lamette posti dove fosse vero e non lo era che c'era una rivolta
Come se non vi sia una proporzione
Fra azione reazione che deve guidare la mano
Di chi veste una divisa perché come ha detto qualcuno lo Stato quando si misura contro fenomeni di violenza deve legarsi la mano dietro la schiena vi ringrazio
Grazie grazie nell'ottica di grazie
Nell'ottica di passare la parola Torino verso le dodici e un quarto abbiamo ancora due interventi i magistrati che daranno il loro contributo credo siano organizzate nel senso della dottoressa Colella per prima
Angela Colella giudice del Tribunale di Monza che è intervenuta sul tema della tortura in diversi incontri formativi presso la Scuola superiore dalla magistratura e in numerose altre occasioni
Che costituisce un po'al completamento credo di questa analisi della fattispecie del reato di tortura prego a lei la parola grazie per la sua presenza
Se noi ringraziare niente
Dell'invito di questa occasione di confronto su un tema che viene particolarmente caro inquinati e poi mi occupo come studiosa prima che come magistrato nella giornata internazionale per le vittime di tortura vorrei aprire il mio intervento con un'immagine che è quella dell'articolo seicentotredici Visco come una pietra d'inciampo posta
Tra i libri titoli del nostro codice penale
Credo che tutti abbia presenti le lire pietre d'inciampo qui piccoli blocchi squadrati di pietra ricoperti di ottone lucente che si trovano in via tante vie delle nostre città di molte delle nostre città per fare memoria di coloro che per qualunque ragione furono deportati nei campi di concentramento nazisti ecco se parliamo di valenza simbolica mi sembra che l'articolo seicentotredici Miss con la potenza evocativa della sua rubrica tortura rimandi
Agli arbitri alle violenze perpetrati su terreni in me fascista che fecero sentire costituenti il bisogno di introdurre una norma tre mentre l'indignazione di rari come l'articolo tredici comma quattro della Costituzione che dà il titolo al nostro convegno richiama alla mente i tanti episodi di tortura ante-litteram rimasti impuniti di cui negli anni più o meno recenti abbiamo sentito parlare
Dalle cronache
Rievoca infine i fatti ignominia sì del G otto di Genova del due mila e uno in relazione ai quali nel due mila quindici la Corte di Strasburgo quelle sentenze c'è stare Bartesaghi e Gallo
Ha censurato l'inadeguatezza del quadro normativo esistente ha sancito a carico dello Stato italiano cito testualmente
L'obbligo di adottare strumenti giuridici idonei a sanzionare in maniera adeguata i responsabili di atti di tortura o di altri trattamenti
Vietati dall'articolo tre e ad impedire che costoro possano beneficiare diviene Fici incompatibili con la giurisprudenza della Corte il riferimento è alla prescrizione all'indulto
E così ha impresso una decisiva accelerazione all'iter parlamentare che poi avrebbe portato
Due anni più tardi all'approvazione della legge centodieci del due mila diciassette come mi sembra che di tutta questa storia pure nella sua breve vita l'articolo seicentotredici gli sporchi del peso
E che di queste l'interprete debba necessariamente tenere conto
La rubrica della norma
Rimarca anche il suo legame a doppio filo con le norme costituzionali e sovranazionali di riferimento non legame reso se possibile ancor più evidente dalla Corte costituzionale con la sentenza centonovantadue del due mila ventitré
Sul caso regimi che ha riconosciuto cito testualmente lo statuto eccezionale e universale del crimine di tortura ecco da tale quadro normativo discendono precisi obblighi imperi il legislatore ordinario
E il giudice la cui violazione sarebbe foriera di nuovi motivi di imbarazzo per il nostro Paese agli occhi del mondo
Mi soffermerò essenzialmente sugli obblighi che sorgono da queste norme per il giudice
Le norme costituzionali e sovranazionali che vietano la tortura impongono di punirla devono essere anzitutto la bussola per il giudice
Che è chiamato a sciogliere molti nodi interpretativi che a seconda della scelta di un cannone ermeneutico piuttosto che di un altro potrebbero prestarsi a soluzioni differenti
Mi sembra opportuno partire come spesso faccio in questi casi dall'insegnamento di Francesco Viganò istruiti in onore di Mario Pisani del due mila dieci
Quella dell'interpretazione conforme a Costituzione
E alle fonti sovranazionali non è soltanto uno tra i canoni ermeneutici che sono a disposizione dei giudici nazionali
L'interpretazione letterale storica sistematica
Ma in virtù dei normali criteri di gerarchia delle fonti per cui la Costituzione e le fonti sovranazionali sono appunto sovraordinati rispetto alla legge ordinaria deve necessariamente prevalere su questi ultimi
Questo che cosa significa che laddove è una norma nazionale sia suscettibile di plurime interpretazioni
Il giudice nazionale sarà tenuto ad accordare la prevalenza a quella che appaia maggiormente rispettosa della Costituzione e delle fonti sovranazionali
E in questo
è fondamentale sottolinearlo anche nel caso in cui la scienza interpretativa alternativa sia maggiormente rispettosa della volontà del legislatore storico
Che appunto un canone ermeneutico destinato a soccombere di fronte all'interpretazione conforme alla costituzione presso tramite alle fonti sovranazionali
Voglio sottolineare ancora che questa impostazione di metodo è tutt'altro che rispettosa del dato normativo non si tratta di dilatare un piegare strumentalmente la lettera della legge
Ad interpretazioni albero ardite ma al contrario di non farle venire ciò che non dice
Nella consapevolezza della peculiarità del suo statuto costituzionale appunto delimitato
Dei delineato dagli articoli due e tredici comma quattro dieci centodiciassette comma uno della costituzione per il tramite di quest'ultimo dalle norme di diritto internazionale pattizio in materia
Prime fra tutti l'articolo tre CEDU come interpretata dalla Corte di Strasburgo e l'articolo uno della convenzione ONU contro la tortura
Proverà a declinare questo concetto rispetto tre elementi quasi tutti i leader diritto di tortura il primo è quello della privazione della libertà personale cui che l'articolo seicentotredici bis non richiede espressamente che la privazione della libertà personale consegua a un provvedimento lato sensu giurisdizionale
Come accade
Quando il soggetto sia sottoposto a misure cautelari oltre cautelari o a una pena una misura di sicurezza di natura custodiale
Questa norma deve poter trovare applicazione anche nel caso in cui la vittima del reato sia stata illegittimamente privata della libertà personale dall'autore del reato
A livello criminologico rispetto all'ipotesi di tortura nei rapporti verticali pare opportuno evidenziare sulla stampa della cronaca giudiziaria
Come gli abusi posti in essere dalle forze dell'ordine a vengano di frequente in occasione dei piccoli fermi
Effettuati senza un preventivo redimere l'autorità giudiziaria nella maggior parte dei casi PRS dare un soggetto in apparente stato di alterazione
O per procedere alla sua identificazione quindi in casi in cui non è ancora intervenuto un provvedimento Breakout Lare una misura cautelare non c'è ancora un provvedimento dell'autorità giudiziaria
A questo proposito mi segnala una sentenza importante che quell'appunto citata dalla Corte costituzionale
Sul caso reggini e Cassazione Sezione terza sentenza venticinque maggio due mila i ventuno la numero trentadue mila trecento ottanta che ha chiarito recependo gli auspici della dottrina maggioritaria che la fattispecie incriminatrice
Dell'articolo seicentotredici visto lo richieda espressamente che la privazione della libertà personale consegua a un provvedimento giurisdizionale e ancora chiarito che non deve consiste necessariamente in una forma di redenzione potendo risolversi anche in una limitazione della libertà di movimento
Il secondo nodo interpretativo da sciogliere che può essere sciolto in modo diverso a seconda appunto del canone interpretativo che si sceglie e quello che attiene alla reiterazione delle condotte
Nelle prime applicazioni pratiche della norma uno degli aspetti più controversi è stata l'esatta perimetrazione dell'arco temporale entro il quale le condotte violente minaccioso crudeli debbano intervenire affinché possa ritenersi integrato il delitto di tortura una sentenza della quinta sezione della Cassazione è la numero cinquanta mila duecentootto dell'undici ottobre due mila diciannove affermato che ai fini dell'integrazione del diritto di tortura la locuzione mediante più condotte va riferita non solo ad una pluralità di episodi reiterati nel tempo ma anche ad una pluralità di Contini violenti tenuti nel medesimo contesto cronologico
Per l'integrazione del diritto di tortura nella sua forma rituale devono dunque ritenersi sufficienti due condotte reiterate anche in un minimo lasso temporale
E tali sono state ritenute dalla Suprema Corte questa sentenza nella vicenda relativa alle vessazioni perpetrate da un gruppo di giovani ai danni di un anziano disabile comune di Manduria forse ricorderete era stato canzoni cronaca che aveva suscitato
Parecchio scalpore ancorché si trattasse di un'ipotesi di tortura comuni di rapporti orizzontali
Questo principio quindi recente
è stato ribadito dalla sentenza della quinta sezione sulle vicende
Dell'istituto penitenziario di Santa Maria Capua Vetere
E ancor più di recente sempre dalla quinta sezione che la sanzione tabellarmente competente ad occuparsi del diritto di tortura nelle sentenze trentasei mila novecentosettanta del sette luglio due mila ventitré e mille duecentoquarantatré del venti dicembre due mila e identità mi sembra anche in questa una precisazione fondamentale per onestà intellettuale devo dar conto di come la sentenza appunto citata dalla Corte costituzionale che è una bellissima sentenza sotto
Tutti i punti di vista invece avesse affermato apoditticamente a questo proposito che il reato
Deve essere commesso mediante più condotte nel senso che la reiterazione non deve esaurirsi in un ristretto ambito temporale ma deve essere cronologicamente consistente ecco questa lettura mi sembra è oltremodo problematica proveniente è stata condizionata del caso concreto sottoposto all'attenzione della Corte comunque una simile interpretazione non imposta dalla lettera dell'articolo seicentotredici bis comma uno andrebbe a restringere indebitamente
L'ambito di applicazione della fattispecie
In parola ponendo in aperta violazione degli obblighi costituzionali sovranazionali di criminalizzazione della tortura già si è detto poi rispetto al nodo cruciale dell'inquadramento delle ipotesi di cui ai commi due quattro e cinque dell'articolo seicentotredici disse in particolare
Nel comma due che in combinato disposto con il primo comma unisce la tortura di Stato in termini di autonomi ipotesi di reato o dividere circostanze
Sottoscrivo ogni parola di ciò che ha detto
Il professore Dolcini ecco in un'occasione come questa mi sembra che quello che è un po'il compito della dottrina se al quello di dare certezze a cura di non seminare ulteriori ulteriori dubbi mi sembra
Appunto di poter affermare oggi che la tesi della tortura di Stato come reato autonome quella che si è imposta con forza nella giurisprudenza di legittimità grazie appunto alla
Sentenza più volte richiamata ancorché resa
In un caso di tortura privata e poi grazie all'autorevole avallo della corte costituzionale nel caso Regini a questo proposito la corte costituzionale assertivamente senza ambiguità ha chiarito che la tortura commessa dal pubblico ufficiale non è rispetto alla tortura privata reato circostanziato ma reato autonomo
La sentenza della Cassazione che viene citata appunto dalla Corte costituzionale la sentenza sul caso nei geni e di nuovo la numero trentadue mila trecentottanta
A tenore della quale la legge centodieci due mila diciassette introdotto l'articolo centotredici bis due diverse autonome fattispecie incriminatrici
Ah disvalore progressivo ovverosia la tortura privati la tortura pubblica e affermato il carattere autonomo di quest'ultima ora
E rispetto all'inquadramento della tortura di Stato come reato autonomo mera circostanza si vede proprio benissimo come l'adesione ad un canone interpretativo piuttosto che ad un'altra pasta portare a soluzioni differenti è indubbio che nei lavori preparatori
Dai lavori preparatori emerga inquadramento come mera circostanza
Se si adottano invece un'interpretazione letterale un'interpretazione sistematica probabilmente si arriva alla conclusione appunto che si tratti invece di un'ipotesi autonomo di reato ma quello che è tranchant quello che impone di ritenere che si tratti di una verità ipotesi autonoma di reato
Proprio l'interpretazione conforme a Costituzione che per le ragioni che abbiamo detto deve prevalere sugli altri canoni interpretativi a quella più rispettosa
Dei vincoli costituzionali e sovranazionali e certamente deve essere adottata
Dal momento che il dato letterale non vi è di ostacolo non nascondo che ancora in provvedimenti recenti l'ultimo è labilissimo ordinanza tra l'altro sul sui fatti del del carcere Beccaria emessa dal moti di Milano
Invece passaggio insomma molto rapido si sia fatto riferimento all'orientamento che era emerso nella giurisprudenza di legittimità all'interno della quinta sezione che qualificava secondo comma come circostanza però mi sentirei di dire alla luce appunto della sentenza della Cassazione che abbiamo più volte richiamato che tra l'altro è stata resa nel merito e non in sede cautelare e poi della
Importante pronuncia della corte costituzionale sul caso regimi oggi si possa senz'altro dire che la tortura di Stato reato autonomo e non è circostanza
Non so se rimane qualche minuto per tentare un bilancio provvisorio sull'articolo seicentotredici visse e sulle su su qualche aspetto diciamo che attiene un po'ai profili
Dell'accertamento del reato e un po'alle prospettive di riforma
Nel pomeriggio ci farà un apposito panel che riguarderà appunto le prospettive di riforma dell'articolo seicentotredici miste quindi non mi addentro agli obblighi sugli obblighi che ricadono in capo al legislatore ordinario sulla base delle norme costituzionali sovranazionali intima di tortura soprattutto ma non solo nell'ambito dei rapporti verticali
L'articolo tredici comma quattro per le ipotesi di tortura di Stato garantisce all'articolo seicentotredici visto una copertura costituzionale specifiche dire
Età senza uguali nel nostro ordinamento e direi si pone come naturale argine a tentativi di abrogazione frontale di questa norma
La Corte costituzionale nella sentenza sul caso Reggiani ha poi chiarito bene come dall'articolo due della Costituzione discenda
E questo direi in tutti i in tutte le ipotesi di tortura anche per la tortura comune il dovere di salvaguardia della dignità umana in cui il volto processuale così lo chiama e il diritto all'accertamento giudiziale dei fatti di tortura e poi sappiamo che la Corte di Strasburgo ha ripetutamente condannato l'Italia per violazione dell'articolo tre Champions specie di tortura quindi la violazione più grande più infamante tra quelle che possono essere riscontrate dalla norma con riferimento al quadro normativo antecedente
All'introduzione della norma
Consentitemi a questo proposito di richiamare l'immagine di iniziale
Direi che le Pietre d'inciampo non si rimuovono si sfregia no difficilmente interventi al ribasso potrebbero passare indenni al vaglio delle corti dei diritti anche laddove gli stessi questa è la preoccupazione più forte che mi sento di condividere non si traducesse in un'abrogazione frontale della norma ma in un'abrogazione
Mascherata proviamo a ragionare in concreto laddove ad esempio la crudeltà della condotta venisse richiesta come requisito cumulativo e non alternativo alla violenza la minaccia
Credo che l'applicazione dell'articolo seicentotredici vista resterebbe di fatto preclusa in molti preclusa in molti casi alla luce dell'interpretazione piuttosto restrittiva
Che della nozione di crudeltà da la giurisprudenza di legittimità i che in forza dell'interpretazione sistematica senz'altro dovrebbe essere mutuata anche nell'ambito dell'articolo seicentotredici bis
Hanno lavoro nell'orto
Nella ben venga il vediamo cosa succederà però immagino che ci sarebbe rimedio ecco anche a posteriori
Anche a livello giurisprudenziale analogamente nel caso in cui l'intera fattispecie fosse relegata al rango di circostanza come nella proposta di legge Vietri il pericolo mi pare queste essa mutue rende tra gli altri mi pare questo il regime di procedibilità della fattispecie base cui accede chi per molte delle ipotesi di lesioni per il sequestro di persone oggi quello della procedibilità a querela di parte
Ecco e quindi aggancio un pochino al fronte del dell'accertamento della prova del reato di tortura dagli la disamina degli ormai numerosi procedimenti e processi penali per la tortura nei rapporti verticali dimostra come le indagini
Per questo tipo di reati non prendono mai le mosse dalla querela della persona offesa che nella gran parte dei casi non interviene neppure a posteriori per timore di ritorsioni
Queste indagini partono dagli spunti investigativi offerti casualmente spesso dall'attività di captazione avviati in altri procedimenti
Dalle confidenze raccolte dei familiari delle vittime dai garanti per i detenuti dai magistrati di sorveglianza a volte dall'acquisizione casuale delle videoriprese nell'ambito di altri procedimenti così via
Questa questa interazione ne richiama un'altra credo che sia opportuno l'avvio di qualche forma di specializzazione sia per i pubblici ministeri che per la polizia giudiziaria in relazione a quest'ultimo aspetto mi preme ricordare che il diritto di Strasburgo richiede che le indagini
Per i fatti in tortura vengano effettuate da un autorità diverso da quella di appartenenza del presunto autore delle violazioni in questa non è una espressione di Fini sfiducia ma una posizione di buonsenso
Alla luce dell'ampio panorama di condotte di depistaggio favoreggiamento che la casistica giudiziaria in tema di tortura di Stato offre in ossequio a un malinteso spirito di corpo
Le sentenze sul G otto di Genova sono un esempio lampante di tutto questo per quanto riguarda i pubblici ministeri forse sarebbe da salutare con favore l'istituzione di appositi in culla
Che possono accentrare tutte le indagini relative a fatti penalmente rilevanti avvenuti all'interno degli istituti penitenziari e l'alto senso di detenzione anche non di gravità tale da assurgere a tortura perché forse letti nel loro complesso singoli episodi apparentemente insignificanti come tali destinati a un'archiviazione condivisa
Possono restituire il quadro di un più ampio sistema di vessazioni di abusi anche far ricadere l'attenzione degli inquirenti sui soggetti che paiono esterne responsabili
Infine il dato comparatistico impone di vigilare sull'effettivo grado di indipendenza del pubblico ministero
Dall'esecutivo perché questo tipo di reati come quelli di corruzione sono pur sempre espressione di una forma di esercizio del potere pubblico per quanto sviato esso possa essere emblematica mi pare la condotta delle autorità egiziane nel caso regimi che si è tradotta nella nell'opposizione del principio del ne bis in idem a fronte di un mero decreto di archiviazione
Adottato dall'organo inquirente non autonome rispetto all'autorità di di governo e così pure il raffronto con quel che accade negli Stati Uniti dove a quel che consta sono soltanto due i processi per i crimini di tortura incardinato incardinati presso le corti federali infine un bilancio dopo l'introduzione dell'articolo seicentotredici visse il sempre che non intervengano punto
Riforme nel senso dell'abolizione frontale mascherata della norma la partita dell'ottemperanza dello Stato italiano agli obblighi di repressione
E persecuzione penale della tortura che discendono dalla Costituzione e dalle fonti sovranazionali se espulso Tata sul fronte dell'interpretazione ora sebbene la fattispecie di tortura prevista dal codice penale sia caratterizzata da vistose ambiguità e ridondanze le prime applicazioni e rapporti verticali
Dimostrano come la stessa sia in astratto idonea reprimere fatti analoghi a quelli delle sentenze della corte dei duchi hanno dato un fondamentale impulso alla sua introduzione questo però ovviamente a patto che i giudici nazionali di merito e di legittimità
Facciamo un corretto uso degli strumenti ermeneutici a loro disposizione in particolare evitando nei limiti in cui dato letterale lo consenta interpretazioni restrittive dell'articolo seicentotredici visto che ne circoscrivono indebitamente l'ambito applicativo e che in qualche modo si porrebbe in contrasto con le norme costituzionali sovranazionali che abbiamo richiamato
Grazie
Grazie a dire che questo intervento come il precedente hanno anticipato in qualche modo temi del pomeriggio a proposito di indagini nel caso di atti di di ipotizzati reati di tortura e al contempo manuali operativi o comunque regole d'ingaggio che si sono un requisito indispensabile diciamo per potere porre dei confini comprensibili il quarto intervento di questa tavola rotonda invece fa da ponte rispetta la prossima sessione e il dottor Vincenzo Tutinelli che ringrazio particolarmente d'aver accolto il nostro invito presidente della quarta sezione
Penale della Corte di appello ha avuto una lunga esperienza in Cassazione
E accennerà a profili che diciamo sono un po'a cavallo tra lo storico e e lo sguardo diciamo verso l'esterno prego a lei la parola grazie ringrazio di avere avuto consenso in più per miglior ringrazio ignorano consenso di ascoltarmi ancora di più
Facciamo un come dire iniziano a tirare le fila di quello abbiamo sentito fino adesso il nell'ambito della tortura di cui abbiamo una definizione esprimo dei dei giudizi di valore piuttosto traduce quindi mi perdonerete per questi
Dicevo che hanno e che abbiamo scoperto avere una definizione come dire allo stesso tempo
Molto precisa e molto ancorata a valori che non necessariamente sono condivisi mi spiego il se abbiamo chiaro quello che nella che riguarda la struttura non abbiamo altra altrettanto chiaro almeno per quanto riguarda l'intervento l'avvocato passione nel di limite
Come dire l'equilibrio
Tra il l'atto violento e il lato legittimo il confine tra l'atto violento a lato legittimo i come dire l'auspicio dalla dottoressa Colella riguardava un periodo di un'interpretazione che non fosse limitata e che non fosse formalisti
Alcuni casi richiamati dal dall'avvocato passione sono esattamente il contrario cioè solo la denuncia non conosca i fatti mi fido ma della come dire coi il vediamo coi quello che c'è
Nel riguardano aspetti in cui questa questa bilancia è secondo quello che è l'esposizione squilibrato
Nell'ambito di questo noi abbiamo visto sulla base dell'intervento del professor Zanon e sulla base dell'intervento del professor Lutero prospetta
E il la valutazione della cultura è una del delitto di torture comunque dell'incidenza che la tortura in relazione a determinati
è una che è un aspetto che ha avuto un'evoluzione storica marca
Nessuno ha parlato dalla Santa Inquisizione ma comunque possiamo arrivare a radici lontanissime e ha avuto nelle sue tappe delle realizzazioni assolutamente eterogenei
In questo poi svilupperò dopo il il portato della lettera da seicentotredici bis è un portato estremamente generico perché il nelle varie distinzioni di lo stesso professor non ci richiamava possiamo vedere all'interno della tortura di Stato possono vedere la coltura del funzionario pubblico la tortura eversiva di dettare in determinati aspetti e poi vedremo alcune letture che il a livello meramente descrittivo vedremo
Era torture in ambito privato torture in ambito privato che a sua volta una definizione al momento aperta
Perché io è inevitabile che la Cassazione si sia pronunciata come diceva la dottoressa come la prima su aspetti essenzialmente connessi al padre la fattispecie sottostante perché è inevitabile
Che il almeno in questa prima approssimazione non vi sia una in un cessione almeno che una meno di un intervento delle sezioni per che comunque molto spesso risente della impostazione
Generale data la massima Rimini nella esposizione preliminare dicevo risalita della del caso di specie volta per volta
Come dire
Sentito e nell'evoluzione storica cui facevo riferimento enunciazione del principio costituzionale profilo relativo alla Convenzione aspetto relativo alla legge
Noi abbiamo il si siano abbiamo attraversato una serie di ecco che storiche anche sotto l'aspetto interpretativo
Perché quella che è la società e la condivisione dei valori che esisteva al momento dalla Costituzione non è la stessa società esisteva al momento della riforma settantaquattro da vicino di più
Non è la società che esiste e la condivisione di valori che esisteva al momento della riforma del settantaquattro evocata precedentemente dal professor Mancini non è e la società arco della convenzione dell'ottantaquattro non è la società della riforma del due mila uno che quella sì che è un come dire una spending Fulgor fondante all'interpretazione non è quello che abbiamo adesso
Richiamo come dire Meter moltissimo la psicanalisi quindi ogni tanto pongo propongo in preparazione di questo tipo sotto questo aspetto c'è un bellissimo saggio di Recalcati Massimo Recalcati
Sulla carta è uscito abbastanza da poco in cui evidenzia l'importanza dalla memoria nell'evoluzione del carattere del soggetto
Memoria che un qualche cosa c'è un qualche cosa di immutabile per quanto riguarda i traumi precedentemente riportati ed è un qualche cosa che inevitabilmente alla luce dei traumi riportati evidenzia la visione del futuro
Questo lo ricordo in relazione a questa norma
Perché perché il come dire all'entità
O comunque il significato del delitto di tortura e dei traumi riportati balletto su aspetti assolutamente concreti o per lo meno io sono capaci di partire dalla lega da elementi concreti anche per mestiere quindi questo fa
In questo ripropongo una rapidissima enunciazione di quello che la il capo di imputazione del processo con la io parto da dati storici che sono non solo italiani e chiede parto da dati storici che non sono stati oggetto di sentenze a titolo di tortura però parto ad arrestare ci che ci definiscono cioè che definiscono il come dire questo tipo di onori
Un processo code che l'imputazione era per aver compiuto con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso in concorso tra comuni le persone
Atti diretti a porre in pericolo al fine di uccidere l'incolumità di un numero indeterminato di persone professori appresa dai rappresentanti dell'Università anche per il solo fatto di essere o sospettabili Guerin dignitari in determinati movimenti
E di avere con gli stessi militanti veri rapporti di parentela amicizia affetto frequentazione simpatia
Atti così simile l'aveva arrestato senza alcun provvedimento Della Rovere dalla legittima ma si protrae si trattava di autorità militare e su questa ambiguità tra autorità legittima autorità effettiva tornerà in modo un po'un numero indeterminato di persone loro presunti rapporti comicità di movimenti nella versione supposta decreto sottoposto a detenzione illegale tortura fino adesso torcere loro indicazioni sull'identità eccetera eccetera
Per avere emanato il bando numero sedici col quale si intimava numerose vendite dall'università di presentarsi pena la applicazione la legge marziale
Per avere il come dire presentato se il soggetto averlo catturato torturato Petris
Il tra l'altro questo il capo di imputazione di una soluzione per motivi che adesso non ricordiamo altri aspetti il io mi fidavo incolta e al Piano Condor
E qua passano dal tortura di Stato cioè dalla tortura fini eversivi interni da parte di funzionari statali alla dimensione che questa tortura poteva aver raggiunto
Il si trattava di un piano che riguardava le forze militari non leggo romanzi leggo la sentenza tre cinque tre zero tre del ventidue della Corte di Cassazione
Le forze militari regimi dell'America Latina dopo l'installazione di sistemi dittatoriali con sospensione delle garanzie costituzionali hanno commesso a partire dalla metà degli anni settanta del secolo scorso un elevato numero di gravissimi crimini nei confronti degli oppositori politici molto nei quali cittadini italiani residenti in Uruguay
Rifugiati veramente in aggettivo nel Sud America la presentazione repressiva delle opposizioni politiche
è stata del attuata mediante operazioni illegali di arresto eccetera eccetera che rientravano nel sistema condor che il piano condor sostanze e costituì che consistito in un accordo fra i governi Cile Argentina Uruguay Paraguay e Bolivia
In cui in seguito hanno aderito rispettivamente per il Perù e Brasile avente ad oggetto agli inizi
E lo scambio di informazioni riguardanti gli appartamenti movimenti di opposizione regimi dittatoriali che avevano assunto il potere negli Stati del consumo e dell'America latina successivamente volta consentirà sequestri torture e omicidi rivoluzionari
Questa è la memoria da cui partiamo e questa la memoria da cui parte il delitto di di tortura è la memoria che spiega il profilo che ha dato luogo alla Convenzione nell'ottantaquattro e spiega perché inottemperato
In ottemperanza questa memoria si è inevitabile
Che il si debba farsi una distinzione di gravità in relazione a e le varie fattispecie compresa quella del pubblico funzionario continua usare quel sospetto che questa dizione del pubblico funzionario andando lontano dal pubblico ufficiale dall'incaricato sedi di servizio dalla cultura di strada
Perché questo tipo di rapporto di forza che esprime un disvalore sociale completamente diverso coerente a quella memoria coerente a quel tipo di aspetti che costituiscono un pericolo di espansione quasi fu posto fosse un incendio
Perché quel tipo di gravità
Il incitava il Piano Condor non tanto per rubare spazio a quello che verrà dopo ma perché quel tipo di gravità esprime la discutibilità dell'indeterminato tipo di atteggiamento che alla stregua di quello che è un incendio può e si deve essere prevenuti
E sulla prevenzione poi torno dopo perché il come dire anche sotto l'aspetto processuale mi sono piaciute molto alcuni alcune alcuni spunti non tutti ma alcuni spunti dell'avvocato passione e il in relazione a quello che è il trattamento processuale di questi aspetti perché una volta che abbiamo stabilito quello che ha la memoria
Una volta che abbiamo stabilito quello che il parametro per valutare la cultura una volta che abbiamo stabilito quelle che sono io aspetti fondanti su cui si inseriscono anche i profili relativi alla procura tortura diciamo così privata
Dobbiamo stabilirne iniziare a capire bene il trattamento e iniziamo e dobbiamo iniziare a comprenderne la i profili materiali
Profili materiali perché il profilo relativo alla sanzionabili dal cultura e quelli che sono gli aspetti di principio che sono i principi bellissimi
Sono dei principi bellissimi che risentono di un'impostazione culturale che tra gli anni ottanta e novanta era cortei fortemente innovativa
Che gradualmente determinava il il mio inverarsi da una serie di lacci per giudizi elementi culturali
Tipi chi e tipiche di epoche precedenti e di società precedenti per giungere a una valutazione fortemente libertaria che per quanto riguarda il l'ordinamento italiano ha trovato il la sua il suo trionfo per certi versi nella prima riforma del due mila uno e forma costituzionale del due mila uno punto qui sopra i dieci minuti su dieci
Ma
Il quindi una volta che abbiamo enucleato questi aspetti della cultura in cui i profili eversivo criminale che
Statuale su assumono una valenza storicamente diverso in quindi in questa ottica devono essere valutati anche i profili relativi all'oggettività giuridiche comunque sono richiamati dalle norme della dalla Corte di Cassazione e della corte costituzionale
Dobbiamo vedere i profili coerenza
Sotto questo aspetto i profili coerenza sono dei degli aspetti lasciati in parte a norme come dire sostanzialmente persa cioè una volta che diciamo che è punita la tortura come atto di violenza fisica e o morale in relazione a un soggetto sottoposto a un determinato tipo di custodia a cui ha
Dichiarò che privato dalla libertà personale una volta che per i come dire l'altezza dell'asticella deriva da quello che della condotta legittimare qua ritorno solo alla alla tortura di Stato come la definiva il professor dove Dolcini
L'altezza dell'asticella e dovuta alla valutazione di quella che è la condotta legittima all'interno del carcere deve all'interno del divide decreto di commissariati o di altro
I profiler roba diventano due carcere e altro
Carcere la prima cosa che lo chiedo scusa il una volta che questa asticelle condizionata da questi principi il profilo che diventa qualificante il profilo della condivisione dei valori
Cioè
In una società che postula una determinata condivisione di valori a livello culturale il l'individuazione della discrimen tra legittimo o illegittimo tra giusto e ingiusto tra prevaricazione esercizio legittimo della forza è molto facile
In una Società che era quella degli anni cinquanta il la distinzione era fortemente connessa
Anche a profili status sociale
Anche a aspetti che in qualche modo ad oggi non sono più moderni
Perché oggi abbiamo completamente rovesciato la prospettiva abbiamo rovesciato la prospettiva da una prospettiva fortemente statuale che ci deriva dal codice penale del mille novecentotrenta che abbiamo Conseco osservato fino al settantaquattro
Più o meno
A una prospettiva che si incentra sui diritti fondamentali della persona
Questo l'abbiamo solo come dire abbiamo raggiunto più o meno col volgere del millennio e in questo si ritrova anche le modificazioni e le diffide e le diversità di sensibilità chiamiamo in relazione all'interpretazione di clausola verte quale dei quali sono queste
Secondo aspetto la coerenza
Il l'intervento del l'avvocato nazionale diceva quanto
Lo stesso intervento normativo che pure contiene delle enunciazioni bellissima perché l'inutilizzabilità delle
Informazioni ottenute tradito tortura bellissima affermazione ci arrivavamo lo stesso c'avevamo allo stesso modo è una petizione di principio
Il il profilo relativo alla modifica della legge sull'immigrazione che
Non esclude la possibilità di espulsione di soggetti a rischio di tortura bellissimo molto più controverso
Quindi
I profili coerenza sono abbastanza difficoltose sono dei profili coerenza che attengono ai presupposti alla possibilità di essere l'indagine la possibilità di individuare i profili strumenti utilizzabili ai fini dell'indagine l'adeguatezza dell'esenzione
Coerenza con i suoi presupposti ritorniamo ai Cacciari
Le rivolte carcerarie ci sono in Italia da tempo immemore sono famose le rivolte cereali degli anni settanta perché è presente in questa sala forse qualche memoria ce l'ha
Il sono sempre sta dei un problema irrisolto
Ed è un problema irrisolto che nel cito da ultimo il come dire l'attività della dalla Camera penale di Milano in relazione sui civili ma non è solo quello
Noi abbiamo una sovrappopolazione carceraria che inaugurazione di anno giudiziario dopo l'inaugurazione dell'anno giudiziario noi continuiamo a registrare
Ma non succede niente il che significa e in quell'ambito il reato e qua non voglio difendere nessuno questo sia ben chiaro è
Secondo un costume abbastanza
Strutturato da parte del legislatore italiano
è lasciare una polveriera accesa e lasciare che le cose avvengono come avvengano quindi non è solo un problema di preparazione e c'è
Di dei soggetti che intervengono ma è un problema che ha è molto più ampio riguarda locali dei guarda modalità riguarda trattamento riguarda tutti gli aspetti che su cui viene data qualche timida soluzione da sosia si citava la legge Cartabia sulla estensione della possibilità di sanzioni sostitutive abbiamo alzato i limiti abbiamo alzato i limiti qua proventi una parentesi tra l'altro permettendo per esempio
Che il sulla base dei limiti
E di tali possano essere disposti lavori di pubblica utilità di cinque ore di di due o tre mila ore due o tre mila ore che mi porta un lavoro di pubblica pubblica utilità che due anni non commenta
Ritorno all'aspetto specifico dalla tortura la i presupposti in relazione alle al mondo carcerario a quello che è la realtà carceraria sono incoerenti
Perché io non posso prevedere quello che è giusto cioè una sanzione per quanto riguarda l'abuso la violenza la la violenza fisica e morale e l'umiliazione senza della persona umana ma quando io la persona umana la umilio prima
Chiudendo la in una come dire in una cella e con dovrebbe contenere la metà delle persone di qua non mi richiamo ancora una volta la giurisprudenza cioè tu invece molto ben chiara quel quanto riguarda il mare
In relazione a quello che il lo spazio minimo vitale e il la metratura indispensabile per mandare fuori o un determinato soggetto
Prima in coerenza seconda ricorrenza la possibilità di riconoscere l'indagine quando sul mio cavallo di battaglia che ogni volta tiro fuori
Possibilità di regole di iniziare delle indagini in relazione alla cultura
Dipende non dal delitto di tortura nel novantanove per cento dei casi dicevamo prima che si si tratta sempre di segnalazioni che sono casuali in relazione di delitti diversi in relazione ad aspetti che
Poi permettono un approfondimento ci sono di quelli che sono i reati spia e i reati stia che sono le lesioni il sequestro di persona semplice su cui tornerò
E altri aspetti sono a querela
Quindi io sostanzialmente qualche il il dottor Spataro che il suppongo dopo vi parlerà della vicenda buona
Miranda buona che a memoria e il è nata sulla base di un'intercettazione nazione non segue ricorso senta un'acquisizione di tabulati in relazione rosa Consip sono semplici
Cioè oggi non potremmo farlo
E allora qual è la coerenza tra la gridava righello come dire le grida manzoniane relativa ai dieci anni di reclusione per quanto riguarda la
Ma la la la la ha la tortura e il fatto che o delle difficoltà oggettive di avviare un'indagine non di arrivare a dimostrazione su cui torneremo dopo poter rifiutare di concetti ad avviare un'indagine cinque minuti e chiudo
Mi spiego el quindi questo è tutto un aspetto che il in qualche modo riguarda poi ci sono i fattori di viscosità
E qua richiamo la vicenda fare uno il procedimento conciliava
Georgia contro figlia in cui la scienza evidenzia avete dato le indagini alle stesse persone che hanno come diceva prima due del gusto mentre la dottoressa Golan e sono i colleghi dei soggetti
E hanno commesso gli atti soprattutto alcuni si sono presentati dalla vittima dicendole di che sega dunque e firma assorba
Devo aggiungere qualcosa
Cioè il la sussistenza di aspetti di viscosità esisterà nella misura in cui continuerà a esserci questa in coerenza con gli strumenti di indagine che in quel caso oggettivamente non possono essere particolarmente invasivo
Questo a tacere che comunque a fronte di pronunce Costituzione come dire coperture costituzionali internazionali eccetera ce l'abbiamo la fattispecie in cui la parte facoltativa
Alcuni aspetti per quanto riguarda il
I profili di di prova di e siano in ambito civile che l'ambito penale qua abbastanza interessante una notazione sempre dalla cioè d'urgenza sempre la vicenda che riguardava la Georgia
In relazione alla possibilità di accettare la violazione ma anche in relazione alle possibilità di disporre un risarcimento danni in relazione cioè in ambito civile in relazione con aspre
E qua si segnalava si censurava l'atteggiamento dei giudici interni io qua sto continuando a parlare di giudici di alterazioni per far capire o per sottolineare come si tratti di un problema universale
E di categorie universali che che richiedono una soluzione molto più ragionata del pensare che si tratti del singolo che ha abusato della sua posizione
Ed evidenzia come secondo la giurisprudenza europee almeno in ambito civile ci sarà necessità l'inversione dell'onere della prova in relazione a un soggetto affidato che durante l'affidamento
Risenta di un danno soprattutto quando l'affidamento di questo tipo
Il nell'invito a essere brave viene immediatamente raccolto però la conclusione qual è
Che da una parte non possiamo nasconderci vinti dietro ma esperienze storiche doloroso interne che esterne e trarne le logica conclusioni interi anche all'atto di valutare il disvalore penale di fatti i valori coinvolti Lecce dal cielo
L'altro aspetto che a prescindere da quelle che saranno le modifiche che potranno venire o non venire
L'ottica principe dovrebbe essere quella di come dire a raffinare quello che c'è o comunque di gestire o un movimento di pensiero serio in relazione al la possibilità di raffinare in strumenti ci sono e qua veramente ho finito
Grazie avremmo potuto andare avanti per ore ma dobbiamo per esigenze di collegamento di altri relatori passare la parola a Torino per la seconda sezione sessioni
Grazie all'avvocato Alberta grazie a tutti coloro che sono intervenuti fino adesso grazie chi è presente qui a Torino e a Milano servirà a seguire
Il convegno io passo subito la parola
La professoressa Chantal Meloni
Che ci onora della sua presenza macchine per motivi personali
Non potrà che trattenersi per una ventina di minuti quindi per il tempo strettissimo il suo intervento la professoressa Meloni e professoressa associata di rito per aver all'Università degli Studi di Milano
Il problema della cattedrale International criminologo ed è anche componente questa è una piccola del parte suo su curricula del Centro europeo per i diritti costituzionali umani di Berlino alla professoressa Meloni la parola
Come sapete questa sessione dedicata ai profili internazionali del delitto di tortura grazie
Grazie grazie a voi intanto innanzitutto una zona se non si
Un Teater e mi vedete
Sì
Va bene va bene perfetto allora intanto davvero grazie moltissimo agli organizzatori in particolare l'avvocato Alberta e a tutti coloro che hanno messo insieme questo programma così ricco mi dispiace molto non essere con voi sono impegnata all'estero per un'altra conferenza
Però ci tenevo davvero molto a potere partecipare anche se appunto limitatamente a questo dibattito così importante così fondamentale rispetto al appunto alla al delitto di tortura e a quella che è la normativa e la prassi applicativa nel nostro Paese
In qualche modo io mi collego anche alle riflessioni della dottoressa Colella di Angela Colella
Che a è partita richiamando le fonti internazionali quindi gli obblighi di tutela
A livello internazionale poi si è concentrata sulle ricadute di questi obblighi
Rispetto al giudice da parte mia invece mi concentrerò sulle ricadute di queste appunto obblighi di tutela della normativa internazionale in materia di tortura sul più cauti su legislazione
E quindi non possiamo che partire dalla osservazione
Come la tortura in base al diritto internazionale siano getta oggetto di un divieto di straordinario rigore infatti il divieto di tortura che come abbiamo Barry chiamato già questa mattina
Tutela appunto la dignità umana ed espressione di beni giuridici di portata universale la cui violazione può integrare un crimine già a livello internazionale e questo è il punto fondamentale su cui anche vorrei tornare cioè la nozione di tortura come crimine di diritto internazionale
E in questo appunto quadro o una importante sentenza della Corte internazionale di giustizia la Corte internazionale di giustizia dell'Aja che come sapete il massimo
Organismo giudiziario delle Nazioni Unite già nel due mila il dodici in un famoso caso portato dal Belgio
Contro il Senegal che riguardava l'estradizione
Dell'ex dittatore ciadiano Gießen avrei proprio per la commissione del del crimine di tortura a stabilito che la proibizione della tortura è parte del diritto internazionale consuetudinario ed è una norma perentoria
Questo significa che la corte la tortura fa parte di quelli che sono i crimini internazionali cosiddette di Iusco oggi se e le il conseguenze sono molto importanti perché innanzitutto fa sorgere in capo a tutti gli Stati indipendente da indipendentemente dal fatto tra l'altro che abbiano ratificato un meno strumenti ad hoc in dovere di perseguire penalmente
Gli autori dei fatti di tortura oppure eventualmente di extra darli
E gli Stati non possono sottrarsi adducendo giustificazioni di diritto interno per esempio non possono neanche applicare la prescrizione a questo tipo di crimini di tortura come definito dal diritto internazionale non sono riconosciute le normali esimenti
Nei balconi non le normali regole rispetto all'immunità ma su questo adesso tornerò con un attimo più
Di precisione
L'altra fondamentale conseguenza è che i crimini di Nusco oggi Enza
Sono soggetti a quello che è chiamato il principio della giurisdizione universale quindi in teoria possono essere investigati possono essere oggetto di indagine possono essere perseguiti penalmente
Anche qualora questi fatti siano commessi
In territorio straniero da parte di stranieri rispetto a stranieri e questo è un qualcosa che abbiamo visto molto chiaramente negli ultimi anni in particolare in Germania dove sono stati aperti molti procedimenti
Per crimini internazionali crimini contro l'umanità in particolare la tortura commessa da siriani nei confronti di siriani in Siria
E e sono stati tuttavia questi procedimenti avviati e conclusi in Germania anche se non vi era alcun tipo di link giurisdizionale e la prevenzione della tortura a livello internazionale è anche erga omnes questo comporta che non sia sottoponibile alcun tipo di bilanciamento con altri diritti
Né può essere oggetto di temporanea sospensione questo è molto importante credo che si leghi poi al discorso che farà immagino anche il dottor Spataro perché il divieto di tortura resta pienamente valido anche in situazioni di emergenza inclusa in primo luogo la minaccia terroristica
Abbiamo visto però e che appunto ne parlerà credo anche il dottor Spataro che tali principi sono ciclicamente messi in tensione per così dire da eventi considerati straordinari per cui abbiamo per esempio dopo l'undici settembre
Abbiamo visto che il divieto assoluto di tortura è stato messo duramente alla prova e a a fatica retto all'assalto delle pratiche messe in atto dal governo statunitense con la complicità di governi europei inclusa l'Italia
Per fronteggiare appunto quella che era l'emergenza terrorismo a seguito degli attentati dell'undici settembre due mila e uno abbiamo visto no agli Stati Uniti ricorrere a quelle che chiamavano
Perché mi che di interrogatorio rafforzato Steen Carlo dei suoi tecnici s'che erano di fatto vere e proprie torture istituzionalizzate e tutto ciò ha scatenato anche un acceso dibattito sulla legalizzazione della tortura questo ci porta a riflettere e soprattutto a concludere che nulla esclude che ci siano altre situazioni estreme che possano mettere in tensione tali principi in modo irreparabile a livello internazionale e anche a livello italiano
E proprio per questo motivo dotarsi di una norma chiara priva di ambiguità il Rimini adeguatamente la tortura a livello interno e più che mai necessario
Quindi nei pochi minuti che mi restano cercherò di concentrarmi appunto su quali debbano essere i lineamenti di questo reato di tortura delitto di tortura alla luce delle fonti del diritto internazionale
E qua non voglio ripetere interventi che immagino sono già stati fatti nella mattinata quindi è chiaro che la punizione della tortura altrove innanzitutto la sua fonte primaria nel diritto internazionale sia pattizio col consulto denario e in vari strumenti no di che anno diversa portata è già stata richiamata la convenzione dell'ONU contro la corte tortura la carta del del mille novecentottantaquattro
Ma oltre a questa convenzione ve ne sono molte altre che debbono essere anche presa in considerazione
Perché in realtà non esiste un'unica nozioni di tortura a livello internazionale e l'ordinamento internazionale presenta delle figure differenziate di tortura ognuna delle quali risponde alle logiche di fondo del sottosettori cui appartiene cerco di spiegarmi un po'più concretamente in diritto internazionale chiaramente gli strumenti si differenziano a seconda che siano strumenti dei a protezione dei diritti umani quindi il cosiddetto diritto di diritti umani come può essere la convenzione Cutter del mille novecentottantaquattro
Ma ci sono anche altri strumenti come il diritto internazionale umanitario
E in particolare il diritto penale internazionale ecco quindi molto brevemente
Per quanto riguarda il diritto dei diritti umani
Quindi oltre alla convenzione sulla tortura dell'ottantaquattro che è chiaramente uno strumento pattizio di portata universale e a status di diritto consuetudinario ce ne sono
Altri a carattere regionale come la CEDU e la sua relativa giurisprudenza il Patto internazionale sui diritti civili politici del sessantasei la Convenzione europea
Per la prevenzione della tortura delle pene trattamenti crudeli inumani degradanti dell'ottantasette le sue integrazioni
E anche se non è vincolante per l'Italia importante menzionare la convenzione inter americana per la protezione punizione la tortura dell'ottantacinque
Parliamo anche gli strumenti non vincolanti sempre a tutela dei diritti umani però molto significativi per la loro portata come la dichiarazione universale dei diritti dell'uomo dell'ottantaquattro
L'African charter ora occhio umano in People sulla X e la a Nazareth ogni umano Rights tutte queste contengono un'espressa predizione della tortura che è come detto erga omnes e gli USA oggi sa poiché vi sono appunto gli strumenti di diritto internazionale umanitario e in particolare qui vengono in rilievo le quattro convenzioni di Ginevra del quarantanove con i relativi protocolli che vietano la tortura nell'ambito dei conflitti armati
E impongono incriminarla come crimine di guerra
Tra l'altro il Comitato internazionale della Croce Rossa internazionale riconosce la tortura come regola di diritto internazionale umanitario vale quindi per tutti gli stati a prescindere ripeto dalla ratifica dei trattati sottostanti
E va anche detto che nel diritto penali internazionale la tortura integra a certe condizioni
Due diversi crimini internazionali può essere un crimine di guerra o può essere anche un crimine contro l'umanità
E in questo senso ovviamente oggi il riferimento principale lo statuto della Corte penale internazionale ma queste nozioni erano già contenute negli statuti per il tribunale dell'ex-Jugoslavia nonché per il tribunale per il Ruanda e c'è una copiosa giurisprudenza prodotta da questi tribunali penali internazionali in materia
Ecco alla luce di questi strumenti che ovviamente per motivi di di tempo ora non possono essere analizzati nel dettaglio vorrei proprio facendo un estratto di quello che è l'argomento provare a analizzare pare una uno uno un'analisi in due punti solo due punti critici nel dibattito sulla nozione di tortura come fattispecie penale di diritto interno
E questi due punti critici che sono già emersi nella mattinata è sicuramente verranno approfonditi nel pomeriggio sono Bruno se la tortura debba essere incriminata come reato proprio oppure come reato comune e punto due se la tortura debba essere un reato a dolo specifico ecco ripeto il mio termine di paragone sono le fonti internazionali che Dio molto brevemente citato
Quanto al primo punto cioè se la domanda se la tortura debba essere considerata un reato proprio un comune come sapete la nozione di tortura adottata dalla carte
è quella di tortura di Stato il che rappresenta tra l'altro uno dei motivi di critica più insistenti che è stata mossa la normativa italiana adottata nel due mila e diciassette
Però bisogna prendere in considerazione anche gli altri strumenti in particolare l'articolo tre della CEDU il l'articolo sette del Patto internazionale sui diritti civili e politici
E noi stiamo qui che entrambi questi strumenti concepiscono la tortura comune illecito il coautore può essere chiunque
Quindi se da un lato la carte impone di incriminare la tortura di Stato adeguatamente andiamo dall'altro gli obblighi discendenti da altri strumenti internazionali che impongono di adottare misure idonea a prevenire e reprimere anche la tortura tra privati
Da questo consegue che per soddisfare gli obblighi internazionali assunti dall'Italia in materia di tortura la sola introduzione di un reato proprio del pubblico ufficiale non sarebbe sufficiente
Quanto al secondo punto vado veramente per grandi falcate se la tortura debba essere un reato doloso specifico
Ecco qui non vi è dubbio che l'assenza di alcun dolo specifico nella normativa attuale italiana
Non è considerata in linea con il precetto di fonte carte perché la priverebbe dei suoi elementi caratterizzanti come è stato notato
In senso contrario parte della dottrina ha notato che tale scelta normativa non andrebbe drammatizzata
Anche alla luce della modalità della condotte della gravità dell'evento lesivo richiesti in quanto l'aver eliminato i vari elementi finalisti ci della condotta
Tutt'al più espande ma non restringe la nozione e quindi non rischia di aprire indebiti vuoti di tutela rispetto al precetto di fonte internazionale
E tuttavia si potrebbe rispondere che il dolo specifico ha una funzione tipizzare ante questa funzione di pesante ancora una volta e messa in dubbio dalla dalla dottrina da parte della dottrina in quanto si nota una certa imprecisione nella formulazione
Come è contenuta nella normativa internazionale in particolare nella capp e quindi in realtà un'ampia capacità inclusiva dei vari scopi così da fare dubitare che esistano condotte che non vi rientrino
Ma soprattutto quello che è interessante notare è che si sposi o meno la tesi appunto della mancata efficacia tipizza anche di questi elementi finalisti ICI
Bisogna prendere atto che del fatto che a livello internazionale nella giurisprudenza dei tribunali internazionali penali internazionali si assiste a una graduale perdita di centralità dell'elemento finalistico
E questo è anche confermato dalla nozione di tortura che è stata adottata dallo statuto della Corte penale internazionale
Ecco un brevissimo cenno a o il Progetto di Codice dei crimini internazionali italiano che come forse saprete sotto il ministero di Marta Cartabia una commissione appunto di
Il Esperti di di di di professori accademici e anche di membri del Governo aveva aveva ammesso appunto per introdurre nell'ordinamento italiano appunto questo codice di crimini internazionali che tuttavia poi non è diventato legge a a causa della del cambiamento di Governo e per il momento l'iter legislativo pare essersi interrotto però credo che all'interno di questo progetto ci fossero un paio di agganci interessanti per appunto fare qualche osservazione finale
Perché a mio parere è proprio sul piano dei rapporti fra la tortura quale fattispecie
Di diritto penale interno e la norma che incrimina la tortura livello internazionale che si possono trarre appunto questi argomenti per concludere inquadrare quali debbano essere i connotati minimi di una fattispecie in materia di tortura nell'ordinamento penale italiano e quindi gli obblighi legislativi in tal senso
Ecco qui abbiamo già accennato al fatto che lo statuto della Corte penale internazionale preveda tortura sia come crimine l'un contro l'umanità che come crimine di guerra
In entrambi queste definizioni non si fa menzione delle finalità alternative di cui all'arcata e non si richiede alcun dolore specifico configurando un reato dolo generico
Di conseguenza ai sensi dello Statuto della Corte penale internazionale l'infezione delle sofferenze non richiede alcuna specifica finalità e la tortura può essere commessa per motivi puramente arbitrari
Posto che la condotta debba essere inserita però in un contesto a seconda che sia crimine contro l'umanità attacco esteso un sistematico contro la popolazione civile oppure se si tratta di crimini di guerra in connessione con un conflitto armato
Quindi questa opzione di rinunciare alla prescrizione normativa degli scopi ha trovato molti riscontri anche in altre legislazioni nazionali anche a livello europeo ed è stata in effetti salutata con favore da molti studiosi proprio al fine di evitare quelle che sono chiamate zone di impunità no indesiderabili zone di impunità
Quindi senza anche senza una necessità esplicita di riconoscere obblighi vi incriminazione derivanti dallo Statuto di Roma
Alla luce di quello che il principio di complementarietà e delle riflessioni che erano state poste alla base dei lavori della commissione guidata dal professor Palazzo e dal professor Pocar appunto di cui ho fatto parte del due mila ventidue avevamo redatto all'interno di questa bozza di codici dei crimini internazionali alcune fattispecie alcune norme che erano proprio atte a incriminare la tortura come crimine internazionale
E qui potete vedere il progetto è stato pubblicato sul sulla rivista on line diritto penale contemporaneo non vi leggo le norme ma vi do qualche riferimento
La tortura quando il quale crimine contro l'umanità
Era contenuta all'articolo trenta del Progetto e appunto puniva
Chiunque compia sulla persona sul tipo sottoposta anche di fatto al suo controllo alla sua custodia potestà vigilanza cura assistenza atti donne aggiornare gravi sofferenze
Fisiche o trauma psichico ovvero ha sottoposto tale persona un trattamento inumano e degradante
E c'erano coi delle differenze a livello sanzionatorio ovviamente fra quella che è la tortura e quello che il trattamento inumano e degradante e poi c'erano delle forme aggravate qualora questi condotte siano connesse dal pubblico ufficiale la stessa una parallela definizione era inserita all'articolo trentanove dell'articolato sarà le condotte che costituiscono potenziali crimini di guerra
Se integrate con il necessario elemento di contesto che ripeto è il collegamento con un conflitto armato
Ecco in conclusione purtroppo la sorte di questo progetto di Codice di crimini internazionali è molto incerta al momento
E pare da quello che il comunicato che è uscito dal Consiglio dei ministri dello scorso anno del sedici marzo due mila e ventitré che proprio le fattispecie dei crimini contro l'umanità inclusa la tortura abbiano incontrato una opposizioni in sede di discussione in Consiglio dei ministri
E siano state per così dire amputate dal disegno di legge che sarebbe stato approvato ma di cui non si ha notizia da allora dal consiglio dei ministri in data sedici marzo due mila e ventitré
Questa circostanza cioè di un progetto di legge sostanzialmente scomparso in unita alla proposta di legge sempre dello scorso anno hanno venti di di due anni fa in materia di tortura quindi con l'abolizione dell'articolo seicentotredici e il l'inserimento di una possibile aggravante comune dell'idea
Credo un quadro gravissimo un quadro gravissimo di arretramento sostanziale del nostro Paese in materia di tutela dei diritti umani e che rischia di vedere scomparire il reato di tortura tu cura dal nostro ordinamento
E qui vorrei giusto incidentalmente ricordare che l'articolo seicentotredici mis in questi anni è stato utilizzato dai giudici italiani in diversi importanti casi riguardanti crimini gravi crimini contro l'umanità commessi nei confronti dei migranti rifugiati
Che torturati Livia provenienti da altri Paesi subsahariani sono poi giunti sul territorio italiano dopo essere passati davvero dall'inferno delle torture invidia ecco
Credo che privare i magistrati italiani anche di questo strumento tanto più senza vere al contempo introdotto le fattispecie dei crimini internazionali e in specie dei crimini contro l'umanità nell'ordinamento interno
Rappresenterebbe un vuoto di tutela davvero intollerabile
Vi ringrazio per l'attenzione mi scuso se ho un po'corso e
Qui mi fermo
Non la sento toh
Erede credo che la Camera Penali Vitorino a Biella microfono staccato proprio su insomma
Così si sente nessuno
Io adesso sì
Grazie professore se non viola perso la parola al dottor Armando Spataro una lunga carriera di magistrato nell'ufficio del pubblico ministero che terminata proprio qui a Torino con il procuratore della Repubblica il tribunale
Presentato credo sbagliare il venivano coordinatore del primo pool antiterrorismo costituito in Italia presso la Procura di Milano quando era procuratore aggiunto
Componente d'un comitato che se avessimo parlato una settimana fa avrebbe non ha avuto contenuti ben diversi rispetto a quelli che e per la sua vita possono essere oggi prostrati dal risultano spartana come persona per la quale si era così do questo comitato c'è da allora della sua esperienza professionale con questi profughi internazionale del suo impegno svolto nell'ultimo quelle per personalmente non i singoli libertà di stampa
Grazie
Quel giorno ovviamente grazie che ha organizzato l'evento per l'invito grazie le parole perse proprio l'ostentazione
All'avvocato Mussini detto questo dico subito che il mio intervento
Sarà fruttuosa esperienza pratica di pubblico ministero come è stato appena ricordato ci sono stati eccellenti giuristi che hanno esaminato tanti aspetti normativi
Del tendenze sovranazionale io vorrei parlare invece di quello che ho verificato nella mia esperienza di pubblico ministero smentendo ultima affermazione confermandone alza denunciandone alcune alcuni fatti denunciano alcune facce sconosciute
Anche criticando la scarsa attenzione a livello sovranazionale c'è rispetto a questo tema
Dico subito che io mi sono occupato nella mia attività di pubblico ministero però oltre quattro decenni
Di terrorismo interno anelli prima di mafia del terrorismo internazionale
Di immigrazione intesa
Come contrasto di quelle legale ma anche sostegno per la tutela dei diritti fondamentali dell'immigrato e poemi permettono anche di fare un cenno caso attualissimo di Julian Assange
Che a mio avviso richiama anch'esso i temi di cui stiamo parlando oggi allora dico subito che c'è un fil rouge che lega tutte le mie osservazione
E cioè il fatto che il nostro sistema giuridico quello italiano è riuscito a contrastare tutti questi fenomeni senza farla ricorso violazione dei diritti fondamentali e tanto meno a Tortora
Se casi di violenza vi sono stanche
Essi non possono essere generalizzante i sì da attribuire all'intero sistema la tendenza all'uso di violenza e comunque sono stati anche puniti individuati come tali
Ovviamente non posso qui non è il caso di fronte persone esperte
Di fare tutto un excursus storico sull'emerge della coltura altrimenti dovremmo partire evidentemente da Manzoni Pietro verde e così via
Diamo scontato questi argomenti mentre vorrei subito ricordare parlando di terrorismo che cosa a cosa serve la tortura secondo chi la teorizza c'è persino chi ritiene che si debba legalizzare l'uso tortura livello
Internazionali allora chiaramente vi è chi considera l'autovettura uno strumento efficace per garantire la sicurezza dei cittadini o di una comunità
E questo è un abuso del il concetto di sicurezza sia nel rituale
Collettivo va bene
In particolare si pensa che questo possa servire anche a contrastare il terrorismo il nuovo partito dal mutuo in particolar modo il terrorismo internazionali metteremo come si tratta di una vera e propria sciocchezze parlando del terrorismo interno
Il discorso for prontamente molto sintetizzabile intanto con alcune frasi importante come il giudizio che pronuncio Pertini alla fine degli anni di piombo che io colloco del mille novecentottantotto poi ci sono stati anche tre episodi successivi se novantadue nel due mila e due nel due mila e tre
Ma isolate rispetto alle decine anzi centinaia di morte tra omicidi stragi che ci sono state in precedenza
Pertinente dire che noi avevamo sconfitto amo l'orgoglio di poter vivere da sconfitto il terrorismo nelle aule di giustizia e non agli Stati chiaramente alludendo proprio all'utilizzo della dottore
E anche il professor Vittorio Grevi
Che io continua a pressare come grandissimo procedura penalista penalista che era anche consigliere invece di quello che ritengo più grande politico degli ultimi decenni Virginio Rognoni nera consigliere
Assoluto ebbe a dire che il sistema italiano nonostante qualche come dire torsione nonostante qualche criticità aveva ottenuto tenuto sul piano dei rispetto dei diritti fondamentali ovviamente abbiamo il tempo altrimenti vi passano in rassegna tutte le leggi approvate i loro contenuti gli aspetti critici che offrono disapplicate se qualcuno dovesse interessare erano faccio sapere anche al posto del tonica
Negli ma non lavoro più approfondito queste quattro parole
Importante anche il fatto che nel contrasto dei servizi ma anche dei terrorismi anche Nicola internazionale
Non sono mai stati utilizzati i servizi di sicurezza o agenzie di informazione o servizi segreti chiamato dei rumori che m'avete capito che si tratta perché il sistema italiano come dire ben disciplinare diversa competenza dalla polizia giudiziaria che deve cercare le prove per reati le agenzie di informazione che si occupa della prevenzione dei rischi tanto che solo di quella tanto che se qualcuno dei servizi uno dei funzionari oggetti fa parte dei servizi stessi
Entra in possesso in possesso notizie di reato deve attraverso il vertice passarla immediatamente alla polizia giudiziaria che a sua volta deve immediatamente informare il Pubblico ministero quindi molto molto importante questo unitamente ma il fatto che comunque non si deve mai pensare come qualcuno dice che come dire la tortura se effettivamente utile
Per prevenire anche per avere notizie vedremo persino quello che dice il Senato americano presso l'assoluta inutilità
Degli strumenti normalmente usati la privazione del sonno ascolto forzato e musica tutti a tutto volume la solubilizzazione scosse elettriche eccetera eccetera
E importante per il contesto internazionale che è oggetto di questo incontro al cui
Rimandano tutti i settori in cui mi sono occupato anche ricordare
Comunque le forme di tortura che possiamo immaginare esistono esistono sono praticate anche altrove
Amnesty International nel suo rapporto annuale ha fermato nel due mila ventidue che ben centocinquantasei Stati monitorati
Ma hanno evidenziato tutto questo sono stati almeno novantaquattro quelli che sono risultati USA del torture e maltrattamenti assimilabile tortura quarantasette quelle in cui sono stati addirittura Morlotti
Conseguenti all'uso della tortura sul terrorismo interno una sola parola voglio dire così punto siamo persino sembra rendere più leggero questo discorso ho già detto che non è stato utilizzato alcun sistema di violenza o vi sono stati dei casi come quello del sequestro Dozier
Per esempio in cui sono immerse del vicenda che rimangono in violenza sono stati processati e condannati a chi ne sono state coloro che non sono state il responso
Ma il sistema attento proprio per quella legislazione garantita più che garantista di cui ho parlato di cui il merito va ascritto a Rognoni vorrei soltanto dire che
C'è un caso che però mi riguarda perché
Credo che verrà sentito parlare di Cesare Battisti il terrorista otto ore di più omicidi
Mentre era in corso la procedura per la storia sua esposizione dal doversi limitare nel due mila nove ed era assistito oltre che dagli italo-francesi
Che senso del sapere un cavolo di quello dello societario sosteniamo le ragioni ha assistito anche dal ministro con la giustizia tasso che ammiro
Bene Battisti lasciavano intervista dal carcere in cui dichiarava che ove fosse stato consegnato all'Italia avrebbe rischiato di venire ucciso
E sembrano dargli credito i brasiliani tanto che il ministro
Annunciò la decisione presa cercando tesi veniva concesso l'asilo politico perché avrebbe potuto essere sottoposto a persecuzione vitale per le sue convinzioni visto che era innocente per tutti i giudici liberamente
Però una settimana
Dopo addirittura un senatore brasiliano dà lettura in Senato di una lettera diciannove pagine che aveva inviato a Ciro De Battisti alla Corte Suprema brasiliana
Che doveva decidere sulla sua estradizione
E in cui scriveva che era innocente per l'omicidio costati Jerry Gastone
Affermando che tra l'altro che in Italia virgolette durante i processi degli anni di piombo ci siano delle torture dei pentiti ed utilizzato correntemente con un'intensità specifica da parte del procuratore Armando Spataro
E la terribile averlo come procuratore prosegue Betty Battisti Spataro alla guida dello schema di tortura nell'aria di Milano quindi almeno a me collocava in una posizione di vertice né nome dal Po
Ovviamente però Battisti è stato dato in Italia alla fine ha confessato tutti gli omicidi essere mangiato tutto ma ovviamente a nessuno Ornella Barra va be continuo come capo del Fortore in Italia per quanto riguarda il settore invece del contrasto alla mafia sostanzialmente non si è posto questo problema
Perché magari li accusano fatto più riferimento alla promessa di ricordi trattamenti
Favorevoli creato dei mafiosi che avrebbero collaborato con la giustizia ma salvo che io ricordi male
Correggetemi pure non rammento casi di mafioso gli avvocati i mafiosi abbiamo denunciato come scendere dal mancanza di fondamento di queste tanto alle denunce
Come dire trattamenti violente ci tutto diverso il contrasto del terrorismo internazionale principi prego richiamarlo sa è al massimo di matrice islamista non chiamato mai turismo islamico perché quella religione non prevede affatto l'usato la violenza gli omicidi
Per come dire l'affermazione di principio religioso in cui si chiede ecco che
Su questo in questo campo invece ho una discreta esperienza anche perché ho fatto parte per vari anni
Di un comitato di studio York Diversity in cui ci si occupa ma anche da questo non potrò dimenticare le teorizzazioni di alcuni
Secondo studiosi anche professori americani e che spiegano per esempio John Ballard capo sosta Fanti solismo del Pentagono
Che sei terroristi fanno una guerra noi dobbiamo rispondere con la guerra ma poi sono nemici particolare per cui li chiamano aliena Nikon battaglia dicevano però che usava metodi duri così si tipo è utile per il terrorismo anche i bombardamenti sui civili ricorda solo questo perché riguarda l'accusa mossa da Assange
Dopo i bombardamenti su Falluja diceva questo studioso gli abitanti dalla città distrutte erano più contenti avevano avuto votare in gran numero quelli ammazzato bambini civile eccetera
Tutti contenti si son messi a votare li contestavo
Insieme ad altri due europee come Baltasar Garzon al giudice tedesco di cui non ricordo il nome li contestano che il diritto bellico se guerre comunque deve rispettare la Convenzione di Ginevra i protocolli addizionali l'accusa di risposte si va be voi avete subito
E in Francia scusatemi Spagna c'era anche Baltasar Garzon con dentro in Germania e Italia regimi dittatoriali qui adesso correlazione fatte i garantisti va be
Comunque sia ci sono tanti episodi
Presunti studiosi che
Potrei citare
Ricordo anche di
Un
Tale stile Rodrigues ebbe a dirmi nulla di queste riunioni
Lui era stato il super Vito il supervisore dell'interrogatorio detenuti a Guantanamo
A chi obiettano l'utilizzo di metodi inaccettabili rispondeva ma come facciamo ad ottenere informazioni strategiche se si deve applicare la Convenzione di Ginevra non basta offrire un bulgaro al pesce
Che in effetti Simone devono essere strumenti tra membri cultura perché non ho mai mangiato non voleva al pesce va be ovviamente a quel punto il nell'elaborazione dottrinale crescevano
Credo che abbiate sentito parlare del professore di diritto ad Harvard Alan Dershowitz va bene il quale diceva sarebbe accettabile torturare
Un terrorista catturato che si i rifiutasse di di rileva di rivelare
Dove è stato rispose una bomba innescata che provocherà morte distruzione quindi ecco diceva Dershowitz turista cattura
In possesso dell'informazione chiave sua bomba nucleare a Times Square
Times Square a New York con quella che il ministro esce dal coro colloca London ricordare le norme più ma voglio dire sarebbe opportuno torturarlo e allora a quel punto tanto vale legalizzare la tortura queste
Affermazione
Son tante no non una lista che non fece mai sono esasperato raccoglitore di tagliatore di ostico l'intervento
Queste affermazioni si moltiplicano
Ci fu anche dinanzi alla Commissione del Senato USA un attorney general che era stato già segnato da Bush quella carica in America l'Attorney General essi Ercole generale
Che il ministro della giustizia
Al quale aveva il quale alle domande che gli chiedeva se considerasse il waterboarding una forma di tortura saprete
La simulazione dell'annegamento con il volto con la testa messa sott'acqua rispondeva sei waterboarding equivalevano tortura allora esso non è costituzionale
Ho sentito Phoebus riferisse sopra i cittadini americani devono sapere che qualsiasi tecnica noi usiamo essa dentro la legge a suo avviso vota bordi io non parlo delle tecniche c'è il nemico può fuori
Allora per il waterboarding
Una forma di tortura se usata dai e meno luce
Non lo so non so se siete stati ho visitato il Museo delle torture otto non prendo in Cambogia tremendo con le fotografie e gli strumenti ancora lì né un forma di tortura suo sapore francesi in Algeria temete la tecnica
Di interrogatorio e qui però ricordiamo che il Parlamento europeo il Consiglio d'Europa
Hanno emesso una serie infinita di relazione di Risoluzione va bene hanno anche chiesto l'Istat i europei precise notizie
Sull'utilizzo di tale strumento sulla conoscenza che avessero rispettivi governi di quali strumenti la risposta strana il Silenzio e anzi nei casi in cui vi sono state inchieste
è stato apposto il segreto di Stato per impedire indagini va bene prontamente però proprio negli Stati Uniti nel due mila e quattordici è stato approvato il rapporto fra instant a dal Senato a grande maggioranza
Che ha rivelato con anche solo una parte circa cinquecento pagine agli oltre sei mila cinquecento che ne costituiscono tutto il lavoro ha rivelato la effettiva consumazione difensore di tortura
Come ammesso da esponenti della CIA
I quali hanno anche aggiunto questo sottolineato va assoluta inutilità del della tortura a quei fini smentendo quindi tutte le sciocchezze vengono dette no
Fermo restando che se anche fosse vero che cosa tortura si ottengono notizie importanti per prevenire e contrastare non possiamo certamente utilizzati nella mente
Ora questo punto commento pure che vi fu non è uno studioso americano
Che aveva fatto uno studio internazionale parlando della assoluta inutilità
Parlava in parte o dal mondo del suo viaggio sul Mekong dove aveva studiato la storia delle torture in quella zona accertando che
Erano stati torturati eccetera persone accusate di essere cattolici scegliete i politici
Precedente regime cambogiano eccetera in realtà quello che era vero che non sapevano che sapevano parlare il francese che non ha colpa molto
Caso Abu Omar
Da te tranquilli non vi racconto le indagini però un caso che rimanda all'Italia e rapporti con altre stanti va bene allora il fatto credo che sia noto là sotto il tormento la Ternana ormai superato prendi perché per nel febbraio del due mila e tre
Viene rapito a Milano o un Imam egiziano Abu Omar sospettato di terrorismo era oggetto di indagine va bene indagine furono danneggiate dal rapimento e dal suo trasferimento in Egitto
Era stato materialmente rapito da un complesso di ventisei appartenenti alla CIA americani
Con la complicità di vertici del SISMI uno dei due servizi segreti italiane va bene
Questo lo affermo in maniera radicale anche perché è confermato in dettaglio da una sentenza costoro per i diritti dell'uomo perché che cosa avviene
L'indagine complessa sarebbe anche interessante se qualcuno non interessa insomma conosceva
Così almeno sono stati condannati in base alle indagini di alto livello tutti gli americani della CIA sentenze definitiva
Per quanto riguarda gli italiani sono stati
Condannati in secondo grado ad una pena persino più alto di quelli tacevano di quello degli americani
Ma a causa della apposizione o opposizione del segreto di Stato va bene la corpo
Costituzionale
Ha dichiarato inutilizzabili le prove
Che erano state raccolte perché ritenute coperto dal segreto di Stato suo fare un'azione dei governi e quindi annullato quella condanna della Cassazione a sua volta ha dovuto annullare la condanna su ricorso dell'imputati disertore polvere
Mancini quello uomo fotografati non solo sulla decorrenza e così via va bene allora
Quindi per quanto riguarda il processo italiana condanna definitiva di tutti gli americani condanna anche di alcuni esponenti italiani Emma l'imputata di favoreggiamento
Per i cinque o sei condannati per concorso nel sequestro di persona al mutamento non doversi procedere perché le prove raccolte erano coperte da segreto distratto proprio come dire
Ne parlavo prima
Con collega tutine di realtà avremmo potuto fare del processo anche adesso
E mi ha contestato il sequestro di persona normale seicentocinque ma sarebbe stato procedibile anche oggi perché era contestata l'aggravante di aver commesso il reato da pubblici ufficiali
Nel governo chi appartenenti ai servizi segreti
Non esisteva allora il reato di tortura che il processo pensare riguarda un fatto del due mila e tredici che cosa avviene nei però non resta lì
La fine dell'iter del non finisce lì il processo
Perché Abu Omar e sua moglie ricorrono alla Corte europea dei diritti dello la Corte lo vedete l'uomo con la sentenza del proprio sedici condanna duramente il governo italiano per l'apposizione del segreto di Stato scrivono
Decisa per garantire l'impunità degli italiani
Lo condanna per violazione del divieto di
Tortura trattamenti disumani o degradanti del diritto la libertà la sicurezza al rispetto alla vita privata del faro della vita privata e familiare
Diritto ha voluto alla tutela giurisdizionale effettiva
Il segreto di Stato
Oggetto della condanna era stato apposto da tutti i governi italiane che si erano succeduti partendo da quello di Prodi Prodi primo capo Presidente del Consiglio che pone con quel segreto
Fanno seguito Berlusconi Monti letta poi Renzi ma per una parte diverso riguardanti i documenti sequestrati e non al bus
Quindi tutti colmarla
Corto per i diritti italiani
Critica duramente la Corte costituzionale e la critico in sì una sentenza inaccettabile di cui ancora non so darmi ragione mi spiace che non non ci sia ne interlocutore ma non è una sentenza che si possa accettare senza rifletterci tanto che tantissimi giuristi l'hanno criticata
Inclusa anche la Corte di cassazione che ha dovuto prenderne atto però non vuole la condanna dalla Corte d'Appello va bene
La c'è il look nello stesso tempo
Critica appunto duramente la Corte Costituzione anche presente la Repubblica che ha concesso delle grazie in relazione alle condanne degli americana e allo stesso tempo
Nello stesso tempo che fa fa anche un la cottura pretese una una traccia i confini confida al contrario allarga i confini dell'azione dello magistrature
Italiana esprimendo appunto il suo apprezzamento per l'indipendenza di cui aveva ha dato prova la magistratura italiana nonostante l'opposizione del governo se lo ricordino anche
Coloro che ritengono che la futura separazione delle carriere
E che si appresta all'orizzonte contro la quale molti scendere in piazza ma i comitati per il no se oralmente da coloro che pensano che il Pubblico ministero sotto l'esecutivo in fondo che fa l'ho detto a me in un dibattito l'ex presidente della camera penale Caiazza ai quali contro questo rischio dice bene ma poi alla fine se anche il PM sta sottoposi motivo
Io penso che sarebbe di una gravità assoluta vado documento velocissimamente rinchiudere non so che non è non è che era lì lo so che lui non è che il rito questo voglio invito anche gli avvocati ce ne sono tanti a partire dall'avvocato
Coppi e tanti altri ancora che del Polo che sia una sciocchezza assoluta questi cooperazione internazionale è un deficit quello che in questo campo si rileva
Poiché nonostante la le
TAN per ragioni di dissenso che possono infettarsi e nei rapporti tra gli Stati diversità ordinamentali l'uso dei servizi segreti che alcuni Paesi viene ammesso per le indagini
La la la prevalenza di una sola Nismo investigativo di tipo politico stando ai documenti come un credo bene bisognerebbe curare con attenzione
La collaborazione tra nazionale e mi auguro che possono essere superati i limiti che attualmente sono presente l'attività delle Polla proprio perché non è competente nel campo del terrorismo del contrasto alla mafia nel risolverebbe il suo perché la cooperazione ma fatta vivere concretamente ultimi due ma veramente Thatcher rapidissimo immigrazione immigrazione è stato già detto da Chantal Melloni
Un altro campo nel quale è presente la pratica di trattamenti disumani e degradanti basti vedere le richieste che sono state aperte sui campi di una volta si chiamavano centri di identificazione
Espulsione come se fossero romantico questo oggi si chiamano centotré per la ci Pier
Centri per per il rivale chiedo scusa gravissimo e infine al caso Assange
Il caso Assange sono state anche queste elencate da Santa Mellone io ho contato almeno dieci dico dieci convenzione internazionale risoluzioni trattati istitutivi
Che equiparano la tortura fisica al trattamento inumano e degradante cui è stato sottoposto Assange
Quindi il nodo no tortura giudiziaria e così viene chiamata per ottenere notizie
Ma trattamenti veramente degradanti ed è una questione questa che rimanda ai la violazione dei diritti fondamentali e il divieto appunto di questi trattamenti
Rimanda alla tutela dovuto della libertà di stampa che evidentemente Assange garantito consentendoci di conoscere i crimini contro l'umanità rimanda al
Segreto di Stato è falso quello che è stato fermato e Stati Uniti giornali americani l'hanno detto che siamo stati messi a rischio molti di coloro che hanno partecipato a queste vicende ha seguito della pubblicazione dei video da parte di Wikileaks falso dimostrato ancora
Violato il principio di un delitto giusto e ancora una volta emerge la una sorta di come dire
Dipendenza di servilismo giudiziario perché in questa vicenda non sono coinvolte soltanto gli Stati Uniti ma anche con attività niente affatto apprezzabili la Svezia
Che in un primo momento incrimina saggi per un presunto reato sessuale risultato inesistente non solo fine di farlo tenere dentro cui potrebbe scattare le sanzioni
La Gran Bretagna che pure è considerato un paese di fini giuristi di tutta la dirigeva diritte infine alle quando e prima coglie in asilo politico assalirci Polillo
Lo spende anzi consente alla polizia inglese di entrare nell'ambasciata ecuadoregna dove c'era l'assassino per una vicenda che ha avuto il ventiquattro giugno una svolta importante vedremo comanda adesso prima ha detto che sarebbe atterrato Camber Julian Assange dovrà essere prestato un tribunale americano vedremo un però trova io ho fatto parte dico subito rifiuto sia del di un comitato faccio parte ancora di un comitato per i diritti male in favore della tutela dei migranti si comitato possa perché è un merito soltanto perché credo che sia anche prima di essere impressione aderito al primo
Perché credo che sia un dovere di tutti parlare conosce non possiamo concederci alcuna forma di silenzio quando parliamo di trattamenti disumani che violano i diritti fondamentali degradanti di tortura guai a consentire come fanno tanti governi e come ha fatto anche quello italiano il silenzio scusata per le cinque
Ringrazio il dottor Spataro presso l'intervento atterrito dai dati che peraltro purtroppo conosciamo che ha riportato su quanto all'aperto lo sa ancora praticata in tanti stati che fanno parte di questo nostro consesso umano
Continueremo con urina come nessun altro se nel dibattito sulla separazione delle carriere prima di passare la parola però a Elisabetta Zamparutti che era componente italiano del comitato per la prevenzione della tortura del Consiglio d'Europa
Perché anche la tesoriera nera con le colonne portanti in breve su Giorgio Nessuno tocchi Caino permettetemi una breve considerazione con parole che peraltro non sono mie ma sono
Quindi o politici
Ora onorevoli colleghi
Ricordo che nel settembre settembre scorso al congresso dell'Unione Parlamentare europea nel discutere un disegno il preliminare di costituzione federale europea
Ci accade di imbattersi in un articolo nella sua semplicità più terribile di qualsiasi invettive vietata la tortura nel leggerlo abbiano provato un'impressione di terrore
Al contempo onorevoli colleghi bisogna confessare chiaramente che oggi in tutto il mondo civile nella minuti un'Europa Occidente Oriente e anche in Italia non solo esistono ancora prigione crudeli come ai tempi di Beccaria
Non esiste ancora in forme ancor peggiore che i tempi di Beccaria la tortura per ora il ventisette ottobre mille novecentoquarantotto alla Camera dei deputati Piero Calamandrei
Quando fece il suo discorso per richiedere all'istituzione di una commissione d'inchiesta parlamentare il modello tortura e l'altra sul sono stato in carcere nel carcere dei carceri credo che la situazione che abbiamo di fronte in questo momento in questo Paese
Giustifichi la costituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta supercarcere il perché
Non lo dice chi parla aveva detto a suo tempo aveva tredici ripetutamente il presidente Giorgio Napolitano lo conferma nella sentenza
Con declaratoria di non seguire investimento hanno comunque potente mito legislatore evidentemente di massima ascoltato alla Corte costituzionale
Nel nell'ottobre del due mila tredici con l'intento presente quattro la condizione di sovraffollamento una convinzione che comporta un trattamento disumano e degradante nei confronti delle persone che sono ritenute
Detto questo tasso la parola a Elisabetta Zamparutti
Grazie darebbe cercherò di rispettare l'orario di conclusione alle tredici e trenta e quindi a di e se il più sintetico possibile
Hanno intanto grazie per questo incontro grazie alle Camere penali di Milano Piemonte occidentale e grazie anche di un invito nell'ambito di questo momento di riflessione sui profili internazionali lo dico perché a fronte delle esaurienti disamina
Ed analisi anche delle normative e che esistono a livello internazionale su questo e ma io sono profondamente convinta che esce in Italia noi abbiamo alla fine introdotto il reato di tortura questo è avvenuto fondamentalmente perché facciamo parte di una comunità
Internazionale a abbiamo ratificato la convenzione contro la tortura siamo parte del consiglio d'Europa e quindi su di numeri tabù intorno all'obbligo rispetto appunto
E alle Nazioni Unite prima
E poi anche rispetto all'adempimento delle sentenze della Corte europea per i diritti dell'uomo che ci hanno indotti finalmente seppure con decenni di ritardo ad introdurre il reato di tortura nell'ambito della comunità internazionale esistono però anche degli aspetto cioè ci sono state in un certo senso innovativi intanto in ambito di Consiglio d'Europa quanto però in ambito di nazioni unite
Con l'introduzione di organismi di monitoraggio ai fini della prevenzione della tortura mi riferisco al Comitato europeo per la prevenzione della tortura ma mi riferisco anche al sottocomitato delle Nazioni Unite insomma han perso la tortura con il sistema dei meccanismi nazionali di prevenzione e vedo in questa sala fino all'inizio del nostro incontro sia in ieri se che in maniera encomiabile ha svolto il però di garante di componente dell'Ufficio del Garante nazionale
Per le persone private della libertà personale così come anche Bruno Mellano che di questa Regione il garante delle persone private
Della libertà a personale e quindi io vorrei
Focalizzare l'attenzione sul prezzo complemento della prevenzione della tortura perché gli ha ricordato a all'inizio di in questa mattinata il professore ha non con una Zanon a ricordando Aldo Moro che aveva non dichiarato di introdurre anche l'aspetto della violenza morale come elemento legato a possibili forme di tortura e mi piace riprendere la figura di Aldo Moro proprio perché in questo dibattito di oggi ci siamo molto coalizzati giustamente si accorge in sede di camere penali sull'aspetto produttivo e quindi la definizione del reato e quant'altro Aldo Moro voglio ricordarlo anche qui cioè richiamandosi a un filosofo tedesco non sembra bloccata
Affermava
Che più che cercare un diritto penale migliore bisogna cercare qualche cosa di meglio del diritto penale in questo senso
Ritorno sull'importanza di questi organismi di prevenzione della tortura perché in fondo se si lavorasse sottrarsi se si concentrasse l'attenzione c'è un momento della prevenzione potremmo direi di aver risolto in buona parte questo questo problema io faccio parte anche del comitato europeo per la prevenzione della tortura qui io parlerò comunque a titolo personale in quanto tesoriera di nessuno
Perché Taylor e però alcuni settori organismo svolge indubbiamente una funzione un ruolo molto importante attraverso quelle che sono le visite nei luoghi di privazione
Della libertà personale visite che vengono comunicate con un certo anticipo al
Paese oggetto della visitati punizione periodica oppure anche mirata se si tratta di approdo approfondire un un aspetto un problema al specifico di quel
Paese e non ha un assunzioni diciamo giudicante tanto piuttosto di raccolta di elementi volte a a formulare delle raccomandazioni che possono aiutare i governi e gli stati appunto a prevenire i maltrattamenti la tortura e le punizioni le i trattamenti inumani
O degradanti è un organismo che opera su due principi fondamentali quello di cooperazione di confidenzialità ed è molto ad aiutare effettivamente quindi non aggiudicare non a criticare ma ad aiutare le istituzioni a a mettere in atto tutto ciò che serve per evitare chiesti consumi una violazione dell'articolo tre della Convenzione europea per i diritti dell'uomo che appunto vieta la tortura trattamenti o le punizioni human pronti però degradanti della concetto di cooperazione cioè ovviamente anche quella dell'implementazione dell'attuazione delle raccomandazioni che il CPT avanza nel corso del suo
Operato a fronte della mancanza della quale cooperazione
Per arrivare al diciamo l'adozione dell'atto estremo che è quello di una di una dichiarazione pubblicata nella quale si critica in particolare alcuni aspetti del appunto del della situazione interna dello dello Stato è una dichiarazione che a volte il Governo stesso chiede per potere essere così maggiormente anche
Spinto a a introdurre le riforme necessarie ma che a volte viene presa anche contro
Diciamo la volontà del del Governo spesso questa attività di prevenzione il comitato prende in esame le l'intero al processo e i vari momenti di privazione della libertà personale andando dal momento iniziale legato alla all'arresto dove fondamentale che vengano rispettate le garanzie basilari ad evitare forme di tortura maltrattamenti che sono la possibilità di chiamare il diritto di poter chiamare subito un avvocato il diritto di poter comunicare subito l'avvenuto arresto a familiare una terza persona di fiducia
Così come il diritto a potere consultare e vedere un medico la persona lo lo ritenga necessario dal momento iniziale il Comitato europeo per la prevenzione della tortura monitora anche poi quelle che sono le condizioni di vita nei luoghi di privazione della libertà
Personale con una crescendo anche di sfide
Perché se il monitoraggio riguarda indubbiamente la privazione della libertà nelle carceri dove il problema del sovraffollamento
Non solo nel nostro Paese ma nell'intero palazzo del Consiglio d'Europa diventa sempre più più pressante e e più ingombrante in termini di buon funzionamento di quello che può essere la vita in in un carcere c'è anche l'espansione diciamo della propria competenza rispetto agli istituti psichiatrici alle case di cura o ai centri per per migranti in questo monitoraggio dicevo il CPT arriva anche a valutare e a osservare il momento in cui a la magistratura poi procede anche nei casi relativi
A forme di tortura di maltrattamenti questo io voglio ricordare anche quanto è stato fatto rispetto detto rispetto al nostro Paese
Perché
E lo dico per sottolineare l'importanza secondo me è di mantenere sempre aperto un canale di dialogo con questi organismi sovranazionali con il con i quali comunicare ai quali info
Informare anche rispetto magari ai casi che che ciascuno di noi di cui ciascuno di noi può venire a a conoscenza
Io vorrei ricordare ad esempio come nella visita che è stata fatta a una visita ad hoc con il De Mille e dieci il caso Cucchi venne preso espressamente in esame da parte del Comitato europeo per la prevenzione della tortura quando arrivano anche a chiedere conto e ha ragione al nostro o il governo del Pibe il perché rispetto a ipotesi relative al fatto che i carabinieri avessero potuto infliggere
Quello che hanno infinito a tutti prima che venisse portato davanti ai magistrati eppur questa ipotesi fosse stata lasciata cadere nel momento in cui il CPT era avvenuto in Italia
E arrivando gioca allora alle conclusioni a cui poi i si si è arrivati anni anni dopo ma ricordo anche la visita che fu fatta nel due mila e ventidue quando il CPT
Chiese conto in chiesa di essere informato rispetto alle vicende accadute a Santa Maria Capua Vetere mettere a quanto accaduto anche qui nel carcere di Torino
Andando anche a chieder conto di segnalazioni fatte da parte del Garante nazionale
Rispetto a quanto accadeva nel carcere di Viterbo e alle modalità con il procuratore aveva proceduto o meglio dire non aveva proceduto in in quel caso quindi lo dico appunto per del sottolineare quanto
La creazione di un diario vuoto
Di una comunicazione costante tra a tutti coloro che operano per cercare di prevenire la tortura e in maltrattamenti sia sia fondamentale è fondamentale anche perché a mio giudizio soprattutto quando qualcuno non ne immerso totalmente in un problema come può essere
Un organismo esterno che sta a Strasburgo che si compone
Di persone proveniente dai quarantasei Paesi in realtà sarebbero quarantasette ci fa ancora parte la Russia perché è un organismo aperto alla a ratifica anche da parte di Paesi non membri del Consiglio d'Europa e la Russia non fa più parte del consigliere Bombarda
Ecco lui ci può essere la capacità di vedere quello che magari all'interno del nostro Paese o di altri Paesi non sia
Però non tutti hanno la forza di vedere
Io mi riferisco in particolare a quella definizione che il Comitato europeo per la prevenzione della tortura adatto in un suo rapporto che se non sbaglio risale al due mila e dodici rispetto d'un regime
Se il CPT in Italia c'è tornato appositamente con una visita da cui nel due mila e diciannove dedicata tutta alla all'isolamento
Ma dicevo quella definizione ci aveva dato un bello regime del quarantuno bis regime eccezionale introdotto in un momento eccezionale assolutamente emergenziale che si sarebbe potuto anche spiegare e giustificare
In tempo limitato ma poi abbiamo visto che è diventato
Un regimi appunto ordinario in cui il CPT
Afferma che l'insieme delle limitazioni
Che connotano spesso istituto sembrano volte perché a interrompere i collegamenti con l'esterno ad infliggere sofferenza fisiche e psichiche tali da indurre la persona a a collaborare con la giustizia e che se così fosse ci troveremmo in violazione dell'articolo tre della Convenzione europea per i diritti dell'uomo e dell'articolo ventisette della costituzione
Italiana ecco il lo dico perché
Appunto viviamo o i i in un paese rispetto al quale invece soltanto diciamo la tortura fatta dei pestaggi di di quello che vediamo dalle immagini quando escono l'immagine quanto sono importanti le immagini per far conoscere perché fintanto che qualcuno non alle immagini quanto è stata prudente l'immagine di di quanti quanto sono potenti due immagini che sono anche uscite dalle carceri dove si sono confermati appunto i fatti di cui anche oggi abbiamo per l'altro ecco ci può essere la difficoltà a a comprendere e cosa sia effettivamente dove si vada a a nascondere a sì insinuare appunto la la tortura quindi unire gli sguardi e confrontarci su questo è sicuramente importante tanto più penso col regime del del quarantuno bis su cui fino al due mila e tre vigeva addirittura il segreto di Stato perché non era dato sapere dove fossero le sezioni di questo regime tale e tanta ora come dire il portato per utilizzato anche di questa a forma di isolamento che così bene a descritto appunto il Comitato europeo per la prevenzione della tortura e controra aggiungo ancora una considerazione
Petto l'annuncio nato anche il dottore Enzo Tirelli lo ha richiamato anche David era emerso il riferimento al sovraffollamento
Dicevo che è un problema certamente non soltanto italiano ma a di dimensioni ormai europea
Due incerto
Che nel nostro Paese si sta affacciando sovraffollamento Brenta Tattaglia quella che ci porta a venire condannati nel due mila e tredici dalla Corte europea per i diritti dell'uomo
Con la sentenza Torreggiani e e sono è possibile su questo anche intervenire c'è stato
Anche proprio l'altro giorno la discussione alla Camera dei deputati si appresta
Proposta di legge tellurica istituzionalmente incardinata e sulla quale conviene concentrare tutte le nostre origine e forse per cercare di attraverso l'istinto Pro della liberazione anticipata provare a governare questo fenomeno e contenere quindi i numeri del sovraffollamento con anche Rita Bernardini che ha condotto l'azione non violenta di sciopero della fame e della sete con diciamo l'esito
Definiamolo presuntivo Abe oggi della fissazione del diciassette luglio del voluto su questa proposta di legge nata proprio perché Vittorio Bo
Come la troppo presto in una è subdola assume sarebbe che vanno capiente e riconosci
Per io sono rimasta letteralmente sconcertata di fronte al dato che Rita Bernardini e poi Roberto Giachetti anche esposto in aula
Nelle lamiere di riconoscimenti di come dire risarcitorie introdotti a seguito della Torreggiani chiese nel due mila diciotto erano tre mila cento ore quindici nelle li avete presi e sono state quattro mila settecento cioè ci sono state cioè un'escalation dei riconoscimenti di Malta violazione all'articolo tre in buona sostanza
Che dovrebbe davvero portare il centro intervenire immediatamente per interrompere immediatamente questa flagranza di reato da parte dello Stato
Perché di un cioè nome non strutturale rispetto al totale nonostante la condanna dalla Corte europea per i diritti dell'uomo nuovo insieme somala per radicalmente strutturalmente ridurre cioè induce a alla mente della della popolazione detenuta creando in questo modo anche quelle condizioni di malessere di violenza non solo per i detenuti ma io dico anche perché opera nel carcere
Beh in condizioni disumane anche per la polizia penitenziaria in un girone infernale dove passa
Abbiamo fenomeni violenta come vediamo a cadere non possiamo Grandinetti anche per le condizioni umane in cui anche gli agenti della polizia penitenziaria insieme al personale amministrativo si trovano
A lavorare il tutto i limiti laddove rischia di governare dice di prevalere appunto la la violenza per le condizioni disumane e degradanti
Che si stanno e si stanno creando e che purtroppo anche il numero dei suicidi anche oggi
C'è stata la notizia di di di un ulteriore suicidio parlano parlando chiaramente quindi divieti e ringrazio e credo che ci sia molto molto da fare
Insieme e e su questo continuiamo
Grazie a un ingenuo Zamparutti anche per questa parte finale perché tre
Pone proprio
Proprio per denunciare la situazione è insostenibile e intollerabile civile un comportamento delle persone detenute e anche del tenente non questo Paese ringrazio dove Milano che presente fino a c'erano intestati a situazioni vengono sono infatti proprio all'inizio del degli incontri pure nella rassegna cedo la parola soltanto adesso per un ringraziare un saluto tutto consenso con il quale concludiamo anche questa sessione mattutina per questo grazie dei
Costretto da Davide mosso molto volentieri e porto il saluto mio del garante della Regione Piemonte
Con una considerazione nel merito nel senso che lei è stato citato all'inizio ossia da Roberto Capra che Damosso una situazione specifica black ne parlerà sicuramente
Anche Emilio Rossi il pane del pomeriggio sicuramente in Piemonte su questo tema specifico delle violenze interne del carcere della configurazione di procedimenti per tortura nelle nostre tredici carceri piemontesi vedono ma almeno quattro situazioni di procedimenti aperti Torino Ivrea con procedimenti a dibattimento già in corso Biella con l'avviso di conclusione delle indagini
Cuneo con l'avviso di conclusione delle indagini in attesa che il tribunale fissi l'udienza situazioni specifiche diverso e che riguardano fatti concreti
Da verificare da da valutare io solo una considerazione in più volevo portare è stato citato non ricordo più nulla per l'intervento sardo a Milano come diciamo soprattutto nell'ambito penitenziario con un ambito per definizione chiuso
Per definizione protetto dagli sguardi esterni e quindi certo le immagini di Santa Maria Capua Vetere sono state grande forti ed eclatanti ma è veramente un caso unico più unico che raro il difficoltà anche per la difesa anche per gli imputati e di poteva qualche modo di mostrare in un ambiente così protetto quali sono state le dinamiche dei fatti contestati ed è stato elencato unto che sa per segnalazioni queste indagini che partono dagli avvocati dei magistrati di sorveglianza è stato detto dei garanti
Io porto qui solo una considerazione amara in qualche modo però di di segnalazione che credo possa essere importante io credo che una delle le riforme significative case private in questi anni e quella del primo aprile del due mila otto in cui la sanità penitenziaria è passata dal servizio penitenziario quindi dal Ministero di Giustizia al ministero
Della della salute quindi al servizio sanitario nazionale India il servizio sanitario regionale
Proprio perché credo da sempre che nel confronto e nella responsabilità di terzi di professionalità diverse pronte nascerà anche un controllo un controllo diretto dentro le carceri
E invece in questa fase stiamo riscontrando come in quei procedimenti anche piemontesi abbiamo avuto medici accusati di aver
Falsificato i referti o comunque di non aver visto comunque di non aver denunciato
Questo è un dato preoccupante perché è un dato che fa venir meno una garanzia una garanzia forte
Dentro le istituzioni perché comunque poi anche i garanti soprattutto i garanti territoriali l'abbiamo una intriganti comunali in Piemonte per ogni città sedi di carcere ma inutile insomma negarlo il potere e la capacità anche intrusivo ad un garante comunale di un garante regionale molto diversa di quella di un garante nazionale con tutti i poteri
Diciamo anche internazionali che si addensano sulla figura dell'eroe Collegio del Garante
A vedere come alleati forti
Una rete di medici
Pongo in difficoltà pur con una presenza saltuaria con assenze certificate Conconi che difficoltà ma vere quella rete di di controllo credo che sia un lavoro che bisogna continuare ostinatamente a fare
E anche oggi se pare che in questo momento ci sia conferma della nuova Giunta regionale sarà uno dei primi compiti del Garante regionale andare a parlare con il nuovo assessore regionale alla sanità proprio perché credo che la consapevolezza dei loro
E noi abbiamo avuto in Piemonte una assessore che all'inizio la pandemia ha detto che la sanità penitenziaria non era della regione sin da adesso in poi l'abbiamo capito va bene adesso una consapevolezza forte cioè e credo che ci sia un lavoro da fare per cui vi ringrazio davvero per
Nel seminario
Milano Torino avevo chiesto di essere però anche servito di un aperitivo buonissimo come il Torino Milano adesso andiamo aprendo verso Oriente grazie
Grazie io chiedo Boniver buon pranzo come mi pare dica qualcuno ben più noto di avere alle quattordici e quarantacinque l'appuntamento per il prosieguo del nostro convegno
Quello che c'era mai così sconveniente benissimo stavamo elogiare un detto occhiello presidenti sì ora la
Saluto e Anna Rossomando intanto cioè andrà a pendente sei anche tu Patrizia la mela
In forma a assoluto anche gli altri io scusate il ministro no collegata perché cerco di ascoltare anche prima del mio turno compatibilmente con l'Aula ma adesso mi imita cito subito era solo per questo
Ringrazio
Ok
Questo funziona dovrebbero essere e l'orale fra Est e Ovest Cerruti
Buongiorno a tutti
E basta grazie di per l'organizzazione alla Camera Penale di Milano e alla Camera del Piemonte occidentale della valle da ossa per questo l'organizzazione di questo convegno c'è qualcosa che non va bene
A sono stata io
Diete
Non vi vediamo più noi
Ci siete Roberto
E no lui vediamo
Se nessun il vescovo
Mauri
Adesso stava
Sentite ci siete
No sentire sentiamo però non vediamo
Così io mi sento però non li vediamo
Non capisco quale sia il problema che risulta essere poi su questo
Rosso sempre sì
Senta
Ecco ci
Per il nostro tecnico
Rimango suggerisce che forse ha detto la webcam chiusa
Sì
Esatto
Non riceverete nessun Emporio cioè sulla
Per fare adesso ci vede sui sui suoi opposti allora bando siano già in ritardo e quindi non ripetevano i ringraziamenti vennero uno che avevo preparato introdurrà i questa sessione prima sessione pomeridiano soprattutto rilevante dal punto di vista criminologico che sociologico con il professor Corneille che ordinari di cronologia nell'Università degli Studi di Milano
E sci parlerà di quella che la sua ricerca che ha effettuato nella manuale la forza di polizia uno studio criminologico sulla violenza
Studio che anche approfondito negli negli ultimi anni
E nel quale a è stata affrontata anche la percezione della polizia penitenziaria su uno l'Inter su suo orientamento professionale sulla qualità della loro relazione con i detenuti
E anche la legittimazione dell'operato della polizia
Penitenziaria da parte delle istituzioni poi tutto quello che viene fatto rispetto alla gestione degli il venti critici in relazione sempre al anche a quella tendenza diciamo così all'uso della forza e in alcuni casi della della violenza
Quindi credo che il professor Cornelli sia la persona
Più adatta per questo tipo di attività e la delineazione di queste linee guida che riflettono anche quella che è la criticità del carcere proprio a partire dal punto di vista di chi ci lavora quindi della polizia penitenziaria il dalla quale possono derivare proposte regolative
Daniela mentali ma anche a proposte relative alla formazione e quindi lascio la parola al professor Cornelio
No scusate
Perché la fretta scusate nella fretta mi ha fatto imperdonabili mente dimenticare i Fanucci della consigliere dell'ordine di Milano Massimo Audisio con quale mi scuso immensamente scusate
Niente di cui scusarsi grazie anziché saluto tutti da parte
Ma da parte mia e da parte del presidente Nino la Lumia che non ha potuto essere presente ma voglio solo dire che quando abbiamo ricevuto la richiesta di patrocinio per questo evento non abbiamo ovviamente esitato un attimo a concedere la data la rilevanza dell'argomento io sono anche qui in veste di coordinatore della Commissione diritti umani per il e quindi oggi
Siamo stiamo parlando proprio di di di un argomento che casca anche nella nostra zona di interesse
Ho capito il messaggio la brevità e mi atterrò alla alla promessa che avevo fatto ambasciate solo che tocchi due macro temi che mi sarebbe piaciuto approfondire scottano uno è quello legato
Quindi
Citati
Non sarà casuale senza
No va bene no no e poi no
Sarà il partito un allarme comunque scusate volevo semplicemente a toccare due concetti io
Da coordinatore della Commissione diritti umani più vado avanti ad approfondire le tematiche CNEL coinvolgono i diritti umani
Io ho dei dubbi sull'esistenza di diritti umani come tali o sulla loro riconoscibilità a livello universale
Sono convinto più vado avanti che la mia percezione dei diritti umani non è uguale a quella di un nordafricano di un centro africano di un messicano di un thailandesi
Il che non vuol dire che i diritti umani non esistano che vuol dire che bisogna però fare dei ragionamenti per perimetrazione di queste tre ma quello però che credo di avere intuito
E che sono universalmente riconosciuti i valori che stanno alla base dei diritti umani
Che sono e poi due valori dai quali hanno preso ha preso la stura poi tutta l'attività di redazione del dottor dei trattati e delle convenzioni Elia Valori lo sapete sono la dignità umana e l'uguaglianza
E mi pare che oggi stiamo proprio qui a parlare della dignità non mi soffermo su questo
La relazione di Zanon stamattina è stata illuminante certo che se spostiamo l'attenzione sulla dignità quindi su un valore e ancora più difficile dare un perimetro e trovare dei punti di riferimento piuttosto che parlare di diritti ma così è
Osservo invece secondo passaggio che mille settecentosettantasette Pietro Verri scrivendo il suo libro osservazioni sulla tortura diceva che gli pare impossibile che l'usanza di tormentare privatamente nel carcere
Per avere la verità Cossa reggere per lungo tempo ancora
Credo che il prima dell'ultim'ora l'avessero già detto altri ma comunque questo solo per dire che non è cambiato nulla che probabilmente nell'immediato non cambierà nulla il che non vuol dire che dobbiamo alzare le braccia perché c'è un altro tema delicatissimo che è quello della complicità
Dalla quale dovremmo tenerci alla larga
E lo dico soprattutto ricordando l'articolo uno del Codice deontologico forense che voi tutti conoscete e che recita l'avvocato del signor suo ministero biglietto assurdi già sulla conformità delle leggi principio della costituzione dell'ordinamento dell'Unione Europea
E sul rispetto dei medesimi principi nonché di quelli della convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo quindi un compito enorme una responsabilità enormi
Da parte nostra cosa facciamo
Approfittiamo di eventi come questo per essere presente sottolinearne l'importanza cercando di tenere i fari accesi chi magari ha seguito qualcuno dei nostri incontri fare Cesi su una serie di situazione
Ragazzi e ragazze in Iran unicità degli afgani cittadino Crime israeliani palestinesi precise citare solo gli ultimi
Lasciatemi ricordare che però queste cose non succedono solo nel resto del mondo credo sia di oggi il quarantaseiesimo suicidio nelle nostre carceri quindi succede anche di fianco a noi
L'ultima cosa che ho piacere di ricordare che l'ordine di Milano è parte dell'olio all'osservatore internazionale sugli avvocati in pericolo
Perché gli avvocati sono torturati in tutto il mondo voi lo sapete meglio di me quindi e proprio per questo che quest'anno il premio dell'Oglio ha destato attribuito a un collega afgano osa in Haidari
Che aveva collaborato con Loiero per fare luce sulla situazione della professione forense in Afghanistan
Il risultato è stato dichiarato non nemico dello stato incarcerato in Afghanistan torturato quando ne è uscito ha lasciato il Paese per forza attraverso l'Iran non può fare altro dove è stato incarcerato per sedici settimane è stato torturato
Adesso è a Madrid
Dove è stato finalmente raggiunto anche dalla sua famiglia perché non dobbiamo dimenticare che dietro ogni torturato spesso ci sono anche famiglie persone che soffrono gli effetti negativi della struttura grazie ancora buon lavoro
Grazie
Grazie Massimo e scusami ancora adesso dove lamenta la parola al professor Cammelli
Grazie
Bene anzitutto già questo saluto introduttivo mi fa venire in mente che anche in Tunisia recentemente ci sono stati casi di tortura di insomma di vessazione nei confronti dei legali dei giornalisti quindi insomma spessore le questioni vanno insieme
Dunque in pochissimo tempo cerco di inquadrare un tema che delicato perché quando si parla di uso della forza soprattutto da parte delle forze dell'ordine forze di polizia
In vari contesti entriamo in un campo in cui dobbiamo fare sempre duecento mila premesse prima di iniziare io cercherò di non farmi duecento mila ma ne faccio due
La prima premessa è questa
Noi abbiamo sentito anche stamattina parlare di forza di violenza non è forse violenza allora io
In genere cerco di dissipare questa diatriba trae forza e violenza di polizia dicendo che c'è un appresa istituzionale del corpo di una persona l'habeas corpus andiamoli
Presi istituzionale del corpo di una persona che legittima fino a un certo limite dopo questo limite non è più legittima quindi la chiamiamo quella forza legittima forza quando quella forza diventa illegittima la chiamiamo violenza o brutalità o altre cose e quindi c'è un limite il punto è questo è questa la seconda premessa veloce che vorrei fare c'è un limite nell'uso della forza
E questo limite è dettato certamente da l'evoluzione culturale potremmo dire ma più in generale non solo la forza usata dalla dalle polizie anche la forza usata nelle relazioni familiari nelle relazioni sociali
è sempre stata
Contenuta all'interno di limiti che cambiano a seconda delle epoche storiche l'esempio che si fa tradizionalmente
Qual è il limite di accettazione della violenza per esempio nell'ambito della relazioni educative
Lo schiaffo educativo non sto parlando quello in ambito penitenziario ma sto parlando per in ambito familiare
Lo schiaffo educativo effettivamente qualcosa che si può accettare tollerabile non è tollerabile oggi ovviamente siamo arrivati a un punto in cui senza il consenso di una persona l'ha appreso del corpo di un'altra di quella persona non è legittima
Quindi c'è un tutto un tema di consenso attorno cui gira l'accettazione della violenza
Il problema che nelle forze di polizia quando parliamo dell'uso della forza di polizia il tema dell'accettazione della legittimazione e del limite quindi dell'uso della forza a che fare con la funzione stessa delle polizie la funzione delle polizie è quella di governare la violenza sociale
E quindi c'è una forza che è tollerabile in funzione della ordinamento sociale che mettono in campo le polizie
Come si sa si fisse si stabilisce questo limite a che fare con dei processi di legittimazione sono processi di legittimazione ordinamentali
Intendo dire che è la legge che stabilisce quali sono i limiti nell'uso della forza di polizia
E sappiamo che nelle nei sistemi democratici questi limiti sono sempre più spostati verso il la necessità e la proporzionalità dell'uso della forza
Intendo dire che non possiamo fare qui tutta l'analisi dell'anno del di come i vincoli giuridici all'uso della forza si sono costruiti nel corso degli ultimi sessant'anni settant'anni anche grazie alle convenzioni
Internazionali però certamente il tema fondamentale che emerge sia nella Cassazione nostra azione alla corte du sia a livello internazionale il tema della necessità l'uso della forza di polizia è legittimo nel momento in cui è necessario
Ria quell'uso della forza per
Evitare la lesione di diritti fondamentali
Il problema della necessità però è che rimanda poi a tutto a una questione che riguarda la contingenza dell'uso della forza nel senso che noi possiamo definire anche in termini astratti che si può usare la forza quando è necessaria
Ma quando è necessaria
Lo si definisce certamente a posteriori da parte di un giudice che dovrà essere chiamata a valutare con l'uso della forza
Ma la necessità innanzitutto viene valutata dal singolo operatore che si trova in una situazione critica
E che in quella situazione critica deve decidere se e quanta forza utilizzare in relazione a come si rappresenta la situazione in cui è allora il primo la premessa che volevo fare sostanzialmente questa che c'è un uso legittimo della forza che questo uso legittimo della forza dipende certamente da vincoli giuridici che nei sistemi democratici sono sempre più legati e spostati verso il tema della necessità e della proporzionalità dell'usato la forza ma che cosa è necessario fare in prima battuta lo decide l'agente di polizia che in quel contesto in quella situazione specifica allora arrivando
Ho preparato proprio qualche slide ma giusto per aiutare a a seguire il discorso
Allora dal punto di vista criminologico mi sono posti posto questo problema fondamentale come avviene quali quali sono i modelli teorici che possiamo comprendere all'interno di una spiegazione di una proposta di lettura della forza di polizia cioè sostanzialmente la domanda è sulla base di quali elementi la gente l'operatore che si trova in una situazione critica
Agisce e si rappresenta quella situazione in modo tale che debba utilizzare la forza e in questo modo anche più forza magari del necessario allora la prima cosa che dobbiamo dirci è che trovandosi di fronte a una situazione ciascuno di noi ha una sua storia una sua biografia una sua cosmologia come direbbe il professor Ceretti che qui presente che ringrazio
La cosmologia di ciascuno cioè significa l'esperienza i valori le norme in qualche modo anche che ha fatto su due che Lorient hanno nel modo di vivere determinano anche come valuta la situazione in cui si trova intendo dire che di fronte a una situazione che potrebbe essere neutrale agli occhi di un'altra persona c'è chi ha per la sua storia per la cosmologia per la sua cosmologia
Una valutazione di criticità molto elevata l'esempio che faccio spesso
Semplicemente il fatto di andare di fronte una persona una pattuglia viene chiamata perché c'è una rissa in un centro storico come questi due agenti che sono sulla macchina si rappresenta no nel momento in cui stanno arrivando
Verso la rissa nel centro storico determinerà anche in parte il loro atteggiamento nel momento in cui dovranno gestire quella situazione
Cioè si rappresentano una rissa tra ragazzini una rissa tra extra comunitari una rissa tra persone che sono in realtà vicine di casa
Come arriva nella primo il primo sguardo che hanno è quello che determina in qualche modo anche il loro atteggiamento nel trattare quella vicenda non a caso negli Stati Uniti si parla di una split cioè con sindrome cioè una sindrome della decisione dell'ultimo istante e cioè si dice spesso nei processi americani che c'è un problema né gli agenti di sovraccarico di tensione nel momento in cui devono valutare
Ciò che sta accadendo in quel momento e spesso questo sovraccarico di tensione di stress il determina nella sopra rappresentare una situazione piuttosto che invece
Rappresentarla per così come diciamo così come si sta sviluppando ecco io penso che questa specie se con sindrome c'è la sindrome dell'ultimo istante sia realtà una una modalità per evitare di fare i conti fino in fondo con ciò che accade quando un agente di polizia si trova in una situazione critica
E nelle mie ricerche ho affrontato tre livelli che sono quelli che vedete a sinistra
La gente di operatori di polizia certa una sua soggettività ma dire anche in un sistema culturale e professionale cioè in una cultura professionale che stabilisce anche delle priorità delle emergenze
Delle situazioni che vanno trattati in un modo piuttosto che nell'altro
Si definiscono anche i livelli di pericolosità delle situazioni spesso questi livelli di pericolosità nonostante ci siano corsi di formazione che vengono svolti ma avvengono si definiscono più all'interno delle storie che vengono raccontate delle esperienze che vengono comunicate degli aneddoti in quella che viene definita la cultura della mensa la Cantini calcio cioè quella cultura che si sviluppa
Tra operatori quando sia nei momenti informali ci si racconta al proprio lavoro
Allora questo livello della cultura professionale va tenuto conto
Perché e all'interno di una cultura professionale anche che si definiscono diciamo così quel pattern di attività di azione che poi il singolo nel momento in cui si trova di fronte a una situazione utilizza nello stesso tempo però dobbiamo considerare che anche gli aspetti ordinamentali influiscono sul modo in cui un agente di polizia
Diciamo così definisce la situazione critica in cui si trova la definisce interni di criticità di necessità di intervenire di atteggiamento da utilizzare quindi questi aspetti ordinamentali hanno a che fare con diciamo tutto il sistema delle circolari delle linee guida dei protocolli ma anche se vogliamo delle iniziative legislative
Evidentemente il reato di tortura entra in questi aspetti ordinamentali perché certamente è un elemento che ha costruito costituito un punto di ancoraggio
Rispetto all'introduzione di questo reato un punto di ancoraggio rispetto a tutta una serie di pratiche
Che possono essere svolte in determinati contesti e degli altrettanto evidente che questa fattispecie ha creato molto scompiglio all'interno di certi ambienti perché è un elemento che crea una cambiamento dal punto di vista ordinamentale che può incidere anche nel modo in cui io mi rappresento la situazione critica che sto vivendo nella rappresenta in termini anche di possibilità di azione
E poi c'è un sistema culturale più ampio che influisce sulla soggettività
Del del singolo operatore
è evidente che vivere in un certo Paese piuttosto che in un altro in un certo contesto culturale piuttosto che in un altro a che fare anche con delle aspettative sociali che vengono riposte sull'operatore di polizia
In tutto questo per essere ancora più sintetico perché voglio arrivare a darvi qualche informazione sulla polizia penitenziaria nelle mie nelle ricerche che abbiamo svolto
In tutto questo io sintetizzo per lei in questo senso che ogni volta che un operatore di polizia interviene in una situazione critica
Noi dobbiamo pensare che non è solo un soggetto che agisce personalmente è una persona che ha addosso delle aste si sente addosso delle aspettative sociali
Rispetto a ciò che deve fare perché il lavoro dell'agente di polizia penitenziaria de durante le operazioni di polizia in generale è un lavoro che ha a che fare con l'ordinamento di una comunità e rispetto alle aspettative
Che ci sono di ordinamento di quella comunità e le aspettative sono le aspettative dei propri colleghi le aspettative che vengono dall'ordinamento delle funzioni che ti dall'ordinamento e le aspettative che ti vengono anche dal sistema culturale più va più ampio
Fatta questa quindi e diciamo così
Dato questo quadro di riferimento teorico per cui alla fine noi dobbiamo provare a vedere
Non solo
Perché una persona singola a utilizzato più forza del necessario
Ma quali sono diciamo così le dinamiche sociali e culturali e organizzative che hanno portato quell'operatore di polizia ad agire più violenza più forza del necessario
Possiamo provare a vedere che
L'elemento se ce la facciamo bene questo io le salterei perché più o meno che le ho dette
Abbiamo svolto delle ricerche più specifiche sulla polizia penitenziaria quindi più che sulle forze di polizia in generale ci siamo concentrati poi sulla polizia penitenziaria
Svolgendo queste tre indagini che sono due indagini quantitative in totale circa mille e trecento operatori di polizia penitenziaria e abbiamo intervistato attraverso un questionario più
Una ricerca invece più qualitativa che è andata a guardare a parlare con gli agenti di polizia penitenziaria nei luoghi in cui lavorano quindi con un'osservazione diciamo così
Sul sul nel sul campo e insieme anche abbiamo iniziato a intervistare agenti di polizia penitenziaria tutta questo diciamo materiale
Io parlerò soprattutto della indagine quella lombarda che lo voglio dire perché c'è Pietro Buffa abbiamo potuto fare grazie
Al fatto che Pietro Buffa ci ha concesso insomma Giada ha dato la possibilità di svolgere questa collaborazione con l'università allora ero in Bicocca
Queste indagini hanno portato a quattro elementi che io veramente interni ultra sintetici perché ci sarebbero tanti dati da poter discutere insieme ma in maniera racconterà sintetica io vi voglio porre l'attenzione allora innanzitutto
Quando noi intervistiamo gli agenti di polizia penitenziaria ci rendiamo conto che c'è una consapevolezza diffusa
Del fatto che la qualità del loro lavoro dipenda strettamente dalla relazione che hanno con le persone ristrette
Quindi la qualità della relazione è ciò che anche agli occhi degli agenti di polizia penitenziaria che abbiamo intervistato fa la differenza rispetto alla qualità del loro lavoro
è un po'in controtendenza forse con quello che viene detto poi pubblicamente
Rispetto al fatto che invece gli agenti di polizia penitenziaria nell'acqua nel loro lavoro devono essere protetti e la protezione non significa migliorare la qualità della relazione ma significa migliorare l'equipaggiamento per esempio
E quindi questo è già un fatto che dato che ci fa pensare su qual è il contesto entro cui lavorano
Un secondo elemento fondamentale è che
Quasi tutti qui stiamo veramente parlando di percentuali elevatissime di agenti di polizia penitenziaria che ci dicono
Che il problema nelle carceri la capacità di gestione degli eventi critici quindi non in generale la capacità di gestione delle del sovraffollamento per esempio ma il tema del sovraffollamento viene visto sempre alla luce del fatto che ci sono delle io ho parlato di eventi critici ma possiamo parlare più specificamente anche di persone che creano criticità all'interno delle carceri
E queste persone non non si sa come trattarle perché non si hanno gli strumenti adeguate il punto di riferimento principale
Penso che insomma se è una cosa abbastanza nota sono certamente le persone con disturbi psichici o le persone con doppia diagnosi o anche semplicemente la gestione della dell'uso delle sostanze stupefacente all'interno delle carceri questo è un tema su cui
Viene proposto in termini chiari il fatto che ci voglia più formazione
Gli agenti ci dicono abbiamo bisogno di più formazione e forse abbiamo bisogno di maggiore chiarezza sul fatto che certe persone in carcere non non le possiamo gestire perché il carcere incompatibile per gestire queste persone
Terzo elemento importante che emerge forte questo oscillazione continua degli operatori Polis di polizia penitenziaria tra la il loro ruolo di sorveglianza del loro ruolo di trattamento sono consapevoli di avere questa doppia funzione
Ma viene sempre in mente la doppia funziona ma non c'entra niente col degli psichiatri no
Cioè che spesso si dice Confort funzioni di controllo di cura ecco qui c'è una sorta di oscillazione continua tra quelli la funzione di sorveglianza e la funzione del trattamento rieducativo
Ci si sente parte di un carcere che deve rieducare nello stesso tempo ci si sente soli nel gestire la parte della sorveglianza
E questo questo oscillazione ha a che fare con l'ultimo punto che io penso sia il punto determinante per molte questioni anche nell'uso della forza all'interno delle carceri adesso vi dimostra mossero
Qualche dato
E l'ultimo punto è che la stragrande maggioranza qui stiam parlando davvero del novanta novantacinque per cento a seconda delle indagini di agenti di polizia penitenziaria che ci dicono che si sentono totalmente isolati e abbandonati dai vertici dell'amministrazione penitenziaria in cui c'è una grande confusione di ruolo
Una grande ambiguità anche rispetto a quali sono diciamo così le norme o comunque i principi da seguire nella propria attività quotidiana esso non stiamo dicendo se hanno ragione hanno torto non so se è chiaro ma non ci interessa capire che questo livello deve sentirsi isolati poco riconosciuti
Se faccio bene o faccio male tanto nessuno mi se ne accorge e questa è una delle frasi che viene dette
Più più più spesso poco riconosciuti e delegittimati questo elemento che è davvero preponderante tra gli operatori di polizia penitenziaria e la e l'elemento più
Problematico dal punto di vista poi anche dell'uso della forza perché ve lo dico perché questi sono i dati sul GRA propensione all'uso della forza
In cui attraverso un indice che non vi so dire come l'ho calcolato ma sostanzialmente quasi il quaranta per cento delle degli agenti gli operatori di polizia penitenziaria
è propenso ad utilizzare la forza in situazioni che non gli abbiamo rappresentato che sono diciamo così borderline cioè sono situazioni in cui siamo appena oltre il limite
Dell'uso della forza così come riteniamo essere il limite consentito è legittimo
Quindi c'è una
Diciamo trentanove per cento di operatori
Che per esempio dicono non è il trentanove per cento un po'meno la percentuale intorno al venticinque per cento che dicono per esempio che di fronte a un detenuto che non rispetta gli ordini è legittimo usare la forza
Eppure
Un'altra situazione che abbiamo descritto è nel momento in cui c'è un detenuto che risulta è legittimo usare la forza rosso tutte situazioni capite che in cui c'è una una fare una diciamo margine di interpretazione e che però sono borderline rispetto a ciò che è possibile fare rispetto all'uso della forza
Allora questo hanno e non ci interessava tanto valutare la percentuale ma ci interessava provare a capire
Da che cosa deriva questa propensione all'uso della forza ripeto non ci interessa ancora capire se è legittimo illegittima ma provare a vedere
Chi usa più forza o è propenso ad usare più forza all'interno di un carcere
Quali sono io elementi di fattori che lo spingono
E neri in questa diciamo così
Tabella riassuntiva
Che cercherò di spiegarvi adesso in un minuto così concludo mi pare che ci siamo vero
Tutto il tema della delegittimazione istituzionale cioè tutto il tema che vi dicevo del sentirsi isolati abbandonati non riconosciuti e delegittimati entra fortemente come elemento che costituisce diciamo così un fattore chiave per comprendere anche perché si usa più forza
Rispetto a ad altre sorge o allora questa tabella si dice Sensi visivamente che la salvo che la corsa quando fortemente correlata al fatto di sentirsi delegittimati e non riconosciuti al fatto di avere un orientamento più punitivo che rieducativa via via una scarsa qualità nella relazione con
I detenuti
Allora si usa più forza o quando non sia in grado di gestire la relazione con i detenuti quando si ha un orientamento ovviamente culturale più punitivo che custodiale o riabilitativo e nel momento in cui c'è ci si sente soli abbandonati rispetto ai vertici dell'amministrazione
Tutto questo che cosa ci fa dire in termini propositivi che se volessimo iniziare a lavorare
Sull'uso della forza e sulla riduzione dell'uso della forza che poi può essere anche un uso della forza illegittimo che poi può essere anche un uso della forza illegittimo che diventa anche tortura noi dovremmo provare a da a anche a lavorare su quello che ci dice la Convenzione di New Yorker per gli aspetti non penalistici perché non ci concentriamo sulla fattispecie di tortura così come prevista dalla convenzione di miglior quali sono le distanze rispetta la fattispecie in Italia ma la Convenzione di New York ci dice anche che ogni Stato parte
Prende provvedimenti legislativi amministrativi giudiziari ed altri provvedimenti efficaci per impedire che atti di tortura siano compiuti un territorio sotto la sua giurisdizione
Il riferimento esplicito va alla formazione del personale civile e militare
Alla sorveglianza sistematica sul norme direttive metodi e pratiche
All'avvio immediato di inchieste imparziali alla protezione delle persone denuncianti al diritto della vittima ad una riparazione e ad un risarcimento
E decenni di studi sulle polizia non è assente hanno messo in evidenza come per esempio dare più poteri mezzi capillarità di intervento ad autorità indipendenti come il garante nazionale per esempio e potenziare gli strumenti di responsabilità interni alle singole istituzioni per esempio attraverso sistemi di rilevazione dei segnali di allarme prima che ci sia un atto oppure commissioni indipendenti amministrative senza che ci coinvolga prima il giudiziario ma commissioni indipendenti interne a ogni corpo di polizia che agiscano immediatamente su casi sospetti sezioni di polizia specializzate programmi formativi specifici per operatori a rischio
Sono tutti elementi che hanno portato a una riduzione dell'uso della forza
Che in fin dei conti va anche a vantaggio degli stessi operatori di polizia penitenziaria perché noi sappiamo che ogni volta che si usa la forza c'è immediatamente il rischio che ci sia un indagine su quell'uso della forza
E quindi il tema non è tanto dal punto di vista criminologico nella mia proposta
Non è tanto e solo guardare alle ai ai casi più eclatanti e a vedere come trattarli da un punto di vista giudiziario ma provare a lavorare in termini sistematici
Su una formazione su organi indipendenti su commissione amministrative interne che possano formare adeguatamente le persone rispetto per esempio i casi critici agli eventi critici possano lavorare sulla comunicazione sulla qualità della relazione
Con i detenuti perché senza questi due elementi io penso che sia difficile anche recuperare quel senso di riconoscimento e di
Diciamo non abbandono istituzionale che costituisce il vero problema lo vedete proprio in termini numerici nel rispetto all'uso la propensione all'uso dalla forza degli agenti di polizia penitenziaria
Fatto forse
Lo porto più o meno
Da Rai la parola alla garante Mario ossea rio perché ha un problema deve allontanarsi e quindi darei la parola annui che ci parlerà di sovraffollamento carcerario e disagio in carcere in quanto strettamente connesse anche all'uso e all'abuso della forza proprio per le condizioni in cui i detenuti in primis e poi anche gli agenti
Di polizia si trovano a vivere nella loro nella comunità appunto degli istituti prego
Grazie
Ancora una volta il tema il tema
E Arci erario l'universo dei problemi che che vi fanno corona vengono portati alla ribalta della nell'attenzione dell'Ulivo non dell'opinione pubblica dall'Avvocatura italiana
In particolare dalle Camere penali questo è un dato culturale fondamentale di cui di cui il Garante nazionale intende beneficiare fino in fondo
Oggi l'avvocatura italiana ha abbandonato una veste tradizionale di perseguimento della tutela delle singole persone fisiche in quanto direttamente assistite
Si è promossa meritoriamente alla rango di interlocutrice del mondo istituzionale di quello politico talvolta torpido in particolare per promuovere una nozione
Di
Dignità della persona detenuta
A lungo atteso grammaticalmente imposta dalle circostanze e quindi questo tributo deve essere pubblicamente reso alla avvocatura italiana nel suo complesso
E veramente stupefacente in senso positivo
La il numero delle occasioni promosse a vario livello geografico istituzionale appunto dall'Avvocatura italiana su questo tema e e mai come dire scaduto avrà elegante al rango della banalità
E la la delicatezza e direi anche l'ariosità delle delle pieghe del dibattito pomeridiano io purtroppo non ho potuto assistere a quello antimeridiano lo dimostra la la relazione del professor Cornelli illuminante per molti aspetti
Tra gli altri ha colto uno che mi piace sottoporre perché in materia di riflessione in particolare per il garante nazionale riflessione teorica rivolta poi ad un approdo per sul piano metodologico con destinazioni pratiche di tutto rilievo molte delle parole
Pronunciate nel corso della relazione del professor Cornelli erano imperniate sulla figura del personale appartenente alla polizia penitenziaria
Di esse di esso si è sottolineata sottolineato quel senso di straniamento sociale di disconoscimento del proprio ruolo all'interno dell'amministrazione
Che da un canto naturalmente si riflette in termini di caduta del senso di stima di se stessi d'altro canto è pericolosamente costituisce l'antecedente psicologico per la deviazione dal calibrato uso della forza come mezzo di interpretazione corretta del ruolo fondamentale bene queste stesse parole questa stessa condizione psicologica
Accomuna in modo drammatico la posizione della gente a quella del detenuto
Perché quando si sottolinea e sarebbe impossibile non farlo l'allarme suscitato dal numero crescente di sui figli
E anche gli atti di auto lei sionismo o di lesioni al portate ad altri
Occorre prendere le mosse dai destini individuali
Perché e necessario per le istituzioni e per la politica in particolare affrontare il tema il tema della condizione detentiva in termini generali ma quando e poi dal come dire dalla posizione di principi teorici si deve trascorrerà la concreta individuazione delle misure di controllo se non addirittura di radicale eliminazione del fenomeno
Evidentemente la dimensione prevalente è quella individuale quella soggettiva perché
I quarantasei
Sui figli muovono da storie individuali le quali in certi casi sono facilmente apre con i disabili come destinate a risolversi proprio nella privazione della vita
Tornando alla alla descrizione della condizione soggettiva psicologica ma anche professionale
Degli agenti di polizia in termini di disconoscimento di ruolo in termini di isolamento in termini di come dire mortificazione del proprio ruolo sociale bene
Queste stesse caratteristiche molto facilmente direi addirittura empiricamente possiamo applicarle al detenuto
Quello che l'esperienza quotidiana di di visite e di colloqui in carcere porta a dire
E che al di là delle condizioni materiali e logistiche della detenzione che naturalmente sono un grande propellente per la sofferenza individuale
Il il il più grave
Dei momenti che vengono attraversati nella vita dei detenuti è quello dell'annullamento della propria personalità in un contesto sociale
Quello che davvero i detenuto teme esso sarebbe è quello della irrilevanza della propria vita della propria esistenza attualmente all'esterno delle del circuito strettamente familiare la consapevolezza di non contare
Quando si usa il termine invisibili bene
Si usa un termine sensori al mente appropriato
Perché la chiara percezione basta scambiare poche parole con dentro con un qualsiasi detenuto e il desiderio di comunicare percettiva mente
Il dato esistenziale nella sua presenza invita perché qualcuno si accorga che egli esiste perché cioè la sua esistenza non sia soltanto la sua esistenza detentiva testimonianza della reazione all'errore
Quel che si desidera sostanzialmente questo salto cognitivo questo salto valutativo dal momento dal momento retributivo della colpa
Al momento recuperatorio di una personalità di una parte personalità gravemente compressa di una personalità allontanata dal contesto sociale
Questo è un elemento che largamente accomuna la posizione di chi vive nel carcere perché il carcere intesa con inteso come struttura logistica inteso come frattura
Dal momento massimo di espressione della personalità umana
Cioè la libertà di movimento il carcere come luogo assorbe in sé le condizioni soggettive di chi vi lavora editi viene ristretto
Quando si parla di sindrome di Stoccolma forse come dire
An fatica mente tuttavia denuncia questa situazione una situazione che vede per certi versi per certi versi solidali gli abitanti del carcere a vario titolo
In un caso come dire la recriminazione rivolta nei confronti dell'autorità
Che disconosce il ruolo dell'agente di polizia penitenziaria un altro caso è rivolta genericamente alla società a una società che considera il detenuto una una come dire un'entità umana necessariamente dimezzata per via della Coppa
Ecco il peso della colpa di cui anche come dire i detenuti con la storia criminale più grande questo senso della colpa che comunque li opprime
Li opprime
Anche in termini opportunistici di opprimere perché dal senso di colpa si vede scorrere una vita esterna alla quale non si può più partecipare
Si risolve comunque in un decremento della Mantico della propria condizione soggettiva
Ed allora
Il sovraffollamento sicuramente
Reagisce sulle condizioni materiali sulle condizioni logistiche sulle quali non si può più omettere di intervenire
O indugiare ad intervenire questo è come dire non soltanto un dato di comune esperienza è un dato di comune umanità
Ma è il punto della condizione psicologica del singolo detenuto ripeto del singolo detenuto
Nonché ovviamente il Garante nazionale abbia la possibilità concreta di intervenire su sessanta mila circa individualità
Ma
Dare il messaggio sociale
Che il periodo di detenzione e un intervallo di vita non è la vita anche nel caso di fine pena mai
Non è la cifra conterrà distintiva di un'esistenza biologica
Questo frustra il detenuto immaginare che la propria biografia
Anche postuma venga esclusivamente fatta consistere negli anni Bray gli o lunghi che siano trascorsi in carcere come se ci fosse una sorta come dire di dannarsi Ambra damnatio memoriae anche di quello che di buono può essere avvenuto sentire storie di gente
Che ha ucciso perché sopraffatta dal novantuno in violenza e chi rivendica sessant'anni di lavoro assolutamente irreprensibile
Offuscati macchiati dalla liberazione della violenza talvolta anche mafioso anche lui
Se il detenuto nona la certezza ho la ragionevole speranza che la società sia disposta a riconoscerli un'esistenza indipendente
Dal crimine e dalla pena allora il detenuto aggrava questa condizione di immedesimazione culturale e materiale con il carcere
è questo il punto su cui bisogna intervenire
La rieducazione muove intanto dal recupero di un sentimento di auto decoro
Il detenuto sa di essere sostanzialmente un paria
Sa di essere respinto e non lo tollera
Ma al tempo stesso privo dei mezzi di risposta perché attenderebbe un segnale di fiducia di restituzione anche parziale di fiducia dalla società
Quando questo segnale manca
Quando la risposta anche politica è soltanto aggravamento della pena
Introduzione di nuove fattispecie delittuose in altri termini quando la visione
Criminogeno idrica finisce con il prevalere rispetto a quella del riscatto dell'umanità quello è il naufragio della speranza e della vita del detenuto
Non è più il tempo di e come dire costruire principi teoretici afferenti alla condizione carceraria garante nazionale la fortuna di avere ereditato un giacimento di valori e anche di forme interpretative del proprio ruolo sedimentate è positive oggi è il momento di trascorrerlo
Da questi principi all'incidenza sulle vinte individuali
Perché solo così
Verrà
Rimossa sperabilmente anche per un lungo periodo quella pulsione
Che può tradursi nel suicidio ma che altrettanto negativamente potrà dunque si nel rifiuto dell'opera di rieducazione
Ecco
Di questo hanno bisogno i detenuti italiani disse continuare a sentirsi parte della società
Purtroppo la società non fa molto in questo senso
La società continua a fare della detenzione uno stigma
Una condizione differenziale
In certi casi del tutto comprensibilmente umanamente
Perché perché le efferatezze di certi crimini non possono non toccare la sensibilità ma sul piano sistemico
Continuare a vivere un regime di separatezza tra condizione detentiva e condizione di libertà rendendo irredimibile la prima
E incapace di generare un
Circuito di recupero e di reinserimento questa è la tomba del Progetto dell'articolo ventisette della Costituzione
E quindi è per concludere l'impegno anche individuale del Garante nazionale non è soltanto quello di stimolo verso un'opinione poppa assieme all'avvocatura mano nella mano
Mi vanto di appartenere a questa categoria professionale
Ma l'impegno deve essere quello solidale nei confronti delle vite dei singoli detenuti perché come dire
Quell'ansia di rivolta quell'ansia di affermazione ad ogni costo con ogni mezzo di una personalità che viene offuscata e calpestata venga quantomeno attenuante
Grazie
PRI la parola dottor buffa se fosse possibile è possibile grazie in un ordine logico di interventi mi sembrava
Dottor Boffo ha che innanzitutto un criminologo clinico ma soprattutto persona che ha condotto la sua vita professionale all'interno dell'amministrazione penitenziaria come direttore di diversi istituti direttori di direttore di provveditorati regionali e anche direttore generale della formazione del da parte ma in qualità di criminologo anche scritto in materia di tortura e e credo che il suo intervento oggi qui sia particolarmente qualificante i ci parlerà credo rispetto ma quello che c'eravamo detti di quello che hai profilo percettivo della polizia penitenziaria rispetto appunto alla violenza in carcere io spero che il dottor buffa voglia anche delinea ci quelle che sono le norme con comportamentali contenute
Eventualmente non tutte ma le grandi linee nella manuale operativo quello che uscito nel settembre del due mila ventitré
E soprattutto dirci anche se questo quello che è contenuto e anche le schede tecniche hanno effettivamente sortito l'efficacia che si era proposto ci si era proposti rispetto all'introduzione di questo di questo manuale di queste Schede grazie
Grazie sì quindi una settimana
Non dunque cercherò di di di insomma di fare tutto però prima di tutto
In particolare nella relazione sul Cornelli
Gli elementi che lui ha portato sono effettivamente quelli che vengono mediamente comiche che emergono mediamente in questo tipo di analisi peraltro analisi che condotta da pochissime sono in Italia
La polizia non non in genere non è studiate sono solo negli ultimi anni c'è un certo tipo di attenzione
Sulla questione per esempio dell'abbandono no perché qua la questione della ricerca del caseggiato che si viene prima l'uovo o la gallina come spesso succede
Compito complicatissimo
Da da stabilire
Esista una narrazione esiste una narrazione sul carcere
Che ci accomuna un po'tutti no perché si si si parla con le persone si leggono delle cose e quello è come viene raccontato in carcere che non è di per sé fascio il racconto è oggettivo
Bisogna capire però quanta pregnanza effettivamente cioè se quella è causa o esce
E questo è un compito non non facile rispetto in particolare il colpo da Napoli
Mille novecentosessantacinque l'Italia si dà
Una riforma una riforma ordinamentale penitenziaria molto importante non modifica la sua macchina
Non modifica la sua macchina e fino al mille novecentonovanta quello che all'epoca del corpo docente di custodia rimane fino al mille novecentonovanta un corpo milita
Nel mille novecentonovanta si va a fare una riforma organica
Perché ormai sarà maturi i tempi per mettere insieme sicurezze trattamento e si fa un'altra scelta che è quello di fare del corpo degli agenti di custodia apparato militare un corpo di polizia
Peraltro se voi andate a leggere i lavori preparatoria trecentonove novanta scoprite che questo non voleva essere
Questo secondo me e un elemento rispetto a quel senso abbandonico il disconoscimento eccetera che ci portiamo appresso
Perché c'è un non detto in tutti il non detto è che in realtà c'è una crisi di identità che va avanti dal mille novecentosettantacinque
Cioè il personale in questo tipo di personale si sente ha chiesto che con la stessa fare di idee
La dico in modo molto grezza
Se poi non ci spostiamo negli ultimi tempi beh ci sono proposte di legge che vogliono la modifica dell'articolo cinque tre nove cinque
Che in particolare quello dei compiti del corpo in cui si vuole questo è stato è stato proposto l'abolizione della partecipazione all'attività trattamentale
Quindi dentro il corpo c'è un sentore sempre più forte di essere polizia sono puliti
Ed è evidente che la polizia posso Cornelli lo ha scritto un articolo scritto come lui
Se il compito alla polizia occuparsi del disordine bene allora ci si vuole occupare del disordine all'interno del carcere c'è un particolare e poi vado ai dati chiamiamola in particolare che nei decenni
Al carcere è stato delegato tutto il disordine del che montato in decenni in ragione della nostra
Generali incapacità di saper interpretare il mondo affrontare il mondo gestire quelli con a volte su quello che non si chiamava Guercio
Quindi tutta una serie di situazioni fenomeni persone sono all'interno delle degli istituti penitenziari e questo crea maggiore smarrimenti perché se una persona non ha competenze tecniche non può affrontare quel viso
Quindi quella narrazione una cosa
Con lui è molto complessa né toccata studiarlo e presto libero gli esiti di questo studio questo gene una situazione che ha non voglio parlare anche qua in termini narrativi il carattere del della dell'esclusività ma è una situazione critica molto molto forte
Cosa succede dopo le rivolte del due mila venti
L'amministrazione a un certo punto mette in piedi
Mette in piedi dei corsi di formazione anche questa cosa del corso di formazione
Non voglio banalizzare
Ma al di là delle norme degli ordinamenti eccetera e il buonsenso
Che determina quella valutazione di limite che sta tra l'uso della forza e Lucio Dalla viene
Che le immagini che si vedono non sono l'uso della forza sono l'uso della violenza
E basta
Quindi nel due mila venti viene messo in piedi un corso di formazione al Dipartimento io ancora lavoravo a Milano mi viene chiesto di intervenire si chiamava etica e sicurezza io intervengo in
Tre stava tutti i comandanti di reparto e i comandanti di contraddizioni piantonamenti chiedo la possibilità di svolge una ricerca visto che l'occasione era veramente interessante
Su cosa l'affondo non l'affondo sulle narrazioni perché nell'azione per arrivare a delineare gli elementi del de di una narrazione le cause e le prospettive eccetera
Insomma sarebbe stato un lavoro troppo troppo grosso ma mi muovo su un modello teorico che in parte in qualche modo ha evocato anche mi presero Cornelli che quello tipicamente di Zimbabwe
Ovvero vado a vedere cerco di andare a vedere quanto gli elementi che si imbarcò descrive nel suo studio minestrone nel famoso spento di Stanford quali elementi comica in qualche modo facilitata in uso della violenza
Cerco di andare a capire la persistenza di queste variabili all'interno di un gruppo qualificato perché stiamo parlando di beni
Centottantasette funzionari quindi praticamente tutti i comandanti di reparto in gran parte con un'azienda le trasmissioni
Laterano centonovantotto ma centottantasette sono i questionari che tornano allora vede delineo e qua purtroppo sarò costretto dalla dei nomi ma le sintetizza in modo che sia subito evidente
La come dire la l'atteggiamento insomma
Allora l'influenza del contesto Zimbabwe ci dice guardate che in questo processo pigro situazionale non individuale
Dice guardate che il contesto in cui uno lavora ha un suo peso
Bene novantotto novantanove per cento dei di questi funzionari sono assolutamente convinti che il contesto influenzi gli atteggiamenti umani professionali civile opera il novanta per cento novanta punto tre ci dice al punto da un mese omogeneizzata in modo deciso un relativamente deciso una vera e propria cultura dotati di valori di regole e questo anche Cornelli ce lo dice quindi
Siamo in un mondo in cui esisteva una cultura
Il settantasette virgola quattro dice si coglie un vero e proprio spirito di corpo spirito di corpo è una regola
Quasi dogmatica in alcune circostanze
Secondo elemento Catherine Bardo con il con in evidenza lo ha posto in evidenza per esempio per i fatti di Abu Ghraib
La paura e l'emergenza
L'elemento della paura è un elemento come dire che facilita poi quell'allerta che veniva detto prima l'ottantatré per cento
Ritiene decisamente aumentato il rischio di essere dritto negli ultimi tre anni anche qua uova di gallina è vero che sono aumentate le aggressioni e vero che sono aumentate le pressioni per quel quella delega sociale al carcere
Fa aumentare il comportamenti complicati complesse all'interno del carcere quindi aumentano le aggressioni ma così aumenta anche la paura di essere aggredito ma con anche un altro
Studioso della polizia ci dice appunto
E anche nel suo nel suo studio etnografico condotto a Padova l'elemento della paura esiste anche se slegato da esperienze sul
Quindi i complessivamente nei vari gradi di paura il novantacinque per cento di questo gruppo ritiene a paura e attenzione essendo questo gruppo dirigente della polizia
Il novantotto per cento di questi riscontri gli stessi timori nel proprio personale
Che era stato nello suo studio ci dice che la paura del personale di Ettore inferiore rispetto a questa cosa
Il timore di perdere il controllo dell'ordine e la sicurezza è una vecchia questione carceraria cioè in carcere che funzione nel carcere che come dire riesce a mantenere l'equilibrio e l'ordine
Solamente il quindici per cento di questo gruppo ritiene che questa che questo pericolo sia marginale inesistente che significa dire l'ottantacinque per cento teme di perdere contro
Il novantaquattro per cento ritiene avere ritiene aderenti o significativamente presente
Con la quella comunicazione pubblica che vede nel carcere un'emergenza cunti ecco il vivere continuamente in emergenza e uno dei fattori Rizzi Libardo ha messo in evidenza quale causa come dire non dico scatenante non facili tante
Come dire quella quel passaggio dalla forza alla violenza
Poi ci sono due elementi su cui io vi prego di prestare attenzione ci sono quando si parla di Seat nella comunicazione pubblica al carcere viene descritto con due elementi da un lato uno stato di guerra
Ci proprio il frasario lavoriamo in prima linea siamo una guerra bisogna affrontare detenuti combattiamo i detenuti eccetera eccetera
L'altro e quello di vivere in un altro modo
Cioè entra in un carcere sembra superare una frontiera entrare in un altro mondo vera la coesione la la combinazione di questi due elementi questa sì che è esplosiva
Perché quando si passa da da un accordo di pace una cultura di guerra si passa da una cultura di confronto all'una di notte realizzazione quando poi si pensa di essere un altro mondo significa che banalmente le regole di base quelle del nostro mondo non sono più applicabile sentono precaria
La sinistra nel contesto di guerra piccole le le regole della guerra ora
Quando quando ma centro occupato di questa cosa ho cercato di capire se il campione fosse divisibile e per fare questo
O sommato tutte le persone che avevano risposto positivamente a una e all'altra grado ma cioè chi riteneva contesto insieme in modo combinato di partecipare ad una guerra di farlo in un altro mondo da chi invece
Rispondeva solamente in una delle due circostanze o in esso o in nessun ambiente le due possibilità bene centoventisette ce quasi settanta sessantotto per cento sessantasette punto nove per l'esattezza
Risponde il combinando le due questioni
E questi Volo dell'Angelo denominati belligeranti mentre il trentuno punto un per cento quindi sessanta persone non lo fanno in modo coordinato ma in uno dei due tra questi solamente sette persone su cento vent'su centoventi sette no solo sul centottantasette solamente sette cioè pari a tre virgola punto per cento dà risposte negative in un caso come nell'atto
Quindi siamo di fronte ad uno si fanno ad un campione particolarmente sensibile a queste due Maria
Quindi abbiamo due gruppi questi due gruppi
Vediamo vedremo che daranno risposte diverse da altri elementi
C'è una questione perché c'è anche una comunicazione istituzionale
No non è solamente l'opinione pubblica o i media Cetacei con la collocazione istituzionale
Molti anni fa un ministro della difesa in una festa del corpo parla dei nostri piccoli silenziosi eroi e quel concetto di eroismo fu poi tracima entrarci molto trascinato dentro la comunicazione sindaca quindi quando si parla si parla sempre di eroi
Ora l'eroe è un concetto bellico sostanzialmente poi se si va a chiedere ad un errore perché è un eroe mediamente un eroe ci dice che non sa nemmeno lui
No io faccio sempre l'esempio di quello che le cascate al quarto piano un bambino e senza calcolare il peso del bambino è la stessa da cui scende
A come dire allunga le braccia per salvarlo rompendo sere quando va bene quando poi tu gli dici tu hai fatto un un atto di eroismo dicendo che tu cosa avessi fatto avesse tirato indietro le braccia
Quindi l'eroismo e un fatto che ormai è entrato dentro quasi ora land dramma di quella professione per coi va a rinforzare il concetto il concetto di guerra quindi sanno situazioni di guerra
L'anonimato Libardo ci spiega che la demonizzazione dell'individuazione mi sono due lati della stessa medaglia cioè non non conoscere l'altro nuovi non riconoscere la descritto non mi stupì quando parlavano degli ebrei di Tex
E da un lato di essere indennizzato anonimo sono due elementi che come dire facilitano i passaggi alla
Il quarantadue per cento di questo campione non dichiara di non riuscire ad avere una conoscenza sufficiente dei detenuti
Poi c'è anche un anonimato di tipo ambientale cioè anche qua sappiamo vari esperimenti Psicologia sociale c'hanno chiarito come la la la la bruttezza dei luoghi il disordine a precarietà igienica eccetera siano elementi assolutamente facili Tanzi invece un comportamento slatentizzato da parte di tutti quanti bene
Solamente poco meno del cinque per cento del campione ritiene di lavorare in un ambiente che non siano Mimmo
Che significa che il novantacinque per cento vive in realtà è vero vive una situazione di questa di questa natura quindi facilità
Prendiamo le regole d'ingaggio
All'epoca siamo nel due mila ventuno ventidue lo all'ottantanove per cento dei funzionari del corpo quelli intervistati non riteneva le regole d'ingaggio
Sufficienti per poter operare
Che significa molte cose
è vero non è vero se ne vorrebbe altre quali si vorrebbero
Vediamo un attimo sull'adeguatezza dell'impianto disciplinare innanzitutto
Solo solo cioè in quasi il cinquanta per cento ritiene adeguato l'impianto disciplinare solo in parte
Mentre il trentadue per cento lo chiederebbe introduzione di misure più restrittive e quindi più repressi
Se non lo dividiamo attraverso il concetto di belligerante non belligeranti scopriamo che
Il l'ottantacinque per cento dei belligeranti
Lo ritiene inadeguato mentre non belligeranti questa cifra scende al sessanta sei per cento quindi è evidente che questa dicotomia belligerante non belligerante poi ha un'incidenza nel nel modo di procedere intensa un altro concetto che in qualche modo è già stato revocato il concetto della meritevolezza
Cioè il regime ritenuti dove nel novantotto virgola quattro per cento e regime detenuti in particolare quello aperto dovrebbe essere legato al merito
Ora se voi pensate che il sesso più oltre oltre il sessanta per cento della popolazione detenuta per quei fenomeni di cui prima in realtà e sotto terapia psichiatrica perché lo sia o che non lo sia evidentemente c'è un problema comportamentale importante
Se noi vediamo questo al tipo di origine è chiaro che la risposta è una risposta sì
Siamo preparati di fronte al cambiamento da popolazioni tenuta perché c'è coscienza che è cambiata la popolazione perché più complicata questa popolazione un sano
Il novantotto virgola cinque per cento dei funzionari intervistati ci dice no non siamo preparati o se lo siamo siamo solamente in parte
Hanno queste persone una percezione di giungere di dissenteria diviso anche orientamento in in se stessi e ne nel nella partire governo il novantanove virgola cinque per cento di questi del campione ci dice sì
C'è un senso di smarrimento e disorientamento
Il distacco emotivo i funzionari lo percepisco il proprio personale nell'ottantotto per cento dei casi
Si sono mai sentite frasi di rivalsa cioè frasi come dire
Come dire in qualche modo di condannati e di rivalsa vera e propria il settantasette virgola cinque per cento campioni cessino sentì quindi evidentemente c'è una tensione di fondo molto molto forte
Quando si parla di uso dispositivi non letali parlo del tennis
Solamente l'otto per cento non le vuole improbo
Il novantadue per cento di questo campione sarebbe favorevole all'introduzione
C'è un altro elemento secondo me molto importante che dovrebbe essere più approfondito di quello che mi è capitato fare quando si va a chiedere a questi funzionari se sarebbero favorevoli all'introduzione delle body grande quindi delle come dire dei indelebile perché di registrazione in caso di intervento
Il novanta quasi il novantuno per cento è favorevole questo tutto sommato ci sta anche perché anche sindacalmente questo viene questi viene chiesto perché si dice
Se io intervengo e posso portare un filmato Ranieri scarico o approva mi Franco Rocchetta giudiziaria evidentemente no posso agire con maggiore serenità e tranquillità
Però il sessanta per cento di questo gruppo e favorevole anche all'identificazione del personale
Che invece è un cavallo di battaglia sindacale che non nega in radice e non solo sindacali anche con il e non è che l'Anci
Ora l'impressione è questa che chi chi comanda e che quindi chi assume oggettivamente la responsabilità delle azioni
Voglio maggiore tutela
E quindi è come se dicesse siccome la società penale sappiamo tutti e personale una volta che tu sei identificato e firmato chiuso posto
Che cosa sta succedendo
Per voglio dire ci sono proposte di legge che chiedono il delitto di rivolta
Ci sono proposte di legge che chiedono la modifica dell'articolo ventisette della Costituzione
C'è la Costituzione del gruppo
Di intervento operativo
E c'è questo clima
è chiaro che bisognerebbe molto profondi e soprattutto approfondire come sono credo di aver sostenuto adeguatamente la questione della narrazione
Perché quella narrazione disassato non solo l'organizzazione era ministro inglese
Sa ma disassato lo stesso ordinamento penitenziario
Quindi il questo carcere sta andando come dire i con una persona di tipo repressivo che abbastanza evidenti
Ma repressivo in una condizione paradossalmente grave perché la popolazione detenuta oggi è molto più fragile molte più marginale molto più problematica di Ring
Mi verrebbe da dire che ci sono tutti elementi per andare allo scontro
Quando necessiterebbe viceversa mi diceva anche garante rispetto al richiamo della dignità della persona sarebbe necessario un intervento di tipo sociale molto forte molto coeso che oggi non c'è
O che comunque se c'è e molto unita
Urso
Grazie non dottor Buffon
Darei la parola ora al colonnello Antonio Coppola anche ai comandante del reparto operativo dei carabinieri di Milano che innanzitutto ringrazio per averci dato negli ultimissimi giorni la sua disponibilità
E quindi non ringrazio particolarmente il colonnello CD parlerà farà appunto un intervento relativamente al rispetto della persona l'uso della forza nell'attività di polizia
Avendo presente quello che
La formazione la prevenzione e la repressione di abituali abusi nel all'interno dell'arma dei carabinieri arma dei carabinieri che sappiamo è stata la prima a sottoscrivere nel due mila diciotto se non erro un protocollo con il Garante proprio rispetto a quelle che sono le regole comportamentali e quindi ci farà un ci illustrerà quello che è stata la formazione e qual è la formazione anche futura soprattutto come sono stati affrontate anche lei situazioni critiche che come ben sappiamo si sono verificate anche all'interno dell'Arma grazie
Ma io
Nel frattempo diciamo frattempo parla insomma
Innanzitutto buona sera Mosella tutti cercherò di essere veramente sintetico rappresentando quelli che sono gli l'arma nella nel settore
E soprattutto diciamo nella piena consapevolezza che il nostro ruolo come forza di polizia è un ruolo esternamente compresso perché rappresentiamo l'avamposto delle delle istituzioni ma al tempo stesso anche la cartina di tornasole della democraticità e della tenuta democratica della dello Stato ecco perché questi temi sono particolarmente
Abbiamo particolare sensibilità su su questi temi in questo senso in
TG
Forse già
Ordinata anamnestiche
Stavo dicendo in questo senso è in atto una riflessione propone l'arme carabinieri danni sulla sulla figura proprio della del carabiniere che non è più visto in soltanto in termini di
Funzioni di prevenzione o di repressione ma anche e soprattutto nella sua diciamo dimensione di vicinanza alla vittima questo un aspetto molto importante cioè quello di porsi nell'ottica della vittima quindi un concetto di empatia è un concetto che secondo noi è fondamentale anche nella percezione della sicurezza dei dei cittadini e quindi questo è inevitabilmente un tema che ha delle riflessioni coi ai dei riflessi scusate sul vado su quello che poi diciamo il il tema di discussione tra l'altro la sensibilità
Una con il garante che citava prima l'avvocato è dato anche dalla da un altro passaggio secondo me fondamentale nel due mila il ventidue l'arma dei carabinieri sia dovranno insomma di un ha costituito un comitato etico giuridico
Che in realtà ha il compito di dare ausilio al comandante generale degli archi rappresenta i centoventi mila carabinieri sul sul territorio di poter fare una valutazione generale c'è ancora forse il
Ecco senza
Progressi
Che
Stavo dicendo insomma della Costituzione dove ancora dovrebbe dovrebbe andare stavo parlando proprio della costituzione del due mila ventidue di questo comitato etico giuridico dell'arma carabinieri che ha approvato il compie dare un sostegno alla comandante generale che rappresenta i centoventi mila carabinieri sul
Sul territorio e che in qualche modo forse fa sul
O Spagna la conclusione sino al nord
Assolutamente non lo siamo
I
E
Quindi grazie lo assolutamente normale
Tra le altre le altre cose insomma di cui l'arma si è dotato Kurogane in niente continuamente la condivisione
Sì sì no no il
Monica
Monica mi senti
Sì risenta o parte si era una se procedere senza la perché ogni volta che emette intese Laredo condivisione salta il collegamento video soprattutto andare avanti sembrano sono abbiamo capito che non sono nel client perché c'è un rimbombo una ripetizione di voce appena si sente ripetuta li sentiamo bene invece
Per aderire o meno non sentiamo bene noi qui
Compilato
Qualche impegno
Dovrebbe essere un problema no Sara e Roberta
Stato tutto come principio attivo
Siamo ancora forse qualcosa qua sì ancora questo
Forse è questo che era rimasta da Sas sposa proviamo adesso Baresi Franco
Sono davvero sintetico attacca
No no no
No no loro
Adesso sembra separiamo l'età che avanza volta sarà sembra dalla costa buoni Roberta sentite
Grazie
Ma
Invece della
Ma di diciamo
Guardate noi nei per ritornare diciamo al tema abbiamo la piena consapevolezza che e impossibile per le forze di polizia azzerare il rischio dell'abuso
In relazione alla violenza ma quello che è importante l'abbattimento diciamo della della del rischio questo è possibile farlo soltanto attraverso una serie di procedimenti d'azione una serie di di procedure che partono dalla formazione che è l'aspetto l'aspetto chiaro
E che passano attraverso quello che dicevano anche i relatori in in precedenza a partire dal professor Cornelli cioè attraverso l'addestramento continuo e una fase di controllo che deve sono fasi di controllo reale e che consente non solo di far rilevare gli abusi ma anche di poter amalgamare migliorare le procedure operativa quindi cioè il possibile contro il possibile se si crea una struttura adeguata in questo senso tant'è vero che proprio recentemente negli ultimi negli ultimi anni il comando generale dell'Arma si è diciamo ha costituito un dipartimento lo chiama dipartimento controllo innovazione che al suo interno ha un servizio diciamo di verifica che tra l'altro creato proprio il il generale Guarino che attualmente il il capo del secondo Reparto del Comando
Generale dell'arma che è sostanzialmente un un'articolazione di validazione del controllo di quello che fanno i reparti sul sul territorio anche nel tema dell'uso della forza anche nel tema delle delle violenze per quanto riguarda la formazione cerco di andare veramente in in maniera in maniera veloce lui me effettivamente facciamo corsi corsi formativi di base sui diritti umani a tutti i frequentatori delle scuole dell'arma di formazione l'arma carabinieri per tutti i ruoli quindi ufficiali marescialli vice brigadiere
E carabinieri attualmente abbiamo formato in materia circa sette mila militari l'Arma ha adottato un manuale addestrativo di riferimento che è stato diciamo
Ha realizzato in collaborazione con la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa
Sono attive numerose collaborazioni con altre Atenei prestigiosi italiani che servono proprio a implementare il livello di formazione diciamo dei nostri dei nostri carabinieri
Nel due mila diciotto come diceva insomma la l'avvocato si è creato questo protocollo d'intesa con il garante nazionale dei diritti delle persone detenute priva della libertà personale anche questo aspetto è molto importante perché al di là del controllo che viene effettuato con i rappresentanti della del garante è importante momento negli istituti di formazione un momento di confronto momento anche di diciamo di riflessione e approfondimento su sui temi di competenza del del garante
A fuoco essa è la parte la formazione di base ma voi ci sono formazioni
Ovviamente livelli successivi di di di formazioni fino a ad arrivare a quello di un poco per noi fiore all'occhiello perché in qualche modo anche una dimensione internazionale in un in un settore in cui comunque abbiamo probabilmente qualcosa era qualcosa da dire che diciamo a formazione successiva perché dal due mila e sedici alla all'interno del coesa come Center ove ex responsabili di policy unit
Noi abbiamo come arma dei carabinieri non si i nostri riformatori hanno fatto lezione sul tema a circa dieci mila operatori di di polizia dei paesi più più disparati e questo pensiamo che sia un un momento diciamo importante che è stato possibile
Esattamente grazie diciamo a questo scambio che viene effettuato non solo il dato esperienziale che deriva diciamo dall'attività di controllo ma anche lo scambio che viene effettuato con le varie autorità diciamo garanti sulla sul tema e con diciamo gli atenei che in qualche modo danno ausilio ha questa capacità formativa
Cioè l'implementazione e la diciamo la condivisione delle capacità
Operative anche avvengono a livello internazionale e l'arma è un punto di riferimento per tanti settori da questo punto di vista quindi non solo delle nella tutela delle vittime vulnerabile a tutela dei
Delle vittime con di violenza di genere e nelle nostre procedure operative soprattutto quelli che riguardano situazioni particolari in cui ovviamente richiesto o diciamo in valutabile l'uso della del della forza da qualche anno abbiamo diciamo implementato anche l'azione dei dei negoziatori
Stiamo facendo un grande sforzo in un in questo senso proprio perché grazie all'attività di negoziazione
Che nasce come un'attività prettamente militare o di polizia in situazioni estremamente particolari ci siamo resi conto che invece e molto utile
Sia nell'aspetto di formazione che nell'aspetto insomma di implementazione del dialogo che esistesse una è una barriera quindi costituisce una barriera rispetto a al successivo uso della della fossa per quanto riguarda proprio il tema il tema fondamentale nella slide che non potete vedere io corretta un triangolo in cui i presupposti e l'uso della forza sono proprio la necessita la proporzionalità e la legalità la legittimità quello che il professor Corneli già prima no quello che differenzia labari differenziava
La la forza dalla dalla violenza e io diciamo aggiungerei anche l'aspetto e l'attualità c'è la proporzionalità la necessità e l'uso della forza deve essere legata anche a un'attualità
Che ovviamente strettamente legata alla alla necessità in in questo senso noi abbiamo delle procedure d'azione che definiscono dei una progressione nei livelli diciamo di difesa da da adottare
Che devono essere proporzionali alla pericolosità della della situazione estese alle nasce e alla necessità di utilizzare il minimo indispensabile della della forza quindi questa professione vede la presenza il dialogo il contatto fisico
Le opzioni non non letali fino ad arrivare ovviamente alla all'ultimo caso che l'opzione letale perdonatemi diciamo questo termine tecnico e certamente non non empatico
In questo senso io posso portare un piccolo dato esperienziale perché un po'se ne un po'se ne è parlato
Per quanto riguarda le opzioni non letali noi abbiamo visto che proprio qui su su Milano come comando provinciale quest'anno negli ultimi nell'ultimo anno e mezzo abbiamo fatto uno sforzo importante nella nella formazione di tutti i nostri operatori della maggior parte dei nostri operatori nel controllo del territorio sull'utilizzo diciamo delle famose pozioni non letale che rappresentano diciamo lo spray urticante
In prima battuta e soprattutto il tese a Sky
Il teste non è un giocattolo il tessere un'arma
L'attività di formazione che noi abbiamo condotto per tutti i nostri operatori radio mobile sono le pattuglie del pronto intervento che sono per strada e per tutte le stazioni di di terza e seconda fascia che sono la stragrande maggioranza diciamo le stazioni carabinieri anni in pianta organica più più consistente è stato un'attività molto molto impegnativa perché nella formazione è necessario prendere confidenza con l'opzione tese ma soprattutto dare e in questo senso ritengo risultati siano stati di tutto sommato nel positivi dare una meccanici ITA nel gesto perché ritorno alla proprio a quello che diceva il professor Cornelli nella diciamo nel suo intervento non nella soggettività nel momento in cui un operatore di polizia utilizza utilizza la forza l'esperienza direi che i fattori sono soggettivi sono sono tante nuove proprio della del substrato culturale della della condizione generale della paura cioè di tutta quell'aspetto che riguarda la sfera dell'emotività atti inevitabilmente un po'incidere diciamo sull'azione dell'operatore di di polizia
Battere molto sulla meccanici TAR del gesso e quindi c'è con procedure operative meccanica erano quindi oltre ovviamente all'aspetto di di di di formazione ci siamo resi conto che ha aiuta molto
Aiuta molto sia nella protezione dei militari sia nell'utilizzo in deterrenza del del del teste
Da questo punto di vista diciamo come dire sicuramente voi mi mi insegnate che da un punto di vista statistico abbiamo un lasso temporale ancora troppo breve per diciamo come dire dare dei dati concreti però io devo dire della il dato il dato di esperienza è assolutamente positivo cioè noi abbiamo abbattuto in in un anno
L'utilizzo della del della forza intesa come colpi di arma da fuoco e spesso venivano diciamo partivano a volte anche come informa informa deterrenza di deterrenza nella fase operativa ed esecutiva abbiamo abbattuto anche diciamo il contatto fisico della dell'operatore di polizia con il soggetto che magari in quel momento va va contenuto per cui io ritengo che il soprattutto a livello di deterrenza sia un un una strada che con consapevolezza con piena consapevolezza ripeto del fatto che il teste Nunzia un giocattolo ma sia un'arma a tutti gli effetti con ovviamente
Diciamo delle delle con complicazioni però sia assolutamente assolutamente positiva insomma
Per quanto riguarda o ovviamente le procedure d'azione non li abbiamo dei dei prontuari operativi che sono ovviamente di volta in volta diciamo
Elaborati anche rispetto all'esperienza all'esperienza concreta e poi vado alla fine in maniera tale da poter concludere diciamo velocemente il il mio intervento che il controllo
Il controllo preventivo il controllo gerarchico dove come dire la la la la base fondamentale affinché insomma il sistema possa tenere ossa
Essere da deterrente anche nei confronti della degli operatori nel nostro caso dei dei carabinieri che sono sulla sul territorio
Il controllo gerarchico cosa a cosa tende tende alla conoscenza delle direttive in in materia
All'azione morale sui valori etici che può sembrare un parolone ma in realtà ha poi degli effetti concreti rispetto a diciamo come dire inculcare i nostri carabinieri il ripudio all'uso della forza
Gratuito
Tutto questo diciamo alla base la necessità di un impegno nell'istruzione e quindi nel dedicare dei momenti di istruzione e di formazione degli operatori che sono impegnati sulla nel controllo del del territorio fino ad arrivare ovviamente alla a all'aspetto successivo perché questa è la parte diciamo di operazione
Nel nostro tre ad operativo per la strada l'aspetto successivo che ovviamente riguarda anche il garante l'aspetto in sommo custodiale no
Che nel recente passato come dire ci ha dato forti momenti di di riflessione la catena di comando custodiale le condizioni di custodia
Dei delle persone fermate dei dei detenuti è un aspetto fondamentale sia da un punto di vista logistico che da un punto di vista della catena
Di di controllo faccio faccio un esempio oramai da circa circa tre anni e sostanzialmente operativo noi
Abbiamo sempre le ventiquattro ore
Io parlo del comando provinciale di Milano ma è così su tutto il territorio nazionale su disposizione del quando ci hanno e abbiamo sulle ventiquattro ore sempre un ufficiale responsabile di questo ufficio è responsabile non solo coordina
Delle attività nell'immediatezza attività che avvengono sul territorio che in inevitabilmente hanno la necessità di essere governate da un punto di vista girato ma hanno l'obbligo di ufficiali responsabili che sono in turno hanno l'obbligo di andare a controllare
Tutte le persone che sono in temporaneo stato di detenzione presso le nostre camere di sicurezza quindi vanno lì controllano controlli condizioni dei delle persone che sono temporaneamente detenute o se cammini sicurezza e elabora una relazione questo da non solo una come dire
Un input in fase diciamo di di attività di Condi in nero controllo ma responsabilizza ovviamente ad un'azione più efficace i militari i colleghi e sono che sono impegnati in questa in questa attività quindi c'ho cercato di essere il più sintetico possibile sulla diciamo sui vari aspetti che riguardano sommarie l'azione l'attività delle forze di di Gorizia
Ringrazio il colonnello nel tentativo che stiamo cercando di fare di recuperare un po'di tempo e lasciare un po'di spazio anche alla sessione successiva darei ora la parola Patrizio con la che ringrazio presidente di Antigone che ci parlerà dei rischi attuali
Connessi soprattutto quelli che sono i progetti di riforma da parte della politica
In ambito proprio relativamente a la violenza in in carcere consentendo in questo modo anche di fare un po'Da Ponte a quella che la sezione successiva del del nostro convegno a te Patri
Ti ringrazio sia immagino e spero che mi sembra chiaro che e grazie per l'invito in questa occasione di dialogo anche con voci molto diverso Rispetto diciamo prova gli impegni
E alla profilo istituzionale
Ricordo che oggi è il ventisei giugno quindi ricordo che oggi celebriamo dentro il sistema delle Nazioni Unite Leni me della Purpura lei celebriamo celebriamo questa giornata anche in funzione il occuparci di loro delle vittime di tortura e ovviamente capire come metterle centro delle attenzioni
Pubbliche delle tensioni collettive e del nostro impegno
Allora per fare ciò diciamo
Appunto cerco di sistematizzare e anche di andare velocemente primo l'uovo e assolutamente necessario che ci sia il riconoscimento legislativo che la tortura sia un crimine ricordiamo che non è una un risultato che abbiamo conseguito secoli fa lo abbiamo conseguito molto recentemente solo nel due mila diciassette e quella del mille novecentottantanove l'anno in cui l'Italia ha ratificato la Convenzione nonché ci obbligava a introdurre il delitto di tortura e in quel due mila diciassette abbiamo ottenuto quel risultato
Non è una norma che specchio della definizione ONU ma è una norma che ci consente sta funzionando incide consente nonostante i tentativi iniziali nella discussione parlamentare
Di alcune forze politiche di anestetizzare quel testo
E proprio in modo esplicito
Invece il testo che consente oggi vi usare la parola cultura nelle aule di giustizia
Possiamo chiamarla tortura è stata la nostra campagna insieme ad Amnesty International chiamiamola tortura è stata una campagna
E a quel risultato sia arrivato nonostante anche voci di dissenso che non si non si rendevano conto che in realtà quella in quel momento era la miglior legge possibile e ancora oggi e la ignoti legge possibile
Anche grazie al lavoro congiunto Dinoi associazioni ricordano icone allestì al ruolo che ebbe in quella circostanza e il garante nazionale
A un vinto dei ma è che ci sei questa legge venire esseri approvata
Ecco pronti poco ci vuole la legge quindi siamo preoccupati preoccupati di Ubi attentò penalmente
Da paese non del G sente ma da Paese che non ha a cuore la democrazia
Perché abbiamo sentito le massime autorità del governo nei mesi scorsi vive bisogna cambiare la legge sulla tortura c'è una proposta di legge pendente che alla firma primo proponente arriverà Fratelli d'Italia macerie che vuole trasformare in una circostanza aggravante pensate a procedimenti penali in corso da Santa Maria Capua Vetere fino al Beccaria passando Reggio Emilia e arrivando a Torino
Oppure pensiamo al processo d'appello che c'è
A Siena per i fatti di San Gimignano in questo momento ci sono circa duecento hanno dello specifico carcerario dove in realtà mi rendo conto è più facile che sia qui all'incriminazione anche perché probabilmente c'è una cultura coperta rispetto ad altri campi chi lo circa duecento agenti di polizia penitenziaria in questo momento sobrietà Cineporto saranno innocenti saranno colpevole questo lo vedremo Marco bisogna che il Governo consenta
Ai giudici che andare avanti consente ai detenuti di denunciare consente all'hondista nei processi
E nella discussione di questi giorni del design
Io di legge uno sei sei zero
In materia di sicurezza con l'introduzione di un nuovo diritto quello di rivolta penitenziaria grida allo scandalo internazionale
Tant'è che addirittura l'OSCE ha definito una rottura con lo Stato di diritto con la proposta di legge per le tante cose che ci sono dentro ma anche per il delitto di rivolta che ha a che fare con la tortura
Perché rivolto entra o delitto di rivolta quindi è giusto punire la rivolta e che Rocco mille novecentotrentuno Guardasigilli del Governo Mussolini fascista non l'aveva previsto quindi diciamo a parte questo ma
Quell'evento fatto punire chi va unire chi con violenza minaccia o tentativo di evasione e quindi non c'entra niente con la violenza o minaccia tentativi di evasione
Discutere i moti del ne bis in idem ma anche con resistenza passiva ad un ordine
Resistente occasione un ordine senza neanche specificare che l'ordine deve essere legittimo ed è quindi non Parise che paesetto ove abbiamo avuto una storia
Così in cui la disobbedienza un tubo lungo propositivo all'interno dell'ordinamento giuridico dice da Bedeschi è in realtà la disobbedienza e parte del nostro sistema perché se non avessimo la disobbedienza non avremmo la violazione di legge che ci consente di andare davanti alla Corte costituzionale
Ecco minori adesso la stiamo punendo avremmo punto finanche cambi fino a otto giorni di cadere
Senza benefici perché sono trattati al quattro bis compri terrorismo come mafia beh io penso che oggi chiunque stia al governo
E che ha presentato con il testo se vuole parlare in modo onesto franco penale e in sincero e intorno alla questione della condizione carceraria dal sovraffollamento in giù e quindi occuparsi di tutto tortura compresa deve prima di tutto ritirare con il testo per cui se ne va perché altrimenti siamo pienamente a torcia che l'IMI starà
Tenete conto che questo ha a che fare con la tortura perché perché andrà a costituire un precedente gravissimo per che cosa succede che se per esempio un poliziotto Corini Casini per esempio che successe a Milano o in altri luoghi va in una cella e dice
Voi in isolamento perché questi tre disobbedì Isco farò quello che hai quel ridicolo non dava c'è l'annuncia o
Perché sanno che l'isolamento imposto a rischio per le violenze la tortura
Cosa succede che in realtà voi avrà imboccato semmai il detenuto avrà ancora il coraggio di denunciare la tortura e dall'altro lato al ritmo probabilmente la contestuale denuncia però ridotta penitenziaria e quindi poi procede sì andranno insieme è insomma
Ovvio questo ovviamente non è nulla e ma a e impedire ordina la protezione delle vittime di tortura
Ecco nuovi i nomi delle vittime di tortura doppia o agire sull'aspetto legislativo lasciato inalterato la legge agire sull'aspetto procedimentale facendo sì che i processi vadano avanti senza in diciamo inganni infingimenti ricerca quella che è la verità cioè sua per contrattare volte a derubricazione punterà soluzioni a volte anche condanne ma dovremmo fare anche qualcosa di più dovremmo per esempio
Prevedere un fondo il risarcimento alle vittime di tortura la tortura e qualcosa che colpisce la persone e la colpisce per avrà bisogno dei tira terapia psicofisica per riabilitarsi la loro l'uovo ce l'aveva petto proprio in fondo per il futuro non abbiamo un'altra
Quindi abbiamo bisogno di cure abbiamo bisogno propriamente
De prevenirla
Procace ritorna Lido le vittime di tortura lo penso io che già
Rieti gli altri tutti quelli ancora non sono stati torturati e unghiature
Nelle carceri compiutamente sono la stragrande maggioranza che qui i loro si agisca in termini di prevenzione allora in termini di prevenzione dico alcuni nomi alcuni sentieri in termini di prevenzione per le vittime di tortura no ai corpi speciali
Corpi speciali nelle carceri nove corpi speciali ci vuole la formazione ordinaria no ai jeans io ai Ginevra in gruppi di intervento rapidi perché in una realtà si costruisce si incendio Kristel costruire legittimare il corpo di quelli che sanno usare la forza il corpo che interviene chiamandoli molte anche acciocché Aponte sul lavoro
Altro solo le manifestazioni drammatiche verso sei persone e altre del dolore che può rendere un ragazzino di sedici anni se pensiamo agli istituti minorili ma abbiamo anche bisogno Bruno
E le forze indagati su mi riferisco sopra i sindacati autonomi di polizia penitenziaria
Sia noi luoghi dove c'è addirittura si assicuri la protezione legali
Per le vittime di tortura ecco ci vuole una grande nuova cultura del lavoro
Dentro le forze di polizia e gli organi quasi un appello partiamo dai confederali dalle organizzazioni sindacali confederali
Per rivoluzioni avevamo quella idea per cui proteggiamo comunque e ragioniamo termini spirito di legalità stiamo un po'piatto ori
Della stessa forma legale distaccato sarebbe importante se le camere penali riuscisse ad esempio con la loro autorevolezza forza capacità di farsi ascoltare di costruire un tavolo mettendo insieme anche le organizzazioni sindacali che il loro devono non possono essere i praticanti di chi accusa
Ma fra gli altri no nudo alla proliferazione delle armi dentro e fuori
Dentro e fuori penso sempre al DDL uno si sente dire con la possibilità di aprire nuove armi fuori dal servizio Colin piccoline per capirci le armi che l'arma che se non erro
Non vorrei sbagliarmi è stata usata nel Capodanno che l'ESA coi abbiamo bisogno di meno ma intoppi più a
Ma ci vuole tempi in termini di prevenzione uno uno alla
Progressione in carriera per tutti è stato accusato condannato di tortura esentato accusato potrà progredire solo quando sarà Song perché altrimenti una legittimazione della tortura
L'abbiamo visto a partire da da vecchi fatti negli anni negli anni scorsi è invece il
Sì alle carriere tutti quegli straordinari poliziotti alle progressioni in carriera che sono tantissimi
Ma di dappertutto
Dei direttori che
In realtà non sia non solamente il loro merito non è solo quello di avere un luogo dove non è successo niente un luogo dove essi impegno una cultura penitenziaria rispettosa della legge della Costituzione aiutiamo quelli aiutiamo tutti con i direttori
Io per esempio penso ad esperienze straordinarie pensiamo
Alle progressioni in carriera quanto sia stato eticamente importante che il processo pari per tortura sia stato imbattuta le denunce di una elettrice Endeavour comandante e allora in questo caso si
E infine
Diciamo e ad un linguaggio che sia un linguaggio unite che sia un linguaggio che ci riporterebbe Caviglia che c'è un linguaggio inclusi no quelle espressioni buttiamo la chiave deve uscire in carriera nuovo alle conferenze stampa
I grandi di esponenti delle istituzioni davanti alle carceri insieme al gruppo delle persone indagate per tortura non è un bel messaggio e chiudo dicendo che quando abbiamo un episodio come il Beccaria a Milano visto che siamo collegati con Milano
Che andrà certa
Ma se quei fatti sono accaduti come si come altri fatti possono attesa solo capiti alcune condanne già ci sono va ricordato che la tortura ciò possiamo io sinceramente
Un pochino vorrei uscire dall'idea che il o andare a trovare le cause di giustificazione il sovraffollamento uno la tortura individuo etico chiunque lo sa
Più in un Paese come il nostro chiunque lo sa che non si tortura che non si usa la violenza crudele non c'è bisogno di una su questo concordo col dottor c'è bisogno di alcuna formazione su questo
Cioè non è che non sono andare alla ricerca della causa sovraffollamento equa ma dopo l'undici politico assoluto
Perché se pensiamo qui c'è un problema di formazione la tortura allora ci dobbiamo auto denunciare tutti perché vuol dire che non abbiamo saputo educare i nostri figli i nostri studenti le nostre diciamo le persone fondando intorno e quindi è veramente la messa in discussione della nostra democrazia e ringrazio
Grazie Patrizia
Passo Lara Antonino per l'ultima domanda sessione e Santo particolare Emiliano russi chiaramente e tutti noi grazie
Grazie Monica non riprendo la linea brevemente perché ovviamente invito tutti in coloro che devono intervenire nell'ultima tavola rotonda e volevo ringraziare però Patrizio Gonnella presenti Antigone per questo intervento che va incontro convocato nella giusta dimensione il profilo dell'interesse dell'incontro di oggi perché occorre sempre precisare insomma che la tortura verticale cinque visitatori abuso soprusi e violenza e delitto né questo
Ogni tipo di analisi lasciate
La parola Emilio Rossi che modo ora e gestisce anche tutte le questioni tecniche organizzative con con Milano ma io ringrazio Orio dico solo questo ringrazio Palma andrà a Natale
E Giulio bloccarsi per aver accettato il nostro invito e Anna Rossomando che collegata credo Anna C sei perfetto va bene esistono
C'è un presidente le nostre la revisione non solo di quelli lavori grazie allora cosa
O fosse quelli hanno
Arbore
Ma una cosa diciamo sanzioni incredibile faccio
Siamo credo al si sente sentite tutti
Tre e se bene
Siamo direi alla conclusione di questa giornata
E alla
Come dire sessione in cui dovremmo tirare un po'defilato e fare il punto guardando che cosa ha prodotto
La legge centodiciassette dove centodieci del due mila diciassette che ha introdotto il reato di tortura nel nostro ordinamento
E
E che cosa può succedere da qui in avanti il dico solo brevemente anche per indicare un po'i temi sui quali cc fermeremo a riflettere quella formula di reato lo diceva
L'esatto
Estratto insomma ricordato da più voci questa mattina fu una formula di compromesso che arriva dopo decenni nel nostro Paese dalla convenzione del dieci dicembre del mille novecentottantaquattro e ma se vogliamo
Concederci qualche anno dalla Repubblica italiana della convenzione quindi dalla legge quattrocentonovantotto dell'ottantotto
Tocca che tra l'altro entrò in vigore perché lei io non so se alla fine sono affezionati ai numeri
Per soprattutto a responsabilità del mio presidente Mauro Palma ma
Quella legge entra in vigore in Italia e non febbraio mille novecentottantanove nemmeno una data va bene non vedo nessuno nemmeno su l'andata nella firma dei Patti lateranensi
Grazie
Va be comunque entra in vigore l'undici febbraio
Ci sono voluti tre decenni siamo arrivati al due mila diciassette
Nel testo è stato preceduto da numerosi tentativi che sono stati affossati anche nell'avvicendamento delle legislature e nell'indifferenza della politica io ricordo ancora
Hanno partecipato con con l'Unione delle camere penali insieme Ezio menzione Valerio Spigarelli
Alla Commissione l'audizione avanti alla Commissione dei diritti umani presieduto da Pietro Marcenaro il nove maggio del due mila e dove non ci sono più la memoria ben precisa dell'atmosfera sonnacchiosa ti mi sono trovata davanti peraltro rappresentata da opportunismo il permesso
Dal Trissino drappello di Nobre appello trattenuta nel prossimo numero di parlamentari credo che di funzionare infrangere per superiore
Ai parlamentari va be'
Quella formula Riva nel due mila diciassette e una formula dicevo di compromesso insoddisfacente
Per i sostenitori dell'introduzione del reato di tortura per molti dei sostenitori la discussione ha interessato soprattutto alla
Con la la la struttura del reato come reato comune anziché soltanto con me reato proprio e quindi come tortura di Stato le condotte vincolate che integrano
Il reato la necessità della pluralità degli atti offensivi perché si possa integrare il reato di tortura alla verificabilità del trauma psichico e quindi di una elemento dell'evento
Ma poi di quell'evento lì cioè proprio di quello meno soggetto a verifiche oggettive
Però questa formula insoddisfacente ha prodotto diverse cose le abbiamo sentite non ci torno sopra oltre le iniziative giudiziarie oltre la possibilità anche per gli organi e sistemi di vigilanza e di controllo come è stata al Garante nazionale
In questi otto anni ma anche i garanti territoriali ha significato poter presentare l'autorità giudiziaria una serie di fatti che
Poteva perché venivano interpretati visti e letti come fatti di tortura ha potuto questa formula compromissoria
Ogni soddisfacente finché si vuole ma determinare una reazione da parte delle istituzioni sane dello Stato verso quel tipo di fatti ha potuto introdurre la parola per
Pura nella nostra cultura giuridica e anche popolare
E non è poco lo diceva Patrizio Gonnella si può usare
La parola tortura e la si può usare a pieno titolo ma sul piano culturale io credo e spero che
Si sia prodotto nel contrasto verso il senso di impunità e fino all'introduzione di questa ipotesi di reato era diffusa è maturata negli ambienti delle degli esecutori della forza repressiva dello Stato che hanno a buon diritto ritenuto per usare strumenti e forze anche non legittime e in maniera assolutamente imperita oggi ricordava Mimmo passione la vicenda del carcere di
Quello del del deliberanti
Detto il di Tolmezzo
E quindi dell'uso degli idranti noi l'abbiamo vista quella cella tre giorni dopo ancora ricolma d'acqua con il materasso che ci navigava dentro e con quel tratto lì non è stato Hooper fattorini Piera
Un fatto che aveva tutti i requisiti del reato di tortura è avvenuto sotto le telecamere dell'impianto di di video sorveglianza
Per dire come il senso di impunità e andato un po'a
Diminuire grazie a queste ipotesi di reato ora parleremo di queste parleremo delle prospettive di riforma ci sono tre testi lo sapete
Tutti e tre in giacenti in questo momento nelle rispettive Commissioni del Senato e della Camera due sono stati depositati al Senato
Quello Jannone più altri trecentoquarantuno quindi quello che propone l'abolizione del reato di tortura proposto dal senatore Vietri più altri di Fratelli d'Italia sedici b ed è del sedici novembre del due mila ventidue
Sempre al Senato c'è un altro disegno di legge invece depositata il tredici aprile due mila ventitré
Dalla senatrice Bilotti dei Cinquestelle che fa la numero numero seicentosessantuno al provvedimento campo da contraltare diciamo
Rispetto a quello rispetto al trecentoquarantuno tant'è che i due testi sono riuniti in trattazione comune al Senato e poi c'è l'altro penso alla proposta di legge presentata alla Camera il ventitré novembre due mila ventidue numero seicentoventitré che va a ruota
Nel rispetto a quello presentato al Senato ed è la sua esatta fotocopia presentata no questo da Vietri più altri l'altro e Iannone più altri sono sono identici due
Proposte di legge in che maniera assolutamente analoga propongono l'abolizione del reato di tortura
Della
Come dire sussunzione del dell'ipotesi di tortura in una circostanza aggravante che riproduce più o meno il testo della convenzione Ono
Ora di questo lascerò su questo lascerò
La parola ai relatori voglio soltanto però me lo permetterete di leggere il passaggio motivazionale più avvincente del proposto a leggo il disegno di legge Jannone sono uguali anche nelle motivazioni
Là dove si illustrano appunto le motivazioni che sono a fondamento di questa e riforma e sono due una una maggiore rispondenza paradossalmente alla Convenzione ONU nell'altra e quella di tutelare proteggere le forze dell'ordine da pretestuose denunce e quindi nell'esercizio pieno delle loro funzioni l'ha ricordato il professor Dolcini per stamattina
Quando questa parte e in cui si vuole prevenire il rischio per le forze dell'ordine di subire delle non ci processi strumentali privando i soggetti preposti all'applicazione della legge
Dello slancio necessarie per portare avanti al meglio il lavoro pareva questo rinvenimento che io non sento definire muscolare a me ha colpito molto al centro piccolo e l'arte
E quest'anno proiezione in avanti non so su lancio
Che è un atto già quello con una connotazione che evocano di piazza muscolare appunto di aggressività
Concludo questa mia breve introduzione su questi testi sono fermi appunto alle commissioni però si sa come vanno queste cose poi un giorno o l'altro si sveglierà hanno
Ovvero se no
Perché io condivido pienamente
Il pensiero ragionamento di Patrizio Gonnella sul reato di rivolta siccome chi mi conosce sa che io ho un certo concetto estremista della provocazione vorrei lanciare renderebbe
No forse non interessa più abolire il reato di tortura nel momento in cui si alzano i livelli legittimazione degli atti di forza ed egli attende da Londra
Perché quando si in e lo dico proprio così sempre perché non uso mezzi termini
Quando con il disegno di legge mille seicentosessanta
All'articolo diciotto si introduce il reato di cui all'articolo quattrocentoquindici bis e la rivolta all'interno degli istituti penitenziari che punisce anche la resistenza passiva all'esecuzione di ordini impartiti non importa lo diceva Patrizio Gonnella sei legittimi o meno
è sufficiente che
L'ordine impartito può essere anche esci dalla cella mette le mani al numero legge il capo di imputazione piegati sulle gambe resta attaccata alla parete per mezz'ora sono Ardini no sono ordini
E tratteneva
Questo sarà oggetto di attenzione da parte dell'autorità giudiziaria se questi comportamenti soprattutto il romeno ne ho fatto l'esempio non a caso
Ma se
Il detenuto ossia almeno questo tipo di azioni commette il reato di resistenza passiva che vorrei dire e ostative alla conclusione dei beneficiari e delle misure alternative perché messo a sorpresa per legge lo infila bello bello nel catalogo del dell'articolo quattro bis dell'ordinamento penitenziario allora forse
I testi di legge sulla tortura restano lì fermi perché abolirla
Forse fa fare brutta figura e non serve così tanto discuteremo su questo io do la parola subito Giulia Boccassini dell'ufficio di presidenza dell'Unione delle camere penali con questo spunto il reato di tortura è stato l'unico reato l'unico
I penalisti italiani hanno voluto introdurre nel nostro codice penale normalmente non li vogliamo togliere reati e non introdurli in questa è stata una battaglia storica della
Dei penalisti associate che come sappiamo non sono non si sono accesi oggi
Di passione politica ma la loro passione politica il loro impegno lo esercitano da un po'più di quarant'anni è stata una battaglia storica e e il paradosso è che che gli argomenti che
Portavano i penalisti italiani a discutere della reato di tortura richiedendo la maggiore adesione possibile al dettato della Convenzione ONU del mille novecentottantatré però oggi sono usati più o meno tutti lei testi che vogliono l'abolizione del reato di tortura Giulio bloccassero
Grazie Emilia con Parigi otto punti grazie agli organizzatori di questo convegno alla Camera penale del Piemonte occidentale alla camera penale di Milano sono qui in funzione della mia ruolo attuale di e componente della Giunta dell'Unione camere penali e in ragione di ciò anche in considerazione nel fatto che il tema è stato ampiamente sui parto molto bene da illustri relatori trasporti ascoltato tutto il giorno con vero piacere mi limiterò ad alcune riflessioni come dire di natura prettamente politica che rappresentano un po'qual è idea dell'Unione in materia di tortura devo riconoscere che continuare a parlare di tortura è senza ombra di dubbio encomiabile perché sappiamo bene tutti che la tortura rappresenta un tabù
Però è un la tortura rimane al contempo ancora attuale e contingente
In verità la tortura antica quanto l'uomo letto questa osservazione che mi ha fatto molto riflettere perché l'uomo è l'unico animale che tortura i propri simili perché gli animali uccidono la propria preda ma nulla torturano perché per torturare occorre avere un motivo e gli animali i motivi non c'era mo'e